Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1035319 -
METODI CHIMICI PER L'ANALISI AMBIENTALE
(obiettivi)
Mettere gli studenti in condizione di saper gestire autonomamente l'attività sperimentale in un laboratorio di analisi chimica ambientale. Fornire le competenze per la valutazione ambientale dei risultati analitici ottenuti in funzione degli obiettivi attesi.
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CANEPARI SILVIA
( programma)
Tecniche strumentali di analisi: Cenni sulle principali tecniche analitiche: principio della misura potenziomentrica, elettrodi di riferimento, elettrodo a vetro per la misura del pH, sonde elettrochimiche; principi e principali campi di applicazione ambientali della cromatografia liquida e gassosa, fenomeni di allargamento della banda cromatografica, eluizione a gradiente, sistemi di introduzione del campione e sistemi di rivelazione; principi e principali campi di applicazione ambientali della spettroscopia atomica e molecolare: assorbimento atomico a fiamma e fornetto di grafite; spettroscopia al plasma; spettrofotometria UV-Vis; cenni sulla fluorescenza a raggi X. Metodi di taratura: taratura esterna, utilizzo dello standard interno, metodo delle aggiunte.
Campionamento e preparazione del campione: rappresentatività del campionamento in relazioni alla tecnica di campionamento utilizzata; conservazione del campione; compatibilità del campione con le tecniche strumentali; pretrattamento del campione: estrazioni liquido-liquido e liquido solido; purificazione del campione; esempi applicativi;
Qualità del dato: Principali parametri di validazione di un metodo analitico: limiti di rilevabilità e di quantificazione, sensibilità, campo di applicazione, robustezza, recupero ed impiego dei materiali certificati; concetto di incertezza analitica con riferimento ai limiti di legge e all’interpretazione dei dati sperimentali; espressione del risultato analitico; contributi sistematici e casuali all’incertezza; cenni sul calcolo dell’incertezza: metodo metrologico e metodo olistico; certificazione analitica;
Monitoraggio in atmosfera: cenni alle normative sulla qualità dell’aria e problematiche emergenti; analizzatori automatici; sistemi di campionamento con e senza arricchimento: canister, bags, adsorbenti solidi e gorgogliatori, campionamento delle polveri; problemi connessi agli equilibri solido vapore; campionatori passivi, denuder e sistemi a doppio corpo; concetto di risoluzione spaziale e temporale; importanza della meteorologia sulle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera e interpretazione dei dati in funzione dei parametri meteorologici; smog fotochimico; approfondimento sul particolato atmosferico: sorgenti emissive, formazione primaria e secondaria, composizione chimica, distribuzione dimensionale, nanoparticelle, deposizione secca e umida, processi di invecchiamento, metodi di monitoraggio ed analisi.
Elementi di Chimica Analitica, D.C. Harris, Zanichelli Chimica analitica strumentale – Rubinson, Rubinson, Zanichelli Fondamenti di Chimica Analitica – Skoog, West, Holler – EdSES
(Date degli appelli d'esame)
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9
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CHIM/01
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56
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12
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035062 -
ECOLOGIA APPLICATA E SERVIZI ECOSISTEMICI
(obiettivi)
Questo insegnamento intende preparare lo studente all’applicazione dei principi ecologici nella gestione delle risorse naturali con un approccio volto a valorizzare lo sviluppo sostenibile in un contesto di Cambiamento Globale (cambiamenti climatici, inquinamento ambientale, cambiamento di uso del suolo). Esaminare le problematiche biologiche e gli aspetti naturalistici posti alla base della struttura e delle funzioni degli ecosistemi, con approcci sperimentali di laboratorio, di campo e mediante l’analisi di dati in ambiente GIS. Tali conoscenze risultano finalizzate all’uso di modelli e metodologie sperimentali per l’analisi, il monitoraggio, la gestione e il ripristino di ecosistemi naturali degradati. Tali problematiche si inquadrano nell’ambito di Direttive Europee, di Convenzioni e Protocolli Internazionali in materia ambientale, per la conservazione della biodiversità e dei Servizi Ecosistemici. Ulteriore obiettivo del corso è utilizzare le conoscenze ecologiche acquisite mediante esperienze di laboratorio e in campo, al fine di costruire percorsi didattici anche tramite l’uso di tecnologie innovative.
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MANES FAUSTO
( programma)
Conoscenza e capacità di comprensione Sviluppo delle competenze di ecologia applicata volte allo studio di realtà ambientali complesse, al fine di poter analizzare in termini quantitativi, monitorare e riqualificare i processi di funzionamento degli ecosistemi. Valutazione, mediante un approccio sperimentale a differente scala spazio-temporale, della fornitura di Servizi Ecosistemici di regolazione, di approvvigionamento e culturali, in ambiti naturali, urbani e agricoli.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione L’obiettivo è quello di acquisire approfondite conoscenze specialistiche sperimentali, e la capacità di applicarle per l’analisi e il monitoraggio della realtà ambientale naturale e modificata dalle attività antropiche, mediante un approccio rigorosamente quantitativo di analisi dei problemi ecologici.
Autonomia di giudizio Lo studente dovrà essere in grado di analizzare, con autonomia e competenza, casi di studio e/o fonti bibliografiche pertinenti la ricerca ecologica di base ed applicata e la gestione ambientale, proponendo eventuali soluzioni sostenibili a problematiche ambientali complesse. Durante il Corso verranno forniti gli strumenti necessari a svolgere tali funzioni in completa autonomia.
Abilità comunicative Lo studente deve saper presentare problemi ambientali, anche ai non specialisti. Deve inoltre saper valorizzare i concetti di ecologia di base ed applicata, nelle diverse sedi e nel corso della realizzazione sperimentale e successiva esposizione della tesi, avvalendosi sempre di una corretta terminologia scientifica. Lo studente è stimolato ad elaborare con chiarezza le conoscenze acquisite di carattere teorico ed applicativo.
Capacità di apprendimento Lo studente deve essere in grado di aggiornarsi e ampliare le proprie conoscenze consultando testi, articoli scientifici, e partecipare in maniera autonoma a seminari, conferenze e master promossi nel settore ambientale, nonché la capacità di interagire in contesti interdisciplinari per la valutazione di problematiche connesse all’impatto che le attività antropiche esercitano sui sistemi naturali e sulla biodiversità.
Programma dell’Insegnamento Cambiamenti globali, monitoraggio e gestione dei sistemi ambientali: Concetto di stress e di disturbo; Inquinamento e protezione dell’aria, delle acque, del suolo (Casi di studio); Legislazione nazionale ed europea: aria, acqua, suolo. Inquinamento atmosferico; Effetti dei principali inquinanti atmosferici sulle piante e sugli ecosistemi; Bioindicazione e biomonitoraggio della qualità dell’aria in aree naturali ed urbane mediante l’uso di specie vegetali; Emissioni biogeniche (BVOC); Reti di monitoraggio nazionali e internazionali (EMEP, UN/ECE-ICP). Programmi ICP-FOREST; ICP-VEGETATION. Trattati, Convenzioni e Protocolli internazionali (Rio, Kyoto). Foreste, ciclo del carbonio e clima globale. Valutazione della risposta della vegetazione a stress ambientali mediante analisi della fluorescenza fogliare della clorofilla a, degli scambi gassosi; Gli ambienti acquatici e funzioni delle comunità; Inquinamento delle acque; Depurazione biologica delle acque di scarico; Fitodepurazione. Inquinamento del suolo; Agroecosistema e relativo impatto ambientale; Fitorimedio; Telerilevamento delle caratteristiche strutturali e funzionali delle comunità vegetali terrestri; Carte di uso del suolo; Studio della vegetazione a differente scala spazio-temporale. Tossicologia e salute umana: analisi del rischio; Strategia Europea al 2020 per la conservazione della Biodiversità e Servizi Ecosistemici (ME; MAES; PAC); Conservazione e gestione degli ecosistemi terrestri: foreste, pascoli ed aree protette; Incendi boschivi e recupero ambientale. L’ecosistema urbano, energia e ambiente: Urbanizzazione e città sostenibili; analisi delle componenti e funzioni del verde urbano (Casi di studio); Analisi dei processi di inquinamento e monitoraggio dell’aria in aree urbane ed effetti sulla salute. Centraline di monitoraggio. Il problema dei rifiuti urbani. Il concetto di sviluppo urbano sostenibile.
ECOLOGIA APPLICATA – A cura di A.Provini, G. Galassi e R. Marchetti – Città Studi Edizioni Verrà fornito inoltre, del materiale didattico-scientifico relativo ad alcuni argomenti trattati durante il Corso.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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BIO/07
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1056057 -
MONITORAGGIO E RILEVAMENTO GEOMORFOLOGICO
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di osservare e riconoscere le forme di modellamento del rilievo e la loro genesi. Capacità di analizzare il rilievo terrestre attraverso la fotointerpretazione. Capacità di valutare quantitativamente l’intensità dell’erosione nei bacini fluviali e sui versanti. Conoscenza e capacità di applicare metodi per la valutazione della pericolosità e del rischio geomorfologico. Capacità di progettare e di organizzare campagne di rilevamento dei dissesti e attività di monitoraggio sul territorio. Competenza e capacità di realizzazione di relazioni tecniche e di carte tematiche di pubblica utilità, per uso professionale e progettuale. Conoscenza degli effetti degli interventi antropici sul territorio e capacità di valutarne le conseguenze nel tempo e nello spazio. Capacità di valutare gli effetti positivi attesi e di prevedere eventuali conseguenze negative di opere per la difesa da eventi potenzialmente pericolosi. Conoscenza e capacità di utilizzo di strumenti tecnici per il monitoraggio fluviale e dei dissesti geomorfologici.
Conoscenza e capacità di comprensione (A) Capacità di analizzare il rilievo terrestre attraverso l’osservazione e la fotointerpretazione, con il supporto di pubblicazioni scientifiche e volumi di livello avanzato. Conoscenza e capacità di utilizzo di strumenti tecnici per il monitoraggio fluviale e dei dissesti geomorfologici. Capacità di organizzare e condurre campagne di rilevamento geomorfologico. Capacità applicative (B) Conoscenza e capacità di realizzazione di carte geomorfologiche e di relazioni professionali. Capacità di valutare quantitativamente l’intensità dell’erosione nei bacini fluviali e sui versanti. Conoscenza e capacità di applicare metodi per la valutazione della pericolosità e del rischio geomorfologico. Autonomia di giudizio (C) Capacità di analizzare le relazioni di causa/effetto tra processi morfodinamici e dissesti geomorfologici. Capacità di raccogliere e analizzare i dati necessari per esprimere pareri oggettivi in forma autonoma. Abilità di comunicazione (D) Capacità di comunicare in modo razionale e conseguenziale, adattando il linguaggio in funzione del livello culturale degli ascoltatori. Capacità di apprendere (E) Sviluppare le competenze necessarie per affrontare studi successivi sulla dinamica geomorfologica con la capacità di valutare le conseguenze dei processi di erosione nel tempo e nello spazio con un elevato grado di autonomia.
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DEL MONTE MAURIZIO
( programma)
Programma dell’insegnamento
Criteri di rilevamento geomorfologico: Ambienti morfoclimatici terrestri. Geomorfologia dinamica. Rilevamento degli elementi e delle forme di modellamento del rilievo terrestre. Descrizione delle forme e morfometria. Allestimento della legenda in funzione della scala operativa. Basi topografiche e litologiche. Simbologia di riferimento. Stato di attività delle forme. Morfocronologia assoluta e relativa. Campagne di rilevamento geomorfologico: Esempi pratici di rilevamento geomorfologico in ambiente naturale e seminaturale. Campagna di rilevamento geomorfologico in alcuni dei principali ambienti morfogenetici italiani (ambiente fluviale, glaciale, vulcanico, costiero). Analisi stereoscopica di fotografie aeree. Analisi geomorfica quantitativa: Sistemi di erosione fluviale. Idrografia e idrologia superficiale. Analisi geomorfica dei reticoli e dei bacini idrografici. Analisi geomorfica della superficie topografica. Analisi ipsometrica. Parametri morfometrici nell’ambiente morfogenetico carsico, fluviale, vulcanico, glaciale. Allometria. Valutazione dell’intensità dell’erosione: Idrologia fluviale. Stima del deflusso superficiale. Misure dirette del trasporto fluviale. Metodi di valutazione indiretta dell’entità dell’erosione nei bacini imbriferi. Misure dirette dell’erosione sui versanti e in parcelle sperimentali. Erosione rapida ed erosione accelerata: cause e interventi di mitigazione. Monitoraggio geomorfologico: Rilevamento dei dissesti geomorfologici. Metodi per il monitoraggio della superficie topografica su versanti in rapida evoluzione. Monitoraggio fluviale. Monitoraggio delle possibili cause determinanti i fenomeni di dissesto del territorio. Guida alla realizzazione di una relazione professionale. Pericolosità e rischio geomorfologico: Movimenti in massa; tipologia, conseguenze e indizi premonitori. Pericolosità fluviale. Discontinuità spazio-temporale degli eventi estremi. Cause e fattori predisponenti l’instabilità del territorio nei diversi ambienti morfoclimatici. Zonazione spaziale e tempi di ricorrenza dei fenomeni. Metodi per la valutazione della pericolosità geomorfologica. Analisi spaziale: attributi, sovrapposizione di carte raster e di carte vettoriali. Correlazione spaziale; metodi di interpolazione. Carte della pericolosità geomorfologica. Geomorfologia urbana: metodi per il rilevamento geomorfologico in ambienti fortemente modificati dall’uomo. Riconoscimento e rappresentazione delle forme antropiche. Realizzazione (facoltativa e in gruppi di lavoro) di una carta geomorfologica e delle relative note illustrative. Vulnerabilità e rischio geomorfologico; opere per la mitigazione del rischio di inondazione fluviale e del rischio di frana. Valutazione degli effetti positivi attesi e delle eventuali conseguenze negative di opere per la difesa fluviale e di opere per la difesa dai processi sui versanti.
Testi di riferimento: M. DEL MONTE – La geomorfologia di Roma. Sapienza Università Ed., Roma, 2018
Testi integrativi: PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE e DISPENSE distribuite durante il corso o disponibili in formato elettronico S. CICCACCI – Le forme del rilievo. Mondadori Università, Roma, 2011
(Date degli appelli d'esame)
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9
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GEO/04
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48
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12
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10589641 -
BIOMARCATORI DI ALTERAZIONI AMBIENTALI
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DINI LUCIANA
( programma)
Il corso e’ strutturato in una parte introduttiva in cui saranno date le nozioni di ecotossicologia, e cenni sulle normative di riferimento con le rispettive definizioni. Segue un Modulo di biomarcatori cellulari e molecolari, in cui sono affrontati i seguenti argomenti: tossicocinetica e tossicodinamica, Biotrasformazione, siti cellulari d’azione, descrizione e definizione dei principali biomarcatori , carcinogenesi, teratogenesi, tossicologia degli apparati respiratori, nervoso, epatico, renale, cardiovascolare, immunotossicologia Una terza parte sviluppa i biomarcatori di popolazione. Uso delle comunità di macroinvertebrati, in quanto svolgono un ruolo basilare nella catena trofica, in quanto sono in grado di metabolizzare la sostanza organica e di renderla disponibile ai livelli trofici superiori, sia perché, essendo sensibili agli stress di tipo ambientale, possono essere utilizzati come bioindicatori. In particolare verrà studiato il danno causato dalla presenza di sostanze, potenzialmente pericolose anche per l’uomo, sul DNA degli organismi test. La valutazione verrà effettuata tramite il test di genotossicità denominato Comet Assay.
Materiale didattico fornito dal docente Mutagenesi ambientale, 2004, Migliore L. Ed Zanichelli (per la parte generale/cellulare) Elementi di genetica ecologica, 2005, Conner e Hartl. Ed Piccin. (per la parte popolazionistica)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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BIO/06
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40
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |