Docente
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ASPERTI STEFANO PIETRO LUIGI
(programma)
Il personaggio nelle forme narrative medievali : personaggi femminili. Il XII secolo vede l'affermazione in Europa e specialmente in area francese di forme narrative innovative rispetto ai modelli latini antichi e medievali, articolate intorno a (ovvero, che utilizzano la presenza di) personaggi anch’essi innovativi. Al centro dell'attenzione saranno figure femminili riconducibili a matrici diverse: personaggi dai tratti eroici, personaggi di mondi fatati e meravigliosi, personaggi del mondo cortese, personaggi di un mondo “basso”. Esse esemplificano modelli e valori destinati a permanere nella tradizione occidentale: la dama cortese, la fata, l’amante fedele, l’ingannatrice, ... Verranno messe in evidenza somiglianze e differenze, a partire dagli elementi costitutivi del linguaggio poetico.
STUDENTI FREQUENTANTI
Testi in programma 1- Antologia di testi con traduzione, a cura del docente. 2- Sulle forme narrative medievali: M. Picone, Il racconto, Il Mulino oppure M.L. Meneghetti, Il romanzo nel Medioevo, Il Mulino oppure Baumgartner, Le Récit médiéval, Sedes, oppure parti di S. Gaunt, Retelling the Tale: An Introduction to Medieval French Literature, Bloomsbury 3PL. 3- Sul personaggio nella narrativa: Parti (da concordare) di A. Stara, L'avventura del personaggio, Le Monnier oppure due, a scelta, tra R. Bourneuf - R. Ouellet, L'universo del romanzo, Einaudi PBE, cap.5; S. Chapman, Storia e discorso. La struttura narrativa nel romanzo e nel film, Einaudi PBE, cap.3; R. Scholes - R. Kellog, La natura della narrativa, Il Mulino, cap.5; G. Ficara, Homus fictus, in F. Moretti, Il romanzo, Einaudi, vol. IV, pp.641-658. 4- bibliografia specifica sui testi che verranno commentati, riunita a cura del docente come dispensa in formato digitale. 5- Strumenti di riferimento : una storia letteraria francese come (Zink oppure Mancini oppure Baumgartner), una grammatica elementare dell’antico francese (ad es. Roncaglia, La lingua d’oïl) ovvero il prospetto grammaticale di una crestomazia. In sede di esame gli studenti presenteranno due brevi esposizioni scritte sui testi critici ai punti 3 e 4 e un’analisi linguistica di uno spezzone di testo.
STUDENTI NON FREQUENTANTI M. de Riquer, Leggere i trovatori, Macerata, EUM, 2009; C. Di Girolamo, I Trovatori, Torino, Bollati-Boringhieri, 1989 (con lettura in originale e commento letterario approfondito di 6 testi tra quelli presentati da Di Girolamo); S. Gaunt - S. Kay, The Troubadours: An Introduction, Cambridge, Cambridge UP, 1999 (capitoli 1, 2, 4 o 5 a scelta, 8, 11, 13, 14, con commento ai testi citati). Commento linguistico dettagliato di una strofa da concordare col docente, condotto con l’ausilio di grammatiche (Roncaglia, La lingua dei trovatori; Bec, Manuel Pratique de Philologie Romane) e dei vocabolari etimologici.
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