Insegnamento
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1036148 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI-GESTIONALI
(obiettivi)
Gestire gruppi di lavoro e strategie per favorire processi di integrazione multi-professionali ed organizzativi, partendo dall’analisi organizzativa del contesto in cui si opera, eviscerazione delle problematiche e pianificazione degli interventi con l’uso degli strumenti del management (procedure, matrice delle responsabilità, indicatori di processo e risultato e controllo.
Acquisire conoscenze relative alla costruzione, sulla base dell’esistente in legislazione sanitaria, di modelli organizzativi specifici (intra ed extra-ospedalieri) atti alla risoluzione delle problematiche socio-sanitarie che ruotano intorno all’utente con acquisizione di metodologie specifiche quali l’analisi organizzativa sistemica.
Dovrà sviluppare un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali tenendo conto dei cambiamenti culturali che stravolgono gli standard assistenziali culturalmente radicati, e, acquisendo la metodologia della mappatura dei processi, dovrà essere in grado di individuare le criticità evidenziando i rischi clinici, riorganizzare il processo secondo il Ciclo di Deming e verificando il raggiungimento degli obiettivi secondo indicatori specifici.
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TONINI ERNESTA
( programma)
- Progettazione, programmazione di modelli organizzativi operativi in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; - Gestione e valutazione dei servizi assistenziali nell’ottica del miglioramento della qualità (pianificazione-organizzazione-direzione-controllo).
• TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE • MODELLI ORGANIZZATIVI MODELLI ASSISTENZIALI • ORGANIZZAZIONE DELL’ASSISTENZA E DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA
La dirigenza infermieristica-Carlo Calamandrei Mc Graw Hill
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Reginelli Alessio
( programma)
1. La qualità in sanità Definizioni di qualità Quadro normativo di riferimento europeo ed italiano Sviluppo della qualità in sanità Motivazioni per il sistema qualità Le dimensioni della qualità Analisi e sviluppo delle dimensioni della qualità in sanità Professione infermieristica e qualità La qualità percepita
2. La valutazione della qualità Dati, informazioni, misure, obiettivi, indicatori e standard Assi della qualità secondo Donabedian: struttura, processo, esito Dalla VRQ al MCQ La valutazione della qualità delle organizzazioni, dei processi e delle prestazioni
3. L’accreditamento delle organizzazioni sanitarie Definizione di accreditamento e riferimenti normativi Accreditamento istituzionale Certificazione UNI EN ISO Accreditamento Joint Commission International
4. La Clinical Governance come sistema integrato per lo sviluppo della qualità delle organizzazioni sanitarie Clinical governance gli strumenti di CG il risk management i tipi di errori in sanità il modello Reason le metodologie di analisi degli errori il ruolo del professionista infermiere nella gestione del rischio clinico
5. Gli strumenti di Clinical Governance come sistema di valutazione e miglioramento della qualità Evidence-based Practice, EBN, EBM Linee guida e percorsi assistenziali Health Technology Assessment Audit clinico e indicatori di qualità Risk management Formazione continua e sviluppo professionale Ricerca e sviluppo Coinvolgimento di cittadini e pazienti
6. Competenze, responsabilità e qualità: il nuovo assetto della professione infermieristica Evoluzione delle competenze del professionista infermiere (clinico, coordinatore e dirigente) Responsabilità e responsabilizzazione Il portfolio delle competenze Strategie di miglioramento della qualità a livello clinico, di coordinamento e di dirigenza (presentazione di progetti e studi di ricerca volti al miglioramento della qualità professionale, organizzativa e percepita)
Del Poeta G., Mazzufero F., Canepa M., (2006) Il risk management nella logica del governo clinico. McGraw-Hill.
Calamandrei C., Orlandi C. (2015) Manuale di management per le professioni sanitarie, McGrawHill 4/e
Malinverno E. (2013) La qualità in sanità. Metodi e strumenti di clinical governance, Carocci Faber.
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Guarda Michela
( programma)
PROGRAMMA: Le cure palliative e il malato terminale: definizioni, inquadramento nel panorama sanitario italiano,organizzazione dei servizi di cure palliative, esperienze nella regione Lazio (la rete di cure palliative della regione Lazio) I principi fondanti le cure palliative: qualità di vita, lavoro di squadra, dolore totale, unità paziente - famiglia, morte e morire I bisogni specifici del malato in fase avanzata di malattia e della suo nucleo familiare La legge n°38 del 2010: analisi dei contenuti e delle ricadute in relazione all’organizzazione dei servizi, all’assistenza e alla formazione I modelli assistenziali applicabili alle cure palliative: assistenza domiciliare, assistenza residenziale (hospice), assistenza ambulatoriale (day hospice), telemedicina . La terapia del dolore
BIBLIOGRAFIA consigliata Agnoletti V., Stievano A. Antropologia culturale,infermiristica e globalizzazione Franco Angeli editore, 2011 Bartoccioni S., Bonadonna F., Sartori F., Dall'altra parte, a cura di Paolo Barnard, BUR, 2006. Calabrese P., L’albero dei mille anni, Rizzoli editore, 2010 Casale G., Mastroianni C., Assistere a casa Maggioli Editore, 2011 Cazzaniga E., La famiglia, la perdita e il lutto, in Amadori D., Bellani M.L., Bruzzi P., Casali P.G., Grassi L., Morasso G., Orrù W. (a cura di), Psiconcologia, Masson, 2001. Costantini M., Borreani C., Grubich S. Migliorare la qualità delle cure di fine vita Erickson – Collana il sole a mezzanotte, 2008 Davies E., Higginson I. (edited by) The Solid Facts - Palliative Care World Health Organization regional Office for Europe, supported by Fondazione Floriani Milano, 2004 De Hennezel M., La morte amica - Lezioni di vita da chi sta per morire, Supersaggi Bur, 1996 (1995). De Hennezel M., Il passaggio luminoso - L'arte del bel morire, Rizzoli, 1998 (1997). De Hennezel M., La dolce morte, Sonzogno, 2002. De Hennezel M., Morire ad occhi aperti, Lindau, 2004 Du Boulay S.,Cicely Saunders, l’assistenza ai malati incurabili Jaca Book, 2004 Gordon D., Peruselli C., Narrazione e fine vita, Franco Angeli, 2001. Kübler-Ross E., La morte e il morire, Cittadella Editrice, 1984. Legge 15 marzo 2010, n. 38 "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010 Marzano M., Scene finali. Morire di cancro in Italia, Il Mulino, 2004. Ostaseski F., Saper accompagnare, Oscar Saggi Mondadori, 2006. Organizzazione Mondiale della Sanità Controllo dei sintomi nella malattia terminale, Ginevra, 1998 Toscani F., Il malato terminale, Il Saggiatore, 1997. Saunders C., Vegliate con me, Itinerari EDB, 2008 Venturino M., Cosa sognano i pesci rossi, Mondadori, 2005. Prandi C., Infermieristica in Cure Palliative , Edra 2015
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palombo Luca
( programma)
- L’accreditamento delle organizzazioni sanitarie - Il Management: L’analisi organizzativa La valutazione della tecnologia La pianificazione Il piano di marketing Problem solving Il sistema informativo La delega Il coordinamento La gestione del cambiamento - La leaderhip: La motivazione Gruppi di lavoro La gestione dei conflitti
Calamandrei C., Manuale di management per le professioni sanitarie 4/e, McGraw-Hill, 2015
(Date degli appelli d'esame)
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MED/45
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Attività formative caratterizzanti
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5
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MED/45
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60
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Attività formative caratterizzanti
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1036010 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI IN SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: Sviluppare conoscenze avanzate in merito alle principali malattie ostetrico-ginecologiche e pediatriche, nonché competenze specifiche per la prevenzione delle patologie correlate alla gravidanza e delle principali malattie pediatriche. Acquisire strumenti e capacità per garantire la tutela della salute delle donne e del bambino. Acquisire competenze organizzative e gestionali nell’ambito dell’infermieristica ostetrico-ginecologica e pediatrica.
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PEDIATRIA
(obiettivi)
Vedi obiettivi generali
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PAPOFF PAOLA
( programma)
1) Gestione del bambino con insufficienza respiratoria acuta
2) monitoraggio del bambino con insufficienza respiratoria
3) accessi vascolari nel bambino
4) assistenza al neonato in sala parto
5) il dolore nel bambino: valutazione e trattamento
testo adottato: Dispense.
(Date degli appelli d'esame)
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2
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MED/38
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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GINECOLOGIA E OSTETRICIA
(obiettivi)
Vedi obiettivi generali
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2
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MED/40
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: Indicare i principi del servizio sanitario nazionale italiano, le norme e gli strumenti di programmazione sanitaria; Identificare le strategie che regolano una efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting, i modelli di lettura dei punti di forza e di debolezza di un sistema organizzativo ; Analizzare le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista); Descrivere le norme di medicina legale che disciplinano la responsabilità dell’operatore sanitario e dell’infermiere in particolare; Descrivere i principi etici e le strategie per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; Identificare e motivare la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; Applicare il Codice deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione; Applicare strategie di analisi della qualità dell’assistenza ed elaborare proposte di miglioramento; Definire le caratteristiche dei modelli organizzativi dell’assistenza che garantiscono cure personalizzate agli utenti; Descrivere i profili professionali degli operatori sanitari, le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Descrivere i Modelli Organizzativi con cui può essere progettata e gestita l’assistenza infermieristica Indicare il profilo di competenza degli operatori impegnati nei processi assistenziali e descrivere i rapporti interprofessionali (gerarchici, funzionali, direzione e coordinamento) Descrivere strategia di integrazione multi-professionale e di miglioramento della pratica assistenziale Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica in un sistema organizzato. Ipotizzare strategie efficaci per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro. I modelli organizzativi per compiti, funzioni, settori, per piccole equipes, primary,care, case manager; livelli di coerenza rispetto ai bisogni degli utenti, attese degli operatori e dei servizi; Gestire i processi di assistenza: dal progetto assistenziale per il singolo alla pianificazione per gruppi di pazienti. Criteri di classificazione dei pazienti e anakisi della complessità assistenziale; strumenti di gestione dei processi di assistenza.
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giuffrè franco donato
( programma)
• Modelli Organizzativi con cui può essere progettata e gestita l’assistenza infermieristica. • Profilo di competenza degli operatori impegnati nei processi assistenziali e descrizione dei rapporti interprofessionali (gerarchici, funzionali, direzione e coordinamento) • Strategie di integrazione multi-professionale e di miglioramento della pratica assistenziale. • Livelli di sviluppo della professione infermieristica in un sistema organizzato ipotizzando strategie efficaci per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro. • Gestione dei processi di assistenza: dal progetto assistenziale per il singolo criteri di classificazione dei pazienti e di analisi della complessità assistenziale; strumenti di gestione dei processi di assistenza. • Concetto di ruolo, funzione, attività, responsabilità ed autonomia professionale. • Gli ambienti di responsabilità ed autonomia di ciascun profilo: infermiere professionale, infermiere con laurea specialistica, infermiere con master, infermiere generico, O.S.S., operatore tecnico addetto all’assistenza, ausiliario. • La dirigenza infermieristica e i modelli organizzativi di servizio infermieristico; la dirigenza infermieristica nelle strutture dipartimentali, unità operative complesse e semplici .
Benci L. Aspetti giuridici della professione infermieristica. Milano: Ed. Mc Graw Hill, 1999, la professione infermieristica - Marriner A. Management infermieristico. Teoria e Pratica. Milano: Edizioni Sorbona, Gestione del rischio e gestione della qualita’. - Gamberoni L, Lolli A, Lusignani M, Pattaro L. Management infermieristico. Firenze: E - Saiani L, Palese A. Quali domande possono facilitare la costruzione del proprio progetto professionale? Una guida per costruire il proprio percorso. Assistenza Infermieristica e ricerca. - Baldissera A, Palese A et al.: Il lavoro a turno negli ospedali: modelli organizzativi a confronto. Assistenza Infermieristica e Ricerca.
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2
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1036446 -
SIO TIROCINIO II
(obiettivi)
Al termine del tirocinio lo studente dovrà essere in grado di:· descrivere il ruolo e le competenze del responsabile di un servizio infermieristico; · programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); · progettare, realizzare e valutare interventi formativi; · sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; · identificare le strategie utili per applicare le evidenze scientifiche alla prassi quotidiana; · analizzare i problemi di salute di una comunità e le risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni dei cittadini; · identificare l’organigramma della Direzione infermieristica e dell’azienda; · apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, il pensiero diagnostico, l’agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate.
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SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Vedi obiettivi generali
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palombo Luca
( programma)
Programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); Progettare, realizzare e valutare interventi formativi; Sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; Apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, il pensiero diagnostico, l’agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate. Mettere in atto strategie inerenti la capacità di comunicazione nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente, pertinenti alla specificità del ruolo professionale.
C. Calamandrei, Manuale di management per le professioni sanitarie 4/e, McGraw-Hill, 2015
(Date degli appelli d'esame)
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MED/45
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO GINECOLOGICHE
(obiettivi)
Vedi obiettivi generali
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palombo Luca
( programma)
Programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); Progettare, realizzare e valutare interventi formativi; Sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; Apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, il pensiero diagnostico, l’agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate. Mettere in atto strategie inerenti la capacità di comunicazione nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente, pertinenti alla specificità del ruolo professionale.
C. Calamandrei, Manuale di management per le professioni sanitarie 4/e, McGraw-Hill, 2015
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2
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MED/47
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1433 -
ADE
(obiettivi)
L 'A.D.E. dette attività seminariali hanno l'obiettivo di integrare il percorso formativo dello studente che potrà scegliere per se stesso dette attività, in modo da soddisfare le inclinazioni, le propensioni, realizzando così gli interessi personali nel corso degli anni la personalizzazione del piano di studi. le A.D.E. sono prezioso strumento per gli insegnanti che possono fornire agli studenti un importante contributo alla loro crescita, dove possono attingere le migliori esperienze professionali e umane. Il A.D.E. Essi sono finalizzati all'approfondimento di specifiche aspetti della conoscenza e di formazione che ottimizzano la preparazione e la formazione di laureati specialisti con rispondenza alle inclinazioni personali grazie all' estensione di argomenti che non sono inclusi nel "core curriculum" per i corsi integrati di insegnamento
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6
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
AAF1414 -
LABORATORIO PROFESSIONALE
(obiettivi)
Attività privilegiata in un itinerario euristico, utile per realizzare una condizione di apprendimento che congiunga conoscenze e abilità, dimensione operativa e progettuale da condividere in collaborazione con il setting , congiunzione tra teoria e pratica (paradigma di azione e ricerca integrata e integrale).
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palombo Luca
( programma)
Programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); Progettare, realizzare e valutare interventi formativi; Sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; Apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, il pensiero diagnostico, l’agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate. Mettere in atto strategie inerenti la capacità di comunicazione nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente, pertinenti alla specificità del ruolo professionale.
C. Calamandrei, Manuale di management per le professioni sanitarie 4/e, McGraw-Hill, 2015
(Date degli appelli d'esame)
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50
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1005 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Acquisizione delle abilità di analisi, progettazione,gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e comunicazione nell'ambito infermieristico ed ostetrico con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
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ROMEO GIOVANNA
( programma)
L’esame finale verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente. La tesi può essere compilativa e/o sperimentale di natura teorico-pratica,preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali nel contesto infermieristico ed ostetrico.
Bibliografia: Pubblicazioni e rassegne inerenti
(Date degli appelli d'esame)
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |