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PERSONALITA' E DIFFERENZE INDIVIDUALI
(obiettivi)
Obiettivi generali.
Gli obiettivi generali del corso consistono nel fornire agli studenti una conoscenza approfondita dei principali modelli teorici nell’ambito della Psicologia delle Personalità e delle Differenze Individuali, delle tecniche di ricerca maggiormente utilizzate nello studio della Personalità nell’ambito delle neuroscienze e i principali strumenti di valutazione delle principali differenze individuali. Particolare rilevanza verrà data ai fattori che contribuiscono alla vulnerabilità individuale a sviluppare problemi comportamentali o emotivi e ai fattori che invece che contribuiscono al benessere individuale. Gli obiettivi specifici del corso riguarderanno l’acquisizione delle teorie e delle evidenze sperimentali ad esse associate in relazione alle principali teorie dei tratti di personalità e temperamentali, negli adulti e in adolescenza. In particolare saranno approfonditi i seguenti modelli teorici: (a) Il modello dei Big Five da Allport a McCrae e Costa; (b) il modello dei Big-Three di Eysenck (E, N, P); (c) Dual System Models dei comportamenti a rischio in adolescenza di Casey e Steinberg; (d) la Reinforcement Sensitivity Theory of Personality di Gray; (e) i sistemi temperamentali di Rothbart; (f) stabilità e cambiamento nello studio della personalità nel corso dello sviluppo (Caspi e Shiner, 2005); (g) la Self-Efficacy Theory (Bandura, 1997). Le principali teorie dei tratti di personalità verranno esaminate in linea con una prospettiva di neuroscienze della personalità, che mira a identificare possibili substrati biologici dei tratti di personalità. Il perseguimento di tale obiettivo amplifica la possibilità di comprendere l’ampia cornice che inquadra la relazione tra le variazioni nel cervello e le variazioni nella personalità. Il perseguimento di tale obiettivo metterà in luce che le teorie della personalità non vanno limitate ad un particolare dominio di processamento delle informazioni, ma debbono tener conto delle differenze individuali nell’affettività, nei comportamenti e nelle cognizioni e nel modo in cui tali domini sono integrati tra di loro e interagiscono tra di loro. Infine, particolare attenzione verrà riservata al ruolo delle differenze individuali nei modelli di intervento che mirano alla promozione del benessere e alla prevenzione dei comportamenti disadattivi nel corso del ciclo di vita (Implementation Science; Salter & Kothari, 2014). Le lezioni frontali forniscono agli studenti la conoscenza dei principi di base che guidano l’identificazione degli indicatori connessi all’esame delle differenze individuali secondo le prospettive sopra illustrate. Inoltre gli studenti avranno la possibilità di approfondire gli studi contemporanei sulle basi temperamentali e sullo sviluppo della personalità e di analizzare i programmi universali più accreditati, basati sulla evidenza scientifica. Oltre alle lezioni frontali, le ore di laboratorio offrono agli studenti la possibilità di acquisire conoscenze avanzate di tipo pratico che si riferiscono alle procedure di assessment, così come all’analisi di singoli casi. Gli studenti esamineranno, in accordo con l’approccio dimensionale, i principali strumenti di valutazione della personalità e le differenti tipologie di profili di personalità e temperamento nel corso di vita associati al funzionamento adattivo e disadattivo. Il laboratorio garantisce, quindi, l’acquisizione di competenze pratiche e tecniche nell’ambito della valutazione della personalità nei contesti della salute e della riabilitazione psicologica. La frequenza alle lezioni di laboratorio è obbligatoria.
Obiettivi specifici. Conoscenza e capacità di comprensione. Lo studente acquisirà la conoscenza dei metodi di ricerca per studiare e valutare la capacità predittiva dei principali tratti di personalità sulla vulnerabilità alla psicopatologia. Lo studente svilupperà la capacità di comprensione dei modelli neuro-scientifici attuali esplicativi delle differenze individuali nei tratti di personalità in compiti che interessano i processi attentivi ed emozionali. Attraverso il superamento dell’esame attesterà le capacità degli studenti di comprendere e utilizzare gli strumenti per la valutazione delle dimensioni temperamentali e di personalità, così come la valutazione dei casi singoli attraverso l’analisi dei profili di personalità. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Lo studente acquisirà le capacità critiche per valutare la bontà dei modelli teorici attuali nel predire i risultati sperimentali e le loro implicazioni in termini di programmi di intervento basati sull’evidenza scientifica; la capacità di discutere criticamente i modelli mettendo in evidenza contributi e limiti dei risultati sperimentali della corrente ricerca di psicologica cognitiva e della neuroscienza cognitiva. Le teorie studiate saranno integrate da nozioni circa le applicazioni pratiche per promuovere le capacità applicative dello studente verso l’integrazione della teoria con la pratica. Il superamento dell’esame garantisce di saper individuare gli indicatori di personalità nell’intero ciclo di vita e di saper pianificare progetti di intervento nell’ambito della riabilitazione psicologica per bambini, adolescenti e adulti. Autonomia di giudizio. Lo studente sarà in grado di raccogliere e interpretare informazioni utili a formulare valutazioni e ipotesi scientifiche circa le teorie, i metodi e gli strumenti di valutazione nell’ambito dello studio della psicologia della personalità, soprattutto nell’ambito degli studi neuroscientifici, tenendo conto delle implicazioni sociali ed etiche. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’esposizione di report scientifici, di casi di studio contenenti i profili di personalità, sia nel corso delle lezioni frontali, sia durante il laboratorio. Abilità comunicative. Lo studente svilupperà le capacità di comunicare in forma orale e scritta circa le conoscenze acquisite attraverso presentazioni orali in classe su argomenti di ricerca derivanti da rassegne e meta-analisi della letteratura e da una selezione di studi empirici recenti. La discussione critica in aula di casi singoli e delle evidenze sperimentali a sostegno di ipotesi specifiche contribuirà a migliorare le loro abilità comunicative nel presentare e discutere dati sperimentali e clinici alla comunità scientifica di ricercatori e/o a professionisti clinici interessati alla psicologia della personalità. Inoltre, durante l’insegnamento, saranno esposti dei report scientifici di casi di studio che esaminano i profili di personalità. Tali casi verranno esaminati in sotto-gruppi in aula e avranno la funzione di promuovere la riflessione critica. Capacità di apprendimento. Lo studente acquisirà capacità di apprendimento, trasversali a diversi settori della psicologia, che gli consentiranno l’approfondimento nel corso della sua carriera accademica e professionale dei principali modelli teorici e applicativi in psicologica, e dei programmi di intervento associati a tali modelli. Lo studente acquisirà altresì le capacità di ricercare e integrare informazioni attraverso fonti differenti (es., lezioni, articoli, seminari e data-base scientifici) per costruire conoscenze e competenze su specifici argomenti. Le capacità di apprendimento saranno acquisite durante l’insegnamento ponendo enfasi sulla discussione dei modelli teorici, sull’analisi dei profili e proponendo modelli di stesura di programmi di promozione e prevenzione. Le capacità di apprendimento sono acquisite durante l’insegnamento ponendo enfasi – nelle lezioni frontali – sulla discussione sui modelli teorici e sull’analisi dei profili e proponendo modelli di stesura di programmi di promozione e prevenzione e proponendo – nel laboratorio – casi di studio di bambini, adolescenti e adulti.
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DI GIUNTA LAURA
( programma)
Contenuto dell’insegnamento Il corso, si articola in tre moduli/nuclei didattici, si propone di introdurre i modelli teorici più rilevanti nello studio della personalità e del temperamento e i modelli di intervento nella riabilitazione psicologica che ten-gono conto del ruolo delle differenze individuali per la promozione del benessere individuale e prevenzione del disagio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento. Il Modulo 1 affronta il tema delle differenze individuali secondo la teoria dei tratti di personalità e la teoria social cognitiva. Inoltre prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti della personalità e dell’autoefficacia, e degli studi che guidano l’identificazione degli indicatori relativi all’esame delle diffe-renze individuali connesse alla promozione del benessere, alla prevenzione e alla gestione di alcune forme di disadattamento nel ciclo di vita. L’attività di laboratorio verterà sulla valutazione dei tratti e delle con-vinzioni di autoefficacia in diversi domini di funzionamento (3 CFU). Il Modulo 2 affronta il tema delle differenze temperamentali e prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti temperamentali e degli studi contemporanei sulle basi temperamentali. L’attività di laboratorio si focalizzerà sulla valutazione della personalità e del tempe-ramento (3 CFU). Il Modulo 3 affronta il tema dei modelli di intervento psicologico che tengono conto del ruolo delle diffe-renze individuali per la promozione del benessere individuale, per la prevenzione e trattamento del disagio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento, con particolare attenzione ai temi dell’autoregolazione del comportamento. Inoltre il modulo prevede l’approfondimento di alcuni interventi basati sulla evidenza scientifica. L’attività di laboratorio verterà in particolare alla valutazione degli aspetti disfunzionali e disadattivi menzionati e sulla promozione delle capacità di autoregolazione del comporta-mento (3 CFU).
The Big Five Theory Barbaranelli, C., Caprara, G.V., Rabasca, A., & Pastorelli, C. (2003). A questionnaire for measuring the Big Five in late childhood. Personality and Individual Differences, 34, 645-664. Costa Jr, P. T., McCrae, R. R., Zonderman, A. B., Barbano, H. E., Lebowitz, B., & Larson, D. M. (1986). Cross-sectional studies of personality in a national sample: II. Stability in neuroticism, extraversion, and openness. Psychology and aging, 1(2), 144.Goldberg, L. R. (1993). The structure of phenotypic personality traits. American psychologist, 48(1), 26. Forkosh, O., Karamihalev, S., Roeh, S., Alon, U., Anpilov, S., Touma, C., ... & Chen, A. (2019). Identity domains capture individual differences from across the behavioral repertoire. Nature neuroscience, 22(12), 2023-2028. John, O. P., & Srivastava, S. (1999). The Big Five trait taxonomy: History, measurement, and theoretical perspectives. Handbook of personality: Theory and research, 2(1999), 102-138. Kumari, V., Williams, S. C., & Gray, J. A. (2004). Personality predicts brain responses to cognitive demands. Journal of Neuroscience, 24(47), 10636-10641. McCrae, R. R., & Costa, P. T. (1987). Validation of the five-factor model of personality across instruments and observers. Journal of personality and social psychology, 52(1), 81. Ozer, D. J., & Benet-Martinez, V. (2006). Personality and the prediction of consequential outcomes. Annu. Rev. Psychol., 57, 401-421. Schubert, A. L., Nunez, M. D., Hagemann, D., & Vandekerckhove, J. (2019). Individual differences in cor-tical processing speed predict cognitive abilities: a model-based cognitive neuroscience account. Computational Brain & Behavior, 2(2), 64-84.
Selection of Chapters from: Pervin, L. A., & John, O. P. (1999). Handbook of personality: Theory and re-search. Elsevier.
Selection of Chapters from: Corr & G. Matthews, The Cambridge handbook of personality psychology. Cambridge University Press. For example: Deyoung, C. G., & Gray, J. R. (2009). Personality neuroscience: Explaining individual differences in affect, behaviour and cognition.
Self-efficacy Bandura, A. (1998). Health promotion from the perspective of social cognitive theory. Psychology and health, 13(4), 623-649. Bandura, A. (2006). Guide for constructing self-efficacy scales. Self-efficacy beliefs of adolescents, 5(307-337). Bandura, A. (2008). The reconstrual of “free will” from the agentic perspective of social cognitive theory. Are we free, 86-127. Bandura, A. (2008). Toward an agentic theory of the self. Advances in self research, 3, 15-49.
Stability, Continuity, and Change Epstein, S. (1979). The stability of behavior: I. On predicting most of the people much of the time. Journal of personality and social psychology, 37(7), 1097. Roberts, B. W., & DelVecchio, W. F. (2000). The rank-order consistency of personality traits from childhood to old age: a quantitative review of longitudinal studies. Psychological bulletin, 126(1), 3. Roberts, B. W., Walton, K. E., & Viechtbauer, W. (2006). Patterns of mean-level change in personality traits across the life course: a meta-analysis of longitudinal studies. Psychological bulletin, 132(1), 1. Di Giunta, L., Pastorelli, C., Eisenberg, N., Gerbino, M., Castellani, V. Bombi, A.S. (2010). Developmental Trajectories of Physical Aggression: Prediction of Overt and Covert Antisocial Behaviors From Self and Mothers’ Reports. European Journal of Child and Adolescent Psychiatry, 19: 873–882.
Temperament Eisenberg, N., Spinrad, T. L., & Eggum, N. D. (2010). Emotion-related self-regulation and its relation to children's maladjustment. Annual review of clinical psychology, 6, 495-525. Evans, D. E., & Rothbart, M. K. (2007). Developing a model for adult temperament. Journal of Research in Personality, 41(4), 868-888. Rothbart, M. K., & Bates, J. E. (2006). Temperament. In W. Damon(Editor-in-Chief ) & N. Eisenberg (Vol. Ed.), Handbook of child psychology: Vol. 3. Social, emotional, personality development(pp. 99–166). New York: Wiley.
Personality and Psychopathology Durbin, C. E., & Hicks, B. M. (2014). Personality and psychopathology: A stagnant field in need of development. European Journal of Personality, 28(4), 362-386. Eggum, N. D., Eisenberg, N., Spinrad, T. L., Valiente, C., Edwards, A., Kupfer, A. S., & Reiser, M. (2009). Predictors of withdrawal: Possible precursors of avoidant personality disorder. Development and psychopathology, 21(03), 815-838. Harkness, A. R., Finn, J. A., McNulty, J. L., & Shields, S. M. (2012). The Personality Psychopathology—Five (PSY–5): Recent constructive replication and assessment literature review. Psychological as-sessment, 24(2), 432. Steiger, A. E., Fend, H. A., & Allemand, M. (2015). Testing the vulnerability and scar models of self-esteem and depressive symptoms from adolescence to middle adulthood and across generations. De-velopmental psychology, 51(2), 236. Tackett, J. L. (2006). Evaluating models of the personality–psychopathology relationship in children and adolescents. Clinical Psychology Review, 26(5), 584-599. Tackett, J. L., Herzhoff, K., Reardon, K. W., De Clercq, B., & Sharp, C. (2014). The externalizing spectrum in youth: Incorporating personality pathology. Journal of adolescence, 37(5), 659-668.
The role of individual differences in intervention model Antonioli, C. M., Bua, G., Frigè, A., Prandini, K., Radici, S., Scarsi, M., ... & Airo, P. (2009). An indivi-dualized rehabilitation program in patients with systemic sclerosis may improve quality of life and hand mobility. Clinical rheumatology, 28(2), 159-165. Caprara, G. V., Kanacri, B. P. L., Gerbino, M., Zuffianò, A., Alessandri, G., Vecchio, G., ... & Bridglall, B. (2014). Positive effects of promoting prosocial behavior in early adolescence: Evidence from a school-based intervention. International Journal of Behavioral Development, 38(4), 386-396. Caprara, G. V., Kanacri, B. P. L., Zuffianò, A., Gerbino, M., & Pastorelli, C. (2015). Why and how to pro-mote adolescents’ prosocial behaviors: direct, mediated and moderated effects of the CEPIDEA school-based program. Journal of youth and adolescence, 44(12), 2211-2229. Clarke, A. M., Kuosmanen, T., & Barry, M. M. (2015). A systematic review of online youth mental health promotion and prevention interventions. Journal of youth and adolescence, 44(1), 90-113. Coie, J. D., Watt, N. F., West, S. G., Hawkins, J. D., Asarnow, J. R., Markman, H. J., ... & Long, B. (1993). The science of prevention: a conceptual framework and some directions for a national research pro-gram. American psychologist, 48(10), 1013. Conduct Problems Prevention Research Group. (2011). The effects of the Fast Track preventive interven-tion on the development of conduct disorder across childhood. Child development, 82(1), 331. Kendall, E. (1996). Psychosocial adjustment following closed head injury: A model for understanding individual differences and predicting outcome. Neuropsychological Rehabilitation, 6(2), 101-132. Larson, R. W. (2000). Toward a psychology of positive youth development. American psychologist, 55(1), 170. Nation, M., Crusto, C., Wandersman, A., Kumpfer, K. L., Seybolt, D., Morrissey-Kane, E., & Davino, K. (2003). What works in prevention: Principles of effective prevention programs. American Psychologist, 58(6-7), 449. Plow, M. A., Mathiowetz, V., & Lowe, D. A. (2009). Comparing individualized rehabilitation to a group wellness intervention for persons with multiple sclerosis. American Journal of Health Promotion, 24(1), 23-26.
• 1 paper to examine in depth a topic decided in agreement with the teachers.
• Slides with the summary of the frontal lessons available on e-learning.
(Date degli appelli d'esame)
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GERBINO MARIA
( programma)
Il corso, si articola in tre moduli/nuclei didattici, si propone di introdurre i modelli teorici più rilevanti nello studio della personalità e del temperamento e i modelli di intervento nella riabilitazione psicologica che tengono conto del ruolo delle differenze individuali per la promozione del benessere individuale e prevenzione del disagio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento. Il Modulo 1 affronta il tema delle differenze individuali secondo la teoria dei tratti di personalità e la teoria social cognitiva. Inoltre prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti della personalità e dell’autoefficacia, e degli studi che guidano l’identificazione degli indicatori relativi all’esame delle differenze individuali connesse alla promozione del benessere, alla prevenzione e alla gestione di alcune forme di disadattamento nel ciclo di vita. L’attività di laboratorio verterà sulla valutazione dei tratti e delle convinzioni di autoefficacia in diversi domini di funzionamento (3 CFU). Il Modulo 2 affronta il tema delle differenze temperamentali e prevede l’approfondimento dei questionari di valutazione dei tratti temperamentali e degli studi contemporanei sulle basi temperamentali. L’attività di laboratorio si focalizzerà sulla valutazione della personalità e del temperamento (3 CFU). Il Modulo 3 affronta il tema dei modelli di intervento psicologico che tengono conto del ruolo delle differenze individuali per la promozione del benessere individuale, per la prevenzione e trattamento del disa-gio. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata alle metodologie di intervento, con particolare attenzione ai temi dell’autoregolazione del comportamento. Inoltre il modulo prevede l’approfondimento di alcuni interventi basati sulla evidenza scientifica. L’attività di laboratorio verterà in particolare alla valutazione degli aspetti disfunzionali e disadattivi menzionati e sulla promozione delle capacità di autoregolazione del comportamento (3 CFU).
testo di riferimento: C.S. Carver, M. F. Scheier, M.Giampietro, P.Iannello (2019) Psicologia della personalità. Prospettive teoriche, strumenti e contesti applicativi. Pearson Editore
articoli di riferimento Favini, A., Gerbino, M., Eisenberg, N., Lunetti, C., & Thartori, E. (2018). Personality profiles and adolescents' maladjustment: A longitudinal study. Personality and Individual Differences, 129, 119-125. - Laible, D., Carlo, G., Panfile, T., Eye, J., & Parker, J. (2010). Negative emotionality and emotion regulation: A person-centered approach to predicting socioemotional adjustment in young adolescents. Journal of Research in Personality, 44(5), 621-629. - Laible, D., Carlo, G., Murphy, T., Augustine, M., & Roesch, S. (2014). Predicting children's prosocial and co‐operative behavior from their temperamental profiles: A person‐centered approach. Social Development, 23(4), 734-752. Bandura, A. (2001). Social cognitive theory: An agentic perspective. Annual review of psychology, 52(1), 1-26. - Bandura, A. (2006). Guide for constructing self-efficacy scales. Self-efficacy beliefs of adolescents, 5(307-337). − Bandura, A. (1998). Health promotion from the perspective of social cognitive theory. Psychology and health, 13(4), 623-649. − Marks, R., & Allegrante, J. P. (2005). A review and synthesis of research evidence for self-efficacy-enhancing interventions for reducing chronic disability: implications for health education practice (part I II). Health promotion practice, 6(2), 37-42; 148-156. - Bettencourt et al. (2006). Personality and aggressive behavior under provoking and neutral conditions: a meta-analytic review Psychological bulletin, 132(5), 751-777 - Caprara et al. (2012). Individual differences in personality conductive to engagement in aggression and violence. European Journal of Personality, 27(3), 290-303.
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M-PSI/01
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Attività formative caratterizzanti
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