Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055501 -
LINGUA E LETTERATURA ARABA B
(obiettivi)
Il corso annuale è indirizzato agli studenti che affrontano la Magistrale, con lettura e analisi di testi in arabo standard tratti dalla letteratura contemporanea
Raggiungimento di un livello C2.
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DURAND OLIVIER
(programma)
Lettura di testi in arabo tratti dalla letteratura contemporanea, commenti e analisi in lingua.
Sono previste esercitazioni di lingua standard con lettori di madre lingua. Il corso prevede 4 ore settimanali (2 + 2) con il docente italiano e 4 ore (2 + 2) con il docente di madre lingua. Le lezioni tanto con il docente italiano quanto con il lettore di madrelingua si svolgeranno esclusivamente in lingua araba standard, l’italiano è bandito dalla lezione. Le parole nuove non verranno tradotte bensì spiegate ed esemplificate in arabo. Per aggiornamenti e comunicazioni visitare la bacheca del docente: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/olivierdurand/home ‘Alaa al-Aswani, عمارة يعقوبيان.
(Date degli appelli d'esame)
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12 | L-OR/12 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055418 -
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE B
(obiettivi)
Il corso è dedicato all’approfondimento di tematiche specifiche nell’ambito dell’archeologia e della storia dell’arte del Subcontinente Indiano e dell’Asia Centrale. Alle questioni di ordine metodologico (storia della ricerca e criteri di analisi e di interpretazione applicati alla tematica prescelta) sarà conferito particolare risalto, allo scopo di potenziare negli studenti la comprensione delle dinamiche del dibattito scientifico e le capacità di valutazione critica.
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LO MUZIO CIRO
(programma)
Archeologia del nomadismo: le steppe euroasiatiche dall'età del Bronzo al periodo mongolo.
La bibliografia sarà fornita con congruo anticipo dall'inizio del corso.
(Date degli appelli d'esame)
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6 | L-OR/16 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055398 -
ISLAMISTICA
(obiettivi)
Conoscenze
Il corso mira a trasmettere allo studente una conoscenza diretta dei contenuti e degli stilemi di testi rappresentativi della tradizione intellettuale islamica classica attraverso l’approccio diretto alle fonti, in parte in lingua originale, in parte in traduzione. Esso si propone altresì di far comprendere le caratteristiche e i modi di funzionamento di alcuni strumenti di ricerca propri dell’islamistica. Capacità: Il corso si prefigge di coltivare nello studente le seguenti capacità: - sapersi servire di alcuni strumenti di lavoro, cartacei e digitali, frutto dell’erudizione arabo-islamica classica o dell’orientalismo scientifico: concordanze del Corano e dei hadîth, opere enciclopediche specializzate, annuari bibliografici, repertori di autori e opere, dizionari biografici, repertori prosopografici, etc. - saper trattare criticamente questioni aperte di storiografia religiosa, sull’esempio delle questioni proposte durante il corso. - saper riconoscere i caratteri contenutistici e stilistici propri di testi rappresentativi di diverse scienze religiose e profane dell’Islam classico (teologia, filosofia, diritto, sufismo, esegesi coranica…) e saper identificare le rispettive componenti all’interno di testi a carattere composito. - saper presentare criticamente e discutere un testo religioso islamico classico di fronte a un uditorio (nella fattispecie la classe) secondo precise consegne, a partire da una traduzione e da brevi passi in lingua originale. - saper leggere, comprendere e analizzare testi religiosi classici in lingua araba (o, per chi non ha mai studiato l’arabo, nella lingua orientale del proprio curriculum). L’obiettivo è, in questo caso, consentire allo studente di acquisire almeno un primo livello di familiarità, a partire da esempi preparati sotto la guida del docente, e soprattutto superare quel complesso e quell’impressione di “linguaggio cifrato” che questo genere di testi solitamente suscita anche presso gli studenti più ferrati e motivati. - Sapersi servire in maniera appropriata di ulteriori elementi della terminologia tecnica propria degli studi storico-religiosi, e in particolare dell’islamistica, rispetto a quelli già acquisiti durante il corso di laurea triennale, inclusa la terminologia in lingua araba, senza mai trascurare una più generale cura della proprietà di linguaggio, dal punto di vista sia lessicale che sintattico. - Saper proseguire lo studio e in forma autonoma (e sentirsi motivato a farlo) a un livello propedeutico alla ricerca scientifica, sia attraverso l’insieme delle risorse bibliografiche illustrate dal docente, sia a partire dall’illustrazione, nel corso delle lezioni, di alcuni esempi di questioni storico-religiose aperte.
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ZAPPA FRANCESCO
(programma)
Il corso è concepito come un’iniziazione allo studio scientifico del pensiero islamico classico attraverso l’approccio diretto alle fonti, nonché come un addestramento all’uso di alcuni strumenti di ricerca propri dell’islamistica. L’impostazione sarà, pertanto, di tipo seminariale.
Un primo ciclo di lezioni (8h circa) sarà dedicato all’illustrazione pratica di alcuni strumenti di lavoro, cartacei e digitali, frutto dell’erudizione arabo-islamica classica o dell’orientalismo scientifico: concordanze del Corano e dei hadîth, opere enciclopediche specializzate, annuari bibliografici, repertori di autori e opere, dizionari biografici, repertori prosopografici, etc. Gli studenti verranno guidati al loro uso a partire da problemi concreti, del tipo: come riconoscere e identificare una citazione coranica? Come identificare un personaggio citato in una fonte? Etc. Il resto del corso esplorerà la tradizione intellettuale islamica classica prendendo come esempio la personalità e l’opera di uno dei suoi esponenti più enciclopedici e più influenti, Abû Hâmid al-Ghazzâlî (o al-Ghazâlî) (1058-1111). Dopo un primo inquadramento del contesto storico, della vita e dell’opera di questo illustre pensatore, l’essenziale del corso sarà dedicato alla lettura, alla traduzione e all’analisi del testo originale arabo della sua pretesa autobiografia, al-Munqidh min al-dalâl (“Quello che salva dall’errore”), un breve trattato in cui al-Ghazzâlî ripercorre il suo itinerario, presentato come esemplare, attraverso le principali discipline e correnti di pensiero del suo tempo, un percorso al contempo intellettuale e spirituale intrapreso alla ricerca del fondamento della certezza nella fede. Nella seconda metà del semestre, questa lettura sarà intervallata da alcune presentazioni orali di altre opere del medesimo autore (tratte per lo più dal suo opus magnum in 40 tomi Ihyâ’ ‘ulûm al-dîn o “Vivificazione dei saperi religiosi”), che verranno compiute a turno da ogni studente all’insieme della classe a partire da traduzioni in italiano o in altre lingue occidentali, oltre che da brevi passi in lingua originale (arabo o persiano), secondo precise consegne che saranno fornite durante il corso. Tale impostazione mira a restituire al meglio l’enciclopedismo e l’ambizione unitaria del disegno ghazzaliano di riforma dei saperi religiosi, fornendo al contempo agli studenti l’occasione di familiarizzarsi con i linguaggi e le problematiche di diverse discipline e correnti di pensiero dell’Islam classico (teologia, filosofia, diritto, mistica, esoterismo sciita...). Un altro filo conduttore del corso sarà inoltre la costruzione del personaggio al-Ghazzâlî e della sua autorità, particolarmente visibile attraverso testi come la sua pretesa autobiografia o la sua più programmatica enciclopedia delle scienze religiose Ihyâ’ ‘ulûm al-dîn. Per gli studenti frequentanti:
(Date degli appelli d'esame)
Appunti delle lezioni (presi dallo studente). Chi perdesse qualche lezione avrà cura di procurarsi i relativi appunti presso i colleghi. Chi ne perdesse più di un terzo farà meglio a preparare il programma per non frequentanti. Fonti primarie (testi di al-Ghazzali): 1. al-Ghazâlî, Al-Munqid min adalâl [sic] (erreur et délivrance). Traduction française [e testo originale arabo] avec introduction et notes par Farid Jabre, Beyrouth : Commission Libanaise pour la traduction des chefs-d’œuvre, 1969. Disponibile integralmente e gratuitamente in rete, libero da diritti, presso i seguenti collegamenti ipertestuali: http://www.ghazali.org/books/munqhid-french.pdf ; https://archive.org/stream/almunqidminadala00ghaz#page/n9/mode/2up . Edizione di riferimento per il testo arabo; è necessario preparare solo le pagine spiegate in classe. 2. al-Ghazâlî, Le luci della Sapienza, a cura di Massimo Campanini, Milano: Mondadori, 2012 (oppure Milano: SE, 2017). Traduzione italiana del precedente, nonché di un altro trattato; è necessario preparare solo la prima parte, intitolata “Il libro che preserva dall’errore”, che va studiata integralmente; in alternativa, si può scegliere un’altra traduzione, in qualsiasi lingua, scaricandola gratuitamente dal seguente collegamento ipertestuale: http://ghazali.org/site/oeuvre-s.htm 3. Una lista ragionata di altre opere di al-Ghazzâlî e delle relative edizioni e traduzioni, tra le quali ciascuno studente dovrà scegliere un testo da presentare alla classe, verrà fornita durante il corso e resa disponibile, insieme ad altri supporti didattici, sulla piattaforma di e-learning. Tale lista sarà accompagnata dalle consegne per la preparazione delle presentazioni orali. Letteratura scientifica: 1. Una monografia su al-Ghazzali, a scelta tra le seguenti: - Henri LAOUST, La politique de Gazâlî, Paris: Geuthner, 1970, 1ère partie (pp. 1-187) (consigliata a chi legge il francese: più chiara e più in linea con l'approccio proposto). Disponibile integralmente e gratuitamente in rete, libera da diritti, presso il seguente collegamento ipertestuale: www.ghazali.org/books/laoust.pdf - William Montgomery WATT, Muslim Intellectual: A Study of al-Ghazâlî, Edinburgh: Edinburgh University Press, 1963. Disponibile integralmente e gratuitamente in rete, libera da diritti, presso il seguente collegamento ipertestuale: http://www.ghazali.org/books/watt.pdf 2. Vincenzo M. POGGI, S. J., Un classico della spiritualità musulmana: saggio monografico sul Munqid di al-Gazâlî, Roma: Libreria dell'Università Gregoriana, 1967, pp. ix-xii, 3-36, 137-248 (il testo, essendo ormai pressoché irreperibile, sarà fornito dal docente in pdf) - Ulteriori supporti didattici verranno forniti durante il corso e resi disponibili gratuitamente tramite la piattaforma e-learning, nel rispetto delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Per eventuali integrazioni e aggiornamenti della bibliografia, si invita a far riferimento alla bacheca elettronica del docente: http://francescozappa.site.uniroma1.it/insegnamenti Per gli studenti non frequentanti: Chi non può frequentare dovrà prendere contatto con il docente con largo anticipo rispetto all’appello d’esame per concordare (e sottoporgli) un elaborato scritto sostitutivo delle prove in itinere previste per gli studenti frequentanti. Dovrà inoltre studiare, oltre ai testi in programma per gli studenti frequentanti, il seguente testo: Massimo CAMPANINI, “Introduzione”, in al-Ghazâlî, Le perle del Corano, a cura di Massimo Campanini, Milano, Rizzoli, V ed. riveduta, 2016, pp. 5-56 Nota per la preparazione del programma d’esame: I supporti didattici caricati nella piattaforma e-learning saranno suddivisi in sezioni tematiche. Si consiglia soprattutto agli studenti non frequentanti di cominciare dalla lettura di una monografia sull’autore, per poi passare alla lettura del Munqidh (testo arabo e traduzione) accompagnandola con il testo di Poggi. La presentazione di un’opera di al-Ghazzali (che per i non frequentanti prenderà la forma di elaborato scritto) andrà preparata solo in un secondo momento, dopo aver letto attentamente le consegne. Ulteriori consigli potranno essere forniti di persona dal docente. |
6 | L-OR/10 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055471 -
DIALETTOLOGIA ARABA B
(obiettivi)
Il corso di laura magistrale di lingua araba prevede l’approfondimento delle varianti dialettali. Questo corso si focalizza sulla presentazione della variante tunisina, per la quale ci si aspetta che gli studenti possano raggiungere il livello B2.
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6 | L-OR/12 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055501 -
LINGUA E LETTERATURA ARABA B
(obiettivi)
Analisi di un autore contemporaneo.
1) Lettura e comprensione del testo arabo contemporaneo. 2) Produzione orale in lingua araba. 3) Produzione scritta in lingua araba. 4) Lezioni in esclusiva in lingua araba. 5) Livello auspicato C1/C2.
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DURAND OLIVIER
(programma)
Lettura di testi in arabo tratti dalla letteratura contemporanea, commenti e analisi in lingua.
Sono previste esercitazioni di lingua standard con lettori di madre lingua. Il corso prevede 4 ore settimanali (2 + 2) con il docente italiano e 4 ore (2 + 2) con il docente di madre lingua. Le lezioni tanto con il docente italiano quanto con il lettore di madrelingua si svolgeranno esclusivamente in lingua araba standard, l’italiano è bandito dalla lezione. Le parole nuove non verranno tradotte bensì spiegate ed esemplificate in arabo. Per aggiornamenti e comunicazioni visitare la bacheca del docente: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/olivierdurand/home ‘Alaa al-Aswani, عمارة يعقوبيان.
(Date degli appelli d'esame)
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12 | L-OR/12 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055503 -
CHINESE LANGUAGE AND LITERATURE B
(obiettivi)
Il corso mira al miglioramento delle abilità di comprensione, traduzione e produzione di testi letterari da e in cinese. L’obiettivo è di mettere in condizione gli studenti di poter raggiungere un livello di certificazione ufficiale della lingua cinese HSK 5 o 6 (l’ultimo), assimilabile ad un livello C1-C2 del Quadro Europeo.
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MASINI FEDERICO
(programma)
Per la prima annualità: Lettura e traduzione di testi letterari cinesi per le lezioni del docente. Lezioni 11-20 del testo F. Masini, Zhang T., Sun P., P. De Troia, Liang D., Il cinese per gli italiani, corso avanzato, Hoepli, Milano 200 a cura della lettrice.
Per la seconda annualità: Lettura e traduzione dal cinese in italiano di testi di saggistica cinese, per le lezioni del docente.La lettrice invece lavorerà con gli studenti ad esercitazioni di traduzione dall’italiano al cinese, con presentazioni orali da parte degli studenti. F. Masini, Zhang T., Sun P., P. De Troia, Liang D., Il Cinese per gli italiani, Corso avanzato, Hoepli, Milano 2008.
(Date degli appelli d'esame)
Copie di testi letterari cinesi distribuite a lezione. |
12 | L-OR/21 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055506 -
KOREAN LANGUAGE AND LITERATURE B
(obiettivi)
Obiettivi generali: Il curriculum di coreano ha stipulato un accordo per il conseguimento del Doppio Titolo con l’Università coreana Hanyang University. Gli studenti che intendono usufrire di questa opportunità e conseguire la doppia laurea in Italia e Corea, sono tenuti a frequentare il secondo anno in Corea. Pertanto la laurea magistrale si prefigge come obiettivo quello di far raggiungere allo studente una competenza tale da poter essere in grado di comunicare fluentemente nella lingua coreana con i madrelingua (appropriazione di lessici accademici), di sviluppare capacità di comprensione delle lezioni e dei testi accademic in lingua coreana.
Obiettivi specifici: il corso biennale di Lingua e letteratura coreana di Laurea Magistrale ha la finalità di approfondire le conoscenze linguistiche acquisite nel corso della laurea triennale. Si tratta di completare un percorso formativo che permetterà allo studente di raggiungere il livello B2 del Quadro comune europeo e di sostenere l’esame TOPIK II per l’ottenimento del livello 4. L’obiettivo è di fornire allo studente, al termine della laurea magistrale, strumenti e abilità da utilizzare nei lavori di traduzione e interpretariato, e acquisire capacità di sintesi e di ragionamenti in coreano.
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BRUNO ANTONETTA LUCIA
(programma)
Gli studenti che hanno scelto il Doppio Titolo Italo-Coreano sono tenuti a seguire obbligatoriamente i corsi della tabella approvata. Coloro che invece non seguono il Doppio titolo seguono i corsi offerti nel curriculum coreano Magistrale.
13과. 속담과 관용어 듣고 생각하기. 관용 표현에 나타난 한국 문화에 대한 강의 문법 V-듯(이); V -(으 )ㄴ/-는/-(으 )ㄹ 듯 (이) N(이)란 속담과 관용어 (표현) 정의하기, 예를 들어 보이기 읽기 연습: 속담 연습 14과. 소비 생활 듣고 생각하기. 경제에 대한 뉴스 문법 V -(으)ㄴ/는 반면(에) N에 비하여 “confronto a, rispetto a” N에 의하면/따르면 (표현) 대조하기, 분석하기 읽기 연습: 내일이란 없다? 연습 15과. 민간 신앙 듣고 생각하기. 정해진 운명이 있다고 믿습니까? 문법 V-ㄴ/는다니 Vaz.-고는 N이라든가 (표현) 주장하기, 주장을 강조할 때의 완곡한 표현 읽기 연습: 사주팔자 16과. 역사 듣고 생각하기. 역사에 말을 걸다 문법 N으로서/으로써 N으로 인하여/인해(서) Vaz. -아/어 가다 (표현) 사건의 결과, 의의나 평가를 나타내는 표현 읽기 연습: 위안부, 일본군 성노예 17과. 명절 듣고 생각하기. 한국의 명절, 설날 문법 V-(으)ㄹ지라도 N, Vagg(이)나마 V-기에(길래) (표현) 사물이나 행동의 의미, 자료 제시 설명 표현 읽기 연습: 단오, 추석 18과. 언어와 사회 듣고 생각하기. 언어를 통해 들여다보는 한국 사회 문법 Vaz. -기/게 마련이다 N에 따라(서) V-기는커녕 (표현) 발표의 시작과 끝에 사용하는 표현 읽기 연습: 속어, 신조어에 대한 기사 19과. 교육 듣고 생각하기. 한국의 교육열에 대한 대담 문법 V-(으)ㄹ뿐더러 V-고 보다 V-는 한 (표현) 다른 의견을 제시할 때, 여러 의견을 덧붙여 말할 때 읽기 연습: 지나친 교육열과 ‘헬리콥터 맘’ 20과. 스마트폰과 인터넷 듣고 생각하기. 인터넷은 우리에게 날개일까? 문법 Vaz.-아/어서인지 N까지 V-(으)ㄹ지언정 (표현) 상대방의 의견에 반대하는 표현, 부연 설명 읽기 연습: 스마트폰 중독 21과. 과학의 발전 듣고 생각하기. 과학 기술이 나아가야 할 방향에 관한 토론 문법 N마저 N조차 V -기 나름이다, N-나름이다 V-다가는 (표현) 토론에서 보충 설명 요청하기 읽기 연습: 인공 지능의 발달 22과. 사회 문제 듣고 생각하기. 노인 문제에 대한 시사 프로그램 문법 V-고 들다 V-지 Vaz.-(으)려야 읽기 연습: 다문화 사회, ‘혐오’ 문제 23과. 경제 듣고 생각하기: 재벌의 사업 영역 확장에 관한 토론 문법 Vaz.-은/는 통에 V-(으)ㄹ 따름이다 Vaz.-(으)ㄴ 나머지 읽기 연습: 한국의 아파트 24과. 법과 도덕 듣고 생각하기: 법과 도덕은 어떻게 다를까? 문법 Vaz.-아/어 내다 V-(으)ㄴ/는데도 불구하고 V-(으)ㄴ/는 가운데 읽기 연습: 신윤복의 Il coreano per gli italiani, vol.3, Antonetta L. Bruno, Giovanni Volpe, Chung Somin, Hoepli 2019.
(Date degli appelli d'esame)
Dizionario Hoepli coreano. Coreano-italiano, italiano-coreano di Antonetta L. Bruno, Imsuk Jung, Oenjoung Kim, 2017, Hoepli |
12 | L-OR/22 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055441 -
POLITICAL AND SOCIAL HISTORY OF MODERN AND CONTEMPORARY JAPAN AND KOREA B
(obiettivi)
Acquisire conoscenze specifiche sul tema del corso e sui principali nodi storiografici concernenti l’Asia Orientale in epoca moderna e contemporanea.
Migliorare le competenze linguistiche e ampliare la terminologia conosciuta relativamente ai diversi Paesi dell’Asia Orientale. Essere in grado di collocare, in un più ampio contesto storico (diacronico e sincronico), le conoscenze specifiche apprese, collegandolo fra loro eventi e fenomeni storici in modo comparativo, anche attraverso una riflessione sulle cause e gli effetti dei fenomeni storici. Stimolare la capacità di formulare valutazioni e interpretazioni sui temi trattati, attraverso specifiche attività in classe. Migliorare la capacità di esprimere in modo sintetico ma preciso, attraverso esercitazioni in classe e/o la redazione di elaborati scritti, le conoscenze acquisite. Rafforzare la capacità di lavorare in autonomia su obiettivi concordati con il docente, attraverso attività extra-classe, come ricerche bibliografiche.
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DEL BENE MARCO
(programma)
War and its representation in modern and contemporary East Asia
From the mid XIX Century to the second half of the XX Century, East Asia has been the theatre of several conflicts. Those conflicts had ever lasting effects on East Asia Countries, shaping their national identities and casting a shadow on their relations, until nowadays. This history of war and peace, tragedy and hope has been widely represented in visual media, which are one of the most interesting sources for the historian, when used in connection with other sources. The first part of the Course will focus on methodological issues, using the approach to visual sources suggested by Peter Burke. In the second part of the Course, such methodology will be applied to a number of cases connected to Japan (and to some extent to Korea and China). The third and last part of the Course will be devoted to presentations by the students attending the Course. Peter Burke, Eyewitnessing: the uses of images as historical evidence, 2001.
(Date degli appelli d'esame)
Further readings will be provided during the Course. |
6 | L-OR/23 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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10589236 -
KOREAN VISUAL ARTS IN THE EAST ASIAN CONTEXT B
(obiettivi)
Obiettifi formativi Nell’ambito del curriculum di studi coreani attivato preso il Dipartimento ISO il modulo dedicato alla storia dell’arte della Corea si integra con gli insegnamenti di storia e cultura coreana per complementare le conoscenze degli studenti con un quadro generale di base dei principali processi artistici occorsi dal periodo Neolitico fino agli inizi circa del XIX secolo. Il modulo, come specificato dalla sua denominazione, analizza l’evoluzione delle arti in Corea da una prospettiva che tiene particolare conto dei rapporti intercorsi tra la penisola coreana e Cina, Giappone e altre regioni dell’Asia e gli effetti di questi sulle arti visive. Ogni periodo sarà illustrato attraverso l’esame di manufatti artistici e architettonici maggiormente significativi analizzati all’interno del contesto storico e culturale e, laddove necessario, a fianco di opere prodotte negli altri paesi dell’Asia Orientale.
Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di conoscere le linee generali di sviluppo della storia dell’arte in Corea dal Neolitico al tardo periodo Chosŏn (1392-1910), sapendone individuare le specificità e peculiarità anche in riferimento al dialogo interculturale con gli altri paesi e regioni dell’Asia Orientale. In particolare, lo studente dovrà dimostrare una capacità critica di analisi dei fenomeni storico-artistici illustrati nel modulo attraverso la redazione di una relazione finale scritta che sarà presentata e discussa in sede d’esame.
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SALVIATI FILIPPO
(programma)
Storia dell'arte coreana - Collezioni di arte coreana in musei occidentali
Il programma prevede una parte, di circa 30 ore complessive, nella quale verranno illustrato i principali processi artistici che hanno avuto luogo nella penisola coreana dal Neolitico al periodo Choson(1392-1910), integrata da una seconda parte di 18 ore complessive dedicata ad analizzare la formazione di collezioni d'arte coreana nelle principali istituzioni museali europee e nord-americane. Parte generale sulla storia dell'arte coreana:
(Date degli appelli d'esame)
Hammer, Elizabeth. The Arts of Korea: A Resource for Educators. New York: Metropolitan Museum of Art, 2001, scaricabile al seguente indirizzo: https://www.metmuseum.org/learn/educators/curriculum-resources/the-arts-of-korea A. De Benedttis, F. Salviati, Arte e archeologia della Corea, Mondadori, 2020 Sezione dedicata alla formazione delle collezioni d'arte coreana nei musei occidentali: J. Steuber, A.B. Peyton (a cura di), Arts of Korea: Histories, Challenges, and Perspectives, University of Florida Press, 2018 |
6 | L-OR/20 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1045302 -
EAST ASIAN PHILOSOPHIES AND RELIGIONS B
(obiettivi)
Il corso fornisce principi trasversali e nozioni fondamentali necessari alla conoscenza delle Religioni e Filosofie dell'Asia Orientale con particolare riferimento al Buddhismo (Descrittore di Dublino 1).
Le conoscenze di cui sopra sono finalizzate allo sviluppo delle capacità gestionali degli utenti nei confronti della comprensione delle componenti emiche ed etiche della materia relazionate agli aspetti socio-antropologici caratterizzanti le culture orientali studiate (DD2). Le attività in grado di sviluppare capacità critiche e di giudizio saranno costituite da dibattiti a tema in classe, audiovisione critico-analitica di materiale multimediale, incontri con esperti e conferenze di studiosi incentrati su temi specifici (DD3). Le attività mirate alle capacità di comunicare e trasmettere le proprie conoscenze saranno caratterizzate da esercitazioni consistenti in presentazioni individuali o di gruppo su temi specifici inerenti al corso, concepite, sviluppate e organizzate dagli studenti stessi sulla base del materiale didattico e di riferimento fornito e del tutoraggio del docente (DD4). Le strategie didattiche relative al corso implicano la trasmissione di tecniche metodologiche di organizzazione ottimizzata del rapporto con lo studio ispirata a principi maieutici ed euristici sostenuti da pertinente materiale didattico e di riferimento, proposto per agevolare lo studio indipendente nonché futuri approfondimenti individuali dei temi trattati (DD5). Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di dimostrare: a) una conoscenza generale delle strutture diacroniche dei temi principali; b) una conoscenza specifica di almeno un'area tematica; c) conoscenza della natura attuale della ricerca e dei dibattiti relativi alla materia; d) conoscenza critica della relazione tra presente e passato; e) conoscenza della metodologia di ricerca in termini di bibliografie e fonti primarie e secondarie per formulare un discorso filosofico-religioso coerente; f) capacità di recuperare e gestire le informazioni da una varietà di fonti (elettronica, scritta, archivistica, orale) integrandola in modo critico in una narrativa di base; g) capacità di pensare in termini scientifici, porre problemi, raccogliere dati, analizzarli, e proporre ipotesi; h) lavorare autonomamente producendo il risultato richiesto nei tempi definiti.
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ROSSI DONATELLA
(programma)
Il Buddhismo Mahayana in Asia Orientale: Studio critico-analitico del Sutra del Loto.
Le lezioni saranno focalizzate sulla presentazione e il commento analitico delle tematiche filosofico-religiose contenute nel testo oggetto di studio, con particolare riferimento agli aspetti ontologici, soteriologici ed escatologici ivi espressi, contestualizzati e articolati all'interno della macroarea geo-culturale e storica di riferimento. Il sillabo verrà fornito non appena i giorni e le ore di lezione saranno rese note alla docente. Meazza, Luciana (a cura di), Sutra del Loto, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 2002.
(Date degli appelli d'esame)
Collocazione nella Biblioteca del Dipartimento di Studi Orientali: IND 6 B 50 e 50 BIS. Rossi, Donatella (a cura di) e AA VV, Fili di Seta. Introduzione al pensiero filosofico-religioso dell'Asia, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma, 2018. (Collocazione Biblioteca DISO: OR C 427, 427bis, 427ter). |
6 | L-OR/20 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055472 -
KOREAN PHILOLOGY A
(obiettivi)
Obiettivi formativi Il curriculum di studi coreani presso ISO mira a fornire agli studenti internazionali e nazionali una migliore comprensione della Corea non solo sul profilo linguistico ma anche culturale. Il corso in Korean Philology si baserà su un ciclo di lezioni sulla storia della lingua coreana a partire dai cambiamenti avvenuti nel XVII secolo e fino a giorni nostri prendendo in esame fonti, scrittura, fonologia, morfologia e lessico.
Obiettivi specifici Verranno presi in esame e analizzati testi del secondo periodo Chosŏn come l’Hong Kiltong- jŏn e romanzi del XX secolo come Kasil di Yi Kwangsu. Durante le lezioni saranno effettuate esercitazioni sui caratteri cinesi Hanja come pure approfondimenti sulle tematiche relative all’alfabeto coreano. Attraverso l’approfondimento della storia e della struttura della lingua coreana, si cercherà di portare lo studente a specializzarsi e a sviluppare capacità linguistiche che lo possano rendere capace di analizzare testi dal punto di vista lessicale, semantico, fonologico e morfologico della lingua coreana del periodo di riferimento. |
6 | L-OR/22 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055506 -
KOREAN LANGUAGE AND LITERATURE B
(obiettivi)
Obiettivi generali: Il curriculum di coreano ha stipulato un accordo per il conseguimento del Doppio Titolo con l’Università coreana Hanyang University. Gli studenti che intendono usufrire di questa opportunità e conseguire la doppia laurea in Italia e Corea, sono tenuti a frequentare il secondo anno in Corea. Pertanto la laurea magistrale si prefigge come obiettivo quello di far raggiungere allo studente una competenza tale da poter essere in grado di comunicare fluentemente nella lingua coreana con i madrelingua (appropriazione di lessici accademici), di sviluppare capacità di comprensione delle lezioni e dei testi accademic in lingua coreana.
Obiettivi specifici: il corso biennale di Lingua e letteratura coreana di Laurea Magistrale ha la finalità di approfondire le conoscenze linguistiche acquisite nel corso della laurea triennale. Si tratta di completare un percorso formativo che permetterà allo studente di raggiungere il livello B2 del Quadro comune europeo e di sostenere l’esame TOPIK II per l’ottenimento del livello 4. L’obiettivo è di fornire allo studente, al termine della laurea magistrale, strumenti e abilità da utilizzare nei lavori di traduzione e interpretariato, e acquisire capacità di sintesi e di ragionamenti in coreano.
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BRUNO ANTONETTA LUCIA
(programma)
Gli studenti che hanno scelto il Doppio Titolo Italo-Coreano sono tenuti a seguire obbligatoriamente i corsi della tabella approvata. Coloro che invece non seguono il Doppio titolo seguono i corsi offerti nel curriculum coreano Magistrale.
13과. 속담과 관용어 듣고 생각하기. 관용 표현에 나타난 한국 문화에 대한 강의 문법 V-듯(이); V -(으 )ㄴ/-는/-(으 )ㄹ 듯 (이) N(이)란 속담과 관용어 (표현) 정의하기, 예를 들어 보이기 읽기 연습: 속담 연습 14과. 소비 생활 듣고 생각하기. 경제에 대한 뉴스 문법 V -(으)ㄴ/는 반면(에) N에 비하여 “confronto a, rispetto a” N에 의하면/따르면 (표현) 대조하기, 분석하기 읽기 연습: 내일이란 없다? 연습 15과. 민간 신앙 듣고 생각하기. 정해진 운명이 있다고 믿습니까? 문법 V-ㄴ/는다니 Vaz.-고는 N이라든가 (표현) 주장하기, 주장을 강조할 때의 완곡한 표현 읽기 연습: 사주팔자 16과. 역사 듣고 생각하기. 역사에 말을 걸다 문법 N으로서/으로써 N으로 인하여/인해(서) Vaz. -아/어 가다 (표현) 사건의 결과, 의의나 평가를 나타내는 표현 읽기 연습: 위안부, 일본군 성노예 17과. 명절 듣고 생각하기. 한국의 명절, 설날 문법 V-(으)ㄹ지라도 N, Vagg(이)나마 V-기에(길래) (표현) 사물이나 행동의 의미, 자료 제시 설명 표현 읽기 연습: 단오, 추석 18과. 언어와 사회 듣고 생각하기. 언어를 통해 들여다보는 한국 사회 문법 Vaz. -기/게 마련이다 N에 따라(서) V-기는커녕 (표현) 발표의 시작과 끝에 사용하는 표현 읽기 연습: 속어, 신조어에 대한 기사 19과. 교육 듣고 생각하기. 한국의 교육열에 대한 대담 문법 V-(으)ㄹ뿐더러 V-고 보다 V-는 한 (표현) 다른 의견을 제시할 때, 여러 의견을 덧붙여 말할 때 읽기 연습: 지나친 교육열과 ‘헬리콥터 맘’ 20과. 스마트폰과 인터넷 듣고 생각하기. 인터넷은 우리에게 날개일까? 문법 Vaz.-아/어서인지 N까지 V-(으)ㄹ지언정 (표현) 상대방의 의견에 반대하는 표현, 부연 설명 읽기 연습: 스마트폰 중독 21과. 과학의 발전 듣고 생각하기. 과학 기술이 나아가야 할 방향에 관한 토론 문법 N마저 N조차 V -기 나름이다, N-나름이다 V-다가는 (표현) 토론에서 보충 설명 요청하기 읽기 연습: 인공 지능의 발달 22과. 사회 문제 듣고 생각하기. 노인 문제에 대한 시사 프로그램 문법 V-고 들다 V-지 Vaz.-(으)려야 읽기 연습: 다문화 사회, ‘혐오’ 문제 23과. 경제 듣고 생각하기: 재벌의 사업 영역 확장에 관한 토론 문법 Vaz.-은/는 통에 V-(으)ㄹ 따름이다 Vaz.-(으)ㄴ 나머지 읽기 연습: 한국의 아파트 24과. 법과 도덕 듣고 생각하기: 법과 도덕은 어떻게 다를까? 문법 Vaz.-아/어 내다 V-(으)ㄴ/는데도 불구하고 V-(으)ㄴ/는 가운데 읽기 연습: 신윤복의 Il coreano per gli italiani, vol.3, Antonetta L. Bruno, Giovanni Volpe, Chung Somin, Hoepli 2019.
(Date degli appelli d'esame)
Dizionario Hoepli coreano. Coreano-italiano, italiano-coreano di Antonetta L. Bruno, Imsuk Jung, Oenjoung Kim, 2017, Hoepli |
12 | L-OR/22 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055508 -
LINGUA E LETTERATURA GIAPPONESE B
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Il corso intende approfondire la conoscenza della lingua giapponese moderna, a livello avanzato, integrando il materiale offerto dai manuali didattici con letture di brani tratti da quotidiani e opere letterarie. Il programma di letteratura è "L’immagine del treno nella letteratura giapponese moderna e contemporanea". La tematica verrà presentata, discussa e approfondita anche attraverso testi di critica in lingua giapponese. Previsto l’intervento di relatori ospiti. Il corso prevede la fattiva partecipazione degli studenti che dovranno presentare il risultato di brevi ricerche sull’argomento proposto. Obiettivi Specifici Alla fine del Corso Magistrale lo studente è in grado di comprendere un'ampia gamma di testi complessi e lunghi. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un controllo sicuro della struttura testuale. Il programma di letteratura mira ad ampliare la capacità e la lettura critica degli studenti che dovranno affinare non solo la preparazione di un dato argomento, ma anche la capacità di ricerca e di analisi di una problematica letteraria.
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MASTRANGELO MATILDE
(programma)
Lezioni di grammatica, di esercitazioni, di laboratorio mirate al consolidamento il livello avanzato.
Le lezioni di letteratura svilupperanno il programma “Repertori storici nella letteratura e nel teatro giapponese” Il corso analizza la problematica legata alla nascita e alla definizione della letteratura storica moderna in Giappone, cominciando dalle basi teoriche poste da Tsubouchi Shoyo e Mori Ogai, proseguendo con i principali autori che si sono cimentati in questo tipo di produzione. Il corso ha anche l'obiettivo di favorire l'acquisizione delle abilità necessarie per un ascolto critico alla letteratura. Per il Primo anno: M. OKA et al., Tobira: Gateway to Advanced Japanese -Learning Through Content and Multimedia, Tokyo, Kurosio Publishers, 2009 ISBN: 978-4-87424-447-0
(Date degli appelli d'esame)
M. TSUTSUI et al., Tobira: Grammar Power: Exercises for Mastery, Tokyo, Kurosio Publishers, 2012 ISBN: 978-4-87424-570-5 M. OKA et al., Tobira: Power Up Your KANJI: 800 Basic KANJI as a Gateway to Advanced Japanese, Tokyo, Kurosio Publishers, 2010 ISBN: 978-4-87424-487-6 C0081 Per il secondo anno: Dekiru nihongo kyōzai kaihatsu project, Shimada K.(a cura di), Dekiru nihongo: chūkyū honsatsu,Tokyo, Alc, 2013 ISBN: 9784757422780 Matsuda H., Kameda M., Tēma betsu Jōkyū de manabu nihongo (santeiban-third edition), Tokyo, Kenkyūsha, 2016 ISBN: 9784327384746 Dekiru nihongo kyōzai kaihatsu project, Shimada K.(a cura di), Dekiru nihongo: chūkyū kotoba-hyōgen workbook,Tokyo, Alc, 2018 ISBN: 9784893589477 できる日本語教材開発プロジェクト(著)、嶋田和子(監修)(2013)『できる日本語 中級 本冊』 アルク ISBN: 9784757422780 松田浩志、亀田美保(2016)『テーマ別 上級で学ぶ日本語 〈三訂版〉』 研究社 ISBN: 9784327384746 できる日本語教材開発プロジェクト(著)、嶋田和子(監修)(2018)『できる日本語 中級 ことば・表現ワークブック』 アルク ISBN: 9784893589477 Per la parte di letteratura in comune: “Repertori storici nella letteratura e nel teatro giapponese”: Lidia De Federicis, Letteratura e Storia, Edizioni Laterza, 1998; D. Keene, Dawn to the West, (per tutti gli autori trattati); D.Dilworth, T.Rimer (a cura di), The Historical Fiction of Mori Ogai, due volumi, University of Hawaii Press, 1991. Ishikawa Jun, I demoni guerrieri, a cura di M. T. Orsi, Marsilio, 1997. M.T. Orsi, “Il romanzo storico nel Giappone moderno: 1) il problema teorico in Tsubouchi Shōyō”, Il Giappone, XXIV, 1984, pp. 5-22; M.Mastrangelo, “La produzione storica di Mori Ōgai - I parte - Una sintesi in campo teorico: Rekishi sonomama to rekishibanare”, Il Giappone, XXVIII, 1988, pp. 123-134. M.Mastrangelo, “La produzione storica di Mori Ōgai - II parte - L'esordio narrativo: Okitsu Yagoemon no isho”, Il Giappone, XXX, 1990, pp.81-107. M.Mastrangelo, “Ritratti femminili e vendetta nei racconti storici di Mori Ōgai: Gojiingahara no katakiuchi, la creatività che necessita un punto di partenza”, Il Giappone, XXXII, 1994, pp. 87-128; M.Mastrangelo, Sanshōdayū, Marietti, Torino, 2019 L.Milasi, “Teoria e prassi del romanzo storico giapponese fra Ottocento e Novecento”, in I dieci colori dell’eleganza (a cura di M.Mastrangelo, A. Maurizi), Aracne, 2013, pp. 389-405; Ooka Shohei, La guerra del soldato Tamura, Einaudi, Akutagawa Ryunosuke, Racconti e altri brevi scritti, a cura di Paolo Villani, Aracne, 2013. Tanizaki Junichirō, Vita segreta del Signore di Bushū, Bompiani; Tanizaki Jun’ichiro, Shosho Shigemoto no haha, Einaudi, 2013 |
12 | L-OR/22 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055441 -
POLITICAL AND SOCIAL HISTORY OF MODERN AND CONTEMPORARY JAPAN AND KOREA B
(obiettivi)
Acquisire conoscenze specifiche sul tema del corso e sui principali nodi storiografici concernenti l’Asia Orientale in epoca moderna e contemporanea.
Migliorare le competenze linguistiche e ampliare la terminologia conosciuta relativamente ai diversi Paesi dell’Asia Orientale. Essere in grado di collocare, in un più ampio contesto storico (diacronico e sincronico), le conoscenze specifiche apprese, collegandolo fra loro eventi e fenomeni storici in modo comparativo, anche attraverso una riflessione sulle cause e gli effetti dei fenomeni storici. Stimolare la capacità di formulare valutazioni e interpretazioni sui temi trattati, attraverso specifiche attività in classe. Migliorare la capacità di esprimere in modo sintetico ma preciso, attraverso esercitazioni in classe e/o la redazione di elaborati scritti, le conoscenze acquisite. Rafforzare la capacità di lavorare in autonomia su obiettivi concordati con il docente, attraverso attività extra-classe, come ricerche bibliografiche.
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DEL BENE MARCO
(programma)
War and its representation in modern and contemporary East Asia
From the mid XIX Century to the second half of the XX Century, East Asia has been the theatre of several conflicts. Those conflicts had ever lasting effects on East Asia Countries, shaping their national identities and casting a shadow on their relations, until nowadays. This history of war and peace, tragedy and hope has been widely represented in visual media, which are one of the most interesting sources for the historian, when used in connection with other sources. The first part of the Course will focus on methodological issues, using the approach to visual sources suggested by Peter Burke. In the second part of the Course, such methodology will be applied to a number of cases connected to Japan (and to some extent to Korea and China). The third and last part of the Course will be devoted to presentations by the students attending the Course. Peter Burke, Eyewitnessing: the uses of images as historical evidence, 2001.
(Date degli appelli d'esame)
Further readings will be provided during the Course. |
6 | L-OR/23 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055468 -
ARTE E ARCHEOLOGIA DELL'ESTREMO ORIENTE A
(obiettivi)
Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito -attraverso l'analisi di siti o fenomeni artistici particolarmente significativi- conoscenze approfondite sull’archeologia e arte dell’Asia orientale, e sui suoi canoni estetici. Attraverso la lettura critica dei testi in programma e lezioni frontali in cui si incoraggerà la partecipazione attiva alla discussione, gli studenti acquisiranno familiarità con un gran numero di immagini relative ad opere pittoriche, scultoree, architettoniche, e alle arti decorative, sviluppando anche la conoscenza dei loro aspetti tecnici, stilistici e formali. Al completamento del corso, avranno acquisito una maggiore capacità di leggere criticamente, e saranno in grado di riconoscere le caratteristiche stilistiche e iconografiche delle varie opere, di interpretarne i contenuti, i modelli di consumo e fruizione, e di comprendere i legami tra le tradizioni artistiche delle diverse culture dell’Asia Orientale. Inoltre avranno sviluppato capacità argomentative, analitiche e di sintesi che consentiranno loro di connettere le opere con il loro contesto sociale, religioso e politico. Infine, attraverso esercitazioni con simulazione dell’utilizzo delle conoscenze acquisite anche in un contesto lavorativo, svilupperanno capacità critiche e di giudizio. La discussione durante le lezioni frontali e lo studio indipendente su progetti assegnati (presentazioni, tesine) avranno l’obiettivo di affinare la loro capacità di fare ricerca e le abilità comunicative nell’esprimere concetti storico-artistici. Come stimolo al pensiero critico, sia la scelta dei testi in programma sia il contenuto delle lezioni frontali presenteranno teorie e punti di vista differenti e spesso contrastanti che sproneranno gli studenti a formulare le proprie opinioni argomentandole in maniera scientificamente valida. In tal modo avranno sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per poter intraprendere studi successivi con un buon grado di autonomia.
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TESTA GIUSEPPINA AURORA
(programma)
Il corso, attraverso l’analisi di siti particolarmente significativi e di fonti storiche e letterarie, si prefigge di esplorare aspetti specifici nel vasto ambito dell’architettura del paesaggio in Asia Orientale (Cina). Si esaminerà la maniera in cui tali culture hanno creato stili diversi in risposta non solo a condizioni storiche e culturali, ma anche -e soprattutto- ambientali.
Il programma si articolerà in tre parti: Parte I (10 ore): Introduzione. Verranno esaminati concetti generali e di contesto geografico-storico e filosofico. Lo studio comincerà con la discussione di questioni relative all’arte ed estetica cinesi, e al complesso rapporto con la natura che si manifestò in Cina nelle varie epoche Parte II (24 ore): Approfondimento. Verranno analizzate e discusse le caratteristiche stilistiche dei vari tipi di giardino, la stretta relazione tra paesaggio, giardini e architettura e i significati simbolici e religiosi del paesaggio (e della natura in generale) nella cultura cinese. Nell’esaminare le complesse relazioni tra ambiente naturale e ambiente “costruito” (paesaggio e spazio architettonico), enfasi verrà data alla nozione di “spazio sacro” e rituale. Il corso esaminerà anche la correlazione dell’architettura dei giardini con lo sviluppo della pittura a soggetto paesaggistico in Cina. Parte III (14 ore). Le rimanenti ore saranno destinate ad attività di esercitazione e a presentazioni preparate dagli studenti su argomenti specifici concordati con il docente, attività che stimoleranno la discussione. Toshiro INAJI, The Garden as Architecture. Form and Spirit in the Gardens of Japan, China, and Korea (transl. and adapted by Pamela VIRGILIO), Tokyo, New York, London: Kodansha International, 1998
(Date degli appelli d'esame)
Questo unico libro di testo servirà da guida storico-artistica per l’arte dei giardini in Asia orientale e verrà arricchito da altri testi di approfondimento (articoli da periodici o capitoli di volumi, che saranno resi disponibili in formato PDF al Centro Orientamento), la cui lista completa verrà diffusa a inizio corso |
6 | L-OR/20 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1045302 -
EAST ASIAN PHILOSOPHIES AND RELIGIONS B
(obiettivi)
Il corso fornisce principi trasversali e nozioni fondamentali necessari alla conoscenza delle Religioni e Filosofie dell'Asia Orientale con particolare riferimento al Buddhismo (Descrittore di Dublino 1).
Le conoscenze di cui sopra sono finalizzate allo sviluppo delle capacità gestionali degli utenti nei confronti della comprensione delle componenti emiche ed etiche della materia relazionate agli aspetti socio-antropologici caratterizzanti le culture orientali studiate (DD2). Le attività in grado di sviluppare capacità critiche e di giudizio saranno costituite da dibattiti a tema in classe, audiovisione critico-analitica di materiale multimediale, incontri con esperti e conferenze di studiosi incentrati su temi specifici (DD3). Le attività mirate alle capacità di comunicare e trasmettere le proprie conoscenze saranno caratterizzate da esercitazioni consistenti in presentazioni individuali o di gruppo su temi specifici inerenti al corso, concepite, sviluppate e organizzate dagli studenti stessi sulla base del materiale didattico e di riferimento fornito e del tutoraggio del docente (DD4). Le strategie didattiche relative al corso implicano la trasmissione di tecniche metodologiche di organizzazione ottimizzata del rapporto con lo studio ispirata a principi maieutici ed euristici sostenuti da pertinente materiale didattico e di riferimento, proposto per agevolare lo studio indipendente nonché futuri approfondimenti individuali dei temi trattati (DD5). Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di dimostrare: a) una conoscenza generale delle strutture diacroniche dei temi principali; b) una conoscenza specifica di almeno un'area tematica; c) conoscenza della natura attuale della ricerca e dei dibattiti relativi alla materia; d) conoscenza critica della relazione tra presente e passato; e) conoscenza della metodologia di ricerca in termini di bibliografie e fonti primarie e secondarie per formulare un discorso filosofico-religioso coerente; f) capacità di recuperare e gestire le informazioni da una varietà di fonti (elettronica, scritta, archivistica, orale) integrandola in modo critico in una narrativa di base; g) capacità di pensare in termini scientifici, porre problemi, raccogliere dati, analizzarli, e proporre ipotesi; h) lavorare autonomamente producendo il risultato richiesto nei tempi definiti.
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ROSSI DONATELLA
(programma)
Il Buddhismo Mahayana in Asia Orientale: Studio critico-analitico del Sutra del Loto.
Le lezioni saranno focalizzate sulla presentazione e il commento analitico delle tematiche filosofico-religiose contenute nel testo oggetto di studio, con particolare riferimento agli aspetti ontologici, soteriologici ed escatologici ivi espressi, contestualizzati e articolati all'interno della macroarea geo-culturale e storica di riferimento. Il sillabo verrà fornito non appena i giorni e le ore di lezione saranno rese note alla docente. Meazza, Luciana (a cura di), Sutra del Loto, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 2002.
(Date degli appelli d'esame)
Collocazione nella Biblioteca del Dipartimento di Studi Orientali: IND 6 B 50 e 50 BIS. Rossi, Donatella (a cura di) e AA VV, Fili di Seta. Introduzione al pensiero filosofico-religioso dell'Asia, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma, 2018. (Collocazione Biblioteca DISO: OR C 427, 427bis, 427ter). |
6 | L-OR/20 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
10593397 -
FILOLOGIA PALEOGRAFIA E DIPLOMATICA GIAPPONESE A
(obiettivi)
Obiettivi generali: il corso mira ad approfondire la conoscenza della filologia della lingua giapponese, in particolare nella fase tardo-antica e medievale (secoli IX-XVI), con lo specifico obiettivo di mettere il discente in condizione di leggere, interpretare e tradurre testi classici o comunque redatti secondo gli stilemi della lingua giapponese classica. A tal scopo il corso si avvale di un ciclo di lezioni di revisione teorica delle basi della grammatica del giapponese antico e di numerose sessioni di esercitazione, nelle quali si prevede il coinvolgimento attivo degli apprendenti per presentare, da soli o in gruppo, estratti salienti di opere letterarie da cui evincere riflessioni metodologiche e teoriche. Il corso prevede anche uno studio ragionato delle principali evoluzioni morfosintattiche, fonologiche e di scrittura della lingua giapponese attraverso i secoli, dalle origini, in prospettiva diacronica, con nozioni avanzate di paleografia e diplomatica utili a svolgere un esame analitico di esemplari originali di rilevante valore letterario, documentaristico, archivistico.
Obiettivi specifici: Al termine del corso il discente sarà in grado di leggere e interpretare testi classici di prosa e poesia appartenenti a generi letterari diversi; conoscerà la storia della lingua giapponese in maniera approfondita dalle origini fino alle soglie dell’era moderna; saprà individuare, trascrivere, classificare e interpretare documenti redatti in grafia corsiva o semicorsiva, tipi di manoscritti, edizioni a stampa storiche. |
6 | L-OR/22 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055508 -
LINGUA E LETTERATURA GIAPPONESE B
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Il corso intende approfondire la conoscenza della lingua giapponese moderna, a livello avanzato, integrando il materiale offerto dai manuali didattici con letture di brani tratti da quotidiani e opere letterarie. Il programma di letteratura è "L’immagine del treno nella letteratura giapponese moderna e contemporanea". La tematica verrà presentata, discussa e approfondita anche attraverso testi di critica in lingua giapponese. Previsto l’intervento di relatori ospiti. Il corso prevede la fattiva partecipazione degli studenti che dovranno presentare il risultato di brevi ricerche sull’argomento proposto. Obiettivi Specifici Alla fine del Corso Magistrale lo studente è in grado di comprendere un'ampia gamma di testi complessi e lunghi. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un controllo sicuro della struttura testuale. Il programma di letteratura mira ad ampliare la capacità e la lettura critica degli studenti che dovranno affinare non solo la preparazione di un dato argomento, ma anche la capacità di ricerca e di analisi di una problematica letteraria.
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MASTRANGELO MATILDE
(programma)
Lezioni di grammatica, di esercitazioni, di laboratorio mirate al consolidamento il livello avanzato.
Le lezioni di letteratura svilupperanno il programma “Repertori storici nella letteratura e nel teatro giapponese” Il corso analizza la problematica legata alla nascita e alla definizione della letteratura storica moderna in Giappone, cominciando dalle basi teoriche poste da Tsubouchi Shoyo e Mori Ogai, proseguendo con i principali autori che si sono cimentati in questo tipo di produzione. Il corso ha anche l'obiettivo di favorire l'acquisizione delle abilità necessarie per un ascolto critico alla letteratura. Per il Primo anno: M. OKA et al., Tobira: Gateway to Advanced Japanese -Learning Through Content and Multimedia, Tokyo, Kurosio Publishers, 2009 ISBN: 978-4-87424-447-0
(Date degli appelli d'esame)
M. TSUTSUI et al., Tobira: Grammar Power: Exercises for Mastery, Tokyo, Kurosio Publishers, 2012 ISBN: 978-4-87424-570-5 M. OKA et al., Tobira: Power Up Your KANJI: 800 Basic KANJI as a Gateway to Advanced Japanese, Tokyo, Kurosio Publishers, 2010 ISBN: 978-4-87424-487-6 C0081 Per il secondo anno: Dekiru nihongo kyōzai kaihatsu project, Shimada K.(a cura di), Dekiru nihongo: chūkyū honsatsu,Tokyo, Alc, 2013 ISBN: 9784757422780 Matsuda H., Kameda M., Tēma betsu Jōkyū de manabu nihongo (santeiban-third edition), Tokyo, Kenkyūsha, 2016 ISBN: 9784327384746 Dekiru nihongo kyōzai kaihatsu project, Shimada K.(a cura di), Dekiru nihongo: chūkyū kotoba-hyōgen workbook,Tokyo, Alc, 2018 ISBN: 9784893589477 できる日本語教材開発プロジェクト(著)、嶋田和子(監修)(2013)『できる日本語 中級 本冊』 アルク ISBN: 9784757422780 松田浩志、亀田美保(2016)『テーマ別 上級で学ぶ日本語 〈三訂版〉』 研究社 ISBN: 9784327384746 できる日本語教材開発プロジェクト(著)、嶋田和子(監修)(2018)『できる日本語 中級 ことば・表現ワークブック』 アルク ISBN: 9784893589477 Per la parte di letteratura in comune: “Repertori storici nella letteratura e nel teatro giapponese”: Lidia De Federicis, Letteratura e Storia, Edizioni Laterza, 1998; D. Keene, Dawn to the West, (per tutti gli autori trattati); D.Dilworth, T.Rimer (a cura di), The Historical Fiction of Mori Ogai, due volumi, University of Hawaii Press, 1991. Ishikawa Jun, I demoni guerrieri, a cura di M. T. Orsi, Marsilio, 1997. M.T. Orsi, “Il romanzo storico nel Giappone moderno: 1) il problema teorico in Tsubouchi Shōyō”, Il Giappone, XXIV, 1984, pp. 5-22; M.Mastrangelo, “La produzione storica di Mori Ōgai - I parte - Una sintesi in campo teorico: Rekishi sonomama to rekishibanare”, Il Giappone, XXVIII, 1988, pp. 123-134. M.Mastrangelo, “La produzione storica di Mori Ōgai - II parte - L'esordio narrativo: Okitsu Yagoemon no isho”, Il Giappone, XXX, 1990, pp.81-107. M.Mastrangelo, “Ritratti femminili e vendetta nei racconti storici di Mori Ōgai: Gojiingahara no katakiuchi, la creatività che necessita un punto di partenza”, Il Giappone, XXXII, 1994, pp. 87-128; M.Mastrangelo, Sanshōdayū, Marietti, Torino, 2019 L.Milasi, “Teoria e prassi del romanzo storico giapponese fra Ottocento e Novecento”, in I dieci colori dell’eleganza (a cura di M.Mastrangelo, A. Maurizi), Aracne, 2013, pp. 389-405; Ooka Shohei, La guerra del soldato Tamura, Einaudi, Akutagawa Ryunosuke, Racconti e altri brevi scritti, a cura di Paolo Villani, Aracne, 2013. Tanizaki Junichirō, Vita segreta del Signore di Bushū, Bompiani; Tanizaki Jun’ichiro, Shosho Shigemoto no haha, Einaudi, 2013 |
12 | L-OR/22 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055441 -
POLITICAL AND SOCIAL HISTORY OF MODERN AND CONTEMPORARY JAPAN AND KOREA B
(obiettivi)
Acquisire conoscenze specifiche sul tema del corso e sui principali nodi storiografici concernenti l’Asia Orientale in epoca moderna e contemporanea.
Migliorare le competenze linguistiche e ampliare la terminologia conosciuta relativamente ai diversi Paesi dell’Asia Orientale. Essere in grado di collocare, in un più ampio contesto storico (diacronico e sincronico), le conoscenze specifiche apprese, collegandolo fra loro eventi e fenomeni storici in modo comparativo, anche attraverso una riflessione sulle cause e gli effetti dei fenomeni storici. Stimolare la capacità di formulare valutazioni e interpretazioni sui temi trattati, attraverso specifiche attività in classe. Migliorare la capacità di esprimere in modo sintetico ma preciso, attraverso esercitazioni in classe e/o la redazione di elaborati scritti, le conoscenze acquisite. Rafforzare la capacità di lavorare in autonomia su obiettivi concordati con il docente, attraverso attività extra-classe, come ricerche bibliografiche.
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DEL BENE MARCO
(programma)
War and its representation in modern and contemporary East Asia
From the mid XIX Century to the second half of the XX Century, East Asia has been the theatre of several conflicts. Those conflicts had ever lasting effects on East Asia Countries, shaping their national identities and casting a shadow on their relations, until nowadays. This history of war and peace, tragedy and hope has been widely represented in visual media, which are one of the most interesting sources for the historian, when used in connection with other sources. The first part of the Course will focus on methodological issues, using the approach to visual sources suggested by Peter Burke. In the second part of the Course, such methodology will be applied to a number of cases connected to Japan (and to some extent to Korea and China). The third and last part of the Course will be devoted to presentations by the students attending the Course. Peter Burke, Eyewitnessing: the uses of images as historical evidence, 2001.
(Date degli appelli d'esame)
Further readings will be provided during the Course. |
6 | L-OR/23 | 36 | 12 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055510 -
LINGUA E LETTERATURA HINDI B
(obiettivi)
L’insegnamento di Lingua e letteratura Hindi B fornisce agli studenti un livello generale di conoscenza della lingua Hindi valutabile intorno al livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per l’apprendimento delle lingue (CEFR, Common European Framework of Reference for Languages).
Il livello C1 del CEFR prevede che gli studenti siano in grado di: Comprendere un’ampia gamma di testi lunghi e complessi e riconoscerne il significato implicito. Esprimersi con scioltezza e naturalezza. Usare la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali ed accademici. Produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione. Per ciò che riguarda, nello specifico, l’aspetto testuale, gli studenti acquisiranno una profonda conoscenza dei vari registri della lingua Hindi scritta, dal narrativo al giornalistico, dal saggistico al cinematografico, grazie alla quale saranno in grado di valutare linguisticamente, tradurre criticamente e analizzare approfonditamente testi anche di rilevante difficoltà. Per ciò che riguarda la lingua parlata, gli studenti verranno introdotti alla conoscenza e all’uso di alcuni elementi di base di selezionati registri linguistici orali, quali idiomi regionali, espressioni gergali legate a professioni, gruppi sociali, ambiti culturali specifici, eccetera. Il corso magistrale di lingua Hindi, sviluppando in dettaglio le competenze grammaticali, sintattiche e compositive degli studenti, anche attraverso un costante confronto con corrispondenti elementi e processi di altre lingue indo-europee, permetterà loro di acquisire elevate capacità linguistiche di critica e di giudizio, che potranno essere utilmente applicate per finalità comunicative anche al di là del contesto specifico dell’insegnamento. Al termine del corso magistrale di lingua e letteratura Hindi, gli studenti acquisiranno un’elevata capacità di approfondire ulteriormente, in modo del tutto autonomo, lo studio e la fruizione della lingua Hindi. A tal fine potranno servirsi di strumenti linguistici quali prodotti audio-video, anche interattivi, in lingua originale; tirocini o esperienze lavorative presso istituzioni o imprese che utilizzino la sola lingua Hindi come strumento di comunicazione; composizione di opere o testi in lingua Hindi, anche di carattere professionale, in svariati contesti comunicativi (commerciale, giornalistico, artistico, traduttivo ecc.). Grazie ai seminari e alle conferenze specialistiche che i docenti organizzano ogni anno nell’ambito dell’insegnamento, gli studenti acquisiranno ampie e approfondite conoscenze su temi e problematiche di cruciale importanza riguardanti la cultura, la società e l’economia dell’India contemporanea. Gli studenti acquisiranno in tal modo eccellenti abilità operative in settori strategici nel contesto dell’interscambio economico tra il nostro paese e l’India, quali turismo, industria ‘agro-food’, produzione cinematografica e televisiva, relazioni culturali e diplomatiche, traduzione specializzata di testi cinematografici e televisivi, eccetera.
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MILANETTI GIORGIO
(programma)
Il corso di “Lingua e letteratura hindi B”(LM) si suddivide in due percorsi specializzati e paralleli, guidati rispettivamente dal docente prof. Milanetti e dalle due lettrici, dr.ssa Gupta e dr.ssa Kumari. Il corso del prof. Milanetti si articola a sua volta in due moduli. Il primo modulo sarà dedicato all’analisi, la traduzione e la valutazione critica di alcuni brani letterari di autori moderni e contemporanei caratterizzati da una notevole complessità linguistica e stilistica. Nell’a.a. 2019-20 è previsto lo studio critico di ampie sezioni del romanzo Ek sarak sattavan galiyam di Kam’leshwar (durante il I semestre) e di altri testi di carattere narrativo e saggistico (nel corso del II semestre, v. anche la sezione Bibliografia). Sulla base di tale studio, gli studenti si eserciteranno in saggi di traduzione letteraria, che verranno presentati per la prova orale di esame. Tale attività di traduzione letteraria, oltre che venire incontro a una crescente richiesta di professionalità specializzata, permetterà agli studenti di acquisire elevate capacità di analisi linguistica, concettuale e stilistica relative sia alla lingua di partenza sia a quella di arrivo,che potranno essere utilmente messe a frutto anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare. Nel secondo modulo gli studenti saranno introdotti allo studio delle lingue e delle letterature pre-moderne, con esercizi di lettura, analisi critica,traduzione e inquadramento socio-culturale di brani in lingua khari-boli e avadhi (ad es. Kabir, Jayasi, Tul’si Das). Tale studio permetterà inoltre agli studenti di comprendere meglio alcuni dei processi e delle dinamiche che hanno contribuito alla costruzione dell’identità culturale dell’India moderna e contemporanea.
Il corso tenuto dalle lettrici sarà dedicato allo sviluppo di elevate capacità operative nel campo della lingua parlata attraverso specifici strumenti didattici. Sulla base di esercitazioni, sia individuali sia di gruppo, focalizzate sulla discussione di specifici argomenti legati alla realtà socio-culturale dell’India contemporanea, gli studenti verranno di volta in volta introdotti alla conoscenza e all’uso di selezionati registri linguistici, quali idiomi regionali, espressioni gergali, dialoghi teatrali e cinematografici, ecc. Un’attenzione particolare verrà dedicata alla comprensione e alla traduzione orale di materiali audio-video quali conferenze, canzoni, brani di film, trasmissioni televisive, documentari turistici, al fine di sviluppare abilità professionali oggi sempre più richieste. La maggior parte di queste lezioni si svolgeranno in laboratorio linguistico. Grazie ai seminari e alle conferenze specialistiche che i docenti organizzano ogni anno nell’ambito dell’insegnamento, gli studenti acquisiranno inoltre ampie e approfondite conoscenze su temi e problematiche di cruciale importanza riguardanti la cultura, la società e l’economia dell’India contemporanea. Le ore di attività didattiche previste dal calendario differiscono in base all’anno di corso magistrale. Gli studenti del primo anno (LM1) seguiranno 84 ore di lezioni in aula con il prof. Milanetti e 96 ore di laboratorio linguistico con le lettrici dr.ssa Gupta e dr.ssa Kumari; gli studenti di secondo anno (LM2) seguiranno 72 ore di lezioni in aula con il prof. Milanetti, 24 ore di esercitazioni tenute congiuntamente dal docente e dalle lettrici, 96 ore di attività in laboratorio linguistico. Kam’leshwar, Ek saṛak sattāvan galiyāṃ, Rajpal, Delhi 2011;
(Date degli appelli d'esame)
Kam’leshwar, Savāl sarokāroṃ kā, Amit Prakashan, Gaziyabad 2004; Bhairava Prasad Gupta, Gaṅgā Maiyā, Lokbharti Prakashan, Allahabad 1984 (rist.); Malik Muhammad Jayasi, Padmāvat, a cura di M.P. Gupta, Bharti Bhandar, Allahabad, 1973; Kabir, Granthāvalī, a cura di M.P. Gupta, Lokbharti Prakashan, Allahabad 1969. |
12 | L-OR/19 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055440 -
SOCIETY AND CULTURE IN INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso si propone di problematizzare le trasformazioni sociali in India e offrire elementi di conoscenza relative ai ruoli sociali costruiti, modificati, trasformati e conservati dal XIX sec. ai giorni nostri. Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente: Conosce in maniera adeguata il quadro storico pertinente e comprende le dinamiche di continuità e cambiamento affermatesi nei processi storici all’interno di uno specifico contesto. Possiede capacità specificamente attinenti alla disciplina della Storia: ad es., esporre in maniera articolata un argomento centrale; identificare fonti primarie e secondarie; mettere a punto una bibliografia; padroneggiare le tecniche di citazione. È in grado di identificare e interpretare diverse analisi e opere storiografiche. Sa applicare alla scrittura le capacità storiografiche acquisite.
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DAS GUPTA SANJUKTA
(programma)
Temi di storia degli Adivasi nell'India coloniale e post-coloniale
Il corso affronta le trasformazioni socio-economiche e politiche che hanno investito le comunità adivasi (o tribali) nell'India coloniale e post-coloniale, soffermandosi sulle loro variegate esperienze storiche, culturali e del vissuto contemporaneo. Le lezioni avranno per argomento: 1. Significati, rappresentazioni e categorizzazioni: le fonti della storia degli adivasi 2. Le trasformazioni sociali ed economiche nel periodo coloniale 3. Cambiamenti politici e loro impatto sulla storia degli adivasi 4. Le questioni di genere nella storia degli adivasi 5. Sviluppo, evacuazione e migrazione 6. Cultura e religione 1. S. Dasgupta, ‘Indigenous pasts and the politics of belonging’, in S. Dasgupta and D. Rycroft ed. The Politics of Belonging in India: Becoming Adivasi, London: Routledge, 2011
(Date degli appelli d'esame)
2. Sanjukta Das Gupta, ‘Introduction’, in Sanjukta Das Gupta and R.S. Basu ed. Narratives from the Margins, Delhi: Primus, 2019 3. Virginius Xaxa, ‘Formation of Adivasi/Indigenous People’s Identity in India’, in M. Radhakrishnan ed. First Citizens: Studies on Adivasis, Tribals and Indigenous Peoples in India, Delhi: OUP, 2016 4. Meena Radhakrishnan, ‘Colonial Construction of a Criminal Tribe’, Economic and Political Weekly, Vol. 35, Issue No. 28-29, 08 Jul, 2000. 5. Satadru Sen, ‘Race, Aboriginality and the Adivasi: Some Implications for the Andaman Islanders’, in Frank Heidemann et al ed., Manifestations of History, Primus 2016. 6. Romila Thapar and Majid Siddiqi, ‘Chotanagpur: The Pre-Colonial and Colonial Situation’, in R.D. Munda and S. Bosu Mullick ed., The Jharkhand Movement: Indigenous People’s Struggle for Autonomy in India, Copenhagen, 2003. 7. Bhangya Bhukya, ‘The Subordination of the Sovereigns: Colonialism and its Gond Rajas 1853 -1948’ Modern Asian Studies, Vol. 47.1, January 2013. 8. Sanghamitra Misra, ‘The Nature of Colonial Intervention in the Naga Hills, 1840-80’, Economic and Political Weekly, December 1998. 9. Sanjukta Das Gupta, “Accessing Nature: Agrarian Change, Forest Laws and their Impact on an adivasi Economy in Colonial India” in Conservation & Society, ottobre-dicembre 2009, 7(4). DOI: 10.4103/0972-4923.65170, ISSN: 09724923, pp. 227-238. http://www.conservationandsociety.org/article.asp?issn=09724923;year=2009;volume=7;issue=4;spage=227;epage=238;aulast=Gupta 10. Vinita Damodaran, ‘Famine in a Forest Tract: Ecological Change and the Causes of the 1897 Famine in Chotanagpur, Northern India’, in R.H. Gove, V. Damodaran and S. Sangwan ed. Nature and the Orient, Delhi: OUP, 1998. 11. Kaushik Ghosh, ‘A Market for Aboriginality: Primitivism and Race Classification in the Indentured Labour Market of Colonial India’, in Gautam Bhadra, G. Prakash and S. Tharu ed., Subaltern Studies X: New Delhi,, 1999. 12. Bhukya Bhangiya, Subjugated Nomads: The Lambadas under the Rule of the Nizams, chapter 2 (‘Policing Cattle, Policing Nomads’), Delhi: Orient Blackswan, 2011. 13. Crispin Bates and Alpa Shah, ‘Introduction’, in Savage Attacks: Tribal Insurgency in India, Delhi: Social Science Press, 2014. 14. Biswamoy Pati, ‘Survival as Resistance: Tribals in Colonial Orissa’, in B. Pati ed. Adivasis in Colonial India: Survival, Resistance and Negotiation, Delhi: Orient Blackswan, 2011. 15. David Hardiman, ‘Knowledge of Bhils and their system of Healing’, in B. Pati ed., Adivasis in Colonial India Delhi: Orient Blackswan, 2011. 16. Ajay Skaria, ‘Shades of Wildness: Tribe, Caste and Gender in Western India’, Journal of Asian Studies, vol. 56, no. 3, 1997. 17. Shashank Sinha, ‘Culture of Violence or Violence of Cultures? Adivasis and Witch-hunting in Chotanagpur’, Anglistica 2015. 18. Nitya Rao, ‘Kinship Matters: Women's Land Claims In The Santal Parganas, Jharkhand’, Journal of the Royal Anthropological Institute 2005 19. Nandini Sundar, “Adivasi Politics and State Responses: Historical Processes and Contemporary Concerns”, in S. Das Gupta and R.S. Basu (eds.), Narratives from the Margins: Aspects of Adivasi History in India, Delhi: Primus Books, 2012 20. Felix Padel, ‘Ecocritical Perspectives on Adivasi Destiny. Past Present and Ancient Future’, Anglistica AION 19.1, 2015. 21. Roma Chatterjee, Speaking with Pictures, chapter 3(‘Words and Images: Story-telling in Gond Art’), Delhi 2016 22.Joseph Bara, ‘Seeds of mistrust: tribal and colonial perspectives on education in Chhotanagpur, 1834–c.1850’,History of Education, 34:6, 2005. |
6 | L-OR/17 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055465 -
NARRATIVES OF MODERNITY IN COLONIAL AND POSTCOLONIAL INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso prende in esame il confronto dell’India con la modernità attraverso un’analisi di prodotti artistici e diversi generi letterari. Obiettivi specifici Al termine del corso lo student: Sa ricondurre i mutamenti politici dell’India moderna a quelli culturali mediante lo studio dei contesti storici e letterari. È in grado di affrontare aspetti chiave della teoria post-coloniale. Possiede un avanzato livello di riflessione critica, lettura e abilità di scrittura grazie a esercitazioni di lettura e scrittura.
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DAS GUPTA SANJUKTA
(programma)
Autobiografie, biografie e storia.
La narrativa biografica costituisce un’importante documento storico. Essa getta luce sullo spirito sociale e culturale di un’epoca, pur senza rappresentare ‘verità’ oggettive. Il corso si concentra sul Bengala e i testi femminili nell’India coloniale e post-coloniale, e propone una riflessione sul modo in cui il testo biografico può venire utilizzato nella ricostruzione storica. Recommended readings:
(Date degli appelli d'esame)
1. David Arnold and Stuart Blackburn, ‘Introduction: life Histories in India’, in David Arnold and Stuart Blackburn ed., Telling Lives in India: Biography, Autobiography and History. Delhi: Permanent Black, 2004, pp. 1-28. 2. Vijaya Ramaswamy, ‘Introduction’, in Vijaya Ramaswamy and Yogesh Sharma ed., Biography as History: Indian Perspectives. New Delhi: Orient Blackswan, 2008. 3. Anshu Malhotra and Siobhan Lambert-Hurley of the Self: Gender, Performance, and Autobiography in South Asia, Introduction 4. Monika Browarczyk, Narrating Lives, Narrating Selves: Women’s Autobiographies in Hindi 5. Robert I. Rotberg, ‘Biography and Historiography: Mutual Evidentiary and Interdisciplinary Considerations’, The Journal of Interdisciplinary History, Vol. 40, No. 3, Biography and History: Inextricably Interwoven (Winter 2010), pp. 305-324 6. Mark Freeman, ‘Telling Stories: Memory and Narrative’. 7. Brian Hatcher , ‘Sanskrit Pandits Recall Their Youth: Two Autobiographies from Nineteenth-century Bengal’, Journal of the American Oriental Society, vol. 121:4, 2001, pp. 580–92. 8. Judith M. Brown, ‘"Life Histories" and the History of Modern South Asia’, The American Historical Review, Vol. 114, No. 3 (Jun., 2009), pp. 587-595 9. Amiya P. Sen, ‘Between History and Hagiography: Vivekananda’s Ramakrishna’, in Vijaya Ramaswamy and Yogesh Sharma ed.,Biography as History: Indian Perspectives. New Delhi: Orient Blackswan, 2008. 10. R.C. Dutt, Three Years in Europe 1868 to 1871 11. Meenakshi Mukherjee, ‘A Voyage to an Unknown Future’ in An Indian for All Seasons: The Many Lives of R.C. Dutt, Penguin Books, 2009. 12. Antoinette Burton, ‘Memory Becomes Her: Women, Feminist History, and the Archive’, in Dwelling in the Archive: Women Writing House, Home, and History in Late Colonial India, Oxford University Press, 2003, pp. 3-31. 13. Jeanne Openshaw, Writing the Self, Delhi, Delhi: OUP, 2010 14. Manoranjan Byapari, Interrogating My Chandal Life: An Autobiography of a Dalit. 15. Baby Haldar, A Life Less Ordinary 16. Swapna Banerjee, ‘Baby Haldar’s A Life Less Ordinary: A Transition from India’s Colonial Past’ in Victoria Haskins and Claire Lowrie ed. Colonisation and Domestic Service: Historical and Contemporary Perspectives, New York and London: Routledge, 2015. Further Readings: 1. Tapan Raychaudhuri, ‘Transformation of Indian Sensibilities: the West as Catalyst’, in Perceptions, Emotions, Sensibilities: Essays on India’s Colonial and Postcolonial Experiences, Delhi: OUP, 1999. 2. Ashis Nandy, The Intimate Enemy: Loss and Recovery of Self Under Colonialism, Delhi: OUP, 1983 3. Gayatri Chakravarti Spivak, ‘Can the Subaltern Speak? |
6 | L-OR/19 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055418 -
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE B
(obiettivi)
Il corso è dedicato all’approfondimento di tematiche specifiche nell’ambito dell’archeologia e della storia dell’arte del Subcontinente Indiano e dell’Asia Centrale. Alle questioni di ordine metodologico (storia della ricerca e criteri di analisi e di interpretazione applicati alla tematica prescelta) sarà conferito particolare risalto, allo scopo di potenziare negli studenti la comprensione delle dinamiche del dibattito scientifico e le capacità di valutazione critica.
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LO MUZIO CIRO
(programma)
Archeologia del nomadismo: le steppe euroasiatiche dall'età del Bronzo al periodo mongolo.
La bibliografia sarà fornita con congruo anticipo dall'inizio del corso.
(Date degli appelli d'esame)
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6 | L-OR/16 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055470 -
RELIGIONI E FILOSOFIE DELL'INDIA A
(obiettivi)
Obiettivo generale
Obiettivo generale dell’insegnamento è l’acquisizione di un quadro generale della storia dei rapporti tra pensiero indiano e pensiero occidentale. La competenza a riguardo del suddetto quadro sarà raggiunta principalmente attraverso lezioni di tipo frontale, nel corso delle quali sarà lasciato ampio spazio alla discussione, grazie alla quale gli studenti potranno porre a confronto le categorie concettuali del pensiero di tradizione occidentale, già in loro possesso, con quelle del pensiero indiano, allo scopo di evidenziare sia gli elementi consonanti sia gli elementi di alterità, e dunque arrivare a una migliore comprensione dell’evoluzione del rapporto tra i due ambiti. La padronanza della storia di tale interazione, ossia la competenza fondamentale che gli studenti dovranno aver sviluppato alla fine del ciclo di lezioni, potrà essere rafforzata dagli insegnamenti di Lingua e letteratura sanscrita e Indologia. La prospettiva storica, poi, potrà essere ulteriormente precisata grazie all’insegnamento di Society and culture in India, così da porre in rilievo come le interazioni filosofiche siano collegate a quelle storiche. Obiettivi specifici Saranno in grado di superare l’esame gli studenti che: • abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione dei principali snodi dei rapporti tra pensiero indiano e pensiero di tradizione greco-occidentale e siano a un livello che consenta loro di elaborare idee originali su aree di tali rapporti ancora non pienamente esplorate; • siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da intendere criticamente un testo filosofico che tratti aspetti del pensiero o delle religioni indiane, possedendo competenze adeguate a situarlo storicamente; • abbiano la capacità di raccogliere e interpretare, formulando schede di lettura o brevi relazioni, i dati ritenuti utili a sintetizzare il contenuto di una fonte primaria, indiana od occidentale; • sappiano comunicare, redigendo brevi relazioni da leggere e discutere con il docente e gli altri studenti, informazioni, idee, problemi e soluzioni relative alle principali tematiche che hanno caratterizzato i rapporti tra l’ambito intellettuale indiano e quello occidentale; • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per approfondire la conoscenza di specifiche aree dei contatti tra pensiero indiano e occidentale in prospettiva storica.
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LO TURCO BRUNO
(programma)
Il corso fornisce un'ampia introduzione alla storia del confronto tra il pensiero dell'India e il pensiero della tradizione greco-occidentale, con particolare riferimento all'antichità classica. In particolare prenderà in esame i (presunti) rapporti tra il pensiero indiano e la filosofia greca.
Primo nucleo didattico (24 ore) – La Grecia e l'India = 12 unità didattiche 1. La Persia tra India e Occidente. 2. L'India, il prodigioso, l'esotico. 3. Alessandro in India. 4. Gli storici e i filosofi di Alessandro. 5. I gimnosofisti nelle fonti classiche. 6. Le fonti classiche e le dottrine eterodosse indiane. 7. L'India di Megastene. 8. Pitagora in India? Il complesso orfico. 9. L'India i regni ellenistici. 10. Gli Sciti e lo sciamanesimo in Grecia e in India. 11. Gli Sciti e il buddhismo. 12. Socrate, Platone e l'India. Secondo nucleo didattico (24 ore) – La cultura greco-romana e l'India = 12 unità didattiche 1. Gli indogreci. 2. L'arte del Gandhāra. 3. L'India, il culto del sole, il mito della fenice. 4. L'India di Strabone. 5. L'india di Arriano. 6. L'India di Luciano di Samosata. 7. La morte di Peregrino. 8. L'India di Filostrato: Apollonio di Tiana. 9. Il Commonitorium Palladii. 10. S. Tommaso: un apostolo in India. 11. Il Romanzo di Alessandro. 12. La Storia di Barlaam e Iosafat. 1. W. Halbfass, India and Europe, Albany, SUNY, 1988.
(Date degli appelli d'esame)
2. K. Karttunen, India in early Greek literature, Helsinki, Finnish Oriental Society, 1989. 3. K. Karttunen, India and the Hellenistic world, Helsinki, Finnish Oriental Society, 1997. Per eventuali aggiornamenti e integrazioni della bibliografia, si prega di far riferimento alle bacheche del docente: http://www.lettere.uniroma1.it/users/bruno-loturco https://sites.google.com/a/uniroma1.it/brunoloturco/insegnamenti |
6 | L-OR/17 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1027001 -
INDOLOGIA A
(obiettivi)
L’insegnamento si pone come obiettivo generale quello di far acquisire agli studenti un quadro il più possibile completo della letteratura e della storia dell’India dall’antichità fino al principio dell’epoca coloniale. Tale scopo sarà raggiunto principalmente a mezzo di lezioni frontali, nel corso delle quali saranno aperti ampi spazi di discussione, e gli studenti saranno incoraggiati a porre a confronto i testi che via via saranno loro sottoposti con i contesti nei quali tali testi sono stati prodotti. In tal modo, si intende evidenziare la specificità della produzione filosofico-letteraria indiana caratterizzata da una molteplicità di lingue e correnti, e, al contempo, ripercorrere la storia della sua ricezione in Occidente trascorrendo da una prospettiva all’altra e lumeggiando le reciproche influenze. Una conoscenza critica della storia della letteratura indiana antica è la competenza fondamentale che ci si propone di trasmettere agli studenti in questo ciclo di lezioni. Questa potrà essere più facilmente raggiunta grazie alla scelta dell’insegnamento di Lingua e letteratura sanscrita necessario per accostare i testi. La prospettiva storica e filosofica, poi, è ulteriormente precisata dagli insegnamenti di Storia dell’India e di Religioni e filosofie dell’India.
Obiettivi specifici Saranno in grado di superare l’esame gli studenti che: • abbiano dimostrato conoscenza e capacità di comprensione delle principali opere letterarie dell’India classica, dal kāvya agli śāstra, e siano a un livello che permetta loro di accostare le fonti primarie e di inquadrarle nel contesto storico; • siano in grado di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da analizzare e interpretare criticamente un testo in traduzione o, solo per gli studenti di letteratura sanscrita, in lingua originale, e possiedano competenze adeguate per ricostruirne la storia della produzione e successiva ricezione nelle diverse epoche e contesti; • abbiano sviluppato la capacità di analisi critica, che permetta loro di formulare il commento ai testi proposti (in originale o in traduzione), studiandone la forma in relazione al contenuto; • sappiano comunicare, a mezzo di relazioni, commenti, traduzioni ragionate i principali modelli filosofici e stilistici che caratterizzano la produzione letteraria indiana antica; • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono necessarie per acquisire una profonda conoscenza della letteratura indiana antica in prospettiva storica. |
6 | L-OR/18 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055510 -
LINGUA E LETTERATURA HINDI B
(obiettivi)
L’insegnamento di Lingua e letteratura Hindi A fornisce agli studenti un livello generale di conoscenza della lingua Hindi valutabile intorno al livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per l’apprendimento delle lingue (CEFR, Common European Framework of Reference for Languages).
Il livello C1 del CEFR prevede che gli studenti siano in grado di: Comprendere un’ampia gamma di testi lunghi e complessi e riconoscerne il significato implicito. Esprimersi con scioltezza e naturalezza. Usare la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali ed accademici. Produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione. Per ciò che riguarda, nello specifico, l’aspetto testuale, gli studenti acquisiranno una profonda conoscenza dei vari registri della lingua Hindi scritta, dal narrativo al giornalistico, dal saggistico al cinematografico, grazie alla quale saranno in grado di valutare linguisticamente, tradurre criticamente e analizzare approfonditamente testi anche di rilevante difficoltà. Per ciò che riguarda la lingua parlata, gli studenti verranno introdotti alla conoscenza e all’uso di alcuni elementi di base di selezionati registri linguistici orali, quali idiomi regionali, espressioni gergali legate a professioni, gruppi sociali, ambiti culturali specifici, eccetera. Il corso magistrale di lingua Hindi, sviluppando in dettaglio le competenze grammaticali, sintattiche e compositive degli studenti, anche attraverso un costante confronto con corrispondenti elementi e processi di altre lingue indo-europee, permetterà loro di acquisire elevate capacità linguistiche di critica e di giudizio, che potranno essere utilmente applicate per finalità comunicative anche al di là del contesto specifico dell’insegnamento. Al termine del corso magistrale di lingua e letteratura Hindi, gli studenti acquisiranno un’elevata capacità di approfondire ulteriormente, in modo del tutto autonomo, lo studio e la fruizione della lingua Hindi. A tal fine potranno servirsi di strumenti linguistici quali prodotti audio-video, anche interattivi, in lingua originale; tirocini o esperienze lavorative presso istituzioni o imprese che utilizzino la sola lingua Hindi come strumento di comunicazione; composizione di opere o testi in lingua Hindi, anche di carattere professionale, in svariati contesti comunicativi (commerciale, giornalistico, artistico, traduttivo ecc.). Grazie ai seminari e alle conferenze specialistiche che i docenti organizzano ogni anno nell’ambito dell’insegnamento, gli studenti acquisiranno ampie e approfondite conoscenze su temi e problematiche di cruciale importanza riguardanti la cultura, la società e l’economia dell’India contemporanea. Gli studenti acquisiranno in tal modo eccellenti abilità operative in settori strategici nel contesto dell’interscambio economico tra il nostro paese e l’India, quali turismo, industria ‘agro-food’, produzione cinematografica e televisiva, relazioni culturali e diplomatiche, traduzione specializzata di testi cinematografici e televisivi, eccetera.
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MILANETTI GIORGIO
(programma)
Il corso di “Lingua e letteratura hindi B”(LM) si suddivide in due percorsi specializzati e paralleli, guidati rispettivamente dal docente prof. Milanetti e dalle due lettrici, dr.ssa Gupta e dr.ssa Kumari. Il corso del prof. Milanetti si articola a sua volta in due moduli. Il primo modulo sarà dedicato all’analisi, la traduzione e la valutazione critica di alcuni brani letterari di autori moderni e contemporanei caratterizzati da una notevole complessità linguistica e stilistica. Nell’a.a. 2019-20 è previsto lo studio critico di ampie sezioni del romanzo Ek sarak sattavan galiyam di Kam’leshwar (durante il I semestre) e di altri testi di carattere narrativo e saggistico (nel corso del II semestre, v. anche la sezione Bibliografia). Sulla base di tale studio, gli studenti si eserciteranno in saggi di traduzione letteraria, che verranno presentati per la prova orale di esame. Tale attività di traduzione letteraria, oltre che venire incontro a una crescente richiesta di professionalità specializzata, permetterà agli studenti di acquisire elevate capacità di analisi linguistica, concettuale e stilistica relative sia alla lingua di partenza sia a quella di arrivo,che potranno essere utilmente messe a frutto anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare. Nel secondo modulo gli studenti saranno introdotti allo studio delle lingue e delle letterature pre-moderne, con esercizi di lettura, analisi critica,traduzione e inquadramento socio-culturale di brani in lingua khari-boli e avadhi (ad es. Kabir, Jayasi, Tul’si Das). Tale studio permetterà inoltre agli studenti di comprendere meglio alcuni dei processi e delle dinamiche che hanno contribuito alla costruzione dell’identità culturale dell’India moderna e contemporanea.
Il corso tenuto dalle lettrici sarà dedicato allo sviluppo di elevate capacità operative nel campo della lingua parlata attraverso specifici strumenti didattici. Sulla base di esercitazioni, sia individuali sia di gruppo, focalizzate sulla discussione di specifici argomenti legati alla realtà socio-culturale dell’India contemporanea, gli studenti verranno di volta in volta introdotti alla conoscenza e all’uso di selezionati registri linguistici, quali idiomi regionali, espressioni gergali, dialoghi teatrali e cinematografici, ecc. Un’attenzione particolare verrà dedicata alla comprensione e alla traduzione orale di materiali audio-video quali conferenze, canzoni, brani di film, trasmissioni televisive, documentari turistici, al fine di sviluppare abilità professionali oggi sempre più richieste. La maggior parte di queste lezioni si svolgeranno in laboratorio linguistico. Grazie ai seminari e alle conferenze specialistiche che i docenti organizzano ogni anno nell’ambito dell’insegnamento, gli studenti acquisiranno inoltre ampie e approfondite conoscenze su temi e problematiche di cruciale importanza riguardanti la cultura, la società e l’economia dell’India contemporanea. Le ore di attività didattiche previste dal calendario differiscono in base all’anno di corso magistrale. Gli studenti del primo anno (LM1) seguiranno 84 ore di lezioni in aula con il prof. Milanetti e 96 ore di laboratorio linguistico con le lettrici dr.ssa Gupta e dr.ssa Kumari; gli studenti di secondo anno (LM2) seguiranno 72 ore di lezioni in aula con il prof. Milanetti, 24 ore di esercitazioni tenute congiuntamente dal docente e dalle lettrici, 96 ore di attività in laboratorio linguistico. Kam’leshwar, Ek saṛak sattāvan galiyāṃ, Rajpal, Delhi 2011;
(Date degli appelli d'esame)
Kam’leshwar, Savāl sarokāroṃ kā, Amit Prakashan, Gaziyabad 2004; Bhairava Prasad Gupta, Gaṅgā Maiyā, Lokbharti Prakashan, Allahabad 1984 (rist.); Malik Muhammad Jayasi, Padmāvat, a cura di M.P. Gupta, Bharti Bhandar, Allahabad, 1973; Kabir, Granthāvalī, a cura di M.P. Gupta, Lokbharti Prakashan, Allahabad 1969. |
12 | L-OR/19 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055440 -
SOCIETY AND CULTURE IN INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso si propone di problematizzare le trasformazioni sociali in India e offrire elementi di conoscenza relative ai ruoli sociali costruiti, modificati, trasformati e conservati dal XIX sec. ai giorni nostri. Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente: Conosce in maniera adeguata il quadro storico pertinente e comprende le dinamiche di continuità e cambiamento affermatesi nei processi storici all’interno di uno specifico contesto. Possiede capacità specificamente attinenti alla disciplina della Storia: ad es., esporre in maniera articolata un argomento centrale; identificare fonti primarie e secondarie; mettere a punto una bibliografia; padroneggiare le tecniche di citazione. È in grado di identificare e interpretare diverse analisi e opere storiografiche. Sa applicare alla scrittura le capacità storiografiche acquisite.
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DAS GUPTA SANJUKTA
(programma)
Temi di storia degli Adivasi nell'India coloniale e post-coloniale
Il corso affronta le trasformazioni socio-economiche e politiche che hanno investito le comunità adivasi (o tribali) nell'India coloniale e post-coloniale, soffermandosi sulle loro variegate esperienze storiche, culturali e del vissuto contemporaneo. Le lezioni avranno per argomento: 1. Significati, rappresentazioni e categorizzazioni: le fonti della storia degli adivasi 2. Le trasformazioni sociali ed economiche nel periodo coloniale 3. Cambiamenti politici e loro impatto sulla storia degli adivasi 4. Le questioni di genere nella storia degli adivasi 5. Sviluppo, evacuazione e migrazione 6. Cultura e religione 1. S. Dasgupta, ‘Indigenous pasts and the politics of belonging’, in S. Dasgupta and D. Rycroft ed. The Politics of Belonging in India: Becoming Adivasi, London: Routledge, 2011
(Date degli appelli d'esame)
2. Sanjukta Das Gupta, ‘Introduction’, in Sanjukta Das Gupta and R.S. Basu ed. Narratives from the Margins, Delhi: Primus, 2019 3. Virginius Xaxa, ‘Formation of Adivasi/Indigenous People’s Identity in India’, in M. Radhakrishnan ed. First Citizens: Studies on Adivasis, Tribals and Indigenous Peoples in India, Delhi: OUP, 2016 4. Meena Radhakrishnan, ‘Colonial Construction of a Criminal Tribe’, Economic and Political Weekly, Vol. 35, Issue No. 28-29, 08 Jul, 2000. 5. Satadru Sen, ‘Race, Aboriginality and the Adivasi: Some Implications for the Andaman Islanders’, in Frank Heidemann et al ed., Manifestations of History, Primus 2016. 6. Romila Thapar and Majid Siddiqi, ‘Chotanagpur: The Pre-Colonial and Colonial Situation’, in R.D. Munda and S. Bosu Mullick ed., The Jharkhand Movement: Indigenous People’s Struggle for Autonomy in India, Copenhagen, 2003. 7. Bhangya Bhukya, ‘The Subordination of the Sovereigns: Colonialism and its Gond Rajas 1853 -1948’ Modern Asian Studies, Vol. 47.1, January 2013. 8. Sanghamitra Misra, ‘The Nature of Colonial Intervention in the Naga Hills, 1840-80’, Economic and Political Weekly, December 1998. 9. Sanjukta Das Gupta, “Accessing Nature: Agrarian Change, Forest Laws and their Impact on an adivasi Economy in Colonial India” in Conservation & Society, ottobre-dicembre 2009, 7(4). DOI: 10.4103/0972-4923.65170, ISSN: 09724923, pp. 227-238. http://www.conservationandsociety.org/article.asp?issn=09724923;year=2009;volume=7;issue=4;spage=227;epage=238;aulast=Gupta 10. Vinita Damodaran, ‘Famine in a Forest Tract: Ecological Change and the Causes of the 1897 Famine in Chotanagpur, Northern India’, in R.H. Gove, V. Damodaran and S. Sangwan ed. Nature and the Orient, Delhi: OUP, 1998. 11. Kaushik Ghosh, ‘A Market for Aboriginality: Primitivism and Race Classification in the Indentured Labour Market of Colonial India’, in Gautam Bhadra, G. Prakash and S. Tharu ed., Subaltern Studies X: New Delhi,, 1999. 12. Bhukya Bhangiya, Subjugated Nomads: The Lambadas under the Rule of the Nizams, chapter 2 (‘Policing Cattle, Policing Nomads’), Delhi: Orient Blackswan, 2011. 13. Crispin Bates and Alpa Shah, ‘Introduction’, in Savage Attacks: Tribal Insurgency in India, Delhi: Social Science Press, 2014. 14. Biswamoy Pati, ‘Survival as Resistance: Tribals in Colonial Orissa’, in B. Pati ed. Adivasis in Colonial India: Survival, Resistance and Negotiation, Delhi: Orient Blackswan, 2011. 15. David Hardiman, ‘Knowledge of Bhils and their system of Healing’, in B. Pati ed., Adivasis in Colonial India Delhi: Orient Blackswan, 2011. 16. Ajay Skaria, ‘Shades of Wildness: Tribe, Caste and Gender in Western India’, Journal of Asian Studies, vol. 56, no. 3, 1997. 17. Shashank Sinha, ‘Culture of Violence or Violence of Cultures? Adivasis and Witch-hunting in Chotanagpur’, Anglistica 2015. 18. Nitya Rao, ‘Kinship Matters: Women's Land Claims In The Santal Parganas, Jharkhand’, Journal of the Royal Anthropological Institute 2005 19. Nandini Sundar, “Adivasi Politics and State Responses: Historical Processes and Contemporary Concerns”, in S. Das Gupta and R.S. Basu (eds.), Narratives from the Margins: Aspects of Adivasi History in India, Delhi: Primus Books, 2012 20. Felix Padel, ‘Ecocritical Perspectives on Adivasi Destiny. Past Present and Ancient Future’, Anglistica AION 19.1, 2015. 21. Roma Chatterjee, Speaking with Pictures, chapter 3(‘Words and Images: Story-telling in Gond Art’), Delhi 2016 22.Joseph Bara, ‘Seeds of mistrust: tribal and colonial perspectives on education in Chhotanagpur, 1834–c.1850’,History of Education, 34:6, 2005. |
6 | L-OR/17 | 36 | 12 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055512 -
LINGUA E LETTERATURA PERSIANA B
(obiettivi)
Obiettivi generali: approfondimento delle conoscenze linguistiche e letterarie degli studenti attraverso la lettura e l’analisi di testi appartenenti ad epoche e generi diversi, in prosa e in poesia. Obiettivi specifici: alla fine del corso lo studente (1) consolida la sua padronanza (ricezione orale B2, scritta C1; produzione orale B2, scritta A2) della lingua persiana moderna, parlata e scritta; acquisisce una buona conoscenza della lingua classica; acquisisce inoltre nozioni di carattere tecnico: storia della lingua; filologia testuale; metrica e prosodia; (2) sa leggere, comprendere e interpretare i testi classici in prosa e in poesia letti durante il corso; (3) sulla base delle esercitazioni di traduzione svolti in classe e a casa, sa tradurre testi moderni, di carattere letterario e non; (4) ha gli strumenti storico-linguistici e letterari per affrontare - utilizzando gli strumenti adeguati - la lettura e l’interpretazione di testi classici, discutendo con altri i problemi di interpretazione che di volta in volta si presentano; (5) è in grado di proseguire lo studio autonomamente anche in base a istruzioni sull’ideazione di programmi di ricerca.
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ORSATTI PAOLA
(programma)
Storia della letteratura persiana dalle origini all’epoca mongola. Lettura di testi classici in prosa e poesia. Metrica.
Argomento del corso: le origini della letteratura persiana: nascita o rinascita? Scelta antologica di testi in prosa e in poesia letti e tradotti in classe, distribuiti in fotocopia in classe e disponibili in pdf.
(Date degli appelli d'esame)
Alessandro Bausani, La letteratura neopersiana, Roma, Nuova Cultura, 2011 (La Sapienza Orientale – Ristampe): Cap. IV: La poesia lirico-panegiristica, pp. 307-416; Cap. VI: Il masnavi, pp. 579-741; Cap. VII: La prosa, pp. 779-835. (I capp. I e III devono già essere stati studiati) |
12 | L-OR/15 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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10589271 -
STORIA DELLA LINGUA PERSIANA
(obiettivi)
Obiettivi generali: presentazione della storia della lingua persiana e dei diversi tipi di documenti. Obiettivi specifici: alla fine del corso lo studente (1) acquisisce un panorama della storia della lingua persiana e dei principali cambiamenti grammaticali che la caratterizzano; (2) sa riconoscere i principali fattori di variabilità linguistica (cronologica, geografica, stilistica) all’interno dei vari testi; (3) grazie alle esercitazioni in classe è in grado di affrontare diversi tipi di testi, anche di carattere tecnico, sulla base della conoscenza della relativa bibliografia e delle nozioni apprese in classe; (4) sa discutere e interpretare le caratteristiche di un testo antico o moderno di carattere tecnico; (5) è in grado di proseguire lo studio autonomamente anche in base a istruzioni sull’ideazione di programmi di ricerca.
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ORSATTI PAOLA
(programma)
Nozioni generali di storia della lingua persiana. Il persiano burocratico e commerciale.
Orsatti, Paola (2007b). Appunti per una storia della lingua neopersiana, Vol. 1: Parte generale; fonologia; la più antica documentazione, Roma: Nuova Cultura.
(Date degli appelli d'esame)
Mauro Maggi and Paola Orsatti, ‘From Old to New Persian’, in Oxford handbook of Persian linguistics, ed. by Anousha Sedighi and Pouneh Shabani-Jadidi. Oxford: Oxford University Press, 2018. G.G. Nadzhafov, Persidskij jazyk. Kommercheskaia korrespondencija i dokumentacija. Moskva 2001. |
6 | L-OR/15 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055418 -
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE B
(obiettivi)
Il corso è dedicato all’approfondimento di tematiche specifiche nell’ambito dell’archeologia e della storia dell’arte del Subcontinente Indiano e dell’Asia Centrale. Alle questioni di ordine metodologico (storia della ricerca e criteri di analisi e di interpretazione applicati alla tematica prescelta) sarà conferito particolare risalto, allo scopo di potenziare negli studenti la comprensione delle dinamiche del dibattito scientifico e le capacità di valutazione critica.
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LO MUZIO CIRO
(programma)
Archeologia del nomadismo: le steppe euroasiatiche dall'età del Bronzo al periodo mongolo.
La bibliografia sarà fornita con congruo anticipo dall'inizio del corso.
(Date degli appelli d'esame)
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6 | L-OR/16 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055398 -
ISLAMISTICA
(obiettivi)
Conoscenze
Il corso mira a trasmettere allo studente una conoscenza diretta dei contenuti e degli stilemi di testi rappresentativi della tradizione intellettuale islamica classica attraverso l’approccio diretto alle fonti, in parte in lingua originale, in parte in traduzione. Esso si propone altresì di far comprendere le caratteristiche e i modi di funzionamento di alcuni strumenti di ricerca propri dell’islamistica. Capacità: Il corso si prefigge di coltivare nello studente le seguenti capacità: - sapersi servire di alcuni strumenti di lavoro, cartacei e digitali, frutto dell’erudizione arabo-islamica classica o dell’orientalismo scientifico: concordanze del Corano e dei hadîth, opere enciclopediche specializzate, annuari bibliografici, repertori di autori e opere, dizionari biografici, repertori prosopografici, etc. - saper trattare criticamente questioni aperte di storiografia religiosa, sull’esempio delle questioni proposte durante il corso. - saper riconoscere i caratteri contenutistici e stilistici propri di testi rappresentativi di diverse scienze religiose e profane dell’Islam classico (teologia, filosofia, diritto, sufismo, esegesi coranica…) e saper identificare le rispettive componenti all’interno di testi a carattere composito. - saper presentare criticamente e discutere un testo religioso islamico classico di fronte a un uditorio (nella fattispecie la classe) secondo precise consegne, a partire da una traduzione e da brevi passi in lingua originale. - saper leggere, comprendere e analizzare testi religiosi classici in lingua araba (o, per chi non ha mai studiato l’arabo, nella lingua orientale del proprio curriculum). L’obiettivo è, in questo caso, consentire allo studente di acquisire almeno un primo livello di familiarità, a partire da esempi preparati sotto la guida del docente, e soprattutto superare quel complesso e quell’impressione di “linguaggio cifrato” che questo genere di testi solitamente suscita anche presso gli studenti più ferrati e motivati. - Sapersi servire in maniera appropriata di ulteriori elementi della terminologia tecnica propria degli studi storico-religiosi, e in particolare dell’islamistica, rispetto a quelli già acquisiti durante il corso di laurea triennale, inclusa la terminologia in lingua araba, senza mai trascurare una più generale cura della proprietà di linguaggio, dal punto di vista sia lessicale che sintattico. - Saper proseguire lo studio e in forma autonoma (e sentirsi motivato a farlo) a un livello propedeutico alla ricerca scientifica, sia attraverso l’insieme delle risorse bibliografiche illustrate dal docente, sia a partire dall’illustrazione, nel corso delle lezioni, di alcuni esempi di questioni storico-religiose aperte.
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ZAPPA FRANCESCO
(programma)
Il corso è concepito come un’iniziazione allo studio scientifico del pensiero islamico classico attraverso l’approccio diretto alle fonti, nonché come un addestramento all’uso di alcuni strumenti di ricerca propri dell’islamistica. L’impostazione sarà, pertanto, di tipo seminariale.
Un primo ciclo di lezioni (8h circa) sarà dedicato all’illustrazione pratica di alcuni strumenti di lavoro, cartacei e digitali, frutto dell’erudizione arabo-islamica classica o dell’orientalismo scientifico: concordanze del Corano e dei hadîth, opere enciclopediche specializzate, annuari bibliografici, repertori di autori e opere, dizionari biografici, repertori prosopografici, etc. Gli studenti verranno guidati al loro uso a partire da problemi concreti, del tipo: come riconoscere e identificare una citazione coranica? Come identificare un personaggio citato in una fonte? Etc. Il resto del corso esplorerà la tradizione intellettuale islamica classica prendendo come esempio la personalità e l’opera di uno dei suoi esponenti più enciclopedici e più influenti, Abû Hâmid al-Ghazzâlî (o al-Ghazâlî) (1058-1111). Dopo un primo inquadramento del contesto storico, della vita e dell’opera di questo illustre pensatore, l’essenziale del corso sarà dedicato alla lettura, alla traduzione e all’analisi del testo originale arabo della sua pretesa autobiografia, al-Munqidh min al-dalâl (“Quello che salva dall’errore”), un breve trattato in cui al-Ghazzâlî ripercorre il suo itinerario, presentato come esemplare, attraverso le principali discipline e correnti di pensiero del suo tempo, un percorso al contempo intellettuale e spirituale intrapreso alla ricerca del fondamento della certezza nella fede. Nella seconda metà del semestre, questa lettura sarà intervallata da alcune presentazioni orali di altre opere del medesimo autore (tratte per lo più dal suo opus magnum in 40 tomi Ihyâ’ ‘ulûm al-dîn o “Vivificazione dei saperi religiosi”), che verranno compiute a turno da ogni studente all’insieme della classe a partire da traduzioni in italiano o in altre lingue occidentali, oltre che da brevi passi in lingua originale (arabo o persiano), secondo precise consegne che saranno fornite durante il corso. Tale impostazione mira a restituire al meglio l’enciclopedismo e l’ambizione unitaria del disegno ghazzaliano di riforma dei saperi religiosi, fornendo al contempo agli studenti l’occasione di familiarizzarsi con i linguaggi e le problematiche di diverse discipline e correnti di pensiero dell’Islam classico (teologia, filosofia, diritto, mistica, esoterismo sciita...). Un altro filo conduttore del corso sarà inoltre la costruzione del personaggio al-Ghazzâlî e della sua autorità, particolarmente visibile attraverso testi come la sua pretesa autobiografia o la sua più programmatica enciclopedia delle scienze religiose Ihyâ’ ‘ulûm al-dîn. Per gli studenti frequentanti:
(Date degli appelli d'esame)
Appunti delle lezioni (presi dallo studente). Chi perdesse qualche lezione avrà cura di procurarsi i relativi appunti presso i colleghi. Chi ne perdesse più di un terzo farà meglio a preparare il programma per non frequentanti. Fonti primarie (testi di al-Ghazzali): 1. al-Ghazâlî, Al-Munqid min adalâl [sic] (erreur et délivrance). Traduction française [e testo originale arabo] avec introduction et notes par Farid Jabre, Beyrouth : Commission Libanaise pour la traduction des chefs-d’œuvre, 1969. Disponibile integralmente e gratuitamente in rete, libero da diritti, presso i seguenti collegamenti ipertestuali: http://www.ghazali.org/books/munqhid-french.pdf ; https://archive.org/stream/almunqidminadala00ghaz#page/n9/mode/2up . Edizione di riferimento per il testo arabo; è necessario preparare solo le pagine spiegate in classe. 2. al-Ghazâlî, Le luci della Sapienza, a cura di Massimo Campanini, Milano: Mondadori, 2012 (oppure Milano: SE, 2017). Traduzione italiana del precedente, nonché di un altro trattato; è necessario preparare solo la prima parte, intitolata “Il libro che preserva dall’errore”, che va studiata integralmente; in alternativa, si può scegliere un’altra traduzione, in qualsiasi lingua, scaricandola gratuitamente dal seguente collegamento ipertestuale: http://ghazali.org/site/oeuvre-s.htm 3. Una lista ragionata di altre opere di al-Ghazzâlî e delle relative edizioni e traduzioni, tra le quali ciascuno studente dovrà scegliere un testo da presentare alla classe, verrà fornita durante il corso e resa disponibile, insieme ad altri supporti didattici, sulla piattaforma di e-learning. Tale lista sarà accompagnata dalle consegne per la preparazione delle presentazioni orali. Letteratura scientifica: 1. Una monografia su al-Ghazzali, a scelta tra le seguenti: - Henri LAOUST, La politique de Gazâlî, Paris: Geuthner, 1970, 1ère partie (pp. 1-187) (consigliata a chi legge il francese: più chiara e più in linea con l'approccio proposto). Disponibile integralmente e gratuitamente in rete, libera da diritti, presso il seguente collegamento ipertestuale: www.ghazali.org/books/laoust.pdf - William Montgomery WATT, Muslim Intellectual: A Study of al-Ghazâlî, Edinburgh: Edinburgh University Press, 1963. Disponibile integralmente e gratuitamente in rete, libera da diritti, presso il seguente collegamento ipertestuale: http://www.ghazali.org/books/watt.pdf 2. Vincenzo M. POGGI, S. J., Un classico della spiritualità musulmana: saggio monografico sul Munqid di al-Gazâlî, Roma: Libreria dell'Università Gregoriana, 1967, pp. ix-xii, 3-36, 137-248 (il testo, essendo ormai pressoché irreperibile, sarà fornito dal docente in pdf) - Ulteriori supporti didattici verranno forniti durante il corso e resi disponibili gratuitamente tramite la piattaforma e-learning, nel rispetto delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Per eventuali integrazioni e aggiornamenti della bibliografia, si invita a far riferimento alla bacheca elettronica del docente: http://francescozappa.site.uniroma1.it/insegnamenti Per gli studenti non frequentanti: Chi non può frequentare dovrà prendere contatto con il docente con largo anticipo rispetto all’appello d’esame per concordare (e sottoporgli) un elaborato scritto sostitutivo delle prove in itinere previste per gli studenti frequentanti. Dovrà inoltre studiare, oltre ai testi in programma per gli studenti frequentanti, il seguente testo: Massimo CAMPANINI, “Introduzione”, in al-Ghazâlî, Le perle del Corano, a cura di Massimo Campanini, Milano, Rizzoli, V ed. riveduta, 2016, pp. 5-56 Nota per la preparazione del programma d’esame: I supporti didattici caricati nella piattaforma e-learning saranno suddivisi in sezioni tematiche. Si consiglia soprattutto agli studenti non frequentanti di cominciare dalla lettura di una monografia sull’autore, per poi passare alla lettura del Munqidh (testo arabo e traduzione) accompagnandola con il testo di Poggi. La presentazione di un’opera di al-Ghazzali (che per i non frequentanti prenderà la forma di elaborato scritto) andrà preparata solo in un secondo momento, dopo aver letto attentamente le consegne. Ulteriori consigli potranno essere forniti di persona dal docente. |
6 | L-OR/10 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055615 -
FILOLOGIA IRANICA B
(obiettivi)
Obiettivi generali: approfondimento delle conoscenze sulla storia delle lingue iraniche e sui testi prodotti in queste lingue. Obiettivi specifici: al completamento del corso lo studente (1) conosce le linee generali di sviluppo delle lingue iraniche e la loro documentazione; (2) sa collocare singoli fenomeni nel più ampio quadro della storia linguistica iranica; (3) sa affrontare testi in lingue iraniche e la letteratura secondaria relativa in base alle nozioni apprese a lezione; (4) sa presentare oralmente e per iscritto argomenti di linguistica storica e filologia iranica anche in base a opportune esercitazioni; (5) è in grado di proseguire lo studio autonomamente anche in base a istruzioni sull’ideazione di programmi di ricerca.
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MAGGI MAURO
(programma)
Ampliamento delle conoscenze di linguistica storica e filologia iranica sulla base di una specifica lingua iranica (khotanese recente nel 2019-2020) confrontata con le altre lingue iraniche con presentazione della posizione linguistica, della grammatica e della letteratura con lettura di testi (Libro di Vimalakirti nel 2019-2020).
(1) M. Maggi, The Book of Vimalakīrti: a Khotanese catechism of Mahāyāna Buddhism, in preparazione.
(Date degli appelli d'esame)
(2) R. E. Emmerick, An introduction to Khotanese, ed. M. Maggi, J. S. Sheldon, and N. Sims-Williams, Wiesbaden, Reichert, in preparazione. (3) Altri testi khotanesi in fotocopia. |
6 | L-OR/14 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055512 -
LINGUA E LETTERATURA PERSIANA B
(obiettivi)
Obiettivi generali: approfondimento delle conoscenze linguistiche e letterarie degli studenti attraverso la lettura e l’analisi di testi appartenenti ad epoche e generi diversi, in prosa e in poesia. Obiettivi specifici: alla fine del corso lo studente (1) consolida la sua padronanza (ricezione orale B2, scritta C1; produzione orale B2, scritta A2) della lingua persiana moderna, parlata e scritta; acquisisce una buona conoscenza della lingua classica; acquisisce inoltre nozioni di carattere tecnico: storia della lingua; filologia testuale; metrica e prosodia; (2) sa leggere, comprendere e interpretare i testi classici in prosa e in poesia letti durante il corso; (3) sulla base delle esercitazioni di traduzione svolti in classe e a casa, sa tradurre testi moderni, di carattere letterario e non; (4) ha gli strumenti storico-linguistici e letterari per affrontare - utilizzando gli strumenti adeguati - la lettura e l’interpretazione di testi classici, discutendo con altri i problemi di interpretazione che di volta in volta si presentano; (5) è in grado di proseguire lo studio autonomamente anche in base a istruzioni sull’ideazione di programmi di ricerca.
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ORSATTI PAOLA
(programma)
Storia della letteratura persiana dalle origini all’epoca mongola. Lettura di testi classici in prosa e poesia. Metrica.
Argomento del corso: le origini della letteratura persiana: nascita o rinascita? Scelta antologica di testi in prosa e in poesia letti e tradotti in classe, distribuiti in fotocopia in classe e disponibili in pdf.
(Date degli appelli d'esame)
Alessandro Bausani, La letteratura neopersiana, Roma, Nuova Cultura, 2011 (La Sapienza Orientale – Ristampe): Cap. IV: La poesia lirico-panegiristica, pp. 307-416; Cap. VI: Il masnavi, pp. 579-741; Cap. VII: La prosa, pp. 779-835. (I capp. I e III devono già essere stati studiati) |
12 | L-OR/15 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055514 -
LINGUA E LETTERATURA SANSCRITA B
(obiettivi)
Obiettivo principale: Le scienze del testo nello studio dell’India premoderna: il percorso dal manoscritto al testo critico. Il caso dell’Ātmasaptati di Vāmanadatta (X sec. CE).
Obiettivo specifico (conoscenza): Definizione dei criteri generali della critica testuale in contesto indiano e loro applicazione al testo in questione. Introduzione alla paleografia indiana. La paleografia della scrittura kashmira śāradā. La scuola viṣṇuita del Pañcarātra. Edizione critica e traduzione dei vv. 20-60 dell'Ātmasaptati di Vāmanadatta (precedentemente noto come II capitolo del Saṃvitprakāśa). Obiettivo generale (abilità): Alla fine del corso lo studente avrà migliorato considerevolmente la sua conoscenza del sanscrito, sarà in grado di leggere testi di media difficoltà, avrà preso confidenza col linguaggio tecnico dello Śāstra e con lo stile dei commenti. Ciò lo aiuterà nell’utilizzo nei suoi specifici studi delle fonti sanscrite di media complessità. Lo studio della paleografia gli aprirà le porte al lavoro sulle fonti manoscritte, che in India sono incredibilmente ricche e in buona parte ancora inedite.
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TORELLA RAFFAELE
(programma)
I temi che saranno trattati nel corso sono:
a) Definizione dei criteri generali della critica testuale in contesto indiano (6 ore) b) Breve Introduzione alla paleografia indiana (6 ore) c) La paleografia della scrittura kashmira śāradā (4 ore). d) Edizione critica e traduzione dei vv. 50-80 dell'Ātmasaptati di Vāmanadatta (precedentemente noto come Capitolo II del Saṃvitprakāśa) sulla base dei tre manoscritti pervenuti (due in caratteri śāradā, uno in kāśmīri devanāgari. La figura e l’opera di Vāmanadatta e valutazione della sua posizione dottrinale in relazione al Pañcarātra Viṣṇuita e allo Śivaismo non-duale (resto del corso) Torella, R. “A Vaiṣṇava Paramādvaita in X c. Kashmir? The work of Vāmanadatta”, in E. Franco, I. Ratié (eds.) Around Abhinavagupta: Aspects of the intellectual history of Kashmir from the ninth to the eleventh century, Leipziger Studien zu Kultur und Geschichte Süd- und Zentralasiens, Band 6, Leipzig 2016, pp. 427-450.
(Date degli appelli d'esame)
Torella, R. "On Vāmanadatta". In: P-S. Filliozat, C.P. Bhatta, S.P. Narang (Eds.), Pandit N.R. Bhatt Felicitation Volume, Motilal Banarsidass, Delhi 1994, pp. 481-498. |
12 | L-OR/18 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055440 -
SOCIETY AND CULTURE IN INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso si propone di problematizzare le trasformazioni sociali in India e offrire elementi di conoscenza relative ai ruoli sociali costruiti, modificati, trasformati e conservati dal XIX sec. ai giorni nostri. Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente: Conosce in maniera adeguata il quadro storico pertinente e comprende le dinamiche di continuità e cambiamento affermatesi nei processi storici all’interno di uno specifico contesto. Possiede capacità specificamente attinenti alla disciplina della Storia: ad es., esporre in maniera articolata un argomento centrale; identificare fonti primarie e secondarie; mettere a punto una bibliografia; padroneggiare le tecniche di citazione. È in grado di identificare e interpretare diverse analisi e opere storiografiche. Sa applicare alla scrittura le capacità storiografiche acquisite.
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DAS GUPTA SANJUKTA
(programma)
Temi di storia degli Adivasi nell'India coloniale e post-coloniale
Il corso affronta le trasformazioni socio-economiche e politiche che hanno investito le comunità adivasi (o tribali) nell'India coloniale e post-coloniale, soffermandosi sulle loro variegate esperienze storiche, culturali e del vissuto contemporaneo. Le lezioni avranno per argomento: 1. Significati, rappresentazioni e categorizzazioni: le fonti della storia degli adivasi 2. Le trasformazioni sociali ed economiche nel periodo coloniale 3. Cambiamenti politici e loro impatto sulla storia degli adivasi 4. Le questioni di genere nella storia degli adivasi 5. Sviluppo, evacuazione e migrazione 6. Cultura e religione 1. S. Dasgupta, ‘Indigenous pasts and the politics of belonging’, in S. Dasgupta and D. Rycroft ed. The Politics of Belonging in India: Becoming Adivasi, London: Routledge, 2011
(Date degli appelli d'esame)
2. Sanjukta Das Gupta, ‘Introduction’, in Sanjukta Das Gupta and R.S. Basu ed. Narratives from the Margins, Delhi: Primus, 2019 3. Virginius Xaxa, ‘Formation of Adivasi/Indigenous People’s Identity in India’, in M. Radhakrishnan ed. First Citizens: Studies on Adivasis, Tribals and Indigenous Peoples in India, Delhi: OUP, 2016 4. Meena Radhakrishnan, ‘Colonial Construction of a Criminal Tribe’, Economic and Political Weekly, Vol. 35, Issue No. 28-29, 08 Jul, 2000. 5. Satadru Sen, ‘Race, Aboriginality and the Adivasi: Some Implications for the Andaman Islanders’, in Frank Heidemann et al ed., Manifestations of History, Primus 2016. 6. Romila Thapar and Majid Siddiqi, ‘Chotanagpur: The Pre-Colonial and Colonial Situation’, in R.D. Munda and S. Bosu Mullick ed., The Jharkhand Movement: Indigenous People’s Struggle for Autonomy in India, Copenhagen, 2003. 7. Bhangya Bhukya, ‘The Subordination of the Sovereigns: Colonialism and its Gond Rajas 1853 -1948’ Modern Asian Studies, Vol. 47.1, January 2013. 8. Sanghamitra Misra, ‘The Nature of Colonial Intervention in the Naga Hills, 1840-80’, Economic and Political Weekly, December 1998. 9. Sanjukta Das Gupta, “Accessing Nature: Agrarian Change, Forest Laws and their Impact on an adivasi Economy in Colonial India” in Conservation & Society, ottobre-dicembre 2009, 7(4). DOI: 10.4103/0972-4923.65170, ISSN: 09724923, pp. 227-238. http://www.conservationandsociety.org/article.asp?issn=09724923;year=2009;volume=7;issue=4;spage=227;epage=238;aulast=Gupta 10. Vinita Damodaran, ‘Famine in a Forest Tract: Ecological Change and the Causes of the 1897 Famine in Chotanagpur, Northern India’, in R.H. Gove, V. Damodaran and S. Sangwan ed. Nature and the Orient, Delhi: OUP, 1998. 11. Kaushik Ghosh, ‘A Market for Aboriginality: Primitivism and Race Classification in the Indentured Labour Market of Colonial India’, in Gautam Bhadra, G. Prakash and S. Tharu ed., Subaltern Studies X: New Delhi,, 1999. 12. Bhukya Bhangiya, Subjugated Nomads: The Lambadas under the Rule of the Nizams, chapter 2 (‘Policing Cattle, Policing Nomads’), Delhi: Orient Blackswan, 2011. 13. Crispin Bates and Alpa Shah, ‘Introduction’, in Savage Attacks: Tribal Insurgency in India, Delhi: Social Science Press, 2014. 14. Biswamoy Pati, ‘Survival as Resistance: Tribals in Colonial Orissa’, in B. Pati ed. Adivasis in Colonial India: Survival, Resistance and Negotiation, Delhi: Orient Blackswan, 2011. 15. David Hardiman, ‘Knowledge of Bhils and their system of Healing’, in B. Pati ed., Adivasis in Colonial India Delhi: Orient Blackswan, 2011. 16. Ajay Skaria, ‘Shades of Wildness: Tribe, Caste and Gender in Western India’, Journal of Asian Studies, vol. 56, no. 3, 1997. 17. Shashank Sinha, ‘Culture of Violence or Violence of Cultures? Adivasis and Witch-hunting in Chotanagpur’, Anglistica 2015. 18. Nitya Rao, ‘Kinship Matters: Women's Land Claims In The Santal Parganas, Jharkhand’, Journal of the Royal Anthropological Institute 2005 19. Nandini Sundar, “Adivasi Politics and State Responses: Historical Processes and Contemporary Concerns”, in S. Das Gupta and R.S. Basu (eds.), Narratives from the Margins: Aspects of Adivasi History in India, Delhi: Primus Books, 2012 20. Felix Padel, ‘Ecocritical Perspectives on Adivasi Destiny. Past Present and Ancient Future’, Anglistica AION 19.1, 2015. 21. Roma Chatterjee, Speaking with Pictures, chapter 3(‘Words and Images: Story-telling in Gond Art’), Delhi 2016 22.Joseph Bara, ‘Seeds of mistrust: tribal and colonial perspectives on education in Chhotanagpur, 1834–c.1850’,History of Education, 34:6, 2005. |
6 | L-OR/17 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055465 -
NARRATIVES OF MODERNITY IN COLONIAL AND POSTCOLONIAL INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso prende in esame il confronto dell’India con la modernità attraverso un’analisi di prodotti artistici e diversi generi letterari. Obiettivi specifici Al termine del corso lo student: Sa ricondurre i mutamenti politici dell’India moderna a quelli culturali mediante lo studio dei contesti storici e letterari. È in grado di affrontare aspetti chiave della teoria post-coloniale. Possiede un avanzato livello di riflessione critica, lettura e abilità di scrittura grazie a esercitazioni di lettura e scrittura.
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DAS GUPTA SANJUKTA
(programma)
Autobiografie, biografie e storia.
La narrativa biografica costituisce un’importante documento storico. Essa getta luce sullo spirito sociale e culturale di un’epoca, pur senza rappresentare ‘verità’ oggettive. Il corso si concentra sul Bengala e i testi femminili nell’India coloniale e post-coloniale, e propone una riflessione sul modo in cui il testo biografico può venire utilizzato nella ricostruzione storica. Recommended readings:
(Date degli appelli d'esame)
1. David Arnold and Stuart Blackburn, ‘Introduction: life Histories in India’, in David Arnold and Stuart Blackburn ed., Telling Lives in India: Biography, Autobiography and History. Delhi: Permanent Black, 2004, pp. 1-28. 2. Vijaya Ramaswamy, ‘Introduction’, in Vijaya Ramaswamy and Yogesh Sharma ed., Biography as History: Indian Perspectives. New Delhi: Orient Blackswan, 2008. 3. Anshu Malhotra and Siobhan Lambert-Hurley of the Self: Gender, Performance, and Autobiography in South Asia, Introduction 4. Monika Browarczyk, Narrating Lives, Narrating Selves: Women’s Autobiographies in Hindi 5. Robert I. Rotberg, ‘Biography and Historiography: Mutual Evidentiary and Interdisciplinary Considerations’, The Journal of Interdisciplinary History, Vol. 40, No. 3, Biography and History: Inextricably Interwoven (Winter 2010), pp. 305-324 6. Mark Freeman, ‘Telling Stories: Memory and Narrative’. 7. Brian Hatcher , ‘Sanskrit Pandits Recall Their Youth: Two Autobiographies from Nineteenth-century Bengal’, Journal of the American Oriental Society, vol. 121:4, 2001, pp. 580–92. 8. Judith M. Brown, ‘"Life Histories" and the History of Modern South Asia’, The American Historical Review, Vol. 114, No. 3 (Jun., 2009), pp. 587-595 9. Amiya P. Sen, ‘Between History and Hagiography: Vivekananda’s Ramakrishna’, in Vijaya Ramaswamy and Yogesh Sharma ed.,Biography as History: Indian Perspectives. New Delhi: Orient Blackswan, 2008. 10. R.C. Dutt, Three Years in Europe 1868 to 1871 11. Meenakshi Mukherjee, ‘A Voyage to an Unknown Future’ in An Indian for All Seasons: The Many Lives of R.C. Dutt, Penguin Books, 2009. 12. Antoinette Burton, ‘Memory Becomes Her: Women, Feminist History, and the Archive’, in Dwelling in the Archive: Women Writing House, Home, and History in Late Colonial India, Oxford University Press, 2003, pp. 3-31. 13. Jeanne Openshaw, Writing the Self, Delhi, Delhi: OUP, 2010 14. Manoranjan Byapari, Interrogating My Chandal Life: An Autobiography of a Dalit. 15. Baby Haldar, A Life Less Ordinary 16. Swapna Banerjee, ‘Baby Haldar’s A Life Less Ordinary: A Transition from India’s Colonial Past’ in Victoria Haskins and Claire Lowrie ed. Colonisation and Domestic Service: Historical and Contemporary Perspectives, New York and London: Routledge, 2015. Further Readings: 1. Tapan Raychaudhuri, ‘Transformation of Indian Sensibilities: the West as Catalyst’, in Perceptions, Emotions, Sensibilities: Essays on India’s Colonial and Postcolonial Experiences, Delhi: OUP, 1999. 2. Ashis Nandy, The Intimate Enemy: Loss and Recovery of Self Under Colonialism, Delhi: OUP, 1983 3. Gayatri Chakravarti Spivak, ‘Can the Subaltern Speak? |
6 | L-OR/19 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055418 -
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE B
(obiettivi)
Il corso è dedicato all’approfondimento di tematiche specifiche nell’ambito dell’archeologia e della storia dell’arte del Subcontinente Indiano e dell’Asia Centrale. Alle questioni di ordine metodologico (storia della ricerca e criteri di analisi e di interpretazione applicati alla tematica prescelta) sarà conferito particolare risalto, allo scopo di potenziare negli studenti la comprensione delle dinamiche del dibattito scientifico e le capacità di valutazione critica.
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LO MUZIO CIRO
(programma)
Archeologia del nomadismo: le steppe euroasiatiche dall'età del Bronzo al periodo mongolo.
La bibliografia sarà fornita con congruo anticipo dall'inizio del corso.
(Date degli appelli d'esame)
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6 | L-OR/16 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055470 -
RELIGIONI E FILOSOFIE DELL'INDIA A
(obiettivi)
Obiettivo generale
Obiettivo generale dell’insegnamento è l’acquisizione di un quadro generale della storia dei rapporti tra pensiero indiano e pensiero occidentale. La competenza a riguardo del suddetto quadro sarà raggiunta principalmente attraverso lezioni di tipo frontale, nel corso delle quali sarà lasciato ampio spazio alla discussione, grazie alla quale gli studenti potranno porre a confronto le categorie concettuali del pensiero di tradizione occidentale, già in loro possesso, con quelle del pensiero indiano, allo scopo di evidenziare sia gli elementi consonanti sia gli elementi di alterità, e dunque arrivare a una migliore comprensione dell’evoluzione del rapporto tra i due ambiti. La padronanza della storia di tale interazione, ossia la competenza fondamentale che gli studenti dovranno aver sviluppato alla fine del ciclo di lezioni, potrà essere rafforzata dagli insegnamenti di Lingua e letteratura sanscrita e Indologia. La prospettiva storica, poi, potrà essere ulteriormente precisata grazie all’insegnamento di Society and culture in India, così da porre in rilievo come le interazioni filosofiche siano collegate a quelle storiche. Obiettivi specifici Saranno in grado di superare l’esame gli studenti che: • abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione dei principali snodi dei rapporti tra pensiero indiano e pensiero di tradizione greco-occidentale e siano a un livello che consenta loro di elaborare idee originali su aree di tali rapporti ancora non pienamente esplorate; • siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da intendere criticamente un testo filosofico che tratti aspetti del pensiero o delle religioni indiane, possedendo competenze adeguate a situarlo storicamente; • abbiano la capacità di raccogliere e interpretare, formulando schede di lettura o brevi relazioni, i dati ritenuti utili a sintetizzare il contenuto di una fonte primaria, indiana od occidentale; • sappiano comunicare, redigendo brevi relazioni da leggere e discutere con il docente e gli altri studenti, informazioni, idee, problemi e soluzioni relative alle principali tematiche che hanno caratterizzato i rapporti tra l’ambito intellettuale indiano e quello occidentale; • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per approfondire la conoscenza di specifiche aree dei contatti tra pensiero indiano e occidentale in prospettiva storica.
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LO TURCO BRUNO
(programma)
Il corso fornisce un'ampia introduzione alla storia del confronto tra il pensiero dell'India e il pensiero della tradizione greco-occidentale, con particolare riferimento all'antichità classica. In particolare prenderà in esame i (presunti) rapporti tra il pensiero indiano e la filosofia greca.
Primo nucleo didattico (24 ore) – La Grecia e l'India = 12 unità didattiche 1. La Persia tra India e Occidente. 2. L'India, il prodigioso, l'esotico. 3. Alessandro in India. 4. Gli storici e i filosofi di Alessandro. 5. I gimnosofisti nelle fonti classiche. 6. Le fonti classiche e le dottrine eterodosse indiane. 7. L'India di Megastene. 8. Pitagora in India? Il complesso orfico. 9. L'India i regni ellenistici. 10. Gli Sciti e lo sciamanesimo in Grecia e in India. 11. Gli Sciti e il buddhismo. 12. Socrate, Platone e l'India. Secondo nucleo didattico (24 ore) – La cultura greco-romana e l'India = 12 unità didattiche 1. Gli indogreci. 2. L'arte del Gandhāra. 3. L'India, il culto del sole, il mito della fenice. 4. L'India di Strabone. 5. L'india di Arriano. 6. L'India di Luciano di Samosata. 7. La morte di Peregrino. 8. L'India di Filostrato: Apollonio di Tiana. 9. Il Commonitorium Palladii. 10. S. Tommaso: un apostolo in India. 11. Il Romanzo di Alessandro. 12. La Storia di Barlaam e Iosafat. 1. W. Halbfass, India and Europe, Albany, SUNY, 1988.
(Date degli appelli d'esame)
2. K. Karttunen, India in early Greek literature, Helsinki, Finnish Oriental Society, 1989. 3. K. Karttunen, India and the Hellenistic world, Helsinki, Finnish Oriental Society, 1997. Per eventuali aggiornamenti e integrazioni della bibliografia, si prega di far riferimento alle bacheche del docente: http://www.lettere.uniroma1.it/users/bruno-loturco https://sites.google.com/a/uniroma1.it/brunoloturco/insegnamenti |
6 | L-OR/17 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1027001 -
INDOLOGIA A
(obiettivi)
L’insegnamento si pone come obiettivo generale quello di far acquisire agli studenti un quadro il più possibile completo della letteratura e della storia dell’India dall’antichità fino al principio dell’epoca coloniale. Tale scopo sarà raggiunto principalmente a mezzo di lezioni frontali, nel corso delle quali saranno aperti ampi spazi di discussione, e gli studenti saranno incoraggiati a porre a confronto i testi che via via saranno loro sottoposti con i contesti nei quali tali testi sono stati prodotti. In tal modo, si intende evidenziare la specificità della produzione filosofico-letteraria indiana caratterizzata da una molteplicità di lingue e correnti, e, al contempo, ripercorrere la storia della sua ricezione in Occidente trascorrendo da una prospettiva all’altra e lumeggiando le reciproche influenze. Una conoscenza critica della storia della letteratura indiana antica è la competenza fondamentale che ci si propone di trasmettere agli studenti in questo ciclo di lezioni. Questa potrà essere più facilmente raggiunta grazie alla scelta dell’insegnamento di Lingua e letteratura sanscrita necessario per accostare i testi. La prospettiva storica e filosofica, poi, è ulteriormente precisata dagli insegnamenti di Storia dell’India e di Religioni e filosofie dell’India.
Obiettivi specifici Saranno in grado di superare l’esame gli studenti che: • abbiano dimostrato conoscenza e capacità di comprensione delle principali opere letterarie dell’India classica, dal kāvya agli śāstra, e siano a un livello che permetta loro di accostare le fonti primarie e di inquadrarle nel contesto storico; • siano in grado di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da analizzare e interpretare criticamente un testo in traduzione o, solo per gli studenti di letteratura sanscrita, in lingua originale, e possiedano competenze adeguate per ricostruirne la storia della produzione e successiva ricezione nelle diverse epoche e contesti; • abbiano sviluppato la capacità di analisi critica, che permetta loro di formulare il commento ai testi proposti (in originale o in traduzione), studiandone la forma in relazione al contenuto; • sappiano comunicare, a mezzo di relazioni, commenti, traduzioni ragionate i principali modelli filosofici e stilistici che caratterizzano la produzione letteraria indiana antica; • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono necessarie per acquisire una profonda conoscenza della letteratura indiana antica in prospettiva storica. |
6 | L-OR/18 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055514 -
LINGUA E LETTERATURA SANSCRITA B
(obiettivi)
Obiettivo principale: Le scienze del testo nello studio dell’India premoderna: il percorso dal manoscritto al testo critico. Il caso dell’Ātmasaptati di Vāmanadatta (X sec. CE).
Obiettivo specifico (conoscenza): Definizione dei criteri generali della critica testuale in contesto indiano e loro applicazione al testo in questione. Introduzione alla paleografia indiana. La paleografia della scrittura kashmira śāradā. La scuola viṣṇuita del Pañcarātra. Edizione critica e traduzione dei vv. 20-60 dell'Ātmasaptati di Vāmanadatta (precedentemente noto come II capitolo del Saṃvitprakāśa). Obiettivo generale (abilità): Alla fine del corso lo studente avrà migliorato considerevolmente la sua conoscenza del sanscrito, sarà in grado di leggere testi di media difficoltà, avrà preso confidenza col linguaggio tecnico dello Śāstra e con lo stile dei commenti. Ciò lo aiuterà nell’utilizzo nei suoi specifici studi delle fonti sanscrite di media complessità. Lo studio della paleografia gli aprirà le porte al lavoro sulle fonti manoscritte, che in India sono incredibilmente ricche e in buona parte ancora inedite. Ancora più in generale (un suggerimento per i sagaci Dublinesi?), l’acquisita conoscenza del sanscrito renderà la vita dello studente significativamente più felice.
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TORELLA RAFFAELE
(programma)
I temi che saranno trattati nel corso sono:
a) Definizione dei criteri generali della critica testuale in contesto indiano (6 ore) b) Breve Introduzione alla paleografia indiana (6 ore) c) La paleografia della scrittura kashmira śāradā (4 ore). d) Edizione critica e traduzione dei vv. 50-80 dell'Ātmasaptati di Vāmanadatta (precedentemente noto come Capitolo II del Saṃvitprakāśa) sulla base dei tre manoscritti pervenuti (due in caratteri śāradā, uno in kāśmīri devanāgari. La figura e l’opera di Vāmanadatta e valutazione della sua posizione dottrinale in relazione al Pañcarātra Viṣṇuita e allo Śivaismo non-duale (resto del corso) Torella, R. “A Vaiṣṇava Paramādvaita in X c. Kashmir? The work of Vāmanadatta”, in E. Franco, I. Ratié (eds.) Around Abhinavagupta: Aspects of the intellectual history of Kashmir from the ninth to the eleventh century, Leipziger Studien zu Kultur und Geschichte Süd- und Zentralasiens, Band 6, Leipzig 2016, pp. 427-450.
(Date degli appelli d'esame)
Torella, R. "On Vāmanadatta". In: P-S. Filliozat, C.P. Bhatta, S.P. Narang (Eds.), Pandit N.R. Bhatt Felicitation Volume, Motilal Banarsidass, Delhi 1994, pp. 481-498. |
12 | L-OR/18 | 54 | 18 | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055440 -
SOCIETY AND CULTURE IN INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso si propone di problematizzare le trasformazioni sociali in India e offrire elementi di conoscenza relative ai ruoli sociali costruiti, modificati, trasformati e conservati dal XIX sec. ai giorni nostri. Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente: Conosce in maniera adeguata il quadro storico pertinente e comprende le dinamiche di continuità e cambiamento affermatesi nei processi storici all’interno di uno specifico contesto. Possiede capacità specificamente attinenti alla disciplina della Storia: ad es., esporre in maniera articolata un argomento centrale; identificare fonti primarie e secondarie; mettere a punto una bibliografia; padroneggiare le tecniche di citazione. È in grado di identificare e interpretare diverse analisi e opere storiografiche. Sa applicare alla scrittura le capacità storiografiche acquisite.
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DAS GUPTA SANJUKTA
(programma)
Temi di storia degli Adivasi nell'India coloniale e post-coloniale
Il corso affronta le trasformazioni socio-economiche e politiche che hanno investito le comunità adivasi (o tribali) nell'India coloniale e post-coloniale, soffermandosi sulle loro variegate esperienze storiche, culturali e del vissuto contemporaneo. Le lezioni avranno per argomento: 1. Significati, rappresentazioni e categorizzazioni: le fonti della storia degli adivasi 2. Le trasformazioni sociali ed economiche nel periodo coloniale 3. Cambiamenti politici e loro impatto sulla storia degli adivasi 4. Le questioni di genere nella storia degli adivasi 5. Sviluppo, evacuazione e migrazione 6. Cultura e religione 1. S. Dasgupta, ‘Indigenous pasts and the politics of belonging’, in S. Dasgupta and D. Rycroft ed. The Politics of Belonging in India: Becoming Adivasi, London: Routledge, 2011
(Date degli appelli d'esame)
2. Sanjukta Das Gupta, ‘Introduction’, in Sanjukta Das Gupta and R.S. Basu ed. Narratives from the Margins, Delhi: Primus, 2019 3. Virginius Xaxa, ‘Formation of Adivasi/Indigenous People’s Identity in India’, in M. Radhakrishnan ed. First Citizens: Studies on Adivasis, Tribals and Indigenous Peoples in India, Delhi: OUP, 2016 4. Meena Radhakrishnan, ‘Colonial Construction of a Criminal Tribe’, Economic and Political Weekly, Vol. 35, Issue No. 28-29, 08 Jul, 2000. 5. Satadru Sen, ‘Race, Aboriginality and the Adivasi: Some Implications for the Andaman Islanders’, in Frank Heidemann et al ed., Manifestations of History, Primus 2016. 6. Romila Thapar and Majid Siddiqi, ‘Chotanagpur: The Pre-Colonial and Colonial Situation’, in R.D. Munda and S. Bosu Mullick ed., The Jharkhand Movement: Indigenous People’s Struggle for Autonomy in India, Copenhagen, 2003. 7. Bhangya Bhukya, ‘The Subordination of the Sovereigns: Colonialism and its Gond Rajas 1853 -1948’ Modern Asian Studies, Vol. 47.1, January 2013. 8. Sanghamitra Misra, ‘The Nature of Colonial Intervention in the Naga Hills, 1840-80’, Economic and Political Weekly, December 1998. 9. Sanjukta Das Gupta, “Accessing Nature: Agrarian Change, Forest Laws and their Impact on an adivasi Economy in Colonial India” in Conservation & Society, ottobre-dicembre 2009, 7(4). DOI: 10.4103/0972-4923.65170, ISSN: 09724923, pp. 227-238. http://www.conservationandsociety.org/article.asp?issn=09724923;year=2009;volume=7;issue=4;spage=227;epage=238;aulast=Gupta 10. Vinita Damodaran, ‘Famine in a Forest Tract: Ecological Change and the Causes of the 1897 Famine in Chotanagpur, Northern India’, in R.H. Gove, V. Damodaran and S. Sangwan ed. Nature and the Orient, Delhi: OUP, 1998. 11. Kaushik Ghosh, ‘A Market for Aboriginality: Primitivism and Race Classification in the Indentured Labour Market of Colonial India’, in Gautam Bhadra, G. Prakash and S. Tharu ed., Subaltern Studies X: New Delhi,, 1999. 12. Bhukya Bhangiya, Subjugated Nomads: The Lambadas under the Rule of the Nizams, chapter 2 (‘Policing Cattle, Policing Nomads’), Delhi: Orient Blackswan, 2011. 13. Crispin Bates and Alpa Shah, ‘Introduction’, in Savage Attacks: Tribal Insurgency in India, Delhi: Social Science Press, 2014. 14. Biswamoy Pati, ‘Survival as Resistance: Tribals in Colonial Orissa’, in B. Pati ed. Adivasis in Colonial India: Survival, Resistance and Negotiation, Delhi: Orient Blackswan, 2011. 15. David Hardiman, ‘Knowledge of Bhils and their system of Healing’, in B. Pati ed., Adivasis in Colonial India Delhi: Orient Blackswan, 2011. 16. Ajay Skaria, ‘Shades of Wildness: Tribe, Caste and Gender in Western India’, Journal of Asian Studies, vol. 56, no. 3, 1997. 17. Shashank Sinha, ‘Culture of Violence or Violence of Cultures? Adivasis and Witch-hunting in Chotanagpur’, Anglistica 2015. 18. Nitya Rao, ‘Kinship Matters: Women's Land Claims In The Santal Parganas, Jharkhand’, Journal of the Royal Anthropological Institute 2005 19. Nandini Sundar, “Adivasi Politics and State Responses: Historical Processes and Contemporary Concerns”, in S. Das Gupta and R.S. Basu (eds.), Narratives from the Margins: Aspects of Adivasi History in India, Delhi: Primus Books, 2012 20. Felix Padel, ‘Ecocritical Perspectives on Adivasi Destiny. Past Present and Ancient Future’, Anglistica AION 19.1, 2015. 21. Roma Chatterjee, Speaking with Pictures, chapter 3(‘Words and Images: Story-telling in Gond Art’), Delhi 2016 22.Joseph Bara, ‘Seeds of mistrust: tribal and colonial perspectives on education in Chhotanagpur, 1834–c.1850’,History of Education, 34:6, 2005. |
6 | L-OR/17 | 36 | 12 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1022 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale è tesa a verificare le competenze linguistiche e storico-culturali, e i metodi e strumenti di apprendimento, maturati anche in contesti di tirocinio, e le capacità di analisi e di sintesi.
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24 | 192 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055503 -
CHINESE LANGUAGE AND LITERATURE B
(obiettivi)
Il corso mira al miglioramento delle abilità di comprensione, traduzione e produzione di testi letterari da e in cinese. L’obiettivo è di mettere in condizione gli studenti di poter raggiungere un livello di certificazione ufficiale della lingua cinese HSK 5 o 6 (l’ultimo), assimilabile ad un livello C1-C2 del Quadro Europeo.
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MASINI FEDERICO
(programma)
Per la prima annualità: Lettura e traduzione di testi letterari cinesi per le lezioni del docente. Lezioni 11-20 del testo F. Masini, Zhang T., Sun P., P. De Troia, Liang D., Il cinese per gli italiani, corso avanzato, Hoepli, Milano 200 a cura della lettrice.
Per la seconda annualità: Lettura e traduzione dal cinese in italiano di testi di saggistica cinese, per le lezioni del docente.La lettrice invece lavorerà con gli studenti ad esercitazioni di traduzione dall’italiano al cinese, con presentazioni orali da parte degli studenti. F. Masini, Zhang T., Sun P., P. De Troia, Liang D., Il Cinese per gli italiani, Corso avanzato, Hoepli, Milano 2008.
(Date degli appelli d'esame)
Copie di testi letterari cinesi distribuite a lezione. |
12 | L-OR/21 | 84 | - | 96 | - | Attività formative caratterizzanti | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055442 -
ISTITUZIONI POLITICHE E SOCIALI DELLA CINA CONTEMPORANEA B
(obiettivi)
Obiettivi generali: il corso si prefigge di fornire allo studente un approfondimento della storia politica ed istituzionale della Repubblica popolare cinese, a partire dal periodo successivo alla morte di Mao Zedong alla fine degli anni ’90 del 1900, con particolare attenzione alle diverse fasi delle riforme e all'evoluzione del rapporto tra Partito-Stato e società urbana e rurale.
Obiettivi specifici: una conoscenza delle dinamiche politiche, sociali e culturali del periodo oggetto di studio; la possibilità di affrontare testi critici e interpretativi in base alle nozioni apprese nella didattica frontale; la capacità di presentare oralmente e per iscritto un argomento relativo al periodo oggetto di studio e quella di proseguire lo studio autonomamente anche in base a esercitazioni relative alla redazione di programmi di ricerca.
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MIRANDA EUGENIA MARINA
(programma)
Le diverse tappe delle riforme nel settore agricolo, industriale e nelle aree urbane. L’evoluzione politica interna, dalla morte di Mao Zedong al consolidamento al potere di Deng Xiaoping, dalla caduta di Hu Yaobang a quella di Zhao Ziyang, l’avvento al potere di Jiang Zemin, Hu Jintao e Xi Jinping. La struttura dello Stato e del Partito; le diverse costituzioni e i più importanti emendamenti alla Carta del 1982. Il fenomeno del nuovo nazionalismo contemporaneo.
Marie-Claire Bergère, La Cina dal 1949 ai giorni nostri, trad. it., Il Mulino (Le vie della Civiltà), Bologna, 2003 (parti III e IV);
(Date degli appelli d'esame)
Mauro Mazza, Lineamenti di Diritto costituzionale cinese, Giuffré Editore, Milano, 2006 (cap. da 1 a 4); Marina Miranda, La democrazia in Cina: le diverse formulazioni dagli anni ’80 a oggi, Editrice Orientalia, Roma, 2012; Marina Miranda, “Commemorare oggi Mao e la Rivoluzione culturale: l’interpretazione ufficiale del maoismo e le posizioni di ‘destra’ e di ‘sinistra’”, in La Cina quarant’anni dopo Mao - Scelte, sviluppi e orientamenti della politica di Xi Jinping, Cina Report 2017, a cura di Marina Miranda, Carocci Editore, Roma, 2017,pp.23-43; Marina Miranda, “Il veloce consolidamento della posizione politica di Xi Jinping all’inizio del proprio mandato”, in Politica, società e cultura di una Cina in ascesa - L’amministrazione Xi Jinping al suo primo mandato, Cina Report 2016, a cura di Marina Miranda, Carocci Editore, Roma, 2016, pp. 27-48; Marina Miranda, “La re-ideologizzazione del Partito e degli ambienti intellettuali da parte di Xi Jinping”, in Politica, società e cultura di una Cina in ascesa - L’amministrazione Xi Jinping al suo primo mandato, Cina Report 2016, a cura di Marina Miranda, Carocci Editore, Roma, 2016, pp. 49-68; Marina Miranda, “Il destino delle riforme a vent’anni dal ‘viaggio al Sud’ di Deng Xiaoping e le prospettive dopo il XVIII Congresso”, in La Cina dopo il 2012 - Dal centenario della prima repubblica al XVIII Congresso del Partito comunista, a cura di Marina Miranda, L’Asino d’Oro Edizioni, Roma, 2013, pp.104-127; Marina Miranda, “La questione dell’identità nazionale in Cina e il nuovo nazionalismo contemporaneo”, in L’Identità Nazionale nel XXI Secolo in Cina, Giappone, Corea, Tibet e Taiwan, a cura di M. Miranda, Editrice Orientalia, Roma, 2012, pp.45- 56; Marina Miranda, “Il Partito comunista cinese da ‘partito rivoluzionario’ a ‘partito di governo’”, Mondo Cinese (MC), n.113, ottobre-dicembre 2002, pp.15-28; Id., “Il 6° Plenum del Pcc tra lotte di potere e ‘armonia’ confuciana”, MC, n.129, ottobre-dicembre 2006, pp.5-18. Id., “Mediazione e ‘visione scientifica’: Hu Jintao al XVII Congresso del Pcc”, MC, n.133, ottobre-dicembre 2007, pp.5-18. (Gli ultimi tre saggi contenuti in rivista sono reperibili in biblioteca e allo stesso tempo disponibili presso il Centro Orientamento). Note Il programma indicato è valido sia per gli studenti frequentanti che per i non frequentanti. Si prega sempre di verificare comunicazioni e avvisi sulla bacheca della docente presso il Dipartimento di Studi Orientali https://sites.google.com/a/uniroma1.it/marinamiranda/home |
6 | L-OR/23 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1055468 -
ARTE E ARCHEOLOGIA DELL'ESTREMO ORIENTE A
(obiettivi)
Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito -attraverso l'analisi di siti o fenomeni artistici particolarmente significativi- conoscenze approfondite sull’archeologia e arte dell’Asia orientale, e sui suoi canoni estetici. Attraverso la lettura critica dei testi in programma e lezioni frontali in cui si incoraggerà la partecipazione attiva alla discussione, gli studenti acquisiranno familiarità con un gran numero di immagini relative ad opere pittoriche, scultoree, architettoniche, e alle arti decorative, sviluppando anche la conoscenza dei loro aspetti tecnici, stilistici e formali. Al completamento del corso, avranno acquisito una maggiore capacità di leggere criticamente, e saranno in grado di riconoscere le caratteristiche stilistiche e iconografiche delle varie opere, di interpretarne i contenuti, i modelli di consumo e fruizione, e di comprendere i legami tra le tradizioni artistiche delle diverse culture dell’Asia Orientale. Inoltre avranno sviluppato capacità argomentative, analitiche e di sintesi che consentiranno loro di connettere le opere con il loro contesto sociale, religioso e politico. Infine, attraverso esercitazioni con simulazione dell’utilizzo delle conoscenze acquisite anche in un contesto lavorativo, svilupperanno capacità critiche e di giudizio. La discussione durante le lezioni frontali e lo studio indipendente su progetti assegnati (presentazioni, tesine) avranno l’obiettivo di affinare la loro capacità di fare ricerca e le abilità comunicative nell’esprimere concetti storico-artistici. Come stimolo al pensiero critico, sia la scelta dei testi in programma sia il contenuto delle lezioni frontali presenteranno teorie e punti di vista differenti e spesso contrastanti che sproneranno gli studenti a formulare le proprie opinioni argomentandole in maniera scientificamente valida. In tal modo avranno sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per poter intraprendere studi successivi con un buon grado di autonomia.
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TESTA GIUSEPPINA AURORA
(programma)
Il corso, attraverso l’analisi di siti particolarmente significativi e di fonti storiche e letterarie, si prefigge di esplorare aspetti specifici nel vasto ambito dell’architettura del paesaggio in Asia Orientale (Cina). Si esaminerà la maniera in cui tali culture hanno creato stili diversi in risposta non solo a condizioni storiche e culturali, ma anche -e soprattutto- ambientali.
Il programma si articolerà in tre parti: Parte I (10 ore): Introduzione. Verranno esaminati concetti generali e di contesto geografico-storico e filosofico. Lo studio comincerà con la discussione di questioni relative all’arte ed estetica cinesi, e al complesso rapporto con la natura che si manifestò in Cina nelle varie epoche Parte II (24 ore): Approfondimento. Verranno analizzate e discusse le caratteristiche stilistiche dei vari tipi di giardino, la stretta relazione tra paesaggio, giardini e architettura e i significati simbolici e religiosi del paesaggio (e della natura in generale) nella cultura cinese. Nell’esaminare le complesse relazioni tra ambiente naturale e ambiente “costruito” (paesaggio e spazio architettonico), enfasi verrà data alla nozione di “spazio sacro” e rituale. Il corso esaminerà anche la correlazione dell’architettura dei giardini con lo sviluppo della pittura a soggetto paesaggistico in Cina. Parte III (14 ore). Le rimanenti ore saranno destinate ad attività di esercitazione e a presentazioni preparate dagli studenti su argomenti specifici concordati con il docente, attività che stimoleranno la discussione. Toshiro INAJI, The Garden as Architecture. Form and Spirit in the Gardens of Japan, China, and Korea (transl. and adapted by Pamela VIRGILIO), Tokyo, New York, London: Kodansha International, 1998
(Date degli appelli d'esame)
Questo unico libro di testo servirà da guida storico-artistica per l’arte dei giardini in Asia orientale e verrà arricchito da altri testi di approfondimento (articoli da periodici o capitoli di volumi, che saranno resi disponibili in formato PDF al Centro Orientamento), la cui lista completa verrà diffusa a inizio corso |
6 | L-OR/20 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1045302 -
EAST ASIAN PHILOSOPHIES AND RELIGIONS B
(obiettivi)
Il corso fornisce principi trasversali e nozioni fondamentali necessari alla conoscenza delle Religioni e Filosofie dell'Asia Orientale con particolare riferimento al Buddhismo (Descrittore di Dublino 1).
Le conoscenze di cui sopra sono finalizzate allo sviluppo delle capacità gestionali degli utenti nei confronti della comprensione delle componenti emiche ed etiche della materia relazionate agli aspetti socio-antropologici caratterizzanti le culture orientali studiate (DD2). Le attività in grado di sviluppare capacità critiche e di giudizio saranno costituite da dibattiti a tema in classe, audiovisione critico-analitica di materiale multimediale, incontri con esperti e conferenze di studiosi incentrati su temi specifici (DD3). Le attività mirate alle capacità di comunicare e trasmettere le proprie conoscenze saranno caratterizzate da esercitazioni consistenti in presentazioni individuali o di gruppo su temi specifici inerenti al corso, concepite, sviluppate e organizzate dagli studenti stessi sulla base del materiale didattico e di riferimento fornito e del tutoraggio del docente (DD4). Le strategie didattiche relative al corso implicano la trasmissione di tecniche metodologiche di organizzazione ottimizzata del rapporto con lo studio ispirata a principi maieutici ed euristici sostenuti da pertinente materiale didattico e di riferimento, proposto per agevolare lo studio indipendente nonché futuri approfondimenti individuali dei temi trattati (DD5). Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di dimostrare: a) una conoscenza generale delle strutture diacroniche dei temi principali; b) una conoscenza specifica di almeno un'area tematica; c) conoscenza della natura attuale della ricerca e dei dibattiti relativi alla materia; d) conoscenza critica della relazione tra presente e passato; e) conoscenza della metodologia di ricerca in termini di bibliografie e fonti primarie e secondarie per formulare un discorso filosofico-religioso coerente; f) capacità di recuperare e gestire le informazioni da una varietà di fonti (elettronica, scritta, archivistica, orale) integrandola in modo critico in una narrativa di base; g) capacità di pensare in termini scientifici, porre problemi, raccogliere dati, analizzarli, e proporre ipotesi; h) lavorare autonomamente producendo il risultato richiesto nei tempi definiti.
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ROSSI DONATELLA
(programma)
Il Buddhismo Mahayana in Asia Orientale: Studio critico-analitico del Sutra del Loto.
Le lezioni saranno focalizzate sulla presentazione e il commento analitico delle tematiche filosofico-religiose contenute nel testo oggetto di studio, con particolare riferimento agli aspetti ontologici, soteriologici ed escatologici ivi espressi, contestualizzati e articolati all'interno della macroarea geo-culturale e storica di riferimento. Il sillabo verrà fornito non appena i giorni e le ore di lezione saranno rese note alla docente. Meazza, Luciana (a cura di), Sutra del Loto, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 2002.
(Date degli appelli d'esame)
Collocazione nella Biblioteca del Dipartimento di Studi Orientali: IND 6 B 50 e 50 BIS. Rossi, Donatella (a cura di) e AA VV, Fili di Seta. Introduzione al pensiero filosofico-religioso dell'Asia, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma, 2018. (Collocazione Biblioteca DISO: OR C 427, 427bis, 427ter). |
6 | L-OR/20 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ENG | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1055409 -
FILOLOGIA CINESE A
(obiettivi)
Il corso è mirato a migliorare le conoscenze sintattico grammaticali dello studente della lingua cinese classica, nonché ad aumentarne le capacità traduttive.
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di affrontare la lettura traduzione e analisi di testi antichi cinesi, nonché di utilizzare gli strumenti ermeneutici legati a questa disciplina per svolgere traduzioni e ricerche in autonomia.
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DE TROIA PAOLO
(programma)
Lezioni 1-10 del manuale di Paul Rouzer "New Practical Primer": "Proverb and Anecdotes from the Garden Stories".
Contenuti: una serie di brevi aneddoti che introducono alla grammatica del linguaggio classico, con esercizi volti ad apprendere e interiorizzare i pattern linguistici standard. Rouzer, P. F. (2007). A new practical primer of literary Chinese. Cambridge, Mass: Harvard University Asia Center.
(Date degli appelli d'esame)
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6 | L-OR/21 | 42 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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