Corso di laurea: Medicina e chirurgia "A" - Roma Azienda Policlinico Umberto I
A.A. 2020/2021
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia dell'essere umano. Devono dimostrare comprensione dei principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica nonchè ai fondamenti etici dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia.
A tale proposito, i laureati saranno in grado di:
1) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse malattie.
2) individuare il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione.
3) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione.
4) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute. Essi avranno anche una buona comprensione dei meccanismi che determinano l'equità all'accesso delle cure sanitarie, l'efficacia e la qualità delle cure stesse, in relazione anche alle differenze di sesso/genere esistenti.
5) interpretare i bisogni globali dei pazienti, e dei loro familiari, in ottica biopsicosociale in qualsiasi fase del percorso di una malattia, dalla diagnosi alle fasi di inguaribilità e terminalità quando esse avvengono, attraverso una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tengano conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia. Saper discutere la globalità dei problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull’evidenza.
6) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita.
7) elencare e discutere i principali determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale ed all'impatto su di essa della globalizzazione.
8) discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell'organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E' fortemente incoraggiato l'uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem setting, il problem solving, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso, 2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione è data alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali (metodologia medico-scientifica e scienze umane) che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso. Per questo livello di Dublino sarà importante soprattutto l'acquisizione dei presupposti teorici e conoscitivi di base.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte.
Le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno soprattutto tese alla valutazione delle competenze conoscitive e interpretative acquisite dallo studente.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze alla comprensione e risoluzione dei problemi di salute dei singoli, con attenzione alla specificità di genere, dei gruppi e delle popolazioni, attinenti anche a tematiche nuove, inserite in contesti ampi e interdisciplinari. Le competenze cliniche devono essere rivolte ad affrontare la complessità dei problemi di salute della popolazione, dei gruppi sociali e del singolo paziente, complessità che si caratterizza nelle dimensioni anagrafiche, di pluri-patologia e di intreccio fra determinanti biologici, socio-culturali e genere specifici.
A tali fini, i laureati saranno in grado di:
1) raccogliere correttamente una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale. Essi sapranno applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate anche in base alle conoscenze acquisite dalla medicina di genere, e, più specificamente, dalla medicina di precisione.
2) stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, anche in considerazione delle differenze genere specifiche e secondo i principi della medicina di precisione, riconoscendo ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni.
3) curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore e della sofferenza esistenziale, in un’ottica biopsicosociale e centrata sulla persona. Essere consapevoli del limite delle cure, soprattutto nelle malattie croniche degenerative inguaribili o nelle patologie dell’anziano, in modo che anche i programmi di terapia palliativa possano essere attivati in un tempo anticipato rispetto alla terminalità.
4) intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Essi faranno riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi e i principi di management efficiente nella corretta erogazione delle cure sanitarie. Saranno pertanto in grado di usare correttamente, nelle decisioni sulla salute, i dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epidemiologia.
5) rispettare i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici, mantenendo buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso.
6) applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalle differenze etniche o genere specifiche, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche. Essi rispetteranno i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell'organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E' fortemente incoraggiato l'uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem setting, il problem solving, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale dal I al III anno di corso), 2) la frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di tipo traslazionale, 2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione è data inoltre alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali (metodologia medico-scientifica e scienze umane) che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso. Per questo livello di Dublino sono pertinenti soprattutto le attività indirizzate alla metodologia d'indagine, di pensiero critico, di ragionamento.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite. Questi ultimi potranno avvenire attraverso l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l'uso di metodologie quali l'esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise), la discussione di casi clinici (Case-based Discussion – CbD).
Le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze interpretative e operative acquisite dallo studente.
Autonomia di giudizio
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, i laureati saranno in grado di:
1) dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie.
2) formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica.
3) formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
4) esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica.
5) esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il problem setting, il decision making, il role-playing.
Per questo livello, la frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea rappresentano il contesto ideale per la messa alla prova delle capacità di giudizio. Sono strumenti essenziali in questa fase una tutorship attiva e l’uso del portfolio di scritti riflessivi.
Particolare attenzione è data alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali (metodologia medico-scientifica e scienze umane) che accompagnano gli studenti dal primo all’ultimo anno di corso. In questo livello sono particolarmente significative le attività di tipo riflessivo e critico.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite. Questi ultimi potranno avvenire attraverso l’uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise), la discussione di casi clinici (Case-based Discussion – CbD).
Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e operative acquisite dallo studente.
Abilità comunicative
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché, con le modalità richieste dalle circostanze, ai propri pazienti.
A tale scopo, i laureati saranno in grado di:
1) ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partners alla pari.
2) dimostrare attitudine e capacità di lavoro di gruppo tra studenti, anche inter-professionale.
3) dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità.
4) dimostrare in una simulazione come affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle decisioni di fine vita.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il problem setting, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite il laboratorio didattico e le tecnologie dell’Informazione e Comunicazione per la simulazione in virtuale. La frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea rappresentano il contesto ideale per mettere alla prova le abilità di comunicazione.
Il ruolo delle scienze umane in questo livello è quasi preponderante, concorrendo a formare non tanto le abilità tecniche di comunicazione, ma l’indispensabile substrato umano indispensabile per una relazione terapeutica autentica. Per questo descrittore è fatto uso delle metodologie didattiche proprie della medicina narrativa.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Gli esami potranno avvenire attraverso l’uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise).
Le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento propri del descrittore di Dublino e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e relazionali acquisite dallo studente.
Capacità di apprendimento
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo auto diretto e autonomo.
A tale fine, i laureati:
1) saranno in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai database disponibili.
2) sapranno ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione.
3) sapranno individuare i propri bisogni di formazione, anche a partire da attività di audit della propria carriera studentesca, e progettare percorsi di auto-formazione.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il problem setting, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data alle attività di gruppo e nei laboratori di simulazione, nonché alla frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Per gli esami sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise).
Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze operative e cliniche acquisite dallo studente.
Requisiti di ammissione
I Requisiti e le modalità di accesso al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia sono disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali in ambito nazionale.
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Le conoscenze iniziali richieste per l’accesso sono quelle relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, la cultura generale e le capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo.
La verifica del possesso di tali conoscenze è obbligatoria. Verrà pertanto effettuata la verifica delle conoscenze iniziali e, in caso di mancato superamento, saranno assegnati degli specifici obblighi formativi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso.
Prova finale
Per essere ammesso a sostenere l'Esame di Laurea, lo Studente deve aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata in rispetto del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Laurea Magistrale.
Le Commissioni per gli esami di Laurea dispongono di 110 punti. L'esame di Laurea si intende superato con una votazione minima di 66/110. Qualora il candidato ottenga il massimo dei voti, può essere attribuita all'unanimità la lode. Gli esami di Laurea sono pubblici.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università e supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi.
Iniziative e progetti di orientamento:
1. "Porte aperte alla Sapienza".
L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere indicazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione dell'offerta formativa di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
2. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
a) Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra la Scuola Secondaria e la Sapienza;
b) La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
c) La Sapienza degli studenti – Interventi nelle Scuole finalizzati alla presentazione dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore", studenti senior appositamente formati.
3. Progetto "Conosci te stesso"
Consiste nella compilazione, da parte degli studenti, di un questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale degli stessi studenti nella scelta del loro percorso formativo.
4. Progetto "Orientamento in rete"
Si tratta di un progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione, caratterizzato una prima fase con formazione a distanza ed una seconda fase realizzata attraverso corsi intensivi in presenza, per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, sanitaria e psicologica, destinato agli studenti degli ultimi anni di scuola secondaria di secondo grado.
5. Esame di inglese
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
6. Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento - PCTO (ex alternanza scuola-lavoro).
Si tratta di una modalità didattica che, attraverso l'esperienza pratica, aiuta gli studenti delle Scuole Superiori a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le proprie attitudini mentre arricchisce la formazione e orienta il percorso di studio.
7. Tutorato in ingresso
Sono previste attività di tutorato destinate agli studenti e alle studentesse dei cinque anni delle Scuole Superiori.
Regolamento Didattico dei Consigli di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
Regolamento didattico approvato all’unanimità dalle Giunte delle Presidenze delle Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Farmacia e Medicina e Medicina e Psicologia in sede deliberante, ai sensi del D. M. 270/04
1 - Definizione degli obiettivi formativi qualificanti della Classe: LM-41 Medicina e Chirurgia
I Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (CLMMC) si articolano in sei anni e sono istituiti all'interno della Facoltà di “Farmacia e Medicina”, “Medicina e Odontoiatria”, “Medicina e Psicologia”.
LA TABELLA MINISTERIALE DELLA CLASSE LM-41
I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia dovranno essere dotati:
- delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all'esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. A tali fini il corso di laurea magistrale prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali;
- delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; delle abilità e dell'esperienza, unite alla capacità di auto-valutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della medicina; della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo; della capacità di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente.
Il profilo professionale dei laureati magistrali dovrà comprendere la conoscenza di: comportamenti ed attitudini comportamentali del sapere essere medico; nozioni fondamentali e metodologia di fisica e statistica utili per identificare, comprendere ed interpretare i fenomeni bio-medici; organizzazione biologica fondamentale e processi biochimici e cellulari di base degli organismi viventi; processi di base dei comportamenti individuali e di gruppo; meccanismi di trasmissione e di espressione dell'informazione genetica a livello cellulare e molecolare; organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico sino ai principali aspetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento; caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell'organismo umano, nonché i loro principali correlati morfo-funzionali; meccanismi biochimici, molecolari e cellulari che stanno alla base dei processi fisiopatologici; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e quantitativo dei determinanti patogenetici e dei processi biologici significativi in medicina; modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni normali; principali reperti funzionali nell'uomo sano; fondamenti delle principali metodologie della diagnostica per immagini e dell'uso delle radiazioni, principi delle applicazioni alla medicina delle tecnologie biomediche.
I laureati magistrali dovranno inoltre:
- avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i contenuti delle scienze di base e quelli delle scienze cliniche, nella dimensione della complessità che è propria dello stato di salute della persona sana o malata, avendo particolare riguardo alla inter-disciplinarietà della medicina;
- avere sviluppato e maturato un approccio fortemente integrato al paziente, valutandone criticamente non solo tutti gli aspetti clinici, ma anche dedicando una particolare attenzione agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonché nella riabilitazione e nel recupero del più alto grado di benessere psicofisico possibile.
I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia svolgeranno l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici.
Ai fini indicati i laureati della classe dovranno avere acquisito:
- la conoscenza della organizzazione, della struttura e del funzionamento normale del corpo umano, ai fini del mantenimento dello stato di salute della persona sana e della comprensione delle modificazioni patologiche; la conoscenza delle cause delle malattie nell'uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici molecolari, cellulari e fisiopatologici fondamentali;
- la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonché i relativi meccanismi di difesa;
- la capacità di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti clinici, funzionali e di laboratorio, interpretandoli criticamente anche sotto il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacità di valutare i rapporti costi/benefici nella scelta delle procedure diagnostiche, avendo attenzione alle esigenze sia della corretta metodologia clinica che dei principi della medicina basata sull'evidenza;
- un’adeguata conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevate nell'uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico; la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità;
- la conoscenza dei principi su cui si fonda l'analisi del comportamento della persona e un'adeguata esperienza, maturata attraverso approfondite e continue esperienze di didattica interattiva nel campo della relazione e della comunicazione medico-paziente, nella importanza, qualità ed adeguatezza della comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, nonché con gli altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui nonché la capacità di utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria e la capacità di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi, indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi;
- la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonché delle lesioni cellulari, tessutali e d'organo e della loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati e la conoscenza, maturata anche mediante la partecipazioni a conferenze anatomo-cliniche, dell'apporto dell'anatomopatologo al processo decisionale clinico, con riferimento alla utilizzazione della diagnostica istopatologica e cito-patologica (compresa quella colpo- ed oncocitologica) anche con tecniche biomolecolari, nella diagnosi, prevenzione, prognosi e terapia delle malattie del singolo paziente, nonché la capacità di interpretare i referti anatomopatologici;
- la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica per immagine, valutandone rischi, costi e benefici e la capacità di interpretare i referti della diagnostica per immagini nonché la conoscenza delle indicazioni e delle metodologie per l'uso di traccianti radioattivi ed inoltre la capacità di proporre in maniera corretta valutandone i rischi e benefici, l'uso terapeutico delle radiazioni e la conoscenza dei principi di radioprotezione;
- la conoscenza delle principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica in patologia clinica, cellulare e molecolare, nonché la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico;
- la conoscenza delle problematiche fisio-patologiche, anatomo-patologiche, preventive e cliniche riguardanti il sistema bronco-pneumologico, cardio-vascolare, gastro-enterologico, ematopoietico, endocrino-metabolico, immunologico e uro-nefrologico fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici ed individuando le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista;
- la capacità di riconoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche e del cavo orale, dell'apparato locomotore e dell'apparato visivo e delle malattie cutanee e veneree indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista;
- la capacità di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni del sistema nervoso e le patologie psichiatriche e di contesto sociale fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici;
- la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo;
- la conoscenza delle modificazioni fisiologiche dell'invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell'anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico;
- la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico e specialistico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell'appropriatezza diagnostico-terapeutica;
- la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine oncologico affrontando l'iter diagnostico terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza, nonché la conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative;
- l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e terapeutiche, della continuità terapeutica ospedale-territorio e dell'appropriatezza organizzativa;
- la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l'evoluzione storica dei valori della medicina, compresi quelli epistemologici ed etici;
- l’abilità e la sensibilità per valutare criticamente gli atti medici all'interno della équipe sanitaria;
- la conoscenza delle diverse classi dei farmaci, dei meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, dei principi fondamentali della farmacodinamica e della farmacocinetica e la conoscenza degli impieghi terapeutici dei farmaci, la variabilità di risposta in rapporto a fattori di genere, genetici e fisiopatologici, le interazioni farmacologiche ed i criteri di definizione degli schemi terapeutici, nonché la conoscenza dei principi e dei metodi della farmacologia clinica, compresa la farmacosorveglianza e la farmaco-epidemiologia, degli effetti collaterali e della tossicità dei farmaci e delle sostanze d'abuso;
- la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute e di malattia nell'età neonatale, nell'infanzia e nell'adolescenza, per quanto di competenza del medico non specialista e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell'apporto professionale dello specialista e di pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza e per rischio, inerenti la patologia specialistica pediatrica;
- la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità e la sessualità femminile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita dal punto di vista endocrino-ginecologico, la gravidanza, la morbilità prenatale ed il parto e la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia ginecologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista;
- la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità maschile e la valutazione del gamete maschile, la sessualità maschile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita da punto di vista endocrino-andrologico, la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia andrologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista;
- la capacità di riconoscere, nell'immediatezza dell'evento, le situazioni cliniche di emergenza ed urgenza, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita e la conoscenza delle modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe;
- la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunità e la conoscenza delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro, individuando le situazioni di competenza specialistica nonché la conoscenza delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e la capacità di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva nelle diverse ed articolate comunità;
- la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilità professionale, valutando criticamente i principi etici che sottendono alle diverse possibili scelte professionali e la capacità di sviluppare un approccio mentale di tipo interdisciplinare e trans-culturale, anche e soprattutto in collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo nonché un'adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilità alle sue caratteristiche, alla bioetica e storia ed epistemologia della medicina, alla relazione con il paziente, nonché verso le tematiche della medicina di comunità, acquisite anche attraverso esperienze dirette sul campo;
- la conoscenza degli aspetti caratterizzanti della società multi-etnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali;
- un’approfondita conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna bio-medicina, comprensivo della conoscenza dei principi della ricerca scientifica all'ambito bio-medico ed alle aree clinico-specialistiche, della capacità di ricercare, leggere ed interpretare la letteratura internazionale ai fini di pianificare ricerche su specifici argomenti e di sviluppare una mentalità di interpretazione critica del dato scientifico;
- un’adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, la capacità di effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici derivante dalla conoscenza dell'inglese scientifico che consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e l'aggiornamento;
- la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano;
- la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione;
- un’adeguata conoscenza della medicina della famiglia e del territorio, acquisita anche mediante esperienze pratiche di formazione sul campo.
In particolare, specifiche professionalità nel campo della medicina interna, chirurgia generale, pediatria, ostetricia e ginecologia, nonché di specialità medico-chirurgiche, acquisite svolgendo attività formative professionalizzanti per una durata non inferiore ad almeno 60 CFU da svolgersi in modo integrato con le altre attività formative del corso presso strutture assistenziali universitarie.
La durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in medicina e chirurgia è di 6 anni.
Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 75/363/CEE, i regolamenti didattici di Ateneo si conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell'art. 6, comma 3, del D.M. n. 270/04.
PROFILO PROFESSIONALE E SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI
Il Profilo Professionale che si intende formare: Medico Chirurgo
Per l’accesso alla professione del medico chirurgo è necessaria la laurea magistrale in medicina e chirurgia, il superamento dell’esame di stato e l’iscrizione all’albo professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Il profilo professionale del medico chirurgo che si intende formare è quello biomedico-psicosociale. Tale profilo è finalizzato allo sviluppo della competenza professionale e dei valori della professionalità. Esso è fondato sull’importanza dell’integrazione del paradigma biomedico del curare la malattia con il paradigma psico-sociale del prendersi cura dell’essere umano. La prospettiva teorica ritenuta in grado di unire i due diversi approcci è il meta-paradigma della complessità.
Il profilo, che identifica la mission specifica del corso di laurea, è quello di un medico, ad un livello professionale iniziale, che possieda:
- una visione multidisciplinare, interprofessionale e integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia;
- un’educazione orientata alla prevenzione della malattia, alla riabilitazione e alla promozione della salute nell’ambito della comunità e del territorio, con una speciale attenzione ai principi della “medicina di precisione” e con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico;
- una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sulla centralità della persona ammalata, considerata nella sua globalità di soma e psiche e inserita in uno specifico contesto sociale, culturale ed economico.
Funzione in un contesto di lavoro
Il medico esercita la propria professione nell’ambito delle norme stabilite dalla Comunità Europea, dai regolamenti nazionali e regionali sia nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale che nelle strutture convenzionate o private. Esso opera con l’obiettivo di mantenere, o far raggiungere, il completo stato di salute (completo benessere psico-fisico e sociale) dell’individuo e della società. Per lo svolgimento della sua attività professionale collabora, con un lavoro di squadra, con gli altri professionisti della salute, mantenendo alta la capacità a relazionarsi e a coordinare il lavoro del gruppo interprofessionale (con altri professionisti della salute) e intra-professionale (con altri medici) in cui opera.
Il medico, per svolgere questa funzione, dovrà possedere una forte identità del proprio ruolo professionale (professionalism). Questo include la competenza clinica e cioè l’uso abituale e corretto di conoscenze, capacità comunicative, abilità tecniche, ragionamento clinico, emozioni e valori da ripensare continuamente nella pratica quotidiana per il beneficio dell’individuo e della comunità di cui ci si sta occupando, l’impegno a perseguire un accurato aggiornamento professionale, la promozione della salute, l’aderenza ai principi etici della professione ed a valori quali l’integrità personale, l’onestà, l’altruismo, l’umiltà, il rispetto della diversità, la trasparenza e il rispetto dei conflitti di interesse.
Il medico dovrà mantenere, pertanto: un impegno costante verso i pazienti, essendo in grado di applicare le migliori pratiche cliniche nel rispetto di un alto profilo etico; un impegno costante verso la società, essendo in grado di comprendere e rispondere alle sue aspettative in tema di assistenza sanitaria; un impegno continuo ai doveri della professione rispettandone le regole e i codici di deontologia professionale; garantire l’impegno a mantenere il proprio stato di benessere psicofisico, allo scopo di migliorare le capacità di prendersi cura della salute dei pazienti.
Livelli maggiori di responsabilità e di coordinamento del gruppo di lavoro interprofessionale e intra-professionale in cui dovrà operare potranno essere comunque raggiunti attraverso l’acquisizione di ulteriori competenze tramite successivi percorsi di formazione, quali le Scuole di Specializzazione, le Scuole Regionali di Formazione per i Medici di Medicina Generale, i Dottorati di Ricerca, i Master di secondo livello.
Competenze associate alla funzione
Le competenze associate alla funzione del medico sono state definite in riferimento ai criteri internazionali definiti da “CANMEDS Physician Competency Framework”, attualmente punto di riferimento a livello internazionale. In accordo al concetto di “continuum” definito in CanMEDS, le competenze di seguito elencate saranno acquisite ad un livello iniziale, come già detto in precedenza.
Le competenze debbono essere quelle di un medico esperto, che sappia mettere il paziente al centro di un processo di cura di alta qualità e sicuro per il paziente stesso, sulla base delle sue conoscenze aggiornate, delle sue abilità cliniche e dei suoi valori professionali. Deve pertanto essere in grado di raccogliere le informazioni dal paziente e saperle interpretare, saper prendere decisioni cliniche che portino ad una corretta diagnosi e agli interventi terapeutici mirati. Dovrà essere consapevole dei limiti della propria professione. Le sue decisioni dovranno essere dedotte dalle migliori pratiche cliniche e dalle evidenze scientifiche, tenendo nella giusta considerazione i desideri del paziente stesso e la disponibilità economica del sistema sanitario del Paese in cui opera. La sua pratica clinica deve essere pertanto estremamente aggiornata, etica e in grado di garantire un efficiente uso delle risorse a disposizione, condotta in stretta “collaborazione” con il paziente e la sua famiglia, gli altri membri del gruppo di lavoro intra-professionale e interprofessionale e l’intera comunità. Compito essenziale del Corso di Laurea è fornire le competenze tecniche aggiornate ed istruire sul loro costante futuro aggiornamento, nonché verificarne l'avvenuta acquisizione mediante le usuali procedure valutative.
Saper essere un Medico Esperto è centrale per lo svolgimento della professione e porta con sé le altre competenze intrinsecamente legate, sotto specificate:
Abile comunicatore. Il medico deve essere capace di instaurare una relazione con il paziente e la sua famiglia, che sia in grado di facilitare la raccolta e la compartecipazione delle informazioni essenziali per una cura efficace. Sarà pertanto in grado di esplorare i sintomi che possono essere in relazione alla patologia, ascoltando il racconto del paziente relativo alla propria malattia. Dovrà essere in grado di esplorare la prospettiva del paziente sulla sua idea di malattia, le sue paure e le sue aspettative di salute, tenendo conto delle differenze legate al genere. Il medico dovrà essere in grado di integrare le proprie conoscenze scientifiche nel contesto specifico proprio del paziente, il suo stato socio-economico, la sua storia personale di vita, la sua situazione attuale di vita, di lavoro, del livello scolastico e culturale, essendo in grado di rilevare stati particolari legati alla sfera sociale e psicologica. Molto importante, per mettere il paziente al centro del processo di cura, sarà la capacità di condivisione delle proprie decisioni in modo tale da centrare il bisogno di salute con i desideri, i valori e le preferenze del paziente. L'insegnamento delle abilità comunicative costituisce parte integrante del core curriculum dei singoli corsi e viene valutato negli esami relativi.
Buon collaboratore. Il medico deve essere in grado di lavorare in modo efficiente ed efficace con gli altri membri del gruppo intra- e inter-professionale, allo scopo di erogare una assistenza sicura, di alta qualità e centrata sul paziente. La giusta collaborazione richiede relazioni basate sulla fiducia, il rispetto e la condivisione, che siano in grado di assicurare continuità al processo di cura stesso. Questo richiede la condivisione di conoscenze, prospettive e responsabilità e la buona volontà ad imparare reciprocamente.
Leader. Il medico sarà in grado di impegnarsi con gli altri membri del gruppo per contribuire ad una visione improntata alla alta qualità del processo di cura, assumendosi la responsabilità della sua corretta erogazione nei confronti dei pazienti. Il medico sarà quindi in grado di contribuire con efficacia allo sviluppo di una attività assistenziale che sia in continuo miglioramento qualitativo, attraverso la ricerca di una efficace collaborazione con gli altri attori del sistema sanitario, a livello locale, regionale, nazionale e nell’ottica della globalizzazione.
Difensore della salute. In questo ruolo il medico deve mettere la propria esperienza e la propria influenza al servizio della comunità per migliorarne lo stato generale di salute e di benessere. In questo ambito, il miglioramento della salute non deve essere limitato al miglioramento dello stato di malattia, ma deve necessariamente comprendere la prevenzione della malattia stessa, nella promozione e nella protezione della salute. Questo implica anche l’equità nella promozione della salute, nel senso che i singoli e la comunità non dovrebbero essere svantaggiati in base alle etnie, al genere, all’orientamento sessuale, all’età, alla classe sociale, allo stato economico e al livello di educazione scolastica. I medici sapranno fornire supporto ai pazienti nel sapersi muovere all’interno del sistema sanitario nazionale ed aiutarli nel ricevere assistenza nel modo e nei tempi dovuti. I corsi di Metodologia Medico-Scientifica costituiscono la sede privilegiata di acquisizione della Deontologia Medica, essenziale perché lo studente acquisisca il suo ruolo sociale.
Studioso. Il medico dovrà dimostrare l’impegno al raggiungimento e al mantenimento dell’eccellenza nella pratica clinica attraverso il processo della formazione continua, dovrà essere in grado di insegnare agli altri colleghi, prendendo decisioni basate sulle prove di efficacia scientifiche (evidence based medicine) e contribuendo attivamente al rinnovamento clinico anche attraverso la ricerca scientifica di tipo traslazionale. I medici perseguiranno l’eccellenza nel loro lavoro quotidiano anche attraverso il confronto attivo con gli altri colleghi e ricercandone i riscontri nella soddisfazione e nella sicurezza dei pazienti. Saranno in grado di integrare in modo corretto le prove di efficacia scientifiche internazionali, all’interno della pratica clinica applicata al singolo paziente, integrando nella decisione le preferenze e i valori del paziente stesso.
Professionale. Il concetto di professionalità implica che il medico dovrà assumersi l’impegno alla cura della salute e del benessere dei singoli pazienti e della comunità, attraverso una corretta condotta etica, standard di comportamento professionale elevati, responsabilità nei confronti della professione e della società, mantenendo uno stile di vita che non rechi discredito alla professione. La consapevolezza della propria identità professionale è centrale in questo ruolo, dove si richiede una perfetta padronanza dell’arte, della scienza e della pratica della medicina. Dovrà avere la consapevolezza che il ruolo professionale riflette completamente quello che la società moderna si aspetta da lui, e cioè competenza clinica, responsabilità all’aggiornamento professionale, la promozione della salute, la completa aderenza agli standard etici ed a valori quali integrità personale, l’altruismo, l’umiltà, il rispetto degli altri e della diversità, la trasparenza e il rispetto dei potenziali conflitti di interesse.
Sbocchi professionali
Il Medico, previo superamento dell’esame di Stato di abilitazione all'esercizio della professione e alla successiva iscrizione all’Albo Professionale dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, avrà opportunità di lavoro presso strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate o private. Potrà svolgere il proprio servizio anche presso altre strutture territoriali delle ASL, quali Strutture ambulatoriali, Hospice, Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), i Servizi per le Tossicodipendenze (SerT), i Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD), le Strutture Psichiatriche, i Centri per i Disabili e le Lungodegenze. Potrà svolgere il proprio servizio presso gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), nelle Università o anche svolgere la propria professione in forma autonoma.
I laureati in medicina possono adire alla carriera accademica e a quella di ricerca, sia nelle Università che negli Enti pubblici o nelle organizzazioni private.
