Insegnamento
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Lingua
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1051669 -
PROGETTAZIONE DEL TERRITORIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo generale di fornire gli elementi teorici e tecnici per consentire la costruzione di processi e strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica con particolare riferimento al livello regionale. Il corso ha come obiettivi specifici l’acquisizione delle seguenti competenze: - capacità di saper leggere e sintetizzare gli elementi fondamentali dei piani urbanistici che ne caratterizzano la forma, la costruzione e la gestione; - capacità di applicare leggi, normative e istruzioni tecniche anche in modo innovativo ai problemi della pianificazione territoriale e urbanistica; - capacità di impostare analisi di valutazione di impatto ambientale e territoriale; - capacità di legare le principali teorie della pianificazione alla costruzione di processi di pianificazione innovativi. Inoltre il corso consentirà di sviluppare: - un avanzamento delle capacità critiche e di giudizio attraverso relazioni scritte, elaborazione di cartografie tematiche e progettuali su tematiche complesse d’area vasta; - raffinare le capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso il lavoro di gruppo e la discussione delle proprie elaborazioni all’interno degli incontri con tutti i gruppi e il docente programmati durante il corso; - capacità di scambio interdisciplinare con i tecnici dei molteplici settori che intervengono nella tutela ambientale e nella pianificazione territoriale e urbanistica; - un miglioramento della capacità di proseguire lo studio in modo autonomo anche attraverso la consultazione di fonti bibliografiche specializzate. Al completamento del corso gli studenti saranno in grado di sviluppare analisi territoriali complesse e prefigurare schemi di assetto e processi di pianificazione territoriale e urbanistica d’”area vasta” in cui siano integrate le metodiche di valutazione ambientale e territoriale.
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BUDONI ALBERTO
( programma)
I parte Introduzione, richiamo degli elementi fondamentali della pianificazione territoriale e urbanistica: sviluppo sostenibile, la complessità, la pianificazione ecologica, il rapporto tra analisi e progetto nella costruzione dei processi di pianificazione. (15 ore) II parte Il quadro degli strumenti di pianificazione in Italia in rapporto alle norme della UE. Strumenti di pianificazione di livello comunale. Dai programmi complessi agli strumenti della programmazione negoziata e pattizia. Pianificazione d’area vasta e piani delle regioni italiane. Rapporti degli strumenti di pianificazione urbana con gli strumenti della pianificazione dei trasporti. Le reti del trasporto pubblico come strumento di riqualificazione urbana; rendita fondiaria e problematiche di fattibilità delle reti del trasporto collettivo; l’approccio del joint development. Politiche territoriali e assetti infrastrutturali: contesto regionale e area metropolitana; Transit Oriented Development ed esperienze negli USA. (15 ore) La programmazione socioeconomica e lo sviluppo locale. Gli strumenti di tutela paesistica e la pianificazione delle aree agricole. Gli strumenti di pianificazione per la difesa del suolo. Gli strumenti di pianificazione per la tutela della biodiversità: il piano per il parco e la rete ecologica. (15 ore) III parte: Le metodologie valutative e progettuali. Sintesi strutturali: strutture ambientale, insediativa, socioeconomica. I limiti della VIA e la Valutazione Ambientale Strategica. (15 ore) IV parte Teorie della pianificazione: dal metodo di Astengo alla pianificazione sistemica; il processo decisionale come questione centrale del piano; multirazionalità e pianificazione strategica; partecipazione ed empowerment. L’approccio bioregionale. Esercitazioni e sviluppo di un progetto riguardante un’area subregionale (30 ore).
Dispense a cura del docente con estratti di testi, bibliografia e materiali per l’esercitazione (https://elearning2.uniroma1.it/).
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/20
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10589644 -
MECCANICA DEI FLUIDI AMBIENTALI
(obiettivi)
Il corso riprende e approfondisce i fondamenti della meccanica dei fluidi con particolare riferimento alla rappresentazione di flussi turbolenti tridimensionali. Vengono inoltre introdotti elementi di dinamica della vorticità, della rappresentazione dei moti ondosi, della dinamica dei sistemi non lineari con riferimento al moto di fluidi. Sono proposti differenti schemi di rappresentazione per flussi di interesse ambientale in presenza o in assenza di stratificazione termica , i relativi modelli di chiusura della turbolenza e gli schemi numerici per la soluzione delle equazioni del moto. Vengono in ultimo descritti alcuni significativi esempi di applicazione dei modelli idraulici di simulazione a problematiche ambientali. Gli studenti acquisiscono una conoscenza approfondita degli strumenti metodologici necessari ad affrontare le tematiche proprie dell’idraulica ambientale, nonché delle loro potenzialità e limitazioni.Conoscenza delle problematiche relative ai flussi a superficie libera in moto vario, alla rappresentazione del moto ondoso nonchè delle problematiche connesse alla costruzione di modelli di simulazione di flussi turbolenti a superficie libera.
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CIOFFI FRANCESCO
( programma)
Richiami di meccanica dei fluidi, Equazioni di Navier-Stokes, Equazione di bernoulli, Equazioni di conservazione della massa e del calore, Turbolenza, problema della chiusura della turbolenza, Equazioni di Reynolds, Equazioni tridimensionali dei flussi a superficie libera, Modelli tridimensionali e quasi tridimensionali, Equazioni delle acque basse, Equazioni di De Saint Venant, Classificazioni delle Equazioni della meccanica dei fluidi: equazioni paraboliche, ellittiche e iperboliche, Schemi numerici di soluzione delle equazioni del moto: convergenza, consistenza e stabilità degli algoritmi numerici, Soluzione delle equazioni di De Saint Venant con il metodo delle caratteristiche. Onde lunghe: ipotesi di idrostaticità delle pressioni. Moto nei fliumi, negli estuari, onde di piena , Tsunami, onde di marea. Onde corte: riflessione, rifrazione e shoaling. Fenomeni di trasporto solido fluviale e costiero. Moto in acquiferi superficiali e profondi. Acquiferi costieri.
Materiale didattico fornito dal docente. Meccanica dei fluidi con applicazioni idrauliche Marchi- Rubatta-Utet, 1980 Fluidmechanics by Kundu & Cohen, 2002 Open Channel Hydraulics by John Fenton, 2005 Coastal Processes With Engineering Applications by R. Dean & R. Dalrymple , Cambrige, 2004 Numerical modeling in open channel hydraulics by Romuald Szymkiewicz, Water science and technology library, Springer, 2010
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/01
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1005299 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti i concetti e gli strumenti necessari ad affrontare la progettazione delle strutture. Al termine di questo corso, gli studenti avranno acquisito le competenze e le metodologie fondamentali per l’analisi delle strutture ed avranno compreso il contesto nel quale si sviluppano le normative di riferimento. Inoltre, gli studenti saranno in grado di progettare gli elementi strutturali che compongono le costruzioni in acciaio e conglomerato cementizio armato. Obiettivi formativi ulteriori riguardano lo sviluppo delle abilità necessarie a comunicare correttamente dati, idee e soluzioni tecniche nell’ambito dell’analisi e del progetto delle costruzioni civili.
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QUARANTA GIUSEPPE
( programma)
ANALISI STRUTTURALE Scopo e fasi della progettazione strutturale. Caratteristiche generali del progetto strutturale. Definizione e classificazione dei requisiti strutturali fondamentali. Efficienza meccanica. Efficienza funzionale. Robustezza. Durabilità. Sistema strutturale e sottosistemi. Classificazione dei sistemi strutturali. Componenti del sistema strutturale. Classificazione tipologica dei sistemi di trave. Fasi della modellazione strutturale. Realizzazione e classificazione cinematica dei vincoli strutturali. Le azioni e criteri di classificazione. Classificazione delle azioni in base al modo di esplicarsi. Classificazione delle azioni in base alla risposta strutturale. Classificazione delle azioni in base alla variazione di intensità. Analisi e modellazione di edifici multipiano in c.a.. Solai latero-cementizi. Scale in c.a.. Analisi e modellazione di edifici multipiano in acciaio. Edifici in acciaio con telai a nodi rigidi. Edifici in acciaio con telai pendolari. Definizione di zona nodale, giunto e collegamento. Classificazione dei nodi in funzione delle travi collegate. Realizzazione dei giunti rigidi e dei giunti trave-colonna schematizzabili come cerniere. Schemi di calcolo per sistemi pendolari. Controventi. Aste composte. Travi reticolari. Solaio in lamiera grecata. Altri esempi ricorrenti di sistemi strutturali in acciaio. Elementi di analisi delle strutture mediante codici di calcolo (con applicazioni in MATLAB ed OpenSEES). SICUREZZA STRUTTURALE Evoluzione storica e definizione moderna del concetto di sicurezza strutturale. Domanda e capacità. Vita nominale. Classi d’uso. Definizione di stato limite ultimo e stato limite di esercizio. Il ruolo delle incertezze e loro caratterizzazione. Approcci per la valutazione della sicurezza strutturale. Analisi limite: ipotesi di base, meccanismo di collasso, teoremi fondamentali. Richiami di teoria della probabilità (variabile aleatoria, distribuzioni, valori caratteristici). Funzione stato limite. Metodi probabilistici per la valutazione della sicurezza strutturale. Metodo semi-probabilistico agli stati limite. Norme prescrittive e prestazionali. Organizzazione della normativa nazionale ed europea. Il calcolo delle azioni nelle verifiche agli stati limite. Calcolo e ripartizione dei carichi permanenti portati e dei carichi variabili. Calcolo e ripartizione dei carichi dovuti ai divisori interni. Azione della neve. Azione del vento (mediante calcolo delle azioni statiche equivalenti). COSTRUZIONI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO Composizione del calcestruzzo. Produzione del cemento e classificazione dei tipi di cemento. Tipologia di aggregati. Curve granulometriche. Classi di consistenza. Relazione tra diametro massimo dell’aggregato, rapporto acqua/cemento e resistenza nel calcestruzzo. Presa ed indurimento. Stagionatura. Resistenza a compressione: prova di compressione e classi di resistenza. Resistenza a trazione (trazione semplice e trazione per flessione). Modulo elastico istantaneo e coefficiente di Poisson del calcestruzzo. Cenni su ritiro e viscosità del calcestruzzo. Acciaio per cemento armato: caratteristiche meccaniche e prodotti. Controlli di accettazione per il calcestruzzo e le barre di armatura. Cenni sull’aderenza acciaio-calcestruzzo. Modalità di realizzazione delle costruzioni in conglomerato cementizio armato (cantiere, costipamento e difetti legati alla posa in opera del calcestruzzo fresco). Metodi di analisi delle costruzioni in conglomerato cementizio armato. Stati limite di esercizio: verifiche delle tensioni di esercizio, verifica di fessurazione, verifica di deformabilità. Stati limite ultimi: resistenze di calcolo e legami costitutivi, resistenza a sforzo normale e flessione, dominio di rottura, calcolo della duttilità in termini di curvatura, resistenza a taglio in assenza di armatura trasversale, resistenza a taglio in presenza di armatura trasversale, traslazione del digramma del momento flettente. Prescrizioni e dettagli relativamente a: dimensione di travi, pilastri e solai latero-cementizi, quantitativo di armatura longitudinale e trasversale, copriferro ed interferro, ancoraggio e sovrapposizioni delle barre d’armatura. Cenni alla redazione degli elaborati grafici. COSTRUZIONI IN ACCIAIO Cenni sulla composizione chimica dell’acciaio da carpenteria. Cenni sulla produzione dell’acciaio e sui processi di lavorazione. Classificazione dei prodotti. Natura e ruolo delle imperfezioni meccaniche e geometriche. Prova di trazione, relazione tensione-deformazione e ruolo del tenore di carbonio. Modulo elastico e coefficiente di Poisson dell’acciaio da carpenteria. Caratteristiche meccaniche per laminati a caldo con profili a sezione aperta e a sezione cava. Controlli di accettazione. Instabilità locale ed instabilità globale. Classificazione delle sezioni trasversali e relazioni momento-curvatura per le diverse classi. Metodi di analisi globale e metodi di valutazione della resistenza delle sezioni in funzione dell’attribuzione della classe. Stati limite di esercizio: verifica di deformabilità. Stati limite ultimi: resistenza di calcolo, resistenza a trazione, resistenza a compressione, instabilità Euleriana e verifica di stabilità per compressione.
TESTI DI RIFERIMENTO C. Bernuzzi, Progetto e verifica delle strutture in acciaio - Secondo le Norme tecniche per le costruzioni 2018 e l'Eurocodice 3, Hoepli E. Cosenza, G. Manfredi, M. Pecce, Strutture in cemento armato - Basi della progettazione, Hoepli Normative (nazionali ed europee) e documenti tecnici (UNI, CNR, C.S.LL.P.) TESTI DI APPROFONDIMENTO F. Angotti, M. Guiglia, P. Marro, M. Orlando, Progetto delle strutture in calcestruzzo armato - Con l'Eurocodice 2 e le Norme tecniche per le costruzioni 2018, Hoepli G. Ballio, F. M. Mazzolani, C. Bernuzzi, R. Landolfo, Strutture di acciaio - Teoria e progetto, Hoepli M. Mezzina (a cura di), Fondamenti di tecnica delle costruzioni, CittàStudi Edizioni
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/09
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo OPZIONALE 1 - (visualizza)
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15
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1035952 -
GEOFISICA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
Obiettivi generali L'obiettivo principale del corso è quello di formare gli studenti nei principi fondamentali dei metodi geofisici sismo-acustici (I modulo – prima metà corso) ed elettromagnetici (II modulo – seconda metà corso) applicati al monitoraggio ambientale, alla valutazione dello sfruttamento eco-sostenibile delle georisorse, al controllo e il monitoraggio di opere civili, alla valutazione della pericolosità sismica, alla gestione delle risorse idriche. Tale obiettivo principale sarà perseguito tramite lezioni frontali per l’apprendimento dei principi teorici, esercitazioni pratiche di gruppo in aula (alla fine di ogni modulo teorico) e in campo (a metà e fine corso), utilizzando software specifici del settore per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati (Excel, Matlab, Python oltre a software specifici dell’ambito geofisico). Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e pratici relativamente all’applicazione dei metodi geofisici per lo studio dell’assetto del sottosuolo, la valutazione delle georisorse, l’individuazione e la mappatura degli acquiferi, il rilevamento batimetrico e l’individuazione di contaminazione in aree marine, il monitoraggio dei siti contaminati e delle discariche, il controllo e il monitoraggio di strutture ed infrastrutture, la valutazione della pericolosità sismica a scala comunale (microzonazione sismica). Tali competenze comprenderanno anche la capacità di utilizzo della strumentazione geofisica, di software specifici del settore come Excel (prima parte del corso) e di algoritmi numerici sviluppati in ambiente Matlab e/o Python (seconda parte del corso). Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso gli studenti saranno in grado di selezionare, acquisire, elaborare ed interpretare correttamente i dati geofisici sismo-acustici ed elettromagnetici sia in ambiente terrestre che acquatico, per l’elaborazione delle soluzioni progettuali ottimali relativamente ai diversi campi di intervento dell’ingegneria ambientale, con particolare riferimento alla gestione sostenibile delle risorse naturali, al rischio sismico e alla valutazione e al monitoraggio degli impatti antropici sull’ambiente terrestre ed acquatico. Capacità critiche e di giudizio: Tramite lo svolgimento di simulazioni a piccola scala di ogni tecnica geofisica trattata, il corso svilupperà negli studenti la capacità di giudizio autonomo delle indagini geofisiche maggiormente idonee per la soluzione dello specifico problema ingegneristico in esame e l’eventuale integrazione delle stesse per la definizione di un modello multi-parametrico del sottosuolo. Inoltre gli studenti saranno in grado di valutare correttamente i vantaggi e gli svantaggi di ogni tecnica studiata anche in funzione del rapporto benefici/costi. Capacità di comunicare quanto si è appreso: Il corso favorirà l’interscambio e la trasmissione di conoscenze per mezzo di esercitazioni numeriche di gruppo mirate alla soluzione di un problema ingegneristico tramite l’applicazione delle tecniche geofisiche e lo sviluppo della capacità di utilizzo del linguaggio tecnico proprio del settore che permetterà quindi di relazionarsi con gli altri soggetti coinvolti nei problemi di tutela dell'ambiente. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo: Le conoscenze teoriche e pratiche fornite costituiranno la base per un approfondimento autonomo in ambito professionale, con riferimento anche agli avanzamenti tecnologici strumentali e numerici.
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DE DONNO GIORGIO
( programma)
N.B. La numerazione dei capitoli rispecchia quella delle dispense
Introduzione al corso e ai metodi geofisici. Misure dirette e indirette. Risoluzione profondità d’indagine. Fasi operative delle indagini geofisiche.
MODULO 1 (cap. 1 e 2 delle dispense) --------------------------- 1. Metodi sismici 1.1. Introduzione alle onde sismiche: propagazione ed attenuazione 1.2. Richiami di teoria dell'elasticità, modelli reologici del sottosuolo. 1.3. Teoria della propagazione delle onde sismiche in mezzi elastici. Soluzione per onde piane e sferiche. Proprietà sismiche delle rocce e dei suoli. 1.4. Onde in presenza di discontinuità: riflessione, rifrazione, diffrazione. Dromocrona. 1.5. Strumentazione sismica: sorgenti, ricevitori, sismografi. 1.6. Principi del metodo a rifrazione. 1.7. Tomografia sismica: introduzione all’inversione dei dati 1.9. Metodi di misura diretta della velocità in laboratorio e in sito. 1.10.Normativa sismica e indagini geofisiche. Pericolosità sismica. Risposta sismica locale. Macro e Micro-zonazione sismica.
2. Metodi di rilevazione SONAR 2.1 Principi dei metodi Single e Multi Beam (SBES e MBES) 2.2. Acquisizione dei dati MBES 2.3. Elaborazione dei dati MBES 2.4. Case-history
MODULO 2 (cap. 3 e 5 delle Dispense) --------------------------- 3. Metodi elettrici 3.1. Proprietà elettromagnetiche delle rocce e dei suoli: resistività e permittività elettrica e permeabilità magnetica. 3.2. Teoria del potenziale elettrico: potenziale dovuto a singole o plurime immissioni di corrente; resistività apparente; configurazioni elettrodiche; sorgenti puntiformi. 3.3. Soluzione per il potenziale dovuto a sorgenti puntiformi in caso di mezzo 2D e 3D. 3.5. Tomografia Elettrica 2D e 3D (ERT): acquisizione ed inversione dei dati. 3.6. Polarizzazione indotta nel dominio del tempo (TDIP): acquisizione ed elaborazione dei dati
5. Metodi elettromagnetici ad alta frequenza (Ground Penetrating Radar - GPR) 5.1. Principi di funzionamento del metodo GPR: riflessione, rifrazione, diffrazione dell’onda EM, geometrie di indagine. 5.2. Acquisizione dei dati GPR 5.3. Processing dei dati GPR 5.4. Case-history
Interpretazione integrata di dati geofisici: motivazione, vantaggi e svantaggi. Ricostruzione di un modello multi-parametrico e correlazione dei parametri geofisici con quelli idraulici, geotecnici e ambientali.
Esercitazioni in aula e in campo --------------------------------------- Sono previste esercitazioni in aula e simulazioni in campo dei metodi geofisici studiati. Le esercitazioni e simulazioni comprenderanno l'acquisizione, l'elaborazione e l’interpretazione dei dati geofisici, in modo da fornire gli strumenti per un corretto utilizzo delle tecniche geofisiche nel campo ingegneristico.
Dispense fornite dal docente su piattaforma e-learning "Sapienza" Moodle (elearning2.uniroma1.it).
(Date degli appelli d'esame)
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6
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GEO/11
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo OPZIONALE 2 - (visualizza)
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6
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10593002 -
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI
Il corso si propone di inquadrare in modo sistematico le conoscenze degli studenti su base teorica e pratica di argomenti riguardanti la composizione, la struttura, le proprietà chimiche e fisiche dei materiali e come queste vanno ad influenzare le loro proprietà meccaniche, tecnologiche e di riciclo. Lo studio verterà su materiali di interesse per l’ingegneria industriale: materiali polimerici, materiali metallici, materiali ceramici e materiali compositi. Obiettivo fondamentale è la conoscenza delle proprietà dei materiali utili alla progettazione di primo livello di strutture e/o dispositivi e al loro riciclo.
OBIETTVI SPECIFICI
Conoscenze e capacità di comprendere: Al termine del corso lo studente avrà integrato la sua conoscenza con gli aspetti applicativi tipici della scienza e tecnologia dei materiali; avrà una panoramica completa dei materiali di interesse ingegneristico in relazione alla loro composizione chimica, alla loro struttura e alle caratteristiche di impiego e riciclo. Avrà una conoscenza di base sulle prestazioni dei materiali e sui criteri e relazioni per la progettazione e il riciclo.
Competenze: Alla fine del percorso di studio lo studente avrà sviluppato la capacità di scegliere il materiale migliore per le applicazioni desiderate. Sarà in grado di prevedere trattamenti chimici e fisici da mettere in atto sui materiali per modificarne la struttura e per migliorarne le proprietà. Sarà in grado anche di mettere in atto gli accorgimenti opportuni per prolungare la vita del materiale e consentirne il riciclo.
Autonomia di giudizio: Al superamento dell’esame lo studente dovrebbe aver sviluppato la capacità di valutare criticamente i dati analitici del comportamento fisico-meccanico di un materiale per prevederne il comportamento in esercizio.
Capacità comunicative: Al superamento dell’esame lo studente dovrebbe aver maturato una sufficiente proprietà di linguaggio, quantomeno per quanto attiene la terminologia tecnica specifica dell’insegnamento.
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SARASINI FABRIZIO
( programma)
1. Introduzione alla scienza e tecnologia dei materiali 2. Struttura atomica e legami interatomici, solidi cristallini, imperfezioni (struttura atomica, legami atomici nei solidi, strutture cristalline, materiali cristallini e non cristallini, difetti di punto, di superficie e di volume) 3. Diffusione (prima e seconda legge di Fick) 4. Proprietà meccaniche dei metalli (deformazione elastica, deformazione plastica, variabilità delle proprietà e dei fattori di progettazione e di sicurezza) 5. Dislocazioni e meccanismi per aumentare la resistenza (dislocazioni e deformazione plastica, meccanismi di rafforzamento nei metalli, recovery, ricristallizzazione e accrescimento del grano) 6. La rottura (frattura duttile e fragile, fatica, creep) 7. Materiali metallici (cenni sui principali diagrammi di fase e loro interpretazione, tipi di leghe metalliche, lavorazione dei metalli) 8. Materiali ceramici (struttura dei ceramici, proprietà meccaniche, tipi e applicazioni dei ceramici, fabbricazione e lavorazione dei ceramici) 9. Leganti, malte e calcestruzzo (cenni sui leganti aerei, idraulici e calcestruzzi speciali) 10. Vetri (introduzione, proprietà e fabbricazione) 11. Il legno (introduzione, struttura e caratteristiche del legno) 12. Polimeri (comportamento meccanico dei polimeri, meccanismi di deformazione e di rafforzamento dei polimeri, fenomeni di cristallizzazione, fusione e transizione vetrosa nei polimeri, tipi di polimeri, sintesi e lavorazione dei polimeri) 13. Compositi (compositi rinforzati con particelle, compositi fibro-rinforzati, compositi strutturali e compositi con fibra naturale) 14. Aspetti ambientali e di riciclo dei materiali ingegneristici
- W.D. Callister, D.G. Rethwisch - Materiali per l’Ingegneria Civile ed Industriale, Edises. - Materiale integrativo a cura dei docenti.
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TIRILLO' JACOPO
( programma)
1. Introduzione alla scienza e tecnologia dei materiali 2. Struttura atomica e legami interatomici, solidi cristallini, imperfezioni (struttura atomica, legami atomici nei solidi, strutture cristalline, materiali cristallini e non cristallini, difetti di punto, di superficie e di volume) 3. Diffusione (prima e seconda legge di Fick) 4. Proprietà meccaniche dei metalli (deformazione elastica, deformazione plastica, variabilità delle proprietà e dei fattori di progettazione e di sicurezza) 5. Dislocazioni e meccanismi per aumentare la resistenza (dislocazioni e deformazione plastica, meccanismi di rafforzamento nei metalli, recovery, ricristallizzazione e accrescimento del grano) 6. La rottura (frattura duttile e fragile, fatica, creep) 7. Materiali metallici (cenni sui principali diagrammi di fase e loro interpretazione, tipi di leghe metalliche, lavorazione dei metalli) 8. Materiali ceramici (struttura dei ceramici, proprietà meccaniche, tipi e applicazioni dei ceramici, fabbricazione e lavorazione dei ceramici) 9. Leganti, malte e calcestruzzo (cenni sui leganti aerei, idraulici e calcestruzzi speciali) 10. Vetri (introduzione, proprietà e fabbricazione) 11. Il legno (introduzione, struttura e caratteristiche del legno) 12. Polimeri (comportamento meccanico dei polimeri, meccanismi di deformazione e di rafforzamento dei polimeri, fenomeni di cristallizzazione, fusione e transizione vetrosa nei polimeri, tipi di polimeri, sintesi e lavorazione dei polimeri) 13. Compositi (compositi rinforzati con particelle, compositi fibro-rinforzati, compositi strutturali e compositi con fibra naturale) 14. Aspetti ambientali e di riciclo dei materiali ingegneristici
- W.D. Callister, D.G. Rethwisch - Materiali per l’Ingegneria Civile ed Industriale, Edises. - Materiale integrativo a cura dei docenti.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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CHIM/01
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10592960 -
GEOMATERIALI PER L'AMBIENTE
(obiettivi)
L’obiettivo del Corso è quello di fornire gli elementi conoscitivi circa le proprietà costitutive e fisiche dei materiali naturali in chiave geologico-applicata e geologico-tecnica. Individuare e affrontare problematiche connesse all'anisotropia costitutiva, tettonica e sismo-genetica degli ammassi rocciosi. Riconoscimento di forme caratteristiche cartografiche. Il rilevamento e l’analisi dei vari contesti geologici attraverso l’apprendimento e l’uso di metodi per la restituzione quali-quantitativa delle condizioni geologiche del sottosuolo e delle forme affioranti anche in chiave parametrica. Particolare riferimento è dato all'analisi e caratterizzazione dell’evoluzione sismica e gravitativa delle forme geologiche di superficie.
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6
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GEO/09
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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