10595606 -
MEDIEVAL HISTORY
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive generali e specifiche in termini globali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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MEDIEVAL HISTORY
(obiettivi)
Descrizione Il corso prende in esame i principali processi, eventi e questioni dell’età medievale, con particolare riferimento alla storia d’Europa in una prospettiva globale.
Obiettivi formativi Il corso intende fornire a studenti e studentesse una conoscenza di base dei principali avvenimenti, processi e questioni dell’età contemporanea e delle relative interpretazioni storiografiche.
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MUSARRA ANTONIO
( programma)
Il corso intende fornire un'introduzione agli approcci globali allo studio della storia medievale, con particolare attenzione ai contatti interculturali tra Europa, mondo mediterraneo e Asia, esaminati attraverso modelli di scambio, interazione e fusione culturale. La prima parte sarà dedicata alla costruzione dell'Europa medievale attraverso il contributo delle diverse culture: dall'incontro latino-germanico alla convivenza con gli elementi greci, slavi, ebraici e arabi. La seconda parte sarà dedicata alle connessioni tra il mondo euromediterraneo e l'"Oriente" per comprenderne la pluralità di rappresentazioni che circolano in Europa. Particolare attenzione sarà rivolta sia ai rapporti culturali, linguistici e religiosi con il mondo musulmano, sia ai contatti con la Cina e il subcontinente indiano. Nella terza fase, gli studenti dovranno produrre un testo su un mercante, un missionario, un viaggiatore o un pellegrino con l'obiettivo di esplorare le declinazioni dell'alterità.
J.L. ABU-LUGHOD, Before European Hegemony. The World System A.D. 1250-1350, New York-Oxford, Oxford University Press, 1989, ch. 4, Introduction to part II, 5, 8, 10. D. ABULAFIA, The Great Sea: A Human History of the Mediterranean, London, Allen Lane, 2011, Part III. D. ABULAFIA, The Mediterranean in History, Los Angeles, CA, J. Paul Getty Museum, 2003, Introduction, ch. 5, 6. J.H. BENTLEY, Old World encounters. Cross-cultural contacts and exchanges in pre-modern times, New York, Oxford University Press, 1993, ch. 1, 3. E.R. DURSTELER, On Bazaars and Battlefields: Recent Scholarship on Mediterranean Cultural Contacts, in «Journal of Early Modern History», 15 (2011), pp. 413-443. C. HOLMES, N. STANDEN, Introduction: Towards a Global Middle Ages, in «Past & Present», 238, Issue suppl. 13 (2018), pp. 1-44. J. LE GOFF, The Medieval West and the Indian Ocean: An Oneiric Horizon, in Medieval Ethnographies: European Perceptions of the World Beyond, ed. J.P. RUBIÉS, Farnham, Asghate, 2009, pp. 155-173. J.R.S. PHILLIPPS, The Medieval Expansion of Europe, Oxford, Oxford University Press, 1988, ch. 2. C. WICKHAM, Medieval Europe, New Haven, Yale University Press, 2016, ch. 2, 3, 4, 5.
(Date degli appelli d'esame)
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M-STO/01
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42
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Attività formative di base
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10595603 -
EARLY MODERN HISTORY
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina; propone prospettive generali e specifiche in termini globali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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EARLY MODERN HISTORY
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina; propone prospettive generali e specifiche in termini globali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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DI NEPI SERENA
( programma)
This course will discuss the most relevant developments and turning points in “Western” history from the Renaissance to the Age of Napoleon. We will challenge traditional Early Modern Historiographical categories, spaces and chronologies by working from a global perspective. The first part of the course will present events and topics on a chronological path. We will question in order: the Renaissance; geographical “discoveries” and the building of Iberian Empires; Reformations; Wars of Religion and Continental Civil Wars; Christian-Islamic interactions in the Mediterranean spaces and in non European areas; 18th century crisis; Politic, Economic and Cultural global challenges; Absolutist States and Mercantilist States; English Revolutions; Scientific Revolution; Wars and the Balance of Power from within and without Europe; the Enlightenment; new models of production and the first industrialization; the Age of Revolutions, from American Independence to the French Revolution; The Age of Napoleon and the opening of a new Era. In the second part of the course, specific lessons will be devoted to the historiography of the Reformations by moving from the book by Nicholas Terpstra on the 16th century global movement of refugees. In the third part, students will present short essays on the topics of the course.
Anthony Grafton, David A. Bell (2018). The West. A new history (WW Norton): https://wwnorton.com/books/9780393640816/featured Only chapters: 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18
Nicholas Terpstra(2015). Religious Refugees in the Early Modern World: An Alternative History of the Reformation (Cambridge: Cambridge University Press).
***There are no additional texts for non-attending students
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-STO/02
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42
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Attività formative di base
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ENG |
10595602 -
CONTEMPORARY HISTORY
(obiettivi)
Obiettivi formativi Il corso intende fornire a studenti e studentesse una conoscenza di base dei principali avvenimenti, processi e questioni dell’età contemporanea e delle relative interpretazioni storiografiche.
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CONTEMPORARY HISTORY
(obiettivi)
Obiettivi formativi Il corso intende fornire a studenti e studentesse una conoscenza di base dei principali avvenimenti, processi e questioni dell’età contemporanea e delle relative interpretazioni storiografiche.
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BONOMO BRUNO
( programma)
Il corso ha ad oggetto la storia d’Europa nel Novecento nelle sue interconnessioni con il resto del mondo e le dinamiche globali.
I testi da studiare per l’esame saranno comunicati successivamente.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-STO/04
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42
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Attività formative di base
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ENG |
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Gruppo opzionale:
Arti, musica e spettacolo - (visualizza)
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10595238 -
GREEK LITERATURE
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina; propone prospettive generali e specifiche nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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6
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L-FIL-LET/02
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Attività formative di base
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LATIN LITERATURE
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina; propone prospettive generali e specifiche nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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6
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L-FIL-LET/04
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Attività formative di base
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10595153 -
CLASSICAL ARCHAEOLOGY
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina; propone prospettive generali e specifiche nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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L-ANT/07
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Attività formative di base
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10595607 -
COLLECTIONS AND CULTURAL EXCHANGES IN THE RENAISSANCE
(obiettivi)
Introdurre gli studenti allo studio della storia dell’arte come storia delle opere e storia della cultura ripercorrendo i percorsi, gli usi e le funzioni di alcune di esse nel contesto del collezionismo.
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FREDDOLINI FRANCESCO
( programma)
Come furono influenzate la produzione artistica, il gusto, e il collezionismo dagli scambi culturali, esplorazioni geografiche, mercati artistici, viaggi, e rapport diplomatici? Focalizzandosi sul periodo moderno, il corso affronta lo studio di scambi transculturali relativi ad oggetti artistici e cultura materiale, e si concentra su casi di studio che gettano luce su come incontri tra diverse società hanno influenzato culture visive e materiali. Dopo una introduzione metodologica e storica, il corso si concentrerà soprattutto su tre important centri italiani—Roma, Firenze e Venezia—ripercorrendo le loro interazioni con il mondo globale. Lo studio di oggetti pregni di significati interculturali, l’analisi di aspetti pluriculturali della società moderna, e della mobilità di persone e cose permetteranno di comprendere la complessità della produzione e della ricezione dell’arte in relazione a contesti locali e globali.
Kathleen Christian and Leah Clark, eds., European Art and the Wider World, 1350-1550 (Manchester: Manchester University Press, 2017) Emma Barker, ed., Art, Commerce, and Colonialism, 1600-1800 (Manchester: Manchester University Press, 2017), chapters 1 and 2
Further readings will be provided throughout the course.
In addition to the above-mentioned texts, students attending the course will choose one book from the list below: Bronwen Wilson, The World in Venice: Print, the City, and Early Modern Identity (Toronto: University of Toronto Press, 2005) Lia Markey, Imagining the Americas in Medici Florence (University Park, PA: Penn State University Press, 2016) Christopher M.S. Johns, China and the Church. Chinoiserie in Global Context (Oakland: University of California Press, 2016) Cécile Fromont, The Art of Conversion: Christian Visual Culture in the Kingdom of Kongo (Chapel Hill: University of Virginia Press, 2014) Francesco Freddolini and Marco Musillo, eds., Art, Mobility, and Exchange in Early Modern Tuscany and Eurasia(Abindgdon and New York: Routledge, 2020)
STUDENTS WHO DO NOT ATTEND THE COURSE (NON FREQUENTANTI) WILL HAVE THE FOLLOWING REQUIRED READINGS:
Kathleen Christian and Leah Clark, eds., European Art and the Wider World, 1350-1550 (Manchester: Manchester University Press, 2017) Emma Barker, ed., Art, Commerce, and Colonialism, 1600-1800 (Manchester: Manchester University Press, 2017) (ENTIRE BOOK)
Additionally, TWO books selected from the list below:
Lia Markey, Imagining the Americas in Medici Florence (University Park, PA: Penn State University Press, 2016) Christopher M.S. Johns, China and the Church. Chinoiserie in Global Context (Oakland: University of California Press, 2016) Cécile Fromont, The Art of Conversion: Christian Visual Culture in the Kingdom of Kongo (Chapel Hill: University of Virginia Press, 2014) Francesco Freddolini and Marco Musillo, eds., Art, Mobility, and Exchange in Early Modern Tuscany and Eurasia(Abindgdon and New York: Routledge, 2020)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ART/02
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42
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Attività formative di base
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ENG |
1049278 -
XIX AND XX CENTURY ART HISTORY
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti un quadro storico generale del periodo in esame e le principali questioni metodologiche e critiche al riguardo. Il corso ha lo scopo di sviluppare la capacità degli studenti di collegare l'argomento specifico della disciplina ad altri campi di studio (letteratura, storia, filosofia). Il corso ha lo scopo di consentire agli studenti di applicare la lingua e i metodi specifici della Disciplina per sviluppare le proprie capacità in termini di giudizio critico e capacità comunicativa.
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ZAMBIANCHI CLAUDIO
( programma)
Arte dal 1945
Il corso intende fornire un'introduzione storica e metodologica alle principali questioni dell'arte della seconda metà del XX secolo, della sua relazione con le altre arti e con il contesto storico generale. Saranno discussi movimenti come l'Espressionismo Astratto, l'Informale, il Neo Dada, la Pop Art, il Minimalismo, il Post-Minimalismo, la Land art, l'Arte Concettuale e la Transavanguardia.
Espressionismo astratto e Informale (12 ore) Neo Dada e Pop Art (12 ore) Minimalismo, Concettuale, Post-Minimalismo e Land Art (12 ore) Ritorno alla pittura (e i suoi oppositori) (6 ore)
Edward Lucie-Smith, Movements in Art Since 1945, London, Thames and Hudson, 2020 (4th and revised edition).
Altre letture verranno asegnate, se necessario, durante il corso
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ART/03
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42
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Attività formative di base
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ITA |
10595604 -
GLOBAL AND MINOR CINEMAS
(obiettivi)
In ottemperanza ai 5 descrittori di Dublino, il corso da 6 CFU L-ART/06 Global and Minor Cinemas si prefigge di:
1. fornire agli studenti gli strumenti concettuali, metodologici e teorici per sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione relative alla storia del cinema in prospettiva transnazionale e globale, con un’attenzione alle nuove teorie dei Film Studies.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. L’insegnamento mirerà a sviluppare capacità di applicare conoscenze e comprensione nel campo degli studi sul cinema, migliorando le capacità degli studenti di comprendere e interpretare le culture visuali e le cinematografie globali alla luce della loro evoluzione storica.
3. Autonomia di giudizio (making judgements). Durante il corso saranno previsti cineforum e discussioni in gruppo durante i quali gli studenti potranno affinare l’autonomia di giudizio sui temi trattati e le teorie affrontate.
4. Abilità comunicative (communication skills). Particolare attenzione sarà dedicata a migliorare le abilità comunicative degli studenti, attraverso presentazioni orali, laboratori partecipativi e relazioni scritte.
5. Capacità di apprendere (learning skills). Il corso mirerà a sviluppare negli studenti le competenze necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.
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MATTA MARA
( programma)
Il corso di Global and Minor Cinemas affronta lo studio del cinema in una prospettiva globale e plurifocale, introducendo lo studente alle teorie e alle tematiche dei film studies, declinati in chiave transnazionale e transculturale. Nel tentativo di ripensare e analizzare gli studi sul cinema da una prospettiva comparata e globale, il corso cerca di familiarizzare gli studenti con varie forme di cinematografie che resistono una cornice strettamente nazionalista, eurocentrica, Hollywood-centrica ed egemonica. Il programma, che sarà basato sullo studio di articoli e saggi tratti da vari testi, riviste e giornali, dedicherà un’attenzione particolare alle cinematografie indipendenti e ‘minori’, cercando di storicizzare e affrontare criticamente lo studio delle interconnessioni tra produzioni cinematografiche, etno-nazionalismi, e identità egemoniche/subalterne. Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati a studiare il cinema in relazione non solo alla sua estetica visuale, ma anche all’etica e alla politica del film, ponendo la questione dell’immaginario mediato dal cinema come cruciale per comprendere le rappresentazioni del mondo e le assenze e i silenzi che tali rappresentazioni producono.
Prima dell'inizio dei corsi la docente renderà disponibile un Syllabus con gli articoli e i saggi da leggere durante l'anno e da discutere all'esame.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ART/06
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Attività formative di base
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ENG |
10595489 -
HISTORY OF MUSIC
(obiettivi)
Il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione di alcuni momenti e oggetti particolarmente significativi della storia della musica cosiddetta "occidentale" (descrittore 1); - ne sviluppa l’autonoma capacità di porre in relazione quanto appreso con la storia politica, sociale e culturale, e la storia della letteratura, del teatro e dello spettacolo, e delle arti visive (descrittore 2); - lo mette in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative; descrittori 3-5).
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Danieli Giuliano
( programma)
OPERA, GLOBALIZZAZIONE E IDENTITA'
"Opera, globalizzazione e identità" offre un’introduzione alla storia dell’opera e al campo degli opera studies. Durante le prime tre settimane agli studenti saranno forniti gli strumenti analitici di base per comprendere il funzionamento dell’opera. Esempi tratti da Mozart, Verdi e Wagner aiuteranno a illustrare l’intreccio fra testo, musica e scena, e a definire il concetto di “drammaturgia musicale”. Il resto del corso prenderà in esame alcuni case studies – dal “Rinaldo” di Handel ad “Akhnaten” di Glass – ed esplorerà le connessioni fra opera e questioni di genere, emarginazione, nazionalismo e internazionalismo, orientalismo (interno) ed esotismo, globalizzazione, mobilità e rimediazione.
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Settimane 1-3: Cos’è l’opera? Cosa significa “drammaturgia musicale”? Settimana 4: Opera ed emarginazione (Britten: "Peter Grimes") Settimana 5: Opera e genere (Debussy: "La chute de la Maison Usher") Settimana 6: Opera e mobilità (Handel: "Rinaldo") Settimana 7: Opera, nazionalismo e orientalismo interno (Musorgsky: "Il matrimonio" e "Boris Godunov") Settimana 8: Opera ed esotismo (Puccini: "Madama Butterfly") Settimana 9: Opera, postmodernismo e postcolonialismo (Glass: "Satyagraha" e "Akhnaten") Settimana 10: Carmen sullo schermo globale (Bizet: "Carmen") Settimana 11: Opera nell’era digitale: la Traviata diventa virale (Verdi: "Traviata")
- Appunti delle lezioni (le registrazioni sono disponibili su Google Drive - il link per accedere è indicato su Google Classroom)
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- Bibliografia (le letture fondamentali sono segnalate con asterisco): *01. Tim Carter, ‘What is Opera?’, in The Oxford Handbook of Opera, edited by Helen M. Greenwald (Oxford: Oxford University Press, 2014), pp. 15-32. *02. Laurel E. Zeiss, ‘The dramaturgy of opera’, in The Cambridge Companion to Opera Studies (Cambridge: Cambridge University Press, 2012), pp. 248-279. *03. Heather Hadlock, ‘Opera and gender studies’, in The Cambridge Companion to Opera Studies, edited by Nicholas Till (Cambridge: Cambridge University Press, 2012), pp. 352-378. *04. Edgar Allan Poe, The Fall of the House of Usher (1839). *05. Robert Orledge, Debussy and the Theatre (Cambridge: Cambridge University Press, 1982), pp. 109-127. 06. Carolyn Abbate, ‘Debussy’s Phantom Sounds’, Cambridge Opera Journal, vol. 10, no. 1, 1998, pp. 67-96. *07. Benjamin Britten, ‘Introduction’; Peter Pears, ‘Neither a Hero Nor a Villain’, in Benjamin Britten: Peter Grimes, edited by Philip Brett (Cambridge: Cambridge University Press, 1983), pp. 148-152. *08. Philip Brett, ‘"Grimes Is at His Exercise": Sex, Politics, and Violence in the Librettos of Peter Grimes’, in Siren Songs. Representations of Gender and Sexuality in Opera, edited by Mary Ann Smart (Princeton and Oxford: Princeton University Press, 2000), pp. 237-250. 09. Alex Ross, The Rest is Noise (New York: Picador, 2007), chapter on Peter Grimes, pp. 317-328 (ebook version). *10. Louise K. Stein, ‘How Opera Traveled’, in The Oxford Handbook of Opera, edited by Helen M. Greenwald (Oxford: Oxford University Press, 2014), pp. 843-862. *11. Ditlev Rindom, ‘Italians Abroad: Verdi’s La traviata and the 1906 Milan Exposition’, Cambridge Opera Journal, vol. 31, nos. 2-3, 2020, pp. 237–272. *12. Marina Frolova-Walker, ‘The Language of National Style’, in The Oxford Handbook of Opera, edited by Helen M. Greenwald (Oxford: Oxford University Press, 2014), pp. 156-176. 13. Richard Taruskin, ‘Musorgsky versus Musorgsky: The Versions of Boris Godunov’, in Musorgsky. Eight Essays and an Epilogue (Princeton: Princeton University Press, 1993), pp. 201-299. *14. Nicholas Till, ‘‘An exotic and irrational entertainment’: opera and our others; opera as other’, in The Cambridge Companion to Opera Studies, edited by Nicholas Till (Cambridge: Cambridge University Press, 2012), pp. 409-446. 15. Arthur Groos, ‘Madama Butterfly Between East and West’, in Giacomo Puccini and His World, edited by Emanuele Senici and Arman Schwartz (Princeton and Oxford: Princeton University Press, 2016), pp. 49-84. *16. Alexandra Wilson, The Puccini Problem. Opera, Nationalism and Modernity (Cambridge: Cambridge University Press, 2007), chapter 4: ‘A frame without a canvas: Madama Butterfly and the superficial’, pp. 97-124. 17. Susan McClary, ‘Mounting Butterflies’, in A Vision of the Orient. Texts, Intertexts and Contexts of Madame Butterfly, edited by Jonathan Wisenthal, Sherrill Grace et al. (Toronto: Toronto University Press, 2006), pp. 21-35. *18. Philip Glass, Words Without Music. A Memoir (London: Faber and Faber, 2015), pp. 276-289. *19. Linda and Michael Hutcheon, ‘Philip Glass’s Satyagraha: Para-Colonial Para-Opera’, University of Toronto Quarterly, vol. 80, no. 3, Summer 2011, pp. 718-730. *20. Naomi André, Black Opera. History, Power, Engagement (Urbana, Chicago and Springfield: University of Illinois Press, 2018), Chapter 5: ‘Carmen: From Nineteenth-Century France to Settings in the United States and South Africa in the Twentieth and Twenty-First Centuries’, pp. 142-195. 21. Susan McClary, ‘Carmen as Perennial Fusion: From Habanera to Hip-Hop’, in Carmen: From Silent Film to MTV, edited by Chris Perriam and Ann Davies (Amsterdam and New York: Rodopi, 2005), pp. 205-216. 22. Juliana M. Pistorius, ‘Inhabiting Whiteness: The Eoan Group La traviata, 1956’, Cambridge Opera Journal, vol. 31, no. 1, 2019, pp. 63–84. *23. Carlo Cenciarelli, ‘Warped Singing: Opera from Cinema to Youtube’, in Verdi on Screen, edited by Delphine Vincent (Lausanne : L'Age d'Homme, 2015), pp. 251-267.
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Gli articoli saranno caricati all'inizio del corso sulla piattaforma Google Classroom: https://classroom.google.com/c/Mjk5OTcwNTMxMjQ0?cjc=l5kczru / Codice: l5kczru
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Materiali audio e video dalle opere discusse a lezione saranno caricati su Drive (al link fornito su Classroom).
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Non c'è distinzione fra studenti frequentanti e non frequentanti.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ART/07
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42
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Attività formative di base
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10595490 -
INTRODUCTION TO ETHNOMUSICOLOGY
(obiettivi)
Il corso, erogato in lezioni frontali, mette in grado lo studente di padroneggiare la materia (conoscenze) al fine di utilizzarla e applicarla anche in altri ambiti di studio con il corretto impiego del linguaggio tecnico specifico (competenze). Il corso si propone di: • fornire agli studenti conoscenza e comprensione dei basilari elementi delle principali teorie e metodologie dell’etnomusicologia in base ad una prospettiva multiculturale e interdisciplinare; • sviluppare l’autonoma capacità di porre in relazione quanto appreso con altre discipline storico-culturali, antropologiche, musicologiche, e nei diversi contesti applicativi (formazione, inclusione, mediazione culturale).
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GIURIATI GIOVANNI
( programma)
A partire da un’analisi dei processi storici che hanno contribuito allo sviluppo dell’etnomusicologia come disciplina, verrà rivolto uno particolare sguardo al suo attuale statuto scientifico. Si guarderà inoltre alle trasformazioni dell’oggetto di studio (forme, comportamenti e pratiche musicali contemporanee) messe in atto dai sempre più diffusi processi di globalizzazione, diaspora, contaminazione. Alcune lezioni saranno riservate alla metodologia della ricerca del campo. Nella seconda parte del corso verranno presentati dei focus di approfondimento sulle nuove forme della musica popolare italiana e su alcune specifiche culture musicali del mondo.
Dispense a cura dei docenti. Le dispense saranno disponibili a partire dalla data di inizio del Corso.
(Date degli appelli d'esame)
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PORTOGHESI TUZI GRAZIA
( programma)
A partire da un’analisi dei processi storici che hanno contribuito allo sviluppo dell’etnomusicologia come disciplina, verrà rivolto uno particolare sguardo al suo attuale statuto scientifico. Si guarderà inoltre alle trasformazioni dell’oggetto di studio (forme, comportamenti e pratiche musicali contemporanee) messe in atto dai sempre più diffusi processi di globalizzazione, diaspora, contaminazione. Alcune lezioni saranno riservate alla metodologia della ricerca del campo. Nella seconda parte del corso verranno presentati dei focus di approfondimento sulle nuove forme della musica popolare italiana e su alcune specifiche culture musicali del mondo.
Dispense a cura dei docenti. Le dispense saranno disponibili a partire dalla data di inizio del Corso.
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L-ART/08
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Attività formative di base
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ENG |
10595493 -
ISLAMIC ARCHAELOGY AND ARTS
(obiettivi)
Obiettivo del corso è una conoscenza di base dell’origine e della formazione della cultura materiale e dell’espressione artistica islamica, approfondendo sia il passaggio dal tardo-antico e dalla civiltà iranica preislamica compiuto nel corso dei primi anni di espansione dalla Penisola Arabica, sia i conseguenti apporti di elementi specifici, dalle planimetrie all’iconografia ai simboli. Lo studente sarà inoltre informato sulla storia degli studi dell’archeologia islamica e dei rapporti fra le due culture mediterranee (cristiana e islamica) nel Medioevo.
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DI CESARE MICHELINA
( programma)
Il corso illustrerà le tipologie architettoniche e le forme artistiche sviluppate nella dar al-Islam tra il VII e il X secolo attraverso l’analisi di alcuni siti e monumenti significativi. Lo studio di questo periodo ci permetterà di esplorare il modo in cui la nascente cultura islamica interagì con le tradizioni preesistenti nelle regioni del Mediterraneo e dell'Asia occidentale, formando un suo proprio linguaggio architettonico ed artistico.
K. A. C. Creswell – J. W. Allan, A Short Account of Muslim Architecture, Aldershot 1989, pp. 3-10; 15-73; 105-115; 122-126; 135-146; 148-160; 178-208; 212-214; 229-236; 248-258; 315-339; 358-376; 391-406.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-OR/11
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42
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Attività formative di base
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ENG |
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Gruppo opzionale:
Studi demo-etno-antropologici, economia e diritto - (visualizza)
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12
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10595495 -
LAW BIOETHICS AND HUMAN RIGHTS
(obiettivi)
Il corso intende fornire allo studente un quadro delle fonti italo-europee necessarie per potere individuare i riferimenti utili a problematizzare i temi giuridici implicati nello sviluppo della tecnica e della medicina.
In particolare lo studente deve essere in grado di argomentare le difese soluzioni plausibili connesse ai problemi bioetici di inizio vita, sviluppo della persona e fine vita.
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DI MAURO ETTORE WILLIAM
( programma)
Il corso intende fornire gli strumenti per affrontare i problemi giuridici posti dallo sviluppo della tecnica e della medicina e dai loro riflessi su valori fondamentali, come la vita, l’identità della persona, la salute, la dignità umana, l’eguaglianza, l’autodeterminazione e l’ambiente. Sarà diviso in cinque parti (o aree di studio). Dopo una prima parte incentrata sul metodo giuridico, le fonti e le norme giuridiche, sarà dedicato all’analisi dei seguenti temi: bioetica di inizio vita (procreazione medicalmente assistita e gestazione per sostituzione), bioetica di sviluppo della vita della persona (identità di genere, espressione di genere, transessualismo, libertà delle cure, vaccini, tutela della persona affetta da malattia rara o non curabile, aborto, tutela della riservatezza, deontologia medica, obiezione di coscienza, tutela della salute, sperimentazione farmaceutica; diritto alla vita familiare e sistemi familiari differenti dallo schema bilaterale e eterosessuale, capacità del minore e interesse superiore del minore) e bioetica di fine vita (rifiuto di cure, eutanasia, suicidio assistito). Ovviamente, non potrà non essere considerata, la disciplina della responsabilità medica e delle strutture sanitarie, avendo riguardo anche ai doveri di informazioni. L’analisi verrà svolta considerando la disciplina vigente in Italia, avendo particolare riguardo alla complessa disciplina delle fonti di diritto internazionali ed europee,
- L. PALAZZANI, Bioethics and biolaw, Torino, 2018 - Dispense fornite dal docente.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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IUS/01
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42
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Attività formative di base
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ENG |
10595497 -
LAW AND LITERATURE
(obiettivi)
Obiettivi specifici 1. Conoscenza e capacità di comprensione: il primo obiettivo del corso è quello di introdurre gli studenti all’approccio “diritto e letteratura”, evidenziando le diverse tradizioni europea e statunitense e i maggiori temi di studio. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il secondo obiettivo specifico del corso è applicare l’approccio diritto e letteratura a questioni giuridicamente rilevanti: dalle transizioni costituzionali alle questioni riguardanti il riconoscimento e la garanzia di diritti fondamentali. 3. Autonomia di giudizio 4. Abilità comunicative Ulteriori obiettivi specifici del modulo riguardano la capacità di analizzare e riflettere criticamente su alcune dinamiche giuridiche attuali alla luce degli strumenti teorico-metodologici forniti dall’approccio “diritto e letteratura” sollecitando gli studenti a proporre relazioni scritte e presentazioni in classe. Risultati attesi: gli studenti svilupperanno, attraverso la letteratura, uno sguardo più aperto, critico e autonomo sulle questioni giuridiche che saranno oggetto di specifici approfondimenti.
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BASCHERINI GIANLUCA
( programma)
La prima parte del corso mira a offrire alcune coordinate generali riguardo alla materia ‘diritto e letteratura’, tra cui: - il rapporto tra l’esperienza e la cultura giuridico-costituzionale e la cultura umanistica; - Diritto e letteratura non come disciplina, ma come approccio utile a uno studio critico del diritto; - Le origini e gli sviluppi negli USA, Europa e in Italia; affinità e divergenze. - Perché chi studia diritto dovrebbe prestare attenzione anche alla letteratura.
Nella seconda parte del corso invece, a partire da testi letterari e da altre manifestazioni artistiche, come ad es. film, si esamineranno alcune questioni di particolare rilievo e attualità giuridico-costituzionale: dalle transizioni costituzionali alle questioni migratorie e a quelle riguardanti il riconoscimento e la garanzia di diritti fondamentali. Questa seconda parte del corso si svolgerà in forma seminariale e agli studenti sarà richiesto di partecipare attivamente alle singole lezioni e verranno sollecitati a presentare elaborati scritti su specifici profili del corso.
M Nussbaum, Poetic Justice, Beacon Press, Boston, 1995, Preface, pp. XIII ss. and Chapter IV. Poets as Judges, pp. 79 ss. F. Ost, Raconter la loi. Aux sources de l’imaginaire juridique, Odile Jacob, Paris, 2004, Prologue, pp. 7 ss. G. Bascherini e G. Repetto (a cura di), Per una storia costituzionale italiana attraverso la letteratura, (in corso di pubblicazione), Introduzione
Ulteriori testi e materiali verranno indicati nel corso delle lezioni
(Date degli appelli d'esame)
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6
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IUS/09
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42
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Attività formative di base
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ENG |
10595249 -
SOCIOLOGY OF MIGRATION
(obiettivi)
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso: - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive generali e specifiche in termini globali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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6
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SPS/07
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42
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Attività formative di base
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ENG |
10595250 -
SOCIOLOGY OF MEDIA AND CULTURES
(obiettivi)
Il corso prevede l'apprendimento delle nozioni fondamentali della scienza dei media, con approfondimenti sui media di informazione e sulla pubblicità, e delle teorie e metodi per la comunicazione dei patrimoni culturali e dei territori, con la progettazione di sistemi di comunicazione dell’heritage.
L’apprendimento è finalizzato ad acquisire competenze per l’applicazione delle conoscenze allo studio delle risorse del patrimonio culturale in contesti lavorativi e istituzionali.
Gli studenti dovranno essere capaci al termine del corso di formulare giudizi autonomi su argomenti di tipo socio-culturale e di contestualizzarli nel quadro professionale di riferimento.
Svilupperanno abilità pragmatico-comunicative relative alle TIC (tecnologie dell'Informazione e Comunicazione).
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CAPALDI DONATELLA
( programma)
Mediologia e comunicazione dei beni e dei territori Il modulo comprende due parti: MEDIOLOGIA Apprendimento teorico delle nozioni fondamentali della mediologia COMUNICAZIONE DEI BENI CULTURALI E DEI TERRITORI Apprendimento teorico degli scenari attuali della comunicazione delle istituzioni e delle risorse e patrimoni culturali, seguito da un lavoro sul campo (analisi di siti web e progettazione di strumenti di comunicazione sul web). In successione: a) lezioni di Comunicazione dei beni culturali; b) lezioni sulla analisi qualitativa della comunicazione delle istituzioni nell'ambito dei beni e attività culturali, e sullo storytelling dei territori e dei beni della cultura; c) lavoro di gruppo o individuale.
MEDIOLOGIA 1) Testo sulla Storia e la teoria dei media: Peter Burke and Asa Briggs, A social History of Media. From Gutenberg to the Internet, (Fourth Edition), Cambridge, UK – Malden Ma, USA: Polity Press, 2020 2) Saggi accessibili sulla piattaforma didattica on line (accessibili su http://elearning2.uniroma1.it/) 3) Videolezioni e materiali accessibili sulla piattaforma didattica on line (accessibili su http://elearning2.uniroma1.it/)
COMUNICAZIONE DEI BENI CULTURALI E DEL TERRITORIO 1)Testo di sociologia dei territori: Richard Sennet, Building and dwelling practice for the city. Ethics for the city, New York: Farrar, Straus and Giroux, 2018 2) Saggi accessibili sulla piattaforma didattica on line (accessibili su http://elearning2.uniroma1.it/) 3) Videolezioni e materiali accessibili sulla piattaforma didattica on line (accessibili su http://elearning2.uniroma1.it/)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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SPS/08
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42
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Attività formative di base
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ENG |
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