Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I
(obiettivi)
Nel perseguire l’obiettivo generale di fornire una solida preparazione di base sugli elementi fondativi della scienza della rappresentazione, i tre corsi del settore si articolano nei primi tre anni integrando gli aspetti teorici ed applicativi.Il corso del primo anno fornisce i metodi e gli strumenti per l’apprendimento delle tecniche tradizionali del Disegno integrandole con quelle informatiche. Fornisce i fondamenti della Geometria descrittiva per la comprensione delle leggi e dei metodi per la rappresentazione e la concezione dello spazio e delle forme architettoniche. Tali strumenti permettono allo studente di affrontare, con adeguati strumenti di conoscenza, le prime esperienze di progettazione.
Canale: 2
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CHIAVONI EMANUELA
(programma)
Supporto alla didattica in uso Website: http://w3.uniroma1.it/sdr_corsoa/SDR2.htm
Modalità di frequenza: Facoltativa Modalità di erogazione: Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento: Scopo del Corso è di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere, rappresentare e manipolare lo spazio.Il corso intende formare tutte le capacità segnalate nel programma attraverso la sperimentazione di alcune esperienze formative specifiche sull’architettura per comprendere, immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici. Programma Nelle sue varie e numerose attività progettuali l’architetto si serve di vari modelli sui quali prefigura e verifica l’oggetto che dovrà essere realizzato. Questi modelli possono essere grafici (come una pianta e un prospetto associati, una prospettiva, un’assonometria), oppure informatici (modelli 3D), o, ancora, veri e propri plastici (maquette). La costruzione di uno qualsiasi di questi modelli deve comunque appoggiarsi sulla preventiva capacità di immaginare una forma in tre dimensioni intesa sia come lo spazio che essa delimita ma anche come quello che essa influenza con la sua semplice presenza.E’ necessario conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare consapevolmente la forma immaginata nonché gli strumenti che ne consentono la manipolazione approfondendone le caratteristiche metriche, geometriche e percettive. Se da un lato dunque si tenterà di mettere in condizione lo studente di acquisire una sicura manualità nell’uso delle tecniche grafiche più semplici e dirette attraverso un intenso esercizio del disegno architettonico a mano libera (svolto in parte all’esterno ed in parte in aula) senza tralasciare la rappresentazione a riga e squadra e l’uso del colore, dall’altro ci si sforzerà di sostenere questo percorso attraverso un ciclo parallelo di lezioni sui Fondamenti della Geometria della Rappresentazione che avranno per oggetto il concetto di Modello bidimensionale e tridimensionale, i fondamenti dei Modelli grafici bidimensionali (prospettico, assonometrico, proiezioni ortogonali) ed i principali problemi di intersezione ed appartenenza nei vari modelli. Una parte rilevante sarà infine dedicata alla modellazione 3D anche attraverso una serie di esercitazioni in aula. Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni. Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato. Modello 3D. Bibliografia M. DOCCI– D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreM. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe.E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008.C. BIANCHINI, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008.L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI– D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. E. CHIAVONI, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. BIANCHINI, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008. L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008.
Canale: 3
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RIBICHINI LUCA
(programma)
Supporto alla didattica in usoDisegno riga e squadraDisegno dal veroDisegno digitaleVisite esterneModalità di frequenza
• FacoltativaModalità di erogazione • TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’insegnamento dovrà garantire allo studente la capacità di padroneggiare i diversi modi e metodi della rappresentazione dell’architettura. Pertanto lo studente utilizzerà i modelli rappresentativi in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati saranno: bidimensionali, come pianta e prospetto, sezione, prospettiva, assonometria; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette). ProgrammaIl corso è concepito e strutturato come fondamento delle discipline della rappresentazione e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura. Nel corso lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo. Geometria della RappresentazioneSi tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro. Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D. Disegno dell’architetturaSi affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura, la maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo. I percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto Bibliografia M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editoreM. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe.R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009 Testi di approfondimento: L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Editore, Roma 2008. ![]() L. RIBICHINI, Il volto e l’architetto, Gangemi Editore, Roma 2008.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 1
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Albisinni Piero
(programma)
Le attività del Corso consistono in lezioni ex cathedra e in esercitazioni in aula o all’aperto.
Lo studente dovrà registrare tutte queste attività, in forma di appunti e disegni, in un taccuino al quale si accompagnano gli elaborati grafici che verranno proposti nel corso delle lezioni. Sono inoltre previste prove sugli argomenti teorici di geometria (esoneri) e consegne degli elaborati grafici, per valutare il grado di apprendimento di quanto proposto durante le lezioni. I risultati entreranno a far parte della valutazione finale. L’esame consiste in una prova orale ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno e delle costruzioni geometriche. Il colloquio verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni e verrà esaminato il contenuto del taccuino e degli elaborati grafici proposti durante le lezioni. ![]() Per il disegno dell’architettura
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, Scienza del disegno, ed. Città Studi, Novara, 2012 Per la geometria descrittiva e il CAD R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, Vol. I, ed. Città Studi, Novara 2009
Canale: 4
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CASALE ANDREA
(programma)
Il Corso ha il compito d’indagare il modello nei suoi aspetti tra arte e scienza, tra forma e funzione che è parte portante del progetto di architettura.
La relazione che lega il progettista al modello è un rapporto intelligente, attivo e collaborante dove la forma e la funzione dell’architettura trova la prima dimostrazione di se stessa. Proprio in virtù delle complessità insite nel processo progettuale, diventa indispensabile l’uso di modelli capaci di rappresentare le caratteristiche del fenomeno architettura prima che questa si realizzi. Modelli grafici (schizzo, rappresentazione grafiche codificate), modelli virtuali informatici, prototipi fisici, sono dispositivi indispensabili nelle mani del progettista. ![]() A. Casale - Geometria creativa - Nuovi quaderni di applicazioni della geometria descrittiva, Edizioni Kappa Roma 2010;
(Date degli appelli d'esame)
R. Migliari e AAVV, Geometria descrittiva, De Agostini editore, Milano 2009. Vol. 1 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
98749 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Compito del corso è quello di porre in evidenza e discutere le problematiche, i nodi teorici e progettuali, le principali correnti e i protagonisti della cultura architettonica dei secoli XIX e XX. Nello svolgimento del corso si intende guidare lo studente alla comprensione dei problemi e delle opere dell’architettura nella loro determinazione storica e nell’indivisibile relazione con le altre componenti artistiche, fornendo gli strumenti indispensabili alla conoscenza critica del pensiero architettonico contemporaneo.
Canale: 1
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MURATORE GIORGIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, impianto amplificazioneModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri per consentire un primo approccio alle problematiche della storia dell’architettura contemporanea.ProgrammaLa cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux. Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf; Berlino: Schinkel; Utopie sociali ed utopie urbane; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne. Architettura e Arti Decorative: da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali, da Paxton a Eiffel; Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth;: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Germania di Weimar e Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo; il Novecento: Muzio; Piacentini; Ponti; Libera; Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura; La Triennale di Milano; Le città di nuova fondazione; Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: Foschini e l'INA-Casa; Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta; Rogers e Rossi; Stirling; Kahn; Post-Moderno e neo-avanguardie; Tendenze internazionali.Modalità di esameL’esame è individuale e orale e consiste in un colloquio sugli argomenti trattati a lezione e sviluppati nei testi suggeriti in bibliografia• Prova oraleBibliografiaL. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O.K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982.S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954.M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976.B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982. S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954. M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976. B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
Canale: 2
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BARUCCI CLEMENTINA
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, microfonoModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso ha lo scopo di offrire una informazione complessiva sui principali temi, sulle tendenze e sui più importanti protagonisti della storia dell’architettura e dell’urbanistica nel contesto internazionale dalla metà del Settecento a tutto il secolo XX. Saranno pertanto trattati teorie, progetti e realizzazioni tra i più significativi nel corso di tale arco temporale, ponendo l’accento su diversi approcci di lettura dagli aspetti figurativi, a quelli costruttivi e attuativi.ProgrammaI. Dal Neoclassicismo all’Eclettismo storicistico. Illuminismo e Neoclassicismo. La riscoperta dell’antico. L’ambiente romano e Piranesi. Architettura e città neoclassiche in Europa e nel Nuovo Mondo. Architettura del ferro e Esposizioni universali. L’eclettismo storicistico e le grandi capitali europee del XIX secolo: Parigi, Vienna, Barcellona, Roma. Neo medievalismi e movimento Arts and Crafts. La garden city.II. Dall’art nouveau alle avanguardie. La città americana e la Scuola di Chicago. Il rinnovamento dei linguaggi tra XIX e XX secolo. Il razionalismo strutturale di Viollet-le-Duc; l’art nouveau in Belgio e in Francia, la Secessione viennese, il liberty italiano, il modernismo catalano, la Scozia. Wright e l’architettura organica. Razionalismo classico e tecnica del cemento armato. Architettura e industria: il Deutscher Werkbund. Avanguardie storiche e architettura, futurismo, costruttivismo, De Stijl.III. L’architettura tra le due guerre mondiali. Il Bauhaus e Gropius. L’espressionismo tedesco: Taut, Poelzig, Mendelsohn. Mies. I concorsi, le esposizioni, i congressi CIAM. Il Weissenhof di Stoccarda. La Nuova Oggettività e la ricerca sulle tipologie abitative. Le Corbusier. Il contributo olandese. Classicismi negli anni trenta. Architettura e città in Italia durante il fascismo.IV. Il secondo Novecento. La Ricostruzione post bellica in Europa. Neorealismo italiano. International style. La seconda produzione dei ‘maestri’. Architettura scandinava. Superamento del ‘moderno’ e riflessione sulla tradizione. Il nuovo monumentalismo di Kahn. Conclusione dei CIAM, Team X e new brutalism. Utopia tecnologica e neoavanguardie. La rimeditazione sul razionalismo. Five Architects e Tendenza. Revival storicistico e Postmodern. La critica di Venturi. L’High Tech. Deconstructivist Architecture. Architettura e città nell’età della globalizzazione.Modalità di esameL’esame consiste in un colloquio sugli argomenti indicati nel programma, trattati sia durante le lezioni che nei testi della bibliografia. Nella valutazione si terrà conto anche delle esercitazioni svolte durante l’anno.• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaD. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitoli su Il Classicismo nel XVIII secolo e Il XIX secolo.K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 e ed sgg.W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitoli su Il Classicismo nel XVIII secolo e Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 e ed sgg. W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006. Bibliography D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., chapters on Il Classicismo nel XVIII secolo e Il XIX secolo. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 e ed sgg. W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006.
Canale: 3
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PORTOGHESI TUZI STEFANIA
(programma)
Programma dell’insegnamento
Il corso si propone di fornire elementi conoscitivi e strumenti critici per la comprensione dei processi architettonici ed urbanistici tra la fine del XIX secolo e il XX secolo. Particolare attenzione sarà data all’analisi del panorama architettonico e culturale europeo e d’oltre oceano. Ad ogni argomento oggetto del programma è dedicata una parte di informazioni generali volte a inquadrare i differenti momenti storici oggetto dell’insegnamento e il dibattito teorico e culturale all’interno del quale essi si inseriscono. Nel corso delle lezioni verrà quindi condotta un’analisi dei contesti urbani, tecnologici, costruttivi e delle condizioni economiche, politiche, sociali e culturali, ciò permetterà agli studenti di collocare lo studio dell'architettura in una cosciente prospettiva storica e metodologica. Alle lezioni generali di inquadramento dei fenomeni architettonici oggetto del programma verranno poi affiancate lezioni specifiche sugli architetti e sulle loro opere. Argomenti del programma Argomenti delle lezioni sono: Dalle trasformazioni culturali dell’architettura neoclassica alla Rivoluzione Industriale; William Morris e il Movimento Arts and Crafts; Mackintosh e la scuola di Glasgow; Art Nouveau in Europa (Horta, Guimard, Gaudí, Van de Velde); Il Liberty italiano; Otto Wagner e la Secessione viennese; Sullivan e la Chiacago School; Wright e l’architettura organica; Le avanguardie architettoniche (Espressionismo, De Stijl, Futurismo, Costruttivismo); Loos, Behrens e il Protorazionalismo; Gropius e il Bauhaus. Nasce una nuova concezione dell’abitare; La Nuova Oggettività in Europa; Mies van der Rohe; Le Corbusier e il rinnovamento dell’architettura; il Razionalismo in Italia; Asplund e il classicismo scandinavo; Aalto, Saarinen e l’architettura organica europea; Luis Kahn; Buckminster Fuller e Philip Johnson; L’International Style; Il nuovo brutalismo; Regionalismo critico; Postmoderno, Decostruttivismo, Minimalismo; l’architettura nell’epoca della globalizzazione. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008. M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1988. Nel corso dell’anno verranno fornite bibliografie specifiche sugli argomenti trattati nelle lezioni.
Canale: 4
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GRECO ANTONELLA
(programma)
Il programma è rivolto agli studenti del primo semestre del primo anno che hanno avuto solo sporadici rapporti col tema preso in esame. La prima necessità del corso di Storia dell’Architettura contemporanea sarà quella di decifrare il significato di alcune categorie storiografiche usuali quali: antico, moderno, contemporaneo. Quest’ultima accezione è quella che più necessita di indagine, visto che gli studenti si trovano davanti a definizioni di “moderno” (movimento moderno, “modernità”. Arte moderna etc.) e di “postmoderno” che il più delle volte si sovrappongono al significato che noi attribuiamo alla nozione di “contemporaneo”. Un corso che vada a ritroso, cominciando con il contemporaneo e collocando la storia dell’architettura medievale , quella “moderna” e quella “antica”,agli anni successivi, può evidentemente generare perplessità. Prima cura del programma sarà quindi stabilire un’effettiva nozione di “contemporaneo” al di là delle categorie storiografiche usuali, e far comprendere agli studenti la differenza tra contemporaneità e modernità. I temi affrontati partiranno quindi dal panorama contemporaneo attuale, anche usufruendo del testo a nostra disposizione che è la città di Roma, dove si sovrappongono gli esempi più importanti di tali categorie, per poi risalire alla formazione della metropoli nel XIX secolo e via via avvicinarsi alla nascita del movimento moderno, alla sua crisi. Scopo del corso è anche quello di ricostruire i contesti storico culturali dei fenomeni presi in considerazione e analizzare architetti e architetture esemplari di tali fenomeni. I temi affrontati dal corso riguarderanno principalmente il XIX e il XX sec., con particolare alle loro trasformazioni strutturali : -Formazione delle metropoli europee (Londra,Parigi, Berlino,Barcellona) -Formazione della metropoli americana -Architettura e arti decorative, Ruskin, Morris -La scuola di Chicago -Formazione e affermazione di F.Ll.Wright: prairie houses, Robie house, Taliesin -Vienna e la secessione - La Kunstkolonie di Darmstadt -Werkbund ed esposizione di Colonia -Adolf Loos -Le avanguardie storiche dei primi anni del Novecento -Rivoluzione russa e arte di propaganda, costruttivisti suprematisti -Espressionismo e neue sachlicheit -Vienna Rossa -I grandi concorsi, Berlin Alexanderplatz, Chicago Tribune -Mies Van der Rohe, Gropius, Taut -De Stijl e Bauhaus -Le Corbusier, il tempo dell’Esprit noveau, gli anni tra le due guerre -L’esposizione universale di Parigi, 1925 - Costruire, abitare: il Weissenhof di Stoccarda,1927 -I CIAM - Wright , le Usonian houses e le case californiane, Taliesin west -Gli anni tra le due guerre in Italia. Razionalismo e novecento: Libera, Terragni, Ponti, Piacentini -Riviste e grandi esposizioni in epoca fascista: “Architettura “ di Piacentini, “Domus” di Ponti, “Casabella” di Pagano -Città di nuova fondazione nell’agro pontino -Roma Il Foro Italico -esposizioni universali, Parigi 1937, New York 1939 -Roma, E.42 -Moretti, Libera,Ridolfi -Neorealismo e dopoguerra in Italia: “Comunità” e progetto olivettiano -Roma i nuovi quartieri del dopoguerra - “Casabella-Continuità” di E.N.Rogers -Alvar Aalto e la sua influenza sull’architettura italiana -Le Corbusier, ricostruzione in Francia, Notre dame du Haut, Chandigar -Roma, Tiburtino, Tuscolano, Villaggio olimpico - Crisi del movimento moderno:Louis Kahn e la sua influenza sull’architettura italiana -L’epoca postmoderna: il postmoderno come linguaggio; il nomadismo culturale; la trasformazione delle metropoli;digitalizzazione e nuovi monumenti; Il museo come espressione di contemporaneità; archistar e nuovi monumenti; la trasformazione dell’architetto in “regista” del progetto. Nell’esame si terrà specialmente conto del rapporto che intercorre tra la Storia dell’architettura e le discipline affini nel periodo preso in esame, con particolare riguardo al concetto di interdisciplinarietà. Sarà compito della docenza fornire volta per volta la bibliografia specifica sugli argomenti presi in esame. l'insegnamento comprenderà lezioni frontali e sopralluoghi e utilizzerà anche metodi non tradizionali come video e docufilm. Poiché la contemporaneità è in continua trasormazione e in divenire- e come tale non è considerata dai manuali di storia, è assolutamente necessaria la presenza degli studenti nei primi mesi di lezione. ![]() William J.R. Curtis, "L'architettura moderna dal 1900", Phaidon London New York 2012
(Date degli appelli d'esame)
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8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | ITA | |
1007334 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre alla logica e teoria degli insiemi; elementi di algebra lineare; elementi di geometria analitica nel piano; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, applicazioni, calcolo integrale.
Canale: 1
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Posta Gustavo
(programma)
- logica delle proposizioni e teoria degli insiemi
- vettori nel piano e nello spazio - sistemi lineari e matrici - rette e piani nel piano e nello spazio - coniche - funzioni reali di variabile reale - limite e continuità - punti stazionari di una funzione - derivate ed integrali ![]() J. Stewart: Calcolo, funzioni di una variabile (Apogeo)
(Date degli appelli d'esame)
A. Garroni: Dispense del corso di istituzioni di matematica 1 G. Crasta, A. Malusa: Matematica 1, teoria ed esercizi (Pitagora) G. Crasta, A. Malusa: Analisi matematica e geometria (La Dotta) |
8 | MAT/05 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026526 -
DIRITTO URBANISTICO
(obiettivi)
Il Corso tratta le principali fonti normative e la giurisprudenza, con attenzione soprattutto al contesto europeo. La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di “casi”. Introduzione alle normative comunitarie e nazionali in materia edilizia, urbanistica e ambientale.
Canale: 3
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Fidone Gianfrancesco
(programma)
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” Corso di laurea quinquennale in Architettura U.E. a.a. 2015-2016 PROGRAMMA DEL CORSO DI DIRITTO URBANISTICO (8 CFU) Gianfrancesco Fidone Parte I – Diritto amministrativo I. Elementi di diritto Costituzionale. Le fonti del diritto (Costituzione, Fonti dell’Unione europea; Fonti normative statali e regionali; regolamenti). II. Attività amministrative e funzione di regolazione. III. Gli atti amministrativi generali (bandi di concorso e avvisi di gara; atti di pianificazione e di programmazione; ordinanze contingibili e urgenti; direttive e atti di indirizzo; norme interne e le circolari). IV. Il rapporto giuridico amministrativo (funzioni e attività amministrativa; potere, provvedimento, procedimento; norma attributiva del potere; potere discrezionale; interessi legittimi oppositivi e pretensivi). V. Il provvedimento (tipicità, imperatività, esecutorietà e efficacia, revocabilità, inoppugnabilità); Tipi di provvedimenti (ablatori reali, ordinatori; le sanzioni amministrative, autorizzazioni e concessioni). Attività libere sottoposte a regime di comunicazione preventiva (SCIA); VI. Invalidità del provvedimento amministrativo (annullabilità, nullità, annullamento d’ufficio). VII. Il procedimento (disposizioni comuni, iniziativa, istruttoria, conclusione). Il silenzio amministrativo (inadempimento, assenso, rigetto). Parte II - Urbanistica I. Disposizioni costituzionali: il governo del territorio; legislazione concorrente Stato – Regioni; funzioni amministrative; sussidiarietà verticale e orizzontale. Adeguatezza e differenziazione. II. La legge urbanistica del 1942 e le funzioni urbanistiche (conformazione del territorio e della proprietà e gestione). III. Gli attori pubblici (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Ministeri dell’ambiente e dei beni ed attività culturali; Regione; Provincia; Città metropolitana; Comune). IV. La funzione di salvaguardia: gli standard urbanistici; i c.d. standard ope legis (ovvero il piano regolatore fittizio); le misure di salvaguardia. V. La pianificazione sovracomunale e di coordinamento e gli interessi differenziati: la pianificazione territoriale con finalità di tutela ambientale; il piano territoriale di coordinamento provinciale; la tutela paesaggistica; le aree protette e il piano del parco; i vincoli idrogeologici e la difesa del suolo; il piano del bacino idrografico; i piani di assetto idrogeologico. VI. Il Piano regolatore generale: contenuti; struttura procedimentale (adozione e approvazione); osservazioni dei privati e riflessi sul procedimento; l’interesse a ricorrere; struttura del piano (relazione, prescrizioni e parte grafica) contenuto del piano (localizzazioni e zonizzazioni); PRG e legislazione regionale; Il programma pluriennale di attuazione del PRG. VII. La perequazione urbanistica VIII. La pianificazione attuativa: il piano particolareggiato di esecuzione (formazione e efficacia, rapporto con il P.R.G.). IX. Le convenzioni urbanistiche: profili generali; le convenzioni di lottizzazione (o comunque connesse ai piani attuativi di iniziativa privata); L’esecuzione delle opere di urbanizzazione da parte dei lottizzanti; altre convenzioni (le convenzioni di recupero; le convenzioni per gli insediamenti produttivi; le convenzioni nell’edilizia residenziale pubblica; le cosiddette convenzioni edilizie; i trasferimenti di cubatura). X. Piani speciali urbanistici (cenni): il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente; i piani per l’edilizia residenziale pubblica; la riqualificazione urbana; il “piano casa”. XI. L’urbanistica consensuale: l’amministrare per accordi (cenni). Parte III - Edilizia I. Rapporto tra edilizia e urbanistica. Il testo unico sull'edilizia (DPR 380/2001) II. il regolamento edilizio; III. Attività edilizia libera IV. I titoli edilizi: nozioni generali e classificazioni degli interventi V. Il permesso di costruire VI. La dichiarazione di inizio attività (DIA) VII. Agibilità VIII. Vigilanza, sanzioni e condono. ![]() Testi per la preparazione all’esame
(Date degli appelli d'esame)
Per il diritto amministrativo: - Manuale di diritto amministrativo, di M. Clarich, ultima edizione, Il Mulino, 2015, limitatamente ai capitoli II, III, IV, V, VI. Si coniglia la lettura del capitolo I “introduzione”. Per l’urbanistica: - Manuale di diritto urbanistico, di Filippo Salvia, Cedam, 2012, limitatamente a: 1) parte I: capitoli I, II, III, IV; 2) parte II: capitoli I, II (sezioni I, II, III), III (sezioni I, II, III), IV, V (sezione I). Per l'edilizia: - Manuale di diritto urbanistico, di Filippo Salvia, Cedam, 2012, limitatamente a parte III: capitoli I, II, IV, V. Altre letture consigliate: - V. Mazzarelli, L’urbanistica e la pianificazione territoriale, in Trattato di diritto amministrativo. Diritto amministrativo speciale, a cura di S. Cassese, II ed., Milano, Giuffrè, 2003, t. IV, p. 3335-3389. - L. Casini, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Milano, Giuffrè, 2005. N.B. Ai fini della preparazione all’esame è richiesta la conoscenza delle disposizioni Costituzionali rilevanti e delle principali norme di diritto amministrativo, urbanistico ed edilizio, reperibili su internet (si consiglia il sito Bosetti e Gatti).
Canale: 1
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DELLA SCALA MARIA GRAZIA
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte I - - Nozioni introduttive 1. Le fonti del diritto. 2. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione 3. L’organizzazione amministrativa. 4. Il riparto di competenze tra enti territoriali. 5. Il procedimento amministrativo e il provvedimento amministrativo. 6. Gli accordi e gli strumenti di semplificazione: conferenze di servizi, silenzio – assenso e SCIA; 7. Profili di tutela giurisdizionale con particolare riguardo alle materie dell’edilizia e del governo del territorio. Parte II – L’urbanistica 1. L’evoluzione del diritto urbanistico: profili storici. 2. La pianificazione sovra comunale; 4. Il piano regolatore generale. Zonizzazione e standards urbanistici. 5. Vincoli urbanistici e misure di salvaguardia. 6. La pianificazione attuativa. 7. I programmi speciali e l’urbanistica consensuale. 8. Le problematiche della perequazione. Parte III - L’attività edilizia e l’espropriazione 1. L’evoluzione storica della disciplina dell’attività edilizia privata. 2. Le attività edilizie e i titoli edilizi nel TUE: d.P.R. n. 380/2001 5. L’espropriazione 6. La disciplina della programmazione, della progettazione, dell’affidamento e della realizzazione delle opere pubbliche e di pubblico interesse. ![]() M. CARRÀ, W. GASPARRI, C. MARZUOLI, Diritto per il governo del territorio, Il Mulino, Bologna, 2012 (o ed. successive).
(Date degli appelli d'esame)
Lettura integrativa consigliata: ALB. ROMANO, I soggetti e le situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo, in AA. VV., Diritto amministrativo, Monduzzi, Bologna, 2005. Per approfondimenti: L. CASINI, L’equilibrio degli interessi nel governo del territorio, Giuffrè, Milano, 2005. P. STELLA RICHTER, Diritto urbanistico. Manuale breve. Milano, 2010. P. URBANI, Urbanistica solidale, Torino, 2012.
Canale: 2
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6 | IUS/10 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un edificio di piccole dimensioni a prevalente destinazione residenziale. Sono indagate le questioni tipologiche, spaziali e di linguaggio, inerenti al tema oggetto dell’esercitazione, al fine di far acquisire allo studente gli strumenti di base del progetto di architettura. Il Laboratorio costituisce il luogo di applicazione e verifica delle conoscenze acquisite dallo studente durante il suo svolgimento e durante la frequentazione dei corsi del primo e secondo semestre.
Canale: 1
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BRUSCHI ANDREA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio ha l’obiettivo di delineare un metodo per il progetto di architettura introducendo un consapevole processo di appropriazione dei passaggi necessari a strutturare un intervento edificatorio di piccola dimensione ma ragionevolmente esteso dalla problematica urbana a quella dello specifico tema residenziale. Per uno studente di architettura il progetto della casa rappresenta il primo passo per accedere alla complessità della composizione architettonica con un solido bagaglio formativo, quello che consente ulteriori e più complessi approfondimenti futuri. In questa prospettiva il Laboratorio attraversa le fasi essenziali dell’impostazione e della definizione senza approssimazioni del progetto di architettura, nella convinzione della sua scientificità, intendendolo come processo razionalmente riproponibile e trasmissibile e non come operazione estemporanea, improvvisata o peggio gestuale. Da questo punto di vista lo studente affronterà la sequenza disciplinare che vede una successione didattica fra la strumentazione di base per il disegno architettonico, le componenti e la struttura organizzativa della casa, la relazione fra uomo, spazio e edificio, fino al rapporto fra edificio e città.ProgrammaLa residenza rappresenta la componente di base per la conformazione della città secondo i parametri tipici di ogni momento storico, quella che ne struttura il tessuto e i vuoti significativi. Lo studio del rapporto fra edificio e contesto è il momento nel quale il progetto entra in contatto con la sua natura più pubblica e civile rivelandosi atto sociale e collettivo.Il progetto di un edificio nel cuore di Roma rappresenta la realizzazione di un tassello delicato per la costruzione della città e, sul piano didattico, il momento chiave nel quale il sistema di regole che definisce l’assetto urbano diviene l’elemento essenziale di confronto e il principio di una scelta progettuale consapevole. Attraverso il confronto con la città e con le sue regole il progetto di architettura stabilisce un dialogo complesso che investe la relazione fra interno e esterno del fabbricato e struttura il senso della nuova costruzione all’interno della compagine urbana. Conoscere le regole dello spazio urbano e confrontarvisi attraverso il progetto, fare reagire edificio e luogo, rappresenta un passo essenziale per la comprensione della città antica e contemporanea e delle sue complessità e stratificazioni.Sulla base di queste sintetiche considerazioni il Laboratorio di Progettazione architettonica 1 indaga le potenzialità della relazione fra la casa contemporanea e la città tradizionale mettendo a confronto il tema della residenza con la complessità dello spazio urbano consolidato, alla ricerca di un sistema di coerenze fra cellula e tessuto, dimensione privata e dimensione pubblica del progetto con l’obiettivo di organizzare un rapporto costruttivo fra le regole della città e i contenuti disciplinari del progetto della residenza.Modalità di esameSarà sviluppato individualmente un progetto architettura. Il tema d’anno è un edificio a destinazione mista con prevalenza residenziale nella Città storica di Roma. L’esame finale consiste nella relazione di progetto, in un breve colloquio sui temi teorico pratici trattati nel corso delle lezioni, nella presentazione degli elaborati con le esercitazioni svolte, nell’esposizione dei disegni del tema d’anno e in un plastico dell’edificio in scala 1:200. Verrà svolto un breve colloquio sul testo B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;•
![]() B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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Battistacci Rossana
(programma)
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1b a.a. 2015-16
Prof. Rossana Battistacci Programma La casa unifamiliare Il laboratorio di progettazione architettonica del primo anno ha due obiettivi prioritari: il primo è quello d’ introdurre lo studente nel complesso mondo dell’architettura e delle sue implicazioni teoriche intorno al tema della trasformazione che il suo fare implica basandosi dialetticamente tra procedimento creativo e ragionamento scientifico; il secondo è relativo al prodotto progettuale come risultato di un percorso inventivo aperto ma non casuale e/o arbitrario, al tempo stesso libero ma non privo di regole e soprattutto consapevole. Per condurre lo studente-architetto nel suo primo esercizio progettuale è stato scelto come tema d’anno quello della casa unifamiliare. Questo argomento pur complesso - i maestri dell’architettura hanno fondato su questo tema le loro teorie - consentirà di fondare al meglio il processo di apprendimento che ha come oggetto l’architettura. La casa unifamiliare pur presentando problemi quantitativi di facile gestione, ha in se sia gli elementi tecnici e formali della costruzione dello spazio che quelli più simbolici dell’abitare. A partire da concetti elementari, ma fortemente strutturanti, riguardanti la funzione, la tecnologia e quindi la forma, (utilitas, firmitas, venustas), il lavoro didattico sarà impostato attraverso esercitazioni successive e tappe di avvicinamento affinché sia affrontato il difficile passaggio da ciò che si pensa a ciò che si può fare… (F.Purini, conferenza del 30.05.2005) Ciascuno studente affronterà lo studio di una casa per narrare e illustrare le teorie espresse, attraverso la loro opera, da alcuni dei maestri dell’architettura moderna, anche italiana: G.Ponti, L.Cosenza, Figini-Pollini, Terragni, Marescotti, Ridolfi, Libera, De Renzi, ecc. Le Corbusier, Mies, L.Khan, P.Johnson, A.Aalto,Tadao Ando, Sejima, Alvaro Siza, Campo Baeza, ecc. A tal fine sarà dedicato un tempo congruo alla lettura di ‘modelli compositivi’ basilari: casa chiusa, casa aperta, casa centrica, casa policentrica, casa lunga, casa alta, casa bassa, ecc. presenti nelle le opere dei maestri e da queste letture lo studente proverà a definire alcune idee-strumento per rendere visibile e realizzabile quell’idea che ciascuno insegue davanti ad un tema progettuale. L’esercitazione proposta dal laboratorio muoverà da schemi formali semplificati per meglio approfondire i rapporti fondamentali che sottostanno a qualsiasi atto progettuale come quello con il sito, il rapporto tra forma e funzione, tra forma e tecnologia, tra forma e programma progettuale. Le case unifamiliari da progettare hanno quindi come riferimento più schemi morfologici a scelta: la casa quadrata e/o centrica, la casa a sviluppo lineare, la casa alta, la casa policentrica, ecc. da interpretare nella consapevolezza delle leggi che governano questi tipi spaziali. L’esercizio progettuale richiesto, individuale, seguito dal corpo docente sarà sviluppato attraverso schizzi, disegni e plastici di studio alle scale opportune, in aula. Sono previste almeno due consegne intermedie commentate collettivamente. Esercitazioni diverse, eseguite in aula e a casa, accompagneranno le diverse fasi della progettazione. Esame L’esame finale, da programmare entro la conclusione della sessione estiva, luglio 2016, prevede la discussione sul progetto, sulle esercitazioni e sugli argomenti (caratteri distributivi) trattati nel corso del laboratorio. Sono richieste almeno 5 tavole, tematiche, formato A2, con i seguenti elaborati: • Concept, riferimenti, programma progettuale • planimetria 1:500/200, ambientazione • Piante, prospetti e sezioni 1:100 • Viste tridimensionali, assonometrie, prospettive • Indicazioni di materiali e dettagli costruttivi 1:50 • Plastici di studio, plastico finale In sede d’esame è prevista la discussione su uno dei testi indicati di seguito. Le Corbusier……………... Verso una architettura, Longanesi Editore Inaki Abalos……………... Il buon abitare, Christian Marinotti Edizioni Carlos Martì Aris……….. Le variazioni dell’identità Carlos Martì Aris........ La centina e l'arco ![]() Le Corbusier……………......Verso una architettura, Longanesi Editore
(Date degli appelli d'esame)
Gio Ponti ……………….......Amate l’architettura, Rizzoli Ed. Vicenza 2008 Carlos Martì Aris……….....Le variazioni dell’identità Carlos Martì Aris...........La centina e l'arco Ludovico Quaroni …….....Progettare un edificio Inaki Abalos……………......Il buon abitare, Christian Marinotti Edizioni Francesco Cellini ………....Manualetto, Cittàstudi Edizioni, 2007 Torino
Canale: 3
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TOPPETTI FABRIZIO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Video proiettore Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento L’obiettivo del laboratorio è avvicinare le problematiche complesse del progetto a partire da una esperienza guidata su un tema di dimensioni modeste e che contenga seppure in misura semplificata le variabili che concorrono alla formazione del quadro di riferimento del progetto di architettura. In sintesi lo studente dovrà acquisire: gli strumenti base per la comprensione e la gestione del processo progettuale, la capacità di gestire e controllare gli spazi dell’abitazione e l’aggregazione di più unità. Programma Tema Il laboratorio propone come prima esperienza progettuale una riflessione critica sul tema dell’abitare nel tempo presente. Il tema applicativo principale del corso è il progetto per una unità di abitazione orizzontale al quartiere Quadraro a Roma. È un tema di lavoro di ridotte dimensioni su una situazione reale con problemi e vincoli concreti, che potrà essere trattato con attenzione al contesto di riferimento ma soprattutto per le opportunità di generalizzarne i risultati per condizioni sufficientemente tipizzabili. Il tema dovrà essere svolto con attenzione alle problematiche distributive strutturali e costruttive e alle tematiche compositive di aggregazione dei volumi nello spazio e di orientamento rispetto al luogo reale. Lo svolgimento del corso tenderà ad incoraggiare il massimo scambio tra lezioni teoriche, approfondimenti tematici di carattere applicativo, e il lavoro degli studenti. Il programma prevede oltre allo svolgimento del tema principale, consegne intermedie tutte finalizzate, direttamente e indirettamente all’avvicinamento al progetto finale. Articolazione del laboratorio Il programma delle lezioni sarà articolato nel modo seguente: Lezioni di introduzione sul ruolo dell’architetto e sul panorama dell’architettura contemporanea con particolare attenzione alle esperienze europee; Inquadramento teorico del tema con particolare attenzione alla declinazione del rapporto tra l’abitare tradizionale, l’abitare proprio del movimento moderno e quello contemporaneo; Lezioni su exempla orientate alla lettura e alla individuazione di progetti e realizzazioni (dal moderno al contemporaneo) che possano costituire un riferimento utile nella esercitazione progettuale; A partire dai progetti degli studenti mediante verifiche collettive e individuali saranno individuati temi critici che costituiranno l’oggetto di comunicazioni mirate. Modalità di esame Per sostenere l’esame finale preliminarmente si svolgerà una prova scritta che verterà sulla verifica delle letture con particolare riferimento al testo base. La presentazione finale del progetto sarà sintetizzata in 3 tavole formato A1 che dovranno contenere disegni di inquadramento, volumetrie, piante prospetti e sezioni (scale comprese tra 1:500, inquadramento, 1:200 progetto completo, 1:50 alloggio e stralcio relativo di un prospetto e una sezione); due plastici uno complessivo (scala 1:200) uno parziale (scala 1:50) secondo le indicazioni fornite dalla docenza; Una relazione descrittiva di massimo 2 cartelle. La valutazione finale è costituita da una media ponderata delle valutazioni parziali. In sintesi sono previste valutazioni su: • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Si richiede la conoscenza di almeno una storia dell’architettura contemporanea. Si consiglia la lettura di Zevi B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 1948. Il testo base obbligatorio dal punto di vista metodologico è: Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano 1977. Dal punto di vista operativo si rimanda all’uso dei vari manuali dell’architetto e si consiglia la lettura di: Cellini F., Manualetto, CittàStudi, Torino 1991. Nel programma esteso è disponibile una selezione ulteriore di testi.
Canale: 4
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GIOVANNELLI ANNA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
e-learing Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica è l’ambito didattico entro il quale lo studente apprende progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica finalizzata allo studio del progetto di organismi architettonici di dimensioni contenute, situati in precisi contesti di riferimento Programma Il Laboratorio si articola in una prima fase di lettura delle forme dell’architettura, in cui si procede con un’analisi critica di esperienze affini al tema progettuale che verrà affrontato nel Laboratorio, ovvero il progetto dell’abitazione unifamiliare, alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Il docente terrà lezioni che introdurranno i temi del progetto mediante l’analisi di opere che saranno poi il supporto e il riferimento per le esercitazioni della proposta progettuale. Scelte tra le opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea e finalizzate ad una sintesi comparativa dei procedimenti compositivi, alcune esperienze ritenute paradigmatiche rappresentano la prima fase di studio, in cui lo studente elabora l’analisi degli organismi architettonici per ricomporli in una sintesi interpretativa declinata secondo alcuni temi progettuali. La sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra lo studio di opere di architettura e l’esercizio compositivo. Nella fase successiva lo studente dovrà affrontare il progetto di tre case in tre luoghi differenti con lo studio di spazi minimi dell’abitare dotati di caratteri formali e funzionali tali da consentire una riflessione sulle qualità dello spazio interno. Il progetto delle tre abitazioni situate ciascuna in un luogo specifico dovrà affrontare, oltre ai temi della composizione di forme e spazi, i caratteri tipologici dell’interno debitamente configurato nei suoi elementi distributivi fino alla definizione del rapporto tra interno ed esterno, ovvero al rapporto con il luogo. Modalità di esame Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente a mano con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale. In tutta la sua durata il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dell’ applicazione, verifica e confronto dell’esercizio del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di seminario didattico. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Moretti, L., Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n. 7 Roma, 1953 e in Bucci, F. e Mulazzani, M., Luigi Moretti. Opere e scritti, Electa, Milano, 2000 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008
Canale: 6
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NENCINI DINA
(programma)
Il laboratorio si propone di far comprendere allo studente che affronta per la prima volta un tema progettuale le conoscenze primarie e distintive dell’architetto: il nesso tra bidimensionalità e tridimensionalità, la capacità di controllare, oltre che comprendere, il dimensionamento e la misura, la capacità di trascrivere lo spazio nel segno planimetrico e viceversa, il controllo della proporzione e dei rapporti tra le parti che compongono l’edificio, i materiali attraverso i quali definire il progetto architettonico, e infine la competenza sugli aspetti tipologici e sui caratteri distributivi degli edifici.
![]() D.Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell’architettura contemporanea. Marinotti editore, Milano, 2012
(Date degli appelli d'esame)
D. Nencini, IT. Innovazione tradizione, prospettive edizioni, 2012 F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Bari F. Menegatti, Itinerari italiani della residenza collettiva, Gangemi Roma, 2012 T. Monestiroli, La logica della memoria, Maggioli editore Milano, 2011
Canale: 5
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TRASI NICOLETTA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
videoproiettore Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Finalità del Laboratorio è condurre gli studenti alla concezione e redazione di un progetto architettonico completo, attraverso il sistema formale, funzionale, e strutturale (venustas, utilitas, firmitas). Oltre al progetto dell’organismo architettonico, si richiede anche un piccolo progetto di paesaggio, e un progetto di una serra bioclimatica per il risparmio energetico. Altra finalità non meno importante sarà la lettura di libri di testo basilari per l’introduzione al progetto di architettura. Programma La consapevolezza della varietà e complessità dei processi che conducono alla definizione del progetto, in particolare rapporto col luogo e rapporto forma-funzione, avrà in questa prova compositiva una grande importanza. In tal senso il progetto sarà inteso come applicazione pratica e verifica individuale di una serie di riflessioni a carattere teorico. Tema del progetto sarà un piccolo organismo architettonico inserito nel paesaggio del lungomare di Ostia in un lotto rettangolare, situato tra due importanti palazzine di Adalberto Libera, magnifici esempi del Razionalismo italiano. Il programma richiede il progetto di un edificio residenziale plurifamiliare di fronte al mare. Tre livelli di riflessione: l’organismo architettonico (una aggregazione di 2 alloggi simplex e due alloggi duplex con corpo scala e ascensore), il paesaggio (progettare lo spazio aperto attorno alla palazzina), il risparmio energetico (la serra annessa alla casa). Inoltre sono previste 4 Consegne obbligatorie: la prima è un avvicinamento al progetto attraverso la ‘comprensione’ di un’architettura di un Maestro (e consiste nel ridisegno e nel fare il plastico); le altre tre consegne, a un mese una dall’altra, consistono in : 1- il giardino e il rapporto tra il volume della palazzina e il contesto; 2- piante degli alloggi e sezioni; 3-prospetti, renderings, tavole finali, plastico. Esse saranno uno strumento di verifica del lavoro man mano svolto e ciascuna consegna sarà oggetto di valutazione. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto L’esame finale consiste in una verifica dei tre aspetti richiesti nel progetto: la progettazione del giardino-paesaggio; la progettazione dell’organismo architettonico (comprensivo di maglia strutturale) e il progetto della piccola serra bioclimatica, attraverso: relazione scritta (1 pagina A4); 5 tavole formato A2 e 2 tavole A2 disegnate a mano; plastico 1:100 della casa (apribile ogni livello) e del giardino; il taccuino degli schizzi. Inoltre viene richiesto di portare il plastico e le 3 tavole disegnate a mano della prima esercitazione effettuata nel Laboratorio che consiste nel ridisegnare e nel fare il plastico di un’architettura di un Maestro. La prova orale prevede la lettura di due testi indicati nella Bibliografia: uno obbligatorio e uno (previo relazione scritta) per avere 1 CFU. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Nicoletta Trasi (a cura di), Introduzione al progetto di architettura. Didattica e ricerca, Kappa edizioni, Roma, marzo 2012. Nicoletta Trasi, Oscar Niemeyer. Permanence et invention, Le Moniteur, Paris, 2007 Nicoletta Trasi, André Wogenscky. Les raisons profondes de la forme, Le Moniteur, Paris, 2000 Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino, (1964), 2004 L.Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Mazzotta editore, Milano 1977 Marcello Pazzaglini, Abitare l’architettura, edizioni Diagonale, Roma, 2002 Si consiglia inoltre sul sito di Ostia : M.R.Guarini, (catalogo a cura di), Lungomare di Roma, Capitolina service edizioni, Roma 2005 Si consiglia inoltre sul tema della palazzina : Metamorfosi n. 18-19 del 1993 “Case e luoghi” Metamorfosi n. 8 del 1987: ”Dal ‘villino’ alla ‘palazzina’. Roma 1920-1940” Parametro n. 189 /marzo aprile 1992 : “L’abitazione collettiva nella città moderna” |
12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I
(obiettivi)
Il corso introduce alla disciplina della Progettazione Tecnologica dell’Architettura che si sviluppa su un percorso di studi articolato in insegnamenti monodisciplinari e laboratori di progettazione tecnologica e ambientale. La complessità del processo edilizio, ordinato da norme e procedure finalizzate al controllo della qualità del progetto e della costruzione, rappresenta lo scenario di riferimento per lo studio delle tecniche costruttive. L’analisi della vicenda storica della costruzione dell’architettura conduce alla comprensione della dinamica dell’innovazione e alla consapevolezza delle scelte, in relazione alla singolarità del progetto. L’approccio esigenziale-prestazionale, i principi del “ciclo di vita” e le nozioni di fattibilità tecnica ed economica orientano specifiche esercitazioni progettuali sull’impiego di materiali ed elementi costruttivi che caratterizzano sistemi, tecniche e procedimenti della costruzione dell’architettura.
Canale: 1
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MORLACCHI MARIA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPc e video proiettoreModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Corso di “Tecnologia dell’Architettura 1” intende avviare lo studente alla conoscenza dei materiali edilizi, dei problemi costruttivi e degli strumenti operativi utili alla progettazione, alla realizzazione ed alla riqualificazione dell’architettura contemporanea.ProgrammaGli argomenti trattati nelle comunicazioni di carattere generale riguardano:• l'organizzazione strutturale dell'organismo architettonico;• la suddivisione dell'organismo architettonico nei suoi componenti;• le tecniche costruttive, i materiali, gli elementi e i componenti costruttivi e le loro prestazioni.Nel Corso saranno affrontate le questioni connesse alla definizione delle scelte tecnologiche appropriate al processo di costruzione edilizia che costituisce il tema d’anno, attraverso lo studio dei particolari costruttivi e del loro comportamento in opera mediante la definizione grafica dei nodi più significativi: attacco a terra, coperture, solai, tamponamenti e infissi.La direttrice didattica, di tipo analitico scompositivo, sarà articolata secondo un percorso che, partendo dallo studio dell’edificio, perviene a quello delle tecnologie realizzative attraverso l’analisi degli elementi componenti, collocando lo studio delle caratteristiche proprie e di impiego dei materiali da costruzione in relazione al ruolo loro attribuito nella concretizzazione dell’idea progettuale.Ad integrazione del programma di base verrà svolto un ulteriore ciclo di lezioni relativo ai seguenti argomenti:• -Il processo edilizio• -Il sistema edilizio• -L’organismo edilizio Il tema dell’anno, costituito dall’analisi e dalla scomposizione analitica e tecnologica dell'architettura di un edificio, si svilupperà attraverso lo svolgimento di un’esercitazione che, utilizzando una metodologia illustrata e sperimentata nel Corso, ne individuerà gli elementi costruttivi principali, valutando, per ciascuno di essi, il corretto impiego dei materiali e delle tecnologie (rispetto a parametri di giudizio prefissati) nonché la possibilità e l'opportunità di varianti alternative rispetto alle soluzioni analizzate.La scelta dell’edificio dovrà essere concordata con la docenza.Modalità di esameL’esame consiste in un colloquio individuale atto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati attraverso l’illustrazione della esercitazione svolta.L’iscrizione all’appello di esami si effettua attraverso la consegna degli elaborati costituenti l’esercitazione (10 giorni prima dello svolgimento della prova orale).Gli studenti non ammessi alla prova orale o riprovati, non potranno sostenere l’esame all’appello successivo.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografia• (Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006• Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• (Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 • Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 Durante lo svolgimento del Corso sarà fornita una bibliografia specifica, relativa ai singoli argomenti trattati nelle lezioni.
Canale: 2
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SFERRA ADRIANA SCARLET
(programma)
OBIETTIVI DELL'INSEGNAMENTO
Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio. il corso si articola in tre moduli didattici. - programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio. PROGRAMMA il corso si articola in tre moduli didattici. - programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio. - progettazione alle varie scale: attraverso l’analisi di edifici realizzati si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto, per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente. - definizione della qualità e delle prestazioni dei materiali e dei componenti: si illustra una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per qualunque tipo di materiale, (anche per quelli innovativi, più recenti) e che analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo. MODALITA' DI ESAME La prova d’esame finale è orale e individuale e consiste nella verifica dell’apprendimento degli argomenti del programma e dei testi indicati nei riferimenti bibliografici. Al voto finale concorrono anche i risultati conseguiti nelle valutazioni intermedie e nelle attività previste dal corso. ![]() - Sferra A. S., (2016), Processo edilizio&Sostenibilità ambientale. Comunicare con la didattica, Franco Angeli editore.
(Date degli appelli d'esame)
- Manuale dell’Architetto
Canale: 3
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D'OLIMPIO DOMENICO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Dispense del corso: slide delle lezioni, articoli scientifici pubblicati dal docente, stralci pubblicazioni specialistiche, dossier esempi lavori svolti. Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di fornire nozioni tecniche ed approfondimenti tematici sugli aspetti costruttivi dell'architettura, con particolare riferimento ai materiali dell’architettura, ai sistemi strutturali ed alle tecnologie costruttive di più recente impiego in grado di rispondere adeguatamente alla pluralità delle istanze, di tipo tecnologico, funzionale ed ambientale, che l'attuale scenario richiede e pone come basilari nell'ottica di una moderna concezione e realizzazione dei manufatti edilizi. Programma Nell’ottica degli obiettivi dell’insegnamento saranno indagate le implicazioni che le attuali tecniche e tecnologie costruttive hanno sulla specifica fase tecnico-progettuale, interferendo anche sensibilmente sulle connotazioni tipo-tecno-morfologiche dei manufatti di progetto in virtù delle specificità, legate a materiali, sistemi e componenti, che le caratterizzano. Il Corso si svolge in una prima fase di didattica frontale, avente come oggetto delle lezioni le tematiche di seguito elencate, ed in una seconda fase applicativa, finalizzata alla elaborazione della esercitazione prevista e durante la quale verranno svolte revisioni e specifiche lezioni dedicate alle problematiche tecniche e tecnologiche relative ai temi di esercitazione. Il tema applicativo-progettuale consisterà nello studio delle tecnologie utilizzate e/o utilizzabili nella realizzazione di un edificio selezionato tra le recenti importanti realizzazioni nello scenario internazionale. I disegni, redatti in formato A 1, conterranno piante, sezioni, prospetti e dettagli, alle scale ritenute maggiormente opportune, del sistema edilizio elaborato, e saranno supportati da una relazione tecnica in formato A3 finalizzata ad evidenziare e chiarire le scelte tecnologico-realizzative rapportate all'edificio di progetto ed alle sue condizioni di intorno ambientale. Argomenti delle lezioni: - Calcestruzzo e cemento armato: produzione – tecnologia - settori di impiego; - Pietre naturali - Il laterizio: caratteristiche e potenzialità ambientali e tecnologiche - L’acciaio: caratteristiche, impieghi e potenzialità tecnologiche nel processo edilizio - Il legno ed i suoi derivati: caratteristiche tecniche, tecnologiche, di impiego - Tecnologia del vetro: produzione e qualità, caratteristiche tecniche e ambientali - I materiali isolanti. Materiali termoisolanti minerali, vegetali e animali, sintetici - Componenti tecnologiche e sistemi costruttivi - Sistemi tecnologici per l’efficienza energetica negli edifici. Sistemi bioclimatici. - L’analisi ambientale nella progettazione tecnologica-ambientale. Strumenti e metodi. Modalità di esame L’esame verterà sulla discussione degli elaborati grafici di esercitazione e su una prova orale inerente le tematiche trattate nell’ambito delle lezioni. La produzione degli elaborati di esercitazione è obbligatoria. • Prova orale • Valutazione di un progetto ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• A.Mutti, D.Provenzani, Tecniche costruttive per l’architettura, Kappa, Roma, 1989. • K.Fabbri, M.Conti, Progettazione Energetica dell’Architettura, DEI, Roma, 2008. • E.Arbizzani, Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli Editore, Rimini, 2008. • M.C. Torricelli, R. Del Nord, P. Felli, Materiali e tecnologie dell’architettura. • M.Torricelli, I materiali da costruzione, Maggioli Editore, Rimini, 2011. • D.D’Olimpio, La Progettazione del Microclima Urbano, edizioni Kappa, 2008. • U. Wienke, Manuale di Bioedilizia, DEI, Roma, 2000;; M.Zaffagnini. • M.Zaffagnini, “Progettare nel processo edilizio”, Ediz.Luigi Parma, Bologna, 1981.
Canale: 4
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VILLANI TERESA
(programma)
Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio.
Il corso si articola in tre moduli didattici. - programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio. - progettazione tecnologica alle varie scale: attraverso l’analisi di edifici realizzati si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto, per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente. - definizione della qualità e delle prestazioni dei materiali e dei componenti: si illustra una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per qualunque tipo di materiale, (anche per quelli innovativi, più recenti) e che analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo. ![]() AA.VV., (2003-2006), Quaderni del Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano.
(Date degli appelli d'esame)
- I materiali tradizionali (2003) - I materiali e i manufatti in conglomerati cementizi (2004) - Le strutture (2003) - Le chiusure verticali (2003) - Le chiusure orizzontali (2006) - Le partizioni (2003) Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025854 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico.
Canale: 2
Canale: 1
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CUMO FABRIZIO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Video proiezione di slides Modalità di frequenza • Facoltativa Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento L’insegnamento mira a fornire le principali competenze riguardanti la fisica dell’edificio e della psicrometria, in maniera tale da risultare propedeutico all’esame di impianti tecnici. Parallelamente si forniscono elementi di sostenibilità ambientale in edilizia con particolare riferimento ai sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile Programma Nella prima parte del corso si svolgono richiami di fisica con particolare riguardo alla termodinamica. Si passa poi allo studio della sistemi di trasmissione del calore – conduzione, convezione ed irraggiamento, per arrivare alla definizione di trasmittanza termica di una parete. Si studia il comportamento dell’involucro edilizio sia in condizione stazionarie che in quelle transitorie tipiche del regime estivo, e si arriva alla elaborazione della certificazione energetica degli edifici come da D.lgs 312/06. Si passa poi alla seconda parte del corso che si articola nello studio teorico del diagramma psicrometrico e dei trattamenti semplici dell’aria umida. Si chiude con l’introduzione dei principi della sostenibilità ambientale in edilizia, la certificazione ambientale degli edifici (protocollo ITACA e LEED), lo studio del ciclo di vita di materiali e componenti (LCA), e con il dimensionamento dei sistemi di produzione di energia termica ed elettrica da fonte solare, nonché con il dimensionamento di sistemi di recupero delle acque. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. De Santoli, “Trasmissione del Calore” – Masson editore F. Cumo, U. Di Matteo, V. Sforzini “ Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero” Esculapio editore Teaching support
Canale: 3
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8 | ING-IND/11 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
AAF1100 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Lingua inglese con particolare riferimento al linguaggio tecnico in architettura
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DORE MARGHERITA
(programma)
Nelle lezioni saranno approfonditi i relativi aspetti dell’uso dell’inglese in ambiti specifici. Convenzionalmente si farà riferimento all’inglese britannico. Saranno assegnate letture dedicate a temi della storia dell’architettura e ad approfondimenti, anche personalizzati, di terminologia tecnica.
Tra i temi di maggiore interesse che saranno trattati si segnalano: - L’inglese nel mondo tecnico e delle professioni nel mondo - Architettura e composizione architettonica - Pratica della progettazione: linguaggio tecnico nei software e nella produzione scientifica - La rappresentazione dell’architettura - Storia, critica e restauro architettonico - Interior design, Exhibit design - Urbanistica e territorio – Town planning - Ambiente e paesaggio – Landscape design - Sostenibilità e ecologia - Job placement ![]() Career Paths-Architecture- V.Evans-J.Dooley- D.Cook Express Publishing ISBN 978-1-4715-1623-8
(Date degli appelli d'esame)
Grammar 3 –V.Evans-J.Dooley Student’s book Express Publishing Dizionari: Italiano/Inglese-Inglese/Italiano Ed Zanichelli. Balboni – Dizionario tecnico dell’edilizia e dell’architettura ISBN88-203-3530-1 Hoepli editore |
2 | 25 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1025928 -
MECCANICA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Il Corso introduce i concetti e le procedure fondamentali della Meccanica che sono alla base del comportamento strutturale sia delle costruzioni storiche che delle nuove tipologie strutturali oggi in uso. In tale ambito si fa riferimento essenzialmente a sistemi modellabili come corpi rigidi, affrontando le principali strutture elementari che formano parti di opere architettoniche più complesse. Vengono peraltro introdotti anche i principali concetti relativi ai sistemi di travi deformabili, ponendo particolare attenzione alle problematiche della progettazione e della verifica strutturale.
Canale: 1
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BERNARDINI DAVIDE
(programma)
Introduzione all'analisi strutturale.
La fase di modellazione (geometria della struttura, le azioni interne, modellazione dell’ambiente e dei materiali). La fase di calcolo (statica, cinematica e legame costitutivo). La fase di interpretazione (Verifica e progetto per resistenza e deformabilità). I concetti di base della cinematica. Cinematica del singolo punto materiale. Velocità, accelerazione. Moto rettilineo. Rotazione, Velocità e accelerazione angolare.Cenni sulla cinematica dei modelli discreti e continui tridimensionali. Campo di spostamento. Gradiente di deformazione e di spostamento.Cinematica dei modelli monodimensionali. Ipotesi cinematiche per la determinazione del comportamento delle sezioni. Trave deformabile ed indeformabile a taglio.Cinematica dei movimenti rigidi. Formula dello spostamento rigido finito e infinitesimo. Gradi di libertà e parametri di spostamento. Traslazione e rotazione. Centro di rotazione.I vincoli e la congruenza esternaLa modellazione dei vincoli.Il problema cinematico esterno. Condizioni di vincolo ed equazioni di congruenza. Metodo analitico e metodo grafico per la determinazione degli spostamenti rigidi delle strutture isostatiche. Le equazioni di congruenza in forma compatta. Classificazione cinematica delle strutture.Le deformazioni e la congruenza interna nelle traviLe deformazioni nelle travi. Le deformazioni termiche. Le equazioni di congruenza interna. La trave indeformabile a taglio.Il problema cinematico interno nelle travi. Calcolo degli spostamenti prodotti dalle variazioni di temperature nelle travi isostatiche. I concetti di base della dinamica e della statica. Dinamica del singolo punto materiale. Le leggi di Newton. Cause di traslazione e rotazione.Cenni sulla dinamica dei modelli discreti e dei continui tridimensionali. Il terzo principio della dinamica. Le forze interne. Le leggi di Eulero. Sforzi e tensioni.Forze e momenti. I sistemi di forze. Equilibrio nelle strutture deformabili. I piccoli spostamenti. Momento di una forza rispetto ad un punto. Forza e momento risultante di un sistema di forze. Il trasporto del momento risultante. Equivalenza e riduzione dei sistemi di forze. Sistemi di forze ripartite.Le reazioni vincolari e l’equilibrio esternoReazioni esterne ed interne. Il problema statico esterno. Numero di soluzioni in funzione del tipo di struttura. I diagrammi di corpo libero. Il metodo canonico e quello della ricerca delle equazioni per il calcolo delle reazioni vincolari di strutture isostatiche. Le equazioni di equilibrio esterno in forma compatta. Dualità con il problema cinematico esterno. Le reazioni vincolari nelle strutture iperstatiche.Le sollecitazioni e l’equilibrio interno nelle traviDefinizione degli sforzi e delle sollecitazioni nelle travi. Carichi ripartiti e concentrati nelle travi. L’equilibrio interno. Il segno delle sollecitazioni. Il problema statico interno. I diagrammi delle sollecitazioni. Il metodo delle sezioni generiche e quello dell’equilibrio dei tratti per il calcolo delle sollecitazioni nelle strutture isostatiche. Il comportamento meccanico dei materiali. Prove sperimentali per la determinazione della risposta dei materiali. Comportamenti tipici: elasticità, plasticità, viscosità. Rigidezza, limite elastico, resistenza, duttilità. Cenni sui materiali più comuni: acciaio, calcestruzzo, muratura, legno.Il legame costitutivo nelle travi. Cenni al problema di de Saint-Venant. Legame costitutivo assiale. Legame costitutivo flessionale. Legame costitutivo tangenziale. Dualità tra statica e cinematica. Dualità tra i problemi esterni. Energia, lavoro e potenza. Teorema dei lavori virtuali per le travi. Calcolo delle reazioni vincolari in strutture isostatiche. Formula generale dello spostamento per il calcolo di singole componenti di spostamento per travi isostatiche. Il problema strutturale nelle travi. Il metodo degli spostamenti: soluzione generale, condizioni al contorno, problema assiale e trasversale. L’effetto delle deformazioni termiche e della deformabilità a taglio. Cenni al metodo degli elementi finiti. Il metodo delle forze per strutture iperstatiche ed isostatiche. Verifica e progetto. Le incertezze nell’analisi strutturale. Metodi di analisi strutturale. Valori caratteristici delle resistenze e dei carichi. La resistenza assiale e flessionale delle travi. La verifica di resistenza. La verifica di deformabilità. Progetto per resistenza. Progetto per deformabilità. Travi isostatiche. Comportamento strutturale di schemi statici tipici: travi semplici, arco a tre cerniere, portale isostatico. Confronto tra i diagrammi delle sollecitazioni e gli spostamenti notevoli. L’effetto dei cedimenti vincolari e delle variazioni termiche. Travi iperstatiche. La ridondanza statica. Applicazioni del metodo delle forze. Scelta del sistema principale. Calcolo dell’incognita iperstatica. Strutture più volte iperstatiche. Utilizzo del teorema dei lavori virtuali. L’influenza delle diverse sollecitazioni. Effetto dei cedimenti vincolari. Effetto delle variazioni di temperatura. La dipendenza delle sollecitazioni dai rapporti di rigidezza. Schemi strutturali tipici. Le strutture reticolari. Definizione del modello di asta. Punto di vista continuo e punto di vista discreto. Cinematica e statica delle strutture reticolari. Problema strutturale per le strutture reticolari. Teorema dei lavori virtuali. Calcolo di sollecitazioni e componenti di spostamento. Schemi statici tipici. Sezioni di Ritter. ![]() Davide Bernardini
(Date degli appelli d'esame)
“Introduzione alla meccanica delle strutture. Teoria ed esercizi” Città Studi Edizioni, 2012
Canale: 2
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ROMEO FRANCESCO
(programma)
Richiami di algebra lineare
Vettori liberi e vettori applicati. Sistemi di equazioni lineari. Algebra delle matrici. Introduzione alla meccanica Breve inquadramento storico. Introduzione all'analisi e alla progettazione strutturale. Problema mecca- nico e modello matematico. Elementi di meccanica newtoniana. Unità di misura e analisi dimensionale. Configurazione e spostamento. Azioni meccaniche su un corpo: forze e coppie di contatto, distribuite e concentrate, forze a distanza. Momento rispetto ad un polo. Risultante e momento risultante di un sistema di forze. Operazioni sulle forze. Equivalenza fra sistemi di forze. Asse centrale. Lavoro meccanico. Cinematica dei sistemi rigidi Cinematica del punto materiale e dei sistemi di punti. Modello di corpo rigido. Parametri lagran- giani. Cinematica del corpo rigido libero: spostamento rigido e rotazioni rigide infinitesime. Vincoli: caratterizzazione cinematica, cedimenti vincolari. Equazioni di vincolo. Sistemi articolati di corpi ri- gidi vincolati: classificazione cinematica. Il problema cinematico: determinazione della configurazione variata del sistema per effetto di cedimenti vincolari. Analisi cinematica di semplici sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico. Statica dei sistemi rigidi Equilibrio del punto materiale e del corpo rigido libero (nel piano e nello spazio). Equazioni cardinali della statica. Vincoli: caratterizzazione statica, reazioni. Sistemi articolati di corpi rigidi: classifica- zione statica. Sistemi isostatici, iperstatici, labili. Equazioni di equilibrio: globali, di sconnessione, ai nodi. Il problema statico: determinazione delle reazioni vincolari esterne ed interne per effetto di carichi applicati. Metodi strategici di soluzione di sistemi di equazioni di equilibrio. Il ruolo delle simmetrie nelle procedure di soluzione 'intelligenti' del problema statico. Analisi statica di sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico. Principio dei lavori virtuali per i corpi rigidi Lavoro virtuale. Dualità statica-cinematica: il teorema dei lavori virtuali. Il principio dei lavori virtuali (PLV): teoremi degli spostamenti virtuali e delle forze virtuali. Risoluzione di un problema cinematico (statico) con procedimento statico (cinematico). Sistemi discreti: strutture reticolari e sistemi rigidi con deformabilità concentrate Strutture reticolari isostatiche. Il problema statico per strutture reticolari rigide: metodo dell'equilibrio dei nodi, metodo delle sezioni di Ritter. Sistemi discreti come paradigma dell'analisi strutturale. Sistemi iperstatici: limiti del modello di corpo rigido. L'asta come organo deformabile elementare: caratteriz- zazione cinematica e statica su base sperimentale. Sistemi di corpi rigidi finiti o puntiformi (strutture reticolari) con deformabilità concentrate: equazioni di congruenza delle aste, equazioni di equilibrio dei corpi (finiti o puntiformi), legame costitutivo (elastico lineare) per le aste. Il problema elastico linea- re. Metodo degli spostamenti: formulazione diretta, equazioni di equilibrio in termini di spostamento, matrice di rigidezza. Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di con- gruenza in termini di incognite iperstatiche, matrice di flessibilità. Lavoro virtuale esterno ed interno. Il PLV per sistemi discreti deformabili e i teoremi conseguenti. Formula generale dello spostamento per sistemi discreti: calcolo di spostamenti in sistemi isostatici ed esplicitazione di equazioni di congruenza in sistemi iperstatici. Cenni agli aspetti energetici. La trave come sistema continuo monodimensionale La trave rettilinea come continuo monodimensionale dotato di struttura locale rigida. Caratterizzazio- ne cinematica e statica del vincolo di continuità. Analisi locale della deformazione in 3D: misure di deformazione per l'elemento infinitesimo (concio) di trave. Equazioni di congruenza interna, condizioni al contorno (condizioni cinematiche di vincolo). Analisi locale della sollecitazione in 3D: azioni interne (caratteristiche di sollecitazione) per l'elemento infinitesimo di trave. Equazioni indefinite di equilibrio, condizioni di salto (carichi concentrati), condizioni al contorno (condizioni statiche di vincolo). La- voro reale. Relazione costitutiva locale per materiale elastico lineare isotropo e sezione doppiamente simmetrica. Il problema elastico lineare. Lavoro virtuale interno per la trave deformabile. Dualità statica-cinematica. Il principio dei lavori virtuali per le travi deformabili: teoremi degli spostamenti virtuali e delle forze virtuali. Formula generale dello spostamento per sistemi di travi: effetto di forze attive, cedimenti vincolari, deformazioni impresse di origine termica. Sistemi di travi isostatici Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione in 2D con procedimento diretto e per integrazione delle equazioni differenziali di equilibrio. Cenni sulle applicazioni in 3D. Calcolo di grandezze cinematiche della sezione (spostamento, rotazione) con la formula generale dello spostamento. Equazione differen- ziale del 2°ordine della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata. Sistemi di travi iperstatici Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di congruenza in termini di incognite iperstatiche, matrice di flessibilità. Esplicitazione delle equazioni di congruenza con la for- mula generale dello spostamento. Equazioni di Muller-Breslau. Calcolo di grandezze cinematiche della sezione. Equazione differenziale della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata. ![]() Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, CittàStudiEdizioni, 2012.
(Date degli appelli d'esame)
Guagenti, Buccino, Garavaglia, Novati, Statica. Fondamenti di meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2009. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997.
Canale: 3
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Favata Antonino
(programma)
Richiami di algebra lineare
Spazio ambiente. Spazi vettoriali di dimensione finita. Operazioni tra vettori. Prodotto scalare. Prodotto vettoriale. Rappresentazione in una base ortonormale. Prodotto misto. Sistemi di forze e coppie Nozione di forza. Momento di una forza rispetto ad un polo. Formula di trasporto. Sistemi di forze, risultante, momento risultante. Operazioni elementari sulle forze e coppie. Asse centrale. Cinematica e statica del corpo rigido Definizione di corpo rigido. Cinematica del corpo rigido. Posizione assoluta e relativa. Velocità assoluta e relativa. Formula di rappresentazione dei campi di velocita` rigide. Campi di spostamento infinitesimo. Vincoli esterni piani (triplo: incastro; doppi: cerniera, incastro scorrevole/pattino/glifo/ manicotto/doppio pendolo; semplici: carrello/pendolo, pattino–manicotto/doppio–doppio pendolo), caratterizzazione cinematica e statica di corpi rigidi. Statica del corpo rigido: equazioni cardinali. Potenza associata a sistemi di forze e coppie. Principio delle potenze. Il problema cinematico e statico Problema cinematico e classificazione cinematica: sistema cinematicamente determinato (o isocinematico), indeterminato (o labile), impossibile (o ipoci- nematico), degenere. Problema statico e classificazione statica: sistema staticamente determinato (o isostatico), indeterminato (o iperstatico), impossibile (o ipostatico), degenere. Calcolo di reazioni vincolari di corpi isostatici (statica grafica, equazioni cardinali, principio delle potenze). Dualità statico–cinematica. Sistemi di corpi rigidi Vincoli interni. Metodo delle equazioni ausiliarie per l’imposizione di condizioni di equilibrio parziale: calcolo di reazioni vincolari di sistemi isostatici. Catene cinematiche ad un parametro. Centro d’istantanea rotazione, proprietà. Centri di rotazione relativa. Primo e secondo teorema di allineamento dei centri. Diagrammi delle velocità/spostamenti infinitesimi. Metodo delle potenze per il calcolo delle reazioni vincolari di sistemi di corpi rigidi isostatici. Travi piane ad asse rettilineo La trave: geometria, cinematica, carichi applicati, azioni interne. Caratteristiche della sollecitazione. Equazioni differenziali di equilibrio. Travature. Travature reticolari rigide. Travature reticolari rigide piane, metodo degli equilibri nodali e metodo delle sezioni di Ritter. Teoria delle travature elastiche Elementi di teoria tecnica della trave. Deformazioni assiali, di origine meccanica e termica. Travi elastiche inflesse. Equazione della linea elastica. Principio dei lavori virtuali per le strutture reticolari e per le travi inflesse. Risoluzione di strutture iperstatiche mediante il metodo delle forze. ![]() 1) P. Podio-Guidugli, Lezioni di Statica, Aracne, 2014.
(Date degli appelli d'esame)
2) P. Podio-Guidugli, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Aracne, 2012. |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025933 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Il corso fornisce la prima conoscenza della disciplina e la capacità di riconoscere e rappresentare la struttura e i cambiamenti della città e del territorio in relazione alle dinamiche economiche sociali e tecnologiche, evidenziandone le relazioni con l’evoluzione disciplinare. L’obiettivo formativo si concretizza nell’elaborazione di un percorso di indagine, valutazione e definizione di indirizzi progettuali strategici di una realtà urbana o territoriale.
Canale: 1
Canale: 2
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GALASSI ANTONELLA
(programma)
Obiettivi
Il Corso si propone di far acquisire: conoscenze fondamentali su contenuti e metodi della disciplina (i saperi urbanistici), con lezioni teoriche di base, nozioni elementari sugli strumenti del fare (le pratiche urbanistiche), con la sperimentazione delle capacità tecnico-operative acquisite sulla conoscenza in un quartiere romano. le competenze di base per intervenire in un ambito urbano/quartiere, con riferimento all’evoluzione del dibattito culturale, del quadro istituzionale e normativo, delle tecniche operative; un metodo per costruire un ragionamento interpretativo che consenta di passare dalla conoscenza delle componenti, dei problemi e della domanda di un territorio, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento e alla scelta del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo; un linguaggio tecnico; la capacità di fare una sperimentazione progettuale per orientare le trasformazioni in atto, in coerenza con le proposte progettuali allo studio e definire direttive compatibili con i caratteri dei luoghi, la domanda dei cittadini, degli amministratori e degli operatori. Articolazione del Corso Il Corso si articola in lezioni ed esercitazioni. Nelle lezioni lo studente verrà messo nelle condizioni di: comprendere un metodo per costruire un ragionamento interpretativo di conoscenza - valutazione - piano acquisire e prendere dimestichezza con il progetto di urbanistica alla scala urbana anche in riferimento a diverse tematiche caratterizzanti la città contemporanea. Le lezioni forniscono, pertanto una preparazione utile per passare dalla fase della conoscenza alle fasi della interpretazione/valutazione e proposta progettuale. Il ciclo di lezioni riguarda: Il dibattito culturale-disciplinare: Evoluzione del concetto di città; La pianificazione urbana: competenze e strumenti; La conoscenza e la valutazione alla scala urbana/di quartiere: categorie della descrizione; valutazione dei problemi; domanda di trasformazione espressa da cittadini, amministratori ed operatori; Contenuti e requisiti del progetto urbanistico alla scala urbana/di quartiere: strumenti e tecniche di intervento, direttive. Nelle esercitazioni, gli studenti, riuniti in piccoli gruppi di lavoro, applicheranno le diverse conoscenze a un quartiere romano, sperimentando la loro capacità di interpretare e rappresentare i caratteri e le criticità del territorio contemporaneo al fine di proporre uno schema di struttura con opportune strategie di tutela degli spazi aperti, organizzazione infrastrutturale, riassetto funzionale, disegno morfologico del costruito e dei vuoti urbani. L'esame L’esame (di gruppo) riguarda la verifica (individuale) dell’acquisizione del linguaggio tecnico e della capacità di valutazione dei problemi, ai fini della costruzione del ragionamento formativo del piano (obiettivi, strategie, azioni di piano, interventi). ![]() Si consiglia la lettura dei seguenti testi:
(Date degli appelli d'esame)
- Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, Roma. - Choay F. (2008), Del destino della città, Alinea, Firenze. - Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma. - Gabellini P. (2010), Fare urbanistica, Carocci, Roma. - Galassi A. (2013) La strada: da spazio di mobilità a luogo di identità e relazioni, in Baiani S, Cristallo V, Santangelo S., Lectures#1 design, pianificazione, tecnologia dell'architettura Rdesignpress - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, Roma (parti consigliate a lezione). - Secchi B. (2005), La città del ventesimo secolo, Laterza, Roma. - Secchi B. (2014), La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma. - Viganò P. (1999), La città elementare, Skira, Milano (parti consigliate a lezione) - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina, Roma (parti consigliate a lezione).
Canale: 3
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MONARDO BRUNO
(programma)
Il Corso è organizzato in una parte istituzionale e una parte applicata, da sviluppare attraverso una esercitazione a carattere progettuale.
La parte istituzionale si svolge sotto forma di lezioni frontali, comunicazioni e discussioni in aula con lo sviluppo dei seguenti temi: • inquadramento e concetti generali del Progetto urbanistico: identità, obiettivi, ruolo, materiali, soggetti-attori, istituzioni, intrecci ed implicazioni interdisciplinari, competenze tradizionali ed emergenti; • evoluzione della forma del progetto urbanistico moderno in Italia, confronti con i modelli culturali europei e approfondimenti alla luce degli orizzonti prospettici in base alla domanda dei nuovi stili di vita di civitas, polis e urbs; • metodologia, tecniche e strumenti per la progettazione urbanistica alle diverse scale; elementi di tecnica urbanistica di base e integrata per la conoscenza, valutazione dei fenomeni insediativi e la formazione, attuazione e gestione degli strumenti urbanistici generali e attuativi. Oggetto della parte applicata sarà la redazione di un meta-progetto urbanistico (supportato da uno studio analitico-ricognitivo) su un ambito urbano caratterizzato da fenomeni di criticità fisico-spaziale, infrastrutturale, sociale e ambientale. L’esercitazione si concretizzerà in un documento in formato A3, frutto del lavoro individuale o di un piccolo gruppo, composto da testi e elaborati cartografici, ove sarà sintetizzato l’approccio metodologico seguito e le fasi del percorso ciclico tra analisi e progetto, mettendo in luce le tematiche salienti che hanno condotto alla scelta dei criteri e alla formulazione e giustificazione delle proposte di trasformazione. La valutazione finale in sede d’esame sarà rigorosamente individuale. ![]() Avarello P. (2000, ed.), Il piano comunale. Evoluzione e tendenze, Il Sole 24Ore;
(Date degli appelli d'esame)
Carta M. (2013), Reimagining Urbanism, List Lab; Colarossi P., Latini A. P. (2008, eds.), La progettazione urbana, 3 vol., Il Sole24Ore; Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci Editore; Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi Edizioni; Monardo B. (2010, ed.), La città liquida, Maggioli Editore
Canale: 4
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PIZZO BARBARA
(programma)
L'obiettivo del corso è quello di capire i perché e i come dell'urbanistica.
L’urbanistica, nel tempo, ha cercato di dare risposta ai problemi che le configurazioni o strutturazioni socio-spaziali hanno determinato nei diversi contesti (geografici, socio-economici, politici e culturali): essa stessa ha contribuito, in modo positivo o negativo alla loro realizzazione. Ha fatto questo ricorrendo ad una molteplicità di punti di vista, di approcci, modelli, metodi e strumenti. Il corso si propone di insegnare a ragionare su lo stile o il modello più adatto a risolvere i problemi di un contesto dato e su quali siano le modalità più efficaci per applicarlo. (Mazza, 1987, p. 18). Il corso si struttura in blocchi di lezioni frontali e di approfondimenti di tipo seminariale, che verranno portati avanti in parallelo, e da una esercitazione pratica. - Un primo blocco teorico, in cui si forniranno i fondamenti dell’urbanistica a partire dalle teorie della pianificazione (perché e cosa); - Un secondo blocco in cui si presenterà l’urbanistica attraverso gli strumenti: piani, programmi, progetti, politiche, interventi e azioni, ecc. (come e chi); - Un terzo blocco in cui si presenteranno i lineamenti di una storia dell’urbanistica in Italia, in cui si evidenzierà il nesso tra sistema di pianificazione, sistema di governo e assetto socio-istituzionale, con opportuni esempi e riferimenti ad altri paesi, principalmente europei. L’esercitazione, condotta parzialmente in aula, con la guida e la partecipazione attiva della docenza, consiste nell’applicare ad un contesto il percorso metodologico proposto dal corso. 1. Leggere e interpretare un contesto territoriale e i fenomeni che attualmente lo attraversano e lo connotano (situazione attuale, interpretata dinamicamente e a diverse scale); 2. a. Leggere e interpretare criticamente, attraverso un approccio storico, le trasformazioni che lo hanno interessato, provando a connettere degli ‘effetti’ a delle ‘cause’, e 2. b. Leggere e interpretare criticamente la storia urbanistica, ovvero i metodi e gli strumenti di pianificazione che lo hanno interessato, in riferimento al particolare contesto socio-economico e politico-culturale (analisi storica, interpretata diacronicamente, e a diverse scale); 3. a. Individuare, data una certa situazione di contesto, e attraverso un’interpretazione per scenari, quale strumento di pianificazione si ritiene più utile per perseguire la direzione prescelta, e per affrontare e risolvere un problema (singolo o complesso) individuato nella fase conoscitiva come ‘nodale’ per il contesto, e 3. b. Individuare quali analisi specialistiche, quali approfondimenti sono necessari, in un approccio ‘per problemi’, superando la concezione che vuole tutte le analisi settoriali come preliminari a qualsiasi interpretazione e decisione sul contesto. L’esercitazione potrà essere condotta in piccoli gruppi. La verifica rispetto all’acquisizione delle conoscenze e competenze è individuale. L’esame consiste nella discussione a partire dall’esercitazione fatta, dei temi trattati. Durante l’anno, oltre alla consegna intermedia, è prevista una breve esercitazione scritta che concorrerà alla valutazione finale. ![]() Il corso, e la bibliografia, sono pensati per dar conto della ricchezza e la molteplicità degli approcci che caratterizzano la disciplina urbanistica, anche per permettere a ciascuno studente di lavorare all’interno del filone che più lo interessa.
(Date degli appelli d'esame)
La bibliografia generale è suddivisa in blocchi. Ogni studente è chiamato a scegliere un testo per ciascuno dei 3 blocchi principali. I libri su Roma sono consigliati a tutti. Tali testi costituiscono per il colloquio d’esame. Si consiglia di concordare i testi con il docente. Nel corso una specifica lezione è dedicata alla presentazione dei libri in bibliografia. La bibliografia contiene libri in italiano e versioni italiane di saggi stranieri. Le versioni originali degli stessi libri, e altri saggi in diverse lingue (principalmente inglese, tedesco e francese) sono suggeriti durante il corso, a chi fosse interessato. La prova finale è in italiano. Il volume seguente costituisce un riferimento fondamentale per il corso: Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Pianificazione spaziale e governo del territorio. Torino: Città Studi Introduzioni/Storie Benevolo L. (1963), Le origini dell’urbanistica moderna. Roma-Bari: Laterza Astengo G. (1966), voce: “Urbanistica” in EUA Sica P. (1984), Storia dell’urbanistica. Roma-Bari: Laterza, (4 voll.) Mazza L. (1987), Dispense del corso di Teoria dell’urbanistica. Torino: Celid Salzano E. (1998), Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma. Roma-Bari: Laterza Secchi B. (2001), Prima lezione di urbanistica. Roma-Bari: Laterza Tosi M.C. (ed.) (2006), Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica? Roma: Meltemi Di Biagi P. (2009), I classici dell’urbanistica moderna. Roma: Donzelli Riferimenti/Interpretazioni Bianchetti C. (2010), Il novecento è davvero finito. Roma: Donzelli Bianchetti C. (2008), Urbanistica e sfera pubblica. Roma: Donzelli Cremaschi M. (ed.) (2008), Tracce di quartieri. Milano: Franco Angeli Secchi B. (2005), La città nel ventesimo secolo. Roma-Bari: Laterza Sandercock L. (2004) Verso Cosmopolis. Città multiculturali e pianificazione urbana. Bari: Dedalo Magnaghi A. (2000), Il progetto locale. Torino: Bollati Boringhieri Balducci A. (1991), Disegnare il futuro. Bologna: Mulino Ferraro G. (1990), La città nell'incertezza e la retorica del piano. Milano: Franco Angeli Friedman J. (1993), Pianificazione e dominio pubblico. Dalla conoscenza all’azione. Bari: Dedalo 1987 Le tecniche urbanistiche, gli strumenti e i metodi, e il tema dell’innovazione Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche. Roma: Carocci Palermo P.C. (2001), Prove di innovazione. Nuove forme ed esperienze di governo del territorio in Italia. Milano: Franco Angeli /Diap Magnaghi A. (ed.) (2001), Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche. Firenze: Alinea Mazza L. (1997), Le trasformazioni del piano. Milano: Angeli Nigro G. (ed.) (1997), Urbanistica innovazione possibile. Roma: Gangemi Lanzani A. (1996), Immagini del territorio e idee di piano. 1943-1963: dagli approcci generalizzanti all' interpretazione dei contesti locali. Milano: Franco Angeli + su Roma Insolera I. (1962), Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970. Torino: Einaudi (Nuova edizione ampliata con la collaborazione di P. Berdini, 2011, Roma Moderna. Da Napoleone al XXI secolo. Torino: Einaudi) Cerasa G. (ed.)(2005), Roma fuori le mura. Roma: La Biblioteca di Repubblica - anche disponibile sul web: http://roma.repubblica.it/speciali/cittafuorilemura |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1020340 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA II
(obiettivi)
Il corso completa le conoscenze del corso di “Istituzioni di matematica I” attraverso lo studio dei seguenti argomenti: il calcolo differenziale e integrale per funzioni di più variabili reali; il calcolo integrale per funzioni di più variabili reali; le equazioni differenziali ordinarie; curve, superfici; e campi vettoriali.
Canale: 1
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ANSINI NADIA
(programma)
CURVE REGOLARI. Definizione di curve parametriche regolari, chiuse, semplici, lunghezza di una curva. Rappresentazione geometrica. Integrale di una funzione ristretta ad una curva ed applicazioni fisiche: calcolo del baricentro, massa totale, momento d’inerzia.
FUNZIONI DI DUE VARIABILI REALI. Funzioni reali di due variabili reali: linee di livello, dominio e grafico. Topologia in R2: intorni, aperti, limiti e continuità. Derivate parziali, gradiente, derivate direzionali. Differenziabilità, caratterizzazione delle derivate direzionali per le funzioni differenziabili. Equazione cartesiana del piano tangente. Legami tra continuità, esistenza delle derivate parziali, delle derivate direzionali e differenziabilità. Teorema del differenziale. Derivazione delle funzioni composte. Derivate parziali di ordine superiore,Teorema di Schwartz per le derivate seconde miste. INTEGRALI MULTIPLI. Definizione di integrale doppio e triplo. Domini normali e formule di riduzione. Cambiamento di coordinate negli integrali doppi e negli integrali tripli. Calcolo delle aree e dei volumi. Interpretazioni fisiche negli integrali doppi e tripli: calcolo del baricentro, massa totale, momento d’inerzia. EQUAZIONI DIFFERENZIALI. Problema di Cauchy. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili e lineari: Teorema di esistenza ed unicità per il problema di Cauchy. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti: caratterizzazione dell’integrale generale, Teorema di esistenza ed unicità per il problema di Cauchy, equazioni omogenee e non omogenee. CAMPI VETTORIALI. Definizione, campo gravitazionale, campi conservativi, campi irrotazionali e campi solenoidali. Integrale dei campi lungo le curve. Circuitazione. Integrale di un campo conservativo lunga la curva e caratterizzazione dei campi conservativi. Calcolo del potenziale di un campo conservativo. Teorema di Gauss Green nel piano. ![]() M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa: Analisi Matematica 1 e 2, Ed. Zanichelli.
(Date degli appelli d'esame)
G. Crasta, A. Malusa: Matematica 1 e 2, teoria ed esercizi. Ed. Pitagora. N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone: Elementi di analisi matematica due, Ed. Liguori.
Canale: 2
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PETITTA FRANCESCO
(programma)
Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Preparare lo studente a usare strumenti matematici come le equazioni differenziali e il calcolo vettoriale in modo da poter affrontare problemi di statica, fisica e scienze delle costruzioni.Programma sintetico: Curve. Funzioni di pi`u variabili. Ottimizzazione. Equazioni differenziali. Calcolo integrale per funzioni di pi`u variabili. Campi vettoriali.Programma dettagliato e costantemente aggiornato sul sito web docente (http://www.sbai.uniroma1.it/~francesco.petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica.html)Modalità di esame
![]() Bibliografia TESTI CONSIGLIATI: • Crasta, Malusa: Matematica 2. Pitagora Ed. • Sito del docente: http://www.sbai.uniroma1.it/~francesco. petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica.html Altri Testi Utili: • Fusco, Marcellini, Sbordone, Elementi di analisi matematica 2. Versione semplificata per i nuovi corsi di laurea, Liguori Ed. • Bramanti, Pagani, Salsa: Matematica, calcolo infinitesimale e algebra lineare. Zanichelli Ed. • Marcellini, Sbordone: Esercitazioni di matematica, vol. 2, parte I e II. Liguori Ed. |
6 | MAT/05 | 75 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026599 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
(obiettivi)
Il corso affronta in due specifiche sezioni l’Antichità, dall’architettura ellenica a quella romana, tardoantica e paleocristiana, e il Medioevo, dall’architettura carolingia a quella tardogotica. Scopo del corso di fornire dati di conoscenza generale analizzando le più significative opere e il contesto in cui sono inserite e, allo stesso tempo, di offrire allo studente gli strumenti critici e i metodi analitici necessari allo studio e alla conoscenza degli argomenti trattati.
Canale: 1
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CIMBOLLI SPAGNESI PIERO
(programma)
Il corso è organizzato in due sezioni specifiche:
1. L'architettura dell'Antichità (Grecia arcaica e classica; i regni ellenistici; Roma repubblicana; l'impero romano; il tardo-antico, compreso il paleocristiano); 2. l'architettura del Medioevo (il protobizantino; l'impero carolingio; Europa e Italia romaniche; Europa e Italia gotiche). ![]() Architettura greca
(Date degli appelli d'esame)
GRUBEN, G. 1962. L’architettura dei templi e santuari greci. In BERVE, H., GRUBEN, G., HIRMER, H. 1962. I templi greci. Firenze; 109-312. Architettura romana CREMA, L. 1959. L'architettura romana [Enciclopedia classica, sez. III, Archeologia e storia dell'arte classica, vol. XII, Archeologia (Arte romana), tomo I], Torino. CREMA, L. (1960) 2009. Significato dell’architettura romana, presentazione di P. Spagnesi. 2ª ed. Roma: Kappa. Architettura medievale Voci dell'Enciclopedia Universale dell'Arte: Tardoantico (vol. XIII, coll. 583-620); Bizantino (vol. II, coll. 623-656); Carolingio (vol. III, coll. 145-169); Ottoniano (vol. X, coll. 307-317); Romanico (vol. XI, coll. 697-760); Gotico (vol. VI, coll. 306-388); Brunelleschi, Filippo (vol. II, coll. 811-827).
Canale: 2
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MANNINO NATALINA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Primo obiettivo del corso è fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e comprensione dei diversi periodi storici attraverso l’analisi dei valori culturali e architettonici che li caratterizzano e lo studio di esempi e personalità artistiche significativi. Scopo finale è portare lo studente ad acquisire una metodologia di lettura critica ‘oggettiva’, utile ad analizzare l’architettura e i suoi ‘prodotti’ appartenenti a qualsiasi contesto culturale o cronologico. Il Programma è articolato in due parti aventi didatticamente lo steso ‘peso’: I. ARCHITETTURA ANTICA, II. ARCHITETTURA MEDIEVALE. Programma sintetico. I. ARCHITETTURA ANTICA: I.1. - ARCHITETTURA GRECA. Ambiti territoriali e cronologici. Premesse statico-costruttive. Ordini architettonici. Lessico e sintassi, proporzionamenti, logiche costruttive e formali. Correzioni ottico-percettive dei templi. Notazioni di carattere tecnico-costruttivo e tecnologico. Lavorazione dei materiali e tecniche esecutive. Architettura greca arcaica: origini dell’architettura religiosa templare e architettura domestica. Architettura greca classica e tardo-classica: architettura religiosa e civile pubblica: santuari, templi, teatri ecc. Città greca: impianti di matrice ippodamica e di tipo ‘organico’. ARCHITETTURA ELLENISTICA. Interventi a scala ‘territoriale’ e urbanistica. Architetture religiose, civili pubbliche e private. GEOMETRIA E NOZIONI INTUITIVE DELLA STATICA DELLE STRUTTURE VOLTATE (volte e cupole). I. 2 - ARCHITETTURA ROMANA: Architettura tardo-repubblicana. Innovazioni statiche e tecnico-costruttive, linguistiche e formali. Architettura religiosa: nuove tipologie templari. Urbanistica e architettura civile pubblica: curie, basiliche, teatri ecc. La città romana. Architettura romana imperiale, augustea, giulio-claudia, flavia, traianea, adrianea: architettura religiosa e civile pubblica: fori imperiali, terme, anfiteatri ecc.; architettura civile domestica. Architettura e urbanistica tardo-romane: le capitali della Tetrarchia; innovazioni del linguaggio architettonico. ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA in Occidente e nel vicino Oriente. Basiliche, martyria, battisteri. ARCHITETTURA BIZANTINA. Architettura religiosa in Italia e nel vicino Oriente. II. ARCHITETTURA MEDIEVALE: ARCHITETTURA PREROMANICA (carolingia, ottoniana): architettura religiosa nord-europea. ARCHITETTURA ROMANICA in EUROPA (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Italia) . Architettura religiosa: Tipologie più significative, declinazioni regionali più importanti. Architettura cistercense. ARCHITETTURA GOTICA: Architettura gotica in Europa. Primo Gotico, Gotico maturo, Gotico rayonnant. Architettura degli Ordini mendicanti. Architettura del Duecento e Trecento in Italia. Le grandi cattedrali e basiliche italiane del periodo.Cenni sulla cupola di S. Maria del Fiore a Firenze. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Illustrazione dell’utilità dello studio della disciplina, degli obiettivi formativi, delle modalità di studio da adottare, datazione schematica dei diversi periodi storico-architettonici presi in esame dall’insegnamento e breve illustrazione degli stessi: 2 ore Architettura antica (e tardoantica, inclusa l’architettura bizantina): c. 48 ore Architettura medievale: c. 50 ore. Il programma nella sua versione integrale, completa di bibliografia di base e di approfondimento (nonché di indicazioni relative a siti web dove reperire immagini dei monumenti oggetto di studio) è molto dettagliato. Oltre che per facilitare la comprensione dello sviluppo dell’insegnamento, la scelta di descrivere compiutamente i suoi contenuti è motivata dal voler fornire un utile riferimento per lo studio anche agli studenti non frequentanti. È reperibile nella sede della Facoltà di Architettura di via Gramsci 53 o o nel sito web del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura di “Sapienza”, Università di Roma (http://www.dsdra.it/drupaluni/dipartimento_/elenco-docenti) ![]() Bibliografia di base:
(Date degli appelli d'esame)
G. ROCCO, Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995. C. BOZZONI., V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’architettura del mondo antico, Bari 2006. H. BERVE.- G. GRUBEN, I templi greci, Firenze 1961. R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Bari 2009. G. ZANDER, Nozioni elementari sugli archi e le volte. Loro forma geometrica. Rappresentazione grafica. Criteri intuitivi di stabilità. Nomenclatura, estratto da Appunti del corso di Storia dell’Architettura I dell’a.a. 1985-86.
Canale: 3
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PASQUALI SUSANNA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento Finalità principale del corso è offrire una formazione di base sull'architettura e l'arte del periodo, con particolare attenzione al contesto storico europeo e alla committenza. Per l'architettura l'attenzione si estende alle tecniche edilizie utlizzate e agli strumenti dell'architetto.E' utile una conoscenza, anche solo generale, della storia politica e sociale dell'Età antica e quella medievale, riferita in particolar modo alle aree geografiche prese in considerazione. Programma Nel corso è presentata la storia dell'architettura e dell'arte in Occidente, nel periodo compreso dagli inizi al 1300 ca. Per l'architettura, è convenzionalmente assunto quale inizio il primo uso di tecniche di lavorazione della pietra; quale termine, le maggiori costruzioni che precedono il Rinascimento. Nelle settimane del semestre sono presentati i seguenti argomenti: 1. Egitto, dall'Antico al Nuovo Regno; 2. Grecia, sec. VI aC-V aC; 3. Grecia, sec. V- II aC; 4. Grecia e Roma; 5. Casa e città nel mondo romano; 6. Roma, sec. I aC-I dC; 7. Impero Romano sec. I-III; 8. Impero Romano e Chiesa, sec. IV-IX; 9. Architettura arabo-mussulmana e sua eredità in Europa occidentale; 10. Architettura Romanica in Europa; 11. Architettura Gotica in Europa;12. Città e architetture in Italia, sec. XIII-XIV.Modalità di esame Dato l'elevato numero degli iscritti, circa 120, il corso prevede solo lezioni ex cathedra. Ogni settimana sono previste quattro distinte lezioni, ciascuna di due ore; ogni lezione è incentrata su un edificio significativo, del quale vengono presentati e analizzati con attenzione le forme, le tecniche utilizzate per costruirlo, la documentazione archeologica e storica conservata. Nell'anno, sono previste visite guidate a Roma e, se possibile, a Firenze. Esame orale: durata 30 minuti circa. ![]() Architettura antica
(Date degli appelli d'esame)
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Dalla Preistoria all'arte romana, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Corrado Bozzoni, Vittorio Franchetti Pardo, Giorgio Ortolani, Alessandro Viscogliosi, L'architettura del mondo antico, Edizioni Laterza, 2006, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, I, Il Dorico, Napoli, Liguori Editore, 1997, per i soli argomenti trattati nel corso. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, II, Lo Jonico, Napoli, Liguori Editore, 2003, per i soli argomenti trattati nel corso. - (gli studenti già in possesso del testo H. Berve, G. Gruben, I templi greci, Sansoni 1962, sono consigliati di farne uso). Architettura medievale - Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Il Medioevo, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati.
Canale: 4
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VILLA GUGLIELMO
(programma)
Descrizione
il Corso propone una rassegna della storia dell'architettura europea dall'inizio della civiltà greca (VIII secolo aC) attraverso il periodo ellenistico, romano e paleocristiano e il medioevo, fino all'alba del Rinascimento nella Firenze dell'inizio del XIV secolo d.C. Il Corso si concentrerà successivamente e gradualmente sulle varie età e sugli edifici più significativi che caratterizzano ciascuno di questi periodo. Sarà diviso cronologicamente e preceduto da una Introduzione generale alla storia dell'architettura e dalla definizione dei concetti di spazio, cultura architettonica, istituzioni e relazioni sociali, mecenati e artisti. Coontenuti Le origini della cultura mediterranea, Egetto e Creta – La civiltà micenea – Dal medioevo greco all’arcaismo – Le origini del tempio greco e gli ordini architettonici – I grandi tempi arcaici. L’età classica: Olympia, Paestum, Atene – L’Acropoli e il Partenone – Pericle, Mensicle, Callicrate e Ictino. L’Ellenismo: Alessandria e la pianificazione urbana greca. Ippodamo e Dinocrate – Pergamo – La ricostruzione dei templi arcaici: Efeso, Sardis, Mileto – I grandi santuari: Pergamo, Coos, Rodi. L’architettura romana: Roma e i Tarquini – L’influenza ellenistica - Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta – I grandi complessi del Lazio repubblicano – Le applicazione degli ordini architettonici alle strutture ad archi (il motivo del tabularium) L’architettura dei Dittatori: i1 Teatro di Pompeo, i fori di Cesare e di Augusto come prototipi dei Fori imperiali – L’ordine Corinzio – Baia e le prime grandi cupole di età augustea – Claudio ed il bugnato rustico – Nerone e la Domus Aurea – I Flavi: il Colosseo, Rabirio – Traiano e Apollodoro di Damasco – L’età di Adriano – Dai Severi a Diocleziano – Massenzio e Costantino – Archi e mausolei – Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo. Architettura tardo antica e paleocristiana: Arte cristiana e arte pagana – Roma e le prime basiliche – Tra oriente e occidente: triconchi e tetraconchi, edifici ecclesiastici di ambito siriano – Ravenna: Teodorico e Giustiniano – Costantinopoli: Santa Sofia. Dal VII al X secolo: La Spagna visigotica e l’Italia longobarda – Architettura Araba e Omayade – L’architettura carolingia: Aquisgrana, Sangallo e l’influenza benedettina – il Westwerk – La crisi del Sacro Romano Impero – La rinascita ottoniana: Spira, Worms, Mainz, Tours, Cluny II. Architettura romanica: Il concetto di Romanico in Europa – Francia: Borgogna, Provenza, Loira, Poitou, Perigord, Alvernia, Normandia e Inghilterra Normanna – Le chiese sul Camino de Santiago – La crisi dell’ordine benedettino – Bernardo di Chiaravalle e l’architettura cistercense – L’Italia settentrionale: L’area lombarda ed Emiliana, Venezia – La Toscana – Roma e la rinascenza del XII secolo – Montecassino – I Normanni nell’Italia meridionale e in Sicilia: la Puglia, Cefalù e Monreale. L’architettura gotica: Origine e limiti del concetto di gotico: Definizioni, concezioni spaziali e sistemi strutturali - L'abate Suger, la ricostruzione dell’abbaziale di St-Denis e l'avvento del gotico nell'Ile-de- France: Saint Denis, Parigi, Chartres, Reims – Il Gotico tedesco: la cattedrale di Colonia – L’Inghilterra: Canterbury, Lincoln, Londra L’Italia nel XIII e XIV secolo: L’influenza dei nuovi ordini religiosi: Francescani e Domenicani – Federico II – Le cattedrali dell’Italia centrale: Orvieto, Siena, Firenze e Perugia – Venezia – L’Emilia e la Lombardia – Arnolfo di Cambio – Roma – Napoli e il Regno meridionale. L'Europa nel XIV e nel XV e la fine dell’arte gotica: Il tardogotico europeo – La cultura fiorentina verso l'esito rinascimentale: tradizione, culto dell'antico, classicismo e Umanesimo. ![]() C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, G. Ortolani, A. Viscogliosi, L’architettura del mondo antico, Roma-Bari 2006.
(Date degli appelli d'esame)
R. Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medioevale, Roma-Bari 1997. G. Rocco, Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Università degli Studi di Roma, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia dell'Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici, s.d. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1044140 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un servizio pubblico in un area urbana. Sono indagate le questioni tipologiche, spaziali, di linguaggio e quelle relative alle relazioni tra edificio e contesto, con attenzione alla sostenibilità - energetica, sociale e ambientale - delle scelte progettuali. Si richiede allo studente di elaborare un progetto, esito di scelte architettoniche consapevoli e motivate, supportate dalle conoscenze acquisite durante l’iter formativo.
Canale: 2
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REALE LUCA
(programma)
Tema di progetto è un centro polifunzionale che unisce la funzione residenziale di accoglienza di rifugiati a spazi e servizi di supporto agli stessi ospiti della struttura, e in parte agli abitanti dei due quartieri. Un centro aperto alla città, dunque, che ha come obiettivo l’accoglienza temporanea, ma anche l'integrazione nel contesto urbano di richiedenti asilo e rifugiati.
![]() Testi e riferimenti bibliografici
(Date degli appelli d'esame)
Bibliografia generale L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1984 I. Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Garzanti, 1988 A. Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992 A. Siza, Scritti di architettura, Electa, Milano 1997 A. Rossi, Autobiografia scientifica, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1999 L. I. Khan, Architettura è. Gli scritti, a cura di M. Bonaiuti, Electa, Milano 2002 H. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, Franco Angeli, Milano 2003 P. Zumthor, Pensare architettura, Electa, Milano 2003 A. de Botton, Architettura e felicità, Guanda, Parma 2006 L. Reale, La Residenza Collettiva, SE Sistemi Editoriali, Napoli 2015 Bibliografia specifica sul tema di progetto Avishai Margalit, The Decent Society, Harvard University Press, Cambridge MA, 1998 Corrado Bonifazi, L'Italia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna, 2013 Marco Accorinti, Centri di accoglienza: varietà tipologica e dibattito collegato, in: la Rivista delle Politiche Sociali / Italian Journal of Social Policy, 2-3/2015 web http://data.unhcr.org/mediterranean/regional.php http://www.ilpost.it/2015/12/31/lanno-dei-migranti-in-numeri/ riviste boundaries n. 2 - Architectures for Emergencies Lotus 158 / 2015 – People in motion Manualistica M. Ridolfi, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946 AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963 F. Cellini, Manualetto, Cittàstudi 1991 E. Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996 H. Engel, Atlante delle Strutture, UTET, Torino 2001 G. Arie (a cura), Quaderni del manuale di progettazione edilizia - l'edilizia residenziale. Collana Tipologie, HOEPLI 2002 L. Zevi (a cura di), Il nuovissimo manuale dell'architetto, Mancosu Editore, Roma 2003 sull’housing Christian Schittich (a cura di), In Detail. High-Density Housing. Concepts, Planning, Construction, Birkhäuser, Basel 2004 J. Mozas, A., Fernandez Per, DENSIDAD / DENSITY, nueva vivienda colectiva / new collecting housing, a+t, Vitoria-Gasteiz 2004 A.F. Per, J. Mozas, J. Arpa, Dbook - density, data, diagrams, dwellings, a+t, Vitoria-Gasteiz 2007 L. Gelsomino , O. Marinoni, Territori europei dell'abitare. 1990-2010, Compositori, Bologna, 2009 P. Ebner, M. Kuntscher, U. Wietzorrek, Typology + : Innovative Residential Architecture, Birkhäuser, Basel 2010 B. Leupen, H. Mooij, Housing Design. A Manual, NAI 2011 G. Corbellini, Housing is back in town. Breve guida all'abitazione collettiva, LetteraVentidue, 2012 B. Melotto, O. S. Pierini, Housing primer. Le forme della residenza nella città contemporanea, Maggioli, Milano 2012 “Lotus”, n. 120 / 2004, Urban housing; “Lotus” n. 132 / 2007, Housing differentiation; “Lotus”, n. 147 / 2011, New Urban housing I; “Lotus”, n. 148 / 2011, New Urban housing II; per approfondire K. Lynch, L’immagine della città, Marsilio, Venezia 1984 M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 A. Rossi, L’architettura della città (1966), Città Studi Edizioni, Torino 1995 L. Quaroni, Il progetto per la città. Dieci Lezioni, Kappa, Roma 1996 L. Reale, Densità, città, residenza. Tecniche di densificazione e strategie antisprawl, Gangemi, Roma 2008 P. O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-2011, Laterza, Roma-Bari 2012 Si consiglia inoltre la lettura e la consultazione delle seguenti riviste di architettura: a+t, a+u, Area, Casabella, Detail, L’Industria delle Costruzioni, El croquis, Lotus International, 2G
Canale: 3
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CRICONIA ALESSANDRA
(programma)
Il Laboratorio si propone di avviare lo studente alla comprensione dei processi della progettazione architettonica attraverso un’esperienza di studio “sul campo” allo scopo di affinare gli strumenti di una progettazione calata nel contesto reale della città che tenga conto delle componenti fisiche e sociali esistenti.
Per tale scopo, il Laboratorio prende avvio da una tematica emergente, la città multietnica, per sviluppare il progetto di un centro sociale per rifugiati in un quartiere della periferia romana, sull’esempio della Cité de Refuge costruita da Le Corbusier tra il 1929 e il 1933 a Parigi. A differenza della Cité de Refuge, il centro sociale per rifugiati, dovrà essere un luogo di convivenza inter-culturale e inter-generazionale, dove immigrati e abitanti del quartiere possano incontrarsi, al di là delle loro appartenenze etniche e religiose. Seguendo una metodologia centrata sulla lettura interpretativa del contesto e la definizione di un concep, il centro sociale per rifugiati dovrà articolare un programma di funzioni pubbliche come una scuola con laboratori per attività pratiche, una biblioteca interculturale, un servizio sanitario con consultorio, una mensa-ristorante, palestre e campi da gioco. Lo sviluppo architettonico sarà preceduto dallo studio alla scala urbana per la formulazione di un masterplan con l’inserimento del centro sociale per rifugiati nel quartiere di intervento e la definizione dei percorsi pedonali e ciclabili e il collegamento del centro con le aree aperte di pertinenza (playground, orti urbani, mercato a km zero). Una grande attenzione sarà riservata all’integrazione tra gli spazi aperti e gli spazi chiusi e al progetto dei giardini e dei patii. Il centro sociale per rifugiati avrà la funzione di piazza di aggregazione del quartiere e di giardino produttivo ad uso pubblico. ![]() Riviste
(Date degli appelli d'esame)
- a+t : Public (n.35/36, 2011). - a+t : Strategy Space (n.37, 2011) e Strategy and Tactics (n.38, 2011). - a+t : Reclaim Reuse Recycle (n. 39/40, 2012). Volumi - Ludovico Quaroni, Progettare un edificio, Mazzotta ed. 1977. - Herman Hertzberger, Lezioni di architettura, a cura di Michele Furnari, Laterza ed, Roma-Bari 1996. - Alessandra Criconia, Antonino Terranova (a cura di), La qualità dell’urbano, Meltemi ed, Roma 2010. - Jan Gehl, Cities for People, Island Press 2010. - Aldo Cibic, Rethinking Happiness, Corraini ed 2010. - S.M.U.R., Roma città autoprodotta. Ricerca urbana e linguaggi artistici, Manifestolibri, Roma 2014.
Canale: 4
Canale: 5
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POSOCCO PISANA
(programma)
OBIETTIVI
Il corso si prefigge un duplice obiettivo. Alla scala urbana stimola lo studente a leggere il contesto e a trovare ragioni e modi per inserire un nuovo edificio che sappia interagire con il sito dato. Alla scala più prettamente architettonica richiede dallo studente consapevolezza degli aspetti funzionali e figurativi di un edificio pubblico, ed un’elaborazione approfondita degli spazi interni in particolare nella della sezione degli spazi pubblici e di rappresentanza. PROGRAMMA Si prevede la progettazione di un complesso destinato a servizi per gli studenti della Facoltà di Architettura, la Casa dello Studente. L’area, a forma di rettangolo, si affaccia su via Masaccio; verso est confina con un immobile che offre un muro cieco, mentre dal lato ovest si trova in adiacenza con l’area del Maxxi, e con una zona destinata a parcheggio. La scelta di un luogo così prossimo alle varie sedi della Facoltà di Architettura permette, facilita e suggerisce una conoscenza diretta e vari sopralluoghi, sia conoscitivi sia di verifica. Il progetto dovrà prevedere i seguenti spazi: una sala mensa (per 500 studenti circa) comprensivo di servizi igienici, 500 mq cucina con depositi e celle, 150 mq un bar, che fa riferimento ad i servizi della cucina, 80 mq spogliatoi e servizi igienici per inservienti, 100 mq ingresso, spazi connettivi etc, 100 mq sala polifunzionale, servizi inclusi, 700/800 mq per un totale di 1700 mq circa la sala polifunzionale è destinata ai seguenti usi: sala studio, sala per feste, spazio espositivo gli spazi esterni devono essere organizzati in modo da -permettere comodamente la sosta e il carico/scarico -permettere la sosta di alcune auto (a raso o in un garage coperto) -offrire uno spazio all’aperto per la ristorazione e/o per lo studio (a piano terra o in quota) MODALITA' D'ESAME Il corso si organizzerà con attività impostate e svolte in aula dallo studente e successivamente sviluppate ed approfondite individualmente. Esso prevede esercitazioni su argomenti specifici, attività guidate dal gruppo docente, sopralluoghi nell’area progetto, oltre la verifica e discussione degli elaborati via via prodotti dal singolo studente. Le esercitazioni pratiche saranno opportunamente integrate da lezioni teoriche finalizzate all'acquisizione dei principi teorici e delle tecniche di base necessarie. Oltre alle esercitazioni intermedie, consegnate alle scadenze prestabilite durante il corso, all’esame dovranno essere presentati: - gli elaborati di analisi del contesto - gli elaborati progettuali: piante, sezioni, prospetti; plastico/i ed eventuali viste 3D; schema strutturale; dettagli. - una relazione descrittiva del progetto - il taccuino di studio e appunti di lavoro: schizzi, materiali e plastici di studio e preparatori in genere Rappresentazioni a scala urbana 1:1000 e 1:500 Rappresentazione dell’edificio 1:200 e 1:100 Approfondimento di spazio/sezione/elemento significativo 1:20 Maggiori dettagli verranno dati durante lo svolgimento del corso. ![]() R.Palma e C.Ravagnati, Atlante di progettazione architettonica, Cittàstudi, Milano 2014
(Date degli appelli d'esame)
F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 Le Corbusier, Vers une architecture, 1923; Longanesi 2003 Nel corso delle lezioni saranno sempre comunicati i riferimenti bibliografici degli esempi di architetture illustrati a supporto delle lezioni stesse
Canale: 6
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12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1026590 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II
(obiettivi)
Il corso offre gli strumenti di analisi e interpretazione dello spazio architettonico; il disegno per l'analisi del costruito o di un modello interpretativo del reale; l'utilizzo della geometria descrittiva come strumento critico indispensabile per la comprensione, oltre che per la rappresentazione dello spazio e delle forme architettoniche; la conoscenza dei principi e la loro applicazione alla modellazione informatica per la restituzione virtuale delle architetture esistenti e di progetto.
Canale: 1
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DE CARLO LAURA
(programma)
Supporto alla didattica in usoIl corso si avvale del sistema e-learning, su piattaforma Moodle-Sapienza, attraverso il quale gestisce, oltre alla distribuzione di materiali didattici (lezione teoriche e materiali di supporto per le applicazioni pratiche), le esercitazioni svolte nel corso del semestre con le relative valutazioni.Modalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoLo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto tutti gli strumenti per leggere, modellare e comunicare lo spazio dell’architettura. Strumenti che costituiscono non solo un mezzo strumentale alla rappresentazione nelle sue diverse forme, ma soprattutto una fondamentale componente formativa nel corso degli studi, capace di educare alla visione spaziale delle forme architettoniche e al loro controllo metrico.ProgrammaDopo un primo anno in cui sono stati forniti i primi essenziali strumenti di costruzione e controllo dei modelli grafici, in questo secondo anno, saranno sviluppati tutti quegli argomenti, di livello superiore, che permettono di interpretare, prefigurare e controllare gli aspetti più complessi dello spazio dell’architettura.Le basi scientifiche del linguaggio grafico e infografico saranno trattate, da una parte attraverso gli approfondimenti dei metodi della geometria descrittiva, dall’altra attraverso tutti quegli argomenti che riguardano lo studio del modello geometrico dello spazio, come le superfici semplici (di traslazione, rivoluzione e rototraslazione), i sistemi voltati, le superfici rigate, la geometria topologica e la modellazione NURBS, ecc..Sulla base dell’acquisizione dei primi essenziali strumenti necessari per il controllo del processo di lettura e prefigurazione dello spazio, sarà sviluppato il concetto di disegno come estensione del pensiero e verifica dell’immaginazione nel momento progettuale.L’analisi del rapporto tra disegno e progetto sarà sviluppata, in ambito applicativo, attraverso un procedimento di analisi e rappresentazione prevalentemente infografica applicato agli elaborati di progetto nell’opera di architetti italiani in cui il segno generatore di forma-spazio acquista un valore paradigmatico.Lo sviluppo del tema applicativo monografico sarà documentato attraverso le elaborazioni più idonee a restituire i valori morfologici delle architetture analizzate, utilizzando i più attuali metodi e strumenti di comunicazione visiva. Attraverso questo processo, lo studente dovrà dimostrare, utilizzando le tecniche digitali, la capacità, maturata durante il corso, di passare dall’analisi critica di elaborati di progetto alla comunicazione di un’opera di architettura.Modalità di esameL’elaborato principale è costituito dal taccuino del corso, un album del tipo a fogli bianchi, rilegato, formato A4, nel quale lo studente prende ordinatamente gli appunti delle lezioni, svolge le esercitazioni in aula e raccoglie tutte le testimonianze del personale processo di apprendimento. Il taccuino ospiterà anche una serie di esercitazioni, che saranno sviluppate durante il corso.L’esame è volto, da un lato, a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio, avvalendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici; dall’altro a valutare la consapevolezza raggiunta nel rappresentare compiutamente problemi e caratteristiche dell’architettura così come la padronanza delle varie tecniche grafiche e infografiche.L’esame consiste in:- un test di valutazione scritto in cui si dovrà dar conto degli argomenti teorici trattati nelle lezioni di geometria descrittiva;- un colloquio orale sui contenuti sviluppati durante il corso e documentati sia nel taccuino che negli elaborati relativi alle esercitazioni svolte durante il corso;- una esposizione del lavoro svolto sul tema architettonico, presentato su supporto digitale.BibliografiaL. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011.R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009.L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007.L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006. Bibliography L. DE CARLO, P. ALBISINNI (a cura di), Architettura Disegno Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo, Gangemi editore, Roma 2011. R. MIGLIARI e AA.VV., Geometria descrittiva. Tecniche e applicazioni, vol. II, Città studi edizioni, Novara 2009. L. DE CARLO (a cura di), Informatica e fondamenti scientifici della rappresentazione, Gangemi, Roma 2007. L. DE CARLO, P. ALBISINNI, La modellazione informatica nella didattica del disegno di architettura, in: “Disegnare. Idee immagini”, n. 32, giugno 2006.
Canale: 2
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BIANCHINI CARLO
(programma)
Scopo del Corso è dotare lo studente degli strumenti necessari per leggere, rappresentare, manipolare lo “spazio”. A partire dai fondamenti geometrici dei vari modelli, grafici e digitali, utilizzati dall’architetto per prefigurare e verificare gli oggetti da realizzare, lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore nel campo della Geometria della Rappresentazione, della Modellazione e del Disegno. Verranno introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Programma Geometria della Rappresentazione – Dopo alcuni richiami ai fondamenti, il Corso affronta l’intersezione tra gli elementi geometrici fondamentali (rette, piani e più genericamente linee, superfici) e la determinazione della vera forma (di un segmento, di una sezione piana, di una linea piana, di una superficie sviluppabile) contemporaneamente nei vari modelli inserendo anche alcune applicazioni dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Nella successiva parte del Corso si passa, con l’ausilio dei modelli grafici ed informatici, allo studio delle superfici che ricorrono in architettura (di traslazione, di rivoluzione, di rototraslazione e le rigate) illustrando problemi connessi con il disegno delle volte e delle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea. Disegno dell’Architettura - Vengono approfonditi alcuni argomenti teorici legati a: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, l’analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero ed il disegno tecnico (realizzazione di piante, prospetti e sezioni), il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno (rappresentazione a matita e a china), teoria e tecnica del colore (matite, pennarelli, acquarello), disegno ed elaborazione grafica digitale.Rilievo dell’Architettura - Vengono introdotti alcuni concetti fondamentali circa il rilievo architettonico.Alle parti teoriche si affiancherà l’analisi di un oggetto architettonico (mediante piante, prospetti, sezioni, assonometrie, prospettive) a mano libera, con disegni tecnici (a matita e a china), con elaborati di sintesi manuali e digitali (anche a colori) ed infine con il modello CAD 3D.Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato.Modello 3D
![]() M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.
Canale: 3
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IPPOLITO ALFONSO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
L’insegnamento dovrà garantire allo studente la capacità di padroneggiare i diversi modi e metodi della rappresentazione dell’architettura. Pertanto lo studente utilizzerà i modelli rappresentativi in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati saranno: bidimensionali, come pianta e prospetto, sezione, prospettiva, assonometria; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette). Programma Il corso è concepito e strutturato come fondamento delle discipline della rappresentazione e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura. Nel corso lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo. Geometria della Rappresentazione Si tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro. Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D. Disegno dell’architettura Si affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura, la maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo. I percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale. Modalità di esame Lo studente sarà tenuto a registrare tutte le esperienze su un taccuino(album formato A4) mediante disegni e appunti. Sono inoltre previste consegne che, con cadenza generalmente settimanale, consentiranno ai docenti di valutare i progressi di ciascuno studente. • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di elaborati grafici ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001 M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. L. RIBICHINI, Recondite armonie a Ronchamp, Ed. Gangemi Editore, Roma 2013.
Canale: 4
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VALENTI GRAZIANO MARIO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Finalità del corso è incrementare le capacità critiche, logiche e operative dello studente nell'attività progettuale della forma dell'architettura. Trattandosi di un corso afferente l’area del ‘Disegno’ il progetto affronterà prevalentemente problematiche di geometria descrittiva e comunicazione visiva. Approfondendo lo studio delle forme primarie, la loro genesi costruttiva e le possibili aggregazioni\relazioni costruibili fra di esse, l’allievo accrescerà il proprio senso critico nella lettura e nella composizione della forma. Programma La geometria descrittiva è sempre stata in costante evoluzione. Negli ultimi anni in modo particolare, a seguito dell’introduzione delle tecnologie digitali, si è notevolmente ampliata negli strumenti e negli obiettivi. Di prevalente importanza, nella formazione odierna dell’architetto è assimilare quei concetti invarianti della disciplina, che transitano indenni ad ogni trasformazione e costituiscono le fondamenta critiche operative dello studente nella creazione e nella rappresentazione della forma. Argomenti delle lezioni. Le lezioni si articolano sui seguenti temi principali caratteristici dell’area disciplinare del Disegno e nel particolare del processo di rinnovamento della geometria descrittiva: • Geometria (30 ore) • Modellazione 3D (20 ore) • Modellazione parametrica (10 ore) • Building Information Modeling (10 ore) • Rendering (10 ore) • Rapid prototyping (10 ore) • Comunicazione visiva (10 ore) Gli argomenti sono affrontati in modo critico più che semplicemente pratico, ciò significa che all'insegnamento esaustivo delle funzionalità di un singolo software\tecnologia, si preferisce fornire all'allievo le capacità critiche per comprendere le problematiche applicative della tecnologia digitale alla immaginazione e alla comunicazione del progetto. Gli argomenti sono dunque esposti all'interno di un impianto logico e organico che li vede fortemente connessi l’uno all'altro. ![]() G.M.Valenti “de.form.are \ de.form.ing” designpress Roma , II edizione 2010
(Date degli appelli d'esame)
R. Migliari, Geometria descrittiva, Volume II, CittàStudi, Torino 2009 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1044141 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA II
(obiettivi)
Il corso fornisce le conoscenze scientifiche e tecniche per il controllo delle problematiche inerenti la costruzione dell’architettura, in riferimento alle diverse tipologie edilizie, tramite l’approfondimento sistematico di casi di studio rappresentativi di modalità e procedimenti tradizionali, innovativi e sperimentali. La conoscenza dei metodi, degli strumenti e delle tecniche della costruzione tecnologicamente evoluta orientano specifiche esercitazioni progettuali sull’impiego di sistemi, tecniche costruttive, componenti e prodotti industriali da costruzione, e sulla progettazione di assemblaggi in opera. Il corso fornisce competenze tecniche per gestire lo sviluppo del progetto edilizio inteso come “processo progettuale”.
Canale: 1
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ARBIZZANI EUGENIO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Il corso fornisce agli studenti un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa fra progettazione e momento esecutivo. Gli studenti apprenderanno cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione e sugli assemblaggi in opera. Inoltre acquisiranno la consapevolezza del progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Programma Il corso è articolato in tre aree tematiche: a) lezioni di carattere generale sul processo edilizio e sulle tecniche di sviluppo della progettazione esecutiva; b) lezioni tematiche sull’ approccio prestazionale, sulle tecniche ed i sistemi costruttivi, sui prodotti ed i componenti e sui sistemi di assemblaggio; c) spazi di esercitazione su progetti da sviluppare a livello esecutivo. La prima area tematica affronta alcuni argomenti di inquadramento del processo edilizio: - la definizione del sistema edilizio e la scomposizione del sistema tecnologico; - la classificazione delle fasi e degli operatori del processo di costruzione; - lo sviluppo del progetto, dal preliminare, al definitivo, all’esecutivo; - l’affidamento dei lavori, la manutenzione e la gestione degli edifici. La seconda area tematica approfondisce principi, le caratteristiche e i dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in: - fondazioni e strutture portanti; - partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali; - chiusure verticali: opache e trasparenti; - coperture piane ed elementi di finitura. In questo ambito sono previsti una serie di seminari di approfondimento su componenti e sistemi costruttivi industrializzati, mediante l’incontro con tecnici di aziende produttrici. La terza area tematica riguarda “la progettazione esecutiva di un edificio”. Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare di un edificio di semplice organizzazione planimetrica. Il corso inoltre prevede la acquisizione di due crediti formativi mediante lo svolgimento di esperienze pratiche in cantiere, presso il CEFME-CTP di Pomezia. Durante le tre giornate di cantiere gli studenti svilupperanno i temi della sicurezza in progetto e in cantiere e lavoreranno sul campo alla realizzazione di manufatti edilizi con il supporto di istruttori qualificati Modalità di esame Il candidato deve consegnare alla prova orale le tavole sviluppate durante le esercitazioni e il catalogo tecnologico. Lo svolgimento della prova di esame finale prevede lo sviluppo di un ex-tempore in aula e da una prova orale sui contenuti didattici e sull’esercitazione. • Prova scritta • Prova orale ![]() Bibliografia essenziale
(Date degli appelli d'esame)
- Arbizzani Eugenio, “Tecnica e tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2015. - Arbizzani Eugenio, “Il progetto per costruire – 50 progetti per 10 processi”, Maggioli editore, 2012. - AA. VV., “Manuale di progettazione edilizia”, volume 4, Hoepli, 1995.
Canale: 2
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GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Le attività sono orientate alla formazione dell’allievo architetto nel campo delle applicazioni delle tecniche costruttive. L'obiettivo è fornire metodologie e strumenti critici-operativi necessari per la progettazione costruttiva intesa come capacità di analizzare e di integrare operativamente esigenze, requisiti funzionali, formali e soluzioni tecniche e costruttive di un’opera di architettura, affinché si verifichi una coerente continuità operativa tra il momento decisionale della progettazione e quello della realizzazione tecnica dell'organismo edilizio. Programma Il corso si propone di fornire agli studenti un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa fra progettazione e momento realizzativo. Nel Corso gli studenti apprendono cognizioni sui sistemi e tecniche costruttive, sui componenti e prodotti industriali da costruzione. Acquisiscono la consapevolezza del progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Al termine del Corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sui sistemi costruttivi, componenti e prodotti industriali da costruzione; dovranno inoltre essere in grado di analizzare un progetto esecutivo nelle sue tecniche costruttive ed avere gli strumenti per elaborare un progetto esecutivo architettonico; dovranno, infine, conoscere le fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio. Il Corso è articolato in 3 aree tematiche: La I area tematica affronta alcuni argomenti teorici di inquadramento del processo edilizio: - definizione del processo edilizio - classificazione delle fasi e degli operatori del processo di progettazione e costruzione - progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori- la manutenzione e la gestione degli edifici - sistema ambientale e il sistema tecnologico - approccio prestazionale La II area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in: - fondazioni e strutture portanti - partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali - coperture piane e inclinate - chiusure verticali - elementi di finitura. La III area si articola in esercitazioni riguardanti la “progettazione tecnologica” di un edificio. Il corso inoltre prevede la acquisizione di due crediti formativi mediante lo svolgimento di esperienze pratiche in cantiere, presso il CEFME-CTP di Pomezia. Durante le tre giornate di cantiere gli studenti svilupperanno i temi della sicurezza in progetto e in cantiere e lavoreranno sul campo alla realizzazione di manufatti edilizi con il supporto di istruttori qualificati. Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente Individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire dal progetto svolto nel laboratorio di progettazione 1.La prova di esame consiste in un colloquio sugli argomenti delle lezioni, dei seminari e nella discussione relativa agli elaborati prodotti durante l’anno. ![]() - Arbizzani E., Tecnica e Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2015
(Date degli appelli d'esame)
- Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, 2009 - AA.VV. Manuali di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti,soluzioni, esecuzione, prestazioni, Hoepli, Milano - Materiali distribuiti durante il Corso
Canale: 3
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CASINI MARCO
(programma)
Il corso intende offrire una conoscenza di base relativamente ai seguenti principali argomenti:
- Studio della forma e dell’orientamento degli edifici, del posizionamento e dimensionamento delle aperture, della distribuzione degli spazi interni al fine di ottimizzare il rapporto con il contesto ambientale e favorire aspetti quali il soleggiamento, l’illuminazione e la ventilazione naturali, l’efficienza energetica e il clima acustico. - Studio delle soluzioni tecniche e tecnologiche finalizzate ad ottimizzare le prestazioni dei diversi elementi costituenti l’involucro edilizio (coperture, pareti perimetrali verticali, solai a terra, chiusure trasparenti) con particolare riferimento alle caratteristiche termo igrometriche e acustiche. - Studio dei materiali e dei prodotti edilizi al fine di ottimizzare le prestazioni dell’organismo edilizio e di ridurne al contempo gli impatti sull’ambiente derivanti dall’utilizzo di risorse naturali e dallo smaltimento dei rifiuti. - Studio dell’integrazione tra edificio e impianti tecnologici al fine di ridurre i consumi energetici utilizzando quanto più possibile fonti di energia rinnovabile (solare termico, solare fotovoltaico, eolico, geotermia, pompe di calore). Durante il corso verranno svolte le seguenti esercitazioni finalizzate alla applicazione pratica degli argomenti trattati: 1. Studio del soleggiamento di un edificio; 2. Studio dell’illuminazione naturale di un ambiente; 3. Studio del comportamento termico e igrometrico delle chiusure, particolari costruttivi del sistema tecnologico e schede tecniche di prodotto. ![]() 1. CASINI M., (2015), Efficienza e certificazione energetica degli edifici: i nuovi requisiti, pp. 175, Roma, DEI (ISBN: 978.88.496.5581.0)
(Date degli appelli d'esame)
2. CASINI M. (2014), Smart Building Involucro 2.0, pp. 185, Roma, DEI (ISBN: 978-88-496-166-1-3). 3. CASINI M. (2013), Progettare l’efficienza degli edifici. La certificazione di sostenibilità energetica e ambientale (II Ed), pp. 274, Roma, DEI (ISBN: 978-88-496-0471-9). 4. CASINI M. (2009), Costruire l’ambiente. Gli Strumenti e i metodi della progettazione ambientale, pp. 400, Milano, Edizioni Ambiente (ISBN: 978- 88-96238-29-5). |
10 | ICAR/12 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1025639 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Il corso approfondisce le teorie della deformabilità e
stato tensionale; modello elasticolineare; teoria, tecnica della trave; resistenza per forma: (catenaria-arco); calcoloautomatico; analisi a collasso di strutture monumentali; modelli dicomportamento di strutture deformabili; meccanicadel continuo e teoria propedeutica all'analisi strutturale; comportamento distrutture deformabili; strumenti per l'analisi per strutture reali.
Canale: 1
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MASIANI RENATO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici per l’analisi strutturale di elementi di interesse architettonico. A tal fine, a partire dall’analisi del comportamento meccanico dei più comuni materiali da costruzione, viene sviluppato lo studio delle strutture deformabili sotto l'azione di cause che ne provocano la variazione di configurazione, in vista del loro progetto o della verifica di resistenza. Programma Il programma si articola nelle seguenti parti. 1. La trave elastica monodimensionale Modellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave. • La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo. ![]() Bibliografia Testo di base Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. Bibliography Main book Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Exercise book Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Other books Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004.
Canale: 2
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LIBERATORE LAURA
(programma)
Il programma si articola nelle seguenti parti.
1. La trave elastica monodimensionale Modellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave. • La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo ![]() Testo di base
(Date degli appelli d'esame)
Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004.
Canale: 3
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CAPECCHI DANILO
(programma)
-Tipologie strutturali. Elementi sollecitazioni prevalentemente assiali e con sollecitazioni prevalentemente flessionali.
--Elementi inflessi. Mensola in Galilei. Mensola di Navier. La trave piana elastica. Cenni sulla trave piana plastica. --Analisi della tensione. La tensione secondo Cauchy. Equazioni di equilibrio. Il problema statico. Tensioni principali. Stato di tensione piano. Sollecitazione di taglio nelle sezioni rettangolari. --Analisi della deformazione. Tensore della deformazione. Deformazioni principali. Equazioni di congruenza. Stato piano di deformazione. --Il legame tensioni-deformazioni. Il caso monodimensionale. Legge di Hooke generalizzata. La soluzione del problema elastico. Legame costitutivo forza spostamento. --La trave prismatica. Il problema di Saint Venant. Sollecitazione di pressione e flessione. Sollecitazione di taglio. Sezioni simmetriche. Taglio agente lungo un asse che non è di simmetria. Centro di taglio. Taglio deviato. Sollecitazione di torsione. Sezione circolare. Cenni sulla sezione generica. Sezioni cave a parete sottile. Sezione rettangolare. Sezioni composte. Torsione plastica. Analogie. --Teoremi energetici nell'analisi strutturale. Il teorema dei lavori. Calcolo degli spostamenti. Formula generale dello spostamento. Teorema di reciprocità. Teorema di unicità della soluzione elastica. Energia potenziale. Sistemi continui. Energia potenziale totale di un continuo tridimensionale. Energia potenziale totale di un sistema di travi piane. --Calcolo automatico dei telai. Considerazioni generali. Metodo delle forze. Metodo degli spostamenti. Metodi approssimati di calcolo. Calcolo automatico dei telai con il metodo degli spostamenti. Matrice di rigidezza di un trave. Matrice di rigidezza del telaio. --Stabilità dell'equilibrio elastico. Sistemi discreti. Instabilità per diramazione stabile. Aste con imperfezioni. La trave caricata di punta. ![]() D. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007.
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008. D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008.
Canale: 4
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REGA GIUSEPPE
(programma)
Il corso intende fornire le basi teoriche necessarie per l’analisi e la progettazione strutturale. Fondandosi sulle conoscenze acquisite nei due corsi di Istituzioni di Matematiche e nel corso di Meccanica delle Strutture, esso fornisce i concetti fondamentali della meccanica dei sistemi deformabili, della teoria dell'elasticità lineare, della resistenza dei materiali, della meccanica delle travi e delle strutture, della stabilità dell’equilibrio.
1. Meccanica dei solidi deformabili. 1.1 Analisi della deformazione. Spostamento e deformazione. Equazioni di congruenza implicite. Tensore della deformazione infinitesima. Significato geometrico delle componenti della deformazione. Deformazioni e direzioni principali. Equazioni di congruenza esplicite. 1.2 Analisi della tensione. Tensione secondo Cauchy. Componenti di tensione. Teorema di Cauchy. Tensore della tensione. Studio dello stato tensionale. Tensioni e direzioni principali. Stati di tensione monoassiali. Stato di tensione piana. Stati di tensione sferica e deviatorica. Cerchi di Mohr dello stato tensionale in un punto. Equazioni di equilibrio indefinite ed al contorno. 1.3 Teorema dei lavori virtuali. 2. Teoria dei solidi elastici. 2.1 Legame costitutivo di materiali duttili e fragili. Caratteristiche meccaniche: rigidezza, resistenza, duttilità. 2.2 Legame elastico lineare per materiale isotropo: legge di Hooke generalizzata. 2.3 Problema elastico lineare per solidi deformabili: formulazione ed unicità della soluzione. Metodo degli spostamenti e metodo delle forze. 3. Teoria della trave. 3.1 Solido, postulato e problema di de Saint Venant. 3.2 Sollecitazioni semplici e composte. Forza normale centrata, flessione retta e deviata, forza normale eccentrica, torsione, flessione e taglio (teoria approssimata). Sezioni compatte e sezioni a parete sottile, mono- o pluriconnesse. 3.3 Resistenza dei materiali e verifica di sicurezza (cenni). 4. Sistemi di travi iperstatici. 4.1 Formula generale dello spostamento. 4.2 Risoluzione sistemi iperstatici con il metodo delle forze. 5. Stabilità dell'equilibrio. Asta caricata di punta. Carico critico euleriano. Verifica a carico di punta. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi: Scienza delle Costruzioni, Roma, 1995 D. Capecchi, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni Altri testi: C. Gavarini: Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Masson, 1993 (generale) L. Corradi dell’Acqua: Meccanica delle strutture, Vol. 1, McGraw-Hill, 1992 M. Capurso, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Pitagora E. Viola: Complementi ed esercizi di Scienza delle Costruzioni, Voll.1,2, Pitagora |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035675 -
PROCESSO EDILIZIO E TECNOLOGIE REALIZZATIVE
(obiettivi)
Il processo edilizio viene visto come lo scenario di riferimento in cui si colloca e si contestualizza l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative (di programma, di progetto, di realizzazione, ecc..) interviene in modi, tempi e ruoli diversi; in un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure che agiscono nell'arco di tale sequenza. L'intento è di far cogliere e comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e "materica" diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità.
Canale: 1
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CLEMENTE CAROLA
(programma)
I contenuti delle attività didattiche - lezioni ed esercitazioni in aula – sono orientati al raggiungimento di un duplice obiettivo: promuovere lo sviluppo di una capacità critica di gestione delle informazioni complesse connesse al utilizzo ed alla scelta delle tecnologie realizzative, di materiali e componenti in edilizia, e consentire la formazione di una conoscenza di base delle strumentazioni tecnologiche utile a riconoscere e valutare le soluzioni progettuali dei singoli elementi costruttivi alle varie scale.
Il corso sarà articolato in una parte di comunicazioni teoriche, finalizzare a fornire gli strumenti generali disciplinari, e in una parte applicativa orientata alla verifica ed alla applicazione di quanto appreso. Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: - Introduzione al processo edilizio; richiami alle definizioni fondamentali sul sistema edilizio; - lettura e analisi della normativa tecnica specifica sul processo edilizio e richiami sulla normativa nazionale sulle gestione dell’attività edilizia e di progettazione; - Strumenti per la gestione del processo edilizio, attori, fasi attività specifiche, regie tradizionali e innovative di processo; - lezioni monografiche su argomenti specifici di cultura tecnologica della progettazione - Lettura delle modalità di risoluzione di particolari contesti operative nel quadro di specifiche realizzazioni prese in esame; - Lettura e analisi guidata di casi di studio; A supporto delle lezioni teoriche saranno stati forniti periodicamente agli studenti gli strumenti per affrontare le esercitazioni e lo studio teorico di approfondimento. Tutti i materiali a supporto del corso sono resi disponibili sulla piattaforma http://elearning2.uniroma1.it/ ![]() Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012.
Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000. Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002 Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993
-
GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Il processo edilizio è lo scenario in cui si colloca l'attività dell'architetto che, a seconda delle diverse fasi operative intervienein un rapporto coerente, integrato e consapevole con altre figure. L'obiettivo del Corso è di far comprendere il significato di una progettazione in grado di svilupparsi coerentemente con gli assunti della programmazione per giungere ad esiti realizzativi che nella loro componente tecnica e materica diano luogo a soluzioni adeguate e rispondenti a logiche di qualità. Programma I contenuti delle attività didattiche - lezioni ed esercitazioni in aula – sono orientati al raggiungimento di un duplice obiettivo: promuovere lo sviluppo di una capacità critica di gestione delle informazioni complesse connesse al utilizzo ed alla scelta delle tecnologie realizzative, di materiali e componenti in edilizia, e consentire la formazione di una conoscenza di base delle strumentazioni tecnologiche utile a riconoscere e valutare le soluzioni progettuali dei singoli elementi costruttivi alle varie scale. Il corso sarà articolato in una parte di comunicazioni teoriche, finalizzare a fornire gli strumenti generali disciplinari, e in una parte applicativa orientata alla verifica ed alla applicazione di quanto appreso. Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: -Introduzione al processo edilizio; richiami alle definizioni fondamentali sul sistema edilizio; - lettura e analisi della normativa tecnica specifica sul processo edilizio e richiami sulla normativa nazionale sulle gestione dell’attività edilizia e di progettazione; - Strumenti per la gestione del processo edilizio, attori, fasi attività specifiche, regie tradizionali e innovative di processo; - lezioni monografiche su argomenti specifici di cultura tecnologica della progettazione -Lettura delle modalità di risoluzione di particolari contesti operative nel quadro di specifiche realizzazioni prese in esame; - Lettura e analisi guidata di casi di studio; A supporto delle lezioni teoriche saranno stati forniti periodicamente agli studenti gli strumenti per affrontare le esercitazioni e lo studio teorico di approfondimento. Modalità di esame • Prova scritta • Prova orale L’esame consiste in una prova orale sul programma svolto e dalla verifica delle esercitazioni sviluppate durante il corso. Sono previste attività di verifica di carattere teorico-pratico che si svilupperanno nel corso del semestre parallelamente al periodo di svolgimento delle lezioni. L’esito di tali attività costituisce elemento di valutazione ai fini della prova d’esame finale; questi test finalizzati alla verifica intermedia dell’apprendimento dei contenuti teorico-pratici previsti dal programma del corso e degli approfondimenti specialistici sviluppati anche attraverso l’apporto di contributi esterni provenienti dal mondo della produzione e della progettazione. - modalità di svolgimento: in aula, su fogli forniti dal docente distribuito in classe con domande assegnate a risposta aperta; - strumenti: Fogli forniti dal docente, matita o penna/pennarello; - modalità di consegna: i test saranno ritirati al termine della prova effettuata in classe. La partecipazione ai test di verifica e il relativo risultato da luogo ad una valutazione di merito che concorre alla valutazione finale dello studente ![]() Arbizzani, E. Il progetto per costruire: 50 progetti per 10 processi. Maggioli, 2012.
(Date degli appelli d'esame)
Clemente C., La Progettualità della committenza. Ruoli e attività di assistenza e qualificazione del processo edilizio, Kappa, Roma 2000. Sinopoli N., La tecnologia invisibile, FrancoAngeli, Milano, 1997-2010 Sinopoli N., Tatano V., Sulle tracce dell'innovazione, FrancoAngeli, Milano, 2002 Campioli A., Il contesto del progetto, FrancoAngeli, Milano, 1993
Canale: 2
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GIOVENALE ANNA MARIA
(programma)
In riferimento agli obiettivi formativi, il Corso è indirizzato a:
-far acquisire la consapevolezza del processo edilizio, caratterizzato da articolate sequenze di fasi, ruoli degli operatori e metodologie; -fornire informazioni sistematizzate, metodi e strumenti di conoscenza inerenti gli strumenti di controllo della qualità dei processi realizzativi. Il Corso sarà articolato in quattro aree tematiche: a) lezioni teoriche sul processo edilizio e sui diversi modelli attuabili; sulla programmazione, sulle verifiche di fattibilità, sugli approfondimenti tecnologici nei successivi stadi della progettazione; sulle relazioni possibili tra progetto e costruzione, tra progetto, costruzione e gestione, con particolare attenzione alle modalità di affidamento dei lavori e della gestione; b) lezioni teoriche su tecnologie costruttive e processi realizzativi; c) presentazione di casi di studio ed esperienze reali di processi edilizi; d) spazi di esercitazione. Al termine del Corso, gli studenti dovranno: -aver acquisito la conoscenza delle principali fasi operative e procedure, dei principali attori e degli strumenti di controllo della qualità tecnologica relativamente al processo edilizio; -aver acquisito le metodologie finalizzate ad indirizzare le scelte tecnologiche in funzione della qualità, nei successivi stadi di approfondimento tecnico della progettazione, in relazione alla realizzazione e alla gestione dell’opera. ![]() SINOPOLI N., La tecnologia invisibile, Milano, 2007
(Date degli appelli d'esame)
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6 | ICAR/12 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025934 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA II
(obiettivi)
Il corso fornisce la conoscenza dei principi della ricomposizione spaziale della città contemporanea. E ciò attraverso la comprensione della loro evoluzione rispetto alla “modernità”, ossia della successione di idee di città che sono alla base del piano e del progetto urbanistico, dei loro metodi di costruzione, dei “ materiali” urbani utilizzati nonché delle strategie spaziali adottate dall’Ottocento ai giorni nostri. Tutto questo al fine di sviluppare una conoscenza operativa che consenta agli studenti di padroneggiare, nelle loro linee strutturali ( schemi di insieme, piani direttori, piani di struttura, piani di assetto o di sviluppo sostenibile, ecc), sulla base delle esperienze italiane ed europee, i principi e le soluzioni spaziali di riorganizzazione della struttura funzionale, di ricomposizione della forma urbana e di riqualificazione degli equilibri ambientali della città e del territorio contemporanei.
Canale: 1
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CASSETTI ROBERTO
(programma)
L'obiettivo del Corso
Obiettivo del Corso è quello di fornire gli strumenti concettuali e tecnici per affrontare il problema della ricomposizione spaziale - ossia della ricostruzione della forma e della struttura funzionale - della città contemporanea; e di cimentarsi, padroneggiando sia le soluzioni che l’impalcatura concettuale, con una sperimentazione progettuale d'insieme. La struttura del Corso Il corso è organizzato in una parte teorica (lezioni e seminari post lezione) volta a fornire le basi culturali e teoriche per la comprensione del sistema di valori, principi, strategie spaziali e modelli che va emergendo nel XXI secolo; e in una parte progettuale (seminario progettuale, affiancato da un paio di lezioni introduttive) volta a fornire l'impalcatura concettuale del percorso di progettazione - dai principi e dai modelli teorici, all'indagine della realtà, all'idea progettuale, al progetto - e a sperimentare la costruzione di un Piano direttore di riorganizzazione funzionale e di disegno urbano. La parte teorica Il filo logico che legherà questa parte sarà quello di individuare e sistematizzare la trama della nuova "idea" di città - cioè del nuovo sistema di valori, principi, strategie spaziali e modelli che legano in un insieme unitario la visione della città e la ricomposizione delle sue parti, la ricostruzione dello spazio urbano e la progettazione dell'architettura - che va emergendo nel XXI secolo dopo la stagione delle urbanistiche postmoderne. È l'idea di una città ricompattata, densa, funzionalmente mista, formalmente varia, che si ricostruisce al suo interno - sui tessuti a bassa densità, nei vuoti, nelle fratture - che implica il passaggio dalla composizione funzionale bidimensionale dell'Età dell'oro (l'epopea della Modernità degli anni del boom) basata sul concetto di destinazione d'uso e su quello di norma, ad una tridimensionale, basata sul concetto di densificazione e su quello di azione, di intervento. Per far ciò - e questo sarà l'oggetto delle lezioni e del lavoro di studio dello studente - si dovrà innanzitutto volgere uno sguardo all'indietro, all'ultima grande idea di città - quella della Modernità nell'Età dell'oro (1945 - 1974) - e ai suoi principi chiave di composizione delle funzioni nello spazio e di costruzione della forma urbana, mettendoli in relazione, per comprenderne il significato, alla cosiddetta "seconda ondata" (l'onda lunga dell'industrializzazione) di cambiamenti economici, sociali, tecnologici, della scena urbana e del pensiero di cui sono espressione. E si dovrà poi passare ad esaminare la fine di questi principi e l'ingresso di una pluralità di nuovi codici compositivi dello spazio - le "urbanistiche" della Postmodernità nell'Età dell'incertezza (1975 - 1994) - cercando di comprendere il loro stretto legame con la "terza ondata" (la nuova onda della società postindustriale) di cambiamenti economici, sociali, tecnologici, dell'ordine urbano e dei valori che riplasma la scena europea dalla metà degli anni Settanta. Si potrà così giungere, in relazione alle nuove direzioni della "terza ondata" indotte dalla globalizzazione alla fine del secolo scorso, ad intravedere l'emergere progressivo, nel dibattito teorico e nelle esperienze concrete, dalla metà degli anni Novanta, di un nuovo quadro unitario di valori e principi di composizione dello spazio - di una nuova idea di città, in altri termini, l'idea di città della Nuova Modernità nell'Età del rischio (1995 - oggi). E si potrà tentare di delinearne i modelli - quelli di ricomposizione delle regioni urbane, delle agglomerazioni, della "città leggera" e dello spazio collettivo - e i quattro pilastri di composizione su cui poggiano: l'intensificazione funzionale, l'interconnessione in rete, la ricostruzione della trama degli spazi collettivi; la riconnessione dei punti nodali in un sistema di sequenze spaziali. Questa - l'individuazione di valori, principi e modelli, su cui poggia la composizione dello spazio dell'urbanistica contemporanea - rappresenta la prima delle due parti chiave del Corso. E poiché non si tratta di un corpus scientifico consolidato (come quello dell'urbanistica della Modernità con i suoi manuali) per cui si possa far riferimento ad un unico testo (anche se, naturalmente si indicheranno un libro principale e un saggio di riferimento) sarà necessario intrecciare strettamente ad ogni lezione un successivo, breve, seminario, che costituirà un momento di riflessione e di dibattito sui punti salienti - obiettivi, principi, strategie, soluzioni spaziali - sviluppati volta per volta. Per questa fase il lavoro che si richiede allo studente è essenzialmente lo studio del libro di riferimento (e di un eventuale altro testo di approfondimento, a scelta) e la partecipazione attiva al seminario, per cui saranno previste prove di verifica in itinere volte a favorire l'apprendimento e l'efficace partecipazione al processo formativo. La parte progettuale Il filo logico che legherà questa parte sarà quello, innanzitutto, di individuare e sistematizzare la sequenza logica, il percorso di progettazione - il passaggio cioè dai principi e dai modelli teorici generali, all'indagine della specifica realtà urbana, all'idea progettuale e infine al progetto - che va emergendo nel XXI secolo dopo l'esperienza di progettazione della città per parti delle urbanistiche postmoderne. È un percorso iterativo, che, in relazione agli obiettivi e alle strategie spaziali, analizza gli elementi portanti della struttura funzionale e della forma urbana affianca poi ad essi l'idea progettuale, la quantifica, e costruisce lo scenario futuro per procedere poi al progetto funzionale e al disegno urbano. E di procedere, poi, sulla scorta di tale impalcatura logica, alla realizzazione di un'esperienza progettuale di costruzione di un Piano direttore - di riorganizzazione e di disegno urbano - di una città media del Lazio: Aprilia. Per far ciò - e questo sarà l'oggetto di un paio di lezioni preliminari - si analizzerà un esempio di costruzione del piano e di disegno urbano nel periodo dell'epopea della Modernità, un esempio di costruzione del progetto urbano delle "urbanistiche" della Postmodernità, e infine un esempio di costruzione del piano ed uno del progetto urbano contemporaneo (della Nuova Modernità). Poi si passerà - e questo sarà l'oggetto del lavoro di studio dello studente - all'esame di un piano europeo degli anni Duemila, per padroneggiare in concreto il percorso di costruzione del piano (la sequenza obiettivi, strategie spaziali, modelli, scenari, idea, progetto). E infine si procederà, avendo in mano il percorso di progettazione - e questo sarà l'oggetto del lavoro di ideazione e progettazione dello studente - alla costruzione (disponendo di un insieme di elaborati di base che verranno forniti dalla docenza) di un sistema di elaborazioni interpretative e progettuali che sfoceranno nell'ideazione del Piano direttore di Aprilia. Questa - la costruzione del percorso di progettazione e la costruzione di un piano direttore di Aprilia - rappresenta la seconda delle due parti chiave del Corso. E poiché si tratta di elaborare un'esperienza progettuale, le lezioni avranno un'incidenza minima e sarà centrale invece il seminario progettuale che costituirà il luogo per un confronto e un dibattito collettivo sugli elaborati che dovranno essere via via predisposti (secondo un calendario che verrà comunicato in corso d'opera). Per questa fase il lavoro che si richiede agli studenti (che si organizzeranno in gruppi fino ad un massimo di quattro partecipanti) è: - lo studio del piano europeo prescelto; - la predisposizione, in forma creativa e personalizzata, degli elaborati per la costruzione del piano direttore di Aprilia; e, infine, la partecipazione attiva al seminario (questo per stimolare l'apprendimento critico delle diverse angolature visuali, delle diverse soluzioni spaziali e delle diverse possibilità di rappresentazione, e, non ultimo, per non ricominciare sempre da zero a ripetere le stesse cose. Non sono previste perciò revisioni individuali) per cui saranno previste prove di verifica in itinere volte a favorire l'apprendimento e l'efficace partecipazione al processo formativo. Per quanto riguarda lo studio di un piano europeo degli anni Duemila (saranno indicati in corso d'opera i piani in cui la sequenza obiettivi - principi - strategie spaziali generali - soluzioni di dettaglio è più chiara ed esplicita ed arricchita di schemi illustrativi, ma ogni gruppo avrà la più ampia facoltà di scegliere il piano o il grande progetto urbano che preferisce o trova più comodo reperire, purché significativo, e tale scelta, se interessante e rilevante, sarà ovviamente premiata) il lavoro da effettuare è piuttosto semplice: riprodurre e presentare gli elaborati originali (relazione e cartografie, tradotte solo nel caso si tratti di piani in lingua tedesca od olandese) per la discussione e predisporre una breve relazione - eminentemente grafica - che focalizzi in forma chiara, sulla base degli schemi illustrativi presenti nel piano, il percorso che dagli obiettivi porta ai principi e ai modelli teorici generali, e dai modelli generali, attraverso l'analisi della realtà, alle soluzioni spaziali. Per quanto riguarda la costruzione del Piano direttore di Aprilia, il lavoro da effettuare (poiché verranno forniti gli elaborati di base: carte storiche, uso del suolo, rilievo aereofotogrammetrico, rilievo delle funzioni urbane) sarà soprattutto (oltre naturalmente ai necessari sopralluoghi per comprendere la città ed effettuare le verifiche del costruito e delle funzioni urbane) un lavoro di interpretazione, schematizzazione grafica, ideazione spaziale che seguirà in linea di massima il seguente percorso di produzione di elaborati: - l'impronta storica (i successivi ordini storici e l'impronta che hanno lasciato sulla struttura del territorio e della città); - gli obiettivi, le strategie, i modelli; - l'intelaiatura funzionale (la struttura e il profilo delle attività terziarie, in termini di quantità, rango e addensamenti, e il sistema dei collegamenti che la interconnette); - i caratteri d’insieme della forma urbana (struttura della rete degli spazi pubblici, trame verdi, sequenze spaziali, fratture, tessuti urbani, insediamenti diffusi); - i rapporti tra città e ambiente (la struttura e la forma dell'ambiente e del paesaggio: lo spazio agrario e naturale e i corridoi di connessione); - lo scenario attuale e l'idea progettuale (articolati per componenti); - la quantificazione (popolazione, abitazioni, posti di lavoro e relativi volumi); - lo scenario futuro (articolato per componenti); - l'immagine urbana di progetto (il disegno urbano). L'orario del Corso In relazione alle esigenze didattiche proprie della struttura del corso - strettamente articolata in lezioni e seminari - le due giornate di lezione e seminario saranno cadenzate secondo lo stesso orario. Pertanto si osserverà il seguente orario: Lunedì 15.30 - 19.30 Mercoledì 15.30 - 19.30 Le modalità di esame L’esame sarà individuale e si baserà: - per quanto riguarda la parte teorica, sul giudizio relativo alla partecipazione ai seminari post lezione e su di una prova orale, volta ad accertare la preparazione sul quadro socio economico, sui principi, sulle scelte spaziali dei piani in dettaglio acquisita dallo studio dei testi di base (e di quella, eventuale, di uno, dei libri di approfondimento indicati). - Per quanto riguarda la parte progettuale, sul giudizio relativo alla partecipazione ai seminari progettuali basato sulle verifiche del lavoro svolto in itinere; sulla valutazione degli elaborati relativi allo studio del piano europeo, e sulla valutazione degli elaborati relativi allo schema direttore di Aprilia. Gli elaborati relativi allo studio del piano europeo e quelli relativi allo schema direttore di Aprilia, dovranno essere presentati in forma cartacea e in forma digitale. Alla fine dell'esame gli elaborati saranno ritirati dalla docenza (quelli cartacei saranno restituiti, su richiesta) dopo la verifica di congruità di quelli digitali) per essere presentati agli studenti degli anni successivi. ![]() Testi di base (al momento disponibili)
(Date degli appelli d'esame)
- R. Cassetti, L'Idea di città del XXI secolo, in Lectures #4, Sapienza Università di Roma, Design Press, Roma 2014 - R. Cassetti, Roma e Lazio. L’urbanistica. Idee e piani dall’ Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006 Testi di base (al momento indisponibili) - R. Cassetti, P. L. Paolillo, La nuova urbanistica. Principi e metodi, Mimesis, Milano (in stampa) - R. Cassetti, La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano, Gangemi, Roma, II ediz. 2014 (esaurito) Testi di approfondimento - E. Firley, K. Gron, The Urban Masterplanning Handbook, John Wiley & Sons, Chichester, 2013 - AA. VV., Le Grand Pari(s). Consultation internationale sur l'avenir de la metropole parisienne, amc Le Moniteur Architecture, Paris 2009 - R. Cassetti, Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana, Gangemi, Roma 2008 - F. Ascher, I nuovi principi dell’urbanistica, Pironti, Napoli 2005 - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005 - S.V. Ward, Planning the Twentieth-Century City. The Advances Capitalist World, J. Wiley & Sons, Chichester 2002 - R. Rogers, Towards and Urban Renaissance: Final Report of the Urban Task Force Chaired by Lord Rogers of Riverside, Spon, London 1999
Canale: 2
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DONVITO GIACINTO
(programma)
Supporto alla didattica in usoPersonal computer e video proiettoreModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Corso si propone di contribuire alla formazione dello studente sotto il profilo culturale, metodologico e tecnico, sostenendolo nella costruzione di un percorso progettuale consapevole della molteplicità degli orientamenti e degli apporti che hanno caratterizzato l’urbanistica e la sua collocazione nel processo di produzione e trasformazione della città e del territorio, fin dalla sua costituzione come disciplina autonoma. Un percorso progettuale che utilizzi indagini e descrizioni come materiali per la costruzione di valutazioni critiche e di risposte propositive coerenti.ProgrammaLe questioni affrontate dal Corso tendono: da un lato a fornire alcuni lineamenti del quadro teorico e strumentale della disciplina urbanistica, nella sua evoluzione e nelle sue principali, recenti tendenze in Italia, anche in confronto con esperienze significative di altri contesti europei; dall’altro a definire i temi, l’articolazione, i contenuti e le modalità di costruzione di una proposta progettuale, rispetto ad un ambito spaziale prescelto. A questo scopo, agli studenti sarà richiesto di procedere ad una lettura critica per sistemi, dei caratteri e delle trasformazioni di uno specifico contesto, a seguito della quale potranno esprimere una sintesi valutativa intesa come snodo per l’individuazione dei principali contenuti propositivi delle loro elaborazioni, esposti nella forma ed al livello di definizione propri di uno schema direttore.Gli argomenti delle lezioni riguarderanno:le principali tendenze attuali della pianificazione e progettazione urbanistica in Italia ed il confronto con altri paesi europei: approcci, leggi, regole, strumenti e loro forme, competenze, attori;la costruzione del progetto: a) la lettura critica dei caratteri e delle trasformazioni del contesto urbano e territoriale attraverso i parametri fisico-naturalistici, storici, insediativi, socio-economici e funzionali. Fonti, modalità, strumenti, tecniche, rappresentazione; b) le valutazioni nel rapporto tra analisi, descrizione/interpretazione e proposta progettuale: contenuti, modalità di elaborazione, risultati possibili; c) gli esiti progettuali, in termini di obiettivi, strategie, azioni; d) elementi per la comprensione e l’utilizzo del linguaggio urbanistico: le rappresentazioni, le norme e il loro reciproco rapporto Modalità di esameL’esame sarà basato su un colloquio relativo agli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sulla discussione delle esercitazioni svolte e degli elaborati progettuali relativi all’ambito territoriale di studio.• Prova orale• Valutazione di un progetto BibliografiaCalzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999.Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013.Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003.Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000.Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999. Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011 Bibliography Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999. Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011.
Canale: 3
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Mari Mariano
(programma)
Programma
Il corso teorico fornirà i concetti di base dello studio del territorio e permetterà di indagare singolarmente gli elementi che costituiscono “il territorio come sistema complesso” e di dotarsi delle conoscenze culturali e disciplinari. A) Nell’ambito delle lezioni teoriche si tratteranno : 1. Studio degli ambiti fisici del territorio con riferimento diretto a quello oggetto del tema d’anno; 2. Studio dei processi insediativi e della formazione della struttura urbana; 3. Studio dei processi di urbanizzazione a scala locale; 4. Studio dei processi pianificatori e delle caratteristiche reticolari dello sviluppo, i fenomeni di terziarizzazione; 5. I problemi attuali dello sviluppo urbano : la qualità della vita, il consumo del suolo, del paesaggio e dell’ambiente, il recupero delle aree degradate e periferiche. 6. La Sostenibilità – procedure di VIA e VAS 7. Leggi e norme urbanistiche dell’ultimo decennio. Programmi Complessi: PRUST, Contratti di Quartiere, PRINT, Piano di Recupero Urbano, Piano Casa, Edilizia Sociale. B) Lezioni monografiche tratteranno: 1. La pianificazione di settore e i programmi complessi 2. I SIT, sistemi informativi territoriali 3. Le leggi urbanistica della Regione Lazio, con riferimenti a quelle della Calabria, Toscana, Veneto. C) Esercitazioni – Urbanistica contrattata e Copianificazione L’area oggetto di studi, analisi e proposte sarà compresa nel territorio della Regione Lazio. In quest’area, a fronte dei contributi già esistenti a livello documentale e di conoscenze, saranno elaborati studi e grafici che dovranno apportare: a) la conoscenza del territorio b) la conoscenza socio-economica della popolazione e delle attività insediate nel territorio la conoscenza dello stato della pianificazione ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- CAMPOS VENUTI OLIVA, Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari 1965. - G. Nigro (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazioni, Gangemi, Roma 1999. - MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, Programma di Riqualificazione Urbana art.2L.179/92,Inu, RM1997. - MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, Programma di recupero urbano art.11 L493/93. Bando di Confronto Concorrenziale ( Del C.C. n. 41 del 24/12/95. Comune di Roma. Dipartimento politiche del territorio. Programma elaborato da : Ufficio per le periferie U-O n. 5. Consulenza scientifica: DPTU/DAU. Filmografia - Nanni Moretti – Caro Diario - 1993 - Francesco Rosi - Le mani sulla città - 1963 - Ettore Scola - C’eravamo tanto amati – 1974 - Ettore Scola - Brutti sporchi e cattivi - 1976. - Mathieu Kassovitz - L’odio - 1995 Siti Web www.google.com/maps - www.livesearch.com - www.bing.com/maps http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1086400,00.html in relazione a: Cetto La Qualunque 01 marzo 2008 www.report.it in relazione a: - CARA MADUNINA di Bernardo Iovene, In onda domenica 18 11 2007 - I RE DI ROMA di Paolo Mondani in onda il 04/05/2008 - ''LA VIA DEL MATTONE'' di Bernardo Iovene in onda 11/10/2009.
Canale: 4
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8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | ITA | |
1026591 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE III
(obiettivi)
Il corso offre gli elementi teorici per il rilievo architettonico e urbano, le sue metodologie dirette e strumentali, le sue procedure e tecniche, anche digitali, di restituzione metrica, morfologica e tematica per il restauro monumentale e il recupero edilizio.
Canale: 1
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CARLEVARIS ANNA LAURA
(programma)
Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto - che ha già acquisito le competenze essenziali per la rappresentazione a mano libera e digitale dell’architettura e del contesto urbano - gli strumenti necessari alla acquiizione dei dati metrici e morfologici del patrimonio esistente e la restituzione dei dati per via grafica bi e tridimensionale.
Il corso mira a individuare e sviluppare, all'interno della formazione acquisita dagli studenti, quelle conoscenze che possono contribuire al delicato compito di approccio al patrimonio storico e alle stratificazioni dell’ambito urbano (conoscenze geometriche di base, tecniche grafiche tradizionali e non, storia dell’architettura, etc.) per mettere a fuoco l’interdisciplinarietà tra le diverse componenti del bagaglio culturale dell’architetto. Il rilievo di un edificio è un’operazione da affrontare a partire dalla consapevolezza del suo specifico valore storico-architettonico e da un’accurata indagine storico-critica. In seconda istanza, poiché rilevare significa scegliere quegli elementi che meglio restituiscono il significato dell’opera, è necessario operare un'adeguata schematizzazione geometrico-architettonica dell’architettura per poter poi procedere alla acquisizione metrica di elementi significativi opportunamente selezionati. Infine si passa alla fase operativa di acquisizione metrica non prima di aver acquisito le tecniche di rilevamento e le necessarie teorie della misura. L’intero processo, inoltre, è proposto allo studente come una significativa occasione per rivedere e selezionare, dal punto di vista grafico, le diverse modalità di rappresentazione per scegliere, di volta in volta, gli strumenti e i modi opportuni per registrare su carta lo stato di avanzamento del progetto di rilievo e la sua documentazione. Lo studente è tenuto a presentare, al momento dell’esame, i seguenti elaborati: A_ Taccuino di lavoro che riporta lezioni e esercitazioni in aula, nonché eidotipi, ecc. B_ Esercitazioni svolte durante il semestre e collegate ai temi delle lezioni, applicate ai primi approcci al rilevamento a vista e al rilevamento diretto di oggetti semplici. C_Elaborati relativi al Tema d’anno, scelto dagli studenti stessi in un ambito di proposte avanzate dall'insegnante. In generale, si ritiene opportuno che gli studenti, organizzati in gruppi composti da tre persone, lavorino su soggetti non troppo distanti né dal unto di vista storico-architettonico e morfologico, né dal punto di vista logistico, in modo da condurre l'esperienza in maniera collettiva. L’esercitazione dovrà descrivere: - storia dell’edificio e del contesto urbano; - eidotipi di piante, sezioni, prospetti; -elaborati relativi all'acquisizione delle misure tramite rilievo diretto e indiretto; - integrazioni del rilievo mediante fotogrammetria, fotomodellazione, etc; - restituzione dell’analisi storica, architettonica, metrico-proporzionale di piante e alzati; - eventuali elaborati desunti dal modello tridimensionale dell’oggetto rilevato; - presentazione power point che racconti gli aspetti operativi e le scelte metodologiche, nonché gli apparati documentari raccolti. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
_ Riccardo Migliari, Il disegno degli ordini e il rilievo dell’architettura classica: Cinque pezzi facili, in Disegnare. Idee, immagini, n. 2, 1991, pp. 49-66; _Mario Docci, Diego Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Roma-Bari 1994; nuova edizione: Laterza, Roma-Bari 2009; _ Leonardo Paris, Il problema inverso della prospettiva, Edizioni Kappa, Roma 2000; _ Leonardo, Paris, Dal problema inverso della prospettiva al raddrizzamento fotografico, Aracne editore, Roma 2014; _Malvina Borgherini, Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia 2005; _Livio De Luca, La fotomodellazione architettonica. Rilievo, modellazione, rappresentazione di edifici a partire da fotografie, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2011. Altri testi sono suggeriti di volta in volta agli studenti.
Canale: 2
Canale: 3
Canale: 4
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SBRANA STEFANO
(programma)
Supporto alla didattica in usoRevisione tavole ed elaborati graficiModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso introduce alla conoscenza del disegno come mezzo per la rappresentazione dello specifico dell’architettura , individuando un quadro formativo articolato secondo teorie, metodi, tecniche e strumenti, che è finalizzato alla predisposizione degli elementi conoscitivi di base ed avanzati interessanti in modo particolare il campo disciplinare dell’ allievo architetto. Gli argomenti trattati riguarderanno l’ ambito analitico relativo alla lettura ed alla conoscenza della realtà dell’ architettura mediante il rilievo che verrà elaborato in modo scientifico mediante tutte le tecniche di documentazione grafica, facendo diretto riferimento al contesto ambientale nelle esercitazioni grafiche.ProgrammaElenco degli argomenti trattati nelle lezioni:- Lineamenti storici del rilievo in architettura (teorie, metodi, strumenti e tecniche).- Teorie e tecniche di rappresentazione grafica in architettura; normative grafiche e codici di rappresentazione;- Teorie e tecniche del rilievo in architettura: rilievo tradizionale o diretto e rilievo strumentale;Esercitazioni e temi applicativi- Rilievo ed analisi grafica di un edificio di interesse storico e monumentale;- Rilievo ed analisi grafica di alcuni elementi architettonici significativi;- Rappresentazione grafica di un organismo edilizio nel suo contesto urbano.Elaborati richiesti- Rappresentazione grafica completa del rilievo del tema di studio ( piante, sezioni, prospetti e assonometria 1:100-1:50);- Rappresentazione grafica degli elementi architettonici significativi (pianta, sezione, prospetto 1:20-1:10);- Rappresentazione grafica di un edificio nel suo contesto urbano (planimetrie catastali, planimetrie, planivolumetrie 1:1000-1:200)Modalità di esame• Prova orale• Test attitudinale• Valutazione di un grafico di rilievoBibliografia- MAESTRO R.: “Disegno per l’ analisi ed il progetto”Editrice Esculapio, Bologna 91- MIRRI F.: “La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia Scientifica , Roma 92- MORLACCHI M.: “Il libro del Disegno” Gangemi Editore, Roma 2008- PORTER T. – GOODMAN S.: “Basic Design” Editrice Clup, Milano 91
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- MAESTRO R.: “Disegno per l’ analisi ed il progetto”Editrice Esculapio, Bologna 91 - MIRRI F.: “La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia Scientifica , Roma 92 - MORLACCHI M.: “Il libro del Disegno” Gangemi Editore, Roma 2008 - PORTER T. – GOODMAN S.: “Basic Design” Editrice Clup, Milano 91 Bibliography - MAESTRO R.: “Disegno per l’analisi ed il progetto” Editrice Esculapio, Bologna 91 - MIRRI F.: “ La rappresentazione tecnica e progettuale” Editrice Nuova Italia Scientifica, Roma 92 - MORLACCHI M.: “ Il libro del Disegno” Gangemi Editore, Roma 2008 - PORTER T.-GOODMAN S.:” Basic design” Editrice Clup, Milano 91 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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98751 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA MODERNA
(obiettivi)
Il Corso affronta il periodo che va dalla architettura del primo Rinascimento sino alla rivoluzione industriale. Le lezioni sono finalizzate sia ad illustrare le opere più significative ed il loro contesto storico e fisico, sia a fornire una conoscenza dei metodi di studio storico e di analisi dell’architettura. Una parte del Corso è dedicata ad attività seminariale.
Canale: 1
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ROCA DE AMICIS AUGUSTO
(programma)
Obiettivo principale del corso è la lettura dell’opera architettonica nella sua individualità: caratteri e tendenze generali, differenti scuole interpretative, corrispondenze con il contesto storico, mutamenti di concezione, verranno volta per volta evidenziati per via di deduzione dal costante esercizio di analisi delle singole opere. Il corso si incentra sullo svolgersi dell’architettura in Italia, con particolare riferimento a Roma, nel periodo compreso tra l’esordio romano di Donato Bramante e le proposte di Giovanni Battista Piranesi, ossia nell’arco di tempo compreso tra il XVI secolo e la seconda metà del XVIII. Verranno inoltre indicati alcuni riferimenti essenziali relativi all’architettura del Quattrocento per completare il panorama di un periodo in cui gli ordini architettonici, la spazialità derivata dalla prospettiva, il processo continuo di rielaborazione creativa dei modelli antichi rivestono un ruolo fondante nella progettazione.
Sommario degli argomenti: Il Cinquecento A - Lezioni 1. Introduzione generale, criteri e scelte del corso. Bramante da Milano a Roma. Opere: Santa Maria presso San Satiro e tribuna di Santa Maria delle Grazie a Milano; tempietto di San Pietro in Montorio; chiostro di Santa Maria della Pace; cortile del Belvedere. 2. La fabbrica di San Pietro: progetti e significati. Opere: progetti di Bramante, Raffaello e Peruzzi per San Pietro. 3. Progetti e sperimentazioni nell'architettura sacra del primo Cinquecento. Opere: i progetti di Peruzzi per il Duomo di Carpi e per San Domenico a Siena. I progetti per San Giovanni dei Fiorentini: Sansovino, Peruzzi, Sangallo. 4. Il tema del palazzo tra Roma e l'Italia settentrionale. Opere: Palazzo Caprini di Bramante; Giulio Romano, palazzo Maccarani a Roma, palazzo Thiene a Vicenza; Jacopo Sansovino, palazzo Gaddi a Roma, palazzo Corner a Venezia; Michele Sanmicheli, palazzo Bevilacqua a Verona; Palladio, palazzo Porto, palazzo Valmarana, palazzo Chiericati a Vicenza. Alessi, palazzo Marino a Milano. Opere pubbliche: Sansovino, la Libreria Marciana a Venezia; Palladio; la Basilica e la Loggia del Capitanio a Vicenza. 5. Regola e licenza: il problema del Manierismo in architettura. Opere: Raffaello, Palazzo Branconio dell'Aquila; Giulio Romano, Palazzo Te; Michelangelo, Biblioteca Laurenziana a Firenze. 6. Antonio da Sangallo il Giovane. Opere: Palazzo Baldassini, Palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, la facciata di Santo Spirito in Saxia, i progetti e il modello per San Pietro. 7. Michelangelo a San Pietro. La tarda attività romana di Michelangelo. Opere: il San Pietro michelangiolesco; i progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, la cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, i lavori a Santa Maria degli Angeli. 8. Il michelangiolismo, esiti e dissensi. Del Duca e Ligorio. Opere: Giacomo Del Duca, Tomba Savelli in San Giovanni in Laterano, porta S. Giovanni, sistema cupolare in S. Maria di Loreto, Santa Maria in Trivio, palazzo Cornaro; Pirro Ligorio, Villa d'Este a Tivoli, Casino di Pio IV in Vaticano. Palazzo Spada e i suoi architetti. 9. L'architettura dei Gesuiti e l'architettura sacra dopo la metà del Cinquecento. Opere: le chiese di Padre Tristano; Il Gesù a Roma di Vignola, il Redentore a Venezia di Palladio, Santi Paolo e Barnaba a Milano di Alessi, San Fedele a Milano di Tibaldi. 10. Sintetismo e magnificenza a Roma alla fine del secolo. Opere: Giacomo Della Porta, Madonna dei Monti e San Paolo alle Tre fontane; Domenico Fontana, palazzo Lateranense, Scala Santa, Mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore; Martino Longhi il Vecchio, palazzo Cesi in Borgo, cappella Altemps in Santa Maria in Trastevere; Francesco da Volterra, San Giacomo degli Incurabili, cappella Caetani in Santa Pudenziana. B - Lezioni con visite guidate 1. Bramante e Raffaello: il coro di Santa Maria del Popolo e la cappella Chigi. Altre opere trattate: villa Madama di Raffaello. 2. La Farnesina di Peruzzi e la villa rinascimentale. 3. Peruzzi, palazzo Massimo alle Colonne; Sangallo, palazzo Regis, Palazzo Farnese e le aggiunte di Michelangelo. 4. Michelangelo, il Campidoglio. 5. Vignola, Villa Giulia e Sant'Andrea sulla Flaminia. Altre opere trattate: Palazzo Farnese a Caprarola, Sant'Anna dei Palafrenieri. 6. Il Collegio Romano. Della Porta, palazzo Maffei e palazzo Crescenzi-Serlupi, facciata del Gesù. Il Seicento A - Lezioni 1. Il primo Seicento a Roma e in Italia. Opere: Maderno, completamento di San Pietro; palazzo Borghese e il contributo di Ponzio; San Sebastiano fuori le mura di Ponzio. Milano: San Giuseppe e il palazzo di Brera di Richino; Bologna, San Salvatore di Magenta. I palazzi di Genova e il palazzo dell'Università di Bartolomeo Bianco. 2. Gianlorenzo Bernini. Opere: Facciata di Santa Bibiana, baldacchino di San Pietro, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, Palazzo Ludovisi, i progetti per il palazzo del Louvre a Parigi. 3. Bernini (II). Opere: San Tommaso a Castel Gandolfo, l'Assunta di Ariccia, Sant'Andrea al Quirinale, il colonnato di San Pietro, la Scala Regia, la Cattedra di San Pietro. 4. Francesco Borromini. Opere: San Carlo alle Quattro fontane, Sant'Ivo alla Sapienza, Oratorio dei Filippini, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori. 5. Borromini (II). Opere: Palazzo Carpegna, Sant'Agnese a piazza Navona, il completamento di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 6. Pietro da Cortona. Opere: Santi Luca e Martina, il primo progetto e la realizzazione, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata, cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino. 7. Cortona (II). Tendenze minoritarie barocche nella seconda metà del Seicento romano. Opere: Cortona, volta di palazzo Barberini, soffitti di Palazzo Pitti, volta di Santa Maria in Vallicella, volta e architettura della cupola dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso; Gherardi, cappella di Santa Cecilia in San Carlo ai Catinari. Pozzo, lavori a Sant'Ignazio, progetto per la chiesa degli Inglesi, San Francesco Saverio a Trento, la Jesuitenkirche a Vienna. 8. La seconda generazione del Seicento romano: autonomia e resistenze al Barocco. Opere: Carlo Rainaldi, chiese in piazza del Popolo; Carlo Fontana, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetti di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Giovanni Antonio De Rossi: Palazzo D'Aste, cappella Lancellotti in San Giovanni in Laterano. 9. Fanzago a Napoli. Longhena a Venezia. Opere: Fanzago, il linguaggio decorativo nella Certosa di San Martino, la chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo e la facciata della chiesa della Sapienza a Napoli. Longhena, la chiesa della Salute a Venezia. 10. Guarino Guarini. Opere: progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, San Lorenzo, cappella della Sindone e palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano a Vicenza. B - Lezioni con visite guidate 1. Fontana del Tritone, Santa Susanna, facciata; palazzo Barberini; cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria. 2. Sant'Andrea al Quirinale; San Carlo alle Quattro fontane, tiburio e campanile di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 3. Piazza Navona, fontana dei Fiumi, Sant'Agnese in Agone; Santa Maria della Pace e palazzo Gambirasi; Sant'Ivo alla Sapienza; Chiesa Nuova, interno; Casa dei Filippini. 4. Facciata di S. Maria in via Lata; facciata di San Marcello; Palazzo D'Aste; Santa Maria in Campitelli. Il Settecento A - Lezioni 1. Il Settecento romano: il borrominismo e la corrente "arcadica". Opere: Giuseppe Sardi, la chiesa del Rosario a Marino; Filippo Raguzzini, l'ospedale di San Gallicano; Gabriele Valvassori, facciata di palazzo Doria al Corso, Santa Maria della Luce. Progetti della corrente "arcadica". 2. Il ruolo delle accademie e dei concorsi. Juvarra a Roma. Galilei e il concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano. Opere: Juvarra: progetti di villa per tre dignitari e di chiesa a pianta centrale; cappella Antamoro in San Girolamo della Carità; Vittone, progetto per una città portuale e gli altri progetti in concorso. Vanvitelli e il porto di Ancona. La facciata di San Giovanni in Laterano di Galilei in rapporto agli altri progetti. 3. Juvarra e Vittone in Piemonte. Opere: Juvarra, Basilica e convento di Superga, Venaria Reale e la sua cappella, Palazzo Madama, San Filippo Neri e il Carmine a Torino, complesso di Stupinigi; Vittone, Santuario di Valinotto, Santa Maria di Piazza a Torino. 4. Vanvitelli e Fuga a Napoli. Opere: Vanvitelli, l'Annunziata e la chiesa dei Padri della Missione a Napoli; la Reggia di Caserta; Fuga, l'albergo dei Poveri e le grandi opere pubbliche del Settecento napoletano. 5. Piranesi e la cultura architettonica europea nella seconda metà del Settecento B - Lezioni con visite guidate 1. Interventi urbani nella Roma del Settecento: la scalinata di Piazza di Spagna, il porto di Ripetta, piazza Sant'Ignazio. 2. Ferdinando Fuga, il palazzo della Consulta. Nicola Salvi e il concorso per la fontana di Trevi. Altre opere trattate: Fuga, Santa Maria dell'Orazione e Morte; Salvi, Santa Maria in Gradi a Viterbo. 3. Tre grandi interventi settecenteschi nelle basiliche romane: Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testi di base: S. Benedetti, G. Zander, L'arte in Roma nel secolo XVI. L'architettura, Bologna, Cappelli, 1990 (ai fini del programma d’esame si vedano in particolare le pp. 61-85; 89-93; 111-130; 134-153; 157-162; 177-187; 201-205; 232-245; 264-287; 290-296; 333-338); W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano, Rizzoli 1997; R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 2
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BENEDETTI SIMONA
(programma)
- Supporto alla didattica in uso: Elearning2 con moodle2
- Modalità di frequenza: Facoltativa - Modalità di erogazione:Tradizionale Obiettivi e finalità formative: Il corso si propone di ricostruire le principali linee di sviluppo della storia dell’architettura e della città dal primo Rinascimento al tardo Barocco settecentesco, attraverso l’analisi delle opere e degli architetti maggiormente significativi nelle diverse aree geografiche italiane, con particolare riferimento ai principali centri culturali nei diversi periodi storici in esame (Firenze, Roma, Venezia, Milano, Genova, Napoli ecc).Si considera fondamentale la conoscenza delle opere architettoniche oggetto del programma, favorita anche da un esercizio di analisi grafica, e visite guidate delle architetture paradigmatiche degli architetti interpreti di ogni periodo storico esaminato. Articolazione dell’attività didattica e contenuti del programma del corso: Il corso si articolerà in lezioni teoriche in aula, esercizi di analisi grafica, visite guidate (per gli organismi architettonici di Roma e dintorni), eventuale partecipazione a convegni e/o conferenze che si riterranno utili per approfondimenti contestuali al programma del corso.Si elencano di seguito gli argomenti nodali, cui si farà riferimento nelle lezioni, per i singoli periodi storici trattati. L’architettura dell’Umanesimo e del Primo Rinascimento Il ritorno alla tradizione classica attraverso lo studio dell’antico, il ruolo dell’architetto, il ruolo della committenza, il metodo della prospettiva, l’importanza del progetto, la trattatistica, l’uso degli ordini architettonici, gli impianti centrali e longitudinali, il palazzo rinascimentale.Opere, tipologie e caratteri architettonici dei principali interpreti. L’architettura del Cinquecento L’opera dei maestri del Cinquecento e le tendenze principali individuabili nella fioritura architettonica: Classicismo, Manierismo, Sintetismo. Il lessico ‘bramantesco’ dell’antico e nelle opere del ‘500. La tipologia del palazzo, della villa, dell’edificio sacro nella Roma post-tridentina. Le personalità più significative e le loro opere. Storia di due cantieri a scala urbana: S. Pietro in Vaticano, piazza del Campidoglio. Architettura Barocca - Seicento Caratteri principali dell’architettura barocca: le complesse geometrie spaziali e l’osmosi tra spazio interno-spazio esterno, il tema della meraviglia e dello stupore, la fusione delle arti nell’opera architettonica, l’immagine complessiva dell’architettura come sovrapposizione di molteplici elementi linguistico-formativi. I maestri e le loro opere. Architettura tardo- barocca L’opera di Carlo Fontana il ruolo dell’Accademia di S. Luca e la nascita dell’architettura dell’Arcadia, i concorsi Clementini, il concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Tipologie assistenziali e pubbliche. Opere architettoniche a scala urbana a Roma: Porto di Ripetta, Piazza di Spagna, Piazza di S. Ignazio, Ospedale di S. Gallicano, Fontana di Trevi, Palazzo della Consulta a Roma. Altri architetti e opere con riferimenti a Napoli e Caserta. Modalità della prova d’esame: prova orale con schizzi grafici. L’esame consiste in un colloquio orale, nel quale si dovrà dimostrare di aver acquisito un metodo d’approccio alle problematiche storico-architettoniche (oggetto delle lezioni teoriche), dimostrando la conoscenza specifica dei singoli organismi architettonici (con l’ausilio di schizzi e disegni esplicativi). Sono suggeriti ulteriori approfondimenti su opere specifiche o problematiche generali delle quali si indicano contributi aggiuntivi forniti sulla piattaforma elearning 2. Sarà necessario dimostrare la conoscenza diretta delle architetture e dei complessi monumentali romani oggetto del programma e dei sopralluoghi previsti dal corso. Bibliografia: *L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997.*G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992.Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali.Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici con elearning2 ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
*L.H. Heydenreich, Il primo Rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004 Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992. Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali. Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici con elearning2
Canale: 3
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RICCI MAURIZIO
(programma)
Programma:
Il Quattrocento A – Lezioni 1. Introduzione al corso. Finalità e metodi. Il Rinascimento nella critica storica 2. Brunelleschi e la nuova architettura “prospettica e sintattica”. Michelozzo 3. Alberti e l’Antico 4. Roma da Niccolò V (1447-1455) ad Alessandro VI (1492-1503) 5. Firenze e la Toscana nella seconda metà del Quattrocento 6. I “centri del Rinascimento”. Pienza. Siena. Urbino 7. Milano e Bramante. I progetti architettonici di Leonardo B – Lezioni con visite guidate Il Cinquecento A – Lezioni 8. Bramante a Roma 9. San Pietro: progetti ed esecuzione 10. La cerchia di Bramante: Raffaello e Baldassarre Peruzzi 11. Giulio Romano e Antonio da Sangallo il Giovane 12. Il Veneto. Falconetto, Sanmicheli e Sansovino 13. Michelangelo architetto 14. Palladio 15. Vignola 16. Roma nel secondo Cinquecento B – Lezioni con visite guidate Il Seicento A – Lezioni 17. Il primo Seicento a Roma e in Italia 18. Gian Lorenzo Bernini 19. Francesco Borromini 20. Pietro da Cortona 21. Roma e gli architetti della seconda generazione: Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi 22. Il Barocco fuori di Roma: Napoli e Venezia. Guarino Guarini B – Lezioni con visite guidate Il Settecento A – Lezioni 23. Roma nel primo Settecento: il borrominismo, i grandi concorsi, la trasformazione delle basiliche 24. Filippo Juvarra e Bernardo Vittone in Piemonte 25. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionale B – Lezioni con visite guidate Modalità di esame: prova orale. L’esame è orale e individuale. Agli studenti sarà richiesta la conoscenza degli argomenti indicati nel programma, in particolare la capacità di individuare, descrivere ed analizzare criticamente nel loro ambito storico, anche a mezzo di schizzi in pianta, prospetto e sezione, le opere oggetto di studio ![]() Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano, Electa, 1998 (in particolare le pp. 38-199; 272-433).
(Date degli appelli d'esame)
W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano, Rizzoli, 1997. R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 4
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AZZARO BARTOLOMEO
(programma)
STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNAresponsabile prof. Maurizio RicciMaurizio Ricci si è laureato in architettura presso l'Università degliStudi di Roma “La Sapienza” (1984) e ha poi seguito un corso diperfezionamento in “Teorie dell'architettura” nello stesso Ateneo(1989). In seguito ha effettuato studi e ricerche all'Akademie derbildenden Künste di Vienna (1989), all'Ecole d'architecture ParisVillemin,presso la quale ha conseguito il Certificat d'EtudesApprofondies en Architecture (C.E.A.A.) in “Théories del'architecture” (1990), e all'Università di Bamberg(Aufbaustudium Denkmalpflege, 1990-91).Al 1994 risale il conferimento del titolo di dottore di ricerca instoria dell'architettura.Storia dell’architettura modernaprof. Maurizio Ricciemail:maurizioricci@libero.itContenuti e obiettivi didattici del corsoIl corso intende fornire un quadro dello svolgimento dell’architettura in Italia dal XV allametà del XVIII secolo.Il corso si articola in lezioni in aula e visite guidate. Le lezioni mirano a fornire leconoscenze di base sul periodo in esame, privilegiando l’analisi storico-critica di unnumero adeguato di opere architettoniche. Saranno prese in considerazione le principalilinee di sviluppo della storiografia architettonica relativamente all’arco cronologicoindicato, i contesti urbani e la committenza. Le visite guidate mirano a completare,attraverso l’analisi diretta delle opere, la formazione e la capacità di lettura storico-criticadell’architettura da parte degli studenti.Programma del corso:Il QuattrocentoA – Lezioni1. Introduzione al corso. Finalità e metodi. Il Rinascimento nella critica storica2. Brunelleschi e la nuova architettura “prospettica e sintattica”. MichelozzoOpere: Cupola di Santa Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, Sacrestia Vecchia inSan Lorenzo, San Lorenzo, Cappella Pazzi in Santa Croce, Santo Spirito, Rotonda degliAngeli, Palazzo di Parte Guelfa, tribune morte e lanterna della cupola di Santa Maria delFiore; Michelozzo, Palazzo Medici, Rotonda della SS. Annunziata3. Alberti e l’AnticoOpere: il De re aedificatoria; Rimini, Tempio Malatestiano; Firenze, Palazzo Rucellai,facciata di Santa Maria Novella, Cappella Rucellai in San Pancrazio; Mantova, SanSebastiano, Sant’Andrea4. Roma da Niccolò V (1447-1455) ad Alessandro VI (1492-1503)Opere: progetto di Niccolò V per San Pietro; San Giacomo degli Spagnoli; Loggia delleBenedizioni in San Pietro; Palazzo Venezia, Palazzetto e chiesa di San Marco; Santa Mariadel Popolo; Ospedale di Santo Spirito; Sant’Agostino; Santa Maria della Pace; Belvederedi Innocenzo VIII; San Pietro in Montorio; Palazzo della Cancelleria5. Firenze e la Toscana nella seconda metà del QuattrocentoOpere: Firenze, Palazzo Pitti, Palazzo Strozzi, Sacrestia di Santo Spirito, Palazzo Gondi,Palazzo Scala, San Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a Caiano,Villa Medici; Cortona, Madonna del Calcinaio6. I “centri del Rinascimento”. Pienza. Siena. Urbino. MilanoOpere: Pienza, cattedrale e Palazzo Piccolomini; Siena, Palazzo e Loggia Piccolomini,Palazzo Spannocchi, Cappella di Piazza, Villa Chigi alle Volte; Urbino, Palazzo Ducale,Duomo, San Bernardino; Milano, Cappella Portinari, Ospedale Maggiore; Bergamo,Cappella Colleoni7. Bramante milanese. I progetti architettonici di LeonardoOpere: Santa Maria presso San Satiro; la tribuna di Santa Maria delle Grazie; la canonicaed i chiostri di Sant’Ambrogio; Pavia, cattedrale; i progetti di Leonardo per chiese apianta centraleB – Lezioni con visite guidateIl CinquecentoA – Lezioni8. Bramante a RomaOpere: chiostro e convento di Santa Maria della Pace; Palazzo del cardinal AdrianoCastellesi da Corneto (Giraud-Torlonia); Cortile del Belvedere; coro di Santa Maria delPopolo; Palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio; SS. Celso e Giuliano; tempietto diSan Pietro in Montorio; Palazzo Caprini9. San Pietro: progetti ed esecuzioneOpere: progetti di Bramante, Raffaello, Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane10. La cerchia di Bramante: Raffaello e Baldassarre PeruzziOpere: Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, PalazzoAlberini, Palazzo Branconio dell’Aquila, Villa Madama; Villa Chigi in Via della Lungara,Cappella Ghisilardi in San Domenico a Bologna, Palazzo Massimo alle Colonne11. Giulio Romano e Antonio da Sangallo il GiovaneOpere: Roma, Palazzo Baldassini; Palazzo Farnese; Santa Maria di Monserrato; SantoSpirito in Sassia; Casa di Giulio Romano; Villa Lante al Gianicolo; Palazzo StatiMaccarani; Palazzo Adimari Salviati; Mantova, Palazzo Te; Duomo; Casa di GiulioRomano; Vicenza, Palazzo Thiene12. Il Veneto. Falconetto, Sanmicheli e SansovinoOpere: Padova, Loggia e Odeon Cornaro; Luvigliano, Villa dei Vescovi; Verona, PalazzoBevilacqua, Palazzo Canossa, Porta Nuova, Porta Palio, Madonna di Campagna, CappellaPellegrini in San Bernardino; Venezia, Palazzo Grimani, Libreria Marciana, Loggia delcampanile di piazza San Marco, Zecca, Palazzo Corner313. Michelangelo architettoOpere: Firenze, Sacrestia Nuova in San Lorenzo, Biblioteca Laurenziana; Roma, ilCampidoglio, aggiunte a Palazzo Farnese, San Pietro, progetti per San Giovanni deiFiorentini, Porta Pia, Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli14. PalladioOpere: Villa Godi a Lonedo; Vicenza, Palazzo Iseppo Porto, Basilica, Palazzo Chiericati,Palazzo Valmarana, Loggia del Capitanio, Teatro Olimpico; Villa La Rotonda; Villa Barbaroa Maser; Venezia, San Giorgio Maggiore, Redentore; I Quattro Libri15. VignolaOpere: Bologna, progetti per San Petronio, Palazzo Bocchi, Portico dei Banchi, Porta Pia;Roma, Villa Giulia e chiesa di Sant’Andrea in Via Flaminia, facciata di Santa Mariadell’Orto, chiesa del Gesù, Sant’Anna dei Palafrenieri; Caprarola, Palazzo Farnese;Piacenza, Palazzo Farnese; la Regola delli cinque ordini e Le due regole della prospettivapratica16. Roma nel secondo CinquecentoOpere: Casino di Pio IV in Vaticano, Villa d’Este a Tivoli; facciata del Gesù, Madonna deiMonti, San Paolo alle Tre Fontane, Palazzo Maffei Marescotti; Palazzo del Quirinale, SanSalvatore in Lauro; Palazzo Lateranense, Mostra dell'Acqua Felice, Cappella Sistina inSanta Maria Maggiore; San Giacomo degli IncurabiliB – Lezioni con visite guidateIl SeicentoA – Lezioni17. Il primo Seicento a Roma e in ItaliaOpere: Roma, completamento di San Pietro, facciata di Santa Susanna, PalazzoBarberini, Palazzo Borghese; Milano, San Giuseppe, Palazzo di Brera; Bologna, SanSalvatore; Genova, Palazzo dell’Università18. Gian Lorenzo BerniniOpere: Facciata di Santa Bibiana; baldacchino di San Pietro, fontana del Tritone, CappellaCornaro in Santa Maria della Vittoria; Palazzo Ludovisi; Palazzo Chigi-Odescalchi; progettiper il Palazzo del Louvre a Parigi; San Tommaso a Castel Gandolfo; l’Assunta di Ariccia,Sant’Andrea al Quirinale; il colonnato di San Pietro; fontana dei Fiumi in Piazza Navona19. Francesco BorrominiOpere: San Carlo alle Quattro Fontane; Oratorio dei Filippini; Sant’Ivo alla Sapienza;Sant’Agnese in Agone; San Giovanni in Laterano; Santa Maria dei Sette Dolori; PalazzoCarpegna; completamento di Sant’Andrea delle Fratte; Palazzo di Propaganda Fide20. Pietro da CortonaOpere: SS. Luca e Martina; Villa Sacchetti al Pigneto; Santa Maria della Pace; SantaMaria in Via Lata; SS. Ambrogio e Carlo al Corso21. Roma e gli architetti della seconda generazione: Carlo Rainaldi, Carlo Fontana,Giovanni Antonio De Rossi4Opere: chiese in piazza del Popolo, Santa Maria in Campitelli; facciata di San Marcello alCorso, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetto di completamento dipiazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Palazzo D’Aste22. Il Barocco fuori di Roma: Napoli e Venezia. Guarino GuariniOpere: Napoli, certosa di San Martino, San Giuseppe a Pontecorvo; Venezia, Santa Mariadella Salute; Guarino Guarini, progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, SanLorenzo, Cappella della Sindone, Palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano aVicenzaB – Lezioni con visite guidateIl SettecentoA – Lezioni23. Roma nel primo Settecento: il borrominismo, la corrente “arcadica”, i grandi concorsiOpere: il porto di Ripetta; la scalinata di piazza di Spagna; l’ospedale di San Gallicano, lapiazza di Sant’Ignazio; la chiesa del Rosario a Marino; la facciata di Palazzo Doria alCorso;progetti della corrente “arcadica”; la facciata di San Giovanni in Laterano, progettie realizzazione; Santa Maria Maggiore; Santa Croce in Gerusalemme24. Filippo Juvarra e Bernardo Vittone in PiemonteOpere: Basilica di Superga, Palazzo Madama, Chiesa del Carmine a Torino, complesso diStupinigi; Santuario di Vallinotto; Santa Maria di Piazza a Torino25. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionaleOpere: Reggia di Caserta, chiesa dell’Annunziata a Napoli; Palazzo della Consulta e SantaMaria dell’Orazione e Morte a Roma, Albergo dei Poveri a Napoli; Roma, Fontana di TreviB – Lezioni con visite guidateModalità d’esameL’esame è orale e individuale. Agli studenti sarà richiesta la conoscenza degli argomentiindicati nel programma, in particolare la capacità di individuare, descrivere ed analizzarecriticamente nel loro ambito storico, anche a mezzo di schizzi in pianta, prospetto esezione, le opere sopraelencate.
(Date degli appelli d'esame)
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8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1035676 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III
(obiettivi)
Il progetto del Laboratorio ha per tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale, tra costruito e vuoto. Il laboratorio integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e della analisi della città e del territorio. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
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ZAMMERINI MASSIMO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Dropbox (www.mzblog.it) Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Tema del Laboratorio IL PROGETTO DELL’EDIFICIO COMPLESSO Due porte residenziali tra natura e città monumentale EUR. Roma. Residenze a schiera con servizi lungo un sistema asse/piazza Obiettivi formativi Il Laboratorio del terzo anno si colloca rispetto al corso di studi quinquennale in una fase centrale della formazione. Dopo le esperienze dei due anni precedenti, il tema dell’edificio complesso apre verso una nuova consapevolezza rispetto a: - i rapporti di scala tipici di uno spazio multifunzionale a destinazione residenziale e pubblica; - il rapporto interno/esterno ed edificio/contesto, che si carica dei significati esprimibili da un’emergenza architettonica, ubicata all’interno della città consolidata. Obiettivo del Laboratorio è la piena acquisizione delle teorie e delle tecniche che congiuntamente concorrono alla costruzione dell’idea progettuale dell’edificio complesso. Contenuti Il corso affronta l’inserimento di un nuovo intervento nel contesto storicizzato dell’EUR. Pertanto sarà oggetto di prioritario interesse l’approfondimento del disegno urbano del quartiere, la struttura e i tracciati, le emergenze architettoniche e monumentali, il sistema del verde progettato. Il quartiere nel suo insieme, con le stratificazioni successive alla sua realizzazione come E42, verrà assunto come tema di studio rispetto al quale la proposta progettuale dovrà stabilire connessioni significative. Il Laboratorio propone il tema della progettazione di due complessi gemelli di edifici a destinazione residenziale. Il progetto si pone come sintesi formale delle diverse componenti del progetto di architettura: studio delle funzioni, criteri distributivi, superamento delle barriere architettoniche, idea strutturale, soluzioni impiantistiche e illuminotecniche, gestione, fruizione e manutenzione. L’area prescelta per il progetto è costituita da due lotti posizionati sul lato destro e sinistro di via Cristoforo Colombo con accessi principali su via delle Tre Fontane. I due complessi si dovranno porre come nuove “porte” di accesso dal centro di Roma al quartiere EUR, in stretta relazione anche con l’intervento di Luigi Moretti. Il tema residenziale e l’ubicazione collocano l’esperienza formativa all’interno di una riflessione che comprende il rapporto tra natura e città moderna monumentale. Il progetto dovrà interpretare il tema della “chiarezza” compositiva espressa dall’impianto monumentale del quartiere EUR, dal punto di vista dell’impianto, della morfologia, dei caratteri cromatici e dell’uso dei materiali. Il laboratorio è articolato in un ciclo di lezioni di carattere teorico e tecnico sui temi oggetto d’esame, su opere di architettura riferibili al panorama storico e alla produzione contemporanea italiana e straniera, seminari di lavoro in aula, e alcuni interventi tematici di docenti ospiti. Sono previste due verifiche programmate, con valutazione dello stato di avanzamento dei progetti. L’esame si svolge attraverso un colloquio, che potrà essere sostenuto come esonero, che dimostri la conoscenza degli argomenti trattati a lezione e almeno dei tre testi indicati nella bibliografia, e la presentazione del progetto. La progettazione in Laboratorio inizierà il secondo giorno di lezione, giovedì 3 marzo. Criteri compositivi dell’intervento Il progetto, redatto alle scale comprese tra 1:2000 e 1: 10 dovrà prevedere: Un complesso di edifici residenziali che sviluppi lo schema allegato (file dwg) fornito dal Laboratorio. I due complessi, gemelli e specchiati simmetricamente rispetto all’asse di via Cristoforo Colombo, inseriti in un ambiente con caratteristiche di elevato pregio naturalistico e architettonico, si sviluppano su due lotti di terreno di forma rettangolare con unico accesso su via delle Tre Fontane. Gli edifici residenziali saranno disposti lungo una direttrice Est/Ovest prospicente un giardino delimitato da una chiusura permeabile alla vista sul lato Sud. Lungo il lato Sud si trova l’accesso pedonale al parco e agli ingressi degli alloggi sul lato dei soggiorni. L’ingresso carrabile al complesso è ubicato a breve distanza dall’ingresso pedonale e da questo parte una strada di accesso ai garage delle unità abitative. Gli alloggi di tipo A, B e C, più avanti descritti, hanno due giardini privati, uno sul lato rivolto verso il parco a Sud con accesso pedonale e uno con l’accesso carrabile a Nord. Il complesso prevede alloggi di diverso taglio, secondo la tipologia a schiera integrata da una corte/patio interna a cielo aperto. Gli alloggi di tipo D ed E, di dimensioni più piccole, sono disposti su un solo livello. Il complesso sarà progettato in pianta tenendo conto delle direttrici ortogonali del quartiere. In particolare l’asse Est-Ovest dovrà generare il principio compositivo del nuovo intervento, realizzando all’altezza dell’accesso da via delle Tre Fontane uno spazio piazza pedonale ben riconoscibile. Sulla piazza dovrà essere prevista la realizzazione di un piccolo edificio di altezza maggiore rispetto alle residenze, destinato ad ospitare una caffetteria con una libreria, e uno spazio flessibile che possa accogliere manifestazioni come riunioni, piccole esposizioni e mostre, concepito come luogo di incontro e di scambio. Questo “oggetto architettonico” dovrà costituire, anche la sera, un elemento di visibilità ed evitare al complesso edilizio un eccessivo effetto di isolamento dal quartiere. La dimensione di questo edificio sarà commisurata alla logica progettuale dell’intero complesso. Particolare cura dovrà essere posta nella progettazione dei quattro margini dell’area: Il margine Nord dovrà prevedere una vegetazione fitta per attenuare i rumori delle macchine e isolare visivamente il complesso dalla vista della strada di grande scorrimento; Il margine Sud dovrà essere il più aperto possibile per favorire dalle case la bella vista sulla collina verde dell’Eur; Il margine verso via Cristoforo Colombo presenterà soluzioni di “testata cieca” del profilo dell’intero complesso arretrato rispetto al filo stradale, ma dovrà essere studiato un elemento terminale del percorso pedonale di accesso ai giardini interni, che faccia da punto di fuga visivo, realizzando un piccolo elemento architettonico come una fontana, un sistema di sedute ecc.; Il margine verso la grande curva definita dal percorso carrabile è da intendersi come sfondo naturalistico della piazza dove insiste la caffetteria. Durante il corso delle lezioni verranno analizzate le opere di diversi autori che abbiano come oggetto prioritariamente complessi di residenze. Tra questi le architetture di Tadao Ando, Atelier 5, Marcel Breuer, Alberto Campo Baeza, Louis Kahn, Le Corbusier, Richard Meier, Ludwig Mies van der Rohe, Richard Neutra, Alvaro Siza, Eduardo Souto de Moura, Frank Loyd Wright e altri. Gli studenti saranno chiamati in aula a descrivere dettagliatamente un’opera tra gli autori studiati. Tipologia e dimensionamento delle residenze L’unità residenziale è di tipo a schiera, su due livelli, con fronti vetrati sui lati Sud e Nord. Secondo la tipologia a schiera, il muro divisorio tra una residenza e l’altra è in comune. Gli alloggi sono di dimensioni diverse, con metrature interne nette comprese tra 220 e 60 mq., in modo da rispondere ad esigenze abitative diverse. Tutti gli alloggi saranno dotati di uno o più spazi esterni, giardini e/o terrazze e di almeno un posto auto. Gli alloggi di tipo A, i più grandi, sono dotati anche di uno studio con ingresso indipendente e di un patio interno. Alloggi di tipo “A” a schiera/patio su due livelli con studio Superfice interna netta di riferimento 220 mq + patio + garage Livello terra: Giardino d’ingresso sul lato Nord, passo carrabile, garage per due auto, locale studio con bagno dotato di ingresso indipendente e collegamento interno con la casa. Patio interno vetrato, soggiorno con zona pranzo collegato direttamente con il giardino ubicato a Sud, un bagno, una cucina, ripostiglio, giardino a Sud con piccola piscina. Livello 1: Tre camere da letto (una matrimoniale con bagno e due doppie), un bagno, un ripostiglio ed eventuali terrazze. Alloggi di tipo “B” a schiera su due livelli Superfice interna netta di riferimento 180 mq + garage. Livello terra: Giardino d’ingresso sul lato Nord, passo carrabile, garage per un’auto. Soggiorno con zona pranzo collegato direttamente con il giardino ubicato a Sud, un bagno, una cucina, ripostiglio, giardino. Livello 1: tre camere da letto, due bagni, un ripostiglio ed eventuali terrazze. Alloggi di tipo “C” a schiera su due livelli Superfice interna netta massima 160 mq + garage. Livello terra: Giardino d’ingresso sul lato Nord, passo carrabile, garage per un’auto. Soggiorno con zona pranzo collegato direttamente con il giardino ubicato a Sud, un bagno, una cucina, ripostiglio, giardino. Livello 1: due camere da letto, un bagno, un ripostiglio ed eventuali terrazze. Alloggi di tipo “D” a schiera su un solo livello. Superfice interna netta massima 80 mq. + terrazza. Soggiorno con zona pranzo collegato con una terrazza o giardino a sud, una camera da letto, cucina, un bagno, ripostiglio. Alloggi di tipo “E” a schiera su un solo livello. Superfice interna netta massima 60 mq. + terrazza. Soggiorno con zona pranzo e angolo cottura collegato con una terrazza, una camera da letto, un bagno, Gli alloggi di tipo D ed E sono dotati ognuno di un box auto singolo posto al piano terra. La dimensione netta di un posto auto à di mt. 5 x 2,5. VERIFICHE Martedì 5 aprile La prima verifica prevede elaborati disegnati esclusivamente a mano su carta lucida da schizzi. planimetria completa scala 1:2000 planovolumetria d'insieme e prospetti di studio in scala 1:500 piante, prospetti Sud e Nord con le ombre, e sezioni di almeno un alloggio in scala 1.200 assonometria d'insieme 1:500 plastico di studio 1:500 Giovedì 19 maggio La scenda verifica prevede elaborati disegnati a mano o al computer, a scelta dello studente. Residenze in pianta, prospetti con le ombre e sezioni in scala 1:100 Un alloggio in scala 1:50 Progetto della caffetteria alle scale appropriate Viste tridimensionali del progetto secondo i punti di vista stabiliti Aggiornamento degli elaborati precedenti Approfondimento del progetto di un bagno alla scala esecutiva (1:20/1:10) TAVOLE ED ELABORATI D’ESAME Tutti gli elaborati d’esame dovranno essere consegnati al momento dell’’esame raccolti in un CD o DVD. I rendering dovranno essere salvati in formato tif con risoluzione 300 dpi, con base minima di cm. 21 Formato delle tavole: A1 orizzontale su fondo bianco prive di squadratura e con intestazione e scritte come da layout fornito dal corso. - Una tavola riassuntiva per esposizione impaginata con layout fornito dal corso in formato A1 verticale - Planovolumetria e profili in scala 1:500 - Piante dei vari livelli in scala 1:200 - Sezioni e prospetti con le ombre in scala 1: 200 - Approfondimento in scala 1:100 e 1:50 in pianta, prospetto e sezione. - Inserimento assonometrico del progetto nel contesto secondo le angolazioni indicate. - Inserimento prospettico del progetto nel contesto secondo i punti di vista predefiniti – rendering dei fotoinserimenti in formato tif 300 DPI base minima cm. 21 - plastico in scala 1:500 • Prova orale • Valutazione di un progett ![]() Testi fondamentali
(Date degli appelli d'esame)
- Carlos Martì Arìs, Silenzi eloquenti, Borghes, Mies van der Rohe, Ozu, Rothko, Oteiza, Christian Marinotti Edizioni, Milano 2002. - Massimo Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004. - Massimo Zammerini (a cura di), Il mito del bianco in architettura, Quodlibet, Macerata 2014. Testi consigliati - Alessandra Muntoni, Roma tra le due guerre 1919 – 1944, architettura, modelli urbani, linguaggi della modernità, Edizioni Kappa, Roma 2010. - Una guida all’architettura moderna dell’EUR, Fondazione Bruno Zevi. - Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010. - Paola Veronica Dell’Aira, La casa doppia: un tema formativo, AU Architettura Università Officina 7, Officina Edizioni, Roma 2014. - Massimo Zammerini, La casa flessibile, in: Architettura & Ambiente, n. 20/2009, Palombi & Partner, Roma 2009. - Massimo Zammerini, La casa contemporanea, in: Architettura & Ambiente - Allegato, n. 20/2009, Palombi & Partner, Roma 2009, pp. 50-61. - Massimo Zammerini, Permanenza e Flessibilità. Struttura e Distribuzione, in: Vedute – Rivista d’indagini e riflessioni sull’architettura e sulla città contemporanea, n° 0, a cura di D. Nencini, Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Architettura e Costruzione Ar¬_Cos, Editore Quodlibet, 2009, pp. 138-142. - Massimo Zammerini, Il linguaggio astratto nella residenza urbana contemporanea, in: Architettura & Ambiente, n. 22/2010, Palombi & Partner, Roma 2010.
Canale: 2
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MANDOLESI DOMIZIA
(programma)
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA 3
a. a. 2015-2016 - Prof. Domizia Mandolesi Tema e obiettivi Il laboratorio affronta il progetto di un complesso di residenze, servizi e spazi pubblici da collocare in due aree (Borghetto Flaminio e Clivio Portuense) centrali della città di Roma. Gli obiettivi sono la riqualificazione delle due aree in rapporto al tessuto urbano circostante e la realizzazione di nuove abitazioni che sappiano rispondere alle dinamiche e agli stili di vita contemporanei. Organizzazione Il lavoro in aula sarà organizzato in esercitazioni pratiche e lezioni sui temi inerenti il progetto degli edifici residenziali e dello spazio pubblico, del linguaggio architettonico e del rapporto tra ideazione e realizzazione. La progettazione è divisa in due fasi. La prima, con il lavoro in gruppi di 3/5 studenti, riguarda: - rilievo e analisi del contesto urbano e dell'area di progetto scelta; - analisi di esempi di riferimento sul tema della residenza e del progetto del verde e dello spazio pubblico (individuale); - messa a punto dell'idea progettuale relativa all'intera area attraverso schemi, ideogrammi, schizzi di studio. La seconda comporta la scelta e l'assegnazione all'interno del masterplan delle parti residenziali da progettare individualmente. Le elaborazioni richieste sono: disegni alle scale 1:200, 1:100, 1:50, 1/20; plastici di studio alla scala 1:500; 1:200; 1:100 ll percorso progettuale sarà seguito in aula dai docenti; sono previsti tre stati di avanzamento con verifiche di gruppo dello sviluppo del progetto. Esame finale L'esame consisterà nella presentazione degli elaborati di analisi e di tutti i materiali grafici necessari a illustrare la proposta progettuale e in un colloquio sul libro indicato dal docente. Programma funzionale e dati quantitativi Area A ex Borghetto flaminio Superficie complessiva dell'area: mq 15.000 c.a. Lotto destinato alle residenze lungo via Flaminia: mq 9.000. Superficie edificabile: 30% - 40% max Area B Clivio portuense Superficie complessiva dell'area (due lotti senza la strada): mq 14.000 c.a. Lotto destinato alle residenze tra via Portuense e il Tevere: mq 7000. Sup. edificabile: 30% -40%max PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA 3 2016-2017 - Prof. Domizia Mandolesi - canale B ![]() Bibliografia di base (Il primo libro sarà oggetto del colloquio d'esame)
(Date degli appelli d'esame)
- Herman Hertzberger, "Lezioni di architettura", Laterza - Vittorio Gregotti, "Dentro l'architettura", Bollati Boringhieri 1991 - Bruno Munari, "Arte come mestiere", Laterza 2008
Canale: 3
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SALIMEI GUENDALINA
(programma)
PIATTAFORMA ELEARNING
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III 14/15_ CANALE C_SALIMEI http://elearning2.uniroma1.it/enrol/index.php?id=2840 PROGRAMMA DEL LABORATORIO 1) Contenuti disciplinari dell'insegnamento L’obiettivo del corso è quello di stimolare il senso estetico e critico dello studente attraverso l’uso di nozioni e strumenti in grado di facilitare il processo di comprensione di un’opera architettonica nella sua dimensione plurisensica e multidisciplinare. Il corso ha il fine di educare lo studente ad integrare le parti di un’opera architettonica secondo un sistema di relazioni non soltanto compositivo, ma cognitivo. Lo studente dovrà imparare a leggere il territorio nella sua dimensione architettonica, storica e sociale, al fine di sviluppare progetti integrati che tengano conto delle istanze proveniente dal basso. In dettaglio si intende porre l’attenzione sul progetto di architettura anche come messaggio consapevole ed espressione poetica, sul rapporto tra l’opera ed il luogo in cui si interviene, tra la memoria storica e la lettura interpretativa della morfologia urbana e territoriale, tra l’astrazione delle strutture formali e la costruttività dell’architettura e questo tenendo presenti le continue interpolazioni tra le diverse necessità; più in generale tra la storicità delle motivazioni e la soggettività delle scelte del progettista nelle varie culture del progetto nella condizione attuale. 2) Strumenti di insegnamento (teorici, operativi, istituzionali, monografici) L’attività del corso seguirà le fasi previste dal laboratorio facendo particolare attenzione a che il progetto finale sia il risultato ultimo di un processo attento all’analisi del rapporto “forma/contenuto”, “storia/innovazione”; e tra il ricorso a modelli tipologici di riferimento ed il loro superamento con le nuove esigenze sopravvenute, tra l’uso dei materiali e le loro prestazioni, e riesca, attraverso tutta una serie di variabili, a fare interagire questi fattori con la concezione base del progetto. 3) Fasi di svolgimento e organizzazione Il lavoro si svolge fondamentalmente in aula e segue le fasi previste dal laboratorio. Da un lato si conduce un lavoro di analisi e di lettura di progetti ed esperienze concrete, teso a chiarire con la comparazione di esempi diversi, i caratteri formali delle opere in esame e la loro attitudine a fornire materiale per una nuova progettazione architettonica, dall’altro si segue lo sviluppo della proposta progettuale e la continua verifica dell’ipotesi scelta. Lezioni, illustrazioni di opere architettoniche ed esercitazioni seminariali saranno di supporto allo svolgimento del tema prescelto. Il materiale iconografico come pure un’accurata bibliografia verrà consegnata contestualmente agli esempi proposti, così come negli incontri seminariali verrà suggerita una traccia del lavoro da eseguire attraverso la proposta di alcuni temi progettuali sui quali ragionare. 4) Verifiche didattiche e modalità di esame L’esame verterà sull’illustrazione, attraverso tavole grafiche e una parte orale in cui si mostrerà il lavoro svolto, la conoscenza e l’acquisizione di alcuni testi scelti dallo studente e così come concordato con il docente responsabile del laboratorio; particolare attenzione dovrà essere posta al metodo progettuale scelto e alle risposte di questo in termini costruttivi sempre tenendo bene a mente i riferimenti culturali adottati nel corso dello svolgimento del progetto. 5) Tema Il tema prescelto è la progettazione di un centro culturale per le tre religioni monoteistiche Per centro culturale per le tre religioni monoteistiche, non si intende, come si fa spesso -erroneamente- un inter-religioso, vale a dire un luogo dove tutti le religioni trovino asilo, con la compresenza di simbologie da esse derivate e la attuazione dei diversi culti, quanto piuttosto un luogo dove ciascuno possa esercitare la propria fede quale che essa sia (in questo caso si è preferito limitarsi alle tre religioni monoteistiche). Come si esprime in architettura un tale luogo? Evitando spazi promiscui, poiché i luoghi che possono essere usati da tutte le religioni simultaneamente non esistono e dove esistono sono luoghi del silenzio e della riflessione (cosa buona e bella ma che non corrisponde ad alcun culto). In architettura è possibile progettare spazi che possano servire a tutte le funzioni salvo il culto, che è differenziato e tale rimane; non ci soluzioni che possano aiutare a risolvere il problema della diversità irriducibile dei luoghi di culto. In luoghi aperti, come la piazza di Assisi, i religiosi delle diverse religioni hanno pregato ciascuno a modo suo. Ma era solo una piazza. Per il resto le religioni possono fare moltissimo insieme nel campo della cultura, dell'arte dell'assistenza nelle sue varie forme; ed è lo scenario che si ipotizza nel progetto del nostro laboratorio; condividere il medesimo luogo di culto -invece- è una forzatura inutile. Le diverse religioni vogliono esistere in pace e avere spazi autonomi per i loro culti e per altre necessità, cosa che raramente avviene. Promuovono incontri tra di loro, quando lo fanno ma non pensano minimamente a luoghi di culto condivisi. Solo alcuni enti pubblici pensano di dare vita a spazi interreligiosi, non le religioni stesse. ![]() BIBLIOGRAFIA GENERALE
(Date degli appelli d'esame)
In riferimento alla storia dell’architettura moderna Benevolo Leonardo La Storia dell’architettura moderna lAterza, Bari 1975 De Fusco Renato La Storia dell’architettura moderna lAterza, Bari 1975 Frampton Kenneth Storia dell’architettura moderna, Zanichelli Bologna 1986 Patella Luciano Storia dell’architettura, antologia critica, Etas In riferimento alla progettazione Angeletti P.-Bordini V.-Terranova A. Fondamenti di Composizione Architettonica, NIS, Roma 1977 Barbieri Pepe Infraspazi, collana Babele, Meltemi, 2006 Bordini Valter L’architettura dell’inquietudine, Allemandi 2006 Cao Umberto Elementi di progettazione architettonica, Laterza, Bari 1995 Paolo Portoghesi Natura e Architettura. Abitare la terra, Kappa Roma 2005 Franco Purini Comporre l’architettura, Laterza Franco Purini L’architettura didattica, Gangemi 2002 Herman Hertzberger Lezioni di architettura, Laterza Bari 1996 Norberg- Schultz Christian Genius Loci- Paesaggio ambientale architettura, Electa, Milano, 1992 Quaroni Ludovico Progettare un edificio, Gangemi, Milano Rossi Aldo L’Architettura della Città , Clup, Milano 1983 Rossi Aldo Scritti scelti sull’architettura e la città ,Clup, Milano 1975 Rossi P.O La Costruzione del progetto architettonico, Laterza Venturi Robert Complessità e contraddizioni nell’architettura,Dedalo, Bari 1991 Antologia di testi su scritti di Peter Eisemann, Kappa scritti di Toyo Ito, Kappa scritti di Steven Holl, Kappa scritti di Rem Koolhaas, Kappa BIBLIOGRAFIA SPECIALISTICA - PIVA A. (red.), La città multietnica: lo spazio sacro, Padova, Marsilio, 1995 (fotocopie) - AA.VV., La mostra “Città di pietra”, Architetture per “Progetto Sud” alla 10° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia 2006, Aion, Firenze, 2007, Bari, Punta Perotti, pp.24-83 (scansioni) - RAFFONE S., La casa di Abramo. Aula di preghiera e centro di incontro cristiano e islamico a Napoli, Napoli CLEAN, 2007 (scansioni) - CASCIANI S., “Lumen Center: the church of any God” in “Domus”, 2009/926, pp.44-47 (scansioni) - HUMANITAS, 2013/6 “Spazi e luoghi sacri” (scansioni) - LA FRANCA CERASI CASSUTO, “Architettura judaica in Italia: ebraismo, sito, memoria dei luoghi”, Flaccovio editore, 1994 (scansioni) - JOHN D. HOAG, Architettura islamica, Mondadori Electa, 1973 (scansioni) - LUDOVICO MICARA , Architetture e Spazi dell'Islam, Carucci, 1985 (scansioni) - HOFFMANN-AXTHELM DIETER, Das Haus der drei Religionen. Bet-und Lehrhaus Berlin, Dom Publishers, 2013 (consultato) SITOGRAFIA - http://hicarquitectura.com/2012/03/ivanna-sanjuan-centro-interreligioso-en-el-raval-barcelona/ - http://www.interculturatorino.it/glossary/dialogo-interreligioso/ - http://www.reset.it/reset-doc/berlin-petriplatz-quando-il-dialogo-interreligioso-incontra-larchitettura - http://www.thema.es/progetto-per-un-tempio-interreligioso/ - http://www.chiesacattolica.it/documenti/2007/01/00012356_dossier_statistico_immigrazione_2006_cari.html
Canale: 4
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LAMBERTUCCI FILIPPO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Moodle su e-learning 2: LABORATORIO PROGETTAZIONE IIID LAMBERTUCCI 15_16 Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il laboratorio vuole indirizzare gli studenti alla formazione di una coscienza dello spazio che tenga conto della complessità dei parametri che lo configurano, attribuendo particolare rilievo agli aspetti del controllo della misura e della sequenza intesi come aspetti primari della progettazione e della comprensione di uno spazio tanto logico quanto fisico che precede la formazione dei linguaggi. Nella individuazione e nella scelta di questi ultimi gli studenti saranno accompagnati nella comprensione dei contenuti e dei caratteri di quelli prescelti, sollecitandone la messa a fuoco delle relative grammatiche e sintassi. Programma Il tema di esercitazione consiste nella progettazione di un insediamento residenziale di medie proporzioni in un quartiere semi-centrale della città di Roma; l’articolazione del programma funzionale permette di integrare vari livelli di progettazione, dalla scala urbana di raccordo con gli spazi del quartiere, della scala urbana più prossima del rapporto tra gli edifici e gli spazi che essi generano, fino alle scale più approfondite della qualità dello spazio dell'abitare, sia collettivo che individuale. Al tempo stesso ci si dovrà confrontare con modalità di approccio allo spazio di natura diversa, da quella funzionale e urbana, a quella più complessa dell’indagine sui valori qualitativi dello spazio abitativo, sia sul piano sociale e simbolico sia su quello normativo e prestazionale. Si ritiene il tema particolarmente esemplificativo di un programma completo di progettazione complessa; le diverse parti di cui è costituito, infatti, costringeranno ad una riflessione sulle interazioni tra questioni di forma, di programma, di scala, di aderenza funzionale, di rispetto normativo che si dovranno misurare sul terreno della residenza, dell'attrezzatura collettiva, del disegno urbano, del linguaggio formale, dei valori spaziali interni, degli spazi collettivi e pubblici. ![]() La bibliografia completa e specifica sarà fornita sulla piattaforma e-learning 2;
(Date degli appelli d'esame)
qui vengono riportate solo i riferimenti di base. Aris C.M., Silenzi eloquenti, Milano, 2002 Aris C.M., Le variazioni dell’identità - Il tipo in architettura, Milano, 2002 Hertzberger H., Lezioni di architettura, Bari 1996 Lambertucci F., Meriggi M., Pallini C., Pezzetti L.M., Posocco P., Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 F. Lambertucci, Esplorazioni spaziali, Macerata, 2013 L. Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 Palma R., Ravagnati C., Atlante di progettazione architettonica, CittàStudi, 2014. M. Pierrot, Storia delle camere, Sellerio, Palermo, 2011 L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. C. Rowe, La matematica della villa ideale, Bologna, 1990 B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Torino 1948 e segg.
Canale: 5
-
DE CESARIS ALESSANDRA
(programma)
Programma
Il progetto del Laboratorio ha come tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale tra spazio costruito e spazio vuoto e integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e dell’analisi della città e del territorio. Il corso si articola in due fasi che si svolgono in parallelo. La prima attraverso l’esposizione di casi studio realizzati, con proiezione di immagini e approfondimenti sulle tecniche di ideazione e progettazione di edifici non solo riferiti al tema scelto per l’esercitazione progettuale; è finalizzata alla acquisizione di conoscenze nel campo della progettazione architettonica con particolare riferimento al dibattito contemporaneo. La seconda è riservata al lavoro di progettazione in aula e/o di revisione dei prodotti degli studenti. In una prima fase del Laboratorio gli studenti potranno lavorare in gruppo ed elaborare una prima idea comune, mentre la seconda fase del lavoro è strettamente individuale. Durante lo svolgimento del Laboratorio sono previste alcune consegne e revisioni collettive - oggetto di valutazione da parte della docenza - che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti. Modalità di esame L'esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso: -6-8 tavole grafiche formato A2 (rapp. 1:1.000, 1:500, 1:200, 1:100); -modelli di studio (rapp. 1:500, 1:200; -relazione illustrativa con definizione e descrizione del concept, in formato A4 max 10 pagine comprensive di testo e schizzi e/o schemi e del riepilogo dei dati dimensionali del programma edilizio; -un cd con le tavole in formato jpg, foto del plastico e la relazione illustrativa in formato pdf. Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell'esame. Bibliografia H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996; F. Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000; L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; A. Saggio, Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, Carocci 2010; R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). sulla residenza, oltre agli esempi segnalati durante lo svolgimento del laboratorio vedi: E. Lapierre (sous la direction), 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. - M. Calzolaretti (a cura di) Molteplice Modulare Flessibile. Tre progetti per la casa, Gangemi, Roma 2009. - M. Gausa, Housing. New Alternatives New System, Actar, Barcelona; - A. De Cesaris. (a cura di) Ralph Erskine numero monografico de "l'industria delle costruzioni" 382, marzo-aprile 2005 - Residenze Universitarie, 'l'industria delle costruzioni' 369, 2003; - Verso una nuova qualità dell'abitare, Concorso di idee per la casa del futuro, Edilstampa, Roma 2005. Altri testi verranno consigliati durante lo svolgimento del Laboratorio ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
sulla progettazione: H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996; R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005. sulla residenza, oltre agli esempi della bibliografia: E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. Sul progetto degli spazi aperti A. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012 Bibliography Design: H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996; R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005. Housing, in addition to the examples of the bibliography: E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. Design of open spaces: A. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012
Canale: 6
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PARTENOPE RENATO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Attività di assistenza di collaboratori - revisioni. Modalità di frequenza Obbligatoria Modalità di erogazione Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica III vuole indicare una metodologia capace di cogliere gli aspetti operativi della progettazione con una particolare attenzione volta alla comprensione della forma dello spazio attraverso le modalità analitiche della rappresentazione. La “pianta”, la “sezione”, il “prospetto” saranno interpretati come l’espressione e la comunicazione dell’identità della forma dell'architettura oltre che un sistema organizzato di convenzioni rappresentative, storicamente consolidate, capaci di anticipare e di rendere consistente il complesso mondo di materiali che compongono lo spazio dell’architettura. Programma Il programma è centrato, dal punto di vista teorico, sul rapporto esistente tra Storia e Progetto nell'esperienza dell'architettura. Rapporto che si pone nel dibattito e nella riflessione culturale, oltre che nella pratica operativa delle trasformazioni urbane delle città italiane, in una forma contraddittoria e di difficile comprensione. Per indagare il rapporto tra Storia e Progetto, sarà affrontato criticamente il contributo teorico che la cultura architettonica italiana ha prodotto nell'ambito degli studi tipologici e morfologici dell'architettura e della città. Si ricorrerà alla dimensione intermedia di questo "pensiero" per identificare le categorie espressive specifiche della nostra disciplina e indicare così quegli elementi che archetipicamente la definiscono e che non possono essere alterati o manipolati oltre ogni limite per aderire alla dimensione vincente contemporanea dell'architettura/spettacolo. Un pensiero complesso, quello tipologico e pieno di insidie ma anche pieno di avventure essendo la tipologia, almeno nella nostra interpretazione il campo più avanzato e sperimentale della ricerca architettonica. Una particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti legati alla rappresentazione, espressione e comunicazione dei valori dell'architettura anche al di là delle finalità meramente operative stabilite dai disegni di progetto. Il Disegno, e quello autografo in particolare, sarà nell'esperienza didattica proposta, il modo specifico per materializzare il pensiero dell'architettura e anche il modo per opporsi a quel fenomeno di regressione della mano che caratterizza la nostra epoca e caratterizza in particolare gli studi che riguardano l'architettura. L'area del progetto sarà il fronte a mare dell'Isola Sacra di Fiumicino. Modalità di esame Il Laboratorio ha la frequenza obbligatoria ed è importante che le attività vengano svolte con continuità per raggiungere gli obiettivi didattici attesi. La valutazione sarà effettuata sui contenuti e sulla qualità degli elaborati prodotti dentro e fuori gli orari di Laboratorio. Si valuteranno le attività pratiche svolte e documentate (disegni, schizzi, plastici di studio, ecc.) e la conoscenza acquisita delle tematiche teoriche affrontate nelle lezioni e nello studio dei libri consigliati. Elaborati richiesti 1) Planimetria generale quotata dello stato di fatto e del progetto (1:2000; 1:500); 2) Sezioni e profili quotati dello stato di fatto e del progetto (1:500); 3) Piante del progetto alle diverse quote (1:500; 1:200); 4) Sezioni del progetto trasversali e longitudinali (1:200); 5) Prospetti con le ombre (1:200); 6) Dettaglio (1:50 - 1:20); 7) Prospettive e sezioni prospettiche dello spazio proposto; 8) Plastico del progetto (1:500; 1:200); 9) Modello tridimensionale (modello digitale); 10) Quaderno di schizzi e studi preliminari (non meno di 50 pagg. form. A4). ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Gregotti Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991. - Jameson Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989. - Partenope Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009. - Purini Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008. - Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990. Altre indicazioni bibliografiche saranno suggerite durante l’esperienza del Laboratorio. |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035678 -
ELEMENTI DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base dei principali elementi e dei criteri costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico, dall'antichità al Sette-Ottocento. Saranno inoltre trattati alcuni sviluppi della tecnologia costruttiva nel XIX secolo ed affrontati alcuni temi di avvicinamento a questioni teorico-pratiche di restauro.
Canale: 1
-
DOCCI MARINA
(programma)
1_Finalità del corso
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti metodologie e conoscenze di base per affrontare l’analisi diretta e lo studio storico-critico di un edificio in vista del progetto di restauro che sarà sviluppato durante il Laboratorio di Restauro collocato nell’anno successivo. Durante il corso verranno fornite indicazioni circa i metodi e gli strumenti per la lettura e il rilevamento delle fabbriche e per la diagnosi dei principali fenomeni di degrado e di dissesto. Particolare attenzione verrà riservata agli aspetti conoscitivi, all'analisi storica e alla comprensione critica del 'testo' architettonico considerato. Sarà quindi assicurata una conoscenza dei principali elementi e dei criteri costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico, dall'antichità al Sette-Ottocento. Saranno inoltre trattati alcuni sviluppi della tecnologia costruttiva nel XIX secolo ed affrontati alcuni temi di avvicinamento a questioni teorico-pratiche di restauro. 2_ Principali argomenti delle lezioni: • terminologia di base; • la ricerca storica: fonti documentarie, ricerca bibliografica; • il rilievo per il restauro; • il metodo stratigrafico per l'architettura: limiti e potenzialità • materiali e tecniche costruttive dell’edilizia storica; • lineamenti di storia e teoria del restauro. 3_Tema applicativo: Il tema d’esame sarà focalizzato su un edificio storico, a scelta dello studente ma concordato con la docenza, che presenti problemi di conservazione e garantisca la possibilità di libero accesso al fine di condurre, in modo efficace, gli approfondimenti in merito a materiali, caratteri e tecniche costruttive. 4_ Elaborati richiesti: Gli elaborati grafici di rilievo e di conoscenza dell’organismo architettonico saranno rappresentati su tavole del formato più adatto a descrivere il tema prescelto. Essi dovranno contenere, oltre a una sintetica relazione con relativa bibliografia essenziale, i grafici eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee ad identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio, il tutto corredato da un’adeguata documentazione fotografica concernente lo ‘stato di fatto’. I contenuti dettagliati delle singole tavole saranno definiti in aula con gli studenti. 5_ Supporti alla didattica: Le lezioni e le esercitazioni in aula saranno integrate e coadiuvate da materiale didattico (bibliografia, testi, norme, documenti mostrati durante le lezioni, link utili) messo a disposizione degli studenti sul sito del corso nella piattaforma Moodle - Elearning2. ![]() G. MINNUCCI, G., Gli elementi costruttivi nell’edilizia, 3 voll., Roma 1945.C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, Roma 1990, n.e. con CD-ROM Carocci 2006.
(Date degli appelli d'esame)
D. FIORANI, Tecniche costruttive murarie medievali : il Lazio meridionale, Roma 1996. G. CARBONARA (diretto da), Trattato di Restauro architettonico, 12 voll., Torino, Utet, 1996-2011. D. ESPOSITO, Tecniche costruttive murarie medievali : murature "a tufelli" in area romana, Roma 1998. A. BRUSCHI, A. Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma Castel Sant’Angelo, 24-27 novembre 1999, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. A. BRUSCHI, Introduzione alla storia dell'architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009. E. MONTELLI, Tecniche costruttive murarie medievali. Mattoni e laterizi in Roma e nel Lazio fra X e XV sec., Roma 2011.
Canale: 2
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SETTE MARIA PIERA
(programma)
Il Corso intende fornire i riferimenti di base per l'analisi degli elementi costruttivi e delle componenti del linguaggio architettonico. Particolare attenzione verrà riservata agli aspetti conoscitivi, all'analisi storica e alla comprensione critica del 'testo' architettonico considerato. Il Corso - collocato al terzo anno e articolato attraverso lezioni, esercitazioni e sopralluoghi – dopo aver delineato un profilo generale in merito agli strumenti e ai metodi della conoscenza, facendo riferimento alle attuali correnti di pensiero, illustrerà i princìpi generali del restauro connessi ad un concetto di tutela vasto e diversificato. Gli argomenti delle lezioni verteranno su: - lineamenti di storia e teoria del restauro; - terminologia di base; - ampliamento del campo del restauro; - architetture, città, territorio; - ambiente e paesaggio; - fenomeni di degrado e metodi d'intervento; - fondamenti della tutela: leggi, carte, raccomandazioni; - linee guida dell'intervento. ![]() Le fonti bibliografiche saranno utilmente segnalate durante il corso;
(Date degli appelli d'esame)
per approfondimenti si suggerisce la consultazione di periodici specializzati.
Canale: 3
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SANTOPUOLI NICOLA
(programma)
Supporto alla didattica in uso:
web pages: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/santopuoli-nicola; http://elearning2.uniroma1.it/ Il corso si propone di fornire i criteri metodologici e gli strumenti operativi per la comprensione storica e la lettura del manufatto edilizio così pure per il riconoscimento delle diverse cause di degrado e dissesto dei materiali lapidei naturali e artificiali impiegati nell’architettura storica. Il processo di costruzione e di trasformazione degli edifici storici sarà affrontato all’interno del corso approfondendo in particolare il tema del cantiere (materiali da costruzione, tecniche costruttive delle murature, strutture orizzontali, volte e coperture, malte, intonaci, coloriture e finiture). Il tema d’esame dovrà riguardare lo studio d'un edificio storico che presenti problemi di conservazione e garantisca la possibilità di condurre, in modo efficace, gli approfondimenti necessari. Sintesi degli argomenti: • Richiami sui principi teorici e metodologici della conservazione con cenni sulle vicende storiche del restauro. La cultura del restauro e i diversi orientamenti di metodo. • Lettura diretta dell’edificio storico e rilevamento per il restauro. • Materiali storici da costruzione, tecniche costruttive e sistema strutturale. • Il cantiere dell’edilizia storica (fondazioni, pareti (murature verticali), orizzontamenti e volte. • Progetto delle indagini scientifiche: prediagnosi, progetto diagnostico, saggi e campionamenti. • Analisi visiva e fotointerpretazione per lo studio dei materiali e del degrado delle superfici architettoniche. Redazione delle tavole tematiche (normative e lessici). • Rilievo del colore, indagini multispettrali e scansione laser 3D per l’analisi dell’architettura (cenni). • Catalogazione dei “monumenti”: schede, ICCD, metodologie e standard (cenni). ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997; • voce Restauro, in "Enciclopedia Universale dell'Arte", vol. XI, Venezia-Roma, 1963, coll. 322-353. • G. CARBONARA, Restauro dei monumenti, Guida agli elaborati grafici, Napoli 1999; • S.A. CURUNI, Guida allo studio diretto dell’edificio storico. Appunti di anatomia dell’architettura per l’intervento di restauro, Pisa 2009; • BRUSCHI Arnaldo, Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in *Lineamenti di storia dell'architettura, Roma, 1978, pp.13-29.
Canale: 4
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SALVO SIMONA MARIA CARMELA
(programma)
Il corso si articola in lezioni di tipo tradizionale che illustrano le tematiche generali relative ai materiali da costruzione, alle tecniche edilizie e alla teoria e alla storia del restauro mentre, e consiste anche di un’attività seminariale di revisione da parte del docente, con discussione, in corso d’opera, degli elaborati relativi alle esercitazioni su monumenti o parti significative di essi che presentino problemi di conservazione. Il corso è incentrato sulle problematiche che pone il restauro dell’architettura del Novecento.Le lezioni riguardano, in particolare, la terminologia di base impiegata nell’ambito del restauro, la metodologia d'indagine dell'opera architettonica mirata alla conservazione dell'opera stessa, nelle sue valenze storico-estetiche, organizzazione delle ricerche storiche e archivistiche e documentarie, iconografiche e bibliografiche (con cenni alla tecnica di catalogazione e schedatura dei testi e delle fonti consultate), l'impiego del rilievo quale strumento di conoscenza, l'analisi diretta e le elaborazioni tematiche da svolgere sul rilievo stesso.Particolare attenzione è rivolta allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi delle opere architettoniche; a tal riguardo, le lezioni riguardano (anche con riferimento alla manualistica storica) gli aspetti tecnico-costruttivi, dal cantiere alla realizzazione delle opere (materiali da costruzione, ponteggi, tecniche costruttive dei muri in elevato, strutture orizzontali, coperture, finiture ecc.).Gli studenti sono incoraggiati a osservare e a prendere in considerazioni edifici di riconosciuto valore storico di qualsiasi tipologia, condizione e funzione e senza limiti cronologici (inclusi quelli costruiti durante XX secolo).
![]() Brandi C., Teoria del restauro, Einaudi Torino 1963.
(Date degli appelli d'esame)
Carbonara G., Avvicinamento al restauro, Liguori, Napoli 1997, Parti I, II, II. Carbonara G., Trattato di Restauro Architettonico, volume I, “La materia degli antichi edifici” (C. Varagnoli); volume II, “Analisi degli antichi edifici” (G. Carbonara).
Canale: 5
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ACCORSI MARIA LETIZIA
(programma)
Il Corso riguarda la specificazione dei problemi della conservazione riferiti al particolare ambito dei monumenti architettonici.
Esso si propone di fornire un quadro generale in merito agli strumenti e ai metodi della conoscenza, ai lineamenti di storia e teoria del restauro, all’impostazione del progetto di conservazione. Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di avere conoscenze di storia e teoria del restauro e dei metodi di analisi degli antichi edifici. Lo studente dovrà essere in grado di rilevare le informazioni utili a descrivere la complessità dell’organismo architettonico: i dati dimensionali e formali, i caratteri costruttivi, i materiali impiegati, le tecniche di lavorazione e di posa in opera. Per lo sviluppo di tali abilità è previsto lo svolgimento di un’esercitazione su un tema a scelta dello studente, concordato con la docenza. L’esercitazione consisterà nella redazione di una relazione accompagnata da tavole tematiche dedicate alla lettura, comprensione, e analisi critica dei dati raccolti. Il metodo di lavoro adottato consentirà di affrontare in forma autonoma una ricerca di natura compilativa. Gli argomenti delle lezioni, raggruppate in tre cicli, saranno i seguenti: 1) Lineamenti di storia e teoria del restauro (20 ore) - La terminologia di base - Il restauro inteso come architettura sulle preesistenze - La nascita del restauro modernamente inteso - Il restauro in Francia: il concetto di unità di stile e il restauro concepito come restituzione stilistica - Il mondo inglese e le teorie di John Ruskin - La vicenda italiana: il restauro storico; il restauro filologico; il restauro scientifico; i problemi del restauro nel dopoguerra; dal dopoguerra al dibattito attuale: la posizione centrale detta anche critico conservativa, la pura conservazione, l’ipermanutenzione-ripristino - Strumenti della tutela: le leggi, le carte, le raccomandazioni; la catalogazione dei monumenti. 2) La conoscenza dell’oggetto e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare (40 ore) - La conoscenza come premessa indispensabile di ogni azione conservativa: i principali metodi e strumenti della conoscenza; la ricerca bibliografica e la ricerca archivistica; l’esame diretto dell’opera e il rilievo; il percorso conoscitivo contestuale alla cantierizzazione: il contributo fondamentale che il momento operativo offre alla comprensione dell’opera; il disegno come strumento per indagare e descrivere la complessità dell’organismo architettonico; sintesi della ricerca filologica. - I caratteri costruttivi dell’edilizia storica: le fondazioni; le murature (il basamento, il coronamento, le aperture); i solai; le pavimentazioni; le coperture a tetto; le volte (la geometria, la costruzione, l’apparecchiatura); i collegamenti verticali. 3) Dalla comprensione dell’opera al progetto: l’impiego delle conoscenze acquisite nella definizione delle linee guida dell’intervento (30 ore) Alcuni problemi di restauro 1. La rimozione delle aggiunte 2. La reintegrazione delle lacune 3. Il rapporto ‘antico-nuovo’ 4. La lettura e la diagnosi dei fenomeni di degrado 5. Le nozioni essenziali di tecnica della conservazione Il progetto di restauro Il programma di manutenzione Strumenti della tutela Le leggi le carte le raccomandazioni La catalogazione dei monumenti Esperienza applicativa: le conoscenze acquisite troveranno riscontro applicativo nello svolgimento di un’esercitazione pratica su un tema a scelta dello studente, da concordare con la docenza (10 ore) L’esercitazione, da svolgere singolarmente o in gruppi (composti al massimo da tre persone), sarà articolata in più fasi: - la ricerca storica finalizzata ad acquisire le informazioni utili alla descrizione e comprensione della realtà dell’opera e della sua ‘singolare’ vicenda costruttiva (il progetto, l’esecuzione, le trasformazioni, il degrado/dissesto, i restauri); - l’analisi diretta condotta attraverso i sopralluoghi e il rilievo; - la restituzione grafica dei dati prodotti dallo studio diretto e indiretto; - la lettura critica dei dati acquisiti finalizzata a determinare come ciascuna epoca si è posta rispetto alla preesistenza; - la definizione delle linee guida dell’intervento di restauro, volto a conservare e valorizzare l’opera. Lo studente dovrà produrre i seguenti elaborati: - Relazione relativa alla ricerca storica: 1. Dati identificativi dell’oggetto; 2. Inquadramento dell’area di studio; 3. Ricerca bibliografica 3.1. Regesto cronologico della vicenda costruttiva della fabbrica dalla formulazione prima alle più recenti trasformazioni 3.2. Raccolta commentata delle fonte cartografiche, iconografiche, fotografiche 3.3. Elenco delle fonti archivistiche edite 3.4. Bibliografia - Tavole tematiche: 1. Inquadramento dell’opera nel contesto territoriale e paesaggistico di riferimento; 2. Descrizione dell’organismo architettonico attraverso la documentazione fotografica, gli eidotipi e il rilievo; 3. Studio delle fasi costruttive: trascrizione su base grafica delle informazioni acquisite attraverso la ricerca bibliografica e la lettura diretta dell’opera; 4. Analisi dei caratteri costruttivi; 5. Linee guida dell’intervento di restauro; Durante il Corso, oltre alle revisioni, saranno previste delle consegne intermedie dei lavori svolti. ![]() Carbonara G., Introduzione, in Restauro Architettonico, vol. I, pp. 3-16, Torino 1997.
(Date degli appelli d'esame)
Sette M. P., Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2001. Esposito D., Carte, documenti e leggi, in Restauro architettonico, a cura di Giovanni Carbonara, Torino 1996, vol. IV, pp. 409-452 Carbonara G., Analisi degli antichi edifici, in Restauro architettonico, a cura di Giovanni Carbonara, Torino 1996, vol. II, pp. 419-519 De Cesaris F., Gli elementi costruttivi tradizionali, in Restauro Architettonico, vol. II, pp. 3-184; 261-288, Torino 1997 Bertoldi M., I pavimenti, in Restauro Architettonico, vol. II, pp. 239-254, Torino 1997
Canale: 6
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DONATELLI ADALGISA
(programma)
All’interno del corso, oltre a un nucleo introduttivo alla disciplina del restauro, verrà dato spazio allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi della fabbrica (attraverso lezioni in grado di fornire un panorama dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate nelle costruzioni storiche) e alla comprensione di metodi e strumenti per la conoscenza del costruito storico. Le esercitazioni interesseranno lo studio di un monumento, o di una sua parte significativa, che presenti problemi di conservazione e che consenta la possibilità di un rilievo diretto, la lettura storico-critica, le analisi inerenti il degrado delle superfici e dei dissesti di natura statica.
Le lezioni saranno così articolate: - nucleo introduttivo alla disciplina del restauro (10 ore): • la terminologia di base; • i nessi fra la conoscenza della fabbrica e il progetto di restauro; • introduzione alla metodologia d’indagine per la conoscenza della fabbrica. - metodi e strumenti per la conoscenza nel restauro (30 ore): • la ricerca archivistico-documentaria, iconografica e bibliografica; • l’impiego del rilievo come strumento di conoscenza; • l’indagine visiva e la restituzione grafica degli apparecchi murari; • le indagini dirette ‘tematiche’ (studio degli allineamenti e degli spessori murari, analisi geometriche e metrologico-proporzionali; lettura tipologica e figurativa della fabbrica volta a identificare il contesto culturale a cui l’edificio si ispira - nonché all’individuazione di trasformazioni realizzate in epoche storiche diverse - e a comprendere i rapporti della fabbrica con il suo contesto storico-geografico, contribuendo a interpretare e meglio evidenziare aspetti costruttivi significativi); • sintesi storico-critica delle fasi costruttive di un edificio storico. - caratteri costruttivi ed espressivi di una fabbrica storica (35 ore): • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali naturali; • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali artificiali (laterizi); • le strutture murarie; • l’organismo architettonico: fondazioni; • l’organismo architettonico: elevati e dettagli costruttivi; • intonaci e rivestimenti nell’edilizia storica; • le strutture lignee negli edifici storici: solai e coperture; • le strutture ad arco e a volta negli edifici storici ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino, 1996; vol. II, pp. 3-192; pp. 261-288; pp. 297-418; pp. 419-586; G. CARBONARA (diretto da), Atlante del Restauro, Utet, Torino, 2004; D. FIORANI, Restauro Architettonico e Strumento Informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli, 2004. |
8 | ICAR/19 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti strutturali e costruttivi di un piccolo manufatto architettonico. L’attività teorica e pratica delle discipline del Laboratorio è volta alla comprensione del processo di costruzione delle forme architettoniche in modo particolare attraverso il comportamento statico delle strutture e l’uso di materiali innovativi, compresi quelli volti al risparmio energetico.
Canale: 1
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BATTISTI ALESSANDRA
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma E-learningModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• Tradizionale• Piattaforma E-learningbiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un edificio di medio-piccola dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive.ProgrammaNel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici.Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo lOe attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sonhttps://gomp.uniroma1.it/Docenti/ProgrammiTesti/ProgrammaTestiDetail.aspx?Pipe=5b04c933-e95a-4276-b4b8-94d4418d7d09&AnnoAccademico=2015%2f2016#tab-testio integrate e sincroniche durante il semestre.Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo.Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate.Modalità di esameL’esame verte sulla valutazione degli elaborati progettuali (70%) e sulla discussione degli argomenti trattati durante le lezioni.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaBATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012.BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008.TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
![]() A. BATTISTI, F. TUCCI (2012). "Ambiente e Cultura dell'abitare. Innovazione tecnologica e sostenibilità del costruito nella sperimentazione del progetto ambientale". ROMA: Editrice Librerie Dedalo, ISBN: 9788895913391
(Date degli appelli d'esame)
A. BATTISTI (2012). Technologies for Small Buildings. p. 1-180, Firenze: Alinea, ISBN:9788860555991 A. BATTISTI (2012). L'approccio bioclimatico alla progettazione. In: M. L. Palumbo a cura di. Architettura produttiva. Principi di progettazione ecologica. p. 35-48, RIMINI: Maggioli
Canale: 2
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FERRANTE TIZIANA
(programma)
Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti realizzativi di un medio-piccolo manufatto architettonico.
L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di definizione degli esiti architettonici, attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre. Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è un edificio di medio-piccola dimensione su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico, che delle soluzioni tecnologiche adottate. ![]() BATTISTI, A. (2012),Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze.
(Date degli appelli d'esame)
CAMPIOLI, A., LAVAGNA, M. (2013), Tecniche e architettura, CittàStudi, Milano. FERRANTE, T. (2008), Informazione tecnica per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, DEI, Roma. Ferrante T. (2015). Innovazione tecnologica. In: Carbonara G. Strappa G. (a cura di). Wikitecnica.com. Torino:Wolters Kluwer Italia TUCCI, F. (2014), Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica/Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze.
Canale: 3
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IMBRIGHI GIAMPAOLO
(programma)
Il Laboratorio ha come tema generale l’approfondimento progettuale degli aspetti strutturali e costruttivi di un manufatto architettonico. L’attività teorica e pratica delle discipline del laboratorio è volta alla comprensione del processo di costruzione delle forme architettoniche in particolare attraverso il comportamento statico delle struttura e l’uso di materiali innovativi, compresi quelli volti al risparmio energetico.
Il Laboratorio di Costruzione dell’Architettura è organizzato in una parte costituita da lezioni teoriche sui processi di trasformazione e sulle proprietà dei componenti della costruzione e da una parte di tipo operativo basata sull'applicazione di più tecnologie costruttive, connesse all'impiego di diversi materiali - verificandone la qualità anche attraverso verifiche su proprietà statiche, durabilità e costi - a parti specifiche e alla globalità e complessità dell'organismo architettonico nelle più rappresentative tipologie fondamentali. In questa ottica il corso tende ad integrare il livello delle conoscenze di base sui materiali da costruzione e sulle tecniche, sul comportamento statico degli stessi, con la consapevolezza dei ruoli e dei comportamenti dei sistemi costruttivi, indagati sia nella loro specificità tecnologica che nella sostanziale incidenza sulle soluzioni morfologiche e formali dell'Architettura. Finalità principale del Laboratorio è quella di consentire la conoscenza della tecnologia dei sistemi costruttivi e della processualità di realizzazione dei procedimenti di trasformazione del reale quali componenti essenziale dell'intervento modificativo dell'uomo sull'ambiente, e ciò dalla scala propria dell'opera architettonica a quella della trasformazione territoriale, includendo quindi le inerenze, dirette ed indirette, sulla progettazione degli stessi sistemi costruttivi. A questa opera di progressivo riconoscimento, sempre meno approssimato, del ruolo della materia nella evoluzione ambientale, si intende pervenire attraverso due stadi essenziali di lavoro: il primo di approfondimento della conoscenza tecnologica dei materiali, attraverso, il loro processo di trasformazione, le loro caratteristiche prestazionali ultime e la capacità di adattamento alle diverse tipologie dei sistemi costruttivi presenti sul mercato; un secondo momento, più proprio della progettazione dei sistemi costruttivi, finalizzato all'accertamento del fenomeno di ricostituzione ambientale, affidato alla tecnologia realizzativa; perseguendo così sia la comprensione del contributo statico della materia del costruire, sia leggendo la componente del linguaggio espressivo dei componenti realizzati, sia ancora con la verifica del ruolo delle tecnologie complesse ed innovative nel loro dialogo con l'opera architettonica e in ultimo con l'ambiente che li ricomprende. Obiettivo del Corso sarà quindi quello di formare, o sviluppare, attraverso le lezioni e gli argomenti seminariali, una capacità critica nello studente, scaturente proprio dalla possibilità di discernere il grado di appropriatezza tecnologica dell'uso delle tecniche e del processo formativo della fase progettuale con particolare attenzione all’innovazione dei materiali e del processo edilizio, che vede nella esecutività del progetto la fase più propria di verifica delle scelte tecnologiche. ![]() • IMBRIGHI G. Architettura, Progetto e Costruzione. Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-6514-101-4, pagg. 237, Roma, 2009.
(Date degli appelli d'esame)
• IMBRIGHI G. - I Materiali dell'Architettura, Innovazione e Tradizione - Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-6514-151-9, pagg. 283, Roma, 2012 • CRESCENZI T., IMBRIGHI G. – La progettazione tecnologica per il Patrimonio Architettonico - Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-6514-152-5, pagg. 92, Roma, 2012 • PURINI F. - Il Padiglione Italiano: dal progetto alla costruzione - Cangemi Editore, ISBN: 978-88-492-1934-0, Roma, 2010.
Canale: 4
Canale: 5
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PARIS SPARTACO
(programma)
1. Obiettivi dell’insegnamento
L'attuale ordinamento del Corso di Laurea di Architettura U.E. prevede al secondo semestre del terzo anno di studi l’insegnamento fondamentale del Laboratorio di Costruzioni dell’Architettura, esame dell’area disciplinare della Tecnologia dell'Architettura che si configura come un’esperienza di progettazione applicativa di sistemi e componenti costruttivi di un piccolo manufatto edilizio nella sua interezza e globalità e nelle sue singole parti, organizzate ed integrate tra loro in maniera olistica. Il Laboratorio, inoltre, introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un intervento o di nuovo impianto (in questo caso si tratta di un edificio residenziale di medio-piccola dimensione nell'ambito di un quartiere IACP romano) o di riqualificazione (i questo caso si tratta di un intervento su un edificio residenziale pubblico nell'ambito di un quartiere IACP romano) definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive. Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento degli aspetti tecnologico-costruttivi del progetto. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e alla sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre. Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è un intervento di riqualificazione residenziale su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai tre punti di vista ecologico, energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate. L’intento è quello di porre in essere un’architettura ambientalmente sostenibile dai caratteri chiaramente riconoscibili, che prenda in considerazione la complessità dell’ambiente urbano costruito, complessità che va dalle strutture urbane centrali, a quelle periferiche per poi arrivare all’edificio, all’involucro architettonico, agli impianti, secondo un approccio integrato della progettazione che utilizza da un lato soluzioni tecnologiche innovative che prevedano verifiche incrociate sull’impianto costruttivo e le componenti, e dall’altro tecnologie passive e attive al fine di migliorare il comfort climatico con consumi energetici ed emissioni di CO2 minimi. 2. Didattica Ogni laboratorio potrà essere praticato da un massimo di 60 studenti. Questi saranno ripartiti in parti uguali fra cinque laboratori (A, B, C, D ed E) secondo una suddivisione fornita dalla segreteria didattica che verrà comunicata prima dell’inizio del semestre. In base all'ordinamento, gli studenti hanno l’obbligo della frequenza e di partecipazione alle attività di laboratorio (lezioni ed esercitazioni). Le presenze verranno controllate attraverso l’apposizione di firma in entrata ed uscita. Il Laboratorio sarà articolato in lezioni di tipo frontale, esercitazioni in classe, verifiche/esercitazioni, colloqui e verifica finale. In particolare il Laboratorio articolerà le sue lezioni su: 8 temi-chiave della progettazione tecnologica contemporanea, ognuno dei quali verrà sviluppato con lezioni di tipo frontale tenute dal docente, e 8 lezioni di tipo plenario di approfondimento tematico a cui parteciperanno, oltre che i 5 docenti insieme, diverse figure tra specialisti appartenenti al mondo produttivo o del mercato, e docenti/progettisti di statura internazionale. Dunque in totale: 8 lezioni frontali erogate all'interno del laboratorio e 8 lezioni plenarie rivolte ai cinque laboratori riuniti in aula magna. 1.1. Articolazione dei temi oggetto delle lezioni frontali e plenarie Lezioni frontali erogate all'interno del laboratorio, di carattere strumentale ed operativo: 1- Principi di sostenibilità ambientale e di Clima Design; 2. Innovazione ed evoluzione dei sistemi di attacco a terra e delle pareti controterra; 3. Innovazione ed evoluzione delle chiusure verticali/orizzontali opache e semiopache; 4. Innovazione ed evoluzione delle chiusure verticali/orizzontali trasparenti, semitrasparenti, traslucide; 5. Innovazione ed evoluzione dei dispositivi bioclimatici passivi diretti e indiretti; 6. Innovazione ed evoluzione degli apparati di produzione energetica da fonti rinnovabili; 7. Innovazione ed evoluzione dei sistemi di gestione ecologica delle acque e di fitodepurazione; 8. Innovazione ed evoluzione dei sistemi di trattamento degli spazi esterni. Lezioni plenarie, a laboratori congiunti in Aula Magna, quali contributi sulla Cultura tecnologica ambientale della Progettazione (l'ordine delle 8 lezioni potrà cambiare in relazione agli impegni dei relatori invitati) 1. Lezione di Luciano Cupelloni, Energia e architettura. L’architettura delle "tre R". 2. Lezione esperto esterno: Daniel Modigliani, Ater Roma, Il patrimonio residenziale del secondo dopoguerra. 3. Lezione esperto esterno: Daniel Modigliani, Il concorso pass - Ater tiburtino III e Corviale. 4. Lezione di esperto esterno: con Marcello Nasso, e/o Michele Beccu 5. Lezione di esperti esterni: Il mondo della produzione edilizia, con Hunter Douglas, e/o Holzbau, e/o Permasteelisa. 6. Lezione di esperti esterni: Il mondo della produzione edilizia, con Wienerberg, e/o Canobbio, e/o Graniti Fiandre. 7. Lezione di esperto esterno: Riqualificare le periferie, con Massimo Alvisi, e/o Fabrizio Rossi Prodi, e/o Cino Zucchi 8. Lezione di esperto esterno: Il progetto tecnologico sostenibile, con Brenno Albrect, e/o Solinas Vert 1.2. Tema applicativo del Laboratorio: riqualificazione tecnologica, energetica e ambientale a Casale Caletto, Roma Il tema applicativo attiene alla riqualificazione tecnologia, energetica e ambientale del quartiere di Casale Caletto, nel territorio del V Municipio e contiguo a La Rustica a Roma. Il quartiere è stato edificato all'80% con edilizia popolare e si presenta, al momento attuale, come uno dei quartieri, tra quelli sorti a seguito della legge 167, tra i più significativi su cui operare un intervento di recupero e riqualificazione architettonica ed energetica, sia per la sua natura di “intervento sociale”, sia per la densa rete di relazioni multiscalari (livello locale, livello urbano e livello architettonico) che coinvolgono differenti aree tematiche all’interno dello stesso complesso. Lo scopo del lavoro di Laboratorio proposto è quello di verificare la possibilità di un riqualificazione, densificazione e retrofitting energetico del complesso residenziale, secondo una concezione innovativa della cultura dell’abitare, e una rivisitazione del modo di fruire e usare il quartiere verso un concetto evoluto di mix funzionale, con un’apertura compiuta al concetto di organismo autonomo e auto-alimentante. Gli interventi di riqualificazione saranno caratterizzati dalla progettazione tecnologica ambientale di moduli abitativi di densificazione urbana secondo le tre possibili modalità progettuali dell’ addizione, della sostituzione e dell’intrusione, l’approccio è quello della processualità naturale, che prende a riferimento in forma analogica il ciclo ecologico, a cominciare dal riciclo di qualsiasi materiale organico, acqua compresa, e applica tecnologie capaci di interagire con l’ambiente climatico esterno e con in quadro esigenziale interno dei suoi utenti, per rendere efficiente e sostenibile la riqualificazione urbana. Il tema costituisce l’occasione per indagare quali ricadute prestazionali possono interessare, nel complesso rapporto tra sistema di costruzione, produzione e fattori ambientali, il progetto nei suoi contenuti metodologici e strumentali, al fine di garantire i requisiti di sostenibilità, intesa come risultante sia dell’organizzazione funzionale sia delle variabili fisico-spaziali che definiscono gli assetti “interni” delle parti costitutive, sia delle componenti macro-ambientali “esterne” che, determinate dal più generale processo insediativo, incidono in maniera diretta e rilevante sulla qualità dell’abitare. 2.3. Materiale didattico esercitazioni ed elaborati richiesti La docenza fornirà tutto il materiale didattico ai fini della predisposizione degli elaborati di esame sotto forma di dispense cartacee e file digitalizzati. Si procederà durante il corso del semestre ad elaborazioni intermedie. Le elaborazioni riguarderanno la definizione del modulo sostenibile da inserire, come detto, secondo le tre modalità progettuali dell’addizione, della sostituzione e dell’intrusione e da realizzare con sistemi costruttivi in tecnologie a secco/ibride, da scegliere tra quelle del legno, acciaio, CLS prefabbricato e elementi compositi. Le esercitazioni in aula riguarderanno attività di progettazione sul tema applicativo. Esse prevedono 3 esercitazioni con attività di assistenza da parte dei docenti; e queste saranno strutturate in modo tale da costituire le fasi di avanzamento nell'elaborazione del progetto finale. Durante le esercitazioni gli studenti dovranno svolgere in aula il lavoro previsto, quindi ogni studente avrà con sé gli strumenti per disegnare, carta da schizzo, matite e pennarelli, e con l'assistenza dei docenti gli studenti dovranno svolgere, anche con il proprio computer portatile, il lavoro di impostazione delle tavole da elaborare ai fini della consegna intermedia e dell’esame finale. Questa organizzazione del lavoro è finalizzata a far sì che il progetto venga sviluppato e portato a conclusione entro i tempi definiti del Laboratorio, cioè entro il 5 giugno 2015. La prima esercitazione dovrà essere svolta singolarmente. Le altre due esercitazioni con assistenza docenti potranno essere svolte in gruppo (min 2 max 3 componenti). Ai fini dell’espletamento della prova d’esame sono richiesti 4elaborati grafici, redatti in formato A1 orizzontale (cm 84 larghezza x 59,4 altezza), in bianco e nero e/o a colori, che verteranno su: 1. Presentazione del progetto con definizione delle scelte di inserimento architettonico e ambientale, matrice di forma e definizione del programma tipologico e funzionale, con conseguente definizione del programma e dei caratteri morfologici generali dell’intervento in relazione alla messa a punto del modello di interazione con i fattori microclimatici delle unità di intervento con il contesto. 2. Elaborazione progettuale a livello preliminare del modulo dell’intervento come sviluppo e verifica tecnica di quanto impostato a livello meta-progettuale nella tav.1, con conseguente definizione delle modalità applicative/articolazioni e relazione sintetica sul sistema esigenziale/prestazionale individuato (sistema dei requisiti tecnologico-ambientali e scelte progettuali per il soddisfacimento degli stessi). 3. Elaborazione progettuale del sistema strutturale e dei subsistemi e componenti specifici in coerenza con il contesto ambientale e loro interrelazioni con le trasformazioni indotte dell’intervento. Alcune sezioni e uno spaccato/esploso architettonico descriveranno con coerenza i dispositivi tecnologici in relazione al corretto funzionamento bioclimatico dell’unità. 4. Elaborazione progettuale degli abachi/matrice dei sistemi tecnologici strategici utilizzati per l’efficienza ecologico-energetica del sistema, delle parti chiave architettoniche quali l’involucro edilizio e dei dispositivi di controllo biofisico e bioclimatico di tipo “passivo” e “attivo”. Nell’intestazione di ogni tavola dovranno essere apposte le indicazioni riguardanti, l'università, la facoltà, l'anno accademico, il Laboratorio, il docente, lo studente, il tema dell'esercitazione, il numero della tavola e il suo contenuto. Lo studente consegnerà inoltre una riduzione su carta in formato A3 delle tavole e riprenderà, dopo l'esame, gli elaborati in A1 lasciando le riduzioni al docente insieme ad un supporto informatico (DVD) contenente le tavole in A1 ed in A3 formato .jpg a risoluzione di 300 dpi. 3. Modalità di esame 1.1. Accesso all’esame finale L'accesso all'esame è subordinato all'ottenimento dell'attestato di frequenza che verrà concesso in relazione: - alla presenza dello studente alle attività didattiche contemplate nel corso (presenza superiore al 70% del monte ore complessivo). Inoltre l'accesso all'esame è subordinato: - al livello del lavoro svolto nelle esercitazioni (ex tempore); - allo stato di consegna secondo calendario delle esercitazioni; conoscenza delle tematiche trattate Nel caso in cui le soglie di superamento delle presenze e del lavoro svolto non vengano raggiunte lo studente dovrà rifrequentare l’A.A. successivo. Qualora invece lo studente sia sopra soglia viene ammesso a sostenere l’esame finale. 3.2 Prova d’esame Oggetto di valutazione in sede di esame finale sono: - l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina; - i risultati conseguiti dalle elaborazioni parziali svolte a conclusione delle diverse fasi operative che articolano il corso ed il contributo portato in sede seminariale alle attività di impostazione, sviluppo e verifica delle elaborazioni applicate; - la qualità e caratterizzazione disciplinare delle elaborazioni progettuali rispetto alle quali particolare rilevanza assumerà la dimostrata capacità di rendere esplicita e coerente la struttura logica e operativa seguita nell’applicazione dei procedimenti e delle tecniche adottate e nella formalizzazione e comunicazione dei risultati. ![]() 4. Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
BAGNATO V., PARIS S., Architettura e Tecnologia. Lectures, RDesign Press, Roma 2010 BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008 BIANCHI R., Sensibili mutazioni costruttive, Laruffa Editrice, Reggio Calabria 2009 PERRIS R., Architettura e Design. Complementi di Tecnologia per un nuovo manuale dell’architetto, Gangemi, Roma, 2015 TUCCI F., Involucro ben temperato. Alinea Editrice, Firenze, 2006 TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica./Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2012
Canale: 6
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TUCCI FABRIZIO
(programma)
1. Obiettivi dell’insegnamento
L'attuale ordinamento del Corso di Laurea di Architettura U.E. prevede al secondo semestre del terzo anno di studi l’insegnamento fondamentale del Laboratorio di Costruzioni dell’Architettura, esame dell’area disciplinare della Tecnologia dell'Architettura che si configura come un’esperienza di progettazione applicativa di sistemi e componenti costruttivi di un piccolo manufatto edilizio nella sua interezza e globalità e nelle sue singole parti, organizzate ed integrate tra loro in maniera olistica. Il Laboratorio, inoltre, introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un intervento o di nuovo impianto (in questo caso si tratta di un edificio residenziale di medio-piccola dimensione nell'ambito di un quartiere IACP romano) o di riqualificazione (i questo caso si tratta di un intervento su un edificio residenziale pubblico nell'ambito di un quartiere IACP romano) definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive. Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento degli aspetti tecnologico-costruttivi del progetto. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e alla sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre. Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è un intervento di riqualificazione residenziale su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai tre punti di vista ecologico, energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate. L’intento è quello di porre in essere un’architettura ambientalmente sostenibile dai caratteri chiaramente riconoscibili, che prenda in considerazione la complessità dell’ambiente urbano costruito, complessità che va dalle strutture urbane centrali, a quelle periferiche per poi arrivare all’edificio, all’involucro architettonico, agli impianti, secondo un approccio integrato della progettazione che utilizza da un lato soluzioni tecnologiche innovative che prevedano verifiche incrociate sull’impianto costruttivo e le componenti, e dall’altro tecnologie passive e attive al fine di migliorare il comfort climatico con consumi energetici ed emissioni di CO2 minimi. 2. Didattica Ogni laboratorio potrà essere praticato da un massimo di 60 studenti. Questi saranno ripartiti in parti uguali fra cinque laboratori (A, B, C, D ed E) secondo una suddivisione fornita dalla segreteria didattica che verrà comunicata prima dell’inizio del semestre. In base all'ordinamento, gli studenti hanno l’obbligo della frequenza e di partecipazione alle attività di laboratorio (lezioni ed esercitazioni). Le presenze verranno controllate attraverso l’apposizione di firma in entrata ed uscita. Il Laboratorio sarà articolato in lezioni di tipo frontale, esercitazioni in classe, verifiche/esercitazioni, colloqui e verifica finale. In particolare il Laboratorio articolerà le sue lezioni su: 8 temi-chiave della progettazione tecnologica contemporanea, ognuno dei quali verrà sviluppato con lezioni di tipo frontale tenute dal docente, e 8 lezioni di tipo plenario di approfondimento tematico a cui parteciperanno, oltre che i 5 docenti insieme, diverse figure tra specialisti appartenenti al mondo produttivo o del mercato, e docenti/progettisti di statura internazionale. Dunque in totale: 8 lezioni frontali erogate all'interno del laboratorio e 8 lezioni plenarie rivolte ai cinque laboratori riuniti in aula magna. 2.1. Articolazione dei temi oggetto delle lezioni frontali e plenarie Lezioni frontali erogate all'interno del laboratorio, di carattere strumentale ed operativo: 1- Principi di sostenibilità ambientale e di Clima Design; 2- Innovazione ed evoluzione dei sistemi di attacco a terra e delle pareti controterra; 3- Innovazione ed evoluzione delle chiusure verticali/orizzontali opache e semiopache; 4- Innovazione ed evoluzione delle chiusure verticali/orizzontali trasparenti, semitrasparenti, traslucide; 5- Innovazione ed evoluzione dei dispositivi bioclimatici passivi diretti e indiretti; 6- Innovazione ed evoluzione degli apparati di produzione energetica da fonti rinnovabili; 7- Innovazione ed evoluzione dei sistemi di gestione ecologica delle acque e di fitodepurazione; 8- Innovazione ed evoluzione dei sistemi di trattamento degli spazi esterni. Lezioni plenarie, a laboratori congiunti in Aula Magna, quali contributi sulla Cultura tecnologica ambientale della Progettazione (l'ordine delle 8 lezioni potrà cambiare in relazione agli impegni dei relatori invitati) 1. Lezione di Luciano Cupelloni, Energia e architettura. L’architettura delle "tre R". 2. Lezione esperto esterno: Daniel Modigliani, Ater Roma, Il patrimonio residenziale del secondo dopoguerra. 3. Lezione esperto esterno: Daniel Modigliani, Il concorso pass - Ater tiburtino III e Corviale. 4. Lezione di esperto esterno: con Marcello Nasso, e/o Michele Beccu 5. Lezione di esperti esterni: Il mondo della produzione edilizia, con Hunter Douglas, e/o Holzbau, e/o Permasteelisa. 6. Lezione di esperti esterni: Il mondo della produzione edilizia, con Wienerberg, e/o Canobbio, e/o Graniti Fiandre. 7. Lezione di esperto esterno: Riqualificare le periferie, con Massimo Alvisi, e/o Fabrizio Rossi Prodi, e/o Cino Zucchi 8. Lezione di esperto esterno: Il progetto tecnologico sostenibile, con Brenno Albrect, e/o Solinas Vert 2.2. Tema applicativo del Laboratorio: riqualificazione tecnologica, energetica e ambientale a Casale Caletto, Roma Il tema applicativo attiene alla riqualificazione tecnologia, energetica e ambientale del quartiere di Casale Caletto, nel territorio del V Municipio e contiguo a La Rustica a Roma. Il quartiere è stato edificato all'80% con edilizia popolare e si presenta, al momento attuale, come uno dei quartieri, tra quelli sorti a seguito della legge 167, tra i più significativi su cui operare un intervento di recupero e riqualificazione architettonica ed energetica, sia per la sua natura di “intervento sociale”, sia per la densa rete di relazioni multiscalari (livello locale, livello urbano e livello architettonico) che coinvolgono differenti aree tematiche all’interno dello stesso complesso. Lo scopo del lavoro di Laboratorio proposto è quello di verificare la possibilità di un riqualificazione, densificazione e retrofitting energetico del complesso residenziale, secondo una concezione innovativa della cultura dell’abitare, e una rivisitazione del modo di fruire e usare il quartiere verso un concetto evoluto di mix funzionale, con un’apertura compiuta al concetto di organismo autonomo e auto-alimentante. Gli interventi di riqualificazione saranno caratterizzati dalla progettazione tecnologica ambientale di moduli abitativi di densificazione urbana secondo le tre possibili modalità progettuali dell’ addizione, della sostituzione e dell’intrusione, l’approccio è quello della processualità naturale, che prende a riferimento in forma analogica il ciclo ecologico, a cominciare dal riciclo di qualsiasi materiale organico, acqua compresa, e applica tecnologie capaci di interagire con l’ambiente climatico esterno e con in quadro esigenziale interno dei suoi utenti, per rendere efficiente e sostenibile la riqualificazione urbana. Il tema costituisce l’occasione per indagare quali ricadute prestazionali possono interessare, nel complesso rapporto tra sistema di costruzione, produzione e fattori ambientali, il progetto nei suoi contenuti metodologici e strumentali, al fine di garantire i requisiti di sostenibilità, intesa come risultante sia dell’organizzazione funzionale sia delle variabili fisico-spaziali che definiscono gli assetti “interni” delle parti costitutive, sia delle componenti macro-ambientali “esterne” che, determinate dal più generale processo insediativo, incidono in maniera diretta e rilevante sulla qualità dell’abitare. 2.3. Materiale didattico esercitazioni ed elaborati richiesti La docenza fornirà tutto il materiale didattico ai fini della predisposizione degli elaborati di esame sotto forma di dispense cartacee e file digitalizzati. Si procederà durante il corso del semestre ad elaborazioni intermedie. Le elaborazioni riguarderanno la definizione del modulo sostenibile da inserire, come detto, secondo le tre modalità progettuali dell’addizione, della sostituzione e dell’intrusione e da realizzare con sistemi costruttivi in tecnologie a secco/ibride, da scegliere tra quelle del legno, acciaio, CLS prefabbricato e elementi compositi. Le esercitazioni in aula riguarderanno attività di progettazione sul tema applicativo. Esse prevedono 3 esercitazioni con attività di assistenza da parte dei docenti; e queste saranno strutturate in modo tale da costituire le fasi di avanzamento nell'elaborazione del progetto finale. Durante le esercitazioni gli studenti dovranno svolgere in aula il lavoro previsto, quindi ogni studente avrà con sé gli strumenti per disegnare, carta da schizzo, matite e pennarelli, e con l'assistenza dei docenti gli studenti dovranno svolgere, anche con il proprio computer portatile, il lavoro di impostazione delle tavole da elaborare ai fini della consegna intermedia e dell’esame finale. Questa organizzazione del lavoro è finalizzata a far sì che il progetto venga sviluppato e portato a conclusione entro i tempi definiti del Laboratorio, cioè entro il 5 giugno 2015. La prima esercitazione dovrà essere svolta singolarmente. Le altre due esercitazioni con assistenza docenti potranno essere svolte in gruppo (min 2 max 3 componenti). Ai fini dell’espletamento della prova d’esame sono richiesti 4elaborati grafici, redatti in formato A1 orizzontale (cm 84 larghezza x 59,4 altezza), in bianco e nero e/o a colori, che verteranno su: 1. Presentazione del progetto con definizione delle scelte di inserimento architettonico e ambientale, matrice di forma e definizione del programma tipologico e funzionale, con conseguente definizione del programma e dei caratteri morfologici generali dell’intervento in relazione alla messa a punto del modello di interazione con i fattori microclimatici delle unità di intervento con il contesto. 2. Elaborazione progettuale a livello preliminare del modulo dell’intervento come sviluppo e verifica tecnica di quanto impostato a livello meta-progettuale nella tav.1, con conseguente definizione delle modalità applicative/articolazioni e relazione sintetica sul sistema esigenziale/prestazionale individuato (sistema dei requisiti tecnologico-ambientali e scelte progettuali per il soddisfacimento degli stessi). 3. Elaborazione progettuale del sistema strutturale e dei subsistemi e componenti specifici in coerenza con il contesto ambientale e loro interrelazioni con le trasformazioni indotte dell’intervento. Alcune sezioni e uno spaccato/esploso architettonico descriveranno con coerenza i dispositivi tecnologici in relazione al corretto funzionamento bioclimatico dell’unità. 4. Elaborazione progettuale degli abachi/matrice dei sistemi tecnologici strategici utilizzati per l’efficienza ecologico-energetica del sistema, delle parti chiave architettoniche quali l’involucro edilizio e dei dispositivi di controllo biofisico e bioclimatico di tipo “passivo” e “attivo”. Nell’intestazione di ogni tavola dovranno essere apposte le indicazioni riguardanti, l'università, la facoltà, l'anno accademico, il Laboratorio, il docente, lo studente, il tema dell'esercitazione, il numero della tavola e il suo contenuto. Lo studente consegnerà inoltre una riduzione su carta in formato A3 delle tavole e riprenderà, dopo l'esame, gli elaborati in A1 lasciando le riduzioni al docente insieme ad un supporto informatico (DVD) contenente le tavole in A1 ed in A3 formato .jpg a risoluzione di 300 dpi. 3. Modalità di esame 3.1 Accesso all’esame finale L'accesso all'esame è subordinato all'ottenimento dell'attestato di frequenza che verrà concesso in relazione: - alla presenza dello studente alle attività didattiche contemplate nel corso (presenza superiore al 70% del monte ore complessivo). Inoltre l'accesso all'esame è subordinato: - al livello del lavoro svolto nelle esercitazioni (ex tempore); - allo stato di consegna secondo calendario delle esercitazioni; conoscenza delle tematiche trattate Nel caso in cui le soglie di superamento delle presenze e del lavoro svolto non vengano raggiunte lo studente dovrà rifrequentare l’A.A. successivo. Qualora invece lo studente sia sopra soglia viene ammesso a sostenere l’esame finale. 3.2 Prova d’esame Oggetto di valutazione in sede di esame finale sono: - l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina; - i risultati conseguiti dalle elaborazioni parziali svolte a conclusione delle diverse fasi operative che articolano il corso ed il contributo portato in sede seminariale alle attività di impostazione, sviluppo e verifica delle elaborazioni applicate; - la qualità e caratterizzazione disciplinare delle elaborazioni progettuali rispetto alle quali particolare rilevanza assumerà la dimostrata capacità di rendere esplicita e coerente la struttura logica e operativa seguita nell’applicazione dei procedimenti e delle tecniche adottate e nella formalizzazione e comunicazione dei risultati. ![]() BIBLIOGRAFIA
(Date degli appelli d'esame)
BAGNATO V., PARIS S., Architettura e Tecnologia. Lectures, RDesign Press, Roma 2010. BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012. BATTISTI A., La Qualità ambientale delle Architetture di Interno, Alinea Editrice, Firenze 2005. BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. BIANCHI R., Sensibili mutazioni costruttive, Laruffa Editrice, Reggio Calabria 2009. TUCCI F., Involucro ben temperato. Alinea Editrice, Firenze 2006. TUCCI F., Tecnologia e natura. Alinea Editrice, Firenze 2008. TUCCI F., Efficienza ecologica ed energetica in architettura | Energy and ecological efficiency in Architecture. Alinea Editrice, Firenze 2011. TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2012. |
10 | ICAR/12 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1025864 -
LABORATORIO DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le nozioni basilari di teoria e di storia del restauro, garantire competenze di rilevamento analitico, d'indagine storica e costruttiva dell'architettura, di lettura e diagnosi dei fenomeni di degrado, d'intervento conservativo; informare sugli aspetti normativi, compresi quelli di catalogazione; esercitare alla stesura degli elaborati di progetto per il restauro.
Canale: 1
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CAPERNA MAURIZIO
(programma)
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – “Sapienza” – Università di Roma, Corso di Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico
LABORATORIO DI RESTAURO CORSO A - ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Prof. MAURIZIO CAPERNA maurizio.caperna@uniroma1.it E-LEARNING: http://elearning2.uniroma1.it/course/view.php?id=1881 ________________________________________________________________________________ 1. FINALITÀ DEL LABORATORIO Il Laboratorio intende fornire un quadro generale degli aspetti teorici, metodologici e operativi inerenti la conservazione e il restauro dei beni architettonici. 2. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Il corso è articolato in una serie di lezioni riguardanti l’inquadramento storico della disciplina, l’approfondimento del concetto di conservazione, le finalità precipue del restauro e i criteri d’intervento sulle preesistenze. L’attività didattica di Laboratorio ad integrazione delle lezioni sarà incentrata su argomenti di carattere applicativo e su esercitazioni pratiche. Argomenti delle lezioni: - ambito del restauro e problematiche generali (definizioni e campo di applicazione); - componenti fondamentali della processualità del restauro: conoscenza, conservazione, apporto critico-creativo; - metodologia progettuale nel restauro; - momenti applicativi: a) strumenti e metodi per l’indagine storica sulle preesistenze; b) il disegno ai fini del restauro; - l’edilizia storica e i processi di degrado; - teoria e storia del restauro, dal XVIII secolo al dibattito attuale; - l’ampliamento del campo disciplinare, dal monumento ai centri storici, al territorio; - il rapporto fra antico e nuovo; - cenni di normativa. Tema applicativo Lo svolgimento del tema applicativo, concordato con il docente, sarà articolato in esercitazioni in aula e in consegne, e sottoposto a verifiche, ai fini dell’ottenimento della firma di frequenza. Esso dovrà mirare, in sintesi: - alla conoscenza storica e all’analisi costruttiva delle opere oggetto di studio; - al riconoscimento del valore manifestato dalla loro realtà attuale e all’individuazione dei modi con cui garantirne la conservazione e il rivelamento; - alla messa a punto di una conseguente proposta progettuale. In particolare, le fasi applicative riguarderanno nel loro complesso: a) un accurato rilievo diretto del monumento, accompagnato da un corredo di ragionati appunti grafici e da un’idonea documentazione fotografica; b) un esame dell’organismo dal punto di vista della concezione architettonica e delle specificità statiche e costruttive, nonché dei caratteri stilistici; c) un’indagine storica, svolta attraverso le fonti, la bibliografia e la documentazione accessibile, tesa all’individuazione del processo di trasformazione avvenuto nel monumento, dalla fondazione sino al presente; d) una sintesi storico-critica; e) un’analisi dei problemi di degrado; f) l’individuazione dei nodi riguardanti il restauro dell’opera; g) una proposta complessiva e particolareggiata d’intervento. Scadenze Il tema d’esercitazione sarà concordato entro una settimana dall’inizio del Laboratorio. Il calendario relativo alle esercitazioni in aula, alle consegne e alle verifiche del lavoro svolto verrà illustrato nel corso del Laboratorio. L’assolvimento di tali impegni, oltre alla frequentazione del ciclo di lezioni, sarà valutato ai fini dell’ottenimento individuale dell’attestato di frequenza, unitamente ad una verifica conclusiva del lavoro svolto. ![]() - C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963
(Date degli appelli d'esame)
- M.P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2001. - M. CAPERNA, Dal Laboratorio di Restauro Architettonico. Esperienze didattiche su alcuni monumenti romani, Roma 2003 - M. CAPERNA (a cura di), Guida alle esercitazioni nel Laboratorio di Restauro architettonico, Roma 2012
Canale: 2
-
TURCO MARIA GRAZIA
(programma)
Il Laboratorio di restauro, la cui frequenza è obbligatoria, è articolato in lezioni ed esercitazioni pratiche svolte in aula. Le lezioni riguardano i seguenti temi: attuali orientamenti del restauro; profilo storico del restauro; metodi e strumenti della conoscenza; interventi di conservazioni su materiali e strutture; elementi normativi; cenni sui materiali e le tecniche costruttive storiche; problemi diagnostici, tecnologici e progettuali del consolidamento; le valutazioni nel progetto di restauro; interventi ‘innovativi’ sulle preesistenze.
Il Laboratorio non prevede un tema applicativo determinato, ma gli argomenti delle esercitazioni dovranno essere liberamente proposti dagli studenti. Le tematiche selezionate devono interessare temi di restauro e valorizzazione dell’edilizia storica e concreti problemi conservativi; in particolare la scelta dovrà ricadere su testi architettonici di elevata qualità. L’esercitazione deve giungere, attraverso appunti grafici e fotografici e il rilievo alla comprensione e all’individuazione dei caratteri tipologici, distributivi, funzionali e strutturali (materiali, tecniche e particolarità costruttive) dell’opera oggetto di studio, delle sue specifiche problematiche e delle possibili soluzioni progettuali. Gli elaborati devono essere eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee a identificare l’oggetto di studio. L’esame, rigorosamente individuale, verterà in una prova orale sugli argomenti oggetto delle lezioni e nella presentazione e discussione delle esercitazioni svolte nell’ambito del Laboratorio. ![]() C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 (2° ed.).
(Date degli appelli d'esame)
- G. MIARELLI MARIANI, Centri storici, note sul tema, Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma 1987. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001.
Canale: 3
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BELLANCA CALOGERO
(programma)
Si richiamano alcuni concetti base, ricollegandosi alle definizioni di restauro ed alla terminologia. Le tendenze attuali del Restauro: fondamento teorico del restauro, le più recenti posizioni, il restauro critico, il restauro critico-conservativo, la pura conservazione, la manutenzione-ripristino.
La stagione del restauro filologico-scientifico da Corrado Ricci e Camillo Boito agli anni Trenta-Quaranta del Novecento con particolare riferimento a Roma. Una riflessione sul contesto culturale di Alois Riegl (1857-1905) e di Cesare Brandi (1906-1988). Questi due personaggi hanno lasciato una forte eredità nel modo di intendere la conservazione e il restauro. Il restauro archeologico: la riflessione su alcuni siti archeologici comprenderà aree urbane o preesistenze sparse nel territorio; tematiche relative alla protezione di siti, alla vulnerabilità, prevedibilità e carte del rischio quindi alla loro fruizione e alcune linee guida per la soluzione degli impianti tecnologici. Analisi dello stato attuale e interventi con esemplificazioni dei difetti della realtà architettonica: i degradi dei materiali e alcuni dissesti della struttura, indagini preliminari per la conoscenza, lettura analitica dei degradi dei materiali, il lessico NORMAL, genesi e processualità, esemplificazioni di alcuni casi di interventi. I dissesti e relativi interventi di consolidamento: fondazioni, strutture in elevazione, tema dell’arco e le volte, solai, coperture. Una particolare attenzione si rivolge alle opere provvisionali e alle puntellature da realizzare nei cantieri e nei casi di emergenza sismica. l tema dell’umidità: cause e rimedi. Adattamenti e criteri di museologia e museografia: si insiste sul concetto di restauro inteso come interpretazione critica; progetto museale: teorie e realizzazioni attraverso la lettura di alcuni episodi italiani ed europei. L’adeguamento liturgico. L’intervento nella città storica: i centri storici tra conservazione e innovazione. Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Le esercitazioni saranno seguite, durante tutto il corso, nelle revisioni in aula. I risultati ottenuti saranno valutati con un colloquio individuale relativo agli argomenti affrontati a lezione e contenuti nella bibliografia e attraverso la valutazione degli elaborati grafici dell’esercitazione. ![]() Il programma dettagliato presenterà alcuni suggerimenti bibliografici di approfondimento per ogni lezione.
(Date degli appelli d'esame)
Alcuni testi per la preparazione di base sono: G.CARBONARA, Avvicinamento al Restauro, Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997. C.BRANDI, Teoria del Restauro, Roma 1963, e successive ristampe. G.CARBONARA, Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici. Napoli 1990. C. BELLANCA (a cura di) Una didattica per il restauro, I, Roma 2008. C.BELLANCA e O.MURATORE, Una didattica per il restauro II, Esperienze a San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, Firenze 2009.
Canale: 4
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DAL MAS ROBERTA MARIA
(programma)
Programma
Il corso si pone l’obbiettivo di stimolare negli studenti nella lettura del monumento allo stato attuale per individuare le fasi del suo processo di trasformazione e i suoi valori storici e giungere attraverso un percorso storico-critico, in parte avviato all’interno del corso di Elementi di Restauro, al progetto di restauro, che prevede l’attenta analisi dello stato attuale e le relative proposte degli interventi. Le tendenze attuali del Restauro: fondamento teorico del restauro, le più recenti posizioni, il restauro critico, il restauro critico-conservativo, la pura conservazione, la manutenzione-ripristino. La stagione del restauro filologico-scientifico da Corrado Ricci e Camillo Boito agli anni trenta-quaranta del Novecento con particolare riferimento a Roma. Una riflessione sul contesto culturale di Alois Riegl (1857-1905) e di Cesare Brandi (1906-1988). Il restauro archeologico: la riflessione su alcuni siti archeologici comprenderà aree urbane o preesistenze sparse nel territorio; tematiche relative alla protezione di siti, alla vulnerabilità, prevedibilità e carte del rischio quindi alla loro fruizione e alcune linee guida per la soluzione degli impianti tecnologici. Analisi dello stato attuale e interventi con esemplificazioni dei difetti della realtà architettonica: i degradi dei materiali e alcuni dissesti della struttura, indagini preliminari per la conoscenza, lettura analitica dei degradi dei materiali, il lessico NORMAL, genesi e processualità, esemplificazioni di alcuni casi di interventi. I dissesti e relativi interventi di consolidamento: fondazioni, strutture in elevazione, tema dell’arco e le volte, solai, coperture. Il tema dell’umidità: cause e rimedi. Adattamenti e criteri di museologia e museografia: si insiste sul concetto di restauro inteso come interpretazione critica; progetto museale: teorie e realizzazioni attraverso la lettura di alcuni episodi italiani ed europei. L’adeguamento liturgico. L’intervento nella città storica: i centri storici tra conservazione e innovazione. Modalità di esame Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Le esercitazioni saranno seguite, durante tutto il corso, nelle revisioni in aula. I risultati ottenuti saranno valutati con un colloquio individuale relativo agli argomenti affrontati a lezione e contenuti nella bibliografia e attraverso la valutazione degli elaborati grafici dell’esercitazione. ![]() DAL MAS, R.M., Progettazione ed esecuzione, in Restauro architettonico e impianti, Torino 2001, pp. 21-228.
(Date degli appelli d'esame)
BRUSCHI, A., Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. SPAGNESI, G. Introduzione al restauro delle architetture delle città e del territorio, Roma 2007. CAPERNA, M. Dal Laboratorio di Restauro Architettonico, Esperienze didattiche su alcuni monumenti romani, Università degli Studi di Roma «La Sapienza», Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e conservazione dei Beni architettonici, Roma 2003. DAL MAS, R.M., Valore del monumento e progetto in tre edifici bellunesi. Collegio dei Gesuiti, “Crepadona”, Villa Doglioni-Dalmas, in «Dolomiti», 2009, pp. 43-51; DAL MAS, R. M., SPAGNESI, G., Roma: dalla Casa di Raffaello al palazzo dei Convertendi, nei «Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura», a cura del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Roma «La Sapienza», Nuova Serie, Fascicolo 53 – 2010. CARBONARA, G., Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Milanofiori Assago (MI) 2011. CARBONARA, G. Restauro architettonico: principi e metodo, Roma 2012. Guida alle esercitazioni nel Laboratorio di Restauro architettonico, a cura di M. Caperna, con testi di M. Caperna, R. De Sanctis, E. De Luca, A. Licciardello, Roma 2012. DAL MAS, R. M., Interventi progettuali per la fruizione di chiese romane su preesistenze classiche: Sant’Angelo in Pescheria e San Lorenzo de’ Speziali in Miranda, pubblicato in La cultura del restauro e della valorizzazione. Temi e problemi per un percorso internazionale di conoscenza, a cura di S. Bertocci e S. Van Riel, 2, Fienze 2014, pp. 673-680.
Canale: 5
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CARUNCHIO TANCREDI
(programma)
Supporto alla didattica in uso Lavagna e Video proiettoreModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoLa finalità del Laboratorio consiste nello sviluppo del tema di restauro proposto nel Corso di Elementi di Restauro con approfondimenti teorici su Teoria e Storia del Restauro e su Strumenti e metodi di analisi dell’architettura.La progettazione si svolgerà prevalentemente in aula con il supporto costante dei docenti, che ne cureranno i diversi aspetti, applicando le discipline necessarie alla soluzione delle problematiche che nasceranno dalla redazione degli elaborati.ProgrammaIl Laboratorio si occupa degli interventi progettuali sul costruito preesistente, che si intende sempre coinvolto in un processo di trasformazione non ancora definitivamente compiuto. Si presta, dunque, particolare attenzione alla progettazione di possibili future trasformazioni, nell’ambito delle quali siano tenute in particolare considerazione le caratteristiche specifiche dell’organismo architettonico con particolare riguardo alla conservazione della memoria storica ed alla sua istanza estetica.In questa ottica appare emergere, in tutto il suo significato, il ruolo del Restauro come disciplina di sintesi del sapere dell’Architetto, laddove vengono a convergere, nel progetto, tutte le acquisizioni dei Corsi già frequentati negli anni precedenti, finalizzando la progettazione al raggiungimento di un esito nel quale, pur emergendo le finalità della conservazione, si introduca una progettazione architettonicamente compatibile, che “modernamente” si innesti sulla preesistenza.Il progetto sarà elaborato da ogni studente a titolo personale anche se in gruppo.I temi per l’esercitazione progettuale saranno proposti dai gruppi.I temi potranno avere esiti in Tesi di Laurea.I temi verranno adeguatamente illustrati nei loro specifici caratteri e, a quanto già noto da eventuali precedenti ricerche, verranno aggiunte le osservazioni e gli approfondimenti ritenuti necessari dai docenti del Laboratorio con sopralluoghi ed incontri a ciò dedicati.Non si dovrà procedere alla redazione dei disegni di progetto con sistemi informatici se non dopo aver avuto il benestare dei docenti, a seguito dei confronti sulle idee progettuali proposte con schizzi a matita a mano libera. Né sarà consentito procedere alle revisioni senza aver prima ragionato sugli elaborati grafici a matita, che dovranno essere sempre a portata di mano durante le revisioni dei lavori; essi saranno discussi solo se in accurata redazione definitiva.Modalità di esameSaranno svolte verifiche periodiche sulla preparazione individuale e sull’avanzamento dei lavori. Si richiede, dunque, una buona preparazione teorica ed un’ottima conoscenza dell’organismo architettonico, che sarà dimostrata attraverso la consuetudine di trarre note e schizzi a mano libera dal vero. Il mancato lavoro potrebbe portare ad un risultato finale del tutto negativo con conseguente ripetizione dell’annualità. Il lavoro verrà valutato individualmente come verifica finale del percorso formativo.• Prova scritta• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaT. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005.T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178.T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007).T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012.T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013).VITRUVIO (Marco Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978.C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977.G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976.J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982.G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989.G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995.P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Fiesole 1998.M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
T. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005. T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178. T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007). T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008 T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012. T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013). VITRUVIO (Marco Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978. C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977. G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976. J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982. G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989. G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995. P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Fiesole 1998. M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007. Bibliography T. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005. T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178. T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007). T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008 T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012. T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013). VITRUVIO (Marco Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978. C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977. G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976. J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982. G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989. G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995. P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Fiesole 1998. M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007.
Canale: 6
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FIORANI DONATELLA
(programma)
Descrizione sintetica degli argomenti delle lezioni:
- problemi generali (lessico e campi di applicazione); - questioni teoriche (ambito del restauro - monumenti, centri storici, territorio, architettura moderna, archeologia, rapporto fra il restauro in architettura e nelle altre arti figurative; conservazione e progettazione, panoramica internazionale); - storia del restauro: dall’approccio ‘empirico’ alla preesistenza al dibattito attuale; - degrado delle superfici e delle strutture e tecniche d’intervento; - norme generali e carte del restauro. ![]() • C. Brandi, Teoria del restauro, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1963; Einaudi, Torino, 1977.
(Date degli appelli d'esame)
• M.P. Sette, Profilo storico, in Trattato di restauro architettonico, a cura di G. Carbonara, Torino, U.T.E.T., 1996, vol. I, pp. 109-299 o anche Eadem, Il Restauro in Architettura, UTET, Torino, 2001. • D. Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie per il restauro, Carocci, Roma, 2009. |
10 | ICAR/19 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035681 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso fornisce le molteplici conoscenze progettuali per la riqualificazione spaziale della città contemporanea, attraverso l’uso innovativo, rispetto al Movimento moderno, dei “materiali” urbani nella loro riarticolazione formale e funzionale. E ciò, per creare una struttura urbana sostenibile: socialmente articolata nell’offerta abitativa, funzionalmente mista, basata sulla riconfigurazione del rapporto tra architettura, spazio pubblico e spazi verdi, compatta per ricomporre gli equilibri ambientali. Questo al fine di consentire agli studenti di giungere ad una esperienza completa di progettazione urbanistica, definita, sia nei caratteri della composizione spaziale, che nel processo di quantificazione, che infine nell’apparato normativo e realizzativo. Esperienza rivolta alla riqualificazione di un ambito urbano o metropolitano o di una intera città di dimensioni medie e in relazione ad obiettivi di qualità, bellezza, efficienza, sicurezza, sviluppo e sostenibilità ambientale.
Canale: 1
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RICCI LAURA
(programma)
Gli obiettivi del corso e la sperimentazione
Il corso si propone di fornire, attraverso un’intensa attività di sperimentazione, gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione del progetto urbano, inteso come procedura finalizzata alla definizione progettuale e alla messa in coerenza di interventi di rilievo urbano, con riferimento a contesti delicati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Questo sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante l’individuazione del contributo dei soggetti e degli operatori coinvolti. L’esercitazione: il processo di pianificazione e la struttura metodologica di riferimento Tema del corso è la riqualificazione della periferia attraverso la sperimentazione, oggetto dell’esercitazione, di un processo di pianificazione che introduce, in una logica iterativa e interscalare, utilizzando una struttura metodologica di riferimento, un percorso scandito da livelli e fasi di approfondimento successivi. L’area di intervento riguarda il settore sud-ovest del territorio comunale di Roma, con particolare riferimento al Municipio VII. La struttura metodologica configura un processo a tre livelli, cui corrispondono differenti scale di lettura e strumenti di intervento: 1. Livello (21 ore): Schema direttore, 2. Livello (83 ore): Piano locale, 3. Livello (21 ore): Programma integrato. L’iter metodologico assume, per ciascun livello, una articolazione teorica in quattro fasi fortemente interattive: approfondimento conoscitivo, interpretazione-valutazione, esplicitazione degli obiettivi, progetto (individuazione e messa in coerenza di strategie e di azioni per il perseguimento degli obiettivi). ![]() Libro di testo
(Date degli appelli d'esame)
L. Ricci, “Roma. Il Nuovo Piano per una nuova Città”, in L. Ricci (a cura di), Piano locale e… Nuove regole, nuovi strumenti, nuovi meccanismi attuativi, Franco Angeli, Milano, 2009. Bibliografia L. Ricci, a cura di, Il nuovo Piano di Roma, Urbanistica 116, numero monografico, gennaio-giugno 2001. L. Ricci, Diffusione insediativa, Territorio, Paesaggio. Un progetto per il governo delle trasformazioni territoriali contemporanee, Carocci, 2005. G. Campos Venuti, XXI Congresso INU, La nuova legge urbanistica. I principi e le regole. Documento preliminare. Prime riflessioni e proposte, in Urbanistica Informazioni, n.141/1995.
Canale: 2
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BELFIORE EMANUELA
(programma)
Supporto alla didattica in usoL'organizzazione del Laboratorio si farà carico di fornire in parte agli studenti il materiale cartografico, quello sulla pianificazione vigente e quello relativo a talune conoscenze e indagini di base. E video proiezioniModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoL’obiettivo principale del Laboratorio è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per la riorganizzazione e la riqualificazione della città contemporanea. Ciò al fine di sviluppare negli studenti l'attitudine a confrontarsi con una realtà urbana complessa ed in evoluzione e per fornire soluzioni nuove alla composizione dei “materiali” della città, soluzioni capaci di garantire qualità funzionale e formale e operatività rispetto alle economie e ai soggetti del processo di costruzione degli insediamenti.ProgrammaL’organizzazione del Laboratorio prevede una stretta relazione tra il corso teorico e l’esercitazione progettuale.Il corso teorico si incentrerà su tre questioni fondamentali: - Problemi innovativi della progettazione spaziale della città contemporanea - I caratteri, funzionali, formali e tecnici dei “materiali urbani“ e la loro composizione in un sistema unitario - Il problema della forma e della qualità urbana nelle strategie dei piani e dei progetti urbani contemporanei .L'esercitazione progettuale consisterà nell'elaborazione di un progetto urbano per la rigenerazione di un’area periferica di Roma o di una città media del Lazio e si articolerà in tre tappe.La prima ( prima consegna) è legata al processo di indagine e di rilevamento della struttura urbana e si incentra su quattro campi principali: il territorio e l'ambiente, la forma urbana, la struttura funzionale e la città e i pianiLa seconda tappa (seconda consegna) è focalizzata, da un lato alla costruzione di una mappatura (Sintesi critica) delle problematiche funzionali, ambientali e formali della città, dall’altro alla definizione di obiettivi strategici di riorganizzazione della città (Schema del Preliminare di piano),La terza tappa (per l’esame) avrà come oggetto l'individuazione delle regole di organizzazione funzionale e formale dei tessuti urbani, nonché la formalizzazione degli elementi strategici portanti della struttura urbana e degli spazi pubblici (Zonizzazione funzionale e Disegno di piano). Essa dovrà prevedere la costruzione di un nuovo assetto fondato su: il policentrismo, la costruzione di una sistema di spazi pubblici e di un sistema di differenti spazi verdi e la densificazione strutturante delle aree residenziali. Gli elaborati di analisi saranno redatti in scala 1:25000 e 1:10000, quelli di progetto in scala 1:10000 e 1:5000, con schizzi planimetrici e tridimensionali di approfondimento a scale appropriate.Modalità di esameL’esame è individuale e consiste in una verifica delle conoscenze innovative della progettazione urbanistica impartite nel corso teorico con il supporto della bibliografia di base, esposte con specifica cognizione nella presentazione del percorso di analisi e progettazione. Nonché nel giudizio qualitativo sulla struttura compositivo -funzionale del progetto di Piano• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaE. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, ( capitoli. 2, 3, 8, 9, 10, 11).E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (capitoli. IX, X, XI, XII, XIII).R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (capitolo. VII).A. Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995.R. Castro, S. Denissof, (Re)modeler. Metamorphoser, Le Moniteur, Paris 2005.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
E. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, ( capitoli. 2, 3, 8, 9, 10, 11). E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (capitoli. IX, X, XI, XII, XIII). R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (capitolo. VII). A. Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995. R. Castro, S. Denissof, (Re)modeler. Metamorphoser, Le Moniteur, Paris 2005. Bibliography E. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi, Roma 2001, (chapters 2, 3, 8, 9, 10, 11). E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (chapters IX, X, XI, XII, XIII). R. Cassetti, Roma e Lazio. L’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi, Gangemi, Roma 2006, (chapter VII). A. Cagnardi, Un nuovo senso del piano, Etaslibri, Milano 1995. R. Castro, S. Denissof, (Re)modeler. Metamorphoser, Le Moniteur, Paris 2005.
Canale: 4
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BIANCHI GIOVANNA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
1. consolidare gli aspetti culturali, metodologici e tecnici del progetto urbanistico come modalità specifica di interrogare, descrivere, concettualizzare, prefigurare e riorganizzare la realtà; 2. adottare un approccio sperimentale, pragmatico e incrementale di accompagnamento al piano, per costruire strategie articolate e contestualizzate nei processi di produzione dello spazio alla scala locale; 3. favorire un ragionamento progettuale integrato (contenuti morfologici e funzionali, sostenibilità e fattibilità sociale e tecnico-istituzionale, tecniche operative); 4. costruire e stratificare un sapere tecnico. Programma sintetico Il laboratorio propone come tema progettuale il ripensamento dello spazio del quotidiano quale occasione di rigenerazione della città contemporanea, rispondendo alla domanda di “buon abitare” in un’ottica multiscalare, il che comporta lavorare sulle prestazioni di prossimità del singolo tassello insediativo e, contemporaneamente, lavorare sulle relazioni funzionali e ambientali tra i singoli tasselli. Agli studenti è richiesto di elaborare uno strumento regolativo di natura programmatica (masterplan) con contenuti di esplorazione del campo di opportunità praticabili, di guida e di prefigurazione al fine di fornire una cornice di senso alle future trasformazioni urbane concentrate e diffuse, consentendone la costruzione graduale delle scelte. In tal senso, il masterplan ha caratteri di multiscalarità e di multi-operabilità; “mette in ordine” dispositivi descrittivo-interpretativi e tecnico-progettuali, costruiti in modo tecnicamente e localmente pertinente, diversamente combinati e selettivamente attivabili (contenuti specifici in funzione dei caratteri del luogo, del quartiere di contesto, degli obiettivi e delle prestazioni di progetto). Il masterplan, inoltre, delinea un percorso che lascia margini interpretativi e propositivi all’interno di un sistema di decisioni dove il soggetto pubblico stabilisce i temi rilevanti di scala urbana e, per alcune aree o questioni nodali, definisce le prestazioni dimensionali e morfologico-funzionali da soddisfare. L’attività degli studenti, che lavorano in aula in modalità di workshop, è supportata da una serie di contributi, finalizzati alle specificità richieste dal tema progettuale e dell’esercizio proposto, di natura sia disciplinare (teorica e tecnica) e sia metodologico-applicativa. Supporto alla didattica in uso PC e videoproiettore; messa a disposizione di materiali di carattere documentativo, bibliografico, normativo e manualistico nonché delle lezioni sulla piattaforma Moodle di e-learning Sapienza ![]() Indicazioni di lettura
(Date degli appelli d'esame)
Bianchi G. (2010), (a cura). Progettare la qualità nella città di tutti i giorni, Orienta Edizioni, Roma Bianchi G. (2014). “Sapere tecnico e progetto urbanistico per la città contemporanea” in AA.VV. Lectures # 2, Rdesignpress, Roma Bianchi G. (2014). “Costruire il piano per momenti diversi nel tempo e nello spazio: documenti preliminari alla progettazione e masterplans”, in Atti della XVII Conferenza SIU “L’urbanistica italiana nel mondo”, Planum, The Journal of Urbanism , vol. n. … in pubbl. Bravo L. (2014). “Spazi urbani e vita pubblica. Azioni ed esperimenti di ‘social engagement’”, UrbanisticaDossier n.6 Città Open Source, INU Edizioni, Roma Di Giovanni A. (2010). Spazi comuni, Carocci, Roma Gabellini P. (2010). Fare urbanistica, Carocci, Roma Palazzo D. (2008). Urban Design, Mondadori, Milano Secchi B. (2013). La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari Selicato F. (2010). Rotondo F., Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano
Canale: 5
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ZEVI SERGIO FABIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoPiattaforma elearning sapienza moodle 2.5.3+Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamento(Breve descrizione dell’obiettivo dell’insegnamento: max 70 parole)Il corso fornisce gli elementi teorico operativi e procedurali per la costruzione di un progetto di trasformazione del territorio urbano-metropolitano.Programma(Breve descrizione del programma dell’insegnamento: max 250 parole)Il Laboratorio sperimenta l’elaborazione di uno strumento urbanistico finalizzato a prefigurare la struttura formale e organizzativa di un contesto urbano e territoriale specifico di area vasta. Le discipline del Laboratorio affrontano i problemi di metodo, tecnici e normativi relativi alla progettazione urbanistica integrata con il progetto del verde urbano anche in relazione alla domanda sociale e agli esiti spaziali degli interventi proposti.Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaAA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000.Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000.Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996.Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008.Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992.Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999.Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998.Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977.Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999.Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959.AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959.AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964.AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986.AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996.AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001.Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive.
![]() Bibliografia AA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003 Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000. Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000. Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996. Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008. Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992. Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999. Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001 Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003 Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998. Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977. Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999. Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959. AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959. AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964. AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986. AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996. AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001. Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive Bibliography (Inserire bibliografia di riferimento: max 60 parole) AA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003 Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000. Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000. Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996. Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008. Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992. Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999. Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001 Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003 Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998. Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977. Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999. Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959. AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959. AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964. AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986. AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996. AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001. Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive.
Canale: 6
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MARIANO CARMELA
(programma)
La costruzione della città sulla città è tipica della fase più recente delle trasformazioni delle città, profondamente diversa da quella fase di crescita urbana caratterizzata dalla grande espansione con nuovi quartieri autosufficienti. La costruzione del progetto urbano non può fondarsi dunque che sulla ricerca del dialogo con il contesto fisico e sociale per definire un insieme organico di interventi sulla città che parte dalle opportunità che il luogo propone e che vanno individuate. Il progetto urbano non può esistere se non produce contesto; in altre parole se non produce tessuto urbano. Pertanto riveste una notevole importanza l’attenzione progettuale alla definizione dello spazio vuoto (pubblico o di uso pubblico), flessibile, variabile, adattabile e utilizzabile da modelli sociali in costante e rapido mutamento, capace di recepire l’articolazione e la varietà delle esigenze, dei comportamenti e delle nuove pratiche sociali tipiche della città contemporanea.L’obiettivo del Laboratorio di Urbanistica è quello di affrontare tale nuova e ambigua dimensione progettuale assumendo come campo di sperimentazione un’area della città di Roma, per la quale il PRG prevede un intervento di trasformazione urbana alla scala del Progetto urbano. L’attività del laboratorio, che si svolgerà prettamente in aula, consisterà in una esercitazione di progettazione che sarà affrontata attraverso le seguenti fasi: Fase di analisi 1. Approfondimento conoscitivo del territorio Fase di valutazione 2. Valutazione critica del territorio 3. Strategie, obiettivi e interventi Fase progettuale 4. Schema funzionale 5. Schema di assetto generale ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990. C. GASPARRINI, Il progetto urbano, Liguori, Napoli 2001. L.V. FERRETTI, L'architettura del Progetto Urbano, FrancoAngeli 2012 M. MARCELLONI, a cura di, Questioni della città contemporanea, FrancoAngeli 2005 |
10 | ICAR/21 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025857 -
IMPIANTI TECNICI
(obiettivi)
Il corso offre le soluzioni tecniche per il
comfort abitativo nell'edilizia. Benessere termico-acustico e visivo (Trasmittanza delle pareti; isolamento; ponti termici; intercapedini. Impianti di climatizzazione: caratteristiche energetiche degli edifici; carichi termici estivi ed invernali; schemi funzionali; filtrazione dell'aria; moto dei fluidi; tubazioni per la distribuzione dell'acqua.)
Canale: 1
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DE SANTOLI LIVIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, lavagna, gessoModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso intende fornire agli studenti le informazioni necessarie a caratterizzare un ambiente in termini di benessere termico, acustico e luminoso. Vengono applicate le misure volte al controllo dei parametri fisico-tecnici necessari per ricreare condizioni di comfort ambientale. Vengono forniti gli strumenti progettuali necessari per l’inserimento degli impianti tecnici sia all’interno di un edificio, sia su scala urbana. Particolare attenzione è dedicata alle problematiche dell’uso razionale dell’energia e ambientali.ProgrammaAnalisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energeticoLe caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizioBenessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici. Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impiantoRichiami. Le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misuraCarichi termici invernali ed estivi. Fabbisogno di energia primariaGli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizieClassificazione. Sistemi a tutt’aria a portata costante. Sistemi a tutt’aria a portata variabile. Sistemi misti aria-acquaIl diagramma psicrometricoMoto dei fluidi. Tubazioni per la distribuzione dell’acqua. Canalizzazioni per la distribuzione dell’ariaEsempio di dimensionamento dei Sistemi a tutt’aria e ad aria-acquaCentrali e sottocentrali termiche e frigorifere. Schemi funzionaliCriteri di progettazione e manutenzioneFiltrazione dell’ariaCaratteristiche dei sistemi filtrantiCriteri di scelta ed applicazioniImpianti ad energie rinnovabiliModalità di esame• Prova scritta• Prova oraleBibliografiaL. de Santoli, G. Moncada lo Giudice, Progettazione di impianti tecnici – MassonL. De Santoli, G. Moncada Lo Giudice, FISICA TECNICA AMBIENTALEBenessere termico, acustico e visivo - CEA Editrice
![]() TESTI DI RIFERIMENTO - REFERENCE BOOKS
(Date degli appelli d'esame)
Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999 Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013.
Canale: 2
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MANCINI FRANCESCO
(programma)
1. Analisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energetico
2. Le caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizio 3. Benessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impianto 4. Richiami: le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misura 5. Carichi termici invernali ed estivi - Fabbisogno di energia primaria 6. Gli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizie. Classificazione (Sistemi a tutt’aria a portata costante, Sistemi a tutt’aria a portata variabile, Sistemi misti aria-acqua) 7. Il diagramma psicrometrico 8. Moto dei fluidi (Tubazioni per la distribuzione dell’acqua, Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria, Esempio di dimensionamento dei sistemi a tutt’aria e ad aria-acqua) 9. Centrali e sottocentrali termiche e frigorifere - Schemi funzionali, Criteri di progettazione e manutenzione 10. Filtrazione dell’aria - Caratteristiche dei sistemi filtranti, criteri di scelta ed applicazioni 11. Impianti ad energie rinnovabili 12. Acustica: grandezze fondamentali, acustica dei suoni desiderati e indesiderati 13. Illuminotecnica: grandezze fondamentali, progettazione illuminotecnica di un ambiente interno. TESTI DI RIFERIMENTO Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999 Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013. MODALITA’ DI ESAME L’esame è orale. A supporto dell’esame è prevista un’esercitazione avente come oggetto la progettazione di un impianto di climatizzazione al servizio di un edificio scelto dallo studente. Gli argomenti dell’esercitazione sono: 1. Calcolo dei carichi termici sensibili invernali 2. Calcolo dei carichi termici sensibili estivi 3. Calcolo dei carichi latenti, invernali ed estivi 4. Calcolo delle portate di aria esterna di ventilazione 5. Scelta dell’impianto di climatizzazione 6. Schema di principio dell’impianto di climatizzazione scelto 7. Dimensionamento di massima dell’impianto In aggiunta, per un singolo ambiente si dovrà calcolare: 1. Il tempo di riverberazione con eventuale correzione se il valore non è ottimale 2. Il numero di apparecchi illuminanti per garantire il giusto valore di illuminamento ![]() Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999
(Date degli appelli d'esame)
Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013.
Canale: 3
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MANCINI FRANCESCO
(programma)
1. Analisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energetico
2. Le caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizio 3. Benessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impianto 4. Richiami: le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misura 5. Carichi termici invernali ed estivi - Fabbisogno di energia primaria 6. Gli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizie. Classificazione (Sistemi a tutt’aria a portata costante, Sistemi a tutt’aria a portata variabile, Sistemi misti aria-acqua) 7. Il diagramma psicrometrico 8. Moto dei fluidi (Tubazioni per la distribuzione dell’acqua, Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria, Esempio di dimensionamento dei sistemi a tutt’aria e ad aria-acqua) 9. Centrali e sottocentrali termiche e frigorifere - Schemi funzionali, Criteri di progettazione e manutenzione 10. Filtrazione dell’aria - Caratteristiche dei sistemi filtranti, criteri di scelta ed applicazioni 11. Impianti ad energie rinnovabili 12. Acustica: grandezze fondamentali, acustica dei suoni desiderati e indesiderati 13. Illuminotecnica: grandezze fondamentali, progettazione illuminotecnica di un ambiente interno. TESTI DI RIFERIMENTO Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999 Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013. MODALITA’ DI ESAME L’esame è orale. A supporto dell’esame è prevista un’esercitazione avente come oggetto la progettazione di un impianto di climatizzazione al servizio di un edificio scelto dallo studente. Gli argomenti dell’esercitazione sono: 1. Calcolo dei carichi termici sensibili invernali 2. Calcolo dei carichi termici sensibili estivi 3. Calcolo dei carichi latenti, invernali ed estivi 4. Calcolo delle portate di aria esterna di ventilazione 5. Scelta dell’impianto di climatizzazione 6. Schema di principio dell’impianto di climatizzazione scelto 7. Dimensionamento di massima dell’impianto In aggiunta, per un singolo ambiente si dovrà calcolare: 1. Il tempo di riverberazione con eventuale correzione se il valore non è ottimale 2. Il numero di apparecchi illuminanti per garantire il giusto valore di illuminamento ![]() Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999
(Date degli appelli d'esame)
Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013. |
8 | ING-IND/11 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1022854 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(obiettivi)
Interpretazione del comportamento di una struttura portante (verifica di sicurezza) secondo i metodi previsti dalla normativa tecnica e i più noti criteri diriferimento.
Sviluppo di progetto strutturale (relazione di calcolo ed elaborati grafici); manufatto in calcestruzzo.
Canale: 1
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MONTI GIORGIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoLezioni su PowerPointModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso si propone di fornire una panoramica teorico-pratica della progettazione di strutture in cemento armato. Particolare attenzione è rivolta al progetto eseguito in presenza di terremoti, visto che dal 2003 l’intero territorio italiano è dichiarato sismico. Le metodologie di progettazione considerate sono quelle all’avanguardia nel settore, in campo nazionale, europeo e internazionale. Si eseguirà il progetto completo di un edificio in cemento armato impiegando un software di ampio utilizzo nel mondo professionale.ProgrammaLe lezioni prevedono una fase iniziale di studio del comportamento degli elementi strutturali (travi, pilastri, pareti) in condizioni sismiche, cercando di trarre lezioni dai danni osservati in terremoti occorsi sul territorio italiano e all’estero. La descrizione dell’azione sismica sarà eseguita impiegando uno strumento grafico web-based che fornisce l’intensità del terremoto atteso a un determinato sito. Si introdurrà poi il metodo degli stati limite, che consente di identificare, per ciascun meccanismo resistente strutturale, la corrispondente equazione di progetto della capacità. La metodologia di progettazione è quella introdotta dagli EuroCodici e poi confluita nella Normativa Tecnica delle Costruzioni italiana (NTC-08), che prevede l’impiego dei coefficienti parziali di sicurezza, alla cui calibrazione è dedicata una parte concettualmente fondamentale del corso. La fase successiva riguarda la trattazione approfondita dei concetti della progettazione in capacità, che è alla base delle moderne filosofie di progettazione antisismica. In parallelo a tutte le fasi del corso, si porterà avanti il progetto di un edificio in cemento armato mediante l’impiego di un software specialistico la cui conoscenza sarà progressivamente acquisita attraverso lezioni dedicate.Modalità di esameL’esame consiste nella presentazione di un PowerPoint con la descrizione del progetto eseguito, nella redazione di una relazione di calcolo che ripercorra tutti i passi eseguiti, sia manualmente sia attraverso il programma di calcolo.• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaMezzina M., Fondamenti di tecnica delle costruzioni, UTET
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Mezzina M., Fondamenti di tecnica delle costruzioni, UTET Bibliography Mezzina M., Fondamenti di tecnica delle costruzioni, UTET
Canale: 2
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LIBERATORE DOMENICO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiezione delle lezioni.Modalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl Laboratorio si propone di fornire la comprensione della funzione e del comportamento della struttura nella costruzione. Esso si articola nella trattazione delle azioni sulle costruzioni, dei comportamenti che ne conseguono, delle verifiche di sicurezza, dei metodi per la progettazione e la realizzazione delle strutture.ProgrammaMateriali per uso strutturale: calcestruzzo e acciaio.Sicurezza e prestazioni attese di un’opera strutturale.Azioni sulle costruzioni: peso proprio, carichi permanenti non strutturali, carichi variabili, azione sismica, azioni del vento, azioni della neve, azioni della temperatura, azioni eccezionali.Strutture in calcestruzzo armato: analisi strutturale, valutazione della sicurezza, stati limite ultimi (sforzo normale, flessione, taglio, torsione), stati limite di esercizio, dettagli costruttivi. Cenni sulle strutture in calcestruzzo armato precompresso.Strutture in acciaio: stati limite ultimi (trazione, compressione, flessione, taglio, torsione, sollecitazioni composte), stabilità delle membrature, stati limite di esercizio, unioni bullonate, unioni saldate.Elementi di progettazione strutturale in zona sismica.Esercitazione: progettazione strutturale di un edificio di civile abitazione (analisi dei carichi, predimensionamento, analisi, verifica solai, travi, pilastri, fondazioni).Modalità di esame• Prova orale• Valutazione di un progettoBibliografiaMezzina, M., Raffaele, D., Vitone, A. (a cura di), Teoria e pratica delle costruzioni in cemento armato, Vol. 1 – Dalla concezione strutturale alle verifiche agli stati limite, CittàStudi Edizioni, Novara, 2007.Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), D.M. 14/01/2008, www.cslp.itCircolare 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, www.cslp.itDispense del corso in formato pdf disponibili sul sito elearning.uniroma1.it
![]() Mezzina, M., Raffaele, D., Vitone, A. (a cura di), Teoria e pratica delle costruzioni in cemento armato, Vol. 1 – Dalla concezione strutturale alle verifiche agli stati limite, CittàStudi Edizioni, Novara, 2007.
(Date degli appelli d'esame)
Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), D.M. 14/01/2008, www.cslp.it Circolare 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, www.cslp.it Dispense del corso in formato pdf disponibili sul sito elearning.uniroma1.it
Canale: 3
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FRANCHIN PAOLO
(programma)
Il corso si compone di due parti. La prima parte consiste di lezioni frontali ed esempi svolti dal docente, sui temi dell’analisi dello stato di deformazione e sollecitazione di strutture reali. Lo svolgimento dettagliato è riferito essenzialmente alle strutture in “calcestruzzo strutturale”, termine col quale si indica oggi l’insieme di cemento armato e precompresso, di gran lunga le più frequenti in Italia. Lezioni su temi supplementari, quali ad esempio le costruzioni in legno e in acciaio, possono essere svolte anche in funzione del tempo a disposizione e degli interessi specifici degli studenti in relazione ai progetti svolti. La seconda parte è quella progettuale, durante la quale gli studenti, in gruppi di 3 – 5 persone ciascuno, sviluppano un progetto di una struttura, che devono portare a termine entro la prima sessione utile di esami (giugno). Il tema viene concordato con gli studenti su una base architettonica, eventualmente corrispondente ad un proprio progetto compositivo, di cui già dispongono, in modo da affrontare direttamente l’esame della struttura. Gli elaborati sono in numero variabile tra le 10 e le 15 tavole, comprensive di quelle relative all’analisi della struttura e le verifiche di sicurezza svolte. Si richiede che gli studenti elaborino con continuità il lavoro di progettazione, entro il termine temporale del Laboratorio.
![]() Dispense del corso; Decreto Ministero Infrastrutture del 14/1/2008 e Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture del 2/2/2009 (è disponibile una versione integrata di Norme e Circolare presso la libreria del Genio Civile DEI, via Nomentana); Testi aggiuntivi: W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; M. Millais, Building Structures, EF&N Spon, 1997; A. Muttoni, J. Schwartz & B. Thurliman, Design of concrete structures using stress fields, Birkhauser; D.L. Schodek & M. Bechthold, Structures 6th edition, Prentice Hall, 2007
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 4
Canale: 5
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LUPOI ALESSIO
(programma)
INTRODUZIONE ALLE COSTRUZIONI, NUOVE ED ESISTENTI
Tipologie costruttive e materiali: Calcestruzzo, Acciaio, Legno Metodi di progetto: Metodo semiprobabilistico agli stati limite. Coefficienti di sicurezza dei materiali e delle azioni. Azioni: Carichi sulle costruzioni. Aleatorietà di carichi e resistenze. Descrizione delle azioni e combinazioni dei carichi. TEORIA DEL CEMENTO ARMATO Analisi sezionale: Comportamento sperimentale e meccanismi di rottura e duttilità. Flessione e Pressoflessione: Rottura bilanciata, fragile e duttile. Calcolo del momento ultimo. Progetto delle armature e verifica di resistenza. Dominio di interazione. Taglio: Calcolo delle tensioni tangenziali. Forza di scorrimento. Traliccio di Ritter-Morsch: armature per il taglio. Duttilità: concetto di cerniere plastica, curve Momento-rotazione e Forza-spostamento. ANALISI STRUTTURALE DI EDIFICI IN C.A. Trave continua. Telai piani. Setti e pareti. Solai e coperture. Fondazioni. Dimensionamento degli elementi strutturali: solai, travi e pilastri. Definizione dell’organismo strutturale resistente. Rigidezza strutturale. Calcolo delle sollecitazioni. Codici di calcolo agli elementi finiti. Progetto delle armature. Verifiche di sicurezza. INTERVENTI SULLE STRUTTURE ESISTENTI Rinforzo di travi e pilastri in c.a.. Rinforzi su elementi murari. ![]() Cosenza, Manfredi, Pecce. Strutture in cemento armato. Hoepli Editore.
(Date degli appelli d'esame)
Schodek. Strutture. Patron Editore, 2004. Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/1/2008).
Canale: 6
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PAGNONI TOMMASO
(programma)
Cenni di affidabilità strutturale
Aleatorietà delle azioni e delle resistenze; istogramma delle frequenze; curva gaussiana; stimatori di media, deviazione, e frattile per la distribuzione gaussiana; valori caratteristici. Ripasso concetti generali di analisi strutturale e funzionamento di strutture semplici Tensione e deformazione; legami costitutivi: determinazione sperimentale per calcestruzzo e acciaio; equazioni di equilibrio; sistemi di forze equivalenti, riduzione di un sistema di forze ad un punto; definizione e calcolo delle azioni interne N, T, M; funzionamento di schemi strutturali semplici: mensola, trave appoggiata, trave Gerber, arco a tre cerniere, fune soggetti a carichi uniformi, strutture reticolari. Cenni sul metodo degli Elementi Finiti Sperimentazioni numeriche su telai e strutture reticolari. Progettazione di strutture in cemento armato Il calcestruzzo: composizione e legame costitutivo; progettazione e verifica in flessione semplice, pressoflessione e taglio con il metodo degli stati limite. Progetto strutturale esecutivo di un edificio in cemento armato A partire da un tema assegnato, il progetto viene realizzato in gruppi di 3 studenti, e si svolge durante tutto il corso. Sono previste revisioni periodiche ed è richiesta la stesura di una relazione di calcolo dettagliata corredata da tavole illustranti il progetto esecutivo della struttura. Progettazione, realizzazione e collaudo di modelli sperimentali in piccola scala Gli studenti sono incoraggiati a cimentarsi in specifiche attività di modellazione sperimentale volte a stimolarne l’interesse, la creatività e a rafforzarne l’apprendimento teorico. ![]() Norme tecniche vigenti
(Date degli appelli d'esame)
Materiale distribuito durante il corso Renato Giannini, Appunti di Tecnica delle Costruzioni, disponibile su internet |
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ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV
(obiettivi)
Il Laboratorio affronta il progetto di un edificio approfondendo gli aspetti relativi alla conformazione dello spazio in relazione alla sua vivibilità e costruzione. A tale scopo le discipline del Laboratorio approfondiscono, a scala ravvicinata, i problemi relativi alla progettazione architettonica in relazione con il progetto degli impianti e con l’uso di tecnologie ambientali volte al risparmio energetico. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale: 1
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IPPOLITO ACHILLE
(programma)
Per fare in modo che lo studente possa confrontarsi direttamente e praticamente con temi attuali, concreti, e realizzabili, in un rapporto diretto con la realtà politico-amministrativa ed imprenditoriale, il tema specifico scaturisce dall’attività di ricerca scientifica operativa e si inserisce nel parco agricolo-urbano di Casal del Marmo, nel XIV Municipio del Comune di Roma, progettando una fascia di servizi terziari.
Il corso è suddiviso in due fasi propedeutiche tra loro. La prima si basa soprattutto su lezioni teoriche supportate da verifiche in aula attraverso ex-tempore ed esercitazioni. Sarà approfondito il tema del paesaggio. Saranno delineati i criteri necessari per valutare le componenti naturali ed antropiche attraverso un processo metodologico di lettura critico-conoscitiva che consenta di comprendere le leggi del divenire della realtà alle diverse scale, dalla più elementare del giardino, agli spazi del verde pubblico urbano, alle costituzioni di ambiti territoriali. La seconda si basa sul lavoro di progettazione nel laboratorio in aula, suffragato da brevi lezioni teoriche atte a fornire informazioni e nozioni relativamente al tema progettuale. Nel rapporto con il paesaggio urbano, prima di iniziare l’iter progettuale è necessaria una ricerca per approfondire l'analisi conoscitiva dei sistemi e del contesto in cui si inserisce l’area ed il tema. È necessario anche approfondire le tematiche sugli aspetti formali, intesi come espressione dei diversi linguaggi architettonici del panorama contemporaneo, inserendosi nel dibattito internazionale più ampio ed attuale, ponendo particolare attenzione alla riqualificazione ed alla trasformazione della città, in un preciso ambito operativo e in stretto rapporto con l'espressione linguistica. ![]() • libro di testo:
(Date degli appelli d'esame)
- IPPOLITO A. M., Il paesaggio urbano contemporaneo. Letture e prospettive, Milano 2013 • altre pubblicazioni base e di riferimento - IPPOLITO A. M., l’Archinatura, Milano 2010 - IPPOLITO A. M., Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze 2006 - ZAGARI F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Melfi 2013
Canale: 2
Canale: 3
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SAGGIO ANTONINO
(programma)
Questo Laboratorio di progettazione ha lo scopo di coinvolgere gli studenti nella progettazione di un edificio di media complessità inserito in un vuoto urbano della città di Roma. La particolarità del Laboratorio consiste nel rapporto che si instaura tra il programma, l’area di progetto, i previsti occupanti e l’insieme di aspetti teorici e pratici della progettazione architettonica e urbana che vengono affrontati in questo corso.
Il programma del progetto ricade nel grande ambito della Mixité. Propone di conseguenza una combinazione di attività diverse organizzate a partire da una forte idea d’uso, una driving force che motiva il progetto e la sua necessità nella città di contemporanea nei termini generali, e nell’area di progetto in particolare. Ogni studente sceglierà un’area specifica per il proprio progetto in un Vuoto urbano - “Urban Void” - localizzato nel settore nord della capitale lungo le aree interessate dal Fiume Tevere già pre-scelte dalla docenza. In questa area svilupperà il proprio programma in stretto rapporto con la docenza, ma anche con un promoter o cliente virtuale. Il corso si organizzerà in cicli tematici successivi che dalla scelta dell’area al programma ai concetti spaziali, distributivi ed espressivi vedrà sempre una o più lezione teoriche, revisioni personali e collettive e consegne progressive. Il complesso intreccio delle prassi promosse dal corso di appoggeranno al sito, alle mappe google V, da un blog del corso v. e anche all’insieme di blog di ciascuno studente in una fitta rete di condivisone necessaria ad affrontare una esercitazione progettuale oggi. Il corso prevede un pre esame alla fine di giugno e si chiude con una unica sessione di esame il 21 e 22 Luglio 2015 In sintesi i progetti redatti in questo laboratorio, già ampiamente pubblicati su carta (vedi Bibliografia) e sul Web, intendono promuovere la realizzazione di micro architetture che si basano su sei caratteristiche chiave: - la creazione di programmi d’uso innovativi basati sul concetto di “Mixité” - la valorizzazione di ambiti abbandonati o sotto utilizzati della città - lo studio di nuovi approcci dal punto di vista bioclimatico e ambientale - l’utilizzazione dell’informatica nella diffusione e co-responsabilizzazione del progetto - l’attivazione di rapporti concreti con possibili partner del progetto considerati come attori irrinunciabili nel contesto sociale ed economico della città - il contributo ad un ruolo professionale del progettista quale portatore di un ruolo “Pro-Active” nella società contemporanea. Naturalmente la forza dei circa Quattrocento progetti realizzati sino ad oggi con questa impostazione non risiede nei singoli aspetti sopra elencati, ma nel loro intreccio sinergico che è la caratteristica peculiare di ogni sforzo nell’ambito disciplinare della Progettazione architettonica e urbana. Aspetti teorici Nella didattica della progettazione riteniamo centrale lo sforzo di colmare la separazione tra una fase analitica (le conoscenze) e una fase sintetica (la progettazione). Il rischio è avere da una parte la settorializzazione dei contributi specialistici, quasi fino alla loro stessa ineffettualità nello sviluppo delle decisioni, e dall'altra una «aura» del momento progettuale. scopo del corso è al contrario rendere gli studenti consapevoli degli strumenti, delle tecniche, dei concetti e dei "ferri del mestiere" del fare progettuale. Da questo punto di vista il corso si tenta di porre dentro la categoria della “strumentalità” progettuale. una strumentalità che lega sempre il momento teorico agli effettivi strumenti progettuali per affrontare gli argomenti proposti. A tale fine anche i contributi dei moduli di Impianti e di Igiene edilizia e Ambientale verranno a fare parte integrante della strutturazioni del Laboratorio in un continuo ciclo di approfondimento e verifica. Il metodo di conduzione del Laboratorio è basato su una filosofia didattica di origine deweyiana la cui base consiste nel tentativo di non scindere la fase di Analisi (cioè la trasmissione di una serie di conoscenze e problematiche legate al tema) dalla fase di Sintesi (cioè l'elaborazione del progetto). Il metodo di Ipotesi-verifica lega le decisioni progettuali alle analisi lungo tutto il periodo del corso e in tutto il processo progettuale: la raccolta di nuove in formazioni (cioè le lezioni ex cathedra, i seminari, le letture, le visite eccetera) sono strutturate in cicli tematici successivi in rapporto al maturarsi e approfondirsi delle ipotesi progettuali. Le informazioni creano così un momento di verifica, un «test», per le ipotesi progettuali mano a mano formulate e impongono modifiche e affinamenti successivi del progetto. Deriva da questa impostazione il fatto che il corso risulti diviso in diversi cicli tematici. Ogni ciclo si compone di una o più lezioni ex-cathedra, revisioni individuali, un seminario collettivo con la presentazioni di ipotesi progettuali. I cicli fondamentali sono i seguenti: 1. La città e i vuoti urbani 2. Il luogo 3. Il programma d'uso, il concetto di Mixité e il promoter 4. L'articolazione degli spazi e dei volumi la Scacchiera di progetto 5. Il Sistema costruttivo e ambientale 6. Il Sistema distributivo e la conquista del centro 7. Il Sistema espressivo e le cinque categorie della visione 8. La Sintesi progettuale Aspetti organizzativi L'obbligo di frequenza da parte degli studenti sarà controllato. L'uso del calcolatore elettronico portatile è considerato strumento di particolare utilità all'interno di questo corso e per le sue particolari modalità si consiglia l'uso del programma Sketch up, che ha una versione light scaricabile gratuitamente. http://it.sketchup.com/. Allo stesso tempo la creazione di un blog individuale è richiesto come strumento di rapporti con gli altri studenti, di consegna e di approfondimento del progetto. Si consiglia la creazione attraverso https://www.blogger.com/ Modalità d'esame Nel laboratorio vi è obbligo di frequenza e si accede all'esame finale avendo presentato e superato ciascuno degli otto cicli sopra indicati. I materiali per sostenere l'esame sono: 1. Un portfolio dettagliato che contiene la sintesi delle lezioni, delle letture, degli studi e delle ipotesi progettuali redatte in ciascun ciclo didattico. 2. Una serie di elaborati grafici, di cui sarà oltre dettagliato il contenuto, e che sintetizzano insieme a un plastico la proposta progettuale e i principali aspetti della proposta 3. Un blog attivo e funzionante come elemento di presentazione discussione approfondimento Lo studente dovrà rivelare una sufficiente padronanza del materiale presentato nel laboratorio e il l'elaborazione di una proposta progettuale adeguata agli obiettivi. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
La bibliografia specifica a ciascun ciclo sarà fornita contestualmente allo svolgersi dell'attività didattica. I seguenti volumi sono ausili e supporti fondamentali per un efficace sviluppo delle tematiche progettuali del corso “Urban Green Line” una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro. Lulu.com 2edizione 2014 in biblioteca, libreria e LinkEpub * UrbanVoids, UrbanVoids™ Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma, lulu com 2010 LinkEpub * Antonino Saggio &Scanner@Nitro, Roma a_venire, progetti per una citta dell'informazione e della storia vita, Aracne editori, Roma 2009 anche http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/roma/ LinkEpub Antonino Saggio, Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica, Carocci, Roma 2010 Link epub Antonino Saggio, Progettare La residenza, Lulu edizioni 2013 a stampa e o in Biblioteca LinkEpub
Canale: 4
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BELIBANI ROSALBA
(programma)
Il progetto d’architettura ha il compito di risolvere la complessità e la relazione tra diversi ordini di problemi; è la risposta concreta all’esigenza di nuovi spazi e funzioni per migliorare la qualità dell’abitare e dell’ambiente naturale e urbano, con la responsabilità di un uso parsimonioso del suolo.
La città contemporanea offre molte occasioni per progetti sostenibili di nuovi edifici, che concentrino le attività e diano qualità allo spazio aperto e costruito: infill e nuove inclusioni recuperano le smagliature, cellule di diversa natura rimarginano tessuti consolidati, riempiono il tessuto urbano, rinnovandolo. Queste impollinazioni restituiscono alla collettività parti di città abbandonate e impropriamente utilizzate, rigenerano quartieri e strade con nuova linfa e attivano energie inedite. Le aree marginali, interstiziali, disomogenee e abbandonate, presenti nelle nostre città, divengono valori, occasioni, luoghi nei quali innescare processi di nuova espressività urbana. L’esperienza progettuale dello studente è indirizzata verso: - l’analisi del rapporto tra progetto e luogo; - l’analisi delle tecniche del procedimento compositivo, mettendo in luce la complessità del processo progettuale dove l’abilità pratica e la teoria si nutrono reciprocamente; - l’attenzione a tutti gli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale del progetto che orientano la soluzione architettonica; - l’alfabetizzazione ecologica quale principio centrale dell’educazione al progetto ecologico. Si richiede il progetto di un edificio essenzialmente residenziale che deve anche rappresentare un polo attrattivo per le varie realtà del quartiere e, come incubatore di attività, ospiterà in continuo avvicendamento, un dinamico mixitè funzionale quali attività private, imprese giovanili e strutture commerciali, servizi e spazi collettivi. Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e attività progettuali in aula e durante il suo svolgimento sono previste continue revisioni che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti e tre consegne. - La prima consegna, un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A2, conclude una fase di lavoro incentrata sulla lettura del contesto, del tessuto edilizio e del rapporto tipo/morfologico. Il progetto, attraverso il confronto con la situazione planimetrica dell’area, deve definire il rapporto tra gli elementi di permanenza della struttura urbana e un’autonoma ricerca progettuale di scelte volumetriche e architettoniche. - La seconda parte del Laboratorio riguarda lo sviluppo del progetto di massima: si definiscono i caratteri dell’edificio, le funzioni, l’impianto e l’innovazione tipologica, l’organizzazione degli spazi collettivi, le varianti spaziali e quantitative con attenzione al carattere flessibile dell’impianto tipologico e al sistema strutturale congruente. È previsto un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A1. - La terza e ultima fase riguarda la progettazione esecutiva dell’edificio e della corte con la scelta dei materiali adatti al linguaggio. Lo studente dovrà tenere un album di studio dove raccogliere ragionamenti, riflessioni, schizzi, suggestioni, immagini, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici. La verifica finale prevede la consegna di un plastico definitivo comprensivo della corte e due tavole A1. Il Laboratorio prevede per la verifica dell’avanzamento dei lavori tre consegne intermedie che, insieme alla verifica della presenza, effettuata giornalmente con la firma, permettono di confermare la presenza attiva dello studente nel Laboratorio e la sua ammissione all’esame. L’attività termina con una valutazione finale basata sulle esercitazioni prodotte durante il Laboratorio, sulla presentazione finale e sulla discussione del progetto, considerato come momento di un percorso di conoscenza, e sulla discussione orale dei temi trattati nel testo proposto. Il progetto, definito in ogni sua parte, dovrà essere presentato alle scale opportune, in 4 o 5 tavole formato A1 e descritto in un plastico in scala 1:200. Gli elaborati grafici, corredati di una relazione descrittiva delle scelte progettuali, prevedono: - planimetrie generali e profili 1:200; - una planimetria generale con la corte, progettata nelle sue componenti 1:200; - piante di tutti i piani, sezioni e prospetti 1:200; - almeno due piante rappresentate 1:100; - un dettaglio architettonico 1:50; - render, assonometrie e rappresentazioni tridimensionali; - proposta dei materiali, di una palette dei colori e delle essenze utilizzate nella corte; - modello volumetrico 1:200. ![]() Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura- Città Studi ed.
(Date degli appelli d'esame)
A. de Botton, Architettura e Felicità, Guanda P. Gregory, 7+1 Lezioni di Architettura, Prospettive, Roma 2014 H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, Roma, Bari 1996 L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996. Roberto Secchi, L’architettura degli spazi commerciali - Officina edizioni, 1991 Marco Vitruvio Pollione, De Architectura. Libri X, trad. di Franca Bossalino, Edizioni Kappa, 2002
Canale: 5
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FERRETTI LAURA VALERIA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Cartografia formato raster dell’area di studio, materiali e/o comunicazioni del docente in formato ppt disponibili su dropbox Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il corso si propone di lavorare in modo specifico sulla relazione tra architettura e spazio urbano permettendo allo studente di affrontare la scala intermedia della progettazione, dimensione che consente di collegare l’organismo architettonico alla città. Al termine del corso ci si attende che gli studenti abbiano acquisito conoscenza delle problematiche e dei temi legati al progetto dello spazio urbano e dello spazio pubblico, nonché la capacità di affrontare il progetto in modo interscalare. Programma Il corso intende collocarsi all’interno di un contesto “reale". Il tema è uno degli Ambiti di Valorizzazione previsti dal nuovo Piano Regolatore di Roma. Il progetto dovrà analizzare le indicazioni del piano e inquadrare in modo critico l'intervento all'interno degli strumenti da questo previsti. Si dovrà progettare la riorganizzazione dell'area, attraverso la demolizione e ricostruzione dei manufatti, realizzando un intervento di edilizia sociale e mista con l'introduzione di alcune funzioni non residenziali per la rivitalizzazione della zona. Alla definizione della proposta progettuale concorreranno due livelli: il primo è la dimensione urbana che consentirà di definire i vincoli del progetto in relazione al suo ruolo nella città e di stabilire i cardini della nuova organizzazione dei luoghi; il secondo approfondirà e verificherà fino alla scala architettonica gli elementi emersi dalla prima fase. In questo modo si orienteranno gli studenti a comprendere il passaggio di scala come procedimento continuo di dialogo dal grande al piccolo e dal piccolo al grande, la relazione determinante tra spazio esterno e costruito - tra pieno e vuoto - e si consentirà agli studenti di misurarsi con il tema della progettazione dello spazio pubblico e semi-pubblico necessariamente previsto all’interno del progetto. L’organizzazione del laboratorio è basata su lezioni ed attività in aula. Le lezioni hanno l’obiettivo di introdurre al tema del corso attraverso l’approfondimento delle questioni legate al tema della costruzione del tessuto, alla progettazione degli spazi pubblici, al tema della riqualificazione urbana. L’attività in aula sarà divisa in due fasi. La prima è finalizzata al lavoro di analisi del sito per mettere a punto un masterplan motivato; nella seconda fase, il masterplan deve essere verificata attraverso il progetto di architettura, ricalibrato e verificato di nuovo fino a raggiungere la migliore conformazione. Modalità di esame L’esame avverrà con una prova unica e consisterà in: - una illustrazione degli elaborati progettuali - una interrogazione sui contenuti delle lezioni e della bibliografia del corso. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. LYNCH, Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, 1990. FERRETTI L.V. L'architettura del Progetto Urbano , Franco Angeli 2012 IPPOLITO A.M. Il parco urbano contemporaneo: notomia e riflessioni, Alinea, 2006 MARIANO C. (2012), Progettare e gestire lo spazio pubblico, Editore Aracne, 2012 MATTOGNO C. (a cura di), Idee di spazio, lo spazio nelle idee, Franco Angeli, 2002 REALE L. Densità, città, residenza, Gangemi, 2008 WALLACH R. La Strada - Elemento costitutivo della qualità urbana, Gangemi, 2001
Canale: 6
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VALENTIN NILDA MARIA
(programma)
Tema del corso:
PREESISTENZA E INNOVAZIONE – RIQUALIFICAZIONE E PROGETTO DI UN CENTRO CULTURALE E CASSA DELLO STUDENTE NELL’AREA DELL’EX STABILIMENTO MIRA LANZA A ROMA. La finalità del corso è quella di sensibilizzare lo studente sulle problematiche della riqualificazione della preesistenza nei contesti più o meno urbanizzati della città attraverso interventi di restauro, riuso, sostituzione o addizione dei manufatti esistenti. Particolare attenzione viene posta anche alla progettazione degli spazi aperti. Il corso, in particolare, propone la riqualificazione e valorizzazione dell’area dismessa dell’ex complesso industriale Mira Lanza, storica azienda italiana produttrice di candele, saponi e detersivi, quale esempio di archeologia industriale, e oggi in totale stato di degrado. L’obiettivo è avviare il recupero e il riuso degli edifici abbandonati proponendo sia una serie di attività residenziali e culturali, che lo sviluppo di un nuovo parco urbano che possa integrare l’area con la città. Il luogo dell’intervento, localizzato nella zona Ostiense-Marconi, fa parte della vecchia area industriale a sud del centro storico di Roma che negli anni venne inglobata dalla crescita della città. L’area è caratterizzata dalla presenza di una serie di edifici dismessi di fine ‘800 - inizio ‘900 quali gli ex Mercati Generali, la Centrale Montemartini, il Gasometro, l’Italgas, tra tante altre strutture, distribuite su entrambe le sponde del fiume Tevere. In tutta questa zona è stato avviato nel 1995 lo sviluppo del progetto urbano “Ostiense-Marconi” riguardante sia la realizzazione di una parte del parco Tevere Sud che il recupero e riuso di alcuni vecchi stabilimenti industriali, nonché la costruzione di nuovi edifici che introducono in questa zona nuovi servizi pubblici, attività terziarie, attività culturali e attrezzature universitarie quali il Rettorato, la Facoltà di Architettura e la Facoltà di Giurisprudenza della Università di Roma Tre. L’area di progetto, situata sul Lungotevere Vittorio Gassman, tra il Ponte della Industria e il Ponte della Scienza nel Quartiere Portuense, è circondata da una zona residenziale compatta nonché da una serie di strutture terziarie, ricettive e religiose di quartiere. Il settore, in particolare, si riconosce per la presenza non solo degli stabilimenti abbandonati dell’ex Mira Lanza e dell’attuale Teatro India, che occupa dal 1999 l’ex Saponificio della vecchia industria, ma anche da una estesa zona a verde dove recentemente stati rinvenuti importanti reperti archeologici. Tutto lo stabilimento, attivo a Roma tra il 1918 al 1955, è un singolare esempio di archeologia industriale da studiare e analizzare al fine di individuare le strategie di recupero e nuova costruzione all’interno di un dialogo tra preesistenza e innovazione. La visione che si ha di quest’area è quella di presentarsi come un vuoto urbano abbandonato da parte delle istituzioni. Infatti non si sono mai stati intrapresi interventi di trasformazione e di riqualificazione che potessero avere una funzione di rilancio urbano della zona. Tra le proposte per questa zona si ricorda il progetto per la Casa dello Studente del 2013, fermato dopo il ritrovamento di reperti archeologici, nonché diversi progetti per il Parco Papareschi. Nel periodo 2014-15 è stata avviata una progettazione partecipata con i cittadini del quartiere organizzata dal Municipio Roma XI “Arvalia – Portuense”. Le varie iniziative non hanno prodotto finora soluzioni soddisfacenti e sostenibili per le necessità del quartiere e dei cittadini. Gli obiettivi del corso consistono pertanto nello sviluppo di un progetto unitario a scala urbana che possa offrire non solo nuovi spazi residenziali per studenti e aree per attività sociali e culturali, ma anche nuovi spazi a verde mancanti nel quartiere. Il nuovo intervento dovrà essere analizzato secondo due scale di approfondimento: • La scala urbana che prevede la riqualificazione e l’integrazione di un’area dismessa e lo sviluppo di un parco urbano all’interno di un contesto contraddistinto da un tessuto residenziale compatto e dalla presenza del fiume Tevere e dei reperti archeologici. • La scala architettonica per quanto riguarda il recupero e il riuso di alcuni edifici esistenti nonché la progettazione di nuove strutture inerenti le nuove funzioni. Procedure e modalità di svolgimento del laboratorio All'interno di questa tematica generale si terranno lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali mirate ad approfondire lo sviluppo e la gestione di un progetto complesso. - Si analizzeranno le trasformazioni urbanistiche, storiche e di riqualificazione della zona in questione. - Verranno esaminati progetti di riqualificazione di aree dismesse in Italia e all’estero. - Verrà approfondito il progetto del giardino e dei parchi in tutte le sue scale. - Si approfondirà il concetto di valorizzazione delle strutture archeologiche per permetterne l’integrazione all’interno del tessuto urbano. Saranno previste delle consegne intermedie di elaborati al fine di permettere allo studente di ideare e costruire gradualmente un progetto complesso secondo almeno dieci parametri quali: - il rapporto del progetto nel contesto; - l’organizzazione degli spazi funzionali e loro dimensioni; - la costruzione dei nuovi volumi; - le geometrie generatrici e ordinatrici del progetto; - il sistema degli accessi, i percorsi connettivi e distributivi interni ed esterni; - le spazialità interne ed esterne del progetto; - lo sviluppo e la valorizzazione degli spazi aperti; - i sistemi costruttivi; - la sostenibilità ambientale e sociale; - il linguaggio dell’architettura contemporanea. In sintesi, Il corso si propone come obiettivo l’acquisizione da parte dello studente delle conoscenze necessarie all’elaborazione del progetto di architettura alle varie scale d’intervento - dall’inserimento nel luogo, alla dimensione architettonica, a quella del dettaglio, - attraverso lo sviluppo di una metodologia progettuale che lo abiliti a operare un’autentica ricerca sulle relazioni che connettono le procedure dall’ideazione-sperimentazione architettonica a quelle costruttive. Modalità di svolgimento degli esami L’esame sarà individuale e consisterà nell’elaborazione di una serie di tavole formato A1 nelle quali verranno approfonditi, oltre al tema del progetto, l’inquadramento territoriale, quello storico e lo sviluppo dell’idea progettuale. Testi e riferimenti bibliografici I documenti dell’area e i materiali grafici, saranno disponibili all’interno del corso. Lo stesso vale per la bibliografia di riferimento. ![]() Testi e riferimenti bibliografici
(Date degli appelli d'esame)
I documenti dell’area e i materiali grafici, saranno disponibili all’interno del corso. Lo stesso vale per la bibliografia di riferimento. |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo studente dovrà sostenere due insegnamenti per un minimo di 12 cfu. - - A SCELTA DELLO STUDENTE |
12 | 150 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1035700 -
METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE ECONOMICA
(obiettivi)
La disciplina si prefigge l’inquadramento generale delle fondamentali tematiche della scienza della valutazione, prospettandone i più recenti sviluppi teorico-metodologici con ampi riferimenti internazionali. Rientrano nelle nozioni innovative le risposte che, negli ultimi decenni, la disciplina ha dato alle questioni poste dall’economia della cultura e dell’ambiente, dai principi dello sviluppo sostenibile, dai fattori di complessità dei grandi progetti d’intervento, dalla globalizzazione e dall’inefficienza dei mercati immobiliari. Nello specifico, la disciplina fornisce gli strumenti teorico-metodologici per tre ambiti operativi: a) la valutazione di beni immobiliari, sviluppata con procedimenti scientifici ed estesa alle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali; b) la valutazione di fattibilità dei progetti complessi, eseguita durante l’elaborazione progettuale e nella fase ideativa/preliminare, quest’ultima vista come momento di valenza strategica rispetto alla strutturazione complessiva del progetto e alla relativa attuazione; c) la valutazione nel management dei processi della produzione insediativa: dalla progettazione dell’intervento, all’esecuzione dei lavori, all'esercizio delle opere. L’insegnamento della materia si compone di quattro aree tematiche: a) Principi di economia e metodologia della valutazione: si trattano nozioni di micro e macroeconomia nonché i fondamenti di metodologia della valutazione necessari per la formulazione di giudizi di valore e giudizi di scelta; b) Valutazione dei beni immobiliari: si affrontano le valutazioni per operare nel settore dei beni esclusivi e inclusivi nonché gli strumenti finanziari che ne strutturano l’investimento; c) Metodi e tecniche di valutazione di progetti, piani e programmi: sono esposti metodi e tecniche di valutazione nell’attività di progettazione, pianificazione e programmazione, evidenziando le relative problematiche applicative; d) La valutazione nel management dei processi di produzione insediativi: sono riguardate le attività di gestione connesse all’intero processo di produzione insediativa, individuando nodi decisionali e procedure di valutazione per operare scelte razionali nelle fasi di progettazione dell’intervento, realizzazione dei lavori ed esercizio delle opere.
Canale: 1
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CAMPO ORAZIO
(programma)
FONDAMENTI DI ECONOMIA • Principi di economia L’economia come momento fondante nella formazione dell’architetto. Le teorie economiche; I bisogni, l’utilità e i beni economici; Il progetto come riposta ai bisogni individuali e collettivi della società. La produzione e i fattori del processo produttivo; La produttività; Il prezzo dei fattori e il costo di produzione; La teoria della rendita e la rendita urbana; Il mercato e le sue forme; Il mercato dell’edilizia abitativa; La centralità del piano di intervento e delle scelte economiche da intraprendere per soddisfare i bisogni, espressi dal committente, e mettere in atto il processo produttivo per realizzare il bene: investimento (individuale, imprenditoriale, pubblico) e la scelta fra investimenti alternativi • Elementi di macroeconomia Il sistema economico e il reddito nazionale; Funzione degli interventi di trasformazione insediativa nel sistema economico, e le sue correlazioni con il reddito nazionale. Lavoro, credito e progresso tecnico nei processi produttivi; Investimenti privati e pubblici, investimento sociale; Interventi dello Stato, programmazione economica, processi di sviluppo urbano e territoriale TEORIA E METODOLOGIA ESTIMATIVA • Principi dell’estimo Il principio di dipendenza del valore dallo scopo della stima; Unicità del metodo estimativo basato sulla comparazione; La previsione nel giudizio di stima; il prezzo quale fondamento del giudizio di stima; La teoria dell’ordinarietà. • Procedimenti di stima diretti (sintetici) e indiretti (analitici) • Mercato immobiliare, mercato delle costruzioni e le relative fonti informative • Elementi di matematica finanziaria • Criteri di stima Stima del valore di mercato; Stima del costo di costruzione; Stima del valore di trasformazione e valutazione di fattibilità del progetto; Stima del valore di surrogazione; Stima del valore complementare ESTIMO ED ECONOMIA TERRITORIALE • Razionalizzazione delle scelte del progetto per una trasformazione insediativa di qualità Il documento preliminare alla progettazione, I diversi livelli del progetto come momenti di approfondimento di scelte già delineate, la progettazione come momento di sintesi del ciclo del progetto/intervento e di valutazione del suo ciclo di vita economico. Processi decisionali e complessità del progetto; La realizzazione del progetto; Gestione in fase di esercizio del progetto. • Realizzazione delle opere pubbliche/private Attuazione interventi edilizi; Programmazione triennale e annuale; Catasto, limiti al diritto di proprietà ed Esproprio per pubblica utilità; La concessione e l'autorizzazione edilizia; Appalti pubblici, Direzione dei lavori e collaudo delle opere (Dlgs 163/2006 e ssm), Il contributo straordinario; • Metodologie per la valutazione della convenienza del progetto Teoria della soglia, Studi di fattibilità (SDF); Analisi costi ricavi; Analisi costi benefici (ACB), Analisi multicriteri (AMC) ![]() Di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma
(Date degli appelli d'esame)
Forte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano
Canale: 2
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Tajani Francesco
(programma)
NOZIONI DI MICROECONOMIA E MACROECONOMIA
● Definizioni fondamentali. ● La teoria del consumatore. ● La teoria dell’impresa. ● Il mercato e lo scambio: domanda, offerta, formazione del prezzo. ● Le principali forme di mercato. ● I tre problemi macroeconomici principali: inflazione, disoccupazione e crescita economica. ● Macroeconomia e politica economica. ● Il prodotto interno lordo reale. ● La crescita economica. ● Fluttuazioni economiche: arretramenti temporanei e riprese. ● Teoria della crescita economica e teoria delle fluttuazioni economiche. ● Politica fiscale e politica monetaria per la crescita di lungo periodo e per le fluttuazioni economiche. NOZIONI DI MATEMATICA FINANZIARIA ● Definizioni fondamentali. ● Il trasferimento dei capitali nel tempo. ● L’accumulazione in uno stesso istante di importi finanziari. VALUTAZIONE DEI BENI IMMOBILIARI ● Definizioni fondamentali. ● Gli aspetti economici di un bene. ● I principi fondamentali dell’Estimo. ● Le fasi della stima. ● I procedimenti di stima. ● La stima dei fabbricati Esempi: stima diretta e stima indiretta per capitalizzazione dei redditi del valore di mercato di un immobile urbano. ● La stima delle aree fabbricabili. Esempi: giudizio di convenienza economica e stima del valore di mercato di un’area fabbricabile col valore di trasformazione. ● La stima di immobili “speciali”. LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI ● Il concetto di progetto. ● L’allocazione delle risorse. ● Investimenti diretti ed indiretti. ● Investimenti strutturali e marginali. ● Scelte di alternativa tecnica, di priorità temporale, programmatiche. ● Fattibilità tecnica, fattibilità economica e fattibilità finanziaria. ● La valutazione economica dei progetti come strumento di politica economica. ● Giudizio di convenienza alla realizzazione di un progetto. ● Le tecniche di valutazione. ● L’analisi costi-benefici. ● Valutazione in condizioni di rischio e valutazione in condizioni di incertezza. ● Indicatori di performance. ● Fattori che influenzano i risultati della valutazione. LA VALUTAZIONE NEL MANAGEMENT DEI PROCESSI DI PRODUZIONE ● Le opere pubbliche: gli attori del processo edilizio, riferimenti normativi, pratica professionale. ● Richiami della definizione di costo di produzione e sua specificazione nl caso delle opere edili. ● Valutazione dei costi: tipi, momenti (ex ante, in corso, ex post) e finalità corrispondenti. ● Il costo globale e le sue componenti. Il costo globale e i suoi effetti sulla progettazione. Riferimenti normativi. Il piano di manutenzione. ● Attori e figure del processo edilizio: caratteristiche, competenze, finalità. Il committente. Il progettista. L’appaltatore e il rischio d’impresa. Il subappaltatore e il subappalto. Il responsabile del procedimento. Il direttore dei lavori. Schema riepilogativo dei rapporti tra gli attori del processo edilizio. ● Tipologie di committenza: pubblica, mista, privata. La programmazione dei lavori pubblici. Tipologie dei progetti: una macroclassificazione rispetto ai tipi di committenza e alle variabili di carattere economico. Le funzioni della stima dei costi del progetto. ● Il ciclo del progetto: dalla ideazione alla gestione dell’opera. Fasi del progetto, contenuti, elaborati, riferimenti normativi, strumenti di stima del costo e corrispondenti tolleranze. Schema riepilogativo. ● Introduzione alla stima sommaria (o sintetica) del costo di costruzione. La stima sommaria del costo di costruzione. I passi della stima sintetica. Stima sintetica mono e pluriparametrica. Alcuni esempi di stima sommaria del costo di un manufatto edile. Strumenti operativi. ● Documenti di contratto. Il capitolato generale, il capitolato speciale d’appalto, l’elenco dei prezzi, il cronoprogramma dei lavori. ● La revisione dei prezzi. Il cronoprogramma dei lavori: caratteristiche, funzioni e riferimenti normativi. ● Alcuni precisazioni terminologiche. I documenti e le fasi del Computo metrico estimativo (CME). La scomposizione dell’opera in parti: la classificazione. Criteri di scomposizione. Il calcolo delle quantità: il computo metrico. Legami tra costo di produzione e quantità. Le norme di misurazione. Influenza delle norme di misurazione sulla stima del costo. La determinazione dei prezzi unitari: L’elenco dei prezzi. Il CME. Relazioni tra le fasi del CME. ● Determinazione dei prezzi unitari: procedimento sintetico e analisi del prezzo. I prezzari: tipi, contenuti e modalità di costruzione. ● La stima dei lavori e il quadro economico dell’intervento. ● Tipologie di appalto: a corpo, a misura, misto. Effetti del tipo di appalto: sulla progettazione, sulla ripartizione del rischio tra committente e appaltatore, sull’elenco dei prezzi. ● Criteri di aggiudicazione degli appalti: il prezzo più basso e l’offerta economicamente più vantaggiosa. ● Le varianti in corso d’opera. ● I principali documenti di contabilità dei lavori. ![]() Medici G., Principi di Estimo, Calderini, Bologna 1972.
(Date degli appelli d'esame)
Michieli I e MIchieli M., Trattato Di Estimo, Il Sole 24 ore Ed agricole, 2002. Forte C. De Rossi B., Elementi di economia ed estimo urbano, Etas libri, Milano 1974. |
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ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Lo studente dovrà sostenere un insegnamento per un minimo di 8 cfu. - - A SCELTA DELLO STUDENTE |
8 | 100 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1226 -
ALTRE - VIAGGI DI ISTRUZIONE, CONVEGNI, SEMINARI
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BELIBANI ROSALBA
(programma)
Le informazioni relative sono spubblicate sul sito
http://w3.architettura.uniroma1.it/area/area/didattica/offerta-formativa/crediti-e-altre-attivit-formative ![]() Le informazioni relative sono spubblicate sul sito
(Date degli appelli d'esame)
http://w3.architettura.uniroma1.it/area/area/didattica/offerta-formativa/crediti-e-altre-attivit-formative |
2 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1016 -
PROVA FINALE
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18 | 216 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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