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GEOBOTANICA E DINAMICA DELLA VEGETAZIONE
(obiettivi)
Il corso è mirato all’acquisizione di conoscenze relative a: comunità vegetali nella loro struttura, composizione, funzionalità e dinamica a diverse scale spaziali, da quella locale a quella globale; metodi di analisi della vegetazione; relazioni tra vegetazione e ambiente; modelli di distribuzione delle specie vegetali; dinamica della vegetazione; scienza della vegetazione e gestione del territorio; principali tipologie di vegetazione in Italia. Verranno inoltre fornite informazioni relative alla modalità di applicazione di tali conoscenze alla pianificazione territoriale e alla progettazione di interventi specifici orientati agli aspetti di sostenibilità, conservazione della biodiversità, valorizzazione paesaggistica e di protezione del territorio. Il corso preparerà all’analisi critica di documenti di reporting e pianificazione redatti da istituzioni e professionisti del settore ambientale in un’ottica di multifunzionalità, con particolare attenzione alla gestione sostenibile delle risorse naturali. Il corso preparerà alla comunicazione e collaborazione con professionisti del settore ambientale e un ampio spettro di portatori di interesse anche grazie all’acquisizione di un linguaggio specifico e di dati aggiornati nell’ambito del settore. Infine, verrà suggerito agli studenti un approccio di analisi e specifiche fonti di dati relativi agli ambienti naturali e semi-naturali che gli permetterà autonomia nel percorso formativo e professionale. Descrittori di Dublino 1. Conoscenza e capacità di comprensione delle comunità vegetali nella loro struttura, composizione, funzionalità e dinamica a diverse scale spaziali, da quella locale a quella globale; metodi di analisi della vegetazione; relazioni tra vegetazione e ambiente; modelli di distribuzione delle specie vegetali; dinamica della vegetazione; scienza della vegetazione e gestione del territorio; principali tipologie di vegetazione in Italia. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione alla pianificazione territoriale e alla progettazione di interventi specifici orientati agli aspetti di sostenibilità, conservazione della biodiversità, valorizzazione paesaggistica e di protezione del territorio. 3. Autonomia di giudizio su documenti di reporting e pianificazione redatti da istituzioni e professionisti del settore ambientale in un’ottica di multifunzionalità, con particolare attenzione alla gestione sostenibile delle risorse naturali. 4. Abilità comunicative con professionisti del settore ambientale e un ampio spettro di portatori di interesse anche grazie all’acquisizione di un linguaggio specifico e di dati aggiornati nell’ambito del settore. 5. Capacità di apprendimento: verrà trasmesso e suggerito agli studenti un approccio di analisi e specifiche fonti di dati relativi agli ecosistemi naturali e semi-naturali che gli permetterà autonomia nel percorso formativo e professionale.
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BURRASCANO SABINA
( programma)
Concetti propedeutici: - individuo, - specie, - popolazione, - comunità, - gradiente ecologico, - nicchia ecologica, - ecosistema, - concetto di biodiversità, - vegetazione, - flora, - bioma.
Metodi di studio della vegetazione: - forme e spettri biologici; - concetti di stress e disturbo per la vegetazione, - strategie C-S-R, - metodi di campionamento, - classificazione della vegetazione, - Il metodo fitosociologico di Braun-Blanquet, - Metodi numerici per dati vegetazionali, - Analisi sincroniche e diacroniche, - Analisi dei gradienti ecologici, - cartografia della vegetazione.
Vegetazione e ambiente: - fitoclimatologia; - suolo; - litologia e geomorfologia; - disturbo; - vegetazione zonale, azonale ed extrazonale; - principali biomi della terra.
Richiami dei Principali concetti della corologia: - concetto e rappresentazione di areali; - Tipi di areali; - vicarianza geografica ed ecologica; - definizione di corotipo; - elementi corologici della flora italiana; - storia delle flore e della vegetazione; - relitti geografici e tassonomici; - suddivisioni floristiche della biosfera; - regionalizzazione fitogeografica d’Italia.
Dinamica della vegetazione: - concetto di successione; - successione primaria e secondaria; - il concetto di serie di vegetazione e vegetazione potenziale. - Contatti catenali tra comunità vegetali; - La carta delle serie di vegetazione d’Italia; - l’analisi della dinamica vegetazionale e la gestione del territorio.
Scienza della vegetazione e gestione del territorio - La classificazione ecologica del territorio; - Unità ambientali e cartografia delle serie; - Valutazione dello stato di conservazione del territorio; - Rete ecologica.
Principali fisionomie della vegetazione d’Italia:
- le tipologie di vegetazione più diffuse in Italia; - le fonti di dati aggiornati sulla flora e sulla vegetazione italiana.
Concetti propedeutici Bullini L., Pignatti S., Virzo De Santo A., Ecologia Generale. UTET. Torino (solo le pagine riguardanti i concetti riportati nel programma)
Blasi C., Boitani L., La Posta S., Manes F., Marchetti M., 2005. Stato della Biodiversità in Italia. Palombi editori, Roma. (pag. 104-118; 128-130 (cause di perdita di biodiversità)
Lo studio della vegetazione Kent M. & Coker P., 1992. Vegetation description and analysis. A practical approach. CRC Press. Cap. 3 (pp. 77-86), 5 (pp. 162-181; 186-203), 7, 8 (pp. 273-290; 303-307). Pedrotti F. & Venanzoni R., 1985. Geobotanica, In: Enciclopedia delle Scienze, vol. Ecologia. Ed. De Agostini. pp. 310- 334. Pignatti S., 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino. (pagg. 47-54; 76-92; 97-102; 117-122) Poldini L., Sburlino G., 2005. Terminologia fitosociologica essenziale. Fitosociologia, 42(1):57-69.
Vegetazione e ambiente Pedrotti F. & Venanzoni R., 1985. Geobotanica, In: Enciclopedia delle Scienze, vol. Ecologia. Ed. De Agostini. pp. 310- 334. Blasi C., Boitani L., La Posta S., Manes F., Marchetti M., 2005. Stato della Biodiversità in Italia. Palombi editori, Roma. (da pag. 57 a pag. 66 (clima e vegetazione).
Pignatti S., 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino. (pagg. 7-47; biomi: 319-357) Corologia Pedrotti F. & Venanzoni R., 1985. Geobotanica, In: Enciclopedia delle Scienze, vol. Ecologia. Ed. De Agostini. pp. 310- 334. Ubaldi, 1997. Geobotanica e fitosociologia. CLUEB, Bologna. Cap. 1 e 2. Zunino M., Zullini A., Biogeografia. La dimensione spaziale dell'evoluzione. CEA. (Cap. 3; Cap. 4; Cap. 5 fino a Pag. 114 escluso dalla diversità ecologica in poi)
Pignatti S., 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino. (pagg. 54-57)
Dinamica della vegetazione Pignatti S., 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino. (pagg. 231-240) Pedrotti F. & Venanzoni R., 1985. Geobotanica, In: Enciclopedia delle Scienze, vol. Ecologia. Ed. De Agostini. pp. 310- 334. Poldini L., Sburlino G., 2005. Terminologia fitosociologica essenziale. Fitosociologia, 42(1):57-69.
Scienza della vegetazione e gestione del territorio Klijn F. & Udo de Haes H.A., 1994. A hierarchical approach to ecosystems and its implications for ecological land classification. Landscape Ecology 9: 89-104. (Classificazione gerarchica del teritorio) Blasi C., Carranza M.L.; Frondoni R.; Rosati L., 2000. Ecosystem classification and mapping: a proposal for Italian landscapes. Applied Vegetation Science 3: 233-242. (Classificazione Ecologica del territorio) Blasi C. et al., 2008. The concept of land ecological network and its design using a land unit approach. Plant Biosystems, 142(3): 540-549. (Reti ecologiche) Blasi C., (ed.), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi Editori. Roma. (Solo introduzione per lo studio dei metodi di cartografia della vegetazione potenziale) Pizzolotto R. & Brandmayer P., 1996. An index to evaluate landscape conservation state based on land-use pattern analysis and geographic information system techniques. Coenoses, 11: 37-44. (Valutazione dello stato di conservazione)
Principali aspetti della flora e della vegetazione d’Italia Blasi C., Biondi E., La Flora in Italia. MATTM (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/biblioteca/protezione_natura/LaFloraInItalia.pdf)
Blasi C., (ed.), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi Editori. Roma.
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/03
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12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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METODI PER LA RICERCA GEO-OCEANOGRAFICA
(obiettivi)
Lo studio dei metodi della ricerca, per quanto attiene la ricerca relativa alla geografia e all’oceanografia, nell’ambito del corso inizia con l’illustrazione generale dell’impostazione e della realizzazione della ricerca (dalla ricerca bibliografica di settore e alle informazioni derivabili da fonti e banche dati più utilizzate, compreso quanto può essere acquisito in rete informatica, alla formattazione e presentazione del lavoro). Si passa poi all’illustrazione generale dei principali fattori fisici e umani relativi alla “geografia delle aree costiere” e si prendono in considerazione i fondamenti teorici e pratici per la lettura e l’interpretazione della cartografia nautica italiana. Si analizzano quindi i metodi per la raccolta e l’analisi dei dati e quindi per la loro rappresentazione cui seguirà anche lo studio delle tendenze e quindi cenni alla previsione dei fenomeni. Il primo approccio è fondamentale sia improntato a cenni di varie discipline delle scienze naturali, è un approccio prodromico alla sintesi geografica dello studio delle interrelazioni tra l’uomo e l’ambiente fisico. La biosfera, il cosiddetto “strato della vita”, è l’ambito delle relazioni strette tra atmosfera, oceani e le terre emerse; i fenomeni che si svolgono in questo ambito sono così complessi e correlati che solo di cenni possiamo parlare nell’ambito delle ristrettezze didattiche del presente programma. Ma proprio perché di cenni si tratta, spero che gli studenti vorranno coglierne l’irrinunciabile conoscenza, anche nei termini delle indispensabili, seppur essenziali, nozioni da acquisire.
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ROMAGNOLI LUCA
( programma)
Programma Cenni essenziali di metodologia della ricerca, con particolare riguardo alla geografia e all’oceanografia umana
Lo studio dei metodi della ricerca, per quanto attiene la ricerca relativa alla geografia e all’oceanografia, nell’ambito del corso inizia con l’illustrazione generale dell’impostazione e della realizzazione della ricerca (dalla ricerca bibliografica di settore e alle informazioni derivabili da fonti e banche dati più utilizzate, compreso quanto può essere acquisito in rete informatica, alla formattazione e presentazione del lavoro). Si passa poi all’illustrazione generale dei principali fattori fisici e umani relativi alla “geografia delle aree costiere” e si prendono in considerazione i fondamenti teorici e pratici per la lettura e l’interpretazione della cartografia nautica italiana. Si analizzano quindi i metodi per la raccolta e l’analisi dei dati e quindi per la loro rappresentazione cui seguirà anche lo studio delle tendenze e quindi cenni alla previsione dei fenomeni. Il primo approccio è fondamentale sia improntato a cenni di varie discipline delle scienze naturali, è un approccio prodromico alla sintesi geografica dello studio delle interrelazioni tra l’uomo e l’ambiente fisico. La biosfera, il cosiddetto “strato della vita”, è l’ambito delle relazioni strette tra atmosfera, oceani e le terre emerse; i fenomeni che si svolgono in questo ambito sono così complessi e correlati che solo di cenni possiamo parlare nell’ambito delle ristrettezze didattiche del presente programma. Ma proprio perché di cenni si tratta, spero che gli studenti vorranno coglierne l’irrinunciabile conoscenza, anche nei termini delle indispensabili, seppur essenziali, nozioni da acquisire.
Studenti frequentanti 1 - Appunti di geo-oceanografia e metodologia d’analisi dei dati (forniti dal docente solo agli studenti che hanno frequentato almeno il 51% dell’orario complessivo delle lezioni). 2 - ROMAGNOLI L., Metodi statistici elementari per la geografia, Bologna, Patron, 2002 (pp. 36-174). 3 - BASCOM W. , Onde e spiagge, Zanichelli, Bologna, 1981, pp. 10-68; pp. 84-142 e pp. 181-195. 4 - RIMATORI V., VILLA P., DEL PIANO M. e PALAGIANO C., Scienze ambientali, NIS, Roma, 1994: cap. Inquinamento, pp. 45-64.
Studenti NON frequentanti 1 - L. Romagnoli, Metodi statistici elementari per la geografia, Bologna, Patron, 2002.
2- STRAHLER A.N., Geografia Fisica, PICCIN, Padova,1984: cap. 6 La Luna e le maree, pp 79-88; cap. 7 L’atmosfera terrestre e gli oceani, pp. 93-104; cap. 32 La morfologia costiera, pp. 505-519.
3 - BASCOM W, Onde e spiagge, Zanichelli, Bologna, 1981, pp. 10-68; pp. 84-142 e pp. 181-195.
4 - RIMATORI V., VILLA P., DEL PIANO M. e PALAGIANO C., Scienze ambientali, NIS, Roma, 1994: Inquinamento, pp. 45-64.
5 - LEONE U., Geografia per l’ambiente, NIS, Roma, 1995: L’Italia inquinata, pp. 68-86.
6 - C. MALDURA, Oceanografia Biologica, Bulzoni, Roma, 1971: pp. 9-153.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-GGR/01
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36
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |