Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
10593317 -
AUDIENCE STUDIES - LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di formare una figura professionale di livello avanzato nell’ambito della conoscenza e analisi dei comportamenti produttivi e di consumo delle audience. Particolare attenzione sarà rivolta ai fenomeni di audience engagement e audience labour in relazione alla pratiche d’uso delle piattaforme digitali. Il corso ha inoltre l’obiettivo di formare professionisti in grado di operare nei diversi comparti delle industrie dei media, mettendo in campo competenze specialistiche sugli stili di consumo delle audience multiscreen e abilità nella progettazione di strumenti volti all’analisi dei loro comportamenti, finalizzati sia al consumo mediale e alla produzione di contenuti che alla partecipazione anche a sfondo sociale e politico. Descrittore di Dublino 1: conoscenza e comprensione
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, lo studente apprenderà le principali teorie che compongono il quadro dei cultural studies e degli audience studies, con particolare riferimento 1) alle letture teoriche volte a inquadrare i nuovi comportamenti di consumo e produttivi delle audience e 2) alla comprensione, contestualizzazione e analisi delle pratiche culturali che esse esprimono, declinate tanto nella dimensione del fandom (e legate dunque a specifici contenuti mediali) quanto in quella della partecipazione (legata a fenomeni di public/social/political campaign, networked activism e forme di branded content destinate a specifici segmenti di pubblici). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, lo studente conosce i principali metodi e strumenti volti all’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti di consumo delle audience.
Descrittore di Dublino 2: capacità di applicare conoscenza e comprensione
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, lo studente è in grado di produrre letture, riflessioni e analisi autonome ed applicarle ai comportamenti produttivi e di consumo dei pubblici in specifici ambienti mediali. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, lo studente è in grado di progettare una osservazione sistematica dei comportamenti dei soggetti in riferimento al consumo di contenuti in ottica multiscreen.
Descrittore di Dublino 3: capacità critiche e di giudizio
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, lo studente sviluppa capacità critiche e di giudizio (es. comprende l’autorevolezza di una fonte, legge il peso dei riferimenti incrociati, imposta una discussione critica) come risultato dell’attività di lettura e discussione collettiva in aula di paper scientifici. Lo studente diventa quindi soggetto potenzialmente attivo nel dibattito teorico sul tema delle audience. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, gli studenti saranno impegnati nella realizzazione di project work individuali e/o di gruppo in cui dovranno, ad esempio, decidere quali strumenti metodologici utilizzare e quale peso dare ai risultati ottenuti per la comprensione critica dei comportamenti delle audience multiscreen. Descrittore di Dublino 4: capacità di comunicare quanto si è appreso
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, le attività di discussione ed elaborazione di testi hanno l’obiettivo di sviluppare la capacità comunicativa degli studenti, sia scritta (produzione di brevi testi come raccolta di fonti scientifiche), sia orale (discussione in pubblico). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, la presentazione in aula dei risultati dei project work costituisce un momento di miglioramento delle strategie comunicative degli studenti.
Descrittore di Dublino 5: capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, il corso fornisce esempi concreti di organizzazione del materiale teorico e offre un supporto per la realizzazione delle analisi delle fonti scientifiche previste per la discussione in aula. Tali attività hanno l’obiettivo di socializzare lo studente alle principali tecniche per la produzione autonoma di report analitici. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, la realizzazione del project work, la sua discussione e presentazione in aula consentono allo studente di sperimentare un work flow estremamente tarato sui prodotti che dovrà poi realizzare autonomamente nel mondo del lavoro.
|
|
-
LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di formare una figura professionale di livello avanzato nell’ambito della conoscenza e analisi dei comportamenti produttivi e di consumo delle audience. Particolare attenzione sarà rivolta ai fenomeni di audience engagement e audience labour in relazione alla pratiche d’uso delle piattaforme digitali. Il corso ha inoltre l’obiettivo di formare professionisti in grado di operare nei diversi comparti delle industrie dei media, mettendo in campo competenze specialistiche sugli stili di consumo delle audience multiscreen e abilità nella progettazione di strumenti volti all’analisi dei loro comportamenti, finalizzati sia al consumo mediale e alla produzione di contenuti che alla partecipazione anche a sfondo sociale e politico. Descrittore di Dublino 1: conoscenza e comprensione
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, lo studente apprenderà le principali teorie che compongono il quadro dei cultural studies e degli audience studies, con particolare riferimento 1) alle letture teoriche volte a inquadrare i nuovi comportamenti di consumo e produttivi delle audience e 2) alla comprensione, contestualizzazione e analisi delle pratiche culturali che esse esprimono, declinate tanto nella dimensione del fandom (e legate dunque a specifici contenuti mediali) quanto in quella della partecipazione (legata a fenomeni di public/social/political campaign, networked activism e forme di branded content destinate a specifici segmenti di pubblici). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, lo studente conosce i principali metodi e strumenti volti all’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti di consumo delle audience.
Descrittore di Dublino 2: capacità di applicare conoscenza e comprensione
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, lo studente è in grado di produrre letture, riflessioni e analisi autonome ed applicarle ai comportamenti produttivi e di consumo dei pubblici in specifici ambienti mediali. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, lo studente è in grado di progettare una osservazione sistematica dei comportamenti dei soggetti in riferimento al consumo di contenuti in ottica multiscreen.
Descrittore di Dublino 3: capacità critiche e di giudizio
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, lo studente sviluppa capacità critiche e di giudizio (es. comprende l’autorevolezza di una fonte, legge il peso dei riferimenti incrociati, imposta una discussione critica) come risultato dell’attività di lettura e discussione collettiva in aula di paper scientifici. Lo studente diventa quindi soggetto potenzialmente attivo nel dibattito teorico sul tema delle audience. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, gli studenti saranno impegnati nella realizzazione di project work individuali e/o di gruppo in cui dovranno, ad esempio, decidere quali strumenti metodologici utilizzare e quale peso dare ai risultati ottenuti per la comprensione critica dei comportamenti delle audience multiscreen. Descrittore di Dublino 4: capacità di comunicare quanto si è appreso
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, le attività di discussione ed elaborazione di testi hanno l’obiettivo di sviluppare la capacità comunicativa degli studenti, sia scritta (produzione di brevi testi come raccolta di fonti scientifiche), sia orale (discussione in pubblico). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, la presentazione in aula dei risultati dei project work costituisce un momento di miglioramento delle strategie comunicative degli studenti.
Descrittore di Dublino 5: capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita
Per quanto riguarda il modulo AUDIENCE STUDIES, il corso fornisce esempi concreti di organizzazione del materiale teorico e offre un supporto per la realizzazione delle analisi delle fonti scientifiche previste per la discussione in aula. Tali attività hanno l’obiettivo di socializzare lo studente alle principali tecniche per la produzione autonoma di report analitici. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH, la realizzazione del project work, la sua discussione e presentazione in aula consentono allo studente di sperimentare un work flow estremamente tarato sui prodotti che dovrà poi realizzare autonomamente nel mondo del lavoro.
|
3
|
SPS/08
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
AUDIENCE STUDIES
-
PARISI STEFANIA
( programma)
Il corso è articolato in 2 moduli: "AUDIENCE STUDIES" e "LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH". I moduli procederanno di pari passo in maniera integrata e complementare.
Per quanto riguarda il modulo "AUDIENCE STUDIES" è prevista una sezione di introduzione agli Audience Studies (circa 20 ore) e una sezione relativa alla lettura e discussione pubblica di articoli e saggi legati ai principali nodi teorici del corso (circa 20 ore).
Per quanto riguarda il modulo "LABORATORIO DI AUDIENCE RESEARCH" è prevista una alternanza di momenti di formazione su metodi e strumenti di indagine sulle audience; sessioni di lavoro collettivo sulla ricerca da realizzare durante il corso e occasioni di condivisione di esperienze di ricerca (circa 24 ore). Durante il corso sono previste lezioni seminariali e tematiche con possibilità di testimonianze da parte di ospiti provenienti dal settore della ricerca sui media (circa 8 ore).
Per i frequentanti: 1. Mariagrazia Fanchi, L'Audience. Storia e teorie, Laterza, Roma-Bari 2014 2. Romana Andò, 2007, Audience Reader. Saggi e riflessioni sull’esperienza di essere audience, Milano: Guerini 3. Una selezione di articoli e/o saggi, anche in lingua inglese, sui temi dell’audience labour e dell’audience engagement nelle piattaforme digitali che verranno resi disponibili durante il corso e costituiranno occasione di discussione. Per i non frequentanti: 1. Mariagrazia Fanchi, L'Audience. Storia e teorie, Laterza, Roma-Bari 2014 2. Romana Andò, 2007, Audience Reader. Saggi e riflessioni sull’esperienza di essere audience, Milano: Guerini 3. Romana Andò, Alberto Marinelli, 2018, Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini, Milano (solo capitoli 3, 4, 5). 4. Una selezione di articoli e/o saggi, anche in lingua inglese, sui temi dell’audience labour e audience engagement nelle piattaforme digitali che verranno resi disponibili durante il corso. Testi alternativi potranno essere comunicati durante il corso. È possibile concordare programmi d'esame personalizzati.
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
SPS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Media e regolamentazione - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
1042034 -
REGOLAMENTAZIONE DEI SISTEMI MEDIALI
(obiettivi)
Attraverso il corso saranno illustrati e commentati i fondamenti costituzionali e normativi del sistema dei media ed in particolare della disciplina di Internet sia come mezzo di comunicazione, sia come spazio di esercizio delle libertà costituzionali. Gli studenti saranno messi in condizione di conoscere gli strumenti con cui, attraverso i media, singoli e gruppi possono attivare efficaci forme di controllo e di orientamento al cambiamento dei centri di potere pubblico. Analizzando, nella prospettiva degli studi giuspubblicistici, la regolamentazione, la dottrina e la giurisprudenza relativa alle forme di interazione ed integrazione sociale sperimentate tramite il Web, sarà possibile avvicinare gli studenti al metodo giuridico ed alla sua pratica realizzazione. Ci si propone, inoltre, di mettere in grado gli studenti frequentanti di analizzare alcuni dei principali fatti della cronaca politico-istituzionale e casi giurisprudenziali concreti, mettendoli in relazione con i fondamenti teorici appresi, ma anche stimolarli a cogliere le connessioni di contenuto e di metodo con le altre discipline impartite durante il corso di studi. Nella parte finale del corso si tratterà, in particolare, della protezione dei dati personali in Rete e del tema del controllo in democrazia, anche a partire dei casi Snowden-Datgate e Facebook-Cambridge analytica. Su questi temi e su altri che emergeranno nel corso delle lezioni, gli studenti saranno invitati a brevi esercitazioni in aula per approfondimenti con esposizione al docente ed ai colleghi. Al termine dell'insegnamento, lo studente conoscerà i principi e l'assetto strutturale dell'ordinamento costituzionale italiano e delle istituzioni dell’Ue, nella sua evoluzione storica e nella sua dimensione attuale; sarà in grado di interpretare il testo della Costituzione italiana e riconoscere e utilizzare i percorsi argomentativi proposti da dottrina e giurisprudenza.
-
MARSOCCI PAOLA
( programma)
Il corso si propone di trattare una parte generale ed una di taglio monografico. I temi affrontati nella prima parte del corso saranno: inquadramento teorico della regolamentazione dei media; costituzionalismo moderno e legittimazione democratica del potere pubblico; principio di sovranità popolare e forme della partecipazione e del controllo; diritti politici e loro strumenti di partecipazione aggregata; attivismo per i diritti e forme di controllo democratico contro l’autoritarismo; diffusione delle conoscenze nella sfera pubblica. I temi trattati per la parte monografica saranno: nozione giuridica di rete; disciplina del sistema dei media in Italia; pluralità e pluralismo dei nuovi media; disciplina di Internet e esercizio dei diritti in Rete; educare alla cittadinanza all’epoca di web; spazio pubblico europeo tra lobbying e public affairs. All’interno del corso saranno offerte lezioni di approfondimento e occasioni di dibattito (su casi pratici e questioni di attualità) con ospiti esterni al Dipartimento. Gli studenti, attraverso il lavoro in aula e lo studio individuale, apprenderanno le basi del metodo scientifico di ricerca giuridica e avranno modo di approfondire molti dei principali argomenti del diritto costituzionale italiano e del diritto comunitario relativi al sistema dei media, ma anche di cogliere le connessioni di contenuto e di metodo con le altre discipline impartite durante il corso di studi.
Eventuali variazioni saranno comunicate all'inizio delle lezioni PROGRAMMA PER gli studenti FREQUENTANTI: 1) G. E. Vigevani, O. Pollicino ed altri, Diritto dell'informazione e dei media, Giappichelli 2019 2) Il seguente articolo scientifico tratto dal fascicolo n. 2 del 2011 della rivista Costituzionalismo.it, "Diritto e Internet" (reperibile gratuitamente dal sito www.costituzionalismo.it): Paola Marsocci,"Lo spazio di Internet nel costituzionalismo" PROGRAMMA PER i NON FREQUENTANTI 1) G. E. Vigevani, O. Pollicino ed altri, Diritto dell'informazione e dei media, Giappichelli 2019 2) Il seguente articolo scientifico tratto dal fascicolo n. 2 del 2011 della rivista Costituzionalismo.it, "Diritto e Internet" (reperibile gratuitamente dal sito www.costituzionalismo.it): Paola Marsocci,"Lo spazio di Internet nel costituzionalismo"; 3) S. Rodotà, Il mondo nella rete. quali i diritti, quali i vincoli, Laterza 2014
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
IUS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
Cinema e linguaggi musicali - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
1048075 -
ANALISI DELLA PRODUZIONE E DEI LINGUAGGI MUSICALI
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di formare, da un lato, conoscenze riguardo alla storia delle culture e dei linguaggi musicali dell’era moderna in rapporto alle trasformazioni dei sistemi sociali e industriali, dei processi di produzione musicale e delle innovazioni tecnologiche, dall’altro le competenze utili alla progettazione di contenuti editoriali e allo svolgimento di attività comunicative, giornalistiche, di critica e di ricerca riguardanti l’ambito musicale.
Conoscenza e comprensione Gli obiettivi generali saranno conseguiti mediante l’apprendimento sia delle prospettive teoriche e metodologiche che informano il campo transdisciplinare dei Music Studies e che costituiscono la base per lo sviluppo di analisi critiche e ricerche in tale ambito, sia (1) delle culture e degli immaginari delle musiche moderne e contemporanee; (2) delle possibili relazioni che intercorrono fra, da un lato, fra l’evoluzione, l’istituzionalizzazione e la legittimazione dei generi musicali e – dall’altro - più ampie dinamiche sociali, culturali e industriali; (3) dei processi di produzione, promozione, distribuzione e di autoproduzione musicale; (4) delle pratiche e delle funzioni sociali della musica nella vita quotidiana; (5) delle più attuali trasformazioni correlate all’innovazione tecnologica e alla convergenza digitale. Complessivamente le competenze apprese risulteranno utili all'inserimento professionale nei comparti della produzione e comunicazione di contenuti musicali, alla progettazione di contenuti editoriali e allo svolgimento di attività comunicative, giornalistiche, di critica e di ricerca riguardanti l’ambito musicale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del corso gli studenti avranno acquisito le capacità di: (1) inquadrare in prospettiva critica e sistemica i processi di produzione musicale, le loro complesse relazioni con i contesti sociali e tecnologici, (2) analizzare criticamente nuovi fenomeni musicali e le trasformazioni dei sistemi di produzione, (3) svolgere autonomamente ricerche su temi inerenti produzione e linguaggi musicali, (4) comunicare efficacemente le proprie analisi e i risultati delle proprie ricerche
Capacità Critiche e di Giudizio Gli studenti vengono sollecitati a riportare le prospettive e i metodi di analisi discussi su oggetti diversi da quelli trattati dal docente, sia durante le lezioni che in un elaborato conclusivo esposto in aula e discusso collegialmente, con l’obiettivo di concorrere a formare le capacità di analisi critica e di comunicazione dei concetti appresi, nonché di applicazione autonoma di prospettive e metodi utili alla riflessione critica sui fenomeni musicali, disancorandole dagli esempi specifici proposti nel corso in modo che possano costituire un bagaglio utile per lo sviluppo dei percorsi professionali individuali.
Capacità di Comunicare quanto appreso L’esposizione in aula dell’elaborato conclusivo ha la finalità di migliorare la capacità di comunicare le conoscenze apprese, illustrando in modo chiaro sia la logica su cui poggia la strutturazione del proprio elaborato, riferendosi a concetti, teorie e metodi trattati durante il corso, sia i criteri di scelta del tema e la sua rilevanza
Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo La prima parte del corso insiste sugli strumenti concettuali, teorici e metodologici di riferimento per lo studio dei sistemi di produzione e dei linguaggi musicali, alla quale segono esempi di loro applicazione a casi concreti e la richiesta agli studenti di applicarli su casi di propria scelta nell’esercitazione che conclude il corso. In questo modo si intende assicurare la formazione di una ‘cassetta degli attrezzi’ e della capacità di applicarla, in grado di consentire agli studenti di intraprendere autonomamente ulteriori percorsi di studio e di approfondimento nell’ambito dei temi trattati dal corso
-
D'AMATO FRANCESCO
( programma)
Il programma è strutturato per formare competenze di analisi critica dei sistemi e processi di produzione musicale e dei processi istituzionalizzazione e trasformazione di pratiche e culture musicali. La prima parte del corso è dedicata a concetti, approcci e studi di riferimento per l’analisi sia dei sistemi e processi di produzione, sia dell’istituzionalizzazione di pratiche e culture musicali, facendo riferimento in particolare alle applicazioni in ambito di music studies della sociologia della produzione culturale, della teoria dei campi, del neoistituzionalismo, dei cultural studies, della sociologica culturale di matrice pragmatica, della network theory, evidenziandone punti di forza e criticità. La seconda parte del corso tratterà studi di caso dedicati all’istituzionalizzazione e alle trasformazioni di specifici generi (es. classica, folk, jazz, rock, canzone d'autore, punk, indie, dance elettronica, hip hop, ecc...), ampliando ulteriormente i riferimenti e attingendo a scienze cognitive, ermeneutica, science and technology studies, al fine di analizzare i nessi di reciproca articolazione fra contesti, pratiche e forme culturali
Per i Frequentanti - F. D’Amato, “Musica e Industria”*, Carocci, 2009 - Dispense Frequentanti (rese disponibili a inizio corso)
Per i Non Frequentanti - D’Amato, “Musica e Industria” (parti specificate sulla bacheca elettronica) - Tomatis, “Storia Culturale della Canzone Italiana” (parti specificate sulla bacheca elettronica)
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
SPS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
10593304 -
SEMIOTICA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti teorie, metodi e strumenti per l’analisi dei media nella società contemporanea da un punto di vista semiotico. Un primo obiettivo riguarda una sintetica ricostruzione degli approcci teorici e del dibattito storico. La parte più applicativa del corso insegna a analizzare criticamente un’ampia gamma di prodotti mediali, con particolare attenzione alle dinamiche narrative, al sincretismo dei linguaggi, alle traduzioni intersemiotiche, alle forme brevi: fiction televisive, articoli di quotidiani e magazines, fumetti, canzoni pop, spot pubblicitari, videogiochi, siti web, privilegiando il punto di vista di una teoria dei linguaggi nelle sue diverse declinazioni. Particolare attenzione sarà dedicata agli ambienti mediali integrati negli spazi della vita quotidiana a diverse dimensioni, dagli spazi del consumo a quelli urbani, dalle smart cities agli smart objects.
-
PEZZINI ISABELLA
( programma)
Il programma dell’insegnamento comprenderà una prima parte di inquadramento teorico e metodologico relativo all’approccio semiotico ai media. Una seconda parte più applicativa sarà dedicata all’analisi critica di prodotti mediali, con riferimento alle dinamiche narrative, al sincretismo dei linguaggi, alle traduzioni intersemiotiche, alle forme brevi, alle dinamiche transmediali. Particolare attenzione sarà dedicata agli ambienti mediali integrati negli spazi della vita quotidiana a diverse dimensioni, dagli spazi del consumo a quelli urbani, dalle smart cities agli smart objects e ai robot.
FREQUENTANTI
Propedeutico:
G. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, Bari-Roma, Laterza, 2018
TESTI del percorso frequentanti:
Figure dell’inorganico, Agalma 40, Mimesis editore (pp. 100)
I. Pezzini, a cura, Trailer Spot Siti Banner, Le forme brevi audiovisive, Roma, Meltemi 2002, (pp. 230) [Scaricabile gratuitamente qui http://www.isabellapezzini.it/attachments/091_Spot,%20Trailer_interno.pdf]
P. Montani, Emozioni dell’intelligenza. Un percorso nel sensorio digitale (pp. 150)
E i saggi indicati a lezione
NON FREQUENTANTI
Propedeutico per chi non ha mai frequentato Semiotica:
M. Pozzato, Capire la semiotica, Milano, Carocci, 2013.
TESTI:
U. Eco, Sulla Televisione, Milano, La nave di Teseo, 2018: va studiato seguendo le indicazioni e i saggi consigliati nella Postfazione “Eco e la televisione” di G. Marrone.
Un libro a scelta fra i seguenti: I. Pezzini, Semiotica dei nuovi musei, Roma-Bari, Laterza, 2011.
V. Del Marco, I. Pezzini, a cura, Uno sguardo su Google, Milano, Angeli, 2017.
L. Virgolin, I.Pezzini, a cura, Usi e piaceri del turismo, Roma, Aracne, 2020.
M. C. Addis e A.Prato, a cura, Le forme della persuasione e il sistema dei media, Pisa, ETS, 2020
P. Bertetti, Trasmedia branding, Narrazione, esperienza, partecipazione, Pisa, ETS.
M. Federico e R. Ragonese, Pubblicità e cinema, Roma, Carocci, 2020.
A. Giannitrapani e G. Marrone, Forme della serialità. Oggi e ieri, Palermo, Museo Pasqualino, 2020.
P. Peverini, I media: strumenti di analisi semiotica, Roma, Carocci
B. Terracciano, Social moda. Nel segno di influenze, pratiche, percorsi, Milano, Angeli, 2017.
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
M-FIL/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1048061 -
TRANSMEDIA STUDIES - LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di analizzare i nuovi universi narrativi interessati dal fenomeno della convergenza culturale e mediale. All’approfondimento delle conoscenze teoriche si intende affiancare quello delle competenze pratiche relative all’ideazione e alla realizzazione di differenti tipologie di prodotti transmediali. Attraverso un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione i contributi della psicanalisi, della sociologia e dei media studies, il corso punta inoltre ad analizzare come figure, archetipi, simboli e forme dell’immaginario collettivo svolgano un ruolo fondamentale nella produzione di contenuti culturali.
1. Conoscenza e comprensione. Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie atte a comprendere i cambiamenti che interessano le industrie creative contemporanee, con particolare a forme narrative sempre più complesse e connesse tra loro; inoltre, offre gli strumenti idonei alla comprensione delle modalità di ideazione e diffusione di progetti transmediali, alla luce delle innovazioni introdotte dalla convergenza mediale e dalla cultura partecipativa. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso offre l’opportunità di acquisire le competenze idonee alla progettazione, alla gestione e alla realizzazione di contenuti creativi distribuiti su differenti piattaforme mediali. 3. Nel corso delle lezioni agli studenti vengono proposte attività di laboratorio, esercitazioni in itinere su specifici casi di studio, con l’obiettivo di sviluppare abilità critiche per l’analisi di prodotti transmediali. Sono anche previsti momenti di confronto e discussione in aula. 4. Nell’ambito del laboratorio gli studenti sono chiamati a presentare i lavori realizzati grazie alle competenze acquisite, mediante l’utilizzo di supporti multimediali (slide, video, pitch) e a sviluppare abilità espositive efficaci. 5. Gli strumenti teorici sono orientanti all’acquisizione di un metodo di studio e ricerca adeguato all’analisi di contenuti transmediali.
|
|
-
LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di analizzare i nuovi universi narrativi interessati dal fenomeno della convergenza culturale e mediale. All’approfondimento delle conoscenze teoriche si intende affiancare quello delle competenze pratiche relative all’ideazione e alla realizzazione di differenti tipologie di prodotti transmediali. Attraverso un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione i contributi della psicanalisi, della sociologia e dei media studies, il corso punta inoltre ad analizzare come figure, archetipi, simboli e forme dell’immaginario collettivo svolgano un ruolo fondamentale nella produzione di contenuti culturali.
1. Conoscenza e comprensione. Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie atte a comprendere i cambiamenti che interessano le industrie creative contemporanee, con particolare a forme narrative sempre più complesse e connesse tra loro; inoltre, offre gli strumenti idonei alla comprensione delle modalità di ideazione e diffusione di progetti transmediali, alla luce delle innovazioni introdotte dalla convergenza mediale e dalla cultura partecipativa. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso offre l’opportunità di acquisire le competenze idonee alla progettazione, alla gestione e alla realizzazione di contenuti creativi distribuiti su differenti piattaforme mediali. 3. Nel corso delle lezioni agli studenti vengono proposte attività di laboratorio, esercitazioni in itinere su specifici casi di studio, con l’obiettivo di sviluppare abilità critiche per l’analisi di prodotti transmediali. Sono anche previsti momenti di confronto e discussione in aula. 4. Nell’ambito del laboratorio gli studenti sono chiamati a presentare i lavori realizzati grazie alle competenze acquisite, mediante l’utilizzo di supporti multimediali (slide, video, pitch) e a sviluppare abilità espositive efficaci. 5. Gli strumenti teorici sono orientanti all’acquisizione di un metodo di studio e ricerca adeguato all’analisi di contenuti transmediali.
-
LEONZI SILVIA
( programma)
Il Corso è rivolto agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo, indirizzo Media Studies.
Nella prima parte del corso (30h) si intende approfondire il dibattito che si è sviluppato nell’ambito dei Transmedia Studies. In questa prospettiva, i concetti di convergenza tecnologica e culturale costituiscono il punto di partenza per l’analisi dei principali contributi scientifici allo studio del transmedia. Dal punto di vista delle industrie creative, la circolazione di prodotti transmediali viene illustrata attraverso le dimensioni relative alle strategie produttive e al ruolo degli utenti nella fruizione e creazione di contenuti. Vengono infine analizzati elementi e principi del transmedia storytelling.
La seconda parte (18h) ha l’obiettivo di approfondire l'evoluzione delle forme e delle strutture narrative nel passaggio dal paradigma della modernità a quello della postmodernità, con particolare attenzione all’immaginario e alle principali figure archetipiche presenti in differenti ambiti di applicazione dello storytelling: dalla fiction, alla politica, al brand.
Nel corso sono previste (24h) attività laboratoriali ed esercitazioni in aula, con l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche utili sia alla realizzazione di un project work finale sia, più in generale, alla costruzione di un profilo curriculare orientato a nuove figure professionali.
Programma studenti non frequentanti 4 testi
Testi obbligatori • S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunué, Latina, 2009 • S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013
Due testi a scelta. • M. Giovagnoli, Transmedia way. Guida galattica per storyteller, comunicatori e designere, Apogeo, Milano, 2017 • N. Bernardo, Transmedia. 2.0. Brand, Storytelling, Entertainment, Armando Editore, Roma, 2017 • C. Scolari, P. Bertetti, M. Freeman, Trasmedia Archeology. Fantascienza, pulp, fumetti, Armando Editore, Roma, 2020 • C. Vogler, Il viaggio dell’eroe, Dino Audino, Roma, 2005 • S. Leonzi (a cura di), Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario, Armando editore, Roma, 2009 • J. Mittel, Complex Tv .Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma, 2017 • M.L Ryan and J.N Thon, Storyworld across Media. Toward a Media-Conscious Narratology, University of Nebraska Press - Lincoln and London, 2014 • H.Jenkins, Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013 • F. Gavatorta e R. Milanesi, Transmedia experience. Dallo storytelling alla narrazione totale, FrancoAngeli, Milano, 2019
Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame verrà illustrato in aula e prevede la realizzazione di un project work finale.
N.B. Nel corso delle lezioni potranno essere indicati ulteriori testi.
|
3
|
SPS/08
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
TRANSMEDIA STUDIES
-
LEONZI SILVIA
( programma)
Il Corso è rivolto agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo, indirizzo Media Studies.
Nella prima parte del corso (30h) si intende approfondire il dibattito che si è sviluppato nell’ambito dei Transmedia Studies. In questa prospettiva, i concetti di convergenza tecnologica e culturale costituiscono il punto di partenza per l’analisi dei principali contributi scientifici allo studio del transmedia. Dal punto di vista delle industrie creative, la circolazione di prodotti transmediali viene illustrata attraverso le dimensioni relative alle strategie produttive e al ruolo degli utenti nella fruizione e creazione di contenuti. Vengono infine analizzati elementi e principi del transmedia storytelling.
La seconda parte (18h) ha l’obiettivo di approfondire l'evoluzione delle forme e delle strutture narrative nel passaggio dal paradigma della modernità a quello della postmodernità, con particolare attenzione all’immaginario e alle principali figure archetipiche presenti in differenti ambiti di applicazione dello storytelling: dalla fiction, alla politica, al brand.
Nel corso sono previste (24h) attività laboratoriali ed esercitazioni in aula, con l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche utili sia alla realizzazione di un project work finale sia, più in generale, alla costruzione di un profilo curriculare orientato a nuove figure professionali.
Programma studenti non frequentanti 4 testi
Testi obbligatori • S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunué, Latina, 2009 • S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013
Due testi a scelta. • M. Giovagnoli, Transmedia way. Guida galattica per storyteller, comunicatori e designere, Apogeo, Milano, 2017 • N. Bernardo, Transmedia. 2.0. Brand, Storytelling, Entertainment, Armando Editore, Roma, 2017 • C. Scolari, P. Bertetti, M. Freeman, Trasmedia Archeology. Fantascienza, pulp, fumetti, Armando Editore, Roma, 2020 • C. Vogler, Il viaggio dell’eroe, Dino Audino, Roma, 2005 • S. Leonzi (a cura di), Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario, Armando editore, Roma, 2009 • J. Mittel, Complex Tv .Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma, 2017 • M.L Ryan and J.N Thon, Storyworld across Media. Toward a Media-Conscious Narratology, University of Nebraska Press - Lincoln and London, 2014 • H.Jenkins, Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013 • F. Gavatorta e R. Milanesi, Transmedia experience. Dallo storytelling alla narrazione totale, FrancoAngeli, Milano, 2019
Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame verrà illustrato in aula e prevede la realizzazione di un project work finale.
N.B. Nel corso delle lezioni potranno essere indicati ulteriori testi.
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
SPS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
AAF1764 -
STAGE
(obiettivi)
Il tirocinio curriculare è rivolto agli studenti di tutti i corsi di studio della Sapienza, completa il percorso di studio per il conseguimento del titolo con attività pratiche svolte in strutture anche esterne all’Ateneo, presso un'azienda o un ente privato o pubblico ed ha lo scopo di "realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro" (art. 18 della Legge 196/97 e successivo D.M. n. 142/98).
Il Corso di laurea magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo si avvale dei servizi dell'ufficio tirocini del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale che si occupa di tutte le attività relative al placement, alla ricerca e all'attivazione dei tirocini degli studenti e dei laureati, al fine di:
- aiutare gli studenti a trovare tirocini curriculari, in Italia e all’estero, attinenti al corso di laurea (acquisizione di crediti formativi previsti dal curriculum studiorum). Tali tirocini possono essere utili sia per lo svolgimento della tesi che per la successiva professione; - aiutare i neolaureati (entro i 12 mesi dalla data di laurea nel territorio italiano e 18 mesi all’estero) a trovare tirocini formativi e di orientamento coerenti con la loro formazione ed utili per un primo ingresso nel mondo del lavoro; - fornire informazioni e supporto alle aziende, agli enti e alle istituzioni interessati ad accogliere studenti, laureandi e laureati nelle loro strutture.
|
3
|
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
3
|
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
|
|
ITA |
AAF1013 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il percorso di studi magistrale si conclude con l’elaborazione e discussione di una Tesi di laurea. Rispetto alla Prova finale sostenuta dagli studenti al termine degli studi della laurea di primo livello, la Tesi di laurea rappresenta un’esperienza senza dubbio più complessa per durata e per impegno. In continuità con la tradizionale Tesi di laurea prevista nell’ordinamento pre-riforma a ciclo unico, lo scopo della Tesi magistrale è infatti attestare l’acquisizione, da una parte, di conoscenze e competenze specialistiche nel settore di studio; dall’altra, di una formazione avanzata che mostri in particolare autonomia critica e capacità di ricerca scientifica. La Tesi di laurea magistrale va dunque intesa come il risultato di un lavoro di indagine, non necessariamente empirica, purché con carattere di originalità: l’elaborato, partendo dallo stato di conoscenza dell’oggetto di ricerca, e trovando quindi fondamento su un’adeguata conoscenza della letteratura e dello stato del dibattito scientifico, deve rappresentare un contributo originale da parte del laureando allo studio dell’argomento prescelto (in genere, specifico e circoscritto). Esso deve soprattutto deve costituire una produzione autonoma di contenuti, scientificamente e metodologicamente fondati, che non ricorrano ad alcuna forma di plagio.
|
15
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |