Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO
(obiettivi)
Il Laboratorio è costituito dall’integrazione di due insegnamenti (Progettazione Urbanistica e Assetto del Paesaggio; Principi di Governo del territorio) che, in modo sinergico all’interno di un unico percorso didattico, sono finalizzati a fornire agli studenti i lineamenti teorico-metodologici e gli strumenti operativi per la messa in campo di processi di pianificazione, alle diverse scale d’intervento, volti all’attuazione di strategie di rigenerazione urbana, all’interno del contesto normativo e legislativo vigente in materia di governo del territorio
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PRINCIPI DI GOVERNO DEL TERRITORIO
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DELLA SCALA MARIA GRAZIA
(programma)
Parte I - Nozioni introduttive • Le fonti del diritto. • Il riparto di funzioni tra enti territoriali: ⎫ le funzioni normative con particolare riguardo alle materie della tutela ambiente e dei beni culturali, della relativa valorizzazione, del governo del territorio. ⎫ Le funzioni amministrative tra principio di sussidiarietà e livello degli interessi • Profili generali dell’organizzazione amministrativa. • Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione • Gli atti amministrativi generali e gli atti di pianificazione • Gli atti puntuali: il provvedimento amministrativo e la sua disciplina • Il procedimento amministrativo tra legge generale e normative di settore • Inerzia dell’amministrazione e istituti di semplificazione: il silenzio assenso • Le liberalizzazioni: la Scia • I procedimenti pluristrutturati, la conferenza di servizi e la protezione degli “interessi sensibili” Parte II – La pianificazione territoriale e urbanistica • L’evoluzione del diritto urbanistico: profili storici. • Il sistema generale della pianificazione • La pianificazione di area vasta • La pianificazione di settore a tutela degli interessi differenziati e i vincoli conformativi. • Gli istituti di coordinamento. • Il piano regolatore generale. ⎫ Zonizzazione, standards urbanistici e prospettive di riforma per la realizzazione della “città pubblica”. ⎫ Localizzazione: Vincoli urbanistici e misure di salvaguardia. • La pianificazione attuativa tra unilateralità e consenso. Parte III - Le politiche di rigenerazione urbana e l’urbanistica consensuale • Il “diritto alla città” nella prospettiva multilivello dell’ordinamento giuridico • Le politiche di rigenerazione urbana tra discipline nazionali e legislazione regionale. • Piani integrati, programmi speciali e urbanistica consensuale. • Verso una concezione procedimentale dello strumento urbanistico generale • Strumenti di perequazione e istituti compensativi. Il contributo straordinario tra prassi delle amministrazioni, giurisprudenza amministrativa e posizioni del giudice costituzionale. Parte IV - L’attività edilizia, L’espropriazione, la programmazione, l’affidamento e la realizzazione delle opere pubbliche o di pubblico interesse. • L’evoluzione storica della disciplina dell’attività edilizia privata. • Le attività edilizie e i titoli edilizi nel TUE: d.P.R. n. 380/2001, secondo le riforme più recenti. Il titolo edilizio convenzionato. • La tutela costituzionale della proprietà privata, l’espropriazione per pubblica utilità e gli istituti affini. • La disciplina della programmazione, della progettazione, dell’affidamento e della realizzazione delle opere pubbliche e di pubblico interesse. P. Urbani, S. Civitarese Matteucci, Diritto urbanistico. Organizzazione e rapporti, ult. ed., Torino., oppure:
M. Carrà, W. Gasparri, C. Marzuoli, Diritto per il governo del territorio, ult. ed., oppure: P. Stella Richter, Diritto urbanistico. Manuale breve, ult. ed. |
4 | IUS/10 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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PROGETTAZIONE URBANISTICA E ASSETTO DEL PAESAGGIO
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VALORANI CARLO
(programma)
L'insegnamento ha come obiettivo l'armonizzazione della preparazione di base dei discenti in materia di paesaggio e pianificazione territoriale.
Le comunicazioni muovono da un approccio sistemico, multiscalare e transdisciplinare alla conoscenza del territorio intesa come comprensione degli aspetti tangibili e intangibili del paesaggio. L'insegnamento ha carattere teorico con esercitazioni applicate nei territori della metropolizzazione. L'insegnamento si articola nelle seguenti linee formative: • fornire un inquadramento teorico sui metodi di lettura multidisciplinare e sulle principali questioni di pianificazione paesistica e territoriale; • presentazione di un metodo di lettura e di interpretazione territoriale focalizzato alla esplicitazione delle caratteristiche del paesaggio attraverso lezioni teoriche e l’applicazione del metodo ad un caso di studio. Tale metodo, organizzato in una matrice a due dimensioni delle conoscenze, tiene conto della lettura della “realtà fisica” (aspetti tangibili) così come della lettura della “realtà percepita” (particolarmente utile ai fini paesistici); • costruzione di un quadro sintetico sui possibili strumenti e sulle azioni e le strategie di pianificazione del paesaggio attraverso l’esposizione di casi applicati; • applicare tecniche GIS/SIT nella produzione di mappe tematiche e nella stesura degli elaborati di progetto/piano. Allo scopo di cogliere le ricadute applicate degli inquadramenti teorici è previsto un lavoro seminariale in aula finalizzato ad acquisire capacità d'interpretazione sintetica dei diversi tematismi territoriali e delle possibili azioni di pianificazione. Il programma dettagliato e i materiali di supporto alla didattica sono pubblicati, ad inizio corso, sulla piattaforma E-learning della Sapienza. Durante lo svolgimento del corso saranno selezionate:
(Date degli appelli d'esame)
• Pagine scelte dalla bibliografia di riferimento. • Pagine scelte relative ad esperienze di pianificazione territoriale e paesistica presentate nelle comunicazioni. |
6 | ICAR/21 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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TECNICA DELLE COSTRUZIONI PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali
Obiettivo essenziale del laboratorio è di porre gli studenti in condizione di conoscere e saper interpretare il comportamento meccanico delle costruzioni esistenti, in particolare in muratura eventualmente con impalcati in legno o acciaio, a fronte di sollecitazioni gravitazionali e sismiche. Altresì il laboratorio fornisce le conoscenze per una prima valutazione dell’adeguatezza strutturale e degli interventi di rinforzo orientati alla rigenerazione urbana. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al completamento del corso lo studente conosce le azioni che possono sollecitare una costruzione e quali sono gli stati limite che ne possono compromettere la prestazione. Conosce inoltre materiali quali la muratura, il legno e l’acciaio. È informato sulle fondamentali tecniche di indagine. Sa inoltre quali sono le principali strategie di intervento per migliorare la risposta ai carichi di gravità e sismici delle costruzioni esistenti analizzate, quali parte di una proposta di rigenerazione. Conosce la modellazione dei meccanismi locali di collasso, degli elementi inflessi in legno e acciaio, delle strutture spingenti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al completamento del corso lo studente è in grado di combinare le azioni e calcolarne gli effetti sugli elementi strutturali. È in grado di determinare le caratteristiche meccaniche dei materiali studiati sulla base del percorso di conoscenza e dello stato limite considerato. Applica la modellazione di meccanismi locali di collasso, elementi inflessi in legno e acciaio, strutture spingenti a un caso studio reale, per il quale progetta anche un intervento. Autonomia di giudizio Lo studente esercita la propria autonomia di giudizio attraverso la redazione di un elaborato monografico su un caso studio reale, al quale applicare i modelli generali acquisiti nel blocco di approfondimento delle lezioni frontali. Abilità comunicative Lo studente esercita le proprie abilità comunicative durante le revisioni dell’elaborato monografico, proiettate su telo all’intero corpo studentesco. La redazione dell’elaborato monografico comporta inoltre una comunicazione in forma testuale, matematica, tabulare e grafica, da illustrare al momento della prova finale. Capacità di apprendimento Lo studente esercita la propria capacità di apprendimento in forma autonoma attraverso il confronto con le problematiche sempre molto specifiche presenti in un edificio esistente. Ciò richiede la necessità di adattare i modelli generali, specializzandoli in particolare nella fase di intervento di rigenerazione.
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SORRENTINO LUIGI
(programma)
L’insegnamento è organizzato secondo tre blocchi. Per ciascuno di essi si indica l’articolazione in lezioni. Una stampa pdf delle lezioni è caricato sul sito didattico. In via opzionale lo studente può ulteriormente approfondire gli argomenti della lezione sui testi indicati nella bibliografia di riferimento.
Il primo blocco ha carattere più qualitativo e discorsivo. La seconda parte di ciascuna lezione del primo blocco è dedicata al richiamo dei prerequisiti, con finalità sia di ripasso sia di autovalutazione dello studente che potrà così colmare, in maniera autonoma, eventuali lacune. Il secondo blocco ha carattere esplicitamente quantitativo con l’introduzione di modelli matematici e il ricorso alla loro risoluzione anche con fogli di calcolo e disegno assistito dall’elaboratore. Il terzo blocco ha funzione di rivisitazione dei precedenti contenuti mediante la revisione degli elaborati monografici preparati dai gruppi di lavoro di studenti e consentendo di sostenere l’esame sin dal primo appello dopo il termine delle lezioni. Concetti generali e di contesto Lezione 1. Prolusione al corso. Lezione 2. Articolazione del corso e preparazione dell’elaborato monografico. Lezione 3. Costruzioni esistenti nello stato di fatto: Criteri di analisi, Valutazione della sicurezza, Conoscenza Lezione 4. Tipi murari: regola dell’arte e comportamento strutturale. Parametri meccanici delle murature Lezione 5. Tecniche diagnostiche e percorso della conoscenza nella normativa tecnica italiana. Lezione 6. Costruzioni esistenti nello stato di progetto: Classificazione degli interventi, Materiali, Tecniche di intervento. Approfondimento Lezione 7. Azioni permanenti e variabili. Azioni antropiche e naturali. Azione sismica: vita nominale, coefficiente d’uso, periodo di riferimento. Pericolosità sismica: accelerazione del terreno, risposta locale. Spettro di risposta elastico. Neve. Vento. Esercitazione: analisi dei carichi mediante foglio di calcolo. Lezione 8. Sicurezza e prestazioni attese. Fondamenti teorici. Stati limite ultimi. Stati limite di esercizio. Coefficienti parziali di sicurezza. Lezione 9. Meccanismi locali di collasso. Analisi limite. Verifica di normativa agli stati limite per cinematismi isolati o posti a una certa quota. Restauro strutturale mediante tirantature. Lezione 10. Costruzioni di acciaio. Classificazione delle sezioni. Verifica agli stati limite ultimo e di esercizio di elementi inflessi. Lezione 11. Costruzioni di legno. Comportamento al variare di materiale, umidità, durata del carico. Verifiche agli stati limite ultimi di sezioni correnti. Verifiche agli stati limite di esercizio di elementi inflessi. Lezione 12. Indagine delle strutture spingenti: archi. Statica grafica: poligono delle forze, poligono funicolare, asse di Culmann. Verifica dell’equilibrio dell’elemento strutturale. Verifica di sezioni allo stato limite ultimo per sforzo normale e taglio. Esercitazione: Poligono funicolare passante per tre punti mediante disegno assistito dall’elaboratore. Lezione 13. Indagine delle strutture spingenti: volte a una o più generatrici. Esercitazione: verifica di una volta a botte lunettata mediante disegno assistito dall’elaboratore. Lezione 14. Direzione dei lavori, collaudo, visita in laboratorio prove materiali. Attività di laboratorio Lezioni 15-22: revisioni. Non vi sono testi prescritti come supporto all’apprendimento, ritenendosi sufficiente la frequenza e la consultazione dei seguenti materiali caricati sul sito didattico:
(Date degli appelli d'esame)
1. stampe in pdf delle lezioni, 2. estratti di elaborati monografici d’esame 3. estratti di tesi di laurea 4. normative tecniche |
8 | ICAR/09 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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STORIA E METODI D'INDAGINE PER LA CITTA'
(obiettivi)
Obiettivi generali
Gli obiettivi della disciplina mirano a fornire gli strumenti metodologici d’indagine per la comprensione e conoscenza dei processi formativi dei sistemi insediativi, in particolare le città,dove è riscontrabile la stratificazione di epoche diverse che hanno determinato l’attuale facies urbana e architettonica. Infatti la capacità di lettura e conoscenza delle fasi formative dei siti urbani (vie, piazze, complessi architettonici di ingenti dimensioni ecc.), sia delle aree consolidate che delle zone periferiche,si ritiene requisito necessario per la formazione di una figura professionale che dovrà occuparsi di possibili interventi di trasformazione, rigenerazione, valorizzazione. Nel corso si intende proporre un metodo applicativo per l’analisi di esempi emblematici della città di Roma, sviluppato anche attraverso specifici sopralluoghi che, insieme all’esperienza archivistica, costituirà parte integrante del corso quale approccio diretto per la sperimentazione laboratoriale di lettura dei contesti architettonico/edilizi. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento, costituito da parti teorico/metodologiche, sopralluoghi, presentazione di casi-studio relative ad aree urbane stratificate e trasformate, nonchè l'applicazione del metodo di ricerca su un tema concordato, lo studente dovrà avere acquisito gli strumenti teorico-metodologici e operativi necessari per una corretta lettura/comprensione dei processi formativi dei sistemi insediativi delle città, con particolare riferimento alle aree stratificate e/o trasformate in epoche diverse (vie, piazze, complessi architettonici di ingenti dimensioni ecc.). La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso l'applicazione del metodo di ricerca proposto (bibliografico/archivistico/indagine diretta) ad un caso-studio concordato durante il corso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare le svariate capacità di studio e conoscenza acquisite durante lo svolgimento delle attività proposte ovvero la capacità di un approccio metodologico di ricerca (storiografico/tradizionale e sul web), dimostrato nell'applicazione sperimentale su un caso studio nel quale sia riscontrabile la stratificazione storica di diverse epoche (ricerca su un'area urbana, una piazza, un brano di città). In questo senso sarà necessario mettere in atto consapevolmente sia la conoscenza storica delle fasi formative dell'oggetto di studio, che il metodo di ricerca bibliografica, archivistica, iconografica, relativa all'oggetto in esame anche avvalendosi della rete web come ulteriore fonte cui attingere notizie e acquisire informazioni utili anche ad una indagine tradizionale. Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una matura autonomia di giudizio rispetto alle nozioni storiografiche, acquisite con lo studio degli argomenti proposti nel corso e sviluppate durante la ricerca personale applicata al caso-studio prescelto. Il lavoro sperimentale di ricerca infatti vuole sollecitare un'autonoma capacità di lettura e conoscenza scientifica del costruito stratificato e/o trasformato nel tempo sul quale, al termine del lavoro, si potra' sviluppare un giudizio storico autonomo e originale, partendo proprio dai dati acquisiti nell'attività di ricerca (anche innovativa) emersa dall'indagine personale. Abilità comunicative. Alla conclusione del percorso formativo della disciplina, lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione delle nozioni e della capacità metodologico/operativa, di saper comunicare i risultati ottenuti del lavoro di lettura/ricerca/sintesi finale, avvalendosi di tutti gli strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione, avvalendosi delle diverse forme di linguaggio, verbale e scritto-grafico, al fine di sintetizzare efficacemente e in modo innovativo gli esiti della ricerca svolta e applicata. La verifica delle conoscenze sarà operata, infatti, oltre che da un colloquio sui temi oggetto del programma e delle lezioni teoriche, anche dalla valutazione finale del lavoro di ricerca applicato al caso studio specifico. Capacità di apprendimento A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della ricerca storica, finalizzata alla conoscenza scientifica e al metodo di ricerca necessario per comprendere e capire le dinamiche di formazione/crescita/trasformazione delle aree urbane consolidate, o più in generale, delle zone ove sia necessario un intervento progettuale di riqualificazione, rigenerazione, riutilizzo. In questo senso si riterrà utile e necessario anche un coordinamento produttivo con il laboratorio di restauro. La verifica delle capacità acquisite avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, nella quale sarà necessario dimostrare l’autonomia dello studente nell’organizzare la comunicazione dei risultati del lavoro di ricerca svolto a partire dai contenuti storiografici e metodologici forniti durante il corso.
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BENEDETTI SIMONA
(programma)
Il corso si propone di guidare lo studente ad affrontare con un metodo scientifico lo studio di brani di città in cui sono presenti varie fasi di edificazione. Parallelamente si svolgeranno i necessari approfondimenti metodologici di ricerca: bibliografica (illustrazione delle potenzialità di ricerca offerta dalla rete web unitamente alla ricerca nelle principali biblioteche diffuse sul territorio), archivistica (illustrazione dei principali archivi e organizzazione in fondi documentari), iconografica (illustrazione delle principali fonti iconografiche storiche e non utilizzabili per la ricerca sulla citta').
Al fine di decodificare il palinsesto urbano consolidato nel tempo, nelle lezioni frontali saranno altresì richiamati argomenti relativi alle principali tipologie degli edifici, che costituiscono i tessuti urbani nelle diverse epoche storiche, unitamente al ripasso dei principali caratteri costruttivi e stilistici che possono costituire significativi elementi per la riconoscibilità di precisi periodi storici . Lo sviluppo e la trasformazione della città di Roma nelle molteplici fasi storiche (dall'età dei re alla Roma del XX secolo) costituirà il fulcro delle lezioni teoriche. Queste si rivolgeranno puntualmente alle dinamiche di sviluppo della città, sulla conoscenza dei fenomeni sociali ed economici che hanno influito nella sua trasformazione e crescita; verranno considerati approfondimenti specifici su zone o aree urbane consolidate in epoche diverse (talvolta presentate anche da specifici studiosi, autori di saggi e volumi monografici) particolarmente significativi a questo proposito. Altrettanto significative ed importanti si riterranno alcuni sopralluoghi atti a sviluppare una capacità di lettura dei tessuti urbani e delle viabilità, che costituiscono la trama urbana dell'attuale città stratificata. Nel corso s'intende proporre l'applicazione del metodo di ricerca, illustrato teoricamente e proposto per l’analisi di esempi emblematici della città di Roma, tale attività costituirà parte integrante del corso, quale approccio diretto per la sperimentazione laboratoriale di lettura dei contesti architettonico/edilizi. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- C. Sitte, L'arte di costruire le città. L'urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici, Milano (ristampa) 1980 -M. Roncayolo, La città. Storia e problemi della dimensione urbana, 2a ed., Torino Einaudi, 1988 - E. Guidoni, L'arte di progettare le città, Italia e Mediterraneo dal Medioevo al Settecento, Roma 1992 - G. Giovannoni, Dal capitello alla città, a cura di G. Zucconi, Milano 1997 - E. Guidoni, La città dal Medioevo al Rinascimento, Roma-Bari 1989 *- L'urbanistica di Roma dal Medioevo al Novecento (a cura di E. Guidoni) in «Storia dell'Urbanistica», 2001/2002, Roma 2007 - Le piazze italiane dal Medioevo all'Ottocento. Progettazione, vedute, metrologia, a cura di E. Guidoni, Roma 2006 *-F. Castagnoli, C. Cecchelli, G. Giovannoni, M. Zocca, Topografia e urbanistica di Roma, Bologna, Cappelli, 1958 *- G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel Quattrocento, I, II, Città di Castello 2004 (volume I) *- G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento, I (2008), II (2011),Città di Castello *- A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962 BIBLIOTECA QUARONI *-J.Garms, Vedute di Roma dal Medioevo all’Ottocento. Atlante iconografico, topografico, architettonico, 2 voll., Napoli, Electa, 1995. - J. Connors, Alleanze e inimicizie. L'urbanistica di Roma Barocca, Bari 2005 *- Roma nel XVIII secolo, a cura di P. Micalizzi, voll. I- II, Roma 2003 - G.Accasto, Fraticelli, Nicolini, L'architettura di Roma Capitale 1870-1970, Roma 1971 - Tradizione e innovazione nell'architettura di Roma Capitale 1870-1930 (a cura di G. Strappa), Roma 1989 -F. Girardi, G. Spagnesi, F. Gorio, L'Esquilino e piazza Vittorio una struttura urbana dell'Ottocento, Roma 1973 -M. Gori Sassoli (a cura di), Roma veduta. Disegni e stampe panoramiche della città dal XV al XIX secolo, Roma 2000 - F. Andreani, Quaderni dell'arte della città, voll.1-4, Roma 2009 (1-2), 2011 (3-4) -G. Spagnesi, M. Caperna, C. Cotrradini et alii, La pianta di Roma al tempo di Sisto V, Roma 1992 *- P. Micalizzi, Roma nel XVIII secolo, Roma 2003 - S. Muratori, R. Bollati, S. Bollati, G. Marinucci, Per una operante storia urbana di Roma, Roma 1963 *- Sa. Benedetti, Il tridente romano di piazza del Popolo, in Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura, 163-168, pp. 91-120 comprese tavole grafiche, Roma 1982 - Roma Contemporanea, storia e progetto ( a cura di R. Cassetti e G. Spagnesi) Roma 2006 *- Il centro storico di Roma. Storia e progetto (a cura di R. Cassetti e G. Spagnesi) Roma 2004 *- G. Caniggia, G. L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. Lettura dell'edilizia di base, Venezia 1979 * - M.G. Corsini, Tipi e tessuti del centro storico di Roma, lettura del costruito per il progetto,Roma 1998 *- L. Bascià, P. Carlotti, G.L. Maffei, La casa Romana nella storia della città dalle origini all'Ottocento, Firenze 2000 - A.M. Racheli, Corso Vittorio Emanuele II. Urbanistica e architettura a Roma dopo il 1870, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Ufficio Studi, Roma 1985 - L. Barroero, A. Conti, A.M. Racheli, M. Serio, Via dei Fori Imperiali. La zona archeologica di Roma: urbanistica, beni artistici e politica culturale, Marsilio, Venezia, 1983 - Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio, Roma 2001 *- Gli anni del Governatorato (1926-1944), a cura di M.L. Cardilli, Roma 1995 - Via Cavour, una strada della nuova Roma, (a cura di G. Cuccia), Roma 2003 *- Si. Benedetti, Qualità architettonica e qualità urbana nell'edilizia popolare a Roma (1890-1930), Roma 2005 *- Si. Benedetti, L'area urbana fra il teatro di Marcello e il Foro Boario: demolizioni, progetti, nuove edificazioni (1910-1945) in Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell'architettura, nn.45-52, Roma 2015, pp. 132-163, tavv. 26,27,28 *- Si. Benedetti, M. Docci, M.G. Turco, Il progetto dei Cultori per Ostia, in Centenario Roma Marittima. Cento anni di Architettura (Atti del Convegno a cura di M. Azteni e F. Marchetti), Roma 2016, pp. 15-31 - M. L. Accorsi, Da unità sistemica a configurazione episodica i giardini pubblici di Testaccio a Roma, 2018 - C. Varagnoli, Una vicenda millenaria: realizzazioni e progetti fino al XVIII secolo in S. Croce a Gerusalemme. La basilica restaurata e l'architettura del Settecento romano, Roma 1995, pp.9-54
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RICCI MAURIZIO
(programma)
Il corso si propone di guidare lo studente ad affrontare con un metodo scientifico lo studio di porzioni di città in cui siano presenti varie fasi di edificazione. Parallelamente si svolgeranno i necessari approfondimenti metodologici di ricerca: bibliografica (illustrazione delle potenzialità di ricerca offerta dalla rete web unitamente alla ricerca nelle principali biblioteche diffuse sul territorio), archivistica (illustrazione dei principali archivi e loro organizzazione in fondi documentari), iconografica (illustrazione delle principali fonti iconografiche storiche e non utilizzabili per la ricerca sulla città).
Al fine di decodificare il palinsesto urbano consolidato nel tempo, nelle lezioni frontali saranno altresì richiamati argomenti relativi alle principali tipologie degli edifici che costituiscono i tessuti urbani nelle diverse epoche storiche, unitamente ai principali caratteri costruttivi e stilistici che possono costituire significativi elementi per la riconoscibilità di precisi periodi storici . Lo sviluppo e la trasformazione della città di Roma nelle molteplici fasi storiche (dall'età dei re alla Roma del XX secolo) costituirà il fulcro delle lezioni teoriche. Queste si rivolgeranno puntualmente alle dinamiche di sviluppo della città e alla conoscenza dei fenomeni sociali ed economici che hanno influito sulla sua trasformazione e crescita. Verranno inoltre condotti approfondimenti specifici su zone o aree urbane consolidate in epoche diverse (talvolta presentate anche da specifici studiosi, autori di saggi e volumi monografici) particolarmente significativi a questo proposito. Altrettanto significative ed importanti si riterranno alcuni sopralluoghi atti a sviluppare la capacità di lettura dei tessuti urbani e della viabilità che costituiscono la trama urbana dell'attuale città stratificata. Nel corso s'intende proporre l'applicazione del metodo di ricerca illustrato teoricamente e proposto per l’analisi di esempi emblematici della città di Roma: tale attività costituirà parte integrante del corso, quale approccio diretto per la sperimentazione laboratoriale di lettura dei contesti architettonico/edilizi. In questo senso sono previsti approfondimenti su argomenti specifici e casi-studio che saranno concordati tra studenti e docente per sperimentare il metodo di ricerca proposto. - C. Sitte, L'arte di costruire le città. L'urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici, Milano (ristampa) 1980
- M. Roncayolo, La città. Storia e problemi della dimensione urbana, 2a ed., Torino Einaudi, 1988 - E. Guidoni, La città dal Medioevo al Rinascimento, Roma-Bari 1989 *- L'urbanistica di Roma dal Medioevo al Novecento (a cura di E. Guidoni) in «Storia dell'Urbanistica», 2001/2002, Roma 2007 *- F. Castagnoli, C. Cecchelli, G. Giovannoni, M. Zocca, Topografia e urbanistica di Roma, Bologna, Cappelli, 1958 *- G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel Quattrocento, I, II, Città di Castello 2004 (volume I) *- G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento, I (2008), II (2011),Città di Castello *- A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962 BIBLIOTECA QUARONI *- J. Garms, Vedute di Roma dal Medioevo all’Ottocento. Atlante iconografico, topografico, architettonico, 2 voll., Napoli, Electa, 1995. - J. Connors, Alleanze e inimicizie. L'urbanistica di Roma Barocca, Bari 2005 *- Roma nel XVIII secolo, a cura di P. Micalizzi, voll. I- II, Roma 2003 - G.Accasto, Fraticelli, Nicolini, L'architettura di Roma Capitale 1870-1970, Roma 1971- F. Girardi, G. Spagnesi, F. Gorio, L'Esquilino e piazza Vittorio una struttura urbana dell'Ottocento, Roma 1973 - S. Muratori, R. Bollati, S. Bollati, G. Marinucci, Per una operante storia urbana di Roma, Roma 1963 *- Sa. Benedetti, Il tridente romano di piazza del Popolo, in Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura, 163-168, pp. 91-120 comprese tavole grafiche, Roma 1982 - Roma Contemporanea, storia e progetto ( a cura di R. Cassetti e G. Spagnesi) Roma 2006 *- Il centro storico di Roma. Storia e progetto (a cura di R. Cassetti e G. Spagnesi) Roma 2004 *- G. Caniggia, G. L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. Lettura dell'edilizia di base, Venezia 1979 * - M.G. Corsini, Tipi e tessuti del centro storico di Roma, lettura del costruito per il progetto,Roma 1998 *- L. Bascià, P. Carlotti, G.L. Maffei, La casa Romana nella storia della città dalle origini all'Ottocento, Firenze 2000 - A.M. Racheli, Corso Vittorio Emanuele II. Urbanistica e architettura a Roma dopo il 1870, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Ufficio Studi, Roma 1985 - L. Barroero, A. Conti, A.M. Racheli, M. Serio, Via dei Fori Imperiali. La zona archeologica di Roma: urbanistica, beni artistici e politica culturale, Marsilio, Venezia, 1983 - Via Cavour, una strada della nuova Roma, a cura di G. Cuccia, Roma 2003 *- AA.VV., Ara Pacis Augustae:una controversia vicenda romana, in «Palladio», n.34, pp. 105-156 *- Si. Benedetti, Qualità architettonica e qualità urbana nell'edilizia popolare a Roma (1890-1930), Roma 2005 *- Si. Benedetti, L'area urbana fra il teatro di Marcello e il Foro Boario: demolizioni, progetti, nuove edificazioni (1910-1945) in Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell'architettura, nn.45-52, Roma 2015, pp. 132-163, tavv. 26,27,28 *- B. Buonuomo, F. Cesarano, M.C. Lapenna, Mausoleo d'Augusto, Pantheon, Piazza Navona, Roma 2015 |
6 | ICAR/18 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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10588642 -
LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Laboratorio, articolato nei due moduli integrati delle discipline di progettazione tecnologica e di fisica tecnica, ha come obiettivo primario quello di fornire agli studenti i metodi e gli strumenti per svolgere con consapevolezza la sperimentazione progettuale di interventi di rigenerazione sul patrimonio architettonico esistente volti a migliorarne le prestazioni ambientali, ecologiche, bioclimatiche ed energetiche. Il focus precipuo della sperimentazione è l'intervento sui caratteri tecnico-morfologici e funzionali dell'architettura e sulle sue componenti tecnologiche e impiantistiche in modo fortemente integrato con soluzioni coerenti con la loro specifica concezione costruttiva, valutate rispetto ai contenuti di originalità e innovazione prestazionale, e valutate nelle loro ipotesi alternative nell’ottica di una più elevata sostenibilità ambientale sociale ed economica e di una maggiore capacità di resilienza dell'architettura e dell'ambiente costruito su cui si va ad intervenire.
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PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE
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BAIANI SERENA
(programma)
Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura-Rigenerazione Urbana prevede al secondo semestre del primo anno il Laboratorio integrato di Progettazione Tecnologica Ambientale, costituito dai due moduli Progettazione Tecnologica Ambientale e Fisica Tecnica Ambientale ed Energetica.
Il Laboratorio Integrato, coordinato con il Corso Opzionale di Tecnologie per l’efficienza ecologica nella rigenerazione, definisce un’esperienza di sperimentazione progettuale completa, capace di integrare gli apporti disciplinari specifici in un tema applicativo unitario. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive su un sistema edificato esistente. Particolare attenzione sarà posta riguardo ai criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata di soluzioni progettuali indirizzate al miglioramento della funzionalità/fruibilità, della sicurezza, del comfort, della flessibilità, della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’approccio al progetto circolare dell’ambiente costruito permette di articolare il percorso progettuale sulle tematiche dell’efficacia ecologica di materiali e sistemi e dell’efficienza energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. L’approfondimento progettuale degli aspetti tecnologico-costruttivi di un sistema architettonico è finalizzato, infatti, alla comprensione e la sperimentazione del corretto impiego di dispositivi tecnologici, componenti e materiali innovativi e delle tecniche di risparmio energetico e di miglioramento del comfort bioclimatico. Il Laboratorio Integrato pone il progetto al centro dell’attività didattica e le attività di tipo teorico e di tipo applicativo sono integrate e sincroniche nell’arco del semestre. In particolare, le conoscenze teoriche riguardano la concezione dei sistemi costruttivi e i relativi elementi, secondo logiche prestazionali finalizzate alla qualità del manufatto architettonico, che trovano riscontro in sede progettuale nell’impiego di tecnologie tradizionali e/o innovative, in rapporto ai principi di sostenibilità ambientale. - Campioli, A., Lavagna, M. (2013), Tecniche e architettura, Città Studi, Novara
(Date degli appelli d'esame)
- Imperadori, M. (2006), La progettazione con tecnologia stratificata a secco, ilSole24ore, Milano - Longhi, G. (2003), Linee guida per una progettazione sostenibile, Officina, Roma - Lupacchini, A. (2010). Design olistico. Progettare secondo i principi del DfA. Firenze: Alinea - Marocco, M. (2000), Progettazione e costruzione bioclimatica dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma - Manzini E., Vezzoli C. (2007), Design per la sostenibilità ambientale, Bologna, Zanichelli - Mc Donough, W., Braungart M. (2003), Dalla culla alla culla. Come conciliare tutela dell'ambiente, equità sociale e sviluppo, Blu, Torino. - Paris S., Beccu M. (2008), Involucro architettonico contemporaneo tra linguaggio e costruzione, RDesign press, Roma. - Pellizzari A., Genovesi E. (2017). Neomateriali nell'economia circolare. Roma: Edizioni Ambiente - Tucci F. (2014), Involucro, Clima, Energia. Qualità bioclimatica ed efficienza energetica in architettura nel progetto tecnologico ambientale della pelle degli edifici. Altralinea, Firenze. -Tucci, F. (2011), Efficienza ecologica ed energetica in Architettura, Alinea, Firenze - Zambelli, E. (2004), Ristrutturazione e trasformazione del costruito. Tecnologie per la rifunzionalizzazione e la riorganizzazione architettonica degli spazi, Il Sole 24 Ore, Milano. - Zannoni, G., Trabucco, D. (2010), Involucro edilizio e aspetti di sostenibilità, Franco Angeli, Milano Periodici_Detail, Arketipo, Il Progetto sostenibile, Legnoarchitettura, The Plan, Costruire in laterizio, TECHNE - Journal of Technology for Architecture and Environment Riferimenti specifici saranno indicati durante le lezioni |
6 | ICAR/12 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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FISICA TECNICA AMBIENTALE ED ENERGETICA
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MANCINI FRANCESCO
(programma)
1. Analisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energetico
2. Le caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizio 3. Benessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impianto 4. Richiami: le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misura 5. Carichi termici invernali ed estivi - Fabbisogno di energia primaria 6. Gli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizie. Classificazione (Sistemi a tutt’aria a portata costante, Sistemi a tutt’aria a portata variabile, Sistemi misti aria-acqua) 7. Il diagramma psicrometrico 8. Moto dei fluidi (Tubazioni per la distribuzione dell’acqua, Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria, Esempio di dimensionamento dei sistemi a tutt’aria e ad aria-acqua) 9. Centrali e sottocentrali termiche e frigorifere - Schemi funzionali, Criteri di progettazione e manutenzione 10. Filtrazione dell’aria - Caratteristiche dei sistemi filtranti, criteri di scelta ed applicazioni 11. Impianti ad energie rinnovabili 12. Acustica: grandezze fondamentali, acustica dei suoni desiderati e indesiderati 13. Illuminotecnica: grandezze fondamentali, progettazione illuminotecnica di un ambiente interno. Progettazione degli Impianti di Climatizzazione (L. de Santoli, F. Mancini), Maggioli Editore, 2017
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4 | ING-IND/11 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
10588640 -
LABORATORIO INTEGRATO DI DESIGN E RAPPRESENTAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il Laboratorio Integrato è finalizzato all'acquisizione di competenze per comprendere e valorizzare, attraverso conoscenze combinate tra “design” e “rappresentazione”, gli spazi urbani secondo il Design Thinking, il metodo progettuale trasversale tra paesaggio, architettura, artefatti, servizi e arte pubblica. Al termine del corso lo studente dovrà pertanto essere in grado di sviluppare soluzioni innovative di rigenerazione di brani e frammenti di città, esito di un processo di approfondimento visuale, comunicativo e progettuale della città contemporanea orientato a un riequilibrio urbano nella relazione costante tra comunità di persone e identità dei luoghi. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del Corso lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di tipo teorico-critiche e tecnico-progettuali per lo sviluppo e l’elaborazione completa di sistemi di artefatti, prodotti, servizi e strategie comunicative, per lo spazio pubblico. Sarà inoltre in grado di comprendere le principali logiche che sottendo la progettazione nell’ambito dello spatial design, inclusa la capacità di individuazione dei fabbisogni latenti cui dare risposta attraverso il progetto. La conoscenza e la capacità di comprensione verranno sviluppate attraverso l’analisi e la lettura critica guidata di progetti contemporanei già realizzati, emblematici nell’ambito del design per lo spazio pubblico. Tali conoscenze e capacità di comprensione riguarderanno anche le tecniche di rappresentazione più utilizzate in questo ambito, ma anche lo studio dell’integrazione di apparti comunicativi degli artefatti, intesi come grafica, wayfinding, interfacce, ecc. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il corso, attraverso prove in itinere e la prova di esame propriamente detta. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati al soddisfacimento di fabbisogni latenti di infrastrutture e di servizi nei contesti urbani contemporanei e futuri. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare nuove tipologie di artefatti, in grado di rispondere, in una logica flessibile e adattativa, alle funzioni di servizio e di infrastrutture urbane richieste, integrando anche nuove tecnologie, il tutto nella più ampia cultura del progetto in grado di fare sintesi tipologiche, tecnologiche e morfologiche. Lo studente dovrà essere in grado di comprendere le differenti rappresentazioni grafiche dei progetti studiati e di elaborare strumenti adeguati alle soluzioni prooposte. Tali capacità saranno verificate nell’ambito delle attività sperimentali e progettuali, attraverso la progettazione di artefatti e/o sistemi di artefatti riferiti a realtà territoriali e contesti urbani concreti, volti a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. Tale capacità di applicazione verrà testata attraverso esercitazioni guidate e indotta attraverso lo sviluppo di uno o più progetti elaborati nell’ambito del corso, nonché attraverso la prova di esame propriamente detta. Autonomia di giudizio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e progettazione consapevole di temi complessi nel settore dello Spatial Design e della sua rappresentazione, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative, polifunzionali e sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso prefigurazione di artefatti e/o sistemi di artefatti riferiti a realtà territoriali, a contesti urbani ed a esperienze concrete. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte progettuali di spatial design, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle abilità comunicative sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta, e attraverso prove in itinere, in cui l’abilità stessa sarà oggetto di valutazione. Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito del Cultura del Progetto di Design e, più in generale, dello Spatial Design, nonché nell’ambito specifico della sua rappresentazione grafica e tecnica. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento. |
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SPATIAL DESIGN PER IL CONTESTO URBANO
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MARTINO CARLO
(programma)
Lo scopo del modulo è quello di fornire le conoscenze necessarie per lo sviluppo di prodotti e sistemi di design per lo spazio pubblico. In particolare, il tema su cui si concentreranno le lezioni sarà la progettazione di un sistema di artefatti materiali ed immateriali per spazi pubblici in degrado.
Il lavoro sarà svolto in Team di massimo 3 studenti e si articolerà su tre fasi progettuali: 1. ricerca teorica sull’architettura dell’area trattata e dei suoi dintorni, sui personaggi ad essa collegata e sullo stato dell’arte dello Spatial Design contemporaneo, attraverso l’utilizzo di diverse metodologie di indagine che forniscano agli studenti le conoscenze di base necessarie ad affrontare il corso; 2. analisi tramite collezione di dati caldi e dati freddi sull’area oggetto del tema progettuale, studio del contesto urbano e sociale, osservazione diretta dello spazio pubblico e delle attività ad esso correlate; 3. sviluppo di un progetto per la valorizzazione dell’area analizzata, dal concept alla prototipazione, attraverso fasi di verifica intermedia, realizzazione di modelli di studio, disegni, visualizzazioni digitali. Gli step descritti saranno scanditi da diverse esercitazioni e culmineranno nella realizzazione di un modello ed una presentazione multimediale per l’esposizione del progetto finale. Il suddetto programma sarà inoltre arricchito da lezioni di didattica frontale, dedicate all’approfondimento teorico/critico dei case studies e delle teorie appartenenti al design contemporaneo internazionale. _ Kevin Lynch
(1960 _ 2006) L’immagine della Città, Edizioni Marsilio Venezia
(Date degli appelli d'esame)
_ Gordon Cullen (1961) The Concise Townscape, Edizioni: vari _ Massimo Mantellini (2018) Bassa Risoluzione, Giulio Einaudi Editore Torino _ Alessandro Baricco (2018) THE GAME, Giulio Einaudi Editore Torino _ Elisa Lega, Giovanna Piccinno (2012) Spatial design for in-between urban spaces, Maggioli Editore Milano |
6 | ICAR/13 | 75 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
- RAPPRESENTAZIONE E CULTURA VISUALE DELLA CITTA' | 4 | ICAR/17 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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8 | 100 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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10588652 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generale
Nel Laboratorio di progettazione architettonica per la rigenerazione urbana si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, un progetto complesso di rigenerazione urbana strategicamente orientato a definirne una nuova identità dell’area prescelta, con particolare attenzione ai temi della costruzione e della sua realizzabilità. Il Laboratorio integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici dell’ambiente e del paesaggio con attenzione all’uso di tecnologie volte al risparmio energetico. Allo studente è richiesta la redazione di un progetto che, in modo consapevole, traduca in una sintesi formale coerente tutti gli aspetti che concorrono alla costruzione dell’architettura. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di scegliere una strategia di progetto dello spazio urbano sostenuta dalla consapevolezza delle più recenti esperienze sul tema della rigenerazione urbana. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti del progetto urbano e delle sue diverse declinazioni e consapevolezza e capacità di ragionare sullo spazio. La verifica delle conoscenze sarà verificata attraverso una approfondita prova progettuale sviluppata dallo studente durante tutto il periodo del corso e attraverso esercitazioni da condursi in modo autonomo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente dovrà essere in grado di declinare soluzioni progettuali adatte a specifici contesti, la cui conoscenza prevede una approfondita, autonoma e originale fase di analisi del contesto cogliendone i risvolti interdisciplinari. Alcune esercitazioni in aula con la caratteristica dell'ex tempore misurerranno la capacità di trovare soluzioni originali. Autonomia di giudizio Sia la redazione del progetto che tutte le fasi che lo precedono dovranno essere declinate dallo studente attraverso l'esposizione del percorso logico che ha portato alle scelte progettuali. Tali scelte dovranno essere fatta anche attraverso l'esplorazione e la selezione di diverse alternative di progetto. Abilità comunicative Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, oltre alla capacità progettuale propria dell’insegnamento, di essere in grado di comunicare il progetto, in modo efficace e innovativo, utilizzando sia strumenti di comunicazione avanzati nell’ambito della rappresentazione che forme più tradizionali. le scelte progettuali dovranno essere esposte verbalmente, presentate in una relazione e in particolare essere trasferite in disegni, schemi e rappresentazioni in grado di comunicare chiaramente il processo progettuale. Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che gli consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione architettonica e delle tematiche legate al progetto per la rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso lezioni impartiti dal docente durante il corso. Le lezioni sono finalizzate a fornire e ampliare la conoscenza teorica di metodologie progettuali e esperienze innovative. Avverrà inoltre attraverso la partecipazione costante dello studente alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio. Il Laboratorio costituisce infatti il luogo privilegiato di acquisizione delle capacità tecniche. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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FERRETTI LAURA VALERIA
(programma)
Il corso si occupa in modo specifico della relazione tra architettura e spazio urbano per consentire agli studenti un ragionamento sulla scala intermedia della progettazione e l’applicazione di un processo progettuale interscalare.
Obiettivo del corso è di permettere allo studente di confrontarsi con uno spazio urbano ricco di opportunità ma in pesante stato di degrado attivando un processo di rigenerazione. L’impostazione del corso parte dalla constatazione che L’Europa sta oggi attraversando una crisi - economica e sociale – che determina un crescente disagio dei cittadini: emergenza lavoro, emergenza casa, emergenza welfare. Tutto ciò ha effetti indubbi sui processi di trasformazione urbana, ancorati al presupposto della crescita, in taluni casi annullando il ruolo propulsore delle trasformazioni urbane stesse o, quantomeno, riducendolo notevolmente. Le politiche urbane e le scelte progettuali devono adottare un necessario cambio di passo nella prospettiva di un diverso modello di sviluppo che si basi su un oculato utilizzo delle risorse, sull’attenzione alla crescita di nuove povertà e di diverse pratiche di vita. Occorre una profonda revisione dei temi, degli approcci, degli strumenti di intervento, proprio a partire da una lettura strutturale delle dinamiche di trasformazione che interessano le città contemporanee. E’ evidente come questo sia un tema troppo vasto per essere colto pienamente in un corso di progettazione, tuttavia si ritiene importante che gli studenti abbiano cognizione di questo quadro di riferimento e quindi attenzione ad alcuni principi che ormai costantemente regolano le trasformazioni urbane nelle città europee: la necessità di limitare il consumo di suolo lavorando sulla densità urbana costruendo la città sulla città; la necessità di ridurre il consumo di energie e risorse attraverso il progetto architettonico e degli spazi pubblici; la necessità di tenere in conto le trasformazioni sociali introducendo forti elementi che sostengano e stimolino la mixité e l’emergere di nuove categorie di cittadini fragili; la necessità di venire incontro ai nuovi modi di lavorare, abitare e fruire lo spazio urbano e infine la necessità di massimizzare le ricadute sociali degli interventi proponendo soluzioni semplici e di buona qualità che abbiano anche un’attenzione particolare alla dimensione locale dell’intervento. La scelta dell’area, uno degli Ambiti di Valorizzazione del nuovo PRG di Roma, nasce proprio dall’intento di confrontarsi con questi temi. L'area è l'Ambito di valorizzazione B10 Porta Portese-Arsenale Pontificio individuato dal nuovo PRG. Un’area centrale ma con caratteristiche di marginalità, lungo il Tevere, in diretto contatto con il fiume. Vi sono quindi molteplici temi da affrontare: il tema paesaggistico ambientale, il tema del ripensamento della via Portuense, del rapporto con il fiume. Il progetto prevede la demolizione dei manufatti incongrui e la ricostruzione di residenze speciali e innovative, di un ostello per i giovani e di uno spazio pubblico vivace e versatile capace di ospitare eventi temporanei ma anche le attività degli abitanti stanziali del quartiere offrendo una molteplicità di modi d'uso. Il corso prevede la progettazione allo stesso livello di approfondimento dell'architettura e dello spazio vuoto - lo spazio pubblico - con particolare attenzione alla qualità di quest'ultimo alla sua capacità di rispondere alle nuove esigenze e ai nuovi usi. Condizione imprescindibile è la connessione con il sistema degli spazi pubblici circostanti anche attraverso una loro ridefinizione e riqualificazione. Testi da leggere e su cui predisporre una scheda
(Date degli appelli d'esame)
Ferretti L.V. (2019) Paesaggio urbano, Spazio urbano, Franco Angeli Mariano C. (2012), Progettare e gestire lo spazio pubblico, Aracne, Tsiomis Y., L'aporia dell'architetto: la qualità dello spazio urbano, in Marcelloni M., a cura di, Questioni della città contemporanea, Franco Angeli, Milano, 2005 |
12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
10588653 -
TECNICHE E METODI DI VALUTAZIONE PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI
Il Corso si prefigge fornire le nozioni economiche necessarie a conoscere, analizzare e razionalizzare i bisogni che sono a monte di ogni progetto, sia pubblico sia privato, e che devono essere alla base del piano d'intervento discusso e condiviso con il committente, prima di progettare il processo produttivo teso a trasformare un bene in un bene ad utilità maggiore. Il progetto di un manufatto edilizio nasce da una serie di scelte di carattere tecnico, ambientale finanziario, economico, sociale e procedurale nel quale si combinano i fattori della produzione conseguendo l'equilibrio ottimale fra il minimo costo dell'intervento ed il massimo valore di mercato del bene finale. A tal fine si introdurranno gli studenti alla conoscenza: degli aspetti economici necessari per pianificare, progettare, valutare, realizzare, gestire ed eventualmente alienare un opera, della logica e della metodologia estimativa illustrando i criteri di stima necessari ad effettuare le scelte economiche sia di valore sia di convenienza, che permettono di sviluppare un progetto di intervento sostenibile nelle diverse fasi del suo ciclo di vita nelle modalità di programmazione e finanziamento delle opere, di progettazione, d'acquisizione delle aree, d'affidamento e aggiudicazione dei lavori, di gestione in fase di cantiere e d'esercizio delle attività che in esso si devono esplicare. Obiettivi specifici 1) Conoscenza e capacità di comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la gestione degli aspetti economici di tipo estimativo e valutativo nelle diverse fasi del processo edilizio. Lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi operativi che gli permettano di agire nel campo dei processi di trasformazione insediativa In particolare nelle attività di gestione connesse alle diverse fasi del ciclo di produzione insediativa, dovrà essere in grado di individuare nodi decisionali e procedure di valutazione per effettuare scelte razionali nelle fasi di: a) programmazione e progettazione dell’intervento; b) realizzazione dei lavori (affidamento, direzione e collaudo); c) esercizio delle opere, utilizzando i metodi di valutazione atti ad esprimere giudizi di valore e di convenienza per verificare la fattibilità tecnica, la compatibilità ambientale, la sostenibilità finanziaria, economica e procedurale, ex ante, in itinere ed ex post di un intervento . La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso prove ed esercitazioni in itinere e la prova (finale) di esame propriamente detta. 2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione A conclusione dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare padronanza negli approcci teorici e operativi che permettono di esprimere giudizi di valore e di convenienza e quelli analitico-progettuali utili per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi anche complessi, legati alla gestione delle diverse fasi del processo edilizio. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di dare risposta ai quesiti estimativi e valutativi che si presentano nelle attività di gestione connesse all’intero processo di produzione insediativa utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi operativi acquisiti. Tali capacità saranno acquisite attraverso attività di didattica frontale e seminariale, da svolgere in aula o a casa, riferite a casi/esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. 3) Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di esaminarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e consapevole di temi inerenti l’estimo e la valutazione, con l’obiettivo di restituire soluzioni adeguate ai problemi che si possono presentare nella attività di gestione connesse alle diverse fasi del processo di produzione insediativa. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. 4) Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo adeguato ed efficace anche, all’interno dei documenti da predisporre nella attività di gestione connesse alle diverse fasi del processo di produzione insediativa, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e nelle diverse forme di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività di didattica frontale e seminariale del Corso che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. 5) Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una significativa capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della formulazione di giudizi di valore e di convenienza relativamente alle tematiche legate ai processi di gestione del processo edilizio e di trasformazione insediativa. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze volte all’utilizzo di metodologie, strumenti e applicazioni anche innovative nel campo dell’estimo e della valutazione e attraverso la partecipazione costante alle attività seminariali del Corso, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, svolte all’interno di casi concreti di sperimentazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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CAMPO ORAZIO
(programma)
Programma
Obiettivi formativi Introdurre gli studenti alla conoscenza: - degli aspetti economici necessari per pianificare, progettare, valutare, realizzare, gestire ed eventualmente alienare un opera; - della logica e della metodologia estimativa illustrando i criteri di stima necessari ad effettuare le scelte economiche sia di valore sia di convenienza, che permettono di sviluppare un progetto di intervento sostenibile nelle diverse fasi del suo ciclo di vita; - delle modalità di programmazione e finanziamento dei processi di rigenerazione urbana. Contenuti 1. Principi di economia L’economia come momento fondante nella formazione dell’architetto. Le teorie economiche. I bisogni, l’utilità e i beni economici. Il progetto come riposta ai bisogni individuali e collettivi della società. La produzione e i fattori del processo produttivo. La produttività. Il prezzo dei fattori e il costo di produzione. La teoria della rendita e la rendita urbana. Il mercato e le sue forme. Il mercato dell’edilizia abitativa. La centralità del piano di intervento e delle scelte economiche da intraprendere per soddisfare i bisogni, espressi dal committente, e mettere in atto il processo produttivo per realizzare il bene: investimento (individuale, imprenditoriale, pubblico) e la scelta fra investimenti alternativi. 2. Elementi di macroeconomia (cenni) Il sistema economico e il reddito nazionale. Funzione degli interventi di trasformazione insediativa nel sistema economico, e le sue correlazioni con il reddito nazionale. Lavoro, credito e progresso tecnico nei processi produttivi. Investimenti privati e pubblici ed investimento sociale. Interventi dello Stato: programmazione economica. Processi di sviluppo urbano e territoriale. 3. Principi dell’estimo Il principio di dipendenza del valore dallo scopo della stima. Unicità del metodo estimativo basato sulla comparazione. La previsione nel giudizio di stima. il prezzo quale fondamento del giudizio di stima. La teoria dell’ordinarietà. 4. Mercato immobiliare, mercato delle costruzioni e le relative fonti informative 5. Elementi di matematica finanziaria e statistica 6. Criteri di stima Valore di mercato. Valore di costo. Valore di trasformazione (e valutazione di fattibilità del progetto). Valore di surrogazione. Valore complementare. Cenni sugli altri criteri negli Standard Internazionali di Valutazione. 7. Procedimenti di stima diretti (sintetici) e indiretti (analitici) 8. Razionalizzazione delle opere pubbliche/private Programmazione, progettazione, autorizzazione, affidamento dei lavori, esecuzione dei lavori, collaudo, accatastamento, gestione di un’opera pubblica e privata (rif. normativi per OO. pubbliche: D.P.R. n. 207/2010 e D.Lgs. n. 50/2016; per OO. private: D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.). I principali soggetti operanti all’interno del processo produttivo: Responsabile Unico del Procedimento, Progettista, Direttore dei Lavori, Responsabile della Sicurezza (in fase di progettazione ed esecuzione), Collaudatore, Stazione Appaltante, Appaltatore. 10. Programmazione e finanziamento dei processi di rigenerazione urbana Cenni sulle possibilità legislative. Finanziamenti pubblici (europei, nazionali, regionali e locali). Partenariato pubblico privato (PPP) nelle trasformazioni insediative: “tradizionale” e “di tipo negoziale”. 11. Metodologie per la valutazione della convenienza del progetto Il Piano finanziario dell’opera e gli indicatori di rendimento. Analisi costi ricavi. Studio di fattibilità. Teoria della soglia. Cost Volume Profit Analysis. Analisi costi-benefici. Analisi multi-criteriale. Forte C., De Rossi B. (1979), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano
(Date degli appelli d'esame)
Di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma Galbraith J. K. (2006), Storia dell’economia, Bur saggi, Milano Codice delle Valutazioni Immobiliari – Italian Property Valuation Standard, IV Edizione (2011), Tecnoborsa, Roma Fusco Girard L., Nijkamp P. (2000), Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile della città e del territorio, Franco Angeli, Roma IVSC (2005), International Evaluation Standard, IVSC, London Miccoli S. (2008), Grandi aree urbane degradate. Valutazioni per la riqualificazione, DEI, Roma Miccoli S. a cura di (2009), Rinnovo urbano e valutazioni integrate, DEI - Tipografia del genio civile, Roma. Morano P. (2007), La stima degli indici di urbanizzazione nella perequazione urbanistica, Alinea, Firenze Orefice M. (1995), Estimo, volumi I e II, Utet, Torino Pennisi G., a cura di, (1985), Tecniche di valutazione degli investimenti pubblici, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma Polelli M., (2008), Nuovo Trattato di Estimo, Maggioli editore, Rimini Sloman J. (2007), Elementi di Economia, Il Mulino, Bologna Simonotti M. (2006), Metodi di stima immobiliare, Flaccovio, Palermo Stiglitz J.E (1989), Economia del settore pubblico , Hoepli, Milano Vinci S. (1998), Introduzione all’economia, Liguori editore, Napoli Maggiori riferimenti e documenti saranno forniti in formato cartaceo e/o digitale anche disponibile via web durante lo svolgimento del corso. |
6 | ICAR/22 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
10589030 -
LABORATORIO DI RESTAURO PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso si propone di affrontare le questioni connesse al recupero degli ambienti naturali e antropici, dando priorità alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali nei contesti urbani, periurbani e rurali. L’approccio conoscitivo dovrà garantire la conoscenza dei luoghi e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare. L’approccio metodologico sarà articolato per fasi: lettura, interpretazione e valutazione della struttura della città e del suo attuale assetto. L’approccio progettuale dovrà essere interrelato e diretto alla gestione critica di equilibri complessi (regolazione delle dinamiche di trasformazione) che, tra conservazione e sviluppo, in ambiti urbani, coinvolgono beni culturali e ambientali. Nell’ambito tematico della rigenerazione urbana, ambientale e paesaggistica e della riqualificazione del patrimonio culturale e architettonico, il quadro operativo dovrà comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura urbanistica e di valenza architettonica, relazionare la valorizzazione al recupero e attivare una strategia di progetto finalizzata a ridare equilibrio ai processi di gestione e trasformazione delle città. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione delle metodiche utili a sviluppare un’analisi di contesto inerente il sistema urbano considerato; inoltre, dopo aver acquisito il ‘dettato teorico’ che richiede di essere tradotto in atto progettuale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito abilità nel definire l’ “iter” progettuale e attuativo che deve presiedere alle scelte d’intervento. La verifica delle conoscenze acquisite sarà attuata attraverso l’attività progettuale condotta durante il Corso; lo studente dovrà dimostrare di saper individuare le regole delle trasformazioni e interpretarle all’interno di un quadro culturale integrato. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento, dopo aver acquisito padronanza dell’approccio analitico-progettuale che si rivolge alle tematiche della rigenerazione urbana e dell’architettura, lo studente dovrà dimostrare di saper sviluppare una lettura interrelata tanto dei fattori ambientali, quanto dei fattori antropici e di quelli socio-etnografici valutando anche le reciproche interazioni in termini di sostenibilità rispetto al ‘sistema dei valori’ determinato dal processo storico di stratificazione. In questo senso, nella ricerca di una stretta interconnessione fra tutela, scelte di sviluppo e strategie di assetto, lo studente dovrà finalizzare il metodo alla definizione del “grado di trasformabilità”, attraverso un approccio di carattere essenzialmente “dinamico”. In particolare, utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di applicare tali competenze per intervenire correttamente nello spazio-ambiente della città attuale. La verifica della capacità di applicare le conoscenze sarà operata mediante prove in itinere e attraverso la prova di esame propriamente detta. Capacità critiche e di giudizio Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito le capacità di applicare le conoscenze per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con i processi formativi dell’architettura che appaiono connotati da una progettualità variegata, dove ogni soluzione è il risultato dell’interrelazione fra momenti di analisi e di sintesi, di confronto e di verifica, e che nell’ambito restaurativo, costituiscono un precipuo “fare”, rigorosamente sostenuto e controllato dal continuo esercizio del pensiero critico. Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito delle attività progettuali sperimentate durante lo svolgimento del Corso; la verifica delle competenze critiche acquisite sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta. Capacità comunicative Al termine dell’insegnamento, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche, tecniche e progettuali proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo. In questa prospettiva, posto il problema in termini di ricerca di spazi di dialogo tra le diverse specificità operative, lo studente dovrà considerare la variegata interfaccia professionale che connota la dialettica conservazione innovazione; dovrà quindi essere capace di trasmettere le peculiarità del “sistema dei valori” che definisce limiti e potenzialità dell’intervento, da precisare attraverso un approccio progettuale interrelato. Il conseguimento di tali abilità sarà verificato dalle capacità espressive e illustrative del progetto delineato e sarà operata attraverso la prova di esame propriamente detta. Capacità e autonomia di studio Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito la capacità di apprendimento e l’abilità di applicare autonomamente le proprie conoscenze. In particolare, attraverso l’assimilazione dei fondamenti del quadro teorico e tramite la definizione di un approccio storico-conoscitivo che deve garantire la conoscenza dei luoghi e la comprensione dei ‘valori’ da salvaguardare, lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite così da delineare un complesso organico e correlato di azioni volte a conservare e valorizzare le qualità dell’ambiente urbano e del suo contesto territoriale. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la partecipazione costante alle attività del Laboratorio: luogo dove assume un ruolo fondamentale la cultura del progetto e dove trova specificazione la valenza del momento formativo. La verifica avverrà durante la prova di esame attraverso la quale potrà essere evidenziata l’autonomia dello studente nell’organizzare il proprio apprendimento.
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SETTE MARIA PIERA
(programma)
Nel riconoscere la logica che accomuna insieme e parti, ed entro una visione unitaria del rapporto architettura-urbanistica-restauro, verranno esaminati i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata.
Nell’ambito tematico della rigenerazione urbana e della riqualificazione del patrimonio naturale e culturale, il progetto dovrà occuparsi tanto degli aspetti conservativi quanto dei tratti ‘innovativi’ pur sempre presenti all’interno del campo disciplinare. Dando priorità alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali nei contesti urbani, periurbani e rurali, il percorso formativo del Laboratorio si articola tenendo conto delle peculiarità dell’odierna tematica rigenerativa e affronta la dimensione progettuale orientata a conservare e valorizzare l’identità dei luoghi. In questa prospettiva, il Laboratorio, dopo aver delineato un profilo generale in merito agli strumenti e ai metodi della conoscenza, prenderà in considerazione i princìpi generali del restauro connessi alle tematiche della rigenerazione urbana. Si tratta di regolare i dati raccolti secondo un approccio progettuale interrelato, volto a comprendere i fenomeni e i processi inerenti la dinamica di trasformazione così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità. Volto a migliorare lo stato dei luoghi, l’intervento si dovrà concretizzare nel rispetto dell'’integrità storica del sito’; sito definito da molteplici segni che scaturiscono da un lungo processo di stratificazione. Su alcuni temi di fondo, fra i più recenti:
(Date degli appelli d'esame)
Restauro urbano. Che fare? , in “Quasar”, Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Firenze, 2000, 23. Il progetto contemporaneo nel contesto storico, a cura di M. Balzani, Skira, Milano 2011. La rigenerazione urbana alla prova, a cura di Rosalba D’Onofrio, Michele Talia, Franco Angeli, Milano 2015. Rigenerazione urbana, innovazione sociale e cultura del progetto, a cura di R. Prescia, F. Trapani, Franco Angeli, Milano 2016. |
8 | ICAR/19 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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10588655 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il Laboratorio fornisce gli strumenti teorico-metodologici e operativi necessari alla sperimentazione di un processo di pianificazione, finalizzato alla messa in campo di una strategia di rigenerazione e di riequilibrio urbano e metropolitano riferita alla città e ai territori contemporanei e connotato da alti livelli di integrazione, interscalarità e iteratività. In particolare l’approccio metodologico del Laboratorio adotta le tre prospettive ambientale, strutturale e morfologica, nelle fasi di analisi, valutazione e pianificazione/progettazione che caratterizzano il processo, con riferimento al livello comunale (locale) e sub comunale. Il processo sperimenta gli strumenti, le procedure e i meccanismi attuativi, necessari alla messa in campo della strategia di rigenerazione urbana e, nello specifico, finalizzati alla costruzione della città pubblica anche attraverso il reperimento delle risorse necessarie. In questo contesto, la fase di progettazione del livello subcomunale fa riferimento, in termini sperimentali, alla procedura del progetto urbano, al fine di garantire elevati livelli di qualità, in corrispondenza di ambiti territoriali connotati in termini di rilevanza urbana, attraverso verifiche preventive di sostenibilità urbanistica, ambientale, morfologico-funzionale, socioeconomica delle proposte. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica degli strumenti, delle procedure e dei meccanismi attuativi per operare nel campo della rigenerazione urbana, anche attraverso metodi di verifica della fattibilità ambientale, morfologico e funzionale, ex ante e in corso d’opera, a carattere multiscalare e integrato. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il corso, attraverso prove in itinere e la prova di esame propriamente detta. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di metropolizzazione della città contemporanea e alla necessità della messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di sperimentare processi di rigenerazione a carattere integrato e interscalare, utilizzando i metodi, le tecniche, gli strumenti, le procedure, i meccanismi attuativi acquisiti. Tali capacità saranno verificate nell’ambito delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione consapevole di temi complessi nel settore della progettazione urbanistica, con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte di piano e progetto, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del piano e del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione urbanistica e, più in generale, delle tematiche legate alle strategie di rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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MARIANO CARMELA
(programma)
Programma del Laboratorio
Premessa: le motivazioni di una scelta progettuale L’assunzione delle nuove teorie della “complessità” ha generato, intorno negli anni ’80 e ’90, una riflessione sulle “specificità” della città contemporanea (le sue dimensioni, le sue forme, le sue relazioni interne, le sue culture, etc) con importanti ricadute sulle basi teoriche e operative della disciplina urbanistica. Tale riflessione ha aperto infatti una fase di revisione degli strumenti urbanistici che operano alle varie scale di intervento sulla città (dalla pianificazione generale alla pianificazione attuativa) con la sperimentazione di nuovi strumenti di pianificazione generale (piani strategici e piani strutturali) da un lato e nuovi strumenti operativi dall’altro (i programmi complessi). Il termine “progetto urbano” (PU) viene associato comunemente alla famiglia dei predetti “programmi complessi”, termine utilizzato per indicare quella particolare serie di strumenti urbanistici attuativi (i programmi di recupero urbano PRU, i programmi di riqualificazione urbana PRIU, i programmi integrati PRINT, i programmi di riqualificazione urbanistica e di sviluppo sostenibile del territorio PRUSST) contrapposti, per contenuti, procedure, soggetti, forme di finanziamento, agli strumenti urbanistici attuativi tradizionali (piani particolareggiati PP, piani di lottizzazione PdL, piani di recupero PdR) previsti dalle legge urbanistica generale del 1942 e dalle sue successive integrazioni (legge-ponte del 1967, etc). A differenza dei piani attuativi tradizionali che si muovono unicamente entro una logica deduttiva dal piano regolatore generale (esiste un piano regolatore generale con le sue norme tecniche di attuazione NTA che gli strumenti urbanistici attuativi devono rispettare), il PU contempla un governo continuo del progetto, dalla sua impostazione generale fino alla realizzazione e gestione, come condizione determinante nella costruzione di parti complesse di città e per il raggiungimento di esiti qualitativi soddisfacenti. Il P.U. è piuttosto un procedimento, una metodologia di costruzione di un progetto di trasformazione urbana, una dimensione in parte metaprogettuale che definisce anche le successive modalità di intervento. Nonostante i tentativi di dare una definizione univoca del termine il progetto urbano continua a restare una “frontiera ambigua tra architettura e urbanistica”(Gasparrini, 1999). Ciò che risulta determinante e innovativo è la sua scala intermedia fra il piano urbanistico generale (sia tradizionale che strutturale) e gli strumenti attuativi, cioè a dire fra urbanistica e architettura: si parla così non più di progettazione urbanistica e di progettazione architettonica ma di progettazione urbana. Il progetto urbano non dipende dalla sua scala. Un progetto è urbano quando è generatore non di una singola soluzione architettonica ma di una struttura morfologica urbana, grande o piccola che sia, ma precisamente relazionata al contesto (Spigai, 1999). Una struttura suscettibile di raccogliere e indirizzare i contributi di una successione, prefigurabile anche nel lungo periodo, di progetti architettonici. Il progetto urbano è tipico di un nuovo modo di intervenire sulla città: la costruzione della città sulla città è tipica della fase più recente delle trasformazioni delle città, profondamente diversa da quella fase di crescita urbana caratterizzata dalla grande espansione con nuovi quartieri autosufficienti. La costruzione del progetto urbano non può fondarsi dunque che sulla ricerca del dialogo con il contesto fisico e sociale, per definire un insieme organico di interventi sulla città che parte dalle opportunità che il luogo propone e che vanno individuate. Il progetto urbano non può esistere se non produce contesto; in altre parole se non produce tessuto urbano. In questo processo di integrazione riveste un ruolo importante l’immagine del progetto, il segno urbano, la capacità di generare identità, riconoscimento e senso di appropriazione da parte dei cittadini. La città contemporanea è soggetta ad una condizione contraddittoria: da un lato in essa sono in atto vasti processi di omologazione che la unificano, non solo strutturalmente e formalmente, ma soprattutto culturalmente (tutte le città tendono a somigliarsi sempre di più); dall’altro proprio questo processo stimola una reazione uguale e contraria volta al recupero e alla esaltazione dell’identità. Compito del progetto urbano è allora quello di promuovere l’omologazione (che è processo irreversibile) salvando l’identità o ricercando nuove identità. Pertanto riveste una notevole importanza l’attenzione progettuale alla definizione dello spazio vuoto (pubblico o di uso pubblico), flessibile, variabile, adattabile e utilizzabile da modelli sociali in costante e rapido mutamento, capace di recepire l’articolazione e la varietà delle esigenze, dei comportamenti e delle nuove pratiche sociali tipiche della città contemporanea. Organizzazione del laboratorio L’attività del laboratorio, che si svolgerà prettamente in aula, consisterà in una esercitazione di progettazione che sarà affrontata attraverso le seguenti fasi: Fase di analisi e valutazione critica del territorio 1. Approfondimento conoscitivo del territorio Gli elaborati, redatti in scala 1:10000 e 1:5.000, riguardano l’analisi e la comprensione del territorio esistente e del suo assetto programmato con l’obiettivo di individuare gli elementi strutturali del territorio suddivisi per sistemi (il sistema paesaggistico-ambientale e dei valori storico-culturali; il sistema insediativo e gli elementi caratterizzanti la morfologia urbana; il sistema della mobilità e il sistema delle dotazioni territoriali). Gli elaborati dovranno essere corredati da schemi di approfondimento su singoli tematismi e dovranno prevedere lo studio delle relazioni dell’area in esame con il contesto, evidenziando il sistema dell’accessibilità all’area dai principali punti di aggregazione sociale e dalle principali funzioni urbane localizzate nel settore e il sistema dei percorsi e delle direttrici. 2.Valutazione critica del territorio Allo stesso tempo gli elaborati affronteranno: - conoscenza del territorio articolata in modo da consentire la comprensione dei fenomeni e delle caratteristiche relativi all’area urbana prescelta per l’esercitazione con riferimento al contesto insediativo e territoriale di appartenenza, e riguardante: il sistema paesaggistico-ambientale e dei valori storico-culturali; il sistema insediativo e gli elementi caratterizzanti la morfologia urbana; il sistema della mobilità e il sistema delle dotazioni territoriali, ecc. - individuazione dei valori/qualità esistenti sui quali fondare il “progetto” di riqualificazione; - individuazione dei problemi e delle situazioni negative per le quali il “progetto” è chiamato a trovare idonee e adeguate soluzioni; - individuazione delle potenzialità riconoscibili in alcune componenti e/o aggregazioni di componenti (secondo le relazioni che intercorrono tra queste) che possono rappresentare delle significative opportunità da “sfruttare” nel “progetto”; - individuazioni dei rischi e delle situazioni negative potenziali riconosciute in alcune componenti e/o porzioni del territorio che il “progetto” dovrà correggere, orientare e/o eliminare Fase della pianificazione 3. Strategie, obiettivi e interventi. Schema di Assetto preliminare Questo elaborato, redatto in scala 1:5.000 ha lo scopo di: - individuare le strategie e gli obiettivi di azione del programma integrato, distinguendo l’elenco degli interventi pubblici e privati - individuare uno schema di organizzazione complessiva dell’area individuando le funzioni delle singole parti e il sistema dei percorsi e degli accessi. Fase progettuale 4. Schema funzionale e dati quantitativi dei comparti sottoposto a progetto urbano e Abaco delle Regole per l’edificazione Questo elaborato, redatto alla scala 1:2000, comprende la zonizzazione dell’area e l’individuazione dei comparti ed è corredato delle tabelle di calcolo degli standard urbanistici e delle quantità di ogni singolo comparto. L’elaborato è, inoltre, corredato dall’Abaco delle regole di edificazione dei singoli comparti. 6. Masterplan Questo elaborato, redatto in scala 1:2000 con eventuali approfondimenti, rappresenta la proposta finale di assetto generale del territorio sulla base dell’analisi e degli obiettivi individuati negli elaborati precedenti. I punti di maggiore attenzione saranno: - INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO CIRCOSTANTE. Occorre definire schemi di massima accessibilità e permeabilità dai quartieri circostanti e, nei limiti del possibile, soluzioni di continuità con i tessuti urbani che abbiano l’obiettivo di “fare città;” - INTEGRAZIONE DELLE FUNZIONI perseguendo l’obiettivo della mixité; - ATTENZIONE ALLA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO, come spazio connettivo, collettivo e socializzante; - ATTENZIONE AL SISTEMA GERARCHICO DELLA VIABILITÀ E DELLA ACCESSIBILITÀ - INTEGRAZIONE DEL PROGETTO DEL VERDE con il sistema insediativo e della mobilità garantendo la continuità delle componenti della rete ecologica. L’elaborato sarà corredato dei profili dell’area e di schemi, prospettive e approfondimenti su singole parti del progetto. Gli studenti saranno organizzati in gruppi di tre-quattro persone. A ciascun gruppo di studenti sarà fornito: - il materiale cartografico di base (base dwg) scala 1:10000, 1:5.000, 1:2000 gli elaborati e le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale di Roma (2008), gli elaborati del PTPR (Piano Territoriale Paesaggistico Regionale) del 2007. - materiale di supporto per l’esercitazione Il corso prevede oltre all’esercitazione progettuale una sezione teorica articolata in alcune lezioni introduttive, alcuni approfondimenti su esperienze significative ai fini dell’esercitazione da svolgere e alcune comunicazioni finalizzate alla costruzione degli elaborati Modalità di esame L’esame avverrà con una prova unica e consisterà in: a) una illustrazione degli elaborati progettuali prodotti a livello di gruppo b) una interrogazione individuale sui contenuti delle lezioni e della bibliografia del corso. E’ richiesta la frequenza obbligatoria al corso. Potranno sostenere l’esame gli studenti che avranno garantito almeno il 70% della presenza durante la durata del corso. Bibliografia - K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990. In particolare: cap.2 - Cos’è la forma della città e da cosa nasce cap.4 - Tre teorie normative cap.8 - Il significato - K. LYNCH, L’immagine della città, Marsilio Editore, Venezia 1990. In particolare: L’immagine ambientale L'immagine della città e i suoi elementi - L.V. FERRETTI, L'architettura del Progetto Urbano. Procedure e strumenti per la costruzione del paesaggio urbano, FrancoAngeli 2012 Un testo a scelta tra i seguenti: - B. SECCHI , La città dei ricchi e la città dei poveri, Editori Laterza, 2013 - F. INDOVINA, La metropoli europea. Una prospettiva, Editore Francoangeli, 2014 - E. GLAESER, Il trionfo della città, Bompiani, 2013 - M. MARCELLONI, Questioni della città contemporanea, FrancoAngeli, 2005 Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990. In particolare: cap.2 - Cos’è la forma della città e da cosa nasce cap.4 - Tre teorie normative cap.8 - Il significato - K. LYNCH, L’immagine della città, Marsilio Editore, Venezia 1990. In particolare: L’immagine ambientale L'immagine della città e i suoi elementi - L.V. FERRETTI, L'architettura del Progetto Urbano. Procedure e strumenti per la costruzione del paesaggio urbano, FrancoAngeli 2012 Un testo a scelta tra i seguenti: - B. SECCHI , La città dei ricchi e la città dei poveri, Editori Laterza, 2013 - F. INDOVINA, La metropoli europea. Una prospettiva, Editore Francoangeli, 2014 - E. GLAESER, Il trionfo della città, Bompiani, 2013 - M. MARCELLONI, Questioni della città contemporanea, FrancoAngeli, 2005 |
10 | ICAR/21 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
10588656 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il laboratorio è incentrato su un’attività di sperimentazione progettuale che sviluppa i contenuti propri della progettazione tecnologica ambientale dell’architettura correlandoli con esperienze maturate durante il Corso di Studio, per un utilizzo consapevole e responsabile attraverso il progetto di un intervento di rigenerazione dell’ambiente costruito. Gli studenti dovranno usare strumenti progettuali atti a garantire la necessaria coerenza tra le fasi di sviluppo del progetto ai vari livelli di approfondimento e la fattibilità ambientale, energetica e tecnologica delle soluzioni rigenerative proposte, dimostrandone l’appropriatezza progettuale e realizzativa alle varie scale e rispetto al contesto d’intervento sotto il profilo sociale, ambientale ed economico. Una speciale attenzione nella progettazione sarà riservata ai temi di efficientamento energetico, uso di fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni nocive, comfort ambientale ed efficacia bioclimatica degli interventi di rigenerazione urbana. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione dell’ambiente costruito. Lo studente dovrà, inoltre, avere acquisito una conoscenza adeguata e specifica delle procedure e degli strumenti applicativi per operare nel campo di rigenerazione dell’ambiente costruito, anche attraverso metodi di verifica del progetto ai vari livelli di approfondimento e la fattibilità tecnologica delle soluzioni rigenerative proposte, dimostrandone l’appropriatezza progettuale e realizzativa, alle varie scale, rispetto al contesto culturale, ambientale ed economico. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale condotta durante il Laboratorio, attraverso prove in itinere e la prova di esame finale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina tecnologia, la padronanza dell’approccio sperimentale e analitico-metodologico che articolano il Laboratorio e i contributi portati in sede seminariale alle attività di impostazione. Lo studente inoltre dovrà sviluppare e verificare attraverso delle elaborazioni applicative integrate le conoscenze e la capacità di comprensione acquisite, finalizzate alla risoluzione di problemi complessi legati alla pratica appropriata dei processi materiali e delle tecnologie che sovraintendono il complesso rapporto tra sistema di costruzione e sistema ambientale, il progetto nei suoi contenuti metodologici e strumentali, al fine di garantire i requisiti di sostenibilità, intesa come risultante sia dell’organizzazione funzionale sia delle variabili fisico-spaziali che definiscono gli assetti “interni” delle parti costitutive, sia delle componenti macroambientali “esterne” che, determinate dal più generale processo insediativo, incidono in maniera diretta e rilevante sulla qualità dell’abitare. In particolare, lo studente dovrà essere in grado di rendere esplicita e coerente la struttura logica e operativa seguita nell’applicazione dei procedimenti e delle tecniche adottate e nella formalizzazione e comunicazione dei risultati legati alla realizzazione di uno Smart Environment resiliente e ambientalmente sostenibile. Tali capacità saranno verificate nell’ambito delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete, volte a sviluppare la capacità di approccio individuale e di gruppo ai problemi applicativi e professionali. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale. In particolare, lo studente deve dimostrare abilità nella gestione autonoma della necessaria considerazione e integrazione dei diversi fattori ambientali interagenti nella stessa formulazione del programma di progetto di rigenerazione urbana, la valutazione preventiva degli effetti intrinseci, diretti e indiretti, connessi alla trasformazione, derivanti dai processi di infrastrutturazione/edificazione, al fine del raggiungimento, in tendenza, di uno stato ecologico di equilibrio nella programmazione, attuazione e gestione dell’intervento di progetto, con l’obiettivo di restituire soluzioni tecnologicamente innovative e ambientalmente sostenibili. Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali, attraverso simulazioni di processi di rigenerazione riferiti a realtà territoriali ed esperienze concrete. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte progettuali, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio che assicurano il pieno possesso delle capacità espressive e illustrative specifiche del progetto. La verifica delle conoscenze sarà operata, inoltre, attraverso la prova di esame propriamente detta e attraverso prove in itinere. Capacità di apprendimento Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione tecnologica e, più in generale, delle tematiche legate alle strategie di rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso i contributi teorici specifici impartiti dal docente durante il corso, volti ad ampliare il quadro delle competenze per accedere a metodologie, strumenti e applicazioni innovative e attraverso la partecipazione costante alle attività sperimentali e progettuali del Laboratorio, campo dialettico di verifica delle conoscenze acquisite, all’interno di esperienze concrete di progettazione. La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
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BATTISTI ALESSANDRA
(programma)
Il laboratorio è incentrato su un’attività di sperimentazione progettuale che sviluppa i contenuti propri della progettazione tecnologica ambientale dell’architettura correlandoli con esperienze maturate durante il Corso di Studio, per un utilizzo consapevole e responsabile attraverso il progetto di un intervento di rigenerazione dell’ambiente costruito. Gli studenti dovranno usare strumenti progettuali atti a garantire la necessaria coerenza tra le fasi di sviluppo del progetto ai vari livelli di approfondimento e la fattibilità ambientale, energetica e tecnologica delle soluzioni rigenerative proposte, dimostrandone l’appropriatezza progettuale e realizzativa alle varie scale e rispetto al contesto d’intervento sotto il profilo sociale, ambientale ed economico. Una speciale attenzione nella progettazione sarà riservata ai temi di efficientamento energetico, uso di fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni nocive, comfort ambientale ed efficacia bioclimatica degli interventi di rigenerazione urbana.
PDF file delle lezioni e dei topics analizzati, saranno dati a fine di ogni lezione dalla docenza e pubblicati sulla piattaforma e-learning
(Date degli appelli d'esame)
BATTISTI A., TUCCI F., Qualità ed ecoefficienza delle trasformazioni urbane, Alinea Editrice, Firenze 2002 BATTISTI A., TUCCI F., Ambiente e Cultura dell'Abitare, Edizioni Librerie Dedalo, Roma 2012 BATTISTI A., Rinnovare le periferie, Alinea Editrice, Firenze 2014 LEHMANN S., Urban Regeneration. A Manifesto for transforming UK Cities in the Age of Climate Change, pringer Nature Switzerland, 2019 |
10 | ICAR/12 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
AAF1409 -
TIROCINIO - WORKSHOP - ABILITA' INFORMATICHE
(obiettivi)
Oltre agli insegnamenti previsti nel manifesto degli studi, lo studente è chiamato a fare un’esperienza integrativa, quale è quella di fare un'attività di tirocinio, col duplice obiettivo di metterlo in contatto col mondo del lavoro e quando possibile di facilitarne l’inserimento nel post-laurea.
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MANCINI FRANCESCO
(programma)
progetto formativo
http://www.jobsoul.it/
(Date degli appelli d'esame)
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2 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |
AAF1010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Obiettivi generali
La prova finale consiste nella discussione di una tesi, elaborata individualmente e in modo originale dallo studente, coadiuvato da un relatore, prioritariamente in forma di progetto, ovvero di approfondimento analitico, anche teorico-critico, dei contenuti disciplinari specifici del CdLm affrontati nel Corso di Studio. In particolare, le tesi di tipo progettuale dovranno avere carattere applicativo e di sperimentazione ed essere connotate da un chiaro impianto metodologico. Le tesi di carattere teorico dovranno riguardare temi inediti o specifici approfondimenti tematici inerenti agli ambiti disciplinari del CdLm. Parte dello svolgimento della prova finale può avvenire all’interno di un’attività sperimentale di stage o tirocinio. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà avere acquisito conoscenze e capacità di comprensione, nonché abilità che consentano di supportare, sotto il profilo teorico-metodologico, la messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare la padronanza di un approccio sperimentale e analitico-progettuale integrato per la finalizzazione delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, per risolvere problemi complessi, legati ai processi di metropolizzazione della città contemporanea e alla necessità della messa in campo di strategie di rigenerazione urbana. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta. Autonomia di giudizio. Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale, dimostrando abilità nella gestione autonoma e nella pianificazione e progettazione consapevole di temi complessi con l’obiettivo di restituire soluzioni innovative e sostenibili. La verifica delle conoscenze sarà operata attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta. Abilità comunicative. Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione e della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico metodologiche, tecniche e progettuali, proprie del percorso formativo, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace e innovativo, all’interno di proposte di piano e progetto, utilizzando strumenti di comunicazione avanzati e multimediali nell’ambito della rappresentazione e forme diverse di linguaggio, verbale e scritto-grafico. Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta. Capacità di apprendimento Al termine del percorso formativo, attraverso la prova finale, lo studente dovrà dimostrare una elevata capacità di apprendimento autonomo, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione urbanistica e, più in generale, delle tematiche legate alle strategie di rigenerazione urbana. L’acquisizione di tali capacità avverrà attraverso la sperimentazione progettuale o l’approfondimento analitico teorico-critico condotto durante il periodo della prova finale, attraverso le verifiche in itinere con il docente relatore e la prova di esame propriamente detta. |
12 | 150 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |