Docente
|
LO GATTO SERGIO
(programma)
In questo corso tenterò di offrire una panoramica di quelle esperienze teatrali che hanno davvero messo alla prova l'idea stessa di teatro, proponendone un senso del tutto nuovo, nuove tecniche, nuovi modi di coinvolgimento degli artisti e degli spettatori.
Un teatro che libera il corpo in scena degli attori, adotta nozioni come "performance" o "performativo" mescolando la propria natura con quella di altre arti e modalità espressive.
Il Ventesimo secolo è stato uno dei più brillanti esempi di innovazione, rivoluzione e ibridazione di linguaggi e pratiche. Considerata una storia così lunga fatta di cambiamenti e di una tenace permanenza, gli scorsi 120 o 130 anni hanno profondamente modificato certi elementi di base legati a tutte le tradizioni del passato, come la prominenza del testo, il corso lineare della narrazione, le premesse architettoniche degli spazi e il ruolo vero e proprio del teatro a sostegno di profondi tumulti socio-culturali. E molto altro ancora.
Credo che guadagnare una conoscenza rispetto a ciò che è accaduto (e come) sulla scena europea e mondiale durante questo lasso di tempo sia cruciale per comprendere quello che vediamo quando andiamo a vedere uno spettacolo; perché lo facciamo; che cosa ci aspettiamo; in ultimo, chi siamo in qualità di artisti o spettatori: quindi in qualità di membri di una società in continuo cambiamento.
Dall'ascesa del "regista" fino all'esplosione delle lotte di classe, di rivendicazioni sociali e politiche, alle quali il teatro ha sempre offerto un necessario corrispettivo artistico per comunicare specifiche urgenze in "tempi interessanti".
Attraverso il lavoro di innovatori e innovatrici di grandissima importanza, così come di più umili esperienze locali, il teatro e la danza hanno cercato di raggiungere le persone, per stabilire una nuova relazione con la società, ponendo radicalmente la propria grammatica sotto un esame che non potrà mai essere completo, né sintetizzato in un vero e proprio dogma.
Daremo anche uno sguardo più accurato alla faccia nascosta di questa luna: tutte le battaglie attraversate da questo "teatro d'arte", aggredito da una graduale marginalizzazione rispetto alla generale sfera culturale, la minaccia sempre presente di una mancanza di risorse e di cura, l'avvento di altre tecnologie e modalità di fruizione. O la recente severa sfida della pandemia.
Le lezioni frontali, che ospiteranno anche il contributo di altri professionisti/e dentro e fuori l'accademia, servirà come una base per analizzare di che parliamo quando parliamo di teatro. Dunque, proporrò agli studenti alcuni compiti da svolgere durante il corso, non solo per verificare le nozioni acquisite, ma anche per lasciare spazio al loro contributo a vantaggio di un più aperto dibattito sulla natura, la necessità o invece i punti deboli delle arti performative.
La speranza è che questo corso possa sollecitare una curiosità e, più importante ancora, accendere una scintilla di attitudine critica nei confronti di una delle arti più libere di tutti i tempi.
|