Insegnamento
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TRANSMEDIA STUDIES - LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di analizzare i nuovi universi narrativi interessati dal fenomeno della convergenza culturale e mediale. All’approfondimento delle conoscenze teoriche si intende affiancare quello delle competenze pratiche relative all’ideazione e alla realizzazione di differenti tipologie di prodotti transmediali. Attraverso un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione i contributi della psicanalisi, della sociologia e dei media studies, il corso punta inoltre ad analizzare come figure, archetipi, simboli e forme dell’immaginario collettivo svolgano un ruolo fondamentale nella produzione di contenuti culturali.
1. Conoscenza e comprensione. Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie atte a comprendere i cambiamenti che interessano le industrie creative contemporanee, con particolare a forme narrative sempre più complesse e connesse tra loro; inoltre, offre gli strumenti idonei alla comprensione delle modalità di ideazione e diffusione di progetti transmediali, alla luce delle innovazioni introdotte dalla convergenza mediale e dalla cultura partecipativa. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso offre l’opportunità di acquisire le competenze idonee alla progettazione, alla gestione e alla realizzazione di contenuti creativi distribuiti su differenti piattaforme mediali. 3. Nel corso delle lezioni agli studenti vengono proposte attività di laboratorio, esercitazioni in itinere su specifici casi di studio, con l’obiettivo di sviluppare abilità critiche per l’analisi di prodotti transmediali. Sono anche previsti momenti di confronto e discussione in aula. 4. Nell’ambito del laboratorio gli studenti sono chiamati a presentare i lavori realizzati grazie alle competenze acquisite, mediante l’utilizzo di supporti multimediali (slide, video, pitch) e a sviluppare abilità espositive efficaci. 5. Gli strumenti teorici sono orientanti all’acquisizione di un metodo di studio e ricerca adeguato all’analisi di contenuti transmediali.
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LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di analizzare i nuovi universi narrativi interessati dal fenomeno della convergenza culturale e mediale. All’approfondimento delle conoscenze teoriche si intende affiancare quello delle competenze pratiche relative all’ideazione e alla realizzazione di differenti tipologie di prodotti transmediali. Attraverso un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione i contributi della psicanalisi, della sociologia e dei media studies, il corso punta inoltre ad analizzare come figure, archetipi, simboli e forme dell’immaginario collettivo svolgano un ruolo fondamentale nella produzione di contenuti culturali.
1. Conoscenza e comprensione. Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie atte a comprendere i cambiamenti che interessano le industrie creative contemporanee, con particolare a forme narrative sempre più complesse e connesse tra loro; inoltre, offre gli strumenti idonei alla comprensione delle modalità di ideazione e diffusione di progetti transmediali, alla luce delle innovazioni introdotte dalla convergenza mediale e dalla cultura partecipativa. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso offre l’opportunità di acquisire le competenze idonee alla progettazione, alla gestione e alla realizzazione di contenuti creativi distribuiti su differenti piattaforme mediali. 3. Nel corso delle lezioni agli studenti vengono proposte attività di laboratorio, esercitazioni in itinere su specifici casi di studio, con l’obiettivo di sviluppare abilità critiche per l’analisi di prodotti transmediali. Sono anche previsti momenti di confronto e discussione in aula. 4. Nell’ambito del laboratorio gli studenti sono chiamati a presentare i lavori realizzati grazie alle competenze acquisite, mediante l’utilizzo di supporti multimediali (slide, video, pitch) e a sviluppare abilità espositive efficaci. 5. Gli strumenti teorici sono orientanti all’acquisizione di un metodo di studio e ricerca adeguato all’analisi di contenuti transmediali.
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LEONZI SILVIA
( programma)
Il Corso è rivolto agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo, indirizzo Media Studies.
Nella prima parte del corso (30h) si intende approfondire il dibattito che si è sviluppato nell’ambito dei Transmedia Studies. In questa prospettiva, i concetti di convergenza tecnologica e culturale costituiscono il punto di partenza per l’analisi dei principali contributi scientifici allo studio del transmedia. Dal punto di vista delle industrie creative, la circolazione di prodotti transmediali viene illustrata attraverso le dimensioni relative alle strategie produttive e al ruolo degli utenti nella fruizione e creazione di contenuti. Vengono infine analizzati elementi e principi del transmedia storytelling.
La seconda parte (18h) ha l’obiettivo di approfondire l'evoluzione delle forme e delle strutture narrative nel passaggio dal paradigma della modernità a quello della postmodernità, con particolare attenzione all’immaginario e alle principali figure archetipiche presenti in differenti ambiti di applicazione dello storytelling: dalla fiction, alla politica, al brand.
Nel corso sono previste (24h) attività laboratoriali ed esercitazioni in aula, con l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche utili sia alla realizzazione di un project work finale sia, più in generale, alla costruzione di un profilo curriculare orientato a nuove figure professionali.
Programma studenti non frequentanti 5 testi Testi obbligatori • S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunué, Latina, 2009 • S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013 • H. Jenkins, Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013 Due testi a scelta.
• M. Giovagnoli, Transmedia way. Guida galattica per storyteller, comunicatori e designere, Apogeo, Milano, 2017 • N. Bernardo, Transmedia. 2.0. Brand, Storytelling, Entertainment, Armando Editore, Roma, 2017 • S. Arcagni, Visioni digitali. Video, web e nuove tecnologie, Einaudi, Torino, 2016 • C. Vogler, Il viaggio dell’eroe, Dino Audino, Roma, 2005 • C. Salmon, Storytelling. La fabbrica delle storie, FaziEditore, 2008 • S. Leonzi (a cura di), Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario, Armando editore, Roma, 2009 • J. Mittel, Complex Tv .Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma, 2017 • M.L Ryan and J.N Thon, Storyworld across Media. Toward a Media-Conscious Narratology, University of Nebraska Press - Lincoln and London, 2014
Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame verrà illustrato in aula e prevede la realizzazione di un project work finale.
N.B. Nel corso delle lezioni potranno essere indicati ulteriori testi.
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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TRANSMEDIA STUDIES
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LEONZI SILVIA
( programma)
Il Corso è rivolto agli studenti iscritti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo, indirizzo Media Studies.
Nella prima parte del corso (30h) si intende approfondire il dibattito che si è sviluppato nell’ambito dei Transmedia Studies. In questa prospettiva, i concetti di convergenza tecnologica e culturale costituiscono il punto di partenza per l’analisi dei principali contributi scientifici allo studio del transmedia. Dal punto di vista delle industrie creative, la circolazione di prodotti transmediali viene illustrata attraverso le dimensioni relative alle strategie produttive e al ruolo degli utenti nella fruizione e creazione di contenuti. Vengono infine analizzati elementi e principi del transmedia storytelling.
La seconda parte (18h) ha l’obiettivo di approfondire l'evoluzione delle forme e delle strutture narrative nel passaggio dal paradigma della modernità a quello della postmodernità, con particolare attenzione all’immaginario e alle principali figure archetipiche presenti in differenti ambiti di applicazione dello storytelling: dalla fiction, alla politica, al brand.
Nel corso sono previste (24h) attività laboratoriali ed esercitazioni in aula, con l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche utili sia alla realizzazione di un project work finale sia, più in generale, alla costruzione di un profilo curriculare orientato a nuove figure professionali.
Programma studenti non frequentanti 5 testi Testi obbligatori • S. Leonzi, Lo spettacolo dell’immaginario, Tunué, Latina, 2009 • S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013 • H. Jenkins, Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013 Due testi a scelta.
• M. Giovagnoli, Transmedia way. Guida galattica per storyteller, comunicatori e designere, Apogeo, Milano, 2017 • N. Bernardo, Transmedia. 2.0. Brand, Storytelling, Entertainment, Armando Editore, Roma, 2017 • S. Arcagni, Visioni digitali. Video, web e nuove tecnologie, Einaudi, Torino, 2016 • C. Vogler, Il viaggio dell’eroe, Dino Audino, Roma, 2005 • C. Salmon, Storytelling. La fabbrica delle storie, FaziEditore, 2008 • S. Leonzi (a cura di), Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario, Armando editore, Roma, 2009 • J. Mittel, Complex Tv .Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma, 2017 • M.L Ryan and J.N Thon, Storyworld across Media. Toward a Media-Conscious Narratology, University of Nebraska Press - Lincoln and London, 2014
Programma d’esame per studenti frequentanti Il programma d’esame verrà illustrato in aula e prevede la realizzazione di un project work finale.
N.B. Nel corso delle lezioni potranno essere indicati ulteriori testi.
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
Cinema e linguaggi musicali - (visualizza)
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1044874 -
TEORIE DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO
(obiettivi)
Il corso fornirà agli studenti le nozioni fondamentali della teoria del film in una prospettiva storica, e darà loro gli strumenti e le competenze di base dell’analisi del film. L’evoluzione del linguaggio cinematografico sarà considerata “ecologicamente” in un panorama mediatico più ampio che include altri media audiovisivi (come la televisione, le piattaforme video online e i videogiochi). Le fasi della storia del cinema saranno ripercorse con un focus sull’evoluzione concomitante delle nuove possibilità tecnologiche e di nuovi orizzonti narrativi e stilistici aperti di volta in volta al linguaggio cinematografico. Un’attenzione particolare sarà dedicata al cambiamento dei riti sociali e dei luoghi di visione del film – dai primi nickelodeon agli schermi degli smartphone – e all’influenza di questi riti sullo stile e il linguaggio dei film nel corso dei decenni. Le nozioni teoriche e gli strumenti analitici saranno quindi applicati a selezionate sequenze di film. Alla fine del corso, gli studenti avranno acquisito le seguenti nozioni e abilità:
1. Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza di base delle teorie del film e della loro storia; il linguaggio del film nella sua evoluzione (“cinema delle attrazioni”; film d’avanguardia; stile narrativo classico da David W. Griffith all’età d’oro di Hollywood; Neorealismo italiano, Nouvelle Vague francese e linguaggio del cinema moderno; New Hollywood e Terza Hollywood; il cinema dell’era digitale);
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate Abilità fondamentali dell’analisi del film, applicate a specifiche sequenze (in che modo elementi distinti come la messinscena, la fotografia, il montaggio e il sound design interagiscono in una sequenza);
3. Autonomia di giudizio Capacità di mettere i film in prospettiva (storia, genere, stile) e nel contesto (interazione con altri prodotti audiovisivi, dai formati televisivi ai videogiochi). Una parte del corso, di carattere laboratoriale, si baserà su discussioni collettive di sequenze di film in aula sotto la guida del docente;
4. Abilità comunicative Abilità di scrittura scientifica e accademica sul cinema. Per l’esame finale agli studenti verrà chiesto di presentare e discutere una tesina scritta secondo le istruzioni del docente;
5. Capacità di apprendere Capacità di proseguire autonomamente lo studio, attenendosi alle linee guida bibliografiche e filmografiche fornite durante le lezioni.
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VITIELLO GUIDO
( programma)
- Nozioni fondamentali di teoria del cinema e di linguaggio del film (10 ore) - L'evoluzione del linguaggio cinematografico attraverso le epoche: il “cinema delle attrazioni”; il cinema d’avanguardia; lo stile narrativo classico da David W. Griffith all’età d’oro di Hollywood; il Neorealismo italiano, la Nouvelle Vague francese e linguaggio del cinema moderno; la New Hollywood e la Terza Hollywood; il cinema dell’era digitale (24 hrs) - Laboratorio di analisi del film: discussioni collettive di sequenze cinematografiche sotto la guida del docente (14 hrs)
S. Bernardi, L’avventura del cinematografo, Marsilio G. Alonge, Il cinema. Tecnica e linguaggio. Un’introduzione, Kaplan
I non frequentanti dovranno studiare un testo aggiuntivo da scegliere in una lista pubblicata sulla bacheca elettronica del docente sul sito del dipartimento.
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/08
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Media e regolamentazione - (visualizza)
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1031472 -
CONTENUTI E MERCATI DELLA RADIOFONIA
(obiettivi)
L’insegnamento è rivolto agli studenti del secondo anno iscritti al Corso di Laurea in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo. Il corso propone una lettura ampia e approfondita del mondo della radio in Italia, sulla base dei momenti più significativi della sua storia, delle caratteristiche specifiche del mezzo come forma di comunicazione, dei processi di cambiamento in corso sul piano produttivo, tecnologico e culturale. L’obiettivo complessivo è quello di fornire agli studenti gli elementi conoscitivi e critici utili a comprendere le logiche della radiofonia nella sua dimensione industriale e culturale e ad utilizzare tali conoscenze nelle attività di ideazione e/o di analisi del prodotto radiofonico. In particolare, il corso mira a far acquisire: 1) conoscenza e comprensione , da un lato, dell’attuale scenario radiofonico italiano (il quadro delle imprese, l’offerta di formati e contenuti, gli orientamenti dei pubblici) e delle sue prospettive di trasformazione, anche alla luce dei nuovi contesti tecnologici e multimediali; dall’altro, della dimensione simbolica e culturale del prodotto radiofonico, quale forma specifica di comunicazione che veicola significati attraverso i suoi generi, programmi e contenuti; 2) capacità di applicare conoscenza e comprensione in modo competente e riflessivo nell’ambito della produzione radiofonica (creazione di un format radiofonico) e della ricerca scientifica (analisi di un programma radiofonico), attraverso la realizzazione in itinere di specifici “project work”; 3-4) autonomia di giudizio e abilità comunicative scritte e orali, attraverso la realizzazione e la presentazione in aula dei “project work”, visione/ascolto e analisi critica di documenti audiovisivi, momenti di confronto in aula con ospiti esterni; 5) capacità di apprendimento autonomo, sulla base dell’insieme delle conoscenze e competenze sviluppate durante il corso.
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NATALE LUCIA ANNA
( programma)
Il corso propone un approfondimento dello scenario radiofonico in Italia, con riferimento alla dimensione culturale (logiche comunicative) e industriale (logiche produttive) del mezzo, nonché ai processi di innovazione tecnologica in corso nel settore (rapporti con il web e il digitale). Il corso è articolato in due parti. La prima parte, a carattere prevalentemente teorico e conoscitivo, focalizza i seguenti aspetti: - le principali linee di sviluppo della radio in Italia, dalle origini ai social network (6 ore); - la radio come forma di comunicazione: che cos’è la radio, radio di palinsesto e radio di formato, i concetti di “testo” e “flusso” (9 ore); - i generi della radio: il concetto di “genere”, i generi radiofonici di ieri e di oggi (6 ore). La seconda parte, da un lato, porta avanti il percorso conoscitivo analizzando il quadro attuale del settore: modelli di impresa e dinamiche di mercato (editori, emittenti e formati, pubblicità, ascolti), radio digitale e web radio, radio e social network (12 ore); dall’altro, è dedicata ad attività pratiche guidate, finalizzate ad applicare le conoscenze progressivamente acquisite (realizzazione di “project work”) (15 ore).
Testi d’esame obbligatori per studenti frequentanti e non frequentanti:
1) T. Bonini ( a cura di), La radio in Italia. Storia, mercati, formati, pubblici, tecnologie, Carocci, 2013 (capitoli da 1 a 7, un capitolo a scelta tra i capitoli da 8 a 11, capitolo 12) 2) M. Perrotta, Fare radio. Formati, programmi e strategie per la radiofonia digitale, Dino Audino, 2017
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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1041942 -
TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE - LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di contribuire a preparare una figura professionale di livello avanzato nell’ambito della conoscenza e analisi dei comportamenti di consumo delle audience. Il corso ha altresì l’obiettivo di formare un professionista in grado di operare nei diversi comparti delle industrie culturali mettendo in campo conoscenze specialistiche sui comportamenti e gli stili di consumo delle audience multiscreen e abilità nella progettazione di strumenti volti all’analisi dei comportamenti delle audience.
Obiettivi specifici Descrittore di Dublino 1 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente conosce le principali teorie che compongono il quadro dei cultural studies e degli audience studies, con particolare riferimento alle letture teoriche volte a inquadrare i nuovi comportamenti di consumo delle audience multi-screen, dei fan, degli youtuber e dei gamers. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente conosce i principali metodi e strumenti volti all’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti di consumo delle audience.
Descrittore di Dublino 2 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente è in grado di produrre riflessioni autonome e analisi dei comportamenti di consumo dei soggetti. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente è in grado di progettare una osservazione sistematica dei comportamenti dei soggetti in riferimenti al consumo di contenuti video in ottica multiscreen.
Descrittore di Dublino 3 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente sviluppa capacità critiche e di giudizio (es. comprende l’autorevolezza di una fonte, legge il peso dei riferimenti incrociati, imposta una discussione critica) come risultato dell’attività di lettura e discussione collettiva in aula di paper scientifici. Lo studente diventa quindi soggetto potenzialmente attivo nel dibattito teorico sul tema delle audience. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, gli studenti saranno impegnati nella realizzazione di project work individuali e/o di gruppo in cui dovranno, ad esempio, decidere quali strumenti metodologici utilizzare e quale peso dare ai risultati ottenuti per la comprensione critica dei comportamenti delle audience multiscreen.
Descrittore di Dublino 4 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, le attività di discussione ed elaborazione di testi hanno l’obiettivo di sviluppare la capacità comunicativa degli studenti, sia scritta (produzione di brevi testi come raccolta di fonti scientifiche), sia orale (discussione in pubblico). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la presentazione in aula dei risultati dei project work costituisce un momento di miglioramento delle strategie comunicative degli studenti.
Descrittore di Dublino 5 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, il corso fornisce esempi concreti di organizzazione del materiale teorico e offre un supporto per la realizzazione delle analisi delle fonti scientifiche previste per la discussione in aula. Tali attività hanno l’obiettivo di socializzare lo studente alle principali tecniche per la produzione autonoma di report analitici. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la realizzazione del project work, la sua discussione e presentazione in aula consentono allo studente di sperimentare un work flow estremamente tarato sui prodotti che dovrà poi realizzare autonomamente nel mondo del lavoro.
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LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di contribuire a preparare una figura professionale di livello avanzato nell’ambito della conoscenza e analisi dei comportamenti di consumo delle audience. Il corso ha altresì l’obiettivo di formare un professionista in grado di operare nei diversi comparti delle industrie culturali mettendo in campo conoscenze specialistiche sui comportamenti e gli stili di consumo delle audience multiscreen e abilità nella progettazione di strumenti volti all’analisi dei comportamenti delle audience.
Obiettivi specifici Descrittore di Dublino 1 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente conosce le principali teorie che compongono il quadro dei cultural studies e degli audience studies, con particolare riferimento alle letture teoriche volte a inquadrare i nuovi comportamenti di consumo delle audience multi-screen, dei fan, degli youtuber e dei gamers. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente conosce i principali metodi e strumenti volti all’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti di consumo delle audience.
Descrittore di Dublino 2 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente è in grado di produrre riflessioni autonome e analisi dei comportamenti di consumo dei soggetti. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, lo studente è in grado di progettare una osservazione sistematica dei comportamenti dei soggetti in riferimenti al consumo di contenuti video in ottica multiscreen.
Descrittore di Dublino 3 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, lo studente sviluppa capacità critiche e di giudizio (es. comprende l’autorevolezza di una fonte, legge il peso dei riferimenti incrociati, imposta una discussione critica) come risultato dell’attività di lettura e discussione collettiva in aula di paper scientifici. Lo studente diventa quindi soggetto potenzialmente attivo nel dibattito teorico sul tema delle audience. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, gli studenti saranno impegnati nella realizzazione di project work individuali e/o di gruppo in cui dovranno, ad esempio, decidere quali strumenti metodologici utilizzare e quale peso dare ai risultati ottenuti per la comprensione critica dei comportamenti delle audience multiscreen.
Descrittore di Dublino 4 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, le attività di discussione ed elaborazione di testi hanno l’obiettivo di sviluppare la capacità comunicativa degli studenti, sia scritta (produzione di brevi testi come raccolta di fonti scientifiche), sia orale (discussione in pubblico). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la presentazione in aula dei risultati dei project work costituisce un momento di miglioramento delle strategie comunicative degli studenti.
Descrittore di Dublino 5 Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE, il corso fornisce esempi concreti di organizzazione del materiale teorico e offre un supporto per la realizzazione delle analisi delle fonti scientifiche previste per la discussione in aula. Tali attività hanno l’obiettivo di socializzare lo studente alle principali tecniche per la produzione autonoma di report analitici. Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN, la realizzazione del project work, la sua discussione e presentazione in aula consentono allo studente di sperimentare un work flow estremamente tarato sui prodotti che dovrà poi realizzare autonomamente nel mondo del lavoro.
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PARISI STEFANIA
( programma)
Il corso è articolato in 2 moduli: TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE e LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN. I moduli procederanno di pari passo in maniera integrata e complementare. Per quanto riguarda il modulo TEORIA E ANALISI DELLE AUDIENCE è prevista una parte di introduzione agli audience studies (circa 20 ore) e una parte relativa alla lettura e discussione pubblica di articoli e saggi legati ai principali nodi teorici del corso (circa 20 ore). Per quanto riguarda il modulo LABORATORIO DI RICERCA SUI MEDIA DIGITALI E LE AUDIENCE MULTISCREEN è prevista una alternanza di momenti di formazione su metodi e strumenti di indagine sulle audience; sessioni di lavoro collettivo sulla ricerca da realizzare durante il corso e occasioni di condivisione di esperienze di ricerca (circa 24 ore). Durante il corso sono previste lezioni seminariali e tematiche con ospiti provenienti dal settore della ricerca sui media (circa 8 ore).
Per i frequentanti: 1. Andò, R., 2007, Audience Reader. Saggi e riflessioni sull’esperienza di essere audience, Milano: Guerini 2. Andò, R., Marinelli, A, 2018, Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini, Milano (solo capitoli 3, 4, 5). 3. Una selezione di articoli e/o saggi, anche in lingua inglese, sui temi dell’audience labour e dell’audience engagement nelle piattaforme digitali che verranno resi disponibili durante il corso e costituiranno occasione di discussione. Per i non frequentanti 1. R. Andò, 2007, Audience Reader. Saggi e riflessioni sull’esperienza di essere audience, Milano: Guerini 2. M. Fanchi, 2014, L’audience. Storia e teoria, Laterza, Roma-Bari (p. 152) 3. Andò, R., Marinelli A, 2018, Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini, Milano (solo capitoli 3, 4, 5). 4. Una selezione di articoli e/o saggi, anche in lingua inglese, sui temi dell’audience labour e audience engagement nelle piattaforme digitali che verranno resi disponibili durante il corso. Testi alternativi potranno essere comunicati durante il corso. È possibile concordare programmi d'esame personalizzati.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/08
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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CONNECTED AND SOCIAL TELEVISION
(obiettivi)
Obiettivo del corso è seguire l'evoluzione dei sistemi tecnologici e distributivi e delle pratiche di consumo del medium televisivo nella fase in cui l'offerta lineare organizzata per canali (generalisti e tematici) si ibrida con l'offerta on demand e di online video streaming.
Conoscenza e comprensione. Il primo obiettivo del corso è comprendere l'evoluzione del medium televisivo attraverso l'osservazione e l'analisi delle modalità produttive e distributive delle diverse piattaforme digital, l'organizzazione dell'offerta, lo sviluppo di formati e contenuti destinati ad una distribuzione multipiattaforma. La nuova esperienza di consumo dei contenuti televisivi sarà analizzata a partire dalle pratiche di multiscreening e social television. Gli studenti acquisiranno il lessico e le conoscenze specialistiche indispensabili anche attraverso l’analisi di casi di studio e ricerche di mercato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il secondo obiettivo specifico del corso è applicare le conoscenze acquisite in modo competente attraverso la realizzazione di report individuali o di piccolo gruppo che analizzano strategie di mercato di singoli player (Broadcaster, OTT, online video aggregator) che operano nell’ecosistema della tv connessa, facendo ricorso a benchmarking, a ricerche sull’esperienza di visione, a basi dati sulla distribuzione multipiattaforma. I report costituiscono parte integrante del processo di valutazione.
Capacità di comunicare quanto si è appreso. Gli studenti presenteranno durante il corso al docente e ai colleghi i risultati della ricerca condotta per la realizzazione del report utilizzando specifici formati di presentazione (power point, ecc.). Durante la prova d’esame conclusiva la presentazione sarà estesa e costituirà specifico elemento di valutazione.
Risultati attesi. Gli studenti acquisiranno autonomia sul piano analitico e progettuale rispetto al complessivo ecosistema della connected and social television, rispetto all'offerta e al posizionamento di mercato dei singoli player (broadcaster, OTT, tech industries, ecc.), rispetto alle progettazione della social media strategy più opportuna per valorizzare l'engagement delle audience.
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MARINELLI ALBERTO
( programma)
Il corso è articolato in due parti. Nella prima parte l'evoluzione del medium sarà affrontata attraverso l'osservazione e l'analisi delle modalità produttive e distributive delle diverse piattaforme digital, l'organizzazione dell'offerta, lo sviluppo di formati e contenuti destinati ad una distribuzione multipiattaforma. La nuova esperienza di consumo dei contenuti televisivi sarà analizzata a partire dalle pratiche di multiscreening e social television. Una particolare attenzione sarà dedicata alla riflessione sul concetto di medium nella fase di convergenza tecnologica e culturale,
Nella seconda parte del corso saranno proposte due percorsi di lettura incentrati sulle piattafrome di online video streaming:
- un'analisi degli Youtube content creators, indagati sia dal punto di vista delle caratteristiche dei soggetti creatori di contenuti, soprattutto nel passaggio dalla dimensione amatoriale a quella professionale; - un'analisi delle caratteristiche strutturali di Youtube gaming e di Twitch, con un focus specifico sul profilo dei principali content creators; sulle forme di creatività ospitate dalle due piattaforme (in termini di formati, linguaggi e contenuti proposti); sui profili di contaminazione tra la dimensione tematica e i media mainstream; sulle strategie di produzione e promozione di contenuto branded.
I testi di riferimento per la preparazione della prova sono:
1) MARINELLI A., ANDO' R., (2017) Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social, Guerini e Associati, Milano 2) Marinelli A., Andò R. (2016), YouTube content creators. Volti, formati ed esperienze produttive nel nuovo ecosistema mediale, Egea, Milano 3) materiale didattico e di ricerca specificamente indicato dai docenti in relazioni agli argomeni approfonditi nel lavoro individuale e di gruppo rispetto alle seguenti aree: a) strategie dei maggiori player del mercato delle connected & social TV (Broadcasters, OTT, tech industries, telco); b) offerta mutipiattaforma e di social Tv dei principali broadcaster italiani
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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