L’ingresso nei ruoli del Servizio Sanitario Nazionale richiede il possesso della Specializzazione, che si ottiene attraverso l’iscrizione e la frequenza ai corsi delle Scuole di Specializzazione, mentre l’ingresso nelle graduatorie dei Medici di Medicina Generale richiede la frequenza alle Scuole Regionali di Formazione in Medicina Generale.
Alle Scuole di Specializzazione si accede attraverso il superamento di un concorso nazionale, mentre alle Scuole Regionali si accede attraverso il superamento di un concorso Regionale.
OBIETTIVI FORMATIIVI SPECIFICI DEL CORSO E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati specifici CFU dal Consiglio della struttura didattica in osservanza a quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili.
Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore.
1 CFU corrisponde a 12,5 ore di lezione, oppure a 12,5 ore di laboratorio o esercitazione guidata, oppure a 25 ore di formazione professionalizzante (con guida del docente su piccoli gruppi) o di studio assistito (esercitazione autonoma di studenti in aula/laboratorio, con assistenza didattica), o per le attività a scelta dello studente e per la prova finale.
La missione specifica del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è di tipo biomedico-psicosociale e finalizzata allo sviluppo della “competenza professionale” e dei “valori della professionalità”. Essa è fondata sull'importanza dell'integrazione del paradigma biomedico del “curare la malattia” con il paradigma psico-sociale del “prendersi cura dell'essere umano”, nella prospettiva teorica del meta-paradigma della complessità.
Tale missione specifica è pertanto volta a formare un medico, ad un livello professionale iniziale, che possieda:
• una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia;
• una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio;
• una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sulla persona malata, considerata nella sua globalità di soma e psiche, nella sua specificità di genere e di popolazione, e inserita in uno specifico contesto sociale;
Il metodo didattico adottato, utile al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona abilità sia clinica che nel rapporto umano con il paziente.
I contenuti specifici dei corsi e degli obiettivi formativi sono derivati dai compiti che la società affida alla professione medica rispondenti a un bisogno di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità irrinunciabili, necessarie all’esercizio professionale, identificate da un “core curriculum” condiviso. I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche devono assicurare l’acquisizione di una serie di abilità irrinunciabili anch’esse identificate dal “core curriculum”.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale viene proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale;
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia;
c) La pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina;
d) Le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente e della società;
e) L'acquisizione della metodologia scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere.
L’avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi avviene attraverso prove di valutazione riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente) utilizzando metodologie valide e adatte alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze.
I risultati di apprendimento attesi sono qui definiti integrando i Descrittori europei (5 descrittori di Dublino) con quanto proposto dall' Institute for International Medical Education (IIME), Task Force for Assessment, e da “The TUNING Project (Medicine) – Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe”.
Di seguito sono riportati gli obiettivi di apprendimento per i Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e attribuiti alle diverse abilità metodologiche previste dal DM 16/03/2007, art. 3 comma 7 richieste per tale Laureato. Gli obiettivi sono inoltre coerenti con quanto indicato dal “Core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia” proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CdLM italiani (consultabili sul sito internet: http://presidenti-medicina.it/core-curriculum/).
Conoscenze richieste per l’accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
I Requisiti e le modalità di accesso al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia sono disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali in ambito nazionale.
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Le conoscenze iniziali richieste per l’accesso sono quelle relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, la cultura generale e le capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo.
Ai sensi della vigente normativa, sulla base del punteggio riportato nella prova di ammissione, si procede alla determinazione, per ognuno degli studenti ammessi, dell'eventuale Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA).
Gli OFA sono pertanto attribuiti a tutti quegli studenti che, al test d'ammissione nazionale, abbiano conseguito una votazione inferiore ad una soglia annualmente fissata nel bando.
L'Obbligo Formativo Aggiuntivo deve essere recuperato durante il primo anno, attraverso la frequenza di specifici corsi di recupero anche di tipo telematico, che si svolgeranno preferibilmente nei primi trenta/quarantacinque giorni di frequenza del primo anno. Per tali corsi è prevista una valutazione finale che può essere svolta anche in modalità telematica.
L'assolvimento degli OFA attraverso la frequenza dei corsi di recupero e il superamento della relativa prova è indispensabile per l'iscrizione al secondo anno di corso. Il superamento dell'esame finale del corso integrato sullo stesso argomento in cui è stato attribuito l'OFA esonera lo studente dall'obbligo della valutazione OFA relativa al corso di cui si è superato l'esame, ma non alla sua frequenza, che ha carattere obbligatorio.
Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d)
Per essere ammesso a sostenere l'Esame di Laurea, lo Studente deve aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata in rispetto del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Laurea Magistrale.
Le Commissioni per gli esami di Laurea dispongono di 110 punti. L'esame di Laurea si intende superato con una votazione minima di 66/110. Qualora il candidato ottenga il massimo dei voti, può essere attribuita all'unanimità la lode. Gli esami di Laurea sono pubblici.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia dell'essere umano. Devono dimostrare comprensione dei principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica nonchè ai fondamenti etici dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia.
A tale proposito, i laureati saranno in grado di:
1) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse malattie.
2) individuare il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione.
3) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione.
4) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute. Essi avranno anche una buona comprensione dei meccanismi che determinano l'equità all'accesso delle cure sanitarie, l'efficacia e la qualità delle cure stesse, in relazione anche alle differenze di sesso/genere esistenti.
5) interpretare i bisogni globali dei pazienti, e dei loro familiari, in ottica bio-psicosociale in qualsiasi fase del percorso di una malattia, dalla diagnosi alle fasi di inguaribilità e terminalità quando esse avvengono, attraverso una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tengano conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia. Saper discutere la globalità dei problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull’evidenza.
6) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita.
7) elencare e discutere i principali determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale ed all'impatto su di essa della globalizzazione.
8) discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem setting, il problem solving, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso, 2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione è data alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali (metodologia medico-scientifica e scienze umane) che accompagnano gli studenti dal primo all’ultimo anno di corso. Per questo livello di Dublino sarà importante soprattutto l’acquisizione dei presupposti teorici e conoscitivi di base.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte.
Le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno soprattutto tese alla valutazione delle competenze conoscitive e interpretative acquisite dallo studente.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze alla comprensione e risoluzione dei problemi di salute dei singoli, con attenzione alla specificità di genere, dei gruppi e delle popolazioni, attinenti anche a tematiche nuove, inserite in contesti ampi e interdisciplinari. Le competenze cliniche devono essere rivolte ad affrontare la complessità dei problemi di salute della popolazione, dei gruppi sociali e del singolo paziente, complessità che si caratterizza nelle dimensioni anagrafiche, di pluri-patologia e di intreccio fra determinanti biologici, socio-culturali e genere specifici.
A tali fini, i laureati saranno in grado di:
1) raccogliere correttamente una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale. Essi sapranno applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate anche in base alle conoscenze acquisite dalla medicina di genere, e, più specificamente, dalla medicina di precisione.
2) stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, anche in considerazione delle differenze genere specifiche e secondo i principi della medicina di precisione, riconoscendo ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni.
3) curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore e della sofferenza esistenziale, in un’ottica biopsicosociale e centrata sulla persona. Essere consapevoli del limite delle cure, soprattutto nelle malattie croniche degenerative inguaribili o nelle patologie dell’anziano, in modo che anche i programmi di terapia palliativa possano essere attivati in un tempo anticipato rispetto alla terminalità.
4) intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Essi faranno riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi e i principi di management efficiente nella corretta erogazione delle cure sanitarie. Saranno pertanto in grado di usare correttamente, nelle decisioni sulla salute, i dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epidemiologia.
5) rispettare i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici, mantenendo buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso.
6) applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalle differenze etniche o genere specifiche, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche. Essi rispetteranno i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem setting, il problem solving, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale dal I al III anno di corso), 2) la frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di tipo traslazionale, 2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione è data inoltre alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali (metodologia medico-scientifica e scienze umane) che accompagnano gli studenti dal primo all’ultimo anno di corso. Per questo livello di Dublino sono pertinenti soprattutto le attività indirizzate alla metodologia d’indagine, di pensiero critico, di ragionamento.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite. Questi ultimi potranno avvenire attraverso l’uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise), la discussione di casi clinici (Case-based Discussion – CbD).
Le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze interpretative e operative acquisite dallo studente.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, i laureati saranno in grado di:
1) dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie.
2) formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica.
3) formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
4) esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica.
5) esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il problem setting, il decision making, il role-playing.
Per questo livello, la frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea rappresentano il contesto ideale per la messa alla prova delle capacità di giudizio. Sono strumenti essenziali in questa fase una tutorship attiva e l’uso del portfolio di scritti riflessivi.
Particolare attenzione è data alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali (metodologia medico-scientifica e scienze umane) che accompagnano gli studenti dal primo all’ultimo anno di corso. In questo livello sono particolarmente significative le attività di tipo riflessivo e critico.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite. Questi ultimi potranno avvenire attraverso l’uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise), la discussione di casi clinici (Case-based Discussion – CbD).
Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e operative acquisite dallo studente.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché, con le modalità richieste dalle circostanze, ai propri pazienti.
A tale scopo, i laureati saranno in grado di:
1) ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partners alla pari.
2) dimostrare attitudine e capacità di lavoro di gruppo tra studenti, anche inter-professionale.
3) dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità.
4) dimostrare in una simulazione come affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle decisioni di fine vita.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il problem setting, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite il laboratorio didattico e le tecnologie dell’Informazione e Comunicazione per la simulazione in virtuale. La frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea rappresentano il contesto ideale per mettere alla prova le abilità di comunicazione.
Il ruolo delle scienze umane in questo livello è quasi preponderante, concorrendo a formare non tanto le abilità tecniche di comunicazione, ma l’indispensabile substrato umano indispensabile per una relazione terapeutica autentica. Per questo descrittore è fatto uso delle metodologie didattiche proprie della medicina narrativa.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Gli esami potranno avvenire attraverso l’uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise).
Le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento propri del descrittore di Dublino e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e relazionali acquisite dallo studente.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo auto diretto e autonomo.
A tale fine, i laureati:
1) saranno in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai database disponibili.
2) sapranno ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione.
3) sapranno individuare i propri bisogni di formazione, anche a partire da attività di audit della propria carriera studentesca, e progettare percorsi di auto-formazione.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici", tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell’organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all’interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali). E’ fortemente incoraggiato l’uso di metodiche didattiche innovative quali la flipped classroom, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il problem setting, il decision making, il role-playing.
Particolare attenzione viene data alle attività di gruppo e nei laboratori di simulazione, nonché alla frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Per gli esami sono fortemente incoraggiati l’uso di metodologie quali l’esame clinico strutturato (Objective Structured Clinical Examination – OCSE), il Mini-CEX (Mini Clinical Evaluation Exercise).
Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze operative e cliniche acquisite dallo studente.
IL MODELLO BIOMEDICO-PSICOSOCIALE
La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con un'educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute, e con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull’uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale.
La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in quest’ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all’autoapprendimento, alle esperienze non solo in Ospedale ma anche nel territorio, all’epidemiologia, per lo sviluppo del ragionamento clinico, del ragionamento scientifico e della cultura della prevenzione.
Il profilo biomedico-psico-sociale è stato attivato dal 1999, nella ferma convinzione che tale modello pedagogico formativo potesse contribuire al superamento della dicotomia tra i due paradigmi formativi (profilo bio-medico e profilo bio-psico-sociale) ancora oggi ampiamente diffusi ed impropriamente ritenuti in opposizione. L’organizzazione didattica, ampiamente sperimentata, ha coniugato infatti i due modelli, quello bio-psico-sociale, legato soprattutto agli elementi di natura affettivo/simbolica del singolo malato ed ai principi della medicina olistica, con il modello bio-medico legato ai metodi scientifici della conoscenza della natura, al metodo sperimentale ed all’approccio quantitativo e riduzionista. Questi due paradigmi sono stati integrati e convivono nel nostro modello definito biomedico-psico-sociale, fondato sull’importanza dei concetti di “cura”, “prendersi cura” e “complessità”. Altri principi fondanti sono quelli della libertà, della responsabilità, della intersoggettività e della dialogicità.
Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono:
1) Buona capacità al contatto umano (communication skills);
2) Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione (continuing education);
3) Abilità ad analizzare e risolvere in piena autonomia i problemi connessi con la pratica medica insieme ad una buona pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche (evidence based medicine);
4) Abitudine all’aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, ed il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all’acquisizione autonoma ed alla valutazione critica delle nuove conoscenze ed abilità (continuing professional development);
5) Buona pratica di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale (interprofessional education);
6) Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all’uso autonomo delle tecnologie informatiche indispensabili nella pratica clinica.
IL PROGETTO DIDATTICO SPECIFICO, IL METODO DI INSEGNAMENTO
Le parole chiave del metodo didattico adottato, utili al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevedono l’integrazione orizzontale e verticale dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di affrontare problemi (problem oriented learning), il contatto precoce con il paziente, una buona acquisizione dell’abilità clinica insieme ad una buona acquisizione dell’abilità al contatto umano.
E’ stata quindi pianificata un’organizzazione didattica fortemente integrata, flessibile e modificabile, vero e proprio laboratorio di sperimentazione scientifica, con l’intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Lo studente è quindi considerato perno del processo formativo, sia nella progettazione didattica che nel miglioramento dell’intero curriculum, allo scopo di potenziarne l’autonomia d’iniziativa.
Una solida base di conoscenza clinica è inoltre assicurata allo studente attraverso l’organizzazione di tirocini certificati basati sulla didattica tutoriale, insieme con una forte comprensione del metodo medico-scientifico e delle scienze umane; nella consapevolezza che una vera competenza professionale si raggiunge solo dopo una lunga consuetudine al contatto col paziente, che viene promossa sin dal primo anno di corso ed integrata alle scienze di base e cliniche, lungo tutto il loro percorso formativo attraverso un ampio utilizzo delle attività tutoriali.
Nel progetto didattico di un corso di laurea magistrale così concepito e strutturato, viene proposto il giusto equilibrio d’integrazione tra: 1) scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell’organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute, 2) pratica medica clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi, 3) scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell’essere medico.
Molti dei contenuti essenziali del nostro Progetto Didattico, già attivato in tali modalità dall’anno accademico 1999-2000, anticipano e integrano le European specifications for global standards in medical education della World Federation on Medical Education in tema di standard internazionali di base e di sviluppo della qualità nel campo dell’educazione biomedica (WFME Office, University of Copenhagen, 2007).
Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali, intermedi e specifici sono così sintetizzate:
1) Nell’ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi, dei programmi, e dell'insegnamento è multidisciplinare.
2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente (sin dal I anno di corso, con l’anamnesi psico-sociale al letto del paziente, e nel II anno di corso con l’acquisizione delle tecniche di BLS, come tirocinio professionalizzante organizzato come attività guidata tutoriale con certificazione del livello di abilità nel I e II anno di corso). I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati in tutti gli anni di corso (total integration model), anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l’uso di didattica a più voci e l’apprendimento basato sui problemi e sulla loro soluzione con l’assunzione di decisioni appropriate.
3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguardante la metodologia scientifica.
4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell’urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. E’ prevista inoltre la valorizzazione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l’aspetto psicologico.
5) Il processo d’insegnamento si avvale, potenziandone l’uso, dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall’experiencial learning, dal problem solving, dal decision making, dalla metodologia della flipped-classroom e dall'ampio utilizzo di seminari e conferenze. E’ inoltre utilizzato lo strumento della “Medicina Narrativa”.
6) Sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all’apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti.
7) Particolare attenzione è posta riguardo all’acquisizione delle abilità pratiche, tramite: a) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso, b) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori (skill-lab e centro di simulazione) nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel III anno di corso), c) la frequenza delle corsie e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico- clinical clerkship – dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d’internato ai fini della preparazione della tesi di laurea, d) partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
8) Particolare attenzione è data all'apprendimento della Lingua Inglese.
9) Particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche.
10) Valorizzazione della Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l’intero percorso formativo (I-VI anno). A tutti è nota l’importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questo corso integrato orienta subito gli studenti verso una formazione umanistica, che li accompagnerà nel processo formativo scientifico-professionale. Questa formazione consentirà loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della “medicina basata sulle evidenze”, dell’"insegnamento basato sull'evidenza" attraverso l’uso di “linee guida”, “mappe concettuali” ed “algoritmi”. Dovranno inoltre essere affrontati, nell’ambito di questo corso integrato, temi attinenti alla interdisciplinarietà e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all’educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali. Alla graduale acquisizione del metodo è affiancata la formazione umanistica degli studenti. Essi possono in tal modo crescere dal punto di vista scientifico e sviluppare parimenti una maggiore sensibilità alle problematiche etiche e socio-economiche, che consenta di interagire con il paziente nella sua interezza di uomo ammalato, secondo la concezione della whole person medicine. In questo modo si risponde alla crescente esigenza di un riavvicinamento della figura del medico a quella dell'uomo malato, sempre più allontanati da una pratica medica univocamente tecnologica. In quest’ambito, si è cercato di utilizzare anche la cosiddetta medicina narrativa, unitamente a griglie di riflessione, e la tecnica del giuoco di ruolo come strumenti importanti nell’acquisizione di una competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente (utilizzata dagli Psicologi e dagli Psichiatri nel corso di Metodologia e nel corso di Psichiatria).
11) La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati (portfolio), ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d’esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell’esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite (knows e knows how) come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, tipo l’Objective Structured Clinical Examination (shows how) o tipo il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct Observation of Procedural Skills e l’uso del Portfolio (does). Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. E’ utilizzato il Progress Test tipo Maastricht nella valutazione degli studenti, per valutare l’effettiva competenza raggiunta. Espletata la fase di sperimentazione, il Progress Test verrà utilizzato sistematicamente non solo come misura della competenza degli studenti, ma come efficiente strumento di feedback, di auto-valutazione continua e di confronto della preparazione degli studenti su scala nazionale.
2. Ammissione al Corso di Laurea
I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere ad un corso di laurea in medicina dovrebbero comprendere: buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi, abilità ad acquisire
autonomamente nuove conoscenze ed informazioni riuscendo a valutarle criticamente (Maastricht, 1999). Oltre alle conoscenze scientifiche utili per la frequenza del primo anno di corso, dovrebbe quindi possedere anche buone attitudini e valide componenti motivazionali, importanti per la formazione di un “buon medico” che sappia relazionarsi correttamente con le responsabilità sociali richieste dalle Istituzioni. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. E' altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale ed alla disponibilità di Personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto, coerentemente con le raccomandazioni dell'Advisory Committee on Medical Training dell'Unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposti dall’Ateneo e dalla Facoltà.
a. Programmazione degli accessi
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi delle vigenti norme in materia di accesso ai corsi universitari.
b. Debito formativo
L'organizzazione didattica del CLMMC prevede che gli Studenti ammessi al I anno di corso possiedano un'adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti.
Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, i Consigli di Corso di Laurea Magistrale (CCLM) istituiscono attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell'arco del 1° semestre del primo anno di corso, e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli Studenti in debito. Tali attività didattiche propedeutiche saranno garantite da docenti designati dal CCLM.
La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito della valutazione dei corsi corrispondenti.
3. Crediti formativi
L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l'espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma non più di 12,5 ore di didattica teorico-pratica, oppure 20 ore di studio assistito all'interno della struttura didattica. Ad ogni CFU professionalizzante corrispondono 25 ore di lavoro per studente.
Le 25 ore di lavoro corrispondenti al CFU sono ripartite in:
a) ore di lezione;
b) ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratori, reparti assistenziali, ambulatori, day hospital;
c) ore di seminario;
d) ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall'Ordinamento didattico,
e) ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione.
Per ogni Corso di insegnamento, la frazione dell'impegno orario che deve rimanere riservata allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale è determinata nel presente Regolamento.
Ai fini di evitare l’obsolescenza dei CFU acquisiti, non sono consentite più di 8 ripetizioni di anni di corso nell’intero corso di studi, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale. La sospensione della frequenza per un numero di anni superiore a sei impone l'iscrizione ad un anno di corso deliberato dal competente Consiglio della Struttura didattica, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
Una Commissione Didattica Paritetica, nominata ogni anno dal CCLM, accerta la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi.
4. Ordinamento didattico
Il CCLM ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l'Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente, che prevede, per ogni Corso di Laurea Magistrale, l'articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti, affini o integrative, a scelta dello Studente, finalizzate alla prova finale. Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori scientifico-disciplinari pertinenti.
L’ordinamento degli studi prevede lo svolgimento di attività didattiche per complessivi 360 CFU, articolate nei sei anni di corso, nei quali le attività didattiche sono suddivise mediamente in 60 CFU/anno, con possibili minime variazioni in relazione alla particolare aggregazione dei corsi integrati e dei relativi moduli e delle altre attività didattiche, in ogni anno di corso.
Per gli studenti che decideranno di avvalersi dell’opzione di iscrizione a tempo parziale sarà previsto un percorso formativo che prevede la suddivisione dei 360 CFU mediamente in 40 CFU/anno, in nove anni di corso. Anche in questo caso saranno possibili minime variazioni in relazione alla particolare aggregazione dei corsi integrati e dei relativi moduli e delle altre attività didattiche, in ogni anno di corso. Quest’ultimo percorso formativo sarà attivato dal corso di studio in relazione ad eventuali richieste degli studenti.
Al presente Regolamento è allegato:
1) il piano degli studi con i relativi esami; l’indicazione dei docenti di cui all’art. 1, comma 9, dei DDMM, 16 Marzo 2007, e dei loro requisiti specifici rispetto alle discipline insegnate;
2) l’elenco dei corsi integrati, con l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dell’eventuale articolazione in moduli, nonché delle attività formative, degli obiettivi formativi specifici, ed i crediti corrispondenti, nei sei anni di corso;
3) le tabelle relative ai passaggi di Corso di Laurea e sull’abbreviazione dei corsi.
La modifica degli allegati, compreso il curriculum degli studi, è approvata dal singolo Consiglio di Corso di Laurea Magistrale a maggioranza dei presenti e non comporta decadenza del presente regolamento.
a. Corsi di Insegnamento
L'ordinamento didattico definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività formative in corsi integrati di insegnamento. Qualora nello stesso Corso siano affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore, designato a cadenza annuale dal CCLM.
Il Coordinatore di un Corso integrato, in accordo con la Commissione Tecnica di Programmazione Didattico-Pedagogica (CTP, vedi oltre) esercita le seguenti funzioni:
• rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;
• propone alla CTP l’attribuzione dei compiti didattici concordati con Docenti e Docenti-Tutori in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;
• propone alla CTP la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti del proprio Corso;
• coordina la preparazione delle prove d’esame;
• presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e ne propone la composizione;
• è responsabile nei confronti del CCLM della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso;
• definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere all'esame di laurea
b. Tipologia delle forme di insegnamento
All'interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento, come segue:
- Lezione ex-cathedra
Si definisce "Lezione ex-cathedra" (d'ora in poi "Lezione") la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Professore o Ricercatore Universitario, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi.
- Seminario
Il “Seminario” è un'attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi, e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni. Vengono riconosciute come attività seminariali anche le Conferenze clinico-patologiche eventualmente istituite nell'ambito degli insegnamenti clinici. Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze.
- Didattica Tutoriale
Le attività di Didattica Tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata da un Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell'acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all'esercizio della professione. L'apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi dei problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per l'assunzione di decisioni, nonché mediante l'effettuazione diretta e personale di azioni (gestuali e relazionali) nel contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti clinici, in laboratori etc.
Per ogni occasione di attività tutoriale il CCLM definisce precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene verificato in sede di esame.
Il CCLM nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti ed i Ricercatori, nel documento di programmazione didattica, secondo le modalità di legge vigenti.
- Attività Didattiche Elettive - ADE (a scelta dello studente)
Il CCLM, su proposta della CTP (vedi) e dei Docenti, organizza l'offerta di attività didattiche elettive, realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in "percorsi didattici omogenei", fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 8 CFU.
Fra le attività elettive si inseriscono anche Internati elettivi svolti in laboratori di ricerca o in reparti clinici per un valore di almeno un CFU, con frequenza bi- o trisettimanale, per un totale di non meno di 25 ore.
Tipologia delle ADE - Le ADE possono essere articolate in:
- Seminari, Tutoriali, Corsi Monografici, partecipazione certificata a Convegni e/o Congressi (previa autorizzazione del Coordinatore di semestre, o della Presidenza, o della CTP) e discussione di casi clinici anche mediante metodiche telematiche (intesi come corsi di apprendimento interattivo in piccoli gruppi allo scopo di facilitare una migliore interazione Docente-Studente);
- Internati elettivi o tutoriali clinici e di laboratorio in Italia e all’Estero (devono essere considerati come momenti di intenso contenuto formativo come per esempio la frequenza in sala operatoria, in sala parto, in pronto soccorso, in un laboratorio di ricerca per il raggiungimento di uno specifico obiettivo).
ADE
Seminario/tutoriale monodisciplinare 2 ORE 0,20 CFU
Seminario/tutoriale pluridisciplinare ≥2 ORE 0,25-0,30 CFU
Internato Elettivo 25 ORE 1 CFU
Corso monografico Minimo 5 ORE 0,50 CFU
Possono essere anche considerate Attività Didattiche Elettive: seminari, frequenza in ambulatori di Medicina Generale secondo le convenzioni stipulate con la Facoltà.
Scelta dell’ADE da parte degli studenti
Ogni Studente sceglie autonomamente le ADE tra le offerte didattiche. Le ADE vanno svolte in orari tali da non interferire con le altre forme di attività didattica.
Certificazione e valutazione delle ADE
L’acquisizione dei crediti attribuiti alle ADE avviene solo con una frequenza del 100%.
Le ADE possono essere organizzate durante l’intero arco dell’anno, anche al di fuori dei periodi di attività didattica.
Per ogni attività didattica elettiva istituita, il CCLM nomina un Responsabile al quale affida il compito di valutare, con modalità definite, l’impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti. Le ADE svolte, con i relativi crediti e la valutazione, sono certificate a cura del Docente su apposito libretto-diario.
Il calendario delle attività didattiche elettive viene pubblicato prima dell'inizio dell'anno accademico, o in ogni caso di ciascun periodo didattico, insieme al calendario delle attività didattiche obbligatorie.
La didattica elettiva costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni.
La valutazione delle singole attività didattiche elettive svolte dallo Studente è presa in considerazione nell’attribuzione del voto dell’esame finale del corso che ha organizzato le rispettive attività didattiche elettive.
La frequenza alle ADE è obbligatoria per il raggiungimento dei CFU previsti dall’Ordinamento e può essere valutata anche ai fini dell’assegnazione della tesi.
- Attività formative professionalizzanti
Durante le fasi dell'insegnamento clinico lo Studente è tenuto ad acquisire specifiche professionalità nel campo della medicina interna, della chirurgia generale, della pediatria, della ostetricia e ginecologia, nonché delle specialità medico-chirurgiche. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività formative professionalizzanti frequentando le strutture assistenziali identificate dal CCLM e nei periodi dallo stesso definiti, per un numero complessivo di almeno 60 CFU. All’interno di tali 60 CFU, a richiesta dello studente che abbia superato tutti gli esami fino al IV anno compreso, sono previsti 15 CFU di tirocinio valutativo ai fini dell’esame di Stato.
Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l'esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell'attività svolta a livello professionale.
In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Docente-Tutore. Le funzioni didattiche del Docente-Tutore al quale sono affidati Studenti che svolgono l'attività di tirocinio obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell'ambito dei corsi di insegnamento.
