Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1044977 -
TECNICHE DEL COLLOQUIO E DEL COUNSELING
(obiettivi)
Obiettivi generali Conoscere i principali modelli teorici, e le tecniche del colloquio e del counseling e saperli applicare in un colloquio di counseling. Obbiettivo delle lezioni frontali è conoscere i modelli teorici e gli approcci al colloquio e al counseling e obiettivo del laboratorio è sperimentarsi nell'applicare all'interno di tali cornici teoriche, le counseling skills. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e comprendere le fasi e le modalità per svolgere un colloquio, dovranno conoscere e comprendere i principali approcci al counseling, essere consapevoli degli aspetti etici, riconoscere e distinguere fra loro abilità e microabilità del counselor. Conoscere i limiti del counseling e le differenze con la psicoterapia. Capacità di applicare conoscenza e comprensione saper applicare le conoscenze e la comprensione delle fasi del counseling e dei modelli teorici alla conduzione di un colloquio avente un obiettivo specifico, riconoscendo e utilizzando in modo appropriato le abilità e le microabilità del colloquio e del cousneling e collegando gli interventi di un colloquio ad un modello teorico di riferimento. Saper applicare le proprie conoscenze per individuare un obiettivo specifico del colloquio ed essere in grado di argomentare la scelta di una tecnica. Essere in grado di leggere, comprendere e valutare criticamente articoli scientifici. Mostrare di utilizzare in maniera critica i risultati di una o più ricerche. Autonomia di giudizio Lo studente deve essere in grado di valutare criticamente i dati in suo possesso in relazione al caso in esame e di formulare un giudizio sulla base dei dati a disposizione. lo studente potrà raccogliere informazioni e acquisire una maggiore consapevolezza sul sul proprio stile di naturale di risposta come counselor in formazione, potrà comprendere le modalità comunicative e i principali errori comunicativi propri e dei clienti, e trovare modalità adeguate per modificarle. Svilupperà la capacità di saper fare un colloquio, stabilire criticamente un obiettivo del colloquio e prendere iniziativa, scegliendo intenzionalmente quali strategie e e interventi adottare. Le attività che concorrono allo sviluppo di tali abilità sono: il lavoro su trascritti di stralci di colloqui, su colloqui svolti a casa, registrati e trascritti e analizzati in classe, role-playing e colloqui in vivo, l'analisi di video, analisi di articoli scientifici. Abilità comunicative Lo studente dovrà saper utilizzare un linguaggio adatto al colloquio e al counseling, sapere scegliere la modalità e la forma più adeguata in relazione al cliente, sapere comunicare in maniera empatica, dovrà saper porre domande ad un possibile cliente, scegliendo la forma di comunicazione più adeguata all'interlocutore, dovrà saper parafrasare, verbalizzare, riassumere, chiarificare, confrontare in maniera efficace a secodna del cliente e della fase del colloquio in cui si trova. Imparerà a riconoscere le generalizzazioni e le altre deformazioni presenti nel linguaggio di un possibile cliente, e imparerà a contestarle in modo rispettoso. Dovrà comunicare e scrivere in italiano in forma comprensibile e priva di errori grammaticali o sintattici. Lo studente svilupperà queste abilità attraverso esercitazioni in classe, visione di video, analisi di trascritti e svolgimento di colloqui dal vivo e role-playing. Capacità di apprendimento Lo studente avrà la capacità di apprendimento utile ai fini di un continuo aggiornamento. Potrà continuare ad applicare le tecniche apprese, integrandole in un proprio stile personale, acquisendo genuinità nel loro utilizzo. Lo studente avrà la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche in italiano e in lingua inglese e di valutarne la rilevanza, di consultare le principali riviste di counseling, e i siti delle associazioni scientifiche nazionali e internazionali ai fini di un continuo aggiornamento.
|
6
|
M-PSI/08
|
24
|
-
|
36
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1044996 -
CONFLITTO E MEDIAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO: Lo studente acquisisce - attraverso le lezioni frontali basate anche su materiale video - le competenze di base per l'osservazione diretta delle relazioni familiari. Il focus delle attività pratiche è sui dati necessari alla valutazione dei modelli funzionali e disfunzionali nella relazione tra genitori e figli (parenting e coparenting). Lo studente potrà conoscere i principi regolatori delle relazioni familiari e la loro influenza sullo sviluppo individuale. Un focus specifico sul conflitto nella famiglia – durante la separazione e il divorzio - consentirà di acquisire conoscenze sulle diverse forme di intervento per il sostegno alla genitorialità per genitori separati: Mediazione Familiare e Coordinazione Genitoriale. Conoscenza e comprensione: il superamento dell’esame garantisce di essere grado di comprendere e utilizzare i più diffusi e importanti strumenti metodologici per rilevare la complessità dell’ambiente di accudimento dei figli (famiglia nucleare e di origine), con particolare riferimento alle relazioni di parenting, coparenting e fra fratelli. Altro obiettivo specifico è quello di conoscere e comprendere la varietà degli interventi di sostegno per la famiglia (mediazione familiare, coordinazione genitoriale) sia nel contesto clinico che in quello psicologico-forense. La Coordinazione Genitoriale, in fase di adattamento al Diritto di Famiglia italiano, consentirà di conoscere e comprendere - in modo comparato rispetto agli Stati Uniti- un intervento innovativo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il superamento dell’esame garantisce di saper utilizzare alcuni sistemi di codifica e di distinguere i livelli dell’osservazione (microanalitico, mesoanalitico, macroanalitico). Inoltre, gli studenti sperimenteranno l’applicazione della procedura multimetodo (osservazione diretta e self reports). Attraverso la visione video e il role playing, gli studenti sperimenteranno l’applicazione delle conoscenze sul colloquio familiare finalizzato alla gestione del conflitto. Gli studenti potranno così comprendere come le conoscenze dello Psicologo possono essere applicate attraverso l’integrazione con la Magistratura in diverse fasi dei procedimenti giuridici: Mediazione Familiare a livello preventivo; Consulenza Tecnica d’Ufficio per la valutazione delle competenze genitoriali; Coordinazione Genitoriale per l’intervento sulla conflittualità intrattabile. Autonomia di giudizio: il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente e creativamente le metodologie di rilevazione dei dati relativi alla complessità delle relazioni familiari e di intervento per favorire il cambiamento. Gli studenti dovranno essere in grado di giudicare le differenze e le possibili integrazioni tra paradigmi e metodologie applicate allo studio della famiglia: attaccamento e intersoggettività; osservazioni diadiche e a livello familiare; interventi sulle interazioni e interventi sulle rappresentazioni; psicoeducazione. Gli studenti inoltre acquisiranno consapevolezza delle implicazioni deontologiche del lavoro dello Psicologo che collabora con il sistema di giustizia. Abilità comunicative: Attraverso lo studio della letteratura internazionale, gli studenti acquisiscono l’abilità di usare il linguaggio specifico per descrivere i diversi aspetti delle dinamiche familiari. Essi verranno guidati a distinguere gli autori di “denominazione di origine controllata” che hanno messo in uso una nuova terminologia scientifica. Contemporaneamente, gli studenti esamineranno la struttura degli articoli più importanti nell’area di ricerca per valutare le linee guida e gli obiettivi degli studi pubblicati. Dopo aver sviluppato l’abilità di osservare le dinamiche di parenting e coparenting, gli studenti osserveranno una famiglia e produrranno una relazione di valutazione adatta alla comunicazione con un Giudice. Capacità di apprendimento: il superamento dell’esame implica l’acquisizione di capacità di apprendimento trasversali e comuni alla logica e pratica dell’osservazione delle relazioni, che consentiranno allo studente di approfondire -nel corso della sua carriera accademica e professionale- i principi e l’uso dei metodi della valutazione esterna a confronto con quelli della valutazione interna. L’apprendimento consentirà anche di apprendere concetti base impliciti nella svolta relazionale di diverse discipline della psicologia. In una fase successiva, gli studenti potranno apprendere altri strumenti di valutazione (ad esempio Tests Psicodiagnostici) e arrivare a definire una procedura multimetodo necessaria per rispondere a diversi quesiti del Giudice oppure per offrire un progetto integrato di intervento alle famiglie conflittuali. Laboratorio. Gli studenti acquisiranno conoscenze e tecniche specifiche per gli interventi nel campo della conflittualità familiare. Verranno presentati i modelli teorici che guidano l’intervento di Mediazione Familiare: la teoria dell’attaccamento di Bowlby (1980) con i recenti sviluppi teorici che riguardano la prospettiva dell’intersoggettività, la teoria dell’interdipendenza di Rusbult e Van Lange (2004) e la teoria sistemico-relazionale. Successivamente, agli studenti verranno presentati strumenti per l'osservazione diretta dell’interazione coniugale e familiare al fine di procedere alla valutazione di modelli comunicativi costruttivi e distruttivi. Verrà, infine, affrontato il tema delle competenze negoziali al fine di offrire agli studenti tecniche di intervento da utilizzare con i genitori separati (BATNA e WATNA) Conoscenza e capacità di comprensione. Il superamento dell’esame faciliterà la comprensione e l’utilizzo dei più diffusi e importanti strumenti metodologici per rilevare la complessità del contesto familiare, con particolare riferimento alle relazioni di parenting and coparenting. In particolare, i sistemi di codifica del Rapid Marital Interaction Coding System (RMICS) e del Constraining and Enabling Coding System (CECS) saranno oggetto di attenzione. Inoltre, gli studenti conosceranno i processi di trasformazione del conflitto e le tecniche di negoziazione necessarie per la trasformazione del conflitto da distruttivo a costruttivo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il superamento dell’esame garantisce di saper utilizzare alcuni sistemi di codifica e di distinguere i livelli dell’osservazione (microanalitico, mesoanalitico, macroanalitico). Inoltre, gli studenti sperimenteranno attraverso l’osservazione di video e l’utilizzo di simulate e role playing, l’applicazione delle conoscenze sul colloquio di coppia e sul colloquio familiare finalizzato alla valutazione delle dinamiche funzionali e disfunzionali delle relazioni affettive. Particolare attenzione verrà data agli aspetti conversazionali della comunicazione conflittuale. Autonomia di giudizio. Al completamento del corso, lo studente sarà in grado di valutare criticamente la conflittualità che rispecchia la complessità delle relazioni affettive. Sulla base delle conoscenze acquisite, lo studente sarà inoltre in grado di valutare il tipo di intervento differenziato in base alle tipologie di conflitto (consulenza familiare, enrichment familiare, mediazione familiare, coordinazione genitoriale in rapporto con la Magistratura). Abilità comunicative Il completamento del corso renderà gli studenti familiari con il vocabolario specifico utilizzato sia nella letteratura internazionale sia nei contesti di intervento relative alle dinamiche coniugali e familiari. Capacità di apprendimento. Al completamento del corso, gli studenti acquisiranno le nozioni chiave relative all’osservazione delle dinamiche coniugali e familiari. Inoltre, apprenderanno le principali tecniche di negoziazione con riferimento ai costrutti di BATNA e WATNA.
-
CHIAROLANZA CLAUDIA
( programma)
Il laboratorio dell’insegnamento di Conflitto e Mediazione si articola in 36 ore e prevede una struttura multimetodo . Durante le lezioni, verranno mostrati questionari self-report e sistemi di codifica: ciò faciliterà negli allievi l'apprendimento di tecniche di gestione del conflitto distributivo e integrativo. Nello specifico, verranno affrontate nel corso del laboratorio:
- sistemi di codifica dell'osservazione conflittuale (12 ore); - tecniche di problem solving; tecniche di negoziazione basata sugli interessi e sulle posizioni; tecniche di ascolto attivo (12 ore); - processi motivazionali che guidano la negoziazione, Best Alternative To a Negotiated Agreement vs. Worst Alternative To a Negotiated Agreement (12 ore).
Chiarolanza, C., Re, P. (2020) (a cura di ). Il riconoscimento del Mediatore Familiare. Aracne Editrice, Roma.
-
MAZZONI SILVIA
( programma)
Una prima parte del corso illustrerà i concetti generali per lo studio della famiglia facendo riferimento ai capitoli introduttivi del libro di James Mc Hale e di Malagoli Togliatti e Mazzoni (14 ore); una seconda parte – connessa ai capitoli successivi degli stessi libri - sarà focalizzata sull’approfondimento delle dimensioni funzionali e disfunzionali del parenting e del coparenting. Questa parte prevede esercitazioni in classe realizzate attraverso la visione di video e la richiesta allo studente di mettere in pratica i sistemi di valutazione appresi (20 ore). Una terza parte (14 ore) sarà dedicata alla conoscenza dell’intervento di Coordinazione Genitoriale (libro di Debra Carter) e in particolare di 4 modelli di piano genitoriale: di base, altamente strutturato, a lunga distanza, per la sicurezza. La visione di video permetterà di conoscere la pratica del Coordinatore Genitoriale necessaria alla costruzione di un piano genitoriale.
Prima e seconda parte: 1- Malagoli Togliatti M., Mazzoni S., Osservare, valutare e sostenere la relazione genitori figli, Raffaello Cortina, Milano (euro 21); 2- Mc Hale J.P. (2010) La sfida della cogenitorialità. Raffaello Cortina (euro 29,70). Terza parte: 3- Carter, D. (2014) Coordinazione genitoriale. Una guida pratica per i professionisti del diritto di famiglia. Franco Angeli. Euro 35
(Date degli appelli d'esame)
|
9
|
M-PSI/07
|
48
|
-
|
36
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1044992 -
PROCESSI COGNITIVI E TRAUMA
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso fornirà allo studente un insieme di conoscenze aggiornate sugli effetti cognitivi e comportamentali prodotti dall’esperienza di eventi a forte contenuto emozionale. Particolare enfasi verrà posta sulle conseguenze prodotte dagli eventi traumatici sui processi attentivi e percettivi, sulla regolazione delle emozioni, sull’intelligenza, sui processi di memoria e sul comportamento aggressivo, anche in considerazione della complessa relazione che unisce la loro alterazione e il comportamento criminale.
Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Al termine del corso lo studente dimostrerà di avere un ampio bagaglio di conoscenze sulle complesse interazioni tra eventi ambientali e le caratteristiche individuali nell’adattamento a situazioni stressanti potenzialmente patogene. Particolare attenzione verrà posta alle ricadute delle suddette interazioni nel contesto dei comportamenti che assumono rilevanza in ambito giuridico-forense.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). Al termine del corso, la/lo studente/ssa avrà acquisito delle competenze che le/gli consentiranno di affrontare, sia nei contesti di ricerca sia in ambito lavorativo, problematiche caratterizzate da elementi interdisciplinari che vanno dalla genetica alle patologie come, ad esempio, il disturbo da stress post-traumatico. Gli ambiti professionali e di ricerca in cui potranno essere trasferite le conoscenze acquisite durante il corso spaziano dalla tutela della salute, al lavoro sino al contesto giuridico-forense.
Autonomia di giudizio (making judgements). La struttura del corso e i suoi contenuti sono progettati anche con il fine di promuovere l’autonomia di giudizio. Il corso prevede un complesso di conoscenze interdisciplinari che lo studente progressivamente vedrà in un’ottica di integrazione. Ad esempio, il tema dell’interazione tra psicologia, neuroscienze, psichiatria e genetica nelle attività giuridiche e forensi, è esemplificativo della riflessione etica che le correnti conoscenze scientifiche comporta-no e che lo studente affronterà nel corso. A tale scopo concorrerà anche la redazione di elaborati e la preparazione di presentazioni su specifiche tematiche.
Abilità comunicative (communication skills). Allo sviluppo delle abilità comunicative contribuiranno in forma determinante le attività che pre-vedono nel corso delle esercitazioni la presentazione orale del lavoro svolto su specifiche tematiche approfondendo la letteratura del settore di studio.
Capacità di apprendimento (learning skills). Lo studente verrà portato a sviluppare la capacità di acquisire in modo autonomo conoscenze su argomenti di interesse permettendogli di apprendere le modalità più efficaci per padroneggiare la letteratura scientifica d’interesse attraverso l’uso delle “biblioteche online” (ad esempio Pub-Med o Scopus) e lo sviluppo della capacità di affrontare efficacemente la lettura di materiale scientifico aggiornato in lingua inglese.
|
9
|
M-PSI/01
|
48
|
-
|
36
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
1021317 -
PSICOLOGIA DELLA LEADERSHIP
(obiettivi)
Il corso intende fornire una presentazione sistematica dei principali e più recenti approcci teorici allo studio della leadership e del potere sociale e interpersonale, contestualizzati anche rispetto allo stato dell’arte relativo alla psicologia sociale e delle organizzazioni. Sarà prestata particolare attenzione anche ai diversi ambiti applicativi delle strategie di potere e influenza interpersonale. Nello specifico, le lezioni frontali permetteranno agli studenti di sviluppare determinate conoscenze relative alle basi sociali del potere e agli approcci teorici allo studio della leadership e delle dinamiche di potere. Successivamente, i lavori di gruppo, organizzati per i frequentanti, avranno lo scopo di promuovere un maggiore approfondimento dei più recenti modelli teorici legati allo studio della leadership e del potere, anche in riferimento ai diversi ambiti applicativi. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Il corso si propone di sviluppare conoscenze e capacità che consentiranno agli studenti di discriminare tra le spiegazioni avanzate dai diversi modelli teorici. I frequentanti le lezioni inoltre acquisiranno una competenza specifica sulle diverse tecniche di indagine connesse ai diversi modelli di riferimento. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). Alla fine del corso gli studenti saranno in grado di leggere i fenomeni legati alle dinamiche di potere e all’influenza interpersonale, di interpretarli e spiegarli secondo i diversi modelli teorici di riferimento. Inoltre, saranno in grado di proporre soluzioni a specifici problemi nei diversi ambiti di applicazione (organizzazioni di lavoro, politica, etc.) delle teorie psicosociali della leadership e del potere. Autonomia di giudizio (making judgements). La ricognizione sistematica delle principali prospettive teoriche fornirà la base per una maggiore consapevolezza circa i processi sottostanti le dinamiche di potere e l’influenza interpersonale. Attraverso i lavori di gruppo, gli studenti avranno la possibilità di sviluppare e formulare giudizi autonomi circa i fenomeni coinvolti nelle dinamiche di potere e nell’influenza interpersonale, nonché di riflettere sulle responsabilità sociali ed etiche connesse all’applicazione di determinate conoscenze acquisite. Abilità comunicative (communication skills). Dopo una fase iniziale di incontri organizzati solo su lezioni frontali sono previsti lavori di gruppo volti ad approfondire e socializzare specifici temi legati alla leadership e al potere sociale. Tali lavori di gruppo consistono nello studio di materiali, forniti prevalentemente dal docente e rilevanti per l’approfondimento dei temi trattati, che gli studenti, singolarmente, dovranno, da un lato, integrare con gli altri membri del proprio gruppo di lavoro e, dall’altro, presentare in classe in modo chiaro, coerente e fruibile ai colleghi. In questo modo si tenterà di stimolare non solo il pensiero critico circa i temi trattati e la capacità di lavorare in gruppo, ma anche le capacità e abilità comunicative necessarie per gestire una presentazione di fronte ad una platea di interlocutori. Capacità di apprendimento (learning skills). Attraverso l’attività di gruppo (illustrata al punto 2.2.4) gli studenti potranno migliorare la propria capacità di gestire autonomamente e in gruppo le diverse fasi di apprendimento delle conoscenze sui temi oggetto di studio. Oltre al materiale fornito dal docente per svolgere il lavoro di gruppo, gli studenti saranno sollecitati ad integrare tale materiale con ulteriore materiale (filmati, video, etc,) autonomamente reperito e ritenuto utile a stimolare il dibattito e la riflessione sui fenomeni studiati.
-
PIERRO ANTONIO
( programma)
Il corso è diviso in due diverse parti di circa 24 ore ciascuna, per un totale di 48 ore. La prima parte, articolata prevalentemente su lezioni frontali, è volta a fornire una presentazione sistemati-ca dei principali e più recenti approcci teorici (approcci basati sulla personalità, approcci basati sui comportamenti, modelli cognitivi, modelli della contingenza, self-regulation e leadership, prospettiva dell’identità so-ciale, etc.) allo studio della leadership e del potere. La seconda parte, organizzata per i frequentanti, sarà destinata ad attività svolte in piccoli gruppi (vedi pun-to 2.2.4), composti da circa 4 persone ciascuno, con lo scopo di promuovere, anche in riferimento ai diver-si ambiti applicativi, un maggiore approfondimento di ciascun modello teorico e/o specifico fenomeno lega-to alla leadership, alle dinamiche di potere e all’influenza interpersonale trattati nella prima parte.
Pierro A. (a cura di) (2004). Potere e leadership. Teorie, metodi e applicazioni. Roma: Carocci. pp. 200. Pierro A. (a cura di) (2006). Prospettive psicologico-sociali sul potere. Milano: Franco Angeli. pp. 272.
Al fine di consentire agli studenti di familiarizzarsi con i temi trattati, prima e durante lo svolgimento delle lezioni sarà precisato a quali parti dei testi si farà riferimento.
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
M-PSI/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
|
Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVE - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
1045000 -
SALUTE E FATTORI DI RISCHIO
(obiettivi)
Da definire (insegnamento a bando)
|
6
|
MED/44
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1045001 -
CRIMINOLOGIA
(obiettivi)
Da definire (insegnamento a bando)
-
Rizzi Vittorio
( programma)
L’attività formativa del corso si svolgerà su 48 periodi didattici che valgono 6 crediti formativi: dopo un’introduzione sulla storia e sulle teorie criminologiche, l’intero programma verrà sviluppato in prospettiva criminalistica, affrontando per ciascun argomento la cornice giuridica di riferimento e gli scenari criminali nazionali ed internazionali analizzati in base alle statistiche ufficiali.
Il programma sarà arricchito dalle lezioni di professionisti (magistrati, forze di polizia, medici legali, psicologi, giornalisti) che lavorano per la prevenzione ed il contrasto al crimine, nonché dalla testimonianza di vittime che nell’elaborazione della loro esperienza offrono l’opportunità di mettere in campo modelli di approccio sempre più adeguati alle esigenze della sicurezza.
La didattica frontale si articolerà su tre parti e ciascuna lezione sarà arricchita dall’esame di casi pratici attraverso immagini e filmati (risultanze investigative su casi chiusi come esami autoptici, sopralluoghi, intercettazioni, interrogatori, audizioni protette, testimonianze):
- l’introduzione sarà dedicata alla storia della criminologia, dall’antropologia criminale alle varie teorie criminologiche fino alla moderna criminalistica; il sopralluogo sulla scena del crimine, nella triplice prospettiva della polizia scientifica, dell’investigatore e del medico legale; le scienze forensi, come la medicina legale, la chimica, la tossicologia, la genetica, la dattiloscopia, la balistica, l’Information and Communications Technology (ICT) applicata alle indagini;
- una seconda parte sarà dedicata alle categorie di reato che creano maggiore allarme sociale: gli omicidi e i delitti contro la persona, con particolare riguardo alla violenza di genere e ai reati contro i minori; i crimini dell’odio; il terrorismo, nazionale ed internazionale; la criminalità organizzata, i latitanti e le mafie; il cyber crime; il traffico di migranti e la tratta; la produzione e il traffico di sostanza stupefacenti; i sistemi di analisi dei fenomeni criminali; la cooperazione internazionale di polizia; le strategie di prevenzione nell’attività di controllo del territorio; la violenza collettiva e la tutela della sicurezza sociale;
- l’ultima parte sarà dedicata alla vittimologia, al ruolo dello psicologo nelle indagini (in particolare nell’intervista di polizia e nell’audizione protetta), alla comunicazione in materia di sicurezza .
Investigare 4.0 Vittorio Rizzi e Anna Maria Giannini PICCIN
https://www.piccin.it/it/psicologia/2599-investigare-4-0-9788829931965.html
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
SPS/12
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1017194 -
Organizzazione aziendale
(obiettivi)
Insegnamento a bando (da definire)
|
6
|
SECS-P/10
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
10593355 -
PSICOBIOLOGIA DELLE DEVIANZE
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso intende fornire conoscenze avanzate sulla psicobiologia delle condotte devianti di maggiore rilevanza sociale, come le dipendenze e i comportamenti aggressivi e antisociali. Obiettivi specifici Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito le competenze teoriche e metodologiche necessarie per: a) valutare il ruolo dei meccanismi cerebrali, a livello molecolare, cellulare e circuitale, sottostanti la vulnerabilità (ad es. ipersensibilità alla ricompensa, impulsività, deficit di empatia) a reagire con condotte devianti agli stress ambientali; b) fornire consulenze professionali fondate sulle neuroscienze del comportamento nella progettazione di interventi di prevenzione del rischio di condotte devianti sia nell’ambito pubblico che in quello privato.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Comprendere e valutare criticamente la letteratura scientifica del settore, sviluppare ipotesi e progettare ricerche sperimentale nell’ambito della psicobiologia delle devianze.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). Acquisire competenze per il trasferimento delle conoscenze teorico-metodologiche acquisite durante il corso in diversi ambiti applicativi.
Autonomia di giudizio (making judgements). Integrare informazioni su diversi livelli di analisi; formulare giudizi in modo autonomo anche in presenza di informazioni limitate o incomplete; riflettere sulle diverse possibili interpretazioni dei dati.
Abilità comunicative (communication skills). Comunicare i risultati del proprio lavoro di ricerca e/o aggiornamento a specialisti e non specialisti della materia.
Capacità di apprendimento (learning skills). Espandere e aggiornare autonomamente le conoscenze e le competenze acquisite durante il corso.
-
CONVERSI DAVID
( programma)
Il corso si articola in due distinti moduli didattici: 1) modelli preclinici di aggressività e tossicodipendenza; 2) basi psicobiologiche delle dipendenze, dei disturbi della condotta e antisociale nell’Uomo. Nei due moduli didattici saranno trattate, con diverse prospettive e approcci di ricerca, le interazioni tra fattori genetici, epigenetici ed eventi stressanti che, alterando il funzionamento dei circuiti cerebrali sottostanti i processi motivazionali e di autoregolazione del comportamento e delle emozioni, possono contribuire alla patogenesi delle condotte devianti.
Articoli selezionati dalla letteratura scientifica internazionale in inglese.
(Date degli appelli d'esame)
-
ANDOLINA DIEGO
( programma)
Il corso si articola in due distinti moduli didattici: 1) modelli preclinici di aggressività e tossicodipendenza; 2) basi psicobiologiche delle dipendenze, dei disturbi della condotta e antisociale nell’Uomo. Nei due moduli didattici saranno trattate, con diverse prospettive e approcci di ricerca, le interazioni tra fattori genetici e neurobiologici ed eventi stressanti che, alterando il funzionamento dei circuiti cerebrali sottostanti i processi motivazionali e di autoregolazione del comportamento e delle emozioni, possono contribuire alla patogenesi delle condotte devianti.
Articoli selezionati dalla letteratura scientifica internazionale in inglese.
|
6
|
M-PSI/02
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
10593357 -
NEUROSCIENZE NEI CONTESTI GIURIDICO-FORENSI
(obiettivi)
Il corso fornirà allo studente un insieme di conoscenze e competenze sulle basi neurobiologiche e funzionali dell’attività cognitiva, con particolare riferimento, alle tematiche d’avanguardia nel panorama neuroscientifico internazionale, nel contesto giuridico forense. Si approfondiranno i temi di alcuni indicatori comportamentali, neurofisiologici e di neuroimaging sull’attività cerebrale in relazione alla condotta individuale, la consapevolezza e il senso di responsabilità dell’azione umana.
Conoscenza e capacità di comprensione. Lo studente acquisirà conoscenze necessarie alla comprensione dei substrati e meccanismi neurali e le tecniche di studio dei processi mentali di rilevanza nei contesti giuridico forense.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Lo studente acquisirà competenze di base adeguate per criticamente valutare e sostenere argomentazioni sull’ eventuale applicazione di metodi e strumenti delle neuroscienze nell’ambito giuridico. Lo studente utilizzerà le proprie conoscenze per affrontare efficacemente la lettura del materiale scientifico proposto nella letteratura internazionale.
Autonomia di giudizio. Il corso permetterà agli studenti di acquisire capacità critica e di riflessione sui risultati provenienti dalle informazioni neuroscientifiche che svolgono un ruolo rilevante nella psicologia giuridica e forense, inclusa la riflessione sulle implicazioni sociali e etiche ad essi connessi. Al termine del corso, lo studente, deve essere inoltre in grado di individuare eventuali limiti connessi all’ uso di particolari strumentazioni e tecniche neuroscientifiche.
Abilità comunicative. La presentazione dei correlati neurali del comportamento sarà svolta in modo da consentire l’acquisizione della padronanza di un linguaggio scientifico e di una terminologia specialistica adeguata. Attraverso il percorso formativo, lo studente acquisirà capacità avanzate di comunicazione per la corretta comprensione della informazioni neuroscientifiche e la discussione con interlocutori specialisti e non specialisti.
Capacità di apprendimento. Lo studente acquisirà la capacità e le competenze necessarie per raggiungere un sufficiente grado di autonomia sulle informazioni scientifiche, i limiti e gli aggiornamenti in ambito delle neuroscienze del comportamento umano. Lo studente è incoraggiato all’aggiornamento costante e alla lettura di materiale scientifico nei contesti giuridico e forense.
-
PAZZAGLIA MARIELLA
( programma)
L’obiettivo del corso è quello di fornire conoscenze avanzate sui substrati neurali dei processi mentali di rilevanza nei contesti giuridico forense. Il corso prevede contributi teorici, metodologici e sperimentali delle neuroscienze, integrando una varietà di metodi di ricerca, inclusi metodi comportamentali, neurofisiologici e di neuroimaging. Una attenzione particolare è rivolta alla comprensione e l'indagine sperimentale dei molteplici aspetti legati ai meccanismi neurali dell’agency la consapevolezza e il senso di responsabilità dell’azione umana. Per acquisire le competenze descritte il corso prevede l’integrazione tra le lezioni frontali e strumenti di apprendimento di tipo interattivo come la discussione di alcuni articoli scientifici.
Programma
1. Le neuroscienze forensi: definizioni, argomenti, approcci I metodi e gli strumenti delle neuroscienze applicati ai contesti giuridico-forense
2. Strutture e funzioni del sistema nervoso. Cambiamenti nell’arco di vita (Il cervello dell’adolescente, Il cervello dell’anziano).
3. Il cervello sensoriale: sistemi sensoriali nella percezione integrata di eventi. Ingannare il cervello: Errori nell’elaborazione multimodale
4. Il cervello motorio: consapevolezza, predizione, controllo e responsabilità delle azioni. Processi neuronali dell’ agire intenzionale. Attività cerebrale e condotta individuale.
5. Il cervello aggressivo: basi cerebrali del controllo degli impulsi
6. Il cervello razionale Anatomia e circuiti neurali nel controllo cognitivo. Funzionalità della corteccia prefrontale: il processo di inibizione e controllo cognitivo. La corteccia frontale mediale e monitoraggio del comportamento. I meccanismi neurali nel conflitto e nel controllo delle decisioni morali
7. Circuiti neurali dei processi affettivi. Processi neurali delle scelte patologiche, dei comportamenti irrazionali e del pregiudizio. Empatia e teoria della mente
Testi di riferimento per la parte biologica (un libro a scelta):
1. Neuroscienze cognitive - Gazzaniga, Ivry, Mangun – Zanichelli Anno 2015 2. Neuroscienze cognitive - Purves, Cabeza, Huettel, LaBar, Platt, Woldorff Zanichelli -Anno 2015
Testi di riferimento per le neuroscienze del diritto:
Titolo: Manuale di Neuroscienze forensi Autori: Bianchi, Gullotta Sartori Editore: Giuffrè
Titolo: Scienze cognitive e diritto Autori: Fausto Caruana Editore: Sistemi intelligenti 2010
Articoli scientifici verranno segnalati durante il corso delle lezioni nell'ambito dell'attività di laboratorio e resi disponibili sulla piattaforma moodle. https://elearning.uniroma1.it/
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
M-PSI/02
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
AAF1013 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale consiste nella progettazione, realizzazione, presentazione e discussione di un lavoro di tesi di fronte alla Commissione identificata dal Corso di Laurea. La tesi ha la forma di un resoconto scientifico basato su dati raccolti o elaborati dal candidato e deve documentare le competenze teoriche e metodologiche acquisite nel corso delle attività formative, nonché lo sviluppo di un’adeguata autonomia di giudizio e senso critico. Tali aspetti sono valutati alla luce dell'elaborato scritto, della prestazione orale (eventualmente con il supporto di diapositive in ‘powerpoint’), e della discussione con il correlatore e i membri della commissione esaminatrice.
|
15
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
|
9
|
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |