Corso di laurea: Architettura - Rigenerazione urbana
A.A. 2019/2020
Conoscenza e capacità di comprensione
Il titolo finale di II livello sarà conferito a studenti che abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione con riferimento allo specifico percorso formativo, nonché abilità che consentano di indagare, in termini conoscitivi e valutativi, i processi legati alla metropolizzazione della città contemporanea, nonché supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione urbana.
Con riferimento alla Direttiva 85/384/CEE sulla formazione dell’architetto, il titolo sarà conferito a studenti che abbiano compreso l’importanza del ruolo della professione di architetto, il carattere di impegno etico e civile, le finalità sociali e di perseguimento dell’interesse generale, la rilevanza del suo ruolo nel governo e nella costruzione della città pubblica, nella promozione della qualità del territorio, della città e del paesaggio attraverso il progetto.
In particolare, gli studenti dovranno aver acquisito:
- la consapevolezza dei rinnovati obiettivi del piano e del progetto, in relazione alle grandi sfide del nuovo contesto storico-culturale e politico, dove la rigenerazione rappresenta la strategia di riferimento e insieme il concetto chiave per offrire risposte in regime di cambiamenti climatici, in epoca di crisi (culturale, economica, sociale), in condizioni di emergenza (ambientale, umanitaria, abitativa) e in stato di scarsità di risorse (materiali e immateriali);
- un bagaglio teorico-metodologico e culturale, di carattere generale e comprensivo, per interpretare la complessità della città contemporanea e la nuova questione urbana;
- una conoscenza adeguata e specifica delle strategie, degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi attuativi necessari a indirizzare, governare e progettare la nuova dimensione della città e del territorio contemporanei;
- una conoscenza adeguata, specifica e integrata degli strumenti e delle tecniche per operare nel campo della rigenerazione urbana, del recupero del patrimonio storico, della riqualificazione del patrimonio edilizio e della nuova realizzazione, anche attraverso la messa in campo di metodi di verifica della fattibilità ambientale, morfologico-funzionale, socioeconomica e funzionale, ex ante e in corso d’opera, a carattere multiscalare e integrato;
- una adeguata conoscenza degli strumenti di pianificazione e progettazione urbanistica nell’ambito delle politiche di governo del territorio, a tutte le scale;
- una conoscenza adeguata e specifica delle tecnologie dell’architettura legate agli aspetti ambientali, nonché della funzione degli edifici, degli aspetti energetici connessi alla progettazione dell’involucro edilizio, e della complessa integrazione degli impianti tecnici, nel rispetto di principi di sostenibilità ambientale;
- una conoscenza adeguata delle tecniche e degli strumenti del progetto di conservazione e restauro, coniugando il significato storico-culturale con i mix funzionali compatibili dei manufatti e di parti di città contemporanea;
- una conoscenza adeguata delle teorie, delle tecniche e degli strumenti utili alla progettazione strutturale, con particolare riferimento ai principi dell’ingegneria strutturale sismica;
- una conoscenza adeguata della storia dell’architettura e della città, acquisendo capacità e strumenti per condurre una ricerca di carattere storico-critico;
- una conoscenza adeguata delle tecniche e degli strumenti avanzati della rappresentazione e del rilievo, legata alla necessità di acquisire e gestire dati riferiti a realtà sempre più complesse, attraverso la costruzione di Sistemi informativi territoriali;
- una conoscenza adeguata dei principali contenuti scientifico-disciplinari della teoria e della prassi estimativa;
- una conoscenza adeguata riferita alle scienze sociali, con particolare riferimento allo sviluppo delle comunità, delle città, delle metropoli, dei territori; alla stratificazione, ai mutamenti sociali relativi ai processi di metropolizzazione;
- una conoscenza adeguata riferita alla legislazione europea e nazionale dei principi del diritto amministrativo, del diritto urbanistico, del regime giuridico dell’attività edilizia;
- una conoscenza adeguata delle tematiche economiche e di economia urbana, con particolare riferimento ai metodi e ai modelli per l’organizzazione e la gestione di programmi complessi;
- una conoscenza adeguata della botanica ambientale e applicata per l’interpretazione dei valori ecologici e ambientali nelle strategie di rigenerazione urbana;
- una capacità di elaborare studi, analisi propedeutiche al piano e al progetto all’interno di gruppi caratterizzati da elevati livelli di interdisciplinarietà, mettendo in campo attitudini finalizzate alla comprensione di linguaggi, di metodi analitico-valutativi e di strumenti differenti, al comportamento dialogico e al coordinamento.
Tali conoscenze e capacità richiedono la frequenza attiva degli insegnamenti caratterizzanti e affini o integrativi, così come previsti dal percorso formativo, volti, nel loro insieme, a favorire l’acquisizione di competenze integrate, finalizzate alla formulazione di processi di piano e di progetto, legati alla specificità delle questioni poste dalla metropolizzazione e dai profondi mutamenti di scenario a questa connessi.
Il percorso si connota per una forma essenzialmente laboratoriale e integrata in termini disciplinari, anche dei singoli insegnamenti, in termini di Laboratori Monodisciplinari e Laboratori Integrati.
La forma laboratoriale viene, inoltre, integrata con Corsi Monodisciplinari, che completano le conoscenze e le competenze di base.
Saranno, quindi, poste in atto modalità di apprendimento attraverso la partecipazione a Seminari e Workshop.
La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso le prove di esame propriamente dette, attraverso prove in itinere, nonché attraverso l’impostazione e il controllo delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il titolo finale di II livello sarà conferito a studenti che siano in grado di dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, utilizzando le competenze culturali specifiche del CdLm in modo integrato, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di metropolizzazione della città contemporanea e alla necessità della messa in campo di strategie di rigenerazione urbana, insieme di carattere urbanistico, paesaggistico, storico-ambientale e architettonico, promuovendo la pratica del faire la ville sur la ville e del costruire sul costruito.
Questo con la finalità di ricomporre e arricchire il processo progettuale e la crescente centralità nella sua dimensione paesaggistica, ecologica e storico-ambientale, ma anche sociale ed economica, alla luce dei nuovi temi dell’Agenda urbana nazionale e internazionale.
In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare processi di rigenerazione a carattere integrato e interscalare, utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi attuativi e di controllo relativi alle differenti discipline che concorrono al percorso formativo, al fine di:
- ricomporre la città, anche a partire da un progetto di attenta valorizzazione e trasformazione del patrimonio storico culturale ed edilizio esistente;
- strutturare la città, attraverso la costruzione della città pubblica e la creazione di spazi, aree verdi, servizi, luoghi per la vita sociale e il tempo libero;
- realizzare interventi che rispondano ai principi di una città sostenibile, inclusiva e infrastrutturata;
- limitare il consumo di nuovo suolo e la diffusione insediativa;
- incentivare la difesa e il risparmio delle risorse;
- mettere in campo nuove strategie di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e di incremento delle capacità di adattamento e resilienza, per la messa in sicurezza dei territori;
- valorizzare la qualità dei paesaggi urbani ed extraurbani, del capitale naturale, culturale, tecnologico e sociale dell’ambiente costruito;
- incrementare la qualità dell’architettura, anche elevandone il grado di efficienza energetica e bioclimatica e di efficacia ecologica;
- utilizzare le tecniche e gli strumenti di supporto alla programmazione tecnico-economica, nell’analisi e nella progettazione di manufatti edilizi;
- sviluppare e gestire processi di riqualificazione energetica-ambientale e proporre nuovi strumenti interpretativi e progettuali improntati alla integrazione dei temi ambientali, sociali ed economici nel progetto della città.
Tali conoscenze e capacità saranno acquisite nell’ambito dei Laboratori e delle relative attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali.
La verifica sarà operata attraverso le prove di esame propriamente dette e prove in itinere (oltre a momenti seminariali e di workshop specifici nazionali e internazionali), nonché attraverso l’impostazione e il controllo delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale, coadiuvata dal relatore, e all’interno di attività di tirocinio a questo finalizzate.
Autonomia di giudizio
Il titolo finale di II livello sarà conferito a studenti che abbiano dimostrato la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale, così da essere in grado di affrontare e gestire in modo innovativo problemi complessi e di interesse emergente.
In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione consapevole di temi complessi nel settore della progettazione architettonica, urbana e urbanistica, del paesaggio, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili negli ambiti delle sue specifiche competenze.
Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome richiede la frequenza attiva degli insegnamenti caratterizzanti e affini o integrativi, così come previsti dal percorso formativo, con particolare riferimento ai Laboratori Monodisciplinari, Laboratori Integrati e Corsi Monodisciplinari.
Il pieno raggiungimento di tale requisito sarà conseguito e sperimentato nel corso dell’elaborazione della tesi, che occupa uno spazio significativo nel Corso di Studio (oltre ai CFU specificamente riservati, devono intendersi a tal fine orientate anche le attività a scelta dello studente e le possibili opzioni), quale momento in cui si manifesta e si verifica la capacità di elaborazione autonoma.
Abilità comunicative
Il titolo finale di II livello sarà conferito a studenti che, avendo dimostrato l’acquisizione e la capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico-metodologiche, tecniche e progettuali, proprie del percorso formativo, siano in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, sia in ambiti teorici, sia all’interno di proposte di piano e progetto, ponendosi in modo originale e consapevole all’interno del quadro normativo, politico, culturale e disciplinare, nel contesto nazionale e internazionale. Sapendo, pertanto, interloquire con la comunità scientifica, ma anche con il sistema politico, con la pubblica amministrazione e con la società civile, pure utilizzando sia strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e del design, sia forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico.
Il conseguimento di tali abilità richiede la frequenza attiva degli insegnamenti riferiti alle discipline caratterizzanti, affini o integrative, e opzionali, consentendo allo studente di apprendere e utilizzare, a partire dalla pluralità delle discipline coinvolte, le relative, specifiche, forme di comunicazione.
Questo motiva, peraltro, la presenza tra le discipline affini del Design (ICAR/13) e tra le discipline affini, oltre che tra le caratterizzanti, del Disegno (ICAR/17).
La forma del laboratorio assicura, inoltre, il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto.
Le abilità acquisite sono costantemente monitorate e verificate sia nell’ambito dei corsi e dei laboratori, sia attraverso l’elaborazione della tesi finale.
La verifica avverrà a fronte di prove di esame e prove intermedie in itinere, oltre che attraverso eventuali momenti seminariali conferenze, viaggi di studio e workshop specifici, in cui gli studenti avranno ulteriori opportunità di migliorare le proprie abilità comunicative.
Tale abilità sarà, inoltre, oggetto di specifica valutazione nella sede di discussione della prova finale.
Capacità di apprendimento
Il titolo finale di II livello sarà conferito a studenti che abbiano sviluppato una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta loro di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze, individuando percorsi autonomi di studi, anche finalizzati all’accesso a percorsi post lauream e di alta formazione (Master, Dottorato o Scuola di specializzazione) di autoformazione e di autoaggiornamento.
L’acquisizione di tali capacità avverrà nell’ambito del percorso formativo, sia attraverso la frequenza degli insegnamenti, i cui contenuti saranno comunque caratterizzati da un approccio critico alla conoscenza, legato all’apprendimento di corpus disciplinari autonomi, che trovano nei laboratori il campo dialettico di verifica, all’interno di esperienze concrete di progettazione; sia attraverso contributi specifici, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative.
A ciò si aggiunge la possibilità di integrare gli studi attraverso l’utilizzo dei Laboratori specialistici del Dipartimento PDTA e della Facoltà (Laboratorio Photomedialab, Laboratorio Factory, Laboratorio Progetto Roma, Cesma, ecc.), l’accesso alla rete delle biblioteche universitarie dipartimentali, di Facoltà ed europee, a spazi mostra, ecc.
La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso le prove di esame, strutturate in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
Il modello ordinamentale prescelto consente, infatti, allo studente di determinare un orientamento nella propria formazione, convergente su una base comune interdisciplinare in cui teorie, tecniche, discipline storico-critiche, scienze umane (economiche e sociali), scienze naturali svolgono un ruolo rilevante, finalizzato all’esercizio della progettazione architettonica, urbanistica, tecnologica, del restauri e del paesaggio alle varie scale.
Le capacità acquisite saranno costantemente monitorate e verificate sia nell’ambito dei corsi e laboratori, sia in sede di elaborazione della tesi finale.
Requisiti di ammissione
Per accedere al CdLm è necessario:
- essere in possesso di una Laurea o di un Diploma universitario di durata triennale (DM 270/04, art. 6, comma 2), ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo;
- aver adempiuto alle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla Laurea in “Scienze dell’Architettura” L17;
- aver superato i test d’ammissione obbligatori per l’iscrizione a un CdL o CdLm a ciclo unico, con la finalizzazione diretta “alla formazione di architetto”, come definito annualmente dal MIUR a livello nazionale, con decreto, relativamente al numero di posti per le immatricolazioni degli studenti.
E’ inoltre richiesta la conoscenza certificata della lingua inglese, equiparabile al livello B2.
La verifica del possesso dei requisiti curriculari per accedere al CdLm avviene mediante una procedura di selezione, con modalità definite attraverso un apposito bando annuale della Facoltà.
Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU dovranno essere acquisite prima della verifica della personale preparazione.
Le modalità della verifica della personale preparazione sono definite nel dettaglio dal Regolamento didattico del Corso di Studi.
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di una tesi, elaborata individualmente e in modo originale dallo studente, coadiuvato da un relatore, prioritariamente in forma di progetto, ovvero di approfondimento analitico, anche teorico-critico, dei contenuti disciplinari specifici del CdLm affrontati nel Corso di Studio.
In particolare, le tesi di tipo progettuale dovranno avere carattere applicativo e di sperimentazione ed essere connotate da un chiaro impianto metodologico. Le tesi di carattere teorico dovranno riguardare temi inediti o specifici approfondimenti tematici inerenti agli ambiti disciplinari del CdLm. Parte dello svolgimento della prova finale può avvenire all’interno di un’attività sperimentale di stage o tirocinio.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il Servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università, supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi. Tra le iniziative di orientamento assume particolare rilievo l'evento "Porte aperte alla Sapienza". L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di seguito specificati e propone azioni di sostegno nell'approccio all'università e nel percorso formativo.
1. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" (per brevità chiamato "Progetto Ponte") nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
- Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza;
- La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
- La Sapienza degli studenti - Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore".
2. Progetto "Conosci Te stesso"
Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del percorso formativo.
3. Progetto "Orientamento in rete"
Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, destinato agli studenti dell'ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado.
4. Esame di inglese scientifico
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
5. Gong - Educazione nutrizionale e gastronomica
Gong (Gruppo orientamento nutrizione giovani) è l'acronimo scelto per indicare l'Unità di educazione nutrizionale e gastronomica, un servizio che l'Università Sapienza, offre, in modo gratuito, a tutti gli studenti per insegnare loro a nutrirsi con sapienza e, nello stesso tempo, in modo gustoso.Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea magistrale (CdLm) in Architettura - Rigenerazione urbana, in coerenza con gli obiettivi formativi qualificanti della classe LM-4, ha la finalità di fornire una risposta alla esigenza di un nuovo profilo di architetto inserito a pieno titolo, in termini culturali e professionali, e non meramente formali, nel contesto europeo, contesto in cui i temi della rigenerazione urbana svolgono, senza dubbio, un ruolo di particolare rilevanza, così come anche reso evidente a fronte delle principali questioni individuate nell’Agenda urbana europea e internazionale, nonché, più recentemente, anche nell’Agenda urbana nazionale in via di definizione.
Un architetto formato per indagare, configurare e sostenere processi di rigenerazione urbana, dedito al progetto come ricerca e come processo di sperimentazione continua; capace di fornire risposte adeguate ai processi di rigenerazione della città contemporanea a tutte le scale e in modo integrato, coniugando la complessità per restituire al progetto della città e dell’architettura contemporanei prospettive di equità sociale, di benessere e inclusione, di qualità ecologica, di sostenibilità storico-ambientale, di efficacia ed efficienza nell’uso delle risorse.
Una figura professionale portatrice di una competenza progettuale, tecnica e tecnologica in grado di gestire il carattere di emergenza dei fenomeni e l’intervento in territori, come quelli delle città italiane, fortemente connotati in termini di stratificazione e di fragilità delle diverse componenti, e tuttavia, al tempo stesso, rispondente alle linee di azione e agli indirizzi strategici del contesto e dell’Agenda urbana europea.
TITOLO PRIMO
Finalità e Organi del CdLm
Art. 1
Finalità
1. Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura-Rigenerazione urbana (d’ora in poi “CdLm”) afferisce alla Classe di laurea LM-4 Architettura e Ingegneria Edile-Architettura, in applicazione del DM 22 ottobre 2004, n. 270 (già 4/S Classe delle Lauree in Scienze dell’Architettura e dell’Ingegneria Edile, prevista dal DM 4 agosto 2000 e successivo DM 28 novembre 2000).
Esso persegue un progetto formativo e culturale, connotato da alti livelli di integrazione, interdisciplinarietà, interscalarità e iteratività, per la formazione di una figura professionale con particolari competenze nel campo dei metodi, delle procedure, degli strumenti e dei meccanismi attuativi da attivare nell’ambito di strategie di rigenerazione urbana, inserendola così a pieno titolo nel contesto europeo e delle nuove linee di azione e di ricerca.
2. Il CdLm si svolge nelle Sedi della Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma (d’ora in poi “Facoltà”), nell’ambito dell’Area didattica 2 “Scienze dell’Architettura e del Paesaggio”.
3. La Struttura didattica di “riferimento” del CdLm è il Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura, così come si evince dalla Deliberazione del Consiglio di Dipartimento del 3 novembre 2017 e dalla Deliberazione della Giunta di Facoltà del 30 novembre 2017.
Ai fini del completamento dell’Offerta didattica del CdLm concorrono, in qualità di Dipartimenti “associati”, i Dipartimenti Architettura e Progetto, Ingegneria strutturale e geotecnica, Storia, disegno e restauro dell’architettura.
4. Il presente Regolamento, in ottemperanza allo Statuto della “Sapienza” Università di Roma, al Regolamento Didattico di Ateneo e al Regolamento di Area didattica 2, così come successivamente modificato a esito del recepimento del nuovo CdLm di cui al presente Regolamento, disciplina l’organizzazione del CdLm, per quanto non definito dai predetti riferimenti regolamentari e normativi.
5. Ai sensi dell’art. 11 co. 1 lett. d) dello Statuto, il Dipartimento di riferimento propone l’Ordinamento didattico e/o le relative modifiche del Corso di Studio di sua prevalente competenza, anche su segnalazione delle Commissioni paritetiche, dandone comunicazione formale alla Facoltà interessata per le relative deliberazioni entro i termini da queste stabiliti, all’interno del calendario definito a livello di Ateneo.
La Facoltà esprime parere obbligatorio sulle proposte pervenute, le approva per quanto di competenza e provvede ad inoltrarle al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, che si esprimono dopo avere acquisito i pareri della Commissione Didattica di Ateneo e del Nucleo di Valutazione di Ateneo.
Art. 2
Organi del CdLm
1. Sono Organi del CdLm:
- il Consiglio;
- il Presidente;
- il Vicepresidente:
- il Comitato di Coordinamento;
- la Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità;
- il Comitato di indirizzo;
- eventuali altre Commissioni straordinarie.
Art. 3
Il Consiglio
1. Il Consiglio di CdLm è costituito da tutti i docenti afferenti per i compiti didattici al CdLm, da una rappresentanza di studenti pari al 15% dei docenti, nonché dal personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R. 382/80 e della Legge 341/90, che svolgano corsi per supplenza o affidamento all’interno del CdLm e da quanti ricoprono per contratto corsi di insegnamento.
2. Il Consiglio esercita un’attività deliberante per le materie di competenza del CdLm.
I docenti a contratto, incaricati di svolgere attività di formazione all’interno di corsi o di moduli didattici, partecipano al Consiglio senza diritto di voto.
Il Segretario, nominato dal Presidente, è il più giovane tra i ricercatori in ruolo, e a parità di anzianità, il più giovane di età.
3. Il Consiglio opera in conformità al Regolamento Didattico di Ateneo e assicura la qualità delle attività formative, formula proposte relative all’Ordinamento e al Manifesto del CdLm e individua annualmente il Quadro delle esigenze di copertura didattica (erogata e programmata) dei singoli insegnamenti, di competenza del Dipartimento di riferimento, tenendo conto dei requisiti necessari alla sostenibilità dell’Offerta formativa.
4. Per la validità delle Sedute del Consiglio del CdLm è necessaria la presenza della maggioranza dei convocati con diritto di voto.
Nel computo, per determinare la maggioranza, non si tiene conto di coloro che hanno giustificato validamente l’assenza.
In ogni caso, la Seduta del Consiglio di CdLm non può essere ritenuta valida in assenza del Presidente o del Vicepresidente o Decano che ne fa le veci.
5. Il Consiglio del CdLm è convocato, di norma, ogni tre mesi e, in via straordinaria, all’occorrenza.
Può anche essere convocato su richiesta motivata di almeno un quarto dei docenti strutturati componenti il CdLm.
La convocazione del Consiglio deve essere effettuata con avviso scritto, con almeno sette giorni di anticipo rispetto alla data della Seduta, fatta eccezione per casi di comprovata urgenza, tramite email o fax.
6. Le presenze alle Sedute del Consiglio del CdLm sono registrate all’inizio di ciascuna Seduta distintamente tra gli aventi diritto al voto e gli altri membri del Consiglio.
7. Nelle Sedute del Consiglio del CdLm, il Presidente apre la discussione sugli argomenti in oggetto e sulle proposte di delibere, oppure può chiedere interventi, anche integrativi, a relatori referenti di tematiche specifiche.
Il Presidentepuò, tenuto conto della discussione, proporre la chiusura delle iscrizioni a parlare, fissare un limite di tempo per ogni intervento sullo stesso tema e impedire di ridiscutere su argomenti già deliberati.
Il Presidentepuò chiedere al Consiglio di approvare l’inversione dei punti all’ordine del giorno o l’inserimento di argomenti particolarmente urgenti non previsti all’ordine del giorno.
8. I membri del Consiglio che intervengono nella discussione possono presentare emendamenti scritti alle proposte di delibere ed illustrarli.
Non possono, sotto qualsiasi forma, essere proposti emendamenti a deliberazioni già prese dal Consiglio del CdLm.
9. Le deliberazioni sono prese di norma a maggioranza dei presenti.
Le deliberazioni sono prese, invece, a maggioranza degli aventi diritto, per le materie che rivestono un ruolo strutturale nella gestione del CdLm.
In particolare, si fa riferimento:
a) alla nomina del Presidente;
b) alla composizione del Comitato di Coordinamento;
c) alla composizione della Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità;
d) alle modifiche dell’Ordinamento;
e) alle modifiche del Manifesto degli Studi;
In caso di parità prevale il voto del Presidente.
10. Le votazioni del Consiglio avvengono, di norma in modo palese e per alzata di mano, tranne quanto diversamente previsto ai sensi del presente Regolamento, oltre che nei casi previsti ai sensi della normativa vigente.
La votazione a scrutinio segreto può anche essere prevista su richiesta del Presidente, o almeno di un quarto dei docenti strutturati componenti il CdLm.
11. Il Verbale di ogni Seduta viene inviato almeno tre giorni prima della Seduta di approvazione e, comunque, non oltre due mesi dalla data cui si riferisce.
Le eventuali correzioni al verbale devono essere presentate per iscritto al Presidente e messe in discussione prioritariamente rispetto agli altri punti all’Ordine del giorno.
Art. 4
Il Presidente
1. Il Presidentedel CdLm viene eletto, a scrutinio segreto, dai componenti del Consiglio di CdLm tra i Professori Ordinari o Associati a tempo pieno, sulla base delle candidature pervenute. L’elezione del Presidenteavviene a maggioranza assoluta degli aventi diritto in prima convocazione e a maggioranza relativa nelle convocazioni successive.
Il Presidentedura in carica tre anni, con la possibilità di un solo rinnovo consecutivo.
2. In particolare, spettano al Presidente i compiti di:
a) convocare il Consiglio predisponendo l’Ordine del giorno, dirigere, moderare la discussione e garantire l’osservanza del Regolamento;
b) sovrintendere e coordinare le attività del CdLm;
c) curare l’esecuzione delle Delibere, vigilare sul rispetto di quanto deliberato dal Consiglio del CdLm, provvedere alla redazione dei verbali curandone l’inoltro alla Struttura dipartimentale di riferimento e alla Facoltà.
Art. 5
Il Vicepresidente
1. Il Vicepresidente coadiuva il Presidente nelle attività del CdLm e, a questi fini, partecipa a tutti gli Organi del CdLm in qualità di membro aggiunto senza diritto di voto, con eccezione per i casi in cui rivesta contemporaneamente la carica di membro effettivo di uno degli stessi Organi del CdLm.
2. Il Vicepresidente è designato dal Presidente tra i docenti strutturati di riferimento del CdLm.
3. In caso di impossibilità del Presidente, per qualsiasi ragione, a svolgere le sue mansioni o in caso di sua assenza prolungata per un periodo superiore ai 4 mesi e nel limite massimo di 9 mesi, il Vicepresidente ne fa le veci a tutti gli effetti, assumendone ruolo e funzioni protempore.
Art. 6
Il Comitato di Coordinamento
1. Il Comitato di Coordinamento svolge attività istruttoria e di supporto per le materie di competenza del Consiglio del CdLm.
Il Comitato svolge, altresì, funzioni deliberanti sulle materie, così come esplicitate al successivo comma 3.
Esso è costituito da cinque membri dei quali due membri di diritto e tre membri eletti.
Sono membri di diritto:
- il Presidente, con ruolo di Presidente del Comitato;
- il Responsabile della qualità all’interno della Commissione di gestione AQ di cui al successivo art. 6.
Gli altri tre membri vengono eletti dal Consiglio tra i docenti strutturati titolari di un insegnamento nel Consiglio del CdLm, su proposta del Presidente, tenendo presente l’equilibrio tra SSD, fasce e di genere.
Il Comitato si avvale, inoltre, di un componente afferente al Personale TAB.
2. Il Comitato di Coordinamento riassorbe le funzioni di Commissione didattica e ha il compito di istruire questioni inerenti i contenuti didattici del CdLm, formulare pareri non vincolanti e proposte da sottoporre all’attenzione del Presidenteai fini della successiva Deliberazione del Consiglio di CdLm, nonché deliberare su questioni inerenti le pratiche studenti.
3. In particolare, il Comitato svolge le seguenti funzioni:
a) fornisce un efficace supporto al funzionamento della didattica, attraverso una continua interazione con gli Uffici del Dipartimento di riferimento, della Facoltà e dell’Ateneo, nonché con le strutture (Comitati di coordinamento e Commissioni) e con il Presidente del CdLm;
b) monitora il coordinamento dei programmi dei corsi di insegnamento dei docenti, la loro articolazione nei contenuti, in particolare per quanto attiene gli obiettivi e le finalità formative, l’articolazione dell’attività didattica e l’organizzazione delle prove d’esame, nell’ambito del processo di assicurazione della Qualità del CdLm;
c) propone la sperimentazione di modalità organizzative delle attività didattiche orientate all’innovazione e al miglioramento qualitativo del percorso formativo;
d) predispone annualmente il Quadro delle esigenze di copertura didattica (erogata e programmata) dei singoli insegnamenti, di competenza del Dipartimento di riferimento;
e) approva i piani di studio individuali degli studenti, le domande di tesi e le pratiche relative agli studenti, ai fini della successiva ratifica in Consiglio di CdLm;
f) approva i riconoscimenti e le convalide degli esami e dei crediti didattici conseguiti dagli studenti in altri CdS o in altre Facoltà italiane ed estere o relativamente ad altre attività formative certificate, ai fini della successiva ratifica in Consiglio di CdLm;
g) predispone e diffonde (anche attraverso lo spazio Internet dedicato al CdLm) le informazioni relative al percorso formativo, agli orari delle lezioni, ai calendari di esame e delle altre prove di verifica, nonché gli orari di ricevimento dei docenti.
Art. 7
La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (AQ)
1. La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (AQ) è composta da cinque membri:
- il Presidente del CdLm;
- due docenti, di cui uno nominato Responsabile Qualità nelle attività di autovalutazione e Assicurazione della Qualità;
- una componente afferente al Personale TAB;
- una componente studentesca.
I membri della Commissione vengono nominati dal Consiglio di CdLm, su proposta del Presidente, e durano in carica 3 anni.
I docenti sono scelti tra i docenti strutturati titolari di un insegnamento nel Consiglio del CdLm.
La componente afferente al Personale TAB tra i referenti indicati all’uopo dalla Facoltà o dal Dipartimento di riferimento.
Lo studente all’interno della rappresentanza nel Consiglio di CdLm pari al 15% dei docenti, così come prevista all’art. 3 del presente Regolamento.
2. La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità effettua un periodico monitoraggio del percorso formativo, con particolare riferimento all’andamento delle carriere degli studenti, alla loro soddisfazione e agli sbocchi professionali, indirizzando anche i processi di pianificazione, monitoraggio e controllo degli risultati ottenuti.
In particolare:
- procede, con riunioni periodiche, al monitoraggio delle azioni correttive indicate nel precedente Rapporto di Riesame;
- valuta i risultati dell’adozione delle stesse, evidenziando i punti di forza emersi, le eventuali criticità e i cambiamenti ritenuti necessari;
- verifica l’adeguatezza e l’efficacia della gestione del CdLm;
- propone, ove necessario, le azioni correttive da introdurre nel successivo Rapporto di Riesame annuale;
- predispone gli adempimenti necessari al Rapporto di Riesame ciclico;
- valuta periodicamente le rilevazioni delle OPIS.
3. La Commissione, altresì, supporta il Presidente del CdLm e il Responsabile Qualità:
- nelle attività di autovalutazione e Assicurazione della Qualità del CdLm;
- nella redazione del Rapporto di Riesame annuale.
Art. 8
Il Comitato di indirizzo
1. Il Comitato di Indirizzo ha l’obiettivo di rafforzare le più efficaci sinergie con la rete delle relazioni con il territorio e con le istituzioni (Enti territoriali e locali, Aziende e Società, Ministeri, Reti museali, mondo della produzione, Ordini e Associazioni professionali, Istituti e Fondazioni di ricerca, Istituti di cultura) in funzione delle diverse esigenze di aggiornamento periodico, di caratterizzazione dei profili formativi e di assicurazione della qualità del CdLm.
2. Il Comitato ha compiti di promozione, di proposta e di riscontro delle attività svolte nell’ambito del percorso formativo, anche con riferimento all’organizzazione di tirocini e stage.
E’ composto da sette membri di cui due docenti e cinque interlocutori esterni, rappresentativi a livello locale, regionale, nazionale del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ed è approvato dal Consiglio di CdLm su proposta del Presidente.
Laddove il numero delle istituzioni superi il numero massimo di membri esterni previsti, si procederà per rotazione.
3. Il Comitato dura in carica tre anni ed è rieleggibile per una sola volta.
TITOLO SECONDO
Norme specifiche del CdLm
Art. 9
Descrizione del percorso formativo
1. Il percorso formativo del CdLm è unico, con una durata di due anni.
Il percorso formativo si struttura intorno all’esperienza del progetto, inteso come dimensione sperimentale nei suoi aspetti teorici e operativi, ed è articolato in Laboratori Monodisciplinari, Laboratori Integrati e Corsi Monodisciplinari.
2. Il CdLm costituisce la naturale prosecuzione della Laurea triennale Scienze dell'Architettura e della Città, erogata nell’ambito dell’Offerta formativa della Facoltà, o di eventuali altre Lauree triennali nella classe L-17 erogate in altri Atenei.
3. Il CdLm si conforma alla Direttiva 85/384/CEE e alle relative raccomandazioni, prevedendo, fra le attività formative, attività applicative e di laboratorio per 78 CFU complessivi.
Art. 10
Conoscenze richieste per l’accesso
1. L’accesso al CdLm è regolato da numero programmato, ai sensi della Legge n. 264/99.
2. Le modalità di ammissione al CdLm prevedono la verifica dell’adeguatezza della preparazione personale e del possesso dei requisiti curriculari previsti dall’Ordinamento.
3. La verifica dei requisiti per accedere al CdLm avviene mediante una procedura di selezione, con modalità definite con un apposito bando annuale a cura della Facoltà.
4. Le eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica dell’adeguatezza della preparazione personale.
Art. 11
Elenco degli insegnamenti
1. Le attività formative del CdLm, l’elenco degli insegnamenti per anno di corso, la loro organizzazione in insegnamenti integrati; gli obiettivi formativi delle singole discipline sono riportati nell’Allegato A, parte integrante del presente Regolamento.
Sono altresì riportati nell’Allegato A i CFU assegnati a ciascuna attività formativa, così come anche indicato nel successivo art. 11.
2. Le attività formative realmente attivate e ogni eventuale, ulteriore, aggiornamento sono resi noti annualmente attraverso:
- la Banca dati dell’offerta formativa del Ministero;
- il Manifesto degli studi della Facoltà di Architettura (Sede amministrativa del Corso);
- il Sito internet della Facoltà, del Dipartimento di Riferimento e la pagina del Corso di Laurea nel Catalogo dei Corsi di Studio Sapienza.
Art. 12
Crediti assegnati agli insegnamenti ed eventuali propedeuticità
1. I crediti formativi assegnati ai diversi insegnamenti del CdLm sono riportati nell’Allegato A, parte integrante del presente Regolamento.
2. A 1 CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente, fra attività in aula e studio individuale, ripartite in egual misura.
3. All’interno di ogni settore scientifico disciplinare lo studente, per sostenere l’esame, deve rispettare, salvo diversa preventiva e specifica autorizzazione della competente struttura didattica, la progressione degli insegnamenti, così come prevista dal Manifesto degli Studi.
In particolare, è richiesto il rispetto della seguente propedeuticità:
- non si può sostenere l’esame di Laboratorio di Progettazione Urbanistica per la Rigenerazione Urbana se non si è superato l’esame di Laboratorio integrato di Progettazione urbanistica e Governo del territorio;
- non si può sostenere l’esame di Laboratorio di Progettazione Tecnologica per la Rigenerazione Urbana se non si è superato l’esame di Laboratorio integrato di Progettazione Tecnologica ambientale.
Art. 13
Organizzazione della didattica e modalità di verifica della preparazione
1. L’attività didattica è di tipo convenzionale e sarà svolta con lezioni, laboratori, seminari specialistici e prove in itinere.
Le attività formative sono articolate in Corsi monodisciplinari, Laboratori integrati, composti di più unità didattiche riferite a uno o più settori scientifico disciplinari, e Laboratori monodisciplinari.
2. L’attività didattica degli insegnamenti è normalmente organizzata secondo l’Ordinamento semestrale.
3. Il CdLm prevede annualmente la ripartizione in più insegnamenti paralleli di ogni singola attività formativa prevista nel percorso formativo in base al numero di iscritti, al fine di garantire una maggiore efficienza e qualità del percorso di studi.
In particolare, viene contenuto entro un massimo di circa 80 unità il numero degli studenti iscritti ai Laboratori, tenendo conto del carattere applicativo e progettuale delle attività didattiche svolte.
4. L’esame o l’idoneità accerta il raggiungimento degli obiettivi dell’attività formativa definiti nel Manifesto degli Studi.
5. Nelle prove d’esame dei Laboratori integrati tutti i docenti affidatari dei moduli partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente.
La Commissione è presieduta dal Presidente del Laboratorio integrato.
6. Tutti gli insegnamenti, comunque articolati, si concludono con una valutazione finale unitaria e contestuale.
Le prove possono articolarsi in più momenti di valutazione o giudizi parziali.
7. Le Commissioni d’esame devono essere composte da almeno due membri e devono essere presiedute dal responsabile dell’insegnamento.
Possono essere membri della Commissione i cultori della materia, secondo i criteri stabiliti dal relativo Regolamento di Facoltà.
8. La valutazione del profitto individuale è espressa con una votazione in trentesimi per gli esami. La prova è superata con una votazione di almeno 18/30.
In caso di votazione massima (30/30) può essere attribuita la lode.
Il voto o il giudizio di idoneità sono riportati su apposito verbale.
Art. 14
Modalità di frequenza
1. La frequenza alle attività didattiche stabilite dall’Ordinamento, essendo ritenuta necessaria per un proficuo svolgimento del processo formativo, è in via generale fortemente consigliata.
La frequenza è invece obbligatoria per gli insegnamenti di Laboratorio.
I responsabili dei corsi attuano appropriati meccanismi di verifica della frequenza.
2. In aderenza alle indicazioni di Ateneo sui contratti agli studenti part-time, la frequenza alle attività didattiche potrà essere limitata a un totale di 45 CFU, ovvero di 30 CFU, per annualità, in base al tipo di contratto prescelto dallo studente part-time richiedente.
Il Piano di studi ridotto prescelto dallo studente deve essere comunque preventivamente approvato dal Comitato di Coordinamento e ratificato dal Consiglio del CdLm.
Art. 15
Attività a scelta dello studente
1. Il percorso di studi prevede un numero di CFU pari a 8, a scelta dello studente.
La scelta va effettuata al termine del primo semestre del primo anno.
2. Nel caso lo studente scelga insegnamenti non attivati presso la Facoltà, dovrà obbligatoriamente presentare motivata richiesta al Comitato di Coordinamento che ne valuterà la coerenza con il percorso formativo.
Art. 16
Altre attività formative
1. All’interno del percorso formativo del CdLm sono previsti 2 CFU dedicati a “Tirocini formativi e di orientamento” che mirano ad agevolare l’inserimento dello studente nel mercato del lavoro attraverso un’esperienza professionale da svolgere presso un’azienda o un ente pubblico del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.
2. Per il riconoscimento dei crediti previsti, sono ammessi gli attestati di partecipazione a stage o tirocini che certifichino un impegno minimo di 50 ore.
Art. 17
Percorsi di eccellenza
1. Possono essere istituiti percorsi integrativi, con numero programmato di studenti, denominati “percorsi d’eccellenza”, con lo scopo di valorizzare la formazione degli studenti iscritti, meritevoli e interessati ad attività di approfondimento e di integrazione culturale.
Le attività sono programmate dalla struttura didattica di riferimento e impostate come approfondimenti disciplinari e interdisciplinari, attività seminariali o di tirocinio; ma possono anche essere concordate con i singoli studenti, in relazione alle loro vocazioni culturali e scientifiche, con un impegno di norma pari a 100 ore annue, in ogni caso non superiore alle 200 ore annue.
2. Tale percorso non dà luogo a riconoscimento di crediti utilizzabili per il conseguimento dei titoli universitari rilasciati dall’Università “La Sapienza”, ma lo studente che ha concluso un “percorso d’eccellenza”, riceve un’attestazione del percorso svolto, rilasciato dalla struttura di afferenza del Corso di Laurea e registrata sulla carriera dello studente stesso. L’Università assegna anche un premio pari all’importo delle tasse versate nell’ultimo anno di corso, con riferimento ai Regolamenti relativi ai percorsi d’eccellenza e loro modifiche e integrazioni. L’attivazione di tali percorsi, così come le procedure di selezione e di conferimento del riconoscimento nonché del premio è comunque subordinata alle disposizioni annualmente definite dall’Ateneo.
Art. 18
Prova finale
1. La prova finale consiste nella discussione di una tesi, elaborata individualmente e in modo originale dallo studente, coadiuvato da un relatore, prioritariamente in forma di progetto, ovvero di approfondimento analitico, anche teorico-critico, dei contenuti disciplinari specifici del CdLm affrontati nel CdLm.
In particolare, le tesi di tipo progettuale devono avere carattere applicativo e di sperimentazione ed essere connotate da un chiaro impianto metodologico.
Le tesi di carattere teorico devono riguardare temi inediti o specifici approfondimenti tematici inerenti agli ambiti disciplinari del CdLm.
Parte dello svolgimento della prova finale può avvenire all’interno di un’attività sperimentale di stage o tirocinio.
2. La prova finale può esser parte di un lavoro più ampio realizzato in gruppo e presentato in comune da più laureandi, purché l’elaborazione individuale ne costituisca una parte compiuta, significativa e distinguibile, tanto da consentirne una valutazione a sé stante.
3. La tesi di laurea deve essere seguita da almeno un relatore o da più relatori, nel caso il lavoro sia interdisciplinare o riguardi una molteplicità di temi.
4. È consentita la collaborazione di esperti esterni in veste di correlatori.
5. La tesi può anche prendere avvio e svilupparsi nell’ambito delle attività di uno dei corsi previsti al secondo anno, prevedendosi per il suo completamento il riconoscimento di 12 CFU.
6. Per le questioni relative alle modalità di ammissione e alla composizione della Commissione di Laurea si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo.
Art. 19
Modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Facoltà o Atenei
1. Per quanto attiene alle corrispondenze e modalità di riconoscimento di esami sostenuti nei diversi CdL della Facoltà, nell’ambito dei precedenti Ordinamenti, relativamente al passaggio al CdLm in Architettura–Rigenerazione Urbana, il Comitato di Coordinamento elabora le modalità di conversione delle singole discipline, sottoponendole all’approvazione del Consiglio prima dell’inizio delle iscrizioni.
2. I moduli che contengono le corrispondenze stabilite e approvate, predisposti per la richiesta di riconoscimento degli esami sostenuti, sono reperibili sul sito internet della Facoltà (http://www.architettura.uniroma1.it/).
3. Le modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Università sono stabilite dal Comitato di Coordinamento del CdLm e fanno riferimento a quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo e dalla normativa vigente.
4. Il Comitato di Coordinamento del CdLm può richiedere eventuali prove integrative per esami già sostenuti, qualora i contenuti culturali siano ritenuti obsoleti nel caso siano trascorsi più di 6 anni dal loro sostenimento.
Art. 20
Orientamento e Tutorato
1. Il tutorato in itinere è assicurato dal Servizio di Orientamento integrato delle facoltà (SOrT) con la presenza di uno o più docenti di riferimento del CdLm, nominati dal Presidente.
Il tutorato è finalizzato a orientare e ad assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza ai corsi, anche attraverso iniziative rapportate alla necessità, alle attitudini e alle esigenze dei singoli.
2. Le attività di tutorato sono svolte dai docenti di riferimento secondo le modalità stabilite dal Consiglio di CdLm, assicurando la continuità, durante l’intero percorso formativo, del rapporto tra il docente e lo studente.
3. Il CdLm promuove collaborazioni e confronti con esperienze di altre Scuole di Architettura in ambito internazionale, prevedendo iniziative per favorire l’internazionalizzazione della formazione, attraverso la rete degli accordi Erasmus della Facoltà di Architettura e i bandi per la mobilità per tesi di laurea all’estero.
Art. 21
Personale docente
1. L’elenco dei docenti, comprensivo del ruolo e del settore scientifico disciplinare di appartenenza, è riportato nell’Allegato A, parte integrante del presente Regolamento.
2. I docenti di ruolo sono responsabili di insegnamenti relativi al SSD di appartenenza o affine, nel rispetto del numero minimo di crediti previsto nell’art.1, co. 9, dei DD.MM, 16 marzo 2007 “Determinazione delle classi di laurea magistrale”.
3. Il Dipartimento di riferimento e gli altri Dipartimenti “associati” della Facoltà, assicurano il soddisfacimento del requisito di docenza ai fini dell’accreditamento del CdLm, come previsto dall’Allegato A del DM 987/2016.
Art. 22
Applicazione del Regolamento
1. Il presente Regolamento si applica a tutti gli studenti immatricolati al CdLm a partire dall’AA 2018/2019 e ha validità sino all’emanazione del successivo Regolamento.
2. Eventuali problematiche interpretative o applicative derivanti dalla successione dei Regolamenti nel tempo saranno oggetto di specifico esame da parte del Consiglio di CdLm.
3. Per tutto quanto non già previsto nel presente Regolamento si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo.
Art. 23
Norme finali e transitorie
1. Fino alla definitiva attivazione del CdLm, gli organi di riferimento, in sostituzione di quelli regolamentati dall’art. 2 del presente Regolamento, sono il Referente del CdLm, il Gruppo di Gestione della Qualità del CdLm e i Docenti tutor di riferimento, così come approvati nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 2 marzo 2018.
2. Il Referente del CdLm è la prof.ssa Carmela Mariano.
Il Gruppo di Gestione della Qualità del CdLm è composto dalla prof.ssa Carmela Mariano, dalla prof.ssa Alessandra Battisti, dal dott. Francesco Mancini, dalla sig.ra Tiziana Cipriani (Personale TAB).
I Docenti tutor di riferimento sono la prof.ssa Alessandra Battisti, il prof. Romeo Di Pietro e il dott. Carlo Valorani.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
|
Lingua
|
10588638 -
LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO
(obiettivi)
Il Laboratorio è costituito dall’integrazione di due insegnamenti (Progettazione Urbanistica e Assetto del Paesaggio; Principi di Governo del territorio) che, in modo sinergico all’interno di un unico percorso didattico, sono finalizzati a fornire agli studenti i lineamenti teorico-metodologici e gli strumenti operativi per la messa in campo di processi di pianificazione, alle diverse scale d’intervento, volti all’attuazione di strategie di rigenerazione urbana, all’interno del contesto normativo e legislativo vigente in materia di governo del territorio
|
|
-
PRINCIPI DI GOVERNO DEL TERRITORIO
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4
|
IUS/10
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PROGETTAZIONE URBANISTICA E ASSETTO DEL PAESAGGIO
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6
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ICAR/21
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
10592759 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali Obiettivo essenziale del laboratorio è di porre gli studenti in condizione di conoscere e saper interpretare il comportamento meccanico delle costruzioni esistenti, in particolare in muratura eventualmente con impalcati in legno o acciaio, a fronte di sollecitazioni gravitazionali e sismiche. Altresì il laboratorio fornisce le conoscenze per una prima valutazione dell’adeguatezza strutturale e degli interventi di rinforzo orientati alla rigenerazione urbana.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al completamento del corso lo studente conosce le azioni che possono sollecitare una costruzione e quali sono gli stati limite che ne possono compromettere la prestazione. Conosce inoltre materiali quali la muratura, il legno e l’acciaio. È informato sulle fondamentali tecniche di indagine. Sa inoltre quali sono le principali strategie di intervento per migliorare la risposta ai carichi di gravità e sismici delle costruzioni esistenti analizzate, quali parte di una proposta di rigenerazione. Conosce la modellazione dei meccanismi locali di collasso, degli elementi inflessi in legno e acciaio, delle strutture spingenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al completamento del corso lo studente è in grado di combinare le azioni e calcolarne gli effetti sugli elementi strutturali. È in grado di determinare le caratteristiche meccaniche dei materiali studiati sulla base del percorso di conoscenza e dello stato limite considerato. Applica la modellazione di meccanismi locali di collasso, elementi inflessi in legno e acciaio, strutture spingenti a un caso studio reale, per il quale progetta anche un intervento.
Autonomia di giudizio Lo studente esercita la propria autonomia di giudizio attraverso la redazione di un elaborato monografico su un caso studio reale, al quale applicare i modelli generali acquisiti nel blocco di approfondimento delle lezioni frontali.
Abilità comunicative Lo studente esercita le proprie abilità comunicative durante le revisioni dell’elaborato monografico, proiettate su telo all’intero corpo studentesco. La redazione dell’elaborato monografico comporta inoltre una comunicazione in forma testuale, matematica, tabulare e grafica, da illustrare al momento della prova finale.
Capacità di apprendimento Lo studente esercita la propria capacità di apprendimento in forma autonoma attraverso il confronto con le problematiche sempre molto specifiche presenti in un edificio esistente. Ciò richiede la necessità di adattare i modelli generali, specializzandoli in particolare nella fase di intervento di rigenerazione.
|
8
|
ICAR/09
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
10588645 -
STORIA E METODI D'INDAGINE PER LA CITTA'
(obiettivi)
Obiettivi generali Gli obiettivi della disciplina mirano a fornire gli strumenti metodologici d’indagine per la comprensione e conoscenza dei processi formativi dei sistemi insediativi, in particolare le città,dove è riscontrabile la stratificazione di epoche diverse che hanno determinato l’attuale facies urbana e architettonica. Infatti la capacità di lettura e conoscenza delle fasi formative dei siti urbani (vie, piazze, complessi architettonici di ingenti dimensioni ecc.), sia delle aree consolidate che delle zone periferiche,si ritiene requisito necessario per la formazione di una figura professionale che dovrà occuparsi di possibili interventi di trasformazione, rigenerazione, valorizzazione. Nel corso si intende proporre un metodo applicativo per l’analisi di esempi emblematici della città di Roma, sviluppato anche attraverso specifici sopralluoghi che, insieme all’esperienza archivistica, costituirà parte integrante del corso quale approccio diretto per la sperimentazione laboratoriale di lettura dei contesti architettonico/edilizi.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento, costituito da parti teorico/metodologiche, sopralluoghi, presentazione di casi-studio relative ad aree urbane stratificate e trasformate, nonchè l'applicazione del metodo di ricerca su un tema concordato, lo studente dovrà avere acquisito gli strumenti teorico-metodologici e operativi necessari per una corretta lettura/comprensione dei processi formativi dei sistemi insediativi delle città, con particolare riferimento alle aree stratificate e/o trasformate in epoche diverse (vie, piazze, complessi architettonici di ingenti dimensioni ecc.). La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso l'applicazione del metodo di ricerca proposto (bibliografico/archivistico/indagine diretta) ad un caso-studio concordato durante il corso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare le svariate capacità di studio e conoscenza acquisite durante lo svolgimento delle attività proposte ovvero la capacità di un approccio metodologico di ricerca (storiografico/tradizionale e sul web), dimostrato nell'applicazione sperimentale su un caso studio nel quale sia riscontrabile la stratificazione storica di diverse epoche (ricerca su un'area urbana, una piazza, un brano di città). In questo senso sarà necessario mettere in atto consapevolmente sia la conoscenza storica delle fasi formative dell'oggetto di studio, che il metodo di ricerca bibliografica, archivistica, iconografica, relativa all'oggetto in esame anche avvalendosi della rete web come ulteriore fonte cui attingere notizie e acquisire informazioni utili anche ad una indagine tradizionale.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una matura autonomia di giudizio rispetto alle nozioni storiografiche, acquisite con lo studio degli argomenti proposti nel corso e sviluppate durante la ricerca personale applicata al caso-studio prescelto. Il lavoro sperimentale di ricerca infatti vuole sollecitare un'autonoma capacità di lettura e conoscenza scientifica del costruito stratificato e/o trasformato nel tempo sul quale, al termine del lavoro, si potra' sviluppare un giudizio storico autonomo e originale, partendo proprio dai dati acquisiti nell'attività di ricerca (anche innovativa) emersa dall'indagine personale. Abilità comunicative. Alla conclusione del percorso formativo della disciplina, lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione delle nozioni e della capacità metodologico/operativa, di saper comunicare i risultati ottenuti del lavoro di lettura/ricerca/sintesi finale, avvalendosi di tutti gli strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione, avvalendosi delle diverse forme di linguaggio, verbale e scritto-grafico, al fine di sintetizzare efficacemente e in modo innovativo gli esiti della ricerca svolta e applicata. La verifica delle conoscenze sarà operata, infatti, oltre che da un colloquio sui temi oggetto del programma e delle lezioni teoriche, anche dalla valutazione finale del lavoro di ricerca applicato al caso studio specifico.
Capacità di apprendimento A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della ricerca storica, finalizzata alla conoscenza scientifica e al metodo di ricerca necessario per comprendere e capire le dinamiche di formazione/crescita/trasformazione delle aree urbane consolidate, o più in generale, delle zone ove sia necessario un intervento progettuale di riqualificazione, rigenerazione, riutilizzo. In questo senso si riterrà utile e necessario anche un coordinamento produttivo con il laboratorio di restauro. La verifica delle capacità acquisite avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, nella quale sarà necessario dimostrare l’autonomia dello studente nell’organizzare la comunicazione dei risultati del lavoro di ricerca svolto a partire dai contenuti storiografici e metodologici forniti durante il corso.
|
6
|
ICAR/18
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
10588642 -
LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Laboratorio, articolato nei due moduli integrati delle discipline di progettazione tecnologica e di fisica tecnica, ha come obiettivo primario quello di fornire agli studenti i metodi e gli strumenti per svolgere con consapevolezza la sperimentazione progettuale di interventi di rigenerazione sul patrimonio architettonico esistente volti a migliorarne le prestazioni ambientali, ecologiche, bioclimatiche ed energetiche. Il focus precipuo della sperimentazione è l'intervento sui caratteri tecnico-morfologici e funzionali dell'architettura e sulle sue componenti tecnologiche e impiantistiche in modo fortemente integrato con soluzioni coerenti con la loro specifica concezione costruttiva, valutate rispetto ai contenuti di originalità e innovazione prestazionale, e valutate nelle loro ipotesi alternative nell’ottica di una più elevata sostenibilità ambientale sociale ed economica e di una maggiore capacità di resilienza dell'architettura e dell'ambiente costruito su cui si va ad intervenire.
|
|
-
PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE
|
6
|
ICAR/12
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
FISICA TECNICA AMBIENTALE ED ENERGETICA
|
4
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ING-IND/11
|
50
|
-
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-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
10588640 -
LABORATORIO INTEGRATO DI DESIGN E RAPPRESENTAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi generali Il Laboratorio Integrato è finalizzato all'acquisizione di competenze per comprendere e valorizzare, attraverso conoscenze combinate tra “design” e “rappresentazione”, gli spazi urbani secondo il Design Thinking, il metodo progettuale trasversale tra paesaggio, architettura, artefatti, servizi e arte pubblica. Al termine del corso lo studente dovrà pertanto essere in grado di sviluppare soluzioni innovative di rigenerazione di brani e frammenti di città, esito di un processo di approfondimento visuale, comunicativo e progettuale della città contemporanea orientato a un riequilibrio urbano nella relazione costante tra comunità di persone e identità dei luoghi.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del Corso lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di tipo teorico-critiche e tecnico-progettuali per lo sviluppo e l’elaborazione completa di sistemi di artefatti, prodotti, servizi e strategie comunicative, per lo spazio pubblico. Sarà inoltre in grado di comprendere le principali logiche che sottendo la progettazione nell’ambito dello spatial design, inclusa la capacità di individuazione dei fabbisogni latenti cui dare risposta attraverso il progetto. La conoscenza e la capacità di comprensione verranno sviluppate attraverso l’analisi e la lettura critica guidata di progetti contemporanei già realizzati, emblematici nell’ambito del design per lo spazio pubblico. Tali conoscenze e capacità di comprensione riguarderanno anche le tecniche di rappresentazione più utilizzate in questo ambito, ma anche lo studio dell’integrazione di apparti comunicativi degli artefatti, intesi come grafica, wayfinding, interfacce, ecc. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il corso, attraverso prove in itinere e la prova di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati al soddisfacimento di fabbisogni latenti di infrastrutture e di servizi nei contesti urbani contemporanei e futuri. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare nuove tipologie di artefatti, in grado di rispondere, in una logica flessibile e adattativa, alle funzioni di servizio e di infrastrutture urbane richieste, integrando anche nuove tecnologie, il tutto nella più ampia cultura del progetto in grado di fare sintesi tipologiche, tecnologiche e morfologiche. Lo studente dovrà essere in grado di comprendere le differenti rappresentazioni grafiche dei progetti studiati e di elaborare strumenti adeguati alle soluzioni prooposte. Tali capacità saranno verificate nell’ambito delle attività sperimentali e progettuali, attraverso la progettazione di artefatti e/o sistemi di artefatti riferiti a realtà territoriali e contesti urbani concreti, volti a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. Tale capacità di applicazione verrà testata attraverso esercitazioni guidate e indotta attraverso lo sviluppo di uno o più progetti elaborati nell’ambito del corso, nonché attraverso la prova di esame propriamente detta.
Autonomia di giudizio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e progettazione consapevole di temi complessi nel settore dello Spatial Design e della sua rappresentazione, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative, polifunzionali e sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso prefigurazione di artefatti e/o sistemi di artefatti riferiti a realtà territoriali, a contesti urbani ed a esperienze concrete. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte progettuali di spatial design, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle abilità comunicative sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta, e attraverso prove in itinere, in cui l’abilità stessa sarà oggetto di valutazione.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito del Cultura del Progetto di Design e, più in generale, dello Spatial Design, nonché nell’ambito specifico della sua rappresentazione grafica e tecnica. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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SPATIAL DESIGN PER IL CONTESTO URBANO
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6
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ICAR/13
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75
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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RAPPRESENTAZIONE E CULTURA VISUALE DELLA CITTA'
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4
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ICAR/17
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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8
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10588647 -
TECNOLOGIE PER L'EFFICIENZA ECOLOGICA NELLA RIGENERAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi generali L'obiettivo del Corso è la trasmissione di metodi e strumenti necessari per intervenire sul patrimonio architettonico, nel quadro della cultura tecnologica e nello scenario dell’innovazione, per conseguire una maggiore efficienza ecologica nei suoi comportamenti prestazionali. Oltre ai concetti di “recupero” e di “riqualificazione”, quello di "rigenerazione" tecnologica dell'architettura comporta l'integrazione insieme di conservazione, riabilitazione strutturale, ripristino di elementi e componenti, sostituzione/introduzione di nuovi, talvolta riconversione funzionale, e innalzamento delle qualità ambientali risultanti dal complesso delle azioni di intervento. Nel corso sono affrontate le tematiche riferite alla diagnosi del patrimonio edilizio esistente e alle metodologie e strumentazioni per la sua riqualificazione, recupero e manutenzione con particolare riferimento agli aspetti della efficienza ecologica e alle relative scelte compatibili.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze, capacità di comprensione e abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di obiettivi per l’efficienza ecologica nell’intervento di rigenerazione tecnologica dell’esistente. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, dei sistemi e tecniche per operare sul patrimonio architettonico, anche attraverso metodi di verifica dell’efficienza tecnologico-ambientale, morfo-tipologica e funzionale dell’intervento. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il corso, attraverso verifiche in itinere e la prova d’esame finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di conservazione, riabilitazione strutturale, ripristino di elementi e componenti, sostituzione/introduzione di nuovi, talvolta riconversione funzionale e innalzamento delle qualità ambientali risultanti dalle diverse azioni compatibili nell’ambito delle strategie di intervento per la rigenerazione urbana. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare e valutare interventi a carattere integrato e multiscalare, utilizzando i metodi, le tecniche e gli strumenti acquisiti. Tali capacità saranno verificate attraverso attività di sperimentazione progettuale, nell’ambito di processi di rigenerazione in atto, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali.
Autonomia di giudizio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma di un progetto di intervento consapevole e compatibile con l’esistente, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di interventi tecnologici ecoefficienti.
Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, attraverso proposte progettuali che utilizzino strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una piena capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie competenze nell’ambito della progettazione tecnologica ambientale e, più in generale, delle strategie utili all’intervento tecnologico ecoefficiente nell’ambito della rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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8
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ICAR/12
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100
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10588649 -
POLITICHE STRATEGIE E STRUMENTI PER L'ABITARE NELLA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Il Corso fornisce una conoscenza adeguata delle politiche, delle strategie e degli strumenti per l’abitare, nell’ambito del quadro normativo vigente nazionale e internazionale, con particolare riferimento alle strategie di rigenerazione urbana. All’interno del quadro di riferimento così definito, il Corso fa riferimento ai principali casi di sperimentazione e alle best practice che costituiscono esperienze emblematiche, nel contesto europeo, sotto il profilo della sostenibilità ambientale, del risparmio del consumo di suolo e della inclusione sociale, e ai fini del perseguimento di elevati livelli di qualità urbana, per la costruzione della “città pubblica” e la valorizzazione dei “beni comuni”.
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8
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ICAR/21
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100
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10588650 -
METODI E MODELLI PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI PROGRAMMI COMPLESSI
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Erogato in altro semestre o anno
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10588651 -
SOCIOLOGIA URBANA. TEORIE E PRATICHE
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Erogato in altro semestre o anno
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10589048 -
ECOLOGIA VEGETALE E BOTANICA APPLICATA
(obiettivi)
Obiettivi generali Il Corso di Ecologia vegetale e Botanica applicata fornisce gli strumenti teorico-metodologici e operativi necessari alla identificazione delle principali formazioni e comunità vegetali presenti nelle aree urbane e periurbane finalizzate al loro utilizzo nell’ambito di processi di Riqualificazione, Ripristino e Recupero ambientale all’interno di una strategia di gestione sostenibile del territorio. In particolare l’approccio metodologico del corso fornisce tutti gli strumenti finalizzati al rilevamento della vegetazione sul campo sia in chiave di transetto lineare che di popolamento elementare finalizzato ad evidenziare aggruppamenti discreti e a classificarli sulla base dei più recenti schemi sintassonomici e/o a collocarli nell’ambito strumenti per la costruzione di carte tematiche e di uso del suolo o delle principali direttive sulla conservazione della biodiversità (vedi ad esempio Direttiva Habitat).
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di pianificazione territoriale coerenti con l’identità e la riconoscibilità floristico-vegetazionale dei luoghi basata sul modello neutro della vegetazione naturale potenziale. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove intermedie d’esame sia a livello teorico che a livello pratico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza nell’uso di chiavi analitiche per la determinazione delle specie vegetali e in quello dell’interpretazione tematica di cartografia tematica di tipo vegetazionale. Dovrà inoltre saper proporre pool di specie e o aggruppamenti vegetali specifici finalizzati a progettare o pianificare strategie legate alle Green Infrastuctures o all’implementazione dei servizi ecosistemici forniti dalla vegetazione esistente o all’efficienza delle reti ecologiche. Tali capacità saranno verificate sia nell’ambito delle attività teoriche che in quelle sperimentali e progettuali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione consapevole di temi complessi nel campo della pianificazione territoriale relazionata all’utilizzo di specie vegetali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo corretto ed utilizzando una terminologia scientifica coerente con le tematiche affrontate. Dovrà inoltre essere in grado di utilizzare strumenti di pianificazione territoriale avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione cartografica e delle valutazioni quali-quantitative di naturalità e qualità del paesaggio. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito dell’Ecologia vegetale e, più in generale, delle tematiche legate alla strategie di Recupero, Ripristino e Riqualificazione ambientale. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
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8
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BIO/03
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100
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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8
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100
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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10588652 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generale Nel Laboratorio di progettazione architettonica per la rigenerazione urbana si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, un progetto complesso di rigenerazione urbana strategicamente orientato a definirne una nuova identità dell’area prescelta, con particolare attenzione ai temi della costruzione e della sua realizzabilità. Il Laboratorio integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici dell’ambiente e del paesaggio con attenzione all’uso di tecnologie volte al risparmio energetico. Allo studente è richiesta la redazione di un progetto che, in modo consapevole, traduca in una sintesi formale coerente tutti gli aspetti che concorrono alla costruzione dell’architettura.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di scegliere una strategia di progetto dello spazio urbano sostenuta dalla consapevolezza delle più recenti esperienze sul tema della rigenerazione urbana. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti del progetto urbano e delle sue diverse declinazioni e consapevolezza e capacità di ragionare sullo spazio. La verifica delle conoscenze sarà verificata attraverso una approfondita prova progettuale sviluppata dallo studente durante tutto il periodo del corso e attraverso esercitazioni da condursi in modo autonomo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente dovrà essere in grado di declinare soluzioni progettuali adatte a specifici contesti, la cui conoscenza prevede una approfondita, autonoma e originale fase di analisi del contesto cogliendone i risvolti interdisciplinari. Alcune esercitazioni in aula con la caratteristica dell'ex tempore misurerranno la capacità di trovare soluzioni originali. Autonomia di giudizio Sia la redazione del progetto che tutte le fasi che lo precedono dovranno essere declinate dallo studente attraverso l'esposizione del percorso logico che ha portato alle scelte progettuali. Tali scelte dovranno essere fatta anche attraverso l'esplorazione e la selezione di diverse alternative di progetto. Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, oltre alla capacità progettuale propria dell’insegnamento, di essere in grado di comunicare il progetto, in modo efficace e innovativo, utilizzando sia strumenti di comunicazione avanzati nell’ambito della rappresentazione che forme più tradizionali. le scelte progettuali dovranno essere esposte verbalmente, presentate in una relazione e in particolare essere trasferite in disegni, schemi e rappresentazioni in grado di comunicare chiaramente il processo progettuale. Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che gli consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione architettonica e delle tematiche legate al progetto per la rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso lezioni impartiti dal docente durante il corso. Le lezioni sono finalizzate a fornire e ampliare la conoscenza teorica di metodologie progettuali e esperienze innovative. Avverrà inoltre attraverso la partecipazione costante dello studente alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio. Il Laboratorio costituisce infatti il luogo privilegiato di acquisizione delle capacità tecniche. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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12
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ICAR/14
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10588653 -
TECNICHE E METODI DI VALUTAZIONE PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI Il Corso si prefigge fornire le nozioni economiche necessarie a conoscere, analizzare e razionalizzare i bisogni che sono a monte di ogni progetto, sia pubblico sia privato, e che devono essere alla base del piano d'intervento discusso e condiviso con il committente, prima di progettare il processo produttivo teso a trasformare un bene in un bene ad utilità maggiore. Il progetto di un manufatto edilizio nasce da una serie di scelte di carattere tecnico, ambientale finanziario, economico, sociale e procedurale nel quale si combinano i fattori della produzione conseguendo l'equilibrio ottimale fra il minimo costo dell'intervento ed il massimo valore di mercato del bene finale. A tal fine si introdurranno gli studenti alla conoscenza: degli aspetti economici necessari per pianificare, progettare, valutare, realizzare, gestire ed eventualmente alienare un opera, della logica e della metodologia estimativa illustrando i criteri di stima necessari ad effettuare le scelte economiche sia di valore sia di convenienza, che permettono di sviluppare un progetto di intervento sostenibile nelle diverse fasi del suo ciclo di vita nelle modalità di programmazione e finanziamento delle opere, di progettazione, d'acquisizione delle aree, d'affidamento e aggiudicazione dei lavori, di gestione in fase di cantiere e d'esercizio delle attività che in esso si devono esplicare.
Obiettivi specifici 1) Conoscenza e capacità di comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la gestione degli aspetti economici di tipo estimativo e valutativo nelle diverse fasi del processo edilizio. Lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi operativi che gli permettano di agire nel campo dei processi di trasformazione insediativa In particolare nelle attività di gestione connesse alle diverse fasi del ciclo di produzione insediativa, dovrà essere in grado di individuare nodi decisionali e procedure di valutazione per effettuare scelte razionali nelle fasi di: a) programmazione e progettazione dell’intervento; b) realizzazione dei lavori (affidamento, direzione e collaudo); c) esercizio delle opere, utilizzando i metodi di valutazione atti ad esprimere giudizi di valore e di convenienza per verificare la fattibilità tecnica, la compatibilità ambientale, la sostenibilità finanziaria, economica e procedurale, ex ante, in itinere ed ex post di un intervento . La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove ed esercitazioni in itinere e la prova (finale) di esame propriamente detta.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare padronanza negli approcci teorici e operativi che permettono di esprimere giudizi di valore e di convenienza e quelli analitico-progettuali utili per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi anche complessi, legati alla gestione delle diverse fasi del processo edilizio. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di dare risposta ai quesiti estimativi e valutativi che si presentano nelle attività di gestione connesse all’intero processo di produzione insediativa utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi operativi acquisiti. Tali capacità saranno acquisite attraverso attività di didattica frontale e seminariale, da svolgere in aula o a casa, riferite a casi/esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
3) Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di esaminarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e consapevole di temi inerenti l’estimo e la valutazione, con l’obiettivo di restituire soluzioni adeguate ai problemi che si possono presentare nella attività di gestione connesse alle diverse fasi del processo di produzione insediativa. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
4) Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo adeguato ed efficace anche, all’interno dei documenti da predisporre nella attività di gestione connesse alle diverse fasi del processo di produzione insediativa, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e nelle diverse forme di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale del Corso che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
5) Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una significativa capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della formulazione di giudizi di valore e di convenienza relativamente alle tematiche legate ai processi di gestione del processo edilizio e di trasformazione insediativa. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze volte all’utilizzo di metodologie, strumenti e applicazioni anche innovative nel campo dell’estimo e della valutazione e attraverso la partecipazione costante alle attività seminariali del Corso, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, svolte all’interno di casi concreti di sperimentazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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6
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ICAR/22
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75
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10589030 -
LABORATORIO DI RESTAURO PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso si propone di affrontare le questioni connesse al recupero degli ambienti naturali e antropici, dando priorità alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali nei contesti urbani, periurbani e rurali. L’approccio conoscitivo dovrà garantire la conoscenza dei luoghi e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare. L’approccio metodologico sarà articolato per fasi: lettura, interpretazione e valutazione della struttura della città e del suo attuale assetto. L’approccio progettuale dovrà essere interrelato e diretto alla gestione critica di equilibri complessi (regolazione delle dinamiche di trasformazione) che, tra conservazione e sviluppo, in ambiti urbani, coinvolgono beni culturali e ambientali. Nell’ambito tematico della rigenerazione urbana, ambientale e paesaggistica e della riqualificazione del patrimonio culturale e architettonico, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura urbanistica e di valenza architettonica, relazionare la valorizzazione al recupero e attivare una strategia di progetto finalizzata a ridare equilibrio ai processi di gestione e trasformazione delle città.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione delle metodiche utili a sviluppare un’analisi di contesto inerente il sistema urbano considerato; inoltre, dopo aver acquisito il ‘dettato teorico’ che richiede di essere tradotto in atto progettuale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito abilità nel definire l’ “iter” progettuale e attuativo che deve presiedere alle scelte d’intervento. La verifica delle conoscenze acquisite sarà attuata attraverso l’attività progettuale condotta durante il Corso; lo studente dovrà dimostrare di saper individuare le regole delle trasformazioni e interpretarle all’interno di un quadro culturale integrato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento, dopo aver acquisito padronanza dell’approccio analitico-progettuale che si rivolge alle tematiche della rigenerazione urbana e dell’architettura, lo studente dovrà dimostrare di saper sviluppare una lettura interrelata tanto dei fattori ambientali, quanto dei fattori antropici e di quelli socio-etnografici valutando anche le reciproche interazioni in termini di sostenibilità rispetto al ‘sistema dei valori’ determinato dal processo storico di stratificazione. In questo senso, nella ricerca di una stretta interconnessione fra tutela, scelte di sviluppo e strategie di assetto, lo studente dovrà finalizzare il metodo alla definizione del “grado di trasformabilità”, attraverso un approccio di carattere essenzialmente “dinamico”. In particolare, utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di applicare tali competenze per intervenire correttamente nello spazio-ambiente della città attuale. La verifica della capacità di applicare le conoscenze sarà operata mediante prove in itinere e attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità critiche e di giudizio Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito le capacità di applicare le conoscenze per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con i processi formativi dell’architettura che appaiono connotati da una progettualità variegata, dove ogni soluzione è il risultato dell’interrelazione fra momenti di analisi e di sintesi, di confronto e di verifica, e che nell’ambito restaurativo, costituiscono un precipuo “fare”, rigorosamente sostenuto e controllato dal continuo esercizio del pensiero critico. Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito delle attività progettuali sperimentate durante lo svolgimento del Corso; la verifica delle competenze critiche acquisite sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità comunicative Al termine dell’insegnamento, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche, tecniche e progettuali proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo. In questa prospettiva, posto il problema in termini di ricerca di spazi di dialogo tra le diverse specificità operative, lo studente dovrà considerare la variegata interfaccia professionale che connota la dialettica conservazione innovazione; dovrà quindi essere capace di trasmettere le peculiarità del “sistema dei valori” che definisce limiti e potenzialità dell’intervento, da precisare attraverso un approccio progettuale interrelato. Il conseguimento di tali abilità sarà verificato dalle capacità espressive e illustrative del progetto delineato e sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità e autonomia di studio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito la capacità di apprendimento e l’abilità di applicare autonomamente le proprie conoscenze. In particolare, attraverso l’assimilazione dei fondamenti del quadro teorico e tramite la definizione di un approccio storico-conoscitivo che deve garantire la conoscenza dei luoghi e la comprensione dei ‘valori’ da salvaguardare, lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite così da delineare un complesso organico e correlato di azioni volte a conservare e valorizzare le qualità dell’ambiente urbano e del suo contesto territoriale. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la partecipazione costante alle attività del Laboratorio: luogo dove assume un ruolo fondamentale la cultura del progetto e dove trova specificazione la valenza del momento formativo. La verifica avverrà durante la prova di esame attraverso la quale potrà essere evidenziata l’autonomia dello studente nell’organizzare il proprio apprendimento.
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8
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ICAR/19
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100
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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8
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10588647 -
TECNOLOGIE PER L'EFFICIENZA ECOLOGICA NELLA RIGENERAZIONE
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Erogato in altro semestre o anno
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10588649 -
POLITICHE STRATEGIE E STRUMENTI PER L'ABITARE NELLA RIGENERAZIONE URBANA
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Erogato in altro semestre o anno
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10588650 -
METODI E MODELLI PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI PROGRAMMI COMPLESSI
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso si prefigge di fornire agli studenti una conoscenza di base della struttura economica, con particolare riferimento alle aree geografiche, ai settori produttivi e all’evoluzione demografica, e una conoscenza adeguata delle tematiche di economia urbana e dei metodi e modelli per l’organizzazione e la gestione di programmi complessi.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione riferite alle tematiche economiche e di economia urbana, con particolare riferimento ai metodi e ai modelli per l’organizzazione e la gestione di programmi complessi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza dei metodi acquisiti e la capacità di gestire gli strumenti per l’organizzazione di programmi complessi finalizzati alla messa in campo di strategie di rigenerazione urbana.
Autonomia di giudizio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di saper valutare e rielaborare le conoscenze acquisite ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale, così da essere in grado di affrontare e gestire in modo innovativo problemi complessi grazie alla capacità di integrare autonomamente le proprie conoscenze, anche di fronte a dati e informazioni parziali.
Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di saper comunicare, in modo efficace e innovativo, le conoscenze teorico metodologiche e tecniche acquisite, utilizzando sia strumenti di comunicazione avanzati e multimediali, sia forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di apprendimento per un costante aggiornamento (anche lavorativo), metodologico e contenutistico per procedere alla selezione e all'analisi dei dati oggetto del proprio studio, nonché alla loro elaborazione. Dovrà inoltre aver sviluppato una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di individuare percorsi autonomi di studi, anche finalizzati all’accesso a percorsi post lauream e di alta formazione (Master, Dottorato o Scuola di specializzazione) di autoformazione e di autoaggiornamento.
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8
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SECS-P/06
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100
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10588651 -
SOCIOLOGIA URBANA. TEORIE E PRATICHE
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso propone agli studenti un percorso teorico-metodologico e pratico sui fondamenti della Sociologia Urbana e sui principali strumenti per la ricerca. Oggetto di approfondimento sarà l’analisi dei processi di rigenerazione urbana e dei loro effetti in ambito spaziale, economico, sociale e culturale, attraverso lo studio di alcuni casi significativi in Italia e in Europa. Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per osservare, interpretare la realtà e operare concretamente in essa. Obiettivi formativi: -capacità di lettura critica di un progetto, di un manufatto o di un ambito spaziale, assumendo il punto di vista dei diversi attori; -capacità di interagire con gli studiosi del settore; -capacità di realizzare delle analisi pre-progettuali relative al campo sociale.
Conoscenza e comprensione
Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito un’approfondita conoscenza delle principali teorie, metodi e strumenti dei processi di rigenerazione urbana, utilizzati in diverse realtà economiche e sociali. A tal fine, attraverso l’analisi di alcuni casi studio selezionati in Europa, dovranno approfondire le relazioni esistenti tra le strategie dello sviluppo urbano e la loro applicazione in specifici contesti; dovranno focalizzare l’attenzione e valutare sia le azioni e le politiche consolidate che quella emergenti ed elaborare idee originali, sulla base di un approccio integrato e nella prospettiva generale dello sviluppo sostenibile. Il corso si basa su lezioni frontali e prevede attività laboratoriali, letture, discussioni; l’elaborazione di un progetto di gruppo di rigenerazione urbana e la sua presentazione. La verifica delle conoscenze si baserà sulla valutazione dell’elaborato e su una prova orale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di saper applicare le conoscenze teoriche acquisite nella ricerca applicata, di analizzare il contesto nelle diverse fasi dei processi, in particolare, di valutare gli aspetti sociali e di sviluppare capacità di pensiero critico. Dovranno, inoltre, acquisire la capacità di identificare e definire i problemi urbani a varie scale e le conoscenze necessarie per consentire loro di risolvere problemi, trovando soluzioni appropriate anche in ambiti nuovi, utilizzando una gamma di competenze e metodologie professionali, di descrivere le implicazioni teoriche e politiche dei processi di rigenerazione urbana. Il corso si basa su lezioni frontali e prevede attività laboratoriali, letture, discussioni; l’elaborazione di un progetto di gruppo di rigenerazione urbana e la sua presentazione. La verifica delle conoscenze si baserà sulla valutazione dell’elaborato e su una prova orale.
Autonomia di giudizio Alla fine del corso gli studenti dovranno di dimostrare di possedere un buon livello di apprendimento autonomo, senso di responsabilità, capacità di comprendere i meccanismi che determinano le trasformazioni urbane in atto; di saper produrre e analizzare dati qualitativi e di saper raccogliere informazioni secondarie, capacità di riflettere in modo critico sulla possibilità di applicare le teorie, metodi e strumenti per la rigenerazione urbana in contesti specifici. Dovranno, inoltre, di dimostrare capacità di pianificare azioni di intervento sociale o misure che possano contribuire a dare delle risposte alle diverse domande poste alla città contemporanea.
Capacità di comunicazione
Alla fine del corso gli studenti dovranno dimostrare di saper comunicare le conoscenze e di aver compreso i i processi che hanno determinato la loro acquisizione. Durante il corso verranno inoltre sviluppate le loro capacità comunicative anche attraverso il lavoro di gruppo Gli studenti dovranno dimostrare di aver conseguito buon risultati oltre che nella comunicazione orale, anche visiva e scritta. La valutazione dei moduli si baserà sull'elaborazione e la presentazione di un progetto di rigenerazione integrata per un'area urbana definita. Dovranno acquisire abilità trasferibili in altri contesti e sviluppare la fiducia necessaria per impegnarsi nel problem-solving. Il corso si basa su lezioni frontali e prevede attività laboratoriali, letture, discussioni; l’elaborazione di un progetto di gruppo di rigenerazione urbana e la sua presentazione. La verifica delle conoscenze si baserà sulla valutazione dell’elaborato e su una prova orale.
Capacità di apprendimento
Alla fine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver sviluppato una conoscenza approfondita dei temi della rigenerazione urbana, utili sia per la futura pratica professionale che per una successiva attività di ricerca. Dovranno aver acquisito capacitò di comprendere e confrontare le diverse idee e strategie relative ai processi di rigenerazione urbana e identificare i diversi approcci allo studio delle città contemporanee. Dovranno saper identificare e definire i problemi urbani a una varietà di scale e dimostrare di possedere le conoscenze necessarie per elaborare soluzioni appropriate utilizzando una gamma di competenze e metodologie professionali. Ci si aspetta che gli studenti siano destinatari attivi e critici della conoscenza urbana, ma anche soggetti in grado di contribuire ad essa: dovranno formulare e affrontare autonomamente un problema di ricerca, quindi condividere i loro risultati con i loro colleghi. Il corso si basa su lezioni frontali e prevede attività laboratoriali, letture, discussioni; l’elaborazione di un progetto di gruppo di rigenerazione urbana e la sua presentazione. La verifica delle conoscenze si baserà sulla valutazione dell’elaborato e su una prova orale.
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8
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SPS/10
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100
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10589048 -
ECOLOGIA VEGETALE E BOTANICA APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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10588655 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali Il Laboratorio fornisce gli strumenti teorico-metodologici e operativi necessari alla sperimentazione di un processo di pianificazione, finalizzato alla messa in campo di una strategia di rigenerazione e di riequilibrio urbano e metropolitano riferita alla città e ai territori contemporanei e connotato da alti livelli di integrazione, interscalarità e iteratività. In particolare l’approccio metodologico del Laboratorio adotta le tre prospettive ambientale, strutturale e morfologica, nelle fasi di analisi, valutazione e pianificazione/progettazione che caratterizzano il processo, con riferimento al livello comunale (locale) e sub comunale. Il processo sperimenta gli strumenti, le procedure e i meccanismi attuativi, necessari alla messa in campo della strategia di rigenerazione urbana e, nello specifico, finalizzati alla costruzione della città pubblica anche attraverso il reperimento delle risorse necessarie. In questo contesto, la fase di progettazione del livello subcomunale fa riferimento, in termini sperimentali, alla procedura del progetto urbano, al fine di garantire elevati livelli di qualità, in corrispondenza di ambiti territoriali connotati in termini di rilevanza urbana, attraverso verifiche preventive di sostenibilità urbanistica, ambientale, morfologico-funzionale, socioeconomica delle proposte.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi attuativi per operare nel campo della rigenerazione urbana, anche attraverso metodi di verifica della fattibilità ambientale, morfologico e funzionale, ex ante e in corso d’opera, a carattere multiscalare e integrato. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il corso, attraverso prove in itinere e la prova di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di metropolizzazione della città contemporanea e alla necessità della messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare processi di rigenerazione a carattere integrato e interscalare, utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi attuativi acquisiti. Tali capacità saranno verificate nell’ambito delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione consapevole di temi complessi nel settore della progettazione urbanistica, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte di piano e progetto, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione urbanistica e, più in generale, delle tematiche legate alle strategie di rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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10
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ICAR/21
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125
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10588656 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali Il laboratorio è incentrato su un’attività di sperimentazione progettuale che sviluppa i contenuti propri della progettazione tecnologica ambientale dell’architettura correlandoli con esperienze maturate durante il Corso di Studio, per un utilizzo consapevole e responsabile attraverso il progetto di un intervento di rigenerazione dell’ambiente costruito. Gli studenti dovranno usare strumenti progettuali atti a garantire la necessaria coerenza tra le fasi di sviluppo del progetto ai vari livelli di approfondimento e la fattibilità ambientale, energetica e tecnologica delle soluzioni rigenerative proposte, dimostrandone l’appropriatezza progettuale e realizzativa alle varie scale e rispetto al contesto d’intervento sotto il profilo sociale, ambientale ed economico. Una speciale attenzione nella progettazione sarà riservata ai temi di efficientamento energetico, uso di fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni nocive, comfort ambientale ed efficacia bioclimatica degli interventi di rigenerazione urbana.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione dell’ambiente costruito. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica delle procedure e degli strumenti applicativi per operare nel campo di rigenerazione dell’ambiente costruito, anche attraverso metodi di verifica del progetto ai vari livelli di approfondimento e la fattibilità tecnologica delle soluzioni rigenerative proposte, dimostrandone l’appropriatezza progettuale e realizzativa, alle varie scale, rispetto al contesto culturale, ambientale ed economico. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il Laboratorio, attraverso prove in itinere e la prova di esame finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina tecnologia, la padronanza dell’approccio sperimentale e analitico-metodologico che articolano il Laboratorio e i contributi portati in sede seminariale alle attività di impostazione. Lo studente inoltre dovrà sviluppare e verificare attraverso delle elaborazioni applicative integrate le conoscenze e la capacità di comprensione acquisite, finalizzate alla risoluzione di problemi complessi legati alla pratica appropriata dei processi materiali e delle tecnologie che sovraintendono il complesso rapporto tra sistema di costruzione e sistema ambientale, il progetto nei suoi contenuti metodologici e strumentali, al fine di garantire i requisiti di sostenibilità, intesa come risultante sia dell’organizzazione funzionale sia delle variabili fisico-spaziali che definiscono gli assetti “interni” delle parti costitutive, sia delle componenti macroambientali “esterne” che, determinate dal più generale processo insediativo, incidono in maniera diretta e rilevante sulla qualità dell’abitare. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di rendere esplicita e coerente la struttura logica e operativa seguita nell’applicazione dei procedimenti e delle tecniche adottate e nella formalizzazione e comunicazione dei risultati legati alla realizzazione di uno Smart Environment resiliente e ambientalmente sostenibile.
Tali capacità saranno verificate nell’ambito delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma della necessaria considerazione e integrazione dei diversi fattori ambientali interagenti nella stessa formulazione del programma di progetto di rigenerazione urbana, la valutazione preventiva degli effetti intrinseci, diretti e indiretti, connessi alla trasformazione, derivanti dai processi di infrastrutturazione/edificazione, al fine del raggiungimento, in tendenza, di uno stato ecologico di equilibrio nella programmazione, attuazione e gestione dell’intervento di progetto, con l’obiettivo di restituire soluzioni tecnologicamente innovative e ambientalmente sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte progettuali, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione tecnologica e, più in generale, delle tematiche legate alle strategie di rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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10
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ICAR/12
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125
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1409 -
TIROCINIO - WORKSHOP - ABILITA' INFORMATICHE
(obiettivi)
Oltre agli insegnamenti previsti nel manifesto degli studi, lo studente è chiamato a fare un’esperienza integrativa, quale è quella di fare un'attività di tirocinio, col duplice obiettivo di metterlo in contatto col mondo del lavoro e quando possibile di facilitarne l’inserimento nel post-laurea.
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2
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Obiettivi generali La prova finale consiste nella discussione di una tesi, elaborata individualmente e in modo originale dallo studente, coadiuvato da un relatore, prioritariamente in forma di progetto, ovvero di approfondimento analitico, anche teorico-critico, dei contenuti disciplinari specifici del CdLm affrontati nel Corso di Studio. In particolare, le tesi di tipo progettuale dovranno avere carattere applicativo e di sperimentazione ed essere connotate da un chiaro impianto metodologico. Le tesi di carattere teorico dovranno riguardare temi inediti o specifici approfondimenti tematici inerenti agli ambiti disciplinari del CdLm. Parte dello svolgimento della prova finale può avvenire all’interno di un’attività sperimentale di stage o tirocinio.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di metropolizzazione della città contemporanea e alla necessità della messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta.
Autonomia di giudizio. Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale, dimostrando abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione consapevole di temi complessi con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta.
Abilità comunicative. Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie del percorso formativo, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte di piano e progetto, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta. Capacità di apprendimento Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione urbanistica e, più in generale, delle tematiche legate alle strategie di rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta.
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12
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150
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |