Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1038241 -
STRATEGIC MANAGEMENT
(obiettivi)
Obiettivo del corso è di sviluppare approfondite conoscenze sui principi, i processi e gli strumenti finalizzati alla formulazione e all’implementazione delle strategie d’impresa. Agli studenti verranno forniti strumenti e modelli (Modello di business, posizionamento, forze competitive, vantaggio competitivo, risorse e capacità, sistema organizzativo interno) necessari per supportare il processo decisionale dell’impresa. Il corso analizza anche i problemi connessi alla implementazione della strategia, alla gestione delle imprese diversificate e alla organizzazione che opera in mercati soggetti ad economie di rete.
Gli studenti apprenderanno l’uso di strumenti e modelli utili per individuare le variabili chiave dell’impresa, per comprendere l’evoluzione dell’impresa stessa, in relazione alle minacce ed opportunità di contesto, tenuto conto dei punti di forza e di debolezza. La conoscenza di strumenti e modelli sarà contestualizzata nell’ambito delle strategie delle imprese a livello sia di business che di corporate. Infine, gli studenti svilupperanno competenze utili per affrontare le seguenti problematiche: quali sono gli obiettivi dell’impresa e come vengono definiti e modificati nel tempo? Come l’impresa può competere in un determinato mercato? Come l’impresa può costruire un vantaggio competitivo durevole? Quali nuove opportunità vanno colte e come generare nuove opportunità di sviluppo?
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VAGNANI GIANLUCA
(programma)
Il corso si prefigge di illustrare e trasferire le conoscenze sui principi, i processi e gli strumenti finalizzati alla formulazione e all’implementazione delle strategie d’impresa. Gli studenti svilupperanno conoscenze inerenti la gestione strategica, con particolare riferimento al posizionamento strategico, all’analisi dell’ambiente, all’individuazione del vantaggio competitivo, all’analisi delle risorse e competenze nonché al sistema organizzativo interno.
Tematiche • La nozione di strategia • Analisi dell'ambiente esterno • Dinamica dell'ambiente esterno • Posizionamento e vantaggio competitivo • Risorse capacità e competenze • Lo sviluppo di risorse capacità e competenze • Adattamento organizzativo e cambiamento • Implementazione della strategia • Competizione tra piattaforme in eco-sistemi di imprese A) GRANT R.M. Contemporary Strategy Analysis, 7th edition, Wiley, 2010, chapters 1, 3, 4, 5, 6, 7*, 8, 9, 10, 11*, 12*, 13*.
(Date degli appelli d'esame)
B) SALONER G., A. SHEPHERD, J. PODOLNY, Strategic Management, Wiley, 2001, chapter 6, “External analysis: Industry analysis.” C) BESANKO D., SCHAEFER S., Economics of Strategy, Fifth Edition, Wiley, 2010, chapters 8 and 13. D) MARKIDES, C. All the Right Moves: A Guide to Crafting Breakthrough Strategy, Harvard Business School Press, 2000, chapter 6, “Create the right organizational environment.”* E) EVANS D., SCHMALENSEE R., Paying with Plastic: The Digital Revolution in Buying and Borrowing, The MIT Press, 2004, chapter 6 “It takes two to tango”*. Casi di studio indicati durante il corso . |
9 | SECS-P/08 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||
1038078 -
PERFORMANCE MEASUREMENT
(obiettivi)
In qualità di decisori aziendali (imprenditori, manager, analisti) è necessario misurare le performance delle organizzazioni e delle singole attività. L'obiettivo di questo corso è quello di approfondire il concetto di performance e fornire agli studenti la comprensione delle misure finanziarie e non finanziarie della performance. Il corso è inoltre progettato per preparare gli studenti ad analizzare e interpretare in modo efficace le relazioni finanziarie, combinando prospettive strategiche, organizzative e contabili.
In particolare, l’insegnamento è teso a consentire al discente l’acquisizione almeno dei seguenti risultati attesi: - conoscenza e capacità di comprensione acquisite: lo studente che supererà l’esame finale sarà dotato di adeguate conoscenze circa il concetto di performance e le sue diverse accezioni nel quadro della strategia adottata dall’impresa. Conoscerà in particolare le principali modalità di rendicontazione delle performance; saprà valutare le rettifiche da apportare ai risultati rendicontati nelle relazioni finanziarie così da poter confrontare efficacemente le prestazioni d’impresa nel tempo e le prestazioni di imprese diverse tra loro; disporrà degli strumenti per svolgere l’analisi finanziaria dell’impresa e i principali strumenti di valutazione del capitale economico dell’impresa; - capacità di applicare conoscenza e comprensione: lo studente che supererà l’esame finale sarà in grado di: identificare le strategie aziendali e i rischi associati; valutare le opzioni di rendicontazione e divulgazione dei risultati aziendali; utilizzare indici e altri metodi analitici per valutare e prevedere le prestazioni; e apprezzare il potenziale delle informazioni contabili per la valutazione. - autonomia di giudizio: le capacità critiche e di giudizio saranno acquisite attraverso l’illustrazione di casi aziendali e la discussione di concrete dinamiche economiche e finanziarie d’impresa, nonché attraverso l’applicazione di strumenti basilari di misurazione della performance; - abilità comunicative: attraverso la didattica frontale e la discussione in aula, gli studenti saranno in grado di interpretare ed elaborare le relazioni finanziarie aziendali per apprezzare le performance in modo efficace, effettuare confronti, previsioni e valutazioni; - capacità di apprendimento: attraverso la frequenza in aula, il confronto con il docente nel ricevimento degli studenti, lo studio personale e la prova d’esame, gli studenti acquisiranno capacità di proseguire gli studi con autonomia. |
9 | SECS-P/08 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||
1051468 -
APPLIED STATISTICS
(obiettivi)
Il corso illustra i principali argomenti di statistica applicati al management a partire dagli strumenti di analisi descrittiva e riduzione dimensionale dei dati (indici di associazione, cluster analysis, analisi delle componenti principali) fino ad arrivare all’inferenza su modelli più complessi quali modelli lineari generalizzati e modelli per dati qualitativi, che svolgono un ruolo chiave nelle analisi di mercato. Una parte importante del corso verrà dedicata all’analisi di dati reali mediante l’uso del software statistico R, inteso come strumento sia formativo in campo lavorativo ma anche come mezzo di approfondimento dei modelli teorici e della loro applicabilità a dati reali.
Gli studenti che abbiano superato l’esame con successo avranno acquisito una sensibilità all’analisi empirica del dati: mediante gli strumenti metodologici introdotti nel corso, sapranno discriminare tra le diverse procedure statistiche e sapranno valutarne criticamente i risultati. La comprensione delle metodologie statistica permetterà agli studenti di studiare autonomamente modelli statistici alternativi non introdotti nel corso e di comprenderne vantaggi e limitazioni. Gli studenti che abbiano superato l’esame con successo saranno in grado di studiare e ridurre in modo esaustivo i dati e studiare le relazioni esistenti tra due o più variabili (qualitative e/o quantitative) sia da un punto di vista descrittivo che da un punto di vista inferenziale. A partire da un problema reale, sapranno definire la strategia statisticamente migliore per studiare la variabilità del fenomeno e fornire dei risultati mediante l’implementazione di un software statistico. Gli studenti saranno in grado di analizzare criticamente i risultati ottenuti evidenziando vantaggi e svantaggi delle procedure adottate. La capacità critica degli studenti è continuamente stimolata dall’attività in aula. A partire da problemi reali e successiva formalizzazione in termini statistici, attraverso l’analisi empirica del dato si valutano criticamente vantaggi e svantaggi delle procedure adottate. Inoltre, gli studenti che superano le prove intermedie, sono chiamati come prova finale ad analizzare un caso di studio nella sua interezza, a partire dalla formalizzazione del problema d’esame fino all’analisi e la valutazione dei modelli statistici corrispondenti: agli studenti è richiesto di valutare criticamente i risultati, evidenziando le limitazioni dei metodi statistici adottare e potenziali estensioni. Tale tipo di attività sviluppa ulteriormente la criticità degli studenti e, in quanto lavoro di gruppo, stimola la discussione. Gli studenti sono inoltre chiamati a redarre un report dell’attività svolta sulla falsa riga di paper scientifico e/o report di analisi di mercato (in base al tipo di problematica da analizzare). Gli studenti che svolgono superano le prove intermedie e svolgono il lavoro di gruppo come esame finale sono inoltre chiamati a redarre un report dell’attività svolta sulla falsa riga di paper scientifico e/o report di analisi di mercato (in base al tipo di problematica da analizzare). Il corso ha l’ambizione di introdurre gli studenti alla teoria generale delle principali metodologie statistiche per l’analisi dei dati in ambito manageriale La comprensione delle metodologie statistiche pone le basi della teoria generale per la comprensione autonoma di modelli statistici alternativi non introdotti nel corso e permetterà agli studenti di comprenderne vantaggi e limitazioni.
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ARIMA SERENA
(programma)
- Misure, errori e dati per l'analisi del consumatori;
- Caratteristiche dei dati di consumo e metodi di collezione dei dati; - Preparazione dei dati e statistiche descrittive; - Campionamento, probabilità e inferenza; - Intervalli di confidenza e test di ipotesi; - Analisi della varianza; - Correlazione e regressione; - Associazione e correlazione canonica; - Analisi fattoriale e analisi in componenti principali; - Cluster analysis - Multidimensional scaling - Analisi delle corrispondenze C. Chapman and E. McDonnell Feit (2013) R for Marketing Research and Analytics, Springer Use R Series |
9 | SECS-S/01 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1047637 -
LEADERSHIP AND ORGANIZATIONAL CHANGE
(obiettivi)
L’insegnamento di Leadership & Organizational Change (9 CFU – Laurea Magistrale) è disegnato per con-sentire agli studenti di apprendere le motivazioni alla base di un processo di cambiamento organizzativo (con particolare riguardo al cambiamento radicale), le fasi che caratterizzano tale processo e le problema-tiche che le imprese riscontrano nel portare a compimento efficacemente un progetto di cambiamento.
Il tema del cambiamento organizzativo verrà affrontato considerando le più recenti innovazioni tecnologi-che (soprattutto quelle afferenti la digitalizzazione), produttive, manageriali ed organizzative ed il modo in cui queste impattano sui modelli di business, sui processi operativi fondamentali, sulle strutture organizzati-ve, sulla cultura e sulle prassi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane. Il percorso realizzato aiuta a gli studenti a comprendere le variabili (e le leve) fondamentali dell’organizzazione, sulle quali la direzione aziendale può agire per l’efficace implementazione di un proget-to di cambiamento, avendo riguardo alle performance organizzative ed al conseguimento e miglioramento di posizioni di vantaggio competitivo. Inoltre, l’analisi delle relazioni e delle interdipendenze che caratterizzano le suddette variabili permette di ot-tenere una visione sistemica dei complessi collegamenti tra organizzazione, strategia ed ambiente e di co-me il cambiamento organizzativo emerga dalla loro reciproca interazione. Obiettivo principale dell’insegnamento di Leadership & Organizational Change è il trasferimento di cono-scenze di tipo analitico su come riconoscere, affrontare e risolvere i problemi che si presentano ai diversi livelli di progettazione e di implementazione del cambiamento organizzativo dell’impresa (dalla definizione del piano di cambiamento organizzativo, alla mappatura dei fattori che possono inibire o favorire il succes-so del piano stesso, all’identificazione dei ruoli portanti nell’implementazione del cambiamento, fino al moni-toraggio dei risultati conseguiti), in una cornice di riferimento che consenta di inquadrare le relazioni tra va-riabili organizzative, ambientali, strategiche ed operative ed il loro mutuo collegamento nei processi di cam-biamento, considerandone l’impatto sulle performance d’impresa. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso l’adozione di un appropriato mix di lezioni frontali, lavori individuali, esercitazioni di gruppo e testimonianze di esperti di organizzazione provenienti dal mondo delle imprese. 2.2 Obiettivi specifici 2.2.1 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di riconoscere ed affrontare analiticamente i pro-blemi insiti in un processo di cambiamento organizzativo, grazie anche alla conoscenza di modelli e stru-menti applicabili alle specifiche fasi della pianificazione, dell’implementazione e del controllo del processo di cambiamento. Tali conoscenze saranno acquisite adottando una prospettiva di analisi che considera gli effetti del cam-biamento sui modelli di business, sui principali processi operativi, sulla struttura e sulle prassi organizzative e relative allo sviluppo delle Risorse Umane, finalizzata alla comprensione delle relazioni sistemiche esi-stenti tra tali componenti dell’agire organizzativo ed il loro impatto sulle performance dell’impresa. Inoltre, la comprensione dei legami tra variabili ambientali, strategiche ed organizzative consentirà di analiz-zare e risolvere le problematiche afferenti alle diverse fasi del cambiamento organizzativo delle imprese, nella ricerca della coerenza tra tali variabili e nel rispetto delle condizioni di economicità dell’impresa. 2.2.2 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under-standing). Attraverso i lavori individuali e project work, anche commissionati da importanti realtà imprenditoriali italia-ne, gli studenti saranno messi in condizione non solo di comprendere l’origine, la natura e la tipologia delle varie problematiche insite nei processi di cambiamento organizzativo, ma anche di elaborare soluzioni con-divise utilizzando tecniche, modelli e strumenti di analisi trasferiti durante le lezioni frontali. La presentazione, da parte degli studenti, dei risultati dei lavori di gruppo consentirà di sviluppare capacità di riflessione e di argomentazione, unitamente a capacità di scambio, condivisione ed esposizione dei risultati conseguiti. Le testimonianze degli esperti di organizzazione provenienti da primarie organizzazioni imprenditoriali e la discussione dei relativi temi con gli studenti, infine, permetterà di corroborare – anche con un riscontro pra-tico – la capacità di applicazione delle tecniche e i risultati conseguiti dagli studenti stessi, e di apprendere dagli eventuali errori commessi. 2.2.3 Autonomia di giudizio (making judgements). L’insegnamento di Leadership & Organizational Change, attraverso modalità miste di erogazione dei conte-nuti (lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo, testimonianze aziendali), pur dedicando un adeguato spa-zio ai principali modelli teorici consolidati nella letteratura di riferimento, intende stimolare gli studenti a rea-lizzare una propria visione dei fenomeni di cambiamento organizzativo, incentivando l’autonomia di giudizio e la soluzione creativa, pur orientata e guidata dal docente, delle conseguenti problematiche. In particolare, i lavori individuali e di gruppo sono ideati proprio per incrementare capacità critiche, di rifles-sione e di elaborazione autonoma di giudizi, compresa quella volta ad evitare i pregiudizi che caratterizzano in quest’area le fasi dei processi decisionali orientati al problem-solving, anche in ordine alle ricadute etiche e sociali che contraddistinguono le scelte organizzative. 2.2.4 Abilità comunicative (communication skills). Lo svolgimento di diversi case-study (a livello individuale e di gruppo) e la presentazione dei risultati rag-giunti rappresenta un importante strumento, adottato nell’insegnamento di Leadership & Organizational Change, per lo sviluppo di capacità comunicative. In particolare, le esercitazioni ed i project work sono ap-positamente costruiti per consentire agli studenti di imparare ad interagire e a comunicare, simulando attivi-tà di condivisione delle conoscenze e di costruzione del consenso tipiche di contesti lavorativi reali. Tali capacità rappresentano una componente “naturale” dell’insegnamento in oggetto, considerato che la tematica della comunicazione organizzativa costituisce argomento di specifica trattazione nell’ambito dello stesso. 2.2.5 Capacità di apprendimento (learning skills). Considerata l’elevata trasversalità e multidisciplinarietà dei temi trattati, i cui contenuti possono facilmente essere traslati anche in contesti organizzativi diversi dalle imprese (seppur caratterizzati da un orientamento al rispetto delle condizioni di economicità della gestione), l’insegnamento di di Leadership & Organizational Change, consente di acquisire una base teorica, concettuale e pratico-applicativa utilizzabile per una mol-teplicità di sbocchi post-lauream. Gli studenti, infatti, acquisiranno competenze ulteriormente e autonomamente sviluppabili, utilizzabili in aziende, società di consulenza e altre organizzazioni, come quelle della Pubblica Amministrazione. |
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LEADERSHIP AND ORGANIZATIONAL CHANGE - CASES AND APPLICATIONS
(obiettivi)
L’insegnamento di Leadership & Organizational Change (9 CFU – Laurea Magistrale) è disegnato per con-sentire agli studenti di apprendere le motivazioni alla base di un processo di cambiamento organizzativo (con particolare riguardo al cambiamento radicale), le fasi che caratterizzano tale processo e le problema-tiche che le imprese riscontrano nel portare a compimento efficacemente un progetto di cambiamento.
Il tema del cambiamento organizzativo verrà affrontato considerando le più recenti innovazioni tecnologi-che (soprattutto quelle afferenti la digitalizzazione), produttive, manageriali ed organizzative ed il modo in cui queste impattano sui modelli di business, sui processi operativi fondamentali, sulle strutture organizzati-ve, sulla cultura e sulle prassi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane. Il percorso realizzato aiuta a gli studenti a comprendere le variabili (e le leve) fondamentali dell’organizzazione, sulle quali la direzione aziendale può agire per l’efficace implementazione di un proget-to di cambiamento, avendo riguardo alle performance organizzative ed al conseguimento e miglioramento di posizioni di vantaggio competitivo. Inoltre, l’analisi delle relazioni e delle interdipendenze che caratterizzano le suddette variabili permette di ot-tenere una visione sistemica dei complessi collegamenti tra organizzazione, strategia ed ambiente e di co-me il cambiamento organizzativo emerga dalla loro reciproca interazione. Obiettivo principale dell’insegnamento di Leadership & Organizational Change è il trasferimento di cono-scenze di tipo analitico su come riconoscere, affrontare e risolvere i problemi che si presentano ai diversi livelli di progettazione e di implementazione del cambiamento organizzativo dell’impresa (dalla definizione del piano di cambiamento organizzativo, alla mappatura dei fattori che possono inibire o favorire il succes-so del piano stesso, all’identificazione dei ruoli portanti nell’implementazione del cambiamento, fino al moni-toraggio dei risultati conseguiti), in una cornice di riferimento che consenta di inquadrare le relazioni tra va-riabili organizzative, ambientali, strategiche ed operative ed il loro mutuo collegamento nei processi di cam-biamento, considerandone l’impatto sulle performance d’impresa. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso l’adozione di un appropriato mix di lezioni frontali, lavori individuali, esercitazioni di gruppo e testimonianze di esperti di organizzazione provenienti dal mondo delle imprese. 2.2 Obiettivi specifici 2.2.1 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di riconoscere ed affrontare analiticamente i pro-blemi insiti in un processo di cambiamento organizzativo, grazie anche alla conoscenza di modelli e stru-menti applicabili alle specifiche fasi della pianificazione, dell’implementazione e del controllo del processo di cambiamento. Tali conoscenze saranno acquisite adottando una prospettiva di analisi che considera gli effetti del cam-biamento sui modelli di business, sui principali processi operativi, sulla struttura e sulle prassi organizzative e relative allo sviluppo delle Risorse Umane, finalizzata alla comprensione delle relazioni sistemiche esi-stenti tra tali componenti dell’agire organizzativo ed il loro impatto sulle performance dell’impresa. Inoltre, la comprensione dei legami tra variabili ambientali, strategiche ed organizzative consentirà di analiz-zare e risolvere le problematiche afferenti alle diverse fasi del cambiamento organizzativo delle imprese, nella ricerca della coerenza tra tali variabili e nel rispetto delle condizioni di economicità dell’impresa. 2.2.2 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under-standing). Attraverso i lavori individuali e project work, anche commissionati da importanti realtà imprenditoriali italia-ne, gli studenti saranno messi in condizione non solo di comprendere l’origine, la natura e la tipologia delle varie problematiche insite nei processi di cambiamento organizzativo, ma anche di elaborare soluzioni con-divise utilizzando tecniche, modelli e strumenti di analisi trasferiti durante le lezioni frontali. La presentazione, da parte degli studenti, dei risultati dei lavori di gruppo consentirà di sviluppare capacità di riflessione e di argomentazione, unitamente a capacità di scambio, condivisione ed esposizione dei risultati conseguiti. Le testimonianze degli esperti di organizzazione provenienti da primarie organizzazioni imprenditoriali e la discussione dei relativi temi con gli studenti, infine, permetterà di corroborare – anche con un riscontro pra-tico – la capacità di applicazione delle tecniche e i risultati conseguiti dagli studenti stessi, e di apprendere dagli eventuali errori commessi. 2.2.3 Autonomia di giudizio (making judgements). L’insegnamento di Leadership & Organizational Change, attraverso modalità miste di erogazione dei conte-nuti (lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo, testimonianze aziendali), pur dedicando un adeguato spa-zio ai principali modelli teorici consolidati nella letteratura di riferimento, intende stimolare gli studenti a rea-lizzare una propria visione dei fenomeni di cambiamento organizzativo, incentivando l’autonomia di giudizio e la soluzione creativa, pur orientata e guidata dal docente, delle conseguenti problematiche. In particolare, i lavori individuali e di gruppo sono ideati proprio per incrementare capacità critiche, di rifles-sione e di elaborazione autonoma di giudizi, compresa quella volta ad evitare i pregiudizi che caratterizzano in quest’area le fasi dei processi decisionali orientati al problem-solving, anche in ordine alle ricadute etiche e sociali che contraddistinguono le scelte organizzative. 2.2.4 Abilità comunicative (communication skills). Lo svolgimento di diversi case-study (a livello individuale e di gruppo) e la presentazione dei risultati rag-giunti rappresenta un importante strumento, adottato nell’insegnamento di Leadership & Organizational Change, per lo sviluppo di capacità comunicative. In particolare, le esercitazioni ed i project work sono ap-positamente costruiti per consentire agli studenti di imparare ad interagire e a comunicare, simulando attivi-tà di condivisione delle conoscenze e di costruzione del consenso tipiche di contesti lavorativi reali. Tali capacità rappresentano una componente “naturale” dell’insegnamento in oggetto, considerato che la tematica della comunicazione organizzativa costituisce argomento di specifica trattazione nell’ambito dello stesso. 2.2.5 Capacità di apprendimento (learning skills). Considerata l’elevata trasversalità e multidisciplinarietà dei temi trattati, i cui contenuti possono facilmente essere traslati anche in contesti organizzativi diversi dalle imprese (seppur caratterizzati da un orientamento al rispetto delle condizioni di economicità della gestione), l’insegnamento di di Leadership & Organizational Change, consente di acquisire una base teorica, concettuale e pratico-applicativa utilizzabile per una mol-teplicità di sbocchi post-lauream. Gli studenti, infatti, acquisiranno competenze ulteriormente e autonomamente sviluppabili, utilizzabili in aziende, società di consulenza e altre organizzazioni, come quelle della Pubblica Amministrazione. |
3 | SECS-P/10 | 24 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||
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LEADERSHIP AND ORGANIZATIONAL CHANGE - FOUNDATIONS
(obiettivi)
L’insegnamento di Leadership & Organizational Change (9 CFU – Laurea Magistrale) è disegnato per con-sentire agli studenti di apprendere le motivazioni alla base di un processo di cambiamento organizzativo (con particolare riguardo al cambiamento radicale), le fasi che caratterizzano tale processo e le problema-tiche che le imprese riscontrano nel portare a compimento efficacemente un progetto di cambiamento.
Il tema del cambiamento organizzativo verrà affrontato considerando le più recenti innovazioni tecnologi-che (soprattutto quelle afferenti la digitalizzazione), produttive, manageriali ed organizzative ed il modo in cui queste impattano sui modelli di business, sui processi operativi fondamentali, sulle strutture organizzati-ve, sulla cultura e sulle prassi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane. Il percorso realizzato aiuta a gli studenti a comprendere le variabili (e le leve) fondamentali dell’organizzazione, sulle quali la direzione aziendale può agire per l’efficace implementazione di un proget-to di cambiamento, avendo riguardo alle performance organizzative ed al conseguimento e miglioramento di posizioni di vantaggio competitivo. Inoltre, l’analisi delle relazioni e delle interdipendenze che caratterizzano le suddette variabili permette di ot-tenere una visione sistemica dei complessi collegamenti tra organizzazione, strategia ed ambiente e di co-me il cambiamento organizzativo emerga dalla loro reciproca interazione. 2 Obiettivi formativi 2.1 Obiettivi generali Obiettivo principale dell’insegnamento di Leadership & Organizational Change è il trasferimento di cono-scenze di tipo analitico su come riconoscere, affrontare e risolvere i problemi che si presentano ai diversi livelli di progettazione e di implementazione del cambiamento organizzativo dell’impresa (dalla definizione del piano di cambiamento organizzativo, alla mappatura dei fattori che possono inibire o favorire il succes-so del piano stesso, all’identificazione dei ruoli portanti nell’implementazione del cambiamento, fino al moni-toraggio dei risultati conseguiti), in una cornice di riferimento che consenta di inquadrare le relazioni tra va-riabili organizzative, ambientali, strategiche ed operative ed il loro mutuo collegamento nei processi di cam-biamento, considerandone l’impatto sulle performance d’impresa. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso l’adozione di un appropriato mix di lezioni frontali, lavori individuali, esercitazioni di gruppo e testimonianze di esperti di organizzazione provenienti dal mondo delle imprese. 2.2 Obiettivi specifici 2.2.1 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di riconoscere ed affrontare analiticamente i pro-blemi insiti in un processo di cambiamento organizzativo, grazie anche alla conoscenza di modelli e stru-menti applicabili alle specifiche fasi della pianificazione, dell’implementazione e del controllo del processo di cambiamento. Tali conoscenze saranno acquisite adottando una prospettiva di analisi che considera gli effetti del cam-biamento sui modelli di business, sui principali processi operativi, sulla struttura e sulle prassi organizzative e relative allo sviluppo delle Risorse Umane, finalizzata alla comprensione delle relazioni sistemiche esi-stenti tra tali componenti dell’agire organizzativo ed il loro impatto sulle performance dell’impresa. Inoltre, la comprensione dei legami tra variabili ambientali, strategiche ed organizzative consentirà di analiz-zare e risolvere le problematiche afferenti alle diverse fasi del cambiamento organizzativo delle imprese, nella ricerca della coerenza tra tali variabili e nel rispetto delle condizioni di economicità dell’impresa. 2.2.2 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under-standing). Attraverso i lavori individuali e project work, anche commissionati da importanti realtà imprenditoriali italia-ne, gli studenti saranno messi in condizione non solo di comprendere l’origine, la natura e la tipologia delle varie problematiche insite nei processi di cambiamento organizzativo, ma anche di elaborare soluzioni con-divise utilizzando tecniche, modelli e strumenti di analisi trasferiti durante le lezioni frontali. La presentazione, da parte degli studenti, dei risultati dei lavori di gruppo consentirà di sviluppare capacità di riflessione e di argomentazione, unitamente a capacità di scambio, condivisione ed esposizione dei risultati conseguiti. Le testimonianze degli esperti di organizzazione provenienti da primarie organizzazioni imprenditoriali e la discussione dei relativi temi con gli studenti, infine, permetterà di corroborare – anche con un riscontro pra-tico – la capacità di applicazione delle tecniche e i risultati conseguiti dagli studenti stessi, e di apprendere dagli eventuali errori commessi. 2.2.3 Autonomia di giudizio (making judgements). L’insegnamento di Leadership & Organizational Change, attraverso modalità miste di erogazione dei conte-nuti (lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo, testimonianze aziendali), pur dedicando un adeguato spa-zio ai principali modelli teorici consolidati nella letteratura di riferimento, intende stimolare gli studenti a rea-lizzare una propria visione dei fenomeni di cambiamento organizzativo, incentivando l’autonomia di giudizio e la soluzione creativa, pur orientata e guidata dal docente, delle conseguenti problematiche. In particolare, i lavori individuali e di gruppo sono ideati proprio per incrementare capacità critiche, di rifles-sione e di elaborazione autonoma di giudizi, compresa quella volta ad evitare i pregiudizi che caratterizzano in quest’area le fasi dei processi decisionali orientati al problem-solving, anche in ordine alle ricadute etiche e sociali che contraddistinguono le scelte organizzative. 2.2.4 Abilità comunicative (communication skills). Lo svolgimento di diversi case-study (a livello individuale e di gruppo) e la presentazione dei risultati rag-giunti rappresenta un importante strumento, adottato nell’insegnamento di Leadership & Organizational Change, per lo sviluppo di capacità comunicative. In particolare, le esercitazioni ed i project work sono ap-positamente costruiti per consentire agli studenti di imparare ad interagire e a comunicare, simulando attivi-tà di condivisione delle conoscenze e di costruzione del consenso tipiche di contesti lavorativi reali. Tali capacità rappresentano una componente “naturale” dell’insegnamento in oggetto, considerato che la tematica della comunicazione organizzativa costituisce argomento di specifica trattazione nell’ambito dello stesso. 2.2.5 Capacità di apprendimento (learning skills). Considerata l’elevata trasversalità e multidisciplinarietà dei temi trattati, i cui contenuti possono facilmente essere traslati anche in contesti organizzativi diversi dalle imprese (seppur caratterizzati da un orientamento al rispetto delle condizioni di economicità della gestione), l’insegnamento di di Leadership & Organizational Change, consente di acquisire una base teorica, concettuale e pratico-applicativa utilizzabile per una mol-teplicità di sbocchi post-lauream. Gli studenti, infatti, acquisiranno competenze ulteriormente e autonomamente sviluppabili, utilizzabili in aziende, società di consulenza e altre organizzazioni, come quelle della Pubblica Amministrazione. 2.3 Prerequisiti Sebbene le tematiche dell’organizzazione possano essere apprese anche indipendentemente da cono-scenze economico-aziendali pregresse, un requisito indispensabile per gli studenti è rappresentato dal pos-sesso di nozioni fondamentali sull’impresa, con particolare la sua natura, le sue caratteristiche operative e gestionali e le condizioni economiche e finanziarie che sono alla base del suo funzionamento. Tali conoscenze sono tipicamente fornite nei corsi di laurea triennale particolarmente focalizzati sulle tema-tiche Economia Aziendale, Management e Organizzazione delle Imprese. Non è prevista, pertanto, alcuna propedeuticità, con riferimento ad altri insegnamenti dello specifico corso di studio e curriculum al cui inter-no l’insegnamento è previsto.
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GATTI MAURO
(programma)
L’insegnamento di Leadership & Organizational Change si articola nelle seguenti tematiche, per un totale di 72 ore, corrispondenti a 9 CFU.
- La teoria dei sistemi socio-tecnici: un modello di analisi multivariata per l’analisi del cambiamento organizzativo - Le teorie alla base dei processi di cambiamento organizzativo - Le ragioni del cambiamento organizzativo e le tipologie di cambiamento - L’analisi dei processi e la mappatura delle competenze - La reingegnerizzazione dei processi: cambiamenti incrementali e radicali - Il ruolo della tecnologia nel ridisegno dei processi - Il cambiamento radicale: la pianificazione del cambiamento - L’attuazione del cambiamento e le resistenze al cambiamento - L’impatto del cambiamento organizzativo: struttura e meccanismi operativi - Il controllo del cambiamento organizzativo: ripresa del modello di analisi multivariato ed analisi delle coerenze - Il ruolo della cultura organizzativa nei processi di cambiamento - La leadership e i processi di cambiamento - Tipologie di leadership - Good leadership e toxic leadership - Il cambiamento organizzativo e il ruolo del sistema di gestione e sviluppo delle risorse umane Il testo di base per la preparazione all’esame è il seguente: Graetz F., Rimmer M., Lawrence A., Smith A., Managing Organizational Change, 2014, Wiley, III Ed.
(Date degli appelli d'esame)
Altri materiali e dispense verranno messe a disposizione dal docente nel corso di svolgimento dell’insegnamento. |
6 | SECS-P/10 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||
1044389 -
MANAGERIAL ECONOMICS
(obiettivi)
ll corso di Economia manageriale si propone di fornire agli studenti gli strumenti microeconomici e quantitativi essenziali per meglio comprendere e risolvere i problemi aziendali e gestionali, sia dal punto di vista teorico, sia empirico. Alla fine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di sviluppare semplici modelli analitici o empirici per rappresentare concrete situazioni aziendali. Le competenze acquisite riguardano: la teoria dell’utilità e della domanda, le scelte in condizioni di rischio, le scelte intertemporali, le scelte dell’impresa, le funzioni di costo di breve e lungo periodo, le dinamiche dei mercati perfettamente concorrenziale e monopolistici, e le metodologie di capital budgeting.
Gli obiettivi formativi possono altresì essere declinabili in base ai cinque Descrittori di Dublino, secondo il seguente schema: 1. Conoscenza e capacità di comprensione: Conoscenza dei concetti fondamentali relativi allle scelte ottimizzanti dei soggetti economici, e in particolare degli individui/famiglie e imprese. Semplici tecniche analitiche di ottimizzazione, e relative rappresentazioni grafiche, saranno alla base della comprensione dei meccanismi economici di base che portano all’espressione delle domande di mercato dei beni, della formazione del risparmio, e della domanda di assicurazione, dal lato degli individui. Dal lato delle imprese le stesse tecniche consentono agli studenti di derivare le funzioni di domanda di mercato dei fattori produttivi, ovvero le funzioni di domanda condizionata dei fattori, e le corrispondenti funzioni di profitto e di costo. Dalle funzioni di costo sarà poi possibile passare nuovamente alla massimizzazione del profitto in due quadri polari di riferimento, quello perfettamente concorrenziale, e quallo monopolistico. Particolare attenzione sarà anche prestata alle implicazioni intema di pricing e di benessere delle due configurazioni di mercato. Tutti questi concetti, ed altri ausiliari, saranno poi utilizzati per comprendere le tecniche di base da utilizzare nei problemi di capital budgeting. Gli studenti saranno anche sollecitati a riscoprire, in chiave applicativa, alcuni concetti statistici e econometrici che avranno appreso in altri moduli. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Essere in grado di applicare le conoscenze acquisite in ambito microeconomico in modo competente e riflessivo. Saper intraprendere e sostenere argomentazioni adeguate finalizzate alla soluzione di concreti problemi aziendali. Capacità di analisi empirica degli stessi problemi (modelli di regressione semplice e multivariata), ovvero capacità di interpretare le analisi fornite da altri, in modo corretto e completo. 3. Autonomia di giudizio: Essere in grado di rappresentare fenomeni aziendali semplici e meno semplici con gli strumenti di base della microeconomia. Essere anche in grado di raccogliere ed analizzare dati per lo studio degli stessi fenomeni, o almeno di poter interpretare ed utilizzare a proprio vantaggio i modelli e le analisi empiriche presentate dalla letteratura di riferimento. Capacità di reperire, su testi e riviste specializzate, le metodologie appropriate di studio e ricerca in relazione ai diversi contesti d’applicazione. 4. Abilità comunicative: Capacità di esporre le principali problematiche riguardanti le scelte fondamentali delle unità microeconomiche (famiglie e imprese). Capacità di esprimersi utilizzando la terminologia specifica della disciplina. Capacità di comunicare, a interlocutori specialisti e non, i punti di forza e gli elementi di debolezza dei modelli utilizzati, come anche delle analisi empiriche a supporto degli stessi. Gli studenti si misureranno in questo ambito nel corso dell’esame scritto, che prevede domande aperte circa aspetti teorici ed empirici della disciplina. 5. Capacità di apprendimento: Capacità di estendere in modo autonomo, utilizzando altri manuali di riferimento, e saggi scientifici, le conoscenze acquisite. Capacità di acquisizione autonoma di nuovi strumenti analitici ed empirici per l’approfondimento dei temi trattati.
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VENTURA MARCO
(programma)
Hirshey Bentzen Scheibye “Managerial Economics” 15th eds Cengage,
Economic optimization: cap 2 Forecasting: cap 6 "Managerial Economics and Strategy, global Edition" di Brander e Perloff, Pearson, Supply and Demand curve, cap 2 Empirical methods for demand analysis, cap 3 Deriving demand curves, cap 4.5 Behavioural economics, cap 4.6 Production, cap 5 Costs, cap 6 Firms organization and market structure cap 7 Managerial decision making under uncertainty, cap 14 Asymmetric information, cap 15 Global business, cap 17 alcuni paragrafi. Dispense e materiale fornito tramite sito internet del docente su: Introduzione all'uso di software econometrici Stata e/o R Hirshey Bentzen Scheibye “Managerial Economics” 15th eds Cengage,
(Date degli appelli d'esame)
cap 2,6 "Managerial Economics and Strategy, global Edition" di Brander e Perloff, Pearson, cap 2-7,14, 15, 17 Dispense e materiale fornito tramite sito internet del docente su: Introduzione all'uso di software econometrici Stata e/o R |
6 | SECS-P/01 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1051821 -
COMPETITION LAW AND MARKET REGULATION
(obiettivi)
Il corso è finalizzato a illustrare i fondamenti costituzionali, normativi e istituzionali del diritto della concorrenza e della regolazione dei mercati.
Attraverso l'esame del contesto normativo e di casi pratici, il corso analizza il contesto costituzionale e legale nel quale operano i mercati, l'equilibrio tra libertà individuali e interessi pubblici, i principi normativi e istituzionali della regolazione e della concorrenza, il ruolo, i poteri e le forme di accountability delle autorità antitrust e di regolazione dei mercati, nell'ordinamento europeo e nazionale. Infine, verrà affrontata la complessa relazione tra concorrenza e regolazione e verranno illustrati i poteri di advocacy delle autorità antitrust e i principi che regolano l'attività di competition enforcement, al fine di preparare gli studenti allo studio di corsi più specifici che affrontano le singole procedure e i regimi regolatori di settore come quelli finanziari, dei servizi, dell'energia, delle telecomunicazioni, così come negli appalti pubblici. Lo studente che abbia superato l'esame avrà una buona conoscenza del contesto normativo e istituzionale in cui operano i mercati e una adeguata comprensione del quadro regolatorio applicabile alle attività economiche nell'ordinamento europeo e nazionale, nonché del contesto giuridico e istituzionale in cui operano l'autorità garante della concorrenza e le autorità di regolazione. Poichè il corso combina profili teorici e pratici, gli studenti, oltre ad acquisire le nozioni di base, svilupperanno la capacità di analizzare e discutere testi normativi, materiali e casi giurisprudenziali. |
9 | IUS/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055948 -
ENTREPRENEURSHIP AND NEW VENTURES FINANCE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base concernenti, da un lato, il fenomeno dell’imprenditorialità e i processi di venture financing, dall’altro, gli strumenti atti pianificare e valutare la creazione di nuove imprese innovative.
Specificatamente, lo studente potrà: - Comprendere il ruolo dell’imprenditore nei diversi contesti economici; - Imparare il significato di opportunità imprenditoriale; - Acquisire le tecniche base per la pianificazioni strategica e finanziaria di start up; - Conoscere le principali forme di finanziamento che caratterizzano le operazioni di start up financing; - Acquisire modelli e metodi finalizzati alla stima economica delle “imprese venture”; - Cimentarsi nella progettazione di un nuovo business in forma simulata; - Imparare a lavorare in gruppo; - Imparare a presentare una idea di business in modo convincente. Tali obiettivi saranno raggiunti partendo da una chiara definizione di imprenditore, quale soggetto economico contraddistinto da specifiche peculiarità che lo differenziano da altri operatori economici quali, ad esempio, il manager e il capitalista. Il corso si soffermerà poi sul concetto di innovazione quale pilastro dei processi imprenditoriali. Il programma di studi proseguirà focalizzandosi sulle seguenti tematiche: la progettazione di un business innovativo utilizzando gli strumenti del business model e del business plan; gli strumenti del venture financing, con particolare attenzione al ruolo degli investitori istituzionali e informali; la valutazione dei progetti innovativi basata sia su logiche tradizionali che innovative. Infine, il corso si concluderà con attività di laboratorio (aula informatica) e con attività di progettazione concernenti la simulazione da parte degli studenti di progetti imprenditoriali. Al termine del corso, in conclusione, lo studente sarà in grado di conoscere ed interpretare in maniera critica i complessi fenomeni legati al mondo sia dell’imprenditorialità che del venture financing, acquisendo anche competenze operative necessarie ad intraprendere l’attività imprenditore e/o a lavorare come investitore nel settore venture. |
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ENTREPRENEURSHIP AND NEW VENTURES FINANCE - CASES AND APPLICATIONS
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base concernenti, da un lato, il fenomeno dell’imprenditorialità e i processi di venture financing, dall’altro, gli strumenti atti pianificare e valutare la creazione di nuove imprese innovative.
Specificatamente, lo studente potrà: - Comprendere il ruolo dell’imprenditore nei diversi contesti economici; - Imparare il significato di opportunità imprenditoriale; - Acquisire le tecniche base per la pianificazioni strategica e finanziaria di start up; - Conoscere le principali forme di finanziamento che caratterizzano le operazioni di start up financing; - Acquisire modelli e metodi finalizzati alla stima economica delle “imprese venture”; - Cimentarsi nella progettazione di un nuovo business in forma simulata; - Imparare a lavorare in gruppo; - Imparare a presentare una idea di business in modo convincente. Tali obiettivi saranno raggiunti partendo da una chiara definizione di imprenditore, quale soggetto economico contraddistinto da specifiche peculiarità che lo differenziano da altri operatori economici quali, ad esempio, il manager e il capitalista. Il corso si soffermerà poi sul concetto di innovazione quale pilastro dei processi imprenditoriali. Il programma di studi proseguirà focalizzandosi sulle seguenti tematiche: la progettazione di un business innovativo utilizzando gli strumenti del business model e del business plan; gli strumenti del venture financing, con particolare attenzione al ruolo degli investitori istituzionali e informali; la valutazione dei progetti innovativi basata sia su logiche tradizionali che innovative. Infine, il corso si concluderà con attività di laboratorio (aula informatica) e con attività di progettazione concernenti la simulazione da parte degli studenti di progetti imprenditoriali. Al termine del corso, in conclusione, lo studente sarà in grado di conoscere ed interpretare in maniera critica i complessi fenomeni legati al mondo sia dell’imprenditorialità che del venture financing, acquisendo anche competenze operative necessarie ad intraprendere l’attività imprenditore e/o a lavorare come investitore nel settore venture. |
3 | SECS-P/08 | 24 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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ENTREPRENEURSHIP AND NEW VENTURES FINANCE - FOUNDATIONS
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base concernenti, da un lato, il fenomeno dell’imprenditorialità e i processi di venture financing, dall’altro, gli strumenti atti pianificare e valutare la creazione di nuove imprese innovative.
Specificatamente, lo studente potrà: - Comprendere il ruolo dell’imprenditore nei diversi contesti economici; - Imparare il significato di opportunità imprenditoriale; - Acquisire le tecniche base per la pianificazioni strategica e finanziaria di start up; - Conoscere le principali forme di finanziamento che caratterizzano le operazioni di start up financing; - Acquisire modelli e metodi finalizzati alla stima economica delle “imprese venture”; - Cimentarsi nella progettazione di un nuovo business in forma simulata; - Imparare a lavorare in gruppo; - Imparare a presentare una idea di business in modo convincente. Tali obiettivi saranno raggiunti partendo da una chiara definizione di imprenditore, quale soggetto economico contraddistinto da specifiche peculiarità che lo differenziano da altri operatori economici quali, ad esempio, il manager e il capitalista. Il corso si soffermerà poi sul concetto di innovazione quale pilastro dei processi imprenditoriali. Il programma di studi proseguirà focalizzandosi sulle seguenti tematiche: la progettazione di un business innovativo utilizzando gli strumenti del business model e del business plan; gli strumenti del venture financing, con particolare attenzione al ruolo degli investitori istituzionali e informali; la valutazione dei progetti innovativi basata sia su logiche tradizionali che innovative. Infine, il corso si concluderà con attività di laboratorio (aula informatica) e con attività di progettazione concernenti la simulazione da parte degli studenti di progetti imprenditoriali. Al termine del corso, in conclusione, lo studente sarà in grado di conoscere ed interpretare in maniera critica i complessi fenomeni legati al mondo sia dell’imprenditorialità che del venture financing, acquisendo anche competenze operative necessarie ad intraprendere l’attività imprenditore e/o a lavorare come investitore nel settore venture.
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RENZI ANTONIO
(programma)
1. Imprenditori, imprenditorialità e innovazione
1.1. Qualificazione teorica dell'imprenditore 1.2 Qualificazione teorica dell'imprenditorialità 1.3 Teorie sulle opportunità imprenditoriali 1.4. Imprenditorialità, innovazione, risorse interne e relazioni esterne (open innovation) 2. Progettazione imprenditoriale 2.1 La progettazione imprenditoriale come strumento interno per stimare la fattibilità di progetti imprenditoriali 2.1 Il business model: analisi qualitativa del progetto 2.3 Il business plan 3. Venture financing 3.1 Ciclo di vita delle imprese, necessità finanziarie e processi di finanziamento delle imprese 3.2. Venture capital e business angel 3.3. IPO (offerta pubblica iniziale) 3. 4 ll corporate venture capital 4. La valutazione dei progetti innovativi 4.1 Valutazione delle imprese: metodi di base (DCF e APV) 4.2 L'equity cost: approccio tradizionale (CAPM) 4.3. L'equity cost: approccio bottom up 4.4 Analisi delle opzioni reali: il valore della flessibilità strategica 4.5. La shadow option analysis Slide e altro materiale didattico pubblicato sul sito web del Dipartimento di Management
(Date degli appelli d'esame)
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6 | SECS-P/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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9 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ENG |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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AAF1746 -
FURTHER KNOWLEDGE FOR PLACEMENT ON THE JOB MARKET
(obiettivi)
Obiettivo specifico è quello di consentire allo studente di coadiuvare le sue conoscenze storiche con quelle più specifiche per l'inserimento nel futuro mondo del lavoro.
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6 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ENG | |
AAF1574 -
DISSERTATION
(obiettivi)
Il candidato dovrà produrre un elaborato originale a carattere preferibilmente sperimentale, supportato da adeguato corredo cartografico e iconografico, attraverso cui dimostri di aver acquisito la capacità di gestire ed elaborare autonomamente le competenze teoriche e metodologiche maturate nel corso di studio, con particolare riferimento alla ricerca delle fonti e delle informazioni bibliografiche e cartografiche, alla gestione ed elaborazione deidati statistici, all'esposizione di riflessioni critiche e personali, alla traduzione ed estensionedelle esperienze maturate nell'ambito degli stage e dei tirocini frequentati
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18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ENG |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1041839 -
STORIA DELL'IMPRESA
(obiettivi)
Il corso e’ articolato in due moduli che comprendono entrambi lezioni frontali e attivita’ pratiche consistenti nella analisi e nella discussione di testi articoli data set ed elaborazione dati che concorreranno a formare le competenze dello studente in modo da applicare in maniera concreta le conoscenze acquisite, così da favorire l’autonomia di giudizio e la capacità di problem solving degli studenti.
Specificatamente, lo studente saprà: Comprendere le teorie sul mutamento tecnologico e le trasformazioni socio istituzionali e l’evoluzione dell’impresa industriale nel lungo periodo (tutti elementi che hanno un forte impatto sulle strategie e le strutture degli attori considerati); Applicare le conoscenze acquisite nell’ambito della struttura degli organi di governo e di controllo con riferimento ai differenti provvedimenti normativi nazionali (Common Law/Civil Law); Comunicare e mettere in atto le competenze acquisite nell’analisi concreta di casi aziendali con particolare riferimento alle imprese multinazionali; Proseguire e valorizzare, in maniera autonoma, nel corso della propria vita professionale gli strumenti di analisi e di comparazione in modo da avere un atteggiamento critico nei confronti della varieta’ e della dinamica dei vari assetti di proprietà e di governance delle imprese e allo stesso tempo avere la capacità di progettare strutture di proprietà e di governanace che possano contribuire allo sviluppo della azienda e al suo valore. Tali obiettivi sono raggiunti partendo da una chiara definizione di Sistema economico che rappresenta il sistema di consuetudini, norme e regole. Durante il corso si approfondiranno dei casi studio legati a particolari aree regionali: Europa (Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna) Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Russia e Asia. Durante il corso si approfondiranno anche gli aspetti legati al rapporto tra il contesto geo-normativo di riferimento e le regole di corporate governance; in quest’ottica saranno approfondite le differenze tra l’impostazione Civil Law, quella Common Law e, soprattutto, i meccanismi della Path Dependance che hanno favorito, nel tempo, il consolidamento di alcune prassi e routine che, inevitabilmente, stanno condizionando il processo di revisione in atto nei sistemi di governo di tutto il mondo. Il corso si soffermerà poi sul ruolo delle istituzioni, e l’impresa è, appunto, una istituzione e della proprietà e del management e dell’imprenditore e sui rapporti che ne discendono. In definitiva, allo scopo di sviluppare capacità critiche e di giudizio e rendere di conseguenza gli studenti capaci di risolvere, autonomamente, problematiche aziendali di carattere manageriale, il corso farà riferimento a tecniche e strumenti in grado di favorire l’apprendimento e la conoscenza degli studenti; in tale direzione durante il corso si svolgeranno alcune attività, quali: Esercitazioni di natura teorica e pratica sulle tematiche affrontate durante il corso; Presentazione di casi aziendali e di relativi report scritti, anche con il supporto di testimonial esterni; Testimonianze aziendali; Lavori di gruppo consistenti in Presentazioni di project work e discussione di papers Al termine del corso lo studente sarà in grado di conoscere ed interpretare in maniera critica i diversi modelli di impresa e la loro evoluzione nei diversi ambiti, le funzioni e l’importanza di figure come quella del manager e dell’imprenditore e la loro evoluzione nel lungo periodo. Pertanto, lo studente sarà in grado di contribuire allo sviluppo dell’impresa e alla sua creazione di valore in coerenza le norme nazionali e internazionali rilevanti in materia.
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STRANGIO DONATELLA
(programma)
Specificatamente il corso, che sarà tenuto da due docenti, affronterà, all'interno di un contesto globale:
• Richiami di teoria del comportamento economico: • Una concezione dinamica dell’impresa: Werner Sombart; impresa e sistema economico capitalistico; Berle e Means e la proprietà dell’impresa; Coase e la natura dell’impresa; Penrose e l’espansione dell’impresa; Chandler e la strategia e la struttura dell’impresa; Porter e la strategia competitiva; Williamson e i costi di transazione; la teoria evolutiva dell’impresa et altri teorici significativi; • L’impresa e il contesto: la storia d’impresa e l’evoluzione dell’ambiente socio-culturale; l’impresa e le istituzioni; l’evoluzione del quadro normativo. • L’evoluzione delle dimensioni e delle forme delle imprese: Piccola, media e grande impresa; gli indicatori di performance; l’impresa famigliare; la grande impresa manageriale; le altre forme di impresa • La gestione e il governo dell’impresa: l’evoluzione della organizzazione (Stati Uniti, Europa, Asia); holding, reti e gruppi; impresa e lavoro; progresso tecnico e attività innovativa (R&S); Relazioni pubbliche. • Ascesa e declino dell’impresa pubblica: lo sviluppo delle imprese pubbliche; il processo di privatizzazione; globalizzazione economica; la crisi economica. ° Ruolo della tecnologia: teorie della crescita per spiegare la I, II e ITC revolution. Industria 4.0 • Modelli di impresa e modelli di governance attraverso la storia industriale italiana: le fasi evolutive del capitalismo italiano. In particolare il corso si articolerà come segue: Prof.ssa Donatella Strangio - I parte 3cfu Argomento: cos’è la storia dell’impresa; la riflessione in tema di imprenditore Lectio Magistrali prof. Andrea Colli (Presidente dell’EBHA – European Business History Association – Professore di Business History presso Bocconi University, Milano) insieme alla prof.ssa Donatella Strangio Argomento: Struttura della impresa (cap. 2, testo R. Giannetti, M. Vasta 2012) Argomento: Las grande impresa (cap. 4 testo R. Giannetti, M. Vasta 2012) Argomento: Piccola e media impresa in Italia (cap. 5 testo R. Giannetti, M. Vasta 2012) Argomento: Politica industriale (cap. 9 testo R. Giannetti, M. Vasta 2012) Argomento: Lo sviluppo della impresa pubblica (PierAngelo Toninelli (2012), pp.209-226) Argomento: Le privatizzazioni (PierAngelo Toninelli (2012), pp. 227-241) Argomento: Forme di impresa extraeuropee: Giappone (Amatori Colli, 2011, capp. 12, 16, 18) Argomento: Forme di impresa extraeuropee: Corea, Argentina (Amatori Colli, 2011, capp. 12, 16, 18) Argomento: Testimonianza di una azienda: ENI Argomento: Blokchain e ecosistema: le sfide odierne Argomento: prova intermedia (30 domande risposta multipla) 60 minuti Prof. Mauro Rota, II parte dal 4 aprile 2020 Storia economica 3 cfu Parte 1 La teoria dinamica delle imprese. Questa parte esamina le basi teoriche dell'evoluzione delle imprese. Berle and Means Coase Penrose Chandler Porter Williamson. The evolutionary theory of firms. Bibliografia: • Toninelli pp.35-60 • Williamson, O. E. (1979). Transaction-cost economics: the governance of contractual relations. The journal of Law and Economics, 22(2), 233-261. Parte 2 The Big business. Questa parte esamina l'ascesa del capitalismo manageriale e dei relativi modelli di business durante la seconda rivoluzione industriale. L'evoluzione delle grandi imprese nel tempo e nello spazio: dalle aziende multidivisionali alle multinazionali. Le conglomerate. Il ruolo della tecnologia. Bibliografia: • Amatori and Colli pp. 89-144 (Part III); • Toninelli pp.165-174 • Chandler, A. D. (1984). The emergence of managerial capitalism. Business History Review, 58(4), 473-503. • Williamson, O. E. (1981). The modern corporation: origins, evolution, attributes. Journal of economic literature, 19(4), 1537-1568. Case study 1. Du Pont: La nascita di imprese multidivisionali Case study 2. Unilever: Multi-local multinational Parte 3 La terza rivoluzione industriale e i suoi modelli di business. Questa parte esamina la grande trasformazione tecnologica della seconda metà del 20 ° secolo e i cambiamenti nei modelli di business con particolare enfasi sul ruolo della finanza. Bibliografia: • Amatori and Colli: pp. 195-231 (chapters 13 and 14); pp. 303-339 (chapters 19-20-21) • Lazonick, W. (2006). Evolution of the new economy business model (pp. 59-113). Case study 1. The Biopharmaceutical industry in the US: Lazonick, W., & Tulum, Ö. (2011). US biopharmaceutical finance and the sustainability of the biotech business model. Research Policy, 40(9), 1170-1187. Case study 2. Apple: Lazonick, W., Mazzucato, M., & Tulum, Ö. (2013, December). Apple's changing business model: What should the world's richest company do with all those profits?. In Accounting Forum (Vol. 37, No. 4, pp. 249-267). Taylor & Francis. Testo d'esame
(Date degli appelli d'esame)
3cfu prof. Donatella Strangio •PierAngelo Toninelli (2012), Storia d'impresa, seconda edizione, il Mulino, Bologna, cap. 5 (piattaforma Moodle). •R. Giannetti, M. Vasta, Storia dell’impresa italiana, Il Mulino, Bologna 2012, app. 2,4,5,9 (piattoforma Moodle) Franco Amatori Andrea Colli (2011) Storia d'impresa. Complessità e comparazioni, Bruno Mondadori, Milano, chapters: Introduzione, 1,12, 16,18 (piattaforma Moodle). 3 cfu prof. Mauro Rota • Franco Amatori Andrea Colli (2011) Storia d'impresa. Complessità e comparazioni, Bruno Mondadori, Milano, pp. 89-144, 195-231, 303-339 (Ch. 13, 14, 19, 20, 21) PierAngelo Toninelli, Storia d'impresa, seconda edizione, il Mulino, Bologna 2012, pp.35-60, 165-174 Alfred Chandler (1984), "The emergence of managerial capitalism", Business History Review, volume 58 (issue 4), pp. 473-503. Williamson, O. E. (1979), “Transaction-costs economics: the governance of contractual relations”, Journal of Law and Economics, volume 22 (issue 2), pp. 233-261. Lazonick, W. (2006). Evolution of the new economy business model (pp. 59-113). Lazonick, W., Mazzucato, M., & Tulum, Ö. (2013, December). Apple's changing business model: What should the world's richest company do with all those profits?. In Accounting Forum (Vol. 37, No. 4, pp. 249-267). Taylor & Francis Lazonick, W., & Tulum, Ö. (2011). US biopharmaceutical finance and the sustainability of the biotech business model. Research Policy, 40(9), 1170-1187. Saranno messi a disposizione degli studenti, frequentanti e non, ulteriori materiali didattici sul sito web del docente e sulla piattaforma Moodle Per approfondimenti per coloro che non avessero fatto Storia economica e hanno qualche carenza in merito alla materia si consiglia di leggere: LUCA MOCARELLI, MAURO ROTA, DONATELLA STRANGIO, 2017 Lo sviluppo economico. Un viaggio con più naufraghi che naviganti, Mondadori, Milano
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ROTA MAURO
(programma)
Il corso esamina l'evoluzione dell'impresa industriale nel corso degli ultimi due secoli, una prospettiva di lungo periodo che enfatizza le continuità e i cambiamenti, il mutamento tecnologico e le trasformazioni socio-istituzionali, tutti elementi che hanno un forte impatto sulle strategie e le strutture degli attori considerati. La moderna impresa industriale è vista all'interno di un'ampia comparazione “tra le tre regioni" che hanno guidato l'economia mondiale, Stati Uniti, Europa, Asia Orientale. Si prevede anche l'analisi di casi aziendali con particolare riferimento a imprese multinazionali. Tutto ciò aiuterà lo studente ad avere un atteggiamento critico nei confronti della varietà e della dinamica dei vari assetti di proprietà e di governance delle imprese e allo stesso tempo avere la capacità di progettare strutture di proprietà e di governance che possano contribuire allo sviluppo della azienda e al suo valore.
Specificatamente il corso affronterà, all'interno di un contesto mondiale: • Richiami di teoria del comportamento economico: la tradizione continentale; la tradizione della scuola economica anglosassone; Marshall, Knight, Schumpeter; dalla scuola neoautriaca alla “entreprneurial history”; la nuova economia imprenditoriale. • Una concezione dinamica dell’impresa: Werner Sombart; impresa e sistema economico capitalistico; Berle e Means e la proprietà dell’impresa; Coase e la natura dell’impresa; Penrose e l’espansione dell’impresa; Chandler e la strategia e la struttura dell’impresa; Porter e la strategia competitiva; Williamson e i costi di transazione; la teoria evolutiva dell’impresa; • L’impresa e il contesto: la storia d’impresa e l’evoluzione dell’ambiente socio-culturale; l’impresa e le istituzioni; l’evoluzione del quadro normativo. • L’evoluzione delle dimensioni e delle forme delle imprese: Piccola, media e grande impresa; gli indicatori di performance; l’impresa famigliare; la grande impresa manageriale; le altre forme di impresa • La gestione e il governo dell’impresa: l’evoluzione della organizzazione (Stati Uniti, Europa, Asia); holding, reti e gruppi; impresa e lavoro; progresso tecnico e attività innovativa (R&S); Marketing e relazioni pubbliche. • Ascesa e declino dell’impresa pubblica: lo sviluppo delle imprese pubbliche; il processo di privatizzazione; globalizzazione economica; la crisi economica. • Modelli di impresa e modelli di governance attraverso la storia industriale italiana: le fasi evolutive del capitalismo italiano. • Identità dell’imprenditore e la sua specifica funzione; tipologie storiche di grandi imprenditori e manager che hanno propagato la loro visione del processo economico fino a lasciare un segno sui tempi di cui sono stati protagonisti. P.A. Toninelli, Storia d'impresa, seconda edizione, il Mulino, Bologna 2012.
L. Mocarelli, M. Rota, D. Strangio, Lo sviluppo economico. Un viaggio con più naufraghi che naviganti?, Mondadori, Milano 2017. Saranno messi a disposizione dello studenti materiali didattici sul sito web e sulla piattaforma Moodle |
6 | SECS-P/12 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1044428 -
CORPORATE AND MARKETING COMMUNICATION
(obiettivi)
Obiettivi formativi del corso
Il management della comunicazione rappresenta un elemento fondamentale nel governo delle imprese, alla continua ricerca di consenso e di legittimazione nel loro contesto di riferimento. Il corso affronta il tema del governo della comunicazione d’impresa, con particolare riferimento alla comunicazione di marketing, sotto il profilo teorico, degli strumenti manageriali e delle tecniche operative, anche attraverso il sistematico ricorso a casi studio e a project work. Conoscenza e capacità di comprensione Il corso intende trasferire le conoscenze e le competenze atte a pianificare, gestire e valutare i processi di comunicazione d’impresa e di comunicazione di marketing. Capacità applicative L’acquisizione di tali conoscenze e competenze deve trovare concreta applicazione nello sviluppo di capacità applicative utili nella predisposizione di un piano di comunicazione integrata (tradizionale e digitale). Nello svolgimento del piano, si potranno applicare le nozioni teoriche proposte in aula e sviluppare capacità di analisi del contesto competitivo di comunicazione, di pensiero strategico e di sviluppo di iniziative operative. Infine, gli studenti dovranno maturare le conoscenze necessarie per la predisposizione di budget di comunicazione. Autonomia di giudizio Il corso si propone di sviluppare una capacità critica di giudizio degli stimoli di comunicazione istituzionale e di marketing; gli allievi dovranno essere in grado di riconoscere obiettivi, destinatari, tipologie di strategia creativa alla base delle diverse forme comunicative. Abilità nella comunicazione Il corso si propone di sviluppare negli studenti la capacità di comunicare in maniera efficace le loro idee durante le lezioni stimolando le interazioni e di saper presentare il piano di comunicazione in aula di fronte ai colleghi, lavorando oltre che sui contenuti proposti, anche sulle capacità di public speaking. Capacità di apprendere Attraverso il ricorso a numerosi esempi, case histories e testimonianze, gli studenti potranno studiare in modo autonomo, ricorrendo a esempi personali che dimostrino l’assimilazione dei concetti teorici approfonditi in aula. |
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CORPORATE AND MARKETING COMMUNICATION - CASES AND APPLICATIONS
(obiettivi)
Obiettivi formativi del corso
Il management della comunicazione rappresenta un elemento fondamentale nel governo delle imprese, alla continua ricerca di consenso e di legittimazione nel loro contesto di riferimento. Il corso affronta il tema del governo della comunicazione d’impresa, con particolare riferimento alla comunicazione di marketing, sotto il profilo teorico, degli strumenti manageriali e delle tecniche operative, anche attraverso il sistematico ricorso a casi studio e a project work. Conoscenza e capacità di comprensione Il corso intende trasferire le conoscenze e le competenze atte a pianificare, gestire e valutare i processi di comunicazione d’impresa e di comunicazione di marketing. Capacità applicative L’acquisizione di tali conoscenze e competenze deve trovare concreta applicazione nello sviluppo di capacità applicative utili nella predisposizione di un piano di comunicazione integrata (tradizionale e digitale). Nello svolgimento del piano, si potranno applicare le nozioni teoriche proposte in aula e sviluppare capacità di analisi del contesto competitivo di comunicazione, di pensiero strategico e di sviluppo di iniziative operative. Infine, gli studenti dovranno maturare le conoscenze necessarie per la predisposizione di budget di comunicazione. Autonomia di giudizio Il corso si propone di sviluppare una capacità critica di giudizio degli stimoli di comunicazione istituzionale e di marketing; gli allievi dovranno essere in grado di riconoscere obiettivi, destinatari, tipologie di strategia creativa alla base delle diverse forme comunicative. Abilità nella comunicazione Il corso si propone di sviluppare negli studenti la capacità di comunicare in maniera efficace le loro idee durante le lezioni stimolando le interazioni e di saper presentare il piano di comunicazione in aula di fronte ai colleghi, lavorando oltre che sui contenuti proposti, anche sulle capacità di public speaking. Capacità di apprendere Attraverso il ricorso a numerosi esempi, case histories e testimonianze, gli studenti potranno studiare in modo autonomo, ricorrendo a esempi personali che dimostrino l’assimilazione dei concetti teorici approfonditi in aula. |
3 | SECS-P/08 | 24 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
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CORPORATE AND MARKETING COMMUNICATION - FOUNDATIONS
(obiettivi)
Il management della comunicazione rappresenta un elemento fondamentale nel governo delle imprese, alla continua ricerca di consenso e di legittimazione nel loro contesto di riferimento. Il corso affronta il tema del governo della comunicazione d’impresa, con particolare riferimento alla comunicazione di marketing, sotto il profilo teorico, degli strumenti manageriali e delle tecniche operative, anche attraverso il sistematico ricorso a casi studio e a project work.
Conoscenza e capacità di comprensione Il corso intende trasferire le conoscenze e le competenze atte a pianificare, gestire e valutare i processi di comunicazione d’impresa e di comunicazione di marketing. Capacità applicative L’acquisizione di tali conoscenze e competenze deve trovare concreta applicazione nello sviluppo di capacità applicative utili nella predisposizione di un piano di comunicazione integrata (tradizionale e digitale). Nello svolgimento del piano, si potranno applicare le nozioni teoriche proposte in aula e sviluppare capacità di analisi del contesto competitivo di comunicazione, di pensiero strategico e di sviluppo di iniziative operative. Infine, gli studenti dovranno maturare le conoscenze necessarie per la predisposizione di budget di comunicazione. Autonomia di giudizio Il corso si propone di sviluppare una capacità critica di giudizio degli stimoli di comunicazione istituzionale e di marketing; gli allievi dovranno essere in grado di riconoscere obiettivi, destinatari, tipologie di strategia creativa alla base delle diverse forme comunicative. Abilità nella comunicazione Il corso si propone di sviluppare negli studenti la capacità di comunicare in maniera efficace le loro idee durante le lezioni stimolando le interazioni e di saper presentare il piano di comunicazione in aula di fronte ai colleghi, lavorando oltre che sui contenuti proposti, anche sulle capacità di public speaking. Capacità di apprendere Attraverso il ricorso a numerosi esempi, case histories e testimonianze, gli studenti potranno studiare in modo autonomo, ricorrendo a esempi personali che dimostrino l’assimilazione dei concetti teorici approfonditi in aula.
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CECCOTTI FEDERICA
(programma)
Il programma di seguito si riferisce all’intero insegnamento di Corporate and Marketing Communication, che viene diviso in due moduli: Corporate and Marketing Communication (Foundations) da 6 CFU e Corporate and Marketing Communication (Cases and applications) da 3 CFU.
I moduli sono tra loro strettamente correlati e l’esame finale verterà sull’intero programma. Corporate and Marketing Communication – Foundations (6 CFU) – 48 ore Management e comunicazione (4 ore) La comunicazione nel governo dell’impresa Il processo di comunicazione Le aree della comunicazione d'impresa (8 ore) Comunicazione istituzionale Comunicazione di marketing Comunicazione organizzativa (cenni) Comunicazione economico-finanziaria (cenni) Il communication mix – Strumenti, mezzi e veicoli per la comunicazione d'impresa (18 ore) Advertising Pubbliche Relazioni Direct Marketing Promozioni Forza vendita Packaging Punto vendita Fiere Comunicazione digitale Aspetti emergenti del communication mix Le agenzie di comunicazione nel nuovo scenario dell’Integrated Marketing Communication (IMC) (6 ore) L’evoluzione dell’IMC L’evoluzione delle agenzie di comunicazione Un nuovo territorio d’offerta Nell’ultima parte del corso si terranno le presentazioni dei project work. Questa iniziativa di didattica attiva prevede un totale di 12 ore, così ripartite: - 2 ore per il brief, - 10 ore per le presentazioni e il feedback con le valutazioni dei gruppi. Corporate and marketing communication – Cases and applications (3 CFU) Il brand management (12 ore) Marca e comunicazione Strategie di marca Branding tra globale e locale Branding distributivo Pianificazione, organizzazione e controllo delle attività di comunicazione (12 ore) Le competenze e i presidi organizzativi interni Le ricerche per la comunicazione di marketing Il budget per la comunicazione Il piano di comunicazione Il programma del corso di Corporate and Marketing Communication (6 + 3 CFU) prevede lo studio dei seguenti testi:
(Date degli appelli d'esame)
PASTORE A., VERNUCCIO M., Impresa e comunicazione. Principi e strumenti per il management, Seconda edizione, Apogeo, 2008, ad esclusione dei capitoli 4, 6, 19, 20 e il paragrafo 23.3. CECCOTTI F., Le agenzie di comunicazione nel nuovo scenario dell’Integrated Marketing Communication, McGraw-Hill, 2018, ad esclusione dei capitoli 3 e 4. Gli studenti frequentanti e gli studenti Erasmus sono esonerati dallo studio dei capitoli 10, 14, 18, 26 e di tutti i case study presentati nei box del manuale “Impresa e comunicazione”. Durante il corso saranno raccolte le firme in occasione dei seminari dei manager e delle lezioni di didattica attiva legate al project work. Sono considerati frequentanti coloro che partecipano al 75% delle lezioni con firma e che svolgeranno il project work che verrà proposto durante il corso. L’elenco degli studenti frequentanti sarà disponibile presso il web repository al termine delle lezioni. |
6 | SECS-P/08 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
1044459 -
DIGITAL MARKETING
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso ha l’obiettivo di fornire un ampio e aggiornato quadro conoscitivo sulla rivoluzione digitale e il conseguente cambiamento dei tradizionali approcci di marketing management. Attraverso lo studio di modelli teorici e casi pratici, la partecipazione a lavori di gruppo e l'incontro con consulenti e manager attivi nei contesti digitali, il corso consentirà agli allievi di sviluppare competenze ormai necessarie per i professionisti del marketing al fine dell’efficace utilizzo delle tecnologie digitali. 1) Conoscenza e capacità di comprensione Il corso intende trasferire le fondamentali conoscenze relative a: lo scenario dell’economia digitale e della trasformazione digitale, le strategie di digital marketing e i principali ambiti operativi (es. digital metrics, digital advertising, e-commerce, mobile marketing). 2) Capacità applicative L’acquisizione di tali conoscenze trova concreta applicazione nello sviluppo di competenze relative alla pianificazione e misurazione di un piano di digital marketing, che si integri con le attività offline. Nell’elaborazione del piano, si potranno applicare le nozioni teoriche proposte in aula e sviluppare capacità di analisi strategica, di sviluppo di iniziative operative e di misurazione dei risultati. 3) Autonomia di giudizio Il corso ha l’obiettivo di sviluppare una capacità critica di giudizio delle strategie e attività operative di digital marketing, integrando le conoscenze e gestendo la complessità. 4) Abilità nella comunicazione Il corso ha l’obiettivo di sviluppare capacità di comunicare in maniera efficace idee e conoscenze durante le lezioni stimolando le interazioni e di saper presentare un piano di digital marketing in aula di fronte ai colleghi, lavorando oltre che sui contenuti proposti, anche sulle capacità di public speaking. 5) Capacità di apprendere Attraverso il ricorso a numerosi incontri con esperti di digital marketing, lo studio di significative best practice e casi di studio, come pure attraverso l’analisi di alcuni modelli concettuali di base, gli studenti svilupperanno la capacità di proseguire lo studio del digital marketing in autonomia.
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VERNUCCIO MARIA
(programma)
Il programma del corso, a partire dall’analisi dello scenario della rivoluzione digitale e della digital transformation, analizza l’evoluzione del marketing per poi approfondire le caratteristiche del Digital Marketing, focalizzando l’attenzione sia sugli aspetti strategici che su quelli operativi nei diversi ambiti di applicazione. Particolare importanza viene assegnata all’integrazione tra online e offline in ottica di Marketing.
Il programma è così articolato (tra parentesi il numero orientativo di ore in aula): PARTE PRIMA: ECOSISTEMA DIGITALE, E-BUSINESS ED EVOLUZIONE DEL MARKETING (10) - Lo scenario di riferimento: l'ecosistema digitale - La prospettiva dell'impresa: l'orientamento all'e-business e la trasformazione digitale - L'evoluzione del Marketing - Il Marketing digitale - Modelli di e-revenue PARTE SECONDA: CONSUMER BEHAVIOUR E NUOVE FRONTIERE STRATEGICHE (26) - Comprendere il nuovo consumatore - Nuovi percorsi strategici nell'ecosistema digitale - Social Media Strategy - Pianificare la strategia di marketing digitale PARTE TERZA: LA GESTIONE DELLA VALUE PROPOSITION NELL'ECOSISTEMA DIGITALE (14) - La gestione dell'user experience online - Digital branding - e-Product - e-Price - e-Commerce - Digital integrated marketing communication PARTE QUARTA: RESEARCH AND MONITORING (10) - Ricerche di Marketing online - Big data e digital metrics PROJECT WORK (12) Nell’ultima parte del corso si terranno le presentazioni dei project work. Questa iniziativa di didattica attiva prevede un totale di circa 12 ore, così ripartite: - 2 ore per il brief, - 10 ore per le presentazioni e il feedback del docente con la valutazione di ogni gruppo. L'esame dovrà essere preparato su due tipi di dispense: 1) dispense cartacee (rese disponibili presso la copisteria di Facoltà); 2) slide del docente (disponibili sul web repository in formato digitale).
(Date degli appelli d'esame)
Di seguito, l’elenco puntuale delle dispense 1) e 2) suddiviso secondo le diverse parti del programma (la lista è presente anche nel Web Repository del Corso, al quale si può accedere tramite link dalla pagina della Docente presente nel sito web del Dipartimento di Management): PARTE PRIMA: 1) Dispense cartacee: a. Dispensa n. 1, da Verona & Prandelli (2006), cap. 2., “Internet, ICT e le principali implicazioni gestionali” (NO per FREQUENTANTI + PJ WORK) b. Dispensa n. 2, da Vernuccio in Mattiacci & Pastore (2013), cap. 3., “La Rivoluzione digitale” 2) Slide del docente: a. Fascicolo slide n. 1._I parte, “L’ecosistema digitale” b. Fascicolo slide n. 1_II parte, “E-business” c. Fascicolo slide n.1_III parte, “Digital Marketing” PARTE SECONDA: 1) Dispense cartacee: a. Dispensa n. 3, da Verona & Prandelli (2006), par. 4.4. “L’analisi qualitativa della domanda: perché cambia il comportamento del consumatore in Rete” e 4.5 “L’analisi qualitativa della domanda: come cambia il comportamento del consumatore in Rete” (NO per FREQUENTANTI + PJ WORK) b. Dispensa n. 4, da Li & Bernoff (2008), “Groundswell” 2) Slide del docente: a. Fascicolo n. 2_Nuovo consumatore (NO per FREQUENTANTI + PJ WORK) b. Fascicolo slide n. 3_Social Media Strategy c. Fascicolo slide n. 4_Brief Project work_Social Media Strategy (SOLO PER FREQUENTANTI) PARTE TERZA: 1) Dispense cartacee: a. Dispensa n. 5, da Chaffey & Ellis (2012), cap. 7, “Delivering the online marketing experience”! b. Dispensa n. 6, da Chaffey & Ellis (2012), cap. 5 (NO per FREQUENTANTI + PJ WORK), “The Internet and the marketing mix” c. Dispensa n. 7, da Chaffey & Ellis (2012), cap. 9, Marketing Communications using digital media mix” d. Dispensa n. 8, da Vietri & Cappellotto (2011), cap. 3, “E-commerce: le criticità” e. Dispensa n. 10, da Boaretto et al. (2011), cap. 4, “Gli strumenti del mobile marketing” 2) Slide del docente: a. Fascicolo slide n. 5_E-commerce b. Fascicolo slide n.7_Mobile marketing PARTE QUARTA: 1) Dispense cartacee: a. Dispensa n. 9, da Verona & Prandelli (2006), cap. 5., “Le ricerche con e su la Rete” (NO per FREQUENTANTI + PJ WORK) 2) Slide del docente: a. Fascicolo slide n. 6_Big data & Digital Metrics |
9 | SECS-P/08 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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9 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1149 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
Obiettivo specifico è quello di consentire allo studente di coadiuvare le sue conoscenze storiche con quelle più specifiche per l'inserimento nel futuro mondo del lavoro.
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3 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1016 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il candidato dovrà produrre un elaborato originale a carattere preferibilmente sperimentale, supportato da adeguato corredo cartografico e iconografico, attraverso cui dimostri di aver acquisito la capacità di gestire ed elaborare autonomamente le competenze teoriche e metodologiche maturate nel corso di studio, con particolare riferimento alla ricerca delle fonti e delle informazioni bibliografiche e cartografiche, alla gestione ed elaborazione deidati statistici, all'esposizione di riflessioni critiche e personali, alla traduzione ed estensionedelle esperienze maturate nell'ambito degli stage e dei tirocini frequentati
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18 | 450 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1041839 -
STORIA DELL'IMPRESA
(obiettivi)
Il corso e’ articolato in due moduli che comprendono entrambi lezioni frontali e attivita’ pratiche consistenti nella analisi e nella discussione di testi articoli data set ed elaborazione dati che concorreranno a formare le competenze dello studente in modo da applicare in maniera concreta le conoscenze acquisite, così da favorire l’autonomia di giudizio e la capacità di problem solving degli studenti.
Specificatamente, lo studente saprà: Comprendere le teorie sul mutamento tecnologico e le trasformazioni socio istituzionali e l’evoluzione dell’impresa industriale nel lungo periodo (tutti elementi che hanno un forte impatto sulle strategie e le strutture degli attori considerati); Applicare le conoscenze acquisite nell’ambito della struttura degli organi di governo e di controllo con riferimento ai differenti provvedimenti normativi nazionali (Common Law/Civil Law); Comunicare e mettere in atto le competenze acquisite nell’analisi concreta di casi aziendali con particolare riferimento alle imprese multinazionali; Proseguire e valorizzare, in maniera autonoma, nel corso della propria vita professionale gli strumenti di analisi e di comparazione in modo da avere un atteggiamento critico nei confronti della varieta’ e della dinamica dei vari assetti di proprietà e di governance delle imprese e allo stesso tempo avere la capacità di progettare strutture di proprietà e di governanace che possano contribuire allo sviluppo della azienda e al suo valore. Tali obiettivi sono raggiunti partendo da una chiara definizione di Sistema economico che rappresenta il sistema di consuetudini, norme e regole. Durante il corso si approfondiranno dei casi studio legati a particolari aree regionali: Europa (Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna) Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Russia e Asia. Durante il corso si approfondiranno anche gli aspetti legati al rapporto tra il contesto geo-normativo di riferimento e le regole di corporate governance; in quest’ottica saranno approfondite le differenze tra l’impostazione Civil Law, quella Common Law e, soprattutto, i meccanismi della Path Dependance che hanno favorito, nel tempo, il consolidamento di alcune prassi e routine che, inevitabilmente, stanno condizionando il processo di revisione in atto nei sistemi di governo di tutto il mondo. Il corso si soffermerà poi sul ruolo delle istituzioni, e l’impresa è, appunto, una istituzione e della proprietà e del management e dell’imprenditore e sui rapporti che ne discendono. In definitiva, allo scopo di sviluppare capacità critiche e di giudizio e rendere di conseguenza gli studenti capaci di risolvere, autonomamente, problematiche aziendali di carattere manageriale, il corso farà riferimento a tecniche e strumenti in grado di favorire l’apprendimento e la conoscenza degli studenti; in tale direzione durante il corso si svolgeranno alcune attività, quali: Esercitazioni di natura teorica e pratica sulle tematiche affrontate durante il corso; Presentazione di casi aziendali e di relativi report scritti, anche con il supporto di testimonial esterni; Testimonianze aziendali; Lavori di gruppo consistenti in Presentazioni di project work e discussione di papers Al termine del corso lo studente sarà in grado di conoscere ed interpretare in maniera critica i diversi modelli di impresa e la loro evoluzione nei diversi ambiti, le funzioni e l’importanza di figure come quella del manager e dell’imprenditore e la loro evoluzione nel lungo periodo. Pertanto, lo studente sarà in grado di contribuire allo sviluppo dell’impresa e alla sua creazione di valore in coerenza le norme nazionali e internazionali rilevanti in materia. |
6 | SECS-P/12 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1038081 -
CORPORATE GOVERNANCE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base sui concetti e gli strumenti moderni della corporate governance, nonché di applicare in maniera concreta le conoscenze acquisite, così da favorire l’autonomia di giudizio e la capacità di problem solving degli studenti.
Specificatamente, lo studente saprà: Comprendere le teorie manageriali alla base della corporate governance, nonché gli strumenti e le tecniche volte al ri-allineamento dei comportamenti manageriali (ad esempio politiche di remunerazione); Applicare le conoscenze acquisite nell’ambito della struttura degli organi di governo e di controllo con riferimento ai differenti provvedimenti normativi nazionali (Common Law/Civil Law); Comunicare e mettere in atto le competenze acquisite in primarie società di consulenza aziendale al fine di analizzare le relazioni di coerenza tra le scelte strategiche, di assetto proprietario e di governance, individuandone i relativi punti di forza e le criticità; Proseguire e valorizzare, in maniera autonoma, nel corso della propria vita professionale gli strumenti e le tecniche di governo dell’impresa con particolare riferimento ai meccanismi relativi alla corporate governance (remuneration policy; meccanismi di audit, etc.) Tali obiettivi sono raggiunti partendo da una chiara definizione di Corporate Governance, che rappresenta il sistema di consuetudini, norme e regole per il buon governo dell’impresa. Il tema, nel suo complesso, è trattato attraverso due impostazioni di fondo: la creazione del valore per gli azionisti; la creazione del valore per gli stakeholder. La prima, si traduce in un approccio alla corporate governance ristretto ed è profondamente ispirata da concettualizzazioni fedeli alla teoria dell’agenzia, dei diritti di proprietà ed alla teoria manageriale. La seconda, invece, anche nota come approccio allargato alla corporate governance, si ispira a teorie quali la Stakeholder Theory, la Stewardship Theory e la SocioEmotional Wealth Theory. Durante il corso si approfondiranno anche gli aspetti legati al rapporto tra il contesto geo-normativo di riferimento e le regole di corporate governance; in quest’ottica saranno approfondite le differenze tra l’impostazione Civil Law, quella Common Law e, soprattutto, i meccanismi della Path Dependance che hanno favorito, nel tempo, il consolidamento di alcune prassi e routine che, inevitabilmente, stanno condizionando il processo di revisione in atto nei sistemi di governo di tutto il mondo. Il corso si soffermerà poi sul ruolo della proprietà e del management e sui rapporti che ne discendono; il tutto con l’intento di spiegare anche la validità di strumenti e tecniche ideate dalla proprietà per riallineare i comportamenti manageriali. Si parlerà anche dei rapporti di potere, all’interno del sistema proprietario, tra maggioranza e minoranza azionaria. Si studieranno tali conflitti, dagli «abusi» del capitale di comando alle reazioni delle minoranze azionarie, e si approfondirà il fenomeno dello shareholders activism e dello shareholders engagement, anche con riferimento al ruolo dei Proxy advisor e dei proxy solicitor. Infine, nella parte speciale del corso, saranno approfonditi gli strumenti contro le pratiche di tunneling messe in campo dalla maggioranza. Il programma di studi proseguirà approfondendo il discorso sulla corporate governance in Italia, riflettendo sulle peculiarità della family governance italiana e sugli strumenti di governo previsti dalla normativa. Si tratteranno, quindi, gli organi di governo delle imprese, distinguendo il funzionamento degli stessi nei tre modelli di riferimento: tradizionale, monistico e dualistico verticale; nonché contestualizzando tali modelli ai sistemi capitalistici cui fanno generalmente riferimento. Si tratterà, quindi, del funzionamento dell’Assemblea dei Soci; del Consiglio di Amministrazione; del Consiglio di Gestione e di Sorveglianza. Si analizzeranno poi i meccanismi, le forme e gli attori del controllo previsti dalla riforma societaria e dai più recenti provvedimenti normativi. In definitiva, allo scopo di sviluppare capacità critiche e di giudizio e rendere di conseguenza gli studenti capaci di risolvere, autonomamente, problematiche aziendali di carattere manageriale, il corso farà riferimento a tecniche e strumenti in grado di favorire l’apprendimento e la conoscenza degli studenti; in tale direzione durante il corso si svolgeranno alcune attività, quali: Esercitazioni di natura teorica e pratica sulle tematiche affrontate durante il corso; Presentazione di casi aziendali e di relativi report scritti, anche con il supporto di testimonial esterni; Testimonianze aziendali; Lavori di gruppo consistenti in Business Game con la collaborazione di esperti aziendali. A tal proposito sono state formalizzate due convenzioni specifiche con primarie società di consulting nel campo della corporate governance, che supporteranno il docente nell’elaborazione delle attività di laboratorio. Al termine del corso, in conclusione, lo studente sarà in grado di conoscere ed interpretare in maniera critica i complessi fenomeni della corporate governance, tanto in ambito micro (family business) che in ambito macro (ovvero a livello internazionale). Pertanto, lo studente sarà in grado di progettare, in maniera autonoma, strutture di governance che contribuiscano allo sviluppo dell’impresa e alla sua creazione di valore e che siano coerenti con le norme nazionali e internazionali rilevanti in materia.
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ESPOSITO DE FALCO SALVATORE
(programma)
PARTE I: GOVERNO E SISTEMI DI CORPORATE GOVERNANCE
- Gli assetti di governo dell’impresa con riferimento alle sue dimensioni - Il governo negli studi di economia d’impresa - Sistemi di corporate governance, assetti giuridici ed influenze contestuali - La crisi finanziaria europea ed il suo impatto sui sistemi di corporate governance PARTE II: GLI ATTORI DELLA CORPORATE GOVERNANCE - Il ruolo della proprietà - Il management ed i suoi rapporti con la proprietà PARTE III: LA CORPORATE GOVERNANCE IN ITALIA - La family governance in Italia - Struttura e funzionamento degli organi di governo nelle S.p.a. italiane - Gli attori del controllo nelle società quotate - Modelli e codici nelle società quotate PARTE IV: I RAPPORTI DI POTERE NEL SISTEMA PROPRIETARIO Le dinamiche decisionali nell’impresa quotata I comportamenti degli azionisti: shareholders activism e shareholders engagement La remunerazione quale area di confronto tra maggioranza e minoranza Il rapporto legale tra maggioranza e minoranza CORPORATE GOVERNANCE CFU: 9
(Date degli appelli d'esame)
ESPOSITO DE FALCO S., 2014, II Edizione, La Corporate Governance per il governo dell’impresa, Mc Graw-Hill, Milano (cap. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10) ESPOSITO DE FALCO S., 2017, I rapporti di potere nel sistema proprietario, Cedam, Padova (cap. 1, 2, 3, 4) CORPORATE GOVERNANCE CFU: 6 ESPOSITO DE FALCO S., 2014, (Seconda edizione), La Corporate Governance per il governo dell’impresa, Mc Graw-Hill, Milano (cap. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8 e 9) Slide a cura del docente pubblicate in pdf sulla Piattaforma E-learning 2 della “Sapienza (http://elearning2.uniroma1.it/) |
9 | SECS-P/08 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1051454 -
VALUTAZIONE DEL RISCHIO E MANAGEMENT AMBIENTALE
(obiettivi)
Formazione generale sui temi del management, controllo e valutazione ambientale e i suoi molteplici aspetti di carattere interdisciplinario nelle Imprese. Conoscenza degli strumenti normativi connessi con le tematiche delle Valutazioni Ambientali e la valutazione del rischio all'interno delle Imprese. Conoscenza sui temi dello sviluppo sostenibile e della sua visione neoclassica ed ecologica. Conoscenza sui temi dei costi e benefici della protezione ambientale e dei concetti di responsabilità ambientale e crimine ambientale. Concetti di base sull’approccio olistico alla scienza.
Gli studenti che abbiano superato l’esame avranno le nozioni di base delle procedure sulle valutazioni ambientali sia dal punto di vista della economia neoclassica che ecologica. Saranno pertanto in grado di riconoscere le problematiche ambientali nei principali cicli produttivi. Saranno inoltre in grado di dare una generale valutazione a livello progettuale, di programmazione ed ambientale di vari tipi di progetti industriali. Gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di conoscere i principali aspetti dei temi della valutazione del rischio relativi agli impatti derivanti dai siti industriali e avranno una conoscenza media sui temi della tossicologia industriale e della normativa ambientale. Saranno inoltre in grado di conoscere alcuni modelli di progettazione, valutazione e interpretazione dei dati ambientali. Infine avranno conoscenze riguardo al tema della valutazione del rischio delle sostanze chimiche ed il sistema REACH. Fundamentals of the holistic approach to science.
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CONTI MARCELO ENRIQUE
(programma)
Unità didattica 1 - 24 ore di lezione e prima esercitazione. Testo: Campanella e Conti (Carocci Ed.), 2010 e materiale aggiuntivo fornito dal Professore.
Evoluzione della Scienza, della Tecnologia e delle Normative in campo ambientale. Inquinamento zero? I disastri ambientali. Inquinamento Ambientale: inquinamento idrico, atmosferico e del suolo. Salute umana. I cicli produttivi e le loro emissioni. Sistemi di monitoraggio ambientale. Il monitoraggio biologico applicato alle procedure di VIA. Indicatori d’impatto. Indicatori chimici e biologici. Definizione e loro applicazione. Modelli di previsione degli impatti. Approccio olistico alla scienza. Economia ambientale ed ecologica. Standards di efficienza, sicurezza e sostenibilità. Rischio: definizioni. Valutazione del rischio ambientale e del rischio sulla salute umana. Unità didattica 2 - 48 ore di lezione e presentazione/valutazione dei lavori di gruppo. Testo: Il management Ambientale. Teorie metodi e strumenti in una prospettiva sostenibile. Marcelo Enrique Conti, 2018 (Nuova Cultura, Roma Ed.) e materiale aggiuntivo fornito dal Professore. L’economia e il management ambientale. L’evoluzione del concetto di ambiente nella teoria economica. Il fallimento del mercato ambientale. Il paradigma dello sviluppo economico e la tutela ambientale. Sviluppo Sostenibile: aspetti fondamentali, sostenibilità debole e forte; impronta ecologica. Bioeconomia. Green Economy. Economia circolare, Economia Ecologica (definizione caratteristiche, equazione IPAT, Curva di Kuznets). Gli indicatori di Sviluppo Sostenibile. Gli indicatori di performance di sostenibilità nelle imprese. Casi di studio. La stima del valore economico della risorsa ambientale. Metodi di valutazione monetaria delle risorse ambientali. Analisi Costi-Benefici. Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica, Valutazione di Incidenza. Il Codice Ambiente. La direttiva UE Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC) e l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Le Best Available Technologies (BAT). La direttiva UE Industrial Emission Directive (IED). La bonifica dei siti contaminati e valutazione del rischio. Il Protocollo di Kyoto. Aspetti tecnici della gestione dei carbon sink. Le smart cities, la sostenibilità urbana. Casi di studio: industria siderurgica (ILVA di Taranto), la bonifica dell’amianto, la laguna di Venezia ed il Petrolchimico di Marghera, le Pulp Mills, le centrali per la produzione di energia elettrica, le monocolture di eucalipto in Sudamerica, ecc. Le direttive UE sulla responsabilità e sul crimine ambientale. Teorema di Coase. La urgente necessità di una Corte Penale Ambientale Europea e Internazionale contro i crimini ambientali. Metodi di risarcimento del danno ambientale. Legge ecoreati sui delitti ambientali. IL MANAGEMENT AMBIENTALE: TEORIE, METODI E STRUMENTI IN UNA
(Date degli appelli d'esame)
PROSPETTIVA SOSTENIBILE, Collana ManOTec,Ed. Nuova Cultura, Roma, 2018 Marcelo Enrique Conti L'ambiente: conoscerlo e proteggerlo. Percorsi di Chimica Ambientale, Ed. Carocci, Roma, 2010. Luigi Campanella, Marcelo Enrique Conti Il Monitoraggio Biologico Della Qualita’ Ambientale (per approfondimento, no obbligatorio) Marcelo Enrique Conti, Edizioni Seam, Roma, 2002. |
9 | SECS-P/13 | 72 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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9 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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AAF1149 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
Obiettivo specifico è quello di consentire allo studente di coadiuvare le sue conoscenze storiche con quelle più specifiche per l'inserimento nel futuro mondo del lavoro.
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3 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||
AAF1016 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il candidato dovrà produrre un elaborato originale a carattere preferibilmente sperimentale, supportato da adeguato corredo cartografico e iconografico, attraverso cui dimostri di aver acquisito la capacità di gestire ed elaborare autonomamente le competenze teoriche e metodologiche maturate nel corso di studio, con particolare riferimento alla ricerca delle fonti e delle informazioni bibliografiche e cartografiche, alla gestione ed elaborazione deidati statistici, all'esposizione di riflessioni critiche e personali, alla traduzione ed estensionedelle esperienze maturate nell'ambito degli stage e dei tirocini frequentati
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18 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |