Insegnamento
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NEUROBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso è focalizzato sullo studio dello sviluppo del sistema nervoso e dei meccanismi molecolari che controllano la formazione, la regionalizzazione e la specificazione delle diverse popolazioni neuronali e gliali. L'obiettivo principale del corso è quello di fornire le conoscenze di base che regolano lo sviluppo del sistema nervoso con una visione comparativa tra invertebrati e modelli di vertebrati e i principali meccanismi che controllano la specificazione delle diverse popolazioni cellulari (neuroni e glia). Il corso richiede una buona conoscenza della biologia cellulare e molecolare e della biologia dello sviluppo. Il corso comprende lezioni e sessioni di laboratorio, dedicate all'osservazione di embrioni utilizzati per l'analisi dell'espressione di geni precoci correlati allo sviluppo di specifiche aree del sistema nervoso e sezioni istologiche delle regioni del sistema nervoso centrale e periferico. Alla fine del corso, 2-3 seminari mirano a discutere argomenti di notevole impatto scientifico, come ad esempio. le patologie associate alle alterazioni del neurosviluppo (autismo).
Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione -Conoscenza delle tappe della neurulazione e della specificazione dell’area neuroectodermica presuntiva -Conoscenza e comprensione delle varie modalità di formazione del sistema nervoso (SN) con una visione comparata -Conoscenza e comprensione dei meccanismi che controllano la formazione di cellule specializzate (neuroni e glia) -Conoscenza e comprensione dei meccanismi molecolari e delle varie cascate di segnalazioni che mediano lo sviluppo del SN
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - saper usare la terminologia appropriata -saper riconoscere le varie fasi che caratterizzano lo sviluppo del SN in invertebrati e vertebrati -saper descrivere le cascate molecolari e il ruolo svolto durante lo sviluppo del SN
C) Autonomia di giudizio -acquisire capacità di giudizio critico, attraverso lo studio in chiave storica del progresso delle conoscenze dello sviluppo del SN e delle evoluzione delle varie metodologie utilizzate dalla embriologia sperimentale alla più moderna biologia molecolare - valutazione delle conoscenze apprese attraverso test di autovalutazione e attraverso una prova di esonero
D) Abilità comunicative -saper descrivere quanto appreso attraverso la prova scritta o orale utilizzando proprietà di linguaggio scientifico e sapendo integrare, discutere e analizzare in modo critico quanto appreso
E) Capacità di apprendimento - apprendere la terminologia appropriata - connettere ed integrare in modo logico le conoscenze acquisite - identificare i temi più rilevanti e la loro potenziale applicabilità a problematiche attuali.
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TATA ADA MARIA
( programma)
Organizzazione del sistema nervoso: caratteristiche morfologico-funzionali del neurone e delle cellule gliali. Neurogenesi: induzione neurale in invertebrati e vertebrati. Fattori coinvolti nella determinazione del territorio neurogenico. Geni neurogenici primari e secondari. Regionalizzazione del sistema nervoso: segnali e gradienti coinvolti nella determinazione dell'asse antero-posteriore e dorso ventrale del tubo neurale. Nascita e migrazione dei precursori neurali. Specificazione neuronale. Crescita e rigenerazione assonale. Formazione e stabilizzazione delle sinapsi. Origine e differenziamento delle popolazioni gliali. La mielina. Specificazione dei progenitori della cresta neurale. Fattori operanti durante la neurogenesi: i fattori di crescita e molecole segnale. Interazione neurone e glia. Funzioni alternative dei neurotrasmettitori durante lo sviluppo del sistema nervoso. Sviluppo dell'occhio. SESSIONI DI LABORATORIO (12 ore). Osservazione di embrioni marcati per geni precoci dello sviluppo del SN mediante tecniche di ibridazione in situ. Analisi di sezioni istologiche di preparati di varie aree del sistema nervoso. Uso della immunofluorescenza per caratterizzare le varie popolazioni cellulari del SN in sezioni istologiche e in coltura.
1.Sanes, Reh, Harris: Lo sviluppo del Sistema nervosa. Ed.Zanichelli. 2. Zigmond et al: Lo sviluppo del sistema nervoso, Ed. Edises.
Materiale aggiuntivo viene messo a disposizione dal docente sulla piattaforma elearning2: https://elearning2.uniroma1.it/course/view.php?id=1845
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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MECCANISMI DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE
(obiettivi)
Obiettivi generali.
Al termine del corso e al superamento dell’esame, lo studente avrà acquisito le conoscenze e competenze nelle aree sotto riportate. 1) i meccanismi alla base delle modifiche conformazionali delle proteine, 2) la regolazione delle funzione delle proteine tramite le modifiche post-traduttive, 3) le diverse classi recettoriali e le principali vie di trasduzione del segnale ad essi associate, 4) la localizzazione cellulare delle molecole segnale, 4) i principi e le applicazioni delle più comuni metodologie biochimiche per lo studio delle vie di traduzione del segnale. Sulla base delle conoscenze acquisite, lo studente avrà la capacità di interpretare e spiegare i fenomeni biologici in chiave biochimica, descrivendone le basi molecolari in termini di strutture e reazioni chimiche. Le capacità critiche e di giudizio degli studenti saranno sviluppate grazie a prove in itinere in cui essi applicheranno i concetti studiati a lezione. Anche le capacità di comunicazione saranno esercitate durante le lezioni teoriche, che prevedono momenti di discussione aperta. In futuro lo studente potrà contare sulle conoscenze e competenze appena descritte per la comprensione di altre discipline e per il lavoro in laboratori di analisi e di ricerca.
Obiettivi specifici. a) conoscenza e capacità di comprensione: Conoscenza e comprensione del rapporto tra struttura e funzione delle principali classi di proteine coinvolte nei processi di traduzione del segnale conoscenza dei meccanismi che regolano la funzione delle proteine comprensione dei principi e fenomeni alla base delle principali metodologie biochimiche;
b) capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di interpretare e spiegare i fenomeni biologici in chiave biochimica; capacità di applicare a problemi sperimentali specifici le tecniche appropriate;
c) autonomia di giudizio: saper risolvere autonomamente problemi biochimici saper individuare i fenomeni biologici e biomedici che possono essere spiegati in chiave biochimica; saper selezionare e valutare le tecniche più appropriate a risolvere un determinato problema sperimentale;
d) abilità comunicative: saper illustrare e spiegare i fenomeni biochimici con termini appropriati e con rigore logico;
saper descrivere il funzionamento delle principali tecniche biochimiche;
e) capacità di apprendimento: acquisizione dei fondamenti e degli strumenti cognitivi per proseguire autonomamente nell’approfondimento della studio delle vie di trasduzione del segnale; acquisizione delle conoscenze di base per progredire autonomamente in altre discipline biologiche; capacità di apprendere rapidamente e applicare le tecniche biochimiche in contesti lavorativi di laboratorio;
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MIELE ROSSELLA
( programma)
Il corso si articolerà in una prima parte, circa 12 ore, dedicata allo studio delle proprietà, della struttura e della funzione delle proteine. La seconda parte, circa 24 ore, del corso sarà dedicata late descrizione delle tappe della traduzione del segnale, con particolare attenzione alle cascate coinvolte nel sistema nervoso. Nella terza parte, circa 12 ore, saranno prese in esame le principali metodologie utilizzate nei laboratori biochimici e di biologia molecolare per lo studio della vie della traduzione del segnale.
Motivi strutturali delle proteine: domini a e b.
Proteine di membrana e modifiche post-traduzionali che regolano la localizzazione delle proteine Folding: Ruolo dei chaperon e delle foldasi
Flessibilità e conformazione
Regolazione dell’attività delle proteine:
Molecole segnale: meccanismo e regolazione della sintesi
Struttura e meccanismo di attivazione e di desensibilizzazione dei recettori accoppiati alle proteine G Struttura e meccanismo di attivazione e di desensibilizzazione dei recettori tirosin chinasici
Moduli proteici: interazione proteina-proteina
Proteine G: Struttura e meccanismo d’idrolisi del GTP; Regolazione da parte delle proteine accessorie: GEF,GAP,GDI;
Ras: struttura e regolazione.
Secondi messaggeri: - Struttura e regolazione degli enzimi coinvolti nella sintesi e degradazione dell’AMPc e del GMPc - Metabolismo dei fosfolipidi:Fosfolipasi C e Fosfatidilisositolo 3-chinasi.
Omeostasi del calcio: recettori Ip3
Struttura e funzione delle serin protein chinasi:PKA,PKC e PKB.. Recettori Nucleari: struttura meccanismo d’azione dei recettori omodimerici e eterodimerici
Tecniche di analisi delle vie di trasduzione del segnale:
- Tecniche radioimmunologiche (RIA) per la determinazione concentrazione molecole segnale.
- Caratterizzazione dei recettori associati alle proteine G con saggi di complementazione in lievito
- Analisi interazione molecola segnale-recettore:Phage display:
- Tecniche di complementazione proteica per valutare in vivo le interazioni proteina- proteina.
- Determinazione concentrazione II messaggeri:tecniche FRET, biosensori.
Esempi di meccanismi di traduzione del segnale nel sistema nervoso
Gerhard Krauss Biochemistry of signal transduction and regulation WILEY.VCH
(Date degli appelli d'esame)
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6
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BIO/10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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NEUROFISIOLOGIA CELLULARE
(obiettivi)
Obiettivi principali L’insegnamento di Neurofisiologia Cellulare studia i meccanismi fisiologici primari alla base del funzionamento dei circuiti nervosi. Obiettivo del corso è quello di condurre lo studente a una conoscenza approfondita delle caratteristiche morfo-funzionali dei neuroni (unità funzionale del sistema nervoso) mediante la progressiva analisi delle caratteristiche biofisiche delle membrane neuronali e delle loro proprietà elettriche passive ed attive, della generazione di segnali nervosi e della loro conduzione, e della trasmissione di tale segnale lungo i circuiti nervosi costituiti dall’integrazione di più unità funzionali. Il corso richiede conoscenze di base di biologia cellulare e di fisica, acquisite durante il triennio precedente. Poiché l’afferenza al corso di laurea magistrale è aperto a tutte le lauree di scienze che rispondano ai requisiti di ammissione, ma che potrebbero non avere un uguale livello di conoscenze di base, parte del lavoro è anche dedicato alla rivisitazione approfondita di concetti che si presume abbiano fatto parte dei corsi di studi triennali. L’obiettivo è di portare tutti gli studenti ad uno stesso livello di conoscenza iniziale per poter proseguire con lo stesso passo di apprendimento. Grande attenzione sarà rivolta alla presentazione degli aspetti sperimentali e delle tecniche specifiche che hanno permesso la dimostrazione degli argomenti oggetto del corso. Per alcuni di questi, ci si avvarrà anche della collaborazione di docenti esterni che presenteranno i loro risultati sperimentali. Obiettivo dell’insegnamento è anche quello di iniziare una formazione per l’acquisizione di una valutazione critica del dato scientifico mediante lo studio, approfondimento ed esposizione da parte degli studenti di lavori scientifici pubblicati su riviste scientifiche ad alto impatto, i cui argomenti sono sempre parte del programma (lavoro di gruppo).
Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione -Conoscenza e comprensione delle caratteristiche biofisiche delle membrane neuronali -Conoscenza e comprensione della fisiologia neuronale attraverso lo studio delle loro proprietà elettrofisiologiche -Conoscenza e comprensione dei fattori e dei meccanismi che modulano l’attività neuronale Conoscenza e comprensione della propagazione dell’attività nervosa attraverso circuiti nervosi -Conoscenza e comprensione dei principali metodi di studio in citologia, istologia ed elettrofisiologia
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Saper usare la terminologia specifica e il corretto linguaggio scientifico - Saper identificare le giuste procedure sperimentali volte allo studio di aspetti specifici della fisiologia neuronale - Saper valutare l’espressione dell’attività neuronale attraverso la lettura di tracciati di registrazioni elettrofisiologiche
C) Autonomia di giudizio - Acquisire capacità di giudizio critico attraverso l’analisi dettagliata di alcuni esperimenti fondamentali e di lavori scientifici pubblicati su riviste ad alto impatto - Imparare a porsi domande per l’elaborazione e l’approfondimento delle conoscenze apprese
D) Abilità comunicative - Saper comunicare quanto appreso nel corso dell’esame scritto (metodo domanda aperta), di una eventualmente integrazione orale, e della presentazione del lavoro di gruppo
E) Capacità di apprendimento - Apprendere la terminologia specifica - Collegare in modo logico le conoscenze acquisite - Identificare i temi più rilevanti degli argomenti trattati
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DE STEFANO MARIA EGLE
( programma)
- Potenziale di membrana; Equilibri ionici: equazione di Nernst; equilibrio di Gibbs-Donnan; equilibrio elettrochimico ed equazione di Goldman
- Struttura e funzione dei canali ionici; Tecniche di misurazione di flussi ionoici; Proprietà elettriche passive delle membrane: capacità e resistenza; Propagazione passiva dei segnali elettrici: teoria del cavo, costante di tempo, costante di spazio.
- Registrazioni elettrofisiologiche, potenziali e correnti di membrana: patch clamp, registrazioni intracellulari (voltage clamp, current clamp), registrazioni extracellulari, multi electrode array (MEA).
- Proprietà elettriche attive delle membrane: il potenziale d'azione: generazione, basi ioniche e sua propagazione; Canali ionici voltaggio-attivati; Velocità di propagazione del Potenziale d’azione e fattori che la influenzano; Blocco del voltaggio.
- Trasmissione sinaptica elettrica; Trasmissione sinaptica chimica; Meccanismo di rilascio del neurotrasmettitore: proteine di membrana e solubili coinvolte nella liberazione del neuromediatore, natura quantica del rilascio, accoppiamento depolarizzazione-rilascio, ruolo del calcio; Neuromediatori "classici” e neuromodulatori.
- Recettori dei neuromediatori. Recettori ionotropi (canali ionici ligando-attivati); meccanismi di gating; Recettori ionotropi per acetilcolina, glutammato, GABA, glicina, serotonina. Recettori metabotropi: vie di trasduzione del segnale; Recettori per acetilcolina, catecolammine, glutammato, GABA, neuropeptidi, purine; recettori metabotropici pre-sinaptici.
- Modulazione della trasmissione sinaptica; Co-rilascio di neurotrasmettitori; Un esempio di sinapsi eccitatoria: la giunzione neuromuscolare; Potenziali post-sinaptici; Il potenziale d’inversione; Sinapsi eccitatorie ed inibitori.
- Integrazione sinaptica spaziale e temporale; La plasticità sinaptica (meccanismi molecolari di potenziamento e depressione a lungo termine), Le sinapsi silenti.
- Processi reattivi neuronali a lesioni: danno assonale e rigenerazione nel sistema nervosa centrale e periferico; trasporto assonale.
- Biologia della glia e rapporto glia-neurone (cenni)
Nota 1: Durante il corso saranno svolti seminari di approfondimento su temi specifici da parte di docenti esterni
Nota 2: Nel corso è previsto un studio di gruppo di articoli scientifici recenti, correlati con le tematiche trattate nel programma, e pubblicati su riviste internazionali ad alto fattore di impatto. Questo lavoro termina con un’esposizione critica dei risultati.
Un testo a scelta tra i seguenti:
- Kandel ER, Schwarts JH, Jessell TM, Perri V, Sidalieri G - Principi di Neuroscienze (Casa Editrice Ambrosiana)
- Nicholls JG, Martin RA, Wallace BS - Dai neuroni al cervello (Zanichelli)
- Zigmond MJ, Bloom FE, Landis SC, Roberts J, Squire LR – Neuroscienze (vol. I e II) (Edises)
- D’Angelo E, Peres A - Fisiologia: Molecole, cellule e sistemi (tomo I e II) (Edi-Ermes)
Tutti i testi, sia in italiano che in inglese, sono disponibili per la consultazione e/o prestito (a breve termine) nella biblioteca del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie. Per alcuni argomenti saranno distribuiti articoli scientifici specifici
Per un immediato aggiornamento dei testi o del materiale didattico distribuito dal docente consultare la pagina web del corso: https://elearning2.uniroma1.it
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1041449 -
NEUROBIOLOGIA MOLECOLARE
(obiettivi)
Obiettivi principali L’insegnamento è un corso di base di Biologia Molecolare con particolare riferimento al funzionamento molecolare delle cellule del sistema nervoso. Il livello di base di questo corso permette agli studenti del primo anno, spesso in possesso di Lauree triennali diverse e con una preparazione di Biologia Molecolare estremamente varia, di colmare alcune lacune e di ottenere le conoscenze necessarie ad affrontare i successivi esami con tematiche piu’ specialistiche e complesse. Gli obiettivi principali sono: - conoscere i principi generali del funzionamento molecolare dei neuroni e delle altre cellule del Sistema Nervoso Centrale nei mammiferi - associare funzionamento molecolare e fenotipo neuronale con particolare riferimento al malfunzionamento responsabile di patologie del Sistema Nervoso Centrale (SNC)
I contenuti del corso sono quindi essenziali per comprendere il funzionamento cellulare ed e’ quindi propedeutico a diversi esami del II semestre e del II anno. Il corso e’ costituito da lezioni frontali e sessioni di approfondimento in aula.
Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione - apprendere la terminologia usata nella Biologia Molecolare - conoscere i principi generali dell’organizzazione molecolare delle cellule del sistema nervoso dei mammiferi (tipi di recettori, anatomia regionale, principali sistemi sensitivi e motori) - conoscere la regolazione della espressione genica, in generale e piu’ specificamente nei neuroni di mammifero - comprendere come il (mal)funzionamento molecolare si rifletta nelle malattie del SNC e nei processi di “learning and memory”.
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - saper utilizzare la nomenclatura della Biologia Molecolare - saper identificare e comprendere come i vari passaggi di regolazione dell’espressione genica possano influenzare il funzionamento neuronale - saper analizzare un problema scientifico riguardante il SNC ed identificare quali tecniche siano oggi usabili per risolverlo
C) Autonomia di giudizio - integrare le conoscenze anatomiche e cellulari con la regolazione della espressione genica - comprendere le relazioni tra funzione delle cellule neuronali e capacità cognitive negli animali vertebrati e nell’uomo
D) Abilità comunicative -saper presentare i risultati di un articolo scientifico su un tema specifico di Neurobiologia Molecolare in seminari di approfondimento in classe
E) Capacità di apprendimento - connettere in modo logico le conoscenze - utilizzare fonti diverse (libri di testo, dispense, articoli scientifici, risorse in rete, atlanti) per studiare in modo autonomo
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MODULO II
(obiettivi)
Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione - apprendere la terminologia usata nella Biologia Molecolare - conoscere i principi generali dell’organizzazione molecolare delle cellule del sistema nervoso dei mammiferi (tipi di recettori, anatomia regionale, principali sistemi sensitivi e motori) - conoscere la regolazione della espressione genica, in generale e piu’ specificamente nei neuroni di mammifero - comprendere come il (mal)funzionamento molecolare si rifletta nelle malattie del SNC e nei processi di “learning and memory”.
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - saper utilizzare la nomenclatura della Biologia Molecolare - saper identificare e comprendere come i vari passaggi di regolazione dell’espressione genica possano influenzare il funzionamento neuronale - saper analizzare un problema scientifico riguardante il SNC ed identificare quali tecniche siano oggi usabili per risolverlo
C) Autonomia di giudizio - integrare le conoscenze anatomiche e cellulari con la regolazione della espressione genica - comprendere le relazioni tra funzione delle cellule neuronali e capacità cognitive negli animali vertebrati e nell’uomo
D) Abilità comunicative -saper presentare i risultati di un articolo scientifico su un tema specifico di Neurobiologia Molecolare in seminari di approfondimento in classe
E) Capacità di apprendimento - connettere in modo logico le conoscenze - utilizzare fonti diverse (libri di testo, dispense, articoli scientifici, risorse in rete, atlanti) per studiare in modo autonomo
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PRESUTTI CARLO
( programma)
· Nozioni di base sull’espressione genica
· Tecnologie molecolari, genomiche e post-genomiche
· Meccanismi di regolazione dell'espressione dei geni nel sistema nervoso:
· Meccanismi di controllo trascrizionale neuronale
o Controllo epigenetico e ruolo del controllo epigenetico nei meccanismi cognitivi e di plasticita’ in generale
o Controllo post-trascrizionale: Maturazione del pre-mRNA, Trasporto Nucleo-Citoplasma, Controllo della stabilita' del mRNA,RNA binding proteins, lncRNAs, RNA circolari e miRNAs)
· Basi molecolari di malattie neurodegenerative ( Parkinson e Alzheimer) e neuropatologie ( sindrome di Rett, SMA, DM1 e DM2)
Watson et al. Biologia Molecolare Amaldi et al. Biologia Molecolare Davies and Morris Molecular Biology of the Neuron
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BIO/11
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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MODULO I
(obiettivi)
Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione - apprendere la terminologia usata nella Biologia Molecolare - conoscere i principi generali dell’organizzazione molecolare delle cellule del sistema nervoso dei mammiferi (tipi di recettori, anatomia regionale, principali sistemi sensitivi e motori) - conoscere la regolazione della espressione genica, in generale e piu’ specificamente nei neuroni di mammifero - comprendere come il (mal)funzionamento molecolare si rifletta nelle malattie del SNC e nei processi di “learning and memory”.
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - saper utilizzare la nomenclatura della Biologia Molecolare - saper identificare e comprendere come i vari passaggi di regolazione dell’espressione genica possano influenzare il funzionamento neuronale - saper analizzare un problema scientifico riguardante il SNC ed identificare quali tecniche siano oggi usabili per risolverlo
C) Autonomia di giudizio - integrare le conoscenze anatomiche e cellulari con la regolazione della espressione genica - comprendere le relazioni tra funzione delle cellule neuronali e capacità cognitive negli animali vertebrati e nell’uomo
D) Abilità comunicative -saper presentare i risultati di un articolo scientifico su un tema specifico di Neurobiologia Molecolare in seminari di approfondimento in classe
E) Capacità di apprendimento - connettere in modo logico le conoscenze - utilizzare fonti diverse (libri di testo, dispense, articoli scientifici, risorse in rete, atlanti) per studiare in modo autonomo
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PRESUTTI CARLO
( programma)
· Nozioni di base sull’espressione genica
· Tecnologie molecolari, genomiche e post-genomiche
· Meccanismi di regolazione dell'espressione dei geni nel sistema nervoso:
· Meccanismi di controllo trascrizionale neuronale
o Controllo epigenetico e ruolo del controllo epigenetico nei meccanismi cognitivi e di plasticita’ in generale
o Controllo post-trascrizionale: Maturazione del pre-mRNA, Trasporto Nucleo-Citoplasma, Controllo della stabilita' del mRNA,RNA binding proteins, lncRNAs, RNA circolari e miRNAs)
· Basi molecolari di malattie neurodegenerative ( Parkinson e Alzheimer) e neuropatologie ( sindrome di Rett, SMA, DM1 e DM2)
Watson et al. Biologia Molecolare Amaldi et al. Biologia Molecolare Davies and Morris Molecular Biology of the Neuron
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/11
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Discipline OPZIONALI in ambito biomedico - (visualizza)
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6
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1021489 -
NEUROSCIENZE DEI SISTEMI
(obiettivi)
Obiettivi principali Il corso ha l’obiettivo di rendere gli studenti capaci di descrivere il funzionamento del cervello usando come scala di riferimento i circuiti neuronali organizzati in sistemi. Dopo una prima parte dedicata all’analisi degli strumenti e metodiche a disposizione dello studioso dei sistemi neurali, il corso tratta dal punto di vista del Neurofisiologo le relazioni tra comportamento e le principali funzioni, quali Visione, Rappresentazione dello spazio e degli oggetti, Decisione, Attenzione, Movimento, Apprendimento, Memoria, Sonno e veglia.
Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione questo corso permette allo studente di acquisire una specifica conoscenza delle relazioni esistenti tra comportamento e funzioni di singoli neuroni e circuiti neuronali. Al termine del corso e con il superamento dell’esame lo studente sarà divenuto familiare con le modalità di funzionamento normale dei circuiti neurali e con le tecniche di indagine disponibili per descriverlo raggiungendo le capacità critiche sufficienti per comprendere limiti e vantaggi dei metodi comunemente usati nell’Uomo e nei modelli animali.
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione le conoscenze sul funzionamento dei circuiti neurali in questo corso integrano la formazione che lo studente riceve nell’ambito del corso di laurea magistrale in Neurobiologia. Alla fine del corso e con il superamento dell’esame lo studente avrà acquisito una serie di conoscenze fondamentali per le successive esperienze professionali e una solida base per una formazione post-lauream, in particolare nell’ambito della ricerca, ogni qual volta sarà necessario approcciare la relazione tra attività neurale e comportamento e/o l’analisi di dati complessi.
C) Autonomia di giudizio gli argomenti del corso sono trattati in riferimento alle più recenti acquisizioni della letteratura scientifica, che utilizza svariati modelli sperimentali e strategie di indagine. A completamento del corso lo studente sarà in grado di analizzare criticamente la validità e i limiti degli studi che descrivono le relazioni tra comportamento e circuiti neuronali inquadrando ogni nuova evidenza in una cornice integrativa supportata da evidenze sperimentali multidisciplinari.
D) Abilità comunicative il continuo riferimento alla letteratura scientifica rende lo studente famigliare con gli stili comunicativi propri delle Neuroscienze dei Sistemi. A completamento del corso, lo studente avrà così arricchito le proprie capacità espositive con la terminologia e lo stile tipico della comunicazione scientifica.
E) Capacità di apprendimento il completamento del corso ed il superamento dell’esame assicura l’apprendimento da parte dello studente di strategie sperimentali e metodologie proprie dell’indagine scientifica nell’ambito delle Neuroscienze dei Sistemi. Tale obiettivo è raggiunto attraverso l’impostazione generale delle lezioni frontali che illustrano le attuali conoscenze della ricerca scientifica specifica anche in ambito interdisciplinare.
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FERRAINA STEFANO
( programma)
Il sistema somatosensoriale. La sensibilità somatica. Recettori periferici. Sistemi somatici afferenti. Aree somestesiche della corteccia cerebrale. Il dolore. Psicofisica del dolore. Meccanismi nervosi periferici e centrali del dolore. L’analgesia. Il sistema visivo Retina. Il campo visivo. Topografia delle vie visive. Vie visive magno e parvocellulari. La corteccia striata e le aree extrastriate. La stereopsi. La percezione del colore. Le vie del “dove” e del “cosa”. Psicofisica visiva. Il sistema uditivo Coclea. Vie acustiche centrali. Aree uditive della corteccia cerebrale. La percezione e la localizzazione dei suoni. Il gusto Recettori gustativi, strutture centrali. L’olfatto Recettori olfattivi, strutture centrali. Organizzazione generale dei sistemi motori. Muscoli ed unità motorie. Movimenti riflessi e volontari. Leggi del controllo motorio e modelli interni del movimento. I riflessi spinali Riflesso flessorio. Riflesso da stiramento. La basi fisiologiche del tono muscolare. Il sistema vestibolare ed i suoi riflessi Canali semicircolari. Organi otolitici, Riflesso-vestibolo-oculare. Riflessi vestibolospinali. Il controllo della postura. Tono posturale. Controllo dell’orientamento del capo, del corpo e mantenimento dell’equilibrio. Il controllo corticale del movimento volontario. Le aree premotorie e motorie della corteccia cerebrale. Vie discendenti motorie. La corteccia parietale posteriore. I nuclei della base. Organizzazione anatomo-funzionale e rilevanza nella neuropatologia. Il cervelletto. Organizzazione anatomo-funzionale del cervelletto e sua rilevanza per le sindromi cerebellari. La corteccia cerebellare. I sistemi spino-cerebellari ed olivo-cerebellari. I nuclei cerebellari. I sistemi cortico-ponto-cerebellari. I sistemi cerebellotalamo-corticali. Il cervelletto e l’apprendimento motorio. La locomozione. Biomeccanica del cammino. Controllo nervoso della locomozione. I movimenti oculari. Movimenti saccadici, movimenti di vergenza, movimenti di inseguimento lento. Riflesso vestibolo-oculare, riflesso opto-cinetico, nistagmo. Le aree associative della corteccia cerebrale. Aree prefrontali, temporali e parietali. Le aree della circonvoluzione del cingolo. Il sonno e la veglia I meccanismi neurofisiologici e neurochimici sottostanti il ciclo sonno-veglia. L’elettroencefalogramma. La coscienza ed i suoi stati. La dominanza emisferica I fondamenti biologici del linguaggio. Le funzioni nervose superiori I fondamenti biologici della memoria e dell’apprendimento.
• Kandel et al: Principles of Neural Science. McGraw Hill Education. ISBN-13: 978-0071390118. • Bear et al.: Neuroscience: Exploring the Brain. Wolters Kluwer. ISBN-13: 978-0781778176 • Articoli scientifici
(Date degli appelli d'esame)
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6
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BIO/09
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1038203 -
CELLULE STAMINALI NELLO STUDIO DEL SISTEMA NERVOSO
(obiettivi)
Obiettivi formativi:
Lo scopo del corso è quello di far conoscere le proprietà molecolari e funzionali delle cellule staminali e le principali metodiche sperimentali per il loro studio in vitro e in vivo. Verrano inoltre discusse le molteplici implicazioni derivanti dall’uso delle cellule staminali, sia nell’ambito della ricerca neurobiologica (come modello per lo studio di processi di sviluppo e di meccanismi di patologia) sia nell’ambito clinico (terapia cellulare sostitutiva e sviluppo di nuove strategie per il potenziamento di processi autorigenerativi).
Conoscenze e comprensione
Lo studente conosce:
Le proprietà funzionali generali delle cellule staminali. Le proprietà specifiche e distintive dei diversi tipi di cellule staminali (embrionali, midollo osseo, ES, iPS, NSC). I fattori intrinseci ed estrinseci che presiedono al mantenimento e differenziamento delle cellule staminali. Le modalità di dissezione di tessuti fetali e adulti, contenenti cellule staminali. Le modalità di coltura di diversi tipi di cellule staminali di interesse per l’ambito neurobiologico. Le tecniche di base per studiare le proprietà delle cellule staminali in vitro. Le tecniche di base per lo studio delle cellule staminali durante lo sviluppo. Le tecniche di base per studiare la formazione dei neuroni nel cervello adulto. Il significato funzionale della neurogenesi nei mammiferi, uomo incluso. Gli effetti della perturbazione della neurogenesi adulta sulle funzioni cerebrali. Il potenziale impiego delle cellule staminali nella terapia rigenerativa.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Lo studente sa:
Usare saggi funzionali per l’identificazione di cellule con proprietà staminali. Allestire condizioni di coltura adeguate a crescita e differenziamento di diversi tipi di cellule staminali. Identificare, attraverso marcatori specifici, tipi cellulari di interesse e seguirne il destino differenziativo. Usare approcci fisiologici, chimici e genetici per manipolare la neurogenesi nel cervello fetale e adulto. Lo studente è in grado di comprendere lavori scientifici riguardanti lo studio delle cellule staminali nell’ambito del sistema nervoso.
Capacità critiche e di giudizio Lo studente, sulla base delle conoscenze acquisite, sviluppa capacità critiche e di giudizio che lo rendono in grado di stabilire limiti e vantaggi derivanti dall’impiego di diversi tipi di cellule staminali. Lo studente è capace di stabilire l’idoneità dell’impiego di un dato tipo di cellula staminale per rispondere a differenti problemi biologici, sia nell’ambito della ricerca di base che della medicina rigenerativa. L’approfondita discussione di metodiche sperimentali, attraverso un approccio teorico/pratico, rende inoltre capace lo studente di giudicare in maniera critica l’appropriatezza dell’impiego di determinate metodiche sperimentali e la necessità di introdurre specifici controlli al fine di ottenere adeguate risposte al problema biologico affrontato.
Capacità di comunicare quanto appreso
La capacità di comunicare viene sviluppata attraverso la formulazione in aula di domande da parte del docente e degli studenti, stimolando così la discussione degli argomenti esposti. La modalità d’esame, basata su domande che prevedono “brevi risposte aperte”, implica l’acquisizione di una notevole capacità di elaborare in maniera accurata le risposte, capacità di sintesi e impiego di un adeguato linguaggio scientifico.
Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita Il corso fornisce solide conoscenze teorico/pratiche per la comprensione di lavori scientifici e l’avvio di ricerche riguardanti le cellule staminali nell’ambito di studi neurobiologici.
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CACCI EMANUELE
( programma)
Aspetti generali delle cellule staminali: marcatori molecolari e proprietà funzionali in vivo e in vitro. Cellule staminali pluripotenti (ES) e cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) come modello per lo studio dello sviluppo del sistema nervoso e di processi patologici a carico del sistema nervoso. Cellule staminali neurali (NSC): isolamento, espansione e loro differenziamento in vitro. (colture primarie, linee cellulari geneticamente ed epigeneticamente immortalizzate). Mantenimento dell'identità posizionale delle NSC in vitro. Citofluorimetria a flusso applicata allo studio delle NSC. Cellule staminali per la generazione di specifici sottotipi neuronali. Meccanismi molecolari alla base dell'automantenimento e differenziamento delle NSC. NSC nel cervello adulto: le nicchie neurogeniche. Neurogenesi nel bulbo olfattivo. Neurogenesi ippocampale. Interazione tra NSC e cellule gliali (in particolare microglia e astrociti). Stimoli fisiologici come regolatori della neurogenesi adulta (esempio esercizio fisico, arricchimento ambientale). Neurogenesi adulta in condizioni patologiche (esempio:i schemia cerebrale, malattie neurodegenerative croniche). Uso delle cellule staminali per il trattamento di malattie neurodegenerative (esempio di trapianti di cellule staminali per il trattamento del morbo di Parkinson). Cellule staminali tumorali.
Esercitazioni pratiche: colture di NSC in adesione e come neurosfere. Trasfezione e determinazione dell'efficienza di trasfezione mediante espressione del gene reporter GFP.
Il materiale didattico è costituito da: articoli scientifici, review, capitoli di libri, dispense, diapositive, siti internet specializzati. Il docente mette a disposizione diapositive e dispense e fornisce gli indirizzi di siti internet specializzati da consultare per lo studio del corso. Gli articoli e i capitoli di libri usati dal docente sono chiaramente indicati e tutti reperibili presso la biblioteca del dipartimento a cui afferisce il docente (Biologia e Biotecnologie Cherles Darwin; sapienza, Università di Roma)
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/12
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Attività formative caratterizzanti
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NEUROPHARMACOLOGY OF MOTIVATIONAL PROCESSES
(obiettivi)
I principali obbiettivi del corso sono di fornire una panoramica sulla neurofarmacologia dei processi motivazionali. In particolare, al termine del corso gli studenti dovrebbero possedere conoscenze di base circa: • Modelli teorici di motivazione e gratificazione in prospettiva storica • Basi neurobiologiche dei fenomeni motivazione e gratificazione • Principali sostanze d'abuso e loro meccanismi d’azione • Aspetti clinici e psicobiologici delle tossicodipendenze
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CAPRIOLI DANIELE
( programma)
Note: the module will be taught in english
As a result of reading, classroom instruction, and critical thinking exercises, students should be able to understand, evaluate, and explain how:
• Learning versus evolution enables organisms to adapt to their environment • Work in philosophy and biology identified key factors and problems, as well as how these two disciplines interacted to shape the field of animal learning • Scientific versus nonscientific approaches have been used to study learning • Classical conditioning differs from instrumental/operant conditioning • The different approaches to behaviorism • Theories and metaphors are used as tools to explore learning phenomena • Animal learning informs us about general learning phenomena • Classical and instrumental conditioning occur in everyday learning phenomena
• The comparison between natural selection and "fitness" from a learning perspective and from an evolutionary perspective • The difference between fixed action patterns and associative learned behaviors • The difficulty of establishing the innateness of a behavior • The way in which habituation occurs, its significance, and how it is distinguished from other associative learning phenomena • The occurrence of instrumental contingencies (i.e., reward, negative reinforcement, punishment, omission, extinction, spontaneous recovery) as both a procedure and as a behavioral outcome, and the importance of the distinction between the procedure and the behavioral outcome • The role of shaping in instrumental contingencies • The phenomena of taste aversion learning, territorial and reproductive cueing, fear conditioning, drug tolerance, and sign tracking and the ways these illustrate associative learning contingencies and principles • How extinction, punishment, omission, and habituation change response probability as well as the benefits versus disadvantages of each procedure’s impact on behavior • The impact of S* parameters on strength and rate of learning; and • The ways in which preparedness or biological constraints influence what can be learned and the ease of learning
• Behavioral flexibility and adaptability can arise from innate behaviors and everyday events through the process of classical conditioning • S-S learning and S-R learning differ • Arranging the sequence of CS-CS and CS-US pairings in second-order conditioning and sensory preconditioning produce associations that provide insights into what is learned • Standard classical conditioning preparations (i.e., eyeblink, CER, autoshaping, and taste aversions) are used to discover and test classical conditioning phenomena and predictions • Different procedures for pairing CS and US (e.g., delay, trace, simultaneous, backward) affect what is learned • Variables such as timing, novelty, trial spacing, preexposure, and stimulus intensity affect conditioning • Pseudoconditioning and sensitization differ from true classical conditioning • Latent inhibition and conditioned inhibition differ • Summation, retardation, and bidirectional response tests are used to distinguish conditioned inhibition from habituation, preexposure, and extinction effects • Different conditioning procedures can be used to produce either conditioned excitors or conditioned inhibitors and • Taste aversion and blocking phenomena are used to evaluate the parsimony and validity of contingency versus contiguity explanations of classical conditioning
• The Rescorla-Wagner model’s use of US salience to explain and predict conditioning phenomena such as blocking and unblocking, conditioned inhibition, extinction, and CS overexpectation • Why the Rescorla-Wagner model has difficulty explaining sensory preconditioning, higher-order conditioning, extinction of inhibition, Hall-Pearce negative transfer, and latent inhibition • Comparator theories’ explanations and predictions regarding conditioning phenomena such as blocking and unblocking, conditioned inhibition, extinction, sensory preconditioning, higher-order conditioning, Hall-Pearce negative transfer, and latent inhibition • The Mackintosh model’s use of attentional variables to explain and predict conditioning phenomena such as blocking and unblocking, conditioned inhibition, extinction, sensory preconditioning, higher-order conditioning, Hall-Pearce negative transfer, and latent inhibition • The Pearce-Hall model’s use of CS salience to explain and predict conditioning phenomena such as blocking and unblocking, conditioned inhibition, extinction, sensory preconditioning, higher-order conditioning, Hall-Pearce negative transfer, and latent inhibition • Modern memory models using variables such as self-generated priming, retrieval-generated priming, rehearsal, and retrieval • The impact of network schemas on CS and US associability • The modification of the basic Rescorla-Wagner model that resulted in the SOP model, and how the incorporation of memory processing assumptions expanded the model’s predictive capacity • The further modification of the SOP model into AESOP by means of a distinction between sensory and emotive learning processes, and the expanded predictive capacity that resulted
Basic principles of motivation and addiction and social experience
Students will be provided with the slides and additional reading.
It is also strongly advice the textbook: Animal learning and cognition (an introduction) by John Pearce
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/14
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
Discipline OPZIONALI in ambito biomolecolare - (visualizza)
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1051867 -
PROTEOMICS
(obiettivi)
Obiettivi generali Questo corso intende presentare agli studenti sia i principali strumenti metodologici della proteomica che i successi che l’approccio “omico” alla caratterizzazione delle proteine cellulari ha permesso di raggiungere nell’ambito della biomedicina. Saranno in particolare descritte le tecniche, le metodologie e le strategie che sottendono oggi un’analisi qualitativa (mappe o liste proteomiche), quantitativa (profili proteomici), strutturale (profili di proteoforme) e funzionale (rete di interazioni proteina-proteina) dei “proteomi” cellulari.
Obiettivi specifici
- Conoscenze preliminari Lo studente che affronta questo corso deve possedere nozioni di base di biochimica delle proteine (indispensabile), biologia molecolare (indispensabile), genetica (importante) e biologia cellulare (importante).
- Conoscenze dello studente alla fine del corso Con questo corso gli studenti acquisiscono competenze sia sulle attuali strumentazioni utilizzabili in ambito proteomico che sugli alternativi approcci metodologici applicabili in ambito proteomico e sui risultati raggiungibili.
- Capacità acquisite dello studente con questo corso Al termine del corso lo studente sarà in grado di selezionare la strategia proteomica idonea alla risoluzione di specifici problematiche biologiche. Saprà inoltre interpretare mappe, liste, profili e network proteomici, e estrarre da questi informazioni biologiche.
- Capacità critiche e di giudizio acquisite a fine corso Lo studente saprà discutere in modo competente le applicazioni della proteomica nella conoscenza delle basi molecolari delle transizioni cellulari verso fenotipi alternativi o patologici.
- Capacità di comunicazione sui contenuti del corso Lo studente sarà valutato, oltre che sulla base delle conoscenze acquisite, anche per un’adeguata conoscenza del linguaggio tecnico in ambito proteomico.
- Capacità di proseguire in modo autonomo Dalla conoscenza delle tematiche trattate, lo studente avrà acquisito quelle competenze e quel background culturale necessari ad affrontare un progetto proteomico.
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6
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BIO/10
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Attività formative caratterizzanti
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METODI BIOCHIMICI APPLICATI ALLA NEUROBIOLOGIA
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1055796 -
NEUROBIOLOGIA MOLECOLARE 1
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10592897 -
TERAPIA GENICA E NEUROSCIENZE
(obiettivi)
Il corso intende discutere i progressi della biomedicina con particolare riguardo alle applicazioni nel campo della genetica e delle neuroscienze.
Si vuole formare lo studente sulla sperimentazione della medicina molecolare, anche con una visione critica sui dati ottenuti ad oggi in questo campo.
Conoscenze e comprensione Biomedicina e vettori di terapia genica
Capacità di applicare conoscenze e comprensione Medicina molecolare applicata alle neuroscienze
Capacità critiche e di giudizio Valutazione dei punti forti e deboli della medicina traslazionale
Capacità di comunicare quanto appreso Discussione di gruppo dei temi del corso
Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita Maturazione di capacita’ critica oltre che della comprensione della letteratura tecnico-scientifica.
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SAGGIO ISABELLA
( programma)
Obiettivi Il corso intende approfondire gli strumenti di terapia genica e cellulare con particolare riguardo alle applicazioni nelle neuroscienze. Si vuole formare lo studente sulla sperimentazione della biomedicina molecolare, sulle questioni tecnologiche e bioetiche, anche con una visione critica sui dati ottenuti ad oggi in questo campo. Programma 1. Tecnologia Saranno discussi gli strumenti di terapia genica e cellulare per la cura delle patologie genetiche e acquisite, fra cui la terapia genica additiva con sistemi virali e non virali, l’interferenza a RNA, il “genome editing (sistemi Crispr)”, e l’ingegneria tissutale basata sull’uso di progenitori staminali e di cellule staminali indotte (IPS). 2. Malattia Il corso intende analizzare le nozioni più recenti sulle basi genetiche delle malattie, fra cui quelle che colpiscono il sistema nervoso, le patologie correlate ai fenomeni di invecchiamento, i tumori. 3. Sperimentazione clinica. Il corso prevede infine un'analisi non solo della sperimentazione animale, ma anche di quella clinica in pazienti, per acquisire elementi di biomedicina traslazionale applicata alle neuroscienze.
I testi indicati nella lista sono alternativi, e disponibili per consultazione presso la biblioteca del dipartimento di Biologia e biotecnologie Charles Darwin. Possono essere integrati e confrontati con gli argomenti indicati nel programma di corso e con il materiale presentato a lezione consultabile sul sito www.saggiolab.com sezione whoelse.
Advanced Textbook on Gene Transfer, Gene Therapy and Genetic Pharmacology World Scientific Scherman 2014 Stem cell: biology and engineering / Puc Van Pham. Springer. 2018 ebook Gene Therapy in Neurological Disorders 1st Edition, Kindle Edition Cell and Gene Therapies (Advances and Controversies in Hematopoietic Transplantation and Cell Therapy) 1st ed. 2019 Edition, Kindle Edition
Gene and cell therapy : therapeutic mechanisms and strategies / edited by Nancy Smyth Templeton The development of human gene therapy / edited by Theodore Friedmann Gene therapy: principles and applications / edited by Thomas Blankenstein Cancer gene therapy / edited by David T. Curiel, Joanne T. Douglas Concepts in genetic medicine / ed. by Boro Dropulic, Barrie Carter
(Date degli appelli d'esame)
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BIO/18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
Discipline OPZIONALI in ambito affine e integrativo - (visualizza)
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6
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10592825 -
PSICOBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso offre conoscenze teoriche relative alle basi neurofisiologiche dello sviluppo cognitivo e affettivo, ai meccanismi e ai processi che sottendono la neuroplasticità tipica e atipica nelle fasi precoci dello sviluppo e nell’arco di vita, e del ruolo fondamentale che questi processi hanno nello sviluppo e nel mantenimento di stati psicopatologici. Offre inoltre conoscenze avanzate dei meccanismi che partecipano alla neuroplasticità caratteristica dell’ organismo maturo e ai suoi effetti sulle funzioni mentali: in particolare alla plasticità indotta da esperienze di nstress e dai trattamenti riabilitativi e cognitivo7comportamentali, Favorisce, infine, lo sviluppo di conoscenze necessarie ad interpretare i risultati ottenuti dalla ricerca psicobiologica in termini comparati. Queste conoscenze saranno offerte in un ciclo di lezioni frontali (48 ore, 6 CFU) che tratteranno i processi maturativi che si susseguono a partire dallo sviluppo embrionale fino alla tarda adolescenza e alla prima età adulta. Gli eventi maturativi che coinvolgono il sistema nervoso centrale saranno presentati in relazione allo sviluppo cognitivo e affettivo nell’uomo e in altri mammiferi, all’organizzazione della circuitistica cerebrale, ai processi neurobiologici che caratterizzano i periodi critici ei dello sviluppo psicologico, e ai processi neuroplastici che caratterizzano l’apprendimento e l’adattamento disfunzionale ad esperienze avverse e a sostanze psicoattive.
In particolare, lo studente che supera con successo l’esame finale ha acquisito:
1. Una conoscenza avanzata dei processi e dei meccanismi coinvolti nel neurosviluppo in relazione allo sviluppo cognitivo e affettivo[ Conoscenze e comprensione] 2. La capacità di raccogliere dati dalla letteratura scientifica che riporta i risultati della ricerca sperimentale nell’uomo e in atri mammiferi [Conoscenze e Comprensione]. 3. Le capacità analitiche, di problem-solving, e di sintesi che permettono di dedurre dai risultati scientifici i processi e i meccanismi attraverso i quali un’interazione costante tra neuro-maturazione ed esperienza determina lo sviluppo cognitivo e affettivo nei primi anni di vita, nell’adolescenza, e nella prima età adulta, e la capacità di applicare queste conoscenze a realtà e contesti nuovi o interdisciplinari [Saper applicare conoscenze e comprensione]; 4. L’abilità di sviluppare rapidamente e in modo autonomo conoscenze e competenze in campi di studio nuovi al livello necessario a valutare in modo competente e critico i risultati ottenuti dalla ricerca in questi campi [Autonomia di giudizio]; 5. Le abilità necessarie ad ampliare in modo autonomo le proprie conoscenze e competenze
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CABIB SIMONA
( programma)
Il corso offre conoscenze teoriche relative alle basi neurofisiologiche dello sviluppo cognitivo e affettivo, ai meccanismi e ai processi che sottendono la neuroplasticità tipica e atipica nelle fasi precoci dello sviluppo e nell’arco di vita, e del ruolo fondamentale che questi processi hanno nello sviluppo e nel mantenimento di stati psicopatologici. Offre inoltre conoscenze avanzate dei meccanismi che partecipano alla neuroplasticità caratteristica dell’organismo maturo e ai suoi effetti sulle funzioni mentali: in particolare alla plasticità indotta da esperienze di stress e dai trattamenti riabilitativi e cognitivo e comportamentali.
Argomenti trattati: 1) lo sviluppo prenatale: neurogenesi; apoptosi; migrazione delle cellule nervose; sviluppo dei processi; specializzazione delle cellule nervose. 2) Il primo sviluppo postanale: sinaptogenesi dipendente e indipendente dall’esperienza; lo sfrondamento dei processi e delle sinapsi; la corticalizzazione del sistema visivo; interazione fra processi maturativi e esperienza. 3) I deficit genetici del neurosviluppo: il ritardo mentale e lo sviluppo cognitivo atipico; funzioni deficitarie e funzioni preservate; organizzazione della connettivita’ cerebrale; sviluppo della capacita’ di riconoscere un volto; il caso della sindrome di Williams. 4) ruolo dell’ambiente nello sviluppo tipico e atipico: maturazione e adattamento a condizioni di stress. 5) L’adolescenza e la prima eta’ adulta: le funzioni esecutive superiori; emozione e motivazione; il sistema cortico-striato-talamo-corticale; le radici evolutive dei disturbi psichiatrici.
Psicobiologia dello sviluppo, Nicoletta Berardi,Tommaso Pizzorusso (Laterza Ed.)
(Date degli appelli d'esame)
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M-PSI/02
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Attività formative affini ed integrative
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