Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
101739 -
STATICA E TEORIA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Il Corso introduce i concetti e le procedure fondamentali della Meccanica che sono alla base del comportamento strutturale sia delle costruzioni storiche che delle nuove tipologie strutturali oggi in uso. In tale ambito si fa riferimento a sistemi modellabili come corpi rigidi, affrontando le principali strutture elementari che formano parti di opere architettoniche più complesse. In tale analisi si vuole anche fornire una visione intuitiva alla progettazione strutturale.
Canale: 2
-
ROMEO FRANCESCO
(programma)
Richiami di algebra lineare
Vettori liberi e vettori applicati. Sistemi di equazioni lineari. Algebra delle matrici. Introduzione alla meccanica Breve inquadramento storico. Introduzione all'analisi e alla progettazione strutturale. Problema mecca- nico e modello matematico. Elementi di meccanica newtoniana. Unità di misura e analisi dimensionale. Configurazione e spostamento. Azioni meccaniche su un corpo: forze e coppie di contatto, distribuite e concentrate, forze a distanza. Momento rispetto ad un polo. Risultante e momento risultante di un sistema di forze. Operazioni sulle forze. Equivalenza fra sistemi di forze. Asse centrale. Lavoro meccanico. Cinematica dei sistemi rigidi Cinematica del punto materiale e dei sistemi di punti. Modello di corpo rigido. Parametri lagran- giani. Cinematica del corpo rigido libero: spostamento rigido e rotazioni rigide infinitesime. Vincoli: caratterizzazione cinematica, cedimenti vincolari. Equazioni di vincolo. Sistemi articolati di corpi ri- gidi vincolati: classificazione cinematica. Il problema cinematico: determinazione della configurazione variata del sistema per effetto di cedimenti vincolari. Analisi cinematica di semplici sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico. Statica dei sistemi rigidi Equilibrio del punto materiale e del corpo rigido libero (nel piano e nello spazio). Equazioni cardinali della statica. Vincoli: caratterizzazione statica, reazioni. Sistemi articolati di corpi rigidi: classifica- zione statica. Sistemi isostatici, iperstatici, labili. Equazioni di equilibrio: globali, di sconnessione, ai nodi. Il problema statico: determinazione delle reazioni vincolari esterne ed interne per effetto di carichi applicati. Metodi strategici di soluzione di sistemi di equazioni di equilibrio. Il ruolo delle simmetrie nelle procedure di soluzione 'intelligenti' del problema statico. Analisi statica di sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico. Principio dei lavori virtuali per i corpi rigidi Lavoro virtuale. Dualità statica-cinematica: il teorema dei lavori virtuali. Il principio dei lavori virtuali (PLV): teoremi degli spostamenti virtuali e delle forze virtuali. Risoluzione di un problema cinematico (statico) con procedimento statico (cinematico). Sistemi discreti: strutture reticolari e sistemi rigidi con deformabilità concentrate Strutture reticolari isostatiche. Il problema statico per strutture reticolari rigide: metodo dell'equilibrio dei nodi, metodo delle sezioni di Ritter. Sistemi discreti come paradigma dell'analisi strutturale. Sistemi iperstatici: limiti del modello di corpo rigido. L'asta come organo deformabile elementare: caratteriz- zazione cinematica e statica su base sperimentale. Sistemi di corpi rigidi finiti o puntiformi (strutture reticolari) con deformabilità concentrate: equazioni di congruenza delle aste, equazioni di equilibrio dei corpi (finiti o puntiformi), legame costitutivo (elastico lineare) per le aste. Il problema elastico linea- re. Metodo degli spostamenti: formulazione diretta, equazioni di equilibrio in termini di spostamento, matrice di rigidezza. Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di con- gruenza in termini di incognite iperstatiche, matrice di flessibilità. Lavoro virtuale esterno ed interno. Il PLV per sistemi discreti deformabili e i teoremi conseguenti. Formula generale dello spostamento per sistemi discreti: calcolo di spostamenti in sistemi isostatici ed esplicitazione di equazioni di congruenza in sistemi iperstatici. Cenni agli aspetti energetici. La trave come sistema continuo monodimensionale La trave rettilinea come continuo monodimensionale dotato di struttura locale rigida. Caratterizzazio- ne cinematica e statica del vincolo di continuità. Analisi locale della deformazione in 3D: misure di deformazione per l'elemento infinitesimo (concio) di trave. Equazioni di congruenza interna, condizioni al contorno (condizioni cinematiche di vincolo). Analisi locale della sollecitazione in 3D: azioni interne (caratteristiche di sollecitazione) per l'elemento infinitesimo di trave. Equazioni indefinite di equilibrio, condizioni di salto (carichi concentrati), condizioni al contorno (condizioni statiche di vincolo). La- voro reale. Relazione costitutiva locale per materiale elastico lineare isotropo e sezione doppiamente simmetrica. Il problema elastico lineare. Lavoro virtuale interno per la trave deformabile. Dualità statica-cinematica. Il principio dei lavori virtuali per le travi deformabili: teoremi degli spostamenti virtuali e delle forze virtuali. Formula generale dello spostamento per sistemi di travi: effetto di forze attive, cedimenti vincolari, deformazioni impresse di origine termica. Sistemi di travi isostatici Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione in 2D con procedimento diretto e per integrazione delle equazioni differenziali di equilibrio. Cenni sulle applicazioni in 3D. Calcolo di grandezze cinematiche della sezione (spostamento, rotazione) con la formula generale dello spostamento. Equazione differen- ziale del 2°ordine della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata. Sistemi di travi iperstatici Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di congruenza in termini di incognite iperstatiche, matrice di flessibilità. Esplicitazione delle equazioni di congruenza con la for- mula generale dello spostamento. Equazioni di Muller-Breslau. Calcolo di grandezze cinematiche della sezione. Equazione differenziale della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata. Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, CittàStudiEdizioni, 2012.
(Date degli appelli d'esame)
Guagenti, Buccino, Garavaglia, Novati, Statica. Fondamenti di meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2009. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997.
Canale: 1
-
BERNARDINI DAVIDE
(programma)
Introduzione all'analisi strutturale.
La fase di modellazione (geometria della struttura, le azioni interne, modellazione dell’ambiente e dei materiali). La fase di calcolo (statica, cinematica e legame costitutivo). La fase di interpretazione (Verifica e progetto per resistenza e deformabilità). I concetti di base della cinematica. Cinematica del singolo punto materiale. Velocità, accelerazione. Moto rettilineo. Rotazione, Velocità e accelerazione angolare.Cenni sulla cinematica dei modelli discreti e continui tridimensionali. Campo di spostamento. Gradiente di deformazione e di spostamento.Cinematica dei modelli monodimensionali. Ipotesi cinematiche per la determinazione del comportamento delle sezioni. Trave deformabile ed indeformabile a taglio.Cinematica dei movimenti rigidi. Formula dello spostamento rigido finito e infinitesimo. Gradi di libertà e parametri di spostamento. Traslazione e rotazione. Centro di rotazione.I vincoli e la congruenza esternaLa modellazione dei vincoli.Il problema cinematico esterno. Condizioni di vincolo ed equazioni di congruenza. Metodo analitico e metodo grafico per la determinazione degli spostamenti rigidi delle strutture isostatiche. Le equazioni di congruenza in forma compatta. Classificazione cinematica delle strutture.Le deformazioni e la congruenza interna nelle traviLe deformazioni nelle travi. Le deformazioni termiche. Le equazioni di congruenza interna. La trave indeformabile a taglio.Il problema cinematico interno nelle travi. Calcolo degli spostamenti prodotti dalle variazioni di temperature nelle travi isostatiche. I concetti di base della dinamica e della statica. Dinamica del singolo punto materiale. Le leggi di Newton. Cause di traslazione e rotazione.Cenni sulla dinamica dei modelli discreti e dei continui tridimensionali. Il terzo principio della dinamica. Le forze interne. Le leggi di Eulero. Sforzi e tensioni.Forze e momenti. I sistemi di forze. Equilibrio nelle strutture deformabili. I piccoli spostamenti. Momento di una forza rispetto ad un punto. Forza e momento risultante di un sistema di forze. Il trasporto del momento risultante. Equivalenza e riduzione dei sistemi di forze. Sistemi di forze ripartite.Le reazioni vincolari e l’equilibrio esternoReazioni esterne ed interne. Il problema statico esterno. Numero di soluzioni in funzione del tipo di struttura. I diagrammi di corpo libero. Il metodo canonico e quello della ricerca delle equazioni per il calcolo delle reazioni vincolari di strutture isostatiche. Le equazioni di equilibrio esterno in forma compatta. Dualità con il problema cinematico esterno. Le reazioni vincolari nelle strutture iperstatiche.Le sollecitazioni e l’equilibrio interno nelle traviDefinizione degli sforzi e delle sollecitazioni nelle travi. Carichi ripartiti e concentrati nelle travi. L’equilibrio interno. Il segno delle sollecitazioni. Il problema statico interno. I diagrammi delle sollecitazioni. Il metodo delle sezioni generiche e quello dell’equilibrio dei tratti per il calcolo delle sollecitazioni nelle strutture isostatiche. Il comportamento meccanico dei materiali. Prove sperimentali per la determinazione della risposta dei materiali. Comportamenti tipici: elasticità, plasticità, viscosità. Rigidezza, limite elastico, resistenza, duttilità. Cenni sui materiali più comuni: acciaio, calcestruzzo, muratura, legno.Il legame costitutivo nelle travi. Cenni al problema di de Saint-Venant. Legame costitutivo assiale. Legame costitutivo flessionale. Legame costitutivo tangenziale. Dualità tra statica e cinematica. Dualità tra i problemi esterni. Energia, lavoro e potenza. Teorema dei lavori virtuali per le travi. Calcolo delle reazioni vincolari in strutture isostatiche. Formula generale dello spostamento per il calcolo di singole componenti di spostamento per travi isostatiche. Il problema strutturale nelle travi. Il metodo degli spostamenti: soluzione generale, condizioni al contorno, problema assiale e trasversale. L’effetto delle deformazioni termiche e della deformabilità a taglio. Cenni al metodo degli elementi finiti. Il metodo delle forze per strutture iperstatiche ed isostatiche. Verifica e progetto. Le incertezze nell’analisi strutturale. Metodi di analisi strutturale. Valori caratteristici delle resistenze e dei carichi. La resistenza assiale e flessionale delle travi. La verifica di resistenza. La verifica di deformabilità. Progetto per resistenza. Progetto per deformabilità. Travi isostatiche. Comportamento strutturale di schemi statici tipici: travi semplici, arco a tre cerniere, portale isostatico. Confronto tra i diagrammi delle sollecitazioni e gli spostamenti notevoli. L’effetto dei cedimenti vincolari e delle variazioni termiche. Travi iperstatiche. La ridondanza statica. Applicazioni del metodo delle forze. Scelta del sistema principale. Calcolo dell’incognita iperstatica. Strutture più volte iperstatiche. Utilizzo del teorema dei lavori virtuali. L’influenza delle diverse sollecitazioni. Effetto dei cedimenti vincolari. Effetto delle variazioni di temperatura. La dipendenza delle sollecitazioni dai rapporti di rigidezza. Schemi strutturali tipici. Le strutture reticolari. Definizione del modello di asta. Punto di vista continuo e punto di vista discreto. Cinematica e statica delle strutture reticolari. Problema strutturale per le strutture reticolari. Teorema dei lavori virtuali. Calcolo di sollecitazioni e componenti di spostamento. Schemi statici tipici. Sezioni di Ritter. Davide Bernardini
(Date degli appelli d'esame)
“Introduzione alla meccanica delle strutture. Teoria ed esercizi” Città Studi Edizioni, 2012
Canale: 3
-
Tocci Cesare
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Nella pagina web del corso (http://dsg.uniroma1.it/Tocci/) sono messe a disposizione degli studenti le dispense delle lezioni tenute ex-catedra dal docente, alcune raccolte di esercizi svolti, e le presentazioni (in ppt) di problemi strutturali significativi. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di introdurre gli studenti alle discipline strutturali intese quali strumento imprescindibile per la progettazione dell’architettura. In esso vengono esposti i concetti fondamentali della meccanica applicata alle strutture con la finalità di consentire la comprensione del funzionamento strutturale di tipologie ricorrenti nell’architettura storica e contemporanea (strutture ad arco, strutture reticolari, strutture intelaiate) effettuando semplici verifiche di resistenza su schemi strutturali elementari. Programma Gli argomenti affrontati nel corso comprendono i concetti fondamentali della meccanica, con particolare riferimento alla statica dei sistemi rigidi. Gli argomenti principali sono di seguito elencati. Descrizione e inquadramento generale delle tipologie strutturali nell’architettura. Considerazioni intuitive sui diversi meccanismi di funzionamento. Richiami di meccanica e di teoria dei vettori. Cenni di geometria delle aree. Cinematica del corpo rigido libero e vincolato. Cinematica dei sistemi articolati di corpi rigidi. Classificazione cinematica. Formulazione e risoluzione del problema cinematico (metodi analitici e grafici). Equilibrio del corpo rigido libero e vincolato. Equilibrio dei sistemi articolati di corpi rigidi. Classificazione statica. Formulazione e risoluzione del problema statico (metodi analitici e grafici). Il Principio dei Lavori Virtuali e la dualità dei problemi statico e cinematico. Caratteristiche della sollecitazione nelle strutture isostatiche: sistemi piani di travi (metodo diretto e metodo analitico) e strutture reticolari (metodo dei nodi e metodi delle sezioni). Relazione con le forme strutturali dell’Architettura. Teoria tecnica della trave deformabile. Tensioni e deformazioni nelle travi inflesse. Equazione differenziale della linea elastica. Introduzione alla risoluzione di sistemi iperstatici di travi: metodo delle forze (principio dei lavori virtuali). Modalità di esame Sono previste due prove scritte di intercorso (facoltative) e un esame orale a fine corso (preceduto, per chi non sostiene o non supera le prove di intercorso, da un esame scritto). • Prova scritta • Prova orale Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Bergamasco I., Capecchi D., De Angelis M., Sepe V., Cinematica piana dei corpi rigidi, CISU, 2010 Bernardini D., Introduzione alla meccanica delle strutture, Città Studi, 2012 Capecchi D., Teoria tecnica della trave deformabile, CISU, 2007 Capecchi D., De Angelis M., Sorrentino L., Statica piana dei corpi rigidi, CISU, 2012 Giuffré A., La meccanica nell’Architettura. La Statica, NIS, 1986 |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1036420 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Progettazione urbanistica I: Principi della progettazione contemporaneaIl corso fornisce gli strumenti per la comprensione dei nuovi caratteri - nella forma dello spazio fisico, nella distribuzioni delle attività, nella struttura delle relazioni, nell’economia e negli stili di vità- che connotano la città contemporanea come una profonda rottura sia rispetto alla città del Moderno che a quella storica. Questo per comprendere il nuovo profilo dei problemi urbani e i temi strategici su cui la progettazione urbanistica sta elaborando, in Italia
e in Europa, le risposte: il progetto fisico, la ricostruzione dello spazio pubblico,la riqualificazione delle periferie e la ridefinizione delle funzioni, la ricomposizione degli equilibri ambientali.Analisi e componenti del progettoIl corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani,alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire in corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale , per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze ad una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie,o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti. |
||||||||||||||||||||||
-
PRINCIPI DELLA PROGETTAZIONE CONTEMPORANEA
Canale: 2
Canale: 3
-
ROSSI FRANCESCA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
E-learning tramite Moodle Sapienza: programma, lezioni, materiale didattico, bibliografia e avvisi Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Obiettivo del corso è quello di introdurre gli studenti ai contenuti di base della disciplina e costruire, attraverso la presentazione delle teorie e degli strumenti propri dell’operare urbanistico, l’insieme dei riferimenti teorici ed operativi necessari per comprendere le modalità e le tecniche della pianificazione e della progettazione urbanistica contemporanea. Programma Il corso è articolato in lezioni teoriche, seminari ed esercitazioni individuali e/o di gruppo (oggetto di valutazione). Le lezioni teoriche sono finalizzate ad evidenziare le problematiche e i contenuti della disciplina mentre gli approfondimenti seminariali si avvarranno della presenza di docenti esterni esperti degli argomenti trattati. Le esercitazioni, da svolgere in aula, singolarmente o in gruppo a seconda dei casi, sono finalizzate alla sperimentazione delle conoscenze acquisite. Le lezioni si articolano a partire dal concetto di città, del suo rapporto con il territorio, per definire il campo di applicazione dell’urbanistica e approfondirne alcune esperienze emblematiche ed affrontano questioni come la complessità della città contemporanea, la sua nuova dimensione metropolitana e policentrica, la qualità urbana e la qualità sociale dello spazio pubblico, i processi di trasformazione e riqualificazione della periferia e quelli di rigenerazione e rivitalizzazione della città consolidata. Attraverso il confronto tra i metodi e gli strumenti dell’urbanistica tradizionale e le strategie e le modalità di intervento cui la ricerca e la sperimentazione disciplinare si è dedicata negli ultimi anni si approfondiranno i seguenti temi: il piano regolatore generale comunale, il piano strutturale e il piano strategico;il passaggio dal piano particolareggiato ai programmi complessi e al progetto urbano; il sistema dei vincoli e la pianificazione sostenibile. Parallelamente le lezioni saranno finalizzate a fornire gli strumenti metodologici necessari per leggere, comprendere e rappresentare il territorio. La conoscenza del nuovo PRG di Roma (la struttura ed il disegno del piano, i contenuti e le finalità degli elaborati, l’articolazione delle legende e le norme tecniche di attuazione) sarà ritenuto argomento di approfondimento e valutazione nel corso. Modalità di esame Il giudizio è individuale e consiste nella valutazione complessiva della partecipazione alle attività didattiche e seminariali e delle esercitazioni svolte in aula sugli argomenti trattati durante il corso. Bibliografia
G. ASTENGO, voce “Urbanistica”, in Enciclopedia universale dell’arte, vol. XIV, Istituto per la collaborazione culturale, Venezia-Roma 1966. L. BENEVOLO, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Bari 1963 L. BENEVOLO, La fine della città, Laterza, Roma - Bari 2011 P. GABELLINI, Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma 2001 I. INSOLERA, Roma moderna: un secolo di cronaca urbanistica, Einaudi, Torino 1971 M. MARCELLONI, Pensare la città contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2003. F. ROSSI, Tempo e città, FrancoAngeli, Milano 2008. E. SALZANO, Fondamenti di urbanistica, Laterza, Bari 1998 B. SECCHI, Prima lezione di urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari 2000 B. SECCHI, La città del ventesimo secolo, Editori Laterza, Roma-Bari 2005
Canale: 4
-
ROSSI FRANCESCA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
E-learning tramite Moodle Sapienza: programma, lezioni, materiale didattico, bibliografia e avvisi Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Obiettivo del corso è quello di introdurre gli studenti ai contenuti di base della disciplina e costruire, attraverso la presentazione delle teorie e degli strumenti propri dell’operare urbanistico, l’insieme dei riferimenti teorici ed operativi necessari per comprendere le modalità e le tecniche della pianificazione e della progettazione urbanistica contemporanea. Programma Il corso è articolato in lezioni teoriche, seminari ed esercitazioni individuali e/o di gruppo (oggetto di valutazione). Le lezioni teoriche sono finalizzate ad evidenziare le problematiche e i contenuti della disciplina mentre gli approfondimenti seminariali si avvarranno della presenza di docenti esterni esperti degli argomenti trattati. Le esercitazioni, da svolgere in aula, singolarmente o in gruppo a seconda dei casi, sono finalizzate alla sperimentazione delle conoscenze acquisite. Le lezioni si articolano a partire dal concetto di città, del suo rapporto con il territorio, per definire il campo di applicazione dell’urbanistica e approfondirne alcune esperienze emblematiche ed affrontano questioni come la complessità della città contemporanea, la sua nuova dimensione metropolitana e policentrica, la qualità urbana e la qualità sociale dello spazio pubblico, i processi di trasformazione e riqualificazione della periferia e quelli di rigenerazione e rivitalizzazione della città consolidata. Attraverso il confronto tra i metodi e gli strumenti dell’urbanistica tradizionale e le strategie e le modalità di intervento cui la ricerca e la sperimentazione disciplinare si è dedicata negli ultimi anni si approfondiranno i seguenti temi: il piano regolatore generale comunale, il piano strutturale e il piano strategico;il passaggio dal piano particolareggiato ai programmi complessi e al progetto urbano; il sistema dei vincoli e la pianificazione sostenibile. Parallelamente le lezioni saranno finalizzate a fornire gli strumenti metodologici necessari per leggere, comprendere e rappresentare il territorio. La conoscenza del nuovo PRG di Roma (la struttura ed il disegno del piano, i contenuti e le finalità degli elaborati, l’articolazione delle legende e le norme tecniche di attuazione) sarà ritenuto argomento di approfondimento e valutazione nel corso. Modalità di esame Il giudizio è individuale e consiste nella valutazione complessiva della partecipazione alle attività didattiche e seminariali e delle esercitazioni svolte in aula sugli argomenti trattati durante il corso. Bibliografia
G. ASTENGO, voce “Urbanistica”, in Enciclopedia universale dell’arte, vol. XIV, Istituto per la collaborazione culturale, Venezia-Roma 1966. L. BENEVOLO, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Bari 1963 L. BENEVOLO, La fine della città, Laterza, Roma - Bari 2011 P. GABELLINI, Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma 2001 I. INSOLERA, Roma moderna: un secolo di cronaca urbanistica, Einaudi, Torino 1971 M. MARCELLONI, Pensare la città contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2003. F. ROSSI, Tempo e città, FrancoAngeli, Milano 2008. E. SALZANO, Fondamenti di urbanistica, Laterza, Bari 1998 B. SECCHI, Prima lezione di urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari 2000 B. SECCHI, La città del ventesimo secolo, Editori Laterza, Roma-Bari 2005
Canale: 1
|
4 | ICAR/21 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1007335 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA II
(obiettivi)
Il corso introduce il calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali; calcolo integrale per funzioni di una variabile reale; calcolo integrale per funzioni di più variabili reali; elementi di geometria analitica nello spazio; equazioni differenziali ordinarie.
Canale: 1
-
BIRINDELLI ISABELLA
(programma)
e-mail isabeau@mat.uniroma1.itInsegnamentoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893ISTITUZIONI DI MATEMATICA II (codice 1007335)(Modulo) -Canale : 1Semestre : 1Crediti 8Ore di lezione 100Obiettivi dell’insegnamento Preparare lo studente a usare strumenti matematici come le equazioni differenziali e il calcolo vettoriale in modo da poter affrontare problemi di statica, fisica e scienze delle costruzioni.Programma 1. Equazioni Differenziali del primo ordine: Equazioni differenziali e Problema di Cauchy. Equazioni a variabili separabili. Equazioni lineare omogenee e non. Metodo di variazione delle variabili.2. Equazioni differenziali del secondo ordine lineari: Integrale generale per equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti omogenee. Integrale generale per equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti non omogenee: metodo della somiglianza e metodo di variazione della costante (cenni). Soluzioni del Problema di Cauchy.4. Funzioni di piu` variabili: Definizione, grafico, insieme di definizione, curve di livello. Definizione di limite in un punto. Definizione di funzione continua. Definizione di derivata parziale, derivata direzionale. Gradiente di una funzione, piano tangente. Funzioni differenziabili. Significato geometrico del gradiente. Derivazione delle funzioni composte. Derivate parziali di ordine superiore, Teorema di Schwarz.5. Integrali doppi e tripli: Cenni sulla definizione di di Integrale di Rieman. Riduzione degli integrali in domini normali rispetto a uno degli assi. Integrazione tramite cambiamento di coordinate: in particolare coordinate polari e coordinate sferiche.6. Curve: definizione di curva regolare, semplice, chiusa. Supporto di una curva. Vettore tangente. Lunghezza di una curva. Integrali curvilinei.7. Superfici.: definizione di superficie parametrizzata regolare. Vettore normale, piano tangente. Area di una superficie e integrale superficiale.8. Campi vettoriali:Campi vettoriali: definizione, esempi, campi di forze, campo gravitazionale, campi conservativi. Lavoro di un campo lungo una curva. Campi irrotazionali. Domini semplicemente connessi. Teorema della divergenza e teorema di Gauss-green..Modalità di esame Una prova scritta che può essere sostituita da due prove scritte in itinere per gli studenti che seguono il corso. Una prova orale che può essere sostituita da la presentazione di un progetto Matematico/architettonico, per gli studenti che hanno superato la prima prova in itinere.
-
DAVINI ANDREA
(programma)
Supporto alla didattica in usolavagnaModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende introdurre lo studente agli elementi di base di calcolo differenziale e integrale per funzioni di più variabili reali, equazioni differenziali ordinarie del primo e secondo ordine, curve e superfici parametrizzate, campi vettoriali e calcolo del lavoro lungo una curva.Programmahttp://www1.mat.uniroma1.it/people/davini/andreadavini-home_files/didattica/2013/programma.pdfModalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaG. CRASTA, A. MALUSA, Matematica 2, Pitagora Editrice Bologna
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
G. CRASTA, A. MALUSA, Matematica 2, Pitagora Editrice Bologna Bibliography G. CRASTA, A. MALUSA, Matematica 2, Pitagora Editrice Bologna
Canale: 2
-
PETITTA FRANCESCO
(programma)
http://www.dmmm.uniroma1.it/~francesco.petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica_files/programma_architettura_mat2.pdf
http://www.dmmm.uniroma1.it/~francesco.petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica_files/programma_architettura_mat2.pdf
(Date degli appelli d'esame)
|
8 | MAT/05 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||
1026599 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
(obiettivi)
Il Corso affronta in due specifiche sezioni il periodo antico in particolare dall’architettura ellenistica a quella paleocristiana ed il periodo medioevale dall’architettura carolingia a quella tardogotica. Scopo del Corso, attraverso lezioni e seminari, è quello di analizzare le più significative opere, il contesto in cui sono inserite e di offrire allo studente strumentazioni critiche e metodi di analisi per la conoscenza dell’architettura.
Canale: 1
-
CIMBOLLI SPAGNESI PIERO
(programma)
Il corso è organizzato in due sezioni specifiche:
1. L'architettura dell'Antichità (Grecia arcaica e classica; i regni ellenistici; Roma repubblicana; l'impero romano; il tardo-antico, compreso il paleocristiano); 2. l'architettura del Medioevo (il protobizantino; l'impero carolingio; Europa e Italia romaniche; Europa e Italia gotiche). Architettura greca
(Date degli appelli d'esame)
GRUBEN, G. 1962. L’architettura dei templi e santuari greci. In BERVE, H., GRUBEN, G., HIRMER, H. 1962. I templi greci. Firenze; 109-312. Architettura romana CREMA, L. 1959. L'architettura romana [Enciclopedia classica, sez. III, Archeologia e storia dell'arte classica, vol. XII, Archeologia (Arte romana), tomo I], Torino. CREMA, L. (1960) 2009. Significato dell’architettura romana, presentazione di P. Spagnesi. 2ª ed. Roma: Kappa. Architettura medievale Voci dell'Enciclopedia Universale dell'Arte: Tardoantico (vol. XIII, coll. 583-620); Bizantino (vol. II, coll. 623-656); Carolingio (vol. III, coll. 145-169); Ottoniano (vol. X, coll. 307-317); Romanico (vol. XI, coll. 697-760); Gotico (vol. VI, coll. 306-388); Brunelleschi, Filippo (vol. II, coll. 811-827).
Canale: 2
-
MANNINO NATALINA
(programma)
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previsti: Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e alla comprensione di opere architettoniche attraverso l’esame di esempi o di personalità artistiche significativi.Verranno prese in considerazione architetture appartenenti ad un arco temporale compreso tra la fine del cosiddetto ”Medioevo ellenico” (fine VIII-VII secolo a.C.) e l’inizio del XV secolo.
Il Programma è articolato in due parti aventi didatticamente lo steso ‘peso’: I. ARCHITETTURA ANTICA, II. ARCHITETTURA MEDIEVALE. Programma sintetico. Parte I, Architettura antica: I.1. -ARCHITETTURA GRECA. Ambiti territoriali e cronologici. Premesse statico-costruttive. Ordini architettonici: lessico e sintassi, proporzionamenti, logiche costruttive e formali. Correzioni ottico-percettive dei templi. Notazioni di carattere tecnico-costruttivo e tecnologico; lavorazione dei materiali e tecniche esecutive dei manufatti edilizi. Architettura greca arcaica: origini dell’architettura religiosa templare e architettura domestica. Architettura greca classica e tardo-classica: architettura religiosa e civile pubblica: santuari, templi, teatri ecc. Città greca: impianti di matrice ippodamica e di tipo ‘organico’. ARCHITETTURA ELLENISTICA. Interventi a scala ‘territoriale’ e urbanistica. Architetture religiose, civili pubbliche e private. GEOMETRIA E NOZIONI INTUITIVE DELLA STATICA DELLE STRUTTURE VOLTATE (volte e cupole). I.2. - ARCHITETTURA ROMANA: Architettura tardo-repubblicana. Innovazioni statiche e tecnico-costruttive, linguistiche e formali. Architettura religiosa: nuove tipologie templari. Urbanistica e architettura civile pubblica: curie, basiliche, teatri ecc. La città romana. Architettura romana imperiale, augustea, giulio-claudia, flavia, traianea, adrianea: architettura religiosa e civile pubblica: fori imperiali, terme, anfiteatri ecc.; architettura civile domestica. Architettura e urbanistica tardo-romane: le capitali della Tetrarchia; innovazioni del linguaggio architettonico. ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA in Occidente e nel vicino Oriente. Basiliche, martyria, battisteri. ARCHITETTURA BIZANTINA. Architettura religiosa in Italia e nel vicino Oriente. Parte II, Architettura medievale: ARCHITETTURA PREROMANICA (carolingia, ottoniana): architettura religiosa nord-europea. ARCHITETTURA ROMANICA in EUROPA (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Italia). Architettura religiosa: Tipologie più significative, declinazioni regionali più importanti. Architettura cistercense. ARCHITETTURA GOTICA: Architettura gotica in Europa (Francia, Inghilterra, Spagna). Primo Gotico, Gotico maturo, Gotico rayonnant. Architettura degli Ordini mendicanti. Architettura del Duecento e Trecento in Italia. Le grandi cattedrali e basiliche italiane del periodo. Cenni sulla cupola di S. Maria del Fiore a Firenze. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Illustrazione dell’utilità dello studio della disciplina, degli obiettivi formativi, delle modalità di studio da adottare, datazione schematica dei diversi periodi storico-architettonici presi in esame dall’insegnamento e breve illustrazione degli stessi: 2 ore Architettura antica (e tardoantica, inclusa l’architettura bizantina): c. 48 ore Architettura medievale: c. 50 ore. Il programma nella sua versione integrale, completa di bibliografia di base e di approfondimento, è molto dettagliato. Oltre che per facilitare la comprensione dello sviluppo dell’insegnamento, la scelta di descrivere compiutamente i suoi contenuti è motivata dal voler fornire un utile riferimento per lo studio anche agli studenti non frequentanti. È reperibile nella sede della Facoltà di Architettura di via Gramsci 53 o nel sito o nel sito web del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura di “Sapienza”, Università di Roma (http://www.dsdra.it/drupaluni/dipartimento_/elenco-docenti). Bibliografia di base:
(Date degli appelli d'esame)
G. ROCCO, Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995. C. BOZZONI., V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’architettura del mondo antico, Bari 2006. H. BERVE.- G. GRUBEN, I templi greci, Firenze 1961. R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Bari 2009. G. ZANDER, Nozioni elementari sugli archi e le volte. Loro forma geometrica. Rappresentazione grafica. Criteri intuitivi di stabilità. Nomenclatura, estratto da Appunti del corso di Storia dell’Architettura I dell’a.a. 1985-86.
Canale: 3
-
PASQUALI SUSANNA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento Finalità principale del corso è offrire una formazione di base sull'architettura e l'arte del periodo, con particolare attenzione al contesto storico europeo e alla committenza. Per l'architettura l'attenzione si estende alle tecniche edilizie utlizzate e agli strumenti dell'architetto.E' utile una conoscenza, anche solo generale, della storia politica e sociale dell'Età antica e quella medievale, riferita in particolar modo alle aree geografiche prese in considerazione. Programma Nel corso è presentata la storia dell'architettura e dell'arte in Occidente, nel periodo compreso dagli inizi al 1300 ca. Per l'architettura, è convenzionalmente assunto quale inizio il primo uso di tecniche di lavorazione della pietra; quale termine, le maggiori costruzioni che precedono il Rinascimento. Nelle settimane del semestre sono presentati i seguenti argomenti: 1. Egitto, dall'Antico al Nuovo Regno; 2. Grecia, sec. VI aC-V aC; 3. Grecia, sec. V- II aC; 4. Grecia e Roma; 5. Casa e città nel mondo romano; 6. Roma, sec. I aC-I dC; 7. Impero Romano sec. I-III; 8. Impero Romano e Chiesa, sec. IV-IX; 9. Architettura arabo-mussulmana e sua eredità in Europa occidentale; 10. Architettura Romanica in Europa; 11. Architettura Gotica in Europa;12. Città e architetture in Italia, sec. XIII-XIV.Modalità di esame Dato l'elevato numero degli iscritti, circa 120, il corso prevede solo lezioni ex cathedra. Ogni settimana sono previste quattro distinte lezioni, ciascuna di due ore; ogni lezione è incentrata su un edificio significativo, del quale vengono presentati e analizzati con attenzione le forme, le tecniche utilizzate per costruirlo, la documentazione archeologica e storica conservata. Nell'anno, sono previste visite guidate a Roma e, se possibile, a Firenze. Esame orale: durata 30 minuti circa. Architettura antica
(Date degli appelli d'esame)
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Dalla Preistoria all'arte romana, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Corrado Bozzoni, Vittorio Franchetti Pardo, Giorgio Ortolani, Alessandro Viscogliosi, L'architettura del mondo antico, Edizioni Laterza, 2006, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, I, Il Dorico, Napoli, Liguori Editore, 1997, per i soli argomenti trattati nel corso. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, II, Lo Jonico, Napoli, Liguori Editore, 2003, per i soli argomenti trattati nel corso. - (gli studenti già in possesso del testo H. Berve, G. Gruben, I templi greci, Sansoni 1962, sono consigliati di farne uso). Architettura medievale - Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Il Medioevo, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati.
Canale: 4
-
VILLA GUGLIELMO
(programma)
Descrizione
il Corso propone una rassegna della storia dell'architettura europea dall'inizio della civiltà greca (VIII secolo aC) attraverso il periodo ellenistico, romano e paleocristiano e il medioevo, fino all'alba del Rinascimento nella Firenze dell'inizio del XIV secolo d.C. Il Corso si concentrerà successivamente e gradualmente sulle varie età e sugli edifici più significativi che caratterizzano ciascuno di questi periodo. Sarà diviso cronologicamente e preceduto da una Introduzione generale alla storia dell'architettura e dalla definizione dei concetti di spazio, cultura architettonica, istituzioni e relazioni sociali, mecenati e artisti. Coontenuti Le origini della cultura mediterranea, Egetto e Creta – La civiltà micenea – Dal medioevo greco all’arcaismo – Le origini del tempio greco e gli ordini architettonici – I grandi tempi arcaici. L’età classica: Olympia, Paestum, Atene – L’Acropoli e il Partenone – Pericle, Mensicle, Callicrate e Ictino. L’Ellenismo: Alessandria e la pianificazione urbana greca. Ippodamo e Dinocrate – Pergamo – La ricostruzione dei templi arcaici: Efeso, Sardis, Mileto – I grandi santuari: Pergamo, Coos, Rodi. L’architettura romana: Roma e i Tarquini – L’influenza ellenistica - Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta – I grandi complessi del Lazio repubblicano – Le applicazione degli ordini architettonici alle strutture ad archi (il motivo del tabularium) L’architettura dei Dittatori: i1 Teatro di Pompeo, i fori di Cesare e di Augusto come prototipi dei Fori imperiali – L’ordine Corinzio – Baia e le prime grandi cupole di età augustea – Claudio ed il bugnato rustico – Nerone e la Domus Aurea – I Flavi: il Colosseo, Rabirio – Traiano e Apollodoro di Damasco – L’età di Adriano – Dai Severi a Diocleziano – Massenzio e Costantino – Archi e mausolei – Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo. Architettura tardo antica e paleocristiana: Arte cristiana e arte pagana – Roma e le prime basiliche – Tra oriente e occidente: triconchi e tetraconchi, edifici ecclesiastici di ambito siriano – Ravenna: Teodorico e Giustiniano – Costantinopoli: Santa Sofia. Dal VII al X secolo: La Spagna visigotica e l’Italia longobarda – Architettura Araba e Omayade – L’architettura carolingia: Aquisgrana, Sangallo e l’influenza benedettina – il Westwerk – La crisi del Sacro Romano Impero – La rinascita ottoniana: Spira, Worms, Mainz, Tours, Cluny II. Architettura romanica: Il concetto di Romanico in Europa – Francia: Borgogna, Provenza, Loira, Poitou, Perigord, Alvernia, Normandia e Inghilterra Normanna – Le chiese sul Camino de Santiago – La crisi dell’ordine benedettino – Bernardo di Chiaravalle e l’architettura cistercense – L’Italia settentrionale: L’area lombarda ed Emiliana, Venezia – La Toscana – Roma e la rinascenza del XII secolo – Montecassino – I Normanni nell’Italia meridionale e in Sicilia: la Puglia, Cefalù e Monreale. L’architettura gotica: Origine e limiti del concetto di gotico: Definizioni, concezioni spaziali e sistemi strutturali - L'abate Suger, la ricostruzione dell’abbaziale di St-Denis e l'avvento del gotico nell'Ile-de- France: Saint Denis, Parigi, Chartres, Reims – Il Gotico tedesco: la cattedrale di Colonia – L’Inghilterra: Canterbury, Lincoln, Londra L’Italia nel XIII e XIV secolo: L’influenza dei nuovi ordini religiosi: Francescani e Domenicani – Federico II – Le cattedrali dell’Italia centrale: Orvieto, Siena, Firenze e Perugia – Venezia – L’Emilia e la Lombardia – Arnolfo di Cambio – Roma – Napoli e il Regno meridionale. L'Europa nel XIV e nel XV e la fine dell’arte gotica: Il tardogotico europeo – La cultura fiorentina verso l'esito rinascimentale: tradizione, culto dell'antico, classicismo e Umanesimo. C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, G. Ortolani, A. Viscogliosi, L’architettura del mondo antico, Roma-Bari 2006.
(Date degli appelli d'esame)
R. Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medioevale, Roma-Bari 1997. G. Rocco, Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Università degli Studi di Roma, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia dell'Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici, s.d. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||
1025854 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico.
Canale: 2
-
Cecconi Marco
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Diapositive in formato elettronico, lavagna. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Fornire agli studenti conoscenze sufficienti ad effettuare valutazioni qualitative e quantitative riguardanti gli aspetti energetici ed ambientali in edilizia. Costruire solide basi teoriche per affrontare lo studio degli impianti tecnici. Programma Il corso è formato sostanzialmente da due unità separate: la prima riguarda la fisica dell’edificio e tratta di trasmissione del calore, trasmittanza termica delle pareti, carichi termici estivi e invernali, certificazione energetica e psicrometria; la seconda invece è la parte sulla sostenibilità ambientale e parte dai concetti base fino ad arrivare al dimensionamento e al calcolo dei sistemi di sfruttamento delle energie rinnovabili applicabili all’edilizia. Modulo fisica dell’edificio: richiami di fisica, unità e sistemi di misura, conduzione termica, convezione, irraggiamento, esempi trasmittanza, temperatura fittizia e pareti vetrate, carichi termici estivi e invernali, psicrometria. Modulo sostenibilità ambientale: sostenibilità ambientale in edilizia, energie rinnovabili, certificazione energetica degli edifici, analisi LCA dei componenti edilizi, ciclo virtuoso delle acque e sistemi di recupero, energia microeolica, energia solare (collettori solari e PV), dimensionamento collettori solari, dimensionamento PV, dimensionamento sistemi di recupero acque, energia geotermica, certificazione ambientale degli edifici, impatto dell’edilizia sulla biodiversità, smart cities. Modalità di esame L’esame si svolge principalmente in forma scritta ed è composto da cinque prove. Le prove possono essere svolte insieme nell’esame finale oppure superate mediante tre esoneri parziali durante il corso. La prima prova (calcolo della trasmittanza di una parete) è obbligatoria ma senza voto e punteggio. La seconda è costituita da una domanda aperta su tutto il programma del primo modulo esclusa la psicrometria. La terza è costituita da una domanda aperta sulla psicrometria. Seconda e terza prova valgono 10 punti ciascuna. La quarta e quinta prova sono costituite da esercizi riguardanti il secondo modulo e valgono 5 punti ciascuna. Il voto finale dell’esame è calcolato come la media dei voti nelle prove 2,3,4,5, ponderato sul punteggio della singola prova. • Prova scritta • Prova orale Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• De Santoli, Fisica tecnica ambientale. Vol. 2: Trasmissione del calore, Casa editrice Ambrosiana • Caruso, Psicrometria, Aracne editore • Cumo, Di Matteo, Sforzini, Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero, Esculapio editore
Canale: 1
-
Rosa Flavio
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Diapositive con proiettore e lavagna. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Lo studio dei fenomeni di trasporto di massa e calore verrà condotto in relazione alla destinazione d’uso dell’edificio in modo da indirizzare al meglio le scelte di progettazione impiantistica. Obiettivi: studio e scelta di soluzioni progettuali, tecniche costruttive dei materiali e loro comportamento, corretti meccanismi di scambio termico tra uomo e ambiente, efficienza energetica, rispetto delle leggi e normative di settore. Programma Il corso è formato sostanzialmente da due unità separate: la prima riguarda la fisica dell’edificio e tratta di trasmissione del calore, trasmittanza termica delle pareti, carichi termici estivi e invernali, certificazione energetica e psicrometria; la seconda invece è la parte sulla sostenibilità ambientale e parte dai concetti base fino ad arrivare al dimensionamento e al calcolo dei sistemi di sfruttamento delle energie rinnovabili applicabili all’edilizia. Modulo fisica dell’edificio: Richiami di fisica, Unità e sistemi di misura, Conduzione termica, Convezione, Irraggiamento, Esempi trasmittanza, Temperatura fittizia e pareti vetrate, Carichi termici estivi e invernali,Psicrometria, Dimensionamento collettori solari, Dimensionamento PV, Dimensionamento sistemi, Recupero acque. Modulo Sostenibilità Ambientale: Sostenibilità ambientale in edilizia, Energie Rinnovabili, Certificazione energetica degli edifici Analisi LCA dei componenti edilizi, Ciclo virtuoso delle acque e sistemi di recupero Energia microeolica, Energia solare (collettori solari e PV), Energia geotermica, Certificazione ambientale degli edifici, Impatto dell’edilizia sulla biodiversità, Smart cities. Modalità di esame L’esame si svolge principalmente in maniera scritta sommando i risultati ottenuti su tre prove. La prima (calcolo della trasmittanza di una parete) è solo on/off e non da punteggio. La seconda è fatta su due domande aperte da 10 punti ciascuna di cui la prima su tutto il programma del primo modulo esclusa la psicrometria e la seconda sulla psicrometria, e la terza su due esercizi da 5 punti ciascuna sul dimensionamento di sistemi di produzione di energia rinnovabile. • Prova scritta • Prova orale Bibliografia • De Santoli, Fisica tecnica ambientale. Vol. 2: Trasmissione del calore, Casa editrice Ambrosiana • Caruso, Psicrometria, Aracne editore • Cumo, Di Matteo, Sforzini, Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero, Esculapio editore |
|
ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1035699 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II
(obiettivi)
Nel Laboratorio si affronta il progetto di un piccolo servizio urbano. La disciplina fornisce gli strumenti per poter sviluppare il tema nei suoi aspetti spaziali, organizzativi e formali particolarmente rivolti alla comprensione del rapporto tra edificio e contesto urbano e degli aspetti progettuali della sostenibilità. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
-
MANDOLESI DOMIZIA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio, attraverso lezioni e attività seminariale di gruppo, fornisce gli strumenti per affrontare il progetto di architettura dalla fase di ideazione a quella di realizzazione.L’obiettivo è rendere lo studente consapevole della complessità dell’iter progettuale come processo non lineare, sottoposto a verifiche dei diversi aspetti simultaneamente e alle diverse scale. A tal fine si ritiene fondamentale che lo studente raggiunga il pieno controllo degli aspetti distributivi in relazione alle qualità spaziali di un’architettura, maturi scelte di linguaggio appropriate in relazione al luogo di progetto, sappia rappresentare adeguatamente il progetto alle diverse scale.temaNel laboratorio sarà affrontato il progetto di una Biblioteca per le sedi delle Facoltà di Architettura di via Gianturco e di via Flaminia, da collocare nell’area del mercato sulla via Flaminia a Roma.La nuova architettura, sistema integrato di spazi interni ed esterni, oltre a migliorare l’offerta di servizi della Facoltà, contribuirà alla riqualificazione di una parte del tessuto urbano connotata da valenze storiche e naturalistiche preziose per l’intera città di Roma.Il tema e l’ubicazione scelti porteranno a misurarsi con le diverse problematiche progettuali attraverso studi e verifiche tanto alla scala dell’inserimento nel contesto quanto a quella architettonica, richiedendo opportune scelte spaziali e di linguaggio. Superficie lotto: mq 1400 c.a.Superficie utile calpestabile edificio: 2000 mq Modalità di esame La valutazione d’esame si baserà sulla presentazione del progetto attraverso gli elaborati grafici e su un colloquio relativo alle scelte progettuali e ai contenuti dei due libri assegnati.• Prova orale• Valutazione di un progetto Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Mandolesi Domizia, Biblioteche e mediateche, Edilstampa 2008 - Purini Franco, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000 - Munari Bruno, Fantasia, Laterza 1987 - De Fusco Renato, Il progetto di architettura, Laterza, Roma-Bari 1984 - Gregotti Vittorio, Dentro l'architettura, Bollati Boringhieri 1991 - Secchi Roberto, La fantasia concreta dell’architettura, Officina 2007
Canale: 5
-
POSOCCO PISANA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
dropbox Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si prefigge un duplice obiettivo. Alla scala urbana stimola lo studente a leggere il contesto e a trovare ragioni e modi per inserire un nuovo edificio che sappia interagire con il sito dato. Alla scala più prettamente architettonica richiede dallo studente consapevolezza degli aspetti funzionali e figurativi di un edificio pubblico, ed un’elaborazione approfondita degli spazi interni in particolare nella della sezione degli spazi pubblici e di rappresentanza. Programma Si prevede la progettazione di un complesso destinato a servizi per gli studenti della Facoltà di Architettura in una porzione dell’area del cosiddetto “Borghetto Flaminio”. L’area, a forma di rettangolo, si estende a partire dalla via Flaminia verso la rupe dei monti Parioli ad est. Il fronte su via Flaminia è attualmente occupato da una “vetrina”, un tempo luogo di esposizione delle auto Fiat poi passata alla Facoltà di Architettura. La scelta di un luogo così prossimo alla sede della Facoltà di Architettura permette, facilita e suggerisce una conoscenza diretta e vari sopralluoghi, sia conoscitivi sia di verifica. Il progetto dovrà prevedere i seguenti spazi: una sala mensa (per 500 studenti circa) comprensivo di servizi igienici, 500 mq cucina con depositi e celle, 150 mq un bar, che fa riferimento ad i servizi della cucina, 80 mq spogliatoi e servizi igienici per inservienti, 100 mq ingresso, spazi connettivi etc, 100 mq sala polifunzionale, servizi inclusi, 700/800 mq per un totale di 1700 mq circa la sala polifunzionale è destinata ai seguenti usi: sala studio, sala per feste, spazio espositivo gli spazi esterni devono essere organizzati in modo da -permettere comodamente la sosta e il carico/scarico -permettere la sosta di alcune auto -offrire uno spazio all’aperto per la ristorazione e/o per lo studio (a piano terra o in quota) -uno spazio aperto organizzato a verde che possa essere uno dei paesaggi a cui guardare dalla mensa o dalla sala polifunzionale Modalità di esame • Prova orale • Valutazione di un progetto Il corso si organizzerà con attività impostate e svolte in aula dallo studente e successivamente sviluppate ed approfondite individualmente. Esso prevede esercitazioni su argomenti specifici, attività guidate dal gruppo docente, sopralluoghi nell’area progetto, oltre la verifica e discussione degli elaborati via via prodotti dal singolo studente. Le esercitazioni pratiche saranno opportunamente integrate da lezioni teoriche finalizzate all'acquisizione dei principi teorici e delle tecniche di base necessarie. Oltre alle esercitazioni intermedie, consegnate alle scadenze prestabilite durante il corso, all’esame dovranno essere presentati: - gli elaborati di analisi del contesto - gli elaborati progettuali: piante, sezioni, prospetti; plastico/i ed eventuali viste 3D; schema strutturale; dettagli. - una relazione descrittiva del progetto - il taccuino di studio e appunti di lavoro: schizzi, materiali e plastici di studio e preparatori in genere Rappresentazioni a scala urbana 1:1000 e 1:500 Rappresentazione dell’edificio 1:200 e 1:100 Approfondimento di spazio/sezione/elemento significativo 1:20 Maggiori dettagli verranno dati durante lo svolgimento del corso. L’esame avrà anche una parte di verifica orale relativa allo studio di un testo proposto. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
R. Palma, C. Ravagnati, Atlante di progettazione architettonica, CittàStudiEdizioni, 2014 F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 Le Corbusier, Vers une architecture, 1923; Longanesi 2003 L.Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Kappa, Roma 2001 F.Lambertucci, Esplorazioni spaziali, Quodlibet, Macerata 2013
Canale: 2
-
BELIBANI ROSALBA
(programma)
Supporto alla didattica in usoMoodle, Facebook, webModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl laboratorio tenterà di comunicare allo studente la complessità e l’interrelazione tra diversiordini di problemi che un progetto d’architettura deve risolvere e l’articolazione della culturadisciplinare necessaria per farlo. Lo studente affronterà il rapporto tra città ed edificio, quello tra programma e forma architettonica, le scelte di linguaggio, i temi del dibattito e delle teorie che animano la pratica del mestiere dell’architetto.Costruire è rispondere a uno scopo, migliorare la qualità dell’abitare, tener conto dell’ambiente naturale e urbano, deve partire dalla consapevolezza e responsabilità verso un utilizzo parsimonioso del suolo.ProgrammaNell’area di progetto è richiesto il progetto di un edificio con servizi e spazi collettivi.Sono previste tre fasi di lavoro.• La prima fase è relativa alla lettura del contesto, del tessuto edilizio,del rapportotipo/morfologico, delle sconnessioni. Attraverso il confronto con lo stato preesistente,con la situazione planimetrica dell’area scelta e del quartiere circostante, il progettodefinisce il rapporto tra gli elementi di permanenza della struttura urbana e la ricercaprogettuale che prevede nuove scelte architettoniche. E’ prevista la consegna di duetavole formato A2 e un plastico di lavoro 1:500/200• La seconda fase è relativa allo sviluppo del progetto di massima. In questa secondafase devono essere definiti i caratteri dell’edificio, le funzioni, l’impianto e l’innovazionetipologica, l’organizzazione degli spazi collettivi, le varianti spaziali e quantitative conattenzione al carattere flessibile dell’impianto tipologico e il sistema strutturalecongruente.Questa fase dovrà essere documentata con la consegna di tre tavoleformato A2 e un plastico di lavoro in scala 1:200.• La terza fase, quella conclusiva, è relativa alla progettazione esecutiva dell’edificio edell’intorno con scelta di materiali congrui alle scelte di linguaggio compiute. In questafase dovranno essere progettati in dettaglio le parti strutturanti il manufattoarchitettonico: facciate, coperture, scale, un elemento significativo tra quellistrutturanti il mercato e/o la piazza.Modalità di esameSono previste tre verifiche intermedie del progetto, una ogni quattro settimane, obbligatorie per l’accertamento della presenza attiva dello studente, comunque confermata giornalmente mediante firma su apposito elenco.L’attività si conclude con una prova d’esame basata sulla valutazione delle esercitazioni prodotte, sulla discussione del progetto considerato come momento di un percorso di conoscenza e sulla interrogazione orale sui temi trattati nella bibliografia. Il progetto definito in ogni sua parte, dovrà essere documentato, alle scale opportune, in almeno 5 tavole formato A1 (mm 594x 841) e un plastico a 1:200.Gli elaborati grafici con una relazione descrittiva delle scelte progettuali (2000 battute), prevedono:- planimetrie e profili 1:500- piante, sezioni e prospetti 1:200 - 1:100- dettagli architettonici 1:50- render, assonometrie e 3D- modello volumetrico 1:200.Lo studente documenterà il proprio lavoro in book A3 dove raccogliere tutti gli appunti, ricerche, schizzi prodotti durante il corso.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia- H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996- Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed.- Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991- L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977.- P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Laterza, Roma, Bari 1996 - Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed. - Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991 - L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. - P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996.
Canale: 3
-
CRICONIA ALESSANDRA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
• Proiezioni di Power Point e Video • Libri e riviste di architettura Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio si propone di avviare lo studente alla comprensione dei processi della progettazione architettonica e urbana attraverso un’esperienza di studio che ha lo scopo di fornire gli strumenti e la metodologia di una progettazione “sensibile” calata nel contesto reale della città. Si tratta di considerare il progetto di architettura come risultante di un percorso conoscitivo che tenga conto del contesto urbano nel quale un edificio è inserito. Programma Il Laboratorio prende spunto da una tematica emergente – portare l’agricoltura in città – e propone il progetto di una fattoria-mercato km 0 a viale Recanati nel quartiere San Basilio di Roma nell’area al fianco della chiesa progettata da Augusto Baccin nel 1963 e indicata nel Progetto di Recupero Urbano come area per servizi polivalenti. La scelta della fattoria-mercato è legata all’identità rurale di San Basilio dove gli orti ad uso privato continuano ad essere una realtà diffusa che fa parte della storia e delle tradizioni del quartiere. Il progetto proposto dal Laboratorio intende recuperare la tradizione degli orti urbani per creare un luogo di aggregazione sociale e produttiva secondo una forma d’uso della città che parte dal coinvolgimento e dalla partecipazione degli abitanti ai processi di trasformazione del proprio quartiere. Tenendo conto della previsione del PRU di realizzare un parco di San Basilio a ridosso del GRA, la fattoria-mercato di viale Recanati dovrà essere il nodo di una rete di fattorie e aziende agricole collegate da una rete di percorsi pedonali e ciclabili sicuri e attrezzati. Si tratta di sviluppare un progetto di scala urbana e architettonica per comprendere le relazioni tra gli spazi del quartiere e sviluppare un edificio in coerenza con il contesto urbano. Modalità di esame Per sostenere l’esame dovranno essere presentate tavole in formato A1 (57,9 x 84 cm) nel numero necessario alla rappresentazione del progetto insieme ai plastici di studio e a un dossier con i materiali presentati nelle consegne. L’esame consiste nella presentazione orale del progetto e del percorso progettuale. La valutazione finale terrà conto del processo di elaborazione critica del progetto, della redazione delle tavole e dell’esposizione orale del progetto. Particolare attenzione sarà attribuita alla rappresentazione grafica, alla cura dei plastici e all’esposizione orale del progetto. • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Richard Rogers, Cities for a small planet, edited by P. Gumuchdjian. Faber and Faber, London 1997. Herman Hertzberger, Lezioni di architettura, a cura di Michele Furnari, Laterza ed, Roma-Bari 1996. Alessandra Criconia, Antonino Terranova (a cura di ), La qualità dell’urbano, Meltemi ed, Roma 2010. Jan Gehl, Cities for People, Island Press 2010.
Canale: 4
-
SCATENA DONATELLA
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore , piattaforma moodleModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’obiettivo centrale dell’insegnamento è quello di sviluppare nello studente di secondo anno la capacità progettuale d’insieme di un organismo edilizio in relazione al suo contesto, attraverso quell’unione di logica, intuizione, attitudine compositiva e tecnica, presupposto di base del processo di progettazione. Si intende altresì insegnare a connettere, a far emergere ciò che è tessuto insieme: un pensare complesso, in altri termini, basato sull’inscindibilità dello spazio urbano, architettonico ed antropologico.ProgrammaIl Laboratorio affronta il tema di un servizio di carattere urbano: la biblioteca.Essa si pone nel palinsesto attuale sia come macchina del sapere sia come luogo potente di aggregazione e di intessere con al suo intorno rapporti tali da poterla definire nuova piazza cittadina. La biblioteca, infatti, oltre a fornire un servizio culturale, oggi propone molteplici attività che la rendono luogo fortemente identitario rispetto alla zona in cui si inserisce.Il sito scelto si trova all’interno del quartiere romano Pigneto e più precisamente coincide con la prevista copertura del vallo ferroviario che divide in due zone il quartiere stesso. L’edificio è di circa 2000 mq e si pone in un ambito territoriale che presenta una forte carenza di spazi bibliotecari (1300 mq contro i 4900 richiesti) e collettivi in generale. In tale senso il corso tenterà di condurre l’allievo ad una riflessione sulle modalità di interazione dell’edificio con il contesto, attraverso un’approfondita e puntuale analisi del quartiere e attraverso lo studio dell’attacco a terra, poiché è attraverso un’attenta progettazione di questo che l’edificio potrà dialogare con l’immediato intorno. Il fine del Corso è quello di fornire un valido metodo di approccio al territorio aldilà di un qualsiasi discorso formale.Il Corso richiede inoltre la progettazione a parco dell’intero lotto nel quale l’edificio si inserisce attraverso il quale si opererà una ricucitura delle due zone del quartiere attraverso spazi collettivi e la creazione di un circuito di mobilità alternativa. in una zona fortemente carente di spazi collettivi e di verde pubblico”.Modalità di esame• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaD. Scatena, Creatività e natura nei nuovi spazi urbani aperti (in “Changing Cities”; Spatial, morphological, formal & socio-economical dimensions., Atti del convegno),Skiatos Island, Grecia, 2013M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, Maggioli Editore, San Marino, 2009K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006.Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura,Roma, Electa, 1979.Jacobs J., Vita e morte delle grandi città, Einaudi, 2000
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Scatena, Creatività e natura nei nuovi spazi urbani aperti (in “Changing Cities”; Spatial, morphological, formal & socio-economical dimensions., Atti del convegno),Skiatos Island, Grecia, 2013 M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, Maggioli Editore, San Marino, 2009 K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006. Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura,Roma, Electa, 1979. Jacobs J., Vita e morte delle grandi città, Einaudi, 2000 Bibliography D. Scatena, Creativity and nature for new empty urban spaces. (in “Changing Cities”; Spatial, morphological, formal & socio-economical dimensions., Atti del convegno),Skiatos Island, Grecia, 2013 M.Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, Maggioli Editore, San Marino, 2009 K. Lynch, L’immagine della città, Venezia, Marsilio, 2006. Norberg Schulz C., Genius loci. Paesaggio ambiente architettura,Roma, Electa, 1979. Jacobs J., The Death and life of great american cities, Einaudi, 2000
Canale: 6
-
GUARINI PAOLA
(programma)
Supporto alla didattica in usopc e video proiettoreModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’obiettivo del Laboratorio è quello di affinare le capacità degli studenti ad elaborare un progetto.Si propone di sviluppare le competenze a progettare un insieme architettonico limitato, composto da uno o più edifici, controllando le diverse problematiche della progettazione – la complessità delle relazioni urbane, le tematiche architettoniche e spaziali, le specificità strutturali e tecnologiche, le scelte formali e figurative - e ad affrontare parallelamente le diverse scale di avvicinamento al progetto.ProgrammaIl Laboratorio sarà articolato in una parte teorica e in una applicativa.Le comunicazioni di carattere teorico verteranno su alcune questioni fondative della disciplina della progettazione architettonica e urbana, con particolare riferimento al dibattito moderno e contemporaneo.Tema centrale del Laboratorio è il progetto di architettura in un contesto urbano consolidato, affrontando la totalità delle questioni progettuali: l’elaborazione del concept, il rapporto tra il manufatto architettonico e il suo intorno, il sistema delle relazioni tra le diverse parti che compongono l’insieme architettonico, il controllo della struttura, la scelta dei materiali.Infine verrà affrontato il tema della rappresentazione grafica e tridimensionale, come dispositivo di verifica, controllo ed esposizione del progetto.In particolare si intende sottolineare l’importanza della costruzione del modello architettonico in scala, come strumento del progetto: per formulare un concetto, per comporre nelle tre dimensioni, per rappresentare ed esporre.Dal punto di vista applicativo, il Laboratorio intende affrontare il progetto di alloggi/laboratori temporanei per artisti ed attrezzature culturali complementari al MAXXI, in un’area adiacente al Museo.E’ auspicabile un collegamento diretto tra l’area di progetto e l’area del Museo.Il programma funzionale prevede la realizzazione di:8 alloggi temporanei per artisti di circa 45 mq;8 laboratori per artisti di circa 70 mq, di pertinenza agli alloggi;una sala seminari/convegni, di supporto al MAXXI BASE, di 120-150 posti;una ludoteca per bambini dai 0 ai 12 anni di circa 300 mq;una caffetteria di circa 50-70 mq.Il progetto complessivo include, oltre al progetto dell’edificato, il disegno degli spazi aperti, in rapporto al parterre del MAXXI.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoL’esame verterà su alcune domande teoriche riguardanti i libri in bibliografia, gli argomenti trattati nelle lezioni, e tutti i materiali elaborati dagli studenti nel corso dell’anno, nelle esercitazioni e nel progetto finale.Gli elaborati riguardanti il progetto, saranno costituiti da:- una tavola introduttiva contenente: analisi del sito, concept del progetto, breve relazione illustrativa, schizzi preliminari, schemi grafici che chiariscano le scelte progettuali, riferimenti progettuali;- planimetria e profili in scala 1:500, con intorno urbano;- pianta alla quota urbana, con disegno del parterre, in scala 1:200, comprendente anche il MAXXI (con il suo parterre) e la chiesa;- piante, prospetti e sezioni del complesso edilizio, in scala 1:200, con indicazione della struttura e degli arredi;- piante, prospetti e sezioni di una porzione edilizia, in scala 1:100, con indicazione della struttura e degli arredi;- piante e sezioni dell’alloggio in scala 1:50, con indicazione della struttura, degli spessori murari relativi alle chiusure verticali e orizzontali, con rappresentazione degli elementi fissi di arredo;- viste tridimensionali e/o foto del plastico;- plastico di progetto in scala 1:200, possibilmente apribile;BibliografiaTesto inerente la conoscenza del luogoPaola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010.Testi teoriciAldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995Ludovico Quaroni, Progettare un edificio: otto lezioni di architettura, Kappa, Roma, 2001Scritti di architetturaLe Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testo inerente la conoscenza del luogo Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010. Testi teorici Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995 Ludovico Quaroni, Progettare un edificio: otto lezioni di architettura, Kappa, Roma, 2001 Scritti di architettura Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957 Bibliography Book regarding site knowledge Paola Guarini (a cura di), Roma Flaminio. Il progetto della nuova città della cultura, prospettive, Roma 2010 theoretical text base Aldo Rossi, L’architettura della città, Città studi, Milano, 1995 Ludovico Quaroni, Progettare un edificio: otto lezioni di architettura, Kappa, Roma, 2001 Writings of architecture Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1973 Giò Ponti, Amate l’Architettura, Vitali e Ghianda, Genova, 1957 |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1026590 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II
(obiettivi)
Il corso offre gli strumenti di analisi e interpretazione dello spazio architettonico; il disegno per l'analisi del costruito o di un modello interpretativo del reale; l'utilizzo della geometria descrittiva come strumento critico indispensabile per la comprensione, oltre che per la rappresentazione dello spazio e delle forme architettoniche; la conoscenza dei principi e la loro applicazione alla modellazione informatica per la restituzione virtuale delle architetture esistenti e di progetto.
Canale: 1
-
DE CARLO LAURA
(programma)
Supporto alla didattica in usoIl corso si avvale del sistema e-learning, su piattaforma Moodle-Sapienza, attraverso il quale gestisce, oltre alla distribuzione di materiali didattici (lezione teoriche e materiali di supporto per le applicazioni pratiche), le esercitazioni svolte nel corso del semestre con le relative valutazioni.Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoLo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto tutti gli strumenti per leggere, modellare e comunicare lo spazio dell’architettura. Strumenti che costituiscono non solo un mezzo strumentale alla rappresentazione nelle sue diverse forme, ma soprattutto una fondamentale componente formativa nel corso degli studi, capace di educare alla visione spaziale delle forme architettoniche e al loro controllo metrico.ProgrammaDopo un primo anno in cui sono stati forniti i primi essenziali strumenti di costruzione e controllo dei modelli grafici, in questo secondo anno, saranno sviluppati tutti quegli argomenti, di livello superiore, che permettono di interpretare, prefigurare e controllare gli aspetti più complessi dello spazio dell’architettura.Le basi scientifiche del linguaggio grafico e infografico saranno trattate, da una parte attraverso gli approfondimenti dei metodi della geometria descrittiva, dall’altra attraverso tutti quegli argomenti che riguardano lo studio del modello geometrico dello spazio, come le superfici semplici (di traslazione, rivoluzione e rototraslazione), i sistemi voltati, le superfici rigate, la geometria topologica e la modellazione NURBS, ecc..Sulla base dell’acquisizione dei primi essenziali strumenti necessari per il controllo del processo di lettura e prefigurazione dello spazio, sarà sviluppato il concetto di disegno come estensione del pensiero e verifica dell’immaginazione nel momento progettuale.L’analisi del rapporto tra disegno e progetto sarà sviluppata, in ambito applicativo, attraverso un procedimento di analisi e rappresentazione prevalentemente infografica applicato agli elaborati di progetto nell’opera di architetti italiani in cui il segno generatore di forma-spazio acquista un valore paradigmatico.Lo sviluppo del tema applicativo monografico sarà documentato attraverso le elaborazioni più idonee a restituire i valori morfologici delle architetture analizzate, utilizzando i più attuali metodi e strumenti di comunicazione visiva. Attraverso questo processo, lo studente dovrà dimostrare, utilizzando le tecniche digitali, la capacità, maturata durante il corso, di passare dall’analisi critica di elaborati di progetto alla comunicazione di un’opera di architettura.Modalità di esameL’elaborato principale è costituito dal taccuino del corso, un album del tipo a fogli bianchi, rilegato, formato A4, nel quale lo studente prende ordinatamente gli appunti delle lezioni, svolge le esercitazioni in aula e raccoglie tutte le testimonianze del personale processo di apprendimento. Il taccuino ospiterà anche una serie di esercitazioni, che saranno sviluppate durante il corso.L’esame è volto, da un lato, a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio, avvalendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici; dall’altro a valutare la consapevolezza raggiunta nel rappresentare compiutamente problemi e caratteristiche dell’architettura così come la padronanza delle varie tecniche grafiche e infografiche.L’esame consiste in:- un test di valutazione scritto in cui si dovrà dar conto degli argomenti teorici trattati nelle lezioni di geometria descrittiva;- un colloquio orale sui contenuti sviluppati durante il corso e documentati sia nel taccuino che negli elaborati relativi alle esercitazioni svolte durante il corso;- una esposizione del lavoro svolto sul tema architettonico, presentato su supporto digitale.BibliografiaL. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011.R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009.L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007.L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006. Bibliography L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006.
Canale: 2
-
BIANCHINI CARLO
(programma)
Scopo del Corso è dotare lo studente degli strumenti necessari per leggere, rappresentare, manipolare lo “spazio”. A partire dai fondamenti geometrici dei vari modelli, grafici e digitali, utilizzati dall’architetto per prefigurare e verificare gli oggetti da realizzare, lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore nel campo della Geometria della Rappresentazione, della Modellazione e del Disegno. Verranno introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Programma Geometria della Rappresentazione – Dopo alcuni richiami ai fondamenti, il Corso affronta l’intersezione tra gli elementi geometrici fondamentali (rette, piani e più genericamente linee, superfici) e la determinazione della vera forma (di un segmento, di una sezione piana, di una linea piana, di una superficie sviluppabile) contemporaneamente nei vari modelli inserendo anche alcune applicazioni dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Nella successiva parte del Corso si passa, con l’ausilio dei modelli grafici ed informatici, allo studio delle superfici che ricorrono in architettura (di traslazione, di rivoluzione, di rototraslazione e le rigate) illustrando problemi connessi con il disegno delle volte e delle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea. Disegno dell’Architettura - Vengono approfonditi alcuni argomenti teorici legati a: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, l’analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero ed il disegno tecnico (realizzazione di piante, prospetti e sezioni), il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno (rappresentazione a matita e a china), teoria e tecnica del colore (matite, pennarelli, acquarello), disegno ed elaborazione grafica digitale.Rilievo dell’Architettura - Vengono introdotti alcuni concetti fondamentali circa il rilievo architettonico.Alle parti teoriche si affiancherà l’analisi di un oggetto architettonico (mediante piante, prospetti, sezioni, assonometrie, prospettive) a mano libera, con disegni tecnici (a matita e a china), con elaborati di sintesi manuali e digitali (anche a colori) ed infine con il modello CAD 3D.Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato.Modello 3D
M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.
Canale: 3
-
IPPOLITO ALFONSO
(programma)
Supporto alla didattica in usoDisegno riga e squadraDisegno dal veroDisegno digitaleVisite esterneModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’insegnamento dovrà garantire allo studente la capacità di padroneggiare i diversi modi e metodi della rappresentazione dell’architettura. Pertanto lo studente utilizzerà i modelli rappresentativi in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati saranno: bidimensionali, come pianta e prospetto, sezione, prospettiva, assonometria; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette).ProgrammaIl corso è concepito e strutturato come fondamento delle discipline della rappresentazione e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura.Nel corso lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Geometria della RappresentazioneSi tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D.Disegno dell’architetturaSi affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura, la maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo.I percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale.Modalità di esameLo studente sarà tenuto a registrare tutte le esperienze su un taccuino(album formato A4) mediante disegni e appunti. Sono inoltre previste consegne che, con cadenza generalmente settimanale, consentiranno ai docenti di valutare i progressi di ciascuno studente.• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di elaborati graficiBibliografiaM. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreM. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe.R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. L. RIBICHINI, Recondite armonie a Ronchamp, Ed. Gangemi Editore, Roma 2013.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. L. RIBICHINI, Recondite armonie a Ronchamp, Ed. Gangemi Editore, Roma 2013. Bibliography M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. L. RIBICHINI, Recondite armonie a Ronchamp, Ed. Gangemi Editore, Roma 2013.
Canale: 4
-
VALENTI GRAZIANO MARIO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Finalità del corso è incrementare le capacità critiche, logiche e operative dello studente nell'attività progettuale della forma dell'architettura. Trattandosi di un corso afferente l’area del ‘Disegno’ il progetto affronterà prevalentemente problematiche di geometria descrittiva e comunicazione visiva. Approfondendo lo studio delle forme primarie, la loro genesi costruttiva e le possibili aggregazioni\relazioni costruibili fra di esse, l’allievo accrescerà il proprio senso critico nella lettura e nella composizione della forma. Programma La geometria descrittiva è sempre stata in costante evoluzione. Negli ultimi anni in modo particolare, a seguito dell’introduzione delle tecnologie digitali, si è notevolmente ampliata negli strumenti e negli obiettivi. Di prevalente importanza, nella formazione odierna dell’architetto è assimilare quei concetti invarianti della disciplina, che transitano indenni ad ogni trasformazione e costituiscono le fondamenta critiche operative dello studente nella creazione e nella rappresentazione della forma. Argomenti delle lezioni. Le lezioni si articolano sui seguenti temi principali caratteristici dell’area disciplinare del Disegno e nel particolare del processo di rinnovamento della geometria descrittiva: • Geometria (30 ore) • Modellazione 3D (20 ore) • Modellazione parametrica (10 ore) • Building Information Modeling (10 ore) • Rendering (10 ore) • Rapid prototyping (10 ore) • Comunicazione visiva (10 ore) Gli argomenti sono affrontati in modo critico più che semplicemente pratico, ciò significa che all'insegnamento esaustivo delle funzionalità di un singolo software\tecnologia, si preferisce fornire all'allievo le capacità critiche per comprendere le problematiche applicative della tecnologia digitale alla immaginazione e alla comunicazione del progetto. Gli argomenti sono dunque esposti all'interno di un impianto logico e organico che li vede fortemente connessi l’uno all'altro. R. Migliari, Geometria descrittiva, Volume II, CittàStudi, Torino 2009
(Date degli appelli d'esame)
G.M.Valenti “de.form.are \ de.form.ing” designpress Roma , II edizione 2010 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026368 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire informazioni sistematiche sui problemi tecnici posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa tra progettazione e momento esecutivo.Dopo avere assimilato, nel primo anno, le conoscenze di base sui materiali e sulla progettazione tecnologica degli elementi costruttivi; gli studenti apprendono cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione, sugli assemblaggi in opera. Acquisiscono inoltre le competenze tecniche per gestire lo sviluppo del progetto edilizio come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori, metodologie e strumenti tecnici.Al termine del corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sulle tecniche costruttive contemporanee, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione; dovranno essere in grado di leggere un progetto nelle sue tecniche costruttive ed elaborare un progetto architettonico al livello di esecutivo.
Canale: 1
-
ARBIZZANI EUGENIO
(programma)
Supporto alla didattica in usovideoproiettoreModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso fornisce agli studenti un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa fra progettazione e momento esecutivo.Gli studenti apprenderanno cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione e sugli assemblaggi in opera.Inoltre acquisiranno la consapevolezza del progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori e metodologie.ProgrammaIl corso è articolato in tre aree tematiche:a) lezioni di carattere generale sul processo edilizio e sulle tecniche di sviluppo della progettazione esecutiva;b) lezioni tematiche sull’ approccio prestazionale, sulle tecniche ed i sistemi costruttivi, sui prodotti ed i componenti e sui sistemi di assemblaggio;c) spazi di esercitazione su progetti da sviluppare a livello esecutivo.La prima area tematica affronta alcuni argomenti di inquadramento del processo edilizio:- la definizione del sistema edilizio e la scomposizione del sistema tecnologico;- la classificazione delle fasi e degli operatori del processo di costruzione;- lo sviluppo del progetto, dal preliminare, al definitivo, all’esecutivo;- l’affidamento dei lavori, la manutenzione e la gestione degli edifici.La seconda area tematica approfondisce principi, le caratteristiche e i dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in:- fondazioni e strutture portanti;- partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali;- chiusure verticali: opache e trasparenti;- coperture piane ed elementi di finitura.In questo ambito sono previsti una serie di seminari di approfondimento su componenti e sistemi costruttivi industrializzati, mediante l’incontro con tecnici di aziende produttrici.La terza area tematica riguarda “la progettazione esecutiva di un edificio”. Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare di un edificio di semplice organizzazione planimetrica.Modalità di esameIl candidato deve consegnare alla prova orale le tavole sviluppate durante le esercitazioni e il catalogo tecnologico.Lo svolgimento della prova di esame finale prevede lo sviluppo di un ex-tempore in aula e da una prova orale sui contenuti didattici e sull’esercitazione.• Prova scritta• Prova orale• Bibliografia- Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011.- Arbizzani Eugenio, “Il progetto per costruire – 50 progetti per 10 processi”, Maggioli editore, 2012.- AA. VV., “Manuale di progettazione edilizia”, volume 4, Hoepli, 1995.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011. - Arbizzani Eugenio, “Il progetto per costruire – 50 progetti per 10 processi”, Maggioli editore, 2012. - AA. VV., “Manuale di progettazione edilizia”, volume 4, Hoepli, 1995. Bibliography - Arbizzani Eugenio, “Tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2011. - Arbizzani Eugenio, “Il progetto per costruire – 50 progetti per 10 processi”, Maggioli editore, 2012. - AA. VV., “Manuale di progettazione edilizia”, volume 4, Hoepli, 1995.
Canale: 2
-
GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
Supporto alla didattica in usolezioni frontali con e senza supporto di slides, filmati, esercitazioni, workshopModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoLe attività sono orientate alla formazione dell’allievo architetto nel campo delle applicazioni delle tecniche costruttive. L'obiettivo è fornire metodologie e strumenti critici-operativi necessari per la progettazione costruttiva intesa come capacità di analizzare e di integrare operativamente esigenze, requisiti funzionali, formali e soluzioni tecniche e costruttive di un’opera di architettura, affinché si verifichi una coerente continuità operativa tra il momento decisionale della progettazione e quello della realizzazione tecnica dell'organismo edilizio.ProgrammaIl corso si propone di fornire agli studenti un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimentoalla relazione operativa fra progettazione e momento realizzativo.Nel Corso gli studenti apprendono cognizioni sui sistemi e tecniche costruttive, sui componenti e prodotti industriali da costruzione. Acquisiscono la consapevolezza del progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzatoda sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Al termine del Corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sui sistemi costruttivi, componenti eprodotti industriali da costruzione; dovranno inoltre essere in grado di analizzare un progetto esecutivo nelle sue tecniche costruttive ed avere gli strumenti per elaborare un progetto esecutivo architettonico; dovranno, infine, conoscere le fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio.Il Corso è articolato in 3 aree tematiche:La I area tematica affronta alcuni argomenti teorici di inquadramento del processo edilizio:- definizione del processo edilizio- classificazione delle fasi e degli operatori del processo di progettazione e costruzione- progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori- la manutenzione e la gestione degli edifici- sistema ambientale e il sistema tecnologico- approccio prestazionaleLa II area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in:- fondazioni e strutture portanti- partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali- coperture piane e inclinate- chiusure verticali- elementi di finitura.La III area si articola in esercitazioni riguardanti la “progettazione tecnologica” di un edificio.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoOgni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamenteIndividuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire dal progetto svolto nel laboratorio di progettazione 1.La prova di esame consiste in un colloquio sugli argomenti delle lezioni, dei seminari e nella discussione relativa agli elaborati prodotti durante l’anno.Bibliografia- Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008- Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, 2009- AA.VV. Manuali di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, Hoepli, Milano- Materiali distribuiti durante il Corso
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008 - Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, 2009 - AA.VV. Manuali di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, Hoepli, Milano - Materiali distribuiti durante il Corso Bibliography - Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2008 - Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, 2009 - AA.VV. Manuali di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, Hoepli, Milano - Educational materials distributed during the course.
Canale: 3
-
CASINI MARCO
(programma)
Supporto alla didattica in usoL'attività didattica è articolata in lezioni, seminari ed esercitazioni. Utilizzo di videoproiettore per la proiezione di materiale audio video.Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoObiettivo del corso è quello di far apprendere gli aspetti tecnologici della progettazione edilizia cogliendone il ruolo fondante della qualità edilizia e architettonica nella più ampia accezione di edilizia sostenibile.ProgrammaIl corso intende offrire una conoscenza di base relativamente ai seguenti principali argomenti:- Studio della forma e dell’orientamento degli edifici, del posizionamento e dimensionamento delle aperture, della distribuzione degli spazi interni al fine di ottimizzare il rapporto con il contesto ambientale e favorire aspetti quali il soleggiamento, l’illuminazione e la ventilazione naturali, l’efficienza energetica e il clima acustico.- Studio delle soluzioni tecniche e tecnologiche finalizzate ad ottimizzare le prestazioni dei diversi elementi costituenti l’involucro edilizio (coperture, pareti perimetrali verticali, solai a terra, chiusure trasparenti) con particolare riferimento alle caratteristiche termo igrometriche e acustiche.- Studio dei materiali e dei prodotti edilizi al fine di ottimizzare le prestazioni dell’organismo edilizio e di ridurne al contempo gli impatti sull’ambiente derivanti dall’utilizzo di risorse naturali e dallo smaltimento dei rifiuti.- Studio dell’integrazione tra edificio e impianti tecnologici al fine di ridurre i consumi energetici utilizzando quanto più possibile fonti di energia rinnovabile (solare termico, solare fotovoltaico, eolico, geotermia, pompe di calore).Durante il corso verranno svolte le seguenti esercitazioni finalizzate alla applicazione pratica degli argomenti trattati: 1. Studio del soleggiamento di un edificio; 2. Studio dell’illuminazione naturale di un ambiente; 3. Studio del comportamento termico e igrometrico delle chiusure, particolari costruttivi del sistema tecnologico e schede tecniche di prodotto.Modalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografia- Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009.- Casini M., Progettare l’efficienza degli edifici, II ed, DEI, Roma, 2013.- Dispense a cura del docente
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009. - Casini M., Progettare l’efficienza degli edifici, II ed, DEI, Roma, 2013. - Dispense a cura del docente Bibliography - Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009. - Casini M., Progettare l’efficienza degli edifici, II ed, DEI, Roma, 2013. - Slides by the teacher |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1036420 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Progettazione urbanistica I: Principi della progettazione contemporaneaIl corso fornisce gli strumenti per la comprensione dei nuovi caratteri - nella forma dello spazio fisico, nella distribuzioni delle attività, nella struttura delle relazioni, nell’economia e negli stili di vità- che connotano la città contemporanea come una profonda rottura sia rispetto alla città del Moderno che a quella storica. Questo per comprendere il nuovo profilo dei problemi urbani e i temi strategici su cui la progettazione urbanistica sta elaborando, in Italia
e in Europa, le risposte: il progetto fisico, la ricostruzione dello spazio pubblico,la riqualificazione delle periferie e la ridefinizione delle funzioni, la ricomposizione degli equilibri ambientali.Analisi e componenti del progettoIl corso sviluppa la capacità di riconoscere, comprendere e rappresentare i caratteri portanti degli assetti insediativi e territoriali nelle loro differenti forme, in relazione al contesto geografico alle dinamiche produttive e alla struttura sociale, con particolare attenzione alle caratteristiche spaziali del costruito e dei vuoti urbani,alla distribuzione delle funzioni e al sistema delle relazioni, al fine di acquisire in corpus tecnico di conoscenza e di rappresentazione della realtà urbana e territoriale , per padroneggiare la sequenza conoscenza, valutazione e progettazione. Fornisce inoltre la comprensione delle diverse scale e tematiche del progetto urbanistico e della loro interrelazione, dei metodi di quantificazione, nonché dell’apparato legislativo di riferimento. Ciò al fine di sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze ad una prima esperienza di analisi di una realtà urbana e territoriale e di individuazione di ambiti critici a cui applicare le opportune strategie,o di riassetto funzionale, di rimodellamento dei tessuti urbani, di riorganizzazione degli spazi aperti. |
||||||||
-
ANALISI E COMPOSIZIONE DEL PROGETTO
Canale: 3
-
PIZZO BARBARA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPower points, Hands-out, Cartografie di base e altro materiale utile al corso sono forniti dalla docenza e disponibili sulla piattaforma Moodle / e-learning).Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL'obiettivo del corso è quello di capire i perché e i come dell'urbanistica. L’urbanistica cerca di rispondere ai problemi che le configurazioni socio-spaziali determinano nei diversi contesti (geografici, socio-economici, politici e culturali), e contribuisce alla loro determinazione, con una molteplicità di approcci, modelli, metodi e strumenti. Il corso si propone di insegnare a ragionare sullo stile o il modello più adatto ad intervenire in un contesto dato.ProgrammaIl corso prevede blocchi di lezioni frontali e di approfondimenti di tipo seminariale, e una esercitazione. Un primo blocco teorico fornisce i fondamenti dell’urbanistica a partire dalle teorie della pianificazione (perché e cosa); un secondo blocco presenta l’urbanistica attraverso gli strumenti: piani, programmi, progetti, politiche, interventi e azioni, ecc. (come e chi); un terzo blocco presenta i lineamenti di una storia dell’urbanistica in Italia, evidenziando il nesso tra sistema di pianificazione, sistema di governo e assetto socio-istituzionale, con opportune comparazioni con altri paesi. L’esercitazione, condotta parzialmente in aula, con la guida della docenza, consiste nell’applicare ad un contesto il percorso metodologico proposto. 1. Leggere e interpretare un contesto territoriale e i fenomeni che lo attraversano e lo connotano (situazione attuale, interpretata dinamicamente e a diverse scale); 2a. Leggere e interpretare criticamente, attraverso un approccio storico, le trasformazioni che lo hanno interessato, provando a connettere degli ‘effetti’ a delle ‘cause’, e 2b. Leggere e interpretare criticamente la storia urbanistica, ovvero i metodi e gli strumenti di pianificazione utilizzati nel particolare contesto socio-economico e politico-culturale (analisi storica, interpretata diacronicamente, e a diverse scale); 3a. Individuare, data una certa situazione di contesto, e attraverso un’interpretazione per scenari, quale strumento di pianificazione si ritiene più utile per perseguire la direzione prescelta, e per affrontare e risolvere un problema (singolo o complesso) individuato nella fase conoscitiva come ‘nodale’ per il contesto, e 3b. Individuare quali analisi specialistiche, quali approfondimenti sono necessari, in un approccio ‘per problemi’.Modalità di esameL’esercitazione potrà essere condotta in piccoli gruppi (max. 3-4 persone). La verifica rispetto all’acquisizione delle conoscenze e competenze è individuale. L’esame consiste nella discussione a partire dall’esercitazione fatta, dei temi trattati. Durante l’anno, oltre alla consegna intermedia, è prevista una breve esercitazione scritta che concorrerà alla valutazione finale.• Prova scritta (esonero di una parte del corso, per gli studenti frequentanti)• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaOgnuno dei libri della bibliografia, suddivisa in tre blocchi, viene presentato a lezione. Ogni studente è chiamato a scegliere un testo per ciascun blocco. Fa da riferimento generale il volume: Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Pianificazione spaziale e governo del territorio. Torino: Città Studi.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Ognuno dei libri della bibliografia, suddivisa in tre blocchi, viene presentato a lezione. Ogni studente è chiamato a scegliere un testo per ciascun blocco. Fa da riferimento generale il volume: Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Pianificazione spaziale e governo del territorio. Torino: Città Studi. Bibliography Each book of a tripartite bibliography is presented through a specific lecture. Students are expected to chose a book in each part. A main reference is: Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Pianificazione spaziale e governo del territorio. Torino: Città Studi (English books and essays are available on request).
Canale: 2
-
GALASSI ANTONELLA
(programma)
Il corso si svolge su due semestri. Dopo aver appreso nel primo semestre le conoscenze fondamentali su contenuti e metodi della disciplina, nel secondo semestre gli studenti sperimentano gli strumenti del saper fare (le pratiche urbanistiche), verificando le loro capacità tecnico-operative in un quartiere romano, In particolare, il corso si organizza con lezioni ed esercitazioni.
Le lezioni servono a prendere dimestichezza con il progetto di urbanistica a diverse scale e in riferimento a diverse tematiche caratterizzanti la città e il territorio contemporanei. Il ciclo di lezioni riguarda: 1) Il dibattito culturale - disciplinare sul piano; competenze e strumenti; 2) La conoscenza e la valutazione alla scala urbana: categorie della descrizione; valutazione dei problemi; domanda di trasformazione espressa da cittadini e operatori; 3) Il progetto urbanistico alla scala urbana: esempi di buone pratiche. Le lezioni preparano a passare dalla fase della conoscenza alle fasi dell’interpretazione/valutazione e proposta progettuale. Supporto alla didattica in uso: PC portatile e scanner (personali), Videoproiettore per presentazioni multimediali (slides e filmati) (di Facoltà), E learning 2 Moodle Modalità di frequenza: facoltativa ma con verifiche periodiche Modalità di esame L’esame (di gruppo) riguarda la verifica (individuale) dell’acquisizione del linguaggio tecnico e della capacità di valutazione dei problemi ai fini della costruzione del ragionamento formativo del piano (obiettivi, strategie, azioni di piano, interventi). Si svolge con: • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia - Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, - Galassi A. (2013), "La strada da spazio di mobilità a luogo di identità e relazioni", in LECTURES #1 Parte seconda Pianificazione, pp. 150-165 Rdesignpress, - Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, - Galassi A. (2013), "La strada da spazio di mobilità a luogo di identità e relazioni", in LECTURES #1 Parte seconda Pianificazione, pp. 150-165 Rdesignpress, - Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina. Bibliography - Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, - Galassi A. (2013), "La strada da spazio di mobilità a luogo di identità e relazioni", in LECTURES #1 Parte seconda Pianificazione, pp. 150-165 Rdesignpress - Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina.
Canale: 1
-
DE LEO DANIELA
(programma)
Supporto alla didattica in usoComputer, video proiettore, copie di testi e documenti urbanistici da leggere in aula, individualmente e in gruppo, cartografie tecniche.Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIntrodurre, far conoscere e dare modo di iniziare a utilizzare concetti e strumenti dell’urbanistica, come sapere scientifico e come pratica tecnica, orientata alla costruzione e trasformazione della città e del territorio contemporaneo. Il corso, infatti, da un lato, presenta teorie e casi di studio e, dall’altro, conduce e guida gli allievi alla realizzazione di una prima attività di analisi e di avvicinamento all’azione progettuale su uno specifico ambito territoriale selezionato sulla base delle sue caratteristiche territoriali e morfologiche.ProgrammaIl corso presenta i principali temi teorici e le maggiori questioni relative al dibattito disciplinare, nei diversi aspetti storici, tecnico-normativi ed evolutivi, al fine di inquadrare e definire i molti aspetti connessi all’elaborazione di strumenti di intervento.Le lezioni affronteranno temi relativi all’analisi e alle componenti del progetto, con riferimento alle concettualizzazioni dei Piani e dei progetti, guardati dai diversi punti di vista (dal piano razional-comprensivo al piano-processo), con esempi di piani del passato e del presente, analisi tecnica e verifica dei livelli della loro attuazione in casi emblematici; definizione dei processi decisionali e dei conflitti d’uso del suolo, le molteplici traiettorie di trasformazione del territorio relative a interventi legati alla pianificazione strategica, in Italia e in Europa, alla dimensione del progetto urbano, alle ipotesi della ‘nuova programmazione’.Infine, saranno studiati i riferimenti normativi e istituzionali, le relazioni con enti e strumenti per il governo del territorio; ruolo e funzione dei diversi livelli di pianificazione (piano territoriale, piano strutturale, piano operativo, piano attuativo); grandezze e categorie urbanistico-edilizie; metodi e strumenti per la descrizione e interpretazione dei sistemi urbani, ambientali, morfologici, funzionale, relazionali.Il corso si articola in lezioni frontali e discussioni comuni guidate sui testi e sui materiali delle esercitazioni pratiche condotte dagli studenti nel corso del semestre.Le esercitazioni, impostate e verificate periodicamente in aula, con la guida e la partecipazione attiva della docenza, sarà svolta da gruppi di studenti che dovranno definirsi e registrarsi all’inizio delle attività didattiche, e poi dare conto della propria attività in aula e attraverso alcune consegne intermedie, propedeutiche allo svolgimento dell’esame.Modalità di esameLa valutazione delle conoscenze acquisite dallo studente avverrà mediante la discussione sui materiali elaborati durante il semestre nel corso della prima e della seconda esercitazione e, soprattutto, attraverso l’interrogazione individuale sugli argomenti delle lezioni frontali e dei contenuti nei testi indicati in bibliografia e nel corso delle lezioni.Gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la terminologia, i metodi e i criteri dell’urbanistica, ma anche di aver maturato capacità di esposizione grafica e dialettica.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaSalzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, RomaJanin Rivolin U., Mazza L., Gaeta L. (2013), Il governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi Edizioni, Milano.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Salzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291 Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85 Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325 Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma Janin Rivolin U., Mazza L., Gaeta L. (2013), Il governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi Edizioni, Milano. Bibliography Salzano E., Fondamenti di Urbanistica, Editori Laterza, Roma-Bari: pp.69-83, pp.92-96; pp.256-291 Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari-Roma, pp.5-85 Gabellini P. (2001), Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma, p.7-325 Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma Janin Rivolin U., Mazza L., Gaeta L. (2013), Il governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi Edizioni, Milano.
Canale: 4
-
MONARDO BRUNO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettorePiattaforma E-learningModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoObiettivo principale del Corso è fornire le conoscenze di base a livello culturale, analitico, metodologico e tecnico-operativo per governare il processo di concezione, costruzione e attuazione del progetto urbanistico, nelle sue varie declinazioni.L’opportunità di analizzare criticamente e simulare i passaggi fondamentali per la redazione di uno strumento urbanistico consentirà allo studente di cogliere la complessità del rapporto tra linee culturali, scelte economiche, implicazioni ambientali e fenomenologia delle trasformazioni fisico-spaziali della città e delle sue parti.ProgrammaIl Corso è organizzato in una parte istituzionale e una parte applicata, da sviluppare attraverso una esercitazione a carattere progettuale.La parte istituzionale si svolge sotto forma di lezioni frontali, comunicazioni e discussioni in aula con lo sviluppo dei seguenti temi:• inquadramento e concetti generali del Progetto urbanistico: identità, obiettivi, ruolo, materiali, soggetti-attori, istituzioni, intrecci ed implicazioni interdisciplinari, competenze tradizionali ed emergenti;• evoluzione della forma del progetto urbanistico moderno in Italia, confronti con i modelli culturali europei e approfondimenti alla luce degli orizzonti prospettici in base alla domanda dei nuovi stili di vita di civitas, polis e urbs;• metodologia, tecniche e strumenti per la progettazione urbanistica alle diverse scale; elementi di tecnica urbanistica di base e integrata per la conoscenza, valutazione dei fenomeni insediativi e la formazione, attuazione e gestione degli strumenti urbanistici generali e attuativi.Oggetto della parte applicata sarà la redazione di un meta-progetto urbanistico (supportato da uno studio analitico-ricognitivo) su un ambito urbano caratterizzato da fenomeni di criticità fisico-spaziale, infrastrutturale, sociale e ambientale.L’esercitazione si concretizzerà in un documento in formato A3, frutto del lavoro individuale o di un piccolo gruppo, composto da testi e elaborati cartografici, ove sarà sintetizzato l’approccio metodologico seguito e le fasi del percorso ciclico tra analisi e progetto, mettendo in luce le tematiche salienti che hanno condotto alla scelta dei criteri e alla formulazione e giustificazione delle proposte di trasformazione.La valutazione finale in sede d’esame sarà rigorosamente individuale.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaAvarello P. (2000, ed.), Il piano comunale. Evoluzione e tendenze, Il Sole 24Ore;Carta M. (2013), Reimagining Urbanism, List Lab;Colarossi P., Latini A. P. (2008, eds.), La progettazione urbana, 3 vol., Il Sole24Ore;Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci Editore;Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi Edizioni;Monardo B. (2010, ed.), La città liquida, Maggioli Editore
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Avarello P. (2000, ed.), Il piano comunale. Evoluzione e tendenze, Il Sole 24Ore; Carta M. (2013), Reimagining Urbanism, List Lab; Colarossi P., Latini A. P. (2008, eds.), La progettazione urbana, 3 vol., Il Sole24Ore; Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci Editore; Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi Edizioni; Monardo B. (2010, ed.), La città liquida, Maggioli Editore Bibliography Avarello P. (2000, ed.), Il piano comunale. Evoluzione e tendenze, Il Sole 24Ore; Carta M. (2013), Reimagining Urbanism, List Lab; Colarossi P., Latini A. P. (2008, eds.), La progettazione urbana, 3 vol., Il Sole24Ore; Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci Editore; Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi Edizioni; Monardo B. (2010, ed.), La città liquida, Maggioli Editore |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1025639 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Il corso approfondisce le teorie della deformabilità e
stato tensionale; modello elasticolineare; teoria, tecnica della trave; resistenza per forma: (catenaria-arco); calcoloautomatico; analisi a collasso di strutture monumentali; modelli dicomportamento di strutture deformabili; meccanicadel continuo e teoria propedeutica all'analisi strutturale; comportamento distrutture deformabili; strumenti per l'analisi per strutture reali.
Canale: 1
-
MASIANI RENATO
(programma)
Il programma si articola nelle seguenti parti.
1. La trave elastica monodimensionale Modellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave. • La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo. Bibliografia Testo di base Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004.
Canale: 3
-
CAPECCHI DANILO
(programma)
Supporto alla didattica in uso(Lezioni frontali; proiezioni)Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoGli studenti sviluppano le conoscenze apprese nel corso di Statica o Meccanica delle strutture e le estendono al campo dei solidi deformabili, con particolare riguardo ai modelli di trave deformabile e solido di Saint Venant.Gli studenti sono in grado di calcolare spostamenti nei sistemi di travi e risolvere strutture iperstatiche, eseguire verifiche a pressoflessione, taglio e torsione di una sezione trasversale, eseguire verifiche di instabilità.Gli studenti sviluppano l’intuito meccanico sufficiente per valutare criticamente le soluzioni dei problemi descritti al punto precedente.Programma--Tipologie strutturali.. --Elementi inflessi. Analisi della mensola in Galilei. Analisi della mensola in Claude Louis Marie Navier. La trave piana elastica..--Analisi della tensione. La tensione secondo Cauchy. Equazioni di equilibrio. Il problema statico. Tensioni principali. Stato di tensione piano--Analisi della deformazione. Descrizione della deformazione. Tensore della deformazione. Equazioni di congruenza.-- Il legame tensioni-deformazioni. Il caso monodimensionale. Legge di Hooke generalizzata. La soluzione del problema elastico. Legame costitutivo forza spostamento.--Criteri di resistenza e sicurezza. Criteri di resistenza per stati pluriassiali di tensione.-- Sollecitazione di pressione e flessione. Flessione deviata. Pressione eccentrica. La trave in calcestruzzo armato. Sollecitazione di taglio. Sezioni simmetriche. Controllo della congruenza. Taglio agente lungo un asse che non è di simmetria. Centro di taglio. Taglio deviato. Deformazione prodotta dal taglio. Sollecitazione di torsione. Sezione circolare. Torsione nelle travi a sezione circolare cava. Cenni sulla sezione generica. Deformazione dovuta alla torsione. Sezioni cave a parete sottile. Sezione rettangolare. Sezioni composte. Torsione plastica. Cenni. Analogie.--Teoremi energetici nell'analisi strutturale. Il teorema dei lavori virtuali per i corpi continui. Calcolo degli spostamenti. Formula generale dello spostamento. Il TLV come strumento di analisi teorica. Teorema di reciprocità. Teorema di unicità della soluzione elastica. Energia potenziale. Sistemi continui. Energia potenziale totale di un continuo tridimensionale.--Calcolo matriciale dei telai. Considerazioni generali. Metodo delle forze. Metodo degli spostamenti.--Stabilità dell'equilibrio elastico. Posizione del problema. Stabilità secondo Ljapunov. Sistemi discreti. Instabilità per diramazione stabile. Aste con imperfezioni. Instabilità a scatto. Sistemi continui. La trave caricata di punta. Il metodo omega per la verifica di stabilità delle aste compresseModalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaD. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007.D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007.D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008.D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008. D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008. Bibliography D. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008. D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008.
Canale: 4
-
REGA GIUSEPPE
(programma)
Supporto alla didattica in usoLavagna, PCModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende fornire le basi teoriche necessarie per l’analisi e la progettazione strutturale. Fondandosi sulle conoscenze acquisite nei due corsi di Istituzioni di Matematiche e nel corso di Meccanica delle Strutture, esso fornisce i concetti fondamentali della meccanica dei sistemi deformabili, della teoria dell'elasticità lineare, della resistenza dei materiali, della meccanica delle travi e delle strutture, della stabilità dell’equilibrio.ProgrammaMeccanica dei solidi deformabiliAnalisi della deformazione- Spostamento e deformazione. Equazioni di congruenza implicite.- Tensore della deformazione infinitesima. Significato geometrico delle componenti della deformazione. Deformazioni e direzioni principali.- Equazioni di congruenza esplicite.Analisi della tensione- Tensione secondo Cauchy. Componenti di tensione. Teorema di Cauchy.- Tensore della tensione. Studio dello stato tensionale. Tensioni e direzioni principali. Stati di tensione monoassiali. Stato di tensione piana. Stati di tensione sferica e deviatorica. Cerchi di Mohr dello stato tensionale in un punto.- Equazioni di equilibrio indefinite ed al contorno.Teorema dei lavori virtuali Teoria dei solidi elastici- Legame costitutivo di materiali duttili e fragili. Caratteristiche meccaniche: rigidezza, resistenza, duttilità.- Legame elastico lineare per materiale isotropo: legge di Hooke generalizzata.- Problema elastico lineare per solidi deformabili: formulazione ed unicità della soluzione. Metodo degli spostamenti e metodo delle forze.Teoria della trave- Solido, postulato e problema di de Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte.- Forza normale centrata, flessione retta e deviata, forza normale eccentrica, torsione, flessione e taglio (teoria approssimata). Sezioni compatte e sezioni a parete sottile, mono- o pluriconnesse.- Resistenza dei materiali e verifica di sicurezza (cenni).Sistemi di travi iperstatici - Formula generale dello spostamento - Risoluzione sistemi iperstatici con il metodo delle forze.Stabilità dell'equilibrioAsta caricata di punta. Carico critico euleriano. Verifica a carico di punta.Modalità di esame• Prova scritta• Prova oraleDurante il semestre vengono svolte n. 2-3 prove di accertamento con valore di esonero dalla prova scritta d’esame.BibliografiaD. Capecchi: Scienza delle Costruzioni, Roma, 1995D. Capecchi, A. Pau, Esercizi di Scienza delle CostruzioniAltri testi: C. Gavarini: Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Masson, 1993 (generale) L. Corradi dell’Acqua: Meccanica delle strutture, Vol. 1, McGraw-Hill, 1992 M. Capurso, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, PitagoraE. Viola: Complementi ed esercizi di Scienza delle Costruzioni, Voll.1,2, Pitagora
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi: Scienza delle Costruzioni, Roma, 1995 D. Capecchi, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni Altri testi: C. Gavarini: Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Masson, 1993 (generale) L. Corradi dell’Acqua: Meccanica delle strutture, Vol. 1, McGraw-Hill, 1992 M. Capurso, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Pitagora E. Viola: Complementi ed esercizi di Scienza delle Costruzioni, Voll.1,2, Pitagora Bibliography D. Capecchi: Scienza delle Costruzioni, Roma, 1995 D. Capecchi, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni Other English textbooks: to be discussed with the teacher.
Canale: 2
-
LIBERATORE LAURA
(programma)
Supporto alla didattica in usoSito web del docenteModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso si propone di fornire gli strumenti teorici per l’analisi strutturale di elementi di interesse architettonico. A tal fine, a partire dall’analisi del comportamento meccanico dei più comuni materiali da costruzione, viene sviluppato lo studio delle strutture deformabili sotto l'azione di cause che ne provocano la variazione di configurazione, in vista del loro progetto o della verifica di resistenza.ProgrammaIl programma si articola nelle seguenti parti.1. La trave elastica monodimensionaleModellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico.2. Meccanica dei solidiAnalisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico.3. Il problema di De Saint VenantIl solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave.• La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione• Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte.• Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio.4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elasticoLa qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo.Modalità di esame• Prova scritta• Prova oraleL’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. Durante il semestre vengono inoltre svolte tre prove scritte in aula (esoneri); il superamento di tali prove comporta l’esonero dalla prova scritta. Gli esoneri e la prova scritta sono incentrati sulla soluzione di problemi relativi al calcolo delle sollecitazioni, tensioni, deformazioni e spostamenti in strutture isostatiche ed iperstatiche. La prova orale include domande di teoria su tutto il programma svolto.BibliografiaTesto di baseCasini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011.Per gli eserciziViola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985.Per approfondimentiCorradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992.Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testo di base Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. Bibliography Main book Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Exercise book Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Other books Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035675 -
PROCESSO EDILIZIO E TECNOLOGIE REALIZZATIVE
(obiettivi)
Il processo edilizio viene visto come lo scenario di riferimento in cui si colloca e si contestualizza l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative (di programma, di progetto, di realizzazione, ecc..) interviene in modi, tempi e ruoli diversi; in un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure che agiscono nell'arco di tale sequenza. L'intento è di far cogliere e comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e "materica" diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità.
Canale: 1
-
GIOVENALE ANNA MARIA
(programma)
In riferimento agli obiettivi formativi, il Corso è indirizzato a:
-far acquisire la consapevolezza del processo edilizio, caratterizzato da articolate sequenze di fasi, ruoli degli operatori e metodologie; -fornire informazioni sistematizzate, metodi e strumenti di conoscenza inerenti gli strumenti di controllo della qualità dei processi realizzativi. Il Corso sarà articolato in quattro aree tematiche: a) lezioni teoriche sul processo edilizio e sui diversi modelli attuabili; sulla programmazione, sulle verifiche di fattibilità, sugli approfondimenti tecnologici nei successivi stadi della progettazione; sulle relazioni possibili tra progetto e costruzione, tra progetto, costruzione e gestione, con particolare attenzione alle modalità di affidamento dei lavori e della gestione; b) lezioni teoriche su tecnologie costruttive e processi realizzativi; c) presentazione di casi di studio ed esperienze reali di processi edilizi; d) spazi di esercitazione. Al termine del Corso, gli studenti dovranno: -aver acquisito la conoscenza delle principali fasi operative e procedure, dei principali attori e degli strumenti di controllo della qualità tecnologica relativamente al processo edilizio; -aver acquisito le metodologie finalizzate ad indirizzare le scelte tecnologiche in funzione della qualità, nei successivi stadi di approfondimento tecnico della progettazione, in relazione alla realizzazione e alla gestione dell’opera. SINOPOLI N., La tecnologia invisibile, Milano, 2007
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
-
CLEMENTE CAROLA
(programma)
Supporto alla didattica in usolezioni frontali con e senza supporto di slides, filmati, esercitazioni, piattaformahttp://elearning2.uniroma1.it/Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl processo edilizio è lo scenario in cui si colloca l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative interviene in un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure. L'obiettivo del Corso è di far comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e materica diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità.ProgrammaI contenuti delle attività didattiche - lezioni ed esercitazioni in aula – sono orientati al raggiungimento di un duplice obiettivo: promuovere lo sviluppo di una capacità critica di gestione delle informazioni complesse connesse al utilizzo ed alla scelta delle tecnologie realizzative, di materiali e componenti in edilizia, e consentire la formazione di una conoscenza di base delle strumentazioni tecnologiche utile a riconoscere e valutare le soluzioni progettuali dei singoli elementi costruttivi alle varie scale.Il corso sarà articolato in una parte di comunicazioni teoriche, finalizzare a fornire gli strumenti generali disciplinari, e in una parte applicativa orientata alla verifica ed alla applicazione di quanto appreso.Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti:- Introduzione al processo edilizio; richiami alle definizioni fondamentali sul sistema edilizio;- lettura e analisi della normativa tecnica specifica sul processo edilizio e richiami sulla normativa nazionale sulle gestione dell’attività edilizia e di progettazione;- Strumenti per la gestione del processo edilizio, attori, fasi attività specifiche, regie tradizionali e innovative di processo;- lezioni monografiche su argomenti specifici di cultura tecnologica della progettazione- Lettura delle modalità di risoluzione di particolari contesti operative nel quadro di specifiche realizzazioni prese in esame;- Lettura e analisi guidata di casi di studio;A supporto delle lezioni teoriche saranno stati forniti periodicamente agli studenti gli strumenti per affrontare le esercitazioni e lo studio teorico di approfondimento.Modalità di esame• Prova scritta• Prova oraleL’esame consiste in una prova orale sul programma svolto e dalla verifica delle esercitazioni sviluppate durante il corso.Sono previste attività di verifica di carattere teorico-pratico che si svilupperanno nel corso del semestre parallelamente al periodo di svolgimento delle lezioni.L’esito di tali attività costituisce elemento di valutazione ai fini della prova d’esame finale; questi test finalizzati alla verifica intermedia dell’apprendimento dei contenuti teorico-pratici previsti dal programma del corso e degli approfondimenti specialistici sviluppati anche attraverso l’apporto di contributi esterni provenienti dal mondo della produzione e della progettazione.- modalità di svolgimento: in aula, su fogli forniti dal docente distribuito in classe con domande assegnate a risposta aperta;- strumenti: Fogli forniti dal docente, matita o penna/pennarello;- modalità di consegna: i test saranno ritirati al termine della prova effettuata in classe.La partecipazione ai test di verifica e il relativo risultato da luogo ad una valutazione di merito che concorre alla valutazione finale dello studenteBibliografiaArbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012.Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000.Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012. Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000. Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002 Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993 Bibliography Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012. Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000. Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002 Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993
-
GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
Supporto alla didattica in usolezioni frontali con e senza supporto di slides, filmati, esercitazioni, piattaformahttp://elearning2.uniroma1.it/Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl processo edilizio è lo scenario in cui si colloca l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative interviene in un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure. L'obiettivo del Corso è di far comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e materica diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità.ProgrammaI contenuti delle attività didattiche - lezioni ed esercitazioni in aula – sono orientati al raggiungimento di un duplice obiettivo: promuovere lo sviluppo di una capacità critica di gestione delle informazioni complesse connesse al utilizzo ed alla scelta delle tecnologie realizzative, di materiali e componenti in edilizia, e consentire la formazione di una conoscenza di base delle strumentazioni tecnologiche utile a riconoscere e valutare le soluzioni progettuali dei singoli elementi costruttivi alle varie scale.Il corso sarà articolato in una parte di comunicazioni teoriche, finalizzare a fornire gli strumenti generali disciplinari, e in una parte applicativa orientata alla verifica ed alla applicazione di quanto appreso.Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti:- Introduzione al processo edilizio; richiami alle definizioni fondamentali sul sistema edilizio;- lettura e analisi della normativa tecnica specifica sul processo edilizio e richiami sulla normativa nazionale sulle gestione dell’attività edilizia e di progettazione;- Strumenti per la gestione del processo edilizio, attori, fasi attività specifiche, regie tradizionali e innovative di processo;- lezioni monografiche su argomenti specifici di cultura tecnologica della progettazione- Lettura delle modalità di risoluzione di particolari contesti operative nel quadro di specifiche realizzazioni prese in esame;- Lettura e analisi guidata di casi di studio;A supporto delle lezioni teoriche saranno stati forniti periodicamente agli studenti gli strumenti per affrontare le esercitazioni e lo studio teorico di approfondimento.Modalità di esame• Prova scritta• Prova oraleL’esame consiste in una prova orale sul programma svolto e dalla verifica delle esercitazioni sviluppate durante il corso.Sono previste attività di verifica di carattere teorico-pratico che si svilupperanno nel corso del semestre parallelamente al periodo di svolgimento delle lezioni.L’esito di tali attività costituisce elemento di valutazione ai fini della prova d’esame finale; questi test finalizzati alla verifica intermedia dell’apprendimento dei contenuti teorico-pratici previsti dal programma del corso e degli approfondimenti specialistici sviluppati anche attraverso l’apporto di contributi esterni provenienti dal mondo della produzione e della progettazione.- modalità di svolgimento: in aula, su fogli forniti dal docente distribuito in classe con domande assegnate a risposta aperta;- strumenti: Fogli forniti dal docente, matita o penna/pennarello;- modalità di consegna: i test saranno ritirati al termine della prova effettuata in classe.La partecipazione ai test di verifica e il relativo risultato da luogo ad una valutazione di merito che concorre alla valutazione finale dello studenteBibliografiaArbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012.Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000.Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993
Bibliografia
Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012. Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000. Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002 Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993 Bibliography Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012. Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000. Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002 Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993 |
6 | ICAR/12 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025934 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA II
(obiettivi)
Il corso fornisce la conoscenza dei principi della ricomposizione spaziale della città contemporanea. E ciò attraverso la comprensione della loro evoluzione rispetto alla “modernità”, ossia della successione di idee di città che sono alla base del piano e del progetto urbanistico, dei loro metodi di costruzione, dei “ materiali” urbani utilizzati nonché delle strategie spaziali adottate dall’Ottocento ai giorni nostri. Tutto questo al fine di sviluppare una conoscenza operativa che consenta agli studenti di padroneggiare, nelle loro linee strutturali ( schemi di insieme, piani direttori, piani di struttura, piani di assetto o di sviluppo sostenibile, ecc), sulla base delle esperienze italiane ed europee, i principi e le soluzioni spaziali di riorganizzazione della struttura funzionale, di ricomposizione della forma urbana e di riqualificazione degli equilibri ambientali della città e del territorio contemporanei.
Canale: 1
-
CASSETTI ROBERTO
(programma)
Supporto alla didattica in usovideoproiettoreModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoObiettivo del Corso è quello di fornire gli strumenti concettuali e tecnici per affrontare il problema della riqualificazione della città contemporanea. E questo, sia dal punto di vista teorico - come comprensione degli obiettivi e dei principi dell'urbanistica contemporanea - che da quello operativo, come costruzione di un'idea di città: dell'ossatura portante della sua organizzazione funzionale, delle linee di forza della sua ricomposizione formale, dei grandi elementi per la ricostruzione dei suoi equilibri ambientali.ProgrammaIl corso teoricoLe lezioni esamineranno le idee di città che si sono succedute dal dopoguerra e si intrecciano nello scenario della pianificazione e del disegno urbano contemporanei, per giungere a quella attuale: una città densa, funzionalmente mista, policentrica, strutturata da una rete di spazi pubblici, ricomposta dal verde, in equilibrio con l'ambiente, con un'immagine urbana viva e attraente.Di esse si esamineranno - in relazione alle grandi ondate di cambiamenti economici sociali, tecnologici e insediativi che le hanno generate - gli obiettivi, i principi, le strategie e i "modelli" di composizione dello spazio in cui questi principi e queste strategie possono sintetizzarsi; nonché le sequenze concettuali di elaborazione dei piani e dei progetti.L’esercitazione progettualeI seminari si baseranno sull'analisi e sulla discussione collettiva dei lavori degli studenti (non sono previste revisioni individuali).La prima tappa consisterà nello studio di gruppi di piani e di progetti urbani dal dopoguerra ad oggi, al fine di individuarne obiettivi, principi e strategie spaziali - che verranno schematizzate in "modelli", che sintetizzano le idee di città che ne sono alla base - e di ricostruirne la sequenza analisi-progetto.La seconda tappa avrà come tema l’elaborazione personale di un quadro di obiettivi, principi e strategie spaziali - che verranno schematizzate in modelli progettuali - e di una relativa sequenza analisi-progetto per la riqualificazione della città contemporanea e la sua applicazione ad un'area di studio a scelta.Le strategie spaziali riguarderanno sostanzialmente tre aspetti:- la struttura delle funzioni urbane, le sue quantità principali e l'intelaiatura delle reti che le connettono;- i caratteri d’insieme della forma urbana, delle emergenze e delle direttrici che le connettono, dei tessuti, delle fratture fra di essi e dei sistemi diffusi;- la struttura e la forma del verde urbano, dello spazio agrario e naturale e i corridoi di connessione.Modalità di esamePer poter sostenere l’esame gli studenti dovranno aver presentato precedentemente, alle date stabilite (non essendo previste revisioni individuali) gli elaborati relativi alle diverse tappe dell’elaborazione progettuale.L’esame sarà individuale e consisterà in:a) una prova orale sulla preparazione teorica dello studente (che terrà conto della conoscenza del testo di base e di quella di uno, a scelta, dei libri di approfondimento indicati)b) una valutazione del lavoro di studio dei piani e dei progetti urbanic) una valutazione degli elaborati progettuali.Gli elaborati potranno essere preparati singolarmente o in gruppo (max quattro studenti) dovranno essere presentati in forma cartacea e digitale e saranno ritirati dopo l'esame per essere presentati agli studenti degli anni successivi Gli studenti che elaboreranno in comune gli elaborati dovranno sostenere l'esame congiuntamente.BibliografiaTesto di base-R. Cassetti, Dopo l'Urbanistica Postmoderna. La Nuova Modernità, Vol. I Principi di pianificazione e di disegno urbano, Gangemi, Roma 2014Testi di approfondimento (uno, a scelta)- E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005- R. Cassetti, Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana, Gangemi, Roma 2008- R. Cassetti, Roma e Lazio. L’urbanistica. Idee e piani dall’ Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006- R. Cassetti, Roma e Lazio 1870 – 1945. La costruzione della capitale e della sua regione, Gangemi, Roma 2005- Le Grand Pari(s). Consultation internationale sur l’avenir de la metropole parisienne, Le Moniteur Architecture, Paris 2009
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testo di base -R. Cassetti, Dopo l'Urbanistica Postmoderna. La Nuova Modernità, Vol. I Principi di pianificazione e di disegno urbano, Gangemi, Roma 2014 Testi di approfondimento (uno, a scelta) - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005 - R. Cassetti, Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana, Gangemi, Roma 2008 - R. Cassetti, Roma e Lazio. L’urbanistica. Idee e piani dall’ Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006 - R. Cassetti, Roma e Lazio 1870 – 1945. La costruzione della capitale e della sua regione, Gangemi, Roma 2005 - Le Grand Pari(s). Consultation internationale sur l’avenir de la metropole parisienne, Le Moniteur Architecture, Paris 2009 Bibliography Basic text -R. Cassetti, Dopo l'Urbanistica Postmoderna. La Nuova Modernità, Vol. I Principi di pianificazione e di disegno urbano, Gangemi, Roma 2014 Deepening text (one, optional) - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005 - R. Cassetti, Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana, Gangemi, Roma 2008 - R. Cassetti, Roma e Lazio. L’urbanistica. Idee e piani dall’ Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006 - R. Cassetti, Roma e Lazio 1870 – 1945. La costruzione della capitale e della sua regione, Gangemi, Roma 2005 - Le Grand Pari(s). Consultation internationale sur l’avenir de la metropole parisienne, Le Moniteur Architecture, Paris 2009
Canale: 3
-
SANTANGELO SAVERIO
(programma)
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA CORSO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA II CA.A. 2012-2013Prof.Arch. Francesco CrupiPROGRAMMA DEL CORSORoma, ottobre 2012ObiettiviIl Corso di Progettazione urbanistica II affronta lo studio dei caratteri della città contemporanea, le strategie di composizione formale e funzionale, i riequilibri ambientali approfondendo le conoscenze di base relative alle teorie, alle tecniche e agli strumenti progettuali della disciplina nella sua recente evoluzione in senso urbanistico-ecologico. Introduce ai concetti di rendita fondiaria nel mercato immobiliare, esamina gli strumenti (piano strutturale, strategico e operativo) rivisti nell'obiettivo di ricomposizione per la qualità urbana nei sistemi: insediativo, della mobilità, trama degli spazi pubblici, sistema ambientale. Il corso affronta il tema degli strumenti cui fare riferimento per un efficace governo delle trasformazioni in atto nella città e nei territori contemporanei e dei contenuti disciplinari indispensabili cui tali strumenti debbano farsi portatori. Negli ultimi decenni i modelli insediativi, morfologici e funzionali, la tendenza alla metropolizzazione del territorio, le problematiche relative alle dinamiche di trasformazione economiche e sociali, presentano una complessità ed una frammentazione tale da richiedere un approccio innovativo interscalare e integrato capace di cogliere le specificità proprie di un determinato territorio e restituire efficacia ed efficienza alle scelte di pianificazione.Partendo da queste premesse l’obiettivo generale del corso è quello di fornire, gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione del progetto urbano, inteso come procedura finalizzata alla definizione progettuale e alla messa in coerenza di interventi di rilievo urbano, con riferimento a contesti potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Questo, sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica e normativa, sia mediante l'individuazione del contributo dei soggetti e degli operatori coinvolti.Articolazione e contenutiIl corso prevede, sia delle lezioni a carattere teorico-definitorio che hanno l’obiettivo di introdurre il tema nel dibattito teorico-disciplinare in corso evidenziandone i principali elementi di riflessione e i caratteri innovativi, sia delle comunicazioni a carattere metodologico-operativo che corrispondono a momenti nodali del metodo di pianificazione assunto come riferimento, sia una parte di esercitazione progettuale finalizzata all’applicazione delle conoscenze acquisite nell’ambito di una specifica area di studio.I temi trattati nelle lezioni a carattere teorico-definitorio daranno particolare rilievo agli aspetti fondanti della disciplina con particolare riferimento ai temi attinenti il processo di mutamento del contesto politico-istituzionale e dell’evoluzione del quadro giuridico-normativo, i nuovi strumenti di governo del territorio introdotti da alcune leggi regionali, le interrelazioni tra il piano locale (riformato), i nuovi contenuti disciplinari (la sostenibilità ecologico-ambientale, la riqualificazione della città esistente, ecc) e il regime immobiliare (perequazione e compensazione).Nel corso delle lezioni saranno analizzate oltre alle più significative esperienze di pianificazione sviluppate in altri paesi, alcune esperienze di pianificazione locale maturate negli ultimi 15 anni nel nostro Paese fortemente connotate sotto il profilo dell’avanzamento disciplinare, della significatività del metodo e della struttura progettuale, mediante la proiezione in aula di immagini e/o documenti filmati.Il tema della riqualificazione della periferia sarà affrontato attraverso la sperimentazione di un metodo di pianificazione che introduce, in una logica iterativa e interscalare, un percorso scandito da livelli e fasi di approfondimento successivi. L’area di studio coincide con il X Municipio del Comune di Roma. La struttura metodologica alla base dell’esercitazione configura un processo a tre livelli, cui corrispondono differenti scale di lettura e strumenti di intervento.1. lo schema direttore 2. il piano locale3. il progetto urbanoL’iter metodologico assume, per ciascun livello, una suddivisione teorica in due fasi principali, anch’esse fortemente interattive: l’approfondimento conoscitivo e l’individuazione e messa in coerenza di strategie e azioni per il perseguimento degli obiettivi.Ogni fase utilizza, inoltre, un approccio per sistemi, sistema ambientale, sistema insediativo-morfologico, sistema dei servizi e delle infrastrutture, sistema della pianificazione, a loro volta articolati in componenti. Il corso svilupperà in modo specifico il terzo livello della struttura metodologica.Elaborati d’esameGli elaborati necessari per il superamento dell’esame, in coerenza con i criteri informatori del corso, sono strettamente correlate alle differenti fasi della struttura metodologica, segnando il passo metodologico nei vari momenti analitici-conoscitivi e progettuali. In particolare:I livello – lo Schema direttore (scala 1:100.000, 1:25.000, 1:20.0000)1. Carta dell’inquadramento territoriale. Strumentazione sovraordinata e strumentazione localeII livello – il Piano locale (scala 1:20.000 e 1:10.000)Approfondimento conoscitivo 2. Carta del sistema della pianificazione attuativa;3. Carta del sistema ambientale. Usi e caratteri del territorio extraurbano; 4. Carta del sistema dei servizi e delle infrastrutture;5. Carta del sistema insediativo-morfologicoIII livello – Il Progetto urbano (scala 1:5.000 1:2.000)6. Carta dello schema preliminare di assetto7. Azzonamento. Ripartizione perequativa e ripartizione ecologico-funzionale8. PlanivolumetricoL’esercitazione può essere elaborata in gruppi di massimo tre studenti, ad esclusione del Planivolumetrico che sarà suddiviso in comparti corrispondenti al numero degli studenti del gruppo ed elaborato singolarmente. E’ comunque richiesta una tavola unica Materiale didatticoI materiali didattici necessari per lo svolgimento dell’esercitazione progettuale saranno forniti a ciascun gruppo. Essi riguardano: a) un primo Dossier (n. 1), in forma informatizzata (CD) contenente i materiali di base per l’inquadramento dell’area oggetto dell’esercitazione ovvero: - cartografia raster scala 1:10.000; - strumentazione sovraordinata - PTPR adottato dalla GRL con delibera n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007, (Relazione, NTA, Tav A Sistemi ed ambiti di paesaggio e Tav B Beni paesaggistici) - PTPG approvato con delibera di CPR n. 1 del 18 gennaio 2010 (Relazione, NTA, Tav TP2 – “Disegno programmatico di struttura: sistema ambientale, sistema della mobilità, sistema insediativo morfologico, sistema insediativo funzionale”); Piano Territoriale Paesistico (PTP) di Roma 15/12 "Valle della Caffarella, Appia Antica e Acquedotti" approvato con DGRL n. 70 del 10 febbraio 2010 (Relazione NTA Elaborati prescrittivi Tavv. serie EE 3 W “Classificazione di dettaglio delle aree ai fini della tutela adeguate in accoglimento delle osservazioni”, Tavv. serie E 1*: “Beni paesaggistici di cui all'articolo 134 del Codice con dichiarazione di notevole interesse pubblico”; Tavv. serie E VIII. “Il paesaggio storico – Beni paesaggistici ambiti di rilevante interesse archeologico di cui all'articolo 142 co.1 lettera m del Codice e tutela di altri ambiti di tipo storico-monumentale”; Tavv. E3 ter “Beni paesaggistici di cui all'articolo 142 co.1 lettere c,f,g del Codice e tutela di altri beni individui di tipo naturalistico, geomorfologico e vegetazionale”.- strumentazione urbanistica generale vigente – Nuovo Prg del Comune di Roma approvato con delibera di CC n. 18 del 12 febbraio 2008. In particolare si tratta degli elaborati descrittivi (Relazione), prescrittivi (Sistemi e regole, Rete ecologica, NTA e Allegati NTA) e gestionali (G1 Carta per la qualità, G3 Sistema delle infrastrutture per la mobilità, G8 Standard urbanistici, G9.7 “Carta dell’Uso del suolo e fisionomie vegetazionali” ecc.);- strumentazione attuativa vigente e in itinere;b) un secondo Dossier (n. 2), in forma cartacea (disponibile in aula), contenente esempi di sperimentazione del percorso di pianificazione oggetto dell’esercitazione (tesi di laurea ed esami).Modalità d’esameLa verifica finale avverrà nella forma del colloquio sui temi trattati nelle lezioni a carattere teorico-definitorio e sul caso di studio affrontato. La votazione sarà basata su criteri di valutazione che fanno riferimento a: verifica delle conoscenze e dei principi teorici acquisiti, frequenza, qualità e pertinenza dei contenuti progettuali proposti, qualità grafica. A conclusione degli esami potrà essere richiesta copia degli elaborati dei progetti più interessanti.Bibliografia Alexander C. (1964), Notes on the Synthesis of Form , Cambridge, Mass., (trad. it. Note sulla sintesi della forma, Il Saggiatore, Milano, 1967).Balbo P.P. (1992), Il progetto Urbano, Gangemi, Roma, 1992.Barbieri C. A. e Oliva F. (a cura di) (1995), Le prospettive perequative per un nuovo regime immobiliare e per la riforma urbanistica, Inu – Commissione nazionale Regime immobiliare, in Urbanistica quaderni n. 7, Inu, Roma.Benevolo L (2005), Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza Bari-RomaBernoulli H. (1946), Die Stadt und ihr Boden, Erlenbach, Zürich. (trad. it. La città e il suolo urbano, a cura di L. Dodi, Vallardi, Milano, 1951).Campos Venuti G. (1987), La terza generazione dell’urbanistica, FrancoAngeli, Milano.Campos Venuti G. e Oliva F. (a cura di) (1992), Cinquant’anni di urbanistica in Italia 1942-1992, Laterza, Bari.Comune di Roma (2007), Conferenza di Copianificazione, Relazione tecnica.Corboz A. (1985), Il territorio come palinsesto, in Casabella, n. 516.Crupi F. (2009), “Modelli perequativi e meccanismi attuativi. Perequazione e innovazione nel piano locale”, in Laura Ricci (a cura di), Il piano locale e… , FrancoAngeli, Milano.Cullen G. (1961), Townscape, The Architectural Press, London. (trad. it. Il paesaggio urbano. Morfologia e progettazione, Calderini Editore, Bologna, 1976).De Lucia (2006), Se questa è una città. La condizione urbana nell'Italia contemporanea, Donzelli, Roma.Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma.Gabrielli B. (1993), Il recupero della città esistente, Etaslibri Torino.Galluzzi P. e Vitillo P. (a cura di) (2008), Rigenerare le città. La perequazione urbanistica come progetto, Maggioli, Rimini.Gambino R. (1997), Conservare, innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET, Torino.Garano S. (1990), La riqualificazione delle periferie della città europea, Edizioni Kappa, Roma.Geddes P. (1915), Cities in Evolution, Williams & Norgate Ltd, London 1949 (nuova ed. riv.).Giedion S.(1965), Spazio, tempo e architettura, Hoepli, Milano 1965Hall P. (1988), The cities of tomorrow, Basil Blackwell, Oxford.Howard E. (1898), Tomorrow, a peaceful path to real reform, Swan Sonnenschein, London. Il testo è stato ristampato nel 1902 con il titolo Garden Cities of to-morrow; (trad. it. L'idea della città giardino, Calderini, Bologna, 1962).Inu (1995), “La nuova legge urbanistica: i principi e le regole”, XXI Congresso, documento preliminare, Urbanistica Dossier, suppl. a Urbanistica informazioni n. 141.Le Corbusier (1946), Manière de penser l’urbanisme, Editions de l’Architecture d’Aujourd’hui, Paris, (trad. it. Maniera di pensare l'urbanistica, Roma-Bari, Laterza, 1965).Lynch K. (1960), The Image of the City, Mit Press, Cambrige-London, (trad. it. L’immagine della città, Marsilio, Padova, 1964, traduzione di C.G. Guarda).Lynch K. (1996), Progettare la città. La qualità della forma urbana, Etas, Milano.Macchi Cassia C. (1991), Il grande progetto urbano, NIS, Roma.Marcelloni M. (2003), Pensare la città contemporanea. Il nuovo piano regolatore di Roma, Editori Laterza, Bari.Mc Loughlin J.B. (1973), La pianificazione urbana e regionale, Marsilio, Padova.Moroni S. (a cura di) (1994), Territorio e giustizia distributiva, FrancoAngeli, Milano.Mumford L. (1961), The city in History, Harcourt, Brace & Co, New York (trad. it. La città nella storia, comunità, Milano, 1963).Nigro G. (a cura di) (1997), Urbanistica innovazione possibile, Gangemi Editore, Roma.Nigro G. (a cura di) (1999), Piani regolatori generali di ultima generazione. Argomenti di riflessioni e letture di piani locali, Gangemi, Roma.Oliva F. Galluzzi P. Vitillo P. (2002), Progettazione urbanistica, materiali e riferimenti per la costruzione del piano comunale, Maggioli, Rimini.Oliva F. (2010), Città senza cultura. Intervista a G. Campos Venuti, Laterza, Bari-Roma.Piccinato L. (1947-1988), La progettazione urbanistica, Marsilio, Venezia.Poëte M. (1929), Introduction à l'urbanisme. L'évolution des villes. La leçon de l’antiquité, Boivin Paris, (trad. it. La città antica. Introduzione all’urbanistica, Einaudi, Torino 1958).Ricci L. (a cura di) (1998), Il progetto urbano nell’esperienza italiana ed europea, Quaderni DPTU n. 7, Roma.Ricci L. (2001) (a cura di), Urbanistica n. 116, numero monografico sul nuovo piano di Roma, gennaio-giugno, Inu, Roma.Ricci L. (2005), Diffusione insediativa territorio e paesaggio. Un progetto per il governo delle trasformazioni territoriali contemporanee, Carocci Editore, Roma.Ricci L. (2009) (a cura di), Il piano locale e… , FrancoAngeli, Milano.Rodwin L. (1964), Le città nuove inglesi, Marsilio, Padova.Salzano E. (2003), Fondamenti di urbanistica, Laterza, Bari-Roma.Sica P. (1981), Storia dell’urbanistica, (Ottocento I e II e Novecento), Laterza, Bari.Sitte C. (1889), Der Städtebau nach seinen künstlerischen Grundsatzen, Carl Graeser Verlag, Wien, (trad. it. L'arte di costruire le città, L'urbanistica secondo i suoi fondamenti estetici, Vallardi, Milano, 1953).Unwin R. (1909-1971), La pratica della progettazione urbanistica, Il Saggiatore, Milano.Urbani P. (2000), Urbanistica consensuale. La disciplina degli usi del territorio tra liberalizzazione, programmazione e tutele differenziate, Bollati Boringhieri, Torino.Filmografia Vittorio De sica, Il tetto, 1956Francesco Rosi, Le mani sulla città, 1963Sitografiawww.inu.itwww.istat.itwww.planum.netwww.ptpg.provincia.roma.it/www.pusania.itwww.regione.lazio.it/web2/contents/ptpr/www.urbanistica.comune.roma.it/www.elearning.uniroma1.it
(Date degli appelli d'esame)
Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE DontV
Canale: 2
-
DONVITO GIACINTO
(programma)
Supporto alla didattica in uso: Personal computer e video proiettoreModalità di frequenza• Facoltativa Modalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Corso si propone di contribuire alla formazione dello studente sotto il profilo culturale, metodologico e tecnico, sostenendolo nella costruzione di un percorso progettuale consapevole della molteplicità degli orientamenti e degli apporti che hanno caratterizzato l’urbanistica e la sua collocazione nel processo di produzione e trasformazione della città e del territorio, fin dalla sua costituzione come disciplina autonoma. Un percorso progettuale che utilizzi indagini e descrizioni come materiali per la costruzione di valutazioni critiche e di risposte propositive coerenti.Programma Le questioni affrontate dal Corso tendono: da un lato a fornire alcuni lineamenti del quadro teorico e strumentale della disciplina urbanistica, nella sua evoluzione e nelle sue principali, recenti tendenze in Italia, anche in confronto con esperienze significative di altri contesti europei; dall’altro a definire i temi, l’articolazione, i contenuti e le modalità di costruzione di una proposta progettuale, rispetto ad un ambito spaziale prescelto. A questo scopo, agli studenti sarà richiesto di procedere ad una lettura critica per sistemi, dei caratteri e delle trasformazioni di uno specifico contesto, a seguito della quale potranno esprimere una sintesi valutativa intesa come snodo per l’individuazione dei principali contenuti propositivi delle loro elaborazioni, esposti nella forma ed al livello di definizione propri di uno schema direttore.Gli argomenti delle lezioni riguarderanno:le principali tendenze attuali della pianificazione e progettazione urbanistica in Italia ed il confronto con altri paesi europei: approcci, leggi, regole, strumenti e loro forme, competenze, attori;la costruzione del progetto: a) la lettura critica dei caratteri e delle trasformazioni del contesto urbano e territoriale attraverso i parametri fisico-naturalistici, storici, insediativi, socio-economici e funzionali. Fonti, modalità, strumenti, tecniche, rappresentazione; b) le valutazioni nel rapporto tra analisi, descrizione/interpretazione e proposta progettuale: contenuti, modalità di elaborazione, risultati possibili; c) gli esiti progettuali, in termini di obiettivi, strategie, azioni; d) elementi per la comprensione e l’utilizzo del linguaggio urbanistico: le rappresentazioni, le norme e il loro reciproco rapporto Modalità di esameL’esame sarà basato su un colloquio relativo agli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sulla discussione delle esercitazioni svolte e degli elaborati progettuali relativi all’ambito territoriale di studio.• Prova orale• Valutazione di un progetto BibliografiaCalzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999.Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013.Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003.Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000.Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999. Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011 Bibliography Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999. Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011.
Canale: 4
-
MARI MARIANO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
La didattica si avvale di proiezioni effettuate mediante supporti informatici, di materiale grafico e testuale rilasciato su supporti informatici, di indicazioni su ricerche ed elaborazioni da effettuare coordinate su reti internet, con indirizzo dedicato. All’inizio del corso, sarà distribuita una guida alle esercitazioni che prevede le modalità e l’articolazione degli elaborati grafici e degli approfondimenti dimensionali e tematici. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Corso prepara lo studente per realizzare una esperienza progettuale che preveda obbiettivi di intervento e criteri di sviluppo. Il processo progettuale si basa sulle conoscenze offerte nella prima parte del corso. Al progetto saranno applicati i principi e i valori più recenti della cultura urbanistica, dovrà utilizzare le tecniche acquisite e contenere indicazioni e proposte urbanistiche. Le proposte dovranno contenere la sintesi delle problematiche del territorio esaminato. Programma Il corso teorico fornirà i concetti di base dello studio del territorio e permetterà di indagare singolarmente gli elementi che costituiscono “il territorio come sistema complesso” e di dotarsi delle conoscenze culturali e disciplinari. A) Nell’ambito delle lezioni teoriche si tratteranno : 1. Studio degli ambiti fisici del territorio con riferimento diretto a quello oggetto del tema d’anno; 2. Studio dei processi insediativi e della formazione della struttura urbana; 3. Studio dei processi di urbanizzazione a scala locale; 4. Studio dei processi pianificatori e delle caratteristiche reticolari dello sviluppo, i fenomeni di terziarizzazione; 5. I problemi attuali dello sviluppo urbano : la qualità della vita, il consumo del suolo, del paesaggio e dell’ambiente, il recupero delle aree degradate e periferiche. 6. La Sostenibilità – procedure di VIA e VAS 7. Leggi e norme urbanistiche dell’ultimo decennio. Programmi Complessi: PRUST, Contratti di Quartiere, PRINT, Piano di Recupero Urbano, Piano Casa, Edilizia Sociale. B) Lezioni monografiche tratteranno: 1. La pianificazione di settore e i programmi complessi 2. I SIT, sistemi informativi territoriali 3. Le leggi urbanistica della Regione Lazio, con riferimenti a quelle della Calabria, Toscana, Veneto. C) Esercitazioni – Urbanistica contrattata e Copianificazione L’area oggetto di studi, analisi e proposte sarà compresa nel territorio del Comune Roma. In quest’area, a fronte dei contributi già esistenti a livello documentale e di conoscenze, saranno elaborati studi e grafici che dovranno apportare: a) la conoscenza del territorio b) la conoscenza socio-economica della popolazione e delle attività insediate nel territorio la conoscenza dello stato della pianificazione Modalità di esame • Valutazione di un progetto L’esame individuale consisterà nella discussione del progetto finale elaborato e nella valutazione delle premesse tecniche e culturali alla base dello stesso. • Prova orale Dovrà dimostrarsi adeguata padronanza degli ambiti culturali della pianificazione e di norme progettuali tecniche e attuative. • Prova scritta Si terrà una prova scritta, costituita da n. 6 quesiti su n. 12 proposti ai quali fornire risposte di tipo critico basati sulla parte tematica e normativa. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- CAMPOS VENUTI OLIVA, Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari 1965. - G. Nigro (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazioni, Gangemi, Roma 1999. - MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, Programma di Riqualificazione Urbana art.2L.179/92,Inu, RM1997. - MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, Programma di recupero urbano art.11 L493/93. Bando di Confronto Concorrenziale ( Del C.C. n. 41 del 24/12/95. Comune di Roma. Dipartimento politiche del territorio. Programma elaborato da : Ufficio per le periferie U-O n. 5. Consulenza scientifica: DPTU/DAU. Filmografia - Nanni Moretti – Caro Diario - 1993 - Francesco Rosi - Le mani sulla città - 1963 - Ettore Scola - C’eravamo tanto amati – 1974 - Ettore Scola - Brutti sporchi e cattivi - 1976. - Mathieu Kassovitz - L’odio - 1995 Siti Web www.google.com/maps - www.livesearch.com - www.bing.com/maps http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1086400,00.html in relazione a: Cetto La Qualunque 01 marzo 2008 www.report.it in relazione a: - CARA MADUNINA di Bernardo Iovene, In onda domenica 18 11 2007 - I RE DI ROMA di Paolo Mondani in onda il 04/05/2008 - ''LA VIA DEL MATTONE'' di Bernardo Iovene in onda 11/10/2009. |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | ITA | |
1026591 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE III
(obiettivi)
Il corso offre gli elementi teorici per il rilievo architettonico e urbano, le sue metodologie dirette e strumentali, le sue procedure e tecniche, anche digitali, di restituzione metrica, morfologica e tematica per il restauro monumentale e il recupero edilizio.
Canale: 1
-
CARLEVARIS ANNA LAURA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento: Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto - che ha già acquisito le competenze essenziali per la rappresentazione a mano libera e digitale dell’architettura e del contesto urbano - gli strumenti necessari alla acquisizione dei dati metrici e morfologici del patrimonio esistente e la restituzione dei dati per via grafica bi e tridimensionale.ProgrammaIl corso mira a individuare e sviluppare, all'interno della formazione acquisita dagli studenti, quelle conoscenze che possono contribuire al delicato compito di approccio al patrimonio storico e alle stratificazioni dell’ambito urbano (conoscenze geometriche di base, tecniche grafiche tradizionali e non, storia dell’architettura, etc.) per mettere a fuoco l’interdisciplinarietà tra le diverse componenti del bagaglio cultuale dell’architetto.Il rilievo di un edificio è un’operazione da affrontare a partire dalla consapevolezza del suo specifico valore storico-architettonico e da un’accurata indagine storico-critica. In seconda istanza, poiché rilevare significa scegliere quegli elementi che meglio restituiscono il significato dell’opera, è necessario operare un'adeguata schematizzazione geometrico-architettonica dell’architettura per poter poi procedere alla acquisizione metrica di elementi significativi opportunamente selezionati.Infine si passa alla fase operativa di acquisizione metrica non prima di aver acquisito le tecniche di rilevamento e le necessarie teorie della misura. L’intero processo, inoltre, è proposto allo studente come una significativa occasione per rivedere e selezionare, dal punto di vista grafico, le diverse modalità di rappresentazione per scegliere, di volta in volta, gli strumenti e i modi opportuni per registrare su carta lo stato di avanzamento del progetto di rilievo e la sua documentazione.Modalità di esameLo studente è tenuto a presentare, al momento dell’esame, i seguenti elaborati:A_ Taccuino di lavoro che riporta lezioni e esercitazioni in aula, nonché eidotipi, ecc.B_ Esercitazioni svolte durante il semestre e collegate ai temi delle lezioni, applicate ai primi approcci al rilevamento a vista e al rilevamento diretto di oggetti semplici.B_Elaborati relativi al Tema d’anno, scelto dagli studenti stessi in un ambito di proposte avanzate dall'insegnante. In generale, si ritiene opportuno che gli studenti, organizzati in gruppi composti da tre persone, lavorino su soggetti non troppo distanti né dal unto di vista storico-architettonico e morfologico, né dal punto di vista logistico, in modo da condurre l'esperienza in maniera collettiva.L’esercitazione dovrà descrivere:- storia dell’edificio e del contesto urbano;- eidotipi di piante, sezioni, prospetti;-elaborati relativi all'acquisizione delle misure tramite rilievo diretto eindiretto;- integrazioni del rilievo mediante fotogrammetria, fotomodellazione, etc;- restituzione dell’analisi storica, architettonica, metrico-proporzionale di piante e alzati;- eventuali elaborati desunti dal modello tridimensionale dell’oggetto rilevato;• - presentazione power point che racconti gli aspetti operativi e le scelte metodologiche, nonché gli apparati documentari raccolti.• • Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un rilievo• Valutazione di taccuino•
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
_ Riccardo Migliari, Il disegno degli ordini e il rilievo dell’architettura classica: Cinque pezzi facili, in Disegnare. Idee, immagini, n. 2, 1991, pp. 49-66; _Mario Docci, Diego Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Roma-Bari 1994; nuova edizione: Laterza, Roma-Bari 2009; _ Leonardo Paris, Il problema inverso della prospettiva, Edizioni Kappa, Roma 2000; _Malvina Borgherini, Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia 2005; _Livio De Luca, La fotomodellazione architettonica. Rilievo, modellazione, rappresentazione di edifici a partire da fotografie, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2011. Altri testi sono suggeriti di volta in volta agli studenti.
Canale: 3
Canale: 4
-
SBRANA STEFANO
(programma)
Supporto alla didattica in usoRevisione tavole ed elaborati graficiModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso introduce alla conoscenza del disegno come mezzo per la rappresentazione dello specifico dell’architettura , individuando un quadro formativo articolato secondo teorie, metodi, tecniche e strumenti, che è finalizzato alla predisposizione degli elementi conoscitivi di base ed avanzati interessanti in modo particolare il campo disciplinare dell’ allievo architetto. Gli argomenti trattati riguarderanno l’ ambito analitico relativo alla lettura ed alla conoscenza della realtà dell’ architettura mediante il rilievo che verrà elaborato in modo scientifico mediante tutte le tecniche di documentazione grafica, facendo diretto riferimento al contesto ambientale nelle esercitazioni grafiche.ProgrammaElenco degli argomenti trattati nelle lezioni:- Lineamenti storici del rilievo in architettura (teorie, metodi, strumenti e tecniche).- Teorie e tecniche di rappresentazione grafica in architettura; normative grafiche e codici di rappresentazione;- Teorie e tecniche del rilievo in architettura: rilievo tradizionale o diretto e rilievo strumentale;Esercitazioni e temi applicativi- Rilievo ed analisi grafica di un edificio di interesse storico e monumentale;- Rilievo ed analisi grafica di alcuni elementi architettonici significativi;- Rappresentazione grafica di un organismo edilizio nel suo contesto urbano.Elaborati richiesti- Rappresentazione grafica completa del rilievo del tema di studio ( piante, sezioni, prospetti e assonometria 1:100-1:50);- Rappresentazione grafica degli elementi architettonici significativi (pianta, sezione, prospetto 1:20-1:10);- Rappresentazione grafica di un edificio nel suo contesto urbano (planimetrie catastali, planimetrie, planivolumetrie 1:1000-1:200)Modalità di esame• Prova orale• Test attitudinale• Valutazione di un grafico di rilievoBibliografia- MAESTRO R.: “Disegno per l’ analisi ed il progetto”Editrice Esculapio, Bologna 91- MIRRI F.: “La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia Scientifica , Roma 92- MORLACCHI M.: “Il libro del Disegno” Gangemi Editore, Roma 2008- PORTER T. – GOODMAN S.: “Basic Design” Editrice Clup, Milano 91
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- MAESTRO R.: “Disegno per l’ analisi ed il progetto”Editrice Esculapio, Bologna 91 - MIRRI F.: “La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia Scientifica , Roma 92 - MORLACCHI M.: “Il libro del Disegno” Gangemi Editore, Roma 2008 - PORTER T. – GOODMAN S.: “Basic Design” Editrice Clup, Milano 91 Bibliography - MAESTRO R.: “Disegno per l’analisi ed il progetto” Editrice Esculapio, Bologna 91 - MIRRI F.: “ La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia Scientifica, Roma 92 - MORLACCHI M.: “ Il libro del Disegno” Gangemi Editore, Roma 2008 - PORTER T.-GOODMAN S.:” Basic design” Editrice Clup, Milano 91
Canale: 2
|
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
98751 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA MODERNA
(obiettivi)
Il Corso affronta il periodo che va dalla architettura del primo Rinascimento sino alla rivoluzione industriale. Le lezioni sono finalizzate sia ad illustrare le opere più significative ed il loro contesto storico e fisico, sia a fornire una conoscenza dei metodi di studio storico e di analisi dell’architettura. Una parte del Corso è dedicata ad attività seminariale.
Canale: 1
-
ROCA DE AMICIS AUGUSTO
(programma)
Obiettivo principale del corso è la lettura dell’opera architettonica nella sua individualità: caratteri e tendenze generali, differenti scuole interpretative, corrispondenze con il contesto storico, mutamenti di concezione, verranno volta per volta evidenziati per via di deduzione dal costante esercizio di analisi delle singole opere. Il corso si incentra sullo svolgersi dell’architettura in Italia, con particolare riferimento a Roma, nel periodo compreso tra l’esordio romano di Donato Bramante e le proposte di Giovanni Battista Piranesi, ossia nell’arco di tempo compreso tra il XVI secolo e la seconda metà del XVIII. Verranno inoltre indicati alcuni riferimenti essenziali relativi all’architettura del Quattrocento per completare il panorama di un periodo in cui gli ordini architettonici, la spazialità derivata dalla prospettiva, il processo continuo di rielaborazione creativa dei modelli antichi rivestono un ruolo fondante nella progettazione.
Sommario degli argomenti: Il Cinquecento A - Lezioni 1. Introduzione generale, criteri e scelte del corso. Bramante da Milano a Roma. Opere: Santa Maria presso San Satiro e tribuna di Santa Maria delle Grazie a Milano; tempietto di San Pietro in Montorio; chiostro di Santa Maria della Pace; cortile del Belvedere. 2. La fabbrica di San Pietro: progetti e significati. Opere: progetti di Bramante, Raffaello e Peruzzi per San Pietro. 3. Progetti e sperimentazioni nell'architettura sacra del primo Cinquecento. Opere: i progetti di Peruzzi per il Duomo di Carpi e per San Domenico a Siena. I progetti per San Giovanni dei Fiorentini: Sansovino, Peruzzi, Sangallo. 4. Il tema del palazzo tra Roma e l'Italia settentrionale. Opere: Palazzo Caprini di Bramante; Giulio Romano, palazzo Maccarani a Roma, palazzo Thiene a Vicenza; Jacopo Sansovino, palazzo Gaddi a Roma, palazzo Corner a Venezia; Michele Sanmicheli, palazzo Bevilacqua a Verona; Palladio, palazzo Porto, palazzo Valmarana, palazzo Chiericati a Vicenza. Alessi, palazzo Marino a Milano. Opere pubbliche: Sansovino, la Libreria Marciana a Venezia; Palladio; la Basilica e la Loggia del Capitanio a Vicenza. 5. Regola e licenza: il problema del Manierismo in architettura. Opere: Raffaello, Palazzo Branconio dell'Aquila; Giulio Romano, Palazzo Te; Michelangelo, Biblioteca Laurenziana a Firenze. 6. Antonio da Sangallo il Giovane. Opere: Palazzo Baldassini, Palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, la facciata di Santo Spirito in Saxia, i progetti e il modello per San Pietro. 7. Michelangelo a San Pietro. La tarda attività romana di Michelangelo. Opere: il San Pietro michelangiolesco; i progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, la cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, i lavori a Santa Maria degli Angeli. 8. Il michelangiolismo, esiti e dissensi. Del Duca e Ligorio. Opere: Giacomo Del Duca, Tomba Savelli in San Giovanni in Laterano, porta S. Giovanni, sistema cupolare in S. Maria di Loreto, Santa Maria in Trivio, palazzo Cornaro; Pirro Ligorio, Villa d'Este a Tivoli, Casino di Pio IV in Vaticano. Palazzo Spada e i suoi architetti. 9. L'architettura dei Gesuiti e l'architettura sacra dopo la metà del Cinquecento. Opere: le chiese di Padre Tristano; Il Gesù a Roma di Vignola, il Redentore a Venezia di Palladio, Santi Paolo e Barnaba a Milano di Alessi, San Fedele a Milano di Tibaldi. 10. Sintetismo e magnificenza a Roma alla fine del secolo. Opere: Giacomo Della Porta, Madonna dei Monti e San Paolo alle Tre fontane; Domenico Fontana, palazzo Lateranense, Scala Santa, Mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore; Martino Longhi il Vecchio, palazzo Cesi in Borgo, cappella Altemps in Santa Maria in Trastevere; Francesco da Volterra, San Giacomo degli Incurabili, cappella Caetani in Santa Pudenziana. B - Lezioni con visite guidate 1. Bramante e Raffaello: il coro di Santa Maria del Popolo e la cappella Chigi. Altre opere trattate: villa Madama di Raffaello. 2. La Farnesina di Peruzzi e la villa rinascimentale. 3. Peruzzi, palazzo Massimo alle Colonne; Sangallo, palazzo Regis, Palazzo Farnese e le aggiunte di Michelangelo. 4. Michelangelo, il Campidoglio. 5. Vignola, Villa Giulia e Sant'Andrea sulla Flaminia. Altre opere trattate: Palazzo Farnese a Caprarola, Sant'Anna dei Palafrenieri. 6. Il Collegio Romano. Della Porta, palazzo Maffei e palazzo Crescenzi-Serlupi, facciata del Gesù. Il Seicento A - Lezioni 1. Il primo Seicento a Roma e in Italia. Opere: Maderno, completamento di San Pietro; palazzo Borghese e il contributo di Ponzio; San Sebastiano fuori le mura di Ponzio. Milano: San Giuseppe e il palazzo di Brera di Richino; Bologna, San Salvatore di Magenta. I palazzi di Genova e il palazzo dell'Università di Bartolomeo Bianco. 2. Gianlorenzo Bernini. Opere: Facciata di Santa Bibiana, baldacchino di San Pietro, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, Palazzo Ludovisi, i progetti per il palazzo del Louvre a Parigi. 3. Bernini (II). Opere: San Tommaso a Castel Gandolfo, l'Assunta di Ariccia, Sant'Andrea al Quirinale, il colonnato di San Pietro, la Scala Regia, la Cattedra di San Pietro. 4. Francesco Borromini. Opere: San Carlo alle Quattro fontane, Sant'Ivo alla Sapienza, Oratorio dei Filippini, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori. 5. Borromini (II). Opere: Palazzo Carpegna, Sant'Agnese a piazza Navona, il completamento di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 6. Pietro da Cortona. Opere: Santi Luca e Martina, il primo progetto e la realizzazione, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata, cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino. 7. Cortona (II). Tendenze minoritarie barocche nella seconda metà del Seicento romano. Opere: Cortona, volta di palazzo Barberini, soffitti di Palazzo Pitti, volta di Santa Maria in Vallicella, volta e architettura della cupola dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso; Gherardi, cappella di Santa Cecilia in San Carlo ai Catinari. Pozzo, lavori a Sant'Ignazio, progetto per la chiesa degli Inglesi, San Francesco Saverio a Trento, la Jesuitenkirche a Vienna. 8. La seconda generazione del Seicento romano: autonomia e resistenze al Barocco. Opere: Carlo Rainaldi, chiese in piazza del Popolo; Carlo Fontana, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetti di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Giovanni Antonio De Rossi: Palazzo D'Aste, cappella Lancellotti in San Giovanni in Laterano. 9. Fanzago a Napoli. Longhena a Venezia. Opere: Fanzago, il linguaggio decorativo nella Certosa di San Martino, la chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo e la facciata della chiesa della Sapienza a Napoli. Longhena, la chiesa della Salute a Venezia. 10. Guarino Guarini. Opere: progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, San Lorenzo, cappella della Sindone e palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano a Vicenza. B - Lezioni con visite guidate 1. Fontana del Tritone, Santa Susanna, facciata; palazzo Barberini; cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria. 2. Sant'Andrea al Quirinale; San Carlo alle Quattro fontane, tiburio e campanile di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 3. Piazza Navona, fontana dei Fiumi, Sant'Agnese in Agone; Santa Maria della Pace e palazzo Gambirasi; Sant'Ivo alla Sapienza; Chiesa Nuova, interno; Casa dei Filippini. 4. Facciata di S. Maria in via Lata; facciata di San Marcello; Palazzo D'Aste; Santa Maria in Campitelli. Il Settecento A - Lezioni 1. Il Settecento romano: il borrominismo e la corrente "arcadica". Opere: Giuseppe Sardi, la chiesa del Rosario a Marino; Filippo Raguzzini, l'ospedale di San Gallicano; Gabriele Valvassori, facciata di palazzo Doria al Corso, Santa Maria della Luce. Progetti della corrente "arcadica". 2. Il ruolo delle accademie e dei concorsi. Juvarra a Roma. Galilei e il concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano. Opere: Juvarra: progetti di villa per tre dignitari e di chiesa a pianta centrale; cappella Antamoro in San Girolamo della Carità; Vittone, progetto per una città portuale e gli altri progetti in concorso. Vanvitelli e il porto di Ancona. La facciata di San Giovanni in Laterano di Galilei in rapporto agli altri progetti. 3. Juvarra e Vittone in Piemonte. Opere: Juvarra, Basilica e convento di Superga, Venaria Reale e la sua cappella, Palazzo Madama, San Filippo Neri e il Carmine a Torino, complesso di Stupinigi; Vittone, Santuario di Valinotto, Santa Maria di Piazza a Torino. 4. Vanvitelli e Fuga a Napoli. Opere: Vanvitelli, l'Annunziata e la chiesa dei Padri della Missione a Napoli; la Reggia di Caserta; Fuga, l'albergo dei Poveri e le grandi opere pubbliche del Settecento napoletano. 5. Piranesi e la cultura architettonica europea nella seconda metà del Settecento B - Lezioni con visite guidate 1. Interventi urbani nella Roma del Settecento: la scalinata di Piazza di Spagna, il porto di Ripetta, piazza Sant'Ignazio. 2. Ferdinando Fuga, il palazzo della Consulta. Nicola Salvi e il concorso per la fontana di Trevi. Altre opere trattate: Fuga, Santa Maria dell'Orazione e Morte; Salvi, Santa Maria in Gradi a Viterbo. 3. Tre grandi interventi settecenteschi nelle basiliche romane: Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testi di base: S. Benedetti, G. Zander, L'arte in Roma nel secolo XVI. L'architettura, Bologna, Cappelli, 1990 (ai fini del programma d’esame si vedano in particolare le pp. 61-85; 89-93; 111-130; 134-153; 157-162; 177-187; 201-205; 232-245; 264-287; 290-296; 333-338); W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano, Rizzoli 1997; R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 2
-
BENEDETTI SIMONA
(programma)
Supporto alla didattica in usoElearning2 con moodle2Modalità di frequenzaFacoltativaModalità di erogazioneTradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso si propone di ricostruire le principali linee di sviluppo della storia dell’architettura e della città dal primo Rinascimento al tardo Barocco settecentesco, attraverso l’analisi delle opere e degli architetti maggiormente significativi nelle diverse aree geografiche italiane, con particolare riferimento ai principali centri culturali nei diversi periodi storici in esame (Firenze, Roma, Venezia, Milano, Genova, Napoli ecc).Si considera fondamentale la conoscenza delle opere architettoniche oggetto del programma, favorita anche da un esercizio di analisi grafica, e visite guidate delle architetture paradigmatiche degli architetti interpreti di ogni periodo storico esaminato.Programma Il corso si articolerà in lezioni teoriche in aula, esercizi di analisi grafica, visite guidate (per gli organismi architettonici di Roma e dintorni), eventuale partecipazione a convegni e/o conferenze che si riterranno utili per approfondimenti contestuali al programma del corso.Si elencano di seguito gli argomenti nodali, cui si farà riferimento nelle lezioni, per i singoli periodi storici trattati.L’architettura dell’Umanesimo e del Primo RinascimentoIl ritorno alla tradizione classica attraverso lo studio dell’antico, il ruolo dell’architetto, il ruolo della committenza, il metodo della prospettiva, l’importanza del progetto, la trattatistica, l’uso degli ordini architettonici, gli impianti centrali e longitudinali, il palazzo rinascimentale.Opere, tipologie e caratteri architettonici dei principali interpreti.L’architettura del CinquecentoL’opera dei maestri del Cinquecento e le tendenze principali individuabili nella fioritura architettonica: Classicismo, Manierismo, Sintetismo. Il lessico ‘bramantesco’ dell’antico e nelle opere del ‘500. La tipologia del palazzo, della villa, dell’edificio sacro nella Roma post-tridentina. Le personalità più significative e le loro opere.Storia di due cantieri a scala urbana: S. Pietro in Vaticano, piazza del Campidoglio.Architettura Barocca - SeicentoCaratteri principali dell’architettura barocca: le complesse geometrie spaziali e l’osmosi tra spazio interno-spazio esterno, il tema della meraviglia e dello stupore, la fusione delle arti nell’opera architettonica, l’immagine complessiva dell’architettura come sovrapposizione di molteplici elementi linguistico-formativi. I maestri e le loro opere.Architettura tardo- baroccaL’opera di Carlo Fontana il ruolo dell’Accademia di S. Luca e la nascita dell’architettura dell’Arcadia, i concorsi Clementini, il concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Tipologie assistenziali e pubbliche. Opere architettoniche a scala urbana a Roma: Porto di Ripetta, Piazza di Spagna, Piazza di S. Ignazio, Ospedale di S. Gallicano, Fontana di Trevi, Palazzo della Consulta a Roma. Altri architetti e opere con riferimenti a Napoli e Caserta.Modalità di esameProva orale con schizzi grafici L’esame consiste in un colloquio orale, nel quale si dovrà dimostrare di aver acquisito un metodo d’approccio alle problematiche storico-architettoniche (oggetto delle lezioni teoriche), dimostrando la conoscenza specifica dei singoli organismi architettonici (con l’ausilio di schizzi e disegni esplicativi). Sono suggeriti ulteriori approfondimenti su opere specifiche o problematiche generali delle quali si indicano contributi aggiuntivi forniti sulla piattaforma elearning 2. Sarà necessario dimostrare la conoscenza diretta delle architetture e dei complessi monumentali romani oggetto del programma e dei sopralluoghi previsti dal corso.Bibliografia*L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura).*A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112*H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164.*G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003.*W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997.*G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001.*R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993.*P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992.Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997.*Testi fondamentali.Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici con elearning2
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
*L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004 Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992. Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali. Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici con elearning2 Bibliography *L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004 Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992. Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali.
Canale: 3
-
RICCI MAURIZIO
(programma)
Programma
Il Quattrocento A – Lezioni 1. Introduzione al corso. Finalità e metodi. Il Rinascimento nella critica storica 2. Brunelleschi e la nuova architettura “prospettica e sintattica”. Michelozzo 3. Alberti e l’Antico 4. Roma da Niccolò V (1447-1455) ad Alessandro VI (1492-1503) 5. Firenze e la Toscana nella seconda metà del Quattrocento 6. I “centri del Rinascimento”. Pienza. Siena. Urbino 7. Milano e Bramante. I progetti architettonici di Leonardo B – Lezioni con visite guidate Il Cinquecento A – Lezioni 8. Bramante a Roma 9. San Pietro: progetti ed esecuzione 10. La cerchia di Bramante: Raffaello e Baldassarre Peruzzi 11. Giulio Romano e Antonio da Sangallo il Giovane 12. Il Veneto. Falconetto, Sanmicheli e Sansovino 13. Michelangelo architetto 14. Palladio 15. Vignola 16. Roma nel secondo Cinquecento B – Lezioni con visite guidate Il Seicento A – Lezioni 17. Il primo Seicento a Roma e in Italia 18. Gian Lorenzo Bernini 19. Francesco Borromini 20. Pietro da Cortona 21. Roma e gli architetti della seconda generazione: Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi 22. Il Barocco fuori di Roma: Napoli e Venezia. Guarino Guarini B – Lezioni con visite guidate Il Settecento A – Lezioni 23. Roma nel primo Settecento: il borrominismo, la corrente “arcadica”, i grandi concorsi 24. Filippo Juvarra e Bernardo Vittone in Piemonte 25. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionale B – Lezioni con visite guidate Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano, Electa, 1998 (in particolare le pp. 38-199; 272-433).
(Date degli appelli d'esame)
W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, Introduzione di D. Howard, Milano, Rizzoli, 1997. R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 4
-
AZZARO BARTOLOMEO
(programma)
STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNAresponsabile prof. Maurizio RicciMaurizio Ricci si è laureato in architettura presso l'Università degliStudi di Roma “La Sapienza” (1984) e ha poi seguito un corso diperfezionamento in “Teorie dell'architettura” nello stesso Ateneo(1989). In seguito ha effettuato studi e ricerche all'Akademie derbildenden Künste di Vienna (1989), all'Ecole d'architecture ParisVillemin,presso la quale ha conseguito il Certificat d'EtudesApprofondies en Architecture (C.E.A.A.) in “Théories del'architecture” (1990), e all'Università di Bamberg(Aufbaustudium Denkmalpflege, 1990-91).Al 1994 risale il conferimento del titolo di dottore di ricerca instoria dell'architettura.Storia dell’architettura modernaprof. Maurizio Ricciemail:maurizioricci@libero.itContenuti e obiettivi didattici del corsoIl corso intende fornire un quadro dello svolgimento dell’architettura in Italia dal XV allametà del XVIII secolo.Il corso si articola in lezioni in aula e visite guidate. Le lezioni mirano a fornire leconoscenze di base sul periodo in esame, privilegiando l’analisi storico-critica di unnumero adeguato di opere architettoniche. Saranno prese in considerazione le principalilinee di sviluppo della storiografia architettonica relativamente all’arco cronologicoindicato, i contesti urbani e la committenza. Le visite guidate mirano a completare,attraverso l’analisi diretta delle opere, la formazione e la capacità di lettura storico-criticadell’architettura da parte degli studenti.Programma del corso:Il QuattrocentoA – Lezioni1. Introduzione al corso. Finalità e metodi. Il Rinascimento nella critica storica2. Brunelleschi e la nuova architettura “prospettica e sintattica”. MichelozzoOpere: Cupola di Santa Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, Sacrestia Vecchia inSan Lorenzo, San Lorenzo, Cappella Pazzi in Santa Croce, Santo Spirito, Rotonda degliAngeli, Palazzo di Parte Guelfa, tribune morte e lanterna della cupola di Santa Maria delFiore; Michelozzo, Palazzo Medici, Rotonda della SS. Annunziata3. Alberti e l’AnticoOpere: il De re aedificatoria; Rimini, Tempio Malatestiano; Firenze, Palazzo Rucellai,facciata di Santa Maria Novella, Cappella Rucellai in San Pancrazio; Mantova, SanSebastiano, Sant’Andrea4. Roma da Niccolò V (1447-1455) ad Alessandro VI (1492-1503)Opere: progetto di Niccolò V per San Pietro; San Giacomo degli Spagnoli; Loggia delleBenedizioni in San Pietro; Palazzo Venezia, Palazzetto e chiesa di San Marco; Santa Mariadel Popolo; Ospedale di Santo Spirito; Sant’Agostino; Santa Maria della Pace; Belvederedi Innocenzo VIII; San Pietro in Montorio; Palazzo della Cancelleria5. Firenze e la Toscana nella seconda metà del QuattrocentoOpere: Firenze, Palazzo Pitti, Palazzo Strozzi, Sacrestia di Santo Spirito, Palazzo Gondi,Palazzo Scala, San Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a Caiano,Villa Medici; Cortona, Madonna del Calcinaio6. I “centri del Rinascimento”. Pienza. Siena. Urbino. MilanoOpere: Pienza, cattedrale e Palazzo Piccolomini; Siena, Palazzo e Loggia Piccolomini,Palazzo Spannocchi, Cappella di Piazza, Villa Chigi alle Volte; Urbino, Palazzo Ducale,Duomo, San Bernardino; Milano, Cappella Portinari, Ospedale Maggiore; Bergamo,Cappella Colleoni7. Bramante milanese. I progetti architettonici di LeonardoOpere: Santa Maria presso San Satiro; la tribuna di Santa Maria delle Grazie; la canonicaed i chiostri di Sant’Ambrogio; Pavia, cattedrale; i progetti di Leonardo per chiese apianta centraleB – Lezioni con visite guidateIl CinquecentoA – Lezioni8. Bramante a RomaOpere: chiostro e convento di Santa Maria della Pace; Palazzo del cardinal AdrianoCastellesi da Corneto (Giraud-Torlonia); Cortile del Belvedere; coro di Santa Maria delPopolo; Palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio; SS. Celso e Giuliano; tempietto diSan Pietro in Montorio; Palazzo Caprini9. San Pietro: progetti ed esecuzioneOpere: progetti di Bramante, Raffaello, Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane10. La cerchia di Bramante: Raffaello e Baldassarre PeruzziOpere: Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, PalazzoAlberini, Palazzo Branconio dell’Aquila, Villa Madama; Villa Chigi in Via della Lungara,Cappella Ghisilardi in San Domenico a Bologna, Palazzo Massimo alle Colonne11. Giulio Romano e Antonio da Sangallo il GiovaneOpere: Roma, Palazzo Baldassini; Palazzo Farnese; Santa Maria di Monserrato; SantoSpirito in Sassia; Casa di Giulio Romano; Villa Lante al Gianicolo; Palazzo StatiMaccarani; Palazzo Adimari Salviati; Mantova, Palazzo Te; Duomo; Casa di GiulioRomano; Vicenza, Palazzo Thiene12. Il Veneto. Falconetto, Sanmicheli e SansovinoOpere: Padova, Loggia e Odeon Cornaro; Luvigliano, Villa dei Vescovi; Verona, PalazzoBevilacqua, Palazzo Canossa, Porta Nuova, Porta Palio, Madonna di Campagna, CappellaPellegrini in San Bernardino; Venezia, Palazzo Grimani, Libreria Marciana, Loggia delcampanile di piazza San Marco, Zecca, Palazzo Corner313. Michelangelo architettoOpere: Firenze, Sacrestia Nuova in San Lorenzo, Biblioteca Laurenziana; Roma, ilCampidoglio, aggiunte a Palazzo Farnese, San Pietro, progetti per San Giovanni deiFiorentini, Porta Pia, Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli14. PalladioOpere: Villa Godi a Lonedo; Vicenza, Palazzo Iseppo Porto, Basilica, Palazzo Chiericati,Palazzo Valmarana, Loggia del Capitanio, Teatro Olimpico; Villa La Rotonda; Villa Barbaroa Maser; Venezia, San Giorgio Maggiore, Redentore; I Quattro Libri15. VignolaOpere: Bologna, progetti per San Petronio, Palazzo Bocchi, Portico dei Banchi, Porta Pia;Roma, Villa Giulia e chiesa di Sant’Andrea in Via Flaminia, facciata di Santa Mariadell’Orto, chiesa del Gesù, Sant’Anna dei Palafrenieri; Caprarola, Palazzo Farnese;Piacenza, Palazzo Farnese; la Regola delli cinque ordini e Le due regole della prospettivapratica16. Roma nel secondo CinquecentoOpere: Casino di Pio IV in Vaticano, Villa d’Este a Tivoli; facciata del Gesù, Madonna deiMonti, San Paolo alle Tre Fontane, Palazzo Maffei Marescotti; Palazzo del Quirinale, SanSalvatore in Lauro; Palazzo Lateranense, Mostra dell'Acqua Felice, Cappella Sistina inSanta Maria Maggiore; San Giacomo degli IncurabiliB – Lezioni con visite guidateIl SeicentoA – Lezioni17. Il primo Seicento a Roma e in ItaliaOpere: Roma, completamento di San Pietro, facciata di Santa Susanna, PalazzoBarberini, Palazzo Borghese; Milano, San Giuseppe, Palazzo di Brera; Bologna, SanSalvatore; Genova, Palazzo dell’Università18. Gian Lorenzo BerniniOpere: Facciata di Santa Bibiana; baldacchino di San Pietro, fontana del Tritone, CappellaCornaro in Santa Maria della Vittoria; Palazzo Ludovisi; Palazzo Chigi-Odescalchi; progettiper il Palazzo del Louvre a Parigi; San Tommaso a Castel Gandolfo; l’Assunta di Ariccia,Sant’Andrea al Quirinale; il colonnato di San Pietro; fontana dei Fiumi in Piazza Navona19. Francesco BorrominiOpere: San Carlo alle Quattro Fontane; Oratorio dei Filippini; Sant’Ivo alla Sapienza;Sant’Agnese in Agone; San Giovanni in Laterano; Santa Maria dei Sette Dolori; PalazzoCarpegna; completamento di Sant’Andrea delle Fratte; Palazzo di Propaganda Fide20. Pietro da CortonaOpere: SS. Luca e Martina; Villa Sacchetti al Pigneto; Santa Maria della Pace; SantaMaria in Via Lata; SS. Ambrogio e Carlo al Corso21. Roma e gli architetti della seconda generazione: Carlo Rainaldi, Carlo Fontana,Giovanni Antonio De Rossi4Opere: chiese in piazza del Popolo, Santa Maria in Campitelli; facciata di San Marcello alCorso, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetto di completamento dipiazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Palazzo D’Aste22. Il Barocco fuori di Roma: Napoli e Venezia. Guarino GuariniOpere: Napoli, certosa di San Martino, San Giuseppe a Pontecorvo; Venezia, Santa Mariadella Salute; Guarino Guarini, progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, SanLorenzo, Cappella della Sindone, Palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano aVicenzaB – Lezioni con visite guidateIl SettecentoA – Lezioni23. Roma nel primo Settecento: il borrominismo, la corrente “arcadica”, i grandi concorsiOpere: il porto di Ripetta; la scalinata di piazza di Spagna; l’ospedale di San Gallicano, lapiazza di Sant’Ignazio; la chiesa del Rosario a Marino; la facciata di Palazzo Doria alCorso;progetti della corrente “arcadica”; la facciata di San Giovanni in Laterano, progettie realizzazione; Santa Maria Maggiore; Santa Croce in Gerusalemme24. Filippo Juvarra e Bernardo Vittone in PiemonteOpere: Basilica di Superga, Palazzo Madama, Chiesa del Carmine a Torino, complesso diStupinigi; Santuario di Vallinotto; Santa Maria di Piazza a Torino25. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionaleOpere: Reggia di Caserta, chiesa dell’Annunziata a Napoli; Palazzo della Consulta e SantaMaria dell’Orazione e Morte a Roma, Albergo dei Poveri a Napoli; Roma, Fontana di TreviB – Lezioni con visite guidateModalità d’esameL’esame è orale e individuale. Agli studenti sarà richiesta la conoscenza degli argomentiindicati nel programma, in particolare la capacità di individuare, descrivere ed analizzarecriticamente nel loro ambito storico, anche a mezzo di schizzi in pianta, prospetto esezione, le opere sopraelencate.
(Date degli appelli d'esame)
|
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1035676 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III
(obiettivi)
Il progetto del Laboratorio ha per tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale, tra costruito e vuoto. Le discipline del laboratorio integrano gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e della analisi della città e del territorio. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 4
-
LAMBERTUCCI FILIPPO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Moodle su e-learning 2: LAB_PROG_III_LAMB_14-15 Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il laboratorio vuole indirizzare gli studenti alla formazione di una coscienza dello spazio che tenga conto della complessità dei parametri che lo configurano, attribuendo particolare rilievo agli aspetti del controllo della luce, della misura e della sequenza intesi come aspetti primari della progettazione e della comprensione di uno spazio tanto logico quanto fisico che precede la formazione dei linguaggi. Nella individuazione e nella scelta di questi ultimi gli studenti saranno accompagnati nella comprensione dei contenuti e dei caratteri di quelli prescelti, sollecitandone la messa a fuoco delle relative grammatiche e sintassi. Programma Il tema di esercitazione consiste nella progettazione di un centro parrocchiale in una zona periferica della città di Roma; l’articolazione del programma funzionale permette di integrare vari livelli di progettazione, dalla scala urbana di raccordo con gli spazi del quartiere a quella del dettaglio. Al tempo stesso ci si dovrà confrontare con modalità di approccio allo spazio di natura diversa, da quella funzionale e urbana, a quella più complessa dell’indagine sui valori dello spazio in sé e dello spazio simbolico legati a precisi canoni e requisiti prestazionali. Il progetto degli spazi interni dovrà inoltre essere studiato in stretta relazione sia con la peculiarità del tema liturgico, sia con gli spazi esterni, dei quali si richiederà la definizione con adeguato approfondimento; sarà richiesta al proposito l’applicazione di criteri di bioclimatica, almeno elementari. Si ritiene il tema particolarmente esemplificativo di un programma di progettazione complessa; le diverse parti di cui è costituito, infatti, costringeranno ad una riflessione sulle interazioni tra questioni di forma, di programma, di scala, di aderenza funzionale, di rispetto normativo che si dovranno misurare sul terreno della residenza (alloggi per parroco e aiutanti), della attrezzatura collettiva (locali di istruzione, riunione, svago, etc), del monumento e del linguaggio (aula liturgica), dei valori spaziali interni (controllo della luce e della sintassi spaziale), degli spazi collettivi e pubblici ( il sagrato, l’oratorio, il rapporto con la città). La peculiarità del tema sollecita il raggiungimento di una capacità di controllo laica (nel senso pieno del termine) rispetto al tema, per poter isolare con precisione e quindi dosare di conseguenza i parametri che dovranno concorrere alla formazione del progetto senza abbandonarsi a superficiali espressioni simboliche. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Aris C.M., Silenzi eloquenti, Milano, 2002 Aris C.M., Le variazioni dell’identità - Il tipo in architettura, Milano, 2002 Hertzberger H., Lezioni di architettura, Bari 1996 Lambertucci F., Meriggi M., Pallini C., Pezzetti L.M., Posocco P., Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 F. Lambertucci, Esplorazioni spaziali, Macerata, 2013 L. Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 Palma R., Ravagnati C., Atlante di progettazione architettonica, CittàStudi, 2014. M. Pierrot, Storia delle camere, Sellerio, Palermo, 2011 L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. C. Rowe, La matematica della villa ideale, Bologna, 1990 B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Torino 1948 e segg.
Canale: 2
-
ZAMMERINI MASSIMO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Dropbox (www.mzblog.it) Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Dopo le esperienze dei due anni precedenti sui temi della residenza, il tema dell’edificio complesso apre verso una nuova consapevolezza rispetto ai rapporti di scala tipici di uno spazio multifunzionale pubblico, nel rapporto interno/esterno ed edificio/contesto, che si carica dei significati esprimibili da un’emergenza architettonica, ubicata all’interno della città consolidata. Obiettivo è la piena acquisizione delle teorie e delle tecniche che concorrono alla costruzione dell’idea progettuale dell’edificio complesso. Programma Il Laboratorio propone il tema della progettazione di un edificio complesso a destinazione culturale che ospiterà un Centro di Arti Sceniche e residenze. Il progetto si pone come sintesi formale delle diverse componenti del progetto di architettura: studio delle funzioni, criteri distributivi, idea strutturale, soluzioni impiantistiche e illuminotecniche, gestione, fruizione e manutenzione. L’area prescelta per il progetto è situata Roma in un’area della città consolidata, dove persistono importanti preesistenze architettoniche storiche e anche opere di architettura moderna. Il tema museale e l’ubicazione collocano l’esperienza formativa all’interno di un’ampia riflessione diciplinare che comprende: - La dimensione contemporanea del museo come luogo della conoscenza e dell’informazione, oltre alla conservazione. - Il tema museale come emblematico, nel rapporto edificio/opera, delle relazioni tra presente e passato, tra nuovo e antico, tra contesto ed edificio. Il laboratorio è articolato in un ciclo di lezioni di carattere teorico e tecnico sui temi oggetto d’esame, su opere di architettura riferibili al Moderno e alla produzione contemporanea internazionale, seminari in aula, esercitazioni ex tempore e alcuni interventi tematici di docenti ospiti. Sono previste tre verifiche programmate, con valutazione dello stato di avenzamento dei progetti. L’esame si svolge attraverso un colloquio che dimostri la conoscenza degli argomenti trattati e della bibliografia, e la presentazione del progetto. Modalità di esame L’intero complesso dovrà essere progettato tenendo conto delle preesistenze naturalistiche e nel rispetto delle soluzioni e delle tecnologie idonee al contenimento energetico. Programma funzionale e schema distributivo del Museo: Atrio di ingresso con accessi indipendenti ai vari spazi; Bookshop e caffetteria; Teatro di prosa, servizi, sale prove; Piccolo Museo Permanente; Locali Mostre Temporanee. Residenze per ospiti. Ogni livello del centro di arti sceniche deve avere un’altezza minima netta di 4 metri. I solai, comprensivi di intercapedine per impianti di climatizzazione e impianto di illuminazione avrà uno spessore non inferiore ad 1 metro TAVOLE ED ELABORATI D’ESAME Planimetria urbana stato di fatto 1:1000 Planovolumetria e profili 1:500 Piante dei vari livelli 1:200 Sezioni e prospetti con le ombre 1: 200 Residenze 1:100 e 1:50 in pianta, prospetto e sezione. Inserimento assonometrico nel contesto in quattro angolazioni Inserimento prospettico nel contesto – rendering dei fotoinserimenti in formato tif 300 DPI base minima cm. 21 • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010 Aldo Rossi, L’architettura della città, Padova 1966 Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944 Massimo Zammerini, Concorso per il Palazzo Littorio, Universale di Architettura, Ed. Testo & Immagine, Torino 2002 Rudolf Arnheim, La dinamica della forma architettonica, Feltrinelli, Milano 1981 Massimo Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004
Canale: 3
-
SALIMEI GUENDALINA
(programma)
PIATTAFORMA ELEARNING
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III 14/15_ CANALE C_SALIMEI http://elearning2.uniroma1.it/enrol/index.php?id=2840 PROGRAMMA DEL LABORATORIO 1) Contenuti disciplinari dell'insegnamento L’obiettivo del corso è quello di stimolare il senso estetico e critico dello studente attraverso l’uso di nozioni e strumenti in grado di facilitare il processo di comprensione di un’opera architettonica nella sua dimensione plurisensica e multidisciplinare. Il corso ha il fine di educare lo studente ad integrare le parti di un’opera architettonica secondo un sistema di relazioni non soltanto compositivo, ma cognitivo. Lo studente dovrà imparare a leggere il territorio nella sua dimensione architettonica, storica e sociale, al fine di sviluppare progetti integrati che tengano conto delle istanze proveniente dal basso. In dettaglio si intende porre l’attenzione sul progetto di architettura anche come messaggio consapevole ed espressione poetica, sul rapporto tra l’opera ed il luogo in cui si interviene, tra la memoria storica e la lettura interpretativa della morfologia urbana e territoriale, tra l’astrazione delle strutture formali e la costruttività dell’architettura e questo tenendo presenti le continue interpolazioni tra le diverse necessità; più in generale tra la storicità delle motivazioni e la soggettività delle scelte del progettista nelle varie culture del progetto nella condizione attuale. 2) Strumenti di insegnamento (teorici, operativi, istituzionali, monografici) L’attività del corso seguirà le fasi previste dal laboratorio facendo particolare attenzione a che il progetto finale sia il risultato ultimo di un processo attento all’analisi del rapporto “forma/contenuto”, “storia/innovazione”; e tra il ricorso a modelli tipologici di riferimento ed il loro superamento con le nuove esigenze sopravvenute, tra l’uso dei materiali e le loro prestazioni, e riesca, attraverso tutta una serie di variabili, a fare interagire questi fattori con la concezione base del progetto. 3) Fasi di svolgimento e organizzazione Il lavoro si svolge fondamentalmente in aula e segue le fasi previste dal laboratorio. Da un lato si conduce un lavoro di analisi e di lettura di progetti ed esperienze concrete, teso a chiarire con la comparazione di esempi diversi, i caratteri formali delle opere in esame e la loro attitudine a fornire materiale per una nuova progettazione architettonica, dall’altro si segue lo sviluppo della proposta progettuale e la continua verifica dell’ipotesi scelta. Lezioni, illustrazioni di opere architettoniche ed esercitazioni seminariali saranno di supporto allo svolgimento del tema prescelto. Il materiale iconografico come pure un’accurata bibliografia verrà consegnata contestualmente agli esempi proposti, così come negli incontri seminariali verrà suggerita una traccia del lavoro da eseguire attraverso la proposta di alcuni temi progettuali sui quali ragionare. 4) Verifiche didattiche e modalità di esame L’esame verterà sull’illustrazione, attraverso tavole grafiche e una parte orale in cui si mostrerà il lavoro svolto, la conoscenza e l’acquisizione di alcuni testi scelti dallo studente e così come concordato con il docente responsabile del laboratorio; particolare attenzione dovrà essere posta al metodo progettuale scelto e alle risposte di questo in termini costruttivi sempre tenendo bene a mente i riferimenti culturali adottati nel corso dello svolgimento del progetto. 5) Tema Il tema prescelto è la progettazione di un centro culturale per le tre religioni monoteistiche Per centro culturale per le tre religioni monoteistiche, non si intende, come si fa spesso -erroneamente- un inter-religioso, vale a dire un luogo dove tutti le religioni trovino asilo, con la compresenza di simbologie da esse derivate e la attuazione dei diversi culti, quanto piuttosto un luogo dove ciascuno possa esercitare la propria fede quale che essa sia (in questo caso si è preferito limitarsi alle tre religioni monoteistiche). Come si esprime in architettura un tale luogo? Evitando spazi promiscui, poiché i luoghi che possono essere usati da tutte le religioni simultaneamente non esistono e dove esistono sono luoghi del silenzio e della riflessione (cosa buona e bella ma che non corrisponde ad alcun culto). In architettura è possibile progettare spazi che possano servire a tutte le funzioni salvo il culto, che è differenziato e tale rimane; non ci soluzioni che possano aiutare a risolvere il problema della diversità irriducibile dei luoghi di culto. In luoghi aperti, come la piazza di Assisi, i religiosi delle diverse religioni hanno pregato ciascuno a modo suo. Ma era solo una piazza. Per il resto le religioni possono fare moltissimo insieme nel campo della cultura, dell'arte dell'assistenza nelle sue varie forme; ed è lo scenario che si ipotizza nel progetto del nostro laboratorio; condividere il medesimo luogo di culto -invece- è una forzatura inutile. Le diverse religioni vogliono esistere in pace e avere spazi autonomi per i loro culti e per altre necessità, cosa che raramente avviene. Promuovono incontri tra di loro, quando lo fanno ma non pensano minimamente a luoghi di culto condivisi. Solo alcuni enti pubblici pensano di dare vita a spazi interreligiosi, non le religioni stesse. BIBLIOGRAFIA GENERALE
(Date degli appelli d'esame)
In riferimento alla storia dell’architettura moderna Benevolo Leonardo La Storia dell’architettura moderna lAterza, Bari 1975 De Fusco Renato La Storia dell’architettura moderna lAterza, Bari 1975 Frampton Kenneth Storia dell’architettura moderna, Zanichelli Bologna 1986 Patella Luciano Storia dell’architettura, antologia critica, Etas In riferimento alla progettazione Angeletti P.-Bordini V.-Terranova A. Fondamenti di Composizione Architettonica, NIS, Roma 1977 Barbieri Pepe Infraspazi, collana Babele, Meltemi, 2006 Bordini Valter L’architettura dell’inquietudine, Allemandi 2006 Cao Umberto Elementi di progettazione architettonica, Laterza, Bari 1995 Paolo Portoghesi Natura e Architettura. Abitare la terra, Kappa Roma 2005 Franco Purini Comporre l’architettura, Laterza Franco Purini L’architettura didattica, Gangemi 2002 Herman Hertzberger Lezioni di architettura, Laterza Bari 1996 Norberg- Schultz Christian Genius Loci- Paesaggio ambientale architettura, Electa, Milano, 1992 Quaroni Ludovico Progettare un edificio, Gangemi, Milano Rossi Aldo L’Architettura della Città , Clup, Milano 1983 Rossi Aldo Scritti scelti sull’architettura e la città ,Clup, Milano 1975 Rossi P.O La Costruzione del progetto architettonico, Laterza Venturi Robert Complessità e contraddizioni nell’architettura,Dedalo, Bari 1991 Antologia di testi su scritti di Peter Eisemann, Kappa scritti di Toyo Ito, Kappa scritti di Steven Holl, Kappa scritti di Rem Koolhaas, Kappa BIBLIOGRAFIA SPECIALISTICA - PIVA A. (red.), La città multietnica: lo spazio sacro, Padova, Marsilio, 1995 (fotocopie) - AA.VV., La mostra “Città di pietra”, Architetture per “Progetto Sud” alla 10° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia 2006, Aion, Firenze, 2007, Bari, Punta Perotti, pp.24-83 (scansioni) - RAFFONE S., La casa di Abramo. Aula di preghiera e centro di incontro cristiano e islamico a Napoli, Napoli CLEAN, 2007 (scansioni) - CASCIANI S., “Lumen Center: the church of any God” in “Domus”, 2009/926, pp.44-47 (scansioni) - HUMANITAS, 2013/6 “Spazi e luoghi sacri” (scansioni) - LA FRANCA CERASI CASSUTO, “Architettura judaica in Italia: ebraismo, sito, memoria dei luoghi”, Flaccovio editore, 1994 (scansioni) - JOHN D. HOAG, Architettura islamica, Mondadori Electa, 1973 (scansioni) - LUDOVICO MICARA , Architetture e Spazi dell'Islam, Carucci, 1985 (scansioni) - HOFFMANN-AXTHELM DIETER, Das Haus der drei Religionen. Bet-und Lehrhaus Berlin, Dom Publishers, 2013 (consultato) SITOGRAFIA - http://hicarquitectura.com/2012/03/ivanna-sanjuan-centro-interreligioso-en-el-raval-barcelona/ - http://www.interculturatorino.it/glossary/dialogo-interreligioso/ - http://www.reset.it/reset-doc/berlin-petriplatz-quando-il-dialogo-interreligioso-incontra-larchitettura - http://www.thema.es/progetto-per-un-tempio-interreligioso/ - http://www.chiesacattolica.it/documenti/2007/01/00012356_dossier_statistico_immigrazione_2006_cari.html
Canale: 5
-
DE CESARIS ALESSANDRA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma moodle elearning 2Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl laboratorio ha l'obiettivo di far acquisire allo studente nozioni e strumenti necessari alla elaborazione del progetto di architettura, mettendo in luce la complessità del procedimento progettuale. L'esperienza progettuale sarà indirizzata verso:- L'analisi delle tecniche del procedimento compositivo e dei vari passaggi logici, non sempre lineari, che orientano la soluzione architettonica.- L'approfondimento degli aspetti costruttivi e di linguaggio architettonico e di quelli relativi alla sostenibilità ambientale del progetto.ProgrammaIl progetto del Laboratorio ha come tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale tra spazio costruito e spazio vuoto e integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e dell’analisi della città e del territorio.Il corso si articola in due fasi che si svolgono in parallelo. La prima attraverso l’esposizione di casi studio realizzati, con proiezione di immagini e approfondimenti sulle tecniche di ideazione e progettazione di edifici non solo riferiti al tema scelto per l’esercitazione progettuale; è finalizzata alla acquisizione di conoscenze nel campo della progettazione architettonica con particolare riferimento al dibattito contemporaneo. La seconda è riservata al lavoro di progettazione in aula e/o di revisione dei prodotti degli studenti.In una prima fase del Laboratorio gli studenti potranno lavorare in gruppo ed elaborare una prima idea comune, mentre la seconda fase del lavoro è strettamente individualeDurante lo svolgimento del Laboratorio sono previste alcune consegne e revisioni collettive - oggetto di valutazione da parte della docenza - che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoL'esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso:-6-8 tavole grafiche formato A2 (rapp. 1:1.000, 1:500, 1:200, 1:100);-modelli di studio (rapp. 1:500, 1:200;-relazione illustrativa con definizione e descrizione del concept, in formato A4 max 10 pagine comprensive di testo e schizzi e/o schemi e del riepilogo dei dati dimensionali del programma edilizio;-un cd con le tavole in formato jpg, foto del plastico e la relazione illustrativa in formato pdf.Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell'esame.Bibliografiasulla progettazione:H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996;R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005.sulla residenza, oltre agli esempi della bibliografia:E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013.Sul progetto degli spazi apertiA. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
sulla progettazione: H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996; R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005. sulla residenza, oltre agli esempi della bibliografia: E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. Sul progetto degli spazi aperti A. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012 Bibliography Design: H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996; R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005. Housing, in addition to the examples of the bibliography: E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. Design of open spaces: A. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012
Canale: 6
-
PARTENOPE RENATO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Attività di assistenza di collaboratori - revisioni. Modalità di frequenza Obbligatoria Modalità di erogazione Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica III vuole indicare una metodologia capace di cogliere gli aspetti operativi della progettazione con una particolare attenzione volta alla comprensione della forma dello spazio attraverso le modalità analitiche della rappresentazione. La “pianta”, la “sezione”, il “prospetto” saranno interpretati come l’espressione e la comunicazione dell’identità della forma dell'architettura oltre che un sistema organizzato di convenzioni rappresentative, storicamente consolidate, capaci di anticipare e di rendere consistente il complesso mondo di materiali che compongono lo spazio dell’architettura. Programma Il programma è centrato, dal punto di vista teorico, sul rapporto esistente tra Storia e Progetto nell'esperienza dell'architettura. Rapporto che si pone nel dibattito e nella riflessione culturale, oltre che nella pratica operativa delle trasformazioni urbane delle città italiane, in una forma contraddittoria e di difficile comprensione. Per indagare il rapporto tra Storia e Progetto, sarà affrontato criticamente il contributo teorico che la cultura architettonica italiana ha prodotto nell'ambito degli studi tipologici e morfologici dell'architettura e della città. Si ricorrerà alla dimensione intermedia di questo "pensiero" per identificare le categorie espressive specifiche della nostra disciplina e indicare così quegli elementi che archetipicamente la definiscono e che non possono essere alterati o manipolati oltre ogni limite per aderire alla dimensione vincente contemporanea dell'architettura/spettacolo. Un pensiero complesso, quello tipologico e pieno di insidie ma anche pieno di avventure essendo la tipologia, almeno nella nostra interpretazione il campo più avanzato e sperimentale della ricerca architettonica. Una particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti legati alla rappresentazione, espressione e comunicazione dei valori dell'architettura anche al di là delle finalità meramente operative stabilite dai disegni di progetto. Il Disegno, e quello autografo in particolare, sarà nell'esperienza didattica proposta, il modo specifico per materializzare il pensiero dell'architettura e anche il modo per opporsi a quel fenomeno di regressione della mano che caratterizza la nostra epoca e caratterizza in particolare gli studi che riguardano l'architettura. L'area del progetto sarà il fronte a mare dell'Isola Sacra di Fiumicino. Modalità di esame Il Laboratorio ha la frequenza obbligatoria ed è importante che le attività vengano svolte con continuità per raggiungere gli obiettivi didattici attesi. La valutazione sarà effettuata sui contenuti e sulla qualità degli elaborati prodotti dentro e fuori gli orari di Laboratorio. Si valuteranno le attività pratiche svolte e documentate (disegni, schizzi, plastici di studio, ecc.) e la conoscenza acquisita delle tematiche teoriche affrontate nelle lezioni e nello studio dei libri consigliati. Elaborati richiesti 1) Planimetria generale quotata dello stato di fatto e del progetto (1:2000; 1:500); 2) Sezioni e profili quotati dello stato di fatto e del progetto (1:500); 3) Piante del progetto alle diverse quote (1:500; 1:200); 4) Sezioni del progetto trasversali e longitudinali (1:200); 5) Prospetti con le ombre (1:200); 6) Dettaglio (1:50 - 1:20); 7) Prospettive e sezioni prospettiche dello spazio proposto; 8) Plastico del progetto (1:500; 1:200); 9) Modello tridimensionale (modello digitale); 10) Quaderno di schizzi e studi preliminari (non meno di 50 pagg. form. A4). Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Gregotti Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991. - Jameson Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989. - Partenope Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009. - Purini Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008. - Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990. Altre indicazioni bibliografiche saranno suggerite durante l’esperienza del Laboratorio.
Canale: 1
|
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035678 -
ELEMENTI DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base dei principali elementi e dei criteri costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico, dall'antichità al Sette-Ottocento. Saranno inoltre trattati alcuni sviluppi della tecnologia costruttiva nel XIX secolo ed affrontati alcuni temi di avvicinamento a questioni teorico-pratiche di restauro.
Canale: 2
-
DAL MAS ROBERTA MARIA
(programma)
Programma
Il corso si pone l’obbiettivo di stimolare negli studenti nella lettura del monumento allo stato attuale per individuare le fasi del suo processo di trasformazione e i suoi valori storici. Il corso si articola in lezioni (analisi diretta dell’edificio, sopralluogo e rilievo; indagine storica e identificazione delle fasi di modifica; caratteri costruttivi; degrado delle strutture e dei materiali) e in sopralluoghi in significativi complessi monumentali a Roma. Modalità di esame L’esame prevede un’esercitazione su un monumento di piccole dimensioni (con elaborati in numero adeguato per la comprensione dello spazio architettonico e il riconoscimento dei valori storici) e un orale sugli argomenti delle lezioni. MINNUCCI, G., Gli elementi costruttivi nell’edilizia, 3 voll., Roma 1945.
(Date degli appelli d'esame)
ZANDER, G., Appunti, Università degli Studi di Roma «La Sapienza», Facoltà di Architettura, A.A. 1985-1986, pp. 35-50. BRUSCHI, A. Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma Castel Sant’Angelo, 24-27 novembre 1999, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. DAL MAS, R. M., Progettazione ed esecuzione, in Restauro architettonico e impianti, a cura di G. Carbonara, Volume III, tomo primo, Torino 2001, pp. 21-228. Roma – Chiesa di S. Francesca Romana di C. Manfredi e M. Montemurro, Università degli Studi di Roma «La Sapienza» – Facoltà di architettura «Valle Giulia», Materiali per la storia e il restauro dell’architettura, Laboratorio di Restauro Architettonico «A» – Prof. G. Gianfranco Spagnesi. Scheda per le Esercitazioni n. 7 – A.A. 2001-2002. SPAGNESI, G., Introduzione al restauro delle architetture delle città e del territorio, Città di Castello (PG) 2007. DAL MAS, R. M. Il reimpiego nell'architettura tra Cinquecento e Seicento. La basilica dei SS. Cosma e Damiano a Roma, in Il reimpiego in architettura. Recupero, trasformazioni, uso, a cura di J.F. Bernard, P. Bernardi, D. Esposito, con la collaborazione di P. Dillmann, L. Foulquier e R. Mancini, Colletion de l’Ècole Française de Roma - 418, Roma 2008, pp. 419-430, figg. 1-6. DAL MAS, R. M., Valore del monumento e progetto in tre edifici bellunesi. Collegio dei Gesuiti, “Crepadona”, Villa Doglioni-Dalmas, in «Dolomiti», Rivista di cultura ed attualità della provincia di Belluno, XXXII, 4, 2009, pp. 43-51. DAL MAS, R. M., SPAGNESI, G., Roma: dalla Casa di Raffaello al palazzo dei Convertendi, nei «Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura», a cura del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Roma «La Sapienza», Nuova Serie, Fascicolo 53 – 2010. CARBONARA, G., Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Milanofiori Assago (MI) 2011.
Canale: 3
-
SANTOPUOLI NICOLA
(programma)
Supporto alla didattica in uso:
web pages: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/santopuoli-nicola; http://elearning2.uniroma1.it/ Il corso si propone di fornire i criteri metodologici e gli strumenti operativi per la comprensione storica e la lettura del manufatto edilizio così pure per il riconoscimento delle diverse cause di degrado e dissesto dei materiali lapidei naturali e artificiali impiegati nell’architettura storica. Il processo di costruzione e di trasformazione degli edifici storici sarà affrontato all’interno del corso approfondendo in particolare il tema del cantiere (materiali da costruzione, tecniche costruttive delle murature, strutture orizzontali, volte e coperture, malte, intonaci, coloriture e finiture). Il tema d’esame dovrà riguardare lo studio d'un edificio storico che presenti problemi di conservazione e garantisca la possibilità di condurre, in modo efficace, gli approfondimenti necessari. Sintesi degli argomenti: • Richiami sui principi teorici e metodologici della conservazione con cenni sulle vicende storiche del restauro. La cultura del restauro e i diversi orientamenti di metodo. • Lettura diretta dell’edificio storico e rilevamento per il restauro. • Materiali storici da costruzione, tecniche costruttive e sistema strutturale. • Il cantiere dell’edilizia storica (fondazioni, pareti (murature verticali), orizzontamenti e volte. • Progetto delle indagini scientifiche: prediagnosi, progetto diagnostico, saggi e campionamenti. • Analisi visiva e fotointerpretazione per lo studio dei materiali e del degrado delle superfici architettoniche. • Redazione delle tavole tematiche (normative e lessici). • Rilievo del colore, indagini multispettrali e scansione laser 3D per l’analisi dell’architettura (cenni). • Catalogazione dei “monumenti”: schede, ICCD, metodologie e standard (cenni). Modalità di esame La verifica dei risultati raggiunti dagli studenti sarà condotta mediante un esame individuale. Dopo un colloquio sui temi trattati nelle lezioni e nella bibliografia di base, si passerà all'illustrazione del tema applicativo. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997; • voce Restauro, in "Enciclopedia Universale dell'Arte", vol. XI, Venezia-Roma, 1963, coll. 322-353. • G. CARBONARA, Restauro dei monumenti, Guida agli elaborati grafici, Napoli 1999; • S.A. CURUNI, Guida allo studio diretto dell’edificio storico. Appunti di anatomia dell’architettura per l’intervento di restauro, Pisa 2009; • BRUSCHI Arnaldo, Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in *Lineamenti di storia dell'architettura, Roma, 1978, pp.13-29.
Canale: 1
-
DOCCI MARINA
(programma)
1_Finalità del corso
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti metodologie e conoscenze di base per affrontare l’analisi diretta e lo studio storico-critico di un edificio in vista del progetto di restauro che sarà sviluppato durante il Laboratorio di Restauro collocato nell’anno successivo. Durante il corso verranno fornite indicazioni circa i metodi e gli strumenti per la lettura e il rilevamento delle fabbriche e per la diagnosi dei principali fenomeni di degrado e di dissesto. Particolare attenzione verrà riservata agli aspetti conoscitivi, all'analisi storica e alla comprensione critica del 'testo' architettonico considerato. Sarà quindi assicurata una conoscenza dei principali elementi e dei criteri costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico, dall'antichità al Sette-Ottocento. Saranno inoltre trattati alcuni sviluppi della tecnologia costruttiva nel XIX secolo ed affrontati alcuni temi di avvicinamento a questioni teorico-pratiche di restauro. 2_ Principali argomenti delle lezioni: • terminologia di base; • la ricerca storica: fonti documentarie, ricerca bibliografica; • il rilievo per il restauro; • il metodo stratigrafico per l'architettura: limiti e potenzialità • materiali e tecniche costruttive dell’edilizia storica; • lineamenti di storia e teoria del restauro. 3_Tema applicativo: Il tema d’esame sarà focalizzato su un edificio storico, a scelta dello studente ma concordato con la docenza, che presenti problemi di conservazione e garantisca la possibilità di libero accesso al fine di condurre, in modo efficace, gli approfondimenti in merito a materiali, caratteri e tecniche costruttive. 4_ Elaborati richiesti: Gli elaborati grafici di rilievo e di conoscenza dell’organismo architettonico saranno rappresentati su tavole del formato più adatto a descrivere il tema prescelto. Essi dovranno contenere, oltre a una sintetica relazione con relativa bibliografia essenziale, i grafici eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee ad identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio, il tutto corredato da un’adeguata documentazione fotografica concernente lo ‘stato di fatto’. I contenuti dettagliati delle singole tavole saranno definiti in aula con gli studenti. 5_ Supporti alla didattica: Le lezioni e le esercitazioni in aula saranno integrate e coadiuvate da materiale didattico (bibliografia, testi, norme, documenti mostrati durante le lezioni, link utili) messo a disposizione degli studenti sul sito del corso nella piattaforma Moodle - Elearning2. G. MINNUCCI, G., Gli elementi costruttivi nell’edilizia, 3 voll., Roma 1945.C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, Roma 1990, n.e. con CD-ROM Carocci 2006.
(Date degli appelli d'esame)
D. FIORANI, Tecniche costruttive murarie medievali : il Lazio meridionale, Roma 1996. G. CARBONARA (diretto da), Trattato di Restauro architettonico, 12 voll., Torino, Utet, 1996-2011. D. ESPOSITO, Tecniche costruttive murarie medievali : murature "a tufelli" in area romana, Roma 1998. A. BRUSCHI, A. Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma Castel Sant’Angelo, 24-27 novembre 1999, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. A. BRUSCHI, Introduzione alla storia dell'architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009. E. MONTELLI, Tecniche costruttive murarie
Canale: 6
-
DONATELLI ADALGISA
(programma)
All’interno del corso, oltre a un nucleo introduttivo alla disciplina del restauro, verrà dato spazio allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi della fabbrica (attraverso lezioni in grado di fornire un panorama dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate nelle costruzioni storiche) e alla comprensione di metodi e strumenti per la conoscenza del costruito storico. Le esercitazioni interesseranno lo studio di un monumento, o di una sua parte significativa, che presenti problemi di conservazione e che consenta la possibilità di un rilievo diretto, la lettura storico-critica, le analisi inerenti il degrado delle superfici e dei dissesti di natura statica.
Le lezioni saranno così articolate: - nucleo introduttivo alla disciplina del restauro (10 ore): • la terminologia di base; • i nessi fra la conoscenza della fabbrica e il progetto di restauro; • introduzione alla metodologia d’indagine per la conoscenza della fabbrica. - metodi e strumenti per la conoscenza nel restauro (30 ore): • la ricerca archivistico-documentaria, iconografica e bibliografica; • l’impiego del rilievo come strumento di conoscenza; • l’indagine visiva e la restituzione grafica degli apparecchi murari; • le indagini dirette ‘tematiche’ (studio degli allineamenti e degli spessori murari, analisi geometriche e metrologico-proporzionali; lettura tipologica e figurativa della fabbrica volta a identificare il contesto culturale a cui l’edificio si ispira - nonché all’individuazione di trasformazioni realizzate in epoche storiche diverse - e a comprendere i rapporti della fabbrica con il suo contesto storico-geografico, contribuendo a interpretare e meglio evidenziare aspetti costruttivi significativi); • sintesi storico-critica delle fasi costruttive di un edificio storico. - caratteri costruttivi ed espressivi di una fabbrica storica (35 ore): • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali naturali; • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali artificiali (laterizi); • le strutture murarie; • l’organismo architettonico: fondazioni; • l’organismo architettonico: elevati e dettagli costruttivi; • intonaci e rivestimenti nell’edilizia storica; • le strutture lignee negli edifici storici: solai e coperture; • le strutture ad arco e a volta negli edifici storici G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino, 1996; vol. II, pp. 3-192; pp. 261-288; pp. 297-418; pp. 419-586;
(Date degli appelli d'esame)
G. CARBONARA (diretto da), Atlante del Restauro, Utet, Torino, 2004; D. FIORANI, Restauro Architettonico e Strumento Informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli, 2004.
Canale: 5
-
ACCORSI MARIA LETIZIA
(programma)
Il Corso riguarda la specificazione dei problemi della conservazione riferiti al particolare ambito dei monumenti architettonici.
Esso si propone di fornire un quadro generale in merito agli strumenti e ai metodi della conoscenza, ai lineamenti di storia e teoria del restauro, all’impostazione del progetto di conservazione. Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di avere conoscenze di storia e teoria del restauro e dei metodi di analisi degli antichi edifici. Lo studente dovrà essere in grado di rilevare le informazioni utili a descrivere la complessità dell’organismo architettonico: i dati dimensionali e formali, i caratteri costruttivi, i materiali impiegati, le tecniche di lavorazione e di posa in opera. Per lo sviluppo di tali abilità è previsto lo svolgimento di un’esercitazione su un tema a scelta dello studente, concordato con la docenza. L’esercitazione consisterà nella redazione di una relazione accompagnata da tavole tematiche dedicate alla lettura, comprensione, e analisi critica dei dati raccolti. Il metodo di lavoro adottato consentirà di affrontare in forma autonoma una ricerca di natura compilativa. Gli argomenti delle lezioni, raggruppate in tre cicli, saranno i seguenti: 1) Lineamenti di storia e teoria del restauro (20 ore) - La terminologia di base - Il restauro inteso come architettura sulle preesistenze - La nascita del restauro modernamente inteso - Il restauro in Francia: il concetto di unità di stile e il restauro concepito come restituzione stilistica - Il mondo inglese e le teorie di John Ruskin - La vicenda italiana: il restauro storico; il restauro filologico; il restauro scientifico; i problemi del restauro nel dopoguerra; dal dopoguerra al dibattito attuale: la posizione centrale detta anche critico conservativa, la pura conservazione, l’ipermanutenzione-ripristino - Strumenti della tutela: le leggi, le carte, le raccomandazioni; la catalogazione dei monumenti. 2) La conoscenza dell’oggetto e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare (40 ore) - La conoscenza come premessa indispensabile di ogni azione conservativa: i principali metodi e strumenti della conoscenza; la ricerca bibliografica e la ricerca archivistica; l’esame diretto dell’opera e il rilievo; il percorso conoscitivo contestuale alla cantierizzazione: il contributo fondamentale che il momento operativo offre alla comprensione dell’opera; il disegno come strumento per indagare e descrivere la complessità dell’organismo architettonico; sintesi della ricerca filologica. - I caratteri costruttivi dell’edilizia storica: le fondazioni; le murature (il basamento, il coronamento, le aperture); i solai; le pavimentazioni; le coperture a tetto; le volte (la geometria, la costruzione, l’apparecchiatura); i collegamenti verticali. 3) Dalla comprensione dell’opera al progetto: l’impiego delle conoscenze acquisite nella definizione delle linee guida dell’intervento (30 ore) Alcuni problemi di restauro 1. La rimozione delle aggiunte 2. La reintegrazione delle lacune 3. Il rapporto ‘antico-nuovo’ 4. La lettura e la diagnosi dei fenomeni di degrado 5. Le nozioni essenziali di tecnica della conservazione Il progetto di restauro Il programma di manutenzione Strumenti della tutela Le leggi le carte le raccomandazioni La catalogazione dei monumenti Esperienza applicativa: le conoscenze acquisite troveranno riscontro applicativo nello svolgimento di un’esercitazione pratica su un tema a scelta dello studente, da concordare con la docenza (10 ore) L’esercitazione, da svolgere singolarmente o in gruppi (composti al massimo da tre persone), sarà articolata in più fasi: - la ricerca storica finalizzata ad acquisire le informazioni utili alla descrizione e comprensione della realtà dell’opera e della sua ‘singolare’ vicenda costruttiva (il progetto, l’esecuzione, le trasformazioni, il degrado/dissesto, i restauri); - l’analisi diretta condotta attraverso i sopralluoghi e il rilievo; - la restituzione grafica dei dati prodotti dallo studio diretto e indiretto; - la lettura critica dei dati acquisiti finalizzata a determinare come ciascuna epoca si è posta rispetto alla preesistenza; - la definizione delle linee guida dell’intervento di restauro, volto a conservare e valorizzare l’opera. Lo studente dovrà produrre i seguenti elaborati: - Relazione relativa alla ricerca storica: 1. Dati identificativi dell’oggetto; 2. Inquadramento dell’area di studio; 3. Ricerca bibliografica 3.1. Regesto cronologico della vicenda costruttiva della fabbrica dalla formulazione prima alle più recenti trasformazioni 3.2. Raccolta commentata delle fonte cartografiche, iconografiche, fotografiche 3.3. Elenco delle fonti archivistiche edite 3.4. Bibliografia - Tavole tematiche: 1. Inquadramento dell’opera nel contesto territoriale e paesaggistico di riferimento; 2. Descrizione dell’organismo architettonico attraverso la documentazione fotografica, gli eidotipi e il rilievo; 3. Studio delle fasi costruttive: trascrizione su base grafica delle informazioni acquisite attraverso la ricerca bibliografica e la lettura diretta dell’opera; 4. Analisi dei caratteri costruttivi; 5. Linee guida dell’intervento di restauro; Durante il Corso, oltre alle revisioni, saranno previste delle consegne intermedie dei lavori svolti. Carbonara G., Introduzione, in Restauro Architettonico, vol. I, pp. 3-16, Torino 1997.
(Date degli appelli d'esame)
Sette M. P., Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2001. Esposito D., Carte, documenti e leggi, in Restauro architettonico, a cura di Giovanni Carbonara, Torino 1996, vol. IV, pp. 409-452 Carbonara G., Analisi degli antichi edifici, in Restauro architettonico, a cura di Giovanni Carbonara, Torino 1996, vol. II, pp. 419-519 De Cesaris F., Gli elementi costruttivi tradizionali, in Restauro Architettonico, vol. II, pp. 3-184; 261-288, Torino 1997 Bertoldi M., I pavimenti, in Restauro Architettonico, vol. II, pp. 239-254, Torino 1997
Canale: 4
-
SALVO SIMONA MARIA CARMELA
(programma)
Il corso si articola in lezioni di tipo tradizionale che illustrano le tematiche generali relative ai materiali da costruzione, alle tecniche edilizie e alla teoria e alla storia del restauro mentre, e consiste anche di un’attività seminariale di revisione da parte del docente, con discussione, in corso d’opera, degli elaborati relativi alle esercitazioni su monumenti o parti significative di essi che presentino problemi di conservazione. Il corso è incentrato sulle problematiche che pone il restauro dell’architettura del Novecento.Le lezioni riguardano, in particolare, la terminologia di base impiegata nell’ambito del restauro, la metodologia d'indagine dell'opera architettonica mirata alla conservazione dell'opera stessa, nelle sue valenze storico-estetiche, organizzazione delle ricerche storiche e archivistiche e documentarie, iconografiche e bibliografiche (con cenni alla tecnica di catalogazione e schedatura dei testi e delle fonti consultate), l'impiego del rilievo quale strumento di conoscenza, l'analisi diretta e le elaborazioni tematiche da svolgere sul rilievo stesso. Particolare attenzione è rivolta allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi delle opere architettoniche; a tal riguardo, le lezioni riguardano (anche con riferimento alla manualistica storica) gli aspetti tecnico-costruttivi, dal cantiere alla realizzazione delle opere (materiali da costruzione, ponteggi, tecniche costruttive dei muri in elevato, strutture orizzontali, coperture, finiture ecc.).Gli studenti sono incoraggiati a osservare e a prendere in considerazioni edifici di riconosciuto valore storico di qualsiasi tipologia, condizione e funzione e senza limiti cronologici (inclusi quelli costruiti durante XX secolo).
Brandi C., Teoria del restauro, Einaudi Torino 1963.
(Date degli appelli d'esame)
Carbonara G., Avvicinamento al restauro, Liguori, Napoli 1997, Parti I, II, II. Carbonara G., Trattato di Restauro Architettonico, volume I, “La materia degli antichi edifici” (C. Varagnoli); volume II, “Analisi degli antichi edifici” (G. Carbonara). |
8 | ICAR/19 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035679 -
LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti strutturali e costruttivi di un piccolo manufatto architettonico. L’attività teorica e pratica delle discipline del Laboratorio è volta alla comprensione del processo di costruzione delle forme architettoniche in modo particolare attraverso il comportamento statico delle strutture e l’uso di materiali innovativi, compresi quelli volti al risparmio energetico.
Canale: 1
-
BATTISTI ALESSANDRA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma E-learningModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• Tradizionale• Piattaforma E-learningObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un edificio di medio-piccola dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive.ProgrammaNel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici.Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre.Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo.Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate.Modalità di esameL’esame verte sulla valutazione degli elaborati progettuali (70%) e sulla discussione degli argomenti trattati durante le lezioni.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaBATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012.BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008.TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
A. BATTISTI, F. TUCCI (2012). "Ambiente e Cultura dell'abitare. Innovazione tecnologica e sostenibilità del costruito nella sperimentazione del progetto ambientale". ROMA: Editrice Librerie Dedalo, ISBN: 9788895913391
(Date degli appelli d'esame)
A. BATTISTI (2012). Technologies for Small Buildings. p. 1-180, Firenze: Alinea, ISBN:9788860555991 A. BATTISTI (2012). L'approccio bioclimatico alla progettazione. In: M. L. Palumbo a cura di. Architettura produttiva. Principi di progettazione ecologica. p. 35-48, RIMINI: Maggioli
Canale: 2
-
PARIS SPARTACO
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma E-learningModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• Tradizionale• Piattaforma E-learningObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un edificio di medio-piccola dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive.ProgrammaNel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici.Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre.Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo.Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate.Modalità di esameL’esame verte sulla valutazione degli elaborati progettuali (70%) e sulla discussione degli argomenti trattati durante le lezioni.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaBATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012.BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008.TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012.
(Date degli appelli d'esame)
BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014. Bibliography BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012. BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
Canale: 4
Canale: 5
-
Bianchi Roberto
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Piattaforma E-learning Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale • Piattaforma E-learning Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un edificio di medio-piccola dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive. Programma Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre. Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate. Modalità di esame L’esame verte sulla valutazione degli elaborati progettuali (70%) e sulla discussione degli argomenti trattati durante le lezioni. • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012. BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. BIANCHI R., Sensibili mutazioni costruttive, Laruffa Editrice, Reggio Calabria 2009 TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
Canale: 3
-
TUCCI FABRIZIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma E-learningModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• Tradizionale• Piattaforma E-learningObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un edificio di medio-piccola dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive.ProgrammaNel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici.Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre.Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo.Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate.Modalità di esameL’esame verte sulla valutazione degli elaborati progettuali (70%) e sulla discussione degli argomenti trattati durante le lezioni.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaBATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012.BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008.TUCCI F., Involucro ben temperato. Alinea Editrice, Firenze 2006.TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012. BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. TUCCI F., Involucro ben temperato. Alinea Editrice, Firenze 2006. TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014. Bibliography BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012. BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. TUCCI F., Involucro ben temperato. Alinea Editrice, Firenze 2006. TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014. |
10 | ICAR/12 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1025864 -
LABORATORIO DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le nozioni basilari di teoria e di storia del restauro, garantire competenze di rilevamento analitico, d'indagine storica e costruttiva dell'architettura, di lettura e diagnosi dei fenomeni di degrado, d'intervento conservativo; informare sugli aspetti normativi, compresi quelli di catalogazione; esercitare alla stesura degli elaborati di progetto per il restauro.
Canale: 5
-
CARUNCHIO TANCREDI
(programma)
Supporto alla didattica in uso Lavagna e Video proiettoreModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoLa finalità del Laboratorio consiste nello sviluppo del tema di restauro proposto nel Corso di Elementi di Restauro con approfondimenti teorici su Teoria e Storia del Restauro e su Strumenti e metodi di analisi dell’architettura.La progettazione si svolgerà prevalentemente in aula con il supporto costante dei docenti, che ne cureranno i diversi aspetti, applicando le discipline necessarie alla soluzione delle problematiche che nasceranno dalla redazione degli elaborati.ProgrammaIl Laboratorio si occupa degli interventi progettuali sul costruito preesistente, che si intende sempre coinvolto in un processo di trasformazione non ancora definitivamente compiuto. Si presta, dunque, particolare attenzione alla progettazione di possibili future trasformazioni, nell’ambito delle quali siano tenute in particolare considerazione le caratteristiche specifiche dell’organismo architettonico con particolare riguardo alla conservazione della memoria storica ed alla sua istanza estetica.In questa ottica appare emergere, in tutto il suo significato, il ruolo del Restauro come disciplina di sintesi del sapere dell’Architetto, laddove vengono a convergere, nel progetto, tutte le acquisizioni dei Corsi già frequentati negli anni precedenti, finalizzando la progettazione al raggiungimento di un esito nel quale, pur emergendo le finalità della conservazione, si introduca una progettazione architettonicamente compatibile, che “modernamente” si innesti sulla preesistenza.Il progetto sarà elaborato da ogni studente a titolo personale anche se in gruppo.I temi per l’esercitazione progettuale saranno proposti dai gruppi.I temi potranno avere esiti in Tesi di Laurea.I temi verranno adeguatamente illustrati nei loro specifici caratteri e, a quanto già noto da eventuali precedenti ricerche, verranno aggiunte le osservazioni e gli approfondimenti ritenuti necessari dai docenti del Laboratorio con sopralluoghi ed incontri a ciò dedicati.Non si dovrà procedere alla redazione dei disegni di progetto con sistemi informatici se non dopo aver avuto il benestare dei docenti, a seguito dei confronti sulle idee progettuali proposte con schizzi a matita a mano libera. Né sarà consentito procedere alle revisioni senza aver prima ragionato sugli elaborati grafici a matita, che dovranno essere sempre a portata di mano durante le revisioni dei lavori; essi saranno discussi solo se in accurata redazione definitiva.Modalità di esameSaranno svolte verifiche periodiche sulla preparazione individuale e sull’avanzamento dei lavori. Si richiede, dunque, una buona preparazione teorica ed un’ottima conoscenza dell’organismo architettonico, che sarà dimostrata attraverso la consuetudine di trarre note e schizzi a mano libera dal vero. Il mancato lavoro potrebbe portare ad un risultato finale del tutto negativo con conseguente ripetizione dell’annualità. Il lavoro verrà valutato individualmente come verifica finale del percorso formativo.• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaT. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005.T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178.T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007).T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012.T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013).VITRUVIO (Marco Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978.C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977.G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976.J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982.G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989.G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995.P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Fiesole 1998.M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
T. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005. T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178. T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007). T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008 T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012. T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013). VITRUVIO (Marco Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978. C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977. G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976. J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982. G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989. G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995. P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Fiesole 1998. M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007. Bibliography T. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005. T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178. T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007). T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008 T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012. T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013). VITRUVIO (Marco Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978. C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977. G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976. J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982. G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989. G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995. P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Fiesole 1998. M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007.
Canale: 1
-
CAPERNA MAURIZIO
(programma)
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – “Sapienza” – Università di Roma, Corso di Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico
LABORATORIO DI RESTAURO CORSO A - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 Prof. MAURIZIO CAPERNA maurizio.caperna@uniroma1.it E-LEARNING: http://elearning2.uniroma1.it/course/view.php?id=1881 ________________________________________________________________________________ 1. FINALITÀ DEL LABORATORIO Il Laboratorio intende fornire un quadro generale degli aspetti teorici, metodologici e operativi inerenti la conservazione e il restauro dei beni architettonici. 2. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Il corso è articolato in una serie di lezioni riguardanti l’inquadramento storico della disciplina, l’approfondimento del concetto di conservazione, le finalità precipue del restauro e i criteri d’intervento sulle preesistenze. L’attività didattica di Laboratorio ad integrazione delle lezioni sarà incentrata su argomenti di carattere applicativo e su esercitazioni pratiche. Argomenti delle lezioni: - ambito del restauro e problematiche generali (definizioni e campo di applicazione); - componenti fondamentali della processualità del restauro: conoscenza, conservazione, apporto critico-creativo; - metodologia progettuale nel restauro; - momenti applicativi: a) strumenti e metodi per l’indagine storica sulle preesistenze; b) il disegno ai fini del restauro; - l’edilizia storica e i processi di degrado; - teoria e storia del restauro, dal XVIII secolo al dibattito attuale; - l’ampliamento del campo disciplinare, dal monumento ai centri storici, al territorio; - il rapporto fra antico e nuovo; - cenni di normativa. Tema applicativo Lo svolgimento del tema applicativo, concordato con il docente, sarà articolato in esercitazioni in aula e in consegne, e sottoposto a verifiche, ai fini dell’ottenimento della firma di frequenza. Esso dovrà mirare, in sintesi: - alla conoscenza storica e all’analisi costruttiva delle opere oggetto di studio; - al riconoscimento del valore manifestato dalla loro realtà attuale e all’individuazione dei modi con cui garantirne la conservazione e il rivelamento; - alla messa a punto di una conseguente proposta progettuale. Il tema applicativo sarà coordinato all’interno di seminari formati da macro gruppi di studenti che affronteranno – suddividendosi in minime unità di lavoro composte da due (al massimo tre) studenti – la parte generale di conoscenza dell’oggetto di studio e di definizione preliminare del progetto. In una seconda fase, volta all’approfondimento delle scelte progettuali, opereranno autonomamente le sole minime unità di lavoro, precedentemente formatesi; così come saranno richiesti impegni a carattere individuale. In particolare, le fasi applicative riguarderanno nel loro complesso: a) un accurato rilievo diretto del monumento, accompagnato da un corredo di ragionati appunti grafici e da un’idonea documentazione fotografica; b) un esame dell’organismo dal punto di vista della concezione architettonica e delle specificità statiche e costruttive, nonché dei caratteri stilistici; c) un’indagine storica, svolta attraverso le fonti, la bibliografia e la documentazione accessibile, tesa all’individuazione del processo di trasformazione avvenuto nel monumento, dalla fondazione sino al presente; d) una sintesi storico-critica; e) un’analisi dei problemi di degrado; f) l’individuazione dei nodi riguardanti il restauro dell’opera; g) una proposta complessiva e particolareggiata d’intervento. Scadenze Il tema d’esercitazione sarà concordato entro una settimana dall’inizio del Laboratorio. Il calendario relativo alle esercitazioni in aula, alle consegne e alle verifiche del lavoro svolto verrà illustrato nel corso del Laboratorio. L’assolvimento di tali impegni, oltre alla frequentazione del ciclo di lezioni, sarà valutato ai fini dell’ottenimento individuale dell’attestato di frequenza, unitamente ad una verifica conclusiva del lavoro svolto. - C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963
(Date degli appelli d'esame)
- M.P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2001. - M. CAPERNA, Dal Laboratorio di Restauro Architettonico. Esperienze didattiche su alcuni monumenti romani, Roma 2003 - M. CAPERNA (a cura di), Guida alle esercitazioni nel Laboratorio di Restauro architettonico, Roma 2012
Canale: 2
-
FIORANI DONATELLA
(programma)
L'insegnamento intende:
- fornire un quadro teorico di riferimento per il progetto sulla preesistenza; - inquadrare il metodo e i principi proposti anche in relazione ad una panoramica generale della storia del restauro, al dibattito attuale e al quadro internazionale contemporaneo; - rafforzare le capacità di comprensione delle specificità architettoniche, costruttive, tecniche e culturali degli edifici storici; - consolidare l’acquisizione degli strumenti essenziali per un corretto approccio progettuale ed operativo sull’edilizia storica (tecniche di rilievo e d’indagine storica e costruttiva, lettura e diagnosi dei fenomeni di degrado e dissesto, metodiche d’intervento conservativo, questioni di adeguamento normativo). Si effettueranno lezioni ex-cathedra ed esercitazioni pratiche condotte nei laboratori e in puntuali verifiche periodiche. Descrizione sintetica degli argomenti delle lezioni: - problemi generali (lessico e campi di applicazione); - questioni teoriche (ambito del restauro - monumenti, centri storici, territorio, architettura moderna, archeologia, rapporto fra il restauro in architettura e nelle altre arti figurative; conservazione e progettazione, panoramica internazionale); - storia del restauro: dall’approccio ‘empirico’ alla preesistenza al dibattito attuale; - degrado delle superfici e delle strutture e tecniche d’intervento; - norme generali e carte del restauro. • C. Brandi, Teoria del restauro, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1963; Einaudi, Torino, 1977.
(Date degli appelli d'esame)
• M.P. Sette, Profilo storico, in Trattato di restauro architettonico, a cura di G. Carbonara, Torino, U.T.E.T., 1996, vol. I, pp. 109-299 o anche Eadem, Il Restauro in Architettura, UTET, Torino, 2001. • D. Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie per il restauro, Carocci, Roma, 2009.
Canale: 4
-
DAL MAS ROBERTA MARIA
(programma)
Programma
Il corso si pone l’obbiettivo di stimolare negli studenti nella lettura del monumento allo stato attuale per individuare le fasi del suo processo di trasformazione e i suoi valori storici e giungere attraverso un percorso storico-critico, in parte avviato all’interno del corso di Elementi di Restauro, al progetto di restauro, che prevede l’attenta analisi dello stato attuale e le relative proposte degli interventi. Le tendenze attuali del Restauro: fondamento teorico del restauro, le più recenti posizioni, il restauro critico, il restauro critico-conservativo, la pura conservazione, la manutenzione-ripristino. La stagione del restauro filologico-scientifico da Corrado Ricci e Camillo Boito agli anni trenta-quaranta del Novecento con particolare riferimento a Roma. Una riflessione sul contesto culturale di Alois Riegl (1857-1905) e di Cesare Brandi (1906-1988). Il restauro archeologico: la riflessione su alcuni siti archeologici comprenderà aree urbane o preesistenze sparse nel territorio; tematiche relative alla protezione di siti, alla vulnerabilità, prevedibilità e carte del rischio quindi alla loro fruizione e alcune linee guida per la soluzione degli impianti tecnologici. Analisi dello stato attuale e interventi con esemplificazioni dei difetti della realtà architettonica: i degradi dei materiali e alcuni dissesti della struttura, indagini preliminari per la conoscenza, lettura analitica dei degradi dei materiali, il lessico NORMAL, genesi e processualità, esemplificazioni di alcuni casi di interventi. I dissesti e relativi interventi di consolidamento: fondazioni, strutture in elevazione, tema dell’arco e le volte, solai, coperture. Il tema dell’umidità: cause e rimedi. Adattamenti e criteri di museologia e museografia: si insiste sul concetto di restauro inteso come interpretazione critica; progetto museale: teorie e realizzazioni attraverso la lettura di alcuni episodi italiani ed europei. L’adeguamento liturgico. L’intervento nella città storica: i centri storici tra conservazione e innovazione. Modalità di esame Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Le esercitazioni saranno seguite, durante tutto il corso, nelle revisioni in aula. I risultati ottenuti saranno valutati con un colloquio individuale relativo agli argomenti affrontati a lezione e contenuti nella bibliografia e attraverso la valutazione degli elaborati grafici dell’esercitazione. DAL MAS, R.M., Progettazione ed esecuzione, in Restauro architettonico e impianti, Torino 2001, pp. 21-228.
(Date degli appelli d'esame)
BRUSCHI, A., Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. SPAGNESI, G. Introduzione al restauro delle architetture delle città e del territorio, Roma 2007. CAPERNA, M. Dal Laboratorio di Restauro Architettonico, Esperienze didattiche su alcuni monumenti romani, Università degli Studi di Roma «La Sapienza», Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e conservazione dei Beni architettonici, Roma 2003. DAL MAS, R.M., Valore del monumento e progetto in tre edifici bellunesi. Collegio dei Gesuiti, “Crepadona”, Villa Doglioni-Dalmas, in «Dolomiti», 2009, pp. 43-51; DAL MAS, R. M., SPAGNESI, G., Roma: dalla Casa di Raffaello al palazzo dei Convertendi, nei «Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura», a cura del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Roma «La Sapienza», Nuova Serie, Fascicolo 53 – 2010. CARBONARA, G., Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Milanofiori Assago (MI) 2011. CARBONARA, G. Restauro architettonico: principi e metodo, Roma 2012. Guida alle esercitazioni nel Laboratorio di Restauro architettonico, a cura di M. Caperna, con testi di M. Caperna, R. De Sanctis, E. De Luca, A. Licciardello, Roma 2012.
Canale: 6
-
TURCO MARIA GRAZIA
(programma)
Supporto alla didattica in usoLe lezioni e le esercitazioni in aula saranno integrate e coadiuvate da materiale didattico messo a disposizione degli studenti su E-LEARNING2.Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio intende fornire basi culturali, concettuali e metodologiche per operare sulle preesistenze, oltre che favorire un approccio completo ai complessi e diversificati ambiti che distinguono la tutela e la conservazione dei beni architettonici.Il Corso rappresenta, oltre che il naturale proseguimento delle conoscenze acquisite e maturate nelle esperienze didattiche degli anni precedenti, la normale introduzione alle attività composite che caratterizzano il restauro, nel suo carattere inequivocabilmente progettuale e professionalizzante.ProgrammaIl Laboratorio, la cui frequenza è obbligatoria, sarà articolato, alternativamente, in lezioni, esercitazioni pratiche svolte in aula e sopralluoghi. Le lezioni riguarderanno, in particolare, i seguenti temi: attuali orientamenti del restauro; profilo storico del restauro; problemi diagnostici, tecnologici e progettuali del consolidamento; interventi di conservazione su materiali e strutture; le valutazioni nel progetto di restauro; interventi ‘innovativi’ sulle preesistenze; elementi normativi.Il Laboratorio non prevede un tema applicativo determinato, ma gli argomenti delle esercitazioni dovranno essere liberamente proposti dagli allievi e concordati con la docenza.Le tematiche selezionate dovranno interessare temi di restauro e recupero dell’edilizia storica e concreti problemi conservativi; in particolare la scelta dovrà ricadere su testi architettonici di elevata qualità, ma di dimensioni modeste; si consiglia di evitare argomenti che, per la loro vastità, non possono essere ragionevolmente svolti con il rigore e l’approfondimento necessari.L’esercitazione dovrà giungere, attraverso appunti grafici e fotografici e il relativo rilievo dello stato di fatto, alla comprensione e all’individuazione dei caratteri tipologici, distributivi, funzionali e strutturali dell’opera oggetto di studio, delle sue specifiche problematiche e delle possibili soluzioni progettuali.Gli elaborati, che dovranno comunque porre in luce le ricerche e le analisi effettuate, verranno eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee ad identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio.Modalità di esameI temi di studio dovranno essere concordati, con la docenza, entro due settimane dall’avvio del Laboratorio. Le successive elaborazioni, verificate e perfezionate con i docenti durante lo svolgimento del Laboratorio, dovranno essere predisposte entro la conclusione del Corso per le valutazioni finali. Le revisioni intermedie e la loro buona riuscita indicheranno la “partecipazione attiva” dello studente alle esercitazioni e all’effettivo svolgimento del tema prescelto.L’iscrizione all’esame sarà subordinata all’ottenimento dell’attestato di frequenza.L’esame, rigorosamente individuale, verterà in una prova orale sugli argomenti oggetto delle lezioni e nella presentazione e discussione delle esercitazioni svolte nell’ambito del Laboratorio.Sono previste:• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia- C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 (2° ed.).- M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001.Indicazioni bibliografiche specifiche verranno indicate nel corso delle lezioni; si suggerisce, inoltre, per approfondire la materia, la consultazione di periodici specializzati.
- C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 (2° ed.).
(Date degli appelli d'esame)
- G. MIARELLI MARIANI, Centri storici, note sul tema, Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma 1987. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. |
10 | ICAR/19 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035681 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso fornisce le molteplici conoscenze progettuali per la riqualificazione spaziale della città contemporanea, attraverso l’uso innovativo, rispetto al Movimento moderno, dei “materiali” urbani nella loro riarticolazione formale e funzionale. E ciò, per creare una struttura urbana sostenibile: socialmente articolata nell’offerta abitativa, funzionalmente mista, basata sulla riconfigurazione del rapporto tra architettura, spazio pubblico e spazi verdi, compatta per ricomporre gli equilibri ambientali. Questo al fine di consentire agli studenti di giungere ad una esperienza completa di progettazione urbanistica, definita, sia nei caratteri della composizione spaziale, che nel processo di quantificazione, che infine nell’apparato normativo e realizzativo. Esperienza rivolta alla riqualificazione di un ambito urbano o metropolitano o di una intera città di dimensioni medie e in relazione ad obiettivi di qualità, bellezza, efficienza, sicurezza, sviluppo e sostenibilità ambientale.
Canale: 1
-
RICCI LAURA
(programma)
Gli obiettivi del corso e la sperimentazione
Il corso si propone di fornire, attraverso un’intensa attività di sperimentazione, gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione del progetto urbano, inteso come procedura finalizzata alla definizione progettuale e alla messa in coerenza di interventi di rilievo urbano, con riferimento a contesti delicati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Questo sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante l’individuazione del contributo dei soggetti e degli operatori coinvolti. L’esercitazione: il processo di pianificazione e la struttura metodologica di riferimento Tema del corso è la riqualificazione della periferia attraverso la sperimentazione, oggetto dell’esercitazione, di un processo di pianificazione che introduce, in una logica iterativa e interscalare, utilizzando una struttura metodologica di riferimento, un percorso scandito da livelli e fasi di approfondimento successivi. L’area di intervento riguarda il settore sud-ovest del territorio comunale di Roma, con particolare riferimento al Municipio VII. La struttura metodologica configura un processo a tre livelli, cui corrispondono differenti scale di lettura e strumenti di intervento: 1. Livello (21 ore): Schema direttore, 2. Livello (83 ore): Piano locale, 3. Livello (21 ore): Programma integrato. L’iter metodologico assume, per ciascun livello, una articolazione teorica in quattro fasi fortemente interattive: approfondimento conoscitivo, interpretazione-valutazione, esplicitazione degli obiettivi, progetto (individuazione e messa in coerenza di strategie e di azioni per il perseguimento degli obiettivi). Libro di testo
(Date degli appelli d'esame)
L. Ricci, “Roma. Il Nuovo Piano per una nuova Città”, in L. Ricci (a cura di), Piano locale e… Nuove regole, nuovi strumenti, nuovi meccanismi attuativi, Franco Angeli, Milano, 2009. Bibliografia L. Ricci, a cura di, Il nuovo Piano di Roma, Urbanistica 116, numero monografico, gennaio-giugno 2001. L. Ricci, Diffusione insediativa, Territorio, Paesaggio. Un progetto per il governo delle trasformazioni territoriali contemporanee, Carocci, 2005. G. Campos Venuti, XXI Congresso INU, La nuova legge urbanistica. I principi e le regole. Documento preliminare. Prime riflessioni e proposte, in Urbanistica Informazioni, n.141/1995.
Canale: 2
-
BELFIORE EMANUELA
(programma)
Supporto alla didattica in usoL'organizzazione del Laboratorio si farà carico di fornire in parte agli studenti il materiale cartografico, quello sulla pianificazione vigente e quello relativo a talune conoscenze e indagini di base. E video proiezioniModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’obiettivo principale del Laboratorio è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per la riorganizzazione e la riqualificazione della città contemporanea. Ciò al fine di sviluppare negli studenti l'attitudine a confrontarsi con una realtà urbana complessa ed in evoluzione e per fornire soluzioni nuove alla composizione dei “materiali” della città, soluzioni capaci di garantire qualità funzionale e formale e operatività rispetto alle economie e ai soggetti del processo di costruzione degli insediamenti.ProgrammaL’organizzazione del Laboratorio prevede una stretta relazione tra il corso teorico e l’esercitazione progettuale.Il corso teorico si incentrerà su tre questioni fondamentali: - Problemi innovativi della progettazione spaziale della città contemporanea - I caratteri, funzionali, formali e tecnici dei “materiali urbani“ e la loro composizione in un sistema unitario - Il problema della forma e della qualità urbana nelle strategie dei piani e dei progetti urbani contemporanei .L'esercitazione progettuale consisterà nell'elaborazione di un progetto urbano per la rigenerazione di un’area periferica di Roma o di una città media del Lazio e si articolerà in tre tappe.La prima ( prima consegna) è legata al processo di indagine e di rilevamento della struttura urbana e si incentra su quattro campi principali: il territorio e l'ambiente, la forma urbana, la struttura funzionale e la città e i pianiLa seconda tappa (seconda consegna) è focalizzata, da un lato alla costruzione di una mappatura (Sintesi critica) delle problematiche funzionali, ambientali e formali della città, dall’altro alla definizione di obiettivi strategici di riorganizzazione della città (Schema del Preliminare di piano),La terza tappa (per l’esame) avrà come oggetto l'individuazione delle regole di organizzazione funzionale e formale dei tessuti urbani, nonché la formalizzazione degli elementi strategici portanti della struttura urbana e degli spazi pubblici (Zonizzazione funzionale e Disegno di piano). Essa dovrà prevedere la costruzione di un nuovo assetto fondato su: il policentrismo, la costruzione di una sistema di spazi pubblici e di un sistema di differenti spazi verdi e la densificazione strutturante delle aree residenziali. Gli elaborati di analisi saranno redatti in scala 1:25000 e 1:10000, quelli di progetto in scala 1:10000 e 1:5000, con schizzi planimetrici e tridimensionali di approfondimento a scale appropriate.Modalità di esameL’esame è individuale e consiste in una verifica delle conoscenze innovative della progettazione urbanistica impartite nel corso teorico con il supporto della bibliografia di base, esposte con specifica cognizione nella presentazione del percorso di analisi e progettazione. Nonché nel giudizio qualitativo sulla struttura compositivo -funzionale del progetto di Piano• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaE. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, ( capitoli. 2, 3, 8, 9, 10, 11).E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (capitoli. IX, X, XI, XII, XIII).R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (capitolo. VII).A. Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995.R. Castro, S. Denissof, (Re)modeler. Metamorphoser, Le Moniteur, Paris 2005.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
E. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, ( capitoli. 2, 3, 8, 9, 10, 11). E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (capitoli. IX, X, XI, XII, XIII). R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (capitolo. VII). A. Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995. R. Castro, S. Denissof, (Re)modeler. Metamorphoser, Le Moniteur, Paris 2005. Bibliography E. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, (chapters 2, 3, 8, 9, 10, 11). E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (chapters IX, X, XI, XII, XIII). R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (chapter VII). A. Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995. R. Castro, S. Denissof, (Re)modeler. Metamorphoser, Le Moniteur, Paris 2005.
Canale: 4
-
BIANCHI GIOVANNA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPC e videoproiettore; messa a disposizione di materiali di carattere documentativo, bibliografico, normativo e manualistico nonché delle lezioni sulla piattaforma Moodle di e-learning SapienzaModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• • TradizionaleObiettivi dell’insegnamento 1. consolidare gli aspetti culturali, metodologici e tecnici del progetto urbanistico come modalità specifica di interrogare, descrivere, concettualizzare, prefigurare e riorganizzare la realtà; 2. adottare un approccio sperimentale, pragmatico e incrementale di accompagnamento al piano, per costruire strategie articolate e contestualizzate nei processi di produzione dello spazio alla scala locale; 3. favorire un ragionamento progettuale integrato (contenuti morfologici e funzionali, sostenibilità e fattibilità sociale e tecnico-istituzionale, tecniche operative);Programma Il laboratorio propone come tema progettuale il ripensamento dello spazio del quotidiano quale occasione di rigenerazione della città contemporanea, rispondendo alla domanda di “buon abitare” in un’ottica multiscalare, il che comporta lavorare sulle prestazioni di prossimità del singolo tassello insediativo e, contemporaneamente, lavorare sulle relazioni funzionali e ambientali tra i singoli tasselli.Agli studenti è richiesto di elaborare uno strumento regolativo di natura programmatica (masterplan) con contenuti di esplorazione del campo di opportunità praticabili, di guida e di prefigurazione al fine di fornire una cornice di senso alle future trasformazioni urbane concentrate e diffuse, consentendone la costruzione graduale delle scelte. In tal senso, il masterplan ha caratteri di multiscalarità e di multi-operabilità; “mette in ordine” dispositivi descrittivo-interpretativi e tecnico-progettuali, costruiti in modo tecnicamente e localmente pertinente, diversamente combinati e selettivamente attivabili (contenuti specifici in funzione dei caratteri del luogo, del quartiere di contesto, degli obiettivi e delle prestazioni di progetto).Il masterplan, inoltre, delinea un percorso che lascia margini interpretativi e propositivi all’interno di un sistema di decisioni dove il soggetto pubblico stabilisce i temi rilevanti di scala urbana e, per alcune aree o questioni nodali, definisce le prestazioni dimensionali e morfologico-funzionali da soddisfare.L’attività degli studenti, che lavorano in aula in modalità di workshop, è supportata da una serie di contributi, finalizzati alle specificità richieste dal tema progettuale e dell’esercizio proposto, di natura sia disciplinare (teorica e tecnica) e sia metodologico-applicativa.Modalità di esame Sono previste verifiche periodiche sullo stato d’avanzamento dei lavori (revisioni singoli gruppi e collettive di Laboratorio). La valutazione conclusiva si basa sulla partecipazione attiva e propositiva del singolo studente; sugli esiti, rispetto ai temi e alle operazioni indicate, del prodotto progettuale di gruppo; sulla capacità del singolo studente di comunicare e di discutere del proprio prodotto nonché dei fondamenti teorici e metodologici (lezioni e riferimenti bibliografici) in sede di esame. La valutazione è espressa con un voto individuale.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia Bianchi G. (2010), (a cura). Progettare la qualità nella città di tutti i giorni, Orienta Edizioni, Roma Di Giovanni A. (2010). Spazi comuni, Carocci, Roma Gabellini P. (2010). Fare urbanistica, Carocci, Roma Palazzo, D. (2008). Urban Design, Mondadori, Milno Secchi B. (2013). La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari Selicato F., Rotondo F. (2010). Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Bianchi G. (2010), (a cura). Progettare la qualità nella città di tutti i giorni, Orienta Edizioni, Roma Di Giovanni A. (2010). Spazi comuni, Carocci, Roma Gabellini P. (2010). Fare urbanistica, Carocci, Roma Palazzo, D. (2008). Urban Design, Mondadori, Milno Secchi B. (2013). La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari Selicato F., Rotondo F. (2010). Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano Bibliography Bianchi G. (2010), (a cura). Progettare la qualità nella città di tutti i giorni, Orienta Edizioni, Roma Di Giovanni A. (2010). Spazi comuni, Carocci, Roma Gabellini P. (2010). Fare urbanistica, Carocci, Roma Palazzo, D. (2008). Urban Design, Mondadori, Milno Secchi B. (2013). La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari Selicato F., Rotondo F. (2010). Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano
Canale: 3
Canale: 5
-
ZEVI SERGIO FABIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma elearning sapienza moodle 2.5.3+Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamento(Breve descrizione dell’obiettivo dell’insegnamento: max 70 parole)Il corso fornisce gli elementi teorico operativi e procedurali per la costruzione di un progetto di trasformazione del territorio urbano-metropolitano.Programma(Breve descrizione del programma dell’insegnamento: max 250 parole)Il Laboratorio sperimenta l’elaborazione di uno strumento urbanistico finalizzato a prefigurare la struttura formale e organizzativa di un contesto urbano e territoriale specifico di area vasta. Le discipline del Laboratorio affrontano i problemi di metodo, tecnici e normativi relativi alla progettazione urbanistica integrata con il progetto del verde urbano anche in relazione alla domanda sociale e agli esiti spaziali degli interventi proposti.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaAA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000.Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000.Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996.Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008.Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992.Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999.Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998.Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977.Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999.Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959.AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959.AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964.AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986.AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996.AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001.Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive.
Bibliografia AA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003 Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000. Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000. Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996. Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008. Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992. Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999. Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001 Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003 Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998. Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977. Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999. Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959. AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959. AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964. AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986. AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996. AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001. Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive Bibliography (Inserire bibliografia di riferimento: max 60 parole) AA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003 Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000. Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000. Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996. Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008. Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992. Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999. Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001 Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003 Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998. Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977. Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999. Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959. AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959. AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964. AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986. AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996. AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001. Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive.
Canale: 6
-
MARIANO CARMELA
(programma)
Supporto alla didattica in usoCartografia formato raster dell’area di studio, dispense di ausilio all’esercitazione, comunicazioni del docente in formato ppt disponibili su dropbox Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamento- Comprensione dei fenomeni e delle caratteristiche relativi all’area urbana prescelta per l’esercitazione con riferimento al contesto insediativo e territoriale di appartenenza,- Individuazione di problemi e opportunità, rischi e potenzialità e definizione della trasformabilità delle diverse parti del territorio.- Riconoscibilità del progetto e integrazione con il contesto. Massima accessibilità e permeabilità dai quartieri circostanti e, nei limiti del possibile, soluzioni di continuità con i tessuti urbani che abbiano l’obiettivo di “fare città”ProgrammaLa costruzione della città sulla città è tipica della fase più recente delle trasformazioni delle città, profondamente diversa da quella fase di crescita urbana caratterizzata dalla grande espansione con nuovi quartieri autosufficienti. La costruzione del progetto urbano non può fondarsi dunque che sulla ricerca del dialogo con il contesto fisico e sociale per definire un insieme organico di interventi sulla città che parte dalle opportunità che il luogo propone e che vanno individuate. Il progetto urbano non può esistere se non produce contesto; in altre parole se non produce tessuto urbano. Pertanto riveste una notevole importanza l’attenzione progettuale alla definizione dello spazio vuoto (pubblico o di uso pubblico), flessibile, variabile, adattabile e utilizzabile da modelli sociali in costante e rapido mutamento, capace di recepire l’articolazione e la varietà delle esigenze, dei comportamenti e delle nuove pratiche sociali tipiche della città contemporanea.L’obiettivo del Laboratorio di Urbanistica è quello di affrontare tale nuova e ambigua dimensione progettuale assumendo come campo di sperimentazione un’area della città di Roma, per la quale il PRG prevede un intervento di trasformazione urbana alla scala del Progetto urbano.L’attività del laboratorio, che si svolgerà prettamente in aula, consisterà in una esercitazione di progettazione che sarà affrontata attraverso le seguenti fasi:Fase di analisi1. Approfondimento conoscitivo del territorioFase di valutazione2. Valutazione critica del territorio3. Strategie, obiettivi e interventiFase progettuale4. Schema funzionale5. Schema di assetto generaleModalità di esameL’esame avverrà con una prova unica e consisterà in:- una illustrazione degli elaborati progettuali prodotti a livello di gruppo- una interrogazione individuale sui contenuti delle lezioni e della bibliografia del corso.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaK. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990.C. GASPARRINI, Il progetto urbano, Liguori, Napoli 2001.L.V. FERRETTI, L'architettura del Progetto Urbano., FrancoAngeli 2012C. MARIANO, Governare la dimensione metropolitana. Democrazia ed efficienza nei processi di governo dell’area vasta, FrancoAngeli 2011C. MARIANO, Progettare e gestire lo spazio pubblico, Aracne editrice 2012M. MARCELLONI, a cura di, Questioni della città contemporanea, FrancoAngeli 2005
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990. C. GASPARRINI, Il progetto urbano, Liguori, Napoli 2001. L.V. FERRETTI, L'architettura del Progetto Urbano., FrancoAngeli 2012 C. MARIANO, Governare la dimensione metropolitana. Democrazia ed efficienza nei processi di governo dell’area vasta, FrancoAngeli 2011 C. MARIANO, Progettare e gestire lo spazio pubblico, Aracne editrice 2012 M. MARCELLONI, a cura di, Questioni della città contemporanea, FrancoAngeli 2005 Bibliography K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990. C. GASPARRINI, Il progetto urbano, Liguori, Napoli 2001. L.V. FERRETTI, L'architettura del Progetto Urbano, FrancoAngeli 2012 C. MARIANO, Governare la dimensione metropolitana. Democrazia ed efficienza nei processi di governo dell’area vasta, FrancoAngeli 2011 C. MARIANO, Progettare e gestire lo spazio pubblico, Aracne editrice 2012 M. MARCELLONI, a cura di, Questioni della città contemporanea, FrancoAngeli 2005 |
10 | ICAR/21 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025857 -
IMPIANTI TECNICI
(obiettivi)
Il corso offre le soluzioni tecniche per il comfort abitativo nell'edilizia. Benessere termico-acustico e visivo (Trasmittanza delle pareti; isolamento; ponti termici; intercapedini. Impianti di climatizzazione: caratteristiche energetiche degli edifici; carichi termici estivi ed invernali; schemi funzionali; filtrazione dell'aria; moto dei fluidi; tubazioni per la distribuzione dell'acqua.)
Canale: 1
-
DE SANTOLI LIVIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, lavagna, gessoModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende fornire agli studenti le informazioni necessarie a caratterizzare un ambiente in termini di benessere termico, acustico e luminoso. Vengono applicate le misure volte al controllo dei parametri fisico-tecnici necessari per ricreare condizioni di comfort ambientale. Vengono forniti gli strumenti progettuali necessari per l’inserimento degli impianti tecnici sia all’interno di un edificio, sia su scala urbana. Particolare attenzione è dedicata alle problematiche dell’uso razionale dell’energia e ambientali.ProgrammaAnalisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energeticoLe caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizioBenessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici. Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impiantoRichiami. Le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misuraCarichi termici invernali ed estivi. Fabbisogno di energia primariaGli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizieClassificazione. Sistemi a tutt’aria a portata costante. Sistemi a tutt’aria a portata variabile. Sistemi misti aria-acquaIl diagramma psicrometricoMoto dei fluidi. Tubazioni per la distribuzione dell’acqua. Canalizzazioni per la distribuzione dell’ariaEsempio di dimensionamento dei Sistemi a tutt’aria e ad aria-acquaCentrali e sottocentrali termiche e frigorifere. Schemi funzionaliCriteri di progettazione e manutenzioneFiltrazione dell’ariaCaratteristiche dei sistemi filtrantiCriteri di scelta ed applicazioniImpianti ad energie rinnovabiliModalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaL. de Santoli, G. Moncada lo Giudice, Progettazione di impianti tecnici – MassonL. De Santoli, G. Moncada Lo Giudice, FISICA TECNICA AMBIENTALEBenessere termico, acustico e visivo - CEA Editrice
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. de Santoli, G. Moncada lo Giudice, Progettazione di impianti tecnici – Masson L. De Santoli, G. Moncada Lo Giudice, FISICA TECNICA AMBIENTALE Benessere termico, acustico e visivo - CEA Editrice
Canale: 2
-
MANCINI FRANCESCO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, lavagna, gessoModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende fornire agli studenti le informazioni necessarie a caratterizzare un ambiente in termini di benessere termico, acustico e luminoso. Vengono applicate le misure volte al controllo dei parametri fisico-tecnici necessari per ricreare condizioni di comfort ambientale. Vengono forniti gli strumenti progettuali necessari per l’inserimento degli impianti tecnici sia all’interno di un edificio, sia su scala urbana. Particolare attenzione è dedicata alle problematiche dell’uso razionale dell’energia e ambientali.ProgrammaAnalisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energeticoLe caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizioBenessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici. Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impiantoRichiami. Le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misuraCarichi termici invernali ed estivi. Fabbisogno di energia primariaGli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizieClassificazione. Sistemi a tutt’aria a portata costante. Sistemi a tutt’aria a portata variabile. Sistemi misti aria-acquaIl diagramma psicrometricoMoto dei fluidi. Tubazioni per la distribuzione dell’acqua. Canalizzazioni per la distribuzione dell’ariaEsempio di dimensionamento dei Sistemi a tutt’aria e ad aria-acquaCentrali e sottocentrali termiche e frigorifere. Schemi funzionaliCriteri di progettazione e manutenzioneFiltrazione dell’ariaCaratteristiche dei sistemi filtrantiCriteri di scelta ed applicazioniImpianti ad energie rinnovabiliModalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaL. de Santoli, G. Moncada lo Giudice, Progettazione di impianti tecnici – MassonL. De Santoli, G. Moncada Lo Giudice, FISICA TECNICA AMBIENTALEBenessere termico, acustico e visivo - CEA Editrice
Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999
(Date degli appelli d'esame)
Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013.
Canale: 3
-
DE SANTOLI LIVIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, lavagna, gessoModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende fornire agli studenti le informazioni necessarie a caratterizzare un ambiente in termini di benessere termico, acustico e luminoso. Vengono applicate le misure volte al controllo dei parametri fisico-tecnici necessari per ricreare condizioni di comfort ambientale. Vengono forniti gli strumenti progettuali necessari per l’inserimento degli impianti tecnici sia all’interno di un edificio, sia su scala urbana. Particolare attenzione è dedicata alle problematiche dell’uso razionale dell’energia e ambientali.ProgrammaAnalisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energeticoLe caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizioBenessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici. Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impiantoRichiami. Le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misuraCarichi termici invernali ed estivi. Fabbisogno di energia primariaGli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizieClassificazione. Sistemi a tutt’aria a portata costante. Sistemi a tutt’aria a portata variabile. Sistemi misti aria-acquaIl diagramma psicrometricoMoto dei fluidi. Tubazioni per la distribuzione dell’acqua. Canalizzazioni per la distribuzione dell’ariaEsempio di dimensionamento dei Sistemi a tutt’aria e ad aria-acquaCentrali e sottocentrali termiche e frigorifere. Schemi funzionaliCriteri di progettazione e manutenzioneFiltrazione dell’ariaCaratteristiche dei sistemi filtrantiCriteri di scelta ed applicazioniImpianti ad energie rinnovabiliModalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaL. de Santoli, G. Moncada lo Giudice, Progettazione di impianti tecnici – MassonL. De Santoli, G. Moncada Lo Giudice, FISICA TECNICA AMBIENTALEBenessere termico, acustico e visivo - CEA Editrice
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. de Santoli, G. Moncada lo Giudice, Progettazione di impianti tecnici – Masson L. De Santoli, G. Moncada Lo Giudice, FISICA TECNICA AMBIENTALE Benessere termico, acustico e visivo - CEA Editrice |
8 | ING-IND/11 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1022854 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(obiettivi)
Interpretazione del comportamento di una struttura portante (verifica di sicurezza) secondo i metodi previsti dalla normativa tecnica e i più noti criteri diriferimento. Sviluppo di progetto strutturale (relazione di calcolo ed elaborati grafici); manufatto in calcestruzzo.
Canale: 1
-
MONTI GIORGIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoLezioni su PowerPointModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso si propone di fornire una panoramica teorico-pratica della progettazione di strutture in cemento armato. Particolare attenzione è rivolta al progetto eseguito in presenza di terremoti, visto che dal 2003 l’intero territorio italiano è dichiarato sismico. Le metodologie di progettazione considerate sono quelle all’avanguardia nel settore, in campo nazionale, europeo e internazionale. Si eseguirà il progetto completo di un edificio in cemento armato impiegando un software di ampio utilizzo nel mondo professionale.ProgrammaLe lezioni prevedono una fase iniziale di studio del comportamento degli elementi strutturali (travi, pilastri, pareti) in condizioni sismiche, cercando di trarre lezioni dai danni osservati in terremoti occorsi sul territorio italiano e all’estero. La descrizione dell’azione sismica sarà eseguita impiegando uno strumento grafico web-based che fornisce l’intensità del terremoto atteso a un determinato sito. Si introdurrà poi il metodo degli stati limite, che consente di identificare, per ciascun meccanismo resistente strutturale, la corrispondente equazione di progetto della capacità. La metodologia di progettazione è quella introdotta dagli EuroCodici e poi confluita nella Normativa Tecnica delle Costruzioni italiana (NTC-08), che prevede l’impiego dei coefficienti parziali di sicurezza, alla cui calibrazione è dedicata una parte concettualmente fondamentale del corso. La fase successiva riguarda la trattazione approfondita dei concetti della progettazione in capacità, che è alla base delle moderne filosofie di progettazione antisismica. In parallelo a tutte le fasi del corso, si porterà avanti il progetto di un edificio in cemento armato mediante l’impiego di un software specialistico la cui conoscenza sarà progressivamente acquisita attraverso lezioni dedicate.Modalità di esameL’esame consiste nella presentazione di un PowerPoint con la descrizione del progetto eseguito, nella redazione di una relazione di calcolo che ripercorra tutti i passi eseguiti, sia manualmente sia attraverso il programma di calcolo.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaMezzina M., Fondamenti di tecnica delle costruzioni, UTET
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Mezzina M., Fondamenti di tecnica delle costruzioni, UTET Bibliography Mezzina M., Fondamenti di tecnica delle costruzioni, UTET
Canale: 2
-
LIBERATORE DOMENICO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiezione delle lezioni.Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio si propone di fornire la comprensione della funzione e del comportamento della struttura nella costruzione. Esso si articola nella trattazione delle azioni sulle costruzioni, dei comportamenti che ne conseguono, delle verifiche di sicurezza, dei metodi per la progettazione e la realizzazione delle strutture.ProgrammaMateriali per uso strutturale: calcestruzzo e acciaio.Sicurezza e prestazioni attese di un’opera strutturale.Azioni sulle costruzioni: peso proprio, carichi permanenti non strutturali, carichi variabili, azione sismica, azioni del vento, azioni della neve, azioni della temperatura, azioni eccezionali.Strutture in calcestruzzo armato: analisi strutturale, valutazione della sicurezza, stati limite ultimi (sforzo normale, flessione, taglio, torsione), stati limite di esercizio, dettagli costruttivi. Cenni sulle strutture in calcestruzzo armato precompresso.Strutture in acciaio: stati limite ultimi (trazione, compressione, flessione, taglio, torsione, sollecitazioni composte), stabilità delle membrature, stati limite di esercizio, unioni bullonate, unioni saldate.Elementi di progettazione strutturale in zona sismica.Esercitazione: progettazione strutturale di un edificio di civile abitazione (analisi dei carichi, predimensionamento, analisi, verifica solai, travi, pilastri, fondazioni).Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaMezzina, M., Raffaele, D., Vitone, A. (a cura di), Teoria e pratica delle costruzioni in cemento armato, Vol. 1 – Dalla concezione strutturale alle verifiche agli stati limite, CittàStudi Edizioni, Novara, 2007.Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), D.M. 14/01/2008, www.cslp.itCircolare 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, www.cslp.itDispense del corso in formato pdf disponibili sul sito elearning.uniroma1.it
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Mezzina, M., Raffaele, D., Vitone, A. (a cura di), Teoria e pratica delle costruzioni in cemento armato, Vol. 1 – Dalla concezione strutturale alle verifiche agli stati limite, CittàStudi Edizioni, Novara, 2007. Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), D.M. 14/01/2008, www.cslp.it Circolare 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, www.cslp.it Dispense del corso in formato pdf disponibili sul sito elearning.uniroma1.it Bibliography Mezzina, M., Raffaele, D., Vitone, A. (a cura di), Teoria e pratica delle costruzioni in cemento armato, Vol. 1 – Dalla concezione strutturale alle verifiche agli stati limite, CittàStudi Edizioni, Novara, 2007. Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), D.M. 14/01/2008, www.cslp.it Circolare 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, www.cslp.it Slides in pdf format available on the website elearning.uniroma1.it
Canale: 3
-
MOLLAIOLI FABRIZIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoSito web del docente, con materiale didattico in formato digitaleModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso si propone di mettere lo studente in condizione di dimensionare una struttura portante, interpretarne il comportamento, e verificarne la sicurezza secondo i metodi previsti dalla normativa tecnica ed i criteri di riferimento più conosciuti. Nel trattamento di tali tematiche, sarà posto l'accento sul fatto che la progettazione strutturale non può avere un carattere deterministico, risultante da una concatenazione di decisioni mutuamente indipendenti, ma consiste piuttosto in un processo iterativo e retroattivoProgrammaIl corso si articola in una parte dedicata a lezioni frontali ed esercitazioni svolte dal docente sui temi dell’analisi dello stato di deformazione e sollecitazione di strutture reali, e sulle caratteristiche dei materiali da costruzione. Non potendosi approfondire la trattazione relativa a tutti i materiali, lo svolgimento dettagliato è riferito essenzialmente alle strutture in cemento armato ed acciaio; ciò in quanto queste sono di gran lunga le più frequenti in Italia ed offrono i maggiori spunti di peculiarità nell’analisi del loro comportamento. Una seconda parte del corso consiste nello sviluppo del progetto di una struttura di una struttura, che gli studenti devono portare a termine entro la prima sessione utile di esami. Più in dettaglio, Il programma si articola sulle seguenti linee: identificazione della struttura portante in una costruzione; modelli di rappresentazione delle azioni, dei materiali e della struttura; requisiti di sicurezza; normativa tecnica; proprietà dei materiali strutturali; criteri e procedimenti di verifica della sicurezza; analisi di elementi in cemento armato e in acciaio; strutture di fondazione e di contenimento; tipologie strutturali più significative ed esempi; modellazione mediante metodi agli elementi finiti. Sono illustrati altresì, mediante proiezioni e grafici, sistemi e procedimenti costruttivi.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaDispense del corso; Decreto Ministero Infrastrutture del 14/1/2008 e Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture del 2/2/2009 (è disponibile una versione integrata di Norme e Circolare presso la libreria del Genio Civile DEI, via Nomentana); Testi aggiuntivi: W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; Siviero E. e Benedetti A. (a cura di), La Concezione Strutturale nel Progetto di Architettura, Editrice Compositori, 2002; C. Bernuzzi, Progetto e verifica di Strutture in Acciaio, Hoepli, 2011.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Dispense del corso; Decreto Ministero Infrastrutture del 14/1/2008 e Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture del 2/2/2009 (è disponibile una versione integrata di Norme e Circolare presso la libreria del Genio Civile DEI, via Nomentana); Testi aggiuntivi: W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; Siviero E. e Benedetti A. (a cura di), La Concezione Strutturale nel Progetto di Architettura, Editrice Compositori, 2002; C. Bernuzzi, Progetto e verifica di Strutture in Acciaio, Hoepli, 2011.
Canale: 4
Canale: 5
-
LUPOI ALESSIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoTesti e Dispense fornite dal docenteModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoComprensione del funzionamento statico degli edifici, con particolare riferimento a quelli in cemento armato. Richiami di statica e dinamica strutturale. Dimensionamento, progettazione e verifica di organismi strutturali.Introduzione alla Normativa Tecnica vigente: azioni, metodi di analisi e di verifica. Primi elementi di progettazione antisismica.Concetti di affidabilità strutturale.ProgrammaINTRODUZIONE ALLE COSTRUZIONI, NUOVE ED ESISTENTITipologie costruttive e materiali: Calcestruzzo, Acciaio, LegnoMetodi di progetto: Metodo semiprobabilistico agli stati limite. Coefficienti di sicurezza dei materiali e delle azioni.Azioni: Carichi sulle costruzioni. Aleatorietà di carichi e resistenze. Descrizione delle azioni e combinazioni dei carichi.TEORIA DEL CEMENTO ARMATOAnalisi sezionale: Comportamento sperimentale e meccanismi di rottura e duttilità.Flessione e Pressoflessione: Rottura bilanciata, fragile e duttile. Calcolo del momento ultimo. Progetto delle armature e verifica di resistenza. Dominio di interazione.Taglio: Calcolo delle tensioni tangenziali. Forza di scorrimento. Traliccio di Ritter-Morsch: armature per il taglio.Duttilità: concetto di cerniere plastica, curve Momento-rotazione e Forza-spostamento.ANALISI STRUTTURALE DI EDIFICI IN C.A.Trave continua. Telai piani. Setti e pareti. Solai e coperture. Fondazioni. Dimensionamento degli elementi strutturali: solai, travi e pilastri.Definizione dell’organismo strutturale resistente. Rigidezza strutturale.Calcolo delle sollecitazioni. Codici di calcolo agli elementi finiti.Progetto delle armature. Verifiche di sicurezza.INTERVENTI SULLE STRUTTURE ESISTENTIRinforzo di travi e pilastri in c.a.. Rinforzi su elementi murari.Modalità di esameL’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale finale.La prova scritta si svolge una sola volta al termine del corso per verificare il livello di apprendimento e di attiva partecipazione al corso. Il superamento della prova di profitto è condizione necessaria per accedere alla prova orale finale. In caso di esito negativo sarà necessario seguire nuovamente il corso.Per accedere alla prova orale finale è necessario inoltre aver conseguito l’Attestato di Frequenza: presenza ad almeno 2/3 delle lezioni. È necessario infine aver completato il progetto di un edificio, o parte di esso, che sarà svolto durante il semestre. L’edificio oggetto del progetto sarà definito con il docente.La prova orale finale verterà sulle nozioni impartite durante il corso, prevedendo anche la soluzione di casi concreti di progettazione.• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaCosenza, Manfredi, Pecce. Strutture in cemento armato. Hoepli Editore.Schodek. Strutture. Patron Editore, 2004.Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/1/2008).
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Cosenza, Manfredi, Pecce. Strutture in cemento armato. Hoepli Editore. Schodek. Strutture. Patron Editore, 2004. Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/1/2008).
Canale: 6
|
|
ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1035682 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV
(obiettivi)
Il Laboratorio affronta il progetto di un edificio approfondendo gli aspetti relativi alla conformazione dello spazio in relazione alla sua vivibilità e costruzione. A tale scopo le discipline del Laboratorio approfondiscono, a scala ravvicinata, i problemi relativi alla progettazione architettonica in relazione con il progetto degli impianti e con l’uso di tecnologie ambientali volte al risparmio energetico. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
-
DEL VECCHIO MASSIMO
(programma)
Supporto alla didattica in usoProiettore digitale; connessione alla rete Internet; piattaforma didattica MoodleModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio affronta il progetto di un edificio approfondendo gli aspetti relativi alla conformazione dello spazio in relazione alla sua vivibilità e costruzione. A tale scopo il Laboratorio approfondisce, a scala ravvicinata, i problemi della progettazione architettonica (con riguardo agli aspetti dell’ideazione e del controllo sintattico formale) integrata con il progetto di soluzioni tecnologiche “ambientalmente consapevoli” e volte al risparmio energetico.ProgrammaNel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un organismo complesso di medie dimensioni integrato allo spazio aperto e localizzato in uno specifico contesto ambientale della città di Roma.Il Laboratorio integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici dell’uso di tecnologie ambientali volte al risparmio energetico. Allo studente è richiesta la redazione di un progetto che, in modo consapevole, traduca in una sintesi formale coerente tutti gli aspetti che concorrono alla costruzione dell’architettura.Il Laboratorio è concepito come un insieme di attività svolte dallo studente individualmente, con frequenti momenti di discussione collettiva e scambio di esperienze.Esso prevede esercitazioni su argomenti specifici, attività guidate dal gruppo docente, eventuali sopralluoghi nell’area progetto, oltre naturalmente la verifica e la discussione degli elaborati prodotti dal singolo studente.Le esercitazioni pratiche saranno opportunamente integrate da lezioni teoriche finalizzate all'acquisizione dei principi teorici e delle tecniche di base necessarie. Esse saranno tenute dal docente responsabile del Laboratorio con contributi didattici integrativi relativi all’impiego di tecnologie per l’igiene edilizia e ambientale.Il Laboratorio IV prevede tre verifiche intermedie del work in progress del singolo studente, effettuate con una cadenza di quattro settimane ciascuna, considerate obbligatorie al fine dell’accertamento della presenza attiva dello studente nel Laboratorio.L’attività si concluderà con una prova d’esame basata sulla valutazione dell’insieme delle esercitazioni prodotte durante il laboratorio, sulla discussione del progetto considerato come momento di un percorso di conoscenza.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia• A. Monestiroli, La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura, Editori Laterza, Roma – Bari 2002• F. Purini, Comporre l’architettura, Editori Laterza, Roma – Bari 2000• L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977.• K. Frampton, Tettonica e Architettura, Skira Ed., Milano 1999.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• A. Monestiroli, La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura, Editori Laterza, Roma – Bari 2002 • F. Purini, Comporre l’architettura, Editori Laterza, Roma – Bari 2000 • L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. • K. Frampton, Tettonica e Architettura, Skira Ed., Milano 1999.
Canale: 2
-
IPPOLITO ACHILLE
(programma)
Supporto alla didattica in usoPc e videoproiettoreModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL'intervento architettonico modifica il paesaggio attraverso l’attuazione di un programma. Il progetto è lo strumento per attuarlo. Compito primario è l’e¬du¬ca¬zio¬ne all’uso di tale strumento ed al metodo di elaborazione e controllo dell’intero processo.L’obiettivo è nel fornire la capacità progettuale alle varie scale, dall’insieme al dettaglio, sviluppando le attitudini occorrenti per un progetto complesso finalizzato alla riqualificazione dell’ambiente urbano, nel rapporto architettura ambiente, paesaggio naturale paesaggio costruito, contemporaneità storia.ProgrammaPer fare in modo che lo studente possa confrontarsi direttamente e praticamente con temi attuali, concreti, e realizzabili, in un rapporto diretto con la realtà politico-amministrativa ed imprenditoriale, il tema specifico scaturisce dall’attività di ricerca scientifica operativa e si inserisce nel parco agricolo-urbano di Casal del Marmo, nel XIV Municipio del Comune di Roma, progettando una fascia di servizi terziari.Il corso è suddiviso in due fasi propedeutiche tra loro.La prima si basa soprattutto su lezioni teoriche supportate da verifiche in aula attraverso ex-tempore ed esercitazioni. Sarà approfondito il tema del paesaggio. Saranno delineati i criteri necessari per valutare le componenti naturali ed antropiche attraverso un processo metodologico di lettura critico-conoscitiva che consenta di comprendere le leggi del divenire della realtà alle diverse scale, dalla più elementare del giardino, agli spazi del verde pubblico urbano, alle costituzioni di ambiti territoriali.La seconda si basa sul lavoro di progettazione nel laboratorio in aula, suffragato da brevi lezioni teoriche atte a fornire informazioni e nozioni relativamente al tema progettuale.Nel rapporto con il paesaggio urbano, prima di iniziare l’iter progettuale è necessaria una ricerca per approfondire l'analisi conoscitiva dei sistemi e del contesto in cui si inserisce l’area ed il tema. È necessario anche approfondire le tematiche sugli aspetti formali, intesi come espressione dei diversi linguaggi architettonici del panorama contemporaneo, inserendosi nel dibattito internazionale più ampio ed attuale, ponendo particolare attenzione alla riqualificazione ed alla trasformazione della città, in un preciso ambito operativo e in stretto rapporto con l'espressione linguistica.Modalità di esamePer poter sostenere l’esame lo studente dovrà presentare i seguenti elaborati:- Un album formato A3 contenenti l’intera ricerca preliminare (lavoro svolto in maniera autonoma dallo studente);- Un album formato A3 contenenti l’intero lavoro svolto in aula;- Sei tavole formato A1 contenente planimetrie schemi, profili, disegni tridimensionali e quant’altro si ritiene necessario alle scale adeguate: la prima dedicata al progetto d’insieme, nella seconda il masterplan, la terza la piazza principale, la quarta lo spazio aperto con l’inquadramento planivolumetrico del progetto, la quinta e la sesta il progetto architettonico.Durante lo svolgimento dell’esame lo studente dovrà dimostrare l’apprendimento di tutte le nozioni teoriche affrontate nel corso delle lezioni dai due docenti, la piena conoscenza del libro di testo e dovrà illustrare le tavole propositive.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia• libro di testo:- IPPOLITO A. M., Il paesaggio urbano contemporaneo. Letture e prospettive, Milano 2013• altre pubblicazioni base e di riferimento- IPPOLITO A. M., l’Archinatura, Milano 2010- IPPOLITO A. M., Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze 2006- ZAGARI F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Melfi 2013
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• libro di testo: - IPPOLITO A. M., Il paesaggio urbano contemporaneo. Letture e prospettive, Milano 2013 • altre pubblicazioni base e di riferimento - IPPOLITO A. M., l’Archinatura, Milano 2010 - IPPOLITO A. M., Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze 2006 - ZAGARI F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Melfi 2013 Bibliography • Reading text: - IPPOLITO A. M., Il paesaggio urbano contemporaneo. Letture e prospettive, Milano 2013 • Other publications and reference books - IPPOLITO A. M., l’Archinatura, Milano 2010 - IPPOLITO A. M., Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze 2006 - ZAGARI F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Melfi 2013
Canale: 3
Canale: 4
-
SAGGIO ANTONINO
(programma)
Supporto alla didattica in usoA supporto della didattica è consigliata una bibliografia specifica. Le lezioni sono registrate e rese disponibili via web con altro materiale di supporto e link utiliModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• Tradizionale con ausili e integrazione via web.Obiettivi dell’insegnamentoNella didattica della progettazione riteniamo centrale lo sforzo di colmare la separazione tra una fase analitica (le conoscenze) e una fase sintetica (la progettazione). Il rischio è avere da una parte la settorializzazione dei contributi specialistici, quasi fino alla loro stessa ineffettualità nello sviluppo delle decisioni, e dall'altra una «aura» del momento progettuale. Scopo del corso è al contrario rendere gli studenti consapevoli degli strumenti, delle tecniche, dei concetti e dei "ferri del mestiere" del fare progettuale. Da questo punto di vista il corso si tenta di porre dentro la categoria della “strumentalità” progettuale. Una strumentalità che lega sempre il momento teorico agli effettivi strumenti progettuali per affrontare gli argomenti propostiProgrammaQuesto Laboratorio di progettazione ha lo scopo di coinvolgere gli studenti nella progettazione di un edificio di media complessità inserito in un vuoto urbano della città di Roma. La particolarità del Laboratorio consiste nel rapporto che si instaura tra il programma, l’area di progetto, i previsti occupanti e l’insieme di aspetti teorici e pratici della progettazione architettonica e urbana che vengono affrontati in questo corso.Il programma del progetto ricade nel grande ambito della Mixité. Propone di conseguenza una combinazione di attività diverse organizzate a partire da una forte idea d’uso, una driving force che motiva il progetto e la sua necessità nella città di contemporanea, ma anche molto più specificatamente nell’area. Ogni studente sceglierà un’area specifica per il proprio progetto in un Vuoto urbano - “Urban Voids” - localizzato nel settore nord della capitale lungo le aree interessate dal Fiume Tevere già pre-scelte dalla docenza. In questa area svilupperà il proprio programma in stretto rapporto con la docenza, ma anche con un promoter o cliente virtuale. Il corso si organizzerà in cicli tematici successivi che dalla scelta dell’area al programma ai concetti spaziali, distributivi ed espressivi vedrà sempre una o più lezione teoriche, revisioni personali e collettive e consegne progressive. Il complesso intreccio delle prassi promosse dal corso di appoggeranno al sito, alle mappe google e da un blog del corso e anche all’insieme di blog di ciascuno studente in una fitta rete di condivisone necessaria ad affrontare una esercitazione progettuale oggi.Modalità di esame• Valutazione di un progettoNel laboratorio di Progettazione il centro della valutazione dello studente è la valutazione del progetto finale e la capacità di sintesi in un prodotto architettonico di una serie di conoscenze di natura tecnica, organizzativa ed espressiva. Il prodotto richiesto è di natura grafica con anche la produzione di uno o più plastici.Bibliografia“Urban Green Line Una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro”. Lulu.com 2 edizione 2014“UrbanVoids, UrbanVoids™ Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma”, lula com 2010Antonino Saggio &Scanner@Nitro, “Roma a_venire, progetti per una città dell'informazione e della storia vita”, Aracne editori, Roma 2009Antonino Saggio, “Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica”, Carocci, Roma 2010
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
“Urban Green Line Una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro”. Lulu.com 2 edizione 2014 “UrbanVoids, UrbanVoids™ Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma”, lula com 2010 Antonino Saggio &Scanner@Nitro, “Roma a_venire, progetti per una città dell'informazione e della storia vita”, Aracne editori, Roma 2009 Antonino Saggio, “Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica”, Carocci, Roma 2010 Bibliography “Urban Green Line Una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro”. Lulu.com 2 edizione 2014 “UrbanVoids, UrbanVoids™ Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma”, lula com 2010 Antonino Saggio &Scanner@Nitro, “Roma a_venire, progetti per una città dell'informazione e della storia vita”, Aracne editori, Roma 2009 Antonino Saggio, “Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica”, Carocci, Roma 2010
Canale: 5
-
FERRETTI LAURA VALERIA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Cartografia formato raster dell’area di studio, materiali e/o comunicazioni del docente in formato ppt disponibili su dropbox Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di lavorare in modo specifico sulla relazione tra architettura e spazio urbano permettendo allo studente di affrontare la scala intermedia della progettazione, dimensione che consente di collegare l’organismo architettonico alla città. Al termine del corso ci si attende che gli studenti abbiano acquisito conoscenza delle problematiche e dei temi legati al progetto dello spazio urbano e dello spazio pubblico, nonché la capacità di affrontare il progetto in modo interscalare. Programma Il corso intende collocarsi all’interno di un contesto “reale". Il tema è uno degli Ambiti di Valorizzazione previsti dal nuovo Piano Regolatore di Roma. Il progetto dovrà analizzare le indicazioni del piano e inquadrare in modo critico l'intervento all'interno degli strumenti da questo previsti. Si dovrà progettare la riorganizzazione dell'area, attraverso la demolizione e ricostruzione dei manufatti, realizzando un intervento di edilizia sociale e mista con l'introduzione di alcune funzioni non residenziali per la rivitalizzazione della zona. Alla definizione della proposta progettuale concorreranno due livelli: il primo è la dimensione urbana che consentirà di definire i vincoli del progetto in relazione al suo ruolo nella città e di stabilire i cardini della nuova organizzazione dei luoghi; il secondo approfondirà e verificherà fino alla scala architettonica gli elementi emersi dalla prima fase. In questo modo si orienteranno gli studenti a comprendere il passaggio di scala come procedimento continuo di dialogo dal grande al piccolo e dal piccolo al grande, la relazione determinante tra spazio esterno e costruito - tra pieno e vuoto - e si consentirà agli studenti di misurarsi con il tema della progettazione dello spazio pubblico e semi-pubblico necessariamente previsto all’interno del progetto. L’organizzazione del laboratorio è basata su lezioni ed attività in aula. Le lezioni hanno l’obiettivo di introdurre al tema del corso attraverso l’approfondimento delle questioni legate al tema della costruzione del tessuto, alla progettazione degli spazi pubblici, al tema della riqualificazione urbana. L’attività in aula sarà divisa in due fasi. La prima è finalizzata al lavoro di analisi del sito per mettere a punto un masterplan motivato; nella seconda fase, il masterplan deve essere verificata attraverso il progetto di architettura, ricalibrato e verificato di nuovo fino a raggiungere la migliore conformazione. Modalità di esame L’esame avverrà con una prova unica e consisterà in: - una illustrazione degli elaborati progettuali - una interrogazione sui contenuti delle lezioni e della bibliografia del corso. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, 1990. FERRETTI L.V. L'architettura del Progetto Urbano , Franco Angeli 2012 IPPOLITO A.M. Il parco urbano contemporaneo: notomia e riflessioni, Alinea, 2006 MARIANO C. (2012), Progettare e gestire lo spazio pubblico, Editore Aracne, 2012 MATTOGNO C. (a cura di), Idee di spazio, lo spazio nelle idee, Franco Angeli, 2002 REALE L. Densità, città, residenza, Gangemi, 2008 WALLACH R. La Strada - Elemento costitutivo della qualità urbana, Gangemi, 2001
Canale: 6
Canale: 7
|
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo studente dovrà sostenere due insegnamenti per un minimo di 12 cfu. - - A SCELTA DELLO STUDENTE |
12 | 150 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
- -
A scelta dello studente
|
14 | 175 | - | - | - | ITA | ||
Il Canale 1 è collegato al insegnamento di Restauro (cod. 1040835)
Il Canale 2 è collegato al insegnamento di Urbanistica (cod. 100950)
Il Canale 3 è collegato al insegnamento di Rappresentazione (cod. 1040833)
Il Canale 4 è collegato al insegnamento di Tecnologia (cod. 1040834) 1032082 - LABORATORIO DI SINTESI FINALE |
||||||||
-
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA V
Canale: 1
-
CAPUANO ALESSANDRA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
E-learning tramite Moodle Sapienza: materiale didattico, bibliografia e avvisi Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Fine del laboratorio è, come recita il manifesto del Corso di Laurea, la sperimentazione su una realtà complessa di testimonianza storico monumentale nel confronto tra linguaggio autonomo (forme della contemporaneità) e linguaggio di "valorizzazione" dell'esistente (visibilità dei significati storici). Lo studente è quindi chiamato a ragionare sul rapporto tra testo e contesto, tra spazio urbano e spazio architettonico, con particolare attenzione alla relazione tra idea architettonica e testimonianza storico-paesaggistica, producendo una elaborazione progettuale di sintesi. Programma L'esercitazione riguarda la valorizzazione urbana e paesaggistica di un’area all’interno del Parco dell’Appia Antica e precisamente della testata della via Appia a ridosso delle Mura Aureliane, nell’area di Travicella. L’area, prossima all’anello ferroviario di Roma, può costituire una “porta d’ingresso” al Parco nell’ambito di un progetto di revisione della mobilità verso l’area protetta. Da un punto di vista funzionale si tratta di uno snodo di scambio che prevede una piccola stazione ferroviaria, un’area di accesso al parco, un centro di ricerca con alloggi per studiosi. La progettazione dovrà prendere avvio dalla redazione di un masterplan di indirizzo che orienti gli interventi alla scala architettonica e paesaggistica. Il progetto dovrà prevedere l’inserimento di una nuova architettura e la valorizzazione (sistemazione, restauro o recupero) di manufatti storici (casali o aree archeologiche, antichi tracciati). L’elaborazione del progetto dovrà integrare le preesistenze alle nuove realizzazioni e dovrà essere articolata coerentemente alle diverse scale d’intervento. Modalità di esame Con l’inizio delle lezioni verrà fornito un calendario dettagliato delle lezioni, delle revisioni collettive e delle scadenze propedeutiche a sostegno della prova finale. Si prevedono le seguenti consegne intermedie: • la prima fase CONOSCITIVA riguarda la raccolta di buone pratiche e dei materiali del luogo (rilievi, foto, ecc.); • la seconda fase di INDIRIZZO ANALITICO E CONCETTUALE prevede un’analisi delle risorse e delle criticità e lo sviluppo di un masterplan 1:2000 di riferimento generale • la terza fase di SVILUPPO PROGETTUALE è dedicata all’approfondimento del progetto architettonico, di valorizzazione, recupero e restauro (1:1000, 1: 500/1:200/1:50). Particolare importanza verrà attribuita anche alla RAPPRESENTAZIONE del lavoro sia durante le consegne preliminari, che per la consegna d'esame. Le prime consegne dovranno essere eseguite a mano con disegni a matita o china. Verrà richiesto un lay-out finale delle tavole del progetto che dovrà essere approvato. I plastici sono da eseguirsi monocromatici. Bibliografia AAVV. 2G Landscape architecture, 1997 A. AYMONINO, V.P. MOSCO, Spazi pubblici contemporanei. Architettura a volume zero, Skira, Milano, 2006 P.L. NICOLIN, F. REPHISTI, Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira, Milano, 2006 M. ZARDINI (a cura di ), Paesaggi ibridi. Un viaggio nella città contemporanea, Skira, 1996. CAPUANO A., CARPENZANO O., TOPPETTI F., Il Parco e la città. Il territorio storico dell’Appia nel futuro di Roma, Quodlibet, Roma 2013 CAPUANO A. (2010) “Il Parco dell'Appia Antica, il GRA e il corridoio del Passante” in: R. SECCHI (a cura di) Future GRA. Il futuro del Grande Raccordo Anulare nella prospettiva della città metropolitana. p. 324-350, ROMA: Prospettive Edizioni, ISBN/ISSN: 978-88-89400-55-5 CAPUANO A. (2009) “Figure urbane di Roma contemporanea. Il ruolo dei vuoti nel disegno della città” in: (a cura di) RIGHETTI M., COSMA A., CERONE R. Roma, Paesaggi Contemporanei. p. 311-325 ROMA: Campisano editore, ISBN 978 -88-88168-44-9
Canale: 3
-
CARPENZANO ORAZIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoProiettore digitale; connessione alla rete Internet; piattaforma didattica MoodleModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso ha come finalità la pratica e l’esercizio del progetto d'architettura.L’esercitazione proposta, intende articolare e approfondire il seguente tema:L’URBAN INFILL ATTRAVERSO UN PROGETTO DEFINITIVO ED ESECUTIVOProgrammaL'Architettura d'innesto come operazione di ricucitura e di completamento all'interno di un tessuto esistente, deve mostrare alte capacità adattive, e ciò comporta un grande sforzo nel superare quelle rigidezze imposte dalla sua posizione urbana, attraverso una serie di scelte idonee all'ottimizzazione della sua esposizione ambientale, al fine di garantire il massimo livello possibile delle sue prestazioni tecniche e di comfort.Il progetto esecutivo rappresenta la terza ed ultima delle fasi in cui è comunemente suddiviso un progetto, di fatto è l'ingegnerizzazione di tutti gli interventi previsti nelle precedenti fasi di progettazione in ogni particolare, rappresentando così il livello tecnicamente più definito dell'intero processo progettuale. Da esso risulta esclusa solo la progettazione del cantiere e delle relative opere provvisorie. Viene redatto sulla base delle direttive fornite dal progetto definitivo.A tal proposito si richiede la progettazione esecutiva di una palazzina a Roma, all’interno della cosiddetta città consolidata, ad uso prevalentemente residenziale.Particolare attenzione sarà dedicata alla qualità architettonica dell'edificio, all'aspetto costruttivo, alle scelte strutturali ed impiantistiche.L'iter progettuale, per quanto concerne l’attività di tutoring da parte della docenza, sarà articolato in modo da favorire il più ampio confronto tra possibili soluzioni alternative, valutando l'adozione di materiali, tecniche costruttive e tipi strutturali diversi, e verificando la congruenza tecnica, formale e spaziale dei molteplici aspetti che confluiscono nella sintesi architettonica.Organizzazione del corsoSarà strutturato in lezioni ed esercitazioni secondo un modello seminariale in cui ciascuno studente verrà seguito individualmente.Sono previste revisioni collettive.Modalità di esame• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progettoLavoro progettualeL’esercitazione si articolerà in due fasi:la prima fase consiste nell’analisi ambientale e fisica del luogo d'intervento, nella elaborazione di una sua rappresentazione attraverso alcune “letture operative” e nella redazione di un progetto che arrivi alla stesura di un definitivo;la seconda fase affronterà il progetto esecutivo dell’edificio attraverso la definizione di tutti gli elaborati necessari.Si prevedono due “consegne” relative alle due fasi esercitative.EsameL’esame, accertata la frequenza al laboratorio da parte dello studente, è individuale e consisterà in un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso e nella presentazione finale degli elaborati progettuali.Saranno richiesti i seguenti disegni:- album formato A3 contenente gli schizzi che accompagnano le fasi esercitative svolte in aula e durante i sopralluoghi, comprese le immagini di eventuali modelli tridimensionali di studio, fisici o virtuali, alle diverse scale o eventuali riprese video;- sei tavole formato A1, due per il progetto definitivo e quattro per il progetto esecutivo con piante, sezioni, prospetti e viste tridimensionali, elementi di dettaglio, in scala 1:200/1:100/1:50/1:20;- un modello tridimensionale, monocromatico, in scala 1:200, dell’innesto architettonico.Bibliografia- Orazio Carpenzano, Idea immagine architettura. Tecniche d'invenzione architettonica e composizione, Roma, Gangemi, 2013.- O. Carpenzano, F. Contini, R. De Sanctis, A. Di Giacomo, Spazialità latenti, Roma, Prospettive, 2011.- P. O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-2011, Roma, Laterza, 2011.- Adam Mornement, Annabel Biles, Infill, New houses for urban sites, Londra, Laurende King Publishing Ltd, 2009.Sitografia di riferimentohttp://www.urbfill.com (società che si occupa della costruzione di infill)http://en.wikipedia.org/wiki/Infill (descrizione sintetica dell’infill)http://www.vg-hortus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=541 (esempio di infill di David Chipperfield)http://www.archidiap.com/works/complesso-residenziale-in-rue-des-suisses/ (esempio di infill di Herzog & De Meuron)
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Orazio Carpenzano, Idea immagine architettura. Tecniche d'invenzione architettonica e composizione, Roma, Gangemi, 2013. - O. Carpenzano, F. Contini, R. De Sanctis, A. Di Giacomo, Spazialità latenti, Roma, Prospettive, 2011. - P. O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-2011, Roma, Laterza, 2011. - Adam Mornement, Annabel Biles, Infill, New houses for urban sites, Londra, Laurende King Publishing Ltd, 2009. Sitografia di riferimento http://www.urbfill.com (società che si occupa della costruzione di infill) http://en.wikipedia.org/wiki/Infill (descrizione sintetica dell’infill) http://www.vg-hortus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=541 (esempio di infill di David Chipperfield) http://www.archidiap.com/works/complesso-residenziale-in-rue-des-suisses/ (esempio di infill di Herzog & De Meuron) Bibliography - Orazio Carpenzano, Idea immagine architettura. Tecniche d'invenzione architettonica e composizione, Roma, Gangemi, 2013. - O. Carpenzano, F. Contini, R. De Sanctis, A. Di Giacomo, Spazialità latenti, Roma, Prospettive, 2011. - P. O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-2011, Roma, Laterza, 2011 - Adam Mornement, Annabel Biles, Infill, New houses for urban sites, Londra, Laurende King Publishing Ltd, 2009. Sitography reference http://www.urbfill.com http://en.wikipedia.org/wiki/Infill http://www.vg-hortus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=541 http://www.archidiap.com/works/complesso-residenziale-in-rue-des-suisses/
Canale: 4
|
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | ITA | |
-
STIMA E VALUTAZIONE NELL'ESERCIZIO PROFESSIONALE
(obiettivi)
introdurre alla conoscenza:- degli aspetti economici che caratterizzano il progetto in ogni fase del suo ciclo di vita partendo dalla razionalizzazione dei bisogni per progettare, attraverso scelte correlate, una ottimale combinazione dei fattori della produzione in un equilibrio fra minimo costo di intervento e massimo valore di mercato del bene;- della logica e metodologia estimativa, illustrando i criteri di stima necessari ad effettuare scelte sia di valore sia di convenienza, per sviluppare un progetto sostenibile;- delle modalità di: programmazione,finanziamento,progettazione delle opere; acquisizione delle aree-, affidamento e aggiudicazione lavori;gestione in esercizio delle attività da esplicare.
Canale: 1
-
CAMPO ORAZIO
(programma)
Supporto alla didattica in usohttp://elearning2.uniroma1.it/Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoObiettivo del Modulo è di illustrare gli strumenti teorico-metodologici dei metodi e delle tecniche di valutazione impiegati per governare i processi di trasformazione e di produzione insediativa. Si intende far sperimentare agli studenti come la Valutazione possa essere una componente del processo di definizione del progetto con funzione di stimolo alla creatività nonchè indispensabile supporto per dare risposte adeguate e coordinate alla complessità dei fattori di cui si deve tener conto nello sviluppo degli interventiProgrammaTenendo conto delle attività da svolgere nell’ambito dell’esercizio professionale, verranno illustrati gli aspetti teorici e applicativi dei principali metodi e tecniche di valutazione utilizzati nelle diverse fasi del processo produttivo insediativo, esplicitando anche nessi e relazioni con normative e best practice nazionali e comunitarie. Sarà posta particolare attenzione nell’evidenziare, con riferimento ai diversi momenti del ciclo di vita dell’intervento, i nodi decisionali e le procedure di valutazione più adatte per formulare, in funzione degli obiettivi posti, giudizi di valore e scelte razionali riferite alle fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio delle opere. in particolare saranno analizzate le tecniche di analisi: analisi finanziaria (costi ricavi); costi benefici (ACB); multidimensionali (approccio EVAMIX, AHP, REGIME).Facendo riferimento agli aspetti operativi che si riscontrano nella pratica professionale verrà, inoltre, data particolare evidenza alle modalità di valutazione della fattibilità degli interventi da programmare, progettare, realizzare, gestire in fase di esercizio atte a:- definire, nella fase ideativa/preliminare, la strutturazione complessiva dell’intervento, dalla progettazione alla realizzazione, fino all’esercizio;- indirizzare/governare, nella fase di progettazione, la scelta delle soluzioni da adottare nell’elaborazione progettuale nelle sue diverse componenti.Modalità di esameLo studente sarà chiamato a sostenere l'esame di profitto individualmente, con prove teorico-applicative e pratiche. La verifica delle conoscenze e delle abilità maturate sarà effettuata con riferimento a:- almeno due elaborati redatti durante lo svolgimento del Modulo, singolarmente, a casa e in aula, concordati con il docente, da portare alla prova finale- colloquio finale nel quale sarà valutato il grado di competenze teoriche e pratiche raggiunto.• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaForte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milanodi Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, RomaUlteriori indicazioni bibliografiche (testi stampati o su web) verranno fornite durante lo svolgimento del Corso o sul sito del Corso (http://elearning2.uniroma1.it/) al quale gli studenti verranno registrati dopo l’iscrizione (obbligatoria) effettuata in aula
Bibliografia
Forte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma
Canale: 3
-
GUARINI MARIA ROSARIA
(programma)
Supporto alla didattica in usohttp://elearning2.uniroma1.it/Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoObiettivo del Modulo è di illustrare gli strumenti teorico-metodologici dei metodi e delle tecniche di valutazione impiegati per governare i processi di trasformazione e di produzione insediativa. Si intende far sperimentare agli studenti come la Valutazione possa essere una componente del processo di definizione del progetto con funzione di stimolo alla creatività nonchè indispensabile supporto per dare risposte adeguate e coordinate alla complessità dei fattori di cui si deve tener conto nello sviluppo degli interventiProgrammaTenendo conto delle attività da svolgere nell’ambito dell’esercizio professionale, verranno illustrati gli aspetti teorici e applicativi dei principali metodi e tecniche di valutazione utilizzati nelle diverse fasi del processo produttivo insediativo, esplicitando anche nessi e relazioni con normative e best practice nazionali e comunitarie. Sarà posta particolare attenzione nell’evidenziare, con riferimento ai diversi momenti del ciclo di vita dell’intervento, i nodi decisionali e le procedure di valutazione più adatte per formulare, in funzione degli obiettivi posti, giudizi di valore e scelte razionali riferite alle fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio delle opere. in particolare saranno analizzate le tecniche di analisi: analisi finanziaria (costi ricavi); costi benefici (ACB); multidimensionali (approccio EVAMIX, AHP, REGIME).Facendo riferimento agli aspetti operativi che si riscontrano nella pratica professionale verrà, inoltre, data particolare evidenza alle modalità di valutazione della fattibilità degli interventi da programmare, progettare, realizzare, gestire in fase di esercizio atte a:- definire, nella fase ideativa/preliminare, la strutturazione complessiva dell’intervento, dalla progettazione alla realizzazione, fino all’esercizio;- indirizzare/governare, nella fase di progettazione, la scelta delle soluzioni da adottare nell’elaborazione progettuale nelle sue diverse componenti.Modalità di esameLo studente sarà chiamato a sostenere l'esame di profitto individualmente, con prove teorico-applicative e pratiche. La verifica delle conoscenze e delle abilità maturate sarà effettuata con riferimento a:- almeno due elaborati redatti durante lo svolgimento del Modulo, singolarmente, a casa e in aula, concordati con il docente, da portare alla prova finale- colloquio finale nel quale sarà valutato il grado di competenze teoriche e pratiche raggiunto.• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progetto• BibliografiaForte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milanodi Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, RomaUlteriori indicazioni bibliografiche (testi stampati o su web) verranno fornite durante lo svolgimento del Corso o sul sito del Corso (http://elearning2.uniroma1.it/) al quale gli studenti verranno registrati dopo l’iscrizione (obbligatoria) effettuata in aula
Bibliografia
Forte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma Ulteriori indicazioni bibliografiche (testi stampati o su web) verranno fornite durante lo svolgimento del Corso o sul sito del Corso (http://elearning2.uniroma1.it/) al quale gli studenti verranno registrati dopo l’iscrizione (obbligatoria) effettuata in aula Bibliography Forte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma Further references (printed or on the web) will be provided during the course of the study or on the website of the Course (http://elearning2.uniroma1.it/) for which the students will be registered after enrolling (obligatory) carried out in the classroom
Canale: 4
-
PASSERI ALFREDO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Le lezioni del Corso verranno supportate con slide illustrative e immagini che rendano assai semplificato il Percorso-Progetto Estimativo. Allo scopo, una verifica continua, attraverso revisioni ai singoli e ai gruppi, permetteranno di controllare e stilare un consuntivo. Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Una tematica essenziale del processo valutativo riguarda le risorse necessarie per la salvaguardia e, soprattutto, la fruizione del patrimonio archeologico. Nelle intenzioni programmatiche del Laboratorio di Sintesi finale, che prospetta interventi progettuali in aree archeologiche finalizzate ad attività espositive/museali a carattere permanente, sono comprese le tecniche di valutazione che hanno il compito d’insegnare agli allievi a stimare tali essenziali approcci, indispensabili – in particolare nel momento presente – per raggiungere convincenti obiettivi. Programma In altre parole, è doveroso che gli allievi sappiano prospettare soluzioni appropriate e convincenti, per permettere, a quanta più utenza possibile, di fruire virtuosamente dei beni monumentali e archeologici. Ma, come è possibile constatare dalle recentissime fonti d’informazione, il tema della salvaguardia prima, e della fruizione dei beni archeologici poi, è un tema aperto e di difficile soluzione. Per l’endemica ristrettezza di risorse economiche. Nel Laboratorio di Sintesi finale gli allievi sono chiamati a rispondere a esigenze di vera esecutività, con ipotesi concettuali e formali di straordinario impegno e complessità, ma sicuramente affascinanti e possibili. In tale cornice si pone la valutazione economica, quale veicolo di controllo e di verifica per un convincente percorso–progetto che non rassomigli affatto ad una esercitazione accademica, ma tratteggi una possibilità in più che lo studente–architetto potrà acquisire alle soglie del conseguimento della laurea. Insomma, la stima economica è intesa come complemento essenziale ed efficace, per un altrettanto convincente progetto architettonico. Che in tal guisa diviene quanto più logico e culturalmente valido. Un’occasione per formare un “professionista colto”, così come si auspica possa diventare l’architetto del futuro. Modalità di esame L’esame consisterà nella redazione di una tesina, che rappresenterà in “documento economico del progetto”; ovvero la stima del progetto stesso. In occasione della discussione vera e propria d’esame lo studente dovrà dimostrare: - di aver acquisito padronanza delle tematiche affrontate durante il semestre; - di aver raggiunto un grado di autonomo approfondimento per la “fattibilità del progetto”. • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di progetto Bibliografia
- A. Passeri, Lezioni di Estimo, Ed. Scientifiche SIDEREA, 2005, seconda edizione - A. Passeri, Estimo didattico, percorsi operativi della disciplina, Ed. Scientifiche SIDEREA, 2005, seconda edizione - La valutazione dei beni archeologici, in (a cura di) G. Donini, R. Ottaviani, Allestire l’antico. Un progetto per le Terme di Caracalla, pp. 199-203, Quodlibet Diap Print/Progetti 1, Macerata 2013 - cantieri romani, 2011-2013 (in collaborazione con Mariacristina Maletta, Claudia Natili, Matteo Saya, Letizia Campanella), Aracne editrice, Roma 2013 |
4 | ICAR/22 | 50 | - | - | - | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1022854 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(obiettivi)
Interpretazione del comportamento di una struttura portante (verifica di sicurezza) secondo i metodi previsti dalla normativa tecnica e i più noti criteri diriferimento. Sviluppo di progetto strutturale (relazione di calcolo ed elaborati grafici); manufatto in calcestruzzo.
Canale: 3
-
FRANCHIN PAOLO
(programma)
Supporto alla didattica in usoSito web del docente, con progetti di esempio e materiale in forma elettronica: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/paolofranchin/insegnamentiModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoPorre lo studente in condizione di dimensionare una struttura portante, interpretarne il comportamento, e verificarne la sicurezza secondo i metodi previsti dalla normativa tecnica e i criteri di riferimento più conosciuti, nonché di contemperare, nella progettazione di un edificio, le esigenze strutturali con i molteplici requisiti d'uso e di costruzione.ProgrammaIl corso si compone di due parti. La prima parte consiste di lezioni frontali ed esempi svolti dal docente, sui temi dell’analisi dello stato di deformazione e sollecitazione di strutture reali. Lo svolgimento dettagliato è riferito essenzialmente alle strutture in “calcestruzzo strutturale” termine col quale si indica oggi l’insieme di cemento armato e precompresso; ciò in quanto queste sono di gran lunga le più frequenti in Italia ed offrono i maggiori spunti di peculiarità nell’analisi del loro comportamento. Lezioni su temi supplementari, quali ad esempio le costruzioni in legno e in acciaio, possono essere svolte anche in funzione del tempo a disposizione e degli interessi specifici degli studenti in relazione ai progetti svolti. La seconda parte è quella progettuale, durante la quale gli studenti, in gruppi di 3 – 5 persone ciascuno, sviluppano un progetto di una struttura, che devono portare a termine entro la prima sessione utile di esami (aprile). Il tema viene scelto dagli studenti su una base architettonica, eventualmente corrispondente ad un proprio progetto compositivo, di cui già dispongono, in modo da affrontare direttamente l’esame della struttura. Gli elaborati sono in numero variabile tra le 10 e le 15 tavole, comprensive di quelle relative all’analisi della struttura e le verifiche di sicurezza svolte. Si richiede che gli studenti elaborino con continuità il lavoro di progettazione, entro il termine temporale del Laboratorio.Modalità di esameL’esame è orale e consiste nella discussione del progetto e in domande teoriche sugli argomenti in programma. All’esame si accede solo dopo approvazione da parte del docente degli elaborati progettuali (che vanno consegnati in sede d’esame su CD).• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaDispense del corso; Decreto Ministero Infrastrutture del 14/1/2008 e Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture del 2/2/2009 (è disponibile una versione integrata di Norme e Circolare presso la libreria del Genio Civile DEI, via Nomentana); Testi aggiuntivi: W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; M. Millais, Building Structures, EF&N Spon, 1997; A. Muttoni, J. Schwartz & B. Thurliman, Design of concrete structures using stress fields, Birkhauser; D.L. Schodek & M. Bechthold, Structures 6th edition, Prentice Hall, 2007
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Dispense del corso; Decreto Ministero Infrastrutture del 14/1/2008 e Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture del 2/2/2009 (è disponibile una versione integrata di Norme e Circolare presso la libreria del Genio Civile DEI, via Nomentana); Testi aggiuntivi: W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; M. Millais, Building Structures, EF&N Spon, 1997; A. Muttoni, J. Schwartz & B. Thurliman, Design of concrete structures using stress fields, Birkhauser; D.L. Schodek & M. Bechthold, Structures 6th edition, Prentice Hall, 2007 Bibliography Lecture notes; Italian design code (±Eurocode) Decreto Ministero Infrastrutture 14/1/2008 and Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture 2/2/2009 (availabe in integrated forma the bookstore of Genio Civile DEI, via Nomentana, Rome); Additional textbooks (not mandatory): W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; M. Millais, Building Structures, EF&N Spon, 1997; A. Muttoni, J. Schwartz & B. Thurliman, Design of concrete structures using stress fields, Birkhauser; D.L. Schodek & M. Bechthold, Structures 6th edition, Prentice Hall, 2007 |
10 | ICAR/09 | 125 | - | - | - | ITA | |
AAF1016 -
PROVA FINALE
|
18 | - | - | - | - | ITA |
Insegnamenti extracurriculari: (nascondi) |
1040835 - RESTAURO | 8 | ICAR/19 | 100 | - | - | - | ITA | |
1040833 - RAPPRESENTAZIONE | 8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | ITA | |
1040834 - TECNOLOGIA | 8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | ITA |
Insegnamenti extracurriculari: (nascondi) |
1022645 - COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA | 6 | ICAR/08 | 75 | - | - | - | ITA | |
1014325 - RESTAURO E ARCHEOLOGIA | 6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | ITA | |
99795 - STORIA DELLA SCIENZA | 6 | M-STO/05 | 75 | - | - | - | ITA | |
1022673 - SICUREZZA DEL CANTIERE | 6 | ICAR/12 | 75 | - | - | - | ITA | |
1025138 - ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO | 6 | ICAR/15 | 75 | - | - | - | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1027243 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I
(obiettivi)
Nel perseguire l’obiettivo generale di fornire una solida preparazione di base sugli elementi fondativi della scienza della rappresentazione, i tre corsi del settore si articolano nei primi tre anni integrando gli aspetti teorici ed applicativi.Il corso del primo anno fornisce i metodi e gli strumenti per l’apprendimento delle tecniche tradizionali del Disegno integrandole con quelle informatiche. Fornisce i fondamenti della Geometria descrittiva per la comprensione delle leggi e dei metodi per la rappresentazione e la concezione dello spazio e delle forme architettoniche. Tali strumenti permettono allo studente di affrontare, con adeguati strumenti di conoscenza, le prime esperienze di progettazione.
Canale: 2
-
CHIAVONI EMANUELA
(programma)
Supporto alla didattica in usoWebsite: http://w3.uniroma1.it/sdr_corsoa/SDR2.htmModalità di frequenzaFacoltativaModalità di erogazioneTradizionaleObiettivi dell’insegnamentoScopo del Corso è di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere, rappresentare e manipolare lo spazio.Il corso intende formare tutte le capacità segnalate nel programma attraverso la sperimentazione di alcune esperienze formative specifiche sull’architettura per comprendere, immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici.ProgrammaNelle sue varie e numerose attività progettuali l’architetto si serve di vari modelli sui quali prefigura e verifica l’oggetto che dovrà essere realizzato. Questi modelli possono essere grafici (come una pianta e un prospetto associati, una prospettiva, un’assonometria), oppure informatici (modelli 3D), o, ancora, veri e propri plastici (maquette). La costruzione di uno qualsiasi di questi modelli deve comunque appoggiarsi sulla preventiva capacità di immaginare una forma in tre dimensioni intesa sia come lo spazio che essa delimita ma anche come quello che essa influenza con la sua semplice presenza.E’ necessario conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare consapevolmente la forma immaginata nonché gli strumenti che ne consentono la manipolazione approfondendone le caratteristiche metriche, geometriche e percettive. Se da un lato dunque si tenterà di mettere in condizione lo studente di acquisire una sicura manualità nell’uso delle tecniche grafiche più semplici e dirette attraverso un intenso esercizio del disegno architettonico a mano libera (svolto in parte all’esterno ed in parte in aula) senza tralasciare la rappresentazione a riga e squadra e l’uso del colore, dall’altro ci si sforzerà di sostenere questo percorso attraverso un ciclo parallelo di lezioni sui Fondamenti della Geometria della Rappresentazione che avranno per oggetto il concetto di Modello bidimensionale e tridimensionale, i fondamenti dei Modelli grafici bidimensionali (prospettico, assonometrico, proiezioni ortogonali) ed i principali problemi di intersezione ed appartenenza nei vari modelli. Una parte rilevante sarà infine dedicata alla modellazione 3D anche attraverso una serie di esercitazioni in aula.Modalità di esameL’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato. Modello 3DBibliografiaM. DOCCI– D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreM. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe.E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008.C. BIANCHINI, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008.L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI– D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. BIANCHINI, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008.
Canale: 3
-
RIBICHINI LUCA
(programma)
Supporto alla didattica in usoDisegno riga e squadraDisegno dal veroDisegno digitaleVisite esterneModalità di frequenza
• FacoltativaModalità di erogazione • TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’insegnamento dovrà garantire allo studente la capacità di padroneggiare i diversi modi e metodi della rappresentazione dell’architettura. Pertanto lo studente utilizzerà i modelli rappresentativi in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati saranno: bidimensionali, come pianta e prospetto, sezione, prospettiva, assonometria; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette). ProgrammaIl corso è concepito e strutturato come fondamento delle discipline della rappresentazione e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura. Nel corso lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo. Geometria della RappresentazioneSi tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro. Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D. Disegno dell’architetturaSi affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura, la maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo. I percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreM. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe.R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009 Testi di approfondimento: L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Editore, Roma 2008. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Editore, Roma 2008.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 1
-
Albisinni Piero
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Elearning moodle Sapienza Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso, che si articola nei primi tre anni del CdL, coinvolge in diversa misura i docenti della filiera che, integrando le loro specifiche competenze, contribuiscono ad una più organica formazione nel settore della rappresentazione. Lo scopo del corso del primo anno è quello di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere e modellare lo spazio. Nelle sue varie e numerose attività progettuali, l’architetto si serve infatti di modelli, sui quali prefigura l’opera che sarà realizzata. Questi modelli possono essere, grafici oppure informatici o, ancora, plastici. Per costruire uno qualsiasi di questi modelli occorre la capacità di immaginare una forma a tre dimensioni e lo spazio che essa delimita; bisogna conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare senza ambiguità la forma immaginata e padroneggiare gli strumenti che permettono di modificarla; ma occorre anche disporre di una sicura manualità nell’uso delle tecniche più semplici e dirette del disegno. Programma Le attività del Corso consistono in lezioni ex cathedra e in esercitazioni in aula o all’aperto. Lo studente dovrà registrare tutte queste attività, in forma di appunti e disegni, in un taccuino al quale si accompagnano gli elaborati grafici che verranno proposti nel corso delle lezioni. Modalità di esame L’esame consiste in due prove: una pratica di disegno e una orale ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici. Nel colloquio si terrà conto degli argomenti trattati nelle lezioni, del contenuto del taccuino e delle tavole. • Prova orale • Test attitudinale Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Per il disegno dell’architettura M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, Scienza del disegno, ed. Città Studi, Novara, 2012 Per la geometria descrittiva e il CAD R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, Vol. I, ed. Città Studi, Novara 2009
Canale: 4
-
CASALE ANDREA
(programma)
Il Corso ha il compito d’indagare il modello nei suoi aspetti tra arte e scienza, tra forma e funzione che è parte portante del progetto di architettura.
La relazione che lega il progettista al modello è un rapporto intelligente, attivo e collaborante dove la forma e la funzione dell’architettura trova la prima dimostrazione di se stessa. Proprio in virtù delle complessità insite nel processo progettuale, diventa indispensabile l’uso di modelli capaci di rappresentare le caratteristiche del fenomeno architettura prima che questa si realizzi. Modelli grafici (schizzo, rappresentazione grafiche codificate), modelli virtuali informatici, prototipi fisici, sono dispositivi indispensabili nelle mani del progettista. A. Casale - Geometria creativa - Nuovi quaderni di applicazioni della geometria descrittiva, Edizioni Kappa Roma 2010;
(Date degli appelli d'esame)
R. Migliari e AAVV, Geometria descrittiva, De Agostini editore, Milano 2009. Vol. 1 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
98749 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Compito del corso è quello di porre in evidenza e discutere le problematiche, i nodi teorici e progettuali, le principali correnti e i protagonisti della cultura architettonica dei secoli XIX e XX. Nello svolgimento del corso si intende guidare lo studente alla comprensione dei problemi e delle opere dell’architettura nella loro determinazione storica e nell’indivisibile relazione con le altre componenti artistiche, fornendo gli strumenti indispensabili alla conoscenza critica del pensiero architettonico contemporaneo.
Canale: 1
-
MURATORE GIORGIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, impianto amplificazioneModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri per consentire un primo approccio alle problematiche della storia dell’architettura contemporanea.ProgrammaLa cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux. Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf; Berlino: Schinkel; Utopie sociali ed utopie urbane; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne. Architettura e Arti Decorative: da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali, da Paxton a Eiffel; Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth;: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Germania di Weimar e Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo; il Novecento: Muzio; Piacentini; Ponti; Libera; Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura; La Triennale di Milano; Le città di nuova fondazione; Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: Foschini e l'INA-Casa; Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta; Rogers e Rossi; Stirling; Kahn; Post-Moderno e neo-avanguardie; Tendenze internazionali.Modalità di esameL’esame è individuale e orale e consiste in un colloquio sugli argomenti trattati a lezione e sviluppati nei testi suggeriti in bibliografia• Prova oraleBibliografiaL. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O.K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982.S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954.M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976.B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982. S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954. M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976. B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O. Bibliography L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982. S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954. M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976. B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
Canale: 2
-
BARUCCI CLEMENTINA
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, microfonoModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso ha lo scopo di offrire una informazione complessiva sui principali temi, sulle tendenze e sui più importanti protagonisti della storia dell’architettura e dell’urbanistica nel contesto internazionale dalla metà del Settecento a tutto il secolo XX. Saranno pertanto trattati teorie, progetti e realizzazioni tra i più significativi nel corso di tale arco temporale, ponendo l’accento su diversi approcci di lettura dagli aspetti figurativi, a quelli costruttivi e attuativi.ProgrammaI. Dal Neoclassicismo all’Eclettismo storicistico. Illuminismo e Neoclassicismo. La riscoperta dell’antico. L’ambiente romano e Piranesi. Architettura e città neoclassiche in Europa e nel Nuovo Mondo. Architettura del ferro e Esposizioni universali. L’eclettismo storicistico e le grandi capitali europee del XIX secolo: Parigi, Vienna, Barcellona, Roma. Neo medievalismi e movimento Arts and Crafts. La garden city.II. Dall’art nouveau alle avanguardie. La città americana e la Scuola di Chicago. Il rinnovamento dei linguaggi tra XIX e XX secolo. Il razionalismo strutturale di Viollet-le-Duc; l’art nouveau in Belgio e in Francia, la Secessione viennese, il liberty italiano, il modernismo catalano, la Scozia. Wright e l’architettura organica. Razionalismo classico e tecnica del cemento armato. Architettura e industria: il Deutscher Werkbund. Avanguardie storiche e architettura, futurismo, costruttivismo, De Stijl.III. L’architettura tra le due guerre mondiali. Il Bauhaus e Gropius. L’espressionismo tedesco: Taut, Poelzig, Mendelsohn. Mies. I concorsi, le esposizioni, i congressi CIAM. Il Weissenhof di Stoccarda. La Nuova Oggettività e la ricerca sulle tipologie abitative. Le Corbusier. Il contributo olandese. Classicismi negli anni trenta. Architettura e città in Italia durante il fascismo.IV. Il secondo Novecento. La Ricostruzione post bellica in Europa. Neorealismo italiano. International style. La seconda produzione dei ‘maestri’. Architettura scandinava. Superamento del ‘moderno’ e riflessione sulla tradizione. Il nuovo monumentalismo di Kahn. Conclusione dei CIAM, Team X e new brutalism. Utopia tecnologica e neoavanguardie. La rimeditazione sul razionalismo. Five Architects e Tendenza. Revival storicistico e Postmodern. La critica di Venturi. L’High Tech. Deconstructivist Architecture. Architettura e città nell’età della globalizzazione.Modalità di esameL’esame consiste in un colloquio sugli argomenti indicati nel programma, trattati sia durante le lezioni che nei testi della bibliografia. Nella valutazione si terrà conto anche delle esercitazioni svolte durante l’anno.• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaD. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitoli su Il Classicismo nel XVIII secolo e Il XIX secolo.K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 e ed sgg.W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitoli su Il Classicismo nel XVIII secolo e Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 e ed sgg. W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006. Bibliography D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., chapters on Il Classicismo nel XVIII secolo e Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 e ed sgg. W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006.
Canale: 3
-
PORTOGHESI TUZI STEFANIA
(programma)
Programma dell’insegnamento
Il corso si propone di fornire elementi conoscitivi e strumenti critici per la comprensione dei processi architettonici ed urbanistici tra la fine del XIX secolo e il XX secolo. Particolare attenzione sarà data all’analisi del panorama architettonico e culturale europeo e d’oltre oceano. Ad ogni argomento oggetto del programma è dedicata una parte di informazioni generali volte a inquadrare i differenti momenti storici oggetto dell’insegnamento e il dibattito teorico e culturale all’interno del quale essi si inseriscono. Nel corso delle lezioni verrà quindi condotta un’analisi dei contesti urbani, tecnologici, costruttivi e delle condizioni economiche, politiche, sociali e culturali, ciò permetterà agli studenti di collocare lo studio dell'architettura in una cosciente prospettiva storica e metodologica. Alle lezioni generali di inquadramento dei fenomeni architettonici oggetto del programma verranno poi affiancate lezioni specifiche sugli architetti e sulle loro opere. Argomenti del programma Argomenti delle lezioni sono: Dalle trasformazioni culturali dell’architettura neoclassica alla Rivoluzione Industriale; William Morris e il Movimento Arts and Crafts; Mackintosh e la scuola di Glasgow; Art Nouveau in Europa (Horta, Guimard, Gaudí, Van de Velde); Il Liberty italiano; Otto Wagner e la Secessione viennese; Sullivan e la Chiacago School; Wright e l’architettura organica; Le avanguardie architettoniche (Espressionismo, De Stijl, Futurismo, Costruttivismo); Loos, Behrens e il Protorazionalismo; Gropius e il Bauhaus. Nasce una nuova concezione dell’abitare; La Nuova Oggettività in Europa; Mies van der Rohe; Le Corbusier e il rinnovamento dell’architettura; il Razionalismo in Italia; Asplund e il classicismo scandinavo; Aalto, Saarinen e l’architettura organica europea; Luis Kahn; Buckminster Fuller e Philip Johnson; L’International Style; Il nuovo brutalismo; Regionalismo critico; Postmoderno, Decostruttivismo, Minimalismo; l’architettura nell’epoca della globalizzazione. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008. M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1988. Nel corso dell’anno verranno fornite bibliografie specifiche sugli argomenti trattati nelle lezioni.
Canale: 4
-
GRECO ANTONELLA
(programma)
Obiettivi formativi Il corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica ed artistica, italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri. Contenuti Nelle lezioni saranno affrontati, tra gli altri, i seguenti temi che costituiranno argomento d'esame:La cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux, Lequeu, Quatremère de Quincy, Durand; Le trasformazioni della metropoli contemporanea: Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra: Nash e la nascita di una nuova forma per la metropoli; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf per un nuovo decoro della città del capitale; Berlino: Schinkel e il problema del linguaggio della nuova architettura; Utopie sociali ed utopie urbane nel vecchio e nel nuovo mondo; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne; Nuove forme e nuovi luoghi per la città moderna: le infrastrutture e gli spazi pubblici; Architettura e Arti Decorative: progetto, produzione e consumo degli oggetti della produzione industriale, da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali: la città come merce e come oggetto, da Paxton a Eiffel; Il problema della conoscenza e della conservazione dell'antico: Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Continuità nella tradizione del moderno: Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; Progettare per la nuova domanda sociale ed industriale: da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth; Tra secessione e socialdemocrazia: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Utopia e progetto nella Germania di Weimar e nella Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; Le avanguardie internazionali; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo, da Sant'Elia a Prampolini; Tendenze nella cultura italiana del Novecento: tradizione e modernità, avanguardia, metafisica e classicismo; Giovanni Muzio; Marcello Piacentini; Giò Ponti; Adalberto Libera; Giuseppe Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura e le arti decorative; La Triennale di Milano; Le città italiane di nuova fondazione; Protagonisti e luoghi della cultura architettonica tra le due guerre: Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: problemi dello sviluppo e della ricostruzione; Il rapporto con la storia, regionalismo e neorealismo; Foschini e l'INA-Casa; Il modernismo critico di Luigi Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta: culture, tendenze, miti e realtà; Le "nuove dimensioni" del progetto da Ernesto Rogers a Aldo Rossi; La città, l'ambiente, la casa; Le scuole, i linguaggi, i nuovi maestri; Dal boom economico a tangentopoli; James Stirling; Louis Kahn; Il Post-Moderno e le neo-avanguardie; Tendenze internazionali recenti. Le grandi trasformazioni urbane: Parigi, Londra, Berlino ... Roma? BIBLIOGRAFIAE. BONFANTI, Nuovo e moderno in architettura, Bruno Mondadori, Milano, 2001.M. BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1988.L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O.G. CIUCCI, Gli architetti e il Fascismo, Einaudi, Torino, 1989.I. DE GUTTRY, Guida di Roma Moderna, De Luca, Roma, 2001.K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982.S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954.H.-R. HITCHCOCK, L'architettura dell'Ottocento e del Novecento, Einaudi, Torino, 1971.M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976.D. WATKIN, Storia dell'architettura occidentale, Zanichelli, Bologna, 1990. (cap.7-10)B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O. W.J.R.CURTIS, L’architettura moderna dal Novecento, Phaidon 2006
(Date degli appelli d'esame)
|
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | ITA | |
1007334 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre alla logica e teoria degli insiemi; elementi di algebra lineare; elementi di geometria analitica nel piano; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, applicazioni, calcolo integrale.
Canale: 2
-
PONSIGLIONE MARCELLO
(programma)
Supporto alla didattica in usoTesti consigliati: G. Crasta e A. Malusa: Matematica 1, teoria ed esercizi.. Ed. Pitagora.Altri testi consigliati: J. Stewart: Calculus, Brooks/Cole P. Marcellini, C. Sbordone: Calcolo, Ed. Liguori M. Bertsch: Istituzioni di matematica. Ed. Bollati Boringhieri. P. Marcellini, C. Sbordone: Esercitazioni di matematica, vol. I, II. Ed. LiguoriModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoComprensione del linguaggio formale e rigoroso basato sull’uso dei quantificatori matematici e della logica di base delle proposizioni. Acquisizione delle proprieta’ aritmetiche elementari dei numeri reali. Studio di funzioni tramite gli strumenti dell’analisi infinitesimale.Programma1. Cenni di teoria degli insiemiCenni di logica delle proposizioni. Gli insiemi: operazioni e relative propriet`a (l’unione, l’intersezione, il prodotto cartesiano). Gli insiemi numerici.I naturali, gli interi, i razionali, i reali. Gli intervalli dell’asse reale.Coordinate cartesiane di punti del piano e dello spazio.2. FunzioniDefinizione di funzione e esempi. Funzioni reali di variabile reale.Dominio e immagine di una funzione. Il grafico.Funzioni composte. Funzioni iniettive. Funzioni inverse. Alcune funzioni elementari.Monotonia e stretta monotonia di una funzione: crescenza e decrescenza.Funzioni limitate e funzioni illimitate. Massimi e minimi relativi e assoluti, cenni sull’estremo superiore e l’estremo inferiore.3. Limiti e continuita'Definizione di limite (al finito e all’infinito). Limite destro e sinistro.Propriet`a dei limiti: limite della somma, del prodotto e del rapporto. Forme indeterminate.Calcolo di alcuni limiti notevoli.Funzioni continue: definizione e propriet`a. Somma, prodotto e rapporto di funzioni con- tinue.Composizione di funzioni continue e inverse di funzioni continue.4. DerivateNozione di derivata, e retta tangente al grafico in un punto. Derivate di ordine superiore. Propriet`a delle derivate. Calcolo della derivata delle funzioni elementari. La derivata di una funzione composta e la derivata dell’inversa. Punti di non derivabilit`a (punti angolosi e cuspidi).La derivata in un punto di massimo o di minimo. Derivata e monotonia. Uso delle derivate seconde per lo studio della concavit`a di una funzione. Studio completo del grafico di una funzione.3. IntegraliDefinizione di integrale definito e di funzione integrabile. Uso degli integrali nel calcolo delle areePropriet`a dell’integrale definito: additivit`a rispetto all’intervallo, linearit`a , confronto tra integrali.Integrabilit`a delle funzioni continue. Funzioni primitive e integrali indefiniti. Teorema fondamentale del calcolo integrale (con cenni di dimostrazione). Metodi di integrazione per parti e per sostituzione.Modalità di esame• Prova scritta• Prova orale• Test attitudinaleBibliografiaTesti consigliati: G. Crasta e A. Malusa: Matematica 1, teoria ed esercizi.. Ed. Pitagora.Altri testi consigliati: J. Stewart: Calculus, Brooks/Cole P. Marcellini, C. Sbordone: Calcolo, Ed. Liguori M. Bertsch: Istituzioni di matematica. Ed. Bollati Boringhieri. P. Marcellini, C. Sbordone: Esercitazioni di matematica, vol. I, II. Ed. Liguori
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testi consigliati: G. Crasta e A. Malusa: Matematica 1, teoria ed esercizi.. Ed. Pitagora. Altri testi consigliati: J. Stewart: Calculus, Brooks/Cole P. Marcellini, C. Sbordone: Calcolo, Ed. Liguori M. Bertsch: Istituzioni di matematica. Ed. Bollati Boringhieri. P. Marcellini, C. Sbordone: Esercitazioni di matematica, vol. I, II. Ed. Liguori
Canale: 1
-
Posta Gustavo
(programma)
- logica delle proposizioni e teoria degli insiemi
(Date degli appelli d'esame)
- vettori nel piano e nello spazio - sistemi lineari e matrici - rette e piani nel piano e nello spazio - coniche - funzioni reali di variabile reale - limite e continuità - punti stazionari di una funzione - derivate ed integrali
Canale: 3
-
CAPITANELLI RAFFAELA
(programma)
Supporto alla didattica in uso sito web docenteModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoAffrontare argomenti concernenti la matematica di base, avendo raggiunto una buona familiarità con concetti fondamentali quali successioni, limiti, continuità, derivabilità, integrabilitàProgramma• Insiemi numerici. Operazioni in R. Funzioni elementari e loro proprietà. Disuguaglianze, intervalli sulla retta reale. Insiemi limitati, estremo inferiore e superiore. • Successioni di numeri reali: nozione di limite. • Funzioni reali: dominio, codominio, grafico. Composizione e inversione di funzioni, funzioni monotone. • Limiti di funzioni definite su intervalli limitati e non. Limiti fondamentali. Infinitesimi, infiniti e loro confronto. Alcuni metodi di calcolo di limiti. • Calcolo differenziale per funzioni di una variabile. Teorema di Lagrange. Teoremi di de L'Hospital. Formula di Taylor. Applicazioni allo studio di funzioni: monotonia, estremi relativi, grafici di funzioni. • Calcolo di primitive. Integrale di Riemann. Enunciato del Teorema Fondamentale del Calcolo, calcolo di integrali definiti. • Algebra lineare. • Geometria nel piano e nello spazio.Modalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaMarcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore.Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore. Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore Bibliography Marcellini-Sbordone “Elementi di Calcolo” Liguori Editore. Marcellini-Sbordone “Esercitazioni di Matematica” Vol 1, parte 1 e 2, Liguori editore |
8 | MAT/05 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026526 -
DIRITTO URBANISTICO
(obiettivi)
Il Corso tratta le principali fonti normative e la giurisprudenza, con attenzione soprattutto al contesto europeo. La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di “casi”. Introduzione alle normative comunitarie e nazionali in materia edilizia, urbanistica e ambientale.
Canale: 3
Canale: 1
-
CASINI LORENZO
(programma)
Supporto alla didattica in usoMateriali disponibili sulla piattaforma moodle2 (elearning2.uniroma1.it)Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’obiettivo del corso è quello di far acquisire agli studenti le nozioni fondamentali di diritto amministrativo, urbanistico e dell’edilizia e la metodologia per poter usufruire di tali nozioni nell’esercizio della professione di architetto.La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di casi e sentenze.ProgrammaIl corso tratta le principali fonti normative e numerose sentenze in materia urbanistica ed edilizia, con attenzione rivolta soprattutto al rapporto tra legislazione nazionale e legislazione regionale e al contesto europeo.Il corso è articolato in tre parti: nozioni introduttive, urbanistica, attività edilizia.La prima parte esamina il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale ed europeo, le fonti del diritto, l’organizzazione amministrativa, il procedimento amministrativo, i procedimenti amministrativi negoziali (conferenza di servizi e accordi).La seconda parte si sofferma sulla evoluzione normativa in materia urbanistica, sulle competenze legislative e amministrative, sugli strumenti urbanistici in generale e con riguardo ai singoli procedimenti.La terza parte prende in esame i titoli edilizi, con riferimento ai procedimenti, alla vigilanza e alle sanzioni.Modalità di esameL’esame è orale, con domande su tutte e tre le parti del programma (nozioni introduttive, urbanistica, attività edilizia). Sono previste due prove intermedie, scritte, per i frequentanti del corso.• Prova oraleBibliografiaManuale di diritto pubblico, a cura di Stefano Battini, Claudio Franchini, Rita Perez, Giulio Vesperini, Sabino Cassese, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente ai capitoli 1-6, 23-28 e 31);L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005;Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, a cura di D. De Pretis, Torino, Giappichelli, 2009, cap. III, sull’attività edilizia;Codice commentato di urbanistica ed edilizia, a cura di S. Battini, L. Casini, G. Vesperini e C. Vitale, Milano, Utet, 2013.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Manuale di diritto pubblico, a cura di Stefano Battini, Claudio Franchini, Rita Perez, Giulio Vesperini, Sabino Cassese, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente ai capitoli 1-6, 23-28 e 31); L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005; Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, a cura di D. De Pretis, Torino, Giappichelli, 2009, cap. III, sull’attività edilizia; Codice commentato di urbanistica ed edilizia, a cura di S. Battini, L. Casini, G. Vesperini e C. Vitale, Milano, Utet, 2013. Bibliography Manuale di diritto pubblico, a cura di Stefano Battini, Claudio Franchini, Rita Perez, Giulio Vesperini, Sabino Cassese, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente ai capitoli 1-6, 23-28 e 31); L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005; Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, a cura di D. De Pretis, Torino, Giappichelli, 2009, cap. III, sull’attività edilizia; Codice commentato di urbanistica ed edilizia, a cura di S. Battini, L. Casini, G. Vesperini e C. Vitale, Milano, Utet, 2013.
Canale: 2
-
DELLA SCALA MARIA GRAZIA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma e-learning moodle 2Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso mira ad offrire allo studente la conoscenza della disciplina della pianificazione territoriale e urbanistica, dell’attività edilizia privata, dell’espropriazione, della progettazione, affidamento, realizzazione delle opere pubbliche e di pubblica utilità, secondo un approccio critico e problematico e con particolare attenzione ai profili evolutivi della normativa.ProgrammaParte I - - Nozioni introduttive1. Le fonti del diritto.2. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione3. L’organizzazione amministrativa.4. Il riparto di competenze tra enti territoriali.5. Il procedimento amministrativo e il provvedimento amministrativo.6. Gli accordi e gli strumenti di semplificazione: conferenze di servizi, silenzio – assenso e SCIA.7. Profili di tutela giurisdizionale con particolare riguardo alle materie dell’edilizia e del governo del territorio.Parte II – L’urbanistica1. L’evoluzione del diritto urbanistico: profili storici.2. La pianificazione sovra comunale.4. Il piano regolatore generale. Zonizzazione e standards urbanistici.5. Vincoli urbanistici e misure di salvaguardia.6. La pianificazione attuativa.7. I programmi speciali e l’urbanistica consensuale.8. Le problematiche della perequazione.Parte III - L’attività edilizia e l’espropriazione1. L’evoluzione storica della disciplina dell’attività edilizia privata.2. Le attività edilizie e i titoli edilizi nel TUE: d.P.R. n. 380/20015. L’espropriazione.6. La disciplina della programmazione, della progettazione, dell’affidamento e della realizzazione delle opere pubbliche e di pubblico interesse.Modalità di esameProva oraleBibliografiaM. CARRÀ, W. GASPARRI, C. MARZUOLI, Diritto per il governo del territorio, Il Mulino, Bologna, ult.ed.ALB. ROMANO, I soggetti e le situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo, in AA. VV., Diritto amministrativo, Monduzzi, Bologna, 2005.Oltre ai materiali che saranno resi disponibili sulla piattaforma e-learning.Per approfondimenti:L. CASINI, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Giuffrè, Milano, 2005.P. STELLA RICHTER, Diritto urbanistico. Manuale breve. Milano, 2010.P. URBANI, Urbanistica solidale, Torino, 2012
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
M. CARRÀ, W. GASPARRI, C. MARZUOLI, Diritto per il governo del territorio, Il Mulino, Bologna, ult.ed. ALB. ROMANO, I soggetti e le situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo, in AA. VV., Diritto amministrativo, Monduzzi, Bologna, 2005. Oltre ai materiali che saranno resi disponibili sulla piattaforma e-learning. Per approfondimenti: L. CASINI, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Giuffrè, Milano, 2005. P. STELLA RICHTER, Diritto urbanistico. Manuale breve. Milano, 2010. P. URBANI, Urbanistica solidale, Torino, 2012 Bibliography M. CARRÀ, W. GASPARRI, C. MARZUOLI, Diritto per il governo del territorio, Il Mulino, Bologna, 2012 (o ed. successive). ALB. ROMANO, I soggetti e le situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo, in AA. VV., Diritto amministrativo, Monduzzi, Bologna, 2005. and articles uploaded to e-learning-moodle2. Further recommended reading: L. CASINI, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Giuffrè, Milan, 2005. P. STELLA RICHTER, Diritto urbanistico. Manuale breve. Milan, 2010. P. URBANI, Urbanistica solidale, Turin, 2012. |
6 | IUS/10 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1044139 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un edificio di piccole dimensioni a prevalente destinazione residenziale. Sono indagate le questioni tipologiche, spaziali e di linguaggio, inerenti al tema oggetto dell’esercitazione, al fine di far acquisire allo studente gli strumenti di base del progetto di architettura. Il Laboratorio costituisce il luogo di applicazione e verifica delle conoscenze acquisite dallo studente durante il suo svolgimento e durante la frequentazione dei corsi del primo e secondo semestre.
Canale: 1
-
BRUSCHI ANDREA
(programma)
Il Laboratorio ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso dalla problematica urbana a quella dello specifico tema residenziale. Per uno studente di architettura il progetto della casa rappresenta il primo passo per accedere alla complessità della composizione architettonica con un solido bagaglio formativo, quello che consente ulteriori e più complessi approfondimenti futuri. In questa prospettiva il Laboratorio attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione senza approssimazioni del progetto di architettura, nella convinzione della sua scientificità, intendendolo come processo razionalmente riproponibile e trasmissibile e non come operazione estemporanea, improvvisata o peggio gestuale. Da questo punto di vista lo studente affronterà la sequenza disciplinare che vede una successione didattica fra la strumentazione di base per il disegno architettonico, le componenti e la struttura organizzativa della casa, la relazione fra uomo, spazio e edificio, fino al rapporto fra edificio e città.ProgrammaLa residenza rappresenta la componente di base per la conformazione della città secondo i parametri tipici di ogni momento storico, quella che ne struttura il tessuto e i vuoti significativi. Lo studio del rapporto fra edificio e contesto è il momento nel quale il progetto entra in contatto con la sua natura più pubblica e civile rivelandosi atto sociale e collettivo.Il progetto di un edificio nel cuore di Roma rappresenta la realizzazione di un tassello delicato per la costruzione della città e, sul piano didattico, il momento chiave nel quale il sistema di regole che definisce l’assetto urbano diviene l’elemento essenziale di confronto e il principio di una scelta progettuale consapevole. Attraverso il confronto con la città e con le sue regole il progetto di architettura stabilisce un dialogo complesso che investe la relazione fra interno e esterno del fabbricato e struttura il senso della nuova costruzione all’interno della compagine urbana. Conoscere le regole dello spazio urbano e confrontarvisi attraverso il progetto, fare reagire edificio e luogo, rappresenta un passo essenziale per la comprensione della città antica e contemporanea e delle sue complessità e stratificazioni.Sulla base di queste sintetiche considerazioni il Laboratorio di Progettazione architettonica 1 indaga le potenzialità della relazione fra la casa contemporanea e la città tradizionale mettendo a confronto il tema della residenza con la complessità dello spazio urbano consolidato, alla ricerca di un sistema di coerenze fra cellula e tessuto, dimensione privata e dimensione pubblica del progetto con l’obiettivo di organizzare un rapporto costruttivo fra le regole della città e i contenuti disciplinari del progetto della residenza.Modalità di esameSarà sviluppato individualmente un progetto architettura. Il tema d’anno è un edificio a destinazione mista con prevalenza residenziale nella Città storica di Roma. L’esame finale consiste nella relazione di progetto, in un breve colloquio sui temi teorico pratici trattati nel corso delle lezioni, nella presentazione degli elaborati con le esercitazioni svolte, nell’esposizione dei disegni del tema d’anno e in un plastico dell’edificio in scala 1:200. Verrà svolto un breve colloquio sul testo B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progetto
B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
-
CAPANNA ALESSANDRA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Il corso si avvale della piattaforma e-learning-2 Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Obiettivo del Laboratorio è di simulare un lavoro progettuale, che proceda dall’ideazione alla elaborazione compositiva, al progetto dell’edificio, rendendo lo studente consapevole della complessità dell’iter progettuale come processo non lineare che richiede controlli e verifiche dei vari aspetti, simultaneamente e alle diverse scale. Programma Tema del laboratorio è la progettazione di un sistema di case unifamiliari aggregate a completamento del lotto terminale del Villaggio Olimpico, frontistante l’Auditorium Parco della Musica. In particolare l’esercitazione progettuale verterà: - sull’analisi dei tipi e sulla loro trasformabilità; - sullo studio del carattere dello spazio aperto e dello spazio di soglia intesi come momenti di passaggio-dialogo tra differenti situazioni interno-esterno, pubblico-privato, aperto-coperto; - sulla riflessione dei requisiti di un alloggio, in grado di rispondere alle esigenze, della società contemporanea, tra questi requisiti verranno analizzati in modo particolare quelli relativi a flessibilità e trasformabilità dell’alloggio. Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e visite guidate. Allo studente è inoltre richiesto di tenere un album di studio relativo alle varie fasi del progetto; un quaderno dove appuntare ragionamenti, riflessioni, idee disegnate e/o scritte, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici. Il lavoro del Laboratorio sarà organizzato in tre fasi e tre consegne: • Prima fase: la raccolta dei dati e l’idea preliminare • Seconda fase: la misura dello spazio e la composizione • Terza fase: i materiali e la composizione dei prospetti Modalità di esame • Prova orale • Valutazione del progetto L’esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso tavole grafiche formato A2 (rapp. 1:500, 1:200, 1:100, 1:50), viste tridimensionali, modelli di studio in scala adeguata e sulla discussione dell’iter progettuale. A tal fine viene richiesto allo studente: - tavole in formato A2 in numero sufficiente a impaginare gli elaborati sopra elencati; - una breve relazione illustrativa in due cartelle dattiloscritte in cui saranno sinteticamente esposte l’idea iniziale del progetto, la sua evoluzione ed i suoi riferimenti culturali; - un album di disegni ed appunti capace di ripercorrere, in modo consapevole, le varie fasi del progetto e le soluzioni adottate. Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito la lettura di “Verso un’Architettura” di Le Corbusier e di almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia e caricati fin dall’inizio del semestre sul sito e-learning del Laboratorio. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell’esame. Bibliografia oltre agli esempi e ai manuali segnalati nel corso del laboratorio: Testo di base Le Corbusier, Verso un’Architettura, Longanesi, Milano 2012 (1^ed. ita 1973) sulla progettazione architettonica: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; sulla residenza: - Le Corbusier, Opera completa - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - “l’industria delle costruzioni” 373, 2003; - “Lotus” 94, 1997; - “Lotus” 120, 2004; - “Area” 68, 2003; - Verso una nuova qualità dell’abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005. - I. Abalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Marinotti Milano 2009 Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
oltre agli esempi e ai manuali segnalati nel corso del laboratorio: Testo di base Le Corbusier, Verso un’Architettura, Longanesi, Milano 2012 (1^ed. ita 1973) sulla progettazione architettonica: - H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; - L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; - P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; sulla residenza: - Le Corbusier, Opera completa - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - “l’industria delle costruzioni” 373, 2003; - “Lotus” 94, 1997; - “Lotus” 120, 2004; - “Area” 68, 2003; - Verso una nuova qualità dell’abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005. - I. Abalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Marinotti Milano 2009
Canale: 3
-
TOPPETTI FABRIZIO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Video proiettore Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento L’obiettivo del laboratorio è avvicinare le problematiche complesse del progetto a partire da una esperienza guidata su un tema di dimensioni modeste e che contenga seppure in misura semplificata le variabili che concorrono alla formazione del quadro di riferimento del progetto di architettura. In sintesi lo studente dovrà acquisire: gli strumenti base per la comprensione e la gestione del processo progettuale, la capacità di gestire e controllare gli spazi dell’abitazione e l’aggregazione di più unità. Programma Tema Il laboratorio propone come prima esperienza progettuale una riflessione critica sul tema dell’abitare nel tempo presente. Il tema applicativo principale del corso è il progetto per una unità di abitazione orizzontale al quartiere Quadraro a Roma. È un tema di lavoro di ridotte dimensioni su una situazione reale con problemi e vincoli concreti, che potrà essere trattato con attenzione al contesto di riferimento ma soprattutto per le opportunità di generalizzarne i risultati per condizioni sufficientemente tipizzabili. Il tema dovrà essere svolto con attenzione alle problematiche distributive strutturali e costruttive e alle tematiche compositive di aggregazione dei volumi nello spazio e di orientamento rispetto al luogo reale. Lo svolgimento del corso tenderà ad incoraggiare il massimo scambio tra lezioni teoriche, approfondimenti tematici di carattere applicativo, e il lavoro degli studenti. Il programma prevede oltre allo svolgimento del tema principale, consegne intermedie tutte finalizzate, direttamente e indirettamente all’avvicinamento al progetto finale. Articolazione del laboratorio Il programma delle lezioni sarà articolato nel modo seguente: Lezioni di introduzione sul ruolo dell’architetto e sul panorama dell’architettura contemporanea con particolare attenzione alle esperienze europee; Inquadramento teorico del tema con particolare attenzione alla declinazione del rapporto tra l’abitare tradizionale, l’abitare proprio del movimento moderno e quello contemporaneo; Lezioni su exempla orientate alla lettura e alla individuazione di progetti e realizzazioni (dal moderno al contemporaneo) che possano costituire un riferimento utile nella esercitazione progettuale; A partire dai progetti degli studenti mediante verifiche collettive e individuali saranno individuati temi critici che costituiranno l’oggetto di comunicazioni mirate. Modalità di esame Per sostenere l’esame finale preliminarmente si svolgerà una prova scritta che verterà sulla verifica delle letture con particolare riferimento al testo base. La presentazione finale del progetto sarà sintetizzata in 3 tavole formato A1 che dovranno contenere disegni di inquadramento, volumetrie, piante prospetti e sezioni (scale comprese tra 1:500, inquadramento, 1:200 progetto completo, 1:50 alloggio e stralcio relativo di un prospetto e una sezione); due plastici uno complessivo (scala 1:200) uno parziale (scala 1:50) secondo le indicazioni fornite dalla docenza; Una relazione descrittiva di massimo 2 cartelle. La valutazione finale è costituita da una media ponderata delle valutazioni parziali. In sintesi sono previste valutazioni su: • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Si richiede la conoscenza di almeno una storia dell’architettura contemporanea. Si consiglia la lettura di Zevi B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 1948. Il testo base obbligatorio dal punto di vista metodologico è: Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano 1977. Dal punto di vista operativo si rimanda all’uso dei vari manuali dell’architetto e si consiglia la lettura di: Cellini F., Manualetto, CittàStudi, Torino 1991. Nel programma esteso è disponibile una selezione ulteriore di testi.
Canale: 4
-
GIOVANNELLI ANNA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
e-learing Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica è l’ambito didattico entro il quale lo studente apprende progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica finalizzata allo studio del progetto di organismi architettonici di dimensioni contenute, situati in precisi contesti di riferimento Programma Il Laboratorio si articola in una prima fase di lettura delle forme dell’architettura, in cui si procede con un’analisi critica di esperienze affini al tema progettuale che verrà affrontato nel Laboratorio, ovvero il progetto dell’abitazione unifamiliare, alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Il docente terrà lezioni che introdurranno i temi del progetto mediante l’analisi di opere che saranno poi il supporto e il riferimento per le esercitazioni della proposta progettuale. Scelte tra le opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea e finalizzate ad una sintesi comparativa dei procedimenti compositivi, alcune esperienze ritenute paradigmatiche rappresentano la prima fase di studio, in cui lo studente elabora l’analisi degli organismi architettonici per ricomporli in una sintesi interpretativa declinata secondo alcuni temi progettuali. La sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra lo studio di opere di architettura e l’esercizio compositivo. Nella fase successiva lo studente dovrà affrontare il progetto di tre case in tre luoghi differenti con lo studio di spazi minimi dell’abitare dotati di caratteri formali e funzionali tali da consentire una riflessione sulle qualità dello spazio interno. Il progetto delle tre abitazioni situate ciascuna in un luogo specifico dovrà affrontare, oltre ai temi della composizione di forme e spazi, i caratteri tipologici dell’interno debitamente configurato nei suoi elementi distributivi fino alla definizione del rapporto tra interno ed esterno, ovvero al rapporto con il luogo. Modalità di esame Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente a mano con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale. In tutta la sua durata il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dell’ applicazione, verifica e confronto dell’esercizio del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di seminario didattico. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Moretti, L., Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n. 7 Roma, 1953 e in Bucci, F. e Mulazzani, M., Luigi Moretti. Opere e scritti, Electa, Milano, 2000 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008
Canale: 6
-
NENCINI DINA
(programma)
Il laboratorio di progettazione del primo anno è strutturato in due tempi: la prima parte è dedicata a ciò che possiamo definire la costruzione dello sguardo: significa far comprendere come le tecniche di rappresentazione siano finalizzate alla traduzione del pensiero nel segno e nella forma.
Perciò gli studenti eseguono esercitazioni nelle quali indagano le potenzialità della linea, i caratteri del pieno e del vuoto, le regole della composizione attraverso l’uso della china e della matita. Durante il percorso lo studente realizzerà un “autoritratto architettonico”, un disegno geometrico e bidimensionale di libera invenzione, utile a elaborare e riconoscere il proprio universo di forme. Affiancato a questo esercizio formale che presenterà il giorno dell’esame, lo studente elaborerà il progetto attraverso i passaggi fondamentali dal dimensionamento fino alla definizione finale di tutte le parti del progetto. In tal modo lo studente è in grado di affrontare i diversi livelli della costruzione architettonica e le implicazioni insite nel tema progettuale, e di controllare la dimensione strutturale, funzionale e formale. Nella presentazione finale del progetto lo studente dovrà essere in grado di mostrare il controllo della misura e dei rapporti tra le parti in pianta, sezione e prospetto, le determinati dello spazio e infine il ruolo del peso, della materia e della luce nella costruzione architettonica. F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza, 2000
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 5
-
TRASI NICOLETTA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
videoproiettore Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Finalità del Laboratorio è condurre gli studenti alla concezione e redazione di un progetto architettonico completo, attraverso il sistema formale, funzionale, e strutturale (venustas, utilitas, firmitas). Oltre al progetto dell’organismo architettonico, si richiede anche un piccolo progetto di paesaggio, e un progetto di una serra bioclimatica per il risparmio energetico. Altra finalità non meno importante sarà la lettura di libri di testo basilari per l’introduzione al progetto di architettura. Programma La consapevolezza della varietà e complessità dei processi che conducono alla definizione del progetto, in particolare rapporto col luogo e rapporto forma-funzione, avrà in questa prova compositiva una grande importanza. In tal senso il progetto sarà inteso come applicazione pratica e verifica individuale di una serie di riflessioni a carattere teorico. Tema del progetto sarà un piccolo organismo architettonico inserito nel paesaggio del lungomare di Ostia in un lotto rettangolare, situato tra due importanti palazzine di Adalberto Libera, magnifici esempi del Razionalismo italiano. Il programma richiede il progetto di un edificio residenziale plurifamiliare di fronte al mare. Tre livelli di riflessione: l’organismo architettonico (una aggregazione di 2 alloggi simplex e due alloggi duplex con corpo scala e ascensore), il paesaggio (progettare lo spazio aperto attorno alla palazzina), il risparmio energetico (la serra annessa alla casa). Inoltre sono previste 4 Consegne obbligatorie: la prima è un avvicinamento al progetto attraverso la ‘comprensione’ di un’architettura di un Maestro (e consiste nel ridisegno e nel fare il plastico); le altre tre consegne, a un mese una dall’altra, consistono in : 1- il giardino e il rapporto tra il volume della palazzina e il contesto; 2- piante degli alloggi e sezioni; 3-prospetti, renderings, tavole finali, plastico. Esse saranno uno strumento di verifica del lavoro man mano svolto e ciascuna consegna sarà oggetto di valutazione. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto L’esame finale consiste in una verifica dei tre aspetti richiesti nel progetto: la progettazione del giardino-paesaggio; la progettazione dell’organismo architettonico (comprensivo di maglia strutturale) e il progetto della piccola serra bioclimatica, attraverso: relazione scritta (1 pagina A4); 5 tavole formato A2 e 2 tavole A2 disegnate a mano; plastico 1:100 della casa (apribile ogni livello) e del giardino; il taccuino degli schizzi. Inoltre viene richiesto di portare il plastico e le 3 tavole disegnate a mano della prima esercitazione effettuata nel Laboratorio che consiste nel ridisegnare e nel fare il plastico di un’architettura di un Maestro. La prova orale prevede la lettura di due testi indicati nella Bibliografia: uno obbligatorio e uno (previo relazione scritta) per avere 1 CFU. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Nicoletta Trasi (a cura di), Introduzione al progetto di architettura. Didattica e ricerca, Kappa edizioni, Roma, marzo 2012. Nicoletta Trasi, Oscar Niemeyer. Permanence et invention, Le Moniteur, Paris, 2007 Nicoletta Trasi, André Wogenscky. Les raisons profondes de la forme, Le Moniteur, Paris, 2000 Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino, (1964), 2004 L.Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Mazzotta editore, Milano 1977 Marcello Pazzaglini, Abitare l’architettura, edizioni Diagonale, Roma, 2002 Si consiglia inoltre sul sito di Ostia : M.R.Guarini, (catalogo a cura di), Lungomare di Roma, Capitolina service edizioni, Roma 2005 Si consiglia inoltre sul tema della palazzina : Metamorfosi n. 18-19 del 1993 “Case e luoghi” Metamorfosi n. 8 del 1987: ”Dal ‘villino’ alla ‘palazzina’. Roma 1920-1940” Parametro n. 189 /marzo aprile 1992 : “L’abitazione collettiva nella città moderna” |
12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1007336 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I
(obiettivi)
Il corso introduce alla disciplina della Progettazione Tecnologica dell’Architettura che si sviluppa su un percorso di studi articolato in insegnamenti monodisciplinari e laboratori di progettazione tecnologica e ambientale. La complessità del processo edilizio, ordinato da norme e procedure finalizzate al controllo della qualità del progetto e della costruzione, rappresenta lo scenario di riferimento per lo studio delle tecniche costruttive. L’analisi della vicenda storica della costruzione dell’architettura conduce alla comprensione della dinamica dell’innovazione e alla consapevolezza delle scelte, in relazione alla singolarità del progetto. L’approccio esigenziale-prestazionale, i principi del “ciclo di vita” e le nozioni di fattibilità tecnica ed economica orientano specifiche esercitazioni progettuali sull’impiego di materiali ed elementi costruttivi che caratterizzano sistemi, tecniche e procedimenti della costruzione dell’architettura.
Canale: 1
-
MORLACCHI MARIA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPc e video proiettoreModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Corso di “Tecnologia dell’Architettura 1” intende avviare lo studente alla conoscenza dei materiali edilizi, dei problemi costruttivi e degli strumenti operativi utili alla progettazione, alla realizzazione ed alla riqualificazione dell’architettura contemporanea.ProgrammaGli argomenti trattati nelle comunicazioni di carattere generale riguardano:• l'organizzazione strutturale dell'organismo architettonico;• la suddivisione dell'organismo architettonico nei suoi componenti;• le tecniche costruttive, i materiali, gli elementi e i componenti costruttivi e le loro prestazioni.Nel Corso saranno affrontate le questioni connesse alla definizione delle scelte tecnologiche appropriate al processo di costruzione edilizia che costituisce il tema d’anno, attraverso lo studio dei particolari costruttivi e del loro comportamento in opera mediante la definizione grafica dei nodi più significativi: attacco a terra, coperture, solai, tamponamenti e infissi.La direttrice didattica, di tipo analitico scompositivo, sarà articolata secondo un percorso che, partendo dallo studio dell’edificio, perviene a quello delle tecnologie realizzative attraverso l’analisi degli elementi componenti, collocando lo studio delle caratteristiche proprie e di impiego dei materiali da costruzione in relazione al ruolo loro attribuito nella concretizzazione dell’idea progettuale.Ad integrazione del programma di base verrà svolto un ulteriore ciclo di lezioni relativo ai seguenti argomenti:• -Il processo edilizio• -Il sistema edilizio• -L’organismo edilizio Il tema dell’anno, costituito dall’analisi e dalla scomposizione analitica e tecnologica dell'architettura di un edificio, si svilupperà attraverso lo svolgimento di un’esercitazione che, utilizzando una metodologia illustrata e sperimentata nel Corso, ne individuerà gli elementi costruttivi principali, valutando, per ciascuno di essi, il corretto impiego dei materiali e delle tecnologie (rispetto a parametri di giudizio prefissati) nonché la possibilità e l'opportunità di varianti alternative rispetto alle soluzioni analizzate.La scelta dell’edificio dovrà essere concordata con la docenza.Modalità di esameL’esame consiste in un colloquio individuale atto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati attraverso l’illustrazione della esercitazione svolta.L’iscrizione all’appello di esami si effettua attraverso la consegna degli elaborati costituenti l’esercitazione (10 giorni prima dello svolgimento della prova orale).Gli studenti non ammessi alla prova orale o riprovati, non potranno sostenere l’esame all’appello successivo.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia• (Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006• Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• (Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 • Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni. Bibliography • Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 • Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 During the Course a specific bibliography will be provided covering the subjects of each lecture.
Canale: 2
-
SFERRA ADRIANA SCARLET
(programma)
Supporto alla didattica in usoAudio visivo in aula e Piattaforma Sapienza e-learning 2.Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• Tradizionale Obiettivi dell’insegnamentoFormare lo studente nella cultura tecnologica attraverso la centralità del progetto e le correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio;per “far capire” l’oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio.ProgrammaArticolazione in moduli didattici:- Programmazione e processo edilizio: ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; procedure tecnico-amministrative; normative di riferimento.- Progettazione alle varie scale: attraverso l’analisi di edifici realizzati si stimola l’interesse per l’innovazione di processo e di prodotto, per una elevata qualità tecnica con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente.- Definizione della qualità e delle prestazioni di materiali e sistemi costruttivi: proprietà, tecniche esecutive e comportamento nel tempo.Modalità di esameLa prova finale è individuale e consiste nella verifica dell’apprendimento degli argomenti del programma e dei testi indicati nei riferimenti bibliografici. Al voto finale concorrono anche i risultati conseguiti nelle valutazioni intermedie e nelle attività previste dal corso.• Prova oraleBibliografiaOlgyay, V., (1990), Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Franco Muzzio Editore, Padova.Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna.Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano.
Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Olgyay, V., (1990), Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Franco Muzzio Editore, Padova. Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. Bibliography Olgyay, V., (1990), Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Franco Muzzio Editore, Padova. Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano.
Canale: 3
-
D'OLIMPIO DOMENICO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Dispense del corso: slide delle lezioni, articoli scientifici pubblicati dal docente, stralci pubblicazioni specialistiche, dossier esempi lavori svolti. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di fornire nozioni tecniche ed approfondimenti tematici sugli aspetti costruttivi dell'architettura, con particolare riferimento ai materiali dell’architettura, ai sistemi strutturali ed alle tecnologie costruttive di più recente impiego in grado di rispondere adeguatamente alla pluralità delle istanze, di tipo tecnologico, funzionale ed ambientale, che l'attuale scenario richiede e pone come basilari nell'ottica di una moderna concezione e realizzazione dei manufatti edilizi. Programma Nell’ottica degli obiettivi dell’insegnamento saranno indagate le implicazioni che le attuali tecniche e tecnologie costruttive hanno sulla specifica fase tecnico-progettuale, interferendo anche sensibilmente sulle connotazioni tipo-tecno-morfologiche dei manufatti di progetto in virtù delle specificità, legate a materiali, sistemi e componenti, che le caratterizzano. Il Corso si svolge in una prima fase di didattica frontale, avente come oggetto delle lezioni le tematiche di seguito elencate, ed in una seconda fase applicativa, finalizzata alla elaborazione della esercitazione prevista e durante la quale verranno svolte revisioni e specifiche lezioni dedicate alle problematiche tecniche e tecnologiche relative ai temi di esercitazione. Il tema applicativo-progettuale consisterà nello studio delle tecnologie utilizzate e/o utilizzabili nella realizzazione di un edificio selezionato tra le recenti importanti realizzazioni nello scenario internazionale. I disegni, redatti in formato A 1, conterranno piante, sezioni, prospetti e dettagli, alle scale ritenute maggiormente opportune, del sistema edilizio elaborato, e saranno supportati da una relazione tecnica in formato A3 finalizzata ad evidenziare e chiarire le scelte tecnologico-realizzative rapportate all'edificio di progetto ed alle sue condizioni di intorno ambientale. Argomenti delle lezioni: - Calcestruzzo e cemento armato: produzione – tecnologia - settori di impiego; - Pietre naturali - Il laterizio: caratteristiche e potenzialità ambientali e tecnologiche - L’acciaio: caratteristiche, impieghi e potenzialità tecnologiche nel processo edilizio - Il legno ed i suoi derivati: caratteristiche tecniche, tecnologiche, di impiego - Tecnologia del vetro: produzione e qualità, caratteristiche tecniche e ambientali - I materiali isolanti. Materiali termoisolanti minerali, vegetali e animali, sintetici - Componenti tecnologiche e sistemi costruttivi - Sistemi tecnologici per l’efficienza energetica negli edifici. Sistemi bioclimatici. - L’analisi ambientale nella progettazione tecnologica-ambientale. Strumenti e metodi. Modalità di esame L’esame verterà sulla discussione degli elaborati grafici di esercitazione e su una prova orale inerente le tematiche trattate nell’ambito delle lezioni. La produzione degli elaborati di esercitazione è obbligatoria. • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• A.Mutti, D.Provenzani, Tecniche costruttive per l’architettura, Kappa, Roma, 1989. • K.Fabbri, M.Conti, Progettazione Energetica dell’Architettura, DEI, Roma, 2008. • E.Arbizzani, Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli Editore, Rimini, 2008. • M.C. Torricelli, R. Del Nord, P. Felli, Materiali e tecnologie dell’architettura. • M.Torricelli, I materiali da costruzione, Maggioli Editore, Rimini, 2011. • D.D’Olimpio, La Progettazione del Microclima Urbano, edizioni Kappa, 2008. • U. Wienke, Manuale di Bioedilizia, DEI, Roma, 2000;; M.Zaffagnini. • M.Zaffagnini, “Progettare nel processo edilizio”, Ediz.Luigi Parma, Bologna, 1981. |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025854 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico.
Canale: 2
-
ASTIASO GARCIA DAVIDE
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Diapositive con proiettore e lavagna. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Lo studio dei fenomeni di trasporto di massa e calore verrà condotto in relazione alla destinazione d’uso dell’edificio in modo da indirizzare al meglio le scelte di progettazione impiantistica. Obiettivi: studio e scelta di soluzioni progettuali, tecniche costruttive dei materiali e loro comportamento, corretti meccanismi di scambio termico tra uomo e ambiente, efficienza energetica, rispetto delle leggi e normative di settore. Programma Il corso è formato sostanzialmente da due unità separate: la prima riguarda la fisica dell’edificio e tratta di trasmissione del calore, trasmittanza termica delle pareti, carichi termici estivi e invernali, certificazione energetica e psicrometria; la seconda invece è la parte sulla sostenibilità ambientale e parte dai concetti base fino ad arrivare al dimensionamento e al calcolo dei sistemi di sfruttamento delle energie rinnovabili applicabili all’edilizia. Modulo fisica dell’edificio: Richiami di fisica, Unità e sistemi di misura, Conduzione termica, Convezione, Irraggiamento, Esempi trasmittanza, Temperatura fittizia e pareti vetrate, Carichi termici estivi e invernali,Psicrometria, Dimensionamento collettori solari, Dimensionamento PV, Dimensionamento sistemi, Recupero acque. Modulo Sostenibilità Ambientale: Sostenibilità ambientale in edilizia, Energie Rinnovabili, Certificazione energetica degli edifici Analisi LCA dei componenti edilizi, Ciclo virtuoso delle acque e sistemi di recupero Energia microeolica, Energia solare (collettori solari e PV), Energia geotermica, Certificazione ambientale degli edifici, Impatto dell’edilizia sulla biodiversità, Smart cities. Modalità di esame L’esame si svolge principalmente in maniera scritta sommando i risultati ottenuti su tre prove. La prima (calcolo della trasmittanza di una parete) è solo on/off e non da punteggio. La seconda è fatta su due domande aperte da 10 punti ciascuna di cui la prima su tutto il programma del primo modulo esclusa la psicrometria e la seconda sulla psicrometria, e la terza su due esercizi da 5 punti ciascuna sul dimensionamento di sistemi di produzione di energia rinnovabile. • Prova scritta • Prova orale Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• De Santoli, Fisica tecnica ambientale. Vol. 2: Trasmissione del calore, Casa editrice Ambrosiana • Caruso, Psicrometria, Aracne editore • Cumo, Di Matteo, Sforzini, Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero, Esculapio editore
Canale: 1
-
CUMO FABRIZIO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Video proiezione di slides Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento L’insegnamento mira a fornire le principali competenze riguardanti la fisica dell’edificio e della psicrometria, in maniera tale da risultare propedeutico all’esame di impianti tecnici. Parallelamente si forniscono elementi di sostenibilità ambientale in edilizia con particolare riferimento ai sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile Programma Nella prima parte del corso si svolgono richiami di fisica con particolare riguardo alla termodinamica. Si passa poi allo studio della sistemi di trasmissione del calore – conduzione, convezione ed irraggiamento, per arrivare alla definizione di trasmittanza termica di una parete. Si studia il comportamento dell’involucro edilizio sia in condizione stazionarie che in quelle transitorie tipiche del regime estivo, e si arriva alla elaborazione della certificazione energetica degli edifici come da D.lgs 312/06. Si passa poi alla seconda parte del corso che si articola nello studio teorico del diagramma psicrometrico e dei trattamenti semplici dell’aria umida. Si chiude con l’introduzione dei principi della sostenibilità ambientale in edilizia, la certificazione ambientale degli edifici (protocollo ITACA e LEED), lo studio del ciclo di vita di materiali e componenti (LCA), e con il dimensionamento dei sistemi di produzione di energia termica ed elettrica da fonte solare, nonché con il dimensionamento di sistemi di recupero delle acque. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. De Santoli, “Trasmissione del Calore” – Masson editore F. Cumo, U. Di Matteo, V. Sforzini “ Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero” Esculapio editore Teaching support |
8 | ING-IND/11 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
AAF1100 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Lingua inglese con particolare riferimento al linguaggio tecnico in architettura
-
DORE MARGHERITA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Testo di riferimento PPT Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di consolidare le conoscenze indicate nel livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue – Consiglio d’Europa (es., PET), con particolare attenzione verso il linguaggio professionale/scientifico. Lo studente deve inoltre dimostrare di essere in grado di comprendere testi in lingua inglese inerenti il suo campo di specializzazione e di saper esprimere in lingua inglese le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti. Programma Nelle lezioni saranno approfonditi i relativi aspetti dell’uso dell’inglese in ambiti specifici. Convenzionalmente si farà riferimento all’inglese britannico. Saranno assegnate letture dedicate a temi della storia dell’architettura e ad approfondimenti, anche personalizzati, di terminologia tecnica. Tra i temi di maggiore interesse che saranno trattati si segnalano: - L’inglese nel mondo tecnico e delle professioni nel mondo - Architettura e composizione architettonica - Pratica della progettazione: linguaggio tecnico nei software e nella produzione scientifica - La rappresentazione dell’architettura - Storia, critica e restauro architettonico - Interior design, Exhibit design - Urbanistica e territorio – Town planning - Ambiente e paesaggio – Landscape design - Sostenibilità e ecologia - Job placement Modalità di esame La valutazione avverrà con una prova finale di idoneità finalizzata a verificare le abilità di reading, listening, writing, e speaking. Per conseguire l’idoneità, gli studenti dovranno affrontare una prova orale che verificherà la loro conoscenza del testo di riferimento e la loro capacità di discuterne i contenuti facendo riferimento ad un particolare argomento scelto dagli stessi student. Dovranno inoltre dimostrare di saper affrontare una conversazione tecnica sulla base di una lettura analizzata durante il corso. Bibliografia Testo di riferimento CAWTHRA, C. (2004), English for architecture, Cafoscarina Per l’uso e pratica dell’inglese Testi per l’uso e pratica dell’inglese: HALL, D. & M. FOLEY (2012), My Grammar Lab – Intermediate B1/B2, Pearson MANN, R., BELL J. & R. GOWER (2008), First Certificate Espress, Pearson – coursebook Dizionari: RAGAZZINI, G. (2013), Dizionario inglese-italiano, Zanichelli - libro più DVD-ROM RUNDELL, M. & F. GWYNETH (2007), English Dictionary Second Edition, MacMillian – paperback with CD-ROM |
2 | 25 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |