Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il Corso è rivolto agli studenti del primo anno del Corso di Laurea in Comunicazione, Tecnologie e Culture Digitali e agli iscritti negli anni precedenti.
Il Corso intende sviluppare una riflessione sul ruolo e sulla pervasività della comunicazione nella società contemporanea, da un lato attraverso lo studio della comunicazione come oggetto scientifico, dall’altro attraverso la disamina del contributo che le scienze sociali hanno dato alla fondazione delle scienze della comunicazione. Ampio spazio è dedicato al nesso che lega la nascita e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione alle principali trasformazioni culturali e istituzionali del mondo moderno, e alla riflessione sul ruolo della comunicazione nel rappresentare e anticipare i mutamenti dello scenario postmoderno
Canale: 1
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FATELLI GIOVAMBATTISTA
(programma)
Il Corso si articola nei seguenti nodi tematici:
Introduzione allo studio della comunicazione La comunicazione: punti di vista e prospettive interpretative Dalle scienze della comunicazione verso la scienza della comunicazione – punti di vista interdisciplinari Elementi costitutivi e definizioni dei processi comunicativi Paradigmi della comunicazione Modelli lineari Modelli circolari Come studiare i media? Fonti e principi metodologici Sociologia e comunicazione Società organica Stampa e informazione Società di massa e propaganda I La cultura di massa e l’industria culturale Mezzi di comunicazione e modernità: fondamenti per una teoria sociale Studiare i media: le grandi prospettive teoriche Una teoria delle interazioni comunicative Radio, cinema e televisione Nascita degli approcci scientifici Il funzionalismo Ricerca sui media e snodi teorici Politica e comunicazione Problemi attuali Le trasformazioni della visibilità La globalizzazione della comunicazione Il sé e l’esperienza in un mondo interconnesso I TESTI OBBLIGATORI sono:
(Date degli appelli d'esame)
1. M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione, Carocci, Roma 2006. 2. G. Fatelli, Sociologia dell'industria culturale, Carocci, Roma 2006. 3. G. Fatelli (a cura di), Harold Lasswell. La propaganda, Armando, Roma 2019 oppure Marco Santoro (a cura di), Theodor W. Adorno. Sulla popular music, Armando 2004 oppure Paolo Jedlowski (a cura di), Georg Simmel. La metropoli e la vita dello spirito, Armando 1995 oppure Raffaele Rauty (a cura di), Robert Park. La folla e il pubblico, Armando 1996 oppure Mario Morcellini (a cura di), Elhiu Katz, Paul F. Lazarsfeld. L'influenza personale in comunicazione, Armando 2012 oppure Silvia Leonzi, Giovanni Ciofalo (a cura di), Norbert Wiener. La cibernetica, Armando 2017 oppure Giovanni Ciofalo (a cura di), Charles Horton Cooley. La comunicazione, Armando, 2011 Altre opzioni per letture integrative e testi a scelta potranno essere indicate nel corso delle lezioni.
Canale: 2
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CERASE ANDREA
(programma)
Il Corso affronta un’analisi critica dei paradigmi, delle definizioni e dei modelli di comunicazione, nonché degli elementi principali del processo comunicativo.
Focus specifici riguardano: - il nesso tra la comunicazione e le pratiche della vita quotidiana, - lo sviluppo dei paradigmi della socializzazione mediata, - i comportamenti di consumo mediale ed extramediale dei giovani, - le trasformazioni etiche ed esperienziali legate al sempre più ampio accesso alle tecnologie interattive di rete. Viene inoltre offerta una ricostruzione storica e teorica della trasformazione nell’esercizio e nel controllo del potere e della ridefinizione della dicotomia pubblico-privato. Il programma d'esame è costituito da 3 testi:
(Date degli appelli d'esame)
1. M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione, Roma, Carocci, 2006 2. S. Leonzi, G. Ciofalo (a cura di), Homo communicans, Armando Editore, Roma, 2016. Un terzo testo a scelta tra: G. Ciofalo, Comunicazione e vita quotidiana. Percorsi teorici e di ricerca, Carocci, Roma, 2007; C. H. Cooley, La comunicazione, Armando Editore, Roma, 2011 (a cura di G. Ciofalo); E. Katz, P. F. Lazarsfeld, L'influenza personale in comunicazione, Armando editore, Roma, 2012 (a cura di M. Morcellini); I. Ang, Watching Dallas. Cultura di massa e imperialismo culturale, Armando editore, Roma, 2013 (a cura di M. Livolsi); A. Mooles, Sociodinamica della cultura, Armando editore, Roma, 2012 (a cura di G. Gamaleri); J. Kapferer, Rumors, Armando editore, Roma, 2012 (a cura di L. Minestroni); I libri di testo possono essere soggetti a variazioni in considerazione di eventuali nuove uscite editoriali, differenze tra studenti frequentanti e i non frequentanti. Eventuali modifiche al programma saranno tempestivamente comunicate negli spazi web www.coris.uniroma1.it, nelle pagine del docente e del corso). |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
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DIRITTO PUBBLICO, DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
1) Il corso mira a fornire agli studenti gli elementi utili a comprendere l’organizzazione e il funzionamento dello stato italiano, i suoi rapporti con la comunità internazionale e con l’Unione europea in particolare, il sistema dei diritti e delle libertà di cui godono i cittadini, la regolamentazione del settore dell’informazione sia per quanto concerne l’attività giornalistica sia in riferimento al sistema radiotelevisivo e alle tecnologie della comunicazione. Tali conoscenze sono indispensabili per la formazione di futuri professionisti della comunicazione.
2) Coloro che avranno frequentato il corso e avranno superato il relativo esame saranno in grado di comprendere pienamente l’organizzazione e il funzionamento dello Stato italiano e i suoi rapporti con l'ordinamento internazionale e dell'Unione europea, nonché le regole alla base del sistema dei media. Queste competenze saranno loro utili nella loro futura vita professionale. 3) Verrà incoraggiata la discussione in aula degli argomenti di volta in volta presentati, così che gli studenti abbiano l’opportunità di affinare le proprie capacità critiche e di giudizio. 4) L’esame finale, che si svolge oralmente, costituisce l’occasione in cui gli studenti potranno testare la propria capacità di comunicare quanto appreso. 5) Durante il corso verranno fornite agli studenti indicazioni bibliografiche e relative a risorse online, in modo da consentire loro di approfondire in modo autonomo gli argomenti trattati.
Canale: 1
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ALLEGRI MARIA ROMANA
(programma)
Parte 1 (circa 40 ore): storia dell’ordinamento giuridico italiano, l’ordinamento costituzionale, i rapporti fra Stato e ordinamento internazionale e comunitario, le fonti del diritto, i diritti fondamentali, le forme di governo, la sovranità popolare, il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica, gli ordinamenti regionali e locali, la pubblica amministrazione, il potere giurisdizionale, la giustizia costituzionale.
Parte 2 (circa 10 ore): l’Unione europea (organizzazione, funzionamento e rapporti fra l’ordinamento giuridico dell’Unione e quello nazionale). Parte 3 (circa 20 ore): la libertà di espressione nella Costituzione italiana e i suoi limiti, la disciplina della stampa, della professione giornalistica, del sistema radiotelevisivo, delle comunicazioni elettroniche e della comunicazione politica, la convergenza multimediale, le regole dell'informazione online. 1) A. Barbera e C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Bologna, il Mulino, ultima edizione (esclusi capp. XII e XIII).
(Date degli appelli d'esame)
2) M. R. Allegri, Informazione e comunicazione nell'ordinamento giuridico italiano, seconda edizione, Torino, Giappichelli, 2019 (solo prefazione, introduzione, cap. 1, cap. 2, cap. 3, parr.1-2-3-4 del cap. 5). Occorre inoltre avere a disposizione e conoscere bene la Costituzione italiana. Si consiglia: La Costituzione esplicata, edizioni Simone.
Canale: 2
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TEODORO GIOVANNI
(programma)
Il Corso è di carattere istituzionale ed è orientato ad un metodo storico e comparato. Esamina i principali istituti dell’organizzazione costituzionale italiana, ricostruisce i principi, la legislazione e la giurisprudenza costituzionale sull’informazione e sul sistema dei media. Una sezione del corso è incentrata sui profili tematici dei diritti fondamentali, che il processo di integrazione europea, la società multiculturale e il fenomeno della globalizzazione pongono agli ordinamenti statali.
Prima Parte( circa 48 ore) Diritto pubblico Fenomenologia giuridica. Diritto e ordinamento giuridico. Lo Stato e i suoi elementi costitutivi. Stato comunità e Stato persona. Le forme di Stato. Vicende storico costituzionali dello Stato italiano. Rapporti con altri ordinamenti: Ordinamento internazione. UE . Le fonti del diritto. La pluralità delle fonti. La Costituzione. Fonti primarie e fonti secondarie. Le figure giuridiche soggettive. Le situazioni giuridiche soggettive Le forme di governo. Gli strumenti di democrazia diretta e gli istituti rappresentanti. Partiti politici e sindacati. Il Presidente della Repubblica Il Parlamento Il Governo La pubblica amministrazione Le Regioni. Gli enti locali La magistratura. La Corte Costituzionale . I diritti fondamentali Seconda Parte (circa 24 ore) Diritto dell’informazione e della comunicazione La libertà di espressione nella Costituzione italiana e i suoi limiti; la disciplina della stampa, della professione giornalistica, del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni elettroniche; la convergenza multimediale. 1) Un manuale a scelta tra :
(Date degli appelli d'esame)
AUGUSTO BARBERA - CARLO FUSARO, Corso di diritto pubblico,il Mulino, Bologna, 2018 ROBERTO BIN – GIOVANNI PITRUZZELLA, Diritto pubblico,Giappichelli, Torino,2019 2) Un manuale a scelta tra : PAOLO CARETTI-ANDREA CARDONE, Diritto dell'informazione e della comunicazione nell'era della convergenza , Mulino , Bologna,2019 (escluso cap .V) MARIA ROMANA ALLEGRI, Informazione e comunicazione nell’ordinamento giuridico italiano, Giappichelli, Torino, ultima edizione |
9 | IUS/09 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi generali.
Il primo obiettivo generale del corso è quello di introdurre gli studenti ai principali temi di studio della psicologia sociale, evidenziando la natura empirica della disciplina. Per raggiungere questo obiettivo, oltre alle lezioni frontali verranno svolte alcune esercitazioni basate sull'analisi critica di alcune ricerche, discutendone le scelte metodologiche e l’applicazione nei vari contesti.Il secondo obiettivo generale è quello di proporre un approfondimento specifico sul contributo della psicologia sociale allo studio della comunicazione. Anche in questo caso verranno considerati in profondità i problemi di metodo nella costruzione delle ricerche e nell'interpretazione dei loro risultati. Il terzo obiettivo generale è la riflessione su come lo studio della comunicazione, effettuato a partire dai contributi della psicologia sociale su questi temi, si modifichi nell'attuale contesto della vita quotidiana, sempre più caratterizzato in senso interculturale. Al completamento del corso ci si aspetta che gli studenti possano aver compreso l'originalità della disciplina psicologica, che affronta con gli strumenti e le metodologie di una scienza empirica interrogativi di autoriflessione che fanno parte del pensiero quotidiano. Anche con l'approfondimento di ricerche fondamentali della disciplina, ci si aspetta che gli studenti possano differenziare tra la formulazione di una domanda di ricerca, circoscritta e verificabile, e le teorie di senso comune sul funzionamento della mente propria e altrui. Ci si aspetta inoltre che gli studenti padroneggino una descrizione delle principali aree di studio della disciplina, con particolare attenzione per le ricerche focalizzate sul tema della comunicazione umana, sia faccia a faccia sia mediata. Obiettivi specifici. 1. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Al termine del corso ci si aspetta che gli studenti possano avere competenze adeguate per comprendere la complessità delle ricerche psicologiche, in particolar modo di quelle realizzate nell'ambito della psicologia sociale e della psicologia della comunicazione. Ci si aspetta inoltre che gli studenti possano applicare queste competenze all'analisi di tutte quelle situazioni in cui è la fiducia e la speranza in sé stessi e nelle proprie relazioni sociali, che la psicologia considera come base indispensabile per la salvaguardia del benessere mentale e delle relazioni sociali, sono minacciate da processi psico-sociali e comunicativi distorti (quali carenza di cure e isolamento sociale; violenza strutturale, simbolica, culturale, o diretta; comunicazioni manipolatorie o mendaci). 2. Autonomia di giudizio. Gli studenti avranno occasioni di discutere tra loro e con la docente su alcune ricerche che si sono rivelate fondamentali per lo sviluppo della disciplina, esaminandone criticamente la metodologia, l'interpretazione dei risultati e le conseguenze applicative. In particolar modo, gli studenti saranno incoraggiati a sviluppare una propria capacità di giudizio autonomo di fronte ai risvolti etici delle ricerche psicologiche, e alla visione di uomo e di società che esse implicano. 3. Abilità comunicative. Nel corso dell'intero periodo didattico, gli studenti saranno coinvolti nell'organizzazione e nello svolgimento di attività di dibattito su temi da loro stessi scelti all'interno dell'offerta formativa. Inoltre, dopo aver approfondito in aula alcuni temi relativi a domini di ricerca specifici, saranno invitati studiosi esperti di tale aree di ricerca, che risponderanno alle domande degli studenti. 4. Capacità di apprendimento. Una prima fase del corso sarà basata prevalentemente su lezioni tradizionali, e sarà seguita da una prova di valutazione intermedia che renda chiara l'acquisizione di un insieme di concetti di base. A partire da queste acquisizioni, gli studenti saranno incoraggiati allo svolgimento di attività di studio autonomamente scelte, all'interno di un insieme di suggerimenti predisposti dalla docente. Queste attività saranno svolte da piccoli gruppi di lavoro che in seguito riporteranno le conclusioni del loro studio alla discussione dell'intera classe, servendosi di modalità comunicative scelte dagli studenti stessi (presentazioni di power point, commento di brevi filmati, analisi di ricerche scelte, ecc.)
Canale: 1
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LEONE GIOVANNA
(programma)
Nella prima parte del corso si considereranno i contributi che la psicologia sociale classica può dare allo studio della comunicazione, considerata come funzione indispensabile della vita mentale. Si considereranno gli aspetti di continuità e discontinuità tra comunicazione umana e comunicazione animale, e si discuteranno i vantaggi di uno studio multimodale della comunicazione, che considera in modo integrato la comunicazione verbale e la comunicazione non verbale. Infine, si presenteranno studi recenti condotti nel contesto della vita quotidiana attuale, sempre più caratterizzata dalle opportunità ma anche dalle forti tensioni nate dalla convivenza interculturale.
Nella seconda parte del corso si ripercorreranno le principali tappe dell’evoluzione della disciplina, all’interno di una ricapitolazione più generale della storia della psicologia, con accenni alle principali scuole ed approcci e all’emergere della psicologia sociale come disciplina di incontro tra la tradizione psicologica e la tradizione sociologica. Si affronteranno poi i temi classici: atteggiamenti, attribuzione, persuasione, conformismo e influenza maggioritaria, influenza delle minoranze e dinamiche del cambiamento sociale, rappresentazioni sociali e studio della vita quotidiana, altruismo e aggressività, relazione nel gruppo e tra i gruppi. Per ognuno di questi temi si esamineranno alcuni contributi empirici rilevanti, riflettendo sui metodi usati e sul dibattito scientifico legato all’interpretazione di queste ricerche seminali (es. i lavori di Asch sul conformismo, di Milgram sull’ubbidienza distruttiva, di Sherif sull’emergere delle norme nel gruppo e sull’amplificazione o riduzione del conflitto tra gruppi, di Tajfel sul legame tra l’auto ed etero-categorizzazione e la tendenza al favoritismo per l’in-group, di Moscovici sulle rappresentazioni di senso comune della psicoanalisi, ecc.). L'ultima parte del corso considera alcune possibili applicazioni degli aspetti teorici trattati nelle due parti precedenti. Verranno studiate delle situazioni specifiche, in cui la comunicazione può rivelarsi efficiente ed efficace, oppure è gravemente disfunzionale al benessere delle persone e delle comunità. Rispetto al problema della comunicazione disfunzionale, si considererà il caso della comunicazione che caratterizza le situazioni di violenza tra i gruppi. Rispetto invece al tema delle comunicazioni efficienti ed efficaci, si considererà il caso in cui un'adeguata comunicazione svolge un ruolo essenziale nelle interazioni delle persone con gli ambienti urbani e gli spazi pubblici. L'esame si svolgerà in forma orale a partire dalla discussione di tre testi. Per i frequentanti, alcuni contenuti dei tre testi potranno essere sostituiti da argomenti specifici affrontati a lezione e nei gruppi di ricerca.
(Date degli appelli d'esame)
Il percorso di studio comprende: 1. Un primo testo sulla parte manualistica: G. Leone, B.M. Mazzara, M. Sarrica La psicologia sociale. Processi mentali, comunicazione e cultura. Laterza. 2. Un secondo testo sulla parte monografica: A. Mucchi Faina, M.G. Pacilli, S. Pagliaro. L'influenza sociale. Il mulino 3. Un terzo testo a scelta tra: C. Volpato. Deumanizzazione: Come si legittima la violenza. Roma-Bari: Laterza G. Leone. La riconciliazione tra gruppi. Roma: Carocci B. Mazzara ( a cura di) Psicologia culturale. Roma: Carocci S. Moscovici La relazione con l'altro. Milano: Cortina S. Moscovici. Psicologia delle minoranze attive. Torino: Boringhieri M. Bonaiuto, E. Bilotta, & F. Fornara (2004). Che cos’è la Psicologia Architettonica. Roma: Carocci. M. Tomasello Le origini della comunicazione umana. Milano: Cortina I. Poggi. Le parole del corpo. Roma: Carocci P. Ekman, W. V. Friesen, & G. Noferi. Giù la maschera: come riconoscere le emozioni dall'espressione del viso. Firenze: Giunti.
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MARTINS ALVES SUSANA
(programma)
Nella prima parte del corso si considereranno i contributi che la psicologia sociale classica può dare allo studio della comunicazione, considerata come funzione indispensabile della vita mentale. Si considereranno gli aspetti di continuità e discontinuità tra comunicazione umana e comunicazione animale, e si discuteranno i vantaggi di uno studio multimodale della comunicazione, che considera in modo integrato la comunicazione verbale e la comunicazione non verbale. Infine, si presenteranno studi recenti condotti nel contesto della vita quotidiana attuale, sempre più caratterizzata dalle opportunità ma anche dalle forti tensioni nate dalla convivenza interculturale.
Nella seconda parte del corso si ripercorreranno le principali tappe dell’evoluzione della disciplina, all’interno di una ricapitolazione più generale della storia della psicologia, con accenni alle principali scuole ed approcci e all’emergere della psicologia sociale come disciplina di incontro tra la tradizione psicologica e la tradizione sociologica. Si affronteranno poi i temi classici: atteggiamenti, attribuzione, persuasione, conformismo e influenza maggioritaria, influenza delle minoranze e dinamiche del cambiamento sociale, rappresentazioni sociali e studio della vita quotidiana, altruismo e aggressività, relazione nel gruppo e tra i gruppi. Per ognuno di questi temi si esamineranno alcuni contributi empirici rilevanti, riflettendo sui metodi usati e sul dibattito scientifico legato all’interpretazione di queste ricerche seminali (es. i lavori di Asch sul conformismo, di Milgram sull’ubbidienza distruttiva, di Sherif sull’emergere delle norme nel gruppo e sull’amplificazione o riduzione del conflitto tra gruppi, di Tajfel sul legame tra l’auto ed etero-categorizzazione e la tendenza al favoritismo per l’in-group, di Moscovici sulle rappresentazioni di senso comune della psicoanalisi, ecc.). L'ultima parte del corso considera alcune possibili applicazioni degli aspetti teorici trattati nelle due parti precedenti. Verranno studiate delle situazioni specifiche, in cui la comunicazione può rivelarsi efficiente ed efficace, oppure è gravemente disfunzionale al benessere delle persone e delle comunità. Rispetto al problema della comunicazione disfunzionale, si considererà il caso della comunicazione che caratterizza le situazioni di violenza tra i gruppi. Rispetto invece al tema delle comunicazioni efficienti ed efficaci, si considererà il caso in cui un'adeguata comunicazione svolge un ruolo essenziale nelle interazioni delle persone con gli ambienti urbani e gli spazi pubblici. L'esame si svolgerà in forma orale a partire dalla discussione di tre testi. Per i frequentanti, alcuni contenuti dei tre testi potranno essere sostituiti da argomenti specifici affrontati a lezione e nei gruppi di ricerca.
Il percorso di studio comprende: 1. Un primo testo sulla parte manualistica: G. Leone, B.M. Mazzara, M. Sarrica La psicologia sociale. Processi mentali, comunicazione e cultura. Laterza. 2. Un secondo testo sulla parte monografica: A. Mucchi Faina, M.G. Pacilli, S. Pagliaro. L'influenza sociale. Il mulino 3. Un terzo testo a scelta tra: C. Volpato. Deumanizzazione: Come si legittima la violenza. Roma-Bari: Laterza G. Leone. La riconciliazione tra gruppi. Roma: Carocci B. Mazzara ( a cura di) Psicologia culturale. Roma: Carocci S. Moscovici La relazione con l'altro. Milano: Cortina S. Moscovici. Psicologia delle minoranze attive. Torino: Boringhieri M. Bonaiuto, E. Bilotta, & F. Fornara (2004). Che cos’è la Psicologia Architettonica. Roma: Carocci. M. Tomasello Le origini della comunicazione umana. Milano: Cortina I. Poggi. Le parole del corpo. Roma: Carocci P. Ekman, W. V. Friesen, & G. Noferi. Giù la maschera: come riconoscere le emozioni dall'espressione del viso. Firenze: Giunti.
Canale: 2
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ALBY FRANCESCA
(programma)
Il corso offre prospettive teoriche e concetti per lo studio della comunicazione da un punto di vista psicologico-sociale, approfondendo in particolare il legame con i gruppi, con gli artefatti e gli strumenti tecnologici, con le metodologie di ricerca qualitativa.
I contenuti del corso sono organizzati intorno a 3 moduli. 1. Nel primo modulo “ Psicologia sociale dei gruppi e della comunicazione” (di circa 30 ore), dopo una introduzione sullo sviluppo storico della psicologia sociale, dei suoi interessi e principali orientamenti epistemologici, verranno presentate le principali prospettive teoriche di stampo interazionista e culturale utili allo studio della comunicazione come pratica psicologico-sociale. Nel primo modulo ampio spazio verrà inoltre dedicato alla presentazione dei principali costrutti e quadri teorici della psicologia sociale dei gruppi. Verranno in particolare approfonditi fenomeni e processi psicologico-sociali che si realizzano nelle interazioni comunicative dei gruppi quali apprendimento, collaborazione, partecipazione, identità, presa di decisione, leadership, influenza sociale. 2. Il secondo modulo “Artefatti, tecnologie e comunicazione” (di circa 18 ore) approfondisce il ruolo svolto dagli artefatti nel mediare le interazioni comunicative e i processi psicologico-sociali nella vita quotidiana, inquadrandoli all’interno di una cornice teorica storico-culturale e fornendo indicazioni per uno studio empirico dell’interazione con gli artefatti tecnologici e per la progettazione dell’usabilità sociale delle tecnologie. 3. Nel terzo modulo “Metodologie di ricerca qualitativa per lo studio e comunicazione” (24 ore circa) verranno approfondite e illustrate le principali metodologie di ricerca qualitativa per lo studio della comunicazione nei contesti di vita quotidiana, quali interviste narrative e osservazioni etnografiche di contesti di interazione sociale. Verranno inoltre illustrate le principali modalità di raccolta e analisi di interazioni audio o videoregistrate. 1) G. Leone, B.M. Mazzara, M. Sarrica La psicologia sociale. Processi mentali, comunicazione e cultura. Laterza.
(Date degli appelli d'esame)
2) Mantovani (2008) Analisi del discorso e contesto sociale, Il Mulino 3) Uno fra i seguenti testi a scelta: • Alby F. (2007) Tecnologie nella vita quotidiana, Carocci • Mantovani, G. (2004). Intercultura: è possibile evitare le guerre culturali? Il mulino. • Mecacci, L. (1999). Psicologia moderna e postmoderna. GLF editori Laterza. • Zucchermaglio C., (2002, ristampa 2013) Psicologia culturale dei gruppi, Carocci • Zucchermaglio, C., Alby, F., Fatigante, M., Saglietti, M. (2013) Fare ricerca in psicologia sociale. Bologna: Il mulino |
9 | M-PSI/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1017703 -
FONDAMENTI DI SCIENZE SOCIALI
(obiettivi)
Il corso intende fornire le basi della sociologia attraverso una preparazione teorico-concettuale relativa alla disciplina sociologica sviluppata in senso storico (origini storiche e sociali della nascita della sociologia), autorale (autori classici e correnti di studio), concettuale (concetti guida della disciplina), metodologico (linee generali e applicazioni in ricerche già realizzate). Attraverso lezioni frontali, seminari di approfondimento con esperti e testimoni privilegiati ed esercitazioni/simulazioni, il corso intende fornire conoscenze e competenze relative rispettivamente alle teorie e alle tecniche di osservazione ed analisi dei fenomeni sociali, con particolare attenzione per quelli dell’attuale società, al fine di saper leggere e interpretare le dinamiche sociali a partire dai loro fondamenti: attori e fatti sociali, persistenze e cambiamento sociale, riferimento ai paradigmi tradizionali e a quelli emergenti.
Obiettivi specifici Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito: (Descrittore di Dublino 1) conoscenze relative a: principali teorie sociologiche (tradizionali ed emergenti); analisi dei principali fenomeni sociali (origini, evoluzione, fattori di persistenza e di mutamento); tematiche di approfondimento nell’analisi della società contemporanea (fra i quali globalizzazione, diseguaglianze sociali, individualizzazione, comunicazione tecnologico-digitale, migrazioni); (Descrittore di Dublino 2) competenze necessarie per analizzare le principali caratteristiche di teorie e processi sociali disponendo di modelli di analisi applicabili a spazi e tempi diversificati in termini culturali, politici, economici. Lo sviluppo di abilità specifiche nell’applicazione dei modelli teorici agli strumenti di osservazione e interpretazione sarà verificata con approfondimenti in mirati casi di studio: fra questi, la diversità culturale nei processi migratori e di integrazione e l’assunzione del paradigma della sostenibilità sociale ed economica. Al termine del corso, pertanto, lo studente avrà acquisito: (Descrittore di Dublino 3) capacità critiche e di giudizio rispetto ai processi di mutamento sociale, ai suoi attori sociali e ai fattori di lettura delle trasformazioni lette in senso storico e comparato, attraverso le analisi di casi di studio, simulazioni e le tecniche delle lezioni capovolte e dell’apprendimento autodiretto; (Descrittore di Dublino 4) capacità di una corretta espressione argomentativa delle conoscenze attraverso la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione assumendo un ruolo autodiretto, la presentazione delle attività svolte per la realizzazione dei case studies e la prova orale finale; (Descrittore di Dublino 5) capacità di approfondire lo studio e la conoscenza degli scenari evolutivi dei processi sociali in modo autonomo, avendo acquisito le conoscenze relative ai modelli teorici e alla loro evoluzione, ma anche alla raccolta, selezione e sistematizzazione delle fonti di analisi e interpretazione ai fini di un uso atto a finalità professionali oltre che formative.
Canale: 1
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GIANTURCO GIOVANNA
(programma)
Il corso intende delineare i concetti costitutivi della sociologia e le loro declinazioni in ordine alle principali correnti teoriche tema. Ciò verrà fatto con particolare riferimento alla dimensione storica e affrontando i maggiori autori (classici e contemporanei) della sociologia. (48 ore).
Particolare attenzione sarà data all’approccio metodologico di analisi e interpretazione dei fenomeni sociali per evidenziarne i processi di mutamento storico e quelli più recenti, in ambito nazionale e internazionale, con un focus sull’uso degli strumenti di analisi qualitativa. una didattica interattiva (12 ore). Al fine di facilitare l’uso degli strumenti cognitivi più funzionali all’approfondimento autonomo e alla familiarità con i modelli teorici e gli strumenti analitici, saranno affrontati alcuni studi di caso nella loro evoluzione storica e comparata (12 ore). La combinazione di metodi tradizionali (lezioni frontali) con seminari dedicati ad esperti e lavori applicativi di gruppo e applicativi presentanti in lezioni capovolte consentiranno alle docenti di testare le conoscenze e competenze degli studenti e a questi ultimi di sperimentare le proprie abilità ed affinarle in possibili simulazioni di attività da svolgere in ambito professionale. Due testi obbligatori:
(Date degli appelli d'esame)
B. Spirito, Le gemelle dizigotiche, Liguori; R. Wallace, A. Wolf, La teoria sociologica contemporanea, Il Mulino. 1 testo metodologico a SCELTA tra: G. Gianturco, L’intervista qualitativa, Guerini; F. Colella, Focus group. Ricerca sociale e strategie applicative, Franco Angeli. 1 testo tematico a SCELTA tra: R. Cavallaro, Orizzonti della memoria, orizzonti del gruppo, Cierre. G. Gianturco, L. Fazio (a cura di), Mondi e modi sostenibili. Strumenti e buone pratiche per una società sostenibile, Edizioni Nuova Cultura.
Canale: 2
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DE NARDIS PAOLO
(programma)
Il corso leggerà alcune dinamiche tipiche della società tardo moderna (il controllo sociale, l'atomizzazione del mondo del lavoro, la finanziarizzazione dell'economia, la crisi di legittimità delle istituzioni, i movimenti di protesta, la voracità del capitalismo) attraverso il contributo dei maestri del pensiero sociologico. Questi ultimi verranno studiati nella loro pienezza, nella ferma convinzione della necessità di apprendere le basi di due secoli di riflessione sociologica, alla luce dell'evidenza per cui i "classici" non hanno ancora smesso di insegnare.
I frequentanti saranno valutati sulla base degli appunti delle lezioni e dell'apprendimento critico di due testi tra i seguenti:
(Date degli appelli d'esame)
1) "Le città e la crisi. Quattro casi di globalizzazione urbana" (a cura di Paolo De Nardis), Bordeaux Edizioni, 2015; 2) "La nuova politica. Mobilitazioni, movimenti e conflitti in Italia" (a cura di Luca Alteri e Luca Raffini), EdiSES, 2014; 3) “Oro nero. Come l’Arabia Saudita e il Golfo Persico condizionano l’Occidente” (a cura di Luciano Vasapollo), Bordeaux Edizioni, 2018. 4) “La sinistra radicale in Europa. Italia, Spagna, Francia, Germania” (di Marco Damiani), Donzelli, 2016. I non frequentanti saranno valutati sulla base dell'apprendimento critico del "Manuale di Sociologia" (a cura di Gianfranco Bettin Lattes e Luca Raffini, Cedam, 2011, solamente il I volume, 396pp) e di almeno tre tra i testi menzionati nella lista di cui sopra. |
9 | SPS/07 | 72 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1052002 -
STORIA POLITICA SOCIALE E CULTURALE DELL'ETA' CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti concettuali e metodologici essenziali per una conoscenza critica del passato e dei suoi complessi e mutevoli rapporti con il tempo presente.
Obiettivo generale del corso è trasferire allo studente la capacità di problematizzare e contestualizzare, in un quadro di lungo periodo, l’analisi dei processi politico-istituzionali, sociali e culturali dell’età contemporana, stimolando un confronto costante e serratotra il metodo storico e le discipline che concorrono ad ampliarne l’angolo visuale e ad arricchirne la strumentazione analitico-concettuale:principalmente le scienze dei processi sociali e culturali,le scienze politiche e giuridico-istituzionali, la psicologia sociale, la filosofia politica, l’antropologia, le scienze del linguaggio. Obiettivo più specifico del corso è fornire agli studenti, nel quadro delle conoscenze più generali e della visionepluridisciplinaresopra descritta, un’adeguata conoscenza di base della storia dei sistemi d’informazione e dell’industria culturalenell’età del ‘pubblico’ e delle ‘reti globali’, con particolare attenzione alla dimensione politica, sociale e culturale del rapporto tra comunicazione e potere. Al termine del processo di apprendimento lo studente dovrà dimostrare di possedere conoscenze e capacità di comprensione della storia come studio del mutamento a lungo termine, al fine di sviluppare adeguate e perspicaci capacità d’analisi dei contesti sociali, politici e culturali, di sensibilizzare il proprio sguardo alla diversità dei punti di vista sulla realtà sociale, di maturare un approccioarticolato e problematico alla societàsempre più globale e interconnessadel nostro tempo. Lo studente dovrà quindi dimostrare di saper affrontare tematiche complesse nel campo della storia contemporanea, prevalentemente nelle sue dimensioni internazionali, politico-istituzionali, socioculturali, e, più nello specifico, in quello della storia sociale dei media e del rapporto tra potere e comunicazione, con il supporto di libri di testo avanzati, di incontri seminariali, di risorse multimediali. Lo studente dovrà inoltre dimostrare di saper applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, sia per ideare e sostenere argomentazioni, sia per risolvere problemi nel proprio campo di studio. Dovrà pertanto mostrarsi capace di saper raccogliere e sistematizzare dati,nonché di selezionare, incrociare e vagliare le fonti informative, organizzandole in modo congruente, stabilendo collegamenti e nessi logici a supporto delle proprie capacità di ragionamento e di un più maturo senso critico individuale. Lo studio della storia contemporanea è di conseguenza indispensabile anche al fine di acquisire, in linea con gli obiettivi formativi del CDL in SCTCD, abilità comunicative ed espressive sia generali che specifiche, a fronte della più generale esigenza dello studente di essere dotato di quella sensibilità culturale essenziale al confronto dialettico, all’attività relazionale in organizzazioni e istituzioni pubbliche e private,nelle attività di problem solving.
Canale: 1
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PAPADIA ELENA
(programma)
La congiuntura rivoluzionaria di fine Settecento. Due culture politiche dell’Ottocento europeo: liberalismo e democrazia. Patria e libertà: il 1848 in Italia e in Europa. Il cesarismo democratico di Napoleone III. Edificare Stati, costruire nazioni: il caso italiano e quello tedesco. Il socialismo: Marx, Bakunin, la I e la II Internazionale. Il caso italiano, dalla I Internazionale al PSI. Imperi. La I guerra mondiale. Il nuovo ruolo egemonico degli Stati Uniti. la costruzione di una società dei consumi di massa. il New Deal. La rivoluzione bolscevica e la nascita dell’URSS. L’Europa tra le due guerre. L’avvento del fascismo e la costruzione del regime. Il nazismo. Lo stalinismo. la II guerra mondiale. L’assetto dell’Europa nel secondo dopoguerra. La guerra fredda. La decolonizzazione. Il caso italiano: dal secondo dopoguerra al boom economico. Nuovi soggetti alla ribalta: le donne e gli afro-americani. L’Italia negli anni Sessanta. Gli anni Settanta in Italia e in Europa. Perestrojka. Reagan, Thatcher e la fase neoliberista. Gli anni di Craxi. La fine di un mondo: 1989-1991.
Riguardo alla bibliografia del corso, NON SONO PREVISTE DISTINZIONI TRA FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI.
(Date degli appelli d'esame)
Il manuale consigliato, il cui studio è obbligatorio per tutti, è: S. Lupo, A. Ventrone, L'età contemporanea, Le Monnier 2016; in alternativa: T. Detti, G. Gozzini, Storia contemporanea. Vol. I, L'Ottocento; vol. II, Il Novecento (fino al capitolo 18 compreso). Al manuale dovrà essere affiancato lo studio di un libro a scelta, compreso in questa lista: Arisi Rota, Arianna, Il Risorgimento. Un viaggio politico e sentimentale, Bologna, il Mulino 2019 Benigno, Francesco, Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica, Torino, Einaudi, 2018 Del Pero, Mario, Libertà e impero. Gli Stati Uniti e il mondo, 1776-2007, Roma-Bari, Laterza, 2008 (solo II e III parte) Forgacs, David, Margini d’Italia. L’esclusione sociale dall’Unità a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2015 Gelvin, J.L., Il conflitto israelo-palestinese. Cent’anni di guerra, Torino, Einaudi, 2006 Gentiloni, Umberto, Storia dell’Italia contemporanea. 1943-2019, Bologna, il Mulino, 2019 Papadia, Elena, La forza dei sentimenti. Anarchici e socialisti in Italia, 1870-1900, Bologna, il Mulino, 2019 Prosperi, Adriano, Un volgo disperso. Contadini d’Italia nell’Ottocento, Torino, Einaudi, 2018 Scarpellini, Emanuela, L’Italia dei consumi. Dalle Belle époque al nuovo millennio, Roma-Bari, Laterza, 2016. A quest'ultimo volume dovrà aggiungersi lo studio del saggio di E. Papadia, Il mondo della distribuzione, in "Storia d'Italia", Annale 27, I consumi, Torino, Einaudi, 2018, pp. 409-433. (il pdf si trova nella web cattedra, alla sezione "Materiali del corso").
Canale: 2
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GUISO ANDREA
(programma)
Parte prima.
La nascita del mondo moderno: 1. L'Io liberato; 2. Lo spazio politico e giuridico; 3. Cittadini; 4. Reale e immaginaria: la nazione nel discorso pubblico del XVII-XIX secolo; 5. Guerra e pace: le relazioni internazionali dall'età moderna alla crisi del 1914 Parte seconda Il Diluvio. La prima guerra mondiale e il tentativo di costruzione di un nuovo ordine globale. 1. La Grande Guerra 2. Le origini del Secolo americano 3. Guerra e rivoluzione 4. Democrazia e cooperazione internazionale 5. L'antidemocrazia Parte terza. Crisi globale e guerra 1. 1929. La trasformazione dello Stato e dell'economia 2. L'ordine della razza 3. La notte delle democrazie 4. Di nuovo guerra 5. 1941. Svolta e ambiguità del conflitto Parte quarta Il mondo diviso 1. L'emergere delle sfere di influenza 2. Atlantismo ed europeismo 3. Le due Europe 4. Una guerra fredda globale Parte quinta. Nuove questioni in un mondo diviso 1. La questione atomica e il significato della politica 2. Regioni in fiamme. Medio oriente e sud-Est asiatico 3. Nord e Sud del mondo. La decolonizzazione 4. La fine della legittimità bipolare 5. Gli anni della contestazione studentesca Parte sesta. L'età della frattura 1. La fine del sistema di Bretton Woods e la crisi energetica 2. La distensione e i suoi limiti 3. Il neoliberalismo 4. La seconda guerra fredda Parte settima La fine della guerra fredda e il disordine postbipolare 1. Il crollo del Muro 2. L'Europa della moneta unica 3. La globalizzazione finanziaria 4. Oltre lo Stato: l'idea di governance 5. Nazione e globalizzazione 6. Postpolitica e postdemocrazia Raffaele Romanelli, Ottocento e Novecento, Laterza, 2 voll.
(Date degli appelli d'esame)
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CIGLIONI LAURA
(programma)
Il corso si propone di indagare i processi politici, economici, sociali e culturali che hanno presieduto alla nascita e allo sviluppo del mondo contemporaneo. Analizzando i principali nodi problematici legati allo studio del Novecento, e le loro radici di lungo periodo nell’Ottocento, il corso intende fornire gli strumenti, propri del metodo storico, per comprendere la formazione nel tempo e la complessità delle società del XXI secolo. Il corso si articola in due parti. La prima prende in esame gli eventi compresi tra la I guerra mondiale (analizzata quale snodo fondamentale di questioni e problemi di più lungo periodo) e le crisi degli anni Trenta, fino allo scoppio della II guerra mondiale. La seconda parte offre un quadro interpretativo e affronta gli sviluppi chiave dell’epoca post-1945. Particolare attenzione è dedicata alla guerra fredda (tanto alle fase delle origini quanto a quella della sua conclusione), ai processi di globalizzazione e – inserita in queste più ampie prospettive – alla storia d’Italia. I principali temi analizzati sono: le origini della guerra fredda e il mondo bipolare; le fasi del processo di integrazione europea; la decolonizzazione e il “Terzo Mondo”; la società del benessere e la distensione; le crisi degli anni Settanta; le trasformazioni della tecnologia e la società post-industriale; la fine della guerra fredda e la ridefinizione del sistema internazionale; le trasformazioni dell’economia globale tra XX e XXI secolo; prospettive sul XXI secolo.
Testi d'esame:
1) R. Romanelli, "Novecento. Lezioni di storia contemporanea", Il Mulino, 2013. 2) Un libro a scelta tra i seguenti volumi: - F. Romero, "Storia della guerra fredda. L'ultimo conflitto per l'Europa", Giulio Einaudi Editore, 2009, Torino - G. Formigoni, "La politica internazionale dal XX al XXI secolo", il Mulino 2007 - J. J. Sheehan, "L'età posteroica. Guerra e pace nell'Europa contemporanea", Laterza 2009 - A. Varsori, "Le relazioni internazionali dopo la guerra fredda 1989-2017", Il Mulino 2018 |
9 | M-STO/04 | 72 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1041916 -
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI
(obiettivi)
l corso si propone di:
1. far acquisire consapevolezza della rilevanza e della complessità dei processi culturali e identitari nelle società contemporanee, e nella vita quotidiana degli individui; 2. fornire un vocabolario specialistico, utile comprendere e descrivere in maniera appropriata la complessità delle questioni identitarie e culturali; 3. fornire gli strumenti concettuali e metodologici per sperimentare percorsi di ricerca e di analisi su temi e questioni culturali emergenti nel dibattito pubblico contemporaneo, con particolare attenzione ai fenomeni migratori e alle questioni di genere; 4. far comprendere la stretta interdipendenza tra i fenomeni culturali e quelli mediali; 5. far acquisire consapevolezza del carattere parziale del proprio punto di vista; 6. stimolare la riflessione sulle implicazioni politiche delle questioni identitarie e culturali; 7. far acquisire consapevolezza dell’importanza di utilizzare format e standard adeguati in diverse attività di scrittura; 8. far sperimentare un’attività di scrittura sociologica; 9. far sperimentare agli studenti un percorso di progressiva autonomia nell'approccio e nell'utilizzo dei testi scientifici; 10. stimolare l’utilizzo delle competenze acquisite per la lettura dei fenomeni mediali d’attualità.
Canale: 1
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PERUZZI GAIA
(programma)
Il corso sarà articolato in due moduli:
1. La cultura nelle scienze sociali (30 ore). Il significato di cultura. Natura versus cultura. La rilevanza e la complessità dei processi culturali nelle società umane. Le origini scientifiche del concetto di cultura. Le teorie classiche delle scienze sociali sulla cultura. Gli approcci contemporanei allo studio della cultura. Cultura e identità. Culture, comunicazione e media. 2. Culture di genere, media, società (18 ore). L’emergere delle questioni di genere nella società contemporanee. Le identità di genere. Le dimensioni del genere nella vita sociale. Genere e media. Le questioni di genere dei giovani. L'autobiografia sociale focalizzata sul genere. Studenti frequentanti:
(Date degli appelli d'esame)
1) D. Cuche (2004), La nozione di cultura nelle scienze sociali, Il Mulino - parti selezionate 2) R. Connell (2011), Questioni di genere, Il Mulino - parti selezionate 3) materiali ausiliari pubblicati durante il corso sulla piattaforma Elearning Sapienza. Studenti non frequentanti: 1) D. Cuche (2004), La nozione di cultura nelle scienze sociali, Il Mulino. 2) R. Connell (2011), Questioni di genere, Il Mulino. 3) materiali ausiliari pubblicati durante il corso sulla piattaforma Elearning Sapienza. La bibliografia potrà subire variazioni, in conseguenza alle programmazioni editoriali; eventuali aggiornamenti saranno comunque tempestivamente pubblicati sulla piattaforma Elearning entro l'inizio del corso.
Canale: 2
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CORTONI IDA
(programma)
Il corso si articola in più moduli durante i quali le lezioni frontali si alterneranno a focus di approfondimento tematico su aspetti specifici connessi alla sociologia della cultura e dei processi di socializzazione nell'era digitale. In estrema sintesi, i moduli si focalizzeranno su:
1. Concetti generali 2. Teorie generali del rapporto tra cultura e società 3. modelli di analisi della cultura e applicazione della contemporaneità 4. I diversi ambiti di produzione della cultura 5. i processi di fruizione della cultura 6. Forme e metodi della ricerca empirica sui fenomeni culturali 7. Cultura e mutamento sociale 8. capitale sociale e processi di socializzazione 9. funzione e ruolo del capitale sociale nel contesto moderno 10. cambiamenti del significato nell’era dei media digitali testi per i frequentanti
(Date degli appelli d'esame)
1. Wendy Griswold, Sociologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 2008 2. David S. Hachen Jr, Sociologia in azione. Come leggere i fenomeni sociali, Carocci editore, Roma, 2012 3. Alejandro Portes , Il Capitale sociale (tr. it. a cura di Ida Cortoni), Kurumuny, Lecce, 2013 testi per i non frequentanti 1. Wendy Griswold, Sociologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 2008 2. David S. Hachen Jr, Sociologia in azione. Come leggere i fenomeni sociali, Carocci editore, Roma, 2012 3. Alejandro Portes , Il Capitale sociale (tr. it. a cura di Ida Cortoni), Kurumuny, Lecce, 2013 4. David Buckingham, David Buckingham. Media literacy per crescere nella cultura digitale (a cura di R. Andò, I. Cortoni), Armando, Roma, 2013 |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1022334 -
INFORMATICA E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE
(obiettivi)
L’obiettivo principale dell’insegnamento in oggetto consiste nel fornire allo studente i fondamenti teorici, coadiuvati da opportune capacità tecniche di base, relativamente all'area tematica nota con il nome di Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). In particolare, nella durata dell’insegnamento, lo studente avrà l’opportunità di apprendere conoscenze essenziali concernenti: lo sviluppo delle nuove tecnologie (incluso, le architetture hardware, i sistemi operativi, la manipolazione dei media, i principi della buona progettazione, le interfacce multimodali e i sistemi informativi); l’immagazzinamento e la gestione dei dati e delle informazioni (incluso, la creazione e la manipolazione delle basi di dati, i modelli descrittivi, l’integrità dei dati e i linguaggi di interrogazione); l’analisi semantica dei dati (incluso, i principi di programmazione e le tecniche di intelligenza artificiale); le reti di elaboratori (incluso, le topologie, i modelli, le architetture, i servizi cloud, gli algoritmi di instradamento e la sicurezza); e, infine, la creazione dei siti e portali WEB per mezzo dei Content Management Systems (CMSs).
Nello specifico, le finalità principali dell’insegnamento in oggetto possono essere dettagliate nel modo seguente: 1. Al termine dell’insegnamento, lo studente avrà acquisito i fondamenti teorici relativi all'area tematica denominata con il termine TIC. In particolare, lo studente avrà acquisito piena conoscenza degli strumenti tecnologici che vengono oggigiorno utilizzati all'interno di una qualsiasi realtà produttiva (e.g., impresa, azienda, industria). Congiuntamente, lo studente avrà acquisito piena comprensione delle possibilità offerte dalle più recenti tecnologie nel supportare specifici campi di applicazione (e.g., manifatturiero, gestionale, commerciale). In aggiunta, lo studente avrà appreso, in maniera sostanziale, la capacità di gestire dati e informazioni digitali all’interno di un qualsiasi ciclo lavorativo. Infine, lo studente avrà sviluppato adeguate competenze tecniche atte alla manipolazione di base sia degli strumenti tecnologici, sia delle relative risorse digitali. 2. Al termine dell’insegnamento, lo studente saprà relazionarsi con le più recenti tecnologie di interfacciamento uomo-macchina oggi esistenti; saprà, inoltre, relazionarsi con gli strumenti più comuni che governano le attuali realtà produttive (i.e., sistemi informativi); saprà, in aggiunta, utilizzare funzionalità di base di alcuni degli strumenti più diffusi all'interno del mondo della TIC (i.e., linguaggio di interrogazione delle basi di dati, framework per lo sviluppo dei portali). Infine, saprà utilizzare i concetti e i costrutti basilari che consentono l’analisi approfondita dei dati (i.e., machine/deep learning, script di programmazione in MATLAB). 3. Al termine del corso, attraverso mirate attività di gruppo intente a sviluppare una base di dati e un mini-portale per la gestione di una Piccola e Media Impresa (PMI) didattica, nonché, attraverso materiale didattico addizionale (e.g., siti di riferimento, dispense liberamente fruibili online), lo studente avrà sviluppato adeguate capacità critiche per discernere autonomamente, in base a una specifica problematica, gli strumenti tecnologici più adatti da utilizzare, il contenuto informativo più consono da veicolare, nonché il tipo di analisi dei dati più efficace da effettuare. 4. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comunicare, con linguaggio adeguato e in maniera aggiornata rispetto allo stato dell'arte, le proprie competenze e le proprie esperienze in ambito TIC. 5. Al termine dell’insegnamento, lo studente avrà acquisito sia una mentalità tecnica di base, sia un eccellente bagaglio culturale e terminologico, da potergli consentire di proseguire lo studio e l’ampliamento, in modo autonomo, delle tematiche acquisite.
Canale: 1
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AVOLA DANILO
(programma)
L’insegnamento, composto da 72 ore globali, viene suddiviso in tre moduli (i.e., Modulo A, Modulo B e Modulo C), di 24 ore ciascuno, al fine di focalizzare lo studente, in modo peculiare, sui differenti aspetti dell’area tematica nota con il nome di Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). In particolare:
Nel Modulo A (24 ore), vengono fornite allo studente le conoscenze di base riguardanti sia gli aspetti architetturali degli elaboratori (hardware e software), sia la gestione dell’informazione, con particolare riferimento alle informazioni digitali quali dati numerici, immagini e video. Nello specifico, lo studente avrà modo di apprendere nozioni fondamentali, quali: il modello di Von Neumann (principi architetturali, modello didattico, codici numerici, componenti di base, ciclo dell’elaborazione, firmware, driver); il sistema operativo (principi architetturali, caratteristiche di base, funzionamento e gestione degli strati, dettagli sul Kernel, esempi di diversi sistemi operativi, periferiche, applicazioni, servizi); le risorse digitali (diversificazione e caratteristiche, testo/ipertesto, immagini raster/vettoriali, video, audio); l’usabilità (principi di Nielsen e Norman); i sistemi informativi (caratteristiche generali, DSS, MIS, EDP); l’interazione uomo-macchina (comunicazione uomo-uomo, comunicazione uni-modale e multi-modale). Nel Modulo B (24 ore), vengono fornite allo studente le conoscenze di base riguardanti le basi di dati e le loro applicazioni. Nello specifico, lo studente avrà modo di apprendere nozioni fondamentali, quali: generalità sulle basi di dati (caratteristiche dei dati e delle informazioni, sistemi informativi/informatici, modelli teorici, tipologia delle basi di dati); il modello E/R (generalità, elementi del modello E/R, teoria degli insiemi, ennuple, attributi, domini, forme tabellari); l’integrità dei dati (generalità, dipendenze funzionali, chiavi primarie/secondarie/sovra-chiavi, forme normali, esempi applicativi); il diagramma E/R (generalità, rappresentazione grafica degli elementi, cardinalità delle relazioni, tipi di attributo, rappresentazione tabellare semplificata, esempi applicativi); il linguaggio SQL (generalità, creazione e popolamento delle tabelle, manipolazione delle tabelle, creazioni delle relazioni, richieste di dati e informazioni: Query). Nel Modulo C (24 ore), vengono fornite allo studente le conoscenze di base riguardanti le reti di elaboratori e le loro applicazioni. Nello specifico, lo studente avrà modo di apprendere nozioni fondamentali, quali: le reti di elaboratori (generalità, elementi delle network (host, media, dispositivi intermedi), tipi di connessione, sistemi principali di comunicazione), le tipologie di rete (generalità, reti fisiche, reti logiche), incapsulamento e decapsulamento (generalità, multiplexing, segmentazione), modello ISO/OSI e architettura TCP/IP (definizioni di base, correlazione con l’Incapsulamento/decapsulamento), i livelli (livello 1 (tipi di Media), livello 2 (struttura logica, indirizzi MAC, protocollo ARP), livello 3 (indirizzamento IP, protocollo internet, domini di broadcast e collisione), livello 4 (porte, TCP, UDP), livelli da 5 a 7 (generalità, applicazioni, esempi)); cloud service (definizioni, esempi); algoritmi di instradamento (definizioni, protocolli, architetture); sicurezza (generalità, malware, attacchi, crittografia); CMS e siti WEB (generalità, principi di funzionamento); interfacce grafiche (elementi base, principi di progettazione efficiente). MODULO A:
(Date degli appelli d'esame)
“Struttura e Progetto dei Calcolatori”, D.A. Patterson, J.L. Hennessy (5° Edizione, 2015). Dispense fornite dal Docente relative al Modulo A. MODULO B: “Basi di Dati”, di P. Atzeni, S. Ceri (McGraw-Hill Education, 2014). Dispense fornite dal Docente relative al Modulo B. MODULO C: “Reti di Calcolatori”, L.L Peterson, B.S. Davie, M. Dalpasso (3° Edizione, 2012). Dispense fornite dal Docente relative al Modulo C.
Canale: 2
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MARINI MARCO RAOUL
(programma)
L’insegnamento, composto da 72 ore globali, viene suddiviso in tre moduli (i.e., Modulo A, Modulo B e Modulo C), di 24 ore ciascuno, al fine di focalizzare lo studente, in modo peculiare, sui differenti aspetti dell’area tematica nota con il nome di Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). In particolare:
Nel Modulo A (24 ore), vengono fornite allo studente le conoscenze di base riguardanti sia gli aspetti architetturali degli elaboratori (hardware e software), sia la gestione dell’informazione, con particolare riferimento alle informazioni digitali quali dati numerici, immagini e video. Nello specifico, lo studente avrà modo di apprendere nozioni fondamentali, quali: il modello di Von Neumann (principi architetturali, modello didattico, codici numerici, componenti di base, ciclo dell’elaborazione, firmware, driver); il sistema operativo (principi architetturali, caratteristiche di base, funzionamento e gestione degli strati, dettagli sul Kernel, esempi di diversi sistemi operativi, periferiche, applicazioni, servizi); le risorse digitali (diversificazione e caratteristiche, testo/ipertesto, immagini raster/vettoriali, video, audio); l’usabilità (principi di Nielsen e Norman); i sistemi informativi (caratteristiche generali, DSS, MIS, EDP); l’interazione uomo-macchina (comunicazione uomo-uomo, comunicazione uni-modale e multi-modale). Nel Modulo B (24 ore), vengono fornite allo studente le conoscenze di base riguardanti le basi di dati e le loro applicazioni. Nello specifico, lo studente avrà modo di apprendere nozioni fondamentali, quali: generalità sulle basi di dati (caratteristiche dei dati e delle informazioni, sistemi informativi/informatici, modelli teorici, tipologia delle basi di dati); il modello E/R (generalità, elementi del modello E/R, teoria degli insiemi, ennuple, attributi, domini, forme tabellari); l’integrità dei dati (generalità, dipendenze funzionali, chiavi primarie/secondarie/sovra-chiavi, forme normali, esempi applicativi); il diagramma E/R (generalità, rappresentazione grafica degli elementi, cardinalità delle relazioni, tipi di attributo, rappresentazione tabellare semplificata, esempi applicativi); il linguaggio SQL (generalità, creazione e popolamento delle tabelle, manipolazione delle tabelle, creazioni delle relazioni, richieste di dati e informazioni: Query). Nel Modulo C (24 ore), vengono fornite allo studente le conoscenze di base riguardanti le reti di elaboratori e le loro applicazioni. Nello specifico, lo studente avrà modo di apprendere nozioni fondamentali, quali: le reti di elaboratori (generalità, elementi delle network (host, media, dispositivi intermedi), tipi di connessione, sistemi principali di comunicazione), le tipologie di rete (generalità, reti fisiche, reti logiche), incapsulamento e decapsulamento (generalità, multiplexing, segmentazione), modello ISO/OSI e architettura TCP/IP (definizioni di base, correlazione con l’Incapsulamento/decapsulamento), i livelli (livello 1 (tipi di Media), livello 2 (struttura logica, indirizzi MAC, protocollo ARP), livello 3 (indirizzamento IP, protocollo internet, domini di broadcast e collisione), livello 4 (porte, TCP, UDP), livelli da 5 a 7 (generalità, applicazioni, esempi)); cloud service (definizioni, esempi); algoritmi di instradamento (definizioni, protocolli, architetture); sicurezza (generalità, malware, attacchi, crittografia); CMS e siti WEB (generalità, principi di funzionamento); interfacce grafiche (elementi base, principi di progettazione efficiente). MODULO A:
(Date degli appelli d'esame)
“Struttura e Progetto dei Calcolatori”, D.A. Patterson, J.L. Hennessy (5° Edizione, 2015). Dispense fornite dal Docente relative al Modulo A. MODULO B: “Basi di Dati”, di P. Atzeni, S. Ceri (McGraw-Hill Education, 2014). Dispense fornite dal Docente relative al Modulo B. MODULO C: “Reti di Calcolatori”, L.L Peterson, B.S. Davie, M. Dalpasso (3° Edizione, 2012). Dispense fornite dal Docente relative al Modulo C. |
9 | INF/01 | 72 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1004964 -
SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
(obiettivi)
In linea con gli obiettivi che prevedono l’approfondimento di temi sociologici, il corso è volto ad analizzare il punto di vista delle scienze sociali riguardo il territorio e le ipotesi di sostenibilità ad esso relative. Secondo scopo del corso, sempre in linea con gli obiettivi formativi del corso di laurea, sarà quello di introdurre ai metodi della ricerca empirica, orientata all'analisi qualitativa dell’azione sociale sul territorio e sull'ambiente.
Risultati attesi: 1. Acquisizione degli elementi fondamentali della sociologia del territorio e dell'ambiente 2. Acquisizione di competenze di programmazione territoriale 3. Capacità di redazione di relazioni scritte 4. Capacità di comunicare il proprio lavoro con una presentazione pubblica 5. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo, approfondendo la bibliografia fornita al temine del corso
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SENATORE GIANLUCA
(programma)
Il corso è progettato per rispondere alle esigenze conoscitive sia delle teorie che dei modelli applicatavi della sociologia dell’ambiente e della sostenibilità: origini della sociologia dell’ambiente e origini della sostenibilità in ambito sociale, culturale ed economico.
Nel corso si analizzeranno: - La sociologia dell’ambiente: percezione sociale del rischio; pericolo, rischio e incertezza. Impatti e valutazione d’impatto, le componenti tecniche e le componenti sociali. Progettazione di interventi sul territorio: passi fondamentali e metodologie di analisi. Presentazione di un quadro territoriale e analisi SWOT ai fini della progettazione strategica del territorio. Ipotesi di strategie di sviluppo locale sostenibile e sviluppo turistico sostenibile. - il ruolo della sostenibilità nella sociologia, i limiti dell’antropocentrismo, modernità e sostenibilità, le origini del concetto di sostenibilità, le teorie della sostenibilità, l’ecologia umana e gli altri modelli socio-ambientali. Il principio di responsabilità, il contributo della tecnica e della scienza, la tecnica e l’etica, la concezione moderna della scienza, la questione ambientale, la differenza tra ambiente sociale e ambiente fisico-biologico, il contributo dell’ambientalismo scientifico. - La critica dello sviluppo, i limiti della sostenibilità e Latouche, distinzione tra crescita e sviluppo, il contesto politico economico, le strategie europee per la sostenibilità. 1. Montani A.R, Messer Milione... Internet. Territorio, turismo, comunicazione, Liguori Editore, Napoli 2005.
(Date degli appelli d'esame)
2. Senatore G, Storia della sostenibilità, dai limiti della crescita alla genesi dello sviluppo, Franco Angeli, Milano 2013. 3. Senatore G, Modernità e Sostenibilità in Russia, alle origini dell’ambientalismo scientifico, Edizioni Nuova Cultura, Roma 2016. |
6 | SPS/10 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1031568 -
ANALISI DEI DATI PER LA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso si propone di insegnare agli studenti come analizzare e interpretare le informazioni quantitative riguardanti una vasta gamma di aspetti sociali, economici e culturali risultato di studi nell'ambito della comunicazione.
L’analisi dei dati è una metodologia indispensabile in qualsiasi ricerca in quanto i dati grezzi da soli non forniscono informazioni rilevanti. Il corso, dunque, è progettato per fornire agli studenti le conoscenze e le competenze finalizzate alla comprensione degli aspetti e degli elementi caratteristici insiti nei dati nonché del processo che li ha generati. In tale contesto, il corso enfatizza l'analisi e l'interpretazione dei dati per un uso consapevole delle informazioni quantitative mettendo in evidenza la complessità dei dati derivanti da fonti statistiche nazionali e internazionali. Seguendo un approccio problem solving, gli studenti saranno introdotti alla metodologia della statistica descrittiva con particolare riguardo agli aspetti applicativi, nonché all'interpretazione dei risultati. Al termine del corso lo studente sarà in grado di capire il processo di costruzione dei dati statistici e se questi sono stati correttamente analizzati; sarà inoltre in grado di applicare le tecniche base della statistica descrittiva e leggere ed interpretarne i risultati. Attraverso esercitazioni in aula, lo studente sarà in grado di comunicare, in modo rigoroso e sintetico, i metodi di statistica descrittiva applicati e interpretare i risultati ottenuti. Gli studenti frequentanti, inoltre, potranno implementare queste skills mediante lo svolgimento di prove intermedie strutturate in modo tale da consentire loro di elaborare autonomamente e comunicare quanto studiato nel corso delle lezioni. Tale pratica risulta essenziale per sviluppare un senso critico individuale, equilibrato e motivato, agli argomenti del corso. Attraverso la presentazione delle principali banche dati statistiche, lo studente sarà in grado di aggiornarsi o ampliare le proprie conoscenze attingendo in maniera autonoma a dati, analisi statistiche secondarie e articoli scientifici.
Canale: 1
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BOCCI LAURA
(programma)
Coerentemente agli obiettivi formativi, i contenuti del corso riguardano: le fonti statistiche nazionali e internazionali utili alla ricerca in ambito sociale con particolare riguardo alla comunicazione; i principali metodi e le tecniche di statistica descrittiva per l’analisi dei dati provenienti da indagini censuarie e/o campionarie.
Parte I: Introduzione all'analisi dei dati • L’indagine statistica • La struttura dei dati. Definizione di popolazione, unità statistica, carattere, modalità • I caratteri quantitativi e qualitativi. Le scale di misurazione. Trasformazione dei caratteri e delle unità statistiche Parte II: Le fonti statistiche e l’analisi secondaria • Le fonti statistiche e l’analisi secondaria: aspetti metodologici • Le fonti statistiche ufficiali nazionali e parallele • Alcune fonti statistiche internazionali • I censimenti e alcune indagini campionarie ISTAT • L’ uso dei dati: metadati, macrodati e microdati Parte III: Analisi monovariata dei dati • Distribuzioni statistiche e tabelle: distribuzione unitaria semplice e multipla; distribuzione semplice di frequenze assolute, relative e percentuali • Rappresentazioni grafiche • Indici sintetici di dimensione: moda, mediana, quartili, media aritmetica, media aritmetica ponderata • Variabilità e dispersione. Mutabilità ed eterogeneità. Parte IV: La costruzione e l’uso di variabili complesse • I rapporti statistici: funzione e impiego • Classificazione dei rapporti statistici • I numeri indici semplici e complessi Parte V: Analisi bivariata: la relazione tra le variabili • Distribuzioni statistiche doppie • Rappresentazioni grafiche per distribuzioni doppie • Analisi dell’associazione tra caratteri qualitativi • La relazione tra caratteri quantitativi. Il modello di correlazione e il modello di regressione 1) Bocci, L., Mingo, I.. Statistiche: tra produzione e fruizione. Fonti e strumenti per l'analisi dei dati. Edizioni Nuova Cultura (2020). ISBN: 9788833653358
(Date degli appelli d'esame)
2) Istat, Istituto Nazionale di Statistica, (2020). Rapporto Annuale 2020. La situazione del Paese. Il rapporto è disponibile per il download gratuito al link https://www.istat.it/storage/rapporto-annuale/2020/Rapportoannuale2020.pdf Testi aggiuntivi o alternativi potranno essere indicati all'inizio del semestre o nel corso delle lezioni.
Canale: 2
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BOCCI LAURA
(programma)
Coerentemente agli obiettivi formativi, i contenuti del corso riguardano: le fonti statistiche nazionali e internazionali utili alla ricerca in ambito sociale con particolare riguardo alla comunicazione; i principali metodi e le tecniche di statistica descrittiva per l’analisi dei dati provenienti da indagini censuarie e/o campionarie.
Parte I: Introduzione all'analisi dei dati • L’indagine statistica • La struttura dei dati. Definizione di popolazione, unità statistica, carattere, modalità • I caratteri quantitativi e qualitativi. Le scale di misurazione. Trasformazione dei caratteri e delle unità statistiche Parte II: Le fonti statistiche e l’analisi secondaria • Le fonti statistiche e l’analisi secondaria: aspetti metodologici • Le fonti statistiche ufficiali nazionali e parallele • Alcune fonti statistiche internazionali • I censimenti e alcune indagini campionarie ISTAT • L’ uso dei dati: metadati, macrodati e microdati Parte III: Analisi monovariata dei dati • Distribuzioni statistiche e tabelle: distribuzione unitaria semplice e multipla; distribuzione semplice di frequenze assolute, relative e percentuali • Rappresentazioni grafiche • Indici sintetici di dimensione: moda, mediana, quartili, media aritmetica, media aritmetica ponderata • Variabilità e dispersione. Mutabilità ed eterogeneità. Parte IV: La costruzione e l’uso di variabili complesse • I rapporti statistici: funzione e impiego • Classificazione dei rapporti statistici • I numeri indici semplici e complessi Parte V: Analisi bivariata: la relazione tra le variabili • Distribuzioni statistiche doppie • Rappresentazioni grafiche per distribuzioni doppie • Analisi dell’associazione tra caratteri qualitativi • La relazione tra caratteri quantitativi. Il modello di correlazione e il modello di regressione 1) Bocci, L., Mingo, I.. Statistiche: tra produzione e fruizione. Fonti e strumenti per l'analisi dei dati. Edizioni Nuova Cultura (2020). ISBN: 9788833653358
(Date degli appelli d'esame)
2) Istat, Istituto Nazionale di Statistica, (2020). Rapporto Annuale 2020. La situazione del Paese. Il rapporto è disponibile per il download gratuito al link https://www.istat.it/storage/rapporto-annuale/2020/Rapportoannuale2020.pdf Testi aggiuntivi o alternativi potranno essere indicati all'inizio del semestre o nel corso delle lezioni. |
6 | SECS-S/01 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1022312 -
FONDAMENTI DI ECONOMIA POLITICA
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso:
• comprendere come i mercati arrivino alla determinazione delle quantità (domandate ed offerte) e dei prezzi, • comprendere in che modo i consumatori e le imprese effettuano le proprie decisioni economiche al fine di ottimizzare l’utilità, il profitto o altri obiettivi economici, • comprendere il funzionamento di un sistema economico nel suo complesso ed, in particolare, le interazioni esistenti fra i diversi mercati (beni, moneta ed attività finanziarie) nonché il ruolo delle politiche fiscali e monetarie.
Canale: 1
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TILLI RICCARDO
(programma)
Introduzione: che cos’è l’economia politica. Il mercato. La domanda e l’offerta. Razionalità ed equilibrio.
La teoria del comportamento del consumatore. Il vincolo di bilancio, le preferenze, l’utilità, la scelta del consumatore. La derivazione della curva di domanda di un bene. La scelta fra lavoro e tempo libero. La derivazione della curva di offerta di lavoro. La teoria dell’impresa. La massimizzazione del profitto e la scelta della quantità prodotta. La derivazione della curva di offerta di un bene. La scelta della tecnica. La derivazione della curva di domanda di lavoro. La teoria del mercato concorrenziale. Il mercato dei prodotti. Il mercato dei fattori. Equilibrio parziale e equilibrio generale. Cenni alle forme di mercato non concorrenziali: monopolio, oligopolio e concorrenza monopolistica. La contabilità nazionale e le interazioni fra le principali variabili macroeconomiche. Il ruolo delle politiche fiscali e monetarie. Gli studenti possono utilizzare il materiale didattico del corso che il docente mette a disposizione sul suo sito web (https://sites.google.com/a/uniroma1.it/riccardotilli/insegnamenti).
(Date degli appelli d'esame)
Questo materiale didattico da solo non è sufficiente per una adeguata preparazione dell’esame. Gli argomenti contenuti nel materiale didattico vanno approfonditi e integrati con il seguente libro di testo: G. Di Barlolomeo, E. Saltari, R. Tilli, Principi di Economia Politica, Carocci, 2019 (lo studente può agevolmente ritrovare nel testo consigliato gli argomenti contenuti nel materiale didattico).
Canale: 2
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6 | SECS-P/01 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
AAF1199 -
LINGUA SPAGNOLA
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso sono:
1. insegnare allo studente ad agire e interagire attraverso la lingua spagnola nei diversi contesti riguardanti le discipline umane e sociali della società dell’informazione e comunicazione; 2. far conoscere allo studente la ricchezza della cultura ispanica (spagnola e ispano-americana) per generare in lui consapevolezza ed emozione, coinvolgendo lo studente a pieno titolo nel mondo e negli affari ispanici, nonché nel lavoro; 3. far diventare lo studente padrone delle fondamenta della fonetica spagnola affinché possa esprimersi oralmente in modo giusto (pronuncia, intonazione, ritmo, ecc.) nell'operare nei settori quali cinema, teatro, radio e televisione; 4. fare in modo che lo studente possa esprimersi per scritto in modo adeguato nell'operare nei settori della stampa, editoria e media digitali conoscendo le fondamenta dell’ortografia spagnola.
Canale: 1
Canale: 2
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RUGGERI ALESSIA ANNA SERENA
(programma)
Contenuto e articolazione del corso:
Il corso prevede lezioni frontali, volte a fornire le conoscenze di base dei temi fondamentali della lingua e cultura spagnola e latinoamericana, esercitazioni e laboratori attraverso i quali esercitare la capacità di analisi sui fenomeni sociolinguistici e storico-culturali. Si impiegheranno anche strumenti telematici per esercitare la lingua in spazi di apprendimento autonomi. Conoscenze e competenze che saranno acquisite: Contenuti grammaticali Pronunciación y ortografía; los artículos; el género y el número; pronombres personales; interrogativos; objeto directo e indirecto; adjetivos y pronombres demostrativos; comparativos y superlativos; adjetivos (antepuestos y pospuestos); pronombres posesivos; el comparativo y el superlativo; así/tan; muy/mucho; verbos auxiliares; hay/ser/estar; presente de indicativo regular e irregular; pasados de indicativo: pretérito perfecto (regular e irregular); pretérito indefinido regular e irregular; pretérito imperfecto; pretérito pluscuamperfecto; algunos usos del pasado; futuro simple: algunos usos; perífrasis verbales de infinitivo y gerundio; preposiciones; algunos marcadores del discurso. Contenuti funzionali Deletrear; preguntar al profesor; saludar y despedirse; presentarse y presentar a otros; dar y pedir datos personales; hablar de la familia; describir personas, lugares y cosas; hablar de acciones cotidianas; preguntar y decir la fecha y la hora; dar y tomar una cita; hablar de gustos y preferencias; expresar necesidades u obligaciones; hablar de programas, hacer planes; describir experiencias presentes y pasadas; contar un acontecimiento; hablar de planes futuros. Contenuti lessicali El alfabeto; los números; las fechas; naciones y nacionalidades; estudios y profesiones; el día a día: actividades cotidianas; ubicadores; marcadores de frecuencia; la ciudad; el barrio; la familia; la casa; el ocio, los viajes, las vacaciones; el clima; el trabajo y el currículum vitae; la publicidad; internet y las redes sociales. Contenuti culturali El uso de las teconologías y el periodismo en España. Francisca Castro (2015), Uso de la gramática española. Elemental, Edelsa, Madrid.
(Date degli appelli d'esame)
A.A.V.V. (2013), Todas las voces. Curso de cultura y civilización (B1), Difusión, Barcelona (Unidad 1, Unidad 3, Unidad 10). Dispense a cura della docente. |
4 | 48 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | SPA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1022308 -
SCIENZE SEMIOTICHE DEL TESTO E DEI LINGUAGGI
(obiettivi)
Obiettivo del corso è sviluppare una adeguata conoscenza e capacità di analisi del funzionamento dei processi comunicativi in ambito semiotico, linguistico e più generalmente legato alle teorie dei linguaggi.
Obiettivi specifici: 1. Conoscenza e comprensione: primo obiettivo del corso è introdurre gli studenti ai principali temi di studio della comunicazione nell'ottica semiotica, permettendo di acquisire il lessico e le metodologie empiriche specifiche della linguistica strutturale e della semiotica contemporanea: a tal fine saranno affrontate ricerche classiche e prospettive fondamentali (soprattutto di approccio comparativo e strutturale), affiancando ad esse approfondimenti tematici relativi a sviluppi più recenti. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: secondo obiettivo specifico del corso è applicare le conoscenze acquisite in modo competente a problemi empirici posti dallo studio dei sistemi e dei processi linguistici, soprattutto in relazione a testi narrativi, non verbali e multimediali. In particolare si cercherà mettere in condizione lo studente di analizzare testi complessi e unità discorsive di dimensione narrativa distinguendo le opportune metodologie, i livelli di complessità del testo, l'individuazione del lettore modello previsto da singoli tipi di testi. 3. Capacità critiche e di giudizio La semiotica in quanto disciplina che studio l'interpretazione e il contenuto dei processi comunicativi permette di acquisire capacità critiche e di giudizio sia rispetto all'adeguatezza dei diversi tipi di comunicazione rispetto alle competenze dei propri destinatari, sia rispetto alle implicazioni e ai sottintesi che riguardano la componente ideologica e strategica del discorso. 4. Capacità di comunicare quanto si è appreso Ulteriori obiettivi specifici del corso riguardano la capacità di analisi e riflessione in forma autonoma su temi di rilevanza sociale alla luce degli strumenti teorico-metodologici forniti dal corso. Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso esercitazioni analitiche e approfondimenti di casi specifici svolti collettivamente in aula in relazioni a specifici argomenti del programma. 5. Risultati attesi: gli studenti svilupperanno, a partire dalle lezioni frontali, conoscenze relative ai principali temi di studio della semiotica, della linguistica e della teoria del linguaggio, acquisendo attraverso esercitazioni pratiche e approfondimenti tematici nuove abilità e padronanza degli ambiti di studio, del lessico e delle metodologie empiriche specifiche della disciplina.
Canale: 1
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CERVELLI PIERLUIGI
(programma)
Il corso è diviso in quattro parti:
- una prima parte è dedicata ai concetti generali e alla storia della semiotica (16 ore) - una seconda parte di approfondimento teorico sulla semiotica strutturale e generativa (10 ore) - una terza parte (24 ore) dedicata all'analisi del testo e in particolare della dimensione narrativa - una quarta parte (22 ore) legata all'analisi del discorso Marsciani, F, Zinna, A., 1991, Elementi di semiotica generativa, Bologna, Esculapio
(Date degli appelli d'esame)
Cervelli, P., 2020, La frontiera interna, Bologna, Esculapio Greimas, A., J., 2020, Maupassant. La semiotica in esercizio, Bologna, Bompiani Testi aggiuntivi o alternativi potranno essere indicati all’inizio del semestre o nel corso delle lezioni
Canale: 2
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CERVELLI PIERLUIGI
(programma)
Il corso è diviso in quattro parti:
- una prima parte è dedicata ai concetti generali e alla storia della semiotica (16 ore) - una seconda parte di approfondimento teorico sulla semiotica strutturale e generativa (10 ore) - una terza parte (24 ore) dedicata all'analisi del testo e in particolare della dimensione narrativa - una quarta parte (22 ore) legata all'analisi del discorso Marsciani, F, Zinna, A., 1991, Elementi di semiotica generativa, Bologna, Esculapio
(Date degli appelli d'esame)
Cervelli, P., in corso di stampa 2020, La frontiera interna, Bologna, Esculapio Greimas, A., J., Maupassant. La semiotica in esercizio, Bologna, Bompiani Testi aggiuntivi o alternativi potranno essere indicati all’inizio del semestre o nel corso delle lezioni |
9 | M-FIL/05 | 72 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
AAF1103 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è di consolidare ed estendere le abilità degli studenti nell'uso della lingua inglese (parlato, ascolto, lettura e scrittura) al fine di consentire loro di poter affrontare con successo sia testi e generi specialistici pertinenti alla laurea triennale – quali il giornalismo, il lavoro di redazione, le scienze sociali e della comunicazione e il business -,sia quei testi e contesti che gli studenti probabilmente incontreranno nelle loro professioni future.
1. Conoscenza e capacità di comprensione: si presume che gli studenti all'inizio del corso abbiano una conoscenza della lingua inglese almeno a livello B1 (secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue, o QCER); lo scopo principale del corso è di portare questa conoscenza a livello B2 (secondo il QCER) in quelle aree specialistiche che sono rilevanti per il corso di laurea e anche oltre. A tal fine viene adottato un approccio didattico basato sulla linguistica applicata, che comporta la comprensione del significato a partire dal contesto e, in particolare, attraverso la presentazione dei vari elementi linguistici in una varietà di testi e contesti. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il secondo obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti adeguate spiegazioni teoriche sull'inglese, affiancando tali spiegazioni a varie possibilità di applicazionedella teoria in diverse modalità. 3. Autonomia di giudizio degli studenti: altro obiettivo è di aiutare gli studenti ad acquisire autonomia nell'apprendimento. Gli studenti sono incoraggiati non solo a sviluppare specifiche abilità per lo studio, ma anche a sviluppare la capacità per valutare la propria produttività confrontando i propri risultati con modelli di risposta. 4. Capacità di comunicare quanto si è appreso: al fine di aiutare gli studenti a progredire nelle loro capacità comunicative in inglese, la loro partecipazione in aula è attivamente stimolata attraverso la discussione dei diversi testi, così come viene incoraggiata l’analisi critica delle performance e produzione proprie e dei loro colleghi. 5. Capacità di apprendimento e di autonomia: complessivamente, le lezioni e gli esercizi pratici hanno lo scopo di fornire agli studenti sia la capacità di sviluppare e progredire nello studio dell’inglese in modo autonomo, sia la possibilità di adottare un approccio flessibile che permetta loro di applicare la conoscenza dell’inglese nei vari contesti e situazioni che incontreranno nelle loro future professioni. Risultati attesi: al termine del corso ci si aspetta che gli studenti abbiano esteso la conoscenza e applicazione di generi specialistici in inglese, che possano comprendere in modo più esauriente i messaggi e la comunicazione in lingua inglese ed essere altresì in grado di utilizzare forme appropriate per comunicare in modo chiaro ed efficiente. |
5 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ENG | |||||||||||||||||||
1055938 -
FILOSOFIA E SCIENZA POLITICA
(obiettivi)
Obiettivi del corso:
1. Conoscenza dei classici del pensiero politico e comprensione delle categorie interpretative adottate dai principali filosofi moderni. 2. Capacità di applicare la conoscenza delle categorie teoriche alla comprensione di alcuni processi politici delle democrazie contemporanee. 3. Capacità critiche di orientamento sulle fondamentali questioni teoriche e capacità di giudizio sulle dinamiche delle istituzioni, sui linguaggi della politica. 4. Capacità di comunicare quanto si è appreso nella discussione pubblica, nella redazione di articoli e saggi di approfondimento. 5. Elementi per sviluppare nel corso dell’esperienza di vita e professionale la capacità di proseguire in maniera autonoma lo studio della politica, della comunicazione.
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PROSPERO MICHELE
(programma)
La prima parte del corso esamina la filosofia hegeliana del diritto pubblico e l’idea di democrazia di Marx. Il corso di seguito propone una lettura delle implicazioni filosofico-politiche del paradigma della modernità ricco di dicotomie: Stato /società civile; pubblico/privato; Comunità /individui; Forma/informale; Status /contratto; Relativismo e assolutismo dei valori; Validità ed efficacia.
La prima parte del corso esamina la filosofia hegeliana del diritto pubblico e l’idea di democrazia di Marx. Il corso di seguito propone una lettura delle implicazioni filosofico-politiche del paradigma della modernità ricco di dicotomie: Stato /società civile; pubblico/privato; Comunità /individui; Forma/informale; Status /contratto; Relativismo e assolutismo dei valori; Validità ed efficacia.
(Date degli appelli d'esame)
Testi: M. Prospero, La teoria politica di Marx, due volumi, Bordeaux. |
6 | SPS/01 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
10593318 -
TEORIE DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA DIGITALI
(obiettivi)
Obiettivo del corso è di approfondire le conoscenze teoriche sulle teorie delle comunicazioni di massa e di analizzare le nuove forme della comunicazione che si sviluppano nelle piattaforme digitali, con particolare attenzione ai Social Network Sites e al processo di convergenza dei media tradizionali con le tecnologie Ip based.
Obiettivi formativi specifici. Conoscenza e capacità di comprensione. Il corso punta ad analizzare e sviluppare padronanza rispetto al lessico e ai modelli teorici delle comunicazioni di massa, dell'evoluzione di internet e delle piattaforme digitali (publishing, distribution, social networking), dell'esperienza d'uso che caratterizza la visione non lineare di contenuti audiovideo. Le conoscenze acquisite offrono una solida base di riferimento per comprendere le trasformazioni della comunicazione nella fase della convergenza dei media. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Obiettivo del corso sarà inoltre quello di sviluppare specifiche competenze rispetto ai social media - ai loro significati, alle loro metriche e grammatiche - applicabili ai diversi campi della comunicazione. Autonomia di giudizio. Attenzione sarà dedicata, con specifici momenti di discussione durante le lezioni, anche agli impatti economici, politici e sociali derivanti dalla presenza ubiqua delle piattaforme mediali nella vita quotidiana, con l'obiettivo di suscitare distanza critica e autonomia di giudizio rispetto a temi di rilievo e/o che suscitano allarme sociale. Abilità comunicative. Capacità di comunicare quanto si è appreso. Il corso intende promuovere la capacità di una corretta espressione argomentativa delle conoscenze attraverso la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione e la prova orale finale. Capacità di apprendere. Il corso intende promuovere capacità di proseguire lo studio e la conoscenza degli scenari evolutivi dei media digitali in modo autonomo. Infatti le competenze acquisite nel corso sono propedeutiche alla declinazione progettuale e applicativa proposta nei corsi di Laurea magistrale del Dipartimento e assicurano una sufficiente autonomia in ambito professionale.
Canale: 1
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CIOFALO GIOVANNI
(programma)
La prima parte del corso pone al centro dell’attenzione il quadro concettuale delle teorie della comunicazione. Prendendo le mosse dalla teoria ipodermica per arrivare alla teoria della dipendenza dai media, l'obiettivo è quello di verificare la tenuta dei quadri teorici e concettuali del passato alla luce del mutato panorama mediale e delle trasformazioni socioculturali e tecnologiche dell'attuale società dell'informazione. La seconda parte del corso, dedicata più specificamente ai nuovi media, analizza le trasformazioni tecnologiche e sociali legate alla diffusione di internet (dal web 1.0 a Internet of the things) e concentra l'attenzione sul rapporto tra social media e politica. Infine, l’ultima parte del corso fornirà un assaggio di temi, questioni e ambiti che saranno poi auspicabilmente approfonditi nel proseguio degli studi: i journalism studies, gli strumenti di social media marketing, la fruizione televisiva e i pubblici connessi.
Il modello didattico prevede lezioni frontali, seminari intercattedra, utilizzo di supporti telematici e interattivi che agevoleranno l’acquisizione e l’approfondimento delle conoscenze necessarie per superare con profitto la prova di valutazione conclusiva. Gli obiettivi formativi saranno raggiunti attraverso il continuo confronto tra pari con i colleghi del corso e con i docenti in modo da sviluppare abilità di lavoro in team e problem solving. Il corso sarà distinto nei seguenti moduli: - le teorie della comunicazione (36 ore) I media digitali (24) - Data journalism (6 ore) - Social media (6 ore) PROGRAMMA D’ESAME
(Date degli appelli d'esame)
I testi d’esame potrebbero essere soggetti a variazioni in considerazione di eventuali nuove uscite editoriali, differenze tra frequentanti e non frequentanti; Eventuali variazioni del programma saranno tempestivamente comunicate negli spazi web dedicati. 1. G. Boccia Artieri, S.Bentivegna, Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Laterza, Roma-Bari, 2019 2. Un testo a scelta tra: - G. Ciofalo (a cura di), Elihu Katz. I media studies tra passato e futuro - NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA, Roma, Armando, in press. - A. Stella, R., Riva, C., Scarcelli, M., Drusian, M. Sociologia dei New Media, Utet Università , Milano, 2018. 3. Un testo a scelta tra: - M. Antenore, S. Splendore (a cura di), Data Journalism. Guida essenziale al giornalismo fatto con i numeri, Milano, Mondadori, 2017. - G. Balbi, P. Magaudda (a cura di), Fallimenti digitali: un'archeologia dei "nuovi" media, Unicopli, Milano, 2018. - A. Greenfield, Tecnologie radicali. l progetto della vita quotidiana, Einaudi, Torino, 2017. - J. van Dijck, T. Poell, M. de Waal, Platform Society. Valori pubblici e società connessa, Guerini Scientifica, Milano, 2019 - G. Maddalena, G.,Gili, Chi ha paura della post-verità? Effetti collaterali di una parabola culturale, Marietti, 2017.
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CARFAGNA BARBARA
(programma)
La prima parte del corso pone al centro dell’attenzione il quadro concettuale delle teorie della comunicazione. Prendendo le mosse dalla teoria ipodermica per arrivare alla teoria della dipendenza dai media, l'obiettivo è quello di verificare la tenuta dei quadri teorici e concettuali del passato alla luce del mutato panorama mediale e delle trasformazioni socioculturali e tecnologiche dell'attuale società dell'informazione. La seconda parte del corso, dedicata più specificamente ai nuovi media, analizza le trasformazioni tecnologiche e sociali legate alla diffusione di internet (dal web 1.0 a Internet of the things) e concentra l'attenzione sul rapporto tra social media e politica. Infine, l’ultima parte del corso fornirà un assaggio di temi, questioni e ambiti che saranno poi auspicabilmente approfonditi nel proseguio degli studi: i journalism studies, gli strumenti di social media marketing, la fruizione televisiva e i pubblici connessi.
Il modello didattico prevede lezioni frontali, seminari intercattedra, utilizzo di supporti telematici e interattivi che agevoleranno l’acquisizione e l’approfondimento delle conoscenze necessarie per superare con profitto la prova di valutazione conclusiva. Gli obiettivi formativi saranno raggiunti attraverso il continuo confronto tra pari con i colleghi del corso e con i docenti in modo da sviluppare abilità di lavoro in team e problem solving. Il corso sarà distinto nei seguenti moduli: - le teorie della comunicazione (36 ore) I media digitali (24) - Data journalism (6 ore) - Social media (6 ore) PROGRAMMA D’ESAME
I testi d’esame potrebbero essere soggetti a variazioni in considerazione di eventuali nuove uscite editoriali, differenze tra frequentanti e non frequentanti; Eventuali variazioni del programma saranno tempestivamente comunicate negli spazi web dedicati. 1. G. Boccia Artieri, S.Bentivegna, Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Laterza, Roma-Bari, 2019 2. Un testo a scelta tra: - G. Ciofalo (a cura di), Elihu Katz. I media studies tra passato e futuro - NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA, Roma, Armando, in press. - A. Stella, R., Riva, C., Scarcelli, M., Drusian, M. Sociologia dei New Media, Utet Università , Milano, 2018. 3. Un testo a scelta tra: - M. Antenore, S. Splendore (a cura di), Data Journalism. Guida essenziale al giornalismo fatto con i numeri, Milano, Mondadori, 2017. - G. Balbi, P. Magaudda (a cura di), Fallimenti digitali: un'archeologia dei "nuovi" media, Unicopli, Milano, 2018. - A. Greenfield, Tecnologie radicali. l progetto della vita quotidiana, Einaudi, Torino, 2017. - J. van Dijck, T. Poell, M. de Waal, Platform Society. Valori pubblici e società connessa, Guerini Scientifica, Milano, 2019 - G. Maddalena, G.,Gili, Chi ha paura della post-verità? Effetti collaterali di una parabola culturale, Marietti, 2017.
Canale: 2
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ANTENORE MARZIA
(programma)
La prima parte del corso pone al centro dell’attenzione il quadro concettuale delle teorie della comunicazione. Prendendo le mosse dalla teoria ipodermica per arrivare alla teoria della dipendenza dai media, l'obiettivo è quello di verificare la tenuta dei quadri teorici e concettuali del passato alla luce del mutato panorama mediale e delle trasformazioni socioculturali e tecnologiche dell'attuale società dell'informazione. La seconda parte del corso, dedicata più specificamente ai nuovi media, analizza le trasformazioni tecnologiche e sociali legate alla diffusione di internet (dal web 1.0 a Internet of the things) e concentra l'attenzione sul rapporto tra social media e politica. Infine, l’ultima parte del corso fornirà un assaggio di temi, questioni e ambiti che saranno poi auspicabilmente approfonditi nel proseguio degli studi: i journalism studies, gli strumenti di social media marketing, la fruizione televisiva e i pubblici connessi.
Testi d'esame:
(Date degli appelli d'esame)
1. G. Boccia Artieri, S.Bentivegna, Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Laterza, Roma-Bari, 2019 2. Un testo a scelta tra: - G. Ciofalo (a cura di), Elihu Katz. I media studies tra passato e futuro - NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA, Roma, Armando, in corso di pubblicazione. - A. Stella, R., Riva, C., Scarcelli, M., Drusian, M. Sociologia dei New Media, Utet Università , Milano, 2018. 3. Un testo a scelta tra: - M. Antenore, S. Splendore (a cura di), Data Journalism. Guida essenziale al giornalismo fatto con i numeri, Milano, Mondadori, 2017. - G. Balbi, P. Magaudda (a cura di), Fallimenti digitali: un'archeologia dei "nuovi" media, Unicopli, Milano, 2018. - A. Greenfield, Tecnologie radicali. l progetto della vita quotidiana, Einaudi, Torino, 2017. - J. van Dijck, T. Poell, M. de Waal, Platform Society. Valori pubblici e società connessa, Guerini Scientifica, Milano, 2019 - G. Maddalena, G.,Gili, Chi ha paura della post-verità? Effetti collaterali di una parabola culturale, Marietti, 2017.
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VALENTINI ELENA
(programma)
La prima parte del corso pone al centro dell’attenzione il quadro concettuale delle teorie della comunicazione. Prendendo le mosse dalla teoria ipodermica per arrivare alla teoria della dipendenza dai media, l'obiettivo è quello di verificare la tenuta dei quadri teorici e concettuali del passato alla luce del mutato panorama mediale e delle trasformazioni socioculturali e tecnologiche dell'attuale società dell'informazione.
La seconda parte del corso, dedicata più specificamente ai media digitali, analizza le trasformazioni tecnologiche e sociali legate alla diffusione di internet (dal web 1.0 a Internet of the things), dedicando attenzione ad alcuni temi che saranno approfonditi in altri corsi, tra i quali i journalism studies e la platform society. 1. G. Boccia Artieri, S.Bentivegna, Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Laterza, Roma-Bari, 2019
2. Un testo a scelta tra: - G. Ciofalo (a cura di), Elihu Katz. I media studies tra passato e futuro - NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA, Roma, Armando, in corso di pubblicazione. - A. Stella, R., Riva, C., Scarcelli, M., Drusian, M. Sociologia dei New Media, Utet Università , Milano, 2018. 3. Un testo a scelta tra: - M. Antenore, S. Splendore (a cura di), Data Journalism. Guida essenziale al giornalismo fatto con i numeri, Milano, Mondadori, 2017. - G. Balbi, P. Magaudda (a cura di), Fallimenti digitali: un'archeologia dei "nuovi" media, Unicopli, Milano, 2018. - A. Greenfield, Tecnologie radicali. l progetto della vita quotidiana, Einaudi, Torino, 2017. - J. van Dijck, T. Poell, M. de Waal, Platform Society. Valori pubblici e società connessa, Guerini Scientifica, Milano, 2019 Le indicazioni su secondo e terzo testo potranno subire modifiche che saranno comunicate all’inizio del corso. |
9 | SPS/08 | 72 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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15 | 120 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1041914 -
MARKET DRIVEN MANAGEMENT
(obiettivi)
Obiettivo del corso è dotare gli studenti del corpo minimo di conoscenze necessario ad analizzare e comprendere i fenomeni di mercato nell'attuale cornice competitiva internazionale e domestica.
Il punto di vista adottato è quello dell’impresa, principalmente con riferimento a quella manifatturiera pur senza tralasciare le specificità di quella del terziario, che compete in regime di oligopolio differenziato: gli studenti dovranno uscire dal corso avendo compreso cosa ciò significhi e in che misura determini i fenomeni di mercato. Naturalmente il quadro fenomenico di riferimento è quello definito dal combinato disposto di globalizzazione e rivoluzione tecnologica. Obiettivi specifici 1) Conoscenza e capacità di comprensione. Lo studente conoscerà i fondamenti dell’economia e gestione dell’impresa, saprà inquadrarli nelle coordinate macroeconomiche rilevanti (consumi, investimenti delle imprese, spesa pubblica, saldo partite internazionali), comprenderne le fondamentali logiche microeconomiche (funzioni economiche dei player e loro relazioni) e mettere il tutto a sistema. La prima parte del corso è dedicata al raggiungimento di questo obiettivo che, naturalmente, dato il curriculum degli studenti, sarà raggiunto adottando un approccio descrittivo e semplificando i concetti all'essenziale. A valle di tutto ciò, lo studente sarà condotto a conoscere le logiche di governo delle relazioni di mercato dell’impresa –cosiddetto marketing management- guidate dal concetto di valore e dal costante confronto dinamico con le esigenze della domanda, finale e intermedia. Lo studente acquisirà consapevolezza dell’impianto concettuale e metodologico che sottostà a ciascuna scelta e azione di mercato, acquisendo consapevolezza della complessità del marketing. La seconda parte del corso è dedicata al raggiungimento di questo obiettivo, ragion per cui alle lezioni tradizionali qui aggiungono anche dei seminari tematici, tenuti da testimonial aziendali qualificati, che arricchiscono l’impianto teorico del corso con la narrazione dell’esistente. Grande cura, in tutto il corso, è prestata all'acquisizione del linguaggio tecnico della disciplina, recentemente rinnovatosi dalla rivoluzione digitale. 2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Ci si attende che lo studente, al termine del corso, sia in grado di analizzare autonomamente i fenomeni di mercato di cui come “persona comune” è testimone ogni giorno, comprendendo quali ne siano le finalità, le complesse e articolate scelte aziendali sottostanti, le dinamiche competitive. Di nuovo, dato il contesto culturale del corso e il numero di crediti limitato, si è prediletto un approccio finalizzato ad abbracciare la varietà del fenomeno marketing piuttosto che la profondità e la specializzazione. Per questa ragione è realistico attendersi che lo studente, che si è applicato con impegno e costanza durante il corso, possa giovarsi di una accresciuta capacità di analisi e comprensione dei fenomeni ma non possa considerarsi un tecnico della materia. 3) Autonomia di giudizio. E’ il fine ultimo del corso. La selezione dei temi, l’ampiezza del campo di osservazione che si sono scelti per impostare il corso, rispondono esattamente allo scopo ultimo di dotare lo studente di una capacità di giudizio autonoma, basata sui dati e sui fatti riscontrabili. Si sottolinea sempre, in aula, che il senso dello studio in Università risiede anche nel dotarsi delle conoscenze e consapevolezza necessarie ad acquisire autonoma capacità di giudizio e una solida formazione di opinioni. 4) Abilità comunicative. La numerosità degli studenti in aula non consente l’esperimento di una didattica attiva orientata alla maturazione di soft skill comunicative. Ciononostante è costante cura del docente cercare di stimolare il dibattito in aula e descrivere gli strumenti di supporto alla comunicazione dei concetti. Il test finale di esame, nella parte delle domande chiuse (multiple choice) è comunque orientato a verificare il possesso del vocabolario tecnico della disciplina –indispensabile ai fini di una corretta espressione dei valori dello studente. 5) Capacità di apprendimento. Nel corso delle lezioni vengono presentate allo studente le principali risorse informative sui fenomeni di mercato (fonti dati ufficiali, siti web specializzati e/o focalizzati sul marketing, eccetera) e, al termine del corso, illustrate le vie migliori per intraprendere studi di ordine superiore sul marketing.
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SFODERA FABIOLA
(programma)
Il corso si divide in due parti, ciascuna idealmente pari a tre crediti.
La prima parte (Business Management Principles) si articola in lezioni frontali teoriche ed esercitazioni su temi quantitativi specifici (es. determinazione del punto di pareggio, calcolo dei principali indici) e ha lo scopo di far acquisire agli studenti i concetti di base di impresa, gestione d'impresa (management) e misurazione dei risultati. La seconda parte (Marketing Principles) si articola in lezioni frontali teoriche, discussione casi e testimonianze (frontali e video) e si compone idealmente di due parti: Mercato e Management, Product offering e ha lo scopo di far acquisire agli studenti la conoscenza dei principi di marketing, della sua gestione (marketing management) e degli strumenti a disposizione dell'impresa, tenendo conto della struttura di mercato in cui opera. Mattiacci A. Pastore A: (2013) Marketing, Hoepli Editore, Milano (Parti I-IV compresa, escluso capitolo 7). In caso di nuova edizione verranno fornite le relative informazioni durante lo svolgimento del corso.
(Date degli appelli d'esame)
Dispense integrative a cura del docente |
6 | SECS-P/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1021270 -
INNOVAZIONE E ANALISI DEI MODELLI DI GIORNALISMO - LABORATORIO DI TECNICHE E LINGUAGGI DI GIORNALISMO
(obiettivi)
Componente: INNOVAZIONE E ANALISI DEI MODELLI DI GIORNALISMO
Obiettivo generale In italiano:Il corso intende fornire le basi della sociologia del giornalismo e dei processi di newsmaking, con riferimento alle diverse piattaforme disponibili. Attraverso lezioni di didattica frontale, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e un’attività pratica (facoltativa) sulla realizzazione e gestione di un blog, il corso intende fornire conoscenze e competenze relative alle teorie e tecniche del giornalismo e del newsmaking, necessarie per analizzare i modelli di giornalismo (inclusi aspetti del linguaggio giornalistico) su diversi media e applicare le conoscenze acquisite per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali. Obiettivi specifici Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito: - (Descrittore di Dublino 1) conoscenze relative a: principali modelli di giornalismo(tradizionali e digitali); specificità del caso italiano (origini, evoluzione e tendenze in corso di sviluppo); principali fasi ed elementi del newsmaking; generi giornalistici e ambiti del giornalismo, con un approfondimento specifico sul giornalismo culturale; tematiche di approfondimento legate al giornalismo digitale (tra cui citizen journalism, ruolo dei social media, fake news, data journalism, ruolo dei dispositivi mobili e caratteristiche dell’informazione e dei formati su dispositivi mobili); - (Descrittore di Dublino 2) competenze necessarie per analizzare le principali caratteristiche dei modelli giornalistici su diversi media e competenze per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali. Inoltre al termine del corso lo studente avrà acquisito: - (Descrittore di Dublino 3) capacità critiche e di giudizio rispetto ai processi di costruzione e rappresentazione sociale operati dagli attori del newsmaking, attraverso esercitazioni, analisi di casi di studio e la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione per analizzare e commentare questi ultimi; - (Descrittore di Dublino 4) capacità di una corretta espressione argomentativa delle conoscenze attraverso la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione, la presentazione delle attività svolte per il blog e la prova orale finale; - (Descrittore di Dublino 5) capacità di proseguire lo studio e la conoscenza degli scenari evolutivi del giornalismo in modo autonomo, che sarà promossa attraverso l’analisi di casi di studio, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e fornendo indicazioni su fonti per l’aggiornamento sui temi studiati. Componente: LABORATORIO DI TECNICHE E LINGUAGGI DEL GIORNALISMO Obiettivo generale In italiano:Il corso intende fornire le basi della sociologia del giornalismo e dei processi di newsmaking, con riferimento alle diverse piattaforme disponibili. Attraverso lezioni di didattica frontale, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e un’attività pratica (facoltativa) sulla realizzazione e gestione di un blog, il corso intende fornire conoscenze e competenze relative alle teorie e tecniche del giornalismo e del newsmaking, necessarie per analizzare i modelli di giornalismo (inclusi aspetti del linguaggio giornalistico) su diversi media e applicare le conoscenze acquisite per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali. Obiettivi specifici Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito: -(Descrittore di Dublino 1) conoscenze relative a: principali fasi ed elementi del newsmaking; caratteristiche di un progetto e/o prodotto editoriale; - (Descrittore di Dublino 2) competenze per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali. Inoltre, al termine del corso lo studente avrà acquisito: - (Descrittore di Dublino 3) capacità critiche e di giudizio rispetto alle caratteristiche di un progetto e/o prodotto editoriale (ad es. obiettivi, analisi delle esigenze dei pubblici, criticità) attraverso esercitazioni, analisi di casi di studio, la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione per analizzare e commentare questi ultimi, lezioni-incontro con professionisti dell’informazione; - (Descrittore di Dublino 4) capacità di una corretta espressione argomentativa delle conoscenze attraverso la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione, la presentazione delle attività svolte per il blog e la prova orale finale; - (Descrittore di Dublino 5) capacità di proseguire lo studio e la conoscenza degli scenari evolutivi del giornalismo in modo autonomo, che sarà promossa attraverso l’analisi di casi di studio, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e fornendo indicazioni su fonti per l’aggiornamento sui temi studiati. |
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INNOVAZIONE E ANALISI DEI MODELLI DI GIORNALISMO
(obiettivi)
Il corso intende fornire le basi della sociologia del giornalismo e dei processi di newsmaking, con riferimento alle diverse piattaforme disponibili. Attraverso lezioni di didattica frontale, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e un’attività pratica (facoltativa) sulla realizzazione e gestione di un blog, il corso intende fornire conoscenze e competenze relative alle teorie e tecniche del giornalismo e del newsmaking, necessarie per analizzare i modelli di giornalismo (inclusi aspetti del linguaggio giornalistico) su diversi media e applicare le conoscenze acquisite per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali.
Obiettivi specifici Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito: - (Descrittore di Dublino 1)conoscenze relative a: principali modelli di giornalismo(tradizionali e digitali); specificità del caso italiano (origini, evoluzione e tendenze in corso di sviluppo); principali fasi ed elementi del newsmaking; generi giornalistici e ambiti del giornalismo, con un approfondimento specifico sul giornalismo culturale; tematiche di approfondimento legate al giornalismo digitale (tra cui citizen journalism, ruolo dei social media, fake news, data journalism, ruolo dei dispositivi mobili e caratteristiche dell’informazione e dei formati su dispositivi mobili); - (Descrittore di Dublino 2) competenze necessarie per analizzare le principali caratteristiche dei modelli giornalistici su diversi media e competenze per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali. Inoltre al termine del corso lo studente avrà acquisito: - (Descrittore di Dublino 3) capacità critiche e di giudizio rispetto ai processi di costruzione e rappresentazione sociale operati dagli attori del newsmaking, attraverso esercitazioni, analisi di casi di studio e la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione per analizzare e commentare questi ultimi; - (Descrittore di Dublino 4) capacità di una corretta espressione argomentativa delle conoscenze attraverso la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione, la presentazione delle attività svolte per il blog e la prova orale finale; - (Descrittore di Dublino 5) capacità di proseguire lo studio e la conoscenza degli scenari evolutivi del giornalismo in modo autonomo, che sarà promossa attraverso l’analisi di casi di studio, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e fornendo indicazioni su fonti per l’aggiornamento sui temi studiati.
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VALENTINI ELENA
(programma)
Prima parte-Definizioni di base tra giornalismo “tradizionale” e “digitale”
- (Ri)definizioni del campo giornalistico: confini, attori, linguaggi e funzioni - Modelli di giornalismo: modelli tradizionali e modelli digitali - Il caso italiano: peculiarità, evoluzione dei modelli giornalistici e dei quotidiani, mercato e assetti proprietari - Fondamenti di newsmaking/parte prima: la notizia, il problema della notiziabilità, i valori notizia - Fondamenti di newsmaking/parte seconda: gerarchizzazione, trattamento e tematizzazione - I generi Seconda parte-Transmedia journalism, Giornalismo digitale, Giornalismo ibrido, evoluzione dei (digital) journalism studies Approfondimenti sui modelli digitali (citizen journalism, data journalism, etc.) The “platform press”: algoritmi, social media, ruolo e caratteristiche dei dispositivi mobili, app Information disorder e fake news Il boundary work La parte laboratoriale prevede specifici incontri destinati all'acquisizione di competenze direttamente spendibili nel campo della gestione e produzione di informazione in ambiente digitale. Durante questi incontri, che si terranno in modo trasversale alla prima e seconda parte, verranno presentate e portate avanti le attività legate alla realizzazione del project work (facoltativo) consistente nella realizzazione di un blog. I testi d'esame si riferiscono sia alla componente Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo, sia alla componente Laboratorio di tecniche e linguaggio del giornalismo (l'esame è svolto in modo unitario).
(Date degli appelli d'esame)
PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI CHE REALIZZANO IL PROJECT WORK (svolgendo il livello minimo di attività richieste) 1) F. Giorgino, Giornalismi e società. Informazione, politica, economia e cultura, Mondadori, Milano, 2017 limitatamente ai seguenti capitoli –Prefazione –Introduzione –Giornalismi, notizia, notiziabilità –Conclusioni 2) S. Splendore, Giornalismo ibrido. Come cambia la cultura giornalistica in Italia, Carocci, Milano, 2017, limitatamente ai seguenti capitoli Introduzione Cap. 1 (Il cambiamento come normalità) Cap. 2 (Giornalismo italiano e ibridazione dei suoi confini) Cap. 4 (Di che materia è fatto il mondo? Le fonti di notizia) Conclusioni OPPURE 2) E. Valentini, Dalle gazzette all’iPad. Il giornalismo al tempo dei tablet, Mondadori, Milano, 2012, limitatamente ai seguenti capitoli Prefazione e Introduzione Cap. 1 (L’evoluzione del giornale di carta) Cap. 2 (I quotidiani nel nuovo ecosistema dell’informazione) Cap. 5 (Valore e valori del giornalismo) 3) Project work (per la descrizione del Project work, vedere la sezione "Modalità di valutazione dell'apprendimento e prove d'esame") 4) Un articolo a scelta tra i seguenti. Gli studenti potranno proporre altri articoli di loro interesse e portarli all’esame previo accordo con la docente. Crisi e trasformazione del giornalismo •M. Morcellini (2018), ”Dalla disinformazione al neogiornalismo”, in Comunicazionepuntodoc, n. 20, pp. 5-18 (disponibile al link https://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/comunicazionepuntodoc_20_editoriale.pdf) •B. Zelizer (2019) “Why Journalism Is About More Than Digital Technology”, Digital Journalism, Vol. 7, Issue 3,pp. 343-350 Labilità dei confini del campo giornalistico e nuovi attori • C. Sorrentino (2016), “Introduzione” + “Cosa stai facendo!?. Pratiche innovative e boundary-work nella professione giornalistica”, in Problemi dell’Informazione, n. 3, • P. Stringer (2018), ”Finding a Place in the Journalistic Field. The pursuit of recognition and legitimacy at BuzzFeed and Vice”, Journalism Studies, Vol. 19, Issue 13, pp. 1991-2000 • E. C. Tandoc Jr. (2018), “Five ways BuzzFeed is preserving (or transforming) the journalistic field”, Journalism, Vol. 19, issue 2, pp. 200–216 Platform press, algoritmi, dispositivi mobili, app •G. Boccia Artieri, A. Marinelli (2018), “Introduzione: piattaforme, algoritmi, formati. Come sta evolvendo l’informazione online”, Problemi dell’informazione, Fascicolo 3, pp. 349-368 •E. Dubois & G. Blank, “The echo chamber is overstated: the moderating effect of political interest and diverse media”, Journal Information, Communication & Society, Volume 21, 2018 •T. Nozal Cantarero, A.González-Neira, E. Valentini, “Newpaper apps for tablets and smartphones in different media systems: a comparative analysis”, Journalism, First Published October 30, 2017 Information disorder e post verità •S. Waisbord (2018) ”Truth is What Happens to News”, Journalism Studies, 19:13 •G. Gili, G. Maddalena, “Reaping What Has Been Sown: The Concept of Truth and Its Sufferings ”, Comunicazioni sociali, n. 3 2017 Transmedia Journalism • C. Costa-Sánchez, A-I. Rodríguez-Vázquez, X. López-García (2020), “Transmedia or repurposing journalism? News brands in the era of convergence. Compared study of Greek elections coverage by El País (ES), The Guardian (UK), La Repubblica (IT), and Público (PT)”, in Journalism, 2020, 21 (9), pp. 1300-1319. • J. Canavilhas, “Journalism in the TwentyFirst Century:To Be or Not to Be Transmedia?”, in R. Gambarato Rampazzo, G. Alzamora (eds) (2018), Exploring Transmedia Journalism in the Digital Age, IGI Global, Hershey PA, USA, capitolo disponibile al link https://ubibliorum.ubi.pt/bitstream/10400.6/6888/1/2018_CAP%C3%8DTULO_Journalism-in-the-Twenty-First-Century_-To-Be-or-Not-to-Be-Transmedia_.pdf • K.T. Moloney (2020), “All the News That’s Fit to Push: The New York Times Company and Transmedia Daily News”, in International Journal of Communication, 14, pp. 4683–4702. Gli studenti stranieri e/o in Erasmus sono esonerati dal portare l’articolo a scelta e possono creare il blog in lingua inglese PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI E PER COLORO CHE FREQUENTANO LE LEZIONI MA NON REALIZZANO IL PROJECT WORK 1) F. Giorgino, Giornalismi e società. Informazione, politica, economia e cultura, Mondadori, Milano, 2017 limitatamente ai seguenti capitoli –Prefazione –Introduzione –Giornalismi, notizia, notiziabilità –Un capitolo a scelta tra i seguenti: secondo (Informazione e politica) OPPURE terzo (Informazione ed economia) OPPURE quarto (Informazione e cultura) –Conclusioni 2) –S. Splendore, Giornalismo ibrido. Come cambia la cultura giornalistica in Italia, Carocci, Milano, 2017 OPPURE –E. Valentini, Dalle gazzette all’iPad. Il giornalismo al tempo dei tablet, Mondadori, Milano, 2012 limitatamente ai seguenti capitoli – Prefazione e Introduzione – Cap. 1 (L’evoluzione del giornale di carta) – Cap. 2 (I quotidiani nel nuovo ecosistema dell’informazione) – Cap. 3 (L’editoria e i quotidiani al tempo dei tablet) (esclusi par. 3.3 e 3.4) – Cap. 5 (Valore e valori del giornalismo), Allo studio del testo va aggiunto lo studio di E. Valentini “Sul giornalismo digitale” (Rubrica Letture in Problemi dell’informazione, 2, 2020, pp. 307-311) – scaricabile gratuitamente per studenti Sapienza all’indirizzo www.rivisteweb.it (sezione Media e comunicazione) 3) Due articoli a scelta tra i seguenti (vanno scelti DUE articoli tra tutti e non due per ciascuna area tematica). Gli studenti potranno proporre altri articoli di loro interesse e portarli all’esame previo accordo con la docente. Crisi e trasformazione del giornalismo •M. Morcellini (2018), ”Dalla disinformazione al neogiornalismo”, in Comunicazionepuntodoc, n. 20, pp. 5-18 (disponibile al link https://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/comunicazionepuntodoc_20_editoriale.pdf) •B. Zelizer (2019) “Why Journalism Is About More Than Digital Technology”, Digital Journalism, Vol. 7, Issue 3,pp. 343-350 Labilità dei confini del campo giornalistico e nuovi attori • C. Sorrentino (2016), “Introduzione” + “Cosa stai facendo!?. Pratiche innovative e boundary-work nella professione giornalistica”, in Problemi dell’Informazione, n. 3, • P. Stringer (2018), ”Finding a Place in the Journalistic Field. The pursuit of recognition and legitimacy at BuzzFeed and Vice”, Journalism Studies, Vol. 19, Issue 13, pp. 1991-2000 • E. C. Tandoc Jr. (2018), “Five ways BuzzFeed is preserving (or transforming) the journalistic field”, Journalism, Vol. 19, issue 2, pp. 200–216 Platform press, algoritmi, dispositivi mobili, app •G. Boccia Artieri, A. Marinelli (2018), “Introduzione: piattaforme, algoritmi, formati. Come sta evolvendo l’informazione online”, Problemi dell’informazione, Fascicolo 3, pp. 349-368 •E. Dubois & G. Blank, “The echo chamber is overstated: the moderating effect of political interest and diverse media”, Journal Information, Communication & Society, Volume 21, 2018 •T. Nozal Cantarero, A.González-Neira, E. Valentini, “Newpaper apps for tablets and smartphones in different media systems: a comparative analysis”, Journalism, First Published October 30, 2017 Information disorder e post verità •S. Waisbord (2018) ”Truth is What Happens to News”, Journalism Studies, 19:13 •G. Gili, G. Maddalena, “Reaping What Has Been Sown: The Concept of Truth and Its Sufferings ”, Comunicazioni sociali, n. 3 2017 Transmedia Journalism • C. Costa-Sánchez, A-I. Rodríguez-Vázquez, X. López-García (2020), “Transmedia or repurposing journalism? News brands in the era of convergence. Compared study of Greek elections coverage by El País (ES), The Guardian (UK), La Repubblica (IT), and Público (PT)”, in Journalism, 2020, 21 (9), pp. 1300-1319. • J. Canavilhas, “Journalism in the TwentyFirst Century:To Be or Not to Be Transmedia?”, in R. Gambarato Rampazzo, G. Alzamora (eds) (2018), Exploring Transmedia Journalism in the Digital Age, IGI Global, Hershey PA, USA, capitolo disponibile al link https://ubibliorum.ubi.pt/bitstream/10400.6/6888/1/2018_CAP%C3%8DTULO_Journalism-in-the-Twenty-First-Century_-To-Be-or-Not-to-Be-Transmedia_.pdf • K.T. Moloney (2020), “All the News That’s Fit to Push: The New York Times Company and Transmedia Daily News”, in International Journal of Communication, 14, pp. 4683–4702. Gli studenti stranieri e/o in Erasmus possono studiare UN articolo a scelta e NON DUE. INDICAZIONI PER ACCEDERE GRATUITAMENTE AGLI ARTICOLI Gli studenti della Sapienza possono accedere gratuitamente agli articoli delle seguenti riviste: Digital Journalism, Journalism studies, Information, Communication & Society, Journalism, Problemi dell'informazione. E' necessario collegarsi da un computer della rete di ateneo (computer dei laboratori o tramite accesso wireless Sapienza) oppure da casa seguendo le istruzioni a questo link https://web.uniroma1.it/sbs/accesso-fuori-rete-sapienza Le piattaforme su sui sono pubblicate le riviste con gli articoli indicati sono -Taylor and Francis (per gli articoli sulle riviste Digital Journalism, Journalism studies, Information, Communication & Society) -Sage (per gli articoli sulla rivista Journalism) - Rivisteweb (per la rivista "Problemi dell'informazione" che trova nella sezione Media e comunicazione). La rivista Comunicazioni sociali è disponibile gratuitamente on line. E’ necessario registrarsi al sito. Viene richiesto di "acquistare" la copia inserendola nel carrello: va seguita una procedura di “acquisto”, ma l'importo nel carrello sarà pari a zero fino alla conclusione della procedura. Al termine è possibile scaricare l'articolo senza aver pagato nulla. Anche l'articolo pubblicato sulla rivista International Journal of Communication è ad accesso gratuito indipendentemente dall'essere utente Sapienza. L’articolo sula rivista Comunicazionepuntodoc è disponibile al seguente link https://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/comunicazionepuntodoc_20_editoriale.pdf |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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LABORATORIO DI TECNICHE E LINGUAGGI DEL GIORNALISMO
(obiettivi)
Il corso intende fornire le basi della sociologia del giornalismo e dei processi di newsmaking, con riferimento alle diverse piattaforme disponibili. Attraverso lezioni di didattica frontale, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e un’attività pratica (facoltativa) sulla realizzazione e gestione di un blog, il corso intende fornire conoscenze e competenze relative alle teorie e tecniche del giornalismo e del newsmaking, necessarie per analizzare i modelli di giornalismo (inclusi aspetti del linguaggio giornalistico) su diversi media e applicare le conoscenze acquisite per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali.
Obiettivi specifici Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito: - (Descrittore di Dublino 1) conoscenze relative a: principali fasi ed elementi del newsmaking; caratteristiche di un progetto e/o prodotto editoriale; - (Descrittore di Dublino 2) competenze per la redazione e gestione di contenuti informativi in ambienti digitali. Inoltre, al termine del corso lo studente avrà acquisito: - (Descrittore di Dublino 3) capacità critiche e di giudizio rispetto alle caratteristiche di un progetto e/o prodotto editoriale (ad es. obiettivi, analisi delle esigenze dei pubblici, criticità) attraverso esercitazioni, analisi di casi di studio, la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione per analizzare e commentare questi ultimi, lezioni-incontro con professionisti dell’informazione; - (Descrittore di Dublino 4) capacità di una corretta espressione argomentativa delle conoscenze attraverso la sollecitazione da parte dei docenti a intervenire durante la lezione, la presentazione delle attività svolte per il blog e la prova orale finale; - (Descrittore di Dublino 5) capacità di proseguire lo studio e la conoscenza degli scenari evolutivi del giornalismo in modo autonomo, che sarà promossa attraverso l’analisi di casi di studio, lezioni-incontro con ospiti e professionisti del mondo dell’editoria e dell’informazione e fornendo indicazioni su fonti per l’aggiornamento sui temi studiati.
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VALENTINI ELENA
(programma)
Prima parte-Definizioni di base tra giornalismo “tradizionale” e “digitale”
- (Ri)definizioni del campo giornalistico: confini, attori, linguaggi e funzioni - Modelli di giornalismo: modelli tradizionali e modelli digitali - Il caso italiano: peculiarità, evoluzione dei modelli giornalistici e dei quotidiani, mercato e assetti proprietari - Fondamenti di newsmaking/parte prima: la notizia, il problema della notiziabilità, i valori notizia - Fondamenti di newsmaking/parte seconda: gerarchizzazione, trattamento e tematizzazione - I generi Seconda parte-Transmedia journalism, Giornalismo digitale, Giornalismo ibrido, evoluzione dei (digital) journalism studies Approfondimenti sui modelli digitali (citizen journalism, data journalism, etc.) The “platform press”: algoritmi, social media, ruolo e caratteristiche dei dispositivi mobili, app Information disorder e fake news Il boundary work La parte laboratoriale prevede specifici incontri destinati all'acquisizione di competenze direttamente spendibili nel campo della gestione e produzione di informazione in ambiente digitale. Durante questi incontri, che si terranno in modo trasversale alla prima e seconda parte, verranno presentate e portate avanti le attività legate alla realizzazione del project work (facoltativo) consistente nella realizzazione di un blog. I testi d'esame si riferiscono sia alla componente Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo, sia alla componente Laboratorio di tecniche e linguaggio del giornalismo (l'esame è svolto in modo unitario).
(Date degli appelli d'esame)
PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI CHE REALIZZANO IL PROJECT WORK (svolgendo il livello minimo di attività richieste) 1) F. Giorgino, Giornalismi e società. Informazione, politica, economia e cultura, Mondadori, Milano, 2017 limitatamente ai seguenti capitoli –Prefazione –Introduzione –Giornalismi, notizia, notiziabilità –Conclusioni 2) S. Splendore, Giornalismo ibrido. Come cambia la cultura giornalistica in Italia, Carocci, Milano, 2017, limitatamente ai seguenti capitoli Introduzione Cap. 1 (Il cambiamento come normalità) Cap. 2 (Giornalismo italiano e ibridazione dei suoi confini) Cap. 4 (Di che materia è fatto il mondo? Le fonti di notizia) Conclusioni OPPURE 2) E. Valentini, Dalle gazzette all’iPad. Il giornalismo al tempo dei tablet, Mondadori, Milano, 2012, limitatamente ai seguenti capitoli Prefazione e Introduzione Cap. 1 (L’evoluzione del giornale di carta) Cap. 2 (I quotidiani nel nuovo ecosistema dell’informazione) Cap. 5 (Valore e valori del giornalismo) 3) Project work (per la descrizione del Project work, vedere la sezione "Modalità di valutazione dell'apprendimento e prove d'esame") 4) Un articolo a scelta tra i seguenti. Gli studenti potranno proporre altri articoli di loro interesse e portarli all’esame previo accordo con la docente. Crisi e trasformazione del giornalismo •M. Morcellini (2018), ”Dalla disinformazione al neogiornalismo”, in Comunicazionepuntodoc, n. 20, pp. 5-18 (disponibile al link https://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/comunicazionepuntodoc_20_editoriale.pdf) •B. Zelizer (2019) “Why Journalism Is About More Than Digital Technology”, Digital Journalism, Vol. 7, Issue 3,pp. 343-350 Labilità dei confini del campo giornalistico e nuovi attori • C. Sorrentino (2016), “Introduzione” + “Cosa stai facendo!?. Pratiche innovative e boundary-work nella professione giornalistica”, in Problemi dell’Informazione, n. 3, • P. Stringer (2018), ”Finding a Place in the Journalistic Field. The pursuit of recognition and legitimacy at BuzzFeed and Vice”, Journalism Studies, Vol. 19, Issue 13, pp. 1991-2000 • E. C. Tandoc Jr. (2018), “Five ways BuzzFeed is preserving (or transforming) the journalistic field”, Journalism, Vol. 19, issue 2, pp. 200–216 Platform press, algoritmi, dispositivi mobili, app •G. Boccia Artieri, A. Marinelli (2018), “Introduzione: piattaforme, algoritmi, formati. Come sta evolvendo l’informazione online”, Problemi dell’informazione, Fascicolo 3, pp. 349-368 •E. Dubois & G. Blank, “The echo chamber is overstated: the moderating effect of political interest and diverse media”, Journal Information, Communication & Society, Volume 21, 2018 •T. Nozal Cantarero, A.González-Neira, E. Valentini, “Newpaper apps for tablets and smartphones in different media systems: a comparative analysis”, Journalism, First Published October 30, 2017 Information disorder e post verità •S. Waisbord (2018) ”Truth is What Happens to News”, Journalism Studies, 19:13 •G. Gili, G. Maddalena, “Reaping What Has Been Sown: The Concept of Truth and Its Sufferings ”, Comunicazioni sociali, n. 3 2017 Transmedia Journalism • C. Costa-Sánchez, A-I. Rodríguez-Vázquez, X. López-García (2020), “Transmedia or repurposing journalism? News brands in the era of convergence. Compared study of Greek elections coverage by El País (ES), The Guardian (UK), La Repubblica (IT), and Público (PT)”, in Journalism, 2020, 21 (9), pp. 1300-1319. • J. Canavilhas, “Journalism in the TwentyFirst Century:To Be or Not to Be Transmedia?”, in R. Gambarato Rampazzo, G. Alzamora (eds) (2018), Exploring Transmedia Journalism in the Digital Age, IGI Global, Hershey PA, USA, capitolo disponibile al link https://ubibliorum.ubi.pt/bitstream/10400.6/6888/1/2018_CAP%C3%8DTULO_Journalism-in-the-Twenty-First-Century_-To-Be-or-Not-to-Be-Transmedia_.pdf • K.T. Moloney (2020), “All the News That’s Fit to Push: The New York Times Company and Transmedia Daily News”, in International Journal of Communication, 14, pp. 4683–4702. Gli studenti stranieri e/o in Erasmus sono esonerati dal portare l’articolo a scelta e possono creare il blog in lingua inglese PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI E PER COLORO CHE FREQUENTANO LE LEZIONI MA NON REALIZZANO IL PROJECT WORK 1) F. Giorgino, Giornalismi e società. Informazione, politica, economia e cultura, Mondadori, Milano, 2017 limitatamente ai seguenti capitoli –Prefazione –Introduzione –Giornalismi, notizia, notiziabilità –Un capitolo a scelta tra i seguenti: secondo (Informazione e politica) OPPURE terzo (Informazione ed economia) OPPURE quarto (Informazione e cultura) –Conclusioni 2) –S. Splendore, Giornalismo ibrido. Come cambia la cultura giornalistica in Italia, Carocci, Milano, 2017 OPPURE –E. Valentini, Dalle gazzette all’iPad. Il giornalismo al tempo dei tablet, Mondadori, Milano, 2012 limitatamente ai seguenti capitoli – Prefazione e Introduzione – Cap. 1 (L’evoluzione del giornale di carta) – Cap. 2 (I quotidiani nel nuovo ecosistema dell’informazione) – Cap. 3 (L’editoria e i quotidiani al tempo dei tablet) (esclusi par. 3.3 e 3.4) – Cap. 5 (Valore e valori del giornalismo), Allo studio del testo va aggiunto lo studio di E. Valentini “Sul giornalismo digitale” (Rubrica Letture in Problemi dell’informazione, 2, 2020, pp. 307-311) – scaricabile gratuitamente per studenti Sapienza all’indirizzo www.rivisteweb.it (sezione Media e comunicazione) 3) Due articoli a scelta tra i seguenti (vanno scelti DUE articoli tra tutti e non due per ciascuna area tematica). Gli studenti potranno proporre altri articoli di loro interesse e portarli all’esame previo accordo con la docente. Crisi e trasformazione del giornalismo •M. Morcellini (2018), ”Dalla disinformazione al neogiornalismo”, in Comunicazionepuntodoc, n. 20, pp. 5-18 (disponibile al link https://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/comunicazionepuntodoc_20_editoriale.pdf) •B. Zelizer (2019) “Why Journalism Is About More Than Digital Technology”, Digital Journalism, Vol. 7, Issue 3,pp. 343-350 Labilità dei confini del campo giornalistico e nuovi attori • C. Sorrentino (2016), “Introduzione” + “Cosa stai facendo!?. Pratiche innovative e boundary-work nella professione giornalistica”, in Problemi dell’Informazione, n. 3, • P. Stringer (2018), ”Finding a Place in the Journalistic Field. The pursuit of recognition and legitimacy at BuzzFeed and Vice”, Journalism Studies, Vol. 19, Issue 13, pp. 1991-2000 • E. C. Tandoc Jr. (2018), “Five ways BuzzFeed is preserving (or transforming) the journalistic field”, Journalism, Vol. 19, issue 2, pp. 200–216 Platform press, algoritmi, dispositivi mobili, app •G. Boccia Artieri, A. Marinelli (2018), “Introduzione: piattaforme, algoritmi, formati. Come sta evolvendo l’informazione online”, Problemi dell’informazione, Fascicolo 3, pp. 349-368 •E. Dubois & G. Blank, “The echo chamber is overstated: the moderating effect of political interest and diverse media”, Journal Information, Communication & Society, Volume 21, 2018 •T. Nozal Cantarero, A.González-Neira, E. Valentini, “Newpaper apps for tablets and smartphones in different media systems: a comparative analysis”, Journalism, First Published October 30, 2017 Information disorder e post verità •S. Waisbord (2018) ”Truth is What Happens to News”, Journalism Studies, 19:13 •G. Gili, G. Maddalena, “Reaping What Has Been Sown: The Concept of Truth and Its Sufferings ”, Comunicazioni sociali, n. 3 2017 Transmedia Journalism • C. Costa-Sánchez, A-I. Rodríguez-Vázquez, X. López-García (2020), “Transmedia or repurposing journalism? News brands in the era of convergence. Compared study of Greek elections coverage by El País (ES), The Guardian (UK), La Repubblica (IT), and Público (PT)”, in Journalism, 2020, 21 (9), pp. 1300-1319. • J. Canavilhas, “Journalism in the TwentyFirst Century:To Be or Not to Be Transmedia?”, in R. Gambarato Rampazzo, G. Alzamora (eds) (2018), Exploring Transmedia Journalism in the Digital Age, IGI Global, Hershey PA, USA, capitolo disponibile al link https://ubibliorum.ubi.pt/bitstream/10400.6/6888/1/2018_CAP%C3%8DTULO_Journalism-in-the-Twenty-First-Century_-To-Be-or-Not-to-Be-Transmedia_.pdf • K.T. Moloney (2020), “All the News That’s Fit to Push: The New York Times Company and Transmedia Daily News”, in International Journal of Communication, 14, pp. 4683–4702. Gli studenti stranieri e/o in Erasmus possono studiare UN articolo a scelta e NON DUE. INDICAZIONI PER ACCEDERE GRATUITAMENTE AGLI ARTICOLI Gli studenti della Sapienza possono accedere gratuitamente agli articoli delle seguenti riviste: Digital Journalism, Journalism studies, Information, Communication & Society, Journalism, Problemi dell'informazione. E' necessario collegarsi da un computer della rete di ateneo (computer dei laboratori o tramite accesso wireless Sapienza) oppure da casa seguendo le istruzioni a questo link https://web.uniroma1.it/sbs/accesso-fuori-rete-sapienza Le piattaforme su sui sono pubblicate le riviste con gli articoli indicati sono -Taylor and Francis (per gli articoli sulle riviste Digital Journalism, Journalism studies, Information, Communication & Society) -Sage (per gli articoli sulla rivista Journalism) - Rivisteweb (per la rivista "Problemi dell'informazione" che trova nella sezione Media e comunicazione). La rivista Comunicazioni sociali è disponibile gratuitamente on line. E’ necessario registrarsi al sito. Viene richiesto di "acquistare" la copia inserendola nel carrello: va seguita una procedura di “acquisto”, ma l'importo nel carrello sarà pari a zero fino alla conclusione della procedura. Al termine è possibile scaricare l'articolo senza aver pagato nulla. Anche l'articolo pubblicato sulla rivista International Journal of Communication è ad accesso gratuito indipendentemente dall'essere utente Sapienza. L’articolo sula rivista Comunicazionepuntodoc è disponibile al seguente link https://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/comunicazionepuntodoc_20_editoriale.pdf |
3 | L-FIL-LET/12 | - | - | 24 | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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1048060 -
INDUSTRIA CULTURALE E MEDIA STUDIES - LABORATORIO DI ANALISI DEI PRODOTTI CULTURALI
(obiettivi)
Il modulo di Industria culturale e Media Studies, attraverso una periodizzazione che va dagli anni ’40 sino ad oggi, ripercorre le tappe evolutive della nascita, della diffusione e dell’affermazione del sistema dell’industria culturale italiana, sia nell'ottica della produzione che in quella del consumo. Allo scopo di fornire una cornice teorica esaustiva, all'interno del modulo di Industria Culturale e Media Studies viene anche approfondita la transizione dal paradigma della modernità a quello della società tardo-moderna, con una particolare attenzione al rapporto tra l’evoluzione mediale e alcune categorie fondative dell’esperienza del soggetto quali il tempo, lo spazio, l’identità, la comunità, il lavoro.
All'interno del modulo di Laboratorio di analisi dei prodotti culturali sono previste un’analisi approfondita di alcuni documenti audiovisivi, fondamentali per comprendere il profondo legame tra i media e l’evoluzione socio-culturale del Paese, ed esercitazioni pratiche sugli argomenti affrontati nel corso delle lezioni frontali. 1. Conoscenza e comprensione: il corso punta ad approfondire le teorie dell’industria culturale e ad analizzare caratteristiche ed evoluzione dei differenti settori che la compongono, dal cinema alla televisione, dall'editoria alla radio fino ai media digitali. Particolare attenzione è riservata alle specificità del “caso italiano”, in un’ottica di interconnessioni tra media system, politica e contesto socio-culturale. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il corso si propone di applicare le conoscenze apprese relativamente allo studio dei vari settori dell’industria culturale, attraverso l’analisi di documenti audiovisivi, allo scopo di comprendere come i mezzi di comunicazione abbiano raccontato il processo di industrializzazione del Paese e come, viceversa, il sistema dei media si sia evoluto in parallelo alle dinamiche sociali, politiche e culturali. 3 - 4 - 5. Competenze trasversali: il corso si propone di far acquisire capacità critiche di giudizio e un approccio di studio analitico e trasversale, attraverso le attività laboratoriali che prevedono momenti di confronto in aula su specifici casi di studio ed esercitazioni in itinere sui temi trattati a lezione. |
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LABORATORIO DI ANALISI DEI PRODOTTI CULTURALI
(obiettivi)
Il modulo di Industria culturale e Media Studies, attraverso una periodizzazione che va dagli anni ’40 sino ad oggi, ripercorre le tappe evolutive della nascita, della diffusione e dell’affermazione del sistema dell’industria culturale italiana, sia nell'ottica della produzione che in quella del consumo. Allo scopo di fornire una cornice teorica esaustiva, all'interno del modulo di Industria Culturale e Media Studies viene anche approfondita la transizione dal paradigma della modernità a quello della società tardo-moderna, con una particolare attenzione al rapporto tra l’evoluzione mediale e alcune categorie fondative dell’esperienza del soggetto quali il tempo, lo spazio, l’identità, la comunità, il lavoro.
All'interno del modulo di Laboratorio di analisi dei prodotti culturali sono previste un’analisi approfondita di alcuni documenti audiovisivi, fondamentali per comprendere il profondo legame tra i media e l’evoluzione socio-culturale del Paese, ed esercitazioni pratiche sugli argomenti affrontati nel corso delle lezioni frontali. 1. Conoscenza e comprensione: il corso punta ad approfondire le teorie dell’industria culturale e ad analizzare caratteristiche ed evoluzione dei differenti settori che la compongono, dal cinema alla televisione, dall'editoria alla radio fino ai media digitali. Particolare attenzione è riservata alle specificità del “caso italiano”, in un’ottica di interconnessioni tra media system, politica e contesto socio-culturale. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il corso si propone di applicare le conoscenze apprese relativamente allo studio dei vari settori dell’industria culturale, attraverso l’analisi di documenti audiovisivi, allo scopo di comprendere come i mezzi di comunicazione abbiano raccontato il processo di industrializzazione del Paese e come, viceversa, il sistema dei media si sia evoluto in parallelo alle dinamiche sociali, politiche e culturali. 3 - 4 - 5. Competenze trasversali: il corso si propone di far acquisire capacità critiche di giudizio e un approccio di studio analitico e trasversale, attraverso le attività laboratoriali che prevedono momenti di confronto in aula su specifici casi di studio ed esercitazioni in itinere sui temi trattati a lezione.
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NATALE LUCIA ANNA
(programma)
Il corso si propone di analizzare la nascita e lo sviluppo dell’industria culturale italiana, individuando le premesse di natura politica, culturale e sociale che hanno determinato la specificità del sistema italiano rispetto al panorama europeo, sia in relazione ai tempi di sviluppo sia in relazione alle sue progressive evoluzioni, con le dovute differenze tra i diversi settori che la compongono.
La prima parte (15h) prevede un approfondimento teorico sull’evoluzione del contesto sociale che ha determinato la nascita e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa. In particolare, si affronta il passaggio dal paradigma della modernità a quello della cosiddetta tarda modernità, allo scopo di individuare i principi fondativi del primo e le criticità che hanno condotto alla sua successiva messa in discussione, ricostruendo il dibattito scientifico attorno a questo tema. L’analisi si sofferma soprattutto sul rapporto tra l’evoluzione del panorama mediatico e il relativo adeguamento delle categorie di tempo, spazio, identità, comunità, società. La seconda parte (6h), partendo dalla definizione di industria culturale, ricostruisce il dibattito scientifico e l’evoluzione di questo concetto, dagli anni ’40 ad oggi. La panoramica generale sugli approcci teorici è seguita dall’approfondimento specifico del sistema italiano, di cui si evidenziano le specificità rispetto allo scenario europeo. La terza parte (27h) ripercorre le tappe evolutive della nascita, della diffusione e dell’affermazione del sistema dell’industria culturale italiana dagli anni ’40 fino ai giorni nostri. Nell’ambito di questo arco temporale, vengono analizzate, anche attraverso l’utilizzo di documenti audiovisivi, le relazioni tra società, cultura, politica da un lato e consumo, produzione, stili di vita, dall’altro. Particolare attenzione viene posta sul periodo del boom economico e su quello degli anni ’80, considerato il decennio di effettiva maturazione dell’industria culturale italiana, alla luce dei repentini cambiamenti tecnologici e produttivi intercorsi. Nell'ultima parte, relativamente ai settori dell’industria culturale, vengono approfonditi specificatamente radio e televisione, allo scopo di mettere in luce il ruolo svolto da questi media nello sviluppo del sistema mediatico italiano (24h). Si ripercorrono i momenti più significativi del processo di affermazione popolare della radio e della televisione, attraverso quei programmi o generi di programmi che hanno introdotto un modo nuovo di fare spettacolo, favorito un più forte e diverso coinvolgimento dei pubblici, e in tal modo impresso una svolta nelle dinamiche di produzione e consumo dei prodotti dell’audiovisivo. Dal primo grande successo radiofonico de I quattro moschettieri al Festival di Sanremo e Alto gradimento, dal Carosello televisivo a Domenica in, alle fiction seriali, fino ai reality e talent show di oggi: nelle diverse forme dello spettacolo leggero si snoda in filigrana il contributo della radiotelevisione alla lenta costruzione di una “industria della cultura” in Italia. Primo testo obbligatorio
M. Morcellini (a cura di), Il Mediaevo italiano. Industria culturale, tv e tecnologia tra XX e XXI secolo, Carocci, Roma, 2005 Secondo testo, a scelta tra: G. Ciofalo, Infiniti anni Ottanta. Tv, cultura e società alle origini del nostro presente, Mondadori, Milano, 2011 M. Buonanno, F. Faccioli (a cura di), Genere e media: non solo immagini, Franco Angeli, Milano, 2020 S. Leonzi, Michel Maffesoli: fenomenologie dell'immaginario, Armando Editore, Roma, 2009. Due testi a scelta tra: La società della comunicazione S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunuè, Latina, 2010 C. Bernardi, F. Colombo, R. Eugeni, A. Grasso, E. Mosconi (a cura di) Storia della comunicazione e dello spettacolo in Italia. Volume III. I Media Alla sfida della Convergenza, Vita e pensiero, Milano, 2017 P. Sorlin, Memoria, narrazione, audiovisivo, (a cura di S. Leonzi), Armando, Roma, 2013 P. Degli Esposti, C. Riva, F. Setiffi, Sociologia dei consumi, UTET, Novara, 2020 Radio e televisione G. Gozzini, La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954.2011, Laterza, Roma-Bari, 2011 A. L. Natale, Reinventare la tradizione. Novità e ripetizione nella fiction tv in Italia, Mediascape, Firenze-Roma, 2004 M. Buonanno (a cura di), Tempo di fiction. Il racconto televisivo in divenire, Napoli, Liguori 2013 I Classici della comunicazione F. Alberoni, Pubblicità, televisione e società nell’Italia del miracolo economico (a cura di G. Gamaleri), Armando, Roma, 2011 I. Ang, Watching Dallas. Cultura di massa e imperialismo culturale, (a cura di M. Livolsi), Armando, Roma, 2013 S. Leonzi, Medical innovation. Uno studio sulla diffusione, Armando, Roma, 2016 I Cult W. Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino T.W. Adorno, M. Horkheimer, Dialettica dell'illuminismo, Einaudi, Torino 1997 D. MacDonald, Masscult e Midcult, e/o, Roma, 1997 U. Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani, Milano 1994 N.B. Altri testi a scelta potranno essere indicati nel corso delle lezioni |
3 | SPS/08 | 24 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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INDUSTRIA CULTURALE E MEDIA STUDIES
(obiettivi)
Il modulo di Industria culturale e Media Studies, attraverso una periodizzazione che va dagli anni ’40 sino ad oggi, ripercorre le tappe evolutive della nascita, della diffusione e dell’affermazione del sistema dell’industria culturale italiana, sia nell'ottica della produzione che in quella del consumo. Allo scopo di fornire una cornice teorica esaustiva, all'interno del modulo di Industria Culturale e Media Studies viene anche approfondita la transizione dal paradigma della modernità a quello della società tardo-moderna, con una particolare attenzione al rapporto tra l’evoluzione mediale e alcune categorie fondative dell’esperienza del soggetto quali il tempo, lo spazio, l’identità, la comunità, il lavoro.
All'interno del modulo di Laboratorio di analisi dei prodotti culturali sono previste un’analisi approfondita di alcuni documenti audiovisivi, fondamentali per comprendere il profondo legame tra i media e l’evoluzione socio-culturale del Paese, ed esercitazioni pratiche sugli argomenti affrontati nel corso delle lezioni frontali. 1. Conoscenza e comprensione: il corso punta ad approfondire le teorie dell’industria culturale e ad analizzare caratteristiche ed evoluzione dei differenti settori che la compongono, dal cinema alla televisione, dall'editoria alla radio fino ai media digitali. Particolare attenzione è riservata alle specificità del “caso italiano”, in un’ottica di interconnessioni tra media system, politica e contesto socio-culturale. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il corso si propone di applicare le conoscenze apprese relativamente allo studio dei vari settori dell’industria culturale, attraverso l’analisi di documenti audiovisivi, allo scopo di comprendere come i mezzi di comunicazione abbiano raccontato il processo di industrializzazione del Paese e come, viceversa, il sistema dei media si sia evoluto in parallelo alle dinamiche sociali, politiche e culturali. 3 - 4 - 5. Competenze trasversali: il corso si propone di far acquisire capacità critiche di giudizio e un approccio di studio analitico e trasversale, attraverso le attività laboratoriali che prevedono momenti di confronto in aula su specifici casi di studio ed esercitazioni in itinere sui temi trattati a lezione.
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LEONZI SILVIA
(programma)
Il corso si propone di analizzare la nascita e lo sviluppo dell’industria culturale italiana, individuando le premesse di natura politica, culturale e sociale che hanno determinato la specificità del sistema italiano rispetto al panorama europeo, sia in relazione ai tempi di sviluppo sia in relazione alle sue progressive evoluzioni, con le dovute differenze tra i diversi settori che la compongono. La prima parte (15h) prevede un approfondimento teorico sull’evoluzione del contesto sociale che ha determinato la nascita e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa. In particolare, si affronta il passaggio dal paradigma della modernità a quello della cosiddetta tarda modernità, allo scopo di individuare i principi fondativi del primo e le criticità che hanno condotto alla sua successiva messa in discussione, ricostruendo il dibattito scientifico attorno a questo tema. L’analisi si sofferma soprattutto sul rapporto tra l’evoluzione del panorama mediatico e il relativo adeguamento delle categorie di tempo, spazio, identità, comunità, società. La seconda parte (6h), partendo dalla definizione di industria culturale, ricostruisce il dibattito scientifico e l’evoluzione di questo concetto, dagli anni ’40 ad oggi. La panoramica generale sugli approcci teorici è seguita dall’approfondimento specifico del sistema italiano, di cui si evidenziano le specificità rispetto allo scenario europeo. La terza parte (27h) ripercorre le tappe evolutive della nascita, della diffusione e dell’affermazione del sistema dell’industria culturale italiana dagli anni ’40 fino ai giorni nostri. Nell’ambito di questo arco temporale, vengono analizzate, anche attraverso l’utilizzo di documenti audiovisivi, le relazioni tra società, cultura, politica da un lato e consumo, produzione, stili di vita, dall’altro. Particolare attenzione viene posta sul periodo del boom economico e su quello degli anni ’80, considerato il decennio di effettiva maturazione dell’industria culturale italiana, alla luce dei repentini cambiamenti tecnologici e produttivi intercorsi. Nell'ultima parte, relativa ai settori dell’industria culturale, vengono approfonditi specificatamente radio e televisione, allo scopo di mettere in luce il ruolo svolto da questi media nello sviluppo del sistema mediatico italiano (24h). Si ripercorrono i momenti più significativi del processo di affermazione popolare della radio e della televisione, attraverso quei programmi o generi di programmi che hanno introdotto un modo nuovo di fare spettacolo, favorito un più forte e diverso coinvolgimento dei pubblici, e in tal modo impresso una svolta nelle dinamiche di produzione e consumo dei prodotti dell’audiovisivo. Dal primo grande successo radiofonico de I quattro moschettieri al Festival di Sanremo e Alto gradimento, dal Carosello televisivo a Domenica in, alle fiction seriali, fino ai reality e talent show di oggi: nelle diverse forme dello spettacolo leggero si snoda in filigrana il contributo della radiotelevisione alla lenta costruzione di una “industria della cultura” in Italia. Costituiscono oggetto di esame:
(Date degli appelli d'esame)
2 testi del modulo Industria culturale e Media Studies 2 testi del modulo Laboratorio di Analisi dei Prodotti Culturali Modulo Industria culturale e Media Studies Primo testo obbligatorio M. Morcellini (a cura di) Il Mediaevo italiano. Industria culturale, tv e tecnologia tra XX e XXI secolo, Carocci, Roma, 200 Un testo a scelta tra: - S.Leonzi, Michel Maffesoli: fenomenologie dell'immaginario, Armando editore, Roma, 2009 - M.Buonanno, F. Faccioli, Genere e media: non solo immagini, FrancoAngeli, Milano, 2020 - G. Ciofalo, Infiniti anni Ottanta. Tv, cultura e società alle origini del nostro presente, Milano, Mondadori 2011(200 pp. circa) Modulo Laboratorio di Analisi dei Prodotti Culturali Due testi a scelta tra i seguenti moduli Modulo A - La società della comunicazione - S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunuè, Latina 2010 (160 pp. circa) - Z. Bauman, Modernità liquida, Roma-Bari, Laterza, 2002 - C. Bernardi, F. Colombo,R. Eugeni, A. Grasso, E. Mosconi, Storia della comunicazione e dello spettacolo in Italia. Vol III. I media alla sfida della convergenza, Vita e Pensiero, Milano, 2017 - P. Sorlin, Memoria, narrazione, audiovisivo, (a cura di S. Leonzi), Armando, Roma, 2013 (150 pp. circa) Modulo B - Radio e televisione - A. L. Natale, Reinventare la tradizione. Novità e ripetizione nella fiction tv in Italia, Firenze-Roma, 2004 (150 pp. circa) - G. Gozzini, La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954.2011, Roma-Bari, Laterza 2011 (200 pp. circa) - M. Buonanno (a cura di), Tempo di fiction. Il racconto televisivo in divenire, Napoli, Liguori 2013 (150 pp. circa) Modulo C- I Classici della comunicazione - I. Ang, Watching Dallas. Cultura di massa e imperialismo culturale (a cura di M. Livolsi), Armando, Roma, 2013 (128 pp. circa) - S. Leonzi, Medical innovation. Uno studio sulla diffusione, Armando Editore, Roma, 2016 (128 pp. circa) - W. Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 2000 (184 pp. circa) - T.W. Adorno, M. Horkheimer, Dialettica dell'illuminismo, Einaudi, Torino 1997 (282 pp. circa) N.B. Altri testi potranno essere indicati nel corso delle lezioni |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1007 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La Prova finale ha l’obiettivo di portare a sintesi la formazione acquisita dallo studente nel corso del triennio. Lo scopo è attestare il raggiungimento di un’adeguata padronanza, da una parte, dei saperi disciplinari caratterizzanti il corso di studi; dall’altra, della capacità argomentativa e di scrittura, di gestione delle fonti documentali e, non da ultimo, di autonomo intervento progettuale. La Prova finale rappresenta, pertanto, un’esperienza tesa a valorizzare la natura delle lauree triennali come formazione di base per i futuri professionisti della comunicazione.
Oltre alla forma classica del saggio - che può avvalersi o meno di una ricerca empirica - delle dimensioni orientative di non più di 50 cartelle (di circa 80,00 - 100,00 battute), l'elaborato può essere costituito dalla presentazione di diversi prodotti di comunicazione (siti, prodotti audiovisivi, Cd-Rom, progetti, piani di comunicazione e marketing, format, campagne pubblicitarie o di comunicazione sociale, servizi e prodotti di comunicazione, etc.), che possono essere realizzati integralmente o parzialmente attraverso formati multimediali. In ogni caso l'elaborato deve prevedere indicazioni (testuali e bibliografiche) che ne illustrino le motivazioni teoriche e scientifiche e il suo contributo all'ambito disciplinare di riferimento. Ulteriori specificazioni vengono demandate al regolamento del Corso di Studio. |
9 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |