Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1044096 -
RETI SOCIALI E STILI DI VITA - LABORATORIO DI RICERCA APPLICATA
(obiettivi)
L’insegnamento fornisce i concetti, le teorie e le tecniche di ricerca per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita
Conoscenza e capacità di comprensione: primo obiettivo del corso è fornire un’adeguata conoscenza del quadro concettuale e teorico di riferimento per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita, e una preparazione metodologica mirata sia alle tecniche di raccolta delle informazioni sia a quelle di analisi più adatte in tale ambito di studio. Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Secondo obiettivo del corso è fornire le capacità di usare le conoscenze acquisite tenendo conto delle specificità dei diversi ambiti in cui viene applicata l’analisi delle reti e degli stili di vita. Il corso consentirà di acquisire competenze di tipo logico-analitico tramite la realizzazione del lavoro progettuale; migliorare le competenze di tipo comunicativo tramite l’esposizione in aula del lavoro realizzato, anche attraverso l’ausilio di supporti appositamente progettati (slide, audiovisivi, infografiche, ecc.); avviare gli studenti alla sperimentazione di modalità di cooperazione tra pari (lavoro di gruppo); migliorare le capacità di scrittura (presentazione di un breve resoconto scritto del progetto). Autonomia di giudizio: Ulteriore obiettivo specifico del corso riguarda la capacità di analisi e riflessione in forma autonoma, attraverso la lettura critica del dibattito e dei modelli interpretativi, l’analisi e la discussione in classe di ricerche empiriche italiane e internazionali sulle reti e gli stili di vita, la realizzazione di progetti di gruppo con l’obiettivo di applicare le conoscenze acquisite, ponendo particolare attenzione al ruolo svolto dalla comunicazione all’interno delle dinamiche sociali. Abilità comunicative: il corso mira inoltre a sviluppare abilità comunicative attraverso la presentazione e la discussione in aula dei lavori di gruppo e tramite la partecipazione a dibattiti con ospiti esterni. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita: attraverso l’analisi e la riflessione sul quadro teorico e metodologico e la realizzazione di progetti mirati, il corso mira a fornire abilità e padronanza del lessico e delle tecniche specifiche della disciplina per mettere lo studente nelle condizioni di proseguire il suo progetto formativo. |
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LABORATORIO DI RICERCA APPLICATA
(obiettivi)
L’insegnamento fornisce i concetti, le teorie e le tecniche di ricerca per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita
Conoscenza e capacità di comprensione: primo obiettivo del corso è fornire un’adeguata conoscenza del quadro concettuale e teorico di riferimento per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita, e una preparazione metodologica mirata sia alle tecniche di raccolta delle informazioni sia a quelle di analisi più adatte in tale ambito di studio. Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Secondo obiettivo del corso è fornire le capacità di usare le conoscenze acquisite tenendo conto delle specificità dei diversi ambiti in cui viene applicata l’analisi delle reti e degli stili di vita. Il corso consentirà di acquisire competenze di tipo logico-analitico tramite la realizzazione del lavoro progettuale; migliorare le competenze di tipo comunicativo tramite l’esposizione in aula del lavoro realizzato, anche attraverso l’ausilio di supporti appositamente progettati (slide, audiovisivi, infografiche, ecc.); avviare gli studenti alla sperimentazione di modalità di cooperazione tra pari (lavoro di gruppo); migliorare le capacità di scrittura (presentazione di un breve resoconto scritto del progetto). Autonomia di giudizio: Ulteriore obiettivo specifico del corso riguarda la capacità di analisi e riflessione in forma autonoma, attraverso la lettura critica del dibattito e dei modelli interpretativi, l’analisi e la discussione in classe di ricerche empiriche italiane e internazionali sulle reti e gli stili di vita, la realizzazione di progetti di gruppo con l’obiettivo di applicare le conoscenze acquisite, ponendo particolare attenzione al ruolo svolto dalla comunicazione all’interno delle dinamiche sociali. Abilità comunicative: il corso mira inoltre a sviluppare abilità comunicative attraverso la presentazione e la discussione in aula dei lavori di gruppo e tramite la partecipazione a dibattiti con ospiti esterni. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita: attraverso l’analisi e la riflessione sul quadro teorico e metodologico e la realizzazione di progetti mirati, il corso mira a fornire abilità e padronanza del lessico e delle tecniche specifiche della disciplina per mettere lo studente nelle condizioni di proseguire il suo progetto formativo.
Canale: 1
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MARTIRE FABRIZIO
(programma)
Il corso prevede una prima parte di lezioni di carattere frontale orientata a offrire i riferimenti teorico-epistemologici dell'analisi sociologica delle reti e degli stili di vita e ad illustrare le differenti tecniche di rilevazione e analisi tipiche di questo ambito di studi. Una seconda parte sarà dedicata alla realizzazione di lavori di gruppo che permettano agli studenti di mettere alla prova e affinare le conoscenze e le competenze acquisite nella prima parte del corso.
Il corso è articolato nei seguenti nuclei tematici: a) Quadro teorico e metodologico di riferimento dell'analisi sociologica delle reti e degli stili di vita (30 ore); b) Presentazione e discussione di ricerche empiriche nazionali e internazionali che si basano sull'analisi sociologica delle reti e degli stili di vita in diversi ambiti tematici (14 ore); c) lavori di gruppo in aula per applicare le competenze acquisite (28 ore). 1) Paola Di Nicola (2015) La rete: metafora dell'appartenenza. Analisi strutturale e paradigma di rete. Milano: Angeli.
(Date degli appelli d'esame)
2) Istat (2018) Rapporto annuale 2018. La situazione del Paese. Roma: Istat. Sono da studiare: Introduzione, Capitolo 3 (La popolazione, le reti e le relazioni sociali), Capitolo 4 (Il valore aggiunto delle reti) 3) Piermarco Aroldi (2015) Famiglie connesse. Social network e relazioni familiari online. "Media education. Studi e ricerche", vol 6, n. 1, pp.: 1-17 4) Elisa Belotti (2008) Forme e risorse delle reti amicali per i giovani single. "Rassegna italiana di sociologia", n. 4, pp.: 607-638, doi: 10.1423/28148
Canale: 2
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SOFIA CRISTINA
(programma)
Nel modulo laboratoriale (24 ore) si procederà all’analisi delle proposte progettuali presentate dagli studenti e sarà fornita la preparazione metodologica necessaria alla realizzazione dei project work.
Tale lavoro costituirà l’occasione per applicare le conoscenze teoriche acquisite nella prima parte del corso. Frequentanti: svolgimento di un project work e lettura di un saggio sull'argomento prescelto per il progetto.
(Date degli appelli d'esame)
Non frequentanti: Lettura di un saggio e di un report di ricerca da concordare con la docente. |
3 | SPS/07 | 24 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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RETI SOCIALI E STILI DI VITA
Canale: 1
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MARTIRE FABRIZIO
(programma)
Il corso prevede una prima parte di lezioni di carattere frontale orientata a offrire i riferimenti teorico-epistemologici dell'analisi sociologica delle reti e degli stili di vita e ad illustrare le differenti tecniche di rilevazione e analisi tipiche di questo ambito di studi. Una seconda parte sarà dedicata alla realizzazione di lavori di gruppo che permettano agli studenti di mettere alla prova e affinare le conoscenze e le competenze acquisite nella prima parte del corso.
Il corso è articolato nei seguenti nuclei tematici: a) Quadro teorico e metodologico di riferimento dell'analisi sociologica delle reti e degli stili di vita (30 ore); b) Presentazione e discussione di ricerche empiriche nazionali e internazionali che si basano sull'analisi sociologica delle reti e degli stili di vita in diversi ambiti tematici (14 ore); c) lavori di gruppo in aula per applicare le competenze acquisite (28 ore). 1) Paola Di Nicola (2015) La rete: metafora dell'appartenenza. Analisi strutturale e paradigma di rete. Milano: Angeli.
(Date degli appelli d'esame)
2) Istat (2018) Rapporto annuale 2018. La situazione del Paese. Roma: Istat. Sono da studiare: Introduzione, Capitolo 3 (La popolazione, le reti e le relazioni sociali), Capitolo 4 (Il valore aggiunto delle reti) 3) Piermarco Aroldi (2015) Famiglie connesse. Social network e relazioni familiari online. "Media education. Studi e ricerche", vol 6, n. 1, pp.: 1-17 4) Elisa Belotti (2008) Forme e risorse delle reti amicali per i giovani single. "Rassegna italiana di sociologia", n. 4, pp.: 607-638, doi: 10.1423/28148
Canale: 2
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SOFIA CRISTINA
(programma)
Nel modulo laboratoriale (24 ore) si procederà all’analisi delle proposte progettuali presentate dagli studenti e sarà fornita la preparazione metodologica necessaria alla realizzazione dei project work.
Tale lavoro costituirà l’occasione per applicare le conoscenze teoriche acquisite nella prima parte del corso. Frequentanti: svolgimento di un project work e lettura di un saggio sull'argomento prescelto per il progetto.
(Date degli appelli d'esame)
Non frequentanti: Lettura di un saggio e di un report di ricerca da concordare con la docente. |
6 | SPS/07 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 96 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1538 -
LABORATORIO DI INGLESE SPECIALISTICO
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è di fornire agli studenti una conoscenza sufficientemente ampia del lessico in lingua inglese relativa al mondo del business e del marketing. Tale padronanza viene acquisita attraverso il consolidamento delle abilità di base della lingua (parlato, ascolto, lettura e scrittura), per permettere la comprensione di testi specialistici in vari contesti, favorendo inoltre lo studio autonomo e la pratica di abilità communicative utili per l’attività lavorativa.
1. Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso parte da un livello intermedio e intermedio-avanzato (B2), per arrivare ad affrontare testi e materiali specialistici di livello C1. Si richiederebbe, pertanto, che all’inizio del corso gli studenti abbiano una conoscenza dell’inglese almeno al livello intermedio. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli aspetti teorici riguardanti la lingua inglese sono affiancati da esercitazioni pratiche mirate di varia tipologia. In tal modo gli studenti potranno applicare la lingua inglese, sia attraverso specifiche tecniche di studio, sia mettendo a frutto le esercitazioni svolte. 3. Autonomia di giudizio degli studenti: gli studenti sono incoraggiati a coltivare una maggiore autonomia di apprendimento e di sviluppo di analisi critica rispetto alle tipologie dei testi e al loro contenuto. 4. Capacità di comunicare quanto si è appreso: Attraverso un approccio didattico sostanzialmente interattivo, gli studenti sono incoraggiati a partecipare attivamente alla didattica con contributi e presentazioni. Ciò contribuisce a sviluppare le capacità comunicative in lingua inglese a sviluppare e applicare quanto appreso durante il corso. 5. Capacità proseguire negli studi in modo autonomo: Alla fine del corso si presume che gli studenti frequentanti abbiano acquisito una conoscenza della lingua specialistica che permetta loro applicare tale conoscenza a varie situazioni e contesti. Dalla comprensione alla capacità di produrre testi specialistici e di comunicare efficacemente attraverso forme appropriate della lingua inglese. Tali strumenti e capacità permetteranno agli studenti di approfondire lo studio della lingua inglese specialistica proseguendo anche in modo autonomo quando verranno in contatto con il mondo del lavoro.
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DI FERRANTE LAURA
(programma)
Il corso è stato ideato per introdurre gli studenti e le studentesse allo studio dell'inglese per scopi specifici. Il nodo centrale è costituito dall'analisi contrastiva dell'inglese tecnico-scientifico e di quello divulgativo. Gli argomenti trattati nel corso includono: il linguaggio accademico, i testi scientifici, il linguaggio divulgativo, la divulgazione della scienza, coesione e coerenza, struttura e analisi di articoli scientifici e giornalistici.
Il corso ha un approccio teoretico e pratico al contempo: la teoria viene presentata come strumento per lavorare sui testi autentici. Slide del corso
(Date degli appelli d'esame)
Di Ferrante, L. Pizziconi, S., Attardo S., Chapter 22 Technical Scientific Languages. In Laura Di Ferrante, Sergio Pizziconi, & Salvatore Attardo, Discovering English grammar and variation. Pisa: Pacini Editore. Grego, K. (2013). “The physics you buy in supermarkets” Writing science for the general public: the case of Stephen Hawking. In S. Kermas & T. Christiansen (Eds.), The popularization of specialized discourse and knowledge across Communities and cultures (pp. 149–172). Bari: EDIPUGLIA. Halliday, M.A.K.. (1989). Some grammatical problems. In Jonathan Webster (Ed.) The Language of Science M.A.K. Halliday(pp. 159–180). London: Continuum. Luzón, M. J. (2013). Public Communication of Science in Blogs: Recontextualizing Scientific Discourse for a Diversified Audience. Written Communication, 30(4), 428–457. https://doi.org/10.1177/0741088313493610 Wilson, A. (2009). Speech, writing and discourse type. In J. Culpeper, F. Katamba, P. Kerswill, R. Wodak, & T. McEnery (Eds.), English Language: Description, Variation and Context (pp. 425-438). Basingstoke: Palgrave Macmillan. |
3 | 36 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1048061 -
TRANSMEDIA STUDIES - LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di analizzare i nuovi universi narrativi
interessati dal fenomeno della convergenza culturale e mediale. All’approfondimento delle conoscenze teoriche si intende affiancare quello delle competenze pratiche relative all’ideazione e alla realizzazione di differenti tipologie di prodotti transmediali. Attraverso un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione i contributi della psicanalisi, della sociologia e dei media studies, il corso punta inoltre ad analizzare come figure, archetipi, simboli e forme dell’immaginario collettivo svolgano un ruolo fondamentale nella produzione di contenuti culturali. 1. Conoscenza e comprensione. Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie atte a comprendere i cambiamenti che interessano le industrie creative contemporanee, con particolare a forme narrative sempre più complesse e connesse tra loro; inoltre, offre gli strumenti idonei alla comprensione delle modalità di ideazione e diffusione di progetti transmediali, alla luce delle innovazioni introdotte dalla convergenza mediale e dalla cultura partecipativa. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso offre l’opportunità di acquisire le competenze idonee alla progettazione, alla gestione e alla realizzazione di contenuti creativi distribuiti su differenti piattaforme mediali. 3. Nel corso delle lezioni agli studenti vengono proposte attività di laboratorio, esercitazioni in itinere su specifici casi di studio, con l’obiettivo di sviluppare abilità critiche per l’analisi di prodotti transmediali. Sono anche previsti momenti di confronto e discussione in aula. 4. Nell’ambito del laboratorio gli studenti sono chiamati a presentare i lavori realizzati grazie alle competenze acquisite, mediante l’utilizzo di supporti multimediali (slide, video, pitch) e a sviluppare abilità espositive efficaci. 5. Gli strumenti teorici sono orientanti all’acquisizione di un metodo di studio e ricerca adeguato all’analisi di contenuti transmediali. |
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LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di analizzare i nuovi universi narrativi
interessati dal fenomeno della convergenza culturale e mediale. All’approfondimento delle conoscenze teoriche si intende affiancare quello delle competenze pratiche relative all’ideazione e alla realizzazione di differenti tipologie di prodotti transmediali. Attraverso un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione i contributi della psicanalisi, della sociologia e dei media studies, il corso punta inoltre ad analizzare come figure, archetipi, simboli e forme dell’immaginario collettivo svolgano un ruolo fondamentale nella produzione di contenuti culturali. 1. Conoscenza e comprensione. Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie atte a comprendere i cambiamenti che interessano le industrie creative contemporanee, con particolare a forme narrative sempre più complesse e connesse tra loro; inoltre, offre gli strumenti idonei alla comprensione delle modalità di ideazione e diffusione di progetti transmediali, alla luce delle innovazioni introdotte dalla convergenza mediale e dalla cultura partecipativa. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso offre l’opportunità di acquisire le competenze idonee alla progettazione, alla gestione e alla realizzazione di contenuti creativi distribuiti su differenti piattaforme mediali. 3. Nel corso delle lezioni agli studenti vengono proposte attività di laboratorio, esercitazioni in itinere su specifici casi di studio, con l’obiettivo di sviluppare abilità critiche per l’analisi di prodotti transmediali. Sono anche previsti momenti di confronto e discussione in aula. 4. Nell’ambito del laboratorio gli studenti sono chiamati a presentare i lavori realizzati grazie alle competenze acquisite, mediante l’utilizzo di supporti multimediali (slide, video, pitch) e a sviluppare abilità espositive efficaci. 5. Gli strumenti teorici sono orientanti all’acquisizione di un metodo di studio e ricerca adeguato all’analisi di contenuti transmediali.
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LEONZI SILVIA
(programma)
Il Corso è rivolto agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo, indirizzo Media Studies.
Nella prima parte del corso (30h) si intende approfondire il dibattito che si è sviluppato nell’ambito dei Transmedia Studies. In questa prospettiva, i concetti di convergenza tecnologica e culturale costituiscono il punto di partenza per l’analisi dei principali contributi scientifici allo studio del transmedia. Dal punto di vista delle industrie creative, la circolazione di prodotti transmediali viene illustrata attraverso le dimensioni relative alle strategie produttive e al ruolo degli utenti nella fruizione e creazione di contenuti. Vengono infine analizzati elementi e principi del transmedia storytelling. La seconda parte (18h) ha l’obiettivo di approfondire l'evoluzione delle forme e delle strutture narrative nel passaggio dal paradigma della modernità a quello della postmodernità, con particolare attenzione all’immaginario e alle principali figure archetipiche presenti in differenti ambiti di applicazione dello storytelling: dalla fiction, alla politica, al brand. Nel corso sono previste (24h) attività laboratoriali ed esercitazioni in aula, con l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche utili sia alla realizzazione di un project work finale sia, più in generale, alla costruzione di un profilo curriculare orientato a nuove figure professionali. Programma studenti non frequentanti 5 testi
Testi obbligatori • S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunué, Latina, 2009 • S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013 • H. Jenkins, Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013 Due testi a scelta. • M. Giovagnoli, Transmedia way. Guida galattica per storyteller, comunicatori e designere, Apogeo, Milano, 2017 • N. Bernardo, Transmedia. 2.0. Brand, Storytelling, Entertainment, Armando Editore, Roma, 2017 • S. Arcagni, Visioni digitali. Video, web e nuove tecnologie, Einaudi, Torino, 2016 • C. Vogler, Il viaggio dell’eroe, Dino Audino, Roma, 2005 • C. Salmon, Storytelling. La fabbrica delle storie, FaziEditore, 2008 • S. Leonzi (a cura di), Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario, Armando editore, Roma, 2009 • J. Mittel, Complex Tv .Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma, 2017 • M.L Ryan and J.N Thon, Storyworld across Media. Toward a Media-Conscious Narratology, University of Nebraska Press - Lincoln and London, 2014 Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame verrà illustrato in aula e prevede la realizzazione di un project work finale. N.B. Nel corso delle lezioni potranno essere indicati ulteriori testi. |
3 | SPS/08 | 24 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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TRANSMEDIA STUDIES
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LEONZI SILVIA
(programma)
Il Corso è rivolto agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo, indirizzo Media Studies.
Nella prima parte del corso (30h) si intende approfondire il dibattito che si è sviluppato nell’ambito dei Transmedia Studies. In questa prospettiva, i concetti di convergenza tecnologica e culturale costituiscono il punto di partenza per l’analisi dei principali contributi scientifici allo studio del transmedia. Dal punto di vista delle industrie creative, la circolazione di prodotti transmediali viene illustrata attraverso le dimensioni relative alle strategie produttive e al ruolo degli utenti nella fruizione e creazione di contenuti. Vengono infine analizzati elementi e principi del transmedia storytelling. La seconda parte (18h) ha l’obiettivo di approfondire l'evoluzione delle forme e delle strutture narrative nel passaggio dal paradigma della modernità a quello della postmodernità, con particolare attenzione all’immaginario e alle principali figure archetipiche presenti in differenti ambiti di applicazione dello storytelling: dalla fiction, alla politica, al brand. Nel corso sono previste (24h) attività laboratoriali ed esercitazioni in aula, con l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche utili sia alla realizzazione di un project work finale sia, più in generale, alla costruzione di un profilo curriculare orientato a nuove figure professionali. Programma studenti non frequentanti 5 testi
(Date degli appelli d'esame)
Testi obbligatori • S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunué, Latina, 2009 • S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013 • H. Jenkins, Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013 Due testi a scelta. • M. Giovagnoli, Transmedia way. Guida galattica per storyteller, comunicatori e designere, Apogeo, Milano, 2017 • N. Bernardo, Transmedia. 2.0. Brand, Storytelling, Entertainment, Armando Editore, Roma, 2017 • S. Arcagni, Visioni digitali. Video, web e nuove tecnologie, Einaudi, Torino, 2016 • C. Vogler, Il viaggio dell’eroe, Dino Audino, Roma, 2005 • C. Salmon, Storytelling. La fabbrica delle storie, FaziEditore, 2008 • S. Leonzi (a cura di), Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario, Armando editore, Roma, 2009 • J. Mittel, Complex Tv .Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma, 2017 • M.L Ryan and J.N Thon, Storyworld across Media. Toward a Media-Conscious Narratology, University of Nebraska Press - Lincoln and London, 2014 Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame verrà illustrato in aula e prevede la realizzazione di un project work finale. N.B. Nel corso delle lezioni potranno essere indicati ulteriori testi. |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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1041942 -
TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE - LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di contribuire a preparare una figura professionale di livello avanzato nell’ambito della conoscenza e analisi dei comportamenti di consumo delle audience. Il corso ha altresì l’obiettivo di formare un professionista in grado di operare nei diversi comparti delle industrie culturali mettendo in campo conoscenze specialistiche sui comportamenti e gli stili di consumo delle audience multiscreen e abilità nella progettazione di strumenti volti all’analisi dei comportamenti delle audience.
Obiettivi specifici Descrittore di Dublino 1 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente conosce le principali teorie che compongono il quadro dei cultural studies e degli audience studies, con particolare riferimento alle letture teoriche volte a inquadrare i nuovi comportamenti di consumo delle audience multi-screen, dei fan, degli youtuber e dei gamers. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente conosce i principali metodi e strumenti volti all’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti di consumo delle audience. Descrittore di Dublino 2 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente è in grado di produrre riflessioni autonome e analisi dei comportamenti di consumo dei soggetti. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente è in grado di progettare una osservazione sistematica dei comportamenti dei soggetti in riferimenti al consumo di contenuti video in ottica multiscreen. Descrittore di Dublino 3 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente sviluppa capacità critiche e di giudizio (es. comprende l’autorevolezza di una fonte, legge il peso dei riferimenti incrociati, imposta una discussione critica) come risultato dell’attività di lettura e discussione collettiva in aula di paper scientifici. Lo studente diventa quindi soggetto potenzialmente attivo nel dibattito teorico sul tema delle audience. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, gli studenti saranno impegnati nella realizzazione di project work individuali e/o di gruppo in cui dovranno, ad esempio, decidere quali strumenti metodologici utilizzare e quale peso dare ai risultati ottenuti per la comprensione critica dei comportamenti delle audience multiscreen. Descrittore di Dublino 4 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, le attività di discussione ed elaborazione di testi hanno l’obiettivo di sviluppare la capacità comunicativa degli studenti, sia scritta (produzione di brevi testi come raccolta di fonti scientifiche), sia orale (discussione in pubblico). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la presentazione in aula dei risultati dei project work costituisce un momento di miglioramento delle strategie comunicative degli studenti. Descrittore di Dublino 5 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, il corso fornisce esempi concreti di organizzazione del materiale teorico e offre un supporto per la realizzazione delle analisi delle fonti scientifiche previste per la discussione in aula. Tali attività hanno l’obiettivo di socializzare lo studente alle principali tecniche per la produzione autonoma di report analitici. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la realizzazione del project work, la sua discussione e presentazione in aula consentono allo studente di sperimentare un work flow estremamente tarato sui prodotti che dovrà poi realizzare autonomamente nel mondo del lavoro. |
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- LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN | 3 | SPS/08 | 24 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di contribuire a preparare una figura professionale di livello avanzato nell’ambito della conoscenza e analisi dei comportamenti di consumo delle audience. Il corso ha altresì l’obiettivo di formare un professionista in grado di operare nei diversi comparti delle industrie culturali mettendo in campo conoscenze specialistiche sui comportamenti e gli stili di consumo delle audience multiscreen e abilità nella progettazione di strumenti volti all’analisi dei comportamenti delle audience.
Obiettivi specifici Descrittore di Dublino 1 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente conosce le principali teorie che compongono il quadro dei cultural studies e degli audience studies, con particolare riferimento alle letture teoriche volte a inquadrare i nuovi comportamenti di consumo delle audience multi-screen, dei fan, degli youtuber e dei gamers. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente conosce i principali metodi e strumenti volti all’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti di consumo delle audience. Descrittore di Dublino 2 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente è in grado di produrre riflessioni autonome e analisi dei comportamenti di consumo dei soggetti. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente è in grado di progettare una osservazione sistematica dei comportamenti dei soggetti in riferimenti al consumo di contenuti video in ottica multiscreen. Descrittore di Dublino 3 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente sviluppa capacità critiche e di giudizio (es. comprende l’autorevolezza di una fonte, legge il peso dei riferimenti incrociati, imposta una discussione critica) come risultato dell’attività di lettura e discussione collettiva in aula di paper scientifici. Lo studente diventa quindi soggetto potenzialmente attivo nel dibattito teorico sul tema delle audience. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, gli studenti saranno impegnati nella realizzazione di project work individuali e/o di gruppo in cui dovranno, ad esempio, decidere quali strumenti metodologici utilizzare e quale peso dare ai risultati ottenuti per la comprensione critica dei comportamenti delle audience multiscreen. Descrittore di Dublino 4 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, le attività di discussione ed elaborazione di testi hanno l’obiettivo di sviluppare la capacità comunicativa degli studenti, sia scritta (produzione di brevi testi come raccolta di fonti scientifiche), sia orale (discussione in pubblico). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la presentazione in aula dei risultati dei project work costituisce un momento di miglioramento delle strategie comunicative degli studenti. Descrittore di Dublino 5 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, il corso fornisce esempi concreti di organizzazione del materiale teorico e offre un supporto per la realizzazione delle analisi delle fonti scientifiche previste per la discussione in aula. Tali attività hanno l’obiettivo di socializzare lo studente alle principali tecniche per la produzione autonoma di report analitici. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la realizzazione del project work, la sua discussione e presentazione in aula consentono allo studente di sperimentare un work flow estremamente tarato sui prodotti che dovrà poi realizzare autonomamente nel mondo del lavoro.
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PARISI STEFANIA
(programma)
Il corso è articolato in 2 moduli: TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE e LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN. I moduli procederanno di pari passo in maniera integrata e complementare.
Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE è prevista una parte di introduzione agli audience studies (circa 20 ore) e una parte relativa alla lettura e discussione pubblica di articoli e saggi legati ai principali nodi teorici del corso (circa 20 ore). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN è prevista una alternanza di momenti di formazione su metodi e strumenti di indagine sulle audience; sessioni di lavoro collettivo sulla ricerca da realizzare durante il corso e occasioni di condivisione di esperienze di ricerca (circa 24 ore). Durante il corso sono previste lezioni seminariali e tematiche con ospiti provenienti dal settore della ricerca sui media (circa 8 ore). Per i frequentanti:
(Date degli appelli d'esame)
1. Andò, R., 2007, Audience Reader. Saggi e riflessioni sull’esperienza di essere audience, Milano: Guerini 2. Andò, R., Marinelli, A, 2018, Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini, Milano (solo capitoli 3, 4, 5). 3. Una selezione di articoli e/o saggi, anche in lingua inglese, sui temi dell’audience labour e dell’audience engagement nelle piattaforme digitali che verranno resi disponibili durante il corso e costituiranno occasione di discussione. Per i non frequentanti 1. R. Andò, 2007, Audience Reader. Saggi e riflessioni sull’esperienza di essere audience, Milano: Guerini 2. M. Fanchi, 2014, L’audience. Storia e teoria, Laterza, Roma-Bari (p. 152) 3. Andò, R., Marinelli A, 2018, Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini, Milano (solo capitoli 3, 4, 5). 4. Una selezione di articoli e/o saggi, anche in lingua inglese, sui temi dell’audience labour e audience engagement nelle piattaforme digitali che verranno resi disponibili durante il corso. Testi alternativi potranno essere comunicati durante il corso. È possibile concordare programmi d'esame personalizzati. |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1041920 -
CONNECTED AND SOCIAL TELEVISION
(obiettivi)
Obiettivo del corso è seguire l'evoluzione dei sistemi tecnologici e distributivi e delle pratiche di consumo del medium televisivo nella fase in cui l'offerta lineare organizzata per canali (generalisti e tematici) si ibrida con l'offerta on demand e di online video streaming.
Conoscenza e comprensione. Il primo obiettivo del corso è comprendere l'evoluzione del medium televisivo attraverso l'osservazione e l'analisi delle modalità produttive e distributive delle diverse piattaforme digital, l'organizzazione dell'offerta, lo sviluppo di formati e contenuti destinati ad una distribuzione multipiattaforma. La nuova esperienza di consumo dei contenuti televisivi sarà analizzata a partire dalle pratiche di multiscreening e social television. Gli studenti acquisiranno il lessico e le conoscenze specialistiche indispensabili anche attraverso l’analisi di casi di studio e ricerche di mercato. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il secondo obiettivo specifico del corso è applicare le conoscenze acquisite in modo competente attraverso la realizzazione di report individuali o di piccolo gruppo che analizzano strategie di mercato di singoli player (Broadcaster, OTT, online video aggregator) che operano nell’ecosistema della tv connessa, facendo ricorso a benchmarking, a ricerche sull’esperienza di visione, a basi dati sulla distribuzione multipiattaforma. I report costituiscono parte integrante del processo di valutazione. Capacità di comunicare quanto si è appreso. Gli studenti presenteranno durante il corso al docente e ai colleghi i risultati della ricerca condotta per la realizzazione del report utilizzando specifici formati di presentazione (power point, ecc.). Durante la prova d’esame conclusiva la presentazione sarà estesa e costituirà specifico elemento di valutazione. Risultati attesi. Gli studenti acquisiranno autonomia sul piano analitico e progettuale rispetto al complessivo ecosistema della connected and social television, rispetto all'offerta e al posizionamento di mercato dei singoli player (broadcaster, OTT, tech industries, ecc.), rispetto alle progettazione della social media strategy più opportuna per valorizzare l'engagement delle audience.
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MARINELLI ALBERTO
(programma)
Il corso è articolato in due parti. Nella prima parte l'evoluzione del medium sarà affrontata attraverso l'osservazione e l'analisi delle modalità produttive e distributive delle diverse piattaforme digital, l'organizzazione dell'offerta, lo sviluppo di formati e contenuti destinati ad una distribuzione multipiattaforma. La nuova esperienza di consumo dei contenuti televisivi sarà analizzata a partire dalle pratiche di multiscreening e social television. Una particolare attenzione sarà dedicata alla riflessione sul concetto di medium nella fase di convergenza tecnologica e culturale,
Nella seconda parte del corso saranno proposte due percorsi di lettura incentrati sulle piattafrome di online video streaming: - un'analisi degli Youtube content creators, indagati sia dal punto di vista delle caratteristiche dei soggetti creatori di contenuti, soprattutto nel passaggio dalla dimensione amatoriale a quella professionale; - un'analisi delle caratteristiche strutturali di Youtube gaming e di Twitch, con un focus specifico sul profilo dei principali content creators; sulle forme di creatività ospitate dalle due piattaforme (in termini di formati, linguaggi e contenuti proposti); sui profili di contaminazione tra la dimensione tematica e i media mainstream; sulle strategie di produzione e promozione di contenuto branded. I testi di riferimento per la preparazione della prova sono:
(Date degli appelli d'esame)
1) MARINELLI A., ANDO' R., (2017) Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini e Associati, Milano 2) Marinelli A., Andò R. (2016), YouTube content creators. Volti, formati ed esperienze produttive nel nuovo ecosistema mediale, Egea, Milano 3) materiale didattico e di ricerca specificamente indicato dai docenti in relazioni agli argomeni approfonditi nel lavoro individuale e di gruppo rispetto alle seguenti aree: a) strategie dei maggiori player del mercato delle connected & social TV (Broadcasters, OTT, tech industries, telco); b) offerta mutipiattaforma e di social Tv dei principali broadcaster italiani |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1048073 -
SEMIOTICA DELLA CITTA' E DEI LUOGHI DI CONSUMO
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti metodi e contenuti per comprendere la struttura della città contemporanea come spazio di tensione fra dimensione pubblica e privata, fra conservazione e mutamento, sotto il profilo delle dinamiche comunicative e del consumo, utilizzando gli strumenti concettuali e metodologici sviluppati nell'ambito delle discipline semiotiche. Saranno fornite le competenze necessarie a percepire, rilevare e fissare i flussi comunicativi che si intrecciano nella città, con particolare riferimento a quelli turistici e a quelli legati al consumo, sia culturale, sia commerciale. Si analizzerà in particolare l’immagine della città e dei suoi luoghi notevoli, il modo in cui essa si è sedimentata culturalmente e il modo in cui è veicolata dai vari media, confrontando la sua gestione a livello istituzionale con le pratiche realizzate dalle diverse fasce dei suoi fruitori. Al fine di progettarne una più efficace comunicazione, saranno utilizzate le metodologie dell'osservazione partecipante, dell’analisi testuale e della etnografia semiotica delle pratiche di consumo. Saranno invitati a partecipare alle lezioni esperti e testimoni. Al fine di migliorare le loro capacità critiche e comunicative, durante il corso gli studenti saranno invitati a redigere testi in relazione agli argomenti trattati e agli ospiti incontrati, a tenere esposizioni in aula, a partecipare a laboratori di ricerca personale e a stendere rapporti relativi ai risultati ottenuti.
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6 | M-FIL/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
AAF1764 -
STAGE
(obiettivi)
Il tirocinio curriculare è rivolto agli studenti di tutti i corsi di studio della Sapienza,
completa il percorso di studio per il conseguimento del titolo con attività pratiche svolte in strutture anche esterne all’Ateneo, presso un'azienda o un ente privato o pubblico ed ha lo scopo di "realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro" (art. 18 della Legge 196/97 e successivo D.M. n. 142/98). Il Corso di laurea magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo si avvale dei servizi dell'ufficio tirocini del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale che si occupa di tutte le attività relative al placement, alla ricerca e all'attivazione dei tirocini degli studenti e dei laureati, al fine di: - aiutare gli studenti a trovare tirocini curriculari, in Italia e all’estero, attinenti al corso di laurea (acquisizione di crediti formativi previsti dal curriculum studiorum). Tali tirocini possono essere utili sia per lo svolgimento della tesi che per la successiva professione; - aiutare i neolaureati (entro i 12 mesi dalla data di laurea nel territorio italiano e 18 mesi all’estero) a trovare tirocini formativi e di orientamento coerenti con la loro formazione ed utili per un primo ingresso nel mondo del lavoro; - fornire informazioni e supporto alle aziende, agli enti e alle istituzioni interessati ad accogliere studenti, laureandi e laureati nelle loro strutture. |
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ITA | ||||||||||||||||||||||||
AAF1013 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il percorso di studi magistrale si conclude con l’elaborazione e discussione di una
Tesi di laurea. Rispetto alla Prova finale sostenuta dagli studenti al termine degli studi della laurea di primo livello, la Tesi di laurea rappresenta un’esperienza senza dubbio più complessa per durata e per impegno. In continuità con la tradizionale Tesi di laurea prevista nell’ordinamento pre-riforma a ciclo unico, lo scopo della Tesi magistrale è infatti attestare l’acquisizione, da una parte, di conoscenze e competenze specialistiche nel settore di studio; dall’altra, di una formazione avanzata che mostri in particolare autonomia critica e capacità di ricerca scientifica. La Tesi di laurea magistrale va dunque intesa come il risultato di un lavoro di indagine, non necessariamente empirica, purché con carattere di originalità: l’elaborato, partendo dallo stato di conoscenza dell’oggetto di ricerca, e trovando quindi fondamento su un’adeguata conoscenza della letteratura e dello stato del dibattito scientifico, deve rappresentare un contributo originale da parte del laureando allo studio dell’argomento prescelto (in genere, specifico e circoscritto). Esso deve soprattutto deve costituire una produzione autonoma di contenuti, scientificamente e metodologicamente fondati, che non ricorrano ad alcuna forma di plagio. |
15 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 96 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||
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1044096 -
RETI SOCIALI E STILI DI VITA - LABORATORIO DI RICERCA APPLICATA
(obiettivi)
L’insegnamento fornisce i concetti, le teorie e le tecniche di ricerca per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita
Conoscenza e capacità di comprensione: primo obiettivo del corso è fornire un’adeguata conoscenza del quadro concettuale e teorico di riferimento per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita, e una preparazione metodologica mirata sia alle tecniche di raccolta delle informazioni sia a quelle di analisi più adatte in tale ambito di studio. Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Secondo obiettivo del corso è fornire le capacità di usare le conoscenze acquisite tenendo conto delle specificità dei diversi ambiti in cui viene applicata l’analisi delle reti e degli stili di vita. Il corso consentirà di acquisire competenze di tipo logico-analitico tramite la realizzazione del lavoro progettuale; migliorare le competenze di tipo comunicativo tramite l’esposizione in aula del lavoro realizzato, anche attraverso l’ausilio di supporti appositamente progettati (slide, audiovisivi, infografiche, ecc.); avviare gli studenti alla sperimentazione di modalità di cooperazione tra pari (lavoro di gruppo); migliorare le capacità di scrittura (presentazione di un breve resoconto scritto del progetto). Autonomia di giudizio: Ulteriore obiettivo specifico del corso riguarda la capacità di analisi e riflessione in forma autonoma, attraverso la lettura critica del dibattito e dei modelli interpretativi, l’analisi e la discussione in classe di ricerche empiriche italiane e internazionali sulle reti e gli stili di vita, la realizzazione di progetti di gruppo con l’obiettivo di applicare le conoscenze acquisite, ponendo particolare attenzione al ruolo svolto dalla comunicazione all’interno delle dinamiche sociali. Abilità comunicative: il corso mira inoltre a sviluppare abilità comunicative attraverso la presentazione e la discussione in aula dei lavori di gruppo e tramite la partecipazione a dibattiti con ospiti esterni. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita: attraverso l’analisi e la riflessione sul quadro teorico e metodologico e la realizzazione di progetti mirati, il corso mira a fornire abilità e padronanza del lessico e delle tecniche specifiche della disciplina per mettere lo studente nelle condizioni di proseguire il suo progetto formativo. |
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LABORATORIO DI RICERCA APPLICATA
(obiettivi)
L’insegnamento fornisce i concetti, le teorie e le tecniche di ricerca per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita
Conoscenza e capacità di comprensione: primo obiettivo del corso è fornire un’adeguata conoscenza del quadro concettuale e teorico di riferimento per l’analisi sociologica delle reti e degli stili di vita, e una preparazione metodologica mirata sia alle tecniche di raccolta delle informazioni sia a quelle di analisi più adatte in tale ambito di studio. Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Secondo obiettivo del corso è fornire le capacità di usare le conoscenze acquisite tenendo conto delle specificità dei diversi ambiti in cui viene applicata l’analisi delle reti e degli stili di vita. Il corso consentirà di acquisire competenze di tipo logico-analitico tramite la realizzazione del lavoro progettuale; migliorare le competenze di tipo comunicativo tramite l’esposizione in aula del lavoro realizzato, anche attraverso l’ausilio di supporti appositamente progettati (slide, audiovisivi, infografiche, ecc.); avviare gli studenti alla sperimentazione di modalità di cooperazione tra pari (lavoro di gruppo); migliorare le capacità di scrittura (presentazione di un breve resoconto scritto del progetto). Autonomia di giudizio: Ulteriore obiettivo specifico del corso riguarda la capacità di analisi e riflessione in forma autonoma, attraverso la lettura critica del dibattito e dei modelli interpretativi, l’analisi e la discussione in classe di ricerche empiriche italiane e internazionali sulle reti e gli stili di vita, la realizzazione di progetti di gruppo con l’obiettivo di applicare le conoscenze acquisite, ponendo particolare attenzione al ruolo svolto dalla comunicazione all’interno delle dinamiche sociali. Abilità comunicative: il corso mira inoltre a sviluppare abilità comunicative attraverso la presentazione e la discussione in aula dei lavori di gruppo e tramite la partecipazione a dibattiti con ospiti esterni. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita: attraverso l’analisi e la riflessione sul quadro teorico e metodologico e la realizzazione di progetti mirati, il corso mira a fornire abilità e padronanza del lessico e delle tecniche specifiche della disciplina per mettere lo studente nelle condizioni di proseguire il suo progetto formativo. |
3 | SPS/07 | 24 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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RETI SOCIALI E STILI DI VITA
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6 | SPS/07 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1538 -
LABORATORIO DI INGLESE SPECIALISTICO
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è di fornire agli studenti una conoscenza sufficientemente ampia del lessico in lingua inglese relativa al mondo del business e del marketing. Tale padronanza viene acquisita attraverso il consolidamento delle abilità di base della lingua (parlato, ascolto, lettura e scrittura), per permettere la comprensione di testi specialistici in vari contesti, favorendo inoltre lo studio autonomo e la pratica di abilità communicative utili per l’attività lavorativa.
1. Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso parte da un livello intermedio e intermedio-avanzato (B2), per arrivare ad affrontare testi e materiali specialistici di livello C1. Si richiederebbe, pertanto, che all’inizio del corso gli studenti abbiano una conoscenza dell’inglese almeno al livello intermedio. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Gli aspetti teorici riguardanti la lingua inglese sono affiancati da esercitazioni pratiche mirate di varia tipologia. In tal modo gli studenti potranno applicare la lingua inglese, sia attraverso specifiche tecniche di studio, sia mettendo a frutto le esercitazioni svolte. 3. Autonomia di giudizio degli studenti: gli studenti sono incoraggiati a coltivare una maggiore autonomia di apprendimento e di sviluppo di analisi critica rispetto alle tipologie dei testi e al loro contenuto. 4. Capacità di comunicare quanto si è appreso: Attraverso un approccio didattico sostanzialmente interattivo, gli studenti sono incoraggiati a partecipare attivamente alla didattica con contributi e presentazioni. Ciò contribuisce a sviluppare le capacità comunicative in lingua inglese a sviluppare e applicare quanto appreso durante il corso. 5. Capacità proseguire negli studi in modo autonomo: Alla fine del corso si presume che gli studenti frequentanti abbiano acquisito una conoscenza della lingua specialistica che permetta loro applicare tale conoscenza a varie situazioni e contesti. Dalla comprensione alla capacità di produrre testi specialistici e di comunicare efficacemente attraverso forme appropriate della lingua inglese. Tali strumenti e capacità permetteranno agli studenti di approfondire lo studio della lingua inglese specialistica proseguendo anche in modo autonomo quando verranno in contatto con il mondo del lavoro.
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DI FERRANTE LAURA
(programma)
Il corso è stato ideato per introdurre gli studenti e le studentesse allo studio dell'inglese per scopi specifici. Il nodo centrale è costituito dall'analisi contrastiva dell'inglese tecnico-scientifico e di quello divulgativo. Gli argomenti trattati nel corso includono: il linguaggio accademico, i testi scientifici, il linguaggio divulgativo, la divulgazione della scienza, coesione e coerenza, struttura e analisi di articoli scientifici e giornalistici.
Il corso ha un approccio teoretico e pratico al contempo: la teoria viene presentata come strumento per lavorare sui testi autentici. Slide del corso
(Date degli appelli d'esame)
Di Ferrante, L. Pizziconi, S., Attardo S., Chapter 22 Technical Scientific Languages. In Laura Di Ferrante, Sergio Pizziconi, & Salvatore Attardo, Discovering English grammar and variation. Pisa: Pacini Editore. Grego, K. (2013). “The physics you buy in supermarkets” Writing science for the general public: the case of Stephen Hawking. In S. Kermas & T. Christiansen (Eds.), The popularization of specialized discourse and knowledge across Communities and cultures (pp. 149–172). Bari: EDIPUGLIA. Halliday, M.A.K.. (1989). Some grammatical problems. In Jonathan Webster (Ed.) The Language of Science M.A.K. Halliday(pp. 159–180). London: Continuum. Luzón, M. J. (2013). Public Communication of Science in Blogs: Recontextualizing Scientific Discourse for a Diversified Audience. Written Communication, 30(4), 428–457. https://doi.org/10.1177/0741088313493610 Wilson, A. (2009). Speech, writing and discourse type. In J. Culpeper, F. Katamba, P. Kerswill, R. Wodak, & T. McEnery (Eds.), English Language: Description, Variation and Context (pp. 425-438). Basingstoke: Palgrave Macmillan. |
3 | 36 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1044897 -
TEORIA E ANALISI DEL DISCORSO GIORNALISTICO
(obiettivi)
In accordo con il più ampio quadro formativo del corso di studio, l'insegnamento di Teoria e analisi del discorso giornalistico si propone di fornire i principali strumenti linguistici e semiotici per l’analisi e la produzione di un testo giornalistico, con particolare attenzione alle strategie discorsive che favoriscono nel lettore la comprensione razionale e la partecipazione emotiva.
In particolare, al completamento del corso lo studente A. dovrà dimostrare di conoscere i principali strumenti elaborati dalla linguistica e dalla semiotica per l’analisi del testo giornalistico, e di saperne comprendere le origini e gli sviluppi nella riflessione linguistica e semiotica contemporanea (prova orale delle conoscenze attese); B. saprà a) elaborare analisi di testi giornalistici articolate nei diversi livelli individuati dalla linguistica e dalla semiotica, anche in relazione alle diverse tipologie di articoli (esercitazioni in aula di analisi semiotica del testo); b) riscrivere in forma sintetica un testo giornalistico, tenendo conto della specificità del destinatario (esercitazioni in aula di scrittura di sintesi); C. dovrà dimostrare di sapere adeguare gli strumenti linguistici e semiotici appresi ai diversi contesti di analisi e di produzione, individuando criticamente gli effetti di senso prodotti da un testo e le relative responsabilità dell’informazione giornalistica (esercitazioni in aula di lettura critica del testo giornalistico); D. Saprà presentare in forma argomentata e critica un proprio breve percorso di ricerca su una delle tematiche affrontate nel corso (presentazioni in aula individuali o di gruppo); E. Sarà in grado di intraprendere autonomi percorsi di approfondimento, anche interdisciplinare, delle questioni affrontate nel corso, a partire dalle discussioni condotte in aula e dalle indicazioni bibliografiche fornite durante il corso.
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TANI ILARIA
(programma)
Il corso si articola in due parti, la prima più teorica, la seconda laboratoriale.
In particolare nella prima parte (24 ore) verranno presentati i principali strumenti elaborati dalla linguistica e dalla semiotica per l’analisi del testo giornalistico, con particolare attenzione alle strategie discorsive che favoriscono nel lettore la comprensione razionale e la partecipazione emotiva. Nel dettaglio le questioni che verranno affrontate: - L’analisi del discorso giornalistico: indirizzi e applicazioni - Trasformazioni del linguaggio dei giornali nel Novecento: semplicità e semplificazione - Il giornale come totalità di significazione - Il contratto con il lettore - Stili enunciazioni - Racconto e discorso, narrazione e commento - Focalizzazione e punto di vista - Modalità, mitigazione, hedging - Le passioni del giornale Nella seconda parte (24 ore) verranno elaborate in aula analisi di diversi tipi di testi giornalistici secondo i diversi livelli individuati dalla linguistica e dalla semiotica, prestando attenzione in particolare ai seguenti punti: - Titoli e immagini: effetti di senso - Figure retoriche e loro funzioni - Forme del discorso riportato e relativi effetti di senso - Dire senza dire: il problema degli impliciti Inoltre verranno condotte esercitazioni in aula incentrate sui possibili incipit di un articolo e i relativi effetti di senso, sulla costruzione del focus e sulla struttura dell’articolo, sulla scrittura di sintesi relativa a diversi tipi di articoli. • M. Loporcaro, Cattive notizie, Feltrinelli, 2004
(Date degli appelli d'esame)
• Un testo a scelta tra i seguenti due: A) A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza, 2004; B) G. Marrone, Corpi sociali, Torino, Einaudi, 2001 (introd.+ pp. 35-135); • U. Cardinale, Manuale di scrittura giornalistica, Torino, Utet, 2011 • Materiali didattici (a disposizione sulla webcattedra anche per i non frequentanti) |
6 | M-FIL/05 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
1052066 -
GIORNALISMO INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli strumenti idonei per conoscere i processi fondamentali della comunicazione politica internazionale nella realtà contemporanea.
Conoscenza e capacità di comprensione: primo obiettivo del corso è di rafforzare le conoscenze e competenze connesse alla comunicazione politica acquisite nel corso della laurea triennale, con specifico riferimento alle dinamiche di carattere internazionalistico e alla media diplomacy Capacità di applicare conoscenze e comprensione: secondo obiettivo del corso è di trasmettere le competenze pratiche per impostare e realizzare indagini che si estendano ai contesti della comunicazione politica internazionale allo scopo di monitorare e comprendere le dinamiche di spin doctoring e di costruzione delle narrazioni strategiche da parte degli stati Autonomia di giudizio: Ulteriore obiettivo specifico del corso riguarda la capacità di analizzare e riflettere in forma autonoma sui contenuti dei testi e sui temi trattati a lezione da sottoporre alla riflessione comune della classe. Abilità comunicative: A latere di tutti gli obiettivi, il corso mira a sviluppare abilità comunicative in merito ai percorsi di ricerca sulle dinamiche relazionali e comunicative tra gli attori statali e non statali che operano nel sistema delle relazioni internazionali contemporaneo. Capacità di apprendimento: le lezioni e le esercitazioni pratiche mirano a trasmettere l’abilità da parte degli studenti di studiare, approfondire e rielaborare i materiali di studio in modo autonomo. Risultati attesi: Si auspica che lo studente alla fine del corso sia in grado di identificare autonomamente ule principali dinamiche comunicative online e offline presenti a livello internazionale come anche di lavorare nella opera di monitoraggio e di raccolta di dati e informazioni sulle singole campagne di spin doctoring, di creazione delle fake news e di diplomazia pubblica
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ANZERA GIUSEPPE
(programma)
Il corso si articola in quattro sezioni, tra loro legate da un percorso conoscitivo che affronterà diversi argomenti e problemi, con approfondimenti su specifiche issues.
a) Fondamenti di comunicazione politica internazionale. Verranno introdotti alcuni nodi teorici e concettuali della della comunicazione politica internazionale e della media diplomacy (sindrome del Vietnam, Effetto Cnn e sue derivazioni) - 16 ore b) La comunicazione politica internazionale nell'era di Internet. In questa sezione si analizzerà l'importanza delle tecniche di informazione e controinformazione online e gli effetti connessi all'avvento degli SNS; in seguito si studierà l'impatto del'attivismo in rete e alla costituzione di mix informativi basati sulla fusione di tecnologie online e offline. In questa sezione saranno anche analizzate le conseguenze derivanti dall'impiego delle fake news nelle relazioni internazionali. 12 ore c) Lo spin doctoring nell'informazione strategica e di guerra. In questa parte saranno trattati e analizzati i principali metodi di "gestione" delle notizie connesse alla media diplomacy e all'informazione di guerra attraverso una rassegna di importanti casi di studio 32 ore d) La costruzione delle narrazioni strategiche e della media diplomacy da parte degli stati come elemento portante della comunicazione politica internazionale contemporanea e come forma privilegiata di soft power e di diplomazia pubblica. 12 ore, l corso si articola con un collegamento stretto con i testi adottati. Tutti i testi vengono affrontati in classe. 1. S. PETRONI, G. ANZERA, A. MASSA, 2017, LO SPECCHIO DI ALETHEIA. Fakenews e politica internazionale. Ed. Nuova Cultura, Roma
(Date degli appelli d'esame)
2. G. ANZERA, A. MASSA, 2017, MEDIA DIPLOMACY E NARRAZIONI STRATEGICHE. BONANNO EDITORE 3. P. LAURANO, 2006, FONDAMENTI DI COMUNICAZIONE POLITICA INTERNAZIONALE, BONANNO 4. F. COMUNELLO, G. ANZERA, 2012, Will the revolutionbe tweeted? A conceptualframeworkfor understandingthe social media and the ArabSpring, in "ISLAM AND CHRISTIAN-MUSLIMS RELATIONS", download al link http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/09596410.2012.712435?journalCode=cicm20
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GRITTI ROBERTO
(programma)
Il corso si articola in quattro sezioni, tra loro legate da un percorso conoscitivo che affronterà diversi argomenti e problemi, con approfondimenti su specifiche issues.
a) Fondamenti di comunicazione politica internazionale. Verranno introdotti alcuni nodi teorici e concettuali della della comunicazione politica internazionale e della media diplomacy (sindrome del Vietnam, Effetto Cnn e sue derivazioni) - 16 ore b) La comunicazione politica internazionale nell'era di Internet. In questa sezione si analizzerà l'importanza delle tecniche di informazione e controinformazione online e gli effetti connessi all'avvento degli SNS; in seguito si studierà l'impatto del'attivismo in rete e alla costituzione di mix informativi basati sulla fusione di tecnologie online e offline. In questa sezione saranno anche analizzate le conseguenze derivanti dall'impiego delle fake news nelle relazioni internazionali. 12 ore c) Lo spin doctoring nell'informazione strategica e di guerra. In questa parte saranno trattati e analizzati i principali metodi di "gestione" delle notizie connesse alla media diplomacy e all'informazione di guerra attraverso una rassegna di importanti casi di studio 32 ore d) La costruzione delle narrazioni strategiche e della media diplomacy da parte degli stati come elemento portante della comunicazione politica internazionale contemporanea e come forma privilegiata di soft power e di diplomazia pubblica. 12 ore, l corso si articola con un collegamento stretto con i testi adottati. Tutti i testi vengono affrontati in classe. 1. S. PETRONI, G. ANZERA, A. MASSA, 2017, LO SPECCHIO DI ALETHEIA. Fakenews e politica internazionale. Ed. Nuova Cultura, Roma
2. G. ANZERA, A. MASSA, 2017, MEDIA DIPLOMACY E NARRAZIONI STRATEGICHE. BONANNO EDITORE 3. P. LAURANO, 2006, FONDAMENTI DI COMUNICAZIONE POLITICA INTERNAZIONALE, BONANNO 4. F. COMUNELLO, G. ANZERA, 2012, Will the revolution be tweeted? A conceptual framework for understanding the social media and the ArabSpring, in "ISLAM AND CHRISTIAN-MUSLIMS RELATIONS", download al link http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/09596410.2012.712435?journalCode=cicm20 |
9 | SPS/11 | 72 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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1041931 -
DEONTOLOGIA E DIRITTO DEL GIORNALISMO
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo principale di analizzare il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero nell'era digitale al fine di individuare le nuove coordinate della professione intellettuale del giornalista e delle sue responsabilità al tempo di internet. Temi affrontati a lezione saranno le fake news, la profilazione, la filter bubble, l'hate speech e tutti i nuovi fenomeni che incidono sul diritto all'identità dell'individuo e sul diritto alla privacy.
Obiettivi specifici sono l'apprendimento delle regole generali di diritto privato che governano i diritti fondamentali e il diritto delle professioni intellettuali e le regole specifiche che attengono alle nuove tematiche dell'era digitale. Completa il corso l'analisi di giurisprudenza recente della Corte Costituzionale e della Corte dei diritti dell'uomo in tema di art. 21 della Cost e art. 10 della Cedu
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BIANCA MIRZIA ROSA
(programma)
Il programma prevede una prima parte generale dedicata all'acquisizione delle nozioni generali di diritto necessarie allo studio e alla comprensione dei temi trattati. In particolare in questa prima parte sarà analizzato il principio costituzionale della libera manifestazione del pensiero e le sue molteplici applicazioni. Sempre in questa prima parte generale saranno affrontati il tema della buona fede e della correttezza quali principi che conformano l'esercizio di qualsiasi professione e quindi anche della professione giornalistica. Altro importante tema generale è lo studio dei diritti fondamentali e della loro tutela
La seconda parte del programma è invece dedicata ad applicare questi principi e a confrontarli con la lettura critica e lo studio della giurisprudenza italiana ed europea La terza fase è invece dedicata all'analisi dei principali temi problematici che interessano il mondo della comunicazione l programma del corso si articola in due parti. Una parte generale, dedicata agli istituti fondamentali del diritto privato e una parte speciale dedicata invece all’analisi critica e al commento di alcune decisioni giurisprudenziali.
(Date degli appelli d'esame)
Di seguito il contenuto dettagliato del programma: Parte generale C.M. BIANCA – M. BIANCA, Istituzioni di diritto privato, Milano, ed. aggiornata, Giuffrè, 2018 Cap. XXIV – Il rapporto obbligatorio Cap. XXVI – L’oggetto della obbligazione. La prestazione Cap. XXVIII – L''a nozione di adempimento Cap. XXIX – Modi di estinzione dell'obbligazione diversi da adempimento Cap. XXXI – Vicende modificative dell obbligazione dal lato attivo Cap. XXXII – Vicende modificative dal lato passivo Cap. XXXIII – Le obbigazioni plurisoggettive Cap. XXXV – Classificazione dei contratti Cap. XXXVI – Le parti. La rappresentanza Cap. XXXVII – La formazione del contratto Cap. XXXVIII – La responsabilità precontrattuale Cap. XL – Il contenuto del contratto Cap. XLI – Le condizioni generali di contratto Cap. XLII – La tutela del contraente debole Cap. XLIII – La causa del contratto Cap. XLIV – L'interpretazione del contratto Cap. XLV – L'integrazione del contratto Cap. XLVI – Efficacia del contratto Cap. L- invalidita' del contratto Cap. LII – Specifici rimedi contrattuali In italiano: Il programma del corso si articola in due parti. Una parte generale, dedicata agli istituti fondamentali del diritto privato e una parte speciale dedicata invece all’analisi critica e al commento di alcune decisioni giurisprudenziali. Di seguito il contenuto dettagliato del programma: Parte generale C.M. BIANCA – M. BIANCA, Istituzioni di diritto privato, Milano, ed. aggiornata, Giuffrè, 2016 Cap. XXIV – Il rapporto obbligatorio Cap. XXVI – L’oggetto della obbligazione. La prestazione Cap. XXVIII – L''a nozione di adempimento Cap. XXIX – Modi di estinzione dell'obbligazione diversi da adempimento Cap. XXXI – Vicende modificative dell obbligazione dal lato attivo Cap. XXXII – Vicende modificative dal lato passivo Cap. XXXIII – Le obbigazioni plurisoggettive Cap. XXXV – Classificazione dei contratti Cap. XXXVI – Le parti. La rappresentanza Cap. XXXVII – La formazione del contratto Cap. XXXVIII – La responsabilità precontrattuale Cap. XL – Il contenuto del contratto Cap. XLI – Le condizioni generali di contratto Cap. XLII – La tutela del contraente debole Cap. XLIII – La causa del contratto Cap. XLIV – L'interpretazione del contratto Cap. XLV – L'integrazione del contratto Cap. XLVI – Efficacia del contratto Cap. L- invalidita' del contratto Cap. LII – Specifici rimedi contrattuali PARTE SPECIALE BIANCA-GAMBINO-MESSINETTI, Libertà di manifestazione del pensiero e diritti fondamentali. Profili applicativi nei social networks, Milano, Giuffré, 2016 Parte I del testo . |
6 | IUS/01 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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GIORNALISMO RADIOTELEVISIVO - LABORATORIO RADIOTELEVISIVO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare l’evoluzione, lo stato dell’arte e i possibili trend evolutivi dell’informazione radiotelevisiva nel contesto italiano, aprendosi alla comparazione con i diversi modelli nazionali europei e statunitensi e alle possibili convergenze con le diverse piattaforme di media informativi.
In particolare, oggetto di analisi saranno i formati delle news radiotelevisive e gli stili di interazione del giornalista con gli altri soggetti sulla scena e con il pubblico a casa. Al termine del corso, lo studente avrà dunque acquisito un’adeguata comprensione dei processi di newsmaking (raccolta, selezione, editing e presentazione delle notizie) applicati allo specifico radiofonico e a quello televisivo, anche in riferimento al più ampio sistema informativo (dalla carta stampata all’on line). Avrà inoltre maturato la capacità critica necessaria ad applicare le conoscenze acquisite all’analisi e alla realizzazione di prodotti informativi audiovisivi, attraverso il costante riferimento ai generi più sensibili del panorama dell’informazione contemporanea (politica, economia, cronaca nazionale e internazionale) e a quelli in cui l’innovazione produttiva appare più convincente (cultura, stili di vita, sport). Le conoscenze acquisite in merito al trattamento delle notizie e alla progettazione e gestione dei flussi informativi saranno applicate in aula a concreti casi di studio, e messe in pratica attraverso esercitazioni laboratoriali, enfatizzando la dimensione sperimentale del percorso formativo. Obiettivo di tali esercitazioni sarà contribuire allo sviluppo delle capacità critiche e di giudizio degli studenti, attraverso due distinte modalità: da un lato, l’addestramento all’uso e all’implementazione di schede di analisi del contenuto, per individuare elementi salienti dei prodotti informativi considerati (es. temi trattati e volontà/capacità di inquadrarli in frame narrativi o interpretativi specifici; ruolo del conduttore, modalità di gestione degli ospiti e di coinvolgimento del pubblico a casa; etc.). Dall’altro, la sollecitazione a progettare e realizzare la puntata zero di un format informativo per la radio o la televisione, considerando i punti di forza e debolezza, le opportunità e i rischi connessi alla sua la sua possibile collocazione nel mercato editoriale di riferimento. Entrambe queste modalità prevedranno momenti di discussione in pubblica del progetto, di simulazione in aula delle dinamiche redazionali sottostanti realizzazione del format e di presentazione dell’eventuale prodotto finito, allo scopo di implementare la capacità degli studenti di comunicare/trasmettere quanto appreso. L’insieme di queste conoscenze e competenze è mirato a stimolare un interesse verso l’analisi / realizzazione di prodotti audiovisivi a contenuto informativo destinata a non esaurirsi nelle ore di lezione: gli strumenti e i metodi acquisiti durante il corso saranno specificamente pensati per possedere e trasmettere una flessibilità tale da poter essere applicati in modo autonomo dallo studente. |
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LABORATORIO RADIOTELEVISIVO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare l’evoluzione, lo stato dell’arte e i possibili trend evolutivi dell’informazione radiotelevisiva nel contesto italiano, aprendosi alla comparazione con i diversi modelli nazionali europei e statunitensi e alle possibili convergenze con le diverse piattaforme di media informativi.
In particolare, oggetto di analisi saranno i formati delle news radiotelevisive e gli stili di interazione del giornalista con gli altri soggetti sulla scena e con il pubblico a casa. Al termine del corso, lo studente avrà dunque acquisito un’adeguata comprensione dei processi di newsmaking (raccolta, selezione, editing e presentazione delle notizie) applicati allo specifico radiofonico e a quello televisivo, anche in riferimento al più ampio sistema informativo (dalla carta stampata all’on line). Avrà inoltre maturato la capacità critica necessaria ad applicare le conoscenze acquisite all’analisi e alla realizzazione di prodotti informativi audiovisivi, attraverso il costante riferimento ai generi più sensibili del panorama dell’informazione contemporanea (politica, economia, cronaca nazionale e internazionale) e a quelli in cui l’innovazione produttiva appare più convincente (cultura, stili di vita, sport). Le conoscenze acquisite in merito al trattamento delle notizie e alla progettazione e gestione dei flussi informativi saranno applicate in aula a concreti casi di studio, e messe in pratica attraverso esercitazioni laboratoriali, enfatizzando la dimensione sperimentale del percorso formativo. Obiettivo di tali esercitazioni sarà contribuire allo sviluppo delle capacità critiche e di giudizio degli studenti, attraverso due distinte modalità: da un lato, l’addestramento all’uso e all’implementazione di schede di analisi del contenuto, per individuare elementi salienti dei prodotti informativi considerati (es. temi trattati e volontà/capacità di inquadrarli in frame narrativi o interpretativi specifici; ruolo del conduttore, modalità di gestione degli ospiti e di coinvolgimento del pubblico a casa; etc.). Dall’altro, la sollecitazione a progettare e realizzare la puntata zero di un format informativo per la radio o la televisione, considerando i punti di forza e debolezza, le opportunità e i rischi connessi alla sua la sua possibile collocazione nel mercato editoriale di riferimento. Entrambe queste modalità prevedranno momenti di discussione in pubblica del progetto, di simulazione in aula delle dinamiche redazionali sottostanti realizzazione del format e di presentazione dell’eventuale prodotto finito, allo scopo di implementare la capacità degli studenti di comunicare/trasmettere quanto appreso. L’insieme di queste conoscenze e competenze è mirato a stimolare un interesse verso l’analisi / realizzazione di prodotti audiovisivi a contenuto informativo destinata a non esaurirsi nelle ore di lezione: gli strumenti e i metodi acquisiti durante il corso saranno specificamente pensati per possedere e trasmettere una flessibilità tale da poter essere applicati in modo autonomo dallo studente.
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LOMBARDI MARCO
(programma)
Il corso prevede una prima parte (12 ore) di presentazione e analisi del comparto delle news in Italia, in termini di struttura produttiva e dinamiche di consumo, con specifico riferimento al campo dell’informazione radiofonica e televisiva.
Una seconda parte del corso (18 ore) sarà dedicata alla declinazione entro i formati dell’informazione radiofonica e televisiva dei principali generi giornalistici: politica, economia, cronaca, esteri, cultura, sport. Questa parte si avvarrà della presenza in aula di professionisti dell’informazione, che portino agli studenti concrete esperienze relative ai casi di studio analizzati. Una terza parte del corso (18 ore) sarà dedicata allo specifico del talk show radiofonico e televisivo, a partire da una comparazione internazionale e per arrivare a presentare e applicare un’analisi in profondità del format, focalizzata su elementi quali: temi trattati e volontà/capacità di inquadrarli in frame narrativi o interpretativi specifici; ruolo del conduttore, modalità di gestione degli ospiti e di coinvolgimento del pubblico a casa. Il laboratorio si incentrerà sull’analisi e sulla simulazione in aula delle dinamiche redazionali sottostanti realizzazione di un format informativo radiofonico e/o televisivo, con particolare attenzione alla dimensione culturale, e specificamente alla critica enogastronomica. Saranno previsti momenti di discussione pubblica delle modalità scelte per la costruzione del format e di presentazione dell’eventuale prodotto finito. 1. Christian Ruggiero, La macchina della parola. Struttura, interazione, narrazione nel talk show, FrancoAngeli, Milano, 2014
2. Un testo a scelta tra: - Francesco Giorgino, Alto volume. Politica, comunicazione e marketing, LUISS University Press, Roma, 2019 - Marco Lombardi, Cinegustologia, Logo Fausto Lupetti Editore, Bologna, 2019 (in press) 3. Giorgio Zanchini, La radio nella rete, Donzelli, Roma, 2017. In aggiunta, per i non frequentanti, un testo a scelta tra: a. Sandro Petrone, Il linguaggio delle news. Strumenti e regole del giornalismo televisivo, Rizzoli-ETAS, Milano, 2011 b. Paul Chantler, Peter Stewart, L’ABC del giornalismo radiofonico, DinoAudino, Roma, 2004 N.B. nel corso delle lezioni, ulteriori indicazioni bibliografiche potrebbero accompagnare o sostituire le precedenti. |
3 | SPS/08 | 24 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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GIORNALISMO RADIOTELEVISIVO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare l’evoluzione, lo stato dell’arte e i possibili trend evolutivi dell’informazione radiotelevisiva nel contesto italiano, aprendosi alla comparazione con i diversi modelli nazionali europei e statunitensi e alle possibili convergenze con le diverse piattaforme di media informativi.
In particolare, oggetto di analisi saranno i formati delle news radiotelevisive e gli stili di interazione del giornalista con gli altri soggetti sulla scena e con il pubblico a casa. Al termine del corso, lo studente avrà dunque acquisito un’adeguata comprensione dei processi di newsmaking (raccolta, selezione, editing e presentazione delle notizie) applicati allo specifico radiofonico e a quello televisivo, anche in riferimento al più ampio sistema informativo (dalla carta stampata all’on line). Avrà inoltre maturato la capacità critica necessaria ad applicare le conoscenze acquisite all’analisi e alla realizzazione di prodotti informativi audiovisivi, attraverso il costante riferimento ai generi più sensibili del panorama dell’informazione contemporanea (politica, economia, cronaca nazionale e internazionale) e a quelli in cui l’innovazione produttiva appare più convincente (cultura, stili di vita, sport). Le conoscenze acquisite in merito al trattamento delle notizie e alla progettazione e gestione dei flussi informativi saranno applicate in aula a concreti casi di studio, e messe in pratica attraverso esercitazioni laboratoriali, enfatizzando la dimensione sperimentale del percorso formativo. Obiettivo di tali esercitazioni sarà contribuire allo sviluppo delle capacità critiche e di giudizio degli studenti, attraverso due distinte modalità: da un lato, l’addestramento all’uso e all’implementazione di schede di analisi del contenuto, per individuare elementi salienti dei prodotti informativi considerati (es. temi trattati e volontà/capacità di inquadrarli in frame narrativi o interpretativi specifici; ruolo del conduttore, modalità di gestione degli ospiti e di coinvolgimento del pubblico a casa; etc.). Dall’altro, la sollecitazione a progettare e realizzare la puntata zero di un format informativo per la radio o la televisione, considerando i punti di forza e debolezza, le opportunità e i rischi connessi alla sua la sua possibile collocazione nel mercato editoriale di riferimento. Entrambe queste modalità prevedranno momenti di discussione in pubblica del progetto, di simulazione in aula delle dinamiche redazionali sottostanti realizzazione del format e di presentazione dell’eventuale prodotto finito, allo scopo di implementare la capacità degli studenti di comunicare/trasmettere quanto appreso. L’insieme di queste conoscenze e competenze è mirato a stimolare un interesse verso l’analisi / realizzazione di prodotti audiovisivi a contenuto informativo destinata a non esaurirsi nelle ore di lezione: gli strumenti e i metodi acquisiti durante il corso saranno specificamente pensati per possedere e trasmettere una flessibilità tale da poter essere applicati in modo autonomo dallo studente.
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RUGGIERO CHRISTIAN
(programma)
Il corso prevede una prima parte (12 ore) di presentazione e analisi del comparto delle news in Italia, in termini di struttura produttiva e dinamiche di consumo, con specifico riferimento al campo dell’informazione radiofonica e televisiva.
Una seconda parte del corso (18 ore) sarà dedicata alla declinazione entro i formati dell’informazione radiofonica e televisiva dei principali generi giornalistici: politica, economia, cronaca, esteri, cultura, sport. Questa parte si avvarrà della presenza in aula di professionisti dell’informazione, che portino agli studenti concrete esperienze relative ai casi di studio analizzati. Una terza parte del corso (18 ore) sarà dedicata allo specifico del talk show radiofonico e televisivo, a partire da una comparazione internazionale e per arrivare a presentare e applicare un’analisi in profondità del format, focalizzata su elementi quali: temi trattati e volontà/capacità di inquadrarli in frame narrativi o interpretativi specifici; ruolo del conduttore, modalità di gestione degli ospiti e di coinvolgimento del pubblico a casa. Il laboratorio si incentrerà sull’analisi e sulla simulazione in aula delle dinamiche redazionali sottostanti realizzazione di un format informativo radiofonico e/o televisivo, con particolare attenzione alla dimensione culturale, e specificamente alla critica enogastronomica. Saranno previsti momenti di discussione pubblica delle modalità scelte per la costruzione del format e di presentazione dell’eventuale prodotto finito. 1. Christian Ruggiero, La macchina della parola. Struttura, interazione, narrazione nel talk show, FrancoAngeli, Milano, 2014
(Date degli appelli d'esame)
2. Un testo a scelta tra: - Francesco Giorgino, Alto volume. Politica, comunicazione e marketing, LUISS University Press, Roma, 2019 - Marco Lombardi, Cinegustologia, Logo Fausto Lupetti Editore, Bologna, 2019 (in press) 3. Giorgio Zanchini, La radio nella rete, Donzelli, Roma, 2017. In aggiunta, per i non frequentanti, un testo a scelta tra: a. Sandro Petrone, Il linguaggio delle news. Strumenti e regole del giornalismo televisivo, Rizzoli-ETAS, Milano, 2011 b. Paul Chantler, Peter Stewart, L’ABC del giornalismo radiofonico, DinoAudino, Roma, 2004 N.B. nel corso delle lezioni, ulteriori indicazioni bibliografiche potrebbero accompagnare o sostituire le precedenti. |
6 | SPS/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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AAF1013 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il percorso di studi magistrale si conclude con l’elaborazione e discussione di una
Tesi di laurea. Rispetto alla Prova finale sostenuta dagli studenti al termine degli studi della laurea di primo livello, la Tesi di laurea rappresenta un’esperienza senza dubbio più complessa per durata e per impegno. In continuità con la tradizionale Tesi di laurea prevista nell’ordinamento pre-riforma a ciclo unico, lo scopo della Tesi magistrale è infatti attestare l’acquisizione, da una parte, di conoscenze e competenze specialistiche nel settore di studio; dall’altra, di una formazione avanzata che mostri in particolare autonomia critica e capacità di ricerca scientifica. La Tesi di laurea magistrale va dunque intesa come il risultato di un lavoro di indagine, non necessariamente empirica, purché con carattere di originalità: l’elaborato, partendo dallo stato di conoscenza dell’oggetto di ricerca, e trovando quindi fondamento su un’adeguata conoscenza della letteratura e dello stato del dibattito scientifico, deve rappresentare un contributo originale da parte del laureando allo studio dell’argomento prescelto (in genere, specifico e circoscritto). Esso deve soprattutto deve costituire una produzione autonoma di contenuti, scientificamente e metodologicamente fondati, che non ricorrano ad alcuna forma di plagio. |
15 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||
AAF1764 -
STAGE
(obiettivi)
Il tirocinio curriculare è rivolto agli studenti di tutti i corsi di studio della Sapienza,
completa il percorso di studio per il conseguimento del titolo con attività pratiche svolte in strutture anche esterne all’Ateneo, presso un'azienda o un ente privato o pubblico ed ha lo scopo di "realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro" (art. 18 della Legge 196/97 e successivo D.M. n. 142/98). Il Corso di laurea magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo si avvale dei servizi dell'ufficio tirocini del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale che si occupa di tutte le attività relative al placement, alla ricerca e all'attivazione dei tirocini degli studenti e dei laureati, al fine di: - aiutare gli studenti a trovare tirocini curriculari, in Italia e all’estero, attinenti al corso di laurea (acquisizione di crediti formativi previsti dal curriculum studiorum). Tali tirocini possono essere utili sia per lo svolgimento della tesi che per la successiva professione; - aiutare i neolaureati (entro i 12 mesi dalla data di laurea nel territorio italiano e 18 mesi all’estero) a trovare tirocini formativi e di orientamento coerenti con la loro formazione ed utili per un primo ingresso nel mondo del lavoro; - fornire informazioni e supporto alle aziende, agli enti e alle istituzioni interessati ad accogliere studenti, laureandi e laureati nelle loro strutture. |
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ITA |