Insegnamento
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10588671 -
GEOTECNICA DELLE AREE VASTE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire elementi di base della geotecnica che permettano di discutere alcuni temi applicativi riguardanti le grandi aree. Lo studente apprenderà i principali elementi di base di meccanica dei terreni: la classificazione dei terreni, il principio delle tensioni efficaci, i criteri per studiare comportamento in esercizio e a rottura, le condizioni limite drenate e non drenate. Con la parte dedicata ai temi applicativi gli studenti acquisiranno conoscenza dei più importanti rischi di natura idro-geologica, dei problemi legati alla stabilità dei pendii, e al miglioramento delle condizioni di stabilità; acquisiranno inoltre conoscenze dei moti di filtrazione, della consolidazione e della subsidenza delle grandi aree. Risultati di apprendimento attesi:
- conoscenze di base della meccanica dei terreni e delle indagini geotecniche - conoscenza dei più importanti rischi di natura idro-geologica e delle tecniche di monitoraggio dei fenomeni per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della vita umana. Queste conoscenze permetteranno di intervenire sul territorio e sul paesaggio migliorando la protezione e riducendo l’incidenza dei rischi.
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DESIDERI AUGUSTO
( programma)
Genesi, natura e composizione di un terreno. Classificazioni dei terreni. Meccanica del continuo per un mezzo a più fasi: il principio delle tensioni efficaci. Modelli costitutivi utilizzati in Geotecnica. Condizioni drenate e non drenate. Introduzione al rischio di natura idro-geologica: zonazione delle aree di rischio. Il monitoraggio per la gestione e mitigazione del rischio. Cenni ai problemi legati alla stabilità dei pendii, e al miglioramento delle condizioni di stabilità. Consolidazione dei terreni e subsidenza delle grandi aree
Geotecnica - R.Lancellotta - Zanichelli Strutture di fondazione.A. Desideri, C.Viggiani (2002). In: AA. VV.. Ingegneria delle strutture. vol. III, p. 507-639, TORINO: Utet, ISBN/ISSN: 88-02-05944-6
(Date degli appelli d'esame)
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ICAR/07
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Attività formative caratterizzanti
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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10588663 -
PAESAGGIO CITTA' E ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Obiettivi principali
In coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, l’insegnamento della Storia dell’arte contemporanea L-ART/03 nella declinazione del corso Paesaggio, città e arte contemporanea ha come obiettivo principale quello di far conoscere allo studente le teorie estetiche e le pratiche artistiche che orientano i diversi approcci (architettonico, ambientale e storico) alla progettazione e alla tutela del paesaggio. La pratica dell’arte verso gli sconfinamenti ambientali, l’aspirazione a trasformarsi in prassi che si ibrida con lo spazio del vivere quotidiano, aprendosi a nuove relazioni con il paesaggio, sono caratteristiche fondative delle esperienze creative internazionali della contemporaneità (ciclo di lezioni del primo modulo) . In questo senso il corso considererà con particolare attenzione i rapporti tra arte e architettura, tra arte e ambiente e paesaggio (città e natura) nel XX e XXI secolo. Si ripercorreranno le modalità e i passaggi fondamentali in cui questo dialogo si è tentato o realizzato concretamente, attraverso l'analisi di importanti protagonisti, opere, contesti (ciclo di lezioni del secondo modulo). Anche grazie alla relazione con le altre discipline impartite nel settore disciplinare delle affini o integrative (Estetica, Restauro, Urbanistica, Sociologia dell’ambiente e del territorio), lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze, organizzare e interpretare i dati conoscitivi storico-artistici ed estetici in particolare nella progettazione dei paesaggi, nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale, nella riqualificazione dei paesaggi esistenti, nella pianificazione del paesaggio.
Obiettivi specifici
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze apprese, interpretando gli aspetti artistici, estetici, storici, sociali dei paesaggi, abilità necessarie in particolare nella progettazione dei paesaggi, nella riqualificazione e valorizzazione dei paesaggi esistenti, nella pianificazione del paesaggio, per comprenderne e programmarne le modalità di gestione, fruizione, valorizzazione, manutenzione. Saperi necessari per ottenere tale risultato saranno la memorizzazione di un opportuno numero di immagini, l’acquisizione di accreditati strumenti per la loro analisi e per la comprensione dei caratteri di continuità e discontinuità. Questo esercizio sarà supportato da un confronto costante con le altre arti visive.
In particolare:
1. Conoscenza e capacità di comprensione: il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-artistica dei fenomeni dell’arte contemporanea, stimolando un approccio critico al fine di consentirgli di elaborare e applicare idee originali nell’ambito dell’architettura del paesaggio. Più nel dettaglio lo studente conoscerà l’arte contemporanea del XX e XXI secolo con particolare attenzione alle questioni legate all’arte fuori dal museo, in contesti urbani e naturali. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze relative all’arte contemporanea e alle problematiche dell’arte ambientale in contesti interdisciplinari. 3. Autonomia di giudizio: lo studente saprà integrare in modo autonomo le conoscenze e formulare giudizi grazie anche alla redazione di una relazione scritta. 4. Abilità comunicative: la capacità di comunicare con competenza le conoscenze acquisite verrà sviluppata attraverso momenti dialogici. 5. Capacità di apprendimento: la capacità di studiare in modo autonomo e di auto aggiornarsi si otterrà attraverso il suggerimento di una bibliografia specifica e verifiche durante le lezioni.
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Cristallini Elisabetta
( programma)
La pratica dell’arte verso gli sconfinamenti ambientali, l’aspirazione a trasformarsi in prassi che si ibrida con lo spazio del vivere quotidiano, aprendosi a nuove relazioni con il paesaggio, sono caratteristiche fondative delle esperienze creative internazionali della contemporaneità. In questo senso il corso considererà con particolare attenzione i rapporti tra arte e architettura, tra arte e ambiente e paesaggio (città e natura) nel XX e XXI secolo. Si ripercorreranno le modalità e i passaggi fondamentali in cui questo dialogo si è tentato o realizzato concretamente, attraverso l'analisi di importanti protagonisti, opere, contesti. Più in generale il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-artistica dei fenomeni dell’arte contemporanea, stimolando un approccio critico. Saperi necessari per ottenere tale risultato saranno la memorizzazione di un opportuno numero di immagini (reperite sui testi indicati e su Internet), l’acquisizione di accreditati strumenti per la loro analisi e per la comprensione dei caratteri di continuità e discontinuità. Questo esercizio sarà supportato da un confronto costante con le altre arti visive.
Il corso si articola in due moduli. Il primo modulo (24 h.) prevede un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea del XX e XXI secolo con particolare attenzione ai rapporti tra arte e ambiente (testo adottato: Denys Riout, L’arte del ventesimo secolo, Einaudi, 2002). Il secondo modulo (24 h.) comprende un ciclo di lezioni volte a tracciare una storia dell’arte contemporanea fuori dal museo. Attraverso alcuni esempi di artisti internazionali si analizzano i rapporti tra arte e architettura, tra arte e contesti naturali e urbani, esaminando in particolare gli intrecci tra opere/luoghi/pubblico (testi adottati: E. Cristallini, a cura di, L’arte fuori dal museo, Gangemi, 2008; Jeffrey Kastner, Land art e arte ambientale, Phaidon, 2004). Il programma consente allo studente di avvicinarsi alla conoscenza delle problematiche dell’arte ambientale, propedeutica in particolare alla formazione dell’architetto paesaggista.
1- D. Riout, L’arte del ventesimo secolo, Einaudi, 2002 (Qu’est-ce que l’art moderne?, Flammarion, 2000) 2- E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008 3- F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l'arte contemporanea. Dallo spazio dell'opera allo spazio intorno all'opera, Johan & Levi, 2016 (da p.11 a p.89)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ART/03
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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10588669 -
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO I
(obiettivi)
Obiettivo del Laboratorio è costruire conoscenze e competenze evolute dell’arte dei giardini e dell’architettura del paesaggio, in relazione alle evoluzioni internazionali della disciplina, in una direzione multidisciplinare. La “città come grande paesaggio”, sta a indicare una focalizzazione sulla città consolidata come territorio sperimentale del progetto in diverse declinazioni: la città come grande giardino ed ecosistema; il progetto di paesaggio come strumento di qualificazione, riqualificazione e rigenerazione urbana e metropolitana; la valorizzazione e la trasformazione d’uso delle aree dismesse o di frangia. In quest’ottica il contributo degli insegnamenti coordinati fornirà al contempo un’apertura multidisciplinare al progetto e un approfondimento di alcune tematiche di particolare rilievo, quali quello del progetto e gestione dei sistemi d’acqua e quello della comprensione delle dinamiche economiche connesse al progetto di architettura del paesaggio. Il laboratorio fornirà quindi competenze e strumenti relativi a: Identificazione e lettura degli spazi vuoti urbani e periurbani, con applicazioni progettuali sugli spazi pubblici, su piazze e viali, giardini, parchi ed aree verdi. Innovazione e tradizione costruttiva nel progetto di paesaggio, con attenzione al rapporto tra componenti naturali, artificiali e socio-economiche. Progettazione e gestione dei sistemi d’acqua urbani relativi a spazi urbani e periurbani. Identificazione, comprensione e valutazione delle variabili che concorrono allo sviluppo delle dinamiche economiche connesse al progetto di architettura del paesaggio.
Conoscenza e Capacità di comprensione Al termine del laboratorio lo studente sarà in grado di comprendere e interpretare le relazioni tra spazio, elementi fisici, sociali ed economici, al fine di definire processi progettuali adeguati alle necessità di uso degli spazi esterni della città contemporanea.
Applicazione pratica di Conoscenza e Capacità di comprensione Attraverso l’acquisizione di una metodologia di progetto, lo studente sarà in grado di elaborare le conoscenze acquisiti dai tre insegnamenti e i dati raccolti in fase di lettura dei contesti, per definire priorità di interventi, per individuare le soluzioni più adatte al progetto in esame.
Autonomia di giudizio Il principale strumento per la crescita della propria autonomia di giudizio sono le attività di presentazione da parte dello studente e di verifica intermedia del processo progettuale.
Abilità comunicative La presentazione da parte dello studente degli avanzamenti del progetto e delle conoscenze acquisite, rappresenta un momento per il miglioramento del linguaggio scientifico e delle modalità di rappresentazione del lavoro progettuale.
Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo La valorizzazione del processo interdisciplinare favorisce la formazione di una base metodologica di lavoro applicabile in contesti diversi di apprendimento.
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ARCHITETTURA DEI GIARDINI E DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivo principale del corso è la formazione avanzata sul progetto di Architettura dei giardini e del paesaggio, con un riferimento forte al panorama internazionale, sia sul piano culturale che su quello della fattibilità economica e tecnica. Quindi il focus del corso è relativo all’acquisizione di conoscenze e pratiche per la sperimentazione sulle procedure di identificazione, lettura, programmazione, progettazione e gestione del sistema degli spazi vuoti urbani, in relazione alle necessità contemporanee di fruizione, con un’apertura multidisciplinare.
Il corso mira contemporaneamente alla valorizzazione delle tradizioni costruttive e all’innovazione tecnica del progetto di paesaggio, con un’attenzione al rapporto tra componenti naturali e artificiali e un particolare riferimento alle componenti vegetali e dell’acqua. Oggetto del progetto saranno applicazioni progettuali e approfondimenti tecnici sulle trasformazioni del paesaggio urbano e perturbano, degli spazi pubblici, del sistema di piazze e viali, giardini, parchi ed aree verdi.
Obiettivi specifici Conoscenza e Capacità di comprensione Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere e interpretare le relazioni tra spazio, elementi fisici e sociali al fine di definire processi progettuali adeguati alle necessità di uso degli spazi esterni della città contemporanea, per la soddisfazione le necessità e le aspirazioni dei cittadini. Applicazione pratica di Conoscenza e Capacità di comprensione Attraverso l’acquisizione di una metodologia di progetto, lo studente sarà in grado di elaborare i dati raccolti in fase di lettura dei contesti, per definire priorità di interventi, per individuare soluzioni, scegliere materiali e tecnologie dei sistemi naturali e artificiali più adatte al progetto in esame. Autonomia di giudizio Il principale strumento per la crescita della propria autonomia di giudizio sono le attività di presentazione da parte dello studente e di verifica intermedia del processo progettuale. Abilità comunicative La presentazione da parte dello studente degli avanzamenti del progetto e delle conoscenze acquisite, rappresenta un momento per il miglioramento del linguaggio scientifico e delle modalità di rappresentazione del lavoro progettuale. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo La valorizzazione del processo progettuale fornisce la formazione di una base metodologica di lavoro applicabile in contesti diversi.
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DI CARLO FABIO
( programma)
L’Architettura del Paesaggio e l’Arte dei Giardini, hanno sviluppato negli ultimi decenni campi di applicazioni e oggetti di studio del tutto nuovi. Da materia originariamente confinata nello spazio privato del giardino o in quello del parco pubblico urbano, si è aperta alla figurazione dello spazio vuoto urbano nella sua complessità. Dal giardino alle relazioni tra architettura e luogo, alle relazioni tra organizzazione e fruizione della città: le forme di inserimento ambientale dei processi di trasformazione, la valorizzazione di nuove espressioni delle componenti estetico-percettive, le strumentazioni specifiche volte alla salvaguardia dell’esistente e alla prefigurazione di un’immagine contemporanea dell’habitat. Una materia quindi di confine dell’architettura, che coniuga conoscenze e linguaggi tecnici molteplici. In questo senso il corso cercherà di ripercorrere i passaggi fondamentali di tali mutamenti attraverso la presentazione di casi studio dal panorama internazionale, con un riferimento forte alla Convenzione Europea del Paesaggio. Attenzione principale del corso sarà la valorizzazione di tale complessità indipendentemente dall’approccio scalare, nella direzione della formazione di una sensibilità, verso la costruzione di un sapere tecnico specifico della materia.
Testi adottati: Moore C. W., Mitchel W. J., Turnbull, W., La poetica del giardino, Padova, Muzzio Ed. 1991. Zagari F., L’architettura del giardino contemporaneo, Milano/Roma, Mondadori-De Luca, 1988.
Altra bibliografia di riferimento: Gilles Clément, Jardins, paysage et génie naturel, Parigi, Librarie Arthème Fayard, 2013; trad. it. Giardini, paesaggio e genio naturale, Macerata, Quodlibet, 2013 Gilles Clément, Où en est l'herbe? Réflection sur le Jardin Planétaire, Parigi, Actes Sud, 2006; trad. it. Piccola pedagogia dell'erba. Riflessioni sul giardino planetario, Roma DeriveApprodi 2015. Fabio Di Carlo, Paesaggi di Calvino, Melfi, Librìa, 2013 Annalisa Metta, Paesaggi d'autore. Il Novecento in 120 progetti, Firenze, Alinea Editrice, 2008 Franco Zagari, Sul paesaggio lettera aperta, Librìa, Melfi, 2013 Franco Zagari (a cura di). Giardini - Manuale di progettazione, Roma, Mancosu, 2009 Franco Zagari e Fabio Di Carlo (a cura di), Il paesaggio come sfida. Il Progetto, Melfi, Libria, 2016
(Date degli appelli d'esame)
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ICAR/15
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Attività formative caratterizzanti
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VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI
(obiettivi)
Obiettivi formativi Con riferimento alla programmazione, progettazione, realizzazione e gestione in fase di esercizio di interventi di progettazione integrata in ambiti consolidati delle città secondo un’ottica di sostenibilità urbana riconducibile ai principi integrati della Green City Il modulo tematico è finalizzato a proporre i caratteri, le finalità, le relazioni multidimensionali e multidisciplinari fra i giudizi di valore, volti a stimare il valore economico dei beni materiali e immateriali compresi in questi interventi, e i giudizio di scelta, tesi a selezionare, tra varie alternative, quella di maggiore convenienza economica. Tenendo conto che ogni giudizio di convenienza è preceduto da un giudizio di valore gli interventi sul paesaggio riconducibili ai principi integrati della Green City che includano azioni di forestazione urbana si prestano a favorire processi di trasformazione in ottica di sostenibilità urbana, alla luce degli effetti multidimensionali plurimi da essi generati sotto forma di servizi eco-sistemici in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’aumento della consistenza della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Conoscenza e capacità di comprensione A conclusione del modulo lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, gli aspetti estimativi e valutativi da considerare in interventi di progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City . Lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi operativi che gli permettano di rispondere alle domande valutative poste da soggetti pubblici e privati nella gestione di interventi sul paesaggio impostati e da realizzare con l’obiettivo di creare un sistema di servizi ecosistemici che generino effetti positivi di tipo ambientale, sociale ed economico., In particolare nella progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City lo studente dovrà essere in grado di individuare nodi decisionali e procedure di valutazione affinché gli operatori pubblici e privati possano effettuate scelte razionali.. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove ed esercitazioni in itinere e la prova (finale) di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare padronanza negli approcci teorici e operativi che permettono di esprimere giudizi di valore e di convenienza e quelli analitico-progettuali utili per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi anche complessi, legati alla gestione delle diverse fasi del processo relative alla progettazione del paesaggio. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di dare risposta ai quesiti estimativi e valutativi che si presentano nelle gestione delle attività riferite a interventi sul paesaggio impostati secondo logiche eco-sistemiche, nei quali la presenza di azioni di forestazione urbana siano in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’incremento della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi operativi acquisiti. Tali capacità saranno acquisite attraverso attività di didattica frontale e seminariale, da svolgere in aula o a casa, riferite a casi/esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Obiettivi formativi Con riferimento alla programmazione, progettazione, realizzazione e gestione in fase di esercizio di interventi di progettazione integrata in ambiti consolidati delle città secondo un’ottica di sostenibilità urbana riconducibile ai principi integrati della Green City Il modulo tematico è finalizzato a proporre i caratteri, le finalità, le relazioni multidimensionali e multidisciplinari fra i giudizi di valore, volti a stimare il valore economico dei beni materiali e immateriali compresi in questi interventi, e i giudizio di scelta, tesi a selezionare, tra varie alternative, quella di maggiore convenienza economica. Tenendo conto che ogni giudizio di convenienza è preceduto da un giudizio di valore gli interventi sul paesaggio riconducibili ai principi integrati della Green City che includano azioni di forestazione urbana si prestano a favorire processi di trasformazione in ottica di sostenibilità urbana, alla luce degli effetti multidimensionali plurimi da essi generati sotto forma di servizi eco-sistemici in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’aumento della consistenza della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Conoscenza e capacità di comprensione A conclusione del modulo lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, gli aspetti estimativi e valutativi da considerare in interventi di progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City . Lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi operativi che gli permettano di rispondere alle domande valutative poste da soggetti pubblici e privati nella gestione di interventi sul paesaggio impostati e da realizzare con l’obiettivo di creare un sistema di servizi ecosistemici che generino effetti positivi di tipo ambientale, sociale ed economico., In particolare nella progettazione integrata del paesaggio in ottica di sostenibilità urbana secondo i principi integrati della Green City lo studente dovrà essere in grado di individuare nodi decisionali e procedure di valutazione affinché gli operatori pubblici e privati possano effettuate scelte razionali.. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove ed esercitazioni in itinere e la prova (finale) di esame propriamente detta.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare padronanza negli approcci teorici e operativi che permettono di esprimere giudizi di valore e di convenienza e quelli analitico-progettuali utili per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi anche complessi, legati alla gestione delle diverse fasi del processo relative alla progettazione del paesaggio. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di dare risposta ai quesiti estimativi e valutativi che si presentano nelle gestione delle attività riferite a interventi sul paesaggio impostati secondo logiche eco-sistemiche, nei quali la presenza di azioni di forestazione urbana siano in grado di arrecare benefici connessi alla tutela e all’incremento della vegetazione esistente, alla crescita economica del territorio e al benessere psico-fisico dei cittadini utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi operativi acquisiti. Tali capacità saranno acquisite attraverso attività di didattica frontale e seminariale, da svolgere in aula o a casa, riferite a casi/esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di esaminarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e consapevole nell’integrare i temi inerenti l’estimo e la valutazione, con quelli progettuali con l’obiettivo di restituire soluzioni adeguate ai problemi che si possono presentare nelle attività di gestione di interventi di progettazione del paesaggio riconducibili ai principi integrati della Green City che includano azioni di forestazione urbana siano essi di iniziativa pubblica o privata, sia in PPP. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo adeguato ed efficace anche, all’interno dei documenti da predisporre in relazione alle diverse fasi e ai diversi ambiti di produzione insediativa relativa a interventi sul paesaggio, utilizzando anche strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e nelle diverse forme di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale del Corso che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere.
Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una significativa capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della formulazione di giudizi di valore e di convenienza relativamente alle tematiche legate ai processi di gestione della progettazione del paesaggio. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze volte all’utilizzo di metodologie, strumenti e applicazioni anche innovative nel campo dell’estimo e della valutazione nella progettazione del paesaggio e attraverso la partecipazione costante alle attività seminariali del Corso, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, svolte all’interno di casi concreti di sperimentazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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GUARINI MARIA ROSARIA
( programma)
PROGRAMMA
Il modulo interessa l’ambito tematico relativo all’applicazione di Metodi e tecniche di valutazione nella progettazione del paesaggio affrontando i seguenti temi:
Le attività di programmazione. pianificazione progettazione, realizzazione e gestione in fase di esercizio degli interventi • Razionalizzazione delle scelte del progetto La progettazione come momento di sintesi del ciclo del progetto/intervento e di valutazione del suo ciclo di vita economico. I diversi livelli di progettazione (progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo, progetto esecutivo). Processi decisionali e complessità del progetto. Interventi di iniziativa pubblica, privata o in PPP. • Metodologie per la valutazione della convenienza del progetto. Illustrazione, applicazione e sperimentazione nell’uso di Strumenti di valutazione monocriteriali: Analisi costi ricavi (ACV), break-even analysis (BEA) Analisi costi benefici (ACB), e pluricriteriali: Studi di fattibilità (SDF); e multidimensionali: Multicriterial decision analysis (MCA) e Ricerca Operativa (RO)
TESTI ADOTTATI E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
- Roscelli R. (a cura di) (2014), Manuale di Estimo, Utet Università, De Agostini Scuola, Novara
Per specifici argomenti sono messe a disposizione degli studenti: Documenti e Dispense nel sito del Corso (http://elearning2.uniroma1.it/) al quale gli studenti verranno registrati dopo l’iscrizione (obbligatoria) al Corso effettuata in aula Indicazioni nel merito dei capitoli da studiare nei testi adottati e nella bibliografia di riferimento saranno forniti durante lo svolgimento delle lezioni e sul sito del Corso
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ICAR/22
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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PAESAGGIO E GESTIONE DELLE ACQUE
(obiettivi)
Obiettivi formativi: ITA: Il modulo mira a favorire la comprensione dei processi idrologici nei bacini urbani ed a descrivere il ruolo e l’importanza del ciclo idrologico per la gestione delle risorse idriche. Esso si propone di: - Fornire gli strumenti analitici e concettuali necessari ad affrontare problemi legati al monitoraggio ed alla gestione delle risorse idriche in ambito urbano - Fornire metodi e strumenti per la progettazione e gestione delle risorse idriche in ambito urbano. I risultati di apprendimento attesi sono: - Conoscenza delle basi fisiche e degli strumenti metodologici utili per la comprensione dei fenomeni idrologici in ambito urbano (descrittori di Dublino 1 e 5); - Abilità ad utilizzare metodologie per la progettazione di semplici soluzioni per la gestione delle risorse idriche e paesaggistiche in ambito urbano (descrittori di Dublino 2 e 3).
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Maesano Mauro
( programma)
Il modulo fornisce le basi per la comprensione dei flussi idrologici nei bacini urbani e per l’interazione delle risorse idriche e paesaggistiche. Gli argomenti del corso comprendono: - Fondamenti di idrologia: il ciclo idrologico, precipitazione e deflusso superficiale, risposta idrologica,fenomeni idrologici estremi, processi idrologici di superficie e sotterranei. (1 credito, 8 ore, V. T. Chow, D.R. Maidment, and L.W. Mays, Applied Hydrology, 1988 - Sistemazioni idraulico-forestali di Benini Giuseppe Autore: Benini Giuseppe - Editore: UTET) - L’idrologia nei bacini urbani: l’invarianza idrologica, reti di drenaggio, gestione delle precipitazioni in ambito urbano, interazione delle acque di superficie e sotterranee. (1 credito, 8 ore, V. T. Chow, D.R. Maidment, and L.W. Mays, Applied Hydrology, 1988; A.Peruginelli, Idrologia dei Bacini Urbani, 2014; U. Moisello, Idrologia Tecnica, 2014) - Soluzioni per la gestione delle risorse idriche nel paesaggio urbano: esempi di gestione delle acque piovane, cenni sulla progettazione delle reti di drenaggio, strumenti per il monitoraggio delle acque in ambito urbano. (1 credito, 8 ore, F. Schiaffonati, E. Mussinell, Il tema dell'acqua nella progettazione ambientale, 2008; A.Peruginelli, Idrologia dei Bacini Urbani)
Gli argomenti del corso saranno trattati con l’ausilio di presentazioni in Power Point e saranno fornite, dove necessario, dispense da parte del docente.
- Fondamenti di idrologia: V. T. Chow, D.R. Maidment, and L.W. Mays, Applied Hydrology, 1988 - L’idrologia nei bacini urbani: V. T. Chow, D.R. Maidment, and L.W. Mays, Applied Hydrology, 1988; A.Peruginelli, Idrologia dei Bacini Urbani, 2014; U. Moisello, Idrologia Tecnica, 2014 - Soluzioni per la gestione delle risorse idriche nel paesaggio urbano: F. Schiaffonati, E. Mussinell, Il tema dell'acqua nella progettazione ambientale, 2008; A.Peruginelli, Idrologia dei Bacini Urbani, 2014;
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AGR/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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LABORATORIO DI RESTAURO E PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivi generali Il laboratorio intende prendere in considerazione i princìpi generali del restauro connessi ad un concetto di tutela vasto e diversificato che investe ambiti territoriali e coinvolge beni culturali e ambientali. Il compendio storico e l’approccio conoscitivo dovranno garantire la conoscenza dei luoghi e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare; il compendio fitopatologico e di cura delle piante garantirà invece una comprensione dei fenomeni patologici legati alle piante. L’approccio metodologico sarà articolato per fasi: lettura, interpretazione e valutazione dell’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. L’approccio progettuale dovrà essere interrelato e diretto alla gestione critica di equilibri complessi (regolazione delle dinamiche di trasformazione) che, tra conservazione e sviluppo, in ambiti territoriali (urbani ed extraurbani), coinvolgono beni culturali e ambientali. In questa prospettiva, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura diversa; relazionare la salvaguardia allo sviluppo, la disciplina del recupero con quella dell’innovazione, coniugare aspetti paesistici e pianificazione territoriale e agro-forestali, così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del laboratorio lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione delle metodiche utili a sviluppare un’analisi di contesto inerente il sistema paesistico considerato; inoltre, dopo aver acquisito il ‘dettato teorico’ che richiede di essere tradotto in atto progettuale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito abilità nel definire l’ “iter” progettuale e attuativo che deve presiedere alle scelte d’intervento. La verifica delle conoscenze acquisite sarà attuata attraverso l’attività progettuale condotta durante il Laboratorio; lo studente dovrà dimostrare di saper individuare le regole delle trasformazioni e interpretarle all’interno di un quadro culturale integrato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del Laboratorio, dopo aver acquisito padronanza dell’approccio analitico-progettuale che si rivolge alle tematiche del paesaggio, lo studente dovrà dimostrare di saper sviluppare una lettura interrelata tanto dei fattori ambientali e agro-forestali, quanto dei fattori antropici e di quelli socio-etnografici valutando anche le reciproche interazioni in termini di sostenibilità rispetto al ‘sistema dei valori’ determinato dal processo storico di stratificazione. In questo senso, nella ricerca di una stretta interconnessione fra tutela, scelte di sviluppo e strategie di assetto, lo studente dovrà finalizzare il metodo alla definizione del “grado di trasformabilità”, attraverso un approccio di carattere essenzialmente “dinamico”. In particolare, utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di applicare tali competenze per intervenire correttamente nell’attuale spazio-ambiente. La verifica della capacità di applicare le conoscenze sarà operata mediante prove in itinere e attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità critiche e di giudizio Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito le capacità di applicare le conoscenze per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con i processi formativi dell’architettura che appaiono connotati da una progettualità variegata, dove ogni soluzione è il risultato dell’interrelazione fra momenti di analisi e di sintesi, di confronto e di verifica, e che nell’ambito restaurativo, costituiscono un precipuo “fare”, rigorosamente sostenuto e controllato dal continuo esercizio del pensiero critico. Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito delle attività progettuali sperimentate durante lo svolgimento del Corso; la verifica delle competenze critiche acquisite sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità comunicative Al termine del laboratorio, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche, tecniche e progettuali proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo. In questa prospettiva, posto il problema in termini di ricerca di spazi di dialogo tra le diverse specificità operative, lo studente dovrà considerare la variegata interfaccia professionale che connota la dialettica salvaguardia-sviluppo; dovrà quindi essere capace di trasmettere le peculiarità del “sistema dei valori” che definisce limiti e potenzialità dell’intervento, da precisare attraverso un approccio progettuale interrelato. Il conseguimento di tali abilità sarà verificato dalle capacità espressive e illustrative del progetto delineato e sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità e autonomia di studio
Al termine del laboratorio lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito la capacità di apprendimento e l’abilità di applicare autonomamente le proprie conoscenze. In particolare, attraverso l’assimilazione dei fondamenti del quadro teorico e tramite la definizione di un approccio storico-conoscitivo che deve garantire la conoscenza dei luoghi e la comprensione dei ‘valori’ da salvaguardare, lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite così da delineare un complesso organico e correlato di azioni volte a conservare e valorizzare le qualità paesaggistiche del presente. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la partecipazione costante alle attività del Laboratorio: luogo dove assume un ruolo fondamentale la cultura del progetto e dove trova specificazione la valenza del momento formativo. La verifica avverrà durante la prova di esame attraverso la quale potrà essere evidenziata l’autonomia dello studente nell’organizzare il proprio apprendimento.
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PROTEZIONE E DIFESA DELLE PIANTE
(obiettivi)
Obiettivi generali. Il corso si propone di contribuire alla formazione della figura del paesaggista attraverso gli strumenti per il riconoscimento delle malattie delle piante e per la loro prevenzione nel quadro della sostenibilità ambientale, con particolare riguardo alle aree metropolitane italiane ed europee. Obiettivi specifici Al completamento del corso, lo Studente disporrà di: 1. Conoscenza e capacità di comprensione attraverso: Conoscenza dei principi di Patologia Vegetale. Conoscenza dei cicli dei patogeni in relazione alle fasi fenologiche della pianta. Conoscenza della sostenibilità produttiva in relazione alla prevenzione delle malattie. Comprensione dei principi teorici alla base della prevenzione sostenibile e le innovazioni potenzialmente applicabili in base all’avanzamento delle conoscenze nel settore. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione attraverso: stilare strategie di difesa sostenibile preventiva in modo multidisciplinare e secondo i princìpi della conformità alla normativa italiana ed europea. 3. Autonomia di giudizio attraverso: - analisi dello stato dell’arte e delle innovazioni potenzialmente applicabili nel settore, in particolare per le aree metropolitane eventualmente collegandosi a informazioni provenienti da altri insegnamenti del Corso di Studio; - analisi dei dati appresi da escursioni sul campo, eventualmente anche multidisciplinari. 4. Capacità di comunicazione attraverso: preparazione e discussione con l’ausilio di presentazioni, seminari (individuali o di gruppo); in particolare, la prova d’esame, costituita da un colloquio orale, comprenderà anche l’esposizione di un tema/argomento scelto a piacere o concordato con il Docente; 5. Capacità di apprendimento: - delle principali metodologie di indagine sul campo; - delle principali fonti bibliografiche attualmente di riferimento del settore, in particolare riviste scientifiche nazionali ed internazionali, monografie, collane; - delle società scientifiche e degli Enti nazionali ed internazionali competenti nel settore.
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CHILOSI GABRIELE
( programma)
Scopo del corso è quello di far conoscere i più importanti concetti di base della Patologia Vegetale, facendo soprattutto riferimento alle piante con valenza paesaggistica e con esempi di binomi ospite-patogeno in sistemi forestali, ornamentali ed agrari e dei sistemi di prevenzione sostenibile secondo un concetto olistico e ad economia circolare. I. Concetti introduttivi e generali (1 CFU) Parte generale: Concetto di malattia; patogenicità e virulenza; micologia, batteriologia e virologia fitopatologica; sintomatologia; diagnosi eziologica, biochimica e molecolare; elementi di fisiopatologia; triangolo di malattia, epidemiologia; Meccanismi di attacco dei patogeni: avversità abiotiche. II. la prevenzione delle malattie (1 CFU) difesa: prevenzione di tipo convenzionale, biologica. Fertilità del suolo e resistenza indotta alle malattie. Concetti di biodeterioramento III. casi studio si interazione ospite-patogeno (1 CFU) Esposizione e discussione di esempi di malattie di natura biotica ed abiotica con riferimento a sistemi forestali, ornamentali ed agrari con valenza paesaggistica.
Materiale didattico a cura del docente. Testo: “Fondamenti di Patologia Vegetale” di Alberto Matta, Roberto Buonaurio, Aniello Scala, Patron. ISBN 9788855533829
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3
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AGR/12
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso intende prendere in considerazione i princìpi generali del restauro connessi ad un concetto di tutela vasto e diversificato che investe ambiti territoriali e coinvolge beni culturali e ambientali. Il compendio storico e l’approccio conoscitivo dovranno garantire la conoscenza dei luoghi e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare. L’approccio metodologico sarà articolato per fasi: lettura, interpretazione e valutazione dell’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. L’approccio progettuale dovrà essere interrelato e diretto alla gestione critica di equilibri complessi (regolazione delle dinamiche di trasformazione) che, tra conservazione e sviluppo, in ambiti territoriali (urbani ed extraurbani), coinvolgono beni culturali e ambientali. In questa prospettiva, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura urbanistica e di valenza architettonica; relazionare la salvaguardia allo sviluppo, la disciplina del recupero con quella dell’innovazione, coniugare aspetti paesistici e pianificazione territoriale; così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione delle metodiche utili a sviluppare un’analisi di contesto inerente il sistema paesistico considerato; inoltre, dopo aver acquisito il ‘dettato teorico’ che richiede di essere tradotto in atto progettuale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito abilità nel definire l’“iter” progettuale e attuativo che deve presiedere alle scelte d’intervento. La verifica delle conoscenze acquisite sarà attuata attraverso l’attività progettuale condotta durante il Corso; lo studente dovrà dimostrare di saper individuare le regole delle trasformazioni e interpretarle all’interno di un quadro culturale integrato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento, dopo aver acquisito padronanza dell’approccio analitico-progettuale che si rivolge alle tematiche del paesaggio, lo studente dovrà dimostrare di saper sviluppare una lettura interrelata tanto dei fattori ambientali, quanto dei fattori antropici e di quelli socio-etnografici valutando anche le reciproche interazioni in termini di sostenibilità rispetto al ‘sistema dei valori’ determinato dal processo storico di stratificazione. In questo senso, nella ricerca di una stretta interconnessione fra tutela, scelte di sviluppo e strategie di assetto, lo studente dovrà finalizzare il metodo alla definizione del “grado di trasformabilità”, attraverso un approccio di carattere essenzialmente “dinamico”. In particolare, utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di applicare tali competenze per intervenire correttamente nell’attuale spazio-ambiente. La verifica della capacità di applicare le conoscenze sarà operata mediante prove in itinere e attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità critiche e di giudizio Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito le capacità di applicare le conoscenze per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con i processi formativi dell’architettura che appaiono connotati da una progettualità variegata, dove ogni soluzione è il risultato dell’interrelazione fra momenti di analisi e di sintesi, di confronto e di verifica, e che nell’ambito restaurativo, costituiscono un precipuo “fare”, rigorosamente sostenuto e controllato dal continuo esercizio del pensiero critico. Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito delle attività progettuali sperimentate durante lo svolgimento del Corso; la verifica delle competenze critiche acquisite sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità comunicative Al termine dell’insegnamento, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche, tecniche e progettuali proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo. In questa prospettiva, posto il problema in termini di ricerca di spazi di dialogo tra le diverse specificità operative, lo studente dovrà considerare la variegata interfaccia professionale che connota la dialettica salvaguardia-sviluppo; dovrà quindi essere capace di trasmettere le peculiarità del “sistema dei valori” che definisce limiti e potenzialità dell’intervento, da precisare attraverso un approccio progettuale interrelato. Il conseguimento di tali abilità sarà verificato dalle capacità espressive e illustrative del progetto delineato e sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta.
Capacità e autonomia di studio
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito la capacità di apprendimento e l’abilità di applicare autonomamente le proprie conoscenze. In particolare, attraverso l’assimilazione dei fondamenti del quadro teorico e tramite la definizione di un approccio storico-conoscitivo che deve garantire la conoscenza dei luoghi e la comprensione dei ‘valori’ da salvaguardare, lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite così da delineare un complesso organico e correlato di azioni volte a conservare e valorizzare le qualità paesaggistiche del presente. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la partecipazione costante alle attività del Laboratorio: luogo dove assume un ruolo fondamentale la cultura del progetto e dove trova specificazione la valenza del momento formativo. La verifica avverrà durante la prova di esame attraverso la quale potrà essere evidenziata l’autonomia dello studente nell’organizzare il proprio apprendimento.
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SETTE MARIA PIERA
( programma)
Entro una visione unitaria del rapporto restauro-architettura-urbanistica e territorio-paesaggio, il Laboratorio intende fornire una sufficiente confidenza con i processi progettuali che concorrono a definire l’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. Le tematiche che verranno poste in discussione si rivolgono ad una realtà complessa, costituita da una molteplicità di elementi e di condizioni. In questo senso, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura urbanistica e di valenza architettonica; ciò che significa relazionare la salvaguardia allo sviluppo, la disciplina del recupero con quella dell’innovazione o ancora, a scala del territorio, coniugare aspetti paesistici e pianificazione territoriale; così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità. Tutta la tematica ruota intorno a tale dialettica la quale può essere precisata soltanto per mezzo di un completo sommario critico da cui evincere le possibili strategie d’intervento definite attraverso un approccio progettuale interrelato. Il percorso formativo del Laboratorio di Restauro e Paesaggio si articola, con struttura didattica integrata, su più insegnamenti diretti ad affrontare la dimensione progettuale attraverso la definizione di alcuni degli aspetti compresenti nelle proposte-progetto dei temi applicativi elaborati nell’ambito del Laboratorio; la materia guida Conservazione e valorizzazione del Paesaggio (9 CFU) viene affiancata da un modulo di Fitopatologia (3 CFU) inserito per inquadrare le problematiche relative alla conservazione degli elementi vegetali e fornire una conoscenza generale sui metodi di recupero e messa in sicurezza di alberi ed arbusti. L’articolazione del corso di Conservazione e valorizzazione del Paesaggio prevede una prima parte nella quale verranno esaminati concetti generali e di contesto (16 ore); una seconda parte di approfondimento della dialettica fra conservazione e sviluppo (24 ore) e una terza parte destinata all’elaborazione del tema applicativo (32 ore) che non potrà prescindere dalla concretezza e dalle peculiarità del paesaggio considerato individuandone valori, problematiche e soluzioni.
Le fonti bibliografiche saranno utilmente segnalate durante il corso; per approfondimenti si suggerisce la consultazione di periodici specializzati.
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/19
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72
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |