Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1052141 -
PLASTICITA' CELLULARE E DIFFERENZIAMENTO DELLE PIANTE: APPLICAZIONI INDUSTRIALI
(obiettivi)
L’insegnamento ha lo scopo di studiare l’organizzazione strutturale e funzionale della cellula vegetale ed i modelli di sviluppo delle piante, mediante sistemi sperimentali e metodologie avanzate. Ha inoltre la finalità di fornire le conoscenze e gli strumenti tecnologici per incrementare la professionalità del biologo in settori che usano sistemi cellulari vegetali per applicazioni industriali (es. cosmetica funzionale e integratori, banche del germoplasma).
Il corso richiede conoscenze di Botanica e Fisiologia vegetale acquisite nella laurea triennale di Biologia. Il corso comprende lezioni frontali ed alcune lezioni teorico-pratiche tenute in laboratorio. Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione -Conoscenza e comprensione dell’organizzazione strutturale e funzionale dei diversi compartimenti cellulari peculiari della cellula vegetale. -Conoscenza e comprensione dei principali metodi di studio in biologia cellulare: microscopia ottica, confocale, elettronica a scansione e trasmissione. - Conoscenza e comprensione delle nuove tecnologie “omiche” -Conoscenza e comprensione di sistemi sperimentali utilizzati come sistemi modello per studiare la biologia dello sviluppo delle piante -Conoscenza e comprensione di metodologie biotecnologiche in campo vegetale per la produzione di molecole bioattive da utilizzare in campo cosmetico e nutraceutico o nella conservazione della biodiversità (Banche del Germoplasma) B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione -saper usare la terminologia specifica della materia -saper identificare le giuste procedure per risolvere i quesiti di Biologia cellulare e dello sviluppo delle piante -saper utilizzare le tecniche biotecnologiche per diverse finalità applicative C) Autonomia di giudizio -acquisire capacità di giudizio critico nella lettura delle procedure sperimentali e dei risultati riportati in letteratura su specifiche problematiche di ricerca - imparare a porsi domande per l’elaborazione e approfondimento delle conoscenze apprese D) Abilità comunicative -saper esporre, nel corso dell’esame orale, le conoscenze acquisite nel corso delle lezioni frontali, e nel corso di alcune lezioni “teorico-pratiche” tenute nel laboratorio di Biotecnologie cellulari vegetali, di cui è responsabile il docente del corso in oggetto. E) Capacità di apprendimento - apprendere la terminologia specifica della materia - connettere in modo logico le conoscenze acquisite - identificare i temi più rilevanti delle materie trattate.
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PASQUA GABRIELLA
(programma)
Parte I: Biogenesi e caratteristiche ultrastrutturali dei compartimenti peculiari delle cellule vegetali. Smistamento e direzionamento delle proteine verso i compartimenti cellulari bersaglio. Comunicazione intercellulare e ruolo dei plasmodesmi. Ruolo delle componenti del citoscheletro nella crescita cellulare per divisione e distensione e nell'adattamento in risposta agli stimoli ambientali. Il ciclo cellulare e la sua regolazione nel coordinamento fra proliferazione e differenziamento. Regolazione del differenziamento cellulare. Morte cellulare programmata come componente dello sviluppo della pianta. Poliploidizzazione durante il differenziamento e conseguenze per lo sviluppo. Principali sistemi sperimentali per lo studio del differenziamento cellulare delle piante. Sistemi cellulari vegetali per applicazioni industriali nella cosmesi funzionale e negli integratori. Nanobiotecnologie applicate alla cosmesi. Tecnologie per l’ottimizzazione della biomassa cellulare e resa in composti bioattivi: selezione di linee cellulari più produttive, utilizzo di elicitori e produzione su larga scala.
Parte II: Definizione di totipotenza e pluripotenza delle cellule vegetali. Le cellule staminali e la loro localizzazione nei meristemi. Parallelismi e differenze tra cellule staminali vegetali e animali. Plasticità e determinazione del destino cellulare. Cellule iniziali e derivate. Marcatori di identità cellulare. Coordinamento funzionale nel meristema e meccanismi di interdipendenza fra meristemi. L’effetto posizione nel differenziamento. Meccanismi di definizione del piano di organizzazione della pianta. Modulazione dello sviluppo post-embrionale in fusto, radice, foglia e fiore. La riprogrammazione ed il transdifferenziamento. Tessuti multifunzionali nei diversi organi della pianta. Germoplasma attraverso embriogenesi somatica, ginogenesi, androgenesi, e produzione industriale di semi sintetici. Microtecnologie applicate alle cellule staminali. Applicazioni industriali della radicazione avventizia e xilogenesi. -Parte 1: Biologia cellulare e biotecnologie vegetali. Editore PICCIN
(Date degli appelli d'esame)
-Parte 2: Elementi di biologia dello sviluppo delle piante. Editore EdiSES |
6 | BIO/01 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1038169 -
GENETICA MOLECOLARE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Obiettivi generali -
Obiettivo principale del corso è permettere allo studente di acquisire conoscenze avanzate di genetica microbica, inclusi gli aspetti molecolari, che sono alla base dello sviluppo di molte delle attuali tecniche di biologia molecolare e del DNA ricombinante. Gli obiettivi formativi del corso sono la comprensione di alcuni degli esperimenti storici della genetica microbica e lo studio degli avanzamenti odierni nei campi della genetica batterica, fagica e dei microbi eucariotici quali il lievito Saccharomyces cerevisiae. Saranno argomenti del corso anche le mutazioni e l’evoluzione dei genomi microbici, i meccanismi di regolazione del controllo del numero di copie di plasmidi e cromosomi, i trasposoni ed il controllo della trasposizione, i meccanismi del differenziamento microbico. Obiettivi specifici – Conoscenza e capacità di comprensione. Gli obiettivi specifici del corso includono: Conoscere e comprendere alcuni degli esperimenti storici della genetica microbica, gli avanzamenti nei campi della genetica batterica, fagica e dei microbi eucariotici quali il lievito Saccharomyces cerevisiae; Conoscere e comprendere il ruolo delle mutationi nell’evoluzione dei genomi microbici, i meccanismi di regolazione degli elementi mobili quali i plasmidi e i trasposoni ed il controllo della trasposizione; Conoscere e comprendere i meccanismi del differenziamento microbico; Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso fornisce gli strumenti che permettono allo studente: di valutare i meccanismi molecolari alla base della variabilità genetica, le risposte dei microbi ai meccanismi di difesa dell’ospite e all’ambiente; di applicare le diverse metodiche d’indagine molecolari, di genetica classica e genetica inversa. Autonomia di giudizio: Lo studente, attraverso lo studio della letteratura di settore e l’analisi di dati sperimentali presenti nelle banche dati pubbliche, acquisisce una capacità autonoma di interpretare i dati sperimentali e di collocarli, in modo critico, nel quadro delle conoscenze già acquisite. Abilità comunicative: lo studente acquisisce l’uso di una terminologia scientifica appropriata per la comunicazione della genetica microbica e dei suoi meccanismi molecolari, sia a un pubblico laico che di esperti. Capacità di apprendimento: la capacità di apprendere è stimolata dal continuo riferimento, in tutte le attività del corso, alle conoscenze acquisite e alle metodologie utilizzate per l’avanzamento delle stesse. Al termine del corso gli studenti sapranno valutare i meccanismi genetici alla base delle più svariate problematiche microbiologiche e individuare i più appropriati metodi di indagine.
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ASCENZIONI FIORENTINA
(programma)
Il corso fornisce gli strumenti che permettono allo studente: di valutare i meccanismi molecolari alla base della variabilità genetica, le risposte dei microbi ai meccanismi di difesa dell’ospite e all’ambiente; di applicare le diverse metodiche d’indagine molecolari, di genetica classica e genetica inversa.
Questo si realizza attraverso il seguente programma. Cenni storici di genetica dei procarioti, nomenclatura e genetica quantitativa. Gli elementi genetici batterici: i plasmidi ed il cromosoma batterico, controllo del numero di copie e meccanismi di segregazione; i sistemi tossina/antitossina ed il controllo della crescita microbica; i trasposoni; gli integroni, le isole di patogenicità. Il fago Mu e lo sviluppo di vettori di clonaggio e di espressione. Meccanismi molecolari della ricombinazione omologa e sito specifica. Analisi genetica dei processi di ricombinazione nei batteri, nei fagi e nei lieviti. La genetica fagica, l’organizzazione del genoma fagico, le mappe fagiche, analisi del locus rII di T4 (gli esperimenti di Benzer). Meccanismi di regolazione dell’espressione dei geni precoci, intermedi e tardivi. Il lievito Saccharomyces cerevisiae: ciclo vitale, variazione del tipo coniugativo, tecniche di analisi genetica del lievito. I telomeri di lievito e la telomerasi. La genetica del differenziamento microbico: la divisione asimmetrica ed il destino cellulare in sistemi modello quali il lievito Saccharomyces cerevisiae ed in Caulobacter crescentus. Larry Snyder and Wendy Chapness: “Molecular Genetics o f Bacteria”. Articoli scientifici e materiale didattico elaborato dal docente sulla base di articoli scientifici e testi. Utilizzo della piattaforma E-learning per la pubblicazione del materiale didattico.
(Date degli appelli d'esame)
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6 | BIO/19 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1038171 -
BASI MOLECOLARI E CELLULARI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Con questo insegnamento, gli studenti acquisiranno conoscenze teoriche e metodologiche sugli approcci di studio e sulle metodologie cellulari e molecolari alla base delle biotecnologie vegetali, e sulla complessità, a livello molecolare e cellulare, delle vie metaboliche primarie e secondarie di interesse biotecnologico. Obiettivi specifici Parte I A) Conoscenze e capacità di comprensione Acquisire conoscenze dettagliate sui metodi di trasformazione transiente e stabile del genoma nucleare e plastidico delle piante; sugli approcci di genetica diretta ed inversa per studiare la funzione dei geni vegetali; sull’identificazione ed utilizzo dei marcatori molecolari in genetica vegetale; sull’utilizzo delle biotecnologie vegetali per l’ottenimento di varietà coltivate con tratti agronomici migliorati. In particolare, gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di conoscere e comprendere: - i principali sistemi di espressione transgenica stabile e transiente nelle piante, inclusi i sistemi di trasformazione dei plastidi; - i metodi di analisi della funzione genica nelle piante tramite genetica diretta e inversa. - i meccanismi di silenziamento e di “genome editing” negli organismi vegetali. - l’utilizzo della variabilità genetica naturale come fonte di tratti di interesse biotecnologico ed agronomico. B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - progettare esperimenti volti a definire la funzione di un gene tramite approcci di genetica inversa; - progettare screening genetici in sistemi modello vegetali e delineare le linee principali di identificazione di una mutazione; - comprendere e discutere in modo critico i diversi approcci utilizzati per alterare l’espressione di un gene in una pianta e scegliere quello più opportuno in base alle esigenze ed al modello sperimentale; - progettare l’ingegnerizzazione di nuovi tratti in organismi vegetali. C) Autonomia di giudizio - Capacità di giudizio critico, attraverso lo studio di rassegne e articoli scientifici su aspetti chiave del campo e approfondite discussioni ; - Capacità di valutazione della correttezza e del rigore scientifico negli argomenti relativi alle tematiche oggetto dell’insegnamento. D) Abilità comunicative - Acquisizione di adeguate competenze e strumenti utili per la comunicazione in lingua italiana e in lingua straniera (inglese), mediante l'utilizzazione di linguaggi grafici e formali, con particolare riguardo al linguaggio scientifico. E) Capacità di apprendimento - Capacità di interpretazione ed approfondimento - Capacità di fruizione di strumenti conoscitivi per l'aggiornamento continuo delle conoscenze - Capacità di confronto per il consolidamento e il miglioramento delle proprie conocenze. Obiettivi formativi specifici Parte II A) Conoscenze e capacità di comprensione Acquisire conoscenze dettagliate sul metabolismo primario e secondario delle piante, con particolare riferimento alla biosintesi e compartimentalizzazione dei metaboliti; sul traffico vescicolare e la secrezione; sulle basi concettuali e metodologiche dell’analisi del proteoma e del metaboloma vegetale. Gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di conoscere e comprendere (conoscenze acquisite): - le principali vie biosintetiche nel metabolismo primario e secondario delle piante; - i meccanismi di regolazione, channeling e compartimentalizzazione del metabolismo vegetale; - le diverse tecnologie oggi a disposizione per l’analisi su larga scala dei proteomi e metabolomi vegetali. B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - comprendere e valutare criticamente le metodologie da utilizzare in un esperimento di proteomica o di metabolomica; - comprendere una via metabolica vegetale e progettare la sua modifica in sistemi vegetali od in sistemi eterologhi - affrontare la letteratura scientifica nel campo specifico, comprendendone le basi metodologiche e concettuali. C) Autonomia di giudizio - Capacità di giudizio critico, attraverso lo studio di rassegne e articoli scientifici su aspetti chiave del campo e approfondite discussioni ; - Capacità di valutazione della correttezza e del rigore scientifico negli argomenti relativi alle tematiche oggetto dell’insegnamento. D) Abilità comunicative - Acquisizione di adeguate competenze e strumenti utili per la comunicazione in lingua italiana e in lingua straniera (inglese), mediante l'utilizzazione di linguaggi grafici e formali, con particolare riguardo al linguaggio scientifico. E) Capacità di apprendimento - Capacità di interpretazione ed approfondimento - Capacità di fruizione di strumenti conoscitivi per l'aggiornamento continuo delle conoscenze - Capacità di confronto per il consolidamento e il miglioramento delle proprie conocenze.
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MARTI LUCIA
(programma)
Parte I
- Piante modello per le biotecnologie vegetali. Sistemi di espressione transgenica nelle piante. Espressione stabile o transitoria. Transplastomica. Vettori virali. Trasferimento di geni multipli nelle piante.Metodi classici di modificazione genetica delle piante. - Analisi della funzione genica: approcci di genetica diretta e inversa nelle piante. Mutagenesi per inserzione nelle piante. Sovraespressione e silenziamento. Peculiarità dei meccanismi di silenziamento vegetali. Dai mutanti alle piante transgeniche di interesse biotecnologico. Variabilità genetica naturale come fonte di caratteristiche di interesse biotecnologico. TILLING ed ecoTILLING. - La genomica strutturale e funzionale nello studio delle specie vegetali di interesse agronomico - “Genome editing”. Parte II - Metabolismo secondario delle piante. Fenoli, terpenoidi, alcaloidi e altri metaboliti secondari contenenti azoto. Tossine. Attrattori e deterrenti alimentari. Molecole di interesse biotecnologico. Aspetti genetici del metabolismo secondario: ridondanza e sub-funzionalizzazione genica ed enzimatica; evoluzione convergente. Tappe limitanti. - Sostanze di riserva nelle piante: carboidrati, proteine e lipidi. Caratteristiche, biosintesi, meccanismi e siti cellulari di accumulo. Meccanismi di regolazione. Biosintesi di polisaccaridi non-amidacei. Metodi di analisi. I lipidi, le proteine di riserva e le fibre di origine vegetale nella nutrizione umana, nelle tecnologie alimentari e industriali. - Compartimentalizzazione metabolica tissutale, cellulare e subcellulare. Formazione dei metaboloni e channelling metabolico. Traffico vescicolare e secrezione. - Manipolazione della localizzazione cellulare di enzimi, proteine e metaboliti. Ingegneria di vie metaboliche vegetali in organismi eterologhi. Piante come bioreattori. Biotrasformazioni. Basi del “molecular farming” per la produzione di molecole di interesse biotecnologico. - Genomica chimica in biologia vegetale. Chimica “click”. Genomica a singola cellula. Introduzione alla proteomica e alla metabolomica. La spettrometria di massa biologica e le sue applicazioni all’identificazione delle proteine e metaboliti vegetali di interesse biotecnologico. Strumenti bioinformatici nell'analisi proteomica. Analisi proteomica quantitativa; studio delle modifiche post-traduzionali; proteomica di interazione. Discussione sull’analisi proteomica in piante con genomi non sequenziati. Integrazione di dati metabolomici e proteomici nella biologia dei sistemi vegetali. Materiale didattico fornito tramite E-Learning (articoli, review, slides delle lezioni)
(Date degli appelli d'esame)
- Biotecnologie Sostenibili - Galbiati et al. – EDAGRICOLE - Biotecnologie e Genomica delle Piante - Rao e Leone - Idelson-Gnocchi (acronimo BGP) - Biochemistry and Molecular Biology of Plants, - Buchanan, Gruissem e Jones, 2° ed., Wiley Blackwell |
6 | BIO/04 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1038162 -
BIOGENESI DEI COMPARTIMENTI CELLULARI E SEGNALAZIONE TRA CELLULE
(obiettivi)
Obiettivi principali
L’insegnamento approfondisce le conoscenze di biologia della cellula acquisite nel corso della Laurea Triennale. Obiettivo principale del corso è far acquisire allo studente conoscenze approfondite, aggiornate alla luce delle nuove ricerche pubblicate annualmente, sulla struttura e le funzioni della cellula eucariotica, in particolare quella animale. Il corso è articolato in lezioni frontali durante le quali sono discussi anche gli approcci sperimentali utilizzati nelle recenti pubblicazioni scientifiche relative alla biologia cellulare avanzata. Obiettivi specifici A) Conoscenze e capacità di comprensione -Conoscenza dei meccanismi molecolari che governano i processi cellulari nelle cellule eucariotiche -Approfondimento delle conoscenza e comprensione delle attività cellulari che permettono il mantenimento e l’integrità funzionale delle membrane presenti nelle cellule eucariotiche e degli organuli da queste delimitati. -Conoscenza e comprensione dei meccanismi di segnalazione tra cellule, delle diverse tipologie di recettori coinvolti, e degli effetti che questi possono avere su attività enzimatica, strutture e processi cellulari (Es. organizzazione del citoscheletro, processi di endocitosi ecc.) B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione - saper usare la terminologia specifica -saper identificare le giuste procedure sperimentali da utilizzare per chiarire alcuni processi della Biologia cellulare C) Autonomia di giudizio -acquisire capacità di giudizio critico, anche attraverso lo studio delle procedure sperimentali seguite nell’identificazione di molecole chiave all’interno di alcuni processi cellulari. - imparare a porsi domande per l’elaborazione e approfondimento delle conoscenze apprese D) Abilità comunicative -saper comunicare quanto appreso nel corso dell’esame orale E) Capacità di apprendimento - apprendere la terminologia specifica - connettere in modo logico le conoscenze acquisite - identificare i temi più rilevanti delle materie trattate.
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ROSSI ANNA RITA
(programma)
La prima parte del corso prevede di riprendere i concetti acquisiti nella Laurea Triennale sui costituenti chimici della membrana plasmatica approfondendo alcuni aspetti organizzativi di questa: Lipidi e proteine di membrana; struttura e ruolo delle zattere lipidiche (2 ore) e organizzazione delle caveole (2 ore).
Giunzioni e adesioni cellulari. Ruolo delle diverse proteine di membrana: Selectine, Caderine, Superfamiglia delle proteine Ig (ICAMs e V-CAM). Proteine impalcatura (2 ore). Nanotubuli tra cellule; composizione della matrice extracellulare; Integrine: ruolo nell’adesione cellula-matrice e nella segnalazione (2 ore). Compartimenti intracellulari e origine delle nuove membrane. Gocce lipidiche e siti di contatto tra membrane/organelli (4 ore). Il trasporto di molecole tra nucleo e citoplasma: struttura delle nucleoporine e del poro nucleare, origine evolutiva,segnali di riconoscimento (2 ore). Proteine mitocondriali codificate da mtDNA o dal genoma nucleare e importazione attraverso i complessi TOM e TIM; rilascio di vescicole da parte dei mitocondri (3 ore). Perossisomi: origine, funzioni nella cellula animale e ruolo delle perossine (1 ora). Morfogenesi del RE e ruolo del RE in indirizzamento e ripiegamento delle proteine; controllo qualità (4 ore) . Apparato di Golgi struttura e modelli funzionali; ruolo delle golgine nella regolazione di dinamica e stabilità del Golgi; attività di glicosilazione nucleazione di microtubuli (3 ore). Rivestimenti delle vescicole coinvolte nel traffico intracellulare:rivestimento di clatrina, COPI e COPII. Ruolo delle proteine Rab e SNARE in attracco e fusione delle vescicole alla membrana bersaglio (3 ore). Organuli acidi: endosomi e lisosomi e malattie lisosomiali. Fagocitosi ed esempi di endocitosi mediata da recettore, transcitosi, rilascio di esosomi. Endocitosi mediata da caveole. Secrezione costitutiva e regolata. Vescicole Sinaptiche (4 ore). Approfondimenti sul citoscheletro: origine evolutiva delle proteine citoscheletriche, proteine non motrici associate ai microfilamenti (2 ore). Superfamiglie di proteine motrici (2 ore). Septine. Modificazioni del citoscheletro associate ai meccanismi di migrazione cellulare in cellule non muscolari (2 ore) Principi generali della comunicazione cellulare: recettori di superficie e recettori intracellulari (2 ore). Amplificazione del segnale, meccanismi di feedback. Reti di segnalazione tramite recettori collegati a proteine G. Trasduzione e secondi messaggeri. Lo ione calcio e i canali che ne permettono l’aumento di concentrazione nel citosol. Reti di segnalazione mediante recettori associati ad enzimi (RTK, RSGK). Vie di segnalazione mediante proteolisi controllata (8 ore). Biologia Molecolare della cellula (6 edizione) by Alberts et al. (2016)
(Date degli appelli d'esame)
Vengono forniti pdf di articoli e reviews da riviste scientifiche di alto impatto. Le presentazioni power point usate per le lezioni vengono rese disponibili (sulla piattaforma elearning Moodle) dopo le lezioni per gli studenti iscritti. Per un immediato aggiornamento dei testi o del materiale didattico distribuito dal docente consultare la pagina web del corso: https://elearning.uniroma1.it/course |
6 | BIO/06 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1014522 -
MICROBIOLOGIA CELLULARE E VACCINOLOGIA
(obiettivi)
L’insegnamento della Microbiologia Cellulare e Vaccinologia ha l’obiettivo di fornire quegli elementi conoscitivi che permettano agli studenti di comprendere la complessità delle interazioni del mondo microbico con gli organismi eucariotici. Queste nozioni costituiranno le basi per un percorso conoscitivo che li porterà alla comprensione delle strategie che conducono alla formulazione dei vaccini. Gli obiettivi specifici saranno volti a integrare in modo sequenziale e cumulativo in un percorso didattico razionale le nozioni concernenti il riconoscimento dei microrganismi da parte del sistema immunitario innato, le caratteristiche del microbiota e le basi molecolare dell’interazione del microbiota con gli organismi eucariotici. Si procederà quindi all’ analisi dei fattori genetici e fenotipici che caratterizzano le differenze fra commensali e patogeni e le forme di transizione fra queste due classi. Infine si saranno acquisite le nozioni di basi sui vaccini, sulle loro tipologie e composizione e sull’iter scientifico e istituzionale che porta allo sviluppo di un vaccino. La prospettiva dei vaccini di nuova generazione dei nuovi bersagli vaccinali completerà il bagaglio di conoscenze acquisite dallo studente. Il raggiungimento di questa rete di conoscenze fornirà allo studente gli strumenti per valutare in modo informato e consapevole il ruolo dei microorganismi nei processi di interazione con l’uomo e il valore dei vaccini..
Obiettivi specifici Conoscenze e capacità di comprensione: • dei meccanismi che sottendono il riconoscimento dei microrganismi da parte del sistema immunitario degli organismi eucariotici e le relative risposte adattative. • del ruolo fondamentale del microbiota nei processi fisiologici e patologici degli organismi eucariotici • delle basi molecolari che sottendono la differenza fra un microrganismo commensale e un patogeno. • della evoluzione dei vaccini e della razionalizzazione del percorso scientifico e sperimentale che negli anni ha portato alla formulazione di questi farmaci. • delle tipologie vaccinali, le componenti dei vaccini ed i ruoli funzionali di queste. • delle fasi chiave dello sviluppo di un vaccino e dell’iter scientifico e legislativo che porta dal “bench to field” • delle prospettive dei vaccini in un prossimo futuro. Capacità di applicare conoscenza e comprensione • comprendere i fenomeni biologici degli organismi complessi attingendo alle conoscenze sui microrganismi; • interpretare, seguendo schemi conoscitivi appropriati, i fenomeni associati ai microrganismi su scala personale e sociale; • percepire l’ambiente integrando in questo il ruolo chiave giocato dai microrganismi, avendo cognizione di se stessi come di un ecosistema biologico e delle regole che lo governano. Autonomia di giudizio • filtrare in modo consapevole e ragionato le informazioni sul mondo dei microrganismi; • prendere decisioni consapevoli sull’uso di prodotti derivanti da batteri e sulla rilevanza dei vaccini; Abilità comunicative -saper trasmettere le informazioni acquisite nel corso -argomentare in maniera informata le proprie posizioni sul mondo dei vaccini Capacità di apprendimento - apprendere la terminologia specifica - saper consultare le banche dati - avere una visione della materia integrandola con le conoscenze acquisite negli altri corsi
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BERNARDINI MARIA
(programma)
Lezioni frontali (40-42 ore)
Nozioni di immunità innata (8 ore) • Il riconoscimento dei microrganismi da parte del sistema immunitario • Il concetto di MAMPs e PRRs (Microbial Associated Molecular Patterns e Pathogen Recognition Receptors) • Le vie di segnalazione cellulare dei PRRs associate al riconoscimento dei MAMPs • Le strategie microbiche per evadere/modulare il riconoscimento da parte dei PRRs • La piattaforma dell’inflammasoma e l’attivazione di questa da parte dei microrganismi Il Microbiota (8 ore) • Il concetto di Microbiota e quello di MIcrobioma • Ruoli e funzioni del Microbiota • I phyla rappresentativi del Microbiota e le loro caratteristiche genetiche e fenotipiche • Le strategie sperimentali nello studio del Microbiota • Processi fisiologici e patologici legati al Microbiota • Ruolo del Microbiota nell’obesità e nel diabete di tipo II • L’asse intestino-Cervello e ruolo del Microbiota Dai commensali ai patogeni (10 ore) • I genomi batterici, il trasferimento genetico orizzontale e le isole di patogenicità • I fattori di virulenza e le strategie batteriche per alterare gli equilibri fisiologici dell’ospite • Il concetto di adesività ed i sistemi di adesione • I sistemi di secrezione batterici ed i fenotipi mediati dagli effettori • I meccanismi di invasione dei batteri patogeni : sistemi zipper e trigger • Il movimento intra-cellulare dei batteri patogeni e le proteine eucariotiche coinvolte. • Dai commensali ai patogeni: l’esempio dei patobionti Introduzione ai vaccini (14-16 ore) • Storia dei vaccini • Tipologia dei vaccini e loro composizione • Il concetto dei correlati di protezione • Fasi dello sviluppo di un vaccino dal “ bench to field”: i GMP (Good Manufacturing Practice) nei vaccini; la pre-clinica, i trials e le Istituzioni coinvolte. • Sicurezza dei vaccini, controversie e comunicazione • MAMPs e adiuvanti nei vaccini: una nuova frontiera. • Vaccini futuri. Dehò G., Galli E. Biologia dei Microrganismi . 2014. Casa Editrice Ambrosiana (CEA)
(Date degli appelli d'esame)
Maresca M. Microbiologia molecolare e cellulare 2013. McGrraw-Hill Ed. Articoli e reviews in inglese fornite dal docente (https://elearning2.uniroma1.it) |
6 | BIO/19 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6 | 48 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1041 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Obiettivo
Il tirocinio in aziende e centri di ricerca privati permette allo studente di partecipare a incontri con tecnici ed esperti del settore operanti nel mercato. Gli studenti sviluppano in aziende e centri di ricerca esterni adeguate capacità per l’approfondimento delle competenze sia pratiche che teoriche e permette loro di entrare in contatto con le realtà lavorative e strettamente scientifico applicative . Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere questioni di ricerca e sviluppo in ambito aziendale e in centri di ricerca privati . Capacità di applicare conoscenza e comprensione Le conoscenze acquisite permettono la interazione con tecnici specializzati e responsabili del della applicazione della ricerca nel mondo del lavoro . Autonomia di giudizio Lo studente acquisirà autonomia nel giudicare le filiere produttive e le pratiche che affronterà nell’ambiente lavorativo . Abilità comunicative Capacità di comunicare le proprie competenze a tecnici e ricercatori operanti nel settore applicativo della Biologia vegetale, animale e microbica. Capacità di apprendimento Con la attività di tirocinio gli studenti acquisiranno approcci metodologici dell’apprendimento necessari sia per l’eventuale proseguimento della loro attività nel settore della ricerca accademica e in campo industriale. |
3 | - | - | 75 | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6 | 48 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6 | 48 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |
AAF1037 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Obiettivi generali
Lo studio bibliografico, il lavoro sperimentale e l'elaborazione dei risultati per la stesura della tesi di laurea rappresentano uno dei momenti più importanti del percorso di studio della laurea magistrale di acquisire conoscenze teoriche-pratiche avanzate e dei corretti metodi scientifici di indagine. Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: Conoscenze e le metodologie scientifiche avanzate in settori specifici della biologia cellulare animale, vegetale e microbica e delle sue applicazioni, dei metodi scientifici di indagine, dei metodi di raccolta, analisi e elaborazione dei dati sperimentali saranno acquisite durante il percorso e preparazione dell’elaborato finale della tesi. La preparazione della tesi sarà svolta in laboratori universitari sia in Italia che all’estero che in centri di ricerca accreditati e Istituti nazionali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Le conoscenze acquisite durante la preparazione e discussione della tesi permettono al laureato di: Applicare le conoscenze per la progettazione sperimentale Applicare le conoscenza acquisite per proporre tecnologie avanzate per risolvere problematiche specifiche di settore. Autonomia di giudizio Lo svolgimento della tesi, svilupperà le capacità dei laureati : L'autonomia di giudizio nella valutazione critica di dati sperimentali Autonomia nella attività di documentazione e valutazione degli approcci sperimentali più appropriati per la soluzione di specifici problemi. Abilità comunicative La preparazione e discussione dell’ elaborato file permetterà al laureato magistrale di acquisire: capacità comunicative della ricerca svolta e della propria preparazione globale e professionalità Capacità di comunicare i risultati scientifici ottenuti con la attività di tesi in ambito di convegni nazionali e internazionali Capacità di apprendimento Nel corso della preparazione e discussione della tesi il laureato acquisisce capacità di apprendimento delle conoscenze e delle metodologie più avanzate e del loro continuo aggiornamento. |
39 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |