Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1051669 -
PROGETTAZIONE DEL TERRITORIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo generale di fornire gli elementi teorici e tecnici per consentire la costruzione di processi e strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica con particolare riferimento al livello regionale. Il corso ha come obiettivi specifici l’acquisizione delle seguenti competenze: - capacità di saper leggere e sintetizzare gli elementi fondamentali dei piani urbanistici che ne caratterizzano la forma, la costruzione e la gestione; - capacità di applicare leggi, normative e istruzioni tecniche anche in modo innovativo ai problemi della pianificazione territoriale e urbanistica; - capacità di impostare analisi di valutazione di impatto ambientale e territoriale; - capacità di legare le principali teorie della pianificazione alla costruzione di processi di pianificazione innovativi. Inoltre il corso consentirà di sviluppare: - un avanzamento delle capacità critiche e di giudizio attraverso relazioni scritte, elaborazione di cartografie tematiche e progettuali su tematiche complesse d’area vasta; - raffinare le capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso il lavoro di gruppo e la discussione delle proprie elaborazioni all’interno degli incontri con tutti i gruppi e il docente programmati durante il corso; - capacità di scambio interdisciplinare con i tecnici dei molteplici settori che intervengono nella tutela ambientale e nella pianificazione territoriale e urbanistica; - un miglioramento della capacità di proseguire lo studio in modo autonomo anche attraverso la consultazione di fonti bibliografiche specializzate. Al completamento del corso gli studenti saranno in grado di sviluppare analisi territoriali complesse e prefigurare schemi di assetto e processi di pianificazione territoriale e urbanistica d’”area vasta” in cui siano integrate le metodiche di valutazione ambientale e territoriale.
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BUDONI ALBERTO
( programma)
I parte Introduzione, richiamo degli elementi fondamentali della pianificazione territoriale e urbanistica: sviluppo sostenibile, la complessità, la pianificazione ecologica, il rapporto tra analisi e progetto nella costruzione dei processi di pianificazione. (15 ore) II parte Il quadro degli strumenti di pianificazione in Italia in rapporto alle norme della UE. Strumenti di pianificazione di livello comunale. Dai programmi complessi agli strumenti della programmazione negoziata e pattizia. Pianificazione d’area vasta e piani delle regioni italiane. Rapporti degli strumenti di pianificazione urbana con gli strumenti della pianificazione dei trasporti. Le reti del trasporto pubblico come strumento di riqualificazione urbana; rendita fondiaria e problematiche di fattibilità delle reti del trasporto collettivo; l’approccio del joint development. Politiche territoriali e assetti infrastrutturali: contesto regionale e area metropolitana; Transit Oriented Development ed esperienze negli USA. (15 ore) La programmazione socioeconomica e lo sviluppo locale. Gli strumenti di tutela paesistica e la pianificazione delle aree agricole. Gli strumenti di pianificazione per la difesa del suolo. Gli strumenti di pianificazione per la tutela della biodiversità: il piano per il parco e la rete ecologica. (15 ore) III parte: Le metodologie valutative e progettuali. Sintesi strutturali: strutture ambientale, insediativa, socioeconomica. I limiti della VIA e la Valutazione Ambientale Strategica. (15 ore) IV parte Teorie della pianificazione: dal metodo di Astengo alla pianificazione sistemica; il processo decisionale come questione centrale del piano; multirazionalità e pianificazione strategica; partecipazione ed empowerment. L’approccio bioregionale. Esercitazioni e sviluppo di un progetto riguardante un’area subregionale (30 ore).
Dispense a cura del docente con estratti di testi, bibliografia e materiali per l’esercitazione (https://elearning2.uniroma1.it/).
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/20
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10589644 -
MECCANICA DEI FLUIDI AMBIENTALI
(obiettivi)
Il corso riprende e approfondisce i fondamenti della meccanica dei fluidi con particolare riferimento alla rappresentazione di flussi turbolenti tridimensionali. Vengono inoltre introdotti elementi di dinamica della vorticità, della rappresentazione dei moti ondosi, della dinamica dei sistemi non lineari con riferimento al moto di fluidi. Sono proposti differenti schemi di rappresentazione per flussi di interesse ambientale in presenza o in assenza di stratificazione termica , i relativi modelli di chiusura della turbolenza e gli schemi numerici per la soluzione delle equazioni del moto. Vengono in ultimo descritti alcuni significativi esempi di applicazione dei modelli idraulici di simulazione a problematiche ambientali. Gli studenti acquisiscono una conoscenza approfondita degli strumenti metodologici necessari ad affrontare le tematiche proprie dell’idraulica ambientale, nonché delle loro potenzialità e limitazioni.Conoscenza delle problematiche relative ai flussi a superficie libera in moto vario, alla rappresentazione del moto ondoso nonchè delle problematiche connesse alla costruzione di modelli di simulazione di flussi turbolenti a superficie libera.
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CIOFFI FRANCESCO
( programma)
Richiami di meccanica dei fluidi, Equazioni di Navier-Stokes, Equazione di bernoulli, Equazioni di conservazione della massa e del calore, Turbolenza, problema della chiusura della turbolenza, Equazioni di Reynolds, Equazioni tridimensionali dei flussi a superficie libera, Modelli tridimensionali e quasi tridimensionali, Equazioni delle acque basse, Equazioni di De Saint Venant, Classificazioni delle Equazioni della meccanica dei fluidi: equazioni paraboliche, ellittiche e iperboliche, Schemi numerici di soluzione delle equazioni del moto: convergenza, consistenza e stabilità degli algoritmi numerici, Soluzione delle equazioni di De Saint Venant con il metodo delle caratteristiche. Onde lunghe: ipotesi di idrostaticità delle pressioni. Moto nei fliumi, negli estuari, onde di piena , Tsunami, onde di marea. Onde corte: riflessione, rifrazione e shoaling. Fenomeni di trasporto solido fluviale e costiero. Moto in acquiferi superficiali e profondi. Acquiferi costieri.
Materiale didattico fornito dal docente. Meccanica dei fluidi con applicazioni idrauliche Marchi- Rubatta-Utet, 1980 Fluidmechanics by Kundu & Cohen, 2002 Open Channel Hydraulics by John Fenton, 2005 Coastal Processes With Engineering Applications by R. Dean & R. Dalrymple , Cambrige, 2004 Numerical modeling in open channel hydraulics by Romuald Szymkiewicz, Water science and technology library, Springer, 2010
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/01
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90
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1005299 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti i concetti e gli strumenti necessari ad affrontare la progettazione delle strutture. Al termine di questo corso, gli studenti avranno acquisito le competenze e le metodologie fondamentali per l’analisi delle strutture ed avranno compreso il contesto nel quale si sviluppano le normative di riferimento. Inoltre, gli studenti saranno in grado di progettare gli elementi strutturali che compongono le costruzioni in acciaio e conglomerato cementizio armato. Obiettivi formativi ulteriori riguardano lo sviluppo delle abilità necessarie a comunicare correttamente dati, idee e soluzioni tecniche nell’ambito dell’analisi e del progetto delle costruzioni civili.
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QUARANTA GIUSEPPE
( programma)
Programma sintetico: - analisi strutturale; - sicurezza strutturale; - costruzioni in cemento armato; - costruzioni in acciaio. Contattare il Docente per ricevere copia del programma dettagliato al termine del corso.
- C. Bernuzzi, Progetto e verifica delle strutture in acciaio secondo le norme tecniche per le costruzioni 2018 e l'Eurocodice 3, Hoepli - E. Cosenza, G. Manfredi, M. Pecce, Strutture in cemento armato – Basi della progettazione, Hoepli - E. F. Radogna, Tecnica delle Costruzioni, voll. 1 e 2, Masson editoriale - Normativa di riferimento (Norme Tecniche per le Costruzioni, Eurocodici)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/09
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo OPZIONALE 1 - (visualizza)
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15
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1035952 -
GEOFISICA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
L'obiettivo principale del corso è quello di formare gli studenti nei principi fondamentali dei metodi geofisici applicati alla tutela dell’ambiente e alla valutazione delle georisorse, con particolare riferimento alla valutazione del rischio ambientale e alla definizione di modelli multi-parametrici del sottosuolo. Conoscenza e comprensione: Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e pratici relativamente all’applicazione dei metodi geofisici per lo studio dell’assetto del sottosuolo, la valutazione delle georisorse, l’individuazione e la mappatura di acquiferi, il rilevamento batimetrico e l’individuazione di contaminazione in aree marine. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso gli studenti saranno in grado di selezionare, acquisire, elaborare ed interpretare correttamente i dati geofisici sismici, elettrici ed elettromagnetici sia in ambiente terrestre che acquatico. Tali competenze comprenderanno anche la capacità di utilizzo della strumentazione geofisica e di software specifici del settore. Capacità critiche e di giudizio: Tramite lo svolgimento di simulazioni a piccola scala di ogni tecnica geofisica trattata, il corso svilupperà negli studenti la capacità di giudizio autonomo delle indagini geofisiche maggiormente idonee per la soluzione dello specifico problema ingegneristico in esame e l’eventuale integrazione delle stesse per la definizione di un modello multi-parametrico del sottosuolo. Inoltre gli studenti saranno in grado di valutare correttamente i vantaggi e gli svantaggi di ogni tecnica studiata anche in funzione del rapporto benefici/costi. Capacità di comunicare quanto si è appreso: Il corso favorirà l’interscambio e la trasmissione di conoscenze per mezzo di esercitazioni numeriche di gruppo mirate alla soluzione di un problema ingegneristico tramite l’applicazione delle tecniche geofisiche e lo sviluppo della capacità di utilizzo del linguaggio tecnico proprio del settore. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo: Le conoscenze teoriche e pratiche fornite costituiranno la base per un approfondimento autonomo in ambito professionale, con riferimento anche agli avanzamenti tecnologici strumentali e numerici.
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DE DONNO GIORGIO
( programma)
N.B. La numerazione dei capitoli rispecchia quella delle dispense
Introduzione al corso e ai metodi geofisici. Misure dirette e indirette. Risoluzione profondità d’indagine. Fasi operative delle indagini geofisiche.
MODULO 1 (cap. 1 e 2 delle dispense) --------------------------- 1. Metodi sismici 1.1. Introduzione alle onde sismiche: propagazione ed attenuazione 1.2. Richiami di teoria dell'elasticità, modelli reologici del sottosuolo. 1.3. Teoria della propagazione delle onde sismiche in mezzi elastici. Soluzione per onde piane e sferiche. Proprietà sismiche delle rocce e dei suoli. 1.4. Onde in presenza di discontinuità: riflessione, rifrazione, diffrazione. Dromocrona. 1.5. Strumentazione sismica: sorgenti, ricevitori, sismografi. 1.6. Principi del metodo a rifrazione. 1.7. Tomografia sismica: introduzione all’inversione dei dati 1.9. Metodi di misura diretta della velocità in laboratorio e in sito. 1.10.Normativa sismica e indagini geofisiche. Pericolosità sismica. Risposta sismica locale. Macro e Micro-zonazione sismica.
2. Metodi di rilevazione SONAR 2.1 Principi dei metodi Single e Multi Beam (SBES e MBES) 2.2. Acquisizione dei dati MBES 2.3. Elaborazione dei dati MBES 2.4. Case-history
MODULO 2 (cap. 3 e 5 delle Dispense) --------------------------- 3. Metodi elettrici 3.1. Proprietà elettromagnetiche delle rocce e dei suoli: resistività e permittività elettrica e permeabilità magnetica. 3.2. Teoria del potenziale elettrico: potenziale dovuto a singole o plurime immissioni di corrente; resistività apparente; configurazioni elettrodiche; sorgenti puntiformi. 3.3. Soluzione per il potenziale dovuto a sorgenti puntiformi in caso di mezzo 2D e 3D. 3.5. Tomografia Elettrica 2D e 3D (ERT): acquisizione ed inversione dei dati. 3.6. Polarizzazione indotta nel dominio del tempo (TDIP): acquisizione ed elaborazione dei dati
5. Metodi elettromagnetici ad alta frequenza (Ground Penetrating Radar - GPR) 5.1. Principi di funzionamento del metodo GPR: riflessione, rifrazione, diffrazione dell’onda EM, geometrie di indagine. 5.2. Acquisizione dei dati GPR 5.3. Processing dei dati GPR 5.4. Case-history
Interpretazione integrata di dati geofisici: motivazione, vantaggi e svantaggi. Ricostruzione di un modello multi-parametrico e correlazione dei parametri geofisici con quelli idraulici, geotecnici e ambientali.
Esercitazioni in aula e in campo --------------------------------------- Sono previste esercitazioni in aula e simulazioni in campo dei metodi geofisici studiati. Le esercitazioni e simulazioni comprenderanno l'acquisizione, l'elaborazione e l’interpretazione dei dati geofisici, in modo da fornire gli strumenti per un corretto utilizzo delle tecniche geofisiche nel campo ingegneristico.
Dispense fornite dal docente su piattaforma e-learning "Sapienza" Moodle (elearning2.uniroma1.it).
(Date degli appelli d'esame)
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6
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GEO/11
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo OPZIONALE 2 - (visualizza)
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6
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10593002 -
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI
Il corso si propone di inquadrare in modo sistematico le conoscenze degli studenti su base teorica e pratica di argomenti riguardanti la composizione, la struttura, le proprietà chimiche e fisiche dei materiali e come queste vanno ad influenzare le loro proprietà meccaniche, tecnologiche e di riciclo. Lo studio verterà su materiali di interesse per l’ingegneria industriale: materiali polimerici, materiali metallici, materiali ceramici e materiali compositi. Obiettivo fondamentale è la conoscenza delle proprietà dei materiali utili alla progettazione di primo livello di strutture e/o dispositivi e al loro riciclo.
OBIETTVI SPECIFICI
Conoscenze e capacità di comprendere: Al termine del corso lo studente avrà integrato la sua conoscenza con gli aspetti applicativi tipici della scienza e tecnologia dei materiali; avrà una panoramica completa dei materiali di interesse ingegneristico in relazione alla loro composizione chimica, alla loro struttura e alle caratteristiche di impiego e riciclo. Avrà una conoscenza di base sulle prestazioni dei materiali e sui criteri e relazioni per la progettazione e il riciclo.
Competenze: Alla fine del percorso di studio lo studente avrà sviluppato la capacità di scegliere il materiale migliore per le applicazioni desiderate. Sarà in grado di prevedere trattamenti chimici e fisici da mettere in atto sui materiali per modificarne la struttura e per migliorarne le proprietà. Sarà in grado anche di mettere in atto gli accorgimenti opportuni per prolungare la vita del materiale e consentirne il riciclo.
Autonomia di giudizio: Al superamento dell’esame lo studente dovrebbe aver sviluppato la capacità di valutare criticamente i dati analitici del comportamento fisico-meccanico di un materiale per prevederne il comportamento in esercizio.
Capacità comunicative: Al superamento dell’esame lo studente dovrebbe aver maturato una sufficiente proprietà di linguaggio, quantomeno per quanto attiene la terminologia tecnica specifica dell’insegnamento.
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TIRILLO' JACOPO
( programma)
1. Introduzione alla scienza e tecnologia dei materiali 2. Struttura atomica e legami interatomici, solidi cristallini, imperfezioni (struttura atomica, legami atomici nei solidi, strutture cristalline, materiali cristallini e non cristallini, difetti di punto, di superficie e di volume) 3. Diffusione (prima e seconda legge di Fick) 4. Proprietà meccaniche dei metalli (deformazione elastica, deformazione plastica, variabilità delle proprietà e dei fattori di progettazione e di sicurezza) 5. Dislocazioni e meccanismi per aumentare la resistenza (dislocazioni e deformazione plastica, meccanismi di rafforzamento nei metalli, recovery, ricristallizzazione e accrescimento del grano) 6. La rottura (frattura duttile e fragile, fatica, creep) 7. Materiali metallici (cenni sui principali diagrammi di fase e loro interpretazione, tipi di leghe metalliche, lavorazione dei metalli) 8. Materiali ceramici (struttura dei ceramici, proprietà meccaniche, tipi e applicazioni dei ceramici, fabbricazione e lavorazione dei ceramici) 9. Leganti, malte e calcestruzzo (cenni sui leganti aerei, idraulici e calcestruzzi speciali) 10. Vetri (introduzione, proprietà e fabbricazione) 11. Il legno (introduzione, struttura e caratteristiche del legno) 12. Polimeri (comportamento meccanico dei polimeri, meccanismi di deformazione e di rafforzamento dei polimeri, fenomeni di cristallizzazione, fusione e transizione vetrosa nei polimeri, tipi di polimeri, sintesi e lavorazione dei polimeri) 13. Compositi (compositi rinforzati con particelle, compositi fibro-rinforzati, compositi strutturali e compositi con fibra naturale) 14. Aspetti ambientali e di riciclo dei materiali ingegneristici
- W.D. Callister, D.G. Rethwisch - Materiali per l’Ingegneria Civile ed Industriale, Edises. - Materiale integrativo a cura dei docenti.
(Date degli appelli d'esame)
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SARASINI FABRIZIO
( programma)
1. Introduzione alla scienza e tecnologia dei materiali 2. Struttura atomica e legami interatomici, solidi cristallini, imperfezioni (struttura atomica, legami atomici nei solidi, strutture cristalline, materiali cristallini e non cristallini, difetti di punto, di superficie e di volume) 3. Diffusione (prima e seconda legge di Fick) 4. Proprietà meccaniche dei metalli (deformazione elastica, deformazione plastica, variabilità delle proprietà e dei fattori di progettazione e di sicurezza) 5. Dislocazioni e meccanismi per aumentare la resistenza (dislocazioni e deformazione plastica, meccanismi di rafforzamento nei metalli, recovery, ricristallizzazione e accrescimento del grano) 6. La rottura (frattura duttile e fragile, fatica, creep) 7. Materiali metallici (cenni sui principali diagrammi di fase e loro interpretazione, tipi di leghe metalliche, lavorazione dei metalli) 8. Materiali ceramici (struttura dei ceramici, proprietà meccaniche, tipi e applicazioni dei ceramici, fabbricazione e lavorazione dei ceramici) 9. Leganti, malte e calcestruzzo (cenni sui leganti aerei, idraulici e calcestruzzi speciali) 10. Vetri (introduzione, proprietà e fabbricazione) 11. Il legno (introduzione, struttura e caratteristiche del legno) 12. Polimeri (comportamento meccanico dei polimeri, meccanismi di deformazione e di rafforzamento dei polimeri, fenomeni di cristallizzazione, fusione e transizione vetrosa nei polimeri, tipi di polimeri, sintesi e lavorazione dei polimeri) 13. Compositi (compositi rinforzati con particelle, compositi fibro-rinforzati, compositi strutturali e compositi con fibra naturale) 14. Aspetti ambientali e di riciclo dei materiali ingegneristici
- W.D. Callister, D.G. Rethwisch - Materiali per l’Ingegneria Civile ed Industriale, Edises. - Materiale integrativo a cura dei docenti.
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6
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CHIM/01
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10592960 -
GEOMATERIALI PER L'AMBIENTE
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6
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GEO/09
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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