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PERSONALITA' E DIFFERENZE INDIVIDUALI
(obiettivi)
Gli obiettivi generali del corso consistono nel fornire agli studenti una conoscenza approfondita dei principali modelli teorici nell’ambito della Psicologia delle Personalità e delle Differenze Individuali, delle sue basi biologiche, e delle tecniche di ricerca maggiormente utilizzate nella neuroscienza della personalità. Particolare rilevanza verrà data ai fattori che contribuiscono alla vulnerabilità individuale a sviluppare disturbi del comportamento e a quelli che contribuiscono al benessere individuale. Gli obiettivi specifici del corso riguarderanno l’acquisizione delle teorie e delle evidenze sperimentali ad esse associate sui correlati neuropsicofisiologici dei tratti principali di personalità quali: (a) Big-Three di Eysenck (E, N, P); (b) Sensation Seeking (M. Zuckerman) and the alternative five model; (c) la "Reinforcement Sensitivity Theory" of personality (J.A. Gray); (d) i sistemi temperamentali di Strelau e i Big-Five di Costa e McCrae. Allo studente saranno fornite le nuove conoscenze sull’influenza dei tratti di personalità nell'effetto placebo e sulla vulnerabilità individuale a sviluppare disturbi da stress (stress-diatesi). Particolare rilevanza verrà data ai modelli teorico-esplicativi dei fenomeni ipnotici e all’insegnamento teorico/pratico delle tecniche d’induzione del rilassamento e suggestione ipnotica. Conoscenza e capacità di comprensione. Il corso fornisce la conoscenza dei metodi di ricerca per studiare e valutare la capacità predittiva dei principali tratti di personalità sulla vulnerabilità alla psicopatologia. Promuovere la capacità di comprensione dei modelli neuro scientifici attuali esplicativi delle differenze individuali nei tratti di personalità in compiti che interessano i processi attentivi, emozionali, di preparazione motoria e funzioni cognitive complesse. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso promuove la capacità critica dello studente per valutare la bontà dei modelli teorici attuali nel predire i risultati sperimentali e le loro implicazioni per possibili applicazioni cliniche; la capacità di discutere criticamente i modelli mettendo in evidenza contributi e limiti sulla base dei risultati sperimentali della corrente ricerca di psicologica cognitiva e della neuroscienza cognitiva. Le teorie studiate saranno integrate da applicazioni pratiche per promuovere le capacità applicative dello studente verso l’integrazione della teoria con la pratica. In particolare, l’attività di laboratorio richiede l’impegno degli studenti a frequentare in piccoli gruppi un laboratorio per integrare l’apprendimento delle tecniche di registrazione e di analisi dell’EEG e delle attività cardiaca ed elettrodermica. In classe saranno organizzate lezioni teorico-pratiche con la collaborazione diretta degli studenti per l’apprendimento di tecniche suggestive volte a indurre una risposta di rilassamento muscolare utile ad aumentare la resilienza individuale agli eventi stressanti. Autonomia di giudizio. Il corso fornisce agli studenti conoscenze approfondite sulle principali teorie della personalità e delle loro basi psicobiologiche. Sulla base dell’analisi del comportamento e dei tratti di personalità individuali, allo studente verranno fornite le conoscenze necessarie per analizzare e individuare un comportamento disfunzionale e indicare la potenziale vulnerabilità individuale al disturbo psicopatologico. Abilità comunicative. Agli studenti verranno richieste brevi presentazioni orali in classe su argomenti di ricerca derivati da rassegne della letteratura. In questo modo gli studenti potranno esercitare le loro abilità, da un esame della letteratura, a individuare e a discutere criticamente un argomento scientifico presentandolo ai loro colleghi. La discussione critica delle evidenze sperimentali a sostegno o meno di una ipotesi, servirà a migliorare le loro abilità comunicative di dati sperimentali e clinici ad altri ricercatori e/o professionisti clinici interessati alla psicologia della personalità e delle sue basi psicobiologiche. Capacità di apprendimento. Analisi critica delle evidenze empiriche a sostegno o meno di una teoria e dei metodi utilizzati per verificarla. Analisi bibliografica mirata alla ricerca delle più recenti evidenze sperimentali. Elementi di base per l’apprendimento e la registrazione e analisi dei segnali elettroencefalografici, cardiaci ed elettrodermici necessari per progettare e valutare i risultati di un esperimento progettato per verificare specifiche ipotesi derivate dalla teoria o dall’analisi della letteratura.
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DI GIUNTA LAURA
( programma)
Contenuto dell’insegnamento Il corso, si articola in tre moduli/nuclei didattici, si propone di introdurre i modelli teorici più rilevanti nello studio della personalità e del temperamento e i modelli di intervento nella riabilitazione psicologica che tengono conto del ruolo delle differenze individuali per la promozione del benessere individuale e prevenzione del disagio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento. Il Modulo 1 affronta il tema delle differenze individuali secondo la teoria dei tratti di personalità e la teo-ria social cognitiva. Inoltre prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti della per-sonalità e dell’autoefficacia, e degli studi che guidano l’identificazione degli indicatori relativi all’esame delle differenze individuali connesse alla promozione del benessere, alla prevenzione e alla gestione di alcune forme di disadattamento nel ciclo di vita. L’attività di laboratorio verterà sulla valutazione dei tratti e delle convinzioni di autoefficacia in diversi domini di funzionamento (3 CFU). Il Modulo 2 affronta il tema delle differenze temperamentali e prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti temperamentali e degli studi contemporanei sulle basi temperamentali. L’attività di laboratorio si focalizzerà sulla valutazione della personalità e del tempe-ramento (3 CFU). Il Modulo 3 affronta il tema dei modelli di intervento psicologico che tengono conto del ruolo delle diffe-renze individuali per la promozione del benessere individuale, per la prevenzione e trattamento del disa-gio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento, con particolare attenzione ai temi dell’autoregolazione del comportamento. Inoltre il modulo prevede l’approfondimento di alcuni interventi basati sulla evidenza scientifica. L’attività di laboratorio verterà in particolare alla valutazione degli aspetti disfunzionali e disadattivi menzionati e sulla promozione delle capacità di autoregolazione del comportamento (3 CFU).
Il docente fornirà dispense e i titoli di articoli scaricabili dalla biblioteca elettronica di Sapienza.
The Big Five Theory
Barbaranelli, C., Caprara, G.V., Rabasca, A., & Pastorelli, C. (2003). A questionnaire for measuring the Big Five in late childhood. Personality and Individual Differences, 34, 645-664. Costa Jr, P. T., McCrae, R. R., Zonderman, A. B., Barbano, H. E., Lebowitz, B., & Larson, D. M. (1986). Cross-sectional studies of personality in a national sample: II. Stability in neuroticism, extraversion, and openness. Psychology and aging, 1(2), 144.Goldberg, L. R. (1993). The structure of phenotypic personality traits. American psychologist, 48(1), 26. Forkosh, O., Karamihalev, S., Roeh, S., Alon, U., Anpilov, S., Touma, C., ... & Chen, A. (2019). Identity domains capture individual differences from across the behavioral repertoire. Nature neuroscience, 22(12), 2023-2028. John, O. P., & Srivastava, S. (1999). The Big Five trait taxonomy: History, measurement, and theoretical perspectives. Handbook of personality: Theory and research, 2(1999), 102-138. Kumari, V., Williams, S. C., & Gray, J. A. (2004). Personality predicts brain responses to cognitive demands. Journal of Neuroscience, 24(47), 10636-10641. McCrae, R. R., & Costa, P. T. (1987). Validation of the five-factor model of personality across instruments and observers. Journal of personality and social psychology, 52(1), 81. Ozer, D. J., & Benet-Martinez, V. (2006). Personality and the prediction of consequential outcomes. Annu. Rev. Psychol., 57, 401-421. Schubert, A. L., Nunez, M. D., Hagemann, D., & Vandekerckhove, J. (2019). Individual differences in cortical processing speed predict cognitive abilities: a model-based cognitive neuroscience account. Computational Brain & Behavior, 2(2), 64-84.
Selezione di capitoli da:
Pervin, L. A., & John, O. P. (1999). Handbook of personality: Theory and re-search. Elsevier.
Corr & G. Matthews, The Cambridge handbook of personality psychology. Cambridge University Press. Ad esempio: Deyoung, C. G., & Gray, J. R. (2009). Personality neuroscience: Explaining individual differences in affect, behaviour and cognition.
Self-efficacy
Bandura, A. (1998). Health promotion from the perspective of social cognitive theory. Psychology and health, 13(4), 623-649. Bandura, A. (2006). Guide for constructing self-efficacy scales. Self-efficacy beliefs of adolescents, 5(307-337). Bandura, A. (2008). The reconstrual of “free will” from the agentic perspective of social cognitive theory. Are we free, 86-127. Bandura, A. (2008). Toward an agentic theory of the self. Advances in self research, 3, 15-49.
Stability, Continuity, and Change
Epstein, S. (1979). The stability of behavior: I. On predicting most of the people much of the time. Journal of personality and social psychology, 37(7), 1097. Roberts, B. W., & DelVecchio, W. F. (2000). The rank-order consistency of personality traits from childhood to old age: a quantitative review of longitudinal studies. Psychological bulletin, 126(1), 3. Roberts, B. W., Walton, K. E., & Viechtbauer, W. (2006). Patterns of mean-level change in personality traits across the life course: a meta-analysis of longitudinal studies. Psychological bulletin, 132(1), 1. Di Giunta, L., Pastorelli, C., Eisenberg, N., Gerbino, M., Castellani, V. Bombi, A.S. (2010). Developmen-tal Trajectories of Physical Aggression: Prediction of Overt and Covert Antisocial Behaviors From Self and Mothers’ Reports. European Journal of Child and Adolescent Psychiatry, 19: 873–882.
Temperament
Eisenberg, N., Spinrad, T. L., & Eggum, N. D. (2010). Emotion-related self-regulation and its relation to children's maladjustment. Annual review of clinical psychology, 6, 495-525. Evans, D. E., & Rothbart, M. K. (2007). Developing a model for adult temperament. Journal of Research in Personality, 41(4), 868-888. Rothbart, M. K., & Bates, J. E. (2006). Temperament. In W. Damon(Editor-in-Chief ) & N. Eisenberg (Vol. Ed.), Handbook of child psychology: Vol. 3. Social, emotional, personality development(pp. 99–166). New York: Wiley.
Personality and Psychopathology
Durbin, C. E., & Hicks, B. M. (2014). Personality and psychopathology: A stagnant field in need of development. European Journal of Personality, 28(4), 362-386. Eggum, N. D., Eisenberg, N., Spinrad, T. L., Valiente, C., Edwards, A., Kupfer, A. S., & Reiser, M. (2009). Predictors of withdrawal: Possible precursors of avoidant personality disorder. Development and psychopathology, 21(03), 815-838. Harkness, A. R., Finn, J. A., McNulty, J. L., & Shields, S. M. (2012). The Personality Psychopathology—Five (PSY–5): Recent constructive replication and assessment literature review. Psychological as-sessment, 24(2), 432. Steiger, A. E., Fend, H. A., & Allemand, M. (2015). Testing the vulnerability and scar models of self-esteem and depressive symptoms from adolescence to middle adulthood and across generations. Developmental psychology, 51(2), 236. Tackett, J. L. (2006). Evaluating models of the personality–psychopathology relationship in children and adolescents. Clinical Psychology Review, 26(5), 584-599. Tackett, J. L., Herzhoff, K., Reardon, K. W., De Clercq, B., & Sharp, C. (2014). The externalizing spec-trum in youth: Incorporating personality pathology. Journal of adolescence, 37(5), 659-668.
The role of individual differences in intervention model
Antonioli, C. M., Bua, G., Frigè, A., Prandini, K., Radici, S., Scarsi, M., ... & Airo, P. (2009). An indivi-dualized rehabilitation program in patients with systemic sclerosis may improve quality of life and hand mobility. Clinical rheumatology, 28(2), 159-165. Caprara, G. V., Kanacri, B. P. L., Gerbino, M., Zuffianò, A., Alessandri, G., Vecchio, G., ... & Bridglall, B. (2014). Positive effects of promoting prosocial behavior in early adolescence: Evidence from a school-based intervention. International Journal of Behavioral Development, 38(4), 386-396. Caprara, G. V., Kanacri, B. P. L., Zuffianò, A., Gerbino, M., & Pastorelli, C. (2015). Why and how to promote adolescents’ prosocial behaviors: direct, mediated and moderated effects of the CEPIDEA school-based program. Journal of youth and adolescence, 44(12), 2211-2229. Clarke, A. M., Kuosmanen, T., & Barry, M. M. (2015). A systematic review of online youth mental health promotion and prevention interventions. Journal of youth and adolescence, 44(1), 90-113. Coie, J. D., Watt, N. F., West, S. G., Hawkins, J. D., Asarnow, J. R., Markman, H. J., ... & Long, B. (1993). The science of prevention: a conceptual framework and some directions for a national research pro-gram. American psychologist, 48(10), 1013. Conduct Problems Prevention Research Group. (2011). The effects of the Fast Track preventive interven-tion on the development of conduct disorder across childhood. Child development, 82(1), 331. Kendall, E. (1996). Psychosocial adjustment following closed head injury: A model for understanding individual differences and predicting outcome. Neuropsychological Rehabilitation, 6(2), 101-132. Larson, R. W. (2000). Toward a psychology of positive youth development. American psychologist, 55(1), 170. Nation, M., Crusto, C., Wandersman, A., Kumpfer, K. L., Seybolt, D., Morrissey-Kane, E., & Davino, K. (2003). What works in prevention: Principles of effective prevention programs. American Psychologist, 58(6-7), 449. Plow, M. A., Mathiowetz, V., & Lowe, D. A. (2009). Comparing individualized rehabilitation to a group wellness intervention for persons with multiple sclerosis. American Journal of Health Promotion, 24(1), 23-26.
+ 1 articolo scientifico da approfondire su un argomento in accordo con il docente.
+ le slides delle lezioni frontali che verranno caricate su e-learning.
(Date degli appelli d'esame)
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GERBINO MARIA
( programma)
Il corso, si articola in tre moduli/nuclei didattici, si propone di introdurre i modelli teorici più rilevanti nello studio della personalità e del temperamento e i modelli di intervento nella riabilitazione psicologica che tengono conto del ruolo delle differenze individuali per la promozione del benessere individuale e prevenzione del disagio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento. Il Modulo 1 affronta il tema delle differenze individuali secondo la teoria dei tratti di personalità e la teo-ria social cognitiva. Inoltre prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti della personalità e dell’autoefficacia, e degli studi che guidano l’identificazione degli indicatori relativi all’esame delle differenze individuali connesse alla promozione del benessere, alla prevenzione e alla gestione di alcune forme di disadattamento nel ciclo di vita. L’attività di laboratorio verterà sulla valutazione dei tratti e delle convinzioni di autoefficacia in diversi domini di funzionamento (3 CFU). Il Modulo 2 affronta il tema delle differenze temperamentali e prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti temperamentali e degli studi contemporanei sulle basi temperamentali. L’attività di laboratorio si focalizzerà sulla valutazione della personalità e del tempe-ramento (3 CFU). Il Modulo 3 affronta il tema dei modelli di intervento psicologico che tengono conto del ruolo delle diffe-renze individuali per la promozione del benessere individuale, per la prevenzione e trattamento del disa-gio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento, con particolare attenzione ai temi dell’autoregolazione del comportamento. Inoltre il modulo prevede l’approfondimento di alcuni interventi basati sulla evidenza scientifica. L’attività di laboratorio verterà in particolare alla valutazione degli aspetti disfunzionali e disadattivi menzionati e sulla promozione delle capacità di autoregolazione del comportamento (3 CFU).
PER L'APPELLO DI ESAME DI GENNAIO 2020 (A.A 2018/2019) SI DEVE FARE RIFERIMENTO AL PROGRAMMA DEL PROF. DE PASCALIS: PRESENTE AL LINK SOTTO INDICATO https://corsidilaurea.uniroma1.it/it/view-course-details/2018/30034/20190827113323/40206e02-262c-4bea-8c60-6d0d41b5ac60/7df014e0-a07f-4235-b2b6-233ab2712f7f/e86e305c-66a1-4754-9340-7f67e450fdb4/d10f4d7a-b061-41ad-bd95-fc7d2454a40a?guid=7df014e0-a07f-4235-b2b6-233ab2712f7f
Per l'A.A. 2019-20 Il docente fornirà dispense e i titoli di articoli scaricabili dalla biblioteca elettronica di Sapienza.
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M-PSI/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |