Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1015374 -
ANALISI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il Corso intende fornire agli
studenti gli strumenti di base dell’analisi matematica, e in particolare i fondamenti del calcolo differenziale e integrale in una variabile.
-
CAPITANELLI RAFFAELA
(programma)
Elementi di base Richiami di logica elementare. Condizioni necessarie e sufficienti. Teoremi e dimostrazioni. Contronominale e dimostrazione per assurdo. Predicati. . Disuguaglianza di Bernoulli. Cenni sulla struttura dei numeri naturali, interi, razionali. Operazioni, ordinamento, densità. La "radice di 2" non è un numero razionale. Numeri reali (R nel seguito). Operazioni, ordinamento, densità. Intervalli. Valore assoluto. Disuguaglianza triangolare. Maggiorante (minorante), massimo (minimo), estremo superiore (inferiore). Completezza di R. Radicali, potenze, esponenziali, logaritmi, grandezze trigonometriche. Equazioni e disequazioni irrazionali, esponenziali, logaritmiche, trigonometriche. Successioni. Sommatorie. Numeri complessi Numeri complessi. Rappresentazione cartesiana. Parte reale. Parte immaginaria. Operazioni. Struttura di campo. Struttura metrica: modulo e distanza. Coniugio. Coordinate polari. Rappresentazione trigonometrica. Prodotto, rapporto. Potenze n-esime di numeri complessi: formula di de Moivre. Rappresentazione esponenziale. Radici n-esime complesse. Teorema fondamentale dell'algebra. Equazioni in campo complesso. Rappresentazione complessa delle funzioni trigonometriche reali. Funzioni di una variabile reale a valori reali Funzioni: dominio, codominio, immagine, grafico. Relazioni fra grafico e dominio e immagine. Funzioni iniettive, suriettive. Funzioni invertibili, funzione inversa. Funzione pari, funzione dispari. Funzione monotona. Funzione periodica, periodo. Funzioni potenza, esponenziali, logaritmiche, trigonometriche e trigonometriche inverse; loro grafici qualitativi. Funzioni composte. Composizione di funzioni monotone. Monotonia di funzioni composte. Grafici qualitativi di funzioni composte: traslazioni, riscalamenti, riflessioni, composizioni con il valore assoluto. Invertibilità di funzioni monotone e monotonia delle funzioni inverse. Funzioni definite a tratti. Funzioni superiormente (inferiormente) limitate, funzioni limitate. Estremo superiore (inferiore), massimo (minimo) assoluto, massimo (minimo) locale di una funzione. Caratterizzazione dell'estremo superiore (inferiore) di una funzione. Punti di massimo (minimo) assoluto (locale). Utilizzo del grafico qualitativo per la determinazione di estremo superiore (inferiore) e massimi (minimi) locali e assoluti. Limiti Elementi di topologia in R: distanza, intorni, R*. Successioni convergenti. Limite di una successione. Unicità del limite. Successioni divergenti. Successioni irregolari. Non esistenza del limite. Successioni monotone. Teorema di monotonia per successioni. Algebra dei limiti. Teorema della permanenza del segno. Teorema del confronto. Aritmetizzazione parziale di R*. Forme indeterminate. Successioni infinite ed infinitesime. Simbolo di Landau o(1). Algebra di o(1). Il numero e. Teorema del rapporto per successioni. Gerarchia di infiniti. Il concetto di limite di funzioni reali di una variabile reale: definizione, unicità. Limiti destro e sinistro. Definizione topologica di limite. Proprietà elementari: permanenza del segno, confronto, algebra dei limiti. Limite di funzione monotona. Limiti di funzioni potenza, razionali, esponenziali, logaritmiche, trigonometriche. Limite di funzione composta. Forme indeterminate. Limiti notevoli. Funzioni infinitesime, funzioni infinite. Confronto tra funzioni infinite e tra funzioni infinitesime. Ordini di infinito e di infinitesimo. Stime asintotiche. Il simbolo di Landau "o piccolo". Algebra degli "o piccolo". Asintoto orizzontale, verticale, obliquo. Criterio per l'esistenza dell'asintoto obliquo. Continuità delle funzioni reali di una variabile reale Definizione di funzione continua. Algebra delle funzioni continue. Continuità delle funzioni elementari (razionali, potenze, esponenziali, logaritmi, funzioni trigonometriche). Continuità delle funzioni composte. Punti di discontinuità. Proprietà elementari. Teorema degli zeri. Teorema dei valori intermedi. Teorema di Weierstrass. Monotonia e invertibilità per funzioni continue su intervalli. Continuità della funzione inversa. Calcolo differenziale per funzioni reali di una variabile reale Rapporto incrementale. Derivata e derivabilità. Retta tangente al grafico di una funzione in un punto e sua equazione. Derivata destra e sinistra. Punto angoloso. Cuspide. La derivabilità implica la continuità. Derivate di funzioni elementari. Proprietà elementari. Algebra delle derivate. Derivata di una funzione composta. Derivata della funzione inversa. Calcolo delle derivate. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Punti di flesso a tangente orizzontale. Teorema di Rolle. Teorema del valor medio (di Lagrange). Relazioni tra derivata prima e monotonia. Teorema di de l'Hopital. Gerarchia di infiniti per funzioni. Funzioni concave e convesse. Convessità implica continuità (a meno degli estremi). Derivate di ordine superiore. Relazioni tra derivata seconda e convessità. Punti di flesso. Studio del grafico di una funzione reale di una variabile reale. Determinazioni di (punti di) massimo e minimo locale o assoluto, estremo superiore ed estremo inferiore di una funzione. Sviluppi al primo ordine (linearizzazione). Derivate di ordine superiore. Sviluppi di ordine successivo. Polinomio di Taylor e di McLaurin. Teorema di Peano. Teoria dell'integrazione per funzioni reali di una variabile reale Integrale (di Riemann) e integrabilità (secondo Riemann). Alcune classi di funzioni integrabili. Proprietà elementari. Teorema della media. Funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Funzione primitiva. Integrale indefinito. Funzioni integrali composte. Derivata di funzioni integrali composte. Primitive di funzioni definite a tratti. Primitive delle funzioni elementari. Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione. Integrazione di funzioni razionali. Integrali definiti di funzioni definite a tratti. Integrali impropri su intervalli illimitati: definizione, calcolo diretto per alcuni campioni, criterio del confronto, criterio del confronto asintotico. Serie numeriche Definizione di serie. Carattere (convergente, divergente, irregolare) di una serie. Carattere di serie geometriche, serie di Mengoli, serie telescopiche. Condizione necessaria per la convergenza. Linearità. Resto di una serie. Convergenza del resto di una serie. Serie a termini positivi: carattere (convergente o divergente). Criterio integrale. Carattere della serie armonica generalizzata. Criterio del confronto. Criterio del confronto asintotico. Studio del carattere di serie numeriche mediante applicazioni del teorema di Peano. Criterio della radice. Criterio del rapporto. Convergenza assoluta. Serie a segno alterno. Criterio di Leibnitz. Carlo Sbordone, Paolo Marcellini "Elementi di Analisi Matematica Uno”,Liguori
(Date degli appelli d'esame)
Carlo Sbordone, Paolo Marcellini “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore |
9 | MAT/05 | 50 | 68 | - | - | Attività formative di base | ITA |
1023968 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA I CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il Corso si pone come obiettivo specifico l'insegnamento dei metodi e degli strumenti che consentono di "leggere, vedere, disegnare" lo spazio architettonico, al fine di stimolare l'intuizione geometrica dell'allievo-ingegnere/architetto e di fornirgli adeguati strumenti sia per rappresentare le configurazioni spaziali che per risolvere i problemi geometrici e relazionali. Per il conseguimento di tale obiettivo il corso propone lo studio dei metodi della Geometria descrittiva, della teoria della visione, del colore e dei fondamenti del disegno informatizzato.Risultati di apprendimento attesiGli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado, da un lato, di eseguire un processo di astrazione del modello geometrico pertinente allo spazio architettonico e dall'altro la capacità di cogliere criticamente la molteplicità di componenti che contraddistingue l'architettura.
Canale: 1
-
CARNEVALI LAURA
(programma)
Teoria della rappresentazione. Percezione e rappresentazione. Richiami di proiettiva. Metodo delle proiezioni centrali. Prospettiva. Metodo delle proiezioni ortogonali. Metodo delle proiezioni assonometriche. La determinazione delle ombre. - Tecnica della rappresentazione. Strumenti e materiali per il disegno. Tipi e problemi di rappresentazione. Il disegno a matita e ad inchiostro. Il colore. La rappresentazione digitale. -Attivita' di laboratorio. Analisi grafica dell’architettura. Il modello materiale per la conoscenza e la rappresentazione dell’architettura. La rappresentazione digitale e il modello virtuale. -Applicazioni e metodologia. Particolare attenzione verrà riservata alla comprensione della genesi geometrica dei principali sistemi costruttivi, al cui scopo gli allievi verranno stimolati, nel Laboratorio, anche alla realizzazione dei principali corrispondenti "modelli". L'organismo da analizzare verrà scelto preferibilmente tra quelli di maggiore significato nella storia dell'architettura moderna. Un apposito documento di corso proporrà alcune schede di edifici idonei per l'indagine, elaborate per offrire agli studenti un ausilio per l'analisi da sviluppare.Per lo sviluppo di questo tema è richiesta una serie di elaborati grafici di insieme e di dettaglio redatti a mano libera che configurino un ipotetico “percorso” di conoscenza.
CUNDARI C., Disegno. Ragioni, fondamenti, applicazioni, Edizioni Kappa, Roma, 2006.
(Date degli appelli d'esame)
CUNDARI C., CARNEVALI L., M. MARTONE, (a cura di), Il Laboratorio di Disegno dell’Architettura, Università degli Studi “ Sapienza” di Roma, Facoltà di Ingegneria Dipartimento R.A.D.Aar., ed. Kappa, Roma 2008. DOCCI M., Manuale di disegno architettonico, Bari 1985. PANOFSKY E., La prospettiva come forma simbolica, Cologno Monzese (Milano) 1973.
Canale: 2
-
MARTONE MARIA
(programma)
]]- Teoria della rappresentazione. Percezione e rappresentazione. Richiami di proiettiva. Metodo delle proiezioni centrali. Prospettiva. Metodo delle proiezioni ortogonali. Metodo delle proiezioni assonometriche. La determinazione delle ombre. - Tecnica della rappresentazione. Strumenti e materiali per il disegno. Tipi e problemi di rappresentazione. Il disegno a matita e ad inchiostro. Il colore. La rappresentazione digitale. -Attivita' di laboratorio. Analisi grafica dell’architettura. Il modello materiale per la conoscenza e la rappresentazione dell’architettura. La rappresentazione digitale e il modello virtuale. -Applicazioni e metodologia. Particolare attenzione verrà riservata alla comprensione della genesi geometrica dei principali sistemi costruttivi, al cui scopo gli allievi verranno stimolati, nel Laboratorio, anche alla realizzazione dei principali corrispondenti "modelli". L'organismo da analizzare verrà scelto preferibilmente tra quelli di maggiore significato nella storia dell'architettura moderna. Un apposito documento di corso proporrà alcune schede di edifici idonei per l'indagine, elaborate per offrire agli studenti un ausilio per l'analisi da sviluppare.Per lo sviluppo di questo tema è richiesta una serie di elaborati grafici di insieme e di dettaglio redatti a mano libera che configurino un ipotetico “percorso” di conoscenza.Nello svolgimento di questo tema verrà la realizzato sia un modello materiale (plastico) allo scopo di favorire nell'allievo lo sviluppo della capacità di "sintetizzare" il modello spaziale partendo dalla rappresentazione bidimensionale, che un modello digitale.
CUNDARI C., Disegno. Ragioni, fondamenti, applicazioni, Edizioni Kappa, Roma, 2006.
(Date degli appelli d'esame)
CUNDARI C., CARNEVALI L., M. MARTONE, (a cura di), Il Laboratorio di Disegno dell’Architettura, Università degli Studi “ Sapienza” di Roma, Facoltà di Ingegneria Dipartimento R.A.D.Aar., ed. Kappa, Roma 2008. DOCCI M., Manuale di disegno architettonico, Bari 1985. PANOFSKY E., La prospettiva come forma simbolica, Cologno Monzese (Milano) 1973. |
12 | ICAR/17 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative di base | ITA |
101204 -
GEOMETRIA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le conoscenza di base dell'algebra lineare e della geometria analitica. |
6 | MAT/03 | 40 | 34 | - | - | Attività formative di base | ITA |
AAF1149 -
altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
(obiettivi)
Obiettivo specifico è quello di consentire allo studente di coadiuvare le sue conoscenze storiche con quelle più specifiche per l'inserimento nel futuro mondo del lavoro.
|
3 | 30 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |
AAF1188 -
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
(obiettivi)
Il laureato in Ingegneria edile-architettura deve essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
|
6 | 60 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |
1011790 -
FISICA
(obiettivi)
Il corso si pone come obiettivo la comprensione da parte dello studente del metodo scientifico, attraverso una descrizione dei principi e delle leggi fisiche della natura. In particolare il corso, attraverso una conoscenza approfondita delle leggi della meccanica classica e della termodinamica classica, intende fornire allo studente gli strumenti necessari per applicare tali leggi fisiche alla risoluzione di problemi di semplice e media complessità
Lo studente dovrà essere in grado di analizzare problemi riguardanti sistemi semplici (cinematica e dinamica del punto materiale) e sistemi complessi (corpo rigido e trasformazioni termodinamiche) e di applicare le leggi studiate, nonché i principi generali di conservazione e loro conseguenze. Il livello di apprendimento è valutato attraverso una prova scritta e una prova orale.
-
SINIBALDI ALBERTO
(programma)
FISICA GENERALE
Prof. L. Palumbo, FIS/01 -Fisica Sperimentale Prof. A. Sinibaldi, FIS/07 - Fisica Applicata MECCANICA: Cinematica del punto materiale. La legge oraria di un punto materiale. Velocitàed accelerazione istantanee. Moti piani su traiettoria qualsiasi. I principi della dinamica del punto materiale. Sistemi di riferimento inerziali. Forza e accelerazione. Sistemi non inerziali e forze dette apparenti o fittizie. Impulso e quantità di moto. Momento angolare e momento della forza. Lavoro e energia. Teorema dell'energia cinetica. Campi di forze conservative. Energia potenziale. Il teorema della conservazione dell'energia meccanica. La potenza. La forza peso. Forze elastiche. Forze viscose di resistenza del mezzo. Moto di un grave sottoposto a forza di resistenza viscosa. Moto oscillatorio smorzato. Reazioni vincolari. Forze di attrito. Attrito statico. Attrito cinematico radente. Le leggi della gravitazione universale. Le leggi della dinamica dei sistemi. Centro di massa. Equazioni cardinali della dinamica dei sistemi ed il moto del centro di massa. Assi liberi di rotazione. Energia cinetica e teorema di Koenig. Sistemi di forze applicate. Sistemi rigidi Equilibrio dei corpi rigidi. Momento angolare rispetto al baricentro e momento di inerzia. Energia cinetica di un sistema rigido. Momento angolare rispetto aun polo fisso. Moto di Precessione. Moto di una trottola. Corpo rigido girevole intorno ad un asse fisso. Moto di rotolamento. Urto centrale elastico fra particelle puntiformi. Urti anelastici. Statica dei fluidi. Equazioni della statica dei fluidi, legge di Stevino.Principio di Archimede. TERMODINAMICA Defenizione di Temperatura. Interpretazione microscopica delle grandezze termodinamiche. Interpretazione microscopica della pressione. Interpretazione microscopica della temperatura. Principio di equipartizione dell'energia, calori molari. Teoria cinetica di un gas perfetto. Legge empirica per gas perfetti monoatomici e biatomici. Sistemi termodinamici. Stati di equilibrio termodinamico. Calore e calorimetri. Trasformazioni termodinamiche. Variabili di stato intensive ed estensive. Lavoro in una trasformazione termodinamica. Rappresentazione grafica delle trasformazioni e del lavoro -Il primo principio della termodinamica. L'equivalente meccanico della caloria. Applicazioni del primo principio ad un corpo solido. Applicazioni del primo principio ad un gas perfetto. Il piano di Clapeyron. Trasformazioni quasi statiche, lavoro e reversibilità. L'energia interna di un gas perfetto. Calori specifici di un gas perfetto. Adiabatica reversibile di un gas perfetto. Secondo principio della termodinamica. Enunciati del secondo principio Ilciclo di Carnot.Teorema di Carnot. Integrale di Clausius ed entropia. L 'entropia e il secondo principio della termodinamica. L'entropia come parametro di stato. Entropia di alcuni sistemi termodinamici notevoli. Dispense a cura del Prof. Palumbo reperibili sul sito del Dipartimento SBAI:
https://www.sbai.uniroma1.it/sites/default/files/APPUNTI%20LEZIONI%20DI%20FISICA%20.pdf https://www.sbai.uniroma1.it/sites/default/files/APPUNTI%20DELLE%20LEZIONI%20DI%20TERMODINAMICA%20%28Rev.2%29.pdf |
9 | FIS/01 | 50 | 68 | - | - | Attività formative di base | ITA |
1047239 -
LEGISLAZIONE URBANISTICA DELLE OPERE PUBBLICHE E NORMATIVE EDILIZIE
(obiettivi)
Il corso va a coprire alcuni settori fondamentali per la professione di ingegnere che non sono trattati in altri insegnamenti previsti nel percorso didattico di Edile-Architettura.Sia il libero professionista che l'ingegnere dipendente della P.A. o da uno studio di progettazione o da impresa di costruzioni ha necessità di conoscere elementi del diritto ed in particolare il concetto di diritto di proprietà e di limitazione dello stesso (vincoli, esproprio).Risultati di apprendimento attesiL'ingegnere ha per obiettivo quello di trasformare il territorio sia alterando le forme esistenti, sia modificando i manufatti preesistenti, da qui la necessità di conoscere il Diritto Urbanistico.La disciplina edilizia è rivolta a regolare l'attività privata, l'opera pubblica ha bisogno di norme specifiche dove diritto privato e diritto amministrativo devono convivere.La Sociologia Urbana è quella cosa che ognuno sa, o crede di sapere cosa sia, salvo accorgersi che uomo, spazio, tempo è un trinomio molto complesso. Capire non solo imparare a memoria.
-
MORRONI DONATELLA
(programma)
Programma di Legislazione urbanistica, delle opere pubbliche e normative edilizie
Obiettivi: capacità di capire la portata della professione e le funzioni dell’ingegnere - conoscenza dei diritti e delle responsabilità - chiarezza nei rapporti con l’Autorità. il PROGETTO L’idea: diritto d’autore - diritto d’invenzione (codice civile artt. 2575/2583 legge n. 633 del 1941 cod. civ. artt. 2584/2594 decreto legislativo n. 30 del 2005 Costituzione artt. 42 e 33 Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo art. 17) L’incarico: il contratto in generale: nascita (cod. civ. artt. 1321 e 1325) vita (artt. 1337 1375 1362) fine (artt. 1372 2118 2119) contratto di lavoro dipendente (cod. civ. artt. 2094 2095 2104 1176 2105 2106 2125 Costituzione artt. 1 4 36 37) contratto di lavoro autonomo (cod. civ. artt. 2222 2230 2231 2232 2233 2236 2237 2082 2087 Costituzione art. 41) La stesura: l’Urbanistica: (legge n. 1150 del 1942 - legge regione Lazio n. 38 del 1999 - legge n. 394 del 1991 Costituzione artt. 41 42 117 118 2 3 9 5 10 24 113) piani di area vasta: piani territoriali di coordinamento - piano parchi - piano aree di sviluppo industriale piani urbanistici generali: piano regolatore generale comunale e intercomunale – programma di fabbricazione piani urbanistici attuativi: piano particolareggiato - piano di lottizzazione - piano di ricostruzione - piano per l’edilizia economico popolare - piano di recupero - piano per gli insediamenti produttivi - piano di zona i livelli regionale e provinciale: piani strutturali, piani operativi varianti vincoli urbanistici e proprietà privata. opere di urbanizzazione primaria e secondaria misura di salvaguardia l’Edilizia: (codice Urbani beni culturali d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 - Regolamento edilizio comunale - Normativa tecnica DPR 380 del 2001 parte II - Eurocodici) tutela dei beni culturali e paesaggio regolamento edilizio normativa tecnica per l’edilizia- eurocodici responsabilità nella progettazione L’autorizzazione: Valutazione d’Impatto Ambientale - Valutazione Ambientale Strategica - Autorizzazione Integrata Ambientale (d.lgs. n. 152 del 2006 artt. 1/32) Il permesso di costruire (DPR n. 380 del 2001 artt.1/48) la REALIZZAZIONE Espropriazione (legge n. 327 del 2001 - Costituzione art. 42) e perequazione Beni demaniali e patrimoniali (codice civile art. 822) Contratto di appalto: (cod. civ. artt. 1655/1676 2082 2086 2087) esecuzione dei lavori corrispettivo verifica collaudo garanzia per i vizi contratto di assicurazione civile professionale sicurezza sul lavoro (Costituzione artt. 32 e 41 - d.lgs. n. 81 del 2008) responsabilità civile e responsabilità penale (Costituzione artt. 27 68 - cod. civ. artt. 1321 2043 2050 2934 - cod. pen. artt. 1 40 43 45/54 85/89 61 62 157) Il contratto di appalto per le Opere Pubbliche (Costituzione artt. 97 98 - Codice degli appalti pubblici d. lgs. 18 aprile 2016 n. 50) le fasi: la decisione: accordo di programma e conferenza dei servizi programmazione ( art.21) nomina del responsabile del procedimento ( art31) la progettazione (artt23/27- 106 n.10 - 155- 156-) la gara: scelta della procedura di affidamento ( artt.59/65- 35- 66-) bando di gara (art.71) qualificazione imprese - qualificazione stazione appaltante ( artt.83- 84- 89- 80- 37- 38- 42-) presentazione offerte (art.93) aggiudicazione ( artt.94- 95- 97- 99-) la stipula del contratto: i contenuti ( art.32) approvazione del contratto capitolato speciale e capitolato generale l’esecuzione dei lavori: (artt.100/113) nomina del direttore dei lavori nomina del coordinatore per la sicurezza validazione del progetto consegna dei lavori organizzazione del cantiere: la sicurezza - i documenti di cantiere stati d’avanzamento varianti sospensioni proroghe le riserve dell’appaltatore consegna dell’opera finita collaudo accettazione dell’opera le controversie: (artt. 205- 208- 209. 211-) accordo bonario, transazione, arbitrato, pareri di precontenzioso, ricorso giurisdizionale. Le autorità : (artt.212/215) Appalti di lavori pubblici in settori speciali: i beni culturali (artt. 145/151) Rapporti con l’Autorità: accordo di programma - conferenza dei servizi - responsabile del procedimento partecipazione degli interessati (legge n. 241 del 1990 - Costituzione art. 3) Alcuni reati: omicidio – lesioni – concussione – corruzione - abuso d’ufficio - traffico d’influenze illecite - associazione per delinquere di stampo mafioso - turbativa d’asta - falso (codice penale artt. 589, 590, 317, 318/322, 323, 346 bis, 416 bis, 353, 479/483) La legge: legge e norma - gerarchia degli atti fonti di norme - l’iter legislativo - interpretazione della legge - efficacia - la modifica - (codice civile: disposizioni sulla legge in generale) la Costituzione: la divisione dei 3 poteri nello Stato italiano: legislativo, esecutivo, giurisdizionale l’Unione Europea (Costituzione art. 10 e Trattato sull'Unione Europea) Ricorsi all'Autorità o contro l’Autorità. articoli citati tra parentesi nel programma del corso:
(Date degli appelli d'esame)
Costituzione della Repubblica Italiana Trattato sull'Unione Europea Codice Civile Codice Penale legge sulla proprietà intellettuale n. 633/1941 legge urbanistica n. 1150/1942 legge Regione Lazio n. 38/1999 Testo Unico sull'espropriazione d.P.R. n. 327/2001 Testo Unico dell'edilizia d.P.R. n. 380/2001 Codice Urbani tutela Beni culturali n. 42/2004 Codice dell'ambiente d.lgs. n. 152/2006 Testo Unico sicurezza sul lavoro d.lgs. n. 81/2008 Codice degli appalti pubblici n. 50/2016 |
6 | IUS/10 | 40 | 34 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1024069 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ED ESTETICA CON LABORATORIO
(obiettivi)
1. Storicizzare i fenomeni del passato collocandoli nel tempo.2. Comprenderne le ragioni nel contesto socio – politico, economico e culturale in cui sono nati.3. Comprenderne le caratteristiche più propriamente spaziali e tecnico – costruttive.4. Verificare la loro origine nella storia ed il giudizio storico – critico sulla loro attuale validità necessari per operare nel presente.Risultati di apprendimento attesi1. Saper osservare e capire un’architettura.2. Comprendere I caratteri essenziali (spaziali, volumetrici, geometrici, proporzionali, cosruttivi ed estetici ) prendendo avvio dall’interno dal loro interno.3. Cercare di esprimere l’insieme dell’organismo architettonico nei suoi aspetti principali.
Canale: 1
Canale: 2
-
LERZA GIANLUIGI
(programma)
1) Gli spazi urbani greci: Area sacra, area pubblica (Acropoli, Agorà). Acropoli di Atene. L’impianto ortogonale (Ippodamo da Mileto): il Pireo, Mileto, Priene.
2) L’architettura greca: Il tempio greco: l’origine e la definizione tipologica. Gli ordini architettonici. Il sistema trilitico e i problemi del cantiere: la basilica di Paestum, il Partenone, l’Eretteo, i Propilei, il tempio di Zeus a Olimpia, il tempio di Apollo Epicurio a Bassae. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Rapporto tra struttura e decorazione. 3) L’ellenismo: Permanenze ed evoluzioni rispetto alla impostazione templi di Segesta e Selinunte classica. La città greca: rapporto tra sito, paesaggio ed architettura. I temi edilizi della casa e del teatro. 4) L’urbanistica romana: Il territorio (la centuriazione, i ponti, le strade, gli acquedotti). La città e la struttura urbana (il sistema viario impostato sugli assi ortogonali cardo e decumano), gli spazi collettivi con il foro e gli edifici religiosi e civili. Aspetti della tipologia residenziale. Il rapporto tra forma urbana e tipologia edilizia. I nodi urbani: il Foro Augusto, di Nerva, di Traiano a Roma, i Mercati e la Sala di Traiano. 5) L’architettura romana: Le strutture murarie. L’arco, le volte e le cupole. L’ordine architettonico inquadrato dall’arco, matrice dell’architettura romana. Gli archi di trionfo e le porte urbane. L’uso della volta a botte nel periodo repubblicano: il tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina e la diversa concezione dello spazio e dell’inserimento ambientale. Le cupole (sistemi semplici ed aggregazioni complesse): il Pantheon, la Domus Aurea, il complesso di Villa Adriana. Il tempio della Minerva Medica. I grandi spazi coperti a crociera: le terme di Diocleziano e di Traiano, la basilica di Massenzio. Aspetti tipologico-formali dei nuovi temi edilizi: il teatro, l’anfiteatro, le terme: il teatro di Marcello e l’anfiteatro Flavio (Colosseo). Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la lettura delle strutture. Struttura portante e decorazione. 6) L’architettura paleocristiana e bizantina: La basilica paleocristiana (genesi e sviluppo): S. Pietro, S. Giovanni in Laterano, Sant’ Agnese, S. Maria in Cosmedin, S. Sabina. Ravenna: S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo. L’evoluzione dello spazio cupolato bizantino; S. Vitale a Ravenna, S. Sofia a Costantinopoli. Le basiliche paleocristiane milanesi e loro influenze tipologiche sull’architettura bizantina ravennate. 7) L’urbanistica medievale: Caratteri degli impianti medievali. La funzione emergente degli edifici religiosi come poli di aggregazione del tessuto urbano. Le piazze. Temi edilizi residenziali: la casa a schiera. 8) L’architettura altomedievale: Rinascenza carolingia ed architettura ottoniana. Genesi dell’architettura romanica: esperienze dal IX all’XI secolo. Incidenza svolta, in questo processo di sviluppo, dalle precedenti evoluzioni dello spazio cupolato bizantino. 9) L’architettura romanica: Il carattere europeo della cultura artistica romanica, il passaggio dalla copertura lignea alla copertura a volta: S. Michele a Hildesheim. I sistemi voltati: St. Philibert a Tournus, Notre Dame a Poitiers, l’abbazia a Cluny; la campata impostata sulla crociera a pianta quadrata: basilica della Maddalena a Vezelay. Le chiese a cupola dell’Aquitania: St-Front a Perigueux. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 10) Il romanico in Italia: Presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. Caratteri dell’architettura romanica nell’area lombardo-emiliana: la Cattedrale di Modena, S. Fedele a Como, S. Michele a Pavia; Sant’Ambrogio a Milano. Le influenze bizantine: S. Marco a Venezia. Piazza del Campo a Pisa: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile. S. Miniato al Monte a Firenze. S. Nicola a Bari. Le abbazie di Chiaravalle, Casamari e Fossanova. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 11) L’architettura gotica in Europa: L’evoluzione graduale dal romanico al gotico: la Cattedrale di Durham. Le ricerche costruttive, le trasformazioni formali e le peculiarità spaziali della cattedrale gotica: Laon, Noyon, Notre Dame e la Sainte Chapelle a Parigi, Chartres, Amiens, Reims. Le tre fasi di elaborazione tipologica e strutturale del gotico in Inghilterra: l’early english, il decorated ed il perpendicular. Le opere: le cattedrali di Canterbury, Lincoln, Salisbury e la Cappella del King’s College a Cambridge. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 12) L’architettura del Duecento e Trecento in Italia: Presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. La tradizione fiorentina: S. Maria Novella, S. Croce, S. Maria del Fiore, S. Miniato al Monte, S. Fortunato a Todi, il Duomo di Siena, il Duomo di Orvieto, la Basilica di S. Francesco ad Assisi. Gli edifici civili. 13) L’architettura del Rinascimento: Introduzione al Rinascimento: note sul concetto di umanesimo e rinascimento. Il ritorno alla tradizione classica e la ricerca filologica sugli antichi testi. Il ruolo svolto dalle grandi personalità creatrici: Brunelleschi, Donatello, Masaccio e Alberti. Il cantiere nel Rinascimento: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Cenni sulla storia delle nuove tecniche nell’edilizia compresa tra i secoli XV e XVII. Le opere di Filippo Brunelleschi: Sacrestia Vecchia, Ospedale degli Innocenti, S. Lorenzo, S. Spirito, Cappella Pazzi, Cupola di S. Maria del Fiore. Leon Battista Alberti: il trattatista e la formazione culturale. Le opere: Tempio Malatestiano a Rimini, Sant’ Andrea e S. Sebastiano a Mantova, facciata di S. Maria Novella e palazzo Rucellai a Firenze. 14) Gli interventi urbani e la città ideale: Pienza, Urbino, Mantova, Ferrara. La trattatistica e la città rinascimentale: principi architettonici di Francesco di Giorgio Martini e di Antonio Averlino detto “Filarete”. I temi edilizi (il palazzo e la villa). 15) La trattatistica nel Rinascimento: Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Jacopo Barozzi detto il Vignola, Sebastiano Serlio, Andrea Palladio. 16) L’architettura del Cinquecento: Articolazioni principali: classicismo, manierismo, sintetismo. a) I maestri del primo Cinquecento romano: Donato Bramante, Raffaello Sanzio, Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane. Donato Bramante. Principali opere: S. Maria presso S. Satiro e la tribuna di S. Maria delle Grazie a Milano. Il trasferimento a Roma e lo studio dell’antico: chiostro di S. Maria della Pace, cortile del Belvedere in Vaticano, progetto per il S. Pietro in Vaticano, tempietto di S. Pietro in Montorio, palazzo Caprini, coro in S. Maria del Popolo. Raffaello Sanzio architetto. Principali opere: cappella Chigi in S. Maria del Popolo, progetto per il S. Pietro in Vaticano, villa Madama, palazzo Vidoni-Caffarelli, palazzo Branconio dell’Aquila. Il manierismo e Giulio Romano. Principali opere: palazzo Maccarani a Roma e le opere a Mantova. Palazzo Te. Baldassarre Peruzzi: progetti per il S. Pietro in Vaticano e S. Giovanni dei Fiorentini; palazzo Massimo alle Colonne. Antonio da Sangallo il Giovane: attuali interpretazioni della sua attività formativa e del suo nuovo apporto all’architettura civile e religiosa. Principali opere: palazzo Baldassini, palazzo Farnese, S. Maria di Monserrato, facciata della chiesa di S. Spirito in Saxia, progetti per il S. Pietro in Vaticano, S. Giovanni dei Fiorentini. b) La presenza michelangiolesca a Firenze e a Roma. Principali opere: la Biblioteca Laurenziana e la cappella Medici a Firenze; il S. Pietro michelangiolesco, la sistemazione del Campidoglio, cappella Sforza in S. Maria Maggiore, S. Giovanni dei Fiorentini. c) Aspetti e tendenze della metà del Cinquecento. L’attività di Jacopo Barozzi da Vignola: Sant’Andrea in via Flaminia, Sant’Anna dei Palafranieri in Vaticano, chiesa del Gesù, villa Giulia, palazzo Farnese a Caprarola. d) Il tardo Cinquecento romano: Martino Longhi il Vecchio: villa Mondragone a Frascati, torre in Campidoglio, palazzo Cesi in via della Conciliazione, palazzo Altemps, S. Girolamo degli Schiavoni. Giacomo della Porta: facciata del Gesù, S. Maria in Scala Coeli alle Tre Fontane, S. Paolo alle Tre Fontane. Gli edifici civili. Domenico Fontana: il Piano sistino di Roma, facciata del palazzo del Laterano e della Scala Santa, cappella Sistina in S. Maria Maggiore. Flaminio Ponzio: Basilica di S. Sebastiano fuori le mura, la cappella Paolina in S. Maria Maggiore. Francesco da Volterra: la chiesa di S. Giacomo degli Incurabili. 17)Le ricerche dell’area veneta: Sansovino, Sanmicheli e il ruolo di Andrea Palladio. La formazione culturale di Andrea Palladio. Il tema delle ville venete: villa Trissino, villa Maser, villa Capra. Gli edifici civili: basilica di Vicenza, palazzo Chiericati, palazzo Thiene. Gli edifici religiosi: chiese di S. Giorgio Maggiore e del Redentore. 18)L’architettura barocca: vicende critiche e nascita del concetto di “barocco”. La ricerca tra innovazione e continuità e l’influenza dei maestri italiani sulle esperienze europee. I giudizi della critica neoclassica. Gian Lorenzo Bernini architetto e la sua poetica. L’idea concettuosa interpretativa del “vero potenziato”. Le opere principali: il Baldacchino e l’altare della Cattedra in S. Pietro in Vaticano, il Colonnato e la sistemazione di Piazza S. Pietro, la Scala Regia, Sant’Andrea al Quirinale, chiesa dell’Assunta ad Ariccia; palazzo Barberini, palazzo Montecitorio e progetti per il Louvre. Le fontane ed il rapporto tra natura e arte: fontana dei Quattro Fiumi e del Tritone. Francesco Borromini e la sua particolare ricerca. La poetica della “con-fusione” nella concezione e commissione della geometria spaziale. Le opere principali: S. Carlino alle Quattro Fontane, Oratorio di S. Filippo Neri, Sant’ Ivo alla Sapienza, Sant’ Agnese a piazza Navona, intervento in S. Giovanni in Laterano. Pietro da Cortona architetto e la sua poetica. La ricerca del “linguaggio-metaforico”. Le opere principali: S. Maria della Pace, Santi Martina e Luca, S. Maria in via Lata. 19)Creazioni e sviluppi del Barocco in Piemonte. Cultura ed invenzione architettonica in Guarino Guarini: chiesa di S. Lorenzo e cappella della Sacra Sindone a Torino, progetto per la chiesa di S. Filippo Neri, palazzo Carignano. La molteplice creatività di Filippo Juvarra: basilica di Superga, palazzo Madama e castello di Stupinigi a Torino. Bibliografia: R. MARTIN, Architettura greca, Electa, Milano 1997; R. MARTA, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Ed. Kappa, Roma 1990; S. BETTINI, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Ed. Dedalo, Bari 1983; R. BONELLI-C. BOZZONI-V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Laterza Ed., Bari 1997; R. WITTKOWER, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi Ed., Torino 1996; W. LOTZ, L’Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Rizzoli Ed., Milano 1977; R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi Ed., Torino 1995.
(Date degli appelli d'esame)
|
12 | ICAR/18 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1017219 -
ANALISI MATEMATICA II
(obiettivi)
ADDESTRARE LO STUDENTE AL CALCOLO DIFFERENZIALE ED INTEGRALE PER FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI REALI E DI VARIABILE COMPLESSA. |
6 | MAT/05 | 40 | 34 | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1022943 -
STATICA
(obiettivi)
Lo scopo principale di questo corso è offrire allo studente, con una presentazione chiara e completa, la teoria e l’applicazione dei concetti fondamentali dell'ingegneria strutturaleRisultati di apprendimento attesiLo studente deve aver appreso una procedura generale per analizzare e risolvere i problemi della cinematica e statica dei sistemi di corpi rigidi.
-
ADDESSI DANIELA
(programma)
CINEMATICA: Formula generale dello spostamento rigido; Spostamenti rigidi infinitesimi; Spostamenti generalizzati; Spostamenti rigidi piani; Centro di rotazione; Sistemi di corpi rigidi; Condizioni di vincolo linearizzate; Classificazione dei vincoli esterni ed interni piani; Equivalenza dei vincoli piani; Il problema cinematico; Classificazione cinematica dei sistemi di corpi; Cinematica grafica. Distorsioni.
STATICA: Equazioni cardinali della statica; Forza e momento di una forza; Sistemi equivalenti di forze; Sistemi piani di forze; Forze ripartite; Forze attive e reattive; Caratterizzazione statica dei vincoli; Classificazione dei vincoli piani; Il problema statico; Classificazione statica dei sistemi di corpi rigidi; Definizione del corpo rigido trave; Sollecitazioni interne per il corpo rigido trave: Caratteristiche della sollecitazione; Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione; Equazioni indefinite di equilibrio; Metodi strategici di soluzione. Sistemi reticolari di travi. DUALITA’ DEI PROBLEMI CINEMATICO E STATICO: Dualità nei sistemi di corpi rigidi; Il TLV per i sistemi di corpi rigidi; I corollari del TLV; Applicazioni del teorema dei lavori virtuali. GEOMETRIA DELLE AREE: Area; Momento statico rispetto ad una retta; Baricentro; Momento d’inerzia rispetto ad una retta; Momento d’inerzia polare; Assi principali d’inezia; Ellisse centrale d’inerzia; Nocciolo centrale d’inerzia. MECCANICA DELLE STRUTTURE (Cap.1-2-3), Luongo A., Paolone A., Ed. Masson.
(Date degli appelli d'esame)
STATICA PIANA DEI CORPI RIGIDI, Capecchi D., De Angelis M., Sorrentino L., Ed. CISU. |
6 | ICAR/08 | 40 | 34 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1047190 -
TECNICA URBANISTICA CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi:
1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive; 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana; 3. Elementi di Progettazione urbanistica.
Canale: 1
-
CAPPUCCITTI ANTONIO
(programma)
• Obiettivi del Corso
Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi: 1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive; 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana; 3. Elementi di Progettazione urbanistica. In relazione ai suddetti tre campi, i principali risultati attesi del Corso sono: • la formazione della capacità di redigere analisi dello spazio urbano e dei tessuti edilizi della città, come momento conoscitivo propedeutico all’elaborazione di progetti e di piani / programmi urbanistici di diverso tipo; • lo sviluppo di una piena padronanza del lessico e degli strumenti di base della Tecnica urbanistica per l’Ingegneria, della conoscenza della legislazione e della strumentazione urbanistica (dalla dimensione territoriale e ambientale alla scala locale e attuativa), della capacità di interpretare le indicazioni e prescrizioni dei Piani urbanistici e di impostare l’elaborazione progettuale di Piani urbanistici attuativi; • la formazione di una cultura di base e di una sensibilità personale nei confronti dei temi delle qualità dello spazio urbano e del progetto alle sue differenti scale, di un corretto rapporto tra progetto edilizio e architettonico e contesto urbano, della sostenibilità delle trasformazioni territoriali e urbane, dei fondamenti della progettazione urbanistica. • Articolazione dei temi, delle lezioni e delle esercitazioni Il ciclo di lezioni è suddiviso sulla base di gruppi omogenei di temi didattici, coerentemente con gli obiettivi del Corso. 1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive - Introduzione all’Urbanistica e al Corso di lezioni. - Elementi di Storia della città. L’urbanesimo contemporaneo e le forme dell’insediamento urbano in Italia e nel mondo. - Introduzione al lessico urbanistico di base. Analisi urbanistiche, Piani e Progetti urbanistici, Paesaggio territoriale e urbano. - Sistema socioeconomico, ambientale, paesaggistico, relazionale, insediativo. - Le componenti del territorio e della città. Tipologia degli insediamenti e dei tessuti urbani. Tipologia degli spazi urbani. Tipologia e caratteri delle attrezzature urbane e delle infrastrutture di collegamento. Tipologia delle risorse naturali e paesaggistiche. - Sistema insediativo: l’analisi del patrimonio edilizio, delle funzioni dell’insediamento e del sistema degli spazi urbani. - Sistema insediativo: l’analisi morfologica della città. L’approccio analitico basato sulla percezione visiva e sulla psicologia della forma urbana: riferimenti principali, metodi, esperienze. L’approccio analitico di carattere tipo-morfologico: riferimenti principali, metodi, esperienze. - Sistema ambientale: l’analisi dell’ambiente e del paesaggio. - Sistema relazionale: l’analisi delle reti infrastrutturali. - Sistema socioeconomico: l’analisi della popolazione. Fabbisogni urbanistici. 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana - Soggetti, attori e risorse delle trasformazioni territoriali e urbane. - Strutturazione e caratteri del corpus legislativo in materia di Governo del territorio e di Urbanistica. - Soggetti e livelli della Pianificazione territoriale e urbanistica. Quadro delle tipologie degli strumenti di pianificazione. - Parametri e indici urbanistici e ambientali. - Zone territoriali omogenee; standard urbanistici e ambientali. - Il concetto di Valutazione nella Tecnica urbanistica. - Pianificazione d’Area vasta. Piano Territoriale di Coordinamento. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Illustrazione di casi esemplificativi. Pianificazione ambientale: Quadro legislativo e strumenti. Piano paesaggistico. Contenuti; illustrazione di casi esemplificativi. Legislazione per la difesa del suolo. Piano di Assetto Idrogeologico. - Pianificazione comunale generale. Il Piano urbanistico comunale. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Il Piano urbanistico comunale. Procedura di formazione e approvazione; aspetti tecnici fondamentali dell’elaborazione progettuale. Quadro dei caratteri regionali della Pianificazione comunale generale. Piano Strutturale, Piano Operativo, Regolamento urbanistico / edilizio. Il concetto di Perequazione urbanistica. I Piani Regolatori del Comune di Roma. - Pianificazione attuativa convenzionale. Piano Particolareggiato di Esecuzione e Lottizzazione convenzionata. Piano per l’Edilizia Economica e Popolare e Piano di Recupero. Illustrazione di casi esemplificativi nell’Area romana. - Urbanistica concertata, Programmi complessi, Pianificazione strategica. Le diverse “generazioni” dell’Urbanistica contemporanea. Programmi Integrati di Intervento; Piani e Contratti di Quartiere. PrInt come strumenti integrati nel Piano urbanistico comunale. Illustrazione di casi esemplificativi nell’Area romana. Finanza di Progetto applicata all’Urbanistica e Società di Trasformazione Urbana (elementi). Pianificazione strategica (elementi). 3. Elementi di Progettazione urbanistica - Caratteri, contenuti e operazioni fondamentali del Progetto urbano. - Elementi di Storia della Progettazione urbanistica. Modelli e riferimenti del Progetto urbano nell’Urbanistica contemporanea. Illustrazione di casi esemplificativi. - Introduzione all’Estetica urbana e al Progetto urbano sostenibile. - I concetti di Sito, Struttura urbana, Centralità. - I concetti di Rete rossa e di Rete verde. Elementi costitutivi di base e caratteri delle strade urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle piazze urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle aree verdi urbane. Il Laboratorio progettuale verte sullo svolgimento delle analisi urbanistiche su un quartiere della periferia romana, e sull’impostazione di un programma progettuale preliminare di rigenerazione urbana. • Riferimenti di base
(Date degli appelli d'esame)
- Appunti delle Lezioni, materiali didattici e illustrativi distribuiti dal Docente; - Autori vari: Voce “Urbanistica” del Manuale di Ingegneria civile e ambientale (diretta da Elio Piroddi), Zanichelli ESAC, Bologna, 2006; - Elio Piroddi, Antonio Cappuccitti: Urbanistica e[è] Progetto di Città, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2012; - Autori vari (a cura di Claudia Mattogno): Ventuno parole per l’urbanistica, Carocci editore, Roma 2008; - Luca Gaeta, Umberto Janin Rivolin, Luigi Mazza: Governo del territorio e pianificazione spaziale, Città Studi Edizioni, Novara 2013; - Antonio Cappuccitti: A: Aspetti generali – A1: Caratteri di base dello stato dell’arte, C: Rilettura comparata dei casi di studio, in Autori vari (a cura di Elio Piroddi e di Antonio Cappuccitti): Il Nuovo Manuale di Urbanistica. Volume III, Lo stato della Pianificazione urbana in Italia; 20 città a confronto, Torino, Milano, Trento, Bolzano, Trieste, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Ancona, Terni, L'Aquila, Roma, Napoli, Campobasso, Matera, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Cagliari, Mancosu Editore, Roma 2009; - Antonio Cappuccitti: Strumenti, procedure valutative, itinerari gestionali per l’Urbanistica concertata, Aracne editrice, Roma 2006.
Canale: 2
-
FRATINI FABIOLA
(programma)
Sapienza Università di Roma Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile –Architettura U.E. Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Programma del Corso di TECNICA URBANISTICA con laboratorio progettuale prof. arch. Fabiola Fratini • Obiettivi del Corso Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi: 1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive; 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana; 3. Elementi di Progettazione urbanistica. In relazione ai suddetti tre campi, i principali risultati attesi del Corso sono: • la formazione della capacità di redigere analisi dello spazio urbano e dei tessuti edilizi della città, come momento conoscitivo propedeutico all’elaborazione di progetti e di piani / programmi urbanistici di diverso tipo; • lo sviluppo di una piena padronanza del lessico e degli strumenti di base della Tecnica urbanistica per l’Ingegneria, della conoscenza della legislazione e della strumentazione urbanistica (dalla dimensione territoriale e ambientale alla scala locale e attuativa), della capacità di interpretare le indicazioni e prescrizioni dei Piani urbanistici e di impostare l’elaborazione progettuale di Piani urbanistici attuativi; • la formazione di una cultura di base e di una sensibilità personale nei confronti dei temi delle qualità dello spazio urbano e del progetto alle sue differenti scale, di un corretto rapporto tra progetto edilizio e architettonico e contesto urbano, della sostenibilità delle trasformazioni territoriali e urbane, dei fondamenti della progettazione urbanistica. • Articolazione dei temi, delle lezioni e delle esercitazioni Il ciclo di lezioni è suddiviso sulla base di gruppi omogenei di temi didattici, coerentemente con gli obiettivi del Corso. 1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive - Introduzione all’Urbanistica e al Corso di lezioni. - Elementi di Storia della città. L’urbanesimo contemporaneo e le forme dell’insediamento urbano in Italia e nel mondo. - Introduzione al lessico urbanistico di base. Analisi urbanistiche, Piani e Progetti urbanistici, Paesaggio territoriale e urbano. - Sistema socioeconomico, ambientale, paesaggistico, relazionale, insediativo. - Le componenti del territorio e della città. Tipologia degli insediamenti e dei tessuti urbani. Tipologia degli spazi urbani. Tipologia e caratteri delle attrezzature urbane e delle infrastrutture di collegamento. Tipologia delle risorse naturali e paesaggistiche. - Sistema insediativo: l’analisi del patrimonio edilizio, delle funzioni dell’insediamento e del sistema degli spazi urbani. - Sistema insediativo: l’analisi morfologica della città. L’approccio analitico basato sulla percezione visiva e sulla psicologia della forma urbana: riferimenti principali, metodi, esperienze. L’approccio analitico di carattere tipo-morfologico: riferimenti principali, metodi, esperienze. - Sistema ambientale: l’analisi dell’ambiente e del paesaggio. - Sistema relazionale: l’analisi delle reti infrastrutturali. - Sistema socioeconomico: l’analisi della popolazione. Fabbisogni urbanistici. 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana - Soggetti, attori e risorse delle trasformazioni territoriali e urbane. - Strutturazione e caratteri del corpus legislativo in materia di Governo del territorio e di Urbanistica. - Soggetti e livelli della Pianificazione territoriale e urbanistica. Quadro delle tipologie degli strumenti di pianificazione. - Parametri e indici urbanistici e ambientali. - Zone territoriali omogenee; standard urbanistici e ambientali. - Il concetto di Valutazione nella Tecnica urbanistica. - Pianificazione d’Area vasta. Piano Territoriale di Coordinamento. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Illustrazione di casi esemplificativi. Pianificazione ambientale: Quadro legislativo e strumenti. Piano paesaggistico. Contenuti; illustrazione di casi esemplificativi. Legislazione per la difesa del suolo. Piano di Assetto Idrogeologico. - Pianificazione comunale generale. Il Piano urbanistico comunale. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Il Piano urbanistico comunale. Procedura di formazione e approvazione; aspetti tecnici fondamentali dell’elaborazione progettuale. Quadro dei caratteri regionali della Pianificazione comunale generale. Piano Strutturale, Piano Operativo, Regolamento urbanistico / edilizio. Il concetto di Perequazione urbanistica. I Piani Regolatori del Comune di Roma. I Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) I Piani della Mobilità Sostenibile (PUMS) - Pianificazione attuativa convenzionale. Piano Particolareggiato di Esecuzione e Lottizzazione convenzionata. Piano per l’Edilizia Economica e Popolare e Piano di Recupero. Illustrazione di casi esemplificativi nell’Area romana. - Urbanistica concertata, Programmi complessi, Pianificazione strategica. Le diverse “generazioni” dell’Urbanistica contemporanea. Programmi Integrati di Intervento; Piani e Contratti di Quartiere. PrInt come strumenti integrati nel Piano urbanistico comunale. Illustrazione di casi esemplificativi nell’Area romana. Finanza di Progetto applicata all’Urbanistica e Società di Trasformazione Urbana (elementi). Pianificazione strategica (elementi). 3. Elementi di Progettazione urbanistica - Caratteri, contenuti e operazioni fondamentali del Progetto urbano. - Elementi di Storia della Progettazione urbanistica. Modelli e riferimenti del Progetto urbano nell’Urbanistica contemporanea. Illustrazione di casi esemplificativi. - Introduzione all’Estetica urbana e al Progetto urbano sostenibile. - I concetti di Sito, Struttura urbana, Centralità. - I concetti di Rete rossa e di Rete verde. Elementi costitutivi di base e caratteri delle strade urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle piazze urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle aree verdi urbane. Il Laboratorio progettuale verte sullo svolgimento delle analisi urbanistiche su un quartiere romano, San Lorenzo, e sull’impostazione di un progetto urbano di rigenerazione sostenibile. • Riferimenti di base
(Date degli appelli d'esame)
- Fabiola Fratini, Dall’arcipelago al progetto - idee per la città contemporanea, Kappa, Roma, 2012; - Fabiola Fratini, "I materiali della progettazione: l'impianto urbano". In: Paolo Colarossi e Antonio Pietro Latini, La progettazione urbana. vol. 2, p. 475-564, MILANO:Il Sole 24 Ore, ISBN:9788832469110, 2008 - Fabiola Fratini, Il linguaggio dell'urbanistica secondo Christopher Alexander. ROMA:Kappa, 2008 - Fabiola Fratini, Roma arcipelago di isole urbane. Scenari per Roma del XXI secolo. p.1-111, Roma: Gangemi editore, Roma, 2000; - Fabiola Fratini, Idee di città. Riflettendo sul futuro. p.1-414, Milano: Franco Angeli, Milano, 2000; - Fabiola Fratini, “Ways of interpreting urban generation Hamburg, London, Brussels, Roma”, CSE Journal, july-dicembre 2015, vol. 2, p. 73-90, ISSN: 2283-8767, 2016 - Fabiola Fratini, “HafenCity Amburgo: un progetto integrato”, URBANISTICA INFORMAZIONI, vol. 256, p. 42-46, ISSN: 2239-4222, 2014 - Fabiola Fratini, “Vinex o il "piano casa" olandese”. RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA, vol. 144, p. 59-65, ISSN: 0392-8608, 2014 - Fabiola Fratini, “ I quartieri sostenibili di Friburgo”. URBANISTICA INFORMAZIONI, vol. 248, p. 42-46, ISSN: 2239-4222, 2013 - Fabiola Fratini, “Civitas quo vadis?” Intervista a Wulf Daseking. URBANISTICA INFORMAZIONI, vol. 248, p. 47-48, ISSN: 2239-4222, 2013 - Fabiola Fratini, (2005). "Arcipelago Mosca". GOMORRA, vol. 8, p. 120-127, 2005 - Autori vari (a cura di Paolo Colarossi e Antonio Pietro Latini): La Progettazione urbana (3 volumi), Il Sole 24 Ore, Milano 2008; - Relazione Generale al PRG di Roma e Norme Tecniche di Attuazione – www.comune.roma.it; - Progetto Urbano San Lorenzo – www.comune.roma.it - Appunti delle Lezioni, materiali didattici e illustrativi distribuiti dal Docente; - Autori vari: Voce “Urbanistica” del Manuale di Ingegneria civile e ambientale (diretta da Elio Piroddi), Zanichelli ESAC, Bologna, 2006; |
9 | ICAR/20 | 50 | - | 68 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1022027 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivi formativi: Il Corso si pone come obiettivi l'apprendimento da parte dello studente di un insieme di regole e cono=
scenze da applicare in maniera critica, la sperimentazione del rapporto tra obiettivi formali perseguiti strumenti utilizzati, modelli presi a riferimento, in un programma che porti ad un prodotto compiuto riferibile all'estetica dell'architettura contemporanea; l'impostazione ed il controllo in tutte le sue fasi di un orgetto di architettura che, ancorché solo rappresentato, sia effettivamente costruibile nella realtà odierna della città
Canale: 1
-
PERCOCO MAURA
(programma)
Il Corso intende introdurre nel campo disciplinare della composizione architettonica trasmettendo le competenze fondamentali del progetto architettonico inteso come processo logico-deduttivo ed insieme artistico-intuitivo.
Obiettivo generale delle LEZIONI TEORICHE FRONTALI (monografiche e tematiche) previste dal corso è porre gli studenti nelle condizioni di: _saper analizzare e interpretare le opere dei Maestri del Novecento e dei più significativi architetti contemporanei; _acquisire le nozioni di base per la ideazione/organizzazione/costruzione dello spazio dell’uomo a partire dalla lettura interpretativa di uno specifico contesto fisico, storico, sociale, ambientale e culturale; _sviluppare una capacità critico-interpretativa individuale indispensabile per consentire a ciascun allievo di costruire successivamente un approccio autonomo e personale all’architettura; _apprendere il senso e le modalità operative del “processo compositivo” inteso come configurazione coerente ed organica degli elementi che definiscono la forma, la dimensione, ma soprattutto la qualità ed il carattere di un insieme di spazi strutturati tra loro da reciproche relazioni di senso, oltre che distributive e morfologiche, destinati alla vita e all’attività delle persone; _introdurre lo studente alla concezione dello spazio per abitare, a comprenderne i motivi contestuali, i principi funzionali e le ragioni estetiche, preposti al suo definirsi. Il percorso formativo proposto dal Corso riconosce alla sperimentazione diretta del progetto un ruolo didattico rilevante. Le attività pratiche previste nel LABORATORIO PROGETTUALE del Corso sono finalizzate nello specifico: - nella fase iniziale, sviluppata attraverso alcune esercitazioni, a verificare e fornire gli strumenti pratici di base da applicare per affrontare il progetto di un organismo architettonico di ridotta complessità e dimensione da inserire in un contesto dato; - nella successiva fase di elaborazione progettuale, a verificare la capacità di applicare: _la conoscenza di strategie compositive e principi fondativi che consentono la definizione formale di un’unità architettonica semplice; _la conoscenza degli elementi architettonici di base; _la conoscenza di alcuni temi fondativi della disciplina: il rapporto tra architettura e contesto, tra costruzione, paesaggio ed elementi della natura, tra spazi interni ed esterni; i concetti di “scala” e “misura” in architettura; le nozione di “limite” e di spazio confinato; le relazioni di continuità/discontinuità, separazione/interazione tra spazio aperto e interni; la nozione di ordine logico, le connessioni tra stereometria, geometria e forma in architettura; la congruenza tra pianta e sezione; i concetti di continuità e separatezza degli spazi; la relazione tra le parti e l’insieme; il rapporto tra pieni e vuoti, la coerenza tra articolazione spaziale, distribuzione funzionale, apparato strutturale e soluzione formale. Il Corso non prevede l'adozione di testi.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
-
CUTRONI FABIO
(programma)
Obiettivi formativi (finalità)
Il corso si fonda sull’assunto teorico che l’architettura sia ideazione, organizzazione e costruzione dello spazio dell’uomo in uno specifico contesto ambientale, storico, sociale e culturale; più esattamente, essa può essere precisata come configurazione coerente ed organica (“composizione”) degli elementi che determinano la forma, la dimensione, ma soprattutto la qualità ed il carattere di un insieme di spazi chiaramente strutturati tra loro, destinati alla vita e alle attività delle persone; spazi, cioè, di cui si siano intenzionalmente stabilite le reciproche relazioni di senso, ancor prima che distributive, geometriche o morfologiche; spazi in grado di trascendere il loro aspetto funzionale, per esprimere quel concetto kahniano di ordine che precede e governa il loro farsi “meditato”. L’architettura, dunque, realizza sempre un complesso sistema di relazioni spaziali che, non solo descrive l’orditura dei rapporti tra le funzioni racchiuse al suo interno, ma, al tempo stesso, stabilisce e misura l’assetto, l’apertura, la trama di connessioni fisiche, visuali o metaforiche di quelle stesse funzioni rispetto alla città o alla natura all’esterno. Il progetto architettonico, quindi, è inteso come processo logico-deduttivo, ed insieme artistico-intuitivo, capace di ridurre ad una sintesi equilibrata, armonica e necessaria – ma soprattutto espressiva – le esigenze spesso divergenti legate alle sue tre componenti (vitruviane) essenziali: la ratio utilitatis, la ratio firmitatis e la ratio venustatis. D’altra parte, esso è inteso anche come strumento di conoscenza, di ricerca e sperimentazione paziente, attraverso il quale vagliare e far emergere le potenzialità latenti di un luogo, le sue valenze storico-ambientali, proponendo inoltre una rappresentazione della condizione contemporanea, un’interpretazione dello spirito del proprio tempo. Progettare un’opera di architettura, quindi, è un atto analitico, critico e artistico insieme; significa porsi comunque in rapporto con l'esistente, con il processo di costruzione e trasformazione materiale del territorio, ma anche con il processo di evoluzione e maturazione del pensiero in un determinato momento storico e in un particolare ambito culturale. Ogni nuovo edificio, ogni intervento, anche di modesta entità, tende infatti a modificare il contesto, ad offrirne un lettura interpretativa; in sostanza esprime un giudizio, seleziona le tracce, misura lo spazio, restituendone una diversa configurazione – una diversa identità – ed instaurando relazioni inattese, o recuperando relazioni disattese, con le altre architetture, con la città e con il paesaggio. Partendo da questi presupposti concettuali, il corso si propone di trasmettere le conoscenze disciplinari e metodologiche utili ad assimilare gli elementi fondativi del progetto architettonico, ponendo gli studenti nelle condizioni di saper analizzare ed interpretare le opere dei più significativi architetti moderni e contemporanei, ma anche di apprendere il senso e le modalità operative del processo compositivo, per potersi poi applicare in una prima verifica progettuale su un organismo di dimensioni contenute e di controllata complessità. Considerata la centralità ed imprescindibilità del progetto nel percorso formativo dello studente, il tema applicativo da sviluppare durante l’anno assume il valore di efficace strumento didattico per sondare aspetti anche generali della disciplina quali, ad esempio: il concetto di “scala”; il rapporto tra architettura e luogo (in particolare tra architettura e natura); la relazione tra spazio interno e spazio esterno; la composizione dei pieni e dei vuoti; la coerenza tra concezione architettonica e tecniche costruttive; la corrispondenza tra articolazione spaziale, distribuzione funzionale, apparato strutturale e soluzione formale; il riferimento ai modelli tipologici o alle metafore; l’uso della geometria e della modulazione nella determinazione e nel controllo della forma. Peraltro, l’acquisizione delle nozioni di base implica, quale ulteriore finalità del corso, lo sviluppo di quella capacità critica individuale, indispensabile per consentire a ciascun allievo di avviare la costruzione di un approccio personale all’architettura. Contenuti disciplinari (cicli di lezioni) I contenuti disciplinari si articolano in “cicli di lezioni” che intrecciano i principi fondamentali della grammatica e della sintassi del linguaggio architettonico, alla lezione dei Maestri del Novecento, all’approfondimento delle tecniche compositive e di alcune tematiche nodali che intervengono nella strutturazione della forma, fino all’esplorazione dei nuovi “modi di comporre” che caratterizzano la produzione contemporanea. I Maestri del Novecento Frank Lloyd Wright → L’esplosione centrifuga dello spazio. Dalle Prairie Houses a Fallingwater Adolf Loos → L’articolazione altimetrica dello spazio: il raumplan Le Corbusier → Lo spazio definito da volumi. I principi del Purismo dai “5 punti per una nuova architettura” ai “4 modi di comporre” Ludwig Mies van der Rohe → Lo spazio definito da piani e linee. Dalla composizione neoplastica alla poetica del beinahe nichts Alvar Aalto → Lo spazio organico. Tra costruzione logica dell’intelletto e dimensione informale della natura Louis Kahn → Lo spazio strutturato. Ordine geometrico e organizzazione gerarchica delle funzioni Fondamenti Gli elementi della grammatica architettonica → elementi strutturali e loro possibile valore figurativo (pilastro, trave, telaio, setto, solaio; uso dello sbalzo e della grande campata); elementi di tamponatura (muro e involucro); elementi di comunicazione visiva e di mediazione interno-esterno (bucature, pan de verre, frangisole, logge, porticati); basamento (attacco a terra e rapporto con il suolo); coronamento; elementi di distribuzione orizzontale e verticale (disimpegni, percorsi, scale, rampe, cordonate) La sintassi del linguaggio architettonico 1 - relazioni planimetriche spazio-funzionali: la pianta → geometria come strumento di ordine, controllo, definizione e organizzazione dello spazio (modulo e proporzioni); gerarchie spaziali (spazi serviti e spazi serventi; “in between” spaces); infrazione occasionale di un principio ordinatore; spazi chiusi, spazi concatenati, spazi fluidi, spazi dinamici (dimensione temporale dello spazio); distribuzione lineare, ad assi ortogonali, a trama; rotazioni e incastri 2 - relazioni altimetriche spazio-funzionali: la sezione → dimensioni delle funzioni (dimensioni metriche e dimensioni simbolico-psicologiche degli spazi); sfalsamenti, doppie altezze, luce zenitale 3 - composizione analitica (assemblaggio): esplicitazione della tettonica struttura-involucro; disarticolazione tra elementi – linee e superfici – che definiscono e costruiscono lo spazio; esaltazione dell’identità e dell’autonomia costruttivo-formale delle parti che realizzano il tutto, ma anche scomposizione volumetrica del programma funzionale 4 - composizione sintetica (modellazione): identità a-tettonica tra struttura, involucro e conformazione dello spazio; annullamento delle componenti grammaticali a favore di una definizione unitaria e volumetrica degli ambienti interni, a partire da una prefigurazione imposta a priori – generalmente una forma pura – o ricavata attraverso la composizione di volumi puri Modi di comporre (ovvero “la struttura della forma”) Privilegiando un’immagine volumetrica (approccio sintetico-deduttivo) 1 - Spazio definito da volumi: il volume puro (configurazione a priori, definizione di archetipi formali); la composizione di volumi puri in tensione tra loro (in ragione della distanza e della diversa forma, dimensione e angolazione → equilibrio dinamico); la giustapposizione-intersezione di volumi puri (addizione); lo scavo o articolazione geometrica del volume puro (sottrazione) 2 - Spazio definito da superfici: architettura di piani isolati ortogonali o piani continui piegati (folding architecture) Privilegiando uno schema planimetrico (approccio analitico-induttivo) 1 - Spazio definito dalla struttura distributiva: ambiti funzionali (spazi statici) vs percorsi (spazi dinamici); ovvero quando il modo di connettere, di combinare o di organizzare gli spazi – riconsiderando la “logica dell’uso” – diviene la matrice del progetto 2 - Spazio definito dall’impianto tipologico (tipo e modello): la sequenza spaziale lineare → la domus; il recinto → la corte (aperta o chiusa); la trama pieni-vuoti → il patio Temi a contrasto (relazione-opposizione) Nel progetto di architettura l’idea di spazio che si intende trasmettere attraverso una specifica elaborazione e caratterizzazione formale può assumere una connotazione univoca e perentoria, ovvero una identità ambivalente, a volte metaforica, basata sulla calibrata e consapevole tensione generata da due registri espressivi contrapposti (chiuso-aperto, materico-astratto, razionale-organico, pesante-leggero, compresso-dilatato, continuo-discontinuo, buio-luminoso, unitario-frammentato, intimo-solenne, statico-dinamco, denso-rarefatto, ordinato-caotico, …) → Esibizione della contraddizione tematica come soluzione espressiva Nodi tematici 1 - Il rapporto interno-esterno → pieni e vuoti; volume e spazio (dentro-fuori: ambiti di transizione o mediazione); i prospetti: ritmo, ripetizione, modulazione, densità (regola ed eccezioni); dalla simmetria speculare alla simmetria ponderale (bilanciata); dai tracciati regolatori alle disposizioni caotiche controllate 2 - Struttura e concezione architettonica (ovvero tecniche costruttive ed articolazione spaziale). La scuola di São Paulo in Brasile (João Batista Vilanova Artigas, Paulo Mendes da Rocha, Eduardo de Almeida, Marcio Kogan, MMBB) 3 - Il concetto di “scala” → misura degli spazi interni in relazione all’uomo, alle funzioni ed al significato loro attribuito; misura dell’architettura in relazione al suo contesto; il “fuori scala”. La scuola portoghese (Fernando Távora, Álvaro Siza Vieira, Eduardo Souto de Moura, Francisco e Manuel Aires Mateus) 4 - Architettura e luogo → contesto fisico (principio insediativo del tessuto urbano / altezze / allineamenti / accessi / dimensioni e forma del lotto / orografia / orientamento / vegetazione / panorama / inquadrature / fuochi visivi) e contesto culturale (storia / tipologie / tecnologie e materiali locali). La scuola spagnola (Josep Lluís Sert, Josè Antonio Coderch, Alberto Campo Baeza) 5 - Luce e materiali nella caratterizzazione dello spazio architettonico 6 - Memoria, metafora e simbolo in architettura Il corso non prevede l'adozione di testi obbligatori
(Date degli appelli d'esame)
|
12 | ICAR/14 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1047194 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si prefigge di indicare le problematiche generali del rilievo, della sua restituzione l'attività della sua restituzione infografica e del disegno di progetto. L’attività del Laboratorio progettuale sarà rivolto prevalentemente allo studio ed alla realizzazione dei vari elaborati grafici che compongono il progetto di un edificio. La problematica generale del rilievo architettonico sarà espletata mediante l’analisi di un organismo architettonico sia sotto l’evoluzione storica che negli aspetti metodologici ed operativi.Risultati di apprendimento attesiAcquisizione e sviluppo delle capacità grafiche di rilievo e rappresentazione dell’architettura esistente e di quella progettata. Competenze specifiche sia di disegno a mano libera che di disegno assistito con l’utilizzo della modellazione 3D.
Canale: 1
-
LANFRANCHI FABIO
(programma)
Il Corso, articolato in lezioni, esercitazioni e laboratorio, si pone come obiettivo specifico l'insegnamento del Disegno e del Rilievo.
Disegno da intendere quale insostituibile strumento di comprensione e mezzo di comunicazione della realtà fisica che ci circonda. Tra le strutture della comunicazione il Disegno assume un ruolo fondamentale e specifico per l’analisi e la descrizione dei fenomeni spaziali in genere e dei campi applicativi legati all’ingegneria ed all’architettura in particolare. Un opportuno uso del Disegno consente di “vedere, interpretare, analizzare, discretizzare e rappresentare” la realtà che ci circonda, valutandone gli aspetti metrico-geometrici, le matrici, le proporzioni, i riferimenti. Le scale di rappresentazione, la normativa grafica: quotatura, organizzazione degli elaborati. Applicazioni di Disegno a riga e squadra e a mano libera relative agli elementi costituenti l'edificio, agli elementi strutturali principali: la struttura continua, la struttura a telaio, il solaio, l'arco, la volta e la capriata. Disegno inteso non solo come insieme delle tecniche e strumentazioni utili a rappresentare ciò che si conosce compiutamente, ma soprattutto come processo per spostare in progressione il livello e la specificità della conoscenza. Il Rilievo da intendere come sistema aperto di conoscenza, di ricerca storico-iconografica, di misura ed interpretazione dell'architettura. Dall'edificio al "modello" di rilievo. Il progetto e I'organizzazione. Il rilevamento diretto, il rilevamento indiretto: rilevamento fotografico, topografico, digitale; raddrizzamento fotografico; fotogrammetria; il rilevamento da scan-laser. Incertezze e tolleranze, principi e procedimenti geometrici, trilaterazione e misurazioni polari, poligonali chiuse ed aperte. Il sopralluogo, la ricerca storica, il rilevamento planimetrico, altimetrico e di elementi particolari: le volte, gli ordini classici, i materiali; il problema della riduzione di scala. La scelta dei tipi di rappresentazione. Le attività del Laboratorio, tenderanno ad esaminare le problematiche delle applicazioni del disegno tecnico alla rappresentazione progettuale. La rappresentazione dell’idea progettuale, la rappresentazione del territorio mediante linee di equidistanza e piani quotati, applicazioni. Tipologie di rappresentazione: piante, sezioni, prospetti, la rappresentazione dell’organismo edilizio considerato nei suoi principali aspetti: la cellula abitativa, le strutture portanti, gli impianti, i servizi, i rivestimenti, gli infissi. Tutte le attività relative alle applicazioni di rilevamento architettonico dovranno essere sostenute da un "Quaderno" in cui verranno raccolti i materiali prodotti. I risultati costituiranno la base dell'esame. Scopo del Corso è pertanto quello di fornire agli allievi l’adeguata conoscenza teorica e la competenza pratico-applicativa nei metodi del Disegno e del Rilievo in grado di corrispondere alle esigenze della società contemporanea nel campo della progettazione e la costruzione delle opere di architettura ed ingegneria edile. CUNDARI C., Il Rilievo architettonico. Ragioni, Fondamenti, Applicazioni, Edizioni Kappa, Aracne Editrice S.r.l., Roma, 2012
(Date degli appelli d'esame)
LANFRANCHI F., Linguaggio di-segni, considerazioni sulla comunicazione grafica d’architettura, Aracne Editrice, Roma, 2008
Canale: 2
-
CARPICECI MARCO
(programma)
In continuità con la prima annualità di Disegno dell’Architettura, questa seconda annualità ha l’obbiettivo di dotare lo studente di specifiche capacità in ordine alla rappresentazione architettonica. Per ottenere ciò la didattica si occupa di approfondire le leggi geometriche che regolano la struttura formale già studiate nel primo anno. A completamento della formazione grafica si affrontano temi specifici abbraccianti le varie tecniche di rappresentazione grafica.
In sintesi lo scopo del corso è quello di mettere in condizione lo studente di poter acquisire le nozioni necessarie e, con l’esercizio, la padronanza delle tecniche utili alla gestione del processo creativo formale e di lettura del costruito. Il tema della rappresentazione e le relative tecniche, verrà affrontato in tutte le fasi: - schizzi a mano libera dell’idea progettuale e del rilievo - definizione, il coordinamento e il controllo, anche con i colori, della definizione di un progetto preliminare e di rilievo - la stesura canonica di un progetto definitivo alle varie scale di rappresentazione e del rilievo - la elaborazione complessa, sia manuale sia informatica finalizzata alla ‘presentazione’ dell’oggetto progettato e di quello rilevato Tra le attività collaterali, ma non per questo meno formative, si è voluta introdurre quella del disegno dal vero che oltre ad esercitare manualmente ancora una volta l’utilizzo del mezzo grafico, condiziona l’esecutore ad eseguire involontarie ma continue selezioni ed osservazioni per comprendere e scegliere cosa e come rappresentare. Nessuno specifico testo di riferimento. Gli argomenti possono essere approfonditi su qualsiasi testo inerente gli specifici argomenti delle lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
On line gli studenti trovano tutto il materiale occorrente. |
9 | ICAR/17 | 50 | - | 68 | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1022030 -
ARCHITETTURA TECNICA I CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivo dell’insegnamento è fornire agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea in Ingegneria edile-architettura le conoscenze di base circa il farsi materiale e operativo dell'architettura. L'oggetto di studio è la prefigurazione compiuta e coerente dell'organismo architettonico nella sua strutturale unitarietà. Il corso, introducendo la lettura sistemica dell’organismo edilizio, tende costantemente a ribadire il carattere contestuale che ogni scelta costruttiva deve possedere nella prassi operativa del processo progettuale. Le conoscenze tecnico-costruttive sono pertanto proposte allo studente come strumenti necessari, ma non sufficienti, alla messa a punto delle individuali capacità progettuali.
Canale: 1
-
PAOLINI CESIRA
(programma)
Il corso affianca al sistema lezione – esercitazione il laboratorio progettuale, in cui lo studente riesamina operativamente le nozioni acquisite. Questi tre strumenti didattici, integrati tra loro e strutturati secondo una ordinata successione temporale, hanno come obiettivo ultimo quello di permettere allo studente di comprendere, sin da questo suo primo approccio con l'operazione progettuale, come il costruire debba intendersi come un'attività culturale globale.
Il tradizionale ciclo di lezioni è articolato in tre parti, dopo alcune lezioni introduttive che definiscono il contesto operativo e l’articolazione del processo edilizio, viene introdotto il concetto di organismo edilizio come spazio rispondente a un insieme di esigenze e costruito in un determinato contesto, fisico e temporale, analizzandone le complesse relazioni con la tecnologia. L'apparecchiatura costruttiva, in quanto anatomia dell'organismo edilizio, consente, in un ambito sistemico, di precisare le relazioni esistenti tra gli aspetti più propriamente estetico-configurativi, le problematiche tipologico-distributive e le scelte tecnico-costruttive. L'individuazione dell'organismo edilizio in quanto sistema e la successiva analisi degli elementi che lo compongono, costituisce premessa alla presentazione dei procedimenti costruttivi, intesi come risultato di scelte coerenti e appropriate per la sua realizzazione. In particolare vengono analizzati i seguenti elementi di fabbrica e i relativi procedimenti costruttivi: sistemi a setti e intelaiati, chiusure orizzontali, chiusure verticali, partizioni interne, elementi di comunicazione verticale. La fase applicativa del processo di apprendimento è organizzata in due momenti distinti ma strettamente interrelati tra loro, esercitazioni e laboratorio progettuale. Nelle esercitazioni lo studente sperimenta la fattibilità costruttiva di una cellula abitativa tipo utilizzando sistemi a setti e a gabbia (in muratura, legno, acciaio e c.a.); mentre nel laboratorio progettuale, dopo aver approfondito la tipologia a schiera definisce, per una unità abitativa, l’impianto planimetrico- distributivo e il complesso delle scelte tecnico-costruttive, verificandone le più significative a scala di dettaglio, e sondando così operativamente lo specifico farsi materiale di una prefigurazione architettonica. Per la conoscenza delle tematiche trattate nelle lezioni, si consigliano i seguenti testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
E. Mandolesi, Edilizia 1, ed. Utet 1979 E. Allen, I fondamenti del costruire, Mc Graw-Hill 1990 M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, ETAS Libri 1992 M. Pugnaletto Guida al corso di architettura tecnica 1 parte prima: principi complessi per la sicurezza statica, principi per il comfort ambientale, principi per la percezione della forma, ed.Artigiana Multistampa 2004 Ulteriori materiali didattici, predisposti a cura della cattedra, vengono distribuiti durante le lezioni. Nel sito web piattaforma e-learning Moodle 2 Sapienza sono presenti vari materiali didattici in formato pdf.
Canale: 2
-
PUGNALETTO MARINA
(programma)
Il corso affianca al sistema lezione – esercitazione il laboratorio progettuale, in cui lo studente riesamina operativamente le nozioni acquisite. Questi tre strumenti didattici, integrati tra loro e strutturati secondo una ordinata successione temporale, hanno come obiettivo ultimo quello di permettere allo studente di comprendere, sin da questo suo primo approccio con l'operazione progettuale, come il costruire debba intendersi come un'attività culturale globale.
Il tradizionale ciclo di lezioni è articolato in tre parti, dopo alcune lezioni introduttive che definiscono il contesto operativo e l’articolazione del processo edilizio, viene introdotto il concetto di organismo edilizio come spazio rispondente a un insieme di esigenze e costruito in un determinato contesto, fisico e temporale, analizzandone le complesse relazioni con la tecnologia. L'apparecchiatura costruttiva, in quanto anatomia dell'organismo edilizio, consente, in un ambito sistemico, di precisare le relazioni esistenti tra gli aspetti più propriamente estetico-configurativi, le problematiche tipologico-distributive e le scelte tecnico-costruttive. L'individuazione dell'organismo edilizio in quanto sistema e la successiva analisi degli elementi che lo compongono, costituisce premessa alla presentazione dei procedimenti costruttivi, intesi come risultato di scelte coerenti e appropriate per la sua realizzazione. In particolare vengono analizzati i seguenti elementi di fabbrica e i relativi procedimenti costruttivi: sistemi a setti e intelaiati, chiusure orizzontali, chiusure verticali, partizioni interne, elementi di comunicazione verticale. La fase applicativa del processo di apprendimento è organizzata in due momenti distinti ma strettamente interrelati tra loro, esercitazioni e laboratorio progettuale. Nelle esercitazioni lo studente sperimenta la fattibilità costruttiva di una cellula abitativa tipo utilizzando sistemi a setti e a gabbia (in muratura, legno, acciaio e c.a.); mentre nel laboratorio progettuale, dopo aver approfondito la tipologia a schiera definisce, per una unità abitativa, l’impianto planimetrico-distributivo e il complesso delle scelte tecnico-costruttive, verificandone le più significative a scala di dettaglio, e sondando così operativamente lo specifico farsi materiale di una prefigurazione architettonica. Per la conoscenza delle tematiche trattate nelle lezioni, si consigliano i seguenti testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
E. Mandolesi, Edilizia 1, ed. Utet 1979 E. Allen, I fondamenti del costruire, Mc Graw-Hill 1990 M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, ETAS Libri 1992 M. Pugnaletto Guida al corso di architettura tecnica 1 parte prima: principi complessi per la sicurezza statica, principi per il comfort ambientale, principi per la percezione della forma, ed. Artigiana Multistampa 2004 Ulteriori materiali didattici, predisposti a cura della cattedra, vengono distribuiti durante le lezioni. Nel sito web piattaforma e-learning Moodle 2 Sapienza sono presenti vari materiali didattici in formato pdf. |
12 | ICAR/10 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1012202 -
Scienza delle costruzioni
(obiettivi)
Il corso fornisce le basi teoriche dell'ingegneria strutturale,
illustrando i modelli e gli strumenti operativi di base per lo studio dei sistemi strutturali costituiti da corpi continui, in particolare da travi, di cui sono esaminate le condizioni di equilibrio, congruenza, resistenza e stabilità. Gli argomenti sviluppati contribuiscono a formare le conoscenze necessarie per identificare, formulare e risolvere i problemi strutturali del progetto architettonico, e per comprendere il linguaggio tecnico dell’ingegneria strutturale. L’obiettivo specifico atteso è quindi l’apprendimento di metodologie per l'impostazione e la discussione dei problemi di analisi e progettazione strutturale.Al termine del corso gli studenti devono essere in grado di analizzare e risolvere schemi strutturali semplici, quali sistemi di travi isostatici e iperstatici e strutture reticolari, definendone lo stato di deformazione e di sollecitazione ed effettuando le verifiche di resistenza. Il processo di apprendimento è verificato durante il corso attraverso lo svolgimento di esercitazioni e prove scritte.
-
DE ANGELIS MAURIZIO
(programma)
Cinematica e statica dei corpi rigidi: cedimenti vincolari e forze, vincoli e reazioni vincolari, problema cinematica e problema statico, dualità ed equazione dei lavori virtuali; caratteristiche delle sollecitazioni nelle travi; sistemi reticolari.
Sistemi discreti deformabili: deformazioni e sollecitazioni; legame deformazione-sollecitazione degli elementi deformabili; formulazione diretta del problema elastico; soluzione con il metodo delle forze e metodo degli spostamenti. Meccanica dei solidi elastici: analisi dello stato di deformazione: componenti del tensore della deformazione e del tensore della rotazione rigida, relazioni fra i campi di spostamento e di deformazione, equazioni di congruenza; analisi dello stato di tensione: componenti del tensore della tensione, equazioni di equilibrio, tetraedro di Cauchy, assi principali, invarianti del tensore, circoli di Mohr per stati piani e spaziali, linee isostatiche; espressioni del lavoro delle forze interne e delle forze esterne; equazione dei lavori virtuali per i corpi deformabili; il legame costitutivo dei materiali: omogeneità, elasticità, isotropia; legge di Hooke generalizzata, equazioni di Lame; energia potenziale elastica ed energia complementare, teoremi di s': stazionarietà teorema di Clapeyron, teoremi di Betti e di Maxwell; il problema elastico, unicità della soluzione, soluzione del problema elastico in termini di componenti di spostamento o in termini di tensioni. Teoria della trave: richiami di geometria delle aree, momenti statici e d'inerzia, tensore d'inerzia, assi principali d'inerzia, ellisse d'inerzia, polare, antipolare, nocciolo centrale d'inerzia; studio dello stato tensionale e deformativo, il problema di Saint Venant, sollecitazioni semplici e composte, trazione, flessione, torsione, flessione e taglio, sezioni rettangolari sottili e non, chiuse e aperte, simmetriche e non. Resistenza dei materiali: caratteristiche meccaniche; elasticità, plasticità, viscosità, resistenza a fatica; criteri di resistenza; verifica di sicurezza. Teoria delle strutture: deformata elastica delle travi ad asse rettilineo, formula generale dello spostamento; sistemi di travi: metodo delle forze per i sistemi monodimensionali iperstatici, metodo degli spostamenti, matrici di rigidezza, metodo di Ritz; il metodo degli elementi finiti; applicazioni a strutture bidimensionali. Stabilità: introduzione alla stabilità dell'equilibrio elastico, l'asta elastica flessibile caricata di punta, influenza dell' eccentricità del carico e di difetti; metodi energetici Russell C. Hibbeler (Autore), M. De Angelis (a cura di), G. Ruta (a cura di). Meccanica dei solidi e delle strutture. Teoria e applicazioni, Prentice Hall, 2010.
(Date degli appelli d'esame)
Leone Corradi Dell'Acqua, Meccanica delle strutture, Vol. 1-2-3, McGraw-Hill Libri Italia srl. Esercitazioni di scienza delle costruzioni. Vol. 1. Strutture isostatiche e geometria delle masse. Autore: Viola Erasmo, Editore: Pitagora, Genere: ingegneria e attivita affini, Data pubbl.: 1993 Esercitazioni di scienza delle costruzioni. Vol. 4. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza. Autore: Viola Erasmo, Editore: Pitagora, Genere: ingegneria e attivita affini, Data pubbl.: 1995 |
9 | ICAR/08 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1022004 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA E DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano la storia delle attività edilizie e di altre attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (giardini, parchi, paesaggio, città, territorio), in rapporto al quadro politico, economico, sociale, culturale delle varie epoche; gli argomenti storici concernenti aspetti specifici di tali attività, dalla rappresentazione dello spazio architettonico alle tecniche edilizie; la storia del pensiero e delle teorie sull'architettura; lo studio critico dell'opera architettonica, esaminata nel suo contesto con riferimento alle cause, ai programmi ed all'uso, nelle sue modalità linguistiche e tecniche, nella sua realtà costruita, nei suoi significati.Risultati di apprendimento attesiVerifica di quanto scritto nel punto 1
-
MARCHEGIANI CRISTIANO
(programma)
1. Classicismo romantico. “Rivoluzionari”: Laugier, Piranesi, Boullée, Ledoux, David.
2. Arcaismo e sintetismo intorno al 1800. 3. Il fronte razional-funzionalista del Classicismo romantico: Durand e Schinkel. 4. Ferro e vetro per l’architettura della Rivoluzione industriale. 5. La capitale des capitales. La Parigi di Haussmann. Impressionismo: “arte urbana”. 6. Natura funzionale e organica del Modernismo statunitense. 7. Art Nouveau. La linea organica: Gaudí e Horta. 8. Antica e nuova leggerezza. Secession e Protorazionalismo: Wagner, Olbrich, Hoffmann. 9. Astrazione-organica: Mackintosh. 10. Costruzione veridica, linea-forza, standard. Berlage, Van de Velde, Muthesius. 11. Oltre l’Art Nouveau. Loos e Behrens. 12. La “moderna” epopea del cemento armato. Pionieri. 13. Scomposizione quadridimensionale. Cubismo e Neoplasticismo. 14. Futurismi: Futurismo, Suprematismo, Costruttivismo. 15. Espressionismo. 16. Dall’Avanguardia al Razionalismo. Gropius, il Bauhaus, Mies van der Rohe. 17. Il giovane Le Corbusier e lo “spirito nuovo” dell’architettura moderna. 18. L’Italia fra le due guerre. Novecento, Razionalismo, Stile littorio. 19. Capolavori dei Maestri al tramonto del Movimento Moderno. 20. L’eredità dei Maestri fuori d’Europa: Giappone e Brasile. 21. Dopo il Movimento Moderno. Italia post 1945. 22. Verso una “nuova monumentalità”. 23. Dall’Architettura Radicale al pluralismo contemporaneo. 24. La ricerca contemporanea. Questioni di metodo. Fonti, bibliografia, sitografia. Kenneth Frampton, Storia dell’architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 2012 (1a ed. 1982).
(Date degli appelli d'esame)
Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Milano, Skira, 1999 (ed. orig. Cambridge, Mass., 1995). |
9 | ICAR/18 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1022092 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo prioritario di preparare lo studente a progettare in autonomia, attraverso un percorso di apprendimento, elaborazione e verifica degli strumenti della composizione architettonica e della costruzione, per giungere ad una sintesi che consenta il controllo di un organismo architettonico complesso.Finalità essenziale del corso è quella di indurre negli studenti una costante attenzione al rapporto tra ingegneria, architettura e tendenze estetico-culturali contemporanee, inserendo la disciplina architettonica e la riflessione compositiva in un contesto multidisciplinare.Risultati di apprendimento attesiLo studente dovrà portare a compimento il progetto di una struttura architettonica, localizzata in uno specifico ambiente urbano consolidato. E al contempo dovrà fare una riflessione più ampia sui problemi generali dell’architettura e del costruire quali, ad esempio, il rapporto edificio-contesto; la mutua relazione tra spazio interno e spazio esterno o tra tipo e distribuzione; la dialettica tra struttura, forma e funzione.
-
MENGHINI ANNA BRUNA
(programma)
Il tema di laboratorio dell’anno è la progettazione di una biblioteca a Roma, in un’area fortemente caratterizzata dal punto di vista ambientale, con spazi di pertinenza anche all’aperto. Agli studenti verranno forniti gli strumenti teorici e pratici per affrontare un progetto inserito in un contesto specifico e articolato.
Il tema proposto si offre anche come spunto per una riflessione più ampia sui problemi generali dell’architettura e del costruire quali, ad esempio, le relazioni tra edificio e contesto in rapporto alla forma dell’area; la dialettica tra struttura e forma e quella tra forma e funzione; la mutua relazione tra spazio interno e spazio esterno o tra tipo e distribuzione; la composizione dei pieni e dei vuoti. Il nuovo intervento si dovrà relazionare con il luogo inteso come unione di morfologia e storia, considerando il tessuto urbano o il paesaggio in cui si inserisce come un ambito con il quale instaurare rapporti dinamici e nuove relazioni visive, di forma e di contenuto. Su questa base è quindi richiesta oltre alla progettazione architettonica e costruttiva dell’edificio, anche una riconfigurazione e una coerente caratterizzazione degli spazi aperti di pertinenza o comunque rapportabili ad esso; e questo sia attraverso una proposta di modificazione dell’immediato intorno sia eventualmente mediante una vera e propria rimodellazione del suolo. Testi di riferimento:
(Date degli appelli d'esame)
Kenneth Frampton, “Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo”, Skira, Milano 1999 Rafael Moneo, “La solitudine degli edifici e altri scritti”, Allemandi, Torino 2004 Steven Holl, “Parallax : architettura e percezione”, Postmedia books, Milano 2004 Sanford Kwinter e Marco Rainò (a cura di), “Rem Koolhaas: verso un'architettura estrema”, Postmedia, Milano 2002 Maria Argenti, Antonino Terranova (a cura di), Linguaggi dell’architettura contemporanea, in “Rassegna di Architettura e Urbanistica” nn. 127/128/129, ed. Kappa, Roma 2009 Peter Zumthor, Pensare Architettura, Mondadori Electa, Milano 2003. Riviste consigliate (presenti nella Biblioteca del Dipartimento): Casabella, Area, Domus, Materia, El Croquis, AV Arquitectura Viva, Architectural Review, Rassegna di Architettura e Urbanistica, 2G. |
12 | ICAR/14 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1012260 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il corso di Fisica Tecnica Ambientale si propone di far acquisire agli allievi nozioni sugli aspetti fondamentali della termofluidodinamica, della trasmissione del calore, dell'energetica, dell' illuminotecnica, dell'acustica, del benessere termoigrometrico e dell'energetica. Tali nozioni proprie dell'ingegneria civile e dell'architettura, si concretizzano nella fisica dell'ambiente confinato (es. termofisica dell'edifico, illuminazione di interni ed esterni, acustica edilizia), nello studio del benessere dell'individuo e nello studio del risparmio energetico.Risultati di apprendimento attesiIl corso si propone di fornire quelle conoscenze interdisciplinari utili ad affronatre gli aspetti connessi all’energetica ed al rapporto uomo-ambiente all’interno dell’involucro edilizio.
|
9 | ING-IND/11 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1023027 -
ECONOMIA ED ESTIMO CIVILE
(obiettivi)
Il corso intende introdurre lo studente alla teoria e alla applicazione operativa dei modelli estimativi e delle procedure di valutazione connesse con il processo della produzione insediativa.L’approccio alla valutazione dei progetti affronta il tema delle valutazioni finanziarie, finalizzate a controllare il rapporto costi-ricavi che il progetto è capace di sviluppare nel tempo e le valutazioni economiche (costi benefici). Vengono poi introdotte: le valutazioni multi-dimensionali, per estendere la valutazione del progetto ad altre dimensioni (tecniche, procedurali, sociali, ambientali, estetico-culturali)Risultati di apprendimento attesiIl risultatto atteso è che gli studenti alla fine del corso siano in grado di applicare i cinque valori ( mercato, costo, trasformazione,surrogazione e complementare) nelle varie situazioni che si presentano nelle varie tipologie di piani e progetti dal livello urbanistico a quello edilizio attraverso valutazioni monetarie ed extramonetarie.
|
9 | ICAR/22 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1022031 -
ARCHITETTURA TECNICA II CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
L’insegnamento ha lo scopo di formare nello studente la capacità di affrontare la progettazione dell'organismo architettonico come processo di sintesi tra l'ideazione della forma e la sua risoluzione costruttiva. In particolare, si intendono sviluppare specifiche competenze su:· i criteri di configurazione, conformazione e distribuzione degli spazi come coerente risposta alle esigenze dell’uomo; · le correlazioni tra l'opera e il proprio contesto, nel senso più ampio del termine; · la fattibilità costruttiva dell'opera e il riferimento tecnologico.Risultati di apprendimento attesiI principali risultati attesi al termine del percorso formativo sono: · capacità di sviluppare un progetto esecutivo controllandone e correlandone gli aspetti architettonici, strutturali ed energetici· conoscenza delle principali soluzioni tecniche relative agli elementi fondamentali dell’edificio e dei criteri di scelta in funzione degli obiettivi architettonici· comprensione del funzionamento di massima delle strutture portanti· consapevolezza dell’incidenza dell’involucro e delle partizioni sulla capacità dell’edificio di soddisfare i requisiti ambientali fondamentali· capacità di applicare criteri energetici passivi nella progettazione dell’edificio
-
FERRERO MARCO
(programma)
LA STRUTTURA PORTANTE E LA DEFINIZIONE DELLO SPAZIO AGIBILE* Nozioni di base: azioni sulle costruzioni (carichi verticali; azioni orizzontali); modelli di comportamento e sistemi di vincolo (appoggio, cerniera, incastro); caratteristiche dei materiali da costruzione (muratura; legno; acciaio; cemento armato; cemento armato precompresso)* Criteri progettuali: conformazione della struttura portante (la morfologia dell'ossatura portante in rapporto alla conformazione geometrica dell'edificio e alla configurazione delle azioni sulla costruzione); le costruzioni ed il terreno (interazione terreno - struttura; cedimenti ; opere di contenimento; intercapedini); progettazione strutturale antisismica (effetti e natura del sisma; aspetti di dinamica strutturale - masse, rigidezze e reciproci rapporti); soluzioni strutturali complesse (impalcati a piastra; strutture reticolari; strutture in aggetto; strutture a guscio; tensostrutture)* Tecniche costruttive: definizione e integrazione architettonica degli elementi costruttivi e dei nodi strutturali, con riferimento ai materiali impiegati e ai principali vincoli statici LA STRUTTURA SPAZIALE E LA RISPONDENZA FUNZIONALE* Congruità distributiva e dimensionale: concetto di tipo edilizio; "standard" progettuali a livello edilizio (ingombri, cubature minime, requisiti igienico-sanitari, ecc.) e a livello urbanistico (aree di rispetto, di parcheggio, verdi, residenziali, ecc.)* Accessibilità : abbattimento delle barriere architettoniche* Sicurezza: sicurezza all'incendio; sicurezza nell'uso (cadute, crolli) LA STRUTTURA TECNOLOGICA E IL CONTROLLO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI* Il comfort: compatibilità igrotermoanemologica; ammissibilità acustica; agibilità visiva; salubrità ambientale* La tutela dell'ambiente: tecniche costruttive e sviluppo sostenibile (LCA); efficienza energetica, progettazione e "ciclo di vita"* L'integrazione: rapporto tra la struttura architettonica e la struttura impiantistica LA STRUTTURA DESCRITTIVA DEL SISTEMA EDILIZIO* La descrizione: descrizione "per elementi" e la descrizione "per classi"* La classificazione: geometrico-costruttiva; tecnologico-prestazionale; informatico-ontologica LA STRUTTURA PROCEDURALE DELLA COSTRUZIONE* Il processo edilizio: le trasformazioni dalla tradizione all'attualità; industrializzazione; certificazione; globalizzazione* La progettazione come processo: la programmazione; la progettazione per fasi (preliminare,definitiva, esecutiva)* La struttura del processo di progettazione: la rappresentazione dell'oggetto edilizio; il progetto come modello della realtà; il processo di progettazione.
Materiale documentario in formato PDF scaricabile nella pagina web del corso
(Date degli appelli d'esame)
|
12 | ICAR/10 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1022093 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Gli obiettivi di base del Corso di Architettura e Composizione Architettonica III (quarto anno, 12 cfu) sono lo sviluppo nel discente di capacità progettuali coerenti e sempre più autonome; l’acquisizione della conoscenza delle teorie, dei metodi e dei linguaggi dell’architettura contemporanea. Se il primo obiettivo si consegue attraverso le attività di laboratorio, il secondo si sviluppa seguendo le lezioni, miranti ad ampliare le conoscenze della cultura architettonica e a orientare le attività compositive.Risultati di apprendimento attesiAl termine del Corso il discente sarà in grado di integrare i caratteri compositivi dell’intervento architettonico concepito nella sua dimensione urbana, con le esigenze tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, per mezzo di un’efficace sintesi spaziale. Sarà inoltre in grado di individuare e selezionare le acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea e farle vivere criticamente nel progetto in modo selezionato, pertinente e prestazionale. Il sistema delle interferenze linguistiche e delle contaminazioni, il significato e il perché delle continue ibridazioni tipologiche - fenomeni sempre più presenti nella città contemporanea - impongono la messa in campo di conoscenze integrate, anche alla scala urbana, che un progettista deve acquisire onde poter incidere correttamente e al passo con i tempi nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito.
-
LENCI RUGGERO
(programma)
Sapienza Università di Roma - Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura U.E. Cattedra di Architettura e Composizione Architettonica III (12 cfu) Anno Accademico 2018-2019 Prof. Arch. Ruggero Lenci ultima modifica: 23.10.2018, ore 19,40 Docenti / Assistenti / Tutor/ Collaboratori al Corso: Ing. Andrea Pelella, Ing. Fabio Sorriga (aula 26, martedì) Arch. Alessandro Scaletti, Ing. Chiara Luchino, Ing. Floreana Tramonti, Ing. Filippo Montorsi (aula 27, martedì) Orari: Martedì ore 14.00-19.00 aule 26 / 27 (prima ora di lezione in aula 27, poi laboratorio) Giovedì ore 10.00-12.00 aula 27 (lezione) PROGRAMMA DEL CORSO 1 Tema progettuale del Corso Intervento (prevalentemente) abitativo all’interno dell’area di via Guido Reni (oggetto nel 2015 del Concorso Flaminio). 2 Finalità Gli obiettivi di base del Corso di Architettura e Composizione Architettonica III sono lo sviluppo nel discente di capacità progettuali coerenti e sempre più autonome; l’acquisizione della conoscenza delle teorie, dei metodi e dei linguaggi dell’architettura contemporanea. Se il primo obiettivo si consegue attraverso le attività di laboratorio, il secondo si sviluppa seguendo le lezioni, miranti ad ampliare le conoscenze della cultura architettonica e a orientare le attività compositive. Ne deriva che il momento dell’elaborazione progettuale (laboratorio) è centrale nel Corso, strettamente legato a quello teorico-conoscitivo (lezioni). Quest’ultimo sviluppa nel discente sia la conoscenza dei caratteri del tipo edilizio abitativo e del quartiere residenziale (legati al tema del Corso), sia la capacità di riconoscere le acquisizioni architettoniche della contemporaneità. Quanto sopra è fondamentale per compiere, nel momento del progetto, scelte compositive integrate, culturalmente ampie e consapevoli, basate su principi chiari e solidamente acquisiti. Al termine del Corso il discente sarà in grado di integrare i caratteri compositivi dell’intervento architettonico concepito nella sua dimensione urbana, con le esigenze tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, per mezzo di un’efficace sintesi spaziale. Sarà inoltre in grado di individuare e selezionare le acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea e farle vivere criticamente nel progetto in modo selezionato, pertinente e prestazionale). Il sistema delle interferenze linguistiche e delle contaminazioni, il significato e il perché delle continue ibridazioni tipologiche - fenomeni sempre più presenti nella città contemporanea - impongono la messa in campo di conoscenze integrate, anche alla scala urbana, che un progettista deve acquisire onde poter incidere correttamente e al passo con i tempi nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito. A tal fine è fondamentale seguire non solo il laboratorio ma anche le lezioni. La docenza è, peraltro, aperta ad avallare apporti personali nei quali siano presenti caratteri compositivi innovativi e sperimentali. 3 Metodo e tempi Il Corso si avvale di due momenti didattici integrati: 1, lezioni; 2, esercitazioni-laboratorio. Essi sono così distribuiti nella settimana: Lezioni: Martedì ore 14.00 – 15.00 aula 27 Esercitazioni-Laboratorio: Martedì ore 15.00 – 19.00 aula 26 / 27 Lezioni: Giovedì ore 10.00 – 12.00 aula 27 In essi si apprenderanno i passi necessari a trasformare un'idea preliminare in un progetto architettonico, mettendo in sintonia i principi compositivi presi a riferimento (studio di casi) con le esigenze ambientali, funzionali, tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, impiantistiche, così da sviluppare un processo ideativo sia per parti distinte (quali sono la tipologia edilizia; gli elementi dell’architettura che vanno dal pilotis alla finestra, alla loggia; altro) sia integrato (che vanno dalla morfologia urbana ai rapporti del nuovo edificato con l’ambiente naturalistico e antropizzato). In sintesi, durante il laboratorio, attraverso analisi progettuali che coinvolgeranno plurime scale dimensionali (dimensione urbana; scelte distributivo-funzionali; dettaglio costruttivo) lo studente affinerà un metodo di lavoro che gli consentirà di controllare l’idea iniziale per mezzo degli strumenti propri della composizione architettonica, così da poterla verificare ed elaborare in forma preliminare e definitiva. Durante le lezioni l'attenzione sarà rivolta a enucleare quegli aspetti dell’organismo edilizio nei quali sono visibili le relazioni tra questioni tipologiche e linguistiche. Gli esempi sui quali ci si soffermerà più a lungo saranno selezionati principalmente tra quelli funzionalmente simili ai temi scelti per il laboratorio quindi per l’esame, ma anche tra quelle opere di architettura di indiscutibile valore che costituiscono una sintesi esemplare tra esigenze di forma, tecnologia, materiali impiegati. L'architettura si occupa, infatti, di realizzare una condizione di corrispondenze tra questioni di "contenuto" e di "espressione", tentando di rendere inscindibile tale legame. Pertanto, seguendo un’impostazione didattica che concepisce l’ideazione architettonica come un processo di sintesi tra scelte di carattere teorico-linguistico e scelte dettate da un sedimentato di conoscenze costruttive, il Corso fornirà allo studente plurime occasioni di ampliamento della conoscenza del sistema di regole, metodologie e norme che presiedono all’elaborazione del progetto. Allo studente verrà richiesto di elaborare un progetto sia in senso deduttivo, ovvero nei rapporti che i nuovi organismi edilizi instaurano con il contesto, sia in senso induttivo, ovvero nelle scelte di ottimizzazione modulare, nella distribuzione dei percorsi e delle funzioni, nelle analisi preliminari delle relazioni tra forma planimetrica, volume e struttura. Tale metodo porterà a evitare da un lato di spingere troppo in avanti il disegno planimetrico (ovvero di proporre forme e volumetrie non ancora investigate internamente, quindi da riempire di funzioni a posteriori e in modo quasi sempre forzato) dall’altro di produrre un disegno urbano come mera risultante dell’aggregazione dei tipi edilizi nel quale è assente un’idea di tracciati, di tessuto, di centralità. Al fine di accrescere la base culturale architettonica del discente, nonché di consentire alla docenza di effettuare le opportune verifiche metodologiche sul progredire dei progetti, le composizioni in fieri saranno accompagnate da una selezione di pertinenti riferimenti a interventi abitativi realizzati, o anche solo progettati, selezionati a cura di ogni studente a seguito di esaustive ricerche bibliografiche. 4 Lezioni Martedì: ore 14.00 – 15.00 aula 27 (lezioni sull’architettura abitativa); Giovedì: ore 10.00 – 12.00 aula 27 (lezioni su architetti, architetture e teorie contemporanee). La lezione del martedì è finalizzata al tema dell’architettura abitativa, alla sua costruzione e a quanto è direttamente inerente l’attività di laboratorio e di sviluppo del progetto, ivi compresi momenti di discussione collettiva tra studenti e docenti. La lezione del giovedì è finalizzata a sviluppare la conoscenza delle teorie e dei linguaggi dell’architettura contemporanea, non solo legati al tema abitativo, ma anche attraverso opere che nella storia hanno lasciato un segno indelebile ed esemplare. Più in dettaglio, durante le lezioni che affronteranno gli aspetti linguistici appartenenti ai codici dell’architettura contemporanea, questi verranno analizzati tra “contenuto” ed “espressione”. I temi affrontati saranno: Decostruttivismo; Regionalismo Critico; Hi-Tech; Metabolismo; Utopismo; Brutalismo; Corrente Informale; Stile Internazionale; Costruttivismo; Razionalismo; Neoplasticismo; Purismo; Espressionismo; Futurismo; Architettura Organica; Protorazionalismo; (si tratta di un ordine inverso; da quelli a noi più vicini ai più distanti nel tempo. Ciò al fine di aprire sin da subito un dialogo con le ultime tendenze). Verranno inoltre trattati i seguenti progettisti e argomenti: Moshe Safdie, Adele Naudé Santos, Louis Sauer e la sperimentazione sull’alloggio; Alvaro Siza e il Minimalismo; Gunter Behnish e le ibridazioni funzionali e formali; Renzo Piano, i nuovi materiali e i dettagli dell’Hi-Tech; I.M. Pei e il rapporto tra le spazialità interne ed esterne; Norman Foster e l’innovazione tecnologica; Hans Scharoun e il neo-espressionismo; Franco Albini e la tradizione tecnologica italiana; Carlo Scarpa e la poetica del dettaglio; Adalberto Libera, Giuseppe Terragni e il razionalismo italiano; Federico Gorio, Ludovico Quaroni, Mario Ridolfi, verso un’architettura organica e regionalistica; Tohm Mayne e il tema del “suolo aumentato”; Alessandro Anselmi e la poetica delle superfici; Pietro Barucci, Lucio Passarelli e la Scuola romana. In ogni lezione verrà posta l’enfasi sulla possibilità/necessità da parte degli studenti di “far proprie” alcune acquisizioni, non solo linguistiche, individuate in opere di architettura contemporanea così da poter risolvere nei progetti in corso di elaborazione specifici aspetti compositivi, funzionali e comunicativi. Tali acquisizioni verranno di volta in volta individuate e, in molti casi, riconosciute come predisposte a svolgere un chiaro e determinato ruolo prestazionale. Durante le lezioni legate al tema dell’unità abitativa verrà sviluppata l’architettura dell’alloggio nel corso della modernità. Verrà evidenziata in particolare l’evoluzione del tema abitativo nelle sue declinazioni morfologiche e tipologiche: la casa in linea, a schiera, a torre, di tipo misto e/o sperimentale, la palazzina, la casa monofamiliare, bifamiliare, per vacanze. L’enfasi sarà posta sulla ricerca dei caratteri dimostrativi, normativi e ripetibili di ogni progetto esaminato: insediativi, distributivi, costruttivi. Al fine di analizzare gli aspetti insediativi di interventi di architettura a scala urbana, saranno esaminati non solo i singoli edifici ma anche i più importanti progetti dei quartieri realizzati in Italia (piani INA Casa e interventi IACP di prima e seconda generazione) nonché all’estero. L’aspetto realizzativo dell’architettura verrà investigato attraverso l’analisi del funzionamento di progetti di edifici abitativi e non. Ciò sia sotto il profilo tipologico, sia sotto quello dei sistemi costruttivi e di tecniche innovative, che sotto quello dei materiali utilizzati. L'insegnamento impartito nelle lezioni mira pertanto a generare un rapporto equilibrato tra gli aspetti compositivi, e le teorie dell’architettura contemporanea, approfondendo i principi, i metodi e gli strumenti che presiedono al progetto rapportati alle tendenze più significative della ricerca architettonica in fieri, attività che si integrerà in modo gradualmente sempre più complesso con la sperimentazione progettuale del laboratorio. In particolare saranno affrontati, sia a livello metodologico che applicativo: - le correlazioni che si instaurano tra progetto di architettura e contesto, ovvero, l’architettura intesa non come singolo edificio ma come segno a scala urbana, ovvero come disegno della città; - i principi fondativi della progettazione come processo di sintesi tra forma, funzione e metodi costruttivi; - i criteri di configurazione e distribuzione degli spazi e l’articolazione dei volumi come coerente risposta alle esigenze dell'uomo in generale e ai temi proposti in particolare; - i caratteri tipologici, morfologici, linguistici dell'organismo edilizio alla luce delle continue ibridazioni presenti nella cultura contemporanea; - la fattibilità costruttiva dell'opera; - il ruolo dell’innovazione tecnologica nel passaggio dallo schema astratto alla sua realizzazione. Le lezioni sono fondamentali per il corretto sviluppo del progetto, nonché della tesina che è parte integrante dell’esame. Per sviluppare quest’ultima è fondamentale seguire le lezioni del giovedì. 5 Esercitazioni in Laboratorio Martedì ore 15.00 – 19.00 aule 26 / 27. Tali attività sono obbligatorie (è richiesto almeno l’80% delle presenze). Esse sono finalizzate all’elaborazione del progetto secondo una tempistica che prevede due verifiche individuali di elaborati grafici (tavole in formato A1, 84x59,4 cm. in orizzontale, il cui DWG con la squadratura è fornito nel CD) come di seguito specificato. Prima verifica: da effettuarsi su due o tre tavole entro fine dicembre, contenenti: - analisi del contesto urbano, studio dell’area, degli aspetti distributivi legati all’accessibilità pedonale e carrabile (scale da 1:50.000 a 1:5.000) TAV. 1; - schemi planimetrici e scelte volumetriche preliminari (scale 1:2.000; 1:1.000) TAV. 2; - studi di casi di tipi edilizi a torre, in linea, palazzina, sperimentale (scala 1:500) TAV. 3. La prima verifica si preoccuperà anche di curare l’impaginazione e l’intestazione delle tavole secondo lo schema allegato nel CD, valido anche per la seconda verifica e per l’esame. Seconda verifica: da effettuarsi su due o tre tavole entro fine marzo, contenenti: - approfondimenti dei principi insediativi e delle configurazioni volumetriche (1:2.000); - definizione degli spazi e delle superfici pubbliche: pianta dell’attacco a terra con indicazione di strade, marciapiedi, piazze, rampe alle autorimesse, spazi a verde, parcheggi a raso, spazi porticati, piante dei piani terra degli edifici con indicazione degli androni di accesso alle residenze e degli spazi commerciali/a servizi (1:1.000; 1:500); - definizione dei caratteri distributivi, aggregativi e tipologici del tipo prescelto (1:200); - schemi tipologici e aggregativi degli altri tipi edilizi (1:500); - piante delle carpenterie del tipo prescelto (1:200); - sezione muraria (passante sulle finestre) del tipo prescelto (1:50). Nei mesi di aprile e maggio avrà luogo la preparazione degli elaborati finali in vista dell’esame: - Tav. 1 - Tavola a scala urbana. - Tav. 2 - Riferimenti architettonici e genesi progettuale (schemi di progetto, schizzi a mano). - Tav. 3 - Planimetrie dell’area (stato di fatto 1:5.000; analisi distributivo-funzionale 1:5.000; 1:2.000). - Tav. 4 - Planimetria di progetto (1:1.000) e viste tridimensionali. - Tav. 5 - Attacco a terra del settore, profili e sezioni (1:1000). - Tav. 6 – Piano terra, piano interrato e piano tipo del tipo prescelto e carpenterie (1:200), (1 o 2 tavole). - Tav. 7 - Schemi tipologici e aggregativi degli altri tipi edilizi (1:200). - Tav. 8 - Prospetti e sezioni del tipo prescelto (1:200). - Tav. 9 - Piante del tipo prescelto (1:50). - Tav. 10 - Stralci di prospetti e sezioni del tipo prescelto (passanti sulle finestre) (1:50). - Tav. 11 - Viste tridimensionali (renderings). Le viste tridimensionali (renderings) saranno inserite anche nelle altre tavole, ove pertinenti. 6 Modalità e oggetto di esame L’esame è individuale e consiste nell'elaborazione, nella rappresentazione e nell’esposizione del progetto mediante gli elaborati grafici su indicati, da redigersi in formato A1 (84x59,4 cm), in orizzontale (e consegnati anche su CD nei formati DWG, nonché dei jpg delle immagini: per ogni tavola vi deve essere una cartellina completa di tutto. Sulla copertina del CD sarà riportato cognome, nome, telefono, e-mail dello studente, nome del Corso, Anno Accademico). Le due verifiche intermedie saranno oggetto di valutazione (con votazione dalla A, ottimo, alla D, mediocre) che concorreranno alla determinazione del voto finale d’esame. Per poter sostenere l'esame è necessario avere l'approvazione del tutor e del titolare del Corso. A tal fine si raccomanda di seguire con costanza le revisioni all'interno dei seminari per evitare di elaborare un progetto non condiviso e/o non sufficientemente elaborato. Gli elaborati grafici saranno accompagnati da una tesina dattiloscritta (in formato A4) che descriverà uno dei codici architettonici contemporanei, oppure uno dei progettisti trattati durante le lezioni. La tesina (di circa 30.000 battute corredata da immagini, anch’essa da inserire in formato Word o PDF nel CD da consegnare all’esame) sarà presentata e consegnata all’esame su supporto cartaceo (A4). Detta tesina sarà inviata senza immagini via e-mail a: ruggero.lenci@uniroma1.it entro il 31 maggio 2019. L’invio della tesina è obbligatorio e varrà quale esonero. La qualità della tesina, nonché la sua esposizione verbale all’esame, contribuirà al voto finale. Si incoraggiano tutti gli studenti a rispondere alle consegne intermedie nei tempi previsti, a inviare le tesine in anticipo rispetto all’ultimo giorno disponibile, a sostenere l’esame negli appelli estivi, che saranno quattro: due a giugno due a luglio. 7 Tema progettuale Intervento prevalentemente abitativo all’interno dell’area di via Guido Reni, che è stata oggetto nel 2015 del Concorso Flaminio. L’area ospiterà la futura Città della Scienza, spazi pubblici e funzioni private prevalentemente residenziali. Il progetto di concorso nasce dalla acquisizione dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione dell’Agenzia del Demanio collocato tra via Guido Reni e Viale del Vignola a Roma. Con un accordo raggiunto con l’Amministrazione Comunale si è avviato un processo di trasformazione urbana. L’area si trova a un chilometro da Porta del Popolo e dal centro storico della città, ed è circondata da importanti strutture architettoniche del XX secolo: dal Foro Italico e dal Villaggio Olimpico del 1960, al Parco della Musica di Renzo Piano, fino al Museo MAXXI di Zaha Hadid che sorge sul fronte opposto della strada. Il programma richiede la progettazione urbana di un’area di 5,1 ettari. Obiettivo è ideare una parte di città capace di integrarsi con le sue funzioni nel contesto di Roma contemporanea. Al suo interno dovranno convivere, sia la Città della Scienza rivolta ad un pubblico molto vasto, che residenze, servizi commerciali, spazi ricettivi e pubblici da aprire alla città. I contenuti del progetto sono coerenti con la variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale di Roma il 7.8.2014. L’ambito di progetto è individuato nell’area compresa tra via Guido Reni e Viale del Vignola, un’area di padiglioni industriali facenti parte dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione del Ministero della Difesa. L’area haun'estensione di 5,1 ettari su cui andranno insediati: a. Città della Scienza (mq. 27.000) b. Residenze (mq. 29.000) c. Residenze sociali (mq. 6.000) d. Strutture commerciali (mq. 5.000) e. Strutture ricettive (mq. 5.000) f. Spazi pubblici e a Verde (mq. 14.000). Ogni studente, guidato dalla propria sensibilità, potrà utilizzare una o più tipologie tra: la casa in linea, la casa a torre, la casa sperimentale, la palazzina. Gli alloggi richiesti saranno del tipo 2cl (50%), 1cl (25%), 3cl (25%), con una tolleranza del 15%. Gli alloggi da 2 e 3 cl (cl = camere da letto) saranno dotati di due bagni, uno con vasca l’altro con doccia, quello da 1 cl di un bagno con vasca. Negli alloggi da 1cl sono ammessi gli angoli cottura. E’ preferibile che almeno un bagno per alloggio sia dotato di finestra. Ogni variazione alle su riportate quantità è possibile se concordata con il proprio tutor. La stanza da letto matrimoniale dovrà essere minimo di 14 mq, la stanza a due letti minimo di 11 mq, quella a un letto minimo di 9 mq. Tale stanza da 9 mq è possibile solo nel caso dell’alloggio da 3 camere da letto. Gli alloggi su menzionati saranno divisi in zona giorno e zona notte. Il sistema soggiorno-cucina (zona giorno) dovrà essere ben aerato, illuminato e collegato a una loggia sulla quale ubicare una caldaia autonoma, per l’impianto di riscaldamento e l’acqua calda domestica. Le camere da letto e i bagni (zona notte) saranno disimpegnate dalla zona giorno. Non è consentito aprire le porte delle camere da letto direttamente sulla zona giorno. A discrezione potranno essere inseriti dei monolocali (massimo 7%), purché di dimensione non inferiore ai 28 mq. Sono vivamente sconsigliati gli alloggi mono-esposizionali, ovvero con un affaccio su un solo fronte dell’edificio, perché privi di idonea ventilazione. E’ necessario inserire un piano di autorimessa interrata sotto o parzialmente sotto agli edifici abitativi considerando un posto auto per ogni alloggio. E’ altresì necessario dotare ogni alloggio di uno spazio cantina (o soffitta). I gruppi scala-ascensore serviranno il piano destinato ad autorimessa/cantine. Nella sola tipologia a torre, gli accessi al corpo scala di sicurezza ubicati sui pianerottoli saranno disimpegnati da un filtro a prova di fumo. Inoltre, in tutte le tipologie, gli accessi al corpo scala-ascensore ubicato al livello dell'autorimessa/cantine, saranno disimpegnati da un filtro a prova di fumo. E’ inoltre richiesta un’ulteriore dotazione di parcheggi a raso (ovvero alla quota della strada) in misura di un posto auto per alloggio. Ogni studente dovrà comporre il planivolumetrico del settore prescelto utilizzando alcune delle seguenti quattro tipologie abitative: 1. la casa in linea, di minimo 4, massimo 7 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore; 2. la casa a torre, con uno o due corpi scala, di cui almeno uno con filtro, e due ascensori; 3. la casa sperimentale, di massimo 3 piani fuori terra, senza ascensore (possono essere case a schiera, case a patio, case sovrapposte, altre tipologie simili e innovative a cura dello studente); 4. la palazzina, di massimo 7 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore. Tali tipologie abitative, o alcune di esse, potrebbero, in alcuni casi, assumere una conformazione unitaria e sperimentale, articolandosi dall’una all’altra così da conformare un sistema tipo-morfologico complesso, come ad esempio una casa in linea che diventa torre. Ogni settore dovrà essere dotato di un piccolo centro gravitazionale di spazi pubblici, che ne rappresenti il luogo di attrazione, di interesse anche per l’intero settore urbano. A ogni studente, all’interno del seminario al quale afferirà e in accordo con il docente di riferimento, sarà chiesto di: - ideare il sistema planivolumetrico dell’intera area; - progettare in dettaglio (dal 200 al 50) una tra le quattro tipologie su menzionate; - progettare in modo schematico (al 200) una delle altre tre tipologie. E’ ammesso che il sistema planivolumetrico dell’intera area possa essere ideato congiuntamente da gruppi di massimo 3 studenti facenti parte dello stesso seminario. Essi potranno effettuare la prima consegna congiuntamente per poi dividersi subito dopo. La progettazione dovrà avvenire, come già detto, sia in senso deduttivo che induttivo, ovvero sia dall’esterno verso l’interno, attraverso la planimetria generale, sia dall’interno verso l’esterno, attraverso lo studio del tipo e della sua aggregazione. Ciò per evitare il rischio, da un lato di disegnare delle sagome per poi riempirle di alloggi (gli insaccati abitativi), dall’altro di produrre un disegno urbano non controllato morfologicamente perché generato, solo o prevalentemente, dall’aggregazione degli alloggi. 8 Seminari I seminari avranno luogo il martedì nelle aule 26 e 27 subito dopo la lezione e saranno condotti dai tutor. Il Prof. Arch. Ruggero Lenci, dopo la prima ora di lezione sarà sempre disponibile per tutti gli studenti, anche individualmente. All’inizio del Corso gli studenti verranno distribuiti nei seminari secondo l’ordine alfabetico. 9 Presenze Le presenze verranno prese all'inizio delle lezioni (martedì e giovedì), con firma non delegabile. 10 Materiali didattici e sito internet Il Corso rende disponibile in modalità informatica la cartografia/rilievo dell’intervento, le foto dell’area, il modello tridimensionale al CAD dell'intorno urbano, altri materiali didattici. Il Corso rende inoltre accessibili le dispense sui “Codici dell’architettura contemporanea”, il presente programma 2018-2019 e altri materiali didattici. L'indirizzo del sito Internet ove scaricare i materiali didattici è il seguente: http://www.ruggerolenci.it/Didattica/didattica.html 11 Bibliografia essenziale Titolo: L’enigma di Eurosky Autori vari, Gangemi, Roma, 2014 Titolo: Mutazioni Laurentino 38 Autori vari, Prospettive Edizioni, Roma, 2011 Altri riferimenti bibliografici sono costituiti dai testi sulla storia dell'architettura contemporanea di Bruno Zevi, Alessandra Muntoni, Kenneth Frampton, Marco Biraghi. NOTE CINQUE RACCOMANDAZIONI PER LA REDAZIONE DELLA TESINA: 1- E’ obbligatorio citare sempre le fonti bibliografiche. 2- Chi copia una tesina (come è avvenuto in passato) compie una violazione, un plagio, che viene sempre rilevata e ammonita. 3- L'indice della tesina sarà collocato all'inizio, subito dopo il frontespizio. 4- Nome e cognome di chi scrive la tesina devono sempre apparire sulla prima pagina e sul nome del file. 5- Il file da inviare via internet non conterrà immagini. Sarà costituito da un file di testo o da un pdf e sarà così nominato: cognome nome - codice analizzato. Esempio: Rossi Mario – Razionalismo Titolo: L'abitazione sostenibile, mutazioni genetiche a Tor Bella Monaca
(Date degli appelli d'esame)
Autore: Ruggero Lenci Editore: Gangemi, Roma, 2019 ISBN: 978-88-3802-0 Testi in italiano e inglese |
12 | ICAR/14 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1031649 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte dello studente dei concetti fondamentali sulla sicurezza strutturale, sulla natura e valutazione delle azioni sulle strutture e della risposta delle strutture in termini di sollecitazioni. Lo studente dovrà acquisire inoltre i criteri di scelta progettuale per gli schemi strutturali e per il dimensionamento delle sezioni, nonché i procedimenti di verifica della sicurezza in accordo a quanto previsto dalle normative vigenti in materia.
|
12 | ICAR/09 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
6 | 40 | 34 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1009119 -
FONDAMENTI DI GEOTECNICA
(obiettivi)
Fornire all’ingegnere Edile-Architetto gli strumenti necessari a progettare, realizzare e conservare opere, strutture e infrastrutture tenendo nel dovuto conto i problemi geotecnici ed insieme le conoscenze che gli consentano di interagire, con semplicità e competenza, con gli specialisti del settore.Risultati di apprendimento attesiConoscenze di base della meccanica dei terreni e delle indagini geotecnicheConoscenze delle procedure che si utilizzano per affrontare e risolvere alcuni dei più importanti problemi applicativi della geotecnica
-
DESIDERI AUGUSTO
(programma)
1. NATURA E COSTITUZIONE DEI TERRENI
Origine dei terreni, ambiente di deposizione, mineralogia Costituzione e struttura dei terreni Proprietà intrinseche e proprietà di stato Sistemi di classificazione: analisi granulometrica, limiti di Atterberg 2. MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEL TERRENO 2.1 ELEMENTI DI MECCANICA DEL CONTINUO PER MEZZI PLURIFASE Stati di tensione e deformazione in un continuo (richiami) Tensioni totali - Pressioni neutre Il principio delle tensioni efficaci Condizioni drenate e non drenate Rappresentazione degli stati di tensione e deformazione mediante cerchi di Mohr (richiami) Rappresentazione dell’evoluzione degli stati di tensione e deformazione Condizioni di equilibrio di un continuo tridimensionale Calcolo delle tensioni in condizioni litostatiche - capillarità 2.2 MODELLI COSTITUTIVI Richiami al modello di mezzo elastico Applicazioni del modello elastico a un continuo plurifase : il terreno nel suo complesso come mezzo elastico, lo scheletro solido come mezzo elastico Il modello di mezzo plastico perfetto (criteri di rottura) Applicazioni del modello plastico perfetto a un continuo plurifase : il terreno nel suo complesso come mezzo plastico, lo scheletro solido come mezzo plastico 3. DETERMINAZIONE IN LABORATORIO DEI PARAMETRI DEI MODELLI Le attrezzature di laboratorio Il campionamento Compressibilità dei terreni a grana grossa e a grana fina Compressibilità dei depositi naturali Deformabilità e resistenza a rottura dei terreni a grana grossa e a grana fina 4. PERMEABILITÀ, MOTI DI FILTRAZIONE E CONSOLIDAZIONE Richiami di idraulica: Carico idraulico e quota piezometrica, condizioni idrostatiche e idrodinamiche Permeabilità, legge di d’Arcy, moti di filtrazione in regime stazionario e transitorio Teoria della consolidazione monodimensionale 5. OPERE DI SOSTEGNO Condizioni di equilibrio limite - Teoria delle spinte (Rankine e Coulomb) Muri di sostegno Paratie a sbalzo 6. FONDAZIONI SUPERFICIALI Tipologie e aspetti tecnologici Analisi delle condizioni di stabilità Tensioni indotte dai carichi superficiali Calcolo dei cedimenti Interazione terreno-struttura (cenni) Danno indotto dai cedimenti differenziali 7. FONDAZIONI PROFONDE Tipologie e aspetti tecnologici Analisi delle condizioni di stabilità 8. CENNI ALL’ ANALISI DI STABILITÀ DEI PENDII Metodi dell’equilibrio limite : stabilità di un pendio indefinito Criteri di intervento di stabilizzazione 9. INDAGINI IN SITO Sondaggi e prelievo di campioni Prove in sito : prove penetrometriche, prove scissometriche Misure in sito : spostamenti, pressioni interstiziali Lezioni di meccanica delle terre - A.Burghignoli - E.S.A.
(Date degli appelli d'esame)
Fondazioni - C.Viggiani - CUEN Geotecnica - R.Lancellotta - Zanichelli Strutture di fondazione.A. Desideri, C.Viggiani (2002). In: AA. VV.. Ingegneria delle strutture. vol. III, p. 507-639, TORINO: Utet, ISBN/ISSN: 88-02-05944-6 |
9 | ICAR/07 | 50 | 68 | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1021704 -
RESTAURO ARCHITETTONICO CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il Laboratorio di restauro architettonico intende fornire le basi culturali, concettuali e metodologiche per l’operare sulle preesistenze, oltre che favorire un approccio completo ai complessi e diversificati ambiti che distinguono la tutela e la conservazione dei beni architettonici: dalla storia alle teorie del restauro, dalla legislazione al consolidamento, dalle dottrine estetiche agli orientamenti critici, dalle posizioni architettoniche alla metodologia progettuale. Il Corso rappresenta, oltre che il naturale proseguimento delle conoscenze acquisite e maturate nelle esperienze didattiche degli anni precedenti, la normale introduzione alle attività composite che caratterizzano il restauro, nel suo carattere inequivocabilmente progettuale e professionalizzante.Risultati di apprendimento attesiNel corso degli anni le tematiche selezionate sono state diversificate, spaziando dallo studio di chiese, al tema delle lacune urbane, dalle problematiche conservative dei siti archeologici al recupero di edifici industriali sino ad argomenti di architettura ‘contemporanea’.
-
TURCO MARIA GRAZIA
(programma)
Il Corso di Restauro architettonico con Laboratorio progettuale, la cui frequenza è obbligatoria, è articolato in lezioni ed esercitazioni pratiche svolte in aula. Le lezioni riguardano i seguenti temi: attuali orientamenti del restauro; profilo storico del restauro; metodi e strumenti della conoscenza; interventi di conservazioni su materiali e strutture; elementi normativi; cenni sui materiali e le tecniche costruttive storiche; problemi diagnostici, tecnologici e progettuali del consolidamento; le valutazioni nel progetto di restauro; interventi ‘innovativi’ sulle preesistenze.
Il Laboratorio non prevede un tema applicativo determinato, ma gli argomenti delle esercitazioni dovranno essere liberamente proposti dagli studenti. Le tematiche selezionate devono interessare temi di restauro e valorizzazione dell’edilizia storica e concreti problemi conservativi; in particolare la scelta dovrà ricadere su testi architettonici di elevata qualità. L’esercitazione deve giungere, attraverso appunti grafici e fotografici e il rilievo alla comprensione e all’individuazione dei caratteri tipologici, distributivi, funzionali e strutturali (materiali, tecniche e particolarità costruttive) dell’opera oggetto di studio, delle sue specifiche problematiche e delle possibili soluzioni progettuali. Gli elaborati devono essere eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee a identificare l’oggetto di studio. L’esame, rigorosamente individuale, verterà in una prova orale sugli argomenti oggetto delle lezioni e nella presentazione e discussione delle esercitazioni svolte nell’ambito del Laboratorio. Testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
- C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 (2° ed.). - G. MIARELLI MARIANI, Centri storici, note sul tema, Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma 1987. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. Indicazioni bibliografiche specifiche verranno indicate nel corso delle lezioni; si suggerisce, inoltre, per approfondire la materia, la consultazione di periodici specializzati. |
12 | ICAR/19 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1016 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il momento formativo corrispondente alla preparazione della prova finale è caratterizzato da una visione interdisciplinare dello specifico ambito scelto per la redazione dell'elaborato progettuale. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale consistono nella frequenza di "seminari di approfondimento" finalizzati a dare al laureando conoscenze aggiuntive rispetto a quelle acquisite nel corson regolare degli studi in campi disciplinari complementari a quello ove si sviluppa prioritariamente la redazione del progetto di tesi
|
18 | - | - | 264 | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
24 | 140 | 170 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1031741 -
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
L’insegnamento di Organizzazione del cantiere appartiene al SSD ICAR/11 (Produzione Edilizia) e figura tra le materie obbligatorie ed è collocato al quinto anno del Corso di Studi per il conseguimento della laurea specialistica il Ingegneria edile-architettura U.E. ed al suo interno è possibile sviluppare la propria tesi di laurea.Il corso si propone di approfondire le problematiche legate al cosiddetto “progetto operativo” o in altre parole a quella componente dell’attività progettuale finalizzata alla analisi ed allo studio delle modalità realizzazione degli interventi in edilizia con particolare riguardo agli interventi di tipo pubblico.Parallelamente, ma in modo intergrato con il corso è possibile usufruire di un corso integrativo di ulteriori 60 ore che consentirà l’ottenimento dell’abilitazione allo svolgimento delle attività professionali in materia di sicurezza dei cantieriRisultati di apprendimento attesiNell’ambito del laboratorio didattico verrà sviluppato un intero progetto operativo giungendo alla definizione del Layout di cantiere e la sua organizzazione in aree funzionali individuandone i requisiti dimensionali. Lo studente dovrà sviluppare inoltre un computo metrico estimativo del progetto, un programma dei lavori completo, un capitolato speciale di appalto ed piano di sicurezza e coordinamento
-
NOVEMBRI GABRIELE
(programma)
- Introduzione al corso – Illustrazione degli obiettivi del corso, modalità di svolgimento delle attività di laboratorio;
- L'industria manifatturiera ed il comparto edile – Il settore dell’edilizia, rapporti con gli altri comparti industriali; - La Progettazione Operativa – definizione, metodi e tecniche, Work Breakdown Structure, Product Breakdown Structure, Location Based Structure; - Le condizioni contrattuali – Aspetti legislativi che caratterizzano l’esecuzione delle opere nell'ambito degli appalti di opere pubbliche - Sistemi di esecuzione delle OO.PP. – modalità attraverso le quali lo Stato provvede alla esecuzione delle opere pubbliche, opere in economia, contratto di appalto, contratto d’opera; - La legislazione delle OO.PP. nella esecuzione dell’appalto – le norme relative alla esecuzione delle opere pubbliche (Titolo V – Esecuzione) - I soggetti – I soggetti coinvolti nella esecuzione delle opere pubbliche; - La conduzione dell'appalto – Consegna, sospensione, ripresa ed ultimazione dei lavori. - La programmazione delle opere e project management – La Work Breakdown Structure, Product Breakdown Structure, Location Based Structure nella programmazione delle opere. Metodi e tecniche di project management - La provvista dei materiali – qualità dei materiali, provenienza, condizioni di accettazione; - Il costo previsto – computo metrico e stima dei lavori; - Infortuni sul lavoro – Introduzione alle tematiche relative alla sicurezza di cantiere. Statistiche sugli infortuni; - Testo unico Sicurezza legge 81/08. Principi generali definizioni. - Titolo IV legge 81/08 - Il cantiere – Norme e definizioni specifiche per i cantieri - Rischi particolari (Allegato X legge 81/08) - Scavi – Rischi connessi alla esecuzione degli scavi; - Ponteggi – Rischi di caduta dall'alto; - Sicurezza elettrica - contatti diretti ed indiretti, sistemi di prevenzione e protezione; - Impianto elettrico di cantiere – regole costruttive, caratteristiche degli elementi componenti; - Sollevamento e trasporto – Direttiva macchine, mezzi utilizzati in cantiere; - Rumore – Valutazione del rumore, prevenzione e protezione delle maestranze; - L' appalto di opere pubbliche Antonio Cianflone, Giorgio Giovannini, Vincenzo Lopilato - Editore: Giuffrè Edizione: 13 Anno edizione 2018;
(Date degli appelli d'esame)
- L’esecuzione delle opere pubbliche con cenni di diritto comparato - Mario Eugenio Comba – G. Chiappelli Editore – Torino 2011 - Ormea G.B., "Organizzazione dei cantieri", Ed. Utet, Torino. |
12 | ICAR/11 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|