La competenza clinica acquisita con le attività formative professionalizzanti è sottoposta a valutazione nell’ambito dell’attribuzione del voto dell’esame finale del corso che ha organizzato le rispettive attività formative professionalizzanti.
Il CCLM può identificare strutture assistenziali non universitarie presso le quali può essere condotto, in parte o integralmente, il tirocinio, dopo valutazione ed accreditamento della loro adeguatezza didattica da parte della CTP.
- moduli di Lingua inglese
Il CCLM prevede l’erogazione di moduli di lingua inglese per consentire agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici su argomenti biomedici e per comunicare con i pazienti e con il personale sanitario nei paesi anglofoni. In aggiunta il CCLM può offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio linguistico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli stessi obiettivi.
Il CCLM affida lo svolgimento di tali moduli ad un Professore di ruolo o Ricercatore (anche di settore scientifico-disciplinare L-LIN/12). In alternativa, il CCLM dispone la stipula di un contratto, di norma con un esperto di discipline bio-mediche di lingua-madre inglese.
- Preparazione della Tesi di Laurea
Lo Studente ha a disposizione 18 CFU da dedicare alla preparazione della Tesi di Laurea e della prova finale di esame. Il presente Regolamento esplicita le norme che il CCL prevede per la conduzione del lavoro di tesi (punti 13 e 14).
5. Procedure per l'attribuzione dei compiti didattici
Ai fini della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del CCLM:
1. definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal profilo professionale del Laureato specialista in Medicina e Chirurgia, applicandoli alla situazione e alle necessità locali così da utilizzare nel modo più efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche.
2. approva il curriculum degli studi dei singoli CCLM, coerente con le proprie finalità, ottenuto aggregando – in un numero massi mo di 36 corsi – gli obiettivi formativi specifici ed essenziali (“core curriculum”) derivanti dagli ambiti disciplinari propri della classe.
3. ratifica – nel rispetto delle competenze individuali – l’attribuzione ai singoli docenti dei compiti didattici necessari al consegui mento degli obiettivi formativi del “core curriculum”, fermo restando che l’attribuzione di compiti didattici individuali ai Docenti non identifica titolarità disciplinari di corsi d’insegnamento
6. Consiglio di Corso di Laurea Magistrale e suoi Organi
Sono organi del CCLM il Presidente, il Vicepresidente e la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica.
Fanno parte del Consiglio di Corso di Laurea:
a) i professori di ruolo che vi afferiscono;
b) i ricercatori ed equiparati ai sensi del DPR 382/1980 e 341/1990 che svolgono, a seguito di delibera del Consiglio, attività didat tica nel Corso di Laurea;
quanti ricoprono per contratto corsi di insegnamento e i lettori di lingue afferenti al Corso di Laurea;
c) i rappresentanti degli studenti iscritti nel Corso di Laurea. Per gli eligendi e i collegi elettorali valgono le regole riportate nel Re golamento di Facoltà.
I componenti del Consiglio di cui alle lettere “a-b” concorrono a formare il numero legale.
Le delibere riguardanti le persone dei docenti vengono assunte in seduta ristretta alla/e fascia/e interessata/e.
Il Consiglio di Corso di Laurea è presieduto dal Presidente. Questi è eletto dal CCLM tra i professori di ruolo, e resta in carica per tre anni accademici. L’elettorato attivo è riservato ai Professori e Ricercatori componenti il Consiglio di Corso di Laurea. Il Presidente coordina le attività del Corso di Laurea, convoca e presiede il Consiglio e la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica, e rappresenta il Corso di Laurea nei consessi accademici ed all’esterno, nel rispetto dei deliberati del Consiglio.
Il CCLM elegge, con le stesse modalità del comma precedente, un Vicepresidente, scelto tra i docenti di ruolo. Egli coadiuva il Presidente in tutte le sue funzioni e ne assume i compiti in caso di impedimento. Il Vicepresidente resta in carica per il mandato del Presidente.
Il Presidente convoca il Consiglio di norma almeno dieci giorni prima della seduta, attraverso comunicazione scritta e, ove possibile, per posta elettronica indirizzata ai membri del Consiglio nella sede abituale di lavoro. La convocazione deve indicare data, ora e sede della seduta, nonché l’ordine del giorno. Il Presidente convoca inoltre il Consiglio in seduta straordinaria su richiesta di almeno la metà dei componenti della CTP o di almeno il 20% dei componenti del Consiglio.
Il funzionamento del CCLM è conforme a quanto disposto dal Regolamento di Facoltà.
Il CCLM, su mandato del Consiglio di Facoltà, istituisce una Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP).
La CTP è presieduta dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale ed è costituita da Docenti e, se necessario, da altri professionisti qualificati, scelti in base alle loro competenze tecniche specifiche in ambito didattico e pedagogico, in relazione alle necessità formative e alle risorse del CdL.
La Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP) è composta dal Presidente e dal Vicepresidente del Consiglio di Corso di Laurea, dai Coordinatori Didattici di Semestre, e da un rappresentante degli studenti, eletti dal Consiglio di Corso di Laurea. Il Presidente può integrare la CTP con non oltre tre membri, ai quali possono essere attribuite specifiche deleghe.
La CTP resta in carica per tre anni accademici, corrispondenti a quelli del Presidente.
La mancata partecipazione agli incontri della CTP per tre volte consecutive senza aver addotto giustificazione scritta, o per cinque volte consecutive anche con giustificazione, implica la decadenza automatica dalla CTP per i membri designati dal Presidente e per il rappresentante degli studenti, e dalla CTP e dalla carica di Coordinatore Didattico di Semestre per i Coordinatori di Semestre.
La CTP, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientifico-disciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni istruttorie nei confronti del CCLM, o deliberative su specifico mandato dello stesso:
1) identifica gli obiettivi formativi del “core curriculum” ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all’impegno temporale com plessivo richiesto agli Studenti per il loro conseguimento;
2) aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del CCLM;
3) propone con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Professori e dei Ricercatori, tenendo conto delle necessità didattiche del CCLM, delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-disciplinari, delle loro propensioni e del carico didattico individuale;
4) pianifica con i Coordinatori e di concerto con i Docenti l’assegnazione ai Professori e ai Ricercatori dei compiti didattici speci fici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello stesso tempo l’efficacia forma tiva e il rispetto delle competenze individuali;
5) individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi;
6) organizza l'offerta di attività didattiche elettive e ne propone al CCLM l'attivazione.
La CTP, inoltre:
discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove - formative e certificative - di valutazione dell’apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati;
organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni ufficialmente espresse dagli studenti;
promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti, d’intesa con l’Osservatorio Didattico Permanente di Facoltà;
organizza un servizio permanente di tutoraggio degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi.
Al termine di ogni anno accademico la CTP è tenuta a presentare al CCLM una relazione scritta sulle attività svolte.
Le funzioni svolte dai componenti della CTP sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle Autorità accademiche come attività inerenti alla didattica.
I Coordinatori Didattici di Semestre sono designati dal CCLM e convocano i Coordinatori Didattici di Corso Integrato ed una rappresentanza degli studenti del proprio semestre con funzioni organizzative e di proposta per la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica.
Il CCLM o la CTP possono insediare Commissioni Didattiche definendone finalità, compiti e scadenze. La designazione dei componenti di dette Commissioni è fondata su criteri di competenza specifica e di rappresentatività. La mancata partecipazione agli
incontri delle Commissioni per tre volte consecutive senza aver addotto giustificazione scritta, o per cinque volte consecutive anche con giustificazione, implica la decadenza automatica.
7. Tutorato
Si definiscono tre distinte figure di Tutore:
a) la prima è quella del "consigliere" e cioè del Docente al quale il singolo Studente può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica. Il Tutore al quale lo Studente viene affidato dal CCLM è lo stesso per tutta la durata degli Studi o per parte di essa. Tutti i Docenti e Ricercatori del Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore.
b) la seconda figura è quella del Docente-Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali (vedi) previste nel Documento di Programmazione Didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Docente-Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale.
c) la terza figura è quella del Tutore Valutatore, il docente tutore - cioè - che segue lo studente nel tirocinio valutativo che si svolge per un impegno corrispondente a 15 CFU accessibili agli studenti che abbiano completato il IV anno di corso ai fini dell’esame di abilitazione. Tale figura ha il compito di valutare lo studente, seguendolo durante lo svolgimento delle attività.
8. Obbligo di frequenza
Lo Studente è tenuto a frequentare le attività didattiche formali, non formali e professionalizzanti del CLMMC per un numero massimo di 5500 ore.
La frequenza viene verificata dai Docenti dei Corsi Integrati, che ne sono responsabili, adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea Magistrale, su indicazione della CTP.
L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame.
Lo Studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad almeno il 67% delle ore previste per ciascun Corso ufficiale di un determinato anno, non può sostenere il relativo esame.
Per quanto attiene la frequenza degli studenti non iscritti al CLM in Medicina della nostra Facoltà, e frequentanti fino a due Corsi Integrati “ex art. 6” soprattutto nei primi due anni di Corso, è consentito ai richiedenti frequentare i corsi senza limitazione preventiva di numero, fatti salvi i limiti strutturali delle Aule e dei Laboratori utilizzati. Analogamente a quanto previsto per gli studenti iscritti, i richiedenti frequenteranno presso il Corso di Laurea Magistrale ("A"-"B"-"C"-"D") del Polo Policlinico in base alla lettera di inizio del cognome fatta salva diversa, eventuale, deliberazione nel merito ad opera dei singoli CCL.
Per gravi documentati motivi di salute può essere concesso recupero delle presenze mancanti nel corso dell'anno accademico immediatamente successivo.
9. Apprendimento autonomo
Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di ore mediamente non inferiore alla metà di quelle previste per il raggiungimento dei 360 CFU utili al conseguimento del titolo completamente libere da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di dedicarsi all'apprendimento autonomo e guidato.
Le ore riservate all'apprendimento sono dedicate:
• All’utilizzazione individuale, o nell'ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l'auto-apprendimento e per l'auto-valutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori, manichini, audiovisivi, programmi per computer, etc.) saranno collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà;
• all'internato presso strutture universitarie scelte dallo Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi.
• allo studio personale, per la preparazione degli esami.
10. Programmazione didattica
Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio durante la prima settimana di ottobre. L'iscrizione a ciascuno degli anni di corso deve avvenire entro il 1 ottobre.
Prima dell'inizio dell'anno accademico con adeguato anticipo sulla data di inizio dei corsi il CCLM approva e pubblica il documento di Programmazione Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla CTP, nel quale vengono definiti:
1. il piano degli studi del Corso di Laurea
2. le sedi delle attività formative professionalizzanti e del tirocinio post-laurea
3. le attività didattiche elettive
4. il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame
5. i programmi dei singoli Corsi
6. i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutori
Il CCLM in Medicina e Chirurgia propone al Consiglio di Facoltà l’utilizzazione delle risorse finanziarie, con particolare riferimento alla destinazione ed alla modalità di copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore.
11. Passaggio agli anni successivi
E’ consentito il passaggio da un anno al successivo a prescindere dal numero di esami sostenuti. Peraltro la possibilità di sostenere gli esami per gli anni successivi è determinata dalle regole di cui alla tabella che segue:
Per sostenere gli esami del occorre aver superato
II anno 2 esami del primo anno
III anno Tutti gli esami del primo anno
IV anno Tutti gli esami dei primi due anni e 1 esame del III anno
V anno Tutti gli esami dei primi tre anni
VI anno Tutti gli esami dei primi quattro anni e 2 esami del V anno
Dato che la verifica del rispetto della propedeuticità viene - generalmente - effettuata nel momento in cui si richiede un certificato degli esami sostenuti o nel momento in cui si chiede di sostenere l'esame di laurea, è interesse, oltre che responsabilità, dello studente il rispetto delle norme sopra riportate.
Propedeuticità culturali
Per sostenere l’esame di Biochimica occorre avere superato l’esame di Chimica e Propedeutica Biochimica
Per sostenere l’esame di Anatomia Umana occorre avere superato l’esame di Istologia ed Embriologia
Per sostenere l’esame di Fisiologia Umana occorre avere superato l’esame di Biologia e Genetica
Per sostenere l’esame di Patologia e Fisiopatologia Generale occorre avere superato l’esame di Fisiologia Umana
Per sostenere l’esame di Patologia Integrata I, Patologia Integrata II, Patologia Integrata III, Anatomia Patologica occorre avere superato l’esame di Patologia e Fisiopatologia Generale
Eventuali ulteriori propedeuticità potranno essere definite e consigliate dal competente Consiglio della Struttura didattica (vedere pagina 125 punto 3).
La sospensione della frequenza per un numero di anni superiore a sei impone l'iscrizione ad un anno di corso deliberato dal competente Consiglio della Struttura didattica, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
12. Decadenza e termine di conseguimento del titolo di studio
Gli studenti fuori corso iscritti a Corsi di studio di vecchio ordinamento decadono dalla qualità di studente se non sostengono esami per otto anni accademici consecutivi, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
Gli studenti fuori corso iscritti a tempo pieno o a tempo parziale a Corsi di studio di Ordinamento ex D.M. 509/99 e D.M. 270/04 devono superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durata normale del Corso di studio, se non altrimenti stabilito dai regolamenti didattici di Facoltà [esempio per studente a tempo pieno : uno studente iscritto ad un Corso di laurea magistrale deve superare le prove previste dal suo corso entro 6 anni (durata legale del Corso) + 12 (il doppio della durata legale) quindi entro 18 anni complessivi].
13. Verifica dell’apprendimento
Il CCLM, su indicazione della CTP, stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare l'apprendimento degli Studenti nonché, su proposta dei Coordinatori dei Corsi, la composizione delle relative Commissioni.
Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare quello dei corsi ufficiali stabiliti dall’ordinamento e non deve comunque superare il numero di 36 nei sei anni di corso.
La verifica dell'apprendimento può avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni certificative.
Valutazioni formative
Le prove in itinere sono intese a rilevare l’efficacia dei processi di apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati:
• le prove in itinere non idoneative, quando attuate, non hanno valore certificativo, non sono obbligatorie (per lo studente) e non esonerano lo studente dal presentare tutta la materia del Corso Integrato in sede di esame, avendo come unico scopo quello di aiutarlo nel controllare lo stato della sua preparazione.
• le prove in itinere idoneative (idoneità), poste alla fine di uno dei Semestri del Corso, possono essere sostenute facoltativamente dallo studente. In esse viene accertata la preparazione relativa al programma svolto nel semestre stesso; l’esito viene annotato su apposito libretto-diario con votazione in trentesimi e, qualora superato, non dà luogo a nuovo accertamento in sede di esame. Lo studente è comunque tenuto a dimostrare in sede di esame la conoscenza degli argomenti del colloquio tramite richiami o riferimenti.
Valutazioni certificative
Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono invece finalizzate a valutare, e quantificare con un voto, il conseguimento degli obiettivi dei corsi, certificando il grado di preparazione individuale degli Studenti.
Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame.
I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei quali si svolgono le attività ufficiali, né con altri che comunque possano limitare la partecipazione degli Studenti a tali attività.
Sessioni d'esame:
- I° Semestre: la sessione ordinaria è fissata al termine del ciclo didattico corrispondente (Gennaio-Febbraio), le sessioni di recupero nei mesi di Giugno, Luglio e Settembre.
- II° Semestre: la sessione ordinaria è fissata al termine del ciclo didattico corrispondente (Giugno/Luglio), le sessioni di recupero nei mesi di Settembre e Gennaio dell'anno successivo.
Eventuali sessioni straordinarie (in periodo pre-festività natalizie e pasquali), possono essere istituite su delibera dei competenti Consigli, in ogni caso al di fuori dei periodi di attività didattica.
In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in almeno due per ogni sessione di esame.
Per gli Studenti fuori corso, possono essere istituiti ulteriori appelli d’esame straordinari. Lo studente è iscritto “fuori corso” qualora abbia frequentato il corso di studi per la sua intera durata senza tuttavia aver conseguito il titolo accademico o senza aver superato tutti gli esami necessari per l’ammissione all’esame finale.
Il calendario degli esami sarà affisso, con adeguato anticipo, presso le bacheche delle segreterie dei Coordinatori dei Corsi Integrati e sulla pagina WEB dei CLM.
La Commissione di esame è costituita da almeno tre Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore. Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame:
- prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi);
- prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze cliniche e delle capacità gestuali e relazionali).
14. Attività formative per la preparazione della prova finale
Lo Studente ha a disposizione 18 crediti finalizzati alla preparazione della tesi di laurea presso strutture universitarie cliniche o di base. Tale attività dello Studente, definita "Internato di Laurea", dovrà essere svolta al di fuori dell’orario dedicato alle attività didattiche ufficiali, non dovrà sovrapporsi a quelle a scelta dello studente (ADE) e dovrà essere richiesto, di norma, nel mese di dicembre del IV/V anno.
Lo Studente che intenda svolgere l’internato ai fini della tesi di Laurea in una determinata struttura deve presentare al Direttore della stessa una formale richiesta corredata del proprio curriculum (elenco degli esami sostenuti e voti conseguiti in ciascuno di essi, elenco delle attività opzionali seguite, stages in laboratori o cliniche o qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione).
Il Direttore della struttura, sentiti i Docenti afferenti alla stessa e verificata la disponibilità di posti, accoglie la richiesta ed affida ad un Tutore, eventualmente indicato dallo Studente, la responsabilità del controllo e della certificazione delle attività svolte dallo Studente stesso nella struttura.
L’internato all’estero può, su richiesta, essere computato ai fini del tirocinio per la preparazione della tesi.
15. Esame di Laurea
L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore e/o di un secondo relatore.
Per essere ammesso a sostenere l’Esame di Laurea, lo Studente deve:
1. aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami.
2. aver ottenuto, complessivamente, 360 CFU articolati in 6 anni di corso.
3. aver consegnato:
a. alla Segreteria Amministrativa Studenti domanda al Rettore e i documenti richiesti dall’Ateneo, nei tempi previsti dalla stessa Segreteria Amministrativa;
b. al Personale preposto della Presidenza di Facoltà:
1. dichiarazione dell’avvenuta consegna della Tesi e della domanda di Laurea in Segreteria Amministrativa;
2. stampa INFOSTUD esami sostenuti con relativa votazione;
3. attestazione coinvolgimento in programmi di Scambio Internazionale con indicazione durata;
4. certificato/i Progress Test (solo se il risultato è stato superiore a quello medio di Facoltà per l’anno di riferimento).
L’esame di Laurea generalmente si svolge nei seguenti periodi:
I sessione (ESTIVA): GIUGNO, LUGLIO, SETTEMBRE;
II sessione (AUTUNNALE): OTTOBRE, NOVEMBRE;
III sessione (INVERNALE): GENNAIO
Può essere prevista un’ulteriore sessione nel mese di MARZO (in questo caso gli studenti sono tenuti al pagamento della prima rata di tasse universitarie come previsto dal Manifesto degli Studi)
A decorrere dall’a.a. 2011/2012, a determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono in modo indicativo i seguenti parametri:
a) la media non ponderata dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi;
b) i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, fino ad un massimo di 7 punti:
1. Tipologia della ricerca (studio sperimentale; presentazione di casistica; case report; studio compilativo): punteggio massimo 4 punti; il carattere sperimentale della tesi di laurea, che sarà insindacabilmente giudicato dalla commissione, deve essere supportato dalle caratteristiche di originalità e/o innovatività dello studio condotto, oltre che dal rispetto della metodologia scientifica adottata, che deve originare da conclusioni basate su evidenze originali scientificamente valide. (Possono essere considerate “sperimentali” anche rassegne meta-analitiche, e analisi retrospettive delle casistiche di studi pluricentrici e di ampi database);
2. Qualità della presentazione: punteggio massimo 1 punto;
3. Padronanza dell’argomento: punteggio massimo 1 punto;
4. Abilità nella discussione: punteggio massimo 1 punto.
c) i punti attributi per la durata del corso (in corso/fuori corso): punteggio massimo 3 punti*;
d) i punti per le lodi ottenute negli esami di profitto (almeno 3/6 lodi): punteggio massimo 2 punti;
e) i punti per coinvolgimento in programmi di scambio internazionale (n. mesi: 3/6): punteggio massimo 2 punti;
*tale attribuzione di punteggio (quella cioè riservata a chi consegue titolo in corso) non si applica agli studenti che hanno optato per regime part-time
Tabella esemplificativa - Attribuzione punteggio voto di Laurea - totale 14
Tipologia della Ricerca (studio sperimentale; presentazione di casistica; case report; studio compilativo) massimo 4 punti
Qualità della presentazione massimo 1 punto
Padronanza dell’argomento massimo 1 punto
Abilità nella discussione massimo 1 punto
Durata del corso
Laurea in I sessione Punti 3
Laurea in II sessione Punti 2
Laurea in III sessione Punti 1
Lodi
≥6 Punti 2
≥3 Punti 1
Il risultato ottenuto al Progress Test, se superiore a quello medio di Facoltà, è equiparato ad una lode.
Coinvolgimento in Programmi di Scambio Internazionale (es. Erasmus)
Numero mesi ≥6 Punti 2
Numero mesi ≥3 Punti 1
Il voto complessivo, determinato dalla somma dei punteggi previsti dalle voci "a - e" viene arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più vicino.
La lode può essere attribuita al voto di laurea, con parere unanime della Commissione, ai candidati che conseguano un punteggio finale ≥ 113.
L’utilizzazione di eventuali mezzi tecnici quali diapositive, lucidi, presentazioni in PPT etc., in numero non superiore a 10 schermate, dovrà intendersi come ausilio per il laureando a supporto di una migliore comprensione dell’esposizione, pertanto non dovrà contenere parti prettamente discorsive, ma unicamente grafici-figure-tabelle, etc.
16. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso corsi di laurea in Medicina e Chirurgia di altre sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti in queste conseguiti sono integralmente riconosciuti con delibera del CCLM, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
Per il riconoscimento degli studi compiuti presso Corsi di laurea in Medicina di paesi extra-comunitari, il CCLM affida l'incarico ad un'apposita Commissione di esaminare il curriculum ed i programmi degli esami superati nel paese d'origine.
Sentito il parere della Commissione, il CCLM riconosce la congruità dei crediti acquisiti e ne delibera la convalida.
I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CLMMC da altro Corso di Laurea della stessa o di altra Università possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità, espresso dall'apposita Commissione, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi nell'ordinamento didattico del CLMMC.
• Dai corsi di Diploma Universitario e Corsi di Laurea triennali
Agli studenti inscritti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, ed iscritti o diplomati nei Corsi di Diploma Universitario o nei Corsi di Laurea Triennali di I Livello, di norma non può essere convalidato alcun esame sostenuto, ma eventualmente possono essere riconosciuti parte dei CFU conseguiti.
• Convalida esami ed abbreviazioni di Corso - Studenti iscritti ad altre Facoltà
La sottostante delibera è valida per gli Studenti che avranno superato l'esame di ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e che chiederanno la convalida di esami sostenuti presso altri Corsi di Laurea/Facoltà del nostro Ateneo. Le tabelle di seguito riportate, a scopo puramente esemplificativo, sono valide per gli studenti che, iscritti o laureati in altri Corsi di Laurea, chiedano una convalida e/o abbreviazione di corso.
Agli esami convalidati verrà mantenuta la stessa votazione e, in caso di più esami convalidabili, sarà effettuata la media dei voti.
Gli studenti, per poter essere ammessi al secondo anno di corso, devono aver superato almeno la metà degli esami previsti nel piano degli studi per il primo anno.
Nel caso di ammissione al secondo anno di corso gli studenti sono obbligati ad ottenere le frequenze dei corsi mancanti fino al raggiungimento del minimo del 67% delle frequenze.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il CCLM dispone per l'iscrizione regolare dello Studente ad uno dei sei anni di corso, adottando il criterio stabilito per il passaggio agli anni successivi.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, subordinata alla effettiva disponibilità di posti debitamente verificata dalla Segreteria Amministrativa Studenti.
Tabelle puramente Esemplificative per la convalida di esami e per abbreviazioni di Corso
Allegato I https://web.uniroma1.it/farmaciamedicina/sites/default/files/allegati/tabelle%20allegato%201.pdf
Consultabile integralmente sul sito web di Facoltà nella pagina "Regolamento didattico dei consigli di corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia"
(Si precisa che le tabelle sono a scopo esemplificativo, pertanto suscettibili di eventuale variazione da parte degli Organi a ciò deputati)
17. Riconoscimento della Laurea in Medicina conseguita presso Università estere
La laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo.
In conformità alla disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l'Unione Europea, le Lauree rilasciate da Atenei dell'Unione saranno riconosciute fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare.
Ove non esistano accordi tra Stati, in base al combinato disposto degli articoli 170 e 332 del T.U. sull’istruzione universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l’equipollenza caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento, il CCLM:
a) accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati;
b) esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine;
c) dispone che di norma vengano comunque superati gli esami clinici finali (ad esempio Medicina interna e Chirurgia Generale II/ III, Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Emergenze medico-chirurgiche, Metodologia medico-scientifica: Igiene e Sanità Pubblica, Metodologia medico-scientifica: Medicina Legale). Deve inoltre essere preparata e discussa la tesi di laurea.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, il CCLM dispone l'iscrizione a uno dei sei anni di corso, in base al criterio stabilito per il passaggio agli anni successivi (vedi punto 11 del presente regolamento).
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal CCLM.
I tirocini effettuati prima o dopo la laurea nelle sedi estere (comunitarie ed extracomunitarie) non possono essere riconosciuti ai fini dell'ammissione all'Esame di abilitazione professionale.
Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.
18. Riconoscimento degli studi Vecchio Ordinamento (Tab. XVIII pre ’86)
Agli studenti degli ordinamenti precedenti e progressivamente disattivati, è assicurata a garanzia del completamento degli studi, l’iscrizione in soprannumero all’ordinamento attualmente attivo (D.M. 270/2004), secondo le tabelle di conversione, con riconoscimento degli esami sostenuti e posizionamento nel relativo anno di corso e correlati obblighi di frequenza.
In subordine gli studenti interessati potranno richiedere ricognizione degli esami superati ed equiparazione secondo la tabella di conversione nell’ordinamento Tab. XVIII/1996 con riconoscimento delle relative frequenze; le prove di esame si dovranno sostenere presso le vigenti Commissioni Uniche, nominate dal Preside, che dovranno verificare il superamento del debito formativo derivante dall’obsolescenza dei contenuti dottrinari dei corsi illo tempore seguiti.
In considerazione della disattivazione dei Vecchi Ordinamenti Pre ’86 - Tab. XVIII ’96, non potranno essere accettate istanze di reintegro dalla decadenza, essendo oggi il titolo normato a livello europeo e necessitando di tutte le garanzie di qualità di formazione della didattica prevista dai nuovi ordinamenti. Pertanto il reintegro sarà possibile solo con iscrizione in sovrannumero al Nuovo Ordinamento ed inerente regolamento.
Tabelle di Conversione
Allegato II> https://web.uniroma1.it/farmaciamedicina/sites/default/files/allegati/tabelle%20allegato%202.pdf
Consultabile integralmente sul sito web di Facoltà nella pagina "Regolamento didattico dei consigli di corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia"
19. Valutazione dell'efficienza e dell'efficacia della didattica
Ciascun Corso di Laurea è sottoposto con frequenza annuale ad una valutazione riguardante:
- l’efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche;
- la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti;
- la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell'attività didattica;
- l’efficacia e l'efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli Studenti;
- il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazioni del CCLM;
- la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti;
- la qualità della didattica, con particolare riguardo all'utilizzazione di sussidi didattici informatici e audiovisivi;
- l'organizzazione dell'assistenza tutoriale agli Studenti,
- il rendimento scolastico medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.
Il CCLM, in accordo con il Nucleo di Valutazione della Facoltà, indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e applica gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopra elencati ed atti a governare i processi formativi per garantirne il continuo miglioramento, come previsto dai modelli di Quality Assurance.
La valutazione dell’impegno e delle attività didattiche espletate dai Docenti viene portato a conoscenza dei singoli Docenti, discussa in CCLM e considerata anche ai fini della distribuzione delle risorse.
Il CCLM programma ed effettua, anche in collaborazione con Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia di altre sedi, verifiche oggettive e standardizzate delle conoscenze complessivamente acquisite e mantenute dagli Studenti durante il loro percorso di apprendimento (progress test). Tali verifiche sono finalizzate esclusivamente alla valutazione della efficacia degli insegnamenti ed alla capacità degli Studenti di mantenere le informazioni ed i modelli razionali acquisiti durante i loro studi.
20. Formazione pedagogica del Personale docente
Il CCLM organizza periodicamente, almeno una volta ogni due anni, iniziative di aggiornamento pedagogico sulle tecniche di pianificazione e sulle metodologie didattiche e valutative per i suoi Docenti di ogni livello. La partecipazione a tali iniziative costituisce titolo per la certificazione dell’impegno didattico dei Docenti e per la valutazione dell’efficienza didattica del Corso di Laurea.
Questa attività è promossa e coordinata dalla Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP) del CCLM, d’intesa con l’Osservatorio Didattico Permanente di Facoltà.
21. Sito web del Corso di Laurea
Il Corso di Laurea predispone un sito WEB contenente tutte le informazioni utili agli Studenti ed al Personale docente e cura la massima diffusione del relativo indirizzo.
Nelle pagine WEB del Corso di Laurea, aggiornate prima dell'inizio di ogni anno accademico, devono essere comunque disponibili per la consultazione:
- l'Ordinamento Didattico;
- la programmazione didattica contenente il calendario di tutte le attività didattiche programmate, i programmi dei Corsi, le date fissate per gli appelli di esame di ciascun Corso, il luogo e l'orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per ricevere gli Stu-denti;
- il Regolamento;
- eventuali sussidi didattici on line per l’auto-apprendimento e l’auto-valutazione.
22. Norme transitorie
Gli Studenti già iscritti al Corso di Laurea possono optare per il nuovo Ordinamento.
Per gli Ordinamenti precedenti a quello ex DM 509/99 il CCLM e il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, sulla base di precostituite tabelle di equipollenza e della equivalenza ore-crediti, esaminati i curricula degli studenti deliberano le modalità di passaggio dal vecchio al nuovo Ordinamento, incluso il riconoscimento dell'attività clinica svolta.
Tutti gli esami/crediti dell’Ordinamento didattico ex DM 509/99 vengono integralmente riconosciuti in termini di esami e relativi CFU come previsto nel nuovo curriculum del corso di laurea magistrale ex DM 270/04.
I CFU delle attività Didattiche Elettive ex DM 270/04 dei singoli anni di corso vengono riconosciuti agli studenti che abbiano conseguito, per gli stessi anni di corso, i crediti relativi alle attività elettive ex DM 509/99
Le norme relative alla valutazione dell’esame di laurea, di cui all’art. 15 del presente regolamento saranno applicate sia agli studenti che transiteranno nel nuovo ordinamento, sia agli studenti che decideranno di permanere nell’ordinamento ex DM 509, non prima della prima sessione di laurea dell’anno accademico 2011-2012.
Eventuali ulteriori casi particolari non previsti dalle presenti norme transitorie verranno risolti istruendo il singolo caso con delibera del CCLM.
23. Ordinamento Didattico Generale CLMMC
Facoltà di Farmacia e Medicina e Medicina e Odontoiatria – Sapienza Università di Roma
Allegato III> https://web.uniroma1.it/farmaciamedicina/sites/default/files/allegati/Ordinamento%20Didattico%20Generale%20CLMMC%20-%20allegato%203.pdf
Consultabile integralmente sul sito web di Facoltà nella pagina "Regolamento didattico dei consigli di corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia"
I piani di Studio sono soggetti alla programmazione ed approvazione annuale da parte dei competenti Consigli di Corso di Laurea Magistrale a ciò delegati in via deliberante dal Consiglio di Facoltà.
24. Diploma Supplement
Per facilitare la mobilità studentesca nell’area europea, oltre all’introduzione dei CFU, le Università si debbono organizzare a fornire a ciascun laureato, insieme al diploma, un supplemento informativo (diploma supplement) che riporta, in versione bilingue, la descrizione dettagliata del suo percorso formativo. Tale documento rappresenta anche un utile strumento di presentazione per l’ingresso nel mercato del lavoro.
Il Regolamento didattico, con tutti i suoi allegati, è consultabile integralmente sul sito web di Facoltà nella pagina "Regolamento didattico dei consigli di corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia"
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1023805 -
ANATOMIA UMANA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: - Conoscere l’organizzazione strutturale del corpo umano con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale, collegando l’organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti, nella prospettiva della professione medica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA I: Essere in grado di effettuare: Studio e riconoscimento dei segmenti scheletrici, dei modelli anatomici e delle regioni muscolari al tavolo autoptico, Studio e riconoscimento della morfologia macroscopica e della struttura del cuore, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA II: Essere in grado di effettuare: Individuazione autoptica degli organi, Diagnosi microscopica dell’architettura degli organi, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA III: Essere in grado di effettuare: Sistema nervoso centrale: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema nervoso periferico, organi di senso e apparato tegumentario: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema endocrino: riconoscimento strutture microscopiche, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica.
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-
ANATOMIA UMANA I
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: - Conoscere l’organizzazione strutturale del corpo umano con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale, collegando l’organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti, nella prospettiva della professione medica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA I: Essere in grado di effettuare: Studio e riconoscimento dei segmenti scheletrici, dei modelli anatomici e delle regioni muscolari al tavolo autoptico, Studio e riconoscimento della morfologia macroscopica e della struttura del cuore, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica.
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5
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BIO/16
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60
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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ANATOMIA UMANA II
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Erogato in altro semestre o anno
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ANATOMIA UMANA III
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Erogato in altro semestre o anno
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1023802 -
BIOLOGIA E GENETICA
(obiettivi)
BIOLOGIA E GENETICA -Comprendere ed utilizzare i ragionamenti e le strategie sperimentali della ricerca scientifica. -Acquisire una visione generale ed integrata delle varie strutture e funzioni della cellula eucariote, delle basi molecolari di queste e dei meccanismi che le controllano. -Conoscere le basi molecolari del dialogo cellula/cellula e cellula/ambiente extracellulare e comprendere come la cellula sia in grado di rispondere a diversi stimoli ambientali in termini metabolici, differenziativi, proliferativi, apoptotici. -Conoscere le modalità di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. -Comprendere il significato eziopatologico delle malattie di cui si è descritto il meccanismo molecolare alterato o la base genetica, quindi saper associare le alterazioni dei meccanismi biologici ad altrettanti fenotipi patologici. -Risolvere semplici problemi di genetica medica in termini di modalità di trasmissione di caratteri ereditari e di calcolo di probabilità di espressione fenotipica nella progenie. -Conoscere e saper valutare criticamente le tecnologie di manipolazione e di studio del DNA e i principali strumenti biotecnologici allo scopo di impostare e risolvere problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Obiettivi del modulo di BIOLOGIA (I): Conoscere e comprendere la correlazione tra struttura e funzione delle principali molecole biologiche, con particolare riferimento alle proteine ed agli acidi nucleici. Conoscere i meccanismi che controllano l’acquisizione della conformazione funzionale delle proteine e comprendere l’importanza patogenetica della perdita di questo controllo. Conoscere i meccanismi molecolari alla base della replicazione del DNA e quelli in grado di indurre mutazioni della sua sequenza. Comprendere l’importanza patogenetica del malfunzionamento dei meccanismi di riparo del DNA.
GENETICA (I) Conoscere e comprendere le caratteristiche del materiale genetico e le regole della sua trasmissione. Conoscere la genetica mendeliana e le basi cromosomiche dell’ereditarietà. Identificare le giuste procedure per risolvere semplici problemi di genetica e di formulare ipotesi sulle modalità di trasmissione di determinati caratteri in termini di dominanza e recessività. Comprendere le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie di manipolazione del DNA e quelle correlate alle scienze –omiche (in particolare genomica, trascrittomica e proteomica). Conoscere le caratteristiche che definiscono le modalità di trasmissione delle malattie Mendeliane nell’uomo Descrivere i principali fenomeni che complicano la trasmissione di malattie Mendeliane Riconoscere la modalità di trasmissione di malattie Mendeliane in alberi genealogici Calcolare semplici rischi di ricorrenza per malattie Mendeliane in alberi genealogici
BIOLOGIA (II) Conoscere e comprendere i meccanismi alla base del flusso delle informazioni, dalla trascrizione alla traduzione fino alle modifiche postraduzionali ed allo smistamento delle proteine. Comprendere le funzioni integrate delle varie strutture della cellula eucariote, dalla membrana plasmatica al citoscheletro fino alla membrana nucleare che controlla il traffico nucleo/citoplasma e agli organelli membranosi che controllano il traffico vescicolare.
Conoscere e comprendere i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare, la morte cellulare ed il differenziamento. Acquisizione del concetto di protooncogene, oncogene e oncosoppressore. Conoscere le principali vie di comunicazione cellulare e comprendere come esse siano in grado di trasdurre segnali extracellulari di varia natura.
GENETICA (II) Acquisire la capacità di giudizio critico sulla genetica formale, attraverso lo studio dell’evoluzione del concetto di gene da Mendel ai nostri giorni e di quelli di epistasi ed epigenetica. Conoscere le mutazioni geniche, genomiche e cromosomiche, i meccanismi della loro insorgenza ed esempi di malattie umane ad esse correlate. Acquisire la conoscenza del cancro come malattia genetica e la capacità di individuare possibili targets terapeutici.
Conoscere i concetti principali di genetica di popolazione come l’equilibrio di Hardy-Weinberg Conoscere l’effetto della consanguineità sul rischio di malattie ereditarie Conoscere le caratteristiche che definiscono le malattie genetiche complesse Conoscere gli approcci di epidemiologia genetica che permettono di stabilire la presenza di fattori genetici di suscettibilità in malattie complesse Descrivere gli approcci principali che permettono di identificare i geni responsabili di malattie Mendeliane Descrivere i principi alla base degli studi di associazione genome-wide (GWAS) e i principali risultati ottenuti nello studio delle malattie complesse
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BIOLOGIA E GENETICA I - BIOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
BIOLOGIA E GENETICA -Comprendere ed utilizzare i ragionamenti e le strategie sperimentali della ricerca scientifica. -Acquisire una visione generale ed integrata delle varie strutture e funzioni della cellula eucariote, delle basi molecolari di queste e dei meccanismi che le controllano. -Conoscere le basi molecolari del dialogo cellula/cellula e cellula/ambiente extracellulare e comprendere come la cellula sia in grado di rispondere a diversi stimoli ambientali in termini metabolici, differenziativi, proliferativi, apoptotici. -Conoscere le modalità di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. -Comprendere il significato eziopatologico delle malattie di cui si è descritto il meccanismo molecolare alterato o la base genetica, quindi saper associare le alterazioni dei meccanismi biologici ad altrettanti fenotipi patologici. -Risolvere semplici problemi di genetica medica in termini di modalità di trasmissione di caratteri ereditari e di calcolo di probabilità di espressione fenotipica nella progenie. -Conoscere e saper valutare criticamente le tecnologie di manipolazione e di studio del DNA e i principali strumenti biotecnologici allo scopo di impostare e risolvere problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Obiettivi del modulo di BIOLOGIA (I): Conoscere e comprendere la correlazione tra struttura e funzione delle principali molecole biologiche, con particolare riferimento alle proteine ed agli acidi nucleici. Conoscere i meccanismi che controllano l’acquisizione della conformazione funzionale delle proteine e comprendere l’importanza patogenetica della perdita di questo controllo. Conoscere i meccanismi molecolari alla base della replicazione del DNA e quelli in grado di indurre mutazioni della sua sequenza. Comprendere l’importanza patogenetica del malfunzionamento dei meccanismi di riparo del DNA.
GENETICA (I) Conoscere e comprendere le caratteristiche del materiale genetico e le regole della sua trasmissione. Conoscere la genetica mendeliana e le basi cromosomiche dell’ereditarietà. Identificare le giuste procedure per risolvere semplici problemi di genetica e di formulare ipotesi sulle modalità di trasmissione di determinati caratteri in termini di dominanza e recessività. Comprendere le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie di manipolazione del DNA e quelle correlate alle scienze –omiche (in particolare genomica, trascrittomica e proteomica). Conoscere le caratteristiche che definiscono le modalità di trasmissione delle malattie Mendeliane nell’uomo Descrivere i principali fenomeni che complicano la trasmissione di malattie Mendeliane Riconoscere la modalità di trasmissione di malattie Mendeliane in alberi genealogici Calcolare semplici rischi di ricorrenza per malattie Mendeliane in alberi genealogici
BIOLOGIA (II) Conoscere e comprendere i meccanismi alla base del flusso delle informazioni, dalla trascrizione alla traduzione fino alle modifiche postraduzionali ed allo smistamento delle proteine. Comprendere le funzioni integrate delle varie strutture della cellula eucariote, dalla membrana plasmatica al citoscheletro fino alla membrana nucleare che controlla il traffico nucleo/citoplasma e agli organelli membranosi che controllano il traffico vescicolare.
Conoscere e comprendere i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare, la morte cellulare ed il differenziamento. Acquisizione del concetto di protooncogene, oncogene e oncosoppressore. Conoscere le principali vie di comunicazione cellulare e comprendere come esse siano in grado di trasdurre segnali extracellulari di varia natura.
GENETICA (II) Acquisire la capacità di giudizio critico sulla genetica formale, attraverso lo studio dell’evoluzione del concetto di gene da Mendel ai nostri giorni e di quelli di epistasi ed epigenetica. Conoscere le mutazioni geniche, genomiche e cromosomiche, i meccanismi della loro insorgenza ed esempi di malattie umane ad esse correlate. Acquisire la conoscenza del cancro come malattia genetica e la capacità di individuare possibili targets terapeutici.
Conoscere i concetti principali di genetica di popolazione come l’equilibrio di Hardy-Weinberg Conoscere l’effetto della consanguineità sul rischio di malattie ereditarie Conoscere le caratteristiche che definiscono le malattie genetiche complesse Conoscere gli approcci di epidemiologia genetica che permettono di stabilire la presenza di fattori genetici di suscettibilità in malattie complesse Descrivere gli approcci principali che permettono di identificare i geni responsabili di malattie Mendeliane Descrivere i principi alla base degli studi di associazione genome-wide (GWAS) e i principali risultati ottenuti nello studio delle malattie complesse
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4
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BIO/13
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48
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12
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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BIOLOGIA E GENETICA I - GENETICA MEDICA
(obiettivi)
BIOLOGIA E GENETICA -Comprendere ed utilizzare i ragionamenti e le strategie sperimentali della ricerca scientifica. -Acquisire una visione generale ed integrata delle varie strutture e funzioni della cellula eucariote, delle basi molecolari di queste e dei meccanismi che le controllano. -Conoscere le basi molecolari del dialogo cellula/cellula e cellula/ambiente extracellulare e comprendere come la cellula sia in grado di rispondere a diversi stimoli ambientali in termini metabolici, differenziativi, proliferativi, apoptotici. -Conoscere le modalità di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. -Comprendere il significato eziopatologico delle malattie di cui si è descritto il meccanismo molecolare alterato o la base genetica, quindi saper associare le alterazioni dei meccanismi biologici ad altrettanti fenotipi patologici. -Risolvere semplici problemi di genetica medica in termini di modalità di trasmissione di caratteri ereditari e di calcolo di probabilità di espressione fenotipica nella progenie. -Conoscere e saper valutare criticamente le tecnologie di manipolazione e di studio del DNA e i principali strumenti biotecnologici allo scopo di impostare e risolvere problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Obiettivi del modulo di BIOLOGIA (I): Conoscere e comprendere la correlazione tra struttura e funzione delle principali molecole biologiche, con particolare riferimento alle proteine ed agli acidi nucleici. Conoscere i meccanismi che controllano l’acquisizione della conformazione funzionale delle proteine e comprendere l’importanza patogenetica della perdita di questo controllo. Conoscere i meccanismi molecolari alla base della replicazione del DNA e quelli in grado di indurre mutazioni della sua sequenza. Comprendere l’importanza patogenetica del malfunzionamento dei meccanismi di riparo del DNA.
GENETICA (I) Conoscere e comprendere le caratteristiche del materiale genetico e le regole della sua trasmissione. Conoscere la genetica mendeliana e le basi cromosomiche dell’ereditarietà. Identificare le giuste procedure per risolvere semplici problemi di genetica e di formulare ipotesi sulle modalità di trasmissione di determinati caratteri in termini di dominanza e recessività. Comprendere le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie di manipolazione del DNA e quelle correlate alle scienze –omiche (in particolare genomica, trascrittomica e proteomica). Conoscere le caratteristiche che definiscono le modalità di trasmissione delle malattie Mendeliane nell’uomo Descrivere i principali fenomeni che complicano la trasmissione di malattie Mendeliane Riconoscere la modalità di trasmissione di malattie Mendeliane in alberi genealogici Calcolare semplici rischi di ricorrenza per malattie Mendeliane in alberi genealogici
BIOLOGIA (II) Conoscere e comprendere i meccanismi alla base del flusso delle informazioni, dalla trascrizione alla traduzione fino alle modifiche postraduzionali ed allo smistamento delle proteine. Comprendere le funzioni integrate delle varie strutture della cellula eucariote, dalla membrana plasmatica al citoscheletro fino alla membrana nucleare che controlla il traffico nucleo/citoplasma e agli organelli membranosi che controllano il traffico vescicolare.
Conoscere e comprendere i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare, la morte cellulare ed il differenziamento. Acquisizione del concetto di protooncogene, oncogene e oncosoppressore. Conoscere le principali vie di comunicazione cellulare e comprendere come esse siano in grado di trasdurre segnali extracellulari di varia natura.
GENETICA (II) Acquisire la capacità di giudizio critico sulla genetica formale, attraverso lo studio dell’evoluzione del concetto di gene da Mendel ai nostri giorni e di quelli di epistasi ed epigenetica. Conoscere le mutazioni geniche, genomiche e cromosomiche, i meccanismi della loro insorgenza ed esempi di malattie umane ad esse correlate. Acquisire la conoscenza del cancro come malattia genetica e la capacità di individuare possibili targets terapeutici.
Conoscere i concetti principali di genetica di popolazione come l’equilibrio di Hardy-Weinberg Conoscere l’effetto della consanguineità sul rischio di malattie ereditarie Conoscere le caratteristiche che definiscono le malattie genetiche complesse Conoscere gli approcci di epidemiologia genetica che permettono di stabilire la presenza di fattori genetici di suscettibilità in malattie complesse Descrivere gli approcci principali che permettono di identificare i geni responsabili di malattie Mendeliane Descrivere i principi alla base degli studi di associazione genome-wide (GWAS) e i principali risultati ottenuti nello studio delle malattie complesse
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1
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MED/03
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12
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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BIOLOGIA E GENETICA II - BIOLOGIA APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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BIOLOGIA E GENETICA II - GENETICA MEDICA
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Erogato in altro semestre o anno
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1025530 -
CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve avere una conoscenza di base della chimica e delle strutture di macromolecole biochimiche: glucidi, lipidi, proteine ed acidi nucleici • Saper conoscere le basi chimiche dei processi fisiopatologici. • Saper fare impostare, in termini molecolari, semplici tematiche di biomedicina. • Essere consapevole dell’importanza degli strumenti concettuali della chimica nella formazione culturale del medico.
Lo studente dovrebbe imparare come risolvere i problemi di base, affrontando le soluzioni e le loro proprietà.
Alla fine del corso lo studente deve avere una conoscenza di base della chimica e delle strutture di macromolecole biochimiche: glucidi, lipidi, proteine ed acidi nucleici.
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9
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BIO/10
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108
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6
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
97907 -
FISICA MEDICA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali • Sapere: far apprendere alcuni fondamenti di Fisica generale; • Saper fare: rendere in grado lo studente di risolvere quantitativamente semplici problemi; • Conoscere: far comprendere la Fisica sottesa ad alcune tematiche di Fisica medica. NB: Per poter seguire questo corso è richiesta una conoscenza delle nozioni elementari di Fisica e Matematica.
Rendere in grado lo studente sia di risolvere quantitativamente semplici problemi sia di comprendere alcune tematiche di Fisica Medica.
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6
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FIS/07
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72
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6
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Attività formative di base
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ITA |
1055687 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE
(obiettivi)
MMS base (I) Al termine del corso lo studente deve: Sapere Acquisire un metodo ed una cultura appropriata ad una formazione teorico-pratica basata su basi scientifiche. Acquisire un metodo ed una cultura appropriata ad una formazione teorico-pratica basata su basi scientifiche e su un rapporto umano. Conoscere le principali tappe dell’evoluzione del pensiero medico anche in prospettiva di confronto multiculturale. Conoscere l’origine, l’evoluzione e l’uso corrente dei principali termini in uso in medicina e saperne spiegare le implicazioni concettuali. essere consapevole della variabilità insita nei dati biologici, clinici e strumentali e dell’utilità della metodologia statistica per la sintesi e la comprensione dei fenomeni bio-medici. Saper fare Stabilire una collaborazione con le diverse figure professionali nel lavoro di gruppo nel rispetto delle varie autonomie. Saper essere Instaurare un'alleanza terapeutica con il paziente e applicare il principio del "prendersi cura di". Instaurare una relazione con il paziente, i suoi familiari, il personale di assistenza e gli altri colleghi coinvolti nel programma diagnostico-terapeutico.
MMS base (II) Al termine del Corso lo studente deve: Sapere le finalità e il ruolo del medico nell’ambito socio-culturale. Il concetto di stato di salute e di malattia del singolo cittadino in relazione all’ambiente in cui vive e la sua promozione e le basi per una corretta educazione sanitaria. Conoscere la storia naturale delle malattie ed i livelli possibili di intervento sanitario; le basi dell’organizzazione sanitaria in Italia. Apprendere i fondamenti essenziali della psicologia generale necessari per la conoscenza dei principi su cui si fonda l’analisi del comportamento della persona e della capacità di autovalutazione e di un’adeguata esperienza nel campo della relazione e della comunicazione. Saper utilizzare le metodologie orientate all’informazione, alla comunicazione e all’educazione sanitaria e saper riconoscere i principali fattori di rischio come causa di disagio sociale ed individuare le caratteristiche dei diversi gruppi umani. Saper essere studenti particolarmente attenti agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione e futuri medici professionalmente coerenti con gli obiettivi da salute dell’OMS.
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - STATISTICA MEDICA
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è quello di permettere agli studenti di comprendere e sapere applicare in ambito medico, nella clinica e nella ricerca, i principali concetti e strumenti della statistica medica. Lo studente al termine del corso dovrà aver acquisito una buona padronanza della terminologia utilizzata in ambito statistico-epidemiologico, dovrà essere in grado di servirsi nel modo appropriato dei corretti strumenti metodologici e modelli statistici necessari a valutare l'attendibilità dei dati raccolti e a svolgere analisi di interesse, integrando l’acquisita esperienza clinica con un’analisi critica e attenta della letteratura medica.
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1
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MED/01
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12
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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1
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MED/01
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12,5
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - STORIA DELLA MEDICINA E BIOETICA
(obiettivi)
Sapere acquisire un metodo ed una cultura appropriata ad una formazione teorico-pratica basata su basi scientifiche e su un rapporto umano. Conoscere le principali tappe dell’evoluzione del pensiero medico anche in prospettiva di confronto multiculturale. Conoscere l’origine, l’evoluzione e l’uso corrente dei principali termini in uso in medicina e saperne spiegare le implicazioni concettuali.
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2
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MED/02
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25
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/02
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12,5
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Saper essere Instaurare un'alleanza terapeutica con il paziente e applicare il principio del "prendersi cura di". Instaurare una relazione con il paziente, i suoi familiari, il personale di assistenza e gli altri colleghi coinvolti nel programma diagnostico-terapeutico.
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1
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MED/45
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12,5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - INGLESE SCIENTIFICO
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Erogato in altro semestre o anno
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - PSICOLOGIA GENERALE
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Erogato in altro semestre o anno
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - IGIENE GENERALE E APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - MEDICINA LEGALE
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Erogato in altro semestre o anno
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Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1026626 -
BIOCHIMICA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali • Far apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali e fornire le conoscenze atte ad interpretare quelle patologie che hanno, come etiologia o patogenesi, alterazioni di processi biochimici. • Far acquisire conoscenze di Metodologia Biochimica relative ai principi su cui si basano le tecniche di uso comune nella ricerca biochimica e le metodiche sfruttate nel laboratorio di analisi clinica.
BIOCHIMICA I Conoscenza della struttura e dei rapporti struttura-funzione delle principali biomolecole Conoscenza dei principi su cui si basano le tecniche di uso comune nella ricerca biochimica e le metodiche sfruttate nel laboratorio di analisi clinica BIOCHIMICA II Apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali e fornire le conoscenze atte ad interpretare quelle patologie che hanno, come etiologia o patogenesi, alterazioni di processi biochimici.
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BIOCHIMICA I - BIOCHIMICA
(obiettivi)
Struttura e funzione delle macromolecole proteiche. Principali tecniche per la separazione e lo studio delle proteine.
Concetti chiave della catalisi e della cinetica delle reazioni enzimatiche e i meccanismi di controllo dell’attività enzimatica. Struttura e funzione di carboidrati e lipidi.
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5
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BIO/10
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60
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Attività formative di base
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ITA |
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BIOCHIMICA I - BIOLOGIA MOLECOLARE
(obiettivi)
Basi molecolari dell’informazione genica e sue applicazioni biotecnologiche di interesse medico. Principali metodi per lo studio degli acidi nucleici.
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1
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BIO/11
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12
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Attività formative di base
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ITA |
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BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA
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Erogato in altro semestre o anno
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BIOCHIMICA II - BIOLOGIA MOLECOLARE
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Erogato in altro semestre o anno
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1023802 -
BIOLOGIA E GENETICA
(obiettivi)
BIOLOGIA E GENETICA -Comprendere ed utilizzare i ragionamenti e le strategie sperimentali della ricerca scientifica. -Acquisire una visione generale ed integrata delle varie strutture e funzioni della cellula eucariote, delle basi molecolari di queste e dei meccanismi che le controllano. -Conoscere le basi molecolari del dialogo cellula/cellula e cellula/ambiente extracellulare e comprendere come la cellula sia in grado di rispondere a diversi stimoli ambientali in termini metabolici, differenziativi, proliferativi, apoptotici. -Conoscere le modalità di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. -Comprendere il significato eziopatologico delle malattie di cui si è descritto il meccanismo molecolare alterato o la base genetica, quindi saper associare le alterazioni dei meccanismi biologici ad altrettanti fenotipi patologici. -Risolvere semplici problemi di genetica medica in termini di modalità di trasmissione di caratteri ereditari e di calcolo di probabilità di espressione fenotipica nella progenie. -Conoscere e saper valutare criticamente le tecnologie di manipolazione e di studio del DNA e i principali strumenti biotecnologici allo scopo di impostare e risolvere problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Obiettivi del modulo di BIOLOGIA (I): Conoscere e comprendere la correlazione tra struttura e funzione delle principali molecole biologiche, con particolare riferimento alle proteine ed agli acidi nucleici. Conoscere i meccanismi che controllano l’acquisizione della conformazione funzionale delle proteine e comprendere l’importanza patogenetica della perdita di questo controllo. Conoscere i meccanismi molecolari alla base della replicazione del DNA e quelli in grado di indurre mutazioni della sua sequenza. Comprendere l’importanza patogenetica del malfunzionamento dei meccanismi di riparo del DNA.
GENETICA (I) Conoscere e comprendere le caratteristiche del materiale genetico e le regole della sua trasmissione. Conoscere la genetica mendeliana e le basi cromosomiche dell’ereditarietà. Identificare le giuste procedure per risolvere semplici problemi di genetica e di formulare ipotesi sulle modalità di trasmissione di determinati caratteri in termini di dominanza e recessività. Comprendere le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie di manipolazione del DNA e quelle correlate alle scienze –omiche (in particolare genomica, trascrittomica e proteomica). Conoscere le caratteristiche che definiscono le modalità di trasmissione delle malattie Mendeliane nell’uomo Descrivere i principali fenomeni che complicano la trasmissione di malattie Mendeliane Riconoscere la modalità di trasmissione di malattie Mendeliane in alberi genealogici Calcolare semplici rischi di ricorrenza per malattie Mendeliane in alberi genealogici
BIOLOGIA (II) Conoscere e comprendere i meccanismi alla base del flusso delle informazioni, dalla trascrizione alla traduzione fino alle modifiche postraduzionali ed allo smistamento delle proteine. Comprendere le funzioni integrate delle varie strutture della cellula eucariote, dalla membrana plasmatica al citoscheletro fino alla membrana nucleare che controlla il traffico nucleo/citoplasma e agli organelli membranosi che controllano il traffico vescicolare.
Conoscere e comprendere i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare, la morte cellulare ed il differenziamento. Acquisizione del concetto di protooncogene, oncogene e oncosoppressore. Conoscere le principali vie di comunicazione cellulare e comprendere come esse siano in grado di trasdurre segnali extracellulari di varia natura.
GENETICA (II) Acquisire la capacità di giudizio critico sulla genetica formale, attraverso lo studio dell’evoluzione del concetto di gene da Mendel ai nostri giorni e di quelli di epistasi ed epigenetica. Conoscere le mutazioni geniche, genomiche e cromosomiche, i meccanismi della loro insorgenza ed esempi di malattie umane ad esse correlate. Acquisire la conoscenza del cancro come malattia genetica e la capacità di individuare possibili targets terapeutici.
Conoscere i concetti principali di genetica di popolazione come l’equilibrio di Hardy-Weinberg Conoscere l’effetto della consanguineità sul rischio di malattie ereditarie Conoscere le caratteristiche che definiscono le malattie genetiche complesse Conoscere gli approcci di epidemiologia genetica che permettono di stabilire la presenza di fattori genetici di suscettibilità in malattie complesse Descrivere gli approcci principali che permettono di identificare i geni responsabili di malattie Mendeliane Descrivere i principi alla base degli studi di associazione genome-wide (GWAS) e i principali risultati ottenuti nello studio delle malattie complesse
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BIOLOGIA E GENETICA I - BIOLOGIA APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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BIOLOGIA E GENETICA I - GENETICA MEDICA
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Erogato in altro semestre o anno
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BIOLOGIA E GENETICA II - BIOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
BIOLOGIA E GENETICA -Comprendere ed utilizzare i ragionamenti e le strategie sperimentali della ricerca scientifica. -Acquisire una visione generale ed integrata delle varie strutture e funzioni della cellula eucariote, delle basi molecolari di queste e dei meccanismi che le controllano. -Conoscere le basi molecolari del dialogo cellula/cellula e cellula/ambiente extracellulare e comprendere come la cellula sia in grado di rispondere a diversi stimoli ambientali in termini metabolici, differenziativi, proliferativi, apoptotici. -Conoscere le modalità di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. -Comprendere il significato eziopatologico delle malattie di cui si è descritto il meccanismo molecolare alterato o la base genetica, quindi saper associare le alterazioni dei meccanismi biologici ad altrettanti fenotipi patologici. -Risolvere semplici problemi di genetica medica in termini di modalità di trasmissione di caratteri ereditari e di calcolo di probabilità di espressione fenotipica nella progenie. -Conoscere e saper valutare criticamente le tecnologie di manipolazione e di studio del DNA e i principali strumenti biotecnologici allo scopo di impostare e risolvere problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Obiettivi del modulo di BIOLOGIA (I): Conoscere e comprendere la correlazione tra struttura e funzione delle principali molecole biologiche, con particolare riferimento alle proteine ed agli acidi nucleici. Conoscere i meccanismi che controllano l’acquisizione della conformazione funzionale delle proteine e comprendere l’importanza patogenetica della perdita di questo controllo. Conoscere i meccanismi molecolari alla base della replicazione del DNA e quelli in grado di indurre mutazioni della sua sequenza. Comprendere l’importanza patogenetica del malfunzionamento dei meccanismi di riparo del DNA.
GENETICA (I) Conoscere e comprendere le caratteristiche del materiale genetico e le regole della sua trasmissione. Conoscere la genetica mendeliana e le basi cromosomiche dell’ereditarietà. Identificare le giuste procedure per risolvere semplici problemi di genetica e di formulare ipotesi sulle modalità di trasmissione di determinati caratteri in termini di dominanza e recessività. Comprendere le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie di manipolazione del DNA e quelle correlate alle scienze –omiche (in particolare genomica, trascrittomica e proteomica). Conoscere le caratteristiche che definiscono le modalità di trasmissione delle malattie Mendeliane nell’uomo Descrivere i principali fenomeni che complicano la trasmissione di malattie Mendeliane Riconoscere la modalità di trasmissione di malattie Mendeliane in alberi genealogici Calcolare semplici rischi di ricorrenza per malattie Mendeliane in alberi genealogici
BIOLOGIA (II) Conoscere e comprendere i meccanismi alla base del flusso delle informazioni, dalla trascrizione alla traduzione fino alle modifiche postraduzionali ed allo smistamento delle proteine. Comprendere le funzioni integrate delle varie strutture della cellula eucariote, dalla membrana plasmatica al citoscheletro fino alla membrana nucleare che controlla il traffico nucleo/citoplasma e agli organelli membranosi che controllano il traffico vescicolare.
Conoscere e comprendere i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare, la morte cellulare ed il differenziamento. Acquisizione del concetto di protooncogene, oncogene e oncosoppressore. Conoscere le principali vie di comunicazione cellulare e comprendere come esse siano in grado di trasdurre segnali extracellulari di varia natura.
GENETICA (II) Acquisire la capacità di giudizio critico sulla genetica formale, attraverso lo studio dell’evoluzione del concetto di gene da Mendel ai nostri giorni e di quelli di epistasi ed epigenetica. Conoscere le mutazioni geniche, genomiche e cromosomiche, i meccanismi della loro insorgenza ed esempi di malattie umane ad esse correlate. Acquisire la conoscenza del cancro come malattia genetica e la capacità di individuare possibili targets terapeutici.
Conoscere i concetti principali di genetica di popolazione come l’equilibrio di Hardy-Weinberg Conoscere l’effetto della consanguineità sul rischio di malattie ereditarie Conoscere le caratteristiche che definiscono le malattie genetiche complesse Conoscere gli approcci di epidemiologia genetica che permettono di stabilire la presenza di fattori genetici di suscettibilità in malattie complesse Descrivere gli approcci principali che permettono di identificare i geni responsabili di malattie Mendeliane Descrivere i principi alla base degli studi di associazione genome-wide (GWAS) e i principali risultati ottenuti nello studio delle malattie complesse
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5
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BIO/13
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60
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Attività formative di base
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1
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BIO/13
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12,5
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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BIOLOGIA E GENETICA II - GENETICA MEDICA
(obiettivi)
BIOLOGIA E GENETICA -Comprendere ed utilizzare i ragionamenti e le strategie sperimentali della ricerca scientifica. -Acquisire una visione generale ed integrata delle varie strutture e funzioni della cellula eucariote, delle basi molecolari di queste e dei meccanismi che le controllano. -Conoscere le basi molecolari del dialogo cellula/cellula e cellula/ambiente extracellulare e comprendere come la cellula sia in grado di rispondere a diversi stimoli ambientali in termini metabolici, differenziativi, proliferativi, apoptotici. -Conoscere le modalità di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica. -Comprendere il significato eziopatologico delle malattie di cui si è descritto il meccanismo molecolare alterato o la base genetica, quindi saper associare le alterazioni dei meccanismi biologici ad altrettanti fenotipi patologici. -Risolvere semplici problemi di genetica medica in termini di modalità di trasmissione di caratteri ereditari e di calcolo di probabilità di espressione fenotipica nella progenie. -Conoscere e saper valutare criticamente le tecnologie di manipolazione e di studio del DNA e i principali strumenti biotecnologici allo scopo di impostare e risolvere problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Obiettivi del modulo di BIOLOGIA (I): Conoscere e comprendere la correlazione tra struttura e funzione delle principali molecole biologiche, con particolare riferimento alle proteine ed agli acidi nucleici. Conoscere i meccanismi che controllano l’acquisizione della conformazione funzionale delle proteine e comprendere l’importanza patogenetica della perdita di questo controllo. Conoscere i meccanismi molecolari alla base della replicazione del DNA e quelli in grado di indurre mutazioni della sua sequenza. Comprendere l’importanza patogenetica del malfunzionamento dei meccanismi di riparo del DNA.
GENETICA (I) Conoscere e comprendere le caratteristiche del materiale genetico e le regole della sua trasmissione. Conoscere la genetica mendeliana e le basi cromosomiche dell’ereditarietà. Identificare le giuste procedure per risolvere semplici problemi di genetica e di formulare ipotesi sulle modalità di trasmissione di determinati caratteri in termini di dominanza e recessività. Comprendere le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie di manipolazione del DNA e quelle correlate alle scienze –omiche (in particolare genomica, trascrittomica e proteomica). Conoscere le caratteristiche che definiscono le modalità di trasmissione delle malattie Mendeliane nell’uomo Descrivere i principali fenomeni che complicano la trasmissione di malattie Mendeliane Riconoscere la modalità di trasmissione di malattie Mendeliane in alberi genealogici Calcolare semplici rischi di ricorrenza per malattie Mendeliane in alberi genealogici
BIOLOGIA (II) Conoscere e comprendere i meccanismi alla base del flusso delle informazioni, dalla trascrizione alla traduzione fino alle modifiche postraduzionali ed allo smistamento delle proteine. Comprendere le funzioni integrate delle varie strutture della cellula eucariote, dalla membrana plasmatica al citoscheletro fino alla membrana nucleare che controlla il traffico nucleo/citoplasma e agli organelli membranosi che controllano il traffico vescicolare.
Conoscere e comprendere i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare, la morte cellulare ed il differenziamento. Acquisizione del concetto di protooncogene, oncogene e oncosoppressore. Conoscere le principali vie di comunicazione cellulare e comprendere come esse siano in grado di trasdurre segnali extracellulari di varia natura.
GENETICA (II) Acquisire la capacità di giudizio critico sulla genetica formale, attraverso lo studio dell’evoluzione del concetto di gene da Mendel ai nostri giorni e di quelli di epistasi ed epigenetica. Conoscere le mutazioni geniche, genomiche e cromosomiche, i meccanismi della loro insorgenza ed esempi di malattie umane ad esse correlate. Acquisire la conoscenza del cancro come malattia genetica e la capacità di individuare possibili targets terapeutici.
Conoscere i concetti principali di genetica di popolazione come l’equilibrio di Hardy-Weinberg Conoscere l’effetto della consanguineità sul rischio di malattie ereditarie Conoscere le caratteristiche che definiscono le malattie genetiche complesse Conoscere gli approcci di epidemiologia genetica che permettono di stabilire la presenza di fattori genetici di suscettibilità in malattie complesse Descrivere gli approcci principali che permettono di identificare i geni responsabili di malattie Mendeliane Descrivere i principi alla base degli studi di associazione genome-wide (GWAS) e i principali risultati ottenuti nello studio delle malattie complesse
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1
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MED/03
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12,5
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/03
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
97903 -
ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA
(obiettivi)
Conoscere il rapporto tra struttura e funzione nei tessuti e nell’organogenesi. Saper riconoscere e descrivere la struttura istologica di un preparato microscopico. Essere consapevole dei percorsi metodologici e sperimentali alla base dei contenuti della disciplina, nonché del loro valore attuale e prospettico nelle applicazioni biomediche e nella fisiopatologia.
Apprendere le caratteristiche morfologiche essenziali microscopiche e submicroscopiche delle cellule e dei tessuti dell'organismo umano. Apprendere i processi morfogenetici attraverso i quali si realizza l'organizzazione del corpo umano nel corso dello sviluppo embrionale.
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7
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BIO/17
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84
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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1
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BIO/17
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
1055687 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE
(obiettivi)
MMS base (I) Al termine del corso lo studente deve: Sapere Acquisire un metodo ed una cultura appropriata ad una formazione teorico-pratica basata su basi scientifiche. Acquisire un metodo ed una cultura appropriata ad una formazione teorico-pratica basata su basi scientifiche e su un rapporto umano. Conoscere le principali tappe dell’evoluzione del pensiero medico anche in prospettiva di confronto multiculturale. Conoscere l’origine, l’evoluzione e l’uso corrente dei principali termini in uso in medicina e saperne spiegare le implicazioni concettuali. essere consapevole della variabilità insita nei dati biologici, clinici e strumentali e dell’utilità della metodologia statistica per la sintesi e la comprensione dei fenomeni bio-medici. Saper fare Stabilire una collaborazione con le diverse figure professionali nel lavoro di gruppo nel rispetto delle varie autonomie. Saper essere Instaurare un'alleanza terapeutica con il paziente e applicare il principio del "prendersi cura di". Instaurare una relazione con il paziente, i suoi familiari, il personale di assistenza e gli altri colleghi coinvolti nel programma diagnostico-terapeutico.
MMS base (II) Al termine del Corso lo studente deve: Sapere le finalità e il ruolo del medico nell’ambito socio-culturale. Il concetto di stato di salute e di malattia del singolo cittadino in relazione all’ambiente in cui vive e la sua promozione e le basi per una corretta educazione sanitaria. Conoscere la storia naturale delle malattie ed i livelli possibili di intervento sanitario; le basi dell’organizzazione sanitaria in Italia. Apprendere i fondamenti essenziali della psicologia generale necessari per la conoscenza dei principi su cui si fonda l’analisi del comportamento della persona e della capacità di autovalutazione e di un’adeguata esperienza nel campo della relazione e della comunicazione. Saper utilizzare le metodologie orientate all’informazione, alla comunicazione e all’educazione sanitaria e saper riconoscere i principali fattori di rischio come causa di disagio sociale ed individuare le caratteristiche dei diversi gruppi umani. Saper essere studenti particolarmente attenti agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione e futuri medici professionalmente coerenti con gli obiettivi da salute dell’OMS.
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - STATISTICA MEDICA
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Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - STORIA DELLA MEDICINA E BIOETICA
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Erogato in altro semestre o anno
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
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Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - INGLESE SCIENTIFICO
(obiettivi)
Uso delle banche dati mediche e lettura articoli scientifici.
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2
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L-LIN/12
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25
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - PSICOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Al termine del corso lo studente deve conoscere e saper applicare i fondamenti della Psicologia generale necessari per l’ analisi del comportamento e della sue caratteristiche e deve conoscere gli elementi di base rilevanti circa le modalità con cui la persona si mette in relazione con gli altri ed il suo ambiente.
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1
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M-PSI/01
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12
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - IGIENE GENERALE E APPLICATA
(obiettivi)
Conoscere il concetto di salute e malattia in relazione all’ambiente di vita e di lavoro. Conoscere le basi degli interventi per la promozione della salute. Conoscere la storia naturale delle malattie e i livelli di prevenzione. Conoscere i modelli fondamentali di sistema sanitario e le basi dell’organizzazione sanitaria in Italia.
Conoscere i principi di igiene ambientale. Conoscere le definizioni di ambiente e delle matrici ambientali. Conoscenza dei principali fattori di rischio di esposizione per l’uomo.
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2
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MED/42
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25
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - MEDICINA LEGALE
(obiettivi)
Al termine del corso lo studente deve saper utilizzare le metodologie orientate all’informazione, alla comunicazione ed all’educazione sanitaria e saper riconoscere i principali fattori di rischio come causa di disagio sociale ed individuare le caratteristiche dei diversi gruppi umani. Saper essere studenti particolarmente attenti agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione e futuri medici professionalmente coerenti con gli obiettivi di salute dell’OMS.
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1
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MED/43
|
12,5
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1368 -
ADE
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Erogato in altro semestre o anno
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Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1023805 -
ANATOMIA UMANA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: - Conoscere l’organizzazione strutturale del corpo umano con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale, collegando l’organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti, nella prospettiva della professione medica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA I: Essere in grado di effettuare: Studio e riconoscimento dei segmenti scheletrici, dei modelli anatomici e delle regioni muscolari al tavolo autoptico, Studio e riconoscimento della morfologia macroscopica e della struttura del cuore, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA II: Essere in grado di effettuare: Individuazione autoptica degli organi, Diagnosi microscopica dell’architettura degli organi, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA III: Essere in grado di effettuare: Sistema nervoso centrale: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema nervoso periferico, organi di senso e apparato tegumentario: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema endocrino: riconoscimento strutture microscopiche, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica.
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-
ANATOMIA UMANA I
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Erogato in altro semestre o anno
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-
ANATOMIA UMANA II
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: - Conoscere l’organizzazione strutturale del corpo umano con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale, collegando l’organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti, nella prospettiva della professione medica.
Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA II: Essere in grado di effettuare: Individuazione autoptica degli organi, Diagnosi microscopica dell’architettura degli organi, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica.
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5
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BIO/16
|
60
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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2
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BIO/16
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20
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5
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
ANATOMIA UMANA III
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Erogato in altro semestre o anno
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1026626 -
BIOCHIMICA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali • Far apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali e fornire le conoscenze atte ad interpretare quelle patologie che hanno, come etiologia o patogenesi, alterazioni di processi biochimici. • Far acquisire conoscenze di Metodologia Biochimica relative ai principi su cui si basano le tecniche di uso comune nella ricerca biochimica e le metodiche sfruttate nel laboratorio di analisi clinica.
BIOCHIMICA I Conoscenza della struttura e dei rapporti struttura-funzione delle principali biomolecole Conoscenza dei principi su cui si basano le tecniche di uso comune nella ricerca biochimica e le metodiche sfruttate nel laboratorio di analisi clinica BIOCHIMICA II Apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali e fornire le conoscenze atte ad interpretare quelle patologie che hanno, come etiologia o patogenesi, alterazioni di processi biochimici.
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-
BIOCHIMICA I - BIOCHIMICA
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Erogato in altro semestre o anno
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-
BIOCHIMICA I - BIOLOGIA MOLECOLARE
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Erogato in altro semestre o anno
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-
BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA
(obiettivi)
Basi molecolari dei processi biochimici coinvolti nel metabolismo energetico, dei glucidi e degli aminoacidi (e loro derivati).
Basi molecolari del metabolismo dei lipidi e dell’eme e loro regolazione.
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5
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BIO/10
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60
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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1
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BIO/10
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12,5
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
-
BIOCHIMICA II - BIOLOGIA MOLECOLARE
(obiettivi)
Meccanismi molecolari di segnalazione cellulare e di regolazione delle principali vie metaboliche.
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2
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BIO/11
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24
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
1023806 -
FISIOLOGIA UMANA
(obiettivi)
Lo studente deve conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche. Il Corso di Fisiologia si propone di fornire allo studente le premesse necessarie alla comprensione della fisiopatologia e della patologia.
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FISIOLOGIA UMANA I
(obiettivi)
Lo studente deve conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche. Il Corso di Fisiologia si propone di fornire allo studente le premesse necessarie alla comprensione della fisiopatologia e della patologia.
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8
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BIO/09
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96
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
-
FISIOLOGIA UMANA II
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Erogato in altro semestre o anno
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FISIOLOGIA UMANA III
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Erogato in altro semestre o anno
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1055688 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA
(obiettivi)
Lo studente deve sapere lo sviluppo del pensiero medico, scientifico e umanistico in relazione ad una medicina basata sul ragionamento e il metodo clinico. In particolare lo studente deve conoscere: l’epistemologia come fondamento della logica applicata ai casi clinici e correlata con la riflessione etica; l’anamnesi e l’esame obiettivo nell’approccio clinico in medicina; la raccolta e l’archiviazione dei dati nella cartella clinica; lo studio epidemiologico e statistico delle malattie; le malattie genetiche e le nuove frontiere della genetica in medicina; la bioetica clinica e le scienze umane in medicina; la salute come bene primario dell’uomo e della società; il rapporto medico-paziente e la medicina di narrazione.
MMS Pre CLinica (II) • Primo soccorso: saper riconoscere i segni vitali. • Veder fare e fare la rianimazione cardio-respiratoria manuale. • Approccio all’esame obiettivo: vedere fare e fare le manovre più semplici dell’esame fisico cardiologico, del torace e dell’addome. • Veder fare e fare la medicazione e la sutura di una ferita cutanea
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - GENETICA MEDICA
(obiettivi)
Nel corso della genetica medica saranno analizzati Mendel e la nascita della genetica; gli approcci metodologici e sperimentali delle malattie genetiche; le malattie a trasmissione ereditaria e a carattere multifattoriale; i test genetici.
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1
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MED/03
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12,5
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - STORIA DELLA MEDICINA
(obiettivi)
Sapere acquisire un metodo ed una cultura appropriata ad una formazione teorico-pratica basata su basi scientifiche e su un rapporto umano. Conoscere le principali tappe dell’evoluzione del pensiero medico anche in prospettiva di confronto multiculturale. Conoscere l’origine, l’evoluzione e l’uso corrente dei principali termini in uso in medicina e saperne spiegare le implicazioni concettuali.
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2
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MED/02
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25
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
La capacità di ottenere una buona anamnesi medica e un buon esame fisico del malato è fondamentale per la diagnosi e la cura del paziente. E’ importante avere una adeguata capacità di relazione del medico con il malato e i familiari. E’ necessario valutare lo stretto rapporto tra persona , salute, bioetica, genetica, epidemiologia, anamnesi ed esame obiettivo del malato. E’ importante conoscere il metodo clinico e le modalità di scrivere la cartella clinica.
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1
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MED/09
|
12,5
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-
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-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - INGLESE SCIENTIFICO
|
Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - ANESTESIOLOGIA
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Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - MEDICINA INTERNA
|
Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - CHIRURGIA GENERALE
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Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - STATISTICA
(obiettivi)
Utilizzare dati epidemiologici per la stima della probabilità a priori di malattia e per la corretta utilizzazione dei fattori di rischio. Utilizzare gli strumenti epidemiologici e statistici appropriati per ridurre l'area dell'incertezza nella rilevazione e nella interpretazione dei dati clinici e per valutare le decisioni diagnostiche, prognostiche e terapeutiche.
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1
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MED/01
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
2 CFU AAF1368 -
ADE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
|
SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1023805 -
ANATOMIA UMANA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: - Conoscere l’organizzazione strutturale del corpo umano con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale, collegando l’organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti, nella prospettiva della professione medica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA I: Essere in grado di effettuare: Studio e riconoscimento dei segmenti scheletrici, dei modelli anatomici e delle regioni muscolari al tavolo autoptico, Studio e riconoscimento della morfologia macroscopica e della struttura del cuore, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA II: Essere in grado di effettuare: Individuazione autoptica degli organi, Diagnosi microscopica dell’architettura degli organi, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica. Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA III: Essere in grado di effettuare: Sistema nervoso centrale: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema nervoso periferico, organi di senso e apparato tegumentario: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema endocrino: riconoscimento strutture microscopiche, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica.
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|
-
ANATOMIA UMANA I
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
ANATOMIA UMANA II
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Erogato in altro semestre o anno
|
-
ANATOMIA UMANA III
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: - Conoscere l’organizzazione strutturale del corpo umano con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale, collegando l’organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti, nella prospettiva della professione medica.
Obiettivi didattici specifici Corso ANATOMIA UMANA III: Essere in grado di effettuare: Sistema nervoso centrale: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema nervoso periferico, organi di senso e apparato tegumentario: dissezione e riconoscimento strutture macroscopiche e microscopiche, Sistema endocrino: riconoscimento strutture microscopiche, Integrazione con l’Area Clinica mediante seminari di anatomia clinica e chirurgica.
|
5
|
BIO/16
|
60
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative di base
|
1
|
BIO/16
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
BIO/16
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
1023806 -
FISIOLOGIA UMANA
(obiettivi)
Lo studente deve conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche. Il Corso di Fisiologia si propone di fornire allo studente le premesse necessarie alla comprensione della fisiopatologia e della patologia.
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|
-
FISIOLOGIA UMANA I
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
FISIOLOGIA UMANA II
(obiettivi)
Lo studente deve conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche. Il Corso di Fisiologia si propone di fornire allo studente le premesse necessarie alla comprensione della fisiopatologia e della patologia.
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7
|
BIO/09
|
84
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative di base
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ITA |
-
FISIOLOGIA UMANA III
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Erogato in altro semestre o anno
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1016787 -
MICROBIOLOGIA
(obiettivi)
Conoscenza dei microrganismi patogeni per l'uomo e loro classificazione. Conoscenza delle differenze tra i vari microrganismi in termini di: struttura e morfologia, metabolismo, meccanismi patogenetici, riproduzione e replicazione, epidemiologia. • Conoscenza dei rapporti che si stabiliscono tra ospite e microrganismi patogeni nelle infezioni umane e delle possibilità di trattamento, controllo e diagnosi delle infezioni. • Dopo aver seguito il corso lo studente deve dimostrare di conoscere i vari microrganismi patogeni per l’uomo in relazione alle loro caratteristiche strutturali, replicative, patogenetiche ed epidemiologiche.
Lo studente dev'essere inoltre consapevole dei mezzi a disposizione per il controllo ed il trattamento delle malattie infettive e per la loro diagnosi.
Conoscenza degli organismi patogeni (batteri, funghi, virus, protozoi, elminti e artropodi) per l'uomo e loro classificazione. Conoscenza delle differenze tra i vari organismi in termini di: struttura e morfologia, metabolismo, meccanismi patogenetici, riproduzione e replicazione, epidemiologia. Conoscenza dei rapporti che si stabiliscono tra ospite e patogeni nelle infezioni umane e delle possibilità di trattamento, controllo e diagnosi delle infezioni.
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|
-
MICROBIOLOGIA
(obiettivi)
Conoscenza delle specie batteriche e fungine di interesse clinico. Studio della morfologia , replicazione, fattori di virulenza e patogenesi, finalizzato alla comprensione dell’interazione ospite-microrganismo patogeno e alla conoscenza delle patologie correlate ai suddetti microrganismi.
Comprendere come vengono classificati i virus animali (le famiglie più importanti), come funziona il loro apparato genetico e come interagiscono e influenzano l'ospite. I suddetti meccanismi molecolari e cellulari devono combinarsi con il concetto di patogenesi virale, epidemiologia, evoluzione e controllo.
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5
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MED/07
|
62,5
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PARASSITOLOGIA
|
2
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VET/06
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1055688 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA
(obiettivi)
Lo studente deve sapere lo sviluppo del pensiero medico, scientifico e umanistico in relazione ad una medicina basata sul ragionamento e il metodo clinico. In particolare lo studente deve conoscere: l’epistemologia come fondamento della logica applicata ai casi clinici e correlata con la riflessione etica; l’anamnesi e l’esame obiettivo nell’approccio clinico in medicina; la raccolta e l’archiviazione dei dati nella cartella clinica; lo studio epidemiologico e statistico delle malattie; le malattie genetiche e le nuove frontiere della genetica in medicina; la bioetica clinica e le scienze umane in medicina; la salute come bene primario dell’uomo e della società; il rapporto medico-paziente e la medicina di narrazione.
MMS Pre CLinica (II) • Primo soccorso: saper riconoscere i segni vitali. • Veder fare e fare la rianimazione cardio-respiratoria manuale. • Approccio all’esame obiettivo: vedere fare e fare le manovre più semplici dell’esame fisico cardiologico, del torace e dell’addome. • Veder fare e fare la medicazione e la sutura di una ferita cutanea
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|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - GENETICA MEDICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - STORIA DELLA MEDICINA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - MEDICINA INTERNA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - INGLESE SCIENTIFICO
(obiettivi)
Uso delle banche dati mediche e lettura articoli scientifici.
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4
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L-LIN/12
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - ANESTESIOLOGIA
(obiettivi)
Il corso BLS fornisce le basi per salvare una persona nel caso si veerifcichi un arresto cardiaco. Insegna le abilità di supporto vitale di base sia come singolo-soccorritore che come team di rianimazione per essere applicate in ambienti extraospedalieri e nella struttura, con un focus sulla di RCP di alta qualità e sulle dinamiche di lavoro del team.
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1
|
MED/41
|
-
|
5
|
-
|
-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Approccio all’esame obiettivo: vedere fare e fare le manovre più semplici dell’esame obiettivo cardiologico, del torace e dell’addome. Approccio alla lettura dell’elettrocardiogramma. Approccio alla valutazione dell’emodinamica sistemica. Valutazione delle caratteristiche del respiro.
|
1
|
MED/09
|
3
|
9,5
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/09
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA II - CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Approccio al paziente, alla cartella clinica, all’anamnesi e all’esame obiettivo con le manovre elementari di semeiotica fisica, alla medicazione delle ferite e alle tecniche di sutura cutanea.
Metodologia della gestione del paziente chirurgico e della diagnostica per l’intervento e del post-operatorio; conoscenza e gestione dei prelievi e delle ferite chirurgiche; Semeiotica chirurgica del torace e dell’addome.
|
1
|
MED/18
|
3
|
9,5
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/18
|
-
|
15
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA PRE CLINICA I - STATISTICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
1 CFU AAF1368 -
ADE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
Terzo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
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Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
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Attività
|
Lingua
|
1023806 -
FISIOLOGIA UMANA
(obiettivi)
Lo studente deve conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche. Il Corso di Fisiologia si propone di fornire allo studente le premesse necessarie alla comprensione della fisiopatologia e della patologia.
|
|
-
FISIOLOGIA UMANA I
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
FISIOLOGIA UMANA II
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
FISIOLOGIA UMANA III
(obiettivi)
Lo studente deve conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche. Il Corso di Fisiologia si propone di fornire allo studente le premesse necessarie alla comprensione della fisiopatologia e della patologia.
|
3
|
BIO/09
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative di base
|
ITA |
1023807 -
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
(obiettivi)
Conoscere i meccanismi fondamentali della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi, i tessuti allogenici, le cellule trasformate e nelle reazioni immunopatogene.
|
|
-
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Conoscere i meccanismi fondamentali della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi, i tessuti allogenici, le cellule trasformate e nelle reazioni immunopatogene.
Conoscere i meccanismi fondamentali della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi, i tessuti allogenici, le cellule trasformate e nelle reazioni immunopatogene.
|
6
|
MED/04
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PATOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Conoscere i meccanismi fondamentali della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi, i tessuti allogenici, le cellule trasformate e nelle reazioni immunopatogene.
Conoscere i meccanismi fondamentali della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi, i tessuti allogenici, le cellule trasformate e nelle reazioni immunopatogene.
|
1
|
MED/05
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/05
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
1026303 -
MEDICINA DI LABORATORIO
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di biochimica clinica, patologia clinica, biologia molecolare, microbiologia e parassitologia. Saper formulare una richiesta corretta di indagine di laboratorio sotto l'aspetto sostanziale e formale. Saper interpretare i risultati delle principali indagini di laboratorio. Essere consapevole della potenzialità e dei limiti dell'informazione fornita dagli esami di laboratorio.
|
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di biochimica clinica e biologia molecolare. Conoscere le caratteristiche delle fasi pre-analitica, analitica e post-analitica dei test di laboratorio. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di biochimica clinica e biologia molecolare.
|
1
|
BIO/12
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - MICROBIOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di microbiologia. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di microbiologia.
|
2
|
MED/07
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di patologia clinica ed ematologia. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di patologia clinica ed ematologia.
|
1
|
MED/46
|
9,5
|
3
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - PARASSITOLOGIA E MAL. PAR. DEGLI ANIMALI
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di parassitologia. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di parassitologia.
|
1
|
VET/06
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
-
MEDICINA DI LABORATORIO II - PATOLOGIA CLINICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO II - BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO II - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
1023809 -
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Il corso integrato ha il fine di rendere lo studente in grado di:•Conoscerele basi eziologiche e i meccanismi patogenetici delle malattie umane, nonché i meccanismi fisiopatologici fondamentali dei principali organi ed apparati.•Interpretarei meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane.•Saper farele operazioni rivolte all’analisi dei fondamentali meccanismi patogenetici e fisiopatologici delle malattie umane edinterpretare i loro risultati.•Essere consapevoleche la finalità della conoscenza delle basi eziopatogenetiche delle malattie e dei processi fisiopatologicicostituisce il substrato indispensabile per il successivo approccio clinico delle malattie umane.
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologia sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere e interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni e i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE I - PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologie sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere ed interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni ed i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
6
|
MED/04
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE I - GENETICA MEDICA
(obiettivi)
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologie sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere ed interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni ed i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
1
|
MED/03
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - PATOLOGIA GENERALE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - PATOLOGIA CLINICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - ENDOCRINOLOGIA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
1055690 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA
(obiettivi)
MMS CLINICA (I) Fornire allo studente le modalità per effettuare una attenta e dettagliata anamnesi ed un accurato esame clinico del paziente, con il rilevamento e la valutazione critica di sintomi e segni delle malattie e delle alterazioni fisiopatologiche. Conoscenza delle metodiche strumentali con le loro possibilità e limiti.
MMS CLINICA (II) • Sapere individuare i reperti anamnestici, fisico-antropometrici, strumentali e laboratoristici del paziente e le metodologie atte a rilevarli, interpretare i reperti suddetti sotto il profilo fisiopatologico, e utilizzarli ai fini della diagnosi e della prognosi. Raccogliere e valutare i dati epidemiologici e statistici ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie. • Saper fare l'anamnesi e la compilazione della cartella clinica, l'esame obiettivo e le elementari tecniche diagnostico-terapeutiche. Utilizzare i dati epidemiologici ai fini della diagnosi e della prognosi. Utilizzare gli strumenti statistici, probabilistici ed informatici per gestire l’incertezza legata alla natura aleatoria del processo medico. • Saper essere consapevole che i dati raccolti siano utilizzati non solo ai fini di una corretta diagnosi ma anche per un adeguato rapporto medico-paziente.
|
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - PSICOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Colloquio clinico, basi teoriche, metodologia, ed elementi di semeiotica.
|
1
|
M-PSI/08
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Esecuzione di una corretta raccolta anamnestica e dell’esame obiettivo, con particolare riferimento alla semeiotica funzionale e strumentale.
|
1
|
MED/09
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
3
|
MED/09
|
37,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Introduzione alla semeiotica e metodologia del paziente chirurgico.
Riconoscere sintomi e segni obiettivi nel paziente affetto da patologia di interesse chirurgico; indirizzare la ricerca di esami di laboratorio, radiologici e strumentali al fine della diagnosi.
|
1
|
MED/18
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
2
|
MED/18
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - INGLESE SCIENTIFICO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - MEDICINA INTERNA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - CHIRURGIA GENERALE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - GASTROENTEROLOGIA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - STATISTICA MEDICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1026303 -
MEDICINA DI LABORATORIO
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di biochimica clinica, patologia clinica, biologia molecolare, microbiologia e parassitologia. Saper formulare una richiesta corretta di indagine di laboratorio sotto l'aspetto sostanziale e formale. Saper interpretare i risultati delle principali indagini di laboratorio. Essere consapevole della potenzialità e dei limiti dell'informazione fornita dagli esami di laboratorio.
|
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - MICROBIOLOGIA CLINICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO I - PARASSITOLOGIA E MAL. PAR. DEGLI ANIMALI
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
MEDICINA DI LABORATORIO II - PATOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di patologia clinica e molecolare. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di patologia clinica e molecolare. Interpretazione dei principali test di laboratorio di patologia clinica e molecolare, anche in relazione a specifici percorsi diagnostici.
|
2
|
MED/05
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/05
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
MEDICINA DI LABORATORIO II - BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di biochimica clinica e biologia molecolare. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di biochimica clinica e biologia molecolare. Interpretazione dei principali test di laboratorio di biochimica clinica e biologia molecolare clinica, anche in relazione a specifici percorsi diagnostici.
|
2
|
BIO/12
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA DI LABORATORIO II - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
(obiettivi)
Conoscere l’applicazione delle principali metodiche di patologia clinica ed ematologia. Conoscere la finalità, le caratteristiche e i limiti dei principali test di laboratorio di patologia clinica ed ematologia. Interpretazione dei principali test di laboratorio di patologia clinica ed ematologia, anche in relazione a specifici percorsi diagnostici.
|
1
|
MED/46
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
1023809 -
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Il corso integrato ha il fine di rendere lo studente in grado di:•Conoscerele basi eziologiche e i meccanismi patogenetici delle malattie umane, nonché i meccanismi fisiopatologici fondamentali dei principali organi ed apparati.•Interpretarei meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane.•Saper farele operazioni rivolte all’analisi dei fondamentali meccanismi patogenetici e fisiopatologici delle malattie umane edinterpretare i loro risultati.•Essere consapevoleche la finalità della conoscenza delle basi eziopatogenetiche delle malattie e dei processi fisiopatologicicostituisce il substrato indispensabile per il successivo approccio clinico delle malattie umane.
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologia sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere e interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni e i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE I - PATOLOGIA GENERALE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE I - GENETICA MEDICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologie sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere ed interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni ed i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
7
|
MED/04
|
87,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - PATOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologia sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere e interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni e i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
1
|
MED/05
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologia sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere e interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni e i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
1
|
MED/13
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso integrato di Patologia e Fisiopatologia ha come obiettivo quello di trasmettere le nozioni che riguardano i meccanismi che sono causa di malattie e i meccanismi molecolari che sono alla base di ogni patologia d’organo e di ogni patologia sistemica. Inoltre riguarda l’interpretazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base delle diverse patologie. Gli studenti, a seguito del completamento del corso, dovranno esser in grado di riconoscere e interpretare i meccanismi patogenetici e le cause delle malattie. Dovranno inoltre esser in grado di correlare gli aspetti molecolari di danno e patologia con i segni e i sintomi di malattia e quindi con le manifestazioni cliniche di ciascuna patologia.
|
1
|
MED/46
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1055690 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA
(obiettivi)
MMS CLINICA (I) Fornire allo studente le modalità per effettuare una attenta e dettagliata anamnesi ed un accurato esame clinico del paziente, con il rilevamento e la valutazione critica di sintomi e segni delle malattie e delle alterazioni fisiopatologiche. Conoscenza delle metodiche strumentali con le loro possibilità e limiti.
MMS CLINICA (II) • Sapere individuare i reperti anamnestici, fisico-antropometrici, strumentali e laboratoristici del paziente e le metodologie atte a rilevarli, interpretare i reperti suddetti sotto il profilo fisiopatologico, e utilizzarli ai fini della diagnosi e della prognosi. Raccogliere e valutare i dati epidemiologici e statistici ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie. • Saper fare l'anamnesi e la compilazione della cartella clinica, l'esame obiettivo e le elementari tecniche diagnostico-terapeutiche. Utilizzare i dati epidemiologici ai fini della diagnosi e della prognosi. Utilizzare gli strumenti statistici, probabilistici ed informatici per gestire l’incertezza legata alla natura aleatoria del processo medico. • Saper essere consapevole che i dati raccolti siano utilizzati non solo ai fini di una corretta diagnosi ma anche per un adeguato rapporto medico-paziente.
|
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - PSICOLOGIA CLINICA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - MEDICINA INTERNA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - CHIRURGIA GENERALE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - INGLESE SCIENTIFICO
(obiettivi)
Uso delle banche dati mediche e lettura articoli scientifici.
|
4
|
L-LIN/12
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
• Sapere individuare i reperti anamnestici, fisico-antropometrici, strumentali e laboratoristici del paziente e le metodologie atte a rilevarli, interpretare i reperti suddetti sotto il profilo fisiopatologico, e utilizzarli ai fini della diagnosi e della prognosi. Raccogliere e valutare i dati epidemiologici e statistici ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie. • Saper fare l'anamnesi e la compilazione della cartella clinica, l'esame obiettivo e le elementari tecniche diagnostico-terapeutiche. Utilizzare i dati epidemiologici ai fini della diagnosi e della prognosi. Utilizzare gli strumenti statistici, probabilistici ed informatici per gestire l’incertezza legata alla natura aleatoria del processo medico. • Saper essere consapevole che i dati raccolti siano utilizzati non solo ai fini di una corretta diagnosi ma anche per un adeguato rapporto medico-paziente.
|
1
|
MED/09
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/09
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
• Sapere individuare i reperti anamnestici, fisico-antropometrici, strumentali e laboratoristici del paziente e le metodologie atte a rilevarli, interpretare i reperti suddetti sotto il profilo fisiopatologico, e utilizzarli ai fini della diagnosi e della prognosi. Raccogliere e valutare i dati epidemiologici e statistici ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie. • Saper fare l'anamnesi e la compilazione della cartella clinica, l'esame obiettivo e le elementari tecniche diagnostico-terapeutiche. Utilizzare i dati epidemiologici ai fini della diagnosi e della prognosi. Utilizzare gli strumenti statistici, probabilistici ed informatici per gestire l’incertezza legata alla natura aleatoria del processo medico. • Saper essere consapevole che i dati raccolti siano utilizzati non solo ai fini di una corretta diagnosi ma anche per un adeguato rapporto medico-paziente
|
2
|
MED/18
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/18
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - GASTROENTEROLOGIA
(obiettivi)
• Sapere individuare i reperti anamnestici, fisico-antropometrici, strumentali e laboratoristici del paziente e le metodologie atte a rilevarli, interpretare i reperti suddetti sotto il profilo fisiopatologico, e utilizzarli ai fini della diagnosi e della prognosi. Raccogliere e valutare i dati epidemiologici e statistici ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie. • Saper fare l'anamnesi e la compilazione della cartella clinica, l'esame obiettivo e le elementari tecniche diagnostico-terapeutiche. Utilizzare i dati epidemiologici ai fini della diagnosi e della prognosi. Utilizzare gli strumenti statistici, probabilistici ed informatici per gestire l’incertezza legata alla natura aleatoria del processo medico. • Saper essere consapevole che i dati raccolti siano utilizzati non solo ai fini di una corretta diagnosi ma anche per un adeguato rapporto medico-paziente.
|
1
|
MED/12
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - STATISTICA MEDICA
(obiettivi)
Utilizzare i dati epidemiologici ai fini della diagnosi e della prognosi. Utilizzare gli strumenti statistici, probabilistici ed informatici per gestire l’incertezza legata alla natura aleatoria del processo medico. Saper leggere e Interpretare i dati delle pubblicazioni scientifiche.
|
1
|
MED/01
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/01
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
2 CFU AAF1368 -
ADE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
Quarto anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1025576 -
ANATOMIA PATOLOGICA E CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE
(obiettivi)
Il corso di Anatomia Patologica è annuale ed è organizzato in due semestri consecutivi (primo semestre: Anatomia Patologica IS; secondo semestre: Anatomia Patologica IIS). Alla fine del corso lo studente deve essere a conoscenza delle basi anatomo-patologiche delle malattie umane ed aver compreso i meccanismi eziologici e patogenetici alla base dello sviluppo e dell’espressione clinica di specifiche lesioni di organi e tessuti. Applicando le conoscenze acquisite con questo insegnamento, lo studente dovrà essere in grado di stabilire il ruolo dell’Anatomia Patologica nel corretto inquadramento di una malattia, capire quando richiedere un esame istologico e come interpretarne il risultato, comprendere le implicazioni cliniche di una diagnosi anatomo- patologica e, quindi, correlare gli aspetti anatomo-patologici con specifici quadri clinici al fine di formulare una prognosi ed elaborare una specifica strategia terapeutica.
|
|
-
ANATOMIA PATOLOGICA E CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE I
|
6
|
MED/08
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
ANATOMIA PATOLOGICA E CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE II
|
Erogato in altro semestre o anno
|
10596533 -
PATOLOGIA INTEGRATA I
(obiettivi)
Obiettivi dell'insegnamento: Conoscenza delle principali malattie dell’apparato respiratorio e di quello cardiovascolare, indicazioni all’intervento chirurgico e la conoscenza delle principali procedure chirurgiche. Conoscenza delle manovre semeiologiche eseguite ai fini diagnostici e di indirizzo terapeutico. Conoscenza dei principali metodi correttivi dello stile di vita del paziente, ai fini preventivi.
|
|
-
MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO
(obiettivi)
Conoscenza dell’anatomia, della fisiopatologia e della semeiotica dell’apparato respiratorio. Conoscenza delle principali malattie dell’apparato respiratorio e del loro inquadramento diagnostico e funzionale.
|
1
|
MED/10
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
2
|
MED/10
|
-
|
10
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
Conoscenza dell’anatomia, fisiopatologia e semeiotica dell’apparato cardio-vascolare. Conoscenzadell’epidemiologia, patogenesi e diagnosi delle patologie cardiache congenite e acquisite.
|
1
|
MED/11
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
2
|
MED/11
|
-
|
10
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
CHIRURGIA CARDIACA
(obiettivi)
Conoscenza delle principali malattie chirurgiche del cuore congenite ed acquisite, e delle principali indicazioni e tecniche chirurgiche.
|
1
|
MED/23
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
CHIRURGIA VASCOLARE
(obiettivi)
Conoscenza della fisiopatologia del circolo vascolare e linfatico e delle principali malattie dei vasi venosi, arteriosi e linfatici ed indicazione al loro trattamento chirurgico.
|
1
|
MED/22
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
CHIRURGIA TORACICA
(obiettivi)
Conoscenza delle principali malattie chirurgiche del torace (apparato respiratorio, parete toracica e mediastino) e delle principali procedure diagnostiche e terapeutiche in chirurgia toracica.
|
1
|
MED/21
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1023941 -
PATOLOGIA INTEGRATA II
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
Conoscere le malattie più rilevanti del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale maschile sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
Conoscere le manovre semeiologiche cliniche e strumentali da eseguire ai fini diagnostici e gli indirizzi terapeutici delle principali patologie trattate.
Saper fare l’anamnesi e l’esame obiettivo del paziente affetto da una patologia dell’apparato urinario e/o genitale maschile con cenni su le principali metodologie diagnostiche.
|
|
-
NEFROLOGIA
(obiettivi)
Conoscere le cause, le manifestazioni cliniche e il trattamento delle patologie nefrologiche.
|
2
|
MED/14
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/14
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
UROLOGIA
(obiettivi)
Obiettivi del modulo: Conoscenza delle principali Patologie dell’Apparato Genito-Urinario con aspetti Anatomo Patologici e funzionali, nonché l’approccio diagnostico e terapeutico ed esse connesse.
Conoscenza Clinica e ragionata delle Patologie Uroncologiche.
Conoscere le cause, le manifestazioni cliniche e il trattamento delle patologie dell’apparato genitale maschile, dell’infertilità e delle disfunzioni sessuali.
|
1
|
MED/24
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/24
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
1055976 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA
(obiettivi)
MMS INTEGRATA (I) Attraverso seminari su Casi Clinici interdisciplinari gli studenti saranno guidati a saper valutare criticamente, attraverso un corretto ragionamento clinico, i sintomi e i segni clinici e a correlarli alle conoscenze fisiopatologiche relative alle malattie cardiovascolari, respiratorie e renali più frequenti nella pratica clinica quotidiana. Particolare importanza sarà data alla presentazione di Casi Clinici paradigmatici di pluripatologie sistemiche medico-chirurgiche. L’obiettivo finale sarà rappresentato dall’acquisizione di un’adeguata capacità diagnostica differenziale utile ad individuare gli esami strumentali più idonei alla risoluzione del caso clinico presentato.
MMS INTEGRATA (II) Attraverso seminari interdisciplinari lo studente sarà guidato ad essere consapevole della rilevanza epidemiologica e socio-economica delle principali malattie endocrino-metaboliche e digestive previste nel corso integrato. Sarà portato a saper valutare criticamente e correlare i sintomi clinici, i segni fisici e le alterazioni funzionali con le cause patogenetiche. Inoltre sarà portato a conoscere l’iter clinico per porre una esatta diagnosi differenziale anche tramite l’impiego di tecniche strumentali. Non ultimo verrà considerato l’aspetto terapeutico.
E’ universalmente riconosciuta l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole, secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questo corso integrato si propone di orientare gli studenti verso una formazione e, avvalendosi delle singole e specifiche competenze in ambito clinico, chirurgico, radiologico, di guidarli nel percorso formativo scientifico-professionale. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di saper individuare la corretta metodologia di studio utile all’inquadramento diagnostico e clinico di pazienti affetti dai principali quadri di dolore toracico ed addominale, epatopatie, dispnea, sincope, disordini metabolici e della nutrizione.
|
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO
(obiettivi)
MMS INTEGRATA (I) Attraverso seminari su Casi Clinici interdisciplinari gli studenti saranno guidati a saper valutare criticamente, attraverso un corretto ragionamento clinico, i sintomi e i segni clinici e a correlarli alle conoscenze fisiopatologiche relative alle malattie cardiovascolari, respiratorie e renali più frequenti nella pratica clinica quotidiana. Particolare importanza sarà data alla presentazione di Casi Clinici paradigmatici di pluripatologie sistemiche medico-chirurgiche. L’obiettivo finale sarà rappresentato dall’acquisizione di un’adeguata capacità diagnostica differenziale utile ad individuare gli esami strumentali più idonei alla risoluzione del caso clinico presentato.
|
1
|
MED/10
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
Casi clinici paradigmatici finalizzati all'apprendimento della semeiotica fisica e di nozioni elementari di semeiotica strumentale.
|
1
|
MED/11
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Casi clinici paradigmatici finalizzati all’apprendimento della semeiotica fisica e di nozioni elementari di semeiotica strumentale.
|
1
|
MED/18
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - SCIENZE TECNICHE DIETETICHE APPLICATE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - INGLESE SCIENTIFICO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - CHIRURGIA GENERALE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - MEDICINA INTERNA
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - INGLESE SCIENTIFICO
(obiettivi)
Uso delle banche dati mediche e lettura articoli scientifici.
|
1
|
L-LIN/12
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1 CFU AAF1368 -
ADE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1025576 -
ANATOMIA PATOLOGICA E CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE
(obiettivi)
Il corso di Anatomia Patologica è annuale ed è organizzato in due semestri consecutivi (primo semestre: Anatomia Patologica IS; secondo semestre: Anatomia Patologica IIS). Alla fine del corso lo studente deve essere a conoscenza delle basi anatomo-patologiche delle malattie umane ed aver compreso i meccanismi eziologici e patogenetici alla base dello sviluppo e dell’espressione clinica di specifiche lesioni di organi e tessuti. Applicando le conoscenze acquisite con questo insegnamento, lo studente dovrà essere in grado di stabilire il ruolo dell’Anatomia Patologica nel corretto inquadramento di una malattia, capire quando richiedere un esame istologico e come interpretarne il risultato, comprendere le implicazioni cliniche di una diagnosi anatomo- patologica e, quindi, correlare gli aspetti anatomo-patologici con specifici quadri clinici al fine di formulare una prognosi ed elaborare una specifica strategia terapeutica.
|
|
-
ANATOMIA PATOLOGICA E CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE I
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
ANATOMIA PATOLOGICA E CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE II
|
4
|
MED/08
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/08
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
10596539 -
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Apprendimento: • Delle conoscenze basilari, ad uso del medico di Medicina Generale delle caratteristiche fisiche delle diverse modalità in uso in Diagnostica per Immagini e in Radioterapia, nonché delle principali caratteristiche tecnologiche delle apparecchiature e del loro uso, per un'utile informazione del paziente. • Delle principali indicazioni delle indagini di Diagnostica per Immagini e di Radiologia Interventistica nonché delle procedure di Radioterapia Oncologica. • Dei principali elementi di semeiotica e diagnostica radiologica e medico nucleare e di utilizzazione delle modalità radioterapiche. • Dei criteri di radioprotezione nell'uso delle indagini e dei rischi legati all'uso dei mezzi di contrasto.
Studio delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Comprensione delle tecniche di diagnostica per immagini. Ruolo delle diverse tecniche nella diagnostica per immagini dei diversi apparati ed organi. Indicazioni ed appropriatezza dei diversi esami. Radioprotezione e sicurezza. Radiologia Interventistica. Radioterapia oncologica. Imaging molecolare e medicina nucleare. Intelligenza artificiale in diagnostica per immagini.
|
|
-
FISICA APPLICATA
(obiettivi)
Radiobiologia e radioprotezione.
|
1
|
FIS/07
|
15
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
-
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
(obiettivi)
Comprensione delle diverse tecniche di diagnostica per immagini e loro indicazioni cliniche. Appropriatezza dei diversi esami. Radioprotezione e sicurezza. Radiologia interventistica vascolare ed extravascolare.
Radiobiologia, tecniche di radioterapia. Indicazioni ai trattamenti radioterapici.
Tecniche di medicina nucleare ed imaging molecolare.
|
3
|
MED/36
|
37,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/36
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
1055976 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA
(obiettivi)
MMS INTEGRATA (I) Attraverso seminari su Casi Clinici interdisciplinari gli studenti saranno guidati a saper valutare criticamente, attraverso un corretto ragionamento clinico, i sintomi e i segni clinici e a correlarli alle conoscenze fisiopatologiche relative alle malattie cardiovascolari, respiratorie e renali più frequenti nella pratica clinica quotidiana. Particolare importanza sarà data alla presentazione di Casi Clinici paradigmatici di pluripatologie sistemiche medico-chirurgiche. L’obiettivo finale sarà rappresentato dall’acquisizione di un’adeguata capacità diagnostica differenziale utile ad individuare gli esami strumentali più idonei alla risoluzione del caso clinico presentato.
MMS INTEGRATA (II) Attraverso seminari interdisciplinari lo studente sarà guidato ad essere consapevole della rilevanza epidemiologica e socio-economica delle principali malattie endocrino-metaboliche e digestive previste nel corso integrato. Sarà portato a saper valutare criticamente e correlare i sintomi clinici, i segni fisici e le alterazioni funzionali con le cause patogenetiche. Inoltre sarà portato a conoscere l’iter clinico per porre una esatta diagnosi differenziale anche tramite l’impiego di tecniche strumentali. Non ultimo verrà considerato l’aspetto terapeutico.
E’ universalmente riconosciuta l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole, secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questo corso integrato si propone di orientare gli studenti verso una formazione e, avvalendosi delle singole e specifiche competenze in ambito clinico, chirurgico, radiologico, di guidarli nel percorso formativo scientifico-professionale. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di saper individuare la corretta metodologia di studio utile all’inquadramento diagnostico e clinico di pazienti affetti dai principali quadri di dolore toracico ed addominale, epatopatie, dispnea, sincope, disordini metabolici e della nutrizione.
|
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - CHIRURGIA GENERALE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - SCIENZE TECNICHE DIETETICHE APPLICATE
|
1
|
MED/49
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - INGLESE SCIENTIFICO
(obiettivi)
Utilizzo di banche dati mediche e lettura di articoli scientifici.
|
1
|
L-LIN/12
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Presentare quadri generali e, attraverso il rilevamento dei segni e dei sintomi, guidare lo studente ad utilizzare gli esami e gli strumenti diagnostici più idonei ad analizzare e comprendere il processo morboso.
|
1
|
MED/18
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA II - MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Presentare quadri generali e, attraverso il rilevamento dei segni e dei sintomi, guidare lo studente ad utilizzare gli esami e gli strumenti diagnostici più idonei ad analizzare e comprendere il processo morboso.
|
1
|
MED/09
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA INTEGRATA I - INGLESE SCIENTIFICO
|
Erogato in altro semestre o anno
|
1023927 -
FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA
(obiettivi)
Farmacologia e Tossicologia I Apprendere e comprendere la farmacocinetica, la farmacodinamica e i meccanismi di tossicità da farmaci. Saper fare sulla base delle conoscenze di farmacocinetica e di farmacodinamica acquisite, una valutazione dei farmaci ed una scelta ragionata della via e dei tempi di somministrazione. Essere consapevole dei fattori che influenzano gli effetti farmacologici, delle reazioni avverse e delle interazioni fra farmaci, nonché delle implicazioni etiche e socio-economiche insite nella prescrizione dei farmaci. Farmacologia e Tossicologia II Conoscere gli effetti farmacodinamici delle varie classi di farmaci in rapporto al meccanismo d’azione, al destino nell’organismo e agli effetti avversi. Saper fare una scelta ragionata dei farmaci in rapporto alle diverse situazioni patologiche. Essere consapevole della possibile influenza di fattori individuali e di patologie concomitanti sull’effetto farmacologico e/o terapeutico ricercato, nonché del rapporto rischio-beneficio della terapia farmacologica.
|
|
-
FARMACOLOGIA I
(obiettivi)
Implicazioni farmacocinetiche ai principi di terapia. Variabilità farmacodinamica-dipendente alla risposta all’azione dei farmaci. Variabilità genetica nell’azione dei farmaci. Inoltre, lo studente dovrà essere in grado di elaborare e comunicare il rapporto rischio/beneficio delle varie classi di farmaci e dei principi attivi più importanti all’interno delle singole classi di farmaci. Dovrà inoltre acquisire una capacità teorica di prescrivere farmaci secondo la medicina basata sull’evidenza.
|
3
|
BIO/14
|
37,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
BIO/14
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
|
ITA |
-
FARMACOLOGIA II
|
Erogato in altro semestre o anno
|
10596559 -
PATOLOGIA INTEGRATA III
(obiettivi)
Il corso intende, sulla base dei dati anamnestici, clinici, di laboratorio e strumentali, sviluppare nel contesto delle malattie gastroenterologiche, epatiche ed endocrine le competenze interdisciplinari necessarie per l’adeguato inquadramento clinico del paziente e per l’appropriato iter diagnostico. Alla fine del corso, lo studente deve essere in grado nell’ambito delle malattie epatiche e gastrointestinali, endocrine ed endocrinologiche di carattere metabolico di • riconoscere la malattia, conoscerne i principali meccanismi patogenetici, sapere identificare le cause e stadiare correttamente la malattia • apprendere la relazione tra danno, alterazione funzionale, sintomi e strategie terapeutiche • saper adottare comportamenti in linea con i principi della dimostrazione dell’efficacia e dell’appropriatezza dei metodi diagnostici utilizzati e delle strategie terapeutiche
|
|
-
GASTROENTEROLOGIA
(obiettivi)
Riconoscere la presenza di malattia epatica, conoscere i principali meccanismi patogenetici, sapere identificar le cause e stadiare correttamente la malattia.
Orientare gli studenti alla realizzazione di un adeguato inquadramento clinico del paziente e dell’appropriato iter diagnostico nel contesto delle malattie gastroenterologiche, sulla base dei dati anamnestici, clinici, di laboratorio e strumentali.
Saper inquadrare clinicamente il paziente con diarrea ed i meccanismi patofisiologici implicati. Impostare correttamente l’iter diagnostico.
|
2
|
MED/12
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/12
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/12
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
CHIRURGIA GENERALE - APP. DIG. E ENDOCR.
(obiettivi)
Far conoscere agli studenti l’inquadramento e la gestione del paziente affetto da emorragia digestiva o da lesioni neoplastiche benigne e maligne del colon-retto.
Definire le principali indicazioni e approcci alla chirurgia dell’apparato digerente.
Definire le principali indicazioni e approcci alla chirurgia della tiroide, paratiroidi e surrene.
|
1
|
MED/18
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/18
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
Obiettivi del modulo: a) fornire conoscenze sulla epidemiologia, fisiopatologia, diagnosi e trattamento delle malattie endocrinologiche di carattere metabolico quali diabete mellito, obesità, dislipidemie; b) acquisire abilità nell’ apprendere la relazione tra danno, alterazione funzionale, sintomi e strategie terapeutiche; c) acquisire autonomia di giudizio e stabilire il corretto inquadramento clinico del paziente; stabilire un corretto iter diagnostico ed un piano terapeutico.
Indirizzare gli studenti alla realizzazione di un adeguato inquadramento del paziente e del suo iter diagnostico nel contesto delle malattie endocrine, sulla base dei dati anamnestici, clinici e strumentali.
|
1
|
MED/13
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
2
|
MED/13
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/13
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
1 CFU AAF1368 -
ADE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
Quinto anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1023927 -
FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA
(obiettivi)
Farmacologia e Tossicologia I Apprendere e comprendere la farmacocinetica, la farmacodinamica e i meccanismi di tossicità da farmaci. Saper fare sulla base delle conoscenze di farmacocinetica e di farmacodinamica acquisite, una valutazione dei farmaci ed una scelta ragionata della via e dei tempi di somministrazione. Essere consapevole dei fattori che influenzano gli effetti farmacologici, delle reazioni avverse e delle interazioni fra farmaci, nonché delle implicazioni etiche e socio-economiche insite nella prescrizione dei farmaci. Farmacologia e Tossicologia II Conoscere gli effetti farmacodinamici delle varie classi di farmaci in rapporto al meccanismo d’azione, al destino nell’organismo e agli effetti avversi. Saper fare una scelta ragionata dei farmaci in rapporto alle diverse situazioni patologiche. Essere consapevole della possibile influenza di fattori individuali e di patologie concomitanti sull’effetto farmacologico e/o terapeutico ricercato, nonché del rapporto rischio-beneficio della terapia farmacologica.
|
|
-
FARMACOLOGIA I
|
Erogato in altro semestre o anno
|
-
FARMACOLOGIA II
(obiettivi)
Lo studente dovrà conoscere i fondamenti scientifici della Farmacologia e acquisire la capacità di applicare i principi generali della disciplina alla attività professionale quotidiana. In particolare, dovrà essere in grado di elaborare e comunicare il rapporto rischio/beneficio delle varie classi di farmaci e dei principi attivi più importanti all’interno delle singole classi di farmaci. Dovrà inoltre acquisire una capacità teorica di prescrivere farmaci secondo la medicina basata sull’evidenza.
|
3
|
BIO/14
|
37,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1025581 -
MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve: •Conoscere le principali funzioni delsistema nervoso centrale e periferico •Conoscere le caratteristiche cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico •Conoscere la diagnostica clinica e strumentale dellemalattie del sistema nervoso. •Saper fare gli atti terapeutici idonei per le malattie del sistema nervoso. •Essere consapevole delle finalità e implicazioni medico-legali degli atti compiuti.
Insegnare le caratteristiche cliniche e le tecniche diagnostiche (cliniche e strumentali) appropriate nelle malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Saper fare gli atti terapeutici idonei nelle suddette condizioni patologiche. Essere consapevole delle finalità e implicazioni medico-legali degli atti compiuti.
|
|
-
NEURORADIOLOGIA
(obiettivi)
Obiettivi del modulo: Insegnare le basi metodologiche delle tecniche di immagine applicate allo studio del sistema nervoso. Insegnare le indicazioni cliniche per queste tecniche diagnostiche. Essere consapevole delle implicazioni medico-legali dell’utilizzo di queste tecniche.
|
1
|
MED/37
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
NEUROLOGIA
(obiettivi)
Insegnare l’organizzazione anatomo-funzionale del Sistema Nervoso Centrale e Periferico. Insegnare le caratteristiche cliniche delle seguenti condizioni patologiche: alterazioni dello stato di coscienza (coma); epilessia; malattie degenerative del sistema nervoso; malattie infiammatorie, autoimmunitarie e infettive del sistema nervoso; disordini neuromuscolari. Insegnare le opportune tecniche diagnostiche (cliniche e strumentali) utilizzate in queste malattie. Saper fare gli atti terapeutici idonei ed essere consapevole delle finalità e implicazioni medico-legali degli atti compiuti in pazienti affetti da queste malattie.
Insegnare le caratteristiche cliniche delle cefalee e delle malattie infettive del sistema nervoso centrale. Insegnare la diagnostica clinica e strumentale utilizzata in queste malattie. Insegnare gli atti terapeutici idonei e le implicazioni medico-legali degli atti compiuti in pazienti affetti da queste malattie.
Insegnare le caratteristiche cliniche delle malattie cerebrovascolari. Insegnare la diagnostica clinica e strumentale utilizzata in queste malattie. Saper fare gli atti terapeutici idonei ed essere consapevole delle finalità e implicazioni medico-legali degli atti compiuti in pazienti affetti da queste malattie.
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3
|
MED/26
|
32,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
NEUROCHIRURGIA
(obiettivi)
Insegnare le caratteristiche cliniche dei traumi cranici e vertebrali e dei tumori. Conoscere la diagnostica clinica e strumentale utilizzata in queste malattie. Saper fare gli atti terapeutici (chirurgici) idonei ed essere consapevole delle finalità e implicazioni medico-legali degli atti compiuti in pazienti affetti da queste malattie.
|
1
|
MED/27
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
10596540 -
MEDICINA INTERNA E CHIRURGIA GENERALE I
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo Studente deve: •Sapere i principali argomenti clinici di ordine internistico, chirurgico e oncologico da un punto di vista preventivo, diagnostico e prognostico. •Saper programmare le pratiche diagnostiche tenendo presente il rapporto rischio –costo – beneficio. •Conoscere l’iter diagnostico-terapeutico delle più frequenti malattie neoplastiche di interesse chirurgico.
Approccio al malato oncologico, includendo le caratteristiche molecolari della neoplasia, la diagnosi, le complicanze ed il loro trattamento. Integrare le proprie conoscenze con quelle degli altri specialisti, al fine di avere una visione globale del malato.
|
|
-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Alla fine del modulo lo studente deve essere in grado di: sapere riconoscere la complessità del paziente oncologico in termini di complicanze metaboliche, infettive, ematologiche, neurologiche e cardiovascolari; sapere integrare le proprie conoscenze con quelle degli altri specialisti, attraverso un approccio multidisciplinare.
Alla fine del corso lo studente deve: conoscere i sistemi classificativi e di stratificazione del rischio di persistenza/recidiva di malattia e mortalità delle neoplasie endocrine; l’utilità del test genetico in oncologia; gli strumenti per valutare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci anti-tumorali; i protocolli di gestione delle complicanze dei farmaci anti-tumorali
saper applicare le informazioni derivanti dalle analisi genetiche nella pratica clinica; saper leggere criticamente ed utilizzare i risultati degli studi clinici in oncologia saper adattare le scelte diagnostiche e terapeutiche in base alla stratificazione del rischio del paziente oncologico
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2
|
MED/09
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/09
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
(obiettivi)
Fornire le basi fisiche e radiobiologiche della radioterapia; analizzare le fasi di trattamento (simulazione, contornazione, pianificazione, approvazione) e la gestione delle tossicità; affrontare le principali indicazioni nella gestione multidisciplinare delle patologie neoplastiche.
|
1
|
MED/36
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
-
ONCOLOGIA MEDICA
(obiettivi)
Approccio al malato oncologico, includendo le caratteristiche molecolari della neoplasia, la diagnosi, le complicanze ed il loro trattamento. Integrare le proprie conoscenze con quelle degli altri specialisti, al fine di avere una visione globale del malato.
|
1
|
MED/06
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: -Conoscere i sistemi di classificazione in stadio delle principali neoplasie solide di interesse chirurgico -Conoscere la classificazione istologica delle principali neoplasie solide di interesse chirurgico e interpretarne il significato prognostico alla luce della strategia terapeutica -Conoscere alla luce del trattamento multidisciplinare delle neoplasie solide, i tempi e le modalità strategiche di utilizzazione dei trattamenti chemioterapici e radioterapici rispetto alla chirurgia -Conoscere le possibilità terapeutiche del malato oncologico in fase metastatica e le più moderne strategie attualmente utilizzate nell’ambito delle neoplasie solide di interesse chirurgico
|
1
|
MED/18
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/18
|
3
|
9,5
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
|
ITA |
1025582 -
PATOLOGIA INTEGRATA IV
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
•Aver acquisito delle conoscenze essenziali per l’approccio al malato reumatologico, con particolare riferimento alle patologie reumatiche ad impronta degenerativa e flogistica (sistemiche e non).
•Aver acquisito delle conoscenze essenziali per l’inquadramento diagnostico e l’approccio terapeutico nelle principali patologie del sistema immunitario, con particolare riferimento alle immunodeficienze, alle malattie autoimmuni, alle vasculiti ed alle allergopatie.
•Aver acquisito delle conoscenze essenziali per l’approccio al malato ematologico, con particolare riferimento alle anemie, alle patologie oncoematologiche ed ai disordini dell’emostasi.
Diagnosi e terapia delle principali patologie del sistema immunitario, con particolare riferimento alle immunodeficienze (esclusa la malattia da HIV), alle malattie autoimmuni, alle vasculiti ed alle allergopatie. Approccio al malato ematologico, con particolare riferimento alle anemie, alle patologie oncoematologiche ed ai disordini dell’emostasi. Approccio al malato reumatologico, con particolare riferimento alle patologie reumatiche ad impronta flogistica (sistemiche e non).
|
|
-
REUMATOLOGIA
(obiettivi)
Approccio generale al malato reumatologico. Diagnosi e terapia delle patologie reumatiche ad impronta flogistica sistemiche e non sistemiche.
|
1
|
MED/16
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/16
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Conoscenze per la diagnosi e terapia delle principali malattie da immunodeficienza (esclusa la malattia da HIV), malattie autoimmuni sistemiche e malattoe allergiche.
Diagnosi e terapia delle principali vasculiti.
|
2
|
MED/09
|
25
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MALATTIE DEL SANGUE
(obiettivi)
Diagnosi e terapia delle principali malattie onco-ematologiche.
Diagnosi e terapia delle malattie dell’eritropoiesi, delle anemie e dei disturbi della coagulazione.
|
1
|
MED/15
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/15
|
9,5
|
3
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
1026328 -
PATOLOGIA INTEGRATA V
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Obiettivo generale del Corso è fornire gli strumenti conoscitivi e la metodologia per un corretto approccio alla patologia infettiva e alla riproduzione umana. In particolare: un approccio patogenetico, con specifici riferimenti alle nozioni di epidemiologia, microbiologia, patologia generale, immunologia ed endocrinologia già in possesso dello studente; un approccio clinico che faciliti i collegamenti con le altre materie del Corso e permetta allo studente di acquisire una metodologia comportamentale in ambito clinico; un approccio terapeutico ragionato in funzione della eziologia accertata o presunta; un approccio di medicina preventiva individuale e collettiva.
Il corso si articola in lezioni frontali e in didattica interattiva anche con l’ausilio di strumenti didattici al fine di permettere allo studente al termine del corso di affrontare un percorso diagnostico sia clinico che di laboratorio della riproduzione umana e delle forme infettive più comuni e di impostare una terapia antibiotica, un trattamento medico generale nonché di mettere in atto le profilassi e i provvedimenti di Sanità Pubblica richiesti.
|
|
-
MALATTIE INFETTIVE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Obiettivo generale del Corso è fornire gli strumenti conoscitivi e la metodologia per un corretto approccio alla patologia infettiva e alla riproduzione umana. In particolare: un approccio patogenetico, con specifici riferimenti alle nozioni di epidemiologia, microbiologia, patologia generale, immunologia ed endocrinologia già in possesso dello studente; un approccio clinico che faciliti i collegamenti con le altre materie del Corso e permetta allo studente di acquisire una metodologia comportamentale in ambito clinico; un approccio terapeutico ragionato in funzione della eziologia accertata o presunta; un approccio di medicina preventiva individuale e collettiva.
Il corso si articola in lezioni frontali e in didattica interattiva anche con l’ausilio di strumenti didattici al fine di permettere allo studente al termine del corso di affrontare un percorso diagnostico sia clinico che di laboratorio della riproduzione umana e delle forme infettive più comuni e di impostare una terapia antibiotica, un trattamento medico generale nonché di mettere in atto le profilassi e i provvedimenti di Sanità Pubblica richiesti.
|
3
|
MED/17
|
37,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/17
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Obiettivo generale del Corso è fornire gli strumenti conoscitivi e la metodologia per un corretto approccio alla patologia infettiva e alla riproduzione umana. In particolare: un approccio patogenetico, con specifici riferimenti alle nozioni di epidemiologia, microbiologia, patologia generale, immunologia ed endocrinologia già in possesso dello studente; un approccio clinico che faciliti i collegamenti con le altre materie del Corso e permetta allo studente di acquisire una metodologia comportamentale in ambito clinico; un approccio terapeutico ragionato in funzione della eziologia accertata o presunta; un approccio di medicina preventiva individuale e collettiva. Il corso si articola in lezioni frontali e in didattica interattiva anche con l’ausilio di strumenti didattici al fine di permettere allo studente al termine del corso di affrontare un percorso diagnostico sia clinico che di laboratorio della riproduzione umana e delle forme infettive più comuni e di impostare una terapia antibiotica, un trattamento medico generale nonché di mettere in atto le profilassi e i provvedimenti di Sanità Pubblica richiesti.
|
1
|
MED/13
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Obiettivo generale del Corso è fornire gli strumenti conoscitivi e la metodologia per un corretto approccio alla patologia infettiva e alla riproduzione umana. In particolare: un approccio patogenetico, con specifici riferimenti alle nozioni di epidemiologia, microbiologia, patologia generale, immunologia ed endocrinologia già in possesso dello studente; un approccio clinico che faciliti i collegamenti con le altre materie del Corso e permetta allo studente di acquisire una metodologia comportamentale in ambito clinico; un approccio terapeutico ragionato in funzione della eziologia accertata o presunta; un approccio di medicina preventiva individuale e collettiva.
Il corso si articola in lezioni frontali e in didattica interattiva anche con l’ausilio di strumenti didattici al fine di permettere allo studente al termine del corso di affrontare un percorso diagnostico sia clinico che di laboratorio della riproduzione umana e delle forme infettive più comuni e di impostare una terapia antibiotica, un trattamento medico generale nonché di mettere in atto le profilassi e i provvedimenti di Sanità Pubblica richiesti.
|
1
|
MED/40
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
FARMACOLOGIA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Obiettivo generale del Corso è fornire gli strumenti conoscitivi e la metodologia per un corretto approccio alla patologia infettiva e alla riproduzione umana. In particolare: un approccio patogenetico, con specifici riferimenti alle nozioni di epidemiologia, microbiologia, patologia generale, immunologia ed endocrinologia già in possesso dello studente; un approccio clinico che faciliti i collegamenti con le altre materie del Corso e permetta allo studente di acquisire una metodologia comportamentale in ambito clinico; un approccio terapeutico ragionato in funzione della eziologia accertata o presunta; un approccio di medicina preventiva individuale e collettiva.
Il corso si articola in lezioni frontali e in didattica interattiva anche con l’ausilio di strumenti didattici al fine di permettere allo studente al termine del corso di affrontare un percorso diagnostico sia clinico che di laboratorio della riproduzione umana e delle forme infettive più comuni e di impostare una terapia antibiotica, un trattamento medico generale nonché di mettere in atto le profilassi e i provvedimenti di Sanità Pubblica richiesti.
|
1
|
BIO/14
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1026657 -
DERMATOLOGIA E CHIRURGIA PLASTICA
(obiettivi)
Il Corso integrato di Clinica delle Malattie Cutanee si ripropone di fornire agli studenti gli strumenti cognitivi e pratico-dimostrativi per inquadrare le malattie cutanee e veneree che più frequentemente s’incontrano nella pratica medica; riconoscere le manifestazioni cutanee che con maggiore frequenza possono accompagnare patologie internistiche; distinguere le condizioni dermatologiche che necessitano di un apporto diagnostico e/o terapeutico dello specialista da quelle che non lo richiedono. Il Corso integrato di Clinica delle Malattie Cutanee si ripropone inoltre di fornire agli studenti le nozioni di base in tema di: cicatrizzazione della cute e principi teorici delle tecniche utilizzate in chirurgia plastica; patologie traumatiche, oncologiche e malformative che richiedono interventi di chirurgia ricostruttiva; cenni di chirurgia estetica.
|
|
-
MALATTIE CUTANEE E VENEREE
(obiettivi)
Fornire agli studenti gli strumenti cognitivi e pratico-dimostrativi per inquadrare le malattie cutanee e veneree che più frequentemente s’incontrano nella pratica medica; riconoscere le manifestazioni cutanee che con maggiore frequenza possono accompagnare patologie internistiche; distinguere le condizioni dermatologiche che necessitano di un apporto diagnostico e/o terapeutico dello specialista da quelle che non lo richiedono.
Fornire agli studenti la capacità di riconoscere le lesioni cutanee elementari primitive e secondarie; fornire loro gli strumenti cognitivi e pratico-dimostrativi per associare le lesioni elementari con le principali patologie cutanee immunomediate; identificare le manifestazioni cutanee che accompagnano le patologie virali, batteriche e micotiche sistemiche o con esclusivo coinvolgimento cutaneo.
|
1
|
MED/35
|
7
|
3,5
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/35
|
7
|
3,5
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
-
CHIRURGIA PLASTICA
(obiettivi)
Lo studente dovrà aver acquisito, al completamento del modulo, le nozioni di base della Chirurgia Plastica, sapendo discernere ad esempio fra lembi ed innesti, sapere quando applicare i primi od i secondi, e conoscere i molteplici campi di interesse della Disciplina. Anche se non viene richiesta la conoscenza delle varie tecniche chirurgiche, argomento questo proprio del Corso di Specializzazione, lo studente dovrà dimostrare di conoscerne le indicazioni.
|
1
|
MED/19
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1023930 -
PATOLOGIA DEGLI ORGANI DI SENSO
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: - Conoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche, maxillo-facciali e dell’apparato visivo, con i principali indirizzi terapeutici. - Saper fare la diagnosi delle più frequenti malattie oculari, otorinolaringoiatriche, odontoiatriche e maxillo-facciali. - Essere cosciente di quali patologie potrà affrontare come medico non specialista e quali invece richiederanno l’intervento del medico specialista
|
|
-
MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE
(obiettivi)
Conoscere l’eziopatogenesi, i fattori di rischio e la profilassi della carie dentale. Conoscere le anomalie di crescita e lo sviluppo dei mascellari: l’occlusione normale e le malocclusioni dento-scheletriche
Conoscere i principali tumori dei tessuti odontogeni e inquadrare il più corretto iter terapeutico. Conoscere le patologie ed i tumori dei tessuti molli del cavo orale al fine di attuare una corretta prevenzione, diagnosi e terapia.
Conoscere l’eziopatogenesi, la semeiotica clinica e radiologica, le possibili complicanze, e i cenni di terapia chirurgica della disodontiasi dei terzi molari. Conoscere la classificazione, l’eziopatogenesi, la semeiotica clinica e radiologica e i cenni di terapia chirurgica delle cisti dei mascellari.
|
2
|
MED/28
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE
(obiettivi)
Rendere edotti gli studenti delle principali patologie di interesse maxillo – facciale, saperne riconoscere i sintomi ed i segni ed inquadrare il più corretto iter terapeutico.
|
1
|
MED/29
|
9,5
|
3
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
-
MALATTIE APPARATO VISIVO
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: - Conoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche, maxillo-facciali e dell’apparato visivo, con i principali indirizzi terapeutici. - Saper fare la diagnosi delle più frequenti malattie oculari, otorinolaringoiatriche, odontoiatriche e maxillo-facciali. - Essere cosciente di quali patologie potrà affrontare come medico non specialista e quali invece richiederanno l’intervento del medico specialista
|
2
|
MED/30
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
OTORINOLARINGOIATRIA
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: - Conoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche, maxillo-facciali e dell’apparato visivo, con i principali indirizzi terapeutici. - Saper fare la diagnosi delle più frequenti malattie oculari, otorinolaringoiatriche, odontoiatriche e maxillo-facciali. - Essere cosciente di quali patologie potrà affrontare come medico non specialista e quali invece richiederanno l’intervento del medico specialista
|
1
|
MED/31
|
9,5
|
3
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
AUDIOLOGIA
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: - Conoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche, maxillo-facciali e dell’apparato visivo, con i principali indirizzi terapeutici. - Saper fare la diagnosi delle più frequenti malattie oculari, otorinolaringoiatriche, odontoiatriche e maxillo-facciali. - Essere cosciente di quali patologie potrà affrontare come medico non specialista e quali invece richiederanno l’intervento del medico specialista.
|
1
|
MED/32
|
9,5
|
3
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
(obiettivi)
Conoscere le malattie flogistiche ed infettive delle ossa mascellari. Conoscere l’eziopatogenesi, i fattori di rischio e la profilassi delle patologie del parodonto.
|
1
|
MED/50
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1023928 -
PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Conoscenza delle modalità di colloquio clinico in psichiatria e psicologia clinica, dell’uso e della funzione dei test mentali. Nozioni di psicopatologia. La normalità in ambito della salute mentale. La classificazione in psichiatria e in psicologia clinica. Il DSM-5. Descrizione clinica, decorso ed epidemiologia dei disturbi d’ansia, dei disturbi dell'umore, dei disturbi psicotici, dei disturbi da trauma e dissociativi, dei disturbi somatoformi. del disturbo ossessivo-compulsivo. I disturbi associati a sostanze d'abuso. I disturbi di personalità. Le sindromi psicorganiche. La disabilità intellettiva. Psicofarmacologia clinica. Terapie fisiche. Le psicoterapie. L’organizzazione dei Dipartimenti di Salute Mentale. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Le neuroscienze in psichiatria e psicologia clinica e le basi biologiche dei disturbi mentali.
|
|
-
PSICHIATRIA
(obiettivi)
Diagnosi clinica, diagnosi differenziale e classificazione dei disturbi mentali. Le basi cerebrali e neurobiologiche dei disturbi mentali. Psicofarmacologia generale e clinica. Trattamenti farmacologici, fisici e psicoterapeutici dei disturbi mentali. Essere in grado di effettuate diagnosi di disturbo mentale, anche in rapporto a diagnosi differenziale con disturbi mentali in corso di patologie somatiche. Essere in grado di impostare una strategia di trattamento e di valutare il possibile ruolo di diverse competenze specialistiche. Essere competenti nel campo delle terapie psichiatriche, con particolare riferimento a quelle psicofarmacologiche.
|
3
|
MED/25
|
37,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PSICOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Comprensione del concetto di disturbo mentale in medicina e in psicologia clinica. Il concetto di Normalità. La valutazione psicologica dei disturbi mentali. Saper valutare i disturbi mentali anche in una prospettiva psicologica. La comprensione della persona nei momenti di crisi all’interno del ciclo di vita. Lo sviluppo della personalità e le disarmonie personologiche. I metodi in psicologia clinica.
|
1
|
M-PSI/08
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1023929 -
MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE E REUMATOLOGIA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
• Saper fare diagnosi corrette e dare indicazioni di trattamento nelle affezioni ortopediche e traumatologiche. • Conoscere le possibilità terapeutiche, mediche, chirurgiche e riabilitative delle principali patologie ortopediche e traumatologiche. •Conoscere elementi diagnostici e terapeutici delle principali malattie reumatiche, che rivestono maggiore rilevanza per gli aspetti epidemiologici: reumatismi infiammatori (artriti primarie e reattive), malattie reumatiche sistemiche o connettiviti, artropatie da microcristalli e degenerative, reumatismi extrarticolari generalizzati e distrettuali.
Conoscere e descrivere le principali caratteristiche delle malattie dell’apparato locomotore di tipo reumatologico, ortopedico e traumatologico indicandone gli indirizzi terapeutici. Comprendere i principi della riabilitazione e conoscere le condizioni che necessitano dell’intervento dello specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa.
|
|
-
REUMATOLOGIA
(obiettivi)
Conoscere e descrivere le principali caratteristiche delle malattie dell’apparato locomotore di tipo reumatologico indicandone gli indirizzi terapeutici.
|
1
|
MED/16
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
-
MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE
(obiettivi)
Conoscere e descrivere le principali caratteristiche delle malattie dell’apparato locomotore di tipo ortopedico e traumatologico indicandone gli indirizzi terapeutici.
|
1
|
MED/33
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
(obiettivi)
Comprendere i principi della riabilitazione e conoscere le condizioni che necessitano dell’intervento dello specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa.
|
1
|
MED/34
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1 CFU AAF1368 -
ADE
|
Erogato in altro semestre o anno
|
10596575 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA
(obiettivi)
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA SANITA' PUBBLICA (IX) Sapere: gli elementi fondamentali dell’epidemiologia etiologica e valutativa, della promozione della salute e della prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative applicati alle realtà dell’ambiente, dei luoghi e delle aggregazioni di vita e di lavoro, della scuola, della sanità, degli alimenti ( sicurezza d’uso e qualità nutrizionale); le modalità efficaci dell’educazione sanitaria applicata all’attività medica preventiva e curativa; i rapporti dell’attività di promozione della salute e della prevenzione delle malattie con le strutture organizzative della sanità Saper essere: saper adottare comportamenti professionali coerenti con i principi della promozione della salute e prevenzione delle malattie nei singoli individui e nelle comunità di vita e di lavoro. Saper fare: avere acquisito e saper utilizzare ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie le competenze in tema di rischio individuale e collettivo in ambienti di vita e di lavoro e degli stili di vita; aver acquisito e saper utilizzare gli strumenti dell’organizzazione del lavoro in sanità per raggiungere predeterminati obiettivi di salute.
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA SANITA' PUBBLICA (X) Il corso intende sviluppare competenze interdisciplinari necessarie ai medici, che vanno da conoscenze ed abilità manageriali ed economiche a metodi epidemiologici per valutare l’efficacia, la sicurezza e l’economicità degli interventi sanitari. Alla fine del corso lo studente deve: • conoscere le principali tipologie di sistemi sanitari nel mondo, con i loro punti di forza e debolezza; l’organizzazione del sistema sanitario in Italia e i livelli di programmazione dell’assistenza sanitaria; i livelli essenziali di assistenza; gli strumenti per valutare l’efficacia e l’economicità degli interventi sanitari; i meccanismi di finanziamento della sanità a livello macro (sistemi sanitari) e a livello micro (ospedali e organizzazioni sanitarie territoriali); gli strumenti del controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; le tematiche principali relative alla salute globale (Global Health); • saper leggere criticamente ed utilizzare studi epidemiologici, revisioni sistematiche e le meta-analisi, nonché le valutazioni economiche degli interventi sanitari; saper utilizzare le basi del controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; • saper adottare comportamenti professionali in linea con i principi di equità, efficacia ed economicità ed in accordo con gli obiettivi della programmazione nazionale, regionale e locale; saper ragionare in termini di salute globale tenendo conto che molti problemi di salute trascendono i confini nazionali.
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA I - IGIENE GENERALE E APPLICATA
(obiettivi)
Sapere gli elementi fondamentali dell’epidemiologia etiologica e valutativa, della promozione della salute e della prevenzione delle malattie infettive applicati alle realtà dell’ambiente, dei luoghi e delle aggregazioni di vita e di lavoro, della sanità, degli alimenti (Analisi dei Pericoli e Controllo dei Punti Critici), degli ambienti indoor (scuole, ospedali etc.); le modalità efficaci dell’educazione sanitaria applicata all’attività medica preventiva. I rapporti dell’attività di promozione della salute e della prevenzione delle malattie con le strutture organizzative della moderna sanità. Sapersi essere: saper adottare comportamenti professionali coerenti con i principi della promozione della salute e prevenzione delle malattie nei singoli individui e nelle comunità di vita e di lavoro. Saper Fare: Analisi dei Rischi (Valutazione, Gestione e Comunicazione) in contesti ambientali , nei luoghi di vita e di lavoro, dell’assistenza e degli alimenti.
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1
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MED/42
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/42
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA II - ECONOMIA APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA II - IGIENE GENERALE E APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA I - MEDICINA DEL LAVORO
(obiettivi)
Sapere gli elementi fondamentali della promozione della salute e della prevenzione delle patologie applicati alle realtà dell’ambiente e dei luoghi e di lavoro. Saper essere: saper adottare comportamenti professionali in linea con i principi della prevenzione delle malattie e della promozione della salute negli ambienti di lavoro. Saper fare: avere acquisito e saper utilizzare ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie le competenze in tema di rischio individuale e collettivo nei confronti degli ambienti di vita e di lavoro e degli stili di vita.
Medicina di Base Saper adottare e comunicare comportamenti idonei alla promozione degli stili di vita ed alla prevenzione e trattamento delle malattie cronico degenerative- Saper adottare e comunicare adeguati comportamenti professionali nei riguardi della popolazione sana: le vaccinazioni e gli screening. Saper dare una giusta risposta alle fake news.
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1
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MED/44
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/44
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
TPVES100 -
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO - AREA MEDICA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/09
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/10
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/13
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
GASTROENTEROLOGIA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/12
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-
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-
|
-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/11
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
TPVES101 -
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO - AREA CHIRURGICA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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-
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/36
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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4
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MED/18
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Sesto anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1023935 -
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
Sapere le forme più frequenti di patologia ginecologica, con l'indicazione delle misure preventive e terapeutiche fondamentali; le problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche (sotto il profilo preventivo, diagnostico e terapeutico) riguardanti la fertilità, la procreazione, la gravidanza , la morbilità prenatale, il parto, lo sviluppo e lo stato di salute del feto e del neonato.
Saper fare la diagnosi delle principali affezioni ostetriche e ginecologiche.
Essere consapevole delle condizioni che necessitano della consulenza specialistica ostetrica.
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-
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
(obiettivi)
Sapere le forme più frequenti di patologia ginecologica, con l'indicazione delle misure preventive e terapeutiche fondamentali; le problematiche fisiopatologiche e cliniche (sotto il profilo preventivo, diagnostico e terapeutico) riguardanti la fertilità, la gravidanza, il parto.
Conoscere la fisiologia del ciclo mestruale, la clinica del ciclo mestruale regolare e irregolare, inquadrare le principali patologie del ciclo mestruale, saper impostare la diagnostica di base dell’infertilità, riconoscere la patologia endometriosica e saperne impostare diagnosi e terapia.
Acquisizione delle informazioni di base sulla gravidanza fisiologica, le patologie gravidiche e le tecniche diagnostiche prenatali.
Screening delle malattie ginecologiche e ostetriche/ acquisizione elementi di base della ginecologia oncologica/screening.
Trasmettere i principi della prevenzione in ginecologia e ginecologia oncologica.
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4
|
MED/40
|
50
|
-
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-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/40
|
-
|
5
|
-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
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ITA |
-
PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA
(obiettivi)
Lo scopo delle lezioni di Neonatologia nel Corso di Ginecologia e Ostetricia è di fornire una conoscenza di base sulle più frequenti problematiche cliniche che riguardano le infezioni perinatali che possono essere presenti alla nascita e nelle prime epoche della vita.
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1
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MED/38
|
13
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-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023934 -
PEDIATRIA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve:
- Sapere le patologie più frequenti dell'infanzia, le più gravi e quelle che richiedono l'intervento urgente. - Saper fare un corretto approccio diagnostico e terapeutico delle stesse. - Essere consapevole che un corretto sviluppo psico-fisico del bambino è la base del benessere dell'adulto.
Obiettivi dell’ADF Bambino sano: alimentazione, crescita e sviluppo psicofisico. Neonatologia: assistenza del neonato sano, pretermine e dismaturo. Aspetti pediatrici della patologia d'organo/sistema: Cardiovascolare, respiratorio, digerente, urinario, endocrino-metabolico, immunologico. Malattie infettive e vaccinazioni. Oncologia ed ematologia pediatrica. Urgenze in pediatria. Neuropsichiatria infantile. Chirurgia pediatrica. Pediatria preventiva e sociale. Genetica clinica pediatrica (malformazioni congenite, anomalie cromosomiche e malattie ereditarie).
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|
-
PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA
(obiettivi)
Gli studenti dovranno avere un corretto approccio clinico al paziente pediatrico dimostrando di essere in grado di saper effettuare i percorsi diagnostico terapeutici più adeguati nelle malattie pneumologiche, allergologiche, immunologiche e nefrologiche.
Lo scopo delle lezioni di Neonatologia è quello di fornire una conoscenza di base sulle più frequenti problematiche cliniche che possono essere presenti alla nascita e nelle prime epoche della vita.
Gli studenti dovranno essere consapevoli dei più frequenti tumori solidi infantili ed essere in grado di effettuare un preliminare approccio diagnostico.
Gli studenti dovranno saper distinguere il reflusso gastroesofageo fisiologico della malattia da reflusso gastroesofageo in età pediatrica. Valutare la patofisiologia, i sintomi e le opzioni terapeutiche della malattia da reflusso gastroesofageo in età pediatrica.
Gli studenti dovranno avere un corretto approccio clinico al paziente pediatrico dimostrando di essere in grado di saper effettuare i percorsi diagnostico terapeutici più adeguati nelle malattie cardiologiche pediatriche.
Gli studenti dovranno avere un corretto approccio clinico al paziente pediatrico dimostrando di essere in grado di saper effettuare i percorsi diagnostico terapeutici più adeguati nelle patologie endocrinologiche pediatriche.
Conoscere e distinguere i principali segni di patologia del neonato.
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4
|
MED/38
|
50
|
6
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/38
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
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ITA |
-
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
(obiettivi)
Gli studenti dovranno avere un corretto approccio clinico al paziente pediatrico dimostrando di essere in grado di saper effettuare i percorsi diagnostico terapeutici più adeguati nelle patologie neurologiche e psichiatriche.
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1
|
MED/39
|
13
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
10596556 -
MEDICINA INTERNA E CHIRURGIA GENERALE II
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve sapere i principali problemi clinici di ordine internistico, chirurgico ed oncologico e sapere impostare le procedure diagnostiche e terapeutiche con la consapevolezza dei rapporti tra benefici, rischi e costi. Conoscere l’iter diagnostico ed i principi di terapia delle malattie di interesse medico-chirurgico particolarmente frequenti nella popolazione generale.
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-
CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Orientamento diagnostico- terapeutico nelle tireopatie di interesse chirurgico, dalle line guida al caso clinico: inquadramento, sintomatologia, procedure diagnostiche e percorsi diagnostici, terapia medica, terapia chirurgica e gestione post operatoria
Approfondire lo studio dei tumori del pancreas esocrino, con l’obiettivo di imparare ad interpretare i segni clinici premonitori per una diagnosi precoce. Identificare un algoritmo diagnostico-terapeutico. Definire le indicazioni e le controindicazioni chirurgiche. Illustrare i tempi chirurgici delle principali metodiche resettive pancreatiche.
Presentando casi clinici analizzare il percorso diagnostico terapeutico dei tumori primitivi e secondari del fegato con particolare riguardo alle integrazioni multidisciplinari. Tumori dello stomaco con la stessa metodologia. Valutazione sulla base di casi clinici del paziente in valutazione per trapianto di fegato e rene. Indicazioni al trapianto di fegato e rene. Tecniche chirurgiche.
|
1
|
MED/18
|
13
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/18
|
13
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
MED/18
|
-
|
5
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
|
ITA |
-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
1) Acquisire le conoscenze fondamentali per la definizione e classificazione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari su base ischemica. 2) Essere in grado di identificare e trattare in modo appropriato il rischio cardiovascolare individuale in pazienti in prevenzione primaria e secondaria. 3) Essere in grado di formulare la diagnosi differenziale delle principali alterazioni del metabolismo lipidico associate ad un aumentato rischio cardiovascolare. 4) Acquisire elementi di farmacologia clinica per il trattamento del rischio cardiovascolare. Alla fine del corso lo studente deve avere imparato a formulare il ragionamento clinico che porta dal singolo paziente alla diagnosi, prognosi e terapia della patologia che ha colpito il singolo paziente. Questo vuole che il ragionamento sia improntato sul singolo paziente e non sulla nosografia di una data malattia, in quanto la patologia del paziente è unica e individuale. Il ragionamento clinico può essere sviluppato attraverso un procedimento induttivo o un procedimento ipotetico-deduttivo. Durante il corso delle lezioni sono stati illustrati diversi casi clinici che suffragavano il procedimento ipotetico deduttivo come quello più vantaggioso per arrivare alla diagnosi e alla conseguente terapia. Infatti, il metodo induttivo, poichè non seleziona ipotesi e pone sullo stesso piano sintomi e segni, si configura con indagini multiple, “unbiased” che rendono molto più complicato il raggiungimento di una diagnosi. Al contrario, il procedimento ipotetico deduttivo pone il medico a formulare una o più ipotesi sulla scorta del sintomo/i che ritiene più rilevante/i (sintomo/i guida). Tale/i sintomo/i guida diventano targets di indagini diagnostiche e di collegamenti con gli altri sintomi meno rilevanti che il paziente presenterà, attraverso la ragione, la dottrina e l’esperienza. In sintesi, il procedimento ipotetico deduttivo si configura attraverso un’indagine step-by step: a) Identificazione del problema; b) Comportamento finalizzato; c) Riconoscimento di una gerarchia dei dati desumibili dall’esame clinico; d) Verifica continua delle ipotesi formulate; e) Consapevolezza della possibilità di errori di riconoscimento e di attribuzione.
Approfondire lo studio delle ipertensioni secondarie con l’obiettivo di imparare ed interpretare i segni clinici e laboratoristici per una diagnosi precoce nei pazienti con ipertensione arteriosa. Definire le forme più frequenti di ipertensione secondaria attraverso algoritmi diagnostici e terapeutici
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1
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MED/09
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/09
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/09
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
10596575 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA
(obiettivi)
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA SANITA' PUBBLICA (IX) Sapere: gli elementi fondamentali dell’epidemiologia etiologica e valutativa, della promozione della salute e della prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative applicati alle realtà dell’ambiente, dei luoghi e delle aggregazioni di vita e di lavoro, della scuola, della sanità, degli alimenti ( sicurezza d’uso e qualità nutrizionale); le modalità efficaci dell’educazione sanitaria applicata all’attività medica preventiva e curativa; i rapporti dell’attività di promozione della salute e della prevenzione delle malattie con le strutture organizzative della sanità Saper essere: saper adottare comportamenti professionali coerenti con i principi della promozione della salute e prevenzione delle malattie nei singoli individui e nelle comunità di vita e di lavoro. Saper fare: avere acquisito e saper utilizzare ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie le competenze in tema di rischio individuale e collettivo in ambienti di vita e di lavoro e degli stili di vita; aver acquisito e saper utilizzare gli strumenti dell’organizzazione del lavoro in sanità per raggiungere predeterminati obiettivi di salute.
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA SANITA' PUBBLICA (X) Il corso intende sviluppare competenze interdisciplinari necessarie ai medici, che vanno da conoscenze ed abilità manageriali ed economiche a metodi epidemiologici per valutare l’efficacia, la sicurezza e l’economicità degli interventi sanitari. Alla fine del corso lo studente deve: • conoscere le principali tipologie di sistemi sanitari nel mondo, con i loro punti di forza e debolezza; l’organizzazione del sistema sanitario in Italia e i livelli di programmazione dell’assistenza sanitaria; i livelli essenziali di assistenza; gli strumenti per valutare l’efficacia e l’economicità degli interventi sanitari; i meccanismi di finanziamento della sanità a livello macro (sistemi sanitari) e a livello micro (ospedali e organizzazioni sanitarie territoriali); gli strumenti del controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; le tematiche principali relative alla salute globale (Global Health); • saper leggere criticamente ed utilizzare studi epidemiologici, revisioni sistematiche e le meta-analisi, nonché le valutazioni economiche degli interventi sanitari; saper utilizzare le basi del controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; • saper adottare comportamenti professionali in linea con i principi di equità, efficacia ed economicità ed in accordo con gli obiettivi della programmazione nazionale, regionale e locale; saper ragionare in termini di salute globale tenendo conto che molti problemi di salute trascendono i confini nazionali.
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA I - IGIENE GENERALE E APPLICATA
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Erogato in altro semestre o anno
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-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA II - ECONOMIA APPLICATA
(obiettivi)
Alla fine del corso, lo studente deve: • conoscere le principali tipologie di sistemi sanitari nel mondo, con i loro punti di forza e debolezza; i meccanismi di finanziamento della sanità a livello macro (sistemi sanitari) e a livello micro (ospedali e organizzazioni sanitarie territoriali); gli strumenti del controllo di gestione nelle organizzazioni sanitarie; • saper utilizzare le basi del controllo di gestione nelle organizzazioni sanitarie; • saper adottare comportamenti professionali in linea con i principi di equità, efficacia ed economicità ed in accordo con gli obiettivi della programmazione nazionale, regionale e locale; saper ragionare in termini di salute globale tenendo conto che molti problemi di salute trascendono i confini nazionali.
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1
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SECS-P/06
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13
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA II - IGIENE GENERALE E APPLICATA
(obiettivi)
Alla fine del corso, lo studente deve: • conoscere le principali tipologie di sistemi sanitari nel mondo, con i loro punti di forza e debolezza; l’organizzazione del sistema sanitario in Italia e i livelli di programmazione dell’assistenza sanitaria; i livelli essenziali di assistenza; gli strumenti per valutare l’efficacia e l’economicità degli interventi sanitari; gli strumenti del controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; le tematiche principali relative alla salute globale (Global Health); • saper leggere criticamente ed utilizzare gli studi epidemiologici, le revisioni sistematiche e le meta-analisi, nonché le valutazioni economiche degli interventi sanitari; • saper adottare comportamenti professionali in linea con i principi di equità, efficacia ed economicità ed in accordo con gli obiettivi della programmazione nazionale, regionale e locale; saper ragionare in termini di salute globale tenendo conto che molti problemi di salute trascendono i confini nazionali.
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1
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MED/42
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/42
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA: SANITA' PUBBLICA I - MEDICINA DEL LAVORO
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Erogato in altro semestre o anno
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Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1027684 -
EMERGENZE MEDICO-CHIRURGICHE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di: • Identificare il paziente critico e valutare le priorità; conoscere il “triage”; • Riconoscere le più comuni patologie critiche, sia mediche che chirurgiche, a carico dei diversi apparati e le insufficienze; d’organo (encefalo, cuore, torace, addome, vasi) e effettuare un primo trattamento; • Conoscere l’approccio al paziente con trauma (del capo e collo, colonna, torace, addome e arti) e politrauma; • Conoscere l’approccio al paziente con dolore toracico, addominale e la terapia del dolore acuto e cronico; • Conoscere l’approccio al paziente con vari tipi di intossicazione acuta (da alcol, farmaci e sostanze) e le alterazioni dello stato di coscienza; • Essere in grado di compiere le manovre di Rianimazione Cardio Polmonare nell’adulto e nel bambino; • Riconoscere e saper utilizzare presidi e dispositivi per le emergenze / urgenze (per la ventilazione e gestione delle vie aeree; per il monitoraggio e trattamento delle aritmie; per gli accessi vascolari); • Conoscere i principi dell’Anestesia generale e periferica e della fluidoterapia;
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-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Lo studente acquisisce conoscenze relative alle principali emergenze nel settore della medicina d’urgenza e sviluppa abilità e competenze.
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1
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MED/09
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Essere in grado di compiere gli atti terapeutici in emergenza.
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1
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MED/18
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/18
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
CHIRURGIA VASCOLARE
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze relative alla gestione delle principali emergenze vascolari
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1
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MED/22
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
(obiettivi)
Raggiungere un livello di conoscenza delle indicazioni e dei limiti della diangostica per immagini nelle urgenze.
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1
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MED/36
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
ANESTESIOLOGIA
(obiettivi)
Fornire agli studenti elementi di diagnostica differenziale delle principali situazioni cliniche di emergenza rianimatoria e le conseguenti strategie terapeutiche.
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2
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MED/41
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25
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE
(obiettivi)
Identificazione del paziente critico e valutazione delle priorità: approccio, gestione e suo trattamento. Conoscenza delle patologie critiche e del loro trattamento. Essere in grado di compiere gli atti terapeutici in emergenza.
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2
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MED/33
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25
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
NEUROLOGIA
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze relative alla gestione delle principali emergenze neurologiche.
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1
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MED/26
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10596557 -
MEDICINA INTERNA E CHIRURGIA GENERALE III
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le basi una corretta metodologia di approccio diagnostico e terapeutico alle principali patologie di interesse comune medico e chirurgico.
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di prendere decisioni terapeutiche nelle patologie di grande rilevanza statistica.
Dovrà inoltre acquisire nozioni generali sulla nutrizione enterale e parenterale, sulle trasfusioni, sulla prevenzione cardiovascolare, sulla preparazione all’intervento chirurgico, sulle complicanze post operatorie con particolare attenzione alle infezioni e al trattamento antibiotico.
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CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le basi una corretta metodologia di approccio diagnostico e terapeutico alle principali patologie di interesse comune medico e chirurgico.
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di prendere decisioni terapeutiche nelle patologie di grande rilevanza statistica.
Dovrà inoltre acquisire nozioni generali sulla nutrizione enterale e parenterale, sulle trasfusioni, sulla prevenzione cardiovascolare, sulla preparazione all’intervento chirurgico, sulle complicanze post operatorie con particolare attenzione alle infezioni e al trattamento antibiotico.
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1
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MED/18
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13
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/18
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-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le basi una corretta metodologia di approccio diagnostico e terapeutico alle principali patologie di interesse comune medico e chirurgico.
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di prendere decisioni terapeutiche nelle patologie di grande rilevanza statistica.
Dovrà inoltre acquisire nozioni generali sulla nutrizione enterale e parenterale, sulle trasfusioni, sulla prevenzione cardiovascolare, sulla preparazione all’intervento chirurgico, sulle complicanze post operatorie con particolare attenzione alle infezioni e al trattamento antibiotico.
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2
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MED/09
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25
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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2
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MED/09
|
-
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10
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
10596558 -
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA MEDICINA LEGALE -
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Al termine del corso lo studente deve: • Sapere le principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e i fondamenti della riflessione bioetica nell’ambito delle problematiche attualmente dibattute. • Saper effettuare le principali procedure medico-legali. • Essere consapevole degli obblighi deontologici e giuridici nella pratica medica e nell'ambito del sistema nazionale di sicurezza sociale. Analisi di un caso clinico e una valutazione del comportamento professionale da tenersi in situazioni critiche secondo i principi giuridici e deontologici. • Saper essere un medico che, nel rispetto della dignità della persona, agisca a tutela della salute e del bene del paziente e della comunità, utilizzando secondo il diritto le risorse disponibili nell’interesse del paziente e della sua autonomia decisionale.
Acquisizione di elementi teorici e pratici relativi alle problematiche inerenti la tanatologia ed alla patologia forense.
Acquisizione di elementi teorici e pratici relativi alle problematiche connesse al danno alla persona in sede penale, civile, previdenziale e assicurativo.
Acquisizione di elementi teorici e pratici relativi alle problematiche connesse ai rapporti tra medicina e diritto, con particolare riguardo a quelle inerenti il diritto penale, il diritto civile e la corretta modalità di svolgimento dei trattamenti sanitari.
Acquisizione di elementi teorici e pratici relativi alle problematiche connesse alle assicurazioni private.
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3
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MED/43
|
38
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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MED/43
|
-
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5
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
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ITA |
AAF1016 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali Al termine del corso lo studente deve:
• Sapere le principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e i fondamenti della riflessione bioetica nell’ambito delle problematiche attualmente dibattute.
• Saper effettuare le principali procedure medico-legali.
• Essere consapevole degli obblighi deontologici e giuridici nella pratica medica e nell'ambito del sistema nazionale di sicurezza sociale. Analisi di un caso clinico e una valutazione del comportamento professionale da tenersi in situazioni critiche secondo i principi giuridici e deontologici.
• Saper essere un medico che, nel rispetto della dignità della persona, agisca a tutela della salute e del bene del paziente e della comunità, utilizzando secondo il diritto le risorse disponibili nell’interesse del paziente e della sua autonomia decisionale.
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18
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-
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
1 CFU AAF1368 -
ADE
(obiettivi)
Gli studenti potranno approfondire temi di interesse specifico per acquisire maggiori competenze nel loro ambito di studio.
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8
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200
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
TPVES100 -
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO - AREA MEDICA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/09
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-
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/10
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-
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-
|
-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/13
|
-
|
-
|
-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
-
GASTROENTEROLOGIA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
|
MED/12
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-
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-
|
-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
-
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
|
1
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MED/11
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-
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-
|
-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
TPVES101 -
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO - AREA CHIRURGICA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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4
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MED/18
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
TPVES102 -
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO - MEDICINA GENERALE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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2
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MED/09
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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MEDICINA LEGALE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/43
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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IGIENE GENERALE E APPLICATA
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/42
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
TIROCINIO PRATICO VALUTATIVO PER L'ESAME DI STATO (TPVES)
Al termine del tirocinio pratico-valutativo lo studente: Mette in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso) Ha la capacità di raccogliere l’anamnesi e di eseguire un esame obiettivo in un contesto ambulatoriale Conosce e sa applicare il ragionamento clinico: la capacità di individuare i problemi prioritari o urgenti e quelli secondari e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi È in grado di interpretare gli esami di laboratorio È in grado di interpretare i referti degli esami di diagnostica per immagini Si orienta sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico e non È in grado di compilare il rapporto di accettazione/dimissione del ricovero e in grado di compilare la lettera di dimissione È in grado di valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture Si dimostra capace di inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti Sa indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria Dimostra conoscenza e consapevolezza circa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e del Servizio Sanitario Regionale Rispetta gli orari di inizio e fine turno, veste in maniera adeguata al ruolo, porta con sé tutto il necessario Dimostra conoscenza e consapevolezza delle regole del reparto (o ambulatorio) Interagisce correttamente col personale medico, infermieristico e tecnico del reparto Dimostra conoscenza e consapevolezza dei diversi ruoli e compiti dei membri dell’equipe Dimostra un atteggiamento attivo (fa domande, si propone per svolgere attività)
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1
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MED/11
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |