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COMUNICAZIONE UMANITARIA DEL RISCHIO E DI EMERGENZA
(obiettivi)
- fornire agli studenti conoscenze adeguate per leggere e interpretare i fenomeni culturali e comunicativi nel mondo contemporaneo, con particolare attenzione alle logiche mediali e alle implicazioni politiche delle questioni umanitarie e sociali emergenti nella sfera pubblica - fornire agli studenti strumenti e conoscenze per conoscere e gestire la comunicazione umanitaria, del rischio e dell’emergenza nel contesto delle agenzie e delle organizzazioni governative e non governative, sia in Italia che all’estero. - fornire le competenze pratiche professionali per impostare, realizzare e valutare strategie, progetti o campagne di comunicazione umanitaria, del rischio o d’emergenza, alla luce dei criteri, delle best practices e delle evidenze empiriche a livello nazionale e internazionale. - promuovere la capacità di analizzare in modo autoriflessivo e critico le situazioni conflittuali e i problemi comunicativi e fornire capacità di scrittura professionale adeguate a operare nel settore comunicazione delle organizzazioni internazionali.
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CERASE ANDREA
( programma)
Programma Il corso sarà articolato in un modulo d'azzeramento e tre moduli tematici:
Modulo d'azzeramento (12 ore) - fondamenti di comunicazione sociale
1. La comunicazione umanitaria (20 ore). Dal Biafra allo Tsunami di Banda Aceh: l‘avvento della Comunicazione umanitaria; Comunicazione umanitaria, politica internazionale e spazio pubblico; Attori, temi e modelli della comunicazione umanitaria; L’umanitario tra comunicazione e marketing; La pornografia del dolore (Chouliaraki, Sontag); L’emergere del discorso anti – umanitario; Casi di studio.
2. Rischio e comunicazione (20 ore) - Il concetto di rischio; - Rischio e processi di modernizzazione; - Rischio e le scienze sociali; - Rischio, conflitti e giustizia ambientale; - Definizioni e modelli di comunicazione del rischio; - Dalle buone intuizioni alle principled practices; - Linee guida, protocolli, best practices; - Casi di studio.
3. Comunicare le emergenze e i disastri (20 ore) - Lundgren & McMakin: il modello Care – Consensus - Crisis; - Fondamenti di comunicazione in emergenza; - Usi e gratificazioni della comunicazione d’emergenza; - Sistemi di allertamento rapido e social sensing; - La comunicazione d’emergenza nel sistema Nazionale di Protezione Civile - Casi di studio.
I testi d’esame potrebbero essere soggetti a variazioni in considerazione di eventuali nuove uscite editoriali, differenze tra frequentanti e non frequentanti; Eventuali variazioni del programma saranno tempestivamente comunicate negli spazi web www.coris.uniroma1.it, pagine del docente e del corso).
Modulo 1: Chouliaraki, L., (2014). Lo spettatore ironico: la solidarietà nell'epoca del post-umanitarismo. Mimesis. oppure Musarò P., Parmiggiani P. (2014) Media e migrazioni. Etica, estetica e politica del discorso umanitario, Franco Angeli
Modulo 2: Cerase, A (2017) Rischio e comunicazione. Teorie, modelli, problemi. Egea S.p.A., Milano.
Modulo 3: Comunello F. (2014). Social media e comunicazione d’emergenza. Guerini e Associati.
Letture consigliate: Modulo 1:
Sontag, S. (2006). Davanti al dolore degli altri. Mondadori.
Modulo 2:
Amato, A., Cerase, A., Galadini, F. (2015) Terremoti, comunicazione, diritto. Riflessioni sul processo alla “Commissione Grandi Rischi”, Franco Angeli.
Doyle, E.E.H.; Becker, J.S.; Neely, D.P.; Johnston, D.M.; Pepperell, B. (2015), Knowledge transfer between communities, practitioners, and researchers : a case study for community resilience in Wellington, New Zealand GNS Science report 2015/44 22 p.
Fischoff B., Klevadny J. (2011) Risk. A very short introduction, Oxford University Press, Oxford. Lundgren, R. E., & McMakin, A. H. (2013), Risk communication: A handbook for communicating environmental, safety, and health risks. Hoboken, NJ: John Wiley & Sons.
Sellnow, T. L., Ulmer, R. R., Seeger, M. W., & Littlefield, R. (2008), Effective risk communication: A message-centered approach. New York, Springer. UK Resilience (2006), Communicating Risk Guidance, London: UK Resilience/HMSO https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/60907/communicating-risk-guidance.pdf Modulo 3:
Comunello, F., & Mulargia, S. (2017). Tra risposte protocollate e «social sensing». L'uso dei social media per la comunicazione d'emergenza nelle istituzioni locali italiane. Sociologia e Ricerca Sociale, (112).
Antronico, L., & Marincioni, F. (2018). Natural Hazards and Disaster Risk Reduction Policies, Il Sileno (Open Publishing).
Leoni, B., Radford, T., & Schulman, M. (2012). Disaster through a different lens: behind every effect, there is a cause. Geneva: UNISDR, United Nations (Open Publishing).
(Date degli appelli d'esame)
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PERUZZI GAIA
( programma)
Programma Il corso sarà articolato in un modulo d'azzeramento e tre moduli tematici:
Modulo d'azzeramento (12 ore) - fondamenti di comunicazione sociale 1. La comunicazione umanitaria (20 ore). Dal Biafra allo Tsunami di Banda Aceh: l‘avvento della Comunicazione umanitaria; Comunicazione umanitaria, politica internazionale e spazio pubblico; Attori, temi e modelli della comunicazione umanitaria; L’umanitario tra comunicazione e marketing; La pornografia del dolore (Chouliaraki, Sontag); L’emergere del discorso anti – umanitario; Casi di studio.
2. Rischio e comunicazione (20 ore) - Il concetto di rischio; - Rischio e processi di modernizzazione; - Rischio e le scienze sociali; - Rischio, conflitti e giustizia ambientale; - Definizioni e modelli di comunicazione del rischio; - Dalle buone intuizioni alle principled practices; - Linee guida, protocolli, best practices; - Casi di studio.
3. Comunicare le emergenze e i disastri (20 ore) - Lundgren & McMakin: il modello Care – Consensus - Crisis; - Fondamenti di comunicazione in emergenza; - Usi e gratificazioni della comunicazione d’emergenza; - Sistemi di allertamento rapido e social sensing; - La comunicazione d’emergenza nel sistema Nazionale di Protezione Civile - Casi di studio.
I testi d’esame potrebbero essere soggetti a variazioni in considerazione di eventuali nuove uscite editoriali, differenze tra frequentanti e non frequentanti; Eventuali variazioni del programma saranno tempestivamente comunicate negli spazi web www.coris.uniroma1.it, pagine del docente e del corso).
Modulo 1: Gaia Peruzzi, Andrea Volterrani (2016), La comunicazione sociale. Manuale per le organizzazioni non profit, Laterza. Sontag, S. (2006). Davanti al dolore degli altri. Mondadori.
Modulo 2:
Amato, A., Cerase, A., Galadini, F. (2015) Terremoti, comunicazione, diritto. Riflessioni sul processo alla “Commissione Grandi Rischi”, Franco Angeli.
Doyle, E.E.H.; Becker, J.S.; Neely, D.P.; Johnston, D.M.; Pepperell, B. (2015), Knowledge transfer between communities, practitioners, and researchers : a case study for community resilience in Wellington, New Zealand GNS Science report 2015/44 22 p.
Fischoff B., Klevadny J. (2011) Risk. A very short introduction, Oxford University Press, Oxford. Lundgren, R. E., & McMakin, A. H. (2013), Risk communication: A handbook for communicating environmental, safety, and health risks. Hoboken, NJ: John Wiley & Sons.
Sellnow, T. L., Ulmer, R. R., Seeger, M. W., & Littlefield, R. (2008), Effective risk communication: A message-centered approach. New York, Springer. UK Resilience (2006), Communicating Risk Guidance, London: UK Resilience/HMSO https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/60907/communicating-risk-guidance.pdf Modulo 3:
Comunello, F., & Mulargia, S. (2017). Tra risposte protocollate e «social sensing». L'uso dei social media per la comunicazione d'emergenza nelle istituzioni locali italiane. Sociologia e Ricerca Sociale, (112).
Antronico, L., & Marincioni, F. (2018). Natural Hazards and Disaster Risk Reduction Policies, Il Sileno (Open Publishing).
Leoni, B., Radford, T., & Schulman, M. (2012). Disaster through a different lens: behind every effect, there is a cause. Geneva: UNISDR, United Nations (Open Publishing).
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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