LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II |
Codice
|
1044140 |
Lingua
|
ITA |
Corso di laurea
|
Architettura |
Programmazione per l'A.A.
|
2019/2020 |
Anno
|
Secondo anno |
Unità temporale
|
Secondo semestre |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Propedeuticità
|
|
Crediti
|
12
|
Settore scientifico disciplinare
|
ICAR/14
|
Ore Aula
|
150
|
Ore Studio
|
-
|
Attività formativa
|
Attività formative caratterizzanti
|
Canale: 5
Docente
|
SCATENA DONATELLA
(programma)
1_PROGRAMMA DEL CORSO (BREVE)
Il tema del Laboratorio di progettazione architettonica II è un progetto per un servizio di carattere urbano: il mercato di quartiere.
Il Corso è strutturato mediante attività individuali e seminariali attraverso lezioni ed esercitazioni in aula nonché interventi specialistici di docenti invitati dal corso stesso e nel caso particolare del mercato cittadino, anche di tecnici comunali appartenenti all’amministrazione municipale interessata. L’area di studio dove situare il mercato, come su indicazione del Municipio XIII di Roma, con cui è in atto una convenzione,è all’interno del Forte Boccea.
I temi affrontati nel corso, oltre a risolvere una criticità urbana reale,indagano le azioni legatesia all’abitare, sia alla fruizione dello spazio urbano in senso più ampio.
Molta importanza è data, nel laboratorio, allo studio della tipologia e al significato dell’edificio“mercato”, alle caratteristiche formali e funzionali, con particolare focus sulla struttura e sul tema della grande copertura, al ruolo della luce all’interno del manufatto, ai materiali da costruzione e al rivestimento, infineal linguaggio architettonico che discende dalle scelte costruttive e funzionali adottate.
Per ciò che riguarda il suo insediamento all’interno del tessuto edilizio consolidato il mercato di quartiere si pone come polarità e come potente luogo di aggregazione al punto tale da essere sempre identificato come piazza cittadina. Oggi, come nel passato, il mercato non si limita a fornire un servizio commerciale,ma esso propone molteplici attività legate alla vendita.Con lo sviluppo di attività ecosostenibili, come l’utilizzo di prodotti alimentari a km zero, la trasformazione e il consumo degli stessi il mercato si associa ad attività sociali e ricreative come la scuola e i laboratori di cucina,i luoghi di ristorazione slow e street-food, ecc. Ciò lo rende luogo fortemente identitario rispetto all’area urbana in cui si inserisce.
La scelta di progettare un mercato si sviluppa, quindi, a partire da un'attenta riflessione degli scenari urbani anche europei, all’interno dei quali questa tipologia può modificare e riqualificare sensibilmente il tessuto urbano. A questo scopo si tenterà di condurre gli studenti ad una riflessione sulle modalità di interazione dell’edificio con il contesto, attraverso un’approfondita e puntuale analisi del quartiere e attraverso lo studio dell’attacco a terra, affinché l’edificio possa dialogare con l’immediato intorno. Oltre al risultato formale, infatti, obiettivo del Corso è quello di fornire un valido metodo di approccio al territorio.
In questo senso la metodologia sarà basata sull’analisi del territorio, sulle tracce stratificate nel tempo e sulla memoria storica del luogo, con particolare attenzione alla creazione di spazi in costante dialogo con l’elemento naturale.
Il Laboratorio sarà articolato in due parti fondamentali: la prima, in cui si affronterà lo studio del Municipio XIII, nelle sue criticità e potenzialità, strutturando un lavoro di gruppo, diviso per quartieri, in cui verranno analizzati nel dettaglio le singole aree e verranno formulate proposte progettuali di massima; la seconda, in cui verrà affrontato da ciascun candidato il tema progettuale del mercato e il rapporto con il Forte Boccea. In particolare, il mercato da progettare per il corso si pone come struttura nevralgica dell’intero Municipio e l’attenzione sarà posta su tre aspetti fondamentali: l’utilizzo di materiali ecocompatibili, l’attenzione ai costi, e utilizzo di forme compatte.
L’obbiettivo ultimo del Corso sarà quello di far acquisire allo studente gli strumenti necessari alla strutturazione del pensiero sul comporre a partire dalle tecniche d’invenzione fino alla determinazione delle scelte progettuali più complesse, attraverso esercitazioni che nella loro successione configureranno le tappe iniziali del percorso di costruzione di una personale scrittura.
1_PROGRAMMA DEL CORSO (ESTESO)
Tema del Laboratorio di progettazione architettonica II èil progetto di un servizio di carattere urbano: il mercato di quartiere.
Il Corso è strutturato mediante attività individuali e seminariali attraverso lezioni ed esercitazioni in aula nonché interventi specialistici di docenti invitati dal corso stesso e nel caso particolare del mercato cittadino, anche di tecnici comunali appartenenti all’amministrazione municipale interessata. L’area di studio dove situare il mercato, come su indicazione del Municipio XIII di Roma, con cui è in atto una convenzione,è all’interno del Forte Boccea.
I temi affrontati nel corso, oltre a risolvere una criticità urbana reale, indagano le azioni legatesia all’abitare, sia alla fruizione dello spazio urbano in senso più ampio.
Molta importanza è data, nel laboratorio, allo studio della tipologia eal significato dell’edificio“mercato”, alle caratteristiche formali e funzionali, con particolare focus sulla struttura e sul tema della grande copertura, al ruolo della luce all’interno del manufatto, ai materiali da costruzione e al rivestimento, infine al linguaggio architettonico che discende dalle scelte costruttive e funzionali adottate.
Per ciò che riguarda il suo insediamento all’interno del tessuto edilizio consolidato il mercato di quartiere si pone come polarità e come potente luogo di aggregazione al punto tale da essere sempre identificato come piazza cittadina. Oggi, come nel passato, il mercato non si limita a fornire un servizio commerciale,ma esso propone molteplici attività legate alla vendita. Con lo sviluppo di attività ecosostenibili, come l’utilizzo di prodotti alimentari a km zero, la trasformazione e il consumo degli stessi il mercato si associa ad attività sociali e ricreative come la scuola e i laboratori di cucina, i luoghi di ristorazione slow e street-food, ecc. Ciò lo rende luogo fortemente identitario rispetto all’area urbana in cui si inserisce.
La scelta di progettare un mercato si sviluppa, quindi, a partire da un'attenta riflessione degli scenari urbani anche europei, all’interno dei quali questa tipologia può modificare e riqualificare sensibilmente il tessuto urbano. A questo scopo si tenterà di condurre gli studenti ad una riflessione sulle modalità di interazione dell’edificio con il contesto, attraverso un’approfondita e puntuale analisi del quartiere e attraverso lo studio dell’attacco a terra, affinché l’edificio possa dialogare con l’immediato intorno. Oltre al risultato formale, infatti, obiettivo del Corso è quello di fornire un valido metodo di approccio al territorio.
In questo senso la metodologia sarà basata sull’analisi del territorio, sulle tracce stratificate nel tempo e sulla memoria storica del luogo, con particolare attenzione alla creazione di spazi in costante dialogo con l’elemento naturale.
Il Laboratorio sarà articolato in due parti fondamentali: la prima, in cui si affronterà lo studio del Municipio XIII, nelle sue criticità e potenzialità, strutturando un lavoro di gruppo, diviso per quartieri, in cui verranno analizzati nel dettaglio le singole aree e verranno formulate proposte progettuali di massima; la seconda, ogni studente deve sviluppare il tema progettuale del mercato e il rapporto con il Forte Boccea. In particolare, il mercato da progettare per il corso si pone come struttura nevralgica dell’intero Municipio e l’attenzione sarà posta su tre aspetti fondamentali: l’utilizzo di materiali ecocompatibili, l’attenzione ai costi, e utilizzo di un volume compatto. Si potrà derogare ai tre punti solo giustificando la scelta.
L’obbiettivo ultimo del Corso è quello di far acquisire allo studente gli strumenti necessari alla strutturazione del pensiero sul comporre a partire dalle tecniche d’invenzione fino alla determinazione delle scelte progettuali più complesse, attraverso esercitazioni che nella loro successione configureranno le tappe iniziali del percorso di costruzione di una personale scrittura.
Prima parte: CRITICITA’ MUNICIPIO XIII E INDICAZIONE TEMA PROGETTUALE
Prima di affrontare il tema principale del Corso gli studenti lavoreranno in gruppo al fine di sviluppare la capacità di coordinarsi in un team, come nelle classiche situazioni di concorso in architettura. Essi dovranno scegliere una tra le 11 criticità/progetto del 13mo Municipio. Le criticità, individuate dal corpo docente direttamente con gli amministratori del Municipio, riguardano i vari quartieri che lo compongono. Ogni criticità da risolvere sarà propedeutica al tema finale del mercato.
Questo prima parte durerà un mese e avrà delle consegne intermedie e parziali e una consegna finale e definitiva.
QUARTIERE “AURELIO”
Tema:
Messa a norma e riqualificazione della gradinata tra piazza Pio XI e via dei Gozzadini
QUARTIERE “CORNELIA”
Tema:
Involucro ecologico per l’edificio, incompiuto, della sede del Municipio
QUARTIERE “PRIMAVALLE”
Tema:
Riqualificazione urbana di via Boccea e della consolare Aurelia
QUARTIERE “TORREVECCHIA”
Tema:
Riqualificazione delle aree verdi del complesso di case popolari a Torrevecchia (Cubo)
QUARTIERE “SAN PIETRO-CAVALLEGGERI”
Tema:
Messa a norma della scarpata nel Parco Piccolomini (Cubo)
QUARTIERE “CASTEL DI GUIDO”
Tema:
Realizzazione di una Piazza a Castel di Guido
Totale I Esercitazione
Messa a norma e riqualificazione della gradinata tra piazza Pio XI e via dei Gozzadini
Involucro ecologico per l’edificio, incompiuto, della sede del Municipio
Riqualificazione urbana di via Boccea e della consolare Aurelia
Riqualificazione delle aree verdi del complesso di case popolari a Torrevecchia (Cubo)
Messa a norma della scarpata di Parco Piccolomini
Laboratori “en plein air” al Quartiere Casalotti
Realizzazione di una Piazza a Castel di Guido
Seconda parte: QUARTIERE “AURELIA – VAL CANNUTA”
Tema:
Progettazione del Mercato di Forte Boccea
DIMENSIONAMENTO DEL PROGETTO DEL MERCATO
Dimensionamento funzionale
FORTE BOCCEA – AREA VINCOLATA: 20.750 mq
PARCO BOCCEA – AREA DI PROGETTO: 24.420 mq
MERCATO PERMANENTE AL CHIUSO: 1.000 mq – 16 banchi
MERCATO TEMPORANEO ALL’APERTO: 9.000 mq – 48 banchi
LABORATORI + STRUTTURE RICETTIVE (diurni e notturni): 5.000 mq
Laboratori Gastronomici
Spazi commerciali
Spazi di Ristoro (Bar, Ristorante)
Spazi per incontri, eventi, esposizioni temporanee
ORTI URBANI: 3.000 mq
PIAZZA: 4.000 mq
PARCHEGGI: 2.790 mq
DIMENSIONAMENTO MERCATO COPERTO
L’altezza dell’interpiano deve essere non inferiore a 4,50 metri:
4 metri altezza netta del piano + 50 cm pacchetto solaio (chiedere a Sebastiano Nucifora)
Per ogni piano i servizi igienici previsti sono 2 bagni per le donne, 2 bagni per gli uomini e 1 bagno per i disabili. I servizi igienici per i dipendenti devono essere predisposti a parte.
Ogni 40 metri deve essere prevista una via di fuga per la normativa antincendio, a tale proposito si dovranno predisporre scale protette ossia una scala in un vano compartimento antincendio, con accesso diretto da ogni piano, con porte di sicurezza al fuoco REI, dotate di congegno di autochiusura.
L’ascensore dovrà essere posto vicino alle scale per dare la possibilità di individuare subito i percorsi di salita e/o discesa ma non potrà essere posto al centro delle scale protette.
DIMENSIONAMENTO BANCHI DEL MERCATO
Banchi alimentari carne e pesce (che necessitano di box in mutatura) 6
Banchi alimentari totali 57
Banchi totali alimentari e non alimentari 75
Materiale richiesto per sostenere per l'esame 2019
1_Tavola d'inquadramento dell'area del Municipio XIII e studio delle griglie e del concept (possono essere anche due tavole)
3_Tavola contenente la pianta del piano terra inserita nel contesto e che presenti la progettazione anche dello spazio aperto del lotto di progetto in scala 1:100
4_Tavole contenenti tutte le piante compresa la copertura, almeno due sezioni e tutti i prospetti del progetto in scala 1:100
5_Tavola/e contenenti assonometrie e/o viste e/o render del progetto
6_Plastico dell'edificio mercato in scala 1:200.
7_ Plastico del Masterplan, scala 1:1000
8_ Tavola della criticità
9_Sintesi critica di un libro scelto dallo studente tra quelli presenti in bibliografia.
n.b. le tavole devono essere in formato A1, tranne quella della criticità.
Testi di base:
D. Scatena, R. Murro, P. Rana, (art. in dispensa), Paesaggi generativi. Sperimentazioni progettuali sul tema dello spazio aperto: flussi, pratiche e usi quotidiani, in RoomsRome a cura di A. Giancotti, F. Gioffrè, L. Ribichini, Orienta Edizioni, Roma, 2018
S. Nucifora, A. Urso, L’architettura dei mercati coperti, ED_IT, Firenze, 2012
Richard Vincent Moore, L'architettura del mercato coperto. Dal mercato all'ipermercato, Officina Edizioni, 1997
Sergio Di Macco, L’architettura dei mercati. Tecniche dell’edilizia annonaria, Kappa, 1993
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
-- -
-- |
Date degli appelli
|
Date degli appelli d'esame
|
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Prova orale
Valutazione di un progetto
|
Canale: 3
Docente
|
POSOCCO PISANA
(programma)
L’area di progetto
L’area sulla quale si propone l’esercizio progettuale si trova nel quartiere del villaggio Olimpico. Sorto in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 su progetto degli architetti Vittorio Cafiero, Adalberto Libera, Amedeo Luccichenti, Vincenzo Monaco e Luigi Moretti e con interventi di Pier Luigi Nervi, il complesso è stato utilizzato come villaggio per gli atleti olimpici e poi convertito in quartiere residenziale per gli impiegati statali. Considerato un quartiere modello al momento della costruzione, ha subito un lento decadimento fino agli anni Novanta, quando una serie di interventi, come la realizzazione dell’Auditorium di Renzo Piano, ha portato alla sua rivalutazione. E’ stato oggetto di un concorso per la sistemazione e pedonalizzazione di una delle sue spine viarie portanti, viale XVII Olimpiade.
Quest’anno è il 60’ anniversario della costruzione.
L’area di progetto si colloca in piazza Jan Palach, dove in una delle versioni del progetto originale si prevedeva il cinema di quartiere. I limiti dell’area edificabile, di 25x75 m, sono definiti sulla base di distanziamenti ed allineamenti agli edifici esistenti, di cui si chiede di tenere conto in termini di posizionamento, punti di accesso, visuali, volumetrie. Si chiede inoltre di progettare la sistemazione degli spazi esterni accessori.
Il programma
L’esercitazione riguarda la progettazione di un edificio da destinare ad attività socio-culturali: un piccolo museo e sale studio per il quartiere, spazi che possano essere utilizzati anche dagli studenti della Facoltà di Architettura. Per questo motivo l’articolazione spaziale dovrà risolvere il tema dell’autonomia funzionale tra lo spazio delle sale studio/cinema, la parte espositiva, da suddividere in una zona più flessibile (Museo della XVII Olimpiade), la sala espositiva (Sapienza) e il resto del complesso. Ciò determina l’esigenza di accessi indipendenti, ma non necessariamente separati. Le attività da prevedere all’interno degli spazi che verranno progettati sono riferite allo studio, all’esposizione e allo svago. Una parte dell’esercitazione dovrà riguardare la progettazione dello spazio esterno. Il programma richiede:
• Entrata 200/300 mq
Comprenderà:
- Bar
- Bookshop
- servizi
Nei pressi dell’entrata si deve considerare un’area da destinare al Museo della XVII Olimpiade 80/100 mq
• 3 sale di cui:
- Sala studio 200 mq
- sala espositiva (Sapienza) 400 mq
- sala studio (cinema x 380 posti) 600 mq
• Piccolo ufficio+deposito 50 mq
• Locali tecnici30 mq
• Giardino (offrire uno spazio esterno di pertinenza dell’edificio da associare alle attività di ristoro e/o per lo studio)
totale: 1560/1680 mq circa
si possono variare del 20% le misure, concordandolo previamente con la docenza
Oltre alle varie opere che verranno di volta in volta segnalate, si consiglia lo studio di
LUDOVICO QUARONI, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, 1977 (il libro è stato ristampato a cura di Gabriella Esposito Quaroni, Kappa, Roma 2001)
LUIGI MORETTI, Strutture e sequenze di spazi, in "Spazio" n°7, 1952-1953
LE CORBUSIER, Vers une architecture, 1923 (copia italiana recentemente ripubblicata: Le Corbusier, Verso una architettura; a cura di Pierluigi Cerri e Pierluigi Nicolin, Longanesi, Milano 2015)
RICCARDO PALMA e CARLO RAVAGNATI (a cura di ), Atlante di progettazione architettonica, CittàStudi, Novara, 2014
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
-- -
-- |
Date degli appelli
|
Date degli appelli d'esame
|
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Valutazione di un progetto
|
Canale: 4
Docente
|
REALE LUCA
(programma)
Tema di progetto è un centro polifunzionale che unisce la funzione residenziale di accoglienza di rifugiati a spazi e servizi di supporto agli stessi ospiti della struttura, e in parte agli abitanti dei due quartieri. Un centro aperto alla città, dunque, che ha come obiettivo l’accoglienza temporanea, ma anche l'integrazione nel contesto urbano di richiedenti asilo e rifugiati. È una struttura di seconda accoglienza che ha anche lo scopo di affiancare ogni singola persona accolta lungo un percorso di riconquista della propria autonomia, attraverso l’orientamento e l’assistenza legale, il sostegno all’integrazione socio-economica, il sostegno psicologico. Gli interventi dovrebbero da un lato garantire una buona flessibilità della struttura nel tempo (a soddisfare una domanda abitativa transitoria e in costante mutamento), dall’altro dovrebbero prender forma nel rispetto delle differenti esigenze (età, configurazione dei nuclei familiari, presenza di minori non accompagnati, ecc.), oltreché delle diversità religiose e culturali di appartenenza.
• Spazio di accoglienza / reception • Residenze per 40 persone (Stanze singole con bagno, appartamenti per coppie e famiglie, stanze per gruppi) • Ufficio per due addetti (assistenza alle pratiche e documenti) • Spazi per cucinare o mensa comune • Spazi per la didattica (lingua italiana, formazione professionale) con piccola biblioteca • Spazi studio / spazi per la lettura • Spazi per attività fisica (palestra, gioco) • Spazi aperti anche alla città: bar caffetteria con spazio esterno di pertinenza, emeroteca e area web, playground • Bagni, Lavanderia, magazzino, ambulatorio (un addetto) • Spazi multifunzione o specificatamente liberi da funzione.
[SUL (Superficie Utile Lorda): 2000 mq circa]
Residenze: si prevede di alloggiare 25 individui + 4 famiglie (o anche una combinazione differente a scelta dello studente), in fuga da paesi nei quali attualmente è loro impedito di tornare. È una residenza temporanea che gli ospiti occuperanno fi nché non sarà per loro defi nita una prospettiva di lavoro e di vita umanamente dignitosa. La struttura non deve quindi ricordare un albergo ma piuttosto una casa, individuando un chiaro concetto (non solo insediativo) legato ad un “modo di abitare”. Non un mero dormitorio ma una struttura che dovrà prevedere tutte le funzioni di supporto, relazione e socialità che qualifi cano la residenza. Gli spazi comuni, costituendo il cuore del centro polifunzionale, rivestiranno particolare importanza.
Scuola: situata in uno spazio che potrebbe essere del tutto integrato alle residenze, collegato, oppure distaccato (ma comunque adiacente agli spazi studio/lettura) si immagina una scuola di italiano per rifugiati con un modello didattico non convenzionale, basato quindi non su classi e lezioni esclusivamente frontali, ma su piccoli gruppi che afferiscono a un insegnante, intorno ad un tavolo o in maniera ancora più informale. La scuola potrebbe anche prevedere un laboratorio/atelier per l’insegnamento e l’apprendimento di lavori manuali, disegno, giochi.
Bibliografia generale
Gio Ponti, Amate l’architettura (1957), Rizzoli, Milano 2015
Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1984
I. Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Garzanti, 1988
A. Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992
A. Siza, Scritti di architettura, Electa, Milano 1997
A. Rossi, Autobiografi a scientifi ca, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1999
L. I. Khan, Architettura è. Gli scritti, a cura di M. Bonaiuti, Electa, Milano 2002
H. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, Franco Angeli, Milano 2003
P. Zumthor, Pensare architettura, Electa, Milano 2003
A. de Botton, Architettura e felicità, Guanda, Parma 2006
A. Campo Baeza, Principia Architectonica, Research Papers Ed. Mairea-UPM Madrid, 2012
L. Reale, La Residenza Collettiva, SE Sistemi Editoriali, Napoli 2015
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
-- -
-- |
Date degli appelli
|
Date degli appelli d'esame
|
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Valutazione di un progetto
|
Canale: 1
Docente
|
MONACO ANTONELLO
(programma)
Il Laboratorio di progettazione architettonica è impostato sulla dialettica tra due termini fondamentali dell'architettura: il podio e il tempio. Al podio, elemento basamentale, di mediazione con il terreno e di raccordo fisico con il contesto localizzativo in cui si inserisce, si contrappone il tempio, emergenza astratta da una diretta compromissione con il proprio intorno, ovvero elemento rappresentativo del progetto all’interno di un più esteso ambito spaziale e figurativo.
I due elementi conformeranno un aggregato edilizio, da pensare come un luogo di nuove relazioni sociali, opportunamente integrato allo spazio circostante mediante un’adeguata organizzazione di volumi edilizi e spazi aperti.
Il tema di progetto è applicato in un centro sportivo polifunzionale, all'interno del quale sarà proposto l'inserimento di un nuovo segno, cui conferire il carattere di spina dorsale di nuove relazioni collettive, elemento di scala gigante, di riferimento delle percorrenze e degli ambiti spaziali circostanti.
Una più dettagliata indicazione sui termini tipologici, funzionali e dimensionali del progetto sarà fornita in un'apposita scheda tecnica, così come l'indicazione dell'ambito localizzativo in cui sarà applicato il progetto.
Il tema del laboratorio rientra in una programmazione triennale, volta a sondare le possibilità di conferire un nuovo ruolo ad ambiti spaziali di scarsa rilevanza, mediante l'insediamento di complessi edilizi dotati di una forte riconoscibilità, quali fulcri di nuove attività d'uso collettivo. I lavori del triennio svilupperanno il medesimo tema funzionale secondo diverse angolazioni organizzative, al fine di verificare la possibilità di conferire nuove qualità ad ambiti urbani scarsamente strutturati.
Testi di riferimento teorico:
- Giorgio Grassi, La costruzione logica dell'architettura, Padova, 1967.
- Carlos Martí Arís, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Milano, 1990.
- Antonello Monaco, Architettura aperta. Verso il progetto in trasformazione,
- Roma, 2004.
- Rafael Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto
- architetti contemporanei, Milano, 2005.
- Franco Purini, Comporre l’architettura, Bari, 2000.
- Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano,
- 1977.
- Bruno Zevi, Saper vedere l'Architettura. Saggio sull'interpretazione spaziale
dell'architettura, Torino, 1948.
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
-- -
-- |
Date degli appelli
|
Date degli appelli d'esame
|
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
A distanza
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Prova orale
Valutazione di un progetto
Valutazione di un tirocinio
|
|
|