Gruppo opzionale:
Scegliere un insegnamento dell'area delle discipline sociologiche tra i seguenti: - (visualizza)
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1018725 -
METODOLOGIA DELLE SCIENZE SOCIALI
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà avere acquisito la conoscenza dei concetti e dei temi fondamentali del dibattito epistemologico e metodologico nelle scienze sociali individuando le specificità della sociologia e dei suoi modelli esplicativi. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà saper distinguere fra filoni e orientamenti teorici e metodologici e collocare teorie, approcci e metodi in relazione ad essi 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere favorito attraverso letture di testi e presentazione di opinioni argomentate. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso presentazioni orali in aula. 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita imparando a condurre una ricerca bibliografica e scrivere una literature review.
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GALANTINO MARIA GRAZIA
( programma)
Il corso affronta gli orientamenti epistemologici nel dibattito contemporaneo delle scienze sociali analizzando i nessi tra teoria e ricerca. Illustra i principali paradigmi che guidano la conoscenza empirica della realtà sociale mettendone in evidenza i vantaggi e i limiti, le differenze e i punti di contatto. Approfondisce l’impostazione di un disegno della ricerca nell’approccio standard e non standard, mettendo in evidenza le specificità e il diverso grado di formalizzazione e strutturazione delle fasi che lo compongono. La conoscenza degli approcci, dei metodi, e del linguaggio della ricerca sociale sarà sviluppata a partire dalla ricostruzione di ricerche sociologiche, classiche e recenti, scelte per la loro capacità di sollecitare offrire utili spunti didattici e una riflessione critica.
L'esame sarà su tre testi:
1. Corbetta P., La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol 1, I paradigmi di riferimento. Bologna, Il Mulino, 2003. (capp ? ) 2. Di Franco G., Introduzione alla sociologia empirica. Metodo e tecniche della ricerca sociale. Milano, Franco Angeli, 2020. (capp da 1 a 4) 3. Un volume a scelta tra:
a. Becker Howard S. Outsiders. Saggi di sociologia della devianza. (ed or. 1943), tr. it., Meltemi, 2017 (oppure precedenti traduzioni/edizioni). b. Durkheim, Émile. Il suicidio. Studio di sociologia. (ed. or. 1897), tr. it. BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2014 (oppure altre edizioni/traduzioni). c. Putnam, Robert D. La tradizione civica nelle regioni italiane. (ed. or. 1993), tr. it. Milano, Mondadori, 1993 (oppure altre edizioni). d. Whyte, William F. Street corner society. Uno slum italo-americano. (ed or. 1943) Tr. It. Bologna, Il Mulino, 2011. e. Katz E. e Lazarsfeld, Paul F. L'influenza personale in comunicazione. (ed. or. 1955) Tr.It. Armando Editore, 2012
Altro materiale bibliografico potrebbe essere fornito per le attività di approfondimento individuali/di gruppo svolte in aula.
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1034933 -
POLITICA SOCIALE
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà conoscere le definizioni di Welfare State, Politica Sociale, lo scopo della Politica Sociale, i modelli più importanti di Welfare State, le caratteristiche delle Politiche Sociali in Italia e caratteristiche del Welfare State all’italiana, delle politiche Previdenziali, del Lavoro, Sanitarie e Socio-assistenziali. Inoltre dovrà saper leggere un fenomeno sociale alla luce degli approcci sociologici dominanti: povertà; diseguaglianze d’età, di genere; prostituzione; dipendenze da sostanze; problematiche familiari; criminalità e devianza etc. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà saper comprendere i provvedimenti politici nel settore del Welfare State, avere capacità critica di lettura delle decisioni politiche, riportandole all’interno dei modelli di Welfare State studiati e di decodificare i fenomeni sociali problematici alla luce degli approcci sociologici contemporanei. 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio consistenti anche nel riconoscere il carattere volontario e culturalmente orientato delle scelte politiche, sarà favorito dall’abilità di analizzare l’evoluzione storica dei provvedimenti politico sociali alla luce dei principali mutamenti demografici, economici e sociologici avvenuti in Italia negli ultimi 40 anni alle quali si è risposto con definiti provvedimenti politici 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso la partecipazione attiva degli studenti alle discussioni e alle riflessioni di gruppo sull’interpretazione dei fenomeni sociologici e dei conseguenti provvedimenti politici, presenti o passati, orientati al contrasto dei principali fenomeni politico sociali: povertà; emancipazione femminile; assetto del Welfare State; modifiche del Welfare, etc. 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso l’indicazione di libri, riviste, istituzioni, siti internet presso i quali reperire ulteriori informazioni e conoscenze sulle tematiche oggetto del corso
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BRUNI CARMELO
( programma)
Il corso ha l’obiettivo di trasferire agli studenti conoscenze e competenze sulla storia, la teoria e i processi caratterizzanti il settore delle Politiche Sociali, seguendo un percorso che procederà dalla teoria alla prassi. Lo scopo è quello di fornire una panoramica, quanto più possibile completa, di quanto è successo e sta succedendo in un settore che, caratterizzante le politiche pubbliche nel corso del XX secolo, ha attraversato, e sta tuttora attraversando, un periodo di profonde modificazioni, connesse, da un lato, ai processi planetari di globalizzazione (che stanno rendendo obsolete le normative nazionali, in un mondo in cui i processi produttivi e le dinamiche industriali sono sovranazionali) e, dall’altro, alle dinamiche interne al settore stesso (con adeguamenti normativi attuati per rendere il sistema adeguato ai cambiamenti intervenuti nella società: dinamiche demografiche; dinamiche familiari; relazioni di genere e così via). Il corso si suddividerà in due parti: - la prima sarà dedicata all’analisi della storia e dell’evoluzione delle politiche sociali sino alla loro configurazione contemporanea nella suddivisione nei 4 comparti tipicamente individuati come caratterizzanti: previdenza, sanità, lavoro e assistenza sociale; - la seconda parte consentirà allo studente di confrontarsi con un altro approccio, più pragmatico (come tipico della cultura anglosassone), in cui i problemi sociali vengono descritti in relazione ai classici approcci sociologici: funzionalismo, conflitto e interazionismo. Si presterà, quindi, attenzione alla descrizione dei social problem quali fenomeni che disvelano l'intricata relazione esistente tra i processi di emarginazione sociale e quelli di impoverimento. Infatti, i social problem si manifestano in tutta la loro virulenza soprattutto nei contesti più deprivati: economicamente, socialmente e culturalmente. Di conseguenza, la deprivazione si palesa come causa ed effetto di questi. L’una e gli altri si condizionano e si fecondano reciprocamente, rendendo problematica una loro semplice decodifica analitica e palesando la complessità del lavoro dell'Assistente Sociale
I testi d'esame saranno 2, uno per ogni parte del corso. Per la prima parte il testo adottato è: Ferrera M., Le Politiche Sociali, Il Mulino, Bologna, 2012 Per la seconda parte il testo adottato è: Sullivan T. J., Politiche Sociali. Un approccio sociologico ai problemi sociali, Pearson, 2014
Il docente indicherà nel corso delle lezioni testi per ulteriori approfondimenti
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/07
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48
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Attività formative caratterizzanti
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Scegliere due insegnamenti con lo stesso SSD tra i seguenti: - (visualizza)
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1022513 -
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI SOCIALIZZATIVI ED EDUCATIVI
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà conoscere i principali concetti e metodi della sociologia dell’educazione con particolare riferimento a: socializzazione e processi educativi, fonti della conoscenza sociologica in educazione, sociologia dell’educazione: dai classici ai contemporanei, rapporto tra educazione e società, le principali ricerche in educazione e socializzazione, pratica e apprendimento tra educazione e lavoro, le pratiche educative e la prospettiva della sociomaterialità, le principali prospettive per lo studio dei processi educativi, socializzativi e di apprendimento professionale nella società contemporanea 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà: saper distinguere le prospettive teoriche nello studio dei processi educativi e socializzativi; orientarsi nella letteratura relativa all’education; distinguere e orientarsi tra metodi qualitativi e quantitativi nella ricerca educativa; costruire domande di ricerca relativamente al ruolo dell’education; saper costruire e realizzare piccole ricerche didattiche in campo educativo; saper fare una ricerca bibliografica sul tema 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere favorito da: partecipazione ad attività di gruppo, esperienze di assunzione di decisioni con altri, espressione di proprie idee in discussioni di gruppo, esperienze in cui apprendere a distinguere il proprio giudizio da quello degli altri e riconoscere le posizioni degli altri nel dibattito. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso le abilità apprese di redigere un testo, redigere una bibliografia, fare una presentazione in aula, coordinare una discussione 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso l’abilità di riconoscere le posizioni presenti nei dibattiti, sviluppare domande di ricerca, affrontare metodologie sul campo, sviluppare competenze di ricerca qualitativa e quantitativa
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VITERITTI ASSUNTA
( programma)
Gli studenti apprenderanno le principali prospettive per lo studio dei processi educativi, socializzativi e di apprendimento professionale nella società contemporanea. Il corso intende fornire la conoscenza dei principali concetti e metodi della sociologia dell’educazione con particolare riferimento a:
la socializzazione e i processi educativi le fonti della conoscenza sociologica in educazione la sociologia dell’educazione: dai classici ai contemporanei il rapporto tra educazione e società nella società le principali ricerche in educazione e socializzazione pratica e apprendimento tra educazione e lavoro le pratiche educative e la prospettiva della sociomateiralità
Programma di insegnamento
Manuale (obbligatorio)
Schizzerotto A., Barone C. (2006) Sociologia dell'Istruzione, Il Mulino
Scegliere 1 testo tra quelli indicati di seguito
Marco Romito (2016) Una scuola di classa. Orientamento e disuguaglianze, Guerini
Giolo Fele, Isabella Paoletti (2003), L'interazione in classe, Il Mulino, Studi e ricerche
Sclavi M. (ed.2005) A una spanna da terra. Una giornata di scuola negli Stati Uniti e in Italia e i fondamenti di una metodologia umoristica, Mondadori
Barbanti, C. (2019). Che cosa fanno gli oggetti? Una ricerca pedagogica sulla materialità in atto in una scuola steineriana, Franco Angeli 2019
Claude Dubar (2004), La socializzazione. Come si costruisce l'identità sociale, Il Mulino
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022521 -
SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente avrà acquisito gli strumenti analitici per comprendere le principali caratteristiche dei moderni nuclei famigliari in un’epoca di cambiamenti culturali ed economico-sociali di particolare rilevanza, che hanno influito in vario modo sull’esperienza che gli individui hanno del vivere famigliare. Particolare spazio sarà dato alle possibili ripercussioni sui processi di formazione dell’identità. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà essere capace di comprendere i modelli prevalenti di famiglia durante le diverse epoche storiche. In particolare, di analizzare l' evoluzione della rappresentazione sociale della famiglia, delle forme relazionali al suo interno e delle modalità nella socializzazione primaria. 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere favorito attraverso il dibattito, stimolato anche dalla visione di filmati e dalla stesura di relazioni su testi consigliati durante il corso. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso la stesura di relazioni e il dibattito in aula. 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso l’abilità di interpretare in maniera riflessiva e critica le modificazioni e le evoluzioni della famiglia, di utilizzare concetti e categorie sociologiche per descrivere le realtà familiari. Sapere ampliare la propria analisi oltre il dato immediato, riconoscendo le variabili (sociali, economiche, culturali) incidenti nelle situazioni familiari con le quali avrà contatti.
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
101132 -
SOCIOLOGIA DEL LAVORO
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente avrà acquisito la conoscenza: a) della strumentazione concettuale sviluppata dai sociologi classici e contemporanei sui fenomeni legati alle attività lavorative; b) delle evidenze empiriche e dei problemi di indagine in tale ambito 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà essere capace di definire, analizzare e spiegare sociologicamente i fenomeni del lavoro. 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere sviluppata attraverso la stesura di brevi prodotti scritti sui temi affrontati durante il corso e la partecipazione a discussioni in aula. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata stimolando la partecipazione a discussioni in aula. 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita fornendo materiale didattico e bibliografie per l’ulteriore approfondimento sui diversi temi affrontati.
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PIRRO FABRIZIO
( programma)
Il “lavoro” come prospettiva di analisi. Lo scenario storico: la rivoluzione industriale, il tempo e il mercato. La valorizzazione del lavoro e la moralizzazione dell’interesse. Disciplinamento materiale e condizionamento culturale. L’impresa. L’organizzazione del lavoro e il taylor-fordismo. I soggetti: gli imprenditori, gli operai, gli impiegati, i dirigenti e i quadri. Il mercato del lavoro, la disoccupazione e l’instabilità occupazionale. Il sistema contrattuale: le organizzazioni sindacali, le relazioni industriali, i conflitti di lavoro. L’identità nel lavoro: il lavoro, la tecnologia e l’orario. I contenuti del lavoro. La produzione snella e la “qualità totale”. I lavori e il senso del lavoro. I temi emergenti: le generazioni, il genere, l’etnia.
1) A. Accornero, in collaborazione con F. Pirro, Il mondo della produzione. Sociologia del lavoro e dell’industria, il Mulino, Bologna, 2013 (4a edizione) 2) un “classico” a scelta: - P. Deane, La prima rivoluzione industriale, il Mulino, Bologna - A. Accornero, Il lavoro come ideologia, il Mulino, Bologna - T. Veblen, La teoria dell’impresa, Angeli, Milano - F.W. Taylor, L’organizzazione scientifica del lavoro, diverse edizioni - H. Ford, La mia vita e la mia opera, diverse edizioni - W. Sombart, Il borghese. Lo sviluppo e le fonti dello spirito capitalistico, diverse edizioni - M. Weber, L’etica protestante e lo spirito del capitalismo, diverse edizioni - A. Accornero, Quando c'era la classe operaia. Storie di vita e di lotte al Cotonificio Valle Susa, il Mulino, Bologna. - N. Dennis, F. Henriques e C. Slaughter, Una vita per il carbone. Analisi di una comunità mineraria dello Yorkshire, Rosenberg & Sellier, Torino - C.R. Walker e R.H. Guest, L’operaio alla catena di montaggio, Angeli, Milano - A.P. Sloan, jr., La mia General Motors, il Sole-24 Ore, Milano - A. Baldissera, La svolta dei 40 mila. Dai quadri FIAT ai Cobas, Comunità, Milano - M. Crozier, Il mondo degli impiegati, FrancoAngeli, Milano - G. Gasparini, Gli impiegati. Una analisi della condizione impiegatizia nel lavoro, nel sindacato, nella sfera extra-lavorativa, Angeli, Milano.
N.B.: Alcuni di questi testi sono fuori commercio ma sono disponibili in diverse biblioteche dell'ateneo.
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022316 -
SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà conoscere: le teorie sociologiche per lo studio delle organizzazioni; lo sviluppo della produzione di massa e l’affermarsi del modello taylor-fordista; il passaggio dall’economia di scala all’economia della flessibilità; le architetture organizzative e le microstrutture; l’ambiente organizzativo e le tecnologie; il cambiamento organizzativo e il ruolo della professione 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà essere capace di collegare le nozioni acquisite con riferimento a ruoli, professioni, elementi dell’organizzazione, strutture, tipologie organizzative e loro evoluzione alle teorie di riferimento … 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio, consistenti nell’ analizzare criticamente i modelli teorici confrontandoli con la loro concreta applicazione nelle prassi organizzative e nei meccanismi di sviluppo delle imprese, deve essere favorito attraverso la discussione in aula di casi aziendali e articoli scientifici sulle tematiche emergenti della sociologia delle organizzazioni 4. La capacità di comunicare quanto è appreso, utilizzare il linguaggio tecnico-scientifico e ad esprimersi in maniera chiara, deve essere sviluppata attraverso la discussione di gruppo o individuale dei casi aziendali 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso le slide utilizzate durante il corso, che forniranno allo studente una griglia schematica per poi approfondire sui libri di testo e sulla letteratura integrativa i diversi argomenti affrontati
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DE VITA LUISA
( programma)
il corso è articolato in due parti una più teorica e di approfondimento degli approcci teorici una seconda più pratica con la discussione degli studi di caso
G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, il Mulino, Bologna.
Greco, L. (2016). Capitalismo e sviluppo nelle catene globali del valore. Carocci.
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/09
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1034959 -
SOCIOLOGIA DELL'AZIONE PUBBLICA
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà conoscere: differenza e similitudini tra i concetti di azione sociale, collettiva e pubblica; gli elementi costitutivi del concetto di azione pubblica; le variabili storiche ed epistemologiche della svolta argomentativa nello studio dei fenomeni sociali e politici; i principali approcci analitici, metodi e strumenti delle analisi interpretive. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà avere acquisito la capacità di: applicare gli strumenti forniti dal corso all’analisi di specifici casi di studio; analizzare un artefatto discorsivo utilizzando le procedure metodologiche adeguate; costruire un progetto di ricerca basato sulle categorie e gli strumenti degli approcci presentati nel corso, leggere e commentare testi su argomenti inerenti a studi sull’azione pubblica, costruire un semplice progetto di ricerca su un caso di studio, con particolare attenzione alla tematizzazione di problemi e domande di ricerca 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere favorito da attività finalizzate a: valutare i principali punti di forza e debolezza di diversi approcci allo studio dell’azione pubblica; riconoscere le principali differenze tra le forme e contenuti di azione pubblica keynesiana e quella neoliberista. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso attività di esposizione in pubblico; del contenuto di testi complessi sul tema dell’azione pubblica; dei risultati di analisi svolte; di un progetto di ricerca e/o dei principali risultati di una ricerca realizzata 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita imparando a condurre una ricerca bibliografica e scrivere una literature review.
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MOINI GIULIO
( programma)
Prima parte (28 ore) - Lezioni frontali (18 ore) = L'azione pubblica nelle scienze sociali (6 ore); la svolta argomentativa nello studio dell'azione pubblica (6 ore); Interpretare l'azione pubblica (6 ore). - Discussioni guidate (6 ore) = approcci analitici per lo studio dell'azione pubblica (2 ore); idee e interessi (2 ore); neoistituzionalismo discorsivo (2 ore). - Analisi di caso con lavori di gruppo (4 ore) = studio di caso su gli artefatti discorsivi per lo studio dell'azione pubblica ed esercitazione su etichettamento secondo il metodo della Grounded Theory.
Seconda parte (20 ore) - Laboratorio di ricerca (18 ore) = presentazione del laboratorio, della metodologia e delle caratteristiche del prodotto finale, costituzione dei gruppi (2 ore); lavori di gruppo con tutoring del docente per la stesura del prodotto finale (16 ore). - Presentazione dei risultati (2 ore) = presentazione dei prodotti finali, discussione e valutazione del lavoro svolto.
- Giulio Moini, Interpretare l'azione pubblica. Teorie, concetti e strumenti, Carocci 2013. - Giulio Moini (a cura di), Neoliberismi e azione pubblica. Il caso italiano, Ediesse 2015.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/11
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1043981 -
AMMINISTRAZIONI POLITICHE E SOCIETA'
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente avrà acquisito conoscenza e capacità di sistematizzazione critica dei principali approcci teorici che caratterizzano gli studi dei processi di riforma della pubblica amministrazione 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente sarà in grado di applicare metodologie e tecniche per l’analisi dei processi di riforma delle amministrazioni pubbliche, in termini di attori, norme, vincoli, risorse, relazioni, interessi 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere favorito acquisendo capacità di applicazione degli strumenti teorici all’analisi di caso e a disegni di ricerca empirica 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso elaborazione testi e public speaking 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso attività di organizzazione di ricerca bibliografica tematica e individuazione degli attori di policy più rilevanti.
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FRANCESCHETTI LAURA
( programma)
- TEMA DEL CORSO -
ll corso si articola in 2 parti.
La Prima Parte del corso intende ricostruire i processi di riforma del settore pubblico in Italia, offrendo una ricognizione delle principali prospettive teoriche che ne hanno guidato l’analisi nell’ultimo decennio e scegliendo una prospettiva comparata, finalizzata a contestualizzare i problemi e le criticità del sistema amministrativo italiano nell’ambito di analoghi processi di riforma che hanno interessato altri sistemi amministrativi occidentali.
La Seconda Parte del corso si focalizza su una specifica politica di riforma dell’apparato amministrativo italiano, quella basata sull’applicazione delle ICT tanto agli assetti organizzativi quanto alle relazioni con i cittadini (e-government e Agenda Digitale), analizzandone gli specifici processi di depoliticizzazione.
1) F. Girotti (2007), Amministrazioni pubbliche. Una introduzione, Carocci (tutto)
2) F. Bassanini (2010), Vent'anni di riforme del sistema amministrativo italiano (1990-2010), in “Astrid Rassegna” n. 4/2010 (scaricabile da http://www.bassanini.it/ventanni-di-riforme-del-sistema-amministrativo-italiano-1990-2010/)
3) G. Napolitano (2015), “Le riforme amministrative in Europa all’inizio del ventunesimo secolo“, Rivista trimestrale di diritto pubblico, n. 2/2015 (scaricabile da http://www.irpa.eu/area-bibliografica/scritti/le-riforme-amministrative-in-europa/)
4) F. Di Mascio e A. Natalini (2016) La riforma della pubblica amministrazione: centralizzazione e ricomposizione dell’unità amministrativa, in M. Carbone e S. Piattoni (a cura di), Politica in Italia 2016, Bologna, Il Mulino, pp. 166-182.
5) Moini G. (2017), New Public Management e neoliberismo. Un intreccio storico. pp.71-79. In ECONOMIA & LAVORO - ISSN:0012-978X vol. 2 (Anno LI)
6) L.Franceschetti (2019) "Depoliticizzazione: il caso delle nuove tecnologie nelle amministrazioni pubbliche italiane" in d’Albergo E., Moini G. (a cura di) “Politica e azione pubblica nell’epoca della depoliticizzazione Attori, pratiche e istituzioni”, Sapienza Università Editrice, Roma, pp.143-164. http://www.editricesapienza.it/node/7867
NB. i testi indicati sono suscettibili di modifica all'inizio delle lezioni di didattica frontale, verificare pertanto con il docente la validità di questo elenco
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/11
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022516 -
SOCIOLOGIA DEL TURISMO
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà conoscere l’evoluzione storica del fenomeno turistico dal Grand Tour romantico al turismo di massa, il modello del ciclo di vita della località turistica e il concetto di sistema applicato alla località turistica. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà saper valutare l’evoluzione della località turistica sulla base della capacità predittiva del modello del ciclo di vita e individuare gli ostacoli che impediscono lo sviluppo di una adeguata capacità sistemica nelle aree a sviluppo turistico intensivo 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve consistere nella capacità di individuare le criticità che caratterizzano lo sviluppo turistico di una località o di una regione turistica e di presentare in pubblico l’analisi proposta. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso partecipazione alla discussione in aula sostenendo un punto di vista critico 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso consultazione di una bibliografia di base ed inquadramento teorico di un problema specifico
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NOCIFORA VINCENZO FRANCESCO
( programma)
Il corso prevede lo studio dei classici della sociologia che si sono occupati del tema della mobilità territoriale a partire dal saggio sul forestiero di G. Simmel. Particolare rilevanza viene data alla nozione di autenticità in D. Mac Cannell. Il tema del turismo viene assunto come caratteristica distintiva essenziale della società moderna a partire dal "Grand Tour" romantico del XVIII secolo. Nella riflessione sulla conteporaneità ci si sofferma sul turismo termale dei pionieri e nella configurazione della città termale, sulla nascita del tempo libero, del dopolavorismo, del turismo "plen air" e del turismo "elio-tropico-balneare" nella località balneare inglese del XIX secolo. Si approfondisce inoltre il lento sorgere del professionismo turistico a partire dalle guide, dai Bedeker, dalla figura dei tour operator, e dalle connessioni con il fenomeno dell'igienismo e del salutismo. Infine ci si sofferma sulla località turistica, sulla sua evoluzione storica individuata attraverso il modello del "ciclo di vita" e sull'analisi delle conseguenze territoriali del processo di declino delle località giunte in fase di saturazione. Si rifletterà infine sul tema del sistema turistico, sui suoi limiti strutturali e sulle sue potenzialità di sviluppo.
E. Nocifora, La società turistica, SCRIPTAWEB, Napoli 2008.
un testo a scelta fra i seguenti: J. Urry, Lo sguardo del turista, SEAM, Roma 1998. D. Mac Cannell, Il Turista. Una nuova teoria della classe agiata, UTET, Torino 2012 T. Veblen, Teoria della classe agiata, Einaudi, Torino 1996
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/10
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1041827 -
SOCIOLOGIA URBANA
(obiettivi)
1. Conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente avrà acquisito una conoscenza generale: dei principali temi della sociologia urbana, la capacità di comprendere e inquadrare tali questioni nel contesto delle città europee; delle principali teorie e metodi utilizzati nello studio dei processi di rigenerazione urbana; del ruolo della teoria nel processo di ricerca e la sua applicazione nell'indagine empirica. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Dopo aver sostenuto con successo l’esame lo studente dovrà essere capace di: identificare i i bisogni e le aspirazioni dei cittadini e le domande che questi pongono alla città contemporanea; comprendere i principali problemi ambientali e spaziali che minacciano i residenti urbani (in Italia e in Europa) e alcune delle potenziali soluzioni suggerite dai principali approcci dell’ambito disciplinare; approfondire le implicazioni teoriche e politiche dei processi di rigenerazione urbana, analizzando casi di studio in Europa; realizzare un progetto di ricerca individuale o di gruppo, orientato alla risoluzione di problemi inseriti in ambiti interdisciplinari connessi allo specifico settore di studio. 3. Lo sviluppo di capacità critiche e di giudizio deve essere favorita attraverso abilità acquisite di: produrre e analizzare dati qualitativi e raccogliere informazioni secondarie; leggere e analizzare le ricerche scientifiche da un punto di vista critico; pianificare ed eseguire progetti di intervento sociale riflettendo sulle responsabilità etiche oltre che sociali collegate all’applicazione di determinate conoscenze. 4. La capacità di comunicare quanto è appreso deve essere sviluppata attraverso l'elaborazione e la presentazione di un progetto di rigenerazione integrata per un'area urbana definita in cui evidenziare abilità trasferibili in altri contesti e d sviluppato la fiducia necessaria per impegnarsi nella risoluzione di problemi collaborativi 5. La capacità di proseguire in modo autonomo lo studio dei temi affrontati deve essere favorita attraverso le abilità apprese nel: comprendere e confrontare le diverse idee e strategie relative ai processi di rigenerazione urbana e identificare i diversi approcci allo studio delle città contemporanee; utilizzare i metodi di ricerca per esaminare le città e applicare la loro immaginazione sociologica alle problematiche della loro comunità; formulare e affrontare autonomamente un problema di ricerca, quindi condividere i loro risultati con i loro colleghi
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GALDINI ROSSANA
( programma)
Il corso di Sociologia urbana si propone di esaminare alcuni aspetti legati allo sviluppo delle città e alle loro conseguenze sociali, i problemi legati all’urbanizzazione, l’organizzazione sociale delle città, l’interazione tra struttura spaziale e residenti. L’attenzione sarà posta sulle trasformazioni culturali, economiche, sociali e ambientali che attraversano le città negli ultimi decenni. In particolare saranno oggetto di riflessione le architetture turistiche come campo di visibilità del postmoderno ed espressione di un’architettura centrata sulla domanda. Gli studenti potranno sviluppare una conoscenza generale delle linee di pensiero presenti nell’ambito della sociologia urbana contemporanea così come acquisire gli strumenti per analizzare la città nei suoi diversi aspetti e considerare i processi d’interazione tra lo spazio e la gente.
Galdini, R., Reinventare la città. Strategie di rigenerazione urbana in Italia e in Germania, FrancoAngeli, Milano, 2008. Galdini R., L’abitare difficile. La casa in Italia tra desideri e risorse, Liguori, Napoli, 2012. Macionis, Parrillo,Galdini (a cura di) Prospettive Prospettive urbane. Un approccio sociologico e multidisciplinare.2014
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/10
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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