Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Attività
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Lingua
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1031663 -
PROJECT MANAGEMENT
(obiettivi)
L'insegnamento si articola per moduli, che seguono un processo iterativo, mirato alla cultura ed all'utilizzo nella pratica del project management, delle sue componenti disciplinari chiave, come del suo processo d'insieme, così da facilitare ai laureandi l'inserimento nella professione, in conformità sia ai modelli ed alle leggi recentemente adottati in Italia, che alle teorie ed alle pratiche universalmente adottate in questo settore e meglio note come project management body of knowledge.
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DE MARIA CARLO
( programma)
Il corso illustra le principali tematiche e fornisce competenze per la gestione e pianificazione di progetti e programmi realizzativi nel settore delle costruzioni, soffermando l’attenzione sul governo dei costi, l’impiego delle risorse e sulla redditività di una commessa. Si approfondiranno le metodologie da applicarsi alla gestione ed al coordinamento interdisciplinare, sia di un’opera da progettare che da realizzare, come fattore fondamentale per la buona riuscita qualitativa dell’opera, nei tempi stabiliti, entro i costi preventivati e con l’impiego ottimale delle risorse. Si sottolineeranno le differenze, ma anche le similitudini, nei processi di acquisizione, gestione e rilascio di commesse attinenti la sfera della progettazione e quella della realizzazione di un’opera. La prima parte del corso si soffermerà sui concetti generali del Project Management, approfondendo il significato di pianificazione di commessa, ovvero dei problemi da affrontare e requisiti da soddisfare attraverso una proposta ritenuta idonea. Si inquadreranno gli obiettivi, si individueranno le risorse necessarie, si fisseranno gli obiettivi tempo, costi, qualità. Nella seconda parte si parlerà di programmazione con particolare attenzione alle specificità della proposta. Tratteremo dei contenuti tecnico-economici di un progetto, con valutazione delle criticità del progetto stesso e della sua esecuzione. Si analizzeranno i ruoli e le figure tipiche degli operatori, “progettista” e “impresa di costruzione”, con le rispettive mansioni e responsabilità. Il corso si concluderà con una disamina degli strumenti operativi oggi disponibili per il controllo operativo di una commessa, facendo ricorso a programmi informatici e applicativi disponibili sul mercato, per agevolare il compito e le funzioni del project manager.
Libro di testo : "Project Management - La governance degli appalti" Edito da Società Editrice ESCULAPIO 2016
(Date degli appelli d'esame)
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8
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ICAR/12
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1031662 -
ORGANIZZAZIONE E SICUREZZA NEI CANTIERI
(obiettivi)
Il Corso è indirizzato alla formazione per la Direzione dei Lavori, per la Direzione di cantiere e per il ruolo di Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione, con particolare riguardo alla fase di produzione in cantiere. A tal fine, affronta i seguenti temi didattici, sviluppati in una parte di carattere teorico e in una parte applicativa:-Le figure e le procedure del processo edilizio. Viene individuata una rappresentazione di insieme del processo edilizio che descrive le varie figure presenti (committente, progettista, costruttore, ecc.) e la loro natura, le competenze che ognuna di esse deve possedere, le relazioni e le procedure individuate sia a livello normativo regolamentare e tecnico che consuetudinarie. Vengono presentate infine le varie fasi che caratterizzano la realizzazione di un'opera pubblica.- Impianto del cantiere, uso delle macchine e dispositivi per la sicurezza. Con particolare riferimento al tema della sicurezza nel lavoro, sono studiati ed esemplificati rispetto al cantiere preso in esame, i problemi connessi al layout e alla logistica del cantiere, all'esercizio delle macchine e degli attrezzi di produzione, ai ponteggi e opere provvisionali, agli impianti di cantiere, ai servizi igienico-assistenziali, alla segnaletica di sicurezza, ai dispositivi di protezione personali e collettivi. Le attività d'esercitazione sono relative in questa fase alla progettazione del cantiere nelle sue fasi evolutive.-Tecniche analitiche per la gestione del processo produttivo. Sono studiate le situazioni decisionali tipiche del management della produzione edilizia facendo in gran parte riferimento alle formalizzazioni analitiche della Ricerca Operativa e delle norme ISO 9000; in particolare sono affrontati argomenti quali le tecniche Pert di programmazione lavori e le tecniche di ottimizzazione dell'impiego delle risorse. L'insegnamento si propone quindi di fornire le conoscenze e le tecniche per progettare e gestire la sicurezza nei cantieri. Le materie trattate e la forte connotazione applicativa che lo caratterizzano lo rendono funzionale per consentire agli studenti il conseguimento di uno dei requisiti necessari per poter svolgere il ruolo di coordinatore per la sicurezza, sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione delle opere.
Canale: 1
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SIMONETTI ALFREDO
( programma)
Modulo A. Processo edilizio, organizzazione e sicurezza nei cantieri Il modulo è articolato in due parti: A1. Impianto del cantiere, uso delle macchine e dispositivi per la sicurezza. Con particolare riferimento al tema della sicurezza sul lavoro, sono studiati ed esemplificati rispetto al cantiere preso in esame, i problemi connessi al layout e alla logistica del cantiere, all'esercizio delle macchine e degli attrezzi di produzione, ai ponteggi e opere provvisionali, agli impianti di cantiere, ai servizi igienico- assistenziali, alla segnaletica di sicurezza, ai dispositivi di protezione personali e collettivi. Le attività d’esercitazione sono relative alla progettazione del cantiere nelle sue fasi evolutive; A2. Tecniche analitiche per la gestione del processo produttivo. Sono studiate le situazioni decisionali tipiche del management della produzione edilizia facendo in gran parte riferimento alle formalizzazioni analitiche della Ricerca Operativa e delle norme ISO 9000. In particolare, sono affrontati argomenti quali le tecniche Pert di programmazione lavori e le tecniche di ottimizzazione dell'impiego delle risorse.
Modulo B. Gestione della sicurezza in fase di progettazione e costruzione L'insegnamento è integrato a quello del modulo precedente e si propone di fornire le conoscenze e le tecniche per progettare e gestire la sicurezza nei cantieri. Le materie trattate e la forte connotazione applicativa che lo caratterizzano lo rendono funzionale per consentire agli studenti il conseguimento di uno dei requisiti necessari a svolgere il ruolo di coordinatore per la sicurezza, sia in fase di progettazione, sia in fase di esecuzione delle opere.
Esercitazione
Durante i moduli, agli studenti verranno poste delle verifiche sotto forma sia di temi che di esercitazioni pratiche al fine di verificare la comprensione dei contenuti appresi, attraverso il criterio di analisi e valutazione dei rischi. Tali prove avranno valore in fase di discussione dell’esame finale, e saranno considerate a tutti gli effetti parte integrante del corso.
Simonetti, A.; Di Muro, A. (2010) Repertorio di piani di sicurezza e coordinamento, Editore EPC libri, Roma.
Testo Unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (2013) D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., aggiornato con il D.lgs. 3 agosto 2009 n. 106, e Decreto-Legge 28 giugno 2013, Editore EPC libri, Roma.
(Date degli appelli d'esame)
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10
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ICAR/12
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125
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1031626 -
RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO CANTIERABILE
(obiettivi)
L’insegnamento, finalizzato principalmente alla formazione della figura del tecnico d’impresa operante nell’Industria delle Costruzioni, mira a fornire oltre alle necessarie premesse normative, la strumentazione metodologica ed operativa che consenta l’acquisizione e la realizzazione della commessa mediante una corretta interpretazione del progetto, traducendo poi le informazioni in ingresso in elaborati grafici ed istruzioni operative di cantiere, secondo le convenzioni grafiche della comunicazione tecnica. Particolare rilevanza viene attribuita, ricorrendo a casi di studio mutuati dalla realtà del mercato pubblico e privato, a metodologie di lavoro basate sulla condivisione dei dati con gli altri rami in cui, tipicamente, è strutturata l’impresa di costruzioni (commerciale, acquisti, cantiere). Con il fine di favorire ed incentivare le occasioni di confronto e verifica con gli studenti del Corso, il ciclo di lezioni si avvarrà di testimonianze dirette di attori afferenti all’Industria delle Costruzioni: imprenditori, direttori tecnici, consulenti specialistici, ecc.
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6
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ICAR/17
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48
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Attività formative di base
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ITA |
1031665 -
SISTEMI IMPIANTISTICI A SCALA URBANA E DEGLI EDIFICI
(obiettivi)
Il Corso ha come obiettivo quello di inquadrare, nell'ambito delle conoscenze acquisite come Energy Manager, il ruolo degli impianti di climatizzazione, elettrici, acustici e di illuminazione all'interno del processo edilizio, in termini di installazione e di manutenzione. Saranno fornite nozioni preliminari sul benessere termo-igrometrico e qualità dell'aria interna (IAQ), sul benessere acustico e luminoso, che serviranno come quadro di riferimento per la conoscenza delle tematiche impiantistiche. La classificazione dei sistemi impiantistici di climatizzazione servirà, unitamente alla comprensione degli schemi funzionali, per comprendere sia i criteri sottesi dalla progettazione generale, che l'importanza della manutenzione impiantistica.Per quanto riguarda gli impianti elettrici verranno fornite nozioni sullo schema generale di un impianto a servizio di un edificio ad uso civile, partendo dalla cabina di trasformazione, dalle fonti di energia privilegiata, per arrivare alla distribuzione elettrica, agli impianti di illuminazione alle verifiche da effettuare su componenti e sistemi.
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PIRAS GIUSEPPE
( programma)
Richiami e approfondimenti di Fisica tecnica (Fisica dell’edificio): - richiami sul benessere ambientale comfort termoigrometrico; - trasmissione di calore a regime stazionario attraverso l’involucro edilizio per la determinazione dei carichi termici invernali necessari per il dimensionamento dell’impianto di riscaldamento e di climatizzazione invernale; - psicrometria e controllo dell’umidità; - impianti di riscaldamento, - impianti autonomi con caldaia adatta anche alla produzione di acqua calda sanitaria; - impianti di riscaldamento centralizzati; - funzionamento centrali termiche e gruppi frigo; - i provvedimenti normativi per limitare i consumi e le emissioni inquinanti. Impianti: - calcolo della trasmissione di calore, in regime variabile di temperatura ed in presenza di irraggiamento solare, attraverso pareti opache e pareti vetrate al fine della valutazione dei carichi termici estivi necessari per il dimensionamento degli impianti di climatizzazione; - qualità dell’aria in ambienti confinati: concetto di qualità dell’aria, sostanze inquinanti, indicatori di qualità dell’aria, controllo dell’inquinamento indoor, calcolo della portata di ventilazione, i filtri, implicazioni energetiche della ventilazione; - uso del diagramma psicrometrico per la determinazione delle trasformazioni e calcoli relativi per le principali apparecchiature presenti negli impianti di climatizzazione: batterie di riscaldamento , batterie di raffreddamento e deumidificazione , miscela di due masse d’aria , umidificatori del tipo adiabatico ed a vapore; - classificazione generale degli impianti di climatizzazione dal punto di vista energetico sia invernale che estivo , caratteristiche delle principali tipologie impiantistiche, impianti autonomi o centralizzati , impianti misti e tutt’aria, impianti a bassa e alta velocità . - impianti misti, ad aria primaria e ventilconvettori anche ad induzione del tipo due/quattro tubi, pannelli radianti, regolazione degli impianti misti; - impianti a tutt’aria monozona e multizona: a bassa velocità con batterie di post-riscaldamento, ad alta velocità monocondotto e doppio condotto con cassette di miscelazione, a portata variabile, a punto fisso e post-riscaldamento, a controllo diretto dell’umidità relativa, a by-pass di ricircolo e di miscela, a controllo diretto sulla batteria di raffreddamento e deumidificazione, dimensionamento della portata dell’aria, regolazione degli impianti a tutt’aria; - centrali frigorifere, torri evaporative, pompe di calore, recuperatori di calore, macchine per la produzione combinata di acqua calda e refrigerata, tipi di fluidi termo vettori; - schemi funzionali di impianti misti e a tutt’aria: centrali termiche, gruppi frigo, unità di trattamento aria, ventilconvettori, radiatori, pannelli radianti, sistemi di regolazione; - impianti autonomi, sistemi split mono e multi, fluidi frigorigeni; - considerazioni progettuali per gli impianti a tutt’aria e misti, criteri di progetto per gli impianti a tutt’aria e misti, confronto fra le tipologie impiantistiche; - impianti elettrici: richiami di Elettrotecnica, generazione di correnti alternate monofase e trifase, collegamenti a stella e a triangolo, potenza e sfasamento, trasporto e fornitura di energia elettrica all’utenza, inverter, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, interruttori magnetotermici, interruttori differenziali, messa a terra, normativa; - illuminotecnica e acustica; - domotica, (prendere visione del materiale messo sulla piattaforma elearning2.uniroma1.it); Efficienza energetica e sistemi di produzione di energia rinnovabile: - certificazione energetica degli edifici; - la figura dell’energy manager; - macchine per la produzione dell’energia; - cogenerazione e trigenerazione; - impianti per la distribuzione dell’energia; - la contabilizzazione dell'energia - rendimento globale dell’impianto; - sistemi di teleriscaldamento e reti di teleriscaldamento; - energia solare termica, impianti solari con collettori piani, efficienza di raccolta dell’energia solare, riscaldamento dell’acqua sanitaria, produzione di energia termica per riscaldamento; - energia fotovoltaica, effetto fotovoltaico, tipologie di celle fotovoltaiche, materiali semiconduttori, drogaggio p, drogaggio n, la giunzione PN, tipologia e componenti di impianti stand alone e grid connected, potenza di picco, principio di funzionamento di un impianto FV, energy storage. - energia geotermica, il gradiente geotermico, sistema geotermico, sistema geotermico HDR, classificazione delle risorse geotermiche, utilizzazione della risorsa geotermica, impianti a bassa entalpia, uso diretto del calore, sistemi di captazione, la pompa
Fisica Tecnica Ambientale volume III, benessere termico, acustico, visivo; G. Moncada Lo Giudice, L. de Santoli, Cea editrice, 1999. Progettazione di impianti tecnici, problemi e applicazioni; G. Moncada Lo Giudice, L. de Santoli, Cea editrice, 1999. Fisica dell'Edificio: Psicrometria; G. Caruso, edizione Aracne, 2003. Esercizi sui sistemi tecnologici per la sostenibilità edilizia; F. Cumo, U. Di Matteo, V. Sforzini, Editrice Esculapio Bologna, 2011. Geotermia, manuale tecnico pratico per la realizzazione di un impianto geotermico; Architettura sostenibile, M. Tornagli, sistemi editoriali editori. Geotermia e pompe di calore, Guida pratica agli impianti geotermici di climatizzazione, S. Bastia, F. Minchio, Editore Basta Savino, 2008 Le energie rinnovabili, A. Bartolazzi, edizione Hoepli Elettrotecnica, L. Olivieri E. Ravelli, edizione Cedam, 1995 La progettazione degli impianti elettrici in bassa tensione, M. Montanari, edizione EPC Libri, 2010 http://www.unionegeotermica.it/ Sito ufficiale Unione Geotermica italiana http://www.geothermal-energy.org/ Sito ufficiale Associazione Internazionale sulla Geotermia
(Date degli appelli d'esame)
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8
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ING-IND/11
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1031674 -
MANUTENZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
(obiettivi)
Il corso è strettamente relazionato al nuovo comparto di mercato dei servizi di Asset, Property & Facility Management, rispettivamente finalizzati alla gestione strategico-finanziaria, economico-amministrativa e tecnico-funzionale dei patrimoni immobiliari. Questa nuova filiera di mercato sta mostrando negli ultimi anni una decisiva ed imponente progressione, a fronte di una potenziale domanda di servizi (finora in gran parte sommersa o inevasa) e di un effettivo mercato che tenderà largamente a triplicarsi entro il prossimo quinquennio (fonte: CRESME). Gli ambiti di formazione sono: il censimento e l'anagrafica dei beni; l'auditing, la due diligence e la valorizzazione dei beni; la progettazione, la programmazione, l'organizzazione, l'esecuzione, il controllo e il monitoraggio dei diversi servizi (in forme "internalizzate", "esternalizzate", di "global service", ecc.); il benchmarking dei servizi; la gestione delle diverse forme di procurement dei servizi; la progettazione, l'integrazione e la gestione dei sistemi informativi "dedicati".
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Curcio Silvano
( programma)
A. LINEAMENTI GENERALI DEL CORSO INTEGRATO (Prof. Silvano Curcio + Prof. Pierluigi Cipollone)
Il Corso di "Manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare" (6 CFU) - collocato nell'ambito del 1° semestre del 3° anno del Corso di Laurea in "Gestione del Processo Edilizio - Project Management" - si pone l'obiettivo di fornire agli studenti un corredo sistematico di contributi didattici per inquadrare, analizzare e conoscere il contesto tecnico, normativo, economico e organizzativo, le fasi di articolazione e le strumentazioni di supporto del processo "integrato" di management dei patrimoni immobiliari e urbani. Campo di applicazione del Corso sono i servizi di Facility Management per il funzionamento, la fruizione e la valorizzazione dei beni immobiliari e urbani. In questa direzione, il percorso formativo si sviluppa attraverso due moduli didattici integrati: - un Corso "istituzionale", curato dal Prof. Arch. Silvano Curcio, incentrato sulla definizione e sull'inquadramento a livello di management della materia (servizi di gestione, manutenzione e valorizzazione dei patrimoni immobiliari e urbani); - un Corso "monografico", curato dal Prof. Pierluigi Cipollone (v. programma specifico), incentrato sulla presentazione di programmi e strumenti settoriali e procedure finalizzati alla valorizzazione immobiliare (riqualificazione, recupero e dismissione di patrimoni immobiliari). B. CONTESTO DI RIFERIMENTO DEL CORSO ISTITUZIONALE (Prof. Silvano Curcio)
IL CAMPO DI APPLICAZIONE: LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE DEI PATRIMONI IMMOBILIARI E URBANI Il Corso istituzionale ha per campo di applicazione la gestione e la manutenzione dei patrimoni di proprietà pubblica e privata che costituiscono e caratterizzano a livello urbano l'ambiente costruito e non del nostro paese e rappresentano un complesso sistema di risorse fisiche tra loro assai diversificate ma strettamente compenetrate; nello specifico: - i beni immobiliari; - le infrastrutture viarie; - le reti tecnologiche; - il verde e l'arredo urbano. Nell'ambito del processo edilizio, la fase di gestione implica ormai l'adozione di nuovi approcci metodologico-operativi e tecnico-scientifici specificamente orientati al "Facility Management", vale a dire alla gestione integrata dei servizi di supporto per il funzionamento, la fruizione e la valorizzazione dei beni immobiliari e urbani. Attraverso questa nuova disciplina manageriale si rende possibile gestire un sistema di attività sempre più complesse ed articolate rivolte ai patrimoni; tra queste in particolare: - il censimento e l'anagrafica dei beni; - la progettazione, la programmazione, l'organizzazione, l'esecuzione, il controllo e il monitoraggio dei diversi servizi (in forme "internalizzate", "esternalizzate", di "Global Service", ecc.); - il governo dei flussi e dei sistemi informativi. L'importanza del Facility Management è fondamentale ai fini del perseguimento di due obiettivi strategici: - garantire il corretto, sicuro e ottimale funzionamento ed utilizzo dei beni immobiliari e urbani durante tutto il loro "ciclo di vita utile"; - garantire il mantenimento/incremento del loro valore economico.
IL MERCATO SETTORIALE NAZIONALE: LA "FILIERA" DEI SERVIZI DI FACILITY MANAGEMENT Il mercato dei servizi integrati di Facility Management per i patrimoni immobiliari e urbani, sviluppatosi nel nostro paese soltanto negli ultimi anni rispetto ad altri paesi europei, è in fase di costante e sempre più imponente progressione: in Italia la potenziale domanda di servizi settoriali (finora in gran parte sommersa o inevasa) è stimata in oltre 140 miliardi di euro/anno (di cui oltre 33 miliardi di euro/anno nel solo settore dei patrimoni immobiliari pubblici), con un effettivo mercato che ha già oggi superato la soglia dei 35 miliardi di euro (fonte: Cresme). Rispetto a questo nuovo mercato, la domanda e l'offerta di servizi di Facility Management è rappresentata da un'articolata "filiera" di committenze e di imprese assai differenziate per dimensioni, caratteristiche e tipologia. Per poter presidiare un comparto di mercato di così significative dimensioni e prospettive di ulteriore sviluppo, questi soggetti tuttavia si trovano ad affrontare due ordini di criticità: - la complessità dei nuovi modelli manageriali che di necessità occorre individuare, assimilare e adottare per operare in termini di qualità, efficienza ed efficacia rispetto alle richieste e alle esigenze del mercato; - la carenza di nuove figure e competenze professionali di impronta manageriale in grado di coniugare ed affrontare i diversi aspetti e problemi che caratterizzano la gestione integrata dei patrimoni immobiliari e urbani.
C. FINALITÀ, CONTENUTI E ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL CORSO ISTITUZIONALE (Prof. Silvano Curcio)
OBIETTIVI DIDATTICI In questo ambito, il Corso costituisce il secondo importante segmento di una filiera formativa specialistica della Sapienza incentrata sul management dei patrimoni immobiliari e urbani ("3+1"). Questa filiera, già attivata con il Corso di "Economia e gestione dell'impresa - Facility Management" (1° anno), si perfeziona - dopo la laurea in "Gestione del Processo Edilizio" - attraverso il Master di primo livello in "Gestione integrata e valorizzazione dei patrimoni immobiliari e urbani. Asset, Property, Facility & Energy Management" della Sapienza Università di Roma (www.sapienza.mastermgv.it). Il Corso, così collocato, si pone pertanto l'obiettivo di fornire agli studenti un corredo sistematico di contributi didattici necessari per inquadrare, analizzare e conoscere: 1. il contesto tecnico, normativo, economico e organizzativo e le fasi di articolazione del processo "integrato" di gestione e manutenzione dei patrimoni immobiliari e urbani, inserito nel più esteso processo edilizio; 2. il sistema di modelli e di strumentazioni di natura gestionale specifici del Facility Management.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI DIDATTICI Lo schema generale di articolazione dei contenuti della didattica è il seguente: Introduzione - presentazione del programma, dei contenuti e della struttura organizzativa del Corso Basi lessicali e concettuali - definizioni terminologiche - concetti di base Il processo edilizio per i beni immobiliari e urbani - fasi di programmazione, progettazione, realizzazione e gestione - normativa cogente e raccomandativa La fase di gestione e il mercato dei servizi di Facility Management - fasi, operatori e strumentazioni del processo di gestione e manutenzione - definizione, finalità e contesto operativo del Facility Management - tipologia e caratteristiche dei servizi - tipologia e caratteristiche di committenze e imprese - dimensioni e struttura del mercato.
CRITERI ORGANIZZATIVI Al fine di saldare strettamente "teoria" e "prassi", il Corso istituzionale è organizzato in forma coordinata attraverso un duplice percorso didattico: - un primo percorso di tipo "metodologico-analitico" che sviluppa i contenuti in un'ottica di "problem setting", concentrandosi in particolare sui processi sottesi al Facility Management dei patrimoni immobiliari e urbani; - un secondo percorso di tipo "esperenziale" che sviluppa i contenuti in un'ottica di "problem solving", concentrandosi in particolare su applicazioni in contesti reali (workshop studenti e case study operatori del settore).
MODALITÀ DI ESAME La prenotazione ai singoli appelli di esame deve essere effettuata attraverso il sito https://stud.infostud.uniroma1.it. Gli studenti saranno esaminati congiuntamente sui programmi del Corso istituzionale e del Corso monografico, con assegnazione di una votazione unica da parte dei docenti. Nello specifico, la sezione di esame relativa al Corso istituzionale verterà: - sulla verifica, anche mediante prova scritta, dell'apprendimento dei diversi argomenti trattati nell'ambito delle lezioni ed approfonditi dagli studenti attraverso la consultazione del materiale fornito e dei testi di cui alla "Bibliografia di base"; - sulla verifica dell'eventuale contributo personale effettivo di ogni singolo studente all'attività di workshop. Stante le caratteristiche organizzative del Corso, si ritiene fondamentale per gli studenti la frequenza in aula.
MATERIALE FORNITO Come strumenti didattici e documentativi di supporto al Corso, vengono forniti attraverso la sezione del Corso sul sito http://elearning2.uniroma1.it: - schemi degli argomenti trattati ed estratti di testi base; - documentazione workshop; - accesso a CenTer - Centro di documentazione Terotec sul Facility Management (http://center.terotec.it).
BIBLIOGRAFIA DI BASE DEL CORSO ISTITUZIONALE (Prof. Silvano Curcio)
Facility Management: terminologia e concetti chiave - Curcio S., Talamo C., Glossario del Facility Management, EdiCom, Milano, 2013 [voci: anagrafe immobiliare, asset management, bene immobiliare, bene urbano, censimento immobiliare/urbano, costo del ciclo di vita, energy management, esigenza, facility management, maintenance management, manuale di manutenzione, manuale d'uso, manutenzione immobiliare, manutenzione urbana, norma cogente, norma volontaria, patrimonio immobiliare, piano di manutenzione, politica di manutenzione, prestazione, processo edilizio, programma di manutenzione, property management, pulizia, qualità ambientale, qualità edilizia, requisito, retrofit energetico, sistema informativo di manutenzione immobiliare, space management, standard di qualità, standard di servizio, strategia di manutenzione, utente]; - Curcio S. (a cura di), Lessico del Facility Management. Gestione integrata e manutenzione degli edifici e dei patrimoni immobiliari, Il Sole 24 Ore, Milano, 2003 [sezione II - capitoli 5, 17, 18, 19, 20, 21, 25]; Facility Management: mercato ed esperienze sul campo di committenze & imprese - Curcio S. (a cura di), Global Service. Linee guida per l'esternalizzazione dei servizi di Facility Management per i patrimoni immobiliari e urbani, Il Sole 24 Ore, Milano, 2005 [sezione I - capitoli 1, 3]; - Curcio S. (a cura di), Manutenzione dei patrimoni immobiliari. Modelli, strumenti e servizi innovativi, Maggioli, Rimini, 1999 [introduzione]; - Rivista "FMI Facility Management Italia" [ultimi due numeri http://www.terotec.it/frameset_rivistafmi.htm]; - CenTer - Centro di documentazione Terotec sul Facility Management [http://center.terotec.it].
I testi indicati sono consultabili: - nella sezione del Corso sul sito http://elearning2.uniroma1.it; - presso le Biblioteche della Facoltà di Architettura (Centrale Via A. Gramsci 53 e Dip. PDTA Via Flaminia 70).
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/12
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |