Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||
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1027243 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I
(obiettivi)
Nel perseguire l’obiettivo generale di fornire una solida preparazione di base sugli elementi fondativi della scienza della rappresentazione, i tre corsi del settore si articolano nei primi tre anni integrando gli aspetti teorici ed applicativi.Il corso del primo anno fornisce i metodi e gli strumenti per l’apprendimento delle tecniche tradizionali del Disegno integrandole con quelle informatiche. Fornisce i fondamenti della Geometria descrittiva per la comprensione delle leggi e dei metodi per la rappresentazione e la concezione dello spazio e delle forme architettoniche. Tali strumenti permettono allo studente di affrontare, con adeguati strumenti di conoscenza, le prime esperienze di progettazione.
Canale: 2
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CHIAVONI EMANUELA
(programma)
e-mail emanuela.chiavoni@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I (codice 1027243)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Website: http://w3.uniroma1.it/sdr_corsoa/SDR1.htmObiettivi dell’insegnamento Il corso intende formare tutte le capacità segnalate nel programma attraverso la sperimentazione di alcune esperienze formative specifiche sull’architettura per comprendere, immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici.Programma Scopo del Corso è di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere, rappresentare e manipolare lo spazio.Nelle sue varie e numerose attività progettuali, infatti, l’architetto si serve di vari modelli sui quali prefigura e verifica l’oggetto che dovrà essere realizzato. Questi modelli possono essere grafici (come una pianta e un prospetto associati, una prospettiva, un’assonometria), oppure informatici (modelli 3D), o, ancora, veri e propri plastici (maquette). La costruzione di uno qualsiasi di questi modelli deve comunque appoggiarsi sulla preventiva capacità di immaginare una forma in tre dimensioni intesa sia come lo spazio che essa delimita ma anche come quello che essa influenza con la sua semplice presenza.E’ necessario conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare consapevolmente la forma immaginata nonché gli strumenti che ne consentono la manipolazione approfondendone le caratteristiche metriche, geometriche e percettive. Se da un lato dunque si tenterà di mettere in condizione lo studente di acquisire una sicura manualità nell’uso delle tecniche grafiche più semplici e dirette attraverso un intenso esercizio del disegno architettonico a mano libera (svolto in parte all’esterno ed in parte in aula) senza tralasciare la rappresentazione a riga e squadra e l’uso del colore, dall’altro ci si sforzerà di sostenere questo percorso attraverso un ciclo parallelo di lezioni sui Fondamenti della Geometria della Rappresentazione che avranno per oggetto il concetto di Modello bidimensionale e tridimensionale, i fondamenti dei Modelli grafici bidimensionali (prospettico, assonometrico, proiezioni ortogonali) ed i principali problemi di intersezione ed appartenenza nei vari modelli. Una parte rilevante sarà infine dedicata alla modellazione 3D anche attraverso una serie di esercitazioni in aula.Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato.Modello 3D
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Disegno dell’Architettura: M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore Geometria della Rappresentazione: M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. Rilievo: M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009.E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008. Bibliography Disegno dell’Architettura: M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore Geometria della Rappresentazione: M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. Rilievo: M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009.E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008.
Canale: 3
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RIBICHINI LUCA
(programma)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893 SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I (codice 1027243)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso ProiettoreObiettivi dell’insegnamento Il corso di Scienza della Rappresentazione I è concepito e strutturato come base delle discipline della rappresentazione grafico-visuale e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura. La sua finalità è quella di fornire allo studente i primi ed essenziali strumenti per leggere, rappresentare, manipolare lo spazio.Programma L’architetto, nelle sue attività progettuali, utilizza i modelli in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati possono essere di qualunque tipo: bidimensionali, come pianta e prospetto; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette). Naturalmente la possibilità di poter realizzare e costruire uno qualunque di questi modelli presuppone la capacità di poter proiettare la propria immaginazione e riuscire a concepire una qualsiasi forma tridimensionale.Per poter facilmente controllare e gestire qualsiasi forma immaginata è assolutamente necessario conoscere il linguaggio geometrico che permette di rappresentarla, studiarla e manipolarla, familiarizzando sempre più con quelle tecniche che permettono la rappresentazione delle varie tipologie di modelli: il disegno a mano libera; la rappresentazione a riga e squadra; la rappresentazione digitale.Il corso si propone pertanto di sviluppare tutte queste abilità mediante percorsi formativi che porteranno alla realizzazione di elaborati grafici atti a dare prova e dimostrazione degli obiettivi conseguiti. Al contempo, alle medesime tematiche saranno dedicate lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dai docenti in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale.Modalità di esame L’esame è strettamente individuale e consiste in una prova orale e grafica. Attraverso l’esame si verificherà il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi fissati dal corso. Sarà mirato principalmente a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici. Nel colloquio si terrà naturalmente conto degli argomenti trattati e delle tavole; la valutazione terrà infine in dovuta considerazione la capacità di esposizione ed elaborazione teorica degli argomenti trattati.Bibliografia M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreL. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008.E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008.
![]() - L. Ribichini, Il volto e l’architetto. Presentazione di M. Docci.
(Date degli appelli d'esame)
Ed. Gangemi, Roma 2008, pag 189 ISBN 978-88-492-1487-1 - Mario Docci, Disegno e analisi grafica, ed. Laterza, Bari, 2009.ISBN 978-88-421-0915-0
Canale: 1
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Albisinni Piero
(programma)
Obiettivi formativiIl corso, che si articola nei primi tre anni del CdL, coinvolge in diversa misura i docenti della filiera che, integrando le loro specifiche competenze, contribuiscono ad una più organica formazione nel settore della rappresentazione.Lo scopo del corso del primo anno è quello di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere e modellare lo spazio. Nelle sue varie e numerose attività progettuali, l’architetto si serve infatti di modelli, sui quali prefigura l’opera che sarà realizzata. Questi modelli possono essere, grafici oppure informatici o, ancora, plastici. Per costruire uno qualsiasi di questi modelli occorre la capacità di immaginare una forma a tre dimensioni e lo spazio che essa delimita; bisogna conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare senza ambiguità la forma immaginata e padroneggiare gli strumenti che permettono di modificarla; ma occorre anche disporre di una sicura manualità nell’uso delle tecniche più semplici e dirette del disegno.Modalità di svolgimento dell'attività didatticaLe attività consistono in lezioni ex cathedra e in esercitazioni in aula o all’aperto.Lo studente dovrà registrare tutte queste attività, in forma di appunti e disegni, in un taccuino al quale si accompagnano gli elaborati grafici che verranno proposti nel corso delle lezioni.Modalità di esameL’esame consiste in due prove: una pratica di disegno e una orale ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici. Nel colloquio si terrà conto degli argomenti trattati nelle lezioni, del contenuto del taccuino e delle tavole.
![]() Bibliografia di base
(Date degli appelli d'esame)
Per il disegno dell’architettura M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, Scienza del disegno, ed. Città Studi, Novara, 2012 Per la geometria descrittiva e il CAD R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, Vol. I, ed. Città Studi, Novara 2009 Per il rilievo M. DOCCI, D. MAESTRI, Il rilevamento architettonico, ed. Laterza, Roma/Bari, 1984 e successive riedizioni
Canale: 4
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QUICI FABIO
(programma)
Programma: Il modello è lo strumento dell'architetto per indagare, progettare verificare e comunicare un'architettura. In architettura per modello si intende sia la rappresentazione tridimensionale fisica dell’oggetto, il plastico, sia il disegno intuitivo e tecnico che la sua rappresentazione digitale. Nell’ambito più specifico la Geometria Descrittiva i metodi di rappresentazione sono in grado di trasformare le tre dimensioni della realtà concreta o immaginativa nelle due dimensioni del disegno. Le proiezioni ortogonali, la prospettiva e l'assonometria sono i metodi che, consentendo di conservare i caratteri metrici, permettono un controllo e un'attiva relazione creativa con il progetto diventando strumenti indispensabili per il controllo dell'oggetto sia in ambito digitale che nel controllo della rappresentazione fisica tridimensionale (plastico) dell'organismo architettonico. In particolare, il Corso utilizzerà i modelli grafici nelle loro espressioni a mano libera, come primo approccio alla comprensione della forma risultato della giustapposizione e intersezione di volumi semplici. I fondamenti geometrici alla rappresentazione grafica (proiezioni ortogonali, prospettiva e assonometria) saranno gli strumenti sia teorici che applicativi per il controllo della forma. Tali apprendimenti saranno sperimentati nell'analisi formale e geometrica di edifici del movimento moderno e contemporaneo, scelti per qualità di problemi insiti e distribuiti agli studenti. Particolare attenzione verrà data alle norme di rappresentazione architettonica (strutture, murature, infissi, scale, etc.), sui problemi grafici di descrizione nei diversi rapporti metrici e sulle scelte più appropriate nella costruzione delle rappresentazioni specifiche per l'organismo architettonico (scelta nella posizione delle sezioni, del punto di vista nella prospettiva e nell'assonometria).
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- A.Casale, Geometria creativa, Nuovi quaderni di applicazioni della geometria descrittiva, Edizioni Kappa Roma 2010; - R. Migliari e AAVV, Geometria descrittiva, De Agostini Editore, Milano 2009. Vol. 1; - R. Migliari, Geometria dei modelli, Nuovi quaderni di applicazioni della geometria descrittiva, Edizioni Kappa, Roma 2003; - G. M. Valenti, De.form.are - De. Form.ing, Rdesignpress, Roma 2008. |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||
98749 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso garantisce gli elementi conoscitivi e strumenti critici per la comprensione dei processi architettonici ed urbanistici tra la fine del XIX secolo e il XX secolo con un'analisi del panorama architettonico e culturale europeo e d'oltre oceano (con riferimento al contesto storico, politico e socio-economico).
Canale: 1
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MURATORE GIORGIO
(programma)
COGNOME Nome Prof. MURATORE GIORGIOe-mail giorgio.muratore@tiscalinet.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893 InsegnamentoSTORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA (codice 98749)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100 Supporto alla didattica in uso Videoproiettore, impianto amplificazioneObiettivi dell’insegnamento Il corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri per consentire un primo approccio alle problematiche della storia dell’architettura contemporanea.Programma La cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux. Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf; Berlino: Schinkel; Utopie sociali ed utopie urbane; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne. Architettura e Arti Decorative: da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali, da Paxton a Eiffel; Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth;: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Germania di Weimar e Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo; il Novecento: Muzio; Piacentini; Ponti; Libera; Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura; La Triennale di Milano; Le città di nuova fondazione; Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: Foschini e l'INA-Casa; Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta; Rogers e Rossi; Stirling; Kahn; Post-Moderno e neo-avanguardie; Tendenze internazionali.Modalità di esame L’esame è individuale e orale e consiste in un colloquio sugli argomenti trattati a lezione e sviluppati nei testi suggeriti in bibliografiaBIBLIOGRAFIAE. BONFANTI, Nuovo e moderno in architettura, Bruno Mondadori, Milano, 2001.M. BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1988.L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O.G. CIUCCI, Gli architetti e il Fascismo, Einaudi, Torino, 1989.I. DE GUTTRY, Guida di Roma Moderna, De Luca, Roma, 2001.K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982.S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954.H.-R. HITCHCOCK, L'architettura dell'Ottocento e del Novecento, Einaudi, Torino, 1971.M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976.D. WATKIN, Storia dell'architettura occidentale, Zanichelli, Bologna, 1990. (cap.7-10)B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
![]() BIBLIOGRAFIA
(Date degli appelli d'esame)
E. BONFANTI, Nuovo e moderno in architettura, Bruno Mondadori, Milano, 2001.M. BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1988.L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O.G. CIUCCI, Gli architetti e il Fascismo, Einaudi, Torino, 1989.I. DE GUTTRY, Guida di Roma Moderna, De Luca, Roma, 2001.K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982.S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954.H.-R. HITCHCOCK, L'architettura dell'Ottocento e del Novecento, Einaudi, Torino, 1971.M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976.D. WATKIN, Storia dell'architettura occidentale, Zanichelli, Bologna, 1990. (cap.7-10)B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O. Bibliography L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982. S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954. M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976. B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
Canale: 2
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BARUCCI CLEMENTINA
(programma)
e-mail cle-bar@libero.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA (codice 98749)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso VideoproiettoreObiettivi dell’insegnamento Il corso ha la finalità di fornire una conoscenza generale delle principali tematiche, dei movimenti e dei maggiori protagonisti della storia dell’architettura e dell’urbanistica di ambito internazionale dall’età dell’Illuminismo al XX secolo. Saranno illustrati le teorie, i progetti più significativi e le realizzazioni più emblematiche nei diversi momenti e ambiti, considerati tanto sotto il profilo della ricerca lessicale e figurativa quanto dal punto di vista degli aspetti costruttivi ed attuativi.Programma I.DAL NEOCLASSICISMO ALL’ECLETTISMO STORICISTICO. Illuminismo e Neoclassicismo. La riscoperta dell’antico. L’ambiente romano e Piranesi. Architettura e città del neoclassicismo in Europa e nel Nuovo Mondo. L’architettura del ferro e le Esposizioni universali. L’eclettismo storicistico e le grandi capitali europee del XIX secolo: Parigi, Vienna, Barcellona, Roma. Neomedievalismo e movimento Arts and Crafts. La garden city.II. DALL’ART NOUVEAU ALLE AVANGUARDIE. La città americana e la Scuola di Chicago. Il rinnovamento dei linguaggi architettonici tra XIX e XX secolo. Il razionalismo strutturale di Viollet-le-Duc; l’Art Nouveau in Belgio e in Francia, la Secessione viennese, il liberty italiano, il modernismo catalano, la Scozia. Wright e l’architettura organica. Razionalismo classico e tecnica del cemento armato. Avanguardie storiche e architettura, futurismo, costruttivismo, De Stijl.III. L’ARCHITETTURA TRA LE DUE GUERRE MONDIALI. Architettura e industria: Deutscher Werkbund; Bauhaus e Gropius. L’espressionismo tedesco: Taut, Poelzig, Mendelsohn. Mies. I concorsi, le esposizioni. I congressi CIAM. Il Weissenhof di Stoccarda. La Nuova Oggettività e la ricerca sulle tipologie abitative. Le Corbusier, l’Olanda. Classicismi negli anni Trenta. Architettura e città in Italia durante il fascismo.IV. IL SECONDO NOVECENTO. Ricostruzione postbellica in Europa. Neorealismo italiano. International style. La seconda produzione dei ‘maestri’ e la loro influenza internazionale. Architettura scandinava. Superamento del ‘moderno’ e riflessione sulla tradizione. Il nuovo monumentalismo di Kahn. Conclusione dei CIAM, Team X e new brutalism. Utopia tecnologica e neoavanguardie. La rimeditazione sul razionalismo. Five Architects e Tendenza. Revival storicistico e Postmodern. La critica di Venturi. L’High Tech. Deconstructivist Architecture. Architettura e città nell’età della globalizzazione.Modalità di esame L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti previsti dal programma, trattati sia durante le lezioni che nei testi indicati in bibliografia. Nella valutazione si terrà conto anche di eventuali esercitazioni svolte durante l’anno. Per la preparazione all’esame è necessario prendere visione del programma dettagliato del corso e del materiale didattico depositati presso il centro stampa della Facoltà, sede di via Gramsci. Il programma completo è disponibile anche nel sito del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura.Gli studenti della Facoltà di Scienze Umanistiche (6 CFU) hanno il programma ridotto ai punti II-IV.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitolo 8 Il Classicismo nel XVIII secolo e capitolo 9 Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna (1980), Zanichelli, Bologna 1982 e ed. sgg. W. J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006. Altri testi di approfondimento sono indicati nel programma completo. Bibliography D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitolo 8 Il Classicismo nel XVIII secolo e capitolo 9 Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna (1980), Zanichelli, Bologna 1982 e ed. sgg. W. J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006. Altri testi di approfondimento sono indicati nel programma completo. Other texts are shown in the full program.
Canale: 3
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PORTOGHESI TUZI STEFANIA
(programma)
Programma dell’insegnamento
Il corso si propone di fornire elementi conoscitivi e strumenti critici per la comprensione dei processi architettonici ed urbanistici tra la fine del XIX secolo e il XX secolo. Particolare attenzione sarà data all’analisi del panorama architettonico e culturale europeo e d’oltre oceano. Ad ogni argomento oggetto del programma è dedicata una parte di informazioni generali volte a inquadrare i differenti momenti storici oggetto dell’insegnamento e il dibattito teorico e culturale all’interno del quale essi si inseriscono. Nel corso delle lezioni verrà quindi condotta un’analisi dei contesti urbani, tecnologici, costruttivi e delle condizioni economiche, politiche, sociali e culturali, ciò permetterà agli studenti di collocare lo studio dell'architettura in una cosciente prospettiva storica e metodologica. Alle lezioni generali di inquadramento dei fenomeni architettonici oggetto del programma verranno poi affiancate lezioni specifiche sugli architetti e sulle loro opere. Argomenti del programma Argomenti delle lezioni sono: Dalle trasformazioni culturali dell’architettura neoclassica alla Rivoluzione Industriale; William Morris e il Movimento Arts and Crafts; Mackintosh e la scuola di Glasgow; Art Nouveau in Europa (Horta, Guimard, Gaudí, Van de Velde); Il Liberty italiano; Otto Wagner e la Secessione viennese; Sullivan e la Chiacago School; Wright e l’architettura organica; Le avanguardie architettoniche (Espressionismo, De Stijl, Futurismo, Costruttivismo); Loos, Behrens e il Protorazionalismo; Gropius e il Bauhaus. Nasce una nuova concezione dell’abitare; La Nuova Oggettività in Europa; Mies van der Rohe; Le Corbusier e il rinnovamento dell’architettura; il Razionalismo in Italia; Asplund e il classicismo scandinavo; Aalto, Saarinen e l’architettura organica europea; Luis Kahn; Buckminster Fuller e Philip Johnson; L’International Style; Il nuovo brutalismo; Regionalismo critico; Postmoderno, Decostruttivismo, Minimalismo; l’architettura nell’epoca della globalizzazione. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008. M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1988. Nel corso dell’anno verranno fornite bibliografie specifiche sugli argomenti trattati nelle lezioni. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | ITA | |||||||||||||||
1007334 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre alla logica e teoria degli insiemi; elementi di algebra lineare; elementi di geometria analitica nel piano; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, applicazioni.
Canale: 1
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GROSSI MASSIMO
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO DI MATEMATICA IProf. M. Grossi1. Cenni sui numeri realiGli insiemi numerici. I naturali, gli interi, i razionali, i reali. Gli intervalli dell'asse reale. Coordinate cartesiane di punti del piano e dello spazio. Distanza tra due punti.2. Algebra dei vettoriVettori del piano e dello spazio: definizione e prime proprietà. Somma di due vettori del piano o dello spazio e prodotto per uno scalare: definizione e loro interpretazione geometrica e fisica. Componenti di vettori del piano e dello spazio. Somma di vettori e prodotto di un vettore per uno scalare in termini delle loro componenti. Norma di un vettore: definizione e proprietà. Prodotto scalare: definizione in termini delle componenti dei vettori e proprietà. Legame tra il prodotto scalare e l'angolo tra vettori. Ortogonalità. Proiezione ortogonale. Prodotto vettoriale: definizione geometrica e sue proprietà.Combinazione lineare tra vettori. Dipendenza ed indipendenza lineare. Base e dimensione di uno spazio vettoriale. Basi canoniche di V2 ed V3.3. Algebra lineareMatrici: vettori riga e colonna, sottomatrici, matrice trasposta, matrice identità e matrice inversa. Somma tra matrici e prodotto per uno scalare. Prodotto tra matrici (righe per colonne). Determinante di una matrice quadrata. Minori di una matrice. Proprietà del determinante. Matrici invertibili e matrice inversa.Definizione di rango usando i determinanti. Teorema di Kronecker. Rango di una matrice e dipendenza e indipendenza lineare dei vettori righe e dei vettori colonna.Sistemi lineari. Compatibilità e incompatibilità di un sistema lineare. Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi omogenei. Teorema di Cramer. Discussione di sistemi dipendenti da parametri.4. Geometria analitica del piano e dello spazioEquazione cartesiana ed equazioni parametriche di una retta del piano. Vettore direzione di una retta.. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra rette del piano. Distanza di un punto da una retta. Equazione parametriche di una retta dello spazio. Equazione cartesiana di un piano, fasci di piani ed equazioni cartesiane della retta nello spazio. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra piani e rette.5. FunzioniDefinizione di funzione e esempi. Funzioni reali di variabile reale. Dominio e immagine di una funzione. Il grafico. Crescenza e decrescenza di una funzione. Funzioni limitate e funzioni illimitate. Massimi e minimi relativi e assoluti. Funzioni composte. Funzioni iniettive. Funzioni inverse. Alcune funzioni elementari, grafico e loro proprietà: il modulo, le funzioni trigonometriche, potenze, esponenziali e logaritmi, il numero di Nepero. 6. Elementi di CalcoloDefinizione di limite (al finito e all'infinito). Limite destro e sinistro. Proprietà dei limiti: limite della somma, del prodotto e del rapporto. Forme indeterminate. Calcolo di alcuni limiti notevoli.Funzioni continue: definizione e proprietà. Somma, prodotto e rapporto di funzioni continue.Retta tangente al grafico in un punto. Definizione di derivata. Proprietà delle derivate. Calcolo della derivata delle funzioni elementari. La derivata di una funzione composta e la derivata dell'inversa. Punti di non derivabilità. La derivata in un punto di massimo o di minimo. Derivata e monotonia. Metodo di de l'Hopital per il calcolo dei limiti.Studio completo del grafico di una funzione.Definizione di integrale definito e di funzione integrabile. Proprietà dell'integrale definito. Funzioni primitive e integrali indefiniti. Metodi di integrazione per parti e per sostituzione. Calcolo delle aree. ![]() Testi consigliati
(Date degli appelli d'esame)
G. Crasta, A. Malusa; Matematica 1, Ed. Pitagora. C. Bianca, F. Perri; Chi ha paura dell'Analisi Matematica I ? Recommended texts G. Crasta, A. Malusa; Matematica 1, Ed. Pitagora. C. Bianca, F. Perri; Chi ha paura dell'Analisi Matematica I ?
Canale: 3
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CAPITANELLI RAFFAELA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. CAPITANELLI RAFFAELAraffaela.capitanelli@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (codice 1007334)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100 Supporto alla didattica in uso -----Obiettivi dell’insegnamento Affrontare argomenti concernenti la matematica di base, avendo raggiunto una buona familiarità con concetti fondamentali quali successioni, limiti, continuità, derivabilità, integrabilità.Programma • Insiemi numerici. Operazioni in R. Funzioni elementari e loro proprietà. Disuguaglianze, intervalli sulla retta reale. Insiemi limitati, estremo inferiore e superiore.• Successioni di numeri reali: nozione di limite.• Funzioni reali: dominio, codominio, grafico. Composizione e inversione di funzioni, funzioni monotone.• Limiti di funzioni definite su intervalli limitati e non. Limiti fondamentali. Infinitesimi, infiniti e loro confronto. Alcuni metodi di calcolo di limiti.• Calcolo differenziale per funzioni di una variabile. Teorema di Lagrange. Teoremi di de L'Hospital. Formula di Taylor. Applicazioni allo studio di funzioni: monotonia, estremi relativi, grafici di funzioni.• Calcolo di primitive. Integrale di Riemann. Enunciato del Teorema Fondamentale del Calcolo, calcolo di integrali definiti.• Algebra lineare.• Geometria nel piano e nello spazio.Modalità di esame L'esame finale si articola in una prova scritta ("pratica" e "teorica") e in una prova orale.Bibliografia Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore.Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore
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(Date degli appelli d'esame)
Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore. Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore Bibliography Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore. Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore
Canale: 2
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ORSINA LUIGI
(programma)
e-mail luigi.orsina@uniroma1.it, orsina@mat.uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (codice 1007334)(Modulo) - ANALISI MATEMATICACanale : 2Semestre : 1Crediti 4Ore di lezione 50Supporto alla didattica in uso Pagina web del corso http://www1.mat.uniroma1.it/people/malusa/mat1-UE.php in cui saranno disponibili, tra l’altro, il programma del corso, il diario delle lezioni e fogli di esercizi aggiuntivi e su cui verranno pubblicate le informazioni riguardanti gli esami, i testi ed i risultati delle prove scritte.Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di introdurre alla logica e teoria degli insiemi; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, integrali. Applicazioni.Programma I numeri reali. Insiemi, massimo e minimo. Funzioni reali di variabile reale. Dominio, immagine, grafico. Funzioni elementari. Limiti di funzioni. Calcolo di limiti elementari. Continuità. Teorema di esistenza degli zeri e teorema di Weierstrass. Derivate di funzioni. Regole di derivazione. Teorema di de l’Hopital. Studio del grafico di una funzione. Integrale. Primitive. Regole di integrazione.Modalità di esame Esame scritto ed orale. Sono possibili prove di esonero intermedie. ![]() Bibliografia
G. Crasta, A. Malusa, “Matematica 1 – Teoria ed esercizi”, Pitagora Ed., 2003. Bibliography G. Crasta, A. Malusa, “Matematica 1 – Teoria ed esercizi”, Pitagora Ed., 2003.
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MALUSA ANNALISA
(programma)
e-mail malusa@mat.uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (codice 1007334)(Modulo) - ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIACanale : 2Semestre : 1Crediti 4Ore di lezione 50Supporto alla didattica in uso Pagina web del corso http://www1.mat.uniroma1.it/people/malusa/mat1-UE.php in cui saranno disponibili, tra l’altro, il programma del corso, il diario delle lezioni e fogli di esercizi aggiuntivi e su cui verranno pubblicate le informazioni riguardanti gli esami, i testi ed i risultati delle prove scritte.Obiettivi dell’insegnamentoIl corso si propone, dopo una breve introduzione alla logica e teoria degli insiemi, di proporre elementi di algebra lineare e di geometria analitica nel piano e nello spazio.Programma Insiemi e numeri. La retta reale, il piano cartesiano, lo spazio. Vettori del piano e dello spazio. Prodotto scalare e prodotto vettoriale. Spazi e sottospazi vettoriali. Dipendenza ed indipendenza lineare. Matrici. Matrici quadrate: determinante e matrice inversa. Rango. Sistemi lineari: teoremi di Cramer e Rouché-Capelli. Geometria analitica del piano; rette, coniche. Geometria analitica dello spazio; rette, piani, quadriche. Modalità di esameEsame scritto ed orale. Sono possibili prove di esonero intermedie
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(Date degli appelli d'esame)
G. Crasta, A. Malusa, “Matematica 1 – Teoria ed esercizi”, Pitagora Ed., 2003. Bibliography G. Crasta, A. Malusa, “Matematica 1 – Teoria ed esercizi”, Pitagora Ed., 2003. |
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LEGISLAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA
(obiettivi)
Il Corso tratta le principali fonti normative e la giurisprudenza,
con attenzione rivolta soprattutto al contesto europeo. La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di “casi”. Introduzione alle normative comunitarie e nazionali in materia edilizia, urbanistica ed ambientale
Canale: 1
Canale: 2
Canale: 3
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CASINI LORENZO
(programma)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLEGISLAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA (codice 1016488)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 1CFU 6ORE 75Supporto alla didattica in usoMateriali disponibili sulla piattaforma moodle2 (elearning2.uniroma1.it)Obiettivi dell’insegnamentoL’obiettivo del corso è quello di far acquisire agli studenti le nozioni fondamentali di diritto amministrativo, urbanistico e dell’edilizia e la metodologia per poter usufruire di tali nozioni nell’esercizio della professione di architetto.La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di casi e sentenze.Obiettivi dell’insegnamentoProgrammaIl corso tratta le principali fonti normative e numerose sentenze in materia urbanistica ed edilizia, con attenzione rivolta soprattutto al rapporto tra legislazione nazionale e legislazione regionale e al contesto europeo.Il corso è articolato in tre parti: nozioni introduttive, urbanistica, attività edilizia.La prima parte esamina il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale ed europeo, le fonti del diritto, l’organizzazione amministrativa, il procedimento amministrativo, i procedimenti amministrativi negoziali (conferenza di servizi e accordi).La seconda parte si sofferma sulla evoluzione normativa in materia urbanistica, sulle competenze legislative e amministrative, sugli strumenti urbanistici in generale e con riguardo ai singoli procedimenti.La terza parte prende in esame i titoli edilizi, con riferimento ai procedimenti, alla vigilanza e alle sanzioni.Modalità di esameL’esame è orale, con domande su tutte e tre le parti del programma (nozioni introduttive, urbanistica, attività edilizia). Sono previste due prove intermedie, scritte, per i frequentanti del corso.BibliografiaManuale di diritto pubblico, a cura di Stefano Battini, Claudio Franchini, Rita Perez, Giulio Vesperini, Sabino Cassese, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente ai capitoli 1-6, 23-28 e 31);L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005;Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, a cura di D. De Pretis, Torino, Giappichelli, 2009, cap. III, sull’attività edilizia;Codice commentato di urbanistica ed edilizia, a cura di S. Battini, L. Casini, G. Vesperini e C. Vitale, Milano, Utet, 2013.
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(Date degli appelli d'esame)
Manuale di diritto pubblico, a cura di Stefano Battini, Claudio Franchini, Rita Perez, Giulio Vesperini, Sabino Cassese, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente ai capitoli 1-6, 23-28 e 31); L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005; Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, a cura di D. De Pretis, Torino, Giappichelli, 2009, cap. III, sull’attività edilizia; Codice commentato di urbanistica ed edilizia, a cura di S. Battini, L. Casini, G. Vesperini e C. Vitale, Milano, Utet, 2013. Bibliography Manuale di diritto pubblico, a cura di Stefano Battini, Claudio Franchini, Rita Perez, Giulio Vesperini, Sabino Cassese, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente ai capitoli 1-6, 23-28 e 31); L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005; Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, a cura di D. De Pretis, Torino, Giappichelli, 2009, cap. III, sull’attività edilizia; Codice commentato di urbanistica ed edilizia, a cura di S. Battini, L. Casini, G. Vesperini e C. Vitale, Milano, Utet, 2013. |
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora, prevalentemente in aula con attività individuale e seminariale, un progetto di un edificio a prevalente destinazione residenziale di piccola scala alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Nel Laboratorio si utilizzano le conoscenze apprese negli altri Corsi con una particolare attenzione verso le innovazioni rivolte alla sostenibilità.
Canale: 4
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GIOVANNELLI ANNA
(programma)
COGNOME Nome Prof. GIOVANNELLI ANNAe-mail axrgio@tin.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I (codice 1035630)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso -Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica è l’ambito didattico entro il quale lo studente apprende progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica finalizzata al progetto di un organismo architettonico di dimensioni contenute, situato in un preciso contesto di riferimentoProgramma Il Laboratorio si articola in una prima fase di lettura delle forme dell’architettura, in cui si procede con un’analisi critica di esperienze affini al tema progettuale che verrà affrontato nel Laboratorio, ovvero il progetto di un’abitazione unifamiliare, alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Il docente terrà lezioni che introdurranno i temi del progetto mediante l’analisi di opere che saranno poi il supporto e il riferimento per le esercitazioni della proposta progettuale. Scelte tra le opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea e finalizzate ad una sintesi comparativa dei procedimenti compositivi, alcune esperienze ritenute paradigmatiche rappresentano la prima fase di studio, in cui lo studente elabora l’analisi degli organismi architettonici per ricomporli in una sintesi interpretativa declinata secondo alcuni temi progettuali.La sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra lo studio di opere di architettura e l’esercizio compositivo. Nella fase successiva lo studente dovrà affrontare il progetto di tre case in tre luoghi differenti con lo studio di spazi minimi dell’abitare dotati di caratteri formali e funzionali tali da consentire una riflessione sulle qualità dello spazio interno. Il progetto delle tre abitazioni situate ciascuna in un luogo specifico dovrà affrontare, oltre ai temi della composizione di forme e spazi, i caratteri tipologici dell’interno debitamente configurato nei suoi elementi distributivi fino alla definizione del rapporto tra interno ed esterno, ovvero al rapporto con il luogo.Modalità di esame Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente a mano con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale.In tutta la sua durata il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dell’ applicazione, verifica e confronto dell’esercizio del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di seminario didattico. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Vitta, M. Dell’abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino 2008 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008 Bibliography Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Vitta, M. Dell’abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino 2008 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008.
Canale: 1
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BRUSCHI ANDREA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nome Prof. BRUSCHI ANDREA e-mail andrea.bruschi@uniroma1.itCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I (codice 1035630)Canale :1Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso direttoObiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso dalla problematica urbana a quella dello specifico tema residenziale. Per uno studente di architettura il progetto della casa rappresenta il primo passo per accedere alla complessità della composizione architettonica con un solido bagaglio formativo, quello che consente ulteriori e più complessi approfondimenti futuri. In questa prospettiva il Laboratorio attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione senza approssimazioni del progetto di architettura, nella convinzione della sua scientificità, intendendolo come processo razionalmente riproponibile e trasmissibile e non come operazione estemporanea, improvvisata o peggio gestuale. Da questo punto di vista lo studente affronterà la sequenza disciplinare che vede una successione didattica fra la strumentazione di base per il disegno architettonico, le componenti e la struttura organizzativa della casa, la relazione fra uomo, spazio e edificio, fino al rapporto fra edificio e città. Programma La residenza rappresenta la componente di base per la conformazione della città secondo i parametri tipici di ogni momento storico, quella che ne struttura il tessuto e i vuoti significativi. Lo studio del rapporto fra edificio e contesto è il momento nel quale il progetto entra in contatto con la sua natura più pubblica e civile rivelandosi atto sociale e collettivo.Il progetto di un edificio nel cuore di Roma rappresenta la realizzazione di un tassello delicato per la costruzione della città e, sul piano didattico, il momento chiave nel quale il sistema di regole che definisce l’assetto urbano diviene l’elemento essenziale di confronto e il principio di una scelta progettuale consapevole. Attraverso il confronto con la città e con le sue regole il progetto di architettura stabilisce un dialogo complesso che investe la relazione fra interno e esterno del fabbricato e struttura il senso della nuova costruzione all’interno della compagine urbana. Conoscere le regole dello spazio urbano e confrontarvisi attraverso il progetto, fare reagire edificio e luogo, rappresenta un passo essenziale per la comprensione della città antica e contemporanea e delle sue complessità e stratificazioni.Sulla base di queste sintetiche considerazioni il Laboratorio di Progettazione architettonica 1 indaga le potenzialità della relazione fra la casa contemporanea e la città tradizionale mettendo a confronto il tema della residenza con la complessità dello spazio urbano consolidato, alla ricerca di un sistema di coerenze fra cellula e tessuto, dimensione privata e dimensione pubblica del progetto con l’obiettivo di organizzare un rapporto costruttivo fra le regole della città e i contenuti disciplinari del progetto della residenza.Modalità di esame Sarà sviluppato individualmente un progetto architettura. Il tema d’anno è un edificio a destinazione mista con prevalenza residenziale nella Città storica di Roma. L’esame finale consiste in un breve colloquio sui temi teorico pratici trattati nel corso delle lezioni, nella presentazione degli elaborati con le esercitazioni svolte, nell’esposizione dei disegni del tema d’anno e in un plastico dell’edificio in scala 1:200. Verrà svolto un breve colloquio sul testo B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
![]() B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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CAPANNA ALESSANDRA
(programma)
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I (codice 1035630)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Supporto alla didattica in uso Piattaforma E-LEARNING 2; DropboxObiettivi dell’insegnamentoIl laboratorio ha l'obiettivo di far acquisire allo studente nozioni e strumenti necessari alla elaborazione del progetto di architettura, mettendo in luce la complessità del procedimento progettuale. L'esperienza progettuale sarà indirizzata verso:- L'analisi delle tecniche del procedimento compositivo. Particolare importanza verrà data all'analisi del processo progettuale e dei vari passaggi logici, non sempre lineari, che orientano la soluzione architettonica.- L'approfondimento degli aspetti costruttivi e di linguaggio architettonico con alcuni accenni agli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale e ai materiali da costruzione.Programma Tema dell’esercitazione progettuale è un piccolo nucleo di case a unifamiliari aggregate.In particolare l’esercitazione progettuale verterà:- sull’analisi dei tipi e sulla loro trasformabilità;- sullo studio del carattere dello spazio aperto e dello spazio di soglia intesi come momenti di passaggio-dialogo tra differenti situazioni interno-esterno, pubblico-privato, aperto-coperto;- sulla riflessione dei requisiti di un alloggio, in grado di rispondere alle esigenze, della società contemporanea, tra questi requisiti verranno analizzati in modo particolare quelli relativi a flessibilità e trasformabilità dell’alloggio. Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e visite guidate.Allo studente è inoltre richiesto di tenere un album di studio relativo alle varie fasi del progetto; un quaderno dove appuntare ragionamenti, riflessioni, idee disegnate e/o scritte, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici.Modalità di esame L'esame, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso tavole grafiche formato A3 (rapp. 1:200, 1:100), modelli di studio (rapp. 1:100, 1:50) e sulla discussione dell'iter progettuale.A tal fine viene richiesto allo studente:- due cartelle dattiloscritte in cui saranno descritte sinteticamente l'idea iniziale del progetto, la sua evoluzione ed i suoi riferimenti culturali;- un album di disegni ed appunti capace di ripercorrere, in modo consapevole, le varie fasi del progetto e le soluzioni adottate.Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito il testo di base (Le Corbusier, Verso un’Architettura) e almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia.
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(Date degli appelli d'esame)
Testo di base Le Corbusier, Verso un’Architettura, Longanesi, Milano 2012 (1^ed. ita 1973) sulla progettazione architettonica: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; sulla residenza, oltre agli esempi segnalati nel corso del laboratorio: - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - M. Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004; - I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili,Barcelona 2000 - Case isolate, ‘l’industria delle costruzioni’ 364/2002; - ‘l’industria delle costruzioni’ 373/2003 e 421/2011; - ‘Lotus’ 120, 2004, 147 e 148, 2011 Bibliography Main reference Le Corbusier, Verso un’Architettura, Longanesi, Milano 2012 (1^ed. ita 1973) on architectural design : - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; on housing: - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - M. Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004; - I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili,Barcelona 2000 - Case isolate, ‘l’industria delle costruzioni’ 364/2002; - ‘l’industria delle costruzioni’ 373/2003 e 421/2011; - ‘Lotus’ 120, 2004, 147 e 148, 2011
Canale: 3
Canale: 5
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NENCINI DINA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. NENCINI DINAdinanencini@libero.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I (codice 1035630)(Modulo) -Canale : 6Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso Elearning: lab.prog.1nenciniObiettivi dell’insegnamento Il laboratorio si propone di far comprendere allo studente che affronta per la prima volta un tema progettuale, le conoscenze fondative e distintive nel lavoro dell’architetto: il nesso tra bidimensionalità e tridimensionalità, la comprensione piena del significato della misura, la capacità di trascrivere lo spazio nel segno planimetrico e viceversa, il controllo metrico, la comprensione della proporzione e dei rapporti tra le parti e gli elementi della composizione, non ultimo il ruolo della luce, della materia, del peso nella definizione del progetto.Programma Il tema che sarà svolto dal corso è la progettazione di una casa di abitazione nelle differenti forme che esprime la cultura e la società contemporanea. Si tratta di una casa che possa essere considerata come un insediamento primario, e cioè che contenga contemporaneamente ragioni insediative e architettoniche espresse nel progetto secondo differenti livelli di approfondimento. Prima di tutto affronteremo il tema in maniera da consentire allo studente di comprendere gli aspetti fondanti della composizione architettonica. Successivamente indagheremo le questioni permanenti e di modificazione contenute nel tema stesso, da quelle relative alla trasformazione tipologica determinata dalle trasformazioni della struttura sociale che caratterizzano la nostra epoca, fino alle determinati fondative del progetto architettonico quali luce, peso, materia.Modalità di esame Il corso si occuperà di far acquisire allo studente gli strumenti necessari alla strutturazione del pensiero compositivo a partire dalle tecniche d’invenzione fino alla determinazione delle scelte progettuali più complesse, attraverso esercitazioni che nella loro successione configureranno le tappe iniziali del percorso di costruzione di una personale scrittura. Sarà dato molto spazio alla discussione collettiva degli elaborati prodotti dallo studente. Parallelamente gli studenti dovranno confrontarsi direttamente con l’esercizio progettuale arrivando a definire nelle scale adeguate l’edificio secondo il tema proposto dal corso.Bibliografia D.Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell’architettura contemporanea. Marinotti editore, Milano, 2012D. Nencini, IT. Innovazione tradizione, prospettive edizioni, 2012F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza, BariF. Menegatti Itinerari italiani della residenza collettiva, Gangemi Roma, 2012T. Monestiroli, La logica della memoria, Maggioli editore Milano, 2011
![]() Bibliografia D.Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell’architettura contemporanea. Marinotti editore, Milano, 2012
(Date degli appelli d'esame)
D. Nencini, IT. Innovazione tradizione, prospettive edizioni, 2012 F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Bari F. Menegatti Itinerari italiani della residenza collettiva, Gangemi Roma, 2012 T. Monestiroli, La logica della memoria, Maggioli editore Milano, 2011
Canale: 6
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Battistacci Rossana
(programma)
La casa unifamiliare…gli spagnoli per dire casa, abitazione, dicono viviendanella parola casa è implicito un che, …_ d’architettonico, di teorico, di tecnico;… vivienda, è umano, tanto umano: non è ”La-Casa-Dell’Uomo”, ma – è la casa per i bambini, le donne, i vecchi, il sonno, il riposo, i sogni, le indulgenze, gli abbandoni, il dolore, le pigrizie, gli ozii, le passioni, l’amore, la nascita e la morte…Gio Ponti, Amate l’architettura - Il laboratorio di progettazione architettonica del primo anno ha due obiettivi prioritari: il primo è quello d’ introdurre lo studente nel complesso mondo dell’architettura e delle sue implicazioni teoriche intorno al tema della trasformazione che il suo fare implica basandosi dialetticamente tra procedimento creativo e ragionamento scientifico; il secondo è relativo al prodotto progettuale come risultato di un percorso inventivo aperto ma non casuale e/o arbitrario, al tempo stesso libero ma non privo di regole e soprattutto consapevole.Per condurre lo studente-architetto nel suo primo esercizio progettuale è stato scelto come tema d’anno quello della casa unifamiliare. Questo argomento pur complesso - i maestri dell’architettura hanno fondato su questo tema le loro teorie - consentirà di fondare al meglio il processo di apprendimento che ha come oggetto l’architettura. La casa unifamiliare pur presentando problemi quantitativi di facile gestione, ha in se sia gli elementi tecnici e formali della costruzione dello spazio che quelli più simbolici dell’abitare. A partire da concetti elementari, ma fortemente strutturanti, riguardanti la funzione, la tecnologia e quindi la forma, (utilitas, firmitas, venustas), il lavoro didattico sarà impostato attraverso esercitazioni successive e tappe di avvicinamento affinché sia affrontato il difficile passaggio da ciò che si pensa a ciò che si può fare… (F.Purini, conferenza del 30.05.2005 Ciascuno studente affronterà lo studio di una casa per narrare e illustrare le teorie espresse, attraverso la loro opera, da alcuni dei maestri dell’architettura moderna, anche italiana: G.Ponti, L.Cosenza, Figini-Pollini, Terragni, Marescotti, Ridolfi, Libera, De Renzi, ecc. Le Corbusier, Mies, L.Khan, P.Johnson, A.Aalto,Tadao Ando, Sejima, Alvaro Siza, Campo Baeza, ecc.A tal fine sarà dedicato un tempo congruo alla lettura di ‘modelli compositivi’ basilari: casa chiusa, casa aperta, casa centrica, casa policentrica, casa lunga, casa alta, casa bassa, ecc. presenti nelle le opere dei maestri e da queste letture lo studente proverà a definire alcune idee strumento per rendere visibile e realizzabile quell’idea che ciascuno insegue davanti ad un tema progettuale.L’esercitazione proposta dal laboratorio muoverà da schemi formali semplificati per meglio approfondire i rapporti fondamentali che sottostanno a qualsiasi atto progettuale come quello con il sito, il rapporto tra forma e funzione, tra forma e tecnologia, tra forma e programma progettuale.Le case unifamiliari da progettare hanno quindi come riferimento più schemi geometrici a scelta: la casa quadrata e/o centrica, la casa a sviluppo lineare, la casa alta, la casa policentrica da interpretare nella consapevolezza delle leggi che governano questi tipi spaziali.L’esercizio progettuale richiesto, individuale, seguito dal corpo docente sarà sviluppato attraverso schizzi, disegni e plastici di studio alle scale opportune, in aula. Sono previste almeno due consegne intermedie commentate collettivamente.Esercitazioni diverse, eseguite in aula e a casa, accompagneranno le diverse fasi della progettazione. L’EsameL’esame finale, da programmare entro la conclusione della sessione estiva, luglio 2012, prevede la discussione sul progetto, sulle esercitazioni e sugli argomenti (caratteri distributivi) trattati nel corso del laboratorio.Sono richieste almeno 5 tavole, tematiche, formato A2, con i seguenti elaborati:• Concept, riferimenti, programma progettuale• planimetria 1:500/200, ambientazione• Piante, prospetti e sezioni 1:100• Viste tridimensionali, assonometrie, prospettive• Indicazioni di materiali e dettagli costruttivi 1:50• Plastici di studio, plastico finale In sede d’esame è prevista la discussione su uno degli argomenti trattati nel testo Il buon abitare, Inaki Abalos - Christian Marinotti Edizioni
LsdE ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier……………. Saper vedere l’architettura, Longanesi Editore Gio Ponti ……………….. Amate l’architettura, Rizzoli Ed. Vicenza 2008 Carlos Martì Aris……….. Le variazioni dell’identità Ludovico Quadroni ……. Progettare un edificio Giancarlo Mainini ……… La casa unifamiliare, Edizioni Scientifiche Italiane, 2002 Napoli Inaki Abalos……………. Il buon abitare, Christian Marinotti Edizioni Francesco Cellini ………. Manualetto, Cittàstudi Edizioni, 2007 Torino Bibliography Le Corbusier ................ Being able to see the architecture, Longanesi Publisher Gio Ponti ...................... Love the architecture, Rizzoli Ed Vicenza 2008 Carlos Marti Aris ...........The variations of the identity Ludovico squares ......... Designing a building Giancarlo Mainini ......... The family house, Scientific Editions Italian, Naples 2002 Inaki Abalos ................. Good living, Christian Marinotti Editions Francesco Cellini ......... Booklet, CittàStudi Editions, 2007 Turin |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035626 -
MATERIALI E TECNOLOGIE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI
(obiettivi)
Rappresenta il primo approccio alle discipline dell'area della Tecnologia dell'architettura e della produzione edilizia e concorre alla formazione di una cultura tecnologica della progettazione. Il Corso fornisce gli strumenti teorici ed operativi per conoscere, comprendere e controllare le tecnologie ed i processi di trasformazione, recupero manutenzione e gestione dei sistemi edilizi e ambientali. Il Corso è svolto con lezioni teoriche e attività applicative finalizzate all’impiego consapevole delle diverse tecniche costruttive, tradizionali ed evolute, tenendo conto anche della sostenibilità del progetto di architettura. La conoscenza delle "regole" che intervengono nell'arco del processo edilizio, delle metodologie e degli strumenti finalizzati al controllo della qualità del progetto, rappresentano quindi lo scenario di riferimento nel quale si colloca lo studio dei principali sistemi e tecniche costruttive. Tale studio non vuole essere finalizzato all'individuazione di soluzioni tecniche predefinite ed univoche negli esiti realizzativi, bensì all'analisi ed all'interpretazione critica delle possibili scelte, che possono variare in relazione alla specificità del progetto. Il Corso prende in esame i materiali tradizionali del progetto e quelli più evoluti, la tipologia e la tecnica degli elementi costruttivi, il cantiere, il controllo della qualità dell’ambiente costruito.
Canale: 1
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MORLACCHI MARIA
(programma)
Il Corso di “Materiali e Tecnologie degli Elementi Costruttivi” intende avviare lo studente alla conoscenza dei materiali edilizi, dei problemi costruttivi e degli strumenti operativi utili alla progettazione, alla realizzazione ed alla riqualificazione dell’architettura contemporanea.Gli argomenti trattati nelle comunicazioni di carattere generale riguardano, pertanto:• l'organizzazione strutturale dell'organismo architettonico;• la suddivisione dell'organismo architettonico nei suoi componenti;• le tecniche costruttive, i materiali, gli elementi e i componenti costruttivi e le loro prestazioni.Nel Corso saranno affrontate le questioni connesse alla definizione delle scelte tecnologiche appropriate al processo di costruzione edilizia che costituisce il tema d’anno, attraverso lo studio dei particolari costruttivi e del loro comportamento in opera mediante la definizione grafica dei nodi più significativi: attacco a terra, coperture, solai, tamponamenti e infissi.La direttrice didattica, di tipo analitico scompositivo, sarà articolata secondo un percorso che, partendo dallo studio dell’edificio, perviene a quello delle tecnologie realizzative attraverso l’analisi degli elementi componenti, collocando lo studio delle caratteristiche proprie e di impiego dei materiali da costruzione in relazione al ruolo loro attribuito nella concretizzazione dell’idea progettuale.In riferimento a quanto sopra, l’iter didattico del Corso sarà il seguente:• Descrizione delle caratteristiche dei materiali e degli elementi costruttivi di base in rapporto ai problemi di stabilità, protezione e isolamento che i componenti edilizi sono chiamati a risolvere, mediante l’analisi delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico nel suo complesso, gli elementi componenti e gli aspetti del contesto circostante (geofisico, socioeconomico, produttivo).2. Definizione dell’edificio inteso come un insieme organizzato di parti dotate di caratteristiche sistemiche interagenti tra loro.3. Studio delle relazioni tra “forma architettonica” e “tecnica costruttiva”.4. Valutazione e scelta tra le soluzioni alternative corrispondenti ad ogni problema costruttivo e, in genere, progettuale.Il programma didattico sarà quindi diretto alla guida, alla conoscenza, e alla scelta appropriata delle tecnologie, dei materiali e degli elementi costruttivi, mediante la descrizione tecnica dei parametri che li individuano, dal punto di vista:• delle caratteristiche e proprietà (prove sperimentali);• del rapporto requisiti/prestazioni;• delle tecniche di lavorazione e costruzione, tradizionali e industrializzate;• delle possibilità di reperimento e dei costi;• del tipo di immagine architettonica ottenibile.Ad integrazione del programma di base verrà svolto un ulteriore ciclo di lezioni relativo ai seguenti argomenti:• -Il processo edilizio• -Il sistema edilizio• -L’organismo edilizio Il tema dell’anno, costituito dall’analisi e dalla scomposizione analitica e tecnologica dell'architettura di un edificio, si svilupperà attraverso lo svolgimento di un’esercitazione che, utilizzando una metodologia illustrata e sperimentata nel Corso, ne individuerà gli elementi costruttivi principali, valutando, per ciascuno di essi, il corretto impiego dei materiali e delle tecnologie (rispetto a parametri di giudizio prefissati) nonché la possibilità e l'opportunità di varianti alternative rispetto alle soluzioni analizzate.La scelta dell’edificio dovrà essere concordata con la docenza.L’esame consiste in un colloquio individuale atto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati attraverso l’illustrazione della esercitazione svolta.L’iscrizione all’appello di esami si effettua attraverso la consegna degli elaborati costituenti l’esercitazione (10 giorni prima dello svolgimento della prova orale).Gli studenti non ammessi alla prova orale o riprovati, non potranno sostenere l’esame all’appello successivo.
![]() Bibliografia di base consigliata:
(Date degli appelli d'esame)
• Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 • Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni.
Canale: 2
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SFERRA ADRIANA SCARLET
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. SFERRA Adriana Scarletadriana.sferra@uniroma1.itCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA 15893MATERIALI E TECNOLOGIE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI (codice 1035626)Canale: 2Anno: primoSemestre : IICrediti 8Ore di lezione 100 Supporto alla didattica in uso Audio visivo in aula e Piattaforma Sapienza e-learning 2.Obiettivi dell’insegnamento Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio.Programma il corso si articola in tre moduli didattici.- programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio.- progettazione alle varie scale: attraverso l’analisi di edifici realizzati si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto, per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente.- definizione della qualità e delle prestazioni dei materiali e dei componenti: si illustra una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per qualunque tipo di materiale, (anche per quelli innovativi, più recenti) e che analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo.Modalità di esame La prova d’esame finale è orale e individuale e consiste nella verifica dell’apprendimento degli argomenti del programma e dei testi indicati nei riferimenti bibliografici.Al voto finale concorrono anche i risultati conseguiti nelle valutazioni intermedie e nelle attività previste dal corso.Bibliografia Gordon, J., (1991), Strutture sotto sforzo, Zanichelli, Bologna.Olgyay, V., (1990), Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Franco Muzzio Editore, Padova.Neufert, E., (1999), Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano.Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna.Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano.
![]() Bibliografia Gordon, J., (1991), Strutture sotto sforzo, Zanichelli, Bologna.
(Date degli appelli d'esame)
Olgyay, V., (1990), Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Franco Muzzio Editore, Padova. Neufert, E., (1999), Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano. Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. Bibliography Gordon, J., (1991), Strutture sotto sforzo, Zanichelli, Bologna. Olgyay, V., (1990), Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Franco Muzzio Editore, Padova. Neufert, E., (1999), Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano. Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano.
Canale: 3
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8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
AAF1102 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Lingua inglese con particolare riferimento al linguaggio tecnico in architettura
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4 | 50 | - | - | - | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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101739 -
STATICA E TEORIA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Il Corso introduce i concetti e le procedure fondamentali della Meccanica che sono alla base del comportamento strutturale sia delle costruzioni storiche che delle nuove tipologie strutturali oggi in uso. In tale ambito si fa riferimento a sistemi modellabili come corpi rigidi, affrontando le principali strutture elementari che formano parti di opere architettoniche più complesse. In tale analisi si vuole anche fornire una visione intuitiva alla progettazione strutturale.
Canale: 1
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BERNARDINI DAVIDE
(programma)
Introduzione all'analisi strutturale.
La fase di modellazione (geometria della struttura, le azioni interne, modellazione dell’ambiente e dei materiali). La fase di calcolo (statica, cinematica e legame costitutivo). La fase di interpretazione (Verifica e progetto per resistenza e deformabilità). I concetti di base della cinematica. Cinematica del singolo punto materiale. Velocità, accelerazione. Moto rettilineo. Rotazione, Velocità e accelerazione angolare.Cenni sulla cinematica dei modelli discreti e continui tridimensionali. Campo di spostamento. Gradiente di deformazione e di spostamento.Cinematica dei modelli monodimensionali. Ipotesi cinematiche per la determinazione del comportamento delle sezioni. Trave deformabile ed indeformabile a taglio.Cinematica dei movimenti rigidi. Formula dello spostamento rigido finito e infinitesimo. Gradi di libertà e parametri di spostamento. Traslazione e rotazione. Centro di rotazione.I vincoli e la congruenza esternaLa modellazione dei vincoli.Il problema cinematico esterno. Condizioni di vincolo ed equazioni di congruenza. Metodo analitico e metodo grafico per la determinazione degli spostamenti rigidi delle strutture isostatiche. Le equazioni di congruenza in forma compatta. Classificazione cinematica delle strutture.Le deformazioni e la congruenza interna nelle traviLe deformazioni nelle travi. Le deformazioni termiche. Le equazioni di congruenza interna. La trave indeformabile a taglio.Il problema cinematico interno nelle travi. Calcolo degli spostamenti prodotti dalle variazioni di temperature nelle travi isostatiche. I concetti di base della dinamica e della statica. Dinamica del singolo punto materiale. Le leggi di Newton. Cause di traslazione e rotazione.Cenni sulla dinamica dei modelli discreti e dei continui tridimensionali. Il terzo principio della dinamica. Le forze interne. Le leggi di Eulero. Sforzi e tensioni.Forze e momenti. I sistemi di forze. Equilibrio nelle strutture deformabili. I piccoli spostamenti. Momento di una forza rispetto ad un punto. Forza e momento risultante di un sistema di forze. Il trasporto del momento risultante. Equivalenza e riduzione dei sistemi di forze. Sistemi di forze ripartite.Le reazioni vincolari e l’equilibrio esternoReazioni esterne ed interne. Il problema statico esterno. Numero di soluzioni in funzione del tipo di struttura. I diagrammi di corpo libero. Il metodo canonico e quello della ricerca delle equazioni per il calcolo delle reazioni vincolari di strutture isostatiche. Le equazioni di equilibrio esterno in forma compatta. Dualità con il problema cinematico esterno. Le reazioni vincolari nelle strutture iperstatiche.Le sollecitazioni e l’equilibrio interno nelle traviDefinizione degli sforzi e delle sollecitazioni nelle travi. Carichi ripartiti e concentrati nelle travi. L’equilibrio interno. Il segno delle sollecitazioni. Il problema statico interno. I diagrammi delle sollecitazioni. Il metodo delle sezioni generiche e quello dell’equilibrio dei tratti per il calcolo delle sollecitazioni nelle strutture isostatiche. Il comportamento meccanico dei materiali. Prove sperimentali per la determinazione della risposta dei materiali. Comportamenti tipici: elasticità, plasticità, viscosità. Rigidezza, limite elastico, resistenza, duttilità. Cenni sui materiali più comuni: acciaio, calcestruzzo, muratura, legno.Il legame costitutivo nelle travi. Cenni al problema di de Saint-Venant. Legame costitutivo assiale. Legame costitutivo flessionale. Legame costitutivo tangenziale. Dualità tra statica e cinematica. Dualità tra i problemi esterni. Energia, lavoro e potenza. Teorema dei lavori virtuali per le travi. Calcolo delle reazioni vincolari in strutture isostatiche. Formula generale dello spostamento per il calcolo di singole componenti di spostamento per travi isostatiche. Il problema strutturale nelle travi. Il metodo degli spostamenti: soluzione generale, condizioni al contorno, problema assiale e trasversale. L’effetto delle deformazioni termiche e della deformabilità a taglio. Cenni al metodo degli elementi finiti. Il metodo delle forze per strutture iperstatiche ed isostatiche. Verifica e progetto. Le incertezze nell’analisi strutturale. Metodi di analisi strutturale. Valori caratteristici delle resistenze e dei carichi. La resistenza assiale e flessionale delle travi. La verifica di resistenza. La verifica di deformabilità. Progetto per resistenza. Progetto per deformabilità. Travi isostatiche. Comportamento strutturale di schemi statici tipici: travi semplici, arco a tre cerniere, portale isostatico. Confronto tra i diagrammi delle sollecitazioni e gli spostamenti notevoli. L’effetto dei cedimenti vincolari e delle variazioni termiche. Travi iperstatiche. La ridondanza statica. Applicazioni del metodo delle forze. Scelta del sistema principale. Calcolo dell’incognita iperstatica. Strutture più volte iperstatiche. Utilizzo del teorema dei lavori virtuali. L’influenza delle diverse sollecitazioni. Effetto dei cedimenti vincolari. Effetto delle variazioni di temperatura. La dipendenza delle sollecitazioni dai rapporti di rigidezza. Schemi strutturali tipici. Le strutture reticolari. Definizione del modello di asta. Punto di vista continuo e punto di vista discreto. Cinematica e statica delle strutture reticolari. Problema strutturale per le strutture reticolari. Teorema dei lavori virtuali. Calcolo di sollecitazioni e componenti di spostamento. Schemi statici tipici. Sezioni di Ritter. ![]() Libro di testo D. Bernardini. “Introduzione alla meccanica delle strutture”.
(Date degli appelli d'esame)
Città Studi Edizioni. 2012 http://www.cittastudi.it/
Canale: 2
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ROMEO FRANCESCO
(programma)
e-mail francesco.romeo@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893STATICA E TEORIA DELLE STRUTTURE (codice 101739)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso LavagnaObiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di introdurre lo studente alle discipline strutturali, intese quali strumento per la progettazione architettonica del costruito. Fondandosi sulle conoscenze acquisite nel corso di Matematica I, esso fornisce le prime basi teoriche necessarie per l'analisi e la progettazione dei sistemi strutturali.Programma Introduzione all'analisi e alla progettazione strutturale. Problema meccanico e modello matematico. Elementi di meccanica newtoniana.Cinematica dei sistemi rigidi. Cinematica del corpo rigido libero: spostamento rigido e rotazioni rigide infinitesime. Vincoli. Il problema cinematico: determinazione della configurazione variata del sistema per effetto di cedimenti vincolari. Analisi cinematica di semplici sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico.Statica dei sistemi rigidi. Equilibrio del punto materiale e del corpo rigido libero. Equazioni cardinali della statica. Vincoli. Equazioni di equilibrio. Il problema statico: determinazione delle reazioni vincolari esterne ed interne per effetto di carichi applicati. Analisi statica di sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico.Principio dei lavori virtuali per i corpi rigidi.Sistemi discreti: strutture reticolari e sistemi rigidi con deformabilità concentrate.La trave come sistema continuo monodimensionale. Analisi locale della deformazione. Equazioni di congruenza interna, condizioni al contorno. Analisi locale della sollecitazione. Equazioni indefinite di equilibrio, condizioni al contorno (condizioni statiche di vincolo).Relazione costitutiva locale per materiale elastico lineare isotropo. Il problema elastico lineare.Lavoro virtuale interno per la trave deformabile. Dualità statica-cinematica. Il principio dei lavori virtuali per le travi deformabili. Formula generale dello spostamento per sistemi di travi: effetto di forze attive, cedimenti vincolari, variazioni termiche.Sistemi di travi isostatici. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione.Sistemi di travi iperstatici. Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di congruenza in termini di incognite iperstatiche. Esplicitazione delle equazioni di congruenza con la formula generale dello spostamento.Equazione differenziale della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata.Modalità di esame Prova scritta e prova orale.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, Città Studi Edizioni, 2012. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997. Bibliography Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, Città Studi Edizioni, 2012. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997.
Canale: 3
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8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1036420 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Progettazione urbanistica I: Principi della progettazione contemporaneaIl corso fornisce gli strumenti per la comprensione dei nuovi
caratteri - nella forma dello spazio fisico, nella distribuzioni delle attività, nella struttura delle relazioni, nell’economia e negli stili di vità- che connotano la città contemporanea come una profonda rottura sia rispetto alla città del Moderno che a quella storica . Questo per comprendere il nuovo profilo dei problemi urbani e i temi strategici su cui la progettazione urbanistica sta elaborando, in Italia e in Europa, le risposte: il progetto fisico, la ricostruzione dello spazio pubblico,la riqualificazione delle periferie e la ridefinizione delle funzioni, la ricomposizione degli equilibri ambientali.Analisi e componenti del progettoIl corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani,alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire in corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale , per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze ad una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie,o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti |
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ANALISI E COMPOSIZIONE DEL PROGETTO
Canale: 1
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DE LEO DANIELA
(programma)
e-mail daniela.deleo@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893PROGETTAZIONE URBANISTICA I (codice 1036420)(Modulo) ANALISI E COMPOSIZIONE DEL PROGETTOCanale : 1Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100 Supporto alla didattica in uso Computer, video proiettore, copie di testi e documenti urbanistici da leggere in aula, individualmente e in gruppo, cartografie tecniche.Obiettivi dell’insegnamento Conoscere e approfondire concetti e strumenti dell’urbanistica, come sapere scientifico e come pratica tecnica, orientata alla costruzione e trasformazione della città e del territorio contemporaneo. Il corso conduce e guida gli allievi alla realizzazione di una prima attività di analisi e di avvicinamento all’azione progettuale su uno specifico ambito territoriale selezionato sulla base delle sue caratteristiche territoriali e morfologiche.Programma Il corso ripercorre e approfondisce i principali temi teorici e le maggiori questioni relative al dibattito disciplinare, nei diversi aspetti storici, tecnico-normativi ed evolutivi, al fine di inquadrare e definire i molti aspetti connessi all’elaborazione di strumenti di intervento.Le lezioni affronteranno temi relativi all’analisi e alle componenti del progetto, con riferimento alle concettualizzazioni dei Piani e dei progetti, guardati dai diversi punti di vista (dal piano razional-comprensivo al piano-processo), con esempi di piani del passato e del presente, analisi tecnica e verifica dei livelli della loro attuazione in casi emblematici; definizione dei processi decisionali e dei conflitti d’uso del suolo, le molteplici traiettorie di trasformazione del territorio relative a interventi legati alla pianificazione strategica, in Italia e in Europa, alla dimensione del progetto urbano, alle ipotesi della ‘nuova programmazione’.Infine, saranno studiati i riferimenti normativi e istituzionali, le relazioni con enti e strumenti per il governo del territorio; ruolo e funzione dei diversi livelli di pianificazione (piano territoriale, piano strutturale, piano operativo, piano attuativo); grandezze e categorie urbanistico-edilizie; metodi e strumenti per la descrizione e interpretazione dei sistemi urbani, ambientali, morfologici, funzionale, relazionali.Il corso si articola in lezioni frontali e discussioni comuni guidate sui testi e sui materiali delle esercitazioni pratiche condotte dagli studenti nel corso del semestre.Le esercitazioni, impostate e verificate periodicamente in aula, con la guida e la partecipazione attiva della docenza, sarà svolta da gruppi di studenti che dovranno definirsi e registrarsi all’inizio delle attività didattiche, e poi dare conto della propria attività in aula e attraverso alcune consegne intermedie, propedeutiche allo svolgimento dell’esame.Modalità di esame La valutazione delle conoscenze acquisite dallo studente avverrà mediante la discussione sui materiali elaborati durante il semestre nel corso della prima e della seconda esercitazione e, soprattutto, attraverso l’interrogazione individuale sugli argomenti delle lezioni frontali e dei contenuti nei testi indicati in bibliografia e nel corso delle lezioni.Gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la terminologia, i metodi e i criteri dell’urbanistica, ma anche di aver maturato capacità di esposizione grafica e dialettica.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Salzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291 Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85 Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325 Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma Janin Rivolin U., Mazza L., Gaeta L.(2013), Il governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi Edizioni, Milano. Bibliography Salzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291 Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85 Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325 Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma Janin Rivolin U., Mazza L., Gaeta L.(2013), Il governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi Edizioni, Milano.
Canale: 3
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PIZZO BARBARA
(programma)
e-mail barbara.pizzo@uniroma1.itCORSO DI LAUREA M AGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoPROGETTAZIONE URBANISTICA I (codice 1036420) (Modulo) ANALISI E COMPOSIZIONE DEL PROGETTO Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso I materiali presentati e discussi sono reperibili sulla piattaforma moodle - e-learningObiettivi dell’insegnamento L'obiettivo del corso è quello di capire i perché e i come dell'urbanistica.L’urbanistica, nel tempo, ha cercato di dare risposta ai problemi che le configurazioni o strutturazioni socio-spaziali hanno determinato nei diversi contesti (geografici, socio- economici, politici e culturali): essa stessa ha contribuito, in modo positivo o negativo alla loro realizzazione. Ha fatto questo ricorrendo ad una molteplicità di punti di vista, di approcci, modelli, metodi e strumenti. Il corso si propone di insegnare a ragionare su lo stile o il modello più adatto a risolvere i problemi di un contesto dato e su quali siano le modalità più efficaci per applicarlo. (Mazza, 1987, p. 18).Programma Il corso si struttura in blocchi di lezioni frontali e di approfondimenti di tipo seminariale, che verranno portati avanti in parallelo, e da una esercitazione pratica.- Un primo blocco teorico, in cui si forniranno i fondamenti dell’urbanistica a partire dalleteorie della pianificazione (perché e cosa);- Un secondo blocco in cui si presenterà l’urbanistica attraverso gli strumenti: piani,programmi, progetti, politiche, interventi e azioni, ecc. (come e chi);- Un terzo blocco in cui si presenteranno i lineamenti di una storia dell’urbanistica in Italia, in cui si evidenzierà il nesso tra sistema di pianificazione, sistema di governo e assetto socio- istituzionale, con opportuni esempi e riferimenti ad altri paesi, principalmente europei.L’esercitazione, condotta parzialmente in aula, con la guida e la partecipazione attiva della docenza, consiste nell’applicare ad un contesto il percorso metodologico proposto dal corso.1. Leggere e interpretare un contesto territoriale e i fenomeni che attualmente lo attraversanoe lo connotano (situazione attuale, interpretata dinamicamente e a diverse scale);2. a. Leggere e interpretare criticamente, attraverso un approccio storico, le trasformazioni che lo hanno interessato, provando a connettere degli ‘effetti’ a delle ‘cause’, e2. b. Leggere e interpretare criticamente la storia urbanistica, ovvero i metodi e gli strumenti di pianificazione che lo hanno interessato, in riferimento al particolare contesto socio-economico e politico-culturale(analisi storica, interpretata diacronicamente, e a diverse scale);3. a. Individuare, data una certa situazione di contesto, e attraverso un’interpretazione per scenari, quale strumento di pianificazione si ritiene più utile per perseguire la direzioneprescelta, e per affrontare e risolvere un problema (singolo o complesso) individuato nella fase conoscitiva come ‘nodale’ per il contesto, e3. b. Individuare quali analisi specialistiche, quali approfondimenti sono necessari, in un approccio ‘per problemi’, superando la concezione che vuole tutte le analisi settoriali comepreliminari a qualsiasi interpretazione e decisione sul contesto.Modalità di esame L’esercitazione potrà essere condotta in piccoli gruppi (max. 3 persone). La verifica rispetto all’acquisizione delle conoscenze e competenze è individuale.L’esame consiste nella discussione a partire dall’esercitazione fatta, dei temi trattati.Durante l’anno, oltre alla consegna intermedia, è prevista una breve esercitazione scritta che concorrerà alla valutazione finale.disponibile sul web: http://roma.repubblica.it/speciali/cittafuorilemura
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Il corso, e la bibliografia, sono pensati per dar conto della ricchezza e la molteplicità degli approcci che caratterizzano la disciplina urbanistica, anche per permettere a ciascuno studente di lavorare all’interno del filone che più lo interessa. La bibliografia generale è suddivisa in blocchi. Ogni studente è chiamato a scegliere un testo per ciascuno dei 3 blocchi principali. I libri su Roma sono consigliati a tutti. Tali testi costituiscono per il colloquio d’esame. Si consiglia di concordare i testi con il docente. Nel corso una specifica lezione è dedicata alla presentazione dei libri in bibliografia. La bibliografia contiene libri in italiano e versioni italiane di saggi stranieri. Le versioni originali degli stessi libri, e altri saggi in diverse lingue (principalmente inglese, tedesco e francese) sono suggeriti durante il corso, a chi fosse interessato. La prova finale è in italiano. Introduzioni/Storie Benevolo L. (1963), Le origini dell’urbanistica moderna. Roma-Bari: Laterza Astengo G. (1966), voce: “Urbanistica” in EUA Sica P. (1984), Storia dell’urbanistica. Roma-Bari: Laterza, (4 voll.) Mazza L. (1987), Dispense del corso di Teoria dell’urbanistica. Torino: Celid Salzano E. (1998), Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma. Roma-Bari: Laterza Secchi B. (2001), Prima lezione di urbanistica. Roma-Bari: Laterza Tosi M.C. (ed.) (2006), Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica? Roma: Meltemi Di Biagi P. (2009), I classici dell’urbanistica moderna. Roma: Donzelli Riferimenti/Interpretazioni Bianchetti C. (2010), Il novecento è davvero finito. Roma: Donzelli Bianchetti C. (2008), Urbanistica e sfera pubblica. Roma: Donzelli Cremaschi M. (ed.) (2008), Tracce di quartieri. Milano: Franco Angeli Secchi B. (2005), La città nel ventesimo secolo. Roma-Bari: Laterza Sandercock L. (2004) Verso Cosmopolis. Città multiculturali e pianificazione urbana. Bari: Dedalo Magnaghi A. (2000), Il progetto locale. Torino: Bollati Boringhieri Balducci A. (1991), Disegnare il futuro. Bologna: Mulino Ferraro G. (1990), La città nell'incertezza e la retorica del piano. Milano: Franco Angeli Friedman J. (1993), Pianificazione e dominio pubblico. Dalla conoscenza all’azione. Bari: Dedalo [1987] Le tecniche urbanistiche, gli strumenti e i metodi, e il tema dell’innovazione Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche. Roma: Carocci Palermo P.C. (2001), Prove di innovazione. Nuove forme ed esperienze di governo del territorio in Italia. Milano: Franco Angeli /Diap Magnaghi A. (ed.) (2001), Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche. Firenze: Alinea Mazza L. (1997), Le trasformazioni del piano. Milano: Angeli Nigro G. (ed.) (1997), Urbanistica innovazione possibile. Roma: Gangemi Lanzani A. (1996), Immagini del territorio e idee di piano. 1943-1963: dagli approcci generalizzanti all' interpretazione dei contesti locali. Milano: Franco Angeli + su Roma Insolera I. (1962), Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970. Torino: Einaudi (Nuova edizione ampliata con la collaborazione di P. Berdini, 2011, Roma Moderna. Da Napoleone al XXI secolo. Torino: Einaudi) Cerasa G. (ed.)(2005), Roma fuori le mura. Roma: La Biblioteca di Repubblica - anche anche disponibile sul web: http://roma.repubblica.it/speciali/cittafuorilemura Bibliography Bibliographical references are intended to testify the richness and multifariousness of Planning. Bibliography is subdivided into 3 main parts. Each student is expected to chose a book in each part for the final evaluation, while the reading of the book about Rome is compulsory. A specific lecture is given at the beginning of the course in order to explain and to present each book. (English books and essays are available on request and can be used both by Italian and by foreign students - The final proof must be in Italian). Introduzioni/Storie - Introductions / Stories Benevolo L. (1963), Le origini dell’urbanistica moderna. Roma-Bari: Laterza Astengo G. (1966), voce: “Urbanistica” in EUA Sica P. (1984), Storia dell’urbanistica. Roma-Bari: Laterza, (4 voll.) Mazza L. (1987), Dispense del corso di Teoria dell’urbanistica. Torino: Celid Salzano E. (1998), Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma. Roma-Bari: Laterza Secchi B. (2001), Prima lezione di urbanistica. Roma-Bari: Laterza Tosi M.C. (ed.) (2006), Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica? Roma: Meltemi Di Biagi P. (2009), I classici dell’urbanistica moderna. Roma: Donzelli Riferimenti/Interpretazioni - References / Interpretations Bianchetti C. (2010), Il novecento è davvero finito. Roma: Donzelli Bianchetti C. (2008), Urbanistica e sfera pubblica. Roma: Donzelli Cremaschi M. (ed.) (2008), Tracce di quartieri. Milano: Franco Angeli Secchi B. (2005), La città nel ventesimo secolo. Roma-Bari: Laterza Sandercock L. (2004) Verso Cosmopolis. Città multiculturali e pianificazione urbana. Bari: Dedalo Magnaghi A. (2000), Il progetto locale. Torino: Bollati Boringhieri Balducci A. (1991), Disegnare il futuro. Bologna: Mulino Ferraro G. (1990), La città nell'incertezza e la retorica del piano. Milano: Franco Angeli Friedman J. (1993), Pianificazione e dominio pubblico. Dalla conoscenza all’azione. Bari: Dedalo [1987] Le tecniche urbanistiche, gli strumenti e i metodi, e il tema dell’innovazione Planning techniques, instruments, methods, and the question of 'innovation' Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche. Roma: Carocci Palermo P.C. (2001), Prove di innovazione. Nuove forme ed esperienze di governo del territorio in Italia. Milano: Franco Angeli /Diap Magnaghi A. (ed.) (2001), Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche. Firenze: Alinea Mazza L. (1997), Le trasformazioni del piano. Milano: Angeli Nigro G. (ed.) (1997), Urbanistica innovazione possibile. Roma: Gangemi Lanzani A. (1996), Immagini del territorio e idee di piano. 1943-1963: dagli approcci generalizzanti all' interpretazione dei contesti locali. Milano: Franco Angeli + su Roma- about Rome Insolera I. (1962), Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970. Torino: Einaudi (Nuova edizione ampliata con la collaborazione di P. Berdini, 2011, Roma Moderna. Da Napoleone al XXI secolo. Torino: Einaudi) Cerasa G. (ed.)(2005), Roma fuori le mura. Roma: La Biblioteca di Repubblica - anche disponibile sul web: http://roma.repubblica.it/speciali/cittafuorilemura
Canale: 2
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GALASSI ANTONELLA
(programma)
e-mail : antonella.galassi@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoPROGETTAZIONE URBANISTICA I (codice 1036420)(Modulo) ANALISI E COMPOSIZIONE DEL PROGETTOCanale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in usoPc portatile e scanner (personali), Videoproiettore per presentazioni multimediali (slides e filmati) (di Facoltà)Obiettivi dell’insegnamentoFar acquisire:- le competenze di base per intervenire in un ambito metropolitano- un metodo per costruire un ragionamento interpretativo di conoscenza - valutazione - piano- un linguaggio tecnico la capacità di fare una sperimentazione progettuale per orientare le trasformazioni in atto, in coerenza con le proposte progettuali allo studio e definire direttive compatibili con i caratteri dei luoghi, la domanda dei cittadini e degli operatori.ProgrammaIl corso, organizzato in due anni (Principi della progettazione contemporanea, Analisi e componenti del progetto), dopo aver fornito nel primo anno le conoscenze fondamentali su contenuti e metodi della disciplina (i saperi urbanistici), con lezioni teoriche di base, e gli strumenti per saper fare (le pratiche urbanistiche), con la sperimentazione delle capacità tecnico-operative in un quartiere romano, nel secondo anno si dedica in maniera più diretta alle pratiche della progettazione urbanistica.In particolare, il corso si organizza con lezioni ed esercitazioni.Nelle lezioni lo studente verrà messo nelle condizioni di acquisire e prendere dimestichezza con il progetto di urbanistica a diverse scale e in riferimento a diverse tematiche caratterizzanti la città e il territorio contemporanei. Il ciclo di lezioni riguarda: 1) Il dibattito culturale-disciplinare: Evoluzione del concetto di area metropolitana; 2) La pianificazione in un’area metropolitana: competenze e strumenti; 3) La conoscenza e la valutazione alla scala metropolitana: categorie della descrizione; valutazione dei problemi; domanda di trasformazione espressa da cittadini ed operatori; 4) Contenuti e requisiti del progetto urbanistico alla scala metropolitana: strumenti e tecniche di intervento, direttive.Le lezioni forniscono, pertanto una preparazione utile per passare dalla fase della conoscenza (parzialmente esplorata e praticata nel primo anno) alle fasi della interpretazione/valutazione e proposta progettuale.Gli studenti, riuniti in piccoli gruppi di lavoro, applicheranno le diverse conoscenze ad una porzione dell’area romana, sperimentando la loro capacità di interpretare e rappresentare i caratteri del territorio contemporaneo e individuando ambiti critici cui applicare opportune strategie di tutela degli spazi aperti, organizzazione infrastrutturale, riassetto funzionale, disegno morfologico del costruito e dei vuoti urbani.Modalità di esameL’esame (di gruppo) riguarda la verifica (individuale) dell’acquisizione del linguaggio tecnico e della capacità di valutazione dei problemi, ai fini della costruzione del ragionamento formativo del piano (obiettivi, strategie, azioni di piano, interventi).
![]() Bibliografia:
(Date degli appelli d'esame)
- Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, Roma. - Choay F. (2008), Del destino della città, Alinea, Firenze. - Galassi A. (2010), PTPG Roma. Sistema insediativo morfologico cap.4.6 Strategie ed azioni di sistema p. 63-73 (vedi CD). BUR Lazio, vol. 45 - Gabellini P. (2001),Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, Roma. - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina, Roma Bibliography - Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, Roma. - Choay F. (2008), Del destino della città, Alinea, Firenze. - Galassi A. (2010), PTPG Roma. Sistema insediativo morfologico cap.4.6 Strategie ed azioni di sistema p. 63-73 (vedi CD). BUR Lazio, vol. 45 - Gabellini P. (2001),Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, Roma. - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina, Roma.
Canale: 4
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IMBROGLINI CRISTINA
(programma)
Cristina Imbroglini – Scheda InsegnamentoInsegnamento: Progettazione urbanistica I: Analisi e composizione del progettoCorso di Laurea Magistrale c.u. in Architettura, II Anno – A.A. 2013/2014Cristina ImbrogliniSCHEDA INSEGNAMENTOInsegnamento Progettazione urbanistica I:Analisi e composizione del progettoCFU 8Supporti alla didattica in uso alla docenza Videoproiettore, ComputerTutte le lezioni sono organizzate in power point; programma del corso e delle esercitazioni, dispense, aggiornamenti del programma e comunicazioni saranno fornite nel corso dell’annoObiettivo dell’insegnamento Il corso, in stretta coerenza con la prima parte svolta nel secondo semestre del primo anno di studi, punta ad approfondire e ulteriormente sviluppare le capacità di rappresentare, descrivere e analizzare caratteri e funzionamenti delle periferie urbane, con particolare attenzione al tema della mobilità e dell’accesso ai serviziConoscenze e abilità attese Concetti chiave Capacità di orientarsi nel dibattito urbanistico contemporaneo in rapporto ad alcuni temi ritenuti particolarmente significativi per la loro capacità di evidenziare interrelazioni e feed back tra dinamiche socio-economiche, trasformazioni territoriali e previsioni urbanistiche: qualità dei servizi, diritto allo spostamento, equilibrio ecologico, sicurezza e presidio degli spazi aperti, agricoltura urbana.Connessione critica Gli studenti dovranno approfondire la problematica principale individuata quale tema di fondo del corso, ossia il “diritto alla mobilità” con particolare attenzione alla mobilità collettiva e alla mobilità dolce.Sarà richiesta l’individuazione di esperienze di ricerca e di progetto significative nazionali e internazionali, esplorazioni di dettaglio, rilievi sul campo, formulazione di proposte specifiche e simulazioni progettuali.Trasversalmente… Capacità di argomentare e comunicare risultati delle indagini attraverso elaborati grafici, schede testo e presentazioni videoProgramma: contenuti e articolazione Il laboratorio si articola in tre campi di lavoro distinti e complementari:1. trattazione di argomenti di carattere teorico e analisi di casi di studio nazionali e internazionali (lezioni frontali);2. applicazione delle conoscenze e delle abilità ad un ambito specifico del Comune di Roma, già analizzato nel corso del Primo Anno (esercitazioni e revisioni in aula, sopralluoghi, lavoro individuale);3. comunicazione e argomentazione dei risultati raggiunti attraverso elaborati grafici, schede testo ed ev. presentazioni video (suggerimenti ed esempi saranno forniti attraverso lezioni frontali e seminari; gli elaborati finali saranno esito del lavoro individuale in aula e a casa)per quanto riguarda i punti 1 e 2 gli studenti saranno chiamati a redigere un taccuino all’interno del quale dovranno essere chiaramente evidenziati gli appunti, le sintesi critiche e gli approfondimenti bibliografici delle lezioni nonché gli esiti dei sopralluoghi. La finalità del taccuino è infatti quella di favorire la rielaborazione critica dei temi affrontati e delle osservazioni svolte ed è strettamente personale.Le lezioni riguarderanno: temi significativi e dominanti nella pianificazione urbanistica esemplificati attraverso esempi significativi storici e contemporanei; i principali strumenti di pianificazione (Piano regolatore, Piano paesistico, piani di settore, etc) per i quali verranno chiariti riferimenti normativi, evoluzione, modalità di lettura.Per quanto riguarda il secondo punto, gli studenti dovranno redigere schede di lettura critica (elaborati grafici e testi) dei caratteri di funzionamento e dei principali strumenti di programmazione, pianificazione e progetto dell’area di studio. A tal fine avranno a disposizione elaborati cartografici, norme tecniche e relazioni illustrative.Per quanto riguarda il terzo punto gli studenti dovranno rielaborare gli esiti dei sopralluoghi e gli approfondimenti, redigendo tavole ed event. presentazioni video (in power point o altro) dimostrando la loro capacità di argomentazione critica e sintetica dell’intero lavoro svolto.In queste due fasi gli studenti potranno lavorare in gruppi di max 3 persone.Strumenti Lezioni frontali con presentazioni video (aspetti teorici, temi del dibattito contemporaneo e illustrazione critica di esperienze progettuali recenti)Esercitazioni e seminari in aula (discussione e revisione degli elaborati, etc.)Bibliografia generale P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci editore, Roma 2001.B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, 2000AA.VV , La città europea del XXI secolo , Skira, 2002M.C.Tosi, Di che cosa parliamo quando parliamo di urbanistica?, Meltemi, 2006Durante il corso saranno forniti riferimenti bibliografici specifici relativi ai temi trattatiControllo dell’apprendimento e modalità d’esame Le prove di apprendimento sono costituite da revisioni periodiche e collettive (event. attraverso proiezioni video) degli elaborati in progress.La valutazione finale verificherà la capacità da parte degli studenti di controllare gli argomenti trattai nel corso e di presentare criticamente i risultati delle indagini e delle valutazioni relative all’area di studio, attraverso l’ausilio del taccuino, di elaborati grafici e presentazioni video.Esercitazioni in aula, taccuino, elaborati grafici e video, esposizione verbale rappresentano parti ugualmente importanti della preparazione e saranno valutate in pari misura al momento della prova d’esame.Saranno valutate, oltre agli elaborati, al taccuino e alla capacità critica,la capacità di far riferimento a concetti ed esperienze trattati nelle lezioni.Il giudizio è individuale.
![]() Bibliografia generale P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci editore, Roma 2001. B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, 2000 AA.VV , La città europea del XXI secolo , Skira, 2002 M.C.Tosi, Di che cosa parliamo quando parliamo di urbanistica?, Meltemi, 2006 Durante il corso saranno forniti riferimenti bibliografici specifici relativi ai temi trattati General bibliography P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci editore, Roma 2001. B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, 2000 AA.VV , La città europea del XXI secolo , Skira, 2002 M.C.Tosi, Di che cosa parliamo quando parliamo di urbanistica?, Meltemi, 2006 During the course will be provided references related to specific topics |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1007335 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA II
(obiettivi)
Il corso introduce il calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali; calcolo integrale per funzioni di una variabile reale; calcolo integrale per funzioni di più variabili reali; elementi di geometria analitica nello spazio; equazioni differenziali ordinarie.
Canale: 1
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BIRINDELLI ISABELLA
(programma)
e-mail isabeau@mat.uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA II (codice 1007335)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Obiettivi dell’insegnamento Preparare lo studente a usare strumenti matematici come le equazioni differenziali e il calcolo vettoriale in modo da poter affrontare problemi di statica, fisica e scienze delle costruzioni.Programma 1. Equazioni Differenziali del primo ordine: Equazioni differenziali e Problema di Cauchy. Equazioni a variabili separabili. Equazioni lineare omogenee e non. Metodo di variazione delle variabili.2. Equazioni differenziali del secondo ordine lineari: Integrale generale per equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti omogenee. Integrale generale per equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti non omogenee: metodo della somiglianza e metodo di variazione della costante (cenni). Soluzioni del Problema di Cauchy.4. Funzioni di piu` variabili: Definizione, grafico, insieme di definizione, curve di livello. Definizione di limite in un punto. Definizione di funzione continua. Definizione di derivata parziale, derivata direzionale. Gradiente di una funzione, piano tangente. Funzioni differenziabili. Significato geometrico del gradiente. Derivazione delle funzioni composte. Derivate parziali di ordine superiore, Teorema di Schwarz.5. Integrali doppi e tripli: Cenni sulla definizione di di Integrale di Rieman. Riduzione degli integrali in domini normali rispetto a uno degli assi. Integrazione tramite cambiamento di coordinate: in particolare coordinate polari e coordinate sferiche.6. Curve: definizione di curva regolare, semplice, chiusa. Supporto di una curva. Vettore tangente. Lunghezza di una curva. Integrali curvilinei.7. Superfici.: definizione di superficie parametrizzata regolare. Vettore normale, piano tangente. Area di una superficie e integrale superficiale.8. Campi vettoriali:Campi vettoriali: definizione, esempi, campi di forze, campo gravitazionale, campi conservativi. Lavoro di un campo lungo una curva. Campi irrotazionali. Domini semplicemente connessi. Teorema della divergenza e teorema di Gauss-green..Modalità di esame Una prova scritta che può essere sostituita da due prove scritte in itinere per gli studenti che seguono il corso. Una prova orale che può essere sostituita da la presentazione di un progetto Matematico/architettonico, per gli studenti che hanno superato la prima prova in itinere.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Crasta Malusa: MATEMATICA II (Editore Pitagora) Esercizi sulla mia pagina web. Bibliography Crasta Malusa: MATEMATICA II (Editore Pitagora) Esercizes on my web page.
Canale: 2
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PETITTA FRANCESCO
(programma)
http://www.dmmm.uniroma1.it/~francesco.petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica_files/programma_architettura_mat2.pdf
![]() http://www.dmmm.uniroma1.it/~francesco.petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica_files/programma_architettura_mat2.pdf
(Date degli appelli d'esame)
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8 | MAT/05 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026599 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
(obiettivi)
Il Corso affronta in due specifiche sezioni il periodo antico in particolare dall’architettura ellenistica a quella paleocristiana ed il periodo medioevale dall’architettura carolingia a quella tardogotica. Scopo del Corso, attraverso lezioni e seminari, è quello di analizzare le più significative opere, il contesto in cui sono inserite e di offrire allo studente strumentazioni critiche e metodi di analisi per la conoscenza dell’architettura.
Canale: 1
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CIMBOLLI SPAGNESI PIERO
(programma)
Il corso è organizzato in due sezioni specifiche:
1. L'architettura dell'Antichità (Grecia arcaica e classica; i regni ellenistici; Roma repubblicana; l'impero romano; il tardo-antico, compreso il paleocristiano); 2. l'architettura del Medioevo (il protobizantino; l'impero carolingio; Europa e Italia romaniche; Europa e Italia gotiche). ![]() Architettura greca
(Date degli appelli d'esame)
GRUBEN, G. 1962. L’architettura dei templi e santuari greci. In BERVE, H., GRUBEN, G., HIRMER, H. 1962. I templi greci. Firenze; 109-312. Architettura romana CREMA, L. 1959. L'architettura romana [Enciclopedia classica, sez. III, Archeologia e storia dell'arte classica, vol. XII, Archeologia (Arte romana), tomo I], Torino. CREMA, L. (1960) 2009. Significato dell’architettura romana, presentazione di P. Spagnesi. 2ª ed. Roma: Kappa. Architettura medievale Voci dell'Enciclopedia Universale dell'Arte: Tardoantico (vol. XIII, coll. 583-620); Bizantino (vol. II, coll. 623-656); Carolingio (vol. III, coll. 145-169); Ottoniano (vol. X, coll. 307-317); Romanico (vol. XI, coll. 697-760); Gotico (vol. VI, coll. 306-388); Brunelleschi, Filippo (vol. II, coll. 811-827).
Canale: 2
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MANNINO NATALINA
(programma)
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previsti: Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e alla comprensione di opere architettoniche attraverso l’esame di esempi o di personalità artistiche significativi.Verranno prese in considerazione architetture appartenenti ad un arco temporale compreso tra la fine del cosiddetto ”Medioevo ellenico” (fine VIII-VII secolo a.C.) e l’inizio del XV secolo.
Il Programma è articolato in due parti aventi didatticamente lo stesso ‘peso’. Di seguito si riporta il programma sintetico: Parte I, Architettura antica: ARCHITETTURA GRECA. Ambiti territoriali e cronologici. Premesse statico-costruttive. Ordini architettonici: lessico e sintassi, proporzionamenti, logiche costruttive e formali. Correzioni ottico-percettive dei templi. Notazioni di carattere tecnico-costruttivo e tecnologico; lavorazione dei materiali e tecniche esecutive dei manufatti edilizi. Architettura greca arcaica: origini dell’architettura religiosa templare e architettura domestica. Architettura greca classica e tardo-classica: architettura religiosa e civile pubblica: santuari, templi, teatri ecc. Città greca: impianti di matrice ippodamica e di tipo ‘organico’. ARCHITETTURA ELLENISTICA. Interventi a scala ‘territoriale’ e urbanistica. Architetture religiose, civili pubbliche e private. GEOMETRIA E NOZIONI INTUITIVE DELLA STATICA DELLE STRUTTURE VOLTATE (volte e cupole). ARCHITETTURA ROMANA: Architettura tardo-repubblicana. Innovazioni statiche e tecnico-costruttive, linguistiche e formali. Architettura religiosa: nuove tipologie templari. Urbanistica e architettura civile pubblica: curie, basiliche, teatri ecc. La città romana. Architettura romana imperiale, augustea, giulio-claudia, flavia, traianea, adrianea: architettura religiosa e civile pubblica: fori imperiali, terme, anfiteatri ecc.; architettura civile domestica. Architettura e urbanistica tardo-romane: le capitali della Tetrarchia; innovazioni del linguaggio architettonico. ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA in Occidente e nel vicino Oriente. Basiliche, martyria, battisteri. ARCHITETTURA BIZANTINA. Architettura religiosa in Italia e nel vicino Oriente. Parte II, Architettura medievale: ARCHITETTURA PREROMANICA (carolingia, ottoniana): architettura religiosa nord-europea. ARCHITETTURA ROMANICA in EUROPA (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Italia). Architettura religiosa: Tipologie più significative, declinazioni regionali più importanti. Architettura cistercense. ARCHITETTURA GOTICA: Architettura gotica in Europa (Francia, Inghilterra, Spagna). Primo Gotico, Gotico maturo, Gotico rayonnant. Architettura degli Ordini mendicanti. Architettura del Duecento e Trecento in Italia. Le grandi cattedrali e basiliche italiane del periodo. Cenni sulla cupola di S. Maria del Fiore a Firenze. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Illustrazione dell’utilità dello studio della disciplina, degli obiettivi formativi, delle modalità di studio da adottare, datazione schematica dei diversi periodi storico-architettonici presi in esame dall’insegnamento e breve illustrazione degli stessi: 2 ore Architettura antica (e tardoantica, inclusa l’architettura bizantina): c. 48 ore Architettura medievale: c. 50 ore. Il programma nella sua versione integrale, completa di bibliografia di base e di approfondimento, è molto dettagliato. Oltre che per facilitare la comprensione dello sviluppo dell’insegnamento, la scelta di descrivere compiutamente i suoi contenuti è motivata dal voler fornire un utile riferimento per lo studio anche agli studenti non frequentanti. È reperibile nella sede della Facoltà di Architettura di via Gramsci 53 o nel sito web del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura di “Sapienza”, Università di Roma (http://www.dsdra.it/drupaluni/dipartimento_/elenco-docenti). ![]() BIBLIOGRAFIA SINTETICA DI BASE
(Date degli appelli d'esame)
ROCCO G., Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995 BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V, ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006 BERVE H.- GRUBEN G., I templi greci, Firenze 1961 BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medievale, Bari 2009
Canale: 3
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PASQUALI SUSANNA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento Finalità principale del corso è offrire una formazione di base sull'architettura e l'arte del periodo, con particolare attenzione al contesto storico europeo e alla committenza. Per l'architettura l'attenzione si estende alle tecniche edilizie utlizzate e agli strumenti dell'architetto.E' utile una conoscenza, anche solo generale, della storia politica e sociale dell'Età antica e quella medievale, riferita in particolar modo alle aree geografiche prese in considerazione. Programma Nel corso è presentata la storia dell'architettura e dell'arte in Occidente, nel periodo compreso dagli inizi al 1300 ca. Per l'architettura, è convenzionalmente assunto quale inizio il primo uso di tecniche di lavorazione della pietra; quale termine, le maggiori costruzioni che precedono il Rinascimento. Nelle settimane del semestre sono presentati i seguenti argomenti: 1. Egitto, dall'Antico al Nuovo Regno; 2. Grecia, sec. VI aC-V aC; 3. Grecia, sec. V- II aC; 4. Grecia e Roma; 5. Casa e città nel mondo romano; 6. Roma, sec. I aC-I dC; 7. Impero Romano sec. I-III; 8. Impero Romano e Chiesa, sec. IV-IX; 9. Architettura arabo-mussulmana e sua eredità in Europa occidentale; 10. Architettura Romanica in Europa; 11. Architettura Gotica in Europa;12. Città e architetture in Italia, sec. XIII-XIV.Modalità di esame Dato l'elevato numero degli iscritti, circa 120, il corso prevede solo lezioni ex cathedra. Ogni settimana sono previste quattro distinte lezioni, ciascuna di due ore; ogni lezione è incentrata su un edificio significativo, del quale vengono presentati e analizzati con attenzione le forme, le tecniche utilizzate per costruirlo, la documentazione archeologica e storica conservata. Nell'anno, sono previste visite guidate a Roma e, se possibile, a Firenze. Esame orale: durata 30 minuti circa. ![]() Architettura antica
(Date degli appelli d'esame)
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Dalla Preistoria all'arte romana, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Corrado Bozzoni, Vittorio Franchetti Pardo, Giorgio Ortolani, Alessandro Viscogliosi, L'architettura del mondo antico, Edizioni Laterza, 2006, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, I, Il Dorico, Napoli, Liguori Editore, 1997, per i soli argomenti trattati nel corso. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, II, Lo Jonico, Napoli, Liguori Editore, 2003, per i soli argomenti trattati nel corso. - (gli studenti già in possesso del testo H. Berve, G. Gruben, I templi greci, Sansoni 1962, sono consigliati di farne uso). Architettura medievale - Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Il Medioevo, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||
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1035699 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II
(obiettivi)
Nel Laboratorio si affronta il progetto di un piccolo servizio urbano. La disciplina principe e i moduli forniscono gli strumenti per poter sviluppare il tema nei suoi aspetti spaziali, organizzativi e formali particolarmente rivolti alla comprensione del rapporto tra edificio e contesto urbano e degli aspetti progettuali della sostenibilità. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
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MANDOLESI DOMIZIA
(programma)
e-mail mandolesid@ance.it, domizia.mandolesi@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo)
Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio fornisce gli strumenti necessari per affrontare il progetto di architettura nelle fasi che lo caratterizzano, dall’ideazione alla realizzazione, rendendo lo studente consapevole della complessità dell’iter progettuale come processo non lineare che richiede controlli e verifiche dei diversi aspetti, simultaneamente e alle diverse scale. Le complesse problematiche del progetto devono essere vagliate e interpretate attraverso il lavoro sulle forme, la materia, la luce come qualità essenziali dello spazio, giungendo a studi di approfondimento degli aspetti formali, costruttivi e di linguaggio. Programma Il laboratorio affronta il progetto di una Biblioteca (1500 mq di superficie utile) per le sedi delle Facoltà di Architettura di via Gianturco e di via Flaminia, da collocare nell’area del mercato sulla via Flaminia a Roma.In particolare, si intende dotare la attuale Facoltà di un servizio fondamentale per lo svolgimento della didattica e al tempo stesso di uno spazio in grado di porsi come luogo di incontro per studenti e docenti e di scambio con la città. La nuova architettura, sistema integrato di spazi interni ed esterni, oltre a migliorare l’offerta di servizi di facoltà, contribuirà alla riqualificazione di una parte del tessuto urbano connotata da valenze storiche e naturalistiche fondamentali per l’intera città di Roma.Il tema e l’ubicazione scelti porteranno a misurarsi con le diverse problematiche progettuali attraverso studi e verifiche tanto alla scala dell’inserimento nel contesto quanto a quella architettonica, con le conseguenti scelte spaziali e di linguaggio. Modalità di esame L’esame consiste nella presentazione degli elaborati di progetto e in un colloquio orale.IlIl IlIl colloquio si basa sull’illustrazione della soluzione progettuale e sui contenuti di due libri indicati dal docente nella bibliografia.In particolare, allo studente sono richiesti: - analisi urbana e fotografica dell’area di intervento;- analisi di esempi di architettura inerenti il tema proposto;- riflessioni e idee progettuali, schizzi preliminari raccolti in un album;- relazione di progetto;- plastici di studio per vagliare l’idea progettuale anche in rapporto al sito;- planimetria (1:500); piante, prospetti, sezioni (1:200 e 1:100); particolari costruttivi (1.50 e 1:10); viste tridimensionali per illustrare alle scale più opportune, anche di dettaglio, le scelte in rapporto al contesto, alle qualità spaziali e alla coerenza del linguaggio architettonico. ![]() Bibliografia D. Mandolesi, Biblioteche e mediateche, Edilstampa 2008 F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000 B. Munari, Fantasia, Laterza 1987 R. De Fusco, Il progetto di architettura, Laterza, Roma-Bari 1984 V. Gregotti, Dentro l'architettura, Bollati Boringhieri 1991 A.Vitale, M. Perriccioli, S. Pone, Architettura e costruzione. Il problema della tecnica negli scritti dei protagonisti dell’architettura moderna, Franco Angeli, 1989 R. Secchi, La fantasia concreta dell’architettura, Officina 2007.
Canale: 5
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POSOCCO PISANA
(programma)
e-mail pisanaposocco@yahoo.itLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II(codice1035699)(Modulo) -Canale : 5Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso dropboxObiettivi dell’insegnamento Il corso si prefigge un duplice obiettivo. Alla scala urbana stimola lo studente a leggere il contesto e a trovare ragioni e modi per inserire un nuovo edificio che sappia interagire con il sito dato. Alla scala più prettamente architettonica richiede dallo studente consapevolezza degli aspetti funzionali e figurativi di un edificio pubblico, ed un’elaborazione approfondita degli spazi interni in particolare nella della sezione degli spazi pubblici e di rappresentanza.Programma Si prevede la progettazione di un complesso destinato a servizi per gli studenti della Facoltà di Architettura in una porzione dell’area del cosiddetto “Borghetto Flaminio”. L’area, a forma di rettangolo, si estende a partire dalla via Flaminia verso la rupe dei monti Parioli ad est. Il fronte su via Flaminia è attualmente occupato da una “vetrina”, un tempo luogo di esposizione delle auto Fiat poi passata alla Facoltà di Architettura.La scelta di un luogo così prossimo alla sede della Facoltà di Architettura permette, facilita e suggerisce una conoscenza diretta e vari sopralluoghi, sia conoscitivi sia di verifica.Il progetto dovrà prevedere i seguenti spazi: una sala mensa (per 500 studenti circa) comprensivo di servizi igienici, 500 mqcucina con depositi e celle, 150 mqun bar, che fa riferimento ad i servizi della cucina, 80 mqspogliatoi e servizi igienici per inservienti, 100 mqingresso, spazi connettivi etc, 100 mqsala polifunzionale, servizi inclusi, 700/800 mqper un totale di 1700 mq circala sala polifunzionale è destinata ai seguenti usi: sala studio, sala per feste, spazio espositivogli spazi esterni devono essere organizzati in modo da-permettere comodamente la sosta e il carico/scarico -permettere la sosta di alcune auto-offrire uno spazio all’aperto per la ristorazione e/o per lo studio (a piano terra o in quota)-uno spazio aperto organizzato a verde che possa essere uno dei paesaggi a cui guardare dalla mensa o dalla sala polifunzionale-permettere di organizzare e fruire di eventuali ritrovamenti archeologici.Modalità di esame Il corso si organizzerà con attività impostate e svolte in aula dallo studente e successivamente sviluppate ed approfondite individualmente.Esso prevede esercitazioni su argomenti specifici, attività guidate dal gruppo docente, sopralluoghi nell’area progetto, oltre la verifica e discussione degli elaborati via via prodotti dal singolo studente. Le esercitazioni pratiche saranno opportunamente integrate da lezioni teoriche finalizzate all'acquisizione dei principi teorici e delle tecniche di base necessarie.Oltre alle esercitazioni intermedie, consegnate alle scadenze prestabilite durante il corso, all’esame dovranno essere presentati:- gli elaborati di analisi del contesto- gli elaborati progettuali: piante, sezioni, prospetti; plastico/i ed eventuali viste 3D; schema strutturale; dettagli.- una relazione descrittiva del progetto- il taccuino di studio e appunti di lavoro: schizzi, materiali e plastici di studio e preparatori in genereRappresentazioni a scala urbana 1:1000 e 1:500Rappresentazione dell’edificio 1:200 e 1:100Approfondimento di spazio/sezione/elemento significativo 1:20Maggiori dettagli verranno dati durante lo svolgimento del corso.L’esame avrà anche una parte di verifica orale relativa allo studio di un testo proposto.
![]() Bibliografia F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010
(Date degli appelli d'esame)
Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 Le Corbusier, Vers une architecture, 1923; Longanesi 2003 Nel corso delle lezioni saranno sempre comunicati i riferimenti bibliografici degli esempi di architetture illustrati a supporto delle lezioni stesse
Canale: 2
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BELIBANI ROSALBA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. BELIBANI ROSALBArosalba.belibani@uniroma1.itInsegnamento CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo) -Canale: 2Semestre: 2CreditiOre di lezione 10125Supporto alla didattica in uso http://elearning2.uniroma1.it/course/view.php?id=230http://www.facebook.com/pages/Dueapp/343909779047383?skip_nax_wizard=true#dropbox - labdueapp@gmail.comObiettivi dell’insegnamento Il progetto d’architettura ha il compito di risolvere la complessità e la relazione tra diversi ordini di problemi; è la risposta concreta all’esigenza di nuovi spazi e funzioni per migliorare la qualità dell’abitare e dell’ambiente naturale e urbano, con la responsabilità di un uso parsimonioso del suolo.La città contemporanea offre molte occasioni per progetti sostenibili di nuovi edifici, che concentrino le attività e diano qualità allo spazio aperto e costruito: infill e nuove inclusioni recuperano le smagliature, cellule di diversa natura rimarginano tessuti consolidati, riempiono il tessuto urbano, rinnovandolo.Queste impollinazioni restituiscono alla collettività parti di città abbandonate e impropriamente utilizzate, rigenerano quartieri e strade con nuova linfa e attivano energie inedite. Le aree marginali, interstiziali, disomogenee e abbandonate, presenti nelle nostre città, divengono valori, occasioni, luoghi nei quali innescare processi di nuova espressività urbana.L’esperienza progettuale dello studente è indirizzata verso:- l’analisi del rapporto tra progetto e luogo;- l’analisi delle tecniche del procedimento compositivo, mettendo in luce la complessità del processo progettuale dove l’abilità pratica e la teoria si nutrono reciprocamente;- l’attenzione a tutti gli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale del progetto che orientano la soluzione architettonica;- l’alfabetizzazione ecologica quale principio centrale dell’educazione al progetto ecologico.Programma Si richiede il progetto di un infill in un isolato in Via Silla, nel quartiere Prati a Roma: un edificio ricostruisce il tessuto urbano costruendo una promenade verso la corte, una struttura architettonica contemporanea e tecnologicamente avanzata,L’edificio deve rappresentare un polo attrattivo per le varie realtà del quartiere e, come incubatore di attività, ospiterà in continuo avvicendamento, un dinamico mixitè funzionale quali attività private, imprese giovanili e strutture commerciali, servizi e spazi collettivi.Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e attività progettuali in aula e durante il suo svolgimento sono previste continue revisioni che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti e tre consegne.- La prima consegna, un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A2, conclude una fase di lavoro incentrata sulla lettura del contesto, del tessuto edilizio e del rapportotipo/morfologico. Il progetto, attraverso il confronto con la situazione planimetrica dell’area, deve definire il rapporto tra gli elementi di permanenza della struttura urbana e un’autonoma ricerca progettuale di scelte volumetriche e architettoniche.- La seconda parte del Laboratorio riguarda lo sviluppo del progetto di massima: si definiscono i caratteri dell’edificio, le funzioni, l’impianto e l’innovazione tipologica, l’organizzazione degli spazi collettivi, le varianti spaziali e quantitative con attenzione al carattere flessibile dell’impianto tipologico e al sistema strutturale congruente. È previsto un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A1.- La terza e ultima fase riguarda la progettazione esecutiva dell’edificio e della corte con la scelta dei materiali adatti al linguaggio. Lo studente dovrà tenere un album di studio dove raccogliere ragionamenti, riflessioni, schizzi, suggestioni, immagini, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici. La verifica finale prevede la consegna di un plastico definitivo comprensivo della corte e due tavole A1.Modalità di esame Il Laboratorio prevede per la verifica dell’avanzamento dei lavori tre consegne intermedie che, insieme alla verifica della presenza, effettuata giornalmente con la firma, permettono di confermare la presenza attiva dello studente nel Laboratorio e la sua ammissione all’esame. L’attività termina con una valutazione finale basata sulle esercitazioni prodotte durante il Laboratorio, sulla presentazione finale e sulla discussione del progetto, considerato come momento di un percorso di conoscenza, e sulla discussione orale dei temi trattati nel testo proposto.Il progetto, definito in ogni sua parte, dovrà essere presentato alle scale opportune, in 4 o 5 tavole formato A1 e descritto in un plastico in scala 1:200.Gli elaborati grafici, corredati di una relazione descrittiva delle scelte progettuali, prevedono:- planimetrie generali e profili 1:200;- una planimetria generale con la corte, progettata nelle sue componenti 1:200;- piante di tutti i piani, sezioni e prospetti 1:200;- almeno due piante rappresentate 1:100;- un dettaglio architettonico 1:50;- render, assonometrie e rappresentazioni tridimensionali;- proposta dei materiali, di una palette dei colori e delle essenze utilizzate nella corte;- modello volumetrico 1:200.Bibliografia - H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996- Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed.- Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991- L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977.- P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996.
![]() Bibliografia - H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996
(Date degli appelli d'esame)
- Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed. - Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991 - L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. - P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996. Bibliography - H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996 - Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed. - L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. - Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991 - P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996.
Canale: 3
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CRICONIA ALESSANDRA
(programma)
e-mail alessandra.criconia@fastwebnet.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio si propone di avviare lo studente alla comprensione dei processi della progettazione architettonica e urbana attraverso un’esperienza di studio diretta che ha lo scopo di affinare gli strumenti e fornire una metodologia di una progettazione “sensibile” calata nel contesto reale della città. Si tratta di considerare il progetto di architettura come risultante di un percorso conoscitivo che tenga conto dell’ambiente e del paesaggio urbano (come luogo stratificato delle identità fisiche e umane) nel quale un edificio è inserito.Programma L’esperienza di progettazione proposta dal Laboratorio prende spunto da un tema attuale e concreto, il potenziamento multimodale della rete del trasporto pubblico di Roma, per ripensare una stazione della metropolitana che sia un luogo dello stare e non più soltanto del transito, sull’esempio delle nuove stazioni della metropolitana in molte città europee e del mondo. L’ipotesi è quella di progettare una nuova tipologia di stazione della metropolitana, più familiare, utilizzabile nell’arco delle 24 ore, che si configuri come un diffusore di servizi. Il progetto sarà svolto da gruppi di 2|3 studenti ciascuno costituiti all’inizio del Laboratorio.Il corso ha durata semestrale, è organizzato in fasi scandite da consegne di verifica dello stato di avanzamento del progetto e che dovranno essere rigorosamente rispettate. La prima fase riguarderà i sopralluoghi e la documentazione dei caratteri fisici, storici e umani del contesto urbano scelto per l’esercitazione con fotografie, schizzi e video. Il sopralluogo avrà lo scopo di definire il concept del progetto (consegna 1) che verrà poi sviluppato alle scale urbana (consegna 2) e architettonica (consegna 3). Il laboratorio sarà introdotto da lezioni tematiche di impostazione durante le quali verrà fornito un quadro selezionato di esempi di riferimento scelti tra i migliori dell’architettura moderna e contemporanea. I progetti saranno elaborati e verificati nel corso di revisioni settimanali obbligatorie e devono essere approfonditi dalla scala del progetto urbano e di quello architettonico fino alla definizione del dettaglio tecnico.Modalità di esame La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. Per sostenere l’esame bisogna avere il 70% delle presenze, anche se l’ammissione all’esame non dipenderà solo dalla frequenza. Dovranno essere rispettate le consegne che sono obbligatorie e verrà tenuto conto anche della partecipazione dello studente al Laboratorio. Per sostenere l’esame dovranno essere presentate tavole in formato A1 (57,9 x 84 cm) nel numero necessario alla descrizione e rappresentazione del progetto insieme ai plastici di studio e quello finale e ad un dossier con la raccolta dei materiali presentati nelle consegne. L’esame consiste nella presentazione orale e sintetica del progetto e del percorso progettuale. La valutazione finale terrà conto del processo di elaborazione critica del progetto, della redazione delle tavole e dell’esposizione orale del progetto. Particolare attenzione sarà attribuita alla cura dei plastici e alla capacità di rappresentazione grafica e all’esposizione orale del progetto.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Quaroni L., Progettare un edificio, Kappa editore, Roma 2001. Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1979. Criconia A., Terranova A. (a cura di), La qualità dell’urbano, Meltemi editore, Roma 2010. Bibliography Quaroni L., Progettare un edificio, Kappa editore, Roma 2001. Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1979. Criconia A., Terranova A. (a cura di), La qualità dell’urbano, Meltemi editore, Roma 2010.
Canale: 4
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SCATENA DONATELLA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. SCATENADONATELLAdonatella.scatena@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II(codice1035699)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 10125Supporto alla didattica in uso Inserire il supporto alla didattica utilizzabileCartografia, foto dell’area di progetto e dispensa all’interno della quale sono presenti i riferimenti storici e culturali del quartiere Pigneto, le normative di riferimento, il calendario approssimativo delle lezioni e gli elaborati richiesti per sostenere l’esame. Obiettivi dell’insegnamento Breve descrizione dell’obiettivo dell’insegnamento: max 70 parole. L’obiettivo centrale dell’insegnamento è quello di sviluppare nello studente di secondo anno la capacità progettuale d’insieme di un organismo edilizio in relazione al suo contesto, attraverso quell’unione di logica, intuizione, attitudine compositiva e tecnica, presupposto di base del processo di progettazione. Si intende altresì insegnare a connettere, a far emergere ciò che è tessuto insieme: un pensare complesso, in altri termini, basato sull’inscindibilità dello spazio urbano, architettonico ed antropologico.Programma Breve descrizione del programma dell’insegnamento: max250 parole.Il Laboratorio affronta il tema di un servizio di carattere urbano: la biblioteca.Essa si pone nel palinsesto attuale sia come macchina del sapere sia come luogo potente di aggregazione e di intessere con al suo intorno rapporti tali da poterla definire nuova piazza cittadina. La biblioteca, infatti, oltre a fornire un servizio culturale, oggi propone molteplici attività che la rendono luogo fortemente identitario rispetto alla zona in cui si inserisce.Il sito scelto si trova all’interno del quartiere romano Pigneto e più precisamente coincide con la prevista copertura del vallo ferroviario che divide in due zone il quartiere stesso. L’edificio è di circa 2000 mq e si pone in un ambito territoriale che presenta una forte carenza di spazi bibliotecari (1300 mq contro i 4900 richiesti) e collettivi in generale. In tale senso il corso tenterà di condurre l’allievo ad una riflessione sulle modalità di interazione dell’edificio con il contesto, attraverso un’approfondita e puntuale analisi del quartiere e attraverso lo studio dell’attacco a terra, poiché è attraverso un’attenta progettazione di questo che l’edificio potrà dialogare con l’immediato intorno. Il fine del Corso è quello di fornire un valido metodo di approccio al territorio aldilà di un qualsiasi discorso formale.Il Corso richiede inoltre la progettazione a parco dell’intero lotto nel quale l’edificio si inserisce attraverso il quale si opererà una ricucitura delle due zone del quartiere attraverso spazi collettivi e la creazione di un circuito di mobilità alternativa. in una zona fortemente carente di spazi collettivi e di verde pubblico”.Modalità di esame Breve descrizione del programma dell’insegnamento: max150 parole. Per sostenere l’esame è obbligatoria la frequenza del corso. L’esame finale è individuale e consiste nell’illustrazione del progetto e degli elaborati preliminari svolti durante l’anno in aula. Durante il colloquio d’esame si dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato i contenuti delle lezioni e di aver conoscenza specifica di uno dei testi proposti in bibliografia.Gli elaborati richiesti sono:- Analisi del quartiere Pigneto- Masterplan 1:500 del lotto di progetto con indicazione degli accessi, degli elementi verdi, delle infrastrutture e degli spazi di aggregazione sociale- Concept e riferimenti progettuali- Piante, prospetti e sezioni dell'edificio biblioteca in scala 1:100- Approfondimento progettuale in scala 1:50- Viste del progetto- Plastico dell'area in scala 1:500 e plastico dell'edificio in scala 1:100Bibliografia Inserire bibliografia di riferimento: max60 parole.D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milano, Franco Angeli, 2013M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006.Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Roma, Electa, 1979.
![]() Bibliografia Inserire bibliografia di riferimento: max60 parole.
(Date degli appelli d'esame)
D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milano, Franco Angeli, 2013 M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009 K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006. Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Roma, Electa, 1979. Bibliography Inserire bibliografia di riferimento: max60 parole. D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milan, Franco Angeli, 2013 M. Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009. K. Lynch, L’immagine della città, Venice, Marsilio, 2006. C. Norberg Schulz, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Rome, Electa, 1979.
Canale: 6
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GUARINI PAOLA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. GUARINI PAOLApaola.guarini@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (codice 1035699)(Modulo) -Canale : 6Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso Obiettivi dell’insegnamento L’obiettivo del Laboratorio è quello di affinare le capacità degli studenti ad elaborare un progetto.Si propone di sviluppare le competenze ad elaborare un insieme architettonico limitato, composto da uno o più edifici, controllando le diverse problematiche della progettazione – la complessità delle relazioni urbane, le tematiche architettoniche e spaziali, le specificità strutturali e tecnologiche, le scelte formali e figurative - e ad affrontare parallelamente le diverse scale di avvicinamento al progetto.Programma Il Laboratorio sarà articolato in una parte teorica e in una applicativa.Le comunicazioni di carattere teorico verteranno su alcune questioni fondative della disciplina della progettazione architettonica e urbana, con particolare riferimento al dibattito moderno e contemporaneo.Tema centrale del Laboratorio è il progetto di architettura in un contesto urbano consolidato, affrontando la totalità delle questioni progettuali: l’elaborazione del concept, il rapporto tra il manufatto architettonico e il suo intorno, il sistema delle relazioni tra le diverse parti che compongono l’insieme architettonico, la scelta dei materiali, il ruolo del colore, il disegno di dettaglio.Infine verrà affrontato il tema della rappresentazione grafica e tridimensionale, come dispositivo di verifica, controllo ed esposizione del progetto.In particolare si intende sottolineare l’importanza della costruzione del modello architettonico in scala, come strumento del progetto: per formulare un concetto, per comporre nelle tre dimensioni, per rappresentare ed esporre.Dal punto di vista applicativo, il Laboratorio, intende affrontare il progetto di alloggi/laboratori temporanei per artisti e attrezzature culturali complementari al MAXXI in un’area adiacente al Museo.Il programma funzionale prevede la realizzazione: 8 alloggi temporanei per artisti di circa 45 mq con annesso un piccolo laboratorio di circa 70 mq Sala seminari/convegni, di supporto al MAXXI BASE di 120-150 posti Una ludoteca di 120-150 mq Un caffetteria di circa 50-70 mqIl progetto complessivo include, oltre al progetto dell’edificato, il disegno degli spazi aperti, conla previsione di un collegamento diretto tra l’area di progetto e l’area del Museo .Modalità di esame L’esame verterà su alcune domande teoriche riguardanti i libri in bibliografia, le lezioni in aula e tutti i materiali elaborati dagli studenti nel corso dell’anno, nelle esercitazioni e nel progetto finale.Gli elaborati riguardanti il progetto, rappresentati in tavole in formato A1, saranno costituiti da: una o più tavola introduttive contenenti: analisi del sito, il concept del progetto, una breve relazione illustrativa, schizzi preliminari, schemi grafici che chiariscano le scelte progettuali, riferimenti progettuali; planimetria e profili con intorno urbano. scala 1:500; pianta alla quota urbana, con disegno del parterre, scala 1:200; piante, prospetti e sezioni del complesso edilizio, scala 1:200; piante e sezioni dell’alloggio, scala 1:50; approfondimento costruttivo e tecnologico di una porzione di involucro edilizio: pianta, sezione e prospetto, scala 1:20; viste tridimensionali e/o foto del plastico; plastico di progetto in scala 1:200; plastici di studio.Bibliografia Testo inerente la conoscenza del luogo e le problematiche progettuali Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010Testo teorico di base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995Scritti di architettura Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957
![]() Bibliografia Testo inerente la conoscenza del luogo e le problematiche progettuali
(Date degli appelli d'esame)
Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010 Testo teorico di base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995 Scritti di architettura Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957 Bibliography Book regarding site knowledge and design problems Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010 theoretical text base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995 Writings of architecture Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957 |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1026590 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II
(obiettivi)
Il corso offre gli strumenti di analisi e interpretazione dello spazio architettonico; il disegno per l'analisi del costruito o di un modello interpretativo del reale; l'utilizzo della geometria descrittiva come strumento critico indispensabile per la comprensione, oltre che per la rappresentazione dello spazio e delle forme architettoniche; la conoscenza dei principi e la loro applicazione alla modellazione informatica per la restituzione virtuale delle architetture esistenti e di progetto.
Canale: 1
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DE CARLO LAURA
(programma)
e-mail laura.decarlo@uniroma1.it CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoSCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II (codice 1026590)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in usoIl corso si avvale del sistema e-learning, su piattaforma Moodle-Sapienza, attraverso il quale gestisce, oltre alla distribuzione di materiali didattici (lezione teoriche e materiali di supporto per le applicazioni pratiche), le esercitazioni svolte nel corso del semestre con le relative valutazioni.Obiettivi dell’insegnamentoLo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto tutti gli strumenti per leggere, modellare e comunicare lo spazio dell’architettura. Strumenti che costituiscono non solo un mezzo strumentale alla rappresentazione nelle sue diverse forme, ma soprattutto una fondamentale componente formativa nel corso degli studi, capace di educare alla visione spaziale delle forme architettoniche e al loro controllo metrico. ProgrammaDopo un primo anno in cui sono stati forniti i primi essenziali strumenti di costruzione e controllo dei modelli grafici, in questo secondo anno, saranno sviluppati tutti quegli argomenti, di livello superiore, che permettono di interpretare, prefigurare e controllare gli aspetti più complessi dello spazio dell’architettura.Le basi scientifiche del linguaggio grafico e infografico saranno trattate, da una parte attraverso gli approfondimenti dei metodi della geometria descrittiva, dall’altra attraverso tutti quegli argomenti che riguardano lo studio del modello geometrico dello spazio, come le superfici semplici (di traslazione, rivoluzione e rototraslazione), i sistemi voltati, le superfici rigate, la geometria topologica e la modellazione NURBS, ecc..Sulla base dell’acquisizione dei primi essenziali strumenti necessari per il controllo del processo di lettura e prefigurazione dello spazio, sarà sviluppato il concetto di disegno come estensione del pensiero e verifica dell’immaginazione nel momento progettuale.L’analisi del rapporto tra disegno e progetto sarà sviluppata, in ambito applicativo, attraverso un procedimento di analisi e rappresentazione prevalentemente infografica applicato agli elaborati di progetto nell’opera di architetti italiani in cui il segno generatore di forma-spazio acquista un valore paradigmatico.Lo sviluppo del tema applicativo monografico sarà documentato attraverso le elaborazioni più idonee a restituire i valori morfologici delle architetture analizzate, utilizzando i più attuali metodi e strumenti di comunicazione visiva. Attraverso questo processo, lo studente dovrà dimostrare, utilizzando le tecniche digitali, la capacità, maturata durante il corso, di passare dall’analisi critica di elaborati di progetto alla comunicazione di un’opera di architettura.Modalità di esameL’elaborato principale è costituito dal taccuino del corso, un album del tipo a fogli bianchi, rilegato, formato A4, nel quale lo studente prende ordinatamente gli appunti delle lezioni, svolge le esercitazioni in aula e raccoglie tutte le testimonianze del personale processo di apprendimento. Il taccuino ospiterà anche una serie di esercitazioni, che saranno sviluppate durante il corso.L’esame è volto, da un lato, a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio, avvalendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici; dall’altro a valutare la consapevolezza raggiunta nel rappresentare compiutamente problemi e caratteristiche dell’architettura così come la padronanza delle varie tecniche grafiche e infografiche.L’esame consiste in:- un test di valutazione scritto in cui si dovrà dar conto degli argomenti teorici trattati nelle lezioni di geometria descrittiva;- un colloquio orale sui contenuti sviluppati durante il corso e documentati sia nel taccuino che negli elaborati relativi alle esercitazioni svolte durante il corso;- una esposizione del lavoro svolto sul tema architettonico, presentato su supporto digitale.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di marstri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006. M. UNALI (a cura di) Abitare virtuale significa rappresentare, Kappa, Roma 2008. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007. Bibliography L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di marstri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006. M. UNALI (a cura di) Abitare virtuale significa rappresentare, Kappa, Roma 2008. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007.
Canale: 2
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BIANCHINI CARLO
(programma)
Scopo del Corso è dotare lo studente degli strumenti necessari per leggere, rappresentare, manipolare lo “spazio”. A partire dai fondamenti geometrici dei vari modelli, grafici e digitali, utilizzati dall’architetto per prefigurare e verificare gli oggetti da realizzare, lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore nel campo della Geometria della Rappresentazione, della Modellazione e del Disegno. Verranno introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Programma Geometria della Rappresentazione – Dopo alcuni richiami ai fondamenti, il Corso affronta l’intersezione tra gli elementi geometrici fondamentali (rette, piani e più genericamente linee, superfici) e la determinazione della vera forma (di un segmento, di una sezione piana, di una linea piana, di una superficie sviluppabile) contemporaneamente nei vari modelli inserendo anche alcune applicazioni dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Nella successiva parte del Corso si passa, con l’ausilio dei modelli grafici ed informatici, allo studio delle superfici che ricorrono in architettura (di traslazione, di rivoluzione, di rototraslazione e le rigate) illustrando problemi connessi con il disegno delle volte e delle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea. Disegno dell’Architettura - Vengono approfonditi alcuni argomenti teorici legati a: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, l’analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero ed il disegno tecnico (realizzazione di piante, prospetti e sezioni), il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno (rappresentazione a matita e a china), teoria e tecnica del colore (matite, pennarelli, acquarello), disegno ed elaborazione grafica digitale.Rilievo dell’Architettura - Vengono introdotti alcuni concetti fondamentali circa il rilievo architettonico.Alle parti teoriche si affiancherà l’analisi di un oggetto architettonico (mediante piante, prospetti, sezioni, assonometrie, prospettive) a mano libera, con disegni tecnici (a matita e a china), con elaborati di sintesi manuali e digitali (anche a colori) ed infine con il modello CAD 3D.Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato.Modello 3D
![]() M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.
Canale: 4
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VALENTI GRAZIANO MARIO
(programma)
e-mail Prof. grazianomario.valenti@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893 SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II (codice 1026590)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Aula informatica, laboratorio di modelli, piattaforma e-learningObiettivi dell’insegnamento Finalità di base del corso è incrementare le capacità critiche, logiche e operative dell’allievo nell’attività progettuale della forma. Attraverso lo studio dei principi teorici e la loro applicazione con gli strumenti operativi del disegno, l’allievo imparerà a governare lo spazio tridimensionale nei diversi modelli grafici, digitali e fisici.Programma Il corso è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni guidate svolte in aula o nei laboratori didattici (informatica e modellazione) a disposizione della facoltà. Attraverso lo studio delle geometrie primarie, la loro genesi costruttiva e lo studio delle possibili aggregazioni\relazioni costruibili fra esse, l’allievo accrescerà il proprio senso critico nella lettura e nella composizione della forma. Particolare attenzione nello sviluppo della fase sperimentale sarà data ai modelli di rappresentazione della forma, da quelli grafici bidimensionali a quelli digitali tridimensionali, da quelli fisici statici a quelli interattivi dinamici.Il corso affronterà i seguenti argomenti di studio:• forme luogo geometrico e forme libere;• le trasformazioni nello spazio bidimensionale e tridimensionale;• caratteri relazionali fra le forme considerate nello spazio tridimensionale;• aspetti pluridimensionali dello spazio: dinamismi;• la comunicazione della forma: disegno prototipazione e chiaroscuro. Modalità di esame In sede di esame l’allievo dovrà mostrare le conoscenze teoriche, le abilità pratiche e le capacità critiche acquisite, illustrando il lavoro sperimentale prodotto nell’ambito del corso.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
CASALE, Andrea. 'Geometria Creativa. Intuizione e ragione del disegno dell'oggetto' In Nuovi quaderni di Applicazioni della Geometria Descrittiva. vol. 5, Roma, Kappa, 2010. ISBN 978-88-6514-040-6 MIGLIARI, Riccardo e AAVV. 'Geometria descrittiva - Tecniche e applicazioni' vol. 2, p.628 Novara: CittàStudi - De Agostini, 2009. ISBN 978-88-251-7330-7 VALENTI, Graziano Mario. 'De.form.are - De.form.ing. ' pp.1-195 Roma, Rdesignpress, 2008. ISBN 978-88-89819-16-6 Bibliography CASALE, Andrea. 'Geometria Creativa. Intuizione e ragione del disegno dell'oggetto' In Nuovi quaderni di Applicazioni della Geometria Descrittiva. vol. 5, Roma, Kappa, 2010. ISBN 978-88-6514-040-6 MIGLIARI, Riccardo e AAVV. 'Geometria descrittiva - Tecniche e applicazioni' vol. 2, p.628 Novara: CittàStudi - De Agostini, 2009. ISBN 978-88-251-7330-7 VALENTI, Graziano Mario. 'De.form.are - De.form.ing. ' pp.1-195 Roma, Rdesignpress, 2008. ISBN 978-88-89819-16-6
Canale: 3
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IPPOLITO ALFONSO
(programma)
Corso di Laurea Specialistica quinquennale in Architettura UEScienza della Rappresentazione 2 Corso CPROGRAMMA DEL CORSODenoninazione corso: Scienza della Rappresentazione 2Docenti: Alfonso IppolitoE-mail: alfonso.ippolito@uniroma1.itObiettivi formativi e risultati di apprendimento previstiNel corso di Scienza della Rappresentazione 2 C lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Geometria della RappresentazioneSi tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D.Disegno dell’architetturaSi affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura, la maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo.Modalità di svolgimento dell’attività didatticaI percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale.Lo studente sarà tenuto a registrare tutte le esperienze su un taccuino(album formato A4) mediante disegni e appunti. Sono inoltrepreviste consegne che, con cadenza generalmente settimanale, consentiranno ai docenti di valutare i progressi di ciascuno studente.Modalità di esameColloquio e verifica elaborati graficiBibliografia di baseM. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreM. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe.R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009.A. Casale, Geometria Creativa, ed. Kappa 2010.L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008.E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008.M. DOCCI, D. MAESTRI, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009
![]() Bibliografia di base
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. A. Casale, Geometria Creativa, ed. Kappa 2010. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. M. DOCCI, D. MAESTRI, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009 Basic Bibliography M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. A. Casale, Geometria Creativa, ed. Kappa 2010. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. M. DOCCI, D. MAESTRI, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza 2009 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||
1026368 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire informazioni sistematiche sui problemi tecnici posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa tra progettazione e momento esecutivo.Dopo avere assimilato, nel primo anno, le conoscenze di base sui materiali e sulla progettazione tecnologica degli elementi costruttivi; gli studenti apprendono cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione, sugli assemblaggi in opera. Acquisiscono inoltre le competenze tecniche per gestire lo sviluppo del progetto edilizio come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori, metodologie e strumenti tecnici.Al termine del corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sulle tecniche costruttive contemporanee, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione; dovranno essere in grado di leggere un progetto nelle sue tecniche costruttive ed elaborare un progetto architettonico al livello di esecutivo.
Canale: 1
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ARBIZZANI EUGENIO
(programma)
e-mail eugenio.arbizzani@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA (codice 1026368)Canale : 1Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Piattaforma e-learning dell'Università di Roma "Sapienza", basata sulla nuova versione 2 di Moodle. (http://elearning2.uniroma1.it/)Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione generale sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione, sulla lettura di un progetto nelle sue tecniche costruttive e sulla elaborazione di un progetto architettonico a livello esecutivo, distinguendo le principali fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio.Programma Il corso è articolato in tre aree tematiche:a) lezioni di carattere generale sul processo edilizio e sulle tecniche di sviluppo della progettazione esecutiva;b) lezioni tematiche sull’approccio prestazionale, le tecniche ed i sistemi costruttivi, i prodotti ed i componenti, i sistemi di assemblaggio;c) spazi di esercitazione su semplici progetti pre-assegnati, da sviluppare a livello esecutivo.La prima area tematica affronta alcuni argomenti di inquadramento del processo edilizio: la definizione del sistema edilizio e la scomposizione del sistema tecnologico; la classificazione delle fasi e degli operatori del processo di costruzione; lo sviluppo del progetto, dal preliminare, al definitivo, all’esecutivo; la progettazione del dettaglio costruttivo; l’affidamento dei lavori, la manutenzione e la gestione degli edifici.La seconda area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in: fondazioni e strutture portanti; partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali; chiusure verticali, opache e trasparenti; coperture piane ed elementi di finitura.La terza area, infine, si articola in esercitazioni su “la progettazione esecutiva di un edificio”. Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare pre-assegnato di un edificio di semplice organizzazione planimetrica.Modalità di esame La prova di esame si articola in una prova grafica ex tempore consistente nella progettazione di uno o più dettagli costruttivi, in un colloquio sugli argomenti delle lezioni e dei seminari e nella discussione relativa agli elaborati progettuali individuali prodotti durante l’anno nel corso delle esercitazioni.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011 Bibliography Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011
Canale: 2
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GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
e-mail francesca.giofre@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA(codice1026368)(Modulo) -Canale :2Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Slides, filmati, lezioni frontali, esercitazioniObiettivi dell’insegnamento Le attività didattiche del Corso di Tecnologia dell’Architettura, sistemie componenti tirocinio di cantiere, sono orientate alla formazione dell’allievo architetto nel campo delle applicazioni delle tecniche costruttive dell’architettura. L'obiettivo principale è quello di fornire le metodologie e gli strumenti critici e operativi necessari per la progettazione costruttiva intesa come capacità di analizzare e di integrare operativamente le esigenze, i requisiti funzionali e formali, le soluzioni tecniche e costruttive di un’opera di architettura, affinché si verifichi una coerente continuità operativa tra il momento delle scelte decisionali proprie della "progettazione" ed il momento della "realizzazione tecnica" dell'organismo edilizio.Programma Il corso si propone di fornire agli studenti del secondoanno un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimentoalla relazione operativa fra progettazione e momento realizzativo.Nel corso diTecnologia dell'Architettura gli studenti apprendono cognizioni suisistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodottiindustriali da costruzione. Acquisiscono inoltre la consapevolezzadel progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzatoda sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Al termine del corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sui sistemi costruttivi, sui componenti esui prodotti industriali da costruzione; dovranno inoltre essere in grado di analizzare un progetto esecutivo nelle sue tecniche costruttive ed avere gli strumenti per elaborare un progetto esecutivo architettonico; dovranno, infine, conoscere le principali fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio.Il corso è articolato in tre aree tematiche:lezioni teoriche di carattere generale sul processo edilizio, sull’approccio prestazionale e sullo sviluppo della progettazione esecutiva;lezioni tematiche su tecniche e sistemi costruttivi, prodotti e componenti, sistemi di assemblaggio; spazi di esercitazione che mirano alla elaborazione di porzioni di progetto esecutivo.La prima area tematica affronta alcuni argomenti teorici di inquadramento del processo edilizio:- la definizione del processo edilizio- la classificazione delle fasi e degli operatori del processo diprogettazione e costruzione- la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori- la manutenzione e la gestione degli edifici- il sistema ambientale e il sistema tecnologico- l’approccio prestazionaleLa seconda area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in:- fondazioni e strutture portanti;- partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali;- coperture piane e inclinate;- chiusure verticali;- elementi di finitura.La terza area, infine, si articola in esercitazioni riguardanti la “progettazione tecnologica” di un edificio.Modalità di esame Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare o fornito dal corpo docente o proposto dallo studente, ovvero quello svolto nel laboratorio di progettazione 1.La prova di esame consiste in un colloquio sugli argomenti delle lezioni, dei seminari e nella discussione relativa agli elaborati prodotti durante l’anno.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Educational materials distributed during the course. - Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008 - AA.VV. Manuale di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, vol. 4 Hoepli, Milano, 1995 Bibliography - Educational materials distributed during the course. -Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008 - AA.VV. Manuale di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, vol. 4 Hoepli, Milano, 1995
Canale: 3
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CASINI MARCO
(programma)
e-mail marco.casini@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA (codice 1026368)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso L'attività didattica è articolata in lezioni, seminari ed esercitazioni. Utilizzo di videoproiettore per la proiezione di materiale audio video.Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di fornire gli strumenti di base per la progettazione e la realizzazione di un intervento edilizio in grado di soddisfare le esigenze espresse o implicite di tutti gli attori coinvolti, nel rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione.Obiettivo del corso è quello di far apprendere gli aspetti tecnologici della progettazione edilizia cogliendone il ruolo fondante della qualità edilizia e architettonica nella più ampia accezione di edilizia sostenibile.Programma Il corso intende offrire una conoscenza di base relativamente ai seguenti principali argomenti:- Studio della forma e dell’orientamento degli edifici, del posizionamento e dimensionamento delle aperture, della distribuzione degli spazi interni al fine di ottimizzare il rapporto con il contesto ambientale e favorire aspetti quali il soleggiamento, l’illuminazione e la ventilazione naturali, l’efficienza energetica e il clima acustico.- Studio delle soluzioni tecniche e tecnologiche finalizzate ad ottimizzare le prestazioni dei diversi elementi costituenti l’involucro edilizio (coperture, pareti perimetrali verticali, solai a terra, chiusure trasparenti) con particolare riferimento alle caratteristiche termo igrometriche e acustiche.- Studio dei materiali e dei prodotti edilizi al fine di ottimizzare le prestazioni dell’organismo edilizio e di ridurne al contempo gli impatti sull’ambiente derivanti dall’utilizzo di risorse naturali e dallo smaltimento dei rifiuti.- Studio dell’integrazione tra edificio e impianti tecnologici al fine di ridurre i consumi energetici utilizzando quanto più possibile fonti di energia rinnovabile (solare termico, solare fotovoltaico, eolico, geotermia, pompe di calore).Durante il corso verranno svolte le seguenti esercitazioni finalizzate alla applicazione pratica degli argomenti trattati: 1. Studio del soleggiamento di un edificio; 2. Studio dell’illuminazione naturale di un ambiente; 3. Studio del comportamento termico e igrometrico delle chiusure, particolari costruttivi del sistema tecnologico e schede tecniche di prodotto; 4. Progettazione e dimensionamento di un impianto fotovoltaico integrato nell’involucro edilizio.Modalità di esame La prova d'esame consisterà in un colloquio sugli argomenti trattati e sulle esercitazioni svolte durante il corso.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Casini M., Progettare l’efficienza degli edifici, DEI, Roma, 2012. - Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009. - Dispense a cura del docente Bibliography - Casini M., Progettare l’efficienza degli edifici, DEI, Roma, 2012. - Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009. - Slides by the teacher |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1025854 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico.
Canale: 1
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CUMO FABRIZIO
(programma)
FISICA TECNICA AMBIENTALE (codice 1025854)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Slide delle lezioni fornite dal professore via email durante il corso.Obiettivi dell’insegnamento L’obiettivo è l’analisi del rapporto fra progetto e costruzione, all'interno della concezione integrata del processo edilizio e della sua sostenibilità.Si pone l’attenzione sugli aspetti tecnologici della progettazione,realizzazione, diagnostica, manutenzione e trasformazione di organismi e sisteminuovi od oggetto di recupero, per ottenere una produzione edilizia cheesprima la compatibilità tra finalità progettuali, prescrizioni normative, controlli diqualità e prestazioni, esigenze organizzative, condizionamenti socioeconomici edambientali, garanzie di sicurezza e di conseguire una vita utile programmata ed uninvecchiamento controllato delle opere. Sono oggetto di studio e sperimentazionemateriali, componenti, sistemi ed organismi edilizi, tecniche edili, cantieri.Programma • Grandezze fondamentali ed unità di misura• Energia e calore; le trasformazioni termodinamiche ed il concetto di rendimento (2° Principio della termodinamica)• Laboratorio: Sostenibilità ambientale• Meccanismi di scambio termico e proprietà termo fisiche dei materiali (solidi); Postulato di Fourier• Conduzione termica in regime stazionario e condizioni di campo termico monodimensionale; Conduzione in una parete infinitamente estesa in due direzioni; Parete multistrato e profilo di temperatura; Conduzione in regime variabile.• Laboratorio: Sostenibilità ambientale;• Il meccanismo di scambio termico per convezione; Convezione forzata e naturale; Determinazione del coefficiente di convezione; Numeri adimensionali.• Il meccanismo di scambio termico per radiazione; Radiazione del corpo nero; Leggi fondamentali; Corpi reali e corpi grigi; Legge di Kirchoff.• Laboratorio: Situazione energetica in Italia.• Effetto serra; Radiazione solare; Coefficiente globale di scambio termico ed isolamento di una parete: adduzione.• Interventi di isolamento termico negli edifici: Trasmittanza; Conduttanza e ponti termici.• Laboratorio: Esercitazioni trasmittanza• Comportamento termico delle pareti esposte al Sole: opache e trasparenti; temperatura fittizia al sole; Bilancio termico di una parete vetrata; Vetri di tipo innovativo; Collettori solari.• Laboratorio: Protocollo Itaca• Proprietà termo fisiche dei materiali (fluidi); scambiatori di calore; Carichi termici estivi ed invernali• Diagramma psicrometrico; Trasformazioni semplici dell’aria umida.• Laboratorio: Impianti geotermici• Diagramma psicrometrico; Trasformazioni semplici dell’aria umida.• Laboratorio: Collettori solari• Laboratorio: Pannelli fotovoltaici• Laboratorio: Certificazione energetica• Laboratorio: Sistemi di recupero acque piovane• Laboratorio: esercizi sui fotovoltaici.• Laboratorio: esercizi sui collettori solari• Laboratorio: esercizi recupero acque piovane ed emissioni di CO2• Laboratorio: Smart CityModalità di esame Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico. L’esame si svolgerà con modalità scritta attraverso il superamento di tre esoneri: una prima parte riguardante il calcolo della trasmittanza e del flusso termico, una seconda parte con due domande aperte teoriche, su tutti gli argomenti affrontati durante il corso; una terza e ultima parte tenderà alla verifica della comprensione delle applicazioni teoriche attraverso lo svolgimento di esercizi sulle energie rinnovabili, il recupero delle acque piovane e le emissioni di CO2 risparmiate.
![]() Bibliografia • De Santoli “Trasmissione del calore” • Cumo, Sforzini, Di Matteo – “Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero” Bibliography • De Santoli “Heat transfer” • Cumo, Sforzini, Di Matteo – "Technological systems for nearly zero energy buildings"
Canale: 2
-
MANCINI FRANCESCO
(programma)
Grandezze fondamentali ed unità di misura – Energia e Calore. Le trasformazioni termodinamiche ed il concetto di rendimento.Introduzione ai meccanismi di scambio termico e proprietà termofisiche dei materiali.Conduzione termica in regime stazionario e condizioni di campo termico monodimensionale: Conduzione in una parete infinitamente estesa in due direzioni. Parete multistrato e profilo di temperatura.Il meccanismo di scambio termico per convezione: Convezione forzata e naturale - Determinazione del coefficiente di convezione.Il meccanismo di scambio termico per radiazione: Grandezze fondamentali - La radiazione del corpo nero: Leggi fondamentali - Il comportamento dei corpi reali - Il corpo grigio - Legge di Kirchhoff - Approssimazione della radiazione mediante legge lineare.Coefficiente globale di scambio termico e isolamento di una parete: Adduzione - Il coefficiente globale di scambio termico - Interventi di isolamento termico negli edificiLa radiazione solare - Effetto serra - Comportamento termico delle pareti esposte al sole: Pareti esterne opache - Temperatura fittizia al sole - Pareti esterne trasparenti - Bilancio termico di una parete vetrata.Cenni sulla conduzione termica in regime variabile e condizione di campo termico monodimensionale - Diffusività termica.Aria umida: Termodinamica dell'aria umida e grandezze caratteristicheConcetto di energia, la trasformazione dell’energia e la sua misura, breve storia dell’energia.Il consumo e l’inquinamento del pianeta, i fattori che influenzano il consumo di energia, gli scenari possibili per le emissioni di anidride carbonica in atmosfera del settore dell’energia, la situazione in Europa.L’energia solare, l’energia idraulica, l’energia eolica, l’energia geotermica, le biomasse, la generazione distribuita dell’energia.Modalità di esame 2 esoneri scritti e esame oraleBibliografia L. DE SANTOLI: Trasmissione del Calore -FISICA TECNICA AMBIENTALE -Volume II - CEA Editrice. 1999G. CARUSO: PSICROMETRIA – Teoria e Applicazioni - Ed. ARACNE, 2009L. de Santoli, G.Moncada: Fondamenti di sostenibilità energetico-ambientale
![]() L. DE SANTOLI: Trasmissione del Calore -FISICA TECNICA AMBIENTALE -Volume II - CEA Editrice. 1999
(Date degli appelli d'esame)
G. CARUSO: PSICROMETRIA – Teoria e Applicazioni - Ed. ARACNE, 2009 L. de Santoli, G.Moncada: Fondamenti di sostenibilità energetico-ambientale |
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ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1025639 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Il corso approfondisce le teorie della deformabilità e
stato tensionale; modello elasticolineare; teoria, tecnica della trave; resistenza per forma: (catenaria-arco); calcoloautomatico; analisi a collasso di strutture monumentali; modelli dicomportamento di strutture deformabili; meccanicadel continuo e teoria propedeutica all'analisi strutturale; comportamento distrutture deformabili; strumenti per l'analisi per strutture reali.
Canale: 1
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MASIANI RENATO
(programma)
e-mail renato.masiani@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoSCIENZA DELLE COSTRUZIONI (codice 1025639)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in usoLavagna e sito web del corso Obiettivi dell’insegnamento Il corso fornisce gli strumenti teorici per l’analisi strutturale di elementi di interesse architettonico. A tal fine, a partire dall’analisi del comportamento meccanico dei più comuni materiali da costruzione, viene sviluppato lo studio delle strutture deformabili sotto l'azione di cause che ne provocano la variazione di configurazione, in vista del loro progetto e delle verifiche di resistenza.Più in generale il Corso ha l’obiettivo, insieme agli altri insegnamenti di ambito strutturale degli anni successivi, di fornire agli allievi Architetti gli strumenti di conoscenza necessari ad interpretare e controllare il ruolo della componente strutturale nel Progetto di architettura.Programma Il programma si articola nelle seguenti parti.1. La trave elastica monodimensionaleModellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uni-assiale, materiali fragili e materiali duttili. Equazioni di legame costitutivo. Principio dei lavori virtuali. Soluzione del problema elastico: metodo degli spostamenti e metodo delle forze. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, tensore della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, tensore della tensione, lemma di Cauchy, teorema di Cauchy, equazioni indefinite di equilibrio, proprietà del tensore della tensione, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici, rappresentazione della tensione in un punto. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare, tensore di elasticità, equazioni di Lamé ed equazioni di Navier. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave.Casi di sollecitazione: • Pressoflessione. Campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione. • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione cava a parete sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte da rettangoli. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo. Modalità di esame L’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. Durante il semestre vengono inoltre svolte tre prove scritte in aula (esoneri); il superamento di tali prove comporta l’esonero dalla prova scritta. Gli esoneri e la prova scritta sono incentrati sulla soluzione di problemi relativi al calcolo delle sollecitazioni, tensioni, deformazioni e spostamenti in strutture isostatiche ed iperstatiche. La prova orale include domande di teoria su tutto il programma svolto.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Materiale didattico integrativo ed esercizi da svolgere: , 2 luglio 2013. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni di Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. Benvenuto E., "La Scienza delle Costruzioni e il suo sviluppo storico", Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2006. Bibliography Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Didactic materials: , July 2nd, 2013. Exercises book: Viola E. “Esercitazioni di Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Other: Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. Benvenuto E., "La Scienza delle Costruzioni e il suo sviluppo storico", Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2006.
Canale: 3
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CAPECCHI DANILO
(programma)
COGNOME Nome Prof. CAPECCHI DANILOe-mail danilo.capecchi@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoSCIENZA DELLE COSTRUZIONI (codice 1025639)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Insegnamento frontale. Esercitazioni in classe, uso di sofware strutturale.Obiettivi dell’insegnamento Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti sviluppano le conoscenze apprese nel corso di Statica o Meccanica delle strutture e le estendono al campo dei solidi deformabili, con particolare riguardo ai modelli di trave deformabile e solido di Saint Venant.Capacità applicative: gli studenti sono in grado di calcolare spostamenti nei sistemi di travi e risolvere strutture iperstatiche, eseguire verifiche a pressoflessione, taglio e torsione di una sezione trasversale, eseguire verifiche di instabilità.Autonomia di giudizio: gli studenti sviluppano l’intuito meccanico sufficiente per valutare criticamente le soluzioni dei problemi descritti al punto precedente.Programma --Tipologie strutturali. Elementi sollecitazioni prevalentemente assiali e con sollecitazioni prevalentemente flessionali. --Elementi inflessi. Mensola in Galilei. Mensola di Navier. La trave piana elastica. Cenni sulla trave piana plastica.--Analisi della tensione. La tensione secondo Cauchy. Equazioni di equilibrio. Il problema statico. Tensioni principali. Stato di tensione piano. Sollecitazione di taglio nelle sezioni rettangolari.--Analisi della deformazione. Tensore della deformazione. Deformazioni principali. Equazioni di congruenza. Stato piano di deformazione.--Il legame tensioni-deformazioni. Il caso monodimensionale. Legge di Hooke generalizzata. La soluzione del problema elastico. Legame costitutivo forza spostamento.--La trave prismatica. Il problema di Saint Venant. Sollecitazione di pressione e flessione. Sollecitazione di taglio. Sezioni simmetriche. Taglio agente lungo un asse che non è di simmetria. Centro di taglio. Taglio deviato. Sollecitazione di torsione. Sezione circolare. Cenni sulla sezione generica. Sezioni cave a parete sottile. Sezione rettangolare. Sezioni composte. Torsione plastica. Analogie.--Teoremi energetici nell'analisi strutturale. Il teorema dei lavori. Calcolo degli spostamenti. Formula generale dello spostamento. Teorema di reciprocità. Teorema di unicità della soluzione elastica. Energia potenziale. Sistemi continui. Energia potenziale totale di un continuo tridimensionale. Energia potenziale totale di un sistema di travi piane.--Calcolo automatico dei telai. Considerazioni generali. Metodo delle forze. Metodo degli spostamenti. Metodi approssimati di calcolo. Calcolo automatico dei telai con il metodo degli spostamenti. Matrice di rigidezza di un trave. Matrice di rigidezza del telaio.--Stabilità dell'equilibrio elastico. Sistemi discreti. Instabilità per diramazione stabile. Aste con imperfezioni. La trave caricata di punta.Modalità di esame L’esame prevede la prova scritta e quella orale. Sono previste prove di esonero dallo scritto facoltative.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008. D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008. Bibliography D. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008. D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008.
Canale: 2
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LIBERATORE LAURA
(programma)
e-mail Prof. laura.liberatore@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (codice 1025639)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso LavagnaObiettivi dell’insegnamento Il corso fornisce gli strumenti teorici per l’analisi strutturale di elementi di interesse architettonico. A tal fine, a partire dall’analisi del comportamento meccanico dei più comuni materiali da costruzione, viene sviluppato lo studio delle strutture deformabili sotto l'azione di cause che ne provocano la variazione di configurazione, in vista del loro progetto e delle verifiche di resistenza.Programma Il programma si articola nelle seguenti parti.1. La trave elastica monodimensionaleModellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uni-assiale, materiali fragili e materiali duttili. Equazioni di legame costitutivo. Principio dei lavori virtuali. Soluzione del problema elastico: metodo degli spostamenti e metodo delle forze.2. Meccanica dei solidiAnalisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, tensore della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, tensore della tensione, lemma di Cauchy, teorema di Cauchy, equazioni indefinite di equilibrio, proprietà del tensore della tensione, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici, rappresentazione della tensione in un punto. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare, tensore di elasticità, equazioni di Lamé ed equazioni di Navier. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint VenantIl solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave.Casi di sollecitazione:• Pressoflessione. Campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione.• Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione cava a parete sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte da rettangoli.• Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio.4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elasticoLa qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo.Modalità di esame L’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. Durante il semestre vengono inoltre svolte tre prove scritte in aula (esoneri); il superamento di tali prove comporta l’esonero dalla prova scritta. Gli esoneri e la prova scritta sono incentrati sulla soluzione di problemi relativi al calcolo delle sollecitazioni, tensioni, deformazioni e spostamenti in strutture isostatiche ed iperstatiche. La prova orale include domande di teoria su tutto il programma svolto.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. Benvenuto E., "La Scienza delle Costruzioni e il suo sviluppo storico", Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2006. Bibliography Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Exercise book Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. For widening Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. Benvenuto E., "La Scienza delle Costruzioni e il suo sviluppo storico", Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2006.
Canale: 4
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REGA GIUSEPPE
(programma)
e-mail giuseppe.rega@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (codice 1025639)-Canale : 4Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 120Supporto alla didattica in uso Lavagna, PCObiettivi dell’insegnamento Il corso intende fornire le basi teoriche necessarie per l’analisi e la progettazione strutturale. Fondandosi sulle conoscenze acquisite nei due corsi di Istituzioni di Matematiche e nel corso di Meccanica delle Strutture, esso fornisce i concetti fondamentali della meccanica dei sistemi deformabili, della teoria dell'elasticità lineare, della resistenza dei materiali, della meccanica delle travi e delle strutture, della stabilità dell’equilibrio.Programma Meccanica dei solidi deformabiliAnalisi della deformazione- Spostamento e deformazione. Equazioni di congruenza implicite.- Tensore della deformazione infinitesima. Significato geometrico delle componenti della deformazione. Deformazioni e direzioni principali.- Equazioni di congruenza esplicite.Analisi della tensione- Tensione secondo Cauchy. Componenti di tensione. Teorema di Cauchy.- Tensore della tensione. Studio dello stato tensionale. Tensioni e direzioni principali. Stati di tensione monoassiali. Stato di tensione piana. Stati di tensione sferica e deviatorica. Cerchi di Mohr dello stato tensionale in un punto.- Equazioni di equilibrio indefinite ed al contorno.Teorema dei lavori virtualiTeoria dei solidi elastici- Legame costitutivo di materiali duttili e fragili. Caratteristiche meccaniche: rigidezza, resistenza, duttilità.- Legame elastico lineare per materiale isotropo: legge di Hooke generalizzata.- Problema elastico lineare per solidi deformabili: formulazione ed unicità della soluzione. Metodo degli spostamenti e metodo delle forze.Teoria della trave- Solido, postulato e problema di de Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte.- Forza normale centrata, flessione retta e deviata, forza normale eccentrica, torsione, flessione e taglio (teoria approssimata). Sezioni compatte e sezioni a parete sottile, mono- o pluriconnesse.- Resistenza dei materiali e verifica di sicurezza (cenni).Sistemi di travi iperstatici? - Formula generale dello spostamento? - Risoluzione sistemi iperstatici con il metodo delle forze.Stabilità dell'equilibrio? Asta caricata di punta. Carico critico euleriano. Verifica a carico di punta.Modalità di esame Una prova scritta relativa alla soluzione di problemi di carattere applicativo sugli argomenti del corso, ed una prova orale.Durante il semestre vengono svolte n. 2-3 prove di accertamento con valore di esonero dalla prova scritta d’esame.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi: Scienza delle Costruzioni, Roma, 1995 D. Capecchi, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni Altri testi: C. Gavarini: Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Masson, 1993 (generale) L. Corradi dell’Acqua: Meccanica delle strutture, Vol. 1, McGraw-Hill, 1992 M. Capurso, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Pitagora E. Viola: Complementi ed esercizi di Scienza delle Costruzioni, Voll.1,2, Pitagora Bibliografia D. Capecchi: Scienza delle Costruzioni, Roma, 1995 D. Capecchi, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni Other English textbooks: to be discussed with the teacher. |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035675 -
PROCESSO EDILIZIO E TECNOLOGIE REALIZZATIVE
(obiettivi)
Il processo edilizio viene visto come lo scenario di riferimento in cui si colloca e si contestualizza l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative (di programma, di progetto, di realizzazione, ecc..) interviene in modi, tempi e ruoli diversi; in un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure che agiscono nell'arco di tale sequenza. L'intento è di far cogliere e comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e "materica" diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità.
Canale: 1
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GIOVENALE ANNA MARIA
(programma)
In riferimento agli obiettivi formativi, il Corso è indirizzato a:
-far acquisire la consapevolezza del processo edilizio, caratterizzato da articolate sequenze di fasi, ruoli degli operatori e metodologie; -fornire informazioni sistematizzate, metodi e strumenti di conoscenza inerenti gli strumenti di controllo della qualità dei processi realizzativi. Il Corso sarà articolato in quattro aree tematiche: a) lezioni teoriche sul processo edilizio e sui diversi modelli attuabili; sulla programmazione, sulle verifiche di fattibilità, sugli approfondimenti tecnologici nei successivi stadi della progettazione; sulle relazioni possibili tra progetto e costruzione, tra progetto, costruzione e gestione, con particolare attenzione alle modalità di affidamento dei lavori e della gestione; b) lezioni teoriche su tecnologie costruttive e processi realizzativi; c) presentazione di casi di studio ed esperienze reali di processi edilizi; d) spazi di esercitazione. Al termine del Corso, gli studenti dovranno: -aver acquisito la conoscenza delle principali fasi operative e procedure, dei principali attori e degli strumenti di controllo della qualità tecnologica relativamente al processo edilizio; -aver acquisito le metodologie finalizzate ad indirizzare le scelte tecnologiche in funzione della qualità, nei successivi stadi di approfondimento tecnico della progettazione, in relazione alla realizzazione e alla gestione dell’opera. ![]() SINOPOLI N., La tecnologia invisibile, Milano, 2007
Canale: 2
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CLEMENTE CAROLA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. CLEMENTE CAROLAcarola.clemente@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893PROCESSO EDILIZIO E TECNOLOGIE REALIZZATIVE (codice 1035675)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 6Ore di lezione 75Supporto alla didattica in uso http://elearning2.uniroma1.it/Obiettivi dell’insegnamento Il processo edilizio è lo scenario di riferimento in cui si colloca l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative interviene in modi, tempi e ruoli diversi; in un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure che agiscono nell'arco di tale sequenza. L'intento è di far cogliere e comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e materica diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità.Programma I contenuti del complesso delle attività didattiche - lezioni ed esercitazioni in aula – sono orientati al raggiungimento di un duplice obiettivo: promuovere lo sviluppo di una capacità critica di gestione delle informazioni complesse connesse al utilizzo ed alla scelta delle tecnologie realizzative, di materiali e componenti in edilizia, e consentire la formazione di una conoscenza di base delle strumentazioni tecnologiche utile a riconoscere e valutare le soluzioni progettuali dei singoli elementi costruttivi alle varie scale.Il corso sarà articolato in una parte di comunicazioni teoriche, finalizzare a fornire gli strumenti generali disciplinari, e in una parte applicativa orientata alla verifica ed alla applicazione di quanto appreso.Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti:- Introduzione al processo edilizio; richiami alle definizioni fondamentali sul sistema edilizio;- lettura e analisi della normativa tecnica specifica sul processo edilizio e richiami sulla normativa nazionale sulle gestione dell’attività edilizia e di progettazione;- Strumenti per la gestione del processo edilizio, attori, fasi attività specifiche, regie tradizionali e innovative di processo;- lezioni monografiche su argomenti specifici di cultura tecnologica della progettazione- Lettura delle modalità di risoluzione di particolari contesti operative nel quadro di specifiche realizzazioni prese in esame;- Lettura e analisi guidata di casi di studio;A supporto delle lezioni teoriche saranno stati forniti periodicamente agli studenti gli strumenti per affrontare le esercitazioni e lo studio teorico di approfondimento.Tutto il materiale didattico e i supporti didattici utilizzati in aula saranno messi a disposizione sulla piattaformahttp://elearning2.uniroma1.it/Processo edilizio e tecnologie realizzative - ClementeModalità di esame L’esame consiste in una prova orale sul programma svolto e dalla verifca delle esercitazioni sviluppate durante il corso.Sono previste attività di verifica di carattere teorico-pratico che si svilupperanno nel corso del semestre parallelamente al periodo di svolgimento delle lezioni.L’esito di tali attività costituisce elemento di valutazione ai fini della prova d’esame finale; questi test finalizzati alla verifica intermedia dell’apprendimento dei contenuti teorico-pratici previsti dal programma del corso e degli approfondimenti specialistici sviluppati anche attraverso l’apporto di contributi esterni provenienti dal mondo della produzione e della progettazione.- modalità di svolgimento: in aula, su fogli forniti dal docente distribuito in classe con domande assegnate a risposta aperta;- strumenti: Fogli forniti dal docente, matita o penna/pennarello;- modalità di consegna: i test saranno ritirati al termine della prova effettuata in classe.La partecipazione ai test di verifica e il relativo risultato da luogo ad una valutazione di merito che concorre alla valutazione finale dello studente.Bibliografia Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012.Arbizzani, E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione. Maggioli, 2011Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000Sinopoli N., La tecnologia invisibile. Il processo di produzione dell'architettura e le sue regie, , FrancoAngeli, Milano, 1997-2010Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione. Tra tecniche e architettura, FrancoAngeli, Milano, 2002A.A. Voci di tecnologia dell'architettura Cavriana Tecnologos, 2006Blyth, A., Worthington, J., Fontana, C., Il progetto e il committente : la pratica del briefing per la gestione del processo progettuale. Napoli Sistemi Editoriali, 2007.Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993,Manfron V., Qualità e affidabilità in edilizia, FrancoAngeli, MilanoParise F., il progetto cantierabile, FrancoAngeli, Milano, 2009
![]() Bibliografia Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012.
(Date degli appelli d'esame)
Arbizzani, E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione. Maggioli, 2011 Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000 Sinopoli N., La tecnologia invisibile. Il processo di produzione dell'architettura e le sue regie, , FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione. Tra tecniche e architettura, FrancoAngeli, Milano, 2002 A.A. Voci di tecnologia dell'architettura Cavriana Tecnologos, 2006 Blyth, A., Worthington, J., Fontana, C., Il progetto e il committente : la pratica del briefing per la gestione del processo progettuale. Napoli Sistemi Editoriali, 2007. Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993, Manfron V., Qualità e affidabilità in edilizia, FrancoAngeli, Milano Parise F., il progetto cantierabile, FrancoAngeli, Milano, 2009 Bibliography Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012. Arbizzani, E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione. Maggioli, 2011 Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000 Sinopoli N., La tecnologia invisibile. Il processo di produzione dell'architettura e le sue regie, , FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione. Tra tecniche e architettura, FrancoAngeli, Milano, 2002 A.A. Voci di tecnologia dell'architettura Cavriana Tecnologos, 2006 Blyth, A., Worthington, J., Fontana, C., Il progetto e il committente : la pratica del briefing per la gestione del processo progettuale. Napoli Sistemi Editoriali, 2007. Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993, Manfron V., Qualità e affidabilità in edilizia, FrancoAngeli, Milano Parise F., il progetto cantierabile, FrancoAngeli, Milano, 2009 |
6 | ICAR/12 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025934 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA II
(obiettivi)
Il corso fornisce la conoscenza dei principi della ricomposizione spaziale della città contemporanea. E ciò attraverso la comprensione della loro evoluzione rispetto alla “modernità”, ossia della successione di idee di città che sono alla base del piano e del progetto urbanistico, dei loro metodi di costruzione, dei “ materiali” urbani utilizzati nonché delle strategie spaziali adottate dall’Ottocento ai giorni nostri. Tutto questo al fine di sviluppare una conoscenza operativa che consenta agli studenti di padroneggiare, nelle loro linee strutturali ( schemi di insieme, piani direttori, piani di struttura, piani di assetto o di sviluppo sostenibile, ecc), sulla base delle esperienze italiane ed europee, i principi e le soluzioni spaziali di riorganizzazione della struttura funzionale, di ricomposizione della forma urbana e di riqualificazione degli equilibri ambientali della città e del territorio contemporanei.
Canale: 1
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CASSETTI ROBERTO
(programma)
L'obiettivo del Corso
Obiettivo del Corso è quello di fornire gli strumenti concettuali e tecnici per affrontare il problema della ricomposizione spaziale - ossia della ricostruzione della forma e della struttura funzionale - della città contemporanea; e di cimentarsi, padroneggiando sia le soluzioni che l’impalcatura concettuale, con una sperimentazione progettuale d'insieme. La struttura del Corso Il corso è organizzato in una parte teorica (lezioni e seminari post lezione) volta a fornire le basi culturali e teoriche per la comprensione del sistema di valori, principi, strategie spaziali e modelli che va emergendo nel XXI secolo; e in una parte progettuale (seminario progettuale, affiancato da un paio di lezioni introduttive) volta a fornire l'impalcatura concettuale del percorso di progettazione - dai principi e dai modelli teorici, all'indagine della realtà, all'idea progettuale, al progetto - e a sperimentare la costruzione di un Piano direttore di riorganizzazione funzionale e di disegno urbano. La parte teorica Il filo logico che legherà questa parte sarà quello di individuare e sistematizzare la trama della nuova "idea" di città - cioè del nuovo sistema di valori, principi, strategie spaziali e modelli che legano in un insieme unitario la visione della città e la ricomposizione delle sue parti, la ricostruzione dello spazio urbano e la progettazione dell'architettura - che va emergendo nel XXI secolo dopo la stagione delle urbanistiche postmoderne. È l'idea di una città ricompattata, densa, funzionalmente mista, formalmente varia, che si ricostruisce al suo interno - sui tessuti a bassa densità, nei vuoti, nelle fratture - che implica il passaggio dalla composizione funzionale bidimensionale dell'Età dell'oro (l'epopea della Modernità degli anni del boom) basata sul concetto di destinazione d'uso e su quello di norma, ad una tridimensionale, basata sul concetto di densificazione e su quello di azione, di intervento. Per far ciò - e questo sarà l'oggetto delle lezioni e del lavoro di studio dello studente - si dovrà innanzitutto volgere uno sguardo all'indietro, all'ultima grande idea di città - quella della Modernità nell'Età dell'oro (1945 - 1974) - e ai suoi principi chiave di composizione delle funzioni nello spazio e di costruzione della forma urbana, mettendoli in relazione, per comprenderne il significato, alla cosiddetta "seconda ondata" (l'onda lunga dell'industrializzazione) di cambiamenti economici, sociali, tecnologici, della scena urbana e del pensiero di cui sono espressione. E si dovrà poi passare ad esaminare la fine di questi principi e l'ingresso di una pluralità di nuovi codici compositivi dello spazio - le "urbanistiche" della Postmodernità nell'Età dell'incertezza (1975 - 1994) - cercando di comprendere il loro stretto legame con la "terza ondata" (la nuova onda della società postindustriale) di cambiamenti economici, sociali, tecnologici, dell'ordine urbano e dei valori che riplasma la scena europea dalla metà degli anni Settanta. Si potrà così giungere, in relazione alle nuove direzioni della "terza ondata" indotte dalla globalizzazione alla fine del secolo scorso, ad intravedere l'emergere progressivo, nel dibattito teorico e nelle esperienze concrete, dalla metà degli anni Novanta, di un nuovo quadro unitario di valori e principi di composizione dello spazio - di una nuova idea di città, in altri termini, l'idea di città della Nuova Modernità nell'Età del rischio (1995 - oggi). E si potrà tentare di delinearne i modelli - quelli di ricomposizione delle regioni urbane, delle agglomerazioni, della "città leggera" e dello spazio collettivo - e i quattro pilastri di composizione su cui poggiano: l'intensificazione funzionale, l'interconnessione in rete, la ricostruzione della trama degli spazi collettivi; la riconnessione dei punti nodali in un sistema di sequenze spaziali. Questa - l'individuazione di valori, principi e modelli, su cui poggia la composizione dello spazio dell'urbanistica contemporanea - rappresenta la prima delle due parti chiave del Corso. E poiché non si tratta di un corpus scientifico consolidato (come quello dell'urbanistica della Modernità con i suoi manuali) per cui si possa far riferimento ad un unico testo (anche se, naturalmente si indicheranno un libro principale e un saggio di riferimento) sarà necessario intrecciare strettamente ad ogni lezione un successivo, breve, seminario, che costituirà un momento di riflessione e di dibattito sui punti salienti - obiettivi, principi, strategie, soluzioni spaziali - sviluppati volta per volta. Per questa fase il lavoro che si richiede allo studente è essenzialmente lo studio del libro di riferimento (e di un eventuale altro testo di approfondimento, a scelta) e la partecipazione attiva al seminario, per cui saranno previste prove di verifica in itinere volte a favorire l'apprendimento e l'efficace partecipazione al processo formativo. La parte progettuale Il filo logico che legherà questa parte sarà quello, innanzitutto, di individuare e sistematizzare la sequenza logica, il percorso di progettazione - il passaggio cioè dai principi e dai modelli teorici generali, all'indagine della specifica realtà urbana, all'idea progettuale e infine al progetto - che va emergendo nel XXI secolo dopo l'esperienza di progettazione della città per parti delle urbanistiche postmoderne. È un percorso iterativo, che, in relazione agli obiettivi e alle strategie spaziali, analizza gli elementi portanti della struttura funzionale e della forma urbana affianca poi ad essi l'idea progettuale, la quantifica, e costruisce lo scenario futuro per procedere poi al progetto funzionale e al disegno urbano. E di procedere, poi, sulla scorta di tale impalcatura logica, alla realizzazione di un'esperienza progettuale di costruzione di un Piano direttore - di riorganizzazione e di disegno urbano - di una città media del Lazio: Aprilia. Per far ciò - e questo sarà l'oggetto di un paio di lezioni preliminari - si analizzerà un esempio di costruzione del piano e di disegno urbano nel periodo dell'epopea della Modernità, un esempio di costruzione del progetto urbano delle "urbanistiche" della Postmodernità, e infine un esempio di costruzione del piano ed uno del progetto urbano contemporaneo (della Nuova Modernità). Poi si passerà - e questo sarà l'oggetto del lavoro di studio dello studente - all'esame di un piano europeo degli anni Duemila, per padroneggiare in concreto il percorso di costruzione del piano (la sequenza obiettivi, strategie spaziali, modelli, scenari, idea, progetto). E infine si procederà, avendo in mano il percorso di progettazione - e questo sarà l'oggetto del lavoro di ideazione e progettazione dello studente - alla costruzione (disponendo di un insieme di elaborati di base che verranno forniti dalla docenza) di un sistema di elaborazioni interpretative e progettuali che sfoceranno nell'ideazione del Piano direttore di Aprilia. Questa - la costruzione del percorso di progettazione e la costruzione di un piano direttore di Aprilia - rappresenta la seconda delle due parti chiave del Corso. E poiché si tratta di elaborare un'esperienza progettuale, le lezioni avranno un'incidenza minima e sarà centrale invece il seminario progettuale che costituirà il luogo per un confronto e un dibattito collettivo sugli elaborati che dovranno essere via via predisposti (secondo un calendario che verrà comunicato in corso d'opera). Per questa fase il lavoro che si richiede agli studenti (che si organizzeranno in gruppi fino ad un massimo di quattro partecipanti) è: - lo studio del piano europeo prescelto; - la predisposizione, in forma creativa e personalizzata, degli elaborati per la costruzione del piano direttore di Aprilia; e, infine, la partecipazione attiva al seminario (questo per stimolare l'apprendimento critico delle diverse angolature visuali, delle diverse soluzioni spaziali e delle diverse possibilità di rappresentazione, e, non ultimo, per non ricominciare sempre da zero a ripetere le stesse cose. Non sono previste perciò revisioni individuali) per cui saranno previste prove di verifica in itinere volte a favorire l'apprendimento e l'efficace partecipazione al processo formativo. Per quanto riguarda lo studio di un piano europeo degli anni Duemila (saranno indicati in corso d'opera i piani in cui la sequenza obiettivi - principi - strategie spaziali generali - soluzioni di dettaglio è più chiara ed esplicita ed arricchita di schemi illustrativi, ma ogni gruppo avrà la più ampia facoltà di scegliere il piano o il grande progetto urbano che preferisce o trova più comodo reperire, purché significativo, e tale scelta, se interessante e rilevante, sarà ovviamente premiata) il lavoro da effettuare è piuttosto semplice: riprodurre e presentare gli elaborati originali (relazione e cartografie, tradotte solo nel caso si tratti di piani in lingua tedesca od olandese) per la discussione e predisporre una breve relazione - eminentemente grafica - che focalizzi in forma chiara, sulla base degli schemi illustrativi presenti nel piano, il percorso che dagli obiettivi porta ai principi e ai modelli teorici generali, e dai modelli generali, attraverso l'analisi della realtà, alle soluzioni spaziali. Per quanto riguarda la costruzione del Piano direttore di Aprilia, il lavoro da effettuare (poiché verranno forniti gli elaborati di base: carte storiche, uso del suolo, rilievo aereofotogrammetrico, rilievo delle funzioni urbane) sarà soprattutto (oltre naturalmente ai necessari sopralluoghi per comprendere la città ed effettuare le verifiche del costruito e delle funzioni urbane) un lavoro di interpretazione, schematizzazione grafica, ideazione spaziale che seguirà in linea di massima il seguente percorso di produzione di elaborati: - l'impronta storica (i successivi ordini storici e l'impronta che hanno lasciato sulla struttura del territorio e della città); - gli obiettivi, le strategie, i modelli; - l'intelaiatura funzionale (la struttura e il profilo delle attività terziarie, in termini di quantità, rango e addensamenti, e il sistema dei collegamenti che la interconnette); - i caratteri d’insieme della forma urbana (struttura della rete degli spazi pubblici, trame verdi, sequenze spaziali, fratture, tessuti urbani, insediamenti diffusi); - i rapporti tra città e ambiente (la struttura e la forma dell'ambiente e del paesaggio: lo spazio agrario e naturale e i corridoi di connessione); - lo scenario attuale e l'idea progettuale (articolati per componenti); - la quantificazione (popolazione, abitazioni, posti di lavoro e relativi volumi); - lo scenario futuro (articolato per componenti); - l'immagine urbana di progetto (il disegno urbano). L'orario del Corso In relazione alle esigenze didattiche proprie della struttura del corso - strettamente articolata in lezioni e seminari - le due giornate di lezione e seminario saranno cadenzate secondo lo stesso orario. Pertanto si osserverà il seguente orario: Lunedì 15.30 - 19.30 Mercoledì 15.30 - 19.30 Le modalità di esame L’esame sarà individuale e si baserà: - per quanto riguarda la parte teorica, sul giudizio relativo alla partecipazione ai seminari post lezione e su di una prova orale, volta ad accertare la preparazione sul quadro socio economico, sui principi, sulle scelte spaziali dei piani in dettaglio acquisita dallo studio dei testi di base (e di quella, eventuale, di uno, dei libri di approfondimento indicati). - Per quanto riguarda la parte progettuale, sul giudizio relativo alla partecipazione ai seminari progettuali basato sulle verifiche del lavoro svolto in itinere; sulla valutazione degli elaborati relativi allo studio del piano europeo, e sulla valutazione degli elaborati relativi allo schema direttore di Aprilia. Gli elaborati relativi allo studio del piano europeo e quelli relativi allo schema direttore di Aprilia, dovranno essere presentati in forma cartacea e in forma digitale. Alla fine dell'esame gli elaborati saranno ritirati dalla docenza (quelli cartacei saranno restituiti, su richiesta) dopo la verifica di congruità di quelli digitali) per essere presentati agli studenti degli anni successivi. ![]() Testi di base (al momento disponibili)
(Date degli appelli d'esame)
- R. Cassetti, L'Idea di città del XXI secolo, in Lectures #4, Sapienza Università di Roma, Design Press, Roma 2014 - R. Cassetti, Roma e Lazio. L’urbanistica. Idee e piani dall’ Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006 Testi di base (al momento indisponibili) - R. Cassetti, P. L. Paolillo, La nuova urbanistica. Principi e metodi, Mimesis, Milano (in stampa) - R. Cassetti, La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano, Gangemi, Roma, II ediz. 2014 (esaurito) Testi di approfondimento - E. Firley, K. Gron, The Urban Masterplanning Handbook, John Wiley & Sons, Chichester, 2013 - AA. VV., Le Grand Pari(s). Consultation internationale sur l'avenir de la metropole parisienne, amc Le Moniteur Architecture, Paris 2009 - R. Cassetti, Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana, Gangemi, Roma 2008 - F. Ascher, I nuovi principi dell’urbanistica, Pironti, Napoli 2005 - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005 - S.V. Ward, Planning the Twentieth-Century City. The Advances Capitalist World, J. Wiley & Sons, Chichester 2002 - R. Rogers, Towards and Urban Renaissance: Final Report of the Urban Task Force Chaired by Lord Rogers of Riverside, Spon, London 1999
Canale: 2
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SCATTONI PAOLO
(programma)
e-mail pscattoni@gmail.comCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893 InsegnamentoPROGETTAZIONE URBANISTICA II (codice 1025934)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in usoPiattaforma Moodle de la “Sapienza”, software STAN (Strategic Analysis), software PAULUS, interventi di esperti anche in teleconferenza, accesso a database di rassegna stampa, proiezioni PPT, tecniche di roleplay.Obiettivi dell’insegnamentoIl corso ha come obiettivo quello di introdurre strumenti avanzati per la pianificazione urbana e territoriale partendo dalla conoscenza dei modelli della decisione pubblica attraverso l'approccio della scelta strategica e dalla loro applicazione pratica in una parte di cittàProgrammaIl corso si articola in lezioni, esercitazioni e un'applicazione sul campo. Per quanto riguarda le lezioni all'inizio si richiameranno le principali fasi dell'urbanistica italiana contemporanea. Verranno successivamente trattati i modelli della decisione pubblica e le relazioni con la pianificazione. Successivamente verranno presentati gli elementi di base dell'approccio della scelta strategica. Presentazione di alcuni casi di studio: Grosseto, Orvieto, etc.Infine verranno presentati elementi di base delle teorie della progettazione urbanistica.L'applicazione pratica riguarderà la costruzione di un piano locale per una parte di città. Modalità di esameLa prova di esame è individuale. Ciascuno studente sarà chiamato a discutere sia i contenuti delle lezioni ed esercitazioni che i contenuti della applicazione pratica.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Scattoni, P., L'urbanistica dell'Italia contemporanea, Roma, Newton&Compton, 2004. Bobbio, L., La democrazia non abita a Gordio, Milano, Angeli, 1996 Friend, J, Jessop, N., “La natura della pianificazione” trad. It., capitolo di Local Government and Strategic Bibliography Scattoni, P., L'urbanistica dell'Italia contemporanea, Roma, Newton&Compton, 2004. Bobbio, L., La democrazia non abita a Gordio, Milano, Angeli, 1996 Friend, J, Jessop, N., “La natura della pianificazione” trad. It., capitolo di Local Government and Strategic Choice, London, Tavinstock, 1969. Sternberg, E., “An Integrative Theory of Urban Design”, Journal of the American Planning Association, vol. 66(3), 2000.
Canale: 3
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DONVITO GIACINTO
(programma)
e-mail giacinto.donvito@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893PROGETTAZIONE URBANISTICA II (codice 1025934)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100 Supporto alla didattica in uso Personal computer e video proiettoreObiettivi dell’insegnamento Il Corso si propone di contribuire alla formazione dello studente sotto il profilo culturale, metodologico e tecnico, sostenendolo nella costruzione di un percorso progettuale consapevole della molteplicità degli orientamenti e degli apporti che hanno caratterizzato l’urbanistica e la sua collocazione nel processo di produzione e trasformazione della città e del territorio, fin dalla sua costituzione come disciplina autonoma. Un percorso progettuale che utilizzi indagini e descrizioni come materiali per la costruzione di valutazioni critiche e di risposte propositive coerenti.Programma Le questioni affrontate dal Corso tendono: da un lato a fornire alcuni lineamenti del quadro teorico e strumentale della disciplina urbanistica, nella sua evoluzione e nelle sue principali, recenti tendenze in Italia, anche in confronto con esperienze significative di altri contesti europei; dall’altro a definire i temi, l’articolazione, i contenuti e le modalità di costruzione di una proposta progettuale, rispetto ad un ambito spaziale prescelto. A questo scopo, agli studenti sarà richiesto di procedere ad una lettura critica per sistemi, dei caratteri e delle trasformazioni di uno specifico contesto, a seguito della quale potranno esprimere una sintesi valutativa intesa come snodo per l’individuazione dei principali contenuti propositivi delle loro elaborazioni, esposti nella forma ed al livello di definizione propri di uno schema direttore.Gli argomenti delle lezioni riguarderanno:le principali tendenze attuali della pianificazione e progettazione urbanistica in Italia ed il confronto con altri paesi europei: approcci, leggi, regole, strumenti e loro forme, competenze, attori;la costruzione del progetto: a) la lettura critica dei caratteri e delle trasformazioni del contesto urbano e territoriale attraverso i parametri fisico-naturalistici, storici, insediativi, socio-economici e funzionali. Fonti, modalità, strumenti, tecniche, rappresentazione; b) le valutazioni nel rapporto tra analisi, descrizione/interpretazione e proposta progettuale: contenuti, modalità di elaborazione, risultati possibili; c) gli esiti progettuali, in termini di obiettivi, strategie, azioni; d) elementi per la comprensione e l’utilizzo del linguaggio urbanistico: le rappresentazioni, le norme e il loro reciproco rapportoModalità di esame L’esame sarà basato su un colloquio relativo agli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sulla discussione delle esercitazioni svolte e degli elaborati progettuali relativi all’ambito territoriale di studio.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Gabellini P.,Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P. Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011. Bibliography Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Gabellini P.,Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P. Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011.
Canale: 4
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SANTANGELO SAVERIO
(programma)
e-mail saverio.santangelo@uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA (UE) - 15893PROGETTAZIONE URBANISTICA II (codice 1025934)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in uso Correnti supporti per la comunicazione docente/studenti e per l’illustrazione di argomenti e contenuti grafici delle lezioni (materiali cartacei e supporti digitali).Obiettivi dell’insegnamento Obiettivo generale dell’insegnamento è mettere gli studenti in grado di predisporre un progetto urbanistico relativo ad una porzione limitata di città, ma con attenzione alle relazioni funzionali e morfologiche con l’ambito urbano più esteso in cui ricade. Ulteriori obiettivi sono portare lo studente ad affrontare i principali nodi in ordine alla fattibilità del progetto ed alla sostenibilità dell’intervento, e a maturare una visione sufficientemente ampia e approfondita delle problematiche generali che ne sono alla base.Programma Per molteplici ragioni (trasformazioni sociali, crisi economica, problematiche ambientali, necessità di riqualificazione urbana, competitività territoriale), uno dei temi oggi più significativi nell’azione pubblica per il miglioramento e la sostenibilità delle condizioni di vita nelle città è l’housing sociale. È questo, dunque, l’oggetto del corso per l’a.a. 2013-14, per quanto riguarda le sue problematiche sia d’ordine concettuale che proprie della progettazione degli interventi. Nel corso, l’housing sociale è inquadrato come contenuto qualificante dell’azione urbanistica più generale nell’attuale fase di evoluzione delle città.Il programma del corso è articolato in tre parti.Nella prima parte – attraverso lezioni frontali –, saranno trattate le questioni d’ordine generale relative al tema: il mutato ruolo del soggetto pubblico in tema di welfare abitativo e la previsione anche di operatori privati nell’attuazione di politiche e programmi; le caratteristiche dell’attuale domanda di abitazioni a costi contenuti; i compiti attuali e gli strumenti disponibili per PA ed operatori pubblici di settore, fino a ieri specializzati nella realizzazione di Edilizia residenziale pubblica; la partecipazione di attori privati alla realizzazione di interventi di housing sociale; l’esigenza di soddisfare requisiti di sostenibilità degli interventi.Una seconda parte – attraverso lezioni frontali e il confronto docente-studenti –, è dedicata all’individuazione e analisi delle aree oggetto di esercitazione ed alla esplicitazione degli obiettivi urbanistici generali e specifici da perseguire (a partire dalla conoscenza del contesto d’intervento, e considerando il quadro normativo di riferimento).La terza parte – attraverso il costante confronto docente-studenti –, prevede la redazione degli elaborati di un progetto urbanistico centrato su un intervento di housing sociale, secondo modalità conformi a quanto richiesto dalla normativa in vigore e in coerenza con gli strumenti urbanistici vigenti.Modalità di esame Sono previste esercitazioni durante lo svolgimento del corso, verosimilmente una per ogni sua parte; considerate come strumento di monitoraggio didattico e valutate come verifica di apprendimento di ogni singolo studente.L’esame finale consiste nella loro discussione complessiva; particolare valore è riconosciuto alla terza esercitazione, la redazione del progetto urbanistico, in quanto espressione di sintesi anche delle due precedenti.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testi di orientamento. Per una ricostruzione storica delle problematiche generali: G. Ferracuti, M. Marcelloni, La casa. Mercato e programmazione, Einaudi, 1982; Il secondo Peep di Roma, Uspr Documenti 12, s. d.. Per questioni proprie dell’housing sociale: Censis, Social Housing e Agenzia pubbliche per la casa, Dexia Crediop, Federcasa, 2008; Cittalia, I comuni e la questione abitativa, Fondazione Anci Ricerche, 2010. Ulteriori indicazioni, anche attinenti materiali documentali utili per le esercitazioni, saranno fornite durante lo svolgimento del corso. Riferimenti bibliografici saranno, inoltre, dispense fornite dal docente titolare del corso. Bibliography Basic texts. For a historical reconstruction of general issues: G. Ferracuti, M. Marcelloni, La casa. Mercato e programmazione, Einaudi, 1982; Il secondo Peep di Roma, USPR Documents 12, s. d; For issues specific to public housing: Censis, Social Housing e Agenzia pubbliche per la casa, Dexia Crediop, Federcasa, 2008; Cittalia, I comuni e la questione abitativa, Anci Research Foundation, 2010; For a look across the border, in consideration of morphological effects: Vers de nouveaux logements sociaux, Silvana Editoriale, 2009. Additional information, including a relevant secondary bibliography , will be provided during the course. |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | ITA | |
1026591 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE III
(obiettivi)
Il corso offre gli elementi teorici per il rilievo architettonico e urbano, le sue metodologie dirette e strumentali, le sue procedure e tecniche, anche digitali, di restituzione metrica, morfologica e tematica per il restauro monumentale e il recupero edilizio.
Canale: 1
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CARLEVARIS ANNA LAURA
(programma)
Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto - che ha già acquisito le competenze essenziali per la rappresentazione a mano libera e digitale dell’architettura e del contesto urbano - gli strumenti necessari alla acquiizione dei dati metrici e morfologici del patrimonio esistente e la restituzione dei dati per via grafica bi e tridimensionale.ProgrammaIl corso mira a individuare e sviluppare, all'interno della formazione acquisita dagli studenti, quelle conoscenze che possono contribuire al delicato compito di approccio al patrimonio storico e alle stratificazioni dell’ambito urbano (conoscenze geometriche di base, tecniche grafiche tradizionali e non, storia dell’architettura, etc.) per mettere a fuoco l’interdisciplinarietà tra le diverse componenti del bagaglio culturale dell’architetto.Il rilievo di un edificio è un’operazione da affrontare a partire dalla consapevolezza del suo specifico valore storico-architettonico e da un’accurata indagine storico-critica. In seconda istanza, poiché rilevare significa scegliere quegli elementi che meglio restituiscono il significato dell’opera, è necessario operare un'adeguata schematizzazione geometrico-architettonica dell’architettura per poter poi procedere alla acquisizione metrica di elementi significativi opportunamente selezionati.Infine si passa alla fase operativa di acquisizione metrica non prima di aver acquisito le tecniche di rilevamento e le necessarie teorie della misura. L’intero processo, inoltre, è proposto allo studente come una significativa occasione per rivedere e selezionare, dal punto di vista grafico, le diverse modalità di rappresentazione per scegliere, di volta in volta, gli strumenti e i modi opportuni per registrare su carta lo stato di avanzamento del progetto di rilievo e la sua documentazione.Modalità di esameExams Lo studente è tenuto a presentare, al momento dell’esame, i seguenti elaborati:A_ Taccuino di lavoro che riporta lezioni e esercitazioni in aula, nonché eidotipi, ecc.B_ Esercitazioni svolte durante il semestre e collegate ai temi delle lezioni, applicate ai primi approcci al rilevamento a vista e al rilevamento diretto di oggetti semplici.C_Elaborati relativi al Tema d’anno, scelto dagli studenti stessi in un ambito di proposte avanzate dall'insegnante. In generale, si ritiene opportuno che gli studenti, organizzati in gruppi composti da tre persone, lavorino su soggetti non troppo distanti né dal unto di vista storico-architettonico e morfologico, né dal punto di vista logistico, in modo da condurre l'esperienza in maniera collettiva.L’esercitazione dovrà descrivere:- storia dell’edificio e del contesto urbano;- eidotipi di piante, sezioni, prospetti;-elaborati relativi all'acquisizione delle misure tramite rilievo diretto eindiretto;- integrazioni del rilievo mediante fotogrammetria, fotomodellazione, etc;- restituzione dell’analisi storica, architettonica, metrico-proporzionale di piante e alzati;- eventuali elaborati desunti dal modello tridimensionale dell’oggetto rilevato;- presentazione power point che racconti gli aspetti operativi e le scelte metodologiche, nonché gli apparati documentari raccolti.
![]() Bibliografia _ Riccardo Migliari, Il disegno degli ordini e il rilievo dell’architettura classica: Cinque pezzi facili, in Disegnare. Idee, immagini, n. 2, 1991, pp. 49-66; _Mario Docci, Diego Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Roma-Bari 1994; nuova edizione: Laterza, Roma-Bari 2009; _ Leonardo Paris, Il problema inverso della prospettiva, Edizioni Kappa, Roma 2000; _Malvina Borgherini, Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia 2005; _Livio De Luca, La fotomodellazione architettonica. Rilievo, modellazione, rappresentazione di edi?ci a partire da fotogra?e, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2011. Altri testi sono suggeriti di volta in volta agli studenti.
Canale: 3
Canale: 4
-
SBRANA STEFANO
(programma)
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso introduce alla conoscenza del disegno come mezzo per la rappresentazione dello specifico dell’architettura, individuando un quadro formativo (articolato secondo teorie, tecniche e strumenti) che è finalizzato alla predisposizione degli elementi conoscitivi di base interessanti in modo particolare il campo disciplinare dell’allievo architetto. Gli argomenti trattati riguarderanno l’ambito analitico relativo alla lettura della realtà dell’architettura mediante il rilievo, che viene elaborato in modo approfondito facendo diretto riferimento al contesto ambientale nelle esercitazioni applicate.ELENCO DEGLI ARGOMENTI DELLE LEZIONI- Lineamenti storici del rilievo in architettura ( teorie,metodi, strumenti e tecniche);- Teorie e tecniche di rappresentazione grafica in architettura; normative grafiche e codici di rappresentazione.- Teorie e tecniche del rilievo in architettura: il rilievo tradizionale o diretto;- Metodologie e tecniche del rilievo strumentale;- Teorie e tecniche per il rilevamento dei centri urbani.ESERCITAZIONI E TEMA APPLICATIVO D’ANNO- Rilievo ed analisi grafica di un edificio di particolare interesse storico;- Rilievo ed analisi grafica di alcuni elementi architettonici significativi;- Rappresentazione grafica di un edificio nel suo contesto urbano.ELABORATI RICHIESTI Tutte le tavole grafiche dovranno essere della dimensione standard 70x100 e dovranno essere fornite della apposita testata predisposta dal corso.- La prima esercitazione sarà costituita da un numero di tavole adeguato alla rappresentazione grafica completa del rilievo del tema prescelto (piante, sezioni , prospetti e assonometria. Scale grafiche indicative: 1:200 – 1:100 – 1:50).- La seconda esercitazione sarà costituita da una o più tavole con il rilievo di particolari architettonici (pianta, sezione e prospetto. Scale grafiche indicative: 1:20 – 1:10 ).- La terza esercitazione sarà costituita da una o più tavole per la rappresentazione grafica di un edificio nel contesto urbano (planimetria catastale, planivolumetria, prospetti di insieme o quinte stradali.. Scale grafiche indicative: 1:2000 – 1:1000 – 1:500 – 1: 200).SCADENZE DI CONSEGNA DEL LAVORO D’ANNO Non vengono fissate particolari scadenze per la consegna del lavoro, salvo che lo stesso deve essere completamente ultimato prima della prova di esame. Per la verifica di tale circostanza tutti gli allievi sono tenuti ad effettuare una revisione generale pre-esame del lavoro svolto che è propedeutica all’esame stesso.MODALITA’ D’ESAME- L’esame verterà sull’intero arco dei contenuti trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni, che potranno essere esposti secondo il metodo prescelto per lo svolgimento delle elaborazioni grafiche prodotte nel corso dell’anno.- L’esame è individuale e la formazione dei gruppi (composta da un massimo di 3 persone) è consentita solo per lo svolgimento delle esercitazioni di rilievo.- Nella valutazione d’esame la parte teorica risulta avere una importanza almeno equivalente alla parte applicativa, ritenendosi fondamentale, al fine del superamento della prova d’esame, la conoscenza dei presupposti conoscitivi che debbono guidare lo svolgimento del lavoro.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- GUGGIA A., TOSETTI A.: “Il Disegno” - Libreria Cortina, Padova 1983 - MAESTRO R.: “Disegno per l’analisi e per il progetto” – Editrice Esculapio, Bologna 1991 - MIRRI F.: “La rappresentazione tecnica e progettuale” – Editrice Nuova Italia Scientifica, Roma 1992 - MORLACCHI M.: “ Il libro del Disegno”- Gangemi Editore, Roma 2008 - PORTER T., GOODMAN S.: “Basic design” – Editrice Clup, Milano 1991 - VALENTINIS M.: “Corso di disegno tecnico” – Editrice San Marco, Bergamo 1973 BIBLIOGRAFY - MAESTRO R. : “ Disegno per l’ analisi ed il progetto” – Editrice ESCULAPIO, Bologna 1991 - MIRRI F. : “La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia scientifica, Roma 1992 - MORLACCHI M. : “Il libro del Disegno” - GANGEMI Editore, Roma 2008 - PORTER T., GOODMAN S.: “Basic Design” – Editrice CLUP , Milano 1991 - VALENTINIS M.: “ Corso di Disegno Tecnico” – Editrice SAN MARCO, Bergamo 1973
Canale: 2
-
DOCCI MARIO
(programma)
Programma del Corso.
Scopo del Corso è di dotare lo studente di tutti quegli strumenti che gli consentano di leggere, rappresentare, analizzare un elemento architettonico nei suoi vari aspetti (metrici, strutturali, formali, etc.) secondo un approccio quanto più possibile controllato scientificamente. Dopo aver acquisito durante i primi due anni i fondamenti e le abilità necessarie per costruire e manipolare vari modelli (geometrici, grafici e informatici) di un oggetto architettonico, lo studente è chiamato a cimentarsi con i problemi connessi con il rilievo e la rappresentazione di un edificio dell’architettura storica. Su di esso ciascuno dovrà sperimentare le varie tecniche grafiche e informatiche acquisite, così come applicare, in forma controllata, i vari procedimenti di rilevamento. Geometria della Rappresentazione – In quest’ambito disciplinare il Corso intende fornire allo studente gli strumenti per l’approfondimento delle specifiche tematiche inerenti il rilievo dell’architettura. In particolare si concentrerà sulla modellazione 3D e sull’analisi delle superfici che ricorrono in architettura. Disegno dell’Architettura - Verranno anche qui ripresi ed approfonditi alcuni argomenti teorici già affrontati durante i primi due anni di corso. A questa parte teorica si affiancheranno alcune attività di tipo applicativo che costituiranno il necessario supporto nell’avanzamento del lavoro di rilievo. Rilievo dell’Architettura - La maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo terzo anno di affrontare i problemi tipici del Rilievo architettonico e urbano. Questa disciplina ha in questi ultimi tempi guadagnato un ruolo di prima fila tanto nella cultura storico-architettonica che nella formazione e nella pratica professionale dell’architetto sotto la spinta di molteplici fattori: le crescenti esigenze di tutela del patrimonio architettonico; la sempre più riconosciuta validità formativa della disciplina; il crescente interesse per il rinnovamento e la riqualificazione dei centri storici e dell’ambiente urbano. Sembra importante ribadire che con il termine Rilievo non indica soltanto la semplice operazione di misurazione e restituzione grafica di un manufatto, ma al contrario quel complesso di operazioni che attraverso l’osservazione, l’analisi e la rappresentazione di tutte le componenti dell’architettura (da quelle dimensionali a quelle geometriche, da quelle strutturali a quelle costruttive) consentono di cogliere l’intima essenza dell’elemento architettonico o urbano oggetto di studio. Il rilievo assume, in questa ottica, il ruolo di disciplina scientifica a carattere conoscitivo/formativo capace di penetrare all’interno di questa complessa realtà, divenendo lo strumento base per tutte quelle operazioni di “lettura” e di “trascrizione grafica” rivolte al patrimonio architettonico, siano esse orientate verso la conoscenza storica, la documentazione ed anche, verso le operazioni di conservazione e di restauro. Da un punto di vista teorico si procederà pertanto all’integrazione delle conoscenze già maturate a proposito al rilievo a vista con quanto necessario per l’impostazione di un rilievo scientificamente corretto. L’attenzione sarà in particolare concentrata sull’impostazione di un progetto di rilievo, sulla differenza tra rilievo diretto e strumentale, sui problemi relativi al rilievo planimetrico e altimetrico (costruzione e controllo delle poligonali, trilaterazioni e triangolazioni, intersezione in avanti). Per quanto attiene invece alla parte applicativa, essa verterà sul rilievo a vista completo di un edificio e all’impostazione del relativo progetto del rilievo. In questo quadro rientra pertanto la realizzazione di un certo numero di elaborati grafici ed informatici, che rispecchiano il percorso formativo dello studente e testimoniano il conseguimento degli obiettivi prefissati. Come già per l’anno passato, tuttavia, questi elaborati devono essere intesi come la sintesi di varie attività (lezioni ex cathedra, al computer, esercitazioni in aula o all’aperto); lo studente dovrà inoltre proseguire la registrazione di tutte queste esperienze, in forma di appunti e disegni, sul suo personale Taccuino (possibilmente utilizzando quello dello scorso anno) che dovrà essere tenuto aggiornato e in ordine per essere mostrato nel caso i docenti ne facciano richiesta. In questo quadro vanno inseriti gli argomenti che saranno affrontati in questa parte del corso: La storia del rilevamento architettonico Verrà analizzato il ruolo svolto dal Rilevamento nel nostro passato per indagare il variare dei concetti, delle metodologie e delle strumentazioni. L’analisi storica partirà dall’antichità classica per proseguire attraverso il Medioevo ed il Rinascimento fino ad arrivare ai grandi rilevatori dell’Ottocento. Verranno presi in esame alcuni esempi significativi della storia del Rilevamento Urbano: Forma Urbis Romae, Pianta di Imola di Leonardo da Vinci, il Rilievo di Roma, etc... Saranno trattati anche: Elementi di Storia della Cartografia, Metrologia antica, relazione tra le antiche unità di misura. Metodologia del rilevamento La teoria della misura, le precisioni e le norme da osservare nella ripresa delle misure. Il Rilevamento diretto: problemi generali, gli strumenti e le tecniche di impiego, le metodologie tradizionali. Rilevamento strumentale e fotogrammetrico: gli strumenti e le tecniche di impiego e le metodologie. Le nuove tecnologie di rilevamento: scansione 3D, Image Based Modelling (IBM). Il Rilevamento urbano: problematiche generali e metodologie. Il Rilevamento finalizzato al Restauro ed al consolidamento. Le tecniche di rappresentazione grafica del rilevamento Convenzioni grafiche, simbologie e norme di rappresentazione Le scale di rappresentazione ed i loro contenuti Le Carte tematiche per il rilevamento architettonico: datazioni, stato fessurativo, materiali, stato di conservazione delle superfici. Elementi di catalogazione secondo le norme dell’I.C.C.D. Elaborati richiesti allo studente. Il tema di esame deve essere stabilito entro il primo mese del Corso. E’ consentita la scelta dello stesso tema a max. tre studenti, ciascuno dei quali dovrà dimostrare l’apporto individuale all’impostazione ed allo sviluppo del lavoro. Temi e casi particolari dovranno essere concordati con la docenza. Gli elaborati richiesti saranno come di consueto di tre tipi: il Taccuino, le Tavole ed i Modelli Informatici. Il Taccuino – Esso consiste come è noto in un album del tipo a fogli bianchi, rilegato, formato A4 (29,7x21) o simile, nel quale ciascuno studente svolge gli ex tempore (come le esercitazioni in aula o all’esterno), prende gli appunti delle lezioni illustrandoli a riga e squadra o preferibilmente a mano libera con i disegni realizzati dal docente alla lavagna o al computer ed infine raccoglie gli esercizi che saranno assegnati durante le lezioni. Sul taccuino dovranno anche essere riportati gli appunti relativi alle esercitazioni sugli strumenti di rilevamento che si svolgeranno all’esterno Per ovvie ragioni di continuità, è preferibile che lo studente prosegua nell’utilizzo dell’album del secondo anno di corso. Le Tavole – Al Taccuino si accompagnano come accennato alcuni elaborati in formato libero (preferibilmente nei formati UNI) realizzati preferibilmente al CAD che dovranno illustrare il lavoro di rilievo dell’organismo architettonico scelto, dimostrando il livello di consapevolezza grafica raggiunto dallo studente e la sua capacità di rappresentare elementi di varia complessità. In questa fase gli studenti possono come detto riunirsi in gruppi (max. tre componenti) sia per lo svolgimento delle operazioni di rilevamento che per quelle di elaborazione e rappresentazione. Le prime tavole dovranno illustrare il contesto architettonico nel quale si trova l’edificio e il suo sviluppo storico; successivamente dovrà essere rappresentato il rilievo geometrico (in scala da definire a secondo delle dimensioni dell’organismo prescelto) ed il rilievo architettonico che invece dovrà obbligatoriamente essere graficizzato in pianta, prospetto e sezioni alla scala 1:50. Dovranno infine essere prodotti alcuni elaborati di dettaglio (uno per ogni componente del gruppo di lavoro) alle scale 1:20, 1:10. E’ necessario infine realizzare una prova di colore su un prospetto o su un dettaglio architettonico dell’organismo prescelto (un elaborato per ogni studente). I Modelli Informatici – Parte integrante degli elaborati d’esame saranno i modelli informatici dell’organismo scelto come tema dell’anno. Essi dovranno dimostrare la capacità dello studente di comprendere, sintetizzare, costruire e manipolare le sue qualità spaziali. Tali modelli dovranno essere concepiti sia per un utilizzo puramente a video che in funzione di un’uscita su carta. Anche in questa fase il lavoro può essere svolto in gruppo secondo le modalità illustrate nel punto precedente. Scadenza di consegna del lavoro dell’anno La consegna degli elaborati richiesti per la prova d’esame dovrà essere effettuata almeno una settimana prima della data d’appello. Sono previste verifiche periodiche, programmate dalla docenza; Gli elaborati richiesti per le stesse costituiranno parte integrante dei materiali finali presentati alla prova d’esame. La totale mancata presentazione alle scadenze stabilite degli elaborati parziali sarà motivo di non ammissione agli appelli d’esame dell’A.A. di frequenza. Pagina Facebook del Corso E’ attiva all’indirizzo https://www.facebook.com/sdrcorsob?fref=nf la pagina del corso. Questa costituisce da tempo un canale privilegiato di comunicazione tra i docenti e gli studenti nel quale si trovano i programmi, gli argomenti delle lezioni ed il relativo calendario, l’elenco degli elaborati necessari per l’esame ed altre informazioni utili. Sulla pagina, inoltre, vengono pubblicate tutte le comunicazioni (date degli esami, orari di ricevimento, etc.) come pure gli avvisi e le eventuali variazioni dell’attività didattica (appuntamenti, etc.). Si raccomanda pertanto di visitare la pagina con regolarità. Esame. Per poter sostenere l’esame è evidentemente necessario che lo studente abbia già sostenuto con successo l’esame di Scienza della Rappresentazione 2. Ciò premesso, l’esame verte sulla verifica degli elaborati prodotti; lo svolgimento dell’esame prevede inoltre una parte orale individuale che riguarderà sia gli argomenti delle lezioni che la conoscenza dei testi consigliati. Ricevimenti. I docenti e i loro collaboratori ricevono gli studenti secondo le modalità pubblicate sul sito del corso ogni settimana durante il secondo semestre. Durante questi incontri saranno esaminati gli elaborati prodotti e saranno forniti tutti i consigli e i chiarimenti necessari per migliorare la qualità del lavoro. Si prenderà nota, inoltre, del progresso dell’iter formativo di ogni studente. ![]() Testi consigliati.
(Date degli appelli d'esame)
M. Docci e D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Bari 1993 M. Docci e D.Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Bari 2009 (Nuova Edizione) M. Docci, Strumenti didattici per il rilievo, corso di strumenti e metodi per il rilevamento dell’architettura, Gangemi Roma 2000. M. Docci, D. Maestri, M.Gaiani, Scienza del Disegno, Città Studi 2011. Altri testi di consultazione: E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Documentazione dei teatri antichi del Mediterraneo, Gangemi Roma 2012 L. Ribichini, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Bari 1985 M. Fondelli, Manuale di Topografia, 3voll.,Bari 1991 R. Migliari, Il disegno degli ordini e l’architettura classica: cinque pezzi facili”, in “Disegnare, Idee, Immagini”, II2, Roma 1991 C. Cundari, Fotogrammetria architettonica, Roma 1983 M. Cigola, Proposta di simbologia grafica per il Rilevamento architettonico e urbano, Roma 1988 L. Corvaja, Architettura-Disegno & Geometria” Roma 1995 M.Carpiceci, “La fotografia per l’architettura e l’ambiente”, Fratelli Palombi Editori, 1997 M. Carpiceci,”Il rilevamento dello spazio architettonico”, Kappa edizioni, Roma 2000 E. Chiavoni, Marina Docci, “Mole da olio e mole da grano tra paesaggio agrario e archeologia industriale. Il sistema dei frantoi e dei mulini ad acqua nell’Alto Lazio: conoscenza e valorizzazione”, Aracne, editrice Roma 2014 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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98751 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA MODERNA
(obiettivi)
Il Corso affronta il periodo che va dalla architettura del primo Rinascimento sino alla rivoluzione industriale. Le lezioni sono finalizzate sia ad illustrare le opere più significative ed il loro contesto storico e fisico, sia a fornire una conoscenza dei metodi di studio storico e di analisi dell’architettura. Una parte del Corso è dedicata ad attività seminariale.
Canale: 1
-
ROCA DE AMICIS AUGUSTO
(programma)
Obiettivo principale del corso è la lettura dell’opera architettonica nella sua individualità: caratteri e tendenze generali, differenti scuole interpretative, corrispondenze con il contesto storico, mutamenti di concezione, verranno volta per volta evidenziati per via di deduzione dal costante esercizio di analisi delle singole opere. Il corso si incentra sullo svolgersi dell’architettura in Italia, con particolare riferimento a Roma, nel periodo compreso tra l’esordio romano di Donato Bramante e le proposte di Giovanni Battista Piranesi, ossia nell’arco di tempo compreso tra il XVI secolo e la seconda metà del XVIII. Verranno inoltre indicati alcuni riferimenti essenziali relativi all’architettura del Quattrocento per completare il panorama di un periodo in cui gli ordini architettonici, la spazialità derivata dalla prospettiva, il processo continuo di rielaborazione creativa dei modelli antichi rivestono un ruolo fondante nella progettazione.
Sommario degli argomenti: Il Cinquecento A - Lezioni 1. Introduzione generale, criteri e scelte del corso. Bramante da Milano a Roma. Opere: Santa Maria presso San Satiro e tribuna di Santa Maria delle Grazie a Milano; tempietto di San Pietro in Montorio; chiostro di Santa Maria della Pace; cortile del Belvedere. 2. La fabbrica di San Pietro: progetti e significati. Opere: progetti di Bramante, Raffaello e Peruzzi per San Pietro. 3. Progetti e sperimentazioni nell'architettura sacra del primo Cinquecento. Opere: i progetti di Peruzzi per il Duomo di Carpi e per San Domenico a Siena. I progetti per San Giovanni dei Fiorentini: Sansovino, Peruzzi, Sangallo. 4. Il tema del palazzo tra Roma e l'Italia settentrionale. Opere: Palazzo Caprini di Bramante; Giulio Romano, palazzo Maccarani a Roma, palazzo Thiene a Vicenza; Jacopo Sansovino, palazzo Gaddi a Roma, palazzo Corner a Venezia; Michele Sanmicheli, palazzo Bevilacqua a Verona; Palladio, palazzo Porto, palazzo Valmarana, palazzo Chiericati a Vicenza. Alessi, palazzo Marino a Milano. Opere pubbliche: Sansovino, la Libreria Marciana a Venezia; Palladio; la Basilica e la Loggia del Capitanio a Vicenza. 5. Regola e licenza: il problema del Manierismo in architettura. Opere: Raffaello, Palazzo Branconio dell'Aquila; Giulio Romano, Palazzo Te; Michelangelo, Biblioteca Laurenziana a Firenze. 6. Antonio da Sangallo il Giovane. Opere: Palazzo Baldassini, Palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, la facciata di Santo Spirito in Saxia, i progetti e il modello per San Pietro. 7. Michelangelo a San Pietro. La tarda attività romana di Michelangelo. Opere: il San Pietro michelangiolesco; i progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, la cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, i lavori a Santa Maria degli Angeli. 8. Il michelangiolismo, esiti e dissensi. Del Duca e Ligorio. Opere: Giacomo Del Duca, Tomba Savelli in San Giovanni in Laterano, porta S. Giovanni, sistema cupolare in S. Maria di Loreto, Santa Maria in Trivio, palazzo Cornaro; Pirro Ligorio, Villa d'Este a Tivoli, Casino di Pio IV in Vaticano. Palazzo Spada e i suoi architetti. 9. L'architettura dei Gesuiti e l'architettura sacra dopo la metà del Cinquecento. Opere: le chiese di Padre Tristano; Il Gesù a Roma di Vignola, il Redentore a Venezia di Palladio, Santi Paolo e Barnaba a Milano di Alessi, San Fedele a Milano di Tibaldi. 10. Sintetismo e magnificenza a Roma alla fine del secolo. Opere: Giacomo Della Porta, Madonna dei Monti e San Paolo alle Tre fontane; Domenico Fontana, palazzo Lateranense, Scala Santa, Mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore; Martino Longhi il Vecchio, palazzo Cesi in Borgo, cappella Altemps in Santa Maria in Trastevere; Francesco da Volterra, San Giacomo degli Incurabili, cappella Caetani in Santa Pudenziana. B - Lezioni con visite guidate 1. Bramante e Raffaello: il coro di Santa Maria del Popolo e la cappella Chigi. Altre opere trattate: villa Madama di Raffaello. 2. La Farnesina di Peruzzi e la villa rinascimentale. 3. Peruzzi, palazzo Massimo alle Colonne; Sangallo, palazzo Regis, Palazzo Farnese e le aggiunte di Michelangelo. 4. Michelangelo, il Campidoglio. 5. Vignola, Villa Giulia e Sant'Andrea sulla Flaminia. Altre opere trattate: Palazzo Farnese a Caprarola, Sant'Anna dei Palafrenieri. 6. Il Collegio Romano. Della Porta, palazzo Maffei e palazzo Crescenzi-Serlupi, facciata del Gesù. Il Seicento A - Lezioni 1. Il primo Seicento a Roma e in Italia. Opere: Maderno, completamento di San Pietro; palazzo Borghese e il contributo di Ponzio; San Sebastiano fuori le mura di Ponzio. Milano: San Giuseppe e il palazzo di Brera di Richino; Bologna, San Salvatore di Magenta. I palazzi di Genova e il palazzo dell'Università di Bartolomeo Bianco. 2. Gianlorenzo Bernini. Opere: Facciata di Santa Bibiana, baldacchino di San Pietro, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, Palazzo Ludovisi, i progetti per il palazzo del Louvre a Parigi. 3. Bernini (II). Opere: San Tommaso a Castel Gandolfo, l'Assunta di Ariccia, Sant'Andrea al Quirinale, il colonnato di San Pietro, la Scala Regia, la Cattedra di San Pietro. 4. Francesco Borromini. Opere: San Carlo alle Quattro fontane, Sant'Ivo alla Sapienza, Oratorio dei Filippini, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori. 5. Borromini (II). Opere: Palazzo Carpegna, Sant'Agnese a piazza Navona, il completamento di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 6. Pietro da Cortona. Opere: Santi Luca e Martina, il primo progetto e la realizzazione, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata, cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino. 7. Cortona (II). Tendenze minoritarie barocche nella seconda metà del Seicento romano. Opere: Cortona, volta di palazzo Barberini, soffitti di Palazzo Pitti, volta di Santa Maria in Vallicella, volta e architettura della cupola dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso; Gherardi, cappella di Santa Cecilia in San Carlo ai Catinari. Pozzo, lavori a Sant'Ignazio, progetto per la chiesa degli Inglesi, San Francesco Saverio a Trento, la Jesuitenkirche a Vienna. 8. La seconda generazione del Seicento romano: autonomia e resistenze al Barocco. Opere: Carlo Rainaldi, chiese in piazza del Popolo; Carlo Fontana, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetti di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Giovanni Antonio De Rossi: Palazzo D'Aste, cappella Lancellotti in San Giovanni in Laterano. 9. Fanzago a Napoli. Longhena a Venezia. Opere: Fanzago, il linguaggio decorativo nella Certosa di San Martino, la chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo e la facciata della chiesa della Sapienza a Napoli. Longhena, la chiesa della Salute a Venezia. 10. Guarino Guarini. Opere: progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, San Lorenzo, cappella della Sindone e palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano a Vicenza. B - Lezioni con visite guidate 1. Fontana del Tritone, Santa Susanna, facciata; palazzo Barberini; cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria. 2. Sant'Andrea al Quirinale; San Carlo alle Quattro fontane, tiburio e campanile di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 3. Piazza Navona, fontana dei Fiumi, Sant'Agnese in Agone; Santa Maria della Pace e palazzo Gambirasi; Sant'Ivo alla Sapienza; Chiesa Nuova, interno; Casa dei Filippini. 4. Facciata di S. Maria in via Lata; facciata di San Marcello; Palazzo D'Aste; Santa Maria in Campitelli. Il Settecento A - Lezioni 1. Il Settecento romano: il borrominismo e la corrente "arcadica". Opere: Giuseppe Sardi, la chiesa del Rosario a Marino; Filippo Raguzzini, l'ospedale di San Gallicano; Gabriele Valvassori, facciata di palazzo Doria al Corso, Santa Maria della Luce. Progetti della corrente "arcadica". 2. Il ruolo delle accademie e dei concorsi. Juvarra a Roma. Galilei e il concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano. Opere: Juvarra: progetti di villa per tre dignitari e di chiesa a pianta centrale; cappella Antamoro in San Girolamo della Carità; Vittone, progetto per una città portuale e gli altri progetti in concorso. Vanvitelli e il porto di Ancona. La facciata di San Giovanni in Laterano di Galilei in rapporto agli altri progetti. 3. Juvarra e Vittone in Piemonte. Opere: Juvarra, Basilica e convento di Superga, Venaria Reale e la sua cappella, Palazzo Madama, San Filippo Neri e il Carmine a Torino, complesso di Stupinigi; Vittone, Santuario di Valinotto, Santa Maria di Piazza a Torino. 4. Vanvitelli e Fuga a Napoli. Opere: Vanvitelli, l'Annunziata e la chiesa dei Padri della Missione a Napoli; la Reggia di Caserta; Fuga, l'albergo dei Poveri e le grandi opere pubbliche del Settecento napoletano. 5. Piranesi e la cultura architettonica europea nella seconda metà del Settecento B - Lezioni con visite guidate 1. Interventi urbani nella Roma del Settecento: la scalinata di Piazza di Spagna, il porto di Ripetta, piazza Sant'Ignazio. 2. Ferdinando Fuga, il palazzo della Consulta. Nicola Salvi e il concorso per la fontana di Trevi. Altre opere trattate: Fuga, Santa Maria dell'Orazione e Morte; Salvi, Santa Maria in Gradi a Viterbo. 3. Tre grandi interventi settecenteschi nelle basiliche romane: Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testi di base: S. Benedetti, G. Zander, L'arte in Roma nel secolo XVI. L'architettura, Bologna, Cappelli, 1990 (ai fini del programma d’esame si vedano in particolare le pp. 61-85; 89-93; 111-130; 134-153; 157-162; 177-187; 201-205; 232-245; 264-287; 290-296; 333-338); W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano, Rizzoli 1997; R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993. Bibliography Basic literature: S. Benedetti, G. Zander, L'arte in Roma nel secolo XVI. L'architettura, Bologna, Cappelli, 1990 (for the purposes of examination, see pp. 61-85; 89-93; 111-130; 134-153; 157-162; 177-187; 201-205; 232-245; 264-287; 290-296; 333-338); W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano, Rizzoli 1997; R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 2
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BENEDETTI SIMONA
(programma)
Docente: Prof. SIMONA BENEDETTIe-mail: simona.benedetti@uniroma1.itCorso di Laurea Magistrale in Architettura 15893 Corso di Storia dell’Architettura moderna - (8 CFU – 100 ore)Supporto alla didattica: elearning2 Obiettivi e finalità formative Il corso si propone di ricostruire le principali linee di sviluppo della storia dell’architettura dal primo Rinascimento al tardo Barocco settecentesco, attraverso l’analisi delle opere e degli architetti maggiormente significativi nelle diverse aree geografiche italiane, con particolare riferimento ai principali centri culturali nei diversi periodi storici in esame (Firenze, Roma, Venezia, Milano, Genova, Napoli ecc). Si considera fondamentale la conoscenza delle opere architettoniche oggetto del programma, favorita anche da un esercizio di analisi grafica, con il quale si approfondiscono gli aspetti tipologici, spaziali, linguistico-formali delle architetture paradigmatiche degli architetti interpreti di ogni periodo storico esaminato. Articolazione dell’attività didattica e contenuti del programma del corso Il corso si articolerà in lezioni teoriche in aula, esercizi di analisi grafica, visite guidate (per gli organismi architettonici di Roma e dintorni), eventuale partecipazione a convegni e/o conferenze che si riterranno utili per approfondimenti contestuali al programma del corso.Si elencano di seguito gli argomenti nodali, cui si farà riferimento nelle lezioni, per i singoli periodi storici trattati.L’architettura dell’Umanesimo e del Primo Rinascimento Il ritorno alla tradizione classica attraverso lo studio dell’antico, il ruolo dell’architetto, il ruolo della committenza, il metodo della prospettiva, l’importanza del progetto, la trattatistica, l’uso degli ordini architettonici, gli impianti centrali e longitudinali, il palazzo rinascimentale. Opere, tipologie e caratteri architettonici dei principali interpretiL’architettura del Cinquecento L’opera dei maestri del Cinquecento e le tendenze principali individuabili nella fioritura architettonica: Classicismo, Manierismo, Sintetismo. Il lessico ‘bramantesco’ dell’antico e nelle opere del ‘500. La tipologia del palazzo, della villa, dell’edificio sacro nella Roma post-tridentina. Le personalità più significative e le loro opere. Storia di due cantieri a scala urbana: S. Pietro in Vaticano, piazza del Campidoglio.Architettura Barocca - Seicento Caratteri principali dell’architettura barocca: le complesse geometrie spaziali e l’osmosi tra spazio interno-spazio esterno, il tema della meraviglia e dello stupore, la fusione delle arti nell’opera architettonica, l’immagine complessiva dell’architettura come sovrapposizione di molteplici elementi linguistico-formativi. I maestri e le loro opere. Architettura tardo- barocca L’opera di Carlo Fontana il ruolo dell’Accademia di S. Luca e la nascita dell’architettura dell’Arcadia, i concorsi Clementini, il concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Tipologie assistenziali e pubbliche. Opere architettoniche a scala urbana a Roma: Porto di Ripetta, Piazza di Spagna, Piazza di S. Ignazio, Ospedale di S. Gallicano, Fontana di Trevi, Palazzo della Consulta a Roma. Altri architetti e opere con riferimenti aNapoli e Caserta. Modalità della prova d’esame L’esame consiste in un colloquio orale, nel quale si dovrà dimostrare di aver acquisito un metodo d’approccio alle problematiche storico-architettoniche (oggetto delle lezioni teoriche), dimostrando la conoscenza specifica dei singoli organismi architettonici (con l’ausilio di schizzi e disegni esplicativi), anche sulla base del metodo acquisito durante gli esercizi di analisi grafica svolti durante il corso. Sono suggeriti ulteriori approfondimenti su opere specifiche o problematiche generali delle quali si indicheranno, durante le lezioni, articoli su riviste, capitoli di volumi, ecc. (di alcuni tra questi contributi verrà fornito talvolta anche il materiale su supporto informatico o in fotocopia). Sarà necessario dimostrare la conoscenza diretta delle architetture e dei complessi monumentali romani oggetto del programma e dei sopralluoghi previsti dal corso.
![]() Bibliografia:
(Date degli appelli d'esame)
- *L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). - *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 - *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. - G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004 - Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. - *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997. - *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. - Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. - *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. - *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992. - Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali. Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici. Bibliografia: - *L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). - *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 - *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. - G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004 - Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. - *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997. - *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. - Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. - *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. - *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992. - Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. * Basic texts. Further references and articles will be distributed during the course for a more in-depth on specific issues.
Canale: 3
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RICCI MAURIZIO
(programma)
e-mail maurizioricci@libero.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoSTORIA DELL' ARCHITETTURA MODERNA (codice 98751)(Modulo) -Canale : 3Semestre : 2Crediti 8Ore di lezione 100Supporto alla didattica in usoPower Point, visite guidateObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende fornire un quadro dello svolgimento dell’architettura in Italia dal XV alla metà del XVIII secolo.Il corso si articola in lezioni in aula e visite guidate. Le lezioni mirano a fornire le conoscenze di base sul periodo in esame, privilegiando l’analisi storico-critica di un numero adeguato di opere architettoniche. Saranno prese in considerazione le principali linee di sviluppo della storiografia architettonica relativamente all’arco cronologico indicato, i contesti urbani e la committenza. Le visite guidate mirano a completare, attraverso l’analisi diretta delle opere, la formazione e la capacità di lettura storico-critica dell’architettura da parte degli studenti.Programma Il QuattrocentoA – Lezioni1. Introduzione al corso. Finalità e metodi. Il Rinascimento nella critica storica2. Brunelleschi e la nuova architettura “prospettica e sintattica”. Michelozzo3. Alberti e l’Antico4. Roma da Niccolò V (1447-1455) ad Alessandro VI (1492-1503)5. Firenze e la Toscana nella seconda metà del Quattrocento6. I “centri del Rinascimento”. Pienza. Siena. Urbino7. Milano e Bramante. I progetti architettonici di LeonardoB – Lezioni con visite guidateIl CinquecentoA – Lezioni8. Bramante a Roma9. San Pietro: progetti ed esecuzione10. La cerchia di Bramante: Raffaello e Baldassarre Peruzzi11. Giulio Romano e Antonio da Sangallo il Giovane12. Il Veneto. Falconetto, Sanmicheli e Sansovino13. Michelangelo architetto14. Palladio15. Vignola16. Roma nel secondo CinquecentoB – Lezioni con visite guidateIl SeicentoA – Lezioni17. Il primo Seicento a Roma e in Italia18. Gian Lorenzo Bernini19. Francesco Borromini20. Pietro da Cortona21. Roma e gli architetti della seconda generazione: Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi22. Il Barocco fuori di Roma: Napoli e Venezia. Guarino GuariniB – Lezioni con visite guidateIl SettecentoA – Lezioni23. Roma nel primo Settecento: il borrominismo, la corrente “arcadica”, i grandi concorsi24. Filippo Juvarra e Bernardo Vittone in Piemonte25. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionaleB – Lezioni con visite guidateModalità di esame L’esame è orale e individuale. Agli studenti sarà richiesta la conoscenza degli argomenti indicati nel programma, in particolare la capacità di individuare, descrivere ed analizzare criticamente nel loro ambito storico, anche a mezzo di schizzi in pianta, prospetto e sezione, le opere oggetto di studio
![]() Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano, Electa, 1998 (in particolare le pp. 38-199; 272-433).
(Date degli appelli d'esame)
W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, Introduzione di D. Howard, Milano, Rizzoli, 1997. R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III
(obiettivi)
Il progetto del Laboratorio ha per tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale, tra costruito e vuoto. Le discipline del laboratorio integrano gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e della analisi della città e del territorio. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
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DE LICIO LUCIANO
(programma)
e-mail l.delicio@archiworld.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III (codice 1035676)(Modulo) -TECNICA DI PROGETTAZIONE DELLE AREE VERDICanale : 1Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Supporto alla didattica in usoLa didattica frontale si avvale di supporti multimediali per le comunicazioni in aula, attraverso l’uso di computer e videoproiettori. Il Laboratorio ha inoltre attivato un proprio sito internet in cui vengono resi disponibili, in formato digitale, i contenuti delle lezioni, il programma del corso, i materiali didattici necessari alla redazione del progetto finale oltre ai contatti per entrare in comunicazione con il corpo docente.Obiettivi dell’insegnamentoAttraverso l’identificazione di un caso di studio scelto all’interno degli esistenti programmi di riqualificazione urbana intrapresi dall’amministrazione pubblica, il Laboratorio si pone l’obiettivo di guidare lo studente nel confronto con la complessità metodologica e operativa della progettazione architettonica contemporanea. Attraverso lo studio delle diverse scale di intervento, il Laboratorio mira a sviluppare nel discente la capacità critica necessaria per gestire lo sviluppo compositivo di un complesso architettonico multifunzionale, dal suo rapporto con il contesto urbano al dettaglio delle soluzioni costruttive.Programma Il Laboratorio si articola in tre fasi didattiche. La prima fase è costituita da un ciclo di comunicazioni volte ad introdurre il tema della progettazione urbana nell’ambito delle strategie di sviluppo metropolitano contemporaneo. Attraverso la presentazione di casi di rilevanza internazionale, verranno affrontati gli aspetti compositivi e procedurali relativi alla progettazione dei sistemi bibliotecari nel contesto dei programmi urbani complessi. Contestualmente sarà presentato il caso di studio dell’esercitazione progettuale. Il settore d’intervento si colloca all’interno di un programma di riqualificazione urbana previsto dal Comune di Roma nel N.P.R.G adottato nel 2003 che insiste sull’area dell’ex Centro Carni (via P. Togliatti – via Collatina). L’ipotesi di trasformazione proposta dal Laboratorio prevede la realizzazione di un nuovo sistema di funzioni metropolitane, di natura esplicitamente pubblica, fra le quali si colloca una biblioteca multimediale, dimensionata per servire un bacino d’utenza di circa 15.000 abitanti. Ai servizi pubblici di livello urbano si affiancano un sistema residenziale, completo di funzioni integrative di livello locale, un parco urbano e un articolato sistema di impianti sportivi. La progettazione architettonica del complesso bibliotecario costituisce l’oggetto dell’esercitazione e dovrà essere risolta secondo i canoni funzionali-compositivi del centro culturale contemporaneo. Il lavoro dovrà essere sviluppato in parallelo su tre scale in stretta coerenza reciproca:• Progettazione architettonica della biblioteca;• Progettazione urbana del settore;• Verifica dell’inserimento della proposta progettuale nell’ambito del masterplan generale.Nella seconda fase, le comunicazioni continueranno attraverso i contributi dei moduli didattici. Gli studenti saranno suddivisi in tre seminari, all’interno dei quali dovranno svolgere le esercitazioni progettuali. Nell’ultima fase l’attività didattica si focalizzerà sulle proposte compositive dei singoli studenti, con lo scopo di portare a termine gli elaborati necessari a sostenere l’esame finale. Modalità di esameDurante lo svolgimento del corso sono previsti due momenti di verifica dello stato di avanzamento delle proposte progettuali degli studenti. La valutazione positiva di entrambe le consegne, unitamente alla valutazione delle attività dei seminari, costituiscono condizione necessaria all’ammissione alla dissertazione finale. L’esame prevede la presentazione da parte dello studente di una serie prestabilita di elaborati grafici secondo i canoni consueti della rappresentazione di un progetto architettonico. Lo studente dovrà essere in grado di argomentare con proprietà di linguaggio e capacità critica le scelte compositive effettuate.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Muscogiuri, M., Biblioteche: architettura e progetto scenari e strategie di progettazione, Maggioli, Sant’Arcangelo di Romagna 2009 Mandolesi, D., Biblioteche e mediateche un’alternativa ai luoghi del consumo nelle città del XXI secolo, Edilstampa, Roma 2008 A.A.V.V. La progettazione di biblioteche, musei e centri congressuali, Hoepli, Milano 2007 De_Licio, L., Manuale di progettazione: Biblioteche, Roma, Mancosu, Roma 2006 De Poli, A., Biblioteche: architetture 1995-2005, Motta, Milano 2004 Bibliography Muscogiuri, M., Biblioteche: architettura e progetto scenari e strategie di progettazione, Maggioli, Sant’Arcangelo di Romagna 2009 Mandolesi, D., Biblioteche e mediateche un’alternativa ai luoghi del consumo nelle città del XXI secolo, Edilstampa, Roma 2008 A.A.V.V. La progettazione di biblioteche, musei e centri congressuali, Hoepli, Milano 2007 De_Licio, L., Manuale di progettazione: Biblioteche, Roma, Mancosu, Roma 2006 De Poli, A., Biblioteche: architetture 1995-2005, Motta, Milano 2004
Canale: 2
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ZAMMERINI MASSIMO
(programma)
e-mail massimo.zammerini@tin.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA Magistrale in Architettura - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III (codice 1035676)(Modulo) -Canale : 2Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Supporto alla didattica in uso DropboxObiettivi dell’insegnamento Dopo le esperienze dei due anni precedenti sui temi della residenza, il tema dell’edificio complesso apre verso una nuova consapevolezza rispetto ai rapporti di scala tipici di uno spazio multifunzionale pubblico, nel rapporto interno/esterno ed edificio/contesto, che si carica dei significati esprimibili da un’emergenza architettonica, ubicata all’interno della città consolidata. Obiettivo è la piena acquisizione delle teorie e delle tecniche che concorrono alla costruzione dell’idea progettuale dell’edificio complesso.Programma Il Laboratorio propone il tema della progettazione di un edificio complesso a destinazione culturale che ospiterà un Centro di Arti Sceniche. Il progetto si pone come sintesi formale delle diverse componenti del progetto di architettura: studio delle funzioni, criteri distributivi, idea strutturale, soluzioni impiantistiche e illuminotecniche, gestione, fruizione e manutenzione.L’area prescelta per il progetto è situata Roma in un’area della città consolidata, dove persistono importanti preesistenze architettoniche storiche e anche opere di architettura moderna.Il tema museale e l’ubicazione collocano l’esperienza formativa all’interno di un’ampia riflessione diciplinare che comprende:- La dimensione contemporanea del museo come luogo della conoscenza e dell’informazione, oltre alla conservazione.- Il tema museale come emblematico, nel rapporto edificio/opera, delle relazioni tra presente e passato, tra nuovo e antico, tra contesto ed edificio.Il laboratorio è articolato in un ciclo di lezioni di carattere teorico e tecnico sui temi oggetto d’esame, su opere di architettura riferibili al Moderno e alla produzione contemporanea internazionale, seminari in aula, esercitazioni ex tempore e alcuni interventi tematici di docenti ospiti. Sono previste tre verifiche programmate, con valutazione dello stato di avenzamento dei progetti. L’esame si svolge attraverso un colloquio che dimostri la conoscenza degli argomenti trattati e della bibliografia, e la presentazione del progetto.Modalità di esame L’intero complesso dovrà essere progettato tenendo conto delle preesistenze naturalistiche e nel rispetto delle soluzioni e delle tecnologie idonee al contenimento energetico.Programma funzionale e schema distributivo del Museo:Atrio di ingresso con accessi indipendenti ai vari spazi;Bookshop e caffetteria;Teatro di prosa, servizi, sale prove;Piccolo Museo Permanente;Locali Mostre Temporanee.Residenze per ospiti.Ogni livello del centro di arti sceniche deve avere un’altezza minima netta di 4 metri.I solai, comprensivi di intercapedine per impianti di climatizzazione e impianto di illuminazione avrà uno spessore non inferiore ad 1 metroTAVOLE ED ELABORATI D’ESAMEPlanimetria urbana stato di fatto 1:1000Planovolumetria e profili 1:500Piante dei vari livelli 1:200Sezioni e prospetti con le ombre 1: 200Residenze 1:100 e 1:50 in pianta, prospetto e sezione.Inserimento assonometrico nel contesto in quattro angolazioniInserimento prospettico nel contesto – rendering dei fotoinserimenti in formato tif 300 DPI base minima cm. 21
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010 Aldo Rossi, L’architettura della città, Padova 1966 Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944 Massimo Zammerini, Concorso per il Palazzo Littorio, Universale di Architettura, Ed. Testo & Immagine, Torino 2002 Rudolf Arnheim, La dinamica della forma architettonica, Feltrinelli, Milano 1981 Massimo Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004 Bibliography Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010 Le Corbusier (1923), Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 2012 Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo, 1922-1944 Massimo Zammerini, Concorso per il Palazzo Littorio, Ed. Testo & Immagine, Torino 2002 Rudolf Arnheim, La dinamica della forma architettonica, Feltrinelli, Milano 1981 Massimo Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004
Canale: 3
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LAMBERTUCCI FILIPPO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento Il laboratorio vuole indirizzare gli studenti alla formazione di una coscienza dello spazio che tenga conto della complessità dei parametri che lo configurano, attribuendo particolare rilievo agli aspetti del controllo della luce, della misura e della sequenza intesi come aspetti primari della progettazione e della comprensione di uno spazio tanto logico quanto fisico che precede la formazione dei linguaggi.Nella individuazione e nella scelta di questi ultimi gli studenti saranno accompagnati nella comprensione dei contenuti e dei caratteri di quelli prescelti, sollecitandone la messa a fuoco delle relative grammatiche e sintassi.
Programma Il tema di esercitazione consiste nella progettazione di un centro parrocchiale in una zona periferica della città di Roma; l’articolazione del programma funzionale permette di integrare vari livelli di progettazione, dalla scala urbana di raccordo con gli spazi del quartiere a quella del dettaglio.Al tempo stesso ci si dovrà confrontare con modalità di approccio allo spazio di natura diversa, da quella funzionale e urbana, a quella più complessa dell’indagine sui valori dello spazio in sé e dello spazio simbolico legati a precisi canoni e requisiti prestazionali.Il progetto degli spazi interni dovrà inoltre essere studiato in stretta relazione sia con la peculiarità del tema liturgico, sia con gli spazi esterni, dei quali si richiederà la definizione con adeguato approfondimento; sarà richiesta al proposito l’applicazione di criteri di bioclimatica, almeno elementari.Si ritiene il tema particolarmente esemplificativo di un programma di progettazione complessa; le diverse parti di cui è costituito, infatti, costringeranno ad una riflessione sulle interazioni tra questioni di forma, di programma, di scala, di aderenza funzionale, di rispetto normativo che si dovranno misurare sul terreno della residenza (alloggi per parroco e aiutanti), della attrezzatura collettiva (locali di istruzione, riunione, svago, etc), del monumento e del linguaggio (aula liturgica), dei valori spaziali interni (controllo della luce e della sintassi spaziale), degli spazi collettivi e pubblici ( il sagrato, l’oratorio, il rapporto con la città).La peculiarità del tema sollecita il raggiungimento di una capacità di controllo laica (nel senso pieno del termine) rispetto al tema, per poter isolare con precisione e quindi dosare di conseguenza i parametri che dovranno concorrere alla formazione del progetto senza abbandonarsi a superficiali espressioni simboliche. ![]() Bibliografia C.M. Aris, Silenzi eloquenti, Milano, 2002
(Date degli appelli d'esame)
C.M. Aris, Le variazioni dell’identità - Il tipo in architettura, Milano, 2002 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 F. Lambertucci, Esplorazioni spaziali, Macerata, 2013 L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. C. Rowe, La matematica della villa ideale, Bologna, 1990 B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Torino 1948 e segg. L. Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 M. Pierrot, Storia delle camere, Sellerio, Palermo, 2011
Canale: 4
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DE CESARIS ALESSANDRA
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. DE CESARIS ALESSANDRAalessandra.decesaris@uniroma1.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III (codice 1035676)(Modulo) -Canale : 5Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Supporto alla didattica in uso Piattaforma moodle elearning 2Obiettivi dell’insegnamento Il laboratorio ha l'obiettivo di far acquisire allo studente nozioni e strumenti necessari alla elaborazione del progetto di architettura, mettendo in luce la complessità del procedimento progettuale. L'esperienza progettuale sarà indirizzata verso:- L'analisi delle tecniche del procedimento compositivo e dei vari passaggi logici, non sempre lineari, che orientano la soluzione architettonica.- L'approfondimento degli aspetti costruttivi e di linguaggio architettonico e di quelli relativi alla sostenibilità ambientale del progetto.Programma Il progetto del Laboratorio ha come tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale tra spazio costruito e spazio vuoto e integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e dell’analisi della città e del territorio.Il corso si articola in due fasi che si svolgono in parallelo. La prima attraverso l’esposizione di casi studio realizzati, con proiezione di immagini e approfondimenti sulle tecniche di ideazione e progettazione di edifici non solo riferiti al tema scelto per l’esercitazione progettuale; è finalizzata alla acquisizione di conoscenze nel campo della progettazione architettonica con particolare riferimento al dibattito contemporaneo. La seconda è riservata al lavoro di progettazione in aula e/o di revisione dei prodotti degli studenti.In una prima fase del Laboratorio gli studenti potranno lavorare in gruppo ed elaborare una prima idea comune, mentre la seconda fase del lavoro è strettamente individualeDurante lo svolgimento del Laboratorio sono previste alcune consegne e revisioni collettive - oggetto di valutazione da parte della docenza - che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti.Modalità di esame L'esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso:-6-8 tavole grafiche formato A2 (rapp. 1:1.000, 1:500, 1:200, 1:100);-modelli di studio (rapp. 1:500, 1:200;-relazione illustrativa con definizione e descrizione del concept, in formato A4 max 10 pagine comprensive di testo e schizzi e/o schemi e del riepilogo dei dati dimensionali del programma edilizio;-un cd con le tavole in formato jpg, foto del plastico e la relazione illustrativa in formato pdf.Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell'esame.Bibliografia H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996;F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000;L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977;P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996;A. Saggio, Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, Carocci 2010;R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966).
![]() Bibliografia H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996;
(Date degli appelli d'esame)
F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; A. Saggio, Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, Carocci 2010; R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). Bibliography H. Hertzberger, Lessons for students in architecture 1, 1991; F. Purini, Comporre l’architettura, 2000; L. Quaroni, Progettare un edificio otto lezioni di architettura, 1977; P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, 1996; A. Saggio, Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, 2010; R. Venturi, Complexity and Contradiction in Architecture, 1966. Other bibliographic references will be provided at the end of the lessons.
Canale: 5
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PARTENOPE RENATO
(programma)
A.A. 2013-14 COGNOME Nomee-mail Prof. PARTENOPE RENATOrenato.partenope@uniroma.it,Collaboratori architetti:Monica Manicone, Sara Petrolati, Pietro Zampetti, Laura ZerellaCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III (codice 1035676)(Modulo) -Canale : 6Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Supporto alla didattica in uso Attività di LaboratorioObiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica III vuole indicare una metodologia capace di cogliere gli aspetti operativi della progettazione con una particolare attenzione volta alla comprensione della forma dello spazio attraverso le modalità analitiche della rappresentazione. La “pianta”, la “sezione”, il “prospetto” saranno interpretati come l’espressione e la comunicazione dell’identità della forma dell'architettura oltre che un sistema organizzato di convenzioni rappresentative, storicamente consolidate, capaci di anticipare e di rendere consistente il complesso mondo di materiali che compongono lo spazio dell’architettura.Programma Il programma è centrato, dal punto di vista teorico, sul rapporto esistente tra Storia e Progetto nell'esperienza dell'architettura. Rapporto che si pone nel dibattito e nella riflessione culturale, oltre che nella pratica operativa delle trasformazioni urbane delle città italiane, in una forma contraddittoria e di difficile comprensione.Per indagare il rapporto tra Storia e Progetto, sarà affrontato criticamente il contributo teorico che la cultura architettonica italiana ha prodotto nell'ambito degli studi tipologici e morfologici dell'architettura e della città. Si ricorrerà alla dimensione intermedia di questo "pensiero" per identificare le categorie espressive specifiche della nostra disciplina e indicare così quegli elementi che archetipicamente la definiscono e che non possono essere alterati o manipolati oltre ogni limite per aderire alla dimensione vincente contemporanea dell'architettura/spettacolo. Un pensiero complesso, quello tipologico e pieno di insidie ma anche pieno di avventure essendo la tipologia, almeno nella nostra interpretazione il campo più avanzato e sperimentale della ricerca architettonica.Una particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti legati alla rappresentazione, espressione e comunicazione dei valori dell'architettura anche al di là delle finalità meramente operative stabilite dai disegni di progetto. Il Disegno, e quello autografo in particolare, sarà nell'esperienza didattica proposta, il modo specifico per materializzare il pensiero dell'architettura e anche il modo per opporsi a quel fenomeno di regressione della mano che caratterizza la nostra epoca e caratterizza in particolare gli studi che riguardano l'architettura. L'area del progetto sarà piazza della Moretta a Roma.Modalità di esame Il Laboratorio ha la frequenza obbligatoria ed è importante che le attività vengano svolte con continuità per raggiungere gli obiettivi didattici attesi. La valutazione sarà effettuata sui contenuti e sulla qualità degli elaborati prodotti dentro e fuori gli orari di Laboratorio. Si valuteranno le attività pratiche svolte e documentate (disegni, schizzi, plastici di studio, ecc.) e la conoscenza acquisita delle tematiche teoriche affrontate nelle lezioni e nello studio dei libri consigliati.Elaborati richiesti1) Planimetria generale quotata dello stato di fatto e del progetto (1:500);2) Sezioni e profili quotati dello stato di fatto e del progetto (1:500);3) Piante del progetto alle diverse quote (1:200);4) Sezioni del progetto trasversali e longitudinali (1:200);5) Prospetti con le ombre (1:200);6) Dettaglio (1:50 - 1:20);7) Prospettive e sezioni prospettiche dello spazio interno ed esterno;8) Plastico del progetto (1:200);9) Modello tridimensionale (modello digitale);10) Quaderno di schizzi e studi preliminari (non meno di 50 pagg. form. A4).Bibliografia - Gregotti, Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991.- Jameson, Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989.- Partenope, Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009.- Purini, Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008.- Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990.Altre indicazioni bibliografiche saranno suggerite durante l’esperienza del Laboratorio.
![]() Bibliografia - Gregotti, Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991.
(Date degli appelli d'esame)
- Jameson, Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989. - Partenope, Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009. - Purini, Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008. - Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990. Altre indicazioni bibliografiche saranno suggerite durante l’esperienza del Laboratorio. Bibliography - Gregotti, Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991. - Jameson, Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989. - Partenope, Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009. - Purini, Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008. - Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990. Other references will be suggested during Laboratory classes. |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035678 -
ELEMENTI DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base dei principali elementi e dei criteri costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico, dall'antichità al Sette-Ottocento. Saranno inoltre trattati alcuni sviluppi della tecnologia costruttiva nel XIX secolo ed affrontati alcuni temi di avvicinamento a questioni teorico-pratiche di restauro.
Canale: 1
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DOCCI MARINA
(programma)
1_Finalità del corso
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti metodologie e conoscenze di base per affrontare l’analisi diretta e lo studio storico-critico di un edificio in vista del progetto di restauro che sarà sviluppato durante il Laboratorio di Restauro collocato nell’anno successivo. Durante il corso verranno fornite indicazioni circa i metodi e gli strumenti per la lettura e il rilevamento delle fabbriche e per la diagnosi dei principali fenomeni di degrado e di dissesto. Particolare attenzione verrà riservata agli aspetti conoscitivi, all'analisi storica e alla comprensione critica del 'testo' architettonico considerato. Sarà quindi assicurata una conoscenza dei principali elementi e dei criteri costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico, dall'antichità al Sette-Ottocento. Saranno inoltre trattati alcuni sviluppi della tecnologia costruttiva nel XIX secolo ed affrontati alcuni temi di avvicinamento a questioni teorico-pratiche di restauro. 2_ Principali argomenti delle lezioni: • terminologia di base; • la ricerca storica: fonti documentarie, ricerca bibliografica; • il rilievo per il restauro; • il metodo stratigrafico per l'architettura: limiti e potenzialità • materiali e tecniche costruttive dell’edilizia storica; • lineamenti di storia e teoria del restauro. 3_Tema applicativo: Il tema d’esame sarà focalizzato su un edificio storico, a scelta dello studente ma concordato con la docenza, che presenti problemi di conservazione e garantisca la possibilità di libero accesso al fine di condurre, in modo efficace, gli approfondimenti in merito a materiali, caratteri e tecniche costruttive. 4_ Elaborati richiesti: Gli elaborati grafici di rilievo e di conoscenza dell’organismo architettonico saranno rappresentati su tavole del formato più adatto a descrivere il tema prescelto. Essi dovranno contenere, oltre a una sintetica relazione con relativa bibliografia essenziale, i grafici eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee ad identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio, il tutto corredato da un’adeguata documentazione fotografica concernente lo ‘stato di fatto’. I contenuti dettagliati delle singole tavole saranno definiti in aula con gli studenti. 5_ Supporti alla didattica: Le lezioni e le esercitazioni in aula saranno integrate e coadiuvate da materiale didattico (bibliografia, testi, norme, documenti mostrati durante le lezioni, link utili) messo a disposizione degli studenti sul sito del corso nella piattaforma Moodle - Elearning2. ![]() G. MINNUCCI, G., Gli elementi costruttivi nell’edilizia, 3 voll., Roma 1945.
(Date degli appelli d'esame)
C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, Roma 1990, n.e. con CD-ROM Carocci 2006. D. FIORANI, Tecniche costruttive murarie medievali : il Lazio meridionale, Roma 1996. G. CARBONARA (diretto da), Trattato di Restauro architettonico, 12 voll., Torino, Utet, 1996-2011. D. ESPOSITO, Tecniche costruttive murarie medievali : murature "a tufelli" in area romana, Roma 1998. A. BRUSCHI, A. Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma Castel Sant’Angelo, 24-27 novembre 1999, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. A. BRUSCHI, Introduzione alla storia dell'architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009. E. MONTELLI, Tecniche costruttive murarie medievali. Mattoni e laterizi in Roma e nel Lazio fra X e XV sec., Roma 2011
Canale: 3
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MANCINI ROSSANA
(programma)
Programma Il corso si avvarrà, per i contributi teorici su questioni generali e di metodo, di lezioni di tipo tradizionale e, per quelli applicativi (esercitazione), di un’attività seminariale di revisione da parte del docente, con discussione, in corso d’opera, degli elaborati relativi alle esercitazioni su monumenti o parti significative di essi che presentino problemi di conservazione.Le lezioni riguarderanno, in particolare, la terminologia di base, la metodologia d'indagine dell'opera architettonica (mirata alla conservazione dell'opera stessa, nelle sue valenze storico-estetiche).
![]() A. Bruschi, Introduzione alla storia dell’architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009 or R. Mancini, Le pietre aquilane. Processi di approvvigionamento della pietra e sue forme di lavorazione nell'architettura storica, Roma 2012. G. Carbonara, Atlante del restauro, Utet, Torino 2004, vol. 1, paragrafi B1, B2, B3, C2, C3, C4, C5, C8. Come guida per la redazione degli elaborati grafici: G. Carbonara, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli 1990.
Canale: 2
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DONATELLI ADALGISA
(programma)
All’interno del corso, oltre a un nucleo introduttivo alla disciplina del restauro, verrà dato spazio allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi della fabbrica (attraverso lezioni in grado di fornire un panorama dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate nelle costruzioni storiche) e alla comprensione di metodi e strumenti per la conoscenza del costruito storico. Le esercitazioni interesseranno lo studio di un monumento, o di una sua parte significativa, che presenti problemi di conservazione e che consenta la possibilità di un rilievo diretto, la lettura storico-critica, le analisi inerenti il degrado delle superfici e dei dissesti di natura statica.
Le lezioni saranno così articolate: - nucleo introduttivo alla disciplina del restauro (10 ore): • la terminologia di base; • i nessi fra la conoscenza della fabbrica e il progetto di restauro; • introduzione alla metodologia d’indagine per la conoscenza della fabbrica. - metodi e strumenti per la conoscenza nel restauro (30 ore): • la ricerca archivistico-documentaria, iconografica e bibliografica; • l’impiego del rilievo come strumento di conoscenza; • l’indagine visiva e la restituzione grafica degli apparecchi murari; • le indagini dirette ‘tematiche’ (studio degli allineamenti e degli spessori murari, analisi geometriche e metrologico-proporzionali; lettura tipologica e figurativa della fabbrica volta a identificare il contesto culturale a cui l’edificio si ispira - nonché all’individuazione di trasformazioni realizzate in epoche storiche diverse - e a comprendere i rapporti della fabbrica con il suo contesto storico-geografico, contribuendo a interpretare e meglio evidenziare aspetti costruttivi significativi); • sintesi storico-critica delle fasi costruttive di un edificio storico. - caratteri costruttivi ed espressivi di una fabbrica storica (35 ore): • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali naturali; • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali artificiali (laterizi); • le strutture murarie; • l’organismo architettonico: fondazioni; • l’organismo architettonico: elevati e dettagli costruttivi; • intonaci e rivestimenti nell’edilizia storica; • le strutture lignee negli edifici storici: solai e coperture; • le strutture ad arco e a volta negli edifici storici ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino, 1996; vol. II, pp. 3-192; pp. 261-288; pp. 297-418; pp. 419-586; G. CARBONARA (diretto da), Atlante del Restauro, Utet, Torino, 2004; D. FIORANI, Restauro Architettonico e Strumento Informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli, 2004.
Canale: 6
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DAL MAS ROBERTA MARIA
(programma)
Programma
Il corso si pone l’obbiettivo di stimolare negli studenti nella lettura del monumento allo stato attuale per individuare le fasi del suo processo di trasformazione e i suoi valori storici. Il corso si articola in lezioni (analisi diretta dell’edificio, sopralluogo e rilievo; indagine storica e identificazione delle fasi di modifica; caratteri costruttivi; degrado delle strutture e dei materiali) e in sopralluoghi in significativi complessi monumentali a Roma. Modalità di esame L’esame prevede un’esercitazione su un monumento di piccole dimensioni (con elaborati in numero adeguato per la comprensione dello spazio architettonico e il riconoscimento dei valori storici) e un orale sugli argomenti delle lezioni. ![]() MINNUCCI, G., Gli elementi costruttivi nell’edilizia, 3 voll., Roma 1945.
(Date degli appelli d'esame)
ZANDER, G., Appunti, Università degli Studi di Roma «La Sapienza», Facoltà di Architettura, A.A. 1985-1986, pp. 35-50. BRUSCHI, A. Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma Castel Sant’Angelo, 24-27 novembre 1999, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. DAL MAS, R. M., Progettazione ed esecuzione, in Restauro architettonico e impianti, a cura di G. Carbonara, Vol. III, Torino 2001, pp. 21-228. Roma – Chiesa di S. Francesca Romana di C. Manfredi e M. Montemurro, Università di Roma «La Sapienza», Materiali per la storia e il restauro dell’architettura, Laboratorio di Restauro Architettonico - Prof. G. Spagnesi, Scheda per le Esercitazioni n. 7 - A.A. 2001-2002. DAL MAS, R. M., Valore del monumento e progetto in tre edifici bellunesi. Collegio dei Gesuiti, “Crepadona”, Villa Doglioni-Dalmas, in «Dolomiti», 4, 2009, pp. 43-51; DAL MAS, R. M., SPAGNESI, G., Roma: dalla Casa di Raffaello al palazzo dei Convertendi, nei «Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura», a cura del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Roma «La Sapienza» Nuova Serie, Fascicolo 53, 2010, numero monografico; in particolare pp. 5-24, pp. 47-50; pp. 65-75.
Canale: 5
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SALVO SIMONA MARIA CARMELA
(programma)
Il corso si articola in lezioni di tipo tradizionale che illustrano le tematiche generali relative ai materiali da costruzione, alle tecniche edilizie e alla teoria e alla storia del restauro mentre, per quelli applicativi, consiste di un’attività seminariale di revisione da parte del docente, con discussione, in corso d’opera, degli elaborati relativi alle esercitazioni su monumenti o parti significative di essi che presentino problemi di conservazione.
Le lezioni riguardano, in particolare, la terminologia di base impiegata nell’ambito del restauro, la metodologia d'indagine dell'opera architettonica mirata alla conservazione dell'opera stessa, nelle sue valenze storico-estetiche, organizzazione delle ricerche storiche e archivistiche e documentarie, iconografiche e bibliografiche (con cenni alla tecnica di catalogazione e schedatura dei testi e delle fonti consultate), l'impiego del rilievo quale strumento di conoscenza, l'analisi diretta e le elaborazioni tematiche da svolgere sul rilievo stesso. Particolare attenzione è rivolta allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi delle opere architettoniche, (in particolare quelle del XX secolo; a tal riguardo, le lezioni riguardano gli aspetti tecnico-costruttivi, dal cantiere alla realizzazione delle opere (materiali da costruzione, tecniche costruttive, ponteggi, strutture orizzontali, coperture, finiture ecc.). Gli studenti sono incoraggiati a osservare e a prendere in considerazioni edifici del Novecento di riconosciuto valore storico di qualsiasi tipologia, condizione e funzione. ![]() G. CARBONARA, Atlante del restauro, Utet, Torino 2004, vol. 1 e 2005 vol. 2.
(Date degli appelli d'esame)
G. CARBONARA, Trattato di restauro Architettonico, Utet, Torino 1996 in 4 voll.
Canale: 4
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BELLANCA CALOGERO
(programma)
Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. L'obiettivo sarà quello di far emergere fra gli allievi le problematiche relative allo studio dell'organismo architettonico e giungere attraverso un percorso storico-critico all'intervento preliminare di restauro.
Ogni settimana sarà affrontato un singolo argomento specifico per arrivare alla stesura di un programma degli interventi. 1) problemi generali: definizioni del restauro e terminologia di base 2) dal concetto di monumento a quello di bene culturale 3) il fondamento teorico del restauro, le più recenti posizioni: il restauro scientifico, il restauro critico, la teoria di Brandi, il restauro critico-conservativo, la pura conservazione, il ripristino. 4) l'estensione del campo del restauro, dall'oggetto singolo al territorio - Il restauro e la conoscenza: lo studio metodico dei monumenti. Ricerche bibliografiche, storico-archivistiche e osservazione diretta. Si richiamano gli usi sistematici del rilievo grafico e fotografico per la comprensione del bene architettonico. Saranno trattati alcuni concetti fondamentali di teoria e storia del restauro: 1) l'atteggiamento sulle preesistenze nel Rinascimento e nel 600-700; 2) L'Ottocento europeo: il restauro stilistico e i revivals, Eugene E. Viollet-le-Duc e la parabola dell'intervento in stile; 3) L'Ottocento europeo: l'antirestauro e il romanticismo: John Ruskin, William Morris e la SPAB; 4) Il restauro filologico alla fine del XIX secolo e cenni su Alois Riegl e Max Dvorak; 5) la stagione del restauro scientifico, da Camillo Boito agli anni trenta del Novecento con particolare riferimento a Roma: Gustavo Giovannoni e Antonio Munoz; 6) Profilo delle Carte del restauro dal 1883 al 1972. Il corso mira anche a conferire una specifica preparazione in riferimento all'analisi storico-critica dell'organismo architettonico. Analisi dello stato attuale e programma degli interventi: 1) esemplificazioni dei difetti della realtà architettonica: i degradi dei materiali e i dissesti della struttura 2)indagini preliminari per la conoscenza 3) il lessico NORMAL 4) esemplificazioni di alcuni casi di degrado e di dissesto. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Il programma dettagliato presenterà alcuni suggerimenti bibliografici di approfondimento per ogni lezione. Alcuni testi per la preparazione di base sono: G.CARBONARA, Avvicinamento al Restauro, Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997. C.BRANDI, Teoria del Restauro, Roma 1963, e successive ristampe. G.CARBONARA, Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici. Napoli 1990. C. BELLANCA (a cura di) Una didattica per il restauro, I, Roma 2008. C.BELLANCA e O.MURATORE, Una didattica per il restauro II, Esperienze a San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, Firenze 2009. |
8 | ICAR/19 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035679 -
LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti strutturali e costruttivi di un piccolo manufatto architettonico. L’attività teorica e pratica delle discipline del Laboratorio è volta alla comprensione del processo di costruzione delle forme architettoniche in modo particolare attraverso il comportamento statico delle strutture e l’uso di materiali innovativi, compresi quelli volti al risparmio energetico.
Canale: 1
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PARIS SPARTACO
(programma)
e-mail spartaco.paris@uniroma1.it, spartacoparis@gmail.comInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA (codice 1035679)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125Supporto alla didattica in uso Piattaforma elearning2Obiettivi dell’insegnamento Obiettivo del Laboratorio è fornire strumenti e metodi per la progettazione architettonica esecutiva, finalizzata al controllo del processo di costruzione dell’architettura. In tal senso sono ritenute indispensabili le conoscenze delle regole dell’arte del costruire, dell’interpretazione critica delle tecnologie, dell’utilizzo dei materiali e degli elementi e dei sistemi costruttivi, dei requisiti tecnici e normativi che li riguardano.Programma Il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura pone il progetto al centro dell’attività didattica; pertanto l’insieme delle attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) tende ad essere integrato e sincronico, considerando l’opportunità di iniziare l’esercitazione didattica parallelamente al ciclo di comunicazioni teoriche.Le conoscenze inerenti il sapere riguardano:- I sistemi tettonici primari e complessi (sistema trilitico, sistema voltato, telai, strutture a gabbia, ecc.), le morfologie strutturali elementari, chiarendo gli aspetti concettuali e fisici, formali e costruttivi in rapporto con l’attività di progetto (costruzione/struttura, ossatura/rivestimento, dettaglio architettonico/particolare tecnologico, ecc.);- I sistemi costruttivi, a partire dalle caratteristiche tecniche dei materiali (pietra, legno, cls, ferro) fino ai rispettivi elementi e sistemi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo.- Principi e fondamenti di progettazione sostenibileTali aspetti sono indagati anche attraverso apposite visite di studio o a cantieri, edifici o mostre rappresentative di questioni architettoniche e costruttive.Il tema dell’esercitazione progettuale è lo sviluppo del progetto architettonico-esecutivo di un organismo edilizio di contenute dimensioni, attraverso la redazione di un concept progettuale e il successivo approfondimento alle scale del progetto esecutivo e di dettaglio costruttivo, stabilendo una adeguata relazione tra forma architettonica e sistemi costruttiviPartendo dalle specificità del contesto geografico mediterraneo, particolare attenzione viene posta in una corretta e adeguata progettazione sotto il profilo energetico/ambientale, attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio dal punto di vista morfologico e delle soluzioni tecnologiche adottate.Modalità di esame L’esame consiste nella discussione sugli elaborati progettuali sviluppati durante il corso e sulle principali questioni affrontate durante il ciclo di comunicazione. L’attività progettuale svolta prevalentemente in aula, con verifiche intermedie, prevalententemente attraverso critiche collettive, richiede l’elaborazione , sulla base di schemi e layout forniti dalla docenza, del progetto alle seguenti scale:1/100 concept progettuale e principio costruttivo1/50 architettonico – esecutivo1/20 involucro architettonico1/10-1/1 dettagli costruttivi2 modelli e relative fotografie ( scala 1/50 e scala 1/20)
![]() Bibliografia BAHNAM R., “Ambiente e tecnica nell'architettura moderna”, Laterza, Bari;
(Date degli appelli d'esame)
BAGNATO V., PARIS S., Architettura e Tecnologia. Lectures, RDesign Press, Roma, 2010 BECCU M., PARIS S., “lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione”, Rdesign Press, 2008 DEPLAZES A., “Constructing architecture. Materials processes structures. A handbook”, Birkhauser, 06-2005; K. FRAMPTON, Tettonica e Architettura, poetica della forma architettonica nel xix e xx secolo, Milano, Skira Editore, 1999 ( primi tre capitoli) Voce tettonica, Dizionario Enciclopedico Architettura ed Urbanistica MANGIAROTTI A. “Il progetto di architettura. Dall’euristico all’esecutivo”, CLUP, Milano 2001. Bibliography BAHNAM R., “Ambiente e tecnica nell'architettura moderna”, Laterza, Bari; BAGNATO V., PARIS S., Architettura e Tecnologia. Lectures, RDesign Press, Roma, 2010 BECCU M., PARIS S., “lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione”, Rdesign Press, 2008 DEPLAZES A., “Constructing architecture. Materials processes structures. A handbook”, Birkhauser, 2005; K. FRAMPTON, Tettonica e Architettura, poetica della forma architettonica nel xix e xx secolo, Milano, Skira Editore, 1999 (first three chapters) Voce tettonica, Dizionario Enciclopedico Architettura ed Urbanistica MANGIAROTTI A.“Il progetto di architettura. Dall’euristico all’esecutivo”, CLUP, Milano 2001.
Canale: 2
Canale: 3
Canale: 4
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10 | ICAR/12 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |