Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE 2 - (visualizza)
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COGNIZIONE CORPO E CULTURA
(obiettivi)
Obiettivi generali: Obiettivo generale del corso è approfondire la conoscenza a. della relazione tra i processi cognitivi e il corpo, b. di come i processi cognitivi varino in funzione della cultura e lingua di appartenenza. Obiettivo del laboratorio è rendere in grado gli studenti di comprendere, valutare e progettare esperimenti che riguardano l’ambito del corso.
Obiettivi specifici: Al termine del corso, lo studente/la studentessa sarà in grado di: - conoscere gli studi che mostrano che il corpo influenza e modula processi cognitivi come la percezione, l’attenzione, la categorizzazione, il linguaggio (descrittore di Dublino 1, conoscenza e comprensione); - conoscere la letteratura recente sull’influenza della cultura/e e della lingua/e sui processi cognitivi (descrittore di Dublino 1, conoscenza e comprensione); - applicare le conoscenze acquisite a nuovi contesti e situazioni (descrittore di Dublino 2); - valutare criticamente i risultati di studi sperimentali in questo ambito (descrittore di Dublino 3); - progettare e condurre un esperimento in questo ambito e di interpretarne i risultati in modo autonomo (descrittore di Dublino 5);- comunicare agli altri i risultati dello studio sperimentale che ha progettato e condotto sui temi del corso (descrittore di Dublino 4, capacità di comunicare quanto appreso).
Conoscenza e comprensione: agli studenti sarà illustrata la letteratura recente sulla relazione tra corpo e processi cognitivi (cognizione embodied e grounded) e la letteratura che mostra come i processi cognitivi siano modulati dalle culture e dalle lingue. Gli studenti dovranno dimostrare di comprendere e conoscere questi nuovi ambiti di studi, elaborando idee nuove e originali, per esempio relative a nuovi studi sperimentali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: agli studenti saranno proposti degli esercizi in classe, in preparazione all’esame scritto, in cui dovranno applicare le conoscenze acquisite a nuovi ambiti (es. applicazione delle teorie sulla risonanza motoria alla progettazione di un intervento clinico), e in cui dovranno progettare in piccoli gruppi esperimenti sui temi discussi durante la lezione. Questo consentirà di vagliare quanto gli studenti hanno compreso i temi trattati e sono in grado di applicarli a situazioni nuove.
Autonomia di giudizio: durante le lezioni frontali la docente stimolerà il dibattito, invitando gli studenti ad individuare gli eventuali limiti degli studi sperimentali trattati ed a proporre eventuali modifiche.
Abilità comunicative: gli studenti saranno incentivati ad intervenire attivamente durante le lezioni. Alla fine del corso sarà inoltre richiesto loro di riportare l’esperimento che hanno condotto alla classe, prestando attenzione a comunicarlo in modo chiaro ed esauriente.
Capacità di apprendimento: gli studenti saranno invitati a studiare in modo autogestito e autonomo, e ad applicare le conoscenze acquisite a situazioni nuove (sia durante le lezioni che durante l’esame).
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BORGHI ANNA MARIA
( programma)
Introduzione. Nella parte introduttiva al corso si tratterà in generale di come il corpo e la cultura influenzano l’attività cognitiva. Si esporranno le teorie embodied, grounded e situate della cognizione, oltre che le recenti teorie ed evidenze che contestano l’idea che i processi cognitivi siano universali mostrando l’influenza delle culture e delle lingue sulla cognizione.
Processi cognitivi. Dopo l'introduzione al corso si tratterà di diversi processi cognitivi e sociali mostrando come siano influenzati dal nostro corpo e dalla cultura/lingua che usiamo.
1) Percezione Si inizierà dalla percezione, mostrando che la cultura (es. orientale vs. occidentale) influenza il nostro modo di vedere il mondo.
2) Percezione e azione, senso del corpo. In relazione a percezione e azione, si tratterà delle affordance (gli inviti all’azione che gli oggetti ci offrono), oltre che di come corpo e cultura influenzano l’esperienza estetica. Si parlerà poi di come percepiamo il nostro corpo (sense of body) e dell'interocezione. Ci si soffermerà poi sull’attenzione, mostrando alla luce di evidenze recenti come i processi attentivi e anche quelli decisionali siano modulati dal tipo di cultura e dal tipo di religione
3) Categorizzazione. Si passerà poi alla categorizzazione. Faremo una panoramica delle principali teorie dei concetti, mostrando come siano spesso influenzate dall'assunto che esistano categorie universali. Si affronterà in questo contesto il tema di come le nostre categorie variano a seconda della cultura cui apparteniamo, e si parlerà della letteratura sui deficit categoriali e sulle teorie innatiste sulla categorizzazione.
4) Imitazione, risonanza motoria, joint action. Si parlerà delle teorie embodied sull'imitazione, sulle affordance sociali, la risonanza motoria e la joint attention e joint action.
5) Morale e norme sociali. Si parlerà di come il corpo influenza la morale, soffermandoci ad esempio sull’effetto Macbeth, e di come il corpo e le culture influenzano le nostre nozioni su possesso, proprietà, equità.
6) Linguaggio e lingue. Ci soffermeremo sulle teorie embodied e grounded (EG) sul linguaggio e sui problemi e le sfide che queste teorie debbono affrontare. In particolare, ci soffermeremo sul problema di come spiegare la rappresentazione dei concetti astratti (es. tempo), e tratteremo di come tali concetti siano più influenzati di quelli concreti dalle differenti lingue e culture. Ci concentreremo sulla recente rinascita delle teorie neo-whorfiane, secondo cui la lingua che parliamo influenza il nostro modo di percepire e organizzare il mondo, ed esamineremo come ci rappresentiamo diversi concetti (tempo, spazio, odori, colori, etc.) alla luce di questa prospettiva. Tratteremo poi di un particolare tipo di concetti astratti, i numeri: vedremo come la cognizione numerica è influenzata dal nostro corpo (es. finger counting) oltre che dalla lingua e cultura di riferimento.
7) Comunicazione, corpo, culture. Tratteremo dell'influenza delle culture sul nostro modo di comunicare sia verbale che non verbale. Affronteremo anche il tema delle difficoltà nel confronto interculturale, e degli stereotipi relativi ai membri dell'outgroup.
Per frequentanti
A) 2 libri a scelta tra i seguenti 5 (tutti adottano una prospettiva embodied, il focus dei primi 3 è più sulle culture, gli ultimi 2 sull'embodiment): 1)Liuzza, M.T., Cimatti, F., Borghi, A.M. (2010) Lingue, corpo e pensiero: Le ricerche contemporanee. Roma: Carocci. 2) Prinz, J. (2011). Beyond human nature. How culture and experience shape the human mind. London, New York: Penguin. 3) Kemmerer, D. (2019). Concepts in the brain: The view from crosslinguistic diversity. Oxford University Press.
4) Ellis, R. (2018). Bodies and other objects. Cambridge: Cambridge University Press. 5) Caruana, F., Borghi, A.M. (2016) Il cervello in azione. Bologna: Il Mulino
B) Articolo: Henrich J1, Heine SJ, Norenzayan A. (2010). The weirdest people in the world Behavioral and Brain Sciences 33 (2–3), 61–83; discussion 83–135.
C) Slide: dopo una settimana circa dalla presentazione in aula saranno disponibili in formato .pdf i le slide delle lezioni.
Per non frequentanti. D) Oltre al materiale per frequentanti occorrerà leggere due articoli/capitoli a scelta tra i seguenti (E = esperimento, T = teoria):
E Awad, E., Dsouza, S., Shariff, A., Rahwan, I., & Bonnefon, J. F. (2020). Universals and variations in moral decisions made in 42 countries by 70,000 participants. Proceedings of the National Academy of Sciences, 117(5), 2332-2337.
E Athanasopoulos, P., Bylund, E., Montero-Melis, G., Damjanovic, L., Schartner, A., Kibbe, A., ... & Thierry, G. (2015). Two languages, two minds: Flexible cognitive processing driven by language of operation. Psychological Science, 26(4), 518-526
E Barrett, H. C., Bolyanatz, A., Crittenden, A. N., Fessler, D. M., Fitzpatrick, S., Gurven, M., ... & Scelza, B. A. (2016). Small-scale societies exhibit fundamental variation in the role of intentions in moral judgment. Proceedings of the National Academy of Sciences, 113(17), 4688-4693.
T Borghi, A.M. (2018). Affordances, context and sociality. Synthese. DOI: 10.1007/s11229-018-02044-1.
T Borghi, Binkofski, Castelfranchi, Cimatti, Scorolli, Tummolini (2017). The challenge of abstract words. Psychological Bulletin, 143(3):263-292. doi: 10.1037/bul0000089.
T Borghi, A. M., Barca, L., Binkofski, F., & Tummolini, L. (2018). Abstract concepts, language and sociality: from acquisition to inner speech. Phil Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences.
T Boroditsky, L. (2011). How Languages Construct Time. In Dehaene and Brannon (Eds.,) Space, time and number in the brain: Searching for the foundations of mathematical thought. Elsevier. ISBN: 978-0-12-385948-8
E Carstensen, A., Zhang, J., Heyman, G. D., Fu, G., Lee, K., & Walker, C. M. (2019). Context shapes early diversity in abstract thought. Proceedings of the National Academy of Sciences, 116(28), 13891-13896.
E Constable MD, Bayliss AP, Tipper SP, Spaniol AP, Pratt J, Welsh TN. (2016). Ownership Status Influences the Degree of Joint Facilitatory Behavior. Psychol Sci. 2016 Oct;27(10):1371-1378.
E Chrysikou, E. G., Casasanto, D., & Thompson-Schill, S. L. (2017). Motor experience influences object knowledge. Journal of Experimental Psychology: General. 146(3), 395-408.
E D’Ausilio, F. Pulvermüller, P. Salmas, I. Bufalari, C. Begliomini, L. Fadiga (2009) The motor somatotopy of speech perception. Current Biology, 19 (5) (2009), pp. 381–385
E Eskine, K. J., Kacinik, N. A., & Prinz, J. J. (2011). A bad taste in the mouth gustatory disgust influences moral judgment. Psychological Science, 22(3), 295-299.
T Fischer, M. H., & Shaki, S. (2018). Number concepts: abstract and embodied. Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, 373(1752), 20170125.
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T Glenberg, A. M., & Gallese, V. (2012). Action-based language: A theory of language acquisition, comprehension, and production. cortex, 48(7), 905-922.
T Göbel, S. M., Shaki, S., & Fischer, M. H. (2011). The cultural number line: a review of cultural and linguistic influences on the development of number processing. Journal of Cross-Cultural Psychology, 42(4), 543-565.
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T Lupyan, G., Dale, R.A.C. (2016). Why are there different languages? The role of adaptation in linguistic diversity. Trends in Cognitive Sciences. 20(9), 649–660. https://doi.org/http://dx.doi.org/10.1016/j.tics.2016.07.005
T Lupyan, G. & Clark, A. (2015). Words and the World: Predictive Coding and the Language-Perception-Cognition Interface. Current Directions in Psychological Science. 24, 4, p. 279-284
T Malt, B. C., & Majid, A. (2013). How thought is mapped into words. Wiley Interdisciplinary Reviews: Cognitive Science, 4(6), 583-597.
E Majid, A., & Kruspe, N. (2018). Hunter-Gatherer Olfaction Is Special. Current Biology.
E Majid, A., Roberts, S. G., Cilissen, L., Emmorey, K., Nicodemus, B., O’grady, L., ... & Shayan, S. (2018). Differential coding of perception in the world’s languages. Proceedings of the National Academy of Sciences, 115(45), 11369-11376.
E Paglieri F., Borghi, A.M., Colzato L.S., Hommel B., Scorolli C. (2013). Heaven can wait: How religion modulates temporal discounting. Psychological Research.
T Rabb, N., Fernbach, P. M., & Sloman, S. A. (2019). Individual Representation in a Community of Knowledge. Trends in cognitive sciences.
E Regier, T., & Kay, P. (2009). Language, thought, and color: Whorf was half right. Trends in cognitive sciences, 13(10), 439-446.
E Schnall, S., Benton, J., & Harvey, S. (2008). With a clean conscience cleanliness reduces the severity of moral judgments. Psychological science, 19(12), 1219-1222.
E Siev, J., Zuckerman, S. E., & Siev, J. J. (2018). The Relationship Between Immorality and Cleansing. Social Psychology.
E Soliman, T., Gibson, A., & Glenberg, A. M. (2013). Sensory motor mechanisms unify psychology: the embodiment of culture. Frontiers in psychology, 4, 885.
E Tincher, M. M., Lebois, L. A., & Barsalou, L. W. (2016). Mindful attention reduces linguistic intergroup bias. Mindfulness, 7(2), 349-360.
E Yamaguchi, M., Wall, H. J., & Hommel, B. (2018). Sharing tasks or sharing actions? Evidence from the joint Simon task. Psychological research, 82(2), 385-394.
T Witt, J. K., & Riley, M. (2014). Discovering your inner Gibson: Reconciling action-specific and ecological approaches Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance. 1353-1370
(Date degli appelli d'esame)
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M-PSI/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI E DELLA SALUTE
(obiettivi)
Obiettivi generali: il corso si propone l’acquisizione delle principali conoscenze indicate nel programma e lo sviluppo di competenze teoriche, metodologiche e di ricerca nell’ambito della psicologia delle emozioni, della regolazione e disregolazione emozionale e della psicologia della salute.
Obiettivi specifici: 1. rendere lo studente capace di raccordare in modo logico e coerente gli argomenti trattati durante il corso. 2. sviluppare la capacità di analisi critica degli argomenti trattati. 3. acquisizione di un linguaggio appropriato. 4. sviluppare competenze cliniche, metodologiche e di ricerca nell’ambito della psicologia delle emozioni, della psicologia della salute e della promozione della salute (per es., valutazione dei fattori di rischio e delle risorse, il ruolo delle emozioni e della regolazione emozionale dnel benessere psicologico e nel disagio psicopatologico, interventi di promozione della salute, progettazione di ricerche di base e ricerche intervento, ecc.).
Conoscenza e comprensione: dei principali modelli teorici, costrutti e strumenti della psicologia delle emozioni e della psicologia della salute
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Ai costrutti teorici, a problematiche individuali, di gruppo, organizzative, ecc.
Autonomia di giudizio: capacità di valutare criticamente modelli teorici, strumenti clinici e metodologici
Abilità comunicative: capacità di utilizzare un lessico adeguato, sapendo comunicare in modo logico e coerente
Capacità di apprendimento: di conoscenze, di modelli teorici, di strumenti clinici e metodologici, sapendo raccordare le conoscenze in modo critico.
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CASAGRANDE MARIA
( programma)
Il corso tratterà i principali modelli teorici sulla psicofisiologia della salute e la promozione della salute, con particolare riferimento alle seguenti tematiche: 1) Modello biopsicosociale, 2) Correlati neurali e modelli psicologici e neuropsicologici delle emozioni e della (dis)regolazione emozionale, 3) Principali costrutti e modelli teorici in psicologia della salute, 4) Modello psicofisiologico dello stress. Il corso si propone inoltre l'acquisizione teorico-pratica delle tecniche di promozione della salute. Alcune lezioni saranno orientate a sviluppare nello studente le competenze necessarie per: a) una lettura critica di articoli scientifici internazionali e b) il resoconto di dati scientifici mediante presentazioni in power point. Il laboratorio sarà rivolto all’acquisizione di competenze professionalizzanti su: 1) somministrazione di test, conduzione di interviste, colloqui psicologici, registrazione di parametri fisiologici (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, etc.); 2) conduzione di interventi sulla promozione della salute; 3) progettazione e realizzazione di ricerche di base e ricerche-intervento nell'ambito della psicologia della salute e della promozione della salute (con un ruolo attivo degli studenti nella ricerca stessa); 4) Discussione e stesura di un profilo/referto psicofisiologico. Gli studenti, divisi in piccoli gruppi, potranno scegliere quali attività seguire, tra quelle proposte dal docente. Il docente potrà anche valutare di seguire gli studenti su attività professionalizzanti da loro stessi proposte.
1) Ricci-Bitti, Gremigni “Psicologia della salute” Carrocci Editore 2) LeDoux “Ansia” Raffaello Cortina 3) Carretti, La Berbera - Alessitimia, Astrolabio 4) Uno a scelta tra i seguenti: • Bertini et al. Il modello “skills for life”, Franco Angeli • Guarino “Psiconcologia dell’età evolutiva” Erickson • Guarino et al. “Bullismo” Franco Angeli • Jaffa, McDermot “I disturbi alimentari nei bambini e negli adolescenti” Raffaello Cortina. Un articolo scientifico, fornito dalla docente.
(Date degli appelli d'esame)
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M-PSI/02
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48
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVE - (visualizza)
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1056102 -
PSICOPATOLOGIA DELLE DIPENDENZE E STORIA DELLA PSICOLOGIA CLINICA CORSO AVANZATO
(obiettivi)
Obiettivi generali: L’obiettivo principale dell’insegnamneto è di fornire le conoscenze di base relative ai disturbi e alle problematiche connesse agli effetti delle sostanze d’abuso e dei comportamenti di dipendenza in ambito psichico. L’insegnamento prevede una parte teorica attraverso lezioni frontali, utile alla comprensione epistemologica e contenutistica delle tematiche affrontate, e una parte pratica fatta di discussione di casi clinici e supervisione di casi portati dai partecipanti per rendere più esperienziale il percorso e per attivare una narrazione formativa.
Obiettivi specifici:
Conoscenza e comprensione: Conoscenza della classificazione delle sostanze di abuso e delle differenti modalità di consumo. Conoscenza e comprensione dei correlati neurobiologici, psicologici e psicopatologici connessi al consumo e all'abuso di sostanze psicoattive. Conoscenza delle basi teoriche delle nuove dipendenze patologiche, dal gioco d’azzardo compulsivo alle dipendenze tecnologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Conoscenza e capacità di applicazione di strumenti di valutazione diagnostica. Capacità di progettare interventi terapeutici, riabilitativi e di prevenzione. Capacità di riconoscere e valutare i fattori di rischio suicidario connessi all’uso di sostanze psicoattive.
Autonomia di giudizio: Capacità di analizzare il complesso rapporto tra soggetto e oggetto della dipendenza. Capacità di discernere tra aspetti biologici, psicologici e psicopatologici implicati nel fenomeno delle dipendenze.
Abilità comunicative: Attraverso la discussione di casi clinici lo studente dovrà mostrare di aver sviluppato adeguate conoscenze comunicative e linguistiche nell'ambito della clinica delle dipendenze patologiche.
Capacità di apprendimento: Lo studente al termine del corso dovrà aver fatto proprie le conoscenze per la comprensione e la valutazione degli interventi psicologico-clinico nel campo delle dipendenze patologiche e per poter approcciare tali problematiche dal punto di vista psicologico e psicopatologico.
Obiettivi generali
Il corso propone l'inquadramento storico-metodologico della psicologia clinica in Italia con particolare riferimento alla formazione e al ruolo professionale di psicologo clinico attraverso lezioni di tipo frontale utili per lo sviluppo di una conoscenza avanzata della psicologia sia sotto il profilo scientifico-disciplinare che sotto il profilo professionale e applicativo.
Obiettivi specifici
Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente sarà in grado di inquadrare storicamente la formazione ed il ruolo dello psicologo clinico in ambito nazionale e internazionale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Durante il corso verranno fornite agli studenti categorie di analisi sul processo di professionalizzazione dello psico-logo che ha portato sul finire degli anni ottanta, alla regolamentazione delle attività cliniche, che lo studente potrà utilizzare in un ambito di ricerca più ampio per analizzare criticamente la storia della propria disciplina ed i suoi sviluppi più recenti.
Autonomia di giudizio Lavori di gruppo e la realizzazione di elaborati scritti porteranno lo studente: ad integrare le conoscenze e gestire la complessità dell’interpretazione di un testo storico e a formulare giudizi critici anche in presenza di informazioni li-mitate o incomplete.
Abilità comunicative La discussione in gruppi degli elaborati prodotti permetteranno allo studente di sviluppare e potenziare le proprie abilità comunicative in relazione a conoscenze specifiche nell’ambito della storia della psicologia.
Capacità di apprendimento Le lezioni frontali e i lavori di gruppo favoriranno l’acquisizione di un metodo di studio autogestito e autonomo.
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PSICOPATOLOGIA DELLE DIPENDENZE
(obiettivi)
Obiettivi generali: L’obiettivo principale dell’insegnamneto è di fornire le conoscenze di base relative ai disturbi e alle problematiche connesse agli effetti delle sostanze d’abuso e dei comportamenti di dipendenza in ambito psichico. L’insegnamento prevede una parte teorica attraverso lezioni frontali, utile alla comprensione epistemologica e contenutistica delle tematiche affrontate, e una parte pratica fatta di discussione di casi clinici e supervisione di casi portati dai partecipanti per rendere più esperienziale il percorso e per attivare una narrazione formativa.
Obiettivi specifici:
Conoscenza e comprensione: Conoscenza della classificazione delle sostanze di abuso e delle differenti modalità di consumo. Conoscenza e comprensione dei correlati neurobiologici, psicologici e psicopatologici connessi al consumo e all'abuso di sostanze psicoattive. Conoscenza delle basi teoriche delle nuove dipendenze patologiche, dal gioco d’azzardo compulsivo alle dipendenze tecnologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Conoscenza e capacità di applicazione di strumenti di valutazione diagnostica. Capacità di progettare interventi terapeutici, riabilitativi e di prevenzione. Capacità di riconoscere e valutare i fattori di rischio suicidario connessi all’uso di sostanze psicoattive.
Autonomia di giudizio: Capacità di analizzare il complesso rapporto tra soggetto e oggetto della dipendenza. Capacità di discernere tra aspetti biologici, psicologici e psicopatologici implicati nel fenomeno delle dipendenze.
Abilità comunicative: Attraverso la discussione di casi clinici lo studente dovrà mostrare di aver sviluppato adeguate conoscenze comunicative e linguistiche nell'ambito della clinica delle dipendenze patologiche.
Capacità di apprendimento: Lo studente al termine del corso dovrà aver fatto proprie le conoscenze per la comprensione e la valutazione degli interventi psicologico-clinico nel campo delle dipendenze patologiche e per poter approcciare tali problematiche dal punto di vista psicologico e psicopatologico.
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POMPILI MAURIZIO
( programma)
1. La dipendenza normale e patologica; 2. La “doppia diagnosi”; 3. Neurobiologia delle dipendenze; 4. La personalità dipendente; 5. Impulsività e dipendenze; 6. Clinica delle dipendenze da sostanze binge drinking Il disturbo da uso di alcol Il disturbo da uso di oppiacei Il disturbo da uso di stimolanti (cocaina) Allucinogeni e MDMA (ecstasy) Le nuove sostanze psicoattive Il disturbo da uso di inalanti I farmaci e gli psicofarmaci prescritti in terapia Sostanze voluttuarie (nicotina e caffeina) I cannabinoidi Doping e psicopatologia 7. Abuso, dipendenza e suicidio.
Vento AE, Ducci G. Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichiatrici da uso di sostanze. Fioriti Editore, Roma Pompili M. La prevenzione del suicidio. Il Mulino, Bologna (disponibile anche su EasyBixy di Sapienza)
(Date degli appelli d'esame)
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MED/25
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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STORIA DELLA PSICOLOGIA CLINICA CORSO AVANZATO
(obiettivi)
Obiettivi generali
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti un percorso di conoscenza della storia delle metodologie cliniche nelle scienze psicologiche e psichiatriche dal Settecento alla contemporaneità. Per ogni metodo di intervento saranno analizzate le storie dei ricercatori che hanno contribuito a costruirlo e gli obiettivi sociali e culturali che spinsero alla sua elaborazione. In particolare saranno evidenziate le differenze fra le tradizioni psicologiche e psichiatriche. Il corso si focalizzerà sulla storia dell’intervento clinico in psicologia a partire dai modelli iniziali che hanno influenzato la psicologia clinica. Saranno in particolare evidenziati sia i presupposti alla base dei contributi che hanno definito l’intervento psicologico in psicopatologia, sia le attuali modellizzazioni relative all’intervento. In particolare i temi trattati riguarderanno le seguenti aree: Analisi della costruzione del metodo clinico in psicologia. L’origine delle teorie dell’intervento. Storia dei modelli in psicologia clinica. L'intervento psicologico-clinico nella critica epistemologica contemporanea. Storia della psicopatologia. Storia della psicoterapia.
Obiettivi specifici
Conoscenza e capacità di comprensione Il corso fornisce allo studente la capacità di comprendere quali modelli clinici potrà utilizzare nell’affrontare le situazioni di intervento. In particolare potrà discriminare fra i differenti approcci alla psicopatologia.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente apprenderà attraverso la storia come si sono sviluppati gli interventi in psicologia e in psichiatria e sarà in grado di relazionarsi anche ai colleghi che hanno una formazione differente da quella psicologica.
Autonomia di giudizio Il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente il proprio opera-re clinico nella diagnosi e nella pianificazione dell’intervento psicologico.
Abilità comunicative Lo studente acquisirà un lessico utile allo scambio comunicativo con le differenti figure operanti nel campo della salute mentale.
Capacità di apprendimento Il corso completa la formazione clinica dello studente aiutandolo a contestualizzare il proprio intervento, scegliendo il proprio approccio anche in base alla storia della psicologia clinica e della psichiatria.
Prerequisiti E' importante che lo studente abbia acquisito una formazione precedente in storia delle scienze psicologiche
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M-STO/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO TIPICO E ATIPICO E INTERVENTI PSICOLOGICI PER IL BAMBINO IN OSPEDALE
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Obiettivi generali Attraverso il corso gli studenti raggiungeranno una buona conoscenza delle più recenti teorie dello sviluppo tipico e atipico nell’ambito della cognizione, dell’apprendimento e dello sviluppo sociale. Saranno in grado di analizzare e discutere criticamente il contributo delle diverse posizioni teoriche e i recenti risultati empirici. Padroneggeranno le principali metodologie di ricerca in questo ambito e saranno in grado di pianificare e realizzare progetti di studio e di intervento sul campo.
Obiettivi specifici
Conoscenza e capacità di comprensione
Al completamento del corso lo studente sarà in grado di descrivere e discutere criticamente i principali approcci e modelli teorici che permettono di spiegare lo sviluppo. Sarà in grado di descrivere costrutti, processi e meccanismi dello sviluppo individuale tipico e atipico. Sarà a conoscenza delle principali metodologie e dei disegni di ricerca per lo studio dello sviluppo e la rilevazione dei cambiamenti nelle capacità e funzioni nel corso della vita.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione A completamento del corso lo studente saprà leggere criticamente un articolo di ricerca nell’ambito della psicologia dello sviluppo individuando il modello teorico di riferimento, analizzandone la metodologia utilizzata al fine di interpretarne i risultati in termini di avanzamento della conoscenza nella disciplina, limiti e potenzialità di applicazione pratica nell’intervento educativo e clinico. Sarà inoltre in grado di impostare e realizzare una ricerca bibliografica nell’ambito della psicologia dello sviluppo.
Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di individuare ambiti di applicazione dei modelli, approcci e metodologie tipici della psicologia dello sviluppo in ambito clinico sia per indirizzare pratiche educative promotrici di sviluppo, sia per individuare tempestivamente traiettorie di sviluppo devianti sia per progettare interventi clinici.
Abilità comunicative Lo studente apprenderà a leggere e produrre forme di comunicazione adeguate a descrivere e discutere i processi di sviluppo tra cui: articoli scientifici, report, presentazioni orali, testi argomentativi. Sarà in grado di esporre un discorso coerente sulla disciplina e di coordinare una discussione in merito.
Capacità di apprendimento Il lavoro di studio individuale, di analisi di articoli di ricerca e di rassegna sistematica, il lavoro di piccolo gruppo e le lezioni rovesciate permetteranno l’acquisizione di strategie e metodi di apprendimento flessibili ed efficaci.
Obiettivi formativi
Obiettivi generali Il corso si propone di fornire agli studenti l’acquisizione delle principali conoscenze indicate nel programma e lo sviluppo di competenze teoriche, tecniche e metodologiche di base per gli interventi clinici sulle ricadute cognitive ed emotive sul bambino e sulla famiglia delle principali gravi patologie che richiedono frequenti ricoveri ospedalieri nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare preparazione sulla Psiconcologia dell’età evolutiva. Le lezioni frontali forniscono agli studenti la conoscenza dei principi di base che guidano la valutazione e l’intervento in queste situazioni specifiche e sollecitano gli studenti alla acquisizione di linguaggio tecnico e alle capacità di analisi dei contesti sia ospedalieri che familiari. I seminari consentono agli studenti la conoscenza diretta di esperti rappresentativi sei vari settori e l’approfondimento di taluni temi trattati a lezione.
Obiettivi specifici Gli studenti saranno in grado di raccordare in modo logico e coerente gli argomenti trattati durante il corso, a seconda della fase di malattia del bambino. Avranno sviluppato competenze cliniche, metodologiche e di intervento nell’ambito della psicologia dello sviluppo atipico (per es., valutazione dei fattori di rischio e delle risorse, capacità di psicodiagnosi, progettazione di interventi psicologici di sostegno e terapie distrazionali, ecc.). Avranno sviluppato la capacità di approfondimento degli argomenti trattati. Avranno acquisito un linguaggio appropriato alla materia.
Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza delle principali patologie che danno luogo a ospedalizzazioni frequenti nell’età dello sviluppo, conoscenza delle dinamiche psicologiche del bambino malato e della famiglia, conoscenza delle organizzazioni ospedaliere e delle loro dinamiche sanitarie, conoscenza delle terapie distrazionali di provata efficacia e degli interventi psicologici pediatrici appropriati e opportuni ai vari casi affrontati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Saper individuare e inquadrare clinicamente problematiche psicologiche del bambino, secondarie alla malattia di cui è affetto, decodificare e intervenire sulle reazioni psicologiche dei familiari con opportuno sostegno, conoscere le organizzazioni sanitarie di settore.
Autonomia di giudizio Acquisire capacità di valutare modelli teorici, strumenti clinici e metodologici adatti al caso oggetto di intervento, in base alla patologia del bambino, anche attraverso elaborazioni in gruppo.
Abilità comunicative Esposizione continua alla nomenclatura medica specialistica e psicologica, capacità di utilizzare linguaggio tecnico e lessico adeguato, esercitazioni a comunicare in modo chiaro, diretto, logico e coerente.
Capacità di apprendimento Fornire conoscenze di base delle principali patologie che danno luogo a ospedalizzazioni prolungate, conoscenze di strumenti clinici e metodologici specifici per i bambini, gli adolescenti e i loro familiari nel corso di malattie gravi, an-che mortali; apprendimento di conoscenze trasversali tra medicina specialistica, oncologia e psiconcologia; raccordare le conoscenze apprese in altre materie in modo critico e funzionale; riconoscere e valutare gli interventi clinici possibili e adatti al contesto.
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO TIPICO E ATIPICO
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Obiettivi generali Attraverso il corso gli studenti raggiungeranno una buona conoscenza delle più recenti teorie dello sviluppo tipico e atipico nell’ambito della cognizione, dell’apprendimento e dello sviluppo sociale. Saranno in grado di analizzare e discutere criticamente il contributo delle diverse posizioni teoriche e i recenti risultati empirici. Padroneggeranno le principali metodologie di ricerca in questo ambito e saranno in grado di pianificare e realizzare progetti di studio e di intervento sul campo.
Obiettivi specifici
Conoscenza e capacità di comprensione
Al completamento del corso lo studente sarà in grado di descrivere e discutere criticamente i principali approcci e modelli teorici che permettono di spiegare lo sviluppo. Sarà in grado di descrivere costrutti, processi e meccanismi dello sviluppo individuale tipico e atipico. Sarà a conoscenza delle principali metodologie e dei disegni di ricerca per lo studio dello sviluppo e la rilevazione dei cambiamenti nelle capacità e funzioni nel corso della vita.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione A completamento del corso lo studente saprà leggere criticamente un articolo di ricerca nell’ambito della psicologia dello sviluppo individuando il modello teorico di riferimento, analizzandone la metodologia utilizzata al fine di interpretarne i risultati in termini di avanzamento della conoscenza nella disciplina, limiti e potenzialità di applicazione pratica nell’intervento educativo e clinico. Sarà inoltre in grado di impostare e realizzare una ricerca bibliografica nell’ambito della psicologia dello sviluppo.
Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di individuare ambiti di applicazione dei modelli, approcci e metodologie tipici della psicologia dello sviluppo in ambito clinico sia per indirizzare pratiche educative promotrici di sviluppo, sia per individuare tempestivamente traiettorie di sviluppo devianti sia per progettare interventi clinici.
Abilità comunicative Lo studente apprenderà a leggere e produrre forme di comunicazione adeguate a descrivere e discutere i processi di sviluppo tra cui: articoli scientifici, report, presentazioni orali, testi argomentativi. Sarà in grado di esporre un discorso coerente sulla disciplina e di coordinare una discussione in merito.
Capacità di apprendimento Il lavoro di studio individuale, di analisi di articoli di ricerca e di rassegna sistematica, il lavoro di piccolo gruppo e le lezioni rovesciate permetteranno l’acquisizione di strategie e metodi di apprendimento flessibili ed efficaci.
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PIRCHIO SABINE
( programma)
Saranno trattati i seguenti argomenti: - Modelli e teorie dello sviluppo - Sviluppo e plasticità del sistema nervoso - Apprendimento e suoi disturbi e difficoltà - Funzioni esecutive e memoria - Comunicazione e linguaggio - Sviluppo identitario e sociale
Vicari, S., Caselli, M.C. (Eds.) (2017). Neuropsicologia dell'età evolutiva. Bologna: il Mulino.
Gli studenti frequentanti riceveranno di lezione in lezione l’assegnazione delle letture e dei compiti di analisi della bibliografia coerenti con la disciplina ma concordati con gli interessi specifici della classe.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-PSI/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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INTERVENTI PSICOLOGICI PER IL BAMBINO IN OSPEDALE
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Obiettivi generali Il corso si propone di fornire agli studenti l’acquisizione delle principali conoscenze indicate nel programma e lo sviluppo di competenze teoriche, tecniche e metodologiche di base per gli interventi clinici sulle ricadute cognitive ed emotive sul bambino e sulla famiglia delle principali gravi patologie che richiedono frequenti ricoveri ospedalieri nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare preparazione sulla Psiconcologia dell’età evolutiva. Le lezioni frontali forniscono agli studenti la conoscenza dei principi di base che guidano la valutazione e l’intervento in queste situazioni specifiche e sollecitano gli studenti alla acquisizione di linguaggio tecnico e alle capacità di analisi dei contesti sia ospedalieri che familiari. I seminari consentono agli studenti la conoscenza diretta di esperti rappresentativi sei vari settori e l’approfondimento di taluni temi trattati a lezione.
Obiettivi specifici Gli studenti saranno in grado di raccordare in modo logico e coerente gli argomenti trattati durante il corso, a seconda della fase di malattia del bambino. Avranno sviluppato competenze cliniche, metodologiche e di intervento nell’ambito della psicologia dello sviluppo atipico (per es., valutazione dei fattori di rischio e delle risorse, capacità di psicodiagnosi, progettazione di interventi psicologici di sostegno e terapie distrazionali, ecc.). Avranno sviluppato la capacità di approfondimento degli argomenti trattati. Avranno acquisito un linguaggio appropriato alla materia.
Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza delle principali patologie che danno luogo a ospedalizzazioni frequenti nell’età dello sviluppo, conoscenza delle dinamiche psicologiche del bambino malato e della famiglia, conoscenza delle organizzazioni ospedaliere e delle loro dinamiche sanitarie, conoscenza delle terapie distrazionali di provata efficacia e degli interventi psicologici pediatrici appropriati e opportuni ai vari casi affrontati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Saper individuare e inquadrare clinicamente problematiche psicologiche del bambino, secondarie alla malattia di cui è affetto, decodificare e intervenire sulle reazioni psicologiche dei familiari con opportuno sostegno, conoscere le organizzazioni sanitarie di settore.
Autonomia di giudizio Acquisire capacità di valutare modelli teorici, strumenti clinici e metodologici adatti al caso oggetto di intervento, in base alla patologia del bambino, anche attraverso elaborazioni in gruppo.
Abilità comunicative Esposizione continua alla nomenclatura medica specialistica e psicologica, capacità di utilizzare linguaggio tecnico e lessico adeguato, esercitazioni a comunicare in modo chiaro, diretto, logico e coerente.
Capacità di apprendimento Fornire conoscenze di base delle principali patologie che danno luogo a ospedalizzazioni prolungate, conoscenze di strumenti clinici e metodologici specifici per i bambini, gli adolescenti e i loro familiari nel corso di malattie gravi, an-che mortali; apprendimento di conoscenze trasversali tra medicina specialistica, oncologia e psiconcologia; raccordare le conoscenze apprese in altre materie in modo critico e funzionale; riconoscere e valutare gli interventi clinici possibili e adatti al contesto.
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Guarino Angela
( programma)
Prima parte: - cenni di oncologia medica; - contesti di intervento; - aspetti psicologici e comunicativi nella relazione con il paziente e con la famiglia; - l’equipe sanitaria; Seconda parte: - terapie distrazionali in ambito sanitario: Pet Therapy; Musicoterapia; clownterapia; - scuola in ospedale; - interventi psicosociali, interventi psiconcologici; - valutazione psicodiagnostica; - elementi di psicoterapia; Terza parte: - Basi della Psicologia Pediatrica e principali patologie che danno luogo a ospedalizzazione. - Qualità di Vita; - cure palliative; - Carte dei Diritti;
1) Guarino, A. (2007) Psiconcologia dell'età evolutiva. La psicologia nelle cure dei bambini malati di cancro. Trento: Erickson. 2) Guarino, A., Lancellotti R., (2017) Terapie distrazionali nei contesti clinici, sanitari ed educativi. Milano: Franco Angeli. 3) Baldini, L., (2008) Psicologia pediatrica. Padova: Piccin. (sono obbligatori i capitoli 1, 2, 8, 10, 11, 13; sono facoltativi gli altri capitoli)
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6
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M-PSI/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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