Insegnamento
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Un insegnamento a scelta tra: - (visualizza)
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FAMIGLIA E SOCIALIZZAZIONE
(obiettivi)
Lo studente avrà una conoscenza sociologica di base della famiglia come istituzione sociale e un quadro delle modificazioni ed evoluzioni dei modelli famigliari e dei complessi e pluridimensionali processi di formazione dell’identità in epoca postmoderna. In particolare avrà approfondito il legame tra le trasformazioni istituzionali, relazionali e culturali della famiglia e le caratteristiche dei modelli socializzativi e dei percorsi di definizione dell’identità che questa agenzia sembra offrire alle nuove generazioni. Lo studente avrà acquisito conoscenze teoriche e metodi di ricerca sociale relativi a: l’interpretazione sociologica del tema dell’identità nelle società contemporanee e, più in particolare, del percorso di definizione del Self come progetto riflessivo e delle sue metamorfosi in rapporto alle trasformazioni dell’ordine istituzionale del quale è parte; al legame peculiare tra identità e famiglia, con attenzione alle rappresentazioni e alle esperienze diffuse tra la popolazione giovanile del famigliare come ambito di socializzazione e laboratorio di costruzione della propria personalità adulta. Gli studenti sono continuamente coinvolti nella elaborazione delle problematiche che riguardano la costruzione dell’identità attraverso il dibattito, stimolato dalla visione di filmati e la stesura di relazioni su testi che vengono consigliati durante il corso. Tali testi vengono presentati e discussi in aula. Attraverso relazioni scritte che vengono presentate in aula e il dibattitto conseguente lo studente, tramite le conoscenze teoriche e i metodi di ricerca sociale, è in grado di interpretare criticamente le caratteristiche dei modelli socializzativi e dei percorsi di definizione dell’identità nelle società contemporanee e, più in particolare, del percorso di definizione del Self come progetto riflessivo. Gli studenti avranno acquisito: competenze e capacità di esame della letteratura sociologica relativa ai temi proposti interpretazione riflessiva e critica delle modificazioni ed evoluzioni dei modelli famigliari e dei complessi e pluridimensionali processi di formazione dell’identità conoscenze teoriche e capacità di analisi sui processi di socializzazione nella famiglia e in altre istituzioni sociali
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SALMIERI LUCA
( programma)
Il corso è finalizzato a fornire un quadro di riferimento delle dinamiche e dei processi di socializzazione, in particolare stimolando la riflessione sociologica sulle principali agenzie e dinamiche di socializzazione contemporanee: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari e i nuovi media. Sarà approfondito, in particolare, il legame tra le trasformazioni istituzionali, relazionali e culturali odierne e le caratteristiche dei modelli socializzativi e dei percorsi di definizione dell’identità. Il programma del corso prevede dense integrazioni con approcci di ricerca sociale concreti, a partire dalla definizione e simulazione di un percorso progettuale di ricerca sociologica sui temi trattati. Il corso si propone di far acquisire competenze e capacità di esame della letteratura sociologica relativa ai temi proposti e di interpretazione riflessiva e critica delle modalità possibile di ricerca sociologica sulla socializzazione. Il corso, attraverso una didattica di tipo laboratoriale, prevede sia lezioni frontali che lezioni di tipo tecnico-applicativo con la simulazione di casi di ricerca.
La frequenza è fortemente consigliata per sfruttare le possibilità di progettazione e sviluppo di percorsi di ricerca sui processi di socializzazione contemporanei. Per gli STUDENTI FREQUENTANTI i libri di testo sono: 1. Claude Dubar (2004), La socializzazione, Bologna, Il Mulino 2. Orazio Giancola e Luca Salmieri (2020), Sociologia delle disuguaglianze, Roma, Carocci.
Per gli STUDENTI NON FREQUENTANTI i libri di testo sono:
1. Claude Dubar (2004), La socializzazione, Bologna, Il Mulino 2. Orazio Giancola e Luca Salmieri (2020), Sociologia delle disuguaglianze, Roma, Carocci. 3. Roberto Moscati e Maurizio Ghisleni, (2015), Che cos'è la socializzazione. Roma, Carocci.
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1044314 -
METODI DI RICERCA PER LE POLITICHE E I SERVIZI SOCIALI
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre gli studenti alla logica della ricerca empirica e di fornire conoscenze teoriche ed abilità pratiche per utilizzare opportunamente strategie e metodi di ricerca differenziati. Particolare attenzione sarà dedicata alle conoscenze di base per condurre ricerche nelle organizzazioni o nei contesti territoriali allo scopo di pianificare interventi, programmi o politiche sociali. Nella prima parte, di carattere generale e basata su didattica frontale, il corso introdurrà gli studenti alle seguenti tematiche: a) Logica e linguaggio del processo della ricerca sociale (formulazione dei problemi scientifici, strategie d’indagine, disegno della ricerca, concettualizzazione e operativizzazione); b) Principali tecniche di rilevazione (osservazione, interviste libere e semi-strutturate, inchiesta campionaria e questionario) Nella seconda parte, basa su didattica laboratoriale, il corso si propone l’approfondimento dei seguenti temi: c) Fonti e banche di dati d) Dati territoriali: caratteristiche ed uso e) Analisi descrittiva dei dati (monovariata e bivariata)
La conoscenza dei principali strumenti di rilevazione ed analisi nella ricerca sociale nonché uno speciale approfondimento sulle fonti statistiche e l’analisi secondaria dei dati disponibili presso le banche dati sono finalizzati all’acquisizione di competenze operative per selezionare ed utilizzare i dati individuali e territoriali disponibili presso le principali banche dati al fine di analizzare il contesto in cui problemi sociali complessi si sviluppano e vanno affrontati. A tal fine il corso si avvale di didattica frontale e laboratoriale. Anche la didattica frontale farà uso di una metodologia didattica attiva basata su esercitazioni e discussione di materiali di ricerca relativi agli argomenti di studio. La didattica laboratoriale sarà invece attivata nella seconda metà del corso e prevede lo sviluppo di competenze pratiche nella ricerca, analisi e presentazione di dati secondari attraverso l’utilizzo di banche dati e programmi di analisi. Tali attività saranno finalizzate alla realizzazione di un lavoro di gruppo, rappresentato da un rapporto di ricerca su un tema a scelta degli studenti, che concorre alla votazione finale.
Il corso intende anche sviluppare la capacità di analizzare e valutare criticamente i risultati di una ricerca empirica e di interagire con competenza metodologica con soggetti terzi (istituti di ricerca, consulenti, ecc.). A tale fine gli studenti saranno chiamati ad esaminare ed analizzare criticamente ricerche condotte da altri al fine di ripercorrerne i passaggi essenziali ma anche valutarne la validità e la chiarezza nella presentazione dei risultati.
Particolare attenzione è posta nello sviluppo di competenze per comunicare e presentare i risultati di una ricerca empirica. Il formato laboratoriale della didattica è essenziale a tal fine. L’esame finale infatti sarà anche basato sul rapport di ricerca prodotto dagli studenti organizzati in piccoli gruppi e la valutazione terrà in particolare considerazione le competenze acquisite nella descrizioen dei dati statistici e nella loro presentazione attraverso tabelle e grafici.
La capacità di usare degli strumenti di base della ricerca empirica nonché di selezionare e analizzare i dati statistici presenti nei principali database, rappresentano una risorsa che gli studenti potranno riutilizzare nel corso dei propri studi, con particolare riferimento alla tesi di laurea, e più in generale nella professione.
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GIANCOLA ORAZIO
( programma)
Nella prima parte, di carattere generale e basata su didattica frontale, il corso introdurrà gli studenti alle seguenti tematiche: a) Logica e linguaggio del processo della ricerca sociale (formulazione dei problemi scientifici, strategie d’indagine, disegno della ricerca, concettualizzazione e operativizzazione); b) Principali tecniche di rilevazione (osservazione, interviste libere e semi-strutturate, inchiesta campionaria e questionario) Nella seconda parte, basa su didattica laboratoriale, il corso si propone l’approfondimento dei seguenti temi: c) Fonti e banche di dati d) Dati territoriali: caratteristiche ed uso e) Analisi descrittiva dei dati (monovariata e bivariata)
Testo base: Piergiorgio Corbetta (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino Testo di metodologia applicata: Claudio Bezzi (2015), Cos'è la valutazione. Un'introduzione ai concetti, le parole chiave e i problemi metodologici, Milano, Franco Angeli
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/07
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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10588743 -
MANAGEMENT DEI SERVIZI
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire conoscenze sulle specificità della gestione dei servizi pubblici.
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PIRRO FABRIZIO
( programma)
Le funzioni del dirigente. Le teorie sulla dirigenza: 1. il taylorismo; 2. le relazioni umane; 3. Barnard; 4. Maslow, Argyris, Herzberg, Likert; 5. Weber; 6. Gouldner; 7. Selznick; 8. Crozier. I modelli organizzativi. I servizi sociali: quali specificità.
1. Di Prinzio, Angelina (a cura di): Management del servizio sociale. Modelli e strumenti, Carocci, Roma, 2014. 2. Bonazzi, Giuseppe: Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2016 (Parte I: dal cap. 1. al cap. 5.; Parte II: cap. 8. e dal cap. 10. al cap. 13.).
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/09
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1022624 -
PSICOLOGIA NEI SERVIZI SOCIALI
(obiettivi)
Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi e applicativi finalizzati allo sviluppo delle capacità di progettare interventi di prevenzione, aiuto e supporto all’utenza nell’ambito dei servizi sociali. Tali capacità includono la possibilità di utilizzare metodiche di valutazione del disagio socio-psicologico, progettare programmi individualizzati e impiegare risorse del contesto sociale, monitorando gli obiettivi conseguiti. L’acquisizione di un sapere operativo, obiettivo principale di questo corso integrato, scaturisce dall’aver maturato da parte dello studente la consapevolezza della stretta interconnessione tra la dimensione individuale e quella sociale. Per tale ragione il corso consta di due moduli: Analisi dello sviluppo del disagio psico-sociale e Psicologia delle Relazioni Intra-gruppo e Inter-gruppo. Il primo modulo è incentrato sull’analisi dei fattori alla base dell’insorgenza del disagio psicologico e sull’approfondimento delle principali patologie mentali (impatto sulla qualità della vita, costi sociali, metodiche di intervento). Il secondo modulo affronta le dinamiche che caratterizzano la vita all’interno dei gruppi e le relazioni che si strutturano tra gruppi diversi, ponendo particolare rilievo ai fenomeni di esclusione ed emarginazione sociale, nonché alle strategie che consentono il miglior funzionamento dei gruppi stessi.
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PSICOLOGIA DELLE RELAZIONI INTRA-GRUPPO E INTERGRUPPI
(obiettivi)
Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi e applicativi finalizzati allo sviluppo delle capacità di progettare interventi di prevenzione, aiuto e supporto all’utenza nell’ambito dei servizi sociali. Tali capacità includono la possibilità di utilizzare metodiche di valutazione del disagio socio-psicologico, progettare programmi individualizzati e impiegare risorse del contesto sociale, monitorizzando gli obiettivi conseguiti. L’acquisizione di un sapere operativo, obiettivo principale di questo corso integrato, scaturisce dall’aver maturato da parte dello studente la consapevolezza della stretta interconnessione tra la dimensione individuale e quella sociale. Per tale ragione il corso consta di due moduli: Psicologia dello Sviluppo del Disagio Psico-Sociale e Psicologia delle Relazioni Intra-gruppo e Inter-gruppo. Il primo è incentrato sull’analisi dei fattori alla base dell’insorgenza del disagio psicologico e sull’approfondimento delle principali patologie mentali (impatto sulla qualità della vita, costi sociali, metodiche di intervento). Il secondo affronta le dinamiche che caratterizzano la vita all’interno dei gruppi e le relazioni che si strutturano tra gruppi diversi, ponendo particolare rilievo ai fenomeni di esclusione ed emarginazione sociale, nonché alle strategie che consentono il miglior funzionamento dei gruppi stessi. Il corso si pone quale obiettivo formativo l’acquisizione non solo di una conoscenza teorica inerente le dinamiche interne ai gruppi e tra i gruppi, ma anche una conoscenza del “saper fare” relativa all’apprendimento di alcune metodiche per la gestione di tali dinamiche. A tal fine il corso prevede una parte di lezioni teoriche e una parte più propriamente applicativa. La prima parte, prendendo l’avvio dalle teorie di Lewin, Sherif e Tajfel, fondatori della moderna psicologia dei gruppi, affronta i principali temi che riguardano il rapporto tra l’individuo e il gruppo, le dinamiche che caratterizzano la vita all’interno dei gruppi e le relazioni che si strutturano tra gruppi diversi. La parte pratica, che nel corso delle lezioni si alterna a quella teorica, concerne i seguenti argomenti: -osservazione delle dinamiche di gruppo mediante strumenti di analisi dei processi di interazione; -conduzione dei gruppi con specifico riferimento alla metodica del focus group. Il corso prevede una parte di apprendimento pratico inerente il metodo dell’intervista basato sulla tecnica del focus group. A tal fine gli studenti frequentanti vengano divisi in gruppi, ciascuno dei quali viene impegnato nella simulazione di una intervista secondo il metodo del focus group con supervisione diretta della conduzione della discussione. La simulazione avviene in aula con la presenza del docente e degli altri studenti, i quali hanno modo di osservare la conduzione dell’intervista e successivamente di porre domande e fare osservazioni riguardo a come si è svolta la discussione di gruppo e alle dinamiche che hanno caratterizzato l’interazione tra i membri del gruppo stesso. Successivamente ogni gruppo analizza i dati dell’intervista ed elabora un report concernente i risultati dell’intervista. Tale report sarà oggetto di discussione nella prova orale finale. Gli studenti frequentanti sono incoraggiati a lavorare in gruppo per poter apprendere il metodo qualitativo di ricerca basato sul focus group. Ciascun gruppo al termine dell’esperienza deve redigere un report finale in cui viene riportato il testo delle domande dell’intervista focalizzata, la trascrizione integrale della discussione di gruppo, l’analisi dei contenuti mediante indicizzazione e verifica delle ipotesi di ricerca. In aula vengono incoraggiate discussioni critiche riguardo l’esperienza di simulazione di una conduzione di ciascuna intervista di gruppo basata sulla tecnica del focus group. La prova di esame finale include la discussione del report elaborato da ciascun gruppo di studenti. Durante il corso vengono forniti molteplici riferimenti bibliografici di approfondimento delle tematiche affrontate nelle lezioni frontali. Sono fornite anche indicazione sui siti internet ove effettuare ricerche bibliografiche inerenti gli studi più recenti pubblicati nell’ambito del settore scientifico disciplinare, nonché informazioni riguardanti i più importanti congressi nazionali e internazionali ove vengono presentate le ricerche più innovative relative alla psicologia dei gruppi. Tutto ciò al fine di consentire allo studente di continuare a tenersi aggiornato sulle linee di indagine più recenti concernenti sia le dinamiche che caratterizzano la vita dei gruppi sia il metodo di ricerca del focus group.
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DI PENTIMA LORENZA
( programma)
Gli individui fin dalla nascita sono immersi in una realtà sociale in grado di plasmarne la crescita, lo sviluppo, l'identità, influenzarne i comportamenti e gli atteggiamenti, guidarne le scelte. In quanto esseri sociali non è possibile sottrarsi all'influenza esercitata dal contesto relazionale. Partendo da tali presupposti il corso intende affrontare l'analisi delle dinamiche che caratterizzano i gruppi in termini di strutturazione della gerarchia di status, differenziazione dei ruoli con particolare riferimento al leader, costruzione delle norme, influenza sociale, assunzione delle decisioni di gruppo. Si intende altresì prendere in considerazione il rapporto tra l'individuo e il gruppo, ovvero come avvengono l'iniziazione ai gruppi, i processi di socializzazione, l'adesione alle norme, lo sviluppo dei sentimenti di appartenenza, la partecipazione alle attività di gruppo, l'uscita dal gruppo. Viene affrontato il tema dei rapporti tra gruppi e come questi siano profondamente influenzati dal senso di appartenenza al proprio gruppo e dalla percezione delle diversità degli altri. Fenomeni di competizione, emarginazione o esclusione sociale e persino di esplicita violenza possono essere, infatti, ricondotti alla contrapposizione tra gruppi e alla percezione delle differenti appartenenze. Infine il corso include anche una parte pratica riguardante il metodo di ricerca del focus group. Gli studenti sono incoraggiati a lavorare in piccoli gruppi e ad acquisire la tecnica dell’intervista di gruppo attraverso simulate in classe sotto la supervisione diretta del docente. Al termine del corso gli studenti elaborano un report nel quale vengono analizzati ed illustrati i dati emersi dall’intervista.
Testi adottati
I testi d'esame, per gli studenti frequentanti sono i seguenti: 1) Speltini, G., Palmonari, A. (1999). I gruppi sociali. Bologna: il Mulino.
2) Frisina, A. (2010). Focus group. Una guida pratica. Bologna: il Mulino. Gli studenti non frequentanti alla prova orale oltre ai primi due testi devono portare anche il seguente: 3) Di Pentima, L. (2006). Culture a confronto. Relazioni, stereotipi e pregiudizi nei bambini. Milano: Unicopli
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M-PSI/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ANALISI DELLO SVILUPPO DEL DISAGIO PSICO-SOCIALE
(obiettivi)
Durante il corso verranno approfonditi i diversi possibili percorsi di sviluppo adolescenziale: da quelli "normali", caratterizzati dalle risorse e dai rischi che ogni processo di crescita comporta, ad altri più difficili, segnati dalle esperienze dell'immigrazione e della vita nelle comunità minorili, fino a quelli più esplicitamente disadattivi, che toccano i mondi della tossicodipendenza e della devianza. Inoltre, saranno prese in considerazione le professioni dell'aiuto psicosociale deputate ad intervenire nei casi di disagio minorile. Inoltre, il corso si pone quale obiettivo formativo l’acquisizione non solo di una conoscenza teorica inerente le dinamiche di sviluppo normali e patologiche, ma anche una conoscenza del “saper fare” relativa all’apprendimento di alcuni strumenti di intervento e all’acquisizione di una serie di competenze fondamentali per la gestione di tali dinamiche. Nello specifico, è prevista una parte didattica pratica che si alterna a quella teorica, concernente i seguenti argomenti: - elaborazione di gruppo di una tesina su una tematica specifica del corso - esposizione e presentazione in gruppo della tesina elaborata (ogni studente appartenete al gruppo approfondisce ed espone un parte specifica della tematica scelta) - osservazione ed analisi delle dinamiche psicologiche individuali e di gruppo che emergono durante le presentazioni delle tesine; - discussione teorico-critica successiva alla presentazione di ogni lavoro di gruppo presentato in aula. - discussione in aula di casi esplicativi di situazioni normali e patologiche al fine di comprendere come progettare interventi di prevenzione o riabilitativi in ambito sanitario al fine di aiutare le persone che sono in una condizione svantaggiata dal punto di vista mentale, fisico, economico o sociale. Durante tutta la durata del corso, viene incoraggiato il confronto critico e la discussione in aula di ogni argomento spiegato. Pertanto, gli studenti sono costantemente invitati a partecipare alle discussioni in aula, esponendo criticamente le proprie idee e assumendo posizioni argomentate dal punto di vista psicologico e sociale sulle le diverse tematiche proposte durante il corso. Di particolare importanza per lo sviluppo di capacità interpretative e critiche è il lavoro svolto dagli studenti in aula: elaborazione di gruppo di una tesina su una tematica specifica del corso e la discussione teorico-critica successiva alla presentazione di ogni lavoro di gruppo. Inoltre, vengono affrontate discussioni di casi esplicativi al fine di comprendere come progettare interventi di prevenzione o riabilitativi in ambito sanitario al fine di aiutare le persone che sono in una condizione svantaggiata dal punto di vista mentale, fisico, economico o sociale. Durante le lezioni frontali viene incoraggiata la partecipazione a discussioni inerenti le differenti tematiche del corso al fine di sviluppare capacità di analisi approfondita Gli studenti elaborano e presentano una tesina su una tematica specifica del corso. Successivamente è prevista una discussione teorico-critica in cui gli studenti hanno l’occasione per esercitarsi nei processi di argomentazione, comunicazione e confronto, nonché nell’utilizzo delle strategie comunicative più efficaci nell’ambito delle professioni d’aiuto. Gli studenti, pertanto, possono esibire la propria padronanza espressiva e il livello di analisi concettuale durante la partecipazione alle discussioni in aula, sugli argomenti principali proposti durante il corso. Gli studenti, inoltre, devono dimostrare di aver acquisito specifiche competenze comunicative che il professionista d’aiuto deve possedere per compiere al meglio il suo lavoro in ambito sanitario. Durante il corso, vengono forniti sia molteplici riferimenti bibliografici di approfondimento delle tematiche affrontate nelle lezioni frontali, sia indicazioni sui siti internet ove effettuare ricerche bibliografiche inerenti gli studi più recenti pubblicati nell’ambito del settore scientifico disciplinare. Al termine del corso, gli studenti sono in grado di utilizzare sia le conoscenze sia gli strumenti metodologici acquisiti, per progettare e realizzare autonomamente progetti di intervento in ambito sanitario, utilizzando i paradigmi di ricerca oggetto di studio durante il corso. Gli studenti, inoltre, sono in grado di continuare a tenersi aggiornati sulle linee di indagine più recenti concernenti gli interventi psicologici nei servizi sociali, dimostrando di aver sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per proseguire autonomamente gli studi previsti dal corso di laurea magistrale e quelli successivi.
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TONI ALESSANDRO
( programma)
Durante il corso vengono approfonditi i diversi possibili percorsi di sviluppo adolescenziale: da quelli "normali", caratterizzati dalle risorse e dai rischi che ogni processo di crescita comporta, ad altri più difficili, segnati dalle esperienze dell'immigrazione e della vita nelle comunità minorili, fino a quelli più esplicitamente disadattivi, che toccano i mondi della tossicodipendenza e della devianza. Il corso affronta le tappe evolutive dell’adolescenza e dell’età giovanile in relazione ai rischi di disagio dal punto di vista delle richieste sia interne (come il cambiamento fisico e la definizione del sé) sia esterne (da parte della scuola, della società, del mondo del lavoro). Sono prese in considerazione le professioni di aiuto deputate ad intervenire nei casi di disagio minorile e vengono proposti strumenti di intervento utili nella gestione delle situazioni di disagio.
Per gli studenti frequentati: 1) SPELTINI, G.(2016), L'età giovanile. Disagio e risorse psicosociali. Bologna, Il Mulino. 2) ATTILI, G. (2007), ATTACCAMENTO E COSTRUZIONE EVOLUZIONISTICA DELLA MENTE, Milano, Raffaello Cortina Editore (capp. 5, 8, 9 e 10). 3) TONI, A. (2012), PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Tra informazione, persuasione e cambiamento. Milano, Led. 4) ATTILI, G. (2012), L'AMORE IMPERFETTO. Perché i genitori non sono sempre come li vorremmo, Bologna, Il Mulino.
Per gli studenti non frequentati: 1) SPELTINI, G.(2016), L'età giovanile. Disagio e risorse psicosociali. Bologna, Il Mulino. 2) ATTILI, G. (2007), ATTACCAMENTO E COSTRUZIONE EVOLUZIONISTICA DELLA MENTE, Milano, Raffaello Cortina Editore (DA STUDIARE INTERAMENTE). 3) TONI, A. (2012), PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Tra informazione, persuasione e cambiamento. Milano, Led. 4) ATTILI, G. (2012), L'AMORE IMPERFETTO. Perché i genitori non sono sempre come li vorremmo, Bologna, Il Mulino.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-PSI/05
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Attività formative caratterizzanti
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