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RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE URBANA - LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione di un processo di pianificazione finalizzato alla riqualificazione della città esistente, con particolare riferimento a contesti periferici degradati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Ciò, sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante la scelta di quegli strumenti innovativi la cui flessibilità garantisce l’innescarsi di processi virtuosi di recupero e riqualificazione attraverso il coinvolgimento di soggetti e operatori privati negli interventi di interesse pubblico.
Canale: 1
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DE PASCALI PAOLO
( programma)
Il corso è direzionato allo studio della pianificazione per la trasformazione della città esistente, in particolare per la qualificazione delle periferie urbane. In tale contesto l’attenzione principale verrà indirizzata verso la tematica della sostenibilità ecologico ambientale così come emerge dal percorso storico – evolutivo: dai capisaldi iniziali fino al dibattito in atto. Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Le lezioni teoriche saranno organizzate per brevi cicli tematici e seminari che riguarderanno le principali componenti caratterizzanti la progettazione urbanistica per l’eco-sostenibilità, e le loro interconnessioni; avendo a riferimento: la valenza energetico – ambientale; energia, sviluppo e territorio; storia urbana dell’energia; forma urbana e consumi energetici; confort e disconfort urbano; la pianificazione energetica urbana; la componente sociale nel rapporto tra ambiente e insediamenti; caratterizzazioni e interpretazioni della governance ambientale; la governance locale; procedure e strumenti per i processi partecipati di piano; problemi e vincoli della democraticità del piano ecosostenibile; l’analisi della domanda sociale i fattori caratterizzanti il piano/progetto urbano a valenza ecosostenibile così come emergono dall’esame di programmi, politiche, esperienze progettuali nazionali ed estere; l’impiego di strumenti di supporto, metodi e procedure per la simulazione, valutazione e decisione. L’esercitazione, condotta con il supporto dei tutor (D.De Ioris, M.Reginaldi. V.Alberti) rappresenta il focus principale del corso di laboratorio e consisterà in una sperimentazione progettuale sul tema della riqualificazione della periferia, a partire dall’analisi e valutazione della situazione urbana esistente per ciò che riguarda gli aspetti ecologico – ambientali. L’area di studio è la periferia orientale di Roma (Centocelle – Alessandrino).
Nella fase iniziale del corso verrà fornito il materiale didattico di supporto sia alle lezioni teoriche che all’esercitazione. Principali testi del corso in cui sono contenute bibliografie specifiche: De Pascali P. et Al. Temi di sostenibilità eco energetica per la riqualificazione urbana, Orienta ed. 2013, disponibile su Moodle 2: http://elearning2.uniroma1.it/ De Pascali P. et Al, Applicazioni di sostenibilità eco energetica per la riqualificazione urbana, Orienta ed 2014, disponibile su Moodle 2: http://elearning2.uniroma1.it/; De Pascali P., Città ed energia, Franco Angeli, Milano 2008;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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Crupi Francesco
( programma)
Obiettivi Il Corso di recupero e riqualificazione urbana intende fornire le conoscenze di base relative alle teorie, alle tecniche e agli strumenti progettuali della disciplina urbanistica necessari per affrontare il problema della costruzione della forma urbana e della struttura funzionale della città contemporanea. In questa direzione il corso affronta e approfondisce il tema della complessità della città e del territorio contemporanei attraverso una lettura delle dinamiche dei processi di trasformazione fisiche e funzionali che si registrano nello spazio antropico al fine di introdurre gli studenti alla progettazione dello spazio a grande scala e consentire loro di confrontarsi con la composizione dei "materiali" urbani. Negli ultimi decenni i modelli insediativi, morfologici e funzionali, la tendenza alla metropolizzazione del territorio, le problematiche relative alle dinamiche di trasformazione economiche e sociali, presentano una complessità ed una frammentazione tale da richiedere un approccio innovativo interscalare e integrato capace di cogliere le specificità proprie di un determinato territorio e restituire efficacia ed efficienza alle scelte di pianificazione. Partendo da queste premesse l’obiettivo generale del corso è quello di fornire, gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione del progetto urbano, inteso come procedura finalizzata alla definizione progettuale e alla messa in coerenza di interventi di rilievo urbano, con riferimento a contesti potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Questo, sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante l'individuazione del contributo dei soggetti e degli operatori coinvolti.
Articolazione e contenuti Il corso prevede, sia delle lezioni a carattere teorico-definitorio che hanno l’obiettivo di introdurre il tema nel dibattito teorico-disciplinare in corso evidenziandone i principali elementi di riflessione e i caratteri innovativi, sia una parte di esercitazione progettuale finalizzata all’applicazione delle conoscenze teoriche acquisite nell’ambito di una specifica area di studio. I temi trattati nelle lezioni a carattere teorico-definitorio daranno particolare rilievo agli aspetti fondanti della disciplina con particolare riferimento ai temi attinenti il processo di mutamento del contesto politico-istituzionale e dell’evoluzione del quadro giuridico-normativo, i nuovi strumenti di governo del territorio introdotti da alcune leggi regionali, le interrelazioni tra il piano locale (riformato), i nuovi contenuti disciplinari (la sostenibilità ecologico-ambientale, la riqualificazione della città esistente, ecc) e il regime immobiliare (perequazione e compensazione). Durante il corso saranno analizzate oltre alle più significative esperienze di pianificazione sviluppate in altri paesi, alcune esperienze di pianificazione locale maturate negli ultimi 15 anni nel nostro Paese fortemente connotate sotto il profilo dell’avanzamento disciplinare, della significatività del metodo e della struttura progettuale, mediante la proiezione in aula di immagini e documenti filmati. Il tema della riqualificazione della periferia sarà affrontato attraverso la sperimentazione di un metodo di pianificazione che introduce, in una logica iterativa e interscalare, un percorso scandito da livelli e fasi di approfondimento successivi. L’area di studio coincide con il X Municipio del Comune di Roma. La struttura metodologica alla base dell’esercitazione configura un processo a tre livelli, cui corrispondono differenti scale di lettura e strumenti di intervento. 1. lo schema direttore 2. il piano locale 3. il progetto urbano L’iter metodologico assume, per ciascun livello, una suddivisione teorica in quattro fasi principali, anch’esse fortemente interattive: l’approfondimento conoscitivo; l’interpretazione-valutazione; l’esplicitazione degli obiettivi; l’individuazione e messa in coerenza di strategie e azioni per il perseguimento degli obiettivi. Ogni fase utilizza, inoltre, un approccio per sistemi, sistema ambientale, sistema insediativo-morfologico, sistema dei servizi e delle infrastrutture, sistema della pianificazione, a loro volta articolati in componenti. Il corso svilupperà in modo specifico il terzo livello della struttura metodologica. Elaborati d’esame Gli elaborati necessari per il superamento dell’esame, in coerenza con i criteri informatori del corso, sono strettamente correlate alle differenti fasi della struttura metodologica, segnando il passo metodologico nei vari momenti analitici-conoscitivi, valutativi e progettuali. In particolare: I livello – lo Schema direttore (scala 1:20.000 – 1:25.0000) 1. Carta dell’inquadramento territoriale. Strumentazione sovraordinata e strumentazione locale II livello – il Piano locale (scala 1:20.000 e 1:10.000) Approfondimento conoscitivo 2. Carta del sistema della pianificazione 3. Carta del sistema ambientale e del sistema insediativo-morfologico 4. Carta del sistema dei servizi e delle infrastrutture Interpretazione-valutazione 5. Carta della Sintesi valutativa Esplicitazione degli obiettivi 6. Carta degli obiettivi Schema direttore 7. Carta della struttura trasformata III livello – Il Progetto urbano (scala 1:5.000 1:2.000) 8. Carta dello schema preliminare di assetto; 9. Carta degli interventi pubblici e privati; 10. Azzonamento. La parte dell’esercitazione relativa al primo e secondo livello può essere elaborata in gruppi di massimo tre studenti, mentre quella riguardante il livello del Progetto urbano è obbligatoriamente individuale.
Materiale didattico I materiali didattici necessari per lo svolgimento dell’esercitazione progettuale saranno forniti a ciascun gruppo. Essi riguardano: a) un primo Dossier (n. 1), in forma informatizzata (CD) contenente i materiali di base per l’inquadramento dell’area oggetto dell’esercitazione ovvero: - cartografia raster scala 1:10.000; - strumentazione sovraordinata - PTPR adottato dalla GRL con delibera n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007, (Relazione, NTA, Tav A Sistemi ed ambiti di paesaggio e Tav B Beni paesaggistici) - PTPG approvato con delibera di CPR n. 1 del 18 gennaio 2010 (Relazione, NTA, Tav TP2 - Disegno programmatico di struttura: sistema ambientale, sistema della mobilità, sistema insediativo morfologico, sistema insediativo funzionale); - strumentazione urbanistica generale vigente – Nuovo Prg del Comune di Roma approvato con delibera di CC n. 18 del 12 febbraio 2008. In particolare si tratta degli elaborati descrittivi (Relazione), prescrittivi (Sistemi e regole, Rete ecologica e NTA) e gestionali (G1 Carta per la qualità, G3 Sistema delle infrastrutture per la mobilità, G8 Standard urbanistici, G9 Carta dell’Uso del suolo e fisionomie vegetazionali ecc.); - strumentazione attuativa vigente e in itinere; b) un secondo Dossier (n. 2), in forma cartacea (disponibile in aula), contenente esempi di sperimentazione del percorso di pianificazione oggetto dell’esercitazione (tesi di laurea ed esami).
Modalità d’esame La verifica finale avverrà nella forma del colloquio sui temi trattati nelle lezioni a carattere teorico-definitorio e sul caso di studio affrontato. La votazione sarà basata su criteri di valutazione che fanno riferimento a: frequenza, qualità e pertinenza dei contenuti progettuali proposti, qualità grafica, verifica delle conoscenze e dei principi teorici acquisiti.
Alexander C. (1964), Notes on the Synthesis of Form , Cambridge, Mass., (trad. it. Note sulla sintesi della forma, Il Saggiatore, Milano, 1967). Balbo P.P. (1992), Il progetto Urbano, Gangemi, Roma, 1992. Barbieri C. A. e Oliva F. (a cura di) (1995), Le prospettive perequative per un nuovo regime immobiliare e per la riforma urbanistica, Inu – Commissione nazionale Regime immobiliare, in Urbanistica quaderni n. 7, Inu, Roma. Benevolo L (2005), Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza Bari-Roma Bernoulli H. (1946), Die Stadt und ihr Boden, Erlenbach, Zürich. (trad. it. La città e il suolo urbano, a cura di L. Dodi, Vallardi, Milano, 1951). Campos Venuti G. (1987), La terza generazione dell’urbanistica, FrancoAngeli, Milano. Campos Venuti G. e Oliva F. (a cura di) (1992), Cinquant’anni di urbanistica in Italia 1942-1992, Laterza, Bari. Comune di Roma (2007), Conferenza di Copianificazione, Relazione tecnica. Corboz A. (1985), Il territorio come palinsesto, in Casabella, n. 516. Crupi F. (2009), “Modelli perequativi e meccanismi attuativi. Perequazione e innovazione nel piano locale”, in Laura Ricci (a cura di), Il piano locale e… , FrancoAngeli, Milano. Crupi F. (2013), Cleto Morelli la forza della coerenza. L’architettura e l’urbanistica di un intellettuale del territorio, Youcanprint, Tricase (LE). Crupi F. (2016), Roma senza tema. Abusivismo, periferie, rigenerazione, progetto, Youcanprint, Tricase (LE). Cullen G. (1961), Townscape, The Architectural Press, London. (trad. it. Il paesaggio urbano. Morfologia e progettazione, Calderini Editore, Bologna, 1976). De Lucia (2006), Se questa è una città. La condizione urbana nell'Italia contemporanea, Donzelli, Roma. Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma. Gabrielli B. (1993), Il recupero della città esistente, Etaslibri Torino. Galluzzi P. e Vitillo P. (a cura di) (2008), Rigenerare le città. La perequazione urbanistica come progetto, Maggioli, Rimini. Gambino R. (1997), Conservare, innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET, Torino. Garano S. (1990), La riqualificazione delle periferie della città europea, Edizioni Kappa, Roma. Geddes P. (1915), Cities in Evolution, Williams & Norgate Ltd, London 1949 (nuova ed. riv.). Giedion S.(1965), Spazio, tempo e architettura, Hoepli, Milano 1965 Hall P. (1988), The cities of tomorrow, Basil Blackwell, Oxford. Howard E. (1898), Tomorrow, a peaceful path to real reform, Swan Sonnenschein, London. Il testo è stato ristampato nel 1902 con il titolo Garden Cities of to-morrow; (trad. it. L'idea della città giardino, Calderini, Bologna, 1962). Inu (1995), “La nuova legge urbanistica: i principi e le regole”, XXI Congresso, documento preliminare, Urbanistica Dossier, suppl. a Urbanistica informazioni n. 141. Le Corbusier (1946), Manière de penser l’urbanisme, Editions de l’Architecture d’Aujourd’hui, Paris, (trad. it. Maniera di pensare l'urbanistica, Roma-Bari, Laterza, 1965). Lynch K. (1960), The Image of the City, Mit Press, Cambrige-London, (trad. it. L’immagine della città, Marsilio, Padova, 1964, traduzione di C.G. Guarda). Lynch K. (1996), Progettare la città. La qualità della forma urbana, Etas, Milano. Macchi Cassia C. (1991), Il grande progetto urbano, NIS, Roma. Marcelloni M. (2003), Pensare la città contemporanea. Il nuovo piano regolatore di Roma, Editori Laterza, Bari. Mc Loughlin J.B. (1973), La pianificazione urbana e regionale, Marsilio, Padova. Moroni S. (a cura di) (1994), Territorio e giustizia distributiva, FrancoAngeli, Milano. Mumford L. (1961), The city in History, Harcourt, Brace & Co, New York (trad. it. La città nella storia, comunità, Milano, 1963). Nigro G. (a cura di) (1997), Urbanistica innovazione possibile, Gangemi Editore, Roma. Nigro G. (a cura di) (1999), Piani regolatori generali di ultima generazione. Argomenti di riflessioni e letture di piani locali, Gangemi, Roma. Oliva F. Galluzzi P. Vitillo P. (2002), Progettazione urbanistica, materiali e riferimenti per la costruzione del piano comunale, Maggioli, Rimini. Oliva F. (2010), Città senza cultura. Intervista a G. Campos Venuti, Laterza, Bari-Roma. Piccinato L. (1947-1988), La progettazione urbanistica, Marsilio, Venezia. Poëte M. (1929), Introduction à l'urbanisme. L'évolution des villes. La leçon de l’antiquité, Boivin Paris, (trad. it. La città antica. Introduzione all’urbanistica, Einaudi, Torino 1958). Ricci L. (a cura di) (1998), Il progetto urbano nell’esperienza italiana ed europea, Quaderni DPTU n. 7, Roma. Ricci L. (2001) (a cura di), Urbanistica n. 116, numero monografico sul nuovo piano di Roma, gennaio-giugno, Inu, Roma. Ricci L. (2005), Diffusione insediativa territorio e paesaggio. Un progetto per il governo delle trasformazioni territoriali contemporanee, Carocci Editore, Roma. Ricci L. (2009) (a cura di), Il piano locale e… , FrancoAngeli, Milano. Rodwin L. (1964), Le città nuove inglesi, Marsilio, Padova. Salzano E. (2003), Fondamenti di urbanistica, Laterza, Bari-Roma. Sica P. (1981), Storia dell’urbanistica, (Ottocento I e II e Novecento), Laterza, Bari. Sitte C. (1889), Der Städtebau nach seinen künstlerischen Grundsatzen, Carl Graeser Verlag, Wien, (trad. it. L'arte di costruire le città, L'urbanistica secondo i suoi fondamenti estetici, Vallardi, Milano, 1953). Unwin R. (1909-1971), La pratica della progettazione urbanistica, Il Saggiatore, Milano. Urbani P. (2000), Urbanistica consensuale. La disciplina degli usi del territorio tra liberalizzazione, programmazione e tutele differenziate, Bollati Boringhieri, Torino.
(Date degli appelli d'esame)
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8
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ICAR/21
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100
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Esami Opzionali - (visualizza)
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6
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1044097 -
COMPORTAMENTO DEI MATERIALI MURARI
(obiettivi)
L’indagine rivolta alla conoscenza degli strumenti effettivamente disponibili per l’analisi strutturale delle fabbriche murarie d’interesse storico o monumentale richiede particolare attenzione in quanto è destinata a condizionare le possibili scelte d’intervento.Il corso si propone di fornire gli strumenti matematici necessari per la comprensione del comportamento meccanico delle strutture murarie antiche al fine di valutarne la consistenza fisica, anche con l’ausilio del calcolo numerico (tramite calcolatore), nel rispetto della normative vigente. Una rassegna critica di modelli di calcolo ereditati dal passato e di quelli attualmente disponibili, come programmi di calcolo commerciali, sarà finalizzata ad orientare l’operatore del settore verso la scelta del modello più opportuno e rispettoso della natura dell’oggetto di studio.
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TROVALUSCI PATRIZIA
( programma)
I. Parte introduttiva 1. LE FABBRICHE MURARIE 1.1. I materiali murari. Tipologie murarie tradizionali. Caratteristiche meccaniche dei mezzi murari con particolare riferimento alla muratura a blocchi (debole resistenza a trazione, attrito, regola costruttiva). 1.2. Le strutture murarie. Aspetti costruttivi. La scatola muraria. Archi, volte, cupole. Azioni meccaniche ricorrenti (peso proprio, sovraccarichi, azione sismica, ecc.). 1.3. Analisi strutturale di una fabbrica muraria in riferimento alla recente normativa tecnica (OPCM 3274, 20.3.03 mod. OPCM 3431, 3.5.05). Linee guida per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale: criteri per la valutazione della sicurezza; stati limite di collasso; criteri per la conoscenza del manufatto (rilievo, analisi storiche; indagini sperimentali). 2. MODELLI MECCANICI PER LA MURATURA STORICA 2.1. Modelli per la muratura come tipo strutturale. Il caso degli organismi voltati. 2.2. La muratura a blocchi come tipologia ‘modello’ per la muratura storica. Analisi sperimentali. 2.3. La muratura a tessitura regolare come mezzo discontinuo ed eterogeneo (modelli discreti). Modelli a giunti deformabili. Modelli a giunti fessurativi. Il calcolo a rottura, origini e formulazioni recenti. 2.4. La muratura come mezzo omogeneo (modelli continui). Modello di Cauchy isotropo non resistente a trazione. Modello di Castigliano per i solidi ‘imperfettamente elastici’, Sezione parzializzata, redistribuzione degli sforzi. La muratura come mezzo composito anisotropo (cenni). Materiali multifase, modelli micromeccanici, tecniche di omogeneizzazione. Modelli multicampo (Cosserat). II. Parte teorica 1. RICHIAMI DI ALGEBRA Vettori, spazi vettoriali. Prodotto scalare, prodotto vettoriale. Basi ortonormali, componenti cartesiane, norma di un vettore. 2. CINEMATICA DEI SISTEMI RIGIDI VINCOLATI Moto rigido. Spostamenti rigidi infinitesimi, rappresentazione. Parametri lagrangiani di spostamento. Corpo rigido vincolato, problema cinematico. Vincoli perfetti, vincoli unilaterali, vincoli non-lisci. Il blocco rigido con vincoli unilaterali: cinematismi di rotazione e/o scivolamento. Attrito secondo Coulomb. Lavoro virtuale (attivo e reattivo). Soluzione grafica e analitica del problema cinematico per sistemi di blocchi rigidi vincolati. Casi di studio. 3. ASPETTI COSTITUTIVI 3.1. Continuo di Cauchy, stato di deformazione e di sforzo (richiami). Cenno alle teorie costitutive. Funzioni di risposta e classificazione dei materiali. Materiali elastico-lineari e elasto-plastici/isteretici. Comportamento elasto-plastico perfetto e incrudente. Carichi monotoni, legame incrementale. Criteri di rottura, funzione di stato limite, dominio limite. Criterio di Mohr-Coulomb. Postulato di Drücker e conseguenze (normalità, convessità). caso associato (standard) e non-associato (non-standard). 3.2 Comportamento dei materiali lapidei. Fessurazione come deformazione anelastica; analogie tra fenomeno plastico e fessurativo (ipotesi di Heyman). Carichi fissi e variabili secondo un parametro (caso olonomo). Sistemi di blocchi con vincoli unilaterali e attritivi. Spostamenti, deformazioni e sollecitazioni generalizzate. Equazioni di compatibilità cinematica, equilibrio, dominio di rottura, modi di rottura, lavoro positivo dei carichi variabili, complementarietà. Soluzione del problema per il blocco rigido su due appoggi. Meccanismo di collasso per rotazione, meccanismo di collasso per scivolamento con attrito e dilatanza. 3.3. Analisi limite per sistemi discreti rigido-plastici. Teorema statico, teorema cinematico e teorema combinato per materiali standard e non-standard (cenni). III. Parte numerico-applicativa 1. ASPETTI COMPUTAZIONALI Analisi Limite per strutture a blocchi con giunti unilaterali e attritivi con i metodi della Programmazione Matematica (cenni). Programmazione Lineare. Programmazione non-lineare. Utilizzo del codice di calcolo ALMA, per l’Analisi Limite linearizzata di Murature a blocchi con giunti Attritivi. Casi di studio reali. PROVA D’ESAME La prova d’esame va preventivamente (almeno un mese prima) va concordata con il docente ed è articolata nel modo seguente. - Elaborazione, singolarmente o per gruppi (max tre persone), di una tesina (10-15 pp.) relativa ad un complesso di interesse storico nella quale si dovrà descrivere la struttura portante dell’edificio ed il relativo stato di conservazione (documenti, rilievi, foto, ecc.), si dovranno indicare le verifiche strutturali ritenute opportune e si dovranno discutere le motivazioni che sottendono la scelta di uno o più modelli di calcolo per effettuare tali verifiche. Alcune semplici analisi strutturali verranno eseguite su porzioni dell’edificio stesso, possibilmente con l’utilizzo del codice di calcolo ALMA. In alternativa alla tesina è possibile preparare una presentazione tipo Power-Point (15 min. max). - Presentazione degli esercizi indicati durante il corso, ed eventualmente delle analisi numeriche effettuate con il codice ALMA sulla base delle indicazioni fornite dal docente (materiale didattico pubblicato sul sito personale del docente). In alternativa è possibile svolgere una prova scritta sugli argomenti di cui al punto II.2. - Prova orale riguardante gli argomenti trattati nelle lezioni. Saranno valutate anche relazioni critiche sugli argomenti suggeriti nelle letture consigliate.
LETTURE CONSIGLIATE J. Heyman, The Masonry Arch, Ellis Horwood Ltd., 1982. G. Sacchi-Landriani, R. Riccioni (a cura di), Comportamento statico e sismico delle strutture murarie, Milano, Clup, 1982. G. Del Piero (a cura di) Le costruzioni in muratura,Udine, CISM, 1983. P. Trovalusci, Prevenzione sismica nei restauri ottocenteschi dell’Anfiteatro Flavio, Parte II: Analisi strutturale e formulazione matematica, in Roma problemi dell'area archeologica centrale, Bollettino della Biblioteca della Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza”, n. 40-41, 1989, pp. 57-75. A. Giuffré, Letture sulla meccanica delle murature storiche, Roma, 1990. P. Trovalusci, Considerazioni sulla modellazione numerica per lo studio meccanico delle strutture in muratura, in Studi e ricerche sulla sicurezza sismica dei monumenti, Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Università di Roma “La Sapienza”, n. 12, 1991. A. Giuffré (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso di Ortigia. Bari, Laterza, 1993. C. Baggio, Il comportamento sismico delle murature storiche, ibidem, 1993, pp. 242-257. P. Trovalusci, Sulla modellazione meccanica dei solidi murari, ibidem, 1993, pp. 258-273. S. Di Pasquale, L’arte del costruire. Tra conoscenza e scienza, Venezia, Marsilio, 1996. P. B. Lourenço, Computations on historic masonry structures, Progress in Structural Engineering and Materials, 4(3), 2002, pp. 301–319 (distribuito in formato elettronico). P. Trovalusci, Fabbriche murarie d’interesse storico e monumentale: modelli per l’analisi strutturale, in Trattato sul Consolidamento, a cura di P. Rocchi, Roma, Mancosu, 2003 (distribuito in formato elettronico). P. Trovalusci, Analisi Limite di strutture a blocchi con i metodi della programmazione matematica. Il codice ALMA per l’Analisi Limite di Murature a blocchi con giunti Attritivi. Roma, 2005. (E’ attualmente disponibile solo la versione manoscritta). AA.VV. Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni, 2006 (OPCM 3431/2005) (distribuito in formato elettronico). per approfondimenti su questioni meccaniche di fondamento e su questioni di natura storica ed epistemologica E. Benvenuto, La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico, Firenze, Sansoni, 1981. S. Sollazzo, Marzano S., Scienza delle costruzioni, voll. 2 e 3, Torino, UTET, 1988. L. Corradi-dall’Acqua, Scienza delle Costruzioni, Meccanica delle strutture. voll.1 e 2, Milano, McGraw Hill, 1993. A. Becchi, F. Foce, Degli archi e delle volte. Arte del costruire tra meccanica e stereotomia, Venezia, Marsilio, 2002. G. Rega, P. Trovalusci, ‘Strutturisti-costruttori, strutturisti-matematici e…architetti-strutturisti?, Riflessioni sulle relazioni tra l’‘‘arte del costruire”, la meccanica (dei solidi e delle strutture) e la progettazione strutturale nell’architettura’, Rassegna di Architettura e Urbanistica, 101/102, 2001 (distribuito in formato elettronico). su aspetti tecnologici e costruttivi Vitruvio, De Architectura, Libro II, cap. 8. G. B. Milani, L'ossatura murale, Torino, C. Crudo & C., 1920. G. Lugli, La tecnica edilizia romana, Roma, Bardi, 1957. J.-P. Adam, L’arte di costruire presso i romani, Milano, Longanesi, 1988. C. F. Giuliani, L'edilizia dell'antichità, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1990. C. Baggio, C. Carocci, Catalogo delle murature storiche, GNDT (distribuito in formato elettronico). sugli aspetti normativi Norme Tecniche per le Costruzioni, Edizioni di legislazione tecnica, 4, 2005. S. Cattari, E. Curti, A. Galasco, S. Resemini, Analisi sismica non lineare e non lineare degli edifici in muratura, Esselibri, Napoli, 2005. sulla modellazione meccanica delle murature storiche P. Trovalusci, Modelli matematici per la muratura a blocchi considerata come sistema dotato di struttura (tesi di dottorato), Roma, 1992. P. B. Lourenço, Computational Strategies for Masonry Structures, Delft (Olanda), University of Technology, 1996. J. Rots (a cura di), Structural Masonry-an experimental-numerical basis for practical design rule, Rotterdam (Olanda), Balkema, 1997. C. Baggio, P. Trovalusci, Limit analysis for no-tension and frictional three-dimensional discrete systems, Mechanics of Structures and Machines, 26 (3), 1998, pp. 287-304. T. J. Massart, Multiscale Modeling of Damage in Masonry Structures, Universiteitsdrukkerij TU Eindhoven (Olanda), 2003. C. Baggio, P. Trovalusci, ‘Collapse behaviour of three-dimensional brick-block systems using non linear programming’, Structural Engineering and Mechanics, 10(2), 2000, pp. 181-195. P. Trovalusci, R.Masiani, Non-linear micropolar and classical continua for anisotropic discontinuous materials’, International Journal of Solids and Structures, 40(5), 2003, pp. 1281-1297. C. Baggio, Modellazione tridimensionale di connessioni murarie, Atti XI Congr. Naz. ‘L’Ingegneria Sismica in Italia’, Genova 2004 (distribuito in formato elettronico). P. Trovalusci, R. Masiani, A multi-field model for blocky materials based on multiscale description, International Journal of Solids and Structures, 42, 2005, pp. 5778-5794. I testi suggeriti e il materiale didattico per il corso sono in visione presso la Biblioteca del Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica (Via Gianturco, piano terra). Si raccomanda inoltre di consultare i testi inclusi nella bibliografia del corso del prof. Decanini (http://dsg.uniroma1.it/decanini). Alcune delle letture citate sopra sono distribuite in formato elettronico nonché pubblicate sul sito Internet del docente (voce “prolusione”).
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/08
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75
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1010835 -
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
(obiettivi)
Il corso fornisce le basi per una comprensione fisica del fenomeno sismico e del comportamento delle costruzioni soggette ad azioni sismiche. Fornisce gli strumenti necessari alla progettazione di strutture in zona sismica, anche mediante tecniche innovative, e alla verifica del soddisfacimento dei requisiti prestazionali attraverso i metodi previsti dalla normativa tecnica nazionale e internazionale. Il corso inoltre affronta anche le problematiche relative all’adeguamento e/o miglioramento del comportamento antisismico di costruzioni esistenti.
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LUPOI ALESSIO
( programma)
Gli argomenti trattati nel corso sono i seguenti: - Elementi basi di sismologia - Pericolosità sismica e definizione dell’azione - L’oscillatore semplice - Analisi della risposta di una struttura soggetta all’azione sismica - Normativa tecnica: filosofia di base, metodi di analisi e verifiche di sicurezza - Tecniche di intervento per l’adeguamento strutturale - Esempi applicativi
PDF delle diapositive sugli argomenti del corso. Dispense di Teoria della Probabilità. Giuffrè A., “La duttilità strutturale”. Dispense di Costruzioni in Zone Sismiche del Prof. Paolo E. Pinto. Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/1/2008). Linee Guida per la riduzione del rischio del patrimonio culturale del MIBAC (2010).
Il materiale didattico in formato elettronico sarà reso disponibile dal docente.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/09
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75
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Attività formative affini ed integrative
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