Insegnamento
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Attività
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AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE DIETETICHE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Dietista. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Dietetiche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, per promuovere, organizzare e coordinare attività finalizzate all’adozione di corrette e sane abitudini alimentari, sia nell’età pediatria, che adulta, atte al mantenimento di uno stato di benessere ed alla prevenzione di patologie di particolare rilevanza sia per l’individuo, che per la collettività o gruppi specifici di popolazione.
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ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
Introduzione all'endocrinologia
Patologie della tiroide
Patologie del surrene
Aspetti endocrini della sindrome metabolica
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LOMBARDO FRANCESCO
( programma)
Malattie del sistema endocrino Le malattie dell’ipotalamo, dell’adenoipofisi e della neuroipofisi. Le patologie tiroidee. Il gozzo e le malattie da deficit dell’apporto iodico. Ipotiroidismi e tireotossicosi. Tiroiditi.Tumori della tiroide. Le malattie delle paratiroidi. Ipoparatiroidismi e iperparatiroidismi. Le malattie metaboliche. Diabete mellito: Classificazione, nosografia, patogenesi, clinica e complicanze. Le dislipidemie e la sindrome metabolica. Aspetti endocrini delle obesità e magrezze. Aspetti dietetici delle malattie endocrine e del metabolismo. Le sindromi ipoglicemiche. Le patologie surrenaliche. Ipocorticosurrenalismi, ipercorticosurrenalismi. Le malattie della midollare del surrene.Ipertensioni endocrine. Le sindromi poliendocrine autoimmuni. Le neoplasie endocrine multiple. Le patologie gonadiche. Disordini dello sviluppo puberale. Infertilità maschile (patologie congenite ed acquisite della spermatogenesi, ipogonadismi), tumori testicolari. Disfunzione erettile. Iperandrogenismi ed amenorree.
F. LOMBARDO, A. LENZI: MANUALE DI ENDOCRINOLOGIA, EDISES, 2017
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MED/13
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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BIOCHIMICA
(obiettivi)
Core Curriculum.
Corso di Microbiologia e Microbiologia Clinica
Concetti strutturali batteriologici,micologici e virologici. Implicazioni clinico-microbiologiche delle principali sindromi infettive applicate alla gestione manageriale dell’attività tecnico assistenziale con particolare rifermento ai concetti organizzativi ed alle implicazioni applicative degli agenti infettivi.
Obiettivi didattici del corso.
Il corso ha lo scopo di consentire allo studente di apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali, al fine di acquisire conoscenze atte alla comprensione di patologie provocate da alterazioni di processi biochimici.
Argomenti del Corso
Glucidi: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi.
Amminoacidi e polipeptidi. Struttura e funzione delle proteine.
Acidi Nucleici, trascrizione e traduzione.
Lipidi: grassi neutri, fosfolipidi, steroidi. Membrane biologiche. Struttura e meccanismi di trasporto, deficit nei sistemi di trasporto, Fibrosi cistica, Diabete Mellito e Diabete Insipido.
Biosegnalazione: ormoni steroidei, amminici e proteici, patologie da deficit ormonale. Cenni di metabolismo, fosforilazione ossidativa, radicali liberi.
Enzimi, patologie da deficit enzimatico. Attività delle fosfodiesterasi.
Vitamine idrosolubili e liposolubili.
Mioglobine ed Emoglobina, Anemia falciforme e Mediterranea.
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SCOTTO D'ABUSCO ANNA
( programma)
Il corso si articola in due parti: Parte prima: argomenti di Propedeutica Biochimica Parte seconda: Biochimica
Parte I Glucidi: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi. Struttura e funzione. Amminoacidi e polipeptidi. Struttura e funzione delle proteine. Acidi Nucleici, trascrizione e traduzione. Funzione di alcuni nucleotidi nel metabolismo cellulare. Lipidi: grassi neutri, fosfolipidi, steroidi. Membrane biologiche. Struttura e meccanismi di trasporto, deficit nei sistemi di trasporto, Fibrosi cistica, Diabete Mellito e Diabete Insipido.
Parte II Biosegnalazione: ormoni steroidei, amminici e proteici, patologie da deficit ormonale. Cenni di metabolismo, fosforilazione ossidativa, radicali liberi. Enzimi, patologie da deficit enzimatico. Attività delle fosfodiesterasi. Vitamine idrosolubili e liposolubili. Mioglobine ed Emoglobina, Anemia falciforme e Mediterranea
-D.L. Nelson, M.M. Cox, INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER, ed Zanichelli -D.L. Nelson, M.M. Cox, I PRINCIPI DELLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER, ed Zanichelli -M. Lieberman, A. Marks, MARKS BIOCHIMICA MEDICA Un approccio clinico -Garrett, Grisham, BIOCHIMICA, ed Piccin -Lange, HARPER-BIOCHIMICA, ed McGraw-Hill
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BIO/10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE TECNICHE DIETETICHE APPLICATE
(obiettivi)
Il programma verte su due argomenti base che vengono sviluppati: - la complessità in medicina
- organizzazione di un servizio di dietetica e di nutrizione clinica
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MED/49
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PEDIATRIA
(obiettivi)
· Alimentazione – accrescimento
· Vaccinazioni
· Intolleranze alimentari
Celiachia
· Fibrosi cistica del pancreas
· Infezioni respiratorie
· Infezioni delle vie urinarie
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ANANIA CATERINA
( programma)
Accrescimento e sviluppo del bambino sano, dentizione, parametri pediatrici normali, Alimentazione nel bambino sano (3 ore): -allattamento materno -allattamento artificiale -divezzamento Accrescimento patologico (3 ore): -bassa statura -denutrizione e malnutrizione -obesità Malattie genetiche e cromosomiche (1 ora) Infezioni in gravidanza (1 ore) Malattie infettive (2 ore) Vaccinazioni (2 ore) Febbre (1 ore) Allergie (2 ore) Malattie gastroenterologiche (4 ore): -celiachia -stipsi -reflusso gastroesofageo -infezione da Helicobacter pylori Malattia Reumatica (1 ora)
Per l'espletamento dell'esame si consiglia l'approfondimento teorico già all'inizio della frequenza del corso. Allo scopo di consultazione e di approfondimento il libro consigliato è: “Manuale di Pediatria” II edizione Castello, Duse – Piccin editore. Verranno forniti agli studenti le diapositive utilizzate durante le lezioni e articoli scientifici aggiornati relativi agli argomenti trattati.
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MED/38
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1051716 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE ORTOPEDICHE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Ortopedico. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Ortopediche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
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MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Ortopedico. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Ortopediche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
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DI PAOLO CARLO
( programma)
PROGRAMMA SPECIFICO - L’apparato stomatognatico: inquadramento nosologico ed evoluzione della interpretazione funzionale: sistemi semplici e sistemi complessi - Principi base della occlusione e delle malocclusioni aspetti sociali ed epidemiologici - I concetti di base della postura e i suoi rapporti con l’occlusione e l’apparato stomatognatico - Elementi fondamentali delle funzioni stomatognatiche - Aspetti di eziopatogenesi e di epidemiologia integrati dalla corrente letteratura delle funzioni e disfunzioni e dei dolori craniocervicomandibolari - Gestire una cartella clinica specifica (compilazione e raccolta dati anamnestici) * - Esami strumentali standard e complementari per impostare idoneo un percorso clinico idoneo* - Esame elettrognatomiosonografico * - La pedana baropodostabilometrica nelle patologie disfunzionali* - Cenni in ottica gestionale ed organizzativa dei principali trattamenti conservativi e chirurgici * - La gestione integrata e la progettazione di protocolli di ricerca e di ambulatori multidisciplinari* - Il dolore oro-facciale: aspetti normativi, definizione, concetti di base sulla nocicezione, il dolore cronico, la multidimensionalità e concetti sull’interpretazione dello stato doloroso. - Come si redige una tesi di laurea - Leggere ed analizzare la letteratura scientifica.
Per i concetti generali e per la parte specifica: Patologia dell’Articolazione Temporomandibolare. Dall’eziopatogenesi alla terapia. P. Cascone C. Di Paolo Ed. Utet Milano 2004 Esami strumentali nella pratica clinica odontostomatologica C. Di Paolo; F. Panti Ed. CIC 2011
Dispense delle lezioni che sono fornite agli studenti in formato PDF
(Date degli appelli d'esame)
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MED/28
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Tecniche della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
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PILLONI ANDREA
( programma)
Durante l’anno accademico verrà affrontato il tema della ricerca traslazionale: il passaggio efficace dell’outcome del ricercatore dal laboratorio all’applicazione clinica. Il “modello” sarà la malattia parodontale e la gestione dei tessuti di supporto dei denti, oggi sempre più strumento di lavoro traslazionale. Il discente verrà guidato nella conoscenza non solo dell’approccio scientifico di tipo traslazionale ma anche nel saper riconoscere e giudicare gli spunti più idonei per considerare una politica sanitaria sempre più vicina ai criteri moderni, quale, appunto, l’approccio traslazionale.
Ricerca su banche dati online.
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MED/50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Ortopedico. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Ortopediche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
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PERSIANI PIETRO
( programma)
PIEDE TORTO CONGENITO DISPLASIA DELL'ANCA TRAUMATOLOGIA PEDIATRICA LA ZOPPIA IN ETA' PEDIATRICA SCOLIOSI IL DOLORE IN ETA' PEDIATRICA traumatologia adulti
LEZIONI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA MONDUZZI EDITORE VILLANI, SESSA
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MED/33
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Attività formative caratterizzanti
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1036092 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE AUDIOPROTESICHE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Audioprotesico; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Audioprotesiche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
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SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
(obiettivi)
Programma corso Prof. Gian Luca SfasciottiIl ruolo del medico così come dello specialista, consiste nel definire, progettare e realizzare i percorsi assistenziali;nell’ambito delle malattie rare questa esigenza è massima. Si tratta di individuare una figura di medico:• competente: la competenza significa conoscenza diretta della patologia;• motivato: l’attenzione alle patologie rare richiede una particolare disposizione mentale del medico il qualedeve concepire l’assistenza al malato di patologia rara come un’assistenza medica “allargata” che comporta spesso ilcarico di compiti non prettamente medici quali la soluzione di difficoltà di comunicazione.• disponibile: poiché la cura dei malati rari richiede un tempo superiore al normale standard dedicato ad altrepatologie per la necessità di documentazione.• innovativo: il medico deve essere pronto ad attivare comportamenti nuovi sotto il profilo diagnostico,terapeutico e gestionale.La salute del cavo orale in taluni pazienti assume una grandissima importanza e rappresenta una vera e propria sfida peril personale odontoiatrico; soprattutto stabilire delle linee guida semplici e ripetibili per poter meglio approcciare ecurare le affezioni orali ad essi correlati. L’immaginazione, l’ingegnosità e la flessibilità sono, quindi, necessarie percoloro che sono coinvolti nel trattamento delle persone disabili; la modificazione di procedure usuali associate apazienza, calma e gentilezza sono le chiavi di approccio per questi speciali pazienti. L’odontoiatra e il suo staff possonodare un contributo importante al benessere e al valore personale di un paziente disabile; egli deve avere degli obiettiviben precisi, che sono:• Motivare il paziente e colui che se ne occupa. Sviluppare, cioè, delle pratiche per la cura personale della cavitàorale, volte al mantenimento dei tessuti orali sani.• Contribuire alla salute generale del paziente, poiché la salute orale ne è parte integrante. La prevenzione dellaperdita degli elementi dentali giova alla masticazione, che, a sua volta, è essenziale per prevenire la malnutrizione eaumentare la resistenza alle infezioni.• Prevenire la necessità di grandi interventi, che il paziente non sia in grado di sopportare, a causa di unariduzione della resistenza fisica o per la poca collaborazione.• Ultimo scopo, ma non meno importante, aiutare a migliorare l’estetica e quindi contribuire all’accettazionesociale.La maggior parte dei pazienti disabili, o almeno coloro che presentano un grado di collaborazione accettabile, possonoessere curati in ambiente ambulatoriale in via del tutto sicura, sia per loro stessi, che per il professionista che li tratta. Igradi di collaborazione sono vari. Nella maggior parte dei casi risulta indispensabile, però, l’aiuto dei genitori, diulteriori operatori o di ausili particolari per aumentare il loro grado di collaborazione come farmaci sedativi. Tra glioperatori ausiliari ci avvaliamo anche di personale socio-sanitario professionale, il quale, attraverso la clown terapia,collabora nella gestione del paziente, distogliendo l’attenzione dalle pratiche sanitarie e dalle emozioni negative,mutandole verso positività e collaborazione. Il problema principale da affrontare è il mantenimento della stessa, legataovviamente alle mancanze del paziente, sia fisiche, che psichiche; in questo caso il ruolo dei genitori o di chi si occupadel paziente è fondamentale. Grande importanza, durante la prima visita, assume la capacità comunicativa nei confrontidei genitori. E’ bene porre loro delle questioni relative all’igiene orale e alle abitudini quotidiane e consigliare loro dellepratiche che possano giovare alla salute orale del paziente special need. E’ bene abituare il paziente special needall’utilizzo autonomo, laddove sia possibile, dello spazzolino affinchè i sentimenti di autostima e il raggiungimentodell’obiettivo costituiscano un netto vantaggio a livello psicologico. Questo è molto importante anche per ilprofessionista, perché il paziente raggiungendo l’autostima diviene più motivato ad eseguire qualsiasi trattamentoodontoiatrico. Vari sono i sussidi alternativi che tali pazienti possono utilizzare a casa loro in funzione delle capacitàmanuali che essi presentano.Quindi il primo passo, fondamentale, ai fini di una buona igiene orale è la rimozione del tartaro; essa può essere ancheutile come approccio al paziente stesso. Seduto in poltrona al paziente può essere illustrato e descritto ogni singolostrumento; il paziente venendo a conoscenza dello strumentario sarà senz’altro meno timoroso e più motivato. Questa èla cosiddetta tecnica del “TELL-SHOW-DO”, cioè dire-mostrare-fare. Tale tecnica consiste in una spiegazionepreliminare al piccolo paziente del funzionamento dello strumentario e delle sensazioni che potrebbe sentire, condimostrazione pratico-clinica. Dovranno essere utilizzati termini comprensibili e accettabili psicologicamente dalbambino. Nei casi di pazienti meno collaboranti, spesso risulta necessaria l’utilizzo di una sedazione farmacologica,
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SFASCIOTTI GIAN LUCA
( programma)
PROGRAMMA E OBIETTIVI: Il ruolo del medico così come dello specialista, consiste nel definire, progettare e realizzare i percorsi assistenziali; nell’ambito delle malattie rare questa esigenza è massima. Si tratta di individuare una figura di medico: • competente: la competenza significa conoscenza diretta della patologia; • motivato: l’attenzione alle patologie rare richiede una particolare disposizione mentale del medico il quale deve concepire l’assistenza al malato di patologia rara come un’assistenza medica “allargata” che comporta spesso il carico di compiti non prettamente medici quali la soluzione di difficoltà di comunicazione. • disponibile: poiché la cura dei malati rari richiede un tempo superiore al normale standard dedicato ad altre patologie per la necessità di documentazione. • innovativo: il medico deve essere pronto ad attivare comportamenti nuovi sotto il profilo diagnostico, terapeutico e gestionale. La salute del cavo orale in taluni pazienti assume una grandissima importanza e rappresenta una vera e propria sfida per il personale odontoiatrico; soprattutto stabilire delle linee guida semplici e ripetibili per poter meglio approcciare e curare le affezioni orali ad essi correlati. L’immaginazione, l’ingegnosità e la flessibilità sono, quindi, necessarie per coloro che sono coinvolti nel trattamento delle persone disabili; la modificazione di procedure usuali associate a pazienza, calma e gentilezza sono le chiavi di approccio per questi speciali pazienti. L’odontoiatra e il suo staff possono dare un contributo importante al benessere e al valore personale di un paziente disabile; egli deve avere degli obiettivi ben precisi, che sono: • Motivare il paziente e colui che se ne occupa. Sviluppare, cioè, delle pratiche per la cura personale della cavità orale, volte al mantenimento dei tessuti orali sani. • Contribuire alla salute generale del paziente, poiché la salute orale ne è parte integrante. La prevenzione della perdita degli elementi dentali giova alla masticazione, che, a sua volta, è essenziale per prevenire la malnutrizione e aumentare la resistenza alle infezioni. • Prevenire la necessità di grandi interventi, che il paziente non sia in grado di sopportare, a causa di una riduzione della resistenza fisica o per la poca collaborazione. • Ultimo scopo, ma non meno importante, aiutare a migliorare l’estetica e quindi contribuire all’accettazione sociale. La maggior parte dei pazienti disabili, o almeno coloro che presentano un grado di collaborazione accettabile, possono essere curati in ambiente ambulatoriale in via del tutto sicura, sia per loro stessi, che per il professionista che li tratta. I gradi di collaborazione sono vari. Nella maggior parte dei casi risulta indispensabile, però, l’aiuto dei genitori, di ulteriori operatori o di ausili particolari per aumentare il loro grado di collaborazione come farmaci sedativi. Tra gli operatori ausiliari ci avvaliamo anche di personale socio-sanitario professionale, il quale, attraverso la clown terapia, collabora nella gestione del paziente, distogliendo l’attenzione dalle pratiche sanitarie e dalle emozioni negative, mutandole verso positività e collaborazione. Il problema principale da affrontare è il mantenimento della stessa, legata ovviamente alle mancanze del paziente, sia fisiche, che psichiche; in questo caso il ruolo dei genitori o di chi si occupa del paziente è fondamentale. Grande importanza, durante la prima visita, assume la capacità comunicativa nei confronti dei genitori. E’ bene porre loro delle questioni relative all’igiene orale e alle abitudini quotidiane e consigliare loro delle pratiche che possano giovare alla salute orale del paziente special need. E’ bene abituare il paziente special need all’utilizzo autonomo, laddove sia possibile, dello spazzolino affinchè i sentimenti di autostima e il raggiungimento dell’obiettivo costituiscano un netto vantaggio a livello psicologico. Questo è molto importante anche per il professionista, perché il paziente raggiungendo l’autostima diviene più motivato ad eseguire qualsiasi trattamento odontoiatrico. Vari sono i sussidi alternativi che tali pazienti possono utilizzare a casa loro in funzione delle capacità manuali che essi presentano. Quindi il primo passo, fondamentale, ai fini di una buona igiene orale è la rimozione del tartaro; essa può essere anche utile come approccio al paziente stesso. Seduto in poltrona al paziente può essere illustrato e descritto ogni singolo strumento; il paziente venendo a conoscenza dello strumentario sarà senz’altro meno timoroso e più motivato. Questa è la cosiddetta tecnica del “TELL-SHOW-DO”, cioè dire-mostrare-fare. Tale tecnica consiste in una spiegazione preliminare al piccolo paziente del funzionamento dello strumentario e delle sensazioni che potrebbe sentire, con dimostrazione pratico-clinica. Dovranno essere utilizzati termini comprensibili e accettabili psicologicamente dal bambino. Nei casi di pazienti meno collaboranti, spesso risulta necessaria l’utilizzo di una sedazione farmacologica, tramite benzodiazepine; oltre ad avere un effetto “calmante”, sul paziente, determina anche una riduzione della tonicità muscolare e amnesia post-intervento.
durante il corso verranno forniti articoli scientifici inerenti alle tematiche svolte
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MED/50
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Attività formative caratterizzanti
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AUDIOLOGIA
(obiettivi)
Il corso ha come scopo principale quello di fornire elementi di conoscenze nel campo della fisiopatologia e clinica della comunicazione uditiva in età pediatrica ed adulta con particolare riferimento alla semeiotica funzionale e strumentale, alla metodologia, terapia e riabilitazione in audiologia e foniatria.Elementi di semeiotica dell’apparato uditivo e vestibolare. Malattie dell’apparato uditivo e vestibolare. Tecniche audiometriche. Lo screening infantile. Terapia protesica
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LONGO LUCIA
( programma)
Anatomia dell’orecchio Classificazione delle sordità Otiti acute e croniche Anatomia della laringe Patologia della fonazione
materiale consegnato durante il corso
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MED/32
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Attività formative caratterizzanti
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OTORINOLARINGOIATRIA
(obiettivi)
Anatomia del naso e seni paranasali
Riniti e sinusiti acute e croniche
Rinite allergica
L’otite rinogena
Antibiotico profilassi ed antibioticoterapia
Allergia a materiale protesico orale ed auricolare
Danni provocati dall’impatto dell’acqua sulla membrana timpanica
La funzionalità tubarica nei sommozzatori
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MASIERI SIMONETTA
( programma)
Lo studente dovrà avere le conoscenze dei seguenti argomenti: • Riniti e sinusiti acute e cronich • Rinite allergici • L’otite rinogena • Antibiotico profilassi ed antibioticoterapia • Allergia a materiale protesico orale ed auricolare
Le diapositive dell'insegnante Testo di consultazione: Trattato di otorinolaringoiatria di Giovanni Rossi Ed Minerva
(Date degli appelli d'esame)
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MED/31
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Attività formative caratterizzanti
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