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1035630 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora, prevalentemente in aula con attività individuale e seminariale, un progetto di un edificio a prevalente destinazione residenziale di piccola scala alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Nel Laboratorio si utilizzano le conoscenze apprese negli altri Corsi con una particolare attenzione verso le innovazioni rivolte alla sostenibilità.
Canale: 1
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DE CESARIS ALESSANDRA
( programma)
Obiettivi del laboratorioIl laboratorio ha l'obiettivo di far acquisire allo studente nozioni e strumenti necessari alla elaborazione del progetto di architettura, mettendo in luce la complessità del procedimento progettuale. L'esperienza progettuale sarà indirizzata verso: - L'analisi delle tecniche del procedimento compositivo. Particolare importanza verrà data all'analisi del processo progettuale e dei vari passaggi logici, non sempre lineari, che orientano la soluzione architettonica.- L'approfondimento degli aspetti costruttivi e di linguaggio architettonico con alcuni accenni agli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale del progetto .Modalità di svolgimento dell'attività didatticaTema dell’esercitazione progettuale è un piccolo nucleo di case a patio nell’area del Villaggio Olimpico. In particolare l’esercitazione progettuale verterà:- sull’analisi del tipo a patio e sulla sua trasformabilità;- sullo studio del carattere dello spazio aperto e dello spazio di soglia intesi come momenti di passaggio-dialogo tra differenti situazioni interno-esterno, pubblico-privato, aperto-coperto; - sulla riflessione dei requisiti di un alloggio, in grado di rispondere alle esigenze, della società contemporanea, tra questi requisiti verranno analizzati in modo particolare quelli relativi a flessibilità e trasformabilità dell’alloggio. Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e visite guidate.Durante il suo svolgimento sono previste alcune consegne e revisioni collettive che consentiranno di verificare lo stato d'avanzamento dei singoli progetti. Allo studente è inoltre richiesto di tenere un album di studio relativo alle varie fasi del progetto; un quaderno dove appuntare ragionamenti, riflessioni, idee disegnate e/o scritte, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici.Il lavoro del Laboratorio sarà organizzato in due fasi.Prima fase: la raccolta dei dati e l'idea preliminare. fase di lavoro di gruppo 2/3 personeQuesta prima fase si concluderà con una sintetica illustrazione da parte dei singoli gruppi volta a chiarire alla docenza ed ai colleghi del laboratorio l'idea del progetto e i riferimenti assunti. Attraverso modelli di studio, disegni (piante, sezioni, schizzi) i vari gruppi dovranno formulare una prima idea progettuale, oggetto di valutazione e di osservazioni da parte della docenza.Seconda fase: la misura dello spazio e la composizione fase di lavoro individualeLa seconda fase del Laboratorio sarà interamente dedicata alla redazione del progetto. Ogni studente svilupperà singolarmente il proprio progetto sulla base dell'idea iniziale elaborata in gruppo e della propria personale idea di abitare. Per facilitare lo studente alla prima esperienza di progettazione verranno forniti degli esempi di opere realizzate e non da assumere come riferimenti. Un nucleo di lezioni teoriche tratterà, attraverso l'analisi di progetti e realizzazioni, temi più generali della progettazione quali: il rapporto con la storia, con il luogo, con le tecniche d'invenzione, con le materie che costruiscono il progetto.L'esameL'esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso tavole grafiche formato A3 (rapp. 1:200, 1:100), modelli di studio (rapp. 1:200, 1:100) e sulla discussione dell'iter progettuale. A tal fine viene richiesto allo studente:- due cartelle dattiloscritte in cui saranno descritte sinteticamente l'idea iniziale del progetto, la sua evoluzione ed i suoi riferimenti culturali;- un album di disegni ed appunti capace di ripercorrere, in modo consapevole, le varie fasi del progetto e le soluzioni adottate.Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell'esame.
 Bibliografia
sulla progettazione architettonica: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - G. Ponti, Amate l’architettura, Milano 2004 (1957); - F. Purini, Comporre l'architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; - R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966).
sulla residenza, oltre agli esempi segnalati durante lo svolgimento del laboratorio vedi: - M. Calzolaretti (a cura di), Molteplice Modulare Flessibile. Tre progetti per la casa, Gangemi, Roma 2009. - M. Calzolaretti (a cura di), Abitare in città. Questioni architettoniche, sociali, ambientali, Gangemi, Roma 2006. - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - A. De Cesaris. (a cura di), Ralph Erskine numero monografico de "l'industria delle costruzioni" 382, marzo-aprile 2005 - M. Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004; - I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili, Barcelona 2000 - Case isolate, “l'industria delle costruzioni” 364, 2002; - “l'industria delle costruzioni” 373, 2003; - “Lotus” 94, 1997; - “Lotus” 120, 2004; - “Area” 68, 2003; - Verso una nuova qualità dell'abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005.
Sul Quartiere Flaminio e il Villaggio Olimpico - P.O: Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna1909-1984, Laterza, 1984 pp. 206-209; -“Edilizia Popolare” n 35, 1960; - “Costruire” 7,1961; - Adalberto Libera, Opera Completa, Electa, Milano 1989. - A. Vittorini ( a cura di), Dalle armi alle arti. Trasformazioni e nuove funzioni urbane nel quartiere flaminio, Gangemi, Roma 2004.
Bibliographic references
About architectural design: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - G. Ponti, Amate l’architettura, Milano 2004 (1957); - F. Purini, Comporre l'architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; - R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966).
About houses: in addition to the examples recomended during the lessons: - M. Calzolaretti (a cura di), Molteplice Modulare Flessibile. Tre progetti per la casa, Gangemi, Roma 2009. - M. Calzolaretti (a cura di), Abitare in città. Questioni architettoniche, sociali, ambientali, Gangemi, Roma 2006. - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - A. De Cesaris. (a cura di), Ralph Erskine numero monografico de "l'industria delle costruzioni" 382, marzo-aprile 2005 - M. Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004; - I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili, Barcelona 2000; - Case isolate, “l'industria delle costruzioni” 364, 2002; - “l'industria delle costruzioni” 373, 2003; - “Lotus” 94, 1997; - “Lotus” 120, 2004; - “Area” 68, 2003; - Verso una nuova qualità dell'abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005.
About Flaminio district and Villaggio Olimpico - P.O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna1909-1984, Laterza, 1984 pp. 206-209; -“Edilizia Popolare” 35, 1960; - “Costruire” 7,1961; -Adalberto Libera, Opera Completa Electa, Milano 1989. - A. Vittorini (a cura di), Dalle armi alle arti. Trasformazioni e nuove funzioni urbane nel quartiere flaminio, Gangemi, Roma 2004.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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BRUSCHI ANDREA
( programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO L’architettura è l’espressione materiale di una interpretazione della realtà, della società, della storia e dell’ambiente che circonda l’architetto e della sua traduzione in un insieme edificato. La sua essenza è nella costruzione, nella concreta resa dei suoi significati in un palinsesto abitato centrato su una spazialità tridimensionale. La casa è il primo atto progettuale dell’uomo, il segno primordiale della sua presenza nell’ambiente e la rappresentazione del suo modificarsi nel corso del tempo, adeguandosi e interagendo con i mutamenti delle necessità, delle tecnologie, degli usi, del costume e del gusto. La casa contemporanea affianca alla tradizionale dimensione privata, elemento cardine dell’organizzazione dell’alloggio, una nuova “apertura al pubblico”, una attitudine diffusa alla notorietà, espressa attraverso sensibili mutamenti nel tipo, nell’immagine esterna, nella forma e nell’uso dello spazio interno. Alla tradizionale domesticità dell’alloggio, alla intimità che ne contraddistingue le componenti essenziali, si accostano i temi dello spazio espanso e flessibile, reso fisicamente più ampio attraverso la riduzione del gradiente fra spazi serviti e spazi serventi. Insieme a un’idea di abitazione come sistema di spazi conclusi a destinazione fissa si riducono gli ambiti distributivi e la separazione fra le parti più private e quelle a vocazione collettiva. Queste tendono a esplodere da una forma e un contenuto preordinati per divenire spazi polifunzionali e cinetici dalla intensa carica espressiva. Nel contempo gli spazi di servizio si specializzano e divengono complessi, liberando ulteriormente le spazialità interne e aprendole a nuove possibilità d’uso e arredo. Svincolate dal peso della ripetizione, dai rapporti di fissità fra le parti tradizionalmente deputate ad usi specifici, e spesso addirittura dal concetto di “stanza”, le nuove spazialità si schiudono ai temi del lavoro in casa, della casa tecnologica e ecologica, della casa come rappresentazione coerente di chi la abita, e ai conseguenti effetti “pubblicitari” della residenza stessa. La casa mostra i segni di una rinnovata “dimensione sociale del privato” la quale, pur già presente nel passato e persistente nel tempo, tende oggi a divenire particolarmente popolare e geograficamente estesa. Insieme agli spazi dell’accoglienza – i cosiddetti saloni che divengono prima soggiorni poi spazi ibridi nei quali ricadono gran parte delle attività della casa – la casa specializza le sue parti più intime, le rende più confortevoli e attrezzate, le riveste di materiali lussuosi e ricercati, ne accentua la dimensione percettiva attraverso l’introduzione di imprevedibili relazioni fra forma, materia, luce e colore. L’arredo fisso diviene raffinato elemento di qualificazione e arricchimento di una spazialità di per se già complessa, legata a categorie dello spazio che rompono la tradizionale supremazia della pianta ripetuta piano per piano per esplorare, attraverso la sezione, inediti e sorprendenti rapporti fra le parti, sia dal punto di vista delle qualità psicologiche e relazionali della casa che da quelle simboliche e formali dello spazio tridimensionale.Il tema di questa nuova dimensione pubblica della residenza si assomma all’ancestrale ruolo costitutivo della casa nella costituzione dello spazio urbano. La residenza rappresenta la componente di base per la conformazione della città secondo i parametri tipici di ogni momento storico, quella che ne struttura il tessuto e i vuoti significativi. Lo studio del rapporto fra edificio e contesto è il momento nel quale il progetto entra in contatto con la sua natura più pubblica e civile rivelandosi atto sociale e collettivo.Il progetto di un edificio nel cuore di Roma rappresenta la realizzazione di un tassello delicato per la costruzione della città e, sul piano didattico, il momento chiave nel quale il sistema di regole che definisce l’assetto urbano diviene l’elemento essenziale di confronto e il principio di una scelta progettuale consapevole. Attraverso il confronto con la città e con le sue regole il progetto di architettura stabilisce un dialogo complesso che investe la relazione fra interno e esterno del fabbricato e struttura il senso della nuova costruzione all’interno della compagine urbana. Conoscere le regole dello spazio urbano e confrontarvisi attraverso il progetto, fare reagire edificio e luogo, rappresenta un passo essenziale per la comprensione della città antica e contemporanea e delle sue complessità e stratificazioni.Sulla base di queste sintetiche considerazioni il Laboratorio di Progettazione architettonica 1 indaga le potenzialità della relazione fra la casa contemporanea e la città tradizionale mettendo a confronto il tema della residenza con la complessità dello spazio urbano consolidato, alla ricerca di un sistema di coerenze fra cellula e tessuto, dimensione privata e dimensione pubblica del progetto con l’obiettivo di organizzare un rapporto costruttivo fra le regole della città e i contenuti disciplinari del progetto della residenza. OBIETTIVI FORMATIVIIl Laboratorio ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso dalla problematica urbana a quella dello specifico tema residenziale. Per uno studente di architettura il progetto della casa rappresenta il primo passo per accedere alla complessità della composizione architettonica con un solido bagaglio formativo, quello che consente ulteriori e più complessi approfondimenti futuri. In questa prospettiva il Laboratorio attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione senza approssimazioni del progetto di architettura, nella convinzione della sua scientificità, intendendolo come processo razionalmente riproponibile e trasmissibile e non come operazione estemporanea, improvvisata o peggio gestuale. Da questo punto di vista lo studente affronterà la sequenza disciplinare che vede una successione didattica fra la strumentazione di base per il disegno architettonico, le componenti e la struttura organizzativa della casa, la relazione fra uomo, spazio e edificio, fino al rapporto fra edificio e città. Obiettivi formativi: - fornire allo studente i materiali di base del progetto di architettura: il disegno per il progetto, lo spazio antropico tridimensionale, le misure dell’uomo;- sondare gli elementi di base per il progetto dell’alloggio contemporaneo: l’arredo, lo spazio della casa, le sue componenti, il dimensionamento dall’interno;- interpretare il tema della casa come sondaggio alla scala ravvicinata dell’alloggio in termini tecnologico-costruttivi, con particolare riferimento ai problemi di ordine strutturale, ai linguaggi, all’uso e al significato dei materiali e delle tecnologie contemporanee;- definire il rapporto fra architettura e città attraverso lo studio dell’ambiente urbano e l’estrapolazione del sistema di regole che ne definiscono senso e struttura al fine di consentirne appropriazione e reinterpretazione contemporanea;- definire la problematica del linguaggio architettonico, la costruzione dell’immagine dell’edificio fra composizione e tecnologia in rapporto al panorama della ricerca architettonica contemporanea;In particolare, al primo anno di corso, sono essenziali per una corretta preparazione le nozioni di base sull’organizzazione dell’alloggio, da quelle di ordine tipologico e distributivo a quelle connesse al rapporto fra spazio e uomo: misure antropometriche, arredi di base, concetto di spazio di uso, dimensionamento delle componenti dell’alloggio, problematiche di ordine distributivo.Di conseguenza sarà considerata centrale nel processo didattico del Laboratorio e fondamentale ai fini della valutazione del percorso di crescita di ciascuno studente, la qualità tecnica del progetto, ossia la sua coerente capacità di prefigurare con precisione ogni elemento architettonico che collabora alla definizione delle componenti l’organismo edilizio, espresso attraverso rappresentazioni esaustive e corrette. MODALITA’ D’ESAMESarà sviluppato individualmente un progetto architettura. Il tema d’anno è un edificio a destinazione mista con prevalenza residenziale nella Città storica di Roma. L’esame finale consiste in un breve colloquio sui temi teorico pratici trattati nel corso delle lezioni, nella presentazione degli elaborati con le esercitazioni svolte, nell’esposizione dei disegni del tema d’anno e in un plastico dell’edificio in scala 1:200.
 B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 5
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TRASI NICOLETTA
( programma)
Finalità del Laboratorio è condurre gli studenti alla concezione e redazione di un progetto architettonico completo. Tema del progetto sarà un piccolo organismo architettonico isolato: una casa unifamiliare per il quale verranno forniti dalla docenza alcuni parametri dimensionali e di ubicazione. La consapevolezza della varietà e complessità, dei processi che conducono alla definizione del progetto, (in particolare rapporto col luogo e rapporto forma-funzione), avrà in questa prova compositiva una grande importanza. In tal senso il progetto sarà inteso come applicazione pratica e verifica individuale di una serie di riflessioni a carattere teorico. Nella convinzione che teoria e pratica non siano, nel progetto architettonico, due elementi scindibili, lezioni ex cathedra fatte dal corpo docente, le esercitazioni e il tirocinio progettuale procederanno in parallelo e in modo alternato (vedere calendario lezioni che sarà dato al Corso). Saranno svolte dal docente del Laboratorio lezioni sui Caratteri distributivi degli Edifici, incentrate sullo studio dell’organismo architettonico isolato e sulle leggi che ne governano la progettazione, con esempi Moderni e Contemporanei messi a raffronto. Le esercitazioni saranno dedicate alla lettura analitica di alcuni edifici di residenze unifamiliari di architetti Moderni o contemporanei, che la docenza fornirà agli studenti. Il tirocinio progettuale in aula consisterà nel portare avanti il progetto (individuale e non di gruppo) della casa unifamiliare, seguiti dal corpo docente con revisioni settimanali. Inoltre le revisioni collettive in due momenti del corso, saranno uno strumento che servirà da verifica del lavoro man mano svolto sia sulle letture analitiche che sul progetto ex novo. Le revisioni in forma collettiva, consistono in una presentazione da parte dello studente, di un power point in cui saranno presenti tutte le riflessioni progettuali svolte sino a quel momento e il plastico di studio.
Modalità di esame L’esame (da effettuarsi a fine corso quindi tra giugno e luglio) sarà costituito da una esposizione critica del progetto e da un colloquio sui temi trattati nel corso delle lezioni e sui testi indicati in bibliografia.
Gli elaborati di progetto richiesti per sostenere l’esame sono 4 tavole A2(42,0x59,4): - planimetria generale con il contesto scala 1:500 e riferimenti concettuali - piante, prospetti, sezioni in scala 1:200 /1:100 - una assonometria o spaccato assonometrico di insieme - un plastico in scala 1:200 della casa
Gli elaborati relativi alla lettura analitica: - una tavola A2 con tutte le riflessioni
Il Laboratorio organizzerà specifiche iniziative per maturare 1 CFU per altre attività formative.
 Bibliografia
Sul progetto di abitazioni: - Jaime Salazar, Manuel Gausa, Singular housing, edizioni Actar, Barcellona, 1999.
Su tematiche di composizione architettonica: - Nicoletta Trasi, André Wogensck. Les raisons profondes de la forme, Le Moniteur, Paris, 2000 - Nicoletta Trasi, Oscar Niemeyer. Permanence et invention, Le Moniteur, Paris, 2007 - Marcello Pazzaglini, La casa e i suoi mutamenti, Kappa edizioni, Roma, 1993 - Marcello Pazzaglini, Abitare l’architettura,edizioni Diagonale, Roma, 1993
Durante il Corso saranno consigliati anche altri testi.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 3
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BATTISTACCI ROSSANA
( programma)
La casa unifamiliare…gli spagnoli per dire casa, abitazione, dicono viviendanella parola casa è implicito un che, …_ d’architettonico, di teorico, di tecnico;… vivienda, è umano, tanto umano: non è ”La-Casa-Dell’Uomo”, ma – è la casa per i bambini, le donne, i vecchi, il sonno, il riposo, i sogni, le indulgenze, gli abbandoni, il dolore, le pigrizie, gli ozii, le passioni, l’amore, la nascita e la morte…Gio Ponti, Amate l’architettura - Il laboratorio di progettazione architettonica del primo anno ha due obiettivi prioritari: il primo è quello d’ introdurre lo studente nel complesso mondo dell’architettura e delle sue implicazioni teoriche intorno al tema della trasformazione che il suo fare implica basandosi dialetticamente tra procedimento creativo e ragionamento scientifico; il secondo è relativo al prodotto progettuale come risultato di un percorso inventivo aperto ma non casuale e/o arbitrario, al tempo stesso libero ma non privo di regole e soprattutto consapevole.Per condurre lo studente-architetto nel suo primo esercizio progettuale è stato scelto come tema d’anno quello della casa unifamiliare. Questo argomento pur complesso - i maestri dell’architettura hanno fondato su questo tema le loro teorie - consentirà di fondare al meglio il processo di apprendimento che ha come oggetto l’architettura. La casa unifamiliare pur presentando problemi quantitativi di facile gestione, ha in se sia gli elementi tecnici e formali della costruzione dello spazio che quelli più simbolici dell’abitare. A partire da concetti elementari, ma fortemente strutturanti, riguardanti la funzione, la tecnologia e quindi la forma, (utilitas, firmitas, venustas), il lavoro didattico sarà impostato attraverso esercitazioni successive e tappe di avvicinamento affinché sia affrontato il difficile passaggio da ciò che si pensa a ciò che si può fare… (F.Purini, conferenza del 30.05.2005 Ciascuno studente affronterà lo studio di una casa per narrare e illustrare le teorie espresse, attraverso la loro opera, da alcuni dei maestri dell’architettura moderna, anche italiana: G.Ponti, L.Cosenza, Figini-Pollini, Terragni, Marescotti, Ridolfi, Libera, De Renzi, ecc. Le Corbusier, Mies, L.Khan, P.Johnson, A.Aalto,Tadao Ando, Sejima, Alvaro Siza, Campo Baeza, ecc.A tal fine sarà dedicato un tempo congruo alla lettura di ‘modelli compositivi’ basilari: casa chiusa, casa aperta, casa centrica, casa policentrica, casa lunga, casa alta, casa bassa, ecc. presenti nelle le opere dei maestri e da queste letture lo studente proverà a definire alcune idee strumento per rendere visibile e realizzabile quell’idea che ciascuno insegue davanti ad un tema progettuale.L’esercitazione proposta dal laboratorio muoverà da schemi formali semplificati per meglio approfondire i rapporti fondamentali che sottostanno a qualsiasi atto progettuale come quello con il sito, il rapporto tra forma e funzione, tra forma e tecnologia, tra forma e programma progettuale.Le case unifamiliari da progettare hanno quindi come riferimento più schemi geometrici a scelta: la casa quadrata e/o centrica, la casa a sviluppo lineare, la casa alta, la casa policentrica da interpretare nella consapevolezza delle leggi che governano questi tipi spaziali.L’esercizio progettuale richiesto, individuale, seguito dal corpo docente sarà sviluppato attraverso schizzi, disegni e plastici di studio alle scale opportune, in aula. Sono previste almeno due consegne intermedie commentate collettivamente.Esercitazioni diverse, eseguite in aula e a casa, accompagneranno le diverse fasi della progettazione. L’EsameL’esame finale, da programmare entro la conclusione della sessione estiva, luglio 2012, prevede la discussione sul progetto, sulle esercitazioni e sugli argomenti (caratteri distributivi) trattati nel corso del laboratorio.Sono richieste almeno 5 tavole, tematiche, formato A2, con i seguenti elaborati:• Concept, riferimenti, programma progettuale• planimetria 1:500/200, ambientazione• Piante, prospetti e sezioni 1:100• Viste tridimensionali, assonometrie, prospettive• Indicazioni di materiali e dettagli costruttivi 1:50• Plastici di studio, plastico finale In sede d’esame è prevista la discussione su uno degli argomenti trattati nel testo Il buon abitare, Inaki Abalos - Christian Marinotti Edizioni
LsdE
 Bibliografia
Le Corbusier……………. Saper vedere l’architettura, Longanesi Editore Gio Ponti ……………….. Amate l’architettura, Rizzoli Ed. Vicenza 2008 Carlos Martì Aris……….. Le variazioni dell’identità Ludovico Quadroni ……. Progettare un edificio Giancarlo Mainini ……… La casa unifamiliare, Edizioni Scientifiche Italiane, 2002 Napoli Inaki Abalos……………. Il buon abitare, Christian Marinotti Edizioni Francesco Cellini ………. Manualetto, Cittàstudi Edizioni, 2007 Torino
Bibliography
Le Corbusier ................ Being able to see the architecture, Longanesi Publisher Gio Ponti ...................... Love the architecture, Rizzoli Ed Vicenza 2008 Carlos Marti Aris ...........The variations of the identity Ludovico squares ......... Designing a building Giancarlo Mainini ......... The family house, Scientific Editions Italian, Naples 2002 Inaki Abalos ................. Good living, Christian Marinotti Editions Francesco Cellini ......... Booklet, CittàStudi Editions, 2007 Turin
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 4
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GIOVANNELLI ANNA
( programma)
COGNOME Nome Prof. GIOVANNELLI ANNAe-mail axrgio@tin.itCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893InsegnamentoLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I (codice 1035630)(Modulo) -Canale : 4Semestre : 2Crediti 10Ore di lezione 125 Supporto alla didattica in uso -Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica è l’ambito didattico entro il quale lo studente apprende progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica finalizzata al progetto di un organismo architettonico di dimensioni contenute, situato in un preciso contesto di riferimentoProgramma Il Laboratorio si articola in una prima fase di lettura delle forme dell’architettura, in cui si procede con un’analisi critica di esperienze affini al tema progettuale che verrà affrontato nel Laboratorio, ovvero il progetto di un’abitazione unifamiliare, alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Il docente terrà lezioni che introdurranno i temi del progetto mediante l’analisi di opere che saranno poi il supporto e il riferimento per le esercitazioni della proposta progettuale. Scelte tra le opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea e finalizzate ad una sintesi comparativa dei procedimenti compositivi, alcune esperienze ritenute paradigmatiche rappresentano la prima fase di studio, in cui lo studente elabora l’analisi degli organismi architettonici per ricomporli in una sintesi interpretativa declinata secondo alcuni temi progettuali.La sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra lo studio di opere di architettura e l’esercizio compositivo. Nella fase successiva lo studente dovrà affrontare il progetto di tre case in tre luoghi differenti con lo studio di spazi minimi dell’abitare dotati di caratteri formali e funzionali tali da consentire una riflessione sulle qualità dello spazio interno. Il progetto delle tre abitazioni situate ciascuna in un luogo specifico dovrà affrontare, oltre ai temi della composizione di forme e spazi, i caratteri tipologici dell’interno debitamente configurato nei suoi elementi distributivi fino alla definizione del rapporto tra interno ed esterno, ovvero al rapporto con il luogo.Modalità di esame Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente a mano con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale.In tutta la sua durata il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dell’ applicazione, verifica e confronto dell’esercizio del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di seminario didattico. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale
 Bibliografia Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Vitta, M. Dell’abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino 2008 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008
Bibliography Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Vitta, M. Dell’abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino 2008 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 6
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NENCINI DINA
( programma)
Il laboratorio si propone di far comprendere allo studente che affronta per la prima volta un tema progettuale le conoscenze primarie e distintive dell’architetto: il nesso tra bidimensionalità e tridimensionalità e la capacità di comprendere pienamente il senso della misura. La capacità di trascrivere lo spazio nel segno planimetrico e viceversa, il controllo metrico e della proporzione e dei rapporti tra le parti e gli elementi che costituiscono i materiali della composizione attraverso i quali definire il progetto architettonico.una CASA COLLETTIVA.Il tema che sarà svolto dal corso è la progettazione di una casa. Una casa che tuttavia pur essendo riconducibile alla dimensione primaria e essenziale dell’abitare ha caratteristiche specifiche e particolari. Tali caratteristiche che elencheremo sono rivolte essenzialmente all’esercizio ideativo ma anche a orientare lo studente alla riflessione sull’attualità, e quindi nel loro insieme a generare un processo di costruzione del pensiero architettonico teso tra dimensione poetica e politica.La casa. Il tema presuppone che la casa si configuri nella sua essenza elementare come un elemento fondativo, un mattone, della costruzione urbana in un contesto riferibile al modello della Broadacre city di Frank L. Wright. La casa-unità sarà progettata seguendo un procedimento di costruzione che ne strutturerà progressivamente le parti. Compiuta nella sua definizione unitaria, la casa costituirà il momento iniziale della riflessione sulla costruzione dell’insediamento umano, partendo dai cardini principali del pensiero compositivo che determina le ragioni del manufatto, per arrivare a quelle che governano la costruzione di una “parte urbana”. La dimensione di questa parte sarà conforme alla destinazione abitativa escludendo funzioni di altro tipo. In tal modo lo studente acquisirà capacità di controllo metrico e di misura sia alla scala del singolo manufatto che a quella di un piccolo insediamento urbano. Indagheremo attraverso la pratica progettuale le problematiche contenute nel tema stesso, da quelle relative alla definizione tipologica fino a quelle relative alle modificazioni e alle permanenze della struttura urbana che caratterizzano la nostra epoca. La casa collettiva. Il tema si completa della aggettivazione collettiva, il cui senso sarà declinato durante le lezioni secondo le modalità proprie di un laboratorio. È evidente che il tema verrà trattato a differenti livelli: quello connesso alla dimensione tipologica e funzionale e quello relativo alle ragioni formali, intese come l’insieme delle componenti culturali che influenzano le scelte dell’architetto.Come detto precedentemente, la motivazione deriva dalla precisa intenzione di sollecitare lo studente nelle differenti fasi dell’esercizio ideativo, a pervenire a sistemi sintetici di tutte le componenti che caratterizzano la molteplicità e la complessità del panorama contemporaneo facendo sempre riferimento alla specificità del codice architettonico. La rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno (schizzi, disegni a china, montaggi, …) è fondamentale per comprendere a fondo e soprattutto esprimere i livelli sintetici successivi che saranno via via prodotti fino ad arrivare alla definizione finale del progetto.Il disegno. Lo studente dovrà attrezzarsi a produrre elaborati ad ogni incontro. Suggeriamo di portare fin dalla prima lezione, materiali a scelta che consentano allo studente di esprimersi nell’unico modo proprio per l’architetto: il disegno (sia esso manuale o digitale). (matite, pennarelli etc., righe e squadre, prallelografi, fogli cartoncino liscio formato A2 non squadrato! Laptop ) nel caso si proceda con l’uso del cad non si effettueranno revisioni ai singoli stati di avanzamento senza stampe.È obbligatorio un taccuino di viaggio, tipo moleskine del formato più congeniale allo studente. (no blocchi e spirali, no fogli volanti, no supporti casuali)Non sono richieste specifiche abilità, quanto piuttosto una disposizione a accogliere gli apporti della docenza, capacità critica e di partecipazione.Il laboratorio e l’esame. Durante il laboratorio la docente alternerà lezioni e esercitazioni. I testi di cui si tratterà durante il corso saranno oggetto di discussione durante l’esame oltre agli elaborati grafici dei quali verranno date precise indicazioni durante il corso.
 Bibliografia D. Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell’architettura italiana, Marinotti editore, Milano, 2012 D. Nencini, Innovazione tradizione, osservatorio sull’architettura in Italia, under 50, Prospettive edizioni, 2012, F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Bari 2000
(Date degli appelli d'esame)
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10
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ICAR/14
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125
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035626 -
MATERIALI E TECNOLOGIE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI
(obiettivi)
Rappresenta il primo approccio alle discipline dell'area della Tecnologia dell'architettura e della produzione edilizia e concorre alla formazione di una cultura tecnologica della progettazione. Il Corso fornisce gli strumenti teorici ed operativi per conoscere, comprendere e controllare le tecnologie ed i processi di trasformazione, recupero manutenzione e gestione dei sistemi edilizi e ambientali. Il Corso è svolto con lezioni teoriche e attività applicative finalizzate all’impiego consapevole delle diverse tecniche costruttive, tradizionali ed evolute, tenendo conto anche della sostenibilità del progetto di architettura. La conoscenza delle "regole" che intervengono nell'arco del processo edilizio, delle metodologie e degli strumenti finalizzati al controllo della qualità del progetto, rappresentano quindi lo scenario di riferimento nel quale si colloca lo studio dei principali sistemi e tecniche costruttive. Tale studio non vuole essere finalizzato all'individuazione di soluzioni tecniche predefinite ed univoche negli esiti realizzativi, bensì all'analisi ed all'interpretazione critica delle possibili scelte, che possono variare in relazione alla specificità del progetto. Il Corso prende in esame i materiali tradizionali del progetto e quelli più evoluti, la tipologia e la tecnica degli elementi costruttivi, il cantiere, il controllo della qualità dell’ambiente costruito.
Canale: 1
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MORLACCHI MARIA
( programma)
La collocazione del corso di “MATERIALI E TECNOLOGIE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI ” al primo anno del percorso formativo degli studenti iscritti al Corso di Laurea , rappresenta l’iniziale approccio alle discipline dell’area della “Tecnologia dell’Architettura”: la prima opportunità, quindi, di entrare in rapporto con la fase della progettazione secondo una logica finalizzata a garantire il controllo della qualità tecnica e morfologica del progetto alle varie scale e sotto una pluralità di ottiche monitorando nel contempo le fasi della realizzazione e gestione di un intervento edilizio. In un contesto operativo sempre più complesso, la conoscenza delle procedure, delle normative, del ruolo degli operatori e degli strumenti che intervengono durante l’intero processo edilizio rappresentano il quadro di riferimento che consente di valutare criticamente i materiali e sistemi costruttivi analizzati durante il corso che pertanto non è finalizzato all’individuazione di soluzioni tecniche già predefinite, bensì all’analisi e all’interpretazione delle esigenze da soddisfare e delle possibili soluzioni che le prestazioni dei singoli materiali offrono e che possono variare in relazione alle caratteristiche dell’intervento e del contesto in cui esso sarà inserito; soluzioni in grado comunque di garantire la adeguata corrispondenza tra esigenze e prestazioni relativamente agli aspetti della qualità architettonica, tecnica ed energetico - ambientale, rispettando i tempi ed i costi programmati. Obiettivi Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio. Obiettivo specifico è far acquisire allo studente le conoscenze di base in termini di requisiti e prestazioni dei singoli materiali, dei componenti e degli elementi tecnici edilizi ed impiantistici di un edificio, finalizzandole al controllo della qualità del prodotto architettonico ottenuto attraverso la selezione delle soluzioni più adeguate analizzate ognuna durante le fasi del processo edilizio, in modo da realizzare fra quest’ultime quei necessari raccordi che garantiscono una trasmissione corretta, consapevole e non acritica dell’informazione tecnica ed ambientale. Il tipo di lavoro proposto è connotato pertanto da una “metodologia operativa” che è utilizzabile per qualunque intervento, (edificazione ex novo, riqualificazione, in contesti economici, sociali e ambientali diversi, ecc). E’ una metodologia che in genere viene adottata in sedi professionali (sia private che di Pubbliche Amministrazioni) e che fornisce quindi allo studente i primi strumenti logici per operare correttamente nel mondo del lavoro. Contenuti Nel Corso saranno affrontate le questioni connesse alla definizione delle scelte tecnologiche appropriate al processo di costruzione edilizia che costituisce il tema d’anno, attraverso lo studio dei particolari costruttivi e del loro comportamento in opera mediante la definizione grafica dei nodi più significativi: attacco a terra, coperture, solai, tamponamenti e infissi. Gli argomenti trattati nelle comunicazioni di carattere generale riguarderanno, pertanto: • l'organizzazione strutturale dell'organismo architettonico; • la suddivisione dell'organismo architettonico nei suoi componenti; • le tecniche costruttive, i materiali, gli elementi e i componenti costruttivi e le loro prestazioni. La direttrice didattica, di tipo analitico scompositivo, sarà articolata secondo un percorso che, partendo dallo studio dell’edificio, perviene a quello delle tecnologie realizzative attraverso l’analisi degli elementi componenti, collocando lo studio delle caratteristiche proprie e di impiego dei materiali da costruzione in relazione al ruolo loro attribuito nella concretizzazione dell’idea progettuale. In riferimento a quanto sopra, l’iter didattico del Corso sarà il seguente: 1. Descrizione delle caratteristiche dei materiali e degli elementi costruttivi di base in rapporto ai problemi di stabilità, protezione e isolamento che i componenti edilizi sono chiamati a risolvere, mediante l’analisi delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico nel suo complesso, gli elementi componenti e gli aspetti del contesto circostante (geofisico, socioeconomico, produttivo). 1. Definizione dell’edificio inteso come un insieme organizzato di parti dotate di caratteristiche sistemiche interagenti tra loro. 2. Studio delle relazioni tra “forma architettonica” e “tecnica costruttiva”. 3. Valutazione e scelta tra le soluzioni alternative corrispondenti ad ogni problema costruttivo e, in genere, progettuale Il programma didattico sarà quindi diretto alla guida, alla conoscenza, e alla scelta appropriata delle tecnologie, dei materiali e degli elementi costruttivi, mediante la descrizione tecnica dei parametri che li individuano, dal punto di vista: • delle caratteristiche e proprietà (prove sperimentali); • del rapporto requisiti/prestazioni; • delle tecniche di lavorazione e costruzione, tradizionali e industrializzate; • delle possibilità di reperimento e dei costi; • del tipo di immagine architettonica ottenibile. I “moduli didattici” in cui si articolerà il Corso saranno quindi: “Cultura tecnologica della progettazione”: a) Approccio sistemico esigenziale b) Elementi di progettazione c) Efficienza energetica e sostenibilità d) Sistema ambientale sistema tecnologico e) Principi costruttivi e tecniche di produzione nella evoluzione storica Attraverso l’analisi di esempi di progettazione di edifici realizzati - recenti e anche storici - si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto con riferimento al trasferimento tecnologico nei confronti della industria e delle piccole e medie imprese; in tale ricerca si privilegia l’interesse per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente. “Processo edilizio”: a)Progettare per l'ambiente costruito b)Processo edilizio e ciclo di vita c)Operatori e strumenti per la gestione del progetto d) Sviluppo del processo progettuale In questo modulo si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti e dell’imprenditoria (costruttori, produttori, ecc.) sottolineando le cause delle criticità che fra essi potrebbero insorgere; si illustrano poi sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio; si definiscono le connotazioni di un “progetto preliminare” (e/o studio di fattibilità); si delineano infine le prime indicazioni progettuali. “Materiali e progettazione degli elementi costruttivi”: a) Materiali da costruzione b) Principi costruttivi degli elementi tecnici c) Strutture di fondazione (UNI8290) d) Strutture di elevazione (continue e puntiformi) (UNI8290) e) Chiusure (orizzontali, verticali e inclinate) (UNI8290) f) Partizioni interne (orizzontali, verticali e inclinate) (UNI8290) Il modulo si svolgerà con una specifica attenzione alla qualità e prestazioni dei materiali e dei componenti proponendo una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per studiare qualunque tipo di materiale, e che ne analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo, sottolineando la assoluta necessità di utilizzare una informazione tecnica corretta, affidabile, validata da certificazioni di qualità sia tecnica che ambientale. Modalità di svolgimento del Corso: Attività applicative ed esperienze sul campo Durante il Corso sono previste attività di carattere teorico-pratico: valutazioni finalizzate a verificare la preparazione teorica dello studente ed esercitazioni, da effettuare durante il semestre, ove possibili anche visite in cantiere. La valutazione di tutte le attività concorrerà al voto finale d’esame. Esercitazione: Lettura in chiave tecnologica di un intervento edilizio Il tema dell’anno, costituito dall’analisi e dalla scomposizione analitica e tecnologica dell'architettura di un edificio, si svilupperà attraverso lo svolgimento di un’esercitazione che, utilizzando una metodologia illustrata e sperimentata nel Corso, ne individuerà gli elementi costruttivi principali, valutando, per ciascuno di essi, il corretto impiego dei materiali e delle tecnologie (rispetto a parametri di giudizio prefissati) nonché la possibilità e l'opportunità di varianti alternative rispetto alle soluzioni analizzate. L’ esercitazione è finalizzata a definire il contesto delle scelte progettuali volte ad analizzare un organismo edilizio rispetto alle fasi, agli operatori, alle attività, alle modalità, ai tempi, ai costi e alle procedure caratterizzanti il Processo Edilizio; con l’obiettivo di consolidare le nozioni acquisite attraverso un esempio concreto. La scelta dell’edificio dovrà essere concordata con la docenza. Esperienze sul campo casi di studio prodotti e produttori e/o indagini di mercato Indagine di mercato riferita a 2 materiali utilizzati nel progetto dell’intervento edilizio analizzato. Partendo dai dettagli studiati nell’intervento edilizio assegnato e dalle relative specifiche tecniche, ogni studente dovrà individuare 2 materiali che dovranno essere studiati attraverso un’indagine di mercato tra le aziende produttrici. Per ognuno di questi 2 prodotti dovrà essere elaborata una scheda in formato A4 contenente la raccolta, selezione e sistematizzazione delle informazioni tecniche desunte da depliant e/o opuscoli informativi che dovranno essere allegati in copia al proprio elaborato. Modalità di esame L’esame consiste in un colloquio individuale atto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati attraverso l’illustrazione della esercitazione svolta. L’iscrizione all’appello di esami si effettua attraverso la consegna degli elaborati costituenti l’esercitazione (10 giorni prima dello svolgimento della prova orale). Gli studenti non ammessi alla prova orale o riprovati, non potranno sostenere l’esame all’appello successivo.
 Riferimenti bibliografici Manuali - Neufert, E., (1999), Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano. - Manuale dell’Architetto Libri - Arbizzani E., (2008), Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli Editore. - Mutti A., Provenzani D.,(1989), Tecniche costruttive per l’architettura, Kappa, Roma. - Petrignani A., (1994), Tecnologie dell'architettura, Gorlich, De Agostini, Novara. - Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. - Sinopoli N., (1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. - Wienke U., (2000), Manuale di Bioedilizia, DEI, Roma. - Salvadori M., Heller R., Le strutture in architettura, Etas 1969 e successive ristampe - Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 - Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 Ulteriore bibliografia specifica sarà indicata durante lo svolgimento delle lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 3
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SFERRA ADRIANA SCARLET
( programma)
Corso di Materiali e Tecnologie degli elementi costruttivi” (C)(CdL magistrale a ciclo unico Architettura U.E., I° anno)A.A. 2011-2012prof.ssa Adriana Scarlet SferraPremessaIl Corso di “Materiali e Tecnologie degli elementi costruttivi”, rappresenta nell’ambito del percorsoformativo degli studenti iscritti al Corso di Laurea a ciclo unico Architettura U.E., il primo approccioalle discipline dell’area della “Tecnologia dell’Architettura” e più specificatamente, la primaopportunità di avvicinarsi alla progettazione con un approccio tecnologico finalizzato a garantire ilcontrollo della qualità del progetto e la realizzazione di un intervento edilizio.In un contesto operativo sempre più complesso, la conoscenza delle procedure, degli operatoridella normativa, degli strumenti che intervengono durante l’intero Processo Edilizio(programmazione, progettazione, realizzazione e gestione) rappresentano il quadro di riferimentonel quale si colloca lo studio dei principali materiali e sistemi costruttivi.Il corso quindi non è finalizzato all’individuazione di soluzioni tecniche predefinite, bensì all’analisi eall’interpretazione critica delle possibili scelte, che possono variare in relazione alle caratteristichedell’intervento da realizzare, in grado comunque di garantire la corrispondenza tra le esigenzeespresse e le prestazioni fornite relativamente agli aspetti della qualità tecnica e ambientale e nelrispetto dei tempi e dei costi predeterminati.ObiettiviObiettivo generale del Corso è formare lo studente verso la cultura della realizzazione.Obiettivo specifico è far acquisire allo studente le conoscenze di base in termini di requisiti eprestazioni dei singoli materiali, dei componenti e degli elementi tecnici di un edificio, finalizzandotali contenuti al controllo e alla scelta più adeguata durante ognuna delle fasi del Processo Edilizio.All’interno di tale quadro collocano gli specifici argomenti oggetto delle singole lezioni e delleesercitazioni previste dal programma del corso in modo da realizzare fra esse quei necessariraccordi che garantiscono una trasmissione corretta, consapevole e non acritica, dell’informazionetecnica.2Programma1° Modulo didatticoIl processo edilizio: ruolo e significatività nella realizzazione di un’opera- Definizione del termine “processo”, correlazioni con la realtà operativa riferita allo specificosettore dell’edilizia;- Definizione di Processo Edilizio da norme UNI- Rapporto tra processo e progetto: l’approccio tecnologico anche in funzione della qualitàtecnica dell’edificio e delle dinamiche energetico-ambientali- Analisi del Processo Edilizio in chiave di sostenibilità ambientaleIl processo edilizio: le fasi- La fase di programmazione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo- La fase di progettazione alle diverse scale (preliminare, definitiva, esecutiva): definizione ecorrelazioni con altre fasi del processo- La fase di realizzazione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo- La fase di manutenzione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo- La fase di gestione: definizione e correlazioni con altre fasi del processo- La fase di demolizione e di gestione dei rifiuti definizione e correlazioni con le altre fasi delprocesso- Citazioni ed esempiIl processo edilizio: operatori (ruoli e attività), procedure e normativa (il Codice degliappalti)- Identificazione e ruolo degli operatori coinvolti nella fase di programmazione- Importanza delle attività preliminari allo sviluppo del progetto (indagini specialistiche, studi difattibilità ambientale, attività metaprogettuali, ecc.)- Identificazione e ruolo degli operatori coinvolti nella fase di progettazione- Identificazione e ruolo degli operatori coinvolti nella fase di realizzazione: le impreseappaltatrici; le imprese produttrici di materiali e componenti edilizi e impiantistici- Il ruolo e le attività delle autorità di controllo nell’ambito del P.E.- Citazioni ed esempi (casi di studio)Lettura in chiave tecnologica di un edificio realizzatoLa qualità in edilizia- Definizioni di approccio esigenziale-prestazionale- Classificazione del sistema tecnologico (appendice UNI 8290)- La normativa tecnica e ambientale- Enti di normazione e di controllo di materiali, prodotti e forniture per l’edilizia- Certificazione di qualità (ISO 9000, ISO 14000)- L’informazione tecnica e l’uso delle risorse ambientali nella pratica della qualitàfase di Programmazione:− Il ruolo della Committenza− Lo studio di fattibilità, rapporto tra contesto e progetto: aspetti culturali, storici, politicoamministrativi,economici, tecnologici e ambientali− La proposta progettuale preliminare: il programma edilizio− Il controllo della qualità, dei costi e dei tempi preventivatifase di Progettazione:- Le successive fasi progettuali (definitiva ed esecutiva)- Il controllo della qualità, dei costi e dei tempi preventivati32° Modulo didatticoPietre naturali- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di estrazione e lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Principali impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà dei materiali lapidei a confronto con altri materiali da costruzioneLaterizi- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà dei laterizi a confronto con altri materiali da costruzioneMalte- Definizione- Classificazione, composizione e tipi di impiego- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Il Controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Modalità di posa in operaSistemi e tecniche costruttive in muratura- Definizione- Classificazione- Requisiti e prestazioni- Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della maglia muraria: in elevazione e orizzontamento- Modalità di posa in operaElementi costruttivi in muratura- Muri portanti non armati- Muri portanti armati- Muri controterra- Cupole- Volte- Apertura di vani nelle murature (Tipologie, criteri da adottare)43° Modulo didatticoLeganti- Definizione- Classificazione: calce, gesso, cemento- Il processo di produzione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Principali impieghi in ediliziaCalcestruzzi- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà del materiale a confronto con altri materiali da costruzioneSistemi e tecniche costruttive in calcestruzzo armato- Definizione- Classificazione- Requisiti e prestazioni- Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni e deformazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della “gabbia strutturale”- Modalità di posa in opera- Il cls armato precompressoElementi costruttivi in calcestruzzo armatoStrutture in elevazione verticale: i pilastri- Disposizione e dimensione delle armatureStrutture in elevazione orizzontale: le travi- Disposizione e dimensione delle armature di una trave appoggiata, di una trave incastrata e diuna trave a sbalzoFondazioni- Classificazione: dirette; indirette- Criteri di scelta in rapporto alle caratteristiche meccaniche e natura del terreno4° Modulo didatticoAcciaio- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera5Sistemi e tecniche costruttive in acciaio- Definizione- Classificazione- Requisiti e prestazioni- Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni e deformazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della “gabbia strutturale”- Modalità di posa in operaElementi costruttivi in acciaio- Strutture in elevazione verticale: i pilastri- Strutture in elevazione orizzontale: le travi, travi reticolari- Le tecniche di connessione (saldatura, chiodatura, bullonatura)- Sistemi di controventamento-5° Modulo didatticoLegnami- Definizione, brevi cenni storici- Classificazione- Il processo di produzione lavorazione- Proprietà (fisiche, meccaniche, tecniche e tecnologiche, ambientali): requisiti e prestazioni- Le tipologie di prodotti presenti sul mercato- Il controllo per la certificazione della qualità dei prodotti- Impieghi in edilizia- Modalità di posa in opera- Le proprietà del materiale a confronto con altri materiali da costruzioneSistemi e tecniche costruttive in legno- Definizione- Classificazione- Requisiti e prestazioni- Principi di stabilità- Stabilità degli elementi portanti e sollecitazioni e deformazioni indotte dai carichi- Criteri di progettazione della “gabbia strutturale”- Modalità di posa in opera- Il legno lamellareElementi costruttivi in legno- Strutture in elevazione verticale: i pilastri- Strutture in elevazione orizzontale: le travi, travi reticolari- Le tecniche di connessione a tutto legno, a intaglio, con dispositivi metallici, incollate- Capriate6Organizzazione delle attività durante il CorsoDurante il Corso sono previsti esoneri ed esercitazioni grafiche da svolgere durante il semestre. Lavalutazione di tutte le attività concorrerà al voto d’esame.Modalità di esameLa prova d’esame è orale ed individuale. Consisterà nella verifica dell’apprendimento degliargomenti oggetto del programma del corso delle lezioni dei testi, degli estratti dai testi e da rivisteindicate nei riferimenti bibliografici.Il voto conseguito nella prova orale, farà media con le valutazioni precedentemente conseguitenelle attività previste dal Corso.Riferimenti bibliograficiAA.VV., Quaderni del Manuale di progettazione edilizia, Milano, Hoepli, 2003- I materiali tradizionali (2003)- I materiali e i manufatti in conglomerati cementizi (2004)- Le strutture (2003)- Le chiusure verticali (2003)- Le chiusure orizzontali (2006)- Le partizioni (2003)- Benedetti Cristina, Bacigalupi Vincenzo, (1996), Materiali e progetto, Kappa editore, Roma- Sasso Ugo (a cura di), (2008) Il nuovo manuale europeo di bioarchitettura, Mancosu Editore,Roma- Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli,Milano (cap.2, pp.20-45)a.s.S. Na
 Riferimenti bibliografici AA.VV., Quaderni del Manuale di progettazione edilizia, Milano, Hoepli, 2003 - I materiali tradizionali (2003) - I materiali e i manufatti in conglomerati cementizi (2004) - Le strutture (2003) - Le chiusure verticali (2003) - Le chiusure orizzontali (2006) - Le partizioni (2003) - Benedetti Cristina, Bacigalupi Vincenzo, (1996), Materiali e progetto, Kappa editore, Roma - Sasso Ugo (a cura di), (2008) Il nuovo manuale europeo di bioarchitettura, Mancosu Editore, Roma - Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli,Milano (cap.2, pp.20-45)
(Date degli appelli d'esame)
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8
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ICAR/12
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100
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1036420 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Progettazione urbanistica I: Principi della progettazione contemporaneaIl corso fornisce gli strumenti per la comprensione dei nuovi caratteri - nella forma dello spazio fisico, nella distribuzioni delle attività, nella struttura delle relazioni, nell’economia e negli stili di vità- che connotano la città contemporanea come una profonda rottura sia rispetto alla città del Moderno che a quella storica . Questo per comprendere il nuovo profilo dei problemi urbani e i temi strategici su cui la progettazione urbanistica sta elaborando, in Italia e in Europa, le risposte: il progetto fisico, la ricostruzione dello spazio pubblico,la riqualificazione delle periferie e la ridefinizione delle funzioni, la ricomposizione degli equilibri ambientali.Analisi e componenti del progettoIl corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani,alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire in corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale , per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze ad una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie,o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti
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PRINCIPI DELLA PROGETTAZIONE CONTEMPORANEA
Canale: 1
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RICCI LAURA
( programma)
Progettazione Architettonica
prof. ssa Laura Ricci
email:laura.ricci@uniroma1.it
Collaboratori alle ricerche
arch. Irene Poli e arch. Chiara Ravagnan
PROGRAMMA DEL LABORATORIO
Il corso si propone di fornire, attraverso un'intensa attività di sperimentazione, gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione del progetto urbano, inteso come procedura finalizzata alla definizione progettuale e alla messa in coerenza di interventi di rilievo urbano, con riferimento a contesti delicati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni.
Tema del corso è la riqualificazione della periferia, attraverso la sperimentazione, oggetto dell’esercitazione, di un metodo di pianificazione che introduce, in una logica iterativa e interscalare, un percorso scandito da livelli e fasi di approfondimento successivi. L’area di studio coincide con il X Municipio del Comune di Roma.
La struttura metodologica alla base dell’esercitazione configura un processo a tre livelli, cui corrispondono differenti scale di lettura e strumenti di intervento
1 lo schema direttore (lo scenario di riferimento territoriale a partire dalla pianificazione sovraordinata)
2 il piano locale
3 il progetto urbano
L’iter metodologico assume, per ciascun livello, una suddivisione teorica in quattro fasi principali, anch’esse fortemente interattive:
- l’approfondimento conoscitivo
- l’interpretazione-valutazione
- l’esplicitazione degli obiettivi (generali e specifici)
- l’individuazione e messa in coerenza di strategie e azioni per il perseguimento degli obiettivi
Ogni fase utilizza, inoltre, un approccio per sistemi, sistema ambientale, sistema insediativo-morfologico, sistema dei servizi e delle infrastrutture, sistema della pianificazione, a loro volta articolati in componenti. Tale articolazione ha un significato essenzialmente strumentale, che richiede pertanto, necessariamente, l’individuazione delle relazioni che intercorrono tra i diversi sistemi e tra le diverse componenti.
Il corso prevede oltre alla parte sperimentale dell’esercitazione, comprensiva delle Comunicazioni metodologico-sperimentali finalizzate alla costruzione degli elaborati e delle legende, una parte teorico-definitoria e metodologica, sintetizzata in un programma di lezioni di supporto di tre tipi con differenti finalità:
- Lezioni a carattere teorico-definitorio finalizzate all’inquadramento del tema del laboratorio nel dibattito teorico-disciplinare.
- Comunicazioni a carattere teorico-metodologico che corrispondono a momenti nodali del programma e che hanno l’obiettivo di introdurre il tema nel dibattito disciplinare, evidenziandone i principali elementi di riflessione e i caratteri innovativi, motivando così le linee operative che saranno assunte nell’esercitazione.
- Lezioni di approfondimento su temi specifici.
 Bibliografia
• L. Ricci, a cura di, Il nuovo Piano di Roma, Urbanistica n. 116 (numero monografico), gennaio-giugno 2001 • L. Ricci, Diffusione insediativa, Territorio, Paesaggio, Un progetto per il governo delle trasformazioni territoriali contemporanee, Carocci, 2005 • L. Ricci, a cura di, Piano locale e… Nuove regole, nuovi strumenti, nuovi meccanismi attuativi, FrancoAngeli, Milano, 2009 • L. Ricci, in P. Galuzzi, P. Vitillo, Rigenerare la città. La perequazione urbanistica come progetto, Maggioli, 2009 • L. Ricci, a cura di, Il progetto urbano nell'esperienza italiana ed europea, Quad. DPTU 7, Roma, 1998 • G. Campos Venuti, Dal piano unico, rigido, con varianti al piano triplice, flessibile con regole, in Urbanistica Informazioni n. 101/2008 • G. Campos Venuti, Una strategia per il riequilibrio delle trasformazioni territoriali, Urbanistica n.126/2005 • R. Gambino, Conservare, innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET, Torino, 1997 • R. Gambino, Le prospettive di riforma urbanistica dopo la svolta ambientalista, in La nuova legge urbanistica. I principi e le regole, XXI Congresso INU, Bologna, 23-25 novembre 1995 • S. Garano, a cura di, La riqualificazione della periferia nella città Europea, Kappa, Roma, 1990 • C. Gasparrini, Città contemporanea e progetto urbano in Italia, in Urbanistica n.126/2005 • C. Gasparrini, L’attualità dell’urbanistica. Dal piano al progetto e dal progetto al piano, Etaslibri, Milano, 1994 • C. Macchi Cassia, Nuovi, diffusi e senza storia, in Costruire n.133/1994 • C. Macchi Cassia, a cura di, Il grande progetto urbano, La nuova Italia scientifica, Roma, 1990 • F. Oliva, Città senza cultura. Intervista a G. Campos Venuti, Laterza, 2010 • F. Oliva, Il nuovo piano, in Urbanistica n.135/2008 • F. Oliva, Integrare urbanistica ed ecologia, in DST Territorio n.4/1997 • F. Oliva, P. Galuzzi, P. Vitillo, Progettazione urbanistica. Materiali e riferimenti per la costruzione del piano urbanistico comunale, Maggioli, 2002
Canale: 3
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BELFIORE EMANUELA
( programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO DI URBANISTICA CORSO B
( Corso di Laurea Magistrale in Architettura UE, quarto anno, 10 CFU )
Ore totali in aula 125: lezioni teoriche 50, esercitazione progettuale 75
Prof. Arch. Emanuela BelfioreAssistente senior : Arch. Dott. di ricerca Paola ImbesiAssistente junior : Arch. Francesca Finocchiaro ,Arch. Giulia Menegotto,Fabrizio IggiottiObiettivi e finalità formative
L’obiettivo principale del Laboratorio è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per la riorganizzazione e la riqualificazione della città contemporanea. Ciò al fine di sviluppare negli studenti l'attitudine a confrontarsi con una realtà urbana complessa ed in evoluzione e per fornire soluzioni nuove alla composizione dei “materiali” della città, soluzioni capaci di garantire qualità funzionale e formale e operatività rispetto alle economie e ai soggetti del processo di costruzione degli insediamenti. Queste tematiche e in particolare quella della costruzione e ricostruzione della formadello spazio fisico - delle relazioni tra forma complessiva e singole parti, tra regole e interventi, tra materiali urbani e loro strategie di integrazione - sono oggetto del corso teorico.
Organizzazione dell'attività didattica
Il Laboratorio si articola in due momenti fondamentali: corso teorico e progettazione in aula (svolta dagli studenti in gruppi da uno a tre , che collaborano tra di loro su un comune tema di indagine, e in équipe di quattro gruppi- per l’intero corpus delle analisi-).L’organizzazione del Laboratorio prevede una stretta relazione tra il corso teorico, volto all’acquisizione della conoscenza e dell’ elaborazione critica degli obiettivi e degli strumenti del fare urbanistico e la fase progettuale, volta alla valutazione del contesto urbano e alla sua progettazione spaziale( funzionale e formale)
Corso teorico
Il corso teorico si incentrerà su tre questioni fondamentali. La prima riguarderà l’analisi dei problemi della città contemporanea, attraverso l’esplorazione dei suoi caratteri spaziali, funzionali e ambientali, dei fattori della sua crisi e delle sue modalità di trasformazione. La seconda avrà per oggetto l’esame delle differenti strategie di recupero e di riqualificazione della città e del territorio, viste attraverso l’organizzazione dei differenti “materiali urbani”, in quanto componenti della struttura e della forma urbana. La terza, infine, riguarderà le politiche di ricomposizione spaziale della città contemporanea basate, su strategie di integrazione, di rete e di diversificazione formale.
In particolare gli argomenti trattati seguiranno il seguente iter logico :
Problemi innovativi della progettazione spaziale della città contemporanea
● I caratteri dominanti e i paesaggi della città contemporanea: un quadro dei fattori della sua
crisi.
● L’urbanistica del riordino della città nella modernità e nella post modernità: dall’urbanistica
delle trasformazioni a quella del rinnovo a quella attuale della riqualificazione. Obiettivi
spaziali -funzionali e formali - strategie e tecniche.
● Lo spazio della modernità : lo spazio aperto, caratteri, fattori di crisi e linee di intervento
● Gli indirizzi attuali della trasformazione e della riqualificazione della città contemporanea.
I caratteri, funzionali, formali e tecnici dei “materiali urbani“ e la loro composizione in un sistema unitario
● Le strade, come luogo urbano e struttura funzionale: regole organizzative.
● Le residenze: il loro rapporto con lo spazio pubblico, le modalità di formazione di tessuti.
urbani e i loro codici compositivi.
● Le grandi attrezzature e i servizi : elementi polari, strutture lineari e complessi areali.
● Le strategie di organizzazione dei servizi: dal cuore della città al sistema delle centralità e le
nuove modalità di integrazione funzionale.
● Il verde e la città: la stagione del verde come luogo urbano.
● Il verde: dalle aree verdi del Movimento moderno alla ripresa del verde come luogo urbano.
I nuovi principi compositivi dei parchi urbani e le nuove tipologie verdi dagli anni ‘80 ad
oggi.
● Il verde: la ricomposizione degli equilibri ambientali, dalle “aree libere” (il paesaggio in
città) alla “trama verde”.
Il problema della forma e della qualità urbana nelle strategie dei piani e dei progetti urbani contemporanei e il loro dimensionamento
● Il recupero della storia e la riflessione sulle componenti localistico-contestuali del progetto
urbano. Il concetto di città compatta e le nuove politiche di densificazione.
● La progettazione integrata dei ‘materiali urbani’ in nuove tipologie urbanistiche: la
costruzione di mix funzionali e l’elaborazione di forme urbane complesse.
● Lo spazio pubblico nella storia e la sua scomparsa nella città contemporanea: pratiche
sociali, forme attuali e caratteri dei “non luoghi.”
● Lo spazio pubblico: nuovi tipi e la costruzione di un sistema di luoghi come una rete di usi
e di legami all’interno della città frantumata attuale.
● Quantificazione, normativa tecnica e procedure di attuazione del piano.
Esercitazione progettuale
L'esercitazione progettuale avrà come tema un approccio innovativo all'elaborazione di un "Preliminare" di Piano Regolatore Generale per la riqualificazione e la riorganizzazione funzionale di una città media del Lazio: Sora. Il progetto dovrà fornire una risposta ai problemi della città contemporanea in un'ottica di riqualificazione formale ed ambientale-strutturale, dove il momento creativo di costruzione dello spazio e il momento scientifico di riorganizzazione delle funzioni si fondono in un progetto "fisico" urbanistico come punto di arrivo dell'intero processo di piano: quello in cui la progettualità coglie, circoscrive e disegna i caratteri fisici e strutturali di uno spazio di vita e di relazioni dalla "micro" scala locale a quella dell’insieme della città.L'esercitazione progettuale si articolerà in tre tappe. La prima ( prima consegna) è legata al processo di indagine e di rilevamento della struttura urbana e si incentra su quattro campi principali:
● il territorio e l'ambiente (componenti geomorfologiche, paesaggistiche e ambientali, uso
del suolo e indirizzi della pianificazione preordinata),
● la forma urbana (evoluzione, struttura, tessuti, emergenze, spazi pubblici, verde e vuoti
urbani, valutati secondo le potenzialità d’uso),
● la struttura funzionale (localizzazione, gerarchia e quantificazione dei servizi, delle
strutture produttive e del sistema della mobilità e dei trasporti),
● la città e i piani (evoluzione ed efficacia dei piani nella costruzione della città).La seconda tappa (seconda consegna) è focalizzata, da un lato alla costruzione - con opportune tecniche grafiche - di una mappatura (Sintesi critica) delle problematiche funzionali, ambientali e formali della città, dei caratteri specifici, ora definiti ora aperti, dei tessuti urbani e della consistenza e delle carenze del sistema degli spazi pubblici, della rete mobilità e del sistema dei servizi, dall’altro alla definizione di obiettivi strategici di riorganizzazione della città (Schema del Preliminare di piano), che, sull’assunto generale del ricompattamento e della rifunzionalizzazione policentrica della città, individui e graficizzi aree, punti e linee portanti delle politiche di organizzazione dei diversi “materiali” urbani e delinei una prima ipotesi spaziale della loro composizione di insieme .La terza tappa (il progetto che rappresenta l’approdo finale del Corso) avrà come oggetto l'individuazione delle regole di organizzazione funzionale e formale dei tessuti urbani, sia nuovi che di completamento e di ristrutturazione, nonché la formalizzazione degli elementi strategici portanti della struttura urbana e degli spazi pubblici, basati su una quantificazione del piano rispetto alla popolazione, alla residenza, ai servizi pubblici e a quelli privati (Zonizzazione funzionale e Disegno di piano). Essa dovrà prevedere, secondo una modalità di integrazione non solo funzionale ma anche tipologica dei “materiali” urbani, la costruzione di un nuovo assetto di prospettiva, definito dalla messa in atto di una rinnovata pratica compositiva della città, fondato su:
● la localizzazione di “centralità” (urbane e locali) connesse a sistema con assi urbani
o corridoi multifunzionali,
● la costruzione di una sistema di spazi pubblici (“trama grigia”) che innervi, connettendo i
servizi pubblici e privati, i te
 Riferimenti Bibliografici
Testi di base • E. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, ( cap. 2, La comprensione dei caratteri dei tipi di spazio urbano; cap. 3, Principi e archetipi della trasformazione della città cap. 8 La trasformazione dello spazio chiuso in età moderna; cap. 9 Lo spazio aperto e i fattori della sua crisi, cap.10 le trasformazioni dello spazio aperto, cap. 11 le esperienze di rimodellamento dello spazio aperto). • E.Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (cap. IX, Il verde come piano libero, cap. X La quantificazione del verde e l’introduzione del concetto di standard; cap. XI I nuovi valori della cultura ecologica, cap. XII Il verde come connettivo delle strutture insediative: la trama verde; cap XIII La riscoperta del parco come luogo urbano). • E. Belfiore, La progettazione del vuoto - dello spazio collettivo e degli spazi verdi - come elemento di ricomposizione della città attuale, in R. Cassetti, G. Spagnesi, Roma contemporanea. Storia e progetto, Gangemi, Roma 2006. • R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (cap. VII per la conoscenza dei piani urbanistici attuali italiani e europei).
Approfondimenti su temi specifici • Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995 • F. Forte, Struttura e forma del Piano Comunale Perequativo, ESI, Napoli 2005 • P.Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001
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Attività formative caratterizzanti
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