1049595 -
DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA II
(obiettivi)
Obiettivi formativi generali Obiettivo generale del corso è presentare alcuni dei temi centrali per lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive della lingua italiana nella scuola primaria e promuoverne applicazioni consapevoli ed efficaci nella didattica, alla luce dei modelli teorici dell’educazione linguistica e secondo l’orientamento delle indicazioni nazionali.
Obiettivi specifici - Risultati di apprendimento atteso (secondo i descrittori di Dublino):
Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare la conoscenza e la comprensione dei contenuti proposti dal corso, con particolare attenzione alle relative applicazioni didattiche nella scuola primaria, secondo quanto previsto dalle “Indicazioni nazionali della scuola primaria e dell’infanzia” 2012.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di descrivere l’italiano contemporaneo nei suoi aspetti di variabilità, di riconoscere, individuare e ideare strategie didattiche adeguate e specifiche attività per l’insegnamento dell’italiano nella scuola primaria.
Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di muoversi liberamente e autonomamente tra problemi e temi legati alla educazione linguistica, di ragionare criticamente sull’efficacia di concrete attività didattiche (proprie o altrui).
Abilità comunicative Lo studente dovrà saper comunicare con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti appresi, padroneggiando la terminologia tecnica della disciplina.
Capacità di apprendimento Al termine del corso lo studente dovrà saper utilizzare e reperire gli strumenti per arricchire ed aggiornare le proprie conoscenze e competenze in questa disciplina, costantemente ed in modo autonomo, in relazione ai propri interessi e alle esigenze della didattica in contesto reale.
-
CANTONI PAOLA
( programma)
Il corso si propone di offrire un quadro approfondito del repertorio linguistico italiano contemporaneo e di ragionare sui temi più rilevanti per la didattica dell’italiano nella scuola primaria (parlato e scritto, lingua e dialetto, italiano regionale, registri e sottocodici, standard, neostandard, sub standard). A partire dalla riflessione sulla variabilità sociolinguistica si stimolerà negli studenti l’individuazione autonoma dei principali aspetti di cui tenere conto nella didattica, proponendo spunti concreti per attività in classe e promuovendone l’applicazione consapevole. Nella seconda parte del corso si traccerà una storia dell’educazione linguistica in Italia, con maggiore attenzione per alcune figure di particolare rilievo (studiosi e maestri: don Lorenzo Milani, Tullio De Mauro, Bruno Ciari, Mario Lodi) e per alcuni testi (il Giscel e le “Dieci Tesi”), e si esamineranno criticamente le indicazioni nazionali. La riflessione sui modelli teorici intende stimolare applicazioni consapevoli ed efficaci dei principi didattici acquisiti, orientati sulla base delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Nella terza parte del corso e nel laboratorio si esamineranno alcuni temi centrali dell’educazione linguistica: la riflessione sulla lingua, le abilità linguistiche ricettive e produttive (parlare, ascoltare, leggere, scrivere), la nozione di errore, i concetti di norma e uso, la competenza linguistica e la competenza comunicativa. Si avvierà poi una ricognizione dell’insegnamento della lingua italiana nel curricolo, individuandone temi e attività e cercando di ancorarli alle diverse fasi della scuola primaria. Il laboratorio sarà l’occasione per ragionare su alcune pratiche didattiche proposte e per stimolare gli studenti ad elaborare autonomamente attività, percorsi, proposte didattiche nella scuola primaria.
a) M. G. Lo Duca, Lingua italiana ed educazione linguistica. Tra storia, ricerca e didattica, nuova edizione, Roma, Carocci, 2015. b) D. Bertocchi, Ravizza, L. Rovida, Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento dell’italiano, Napoli, Edises, 2013. c) conoscenza dei seguenti testi reperibili anche sui siti on line: - “Dieci tesi GISCEL per l’educazione linguistica democratica”; - “Programmi per la scuola elementare del 1985”; - “Indicazioni nazionali per i licei” 2010; - “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione” 2012.
(Date degli appelli d'esame)
|
7
|
L-FIL-LET/12
|
48
|
-
|
12
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1049584 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
(obiettivi)
TITOLO DELL’INSEGNAMENTO Letteratura per l’infanzia/ Children’s literature
OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo fondamentale del corso è far conoscere la letteratura per l’infanzia nelle sue diverse forme e nei suoi diversi generi letterari alla luce dei fondamenti epistemologici della disciplina. A partire dall’Ottocento particolare attenzione sarà data ad alcuni generi: il romanzo, la fiaba e la poesia, anche con lo scopo di orientare gli studenti alla scelta di testi adatti al livello di età a cui sono destinati e ad orientarsi nel panorama editoriale, distinguendo le opere di qualità dai prodotti omologati presenti sul mercato.
Il particolare rilievo dato all’analisi e all’interpretazione di alcuni testi crossover governati dal meccanismo della metamorfosi come Pinocchio, le Fiabe italiane di Calvino, Harry Potter e alcuni albi illustrati di qualità, dovrebbe portare gli studenti a scoprire che la lettura dei classici è un punto d’arrivo più che di partenza nella maggior parte dei percorsi scolastici. Si procederà fornendo spunti critici per l’ interpretazione di alcuni autori irrinunciabili, classici o recenti, per la scuola dell’infanzia e primaria con lo scopo di aiutare gli studenti a orientarsi con sicurezza tra i diversi generi (fiabe, romanzi, racconti, diari, romanzi di formazione, filastrocche, poesie etc.). Particolare rilievo sarà dato alla poesia per ragazzi e alle forme metriche che la governano. Saranno esaminati sia testi poetici (Pascoli, Gozzano, Scialoja, Vecchini, Quarenghi) sia filastrocche popolari e d’autore (Rodari, Piumini, Bordiglioni, Tognolini), anche con lo scopo di consolidare la padronanza della lettura ad alta voce e la recitazione degli studenti. Attraverso alcune attività laboratoriali gli studenti entreranno in contatto con gli albi ed esploreranno le potenzialità artistico – espressive degli albi illustrati, dei silente book e di alcuni film e cartoni animati di qualità, imparando a riconoscere le caratteristiche dei testi e il loro trasformarsi attraverso i diversi media. Il laboratorio e il contatto con autori, illustratori, bibliotecari e insegnanti – scrittori che proporranno agli studenti sia attività teoriche, sia attività pratiche e operative, gli permetterà di esplorare la varietà dei luoghi dedicati alla promozione della lettura: le fiere, le biblioteche per ragazzi, le librerie specializzate e gli altri spazi, reali o virtuali. Al termine del corso gli studenti conosceranno la letteratura per l’infanzia nelle sue diverse forme e nei suoi diversi generi [Descrittore di Dublino n. 1] ; padroneggeranno le principali tecniche e modalità di lettura ad alta voce, di animazione della lettura, di conduzione di gruppi di lettura e di costruzione di attività laboratoriali basate sulla lettura e sulla scrittura [Descrittore di Dublino n. 2 ]; riconosceranno la lettura come attività fondamentale per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini; sapranno valutare, scegliere e utilizzare le opere letterarie contemporanee e classiche per i bambini per costruire percorsi adatti alle diverse fasce di età, ai diversi contesti culturali e ai diversi bisogni formativi dei singoli e dei gruppi [Descrittore di Dublino n. 3]; saranno in grado di progettare attività di promozione della lettura basate su interessi, capacità e bisogni informativi dei bambini [Descrittore di Dublino n. 4 ]
-
Morani Raimonda Maria
( programma)
Programma di Letteratura per l’infanzia – Scienze della Formazione Primaria A.A. 2020- 2021 - Raimonda Maria Morani
Obiettivi dell’insegnamento Saper scegliere libri adatti al livello di età a cui sono destinati e orientarsi nel panorama editoriale, distinguendo le opere di qualità dai prodotti omologati presenti sul mercato. Padroneggiare le tecniche di lettura ad alta voce in classe. Orientarsi con sicurezza tra i diversi generi (fiabe, romanzi, racconti, diari, romanzi di formazione, filastrocche, poesie etc. ). Scoprire che la lettura e l’interpretazione dei classici è più un punto d’arrivo che di partenza nella maggior parte dei percorsi di lettura per la scuola e che saltare alcune tappe può compromettere il piacere di leggere. Essere in grado di progettare, utilizzando la letteratura per l’infanzia come materia prima, percorsi tematici motivanti nei quali immaginario, lettura e scrittura risultino strettamente connessi. Essere consapevoli delle potenzialità artistico - espressive di albi illustrati e silent book e di alcuni film e cartoni animati di qualità. Saper riconoscere le caratteristiche dei testi e il loro trasformarsi attraverso i diversi media (film, cartoon, picture book, silent book). Sviluppare un atteggiamento creativo sulle possibili relazioni tra immaginario e tecnologia, selezionando in modo critico le risorse del web nell’ambito della letteratura per l’infanzia. Sperimentare nel laboratorio la varietà dei luoghi dedicati alla lettura: le fiere, le biblioteche per ragazzi, le librerie specializzate, ed altri luoghi dedicati alla lettura, reali o virtuali.
Programma
Il corso si propone di fornire i fondamenti epistemologici della disciplina e un quadro storico - critico sulla letteratura per l’infanzia dall’ Otto - Novecento ad oggi, con particolare attenzione ad alcuni generi: il romanzo, la fiaba e la poesia. Particolare rilievo sarà dato all’analisi e all’interpretazione di alcuni testi governati dal meccanismo della metamorfosi come Pinocchio, le Fiabe italiane di Calvino, Le Streghe di Dahl e alcuni albi illustrati di qualità. Verranno inoltre forniti spunti critici per l’ interpretazione di alcuni autori irrinunciabili, classici o recenti, per la scuola dell’infanzia e primaria. Per quanto riguarda la poesia per ragazzi, saranno esaminati sia quei testi in cui prevalgono gli aspetti ludici, comici ed ironici come le filastrocche (dal Prode Anselmo, Vispa Teresa, Signor Bonaventura fino, a testi di Rodari, Scialoja, Piumini, Bordiglioni, Tognolini, Carminati ), sia quelli più metaforici e simbolici. Sarà proposta una panoramica sulle produzioni letterarie di alcuni insegnanti - scrittori per l’infanzia il cui immaginario affonda nella vita reale della scuola e che hanno descritto la pratica didattica nei loro romanzi e racconti (Rodari, Lodi, Bordiglioni, Pennac, Fine, Friot, Quarzo etc.). Il corso si propone anche di esplorare concretamente le possibilità evocative e le potenzialità didattiche offerte dal picture book, sfruttate sia in progetti come Nati per leggere rivolti ai più piccoli, sia in sperimentazioni per la scuola primaria, come, ad esempio, Apedario che suggerisce percorsi suggestivi per imparare a leggere e a scrivere attraverso l’albo illustrato (http://apedario.blogspot.com/).
Laboratorio Nell’ambito del laboratorio è prevista la partecipazione a convegni, seminari, mostre o altri eventi in presenza o a distanza con autori, illustratori, editori e con insegnanti - scrittori per ragazzi. Inoltre, se possibile, sarà organizzata una visita alla Biblioteca Centrale Ragazzi e/o al settore ragazzi della Biblioteca Europea e un incontro con i bibliotecari;
Libri di testo
Boero P. e De Luca C. (2000), La letteratura per l'infanzia, Bari, Laterza, cap. 3 1. Introduzione, 2.1. Lingua e dialetti, 2.2. I libri scolastici, 3.1. Carlo Collodi, 3.2. Edmondo De Amicis, 3.3. Emilio Salgari, pag .43 -72 cap. 4 1. Introduzione, 2.1. Lingua e dialetti, 2.2. I libri scolastici pag. 80 - 85; 3.6. I crepuscolari dell’infanzia, 3.7. Guido Gozzano, 3.9. Marino Moretti, 3.10. Giovanni Pascoli, 3.11. Luigi Bertelli (Vamba) e il “Gian Burrasca” pag. 101 - 121; 4.1. Il “Corriere dei Piccoli”, 4.2. “La Domenica dei Fanciulli”, 4.3. il “Giornalino della Domenica”, pag. 140 -146 cap.8 Introduzione, 2.1 Lingua e dialetti, 2.2. I libri scolastici, 3.1. I percorsi dell’editoria 3.2. Italo Calvino. Un lungo viaggio attraverso la fiaba, 3.3. Gianni Rodari: esercizi di fantastica, pag. 240-261; 4.1. “Il Vittorioso”: tra avventure e umorismo, 4.2. “Il Pioniere”: l’antifascismo di Cipollino e Chiodino pag.270 - 277 cap.9 2.2. I libri scolastici, 3.1. I percorsi dell’editoria, 3.2. I percorsi degli autori, pag. 286-309.
Asor Rosa A. (1995), Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, in Letteratura italiana. Le Opere, tomo III, Dall'Ottocento al Novecento, Torino, Einaudi, pp. 879-950. Pitzorno B.(1995), Storia delle mie storie, Nuova Pratiche Editrice, Parma Rodari G. (1973), Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie, Torino, Einaudi. Calvino I., “Introduzione”, in Calvino I. (1956), Fiabe italiane, Torino, Einaudi.
Lettura di: Collodi C., Le avventure di Pinocchio, in qualsiasi edizione integrale. Ventiquattro fiabe italiane di metamorfosi tratte da Calvino I. (1956), Fiabe italiane, Torino, Einaudi: 75. Il drago e la cavallina fatata; 63. Il palazzo delle scimmie; 59. Bellinda e il mostro; 135 Cannelora; 64. La Rosina nel forno; 85. La ragazza mela; 161. Rosmarina; 107. L’amore delle tre melagrane; 86.Prezzemolina; 122. La gallina lavandaia; 11. La bambina venduta con le pere; 150. La serpe Pippina; 67. Testa di bufala; 128. La scuola della Salamanca; 19. Re Crin; 144. Il re serpente; 18.Il principe canarino; 15. Il pappagallo; 153. La colomba ladra; 164. La ragazza colomba; 132. La sposa sirena; 147 Cola Pesce; 2. L’uomo verde d’alghe; 30. Il principe granchio.
Lettura di un volume per ognuno dei seguenti percorsi: a. Percorsi di poesia: Agostinelli M.E. (1969), Sembra questo sembra quello…, Firenze, Salani, 2002. Bordiglioni S. e G. (1998), Ambasciator non porta pena, Trieste, Edizioni EL. Cinquetti N. (2016), Filastrocche a piedi nudi, Roma, Lapis. Luzzati E., (1962), I paladini di Francia, Milano, Mursia,1990. Meuche G. (1974), La storia di Pik Badaluk, Trieste, Edizioni EL, 1974. Piumini R. (1998), Io mi ricordo quieto patato, Roma, Nuove Edizioni Romane. Piumini R. (1996), Albero Alberto aveva una foglia, Milano, Mondadori. Quarenghi G. (2010), E sulle case il cielo, Topipittori, Milano. Rodari G. (1962), Filastrocche in cielo e in terra, Torino, Einaudi. Scialoja T. (1997), Quando la talpa vuol ballare il tango, Milano, Mondadori. Tognolini B. (1998), Mal di pancia calabrone, Firenze, Salani.
b. Percorsi fantastici: Morante E., (2007), Le straordinarie avventure di Caterina, Torino, Einaudi. Pitzorno B. (1990), L’incredibile storia di Lavinia, Trieste, Edizioni EL. Dahl R. (1988), Gli sporcelli, Milano, Salani. Dahl R. (1987), Il GGG, Milano, Salani. Dahl R. (1991), La magica medicina, Milano, Salani. Dahl R. (1987), Le streghe, Milano, Salani. Rodari G. (2010), Favole al telefono, Torino,Einaudi. Lastrego C. e Testa F. (1997), Benvenuto Wilko, Trieste, Edizioni EL L. Orvieto (2016), Storie della storia del mondo, Firenze, Giunti [Mitologia] S. Pirrotta (2004), Ai piedi dell’Olimpo. Miti greci, Torino, Einaudi, [Mitologia]
c. Percorsi di infanzie: Vamba, Il giornalino di Gian Burrasca, in qualsiasi edizione integrale. Lindgren A., Pippi Calzelunghe, in qualsiasi edizione integrale. Almond D. (2009), Skelling, Milano, Salani. Almond D. (2011), La storia di Mina, Milano, Salani. Piumini R. (1987), Lo stralisco, Torino, Einaudi. Dahl R.(1988), Matilde, Milano, Salani. Lodi M. (2016), Il mistero del cane, Firenze, Giunti, Mariniello C. (1997), Il cane che ebbe tre nomi, Casale Monferrato, Edizioni Piemme. Pennac D. (1995), Io e Kamo, Torino, Einaudi. Fine A. (2003), Non c’è campo, Milano, Salani. Fine A. (2007), Bambini di farina, Milano, Salani.
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno ai testi d’esame il libro che segue: Salviati C. I. (2017), Il primo libro non si scorda mai. Storie e idee per innamorarsi della lettura tra 5 e 10 anni, Firenze, Giunti.
(Date degli appelli d'esame)
|
9
|
M-PED/02
|
64
|
-
|
12
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1049625 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA
(obiettivi)
Il corso intende far acquisire agli studenti le conoscenze teoriche e le abilità pratiche utili alla progettazione di interventi e alla conduzione di ricerche svolte con metodi e tecniche di tipo qualitativo e quantitativo, in particolare attraverso laboratori concernenti specifici fenomeni di interesse pedagogico. L'obiettivo dei laboratori è quello di fornire gli strumenti metodologici e critici utili al comprendere temi e problemi relativi alla metodologia della ricerca nelle scienze dell’educazione; esso consentirà di apprendere ad interpretare informazioni e saper riflettere sui problemi relativi all’ambito di studio, dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di possedere capacità critica e autocritica. Lo studente sarà inoltre messo in grado di comprendere il processo logico sottostante una ricerca e di operazionalizzare i costrutti studiati in variabili, di applicare in modo ragionato, attraverso attività didattiche guidate, le metodologie della ricerca utili ad uno svolgimento più consapevole del mestiere di insegnante, sviluppando abilità sia critiche sia creative attraverso l’ideazione di percorsi di ricerca e di interventi basati su risultati di ricerca; avrà modo di sviluppare competenze strumentali (scrittura, espressione orale, osservazione, utilizzo di strumenti di ricerca, ricerca di informazioni) e svilupperà, con il loro uso, le sue capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso; sarà messo in condizione di migliorare le sue capacità a relazionarsi con gli altri, identificarsi nel proprio ruolo lavorativo e saper lavorare in gruppo in modo attivo e costruttivo. Al termine del percorso laboratoriale e di studio, lo studente sarà in grado, di conoscere le principali procedure di indagine scientifica (avrà una conoscenza in particolare del Focus group, della costruzione e somministrazione di questionario, dell'analisi di testo e del metodo dell'osservazione), di tradurre e articolare operativamente degli interrogativi di ricerca, di determinare la validità e affidabilità di uno strumento, di utilizzare criticamente gli strumenti di misura in campo pedagogico e di valutare e progettare semplici percorsi di ricerca per rispondere a domande di ricerca specifiche. Saranno organizzati laboratori volti all’esplorazione concreta e alla messa in pratica di più approcci metodologici e modi di analizzare la realtà e di riflettere sui dati raccolti. I laboratori riguarderanno: la ricerca bibliografica e le sue implicazioni nella definizione del disegno di ricerca; la costruzione e taratura di questionari, la narrazione autobiografica come metodo e progetto educativo, gli approcci metodologici e obiettivi del brainstorming, focus group e colloquio di gruppo; il processo di creatività collettiva e l’analisi delle dinamiche di gruppo; il metodo dell'analisi testuale con riflessioni sulle difficoltà di una valutazione oggettiva; l’insegnamento delle strategie di lettura e la loro valutazione basata sull’uso di strumenti tarati. I laboratori saranno svolti, per la maggior parte, in collaborazione con ricercatori specializzati nell’uso delle metodologie studiate e avranno come principali obiettivi lo sviluppo delle capacità di osservazione, riflessione critica, progettazione, uso delle conoscenze pregresse e collaborazione attiva all’interno del proprio gruppo e con l’insieme degli studenti del corso. Il lavoro regolare in piccoli gruppi rinforzerà la coesione e la condivisione e svilupperà la socializzazione, la partecipazione attiva, la capacità di negoziare e risolvere conflitti. Attraverso la somministrazione di prove a scuola, l’osservazione degli allievi e la preparazione di un focus group, lo studente potrà verificare empiricamente gli approcci metodologici studiati. Inoltre, acquisirà autonomia di giudizio relativa all’analisi di modelli teorici e procedure di ricerca adottati in pedagogia e svilupperà le sue capacità di osservazione e problematizzazione dei fenomeni pedagogici. Inoltre, grazie alla partecipazione a progetti di ricerca (analisi critica delle fonti bibliografiche, somministrazione di questionari, o prove aperte, a scuola e inserimento dati), lo studente sarà stato introdotto alle interazioni tra le tematiche delle materie che concorrono alla definizione di un processo di ricerca in ambito pedagogico e questo gli consentirà di proseguire gli studi con un maggiore grado di autonomia e discernimento.
-
RUBAT DU MERAC EMILIANE ELIZABETH MARIE
( programma)
Il corso si propone di affrontare i temi inerenti alla ricerca in campo educativo e scolastico, di promuovere l'acquisizione di strumenti concettuali e procedurali e stimolare l'interesse per il profilo dell’insegnante-ricercatore e l’approccio di ricerca-formazione come strumento di dialogo tra scuola e università. Durante il corso saranno esaminati i principali strumenti teorici e metodologici utilizzati dalla ricerca quantitativa e qualitativa in campo pedagogico, con particolare riguardo ai quadri teorici alla base dello sperimentalismo educativo e alla relazione tra qualità e quantità nella ricerca empirica. Inoltre, si intende condurre gli studenti all’acquisizione dei fondamenti teorico-metodologici della disciplina attraverso diversi laboratori che permetteranno l’esplorazione concreta e la messa in pratica di più approcci metodologici e modi di analizzare la realtà e di riflettere sui dati raccolti. I laboratori riguarderanno: la ricerca bibliografica e le sue implicazioni nella definizione del disegno di ricerca; la costruzione e taratura di questionari; la narrazione autobiografica come metodo e progetto educativo; le specificità metodologiche e gli obiettivi del brainstorming, focus group e colloquio di gruppo; il processo di creatività collettiva e l’analisi delle dinamiche di gruppo; il metodo dell'analisi testuale con riflessioni sulle difficoltà di una valutazione oggettiva; l’insegnamento delle strategie di lettura e la loro valutazione basata sull’uso di strumenti tarati. Inoltre, nell’applicare a specifici ambiti i diversi metodi di ricerca studiati, gli studenti dovranno saper individuare e descrivere le diverse fasi della ricerca: definizione dei problemi ed esame delle caratteristiche del contesto analizzato, scelta del quadro teorico di riferimento, operazionalizzazione dei concetti, formulazione delle ipotesi, scelta o costruzione e validazione di uno strumento di rilevazione, analisi dei dati, confronto dei risultati con la letteratura di riferimento. I laboratori saranno svolti, per la maggior parte, in collaborazione con ricercatori specializzati nell’uso delle metodologie studiate e avranno come principali obiettivi lo sviluppo delle capacità di osservazione, riflessione critica, progettazione, uso delle conoscenze pregresse e collaborazione attiva all’interno del proprio gruppo e con l’insieme degli studenti del corso.
P. Lucisano, A. Salerni, Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci 2003. Solo capitolo 3 G. Domenici, P. Lucisano e V. Biasci, La ricerca empirica in educazione. Elementi introduttivi, Armando 2017. V. L. Zammuner, I focus Group, il Mulino 2003 (pagine selezionate: 9-20, 23-29, 50-62, 105-121, 137-140, 144-155, 189-203, 229-237, 253-263). Bauman, Z. (2012). Conversazioni sull’educazione. Trento: Erickson. Sarà inoltre distribuito del materiale integrativo durante le lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
-
LUCISANO PIETRO
( programma)
Il corso si propone di affrontare i temi inerenti alla ricerca in campo educativo e scolastico, di promuovere l'acquisizione di strumenti concettuali e procedurali e stimolare l'interesse per il profilo dell’insegnante-ricercatore e l’approccio di ricerca-formazione come strumento di dialogo tra scuola e università. Durante il corso verranno esaminati i principali strumenti teorici e metodologici utilizzati dalla ricerca quantitativa e qualitativa in campo pedagogico, con particolare riguardo ai quadri teorici alla base dello sperimentalismo educativo e alla relazione tra qualità e quantità nella ricerca empirica. Inoltre, si intende condurre gli studenti all’acquisizione dei fondamenti teorico-metodologici della disciplina attraverso diversi laboratori che permetteranno l’esplorazione concreta e la messa in pratica di più approcci metodologici e modi di analizzare la realtà e di riflettere sui dati raccolti. I laboratori riguarderanno: la ricerca bibliografica e le sue implicazioni nella definizione del disegno di ricerca; la costruzione e taratura di questionari, la narrazione autobiografica come metodo e progetto educativo, le specificità metodologiche e gli obiettivi del brainstorming, focus group e colloquio di gruppo; il processo di creatività collettiva e l’analisi delle dinamiche di gruppo; il metodo dell'analisi testuale con riflessioni sulle difficoltà di una valutazione oggettiva; l’insegnamento delle strategie di lettura e la loro valutazione basata sull’uso di strumenti tarati. Inoltre, nell’applicare a specifici ambiti i diversi metodi di ricerca studiati, gli studenti dovranno saper individuare e descrivere le diverse fasi della ricerca: definizione dei problemi ed esame delle caratteristiche del contesto analizzato, scelta del quadro teorico di riferimento, operazionalizzazione dei concetti, formulazione delle ipotesi, scelta o costruzione e validazione di uno strumento di rilevazione, analisi dei dati, confronto dei risultati con la letteratura di riferimento. I laboratori saranno svolti, per la maggior parte, in collaborazione con ricercatori specializzati nell’uso delle metodologie studiate e avranno come principali obiettivi lo sviluppo delle capacità di osservazione, riflessione critica, progettazione, uso delle conoscenze pregresse e collaborazione attiva all’interno del proprio gruppo e con l’insieme degli studenti del corso.
P. Lucisano, A. Salerni, Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci 2003. Solo capitolo 3 G. Domenici, P. Lucisano e V. Biasci, La ricerca empirica in educazione. Elementi introduttivi, Armando 2017. Solo capitoli 2 e 3. F. Lucidi, F. Alivernini e A. Pedon, Metodologia della ricerca qualitativa, il Mulino 2008. Solo capitoli 3 e 5. V. L. Zammuner, I focus Group, il Mulino 2003 (pagine selezionate: 9-20, 23-29, 50-62, 105-121, 137-140, 144-155, 189-203, 229-237, 253-263). Sarà inoltre distribuito del materiale integrativo durante le lezioni.
|
8
|
M-PED/01
|
48
|
-
|
24
|
-
|
Attività formative di base
|
ITA |