LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I |
Codice
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1044139 |
Lingua
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ITA |
Corso di laurea
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Architettura |
Programmazione per l'A.A.
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2019/2020 |
Anno
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Primo anno |
Unità temporale
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Secondo semestre |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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12
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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150
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: 1
Docente
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BRUSCHI ANDREA
(programma)
Il Laboratorio ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso dalla problematica urbana a quella dello specifico tema residenziale. Per uno studente di architettura il tema della residenza rappresenta il primo passo per accedere alla complessità della progettazione con un solido bagaglio formativo, quello che consente ulteriori e più complessi approfondimenti futuri. In questa prospettiva il Laboratorio attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione senza approssimazioni del progetto di architettura, nella convinzione della sua scientificità, cioè intendendolo come processo razionalmente riproponibile e trasmissibile e non come operazione estemporanea, improvvisata o peggio gestuale. Il Laboratorio si articola in una sequenza didattica che vede la strumentazione di base per il disegno di architettura, le componenti e la struttura organizzativa dell’alloggio, la relazione fra uomo, spazio e edificio, il rapporto edificio-città. Appare in questa ottica indispensabile una istruttoria esaustiva delle questioni che preludono al progetto di architettura, intese come esercizio preparatorio e acquisizione attenta dei fondamentali elementi disciplinari. La sequenza delle azioni necessarie per l’elaborazione del progetto è strettamente legata al perseguimento dei seguenti obiettivi formativi:
- fornire allo studente i materiali di base del progetto di architettura: il disegno per il progetto, lo spazio antropico tridimensionale, le misure dell’uomo;
- sondare gli elementi di base per il progetto dell’alloggio contemporaneo: l’arredo, lo spazio della casa, le sue componenti, il dimensionamento dall’interno;
- introdurre il tema dell’alloggio come studio e progetto di un sistema complesso di attività, espressioni e rappresentazioni del senso dell’abitare contemporaneo, reciprocamente interrelate all’interno di un palinsesto organizzativo utilitario, tecnologico e formale;
- interpretare il tema della casa come sondaggio alla scala ravvicinata dell’alloggio in termini tecnologico-costruttivi, con particolare riferimento ai problemi di ordine strutturale, ai linguaggi, all’uso e al significato dei materiali e delle tecnologie contemporanee;
- definire il rapporto fra architettura e città attraverso lo studio dell’ambiente urbano e il riconoscimento del sistema di regole che ne definiscono senso e struttura al fine di consentirne appropriazione e reinterpretazione contemporanea;
- definire la problematica del linguaggio architettonico, la costruzione dell’immagine dell’edificio fra composizione e tecnologia in rapporto al panorama della ricerca architettonica contemporanea;
Più in generale il Laboratorio si prefigge il raggiungimento di due obiettivi formativi in successione gerarchica:
- obiettivo prioritario: acquisizione della strumentazione di base, capacità di gestione dello spazio architettonico tridimensionale nei suoi aspetti funzionali, dimensionali e geometrici, capacità di progettare un piccolo edificio;
- obiettivo di eccellenza: capacità di gestire il linguaggio architettonico inteso come selezione e traduzione coerente di elementi costruttivi e materiali, e di relazionarlo in maniera approfondita con il panorama della ricerca architettonica contemporanea;
In particolare, al primo anno di corso, sono essenziali per una corretta preparazione le nozioni di base sull’organizzazione dell’alloggio, da quelle di ordine tipologico e distributivo a quelle connesse al rapporto fra spazio e uomo: misure antropometriche, arredi di base, concetto di spazio di uso, dimensionamento delle componenti dell’alloggio, problematiche di ordine distributivo e strutturale. Di conseguenza sarà considerata centrale nel processo didattico del Laboratorio e fondamentale ai fini della valutazione del percorso di crescita di ciascuno studente, la qualità tecnica del progetto, ossia la sua coerente capacità di prefigurare con precisione ogni elemento architettonico che collabora alla definizione delle componenti l’organismo edilizio, espresso attraverso rappresentazioni esaustive e corrette.
B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 2
Docente
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GRIMALDI ANDREA
(programma)
Il laboratorio si prefigge l’obiettivo d’introdurre lo studente alla pratica del progetto di architettura ed alla sua complessità.
Il processo di acquisizione delle conoscenze di base che sottendono tale pratica sarà al centro di tutte le attività condotte dal corpo docente al fine di proporre allo studente una chiara successione di passaggi logico-concettuali che possano configurarsi come un vero e proprio metodo progettuale da sperimentare nello svolgimento della esercitazione d’anno.
Assunto fondamentale alla base di tale metodo è che non si può progettare nulla se prima non se n’è fatta esperienza. Se dobbiamo progettare una casa dovremo prima aver capito cosa è una casa per noi, esserci interrogati sul suo significato e valore, naturalmente anche funzionale (un buon progetto nasce da una buona domanda).
Per giungere a questa consapevolezza la storia dell’architettura, soprattutto moderna e contemporanea, ci viene in aiuto fornendoci esempi magistrali che dobbiamo conoscere per poterli (forse, chissà …) superare.
Le Corbusier, Verso una architettura, Ediz. italiana edita da Longanesi, Milano, 2003
Ludovico Quaroni, Progettare un edificio, Otto lezioni di architettura, Kappa, Roma, 2001
Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi 1956 (nuova edizione ) 2004
Francesco Cellini, Manualetto, CittàStudi, Milano, 1991
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 3
Docente
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TOPPETTI FABRIZIO
(programma)
Con il Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana lo studente del primo anno è chiamato per la prima volta ad affrontare un progetto di architettura. L’obiettivo formativo del laboratorio è quello di avvicinare le problematiche complesse del progetto a partire da un’esperienza guidata su un tema di dimensioni modeste che contenga, seppure in misura minima e semplificata, tutte le variabili che concorrono alla formazione del quadro di riferimento del progetto di architettura. In generale lo studente dovrà acquisire:
- gli strumenti base per la comprensione e la gestione del progetto, con particolare attenzione per la rappresentazione attraverso: l’esercizio grafico a mano libera; il disegno tecnico geometrico a riga e squadra con particolare riferimento a piante prospetti e sezioni e all’assonometria, la realizzazione di plastici di studio;
- la capacità di gestire il progetto di una abitazione relativamente a: distribuzione interna; relazioni spaziali tra gli ambienti e tra interni ed esterni; aggregazione di più unità in un sistema edilizio unitario.
Lo sviluppo delle capacità a saper proporzionare e controllare le relazioni tra i diversi elementi compositivi per raggiungere gli obiettivi di qualità spaziale prefissati, la comprensione dei rapporti tra spazio e funzioni, tra tipologia, aggregazione e morfologie, sono temi prioritari ai quali si aggiungono le relazioni con il contesto di riferimento e con la città.
Particolare attenzione sarà rivolta all’uso del disegno e del plastico intesi non solo come insieme delle tecniche e strumentazioni utili a rappresentare ciò che si conosce compiutamente, ma soprattutto come processo imprescindibile di redazione del progetto: tramite tra idea e espressione architettonica.
Il Laboratorio è il luogo dell’esperienza progettuale, dentro al laboratorio i temi della riflessione teorico-critica dovranno trovare immediato riscontro pratico e operativo. Un luogo quindi all’interno del quale acquisire gli strumenti di base in grado di dare forma e figura alle relazioni che intercorrono tra il momento dell’ideazione e quello della costruzione, cercando di comprendere attraverso quali modalità di traduzione disciplinare e mediazione tecnologica prende corpo il progetto. Oltre agli obiettivi formativi di carattere generale enunciati in premessa, ne segnalo tre in particolare:
1. Imparare a ragionare sulle diverse scale, in un processo circolare induttivo e non lineare deduttivo mediante un lavoro capace di attraversare le differenti scale della composizione e rapportare ogni elemento alle tecniche costruttive e alle conseguenti modalità di rappresentazione.
2. Imparare a guardare le cose del mondo “da architetti” e in primo luogo alle esperienze accumulate nel tempo presente o diluite nel corso della storia. Analizzare un progetto, ricercare le ragioni che sono alla base delle scelte operate, rintracciare i rapporti tra struttura e forma, tecnologia e linguaggio, tipologia e figura, ripercorrendo percorsi già tracciati. Comprendere il valore culturale di stimolo oltreché di supporto alla pratica operativa che ha il rapportarsi a “riferimenti” nell’atto progettuale.
3. Abituarsi a operare nella convinzione che il progetto non deve essere considerato mai come astrazione dal reale e nello specifico dalla costruzione e che deve continuamente essere ricondotto alle ragioni materiali che lo determinano.
Il laboratorio propone come prima esperienza progettuale una riflessione critica sull’abitare. Il tema della residenza collettiva indagato come luogo domestico calato però nella concretezza del contesto reale (in questo caso urbano) si presta ad una interpretazione da parte degli studenti come progettisti ma anche di potenziali utenti.
Il tema applicativo è il progetto per una unità di abitazione orizzontale in una zona periferica di Roma. L’intervento che si propone di realizzare, interpretando il tema della residenza collettiva in continuità con i caratteri strutturali del quartiere e in generale con la cultura propria dei paesi mediterranei, dovrà interpretare l’abitare oggi, con consapevolezza della tradizione e delle esperienze della modernità e contemporaneità. È un tema di lavoro di ridotte dimensioni su una situazione reale con problemi e vincoli concreti, che potrà essere trattato con attenzione al contesto di riferimento ma soprattutto per le opportunità di generalizzarne i risultati.
Il tema dovrà essere svolto con attenzione alle problematiche distributive strutturali e costruttive e alle tematiche compositive di aggregazione dei volumi nello spazio e di orientamento rispetto al luogo reale.
La dimensione e la natura dell’intervento è tale da consentire l’applicazione di elementi seriali ma pone già il tema delle situazioni specifiche: angolo, inizio fine/serie, discontinuità, variazioni e possibilità di soluzioni complesse caratterizzate dall’uso di differenti tipologie semplici. L’aggregazione potrà, a partire dalla cellula base e dalle tipologie classiche a schiera, in linea e a ballatoio, a patio, trovare anche soluzioni complesse miste o articolate. Particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti strutturali e costruttivi, alla definizione dei rapporti tra concezione dell'organismo architettonico e sua definizione plastica, tra tecniche e materiali e alla loro aderenza al linguaggio espressivo. Infine un’attenzione specifica verrà rivolta agli spazi aperti (pubblici semi-pubblici privati) e alla loro integrazione con il costruito.
Si richiede la conoscenza di almeno una storia dell’architettura contemporanea.
Si consiglia la lettura di:
Zevi B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 1948.
Toppetti F., Architettura al presente. Moderno contiene contemporaneo, LetteraVentidue, Siracusa 2018.
I testi base (uno dei quali da leggere obbligatoriamente) sono:
Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano 1977.
Hertzberger H., Lezioni di architettura, 1991, Laterza, Roma-Bari 1996.
Sul testo prescelto (da leggere entro la prima metà del semestre) si prevede una verifica scritta.
Dal punto di vista operativo si rimanda all’uso dei vari manuali dell’architetto e si consiglia la lettura di: Cellini F., Manualetto, CittàStudi, Torino 1991.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 4
Docente
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GIOVANNELLI ANNA
(programma)
Il laboratorio di progettazione architettonica 1 è l’ambito didattico dove si apprendono progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica.
Il programma prevede un percorso di studio del progetto di architettura che si basa su tre fasi:
1. Ridisegnare un’opera
L’operazione di ridisegno di un’opera consiste nell’elaborazione di piante, sezioni e prospetti, oltre alla costruzione del modello di una piccola casa che lo studente dovrà analizzare a partire da alcuni disegni che vengono forniti. lo scopo di questo esercizio preliminare, oltre a una verifica delle abilità conseguite nel corso di rappresentazione del 1°semestre, ha l’obiettivo di condurre lo studente verso la consapevolezza del disegno come strumento conoscitivo: l’esplorazione dello spazio architettonico attraverso l’indagine delle proiezioni ortogonali rappresenta un momento fondamentale per l’avvio della sperimentazione progettuale.
2. Leggere e interpretare l’architettura
La premessa alla sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra l’analisi di opere di architettura e l’esercizio compositivo. scelte tra opere paradigmatiche dell’architettura moderna e contemporanea tre tipi di case - la casa lineare, la casa ad L, la casa compatta – saranno oggetto di studio con un’attività di ridisegno e scomposizione analitica per effettuare una verifica dei rapporti dimensionali e geometrici tra le forme, delle relazioni che si determinano con il luogo, dei rapporti tra esterno ed interno. si avvia così il processo conoscitivo con lo studio degli elementi primari della forma architettonica: di superfici, di volumi, di elementi puntiformi e dello studio tra spazi serventi e spazi serviti nella configurazione dell’spazio domestico. gli elementi primari sono le parole dell’architettura nella sua condizione originaria, dove non vi sono declinazioni scalari e attributi funzionali: forme pure che definiscono uno spazio elementare, anch’esso primario. in questa fase lo studente elabora una prima riflessione sulla realtà delle forme e sulle relazioni semplici tra elementi primari mediante la stesura di diagrammi di forma che descrivono concettualmente il rapporto tra gli elementi. queste operazioni rappresentano lo strumento per imparare a leggere l’architettura per procedere poi con la sua interpretazione. la fase si completa con un esercizio di manipolazione dell’opera scegliendo tra alcune delle operazioni della composizione, ossia lo slittamento, il ribaltamento, la rotazione, l’inversione, la sottrazione degli elementi, partendo dalla conferma della forma originaria o
mutandola nel suo assetto.
3. Il progetto: tre case in tre luoghi
Lo studente nel corso del laboratorio affronterà il progetto di tre case situate rispettivamente in tre luoghi al fine di sperimentare le diverse condizioni dello spazio domestico inserito in differenti realtà contestuali: la casa suburbana sul lotto, la casa isolata sul crinale, la casa in città.
La lettura di testi di riferimento come momento di riflessione teorica accompagna lo studente nell’esperienza del progetto attraverso la scrittura e lo schizzo interpretativo come strumento di conoscenza del fare architettura.
Giovannelli, A., LABORATORI DI ARCHITETTURA. CONOSCENZA E PRATICA DEL PROGETTO, Maggioli, 2008
Bonaiti, M., ARCHITETTURA E’. LOUISI. KAHN, GLI SCRITTI, Electa, Milano, 2015
Campo Baeza, A., PRINCIPIA ARCHITECTONICA, Marinotti edizioni, 2018
Le Corbusier, VERSO UN'ARCHITETTURA, Longanesi, Milano 1973.
Mies van der Rohe, GLI SCRITTI E LE PAROLE, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010_
Gio Ponti, AMATE L’ARCHITETTURA. L’architettura è un cristallo. Rizzoli, Milano, 1957-2105
Quaroni, L. PROGETTARE UN EDIFICIO, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977_
Rogers, E. N. GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DEL FENOMENO ARCHITETTONICO, Guida ed, Milano, 1980
Venezia, F., CHE COSA E’ L’ARCHITETTURA, Electa, Milano, 2013
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 5
Docente
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TRASI NICOLETTA
(programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO:
Finalità del Laboratorio è condurre gli studenti alla concezione e redazione di un progetto architettonico completo.
Edificio residenziale plurifamiliare sul lungomare di Ostia.
Tema del progetto sarà un piccolo organismo architettonico inserito nel paesaggio del lungomare di Ostia : un organismo plurifamiliare di fronte al mare.
Tre livelli di riflessione: l’organismo architettonico, il paesaggio, il risparmio energetico.
1) l’organismo architettonico
La casa plurifamiliare da progettare sarà distribuita su tre piani (piano terra + 2) ed avrà copertura piana.
Essa sarà composta da due alloggi duplex (ovvero a due livelli) da mq. 90 ciascuno (per famiglia di 4 persone) e da due alloggi simplex (ovvero a un livello) da mq. 50 ciascuno (per 2 persone).
La palazzina sarà costituita da tre volumi adiacenti: un volume sarà quello contenente il corpo scala e ascensore, nonché gli spazi comuni destinati agli utenti e sarà l’ “elemento bioclimatico” del progetto ed esso sarà posto “tra” gli altri due volumi.
Gli altri due volumi conterranno i due simplex e i due duplex aggregati secondo varie possibilità.
Nella prima fase progettuale sarà molto importante lavorare contemporaneamente con le piante e le sezioni (attraverso il disegno bidimensionale) e con i volumi (attraverso plastichetti di studio in cartoncino fatti man mano che il progetto si evolve) per verificare il progetto nello spazio.
Le superfici minime indicativamente sono: bagno (mq. 3,50), camera letto singola (9 mq), camera letto doppia (14 mq), cucina (5 mq), soggiorno pranzo (14 mq). E’ opportuno che tutti i locali degli alloggi, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli, siano dotati di illuminazione naturale diretta, adeguata alla destinazione d’uso. Per ogni locale di abitazione, la superficie finestrata non potrà essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento.
L’altezza interna utile dei vani di abitazione non può essere inferiore a mt 2,70, con esclusione dei corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli, per i quali può essere di mt. 2,40.
Eventuali balconi coperti (logge) o scoperti, eventuali patii interni alla casa, non rientrano nei 90 e 50 mq di superficie prevista.
La palazzina avrà il suo fronte principale sul lungomare, così come il tessuto edilizio adiacente.
2) il paesaggio
Il lotto scelto si trova sul Lungomare di Ostia all’interno di un’area trapezoidale tra Via delle Isole Sanguinarie e via San Fiorenzo. Tale area contiene vari edifici e un solo lotto ancora libero, che è quello scelto da noi.
Si tratta di un lotto rettangolare con il lato lungo, sulla S.S. 601, di circa 58 m e i due lati corti di circa 28 m (vedere file OSTIA 2.jpg). Sulla destra e sulla sinistra del nostro lotto, sono presenti due importanti palazzine di Adalberto Libera, magnifici esempi del Razionalismo italiano.
La superficie totale del lotto da progettare è di circa 1600 mq e il terreno è pianeggiante.
Per il posizionamento della nuova palazzina, occorrerà prendere in considerazione l’orientamento del sole naturalmente, ma anche rispettare i distacchi tra il nuovo volume progettato e le strade esistenti e gli edifici esistenti. L’accesso carrabile sarà largo minimo m 3,50; l’accesso pedonale sarà largo minimo m 1,50.
Andrà progettato lo ‘spazio aperto’ attorno alla palazzina, con materiali vegetali e minerali e andrà progettata anche la recinzione del lotto; l’area libera attorno al nuovo edificio sarà la pertinenza dei 4 alloggi che quindi dovranno avere libero accesso a tali spazi. L’entrata pedonale al lotto e alla palazzina sarà sul Lungomare, mentre l’accesso carrabile sarà posizionato sulla strada laterale di destra, che è anche l’unico accesso carrabile agli edifici retrostanti.
Particolare attenzione andrà posta al paesaggio: la vista del mare di fronte, la vegetazione tipica di Ostia, nonché i “materiali” minerali tipici delle architetture antiche e moderne di Ostia, ecc… tutti elementi che si ritroveranno, in qualche modo, nel progetto del giardino “vegetale e minerale” da realizzare attorno all’edificio. Questo micro-paesaggio dovrà essere in stretta relazione con la maglia formale dell’organismo architettonico.
3) il risparmio energetico
Questa palazzina sarà dotata di un sistema passivo ovvero di una “serra bioclimatica” che sarà il volume posto al centro tra i due volumi residenziali, realizzata in aderenza ai volumi da riscaldare e che, come già detto, conterrà il corpo scala e l’ascensore nonché eventuali spazi comuni. Il volume della serra bioclimatica deve essere almeno 15% del volume adiacente che va a scaldare o a raffreddare. Nel Lazio si può arrivare fino al 30% (LEGGE REGIONALE 13 agosto 2011, n. 10). Il volume serra deve avere tre lati vetrati. Essa deve essere esposta verso sud.
La consapevolezza della varietà e complessità dei processi che conducono alla definizione del progetto, in particolare il rapporto col luogo e il rapporto forma-funzione, avrà in questa prova compositiva una grande importanza.
In tal senso il progetto sarà inteso come applicazione pratica e verifica individuale di una serie di riflessioni a carattere teorico.
Nella convinzione che teoria e pratica non siano, nel progetto architettonico, due elementi scindibili, le LEZIONI EX CATHEDRA fatte dal corpo docente e da “ospiti” invitati, e il TIROCINIO PROGETTUALE IN AULA procederanno in parallelo.
Il tirocinio progettuale in aula consisterà nell’Attività di laboratorio ovvero nel portare avanti il progetto (individuale e non di gruppo) della palazzina, seguiti dal corpo docente con revisioni bi-settimanali. Gli studenti saranno divisi in 3 / 4 seminari e ciascun gruppo farà riferimento ad un assistente.
Inoltre sono previste 4 CONSEGNE obbligatorie :
1-CONSEGNA ESERCITAZIONE sulla casa di un Maestro del Moderno : metà marzo
2- PRIMA CONSEGNA PROGETTO : il giardino e il rapporto tra il volume della palazzina e il contesto : metà aprile
3 - SECONDA CONSEGNA PROGETTO: metà maggio : piante degli alloggi e sezioni
4 - TERZA CONSEGNA PROGETTO : metà giugno : prospetti, renderings, plastico 1:100
Le consegne consistono in una presentazione, da parte dello studente, delle tavole stampate, in cui saranno presenti tutte le riflessioni progettuali svolte sino a quel momento e il plastico di studio; sia la Esercitazione che le tre consegne saranno oggetto di un giudizio (voto) del corpo docente. Esse sono obbligatorie e costituiscono una parte del giudizio di esame.
TESTI OBBLIGATORI (per esame finale):
- Nicoletta Trasi (a cura di), Introduzione al progetto di architettura. Didattica e ricerca, Kappa edizioni, Roma, marzo 2012.
- Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Mazzotta editore, Milano 1977
TESTI CONSIGLIATI elencati in ordine cronologico (sceglierne uno tra questi per avere 1 CFU):
• Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino, (1964), 2004
• C.Norberg Schulz, Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa, 1979
• V.Bordini, A.Terranova, P.Angeletti, Fondamenti di composizione architettonica, NIS editore, Roma, 1989
• Nicoletta Trasi, André Wogenscky. Les raisons profondes de la forme, Le Moniteur, Paris, 2000
• Marcello Pazzaglini, Abitare l’architettura, edizioni Diagonale, Roma, 2002
• Nicoletta Trasi, Oscar Niemeyer. Permanence et invention, Le Moniteur, Paris, 2007
Si consiglia inoltre sul sito di Ostia :
- M.R.Guarini, (catalogo a cura di), Lungomare di Roma, Capitolina service edizioni, Roma 2005
- Rivista “Urbanistica” Considerazioni sul Nuovo Piano di Roma, Roberto Pallottini, n.219 del 2008
Si consiglia inoltre sul tema della palazzina :
- Metamorfosi n. 18-19 del 1993 “Case e luoghi”
- Metamorfosi n. 8 del 1987: ”Dal ‘villino’ alla ‘palazzina’. Roma 1920-1940”
- Parametro n. 189 /marzo aprile 1992 : “L’abitazione collettiva nella città moderna”
- P.O.Rossi, Roma. Guida all'architettura moderna. 1909-2011, nuova edizione, Laterza, Roma - Bari 2012
Esempi contemporanei:
- Saranno consigliati testi durante il Corso
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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