Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1015374 -
ANALISI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il Corso intende fornire agli
studenti gli strumenti di base dell’analisi matematica, e in particolare i fondamenti del calcolo differenziale e integrale in una variabile.
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CAPITANELLI RAFFAELA
(programma)
Elementi di teoria degli insiemi. Nozioni fondamentali sugli insiemi. Operazioni sugli insiemi e
relative proprietà. Gli insiemi numerici. Funzioni reali di variabile reale. Intervalli e intorni. Estremo superiore, estremo inferiore per un insieme numerico. Punti di accumulazione. Concetto di funzione. Funzioni monotone. Funzioni inverse. Funzioni composte. Funzioni trigonometriche, funzione esponenziale, funzione logaritmo, funzione potenza, funzione valore assoluto, funzioni trigonometriche inverse. Limiti. Limite di una successione. Limite di una funzione. Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Limiti notevoli. Calcoli di limiti. Funzioni continue. Continuità. Discontinuità. Teoremi sulle funzioni continue. Derivate. Definizione di derivata e significato geometrico. Derivate delle funzioni elementari. Derivate delle funzioni composte e delle funzioni inverse. Concetto di differenziale. Derivate di ordine superiore. Applicazioni delle derivate. Studio di funzioni. Massimi e minimi relativi. Condizione necessaria in un punto di massimo o minimo relativo per una funzione derivabile. Teorema di Rolle e teorema di Lagrange. Funzioni crescenti e decrescenti. Funzioni convesse e concave. Formule di Taylor e di Mac Laurin. Studio del grafico di una funzione. Il teorema di De L'Hopital. Integrali definiti. Il metodo di esaustione. Definizioni e notazioni. Proprietà degli integrali definiti. Il teorema della media. Integrabilità delle funzioni continue. Integrali indefiniti. Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Primitive. Formula fondamentale del calcolo integrale. L'integrale indefinito. Integrazione per decomposizione in somma. Integrazione delle funzioni razionali. Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione. Calcolo di aree di figure piane. Integrali impropri. Serie numeriche. Definizione di serie. Carattere (convergente, divergente, irregolare) di una serie. Carattere di serie geometriche, serie di Mengoli, serie telescopiche. Condizione necessaria per la convergenza. Linearità. Resto di una serie. Convergenza del resto di una serie. Serie a termini positivi: carattere (convergente o divergente). Criterio integrale. Carattere della serie armonica generalizzata. Criterio del confronto. Criterio del confronto asintotico. Studio del carattere di serie numeriche mediante applicazioni del teorema di Peano. Criterio della radice. Criterio del rapporto. Convergenza assoluta. Serie a segno alterno. Criterio di Leibnitz. Carlo Sbordone, Paolo Marcellini "Elementi di Analisi Matematica Uno”,Liguori
(Date degli appelli d'esame)
Carlo Sbordone, Paolo Marcellini “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore |
9 | MAT/05 | 50 | 68 | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1023968 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA I CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il Corso si pone come obiettivo specifico l'insegnamento dei metodi e degli strumenti che consentono di "leggere, vedere, disegnare" lo spazio architettonico, al fine di stimolare l'intuizione geometrica dell'allievo-ingegnere/architetto e di fornirgli adeguati strumenti sia per rappresentare le configurazioni spaziali che per risolvere i problemi geometrici e relazionali. Per il conseguimento di tale obiettivo il corso propone lo studio dei metodi della Geometria descrittiva, della teoria della visione, del colore e dei fondamenti del disegno informatizzato.Risultati di apprendimento attesiGli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado, da un lato, di eseguire un processo di astrazione del modello geometrico pertinente allo spazio architettonico e dall'altro la capacità di cogliere criticamente la molteplicità di componenti che contraddistingue l'architettura.
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Colonnese Fabio
(programma)
PARTE I - TEORIA DELLA RAPPRESENTAZIONE
I. Percezione e rappresentazione 1. Aspetti e problemi della visione. 1.1. Il disegno come proiezione. 2. La proiezione e la rappresentazione. II. Richiami di proiettiva 1. I fondamenti della geometria proiettiva. 1.1. Definizione degli enti geometrici. 2. La prospettività. 2.1. Definizioni. 2.2. La prospettività nel piano. 2.3. La prospettività nello spazio. 2.4. La prospettività di ribaltamento. 3. L'omologia. 3.1. Definizioni. 3.2. I casi dell’omologia. 3.3. L'invariante. III. Metodo delle proiezioni ortogonali 1. Generalità. 1.1 Il riferimento. 2. La rappresentazione degli enti fondamentali: punto, retta, piano. 3. Condizione di appartenenza e di incidenza. Intersezione di rette, di piani e di rette con piani. 6. Sezionamento di solidi. 7. Intersezioni di superfici e di solidi. 8. Ribaltamento di un piano generico. 8.1. Affinità di ribaltamento. IV. Metodo delle proiezioni centrali 1. Generalità. 1.1. Il riferimento. 2. Prospettiva a quadro verticale. 2.1. La rappresentazione degli enti fondamentali: punto, retta, piano. 2.2. Condizioni di appartenenza e di complanarità. 2.3. Condizioni di parallelismo. 2.4. Condizioni di ortogonalità. 3. La scelta del punto di vista. 4. Prospettiva di figure del geometrale. 4.1. Il procedimento del ribaltamento. 5. Prospettiva di figure (piane e solide) nello spazio. 5.1. Procedimento delle corrispondenze omologiche. V. Metodo delle proiezioni assonometriche 1. Generalità. 1.1 Il riferimento. 2. L’assonometria ortogonale e obliqua. 3. Rappresentazione degli enti geometrici: punto, retta, piano. 4. La corrispondenza omologica nella rappresentazione assonometrica. VI. La rappresentazione delle ombre 1. Generalità. 1.1. Il riferimento. 1.2. L'ombra nella rappresentazione architettonica. 2. Le ombre in proiezione ortogonale. 3. Le ombre in proiezione assonometrica. PARTE II – IL DISEGNO NORMATO 1. Le norme UNI per il disegno tecnico. 2. Il disegno della pianta, del prospetto, della sezione. 2.1. Scala grafica di rappresentazione. 2.2. Quotatura. PARTE III - ATTIVITA' SEMINARIALI E DI LABORATORIO 1. Il modello per la conoscenza dell’architettura. 2. Il modello grafico. 3. La rappresentazione digitale e il modello virtuale. PARTE IV - APPLICAZIONI E METODOLOGIA Il corso, a carattere semestrale, si articola in lezioni, esercitazioni, laboratorio per un totale di 162 ore (60+51+51). Le esercitazioni e le attività di laboratorio saranno mirate ad esaminare paradigmaticamente le applicazioni del Disegno alla rappresentazione ed alla costruzione di "modelli" (anche parziali) di tipo architettonico. Gli studenti, individualmente, svilupperanno i principali problemi trattati nei vari metodi di rappresentazione elaborando ricerche grafiche (esercitazioni) presentate (di norma) su fogli del formato 33x48 cm, corredati da cartiglio (fornito durante il corso). BARLOZZINI P., TOMASSI F., Dal modello grafico al modello virtuale, Roma: Edizioni Kappa, 2003.
(Date degli appelli d'esame)
BRANDI C., Struttura e architettura, Torino 1971. CARNEVALI L., PAPA L.M., Fermarsi a disegnare, Roma: Aracne Editrice, , 2013. CUNDARI C., CARNEVALI L., MARTONE M. (a cura di), Il Laboratorio di Disegno dell’Architettura, Università degli Studi, “Sapienza” di Roma, Facoltà di Ingegneria Dipartimento R.A.D.Aar., Roma: ed. Kappa, 2008. CUNDARI C., Disegno. Ragioni, fondamenti, applicazioni, Edizioni Kappa, Roma, 2006. DOCCI M., Manuale di disegno architettonico, Bari 1985. UNI M1 (Unificazione Italiana), Norme per il disegno tecnico; volume I, norme generali; vol. III, norme specifiche per l’edilizia e settori correlati |
12 | ICAR/17 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
101204 -
GEOMETRIA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le conoscenza di base dell'algebra lineare e della geometria analitica. |
6 | MAT/03 | 40 | 34 | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
AAF1149 -
altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
(obiettivi)
Obiettivo specifico è quello di consentire allo studente di coadiuvare le sue conoscenze storiche con quelle più specifiche per l'inserimento nel futuro mondo del lavoro.
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3 | 30 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||
AAF1185 - PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA | 3 | 30 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1011790 -
FISICA
(obiettivi)
Il corso si pone come obiettivo la comprensione da parte dello studente del metodo scientifico, attraverso una descrizione dei principi e delle leggi fisiche della natura. In particolare il corso, attraverso una conoscenza approfondita delle leggi della meccanica classica e della termodinamica classica, intende fornire allo studente gli strumenti necessari per applicare tali leggi fisiche alla risoluzione di problemi di semplice e media complessità
Lo studente dovrà essere in grado di analizzare problemi riguardanti sistemi semplici (cinematica e dinamica del punto materiale) e sistemi complessi (corpo rigido e trasformazioni termodinamiche) e di applicare le leggi studiate, nonché i principi generali di conservazione e loro conseguenze. Il livello di apprendimento è valutato attraverso una prova scritta e una prova orale.
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PALUMBO LUIGI
(programma)
MECCANICA :
Cinematica del punto materiale. La legge oraria di un punto materiale. Velocità ed accelerazione istantanee. Moti piani su traiettoria qualsiasi. I principi della dinamica del punto materiale. Sistemi di riferimento inerziali. Forza e accelerazione. Sistemi non inerziali e forze dette apparenti o fittizie. Impulso e quantità di moto. Momento angolare e momento della forza. Lavoro e energia. Teorema dell'energia cinetica. Campi di forze conservative. Energia potenziale. Il teorema della conservazione dell'energia meccanica. La potenza. Le leggi delle forze Le leggi della gravitazione universale. La forza peso. Forze elastiche. Forze viscose di resistenza del mezzo. Moto di un grave sottoposto a forza di resistenza viscosa. Moto oscillatorio smorzato. Reazioni vincolari. Forze di attrito. Attrito statico. Attrito cinematico radente. Le leggi della dinamica dei sistemi. Centro di massa. Equazioni cardinali della dinamica dei sistemi ed il moto del centro di massa. Assi liberi di rotazione. Energia cinetica e teorema di Koenig. Sistemi di forze applicate. Sistemi rigidi Equilibrio dei corpi rigidi. Momento angolare rispetto al baricentro e momento di inerzia. Energia cinetica di un sistema rigido - Momento angolare rispetto a un polo fisso. Moto di Precessione. Moto di una trottola. Corpo rigido girevole intorno ad un asse fisso. Moto di rotolamento. Urto centrale elastico fra particelle puntiformi. Urti anelastici. Statica dei fluidi. Equazioni della statica dei fluidi, legge di Stevino. Principio di Archimede. TERMODINAMICA Temperatura. Sistemi termodinamici. Stati di equilibrio termodinamico. Calore. Trasformazioni termodinamiche . Variabili di stato intensive ed estensive. Lavoro in una trasformazione termodinamica. Rappresentazione grafica delle trasformazioni e del lavoro - Il primo principio della termodinamica. L'equivalente meccanico della caloria . Applicazioni del primo principio ad un corpo solido. Applicazioni del primo principio ad un gas perfetto. Il piano di Clapeyron. Trasformazioni quasi statiche, lavoro e reversibilità. L'energia interna di un gas perfetto. Calori specifici di un gas perfetto. Adiabatica reversibile di un gas perfetto. Secondo principio della termodinamica. Enunciati del secondo principio Il ciclo di Carnot. Teorema di Carnot. Integrale di Clausius ed entropia. L 'entropia e il secondo principio della termodinamica. Entropia di alcuni sistemi termodinamici notevoli. L'entropia come parametro di stato. Interpretazione microscopica delle grandezze termodinamiche Interpretazione microscopica della pressione. Interpretazione microscopica della temperatura. Principio di equipartizione dell'energia, calori molari. C. MENCUCCINI, V. SILVESTRINI - MECCANICA E TERMODINAMICA
(Date degli appelli d'esame)
L. PALUMBO - APPUNTI DELLE LEZIONI DI MECCANICA L. PALUMBO - APPUNTI DELLE LEZIONI DI TERMODINAMICA
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SINIBALDI ALBERTO
(programma)
FISICA GENERALE
Prof. L. Palumbo, FIS/01 -Fisica Sperimentale Prof. A. Sinibaldi, FIS/07 - Fisica Applicata MECCANICA: Cinematica del punto materiale. La legge oraria di un punto materiale. Velocitàed accelerazione istantanee. Moti piani su traiettoria qualsiasi. I principi della dinamica del punto materiale. Sistemi di riferimento inerziali. Forza e accelerazione. Sistemi non inerziali e forze dette apparenti o fittizie. Impulso e quantità di moto. Momento angolare e momento della forza. Lavoro e energia. Teorema dell'energia cinetica. Campi di forze conservative. Energia potenziale. Il teorema della conservazione dell'energia meccanica. La potenza. La forza peso. Forze elastiche. Forze viscose di resistenza del mezzo. Moto di un grave sottoposto a forza di resistenza viscosa. Moto oscillatorio smorzato. Reazioni vincolari. Forze di attrito. Attrito statico. Attrito cinematico radente. Le leggi della gravitazione universale. Le leggi della dinamica dei sistemi. Centro di massa. Equazioni cardinali della dinamica dei sistemi ed il moto del centro di massa. Assi liberi di rotazione. Energia cinetica e teorema di Koenig. Sistemi di forze applicate. Sistemi rigidi Equilibrio dei corpi rigidi. Momento angolare rispetto al baricentro e momento di inerzia. Energia cinetica di un sistema rigido. Momento angolare rispetto aun polo fisso. Moto di Precessione. Moto di una trottola. Corpo rigido girevole intorno ad un asse fisso. Moto di rotolamento. Urto centrale elastico fra particelle puntiformi. Urti anelastici. Statica dei fluidi. Equazioni della statica dei fluidi, legge di Stevino.Principio di Archimede. TERMODINAMICA Defenizione di Temperatura. Interpretazione microscopica delle grandezze termodinamiche. Interpretazione microscopica della pressione. Interpretazione microscopica della temperatura. Principio di equipartizione dell'energia, calori molari. Teoria cinetica di un gas perfetto. Legge empirica per gas perfetti monoatomici e biatomici. Sistemi termodinamici. Stati di equilibrio termodinamico. Calore e calorimetri. Trasformazioni termodinamiche. Variabili di stato intensive ed estensive. Lavoro in una trasformazione termodinamica. Rappresentazione grafica delle trasformazioni e del lavoro -Il primo principio della termodinamica. L'equivalente meccanico della caloria. Applicazioni del primo principio ad un corpo solido. Applicazioni del primo principio ad un gas perfetto. Il piano di Clapeyron. Trasformazioni quasi statiche, lavoro e reversibilità. L'energia interna di un gas perfetto. Calori specifici di un gas perfetto. Adiabatica reversibile di un gas perfetto. Secondo principio della termodinamica. Enunciati del secondo principio Ilciclo di Carnot.Teorema di Carnot. Integrale di Clausius ed entropia. L 'entropia e il secondo principio della termodinamica. L'entropia come parametro di stato. Entropia di alcuni sistemi termodinamici notevoli. Dispense a cura del Prof. Palumbo reperibili sul sito del Dipartimento SBAI:
https://www.sbai.uniroma1.it/sites/default/files/APPUNTI%20LEZIONI%20DI%20FISICA%20.pdf https://www.sbai.uniroma1.it/sites/default/files/APPUNTI%20DELLE%20LEZIONI%20DI%20TERMODINAMICA%20%28Rev.2%29.pdf |
9 | FIS/01 | 50 | 68 | - | - | Attività formative di base | ITA |
1024069 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ED ESTETICA CON LABORATORIO
(obiettivi)
1. Storicizzare i fenomeni del passato collocandoli nel tempo.2. Comprenderne le ragioni nel contesto socio – politico, economico e culturale in cui sono nati.3. Comprenderne le caratteristiche più propriamente spaziali e tecnico – costruttive.4. Verificare la loro origine nella storia ed il giudizio storico – critico sulla loro attuale validità necessari per operare nel presente.Risultati di apprendimento attesi1. Saper osservare e capire un’architettura.2. Comprendere I caratteri essenziali (spaziali, volumetrici, geometrici, proporzionali, cosruttivi ed estetici ) prendendo avvio dall’interno dal loro interno.3. Cercare di esprimere l’insieme dell’organismo architettonico nei suoi aspetti principali.
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LERZA GIANLUIGI
(programma)
PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTO
1) Gli spazi urbani greci: Area sacra, area pubblica (Acropoli, Agorà). Acropoli di Atene. L’impianto ortogonale (Ippodamo da Mileto): il Pireo, Mileto, Priene. 2) L’architettura greca: Il tempio greco: l’origine e la definizione tipologica. Gli ordini architettonici. Il sistema trilitico e i problemi del cantiere: la basilica di Paestum, il Partenone, l’Eretteo, i Propilei, il tempio di Zeus a Olimpia, il tempio di Apollo Epicurio a Bassae. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Rapporto tra struttura e decorazione. 3) L’ellenismo: Permanenze ed evoluzioni rispetto alla impostazione templi di Segesta e Selinunte classica. La città greca: rapporto tra sito, paesaggio ed architettura. I temi edilizi della casa e del teatro. 4) L’urbanistica romana: Il territorio (la centuriazione, i ponti, le strade, gli acquedotti). La città e la struttura urbana (il sistema viario impostato sugli assi ortogonali cardo e decumano), gli spazi collettivi con il foro e gli edifici religiosi e civili. Aspetti della tipologia residenziale. Il rapporto tra forma urbana e tipologia edilizia. I nodi urbani: il Foro Augusto, di Nerva, di Traiano a Roma, i Mercati e la Sala di Traiano. 5) L’architettura romana: Le strutture murarie. L’arco, le volte e le cupole. L’ordine architettonico inquadrato dall’arco, matrice dell’architettura romana. Gli archi di trionfo e le porte urbane. L’uso della volta a botte nel periodo repubblicano: il tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina e la diversa concezione dello spazio e dell’inserimento ambientale. Le cupole (sistemi semplici ed aggregazioni complesse): il Pantheon, la Domus Aurea, il complesso di Villa Adriana. Il tempio della Minerva Medica. I grandi spazi coperti a crociera: le terme di Diocleziano e di Traiano, la basilica di Massenzio. Aspetti tipologico-formali dei nuovi temi edilizi: il teatro, l’anfiteatro, le terme: il teatro di Marcello e l’anfiteatro Flavio (Colosseo). Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la lettura delle strutture. Struttura portante e decorazione. 6) L’architettura paleocristiana e bizantina: La basilica paleocristiana (genesi e sviluppo): S. Pietro, S. Giovanni in Laterano, Sant’ Agnese, S. Maria in Cosmedin, S. Sabina. Ravenna: S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo. L’evoluzione dello spazio cupolato bizantino; S. Vitale a Ravenna, S. Sofia a Costantinopoli. Le basiliche paleocristiane milanesi e loro influenze tipologiche sull’architettura bizantina ravennate. 7) L’urbanistica medievale: Caratteri degli impianti medievali. La funzione emergente degli edifici religiosi come poli di aggregazione del tessuto urbano. Le piazze. Temi edilizi residenziali: la casa a schiera. 8) L’architettura altomedievale: Rinascenza carolingia ed architettura ottoniana. Genesi della architettura romanica: esperienze dal IX all’XI secolo. Incidenza svolta, in questo processo di sviluppo, dalle precedenti evoluzioni dello spazio cupolato bizantino. 9) L’architettura romanica: Il carattere europeo della cultura artistica romanica, il passaggio dalla copertura lignea alla copertura a volta: S. Michele a Hildesheim. I sistemi voltati: St. Philibert a Tournus, Notre Dame a Poitiers, l’abbazia a Cluny; la campata impostata sulla crociera a pianta quadrata: basilica della Maddalena a Vezelay. Le chiese a cupola dell’Aquitania: St-Front a Perigueux. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 10) Il romanico in Italia: Presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. Caratteri della architettura romanica nell’area lombardo-emiliana: la Cattedrale di Modena, S. Fedele a Como, S. Michele a Pavia; Sant’Ambrogio a Milano. Le influenze bizantine: S. Marco a Venezia. Piazza del Campo a Pisa: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile. S. Miniato al Monte a Firenze. S. Nicola a Bari. Le abbazie di Chiaravalle, Casamari e Fossanova. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 11) L’architettura gotica in Europa: L’evoluzione graduale dal romanico al gotico: la Cattedrale di Durham. Le ricerche costruttive, le trasformazioni formali e le peculiarità spaziali della cattedrale gotica: Laon, Noyon, Notre Dame e la Sainte Chapelle a Parigi, Chartres, Amiens, Reims. Le tre fasi di elaborazione tipologica e strutturale del gotico in Inghilterra: l’early english, il decorated ed il perpendicular. Le opere: le cattedrali di Canterbury, Lincoln, Salisbury e la Cappella del King’s College a Cambridge. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 12) L’architettura del Duecento e Trecento in Italia: Presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. La tradizione fiorentina: S. Maria Novella, S. Croce, S. Maria del Fiore, S. Miniato al Monte, S. Fortunato a Todi, il Duomo di Siena, il Duomo di Orvieto, la Basilica di S. Francesco ad Assisi. Gli edifici civili. 13) L’architettura del Rinascimento: Introduzione al Rinascimento: note sul concetto di umanesimo e rinascimento. Il ritorno alla tradizione classica e la ricerca filologica sugli antichi testi. Il ruolo svolto dalle grandi personalità creatrici: Brunelleschi, Donatello, Masaccio e Alberti. Il cantiere nel Rinascimento: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Cenni sulla storia delle nuove tecniche nell’edilizia compresa tra i secoli XV e XVII. Le opere di Filippo Brunelleschi: Sacrestia Vecchia, Ospedale degli Innocenti, S. Lorenzo, S. Spirito, Cupola di S. Maria del Fiore. Leon Battista Alberti: il trattatista e la formazione culturale. Le opere: Tempio Malatestiano a Rimini, Sant’ Andrea e S. Sebastiano a Mantova, facciata di S. Maria Novella e palazzo Rucellai a Firenze. 14) Gli interventi urbani e la città ideale: Pienza, Urbino, Mantova, Ferrara. La trattatistica e la città rinascimentale: principi architettonici di Francesco di Giorgio Martini e di Antonio Averlino detto “Filarete”. I temi edilizi (il palazzo e la villa). 15) La trattatistica nel Rinascimento: Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Jacopo Barozzi detto il Vignola, Sebastiano Serlio, Andrea Palladio. 16) L’architettura del Cinquecento: Articolazioni principali: classicismo, manierismo, sintetismo. a) I maestri del primo Cinquecento romano: Donato Bramante, Raffaello Sanzio, Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane. Donato Bramante. Principali opere: S. Maria presso S. Satiro e la tribuna di S. Maria delle Grazie a Milano. Il trasferimento a Roma e lo studio dell’antico: chiostro di S. Maria della Pace, cortile del Belvedere in Vaticano, progetto per il S. Pietro in Vaticano, tempietto di S. Pietro in Montorio, palazzo Caprini, coro in S. Maria del Popolo. Raffaello Sanzio architetto. Principali opere: cappella Chigi in S. Maria del Popolo, progetto per il S. Pietro in Vaticano, villa Madama, palazzo Vidoni-Caffarelli, palazzo Branconio dell’Aquila. Il manierismo e Giulio Romano. Principali opere: palazzo Maccarani a Roma e le opere a Mantova. Palazzo Te. Baldassarre Peruzzi: progetti per il S. Pietro in Vaticano e S. Giovanni dei Fiorentini; palazzo Massimo alle Colonne. Antonio da Sangallo il Giovane: attuali interpretazioni della sua attività formativa e del suo nuovo apporto all’architettura civile e religiosa. Principali opere: palazzo Baldassini, palazzo Farnese, S. Maria di Monserrato, facciata della chiesa di S. Spirito in Saxia, progetti per il S. Pietro in Vaticano, S. Giovanni dei Fiorentini. b) La presenza michelangiolesca a Firenze e a Roma. Principali opere: la Biblioteca Laurenziana e la cappella Medici a Firenze; il S. Pietro michelangiolesco, la sistemazione del Campidoglio, cappella Sforza in S. Maria Maggiore, S. Giovanni dei Fiorentini. c) Aspetti e tendenze della metà del Cinquecento. L’attività di Jacopo Barozzi da Vignola: Sant’Andrea in via Flaminia, Sant’Anna dei Palafranieri in Vaticano, chiesa del Gesù, villa Giulia, palazzo Farnese a Caprarola. d) Il tardo Cinquecento romano: Martino Longhi il Vecchio: villa Mondragone a Frascati, torre in Campidoglio, palazzo Cesi in via della Conciliazione, palazzo Altemps, S. Girolamo degli Schiavoni. Giacomo della Porta: facciata del Gesù, S. Maria in Scala Coeli alle Tre Fontane, S. Paolo alle Tre Fontane. Gli edifici civili. Domenico Fontana: il Piano sistino di Roma, facciata del palazzo del Laterano e della Scala Santa, cappella Sistina in S. Maria Maggiore. Francesco da Volterra: la chiesa di S. Giacomo degli Incurabili. 17) Le ricerche dell’area veneta: Sansovino, Sanmicheli e il ruolo di Andrea Palladio. La formazione culturale di Andrea Palladio. Il tema delle ville venete: villa Trissino, villa Maser, villa Capra. Gli edifici civili: basilica di Vicenza, palazzo Chiericati, palazzo Thiene. Gli edifici religiosi: chiese di S. Giorgio Maggiore e del Redentore. 18) L’architettura barocca: vicende critiche e nascita del concetto di “barocco”. La ricerca tra innovazione e continuità e l’influenza dei maestri italiani sulle esperienze europee. I giudizi della critica neoclassica. Gian Lorenzo Bernini architetto e la sua poetica. L’idea concettuosa interpretativa del “vero potenziato”. Le opere principali: il Baldacchino e l’altare della Cattedra in S. Pietro in Vaticano, il Colonnato e la sistemazione di Piazza S. Pietro, la Scala Regia, Sant’Andrea al Quirinale, chiesa dell’Assunta ad Ariccia; palazzo Barberini, palazzo Montecitorio e progetti per il Louvre. Le fontane ed il rapporto tra natura e arte: fontana dei Quattro Fiumi e del Tritone. Francesco Borromini e la sua particolare ricerca. La poetica della “con-fusione” nella concezione e commissione della geometria spaziale. Le opere principali: S. Carlino alle Quattro Fontane, Oratorio di S. Filippo Neri, Sant’ Ivo alla Sapienza, Sant’ Agnese a piazza Navona, intervento in S. Giovanni in Laterano. Pietro da Cortona architetto e la sua poetica. La ricerca del “linguaggio-metaforico”. Le opere principali: S. Maria della Pace, Santi Martina e Luca, S. Maria in via Lata. Bibliografia: R. MARTIN, Architettura greca, Electa, Milano 1997; R. MARTA, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Ed. Kappa, Roma 1990; S. BETTINI, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Ed. Dedalo, Bari 1983; R. BONELLI-C. BOZZONI-V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Laterza Ed., Bari 1997; R. WITTKOWER, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi Ed., Torino 1996; W. LOTZ, L’Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Rizzoli Ed., Milano 1977; R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi Ed., Torino 1995. Bibliografia: R. MARTIN, Architettura greca, Electa, Milano 1997; R. MARTA, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Ed. Kappa, Roma 1990; S. BETTINI, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Ed. Dedalo, Bari 1983; R. BONELLI-C. BOZZONI-V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Laterza Ed., Bari 1997; R. WITTKOWER, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi Ed., Torino 1996; W. LOTZ, L’Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Rizzoli Ed., Milano 1977; R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi Ed., Torino 1995.
(Date degli appelli d'esame)
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12 | ICAR/18 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative di base | ITA |
1047190 -
TECNICA URBANISTICA CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi:
1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive; 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana; 3. Elementi di Progettazione urbanistica.
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FRATINI FABIOLA
(programma)
Sapienza Università di Roma Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile –Architettura U.E. Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Programma del Corso di TECNICA URBANISTICA con laboratorio progettuale prof. arch. Fabiola Fratini • Obiettivi del Corso Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi: 1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive; 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana; 3. Elementi di Progettazione urbanistica. In relazione ai suddetti tre campi, i principali risultati attesi del Corso sono: • la formazione della capacità di redigere analisi dello spazio urbano e dei tessuti edilizi della città, come momento conoscitivo propedeutico all’elaborazione di progetti e di piani / programmi urbanistici di diverso tipo; • lo sviluppo di una piena padronanza del lessico e degli strumenti di base della Tecnica urbanistica per l’Ingegneria, della conoscenza della legislazione e della strumentazione urbanistica (dalla dimensione territoriale e ambientale alla scala locale e attuativa), della capacità di interpretare le indicazioni e prescrizioni dei Piani urbanistici e di impostare l’elaborazione progettuale di Piani urbanistici attuativi; • la formazione di una cultura di base e di una sensibilità personale nei confronti dei temi delle qualità dello spazio urbano e del progetto alle sue differenti scale, di un corretto rapporto tra progetto edilizio e architettonico e contesto urbano, della sostenibilità delle trasformazioni territoriali e urbane, dei fondamenti della progettazione urbanistica. • Articolazione dei temi, delle lezioni e delle esercitazioni Il ciclo di lezioni è suddiviso sulla base di gruppi omogenei di temi didattici, coerentemente con gli obiettivi del Corso. 1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive - Introduzione all’Urbanistica e al Corso di lezioni. - Elementi di Storia della città. L’urbanesimo contemporaneo e le forme dell’insediamento urbano in Italia e nel mondo. - Introduzione al lessico urbanistico di base. Analisi urbanistiche, Piani e Progetti urbanistici, Paesaggio territoriale e urbano. - Sistema socioeconomico, ambientale, paesaggistico, relazionale, insediativo. - Le componenti del territorio e della città. Tipologia degli insediamenti e dei tessuti urbani. Tipologia degli spazi urbani. Tipologia e caratteri delle attrezzature urbane e delle infrastrutture di collegamento. Tipologia delle risorse naturali e paesaggistiche. - Sistema insediativo: l’analisi del patrimonio edilizio, delle funzioni dell’insediamento e del sistema degli spazi urbani. - Sistema insediativo: l’analisi morfologica della città. L’approccio analitico basato sulla percezione visiva e sulla psicologia della forma urbana: riferimenti principali, metodi, esperienze. L’approccio analitico di carattere tipo-morfologico: riferimenti principali, metodi, esperienze. - Sistema ambientale: l’analisi dell’ambiente e del paesaggio. - Sistema relazionale: l’analisi delle reti infrastrutturali. - Sistema socioeconomico: l’analisi della popolazione. Fabbisogni urbanistici. 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana - Soggetti, attori e risorse delle trasformazioni territoriali e urbane. - Strutturazione e caratteri del corpus legislativo in materia di Governo del territorio e di Urbanistica. - Soggetti e livelli della Pianificazione territoriale e urbanistica. Quadro delle tipologie degli strumenti di pianificazione. - Parametri e indici urbanistici e ambientali. - Zone territoriali omogenee; standard urbanistici e ambientali. - Il concetto di Valutazione nella Tecnica urbanistica. - Pianificazione d’Area vasta. Piano Territoriale di Coordinamento. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Illustrazione di casi esemplificativi. Pianificazione ambientale: Quadro legislativo e strumenti. Piano paesaggistico. Contenuti; illustrazione di casi esemplificativi. Legislazione per la difesa del suolo. Piano di Assetto Idrogeologico. - Pianificazione comunale generale. Il Piano urbanistico comunale. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Il Piano urbanistico comunale. Procedura di formazione e approvazione; aspetti tecnici fondamentali dell’elaborazione progettuale. Quadro dei caratteri regionali della Pianificazione comunale generale. Piano Strutturale, Piano Operativo, Regolamento urbanistico / edilizio. Il concetto di Perequazione urbanistica. I Piani Regolatori del Comune di Roma. I Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) I Piani della Mobilità Sostenibile (PUMS) - Pianificazione attuativa convenzionale. Piano Particolareggiato di Esecuzione e Lottizzazione convenzionata. Piano per l’Edilizia Economica e Popolare e Piano di Recupero. Illustrazione di casi esemplificativi nell’Area romana. - Urbanistica concertata, Programmi complessi, Pianificazione strategica. Le diverse “generazioni” dell’Urbanistica contemporanea. Programmi Integrati di Intervento; Piani e Contratti di Quartiere. PrInt come strumenti integrati nel Piano urbanistico comunale. Illustrazione di casi esemplificativi nell’Area romana. Finanza di Progetto applicata all’Urbanistica e Società di Trasformazione Urbana (elementi). Pianificazione strategica (elementi). 3. Elementi di Progettazione urbanistica - Caratteri, contenuti e operazioni fondamentali del Progetto urbano. - Elementi di Storia della Progettazione urbanistica. Modelli e riferimenti del Progetto urbano nell’Urbanistica contemporanea. Illustrazione di casi esemplificativi. - Introduzione all’Estetica urbana e al Progetto urbano sostenibile. - I concetti di Sito, Struttura urbana, Centralità. - I concetti di Rete rossa e di Rete verde. Elementi costitutivi di base e caratteri delle strade urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle piazze urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle aree verdi urbane. Il Laboratorio progettuale verte sullo svolgimento delle analisi urbanistiche su un quartiere romano, San Lorenzo, e sull’impostazione di un progetto urbano di rigenerazione sostenibile. • Riferimenti di base
(Date degli appelli d'esame)
- Fabiola Fratini, Dall’arcipelago al progetto - idee per la città contemporanea, Kappa, Roma, 2012; - Fabiola Fratini, "I materiali della progettazione: l'impianto urbano". In: Paolo Colarossi e Antonio Pietro Latini, La progettazione urbana. vol. 2, p. 475-564, MILANO:Il Sole 24 Ore, ISBN:9788832469110, 2008 - Fabiola Fratini, Il linguaggio dell'urbanistica secondo Christopher Alexander. ROMA:Kappa, 2008 - Fabiola Fratini, Roma arcipelago di isole urbane. Scenari per Roma del XXI secolo. p.1-111, Roma: Gangemi editore, Roma, 2000; - Fabiola Fratini, Idee di città. Riflettendo sul futuro. p.1-414, Milano: Franco Angeli, Milano, 2000; - Fabiola Fratini, “Ways of interpreting urban generation Hamburg, London, Brussels, Roma”, CSE Journal, july-dicembre 2015, vol. 2, p. 73-90, ISSN: 2283-8767, 2016 - Fabiola Fratini, “HafenCity Amburgo: un progetto integrato”, URBANISTICA INFORMAZIONI, vol. 256, p. 42-46, ISSN: 2239-4222, 2014 - Fabiola Fratini, “Vinex o il "piano casa" olandese”. RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA, vol. 144, p. 59-65, ISSN: 0392-8608, 2014 - Fabiola Fratini, “ I quartieri sostenibili di Friburgo”. URBANISTICA INFORMAZIONI, vol. 248, p. 42-46, ISSN: 2239-4222, 2013 - Fabiola Fratini, “Civitas quo vadis?” Intervista a Wulf Daseking. URBANISTICA INFORMAZIONI, vol. 248, p. 47-48, ISSN: 2239-4222, 2013 - Fabiola Fratini, (2005). "Arcipelago Mosca". GOMORRA, vol. 8, p. 120-127, 2005 - Autori vari (a cura di Paolo Colarossi e Antonio Pietro Latini): La Progettazione urbana (3 volumi), Il Sole 24 Ore, Milano 2008; - Relazione Generale al PRG di Roma e Norme Tecniche di Attuazione – www.comune.roma.it; - Progetto Urbano San Lorenzo – www.comune.roma.it - Appunti delle Lezioni, materiali didattici e illustrativi distribuiti dal Docente; - Autori vari: Voce “Urbanistica” del Manuale di Ingegneria civile e ambientale (diretta da Elio Piroddi), Zanichelli ESAC, Bologna, 2006; |
9 | ICAR/20 | 50 | - | 68 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1017219 -
ANALISI MATEMATICA II
(obiettivi)
ADDESTRARE LO STUDENTE AL CALCOLO DIFFERENZIALE ED INTEGRALE PER FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI REALI E DI VARIABILE COMPLESSA. |
6 | MAT/05 | 40 | 34 | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1022943 -
STATICA
(obiettivi)
Lo scopo principale di questo corso è offrire allo studente, con una presentazione chiara e completa, la teoria e l’applicazione dei concetti fondamentali dell'ingegneria strutturaleRisultati di apprendimento attesiLo studente deve aver appreso una procedura generale per analizzare e risolvere i problemi della cinematica e statica dei sistemi di corpi rigidi.
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ADDESSI DANIELA
(programma)
CINEMATICA: Formula generale dello spostamento rigido; Spostamenti rigidi infinitesimi; Spostamenti generalizzati; Spostamenti rigidi piani; Centro di rotazione; Sistemi di corpi rigidi; Condizioni di vincolo linearizzate; Classificazione dei vincoli esterni ed interni piani; Equivalenza dei vincoli piani; Il problema cinematico; Classificazione cinematica dei sistemi di corpi; Cinematica grafica. Distorsioni.
STATICA: Equazioni cardinali della statica; Forza e momento di una forza; Sistemi equivalenti di forze; Sistemi piani di forze; Forze ripartite; Forze attive e reattive; Caratterizzazione statica dei vincoli; Classificazione dei vincoli piani; Il problema statico; Classificazione statica dei sistemi di corpi rigidi; Definizione del corpo rigido trave; Sollecitazioni interne per il corpo rigido trave: Caratteristiche della sollecitazione; Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione; Equazioni indefinite di equilibrio; Metodi strategici di soluzione. Sistemi reticolari di travi. DUALITA’ DEI PROBLEMI CINEMATICO E STATICO: Dualità nei sistemi di corpi rigidi; Il TLV per i sistemi di corpi rigidi; I corollari del TLV; Applicazioni del teorema dei lavori virtuali. GEOMETRIA DELLE AREE: Area; Momento statico rispetto ad una retta; Baricentro; Momento d’inerzia rispetto ad una retta; Momento d’inerzia polare; Assi principali d’inezia; Ellisse centrale d’inerzia; Nocciolo centrale d’inerzia. MECCANICA DELLE STRUTTURE (Cap.1-2-3), Luongo A., Paolone A., Ed. Masson.
(Date degli appelli d'esame)
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, Casini P., Vasta M., Ed.Città Studi |
6 | ICAR/08 | 40 | 34 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1047190 -
TECNICA URBANISTICA CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi:
1. Analisi conoscitiva della città e delle sue componenti costitutive; 2. Strumenti della Tecnica urbanistica e della Pianificazione territoriale e urbana; 3. Elementi di Progettazione urbanistica. |
9 | ICAR/20 | 50 | - | 68 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1022027 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivi formativi: Il Corso si pone come obiettivi l'apprendimento da parte dello studente di un insieme di regole e cono=
scenze da applicare in maniera critica, la sperimentazione del rapporto tra obiettivi formali perseguiti strumenti utilizzati, modelli presi a riferimento, in un programma che porti ad un prodotto compiuto riferibile all'estetica dell'architettura contemporanea; l'impostazione ed il controllo in tutte le sue fasi di un orgetto di architettura che, ancorché solo rappresentato, sia effettivamente costruibile nella realtà odierna della città
Canale: 1
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PERCOCO MAURA
(programma)
Il Corso intende introdurre nel campo disciplinare della Architettura e Composizione architettonica attraverso la trasmissione delle competenze fondamentali del progetto inteso come processo logico-deduttivo ed insieme artistico-intuitivo.
Obiettivo generale delle LEZIONI TEORICHE FRONTALI (monografiche e tematiche - 60 ore complessive) previste dal corso è porre gli studenti nelle condizioni di: _saper analizzare e interpretare le opere dei Maestri del Novecento e dei più significativi architetti contemporanei; _acquisire le nozioni di base per la ideazione/organizzazione/costruzione dello spazio dell’uomo a partire dalla lettura interpretativa di uno specifico contesto fisico, storico, sociale, ambientale e culturale; _sviluppare una capacità critico-interpretativa individuale indispensabile per consentire a ciascun allievo di costruire successivamente un approccio autonomo e personale all’architettura; _apprendere il senso e le modalità operative del “processo compositivo” inteso come configurazione coerente ed organica degli elementi che definiscono la forma, la dimensione, ma soprattutto la qualità ed il carattere di un insieme di spazi strutturati tra loro da reciproche relazioni di senso, oltre che distributive e morfologiche, destinati alla vita e all’attività delle persone; _introdurre lo studente alla concezione dello spazio domestico, a comprenderne i motivi contestuali, i principi funzionali e le ragioni estetiche, preposti al suo definirsi. Il percorso formativo proposto dal Corso riconosce alla sperimentazione diretta del progetto un ruolo didattico rilevante. Le attività pratiche previste nel LABORATORIO PROGETTUALE del Corso (102 ore complessive) sono finalizzate nello specifico: - nella fase iniziale, sviluppata attraverso alcune esercitazioni, a verificare e fornire gli strumenti pratici di base da applicare per affrontare il progetto di un organismo architettonico di ridotta complessità e dimensione da inserire in un contesto dato; - nella fase successiva, incentrata sullo ideazione e sviluppo di una proposta progettuale in un contesto dato, a verificare la capacità di applicare: _la conoscenza di strategie compositive e principi fondativi che consentono la definizione formale di un’unità architettonica semplice; _la conoscenza degli elementi architettonici di base; _la conoscenza di alcuni temi fondativi della disciplina: il rapporto tra architettura e contesto; tra costruzione, paesaggio ed elementi della natura; tra spazi interni ed esterni; i concetti di “scala” e “misura” in architettura; le nozione di “limite” e di spazio confinato; le relazioni di continuità/discontinuità, separazione/interazione tra spazio aperto e interni; la nozione di ordine logico, le connessioni tra stereometria, geometria e forma in architettura; la congruenza tra pianta e sezione; i concetti di continuità e separatezza degli spazi; la relazione tra le parti e l’insieme; il rapporto tra pieni e vuoti, la coerenza tra articolazione spaziale, distribuzione funzionale, apparato strutturale e soluzione formale. Il Corso non prevede l'adozione di testi.
(Date degli appelli d'esame)
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12 | ICAR/14 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1047194 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II CON LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si prefigge di indicare le problematiche generali del rilievo, della sua restituzione l'attività della sua restituzione infografica e del disegno di progetto. L’attività del Laboratorio progettuale sarà rivolto prevalentemente allo studio ed alla realizzazione dei vari elaborati grafici che compongono il progetto di un edificio. La problematica generale del rilievo architettonico sarà espletata mediante l’analisi di un organismo architettonico sia sotto l’evoluzione storica che negli aspetti metodologici ed operativi.Risultati di apprendimento attesiAcquisizione e sviluppo delle capacità grafiche di rilievo e rappresentazione dell’architettura esistente e di quella progettata. Competenze specifiche sia di disegno a mano libera che di disegno assistito con l’utilizzo della modellazione 3D.
Canale: 1
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CARPICECI MARCO
(programma)
In continuità con la prima annualità di Disegno dell’Architettura, questa seconda annualità ha l’obbiettivo di dotare lo studente di specifiche capacità in ordine alla rappresentazione architettonica. Per ottenere ciò la didattica si occupa di approfondire le leggi geometriche che regolano la struttura formale già studiate nel primo anno. A completamento della formazione grafica si affrontano temi specifici abbraccianti le varie tecniche di rappresentazione grafica.
In sintesi lo scopo del corso è quello di mettere in condizione lo studente di poter acquisire le nozioni necessarie e, con l’esercizio, la padronanza delle tecniche utili alla gestione del processo creativo formale e di lettura del costruito. Il tema della rappresentazione e le relative tecniche, verrà affrontato in tutte le fasi: - schizzi a mano libera dell’idea progettuale e del rilievo - definizione, il coordinamento e il controllo, anche con i colori, della definizione di un progetto preliminare e di rilievo - la stesura canonica di un progetto definitivo alle varie scale di rappresentazione e del rilievo - la elaborazione complessa, sia manuale sia informatica finalizzata alla ‘presentazione’ dell’oggetto progettato e di quello rilevato Tra le attività collaterali, ma non per questo meno formative, si è voluta introdurre quella del disegno dal vero che oltre ad esercitare manualmente ancora una volta l’utilizzo del mezzo grafico, condiziona l’esecutore ad eseguire involontarie ma continue selezioni ed osservazioni per comprendere e scegliere cosa e come rappresentare. Nessuno specifico testo di riferimento. Gli argomenti possono essere approfonditi su qualsiasi testo inerente gli specifici argomenti delle lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
On line gli studenti trovano tutto il materiale occorrente. |
9 | ICAR/17 | 50 | - | 68 | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
1022030 -
ARCHITETTURA TECNICA I CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivo dell’insegnamento è fornire agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea in Ingegneria edile-architettura le conoscenze di base circa il farsi materiale e operativo dell'architettura. L'oggetto di studio è la prefigurazione compiuta e coerente dell'organismo architettonico nella sua strutturale unitarietà. Il corso, introducendo la lettura sistemica dell’organismo edilizio, tende costantemente a ribadire il carattere contestuale che ogni scelta costruttiva deve possedere nella prassi operativa del processo progettuale. Le conoscenze tecnico-costruttive sono pertanto proposte allo studente come strumenti necessari, ma non sufficienti, alla messa a punto delle individuali capacità progettuali.
Canale: 1
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PAOLINI CESIRA
(programma)
La struttura organizzativa dell'insegnamento prevede, accanto alle classiche lezioni ex catedra, una serie di esercitazioni e un laboratorio progettuale, in cui lo studente ha la possibilità di applicare le nozioni acquisite. Questi tre strumenti didattici, integrati tra loro e strutturati secondo una ordinata successione temporale, hanno come obiettivo ultimo quello di permettere allo studente di comprendere, sin da questo suo primo approccio progettuale, come il costruire debba intendersi come un'attività culturale globale.
Il tradizionale ciclo di lezioni è pertanto articolato in tre parti. Dopo alcune lezioni introduttive che definiscono il contesto operativo e l’articolazione del processo edilizio, viene introdotto il concetto di organismo edilizio come spazio rispondente a un insieme di esigenze e costruito in un determinato contesto, fisico e temporale, analizzandone le complesse relazioni con la tecnica. L'apparecchiatura costruttiva, in quanto anatomia dell'organismo edilizio, consente, in un ambito sistemico, di precisare le relazioni esistenti tra gli aspetti più propriamente estetico-configurativi, le problematiche tipologico-distributive e le scelte tecnico-costruttive. L'individuazione dell'organismo edilizio come sistema e la successiva analisi degli elementi che lo compongono, costituisce premessa alla presentazione dei procedimenti costruttivi, intesi come risultato di scelte coerenti e appropriate per la sua realizzazione. In particolare vengono analizzati i seguenti elementi di fabbrica e i relativi procedimenti costruttivi: sistemi a setti e intelaiati, chiusure orizzontali, chiusure verticali, partizioni interne, elementi di comunicazione verticale. La fase applicativa del processo di apprendimento è organizzata in due momenti distinti ma strettamente interrelati tra loro, esercitazioni e laboratorio progettuale. Nelle esercitazioni lo studente sperimenta la fattibilità costruttiva di una cellula abitativa tipo utilizzando sistemi a setti e a gabbia (in muratura, legno, acciaio e c.a.); mentre nel laboratorio progettuale, dopo aver approfondito la tipologia a schiera definisce, per una unità abitativa, l’impianto planimetrico- distributivo e il complesso delle scelte tecnico-costruttive, verificandone le più significative a scala di dettaglio, e sondando così operativamente lo specifico farsi materiale di una prefigurazione architettonica. Per la conoscenza delle tematiche trattate nelle lezioni, si consigliano i seguenti testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
E. Mandolesi, Edilizia 1, ed. Utet 1979 E. Allen, I fondamenti del costruire, Mc Graw-Hill 1990 M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, ETAS Libri 1992 M. Pugnaletto Guida al corso di architettura tecnica 1 parte prima: principi complessi per la sicurezza statica, principi per il comfort ambientale, principi per la percezione della forma, ed.Artigiana Multistampa 2004 Ulteriori materiali didattici, predisposti a cura della cattedra, vengono distribuiti durante le lezioni. Nel sito web piattaforma e-learning Moodle 2 Sapienza sono presenti vari materiali didattici in formato pdf. |
12 | ICAR/10 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1012202 -
Scienza delle costruzioni
(obiettivi)
Il corso fornisce le basi teoriche dell'ingegneria strutturale,
illustrando i modelli e gli strumenti operativi di base per lo studio dei sistemi strutturali costituiti da corpi continui, in particolare da travi, di cui sono esaminate le condizioni di equilibrio, congruenza, resistenza e stabilità. Gli argomenti sviluppati contribuiscono a formare le conoscenze necessarie per identificare, formulare e risolvere i problemi strutturali del progetto architettonico, e per comprendere il linguaggio tecnico dell’ingegneria strutturale. L’obiettivo specifico atteso è quindi l’apprendimento di metodologie per l'impostazione e la discussione dei problemi di analisi e progettazione strutturale.Al termine del corso gli studenti devono essere in grado di analizzare e risolvere schemi strutturali semplici, quali sistemi di travi isostatici e iperstatici e strutture reticolari, definendone lo stato di deformazione e di sollecitazione ed effettuando le verifiche di resistenza. Il processo di apprendimento è verificato durante il corso attraverso lo svolgimento di esercitazioni e prove scritte.
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DE ANGELIS MAURIZIO
(programma)
Cinematica e statica dei corpi rigidi: cedimenti vincolari e forze, vincoli e reazioni vincolari, problema cinematica e problema statico, dualità ed equazione dei lavori virtuali; caratteristiche delle sollecitazioni nelle travi; sistemi reticolari.
Sistemi discreti deformabili: deformazioni e sollecitazioni; legame deformazione-sollecitazione degli elementi deformabili; formulazione diretta del problema elastico; soluzione con il metodo delle forze e metodo degli spostamenti. Meccanica dei solidi elastici: analisi dello stato di deformazione: componenti del tensore della deformazione e del tensore della rotazione rigida, relazioni fra i campi di spostamento e di deformazione, equazioni di congruenza; analisi dello stato di tensione: componenti del tensore della tensione, equazioni di equilibrio, tetraedro di Cauchy, assi principali, invarianti del tensore, circoli di Mohr per stati piani e spaziali, linee isostatiche; espressioni del lavoro delle forze interne e delle forze esterne; equazione dei lavori virtuali per i corpi deformabili; il legame costitutivo dei materiali: omogeneità, elasticità, isotropia; legge di Hooke generalizzata, equazioni di Lame; energia potenziale elastica ed energia complementare, teoremi di s': stazionarietà teorema di Clapeyron, teoremi di Betti e di Maxwell; il problema elastico, unicità della soluzione, soluzione del problema elastico in termini di componenti di spostamento o in termini di tensioni. Teoria della trave: richiami di geometria delle aree, momenti statici e d'inerzia, tensore d'inerzia, assi principali d'inerzia, ellisse d'inerzia, polare, antipolare, nocciolo centrale d'inerzia; studio dello stato tensionale e deformativo, il problema di Saint Venant, sollecitazioni semplici e composte, trazione, flessione, torsione, flessione e taglio, sezioni rettangolari sottili e non, chiuse e aperte, simmetriche e non. Resistenza dei materiali: caratteristiche meccaniche; elasticità, plasticità, viscosità, resistenza a fatica; criteri di resistenza; verifica di sicurezza. Teoria delle strutture: deformata elastica delle travi ad asse rettilineo, formula generale dello spostamento; sistemi di travi: metodo delle forze per i sistemi monodimensionali iperstatici, metodo degli spostamenti, matrici di rigidezza, metodo di Ritz; il metodo degli elementi finiti; applicazioni a strutture bidimensionali. Stabilità: introduzione alla stabilità dell'equilibrio elastico, l'asta elastica flessibile caricata di punta, influenza dell' eccentricità del carico e di difetti; metodi energetici Russell C. Hibbeler (Autore), M. De Angelis (a cura di), G. Ruta (a cura di). Meccanica dei solidi e delle strutture. Teoria e applicazioni, Prentice Hall, 2010.
(Date degli appelli d'esame)
Leone Corradi Dell'Acqua, Meccanica delle strutture, Vol. 1-2-3, McGraw-Hill Libri Italia srl. Esercitazioni di scienza delle costruzioni. Vol. 1. Strutture isostatiche e geometria delle masse. Autore: Viola Erasmo, Editore: Pitagora, Genere: ingegneria e attivita affini, Data pubbl.: 1993 Esercitazioni di scienza delle costruzioni. Vol. 4. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza. Autore: Viola Erasmo, Editore: Pitagora, Genere: ingegneria e attivita affini, Data pubbl.: 1995 |
9 | ICAR/08 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1022004 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA E DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano la storia delle attività edilizie e di altre attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (giardini, parchi, paesaggio, città, territorio), in rapporto al quadro politico, economico, sociale, culturale delle varie epoche; gli argomenti storici concernenti aspetti specifici di tali attività, dalla rappresentazione dello spazio architettonico alle tecniche edilizie; la storia del pensiero e delle teorie sull'architettura; lo studio critico dell'opera architettonica, esaminata nel suo contesto con riferimento alle cause, ai programmi ed all'uso, nelle sue modalità linguistiche e tecniche, nella sua realtà costruita, nei suoi significati.Risultati di apprendimento attesiVerifica di quanto scritto nel punto 1
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MARCHEGIANI CRISTIANO
(programma)
Muovendo dalle premesse settecentesche, il corso analizza la parabola del “moderno” fra Otto e Novecento, rilevando in architettura relazioni e sollecitazioni nei campi dell’arte e del design.
Alla serie di lezioni frontali segue la parte applicativa con esercitazioni: occasione di assimilazione concettuale e affinamento critico, essenziale per un consapevole approccio culturale alla pratica dell’architettura, dell’urbanistica e della gestione del territorio. Programma delle lezioni 1. Classicismo romantico: la radicale “rivoluzione” del tardo Settecento. 2. Classicismo romantico: sintetismo e razionalità progettuale intorno al primo Ottocento. 3. Ferro e vetro per l’architettura della Rivoluzione industriale. 4. La capitale des capitales. La Parigi di Haussmann. Impressionismo: “arte urbana”. 5. Natura funzionale e organica del Modernismo statunitense. 6. Art Nouveau. La linea organica: Gaudí e Horta. 7. Astrazione organica: Mackintosh. 8. Costruzione veridica, linea-forza, standard. Berlage, Van de Velde, Muthesius. 9. Antica e nuova leggerezza. Secession e Protorazionalismo: Wagner, Olbrich, Hoffmann. 10. Loos e Behrens e il problema modernità-tradizione. 11. La “moderna” epopea del cemento armato. Pionieri. 12. Scomposizione quadridimensionale. Cubismo e Neoplasticismo. 13. Futurismi: Futurismo, Suprematismo, Costruttivismo. 14. Espressionismo. 15. Dall’Avanguardia al Razionalismo. Gropius, il Bauhaus, Mies van der Rohe. 16. Il giovane Le Corbusier e lo “spirito nuovo” dell’architettura moderna. 17. L’Italia fra le due guerre. Novecento, Razionalismo, Stile littorio. 18. Capolavori dei Maestri al tramonto del Movimento Moderno. 19. L’eredità dei Maestri fuori d’Europa: Giappone e Brasile. 20. Dopo il Movimento Moderno. Italia post 1945. 21. Verso una “nuova monumentalità”: Louis I. Kahn. 22. Dall’Architettura Radicale al pluralismo contemporaneo. a) Testi consigliati di storia dell’architettura contemporanea
(Date degli appelli d'esame)
Kenneth Frampton, Storia dell’architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 2012 (I ed. 1982). Si consiglia in particolare questo manuale ai fini della preparazione d’esame (in alternativa, uno dei manuali di cui alla sezione b), a supporto delle obbligatorie dispense del corso. K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Milano, Skira, 1999 (ed. orig. Cambridge, Mass., 1995). b) Utili manuali di riferimento Henry-Russell Hitchcock, L’architettura dell’Ottocento e del Novecento, Torino, Edizioni di Comunità, 2000 (ed. orig. Londra 1958). Bruno Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino, Einaudi, 2010, 2 voll. (I ed. ivi 1950). Leonardo Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari, Laterza, 2017 (I ed. Bari 1960). Renato De Fusco, Storia dell’architettura contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2007. Marco Biraghi, Storia dell’architettura contemporanea I 1750-1945, Torino, Einaudi, 2008; Storia dell’architettura contemporanea II 1945-2008, Torino, Einaudi, 2008. William J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Londra, Phaidon, 2006 (ed. orig. Oxford 1982). Giovanni Fanelli - Roberto Gargiani, Storia dell’architettura contemporanea: spazio, struttura, involucro, Roma-Bari, Laterza, 2005 (I ed. ivi 1998). c) Manuali di riferimento di storia dell’arte contemporanea Giulio Carlo Argan, L’arte moderna 1770/1970, Firenze, Sansoni, 1970. Utile la nuova edizione curata da Paola Argan, Cristina Boer e Lucia Lazotti, Milano, Sansoni per la Scuola, 2001. Lara-Vinca Masini, Arte contemporanea. La linea dell’unicità. Arte come volontà e non rappresentazione, Firenze, Giunti, 1989, vol. I, Primo Novecento; vol. II, Secondo Novecento. Renato Barilli, L’arte contemporanea. Da Cézanne alle ultime tendenze, Milano, Feltrinelli, 2005 (I ed. ivi 1984). Renato De Fusco, Storia dell’arte contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2010. Mario De Micheli, Le avanguardie artistiche del Novecento, Milano, Feltrinelli, 2014 (I ed. Milano 1959). Jolanda Nigro Covre, Arte contemporanea: le avanguardie storiche, Roma, Carocci Editore, 2008. |
9 | ICAR/18 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative di base | ITA |
1022092 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo prioritario di preparare lo studente a progettare in autonomia, attraverso un percorso di apprendimento, elaborazione e verifica degli strumenti della composizione architettonica e della costruzione, per giungere ad una sintesi che consenta il controllo di un organismo architettonico complesso.Finalità essenziale del corso è quella di indurre negli studenti una costante attenzione al rapporto tra ingegneria, architettura e tendenze estetico-culturali contemporanee, inserendo la disciplina architettonica e la riflessione compositiva in un contesto multidisciplinare.Risultati di apprendimento attesiLo studente dovrà portare a compimento il progetto di una struttura architettonica, localizzata in uno specifico ambiente urbano consolidato. E al contempo dovrà fare una riflessione più ampia sui problemi generali dell’architettura e del costruire quali, ad esempio, il rapporto edificio-contesto; la mutua relazione tra spazio interno e spazio esterno o tra tipo e distribuzione; la dialettica tra struttura, forma e funzione.
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MENGHINI ANNA BRUNA
(programma)
CONTENUTI
Il tema del laboratorio è la progettazione di un edificio complesso destinato ad una funzione pubblica (museo, biblioteca, padiglione espositivo…), inserito in un contesto da recuperare nella città di Roma, fortemente caratterizzato dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Il tema proposto si offre anche come spunto per una riflessione più ampia sui problemi generali dell’architettura e del costruire quali, ad esempio, le relazioni tra edificio e contesto, determinate dai caratteri del luogo, dalla forma fisica dell’area e dalle preesistenze; la dialettica tra spazio, struttura e funzione; la composizione dei pieni e dei vuoti alla scala architettonica e urbana; la mutua relazione tra spazio interno e spazio esterno. Il nuovo intervento si dovrà relazionare con il luogo inteso come rapporto dialettico tra morfologia e storia, considerando il tessuto urbano e il paesaggio in cui esso si inserisce, come ambiti con i quali instaurare rapporti dinamici e nuove relazioni visive, di forma e di contenuto. Su questa base è quindi richiesta oltre alla progettazione architettonica e costruttiva dell’edificio, anche una riconfigurazione e una coerente caratterizzazione degli spazi aperti di pertinenza o comunque rapportabili ad esso; e questo sia attraverso una proposta di modificazione dell’immediato intorno sia eventualmente mediante una vera e propria rimodellazione del suolo. ARTICOLAZIONE Agli studenti verranno forniti gli strumenti teorici e pratici per affrontare il progetto attraverso lezioni ex cathedra, esercitazioni e attività progettuale in aula. Il Corso è organizzato in lezioni (60 h), esercitazioni (51 h) e laboratorio (51 h) integrati tra di loro. Le lezioni, focalizzate sulla lettura ed analisi di alcuni progetti di architetti moderni e contemporanei, inquadrati secondo ambiti tematici, sono di supporto all’elaborazione del progetto e costituiscono un riferimento critico-metodologico nello sviluppo dell’idea progettuale. Il corso non prevede l’adozione di specifici libri di testo. I materiali esplicativi dei temi del corso ed illustrativi degli argomenti delle lezioni, nonché quelli utili per lo svolgimento dell’esercitazione progettuale, saranno consigliati nel corso dell’anno e parzialmente trasmessi agli studenti attraverso la piattaforma e-learning.
(Date degli appelli d'esame)
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12 | ICAR/14 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1012260 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il corso di Fisica Tecnica Ambientale si propone di far acquisire agli allievi nozioni sugli aspetti fondamentali della termofluidodinamica, della trasmissione del calore, dell'energetica, dell' illuminotecnica, dell'acustica, del benessere termoigrometrico e dell'energetica. Tali nozioni proprie dell'ingegneria civile e dell'architettura, si concretizzano nella fisica dell'ambiente confinato (es. termofisica dell'edifico, illuminazione di interni ed esterni, acustica edilizia), nello studio del benessere dell'individuo e nello studio del risparmio energetico.Risultati di apprendimento attesiIl corso si propone di fornire quelle conoscenze interdisciplinari utili ad affronatre gli aspetti connessi all’energetica ed al rapporto uomo-ambiente all’interno dell’involucro edilizio.
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9 | ING-IND/11 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative di base | ITA |
1023027 -
ECONOMIA ED ESTIMO CIVILE
(obiettivi)
Il corso intende introdurre lo studente alla teoria e alla applicazione operativa dei modelli estimativi e delle procedure di valutazione connesse con il processo della produzione insediativa.L’approccio alla valutazione dei progetti affronta il tema delle valutazioni finanziarie, finalizzate a controllare il rapporto costi-ricavi che il progetto è capace di sviluppare nel tempo e le valutazioni economiche (costi benefici). Vengono poi introdotte: le valutazioni multi-dimensionali, per estendere la valutazione del progetto ad altre dimensioni (tecniche, procedurali, sociali, ambientali, estetico-culturali)Risultati di apprendimento attesiIl risultatto atteso è che gli studenti alla fine del corso siano in grado di applicare i cinque valori ( mercato, costo, trasformazione,surrogazione e complementare) nelle varie situazioni che si presentano nelle varie tipologie di piani e progetti dal livello urbanistico a quello edilizio attraverso valutazioni monetarie ed extramonetarie.
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MURRO ROCCO
(programma)
FINALITÀ E OBIETTIVI
Il Corso propone le tematiche fondamentali della valutazione prospettando i più recenti sviluppi disciplinari. Rientrano in quest’ambito d’interesse le risposte che, negli ultimi anni, la disciplina della valutazione ha dato alle questioni poste dall’economia della cultura e dell’ambiente, dai principi dello sviluppo sostenibile, dagli effetti dei cambiamenti climatici, dalla complessità dei grandi progetti d’intervento. Gli approcci più innovativi sono focalizzati sulle valutazioni connesse all’inclusione dei cittadini nei processi decisionali di rilevanza sociale inerenti la produzione e la fruizione di beni di comunità. Nello specifico, il Corso intende fornire gli strumenti teorico-metodologici per tre ambiti operativi: a) la valutazione di beni in ambito civile, edile e ambientale; b) la valutazione della fattibilità economica e della sostenibilità integrale dei progetti, eseguite durante l’elaborazione progettuale, nella fase ideativa/preliminare; c) la valutazione nei processi della produzione insediativa: dalla progettazione dell’intervento, all’esecuzione dei lavori, all'esercizio delle opere. ARTICOLAZIONE E CONTENUTI Il Corso si compone di cinque aree tematiche e dei seguenti argomenti. 1.Elementi di Economia e Teorie Economiche del Valore Nel quadro delle nozioni di microeconomia, dapprima sono forniti elementi sulla teoria della domanda, dell’offerta, della formazione del prezzo di mercato, dell’equilibrio economico generale, dell’economia del benessere, della nuova economia del benessere. Con riferimento al problema delle deviazioni dalla razionalità, presupposta dall’economia neoclassica, specifiche trattazioni sono rivolte ai contributi dell’economia cognitiva e dell’economia sperimentale: la prima, finalizzata ad aumentare il realismo psicologico dei modelli economici della decisione anche grazie ai più recenti contributi della neuroeconomia; la seconda, tesa a migliorare, con il metodo dell’esperimento controllato, la base empirica dell’economia. Sono quindi affrontate le teorie economiche del valore. Sono passati in rassegna i concetti di valore economico elaborati nelle civiltà antiche, in epoca greca, romana e medievale. S’illustrano, quindi, i contenuti fondamentali delle teorie del valore del sistema mercantilistico e fisiocratico (Turgot); della teoria classica, impostata su requisiti oggettivizzanti (Smith, Ricardo, Malthus); della teoria socialista (Marx), introduttiva del concetto di plusvalore; delle teorie critiche della riflessione ricardiana (Say, Mc Culloch, J. Mill, Bailey, Senior, J. S. Mill); della teoria neoclassica, basata su un’interpretazione soggettiva, marginalista e psicologistica (Jevons, Menger, Böhm-Bawerk, Wieser, Walras); delle teorie che hanno sviluppato la concezione neoclassica, informate ai principi dell’equilibrio di mercato parziale e generale (Marshall e Pareto). Segue la trattazione dei principali significati del valore economico: Valore di Costo, Valore di Scambio, Valore d’Uso, Valore di Stima. Il modulo tematico si chiude con l’esposizione dei caratteri, delle finalità, delle relazioni inerenti il giudizio di valore, rivolto a stimare il valore economico di un bene, e il giudizio di scelta, teso a selezionare, tra varie alternative, quella di maggiore convenienza economica: ogni giudizio di convenienza è preceduto da un giudizio di valore. 2. Fondamenti Teorico-Metodologici dell’Estimo e Approcci Operativi per la Stima dei Beni Si delinea, preliminarmente, il ruolo dell’Estimo come disciplina tesa a continuare e a sviluppare le nozioni delle teorie economiche del valore sulla base del principio che il valore economico dei beni dipenda dalla finalità per cui la stima viene eseguita. Si procede, quindi, con l’illustrazione del paradigma epistemologico estimativo fondato su una visione fenomenologica, comportamentale, probabilistica, critica, basata sul giudizio del soggetto valutante: a) i principi della logica estimativa (Scopo, Prezzo, Previsione, Comparazione e Oggettività); b) i procedimenti estimativi (diretti, indiretti e intermedi); c) le tecniche di stima dei diversi aspetti economici del valore basate su dati storici rilevati, mediante le Revealed Preference (RP) Techniques, o su dati ipotetici dichiarati, attraverso le Stated Preference (SP) Techniques. Uno specifico approfondimento sarà riservato agli approcci della Disponibilità a Pagare e della Disponibilità ad Accettare, basilari per stimare la misura monetaria dei valori economici con le SP Techniques. Infine, vengono richiamati gli strumenti classici di tipo statistico-matematico-finanziario utilizzati dalla disciplina della valutazione, evidenziandone le corrette condizioni d’impiego e i limiti di applicabilità. Successivamente si affrontano i criteri per le valutazioni nel settore dei beni naturali e costruiti, esclusivi, inclusivi o misti: Valore di Costo, Valore di Mercato, Valori Derivati (di Trasformazione, Complementare, di Surrogazione); Valore d’Uso; Valore di Stima. Per le stime basate sul criterio del Valore Mercato, per le quali sia possibile disporre di evidenti e sicuri riferimenti mercantili, sono proposte le tecniche di valutazione immobiliare eseguite nella prassi internazionale: Sales Comparison Approach, Income Capitalization Approach, Cost Approach, Profits Approach, Residual Approach. Per la stima dei beni privi o carenti di espliciti dati di mercato vengono proposte le RP Techniques dell’Hedonic Pricing nonché le SP Techniques della Contingent Valuation e della Choice Modelling. Infine, fatto cenno ad alcuni sistemi di valutazione automatizzata e di larga scala (Automated Valuation Models e Computer Aided Mass Appraisal), vengono illustrate norme, evoluzioni, linee d’indirizzo dell’estimo catastale italiano per i fini fiscali. 3. Metodi e Tecniche di Valutazione di Progetti, Piani e Programmi Sono esposti metodi e tecniche di valutazione nell’attività di progettazione, pianificazione e programmazione, evidenziando le relative problematiche applicative. La valutazione è assunta come componente attiva nel processo di costruzione del progetto e con una funzione di stimolo alla creatività progettuale. Vengono esaminate le tecniche finanziarie (Analisi Finanziaria), economiche (Analisi Costi-Benefici), multidimensionali (Analisi Multicriteri). 4. Estimo Civico: la Stima del Valore Economico Condiviso dei Beni di Comunità Illustrate la definizione, la finalità e la ragion pratica dell’Estimo Civico, nella prima parte dell’area tematica viene inquadrato l’argomento degli approcci inclusivi per la stima economica dei beni di fruizione collettiva, in particolare quelli collocati in ambiti urbani; si tratta di beni privi, totalmente o rispetto ad alcune loro componenti, di prezzo di mercato. Sono evidenziati i limiti delle tecniche economiche convenzionali nella stima degli impatti di tali beni sulla comunità e richiamati i contesti di tipo socio-economico e politico-istituzionale generativi delle nuove tecniche di valutazione civica, motivate dall’esigenza prioritaria di tener conto degli interessi, delle opinioni e dei giudizi espressi direttamente dalla comunità in cui i beni sono collocati. Segue una rassegna delle tecniche partecipative e deliberative di maggiore diffusione, corredata da un’analisi critico-comparativa delle stesse al fine di ottimizzare la scelta della tecnica più coerente con gli obiettivi della stima e le risorse disponibili per eseguirla. La seconda parte dell’area tematica si apre con l’esposizione delle principali nozioni di teoria economica dei beni pubblici e di teoria della scelta collettiva. In seguito, sono definiti i caratteri che denotano i beni di comunità ed è precisato il principio della disponibilità a pagare per disporre collettivamente di un bene inclusivo. A conclusione, è trattato il criterio del valore di stima, connesso all’importanza attribuita al bene dal soggetto valutante, nel duplice aspetto di valore assoluto e di valore relativo. Nella terza parte dell’area tematica sono presentati e commentati i risultati di una sperimentazione di laboratorio inerente la stima economica dei beni di fruizione collettiva, fondata sul “valore di stima deliberativo di comunità”, costruito attraverso un processo di stima informato, dialogico, inclusivo e democratico. La trattazione dei contenuti teorici e metodologici della tecnica di stima è completata con l’illustrazione di un caso applicativo. 5. Valutazione nei Processi di Produzione Insediativa Sono riguardate le attività di gestione connesse all’intero processo di produzione insediativa, individuando nodi decisionali e procedure di valutazione per effettuare scelte razionali nelle fasi di: a) programmazione e progettazione dell’intervento; b) realizzazione dei lavori (affidamento, direzione e collaudo); c) esercizio delle opere. Specifica attenzione è rivolta alle attività svolte nel settore delle opere e dei lavori pubblici. Un ciclo di specifiche esercitazioni riguarda la stima dei costi di costruzione adottando l’innovativa tecnologia BIM - Building Information Modeling. Sulle nozioni di economia
(Date degli appelli d'esame)
Sloman J., Garratt D., "Essentials of Economics", Pearson Education Ltd, Harlow, 2013. Sulle tematiche teorico-applicative della valutazione Appraisal Institute, “The Appraisal of Real Estate”, 14th ed., Appraisal Institute, Chicago, 2013. Miccoli S. (edited by), “APPRAISALS – evolving proceedings in global change”, FUP, Firenze, 2012. Bateman I. J. et al., “Economic Valuation with Stated Preference Techniques: A Manual”, Edward Elgar, Cheltenham, 2002. Sulle tematiche dei processi di produzione insediativa D.P.R. 5/10/2010, n. 207 – “Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.lgs. 12/04/2006, n. 163”. Documentazione e Dispense del Corso, A.A. 2020-2021. |
9 | ICAR/22 | 50 | 17 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1047191 -
URBANISTICA CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Scopo del corso è:
_ Approfondire i principali temi della disciplina urbanistica, attraverso l’elaborazione teorica e progettuale chiamata a misurarsi con la scarsità di risorse e con le nuove questioni sociali e ambientali che caratterizzano i territori contemporanei. _ Fornire allo studente una preparazione di base e specifica sui seguenti argomenti: 1_ Principi e criteri per “una buona forma della città”, con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità, della resilienza, della cura dello spazio fisico. 2_ Analisi morfologiche e funzionali dell'ambiente urbano. 3_ Elaborazione progettuale e comunicazione dei risultati. 4_ Processi di progettazione partecipata. 5_ Capacità di intervento progettuale interscalare.
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MATTOGNO CLAUDIA
(programma)
PROGRAMMA
Le questioni teoriche e pratiche connesse agli obiettivi del corso saranno affrontate attraverso riflessioni e progetti che investono differenti scale di osservazione e prefigurazione di spazi urbani e periurbani. Lo spazio urbano e metropolitano sarà interpretato come un sistema complesso, esito di diversi processi e stratificazioni, dove le attività svolte dagli abitanti risultano determinanti nel configurare i luoghi e nell’immaginare nuovi possibili usi. ARTICOLAZIONE PER FASI La sequenza degli argomenti si articola in tre fasi: Questioni urbane e problematiche emergenti; Le trasformazioni urbane dal XIX al XXI secolo; La progettazione urbanistica. Fase Uno (da fine ottobre a Natale). Questioni urbane e problematiche emergenti. Leggere, interpretare e rappresentare lo spazio urbano attraverso il disegno, il racconto, la fotografia e la cartografia. La questione ambientale e il consumo del suolo. Mobilità sostenibile e infrastrutture verdi. Il progetto urbano: attori e risorse, strumenti e tecniche, esempi. Richiami sui concetti di base della tecnica urbanistica. Fase Due (da febbraio a Pasqua). Le trasformazioni urbane dal XIX al XXI secolo. Riconoscere stratificazioni, criticità e risorse dello spazio urbano e progettare ipotesi di trasformazione. Storie di città capitali. Genealogie di piani urbanistici. Protagonisti e progetti di trasformazione urbana, con approfondimenti su Roma. Fase Tre (da Pasqua a fine maggio). Progettazione urbanistica e disegno urbano. Trasformare lo spazio urbano attraverso i principi del disegno urbano. Operazioni e regole del progetto urbanistico. Codici di buone pratiche e linee guida di progettazione. Esempi e buone pratiche di progettazione alla scala urbana Bibliografia generale:
(Date degli appelli d'esame)
_ Patrizia Gabellini (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2015. _ Claudia Mattogno (2014), Ventuno parole per l’urbanistica, Aracne editrice, Roma. _Claudia Mattogno e Rita Romano (2019), Dalla casa al paesaggio. Edilizia residenziale pubblica e mutamenti dell’abitare a Roma, Gangemi, Roma. _ Bernardo Secchi (2005), Citta del XXX secolo, Laterza, Bari-Roma 2018, (testo aggiuntivo per gli studenti che non frequentano le lezioni) Bibliografia di approfondimento: _ Leonardo Benevolo, (1993), La città nella storia d’Europa, Laterza, Bari-Roma 2019. _ Patrizia Gabellini (2010), Fare urbanistica. Esperienze, comunicazione, memoria, Carocci, Roma 2017. _ Rosario Pavia (2019), Tra suolo e clima. La terra come infrastruttura ambientale, Donzelli, Roma. Siti di consultazione obbligatoria: _Relazione Generale al PRG di Roma e Norme Tecniche di Attuazione – www.comune.roma.it |
12 | ICAR/21 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1022031 -
ARCHITETTURA TECNICA II CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
L’insegnamento ha lo scopo di formare nello studente la capacità di affrontare la progettazione dell'organismo architettonico come processo di sintesi tra l'ideazione della forma e la sua risoluzione costruttiva. In particolare, si intendono sviluppare specifiche competenze su:
· i criteri di configurazione, conformazione e distribuzione degli spazi come coerente risposta alle esigenze dell’uomo; · le correlazioni tra l'opera e il proprio contesto, nel senso più ampio del termine; · la fattibilità costruttiva dell'opera e il riferimento tecnologico. Risultati di apprendimento attesi I principali risultati attesi al termine del percorso formativo sono: · capacità di sviluppare un progetto esecutivo controllandone e correlandone gli aspetti architettonici, strutturali ed energetici · conoscenza delle principali soluzioni tecniche relative agli elementi fondamentali dell’edificio e dei criteri di scelta in funzione degli obiettivi architettonici · comprensione del funzionamento di massima delle strutture portanti · consapevolezza dell’incidenza dell’involucro e delle partizioni sulla capacità dell’edificio di soddisfare i requisiti ambientali fondamentali · capacità di applicare criteri energetici passivi nella progettazione dell’edificio
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FERRERO MARCO
(programma)
LA STRUTTURA PORTANTE E LA DEFINIZIONE DELLO SPAZIO AGIBILE* Nozioni di base: azioni sulle costruzioni (carichi verticali; azioni orizzontali); modelli di comportamento e sistemi di vincolo (appoggio, cerniera, incastro); caratteristiche dei materiali da costruzione (muratura; legno; acciaio; cemento armato; cemento armato precompresso)* Criteri progettuali: conformazione della struttura portante (la morfologia dell'ossatura portante in rapporto alla conformazione geometrica dell'edificio e alla configurazione delle azioni sulla costruzione); le costruzioni ed il terreno (interazione terreno - struttura; cedimenti ; opere di contenimento; intercapedini); progettazione strutturale antisismica (effetti e natura del sisma; aspetti di dinamica strutturale - masse, rigidezze e reciproci rapporti); soluzioni strutturali complesse (impalcati a piastra; strutture reticolari; strutture in aggetto; strutture a guscio; tensostrutture)* Tecniche costruttive: definizione e integrazione architettonica degli elementi costruttivi e dei nodi strutturali, con riferimento ai materiali impiegati e ai principali vincoli statici LA STRUTTURA SPAZIALE E LA RISPONDENZA FUNZIONALE* Congruità distributiva e dimensionale: concetto di tipo edilizio; "standard" progettuali a livello edilizio (ingombri, cubature minime, requisiti igienico-sanitari, ecc.) e a livello urbanistico (aree di rispetto, di parcheggio, verdi, residenziali, ecc.)* Accessibilità : abbattimento delle barriere architettoniche* Sicurezza: sicurezza all'incendio; sicurezza nell'uso (cadute, crolli) LA STRUTTURA TECNOLOGICA E IL CONTROLLO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI* Il comfort: compatibilità igrotermoanemologica; ammissibilità acustica; agibilità visiva; salubrità ambientale* La tutela dell'ambiente: tecniche costruttive e sviluppo sostenibile (LCA); efficienza energetica, progettazione e "ciclo di vita"* L'integrazione: rapporto tra la struttura architettonica e la struttura impiantistica LA STRUTTURA DESCRITTIVA DEL SISTEMA EDILIZIO* La descrizione: descrizione "per elementi" e la descrizione "per classi"* La classificazione: geometrico-costruttiva; tecnologico-prestazionale; informatico-ontologica LA STRUTTURA PROCEDURALE DELLA COSTRUZIONE* Il processo edilizio: le trasformazioni dalla tradizione all'attualità; industrializzazione; certificazione; globalizzazione* La progettazione come processo: la programmazione; la progettazione per fasi (preliminare,definitiva, esecutiva)* La struttura del processo di progettazione: la rappresentazione dell'oggetto edilizio; il progetto come modello della realtà; il processo di progettazione.
Materiale documentario in formato PDF scaricabile nella pagina web del corso
(Date degli appelli d'esame)
Per la didattica a distanza le lezioni e tutto il materiale del corso sono resi disponibili tramite applicazione Google Classroom, secondo le indicazioni della Presidenza di Facoltà e di Corso di Laurea |
12 | ICAR/10 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
1022093 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Gli obiettivi di base del Corso di Architettura e Composizione Architettonica III (quarto anno, 12 cfu) sono lo sviluppo nel discente di capacità progettuali coerenti e sempre più autonome; l’acquisizione della conoscenza delle teorie, dei metodi e dei linguaggi dell’architettura contemporanea. Se il primo obiettivo si consegue attraverso le attività di laboratorio, il secondo si sviluppa seguendo le lezioni, miranti ad ampliare le conoscenze della cultura architettonica e a orientare le attività compositive.Risultati di apprendimento attesiAl termine del Corso il discente sarà in grado di integrare i caratteri compositivi dell’intervento architettonico concepito nella sua dimensione urbana, con le esigenze tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, per mezzo di un’efficace sintesi spaziale. Sarà inoltre in grado di individuare e selezionare le acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea e farle vivere criticamente nel progetto in modo selezionato, pertinente e prestazionale. Il sistema delle interferenze linguistiche e delle contaminazioni, il significato e il perché delle continue ibridazioni tipologiche - fenomeni sempre più presenti nella città contemporanea - impongono la messa in campo di conoscenze integrate, anche alla scala urbana, che un progettista deve acquisire onde poter incidere correttamente e al passo con i tempi nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito.
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LENCI RUGGERO
(programma)
Sapienza Università di Roma Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura U.E. Architettura e Composizione Architettonica III (12 cfu), 4° anno
Prof. Arch. Ruggero Lenci Programma del Corso A.A. 2020-2021 (ultima modifica 9 ottobre 2020) Tutor del Corso: Ing. Chiara Luchino, Ing. Andrea Pelella, Arch. Alessandro Scaletti, Ing. Fabio Sorriga, Ing. Filippo Montorsi, Ing. Floreana Tramonti Giorni/orari: Martedì ore 14.00-19.00 aula 27/remoto (la prima ora è di lezione, le successive di laboratorio) Giovedì ore 10.00-12.00 aula 27/remoto (lezione) 1 Tema progettuale Intervento abitativo sostenibile nell’area delle caserme di via Guido Reni a Roma 2 Finalità Gli obiettivi del Corso di progettazione architettonica sono a) lo sviluppo nel discente di capacità progettuali coerenti e sempre più autonome, b) l’acquisizione della conoscenza delle teorie, dei metodi e dei linguaggi dell’architettura contemporanea. Se il primo obiettivo si consegue attraverso le attività di laboratorio, il secondo si sviluppa seguendo le lezioni che mirano ad ampliare le conoscenze della cultura architettonica e a orientare le attività compositive. Ne deriva che il momento dell’elaborazione progettuale (laboratorio) è centrale nel Corso, ed è strettamente legato a quello teorico-conoscitivo (lezioni). Quest’ultimo sviluppa nel discente sia la conoscenza dei caratteri del tipo edilizio abitativo e del quartiere residenziale, sia la capacità di riconoscere le acquisizioni architettoniche della contemporaneità. Quanto sopra è fondamentale per compiere, nel momento del progetto, scelte compositive integrate, culturalmente ampie e consapevoli, basate su principi chiari e solidamente acquisiti. Il Corso punta a sviluppare nel discente quelle capacità necessarie ad integrare i caratteri compositivi dell’intervento architettonico concepito nella sua dimensione urbana, con le esigenze tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, pervenendo a un’efficace sintesi spaziale. Punta inoltre a fargli individuare e selezionare le acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea così che queste possano vivere criticamente nel progetto in modo selezionato, pertinente e prestazionale. Il sistema delle interferenze linguistiche e delle contaminazioni, il significato e il perché delle continue ibridazioni tipologiche - fenomeni sempre più presenti nella città contemporanea - impongono la messa in campo di conoscenze integrate, anche alla scala urbana onde poter incidere correttamente e al passo con i tempi nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito. Il Corso è, peraltro, sempre disponibile ad avallare apporti personali nei quali siano presenti caratteri compositivi innovativi e sperimentali. I discenti apprendono i passi necessari per trasformare un'idea preliminare in un progetto architettonico, mettendo in sintonia i principi compositivi presi a riferimento (studio di casi) con le esigenze ambientali, funzionali, tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, impiantistiche, così da sviluppare un processo ideativo sia per parti distinte (tipologia edilizia, caratteri distributivi, elementi dell’architettura e altro ancora) sia integrato (morfologia urbana, rapporti del nuovo edificato con l’ambiente naturalistico e antropizzato e altro ancora). In sintesi durante il laboratorio, attraverso l’analisi progettuale che coinvolge plurime scale dimensionali (dimensione urbana, scelte distributivo-funzionali, dettagli costruttivi, altro) il discente affina un metodo di lavoro che gli consente di controllare l’idea iniziale per mezzo degli strumenti propri della composizione/progettazione architettonica, così da poterla verificare ed elaborare in forma preliminare e definitiva. Durante le lezioni l'attenzione è rivolta a enucleare quegli aspetti dell’organismo edilizio nei quali sono ben visibili le relazioni tra questioni tipologiche e linguistiche. Gli esempi sui quali soffermarsi più a lungo sono selezionati principalmente tra quelli funzionalmente simili al tema prescelto, ma anche tra quelle opere di architettura di indiscutibile valore che costituiscono una sintesi esemplare tra esigenze di forma, inserimento nel contesto, aspetti tecnologici, materiali impiegati. L'architettura si occupa, infatti, di realizzare una condizione di corrispondenze tra questioni di "contenuto" e di "espressione", tentando di rendere inscindibile tale legame. Pertanto, seguendo un’impostazione didattica che concepisce l’ideazione architettonica come un processo di sintesi tra scelte di carattere teorico-linguistico e scelte dettate da un sedimentato di conoscenze costruttive, il Corso fornisce al discente plurime occasioni di ampliamento della conoscenza del sistema di regole, metodologie e norme che presiedono all’elaborazione del progetto. A ogni studente viene richiesto di elaborare un progetto sia in senso deduttivo, ovvero nei rapporti che i nuovi organismi edilizi instaurano con il contesto, sia in senso induttivo, ovvero nelle scelte di ottimizzazione modulare, nella distribuzione dei percorsi e delle funzioni, nelle analisi preliminari delle relazioni tra forma planimetrica, volume e struttura. Tale metodo porta a evitare da un lato di spingere troppo precocemente in avanti il disegno planimetrico, ovvero di proporre forme e volumetrie non ancora investigate internamente quindi da riempire di funzioni solo a posteriori, dall’altro di produrre un disegno urbano come mera risultante dell’aggregazione dei tipi edilizi nel quale è però assente un’idea di tracciato, tessuto, centralità. Al fine di accrescere la base culturale architettonica del discente, nonché di consentire alla docenza di effettuare le opportune verifiche metodologiche sull’avanzamento dei progetti, le elaborazioni in fieri sono sempre accompagnate da una selezione di pertinenti riferimenti di interventi abitativi realizzati, o anche solo progettati, effettuata a cura di ogni studente a seguito di esaustive ricerche bibliografiche. 3 Lezioni Martedì: ore 14.00 – 15.00 aula 27/remoto (lezioni sull’architettura abitativa); Giovedì: ore 10.00 – 12.00 aula 27/remoto (lezioni su architetti, architetture e teorie contemporanee). La lezione del martedì è finalizzata al tema dell’architettura abitativa, alla sua costruzione e a quanto è direttamente inerente l’attività di laboratorio e di sviluppo del progetto, ivi compresi momenti di discussione collettiva tra studenti e docenti. La lezione del giovedì è finalizzata a sviluppare la conoscenza delle teorie e dei linguaggi dell’architettura contemporanea, non solo legati al tema abitativo, ma anche attraverso opere che nella storia hanno lasciato un segno indelebile ed esemplare. Nelle lezioni, che affrontano gli aspetti linguistici appartenenti ai codici dell’architettura contemporanea tra “contenuto” ed “espressione”, i temi indagati sono: Decostruttivismo; Regionalismo Critico; Hi-Tech; Metabolismo; Utopismo; Brutalismo; Corrente Informale; Stile Internazionale; Costruttivismo; Razionalismo; Neoplasticismo; Purismo; Espressionismo; Futurismo; Architettura Organica; Protorazionalismo. Vengono inoltre trattati almeno i seguenti progettisti /argomenti: Moshe Safdie, Adele Naudé Santos, Louis Sauer e la sperimentazione sull’alloggio; Alvaro Siza e il Minimalismo; Gunter Behnish e le ibridazioni funzionali e formali; Renzo Piano, i nuovi materiali e i dettagli dell’Hi-Tech; I.M. Pei e il rapporto tra spazialità interna ed esterna; Norman Foster e l’innovazione tecnologica; Hans Scharoun e il neo-espressionismo; Thom Mayne e il tema dell’augmented ground (suolo aumentato); Franco Albini e la tradizione tecnologica italiana; Carlo Scarpa e la poetica del dettaglio; Adalberto Libera, Giuseppe Terragni e il razionalismo italiano; Luigi Moretti e la sintesi equilibrata tra storia e contemporaneità; Ludovico Quaroni, Mario Ridolfi, Federico Gorio, verso un’architettura organica e regionalistica; Alessandro Anselmi e la poetica delle superfici; Pietro Barucci, Lucio Passarelli e la Scuola romana. In ogni lezione l’enfasi è posta sulla possibilità/necessità da parte degli studenti di far proprie alcune acquisizioni, non solo linguistiche ma anche tecnologiche e di altro tipo, individuate nelle opere di architettura contemporanea analizzate, così da poter risolvere nei progetti in corso di elaborazione specifici aspetti compositivi, funzionali e comunicativi. Tali acquisizioni verranno di volta in volta individuate e, in molti casi, riconosciute come predisposte a svolgere un determinato ruolo prestazionale. Nelle lezioni sul tema dell’unità abitativa è sviluppata l’architettura dell’alloggio nel corso della modernità. Viene evidenziata in particolare l’evoluzione del tema abitativo nelle sue declinazioni morfologiche e tipologiche: la casa in linea, a schiera, a torre, di tipo misto e/o sperimentale, la palazzina, la casa monofamiliare, bifamiliare. L’enfasi sarà posta sulla ricerca dei caratteri insediativi, distributivi, tipologici, costruttivi, normativi ripetibili propri di ogni progetto esaminato. Al fine di analizzare gli aspetti insediativi degli interventi di architettura a scala urbana, vengono esaminati non solo i singoli edifici, ma anche i più importanti progetti dei quartieri realizzati in Italia (piani INA Casa e interventi IACP di prima e seconda generazione) nonché all’estero. L’aspetto realizzativo dell’architettura viene investigato attraverso l’analisi del funzionamento di progetti di edifici abitativi e non, sia sotto il profilo tipologico, sia sotto quello dei sistemi costruttivi e delle tecniche innovative, sia, ancora, sotto quello dei materiali utilizzati. L'insegnamento impartito nelle lezioni mira pertanto a generare un rapporto equilibrato tra gli aspetti compositivi e le teorie dell’architettura contemporanea, approfondendo i principi, i metodi e gli strumenti che presiedono al progetto rapportati alle tendenze più significative della ricerca architettonica in fieri, attività che mano a mano si integra in modo sempre più complesso con la sperimentazione progettuale del laboratorio. In particolare sono affrontati, sia a livello metodologico che applicativo: - le correlazioni che si instaurano tra progetto di architettura e contesto, ovvero, l’architettura intesa non solo come singolo edificio ma anche come segno a scala urbana, ovvero come disegno di una parte di città; - i principi fondativi della progettazione come processo di sintesi tra forma, funzione e metodi costruttivi; - i criteri di configurazione e distribuzione degli spazi e l’articolazione dei volumi come coerente risposta alle esigenze dell'uomo in generale e ai temi abitativi in particolare; - i caratteri tipologici, morfologici, linguistici dell'organismo edilizio alla luce delle continue ibridazioni presenti nella cultura contemporanea; - la fattibilità costruttiva dell'opera; - il ruolo dell’innovazione tecnologica nel passaggio dallo schema astratto alla sua realizzazione. Le lezioni sono fondamentali per il corretto sviluppo del progetto, nonché della tesina che ne è parte integrante. 4 Esercitazioni in Laboratorio Martedì ore 15.00 – 19.00 aula 27/remoto. Le esercitazioni sono finalizzate all’elaborazione del progetto secondo una tempistica che prevede due verifiche individuali di elaborati grafici. Prima verifica da effettuarsi su due tavole da caricare su google drive entro fine dicembre contenenti: - analisi del contesto urbano, studio dell’area, degli aspetti distributivi legati all’accessibilità pedonale e carrabile (scale da 1:50.000 a 1:5.000); - schemi planimetrici e scelte volumetriche preliminari (scale 1:2.000; 1:1.000); - studio di casi di tipi edilizi a torre, in linea, palazzina, sperimentale (scala 1:500). Le tavole dovranno essere redatte sulla base del file DWG contenuto nella cartella dal nome “6 Base per Tavole formato A1”. Seconda verifica da effettuarsi su due/tre tavole da caricare su google drive entro i primi di aprile contenenti: - approfondimenti dei principi insediativi e delle configurazioni volumetriche (1:2.000); - definizione degli spazi e delle superfici pubbliche: pianta dell’attacco a terra con indicazione di strade, marciapiedi, piazze, rampe di ingresso alle autorimesse, spazi a verde, parcheggi a raso, spazi porticati, piante dei piani terra degli edifici con indicazione degli androni di accesso alle residenze e degli spazi commerciali o a servizi (1:1.000; 1:500); - definizione dei caratteri distributivi, aggregativi e tipologici del tipo prescelto (1:200); - schemi tipologici e aggregativi degli altri tipi edilizi (1:500); - piante delle carpenterie del tipo prescelto (1:200); - sezione muraria (passante sulle finestre) del tipo prescelto (1:50). Le tavole dovranno essere redatte sulla base del file DWG contenuto nella cartella dal nome “6 Base per Tavole formato A1”. Elaborati finali Tav. 1 - Tavola di inquadramento a scala urbana; Tav. 2 - Riferimenti architettonici e genesi progettuale (schemi di progetto, schizzi a mano); Tav. 3 - Planimetrie dell’area (stato di fatto 1:5.000; analisi distributivo-funzionale 1:5.000; 1:2.000); Tav. 4 - Planimetria di progetto (1:1.000) e viste tridimensionali; Tav. 5 - Attacco a terra del settore, profili e sezioni (1:1000); Tav. 6 - Piante piano terra, piano interrato, piano tipo del tipo prescelto e relative carpenterie (1:200); Tav. 7 - Schemi tipologici e aggregativi di un secondo tipo edilizio (1:500); Tav. 8 - Prospetti e sezioni del tipo prescelto (1:200); Tav. 9 - Pianta del tipo prescelto (1:50); Tav. 10 - Stralcio di prospetto e sezione del tipo prescelto (passanti sulle finestre) (1:50); Tav. 11 - Viste tridimensionali. Le viste tridimensionali (renderings) vanno liberamente inserite anche nelle altre tavole. Le tavole dovranno essere redatte sulla base del file DWG contenuto nella cartella dal nome “6 Base per Tavole formato A1”. 5 Modalità e oggetto di esame L’esame è individuale e consiste nell'elaborazione, rappresentazione ed esposizione del progetto mediante gli elaborati grafici su indicati, da redigersi in formato A1 (84x59,4 cm), in orizzontale. Le due verifiche intermedie sono oggetto di valutazione, con votazione che concorrerà alla determinazione del voto finale. Per poter sostenere l'esame è necessario ottenere l'approvazione del progetto. Gli elaborati grafici sono accompagnati da una tesina dattiloscritta (di circa 10 pagine), che si presenta oralmente all’esame, in cui viene descritto uno dei codici architettonici contemporanei, oppure uno dei progettisti trattati durante le lezioni. La tesina andrà inviata per email, senza immagini come file di word o pdf, entro il 31 maggio 2020 a: ruggero.lenci@uniroma1.it Qualora l’esame avrà luogo a distanza, le tavole, la tesina e il modulo di prenotazione infostud dovranno essere caricati in apposita cartellina (cognome, nome, tutor) di google drive con almeno 36 ore di anticipo rispetto al giorno e all’ora dell’inizio della sessione. Le tavole saranno in formato jpg a 150 punti pollice alla dimensione di 84x59,4 cm e saranno numerate da 1 in avanti (anche per le consegne intermedie). 6 Tema progettuale Intervento abitativo all’interno dell’area di via Guido Reni a Roma, oggetto nel 2015 del Concorso Flaminio Il corso si occupa della progettazione di molteplici tipologie abitative e della loro organizzazione nel quartiere residenziale di Roma situato di fronte al museo MAXXI in Via Guido Reni, nel quartiere urbano di Flaminio. L’area ospiterà il futuro museo denominato “Città della Scienza”, spazi pubblici e funzioni private prevalentemente residenziali. Il progetto di concorso nasce dall’acquisizione dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione dell’Agenzia del Demanio collocato tra via Guido Reni e Viale del Vignola a Roma. Con un accordo raggiunto con l’Amministrazione Comunale si è avviato un processo di trasformazione urbana. L’area si trova a un chilometro da Porta del Popolo, quindi dal centro storico della città, ed è circondata da importanti strutture architettoniche del XX secolo: il Foro Italico, il Villaggio Olimpico, l’Auditorium Parco della Musica, oltre al Museo MAXXI di Zaha Hadid che sorge sul fronte opposto di via Guido Reni. Il programma richiede il ridisegno a scala urbana dell’intera area di 5,1 ettari. L’obiettivo è ideare una parte di città contenente le funzioni esposte in seguito, capace di integrarsi con il contesto di Roma. Al suo interno dovranno convivere, sia il museo della Città della Scienza (da essere solo indicato come volume) rivolto a un pubblico molto vasto, che residenze, servizi commerciali, spazi ricettivi e pubblici da aprire alla città (da progettare in dettaglio). Le funzioni programmate sono coerenti con la variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale di Roma il 7/8/2014. Nell’area di progetto, di 5,1 ettari, insistono numerosi di padiglioni industriali facenti parte dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione del Ministero della Difesa. Su di essa vanno previste le seguenti funzioni: a. Museo della Città della Scienza (mq. 27.000) b. Residenze (mq. 29.000) c. Residenze sociali (mq. 6.000) d. Strutture commerciali (mq. 5.000) e. Strutture ricettive (mq. 5.000) f. Spazi pubblici e a Verde (mq. 14.000) Ad ogni studente è richiesto di progettare il planivolumetrico dell’intera area e di sviluppare almeno due delle seguenti tipologie abitative: 1. la casa in linea, di minimo 4 massimo 7 piani fuori terra, con un corpo scala-ascensore per ogni androne 2. la casa a torre, di minimo 12 massimo 18 piani fuori terra, con uno o due corpi scala, di cui uno con filtro, e minimo due ascensori; 3. la casa sperimentale, di massimo 3 piani fuori terra, senza ascensore (possono essere case a schiera, a patio, sovrapposte, altre tipologie simili e innovative a cura dello studente); 4. la palazzina, di massimo 6 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore senza filtro. Tali tipologie abitative, o alcune di esse, possono in alcuni casi, assumere una conformazione unitaria, sperimentale, articolandosi dall’una all’altra così da conformare un sistema tipo-morfologico complesso, come ad esempio una casa in linea che diventa torre. Gli alloggi richiesti sono del tipo 2cl (50%), 1cl (25%), 3cl (25%), con una tolleranza del 15%. Negli alloggi da 2 e 3 cl (camere da letto) sono previsti due bagni, uno con vasca l’altro con doccia, in quello da 1 cl è previsto un solo bagno con vasca. Negli alloggi da 1cl sono ammessi gli angoli cottura. E’ preferibile che almeno un bagno per alloggio sia dotato di finestra. Ogni variazione rispetto alle su riportate quantità è possibile se concordata. La stanza da letto matrimoniale ha una superficie minima di 14 mq, la stanza a due letti di 11 mq, quella a un letto di 9 mq. La stanza da 9 mq è possibile solo nel caso di alloggi da 3 camere da letto. Il sistema soggiorno-cucina (zona giorno) deve essere ben aerato, illuminato e collegato a una loggia sulla quale è possibile ubicare una caldaietta a gas autonoma, per l’impianto di riscaldamento e l’acqua calda domestica. Le camere da letto (zona notte) devono essere disimpegnate rispetto alla zona giorno, e pertanto non è consentito aprire le porte delle camere da letto direttamente sulla zona giorno. Sono vivamente sconsigliati gli alloggi mono-esposizionali, ovvero con un affaccio su un solo fronte dell’edificio, in quanto privi di idonea ventilazione. E’ opportuno prevedere un piano di autorimessa interrata al di sotto della sagoma degli edifici abitativi, anche solo parzialmente rispetto ad essa, considerando un posto auto per ogni alloggio. E’ necessario, inoltre, dotare ogni alloggio di uno spazio cantina (o soffitta). I gruppi scala-ascensore scendono a servire il piano destinato ad autorimessa e cantine. Gli accessi tra i garage e i corpi scala-ascensore, e tra questi e le cantine devono essere disimpegnati da un filtro a prova di fumo, a cielo aperto o aerato anche meccanicamente. E’ inoltre richiesta un’ulteriore dotazione di parcheggi a raso, a quota strada, in misura di un posto auto per alloggio. La progettazione va elaborata sia in modo deduttivo che induttivo, ovvero sia dall’esterno verso l’interno, dalla planimetria generale all’alloggio, sia dall’interno verso l’esterno, ovvero dallo studio del tipo alla sua aggregazione. Ciò per evitare il rischio di elaborare da un lato delle sagome per poi riempirle a posteriori di alloggi - gli insaccati abitativi - dall’altro di produrre un disegno urbano morfologicamente non controllato perché determinato da una meccanica aggregazione di alloggi. A riguardo la massima attenzione va posta sul disegno a scala urbana, che deve interpretare i percorsi, l’orientamento e le altre specificità/vocazioni del sito, così da consentire l’elaborazione di un progetto ben integrato nel contesto, in grado di risolvere le diverse problematiche del tessuto urbano considerato, e ricco di spazi pubblici quali percorsi, piazze e spazi a verde. In merito alle superfici a verde, la raccomandazione è di inserirne in abbondanza, sia come giardini con alberi di alto fusto piantati su terreno profondo (il terreno profondo consente all’area il corretto assorbimento dell’acqua piovana) sia come verde pensile. 7 Laboratorio/Seminari Nel laboratorio gli studenti vengono distribuiti in seminari in base all’ordine alfabetico. I seminari sono condotti dai Tutor, qualora possibile in presenza, altrimenti in remoto. Il Prof. Arch. Ruggero Lenci è sempre disponibile per tutti gli studenti, sia collettivamente che individualmente. 8 Presenze Le presenze verranno prese all'inizio delle lezioni (martedì e giovedì), con firma non delegabile se in presenza, con modalità telematica se in remoto. 9 Materiali didattici e sito internet Il Corso rende disponibile in modalità informatica la cartografia/rilievo dell’intervento, le foto dell’area, il modello tridimensionale al CAD dell'intorno urbano, altri materiali didattici. Il Corso rende inoltre accessibili le dispense sui “Codici dell’architettura contemporanea”, il presente programma 2020-2021 e altri materiali didattici. L'indirizzo del sito Internet ove scaricare questi ultimi materiali è il seguente: http://www.ruggerolenci.it/Didattica/didattica.html 10 Bibliografia essenziale Titolo: L’enigma dell’unità abitativa, tra teoria e ricerca progettuale Autore Ruggero Lenci, Gangemi, Roma 2020 Titolo: L’abitazione sostenibile, mutazioni genetiche a Tor Bella Monaca Autore Ruggero Lenci, Gangemi, Roma 2019 Altri riferimenti bibliografici sono costituiti dai testi sulla storia dell'architettura contemporanea di Bruno Zevi, Alessandra Muntoni, Kenneth Frampton, Marco Biraghi. NOTE - CINQUE RACCOMANDAZIONI PER LA TESINA: 1- Il Nome/cognome di chi scrive la tesina deve sempre apparire sulla prima pagina e sul nome del file. 2- L'indice sarà collocato all'inizio, nella pagina subito dopo il frontespizio. 3- E’ obbligatorio citare sempre le fonti bibliografiche/sitografiche. 4- Il file da inviare via internet sarà costituito da un file di testo o da un pdf così nominato: cognome nome - codice analizzato. Esempio: Rossi Mario - Razionalismo 5- Chi copia una tesina altrui compie una violazione che viene sempre rilevata e annotata. 10 Bibliografia essenziale
(Date degli appelli d'esame)
Titolo: L’enigma dell’unità abitativa, tra teoria e ricerca progettuale Autore Ruggero Lenci, Gangemi, Roma 2020 Titolo: L’abitazione sostenibile, mutazioni genetiche a Tor Bella Monaca Autore Ruggero Lenci, Gangemi, Roma 2019 Altri riferimenti bibliografici sono costituiti dai testi sulla storia dell'architettura contemporanea di Bruno Zevi, Alessandra Muntoni, Kenneth Frampton, Marco Biraghi. |
12 | ICAR/14 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
1031649 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte dello studente dei concetti fondamentali sulla sicurezza strutturale, sulla natura e valutazione delle azioni sulle strutture e della risposta delle strutture in termini di sollecitazioni. Lo studente dovrà acquisire inoltre i criteri di scelta progettuale per gli schemi strutturali e per il dimensionamento delle sezioni, nonché i procedimenti di verifica della sicurezza in accordo a quanto previsto dalle normative vigenti in materia.
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PERNO SALVATORE
(programma)
La sicurezza e le azioni sulle costruzioni: sicurezza strutturale, valutazione delle azioni e delle resistenze, comportamento in esercizio ed allo stato limite ultimo di sezioni e di elementi. Elementi di costruzioni in acciaio: i materiali, comportamento allo stato limite di esercizio e allo stato limite ultimo di elementi, unioni, l’asta di Eulero , l’asta snella presso-inflessa, le aste reali.Elementi di costruzioni in calcestruzzo armato: i materiali, comportamento in esercizio ed allo stato limite ultimo di sezioni e di elementi di cemento armato Progetto e verifiche allo S.L.U., ed allo S.L.E.Cenno sul c.a. precompresso.Elementi di analisi delle strutture:a)- richiami del metodo della congruenza: travi continue, equazione dei tre momenti;b)- metodo dell’equilibrio, il metodo degli angoli di rotazione, impostazione generale per telai piani;
E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 1 – Fondamenti delle costruzioni in acciaio Seconda edizione 1997, pp. XII -416 ISBN 9788808092397
E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 2 - Costruzioni composte acciaio-calcestruzzo cemento armato, cemento armato precompresso. Terza edizione 1998, pp. XIV - 552 ISBN 9788808019172 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 3 - Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta, 1997, pp. X - 248 - ISBN: 9788808019196* E. Cosenza, G.Manfredi, M. Pecce - Strutture in cemento armato. Basi della progettazione - ISBN: 9788820339296 G. Ballio, C. Bernuzzi - PROGETTARE COSTRUZIONI IN ACCIAIO - ISBN: 9788820332464 Norme tecniche |
12 | ICAR/09 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6 | 40 | 34 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||
1009119 -
FONDAMENTI DI GEOTECNICA
(obiettivi)
Fornire all’ingegnere Edile-Architetto gli strumenti necessari a progettare, realizzare e conservare opere, strutture e infrastrutture tenendo nel dovuto conto i problemi geotecnici ed insieme le conoscenze che gli consentano di interagire, con semplicità e competenza, con gli specialisti del settore.Risultati di apprendimento attesiConoscenze di base della meccanica dei terreni e delle indagini geotecnicheConoscenze delle procedure che si utilizzano per affrontare e risolvere alcuni dei più importanti problemi applicativi della geotecnica
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DESIDERI AUGUSTO
(programma)
Programma del corso
Di seguito sono presentati i titoli degli argomenti trattati nel corso. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione della composizione dei terreni, alla definizione delle grandezze fisiche necessarie per caratterizzarlo, alle descrizione delle più comuni classificazioni. Nel secondo capitolo vengono definiti gli strumenti della meccanica che possono essere utilizzati per lo studio del comportamento dei terreni. Il terzo e il nono capitolo sono dedicati alla geotecnica sperimentale, alla descrizione delle prove in sito e in laboratorio che consentono di definire le caratteristiche meccaniche dei terreni, alla descrizione dei più comuni comportamenti osservati. Dal quarto all’ottavo capitolo, vengono presentati gli elementi di base della soluzione di semplici problemi applicativi riguardanti la filtrazione e la consolidazione, gli scavi superficiali e le opere di sostegno, le fondazioni superficiali e profonde, l’analisi della stabilità dei pendii. 1. NATURA E COSTITUZIONE DEI TERRENI Origine dei terreni, ambiente di deposizione, mineralogia Costituzione e struttura dei terreni Proprietà intrinseche e proprietà di stato Sistemi di classificazione: analisi granulometrica, limiti di Atterberg 2. MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEL TERRENO 2.1 Elementi di Meccanica del Continuo per mezzi plurifase Stati di tensione e deformazione in un continuo (richiami) Tensioni totali - Pressioni neutre Il principio delle tensioni efficaci Rappresentazione degli stati di tensione e deformazione mediante cerchi di Mohr (richiami) Rappresentazione dell’evoluzione degli stati di tensione e deformazione Condizioni di equilibrio di un continuo tridimensionale Calcolo delle tensioni in condizioni litostatiche - capillarità 2.2 Modelli costitutivi Richiami al modello di mezzo elastico Applicazioni del modello elastico a un continuo plurifase : il terreno nel suo complesso come mezzo elastico, lo scheletro solido come mezzo elastico Il modello di mezzo plastico perfetto (criteri di rottura) Applicazioni del modello plastico perfetto a un continuo plurifase : il terreno nel suo complesso come mezzo plastico, lo scheletro solido come mezzo plastico Condizioni drenate e non drenate - Condizioni di breve e lungo termine 3. DETERMINAZIONE IN LABORATORIO DEI PARAMETRI dei Modelli Le attrezzature di laboratorio Il campionamento Compressibilità dei terreni a grana grossa e a grana fina Compressibilità dei depositi naturali Deformabilità e resistenza a rottura dei terreni a grana grossa e a grana fina 4. PERMEABILITà, MOTI DI FILTRAZIONE e consolidazione Richiami di idraulica: Carico idraulico e quota piezometrica, condizioni idrostatiche e idrodinamiche Permeabilità, legge di d’Arcy, moti di filtrazione in regime stazionario e transitorio Teoria della consolidazione monodimensionale 5. OPERE DI SOSTEGNO Condizioni di equilibrio limite - Teoria delle spinte (Rankine e Coulomb) Muri di sostegno Paratie a sbalzo 6. FONDAZIONI SUPERFICIALI Tipologie e aspetti tecnologici Analisi delle condizioni di stabilità Tensioni indotte dai carichi superficiali Calcolo dei cedimenti Interazione terreno-struttura (cenni) Danno indotto dai cedimenti differenziali 7. FONDAZIONI PROFONDE Tipologie e aspetti tecnologici Analisi delle condizioni di stabilità 8. CENNI ALL’ ANALISI DI STABILITà DEI PENDII Metodi dell’equilibrio limite : stabilità di un pendio indefinito Criteri di intervento di stabilizzazione 9. INDAGINI IN SITO Sondaggi e prelievo di campioni Prove in sito : prove penetrometriche, prove scissometriche Misure in sito : spostamenti, pressioni interstiziali Testi di riferimento:
(Date degli appelli d'esame)
Lezioni di meccanica delle terre - A.Burghignoli - Hevelius Fondazioni - C.Viggiani - CUEN Geotecnica - R.Lancellotta - Zanichelli Strutture di fondazione.A. Desideri, C.Viggiani (2002). In: AA. VV.. Ingegneria delle strutture. vol. III, p. 507-639, TORINO: Utet, ISBN/ISSN: 88-02-05944-6 |
9 | ICAR/07 | 50 | 68 | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1021704 -
RESTAURO ARCHITETTONICO CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il Laboratorio di restauro architettonico intende fornire le basi culturali, concettuali e metodologiche per l’operare sulle preesistenze, oltre che favorire un approccio completo ai complessi e diversificati ambiti che distinguono la tutela e la conservazione dei beni architettonici: dalla storia alle teorie del restauro, dalla legislazione al consolidamento, dalle dottrine estetiche agli orientamenti critici, dalle posizioni architettoniche alla metodologia progettuale. Il Corso rappresenta, oltre che il naturale proseguimento delle conoscenze acquisite e maturate nelle esperienze didattiche degli anni precedenti, la normale introduzione alle attività composite che caratterizzano il restauro, nel suo carattere inequivocabilmente progettuale e professionalizzante.Risultati di apprendimento attesiNel corso degli anni le tematiche selezionate sono state diversificate, spaziando dallo studio di chiese, al tema delle lacune urbane, dalle problematiche conservative dei siti archeologici al recupero di edifici industriali sino ad argomenti di architettura ‘contemporanea’.
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TURCO MARIA GRAZIA
(programma)
Il Corso di "Restauro architettonico con Laboratorio progettuale", la cui frequenza è obbligatoria, è articolato in lezioni ed esercitazioni pratiche svolte in aula. Le lezioni riguardano i seguenti temi: attuali orientamenti del restauro; profilo storico del restauro; metodi e strumenti della conoscenza; interventi di conservazioni su materiali e strutture; elementi normativi; cenni sui materiali e le tecniche costruttive storiche; problemi diagnostici, tecnologici e progettuali del consolidamento; le valutazioni nel progetto di restauro; interventi ‘innovativi’ sulle preesistenze.
Il Laboratorio non prevede un tema applicativo determinato, ma gli argomenti delle esercitazioni dovranno essere liberamente proposti dagli studenti. Le tematiche selezionate devono interessare temi di restauro e valorizzazione dell’edilizia storica e concreti problemi conservativi; in particolare la scelta dovrà ricadere su testi architettonici di elevata qualità. L’esercitazione deve giungere, attraverso appunti grafici e fotografici e il rilievo alla comprensione e all’individuazione dei caratteri tipologici, distributivi, funzionali e strutturali (materiali, tecniche e particolarità costruttive) dell’opera oggetto di studio, delle sue specifiche problematiche e delle possibili soluzioni progettuali. Gli elaborati devono essere eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee a identificare l’oggetto di studio. L’esame, rigorosamente individuale, verterà in una prova orale sugli argomenti oggetto delle lezioni e nella presentazione e discussione delle esercitazioni svolte nell’ambito del Laboratorio. Testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
- C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 (2° ed.). - G. MIARELLI MARIANI, Centri storici, note sul tema, Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma 1987. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. Indicazioni bibliografiche specifiche verranno indicate nel corso delle lezioni; si suggerisce, inoltre, per approfondire la materia, la consultazione di periodici specializzati. |
12 | ICAR/19 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1016 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il momento formativo corrispondente alla preparazione della prova finale è caratterizzato da una visione interdisciplinare dello specifico ambito scelto per la redazione dell'elaborato progettuale. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale consistono nella frequenza di "seminari di approfondimento" finalizzati a dare al laureando conoscenze aggiuntive rispetto a quelle acquisite nel corson regolare degli studi in campi disciplinari complementari a quello ove si sviluppa prioritariamente la redazione del progetto di tesi
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18 | - | - | 264 | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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18 | 100 | 136 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1031741 -
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
L’insegnamento di Organizzazione del cantiere appartiene al SSD ICAR/11 (Produzione Edilizia) e figura tra le materie obbligatorie ed è collocato al quinto anno del Corso di Studi per il conseguimento della laurea specialistica il Ingegneria edile-architettura U.E. ed al suo interno è possibile sviluppare la propria tesi di laurea.Il corso si propone di approfondire le problematiche legate al cosiddetto “progetto operativo” o in altre parole a quella componente dell’attività progettuale finalizzata alla analisi ed allo studio delle modalità realizzazione degli interventi in edilizia con particolare riguardo agli interventi di tipo pubblico.Parallelamente, ma in modo intergrato con il corso è possibile usufruire di un corso integrativo di ulteriori 60 ore che consentirà l’ottenimento dell’abilitazione allo svolgimento delle attività professionali in materia di sicurezza dei cantieriRisultati di apprendimento attesiNell’ambito del laboratorio didattico verrà sviluppato un intero progetto operativo giungendo alla definizione del Layout di cantiere e la sua organizzazione in aree funzionali individuandone i requisiti dimensionali. Lo studente dovrà sviluppare inoltre un computo metrico estimativo del progetto, un programma dei lavori completo, un capitolato speciale di appalto ed piano di sicurezza e coordinamento
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NOVEMBRI GABRIELE
(programma)
- Introduzione al corso – Illustrazione degli obiettivi del corso, modalità di svolgimento delle attività di laboratorio;
- L'industria manifatturiera ed il comparto edile – Il settore dell’edilizia, rapporti con gli altri comparti industriali; - La Progettazione Operativa – definizione, metodi e tecniche, Work Breakdown Structure, Product Breakdown Structure, Location Based Structure; - Le condizioni contrattuali – Aspetti legislativi che caratterizzano l’esecuzione delle opere nell'ambito degli appalti di opere pubbliche - Sistemi di esecuzione delle OO.PP. – modalità attraverso le quali lo Stato provvede alla esecuzione delle opere pubbliche, opere in economia, contratto di appalto, contratto d’opera; - La legislazione delle OO.PP. nella esecuzione dell’appalto – le norme relative alla esecuzione delle opere pubbliche (Titolo V – Esecuzione) - I soggetti – I soggetti coinvolti nella esecuzione delle opere pubbliche; - La conduzione dell'appalto – Consegna, sospensione, ripresa ed ultimazione dei lavori. - La programmazione delle opere e project management – La Work Breakdown Structure, Product Breakdown Structure, Location Based Structure nella programmazione delle opere. Metodi e tecniche di project management - La provvista dei materiali – qualità dei materiali, provenienza, condizioni di accettazione; - Il costo previsto – computo metrico e stima dei lavori; - Infortuni sul lavoro – Introduzione alle tematiche relative alla sicurezza di cantiere. Statistiche sugli infortuni; - Testo unico Sicurezza legge 81/08. Principi generali definizioni. - Titolo IV legge 81/08 - Il cantiere – Norme e definizioni specifiche per i cantieri - Rischi particolari (Allegato X legge 81/08) - Scavi – Rischi connessi alla esecuzione degli scavi; - Ponteggi – Rischi di caduta dall'alto; - Sicurezza elettrica - contatti diretti ed indiretti, sistemi di prevenzione e protezione; - Impianto elettrico di cantiere – regole costruttive, caratteristiche degli elementi componenti; - Sollevamento e trasporto – Direttiva macchine, mezzi utilizzati in cantiere; - Rumore – Valutazione del rumore, prevenzione e protezione delle maestranze; - L' appalto di opere pubbliche Antonio Cianflone, Giorgio Giovannini, Vincenzo Lopilato - Editore: Giuffrè Edizione: 13 Anno edizione 2018;
(Date degli appelli d'esame)
- L’esecuzione delle opere pubbliche con cenni di diritto comparato - Mario Eugenio Comba – G. Chiappelli Editore – Torino 2011 - Ormea G.B., "Organizzazione dei cantieri", Ed. Utet, Torino. |
12 | ICAR/11 | 60 | 51 | 51 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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