Corso di laurea: Chimica
A.A. 2019/2020
Conoscenza e capacità di comprensione
Con riferimento al sistema dei descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (EuroMaster e Descrittori di Dublino) e recepito dalla commissione mista SCI - Federchimica, il Corso di Laurea Magistrale in Chimica è stato progettato affinchè i suoi laureati estendano e approfondiscano le conoscenze teoriche e sperimentali nelle discipline chimiche fondamentali (analitica, fisica, inorganica e organica) acquisibili con la Laurea Triennale, e le arricchiscano di contenuti specialistici attuali e professionalizzanti. I laureati maturano queste conoscenze attraverso strumenti didattici tradizionali, quali le lezioni frontali e lo studio personale. Vi affiancano la frequenza di corsi in laboratorio o in aule informatiche, dove lavorano individualmente o in gruppo. Attraverso il supporto di libri di testo moderni e la consultazione della letteratura scientifica corrente, i laureati diventano capaci di sviluppare un'autonoma capacità di comprendere ed apprezzare argomenti di avanguardia della ricerca nei diversi settori della chimica, sia relativamente alla sintesi di nuovi materiali, sia per l'impiego consapevole delle tecniche spettroscopiche più avanzate, sia per la modellizzazione computazionale di proprietà biochimiche o non direttamente accessibili, o per la valutazione della reattività di specie elusive, o per l'individuazione di relazioni struttura-proprietà in campo sia chimico sia biochimico sia delle macromolecole biologiche, o per maturare consapevolezza nei campi attuali della catalisi enzimatica, biomimetica e supramolecolare. Nel corso dell'attività di Tesi i laureandi si cimentano nella risoluzione autonoma di problemi sperimentali e nell'impiego delle tecniche di indagine più idonee, e si sforzano di elaborare spiegazioni originali
per gli osservabili sperimentali raccolti. I laureati raggiungono uno standard di conoscenza e competenza che consentirà loro l'accesso ai corsi di istruzione superiore, come quelli di Dottorato o Master, previsti dall'ordinamento didattico nazionale o internazionale. La verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi è ottenuta prevalentemente con prove d'esame orale o scritte in itinere e finali, oltre che con la valutazione dell'elaborato nella prova finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato Magistrale in Chimica saprà gestire autonomamente il lavoro di ricerca, analizzare i dati scientifici raccolti ed interpretarli alla luce delle competenze chimiche maturate. Acquisirà una buona conoscenza nell'uso della strumentazione e delle metodiche di indagine moderne in diversi settori applicativi. Saprà discutere i suoi risultati, esponendoli con efficacia attraverso gli opportuni supporti multimediali, e saprà illustrare tematiche chimiche anche ai non professionisti del settore a fini divulgativi o informativi. Avrà inoltre l'abilità di applicare le sue conoscenze e le sue capacità di "problem solving" alla soluzione di problemi nuovi in un contesto multidisciplinare correlato alle scienze chimiche; avere la capacità di utilizzare nell'ambito lavorativo le conoscenze acquisite, interagendo con altre figure professionali. Saprà documentare le procedure chimiche impiegate e valutarne l'impatto ambientale nel rispetto delle norme di sicurezza. Queste capacità sono fornite agli studenti attraverso le attività di esercitazioni e di laboratorio previste nella maggior parte degli insegnamenti caratterizzanti; gli studenti le avranno ulteriormente sviluppate durante la preparazione della tesi di laurea. La verifica del raggiungimento di questi obiettivi è ottenuta prevalentemente con le prove d'esame orale o con relazioni scritte sulle esperienze di laboratorio, che costituiscono parte integrante dell'esame dei corsi.Autonomia di giudizio
Il laureato matura autonomia nel condurre l'attività di documentazione, nel valutare problematiche chimiche di interesse generale, e nello scegliere le metodologie sperimentali più appropriate a risolvere specifici problemi.
Può intraprendere un'attività professionale a vari livelli, come ricercatore o come direttore tecnico, contando su un bagaglio di nozioni adeguato e attuale. E' in grado di esprimere pareri competenti e di argomentare in modo documentato anche a beneficio dell'opinione pubblica su temi scientifici, o etici ad essi connessi.
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene garantita all'interno delle specifiche attività formative in cui viene data rilevanza al ruolo della disciplina nella società e alla sua evoluzione in funzione di mutamenti culturali, tecnologici e metodologici. Le attività di esercitazione e di laboratorio offrono occasioni per sviluppare tali capacità decisionali e di giudizio, mentre lo strumento didattico privilegiato è il significativo lavoro di tesi su un argomento di ricerca originale.
La verifica avverrà durante i momenti d'esame degli insegnamenti caratterizzanti e nella valutazione dell'elaborato relativo alla prova finale.
Abilità comunicative
I laureati nei corsi di Laurea Magistrale della classe sapranno illustrare pregi e limitazioni delle procedure chimiche utilizzate, di redigere relazioni, di comunicare i risultati della propria ricerca con adeguata professionalità a interlocutori specialisti e non specialisti, sia a fini informativi sia per consulenze. Padroneggeranno almeno una lingua comunitaria, oltre a quella italiana, per comunicare in ambito scientifico internazionale, utilizzando la terminologia scientifica e chimica con proprietà e competenza, e facendo ricorso ai più comuni pacchetti informatici di video-presentazione.
I laureati svolgeranno attività di promozione e di sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica applicando in autonomia le metodiche disciplinari di indagine acquisite.
Al raggiungimento delle sopraelencate capacità concorreranno, nell'arco dei due anni di formazione, l'abitudine ad esporre oralmente gli argomenti presentati all' interno dei corsi sia in sede di esame sia all'interno di attività di tipo seminariale e la pratica relativa alla scrittura di relazioni scritte e infine della presentazione dei risultati del lavoro di tesi con il supporto di mezzi multimediali.
La verifica delle abilità comunicative avverrà durante i momenti d'esame degli insegnamenti, nella presentazione dei risultati del lavoro di tesi e nella discussione della medesima.Capacità di apprendimento
Il laureato di secondo livello acquisirà solide competenze chimiche che sono comuni a tutti i laureati della classe LM-54 e che sono richieste dal mondo industriale; saprà integrarle con i contenuti specialistici specifici dell'offerta didattica della sede grazie alla sua maturità nell'organizzare autonomamente un percorso di studio e l'apprendimento. Porrà così le basi per continuare eventualmente lo studio al livello superiore (Dottorato, Master) previsto sia dagli ordinamenti italiani sia da quelli stranieri. Attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche, il laureato saprà aggiornare con continuità le sue conoscenze chimiche a vantaggio del perseguimento di un'attività lavorativa autonoma e per mantenersi al passo con l'evoluzione tecnologica.
Al raggiungimento delle sopraelencate capacità concorreranno, nell'arco dei due anni di formazione, tutte le attività individuali che derivano dallo studio personale: ore di studio individuali, lavoro di gruppo, elaborati e relazioni scritte. La verifica di queste abilità avverrà in tutte le prove d'esame, attraverso le relazioni di laboratorio, ma principalmente durante la prova finale.
La verifica di un'autonoma organizzazione dell'apprendimento avverrà attraverso le prove d'esame nell'arco di tutto il corso di studio.
Requisiti di ammissione
Per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale è necessario essere in possesso di un diploma di Laurea Triennale o di titolo equivalente. Il CAD-SC richiede che gli immatricolandi abbiano una buona conoscenza a) della chimica di base nelle sue quattro aree, b) dei fondamenti fisico-matematici, c) dei fondamenti di biochimica. In sintonia con lo schema Eurobachelor e con i requisiti minimi fissati dall'Ateneo, e per consentire un agevole ingresso ai laureati triennali in Chimica Industriale, è necessario che gli immatricolandi abbiano acquisito nel loro curriculum di provenienza almeno:
- 12 CFU nelle discipline matematiche (MAT/01-MAT/09, INF/01),
- 12 CFU nelle discipline fisiche (FIS/01-FIS/08),
- 52 CFU nelle discipline chimiche (CHIM/01-12) e in quelle dei processi (ING-IND/25 - ING-IND/26),
- 3 CFU nella biochimica (BIO/10),
Si richiede inoltre una conoscenza dell'inglese almeno pari al livello B1.
Prima dell'inizio dei corsi, una commissione del CAD valuterà il curriculum del candidato all'iscrizione, sottoponendolo ad un colloquio di verifica della personale preparazione.
In caso di non superamento del colloquio tali studenti dovranno integrare la loro preparazione prima di immatricolarsi alla Laurea Magistrale di Classe LM-54.
Le modalità di verifica della personale preparazione saranno definite nel regolamento didattico del corso di studio.
Prova finale
Per essere ammesso a sostenere la prova finale lo studente deve aver seguito tutti gli insegnamenti previsti ed aver superato i relativi esami. Inoltre lo studente deve aver svolto il lavoro di Tesi con la relativa dissertazione scritta. La durata del periodo di Tesi sperimentale corrisponde almeno a tutto il secondo semestre del secondo anno; essa si svolge presso un laboratorio di ricerca. La Tesi rappresenta il momento più qualificante di tutto il percorso, in cui lo studente acquisisce una più ampia autonomia di iniziativa sperimentale nell'affrontare i problemi della ricerca chimica, e concorre significativamente a formare la professionalità del laureato. Sulla base di una preliminare ed adeguata documentazione bibliografica sull'attività di ricerca corrente nel campo di interesse specifico, lo studente sviluppa un piano di investigazione originale di concerto con il relatore. Tale piano di investigazione lo vedrà poi impegnato a perseguire autonomamente il lavoro sperimentale. Nel corso del periodo di Tesi egli dovrà utilizzare le tecniche più idonee a risolvere i problemi sperimentali insorti, e a fornire risposte il più possibile congruenti con le aspettative ipotizzate. Al termine del lavoro, lo studente stenderà la dissertazione (Tesi) di estensione congrua, con una parte sperimentale ricca ed una sezione interpretativa qualificante, dalla quale dovrà emergere la sua capacità di comprendere i fenomeni, di spiegarli e di collocarli nei confronti delle aspettative iniziali e nel contesto della ricerca internazionale. Lo studente è tenuto ad illustrare oralmente il suo lavoro sperimentale di fronte ad una Commissione universitaria di Laurea; essa valuterà la qualità del testo prodotto, l'abilità nel riferire i risultati e di presentarli con gli opportuni ausili multimediali, oltre alla capacità di rispondere a domande atte a sondare la cultura di base e quella specifica maturate. Il voto di laurea attribuito dalla Commissione terrà conto anche dell' intera carriera dello studente, della sua maturità culturale, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi e di ogni altro elemento ritenuto rilevante.Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il Servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università, supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi. Tra le iniziative di orientamento assume particolare rilievo l'evento "Porte aperte alla Sapienza". L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di seguito specificati e propone azioni di sostegno nell'approccio all'università e nel percorso formativo.
1. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" (per brevità chiamato "Progetto Ponte") nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
- Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza;
- La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
- La Sapienza degli studenti - Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore".
2. Progetto "Conosci Te stesso"
Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del percorso formativo.
3. Progetto "Orientamento in rete"
Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, destinato agli studenti dell'ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado.
4. Esame di inglese scientifico
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
5. Gong - Educazione nutrizionale e gastronomica
Gong (Gruppo orientamento nutrizione giovani) è l'acronimo scelto per indicare l'Unità di educazione nutrizionale e gastronomica, un servizio che l'Università Sapienza, offre, in modo gratuito, a tutti gli studenti per insegnare loro a nutrirsi con sapienza e, nello stesso tempo, in modo gustoso.
Il Corso di Studio in breve
La formazione fornita con la Laurea Magistrale in Chimica concorre a che i laureati sviluppino un'autonoma capacità di comprendere ed apprezzare argomenti di avanguardia della ricerca chimica, sia relativamente alla sintesi di nuovi materiali, sia per l'impiego delle tecniche spettroscopiche più avanzate, sia per la valutazione computazionale di proprietà chimiche e biochimiche non direttamente accessibili, o per l'individuazione di relazioni struttura-proprietà in campo chimico, biochimico o delle macromolecole biologiche, o infine per approfondire la conoscenza nei campi della catalisi enzimatica, biomimetica e supramolecolare. Il laureato di secondo livello acquisirà solide competenze chimiche professionalizzanti che sono comuni a tutti i laureati della classe LM-54 e che sono richieste dal mondo industriale; saprà integrarle con i contenuti specialistici specifici dell'offerta didattica della sede grazie alla sua maturità nell'organizzare autonomamente un percorso di studio e di apprendimento.
NG1 Requisiti di ammissione
Per l'accesso ai Corsi di Laurea Magistrale è necessario il possesso di 180 CFU di un diploma di Laurea triennale o di titolo equivalente conseguiti entro la data indicata nel manifesto degli Studi d’Ateneo, e dei requisiti curricolari previsti dal regolamento didattico (vedere punto NG2). Non è previsto un numero programmato.
NG2 Modalità di verifica delle conoscenze in ingresso
Il CAD-SC richiede che gli immatricolandi abbiano una buona conoscenza: a) della chimica di base nelle sue quattro aree, b) dei fondamenti fisico-matematici, c) dei fondamenti di biochimica. In sintonia con lo schema Eurobachelor, con i requisiti minimi fissati dall’Ateneo e per consentire un agevole ingresso anche ai laureati triennali in Chimica Industriale, si richiede che gli immatricolandi abbiano acquisito nel loro curriculum di provenienza almeno:
12 CFU nelle discipline matematiche (MAT/01-MAT/09, INF/01),
12 CFU nelle discipline fisiche (FIS/01-FIS/08),
52 CFU nelle discipline chimiche (CHIM/01-12) o in quelle dei processi (ING-IND/25 - ING-IND/26),
3 CFU nella biochimica (BIO/10),
12 CFU complessivi per attività relative alla prova finale.
Prima dell’inizio dei corsi, una commissione del CAD valuterà il curriculum del candidato all’iscrizione per verificare l’adeguatezza della preparazione personale acquisita al primo livello rispetto alla formazione prevista nel biennio. In caso di possesso dei requisiti sopra riportati (valutando eventuali affinità tra SSD), l’ammissione alla Laurea Magistrale in Chimica sarà garantita in modo automatico.
Gli studenti non in possesso dei crediti sopra indicati potranno essere sottoposti ad un colloquio di verifica delle conoscenze richieste.
In caso di non soddisfacimento dei requisiti d’ammissione gli studenti potranno iscriversi a corsi singoli, come previsto dal Manifesto degli studi d’Ateneo, e sostenerne i relativi esami. Tale integrazione della loro preparazione sarà pregiudiziale alla successiva immatricolazione alla Laurea Magistrale di Classe LM-54, affinchè essi possano inserirsi agevolmente nel percorso di studio biennale e progredirvi con successo.
NG3 Passaggi, trasferimenti, abbreviazioni di corso, riconoscimento crediti
NG3.1 Passaggi e trasferimenti
Le domande di passaggio di studenti provenienti da altri corsi di laurea magistrale o specialistica della Sapienza e le domande di trasferimento di studenti provenienti da altre Università, da Accademie militari o da altri istituti militari d’istruzione superiore, sono subordinate ad approvazione da parte del CAD che:
• valuta la possibilità di riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di parte o di tutti gli esami sostenuti e degli eventuali crediti acquisiti, e la relativa votazione; nel caso di passaggio fra corsi della stessa classe appartenenti all’ord. 270 vanno riconosciuti almeno il 50% dei crediti acquisiti in ciascun SSD (art. 3 comma 9 del D.M. delle classi di laurea magistrale);
• indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto;
• formula il piano di completamento per il conseguimento del titolo di studio.
Le richieste di trasferimento al corso di laurea magistrale in Chimica devono essere presentate entro le scadenze e con le modalità specificate nel manifesto degli studi d’Ateneo.
NG3.2 Abbreviazioni di corso
Chi è già in possesso del titolo di laurea quinquennale o specialistica acquisita secondo un ordinamento previgente, o di laurea magistrale acquisita secondo l’ordinamento vigente, ed intenda conseguire un ulteriore titolo di studio può chiedere al CAD l’iscrizione ad un anno di corso successivo al primo.
Le domande sono valutate dal CAD, che in proposito:
• valuta la possibilità di riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di parte o di tutti gli esami sostenuti e degli eventuali crediti acquisiti, la relativa votazione; nel caso di passaggio fra corsi della stessa classe appartenenti all’ord. 270 vanno riconosciuti almeno il 50% dei crediti acquisiti in ciascun SSD (art. 3 comma 9 del D.M. delle classi di laurea magistrale);
• indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto;
• formula il piano di di completamento per il conseguimento del titolo di studio.
Uno studente non può immatricolarsi ad un corso di laurea magistrale appartenente alla medesima classe nella quale ha già conseguito il diploma di laurea magistrale.
Le richieste devono essere presentate entro le scadenze e con le modalità specificate nel manifesto degli studi d’Ateneo.
NG3.3 Criteri per il riconoscimento crediti
Possono essere riconosciuti tutti i CFU già acquisiti, se relativi ad insegnamenti che abbiano contenuti documentati attraverso i programmi degli insegnamenti e coerenti con uno dei percorsi formativi previsti dal corso di laurea magistrale. Per i passaggi da corsi di studio della stessa classe è garantito il riconoscimento di un minimo del 50% dei crediti di ciascun settore scientifico disciplinare.
Il CAD può deliberare l’equivalenza tra Settori scientifico disciplinari (SSD) per l’attribuzione dei CFU sulla base del contenuto degli insegnamenti ed in accordo con l’ordinamento del corso di laurea magistrale.
I CFU già acquisiti relativi agli insegnamenti per i quali, anche con diversa denominazione, esista una manifesta equivalenza di contenuto con gli insegnamenti offerti dal corso di laurea magistrale possono essere riconosciuti come relativi agli insegnamenti con le denominazioni proprie del corso di laurea magistrale cui si chiede l’iscrizione. In questo caso, il CAD delibera il riconoscimento con le seguenti modalità:
• se il numero di CFU corrispondenti all'insegnamento di cui si chiede il riconoscimento coincide con quello dell'insegnamento per cui viene esso riconosciuto, l’attribuzione avviene direttamente;
• se i CFU corrispondenti all'insegnamento di cui si chiede il riconoscimento sono in numero diverso rispetto all'insegnamento per cui esso viene riconosciuto, il CAD esaminerà il curriculum dello studente ed attribuirà i crediti eventualmente dopo colloqui integrativi;
Le attività già riconosciute ai fini dell’attribuzione di CFU nell’ambito di corso di laurea triennale non possono essere nuovamente riconosciute nell’ambito del corso di laurea magistrale.
NG4 Percorsi formativi
Ogni studente deve ottenere l’approvazione ufficiale del proprio percorso formativo da parte del CAD (piano di studio on-line: https://gomp.uniroma1.it/WorkFlow2011/PianiDiStudio/); il percorso è compilabile dalla pagina INFOSTUD dello studente. Una volta compilato il modulo dell’intero percorso formativo, sarà necessario inviarlo elettronicamente attraverso l’interfaccia grafica di Infostud, per ottenere l’approvazione da parte del responsabile della valutazione. L’approvazione è necessaria per verbalizzare gli esami.
Lo studente può ottenere tale approvazione attraverso due opzioni:
• aderendo al curriculum formativo predisposto annualmente dal CAD;
• presentando un percorso formativo individuale che dovrà essere valutato dal CAD.
Se approvato, il piano è trasmesso alla Segreteria Studenti dove diviene parte integrante della carriera dello studente. In caso negativo, lo studente sarà invitato a modificare la scelta degli insegnamenti.
L’adesione al percorso formativo può essere effettuata una sola volta per ogni anno accademico, a partire dal primo anno di corso. Eventuali scadenze per la presentazione del percorso formativo saranno indicate sul sito web.
NG4.1 Percorsi formativi individuali
Qualora lo studente non intenda aderire al percorso formativo predisposto, potrà presentare un percorso formativo individuale sempre attraverso la sua pagina Infostud.
Ad eccezione degli insegnamenti relativi ai 12 CFU a scelta dello studente, non sarà possibile inserire nel percorso formativo individuale insegnamenti non previsti nell’Offerta Formativa (cfr. OF5).
L’adesione ad un percorso formativo individuale può essere effettuata una sola volta per ogni anno accademico, a partire dal primo anno di corso. Eventuali scadenze per la presentazione del percorso formativo individuale saranno indicate sul sito web.
NG4.2 Modifica dei percorsi formativi
Lo studente che abbia già aderito ad un percorso formativo può, nel successivo anno accademico, proporre al CAD un diverso percorso individuale. Parimenti, uno studente al quale sia stato già approvato un percorso individuale può, nel successivo anno accademico, optare per l’adesione al percorso formativo predisposto dal CAD.
In ogni caso, gli esami già verbalizzati non possono essere sostituiti.
NG4.3 Piani di completamento
Un piano di completamento contiene la lista degli insegnamenti appartenenti all’Offerta Formativa magistrale che sono ritenuti necessari dal CAD nei confronti di uno studente che provenga da un previgente ordinamento, oppure da un diverso Ateneo, per consentirgli di conseguire il titolo di studio. Tali insegnamenti sono assegnati allo studente dopo la fase di riconoscimento dei corsi (cfr. NG3) e dei CFU già acquisiti nel percorso di provenienza. Dopo accettazione da parte dello studente, il piano di completamento è trasmesso alla Segreteria Studenti dove diviene parte integrante della carriera dello studente.
Dal trentesimo giorno successivo a quello della ricezione della delibera del CAD da parte della Segreteria Studenti lo studente è autorizzato a verbalizzare gli esami assegnati.
NG5 Modalità didattiche
Le attività didattiche sono di tipo convenzionale ed erogate su base semestrale. La durata nominale del corso di laurea magistrale è di 4 semestri, pari a due anni.
Gli insegnamenti sono impartiti attraverso lezioni e esercitazioni in aula e attività in laboratorio, organizzando l’orario delle attività in modo da consentire allo studente un congruo tempo da dedicare allo studio personale.
NG5.1 Crediti formativi universitari
Il credito formativo universitario (CFU) misura la quantità di lavoro svolto da uno studente per raggiungere un obiettivo formativo. I CFU sono acquisiti dallo studente con il superamento degli esami o con l’ottenimento delle idoneità, ove previste.
Il sistema di crediti adottato nelle università italiane ed europee prevede che ad un CFU corrispondano 25 ore di impegno da parte dello studente, distribuite tra le attività formative collettive istituzionalmente previste (ad es. lezioni, esercitazioni, attività di laboratorio) e lo studio individuale.
Il carico di lavoro totale per il conseguimento della laurea magistrale è di 120 CFU.
La quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale è almeno il 50% dell’impegno orario complessivo.
NG5.2 Calendario didattico
• Ogni anno di corso del biennio è articolato in due periodi didattici semestrali, ciascuno di lunghezza approssimativa pari a 15 settimane, ed intervallati da finestre temporali dedicate agli esami. Le lezioni e i laboratori si svolgono di norma dal lunedì al venerdì, nell’intervallo orario 9-19. Sin dall’inizio dell’anno saranno rese note agli studenti le date degli esami sostenibili nei periodi compresi tra la fine del mese di gennaio e l’inizio delle lezioni del secondo semestre, tra la fine di giugno e l’inizio dei corsi a settembre, fatta ovviamente eccezione per il mese di agosto. Due sessioni straordinarie di esame per i laureandi di maggio e dicembre e per i fuori corso vengono anche fissate in tempi utili ad aprile e a novembre.
• Con l’introduzione della verbalizzazione elettronica d’Ateneo (A.A. 2008-2009), gli studenti ricevono informazioni sulle date d’esame attraverso l’interfaccia informatica del sistema. Gli studenti accedono al sistema attraverso il loro sito personale (http://www.uniroma1.it/studenti/) che fornisce le necessarie informazioni. Le informazioni di base sul funzionamento del sistema sono riassunte nella bacheca del CAD. Eventuali ulteriori norme riguardanti date d’esame e iscrizione agli appelli sono riportate nella bacheca del CAD.
Gli esami non possono svolgersi durante i due periodi didattici semestrali.
NG5.3 Prove d’esame
La valutazione del profitto individuale dello studente, per ciascun insegnamento, è espressa mediante l’attribuzione di un voto in trentesimi, nel qual caso il voto minimo per il superamento dell'esame è 18/30, oppure di un’idoneità. Alla valutazione finale possono concorrere i seguenti elementi:
• un esame scritto, eventualmente distribuito su più prove scritte da svolgere durante ed alla fine del corso;
• un esame orale;
• il lavoro svolto in autonomia dallo studente.
NG6 Modalità di frequenza, propedeuticità, passaggio ad anni successivi
La frequenza dei corsi non è obbligatoria. Poiché il Corso di Laurea Magistrale in Chimica ha carattere applicativo, la frequenza diventa obbligatoria per le attività pratiche in laboratorio.
Non sono previste formali propedeuticità tra i corsi.
NG7 Regime a tempo parziale
I termini e le modalità per la richiesta del regime a tempo parziale nonché le relative norme sono stabilite nell’articolo 13 del manifesto d’ Ateneo e sono consultabili sul sito web della Sapienza.
NG8 Studenti fuori corso e validità dei crediti acquisiti
Ai sensi del manifesto degli studi d’Ateneo lo studente si considera fuori corso quando, avendo frequentato tutte le attività formative previste dal presente regolamento didattico, non abbia superato tutti gli esami e non abbia acquisito il numero di crediti necessario al conseguimento del titolo entro 2 anni.
Ai sensi del manifesto degli studi d’Ateneo:
• lo studente a tempo pieno che sia fuori corso deve superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro il termine di 6 anni dall’immatricolazione;
• lo studente a tempo parziale che sia fuori corso deve superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro 12 anni.
NG9 Tutorato
Gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Chimica possono usufruire dell'attività di tutorato svolta dai docenti indicati dal CAD e riportati in OF7 e 8. Gli eventuali ulteriori docenti disponibili come tutor e le modalità di tutorato saranno pubblicizzate per ciascun anno accademico mediante affissione presso la Segreteria didattica.
NG10 Percorsi di eccellenza
Al momento non sono stati istituiti.
NG11 Prova finale
Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i CFU previsti dall’ordinamento didattico biennale per le attività diverse dalla prova finale, e deve aver adempiuto le formalità amministrative previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
La Tesi nel corso di Laurea Magistrale è la conclusione di un periodo di attività di ricerca da svolgere sotto la guida di un docente-relatore presso un laboratorio universitario o in enti pubblici o privati riconosciuti; un relatore interno si farà garante del livello qualitativo dell’attività svolta in laboratori extra-universitari. L’attività di Tesi si svolge nel secondo anno di corso, occupandone circa i tre quarti del tempo. Le domande di ammissione all’attività di Tesi devono essere preventivamente approvate dal CAD. Il completamento dell’attività è certificato dal docente relatore su un modulo opportuno.
La prova finale prevede la compilazione di un documento scritto originale (Tesi), che raccoglie i risultati conseguiti dal candidato nel corso della sua attività sotto la supervisione del relatore; il documento è elaborato autonomamente dal candidato ed illustrato oralmente di fronte ad una Commissione universitaria di Laurea. Per essere ammesso a sostenere la prova finale lo studente deve aver ottenuto la certificazione da parte del relatore del completamento dell’attività . Il superamento della prova finale attribuisce i 31 CFU previsti nell’ordinamento. La valutazione che la Commissione esprime sulla prova apporta un incremento al voto di base dello studente (media dei voti riportati negli esami pesata per i CFU), al fine di determinare la votazione di Laurea secondo il regolamento del CAD. La Commissione esprime la votazione in centodecimi e può, all’unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
Le date per il conseguimento delle Lauree sono fissate da calendario annuale. Le formalità amministrative devono essere assolte in varie fasi presso le Segreterie Studenti e di CAD secondo le modalità previste, a partire dai 60 giorni antecedenti la data della sessione di Laurea.
NG12 Applicazione dell’art. 6 del regolamento studenti (R.D. 4.6.1938, N. 1269)
Gli studenti iscritti ai CdL magistrale in Chimica, per arricchire il proprio curriculum di studi, possono frequentare due corsi e sostenere ogni anno due esami di insegnamenti di altra Facoltà, secondo quanto previsto dall’Art. 6 del R.D. N.1239 del 4/6/1938, mediante domanda da indirizzare al CAD e da consegnare alla Segreteria Studenti entro il mese di febbraio di ogni anno.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Inorganico - Chimico-Fisico
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1020350 -
CHIMICA FISICA IV
(obiettivi)
Gli argomenti trattati in questo insegnamento riguardano le proprietà chimico-fisiche dei sistemi colloidali e delle soluzioni di polimeri e delle tecniche spettroscopiche e strutturali che ne permettono la caratterizzazione. Saranno, quindi, trattati modelli teorici e le relative dimostrazioni per lo studio dei sistemi dispersi. Alla fine del corso, per quanto riguarda le conoscenze imprescindibili, lo studente dovrà aver acquisito competenze riguardo alle proprietà chimico-fisiche delle soluzioni disperse e alle tecniche e metodologie sperimentali più utilizzate per il loro studio. In particolare, dovrà conoscere i principali processi termodinamici riguardanti tali sistemi, le grandezze in gioco e il loro significato fisico, a livello macroscopico e microscopico. Dovrà essere chiaramente compresa la differenza di comportamento e proprietà dei sistemi dispersi rispetto a quelli continui. Ci si aspetta che lo studente abbia la capacità di inquadrare il problema in esame nel giusto contesto, selezionare le equazioni e le formule più adatte alla risoluzione di problemi quantitativi. Deve saper scegliere i metodi sperimentali più idonei allo studio dei sistemi proposti dimostrando di saper applicare le competenze acquisite. Inoltre, deve saper argomentare e difendere le scelte fatte e concepire semplici esperimenti basati sulle conoscenze apprese. Verrà, inoltre, valutata la capacità di analisi, di sintesi e di coerenza logica nell’esposizione e l’abilità dello studente di comunicare in un linguaggio appropriato. Considerando che l’insegnamento di Chimica Fisica IV appartiene alla Laurea Magistrale in Chimica, per lo studio degli argomenti proposti nel corso, viene suggerito l’uso di più testi, alcuni per approfondimenti, e di articoli pubblicati su riviste internazionali, che verranno discussi in aula. Questo approccio dovrebbe favorire la capacità di apprendimento e l’abitudine a selezionare fonti bibliografiche diverse, in italiano e in inglese. Dovrebbe far comprendere, inoltre, la necessità di un aggiornamento continuo in funzione, ad esempio, dello svolgimento della tesi di laurea magistrale o del dottorato di ricerca.
|
9
|
CHIM/02
|
64
|
12
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1020353 -
CHIMICA ORGANICA IV
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello: 1) di formare lo studente in modo che possa affrontare una discussione riguardante la reattività delle molecole organiche senza difficoltà. 2) di consentire agli studenti, in prima istanza di acquisire le nozioni principali della chimica organica fisica e poi di utilizzare queste basi per trattare i meccanismi di alcune reazioni comuni della chimica organica. 3) di far acquisire agli studenti uno spirito critico che permetterà loro di risolvere indipendentemente i problemi meccanicistici che si troveranno ad affrontare durante la vita lavorativa. Alla fine del corso lo studente a) sarà in grado di programmare uno studio sperimentale attraverso il quale poter risolvere problemi meccanicistici inediti. b) sarà finalmente in grado di comunicare sia il programma sperimentale che intende applicare per risolvere un problema meccanicistico che i risultati che eventualmente otterrebbe.
|
9
|
CHIM/06
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo opzionale 1 - (visualizza)
|
9
|
|
|
|
|
|
|
|
1022305 -
AMBIENTE E SALUTE
(obiettivi)
1) Si presentano agli studenti le problematiche ambientali e l’interazione con la salute e il benessere della popolazione, anche aldilà del mero aspetto chimico-tossicologico (Si prendono in esame anche fattori ambientali di natura fisica o biologica). 2) Vengono pertanto forniti criteri e nozioni multidisciplinari in modo da stimolare una ampia visione dei problemi da esaminare e quindi da avere una visione globale delle problematiche ambientali, iniziando da quelle più rilevanti riscontrabili nel mondo lavorativo. 3) Si stimola la capacità ed autonomia di giudizio dello studente mediante la ricerca e la discussione critica (individuale, ma in confronto con colleghi) di casi documentati ma controversi o oggetto di procedimento giudiziario relativi a problematiche ambientali (parte di esame).
4) Lo studente deve esporre le casistiche oggetto di ricerca/discussione in modo che gli eventuali colleghi partecipino alla discussione in modo attivo e critico.
5) I concetti proposti e sviluppati dovranno essere assimilati dallo studente in modo che nella vita professionale possa affrontare con la giusta metodologia problematiche ambientali – spesso con caratteristiche peculiari - nelle quali sarà coinvolto sempre insieme ad altre figure professionali, con le quali deve essere in grado di dialogare utilmente.
|
9
|
CHIM/01
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1022330 -
SPETTROMETRIA DI MASSA CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si propone di guidare lo studente in un percorso che parte dalle nozioni base della spettrometria di massa per arrivare alle sue più recenti applicazioni in campo analitico e dello studio di biomolecole. Lo studente alla fine del corso dovrà dimostrare di conoscere i principi teorici di base della spettrometria di massa, nonché delle diverse tecniche di ionizzazione e dei principali analizzatori di massa. Dovrà inoltre aver compreso le potenzialità dell’accoppiamento fra le tecniche di cromatografia liquida e gassosa con la spettrometria di massa, nonché della spettrometria di massa tandem, con particolare riferimento alle miscele complesse e agli analiti presenti in tracce. Lo studente dovrà essere in grado di estrapolare e descrivere le informazioni ottenibili da uno spettro di massa. Dal punto di vista dell’applicazione delle conoscenze apprese, lo studente dovrà acquisire la capacità, posto di fronte a un problema reale, di scegliere la strumentazione più adeguata e le modalità di acquisizione adeguate per l’analisi di campioni biologici, ambientali ed alimentari. Importante è anche la capacità di motivare le possibili strategie analitiche scelte. Lo studente infine dovrà esser in grado, studiando in modo autonomo, di approfondire specifici argomenti mediante la letteratura scientifica.
Gli obiettivi formativi sono di seguito dettagliati declinandoli secondo i Descrittori di Dublino.
Descrittore di Dublino 1 - Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente alla fine del corso ha acquisito i principi teorici di base della spettrometria di massa, nonché delle diverse tecniche di ionizzazione e dei principali analizzatori di massa. Deve conoscere la teoria della spettrometria di massa tandem e averne comprese le potenzialità di determinazione qualitativa e quantitativa. Deve aver capito l’utilità dell’accoppiamento della spettrometria di massa con tecniche separative o la possibilità di analisi rapide in situ. Deve saper distinguere fra informazioni ottenibili dalla spettrometria di massa a bassa e ad alta risoluzione, nonché avere chiaro il concetto di accuratezza di massa.
Descrittore di Dublino 2 - Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente deve acquisire la capacità di affrontare una problematica complessa, risolvibile mediante l’applicazione della spettrometria di massa e di massa tandem, ad esempio in ambito di analisi ambientali o alimentari, tenendo conto anche della normativa europea per quanto riguarda i requisiti dei limiti massimi ammessi di una certa sostanza in funzione dei limiti di rivelabilità ottenibili con la tecnica mediante le diverse modalità di acquisizione. Deve essere in grado di selezionare la tecnica di ionizzazione più opportuna in funzione degli analiti target e del campione, proponendo anche l’eventuale accoppiamento della spettrometria di massa con tecniche separative.
Descrittore di Dublino 3 - Autonomia di giudizio Lo studente deve sviluppare la capacità di valutazione critica riguardo ad una problematica analitica o di ricerca in generale, risolvibile mediante l’applicazione della spettrometria di massa, integrando le conoscenze acquisite durante il ciclo di studi. Tale capacità viene sviluppata nell’ambito di alcuni esempi tratti dalla letteratura scientifica, con particolare riferimento alle miscele complesse di composti, presenti in tracce e/o di struttura incognita, e alle biomolecole (per esempio proteine e peptidi). Importante è anche la capacità di motivare la scelta della strategia analitica.
Descrittore di Dublino 4 - Abilità comunicative Lo studente deve essere in grado di esprimere sotto forma di relazione scritta od oralmente le conoscenze apprese in modo sintetico, coerente e ben focalizzato, anche avvalendosi di programmi grafici di presentazione, rivolgendosi sia a interlocutori specialisti sia non specialisti.
Descrittore di Dublino 5 - Capacità di apprendimento Al termine del corso lo studente avrà sviluppato gli strumenti atti a stimolare approfondimenti e collegamenti tra contenuti diversi. Dovrà possedere la capacità di consultare in maniera autonoma la letteratura scientifica nell’ambito della spettrometria di massa, per approfondire sia alcuni aspetti teorici sia, soprattutto, gli aspetti applicativi. Dovrà essere in grado, sempre mediante consultazione della letteratura scientifica, di ricavare le informazioni attinenti alla soluzione di problemi nuovi, nonché di cogliere gli elementi essenziali utili alla contestualizzazione della propria attività professionale.
|
9
|
CHIM/01
|
56
|
-
|
24
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gli studenti hanno a disposizione 12 CFU di insegnamenti a libera scelta, che possono sostenere nell'arco del biennio senza vincoli di periodo, ma conformemente con la loro disponibilità di orario. Gli insegnamenti possono essere scelti fra i corsi proposti da tutte le Facoltà, purchè sempre di Lauree magistrali. Qualora lo studente volesse scegliere un insegnamento previsto nel percorso didattico di una Laurea triennale, è necessaria l'autorizzazione del CAD. E' comunque opportuno che gli insegnamenti liberi siano congruenti con le finalità didattiche del corso di laurea.
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6
|
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1020360 -
STRUTTURISTICA CHIMICA DIFFRATTOMETRICA
(obiettivi)
La Strutturistica Chimica Diffrattometrica permette di determinare con grande precisione le posizioni atomiche e quindi le lunghezze e gli angoli di legame di molecole in un cristallo singolo. E' una tecnica in cui l'immagine prodotta dalla diffrazione di raggi X dell'insieme di molecole. atomi o ioni nel cristallo viene registrata ed analizzata per poter ricostruire la densità elettronica del reticolo cristallino. La Strutturistica Chimica Diffrattometrica è estremamente potente poichè i risultati sono molto accurati, determinando lunghezze di legame con una precisione di 0.001 Angstrom. La Strutturistica Chimica Diffrattometrica moderna ha prodotto un enorme impatto verso una più profonda comprensione delle proprietà della materia e della funzionalità di materiali e di entità molecolari di ogni dimensione. Gli studenti dopo aver frequentato il corso saranno in grado: 1) di identificare le simmetrie cristalline, e di distinguere la simmetria cristallina, propria di un solido nel quale è insita la simmetria traslazionale, dalla simmetria puntuale propria di un oggetto privo di traslazione, quale è ad esempio una molecola, di cui sono state insegnate nel triennio precedente le proprietà. 2) di acquisire una sufficiente conoscenza della teoria e pratica della diffrazione a raggi X, e di poterla applicare alla soluzione di problemi strutturistici propri sia della chimica inorganica che della chimica organica 3) di acquisire una capacità critica nella lettura di articoli di carattere strutturistico, e un’abilità di comunicazione dei risultati ottenuti nell’ambito di una determinazione strutturale. 4) di sviluppare capacità autonome di apprendimento di argomenti volti ad approfondire le nozioni apprese nell’ambito del corso.
|
6
|
CHIM/03
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1020356 -
METODI DI SINTESI E CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI INORGANICI CON LABORATORIO
(obiettivi)
L’insegnamento di “Metodi di sintesi e caratterizzazione dei materiali inorganici con laboratorio” intende fornire, mediante lezioni frontali ed attività di laboratorio, i concetti e gli strumenti indispensabili per la sintesi e la descrizione del comportamento dei materiali inorganici attraverso la conoscenza delle proprietà di bulk e di superficie.
I risultati attesi riguardano: 1. l’acquisizione delle conoscenze necessarie a progettare procedure di sintesi e misure sperimentali per la determinazione delle proprietà strutturali e funzionali di materiali. Le lezioni frontali saranno relative ai metodi di preparazione, alla caratterizzazione strutturale e spettroscopica di composti inorganici; l’attività di laboratorio sarà rivolta all'applicazione dei metodi di caratterizzazione per la determinazione delle proprietà di bulk e di superficie; 2. la capacità di applicare le conoscenze acquisite attraverso le lezioni e le esperienze di laboratorio per affrontare e risolvere problemi relativi alla struttura, reattività chimica e proprietà chimico-fisiche di materiali inorganici; 3. lo sviluppo di capacità applicative per la risoluzione di problemi specifici in modo autonomo sia come attività di laboratorio (raccolta ed interpretazione dei dati sperimentali) sia come studio di testi consigliati e di letteratura scientifica; 4. la capacità di comunicare in modo sintetico ed appropriato le conoscenze ed i risultati acquisiti mediante la stesura di relazioni scritte e colloquio orale; 5. il raggiungimento di una capacità di apprendimento predisposta all’acquisizione di nuovi concetti e metodi teorici e/o sperimentali per affrontare studi successivi con un alto grado di autonomia.
|
9
|
CHIM/03
|
64
|
-
|
12
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1020443 -
Caratterizzazione spettroscopica in Chimica Organica
(obiettivi)
Le conoscenze che gli studenti devono acquisire sono l’approfondimento dei principi di base della spettroscopia NMR, della strumentazione e delle tecniche a disposizione. Dovrano raggiungere una soddisfancente capacità di riconoscere attraverso l’equivalenza chimica e magnetica, i sistemi di spin presenti in una molecola. Il livello di conoscenza si dovrà estendere anche alle tecniche spettroscopiche di chiarimento della connettività molecolare, di riconoscimento stereochimico e conformazionale. A tale fine gli studenti acquisiranno anche una conoscenza soddisfacente della spettroscopia NMR bidimensionale, e delle sue applicazioni al chiarimento della struttura molecolare.
Gli studenti impareranno ad analizzare sistemi di spin complessi, e a risolvere spettri bidimensionali. Le nozioni teoriche imparate nel corso metteranno gli studenti in grado di interpretare e prevedere l’aspetto di spettri mono- e bidimensionali.
Le capacità applicative di delucidazione della struttura molecolare verranno sviluppate attraverso esercitazioni frontali in cui gli studenti interpreteranno spettri NMR mono e bidimensionali di complessità crescente. Nelle stesse esercitazioni gli studenti anche dovranno abituarsi a prevdere e formulare l’aspetto di uno spettro a partire da una struttura molecolare conosciuta.
La capacità di esposizione e di trasmissione delle conoscenze apprese durate il corso sarà sviluppata stimolando interventi mirati degli studenti sugli argomenti del corso, focalizzando l’attenzione degli studenti sull’importanza di definizioni formali corrette didatticamente.
Le conoscenze acquisite durante il Corso metteranno gli studenti in condizione di affrontare in modo autonomo e consapevole problematiche strutturali legate alla spettroscopia NMR durante il resto del loro corso di studi, e nell’ambito di una eventuale formazione postuniversitaria (dottorato di ricerca).
|
6
|
CHIM/06
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo opzionale 2 - (visualizza)
|
9
|
|
|
|
|
|
|
|
1020351 -
CHIMICA FISICA V
(obiettivi)
Dal punto di vista delle conoscenze il corso si propone di raggiungere quattro obiettivi principali: 1) far acquisire una comprensione più profonda dei fondamenti della termodinamica (a cui gli studenti sono stati introdotti nel corso di Chimica Fisica I della laurea triennale) e in particolar modo del secondo principio, presentato mediante l’approccio della produzione di entropia come driving force dei processi chimico-fisici irreversibili; 2) riaffrontare la trattazione termodinamica dei sistemi a un componente o a composizione fissata in modo sistematico e rigoroso, mediante la derivazione dei differenziali totali di tutte le funzioni di stato di interesse chimico-fisico; 3) estendere la trattazione termodinamica a processi e sistemi chimico-fisici più complessi di quelli, semplici, che lo studente ha incontrato nei corsi precedenti: gas reali, soluzioni reali e diagrammi di fase a molti componenti, sistemi eterogenei chimicamente reattivi, sistemi soggetti ad alte pressioni, sistemi con confini di fase non planari, ecc; 4) illustrare i principi di funzionamento delle più importanti tecniche sperimentali per la misura di proprietà termodinamiche. Dal punto di vista delle capacità di applicare le suddette conoscenze, il corso, che prevede una parte di esercitazioni in preparazione della prova scritta, si propone: 1) di mettere gli studenti in grado di risolvere problemi pratici di termodinamica chimica applicata (calcolo delle variazioni di proprietà termodinamiche in processi reversibili e irreversibili, del calore e del lavoro scambiati, della driving force di processi irreversibili, delle proprietà di mescolamento, delle fasi e delle loro composizioni di equilibrio in sistemi reattivi e non reattivi, interpretazione dei diagrammi di fase a 2 e 3 componenti, ecc.); 2) di far acquisire agli studenti una padronanza del formalismo termodinamico sufficiente a consentire loro di manipolare le espressioni termodinamiche più comuni per derivare autonomamente ulteriori relazioni, che possono essere utili nella risoluzione di problemi specifici.
|
9
|
CHIM/02
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1022325 -
LABORATORIO DI MECCANICA QUANTISTICA E DINAMICA MOLECOLARE
(obiettivi)
1) Conoscenza e capacità di comprensione L’utilizzo di complessi ed accurati modelli simulativi di sistemi chimici reali, che fino a metà del secolo scorso era solo una vaga possibilità, nelle ultime decadi, è diventato realtà grazie all’impressionante sviluppo dei calcolatori e dei sistemi di calcolo. Il corso si propone di introdurre agli studenti il vasto campo delle tecniche simulative a partire dalle sue declinazioni più comuni: la dinamica molecolare ed il calcolo ab-initio.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate Le conoscenze teoriche di base, a partire dai principi della meccanica quantistica e di quella classica, applicate a sistemi reali, come il calcolo della struttura elettronica e della dinamica dei sistemi a molti corpi, permetteranno, alla fine del corso, di: - capire le tecniche simulative utilizzate in un articolo di letteratura. - scegliere il metodo più opportuno per condurre una simulazione di un sistema chimico. - giudicare la qualità ed i limiti di una simulazione.
3) Autonomia di Giudizio Sono previste circa 12 ore di esercitazioni pratiche “hands on” in cui, attraverso l’uso di software specifico e di “template” messi a disposizione dal docente, gli studenti possono sviluppare le capacità per maneggiare le più comuni tecniche di simulazione computazionale di sistemi chimici reali. Essi inoltre potranno rendersi conto della scala della complessità pratica che è necessario affrontare per produrre tecniche simulative affidabili. 4) Abilità Comunicative Le esercitazioni svolte in classe insieme al docente e le relative relazioni permetteranno agli studenti di sviluppare le abilità comunicative.
5) Capacità diApprendimento Questo corso rappresenta un'introduzione alla chimica computazionale e in questo senso fornisce gli strumenti di base per poter accedere agli argomenti più complessi ed avanzati che tipicamente fanno parte del mondo della ricerca di frontiera in questa materia.
|
9
|
CHIM/02
|
64
|
-
|
12
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1022370 -
SPETTROSCOPIE DI SUPERFICIE CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso, che comprende lezioni frontali e esercitazioni di laboratorio XPS, intende offrire una panoramica aggiornata di come si possa affrontare lo studio degli strati più superficiali di un materiale con le tecniche sperimentali più adeguate, in primis l’insieme di spettroscopie di fotoemissione. In questo corso viene mostrata la natura e reattività di superfici di metalli e semiconduttori verso processi chimici, anche scegliendo esempi che corrispondono agli interessi di studenti iscritti al quinto anno e perciò spesso già in tesi magistrale. La preparazione e caratterizzazione, fatte in laboratorio, di superfici pulite e l’esito della loro reazione con specie molecolari intende sviluppare sensibilità e conoscenze degli studenti verso i processi di superficie, anche in scala nanoscopica.
|
9
|
CHIM/03
|
56
|
-
|
24
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo opzionale 4 - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
1022360 -
ELETTROCHIMICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
1020450 -
Dinamica delle Reazioni Chimiche + Laboratorio
(obiettivi)
I risultati di apprendimento attesi, in accordo ai descrittori di Dublino, sono i seguenti:
Descrittore 1 (conoscenze e capacità di comprensione): alla fine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze per comprendere i legami esistenti tra la cinetica chimica (macroscopica) e la dinamica delle reazioni chimiche (microscopica). Verranno compresi a livello molecolare i fenomeni che portano alla formazione o rottura di un legame nelle reazioni chimiche.
Descrittore 2 (conoscenze e capacità di comprensione applicate): le conoscenze teoriche acquisite verranno applicate allo studio sperimentale di un caso reale di processo di fotodissociazione UV mediante l’utilizzo di un apparato per Spettroscopia Traslazionale dei Fotoframmenti. Verrà misurata la distribuzione di velocità di un fascio molecolare ed identificati i canali primari di dissociazione.
Descrittore 3 (Autonomia di giudizio): l’autonomia di giudizio verrà sviluppata durante le prove pratiche di laboratorio.
Descrittore 4 (abilità comunicative): mediante il coinvolgimento nelle lezioni frontali e le esercitazioni di laboratorio lo studente sarà stimolato a sviluppare le sue abilità comunicative.
Descrittore 5 (capacità di proseguire lo studio in modo autonomo): questo corso si prefigge di fornire le conoscenze di base sulla dinamica delle reazioni chimiche e, più in generale, sullo studio di processi chimici e fisici partendo da una visione microscopica di tali fenomeni. Tale approccio potrà essere esteso autonomamente a molti altri campi di indagine che possono spaziare dalla chimica fisica, chimica organica, ecc.
|
6
|
CHIM/02
|
40
|
-
|
12
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
AAF1162 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
|
4
|
|
32
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
Gli studenti hanno a disposizione 12 CFU di insegnamenti a libera scelta, che possono sostenere nell'arco del biennio senza vincoli di periodo, ma conformemente con la loro disponibilità di orario. Gli insegnamenti possono essere scelti fra i corsi proposti da tutte le Facoltà, purchè sempre di Lauree magistrali. Qualora lo studente volesse scegliere un insegnamento previsto nel percorso didattico di una Laurea triennale, è necessaria l'autorizzazione del CAD. E' comunque opportuno che gli insegnamenti liberi siano congruenti con le finalità didattiche del corso di laurea.
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6
|
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo opzionale 4 - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
1022360 -
ELETTROCHIMICA
(obiettivi)
In accordo ai primi due descrittori di Dublino, lo studente a fine corso dovrà aver compreso:
a) i meccanismi della conduzione di corrente nei diversi tipi di materiali (conduttori ionici, elettronici e misti) e di tutti i fattori che la controllano;
b) i fenomeni alla base della formazione dell’interfaccia elettrochimica
c) la termodinamica alla base del funzionamento dei dispositivi elettrochimici
d) i fattori cinetici che controllano il passaggio della corrente in un dispositivo elettrochimico
e) il fenomeno della corrosione dal punto di vista elettrochimico
Lo studente applicherà le conoscenze acquisite durante il corso per la realizzazione di esperimenti di elettrochimica sia di routine che di ricerca di base.
Nel corso (descrittore 4) si dedica attenzione a far sviluppare le capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso domande in classe e l’esame finale.
|
6
|
CHIM/02
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1020450 -
Dinamica delle Reazioni Chimiche + Laboratorio
|
Erogato in altro semestre o anno
|
|
AAF1030 -
PROVA FINALE
|
32
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
Chimica Organica e Biomolecolare
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1020350 -
CHIMICA FISICA IV
(obiettivi)
Gli argomenti trattati in questo insegnamento riguardano le proprietà chimico-fisiche dei sistemi colloidali e delle soluzioni di polimeri e delle tecniche spettroscopiche e strutturali che ne permettono la caratterizzazione. Saranno, quindi, trattati modelli teorici e le relative dimostrazioni per lo studio dei sistemi dispersi. Alla fine del corso, per quanto riguarda le conoscenze imprescindibili, lo studente dovrà aver acquisito competenze riguardo alle proprietà chimico-fisiche delle soluzioni disperse e alle tecniche e metodologie sperimentali più utilizzate per il loro studio. In particolare, dovrà conoscere i principali processi termodinamici riguardanti tali sistemi, le grandezze in gioco e il loro significato fisico, a livello macroscopico e microscopico. Dovrà essere chiaramente compresa la differenza di comportamento e proprietà dei sistemi dispersi rispetto a quelli continui. Ci si aspetta che lo studente abbia la capacità di inquadrare il problema in esame nel giusto contesto, selezionare le equazioni e le formule più adatte alla risoluzione di problemi quantitativi. Deve saper scegliere i metodi sperimentali più idonei allo studio dei sistemi proposti dimostrando di saper applicare le competenze acquisite. Inoltre, deve saper argomentare e difendere le scelte fatte e concepire semplici esperimenti basati sulle conoscenze apprese. Verrà, inoltre, valutata la capacità di analisi, di sintesi e di coerenza logica nell’esposizione e l’abilità dello studente di comunicare in un linguaggio appropriato. Considerando che l’insegnamento di Chimica Fisica IV appartiene alla Laurea Magistrale in Chimica, per lo studio degli argomenti proposti nel corso, viene suggerito l’uso di più testi, alcuni per approfondimenti, e di articoli pubblicati su riviste internazionali, che verranno discussi in aula. Questo approccio dovrebbe favorire la capacità di apprendimento e l’abitudine a selezionare fonti bibliografiche diverse, in italiano e in inglese. Dovrebbe far comprendere, inoltre, la necessità di un aggiornamento continuo in funzione, ad esempio, dello svolgimento della tesi di laurea magistrale o del dottorato di ricerca.
|
9
|
CHIM/02
|
64
|
12
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1020353 -
CHIMICA ORGANICA IV
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello: 1) di formare lo studente in modo che possa affrontare una discussione riguardante la reattività delle molecole organiche senza difficoltà. 2) di consentire agli studenti, in prima istanza di acquisire le nozioni principali della chimica organica fisica e poi di utilizzare queste basi per trattare i meccanismi di alcune reazioni comuni della chimica organica. 3) di far acquisire agli studenti uno spirito critico che permetterà loro di risolvere indipendentemente i problemi meccanicistici che si troveranno ad affrontare durante la vita lavorativa. Alla fine del corso lo studente a) sarà in grado di programmare uno studio sperimentale attraverso il quale poter risolvere problemi meccanicistici inediti. b) sarà finalmente in grado di comunicare sia il programma sperimentale che intende applicare per risolvere un problema meccanicistico che i risultati che eventualmente otterrebbe.
|
9
|
CHIM/06
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo opzionale 1 - (visualizza)
|
9
|
|
|
|
|
|
|
|
1022305 -
AMBIENTE E SALUTE
(obiettivi)
1) Si presentano agli studenti le problematiche ambientali e l’interazione con la salute e il benessere della popolazione, anche aldilà del mero aspetto chimico-tossicologico (Si prendono in esame anche fattori ambientali di natura fisica o biologica). 2) Vengono pertanto forniti criteri e nozioni multidisciplinari in modo da stimolare una ampia visione dei problemi da esaminare e quindi da avere una visione globale delle problematiche ambientali, iniziando da quelle più rilevanti riscontrabili nel mondo lavorativo. 3) Si stimola la capacità ed autonomia di giudizio dello studente mediante la ricerca e la discussione critica (individuale, ma in confronto con colleghi) di casi documentati ma controversi o oggetto di procedimento giudiziario relativi a problematiche ambientali (parte di esame).
4) Lo studente deve esporre le casistiche oggetto di ricerca/discussione in modo che gli eventuali colleghi partecipino alla discussione in modo attivo e critico.
5) I concetti proposti e sviluppati dovranno essere assimilati dallo studente in modo che nella vita professionale possa affrontare con la giusta metodologia problematiche ambientali – spesso con caratteristiche peculiari - nelle quali sarà coinvolto sempre insieme ad altre figure professionali, con le quali deve essere in grado di dialogare utilmente.
|
9
|
CHIM/01
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1022330 -
SPETTROMETRIA DI MASSA CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si propone di guidare lo studente in un percorso che parte dalle nozioni base della spettrometria di massa per arrivare alle sue più recenti applicazioni in campo analitico e dello studio di biomolecole. Lo studente alla fine del corso dovrà dimostrare di conoscere i principi teorici di base della spettrometria di massa, nonché delle diverse tecniche di ionizzazione e dei principali analizzatori di massa. Dovrà inoltre aver compreso le potenzialità dell’accoppiamento fra le tecniche di cromatografia liquida e gassosa con la spettrometria di massa, nonché della spettrometria di massa tandem, con particolare riferimento alle miscele complesse e agli analiti presenti in tracce. Lo studente dovrà essere in grado di estrapolare e descrivere le informazioni ottenibili da uno spettro di massa. Dal punto di vista dell’applicazione delle conoscenze apprese, lo studente dovrà acquisire la capacità, posto di fronte a un problema reale, di scegliere la strumentazione più adeguata e le modalità di acquisizione adeguate per l’analisi di campioni biologici, ambientali ed alimentari. Importante è anche la capacità di motivare le possibili strategie analitiche scelte. Lo studente infine dovrà esser in grado, studiando in modo autonomo, di approfondire specifici argomenti mediante la letteratura scientifica.
Gli obiettivi formativi sono di seguito dettagliati declinandoli secondo i Descrittori di Dublino.
Descrittore di Dublino 1 - Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente alla fine del corso ha acquisito i principi teorici di base della spettrometria di massa, nonché delle diverse tecniche di ionizzazione e dei principali analizzatori di massa. Deve conoscere la teoria della spettrometria di massa tandem e averne comprese le potenzialità di determinazione qualitativa e quantitativa. Deve aver capito l’utilità dell’accoppiamento della spettrometria di massa con tecniche separative o la possibilità di analisi rapide in situ. Deve saper distinguere fra informazioni ottenibili dalla spettrometria di massa a bassa e ad alta risoluzione, nonché avere chiaro il concetto di accuratezza di massa.
Descrittore di Dublino 2 - Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente deve acquisire la capacità di affrontare una problematica complessa, risolvibile mediante l’applicazione della spettrometria di massa e di massa tandem, ad esempio in ambito di analisi ambientali o alimentari, tenendo conto anche della normativa europea per quanto riguarda i requisiti dei limiti massimi ammessi di una certa sostanza in funzione dei limiti di rivelabilità ottenibili con la tecnica mediante le diverse modalità di acquisizione. Deve essere in grado di selezionare la tecnica di ionizzazione più opportuna in funzione degli analiti target e del campione, proponendo anche l’eventuale accoppiamento della spettrometria di massa con tecniche separative.
Descrittore di Dublino 3 - Autonomia di giudizio Lo studente deve sviluppare la capacità di valutazione critica riguardo ad una problematica analitica o di ricerca in generale, risolvibile mediante l’applicazione della spettrometria di massa, integrando le conoscenze acquisite durante il ciclo di studi. Tale capacità viene sviluppata nell’ambito di alcuni esempi tratti dalla letteratura scientifica, con particolare riferimento alle miscele complesse di composti, presenti in tracce e/o di struttura incognita, e alle biomolecole (per esempio proteine e peptidi). Importante è anche la capacità di motivare la scelta della strategia analitica.
Descrittore di Dublino 4 - Abilità comunicative Lo studente deve essere in grado di esprimere sotto forma di relazione scritta od oralmente le conoscenze apprese in modo sintetico, coerente e ben focalizzato, anche avvalendosi di programmi grafici di presentazione, rivolgendosi sia a interlocutori specialisti sia non specialisti.
Descrittore di Dublino 5 - Capacità di apprendimento Al termine del corso lo studente avrà sviluppato gli strumenti atti a stimolare approfondimenti e collegamenti tra contenuti diversi. Dovrà possedere la capacità di consultare in maniera autonoma la letteratura scientifica nell’ambito della spettrometria di massa, per approfondire sia alcuni aspetti teorici sia, soprattutto, gli aspetti applicativi. Dovrà essere in grado, sempre mediante consultazione della letteratura scientifica, di ricavare le informazioni attinenti alla soluzione di problemi nuovi, nonché di cogliere gli elementi essenziali utili alla contestualizzazione della propria attività professionale.
|
9
|
CHIM/01
|
56
|
-
|
24
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gli studenti hanno a disposizione 12 CFU di insegnamenti a libera scelta, che possono sostenere nell'arco del biennio senza vincoli di periodo, ma conformemente con la loro disponibilità di orario. Gli insegnamenti possono essere scelti fra i corsi proposti da tutte le Facoltà, purchè sempre di Lauree magistrali. Qualora lo studente volesse scegliere un insegnamento previsto nel percorso didattico di una Laurea triennale, è necessaria l'autorizzazione del CAD. E' comunque opportuno che gli insegnamenti liberi siano congruenti con le finalità didattiche del corso di laurea.
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6
|
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1020360 -
STRUTTURISTICA CHIMICA DIFFRATTOMETRICA
(obiettivi)
La Strutturistica Chimica Diffrattometrica permette di determinare con grande precisione le posizioni atomiche e quindi le lunghezze e gli angoli di legame di molecole in un cristallo singolo. E' una tecnica in cui l'immagine prodotta dalla diffrazione di raggi X dell'insieme di molecole. atomi o ioni nel cristallo viene registrata ed analizzata per poter ricostruire la densità elettronica del reticolo cristallino. La Strutturistica Chimica Diffrattometrica è estremamente potente poichè i risultati sono molto accurati, determinando lunghezze di legame con una precisione di 0.001 Angstrom. La Strutturistica Chimica Diffrattometrica moderna ha prodotto un enorme impatto verso una più profonda comprensione delle proprietà della materia e della funzionalità di materiali e di entità molecolari di ogni dimensione. Gli studenti dopo aver frequentato il corso saranno in grado: 1) di identificare le simmetrie cristalline, e di distinguere la simmetria cristallina, propria di un solido nel quale è insita la simmetria traslazionale, dalla simmetria puntuale propria di un oggetto privo di traslazione, quale è ad esempio una molecola, di cui sono state insegnate nel triennio precedente le proprietà. 2) di acquisire una sufficiente conoscenza della teoria e pratica della diffrazione a raggi X, e di poterla applicare alla soluzione di problemi strutturistici propri sia della chimica inorganica che della chimica organica 3) di acquisire una capacità critica nella lettura di articoli di carattere strutturistico, e un’abilità di comunicazione dei risultati ottenuti nell’ambito di una determinazione strutturale. 4) di sviluppare capacità autonome di apprendimento di argomenti volti ad approfondire le nozioni apprese nell’ambito del corso.
|
6
|
CHIM/03
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1022358 -
SINTESI ORGANICA CON LABORATORIO
(obiettivi)
1) Conoscenza e capacità di comprensione: Alla fine del corso lo studente avrà acquisito il linguaggio retrosintetico e conoscerà le principali reazioni della chimica organica sintetica avendone approfondito il meccanismo e il comportamento stereochimico. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Tramite esperienze di laboratorio applicherà le conoscenze ottenute a lezione acquisendo manualità e tecnica nella realizzazione di una preparazione sintetica che prevede più passaggi. 3) Autonomia di Giudizio: Tramite esercitazioni in aula e relazioni da fare a casa lo studente acquisirà la capacità di formulare in autonomia una via sintetica per molecole chirali complesse in maniera critica sapendo scegliere tra le possibili soluzioni quella più economica e fattibile. 4) Abilità comunicative: Lo studente imparerà a confrontarsi con i propri colleghi e a comunicare le proprie idee. Gli studenti verranno infatti stimolati a fare dei gruppi di lavoro per trovare la via sintetica più efficiente di molecole che verranno loro assegnate. 5) Capacità di apprendimento: Lo studente avrà appreso come fare in autonomia una ricerca bibliografica completa e dove poter reperire informazioni relative alla molecola che si vuole sintetizzare.
|
9
|
CHIM/06
|
48
|
-
|
36
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1020346 -
CHIMICA BIOINORGANICA COB
(obiettivi)
1) Conoscenza dei principali elementi inorganici presenti nei sistemi biologici e del diverso ruolo svolto dai metalli nella regolazione di importanti proprietà (struttura, meccanismo di azione, specificità e attività catalitica) in molecole di interesse biologico quali proteine e acidi nucleici, incluso l’uso terapeutico di metalli normalmente non presenti nei sistemi viventi. Conoscenza di base di alcune delle tecniche di indagine utilizzate in Chimica Bioinorganica quali la risonanza di spin elettronico, l’effetto Mössbauer, il comportamento magnetico di ioni metallici. 2) Capacità di correlare le proprietà degli elementi inorganici con il ruolo che essi svolgono all’interno delle biomolecole, seppure modulato dalla componente biologica. Capacità di applicazione delle diverse tecniche di indagine in ambito biologico con particolare riferimento alle informazioni che da esse possono essere ricavate. 3) Sviluppo delle capacità critiche e di giudizio nell’apprendimento della materia, attraverso lo studio del materiale didattico fornito agli studenti e la frequenza delle lezioni, durante le quali gli studenti sono invitati a fare domande e a richiedere chiarimenti. Essendo il corso costituito solo da lezioni frontali non sono previste altre attività. 4) Capacità di comunicare quanto appreso durante il corso attraverso la prova di esame, consistente in una discussione della durata di circa 30 minuti, finalizzata a verificare l'apprendimento critico degli argomenti svolti e la capacità di approfondimento personale. 5) Capacità di approfondimento degli argomenti studiati, ciascuno secondo le propensioni personali per ciascun argomento in modo autonomo mediante la consultazione della letteratura o di testi specializzati consigliati a lezione e disponibili nella Biblioteca del Dipartimento.
|
6
|
CHIM/03
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo opzionale 3 - (visualizza)
|
9
|
|
|
|
|
|
|
|
1020444 -
Metodi Fisici in Chimica Organica con Esercitazioni
(obiettivi)
Le conoscenze che gli studenti devono acquisire sono l’approfondimento dei principi di base della spettroscopia NMR, della strumentazione e delle tecniche a disposizione. Dovrano raggiungere una soddisfancente capacità di riconoscere attraverso l’equivalenza chimica e magnetica, i sistemi di spin presenti in una molecola. Il livello di conoscenza si dovrà estendere anche alle tecniche spettroscopiche di chiarimento della connettività molecolare, di riconoscimento stereochimico e conformazionale. A tale fine gli studenti acquisiranno anche una conoscenza soddisfacente della spettroscopia NMR bidimensionale, e delle sue applicazioni al chiarimento della struttura molecolare.
Gli studenti impareranno ad analizzare sistemi di spin complessi, e a risolvere spettri bidimensionali. Le nozioni teoriche imparate nel corso metteranno gli studenti in grado di interpretare e prevedere l’aspetto di spettri mono- e bidimensionali.
Le capacità applicative di delucidazione della struttura molecolare verranno sviluppate attraverso esercitazioni frontali in cui gli studenti interpreteranno spettri NMR mono e bidimensionali di complessità crescente. Nelle stesse esercitazioni gli studenti anche dovranno abituarsi a prevdere e formulare l’aspetto di uno spettro a partire da una struttura molecolare conosciuta.
La capacità di esposizione e di trasmissione delle conoscenze apprese durate il corso sarà sviluppata stimolando interventi mirati degli studenti sugli argomenti del corso, focalizzando l’attenzione degli studenti sull’importanza di definizioni formali corrette didatticamente.
Le conoscenze acquisite durante il Corso metteranno gli studenti in condizione di affrontare in modo autonomo e consapevole problematiche strutturali legate alla spettroscopia NMR durante il resto del loro corso di studi, e nell’ambito di una eventuale formazione postuniversitaria (dottorato di ricerca).
|
9
|
CHIM/06
|
64
|
12
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1022413 -
CHIMICA BIO-ORGANICA
(obiettivi)
Obiettivi generali: acquisire la conoscenza dei meccanismi molecolari che sono alla base delle interazioni e delle reazione nei sistemi biologici attraverso un approccio chimico-organico fisico
Obiettivi specifici: gli studenti avranno acquisito una base teorico/meccanicistica con la quale potranno comprendere i meccanismi di azione delle molecole biologicamente attive, quali sostanze organiche naturali e farmaci.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo; avrà acquisito competenze adeguate sia per risolvere problemi in ambiti nuovi o non familiari, inseriti in contesti più ampi (o interdisciplinari) e sia di studiare in modo autonomo
|
9
|
CHIM/06
|
64
|
12
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1022412 -
CHIMICA ORGANICA V
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente maturerà la capacità di comprendere gli elementi di chimica organica sintetica, già forniti in precedenti corsi, allo scopo di mostrare competenza e conoscenza dell'argomento. Conoscenza e capacità di comprensione applicata: la prova orale consentirà allo studente di mettere alla prova la sua comprensione dell'argomento. Autonomia di Giudizio: lo studio della materia, basato su diversi libri di testo oltre che sugli appunti e sui lucidi del docente, consentirà allo studente di sviluppare autonomia di giudizio sul valore delle differenti procedure sintetiche. Abilità Comunicative: nella prova orale lo studente darà prova di avere assorbito un efficace approccio all'argomento e saprà comunicarlo adeguatamente. Capacità di Apprendimento: tale capacità, che contribuirà alla somministrazione di un voto adeguato, resterà come personale bagaglio culturale dello studente, anche nei confronti di una futura attività lavorativa.
|
9
|
CHIM/06
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
AAF1162 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
|
4
|
|
32
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1022360 -
ELETTROCHIMICA
(obiettivi)
In accordo ai primi due descrittori di Dublino, lo studente a fine corso dovrà aver compreso:
a) i meccanismi della conduzione di corrente nei diversi tipi di materiali (conduttori ionici, elettronici e misti) e di tutti i fattori che la controllano;
b) i fenomeni alla base della formazione dell’interfaccia elettrochimica
c) la termodinamica alla base del funzionamento dei dispositivi elettrochimici
d) i fattori cinetici che controllano il passaggio della corrente in un dispositivo elettrochimico
e) il fenomeno della corrosione dal punto di vista elettrochimico
Lo studente applicherà le conoscenze acquisite durante il corso per la realizzazione di esperimenti di elettrochimica sia di routine che di ricerca di base.
Nel corso (descrittore 4) si dedica attenzione a far sviluppare le capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso domande in classe e l’esame finale.
|
6
|
CHIM/02
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gli studenti hanno a disposizione 12 CFU di insegnamenti a libera scelta, che possono sostenere nell'arco del biennio senza vincoli di periodo, ma conformemente con la loro disponibilità di orario. Gli insegnamenti possono essere scelti fra i corsi proposti da tutte le Facoltà, purchè sempre di Lauree magistrali. Qualora lo studente volesse scegliere un insegnamento previsto nel percorso didattico di una Laurea triennale, è necessaria l'autorizzazione del CAD. E' comunque opportuno che gli insegnamenti liberi siano congruenti con le finalità didattiche del corso di laurea.
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6
|
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
AAF1030 -
PROVA FINALE
|
32
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
Chimica dei Sistemi Biologici
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1020350 -
CHIMICA FISICA IV
(obiettivi)
Gli argomenti trattati in questo insegnamento riguardano le proprietà chimico-fisiche dei sistemi colloidali e delle soluzioni di polimeri e delle tecniche spettroscopiche e strutturali che ne permettono la caratterizzazione. Saranno, quindi, trattati modelli teorici e le relative dimostrazioni per lo studio dei sistemi dispersi. Alla fine del corso, per quanto riguarda le conoscenze imprescindibili, lo studente dovrà aver acquisito competenze riguardo alle proprietà chimico-fisiche delle soluzioni disperse e alle tecniche e metodologie sperimentali più utilizzate per il loro studio. In particolare, dovrà conoscere i principali processi termodinamici riguardanti tali sistemi, le grandezze in gioco e il loro significato fisico, a livello macroscopico e microscopico. Dovrà essere chiaramente compresa la differenza di comportamento e proprietà dei sistemi dispersi rispetto a quelli continui. Ci si aspetta che lo studente abbia la capacità di inquadrare il problema in esame nel giusto contesto, selezionare le equazioni e le formule più adatte alla risoluzione di problemi quantitativi. Deve saper scegliere i metodi sperimentali più idonei allo studio dei sistemi proposti dimostrando di saper applicare le competenze acquisite. Inoltre, deve saper argomentare e difendere le scelte fatte e concepire semplici esperimenti basati sulle conoscenze apprese. Verrà, inoltre, valutata la capacità di analisi, di sintesi e di coerenza logica nell’esposizione e l’abilità dello studente di comunicare in un linguaggio appropriato. Considerando che l’insegnamento di Chimica Fisica IV appartiene alla Laurea Magistrale in Chimica, per lo studio degli argomenti proposti nel corso, viene suggerito l’uso di più testi, alcuni per approfondimenti, e di articoli pubblicati su riviste internazionali, che verranno discussi in aula. Questo approccio dovrebbe favorire la capacità di apprendimento e l’abitudine a selezionare fonti bibliografiche diverse, in italiano e in inglese. Dovrebbe far comprendere, inoltre, la necessità di un aggiornamento continuo in funzione, ad esempio, dello svolgimento della tesi di laurea magistrale o del dottorato di ricerca.
|
9
|
CHIM/02
|
64
|
12
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1020353 -
CHIMICA ORGANICA IV
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello: 1) di formare lo studente in modo che possa affrontare una discussione riguardante la reattività delle molecole organiche senza difficoltà. 2) di consentire agli studenti, in prima istanza di acquisire le nozioni principali della chimica organica fisica e poi di utilizzare queste basi per trattare i meccanismi di alcune reazioni comuni della chimica organica. 3) di far acquisire agli studenti uno spirito critico che permetterà loro di risolvere indipendentemente i problemi meccanicistici che si troveranno ad affrontare durante la vita lavorativa. Alla fine del corso lo studente a) sarà in grado di programmare uno studio sperimentale attraverso il quale poter risolvere problemi meccanicistici inediti. b) sarà finalmente in grado di comunicare sia il programma sperimentale che intende applicare per risolvere un problema meccanicistico che i risultati che eventualmente otterrebbe.
|
9
|
CHIM/06
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo opzionale 1 - (visualizza)
|
9
|
|
|
|
|
|
|
|
1022305 -
AMBIENTE E SALUTE
(obiettivi)
1) Si presentano agli studenti le problematiche ambientali e l’interazione con la salute e il benessere della popolazione, anche aldilà del mero aspetto chimico-tossicologico (Si prendono in esame anche fattori ambientali di natura fisica o biologica). 2) Vengono pertanto forniti criteri e nozioni multidisciplinari in modo da stimolare una ampia visione dei problemi da esaminare e quindi da avere una visione globale delle problematiche ambientali, iniziando da quelle più rilevanti riscontrabili nel mondo lavorativo. 3) Si stimola la capacità ed autonomia di giudizio dello studente mediante la ricerca e la discussione critica (individuale, ma in confronto con colleghi) di casi documentati ma controversi o oggetto di procedimento giudiziario relativi a problematiche ambientali (parte di esame).
4) Lo studente deve esporre le casistiche oggetto di ricerca/discussione in modo che gli eventuali colleghi partecipino alla discussione in modo attivo e critico.
5) I concetti proposti e sviluppati dovranno essere assimilati dallo studente in modo che nella vita professionale possa affrontare con la giusta metodologia problematiche ambientali – spesso con caratteristiche peculiari - nelle quali sarà coinvolto sempre insieme ad altre figure professionali, con le quali deve essere in grado di dialogare utilmente.
|
9
|
CHIM/01
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1022330 -
SPETTROMETRIA DI MASSA CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si propone di guidare lo studente in un percorso che parte dalle nozioni base della spettrometria di massa per arrivare alle sue più recenti applicazioni in campo analitico e dello studio di biomolecole. Lo studente alla fine del corso dovrà dimostrare di conoscere i principi teorici di base della spettrometria di massa, nonché delle diverse tecniche di ionizzazione e dei principali analizzatori di massa. Dovrà inoltre aver compreso le potenzialità dell’accoppiamento fra le tecniche di cromatografia liquida e gassosa con la spettrometria di massa, nonché della spettrometria di massa tandem, con particolare riferimento alle miscele complesse e agli analiti presenti in tracce. Lo studente dovrà essere in grado di estrapolare e descrivere le informazioni ottenibili da uno spettro di massa. Dal punto di vista dell’applicazione delle conoscenze apprese, lo studente dovrà acquisire la capacità, posto di fronte a un problema reale, di scegliere la strumentazione più adeguata e le modalità di acquisizione adeguate per l’analisi di campioni biologici, ambientali ed alimentari. Importante è anche la capacità di motivare le possibili strategie analitiche scelte. Lo studente infine dovrà esser in grado, studiando in modo autonomo, di approfondire specifici argomenti mediante la letteratura scientifica.
Gli obiettivi formativi sono di seguito dettagliati declinandoli secondo i Descrittori di Dublino.
Descrittore di Dublino 1 - Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente alla fine del corso ha acquisito i principi teorici di base della spettrometria di massa, nonché delle diverse tecniche di ionizzazione e dei principali analizzatori di massa. Deve conoscere la teoria della spettrometria di massa tandem e averne comprese le potenzialità di determinazione qualitativa e quantitativa. Deve aver capito l’utilità dell’accoppiamento della spettrometria di massa con tecniche separative o la possibilità di analisi rapide in situ. Deve saper distinguere fra informazioni ottenibili dalla spettrometria di massa a bassa e ad alta risoluzione, nonché avere chiaro il concetto di accuratezza di massa.
Descrittore di Dublino 2 - Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente deve acquisire la capacità di affrontare una problematica complessa, risolvibile mediante l’applicazione della spettrometria di massa e di massa tandem, ad esempio in ambito di analisi ambientali o alimentari, tenendo conto anche della normativa europea per quanto riguarda i requisiti dei limiti massimi ammessi di una certa sostanza in funzione dei limiti di rivelabilità ottenibili con la tecnica mediante le diverse modalità di acquisizione. Deve essere in grado di selezionare la tecnica di ionizzazione più opportuna in funzione degli analiti target e del campione, proponendo anche l’eventuale accoppiamento della spettrometria di massa con tecniche separative.
Descrittore di Dublino 3 - Autonomia di giudizio Lo studente deve sviluppare la capacità di valutazione critica riguardo ad una problematica analitica o di ricerca in generale, risolvibile mediante l’applicazione della spettrometria di massa, integrando le conoscenze acquisite durante il ciclo di studi. Tale capacità viene sviluppata nell’ambito di alcuni esempi tratti dalla letteratura scientifica, con particolare riferimento alle miscele complesse di composti, presenti in tracce e/o di struttura incognita, e alle biomolecole (per esempio proteine e peptidi). Importante è anche la capacità di motivare la scelta della strategia analitica.
Descrittore di Dublino 4 - Abilità comunicative Lo studente deve essere in grado di esprimere sotto forma di relazione scritta od oralmente le conoscenze apprese in modo sintetico, coerente e ben focalizzato, anche avvalendosi di programmi grafici di presentazione, rivolgendosi sia a interlocutori specialisti sia non specialisti.
Descrittore di Dublino 5 - Capacità di apprendimento Al termine del corso lo studente avrà sviluppato gli strumenti atti a stimolare approfondimenti e collegamenti tra contenuti diversi. Dovrà possedere la capacità di consultare in maniera autonoma la letteratura scientifica nell’ambito della spettrometria di massa, per approfondire sia alcuni aspetti teorici sia, soprattutto, gli aspetti applicativi. Dovrà essere in grado, sempre mediante consultazione della letteratura scientifica, di ricavare le informazioni attinenti alla soluzione di problemi nuovi, nonché di cogliere gli elementi essenziali utili alla contestualizzazione della propria attività professionale.
|
9
|
CHIM/01
|
56
|
-
|
24
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gli studenti hanno a disposizione 12 CFU di insegnamenti a libera scelta, che possono sostenere nell'arco del biennio senza vincoli di periodo, ma conformemente con la loro disponibilità di orario. Gli insegnamenti possono essere scelti fra i corsi proposti da tutte le Facoltà, purchè sempre di Lauree magistrali. Qualora lo studente volesse scegliere un insegnamento previsto nel percorso didattico di una Laurea triennale, è necessaria l'autorizzazione del CAD. E' comunque opportuno che gli insegnamenti liberi siano congruenti con le finalità didattiche del corso di laurea.
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6
|
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1020349 -
Chimica Fisica Biologica
(obiettivi)
Gli argomenti trattati in questo insegnamento riguardano le proprietà chimico-fisiche dei sistemi biologici e delle tecniche spettroscopiche e strutturali, sperimentali e teorici, che ne permettono la caratterizzazione. Saranno, quindi, trattati modelli teorici e le relative dimostrazioni per lo studio di sistemi biologici complessi.
Alla fine del corso, per quanto riguarda le conoscenze imprescindibili, lo studente dovrà aver acquisito competenze riguardo alle proprietà chimico-fisiche dei sistemi biologici e alle tecniche e metodologie teoriche e sperimentali più utilizzate per il loro studio. In particolare, dovrà conoscere i principali processi cinetici e termodinamici riguardanti i sistemi biologici, le grandezze in gioco e il loro significato fisico, a livello macroscopico e microscopico. Ci si aspetta che lo studente abbia la capacità di selezionare le equazioni e le formule più adatte alla risoluzione di problemi quantitativi e che sappia scegliere metodi di indagine idonei allo studio dei sistemi proposti (descrittori di Dublino 1 e 2). Verrà, inoltre, valutata la capacità di analisi, di sintesi e di coerenza logica nell’esposizione e l’abilità dello studente di comunicare in un linguaggio appropriato (descrittori di Dublino 3 e 4) anche attraverso discussioni collettive in aula. Infine, trattandosi di un insegnamento della Laurea Magistrale in Chimica, sarà apprezzata la conoscenza delle possibili applicazioni delle metodologie di indagine per risolvere problemi di carattere chimico-biologico.
|
9
|
CHIM/02
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1022413 -
CHIMICA BIO-ORGANICA
(obiettivi)
Obiettivi generali: acquisire la conoscenza dei meccanismi molecolari che sono alla base delle interazioni e delle reazione nei sistemi biologici attraverso un approccio chimico-organico fisico
Obiettivi specifici: gli studenti avranno acquisito una base teorico/meccanicistica con la quale potranno comprendere i meccanismi di azione delle molecole biologicamente attive, quali sostanze organiche naturali e farmaci.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo; avrà acquisito competenze adeguate sia per risolvere problemi in ambiti nuovi o non familiari, inseriti in contesti più ampi (o interdisciplinari) e sia di studiare in modo autonomo
|
9
|
CHIM/06
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1007442 -
BIOCHIMICA II
(obiettivi)
CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE L’obiettivo del Corso è quello di approfondire ed estendere le conoscenze degli studenti nell’ambito della Biochimica, con particolare riguardo a diverse aree interdisciplinari tra la Chimica e la Biochimica (la ricerca nel campo dei biosensori, delle analisi immunochimiche, delle biotrasformazioni e della chimica farmaceutica) che rivestono una notevole importanza per la preparazione di un chimico. La comprensione degli argomenti interdisciplinari richiede la conoscenza dei meccanismi essenziali di funzionamento della cellula, delle principali tecniche di purificazione delle proteine e delle tecniche immunochimiche. Quindi viene illustrata la struttura, la replicazione e la trascrizione del DNA, il meccanismo della sintesi proteica ed elaborazione post- traduzionale delle proteine, in particolare la biosintesi dell’insulina e del collagene. L’importanza della tecnologia del DNA ricombinante ed ingegneria proteica è esemplificata dalla produzione industriale delle diverse forme dell’insulina e la produzione delle proteine glicosilate usate come farmaci. Vengono illustrati i protocolli per la determinazione del pattern di glicosilazione di una proteina. Segue la degradazione delle proteine mediata dal sistema ubiquitina-proteasoma, il meccanismo di azione dei farmaci antitumorali inibitori del proteasoma e studi sull’aggregazione delle proteine associate ad alcune patologie. Biochimica del metabolismo secondario. Esempi di metaboliti secondari usati come farmaci. Biosintesi dei polichetidi. Sintesi peptidica nonribosomiale. Meccanismi degli enzimi biosintetici. Biosintesi combinatoriale. Biotrasformazioni. Immobilizzazione dei biocatalizzatori. Esempi di applicazioni industriali. Reattività degli enzimi in solventi organici e modulazione della specificità di substrato, chemiospecificità, regiospecificità e stereospecificità e specificità prochirale. Esempi di applicazioni di enzimi appartenenti a ciascuna delle classi degli enzimi nelle biotecnologie e nella sintesi organica. Durante lo svolgimento del Corso viene sottolineata l’importanza del continuo aggiornamento sui rapidi progressi nella ricerca e della capacità di sviluppare ed applicare le idee originali in un contesto di ricerca. CAPACITA’ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Gli studenti vengono stimolati a proporre approcci strategici e procedimenti da applicare al fine di risolvere alcuni problemi scientifici inerenti agli argomenti di ricerca presentati durante lo svolgimento del Corso e su temi di ricerca affini, con particolare riguardo a quei lavori che richiedono un approccio interdisciplinare. In questo modo vengono consolidate le conoscenze acquisite e si sviluppa la capacità di applicarle alla soluzione di nuovi problemi.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO Gli studenti sono invitati a presentare i Journal Club, ovvero esporre in classe degli elaborati basati su pubblicazioni scientifiche, illustrando la problematica affrontata dagli autori, i risultati ottenuti e il loro contributo all’avanzamento delle conoscenze nel campo specifico. Le discussioni sui lavori scientifici alla frontiera della ricerca sviluppano la capacità di integrare le conoscenze, di gestire contesti complessi e formulare giudizi autonomi.
ABILITA’ COMUNICATIVE Il lavoro autonomo sulla letteratura scientifica e la presentazione degli elaborati, aperti alla discussione, nei quali vengono illustrati i processi che hanno condotto all’acquisizione dei risultati della ricerca, contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle abilità comunicative e il trasferimento delle conoscenze a interlocutori specialisti e nonspecialisti.
CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO La modalità di insegnamento che include argomenti di ricerca di frontiera e, in particolare, il lavoro indipendente degli studenti nella preparazione degli elaborati basati sui lavori scientifici, il coinvolgimento degli studenti nelle discussioni sugli argomenti trattati, sviluppano la capacità di studiare in modo autonomo e autogestito.
|
6
|
BIO/10
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1020346 -
CHIMICA BIOINORGANICA COB
(obiettivi)
1) Conoscenza dei principali elementi inorganici presenti nei sistemi biologici e del diverso ruolo svolto dai metalli nella regolazione di importanti proprietà (struttura, meccanismo di azione, specificità e attività catalitica) in molecole di interesse biologico quali proteine e acidi nucleici, incluso l’uso terapeutico di metalli normalmente non presenti nei sistemi viventi. Conoscenza di base di alcune delle tecniche di indagine utilizzate in Chimica Bioinorganica quali la risonanza di spin elettronico, l’effetto Mössbauer, il comportamento magnetico di ioni metallici. 2) Capacità di correlare le proprietà degli elementi inorganici con il ruolo che essi svolgono all’interno delle biomolecole, seppure modulato dalla componente biologica. Capacità di applicazione delle diverse tecniche di indagine in ambito biologico con particolare riferimento alle informazioni che da esse possono essere ricavate. 3) Sviluppo delle capacità critiche e di giudizio nell’apprendimento della materia, attraverso lo studio del materiale didattico fornito agli studenti e la frequenza delle lezioni, durante le quali gli studenti sono invitati a fare domande e a richiedere chiarimenti. Essendo il corso costituito solo da lezioni frontali non sono previste altre attività. 4) Capacità di comunicare quanto appreso durante il corso attraverso la prova di esame, consistente in una discussione della durata di circa 30 minuti, finalizzata a verificare l'apprendimento critico degli argomenti svolti e la capacità di approfondimento personale. 5) Capacità di approfondimento degli argomenti studiati, ciascuno secondo le propensioni personali per ciascun argomento in modo autonomo mediante la consultazione della letteratura o di testi specializzati consigliati a lezione e disponibili nella Biblioteca del Dipartimento.
|
6
|
CHIM/03
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1031575 -
SPETTROSCOPIA DEI SISTEMI BIOLOGICI
(obiettivi)
La spettroscopia NMR è una tecnica: - non distruttiva, - multi-parametrica, - multinucleare, - estremamente versatile. Con l’avvento delle tecniche bidimensionali e di strumentazioni con campi magnetici sempre più elevati, la spettroscopia NMR è diventata una potente tecnica spettroscopica impiegata nello studio di sistemi complessi in quanto consente di ottenere informazioni che lo spettro monodimensionale spesso non è in grado di fornire a causa della sovrapposizione dei segnali. L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una conoscenza teorica e pratica delle basi fisiche della Risonanza Magnetica Nucleare e della sua gamma di applicazioni allo studio dei sistemi biologici. L'obiettivo primario del corso consiste nel fornire agli studenti gli strumenti necessari per riuscire a determinare il profilo metabolico di sistemi complessi come i sistemi biologici Le principali conoscenze acquisite dagli studenti saranno: Le principali conoscenze acquisite dagli studenti saranno:
- Descrizione vettoriale del fenomeno NMR; - NMR ad impulsi in trasformata di Fourier; - Descrizione e analisi delle principali sequenze di impulsi monodimensionali; - NMR bidimensionale (NMR-2D); - Descrizione e analisi delle principali sequenze NMR-2D.
Le principali competenze acquisite dagli studenti saranno: - capacità di interpretare spettri di miscele complesse; - programmare l’utilizzo di specifici esperimenti avanzati di tale tecnica spettroscopica allo scopo di assegnare le risonanze derivanti dalle varie classi di composti presenti in un sistema biologico.
|
9
|
CHIM/02
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
AAF1162 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
|
4
|
|
32
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1022360 -
ELETTROCHIMICA
(obiettivi)
In accordo ai primi due descrittori di Dublino, lo studente a fine corso dovrà aver compreso:
a) i meccanismi della conduzione di corrente nei diversi tipi di materiali (conduttori ionici, elettronici e misti) e di tutti i fattori che la controllano;
b) i fenomeni alla base della formazione dell’interfaccia elettrochimica
c) la termodinamica alla base del funzionamento dei dispositivi elettrochimici
d) i fattori cinetici che controllano il passaggio della corrente in un dispositivo elettrochimico
e) il fenomeno della corrosione dal punto di vista elettrochimico
Lo studente applicherà le conoscenze acquisite durante il corso per la realizzazione di esperimenti di elettrochimica sia di routine che di ricerca di base.
Nel corso (descrittore 4) si dedica attenzione a far sviluppare le capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso domande in classe e l’esame finale.
|
6
|
CHIM/02
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gli studenti hanno a disposizione 12 CFU di insegnamenti a libera scelta, che possono sostenere nell'arco del biennio senza vincoli di periodo, ma conformemente con la loro disponibilità di orario. Gli insegnamenti possono essere scelti fra i corsi proposti da tutte le Facoltà, purchè sempre di Lauree magistrali. Qualora lo studente volesse scegliere un insegnamento previsto nel percorso didattico di una Laurea triennale, è necessaria l'autorizzazione del CAD. E' comunque opportuno che gli insegnamenti liberi siano congruenti con le finalità didattiche del corso di laurea.
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6
|
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
AAF1030 -
PROVA FINALE
|
32
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |