Insegnamento
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CFU
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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ELEMENTI DI BIOLOGIA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fare acquisire allo studente le nozioni sulla composizione cellulare degli organismi procarioti ed eucarioti nonchè di identificare le differenze nel materiale genetico e nelle modalità riproduttive dei vari tipi cellulari. Lo studente dovrà comprendere l’organizzazione, la compartimentazione delle macromolecole e le attività biochimico-metaboliche della cellula; dovrà inoltre conoscere i rapporti microrganismi-ospite, i meccanismi di azione patogenetica di batteri, miceti e virus, i meccanismi di difesa dell’ospite nonché i meccanismi di azione dei principali farmaci antibatterici.
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BIOCHIMICA
(obiettivi)
Alla fine del Corso lo studente deve: Conoscere la composizione biochimica delle strutture fondamentali delle cellule - lipidi, glucidi e protidi. Saper distinguere tra aminoacidi, peptidi, e proteine o in generale tra sostanze semplici e complesse. Conoscere i principali metabolismi di glucidi, lipidi e aminoacidi e il meccanismo alla base della sintesi di ATP.
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BLARZINO CARLA
( programma)
Programma di Biochimica-Struttura e comportamento chimico delle molecole. L’acqua e le proprietà delle soluzione acquose. Gruppi funzionali e legami chimici Glucidi: definizione e ruolo biochimico. Monosaccaridi. Disaccaridi: saccaroso, maltoso, lattoso cellobioso. Polisaccaridi: glicogeno, amido, cellulosa, peptidoglicano Glicosamino glicani Lipidi: Definizione e ruolo biochimico. Acidi grassi: acidi grassi saturi ed insaturi. Trigliceridi. Fosfolipidi. Colesterolo e sali biliari. Lipoproteine Amino acidi e peptidi: classificazione e proprietà acido-base degli amino acidi, amino acidi come precursori di amine biogene. Metodiche di separazione di aminoacidi e proteine. Legame peptidico, oligopeptidi e polipeptidi, glutatione. Proteine: organizzazione strutturale: struttura primaria, secondaria, terziaria, quaternaria, denaturazione delle proteine. Proteine globulari e proteine fibrose. Emoglobina, Mioglobina, trasporto dell’ossigeno e dell'anidride carbonica. Enzimi: caratteristiche generali, classificazione. Ossidoreduttasi Coenzimi legati alle deidrogenasi. Vitamine: cenni generali, vitamine idrosolubili, vitamine liposolubili. Ormoni: Classificazione, meccanismo d'azione degli ormoni (AMP ciclico). Metabolismo: concetti generali, significato dell'ATP. Uso e sintesi dell’ATP. Glicolisi anaerobia e aerobia. Ciclo di Cori. Glicogeno sintesi. Ciclo dei pentosi Ciclo di Krebs. β-ossidazione degli acidi grassi. Chetogenesi. Sintesi di colesterolo e acidi grassi. Catabolismo degli amino acidi e produzione dell'urea. Xenobiotici e meccanismi di detossificazione. Fisiologia Molecolare: digestione e assorbimento di zuccheri, proteine, lipidi.
Introduzione alla Biochimica di Lehninger - David L. Nelson Michael M. Cox - Zanichelli Le basi della Biochimica - Denise R.Ferrier - Zanichelli Chimica e Biochimica - Massimo Stefani Niccolò Taddei- Zanichelli
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/10
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Attività formative di base
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BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
Alla fine del Corso lo studente deve: Conoscere la composizione biochimica delle strutture fondamentali delle cellule - lipidi, glucidi e protidi. Saper distinguere tra aminoacidi, peptidi, e proteine o in generale tra sostanze semplici e complesse. Conoscere i principali metabolismi di glucidi, lipidi e aminoacidi e il meccanismo alla base della sintesi di ATP.
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BLARZINO CARLA
( programma)
Struttura e comportamento chimico delle molecole. L’acqua e le proprietà delle soluzione acquose. Glucidi: definizione e ruolo biochimico. Monosaccaridi. Disaccaridi: saccaroso, maltoso, lattoso cellobioso. Polisaccaridi: glicogeno, amido, cellulosa, peptidoglicano. Lipidi: Definizione e ruolo biochimico. Acidi grassi: acidi grassi saturi ed insaturi. Trigliceridi. Fosfolipidi. Colesterolo e sali biliari.Lipoproteine e loro metabolismo. Amino acidi e peptidi: classificazione e proprietà acido-base degli amino acidi, amino acidi come precursori di amine biogene.Metodiche di separazione di aminoacidi e proteine.Legame peptidico, oligopeptidi e polipeptidi, glutatione. Proteine: organizzazione strutturale: struttura primaria, secondaria, terziaria, quaternaria, denaturazione delle proteine. Proteine globulari e proteine fibrose. Emoglobina, Mioglobina, trasporto dell’ossigeno e dell'anidride carbonica. Enzimi: caratteristiche generali, classificazione. Ossidoreduttasi Coenzimi legati alle deidrogenasi. Vitamine: cenni generali, vitamine idrosolubili, vitamine liposolubili: A,D,E,K. Ormoni: Classificazione, meccanismo d'azione degli ormoni (AMP ciclico). Metabolismo: concetti generali, significato dell'ATP. Uso e sintesi dell’ATP. Glicolisi anaerobia e aerobia.Ciclo di Cori.Ciclo di Krebs. β-ossidazione degli acidi grassi e chetogenesi. Catabolismo degli amino acidi e produzione dell'urea. Xenobiotici e meccanismi di detossificazione. Fisiologia Molecolare: digestione e assorbimento di zuccheri, proteine, lipidi.
M. Stefani , N. Taddei -Chimica, Biochimica e Biologia applicata ed. Zanichelli
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BIO/12
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Attività formative di base
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ITA |
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BIOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
Al fine del Corso, lo studente deve: Conoscere gli aspetti fondamentali della materia vivente in correlazione alla sua unità fondamentale - la cellula.; Conoscere le strutture che caratterizzano la cellula (nucleo, citoplasma, membrana citoplasmatica, ribosomi, mitocondri, ecc.). Conoscere le differenze tra i diversi tipi di cellule quali quelle procariote e quelle eucariote.
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Labriola Raffaella
( programma)
Analisi della struttura della cellula eucariotica e procariotica. Analisi della composizione delle varie membrane cellulari. Citoscheletro e mobilità cellulare. Reticolo endoplasmatico e apparato di Golgi. DNA e RNA. Mitosi e Meiosi. Biochimica strutturale proteine e enzimi. Tecniche elettroforetiche e PCR. Meccanismi di azione di farmaci antibatterici.
Massimo Stefani Niccolò Taddei "Chimica, biochimica e biologia applicata"
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ANASTASI EMANUELA
( programma)
Livelli di organizzazione in biologia; Struttura generale delle cellule procariotiche ed eucaristiche ( membrana plasmatica, modelli di membrana e organizzazione molecolare);Citoplasma e organuli citoplasmatici; Citoscheletro e mobilità cellulare: microtubuli e microfilamenti; Reticolo endoplasmatico, apparato del Golgi e la secrezione cellulare; ribosomi e nucleolo. Il nucleo (il nucleo interfasico, la cromatina e i cromosomi); Il DNA (organizzazione del DNA, duplicazione e trascrizione); Principali classi di RNA.
Materiale didattico fornito dal docente
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BIO/13
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Attività formative di base
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ITA |
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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Al fine del Corso, lo studente deve: Conoscere le differenze tra i vari microrganismi, la struttura e classificazione dei batteri e virus, nonché i meccanismi attraverso cui causano malattie nell’uomo. Conoscere la natura dell’interazione tra microrganismi e uomo, i meccanismi della risposta immune innata e specifica. Conoscere gli aspetti fondamentali per il controllo delle malattie da infezione e i principi della terapia antibiotica.
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GAETA AURELIA
( programma)
Introduzione alla Microbiologia Medica Cellula batterica: metabolismo, riproduzione, produzione di spore. Genetica batterica: trasformazione, traduzione, coniugazione. Classificazione dei batteri di interesse medico. Rapporto microrganismo-ospite: infezione e malattia. Fattori di patogenicità dei batteri: principali meccanismi di virulenza, endotossine ed esotossine. Virus: struttura e classificazione, genoma, rivestimenti esterni, simmetria. Replicazione virale: recettori virali, attacco e penetrazione nella cellula ospite, replicazione del genoma, sintesi proteiche, assemblaggio maturazione e rilascio. Patogenesi delle infezioni virali: effetto dell’infezione virale sulle cellule, infezione litica,, latente, trasformante. Miceti: generalità sui miceti responsabili di patologie nell’uomo. Meccanismi di difesa dell’ospite: fagocitosi, risposta immune umorale e cellulo mediata. Linfociti, anticorpi. Controllo delle malattie da infezione: meccanismo di azione dei principali farmaci antibatterici e antivirali, meccanismi di resistenza.
Eudes Lanciotti – Microbiologia Clinica. Casa Editrice Ambrosiana Simona De Grazia – Microbiologia e Microbiologia Clinica per Infermieri. Pearson
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MED/07
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Attività formative di base
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ITA |
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SCIENZE MORFOFUNZIONALI
(obiettivi)
Al fine del corso lo studente deve: Conoscere gli elementi di base di anatomia, istologia e patologia di organi ed apparati. Conoscere i principali epiteli di rivestimento (semplici, stratificati e pseudostratificati). Conoscere le principali cause che alterano lo stato di salute ed i meccanismi che determinano malattia. Acquisire le conoscenze generali della infiammazione e della immunologia e dei tumori benigni e maligni.
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ANATOMIA UMANA
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: Avere acquisito abilità e competenze nel riconoscimento degli organi e degli apparati a livello macroscopico e microscopico, collegando l’organizzazione morfofunzionale alla prospettiva della realizzazione del profilo specifico della professione. Conoscere l'organizzazione generale macroscopica e microscopica del corpo umano.
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MAMMOLA CATERINA LOREDANA
( programma)
Argomenti essenziali: 1. Anatomia generale Principi di terminologia anatomica; l'organizzazione del corpo umano; i sistemi e gli apparati; struttura degli organi. 2. Il livello cellulare di organizzazione Membrana plasmatici; citoplasma e suoi organuli; nucleo; divisione cellulare. 3. Il livello tissutale di organizzazione Tessuti epiteliali; tessuti connettivi; tessuti muscolari; tessuto nervoso. 3. Apparato locomotore Generalità sulle ossa, articolazioni, muscoli e principi generali di movimento. Morfologia dello scheletro e delle principali articolazioni 4. Apparato circolatorio Generalità; Anatomia macroscopica e microscopica del cuore 5. Apparati digerente, respiratorio, urinario e genitale Anatomia macroscopica e microscopica 6. Apparato endocrino e Sistema Nervoso Cenni introduttivi A.D.E.: Sistemi di controllo: apparato endocrino e sistema nervoso
Testi consigliati: Marieb, Keller: Elementi di Anatomia e Fisiologia dell'uomo, Zanichelli Martini, Bartholomew: Elementi di Anatomia, Istologia e Fisiologia dell’uomo, EdiSES AA.VV.: Anatomia Umana – Principi, Edi-Ermes Carinci, Gaudio, Marinozzi: Anatomia umana e Istologia,EDRA Netter: Atlante di Anatomia Umana, Masson
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BIO/16
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Attività formative di base
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FISIOLOGIA
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: Conoscere il funzionamento degli organi della vita vegetativa del corpo umano, partendo dalla conoscenza dell’attività metabolica cellulare di ciascun organo per giungere alla integrazione dinamica dei diversi organi in apparati o sistemi. Conoscere i meccanismi di controllo della funzione dei diversi sistemi e apparati. Conoscere i meccanismi generali di regolazione delle funzioni integrate del corpo umano in condizioni. Conoscere i principi generali di fisica, biofisica, chimica e tecnologie biomediche.
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CARBOTTA SABINO
( programma)
fisiologia degli apparati umani. insegnamento svolto coerentemente con i descrittori di Dublino
visual- anatomia e fisiologia di Martini, Ober Nath, Bartholomew. Petti 2017
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BIO/09
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Attività formative di base
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ITA |
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ISTOLOGIA
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: Avere acquisito abilità e competenze nel riconoscimento degli organi e degli apparati a livello macroscopico e microscopico collegando l’organizzazione morfofunzionale alla prospettiva della realizzazione del profilo specifico della professione. Conoscere l'organizzazione generale macroscopica e microscopica del corpo umano.
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DE ANGELIS LUCIANA
( programma)
Tessuti epiteliali: classificazione strutturale e funzionale degli epiteli.Epiteli di rivestimento: mucose e sierose.Caratteristiche e localizzazioni dei seguenti epiteli: pseudostratificato,pavimentoso semplice, cilindrico semplice, transizione.Specializzazioni della superficie: ciglia, villi intestinali, microvilli Epiteli ghiandolari: definizione di ghiandole esocrine e endocrine. Classificazione delle ghiandole esocrine. Modalità di secrezione: merocrina,apocrina,olocrina. Tessuto connettivo p.d.: cellule e sostanza intercellulare; glicosaminoglicani e proteoglicani; matrice amorfa e fibre; biosintesi ; funzioni e localizzazione del tessuto connettivo. Tessuto cartilagineo: caratteristiche strutturali e funzionali; la matrice cartilaginea, modalità di crescita della cartilagine, tipi di cartilagine; pericondrio Tessuto osseo: cellule e sostanza intercellulare; le lamelle ossee e i sistemi lamellari; osso compatto e spugnoso; periostio ed endostio; tipi di ossificazione; Sangue:ematocrito, plasma; globuli rossi; formula leucocitaria, globuli bianchi,. Piastrine. Midollo osseo Tessuto muscolare scheletrico: organizzazione strutturale e ultrastrutturale; basi molecolari della contrazione muscolare; controllo della contrazione Tessuto muscolare cardiaco: organizzazione strutturale Tessuto muscolare liscio organizzazione strutturale Tessuto nervoso: organizzazione generale del sistema nervoso; il neurone e i suoi prolungamenti; conduzione dell'impulso; sinapsi Nevroglia, struttura generale dei nervi
Istologia per le lauree triennali e magistrali sorbona
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BIO/17
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Attività formative di base
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ITA |
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PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Alla fine del corso lo studente deve: Sapere che la cellula rappresenta l’unità di riferimento della fisiopatologia e della patologia. Comprendere che gli adattamenti cellulari, l’infiammazione e la risposta immune sono essenziali nella relazione cellula/ambiente, ma che possono essere coinvolti nella eziopatogenesi di diverse patologie. Sapere che il tumore è una condizione francamente patologica, in quanto causato da mutazioni, danni irreversibili del DNA. Comprendere che la prevenzione antineoplastica va condotta dal singolo individuo nelle sue abitudini e dalla società sull’ambiente in generale. Sapere cosa sono le patologie degenerative. Saper usare la terminologia della materia, in modo da poter interagire in modo appropriato con i docenti e nell’ambito lavorativo.
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DI RENZO LIVIA MARIA
( programma)
Generalità. Concetti di salute, malattia e patologia (acquisita, congenita ereditaria), patologia molecolare e patologia cellulare, patogenesi, eziologia, patologia acuta, patologia cronica, patologia degenerativa.Concetti generali circa: 1-gli adattamenti cellulari: rigenerazione, ipotrofia, atrofia, ipertrofia, ipoplasia, iperplasia; metaplasia; displasia. 2- le alterazioni reversibili cellulari: steatosi. 3- La morte cellulare: necrosi e apoptosi. Generalità sulla infiammazione acuta: segni caratteristici; alterazioni del microcircolo; essudato e trasudato; reclutamento cellulare; fagocitosi; uccisione intracellulare; mediatori chimici; forme diverse di infiammazione acuta. Generalità sulla infiammazione cronica: ruolo dei macrofagi e dei fibroblasti; infiammazioni croniche aspecifiche e specifiche; granuloma. Manifestazioni sistemiche della flogosi: la leucocitosi; la febbre; le proteine di fase acuta. La VES, la PCR e la formula leucocitaria. Aterosclerosi e la placca ateromatosa (definizione). Complicanze; trombosi. embolia. Le lipoproteine HDL e LDL.Aspetti generali delle difese immunitarie contro molecole e organismi non self: concetto di antigene, di self e non self. Livelli diversi di protezione: le barriere meccanico-chimiche, la risposta immune aspecifica, la risposta immune specifica, fattori cellulari e umorali. Organi linfoidi, linfociti B e T, anticorpi. Il Complemento, le cellule del sistema monocito/macrofagico, le cellule dendritiche e le cellule NK. La presentazione dell’antigene. Patologia neoplastica (aspetti generali). La neoplasia quale risultato di danno cellulare irreversibile e, cioè, di mutazioni del DNA. Aspetti essenziali della eziologia dei tumori, chimica, fisica e virale. Concetti generali dei geni coinvolti nella trasformazione neoplastica. Tumori epiteliali e connettivali, benigni e maligni: classificazione. Le metastasi. La neoangiogenesi (cenni). La stadiazione TNM. I marcatori tumorali (cenni): significato nella diagnostica e nel follow-up. Il Pap test. La prevenzione antineoplastica, ambientale e individuale.
Elementi di Patologia generale per corsi di laurea in professioni sanitarie - III Edizione. GM Pontieri. Piccin Editore.
Patologia generale. Bossi – Rivanera. Editore: Poletto.
(Date degli appelli d'esame)
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MED/04
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Attività formative di base
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AAF1186 -
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
(obiettivi)
L'obiettivo principale del corso è quello di migliorare gradualmente i punti di partenza degli studenti, cominciando con una auto-valutazione di tutte le competenze linguistiche e grammaticali.L'insegnamento sarà successivamente rivolto a padroneggiare tutte le quattro abilità linguistiche (ascolto, conversazione, lettura e scrittura) e particolare attenzione sarà dedicata alla lettura-comprensione, considerando tale competenza una priorità di questo Corso (inglese per scopi specifici: Inglese scientifico).
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
1035564 -
TPALL TIROCINIO I
(obiettivi)
In relazione alla competenze specifiche per il profilo professionale del Tecnico della Prevenzione, il Tirocinio viene progettato e realizzato, attraverso esperienze in campo sotto la guida di un Tutor esperto dello stesso profilo professionale, in strutture del Sistema Sanitario Nazionale e/o di ricerca in ambito universitario e di altre strutture di rilevo nazionale ed internazionale convenzionate con l’Università. Il Tirocinio tiene conto della peculiarità territoriali di riferimento e dei bisogni di garantire appropriatezza efficacia ed efficienza delle attività professionali del Tecnico della Prevenzione. Al termine del Tirocinio, lo studente dovrà dimostrare, in sede di idoneità e poi di prova pratica di Tesi, di aver acquisito le competenze (conoscenze, attitudine ed abilità) necessarie per le funzioni di: Vigilanza e Controllo - saper applicare procedure/linee guida, gestire il rischio chimico, fisico e biologico, garantire i requisiti dei sistemi di gestione; Indagine - saper ricercare i determinanti dei fattori di rischio attraverso metodi di monitoraggio standardizzati e ridurre i livelli di esposizione al rischio attraverso una attenta analisi del rischio; Informazione - essere in grado di erogare informazioni ed attuare provvedimenti di prevenzione; Educazione - saper realizzare interventi di educazione; Pareri e Consulenza - saper stimare le richieste, formulare il parere professionale, erogare la consulenza professionale e restituire i risultati della valutazione); Interventi Formativi - saper progettare programmi di formazione, erogare formazione, monitorare i programmi di formazione ed autoformarsi; Ricerca - essere in grado di partecipare a progetti di ricerca mirati alla promozione della salute in collaborazione con altri profili professionali.
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CATANZARO STEFANIA
( programma)
Il Tirocinio viene progettato e realizzato attraverso esperienze in campo sotto la guida di un Tutor esperto dello stesso profilo professionale, in strutture del Sistema Sanitario Nazionale e/o di ricerca in ambito universitario e di altre strutture di rilievo nazionale ed internazionale convenzionate con l’Università. Il Tirocinio tiene conto della peculiarità territoriali di riferimento e dei bisogni di garantire appropriata efficacia ed efficienza delle attività professionali del Tecnico della Prevenzione. Al termine del Tirocinio lo studente dovrà dimostrare, in sede di idoneità e poi di prova pratica di Tesi, di aver acquisito le competenze necessarie per le funzioni di: Vigilanza e Controllo: applicare procedure/linee guida, gestire il rischio chimico, fisico e biologico, garantire i requisiti dei sistemi di gestione; Indagine: ricercare i determinanti dei fattori di rischio attraverso metodi di monitoraggio standardizzati e ridurre i livelli di esposizione al rischio attraverso una attenta analisi del rischio; Informazione: erogare informazioni ed attuare provvedimenti di prevenzione; Educazione: realizzare interventi di educazione; Pareri e Consulenza: stimare le richieste, formulare il parere professionale, erogare la consulenza professionale e restituire i risultati della valutazione; Interventi Formativi: progettare programmi di formazione, erogare formazione, monitorare i programmi di formazione ed autoformarsi; Ricerca: partecipare a progetti di ricerca mirati alla promozione della salute in collaborazione con altri profili professionali.
Legislazione di riferimento.
(Date degli appelli d'esame)
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Di Nezza Arianna
( programma)
Il Tirocinio viene progettato e realizzato attraverso esperienze in campo sotto la guida di un Tutor esperto dello stesso profilo professionale, in strutture del Sistema Sanitario Nazionale e/o di ricerca in ambito universitario e di altre strutture di rilievo nazionale ed internazionale convenzionate con l’Università. Il Tirocinio tiene conto della peculiarità territoriali di riferimento e dei bisogni di garantire appropriata efficacia ed efficienza delle attività professionali del Tecnico della Prevenzione. Al termine del Tirocinio lo studente dovrà dimostrare, in sede di idoneità e poi di prova pratica di Tesi, di aver acquisito le competenze necessarie per le funzioni di: Vigilanza e Controllo: applicare procedure/linee guida, gestire il rischio chimico, fisico e biologico, garantire i requisiti dei sistemi di gestione; Indagine: ricercare i determinanti dei fattori di rischio attraverso metodi di monitoraggio standardizzati e ridurre i livelli di esposizione al rischio attraverso una attenta analisi del rischio; Informazione: erogare informazioni ed attuare provvedimenti di prevenzione; Educazione: realizzare interventi di educazione; Pareri e Consulenza: stimare le richieste, formulare il parere professionale, erogare la consulenza professionale e restituire i risultati della valutazione; Interventi Formativi: progettare programmi di formazione, erogare formazione, monitorare i programmi di formazione ed autoformarsi; Ricerca: partecipare a progetti di ricerca mirati alla promozione della salute in collaborazione con altri profili professionali.
Normativa di riferimento
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MED/50
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Attività formative caratterizzanti
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