Corso di laurea: Architettura del paesaggio
A.A. 2019/2020
Conoscenza e capacità di comprensione
Le conoscenze e le capacità di comprensione teoriche, critico-interpretative, metodologiche e pratiche acquisibili con il corso di laurea muovono da un’impostazione interdisciplinare e di forte integrazione tra saperi. In questo senso il nucleo fondante di discipline è indissolubilmente connesso al gruppo di discipline affini proprio attraverso le esperienze di sperimentazione progettuali, così come identificate dal presente progetto.
Analogamente, come in tutte le attività progettuali, la capacità di applicazione è fortemente connessa alla formazione di strumenti metodologi e operativi, in maniera tale da prefigurare il progetto come momento di verifica necessaria dell’apprendimento.
L’offerta didattica è quindi orientata sia all’acquisizione di conoscenze nel campo delle scienze della terra, dei sistemi biologici, agrari e forestali, delle scienze ambientali, della architettura del paesaggio, della composizione architettonica, del restauro dei giardini, sia all’apprendimento di strumenti metodologici per il progetto di paesaggio alle diverse scale e nei diversi contesti.
In particolare, la struttura del corso garantisce, proprio attraverso lo svolgimento di alcune sue attività – i laboratori di progettazione e la prova finale, appunto – la verifica puntuale delle acquisizioni delle conoscenze nella loro complessità, come delle capacità di applicazione delle stesse finalizzate a tutte le forme di attività progettuale.
Il corpo delle attività fondanti il corso di studio riguarda in particolare:
- l’acquisizione dei fondamenti teorici, degli strumenti, delle tecniche dell’architettura del paesaggio e della progettazione degli spazi aperti;
- la conoscenza di strumenti e tecniche tradizionali e avanzate per il rilievo la lettura e l’interpretazione cartografica, topografica, del territorio e del paesaggio
- le conoscenze specifiche sui caratteri dei sistemi naturali e biologici, siano essi riferiti alle dinamiche dei suoi e delle acque, siano quelli relativi alle proprietà e funzioni dei sistemi agro-forestali, siano le conoscenze, gli strumenti e le tecniche di ecologia del paesaggio per la descrizione, l’analisi e la gestione degli ecosistemi alle diverse scale di riferimento;
- le conoscenze relative alla storia e alla critica del giardino e del paesaggio;
- conoscenze della pianificazione paesaggistica e delle aree protette con riferimento a strumenti e apparati normativi nazionali e internazionali;
- principi di economia e di diritto in tema di sviluppo, gestione delle trasformazioni e dell’esistente e tutela del territorio e delle risorse ambientali.
In sintesi, le attività didattiche teorico-applicative sono mirate alla formazione di un laureato in grado di operare nei settori che spaziano dalle attività di progettazione del paesaggio, alla rappresentazione e interpretazione del paesaggio rurale e urbanizzato, alla valutazione delle trasformazioni ambientali e degli impatti ambientali delle attività antropiche, dalla pianificazione delle aree protette e progettazione dei parchi, alla gestione dei sistemi agro-forestali e degli spazi aperti, fino alla tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio.Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il Corso di laurea magistrale è orientato alla formazione di una figura professionale in grado di conoscere e di comprendere i caratteri fisico-spaziali e organizzativi di un contesto ambientale, nelle sue componenti naturali ed antropiche in rapporto alle trasformazioni storiche e al contesto socio-economico e territoriale di appartenenza, e di rilevarlo analizzandone le caratteristiche geo-morfologiche, storico-culturali e insediative.
In questo senso, come su accennato, il nucleo di attività rappresentate dai laboratori di progettazione configura, assieme alla tesi di laurea, un test molto efficace di verifica delle capacità di applicare le conoscenze acquisite, attraverso l'applicazione diretta dei contenuti. Oltre a questo, anche diversi degli insegnamenti teorici, come tradizione dei corsi di studi nelle facoltà di architettura, prevedono dei passaggi applicativi – esercitazioni, esoneri o simili - come verifica diretta delle capacità acquisite.
La capacità di applicazione delle conoscenza da parte del laureato riguardano le attività di analisi, valutazione, interpretazione, rappresentazione e progettazione, gestione di aree urbane ed extraurbane a valenza prevalentemente naturale ed alla conduzione dei processi tecnico amministrativi e produttivi connessi.
Attraverso l’accumulazione critica delle conoscenze, seguita dalla traduzione e applicazione diretta nelle esperienze progettuali, nonché attraverso i processi di revisione continua delle elaborazioni e la verifica per gradi degli stati di avanzamento, si attua un processo continuo di validazione e avanzamento del progetto, che rappresenta anche una forma di simulazione dell’esperienza professionale attraverso il tirocinio progettuale.Autonomia di giudizio
Gli studenti devono dimostrare capacità, anche attraverso la sperimentazione progettuale, di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei problemi riguardanti la progettazione del paesaggio per elaborare soluzioni originali e specifiche e di formulare giudizi in merito al valore e alla vulnerabilità del paesaggio sulla base delle informazioni disponibili, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze.
Gli studenti dovranno essere in grado di:
- impostare in modo autonomo l'analisi del paesaggio a diverse scale spazio-temporali;
- formulare e risolvere i problemi proposti dimostrando un adeguato grado di autonomia rispetto alle proprie specifiche competenze professionali;
- valutare le diverse possibili soluzioni ai problemi progettuali proposti, individuando correttamente i requisiti tecnici e costruttivi che concorrono al funzionamento dell'opera da realizzare;
- valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti territoriali, argomentando gli obiettivi e le ragioni delle scelte progettuali.
L'acquisizione delle suddette competenze è verificata costantemente attraverso gli incontri di revisione seminariale dei progetti.Abilità comunicative
Gli studenti dovranno essere in grado di comunicare i risultati delle diverse attività di analisi e di progettazione, utilizzando con competenza i diversi linguaggi delle discipline che concorrono alla conoscenza e alla progettazione del paesaggio e utilizzando strumenti adeguati per dialogare con interlocutori esperti e non esperti e per interagire con le altre competenze professionali.
Le abilità comunicative acquisite dovranno consentire allo studente di:
- utilizzare metodi e strumenti di rappresentazione e di comunicazione, grafica, visuale, verbale e scritta ricorrendo a strumenti tradizionali e innovativi, anche di natura multimediale;
- saper ascoltare e saper rispondere ai punti di vista altrui all'interno di gruppi di lavoro cui concorrono le diverse figure sociali e professionali coinvolte nei processi di analisi e di progettazione;
- saper restituire idee e proposte in modo adeguato, volto a stimolare e favorire la comprensione e la partecipazione dei cittadini (futuri utenti e/o committenti) alle scelte proposte nel progetto.
L'acquisizione delle suddette competenze è verificata periodicamente attraverso la presentazione in aula degli stati di avanzamento dei progetti.Capacità di apprendimento
I laureati dovranno essere in grado di:
- saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua e possedere gli strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze;
- sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale;
- operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;
- saper gestire e valutare la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.
L'acquisizione delle suddette competenze è verificata attraverso le prove di esame e la prova finale.Requisiti di ammissione
Per l'accesso alla Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio è necessario essere in possesso di un diploma di laurea o titolo equipollente.
Il titolo deve attestare le competenze acquisite nei campi dell'analisi, della rappresentazione e del progetto del paesaggio, del giardino, del territorio e dell'ambiente, urbano ed extraurbano, in termini di comprensione, gestione dati, rappresentazione, nonché avere nozioni di base in materia di scienze naturali (geologia, botanica, ecologia), delle scienze agrarie e forestali, e diritto dell'ambiente e del paesaggio.
Hanno accesso alla Laurea Magistrale in Architettura del paesaggio gli studenti in possesso di una Laurea Triennale conseguita presso corsi di studi nelle seguenti classi di laurea:
D.M. 270/04:
Classe L-17, Scienza dell'architettura
Classe L-21, Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
Classe L-23 Scienze e tecniche dell'edilizia
Classe L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
D.M. 509/99
Classe 4, Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile
Classe 7 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale
Occorre, inoltre, aver conseguito almeno 90 CFU nei seguenti settori scientifico disciplinari: MAT/05, BIO/01, BIO/02, BIO/03, BIO/07, GEO/04, GEO/05, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/12, ICAR/13, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/16, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, AGR/01, AGR/02, AGR/03, AGR/04, AGR/05, AGR/08, AGR/10, IUS/09, IUS/10, INF/01, ING-INF/05, ING-IND/11, SPS/10.
Tutti i requisiti sopraindicati sono condizione essenziale per l'iscrizione alla laurea magistrale, previa verifica del possesso di detti requisiti e della personale preparazione dello studente.
Le modalità di verifica della preparazione personale sono stabilite dal regolamento didattico del corso di studio.
Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale.
Prova finale
La prova finale consiste in un lavoro di ricerca individuale, con carattere di originalità, che lo studente sviluppa sotto la guida di un docente relatore. Essa potrà avere carattere progettuale o teorico.
Lo studente propone sia il tema che il relatore che lo seguirà nello svolgimento della prova che sarà oggetto di approvazione da parte del Consiglio del Corso di studio.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il Servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università, supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi. Tra le iniziative di orientamento assume particolare rilievo l'evento "Porte aperte alla Sapienza". L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di seguito specificati e propone azioni di sostegno nell'approccio all'università e nel percorso formativo.
1. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" (per brevità chiamato "Progetto Ponte") nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
- Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza;
- La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
- La Sapienza degli studenti - Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore".
2. Progetto "Conosci Te stesso"
Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del percorso formativo.
3. Progetto "Orientamento in rete"
Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, destinato agli studenti dell'ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado.
4. Esame di inglese scientifico
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
5. Gong - Educazione nutrizionale e gastronomica
Gong (Gruppo orientamento nutrizione giovani) è l'acronimo scelto per indicare l'Unità di educazione nutrizionale e gastronomica, un servizio che l'Università Sapienza, offre, in modo gratuito, a tutti gli studenti per insegnare loro a nutrirsi con sapienza e, nello stesso tempo, in modo gustoso.Il Corso di Studio in breve
Il corso intende perseguire l'obiettivo specifico di conferire il completamento di una formazione specialistica, nella quale si integrano conoscenze teorico-critiche e competenze operative e professionali nel campo della progettazione del paesaggio alle diverse scale, anche in funzione dell'acquisizione della capacità di collaborare con altre figure professionali dei settori dell'architettura, dell'ingegneria e delle scienze naturali. Il percorso formativo è articolato, analogamente a quanto già avviene nell'ambito dell'Unione Europea, in insegnamenti e attività didattiche finalizzati all'acquisizione di competenze rivolte nella pianificazione, progettazione e gestione dei processi di trasformazione del paesaggio nelle sue componenti naturali e antropiche, in grado di soddisfare esigenze umane e naturali, funzionali ed estetiche, basate sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico-ambientali e socio-culturali e dei valori culturali del paesaggio, delle potenzialità e delle criticità dei contesti in cui si realizzano gli interventi, utilizzando principi estetici, funzionali e operativi basati su specifiche metodologie tecnico-scientifiche. Le conoscenze indispensabili alla formazione professionale completa dell'architetto del paesaggio definite a livello europeo (EFLA Declaration, European Foudation for Landscape Architecture, Bruxelles, aprile 1989) sono: 1 - la storia e le teorie del paesaggio, delle arti, delle tecnologie, delle scienze umane e naturali, con le loro interrelazioni; 2 - le teorie estetiche che influenzano il progetto del paesaggio; 3 - l'ecologia e l'uso degli elementi naturali come base per la conservazione, la pianificazione, la progettazione e la gestione del paesaggio; 4 - i requisiti delle opere di architettura e di ingegneria in rapporto ai caratteri del paesaggio; 5 - le problematiche fisiche e tecnologiche che interferiscono con l'ambiente; 6 - le relazioni tra uomo e ambiente; 7 - la tutela, la conservazione e il restauro dei paesaggi storici; 8 - la rilevanza dell'architettura del paesaggio nei processi di progettazione e di pianificazione a livello regionale, nazionale e internazionale; 9 - i metodi di analisi preparatori alla progettazione del paesaggio e delle relazioni ambientali; 10 - i metodi e le tecniche di rappresentazione e comunicazione; 11 - i processi produttivi, normativi e gestionali funzionali all'attuazione dei piani e alla realizzazione dei progetti; 12 - la legislazione attinente all'esercizio della professione del progettista del paesaggio. Il percorso formativo intende tener conto della peculiarità della disciplina paesaggistica contemporanea per quanto riguarda la dimensione propriamente progettuale orientata a valorizzarne l'identità dei luoghi, gli aspetti più specificamente tecnici e tecnologici, gli obiettivi di qualità del paesaggio, i metodi ecologico-ambientali, le finalità sociali del progetto, i caratteri di sostenibilità ambientale, economica, sociale, tecnico-impiantistica, energetica e una visione contemporanea e dinamica degli aspetti ambientali. A tal fine l'offerta formativa ordinaria potrà essere integrata da attività di organizzazione, partecipazione e gestione di seminari e workshop a livello nazionale ed internazionale.
Regolamento didattico Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio Classe LM-3 - Laurea Interateneo Sapienza - Tuscia
PARTE PRIMA
Art. 1. Obiettivi formativi
Art. 2. Percorso formativo
Art. 3. Piani di studio
Art. 4. Sbocchi professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Art. 5. Propedeuticità
Art. 6. Attività a scelta dello studente
Art. 7. Eventuali modalità di trasferimento da altri Cds
Art. 8. Tipologia delle forme didattiche adottate.
Art. 9. Caratteristiche della prova finale
Art. 10. Modalità di verifica delle conoscenze delle lingue straniere e relativi crediti
Art. 11. Modalità di verifica di altre competenze
Art. 12.Altre disposizioni
Art. 13. Modalità di frequenza
Art. 14. Modalità di riconoscimento di altri corsi
Art. 15. Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Art. 16. Conoscenza e capacità di comprensione
Art. 17. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Art. 18. Autonomia di giudizio
Art. 19. Abilità comunicative
Art. 20. Capacità di apprendimento
Art. 21. Requisiti di ammissione
Art. 22. Prova finale
Art. 1. Obiettivi formativi
Obiettivo del Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Architettura del Paesaggio è offrire agli studenti un percorso formativo completo, attuale e ben orientato all’acquisizione di conoscenze, strumenti e metodologie necessari per lo svolgimento della Professione di Paesaggista, così come definita dalla legislazione italiana e in una proiezione sull’attuale mercato, anche internazionale, del lavoro.
Un’integrazione tra conoscenze e competenze nel campo della progettazione e gestione del paesaggio alle diverse scale, l'acquisizione di capacità di collaborazione con altre figure professionali dei settori dell'architettura, dell'ingegneria e delle scienze naturali, agronomiche e forestali, di altre scienze sociali e umanistiche, in un adeguamento costante tra capacità e competenze consolidate e continuo adeguamento di queste alle trasformazioni fisiche e sociali sempre più impellenti e non dilazionabili.
L’ampiezza di tali compiti richiede un ampliamento delle basi conoscitive verso discipline vicine che sempre di più entrano in contatto con l’ambito del progetto di paesaggio, trasformando lo specifico del Paesaggista in una direzione sempre più olistica.
In questo senso gli obiettivi specifici, nell'ambito degli obiettivi qualificanti la classe LM-3, intendono rispondere all’orientamento delineato nei documenti e nelle raccomandazioni di diversi organismi nazionali e internazionali che si ritengono fondamentali come riferimenti di questo documento e in generale dell’organizzazione del percorso di studio.
Tale volontà corrisponde anche alla necessità di un accreditamento del corso di studi a livello internazionale, attraverso i processi previsti dagli organismi internazionali, in particolare IFLA Europe. Tale accreditamento equivale a tutti gli effetti ai riconoscimenti della Comunità Europea previsti per lauree magistrali in altre classi.
In particolare il percorso di studi delineato ha assunto come riferimenti:
1. Le raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000) (L. n.14/9.01.2006) riguardanti la formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi e l'attivazione di insegnamenti universitari che trattino dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia, gestione e pianificazione e progettazione (artt. 6 B, 8) e del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici (D.M. 14/2004 e successive modificazioni, art. 132, comma 3 - Cooperazione tra amministrazioni pubbliche) in relazione ad attività di formazione e di educazione al fine di diffondere e accrescere la conoscenza più diffusa dei temi del paesaggio.
2. Le linee guida per la formazione dell’architetto de paesaggio, come espresse da IFLA Europe (International Foundation of Landscape Architect, sezione Europa) nella Dichiarazione di Bruxelles del 1989;
3. Le raccomandazioni espresse da ECLAS (European Council of Landscape Architecture Schools) nell’ambito della cooperazione IFLA-ECLAS. l’Università Sapienza è da oltre quindici anni presente in ECLAS attraverso i proponenti ed è attualmente presente nel Comitato Esecutivo di ECLAS);
4. I documenti di UNISCAPE, Rete Europea per la diffusione e l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio, di cui Sapienza è stata tra i membri sottoscrittori dalla fondazione e in cui è attiva attraverso i proponenti;
5. La New Landscape Declaration (LAF, Landscape Architects Foundation, Filadelfia 2016), che ridefinisce il ruolo globale dell’architetto del paesaggio, ampliando il portato della sua azione sia in una direzione di coordinamento di “professioni contigue attraverso nuove alleanze”, sia in una direzione più olistica e di indirizzo umano delle società, “così da dare una forma fisica, al contempo artistica e funzionale, agli ideali di equità, sostenibilità, resilienza e democrazia”.
La presente Laurea Magistrale completa la preparazione di primo livello con una formazione specialistica, nella quale si integrano conoscenze teorico-critiche e competenze operative e professionali nel campo della progettazione del paesaggio alle diverse scale, anche in funzione dell'acquisizione della capacità di collaborare con altre figure professionali dei settori dell'architettura, dell'ingegneria e delle scienze naturali.
Gli obiettivi formativi qualificanti troveranno quindi una declinazione in obiettivi specifici integrando le competenze più specificamente progettuali - quali l'analisi, la progettazione e la gestione del paesaggio per perseguire obiettivi di qualità paesaggistica - attraverso un duplice filtro. Da un lato ponendo un’attenzione estesa a tutto il processo formativo verso un corpo di temi e sensibilità diffuse, quali la sostenibilità, la condivisione e sviluppo di obiettivi, processi e realizzazioni ai fini dell’accrescimento della consapevolezza sociale. Dall’altro attraverso l’integrazione di insegnamenti che possano ampliare il campo di conoscenze, rivolti sia alla formazione scientifica e tecnico-operativa, sia ai caratteri più appartenenti alle scienze umanistiche.
Nel rispondere agli input provenienti dai documenti citati, il raggiungimento degli obiettivi si baserà quindi sulla costruzione di interfaccia costanti tra diversi aspetti del processo progettuale, in una costante verifica delle relazioni tra le componenti tecniche, creative, comunicative e fruitive.
Rispetto ai concetti di multidisciplinarietà, in risposta alla trasversalità degli interessi che concorrono alla conoscenza del paesaggio e alle pratiche del suo progetto, al progetto di interateneo, si configurano i diversi apporti delle sedi coinvolte, valorizzando le loro specificità.
L’Ateneo Sapienza e la Facoltà di Architettura per quanto concerne i temi dell’analisi e progettazione del paesaggio alle diverse scale, della storia e del restauro del patrimonio di paesaggi, del disegno e rappresentazione, del progetto ambientale ed ecologico. Sempre da Sapienza proverranno altri contributi come quelli legati a parte delle conoscenze botaniche, della geografia e dell’estetica. L’Ateneo della Tuscia invece contribuirà con il corpo delle conoscenze legate alle scienze agronomiche e forestali e altre discipline.
L’attività del corso di studi sarà inoltre orientata verso una forte internazionalizzazione, sia attraverso i programmi esistenti di scambi, sia implementando il ricorso a scambi di docenza, sia predisponendo attività di workshop condivisi.
Art. 2. Percorso formativo
2.1 In termini di contenuti, il percorso formativo è articolato, analogamente a quanto già avviene nell'ambito dell'Unione Europea, in insegnamenti e attività didattiche finalizzati all’acquisizione di competenze rivolte nella progettazione, pianificazione e gestione dei processi di trasformazione del paesaggio nelle sue componenti naturali e antropiche, in grado di soddisfare esigenze umane e naturali, funzionali ed estetiche, sapendo cogliere i valori del Paesaggio (nei caratteri fisici, ecologico-ambientali, estetico-percettivi e socio-culturali), riconoscere le potenzialità e le criticità dei contesti in cui si realizzano gli interventi, per sviluppare capacità progettuali che valorizzino l’identità dei luoghi secondo principi estetici, funzionali e operativi che applichino criteri ecologici e tecniche di sostenibilità ambientale, economica, sociale, con innovazioni tecnologiche ed energetiche in una visione contemporanea degli assetti ambientali, attenta alle finalità sociali.
Le conoscenze indispensabili alla formazione professionale completa dell'architetto del paesaggio definite a livello europeo (IFLA Europe) sono:
a) la storia e le teorie del paesaggio, delle arti, delle tecnologie, delle scienze umane e naturali, con le loro interrelazioni;
b) le teorie estetiche che influenzano il progetto del paesaggio;
c) l'ecologia e l'uso degli elementi naturali come base per la conservazione, la pianificazione, la progettazione e la gestione del paesaggio;
d) i requisiti delle opere di architettura e di ingegneria in rapporto ai caratteri del paesaggio;
e) le problematiche fisiche e tecnologiche che interferiscono con l'ambiente;
f) le relazioni tra uomo e ambiente;
g) la tutela, la conservazione e il restauro dei paesaggi storici;
h) la rilevanza dell'architettura del paesaggio nei processi di progettazione e di pianificazione a livello regionale, nazionale e internazionale;
i) i metodi di analisi preparatori alla progettazione del paesaggio e delle relazioni ambientali;
j) i metodi e le tecniche di rappresentazione e comunicazione;
k) i processi produttivi, normativi e gestionali funzionali all'attuazione dei piani e alla realizzazione dei progetti;
l) la legislazione attinente all'esercizio della professione del progettista del paesaggio.
I terreni operativi riguardano: il “landscape design” secondo le metodologie diversificate del progetto del nuovo o del restauro dell’esistente nei campi di: (a) progettazione di parchi, giardini e spazi verdi; (b) conservazione e restauro di parchi, giardini e paesaggi storici; l’“urban landscape” come valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi urbani degradati; l’“environmental design”: articolato in (a) pianificazione paesaggistica (aree naturali, agricole, insediative), (b) inserimento paesistico di reti infrastrutturali, (c) analisi e la valutazione paesistica e gli studi di impatto ambientale, (d) rinaturalizzazione degli ambiti naturalistici degradati.
2.2 In termini di sequenza formativa, il percorso didattico si inserisce all’interno di una filiera formativa completa di Triennale e Biennale e, successivamente, del Dottorato di ricerca. La Laurea Interateneo (Sapienza / Tuscia) in “Pianificazione e progettazione dell’ambiente e del paesaggio”, attiva dall’’A.A. 2015/16, è concepita come base propedeutica alla presente Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio.
2.3 In termini di erogazione degli insegnamenti la didattica si articola in insegnamenti mono-disciplinari, laboratori interdisciplinari, oltre a workshop, seminari, visite guidate, attività di tirocinio e/o stage, privilegiando l’integrazione tra discipline e la sinergia tra differenti modalità didattiche.
Gli insegnamenti teorici approfondiscono le conoscenze fondamentali per l’analisi e la comprensione dei sistemi paesaggistici, per la progettazione e la gestione dei sistemi di verde a diverse scale, il restauro dei giardini storici e la pianificazione paesaggistica.
I laboratori interdisciplinari sperimentano, su campi e/o aree specifiche, delle esperienze che consentono di affinare le capacità di definire problemi progettuali, in termini di lettura, comprensione e risoluzione progettuale, nella loro dimensione complessa, proponendo soluzioni che contemperano l’uso di strumenti tradizionali e innovativi. Essi favoriscono visioni interdisciplinari, prevedono anche seminari integrati attraverso i quali gli studenti possano integrare le conoscenze acquisite anche nei corsi teorici. Le attività pratiche saranno organizzate secondo le modalità definite ogni anno nel manifesto didattico.
Il percorso formativo, privilegiando l’integrazione delle discipline nella direzione di una formazione complessa, segue tre fasi che si sviluppano un’articolazione didattica su quattro semestri.
La prima fase, che coincide con il primo semestre di insegnamento, è caratterizzata da un processo di omogeneizzazione dei profili formativi degli studenti in entrata – spesso molto diversi fra loro - attraverso un’erogazione di insegnamenti monodisciplinari, prevalentemente teorici e tecnici, scelti su una base disciplinare. Fanno parte di questa fase i corsi di Estetica del Paesaggio, Critica del Paesaggio Contemporaneo, Fitogeografia e Geobotanica Applicata, Selvicoltura Urbana e Paesaggio, Rappresentazione del Paesaggio.
La seconda fase, coincidente con il secondo e il terzo semestre, è prevalentemente destinata alla formazione progettuale dello studente, attraverso lo svolgimento di quattro laboratori di progettazione interdisciplinari tematizzati e di alcuni corsi monodisciplinari a integrazione ulteriore dei laboratori.
I laboratori, che sono il cardine della formazione progettuale dello studente, affrontano le tematiche principali delle competenze specifiche del paesaggista, così come previsto dal quadro di competenze specifiche del paesaggista, tutte orientate dai principi di sostenibilità, di ecologicità degli interventi, di attualità della proposta culturale e progettuale, di contributo alla riqualificazione e alla prevenzione di tutte le forme del rischio, fisico e sociale: il progetto di paesaggio per le aree urbane, la conservazione e restauro del patrimonio di paesaggi, il progetto strategico e gli strumenti di piano paesistico per le aree vaste, le relazioni tra urbano ed extra-urbano.
L’articolazione in moduli dei laboratori permette un arricchimento di informazioni e pratiche utili a caratterizzare le singole esperienze progettuali, nell’ottica di un’esperienza del progetto che riesca a integrare saperi e linguaggi disciplinari diversi.
Fanno parte di questa fase (primo anno, secondo semestre): il Laboratorio di architettura del paesaggio I, composto da: Architettura dei giardini e del paesaggio, Paesaggio e gestione delle acque e Valutazione economica dei progetti di paesaggio; il Laboratorio di restauro e paesaggio, composto da: Conservazione e valorizzazione del paesaggio e Protezione e difesa delle piante; l’insegnamento monodisciplinare di Geotecnica delle aree vaste; un esame a scelta dello studente.
(secondo anno, primo semestre): Laboratorio di piani e infrastrutture di paesaggio, composto da: Pianificazione del paesaggio, Progettazione del paesaggio e Ecologia del paesaggio; Laboratorio di architettura del paesaggio II, composto da Architettura del paesaggio, Progettazione urbana e Agricoltura urbana a paesaggio;
La terza fase è quella di completamento del percorso formativo, attraverso gli insegnamenti monodisciplinari a scelta dello studente e lo svolgimento del progetto di tesi di laurea (prova finale) e di altre attività formative complementari.
Per quanto attiene al valore di ciascun credito formativo, fermo restando che 1 cfu corrisponde a 25 ore di studio, si assume che l’impegno in aula è di 8 ore per credito, sia per l’attività didattica mono disciplinare e teorica o integrata che per dell’attività didattica di laboratorio.
Art. 3. Piani di studio
Gli studenti che vogliono seguire un percorso formativo nel quale sia presente una quantità di crediti in settori affini e integrativi, che non siano già caratterizzanti e che non siano previsti nel manifesto degli studi, dovranno presentare il loro piano di studio entro le scadenze previste dalla facoltà al Consiglio del corso di studi che ne valuterà la congruenza con gli obiettivi formativi.
La stessa procedura è prevista per la scelta delle discipline che vanno a coprire i crediti formativi relativi alle altre attività formative a “scelta dello studente” in base al D.M. 270 art.10 parag. 5.
La scelta delle discipline da parte dello studente relativa a soddisfare questi crediti formativi dovrà avvenire entro e non oltre il 31 dicembre del primo anno di corso di studio e comunicata ufficialmente al Consiglio per la relativa approvazione.
Art. 4. Sbocchi professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Il titolo conseguito a conclusione del percorso formativo di “paesaggista”, garantisce l’ammissione all’Esame di stato per l’iscrizione all’Ordine degli Architetti, dei Pianificatori, dei Paesaggisti e dei Conservatori nella Sezione A dell’Albo professionale, settore ‘Paesaggistica’ e l’accesso ai Master di 2° livello.
Ai sensi del Decreto 240/2010 gli sbocchi professionali previsti riguardano la progettazione di parchi, giardini e spazi verdi alle varie scale; la conservazione, il restauro e la riqualificazione di parchi, giardini e paesaggi storici; la pianificazione paesaggistica; la riqualificazione del paesaggio (anche con riferimento ad aree dimesse e degradate); l'inserimento paesistico di reti infrastrutturali; l'analisi e la valutazione paesistica e gli studi di impatto ambientale. Ai sensi del D.P.R. n° 328 5/6/2001 (art. 16, 3) “formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti nella Sezione A, settore Paesaggistica” “la progettazione di parchi e giardini, la redazione di piani paesistici, il restauro di parchi e giardini storici, contemplati dalla legge 20 giugno 1909, n°364, ad esclusione delle loro componenti edilizie”.
In termini di competenze fornite dal corso di laurea magistrale, queste riguardano: a) la progettazione del paesaggio: strumenti per la progettazione di parchi, giardini e spazi verdi alle varie scale; progettazione del verde privato e pubblico, spazi aperti, giardini e parchi, verde pensile e verticale, mostre ed esposizioni all’aperto, aree archeologiche, giardini botanici, cimiteri, campi da golf, aree esterne di complessi turistici e sportivi, sistemazioni costiere e fluviali; direzione lavori di cantieri di paesaggio; definizione dei processi di gestione e manutenzione; valutazione sulle caratteristiche botaniche e agronomiche delle piante ornamentali; loro dinamica evolutiva e manutenzione; b) Il restauro di parchi e giardini storici, a esclusione delle componenti edilizie, con competenze su: recupero di paesaggi degradati ; attività connesse alla conservazione, il restauro e la riqualificazione di: parchi, giardini e paesaggi storici, il lavoro di analisi d'archivio, documentaria e cartografica; definizione di metodologie di restauro dei giardini storici; botanica e patologia delle piante ornamentali e metodiche di risanamento e manutenzione delle stesse, piani di gestione e valorizzazione; c) la redazione di piani paesistici, con competenze su: le attività di pianificazione paesaggistica, attraverso la redazione di piani paesistici; sulla normativa nazionale e regionale sui piani paesistici; metodi e strumenti di analisi e trasformazione del paesaggio; normativa di settore; procedure e strumentazione della legislazione urbanistica italiana e dei metodi e strumenti di valutazione di piani e progetti, alle diverse scale. d) analisi del paesaggio e consulenza in campo paesaggistico-ambientale, nei settori della riqualificazione del paesaggio anche con riferimento ad aree dimesse e degradate, la prevenzione delle diverse forme del rischio, l'inserimento paesistico di reti infrastrutturali, l'analisi e la valutazione paesistica e gli studi di impatto ambientale produzioni, dell'agriturismo e del turismo rurale, della difesa dell'ambiente, della pianificazione del territorio rurale, con competenze su: normativa e metodologia nei settori di riferimento; analisi valutative del paesaggio, consulenza a piani paesistici-territoriali, piani del verde, contesti geografici, culturali e sociali; e) attività estimative, attività catastali, topografiche e cartografiche, con competenze su: normativa e metodologie relative all'estimo territoriale e rurale; metodi e strumenti di rilievo topografico e rappresentazione cartografica del paesaggio; f) la funzione di membro delle commissioni comunali sul paesaggio (DM 42/2004 e s.m.i.), con competenze su: normativa di settore; procedure e strumentazione della legislazione urbanistica italiana e dei metodi e strumenti di valutazione di piani e progetti; g) progettazione di elementi, attinenti il paesaggio, dei sistemi agricoli, forestali ed ambientali, con competenze su: normativa di settore; sistemi agricoli e forestali e loro implicazioni ambientali; metodi e strumenti di analisi e intervento; h) certificazione ambientale degli interventi sul paesaggio e di qualità delle produzioni vegetali e forestali, con competenze su: sistemi di qualità e normativa sulla valutazione e certificazione ambientale, nei settori agronomico e forestale; normativa sulla valutazione di impatto ambientale degli interventi di trasformazione paesistico-territoriale, e dell'inserimento nel paesaggio di complessi civili, industriali, infrastrutture; i) coordinamento e direzione di attività, in relazione agli adempimenti e compiti, previsti dalla Convenzione europea del paesaggio (L. 1/09/2006) e dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (DM 42/2004 e s.m.i.), con competenze su: normativa e legislazione di settore; promozione e direzione di Osservatori sul Paesaggio; metodi e strumenti di conservazione e gestione del paesaggio; l) coordinamento e direzione di attività progettuali e di consulenza e di ricerca, su interventi di conservazione e trasformazione del paesaggio, con competenze su: legislazione nazionale ed europea sul paesaggio; metodi e strumenti di intervento sui paesaggi; aspetti gestionali e di programmazione strategica; teorie e metodi di pianificazione, progettazione e gestione del paesaggio, problematiche scientifiche connesse alle tecnologie paesaggistiche innovative, alla difesa del paesaggio, dinamica degli ecosistemi agrari e forestali e dei metodi e strumenti per la conservazione e valorizzazione della biodiversità.
La preparazione dell'Architetto del Paesaggio è finalizzata a creare una figura professionale capace di ricoprire il ruolo di progettista del paesaggio, secondo gli standard europei per la libera professione e come consulente di altre figure professionali o in proprio. L'Architetto del paesaggio, secondo quanto stabilito dall'EFLA (European Federation for Landscape Architecture) e IFLA Europe, è competente nella pianificazione, nella progettazione e nella gestione dei processi connessi alle configurazioni e modificazioni del paesaggio, nelle sue componenti naturali ed antropiche; è altresì qualificato sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico-ambientali, tecnologici, energetici e socio-culturali del territorio. L’Architetto del Paesaggio è abilitato, a seguito del relativo esame di Stato, a firmare progetti di paesaggio, di restauro di parchi e giardini storici, di riqualificazione paesaggistico-ambientale nonché di pianificazione paesaggistica. Oltre all'acquisizione di una competenza interdisciplinare generale nelle attività di settore, si possono indicare ulteriori funzioni professionali specifiche che il laureato specialista può svolgere a diversi livelli metodologici e operativi partecipando ad attività di: - progettazione e controllo delle trasformazioni paesaggistiche nei loro valori ed identità storiche; - organizzazione e conduzione dei procedimenti di valutazione della sostenibilità ecologico-ambientale degli interventi di riqualificazione paesaggistica; - progettazione, programmazione e gestione di interventi complessi di protezione, ripristino e trasformazione controllata di aree estese a valenza naturale prevalente. Il corso è finalizzato a preparare una figura professionale che oltre ad avere una competenza generale nelle attività di settore, potrà coprire ruoli direttivi nella Pubblica Amministrazione. L'Architetto del Paesaggio avrà competenze fondate sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico–ambientali, energetici, tecnologici e storico-culturali del territorio, necessarie per operare presso i Ministeri, le Soprintendenze e altri Enti pubblici – DM 20/11/2000 - in relazione agli adempimenti e compiti previsti nella Convenzione europea del paesaggio divenuta operativa in Italia con legge (1/09/2006) e al Codice del Beni culturali e del Paesaggio (DM 42/2004 e successive modificazioni).
Il corso prepara alla professione di: Paesaggista.
Art. 5. Propedeuticità
Il CdS prevede solo la seguente propedeuticità: il sostenimento l’esame relativo al Laboratorio di Architettura del paesaggio II è subordinato al superamento di quello relativo al Laboratorio di Architettura del paesaggio I.
Art. 6. Attività a scelta dello studente
Le attività a scelta dello studente corrispondono a 12 cfu che possono essere coperti dalla frequenza di 1 o più insegnamenti i cui attestati di profitto equivalgono ad 1 esame. Gli insegnamenti scelti fra quelli erogati presso i Corsi di studi della Facoltà di Architettura o di altra Facoltà della Sapienza devono essere comunicati al Consiglio del Corso di studi per verificare la loro congruenza con gli obiettivi formativi. Comunque, a titolo preferenziale, per gli esami a scelta dello studente il Corso di Laurea Magistrale AP dà indicazione di seguire uno dei seguenti insegnamenti:
Paesaggio, città e arte contemporanea - Landscape, cities and contemporary arts – L_ART/03
Progettazione ambientale - Environmental Design – ICAR/12
Biodiversità animale e reti ecologiche - Wildlife biodiversity and ecological networks – BIO/05
Art. 7. Eventuali modalità di trasferimento da altri Cds
Il Corso di studio indicherà annualmente il numero dei posti disponibili per trasferimento ad ogni anno di corso, tenendo conto della numerosità della classe, con apposito bando in cui saranno definiti i criteri di selezione e il numero dei posti riservati a studenti provenienti da altri atenei al di fuori della regione Lazio: Il bando sarà emanato entro il mese di luglio.
In ogni caso le regole per l’accesso ed il trasferimento sono definite nel rispetto delle norme previste dalla l. 270/’04:
1- La richiesta di trasferimento da parte di studenti appartenenti alla stessa classe, LM3 Architettura del Paesaggio, da un’altra università, è possibile qualora sia rispettata la tempistica e la modulistica prevista dal Regolamento didattico della Sapienza. I crediti vengono riconosciuti sulla base degli ambiti disciplinari previsti nell’ordinamento della classe.
2 – La richiesta di trasferimento di studenti appartenenti ad una classe diversa dalla LM3 Architettura del Paesaggio, il trasferimento è consentito qualora essi siano in grado di attestare l’acquisita competenza nei campi dell’analisi del paesaggio, del territorio e dell’ambiente (comprensione, gestione dati, rappresentazione) nonché capacità di orientarsi nella lettura e nella definizione di un progetto di paesaggio e di avere nozioni di base in materia di geologia, botanica, ecologia e diritto dell’ambiente e del paesaggio. Ovvero si richiede che il richiedente abbia conseguito almeno 90 cfu adeguatamente distribuiti nei seguenti settori scientifico disciplinari: MAT/05, BIO/01, BIO/02, BIO/03, BIO/07, GEO/04, GEO/05, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/12, ICAR/13, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, AGR/01, AGR/03, AGR/04, AGR/05, AGR/08, AGR/10, AGR/12, IUS/09, IUS/10, INF/01, ING-INF/05, ING-IND/11, SPS/10.
Art. 8. Tipologia delle forme didattiche adottate.
Le forme didattiche adottate sono quelle:
- a carattere sperimentale relative all’attività di laboratorio in cui si applicano le conoscenze multidisciplinari attraverso l’elaborazione di un progetto di paesaggio;
- didattica frontale con corsi mono-disciplinari;
- Attività seminariale e workshop con la possibilità di contributi di esperti esterni a livello nazionale ed internazionale;
- Eventuali corsi replicati in teledidattica.
Ciascuna tipologia di insegnamento si avvarrà di strumenti tecnici adeguati allo svolgimento dell’attività didattica.
Art. 9. Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste in un lavoro di ricerca individuale, con carattere di originalità, che lo studente sviluppa sotto la guida di un docente relatore per un ammontare di 12 cfu. La prova finale sarà di natura progettuale o potrà avere carattere teorico. Lo studente propone sia il tema che il relatore che lo seguirà nello svolgimento della prova che sarà oggetto di approvazione da parte del Consiglio del Corso di studio.
Della prova finale fa parte integrante la prova di lingua, importante nelle discipline paesaggistiche.
Art. 10. Modalità di verifica delle conoscenze delle lingue straniere e relativi crediti
Sono previsti n. 2 CFU per Ulteriori conoscenze linguistiche. L’acquisizione dell’idoneità assegnata alla conoscenza delle lingue straniere avviene dopo aver sostenuto la prova di lingua. La prova avverrà con i lettori presenti in facoltà o nella struttura dipartimentale a cui afferisce il relatore della tesi di laurea; nel caso in cui lo studente sia in possesso di titolo rilasciato da un Istituto di lingua ufficialmente riconosciuto, l’attribuzione dei cfu avviene d’ufficio dopo la presentazione del titolo conseguito alla segreteria didattica della facoltà.
Art. 11. Modalità di verifica di altre competenze
Sono previsti n. 3 cfu per stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali, da svolgere prima del conseguimento della tesi, previe specifiche convenzioni redatte e sottoscritte secondo le modalità previste dall’Ateneo.
Possono essere riconosciute attività lavorativa o concorsuali inerente al corso di laurea magistrale e svolte durante il periodo di studi, attraverso attestati di svolgimento.
Art. 12.Altre disposizioni
Gli studenti sono tenuti a rispettare tutti gli obblighi previsti dal regolamento didattico di facoltà formulato in base alla l. 270/’04 per quanto concerne le attività curriculari dello studente.
Art. 13. Modalità di frequenza
Lo studente ha l’obbligo di frequenza solo nelle attività di laboratorio nella misura del 70% dell’ammontare delle ore previste.
Qualora lo studente non dovesse acquisirle è tenuto a rifrequentare il laboratorio e a iscriversi come ripetente per l’anno successivo.
Nel caso in cui lo studente acquisisca le presenze necessarie ma non sostenga l’esame di verifica egli lo potrà fare entro due anni, anche con un diverso docente, ma con lo stesso tema progettuale.
Per tutti gli altri corsi lo studente dovrà svolgere l’esame sul programma dell’anno che egli ha frequentato.
Lo studente è comunque tenuto, anche dove non sussista obbligo di frequenza, alla presenza per esercitazioni, esoneri intermedi, etc. quando previsti dal programma degli insegnamenti.
Art. 14. Modalità di riconoscimento di altri corsi
Lo studente che ha acquisito crediti al di fuori del CdS regolamentato della Sapienza o di altre Università, per averne il riconoscimento dovrà presentare regolare domanda presso la segreteria didattica di Facoltà. Il Consiglio del Corso di studi valuterà il riconoscimento o meno dei crediti acquisiti in Corsi di studio della Sapienza, diversi dal corso di studio o di altre Università.
Art. 15. Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Il progetto formativo è stato redatto sulla base delle consultazioni con le organizzazioni rappresentative nel mondo della produzione, dei servizi e delle professioni, ai sensi dell'art.11, comma 4, del Decreto MIUR 22 ottobre 2004, n.270, tenutesi nei giorni 11 e 12 settembre 2017 presso la Facoltà di Architettura.
Il documento è stato sottoposto alla valutazione dei seguenti enti e associazioni:
CNAPPC, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, direzione Nazionale; AIAPP, Associazione Italiana Architetti del Paesaggio, Sezione LAMS Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna. Associazione di professionisti. Ordine degli agronomi e forestali; Società Botanica Italiana, Promozione della ricerca della Botanica in Italia; FAI Fondo Ambiente Italiano, Presidenza regionale del Lazio; WWF Roma e Area Metropolitana; Forum del Terzo Settore Lazio; Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute; UNESCO Italia, Commissione Nazionale; Lega Ambiente, Presidenza Comitato Scientifico Nazionale; ELASA European Landscape Architecture Student Association, nella persona del rappresentante italiano dell'associazione.
Il documento è stato inoltre redatto da rappresentanti italiani di associazioni e società scientifiche nazionali e internazionali: APCE, Association Paysagistes-Conseils de l'État, Parigi, Francia. Associazione di Stato tra professionisti. Questionario; IFLA Europe (International Foundation of Landscape Architect, sezione Europa); ECLAS (European Council of Landscape Architecture Schools).
Sul tema della consultazione costante con le Parti Sociali, il corso di laurea magistrale attiverà un tavolo permanete di consultazione.
Art. 16. Conoscenza e capacità di comprensione
Le conoscenze e le capacità di comprensione teoriche, critico-interpretative, metodologiche e pratiche acquisibili con il corso di laurea muovono da un’impostazione interdisciplinare e di forte integrazione tra saperi. In questo senso il nucleo fondante di discipline è indissolubilmente connesso al gruppo di discipline affini proprio attraverso le esperienze di sperimentazione progettuali, così come identificate dal presente progetto.
Analogamente, come in tutte le attività progettuali, la capacità di applicazione è indissolubilmente connessa alla formazione di strumenti metodologi e operativi, in maniera tale da prefigurare il progetto come momento di verifica necessaria dell’apprendimento.
L’offerta didattica è quindi orientata sia all’acquisizione di conoscenze nel campo delle scienze della terra, dei sistemi biologici, agrari e forestali, delle scienze ambientali, della architettura del paesaggio, della composizione architettonica, del restauro dei giardini, sia all’apprendimento di strumenti metodologici per il progetto di paesaggio alle diverse scale e nei diversi contesti.
In particolare, la struttura del corso garantisce, proprio attraverso lo svolgimento di alcune sue attività – i laboratori di progettazione e la prova finale, appunto – la verifica puntuale delle acquisizioni delle conoscenze nella loro complessità, come delle capacità di applicazione delle stesse finalizzate a tutte le forme di attività progettuale.
Il corpo delle attività fondanti il corso di studio sono in particolare:
- l’acquisizione dei fondamenti teorici, degli strumenti, delle tecniche dell’architettura del paesaggio e della progettazione degli spazi aperti;
- la conoscenza di strumenti e tecniche tradizionali e avanzate per il rilievo la lettura e l’interpretazione cartografica, topografica, del territorio e del paesaggio
- le conoscenze specifiche sui caratteri dei sistemi naturali e biologici, siano essi riferiti alle dinamiche dei suoi e delle acque, siano quelli relativi alle proprietà e funzioni dei sistemi agro-forestali, siano le conoscenze, gli strumenti e le tecniche di ecologia del paesaggio per la descrizione, l’analisi e la gestione degli ecosistemi alle diverse scale di riferimento;
- le conoscenze relative alla storia e alla critica del giardino e del paesaggio;
- conoscenze della pianificazione paesaggistica e delle aree protette con riferimento a strumenti e apparati normativi nazionali e internazionali;
- principi di economia e di diritto in tema di sviluppo, gestione delle trasformazioni e dell’esistente e tutela del territorio e delle risorse ambientali.
In sintesi, le attività didattiche teorico-applicative sono mirate alla formazione di un laureato in grado di operare nei settori che spaziano dalle attività di progettazione del paesaggio, alla rappresentazione e interpretazione del paesaggio rurale e urbanizzato, alla valutazione delle trasformazioni ambientali e degli impatti ambientali delle attività antropiche.
antropiche, dalla pianificazione delle aree protette e progettazione dei parchi, alla gestione dei sistemi agro-forestali e degli spazi aperti, fino alla tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio.
Art. 17. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il Corso di laurea è orientato alla formazione di una figura professionale in grado di conoscere e di comprendere i caratteri fisico-spaziali e organizzativi di un contesto ambientale, nelle sue componenti naturali ed antropiche in rapporto alle trasformazioni storiche e al contesto socio-economico e territoriale di appartenenza, e di rilevarlo analizzandone le caratteristiche geo-morfologiche, storico-culturali e insediative.
In questo senso, come su accennato, il nucleo di attività rappresentate dai laboratori di progettazione configura, assieme alla tesi di laurea, un test molto efficace di verifica delle capacità di applicare le conoscenze acquisite, attraverso l’applicazione diretta dei contenuti. Oltre a questo, anche diversi degli insegnamenti teorici, come tradizione dei corsi di studi nelle facoltà di architettura, prevedono dei passaggi applicativi – esercitazioni, esoneri o simili - come verifica diretta delle capacità acquisite.
La capacità di applicazione delle conoscenze da parte del laureato riguardano le attività di analisi, valutazione, interpretazione, rappresentazione e progettazione, gestione di aree urbane ed extraurbane a valenza prevalentemente naturale ed alla conduzione dei processi tecnico amministrativi e produttivi connessi.
In particolare:
- saranno verificate le capacità di proiettare le conoscenze acquisite a casi-studio che hanno come oggetto il restauro, il ripristino e conservazione, la valorizzazione di giardini, parchi e paesaggi storici;
- si sperimenterà l’applicazione su casi studio relativi agli interventi nell’ambito della città consolidata, e ai temi della riqualificazione e rigenerazione di aree di margine e\o degradate, in particolare nell’ottica della riqualificazione e prevenzione dal rischio, e si si verificheranno le capacità di prefigurare e gestire assetti di paesaggio alle dimensioni della scala vasta;
Le capacità di applicare in forma interdisciplinare le capacità e conoscenze acquisite durante il corso di studi, sono inoltre ben contemplate nella redazione della tesi di laurea, che rappresenta un momento significativo di verifica in tale senso.
Art. 18. Autonomia di giudizio
Gli studenti devono dimostrare capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei problemi riguardanti la progettazione del paesaggio per elaborare soluzioni originali e specifiche e di formulare giudizi in merito al valore e alla vulnerabilità del paesaggio sulla base delle informazioni disponibili, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze.
Gli studenti dovranno essere in grado di:
- impostare in modo autonomo l’analisi del paesaggio a diverse scale spazio-temporali;
- formulare e risolvere i problemi proposti dimostrando un adeguato grado di autonomia rispetto alle proprie specifiche competenze professionali;
- valutare le diverse possibili soluzioni ai problemi progettuali proposti, individuando correttamente i requisiti tecnici e costruttivi che concorrono al funzionamento dell’opera da realizzare;
- valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti territoriali, argomentando gli obiettivi e le ragioni delle scelte progettuali.
Modalità della verifica. La verifica sarà attuata attraverso le prove di esame e in itinere, nonché nella analisi delle attività ed elaborati relativi alla prova finale.
Art. 19. Abilità comunicative
Gli studenti dovranno essere in grado di comunicare i risultati delle diverse attività di analisi e di progettazione, utilizzando con competenza i diversi linguaggi delle discipline che concorrono alla conoscenza e alla progettazione del paesaggio e utilizzando strumenti adeguati per dialogare con interlocutori esperti e non esperti e per interagire con le altre competenze professionali.
Le abilità comunicative acquisite dovranno consentire allo studente di:
- utilizzare metodi e strumenti di rappresentazione e di comunicazione, grafica, visuale, verbale e scritta ricorrendo a strumenti tradizionali e innovativi, anche di natura multimediale;
- saper ascoltare e saper rispondere ai punti di vista altrui all’interno di gruppi di lavoro cui concorrono le diverse figure sociali e professionali coinvolte nei processi di analisi e di progettazione.
- saper restituire idee e proposte in modo adeguato, volto a stimolare e favorire la comprensione e la partecipazione dei cittadini (futuri utenti e/o committenti) alle scelte proposte nel progetto.
Art. 20. Capacità di apprendimento
I laureati dovranno essere in grado di:
- saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua e possedere gli strumenti per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze;
- sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale;
- operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;
- saper gestire e valutare la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.
Art. 21. Requisiti di ammissione
Per accedere al corso di laurea magistrale è necessario essere in possesso di un diploma di laurea o titolo equipollente in grado di attestare la acquisita competenza nei campi dell'analisi del paesaggio, del territorio e dell'ambiente (comprensione, gestione dati, rappresentazione) nonché capacità di orientarsi nella lettura e nella definizione di un progetto di paesaggio e di avere nozioni di base in materia di geologia, botanica, ecologia e diritto dell'ambiente e del paesaggio. Occorre, inoltre, aver conseguito almeno 90 CFU nei seguenti settori scientifico disciplinari. MAT/05, BIO/01, BIO/02, BIO/03, BIO/07, GEO/04, GEO/05, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/12, ICAR/13, ICAR/17, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, AGR/01, AGR/03, AGR/04, AGR/05, AGR/08, AGR/10, IUS/09, IUS/10, INF/01, ING-INF/05, ING-IND/11, SPS/10. Tutti i requisiti sopraindicati sono condizione essenziale per l'iscrizione alla laurea magistrale. Possono partecipare al concorso, con riserva, anche i laureandi che conseguiranno la laurea di primo livello entro il 31 dicembre dell'anno in cui è bandito il concorso. La verifica della personale preparazione è effettuata dal coordinatore del Corso di Laurea sulla base del curriculum studiorum dello studente. Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della preparazione individuale.
Art. 22. Prova finale
La prova finale consiste in un lavoro di ricerca individuale, con carattere di originalità, che lo studente sviluppa sotto la guida di un docente relatore per un ammontare di 12 CFU. Essa potrà avere carattere progettuale o teorico.
Alla prova finale sono attribuiti n. 12 CFU sulla base di quanto già in essere nell’attuale Laurea Magistrale in architettura del Paesaggio dal suo ridisegno in applicazione del Decreto 270 ad oggi.
Lo studente propone sia il tema che il relatore che lo seguirà nello svolgimento della prova che sarà oggetto di approvazione da parte del Consiglio del Corso di studio.
PARTE SECONDA
Art. 1. Organismi
Art. 2. Organi del Corso di Laurea Magistrale
Art. 3. Competenze specifiche del Consiglio del Corso di Studio
Art. 4. Modalità di funzionamento del Consiglio del Corso di Studio
Art. 5. Approvazione del Regolamento
Art. 1. Organismi
a. Il Corso di Laurea Magistrale si svolge nella Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma.
b. Il CdLM fa riferimento all’interno della facoltà di Architettura al Dipartimento “Architettura e Progetto”, DiAP (dipartimento referente, Delibera Giunta di Facoltà 30/11/2017), congiuntamente ai dipartimenti di “Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura”, “Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura”, “Ingegneria Strutturale e Geotecnica”.
All’interno dell’Università degli Studi della Tuscia fa riferimento al Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, DIBAF.
Ci sono inoltre i contributi di altri dipartimenti dei due Atenei per il completamento dell’offerta didattica.
c. Il presente Regolamento, in armonia con la Convenzione stipulata tra i due Atenei Sapienza e Tuscia, con i relativi Statuti di Ateneo, disciplina l’organizzazione del Corso di Laurea Magistrale per quanto non definito dai predetti strumenti normativi.
d. L’ordinamento didattico, con gli obiettivi formativi e il quadro generale delle attività formative è approvato dalla Giunta di Facoltà e, successivamente, dal Senato Accademico dei due Atenei e dal Consiglio Universitario Nazionale.
Art. 2. Organi del Corso di Laurea Magistrale
1. Sono Organi del CdS:
a. il Consiglio di Corso di Studio;
b. il Coordinatore del Corso di Studio;
c. il Comitato di Coordinamento del Corso di Studio;
d. la Commissione Didattica del Corso di Studio;
e. la Commissione Qualità del Corso di Studio;
f. eventuali altre commissioni straordinarie come, ad esempio, quelle deputate all’orientamento e al tutorato, all’organizzazione dei tirocini e degli stages, ecc.
g. Le attività di Coordinamento del Corso di Studio si relazioneranno con quelle svolte dalla laurea triennale di “Pianificazione e progettazione dell’ambiente e del paesaggio” di intesa tra Università della Tuscia e Architettura della Sapienza, per garantire l’unitarietà formativa di tutta la “filiera 3+2 Paesaggio”.
2. Il Consiglio di Corso di Studio è costituito da tutti i docenti afferenti per i compiti didattici del Corso di Studio, da una rappresentanza di studenti pari al 15% dei docenti, nonché dal personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R. 382/80 e della Legge 341/90, che svolgano corsi per supplenza o affidamento all'interno del Corso di Studio e da quanti ricoprono per contratto corsi d’insegnamento. Il Consiglio di Corso di Studio esercita un’attività deliberante per i compiti di pertinenza del Corso di Studio. I docenti a contratto incaricati di svolgere attività di formazione in corsi o in moduli didattici, partecipano al Consiglio senza diritto di voto.
3. Il Coordinatore del Corso di Studio viene eletto dai componenti del Consiglio di CdS. Il Coordinatore convoca le riunioni della Commissione Didattica del Corso di Studio e/o del Consiglio di Corso di Studio su Ordini del Giorno di pertinenza del Corso di Studio. Il Coordinatore si raccorda al Presidente d’Area Didattica, al Comitato di Coordinamento d’Area e al Consiglio d’Area didattica e dura in carica tre anni, con la possibilità di un solo rinnovo consecutivo. Il Coordinatore può avvalersi di Commissioni specifiche.
4. Il Comitato di Coordinamento è costituito da sei membri dei quali tre membri di diritto e tre membri eletti. Sono membri di diritto il Coordinatore, il Responsabile del Comitato di Coordinamento e il Responsabile degli gruppi di lavoro attivati (Commissioni o Comitati), nominati dal Coordinatore tra i docenti strutturati del Consiglio. I tre membri eletti vengono eletti tra i docenti strutturati titolari di un insegnamento nel Consiglio del Corso di Studio, su proposta del Coordinatore. Il Segretario viene scelto dal Coordinatore nel Consiglio del Corso di Studio, tra il professore associato o il ricercatore più giovane in ruolo e, a parità di anzianità, più giovane di età tra i membri del Comitato.
5. Il Coordinatore del Corso di Studio e i membri del Comitato vengono eletti, a scrutinio segreto, tra i docenti di ruolo che compongono il Consiglio dei docenti che esercitano il diritto di voto. L’elezione è ratificata dalla Giunta di Facoltà. Il Coordinatore e i membri del Comitato durano in carica per un periodo non superiore a tre anni, e possono essere rieletti non più di una volta consecutiva. L’elezione del Coordinatore avviene a maggioranza assoluta in prima convocazione e a maggioranza relativa nelle convocazioni successive. I membri del Comitato sono eletti a maggioranza. Le elezioni devono essere indette a cura del professore ordinario più anziano in grado, e a parità di grado dal più anziano di età (Decano), trenta giorni prima della scadenza del mandato. Le elezioni sono valide se vi ha partecipato la maggioranza assoluta degli aventi diritto.
6. In particolare spettano al Coordinatore i compiti di:
a. di convocare il Consiglio predisponendo l’ordine del giorno, dirigere, moderare la discussione e garantire l’osservanza del Regolamento;
b. convocare il Comitato di Coordinamento;
c. sovrintendere e coordinare le altre attività del Corso di Studio. In particolare proporre – in accordo con il Dipartimento referente e gli i Dipartimento/i coinvolto/i – le coperture didattiche dei singoli insegnamenti;
d. curare l’esecuzione delle delibere, vigilare sul rispetto di quanto deliberato dal Consiglio del Corso di Studio e dalla Facoltà, provvedere alla redazione dei verbali curandone l’inoltro agli organi accademici competenti;
e. In caso di assenza o di impedimento, il Coordinatore è sostituito dal Decano. Se l’impedimento si protrae per più di sei mesi vengono indette nuove elezioni.
7. I Consigli assicurano la qualità delle attività formative, formulano proposte relative all’ordinamento e individuano annualmente i docenti, tenuto conto dei requisiti necessari alla sostenibilità dell’offerta formativa, che ricoprono i singoli insegnamenti del Corso di Studio, in accordo con l’Area didattica.
8. Per l’elezione del Coordinatore del Corso di Studio, esercitano diritto di voto tra i membri del Consiglio tutti i professori di ruolo e fuori ruolo, professori incaricati stabilizzati, ricercatori, personale di ruolo equiparato ai sensi della normativa vigente, e la rappresentanza degli studenti iscritti al Corso di Studio.
9. Per tutte le altre questioni di competenza del Consiglio del Corso di Studio, esercitano diritto di voto tutti i professori di ruolo, i ricercatori, il personale di ruolo equiparato ai sensi della normativa vigente e la rappresentanza degli studenti iscritti al corso di Studio. Partecipano al dibattito del Consiglio del Corso di Studio, senza diritto di voto, quanti ricoprano per contratto corsi di insegnamento afferenti al Corso di Studio, nonché la rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e dei collaboratori ed esperti senza diritto di voto.
10. Per la validità delle sedute del Consiglio del Corso di Studio è necessaria la maggioranza dei convocati con diritto di voto e comunque la maggioranza come da legge. In ogni caso, nessuna seduta di Consiglio di Studio è valida qualora non sia presente il Coordinatore o il Decano che ne fa le veci.
11. Il Comitato di Coordinamento coadiuva il Coordinatore in tutte le operazioni di ricognizione e di monitoraggio sulla didattica, di analisi delle pratiche studenti incluse quelle di riconoscimento crediti e altre attività formative, e di predisposizione di differenti organizzazioni culturali e didattiche da tradurre in proposte o delibere che saranno sottoposte prima all’approvazione del Consiglio del Corso di Studio poi alla delibera della Facoltà.
12. Il Comitato di Coordinamento istruisce, inoltre, le pratiche relative ai commi c) d) e) del precedente punto 6. In particolare si dovrà occupare di stabilire modalità e criteri operativi relativi alla didattica, al riconoscimento delle attività formative e ai tirocini; istruire delibere, proporre eventuali modifiche di manifesto, di ordinamento o di regolamento da sottoporre all'approvazione del Consiglio; gestire il sito web del Corso di Studio; proporre e organizzare seminari e altre attività culturali.
13. Il Comitato di Coordinamento ha anche il compito di coadiuvare il Coordinatore, in particolare, nel proporre modifiche al presente Regolamento per l’approvazione del Corso di Studio.
14. Il Gruppo di lavoro eventualmente attivato ai fini dell’organizzazione dei Tirocini e degli Stage del Corso di Studio ha il compito di promuovere la connessione tra formazione e mondo del lavoro pubblico e privato organizzando le modalità di svolgimento di tirocini e stage. Il Gruppo di lavoro finalizzato all’organizzazione dei Tirocini e degli Stage del Corso di Studio è costituito da tre docenti di ruolo o a contratto facenti parte del Consiglio del Corso di Studio nominati da tutti i membri del Consiglio di Corso di Studio e dura in carica tre anni; per cessazione dal ruolo o per rinuncia, si procede a nuova elezione.
15. Il Gruppo di lavoro eventualmente attivato ai fini dell’Orientamento e al Tutorato del Corso di Studio, ha il compito organizzare e diffondere informazioni sui percorsi formativi, sul funzionamento dei servizi per gli studenti, di favorire la loro partecipazione attiva alle attività accademiche e di definire i criteri e le modalità di Tutorato.
16. Il Gruppo di lavoro finalizzato all’Orientamento e al Tutorato del Corso di Studio è costituito da tre docenti del Consiglio del Corso di Studio nominati da tutti i membri del Consiglio del Corso di Studio e dura in carica tre anni; per cessazione dal ruolo o per rinuncia, si procede a nuova elezione. Nell’attività di Tutorato con obiettivi didattici i docenti del Gruppo di lavoro possono essere coadiuvati da qualificati collaboratori.
Art. 3. Competenze specifiche del Consiglio del Corso di Studio
1. Spetta al Consiglio del Corso di Studio coadiuvato dagli organismi specificamente proposti (art. 2 del presente Regolamento) predispone delibere da sottoporre all’approvazione dell’Area didattica, del Dipartimento referente e dei Dipartimenti associati e della Facoltà, sui seguenti argomenti:
a) i programmi d’insegnamento (nel rispetto delle propedeuticità stabilite nella seconda parte del presente regolamento), predisposti dalla Commissione didattica e dell’offerta formativa di Facoltà;
b) la sperimentazione di nuove modalità didattiche, nei limiti della legislazione vigente, e la proposizione delle tipologie di altre attività formative e di tirocinio, cui associare crediti;
c) la sperimentazione di modalità organizzative delle attività didattiche orientate all’innovazione e al miglioramento qualitativo;
d) il Regolamento specifico del Corso di Studio;
e) il Manifesto annuale del Corso di Studio;
f) la relazione sull’attività didattica del Corso di Studio, con la valutazione dei risultati della didattica, dell’organizzazione e della funzionalità dei servizi didattici;
2. sottopone inoltre proposte e pareri in merito a:
- attivazione di insegnamenti previsti dall’Ordinamento didattico;
- attribuzione degli incarichi didattici, d’intesa con gli interessati, ai professori, assistenti e ricercatori;
- assegnazione dei corsi vacanti per affidamenti e supplenze, e designazione di studiosi ed esperti per affidamenti di contratti;
- miglioramento, potenziamento e attivazione di servizi didattici;
- modifiche statutarie al Regolamento del Corso di Studio.
3. Spetta al Consiglio del Corso di Studio coadiuvato dagli organismi (art. 2 del presente Regolamento) specificamente preposti al monitoraggio e al coordinamento della didattica, alle varie istruttorie e alle nuove configurazione culturali didattiche, predisporre e deliberare:
a) la definizione dei Regolamenti didattici specifici del Corso di Studio che costituiscono la seconda parte del presente Regolamento, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle norme dello Statuto, del Regolamento didattico di Ateneo, del Regolamento della Facoltà e del presente Regolamento;
b) il coordinamento dei programmi dei corsi di insegnamento dei docenti, la loro articolazione nei contenuti, in particolare per quanto attiene gli obiettivi e le finalità formative, l’articolazione dell’attività didattica e l’organizzazione delle prove d’esame;
c) il monitoraggio dei programmi dei Corsi di insegnamento dei docenti e procedure concordate nell’ambito del processo di mantenimento e ottimizzazione della Qualità;
d) la predisposizione e la diffusione annuale, entro la data d’inizio delle lezioni del nuovo Anno Accademico, della Guida bilingue al Corso di Laurea, contenente oltre all’Ordinamento vigente, al Regolamento didattico e ai contenuti previsti per il Manifesto, i programmi e i curricula dei docenti, le iniziativi culturali, le iniziative formative e quelle relative ai tirocini e agli stage, intraprese;
e) la predisposizione e la diffusione (anche attraverso lo spazio Internet, dedicato al Corso di Studio) delle informazioni relative all’attività formativa, ai procedimenti organizzativi e alla programmazione degli orari delle lezioni, dei calendari di esame e delle altre prove di verifica, nonché degli orari di ricevimento dei docenti;
f) la verifica e l’approvazione dei piani di studio individuali degli studenti, delle domande di tesi e delle pratiche relative agli studenti;
g) la delibera in merito ai riconoscimenti e alle convalide, istruiti dalla Commissione didattica del Corso di Studio, secondo le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di Studio, degli esami e dei crediti didattici conseguiti dagli studenti in altri Corsi di Studio o in altre Facoltà italiane ed estere o relativamente ad altre attività formative certificate.
4. Spetta al Consiglio del Corso di Studio il pieno rispetto degli adempimenti e delle procedure riguardanti il Corso di Studio in tutte le sue espressioni, segnalati come indispensabili e urgenti in riferimento a quanto stabilito dai Regolamenti di Ateneo, dalla normativa nazionale o da eventuali richieste, modifiche ed integrazioni che dovessero intervenire in ambito di Ateneo e nazionale.
Art. 4. Modalità di funzionamento del Consiglio del Corso di Studio
1. Il Consiglio del Corso di Studio è convocato ordinariamente ogni tre mesi e, straordinariamente, quando occorre. Può anche essere convocato su richiesta motivata di almeno un quinto dei consiglieri. La convocazione dei consiglieri deve essere fatta con avviso scritto almeno otto giorni prima della data della seduta, salvo casi di comprovata urgenza, tramite convocazione e-mail o fax.
2. Le presenze alle sedute del Consiglio del Corso di Studio sono registrate all’inizio di ciascuna seduta distintamente tra gli aventi diritto al voto e gli altri consiglieri.
3. Nelle sedute del Consiglio del Corso di Studio, il Coordinatore apre la discussione sugli argomenti in oggetto e sulle proposte di delibere, oppure può delegare un relatore a farlo in sua vece. Il Segretario prende l’ordine delle iscrizioni a parlare e, su tale base, il Coordinatore dà la parola. Il Coordinatore può, tenuto conto della discussione, proporre la chiusura delle iscrizioni a parlare, fissare un limite di tempo per ogni intervento sullo stesso tema e impedire di ridiscutere su argomenti già deliberati. Può chiedere al Consiglio di invertire l’ordine del giorno o di inserire argomenti particolarmente urgenti non previsti nell’ordine del giorno (quest’ultima proposta può essere anche fatta da almeno cinque consiglieri, ma va approvata dal Consiglio del Corso di Studio).
4. Le mozioni d’ordine, cioè i richiami al Regolamento, al modo di condurre la discussione, all’ordine del giorno e alla priorità di una votazione, hanno la precedenza e fanno sospendere la discussione sull’argomento in atto. A seguito possono parlare solo un oratore in favore ed uno contrario.
5. I consiglieri che intervengono nella discussione possono presentare emendamenti scritti alle proposte di delibere ed illustrarli. Non possono, sotto qualsiasi forma, essere proposti emendamenti a deliberazioni già prese dal Consiglio del Corso di Laurea.
6. Le deliberazioni sono prese a maggioranza degli aventi diritto; in caso di parità prevale il voto del Coordinatore. Nessuno può prendere parte al voto su questioni che lo riguardano personalmente o che riguardino suoi parenti o affini entro il quarto grado.
7. La votazione avviene di norma in modo palese e si effettua per alzata di mano. Se il Coordinatore reputa dubbio il risultato può procedere ad una votazione per appello nominale.
8. Alle votazioni per appello nominale o per scrutinio segreto, si procede nei casi previsti dalle leggi o dai Regolamenti. Si vota per appello nominale o a scrutinio segreto anche su richiesta del Coordinatore o di almeno dieci consiglieri.
9. Il verbale di ogni seduta è depositato in visione dei consiglieri presso la segreteria del Consiglio di Corso di Studio almeno cinque giorni prima della seduta di approvazione e, comunque, non oltre due mesi dalla data cui si riferisce. Le eventuali correzioni al verbale devono essere presentate per iscritto al Coordinatore e messe in discussione prioritariamente rispetto agli altri punti all’ordine del giorno.
Art. 5. Approvazione del Regolamento
1. Il Regolamento diventa efficace all’atto della approvazione da parte del Consiglio del Corsi di Laurea, a maggioranza assoluta dei componenti, ed è trasmesso successivamente ai Dipartimenti e alla Giunta di Facoltà.?Esso può essere modificato, con le stesse modalità, su proposta del Presidente, su richiesta motivata di un quinto dei Componenti del Consiglio stesso, o per necessari adeguamenti imposti da Regolamenti di Ateneo approvati dal Senato Accademico o in attuazione di Revisioni allo Statuto di Ateneo dell’8 novembre 2012, o per nuove disposizioni nazionali.?2. Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento valgono le disposizioni di cui alle leggi vigenti, le norme contenute nello Statuto e quelle del Regolamento di Ateneo, e nei Regolamenti elettorali della Sapienza.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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10588657 -
ESTETICA DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il corso colloca la questione del paesaggio sotto due diverse prospettive: da un lato come fenomeno estetico e dall’altro come generatore di esperienze estetiche. Per affrontare questi aspetti il paesaggio viene ricondotto alla storia delle teorie filosofiche che lo hanno affrontato nel corso del XX e nel primo scorcio del XXI sec., per essere poi analizzato nella sua configurazione attuale anche in rapporto al contributo di altre discipline: in un confronto con alcuni dei concetti oggi al centro del dibattito su: geografia, ecologia, botanica, sociologia etc. Di anno in anno metteranno a fuoco alcuni temi centrali: tutela e innovazione del paesaggio, estetica ed estetizzazione dei luoghi, sostenibilità, estetica delle rovine e delle macerie, teoria del turismo e della sostenibilità, etc. l’insegnamento dovrà dare agli studenti strumenti idonei per comprendere quali idee di paesaggio siano in gioco negli interventi concreti di progettazione, pianificazione, tutela, riqualificazione e quali concezioni estetiche – spesso non riconosciute, se non rimosse – orientino in modo più o meno consapevole le politiche e la progettazione del paesaggio.
A) Conoscenza e capacità di comprensione Il corso fornisce agli studenti conoscenze avanzate sull’estetica contemporanea e, in rapporto al paesaggio, stimola capacità di comprensione specialistiche in relazione ai contesti operativi del progetto e ai modi della percezione, consentendo di sviluppare idee originali in uno spazio di ricerca tipicamente interdisciplinare;
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione Il corso permette di applicare la conoscenza acquisita per affrontare scenari di ricerca e di progetto inediti, che non si possono risolvere solo con gli strumenti tradizionali della disciplina architettonica e richiedono l’ampliamento dell’orizzonte verso contesti più ampi, dei quali l’estetica offre la chiave e il potenziale controllo;
C) Autonomia di giudizio Il corso mette gli studenti in grado di formulare valutazioni autonome, di confrontarsi con insiemi complessi e di delineare quadri d’insieme anche a partire da informazioni limitate, incomplete, o che provengono da fonti eterogenee. Viene inoltre resa più competente e stimolata la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche legate alla specifica progettazione del paesaggio.
D) Abilità comunicative gli studenti sono messi nella condizione di comunicare conoscenze essendo in grado di illustrare i processi che hanno condotto alla loro acquisizione a interlocutori specialisti e non specialisti.
E) Capacità di apprendimento gli studenti apprendono a studiare in un modo auto-gestito o autonomo, costruendo bibliografie originali e attingendo a testi italiani, ma con possesso di un lessico specialistica anche internazionale (inglese, tedesco e francese).
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6
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M-FIL/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10588660 -
CRITICA DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEO
(obiettivi)
Obiettivi formativi Il corso affronta i temi teorico-critici strettamente connessi all’architettura del paesaggio intesa come cultura e prassi del progetto per gli spazi aperti nelle sue diverse declinazioni. Il corso affronterà i fondamenti teorici e gli approcci operativi delle tendenze evolutive più interessanti che hanno esteso in direzioni diverse le competenze di questa disciplina, facendone un elemento chiave di riflessione per il ripensamento delle modalità di trasformazione dell’habitat umano.
Obiettivi specifici Il corso si propone di:
-Conoscenza e capacità di comprensione offrire un’apertura sul piano conoscitivo, teorico e tecnico dei principali aspetti dell’Architettura del Paesaggio, nelle sue diverse articolazioni, con particolare riferimento al panorama internazionale di progetti e realizzazioni: dal parco allo spazio pubblico urbano, fino alle sistemazioni paesaggistiche urbane ed extraurbane, attraverso strumentazioni di lettura, ricerca delle motivazioni, conoscenza degli elementi naturali e artificiali e delle principali tecniche che costituiscono il patrimonio specifico di questa disciplina. -Capacità di applicare conoscenza e comprensione Fornire strumenti metodologici affinché le conoscenze acquisite possano concorrere alla maturazione e allo sviluppo delle capacità progettuali dello studente. -Autonomia di giudizio sviluppare la capacità critica e di interpretazione del progetto di paesaggio attraverso la rappresentazione, la descrizione (grafica) delle motivazioni, delle modalità di rapporto con i contesti e il riconoscimento dei dispositivi e delle principali tecniche che costituiscono il patrimonio specifico di questa disciplina. -Abilità comunicative Favorire, attraverso un lavoro critico applicato ad alcuni casi studio paradigmatici, la capacità di comunicare la complessità del processo progettuale e i temi ad esso sottesi. -Capacità di apprendimento Fornire strumenti, metodologie e categorie critiche utili per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze quale base per comprendere le modalità di trasformazione dell’habitat umano.
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6
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ICAR/15
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1008505 -
FITOGEOGRAFIA E GEOBOTANICA APPLICATA
(obiettivi)
Obiettivi generali Il Corso di Fitogeografia e Geobotanica applicata è incentrato sullo studio della distribuzione geografica delle specie vegetali e delle fitocenosi che da esse scaturiscono in base al loro modo di consociarsi. Il Corso fornisce gli strumenti teorico-metodologici e operativi necessari alla identificazione e definizione di areali, corotipi e unità biogeografiche regionali. In particolare l’approccio metodologico del corso indagherà sugli aspetti spaziali e spazio-temporali della biodiversità, sulla dimensione spaziale dell’evoluzione biologica basata sull’analisi causale della distribuzione spaziale delle specie vegetali nella loro dimensione attuale ed in quella storica
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di progettazione e pianificazione territoriale coerenti con l’identità e la riconoscibilità floristico-vegetazionale dei luoghi basata sulla conoscenza della flora autoctona e di quella esotica facendo particolare attenzione all’utilizzo delle specie alloctone in relazione al loro grado di naturalizzazione. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove intermedie d’esame sia a livello teorico che a livello pratico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza nell’uso di manuali per l’identificazione delle specie vegetali e la capacità di interpretare la cartografia tematica di tipo floristico, conservazionistico, vegetazionale e fitoclimatico. Dovrà inoltre saper comprendere e tradurre in senso applicativo la terminologia sintassonomica delle principali check-list vegetazionali nazionali ed Europee attualmente in uso in programmi per la conservazione e gestione della Biodiversità quali ad esempio il Manuale della Direttiva Habitat e il programma CoRiNe Biotops. Tali capacità saranno verificate sia nell’ambito delle attività teoriche che in quelle sperimentali e progettuali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione del paesaggio relazionata all’interpretazione del Paesaggio vegetale, alle sue specie guida, alle sue comunità vegetali principali, ai modelli di vegetazione naturale potenziale e allo sviluppo dinamico, spaziale e temporale delle Serie di vegetazione. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo corretto ed utilizzando una terminologia scientifica coerente con le tematiche affrontate. Dovrà inoltre essere in grado di utilizzare strumenti indagine ed elaborazione dei dati che siano avanzati e multimediali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della Fitogeografia e della geobotanica applicata con particolare riferimento agli aspetti cenologici e sintassonomici legati alla gesione sostenibile del territorio. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
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6
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BIO/03
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10588661 -
SELVICOLTURA URBANA E PAESAGGIO
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di trasmettere agli studenti i fondamenti teorico-metodologici e le principali nozioni per procedere in senso operativo nei complessi ambiti della progettazione e gestione di parchi, foreste e alberature in ambito urbano e peri-urbano, con particolare riguardo all’ambiente mediterraneo.
A) Conoscenza e capacità di comprensione - Lo studente disporrà delle conoscenze fondamentali sugli aspetti bio-ecologici, tecnici e colturali relativi alla utilizzazione delle piante forestali, arboree ed arbustive, e dei sistemi forestali per la gestione, riqualificazione e recupero ecologico di spazi aperti e di ecosistemi in ambito urbano e peri-urbano; il contesto riguarda l'aumento della sostenibilità ambientale e energetica nelle aree urbane, grazie al miglioramento del microclima, della qualità dell'ambiente e della mitigazione dei cambiamenti globali, per un maggior benessere sociale e la protezione e riqualificazione del paesaggio. B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Lo studente acquisirà le competenze per analizzare l’ambiente urbano con i criteri di progettazione delle alberature e delle foreste urbane e periurbane e saprà pianificarne una corretta gestione sostenibile. Avrà appreso i metodi geospaziali e i sistemi informativi dedicati, con riferimento all’Ecologia del paesaggio e alle interazioni tra ecosistema urbano e vegetazione. Disporrà degli strumenti fondamentali di intervento per il biorimedio e il recupero e restauro ecologico di ambienti inquinati e degradati; per l’analisi, pianificazione e gestione di alberi e popolamenti forestali e le valutazioni di stabilità, in ambiente urbano; nonché per le fito-tecniche di produzione, piantagione e allevamento di alberi e altre piante in ambiente urbano. Saprà valutare qualità e quantità del verde urbano come indici di sostenibilità ambientale nonché il contributo potenziale e reale “della foresta urbana” al benessere fisico, sociale ed economico della società urbana. C) Autonomia di giudizio – Grazie alle conoscenze acquisite nel corso, alle esercitazioni svolte in campo con redazione di un rapporto tecnico scritto nonché alle attività di laboratorio, lo studente sarà in grado di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei sistemi di forestazione urbana e adottare tecniche e procedure partecipative e di responsabilità sociale ed etica. D) Abilità comunicative – Lo studente svilupperà le competenze per comunicare le conoscenze grazie alla capacità di illustrare i processi che hanno condotto alla loro acquisizione, a interlocutori specialisti e non specialisti; a tal fine l’insegnamento prevede, alla fine del corso, la presentazione di progetti/casi di studio elaborati dagli studenti in gruppi di lavoro. E) Capacità di apprendimento – Mediante l’analisi e l’interpretazione di testi, articoli, materiali audio-visivi durante i corso, lo studente potenzierà le abilità di studio auto-gestito, anche per proseguire autonomamente nello studio.
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6
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AGR/05
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10588662 -
RAPPRESENTAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il corso è finalizzato all’acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità necessarie all’esercizio critico delle differenti forme della rappresentazione, grafiche e digitali, quali modi primari di conoscenza ed espressione del paesaggio indispensabili all’integrazione multidisciplinare dei diversi saperi che concorrono alla formulazione del progetto di Architettura del Paesaggio. Al termine del corso lo studente sarà in grado di condurre letture, analisi e descrizioni operative del paesaggio attraverso la sperimentazione di differenti sistemi visuali comunicativi (disegni a mano libera, prospettive, rendering, fotografie). A tale scopo lo studente dovrà: - conoscere e saper mettere in atto specifiche procedure e metodologie, operative e tecniche, per il disegno del paesaggio, da adoperarsi sia nella fase dell’acquisizione dei dati che nella fase della rappresentazione degli stessi; - conoscere ed esercitare con consapevolezza critica i metodi e gli strumenti digitali per la rappresentazione; - sperimentare nuovi modelli rappresentativi che, avvalendosi delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e recuperando l’espressività della cartografia tradizionale, riescano a documentare il paesaggio storico e contemporaneo.
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6
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ICAR/17
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48
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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10588671 -
GEOTECNICA DELLE AREE VASTE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire elementi di base della geotecnica che permettano di discutere alcuni temi applicativi riguardanti le grandi aree. Lo studente apprenderà i principali elementi di base di meccanica dei terreni: la classificazione dei terreni, il principio delle tensioni efficaci, i criteri per studiare comportamento in esercizio e a rottura, le condizioni limite drenate e non drenate. Con la parte dedicata ai temi applicativi gli studenti acquisiranno conoscenza dei più importanti rischi di natura idro-geologica, dei problemi legati alla stabilità dei pendii, e al miglioramento delle condizioni di stabilità; acquisiranno inoltre conoscenze dei moti di filtrazione, della consolidazione e della subsidenza delle grandi aree. Risultati di apprendimento attesi:
- conoscenze di base della meccanica dei terreni e delle indagini geotecniche - conoscenza dei più importanti rischi di natura idro-geologica e delle tecniche di monitoraggio dei fenomeni per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della vita umana. Queste conoscenze permetteranno di intervenire sul territorio e sul paesaggio migliorando la protezione e riducendo l’incidenza dei rischi.
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6
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ICAR/07
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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10588663 -
PAESAGGIO CITTA' E ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Obiettivi principali
In coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, l’insegnamento della Storia dell’arte contemporanea L-ART/03 nella declinazione del corso Paesaggio, città e arte contemporanea ha come obiettivo principale quello di far conoscere allo studente le teorie estetiche e le pratiche artistiche che orientano i diversi approcci (architettonico, ambientale e storico) alla progettazione e alla tutela del paesaggio. La pratica dell’arte verso gli sconfinamenti ambientali, l’aspirazione a trasformarsi in prassi che si ibrida con lo spazio del vivere quotidiano, aprendosi a nuove relazioni con il paesaggio, sono caratteristiche fondative delle esperienze creative internazionali della contemporaneità (ciclo di lezioni del primo modulo) . In questo senso il corso considererà con particolare attenzione i rapporti tra arte e architettura, tra arte e ambiente e paesaggio (città e natura) nel XX e XXI secolo. Si ripercorreranno le modalità e i passaggi fondamentali in cui questo dialogo si è tentato o realizzato concretamente, attraverso l'analisi di importanti protagonisti, opere, contesti (ciclo di lezioni del secondo modulo). Anche grazie alla relazione con le altre discipline impartite nel settore disciplinare delle affini o integrative (Estetica, Restauro, Urbanistica, Sociologia dell’ambiente e del territorio), lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze, organizzare e interpretare i dati conoscitivi storico-artistici ed estetici in particolare nella progettazione dei paesaggi, nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale, nella riqualificazione dei paesaggi esistenti, nella pianificazione del paesaggio.
Obiettivi specifici
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze apprese, interpretando gli aspetti artistici, estetici, storici, sociali dei paesaggi, abilità necessarie in particolare nella progettazione dei paesaggi, nella riqualificazione e valorizzazione dei paesaggi esistenti, nella pianificazione del paesaggio, per comprenderne e programmarne le modalità di gestione, fruizione, valorizzazione, manutenzione. Saperi necessari per ottenere tale risultato saranno la memorizzazione di un opportuno numero di immagini, l’acquisizione di accreditati strumenti per la loro analisi e per la comprensione dei caratteri di continuità e discontinuità. Questo esercizio sarà supportato da un confronto costante con le altre arti visive.
In particolare:
1. Conoscenza e capacità di comprensione: il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-artistica dei fenomeni dell’arte contemporanea, stimolando un approccio critico al fine di consentirgli di elaborare e applicare idee originali nell’ambito dell’architettura del paesaggio. Più nel dettaglio lo studente conoscerà l’arte contemporanea del XX e XXI secolo con particolare attenzione alle questioni legate all’arte fuori dal museo, in contesti urbani e naturali. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze relative all’arte contemporanea e alle problematiche dell’arte ambientale in contesti interdisciplinari. 3. Autonomia di giudizio: lo studente saprà integrare in modo autonomo le conoscenze e formulare giudizi grazie anche alla redazione di una relazione scritta. 4. Abilità comunicative: la capacità di comunicare con competenza le conoscenze acquisite verrà sviluppata attraverso momenti dialogici. 5. Capacità di apprendimento: la capacità di studiare in modo autonomo e di auto aggiornarsi si otterrà attraverso il suggerimento di una bibliografia specifica e verifiche durante le lezioni.
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6
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L-ART/03
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10588664 -
BIODIVERSITA' ANIMALE E RETI ECOLOGICHE
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Erogato in altro semestre o anno
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1035635 -
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
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Erogato in altro semestre o anno
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10588669 -
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO I
(obiettivi)
Obiettivo del Laboratorio è costruire conoscenze e competenze evolute dell’arte dei giardini e dell’architettura del paesaggio, in relazione alle evoluzioni internazionali della disciplina, in una direzione multidisciplinare. La “città come grande paesaggio”, sta a indicare una focalizzazione sulla città consolidata come territorio sperimentale del progetto in diverse declinazioni: la città come grande giardino ed ecosistema; il progetto di paesaggio come strumento di qualificazione, riqualificazione e rigenerazione urbana e metropolitana; la valorizzazione e la trasformazione d’uso delle aree dismesse o di frangia. In quest’ottica il contributo degli insegnamenti coordinati fornirà al contempo un’apertura multidisciplinare al progetto e un approfondimento di alcune tematiche di particolare rilievo, quali quello del progetto e gestione dei sistemi d’acqua e quello della comprensione delle dinamiche economiche connesse al progetto di architettura del paesaggio. Il laboratorio fornirà quindi competenze e strumenti relativi a: Identificazione e lettura degli spazi vuoti urbani e periurbani, con applicazioni progettuali sugli spazi pubblici, su piazze e viali, giardini, parchi ed aree verdi. Innovazione e tradizione costruttiva nel progetto di paesaggio, con attenzione al rapporto tra componenti naturali, artificiali e socio-economiche. Progettazione e gestione dei sistemi d’acqua urbani relativi a spazi urbani e periurbani. Identificazione, comprensione e valutazione delle variabili che concorrono allo sviluppo delle dinamiche economiche connesse al progetto di architettura del paesaggio.
Conoscenza e Capacità di comprensione Al termine del laboratorio lo studente sarà in grado di comprendere e interpretare le relazioni tra spazio, elementi fisici, sociali ed economici, al fine di definire processi progettuali adeguati alle necessità di uso degli spazi esterni della città contemporanea.
Applicazione pratica di Conoscenza e Capacità di comprensione Attraverso l’acquisizione di una metodologia di progetto, lo studente sarà in grado di elaborare le conoscenze acquisiti dai tre insegnamenti e i dati raccolti in fase di lettura dei contesti, per definire priorità di interventi, per individuare le soluzioni più adatte al progetto in esame.
Autonomia di giudizio Il principale strumento per la crescita della propria autonomia di giudizio sono le attività di presentazione da parte dello studente e di verifica intermedia del processo progettuale.
Abilità comunicative La presentazione da parte dello studente degli avanzamenti del progetto e delle conoscenze acquisite, rappresenta un momento per il miglioramento del linguaggio scientifico e delle modalità di rappresentazione del lavoro progettuale.
Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo La valorizzazione del processo interdisciplinare favorisce la formazione di una base metodologica di lavoro applicabile in contesti diversi di apprendimento.
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ARCHITETTURA DEI GIARDINI E DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivo principale del corso è la formazione avanzata sul progetto di Architettura dei giardini e del paesaggio, con un riferimento forte al panorama internazionale, sia sul piano culturale che su quello della fattibilità economica e tecnica. Quindi il focus del corso è relativo all’acquisizione di conoscenze e pratiche per la sperimentazione sulle procedure di identificazione, lettura, programmazione, progettazione e gestione del sistema degli spazi vuoti urbani, in relazione alle necessità contemporanee di fruizione, con un’apertura multidisciplinare.
Il corso mira contemporaneamente alla valorizzazione delle tradizioni costruttive e all’innovazione tecnica del progetto di paesaggio, con un’attenzione al rapporto tra componenti naturali e artificiali e un particolare riferimento alle componenti vegetali e dell’acqua. Oggetto del progetto saranno applicazioni progettuali e approfondimenti tecnici sulle trasformazioni del paesaggio urbano e perturbano, degli spazi pubblici, del sistema di piazze e viali, giardini, parchi ed aree verdi.
Obiettivi specifici Conoscenza e Capacità di comprensione Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere e interpretare le relazioni tra spazio, elementi fisici e sociali al fine di definire processi progettuali adeguati alle necessità di uso degli spazi esterni della città contemporanea, per la soddisfazione le necessità e le aspirazioni dei cittadini. Applicazione pratica di Conoscenza e Capacità di comprensione Attraverso l’acquisizione di una metodologia di progetto, lo studente sarà in grado di elaborare i dati raccolti in fase di lettura dei contesti, per definire priorità di interventi, per individuare soluzioni, scegliere materiali e tecnologie dei sistemi naturali e artificiali più adatte al progetto in esame. Autonomia di giudizio Il principale strumento per la crescita della propria autonomia di giudizio sono le attività di presentazione da parte dello studente e di verifica intermedia del processo progettuale. Abilità comunicative La presentazione da parte dello studente degli avanzamenti del progetto e delle conoscenze acquisite, rappresenta un momento per il miglioramento del linguaggio scientifico e delle modalità di rappresentazione del lavoro progettuale. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo La valorizzazione del processo progettuale fornisce la formazione di una base metodologica di lavoro applicabile in contesti diversi.
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6
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ICAR/15
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI
(obiettivi)
Obiettivi formativi Con riferimento alla programmazione, progettazione, realizzazione e gestione in fase di esercizio di interventi di progettazione integrata in ambiti consolidati delle città secondo un’ottica di sostenibilità urbana riconducibile ai principi integrati della Green City Il modulo tematico è finalizzato a proporre i caratteri, le finalità, le relazioni multidimensionali e multidisciplinari fra i giudizi di valore, volti a stimare il valore economico dei beni materiali e immateriali compresi in questi interventi, e i giudizio di scelta, tesi a selezionare, tra varie alternative, quella di maggiore convenienza economica. Tenendo conto che ogni giudizio di convenienza è preceduto da un giudizio di valore gli interventi sul paesaggio riconducibili ai principi integrati della Green City che includano azioni di forestazione urbana si prestano a favorire processi di trasformazione in ottica di sostenibilità urbana, alla luce degli effetti multidimensionali plurimi da essi generati sotto forma di servizi eco-sistemici in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’aumento della consistenza della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Conoscenza e capacità di comprensione A conclusione del modulo lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, gli aspetti estimativi e valutativi da considerare in interventi di progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City . Lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi operativi che gli permettano di rispondere alle domande valutative poste da soggetti pubblici e privati nella gestione di interventi sul paesaggio impostati e da realizzare con l’obiettivo di creare un sistema di servizi ecosistemici che generino effetti positivi di tipo ambientale, sociale ed economico., In particolare nella progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City lo studente dovrà essere in grado di individuare nodi decisionali e procedure di valutazione affinché gli operatori pubblici e privati possano effettuate scelte razionali.. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove ed esercitazioni in itinere e la prova (finale) di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare padronanza negli approcci teorici e operativi che permettono di esprimere giudizi di valore e di convenienza e quelli analitico-progettuali utili per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi anche complessi, legati alla gestione delle diverse fasi del processo relative alla progettazione del paesaggio. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di dare risposta ai quesiti estimativi e valutativi che si presentano nelle gestione delle attività riferite a interventi sul paesaggio impostati secondo logiche eco-sistemiche, nei quali la presenza di azioni di forestazione urbana siano in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’incremento della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi operativi acquisiti. Tali capacità saranno acquisite attraverso attività di didattica frontale e seminariale, da svolgere in aula o a casa, riferite a casi/esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Obiettivi formativi Con riferimento alla programmazione, progettazione, realizzazione e gestione in fase di esercizio di interventi di progettazione integrata in ambiti consolidati delle città secondo un’ottica di sostenibilità urbana riconducibile ai principi integrati della Green City Il modulo tematico è finalizzato a proporre i caratteri, le finalità, le relazioni multidimensionali e multidisciplinari fra i giudizi di valore, volti a stimare il valore economico dei beni materiali e immateriali compresi in questi interventi, e i giudizio di scelta, tesi a selezionare, tra varie alternative, quella di maggiore convenienza economica. Tenendo conto che ogni giudizio di convenienza è preceduto da un giudizio di valore gli interventi sul paesaggio riconducibili ai principi integrati della Green City che includano azioni di forestazione urbana si prestano a favorire processi di trasformazione in ottica di sostenibilità urbana, alla luce degli effetti multidimensionali plurimi da essi generati sotto forma di servizi eco-sistemici in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’aumento della consistenza della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Conoscenza e capacità di comprensione A conclusione del modulo lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, gli aspetti estimativi e valutativi da considerare in interventi di progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City . Lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi operativi che gli permettano di rispondere alle domande valutative poste da soggetti pubblici e privati nella gestione di interventi sul paesaggio impostati e da realizzare con l’obiettivo di creare un sistema di servizi ecosistemici che generino effetti positivi di tipo ambientale, sociale ed economico., In particolare nella progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City lo studente dovrà essere in grado di individuare nodi decisionali e procedure di valutazione affinché gli operatori pubblici e privati possano effettuate scelte razionali.. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove ed esercitazioni in itinere e la prova (finale) di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare padronanza negli approcci teorici e operativi che permettono di esprimere giudizi di valore e di convenienza e quelli analitico-progettuali utili per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi anche complessi, legati alla gestione delle diverse fasi del processo relative alla progettazione del paesaggio. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di dare risposta ai quesiti estimativi e valutativi che si presentano nelle gestione delle attività riferite a interventi sul paesaggio impostati secondo logiche eco-sistemiche, nei quali la presenza di azioni di forestazione urbana siano in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’incremento della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi operativi acquisiti. Tali capacità saranno acquisite attraverso attività di didattica frontale e seminariale, da svolgere in aula o a casa, riferite a casi/esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di esaminarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e consapevole nell’integrare i temi inerenti l’estimo e la valutazione, con quelli progettuali con l’obiettivo di restituire soluzioni adeguate ai problemi che si possono presentare nelle attività di gestione di interventi di progettazione del paesaggio riconducibili ai principi integrati della Green City che includano azioni di forestazione urbana siano essi di iniziativa pubblica o privata, sia in PPP. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo adeguato ed efficace anche, all’interno dei documenti da predisporre in relazione alle diverse fasi e ai diversi ambiti di produzione insediativa relativa a interventi sul paesaggio, utilizzando anche strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e nelle diverse forme di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale del Corso che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una significativa capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della formulazione di giudizi di valore e di convenienza relativamente alle tematiche legate ai processi di gestione della progettazione del paesaggio. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze volte all’utilizzo di metodologie, strumenti e applicazioni anche innovative nel campo dell’estimo e della valutazione nella progettazione del paesaggio e attraverso la partecipazione costante alle attività seminariali del Corso, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, svolte all’interno di casi concreti di sperimentazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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3
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ICAR/22
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24
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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PAESAGGIO E GESTIONE DELLE ACQUE
(obiettivi)
Obiettivi formativi: ITA: Il modulo mira a favorire la comprensione dei processi idrologici nei bacini urbani ed a descrivere il ruolo e l’importanza del ciclo idrologico per la gestione delle risorse idriche. Esso si propone di: - Fornire gli strumenti analitici e concettuali necessari ad affrontare problemi legati al monitoraggio ed alla gestione delle risorse idriche in ambito urbano - Fornire metodi e strumenti per la progettazione e gestione delle risorse idriche in ambito urbano. I risultati di apprendimento attesi sono: - Conoscenza delle basi fisiche e degli strumenti metodologici utili per la comprensione dei fenomeni idrologici in ambito urbano (descrittori di Dublino 1 e 5); - Abilità ad utilizzare metodologie per la progettazione di semplici soluzioni per la gestione delle risorse idriche e paesaggistiche in ambito urbano (descrittori di Dublino 2 e 3).
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3
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AGR/08
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10588666 -
LABORATORIO DI RESTAURO E PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivi generali Il laboratorio intende prendere in considerazione i princìpi generali del restauro connessi ad un concetto di tutela vasto e diversificato che investe ambiti territoriali e coinvolge beni culturali e ambientali. Il compendio storico e l’approccio conoscitivo dovranno garantire la conoscenza dei luoghi e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare; il compendio fitopatologico e di cura delle piante garantirà invece una comprensione dei fenomeni patologici legati alle piante. L’approccio metodologico sarà articolato per fasi: lettura, interpretazione e valutazione dell’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. L’approccio progettuale dovrà essere interrelato e diretto alla gestione critica di equilibri complessi (regolazione delle dinamiche di trasformazione) che, tra conservazione e sviluppo, in ambiti territoriali (urbani ed extraurbani), coinvolgono beni culturali e ambientali. In questa prospettiva, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura diversa; relazionare la salvaguardia allo sviluppo, la disciplina del recupero con quella dell’innovazione, coniugare aspetti paesistici e pianificazione territoriale e agro-forestali, così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del laboratorio lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione delle metodiche utili a sviluppare un’analisi di contesto inerente il sistema paesistico considerato; inoltre, dopo aver acquisito il ‘dettato teorico’ che richiede di essere tradotto in atto progettuale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito abilità nel definire l’ “iter” progettuale e attuativo che deve presiedere alle scelte d’intervento. La verifica delle conoscenze acquisite sarà attuata attraverso l’attività progettuale condotta durante il Laboratorio; lo studente dovrà dimostrare di saper individuare le regole delle trasformazioni e interpretarle all’interno di un quadro culturale integrato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del Laboratorio, dopo aver acquisito padronanza dell’approccio analitico-progettuale che si rivolge alle tematiche del paesaggio, lo studente dovrà dimostrare di saper sviluppare una lettura interrelata tanto dei fattori ambientali e agro-forestali, quanto dei fattori antropici e di quelli socio-etnografici valutando anche le reciproche interazioni in termini di sostenibilità rispetto al ‘sistema dei valori’ determinato dal processo storico di stratificazione. In questo senso, nella ricerca di una stretta interconnessione fra tutela, scelte di sviluppo e strategie di assetto, lo studente dovrà finalizzare il metodo alla definizione del “grado di trasformabilità”, attraverso un approccio di carattere essenzialmente “dinamico”. In particolare, utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di applicare tali competenze per intervenire correttamente nell’attuale spazio-ambiente. La verifica della capacità di applicare le conoscenze sarà operata mediante prove in itinere e attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità critiche e di giudizio Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito le capacità di applicare le conoscenze per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con i processi formativi dell’architettura che appaiono connotati da una progettualità variegata, dove ogni soluzione è il risultato dell’interrelazione fra momenti di analisi e di sintesi, di confronto e di verifica, e che nell’ambito restaurativo, costituiscono un precipuo “fare”, rigorosamente sostenuto e controllato dal continuo esercizio del pensiero critico. Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito delle attività progettuali sperimentate durante lo svolgimento del Corso; la verifica delle competenze critiche acquisite sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità comunicative Al termine del laboratorio, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche, tecniche e progettuali proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo. In questa prospettiva, posto il problema in termini di ricerca di spazi di dialogo tra le diverse specificità operative, lo studente dovrà considerare la variegata interfaccia professionale che connota la dialettica salvaguardia-sviluppo; dovrà quindi essere capace di trasmettere le peculiarità del “sistema dei valori” che definisce limiti e potenzialità dell’intervento, da precisare attraverso un approccio progettuale interrelato. Il conseguimento di tali abilità sarà verificato dalle capacità espressive e illustrative del progetto delineato e sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità e autonomia di studio
Al termine del laboratorio lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito la capacità di apprendimento e l’abilità di applicare autonomamente le proprie conoscenze. In particolare, attraverso l’assimilazione dei fondamenti del quadro teorico e tramite la definizione di un approccio storico-conoscitivo che deve garantire la conoscenza dei luoghi e la comprensione dei ‘valori’ da salvaguardare, lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite così da delineare un complesso organico e correlato di azioni volte a conservare e valorizzare le qualità paesaggistiche del presente. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la partecipazione costante alle attività del Laboratorio: luogo dove assume un ruolo fondamentale la cultura del progetto e dove trova specificazione la valenza del momento formativo. La verifica avverrà durante la prova di esame attraverso la quale potrà essere evidenziata l’autonomia dello studente nell’organizzare il proprio apprendimento.
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PROTEZIONE E DIFESA DELLE PIANTE
(obiettivi)
Obiettivi generali. Il corso si propone di contribuire alla formazione della figura del paesaggista attraverso gli strumenti per il riconoscimento delle malattie delle piante e per la loro prevenzione nel quadro della sostenibilità ambientale, con particolare riguardo alle aree metropolitane italiane ed europee. Obiettivi specifici Al completamento del corso, lo Studente disporrà di: 1. Conoscenza e capacità di comprensione attraverso: Conoscenza dei principi di Patologia Vegetale. Conoscenza dei cicli dei patogeni in relazione alle fasi fenologiche della pianta. Conoscenza della sostenibilità produttiva in relazione alla prevenzione delle malattie. Comprensione dei principi teorici alla base della prevenzione sostenibile e le innovazioni potenzialmente applicabili in base all’avanzamento delle conoscenze nel settore. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione attraverso: stilare strategie di difesa sostenibile preventiva in modo multidisciplinare e secondo i princìpi della conformità alla normativa italiana ed europea. 3. Autonomia di giudizio attraverso: - analisi dello stato dell’arte e delle innovazioni potenzialmente applicabili nel settore, in particolare per le aree metropolitane eventualmente collegandosi a informazioni provenienti da altri insegnamenti del Corso di Studio; - analisi dei dati appresi da escursioni sul campo, eventualmente anche multidisciplinari. 4. Capacità di comunicazione attraverso: preparazione e discussione con l’ausilio di presentazioni, seminari (individuali o di gruppo); in particolare, la prova d’esame, costituita da un colloquio orale, comprenderà anche l’esposizione di un tema/argomento scelto a piacere o concordato con il Docente; 5. Capacità di apprendimento: - delle principali metodologie di indagine sul campo; - delle principali fonti bibliografiche attualmente di riferimento del settore, in particolare riviste scientifiche nazionali ed internazionali, monografie, collane; - delle società scientifiche e degli Enti nazionali ed internazionali competenti nel settore.
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3
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AGR/12
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso intende prendere in considerazione i princìpi generali del restauro connessi ad un concetto di tutela vasto e diversificato che investe ambiti territoriali e coinvolge beni culturali e ambientali. Il compendio storico e l’approccio conoscitivo dovranno garantire la conoscenza dei luoghi e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare. L’approccio metodologico sarà articolato per fasi: lettura, interpretazione e valutazione dell’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. L’approccio progettuale dovrà essere interrelato e diretto alla gestione critica di equilibri complessi (regolazione delle dinamiche di trasformazione) che, tra conservazione e sviluppo, in ambiti territoriali (urbani ed extraurbani), coinvolgono beni culturali e ambientali. In questa prospettiva, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura urbanistica e di valenza architettonica; relazionare la salvaguardia allo sviluppo, la disciplina del recupero con quella dell’innovazione, coniugare aspetti paesistici e pianificazione territoriale; così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione delle metodiche utili a sviluppare un’analisi di contesto inerente il sistema paesistico considerato; inoltre, dopo aver acquisito il ‘dettato teorico’ che richiede di essere tradotto in atto progettuale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito abilità nel definire l’“iter” progettuale e attuativo che deve presiedere alle scelte d’intervento. La verifica delle conoscenze acquisite sarà attuata attraverso l’attività progettuale condotta durante il Corso; lo studente dovrà dimostrare di saper individuare le regole delle trasformazioni e interpretarle all’interno di un quadro culturale integrato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento, dopo aver acquisito padronanza dell’approccio analitico-progettuale che si rivolge alle tematiche del paesaggio, lo studente dovrà dimostrare di saper sviluppare una lettura interrelata tanto dei fattori ambientali, quanto dei fattori antropici e di quelli socio-etnografici valutando anche le reciproche interazioni in termini di sostenibilità rispetto al ‘sistema dei valori’ determinato dal processo storico di stratificazione. In questo senso, nella ricerca di una stretta interconnessione fra tutela, scelte di sviluppo e strategie di assetto, lo studente dovrà finalizzare il metodo alla definizione del “grado di trasformabilità”, attraverso un approccio di carattere essenzialmente “dinamico”. In particolare, utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di applicare tali competenze per intervenire correttamente nell’attuale spazio-ambiente. La verifica della capacità di applicare le conoscenze sarà operata mediante prove in itinere e attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità critiche e di giudizio Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito le capacità di applicare le conoscenze per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con i processi formativi dell’architettura che appaiono connotati da una progettualità variegata, dove ogni soluzione è il risultato dell’interrelazione fra momenti di analisi e di sintesi, di confronto e di verifica, e che nell’ambito restaurativo, costituiscono un precipuo “fare”, rigorosamente sostenuto e controllato dal continuo esercizio del pensiero critico. Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito delle attività progettuali sperimentate durante lo svolgimento del Corso; la verifica delle competenze critiche acquisite sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità comunicative Al termine dell’insegnamento, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche, tecniche e progettuali proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo. In questa prospettiva, posto il problema in termini di ricerca di spazi di dialogo tra le diverse specificità operative, lo studente dovrà considerare la variegata interfaccia professionale che connota la dialettica salvaguardia-sviluppo; dovrà quindi essere capace di trasmettere le peculiarità del “sistema dei valori” che definisce limiti e potenzialità dell’intervento, da precisare attraverso un approccio progettuale interrelato. Il conseguimento di tali abilità sarà verificato dalle capacità espressive e illustrative del progetto delineato e sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità e autonomia di studio
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito la capacità di apprendimento e l’abilità di applicare autonomamente le proprie conoscenze. In particolare, attraverso l’assimilazione dei fondamenti del quadro teorico e tramite la definizione di un approccio storico-conoscitivo che deve garantire la conoscenza dei luoghi e la comprensione dei ‘valori’ da salvaguardare, lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite così da delineare un complesso organico e correlato di azioni volte a conservare e valorizzare le qualità paesaggistiche del presente. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la partecipazione costante alle attività del Laboratorio: luogo dove assume un ruolo fondamentale la cultura del progetto e dove trova specificazione la valenza del momento formativo. La verifica avverrà durante la prova di esame attraverso la quale potrà essere evidenziata l’autonomia dello studente nell’organizzare il proprio apprendimento.
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9
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ICAR/19
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72
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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10588670 -
LABORATORIO DI PIANI E INFRASTRUTTURE DI PAESAGGIO
(obiettivi)
L'obiettivo principale del laboratorio di pianificazione del paesaggio è quello di sviluppare e testare con gli studenti un metodo sperimentale di pianificazione e progettazione interdisciplinare, sinteticamente definito “infrastruttura paesaggio” . Una strategia capace di combinare, attraverso il progetto, esigenze, aspettative e prospettive di ri-equilibrio territoriale, sviluppo economico sostenibile, accessibilità, inclusione sociale, potenziamento della biodiversità e miglioramento della qualità della vita delle aree metropolitane. Il corso, attraverso l’integrazione dei moduli di pianificazione, di progettazione del paesaggio e di ecologia del paesaggio si propone i seguenti obiettivi formativi specifici:
conoscenza e comprensione: • acquisizione di specifici strumenti per comprendere e interpretare i rapporti tra spazi e soggetti nella città contemporanea con particolare riferimento alle condizioni di accessibilità urbana, inclusione sociale, resilienza ambientale, adattamento climatico, funzionalità ecologica capacità di applicare conoscenza e comprensione • acquisizione di un metodo progettuale capace di procedere attraverso: definizione del contesto e dei problemi; raccolta, analisi ed integrazione dei dati; definizione di priorità degli interventi, individuazione di soluzioni; sperimentazione, modellizzazione e verifica. capacità critiche e di giudizio • capacità di valutare criticamente e organizzare dati conoscitivi, valutazioni e proposte di trasformazione e miglioramento delle aree urbane utilizzando con proprietà linguaggio e tecniche specifiche della disciplina progettuale (elaborazioni grafiche, relazioni tecniche, info-grafiche, visualizzazioni, etc) capacità di comunicare quanto si è appreso • sperimentazione di tecniche e modalità di rappresentazione, argomentazione e comunicazione di dati conoscitivi e scelte progettuali finalizzate al confronto dialettico all'interno e possibilmente all'esterno del laboratorio. capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita • acquisizione di conoscenze e strumenti tali da costituire un metodo di lavoro per la pianificazione e progettazione urbana applicabile a diversi contesti
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PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
L'obiettivo principale del modulo di pianificazione all’interno del laboratorio di pianificazione del paesaggio è quello di sviluppare e testare con gli studenti un metodo sperimentale di pianificazione interdisciplinare, sinteticamente definito “infrastruttura paesaggio” in grado di garantire ri-equilibrio territoriale, sviluppo economico sostenibile, accessibilità, inclusione sociale, potenziamento della biodiversità e miglioramento della qualità della vita delle aree metropolitane. il modulo si propone i seguenti obiettivi formativi:
conoscenza e comprensione: • acquisizione di specifici strumenti per comprendere e interpretare la città contemporanea con particolare riferimento alle prestazioni di un sistema di infrastrutturazione ambientale rispetto alle sfide urbane: accessibilità urbana sostenibile, inclusione sociale, resilienza ambientale, adattamento climatico, miglioramento della continuità e funzionalità ecologica. capacità di applicare conoscenza e comprensione • acquisizione di un metodo di pianificazione del paesaggio capace di procedere attraverso: definizione del contesto e dei problemi; raccolta, analisi ed integrazione dei dati; definizione di priorità degli interventi, individuazione di soluzioni; sperimentazione, modellizzazione e verifica. capacità critiche e di giudizio • capacità di valutare criticamente e organizzare dati conoscitivi, valutazioni e proposte di trasformazione e miglioramento delle aree urbane utilizzando con proprietà strumenti e metodi di pianificazione urbana (cartografie tematiche, elaborazioni grafiche, relazioni tecniche, info-grafiche, etc) capacità di comunicare quanto si è appreso • sperimentazione di tecniche e modalità di rappresentazione, argomentazione e comunicazione di dati conoscitivi e scelte progettuali finalizzate al confronto dialettico tra diversi campi disciplinari e soggetti con diverse competenze capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita • acquisizione di conoscenze e strumenti tali da costituire un metodo di lavoro per la pianificazione e progettazione urbana applicabile a diversi contesti
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6
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ICAR/21
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI L'obiettivo principale del modulo di progettazione del paesaggio (all’interno del laboratorio di pianificazione del paesaggio)) è quello di sviluppare e testare con gli studenti un metodo sperimentale di progettazione interdisciplinare, sinteticamente definito “infrastruttura paesaggio” . Una strategia capace di combinare, attraverso il progetto, esigenze, aspettative e prospettive di ri-equilibrio territoriale, sviluppo economico sostenibile, accessibilità, inclusione sociale, potenziamento della biodiversità e miglioramento della qualità della vita delle aree metropolitane.
Il modulo si propone i seguenti obiettivi formativi specifici:
Conoscenza e comprensione: • acquisizione di specifici strumenti per comprendere e interpretare i rapporti tra spazi e soggetti nella città contemporanea con particolare riferimento alle nuove esigenze di accessibilità urbana, socialità inclusiva, resilienza e adattamento ambientale e climatico. Capacità di applicare conoscenza e comprensione • acquisizione di un metodo progettuale inteso come processo dinamico e circolare capace di procedere attraverso: definizione del contesto e dei problemi; raccolta, analisi ed integrazione dei dati (confronto con informazioni misurabili, monitorabili nel tempo, etc.); definizione di priorità degli interventi, individuazione di soluzioni; selezione di materiali (artificiali e naturali), tecniche e tecnologie adeguate; sperimentazione, modellizzazione e verifica. Capacità critiche e di giudizio • capacità di valutare criticamente e organizzare dati conoscitivi , valutazioni e proposte di trasformazione e miglioramento utilizzando con proprietà linguaggio e tecniche specifiche della disciplina progettuale (elaborazioni grafiche, relazioni tecniche, info-grafiche , visualizzazioni, etc) Capacità di comunicare quanto si è appreso • sperimentazione di tecniche e modalità di rappresentazione, argomentazione e comunicazione di dati conoscitivi e scelte progettuali finalizzate al confronto dialettico all'interno e possibilmente all'esterno del laboratorio. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita • acquisizione di conoscenze e strumenti tali da costituire un metodo di lavoro per la er la progettazione del paesaggio applicabile a diversi contesti.
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3
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ICAR/15
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ECOLOGIA DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivi generali L’obiettivo generale del modulo, nell’ambito del laboratorio di piani e infrastrutture di paesaggio, è l’apprendimento e la sperimentazione di principi e metodologie ecologiche nel quadro interdisciplinare di pianificazione di infrastrutture verdi ovvero “infrastrutture paesaggio”. Rispetto al contesto strategico complessivo dell’infrastruttura paesaggio rivolto a tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile, il modulo si occupa in particolare degli aspetti relativi alla sfera ambientale fornendo le basi per l’interpretazione, valutazione e successiva pianificazione del paesaggio inteso come sistema ecologico complesso. A diverse scale e per contesti territoriali a diverso grado di naturalità (urbano/rurale), vengono quindi affrontati i temi della classificazione ecologica territoriale, della valutazione dello stato di conservazione e della prioritizzazione degli obiettivi di protezione, gestione e pianificazione delle risorse naturali. Obiettivi specifici
Conoscenza e capacità di comprensione degli aspetti strutturali, funzionali e dinamici del paesaggio, inteso come sistema di sistemi ecologici, così come dei drivers, pressioni, impatti e risposte che influenzano le condizioni e il valore ecologico dei paesaggi
Capacità di applicare conoscenza e comprensione per raccolta, elaborazione, analisi e integrazione interdisciplinare di conoscenze ecologico-paesaggistiche finalizzate alla definizione di protocolli, piani e progetti di valutazione, valorizzazione e riqualificazione di sistemi ecologici complessi
Capacità critiche e di giudizio sviluppate attraverso la partecipazione alle attività seminariali e l’approfondimento di articoli scientifici ed esempi di pianificazione paesaggistica a diverse scale selezionati dal docente
Capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso attività collettive di argomentazione e discussione degli approfondimenti scientifici e degli esempi progettuali proposti
Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita attraverso la conoscenza dei modelli teorici di base per l’analisi ecologica del paesaggio, per la valutazione dello stato di conservazione e della qualità ambientale a scala di paesaggio, nonché delle principali fonti istituzionali e scientifiche per il reperimento dei dati di base e l’aggiornamento relativo a convenzioni e strategie legate all’ambiente e allo sviluppo sostenibile
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3
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BIO/03
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10588668 -
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO II
(obiettivi)
Il Laboratorio intende fornire agli studenti strumenti e conoscenze multidisciplinari per affrontare il tema del rischio attraverso il progetto di paesaggio. L'ipotesi guida è che la prevenzione dei rischi, la riduzione di vulnerabilità e la messa in sicurezza di insediamenti e spazi aperti possono costituirsi come una strategia per interpretare specificità e diversità dei territori, avviare processi di miglioramento capaci di incidere su spazi, modi di vita, comportamenti ed economie; riattivare forme di manutenzione e presidio connesse a produzioni, attività e risorse locali Gli studenti saranno guidati nella messa a punto di un progetto di riqualificazione del paesaggio urbano volto ad aumentare la resilienza delle aree urbane e delle comunità insediate . Il progetto è volto in particolare a realizzare una città sana , garantendo accessibilità e sostenibilità degli spostamenti, salute pubblica, riduzione di rischi ambientali e sociali.
Gli obiettivi formativi del corso prevedono l'acquisizione delle seguenti competenze: conoscenza e comprensione: • acquisizione di specifici strumenti per comprendere e interpretare funzionamenti , modi di vita e spazi della città metropolitana, con particolare riferimento alle esigenze di spostamento sostenibile anche ai fini della riduzione dell’ inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas serra, sostenere la pratica sportiva e stili di vita sani, favorire presidio e manutenzione dello spazio aperto ( forestazione e agricoltura urbana), favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. capacità di applicare conoscenza e comprensione • capacità di applicare gli strumenti per la messa a punto di un progetto di paesaggio e di architettura in grado di ridurre i rischi e rispondere a nuove esigenze della città contemporanea. capacità critiche e di giudizio • capacità di valutare criticamente e organizzare dati conoscitivi , valutazioni e proposte di trasformazione e miglioramento utilizzando con proprietà linguaggio e tecniche specifiche della disciplina progettuale (elaborazioni grafiche, relazioni tecniche, info-grafiche , visualizzazioni, etc) capacità di comunicare quanto si è appreso • sperimentazione di tecniche e modalità di rappresentazione, argomentazione e comunicazione di dati conoscitivi e scelte progettuali finalizzate al confronto interdisciplinare e con possibili fruitori, amministratori, etc. . Si tratta di immaginare e comunicare come lo spazio verrà trasformato dalle azioni di progetto, producendo nuovi paesaggi.
capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita • acquisizione di conoscenze e strumenti tali da costituire un metodo di lavoro per la progettazione del paesaggio applicabile a diversi contesti
Il Modulo di progettazione ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso alla problematica paesaggistica. In questa prospettiva il Modulo attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione del progetto di architettura, fino al dettaglio architettonico, intendendolo come processo razionalmente trasmissibile e non come operazione estemporanea e improvvisata, opportunamente coordinata con le strategie e le forme del progetto di paesaggio.
Il modulo di Agricoltura urbana e paesaggio ha lo specifico obiettivo di far conoscere il ruolo delle aree coltivate e del paesaggio produttivo nei processi di riqualificazione dello spazio urbano e di prevenzione di rischi ambientali negli ambiti peri-urbani. Verranno dati gli strumenti per valutare i rischi ambientali e biologici derivanti della marginalizzazione dell’agricoltura (perdita di suoli fertili, erosione biodiversità, perdita identità territoriale, scomparsa paesaggi tipici) e per acquisire strategie di miglioramento delle relazioni fra città e campagna, fra spazi edificati e coltivati attraverso lo strumento della progettazione e della riqualificazione paesaggistica e funzionale delle aree agricole di contatto o incluse nella città.
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ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Gli studenti saranno guidati nella messa a punto di un progetto di paesaggio teso alla realizzazione di nuove connessioni sostenibili per Roma, a partire dall’approfondimento progettuale di alcuni tratti significativi del tracciato del GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Biciclette. Il laboratorio persegue i seguenti obiettivi formativi:
conoscenza e comprensione: • acquisizione di specifici strumenti (toolkit) per comprendere e interpretare il rapporto tra modi di vita (domanda di servizi collettivi innovativi) e spazi dell’abitare nella città metropolitana (territori della diffusione insediativa), con particolare riferimento alle esigenze di accessibilità e sostenibilità degli spostamenti, di diffusione di stili di vita più salutari, di educazione al movimento e al benessere.. capacità di applicare conoscenza e comprensione • capacità di applicare gli strumenti per la messa a punto di un progetto di paesaggio teso alla realizzazione di nuove connessioni sostenibili per Roma. capacità critiche e di giudizio • capacità di valutare criticamente e organizzare dati conoscitivi , valutazioni e proposte di trasformazione e miglioramento utilizzando con proprietà linguaggio e tecniche specifiche della disciplina progettuale (elaborazioni grafiche, relazioni tecniche, info-grafiche , visualizzazioni, etc) capacità di comunicare quanto si è appreso • sperimentazione di tecniche e modalità di rappresentazione, argomentazione e comunicazione di dati conoscitivi e scelte progettuali finalizzate al confronto interdisciplinare e con possibili fruitori, amministratori, etc. . Si tratta di immaginare e comunicare come lo spazio verrà trasformato dalle azioni di progetto, producendo nuovi paesaggi.
capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita • acquisizione di conoscenze e strumenti tali da costituire un metodo di lavoro per la progettazione del paesaggio applicabile a diversi contesti
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6
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ICAR/15
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PROGETTAZIONE URBANA
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI Il Modulo di progettazione urbana ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso alla problematica paesaggistica. In questa prospettiva il Modulo attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione del progetto di architettura, fino al dettaglio architettonico, intendendolo come processo razionalmente trasmissibile e non come operazione estemporanea e improvvisata, opportunamente coordinata con le strategie e le forme del progetto di paesaggio.
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4
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ICAR/14
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32
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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AGRICOLTURA URBANA E PAESAGGIO
(obiettivi)
Il modulo di Agricoltura urbana e paesaggio ha lo specifico obiettivo di far conoscere il ruolo delle aree coltivate e del paesaggio produttivo nei processi di riqualificazione dello spazio urbano e di prevenzione di rischi ambientali negli ambiti peri-urbani. Verranno dati gli strumenti per valutare i rischi ambientali e biologici derivanti della marginalizzazione dell’agricoltura (perdita di suoli fertili, erosione biodiversità, perdita identità territoriale, scomparsa paesaggi tipici) e per acquisire strategie di miglioramento delle relazioni fra città e campagna, fra spazi edificati e coltivati attraverso lo strumento della progettazione e della riqualificazione paesaggistica e funzionale delle aree agricole di contatto o incluse nella città.
Il Modulo persegue i seguenti obiettivi formativi:
conoscenza e comprensione: • acquisizione di specifici strumenti per comprendere e interpretare le trasformazioni del paesaggio dell’agricoltura periurbana, la sua multifunzionalità e le relazioni fra produzioni agricole, valorizzazione del territorio urbano contro il degrado ambientale e un miglior benessere dell’habitat contemporaneo. capacità di applicare conoscenza e comprensione • capacità di applicare le conoscenze specifiche e gli strumenti per la definizione di strategie di miglioramento delle relazioni città-campagna anche attraverso lo strumento del progetto di agricoltura e orticoltura urbana a diverse scale; capacità integrazione delle abilità acquisite in un più ampio progetto di paesaggio. capacità critiche e di giudizio • capacità di valutare criticamente e organizzare dati conoscitivi, valutazioni e proposte di trasformazione e miglioramento utilizzando lessico e tecniche specifiche della disciplina progettuale (elaborazioni grafiche, relazioni tecniche, info-grafiche, visualizzazioni, ecc.) capacità di comunicare quanto si è appreso • in sinergia e collaborazione con gli altri moduli del Laboratorio, sperimentazione di tecniche e modalità di rappresentazione, argomentazione e comunicazione di dati conoscitivi e scelte progettuali finalizzate al confronto interdisciplinare con possibili fruitori, amministratori, etc.
capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita • acquisizione di conoscenze e strumenti tali da costituire un metodo di lavoro per la progettazione del paesaggio applicabile a diversi contesti
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3
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AGR/03
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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6
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10588663 -
PAESAGGIO CITTA' E ARTE CONTEMPORANEA
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Erogato in altro semestre o anno
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10588664 -
BIODIVERSITA' ANIMALE E RETI ECOLOGICHE
(obiettivi)
Obiettivi generali. Il corso si propone di contribuire alla formazione della figura del paesaggista attraverso gli strumenti per il riconoscimento del significato della fauna negli ecosistemi marino, terrestre e d’acqua dolce, con particolare riguardo alle aree metropolitane italiane ed europee in genere.
Obiettivi specifici Al completamento del corso, lo Studente: 1. conoscerà e comprenderà: - i più importanti concetti teorici di base della moderna Zoologia (e.g., popolazione, specie, comunità, ecosistema); - la diversità della fauna italiana (e.g., diversità tassonomica, endemiti), almeno nei suoi aspetti essenziali, il suo valore in ambito europeo (e.g., confronti con altri Paesi, inclusione nelle direttive internazionali), con particolare riguardo ad alcuni gruppi di invertebrati (soprattutto artropodi) e ai vertebrati terrestri (anfibi, rettili, uccelli, mammiferi); - il ruolo ecologico dei rappresentanti di questi gruppi, il loro significato, le principali minacce alla loro conservazione (e.g., perdita di habitat, frammentazione ambientale, invasioni biologiche) e le indicazioni che la loro presenza/assenza può fornire nella pianificazione e nella progettazione del territorio e di reti ecologiche; conosca le principali tecniche di mitigazione degli impatti. 2. avrà le competenze per: - affrontare la complessità degli ecosistemi urbani italiani e più in generale europei anche dal punto di vista naturalistico; - interagire consapevolmente e costruttivamente con specialisti del settore naturalistico (in particolare zoologi, botanici, ecologi); - muoversi in ambito multidisciplinare, consapevole del significato della Biodiversità e del suo valore in termini di servizi ecosistemici e della necessità del suo mantenimento anche nelle aree più fortemente influenzate dalla presenza dell’Uomo. Inoltre, 3. potrà sviluppare capacità critiche e di giudizio attraverso - la conoscenza della storia delle ricerche nel settore, in particolare per le aree metropolitane eventualmente collegandosi a informazioni provenienti da altri insegnamenti del Corso di Studio; - la partecipazione ad escursioni sul campo, eventualmente anche multidisciplinari, a prove pratiche, a seminari, tenendo presente le informazioni provenienti da altre settori, naturalistici e non; - l’attiva interazione in Aula con il Docente e gli altri Studenti; 4. potrà sviluppare capacità di comunicare quanto si è appreso mediante la preparazione di presentazioni in .ppt, di seminari (individuali o di gruppo); in particolare, la prova d’esame, costituita da un colloquio orale, comprenderà anche l’esposizione di un tema/argomento scelto a piacere o concordato con il Docente; 5. potrà acquisire capacità di lavoro autonomo mediante la conoscenza: - delle fasi in cui si articola una ricerca scientifica di carattere zoologico (o multisciplinare) su un dato territorio; - delle principali metodologie di indagine sul campo; - delle principali fonti bibliografiche attualmente di riferimento del settore, in particolare riviste scientifiche nazionali ed internazionali, monografie, collane; - delle società scientifiche e degli Enti nazionali ed internazionali competenti nel settore.
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6
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BIO/05
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1035635 -
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
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Erogato in altro semestre o anno
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Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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6
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10588663 -
PAESAGGIO CITTA' E ARTE CONTEMPORANEA
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Erogato in altro semestre o anno
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10588664 -
BIODIVERSITA' ANIMALE E RETI ECOLOGICHE
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Erogato in altro semestre o anno
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1035635 -
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
(obiettivi)
Obiettivi generali L'obiettivo del Corso è la trasmissione di metodi e strumenti necessari per lo studio delle qualità fisiche e prestazionali delle componenti caratterizzanti spazi urbani e rurali, con l’obiettivo di attivare un processo di progettazione sostenibile dell’ambiente costruito orientato alla riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera e dell’inquinamento di aria, acqua e suoli; riduzione del carico ambientale delle trasformazioni e del consumo delle risorse; aumento del benessere e della qualità ambientale. La sperimentazione sarà incentrata sulla valutazione degli aspetti bioclimatici del progetto (controlli di soleggiamento e illuminazione naturale; raffrescamento passivo; riscaldamento passivo; comfort igrometrico e bioclimatico); aspetti bioecologici del progetto (controllo dei suoli, gestione ecologica delle acque, ecocompatibilità dei materiali, riusabilità dei componenti, riciclabilità dei rifiuti e degli scarti); aspetti energetici e impiantistici del progetto (aumento dell’efficienza energetica, riduzione dei consumi energetici, impiego di energie rinnovabili, riduzione dell’impiantistica attiva); aspetti di sostenibilità ambientale (verifiche dell’impatto dell’intervento, pre-fattibilità e fattibilità ambientale, certificazione ambientale).
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze, capacità di comprensione e abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di obiettivi per l’efficienza ecologica dell’intervento. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, dei sistemi e tecniche per operare sull’ambiente naturale e costruito, anche attraverso metodi di verifica dell’efficienza tecnologico-ambientale, morfo-tipologica e funzionale dell’intervento. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il corso, attraverso verifiche in itinere e la prova d’esame finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di conservazione dei sistemi naturali ed antropici, ripristino ambientale, e innalzamento delle qualità ambientali risultanti dalle diverse azioni compatibili nell’ambito delle strategie di intervento. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare e valutare interventi a carattere integrato e multiscalare, utilizzando i metodi, le tecniche e gli strumenti acquisiti. Tali capacità saranno verificate attraverso attività di sperimentazione progettuale, nell’ambito di processi di intervento in atto, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali.
Autonomia di giudizio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma di un progetto di intervento consapevole e compatibile con il contesto, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di interventi tecnologici ecoefficienti.
Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, attraverso proposte progettuali che utilizzino strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una piena capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie competenze nell’ambito della progettazione ambientale e, più in generale, delle strategie utili all’intervento tecnologico ecoefficiente. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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6
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ICAR/12
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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AAF1100 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Il corso si propone di consolidare le conoscenze della lingua inglese, con particolare riferimento al linguaggio tecnico in architettura, indicate nel livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue – Consiglio d’Europa (es., PET)
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2
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16
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1863 -
TIROCINIO - WORKSHOP - ABILITA' INFORMATICHE
(obiettivi)
Oltre agli insegnamenti previsti nel manifesto degli studi del CdLM AP, lo studente è chiamato a fare esperienza integrative, quali ad esempio fare uno stage presso un ente pubblico o privato, partecipare a concorsi di progettazione, collaborare a sperimentazioni progettuali, assistere a convegni, conferenze, seminari o workshop, partecipare a mostre, ecc.
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3
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75
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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ITA |
AAF1010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Consentire allo studente l'elaborazione di un testo o progetto che costituisca la somma dei saperi raggiunta durante i tre anni del corso.
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12
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96
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |