Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1140 -
ABILITA' INFORMATICHE
(obiettivi)
Abilità informatiche
Il corso illustra i principi strumenti di utilità personale per PC, con riferimento alla suite MicroSoft Office. L’obiettivo è fornire allo studente la conoscenza degli strumenti tecnologici funzionali al pieno utilizzo del PC, in sostanza contribuire alla alfabetizzazione informatica. In questo senso, il corso è simile al corso per la certificazione ECDL (European Computer Driving Licence) A tale proposito sono previste numerose esercitazioni guidate da eseguire al personal computer in un laboratorio di informatica. Al termine del corso lo studente dovrà (Conoscenza e comprensione): • concetti di base di informatica (hardware/software, sistema operativo, periferiche/dispositivi di input e output, memorie di massa, memorie volatili, tipi di software, sistema operativo, software applicativo, LAN, reti , concetti della rete Internet. Uso del computer e gestione dei file: operazioni elementari accendi, spegni, riavvia, la scrivania, i file, le cartelle, copia, incolla, sposta, elimina, cerca, stampa. • Elaborazione di Testi (Word): uso del personal computer come elaboratore di testi, cioè le operazioni necessarie per creare, formattare e rifinire un documento, creare tabelle, l'introdurre grafici e immagini in un documento. • Foglio Elettronico (Excel): concetti fondamentali del foglio elettronico, creare e formattare un foglio di calcolo elettronico, utilizzare le funzioni aritmetiche e logiche di base, impostare una tabella, trasformare una tabella in un grafico, gestire le etichette di una tabella. • Software di presentazione (PowerPoint): conoscenze di base per saper realizzare una presentazione elementare composta di diapositive: titolo, indice testi ed inserimento di immagini ed animazioni. • Internet (Explorer, Chrome, FireFox): utilizzare Internet sia per cercare informazioni (dati e documenti) sia per comunicare. Inoltre verranno trattati i temi delle ricerche su Internet e l’uso di motori di ricerca. • Posta elettronica (WebMail): usare il servizio di posta elettronica, per inviare e ricevere messaggi con documenti allegati, organizzare e gestire cartelle di corrispondenza. Al termine del corso lo studente saprà (Competenze da acquisire): • per WORD si deve saper gestire: o l'intestazione ed il piè di pagina; o le note a piè di pagina; o la formattazione del testo in termini di allineamento, tipo, stile e dimensione del carattere, interlinea e spaziatura tra paragrafi; o le tabelle e la trasformazione di testo in tabella; o il salto pagina; o la numerazione delle pagine; o l'inserimento di immagini, grafici e tabelle excel; • per EXCEL si deve saper gestire: o la formattazione di celle numeriche e alfabetiche; o l'utilizzo di funzioni con riferimenti relativi e/o assoluti; o la creazione di grafici; o la formattazione di grafici in termini di titolo del grafico, nome degli assi, nomi delle categorie, legenda, etichette dei dati; o la creazione di più fogli all'interno di uno stesso file; • per POWERPOINT si deve saper gestire: o la creazione della diapositiva; o la creazione di diapositive di testo; o la creazione di diapositive con testo ed immagini; • per POSTA ELETTRONICA si deve saper gestire: o l'accesso ad una web_mail; o lo scarico e l'utilizzo di file allegati ad una mail; o l'invio di una mail con file allegati; • per INTERNET si deve saper gestire: o la ricerca d'informazioni attraverso un motore di ricerca; o la navigazione tra siti ed all'interno di un sito; o l'uso di funzioni di ricerca all'interno di un sito; o il comando copia per inserire l'informazione ricercata all'interno di un file Word e/o Excel; • in generale, per tutti i programmi suddetti, si deve saper gestire: o la creazione di una cartella con un determinato nome in una determinata posizione del disco; o il salvataggio di un file, all'interno di una cartella, con un determinato nome ed in un determinato formato; o il “copia ed incolla” tra programmi diversi (es. da Word ad Excel). |
6 | 48 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1023573 -
STORIA DELLA PEDAGOGIA
(obiettivi)
Titolo dell'insegnamento
Storia della Pedagogia / History of Education Obiettivi formativi L'obiettivo generale del corso è l'apprendimento delle conoscenze fondamentali nell'ambito della storia delle idee e delle pratiche educative anche in vista dell'avvio di ricerche e approfondimenti personali e di gruppo su temi specifici. Nel perseguire questo obiettivo si farà ricorso ad esemplificazioni dei principali metodi tipici della storia delle idee, della mentalità, sociale ed economica contemporanee. Una parte del corso, corrispondente ad 1 cfu, sarà dedicata specificamente alla trattazione della materia per quanto riguarda la storia delle pratiche educative rivolte alla primissima infanzia Il corso è articolato in tre parti, corrispondenti rispettivamente all'antichità, soprattutto classica, al Medioevo, e all'età moderna e postmoderna. La prima parte prevede l'analisi delle grandi correnti e idee dell'educazione e della cultura antiche (per esemplificare: le “virtù” nei poemi omerici; il contributo delle filosofie classiche, specialmente di Platone e Aristotele alla riflessione sull'educazione; retorica ed oratoria; l'ellenizzazione della cultura romana; la cristianizzazione della cultura classica). La seconda parte prevede l'analisi delle grandi correnti e idee dell'educazione e della cultura medievali (per esemplificare: l'educazione nei testi sacri del cristianesimo; cultura e educazione monastiche; scuole cattedrali e università; la scolastica; movimenti sociali ed ereticali, ecc.). La terza parte prevede l'analisi delle grandi correnti e idee dell'educazione e della cultura moderne e postmoderne (per esemplificare: la rivoluzione scientifica; razionalismo ed empirismo; la secolarizzazione; le trasformazioni nell'etica moderna; industrializzazione e capitalismo; movimenti della società e della cultura contemporanee). Al completamento del corso lo studente sarà in grado di a) comprendere le principali caratteristiche del discorso pedagogico attraverso le varie epoche storiche; b) conoscere le principali caratteristiche del lavoro di ricerca storiografica nel settore pedagogico; c) analizzare idee e testi specifici; d) contestualizzare rispetto a specifiche epoche storiche, ed anche al presente, idee e pratiche di lunga durata. Obiettivi specifici saranno i seguenti: I) conoscere le principali teorie pedagogiche che hanno caratterizzato la storia dell'educazione, con particolare riferimento all'Occidente e attraverso l'analisi delle molteplici fonti documentarie (cfr. l'ob. formativo specifico 1 del CdL e l'indicatore/descrittore di Dublino 1); II) saper applicare le conoscenze acquisite ad analisi specifiche, anche attraverso l'applicazione a ricerche particolari dei principali metodi della storia delle idee (cfr. l'ob. formativo specifico 3 del CdL e l'indicatore/descrittore di Dublino 2); III) sviluppare capacità di giudizio e interpretazione critica, applicando il bagaglio delle conoscenze acquisite a studi specifici, attraverso la redazione di elaborati di vario genere: saggi, presentazioni ppt, ecc.sulle principali figure della storia del pensiero, della letteratura, delle arti, rilevanti sul piano storico-educativo (cfr. l'ob. formativo specifico 5 del CdL e l'indicatore/descrittore di Dublino 3); IV) acquisire capacità di comunicazione dei risultati conseguiti attraverso la discussione e il confronto degli elaborati sopra menzionati in gruppo, nel confronto con il docente ed altri esperti della materia, anche in occasione di riunioni seminariali (cfr. l'ob. formativo specifico 12 del CdL e l'indicatore di Dublino 4); V) saper proseguire autonomamente l'attività di approfondimento, attraverso la predisposizione di itinerari possibili per la prosecuzione delle ricerche intraprese, secondo i modelli d'analisi oggi privilegiati rispetto alla pluralità delle fonti e delle prospettive ermeneutiche (cfr. l'ob. formativo specifico 9 del CdL e l'indicatore di Dublino 5).
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PESCI FURIO
(programma)
I contenuti del corso riguardano lo studio dei classici della storia della pedagogia (con particolare riguardo all'età classica, medievale, umanesimo e rinascimento, naturalismo), fino al contemporaneo discorso sulla società globalizzata, postmoderna, liquida. Si presterà particolare attenzione ai costrutti principali della storia delle idee pedagogiche, e soprattutto all'idea di educazione “attiva”. Le lezioni frontali saranno integrate da diverse attività di approfondimento autonomo coordinate dal docente (elaborazione di schede e presentazioni sugli autori trattati).
Nella prima parte del corso (prima e seconda settimana di lezione: circa 8 ore) sarà introdotto il concetto di storia dell'educazione nella sua evoluzione storica e nei diversi orientamenti epistemologici e metodologici, in particolare con riferimento alla storia delle idee e delle mentalità. Le domande principali cui la storia della pedagogia, nelle sue varie forme, ha cercato e cerca di rispondere, nel più ampio contesto della storia del pensiero filosofico, della letteratura e delle arti, saranno affrontate, seguendo lo sviluppo nel tempo delle idee principali. Nella seconda parte del corso (dalla terza alla sesta settimana di lezione: circa 32 ore) saranno descritti i principali movimenti culturali e pedagogici che si sono affermati nel corso della storia occidentale, prestando particolare attenzione ai principali elementi del lessico pedagogico (ad es.: maestro, allievo, fini e mezzi, eteronomia/autonomia, ecc.). Il corso affronterà, inoltre, le principali correnti della storia della cultura occidentale (dalle scuole filosofiche, agli orientamenti estetici e alle poetiche dei principali scrittori occidentali; in particolare (ad esempio): platonismo, aristotelismo, cristianesimo, razionalismo, empirismo, illuminismo, ecc. per la storia delle idee filosofiche; classicità, ellenismo, romanico, gotico, rinascimento, barocco, illuminismo, romanticismo, ecc. per la storia della letteratura e delle arti; il legame tra queste correnti e idee con la storia dell'educazione sarà oggetto di costante attenzione. Nella terza parte del corso (dalla settima all’ottava settimana: circa 8 ore) sarà riproposta l'intera materia in sintesi, con indicazioni pratiche ai fini della stesura degli elaborati (schede e presentazioni) richiesti agli studenti per sostenere l'esame. Una congrua parte del tempo di lezione sarà dedicata all'esposizione di tematiche connesse all'educazione della prima infanzia. Un laboratorio di studi umanistici sarà svolto con gli studenti interessati ad approfondire lo studio della storia delle idee pedagogiche in vista della richiesta tesi di laurea. ![]() F. Pesci, Storia delle idee pedagogiche, Milano, Mondadori Università, 2015;
(Date degli appelli d'esame)
F. Pesci, Introduzione a una storia delle idee pedagogiche, Roma, Aracne, 2017; G. Chiosso, I significati dell'educazione, Milano, Mondadori Università, 2018; F. Casella, Per conoscere l'Occidente, Roma, LAS, 2002; F. Casella, Storia della pedagogia, Roma, LAS, 2010-2015 Una raccolta multimediale di documenti a cura del docente. |
6 | M-PED/02 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
99794 -
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO (italiano e inglese)
Psicologia dello sviluppo/Developmental psychology OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo generale del corso è approfondire la comprensione dei cambiamenti che avvengono nel bambino dalla nascita fino all’adolescenza. Il corso è diviso in tre parti tra loro concettualmente interconnesse. Nella prima parte saranno introdotte le teorie “classiche” per arrivare ai contributi teorici più recenti in psicologia dello sviluppo e dell’educazione. Sarà approfondito lo sviluppo sociale del bambino e la costruzione dell’autostima; l’impatto dello stile di parenting nell’adattamento al contesto scolastico; il ruolo della cultura e della scuola nello sviluppo sociale ed emotivo del bambino, paure e ansia nella prima infanzia; la regolazione emotiva e il comportamento aggressivo; il ruolo della scuola nello sviluppo sociale ed emotivo del bambino. Nella seconda parte del corso si analizzerà lo sviluppo del bambino tra 0-3 anni in riferimento soprattutto allo sviluppo motorio, del linguaggio, cognitivo e socio-relazionale. Sarà approfondito il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia: l’inserimento del bambino all’asilo nido; come si svolge la giornata al nido; la strutturazione dello spazio e dell’attività; la gestione dei rapporti con la famiglia del bambino; le «buone prassi» da recuperare o da inventare per la primissima educazione. Nella parte finale del corso sarà predisposto un laboratorio che prevedrà l’attivazione di tre distinte attività teorico-pratiche: 1) partecipazione a progetti di ricerca nell’ambito della psicologia dello sviluppo e brevi presentazioni in classe da parte degli studenti; 2) studio e somministrazione di prove della Teoria della Mente e di prove piagetiane ai bambini; 3) l’osservazione del bambino nella fascia d’età 0-3 anni e la conduzione di interviste ai bambini in età scolare al fine di comprendere il modo in cui si articola il pensiero (ad esempio la presenza del pensiero animistico ed egocentrico). Al completamento del corso lo studente sarà in grado di comprendere i cambiamenti biologici, fisici, cognitivi, emotivi, linguistici e socio-culturali nell’arco di vita dalla nascita, attraverso le fasi principali dello sviluppo, fino all’adolescenza. In particolare in riferimento alla fase di sviluppo 0-3 anni avrà una conoscenza approfondita delle competenze del bambino suddivise per abilità differenti: motorie, di linguaggio, cognitive e di relazione. Avrà inoltre una conoscenza di base del ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia, delle buoni prassi per l’inserimento del bambino all’asilo nido, di come si svolge la giornata al nido, della necessità di strutturare lo spazio e le attività, la gestione dei rapporti con la famiglia del bambino. Le competenze acquisite riguarderanno una maggiore capacità lavorare con i bambini nella zona di sviluppo prossimale promuovendo la loro autonomia e autostima. Lo studente sarà inoltre stimolato a interagire positivamente con i genitori del bambino in funzione delle diverse fasi dello sviluppo. Nello specifico l’approfondimento nella fascia d’età 0-3 anni permetterà: a) di comprendere meglio lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita; b) una conoscenza del funzionamento del nido, del ruolo dell’educatrice/dell’educatore in questo contesto, delle buone prassi al nido. Le competenze trasversali acquisite riguarderanno le capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione alle attività teorico-pratiche di laboratorio. La somministrazione di prove di Teoria della Mente e di prove piagetiane, l’osservazione del bambino nella fascia d’età 0-3 anni e la conduzione di interviste ai bambini in età scolare permetteranno allo studente di verificare empiricamente le teorie psicologiche studiate relativamente allo sviluppo motorio, del linguaggio, cognitivo, socio-relazionale. La conduzione di interviste con bambini in età scolare e il lavoro in piccolo gruppi finalizzato alla creazione di brevi presentazioni in classe da parte degli studenti permetteranno di affinare le capacità di comunicare quanto si è appreso. Nello specifico la conduzione di interviste con i bambini permetterà allo studente di comprendere le competenze necessarie per una comunicazione efficace ed adeguata con un bambino in funzione dell’età e delle sue competenze, del rispetto dei tempi del bambino, del clima emotivo in cui la comunicazione avviene, degli errori più comuni che si possono fare durante un’intervista con un bambino. Il lavoro in piccoli gruppi ha lo scopo invece di affinare valori quali l’appartenenza, la condivisione, la capacità di negoziare e di risolvere conflitti, la socializzazione e la partecipazione attiva. Grazie alla partecipazione a progetti di ricerca (analisi critica delle fonti bibliografiche, somministrazioni di questionari e inserimento dati) nell’ambito della psicologia dello sviluppo lo studente sarà maggiormente in grado di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita ed approfondire i temi della psicologia dello sviluppo che avrà la necessità di studiare.
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PISTELLA JESSICA
(programma)
I contenuti del corso riguardano lo studio delle teorie classiche della psicologia dello sviluppo (teorie maturative, organismiche, sociali, psicodinamiche) fino a quelli più recenti (modello bioecologico, dei sistemi dinamici, delle neuroscienze), prestando particolare attenzione ai costrutti del funzionamento della mente, quali le teorie dell'apprendimento, le teorie cognitive e dell'attaccamento. Particolare attenzione sarà accordata alla fase di sviluppo 0-3 anni in riferimento allo sviluppo cognitivo e socio-relazionale. Le lezioni frontali saranno integrate da diverse attività teoriche-pratiche a cui che gli studenti potranno partecipare con un lavoro individuale e/o in piccolo gruppo.
Nella prima parte del corso sarà introdotto il concetto di sviluppo nell’arco di vita nella sua evoluzione storica e nei diversi orientamenti speculativi. Le domande principali cui la psicologia dello sviluppo cerca di rispondere e i metodi di ricerca principalmente utilizzati. Nella seconda parte del corso saranno descritti i riferimenti teorici più recenti prestando particolare attenzione ai costrutti del funzionamento della mente, quali le teorie dell'apprendimento, le teorie cognitive e dell'attaccamento. Il corso approfondirà inoltre i cambiamenti biologici, fisici, cognitivi, emotivi, linguistici e socio-culturali nell’arco di vita dalla nascita, attraverso le fasi principali dello sviluppo. In particolare, in riferimento alla fase di sviluppo 0-3 anni, sarà approfondita: la conoscenza delle competenze del bambino suddivise per abilità differenti (motorie, di linguaggio, cognitive e di relazione); il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia; le «buone prassi» da recuperare o da inventare per la primissima educazione. Nella terza parte del corso sarà istituito un laboratorio con diverse attività teorico-pratiche: 1) partecipazione a progetti di ricerca nell’ambito della psicologia dello sviluppo e brevi presentazioni in classe da parte degli studenti; 2) studio e somministrazione di prove di Teoria della Mente e di prove piagetiane a bambini; 3) l’osservazione del bambino nella fascia d’età 0-3 anni e la conduzione di interviste ai bambini al fine di comprendere il modo in cui si articola il pensiero infantile nelle diverse fasi dello sviluppo. ![]() Obbligatorio:
(Date degli appelli d'esame)
1) Belsky, J. (2010). Psicologia dello Sviluppo (volume 1). Bologna: Zanichelli. oppure, nel caso in cui non si riesca a trovare il libro di Belsky è possibile sostituire il Manuale con il seguente libro: Woolfolk, A. (2020). Psicologia dell'educazione. Teoria, metodi, strumenti. Milano: Pearson (314 pagine; 29 euro). 2) Borghi, B. Q. (2015). Nido d'infanzia. Buone prassi per promuovere il benessere e la qualità della vita dei bambini. Trento: Erickson Il testo di Belsky o quello di Woolfolk permetterà agli studenti di prepararsi per la prima parte del corso relative alle teorie “classiche” per arrivare ai contributi teorici più recenti in psicologia dello sviluppo e dell’educazione. Il libro di Borghi sarà invece utile per approfondire lo sviluppo del bambino tra 0-3 anni, il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia, le «buone prassi» per la primissima educazione. Le attività teoriche pratiche si baseranno su entrambi i libri. Su entrambi i testi (uno obbligatorio e uno a scelta) saranno poste una o più domande aperte. |
6 | M-PSI/04 | 40 | - | 12 | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
99783 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Utilizzando come riferimento problematico i due saggi di John Dewey, L'unità della scienza come problema sociale e Esperienza e educazione, il corso si propone di esaminare le caratteristiche, la metodologia e gli ambiti di intervento della ricerca sperimentale nelle scienze dell'educazione e la possibilità di utilizzare i risultati della ricerca nella assunzione di decisioni di politica educativa. Saranno esaminati i problemi epistemologici e metodologici che si pongono alla ricerca sul campo nell'ambito delle scienze dell'educazione con particolare attenzione alla ricerca sull'efficacia dei sistemi formativi nella trasmissione di competenze linguistiche. Una attenzione specifica sarà rivolta alla valutazione dei servizi educativi nei nidi e nei servizi educativi per la prima infanzia con particolare attenzione all’uso di strumenti di osservazione e di rilevazione della qualità dei servizi e della relazione educativa. Una volta completato il corso le studentesse e gli studenti avranno acquisito conoscenze relative alle principali tematiche della pedagogia sperimentale e saranno in grado di conoscere e comprendere temi e problemi di carattere generale relativi ai campi di studio delle scienze dell’educazione Avranno inoltre acquisito conoscenze relative all'uso di strumenti di osservazione e rilevazione in particolare in particolare nei contesti del nido e dei servizi per la prima infanzia e dell'aiuto alla persona (case famiglia, centri di accoglienza per minori ecc.). Gli studenti acquisiranno conoscenze relative all'uso di metodologie di ricerca e di analisi con particolare riferimento alla popolazione costituita da bambini nella fascia 0-3 anni e delle diverse forme di documentazione educativa utilizzabile nel Nido dell'infanzia. (Conoscenza e capacità di comprensione - knowledge and understanding) Attraverso la frequenza del corso di Pedagogia sperimentale gli studenti matureranno la capacità di applicare le conoscenze e competenze acquisite e dunque di progettare e condurre piccole ricerche sperimentali, di costruire validare e utilizzare strumenti di valutazione e di osservazione in particolare destinati a bambini nella fascia di età di 0-3 anni. Saranno inoltre in condizione di presentare i dati raccolti in modo che siano accessibili anche a lettori non esperti (Capacità di applicare conoscenza e comprensione - applying knowledge and understanding). Al termine del corso gli studenti sapranno interpretare informazioni e saper riflettere sui problemi relativi al campo di studio, dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di possedere capacità critica e autocritica. Specificatamente avranno maturato una particolare attenzione all'analisi critica nel contesto dei nidi e dei servizi educativi per i bambini piccoli (o-3 anni) e per le loro famiglie (Autonomia di giudizio - making judgements) Attraverso l'attività di studio e di riflessione sui temi della pedagogia sperimentale, di analisi degli strumenti e dei modelli e delle modalità di comunicazione e di diffusione dei risultati gli studenti svilupperanno competenze strumentali (scrittura, espressione orale, informatica) in modo da favorire la capacità di sapersi relazionare con gli altri, identificarsi nel proprio ruolo lavorativo e saper lavorare in gruppo (Abilità comunicative - communication skills). Un ulteriore e più generale risultato previsto al termine del corso è la apacità di apprendere ovvero possedere abilità necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia, per integrarsi nel mondo del lavoro in continua evoluzione e far parte attiva della società (Capacità di apprendere -learning skills) |
6 | M-PED/04 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1008609 -
PEDAGOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivo generale del corso è presentare i principali temi e problemi della pedagogia a partire da una riflessione sul significato e sul ruolo che ha l’educazione come scienza con particolare riferimento ai contesti educativi che coinvolgono i bambini piccoli, le loro famiglie, e le figure educative. Il corso prevede un’integrazione tra lezioni teoriche, anche con il contributo di professionisti esperti, e attività pratica.
In particolare il corso si propone di presentare le differenti professioni in campo educativo che è possibile svolgere in relazione ai diversi contesti, destinatari e finalità. La riflessione, a partire dall’analisi dello scenario legislativo e del dibattito sul riconoscimento delle figure professionali in ambito educativo, riguarderà le competenze e le conoscenze richieste ai professionisti in ambito educativo. Particolare attenzione sarà posta all’educatore nei servizi dell’infanzia e alla presentazione dei differenti servizi educativi per la fascia di età 0-3. Una parte del corso prevede l’attivazione di un laboratorio dedicato alla relazione educativa nella fascia di età à 0-3 che avrà come tema l’educazione intergenerazionale e in particolare la relazione educativa nei servizi educativi per la prima infanzia e il rapporto con le famiglie. Si lavorerà sulle strategie efficaci per far dialogare i principali contesti in cui vive e cresce il bambino, mettendo al centro il tema della relazione. Oggi è infatti fondamentale riconoscere che il lavoro nei servizi per l’infanzia non può limitarsi al rapporto con il bambino, ma si colloca inevitabilmente in una più ampia rete relazionale che sappia coinvolgere le diverse figure che di quel bambino si prendono cura, se pur in contesti, tempi e modi differenti. Costruire buone relazioni con le famiglie è utile e necessario per gli educatori in quanto consente di fare meglio il proprio lavoro educativo. Al termine del corso gli studenti sapranno (Descrittore di Dublino 1): • comprendere che cosa si intenda oggi per pedagogia e qual è il suo rapporto con le scienze dell’educazione. • conoscere e comprender il dibattito pedagogico in merito al riconoscimento delle professioni educative e ai contesti formativi previsti per le diverse figure che operano in campo educativo, in modo formale, non formale e informale. • conoscere i diversi beneficiari del lavoro educativo, i contesti e le aree di intervento dell’azione educativa con particolare riguardo alla fascia 0-3. • conoscere le principali competenze e conoscenze richieste ai professionisti dell’educazione • conoscere le principali strategie che favoriscono una relazione educativa efficace con i diversi destinatari di un’azione educativa e in particolare nella prima infanzia. Al termine del corso gli studenti sapranno (Descrittore di Dublino 2) • interpretare e analizzare problemi e dati relativi al campo di studio della pedagogia, • interpretare un testo legislativo • raccogliere informazioni utilizzando fonti accreditate utilizzando diverse banche dati (bibliografiche e sitografiche). • rapportarsi con i diversi destinatari coinvolti in una azione educativa. Al termine del corso gli studenti acquisiranno competenze trasversali relative alla • capacità di saper riflettere sui problemi che riguardano il campo di studio della pedagogia dimostrando di possedere atteggiamento scientifico e capacità critica e autocritica. Tale competenza sarà sviluppata anche attraverso la partecipazione a dibattiti e confronti in piccoli gruppi, nonché attraverso simulazioni di situazioni educative (Descrittore di Dublino 3) • capacità di esprimersi con un linguaggio disciplinare specifico in modo chiaro ed efficace, in forma scritta e orale anche utilizzando strumenti multimediali, in relazione ai diversi destinatari. Tale abilità sarà sviluppata attraverso la presentazione di interventi e la partecipazione a dibattiti sui temi oggetto di studio della disciplina (Descrittore di Dublino 4) • capacità di studio e di lettura autonoma e critica di testi e di documenti anche legislativi in ambito educativo; capacità di saper fare ricerca utilizzando fonti diverse; capacità di saper lavorare in gruppo e di sapersi relazionare con gli altri in vista del lavoro educativo (Descrittore di Dublino 5)
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SALERNI ANNA
(programma)
Il corso intende introdurre ai temi e ai problemi generali della pedagogia partendo da una riflessione sul significato e sul ruolo dell’educazione nella attuale società. In particolare, considerando la complessità e la “fluidità” dell’attuale mondo del lavoro e delle professioni, si rifletterà sulle differenti professioni in campo educativo che è possibile svolgere in relazione ai diversi contesti, destinatari e finalità. Particolare attenzione sarà posta all’educatore nei servizi dell’infanzia e alla presentazione dei differenti servizi educativi per la fascia di età 0-3.
Nello specifico il corso prevede: una parte iniziale relativa alla riflessione, a partire dall’analisi dello scenario legislativo e del dibattito in corso sul riconoscimento delle figure professionali in ambito educativo (circa 5 ore); una serie di incontri specifici sulle competenze e conoscenze richieste ai professionisti che lavorano nei diversi contesti educativi e con diversi destinatari prevedendo anche la partecipazione di professionisti del settore attraverso testimonianze dirette (circa 20 ore); alcuni incontri dedicati alla riflessione sui temi dell’apprendimento e dell’insegnamento nei diversi contesti formativi (formali, non formali, informali) e sul rapporto tra esperienza ed educazione, teoria e pratica (15 ore). Le diverse tematiche del corso saranno affrontate sia da un punto di vista teorico, attraverso la lettura e la riflessione critica su alcuni testi e su questioni attuali in ambito educativo, sia da un punto di vista pratico, attraverso attività di laboratorio e attività individuali e di gruppo. Parte del corso prevede l’attivazione di un laboratorio (12 ore) che avrà come tema l'educazione intergenerazionale. ![]() Salerni A., Szpunar G. (2019), Il professionista dell'educazione tra teoria e pratica, Edizioni Junior, Reggio Emilia.
(Date degli appelli d'esame)
Freire P. (2004), Pedagogia dell'autonomia. Saperi necessari per la pratica educativa. Torino, Edizioni Gruppo Abele. Galardini A. L. (2010), Crescere al nido. Gli spazi, i tempi, le attività le relazioni, Carocci, Roma. Materiali di studio integrativi di approfondimento saranno forniti nel corso delle lezioni. |
6 | M-PED/01 | 40 | - | 12 | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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DIDATTICA GENERALE
(obiettivi)
Scienze dell'educazione e della formazione 2018/2019 (L-19)
1010999 DIDATTICA GENERALE Il corso ha l’obiettivo generale di presentare le principali tematiche della Didattica generale con particolare riferimento alla loro applicazione ai contesti educativi rivolti ai bambini nella fascia 0-3 anni e alle loro famiglie. La riflessione si colloca in una dimensione attuale con riferimento sia alla ricerca sia all’azione e nella dimensione più ampia, il corso intende introdurre ai temi e ai problemi generali della materia a partire dal suo statuto epistemologico, esaminando in particolare il rapporto della didattica con le altre scienze dell'educazione. A partire da una breve introduzione storica della disciplina, saranno presi in esame i principali problemi della ricerca didattica nei suoi diversi contesti e il rapporto tra teoria e pratica. In particolare saranno presentate teorie e metodologie utili per programmare, progettare e attuare efficaci interventi educativi in contesti educativi con particolare riferimento a quelli destinati alla prima infanzia (Nidi, ludoteche ecc.). Una parte del corso sarà dedicata ad attività di laboratorio finalizzate alla redazione di un progetto educativo per il Nido o altro servizio educativo per bambini piccoli e le loro famiglie (Spazi insieme, Centri per bambini e genitori eccetera). Una volta completato il corso le studentesse e gli studenti avranno acquisito conoscenze relative alle principali tematiche della didattica generale a partire dal suo statuto epistemologico e al rapporto con le scienze dell’educazione. Avranno inoltre acquisito conoscenze relative a teorie e modelli di apprendimento-insegnamento, in particolare nei contesti della prima infanzia e dell'aiuto alla persona (case famiglia, centri di accoglienza per minori ecc.). Gli studenti e le studentesse avranno una conoscenza di base dei principi della comunicazione e della progettazione educativa con particolare riferimento alla progettazione e alla documentazione di attività rivolte a bambini nella fascia 0-3 anni e delle diverse forme di documentazione educativa utilizzabile nel Nido dell'infanzia. Avranno inoltre maturato la capacità di comprendere i contesti di azione degli educatori e delle educatrici, di osservare e di valutare la qualità dei servizi educativi rivolti ai bambini piccoli e alle loro famiglie (Conoscenza e capacità di comprensione - knowledge and understanding) Frequentare il corso, inoltre, permetterà alle studentesse e agli studenti di ideare, progettare e valutare interventi e progetti educativi in particolare destinati a bambini nella fascia di età di 0-3 anni e, più in generale, nei contesti quali centri e strutture che prevedono attività gestite da educatori. Saranno inoltre in grado di applicare le conoscenze acquisite e di concretizzarne la comprensione nella costruzione e organizzazione di una documentazione educativa in grado di dar conto delle attività svolte e della interpretazione delle strategie messe in atto dalle educatrici e dagli educatori anche in vista di una condivisione con il gruppo educativo e con le famiglie delle bambine e dei bambini. (Capacità di applicare conoscenza e comprensione - applying knowledge and understanding) L'autonomia di giudizio raggiunta al termine del percorso dalle studentesse e dagli studenti si tradurrà nella propensione a saper raccogliere, interpretare e riflettere su problemi e dati relativi al campo di studio della didattica, dimostrando di possedere atteggiamento scientifico e capacità critica e autocritica. Nello specifico al termine del corso saranno in grado di assumere un atteggiamento critico verso le scelte educative e didattiche intraprese e i mezzi didattici scelti, con una particolare attenzione al contesto dei servizi educativi per i bambini piccoli (o-3 anni) e per le loro famiglie (Autonomia di giudizio - making judgements) Le attività di studio, di riflessione, di presentazione e di progettazione supporteranno gli studenti nell'acquisizione del linguaggio tecnico specialistico della didattica. Al termine del corso le studentesse e gli studenti avranno affinato la capacità di esprimersi in modo chiaro tenendo conto del destinatario, in particolare quando questi coincide con i bambini piccoli e con le loro famiglie. Avranno, inoltre migliorato la capacità di esprimersi in forma scritta, e di redigere documentazione e progetti educativi destinati a bambini nella fascia 0-3 anni (Abilità comunicative - communication skills). Tutte le attività svolte durante il corso convergeranno nel generale miglioramento della capacità di apprendere, che si concretizza in questo caso non solo nella capacità di lettura autonoma di testi e documenti propri della didattica, ma anche nel saper raccogliere, interpretare e riflettere su problemi e dati relativi al campo di studio della didattica, dimostrando di possedere atteggiamento scientifico e capacità critica e autocritica (Capacità di apprendere -learning skills):
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SPOSETTI PATRIZIA
(programma)
Il corso intende introdurre ai temi e ai problemi generali della materia a partire dal suo statuto epistemologico, esaminando in particolare il rapporto della didattica con le altre scienze dell'educazione.
A partire da una breve introduzione storica della disciplina, saranno presi in esame i principali problemi della ricerca didattica nei suoi diversi contesti e il rapporto tra teoria e pratica. In particolare saranno presentate teorie e metodologie utili per programmare, progettare e attuare efficaci interventi educativi in contesti educativi con particolare riferimento a quelli destinati alla prima infanzia (Nidi, ludoteche ecc.) e a quelli che prevedono interventi dell'educatore (case famiglia, centri di accoglienza per minori, ecc.). ![]() Lucisano P., Salerni A., Sposetti P. (a cura di), Didattica e conoscenza, Carocci, Roma, 2013
(Date degli appelli d'esame)
Sposetti P., Le scritture professionali in educazione, Nuova Cultura, Roma, 2017. Sposetti P. & Szpunar G. (a cura di), PROFESSIONE EDUCATIVA E DOCUMENTAZIONE. L’educatore che scrive: un professionista riflessivo nel contesto della pratica, Edizioni Junior, Reggio Emilia, 2018. Dispensa del corso (disponibile a partire dal mese di aprile 2021) Le studentesse e gli studenti che non possono seguire il corso debbono concordare lo studio di un testo aggiuntivo. |
6 | M-PED/03 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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PSICOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO (italiano e inglese)
Psicologia Generale/Psychology OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo principale del corso è fornire agli studenti un quadro articolato di conoscenze di base sullo sviluppo storico e scientifico della psicologia e dei suoi settori nell’arco temporale che va dalla metà del diciannovesimo secolo ai nostri giorni. In questa prospettiva gli studenti acquisiranno le conoscenze fondamentali sulla psicologia come disciplina scientifica che studia la mente e il comportamento e saranno portati a sviluppare le competenze indispensabili per la comprensione dell’impostazione della ricerca psicologica, dei suoi risultati, delle sue applicazioni e del lessico specifico della disciplina. Al termine del corso di Psicologia generale lo studente avrà compreso la natura scientifica della psicologia, il ruolo e le potenzialità dei diversi approcci che la caratterizzano e avrà contezza delle sue interazioni con altre discipline e, in particolare, delle ricadute dei suoi studi nell’ambito educativo e formativo. In tale contesto, una parte del corso verrà specificamente dedicata allo studio del contributo della ricerca psicologica alla conoscenza della fase dello sviluppo del bambino che va dalla nascita ai tre anni e del contributo psicofisiologico che l’ambiente educativo può fornire allo sviluppo stesso. Inoltre, anche nell’ottica dello sviluppo delle soft skills, gli studenti dovranno conoscere le modalità con le quali acquisire la letteratura scientifica relativa ad argomenti di interesse psicologico attraverso l’uso di specifiche biblioteche online, come ad esempio PubMed. Gli studenti dovranno inoltre possedere la capacità di analizzare criticamente un articolo scientifico anche nell’ottica delle ricadute applicative in ambito educativo ed essere in grado di comunicarne il contenuto in forma sintetica e chiara.
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CESTARI VINCENZO
(programma)
Nel quadro degli obiettivi del corso, si forniranno gli elementi fondamentali della psicologia scientifica, delle principali teorie e della relativa metodologia di ricerca. Le attività didattiche contempleranno quindi lezioni (48 ore) dedicate all’illustrazione delle teorie della psicologia e agli aspetti metodologici. Si precisa che le modalità (in presenza o telematica) con cui sarà svolta la didattica sarà determinata dalla situazione sanitaria relativa all’emergenza Covid-19 al momento dello svolgimento del corso, dalle relative indicazioni normative e dalla valutazione della reale possibilità di mettere in atto le procedure indispensabili per la completa tutela della salute degli studenti e dei docenti.
Aspetti storici: sarà presentato un articolato quadro storico dello sviluppo della psicologia, dalla sua nascita come disciplina autonoma fino ai nostri giorni. Metodologia: Metodi di ricerca in psicologia. Il metodo scientifico e la psicologia scientifica. Strategie di ricerca, campionamento, misurazione e aspettative degli osservatori. Cenni di statistica in ambito psicologico. Aspetti etici della ricerca psicologica. Basi genetiche ed evolutive del comportamento: geni, ereditarietà, interazione geni-ambiente, evoluzione e selezione naturale, comportamenti specie-specifici. Il controllo neurale del comportamento: Sistema nervoso centrale e periferico, dai neuroni, ai neuromediatori alle strutture cerebrali; interazione ambiente-sistema nervoso (effetti dell’ambiente sul sistema nervoso). Sensazione e percezione: organi e processi sensoriali, olfatto, gusto, dolore, udito e visione. Le teorie della percezione dalla Gestalt ai nostri giorni. Processi fondamentali dell’apprendimento: condizionamento classico e operante. Gioco, esplorazione e osservazione nell’apprendimento. Apprendimenti specie-specifici. Meccanismi della motivazione e dell’emozione: motivazione, pulsioni, meccanismi cerebrali della ricompensa, sonno, principali teorie delle emozioni. Memoria: lo studio della memoria dalla fine dell’800, al caso HM al modello modale della mente ai nostri giorni. I diversi sistemi e processi di memoria. Meccanismi biologici alla base della formazione della memoria a breve e lungo termine. Intelligenza: il dibattito nature vs nurture a partire dal confronto tra Galton e Mill; geni, ambiente e intelligenza; i test di intelligenza; l’uso del test del QI e le differenze socio-culturali nel test stesso. Il linguaggio come funzione cognitiva nella specie umana. Il linguaggio, dagli studi di Wernicke e Broca alla posizione dei comportamentisti e alla contrapposizione con Chomsky. Cenno sugli studi correnti. Un CFU (8 ore di didattica) sarà dedicato al periodo di sviluppo che va da 0 a 3 anni. Apprendimento del mondo fisico; teorie di Piaget e Vygotskij; sviluppo del linguaggio; ruolo dei caregiver. ![]() P. GRAY, Psicologia, Zanichelli, Bologna 2012- (o precedenti edizioni).
(Date degli appelli d'esame)
Testi di storia della psicologia di cui si suggerisce la consultazione: Luciano Mecacci, Storia della psicologia del Novecento, Laterza 2007 e/o Helmut E. Luck, Breve storia della psicologia, Il Mulino 2002 |
6 | M-PSI/01 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Utilizzando come riferimento problematico i due saggi di John Dewey, L'unità della scienza come problema sociale e Esperienza e educazione, il corso si propone di esaminare le caratteristiche, la metodologia e gli ambiti di intervento della ricerca sperimentale nelle scienze dell'educazione e la possibilità di utilizzare i risultati della ricerca nella assunzione di decisioni di politica educativa. Saranno esaminati i problemi epistemologici e metodologici che si pongono alla ricerca sul campo nell'ambito delle scienze dell'educazione con particolare attenzione alla ricerca sull'efficacia dei sistemi formativi nella trasmissione di competenze linguistiche. Una attenzione specifica sarà rivolta alla valutazione dei servizi educativi nei nidi e nei servizi educativi per la prima infanzia con particolare attenzione all’uso di strumenti di osservazione e di rilevazione della qualità dei servizi e della relazione educativa. Una volta completato il corso le studentesse e gli studenti avranno acquisito conoscenze relative alle principali tematiche della pedagogia sperimentale e saranno in grado di conoscere e comprendere temi e problemi di carattere generale relativi ai campi di studio delle scienze dell’educazione Avranno inoltre acquisito conoscenze relative all'uso di strumenti di osservazione e rilevazione in particolare in particolare nei contesti del nido e dei servizi per la prima infanzia e dell'aiuto alla persona (case famiglia, centri di accoglienza per minori ecc.). Gli studenti acquisiranno conoscenze relative all'uso di metodologie di ricerca e di analisi con particolare riferimento alla popolazione costituita da bambini nella fascia 0-3 anni e delle diverse forme di documentazione educativa utilizzabile nel Nido dell'infanzia. (Conoscenza e capacità di comprensione - knowledge and understanding) Attraverso la frequenza del corso di Pedagogia sperimentale gli studenti matureranno la capacità di applicare le conoscenze e competenze acquisite e dunque di progettare e condurre piccole ricerche sperimentali, di costruire validare e utilizzare strumenti di valutazione e di osservazione in particolare destinati a bambini nella fascia di età di 0-3 anni. Saranno inoltre in condizione di presentare i dati raccolti in modo che siano accessibili anche a lettori non esperti (Capacità di applicare conoscenza e comprensione - applying knowledge and understanding). Al termine del corso gli studenti sapranno interpretare informazioni e saper riflettere sui problemi relativi al campo di studio, dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di possedere capacità critica e autocritica. Specificatamente avranno maturato una particolare attenzione all'analisi critica nel contesto dei nidi e dei servizi educativi per i bambini piccoli (o-3 anni) e per le loro famiglie (Autonomia di giudizio - making judgements) Attraverso l'attività di studio e di riflessione sui temi della pedagogia sperimentale, di analisi degli strumenti e dei modelli e delle modalità di comunicazione e di diffusione dei risultati gli studenti svilupperanno competenze strumentali (scrittura, espressione orale, informatica) in modo da favorire la capacità di sapersi relazionare con gli altri, identificarsi nel proprio ruolo lavorativo e saper lavorare in gruppo (Abilità comunicative - communication skills). Un ulteriore e più generale risultato previsto al termine del corso è la apacità di apprendere ovvero possedere abilità necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia, per integrarsi nel mondo del lavoro in continua evoluzione e far parte attiva della società (Capacità di apprendere -learning skills) |
6 | M-PED/04 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6 | 48 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||
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METODOLOGIA DELLA RICERCA EDUCATIVA
(obiettivi)
Obiettivi generali.
L’insegnamento annuale (12 CFU) si propone di portare lo studente, al termine del corso, a: a) affrontare le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo b) saper analizzare e progettare i diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa. c) padroneggiare le conoscenze relative al campo di studio della pedagogia sociale per approfondire ricerche empiriche relative alcuni problemi educativi nel contesto italiano e internazionale; saper riflettere sul ruolo e la funzione della pedagogia nella sua accezione “sociale”, vale a dire come approccio ai problemi educativi tenendo conto del contesto e dell’interconnessione tra le diverse agenzie educative; d) analizzare alcune ricerche, studi e progetti di intervento sul tema della dispersione nell'istruzione e dell'inclusione scolastica/sociale. L'esclusione e marginalità sociale e culturale è quindi analizzata attraverso statistiche e progetti di intervento, relativi ai drop-out, all'integrazione interculturale tra i banchi, alla promozione e diffusione della (multi)cultura. e) intraprendere ricerche e approfondimenti autonomi nel campo di studi della pedagogia sociale, di lavorare in gruppo anche in contesti eterogenei. Approfondire i diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo. Obiettivi specifici. Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere diversi stili di ricerca in campo educativo, con approfondimento su temi, problemi e progetti di carattere generale relativi a campi di studio della pedagogia sociale, (focus su "dispersione scolastica e formativa"). Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Utilizzare uno schema di progettazione di ricerca-tipo, con discussione e comprensione delle distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati. Focus di ricerca sul tema della dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc). Autonomia di giudizio: L'analisi riflessiva e la ricerca documentata saranno condotte utilizzando la piattaforma Moodle, che con gli strumenti del forum e dei compiti individuali e di gruppo forniranno l'occasione e la formazione di competenze trasversali in termini di capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione a gruppi di lavoro on-line. Abilità comunicative: Durante le lezioni si analizzeranno e discuteranno alcune ricerche e le documentazioni riportate su Moodle, per offrire uno spazio di approfondimento e di dialogo partecipato. Capacità di apprendimento: La richiesta di approfondimento e di ricerca documentata, individuale e di gruppo, metterà gli studenti di fronte alla necessità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della frequenza. Le modalità di blended learning permetteranno di dilatare i tempi e i modi della comprensione e studio delle tematiche generali di metodologia della ricerca e di pedagogia sociale. |
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PEDAGOGIA SOCIALE
(obiettivi)
Obiettivi generali.
L’insegnamento annuale (12 CFU) si propone di portare lo studente, al termine del corso, a: a) affrontare le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo b) saper analizzare e progettare i diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa. c) padroneggiare le conoscenze relative al campo di studio della pedagogia sociale per approfondire ricerche empiriche relative alcuni problemi educativi nel contesto italiano e internazionale; saper riflettere sul ruolo e la funzione della pedagogia nella sua accezione “sociale”, vale a dire come approccio ai problemi educativi tenendo conto del contesto e dell’interconnessione tra le diverse agenzie educative; d) analizzare alcune ricerche, studi e progetti di intervento sul tema della dispersione nell'istruzione e dell'inclusione scolastica/sociale. L'esclusione e marginalità sociale e culturale è quindi analizzata attraverso statistiche e progetti di intervento, relativi ai drop-out, all'integrazione interculturale tra i banchi, alla promozione e diffusione della (multi)cultura. e) intraprendere ricerche e approfondimenti autonomi nel campo di studi della pedagogia sociale, di lavorare in gruppo anche in contesti eterogenei. Approfondire i diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo. Obiettivi specifici. Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere diversi stili di ricerca in campo educativo, con approfondimento su temi, problemi e progetti di carattere generale relativi a campi di studio della pedagogia sociale, (focus su "dispersione scolastica e formativa"). Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Utilizzare uno schema di progettazione di ricerca-tipo, con discussione e comprensione delle distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati. Focus di ricerca sul tema della dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc). Autonomia di giudizio: L'analisi riflessiva e la ricerca documentata saranno condotte utilizzando la piattaforma Moodle, che con gli strumenti del forum e dei compiti individuali e di gruppo forniranno l'occasione e la formazione di competenze trasversali in termini di capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione a gruppi di lavoro on-line. Abilità comunicative: Durante le lezioni si analizzeranno e discuteranno alcune ricerche e le documentazioni riportate su Moodle, per offrire uno spazio di approfondimento e di dialogo partecipato. Capacità di apprendimento: La richiesta di approfondimento e di ricerca documentata, individuale e di gruppo, metterà gli studenti di fronte alla necessità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della frequenza. Le modalità di blended learning permetteranno di dilatare i tempi e i modi della comprensione e studio delle tematiche generali di metodologia della ricerca e di pedagogia sociale.
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BENVENUTO GUIDO
(programma)
Il corso affronta le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo, con particolare attenzione a tematiche di pedagogia sociale.
Il corso integrato si compone di due moduli da 6CFU. Modulo "Pedagogia Sociale e ricerca" si propone di studiare alcuni livelli di dispersione del sistema scolastico, formativo e universitario, per rilevare le caratteristiche del percorso di studio che incidono sulle modalità di frequenza e sull'eventuale dispersione e abbandono degli studi (10 ore). Approfondimenti specifici: 1. (14 ore) la dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc); 2. (24 ore) documentare alcune tra le diverse ricerche, interventi ed esperienze condotte per contrastare la dispersione nella scuola secondaria superiore, nel sistema della formazione e nel sistema universitario riformato. ![]() Testo base (obbligatorio)
(Date degli appelli d'esame)
BENVENUTO, G. (a cura di), La scuola diseguale: Dispersione ed equità nel sistema di istruzione e formazione, Anicia, Roma, 2011. Un testo a scelta tra i seguenti o da concordare: BOOTH, T., AINSCOW, M., Nuovo Index per l’inclusione: Percorsi di apprendimento e partecipazione a scuola, a cura di Fabio Dovigo, Carocci, Roma, 2014 (RISTAMPA: 5^, 2017) BAGNI, G., CONSERVA, R, Insegnare a chi non vuole imparare, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2005. BALLARINO, G., CHECCHI, D., Sistema scolastico e disuguaglianza sociale, Il Mulino, Bologna, 2006. BENVENUTO, G., SPOSETTI, P. (a cura di), Contrastare la dispersione scolastica, Anicia, Roma, 2005. BENVENUTO, G., SZPUNAR, G. (a cura di), Scienze dell'educazione e inclusione sociale. Quaderni di ricerca in Scienza dell'Educazione, n.8, Nuova Cultura, Roma, 2016. BERNARDINI ALBINO, Un anno a Pietralata, Ilisso, Nuoro, 2004. BERTAZZONI, C. (a cura di), Le scuole di seconda opportunità (vol. 2), Erickson, Trento, 2009. BIASI, V., FIORUCCI, M. (a cura di), Forme contemporanee del disagio, Collana Psychology & Education, numero 3, Edizioni di Ateneo Roma TrE-Press, 2018. http://romatrepress.uniroma3.it/ojs/ index.php /forme. BRIGHENTI ELENA (A CURA DI), Ricomincio da me, l'identità delle scuole di seconda occasione in Italia, Iprase Trentino, Trento, 2006. BRIGHENTI, E. (a cura di), Le scuole di seconda occasione (vol.1), Erickson, Trento, 2009. BOTTANI, N., BENADUSI, L'uguaglianza e equità nella scuola, Erickson, Trento, 2006. CANEVARO, A., Scuola inclusiva e mondo più giusto, Centro Studi Erickson, Bologna, 2013. CAVALETTO, G.M., LUCIANO, A., OLAGNERO, M., RICUCCI, R.,Questioni di classe. Discorsi sulla scuola, Rosenberg & Sellier, Torino, 2015. CAVALLI, A., FACCHINI, C., Cruciali. Indagine IARD su giovani e famiglie di fronte alle scelte alla fine della scuola secondaria, Il Mulino, Bologna, 2001. CIRACI, A.M., E-Learning ed equità, Anicia, Roma, 2008. COTTINI, L., Didattica speciale e inclusione scolastica, Carocci, Roma, 2017. DEMETRIO, D., FAVARO, G., Didattica interculturale. Nuovi sguardi, competenze, percorsi, Franco Angeli, Milano, 2004. FIORUCCI, M., La mediazione culturale. Strategie per l'incontro, Armando, Roma, 2000. FIORUCCI, M. (a cura di), Una scuola per tutti, Franco Angeli, Milano, 2008. IANES, D., La speciale normalità. Strategie di integrazione e inclusione per le disabilità e i bisogni educativi speciali, Centri Studi Erickson, Trento, 2006. ORSOLINI, M., Pensando si impara. Stimolare l'attenzione, le funzioni esecutive e la memoria di lavoro nei bambini con bisogni educativi speciali. FrancoAnglei, Milano, 2019. PASSOW ET AL, L'educazione degli svantaggiati, Franco Angeli, Milano, 1978. PELLERONE, M. Rischio di dispersione scolastica e disagio socio-educativo. Strategie e strumenti di intervento in classe, Franco Angeli, Milano, 2015. PERRENOUD P., Per una scuola giusta ed efficace, Anicia, Roma, 2018. POLLO, M., Manuale di Pedagogia Sociale, Franco Angeli, Milano, 2004. RAIMO, C., Tutti i banchi sono uguali, Einaudi, Torino, 2017. ROMITO, M., Una scuola di classe. Orientamento e disuguaglianza nelle transizioni scolastiche, Guerini Scientifica, Milano, 2016. ROSSI-DORIA, M., TABARELLI, S. (a cura di), Reti contro la dispersione scolastica. I cantieri del possibile. Erikson,Trento, 2016. TOBAGI, B. La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confine, Rizzoli, Milano, 2016. |
6 | M-PED/01 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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MEDIA EDUCATION NELLA PRIMA INFANZIA
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO
Media education nella prima infanzia OBIETTIVI FORMATIVI L’uso della tecnologia è sempre più riconosciuto come uno strumento di apprendimento integrato per promuovere lo sviluppo sociale, linguistico e cognitivo dei bambini. Obiettivo generale del corso è analizzare i cambiamenti che caratterizzano la società attuale e che coinvolgono il bambino fin dalla primissima infanzia in relazione all’uso dei vecchi e dei nuovi media. Il corso è articolato in due aree: una prima parte farà specifico riferimento al tema della Television literacy, passando in rassegna le principali posizioni teoriche relative ai possibili effetti dei bambini della fascia di età 0-3 anni all'esposizione alla tv e ai suoi contenuti. Si analizzeranno caratteristiche specifiche del processo di esposizione alla tv da parte dei bambini, prevalentemente in termini di stili di fruizione associati a differenti modelli famigliari di mediazione alla visione, ma anche in relazione ad assiduità, gradimento e motivazione all’esposizione a specifici programmi, reti e generi. Si esamineranno gli specifici processi di questa fascia di età implicati nella decodifica del messaggio televisivo: attenzione, memorizzazione e comprensione dei testi mediali, ma anche i contenuti da essi veicolati. Particolare attenzione sarà rivolta alle rappresentazioni della realtà nella programmazione televisiva rivolta alla primissima infanzia, evidenziando le potenzialità ma anche le problematiche educative associate alla proposta di modelli comportamentali nelle loro diverse dimensioni: specificità, differenze, condizionamenti, compresi quelli di genere. Una seconda parte farà specifico riferimento alle nuove tecnologie come strumenti didattici in ambito scolastico nella fascia di età prescolare, con particolare riferimento alle seguenti aree: learning, strumenti digitali ben progettati incrementano la motivazione e incoraggiano l'apprendimento più degli strumenti tradizionali; cognitive competence, i digital devices utilizzati come strumento didattico aiutano a migliorare la memoria operativa, l'abilità spaziale e l'attenzione visiva; social interaction, i bambini in età prescolare sono più disposti a collaborare tra loro, instaurando dinamiche di apprendimento peer-to-peer. Si farà riferimento ad una oramai consolidata letteratura che ha evidenziato come l'istruzione assistita da computer (CAI) in età prescolare possa essere estremamente ricca di opportunità, soprattutto in ragione di una sempre maggiore accessibilità e di un uso sempre più precoce e intuitivo dei dispositivi digitali. In particolare si analizzeranno gli elementi che caratterizzano l’introduzione dell’uso di dispositivi di nuova generazione con tecnologia touch, con un alto livello di iconicità, facilmente accessibili ai bambini anche più piccoli, e che possono facilitare lo sviluppo di aspetti cognitivi (intelligenza simultanea e spazio motoria) e sociali, attraverso la condivisione dell’esperienza. Si analizzeranno anche gli aspetti problematici di un uso non appropriato in termini eccessivo tempo, modalità di utilizzo e di contenuti e di accesso non appropriati. Sarà approfondito il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia in merito alla socializzazione ai vecchi e nuovi media e, al completamento del corso, lo studente conoscerà le specifiche abilità del bambino, dalla nascita fino alla scolarizzazione, in relazione al processo di socializzazione ai media, e sarà in grado di fare ricorso a strategie educative che facciano riferimento all’uso di dispositivi analogici e digitali a scuola [Descrittore di Dublino n. 1]; inoltre avrà le competenze per la gestione dei rapporti con la famiglia del bambino in merito alle dimensioni del controllo, del coinvolgimento e della stimolazione all’autonomia nell’uso delle vecchie e nuove tecnologie [Descrittore di Dublino n. 2]. Le competenze trasversali acquisite riguarderanno le capacità critiche e di giudizio in merito alla media education rafforzate dalla partecipazione alle attività teoriche che si avvarranno di esercitazioni pratiche in aula con specifici materiali audovisivi [Descrittore di Dublino n. 3]. Sarà favorito il lavoro in piccoli gruppi con l’obiettivo di stimolare e favorire il senso di appartenenza, condivisione, la capacità di negoziazione e risoluzione dei conflitti, e la partecipazione attiva [Descrittore di Dublino n. 4]. Grazie alla partecipazione a progetti di ricerca (analisi critica delle fonti bibliografiche, somministrazioni di questionari e inserimento dati) nell’ambito della media education lo studente sarà maggiormente in grado di proseguire lo studio in modo autonomo ed approfondire i temi della socializzazione ai vecchi e ai nuovi media che avrà la necessità di studiare [Descrittore di Dublino n. 5].
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METASTASIO RENATA
(programma)
Il corso è articolato in tre parti: una prima parte farà specifico riferimento al tema della Television literacy, passando in rassegna le principali posizioni teoriche relative ai possibili effetti dei bambini della fascia di età 0-3 anni all'esposizione alla tv e ai suoi contenuti. Si analizzeranno caratteristiche specifiche del processo di esposizione alla tv da parte dei bambini, prevalentemente in termini di stili di fruizione associati a differenti modelli famigliari di mediazione alla visione, ma anche in relazione ad assiduità, gradimento e motivazione all’esposizione a specifici programmi, reti e generi. Si esamineranno gli specifici processi di questa fascia di età implicati nella decodifica del messaggio televisivo: attenzione, memorizzazione e comprensione dei testi mediali, ma anche i contenuti da essi veicolati. Particolare attenzione sarà rivolta alle rappresentazioni della realtà nella programmazione televisiva rivolta alla primissima infanzia, evidenziando le potenzialità ma anche le problematiche educative associate alla proposta di modelli comportamentali nelle loro diverse dimensioni: specificità, differenze, condizionamenti, compresi quelli di genere.
I temi discussi in queste lezioni potranno essere studiati sul testo Metastasio R., (2002), La scatola magica. TV, bambini e socializzazione, Carocci, Roma. Una seconda parte del corso affronterà le tematiche relative al rapporto minori- pubblicità approfondendo i seguenti aspetti: La pubblicità televisiva in Italia: da carosello ai giorni d’oggi. L’esposizione alla pubblicità: i processi di fruizione e mediazione famigliare. La percezione della pubblicità: attenzione, memorizzazione e comprensione. Gli atteggiamenti dei bambini nei confronti della pubblicità. I comportamenti di consumo. I contenuti e gli effetti della pubblicità. Il quadro normativo di riferimento. I temi discussi in queste lezioni potranno essere studiati sul testo Metastasio R., (2007), Bambini e pubblicità. Carocci editore, Roma. Una terza parte farà specifico riferimento alle nuove tecnologie come strumenti didattici in ambito scolastico nella fascia di età prescolare, facendo riferimento ad una oramai consolidata letteratura che ha evidenziato come l'istruzione assistita da computer (CAI) in età prescolare possa essere estremamente ricca di opportunità, soprattutto in ragione di una sempre maggiore accessibilità e di un uso sempre più precoce e intuitivo dei dispositivi digitali. In particolare si analizzeranno gli elementi che caratterizzano l’introduzione dell’uso di dispositivi di nuova generazione con tecnologia touch, con un alto livello di iconicità, facilmente accessibili ai bambini anche più piccoli, e che possono facilitare lo sviluppo di aspetti cognitivi (intelligenza simultanea e spazio motoria) e sociali, attraverso la condivisione dell’esperienza. Si analizzeranno anche gli aspetti problematici di un uso non appropriato in termini eccessivo tempo, modalità di utilizzo e di contenuti e di accesso non appropriati. I temi discussi in queste lezioni potranno essere approfondii sul testo Metastasio R., (2021) (a cura di), La media education nella prima infanzia. Percorsi, pratiche e prospettive, Franco Angeli, Milano. ![]() I testi indicati per la preparazione dell'esame sono:
(Date degli appelli d'esame)
I testi indicati per la preparazione dell'esame sono: 1. Metastasio R., (2002), La scatola magica. TV, bambini e socializzazione, Carocci, Roma. 2. Metastasio R., (2007), Bambini e pubblicità. Carocci editore, Roma. 3. Metastasio R., (2021) (a cura di), La media education nella prima infanzia. Percorsi, pratiche e prospettive, Franco Angeli, Milano. Tutte le informazioni relative al corso e le slide delle lezioni saranno progressivamente rese disponibili saranno alla pagina moodle del corso |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1044856 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE
(obiettivi)
Pedagogia interculturale
- Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Padroneggiare conoscenze relative al campo di studio della pedagogia interculturale e alle problematiche educative ad esso connesse, tenendo presenti i saperi relativi all’enciclopedia delle scienze dell’educazione. Comprendere e conoscere i meccanismi psicologici, cognitivi ed emotivi, sottesi all’uso del pregiudizio e dello stereotipo nei contesti eterogenei caratterizzati dalla presenza di diversità di vario tipo (etniche, di genere, di orientamento sessuale, di età, di abilità ecc.). Comprendere e conoscere le fasi dell’acquisizione del pregiudizio e dello stereotipo nell’età evolutiva. Comprendere e conoscere le principali strategie di riduzione del pregiudizio e dello stereotipo sperimentate e da applicare in contesti educativi, in particolare nelle strutture per la prima infanzia (fascia 0-3 anni). - Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding). Essere capace di ideare, progettare e valutare interventi educativi, tenendo conto degli elementi contestuali della situazione (storici, politici, culturali, sociali, economici) e mantenendo una prospettiva interdisciplinare. Saper applicare le strategie di riduzione del pregiudizio apprese in contesti educativi diversi, con particolare attenzione al contesto del nido d’infanzia (fascia 0-3 anni), promuovendo attività che favoriscono atteggiamenti empatici e processi di inclusione e di integrazione. - Autonomia di giudizio (making judgements). Saper riflettere autonomamente sui problemi e sui concetti propri della pedagogia e dell’educazione della didattica interculturale. Saper riflettere in modo autonomo sulle diversità applicando un metodo scientifico e capacità critica e autocritica, raccogliendo da fonti attendibili e combinando in modo logico dati e informazioni. - Abilità comunicative (communication skills). Essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori diversi (esperti, colleghi, utenti). Saper lavorare in gruppo, anche in contesti eterogenei ed essere in grado di mettere in atto processi di mediazione e di negoziazione in situazioni di conflitto tra operatori e tra utenti. - Capacità di apprendere (learning skills). Essere in grado di intraprendere ricerche e approfondimenti relativi al campo della pedagogia interculturale per proseguire in modo autonomo lo studio e coltivare e promuovere la propria autoformazione nel corso della vita e dell’attività professionale. Le attività che concorrono allo sviluppo di queste competenze e abilità sono le seguenti: redazione di un diario di riflessione che accompagna il ciclo di lezioni del corso; lavori di gruppo; attività laboratoriali dedicate principalmente alla fascia d’età 0-3 anni; simulazioni e giochi di ruolo; interventi di esperti.
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SZPUNAR GIORDANA
(programma)
Il corso prenderà in considerazione i principali approcci della pedagogia interculturale al problema del pregiudizio e dello stereotipo e l'educazione al pensiero riflessivo e la promozione a un atteggiamento empatico come efficaci strategie di superamento di un atteggiamento dogmatico e per la realizzazione di una società aperta e democratica, basata sull'integrazione e sull'inclusione sociale e sulla valorizzazione delle differenze.
I nuclei tematici del corso saranno sviluppati come segue: - Presentazione del corso: contenuti, modalità di insegnamento, criteri di valutazione. Ricognizione delle aspettative e dei bisogni formativi degli studenti (1 ora). - Pedagogia e scienze dell'educazione. L'educazione come atto comunicativo (2 ore). - Riflessione e scrittura riflessiva: cosa significa riflettere, come si riflette, la scrittura come strumento di riflessione, la scrittura riflessiva, cosa deve contenere un diario di riflessione e di apprendimento . Laboratorio su experiential learning e reflective writing, lavoro individuale e di gruppo (7 ore). - Definizioni dei concetti principali del corso pregiudizio, stereotipo e discriminazione comportamentale. Tipi di pregiudizio: Pregiudizio etnico e razzismo. Razzismo moderno, razzismo ambivalente, riluttante, automatico, subdolo. Pregiudizi e stereotipi di genere. Sessismo ambivalente. Violenza di genere. Educazione di genere. Ageism. Pregiudizio sull'età (bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani) (8 ore). - Dimensione cognitiva, affettiva e comportamentale del pregiudizio. La categorizzazione come strategia cognitiva. Categorizzazione come assimilazione e differenziazione. Dinamiche di gruppo e pregiudizio. Laboratorio con lavori individuali e di gruppo su visione film e esercizi di perspective taking e di mediazione dei conflitti (8 ore). - Conseguenze cognitive della categorizzazione. Lo stereotipo e la dissonanza cognitiva. Stereotipi e valutazione sociale: valutazione differenziale, pregiudizio verificazionista, distorsione nella rievocazione del passato, errore di attribuzione finale, stereotipi come profezie che si autoavverano. Attività individuali e di gruppo sulle aspettative e sulle distorsioni percettive (6 ore). - Contatto, empatia, identità comune, categorizzazione incrociata e complessità dell'identità come strategie di riduzione del pregiudizio (5 ore). - Il pensiero riflessivo: atteggiamento sperimentale per una mente aperta e interculturale (3 ore). - Laboratorio su pratiche educative interculturali per la prima infanzia (0-3 anni) nel contesto del nido: progettazione e realizzazione di attività con bambini e genitori, uso degli albi illustrati (12 ore). ![]() Dewey, John, Come pensiamo, Milano, Raffaello Cortina, 2019.
(Date degli appelli d'esame)
Mazzara, Bruno, Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna, 1997. Nigris, Elisabetta (a cura di), Pedagogia e didattica interculturale, Milano-Torino, Pearson, 2015. Silva, Clara, Intercultura e cura educativa nel nido e della scuola dell'infanzia, Parma, Edizioni Junior, 2011. S.Co.S.S.E, Scosse in classe. Percorsi trasversali tra il nido e la scuola secondaria per educare alle relazioni, Cagli, Settenove, 2021. |
6 | M-PED/01 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
99779 -
INDICATORI DI QUALITA' DEL SISTEMA FORMATIVO
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO (italiano e inglese)
Indicatori di qualità del sistema formativo / Quality Indicators of Education System OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivi generali Obiettivo generale del corso è la conoscenza dei processi di scolarizzazione di massa, con il conseguente innalzamento progressivo dei titoli di studio raggiunti e la crescente necessità di un raccordo efficace fra istruzione e società, nonché le dinamiche della spesa dedicata a istruzione e formazione. Questi aspetti saranno considerati ripercorrendo i processi che hanno guidato i principali paesi a elaborare diversi sistemi di indicatori per monitorare il funzionamento dei sistemi formativi nazionali, ed in particolare il modello, considerato più qualificato, rappresentato dal sistema di indicatori messo a punto dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) tramite il programma INES (Indicators of Education Systems). Nell'ambito del corso sarà presentata l'evoluzione del sistema di indicatori e l'attuale struttura, con particolare riferimento ai dati riguardanti gli esiti e i risultati relativi al profitto scolastico. A tale scopo saranno anche presi in esame i risultati specifici delle più recenti indagini internazionali realizzate dall'OCSE e dalla IEA (International Association for the Evalutation of Educational Achievement). In particolare sarà considerata in modo dettagliato l’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) per quanto riguarda tutti gli aspetti teorici e operativi di un’indagine educativa: quadri di riferimento, costruzione e collaudo strumenti, somministrazione sul campo, analisi dei risultati. Una parte specifica del corso, corrispondente a 1cfu, sarà dedicata ad un approfondimento su dati e indicatori riguardanti il livello della prima infanzia (classificazione ISCED 0, in particolare 01 e 02); saranno considerati sia i dati internazionali (OCSE, UNESCO) sia i dati nazionali (ISTAT) con approfondimenti sulla realtà locale (servizi disponibili, dinamiche demografiche, stato dei finanziamenti) Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di: conoscere e comprendere i principali problemi di carattere generale relativi all’uso dei dati statistici nelle scienze dell'educazione; saper definire scopi e opportunità di un sistema di indicatori che consideri i dati di funzionamento di un sistema di istruzione, anche su scala locale; conoscere e definire le diverse fasi operative di un’indagine sperimentale in campo educativo; utilizzare i risultati di un’indagine educativa per trarre indicazioni sull’identificazione di criticità e di strategie di miglioramento riguardanti i processi educativi; saper analizzare informazioni e saper riflettere sui problemi relativi al campo di studio, dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di possedere capacità critica e autocritica; possedere competenze strumentali (scrittura, informatica e lingue straniere) riguardanti lo studio dei dati statistici; analizzare criticamente le informazioni quotidiane che presentano dati e risultati riguardanti il sistema educativo; sapersi confrontare con i colleghi sui temi del corso, applicati alle continue informazioni che appaiono sui mezzi di informazione riguardanti l’educazione.
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ASQUINI GIORGIO
(programma)
Obiettivo generale del corso è la conoscenza dei processi di scolarizzazione di massa, con il conseguente innalzamento progressivo dei titoli di studio raggiunti e la crescente necessità di un raccordo efficace fra istruzione e società, nonché le dinamiche della spesa dedicata a istruzione e formazione.
Questi aspetti saranno considerati ripercorrendo i processi che hanno guidato i principali paesi a elaborare diversi sistemi di indicatori per monitorare il funzionamento dei sistemi formativi nazionali, ed in particolare il modello, considerato più qualificato, rappresentato dal sistema di indicatori messo a punto dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) tramite il programma INES (Indicators of Education Systems). Nell'ambito del corso sarà presentata l'evoluzione del sistema di indicatori e l'attuale struttura, con particolare riferimento ai dati riguardanti gli esiti e i risultati relativi al profitto scolastico. A tale scopo saranno anche presi in esame i risultati specifici delle più recenti indagini internazionali realizzate dall'OCSE e dalla IEA (International Association for the Evalutation of Educational Achievement). In particolare sarà considerata in modo dettagliato l’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) per quanto riguarda tutti gli aspetti teorici e operativi di un’indagine educativa: quadri di riferimento, costruzione e collaudo strumenti, somministrazione sul campo, analisi dei risultati. Una parte specifica del corso, corrispondente a 1cfu, sarà dedicata ad un approfondimento su dati e indicatori riguardanti il livello della prima infanzia (classificazione ISCED 0, in particolare 01 e 02); saranno considerati sia i dati internazionali (OCSE, UNESCO) sia i dati nazionali (ISTAT) con approfondimenti sulla realtà locale (servizi disponibili, dinamiche demografiche, stato dei finanziamenti). ![]() - Asquini, G., Qualcosa si muove ma non basta. Primi risultati dell’indagine OCSE-PISA 2015 , in «Education 2.0», 4 febbraio 2017, (Disponibile in file pdf o sul sito www.educationduepuntozero.it)
(Date degli appelli d'esame)
- Asquini, G., Primi risultati del Problem Solving Collaborativo in PISA 2015 , in “ Lifelong, Lifewide Learning (LLL)”, V. 13 N. 30 2017. (Disponibile in file pdf o sul sito http://www.edaforum.it/ojs/index.php/LLL) - Asquini, G., PISA 2015: la lenta evoluzione dei quindicenni italiani, in Notti, A (a cura di) La funzione educativa della valutazione , Pensa Multimedia 2017 (Disponibile in file pdf) - Bottani,N., Tuijnman,A., Indicatori internazionali dell'educazione: struttura, sviluppo e interpretazione , in Valutare l'insegnamento , a cura di OCSE, Armando, 1994, 27-42. (Disponibile in file pdf) - INVALSI, Indagine OCSE-PISA 2015: I risultati degli studenti italiani in Scienze, Matematica e Lettura, Invalsi, Frascati, 2016 (Disponibile in file pdf o reperibile sul sito www.invalsi.it) - OECD, Education at a Glance: OECD Indicators 2018 , OECD Publishing, 2018 (in press) (Disponibile in file pdf o reperibile sul sito www.oecd.org), nel corso delle lezioni verranno indicate le serie di dati da approfondire sulla pubblicazione, - OECD, Education at a Glance: OECD Indicators 2018. Country note. Italy, 2018 (in press) (Disponibile in file pdf o reperibile sul sito www.oecd.org) - OECD, Pisa 2015 Results in Focus , OECD, Paris, 2016 (Disponibile in file pdf o reperibile sul sito www.oecd.org) Durante il corso saranno fornite ulteriori letture, in particolare per la fascia 0-3. |
6 | M-PED/04 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1056303 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA EDUCATIVA
(obiettivi)
Obiettivi generali.
L’insegnamento annuale (12 CFU) si propone di portare lo studente, al termine del corso, a: a) affrontare le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo b) saper analizzare e progettare i diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa. c) padroneggiare le conoscenze relative al campo di studio della pedagogia sociale per approfondire ricerche empiriche relative alcuni problemi educativi nel contesto italiano e internazionale; saper riflettere sul ruolo e la funzione della pedagogia nella sua accezione “sociale”, vale a dire come approccio ai problemi educativi tenendo conto del contesto e dell’interconnessione tra le diverse agenzie educative; d) analizzare alcune ricerche, studi e progetti di intervento sul tema della dispersione nell'istruzione e dell'inclusione scolastica/sociale. L'esclusione e marginalità sociale e culturale è quindi analizzata attraverso statistiche e progetti di intervento, relativi ai drop-out, all'integrazione interculturale tra i banchi, alla promozione e diffusione della (multi)cultura. e) intraprendere ricerche e approfondimenti autonomi nel campo di studi della pedagogia sociale, di lavorare in gruppo anche in contesti eterogenei. Approfondire i diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo. Obiettivi specifici. Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere diversi stili di ricerca in campo educativo, con approfondimento su temi, problemi e progetti di carattere generale relativi a campi di studio della pedagogia sociale, (focus su "dispersione scolastica e formativa"). Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Utilizzare uno schema di progettazione di ricerca-tipo, con discussione e comprensione delle distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati. Focus di ricerca sul tema della dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc). Autonomia di giudizio: L'analisi riflessiva e la ricerca documentata saranno condotte utilizzando la piattaforma Moodle, che con gli strumenti del forum e dei compiti individuali e di gruppo forniranno l'occasione e la formazione di competenze trasversali in termini di capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione a gruppi di lavoro on-line. Abilità comunicative: Durante le lezioni si analizzeranno e discuteranno alcune ricerche e le documentazioni riportate su Moodle, per offrire uno spazio di approfondimento e di dialogo partecipato. Capacità di apprendimento: La richiesta di approfondimento e di ricerca documentata, individuale e di gruppo, metterà gli studenti di fronte alla necessità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della frequenza. Le modalità di blended learning permetteranno di dilatare i tempi e i modi della comprensione e studio delle tematiche generali di metodologia della ricerca e di pedagogia sociale. |
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METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA
(obiettivi)
Obiettivi generali.
L’insegnamento annuale (12 CFU) si propone di portare lo studente, al termine del corso, a: a) affrontare le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo b) saper analizzare e progettare i diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa. c) padroneggiare le conoscenze relative al campo di studio della pedagogia sociale per approfondire ricerche empiriche relative alcuni problemi educativi nel contesto italiano e internazionale; saper riflettere sul ruolo e la funzione della pedagogia nella sua accezione “sociale”, vale a dire come approccio ai problemi educativi tenendo conto del contesto e dell’interconnessione tra le diverse agenzie educative; d) analizzare alcune ricerche, studi e progetti di intervento sul tema della dispersione nell'istruzione e dell'inclusione scolastica/sociale. L'esclusione e marginalità sociale e culturale è quindi analizzata attraverso statistiche e progetti di intervento, relativi ai drop-out, all'integrazione interculturale tra i banchi, alla promozione e diffusione della (multi)cultura. e) intraprendere ricerche e approfondimenti autonomi nel campo di studi della pedagogia sociale, di lavorare in gruppo anche in contesti eterogenei. Approfondire i diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo. Obiettivi specifici. Conoscenza e comprensione: Conoscere e comprendere diversi stili di ricerca in campo educativo, con approfondimento su temi, problemi e progetti di carattere generale relativi a campi di studio della pedagogia sociale, (focus su "dispersione scolastica e formativa"). Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Utilizzare uno schema di progettazione di ricerca-tipo, con discussione e comprensione delle distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati. Focus di ricerca sul tema della dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc). Autonomia di giudizio: L'analisi riflessiva e la ricerca documentata saranno condotte utilizzando la piattaforma Moodle, che con gli strumenti del forum e dei compiti individuali e di gruppo forniranno l'occasione e la formazione di competenze trasversali in termini di capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione a gruppi di lavoro on-line. Abilità comunicative: Durante le lezioni si analizzeranno e discuteranno alcune ricerche e le documentazioni riportate su Moodle, per offrire uno spazio di approfondimento e di dialogo partecipato. Capacità di apprendimento: La richiesta di approfondimento e di ricerca documentata, individuale e di gruppo, metterà gli studenti di fronte alla necessità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della frequenza. Le modalità di blended learning permetteranno di dilatare i tempi e i modi della comprensione e studio delle tematiche generali di metodologia della ricerca e di pedagogia sociale.
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BENVENUTO GUIDO
(programma)
Il corso affronta le principali teorie di riferimento per la metodologia della ricerca e la sperimentazione didattica in contesto educativo, con particolare attenzione a tematiche di pedagogia sociale.
Il corso integrato si compone di due moduli da 6CFU. Modulo "Pedagogia Sociale e ricerca" si propone di studiare alcuni livelli di dispersione del sistema scolastico, formativo e universitario, per rilevare le caratteristiche del percorso di studio che incidono sulle modalità di frequenza e sull'eventuale dispersione e abbandono degli studi (10 ore). Approfondimenti specifici: 1. (14 ore) la dispersione negli studi come oggetto di analisi e di intervento per la pedagogia sociale, mettendo a fuoco: a) i fenomeni educativi contestualizzandoli e localizzandoli in specifiche realtà culturali, economiche, socio-politiche; b) una lettura da diverse angolature attraverso progetti di intervento; c) quelle "fonti" indispensabile per un'indagine sui fenomeni di dispersione (come l'antropologia culturale, la psicologia sociale, la sociologia e la sociologia dell'educazione, le scienze della politica, ecc); 2. (24 ore) documentare alcune tra le diverse ricerche, interventi ed esperienze condotte per contrastare la dispersione nella scuola secondaria superiore, nel sistema della formazione e nel sistema universitario riformato. Modulo "Stili e metodi della ricerca in educazione" si sviluppa come guida all’analisi e alla progettazione dei diversi stili e metodi di ricerca educativa quali la ricerca naturalistica ed etnografica, lo studio di caso, la ricerca-azione, la survey, la ricerca per esperimento, la ricerca misurativa (20 ore). Si presenta analiticamente uno schema di progettazione di ricerca-tipo, illustrando e discutendo le distinte fasi di: a) ideazione e orientamento epistemologico; b) stile metodologico; c) selezione dei destinatari e analisi dei dati; d) presentazione e comunicazione dei risultati (28 ore). Il corso offre quindi approfondimenti e esemplificazioni dei diversi metodi e stili utilizzando la piattaforma moodle, per svolgere attività di analisi e di riflessione autonoma e di gruppo. ![]() Testo base
(Date degli appelli d'esame)
BENVENUTO, G., Stili e metodi della ricerca educativa, Roma, Carocci, 2015 Un testo a scelta tra i seguenti per i non frequentanti BENVENUTO, G., Mettere i voti a scuola:Introduzione alla docimologia, Carocci, Roma, 2003. CASTOLDI, M., Valutare e certificare le competenze, Carocci, Roma, 2016. SORZIO P., La ricerca qualitativa in educazione, Carocci, Roma, 2006. TRINCHERO, R., Manuale della ricerca educativa, Franco Angeli, Milano, 2002. |
6 | M-PED/04 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1020951 -
IGIENE
(obiettivi)
Igiene
Obiettivo del corso è presentare i principali concetti relativi all'Igiene: definizione di salute e salute globale, i determinanti della salute e della malattia, i concetti generali di educazione alla salute, di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) e di promozione della salute. Saranno presentate le misure di prevenzione e controllo del rischio infettivo nelle comunità infantili; i tipi di microrganismi (virus, batteri, parassiti); la disinfezione e la sterilizzazione; i principi di epidemiologia delle malattie infettive, la prevenzione e il controllo; i vaccini e le politiche vaccinali; il comportamento degli educatori nei contesti dei servizi per la prima infanzia, l’igiene del bambino, l’igiene degli oggetti utilizzati dal bambino, l’igiene degli ambienti, i criteri di allontanamento e riammissione nelle comunità infantili. Verranno trattati i temi dell’Igiene della nutrizione: i principali nutrienti e i gruppi di alimenti, indicazioni per una corretta alimentazione. L’alimentazione al nido: allattamento naturale e artificiale, l'alimentazione complementare, l’alimentazione da 1 a 3 anni, le diete speciali. L’Igiene e la sicurezza degli alimenti: salubrità degli alimenti, tossinfezioni alimentari, metodi di conservazione e controllo degli alimenti. Saranno affrontati anche i temi della sicurezza e delle esposizioni a fumo passivo e di terza mano, con attenzione ai rischi per le patologie associate (SIDS, malattie respiratorie, otiti, allergie); la prevenzione degli incidenti domestici e.il Primo soccorso nelle comunità infantili. Al termine del corso lo studente dovrà (Conoscenza e comprensione):: - comprendere i concetti di salute, di prevenzione e di educazione alla salute; - conoscere i fondamenti di epidemiologia e prevenzione delle principali malattie infettive tipiche dell'infanzia; - conoscere gli aspetti igienico-sanitari e nutrizionali dell'alimentazione nell'infanzia. A termine del corso lo studente saprà (Competenze da acquisire): - valutare il rischio di contagio nell'ambito delle collettività infantili e individuare le relative misure di prevenzione e di controllo; - essere consapevole del ruolo dell'educatore nella promozione di sani stili di vita; - saper applicare le conoscenze acquisite per tutelare e promuovere la salute del bambino. - sapere analizzare problemi e dati relativi al campo di studio della disciplina, dimostrando di possedere atteggiamento scientifico e capacità critica e autocritica. |
6 | MED/42 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6 | 48 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||
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PSICOMETRIA
(obiettivi)
L’obiettivo generale del corso sarà quello di fornire agli studenti conoscenze teoriche e strumenti utili legati alla rappresentazione dei dati e alle relative analisi psicometriche per la ricerca in ambito educativo. Il corso prevede una serie di lezioni teoriche a cui susseguono le corrispettive lezioni pratiche di laboratorio.
Le lezioni teoriche saranno suddivise in una parte di lezione frontale, destinata alla formazione degli studenti e un’altra riservata alle domande e alle riflessioni da parte degli stessi. Tali lezioni verteranno sull’uso delle di questionari, sull’approccio alla ricerca empirica con riferimento alle basi teoriche della ricerca quantitativa e psicometrica. Verranno delineate le istruzioni in merito alle rappresentazioni dei dati attraverso tabelle e grafici, l’inserimento e la gestione dei dati tramite il programma Excel e il software per le analisi statistiche Spss e gli assunti psicometrici essenziali per l’utilizzo dei suddetti software. Le lezioni pratiche verranno svolte applicando la teoria, appresa precedentemente, attraverso esercitazioni e prove in itinere sia in aula che a casa. Al termine del corso, lo studente sarà a conoscenza delle basi della ricerca quantitativa applicata all’ambito pedagogico ed educativo in ogni sua fase, conoscerà gli assunti alla base di delle analisi psicometriche, avrà le competenze necessarie per la gestione e l’inserimento di dati e alle analisi preliminari, comprenderà i modelli psicometrici di base e la loro applicazione nel campo specifico della ricerca educativo. [Descrittore di Dublino n.1]. Le competenze acquisite riguarderanno la capacità di saper costruire una una maschera per l’inserimento dati; la creazione e la lettura di grafici che rappresentino i dati, una volta importati; l’importazione del dataset su Spss; la capacità di saper svolgere analisi statistiche preliminari e di base. In relazione a tali competenze, lo studente sarà in grado di applicare tali capacità nel contesto della ricerca educativa. [Descrittore di Dublino n.2]. Le competenze trasversali riguarderanno la capacità di applicare quanto appresso attraverso le lezioni teoriche, al proprio contesto scientifico. Gli studenti saranno in grado, infatti, di interpretare e applicare autonomamente analisi psicometriche, ovvero trasporre le conoscenze teoriche acquisite nel contesto applicativo [Descrittore di Dublino n.3]. Durante tutto il corso, lo studente sarà coinvolto in attività sia individuali che di gruppo, la rendicontazione delle stesse avverrà in forma di discussione in classe o di presentazione attraverso slides. Anche attraverso le esercitazioni a casa, gli studenti dovranno riuscire a rendicontare quanto prodotto, questa volta in autonomia e singolarmente, attraverso un elaborato in forma scritta. Ciò permetterà allo studente di diventare competente nella sintesi e nella chiarezza degli argomenti trattati [Descrittore di Dublino n.4]. Il corso intende rendere gli studenti autonomi per quel che concerne le analisi psicometriche di base, competenza utile soprattutto ai fini della tesi finale o per l’approfondimento di tematiche specifiche nel corso della propria carriera. Lo studente dovrebbe riuscire, in autonomia, ad utilizzare il software Spss per quel che concerne le prime analisi, comprendendo sia il procedimento, che la teoria che né è alla base. [Descrittore di Dublino n.5].
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CHIRUMBOLO ANTONIO
(programma)
Il contenuto del corso è articolato e suddiviso in quattro nuclei tematici.
Una prima parte riguarda tematiche di introduzione generale in cui vengono affrontati argomenti legati alla misura in psicologia e nelle scienze sociali. Gli argomenti specifici sono: la quantificazione e la misura in psicologia e nelle scienze sociali; i test psicologici e le loro classificazioni; i test di performance e il loro utilizzo nelle scienze della formazione (p.es. test INVALSI, PISA etc); l’attendibilità e la validità delle misure; tipi variabili e le scale di misura. Una seconda parte del corso prevede la trattazione della statistica descrittiva e riguarda i seguenti argomenti: le distribuzioni di frequenze; tabelle e grafici per la rappresentazione e la sintesi dei dati; indici di tendenza centrale (p.es. moda, mediana e media) e di variabilità (p.es. deviazione standard, varianza); la standardizzazione delle misure e i punteggi standard; la distribuzione normale e il suo uso in psicologia e nelle scienze sociali. La terza parte riguarda lo studio delle relazioni tra variabili i cui argomenti specifici riguardano la correlazione di Pearson e la regressione lineare semplice. Cenni sulle correlazioni non parametriche. La quarta parte riguarda la probabilità e la statistica inferenziale, i cui argomenti specifici sono: il con-cetto di probabilità; popolazioni e campioni; cenni sulle diverse distribuzioni campionarie e il loro utilizzo (curva normale, t di Student e Chi-quadrato); la statistica inferenziale; la stima dei parametri (intervallo di fiducia); la verifica delle ipotesi e la decisione statistica; errori di I e di II tipo; la potenza di un test sta-tistico; la verifica delle ipotesi sulle medie, sulle frequenze, sulle proporzioni e le percentuali; verifica delle ipotesi su un campione e su due campioni indipendenti e correlati; test parametrici (p.es. t di Student) e non parametrici per la verifica delle ipotesi (chi-quadrato). Verifica delle ipotesi per il coefficiente di correlazione. ![]() Testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
1) Per ciò che riguarda la parte teorica il testo di riferimento è: Ercolani, A.P., Areni, A., e Leone, L. (2008). Elementi di Statistica per la psicologia. Bologna: Il Mulino. (da fare cap. I, II, III, IV, V, VI; da non fare cap. VII, VIII) 2) Per ciò che riguarda la parte pratica di esercizi, i testi consigliati sono: Areni A., Scalisi T.G., Bosco A., e Caffò A.O. (2020). Esercitazioni di psicometria: Problemi ed esercizi svolti e commentati. Milano: Edra. Barbaranelli C., Areni A., Ercolani A.P., e Gori F. (2000). 450 quesiti di Statistica Psicometrica e Psicometria. Milano: L.E.D. 3) Eventuali materiali didattici integrativi (p.es. lucidi, articoli, capitoli etc) verranno forniti dal docente durante il corso nella sua pagina elearning, preferibilmente al termine di ogni unità didattica. |
6 | M-PSI/03 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO PER LA PRIMA INFANZIA
(obiettivi)
Psicologia dello sviluppo per la prima infanzia
L’obiettivo generale del corso è approfondire la comprensione dei cambiamenti che avvengono nel bambino dalla nascita fino ai 3 anni. Il corso è diviso in due parti tra loro concettualmente interconnesse. Nella prima parte saranno introdotte le teorie “classiche” per arrivare ai contributi teorici più recenti in psicologia dello sviluppo e dell’educazione. Nella seconda parte del corso si analizzerà lo sviluppo del bambino tra 0-3 anni in riferimento soprattutto allo sviluppo motorio, del linguaggio, cognitivo e socio-relazionale. Sarà approfondito il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia. Al completamento del corso lo studente sarà in grado di comprendere i cambiamenti biologici, fisici, cognitivi, emotivi, linguistici e socio-culturali nell’arco di vita ai tre anni. Avrà inoltre una conoscenza di base del ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi dell’infanzia e delle buoni prassi per l’inserimento del bambino all’asilo nido. Le competenze acquisite riguarderanno una maggiore capacità lavorare con i bambini nella zona di sviluppo prossimale. Nello specifico l’approfondimento nella fascia d’età 0-3 anni permetterà di comprendere meglio lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita e il ruolo dell’educatrice/dell’educatore nei nidi. Le competenze trasversali acquisite riguarderanno le capacità relative l’osservazione del bambino nella fascia d’età 0-3 anni che permetteranno di verificare empiricamente le teorie psicologiche studiate relativamente allo sviluppo motorio, del linguaggio, cognitivo, socio-relazionale. Grazie alla partecipazione al corso lo studente sarà maggiormente in grado di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita ed approfondire i temi della psicologia dello sviluppo che avrà la necessità di studiare.
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SETTE STEFANIA
(programma)
Il corso di propone di comprendere lo sviluppo del bambino nel periodo che va dalla nascita fino ai 3 anni. A tal fine, il corso sarà suddiviso in due parti. Nella prima parte (circa le prime quattro settimane - 20 ore) i contenuti che verranno affrontati riguarderanno le teorie classiche e i contributi più recenti della psicologia dello sviluppo, prestando particolare attenzione alla costruzione delle prime relazioni e alla teoria dell’attaccamento.
Nelle ultime settimane (circa 28 ore), il corso focalizzerà la sua attenzione sullo sviluppo linguistico, cognitivo, l'autoregolazione e il temperamento. In questa parte del corso, verranno approfonditi il ruolo dell’educatrice/educatore nel nido dell’infanzia e le buone prassi per l’inserimento/l'ambientamento del bambino al nido. Lo studente al termine del corso acquisirà conoscenze utili per comprendere lo sviluppo del bambino dai 0 ai 3 anni di vita facendo riferimento allo sviluppo cognitivo, linguistico, sociale e al ruolo dell’educatore/educatrice nel nido. Gli argomenti trattati saranno i seguenti: - teorie di riferimento in psicologia dello sviluppo; - sviluppo sociale; - attaccamento; - autoregolazione e il controllo; - comprensione emotiva; - sviluppo cognitivo; - il gioco; - qualità della relazione con l'educatore/insegnante; - ambientamento al nido; - incontro con le famiglie; - gli spazi, la vita quotidiana al nido; -la documentazione al nido; -la continuità 0-6 anni. ![]() 1.Murray, L. (2015). Le prime relazioni del bambino. Dalla nascita a due anni, i legami fondamentali per lo sviluppo. Raffaello Cortina Editore;
(Date degli appelli d'esame)
2.Galardini, A. L. (2020). L’educazione al nido. Carocci Faber; 3.Materiali di approfondimento forniti a lezione e reperibili sulla pagina elearning del corso al seguente link https://elearning.uniroma1.it/ (per la chiave di iscrizione scrivere una email alla docente: stefania.sette@uniroma 1.it). |
6 | M-PSI/04 | 48 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||
10589653 -
PEDAGOGIA DEI SERVIZI EDUCATIVI
(obiettivi)
Pedagogia dei servizi educativi
Obiettivo del corso è presentare i diversi servizi educativi, la loro nascita e il loro sviluppo e analizzare gli aspetti della professionalità dell'educatore nei servizi per l'infanzia. In particolare si presterà attenzione agli aspetti relativi alla progettazione e organizzazione dei diversi servizi educativi. A termine del corso lo studente dovrà (Conoscenza e comprensione): • Conoscere i principali servizi educativi e la normativa per la loro gestione • Conoscere il ruolo dell’educatore nei servizi educativi • Conoscere la pratica educativa nei servizi per la prima infanzia A termine del corso lo studente saprà (Competenze da acquisire): • progettare servizi per la prima infanzia. • utilizzare conoscenze e competenze critiche e autocritiche necessarie per la progettazione e la realizzazione di diversi servizi educativi rivolte a bambini dagli zero ai tre anni. • utilizzare strumenti di valutazione/autovalutazione della qualità dei servizi al fine di riflettere sulla propria professionalità. • sviluppare un pensiero critico e autonomo sui vari contenuti appresi. |
6 | M-PED/01 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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AAF1010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Consentire allo studente l'elaborazione di un testo che approfondisca tematiche relative all'area delle Scienze dell'Educazione studiate durante i tre anni del corso.
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12 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||
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1012228 -
DIDATTICA DELLA GEOMETRIA E DELLO SPAZIO
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO Didattica della geometria e dello spazio / Didactic of geometry and space
OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo generale del corso è far incontrare un approccio “amicale” verso la matematica e affrontare questioni legate anche a discipline scientifiche, in particolare alla geometria e all’astronomia, superando paure e disinteresse sviluppate spesso nella scolarità precedente. Far inoltre sperimentare attraverso l’esempio vissuto, modalità diversificate e attive di insegnamento-apprendimento. A tal fine agli studenti vengono proposti dei “laboratori adulti” in cui sono coinvolti e impegnati in prima persona in attività esplorative e conoscitive anche di media durata (due mesi) e in cui anche il loro corpo in movimento permette un incontro attivo con lo spazio ambiente. In una seconda fase per i vari contenuti vengono affrontate le problematiche relative alla loro trasposizione didattica e al loro senso pedagogico, in relazione a diverse età e condizioni. In parallelo durante il corso vengono proposte attività individuali di osservazione in natura e di registrazione e rappresentazione con vari linguaggi delle osservazioni effettuate, di interpretazione collettiva di queste e di costruzione di modelli dinamici al fine di saper schematizzare fenomeni naturali oggetto di osservazione, anche con grafici e tabelle opportuni. Saper raccogliere con sistematicità e interpretare dati relativi al campo di studio della didattica delle scienze, e riflettere su problemi relativi, dimostrando di possedere atteggiamento scientifico e cooperativo e capacità critica e autocritica. Risultati di apprendimento - Conoscenze acquisite: gli studenti che abbiano superato l'esame saranno in grado di affrontare argomenti di carattere scientifico con atteggiamento curioso e critico, sapendo distinguere una fase descrittiva da una fase di interpretazione e ricerca di cause. Avranno riconosciuto il carattere locale e relativo degli errori e la loro gestione a scopi didattici. Avranno colto la valenza epistemologica di alcune difficoltà di apprendimento e di alcune modalità di insegnamento di aspetti della matematica. Avranno conosciuto le differenze fra il carattere continuo di alcuni fenomeni naturali e il carattere discreto della loro registrazione attraverso la scelta e l’uso di strumenti pertinenti. Al completamento del corso lo studente avrà inoltre una conoscenza di base di aspetti didattici quali la necessità dell’acquisizione delle concezioni inziali di chi apprende, l’attenzione agli ostacoli didattici e la scelta di modalità utili a far evolvere le concezioni inziali ampliandone il campo dei significati. [Descrittore di Dublino n. 1]. Le competenze acquisite riguarderanno una maggiore capacità a lavorare in gruppo, a formulare domande con linguaggio chiaro e tecnicamente corretto, a riflettere sul proprio apprendimento e sulle proprie difficoltà e incertezze conoscitive. Avrà integrato modalità di uso del proprio corpo e delle proprie capacità sensoriali tra gli strumenti del conoscere. [Descrittore di Dublino n. 2]. Le competenze trasversali acquisite riguardano la capacità critiche e di giudizio potenziate dalla partecipazione alle attività di riflessione e di laboratorio e alla capacità di porsi domande. [Descrittore di Dublino n. 3]. Le attività intermedie del corso e quelle finali dette “Le bancarelle delle scienze” organizzate dagli studenti in gruppi e presentate ad un pubblico di allievi di età diverse e di insegnanti, permetteranno di affinare competenze espositive, di scelta di domande, materiali e problemi pertinenti, anche in base all’età a cui ci si rivolge. [Descrittore di Dublino n. 4]. Attraverso la discussione tra pari, all’incontro con neolaureati e la partecipazione a seminari tematici lo studente sarà maggiormente in grado di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita ed approfondire i temi scientifici e quelli specifici della progettazione in ambito educativo [Descrittore di Dublino n. 5]. Risultati di apprendimento - Competenze acquisite: gli studenti che abbiano superato l'esame saranno in grado di preparare attività relative alla presentazione di alcuni aspetti e temi delle scienze tenendo presenti alcune soluzioni a varie difficoltà di tipo didattico. Riflettere sulle specificità di un approccio alle scienze aperto alla complessità, che coinvolge la persona nella sua totalità e affinare la percezione dei fenomeni naturali. Valorizzare l’operatività concreta legata al pensare e al progettare oggetti e strumenti. Esprimere verbalmente le tematiche del lavoro del corso.
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LANCIANO NICOLETTA
(programma)
Nel corso vengono affrontate alcune problematiche relative alla didattica delle scienze della natura, delle scienze sperimentali e matematiche: l'analisi delle concezioni iniziali di chi apprende, delle ipotesi ingenue e di senso comune legate alla vita quotidiana; l'analisi degli ostacoli epistemologici e didattici nei processi di insegnamento-apprendimento; i diversi modi per conoscere e far evolvere le concezioni iniziali.
Si fa riferimento a diversi quadri teorici elaborati nella didattica delle discipline scientifiche considerando le problematiche della complessità, con speciale attenzione alla geometria e all'astronomia. La riflessione è portata sugli spazi dell'azione didattica e sul significato del termine "laboratorio" nella didattica delle scienze sperimentali e matematiche: laboratorio attrezzato, laboratorio nella natura, laboratorio del pensiero. Viene dato spazio alla riflessione sulla scelta dei materiali e degli strumenti, la loro costruzione e il loro uso per l’incontro con diverse discipline scientifiche. Gli ambiti considerati sono sia quelli formali sia quelli non formali. Alcune dei temi esemplificativi variano anche in relazione alle reazioni del gruppo con cui il sapere viene co-costruito e ad eventi, di tipo naturale o culturale, di ogni anno. I contenuti del corso sono strettamente intrecciati ad esempi di diverse modalità di gestione di una lezione attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti e la loro metariflessione. ![]() N. Lanciano, Strumenti per i giardini del cielo, Ed Spaggiari-Junior, III edizione 2017
(Date degli appelli d'esame)
Un secondo testo è variabile a seconda del percorso dell’anno e della frequenza o meno. dispense |
6 | MAT/04 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
10589626 -
PSICOLOGIA CLINICA DELL'INFANZIA
(obiettivi)
Psicologia clinica dell’infanzia
Obiettivo del corso è presentare i principali quadri clinici che si possono manifestare nella prima infanzia, la loro matrice relazionale, la loro possibile espressione nei contesti istituzionali, insieme al le principali tecniche osservative ad ispirazione psicodinamica nei contesti della prima infanzia per comprendere le dinamiche interattive proprie delle istituzioni della prima infanzia. Al termine del corso, lo studente possiede (Conoscenza e comprensione): - le conoscenze di base per l'inquadramento diagnostico ed i trattamenti clinici relativi ai disturbi dell'età evolutiva. A termine del corso lo studente saprà (Competenze da acquisire): - indicare le classificazioni diagnostiche del DSM relative ai disturbi dell'età evolutiva e delle relazioni familiari; - interpretare i disturbi dell'età evolutiva e delle relazioni familiari in prospettiva psicodinamica;, - stabilire un protocollo di assessment relativo ai disturbi dell'età evolutiva e delle relazioni familiari.
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CIMINO SILVIA
(programma)
Il programma didattico sarà suddiviso nelle seguenti aree tematiche generali: 1) introduzione alla psicologia clinica dell'infanzia e approfondimento teorico clinico della "Developmental Psychopathology"; 2) area dello sviluppo ad espressione somatica, che comprende la trattazione dei disturbi ad espressione psicosomatica e i disturbi alimentari infantili; 3) area dello sviluppo relazionale, che comprende i disturbi della regolazione emotiva, dell'attaccamento e dello spettro autistico; 3) area dello sviluppo affettivo, che comprende i disturbi d'ansia, ossessivi-compulsivi e le fobie; 4) area dello sviluppo del comportamento reattivo, che comprende i disturbi del controllo degli impulsi, e i quadri clinici legati allo stress e al trauma.
Le 48 ore di insegnamento saranno suddivise in: 20 ore di lezioni frontali dedicate all'esame dei diversi quadri clinici, alla conoscenza della loro espressione sintomatica nelle diverse fasi dell'infanzia, alla comprensione del significato psicodinamico dei sintomi manifestati dai bambini, all'approfondimento della differenza tra le manifestazioni psicopatologiche presentate dai bambini e quelle che possono insorgere nell'adolescenza e nell'età adulta e all'utilizzo di adeguati strumenti di valutazione, diagnosi e pianificazione degli interventi specifici per questa fase del ciclo di vita, attraverso la presentazione di strumenti validati per la popolazione infantile a livello nazionale e internazionale. Inoltre, 10 ore saranno dedicate all'approfondimento dell'esposizione dei concetti chiave della psicopatologia infantile nella prospettiva psicodinamica nel campo dei disturbi alimentari infantili. Infine, 18 ore saranno dedicate alla descrizione e all'utilizzo degli strumenti di valutazione per l'infanzia, con riferimento a questionari di autovalutazione e interviste semi-strutturate. Gli studenti avranno la possibilità di osservare i bambini attraverso materiale videoregistrato in contesti clinici, di apprendere praticamente l'uso delle tecniche proposte e di discutere in gruppo. ![]() Tambelli R. (2017), Manuale di Psicopatologia dell'infanzia, Il Mulino, Bologna.
(Date degli appelli d'esame)
Cimino S. (2011), Psicodinamica dell'alimentazione Infantile. Il Pensiero Scientifico, Roma. |
6 | M-PSI/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |