Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1019481 -
IDROLOGIA TECNICA E FONDAMENTI DI INGEGNERIA DEI SISTEMI IDRAULICI
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire: 1. modelli concettuali e procedure pratiche ed operative, per affrontare lo studio dei flussi di acqua sulla superficie terrestre a scala di bacino idrografico, al fine di giungere al dimensionamento idrologico delle infrastrutture idrauliche; 2. Definizione ed illustrazione delle opere idrauliche necessarie dei diversi sistemi idraulici, descrizione del loro funzionamento, valutazione degli impatti , criteri di dimensionamento.
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NAPOLITANO FRANCESCO
( programma)
Il corso si propone di fornire: 1. modelli concettuali e procedure pratiche ed operative, per affrontare lo studio dei flussi di acqua sulla superficie terrestre a scala di bacino idrografico, al fine di giungere al dimensionamento idrologico delle infrastrutture idrauliche; 2. Definizione ed illustrazione delle opere idrauliche necessarie dei diversi sistemi idraulici, descrizione del loro funzionamento, valutazione degli impatti , criteri di dimensionamento.
Sezione I: “Idrologia Tecnica” Parte I – La fisica dei processi idrologici Il ciclo dell’acqua in natura e i suoi impatti con le attività umane; Il bacino imbrifero; I flussi verticali: la precipitazione, l’evaporazione e l’evapotraspirazione, l’infiltrazione; I flussi orizzontali: la concentrazione e la propagazione dei deflussi fluviali, l’erosione superficiale dei versanti e il trasporto solido, gli acquiferi sotterranei. Parte II – La raccolta dati e la loro elaborazione statistica Descrizione e funzionamento dei sensori, sia storici, sia moderni per la misura delle grandezze idrologiche di interesse. Sensori meteorologici, pluviometri e pluviografi registratori, disdrometri, radar meteorlogici, satelliti geostazionari e polari, idrometri, piezometri e lisimetri, ondametri. Criteri statistici e stocastici di elaborazione delle serie temporali dei dati idrologici (adattamento a distribuzioni di probabilità, analisi della frequenza, analisi della persistenza, simulazione idrologica); Il tempo di ritorno, il ragguaglio all’area di osservazioni puntuali, la regionalizzazione dell’informazione idrologica. Parte III – I modelli concettuali Modelli idrologici di valutazione delle perdite idrologiche; Modelli concentrati e distribuiti di trasformazione afflussi-deflussi; Modelli idraulici ed idrologici di propagazione delle onde di piena.
Sezione II: “Gestione dei Sistemi idraulici” Parte I – Il funzionamento dei sistemi idraulici Definizione e descrizione dei diversi componenti un sistema idraulico complesso;. Criteri di dimensionamento idrologico ed idraulico; Impatti delle opere nell’ambiente e nella gestione. Parte II– Sistemi di approvvigionamento idrico Opere di captazione; Opere di adduzione; Opere di distribuzione. Parte III – Sistemi di drenaggio delle acque Opere di drenaggio urbano; Opere di bonifica del territorio; Gestione dei sistemi di drenaggio urbano.
Chow V.T., Maidment D.R., Mays L.W. : “Applied Hydrology”, Mc Graw Hill Napolitano F.: “Appunti e Dispense di Idrologia Tecnica” Napolitano F.: “Appunti e Dispense di Infrastrutture Idrauliche”
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/02
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1001 -
prova finale
(obiettivi)
La prova finale consiste nell’elaborazione di una relazione prodotta a seguito di un lavoro di tesi su tematiche proprie del corso di studi. Ciascuno studente è chiamato a presentare il proprio lavoro di tesi di fronte ad una Commissione composta da almeno sette docenti. Alla presentazione segue una discussione finale sulla base di specifici quesiti posti dalla Commissione di laurea. La preparazione della prova finale consente agli studenti di acquisire: - Autonomia di giudizio nell’elaborare criticamente informazioni teoriche, dati sperimentali o risultati di modelli - Abilità comunicative nell’esposizione e discussione del lavoro di tesi di fronte alla Commissione di esperti
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3
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30
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
AAF1216 -
ALTRE - VIAGGI DI ISTRUZIONE, CONVEGNI, SEMINARI
(obiettivi)
Il corso e' stutturato in una serie di seminari didattici in lingua inglese su temi relativi all'Ingegneria Ambientale finalizzati a favorire ulteriormente l'apprendimento della terminologia inglese specifica e a completare la preparazione di base. La prova d'esame, organizzata sotto forma di presentazione orale in lingua inglese di un lavoro di gruppo finalizzato all'approfondimento di uno temi trattati nei seminari didattici, intende favorire l'apprendimento delle tecniche di presentazione in pubblico in lingua inglese.
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POLETTINI ALESSANDRA
( programma)
The course is structured thematically in three phases. The first phase will consist of weekly slide lectures followed by occasional seminar discussions based on readings and viewings of related video presentations. Students will begin to research and prepare material for thematic presentations introduced below. Thematic presentations will be presented orally with slides during the second phase, with the results also being compiled into a written report. During the final phase there will be a short oral exam to evaluate students’ comprehension of the lectures and readings.
THEMES Water. Where does it come from, where does it go, how is it managed? What effect does the recognition of the limits of clean water have on urban development? Green Space. What is the role of green space in the city? How can it be defended and improved? Urban Fabric. How does the choice of where to site buildings, how to plan and regulate development, impact the city’s performance? Energy. Where does it come from and how is it managed? What are the true costs vs. the economic costs? What strategies exist to reduce the energy consumption (and subsequent emissions) related to urban development? Waste. What happens to the solid and liquid waste produced by human inhabitation? Where does it go, how is it managed, and how can it be reduced or eliminated, or at least turned into a resource? Transportation. How do people move around the city and between cities and what are the environmental and personal costs? Community. What role do stakeholders play in the development of more environmentally sustainable cities? How is participation essential to ecological urbanism?
Rankin, Tom. Rome Works: An Architect Explores the World’s Most Resilient City. Peruzzi Press, 2015. romeworks.info
Rifkin, Jeremy. The Third Industrial Revolution. 2010. *Available on-line
Brown, Lester. Plan B 3.0: Mobilizing to Save Civilization. W.W. Norton & Co. 2008.
Mitchell, William J. Me++ The Cyborg Self and the Networked City. MIT Press, 2004.
Ecological Urbanism, Mohsen Mostafavi, (Editor), Lars Müller Publishers; 1 edition (May 1, 2010)
Sassen, Saskia. “Seeing Like a City” in Burdett, Ricky, ed. The Endless City. Phaidon. 2007
William McDonough and Michael Braungart, Cradle to Cradle. New York, NY: Northpoint Press, 2002.
Lynch, Kevin. “The Waste of Place” in Places: Vol. 6: No. 2. 1990.
Berger, Alan. “Urban Land is a Natural Thing to Waste” in Harvard Design Magazine Fall 2005/Winter 2006.
Stuart, Tristram, Waste: Uncovering the Global Food Scandal. London: Penguin, 2009. p. 220-231.
Timothy Beatley. Planning for Sustainability in European Cities. The Sustainable Urban Development Reader. London and New York: Routledge. 2004.
Sennet, Richard. “The Open City” in Burdett, Ricky, ed. The Endless City. Phaidon. 2007.
Cervero, Robert. “Transit and the Metropolis: Finding Harmony” in Wheeler, Stephen M. and Timothy Beatley. The Sustainable Urban Development Reader. London and New York: Routledge. 2004.
(Date degli appelli d'esame)
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3
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30
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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12
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120
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE 1 - (visualizza)
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6
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1020900 -
ANALISI AMBIENTALE DEI SISTEMI URBANI E TERRITORIALI
(obiettivi)
obiettivi formativi L’obiettivo del corso è quello di approfondire la conoscenza dei sistemi urbani e territoriali, intesi come sovrapposizione-intersezione complessa di relazioni, luoghi, attori e processi. In particolare si cercherà di mettere a fuoco alcuni metodi e tecniche di analisi capaci di restituire le diverse dimensioni dell’ambiente e le loro interconnessioni: componenti naturali, dimensioni morfologiche, sociali, economiche e politiche. La conoscenza e la profonda comprensione delle caratteristiche del territorio, inteso come esito storico di lunga durata del rapporto co-evolutivo tra uomo e ambiente, rappresenta la premessa necessaria per consentire agli studenti di dotarsi dei metodi e degli strumenti analitici utili per orientarsi in maniera consapevole nei campi della pianificazione urbana e territoriale. Tali obiettivi verranno perseguiti attraverso un percorso formativo articolato su due livelli interconnessi: un primo livello riguarda il trasferimento di conoscenze teoriche; il secondo livello è caratterizzato da una sperimentazione applicativa di tecniche di analisi a partire dalla selezione di alcuni casi di studio legati al fenomeno dell’agricoltura urbana. Si tratta di casi di studio che diventano occasione di ricerca e di produzione di conoscenza territoriale (di tipo quantitativo e di tipo qualitativo). Nello specifico le sperimentazioni applicative (pratiche di ricerca immersiva nel territorio) consentiranno agli studenti di lavorare in gruppo, intrecciando teoria e pratica. Si tratta di pratiche di apprendimento di tipo collaborativo che si pongono anche l’obiettivo di stimolare la capacità di giudizio autonoma e di nutrire le capacità comunicative degli studenti, sia in relazione ai soggetti territoriali (specialisti e non specialisti) che verranno coinvolti nel loro lavoro sul campo, sia nella fase di restituzione dei lavori.
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ATTILI GIOVANNI
( programma)
L’obiettivo del corso è quello di approfondire la conoscenza dei sistemi urbani e territoriali, intesi come sovrapposizione-intersezione complessa di relazioni, luoghi, attori e processi. In particolare si cercherà di mettere a fuoco alcuni metodi e tecniche di analisi capaci di restituire le diverse dimensioni dell’ambiente e le loro interconnessioni: componenti naturali, dimensioni morfologiche, sociali, economiche e politiche. Nello specifico si farà riferimento ai principi di pianificazione ecologica (Steiner), di analisi di idoneità dei suoli (McHarg), di analisi delle comunità insediate (Attili), e di pianificazione dell’incertezza (Ferraro).
A tal fine verranno introdotti i concetti di descrizione, interpretazione, sensemaking e rappresentazione con specifico riferimento alla disciplina urbanistica ed in relazione alla problematizzazione epistemologica del rapporto osservatore - campo di osservazione. Verranno quindi scandagliate le principali tecniche analitiche e rappresentazionali nel tentativo di connettere virtuosamente approcci investigativi di tipo quantitavo-cartografico a letture di tipo qualitativo della città e del territorio. I contenuti teorici del corso saranno oggetto di una sperimentazione applicativa all’interno del contesto territoriale romano. Sono inoltre previsti momenti seminariali, eventualmente aperti a contributi didattici esterni.
per gli studenti frequentanti: https://www.dropbox.com/sh/3grcwsxy60v98ou/AABZ7DFuxtkjTRZW7XwJLPhba?dl=0 (sezioni a, b)
per gli studenti non frequentanti: https://www.dropbox.com/sh/3grcwsxy60v98ou/AABZ7DFuxtkjTRZW7XwJLPhba?dl=0 (sezioni a, b, c)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/20
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1019484 -
Ecologia e fenomeni di Inquinamento degli ambienti naturali
(obiettivi)
Il corso fornisce agli studenti gli elementi di base di biologia, di ecologia e di ecotossicologia indispensabili per lo studio dei fenomeni di inquinamento degli ambienti naturali, per la loro salvaguardia ed il loro risanamento. Nel corso vengono analizzati i principi di base delle reazioni chimiche e dell’ecologia e introdotte nozioni relative all’ecotossicologia. Vengono inoltre esaminati i diversi comparti ambientali e le problematiche specifiche di ognuno con l’obiettivo di fornire informazioni utili per lo studio e l’analisi delle diverse tematiche legate all’ambiente. Particolare attenzione viene dedicata ai metodi innovativi per l’analisi degli effetti dannosi degli inquinanti e alla capacità di risposta del comparto ambientale considerato. Lo studente, alla fine del corso, conoscerà i diversi fenomeni di inquinamento che sono la causa delle alterazioni degli ambienti naturali e avrà acquisito la conoscenza di tutti quei processi chimico-fisici e biologici che vengono utilizzati nelle tecnologie di risanamento ambientale. Durante il corso lo studente potrà acquisire le informazioni necessarie per orientarsi autonomamente nello studio dei comparti ambientali e delle relazioni tra gli stessi; sarà in grado di riconoscere e interpretare le conoscenze acquisite e combinare in modo adeguato le conoscenze teoriche con l’applicazione pratica di quanto appreso sviluppando quindi autonomia di giudizio nell’ambito dello specifico campo di azione. Alla fine del corso lo studente sarà in grado comunicare in modo efficace le conoscenze acquisite e di approfondire in modo autonomo, anche dal punto di vista normativo, i diversi aspetti dei problemi legati all’ambiente e alle sue problematiche. Durante il corso sarà dato ampio rilevo alla complessità dei temi trattati e alla necessità di una innovazione continua delle conoscenze. In questo modo si cercherà di stimolare gli studenti all’approfondimento autonomo delle problematiche legate all’ambiente anche rispetto a quanto avviene in ambito internazionale.
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BONI MARIA ROSARIA
( programma)
Elementi di biologia e biochimica. Assetto morfologico e strutturale degli esseri viventi. I protisti ed il loro livello organizzativo. La composizione della materia vivente. Gli enzimi come catalizzatori biologici. I microrganismi ambientali ed il loro ruolo nella degradazione della sostanza organica. Metabolismo batterico: anabolismo e catabolismo. Elementi di ecologia. Cenni di Ecologia. Gli ambienti naturali: aereo, terrestre, acquatico. L’ambiente antropizzato. Gli ecosistemi. Omeostasi ecologica. Energia negli ecosistemi. Catene alimentari. Piramidi ecologiche. Cicli biogeochimici. Ciclo dell’azoto, del carbonio, del fosforo e degli elementi biogeni. Leggi di crescita: legge della tolleranza, legge del minimo. La popolazione. Dinamica delle popolazioni. Le comunità esempi di ecosistemi naturali e artificiali. Elementi di ecotossicologia. Ecotossicologia e tossicologia. Definizione. Effetti sull’uomo dei più comuni prodotti chimici. Identificazione dell’inquinante in base alle caratteristiche fisico-chimiche. Principali processi biotici e abiotici di trasformazione e trasporto degli inquinanti. Biodegradabilità, bioaccumulo, bioconcentrazione, biomagnificazione. Definizione di composti tossici. Esposizione e dose. Curve concentrazione-effetto. Tossicità acuta e cronica. Interazione fra tossici. Effetti subletali: acuti e cronici. Le previsioni di tossicità. 2 CFU pari a 50 ore di impegno dello studente di cui: • 20 ore tra lezioni frontali, esercitazioni e seminari • 30 ore di studio individuale
Il suolo. L’ambiente terrestre. Pedogenesi. Caratteristiche fisiche, chimiche, meccaniche e biologiche del suolo. Fonti di inquinamento del suolo e definizione dei livelli di contaminazione. Effetti diretti ed indiretti sulle biocenosi animali e vegetali. Principali processi di autodepurazione del suolo. Approccio alla decontaminazione dei suoli contaminati. L’acqua. L’ambiente acquatico. Acque superficiali e di falda. Usi delle acque. Fonti ed effetti dell’inquinamento delle acque lentiche e lotiche. Principali processi di autodepurazione nelle acque. Aspetti biologici, chimici, e fisici dei principali fenomeni di inquinamento. Monitoraggio dell’inquinamento idrico. Misure di controllo dell’inquinamento delle acque. Le acque di falda ed il loro uso. Inquinamento dei laghi: eutrofizzazione. Recupero dei laghi eutrofizzati. Inquinamento marino. Inquinamento dei fiumi. Studio dell’inquinamento di un fiume con la curva a sacco. L’atmosfera. L’ambiente aereo. Gradiente termico verticale. Principali fonti di inquinamento antropiche e naturali. Inquinanti primari, inquinanti secondari. Monitoraggio dell’aria atmosferica. Effetti dell’inquinamento atmosferico. Effetti sul clima: effetto serra, effetto frigorifero, effetto U.V., deposizioni acide, smog. Gli effetti diretti e indiretti sulle biocenosi animali e vegetali. 4 CFU pari a 100 ore di impegno dello studente di cui: • 40 ore tra lezioni frontali, esercitazioni e seminari • 60 ore di studio individuale
Fenomeni di inquinamento degli ambienti naturali. Principi e metodi di studio. Autore: Boni Maria Rosaria. Casa editrice: Carocci. Marzo 2007
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/03
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60
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE 2 - (visualizza)
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6
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1022159 -
TECNOLOGIE DI CHIMICA APPLICATA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze chimiche di base sulle acque, sui combustibili e sui materiali da costruzione. In particolare, il corso ha come obiettivo quello di illustrare i meccanismi di interazione tra i materiali e l'ambiente circostante.
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PETRUCCI ELISABETTA
( programma)
◪ Le acque naturali: struttura e proprietà chimiche (legame idrogeno, densità, potere solvente, momento dipolare). Ciclo idrologico, passaggi di stato, diagrammi di stato. Impieghi delle acque. Impieghi e requisiti delle acque per uso agricolo, industriale (acque per circuiti di raffreddamento, di riscaldamento e per produzione di vapore). Impieghi e requisiti delle acque per uso civile. Acque destinate al consumo umano: parametri chimici, fisici e microbiologici). Le acque in bottiglia. Moli e peso molecolare. Equivalente e peso equivalente. Le soluzioni. Concentrazione ed attività. Dissociazione. Equilibrio chimico: la legge di azione di massa. Caratteristiche delle acque: torbidità, colore, conducibilità elettrica, residuo fisso. Solidi totali, sospesi, disciolti. Solubilità e prodotto di solubilità. Acidi e basi, pH (acidi e basi, forti e deboli). Idrolisi dei Sali e pH dei sali. Soluzioni tampone. Durezza totale, permanente e temporanea. Forza ionica coefficienti di attività. Titolazioni: esempio di titolazione di un acido forte, di un acido debole, di un acido poliprotico, di una base poliprotica debole. Alcalinitàed acidità: definizione ed unità di misura. Gas disciolti nelle acque. Distribuzione delle specie alcaline. Carattere aggressivo ed incrostante delle acque. Stabilità: indice di Langelier e di Ryznar. Rimozione di inquinanti specifici. I trattamenti delle acque naturali: neutralizzazione, condizionamento chimico, stabilizzazione, addolcimento (chimico -metodo calce-soda, metodo fosfati- e per scambio ionico) e cenni di disinfezione. Deferrizzazione e desilicazione.
Esercitazioni numeriche su pH, durezza, alcalinità e potere incrostante o aggressivo.
Esercitazioni di laboratorio: 1. Determinazione del contenuto di durezza ed alcalinità di un’acqua 2. Caratterizzazione di un’acqua minerale tramite misure potenziometriche e cromatografiche 3. Disinfezione chimica ed elettrochimica
◪ I leganti: calce e gesso (Produzione, messa in opera, presa e indurimento, caratteristiche meccaniche. Impieghi e requisiti. Durabilità.) Il cemento: produzione e cottura. Composizione del clinker. Idratazione, presa e indurimento del cemento. Calore di idratazione, porosità, falsa presa. Prove fisiche sul cemento. Prove chimiche e meccaniche sul cemento. Tipi di cemento: caratteristiche, requisiti, usi.
Esercitazioni numeriche applicazione del metodo di Bogue
◪Il calcestruzzo: proprietà requisiti, produzione, messa in posa, stagionatura. Acqua, aggregati, additivi, aggiunte. Lavorabilità. Esempio di mix design. Segregazione, bleeding e ritiro. Controlli sul calcestruzzo indurito. Proprietà meccaniche del calcestruzzo. Durabilità. Tipi di calcestruzzo.
Esercitazioni numeriche esempio di mix design
◪ I combustibili: reazioni di combustione (bilanciamento e rendimento). Il potere calorifico, aria teorica ed effettiva, volume e composizione dei fumi. La temperatura teorica di combustione, la temperatura di accensione spontanea, i limiti di infiammabilità. Classificazione dei combustibili. Combustibili solidi (combustibili fossili e legno), Combustibili liquidi (petrolio, benzine, cherosene, gasolio, numero di ottano e numero di cetano), Combustibili gassosi: classificazione, composizione, caratteristiche e sostenibilità.
Esercitazioni numeriche sulla combustione (stechiometria e rendimento, potere calorifico inferiore e superiore, aria teorica e temperatura teorica).
◪ Materiali e ambiente Ciclo di vita dei materiali (recupero, riutilizzo, riciclo). Impatto derivante dalla produzione di materiali. Sostenibilità dei materiali. I materiali e l’economia circolare. Materiali sostenibili tradizionali (il legno) e innovativi. Rilascio di sostanze pericolose dai materiali: esempi di indoor air pollution.
◪ W.D. Callister, D.G. Rethwisch- Materiali per l'Ingegneria Civile e Industriale- Edises o in alternativa ◪ W.F. Smith, J. Hashemi – Scienza e tecnologia dei materiali - McGraw-Hill
◪ Dispense ◪ Eserciziari
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ING-IND/22
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60
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1055428 -
INDAGINI E MODELLI GEOTECNICI
(obiettivi)
Il Corso ha come obiettivo quello di rendere operative le nozioni apprese in precedenza, con particolare riferimento all’ideazione, realizzazione ed interpretazione della caratterizzazione geotecnica, così da pervenire alla formulazione del modello geotecnico di sottosuolo. In particolare si introducono le tecniche d’indagine, dall’esecuzione di sondaggi all’interpretazione delle prove in sito, arricchendo la trattazione con l’applicazione a casi reali, in modo da accrescere l’autonomia di giudizio dello studente. Parte del corso è, inoltre, dedicata alla sperimentazione di laboratorio, sia attraverso la discussione in classe, sia eseguendo in gruppo degli esperimenti in laboratorio. Quest’ultima attività implica per i frequentanti anche lo sviluppo delle necessarie capacità interattive e comunicative che sottendono al lavoro di gruppo. Nella seconda parte del corso si discutono alcuni semplici problemi geotecnici, quali ad esempio la stabilità e i cedimenti di fondazioni superficiali e di rilevati, in modo da collegare quanto discusso nella prima parte a delle rilevanti applicazioni ingegneristiche. La valutazione quantitativa finale è effettuata attraverso una prova orale, in cui lo studente, oltre a rispondere alle domande specifiche relative ai contenuti del corso, è chiamato a discutere ed illustrare il lavoro di gruppo svolto durante il semestre di lezione.
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AMOROSI ANGELO
( programma)
Indagini, caratterizzazione e formulazione del modello geotecnico di sottosuolo (30 h) Indagini geotecniche: programmazione ed esecuzione. Sondaggi. Carotieri. Campionatori. Prova SPT: modalità esecutive ed interpretazione. Prova CPT: modalità esecutive ed interpretazione. Piezometri e celle piezometriche. Richiami di sperimentazione in laboratorio. Esempi di caratterizzazioni geotecniche di siti reali. Svolgimento della caratterizzazione geotecnica di un sito reale. Le fondazioni superficiali come problema geotecnico tipico (20 h) Le fondazioni superficiali: criteri generali, aspetti funzionali e soluzioni tipiche. Analisi delle fondazioni superficiali: aspetti tipologici, scelta del piano di posa, meccanismi di collasso generalizzato e loro estensione per includere carichi eccentrici o inclinati su elementi di forma qualsiasi per terreni omogenei o eterogenei. Il collasso per punzonamento. Calcolo dei cedimenti: metodo edometrico e cenni ad approcci alternativi. Criteri di ammissibilità dei cedimenti. Esempi applicativi relativi a rilevati in terra ed a fondazioni in cemento armato. Contestualizzazione nel quadro normativo vigente delle verifiche discusse.
Dispense fornite dal docente. C. Viggiani “Fondazioni”, Hevelius editore R. Lancellotta & J. Calavera “Fondazioni”, Mc Graw Hill editore
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/07
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60
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
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18
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1019482 -
TOPOGRAFIA - POSITIONING
(obiettivi)
L'insegnamento si propone di fornire le nozioni teoriche e pratiche fondamentali relative alle attuali tecniche di posizionamento topografiche, sia terrestri che satellitari. Inizialmente vengono presentati concetti basilari di geodesia relativi ai sistemi di riferimento e di coordinate; successivamente vengono illustrati i principali strumenti topografici dal punto di vista del principio di funzionamento, del loro impiego e delle osservazioni fornite, delle quali si tratta poi la modellizzazione funzionale e stocastica finalizzata alla stima delle posizioni e della loro precisione; infine si trattano i fondamenti della rappresentazione cartografica, presentando la cartografia ufficiale italiana alla scala di 1:25000. Dal punto di vista delle competenze trasversali, gli studenti, a partire dai metodi e dalle tecniche proprie del posizionamento, acquisiscono competenze relative a: la progettazione rigorosa di esperimenti di acquisizione, analisi e interpretazione di dati finalizzati al posizionamento; la capacità di operare in un laboratorio di posizionamento; la capacità di scegliere e utilizzare attrezzature, strumenti e metodi appropriati a risolvere problemi di posizionamento; la comprensione dei limiti dei metodi e delle tecniche. Gli studenti acquisiscono altresì la consapevolezza della necessità di un aggiornamento continuo e autonomo post-universitario durante la vita professionale.
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CRESPI MATTIA GIOVANNI
( programma)
1.Sistemi di riferimento, sistemi di coordinate e loro trasformazioni 2.Sistemi di riferimento in geodesia: campo della gravità terrestre, geoide, ellissoide 3.Sistemi di coordinate in geodesia: cartesiane geocentriche, ellissoidiche, cartesiane locali; quote ortometriche ed ellissoidiche; sistemi di riferimento in ambito nazionale italiano 4.Principali strumenti topografici, principi di funzionamento e osservazioni: stazione totale, livello, Global Positioning System (cenni) 5.Legame tra osservazioni e posizioni e propagazione degli errori dalle osservazioni alle posizioni 6.Principali schemi di rilievo topografico e loro caratteristiche fondamentali: reti, poligonali, livellazioni geometriche 7.Modellizzazione funzionale e stocastica delle osservazioni: equazioni di osservazione e loro matrice di covarianza 8.Stima delle posizioni e della loro matrice di covarianza tramite il principio dei minimi quadrati: compensazione dei rilievi topografici, inquadramento in un sistema di riferimento, analisi dei risultati di una compensazione, simulazione 9.Fondamenti di cartografia: equazioni delle rappresentazioni cartografiche, deformazioni cartografiche, rappresentazioni conformi ed equivalenti, rappresentazione di Gauss 10.Sistemi cartografici in ambito nazionale italiano, cartografia ufficiale italiana alla scala di 1:25000 11.Variabili statstiche a 1 e 2 dimensioni e loro indici statistici principali (media, deviazione standard, varianza, coefficiente di correlazione, indice di Pearson) 12.Principi dell'inferenza statistica e dei test statistici, test sulla media di campioni normali
Dispense del corso
Libri di riferimento: F. Sansò, A. Albertella, B. Betti - Positioning - CittàStudi L. Biagi – I fondamentali del GPS – Geomatics Workbooks, Volume 8 http://geomatica.como.polimi.it/workbooks/n8/list.php B. Hofmann-Wellenhof, H. Moritz - Physical Geodesy – Springer G. Inghilleri - Topografia generale – UTET F. Sansò - La teoria della stima – CittàStudi F. Sansò – Il trattamento statistico delle osservazioni - CittàStudi
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/06
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90
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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