1021941 -
CAMPI ELETTROMAGNETICI
(obiettivi)
Conoscenza e comprensione. Il corso intende fornire una conoscenza adeguata di alcuni argomenti fondamentali dell'elettromagnetismo applicato, di considerevole importanza per le applicazioni. Capacità applicative. Gli studenti potranno acquisire una visione d’insieme dell’elettromagnetismo applicato, con particolare riferimento agli aspetti metodologici unificanti e alle tecniche matematiche impiegate, che consentirà loro di orientarsi nello studio successivo o nelle posizioni lavorative. In particolare gli studenti avranno appreso in profondità i concetti principali della propagazione elettromagnetica guidata e libera. Abilità di comunicazione. Saper descrivere gli argomenti del corso. Saper comunicare le conoscenze acquisite sugli argomenti del corso.E’ previsto lo svolgimento di presentazioni orali. Capacità di apprendere. Strumenti chiave usati estensivamente per la loro intuitività fisica e potenza rappresentativa sono le onde piane e gli sviluppi modali con i relativi circuiti equivalenti a costanti distribuite (linee di trasmissione). E’ inoltre introdotto il concetto di funzione di Green. Autonomia di giudizio. Essere in grado di formulare una propria valutazione relativa agli argomenti del corso e alla loro rilevanza applicativa; essere in grado di raccogliere e valutare criticamente informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza relativa agli argomenti del corso. E’ prevista la redazione di relazioni scritte.
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FREZZA FABRIZIO
( programma)
Richiami di algebra e analisi vettoriale, operatori differenziali, principali teoremi. Equazioni di Maxwell. Relazioni costitutive dei mezzi. Condizioni al contorno. Teorema di Poynting. Teorema di unicità. Richiami sulle grandezze complesse, fasori, trasformata di Fourier. Polarizzazione dei vettori. Equazioni di Maxwell, relazioni costitutive e condizioni al contorno nel dominio della frequenza. Modello di Lorentz di dielettrico dispersivo. Teorema di Poynting e teorema di unicità nel dominio della frequenza, proprietà dei tensori caratteristici per mezzi anisotropi.
L'equazione delle onde. L'equazione di Helmholtz omogenea, soluzione per separazione delle variabili, funzioni d'onda, onde piane. Equazione di Helmholtz non omogenea, potenziali elettrodinamici.
Proprietà generali delle onde piane, onde piane in mezzi privi di perdite. Onde piane TEM, TE, TM, relazioni di impedenza, vettore di Poynting. Spettri di onde piane, radiazione da un'apertura. Onde piane non monocromatiche, velocità di battimento, velocità di gruppo di un pacchetto d'onde.
Riflessione e rifrazione di onde piane. Incidenza normale, coefficienti di riflessione e trasmissione per i campi elettrico e magnetico, riflessione da conduttore perfetto. Incidenza obliqua, scomposizione della polarizzazione. Polarizzazione orizzontale, coefficienti di riflessione e trasmissione. Polarizzazione verticale, coefficienti di riflessione e trasmissione, angolo di Brewster. Riflessione totale. Riflessione e rifrazione da mezzo buon conduttore.
Linee di trasmissione. Equazioni dei telegrafisti, costanti primarie e secondarie. Impedenza, ammettenza e coefficiente di riflessione. Rapporto d'onda stazionaria. Strati antiriflettenti.
Propagazione elettromagnetica guidata. Decomposizione delle equazioni di Maxwell e dell'equazione di Helmholtz in parti longitudinale e traversa. Onde TE, TM e TEM e relative condizioni al contorno. Equazione di Helmholtz bidimensionale come problema di autovalori, richiami di analisi funzionale, proprietà dell'operatore laplaciano trasverso. La guida d'onda metallica rettangolare, modi TE e TM, configurazione di campo del modo dominante. Guida d'onda circolare e cavo coassiale, modi TE e TM. Il modo TEM nel cavo coassiale. Risonatori a cavità, modi di risonanza, risonatore cilindrico. Campo elettromagnetico prodotto da assegnate correnti impresse. Impostazione del problema, soluzione mediante funzione di Green. Calcolo della funzione di Green per l'equazione di Helmholtz nello spazio libero, condizioni al contorno all'infinito.
F. Frezza, Compendio di Campi elettromagnetici, Aracne, Roma, 2013. F. Frezza, Lezioni di Campi elettromagnetici. F. Frezza, Complementi di Campi elettromagnetici. P. Burghignoli, Esercizi svolti di Campi elettromagnetici. Materiale delle lezioni e delle esercitazioni distribuito dal docente.
(Date degli appelli d'esame)
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ING-INF/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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TEORIA DEI CIRCUITI II
(obiettivi)
CONOSCENZA E COMPRENSIONE. Attraverso l’introduzione delle nozioni e delle proprietà di base riguardanti la modellistica e l’analisi del modello circuitale nel dominio tempo-discreto (TD), lineare e tempo-invariante (permanente), con particolare riferimento ai problemi di elaborazione di segnali numerici tipici dell’ingegneria dell’informazione, lo studente acquisirà capacità di comprensione rispetto a temi d’avanguardia nel proprio campo di studio, relativamente ai circuiti e agli algoritmi in applicazioni numeriche sia in ambito industriale che ICT. CAPACITÀ APPLICATIVE. Al termine del corso lo studente sarà dotato di una preparazione di base che consentirà la comprensione dei fenomeni connessi alla modellistica circuitale tempo-discreta e numerica riferita in particolare al filtraggio di segnali numerici. Sarà dunque in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo adeguato per applicare tecniche e metodi di analisi e soluzione nell’ambito del proprio campo di studi con riferimento all’ingegneria dell’informazione. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Il corso mira a fornire la capacità di analisi e gli elementi base di sintesi dei circuiti tempo-discreti lineari e tempo-invarianti (TD-LTI), in particolare i filtri FIR e IIR, propedeutica a successive tematiche di approfondimento riguardanti il campo dei circuiti per l’elaborazione di segnali numerici e digitali. In questo modo lo studente raccoglierà e interpreterà le nozioni fornite al fine di determinare giudizi in forma autonoma anche per la prosecuzione del suo percorso di studi a livello di laurea magistrale.
ABILITÀ DI COMUNICAZIONE. Il corso illustra i metodi fondamentali e di base per l’analisi e la sintesi dei circuiti tempo-discreti lineari e tempo-invarianti (TD-LTI) per l’elaborazione di segnali numerici. Particolare risalto è dato agli aspetti applicativi e a quelli di intersezione con le tipiche attività professionali di un ingegnere dell’informazione. A valle di tale insegnamento, lo studente sarà pertanto in grado di comunicare le informazioni acquisite e la consapevolezza delle problematiche esistenti a interlocutori specialisti e non specialisti nel mondo della ricerca e del lavoro, in cui svilupperà le sue successive attività didattiche, scientifiche e professionali.
CAPACITÀ DI APPRENDERE. La metodologia didattica implementata nell’insegnamento, basata sulla rigorosa definizione del modello di riferimento, richiede di affrontare in modo propositivo e con una metodologia solida e ben definita problematiche tecnico-scientifiche mai viste prima, così da riuscire a sviluppare le competenze necessarie per intraprendere gli studi successivi con un alto grado di autonomia. In particolare, l’uso di trasformazioni tra diversi domini (Trasformata discreta di Fourier, Trasformata Z) migliora la capacità di comprensione e generalizzazione delle tematiche affrontate.
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FRATTALE MASCIOLI FABIO MASSIMO
( programma)
1) CIRCUITI E SEGNALI NEL DOMINIO DEL TEMPO-DISCRETO TD (6 ore) Definizione di grandezze a tempo continuo (TC) e a tempo discreto (TD). Segnali digitali. Definizione di sequenza. Introduzione ai circuiti ed algoritmi per il trattamento dei segnali analogici e digitali. Cenni storici. Sequenze TD tipiche: sequenze impulso e gradino unitario, sequenze esponenziali reali e complesse, sequenze periodiche e loro proprietà. Primi esempi di circuiti TD: filtro in media mobile (versione non causale e causale), filtro in media mobile pesata. Cenni alle tecniche di simulazione di circuiti analogici.
2) CIRCUITI LINEARI E TEMPO-INVARIANTI TD-LTI NEL DOMINIO TD (6 ore) Circuiti ad un ingresso ed una uscita. Proprietà generali: linearità, tempo-invarianza o stazionarietà, causalità e stabilità. Circuiti lineari e tempo-invarianti (LTI). Risposta impulsiva e proprietà. Somma di convoluzione. Definizione di circuiti FIR e IIR. Circuiti LTI tipici: ritardatori, accumulatori, differenziatori. Connessione di circuiti in cascata ed in parallelo. Circuiti LTI descritti da equazioni alle differenze, lineari e a coefficienti costanti. Componenti dei circuiti descritti da equazioni alle differenze: moltiplicatori, sommatori, ritardatori. Analisi di circuiti TD: tecniche di risoluzione di equazioni alle differenze. Risposta libera e risposta forzata. Corrispondenza con le tecniche di analisi di circuiti TC nel dominio TD.
3) CIRCUITI TD-LTI NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA (8 ore) Trasformata di Fourier a tempo discreto (DTFT: Discrete-Time Fourier Transform): spettri di ampiezza e fase di una sequenza. Condizioni di esistenza della DTFT. Proprietà della DTFT: linearità, traslazione, convoluzione, modulazione. Teorema di Parseval. Proprietà di simmetria per sequenze reali e complesse. Trasformate di sequenze tipiche. Risposta in frequenza di un circuito LTI e relazione con la DTFT della risposta impulsiva. Risposta in ampiezza e risposta in fase. Filtri ideali tipici: passa basso, passa alto, passa banda, elimina banda. Risposta impulsiva dei filtri ideali, problemi di troncamento della risposta, fenomeno di Gibbs. Esempi di filtri.
4) CAMPIONAMENTO E RICOSTRUZIONE (8 ore) Campionamento: conversione continuo-discreta C/D, spettro del segnale campionato, filtro di ricostruzione, aliasing. Teorema del campionamento, conversione D/C. Elaborazione numerica di un segnale analogico. Cenni sui circuiti decimatori e interpolatori.
5) RAPPRESENTAZIONE NEL DOMINIO DELLA TRASFORMATA Z (10 ore) Definizione di trasformata Z bilatera e monolatera. Regione di convergenza (ROC) e sue proprietà. Esempi di trasformate di sequenze. Proprietà principali della trasformata Z e relazione con la DTFT. Funzioni razionali in Z: poli e zeri, ROC. Antitrasformata di funzioni razionali. Risoluzione di equazioni alle differenze finite lineari tramite la trasformata Z. Risposta transitoria e risposta permanente. Corrispondenza con il metodo della trasformata di Laplace per i circuiti TC. Funzione di trasferimento di un circuito TD-LTI e relazione con la sua risposta in frequenza. Circuiti TD-LTI causali con funzione di trasferimento razionale in Z: proprietà della risposta impulsiva, condizioni di stabilità. Filtri inversi. Filtri FIR e IIR. Circuiti a fase minima e “passa tutto”. Circuiti FIR a fase lineare generalizzata.
6) ARCHITETTURE DI CIRCUITI TD (6 ore) Definizione di “signal flow graph” (SFG). Teorema di Tellegen. Architetture di filtri IIR: forma diretta I normale e trasposta, forma diretta II normale e trasposta, forma in cascata, forma parallela. Architetture di circuiti FIR: forma diretta normale e trasposta, forma in cascata. Architetture di circuiti a fase lineare. Architetture a traliccio. Effetti della precisione numerica finita.
7) SINTESI DI CIRCUITI TD (CENNI) (6 ore) Tecniche di sintesi di circuiti TD a partire da filtri analogici. Tecnica di invarianza della risposta impulsiva: distribuzione di poli e zeri, aliasing. Tecniche basate sulla soluzione numerica dell’equazione differenziale. Trasformazione bilineare (o metodo trapezoidale), distribuzione di poli e zeri, predistorsione della risposta in frequenza.
8) LA TRASFORMATA DI FOURIER DISCRETA (DFT: Discrete Fourier Transform) (10 ore) La serie di Fourier discreta, rappresentazione di sequenze periodiche, la DFT e IDFT (Inverse DFT), proprietà della DFT, zero padding, l’algoritmo FFT (Fast Fourier Transform), la convoluzione circolare, approssimazione di una convoluzione lineare attraverso una convoluzione circolare, la convoluzione tra sequenza lunghe, overlap and add, overlap and save, cenni all'analisi tempo-frequenza (filtro a banchi e spettrogramma)
G. Martinelli, M. Salerno, "Fondamenti di elettrotecnica" Vol. I, e Vol. II, Ed. Siderea, Roma. Dispense a cura del docente.
(Date degli appelli d'esame)
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ING-IND/31
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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MISURE ELETTRICHE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è illustrare i fondamenti della scienza delle misure con particolare riferimento alle misure di grandezze elettriche. Il corso introduce alla teoria degli errori, ai campioni delle unità di misura, ai principi di funzionamento ed all’impiego della strumentazione di misura e ai principali metodi di misura. Sono forniti i concetti e i metodi per l’interpretazione dei dati di misura, i concetti di incertezza e di riferibilità di una misura. Il corso prevede esercitazioni di laboratorio i cui obiettivi sono la capacità di scelta degli strumenti, dei metodi e delle procedure di misura in funzione del particolare problema e delle specifiche imposte nelle diverse applicazioni e situazioni.
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Pittella Erika
( programma)
Misura e incertezza Grandezze fisiche e loro misurazione, processo di misurazione, cause di incertezza, errori casuali e sistematici, modulo massimo dell’errore, compatibilità metrologica tra misure, legge di propagazione degli errori, regole di scrittura della misura. Variabili aleatorie, valore atteso e varianza, stimatori di valore atteso e varianza, varianza della media, leggi di distribuzione di probabilità. Incertezza tipo e sua valutazione di categoria A e di categoria B, legge di propagazione dell’incertezza, incertezza composta, incertezza estesa. Grandezze fondamentali e derivate, sistemi di unità di misura.Unità di misura e campioniIl Sistema Internazionale, i campioni di misura, riferibilità e tracciabilità, campioni metrici.
Multimetro digitale Il voltmetro digitale, tipi di convertitori, il convertitore a doppia rampa, principio di funzionamento. Schema pratico del convertitore a doppia rampa, risoluzione, incertezza, errori dovuti alle non idealità, il convertitore a rampe multiple. Il voltmetro e l’amperometro multi-portata, effetti di carico. L’ohmmetro multi-portata, misure di resistenza a 4 fili. Specifiche di un multimetro digitale, cause di errore, modello dell’errore, specifiche globali di incertezza, disturbi di modo differenziale.
Oscilloscopio digitale Generalità sull’oscilloscopio, l’oscilloscopio digitale (DSO), la conversione analogico-digitale, il teorema del campionamento. La ricostruzione seno cardinale. Circuito sample and hold, convertitori a inseguimento e ad approssimazioni successive, convertitore flash, convertitori in parallelo. Struttura dell’oscilloscopio digitale, il blocco di ingresso, configurazione di ingresso single-ended, banda passante e tempo di salita. La sonda, le sonde compensate, misura del tempo di salita, memoria di acquisizione, display LCD, la modalità X-Y e le figure di Lissajous, misura di sfasamento, memoria di acquisizione, display LCD. Modalità di sincronizzazione, il circuito di trigger, impostazioni del canale orizzontale, modalità di campionamento in tempo reale ed equivalente, campionamento in tempo equivalente sequenziale e casuale. Tempo di campionamento equivalente, aliasing, incertezza sull’asse verticale e sull’asse orizzontale, numero di bit effettivi di un DSO.
Frequenzimetro a contatore Misura diretta di frequenza, misura diretta di periodo, risoluzione di misura, incertezza di misura, scelta ottimale del livello di trigger, contatori reciproci.
Analizzatore di spettro L'analisi in frequenza dei segnali, l'analizzatore di spettro real-time, schema di principio, generalità su DFT e FFT, i problemi di leakage e finestratura, specifiche di un analizzatore di spettro: range di frequenza, risoluzione spettrale, distorsione armonica, range dinamico, incertezza.
Prof. Emanuele Piuzzi, Dispense del corso di Misure Elettriche: Misura e incertezza, Misura delle grandezze in alternata, L'oscilloscopio digitale, Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche del Politecnico di Bari, "Lucidi", Unità di misura, campioni e riferibilità ing. Erika Pittella,"Lucidi sui multimetri"
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ING-INF/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1022105 -
LABORATORIO DI ELETTRONICA
(obiettivi)
CONOSCENZA E COMPRENSIONE. Il corso intende offrire un riscontro pratico a quanto studiato nei corsi di base di elettronica analogica, ed iniziare gli studenti alle attività di progettazione. In particolare, obiettivi del corso sono: - insegnare l’utilizzo di CAD per la simulazione dei circuiti elettronici, con particolare attenzione ai principi di base, alle differenti metodologie di analisi disponibili, ed alle problematiche pratiche. - permettere agli studenti di fare esperienza di progettazione di semplici circuiti elettronici analogici, dalle specifiche fino alla misura del prototipo. - offrire la possibilità di compiere esperimenti su semplici circuiti, per riscontrare comportamenti studiati nei corsi di teoria ed acquisire familiarità con la strumentazione di base. CAPACITÀ APPLICATIVE. Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di utilizzare CAD per la simulazione di circuiti elettronici (in particolare OrCAD) e di progettare semplici circuiti elettronici basati su transistor e su amplificatori operazionali. Avranno acquisito familiarità con la strumentazione da laboratorio e saranno in grado di eseguire semplici misure sui circuiti. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Capacità di sviluppare in autonomia il progetto di un semplice circuito elettronico. ABILITÀ DI COMUNICAZIONE. Capacità di riportare in modo chiaro, conciso ed esauriente il lavoro svolto. CAPACITÀ DI APPRENDERE. Capacità di usare le conoscenze acquisite come punto di partenza per approfondire le problematiche sorte nel lavoro di progetto autonomo
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SCOTTI GIUSEPPE
( programma)
Il CAD per la simulazione di circuiti elettronici SPICE: definizione dei componenti, tipi di analisi a disposizione, sintassi, Modelli SPICE dei dispositiv elettronici. Utilizzo del programma OrCAD.
CAD per la simulazione di circuiti digitali: Xilinx VIVADO. CAD per la simulazione di codice su microprocessori MIcrochip: MPLAB.
Seguono una serie di esperienze di laboratorio in cui gli studenti in piccoli gruppi o individualmente progettano al simulatore, realizzano su millefori o su basetta di test, e misurano semplici circuiti elettronici basati su transistor, amplificatori operazionali, chede di sviluppo con microprocessori o FPGA.
Centurelli Ferrari, Fondamenti di Elettronica, Zanichelli Manuale del programma OrCAD
(Date degli appelli d'esame)
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ING-INF/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1022907 -
TELERILEVAMENTO
(obiettivi)
GENERALI Il corso mira a fornire allo studente la conoscenza dei principi di funzionamento di sistemi per il telerilevamento radar e per la radionavigazione satellitare e la capacità di analizzare tali sistemi nelle loro componenti fondamentali valutandone le prestazioni con opportune metriche. SPECIFICI • Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi di funzionamento e le metodologie di base di sistemi per il telerilevamento radar e la radiolocalizzazione. • Capacità di applicare conoscenza e comprensione: saper applicare tecniche di dimensionamento e procedure di elaborazione di segnali per semplici sistemi radar e di radio-posizionamento in modo competente e critico. • Autonomia di giudizio: (assente) • Abilità comunicative: saper descrivere le procedure adottate e le soluzioni ottenute in problemi di dimensionamento o elaborazione di segnali per semplici sistemi radar e di radio-posizionamento. • Capacità di apprendimento: sviluppare le competenze necessarie per intraprendere studi successivi in merito a sistemi avanzati per il telerilevamento e la radiolocalizzazione anche in modo autonomo.
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PASTINA DEBORA
( programma)
Parte 1: TELERILEVAMENTO RADAR • Principio di funzionamento del radar ad impulsi (sensori per il telerilevamento, il radar, principio di funzionamento, misure di distanza ed angolo, caratteristiche d’antenna) • Equazione radar (rumore termico, equazione radar, portata, propagazione, fattori di perdita e orizzonte radar) • Rivelazione su singolo impulso di bersaglio fisso (richiami di teoria della decisione, descrizione statistica del segnale ricevuto, probabilità di falso allarme e probabilità di rivelazione, il filtro adattato) • Forme d’onda: il chirp (caratterizzazione nel dominio del tempo e della frequenza, filtro adattato al chirp, reti di pesatura per il controllo dei lobi laterali)
Parte 2: RADIOLOCALIZZAZIONE SATELLITARE • Sistemi per la radiolocalizzazione satellitare (principio di funzionamento, esempi: GPS, GLONASS E GALILEO) • La soluzione navigazionale (misura della distanza ed errori, pseudo-range e soluzione del sistema non lineare) • Il segnale GPS e il messaggio di navigazione (frequenze operative, modulazioni e codici, il messaggio di navigazione)
G. Picardi, “Elaborazione del segnale radar”, Franco Angeli, 1991.
E.D. Kaplan, "Understanding GPS: principles and applications", Artech House, 2006
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ING-INF/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1002027 -
RICERCA OPERATIVA
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo generale di introdurre lo studente alla formulazione e alla soluzione di problemi di ottimizzazione e di decisione che richiedono l'utilizzo di metodi quantitativi. Le capacità sviluppate durante il corso mirano a saper riconoscere, formulare e risolvere tali problemi decisionali mediante un approccio modellistico e utilizzando opportuni strumenti numerici.
Obiettivi specifici attesi al completamento del corso (Descrittori di Dublino):
1. Comprendere i principali aspetti matematici legati alla soluzione di problemi di ottimizzazione, con riferimento specifico ai modelli di programmazione lineare, lineare intera e non lineare convessa. Conoscere le tecniche di base di modellizzazione matematica.
2. Saper definire un opportuno modello di ottimizzazione partendo dalla descrizione di un problema di decisione corredato di dati quantitativi. Essere in grado di scegliere e utilizzare un adeguato strumento numerico per la computazione delle soluzioni di tale modello di ottimizzazione.
3. Saper individuare in modo critico i punti deboli dei modelli di ottimizzazione prodotti e dei metodi numerici utilizzati per la computazione di soluzioni (ogni prova pratica prevista durante il corso concorre allo sviluppo di tali abilità in quanto fornisce una esperienza diretta di modellizzazione e soluzione numerica di problemi decisionali di diversa natura).
4. Essere in grado di descrivere nel dettaglio i modelli di ottimizzazione prodotti e le principali caratteristiche di funzionamento degli algoritmi presenti nei solutori numerici per problemi di ottimizzazione lineare, lineare intera e non lineare utilizzati (ogni prova pratica prevista durante il corso concorre allo sviluppo di tali abilità in quanto, essendo organizzata come lavoro di gruppo, fornisce una esperienza diretta di modellizzazione e soluzione numerica di problemi decisionali di diversa natura in cui ogni studente deve collaborare, e quindi comunicare attivamente, col suo gruppo).
5. Avere le basi teoriche per studiare autonomamente gli aspetti principali legati a modelli di ottimizzazione avanzati come la programmazione non convessa e a più obiettivi.
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MAT/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1035355 -
RETI E SISTEMI OPERATIVI
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI Il corso si propone di fornire le conoscenze essenziali per comprendere il funzionamento di un sistema operativo e quindi alla possiblità di sfruttare e controllare il sottostante sistema di elaborazione in diversi contesti. Vengono inoltre analizzati la programmazione concorrente e la elaborazione in rete, sia come requisito, sia come opportunità per il conseguimento di elevate prestazioni. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di utilizzare in modo consapevole il sistema di elaborazione, sfruttando al meglio le risorse a sua disposizione, sapendo individuare ed eventualmente risolvere i colli di bottiglia che limitano le prestazioni.
OBIETTIVI SPECIFICI CONOSCENZA E COMPRENSIONE. Il corso si propone di fornire allo studente la conoscenza e la comprensione del sistema operativo, e delle possibilità di sfruttamento del sistema di elaborazione, delle opportunità offerte dalla elaborazione concorrente e in rete. Ulteriori importanti competenze che vengono acquisite riguardano i principali protocolli di rete, e la conoscenza pratica dell’ambiente Linux.
CAPACITÀ DI APPLICARE LE CONOSCENZE. Grazie al corso lo studente sarà in grado di controllare il sistema di elaborazione attraverso le tecniche di programmazione di sistema, ideare soluzioni per lo sfuttamento di architetture di calcolo ad alte prestazioni, comprendere ed utilizzare architetture e protocolli di rete per obiettivi applicativi. Le tecniche di ottimizzazione e di gestione delle risorse costituiscono un importante patrimonio di conoscenze sfruttabili all’interno di applicazioni informatiche.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Il project work ha l’obiettivo di sollecitare lo studente a studiare soluzioni originali per la varietà di problemi che si presentano nei sistemi di elaborazione che accedono alle molteplici risorse disponibili sulla rete.
ABILITÀ DI COMUNICAZIONE. La discussione del project work richiede di difendere le scelte effettuate in occasione della discussione richiesta come prova di esame sulla parte “Reti”.
CAPACITÀ DI APPRENDERE. Il corso fornisce sia conoscenze di base (strategie di gestione delle risorse, “pattern” di problemi di concorrenza), sia conoscenza pratica delle problematiche e dei componenti principali dei sistemi operativi. Basandosi su tali competenze, lo studente sarà in grado di assimilare autonomamente le specifiche funzionalità per la concorrenza e della programmazione in rete nei più svariati ambienti di programmazione.
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ING-INF/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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