Gruppo opzionale:
Modelli e culture - (visualizza)
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CULTURE POLITICHE
(obiettivi)
1. riferimento alla conoscenza e alla comprensione (che cosa lo studente conosce al completamento del corso);
- Alla fine del corso lo studente avrà una conoscenza completa di fatti, teorie politiche, modelli di partecipazione politica e personalità nell’ambito delle principali culture politiche europee degli ultimi due secoli ancora presenti e rilevanti nella UE: soprattutto socialismo democratico, liberalismo e ordoliberalismo, nazionalismo, populismo e neopopulismo.
2. capacità di applicare conoscenza e comprensione (che cosa lo studente sa fare al completamento del corso ovvero quali sono le competenze che ha acquisito);
- Al completamento del corso lo studente/essa saprà scorgere le continuità, le novità, le differenze fra le culture politiche del passato e quelle del presente, nonché comparare le culture politiche italiane con quelle delle altre democrazie
3. capacità critiche e di giudizio (occorre indicare le attività che concorrono allo sviluppo di tali abilità. Per es.: redazione di relazioni scritte, prove di laboratorio, ecc.);
- Gli studenti/esse saranno invitati a trovare materiale (orale, scritto, visivo, memorie di famiglia ecc.) attestante il mutamento di culture democratiche e politiche in atto oggi e nel passato. Essi potranno riferirne con specifiche relazioni scritte o orali durante le lezioni, con specifiche aggiunte alla prova scritta, specifiche relazioni durante la prova orale. Potranno anche inviare video al docente che valuterà il contributo e la possibilità di socializzarlo durante le lezioni. 4. capacità di comunicare quanto si è appreso (anche in questo caso si devono predisporre attività mirate allo sviluppo, nello studente, della capacità di comunicare/trasmettere quanto appreso);
- Gli studenti/esse potranno predisporre relazioni e riferirne con specifiche relazioni scritte o orali durante le lezioni, con specifiche aggiunte alla prova scritta, specifiche relazioni durante la prova orale. Potranno anche inviare video al docente che valuterà il contributo e la possibilità di socializzarlo durante le lezioni.
5. capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita (occorre indicare quali siano gli strumenti forniti affinché lo studente sappia, al termine del corso, proseguire autonomamente nello studio).
- Gli studenti/esse avranno costruito le proprie competenze nel senso di sapere percepire, approfondire, distinguere la presenza dei diversi approcci politici e ideologici nelle diverse svolte storiche e nelle diverse situazioni delle contemporaneità. Da questo punto di vista, la principale capacità autonoma sarà il ruolo/uso delle culture politiche nell'analisi delle complessità e delle distinzioni sia nel dibattito politico sia nel conflitto degli interessi
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BORIONI PAOLO
( programma)
1a) Una primissima descrizione del concetto di cultura politica nei suoi diversi aspetti. Differenza fra cultura politica e teoria politica, ideologia e programma politico.
1b) Il periodo formativo di alcune principali culture politiche europee a metà del XIX secolo: - Il nazionalismo democratico e liberale pre-unitario in un quadro europeo - L'affermarsi della questione sociale, i suoi principali vettori e il progressivo prevalere del nazionalismo conservatore e coloniale degli Stati - Il socialismo democratico e il suo modello principale (la Spd tedesca) con le sue differenziazioni interne, le sue influenze europee, i suoi modelli organizzativi, i suoi elementi socio-organizzativi e istituzionali. - La nascita della critica "irrazionalista" alla democrazia parlamentare, al socialismo, al capitalismo: l'anarcosindacalismo e le vie div ispirazione al nuovo nazionalismo mussoliniano.
1c) Si procederà poi a prefigurare come queste culture politiche impattano nel XX secolo con i diversi modelli di costruzione delle società e delle democrazie nazionali, ovvero come si traducono nelle diverse democrazie europee: specie in Italia, Regno Unito, Germania, Scandinavia
2a) Approfondimento e specificità del concetto di cultura politica
2b) Nella seconda fase si seguirà lo sviluppo delle diverse culture di destra e di sinistra nella Storia italiana nel XX secolo: dal periodo giolittiano alla fine della cosiddetta "Prima Repubblica"
3) In questa terza fase si prenderanno in considerazione le principali culture politiche della Europa integrata: - Guerra fredda e post-Guerra fredda - Cosa cambia nel contesto della UE dopo la guerra fredda - Socialdemocrazia - Ordoliberalismo - Culture neo-populiste - Sinistre radicali rosso-verdi
1) Testi di riferimento storico - Da James H. Billington, Con il fuoco nella mente. Le origini della fede rivoluzionaria, Il Mulino, Bologna, 1986 (fotocopie) i seguenti quattro capitoli: a) VI-Rivoluzione nazionale contro rivoluzione sociale (p.229: non tutti i paragrafi saranno oggetto di esame) b) XII-Il tramonto del nazionalismo rivoluzionario (p.499-548: anche qui saranno indicati i paragrafi oggetto di esame) c) XIII- La macchina. La socialdemocrazia tedesca (p. 561-582) d) XV- Il sindacalismo rivoluzionario (p. 637-663) - G. Carocci, Destra e sinistra nella storia d'Italia, Laterza, 2002 da pag. 53 a pag. 196 A margine di questo volume una disamina dell'articolo 3 della Costituzione italiana e le 3 culture (liberal-democratica, Cristiano-sociale e socialista-marxiana) che si individuano nella sua formulazione. 2) Le culture politiche dell'Europa odierna: I partiti politici: - A. Mastropaolo, Donde vengono e dove se ne stanno andando i partiti politici?, "Parole Chiave", 47, 2012 (testo disponibile in fotocopia) Socialdemocrazia: - P. Borioni, La socialdemocrazia nordica e la “sfida democratica al capitalismo”, "Diacronie". Studi di Storia Contemporanea, N. 9, 1|2012 (disponibile in Rete o in distribuzione gratuita) Ordoliberalismo/Economia Sociale di Mercato: - L. Mesini, L’ordoliberalismo: un’introduzione alla Scuola di Friburgo, "Pandora", settembre 26, 2016, (testo introduttivo, disponibile) - A. Zanini, Principi costitutivi e principi regolativi della Wettbewerbsordnung ordoliberale. A proposito di Walter Eucken, "Scienza e Politica, per una storia delle dottrine" (testo in distribuzione gratuita) Populismo-Neopopulismo: - Rivista "Italianieuropei", numero 4, 2016: Rubrica antologica "Nero d'Europa" (pp. 11-51), articoli degli autori: F. Musella, M. Tarchi, N. Genga, B. Luverà, P. Borioni P. Borioni, Massimalismo e riformismo nel socialismo italiano del secondo dopoguerra, in corso di pubblicazione per un volume collettaneo della Fondazione Brodolini (disponibile in testo Pdf) Da M. Almagisti, C. Baccetti, P. Graziano: Introduzione alla politologia storica, Carocci 2019, Capitoli: 1-L’analisi stgorica comparata nello studio delle culture politiche italiane 4-La geografia della cultura civica in Italia negli ultimi 30 anni 6-“Com’era rossa la mia valle”, La subcultura politica nel Val d’Arno inferiore 8- La sinistra radicale nell’europa mediterranea: 1989-2018 verso un bilancio quasi trentennale. A scelta: da: C. Fumagalli, S. Puttini, Destra, Feltrinelli, 2018 a) M .Tarchi, Molte destre, nessuna destra? Sul dubbio fondamento della visione “geografico assiale” della politica b) P. Ignazi, Fascismo, neofascismo, postfascismo c) D. Palano, La maggioranza silenziosa. Chi vota la destra populista? da: C. Arruzza, Tithi Bhattacharya, Nancy Fraser, Femminismo per il 99%, 2019, Considerazioni finali C. Mouffe, Per un populismo di sinistra, Laterza 2018
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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FONDAMENTI DI INTERCULTURA
(obiettivi)
Il corso si propone di offrire competenze teoriche di base su tutti i principali aspetti della mediazione linguistica interculturale, in prospettiva interdisciplinare. E’ rivolto a studenti di primo anno di Lingua Spagnola. Si svolge in collaborazione con la cattedra di Letteratura Inglese, in un corso integrato, diviso in sezioni successive. La parte relativa ai mondi ispanici vuole fornire un'introduzione generale al carattere interculturale e meticcio delle culture che si esprimono in lingua spagnola, sia in Europa che in America.
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TEDESCHI STEFANO
( programma)
Il corso si propone di offrire competenze teoriche di base su tutti i principali aspetti della mediazione linguistica interculturale, in prospettiva interdisciplinare. E’ rivolto a studenti di primo anno. La parte relativa ai mondi ispanici vuole fornire un'introduzione generale al carattere interculturale e meticcio delle culture che si esprimono in lingua spagnola, sia in Europa che in America.
La prima parte del Corso affronta le basi della mediazione e della formazione interculturale: definizione delle competenze interculturali; raffigurazione della diversità in arte, letteratura, cinema e musica; Nascita e sviluppo degli stereotipi culturali nella lingua italiana e in quella spagnola; concetto di razza ed etnia; pregiudizi e razzismi ad essi collegati, nel passato e in tempi recenti; schema panoramico della storia delle scoperte geografiche, dei colonialismi e delle migrazioni.
La seconda parte si occuperà delle culture di Lingua Spagnola come culture multiculturali, attraverso testi, autori, eventi storici e personaggi -reali o di finzione- che rappresentano esempi di tale multiculturalità. Si tratteranno -tra gli altri- i temi della presenza araba nella cultura spagnola; la scoperta e la conquista del Nuovo Mondo; la Malinche come figura di mediazione; la cultura gitana e le culture di lingua spagnola; l'indigenismo e il concetto di letterature eterogenee; Fernando Ortiz e la transculturazione; letterature e culture delle migrazioni americane.
Bibliografia Parte Generale:
Testi obbligatori per tutti: R.Gallissot – M. Kilani – A. Rivera, L’imbroglio etnico in quattordici parole-chiave, Dedalo, Bari, 2001 (per i frequentanti solo le parti che verranno indicate durante il Corso) P.E. Balboni, La comunicazione interculturale, Marsilio,2007 S. Machetti – R. Siebetcheu, Che cos’è la mediazione linguistico-culturale, Il Mulino, Bologna, 2017 Michele Colucci, Storia dell'immigrazione straniera in Italia, Carocci, 2018 Due testi a scelta fra:
M. Aime e altri, Contro il Razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino, 2016 S. Benhabib, I diritti degli altri. Stranieri, residenti, cittadini, Raffaello Cortina, Milano, 2006 M. Catarci, M. Fiorucci, E. Santarone, In forma mediata. Saggi sulla mediazione interculturale, Unicopli, Milano, 2009 P. Collier, Exodus. I tabu dell'immigrazione, Laterza, Roma-Bari, 2016 V. Domenici, Uomini nelle gabbie. Dagli zoo umani al razzismo della vacanza etnica, Il Saggiatore, Milano, 2015 G. Favaro – M. Fumagalli, Capirsi diversi, Idee e pratiche di mediazione interculturale, Carocci, Roma, 2004 G.M. Fredrickson, Breve storia del razzismo, Donzelli, Roma, 2016 K. Koser, Le migrazioni internazionali, Il Mulino, Bologna, 2009 G. Mantovani, L’elefante invisibile. Alla scoperta delle differenze culturali, Giunti, Firenze, 2009 V. Pisanty, La difesa della razza, Bompiani, 2007 A. Portera, Competenze interculturali. Teoria e pratiche nei settori scolastico-educativo, sanitario, giuridico, aziendale e della mediazione culturale, Angeli, Milano, 2013 P. Rebughini, In un mondo pluralista. Grammatiche dell'interculturalità, UTET, Torino, 2014 M.K. Rhazzali, Comunicazione interculturale e sfera pubblica. Diversità e mediazioni nelle istituzioni, Carocci, Roma 2015 J. Talon, Incontri coi selvaggi, Quodlibet, Roma, 2016 P. Vignolo, Cannibali, giganti e selvaggi, B.Mondadori, Milano, 2009 P. Villano, Pregiudizi e stereotipi, Carocci, Roma, 2013 C. Volpato, Deumanizzazione. Come si legittima la violenza, Laterza, Roma-Bari, 2011 A. Vanoli, La Spagna delle tre culture, Viella, Roma, 2006 (solo prima parte). T. Todorov, La conquista dell’America: il problema dell’altro. Torino, Einaudi Tascabili, 1982 L. Giraudo, La questione indigena in America Latina, Carocci, Roma, 2009 A. Gazzoni, Pensiero Caraibico, Ensemble Edizioni, 2016
Verrá inoltre predisposto materiale antologico disponibile in fotocopia e sulla piattaforma virtuale elearning2 Sapienza (corso di Fondamenti di Intercultura 2019-2020).
(Date degli appelli d'esame)
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L-LIN/06
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Attività formative affini ed integrative
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