Insegnamento
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10589622 -
MEDIA EDUCATION NELLA PRIMA INFANZIA
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO Media education nella prima infanzia
OBIETTIVI FORMATIVI
L’uso della tecnologia è sempre più riconosciuto come uno strumento di apprendimento integrato per promuovere lo sviluppo sociale, linguistico e cognitivo dei bambini. Obiettivo generale del corso è analizzare i cambiamenti che caratterizzano la società attuale e che coinvolgono il bambino fin dalla primissima infanzia in relazione all’uso dei vecchi e dei nuovi media. Il corso è articolato in due aree: una prima parte farà specifico riferimento al tema della Television literacy, passando in rassegna le principali posizioni teoriche relative ai possibili effetti dei bambini della fascia di età 0-3 anni all'esposizione alla tv e ai suoi contenuti. Si analizzeranno caratteristiche specifiche del processo di esposizione alla tv da parte dei bambini, prevalentemente in termini di stili di fruizione associati a differenti modelli famigliari di mediazione alla visione, ma anche in relazione ad assiduità, gradimento e motivazione all’esposizione a specifici programmi, reti e generi. Si esamineranno gli specifici processi di questa fascia di età implicati nella decodifica del messaggio televisivo: attenzione, memorizzazione e comprensione dei testi mediali, ma anche i contenuti da essi veicolati. Particolare attenzione sarà rivolta alle rappresentazioni della realtà nella programmazione televisiva rivolta alla primissima infanzia, evidenziando le potenzialità ma anche le problematiche educative associate alla proposta di modelli comportamentali nelle loro diverse dimensioni: specificità, differenze, condizionamenti, compresi quelli di genere.
Una seconda parte farà specifico riferimento alle nuove tecnologie come strumenti didattici in ambito scolastico nella fascia di età prescolare, con particolare riferimento alle seguenti aree: learning, strumenti digitali ben progettati incrementano la motivazione e incoraggiano l'apprendimento più degli strumenti tradizionali; cognitive competence, i digital devices utilizzati come strumento didattico aiutano a migliorare la memoria operativa, l'abilità spaziale e l'attenzione visiva; social interaction, i bambini in età prescolare sono più disposti a collaborare tra loro, instaurando dinamiche di apprendimento peer-to-peer. Si farà riferimento ad una oramai consolidata letteratura che ha evidenziato come l'istruzione assistita da computer (CAI) in età prescolare possa essere estremamente ricca di opportunità, soprattutto in ragione di una sempre maggiore accessibilità e di un uso sempre più precoce e intuitivo dei dispositivi digitali. In particolare si analizzeranno gli elementi che caratterizzano l’introduzione dell’uso di dispositivi di nuova generazione con tecnologia touch, con un alto livello di iconicità, facilmente accessibili ai bambini anche più piccoli, e che possono facilitare lo sviluppo di aspetti cognitivi (intelligenza simultanea e spazio motoria) e sociali, attraverso la condivisione dell’esperienza. Si analizzeranno anche gli aspetti problematici di un uso non appropriato in termini eccessivo tempo, modalità di utilizzo e di contenuti e di accesso non appropriati. Sarà approfondito il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia in merito alla socializzazione ai vecchi e nuovi media e, al completamento del corso, lo studente conoscerà le specifiche abilità del bambino, dalla nascita fino alla scolarizzazione, in relazione al processo di socializzazione ai media, e sarà in grado di fare ricorso a strategie educative che facciano riferimento all’uso di dispositivi analogici e digitali a scuola [Descrittore di Dublino n. 1]; inoltre avrà le competenze per la gestione dei rapporti con la famiglia del bambino in merito alle dimensioni del controllo, del coinvolgimento e della stimolazione all’autonomia nell’uso delle vecchie e nuove tecnologie [Descrittore di Dublino n. 2]. Le competenze trasversali acquisite riguarderanno le capacità critiche e di giudizio in merito alla media education rafforzate dalla partecipazione alle attività teoriche che si avvarranno di esercitazioni pratiche in aula con specifici materiali audovisivi [Descrittore di Dublino n. 3]. Sarà favorito il lavoro in piccoli gruppi con l’obiettivo di stimolare e favorire il senso di appartenenza, condivisione, la capacità di negoziazione e risoluzione dei conflitti, e la partecipazione attiva [Descrittore di Dublino n. 4]. Grazie alla partecipazione a progetti di ricerca (analisi critica delle fonti bibliografiche, somministrazioni di questionari e inserimento dati) nell’ambito della media education lo studente sarà maggiormente in grado di proseguire lo studio in modo autonomo ed approfondire i temi della socializzazione ai vecchi e ai nuovi media che avrà la necessità di studiare [Descrittore di Dublino n. 5].
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METASTASIO RENATA
( programma)
Il corso è articolato in tre parti: una prima parte farà specifico riferimento al tema della Television literacy, passando in rassegna le principali posizioni teoriche relative ai possibili effetti dei bambini della fascia di età 0-3 anni all'esposizione alla tv e ai suoi contenuti. Si analizzeranno caratteristiche specifiche del processo di esposizione alla tv da parte dei bambini, prevalentemente in termini di stili di fruizione associati a differenti modelli famigliari di mediazione alla visione, ma anche in relazione ad assiduità, gradimento e motivazione all’esposizione a specifici programmi, reti e generi. Si esamineranno gli specifici processi di questa fascia di età implicati nella decodifica del messaggio televisivo: attenzione, memorizzazione e comprensione dei testi mediali, ma anche i contenuti da essi veicolati. Particolare attenzione sarà rivolta alle rappresentazioni della realtà nella programmazione televisiva rivolta alla primissima infanzia, evidenziando le potenzialità ma anche le problematiche educative associate alla proposta di modelli comportamentali nelle loro diverse dimensioni: specificità, differenze, condizionamenti, compresi quelli di genere. I temi discussi in queste lezioni potranno essere studiati sul testo Metastasio R., (2002), La scatola magica. TV, bambini e socializzazione, Carocci, Roma.
Una seconda parte del corso affronterà le tematiche relative al rapporto minori- pubblicità approfondendo i seguenti aspetti: La pubblicità televisiva in Italia: da carosello ai giorni d’oggi. L’esposizione alla pubblicità: i processi di fruizione e mediazione famigliare. La percezione della pubblicità: attenzione, memorizzazione e comprensione. Gli atteggiamenti dei bambini nei confronti della pubblicità. I comportamenti di consumo. I contenuti e gli effetti della pubblicità. Il quadro normativo di riferimento. I temi discussi in queste lezioni potranno essere studiati sul testo Metastasio R., (2007), Bambini e pubblicità. Carocci editore, Roma.
Una terza parte farà specifico riferimento alle nuove tecnologie come strumenti didattici in ambito scolastico nella fascia di età prescolare, facendo riferimento ad una oramai consolidata letteratura che ha evidenziato come l'istruzione assistita da computer (CAI) in età prescolare possa essere estremamente ricca di opportunità, soprattutto in ragione di una sempre maggiore accessibilità e di un uso sempre più precoce e intuitivo dei dispositivi digitali. In particolare si analizzeranno gli elementi che caratterizzano l’introduzione dell’uso di dispositivi di nuova generazione con tecnologia touch, con un alto livello di iconicità, facilmente accessibili ai bambini anche più piccoli, e che possono facilitare lo sviluppo di aspetti cognitivi (intelligenza simultanea e spazio motoria) e sociali, attraverso la condivisione dell’esperienza. Si analizzeranno anche gli aspetti problematici di un uso non appropriato in termini eccessivo tempo, modalità di utilizzo e di contenuti e di accesso non appropriati.
I temi discussi in queste lezioni potranno essere approfondii sul testo Metastasio R., (2021) (a cura di), La media education nella prima infanzia. Percorsi, pratiche e prospettive, Franco Angeli, Milano.
I testi indicati per la preparazione dell'esame sono:
I testi indicati per la preparazione dell'esame sono: 1. Metastasio R., (2002), La scatola magica. TV, bambini e socializzazione, Carocci, Roma. 2. Metastasio R., (2007), Bambini e pubblicità. Carocci editore, Roma. 3. Metastasio R., (2021) (a cura di), La media education nella prima infanzia. Percorsi, pratiche e prospettive, Franco Angeli, Milano.
Tutte le informazioni relative al corso e le slide delle lezioni saranno progressivamente rese disponibili saranno alla pagina moodle del corso
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/08
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Attività formative di base
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ITA |
AAF1042 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Tirocinio Per tutti gli studenti è obbligatorio un tirocinio formativo da svolgersi presso aziende o enti esterni convenzionate con l’Ateneo, pubblici, privati e del terzo settore, che formano profili professionali coerenti con il percorso di studi e che si riferiscono ai diversi contesti e settori in cui può lavorare un laureato in ambito pedagogico. E’ possibile richiedere il riconoscimento dell’attività lavorativa coerente con il percorso di studi. L’esperienza di tirocinio consente allo studente di sperimentare sul campo quanto appreso nel percorso di studi e a orientarsi al mondo del lavoro e delle professioni. Attraverso l’esperienza di tirocinio lo studente ha la possibilità di apprendere e mettere in pratica anche le cosiddette competenze trasversali necessarie per affrontare il mondo del lavoro (capacità relazionali, comunicative, strumentali). Per il riconoscimento dell’attività svolta è richiesto allo studente di fare una relazione scritta da cui sia possibile rilevare le conoscenze e le competenze apprese nel corso dell’esperienza.
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4
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1040 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Tirocinio Per tutti gli studenti è obbligatorio un tirocinio formativo da svolgersi presso aziende o enti esterni convenzionate con l’Ateneo, pubblici, privati e del terzo settore, che formano profili professionali coerenti con il percorso di studi e che si riferiscono ai diversi contesti e settori in cui può lavorare un laureato in ambito pedagogico. E’ possibile richiedere il riconoscimento dell’attività lavorativa coerente con il percorso di studi. L’esperienza di tirocinio consente allo studente di sperimentare sul campo quanto appreso nel percorso di studi e a orientarsi al mondo del lavoro e delle professioni. Attraverso l’esperienza di tirocinio lo studente ha la possibilità di apprendere e mettere in pratica anche le cosiddette competenze trasversali necessarie per affrontare il mondo del lavoro (capacità relazionali, comunicative, strumentali). Per il riconoscimento dell’attività svolta è richiesto allo studente di fare una relazione scritta da cui sia possibile rilevare le conoscenze e le competenze apprese nel corso dell’esperienza.
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SALERNI ANNA
( programma)
Il progetto è concordato con il tutor aziendale in relazione al profilo e al contesto di esperienza
Specifici testi possono essere consigliati dalle organizzazioni che ospitano gli studenti
(Date degli appelli d'esame)
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1044 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Tirocinio Per tutti gli studenti è obbligatorio un tirocinio formativo da svolgersi presso aziende o enti esterni convenzionate con l’Ateneo, pubblici, privati e del terzo settore, che formano profili professionali coerenti con il percorso di studi e che si riferiscono ai diversi contesti e settori in cui può lavorare un laureato in ambito pedagogico. E’ possibile richiedere il riconoscimento dell’attività lavorativa coerente con il percorso di studi. L’esperienza di tirocinio consente allo studente di sperimentare sul campo quanto appreso nel percorso di studi e a orientarsi al mondo del lavoro e delle professioni. Attraverso l’esperienza di tirocinio lo studente ha la possibilità di apprendere e mettere in pratica anche le cosiddette competenze trasversali necessarie per affrontare il mondo del lavoro (capacità relazionali, comunicative, strumentali). Per il riconoscimento dell’attività svolta è richiesto allo studente di fare una relazione scritta da cui sia possibile rilevare le conoscenze e le competenze apprese nel corso dell’esperienza.
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SALERNI ANNA
( programma)
Il progetto è concordato con il tutor aziendale in relazione al profilo e al contesto di esperienza
Specifici testi possono essere consigliati dalle organizzazioni che ospitano gli studenti
(Date degli appelli d'esame)
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1050 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Tirocinio Per tutti gli studenti è obbligatorio un tirocinio formativo da svolgersi presso aziende o enti esterni convenzionate con l’Ateneo, pubblici, privati e del terzo settore, che formano profili professionali coerenti con il percorso di studi e che si riferiscono ai diversi contesti e settori in cui può lavorare un laureato in ambito pedagogico. E’ possibile richiedere il riconoscimento dell’attività lavorativa coerente con il percorso di studi. L’esperienza di tirocinio consente allo studente di sperimentare sul campo quanto appreso nel percorso di studi e a orientarsi al mondo del lavoro e delle professioni. Attraverso l’esperienza di tirocinio lo studente ha la possibilità di apprendere e mettere in pratica anche le cosiddette competenze trasversali necessarie per affrontare il mondo del lavoro (capacità relazionali, comunicative, strumentali). Per il riconoscimento dell’attività svolta è richiesto allo studente di fare una relazione scritta da cui sia possibile rilevare le conoscenze e le competenze apprese nel corso dell’esperienza.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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1044856 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE
(obiettivi)
Pedagogia interculturale
- Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Padroneggiare conoscenze relative al campo di studio della pedagogia interculturale e alle problematiche educative ad esso connesse, tenendo presenti i saperi relativi all’enciclopedia delle scienze dell’educazione. Comprendere e conoscere i meccanismi psicologici, cognitivi ed emotivi, sottesi all’uso del pregiudizio e dello stereotipo nei contesti eterogenei caratterizzati dalla presenza di diversità di vario tipo (etniche, di genere, di orientamento sessuale, di età, di abilità ecc.). Comprendere e conoscere le fasi dell’acquisizione del pregiudizio e dello stereotipo nell’età evolutiva. Comprendere e conoscere le principali strategie di riduzione del pregiudizio e dello stereotipo sperimentate e da applicare in contesti educativi, in particolare nelle strutture per la prima infanzia (fascia 0-3 anni).
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding). Essere capace di ideare, progettare e valutare interventi educativi, tenendo conto degli elementi contestuali della situazione (storici, politici, culturali, sociali, economici) e mantenendo una prospettiva interdisciplinare. Saper applicare le strategie di riduzione del pregiudizio apprese in contesti educativi diversi, con particolare attenzione al contesto del nido d’infanzia (fascia 0-3 anni), promuovendo attività che favoriscono atteggiamenti empatici e processi di inclusione e di integrazione.
- Autonomia di giudizio (making judgements). Saper riflettere autonomamente sui problemi e sui concetti propri della pedagogia e dell’educazione della didattica interculturale. Saper riflettere in modo autonomo sulle diversità applicando un metodo scientifico e capacità critica e autocritica, raccogliendo da fonti attendibili e combinando in modo logico dati e informazioni.
- Abilità comunicative (communication skills). Essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori diversi (esperti, colleghi, utenti). Saper lavorare in gruppo, anche in contesti eterogenei ed essere in grado di mettere in atto processi di mediazione e di negoziazione in situazioni di conflitto tra operatori e tra utenti.
- Capacità di apprendere (learning skills). Essere in grado di intraprendere ricerche e approfondimenti relativi al campo della pedagogia interculturale per proseguire in modo autonomo lo studio e coltivare e promuovere la propria autoformazione nel corso della vita e dell’attività professionale.
Le attività che concorrono allo sviluppo di queste competenze e abilità sono le seguenti: redazione di un diario di riflessione che accompagna il ciclo di lezioni del corso; lavori di gruppo; attività laboratoriali dedicate principalmente alla fascia d’età 0-3 anni; simulazioni e giochi di ruolo; interventi di esperti.
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M-PED/01
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
99779 -
INDICATORI DI QUALITA' DEL SISTEMA FORMATIVO
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO (italiano e inglese)
Indicatori di qualità del sistema formativo / Quality Indicators of Education System
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivi generali Obiettivo generale del corso è la conoscenza dei processi di scolarizzazione di massa, con il conseguente innalzamento progressivo dei titoli di studio raggiunti e la crescente necessità di un raccordo efficace fra istruzione e società, nonché le dinamiche della spesa dedicata a istruzione e formazione. Questi aspetti saranno considerati ripercorrendo i processi che hanno guidato i principali paesi a elaborare diversi sistemi di indicatori per monitorare il funzionamento dei sistemi formativi nazionali, ed in particolare il modello, considerato più qualificato, rappresentato dal sistema di indicatori messo a punto dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) tramite il programma INES (Indicators of Education Systems). Nell'ambito del corso sarà presentata l'evoluzione del sistema di indicatori e l'attuale struttura, con particolare riferimento ai dati riguardanti gli esiti e i risultati relativi al profitto scolastico. A tale scopo saranno anche presi in esame i risultati specifici delle più recenti indagini internazionali realizzate dall'OCSE e dalla IEA (International Association for the Evalutation of Educational Achievement). In particolare sarà considerata in modo dettagliato l’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) per quanto riguarda tutti gli aspetti teorici e operativi di un’indagine educativa: quadri di riferimento, costruzione e collaudo strumenti, somministrazione sul campo, analisi dei risultati. Una parte specifica del corso, corrispondente a 1cfu, sarà dedicata ad un approfondimento su dati e indicatori riguardanti il livello della prima infanzia (classificazione ISCED 0, in particolare 01 e 02); saranno considerati sia i dati internazionali (OCSE, UNESCO) sia i dati nazionali (ISTAT) con approfondimenti sulla realtà locale (servizi disponibili, dinamiche demografiche, stato dei finanziamenti)
Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di: conoscere e comprendere i principali problemi di carattere generale relativi all’uso dei dati statistici nelle scienze dell'educazione; saper definire scopi e opportunità di un sistema di indicatori che consideri i dati di funzionamento di un sistema di istruzione, anche su scala locale; conoscere e definire le diverse fasi operative di un’indagine sperimentale in campo educativo; utilizzare i risultati di un’indagine educativa per trarre indicazioni sull’identificazione di criticità e di strategie di miglioramento riguardanti i processi educativi; saper analizzare informazioni e saper riflettere sui problemi relativi al campo di studio, dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di possedere capacità critica e autocritica; possedere competenze strumentali (scrittura, informatica e lingue straniere) riguardanti lo studio dei dati statistici; analizzare criticamente le informazioni quotidiane che presentano dati e risultati riguardanti il sistema educativo; sapersi confrontare con i colleghi sui temi del corso, applicati alle continue informazioni che appaiono sui mezzi di informazione riguardanti l’educazione.
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M-PED/04
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48
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Attività formative di base
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ITA |
1056303 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA EDUCATIVA
(obiettivi)
Obiettivi generali.
L’insegnamento annuale (12 CFU) si propone di portare lo studente, al termine del corso, a:
a) affrontare le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo
b) saper analizzare e progettare i diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa.
c) padroneggiare le conoscenze relative al campo di studio della pedagogia sociale per approfondire ricerche empiriche relative alcuni problemi educativi nel contesto italiano e internazionale; saper riflettere sul ruolo e la funzione della pedagogia nella sua accezione “sociale”, vale a dire come approccio ai problemi educativi tenendo conto del contesto e dell’interconnessione tra le diverse agenzie educative;
d) analizzare alcune ricerche, studi e progetti di intervento sul tema della dispersione nell'istruzione e dell'inclusione scolastica/sociale. L'esclusione e marginalità sociale e culturale è quindi analizzata attraverso statistiche e progetti di intervento, relativi ai drop-out, all'integrazione interculturale tra i banchi, alla promozione e diffusione della (multi)cultura.
e) intraprendere ricerche e approfondimenti autonomi nel campo di studi della pedagogia sociale, di lavorare in gruppo anche in contesti eterogenei. Approfondire i diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo.
Obiettivi specifici.
Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere diversi stili di ricerca in campo educativo, con approfondimento su temi, problemi e progetti di carattere generale relativi a campi di studio della pedagogia sociale, (focus su "dispersione scolastica e formativa").
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Utilizzare uno schema di progettazione di ricerca-tipo, con discussione e comprensione delle distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati. Focus di ricerca sul tema della dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc).
Autonomia di giudizio: L'analisi riflessiva e la ricerca documentata saranno condotte utilizzando la piattaforma Moodle, che con gli strumenti del forum e dei compiti individuali e di gruppo forniranno l'occasione e la formazione di competenze trasversali in termini di capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione a gruppi di lavoro on-line.
Abilità comunicative: Durante le lezioni si analizzeranno e discuteranno alcune ricerche e le documentazioni riportate su Moodle, per offrire uno spazio di approfondimento e di dialogo partecipato.
Capacità di apprendimento: La richiesta di approfondimento e di ricerca documentata, individuale e di gruppo, metterà gli studenti di fronte alla necessità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della frequenza. Le modalità di blended learning permetteranno di dilatare i tempi e i modi della comprensione e studio delle tematiche generali di metodologia della ricerca e di pedagogia sociale.
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METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA
(obiettivi)
Obiettivi generali.
L’insegnamento annuale (12 CFU) si propone di portare lo studente, al termine del corso, a:
a) affrontare le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo
b) saper analizzare e progettare i diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa.
c) padroneggiare le conoscenze relative al campo di studio della pedagogia sociale per approfondire ricerche empiriche relative alcuni problemi educativi nel contesto italiano e internazionale; saper riflettere sul ruolo e la funzione della pedagogia nella sua accezione “sociale”, vale a dire come approccio ai problemi educativi tenendo conto del contesto e dell’interconnessione tra le diverse agenzie educative;
d) analizzare alcune ricerche, studi e progetti di intervento sul tema della dispersione nell'istruzione e dell'inclusione scolastica/sociale. L'esclusione e marginalità sociale e culturale è quindi analizzata attraverso statistiche e progetti di intervento, relativi ai drop-out, all'integrazione interculturale tra i banchi, alla promozione e diffusione della (multi)cultura.
e) intraprendere ricerche e approfondimenti autonomi nel campo di studi della pedagogia sociale, di lavorare in gruppo anche in contesti eterogenei. Approfondire i diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo.
Obiettivi specifici.
Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere diversi stili di ricerca in campo educativo, con approfondimento su temi, problemi e progetti di carattere generale relativi a campi di studio della pedagogia sociale, (focus su "dispersione scolastica e formativa").
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Utilizzare uno schema di progettazione di ricerca-tipo, con discussione e comprensione delle distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati. Focus di ricerca sul tema della dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc).
Autonomia di giudizio: L'analisi riflessiva e la ricerca documentata saranno condotte utilizzando la piattaforma Moodle, che con gli strumenti del forum e dei compiti individuali e di gruppo forniranno l'occasione e la formazione di competenze trasversali in termini di capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione a gruppi di lavoro on-line.
Abilità comunicative: Durante le lezioni si analizzeranno e discuteranno alcune ricerche e le documentazioni riportate su Moodle, per offrire uno spazio di approfondimento e di dialogo partecipato.
Capacità di apprendimento: La richiesta di approfondimento e di ricerca documentata, individuale e di gruppo, metterà gli studenti di fronte alla necessità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della frequenza. Le modalità di blended learning permetteranno di dilatare i tempi e i modi della comprensione e studio delle tematiche generali di metodologia della ricerca e di pedagogia sociale.
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M-PED/04
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020951 -
IGIENE
(obiettivi)
Igiene Obiettivo del corso è presentare i principali concetti relativi all'Igiene: definizione di salute e salute globale, i determinanti della salute e della malattia, i concetti generali di educazione alla salute, di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) e di promozione della salute. Saranno presentate le misure di prevenzione e controllo del rischio infettivo nelle comunità infantili; i tipi di microrganismi (virus, batteri, parassiti); la disinfezione e la sterilizzazione; i principi di epidemiologia delle malattie infettive, la prevenzione e il controllo; i vaccini e le politiche vaccinali; il comportamento degli educatori nei contesti dei servizi per la prima infanzia, l’igiene del bambino, l’igiene degli oggetti utilizzati dal bambino, l’igiene degli ambienti, i criteri di allontanamento e riammissione nelle comunità infantili. Verranno trattati i temi dell’Igiene della nutrizione: i principali nutrienti e i gruppi di alimenti, indicazioni per una corretta alimentazione. L’alimentazione al nido: allattamento naturale e artificiale, l'alimentazione complementare, l’alimentazione da 1 a 3 anni, le diete speciali. L’Igiene e la sicurezza degli alimenti: salubrità degli alimenti, tossinfezioni alimentari, metodi di conservazione e controllo degli alimenti. Saranno affrontati anche i temi della sicurezza e delle esposizioni a fumo passivo e di terza mano, con attenzione ai rischi per le patologie associate (SIDS, malattie respiratorie, otiti, allergie); la prevenzione degli incidenti domestici e.il Primo soccorso nelle comunità infantili. Al termine del corso lo studente dovrà (Conoscenza e comprensione):: - comprendere i concetti di salute, di prevenzione e di educazione alla salute; - conoscere i fondamenti di epidemiologia e prevenzione delle principali malattie infettive tipiche dell'infanzia; - conoscere gli aspetti igienico-sanitari e nutrizionali dell'alimentazione nell'infanzia.
A termine del corso lo studente saprà (Competenze da acquisire): - valutare il rischio di contagio nell'ambito delle collettività infantili e individuare le relative misure di prevenzione e di controllo; - essere consapevole del ruolo dell'educatore nella promozione di sani stili di vita; - saper applicare le conoscenze acquisite per tutelare e promuovere la salute del bambino. - sapere analizzare problemi e dati relativi al campo di studio della disciplina, dimostrando di possedere atteggiamento scientifico e capacità critica e autocritica.
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MED/42
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |