Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||
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SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I
(obiettivi)
Nel perseguire l’obiettivo generale di fornire una solida preparazione di base sugli elementi fondativi della scienza della rappresentazione, i tre corsi del settore si articolano nei primi tre anni integrando gli aspetti teorici ed applicativi.Il corso del primo anno fornisce i metodi e gli strumenti per l’apprendimento delle tecniche tradizionali del Disegno integrandole con quelle informatiche. Fornisce i fondamenti della Geometria descrittiva per la comprensione delle leggi e dei metodi per la rappresentazione e la concezione dello spazio e delle forme architettoniche. Tali strumenti permettono allo studente di affrontare, con adeguati strumenti di conoscenza, le prime esperienze di progettazione.
Canale: 2
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CHIAVONI EMANUELA
(programma)
Programma del CorsoScopo del Corso è di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere, rappresentare e manipolare lo spazio.Nelle sue varie e numerose attività progettuali, infatti, l’architetto si serve di vari modelli sui quali prefigura e verifica l’oggetto che dovrà essere realizzato. Questi modelli possono essere grafici (come una pianta e un prospetto associati, una prospettiva, un’assonometria), oppure informatici (modelli 3D), o, ancora, veri e propri plastici (maquette). La costruzione di uno qualsiasi di questi modelli deve comunque appoggiarsi sulla preventiva capacità di immaginare una forma in tre dimensioni intesa sia come lo spazio che essa delimita ma anche come quello che essa influenza con la sua semplice presenza. E’ necessario conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare consapevolmente la forma immaginata nonché gli strumenti che ne consentono la manipolazione approfondendone le caratteristiche metriche, geometriche e percettive. Se da un lato dunque si tenterà di mettere in condizione lo studente di acquisire una sicura manualità nell’uso delle tecniche grafiche più semplici e dirette attraverso un intenso esercizio del disegno architettonico a mano libera (svolto in parte all’esterno ed in parte in aula) senza tralasciare la rappresentazione a riga e squadra e l’uso del colore, dall’altro ci si sforzerà di sostenere questo percorso attraverso un ciclo parallelo di lezioni sui Fondamenti della Geometria della Rappresentazione che avranno per oggetto il concetto di Modello bidimensionale e tridimensionale, i fondamenti dei Modelli grafici bidimensionali (prospettico, assonometrico, proiezioni ortogonali) ed i principali problemi di intersezione ed appartenenza nei vari modelli. Una parte rilevante sarà infine dedicata alla modellazione 3D anche attraverso una serie di esercitazioni in aula.Risultati di apprendimento previstiIl corso intende formare tutte le capacità segnalate nel programma attraverso la sperimentazione di alcune esperienze formative specifiche sull’architettura per comprendere, immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici.
Testi consigliati.
(Date degli appelli d'esame)
Per la parte relativa al Disegno dell’Architettura: M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore Per la parte relativa alla Geometria della Rappresentazione: M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. ANDREA CASALE,Geometria Creativa (Nuovi quaderni di Applicazioni della Geometria Descrittiva), Roma Kappa Ed. Per la parte relativa al Rilievo: M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 1995. M. Docci, D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza 1995. M. Docci, Strumenti didattici per il rilievo, corso di strumenti e metodi per il rilevamento dell’architettura, Roma 2000. Altri testi di approfondimento: E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008. L. Ribichini, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. R. Migliari, Geometria dei modelli, Roma 2003, Kappa ed. L. DE CARLO e altri, La rappresentazione della sfera, Roma 1995. O. FASOLO e M. FASOLO, L’esame di Fondamenti e Applicazioni della Geometria Descrittiva, Voll. I e II, editi a Roma dal 1992. ANDREA CASALE, Geometria Descrittiva Applicata, Roma 1990. Recommended reading. Architectural Drawing: M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Rome 2008, Gangemi editore Descriptive Geometry: M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Rome 1992, and later reprints. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. ANDREA CASALE, Geometria Creativa (Nuovi quaderni di Applicazioni della Geometria Descrittiva), Rome Kappa Ed. Surveying: M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 1995. M. Docci, D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza 1995. M. Docci, Strumenti didattici per il rilievo, corso di strumenti e metodi per il rilevamento dell’architettura, Rome 2000. Other texts: E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Rome 2008. C. Bianchini, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Rome 2008. L. Ribichini, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. R. Migliari, Geometria dei modelli, Roma 2003, Kappa ed. L. DE CARLO et al., La rappresentazione della sfera, Rome 1995. O. FASOLO and M. FASOLO, L’esame di Fondamenti e Applicazioni della Geometria Descrittiva, Volumes I and II, published in Rome from 992. ANDREA CASALE, Geometria Descrittiva Applicata, Rome 1990.
Canale: 3
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RIBICHINI LUCA
(programma)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893 SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I (codice 1027243)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso ProiettoreObiettivi dell’insegnamento Il corso di Scienza della Rappresentazione I è concepito e strutturato come base delle discipline della rappresentazione grafico-visuale e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura. La sua finalità è quella di fornire allo studente i primi ed essenziali strumenti per leggere, rappresentare, manipolare lo spazio.Programma L’architetto, nelle sue attività progettuali, utilizza i modelli in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati possono essere di qualunque tipo: bidimensionali, come pianta e prospetto; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette). Naturalmente la possibilità di poter realizzare e costruire uno qualunque di questi modelli presuppone la capacità di poter proiettare la propria immaginazione e riuscire a concepire una qualsiasi forma tridimensionale.Per poter facilmente controllare e gestire qualsiasi forma immaginata è assolutamente necessario conoscere il linguaggio geometrico che permette di rappresentarla, studiarla e manipolarla, familiarizzando sempre più con quelle tecniche che permettono la rappresentazione delle varie tipologie di modelli: il disegno a mano libera; la rappresentazione a riga e squadra; la rappresentazione digitale.Il corso si propone pertanto di sviluppare tutte queste abilità mediante percorsi formativi che porteranno alla realizzazione di elaborati grafici atti a dare prova e dimostrazione degli obiettivi conseguiti. Al contempo, alle medesime tematiche saranno dedicate lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dai docenti in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale.Modalità di esame L’esame è strettamente individuale e consiste in una prova orale e grafica. Attraverso l’esame si verificherà il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi fissati dal corso. Sarà mirato principalmente a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici. Nel colloquio si terrà naturalmente conto degli argomenti trattati e delle tavole; la valutazione terrà infine in dovuta considerazione la capacità di esposizione ed elaborazione teorica degli argomenti trattati.Bibliografia M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreL. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008.E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. Locked="false - L. Ribichini, Il volto e l’architetto. Presentazione di M. Docci.
(Date degli appelli d'esame)
Ed. Gangemi, Roma 2008, pag 189 ISBN 978-88-492-1487-1 - Mario Docci, Disegno e analisi grafica, ed. Laterza, Bari, 2009.ISBN 978-88-421-0915-0
Canale: 4
Canale: 1
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Albisinni Piero
(programma)
Obiettivi formativiIl corso, che si articola nei primi tre anni del CdL, coinvolge in diversa misura i docenti della filiera che, integrando le loro specifiche competenze, contribuiscono ad una più organica formazione nel settore della rappresentazione.Lo scopo del corso del primo anno è quello di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere e modellare lo spazio. Nelle sue varie e numerose attività progettuali, l’architetto si serve infatti di modelli, sui quali prefigura l’opera che sarà realizzata. Questi modelli possono essere, grafici oppure informatici o, ancora, plastici. Per costruire uno qualsiasi di questi modelli occorre la capacità di immaginare una forma a tre dimensioni e lo spazio che essa delimita; bisogna conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare senza ambiguità la forma immaginata e padroneggiare gli strumenti che permettono di modificarla; ma occorre anche disporre di una sicura manualità nell’uso delle tecniche più semplici e dirette del disegno.Modalità di svolgimento dell'attività didatticaLe attività consistono in lezioni ex cathedra e in esercitazioni in aula o all’aperto.Lo studente dovrà registrare tutte queste attività, in forma di appunti e disegni, in un taccuino al quale si accompagnano gli elaborati grafici che verranno proposti nel corso delle lezioni.Modalità di esameL’esame consiste in due prove: una pratica di disegno e una orale ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici. Nel colloquio si terrà conto degli argomenti trattati nelle lezioni, del contenuto del taccuino e delle tavole.
Bibliografia di base
(Date degli appelli d'esame)
Per il disegno dell’architettura M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, Scienza del disegno, ed. Città Studi, Novara, 2012 Per la geometria descrittiva e il CAD R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, Vol. I, ed. Città Studi, Novara 2009 Per il rilievo M. DOCCI, D. MAESTRI, Il rilevamento architettonico, ed. Laterza, Roma/Bari, 1984 e successive riedizioni |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||
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STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso garantisce gli elementi conoscitivi e strumenti critici per la comprensione dei processi architettonici ed urbanistici tra la fine del XIX secolo e il XX secolo con un'analisi del panorama architettonico e culturale europeo e d'oltre oceano (con riferimento al contesto storico, politico e socio-economico).
Canale: 1
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MURATORE GIORGIO
(programma)
Obiettivi formativi
Il corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica ed artistica, italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri. Contenuti Nelle lezioni saranno affrontati, tra gli altri, i seguenti temi che costituiranno argomento d'esame:La cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux, Lequeu, Quatremère de Quincy, Durand; Le trasformazioni della metropoli contemporanea: Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra: Nash e la nascita di una nuova forma per la metropoli; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf per un nuovo decoro della città del capitale; Berlino: Schinkel e il problema del linguaggio della nuova architettura; Utopie sociali ed utopie urbane nel vecchio e nel nuovo mondo; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne; Nuove forme e nuovi luoghi per la città moderna: le infrastrutture e gli spazi pubblici; Architettura e Arti Decorative: progetto, produzione e consumo degli oggetti della produzione industriale, da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali: la città come merce e come oggetto, da Paxton a Eiffel; Il problema della conoscenza e della conservazione dell'antico: Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Continuità nella tradizione del moderno: Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; Progettare per la nuova domanda sociale ed industriale: da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth; Tra secessione e socialdemocrazia: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Utopia e progetto nella Germania di Weimar e nella Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; Le avanguardie internazionali; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo, da Sant'Elia a Prampolini; Tendenze nella cultura italiana del Novecento: tradizione e modernità, avanguardia, metafisica e classicismo; Giovanni Muzio; Marcello Piacentini; Giò Ponti; Adalberto Libera; Giuseppe Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura e le arti decorative; La Triennale di Milano; Le città italiane di nuova fondazione; Protagonisti e luoghi della cultura architettonica tra le due guerre: Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: problemi dello sviluppo e della ricostruzione; Il rapporto con la storia, regionalismo e neorealismo; Foschini e l'INA-Casa; Il modernismo critico di Luigi Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta: culture, tendenze, miti e realtà; Le "nuove dimensioni" del progetto da Ernesto Rogers a Aldo Rossi; La città, l'ambiente, la casa; Le scuole, i linguaggi, i nuovi maestri; Dal boom economico a tangentopoli; James Stirling; Louis Kahn; Il Post-Moderno e le neo-avanguardie; Tendenze internazionali recenti. Le grandi trasformazioni urbane: Parigi, Londra, Berlino ... Roma? BIBLIOGRAFIAE.
(Date degli appelli d'esame)
BONFANTI, Nuovo e moderno in architettura, Bruno Mondadori, Milano, 2001.M. BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1988.L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O.G. CIUCCI, Gli architetti e il Fascismo, Einaudi, Torino, 1989.I. DE GUTTRY, Guida di Roma Moderna, De Luca, Roma, 2001.K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982.S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954.H.-R. HITCHCOCK, L'architettura dell'Ottocento e del Novecento, Einaudi, Torino, 1971.M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976.D. WATKIN, Storia dell'architettura occidentale, Zanichelli, Bologna, 1990. (cap.7-10)B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
Canale: 2
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BARUCCI CLEMENTINA
(programma)
Finalità formativeIl corso tratterà la storia dell’architettura dall’età dell’Illuminismo settecentesco ai giorni nostri, con la finalità di fornire una conoscenza generale delle principali tematiche, dei movimenti e dei maggiori protagonisti della vicenda architettonica internazionale e in particolare italiana. I fenomeni analizzati saranno inquadrati nell’ambito delle grandi trasformazioni urbane e tecnologiche che hanno attraversato l’età contemporanea e nei relativi contesti istituzionali e culturali. Saranno illustrate le teorie e i progetti più significativi e analizzate le realizzazioni più emblematiche nei diversi momenti e ambiti, considerate tanto sotto il profilo della ricerca lessicale e figurativa quanto dal punto di vista degli aspetti costruttivi ed attuativi. Contenuti del Corso: I. Dal neoclassicismo all’eclettismo storicistico - Illuminismo e Neoclassicismo. La riscoperta dell’antico. L’ambiente romano e Piranesi. - La tradizione razionalista in Francia da Laugier a Ledoux. L’architettura di età napoleonica. - Classicismo e pittoresco in Gran Bretagna, da Adam a Soane. Il Nuovo Mondo. - Il neodorico tedesco, Schinkel a Berlino, Klenze a Monaco. - L’architettura del ferro e le Esposizioni universali. - L’eclettismo storicistico nel secolo XIX. La questione dello ‘stile nazionale’ e l’architettura delle nuove capitali: Parigi, Vienna, Berlino, Roma. - Gothic Revival e neomedievalismo internazionale. Il movimento Arts and Crafts, Ruskin e Morris. La garden city. II. Dall’Art Nouveau alle Avanguardie - La Scuola di Chicago, L. H. Sullivan e l’origine del grattacielo. - Il rinnovamento dei linguaggi architettonici tra XIX e XX secolo. Il razionalismo strutturale; l’Art Nouveau in Belgio e in Francia. - Vienna: la Secessione e Otto Wagner. - L’Esposizione torinese del 1902 e la diffusione della cultura liberty in Italia. - La Scuola di Glasgow. Il modernismo catalano. - L’’architettura organica’ di F.L. Wright. - Razionalismo classico e tecnica del cemento armato in A. Perret e T. Garnier. Adolf Loos. - L’influenza delle avanguardie storiche sulla cultura architettonica e l’esperienza futurista. III. L’architettura tra le due guerre mondiali - Architettura e industria: il Deutscher Werkbund. W. Gropius e la vicenda del Bauhaus. - Architettura e rivoluzione: la Russia tra le due guerre. - L’espressionismo tedesco. B. Taut, H. Poelzig, E. Mendelsohn. - L’architettura di Mies van der Rohe, costruzione e astrazione. - I concorsi, le esposizioni. I congressi CIAM. Il Weissenhof di Stoccarda. La Nuova Oggettività e la ricerca sulle tipologie abitative.- Le Corbusier, la ‘macchina per abitare’. - L’Olanda dalla Scuola di Amsterdam al movimento De Stijl. - Classicismi negli anni Trenta in Europa. - L'architettura in Italia tra le due guerre mondiali. Novecento e razionalismo. - Scuole e professione, l’architetto ‘integrale’. Barocchetto romano, Giovannoni e Piacentini. - Il Gruppo 7 e il MIAR. Le Esposizioni del 1928 e del 1931. Le Triennali milanesi. - I protagonisti: Terragni, Libera, Ridolfi. - La nuova architettura di stato. Roma: la Città universitaria e l’E42. IV. L’architettura del secondo Novecento - La ricostruzione postbellica in Europa. New Towns e Villes Nouvelles. - L’Italia del dopoguerra. Il neorealismo; l’APAO, “Metron”, il piano INA-Casa. - La seconda produzione dei ‘maestri’ e la loro influenza internazionale: Gropius, Mies, Le Corbusier, Wright, Scharoun. - L’architettura scandinava. Alvar Aalto. - Il superamento del ‘moderno’ e la riflessione sulla tradizione: Gardella, Scarpa, Albini, Moretti. - Gli anni Cinquanta in Italia. Il ‘neoliberty’, Adriano Olivetti. - Louis Kahn, la riscoperta della geometria e della storia. - Conclusione dei CIAM, il Team X, il new brutalism e gli Smithson. De Carlo. - L’architettura nell’Italia del “miracolo economico”. La ricerca sul cemento armato, Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi. Le Olimpiadi del 1960. - Utopia tecnologica e neoavanguardie. Archigram, Friedman, Superstudio e Archizoom. - Stirling. - ‘Grande scala’, centri direzionali e nuove forme della residenza. - Preesistenze e centri storici. ‘L’architettura della città’, tipologia e morfologia. - La rimeditazione sul razionalismo. Aldo Rossi, l’architettura della città. - I Five Architects di New York. - Il superamento del Movimento Moderno. Venturi. - Revival storicistico e Postmodern. La Biennale di Venezia del 1980. Gehry. - L’architettura iberica: Siza, Moneo. - L’High Tech, Foster, Rogers, Piano, Calatrava. - Deconstructivist Architecture: Hadid, Coop Himmelblau, Libestind, Gehry, Libeskind, Tschumi, Koolhaas. - Tendenze recenti dell’architettura giapponese: Arata Isozaki, Tadao Ando, Toyo Ito. - Architettura nell’età della globalizzazione.
Bibliografia essenziale
(Date degli appelli d'esame)
D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitolo 8 Il Classicismo nel XVIII secolo e capitolo 9 Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna (1980), Zanichelli, Bologna 1982 e ed. sgg. W. J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006. Altre letture consigliate R. MIDDLETON, D. WATKIN, Architettura dell’Ottocento, Electa, Milano 1980. H.-R. HITCHCOCK, L’architettura dell’Ottocento e del Novecento (1958), Edizioni di Comunità, Milano, 2000. S. CIRANNA, G. DOTI, M.L. NERI, Architettura e città nell’Ottocento, Roma, Carocci 2011. B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna (1950), ed. ampliata Einaudi, Torino 1996. L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna (1960), Laterza, Roma-Bari 1968. M. TAFURI, F. DAL CO, Architettura contemporanea (1976), Electa, Milano 1976.
Canale: 3
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PORTOGHESI TUZI STEFANIA
(programma)
Obiettivi formativi
Il corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica ed artistica, italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri. Contenuti Nelle lezioni saranno affrontati, tra gli altri, i seguenti temi che costituiranno argomento d'esame:La cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux, Lequeu, Quatremère de Quincy, Durand; Le trasformazioni della metropoli contemporanea: Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra: Nash e la nascita di una nuova forma per la metropoli; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf per un nuovo decoro della città del capitale; Berlino: Schinkel e il problema del linguaggio della nuova architettura; Utopie sociali ed utopie urbane nel vecchio e nel nuovo mondo; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne; Nuove forme e nuovi luoghi per la città moderna: le infrastrutture e gli spazi pubblici; Architettura e Arti Decorative: progetto, produzione e consumo degli oggetti della produzione industriale, da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali: la città come merce e come oggetto, da Paxton a Eiffel; Il problema della conoscenza e della conservazione dell'antico: Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Continuità nella tradizione del moderno: Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; Progettare per la nuova domanda sociale ed industriale: da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth; Tra secessione e socialdemocrazia: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Utopia e progetto nella Germania di Weimar e nella Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; Le avanguardie internazionali; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo, da Sant'Elia a Prampolini; Tendenze nella cultura italiana del Novecento: tradizione e modernità, avanguardia, metafisica e classicismo; Giovanni Muzio; Marcello Piacentini; Giò Ponti; Adalberto Libera; Giuseppe Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura e le arti decorative; La Triennale di Milano; Le città italiane di nuova fondazione; Protagonisti e luoghi della cultura architettonica tra le due guerre: Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: problemi dello sviluppo e della ricostruzione; Il rapporto con la storia, regionalismo e neorealismo; Foschini e l'INA-Casa; Il modernismo critico di Luigi Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta: culture, tendenze, miti e realtà; Le "nuove dimensioni" del progetto da Ernesto Rogers a Aldo Rossi; La città, l'ambiente, la casa; Le scuole, i linguaggi, i nuovi maestri; Dal boom economico a tangentopoli; James Stirling; Louis Kahn; Il Post-Moderno e le neo-avanguardie; Tendenze internazionali recenti. Le grandi trasformazioni urbane: Parigi, Londra, Berlino ... Roma? Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008. M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1988. Nel corso dell’anno verranno fornite bibliografie specifiche sugli argomenti trattati nelle lezioni. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | ITA | |||||||||||||||
1007334 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre alla logica e teoria degli insiemi; elementi di algebra lineare; elementi di geometria analitica nel piano; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, applicazioni.
Canale: 1
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GROSSI MASSIMO
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO DI MATEMATICA IProf. M. Grossi1. Cenni sui numeri realiGli insiemi numerici. I naturali, gli interi, i razionali, i reali. Gli intervalli dell'asse reale. Coordinate cartesiane di punti del piano e dello spazio. Distanza tra due punti.2. Algebra dei vettoriVettori del piano e dello spazio: definizione e prime proprietà. Somma di due vettori del piano o dello spazio e prodotto per uno scalare: definizione e loro interpretazione geometrica e fisica. Componenti di vettori del piano e dello spazio. Somma di vettori e prodotto di un vettore per uno scalare in termini delle loro componenti. Norma di un vettore: definizione e proprietà. Prodotto scalare: definizione in termini delle componenti dei vettori e proprietà. Legame tra il prodotto scalare e l'angolo tra vettori. Ortogonalità. Proiezione ortogonale. Prodotto vettoriale: definizione geometrica e sue proprietà.Combinazione lineare tra vettori. Dipendenza ed indipendenza lineare. Base e dimensione di uno spazio vettoriale. Basi canoniche di V2 ed V3.3. Algebra lineareMatrici: vettori riga e colonna, sottomatrici, matrice trasposta, matrice identità e matrice inversa. Somma tra matrici e prodotto per uno scalare. Prodotto tra matrici (righe per colonne). Determinante di una matrice quadrata. Minori di una matrice. Proprietà del determinante. Matrici invertibili e matrice inversa.Definizione di rango usando i determinanti. Teorema di Kronecker. Rango di una matrice e dipendenza e indipendenza lineare dei vettori righe e dei vettori colonna.Sistemi lineari. Compatibilità e incompatibilità di un sistema lineare. Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi omogenei. Teorema di Cramer. Discussione di sistemi dipendenti da parametri.4. Geometria analitica del piano e dello spazioEquazione cartesiana ed equazioni parametriche di una retta del piano. Vettore direzione di una retta.. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra rette del piano. Distanza di un punto da una retta. Equazione parametriche di una retta dello spazio. Equazione cartesiana di un piano, fasci di piani ed equazioni cartesiane della retta nello spazio. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra piani e rette.5. FunzioniDefinizione di funzione e esempi. Funzioni reali di variabile reale. Dominio e immagine di una funzione. Il grafico. Crescenza e decrescenza di una funzione. Funzioni limitate e funzioni illimitate. Massimi e minimi relativi e assoluti. Funzioni composte. Funzioni iniettive. Funzioni inverse. Alcune funzioni elementari, grafico e loro proprietà: il modulo, le funzioni trigonometriche, potenze, esponenziali e logaritmi, il numero di Nepero. 6. Elementi di CalcoloDefinizione di limite (al finito e all'infinito). Limite destro e sinistro. Proprietà dei limiti: limite della somma, del prodotto e del rapporto. Forme indeterminate. Calcolo di alcuni limiti notevoli.Funzioni continue: definizione e proprietà. Somma, prodotto e rapporto di funzioni continue.Retta tangente al grafico in un punto. Definizione di derivata. Proprietà delle derivate. Calcolo della derivata delle funzioni elementari. La derivata di una funzione composta e la derivata dell'inversa. Punti di non derivabilità. La derivata in un punto di massimo o di minimo. Derivata e monotonia. Metodo di de l'Hopital per il calcolo dei limiti.Studio completo del grafico di una funzione.Definizione di integrale definito e di funzione integrabile. Proprietà dell'integrale definito. Funzioni primitive e integrali indefiniti. Metodi di integrazione per parti e per sostituzione. Calcolo delle aree. Testi consigliati
(Date degli appelli d'esame)
G. Crasta, A. Malusa; Matematica 1, Ed. Pitagora. C. Bianca, F. Perri; Chi ha paura dell'Analisi Matematica I ? Recommended texts G. Crasta, A. Malusa; Matematica 1, Ed. Pitagora. C. Bianca, F. Perri; Chi ha paura dell'Analisi Matematica I ?
Canale: 3
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CAPITANELLI RAFFAELA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. CAPITANELLI RAFFAELAraffaela.capitanelli@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (codice 1007334)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100 Supporto alla didattica in uso -----Obiettivi dell’insegnamento Affrontare argomenti concernenti la matematica di base, avendo raggiunto una buona familiarità con concetti fondamentali quali successioni, limiti, continuità, derivabilità, integrabilità.Programma • Insiemi numerici. Operazioni in R. Funzioni elementari e loro proprietà. Disuguaglianze, intervalli sulla retta reale. Insiemi limitati, estremo inferiore e superiore.• Successioni di numeri reali: nozione di limite.• Funzioni reali: dominio, codominio, grafico. Composizione e inversione di funzioni, funzioni monotone.• Limiti di funzioni definite su intervalli limitati e non. Limiti fondamentali. Infinitesimi, infiniti e loro confronto. Alcuni metodi di calcolo di limiti.• Calcolo differenziale per funzioni di una variabile. Teorema di Lagrange. Teoremi di de L'Hospital. Formula di Taylor. Applicazioni allo studio di funzioni: monotonia, estremi relativi, grafici di funzioni.• Calcolo di primitive. Integrale di Riemann. Enunciato del Teorema Fondamentale del Calcolo, calcolo di integrali definiti.• Algebra lineare.• Geometria nel piano e nello spazio.Modalità di esame L'esame finale si articola in una prova scritta ("pratica" e "teorica") e in una prova orale.Bibliografia Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore.Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore. Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore Bibliography Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore. Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore
Canale: 2
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ITA | ||||||||||||||||||||
1016488 -
LEGISLAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA
(obiettivi)
Il Corso tratta le principali fonti normative e la giurisprudenza,
con attenzione rivolta soprattutto al contesto europeo. La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di “casi”. Introduzione alle normative comunitarie e nazionali in materia edilizia, urbanistica ed ambientale
Canale: 1
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ITA | ||||||||||||||||||||
AAF1102 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Lingua inglese con particolare riferimento al linguaggio tecnico in architettura
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4 | 50 | - | - | - | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1035630 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora, prevalentemente in aula con attività individuale e seminariale, un progetto di un edificio a prevalente destinazione residenziale di piccola scala alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Nel Laboratorio si utilizzano le conoscenze apprese negli altri Corsi con una particolare attenzione verso le innovazioni rivolte alla sostenibilità.
Canale: 1
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DE CESARIS ALESSANDRA
(programma)
Obiettivi del laboratorioIl laboratorio ha l'obiettivo di far acquisire allo studente nozioni e strumenti necessari alla elaborazione del progetto di architettura, mettendo in luce la complessità del procedimento progettuale. L'esperienza progettuale sarà indirizzata verso: - L'analisi delle tecniche del procedimento compositivo. Particolare importanza verrà data all'analisi del processo progettuale e dei vari passaggi logici, non sempre lineari, che orientano la soluzione architettonica.- L'approfondimento degli aspetti costruttivi e di linguaggio architettonico con alcuni accenni agli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale del progetto .Modalità di svolgimento dell'attività didatticaTema dell’esercitazione progettuale è un piccolo nucleo di case a patio nell’area del Villaggio Olimpico. In particolare l’esercitazione progettuale verterà:- sull’analisi del tipo a patio e sulla sua trasformabilità;- sullo studio del carattere dello spazio aperto e dello spazio di soglia intesi come momenti di passaggio-dialogo tra differenti situazioni interno-esterno, pubblico-privato, aperto-coperto; - sulla riflessione dei requisiti di un alloggio, in grado di rispondere alle esigenze, della società contemporanea, tra questi requisiti verranno analizzati in modo particolare quelli relativi a flessibilità e trasformabilità dell’alloggio. Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e visite guidate.Durante il suo svolgimento sono previste alcune consegne e revisioni collettive che consentiranno di verificare lo stato d'avanzamento dei singoli progetti. Allo studente è inoltre richiesto di tenere un album di studio relativo alle varie fasi del progetto; un quaderno dove appuntare ragionamenti, riflessioni, idee disegnate e/o scritte, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici.Il lavoro del Laboratorio sarà organizzato in due fasi.Prima fase: la raccolta dei dati e l'idea preliminare. fase di lavoro di gruppo 2/3 personeQuesta prima fase si concluderà con una sintetica illustrazione da parte dei singoli gruppi volta a chiarire alla docenza ed ai colleghi del laboratorio l'idea del progetto e i riferimenti assunti. Attraverso modelli di studio, disegni (piante, sezioni, schizzi) i vari gruppi dovranno formulare una prima idea progettuale, oggetto di valutazione e di osservazioni da parte della docenza.Seconda fase: la misura dello spazio e la composizione fase di lavoro individualeLa seconda fase del Laboratorio sarà interamente dedicata alla redazione del progetto. Ogni studente svilupperà singolarmente il proprio progetto sulla base dell'idea iniziale elaborata in gruppo e della propria personale idea di abitare. Per facilitare lo studente alla prima esperienza di progettazione verranno forniti degli esempi di opere realizzate e non da assumere come riferimenti. Un nucleo di lezioni teoriche tratterà, attraverso l'analisi di progetti e realizzazioni, temi più generali della progettazione quali: il rapporto con la storia, con il luogo, con le tecniche d'invenzione, con le materie che costruiscono il progetto.L'esameL'esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso tavole grafiche formato A3 (rapp. 1:200, 1:100), modelli di studio (rapp. 1:200, 1:100) e sulla discussione dell'iter progettuale. A tal fine viene richiesto allo studente:- due cartelle dattiloscritte in cui saranno descritte sinteticamente l'idea iniziale del progetto, la sua evoluzione ed i suoi riferimenti culturali;- un album di disegni ed appunti capace di ripercorrere, in modo consapevole, le varie fasi del progetto e le soluzioni adottate.Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell'esame.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
sulla progettazione architettonica: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - G. Ponti, Amate l’architettura, Milano 2004 (1957); - F. Purini, Comporre l'architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; - R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). sulla residenza, oltre agli esempi segnalati durante lo svolgimento del laboratorio vedi: - M. Calzolaretti (a cura di), Molteplice Modulare Flessibile. Tre progetti per la casa, Gangemi, Roma 2009. - M. Calzolaretti (a cura di), Abitare in città. Questioni architettoniche, sociali, ambientali, Gangemi, Roma 2006. - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - A. De Cesaris. (a cura di), Ralph Erskine numero monografico de "l'industria delle costruzioni" 382, marzo-aprile 2005 - M. Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004; - I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili, Barcelona 2000 - Case isolate, “l'industria delle costruzioni” 364, 2002; - “l'industria delle costruzioni” 373, 2003; - “Lotus” 94, 1997; - “Lotus” 120, 2004; - “Area” 68, 2003; - Verso una nuova qualità dell'abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005. Sul Quartiere Flaminio e il Villaggio Olimpico - P.O: Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna1909-1984, Laterza, 1984 pp. 206-209; -“Edilizia Popolare” n 35, 1960; - “Costruire” 7,1961; - Adalberto Libera, Opera Completa, Electa, Milano 1989. - A. Vittorini ( a cura di), Dalle armi alle arti. Trasformazioni e nuove funzioni urbane nel quartiere flaminio, Gangemi, Roma 2004. Bibliographic references About architectural design: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - G. Ponti, Amate l’architettura, Milano 2004 (1957); - F. Purini, Comporre l'architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; - R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). About houses: in addition to the examples recomended during the lessons: - M. Calzolaretti (a cura di), Molteplice Modulare Flessibile. Tre progetti per la casa, Gangemi, Roma 2009. - M. Calzolaretti (a cura di), Abitare in città. Questioni architettoniche, sociali, ambientali, Gangemi, Roma 2006. - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - A. De Cesaris. (a cura di), Ralph Erskine numero monografico de "l'industria delle costruzioni" 382, marzo-aprile 2005 - M. Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004; - I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili, Barcelona 2000; - Case isolate, “l'industria delle costruzioni” 364, 2002; - “l'industria delle costruzioni” 373, 2003; - “Lotus” 94, 1997; - “Lotus” 120, 2004; - “Area” 68, 2003; - Verso una nuova qualità dell'abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005. About Flaminio district and Villaggio Olimpico - P.O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna1909-1984, Laterza, 1984 pp. 206-209; -“Edilizia Popolare” 35, 1960; - “Costruire” 7,1961; -Adalberto Libera, Opera Completa Electa, Milano 1989. - A. Vittorini (a cura di), Dalle armi alle arti. Trasformazioni e nuove funzioni urbane nel quartiere flaminio, Gangemi, Roma 2004.
Canale: 2
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BRUSCHI ANDREA
(programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO L’architettura è l’espressione materiale di una interpretazione della realtà, della società, della storia e dell’ambiente che circonda l’architetto e della sua traduzione in un insieme edificato. La sua essenza è nella costruzione, nella concreta resa dei suoi significati in un palinsesto abitato centrato su una spazialità tridimensionale. La casa è il primo atto progettuale dell’uomo, il segno primordiale della sua presenza nell’ambiente e la rappresentazione del suo modificarsi nel corso del tempo, adeguandosi e interagendo con i mutamenti delle necessità, delle tecnologie, degli usi, del costume e del gusto. La casa contemporanea affianca alla tradizionale dimensione privata, elemento cardine dell’organizzazione dell’alloggio, una nuova “apertura al pubblico”, una attitudine diffusa alla notorietà, espressa attraverso sensibili mutamenti nel tipo, nell’immagine esterna, nella forma e nell’uso dello spazio interno. Alla tradizionale domesticità dell’alloggio, alla intimità che ne contraddistingue le componenti essenziali, si accostano i temi dello spazio espanso e flessibile, reso fisicamente più ampio attraverso la riduzione del gradiente fra spazi serviti e spazi serventi. Insieme a un’idea di abitazione come sistema di spazi conclusi a destinazione fissa si riducono gli ambiti distributivi e la separazione fra le parti più private e quelle a vocazione collettiva. Queste tendono a esplodere da una forma e un contenuto preordinati per divenire spazi polifunzionali e cinetici dalla intensa carica espressiva. Nel contempo gli spazi di servizio si specializzano e divengono complessi, liberando ulteriormente le spazialità interne e aprendole a nuove possibilità d’uso e arredo. Svincolate dal peso della ripetizione, dai rapporti di fissità fra le parti tradizionalmente deputate ad usi specifici, e spesso addirittura dal concetto di “stanza”, le nuove spazialità si schiudono ai temi del lavoro in casa, della casa tecnologica e ecologica, della casa come rappresentazione coerente di chi la abita, e ai conseguenti effetti “pubblicitari” della residenza stessa. La casa mostra i segni di una rinnovata “dimensione sociale del privato” la quale, pur già presente nel passato e persistente nel tempo, tende oggi a divenire particolarmente popolare e geograficamente estesa. Insieme agli spazi dell’accoglienza – i cosiddetti saloni che divengono prima soggiorni poi spazi ibridi nei quali ricadono gran parte delle attività della casa – la casa specializza le sue parti più intime, le rende più confortevoli e attrezzate, le riveste di materiali lussuosi e ricercati, ne accentua la dimensione percettiva attraverso l’introduzione di imprevedibili relazioni fra forma, materia, luce e colore. L’arredo fisso diviene raffinato elemento di qualificazione e arricchimento di una spazialità di per se già complessa, legata a categorie dello spazio che rompono la tradizionale supremazia della pianta ripetuta piano per piano per esplorare, attraverso la sezione, inediti e sorprendenti rapporti fra le parti, sia dal punto di vista delle qualità psicologiche e relazionali della casa che da quelle simboliche e formali dello spazio tridimensionale.Il tema di questa nuova dimensione pubblica della residenza si assomma all’ancestrale ruolo costitutivo della casa nella costituzione dello spazio urbano. La residenza rappresenta la componente di base per la conformazione della città secondo i parametri tipici di ogni momento storico, quella che ne struttura il tessuto e i vuoti significativi. Lo studio del rapporto fra edificio e contesto è il momento nel quale il progetto entra in contatto con la sua natura più pubblica e civile rivelandosi atto sociale e collettivo.Il progetto di un edificio nel cuore di Roma rappresenta la realizzazione di un tassello delicato per la costruzione della città e, sul piano didattico, il momento chiave nel quale il sistema di regole che definisce l’assetto urbano diviene l’elemento essenziale di confronto e il principio di una scelta progettuale consapevole. Attraverso il confronto con la città e con le sue regole il progetto di architettura stabilisce un dialogo complesso che investe la relazione fra interno e esterno del fabbricato e struttura il senso della nuova costruzione all’interno della compagine urbana. Conoscere le regole dello spazio urbano e confrontarvisi attraverso il progetto, fare reagire edificio e luogo, rappresenta un passo essenziale per la comprensione della città antica e contemporanea e delle sue complessità e stratificazioni.Sulla base di queste sintetiche considerazioni il Laboratorio di Progettazione architettonica 1 indaga le potenzialità della relazione fra la casa contemporanea e la città tradizionale mettendo a confronto il tema della residenza con la complessità dello spazio urbano consolidato, alla ricerca di un sistema di coerenze fra cellula e tessuto, dimensione privata e dimensione pubblica del progetto con l’obiettivo di organizzare un rapporto costruttivo fra le regole della città e i contenuti disciplinari del progetto della residenza. OBIETTIVI FORMATIVIIl Laboratorio ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso dalla problematica urbana a quella dello specifico tema residenziale. Per uno studente di architettura il progetto della casa rappresenta il primo passo per accedere alla complessità della composizione architettonica con un solido bagaglio formativo, quello che consente ulteriori e più complessi approfondimenti futuri. In questa prospettiva il Laboratorio attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione senza approssimazioni del progetto di architettura, nella convinzione della sua scientificità, intendendolo come processo razionalmente riproponibile e trasmissibile e non come operazione estemporanea, improvvisata o peggio gestuale. Da questo punto di vista lo studente affronterà la sequenza disciplinare che vede una successione didattica fra la strumentazione di base per il disegno architettonico, le componenti e la struttura organizzativa della casa, la relazione fra uomo, spazio e edificio, fino al rapporto fra edificio e città. Obiettivi formativi: - fornire allo studente i materiali di base del progetto di architettura: il disegno per il progetto, lo spazio antropico tridimensionale, le misure dell’uomo;- sondare gli elementi di base per il progetto dell’alloggio contemporaneo: l’arredo, lo spazio della casa, le sue componenti, il dimensionamento dall’interno;- interpretare il tema della casa come sondaggio alla scala ravvicinata dell’alloggio in termini tecnologico-costruttivi, con particolare riferimento ai problemi di ordine strutturale, ai linguaggi, all’uso e al significato dei materiali e delle tecnologie contemporanee;- definire il rapporto fra architettura e città attraverso lo studio dell’ambiente urbano e l’estrapolazione del sistema di regole che ne definiscono senso e struttura al fine di consentirne appropriazione e reinterpretazione contemporanea;- definire la problematica del linguaggio architettonico, la costruzione dell’immagine dell’edificio fra composizione e tecnologia in rapporto al panorama della ricerca architettonica contemporanea;In particolare, al primo anno di corso, sono essenziali per una corretta preparazione le nozioni di base sull’organizzazione dell’alloggio, da quelle di ordine tipologico e distributivo a quelle connesse al rapporto fra spazio e uomo: misure antropometriche, arredi di base, concetto di spazio di uso, dimensionamento delle componenti dell’alloggio, problematiche di ordine distributivo.Di conseguenza sarà considerata centrale nel processo didattico del Laboratorio e fondamentale ai fini della valutazione del percorso di crescita di ciascuno studente, la qualità tecnica del progetto, ossia la sua coerente capacità di prefigurare con precisione ogni elemento architettonico che collabora alla definizione delle componenti l’organismo edilizio, espresso attraverso rappresentazioni esaustive e corrette. MODALITA’ D’ESAMESarà sviluppato individualmente un progetto architettura. Il tema d’anno è un edificio a destinazione mista con prevalenza residenziale nella Città storica di Roma. L’esame finale consiste in un breve colloquio sui temi teorico pratici trattati nel corso delle lezioni, nella presentazione degli elaborati con le esercitazioni svolte, nell’esposizione dei disegni del tema d’anno e in un plastico dell’edificio in scala 1:200.
B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 5
Canale: 4
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GIOVANNELLI ANNA
(programma)
COGNOME Nome Prof. GIOVANNELLI ANNAe-mail axrgio@tin.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I (codice 1035630)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso -Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica è l’ambito didattico entro il quale lo studente apprende progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica finalizzata al progetto di un organismo architettonico di dimensioni contenute, situato in un preciso contesto di riferimentoProgramma Il Laboratorio si articola in una prima fase di lettura delle forme dell’architettura, in cui si procede con un’analisi critica di esperienze affini al tema progettuale che verrà affrontato nel Laboratorio, ovvero il progetto di un’abitazione unifamiliare, alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Il docente terrà lezioni che introdurranno i temi del progetto mediante l’analisi di opere che saranno poi il supporto e il riferimento per le esercitazioni della proposta progettuale. Scelte tra le opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea e finalizzate ad una sintesi comparativa dei procedimenti compositivi, alcune esperienze ritenute paradigmatiche rappresentano la prima fase di studio, in cui lo studente elabora l’analisi degli organismi architettonici per ricomporli in una sintesi interpretativa declinata secondo alcuni temi progettuali.La sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra lo studio di opere di architettura e l’esercizio compositivo. Nella fase successiva lo studente dovrà affrontare il progetto di tre case in tre luoghi differenti con lo studio di spazi minimi dell’abitare dotati di caratteri formali e funzionali tali da consentire una riflessione sulle qualità dello spazio interno. Il progetto delle tre abitazioni situate ciascuna in un luogo specifico dovrà affrontare, oltre ai temi della composizione di forme e spazi, i caratteri tipologici dell’interno debitamente configurato nei suoi elementi distributivi fino alla definizione del rapporto tra interno ed esterno, ovvero al rapporto con il luogo.Modalità di esame Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente a mano con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale.In tutta la sua durata il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dell’ applicazione, verifica e confronto dell’esercizio del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di seminario didattico. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Vitta, M. Dell’abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino 2008 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008 Bibliography Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Vitta, M. Dell’abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino 2008 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008.
Canale: 6
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NENCINI DINA
(programma)
Il laboratorio si propone di far comprendere allo studente che affronta per la prima volta un tema progettuale le conoscenze primarie e distintive dell’architetto: il nesso tra bidimensionalità e tridimensionalità e la capacità di comprendere pienamente il senso della misura. La capacità di trascrivere lo spazio nel segno planimetrico e viceversa, il controllo metrico e della proporzione e dei rapporti tra le parti e gli elementi che costituiscono i materiali della composizione attraverso i quali definire il progetto architettonico.una CASA COLLETTIVA.Il tema che sarà svolto dal corso è la progettazione di una casa. Una casa che tuttavia pur essendo riconducibile alla dimensione primaria e essenziale dell’abitare ha caratteristiche specifiche e particolari. Tali caratteristiche che elencheremo sono rivolte essenzialmente all’esercizio ideativo ma anche a orientare lo studente alla riflessione sull’attualità, e quindi nel loro insieme a generare un processo di costruzione del pensiero architettonico teso tra dimensione poetica e politica.La casa. Il tema presuppone che la casa si configuri nella sua essenza elementare come un elemento fondativo, un mattone, della costruzione urbana in un contesto riferibile al modello della Broadacre city di Frank L. Wright. La casa-unità sarà progettata seguendo un procedimento di costruzione che ne strutturerà progressivamente le parti. Compiuta nella sua definizione unitaria, la casa costituirà il momento iniziale della riflessione sulla costruzione dell’insediamento umano, partendo dai cardini principali del pensiero compositivo che determina le ragioni del manufatto, per arrivare a quelle che governano la costruzione di una “parte urbana”. La dimensione di questa parte sarà conforme alla destinazione abitativa escludendo funzioni di altro tipo. In tal modo lo studente acquisirà capacità di controllo metrico e di misura sia alla scala del singolo manufatto che a quella di un piccolo insediamento urbano. Indagheremo attraverso la pratica progettuale le problematiche contenute nel tema stesso, da quelle relative alla definizione tipologica fino a quelle relative alle modificazioni e alle permanenze della struttura urbana che caratterizzano la nostra epoca. La casa collettiva. Il tema si completa della aggettivazione collettiva, il cui senso sarà declinato durante le lezioni secondo le modalità proprie di un laboratorio. È evidente che il tema verrà trattato a differenti livelli: quello connesso alla dimensione tipologica e funzionale e quello relativo alle ragioni formali, intese come l’insieme delle componenti culturali che influenzano le scelte dell’architetto.Come detto precedentemente, la motivazione deriva dalla precisa intenzione di sollecitare lo studente nelle differenti fasi dell’esercizio ideativo, a pervenire a sistemi sintetici di tutte le componenti che caratterizzano la molteplicità e la complessità del panorama contemporaneo facendo sempre riferimento alla specificità del codice architettonico. La rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno (schizzi, disegni a china, montaggi, …) è fondamentale per comprendere a fondo e soprattutto esprimere i livelli sintetici successivi che saranno via via prodotti fino ad arrivare alla definizione finale del progetto.Il disegno. Lo studente dovrà attrezzarsi a produrre elaborati ad ogni incontro. Suggeriamo di portare fin dalla prima lezione, materiali a scelta che consentano allo studente di esprimersi nell’unico modo proprio per l’architetto: il disegno (sia esso manuale o digitale). (matite, pennarelli etc., righe e squadre, prallelografi, fogli cartoncino liscio formato A2 non squadrato! Laptop ) nel caso si proceda con l’uso del cad non si effettueranno revisioni ai singoli stati di avanzamento senza stampe.È obbligatorio un taccuino di viaggio, tipo moleskine del formato più congeniale allo studente. (no blocchi e spirali, no fogli volanti, no supporti casuali)Non sono richieste specifiche abilità, quanto piuttosto una disposizione a accogliere gli apporti della docenza, capacità critica e di partecipazione.Il laboratorio e l’esame. Durante il laboratorio la docente alternerà lezioni e esercitazioni. I testi di cui si tratterà durante il corso saranno oggetto di discussione durante l’esame oltre agli elaborati grafici dei quali verranno date precise indicazioni durante il corso.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell’architettura italiana, Marinotti editore, Milano, 2012 D. Nencini, Innovazione tradizione, osservatorio sull’architettura in Italia, under 50, Prospettive edizioni, 2012, F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Bari 2000
Canale: 3
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Battistacci Rossana
(programma)
La casa unifamiliare…gli spagnoli per dire casa, abitazione, dicono viviendanella parola casa è implicito un che, …_ d’architettonico, di teorico, di tecnico;… vivienda, è umano, tanto umano: non è ”La-Casa-Dell’Uomo”, ma – è la casa per i bambini, le donne, i vecchi, il sonno, il riposo, i sogni, le indulgenze, gli abbandoni, il dolore, le pigrizie, gli ozii, le passioni, l’amore, la nascita e la morte…Gio Ponti, Amate l’architettura - Il laboratorio di progettazione architettonica del primo anno ha due obiettivi prioritari: il primo è quello d’ introdurre lo studente nel complesso mondo dell’architettura e delle sue implicazioni teoriche intorno al tema della trasformazione che il suo fare implica basandosi dialetticamente tra procedimento creativo e ragionamento scientifico; il secondo è relativo al prodotto progettuale come risultato di un percorso inventivo aperto ma non casuale e/o arbitrario, al tempo stesso libero ma non privo di regole e soprattutto consapevole.Per condurre lo studente-architetto nel suo primo esercizio progettuale è stato scelto come tema d’anno quello della casa unifamiliare. Questo argomento pur complesso - i maestri dell’architettura hanno fondato su questo tema le loro teorie - consentirà di fondare al meglio il processo di apprendimento che ha come oggetto l’architettura. La casa unifamiliare pur presentando problemi quantitativi di facile gestione, ha in se sia gli elementi tecnici e formali della costruzione dello spazio che quelli più simbolici dell’abitare. A partire da concetti elementari, ma fortemente strutturanti, riguardanti la funzione, la tecnologia e quindi la forma, (utilitas, firmitas, venustas), il lavoro didattico sarà impostato attraverso esercitazioni successive e tappe di avvicinamento affinché sia affrontato il difficile passaggio da ciò che si pensa a ciò che si può fare… (F.Purini, conferenza del 30.05.2005 Ciascuno studente affronterà lo studio di una casa per narrare e illustrare le teorie espresse, attraverso la loro opera, da alcuni dei maestri dell’architettura moderna, anche italiana: G.Ponti, L.Cosenza, Figini-Pollini, Terragni, Marescotti, Ridolfi, Libera, De Renzi, ecc. Le Corbusier, Mies, L.Khan, P.Johnson, A.Aalto,Tadao Ando, Sejima, Alvaro Siza, Campo Baeza, ecc.A tal fine sarà dedicato un tempo congruo alla lettura di ‘modelli compositivi’ basilari: casa chiusa, casa aperta, casa centrica, casa policentrica, casa lunga, casa alta, casa bassa, ecc. presenti nelle le opere dei maestri e da queste letture lo studente proverà a definire alcune idee strumento per rendere visibile e realizzabile quell’idea che ciascuno insegue davanti ad un tema progettuale.L’esercitazione proposta dal laboratorio muoverà da schemi formali semplificati per meglio approfondire i rapporti fondamentali che sottostanno a qualsiasi atto progettuale come quello con il sito, il rapporto tra forma e funzione, tra forma e tecnologia, tra forma e programma progettuale.Le case unifamiliari da progettare hanno quindi come riferimento più schemi geometrici a scelta: la casa quadrata e/o centrica, la casa a sviluppo lineare, la casa alta, la casa policentrica da interpretare nella consapevolezza delle leggi che governano questi tipi spaziali.L’esercizio progettuale richiesto, individuale, seguito dal corpo docente sarà sviluppato attraverso schizzi, disegni e plastici di studio alle scale opportune, in aula. Sono previste almeno due consegne intermedie commentate collettivamente.Esercitazioni diverse, eseguite in aula e a casa, accompagneranno le diverse fasi della progettazione. L’EsameL’esame finale, da programmare entro la conclusione della sessione estiva, luglio 2012, prevede la discussione sul progetto, sulle esercitazioni e sugli argomenti (caratteri distributivi) trattati nel corso del laboratorio.Sono richieste almeno 5 tavole, tematiche, formato A2, con i seguenti elaborati:• Concept, riferimenti, programma progettuale• planimetria 1:500/200, ambientazione• Piante, prospetti e sezioni 1:100• Viste tridimensionali, assonometrie, prospettive• Indicazioni di materiali e dettagli costruttivi 1:50• Plastici di studio, plastico finale In sede d’esame è prevista la discussione su uno degli argomenti trattati nel testo Il buon abitare, Inaki Abalos - Christian Marinotti Edizioni
LsdE Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier……………. Saper vedere l’architettura, Longanesi Editore Gio Ponti ……………….. Amate l’architettura, Rizzoli Ed. Vicenza 2008 Carlos Martì Aris……….. Le variazioni dell’identità Ludovico Quadroni ……. Progettare un edificio Giancarlo Mainini ……… La casa unifamiliare, Edizioni Scientifiche Italiane, 2002 Napoli Inaki Abalos……………. Il buon abitare, Christian Marinotti Edizioni Francesco Cellini ………. Manualetto, Cittàstudi Edizioni, 2007 Torino Bibliography Le Corbusier ................ Being able to see the architecture, Longanesi Publisher Gio Ponti ...................... Love the architecture, Rizzoli Ed Vicenza 2008 Carlos Marti Aris ...........The variations of the identity Ludovico squares ......... Designing a building Giancarlo Mainini ......... The family house, Scientific Editions Italian, Naples 2002 Inaki Abalos ................. Good living, Christian Marinotti Editions Francesco Cellini ......... Booklet, CittàStudi Editions, 2007 Turin |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035626 -
MATERIALI E TECNOLOGIE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI
(obiettivi)
Rappresenta il primo approccio alle discipline dell'area della Tecnologia dell'architettura e della produzione edilizia e concorre alla formazione di una cultura tecnologica della progettazione. Il Corso fornisce gli strumenti teorici ed operativi per conoscere, comprendere e controllare le tecnologie ed i processi di trasformazione, recupero manutenzione e gestione dei sistemi edilizi e ambientali. Il Corso è svolto con lezioni teoriche e attività applicative finalizzate all’impiego consapevole delle diverse tecniche costruttive, tradizionali ed evolute, tenendo conto anche della sostenibilità del progetto di architettura. La conoscenza delle "regole" che intervengono nell'arco del processo edilizio, delle metodologie e degli strumenti finalizzati al controllo della qualità del progetto, rappresentano quindi lo scenario di riferimento nel quale si colloca lo studio dei principali sistemi e tecniche costruttive. Tale studio non vuole essere finalizzato all'individuazione di soluzioni tecniche predefinite ed univoche negli esiti realizzativi, bensì all'analisi ed all'interpretazione critica delle possibili scelte, che possono variare in relazione alla specificità del progetto. Il Corso prende in esame i materiali tradizionali del progetto e quelli più evoluti, la tipologia e la tecnica degli elementi costruttivi, il cantiere, il controllo della qualità dell’ambiente costruito.
Canale: 1
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MORLACCHI MARIA
(programma)
Il Corso di “Materiali e Progettazione di Elementi Costruttivi” intende avviare lo studente alla conoscenza dei materiali edilizi, dei problemi costruttivi e degli strumenti operativi utili alla progettazione, alla realizzazione ed alla riqualificazione dell’architettura contemporanea.Gli argomenti trattati nelle comunicazioni di carattere generale riguardano, pertanto:• l'organizzazione strutturale dell'organismo architettonico;• la suddivisione dell'organismo architettonico nei suoi componenti;• le tecniche costruttive, i materiali, gli elementi e i componenti costruttivi e le loro prestazioni.Nel Corso saranno affrontate le questioni connesse alla definizione delle scelte tecnologiche appropriate al processo di costruzione edilizia che costituisce il tema d’anno, attraverso lo studio dei particolari costruttivi e del loro comportamento in opera mediante la definizione grafica dei nodi più significativi: attacco a terra, coperture, solai, tamponamenti e infissi.La direttrice didattica, di tipo analitico scompositivo, sarà articolata secondo un percorso che, partendo dallo studio dell’edificio, perviene a quello delle tecnologie realizzative attraverso l’analisi degli elementi componenti, collocando lo studio delle caratteristiche proprie e di impiego dei materiali da costruzione in relazione al ruolo loro attribuito nella concretizzazione dell’idea progettuale.In riferimento a quanto sopra, l’iter didattico del Corso sarà il seguente:• Descrizione delle caratteristiche dei materiali e degli elementi costruttivi di base in rapporto ai problemi di stabilità, protezione e isolamento che i componenti edilizi sono chiamati a risolvere, mediante l’analisi delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico nel suo complesso, gli elementi componenti e gli aspetti del contesto circostante (geofisico, socioeconomico, produttivo).2. Definizione dell’edificio inteso come un insieme organizzato di parti dotate di caratteristiche sistemiche interagenti tra loro.3. Studio delle relazioni tra “forma architettonica” e “tecnica costruttiva”.4. Valutazione e scelta tra le soluzioni alternative corrispondenti ad ogni problema costruttivo e, in genere, progettuale.Il programma didattico sarà quindi diretto alla guida, alla conoscenza, e alla scelta appropriata delle tecnologie, dei materiali e degli elementi costruttivi, mediante la descrizione tecnica dei parametri che li individuano, dal punto di vista:• delle caratteristiche e proprietà (prove sperimentali);• del rapporto requisiti/prestazioni;• delle tecniche di lavorazione e costruzione, tradizionali e industrializzate;• delle possibilità di reperimento e dei costi;• del tipo di immagine architettonica ottenibile. Ad integrazione del programma di base verrà svolto un ulteriore ciclo di lezioni relativo ai seguenti argomenti:• -Il processo edilizio• -Il sistema edilizio• -L’organismo edilizio Il tema dell’anno, costituito dall’analisi e dalla scomposizione analitica e tecnologica dell'architettura di un edificio, si svilupperà attraverso lo svolgimento di un’esercitazione che, utilizzando una metodologia illustrata e sperimentata nel Corso, ne individuerà gli elementi costruttivi principali, valutando, per ciascuno di essi, il corretto impiego dei materiali e delle tecnologie (rispetto a parametri di giudizio prefissati) nonché la possibilità e l'opportunità di varianti alternative rispetto alle soluzioni analizzate.La scelta dell’edificio dovrà essere concordata con la docenza.L’esame consiste in un colloquio individuale atto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati attraverso l’illustrazione della esercitazione svolta.L’iscrizione all’appello di esami si effettua attraverso la consegna degli elaborati costituenti l’esercitazione (10 giorni prima dello svolgimento della prova orale).Gli studenti non ammessi alla prova orale o riprovati, non potranno sostenere l’esame all’appello successivo.Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni.Modulo di Tecnologia per l'igiene edilizia ed ambientale - PROGRAMMAIl Modulo di Tecnologia per l'igiene edilizia ed ambientale, all’interno del Laboratorio di Progettazione Architettonica Assistita, del Prof. Antonino Saggio, sarà mirato a definire il contesto microclimatico del sito con indicazioni riguardanti la ventilazione prevalente ed il soleggiamento in situazione estiva ed invernale.Da ciò conseguiranno alcune influenze sulla progettazione in relazione all'orientamento ed all'esposizione per l'ottimizzazione della captazione solare invernale e della schermatura estiva e con relative possibili conseguenze sulla sistemazione esterna degli spazi comuni a verde come dispositivo bioclimatico per il controllo e la gestione passiva del microclima interno all'edificio.Le tematiche del modulo saranno rivolte allo studio del comportamento energetico degli edifici, con analisi relative a:• Inquadramento generale su sistemi di accumulo termico e raffreddamento naturale degli edifici• Selezione delle tipologie di dispositivi, sulla base delle tempistiche di utilizzo proprie della destinazione d'uso dell'edificio oggetto della sperimentazione.• Sistemi passivi integrati nella progettazione: facciate e coperture• Sistemi attivi di produzione energetica da fonti rinnovabili.• Introduzione sulle nuove normative nazionali e comunali sul risparmio energetico• Integrazione dei dispositivi scelti e funzionamento bioclimatico dell'edificio nella situazione estiva ed invernale.Saranno inoltre svolte alcune consulenze in fase di revisione dei progetti.Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati.
Bibliografia di base consigliata:
(Date degli appelli d'esame)
• Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 • Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni. SUGGESTED BASIC BIBLIOGRAPHY : • Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 • Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 During the Course a specific bibliography will be provided covering the subjects of each lecture.
Canale: 2
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SFERRA ADRIANA SCARLET
(programma)
PremessaIl Corso di “Materiali e Tecnologie degli elementi costruttivi”, rappresenta nell’ambito del percorso formativo degli studenti iscritti al Corso di Laurea a ciclo unico Architettura U.E., il primo approccio alle discipline dell’area della “Tecnologia dell’Architettura” e più specificatamente, la prima opportunità di avvicinarsi alla progettazione con un approccio tecnologico finalizzato a garantire il controllo della qualità del progetto e la realizzazione di un intervento edilizio. In un contesto operativo sempre più complesso, la conoscenza delle procedure, degli operatori della normativa, degli strumenti che intervengono durante l’intero Processo Edilizio (programmazione, progettazione, realizzazione e gestione) rappresentano il quadro di riferimento nel quale si colloca lo studio dei principali materiali e sistemi costruttivi. Il corso quindi non è finalizzato all’individuazione di soluzioni tecniche predefinite, bensì all’analisi e all’interpretazione critica delle possibili scelte, che possono variare in relazione alle caratteristiche dell’intervento da realizzare, in grado comunque di garantire la corrispondenza tra le esigenze espresse e le prestazioni fornite relativamente agli aspetti della qualità tecnica e ambientale e nel rispetto dei tempi e dei costi predeterminati.ObiettiviObiettivo generale del Corso è formare lo studente verso la cultura della realizzazione.Obiettivo specifico è far acquisire allo studente le conoscenze di base in termini di requisiti e prestazioni dei singoli materiali, dei componenti e degli elementi tecnici edilizi ed impiantistici di un edificio, finalizzando tali contenuti al controllo e alla scelta più adeguata durante ognuna delle fasi del Processo Edilizio.All’interno di tale quadro collocano gli specifici argomenti oggetto delle singole lezioni e delle esercitazioni previste dal programma del corso in modo da realizzare fra esse quei necessari raccordi che garantiscono una trasmissione corretta, consapevole e non acritica, dell’informazione tecnica.Programma1° Modulo didatticoIl processo edilizio: ruolo e significatività nella realizzazione di un’opera pubblica- Definizione del termine “processo”, correlazioni con la realtà operativa riferita allo specifico settore dell’edilizia- Definizione di Processo Edilizio (UNI 10838:1999; UNI 10722-1:2007)- Rapporto tra processo e progetto: l’approccio tecnologico in funzione della qualità tecnica dell’edificio e delle dinamiche energetico-ambientali- Analisi del Processo Edilizio in chiave di sostenibilità ambientaleIl processo edilizio: le fasi - La fase di programmazione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo- La fase di progettazione alle diverse scale (preliminare, definitiva, esecutiva): definizione e correlazioni con altre fasi del processo - La fase di realizzazione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo - La fase di manutenzione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo - La fase di gestione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo - La fase di demolizione e di gestione dei rifiuti definizione e correlazioni con le altre fasi del processo- Esempi di processo edilizio adottati in alcune realizzazioni (casi di studio)Il processo edilizio: operatori (ruoli e attività), procedure e normativa (il Codice degli appalti)- Identificazione e ruolo degli operatori coinvolti nella fase di programmazione- Importanza delle attività preliminari allo sviluppo del progetto (indagini specialistiche, studi di fattibilità ambientale, ecc.)- Identificazione e ruolo degli operatori coinvolti nella fase di progettazione - Identificazione e ruolo degli operatori coinvolti nella fase di realizzazione: le imprese appaltatrici; le imprese produttrici di materiali e componenti edilizi e impiantistici- Il ruolo e le attività delle autorità di controllo nell’ambito del P.E.- Citazioni ed esempi (casi di studio) fase di Programmazione Il ruolo della Committenza Lo studio di fattibilità, rapporto tra contesto e progetto: aspetti culturali, storici, politico-amministrativi, economici, tecnologici e ambientali La proposta progettuale preliminare: il programma edilizio Il controllo della qualità, dei costi e dei tempi preventivatifase di Progettazione- Le successive fasi progettuali (definitiva ed esecutiva)- Il controllo della qualità, dei costi e dei tempi preventivatiLettura in chiave tecnologica di un edificio realizzatoLa qualità in edilizia- Definizione di approccio esigenziale-prestazionale (rif. norma UNI 0050:1993 e UNI 8289:1981- Edilizia. Classi di Esigenze dell' utenza finale: sicurezza, benessere (UNI 11277:2008), fruibilità, aspetto, gestione (UNI 11277:2008), integrabilità, salvaguardia dell’ambiente (UNI 11277:2008)- Classificazione del sistema tecnologico (rif. norma UNI 8290:1981 1.Struttura portante 2.Chiusura 3.Partizione interna 4.Partizione esterna 5. Impianti)- La normativa tecnica e ambientale- Enti di normazione e di controllo di materiali, prodotti e forniture per l’edilizia - Certificazione di qualità (ISO 9000, serie ISO 14000)- L’informazione tecnica e l’uso delle risorse ambientali nella pratica della qualità2° Modulo didatticoLa qualità e le prestazioni dei materiali, dei componenti e degli elementi tecniciPietre naturali- Definizione, brevi cenni storici- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Principali impieghi in edilizia- Modalità di posa in operaLaterizi- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà dei laterizi a confronto con altri materiali da costruzioneMalte - Definizione- Classificazione, composizione e tipi di impiego- Proprietà (fisiche, meccaniche, ambientali): requisiti e prestazioni - Il Controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Modalità di posa in operaSistemi e tecniche costruttive in muratura- Definizione- Classificazione - Requisiti e prestazioni - Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della maglia muraria: in elevazione e orizzontamento- Modalità di posa in operaElementi costruttivi in muratura - Muri portanti armati e non armati- Muri controterra- Cupole- Volte- Apertura di vani nelle murature (Tipologie, criteri da adottare)3° Modulo didatticoLeganti- Definizione- Classificazione: calce, gesso, cemento- Il processo di produzione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Principali impieghi in ediliziaCalcestruzzi- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà del materiale a confronto con altri materiali da costruzioneSistemi e tecniche costruttive in calcestruzzo armato - Definizione- Classificazione - Requisiti e prestazioni - Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni e deformazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della “gabbia strutturale”- Modalità di posa in opera- Il cls armato precompressoElementi costruttivi in calcestruzzo armatoStrutture in elevazione verticale: i pilastri- Disposizione e dimensione delle armatureStrutture in elevazione orizzontale: le travi- Disposizione e dimensione delle armature di una trave appoggiata, di una trave incastrata e di una trave a sbalzoFondazioni- Classificazione: dirette; indirette- Criteri di scelta in rapporto alle caratteristiche meccaniche e natura del terrenoScale4° Modulo didattico Acciaio- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in operaSistemi e tecniche costruttive in acciaio- Definizione- Classificazione - Requisiti e prestazioni - Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni e deformazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della “gabbia strutturale”- Modalità di posa in operaElementi costruttivi in acciaio- Strutture in elevazione verticale: i pilastri- Strutture in elevazione orizzontale: le travi, travi reticolari- Le tecniche di connessione (saldatura, chiodatura, bullonatura)- Sistemi di controventamento- 5° Modulo didattico Legnami- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà del materiale a confronto con altri materiali da costruzioneSistemi e tecniche costruttive in legno- Definizione- Classificazione - Requisiti e prestazioni - Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni e deformazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della “gabbia strutturale”- Modalità di posa in opera- Il legno lamellareElementi costruttivi in legno- Strutture in elevazione verticale: i pilastri- Strutture in elevazione orizzontale: le travi, travi reticolari- Le tecniche di connessione a tutto legno, a intaglio, con dispositivi metallici, incollate- Capriate6° Modulo didattico Materie Plastiche- Definizione- Classificazione (termoplastiche, termoindurenti)- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia: isolamento termico, isolamento acustico, impermeabilizzazione.- Modalità di posa in operaOrganizzazione delle attività durante il CorsoDurante il Corso sono previsti esoneri ed esercitazioni grafiche da svolgere durante il semestre. La valutazione di tutte le attività concorrerà al voto finale d’esame. Modalità di esameLa prova d’esame è orale e individuale. Consisterà nella verifica dell’apprendimento degli argomenti oggetto del programma del corso delle lezioni dei testi, degli estratti dai testi e da riviste indicate nei riferimenti bibliografici. Il voto conseguito nella prova orale, farà media con le valutazioni precedentemente conseguite nelle attività previste dal Corso.
Riferimenti bibliografici:
(Date degli appelli d'esame)
AA.VV., Quaderni del Manuale di progettazione edilizia, Milano, Hoepli, 2003 - I materiali tradizionali (2003) - I materiali e i manufatti in conglomerati cementizi (2004) - Le strutture (2003) - Le chiusure verticali (2003) - Le chiusure orizzontali (2006) - Le partizioni (2003) - Benedetti Cristina, Bacigalupi Vincenzo, (1996), Materiali e progetto, Kappa editore, Roma - Sasso Ugo (a cura di), (2008) Il nuovo manuale europeo di bioarchitettura, Mancosu Editore, Roma - Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli,Milano (cap.2, pp.20-45)
Canale: 3
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8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1036420 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Progettazione urbanistica I: Principi della progettazione contemporaneaIl corso fornisce gli strumenti per la comprensione dei nuovi
caratteri - nella forma dello spazio fisico, nella distribuzioni delle attività, nella struttura delle relazioni, nell’economia e negli stili di vità- che connotano la città contemporanea come una profonda rottura sia rispetto alla città del Moderno che a quella storica . Questo per comprendere il nuovo profilo dei problemi urbani e i temi strategici su cui la progettazione urbanistica sta elaborando, in Italia e in Europa, le risposte: il progetto fisico, la ricostruzione dello spazio pubblico,la riqualificazione delle periferie e la ridefinizione delle funzioni, la ricomposizione degli equilibri ambientali.Analisi e componenti del progettoIl corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani,alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire in corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale , per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze ad una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie,o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti |
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PRINCIPI DELLA PROGETTAZIONE CONTEMPORANEA
Canale: 1
Canale: 3
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GALASSI ANTONELLA
(programma)
Finalità e obiettiviIl Corso di Progettazione Urbanistica 1 posto al primo anno introduce alle conoscenze fondamentali del sapere disciplinare, teorico e strumentale e agli elementi fondamentali del ragionamento che lega tra loro le ragioni, i modi e gli esiti del “fare urbanistica” e del progettare la città e il territorio.Il Corso si propone di:- definire il quadro di riferimento culturale generale entro cui si colloca la disciplina urbanistica;- far conoscere il processo di formazione storica della disciplina per comprendere le relazioni che legano le trasformazioni dello spazio fisico con le teorie, le analisi, le pratiche progettuali, gli apparati normativi, gli strumenti istituzionali maturati all’interno dei diversi quadri sociali, politici, economici e culturali;- fornire le conoscenze di base dei metodi, delle tecniche, degli strumenti, delle fonti e dei riferimenti istituzionali, al fine di consentire agli studenti di costruire criteri valutativi propedeutici alla fase progettuale (propria dei Corsi e dei Laboratori di Urbanistica del 2°, 3° 4° e 5° anno).Contenuti generaliLe lezioni sono organizzate in riferimento a:• Introduzione all’urbanistica. Definizioni, contenuti culturali e tecnici, finalità della disciplina;• La nascita e l’evoluzione dell’urbanistica come disciplina autonoma; • Le trasformazioni dello spazio urbano, anche al fine di fornire agli studenti i riferimenti di base per interpretare le relazioni formali e funzionali fra l’oggetto architettonico e lo spazio urbano;• Legislazione e strumenti urbanistici. Evoluzione delle caratteristiche del piano dall’Unità d’Italia ad oggi in rapporto ai temi della disciplina, alle teorie, alle normative e ai fenomeni di trasformazione urbana e territoriale;• La costruzione del piano (aspetti tecnico-strumentali: fonti, tecniche e modi di lettura e rappresentazione dei fenomeni; i contenuti e gli “ingredienti” vecchi e nuovi dei piani, con particolare attenzione agli aspetti della sostenibilità del piano).Esercitazione Redazione di un Album in formato A3 con l’interpretazione del processo di formazione/trasformazione di un ambito urbano.Passaggio al secondo annoL’idoneità per il passaggio al 2° anno viene valutata con 3 verifiche annuali e riguarda:- i temi esposti nelle lezioni (2 verifiche scritte)- la predisposizione degli elaborati redatti per l’esercitazione
Testi di riferimento
- Consiglio Europeo degli Urbanisti (2004), La Nuova Carta di Atene 2003, Alinea Editrice, Firenze - Insolera I. (2011), Roma Moderna, da Napoleone I al XXI secolo, Einaudi - Mattogno C. (a cura) (2008), Ventuno parole per l’urbanistica, Carocci, Roma - Salzano E. (2007) Fondamenti di Urbansitica. La storia e la norma., Laterza, Bari References - Consiglio Europeo degli Urbanisti (2004), La Nuova Carta di Atene 2003, Alinea Editrice, Firenze - Insolera I. (2011), Roma Moderna, da Napoleone I al XXI secolo, Einaudi - Mattogno C. (a cura) (2008), Ventuno parole per l’urbanistica, Carocci, Roma - Salzano E. (2007) Fondamenti di Urbansitica. La storia e la norma., Laterza, Bari
Canale: 4
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4 | ICAR/21 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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101739 -
STATICA E TEORIA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Il Corso introduce i concetti e le procedure fondamentali della Meccanica che sono alla base del comportamento strutturale sia delle costruzioni storiche che delle nuove tipologie strutturali oggi in uso. In tale ambito si fa riferimento a sistemi modellabili come corpi rigidi, affrontando le principali strutture elementari che formano parti di opere architettoniche più complesse. In tale analisi si vuole anche fornire una visione intuitiva alla progettazione strutturale.
Canale: 1
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BERNARDINI DAVIDE
(programma)
Introduzione all'analisi strutturale.
La fase di modellazione (geometria della struttura, le azioni interne, modellazione dell’ambiente e dei materiali). La fase di calcolo (statica, cinematica e legame costitutivo). La fase di interpretazione (Verifica e progetto per resistenza e deformabilità). I concetti di base della cinematica. Cinematica del singolo punto materiale. Velocità, accelerazione. Moto rettilineo. Rotazione, Velocità e accelerazione angolare.Cenni sulla cinematica dei modelli discreti e continui tridimensionali. Campo di spostamento. Gradiente di deformazione e di spostamento.Cinematica dei modelli monodimensionali. Ipotesi cinematiche per la determinazione del comportamento delle sezioni. Trave deformabile ed indeformabile a taglio.Cinematica dei movimenti rigidi. Formula dello spostamento rigido finito e infinitesimo. Gradi di libertà e parametri di spostamento. Traslazione e rotazione. Centro di rotazione.I vincoli e la congruenza esternaLa modellazione dei vincoli.Il problema cinematico esterno. Condizioni di vincolo ed equazioni di congruenza. Metodo analitico e metodo grafico per la determinazione degli spostamenti rigidi delle strutture isostatiche. Le equazioni di congruenza in forma compatta. Classificazione cinematica delle strutture.Le deformazioni e la congruenza interna nelle traviLe deformazioni nelle travi. Le deformazioni termiche. Le equazioni di congruenza interna. La trave indeformabile a taglio.Il problema cinematico interno nelle travi. Calcolo degli spostamenti prodotti dalle variazioni di temperature nelle travi isostatiche. I concetti di base della dinamica e della statica. Dinamica del singolo punto materiale. Le leggi di Newton. Cause di traslazione e rotazione.Cenni sulla dinamica dei modelli discreti e dei continui tridimensionali. Il terzo principio della dinamica. Le forze interne. Le leggi di Eulero. Sforzi e tensioni.Forze e momenti. I sistemi di forze. Equilibrio nelle strutture deformabili. I piccoli spostamenti. Momento di una forza rispetto ad un punto. Forza e momento risultante di un sistema di forze. Il trasporto del momento risultante. Equivalenza e riduzione dei sistemi di forze. Sistemi di forze ripartite.Le reazioni vincolari e l’equilibrio esternoReazioni esterne ed interne. Il problema statico esterno. Numero di soluzioni in funzione del tipo di struttura. I diagrammi di corpo libero. Il metodo canonico e quello della ricerca delle equazioni per il calcolo delle reazioni vincolari di strutture isostatiche. Le equazioni di equilibrio esterno in forma compatta. Dualità con il problema cinematico esterno. Le reazioni vincolari nelle strutture iperstatiche.Le sollecitazioni e l’equilibrio interno nelle traviDefinizione degli sforzi e delle sollecitazioni nelle travi. Carichi ripartiti e concentrati nelle travi. L’equilibrio interno. Il segno delle sollecitazioni. Il problema statico interno. I diagrammi delle sollecitazioni. Il metodo delle sezioni generiche e quello dell’equilibrio dei tratti per il calcolo delle sollecitazioni nelle strutture isostatiche. Il comportamento meccanico dei materiali. Prove sperimentali per la determinazione della risposta dei materiali. Comportamenti tipici: elasticità, plasticità, viscosità. Rigidezza, limite elastico, resistenza, duttilità. Cenni sui materiali più comuni: acciaio, calcestruzzo, muratura, legno.Il legame costitutivo nelle travi. Cenni al problema di de Saint-Venant. Legame costitutivo assiale. Legame costitutivo flessionale. Legame costitutivo tangenziale. Dualità tra statica e cinematica. Dualità tra i problemi esterni. Energia, lavoro e potenza. Teorema dei lavori virtuali per le travi. Calcolo delle reazioni vincolari in strutture isostatiche. Formula generale dello spostamento per il calcolo di singole componenti di spostamento per travi isostatiche. Il problema strutturale nelle travi. Il metodo degli spostamenti: soluzione generale, condizioni al contorno, problema assiale e trasversale. L’effetto delle deformazioni termiche e della deformabilità a taglio. Cenni al metodo degli elementi finiti. Il metodo delle forze per strutture iperstatiche ed isostatiche. Verifica e progetto. Le incertezze nell’analisi strutturale. Metodi di analisi strutturale. Valori caratteristici delle resistenze e dei carichi. La resistenza assiale e flessionale delle travi. La verifica di resistenza. La verifica di deformabilità. Progetto per resistenza. Progetto per deformabilità. Travi isostatiche. Comportamento strutturale di schemi statici tipici: travi semplici, arco a tre cerniere, portale isostatico. Confronto tra i diagrammi delle sollecitazioni e gli spostamenti notevoli. L’effetto dei cedimenti vincolari e delle variazioni termiche. Travi iperstatiche. La ridondanza statica. Applicazioni del metodo delle forze. Scelta del sistema principale. Calcolo dell’incognita iperstatica. Strutture più volte iperstatiche. Utilizzo del teorema dei lavori virtuali. L’influenza delle diverse sollecitazioni. Effetto dei cedimenti vincolari. Effetto delle variazioni di temperatura. La dipendenza delle sollecitazioni dai rapporti di rigidezza. Schemi strutturali tipici. Le strutture reticolari. Definizione del modello di asta. Punto di vista continuo e punto di vista discreto. Cinematica e statica delle strutture reticolari. Problema strutturale per le strutture reticolari. Teorema dei lavori virtuali. Calcolo di sollecitazioni e componenti di spostamento. Schemi statici tipici. Sezioni di Ritter. Davide Bernardini
(Date degli appelli d'esame)
“Introduzione alla meccanica delle strutture. Teoria ed esercizi” Città Studi Edizioni, 2012
Canale: 2
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ROMEO FRANCESCO
(programma)
e-mail francesco.romeo@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893STATICA E TEORIA DELLE STRUTTURE (codice 101739)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso LavagnaObiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di introdurre lo studente alle discipline strutturali, intese quali strumento per la progettazione architettonica del costruito. Fondandosi sulle conoscenze acquisite nel corso di Matematica I, esso fornisce le prime basi teoriche necessarie per l'analisi e la progettazione dei sistemi strutturali.Programma Introduzione all'analisi e alla progettazione strutturale. Problema meccanico e modello matematico. Elementi di meccanica newtoniana.Cinematica dei sistemi rigidi. Cinematica del corpo rigido libero: spostamento rigido e rotazioni rigide infinitesime. Vincoli. Il problema cinematico: determinazione della configurazione variata del sistema per effetto di cedimenti vincolari. Analisi cinematica di semplici sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico.Statica dei sistemi rigidi. Equilibrio del punto materiale e del corpo rigido libero. Equazioni cardinali della statica. Vincoli. Equazioni di equilibrio. Il problema statico: determinazione delle reazioni vincolari esterne ed interne per effetto di carichi applicati. Analisi statica di sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico.Principio dei lavori virtuali per i corpi rigidi.Sistemi discreti: strutture reticolari e sistemi rigidi con deformabilità concentrate.La trave come sistema continuo monodimensionale. Analisi locale della deformazione. Equazioni di congruenza interna, condizioni al contorno. Analisi locale della sollecitazione. Equazioni indefinite di equilibrio, condizioni al contorno (condizioni statiche di vincolo).Relazione costitutiva locale per materiale elastico lineare isotropo. Il problema elastico lineare.Lavoro virtuale interno per la trave deformabile. Dualità statica-cinematica. Il principio dei lavori virtuali per le travi deformabili. Formula generale dello spostamento per sistemi di travi: effetto di forze attive, cedimenti vincolari, variazioni termiche.Sistemi di travi isostatici. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione.Sistemi di travi iperstatici. Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di congruenza in termini di incognite iperstatiche. Esplicitazione delle equazioni di congruenza con la formula generale dello spostamento.Equazione differenziale della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata.Modalità di esame Prova scritta e prova orale.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, Città Studi Edizioni, 2012. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997. Bibliography Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, Città Studi Edizioni, 2012. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997.
Canale: 3
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8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1036420 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Progettazione urbanistica I: Principi della progettazione contemporaneaIl corso fornisce gli strumenti per la comprensione dei nuovi
caratteri - nella forma dello spazio fisico, nella distribuzioni delle attività, nella struttura delle relazioni, nell’economia e negli stili di vità- che connotano la città contemporanea come una profonda rottura sia rispetto alla città del Moderno che a quella storica . Questo per comprendere il nuovo profilo dei problemi urbani e i temi strategici su cui la progettazione urbanistica sta elaborando, in Italia e in Europa, le risposte: il progetto fisico, la ricostruzione dello spazio pubblico,la riqualificazione delle periferie e la ridefinizione delle funzioni, la ricomposizione degli equilibri ambientali.Analisi e componenti del progettoIl corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani,alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire in corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale , per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze ad una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie,o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti |
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ANALISI E COMPOSIZIONE DEL PROGETTO
Canale: 2
Canale: 3
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DE LEO DANIELA
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO1. ObiettiviCome da indicazioni generali, “il corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani, alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire un corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale, per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze a una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie, o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti”.All’interno di questo generale indirizzo, il corso fornisce agli studenti l’occasione di conoscere e approfondire concetti e strumenti dell’urbanistica come sapere scientifico e come pratica tecnica orientata alla costruzione e trasformazione della città e del territorio contemporaneo. Per tanto, il corso ripercorre e approfondisce i principali temi teorici e le maggiori questioni relative al dibattito disciplinare, nei diversi aspetti teorici, storici, tecnico-normativi ed evolutivi, al fine di inquadrare e definire i molti aspetti connessi all’elaborazione di strumenti di intervento. Infine, conduce e guida gli allievi alla realizzazione di una prima sperimentazione progettuale su uno specifico ambito territoriale selezionato sulla base delle sue caratteristiche progettuali e morfologiche.2. Svolgimento dell’attività didatticaIl corso si articola in lezioni frontali e discussioni comuni, guidate dalla docente, sui testi e sui materiali delle esercitazioni pratiche condotte dagli studenti, organizzati in piccoli gruppi.2.1. Le lezioniLe lezioni affronteranno temi relativi all’analisi e alle componenti del progetto, con riferimento alle concettualizzazioni dei Piani e dei progetti, guardati dai diversi punti di vista (dal piano razional-comprensivo al piano-processo), con esempi di piani del passato e del presente, analisi tecnica e verifica dei livelli della loro attuazione in casi emblematici; definizione dei processi decisionali e dei conflitti d’uso del suolo, le molteplici traiettorie di trasformazione del territorio relative a interventi legati alla pianificazione strategica, in Italia e in Europa, alla dimensione del progetto urbano, alle ipotesi della ‘nuova programmazione’.Infine, saranno studiati i riferimenti normativi e istituzionali, le relazioni con enti e strumenti per il governo del territorio; ruolo e funzione dei diversi livelli di pianificazione (piano territoriale, piano strutturale, piano operativo, piano attuativo); grandezze e categorie urbanistico-edilizie; metodi e strumenti per la descrizione e interpretazione dei sistemi urbani, ambientali, morfologici, funzionale, relazionali. 2.2 L’esercitazioneL’esercitazione del semestre, impostata e verificata periodicamente in aula, con la guida e la partecipazione attiva della docenza, sarà svolta da gruppi di studenti che dovranno definirsi e registrarsi all’inizio delle attività didattiche, per poi dare conto della propria attività in aula e attraverso alcune consegne intermedie, propedeutiche allo svolgimento dell’esame.2.3 Materiale didatticoDurante il corso verranno forniti materiali e riferimenti utili all’approfondimento dei temi trattati nel corso delle lezioni, a integrazione delle indicazioni bibliografiche essenziali sotto riportate, specie con riferimento allo studio di piani e progetti recentemente realizzati.3. Modalità d'esameLa valutazione delle conoscenze acquisite dallo studente avverrà mediante la discussione sui materiali elaborati durante il semestre e l’interrogazione individuale sugli argomenti delle lezioni frontali e dei contenuti nei testi indicati in bibliografia e nel corso delle lezioni.Gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la terminologia, i metodi e i criteri dell’urbanistica, ma anche di aver maturato capacità di esposizione grafica e dialettica.Infine, trattandosi di un modulo integrato, la valutazione terrà conto del lavoro svolto nel modulo di Principi della progettazione contemporanea.
Bibliografia essenziale (necessaria ma non sufficiente per sostenere l’esame e che in ogni caso deve essere verificata con la docente prima di sostenere l’esame)
(Date degli appelli d'esame)
Alcune definizioni e premesse Astengo G., Voce Urbanistica, in Enciclopedia Universale dell’Arte, vol. XIV, Venezia, Sansoni, 1966 Gabellini P., “Tre modi per rispondere con una definizione, con un libro, con un caso”, in Tosi M.C., Di cosa parliamo quando parliamo di Urbanistica, Meltemi, Roma, pp.135-142 Mazza L., “Appunti per le lezioni”, in Tosi M.C., Di cosa parliamo quando parliamo di Urbanistica, Meltemi, Roma, pp.167-186 Howlett M., Ramesh M. (2003), Come studiare le politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna, cap.V. Un po’ di Fondamenti di Urbanistica Salzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291 Trasformazioni nei paradigmi e nelle pratiche Campos Venuti G., Città senza cultura. Intervista sull’urbanistica, Oliva F. (a cura di), Laterza, Roma-Bari, pp.62-86 Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85 Di Biagi P., “Giovanni Astengo. Un modo per dare rigore scientifico e morale all'urbanistica”, in Gabellini P., Di Biagi P. (a cura di), Urbanisti italiani, p.395-448 Bianchetti C. (1985), "Il progetto preliminare del nuovo PRG della città di Bergamo" in Bianchetti C. (a cura di), B. Secchi. La Spezia, Ascoli, Bergamo (1995), p.121-172, Bianchetti C. (2008), “Il pathos dell’urbanità”, in Bianchetti C. Urbanistica e sfera pubblica, Donzelli, Roma Cremaschi M. (2008), “Narrazioni e cambiamento dei quartieri”, in Tracce di quartieri, FrancoAngeli, Milano Lynch K., (a cura di P. Ceccarelli), L'immagine della città, Marsilio editore, pp.1-35 e pp.65-102 Palermo P.C. (2009), I limiti del possibile, FrancoAngeli, Milano, capitoli 3, 5, 6 Tecniche e strumenti del fare Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325 Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma Piani significativi di recente elaborazione (con relativi riferimenti bibliografici essenziali) Il piano di Roma Il piano di Jesi Il piano di Bologna Il piano di Ancona Bibliography (necessary but not sufficient to pass the exam, and that in any case must be checked by the teacher before the exam) Definitions and assumptions Astengo G., Voce Urbanistica, in Enciclopedia Universale dell’Arte, vol. XIV, Venezia, Sansoni, 1966 Gabellini P., “Tre modi per rispondere con una definizione, con un libro, con un caso”, in Tosi M.C., Di cosa parliamo quando parliamo di Urbanistica, Meltemi, Roma, pp.135-142 Mazza L., “Appunti per le lezioni”, in Tosi M.C., Di cosa parliamo quando parliamo di Urbanistica, Meltemi, Roma, pp.167-186 Howlett M., Ramesh M. (2003), Come studiare le politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna, cap.V. Some of Urban Planning foundations Salzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291 Transformation in theorethical paradigms and practices Campos Venuti G., Città senza cultura. Intervista sull’urbanistica, Oliva F. (a cura di), Laterza, Roma-Bari, pp.62-86 Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85 Di Biagi P., “Giovanni Astengo. Un modo per dare rigore scientifico e morale all'urbanistica”, in Gabellini P., Di Biagi P. (a cura di), Urbanisti italiani, p.395-448 Bianchetti C. (1985), "Il progetto preliminare del nuovo PRG della città di Bergamo" in Bianchetti C. (a cura di), B. Secchi. La Spezia, Ascoli, Bergamo (1995), p.121-172, Bianchetti C. (2008), “Il pathos dell’urbanità”, in Bianchetti C. Urbanistica e sfera pubblica, Donzelli, Roma Cremaschi M. (2008), “Narrazioni e cambiamento dei quartieri”, in Tracce di quartieri, FrancoAngeli, Milano Lynch K., (a cura di P. Ceccarelli), L'immagine della città, Marsilio editore, pp.1-35 e pp.65-102 Palermo P.C. (2009), I limiti del possibile, FrancoAngeli, Milano, capitoli 3, 5, 6 Techniques and tools to do Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325 Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma Relevant and recent urban and regional plans (with theirs own minimal bibliography) Roma Masterplan Jesi Masterplan Bologna Masterplan Ancona Masterplan
Canale: 4
Canale: 1
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8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1007335 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA II
(obiettivi)
Il corso introduce il calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali; calcolo integrale per funzioni di una variabile reale; calcolo integrale per funzioni di più variabili reali; elementi di geometria analitica nello spazio; equazioni differenziali ordinarie.
Canale: 1
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BIRINDELLI ISABELLA
(programma)
e-mail isabeau@mat.uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA II (codice 1007335)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Obiettivi dell’insegnamento Preparare lo studente a usare strumenti matematici come le equazioni differenziali e il calcolo vettoriale in modo da poter affrontare problemi di statica, fisica e scienze delle costruzioni.Programma 1. Equazioni Differenziali del primo ordine: Equazioni differenziali e Problema di Cauchy. Equazioni a variabili separabili. Equazioni lineare omogenee e non. Metodo di variazione delle variabili.2. Equazioni differenziali del secondo ordine lineari: Integrale generale per equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti omogenee. Integrale generale per equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti non omogenee: metodo della somiglianza e metodo di variazione della costante (cenni). Soluzioni del Problema di Cauchy.4. Funzioni di piu` variabili: Definizione, grafico, insieme di definizione, curve di livello. Definizione di limite in un punto. Definizione di funzione continua. Definizione di derivata parziale, derivata direzionale. Gradiente di una funzione, piano tangente. Funzioni differenziabili. Significato geometrico del gradiente. Derivazione delle funzioni composte. Derivate parziali di ordine superiore, Teorema di Schwarz.5. Integrali doppi e tripli: Cenni sulla definizione di di Integrale di Rieman. Riduzione degli integrali in domini normali rispetto a uno degli assi. Integrazione tramite cambiamento di coordinate: in particolare coordinate polari e coordinate sferiche.6. Curve: definizione di curva regolare, semplice, chiusa. Supporto di una curva. Vettore tangente. Lunghezza di una curva. Integrali curvilinei.7. Superfici.: definizione di superficie parametrizzata regolare. Vettore normale, piano tangente. Area di una superficie e integrale superficiale.8. Campi vettoriali:Campi vettoriali: definizione, esempi, campi di forze, campo gravitazionale, campi conservativi. Lavoro di un campo lungo una curva. Campi irrotazionali. Domini semplicemente connessi. Teorema della divergenza e teorema di Gauss-green..Modalità di esame Una prova scritta che può essere sostituita da due prove scritte in itinere per gli studenti che seguono il corso. Una prova orale che può essere sostituita da la presentazione di un progetto Matematico/architettonico, per gli studenti che hanno superato la prima prova in itinere.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Crasta Malusa: MATEMATICA II (Editore Pitagora) Esercizi sulla mia pagina web. Bibliography Crasta Malusa: MATEMATICA II (Editore Pitagora) Esercizes on my web page.
Canale: 2
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8 | MAT/05 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026599 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
(obiettivi)
Il Corso affronta in due specifiche sezioni il periodo antico in particolare dall’architettura ellenistica a quella paleocristiana ed il periodo medioevale dall’architettura carolingia a quella tardogotica. Scopo del Corso, attraverso lezioni e seminari, è quello di analizzare le più significative opere, il contesto in cui sono inserite e di offrire allo studente strumentazioni critiche e metodi di analisi per la conoscenza dell’architettura.
Canale: 1
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CIMBOLLI SPAGNESI PIERO
(programma)
Il corso è organizzato in due sezioni specifiche:
1. L'architettura dell'Antichità (Grecia arcaica e classica; i regni ellenistici; Roma repubblicana; l'impero romano; il tardo-antico, compreso il paleocristiano); 2. l'architettura del Medioevo (il protobizantino; l'impero carolingio; Europa e Italia romaniche; Europa e Italia gotiche). Architettura greca
(Date degli appelli d'esame)
GRUBEN, G. 1962. L’architettura dei templi e santuari greci. In BERVE, H., GRUBEN, G., HIRMER, H. 1962. I templi greci. Firenze; 109-312. Architettura romana CREMA, L. 1959. L'architettura romana [Enciclopedia classica, sez. III, Archeologia e storia dell'arte classica, vol. XII, Archeologia (Arte romana), tomo I], Torino. CREMA, L. (1960) 2009. Significato dell’architettura romana, presentazione di P. Spagnesi. 2ª ed. Roma: Kappa. Architettura medievale Voci dell'Enciclopedia Universale dell'Arte: Tardoantico (vol. XIII, coll. 583-620); Bizantino (vol. II, coll. 623-656); Carolingio (vol. III, coll. 145-169); Ottoniano (vol. X, coll. 307-317); Romanico (vol. XI, coll. 697-760); Gotico (vol. VI, coll. 306-388); Brunelleschi, Filippo (vol. II, coll. 811-827).
Canale: 2
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MANNINO NATALINA
(programma)
Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e alla comprensione di opere architettoniche attraverso l’esame di esempi o di personalità artistiche significativi.Verranno prese in considerazione architetture appartenenti ad un arco temporale compreso tra la fine del cosiddetto ”Medioevo ellenico” (fine VIII-VII secolo a.C.) e l’inizio del XV secolo.
Il programma nella sua versione integrale, completa di bibliografia di base e di approfondimento, è molto dettagliato. Oltre che per facilitare la comprensione dello sviluppo dell’insegnamento, la scelta di descrivere compiutamente i suoi contenuti è motivata dal voler fornire un utile riferimento per lo studio anche agli studenti non frequentanti. Il Programma è articolato in due parti aventi didatticamente lo steso ‘peso’: Parte I ARCHITETTURA ANTICA I.1 ARCHITETTURA GRECA DAL PERIODO ARCAICO ALL’ELLENISMO Premesse statico-costruttive: il sistema trilitico; il sistema spingente, ad arco. Il tempio greco e il “Megaron”. Sua origine ed evoluzione, nomenclatura delle parti componenti. Tipologie del tempio greco in rapporto al numero e alla disposizione delle colonne. Ordini architettonici origine, morfologia e sintassi. Elementi costitutivi. Origine e formazioni degli ordini dorico e ionico. Distinzione tra ordini ionici asiatico, attico ed “ellenistico”, Il metodo “delle nove linee teoriche” per la rappresentazione grafica degli ordini architettonici. Tipi principali di modanature, morfologia e loro logica compositiva. Il ruolo del colore nelle architetture templari greche. Correzioni ottiche (curvature di superfici, inclinazioni rispetto ad assi verticali, variazioni dimensionali di elementi dell’ordine, tra cui il “conflitto angolare”) Architettura della Grecia arcaica (fine VIII-inizi V sec. a.C.). Templi dorici arcaici: “Megaron” e tempio di Apollo a Thermos. Tempio e santuario: l’Altis e il tempio di Era (Heraion) a Olimpia. Templi ionici arcaici. Heraion di Samo: gli hekatompeda, le ricostruzioni di Rhoikos e di Policrate. Artemision (tempio di Artemide) di Efeso, dalla fase arcaica al rifacimento ellenistico (IV-III sec. A.C.) Templi d’età arcaica e tardo-arcaica in Sicilia e Magna Grecia. Siracusa, tempio di Apollo. Selinunte, templi “C” e “G” di Apollo. Paestum, Heraion I (c.d. “Basilica”), tempio. di Atena (c.d. “tempio di Cerere”). Il periodo classico. Templi dorici. La definizione del “canone”. La Grecia continentale: Olimpia, il tempio di Zeus. La Magna Grecia: Paestum, Heraion II (c.d. “tempio di Poseidone”) L’architettura attica. L’Acropoli di Atene. Composizione delle masse architettoniche nei complessi monumentali. Pericle e la ricostruzione dell’Acropoli ateniese. La figura e l’opera di Ictino. Il Partenone pericleo e i suoi precedenti. Il tempio di Apollo a Basse. Cenni sull’ordine corinzio. I Propilei ateniesi di Mnesicle e i rapporti con le preesistenze. L’architettura ionico-attica: il tempio di Atena Nike e l’Eretteo sull’Acropoli di Atene. Il periodo tardo-classico. Epidauro, il santuario di Asclepio, la Tholos, il teatro. Il teatro greco, caratteristiche e nomenclatura La “rinascenza” ionica in Asia Minore in età tardo-classica. Priene: la città e riferimenti alla pianta ippodamea; Piteo e il tempio di Atena Polias, il Bouleuterion. Cenni sugli edifici greci diversi dai templi: bouleuteria, ekklesiasteria, pritaneia, stoai. Gli spazi urbani delle agorai. L’età ellenistica. Architettura e nuove ricerche compositive. tempio di Apollo a Didime. Ermogene e il tempio di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro. Pergamo, la città, santuario di Demetra, tempio e recinto di Atena Polias Nikephoros, altare di Zeus. Altri santuari ellenistici: santuari di Asclepio a Coo, di Atena a Lindos. I.2 ARCHITETTURA ROMANA, TARDOANTICA, PALEOCRISTIANA, BIZANTINA Origini dell’architettura romana. L’eredità ellenistica, l’influenza italica. Innovazioni nelle tecniche costruttive e nell’uso dei materiali da costruzione; opus caementicium e altri principali tipi di opera poligonale, quadrata, incerta, reticolata, testacea, vittata, mista. Uso dell’arco e della volta. Nuova concezione degli ordini architettonici: affermazione della loro funzione decorativa, sintagma dell'ordine che inquadra l'arco: Architettura romana repubblicana. Santuari ellenistici del Lazio: santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, di Giove Anxur a Terracina, di Ercole Vincitore a Tivoli.. Templi etrusco-italici. Caratteristiche del nuovo tipo e innovazioni introdotte negli edifici templari (tempio pseudoperiptero, tholos orientata) Tempio di Giove Capitolino a Roma, Capitolium di Cosa, Tempio dorico-corinzio (della Pace o di Mens Bona) a Paestum, templi dell’area sacra di largo Argentina e tempio c.d. della Fortuna Virile a Roma, tholos di Vesta a Tivoli. Il Foro della città romana. Cosa, Pompei. Edifici pubblici e utilitari: basiliche, curie, comitia (Cosa, Pompei), il Tabularium e la Porticus Aemilia a Roma. Archi, volte e cupole, nomenclatura, configurazioni geometriche, comportamento statico. Volte a botte, a vela, a padiglione, a crociera, a “ombrello”, mista a padiglione e ombrello. La cupola. Principali sistemi di raccordo: pennacchi sferici, trombe coniche. La città romana. Cenni sulla castrametazione. Aosta, Verona, Lucca, Firenze Il Foro Romano e i suoi monumenti principali. Il teatro romano: Roma, Teatro di Pompeo e cenni sul teatro di Marcello Fori imperiali: Foro di Cesare (per gli altri Fori vedere qui di seguito). Architettura augustea, “neoatticismo”. Roma, Foro di Augusto e Ara Pacis, Arco di Augusto a Susa. la tipologia degli archi trionfali. Edilizia domestica: domus e insulae, schemi distributivi., casa di Augusto sul Palatino, casa del Fauno a Pompei, caseggiato di Diana e Horrea Epagathiana a Ostia Antica. Età giulio-claudia. Architetture di Claudio: Roma, Porta Maggiore e tempio di Claudio sul Celio, porta dei Borsari a Verona. architettura di Nerone. Domus Aurea. Decorazione parietale romana, gli stili pompeiani.. Architettura dei Flavi. Roma, Domus Flavia e Domus Augustana sul Palatino Templum Pacis (Foro di Vespasiano), Foro Transitorio o di Nerva, Anfiteatro Flavio (Colosseo), cenni sugli anfiteatri. Architettura di Traiano e Apollodoro di Damasco. Foro di Traiano e complesso dei Mercati. l’architettura di Adriano. Pantheon, tempio di Venere e Roma, Villa Adriana I complessi termali romani: terme di Agrippa (cenni). Caratteristiche ed evoluzione delle terme imperiali: terme di Nerone, Traiano, Diocleziano, Caracalla. L’architettura tardo-romana e la fine dell’arte classica. Fattori che determinano il cambiamento. L’età di Diocleziano. palazzo di Diocleziano e Porta Aurea a Spalato. Le nuove capitali europee. Treviri, la città, le terme imperiali, “Basilica” (“Aula Regia”) di Costantino, Porta Nigra. Salonicco, cenni sull’assetto urbanistico e sui principali monumenti (strada colonnata, “Tetrapilo”, mausoleo di Galerio o “Rotonda”). Villa imperiale a Piazza Armerina, la visione per scorci, la disposizione planimetrica affrancata dalle rigide assialità. Basilica di Massenzio a Roma. Arco di Costantino e uso dei materiali di recupero (spolia). Evoluzione degli edifici centrici. ninfeo degli Orti Liciniani (“tempio di Minerva Medica”) Costantino e l’architettura religiosa cristiana dopo il 313 d.C. Gli edifici centrici “a doppio guscio o involucro”: mausoleo di Costantina (“S. Costanza”) a Roma Le prime basiliche costantiniane. Caratteristiche della basilica paleocristiana: impianto planimetrico, alzati, nomenclatura ecc. Basiliche paleocristiane a Roma: San Pietro e la tomba dell’Apostolo, Basilica del Salvatore (S.Giovanni in Laterano) Gli edifici religiosi tra la fine del IV e il V secolo. S. Paolo e S.Maria Maggiore a Roma. Tipo della basilica con facciata aperta con colonnati: S. Clemente a Roma. Basiliche cimiteriali circiformi: cenni su S. Sebastiano e S. Agnese a Roma. I battisteri: Battistero Lateranense a Roma. Modelli occidentali fuori Roma: Basilica Apostolorum (S. Nazaro), S. Tecla, S. Lorenzo maggiore a Milano. Architettura paleocristiana nel vicino Oriente: Basilica del Golgota a Gerusalemme, chiesa della Natività a Betlemme, chiesa dell’Acheiropoietos a Salonicco. La definizione del tipo basilicale: S. Sabina a Roma. L’architettura bizantina.del VI secolo (Giustiniano) in Oriente e in Occidente. chiese dei SS. Sergio e Bacco, di S. Irene e di S. Sofia a Costantinopoli. S. Vitale, basiliche di S. Apollinare Nuovo e di S. Apollinare in Classe a Ravenna. Parte II ARCHITETTURA MEDIEVALE L’alto Medioevo. Chiesa di S. Salvatore a Brescia e continuità del tipo della basilica di V secolo. Mutamenti sullo scorcio dell’VIII secolo L’architettura carolingia. La concezione imperiale classicista di Carlo Magno, il tema delle grandi abbazie. Le innovazioni tipologiche, spaziali, liturgiche. Gli edifici chiesastici e i Westwerke: abbaziali di Corvey, Centula (St. Riquier), Cappella Palatina di Aquisgrana; chiese a cori contrapposti, transetti doppi: abbazie di San Gallo e di Fulda (S. Bonifacio); cripte esterne o sotterranee: cripte di Corvey (cenni) e di Saint-Germain ad Auxerre. Rivisitazioni classiciste: portico d’ingresso (Torhalle) dell’abbazia di Lorsch; costruzioni centrali a volta: cappella di Germigny-des-Prés L’architettura ottoniana nell’area settentrionale europea nell’XI secolo. Carattere aulico e di grande dignità sacrale degli edifici ecclesiastici. Riferimenti alla tradizione paleocristiana. Il tema dei transetti e del Westbau in facciata. abbaziale di Hersfeld, chiese monastiche di S. Gertrude a Nivelles, S. Michele a Hildesheim, S. Ciriaco a Gernrode. Diffusa imitazione del modello della Cappella Palatina di Aquisgrana: cenni su S. Maria a Ottmarsheim e sulla collegiata della Trinità a Essen. Le chiese di Colonia: S. Pantaleone, S. Maria in Campidoglio e il tema della terminazione a triconco. Cattedrali di Treviri e di Spira (la fabbrica ottoniana). L’età romanica. Caratteri dell’architettura del periodo: poetica, tipologie planimetriche e degli alzati, mutamenti del sistema statico-costruttivo Il primo romanico. L’area meridionale europea sotto la Loira e in Borgogna nell’XI secolo. Abbaziale di Saint-Martin-du-Canigou, chiesa di S. Vincenzo di Cardona. chiese di S. Benigno a Digione, S. Filiberto a Tournus, Sant’Ilario a Poitiers, Saint-Benoît-sur-Loire. Abbaziale di Cluny II. Caratteri delle chiese di pellegrinaggio: Santiago di Compostella, Saint-Sernin a Tolosa, Sainte-Foy a Conques. Architettura romanica in Francia nell’XI e XII secolo. Abbaziale di Cluny III. Le scuole regionali francesi. La Borgogna: priorati cluniacensi di Paray-le-Monial e la-Charité-sur-Loire; cattedrale di Saint-Lazare ad Autun, chiese della Maddalena a Vezelay e di Saint-Etienne a Nevers. L’Alvernia: chiesa di Notre-Dame-du-Port a Clermont-Ferrand, cenni sulle chiese di Orcival, Issoire e sulla parrocchiale di Saint-Nectaire. L’area del Velay: cattedrale di Le Puy. L’Aquitania e le zone adiacenti: cattedrale di S. Pietro ad Angoulême, chiesa di Saint-Etienne-de-la-Cité e cattedrale di Saint-Front a Perigueux. Il Poitou: chiese di Saint-Savin-sur-Gartempe, di Notre-Dame-la-Grande a Poitiers.. La Provenza: chiese di Saint-Gilles-du-Gard, di Saint-Trophime ad Arles, cenni sulle chiese di Saint-Paul-Trois-Chateaux, di Saint-Restitut (facciata), di Saint-Guilhelm-le-Desert. L’area settentrionale e la persistenza di influenze imperiali: Saint-Etienne a Vignory. La Normandia: abbaziali di Bernay, di Mont-Saint-Michel, di Jumieges, di Saint-Etienne e della Trinite a Caen. Il romanico in Inghilterra e l’influenza dell’architettura normanna.Caratteri originali dell’architettura romanica inglese. Le cattedrali di Durham, Norwich, Gloucester. L’architettura romanica tedesca: continuità della cultura ottoniana. La trasformazione del duomo di Spira. Le grandi cattedrali renane, Magonza, Worms. Il romanico in Spagna. Santiago di Compostela e la diffusione del romanico francese nella penisola iberica. L’architettura romanica italiana. L’Italia luogo d’incontro di culture e tradizioni di diverse provenienze (settentrionali, bizantine, arabe); persistenze locali della tradizione classica. La Lombardia e la regione padano-veneta. Rapporti con l’area romanica europea e con la cultura architettonica imperiale. L’area comasca: chiese di S. Carpoforo, di S. Abbondio e di S.Fedele a Como; S. Maria del Tiglio a Gravedona; la chiesa di S. Maria Maggiore a Lomello e l’uso degli archi-diaframma. L’area pavese-milanese: S. Ambrogio a Milano; S. Michele a Pavia; cattedrali di Parma, Modena, Ferrara. Chiese di S. Zeno e di S. Lorenzo a Verona. Battisteri a volume semplice e a doppio involucro. Battisteri di Lenno e di Cremona Chiese a impianto centrico: cenni su S. Tommaso in Limine ad Almenno, sul S. Lorenzo a Mantova e sul Santo Sepolcro nel complesso di S. Stefano a Bologna. L’area veneziana e lagunare, sopravvivenze tardo-romane e bizantine: S. Marco a Venezia, duomo di S. Donato a Murano; duomo dell‘Assunta e chiesa di S. Fosca a Torcello. La Toscana. Autonomia culturale e originalità di sviluppi delle aree fiorentina e pisano-lucchese.Permanenze classiciste, influenze orientali. Chiesa di S. Miniato al Monte e battistero di Firenze, cenni sulla Collegiata di Empoli. Campo dei Miracoli con Duomo, Battistero, Torre campanaria a Pisa; chiese di S. Frediano (cenni) e S. Paolo a Ripa d’Arno a Pisa; chiesa di S. Michele e duomo di S. Martino a Lucca; chiesa di S. Giovanni Forcivitas a Pistoia; Pieve o Badia di Arezzo; abbaziale di S. Antimo presso Castelnuovo dell’Abate; chiesa di S. Pietro a Grado presso Pisa. Le Marche: chiese di S. Claudio al Chienti; Ancona: duomo di S. Ciriaco e chiesa di S. Maria di Portonovo. L’Umbria: chiesa di S. Eufemia a Spoleto, duomo di S. Rufino ad Assisi. Il Lazio e Roma: Persistenza delle tradizioni classica e paleocristiana: chiese di S. Pietro e di S. Maria Maggiore a Tuscania, di S. Maria in Castello a Tarquinia. Roma: chiese di S. Maria in Cosmedin, di S. Clemente, di S. Maria in Trastevere. Abbazia di Montecassino. L’Italia meridionale: compresenza di influssi orientali e mediterranei e di caratteri architettonici continentali normanni. Traduzione in forme romaniche della tipologia basilicale su colonne. La Campania: cattedrale di Salerno, cenni sulle cattedrali di Caserta Vecchia e di Aversa. La Basilicata: abbazia della Trinità di Venosa, cenni sul duomo di Acerenza. La Puglia: chiesa di S. Nicola a Bari, cattedrali di Trani, Bitonto, Molfetta, Valenzano. La Calabria: “Cattolica” di Stilo. La Sicilia: cattedrali di Cefalù e di Monreale; Palermo: Cappella Palatina, Duomo, chiesa di S. Cataldo. Caratteri dell’architettura cistercense in Francia e in Italia: monasteri di Citeaux, Fontenay. Fossanova e Casamari nel Lazio. Architettura delle chiese gotiche. Mutamenti politici, sociali e culturali. Evoluzione dell’organismo costruttivo romanico: nell’organismo “a scheletro”; archi acuti, volte a crociera, costoloni, archi rampanti. Strutturazione della parete: verticalismo e linearismo; diagonalità e unitarietà degli spazi interni; smaterializzazione del muro e parete diafana. La luce gotica. Primo gotico e Gotico maturo in Francia. L’Ile-de-France e le prime cattedrali. Il programma edilizio e artistico dell’abate Sugerio nella facciata e nel coro di Saint-Denis. Cattedrali di Sens, di Noyon, di Laon, di Notre-Dame a Parigi. Cattedrali di Chartres, Bourges, facciate dei transetti della cattedrale di Chartres, facciata della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, cattedrali di Reims e di Amiens;; cori delle cattedrali di Coutances e di Le Mans; cattedrale di Beauvais. Diffusione dell’architettura gotica in Spagna: cattedrali di Toledo e di Burgos. Caratteri dell’architettura gotica inglese. Cattedrali di Canterbury, Lincoln, Wells, coro degli Angeli nella cattedrale di Lincoln. Il gotico rayonnant in Francia: facciate della chiesa di Saint-Nicaise e della cattedrale a Reims, navata e transetti di Saint-Denis, cenni sulla cappella di Saint-Germain-en-Laye; la Sainte-Chapelle a Parigi, transetti di Notre Dame a Parigi, chiesa di Saint-Urbain a Troyes, cattedrale di Narbona e di Saint-Nazaire a Carcassonne, chiese dei Giacobini a Tolosa, cattedrale di Albi. Architettura del Duecento e Trecento in Italia. Limitata penetrazione del gotico d’Oltralpe: chiesa di S. Andrea a Vercelli (cenni). Influenze degli ordini mendicanti nella definizione del Gotico italiano e del tipo delle chiese “fienili”: chiese di S. Francesco a Pisa, di S. Domenico a Siena (cenni), di S. Francesco a Bologna; di S. Croce e di S. Maria Novella a Firenze. Basilica papale di S. Francesco ad Assisi. Cattedrali di Siena , Orvieto e di S. Maria del Fiore a Firenze. Il passaggio all’architettura del Quattrocento. Cenni su Filippo Brunelleschi. Cupola di S. Maria del Fiore. BIBLIOGRAFIA SINTETICA DI BASE
(Date degli appelli d'esame)
ROCCO G., Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995 BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V, ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006 BERVE H.- GRUBEN G., I templi greci, Firenze 1961 BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medievale, Bari 2009
Canale: 3
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VISCOGLIOSI ALESSANDRO
(programma)
il Corso propone una rassegna della storia dell'architettura europea dall'inizio della civiltà greca (VIII secolo aC) attraverso il periodo ellenistico, romano e paleocristiano e il medioevo, fino all'alba del Rinascimento nella Firenze dell'inizio del XIV secolo d.C.
Il Corso si concentrerà successivamente e gradualmente sulle varie età e sugli edifici più significativi che caratterizzano ciascuno di questi periodo. Sarà diviso cronologicamente e preceduto da una Introduzione generale alla storia dell'architettura e dalla definizione dei concetti di spazio, cultura architettonica, istituzioni e relazioni sociali, mecenati e artisti. Coontenuti Le origini della cultura mediterranea, Egetto e Creta – La civiltà micenea – Dal medioevo greco all’arcaismo – Le origini del tempio greco e gli ordini architettonici – I grandi tempi arcaici. L’età classica: Olympia, Paestum, Atene – L’Acropoli e il Partenone – Pericle, Mensicle, Callicrate e Ictino. L’Ellenismo: Alessandria e la pianificazione urbana greca. Ippodamo e Dinocrate – Pergamo – La ricostruzione dei templi arcaici: Efeso, Sardis, Mileto – I grandi santuari: Pergamo, Coos, Rodi. L’architettura romana: Roma e i Tarquini – L’influenza ellenistica - Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta – I grandi complessi del Lazio repubblicano – Le applicazione degli ordini architettonici alle strutture ad archi (il motivo del tabularium) L’architettura dei Dittatori: i1 Teatro di Pompeo, i fori di Cesare e di Augusto come prototipi dei Fori imperiali – L’ordine Corinzio – Baia e le prime grandi cupole di età augustea – Claudio ed il bugnato rustico – Nerone e la Domus Aurea – I Flavi: il Colosseo, Rabirio – Traiano e Apollodoro di Damasco – L’età di Adriano – Dai Severi a Diocleziano – Massenzio e Costantino – Archi e mausolei – Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo. Architettura tardo antica e paleocristiana: Arte cristiana e arte pagana – Roma e le prime basiliche – Tra oriente e occidente: triconchi e tetraconchi, edifici ecclesiastici di ambito siriano – Ravenna: Teodorico e Giustiniano – Costantinopoli: Santa Sofia. Dal VII al X secolo: La Spagna visigotica e l’Italia longobarda – Architettura Araba e Omayade – L’architettura carolingia: Aquisgrana, Sangallo e l’influenza benedettina – il Westwerk – La crisi del Sacro Romano Impero – La rinascita ottoniana: Spira, Worms, Mainz, Tours, Cluny II. Architettura romanica: Il concetto di Romanico in Europa – Francia: Borgogna, Provenza, Loira, Poitou, Perigord, Alvernia, Normandia e Inghilterra Normanna – Le chiese sul Camino de Santiago – La crisi dell’ordine benedettino – Bernardo di Chiaravalle e l’architettura cistercense – L’Italia settentrionale: L’area lombarda ed Emiliana, Venezia – La Toscana – Roma e la rinascenza del XII secolo – Montecassino – I Normanni nell’Italia meridionale e in Sicilia: la Puglia, Cefalù e Monreale. L’architettura gotica: Origine e limiti del concetto di gotico: Definizioni, concezioni spaziali e sistemi strutturali - L'abate Suger, la ricostruzione dell’abbaziale di St-Denis e l'avvento del gotico nell'Ile-de- France: Saint Denis, Parigi, Chartres, Reims – Il Gotico tedesco: la cattedrale di Colonia – L’Inghilterra: Canterbury, Lincoln, Londra L’Italia nel XIII e XIV secolo: L’influenza dei nuovi ordini religiosi: Francescani e Domenicani – Federico II – Le cattedrali dell’Italia centrale: Orvieto, Siena, Firenze e Perugia – Venezia – L’Emilia e la Lombardia – Arnolfo di Cambio – Roma – Napoli e il Regno meridionale. L'Europa nel XIV e nel XV e la fine dell’arte gotica: Il tardogotico europeo – La cultura fiorentina verso l'esito rinascimentale: tradizione, culto dell'antico, classicismo e Umanesimo. C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, G. Ortolani, A. Viscogliosi, L’architettura del mondo antico, Roma-Bari 2006.
(Date degli appelli d'esame)
R. Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medioevale, Roma-Bari 1997. G. Rocco, Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Università degli Studi di Roma, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia dell'Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici, s.d. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||
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1035699 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II
(obiettivi)
Nel Laboratorio si affronta il progetto di un piccolo servizio urbano. La disciplina principe e i moduli forniscono gli strumenti per poter sviluppare il tema nei suoi aspetti spaziali, organizzativi e formali particolarmente rivolti alla comprensione del rapporto tra edificio e contesto urbano e degli aspetti progettuali della sostenibilità. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
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MANDOLESI DOMIZIA
(programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO
obiettivi Il Laboratorio intende fornire gli strumenti necessari per affrontare il progetto di architettura nelle fasi che lo caratterizzano, dall’ideazione alla realizzazione, rendendo lo studente consapevole della complessità dell’iter progettuale come processo non lineare che richiede controlli e verifiche dei diversi aspetti, simultaneamente e alle diverse scale. In particolare, si vuole comunicare il valore e la responsabilità diretta delle scelte che, di volta in volta, il progettista deve compiere per poter giungere alla sintesi finale espressa nella forma dello spazio architettonico. Le complesse problematiche poste a monte del progetto devono essere pertanto vagliate e interpretate da chi progetta attraverso il lavoro sulle forme, la materia, la luce come qualità essenziali dello spazio, giungendo a studi di approfondimento degli aspetti formali, costruttivi e di linguaggio.Tali considerazioni hanno condotto alla scelta di un tema di progetto che consente di misurarsi con alcune questioni fondamentali della produzione architettonica contemporaneo: l’inserimento di una nuova architettura in un contesto consolidato; la riqualificazione di uno spazio urbano come inizio di un processo di rinnovamento esteso all’intero quartiere; la definizione in termini distributivi e formali di un tipo edilizio da configurare in base alle specifiche modalità d’uso e alle relazioni con il tessuto circostante. Tema Nel laboratorio sarà affrontato il progetto di una Biblioteca per le sedi delle Facoltà di Architettura di via Gianturco e di via Flaminia, da collocare nell’area del mercato sulla via Flaminia a Roma. In particolare, si intende dotare la attuale Facoltà di un servizio fondamentale per lo svolgimento della didattica e al tempo stesso di uno spazio in grado di porsi come luogo di incontro per studenti e docenti e di scambio con la città. La nuova architettura, sistema integrato di spazi interni ed esterni, oltre a migliorare l’offerta di servizi di facoltà, contribuirà alla riqualificazione di una parte del tessuto urbano connotata da valenze storiche e naturalistiche preziose per l’intera città di Roma.Il tema e l’ubicazione scelti porteranno a misurarsi con le diverse problematiche progettuali attraverso studi e verifiche tanto alla scala dell’inserimento nel contesto quanto a quella architettonica con le conseguenti scelte spaziali e di linguaggio. Organizzazione Il lavoro in aula sarà organizzato in esercitazioni pratiche, con verifiche di gruppo periodichedello stato di avanzamento del progetto.Le lezioni riguarderanno sia il tema specifico della biblioteca, sia le questioni più generali della progettazione con i seguenti argomenti: - il progetto di architettura: primi approcci, dall’idea alla sua espressione, la composizione e i procedimenti generativi della forma;- il rapporto architettura e contesto;- il concetto di spazio in architettura;- architettura, forma, materiali- il rapporto architettura e tecnica;- architettura e rappresentazione; - linguaggi e tendenze contemporanee. Materiale fornito agli studenti Cartografia e notizie storiche relative all’area di progetto.Bibliografia relativa al tema progettuale e alle più ampie problematiche disciplinari e storico-critiche. Modalità d'esame L'esame, che potrà essere sostenuto solo dagli studenti che abbiano ottenuto la frequenza ( 70% delle presenze e valutazione sufficiente delle verifiche intermedie) consisterà nella presentazione degli elaborati di analisi e di tutti i materiali grafici (schemi, planimetria, piante, prospetti, sezioni, dettagli, viste tridimensionali) necessari a illustrare in modo esauriente la proposta progettuale. L’esame si baserà sull’illustrazione della soluzione progettuale e su un colloquio relativo ai libri indicati. Il programma di lavoro, la cartografia di base, gli approfondimenti bibliografici saranno disponibili sul sito: elearning (password: AA0910) Elaborati d'esame - Analisi storica e fotografica dell’area di intervento- Riflessioni e idee progettuali, schizzi preliminari raccolti in un album- Modelli di studio da realizzare per vagliare l’idea progettuale anche in rapporto al sito- Elaborati grafici necessari (planimetria, piante, prospetti, sezioni, particolari costruttivi, viste tridimensionali) per illustrare alle scale più opportune, anche di dettaglio, le scelte in rapporto al contesto, alle qualità spaziali e alla coerenza del linguaggio architettonico. bibliografia per l'esame
(Date degli appelli d'esame)
D. Mandolesi, Biblioteche e mediateche, Edilstampa 2008 F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000 Bruno Munari, Fantasia, Laterza 1987 R. De Fusco, Il progetto di architettura, Laterza, Roma-Bari 1984 Vittorio Gregotti, Dentro l'architettura, Bollati Boringhieri 1991 A.Vitale, M. Perriccioli, S. Pone, Architettura e costruzione. Il problema della tecnica negli scritti dei protagonisti dell’architettura moderna, Franco Angeli, 1989 Roberto Secchi, La fantasia concreta dell’architettura, Officina 2007
Canale: 4
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SCATENA DONATELLA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. SCATENADONATELLAdonatella.scatena@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II(codice1035699)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 10125Supporto alla didattica in uso Inserire il supporto alla didattica utilizzabileCartografia, foto dell’area di progetto e dispensa all’interno della quale sono presenti i riferimenti storici e culturali del quartiere Pigneto, le normative di riferimento, il calendario approssimativo delle lezioni e gli elaborati richiesti per sostenere l’esame. Obiettivi dell’insegnamento Breve descrizione dell’obiettivo dell’insegnamento: max 70 parole. L’obiettivo centrale dell’insegnamento è quello di sviluppare nello studente di secondo anno la capacità progettuale d’insieme di un organismo edilizio in relazione al suo contesto, attraverso quell’unione di logica, intuizione, attitudine compositiva e tecnica, presupposto di base del processo di progettazione. Si intende altresì insegnare a connettere, a far emergere ciò che è tessuto insieme: un pensare complesso, in altri termini, basato sull’inscindibilità dello spazio urbano, architettonico ed antropologico.Programma Breve descrizione del programma dell’insegnamento: max250 parole.Il Laboratorio affronta il tema di un servizio di carattere urbano: la biblioteca.Essa si pone nel palinsesto attuale sia come macchina del sapere sia come luogo potente di aggregazione e di intessere con al suo intorno rapporti tali da poterla definire nuova piazza cittadina. La biblioteca, infatti, oltre a fornire un servizio culturale, oggi propone molteplici attività che la rendono luogo fortemente identitario rispetto alla zona in cui si inserisce.Il sito scelto si trova all’interno del quartiere romano Pigneto e più precisamente coincide con la prevista copertura del vallo ferroviario che divide in due zone il quartiere stesso. L’edificio è di circa 2000 mq e si pone in un ambito territoriale che presenta una forte carenza di spazi bibliotecari (1300 mq contro i 4900 richiesti) e collettivi in generale. In tale senso il corso tenterà di condurre l’allievo ad una riflessione sulle modalità di interazione dell’edificio con il contesto, attraverso un’approfondita e puntuale analisi del quartiere e attraverso lo studio dell’attacco a terra, poiché è attraverso un’attenta progettazione di questo che l’edificio potrà dialogare con l’immediato intorno. Il fine del Corso è quello di fornire un valido metodo di approccio al territorio aldilà di un qualsiasi discorso formale.Il Corso richiede inoltre la progettazione a parco dell’intero lotto nel quale l’edificio si inserisce attraverso il quale si opererà una ricucitura delle due zone del quartiere attraverso spazi collettivi e la creazione di un circuito di mobilità alternativa. in una zona fortemente carente di spazi collettivi e di verde pubblico”.Modalità di esame Breve descrizione del programma dell’insegnamento: max150 parole. Per sostenere l’esame è obbligatoria la frequenza del corso. L’esame finale è individuale e consiste nell’illustrazione del progetto e degli elaborati preliminari svolti durante l’anno in aula. Durante il colloquio d’esame si dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato i contenuti delle lezioni e di aver conoscenza specifica di uno dei testi proposti in bibliografia.Gli elaborati richiesti sono:- Analisi del quartiere Pigneto- Masterplan 1:500 del lotto di progetto con indicazione degli accessi, degli elementi verdi, delle infrastrutture e degli spazi di aggregazione sociale- Concept e riferimenti progettuali- Piante, prospetti e sezioni dell'edificio biblioteca in scala 1:100- Approfondimento progettuale in scala 1:50- Viste del progetto- Plastico dell'area in scala 1:500 e plastico dell'edificio in scala 1:100Bibliografia Inserire bibliografia di riferimento: max60 parole.D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milano, Franco Angeli, 2013M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006.Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Roma, Electa, 1979.
Bibliografia Inserire bibliografia di riferimento: max60 parole.
(Date degli appelli d'esame)
D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milano, Franco Angeli, 2013 M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009 K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006. Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Roma, Electa, 1979. Bibliography Inserire bibliografia di riferimento: max60 parole. D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milan, Franco Angeli, 2013 M. Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009. K. Lynch, L’immagine della città, Venice, Marsilio, 2006. C. Norberg Schulz, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Rome, Electa, 1979.
Canale: 2
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BELIBANI ROSALBA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. BELIBANI ROSALBArosalba.belibani@uniroma1.itInsegnamento CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo) -Canale: 2Semestre: 2CreditiOre di lezione 10125Supporto alla didattica in uso http://elearning2.uniroma1.it/course/view.php?id=230http://www.facebook.com/pages/Dueapp/343909779047383?skip_nax_wizard=true#dropbox - labdueapp@gmail.comObiettivi dell’insegnamento Il progetto d’architettura ha il compito di risolvere la complessità e la relazione tra diversi ordini di problemi; è la risposta concreta all’esigenza di nuovi spazi e funzioni per migliorare la qualità dell’abitare e dell’ambiente naturale e urbano, con la responsabilità di un uso parsimonioso del suolo.La città contemporanea offre molte occasioni per progetti sostenibili di nuovi edifici, che concentrino le attività e diano qualità allo spazio aperto e costruito: infill e nuove inclusioni recuperano le smagliature, cellule di diversa natura rimarginano tessuti consolidati, riempiono il tessuto urbano, rinnovandolo.Queste impollinazioni restituiscono alla collettività parti di città abbandonate e impropriamente utilizzate, rigenerano quartieri e strade con nuova linfa e attivano energie inedite. Le aree marginali, interstiziali, disomogenee e abbandonate, presenti nelle nostre città, divengono valori, occasioni, luoghi nei quali innescare processi di nuova espressività urbana.L’esperienza progettuale dello studente è indirizzata verso:- l’analisi del rapporto tra progetto e luogo;- l’analisi delle tecniche del procedimento compositivo, mettendo in luce la complessità del processo progettuale dove l’abilità pratica e la teoria si nutrono reciprocamente;- l’attenzione a tutti gli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale del progetto che orientano la soluzione architettonica;- l’alfabetizzazione ecologica quale principio centrale dell’educazione al progetto ecologico.Programma Si richiede il progetto di un infill in un isolato in Via Silla, nel quartiere Prati a Roma: un edificio ricostruisce il tessuto urbano costruendo una promenade verso la corte, una struttura architettonica contemporanea e tecnologicamente avanzata,L’edificio deve rappresentare un polo attrattivo per le varie realtà del quartiere e, come incubatore di attività, ospiterà in continuo avvicendamento, un dinamico mixitè funzionale quali attività private, imprese giovanili e strutture commerciali, servizi e spazi collettivi.Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e attività progettuali in aula e durante il suo svolgimento sono previste continue revisioni che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti e tre consegne.- La prima consegna, un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A2, conclude una fase di lavoro incentrata sulla lettura del contesto, del tessuto edilizio e del rapportotipo/morfologico. Il progetto, attraverso il confronto con la situazione planimetrica dell’area, deve definire il rapporto tra gli elementi di permanenza della struttura urbana e un’autonoma ricerca progettuale di scelte volumetriche e architettoniche.- La seconda parte del Laboratorio riguarda lo sviluppo del progetto di massima: si definiscono i caratteri dell’edificio, le funzioni, l’impianto e l’innovazione tipologica, l’organizzazione degli spazi collettivi, le varianti spaziali e quantitative con attenzione al carattere flessibile dell’impianto tipologico e al sistema strutturale congruente. È previsto un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A1.- La terza e ultima fase riguarda la progettazione esecutiva dell’edificio e della corte con la scelta dei materiali adatti al linguaggio. Lo studente dovrà tenere un album di studio dove raccogliere ragionamenti, riflessioni, schizzi, suggestioni, immagini, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici. La verifica finale prevede la consegna di un plastico definitivo comprensivo della corte e due tavole A1.Modalità di esame Il Laboratorio prevede per la verifica dell’avanzamento dei lavori tre consegne intermedie che, insieme alla verifica della presenza, effettuata giornalmente con la firma, permettono di confermare la presenza attiva dello studente nel Laboratorio e la sua ammissione all’esame. L’attività termina con una valutazione finale basata sulle esercitazioni prodotte durante il Laboratorio, sulla presentazione finale e sulla discussione del progetto, considerato come momento di un percorso di conoscenza, e sulla discussione orale dei temi trattati nel testo proposto.Il progetto, definito in ogni sua parte, dovrà essere presentato alle scale opportune, in 4 o 5 tavole formato A1 e descritto in un plastico in scala 1:200.Gli elaborati grafici, corredati di una relazione descrittiva delle scelte progettuali, prevedono:- planimetrie generali e profili 1:200;- una planimetria generale con la corte, progettata nelle sue componenti 1:200;- piante di tutti i piani, sezioni e prospetti 1:200;- almeno due piante rappresentate 1:100;- un dettaglio architettonico 1:50;- render, assonometrie e rappresentazioni tridimensionali;- proposta dei materiali, di una palette dei colori e delle essenze utilizzate nella corte;- modello volumetrico 1:200.Bibliografia - H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996- Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed.- Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991- L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977.- P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996.
Bibliografia - H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996
(Date degli appelli d'esame)
- Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed. - Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991 - L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. - P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996. Bibliography - H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996 - Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed. - L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. - Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991 - P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996.
Canale: 3
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CRICONIA ALESSANDRA
(programma)
e-mail alessandra.criconia@fastwebnet.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio si propone di avviare lo studente alla comprensione dei processi della progettazione architettonica e urbana attraverso un’esperienza di studio diretta che ha lo scopo di affinare gli strumenti e fornire una metodologia di una progettazione “sensibile” calata nel contesto reale della città. Si tratta di considerare il progetto di architettura come risultante di un percorso conoscitivo che tenga conto dell’ambiente e del paesaggio urbano (come luogo stratificato delle identità fisiche e umane) nel quale un edificio è inserito.Programma L’esperienza di progettazione proposta dal Laboratorio prende spunto da un tema attuale e concreto, il potenziamento multimodale della rete del trasporto pubblico di Roma, per ripensare una stazione della metropolitana che sia un luogo dello stare e non più soltanto del transito, sull’esempio delle nuove stazioni della metropolitana in molte città europee e del mondo. L’ipotesi è quella di progettare una nuova tipologia di stazione della metropolitana, più familiare, utilizzabile nell’arco delle 24 ore, che si configuri come un diffusore di servizi. Il progetto sarà svolto da gruppi di 2|3 studenti ciascuno costituiti all’inizio del Laboratorio.Il corso ha durata semestrale, è organizzato in fasi scandite da consegne di verifica dello stato di avanzamento del progetto e che dovranno essere rigorosamente rispettate. La prima fase riguarderà i sopralluoghi e la documentazione dei caratteri fisici, storici e umani del contesto urbano scelto per l’esercitazione con fotografie, schizzi e video. Il sopralluogo avrà lo scopo di definire il concept del progetto (consegna 1) che verrà poi sviluppato alle scale urbana (consegna 2) e architettonica (consegna 3). Il laboratorio sarà introdotto da lezioni tematiche di impostazione durante le quali verrà fornito un quadro selezionato di esempi di riferimento scelti tra i migliori dell’architettura moderna e contemporanea. I progetti saranno elaborati e verificati nel corso di revisioni settimanali obbligatorie e devono essere approfonditi dalla scala del progetto urbano e di quello architettonico fino alla definizione del dettaglio tecnico.Modalità di esame La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. Per sostenere l’esame bisogna avere il 70% delle presenze, anche se l’ammissione all’esame non dipenderà solo dalla frequenza. Dovranno essere rispettate le consegne che sono obbligatorie e verrà tenuto conto anche della partecipazione dello studente al Laboratorio. Per sostenere l’esame dovranno essere presentate tavole in formato A1 (57,9 x 84 cm) nel numero necessario alla descrizione e rappresentazione del progetto insieme ai plastici di studio e quello finale e ad un dossier con la raccolta dei materiali presentati nelle consegne. L’esame consiste nella presentazione orale e sintetica del progetto e del percorso progettuale. La valutazione finale terrà conto del processo di elaborazione critica del progetto, della redazione delle tavole e dell’esposizione orale del progetto. Particolare attenzione sarà attribuita alla cura dei plastici e alla capacità di rappresentazione grafica e all’esposizione orale del progetto.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Quaroni L., Progettare un edificio, Kappa editore, Roma 2001. Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1979. Criconia A., Terranova A. (a cura di), La qualità dell’urbano, Meltemi editore, Roma 2010. Bibliography Quaroni L., Progettare un edificio, Kappa editore, Roma 2001. Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1979. Criconia A., Terranova A. (a cura di), La qualità dell’urbano, Meltemi editore, Roma 2010.
Canale: 5
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POSOCCO PISANA
(programma)
e-mail pisanaposocco@yahoo.itLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II(codice1035699)(Modulo) -Canale : 5Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso dropboxObiettivi dell’insegnamento Il corso si prefigge un duplice obiettivo. Alla scala urbana stimola lo studente a leggere il contesto e a trovare ragioni e modi per inserire un nuovo edificio che sappia interagire con il sito dato. Alla scala più prettamente architettonica richiede dallo studente consapevolezza degli aspetti funzionali e figurativi di un edificio pubblico, ed un’elaborazione approfondita degli spazi interni in particolare nella della sezione degli spazi pubblici e di rappresentanza.Programma Si prevede la progettazione di un complesso destinato a servizi per gli studenti della Facoltà di Architettura in una porzione dell’area del cosiddetto “Borghetto Flaminio”. L’area, a forma di rettangolo, si estende a partire dalla via Flaminia verso la rupe dei monti Parioli ad est. Il fronte su via Flaminia è attualmente occupato da una “vetrina”, un tempo luogo di esposizione delle auto Fiat poi passata alla Facoltà di Architettura.La scelta di un luogo così prossimo alla sede della Facoltà di Architettura permette, facilita e suggerisce una conoscenza diretta e vari sopralluoghi, sia conoscitivi sia di verifica.Il progetto dovrà prevedere i seguenti spazi: una sala mensa (per 500 studenti circa) comprensivo di servizi igienici, 500 mqcucina con depositi e celle, 150 mqun bar, che fa riferimento ad i servizi della cucina, 80 mqspogliatoi e servizi igienici per inservienti, 100 mqingresso, spazi connettivi etc, 100 mqsala polifunzionale, servizi inclusi, 700/800 mqper un totale di 1700 mq circala sala polifunzionale è destinata ai seguenti usi: sala studio, sala per feste, spazio espositivogli spazi esterni devono essere organizzati in modo da-permettere comodamente la sosta e il carico/scarico -permettere la sosta di alcune auto-offrire uno spazio all’aperto per la ristorazione e/o per lo studio (a piano terra o in quota)-uno spazio aperto organizzato a verde che possa essere uno dei paesaggi a cui guardare dalla mensa o dalla sala polifunzionale-permettere di organizzare e fruire di eventuali ritrovamenti archeologici.Modalità di esame Il corso si organizzerà con attività impostate e svolte in aula dallo studente e successivamente sviluppate ed approfondite individualmente.Esso prevede esercitazioni su argomenti specifici, attività guidate dal gruppo docente, sopralluoghi nell’area progetto, oltre la verifica e discussione degli elaborati via via prodotti dal singolo studente. Le esercitazioni pratiche saranno opportunamente integrate da lezioni teoriche finalizzate all'acquisizione dei principi teorici e delle tecniche di base necessarie.Oltre alle esercitazioni intermedie, consegnate alle scadenze prestabilite durante il corso, all’esame dovranno essere presentati:- gli elaborati di analisi del contesto- gli elaborati progettuali: piante, sezioni, prospetti; plastico/i ed eventuali viste 3D; schema strutturale; dettagli.- una relazione descrittiva del progetto- il taccuino di studio e appunti di lavoro: schizzi, materiali e plastici di studio e preparatori in genereRappresentazioni a scala urbana 1:1000 e 1:500Rappresentazione dell’edificio 1:200 e 1:100Approfondimento di spazio/sezione/elemento significativo 1:20Maggiori dettagli verranno dati durante lo svolgimento del corso.L’esame avrà anche una parte di verifica orale relativa allo studio di un testo proposto.
Bibliografia F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010
(Date degli appelli d'esame)
Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 Le Corbusier, Vers une architecture, 1923; Longanesi 2003 Nel corso delle lezioni saranno sempre comunicati i riferimenti bibliografici degli esempi di architetture illustrati a supporto delle lezioni stesse Bibliography F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 Le Corbusier, Vers une architecture, 1923; Longanesi 2003 Will be given references about illustrated examples of architectures presented during the lessons..
Canale: 6
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GUARINI PAOLA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. GUARINI PAOLApaola.guarini@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo) -Canale : 6Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso Obiettivi dell’insegnamento L’obiettivo del Laboratorio è quello di affinare le capacità degli studenti ad elaborare un progetto.Si propone di sviluppare le competenze ad elaborare un insieme architettonico limitato, composto da uno o più edifici, controllando le diverse problematiche della progettazione – la complessità delle relazioni urbane, le tematiche architettoniche e spaziali, le specificità strutturali e tecnologiche, le scelte formali e figurative - e ad affrontare parallelamente le diverse scale di avvicinamento al progetto.Programma Il Laboratorio sarà articolato in una parte teorica e in una applicativa.Le comunicazioni di carattere teorico verteranno su alcune questioni fondative della disciplina della progettazione architettonica e urbana, con particolare riferimento al dibattito moderno e contemporaneo.Tema centrale del Laboratorio è il progetto di architettura in un contesto urbano consolidato, affrontando la totalità delle questioni progettuali: l’elaborazione del concept, il rapporto tra il manufatto architettonico e il suo intorno, il sistema delle relazioni tra le diverse parti che compongono l’insieme architettonico, la scelta dei materiali, il ruolo del colore, il disegno di dettaglio.Infine verrà affrontato il tema della rappresentazione grafica e tridimensionale, come dispositivo di verifica, controllo ed esposizione del progetto.In particolare si intende sottolineare l’importanza della costruzione del modello architettonico in scala, come strumento del progetto: per formulare un concetto, per comporre nelle tre dimensioni, per rappresentare ed esporre.Dal punto di vista applicativo, il Laboratorio, intende affrontare il progetto di alloggi/laboratori temporanei per artisti e attrezzature culturali complementari al MAXXI in un’area adiacente al Museo.Il programma funzionale prevede la realizzazione: 8 alloggi temporanei per artisti di circa 45 mq con annesso un piccolo laboratorio di circa 70 mq Sala seminari/convegni, di supporto al MAXXI BASE di 120-150 posti Una ludoteca di 120-150 mq Un caffetteria di circa 50-70 mqIl progetto complessivo include, oltre al progetto dell’edificato, il disegno degli spazi aperti, conla previsione di un collegamento diretto tra l’area di progetto e l’area del Museo .Modalità di esame L’esame verterà su alcune domande teoriche riguardanti i libri in bibliografia, le lezioni in aula e tutti i materiali elaborati dagli studenti nel corso dell’anno, nelle esercitazioni e nel progetto finale.Gli elaborati riguardanti il progetto, rappresentati in tavole in formato A1, saranno costituiti da: una o più tavola introduttive contenenti: analisi del sito, il concept del progetto, una breve relazione illustrativa, schizzi preliminari, schemi grafici che chiariscano le scelte progettuali, riferimenti progettuali; planimetria e profili con intorno urbano. scala 1:500; pianta alla quota urbana, con disegno del parterre, scala 1:200; piante, prospetti e sezioni del complesso edilizio, scala 1:200; piante e sezioni dell’alloggio, scala 1:50; approfondimento costruttivo e tecnologico di una porzione di involucro edilizio: pianta, sezione e prospetto, scala 1:20; viste tridimensionali e/o foto del plastico; plastico di progetto in scala 1:200; plastici di studio.Bibliografia Testo inerente la conoscenza del luogo e le problematiche progettuali Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010Testo teorico di base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995Scritti di architettura Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957
Bibliografia Testo inerente la conoscenza del luogo e le problematiche progettuali
(Date degli appelli d'esame)
Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010 Testo teorico di base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995 Scritti di architettura Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957 Bibliography Book regarding site knowledge and design problems Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010 theoretical text base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995 Writings of architecture Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957 |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1026590 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II
(obiettivi)
Il corso offre gli strumenti di analisi e interpretazione dello spazio architettonico; il disegno per l'analisi del costruito o di un modello interpretativo del reale; l'utilizzo della geometria descrittiva come strumento critico indispensabile per la comprensione, oltre che per la rappresentazione dello spazio e delle forme architettoniche; la conoscenza dei principi e la loro applicazione alla modellazione informatica per la restituzione virtuale delle architetture esistenti e di progetto.
Canale: 1
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DE CARLO LAURA
(programma)
e-mail laura.decarlo@uniroma1.it CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoSCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II (codice 1026590)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in usoIl corso si avvale del sistema e-learning, su piattaforma Moodle-Sapienza, attraverso il quale gestisce, oltre alla distribuzione di materiali didattici (lezione teoriche e materiali di supporto per le applicazioni pratiche), le esercitazioni svolte nel corso del semestre con le relative valutazioni.Obiettivi dell’insegnamentoLo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto tutti gli strumenti per leggere, modellare e comunicare lo spazio dell’architettura. Strumenti che costituiscono non solo un mezzo strumentale alla rappresentazione nelle sue diverse forme, ma soprattutto una fondamentale componente formativa nel corso degli studi, capace di educare alla visione spaziale delle forme architettoniche e al loro controllo metrico. ProgrammaDopo un primo anno in cui sono stati forniti i primi essenziali strumenti di costruzione e controllo dei modelli grafici, in questo secondo anno, saranno sviluppati tutti quegli argomenti, di livello superiore, che permettono di interpretare, prefigurare e controllare gli aspetti più complessi dello spazio dell’architettura.Le basi scientifiche del linguaggio grafico e infografico saranno trattate, da una parte attraverso gli approfondimenti dei metodi della geometria descrittiva, dall’altra attraverso tutti quegli argomenti che riguardano lo studio del modello geometrico dello spazio, come le superfici semplici (di traslazione, rivoluzione e rototraslazione), i sistemi voltati, le superfici rigate, la geometria topologica e la modellazione NURBS, ecc..Sulla base dell’acquisizione dei primi essenziali strumenti necessari per il controllo del processo di lettura e prefigurazione dello spazio, sarà sviluppato il concetto di disegno come estensione del pensiero e verifica dell’immaginazione nel momento progettuale.L’analisi del rapporto tra disegno e progetto sarà sviluppata, in ambito applicativo, attraverso un procedimento di analisi e rappresentazione prevalentemente infografica applicato agli elaborati di progetto nell’opera di architetti italiani in cui il segno generatore di forma-spazio acquista un valore paradigmatico.Lo sviluppo del tema applicativo monografico sarà documentato attraverso le elaborazioni più idonee a restituire i valori morfologici delle architetture analizzate, utilizzando i più attuali metodi e strumenti di comunicazione visiva. Attraverso questo processo, lo studente dovrà dimostrare, utilizzando le tecniche digitali, la capacità, maturata durante il corso, di passare dall’analisi critica di elaborati di progetto alla comunicazione di un’opera di architettura.Modalità di esameL’elaborato principale è costituito dal taccuino del corso, un album del tipo a fogli bianchi, rilegato, formato A4, nel quale lo studente prende ordinatamente gli appunti delle lezioni, svolge le esercitazioni in aula e raccoglie tutte le testimonianze del personale processo di apprendimento. Il taccuino ospiterà anche una serie di esercitazioni, che saranno sviluppate durante il corso.L’esame è volto, da un lato, a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio, avvalendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici; dall’altro a valutare la consapevolezza raggiunta nel rappresentare compiutamente problemi e caratteristiche dell’architettura così come la padronanza delle varie tecniche grafiche e infografiche.L’esame consiste in:- un test di valutazione scritto in cui si dovrà dar conto degli argomenti teorici trattati nelle lezioni di geometria descrittiva;- un colloquio orale sui contenuti sviluppati durante il corso e documentati sia nel taccuino che negli elaborati relativi alle esercitazioni svolte durante il corso;- una esposizione del lavoro svolto sul tema architettonico, presentato su supporto digitale.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di marstri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006. M. UNALI (a cura di) Abitare virtuale significa rappresentare, Kappa, Roma 2008. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007. Bibliography L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di marstri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006. M. UNALI (a cura di) Abitare virtuale significa rappresentare, Kappa, Roma 2008. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007.
Canale: 2
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BIANCHINI CARLO
(programma)
e-mail carlo.bianchini@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II (codice 1026590)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Website: http://w3.uniroma1.it/sdr_corsoa/SDR2.htmObiettivi dell’insegnamento Scopo del Corso è dotare lo studente degli strumenti necessari per leggere, rappresentare, manipolare lo “spazio”. A partire dai fondamenti geometrici dei vari modelli, grafici e digitali, utilizzati dall’architetto per prefigurare e verificare gli oggetti da realizzare, lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore nel campo della Geometria della Rappresentazione, della Modellazione e del Disegno. Verranno introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Programma Geometria della Rappresentazione – Dopo alcuni richiami ai fondamenti, il Corso affronta l’intersezione tra gli elementi geometrici fondamentali (rette, piani e più genericamente linee, superfici) e la determinazione della vera forma (di un segmento, di una sezione piana, di una linea piana, di una superficie sviluppabile) contemporaneamente nei vari modelli inserendo anche alcune applicazioni dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Nella successiva parte del Corso si passa, con l’ausilio dei modelli grafici ed informatici, allo studio delle superfici che ricorrono in architettura (di traslazione, di rivoluzione, di rototraslazione e le rigate) illustrando problemi connessi con il disegno delle volte e delle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea. Disegno dell’Architettura - Vengono approfonditi alcuni argomenti teorici legati a: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, l’analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero ed il disegno tecnico (realizzazione di piante, prospetti e sezioni), il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno (rappresentazione a matita e a china), teoria e tecnica del colore (matite, pennarelli, acquarello), disegno ed elaborazione grafica digitale.Rilievo dell’Architettura - Vengono introdotti alcuni concetti fondamentali circa il rilievo architettonico.Alle parti teoriche si affiancherà l’analisi di un oggetto architettonico (mediante piante, prospetti, sezioni, assonometrie, prospettive) a mano libera, con disegni tecnici (a matita e a china), con elaborati di sintesi manuali e digitali (anche a colori) ed infine con il modello CAD 3D.Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato.Modello 3D
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Disegno dell’Architettura: M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore Geometria della Rappresentazione: M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. Rilievo: M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009. Bibliography Architectural Drawing: M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore Geometry of Representation: M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. Survey: M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009.
Canale: 3
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IPPOLITO ALFONSO
(programma)
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previstiNel corso di Scienza della Rappresentazione 2 C lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Geometria della RappresentazioneSi tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D.Disegno dell’architettura Si affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura - La maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo. Modalità di svolgimento dell’attività didatticaI percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale.Lo studente sarà tenuto a registrare tutte le esperienze su un taccuino(album formato A4) mediante disegni e appunti. Sono inoltre previste consegne che, con cadenza generalmente settimanale, consentiranno ai docenti di valutare i progressi di ciascuno studente. Modalità di esameColloquio e verifica elaborati grafici
Priority="67" UnhideWhenUsed="f Bibliografia di base
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. A. Casale, Geometria Creativa, ed. Kappa 2010. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. M. DOCCI, D. MAESTRI, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009 Basic Bibliography M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. A. Casale, Geometria Creativa, ed. Kappa 2010. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. M.DOCCI, D. MAESTRI, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009
Canale: 4
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8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||
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TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire informazioni sistematiche sui problemi tecnici posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa tra progettazione e momento esecutivo.Dopo avere assimilato, nel primo anno, le conoscenze di base sui materiali e sulla progettazione tecnologica degli elementi costruttivi; gli studenti apprendono cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione, sugli assemblaggi in opera. Acquisiscono inoltre le competenze tecniche per gestire lo sviluppo del progetto edilizio come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori, metodologie e strumenti tecnici.Al termine del corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sulle tecniche costruttive contemporanee, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione; dovranno essere in grado di leggere un progetto nelle sue tecniche costruttive ed elaborare un progetto architettonico al livello di esecutivo.
Canale: 1
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ARBIZZANI EUGENIO
(programma)
e-mail eugenio.arbizzani@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA (codice 1026368)Canale : 1Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Piattaforma e-learning dell'Università di Roma "Sapienza", basata sulla nuova versione 2 di Moodle. (http://elearning2.uniroma1.it/)Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione generale sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione, sulla lettura di un progetto nelle sue tecniche costruttive e sulla elaborazione di un progetto architettonico a livello esecutivo, distinguendo le principali fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio.Programma Il corso è articolato in tre aree tematiche:a) lezioni di carattere generale sul processo edilizio e sulle tecniche di sviluppo della progettazione esecutiva;b) lezioni tematiche sull’approccio prestazionale, le tecniche ed i sistemi costruttivi, i prodotti ed i componenti, i sistemi di assemblaggio;c) spazi di esercitazione su semplici progetti pre-assegnati, da sviluppare a livello esecutivo.La prima area tematica affronta alcuni argomenti di inquadramento del processo edilizio: la definizione del sistema edilizio e la scomposizione del sistema tecnologico; la classificazione delle fasi e degli operatori del processo di costruzione; lo sviluppo del progetto, dal preliminare, al definitivo, all’esecutivo; la progettazione del dettaglio costruttivo; l’affidamento dei lavori, la manutenzione e la gestione degli edifici.La seconda area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in: fondazioni e strutture portanti; partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali; chiusure verticali, opache e trasparenti; coperture piane ed elementi di finitura.La terza area, infine, si articola in esercitazioni su “la progettazione esecutiva di un edificio”. Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare pre-assegnato di un edificio di semplice organizzazione planimetrica.Modalità di esame La prova di esame si articola in una prova grafica ex tempore consistente nella progettazione di uno o più dettagli costruttivi, in un colloquio sugli argomenti delle lezioni e dei seminari e nella discussione relativa agli elaborati progettuali individuali prodotti durante l’anno nel corso delle esercitazioni.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011 Bibliography Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011
Canale: 2
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GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
e-mail francesca.giofre@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA(codice1026368)(Modulo) -Canale :2Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Slides, filmati, lezioni frontali, esercitazioniObiettivi dell’insegnamento Le attività didattiche del Corso di Tecnologia dell’Architettura, sistemie componenti tirocinio di cantiere, sono orientate alla formazione dell’allievo architetto nel campo delle applicazioni delle tecniche costruttive dell’architettura. L'obiettivo principale è quello di fornire le metodologie e gli strumenti critici e operativi necessari per la progettazione costruttiva intesa come capacità di analizzare e di integrare operativamente le esigenze, i requisiti funzionali e formali, le soluzioni tecniche e costruttive di un’opera di architettura, affinché si verifichi una coerente continuità operativa tra il momento delle scelte decisionali proprie della "progettazione" ed il momento della "realizzazione tecnica" dell'organismo edilizio.Programma Il corso si propone di fornire agli studenti del secondoanno un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimentoalla relazione operativa fra progettazione e momento realizzativo.Nel corso diTecnologia dell'Architettura gli studenti apprendono cognizioni suisistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodottiindustriali da costruzione. Acquisiscono inoltre la consapevolezzadel progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzatoda sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Al termine del corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sui sistemi costruttivi, sui componenti esui prodotti industriali da costruzione; dovranno inoltre essere in grado di analizzare un progetto esecutivo nelle sue tecniche costruttive ed avere gli strumenti per elaborare un progetto esecutivo architettonico; dovranno, infine, conoscere le principali fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio.Il corso è articolato in tre aree tematiche:lezioni teoriche di carattere generale sul processo edilizio, sull’approccio prestazionale e sullo sviluppo della progettazione esecutiva;lezioni tematiche su tecniche e sistemi costruttivi, prodotti e componenti, sistemi di assemblaggio; spazi di esercitazione che mirano alla elaborazione di porzioni di progetto esecutivo.La prima area tematica affronta alcuni argomenti teorici di inquadramento del processo edilizio:- la definizione del processo edilizio- la classificazione delle fasi e degli operatori del processo diprogettazione e costruzione- la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori- la manutenzione e la gestione degli edifici- il sistema ambientale e il sistema tecnologico- l’approccio prestazionaleLa seconda area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in:- fondazioni e strutture portanti;- partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali;- coperture piane e inclinate;- chiusure verticali;- elementi di finitura.La terza area, infine, si articola in esercitazioni riguardanti la “progettazione tecnologica” di un edificio.Modalità di esame Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare o fornito dal corpo docente o proposto dallo studente, ovvero quello svolto nel laboratorio di progettazione 1.La prova di esame consiste in un colloquio sugli argomenti delle lezioni, dei seminari e nella discussione relativa agli elaborati prodotti durante l’anno.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Educational materials distributed during the course. - Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008 - AA.VV. Manuale di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, vol. 4 Hoepli, Milano, 1995 Bibliography - Educational materials distributed during the course. -Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008 - AA.VV. Manuale di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, vol. 4 Hoepli, Milano, 1995
Canale: 3
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8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1025854 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico.
Canale: 1
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CUMO FABRIZIO
(programma)
FISICA TECNICA AMBIENTALE (8 CFU)
PROGRAMMA– Grandezze fondamentali ed unità di misura – Energia e Calore. Le trasformazioni termodinamiche ed il concetto di rendimento (SecondoPrincipio della Termodinamica).– Introduzione ai meccanismi di scambio termico e proprietà termofisiche dei materiali.– Conduzione termica in regimestazionario e condizioni di campo termico monodimensionale: Conduzione in una parete infinitamente estesa in due direzioni. Parete multistrato e profilo ditemperatura.– Il meccanismo di scambio termico per convezione: Convezione forzata e naturale - Determinazione del coefficiente di convezione - Numeriadimensionali e correlazioni nello scambio termico per convezione.– Il meccanismo di scambio termico per radiazione: Grandezze fondamentali - Laradiazione del corpo nero: Leggi fondamentali - Il comportamento dei corpi reali - Il corpo grigio - Legge di Kirchhoff - Approssimazione della radiazionemediante legge lineare.– Coefficiente globale di scambio termico e isolamento di una parete: Adduzione - Il coefficiente globale di scambio termico -Interventi di isolamento termico negli edifici - La conduttanza delle intercapedini d'aria - Ponti termici. Cenni sugli scambiatori di calore.– La radiazione solare- Effetto serra - Comportamento termico delle pareti esposte al sole: Pareti esterne opache - Temperatura fittizia al sole - Pareti esterne trasparenti - Bilanciotermico di una parete vetrata. Cenni sui vetri di tipo innovativo. Collettori solari.– Cenni sulla conduzione termica in regime variabile e condizione di campotermico monodimensionale (regime periodico applicato alla parete e variazione a gradino della temperatura) - Diffusività termica.– Aria umida:Termodinamica dell'aria umida e grandezze caratteristiche - Diagramma psicrometrico Mollier e ASHRAE. Trasformazioni dell'aria umida: Riscaldamento -Miscelamento - Raffreddamento con deumidificazione - Umidificazione adiabatica – Psicrometro. Bilanci di massa ed energia – Cicli invernale ed estivo nelleunità di trattamento aria. Formazione di condensa superficiale ed interstiziale. Diffusione dell'umidità nei materiali porosi e risalita per capillarità.– Qualitàdell'aria, sorgenti e inquinanti indoor, diluizione degli inquinanti. – Moto dell'aria: ventilazione naturale e forzata, differenze di pressione, Vento, effettocamino, ventilatori. – Benessere termoigrometrico: la termoregolazione del corpo umano. Il metabolismo del corpo umano. Il comfort termico e gli indici divalutazione.– Benessere acustico: Le onde sonore. grandezze acustiche fondamentali. campo sonoro e fenomeni di propagazione. Nozioni di psicoacustica.Audiogramma normale. Comportamento acustico delle strutture edilizie. Potere fonoisolante - Materiali fonoassorbenti.– Benessere visivo: L'occhio, lavisione, le grandezze fotometriche. La prestazione visiva. Parametri e indici illuminotecnici per la valutazione del comfort visivo. Illuminazione degli interni.Sorgenti luminose.– Strumenti e tecniche di misura nella fisica dell'edificio. Bibliografia • De Santoli “Trasmissione del calore” • Cumo, Sforzini, Di Matteo – “Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero” Bibliography • De Santoli “Heat transfer” • Cumo, Sforzini, Di Matteo – "Technological systems for nearly zero energy buildings"
Canale: 2
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MANCINI FRANCESCO
(programma)
PROGRAMMA– Grandezze fondamentali ed unità di misura – Energia e Calore. Le trasformazioni termodinamiche ed il concetto di rendimento (Secondo Principio della Termodinamica).– Introduzione ai meccanismi di scambio termico e proprietà termofisiche dei materiali.– Conduzione termica in regime stazionario e condizioni di campo termico monodimensionale: Conduzione in una parete infinitamente estesa in due direzioni. Parete multistrato e profilo di temperatura.– Il meccanismo di scambio termico per convezione: Convezione forzata e naturale - Determinazione del coefficiente di convezione - Numeri adimensionali e correlazioni nello scambio termico per convezione.– Il meccanismo di scambio termico per radiazione: Grandezze fondamentali - La radiazione del corpo nero: Leggi fondamentali - Il comportamento dei corpi reali - Il corpo grigio - Legge di Kirchhoff - Approssimazione della radiazione mediante legge lineare.– Coefficiente globale di scambio termico e isolamento di una parete: Adduzione - Il coefficiente globale di scambio termico - Interventi di isolamento termico negli edifici - La conduttanza delle intercapedini d'aria - Ponti termici. Cenni sugli scambiatori di calore.– La radiazione solare - Effetto serra - Comportamento termico delle pareti esposte al sole: Pareti esterne opache - Temperatura fittizia al sole - Pareti esterne trasparenti - Bilancio termico di una parete vetrata. Cenni sui vetri di tipo innovativo. Collettori solari.– Cenni sulla conduzione termica in regime variabile e condizione di campo termico monodimensionale (regime periodico applicato alla parete e variazione a gradino della temperatura) - Diffusività termica.– Aria umida: Termodinamica dell'aria umida e grandezze caratteristiche - Diagramma psicrometrico Mollier e ASHRAE. Trasformazioni dell'aria umida: Riscaldamento - Miscelamento - Raffreddamento con deumidificazione - Umidificazione adiabatica – Psicrometro. Bilanci di massa ed energia – Cicli invernale ed estivo nelle unità di trattamento aria. Formazione di condensa superficiale ed interstiziale. Diffusione dell’umidità nei materiali porosi e risalita per capillarità.
• L. DE SANTOLI: Trasmissione del Calore -FISICA TECNICA AMBIENTALE -Volume II - CEA Editrice. 1999
(Date degli appelli d'esame)
• G. CARUSO: PSICROMETRIA – Teoria e Applicazioni - Ed. ARACNE, 2009
Canale: 3
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BISEGNA FABIO
(programma)
FISICA TECNICA AMBIENTALE (8 CFU)
(Date degli appelli d'esame)
PROGRAMMA– Grandezze fondamentali ed unità di misura – Energia e Calore. Le trasformazioni termodinamiche ed il concetto di rendimento (SecondoPrincipio della Termodinamica).– Introduzione ai meccanismi di scambio termico e proprietà termofisiche dei materiali.– Conduzione termica in regimestazionario e condizioni di campo termico monodimensionale: Conduzione in una parete infinitamente estesa in due direzioni. Parete multistrato e profilo ditemperatura.– Il meccanismo di scambio termico per convezione: Convezione forzata e naturale - Determinazione del coefficiente di convezione - Numeriadimensionali e correlazioni nello scambio termico per convezione.– Il meccanismo di scambio termico per radiazione: Grandezze fondamentali - Laradiazione del corpo nero: Leggi fondamentali - Il comportamento dei corpi reali - Il corpo grigio - Legge di Kirchhoff - Approssimazione della radiazionemediante legge lineare.– Coefficiente globale di scambio termico e isolamento di una parete: Adduzione - Il coefficiente globale di scambio termico -Interventi di isolamento termico negli edifici - La conduttanza delle intercapedini d'aria - Ponti termici. Cenni sugli scambiatori di calore.– La radiazione solare- Effetto serra - Comportamento termico delle pareti esposte al sole: Pareti esterne opache - Temperatura fittizia al sole - Pareti esterne trasparenti - Bilanciotermico di una parete vetrata. Cenni sui vetri di tipo innovativo. Collettori solari.– Cenni sulla conduzione termica in regime variabile e condizione di campotermico monodimensionale (regime periodico applicato alla parete e variazione a gradino della temperatura) - Diffusività termica.– Aria umida:Termodinamica dell'aria umida e grandezze caratteristiche - Diagramma psicrometrico Mollier e ASHRAE. Trasformazioni dell'aria umida: Riscaldamento -Miscelamento - Raffreddamento con deumidificazione - Umidificazione adiabatica – Psicrometro. Bilanci di massa ed energia – Cicli invernale ed estivo nelleunità di trattamento aria. Formazione di condensa superficiale ed interstiziale. Diffusione dell'umidità nei materiali porosi e risalita per capillarità.– Qualitàdell'aria, sorgenti e inquinanti indoor, diluizione degli inquinanti. – Moto dell'aria: ventilazione naturale e forzata, differenze di pressione, Vento, effettocamino, ventilatori. – Benessere termoigrometrico: la termoregolazione del corpo umano. Il metabolismo del corpo umano. Il comfort termico e gli indici divalutazione.– Benessere acustico: Le onde sonore. grandezze acustiche fondamentali. campo sonoro e fenomeni di propagazione. Nozioni di psicoacustica.Audiogramma normale. Comportamento acustico delle strutture edilizie. Potere fonoisolante - Materiali fonoassorbenti.– Benessere visivo: L'occhio, lavisione, le grandezze fotometriche. La prestazione visiva. Parametri e indici illuminotecnici per la valutazione del comfort visivo. Illuminazione degli interni.Sorgenti luminose.– Strumenti e tecniche di misura nella fisica dell'edificio. |
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