Insegnamento
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CFU
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Lingua
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1055392 -
LINGUA E TRADUZIONE PERSIANA II
(obiettivi)
Il corso triennale di lingua e traduzione persiana è dedicato allo studio della grammatica con esercitazioni di lettura e traduzione, da e verso il persiano, di testi adeguati al livello di conoscenza grammaticale acquisito, e integrato da esercitazioni di conversazione in persiano letterario e variante parlata, svolte dal lettore madrelingua. Alla fine del triennio lo studente dovrà essere in grado di comprendere testi di persiano letterario contemporaneo, di redigere testi in persiano, di tradurre da e verso persiano, di sostenere conversazioni in persiano. Obiettivi generali - Il corso di II anno prevede il completamento dello studio della grammatica persiana e lo studio approfondito della varietà parlata. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di leggere, comprendere e tradurre in italiano testi contemporanei di media difficoltà, di carattere letterario o relativi all’attualità, e di sostenere conversazioni in lingua persiana. Obiettivi specifici - Livelli raggiunti: ricezione orale A2, scritta B1; produzione orale A2, scritta B1.
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CASARI MARIO
( programma)
Il corso annuale, indirizzato agli studenti che hanno già seguito un’annualità di lingua persiana, intende fornire un approfondimento delle nozioni grammaticali e sintattiche, con l’acquisizione della capacità di lettura e produzione di testi scritti insieme alla comprensione e comunicazione orale. Sono previste esercitazioni di lingua parlata con lettori di madre lingua. Il programma include in particolare i seguenti elementi di grammatica e sintassi persiana: la varietà contemporanea colloquiale d’Iran (tehranese); formazione delle parole; riepilogo e approfondimento della sintassi della frase; sintassi del verbo; sintassi del periodo (proposizioni relative, temporali, dichiarative, interrogative, periodo ipotetico). Il corso prevede 4 ore settimanali (2 + 2) con il docente italiano e 4 ore (2 + 2) con il docente di madre lingua. In accordo con il metodo del docente (per il quale v. in dettaglio la sezione ‘Modalità di svolgimento’), si prosegue lo studio della sintassi della lingua persiana e delle particolarità della formazione dei nomi e dei verbi. Entro il primo semestre gli studenti completano il sistema verbale con gli ultimi tempi (imperfetto composto e trapassato composto), e con lo studio dei passivi, dei causativi, dei verbi incoativi e di prossimità. Si studierà la formazione dei verbi complessi, così come quella delle parole. Gli studenti impareranno l’espressione di stati fisici, mentali ed emotivi, così come quella del tempo atmosferico. Inoltre verranno presentate le particolarità del linguaggio formale e burocratico, e dei convenevoli. Speciale attenzione verrà però dedicata alla presentazione delle regole della variante parlata del persiano, che diventerà l’oggetto principale delle lezioni con il lettore madrelingua. Queste presentazioni sono fatte attraverso la lettura e l’utilizzo di circa 15 testi di media lunghezza e difficoltà. Nel secondo semestre ci si dedicherà completamente allo studio della sintassi, con un’analisi approfondita delle congiunzioni, della reggenza dei verbi con le relative preposizioni, e delle peculiarità dell’uso dei tempi e dei modi dei verbi in persiano. Infine lo studio della sintassi del periodo prenderà in considerazione frasi completive, relative, temporali, finali, consecutive, causali, concessive, comparative, ed il periodo ipotetico. Queste presentazioni sono fatte attraverso la lettura e l’utilizzo di circa 15 testi di media lunghezza e crescente difficoltà. La traduzione di frasi dal persiano all’italiano e viceversa, relative agli argomenti trattati e prese dagli esercizi del libro di testo, sarà continuo oggetto di esercitazioni durante l’anno.
Per aggiornamenti e comunicazioni visitare la bacheca del docente: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/mariocasari/
D. Meneghini – P. Orsatti, Corso di lingua persiana, Milano, Hoepli, 2012, Unità 18-30; H. Grünbaum – A. Coletti, Dizionario persiano-italiano, ristampa Roma, Nuova Cultura, 2006 (La Sapienza Orientale - Strumenti). Altri materiali rilevanti verranno forniti dal docente durante il corso.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/15
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
seconda lingua orientale - lingua persiana - (visualizza)
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12
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consigliata
1055365 -
LINGUA E TRADUZIONE ARABA I
(obiettivi)
Il corso è indirizzato agli studenti che affrontano per la prima volta lo studio della lingua araba classica e intende fornire gli elementi di base di tale lingua, adeguati alle prime conversazioni ed alla lettura di testi semplici. Il corso coniuga un aspetto teorico e uno pratico: nozioni teoriche di grammatica elementare e di sintassi della lingua araba saranno integrate da esercitazioni pratiche, di lettura di testi e conversazione, con un lettore madre lingua.
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D'OTTONE ARIANNA
( programma)
Il corso da 12 CFU comprende i seguenti contenuti: Lingua: alfabeto e sua traslitterazione scientifica, sillaba e accento, radice e forma. Morfologia e sintassi: articolo, nome, sostantivo, aggettivo; declinazioni: determinata, indeterminata, triptota, diptota; pronome (personale, suffisso, dimostrativo, relativo, interrogativo), pronome (personale, suffisso), singolare, plurale (sano e fratto) duale, maschile, femminile, declinazioni, aggettivo comparativo, superlativo, numerali. Stato costrutto. Frase nominale (soggetto e predicato), frase relativa. Verbo trilittero regolare: perfetto, imperfetto, congiuntivo; verbo kana: perfetto, imperfetto; tempi composti
Grammatica teorico-pratica della lingua araba. Nuova edizione riveduta e aggiornata da M. Avino, vol. I, parti 1 e 2, Roma, Istituto Per l’Oriente, 2011.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/12
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
consigliata
1055369 -
LINGUA E TRADUZIONE HINDI I
(obiettivi)
L’insegnamento di Lingua e traduzione Hindi 1 fornisce agli studenti un livello generale di conoscenza della lingua Hindi valutabile intorno al livello A1/A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per l’apprendimento delle lingue (CEFR, Common European Framework of Reference for Languages). Al termine del corso gli studenti avranno acquisito una conoscenza della lingua Hindi di base, ma non elementare, che permetterà loro di comunicare, sia in forma orale che scritta, in alcuni dei contesti più comuni di vita quotidiana, nei limiti dell’acquisizione delle competenze grammaticali e sintattiche previste dal programma. Lo studio della lingua Hindi, grazie a una metodologia di insegnamento che si basa anche su un costante confronto con la grammatica di altre lingue indo-europee, permetterà inoltre agli studenti di sviluppare capacità linguistiche di critica e di giudizio, che potranno essere utilmente applicate per finalità comunicative anche al di là del contesto specifico dell’insegnamento. Dal momento che il corso di lingua Hindi può essere seguito anche per un solo anno, è previsto che gli studenti acquisiscano la capacità di proseguire autonomamente lo studio della lingua Hindi, con il semplice ausilio dei più diffusi strumenti di apprendimento linguistico (manuali, video, internet). Grazie ai seminari e alle conferenze che i docenti organizzano ogni anno nell’ambito dell’insegnamento, gli studenti acquisiranno altresì ampie conoscenze su temi di cruciale importanza riguardanti la cultura e la società dell’Unione Indiana. Tali conoscenze a loro volta contribuiranno ad accrescere le abilità operative degli studenti, nella prospettiva di un loro possibile futuro impiego o auto-impiego in vari ambiti professionali.
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MILANETTI GIORGIO
( programma)
Il primo anno del corso di Lingua e traduzione hindi si articola in tre fasi, durante le quali gli studenti seguiranno le lezioni sia del docente, prof. Milanetti, sia delle lettrici, dr.ssa Gupta e dr.ssa Kumari. Nella prima fase (settimane da 1 a 4), gli studenti vengono introdotti alla conoscenza degli elementi di base della lingua: origini della lingua e composizione del lessico, ascoltare e parlare, leggere e scrivere. Nella seconda, che si sovrappone parzialmente alla prima (settimane da 3 a 18), gli studenti apprendono i seguenti argomenti di grammatica: il nome; i pronomi; gli aggettivi; le posposizioni semplici e composte; il verbo: radice, participio presente, presente indicativo, imperfetto, presente progressivo, imperfetto progressivo; la costruzione della frase: positiva, interrogativa, negativa; il verbo: futuro, congiuntivo futuro, imperativo, gerundio; aggettivi di grado comparativo e superlativo; i numeri; i tempi verbali del passato: participio passato, passato generico, passato prossimo, passato perfetto; la costruzione dei tempi passati. Nella terza fase (settimane da 19 a 24), verranno effettuati prevalentemente esercizi di ripasso e approfondimento, e prove di preparazione all’esame. Nel suo insieme, il corso si basa sui capitoli 1-12 del Corso di Lingua Hindi (Milanetti-Gupta, ed. Hoepli, 2008, v. Bibliografia). Ogni capitolo del corso prevede un testo di lettura, la presentazione dettagliata di un argomento di grammatica, e lo svolgimento di specifici esercizi scritti e orali, sia in classe, insieme ai docenti, sia come lavoro personale. Altro materiale didattico consiste in testi per la lettura infantile, fumetti e tabelle alfabetiche illustrate. Un’attenzione particolare è riservata all’insegnamento della corretta pronuncia con particolare riferimento alle sonorità consonantiche e alla percezione della differenza di lunghezza delle vocali. Gli esercizi sono condotti sia in coppia sia in gruppo, per stimolare l’acquisizione di abilità di interazione e socializzazione. Grazie ai seminari e alle conferenze che i docenti organizzano ogni anno nell’ambito dell’insegnamento, gli studenti acquisiranno inoltre ampie conoscenze su temi e problematiche di cruciale importanza riguardanti la cultura, la società e l’economia dell’India contemporanea. Nel corso dell’anno si terranno complessivamente 84 ore di lezioni del prof. Milanetti e 96 ore di attività di laboratorio linguistico tenute dalle lettrici.
Il testo adottato per l’intero corso è: G.Milanetti, S.T. Gupta, Corso di Lingua Hindi, Hoepli 2008, capitoli 1-12. I semestre: Capitoli 1-7, compresi esercizi scritti e orali. II semestre: Capitoli 8-12, compresi esercizi scritti e orali.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/19
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055366 -
LINGUA E TRADUZIONE CINESE I
(obiettivi)
Primo semestre: La fonologia cinese, trascrizione Hanyu pinyin, scrittura in caratteri complessi e semplificati, radicali (da 1 a 100); grammatica elementare: la struttura della frase semplice, le parti del discorso, verbi in serie, verbi di moto. Secondo semestre: Scrittura: radicali (dal 101 al 214); grammatica: classificatori, verbi modali, predicati aggettivali, predicato nominale, le strutture preposizionali, verbi a doppio oggetto, particelle aspettuali e modali, localizzatori, frasi a perno. Durante il secondo semestre si svolgeranno anche delle lezioni rivolte alla traduzione dal cinese in italiano. Alla fine del corso gli studenti saranno in grado di condurre una semplice conversazione in cinese, raggiungendo un livello pari a quello della certificazione ufficiale cinese HSK 1 e 2, compatibile con i livelli del Quadro Europeo A1, A2.1.
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MASINI FEDERICO
( programma)
Il corso triennale è dedicato allo studio della lingua cinese moderna (Putonghua) con esercitazioni di lettura, conversazione e traduzione. Al termine del triennio lo studente potrà essere in grado di comprendere testi in lingua cinese moderna, scritti in caratteri semplificati o complessi, tradurre brevi frasi da e in cinese e sostenere una conversazione in lingua. Se lo studente ha modo di frequentare anche il periodo in Cina, alla fine del corso triennale potrà raggiungere il livello di livello di certificazione cinese HSK 5.
F. Masini. Zhang Tongbing, Bai Hua, A. Di Toro, Liang Dongmei, Il cinese per gli italiani 意大利人学汉语, volume 1, Corso base, Hoepli, Milano 2010 (seconda edizione). Colangelo L. (a cura di), Buone feste! : breve raccolta di storie popolari cinesi, Hoepli, Milano, 2013.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/21
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055367 -
LINGUA E TRADUZIONE COREANA I
(obiettivi)
Obiettivi Formativi Il corso triennale ha come obiettivo l'apprendimento della lingua coreana, attraverso l'acquisizione di nozioni di grammatica, esercitazioni di lettura, di comprensione, di traduzione e di composizione. Le lezioni frontali sono incentrate su diversi compiti comunicativi che lo studente è chiamato a svolgere nei domini della vita sociale. Esse sono supportate da lezioni di lettorato che comprendono ore di conversazioni e prove pratiche presso il laboratorio linguistico. Obiettivi specifici: Alla fine del triennio lo studente dovrà possedere una buona capacità comunicativa orale e scritta, ed essere in grado di effettuare traduzioni da e in coreano. Con il conseguimento del Primo anno, lo studente dovrà essere in grado di coprire il livello A1 del quadro comune europeo di riferimento e acquisire le competenze necessarie per ottenere il livello dell'esame TOPIK I (primo livello).
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DE NICOLA GIUSEPPINA
( programma)
La docente copre la grammatica e la lettrice le ore di lettura, conversazione, esercitazione di grammatica di lessico, comprensione e scrittura. Il programma si focalizza sulla grammatica, esercitazione di grammatica, sul lessico, conversazione, comprensione e scrittura. Contenuti del programma: Ottobre 1° sett. Unità 1 Introduzione alla lingua coreana Unità2 Alfabeto HAN'GŬL Vocali 2° sett. Unità 2 Alfabeto Consonanti La sillaba in HAN'GŬL. Ulteriori regole di lettura Sistema di trascrizione Riepilogo alfabeto 3° sett. Unità 3 GRAMMAR Titoli, cognomi e termini di riferimento I pronomi personali Pronomi interrogativi e indefiniti Il soggetto. La “copula” 이에요; N + 이/가 아니에요 4° sett Unità 3 Plurale e genere 도: anche, neanche Esercitazioni di lettura (Unità 2) Esercitazione: scrittura Novembre 1° sett. Unità 4 La coniugazione dei verbi Coniugazione del verbo al presente, livello del parlato cortese. Il complemento oggetto: N + 을/를 ) Marcatore del tema 는/은 Verbi 있다 / 없다 in funzione di verbi statici (esserci / non esserci luogo: N + 에; N + 에서 뭐 ,“che cosa?” Numeri cardinali in sino-coreano (0~10) 2° sett. Unità 5: -에 (complemento di moto a luogo) -에 (complemento di tempo) 어디 (dove) (N+에서) La congiunzione “e” 고, per unire due frasi indipendenti Esercitazione di lettura (unità 3 e 4). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura 3° sett. Unità 5: - Complemento di direzione N + (으)로; N+쪽으로 (verso, in direzione di) Complemento di mezzo N + (으)로 (con, tramite) Numeri cardinali in Sino-coreano (11~20) 4° sett Unità 6: Pronomi e aggettivi dimostrativi Il passato (livello del parlato cortese) N + 하고 같이 + N, complemento di compagnia(con, assieme a) Numeri puro-coreani (1~12) Classificatori Quantità + 에 a, per (quantità, valore) Esercitazione di lettura (unità 5 ). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura Dicembre 1° sett. Unità 7 I verbi 있다/없다 con valore di verbi possessivi “avere” Complemento di specificazione Pronomi possessivi, Nome + 것/거 (possesso), (Possessore + cosa posseduta) N + 만 (solo, soltanto, solamente) 2° sett Unità 7 Il suffisso onorifico V + (으)시 La forma cortese dei verbi 있다/없다 con valore di possesso (avere) La forma cortese dei verbi 있다/없다 con valore di verbi statici Numeri puro-coreani da 13 in poi Esercitazione di lettura (unità 6 e 7). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura 13° sett. Riepilogo grammatica Unità 6 e 7
Marzo 1 sett Unità 8 Negative 안 e 못 Vaz. + (으)러, nella frase di fine o scopo (al fine di, allo scopo di, per) V + (는)군요 I verbi irregolari 2 sett Unità 9: - Numero sino-coreani da 20 in poi Anno, mese e giorno Futuro “probabile” Vaz. + (으) ㄹ 거예요, (probabilmente +fut., forse +fut.) 3 sett. Unità 9: Il verbo volere 무슨/어느 (Che..? Quale...?) I giorni della settimana sono composti da N + 요일 N + 에게/한테/께, complemento di termine o dativo N + 마다 (ogni, ciascun) 4 sett. Riepilogo grammatica Unità 8 e 9 Aprile 1sett. Esercitazione di lettura (unità 8). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura 2 sett. Esercitazione di lettura (unità 9). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura 3 sett. Unità 10: - Livello del parlato onorifico La particelle N +와/과 e N + (이)랑 Vaz. + 아서/어서 (poiché, perché, per il fatto che, siccome) N + 한테서 (da...) Indicare l’ora 4 sett. Esercitazione di lettura (unità 10). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura Maggio 1 sett. Unità 11 N + 밖에 못/안; V / N밖에 없다 (non c’è nient’altro/nessun altro all'infuori di N) N + 에서 N + 까지 (spaziale: da ... a/fino a ...) La costruzione “relativa” Vaz + 는, (으)ㄴ, (으)ㄹ I verbi composti 2 sett. Esercitazione di lettura (unità 11). Esercitazione: lessico, espressioni, conversazione e scrittura 3 sett. Unità 12 Riepilogo
IL COREANO PER ITALIANI . VOL. 1 BRUNO A.L.; VOLPE G.; CHUNG S. 2018 Hoepli
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/22
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055368 -
LINGUA E TRADUZIONE GIAPPONESE I
(obiettivi)
Il corso triennale ha come obiettivi formativi l’apprendimento della lingua giapponese nella componente scritta e orale e lo sviluppo delle capacità comunicative dal livello elementare a quello avanzato, con gradi di formazione diversi per ogni annualità. Pur non essendo stato ancora concordato in via definitiva un quadro di riferimento per la lingua giapponese come per le lingue europee, è in uso il JF Standard proposto dalla Japan Foundation, ricalcato sul QCER europeo; a tale schema fa riferimento il Japananese Language Proficiency Test (JLPT) con i livelli N1-N2-N3-N4-N5 che vengono utilizzati nelle descrizioni seguenti. Il primo anno mira a portare lo studente alla conoscenza delle strutture di base della grammatica e alla loro applicazione in situazioni di vita quotidiana. Le lezioni frontali introducono la sintassi di base, la scrittura degli alfabetici e di circa 220 ideogrammi; ampio spazio viene dedicato allo sviluppo delle capacità comunicative, secondo aggiornate tecniche di didattica della lingua, alla sistematizzazione e fissazione dei concetti appresi attraverso esercizi in classe e prove di traduzione. Le lezioni con i madrelingua supportano ulteriormente l’esercizio di scrittura e di conversazione.
Obiettivi Specifici Alla fine del primo anno lo studente sarà in grado di presentare se stesso e gli altri, di comunicare in situazioni quotidiane semplici, di tradurre frasi di base dal giapponese all’italiano e viceversa; sarà quindi nelle condizioni di affrontare il livello N5 e di conoscere alcune strutture grammaticali e comunicative del livello N4 del JLPT.
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MASTRANGELO MATILDE
( programma)
Programmi Introduzione alla lingua giapponese, prime strutture grammaticali, 218 kanji, esercizi di lettura e comprensione, ascolto. Presentazione delle caratteristiche della lingua giapponese, spiegazione delle modalità di insegnamento, orientamento sulle tecniche consigliate di studio e apprendimento. Introduzione alla scrittura degli alfabeti sillabici. Introduzione alla scrittura e apprendimento degli ideogrammi. Strutture di base della lingua giapponese. Esercitazioni con il docente italiano e con i docenti madrelingua. Verifiche periodiche (non valide agli effetti della votazione finale) attraverso test scritti e prove orali al fine di valutare i risultati e l’andamento dell’apprendimento.
Bibliografia M.Mastrangelo, J.Oue, Il giapponese per gli italiani, volume I, Hoepli, 2018 Mastrangelo, Ozawa, Saito, Grammatica giapponese (nuova edizione), Hoepli, 2016.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/22
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055393 -
LINGUA E TRADUZIONE BENGALI I
(obiettivi)
Obiettivi generali: Corso di livello elementare (A1-A2 del QCERL) della lingua bengali. Obiettivi specifici: Al termine del corso lo studente è in grado di 1) comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro); 2) comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali; 3) descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati; 4) leggere testi brevi e semplici, trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari, capire lettere personali semplici e brevi.
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PRAYER MARIO
( programma)
Tematica: Corso di base di lingua bengali, livelli A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Articolazione della didattica frontale (il numero di ore per ciascun argomento dipenderà dalla risposta della classe): 1) collocazione linguistica della bengali; 2) alfabeto (vocali, consonanti, gruppi consonantici); 3) morfologia e sintassi (suffissi determinativi; pronomi e aggettivi determinativi; pronomi personali e interrogativi; struttura della frase; i casi nominativo, genitivo, dativo/accusativo, locativo; numerali; la gradazione vocalica delle radici verbali; sostantivo verbale; presente indicativo; presente continuo; futuro; infinito; tempi del passato; verbi ampliati e causativi); 4) esercitazioni orali (pronuncia; lessico; frasi di uso quotidiano).
M.Prayer, N. Sobhan, C. Lorea, Corso di bengali, Hoepli, Milano, 2012, pp. 1-174 (Unità 1-15).
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/19
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055394 -
LINGUA E CULTURA TIBETANA I
(obiettivi)
Obiettivi Generali Attraverso la sua natura di insegnamento contestualizzato di una lingua e civiltà orientale facente parte del Gruppo Opzionale 'Seconda Lingua Orientale' previsto in tutti i percorsi di studio della Classe di Laurea L-11 nel secondo anno di corso, la disciplina in oggetto (12CFU) contribuisce al raggiungimento degli obiettivi formativi metodologici e di apprendimento trasversali e interdisciplinari dichiarati nella Scheda Unica Annuale del Corso di Studio di riferimento, Quadri A4.b.2 e A4.c.
Obiettivi Specifici Il corso fornisce nozioni fondamentali necessarie e utili alla conoscenza e alla padronanza della grammatica e della sintassi della lingua tibetana ai livelli A1-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue (QCER; Descrittore di Dublino 1). Le conoscenze di cui sopra sono finalizzate allo sviluppo delle capacità gestionali degli utenti nei confronti delle componenti semantiche della lingua relazionate agli aspetti socio-antropologici di base che caratterizzano la cultura in oggetto (DD2). Le attività in grado di sviluppare capacità critiche e di giudizio saranno costituite da dibattiti a tema in classe, audiovisione critico-analitica di materiale multimediale, incontri con esperti e conferenze di studiosi incentrati su temi specifici (DD3). Le attività mirate alle capacità di comunicare e trasmettere le proprie conoscenze linguistiche saranno caratterizzate da esercitazioni consistenti in dialoghi di gruppo e/o brevi presentazioni individuali in lingua, concepiti, sviluppati e organizzati dagli studenti stessi sulla base del materiale didattico fornito e del tutoraggio del docente (DD4). Le strategie didattiche relative al corso implicano la trasmissione di tecniche metodologiche di organizzazione ottimizzata del rapporto con lo studio ispirata a principi maieutici ed euristici sostenuti da un materiale didattico concepito per agevolare lo studio indipendente nonché futuri approfondimenti individuali dei temi trattati (DD5). Alla fine del percorso formativo gli studenti dovranno essere in grado di: a) saper scrivere e leggere correttamente i caratteri dell'alfabeto e le sillabe composte; b) essere in grado di utilizzare le nozioni sintattico-grammaticali apprese per costruire frasi esatte; saper usare il dizionario; d) essere in grado di sostenere semplici conversazioni su temi relativi allo studio e alla vita quotidiana.
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ROSSI DONATELLA
( programma)
Introduzione alla lingua tibetana moderna e alla civiltà tibetana. Le lezioni saranno tenute in Italiano dal primo al secondo semestre incluso e saranno focalizzate: a) sulla presentazione e il commento analitico dei temi grammaticali e sintattici contenuti nel libro di testo; nella fattispecie esse si articoleranno nella lettura e scrittura dei dialoghi, nell'analisi dei contenuti grammaticali e relativi esempi, nello svolgimento degli esercizi di ciascuna lezione in classe e sull'uso del dizionario; b) su esercitazioni orali, nella fattispecie ripetizione singola e di gruppo dei dialoghi contenuti nel libro di testo, ascolto attivo delle tracce del relativo CD concomitanti a ciascuna lezione nonché di qualunque altro elemento volto a sviluppare capacità di ascolto e comprensione (canzoni tradizionali e moderne, brevi componimenti poetici etc.); c) presentazioni della cultura e della civiltà tibetana nei suoi aspetti salienti in base alla bibliografia di riferimento; partecipazione a seminari, conferenze, e attività extracurriculari rilevanti (es. mostre); visione critico-analitica di documentari e film pertinenti. Il sillabo verrà fornito non appena i giorni e le ore di lezione saranno rese note alla docente.
Lingua: 1. Rossi, Donatella e Dhondup, Nyima, Corso di lingua tibetana moderna, Editore Ulrico Hoepli, Milano, 2013. Collocazione Biblioteca DISO: TIB C 609. (Fino all'ultima lezione studiata in classe).
Cultura: 1. Stein, Rolf A., La civiltà tibetana, ET Saggi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1998. Collocazione Biblioteca DISO: TIB C 223. (Per intero).
2. Rossi, Donatella (a cura di) e AA VV, Fili di Seta. Introduzione al pensiero filosofico-religioso dell'Asia, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma, 2018. Collocazione Biblioteca DISO: OR C 427, 427bis, 427ter. (Sezioni sul Bon e sul Buddhismo del Tibet, pp. 109-274).
3. Cabezon, Jose and Jackson, Roger, R. (eds.), Tibetan Literature: Studies In Genre, Snow Lion Publications, Ithaca, New York, 1996. Collocazione Biblioteca DISO: TIB C 365. Link per accesso online al testo presso The Tibetan & Himalayan Library: http://www.thlib.org/encyclopedias/literary/genres/genres-book.php#!book=/studies-in-genres/a2/. (2 articoli a scelta).
4. Donald S. Lopez, Jr., Religions of Tibet in Practice, Princeton University Press, Princeton, New Jersey, 1997. Collocazione Biblioteca DISO: TIB C 613. (2 articoli a scelta).
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/18
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055395 -
LINGUA E LETTERATURA SANSCRITA
(obiettivi)
Obiettivo principale: Studio del sanscrito classico e della sua letteratura (dal V sec. BCE a oggi) Obiettivo specifico (conoscenza): Il corso mira a enucleare le strutture morfologico-semantiche della lingua, inserendole nel contesto indoeuropeo e facendo riferimento sia alla ricchissima tradizione grammaticale indiana sia alla linguistica teorica e storica occidentale; sarà inoltre esaminata la situazione sociolinguistica del sanscrito in relazione alle altre lingue dell’area. Obiettivo generale (abilità): Alla fine del corso lo studente sarà in grado, limitatamente al livello ancora di base delle competenze acquisite, di utilizzare le fonti sanscrite per i suoi studi specifici (storico-religiosi, storico-filosofici) storico-letterari, storico-politici, storico-artistici, storico-linguistici, indoeuropeistici, epigrafici).
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TORELLA RAFFAELE
( programma)
Il programma del corso concerne lo studio della grammatica del Sanscrito classico e della sua letteratura dal VI sec. a.C ai giorni nostri. Il corso mira a enucleare le strutture morfologico-semantiche della lingua, inserendole nel contesto indoeuropeo e facendo riferimento sia alla ricchissima tradizione grammaticale indiana sia alla linguistica teorica e storica occidentale. La prima parte del corso (8 ore) è dedicata a un’introduzione culturale al sanscrito e al suo ruolo nella civiltà indiana. Nella seconda parte (4 ore) viene esaminata la posizione del sanscrito nell’ambito delle lingue indoeuropee e la sua situazione sociolinguistica in relazione alle altre lingue dell’area del Subcontinente. Il resto del corso è dedicato alla fonetica, fonologia, morfologia e sintassi, con esercizi di traduzione derivati dal manuale in programma. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di affrontare con successo testi di limitata complessità.
A. Aklujkar, Corso di Sanscrito, adattamento italiano a cura di R. Torella e C. Mastrangelo, Milano, Hoepli 2011 J.S. Speyer, Sanskrit Syntax, rist. Delhi 1973
J. Houben (ed.), Ideology and status of Sanskrit, Leiden 1996. G. Cardona, “On attitudes towards language in ancient India”, Sino-Platonic Papers 15, 1990, pp. 1-40 G. Boccali, S. Piano, S. Sani, Le letterature dell'India, Torino 2000 R. Torella, "Examples of the influence of Sanskrit grammar on Indian philosophy", East and West 37, 1987, pp. 151-164. R. Torella, Il pensiero dell'India: un'introduzione, Roma, Carocci 2008 L. Renou, Histoire de la langue sanscrite, Lyon 1956.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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L-OR/18
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54
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18
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
discipline storiche 2 - lingua persiana - (visualizza)
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6
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1055396 -
STORIA CONTEMPORANEA DEL MONDO ARABO I
(obiettivi)
Obiettivi formativi generali: il corso trasmette gli elementi fondamentali per la conoscenza della storia contemporanea del mondo arabo (il sistema regionale composto dai 22 paesi arabi) dalla metà del XIX secolo ad oggi. Obiettivi formativi specifici: al completamento del corso lo studente acquisirà le seguenti conoscenze e competenze: 1) conoscenza di base delle dinamiche storiche, sociali e culturali della diverse fasi dello sviluppo storico mondo arabo dalla metà del XIX secolo ad oggi e, al loro interno, della specificità delle macro regioni arabe e di singoli paesi, nonché dell’interazione tra sistema regionale arabo e sistema internazionale; 2) capacità di collocare nel tempo e nello spazio i principali eventi e fenomeni storico-culturali caratterizzanti della storia contemporanea del mondo arabo; 3) conoscenza di base delle caratteristiche comuni e le differenziazioni dei paesi del mondo arabo in termini di geografia umana (fisica, demografica, economica, socio-culturale) e capacità di compararle e approfondirle autonomamente; 4) capacità di presentare oralmente o per iscritto un argomento relativo al fenomeno oggetto di studio, anche in base a esercitazioni orali e scritte; 5) capacità di proseguire lo studio autonomamente, anche in base a seminari di approfondimenti di ricerca.
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GUAZZONE LAURA
( programma)
Il corso intitolato “Introduzione al mondo arabo contemporaneo” è incentrato sull’inquadramento dei lineamenti fondamentali della storia contemporanea e della geografia umana dei 22 paesi arabi dal del XIX secolo ad oggi, secondo una doppia prospettiva analitica: la prospettiva del sistema regionale arabo, che sottolinea i caratteri geografici, sociali, economici, culturali, storici e politici comuni ai paesi di lingua araba del Nord Africa e del Vicino Oriente e Medio Oriente in epoca contemporanea e le relative problematiche; la prospettiva sub-regionale e statuale, che sottolinea le specificità dell’evoluzione storica di ciascuno dei paesi arabi, anche approfondendo alcuni casi studio. Il programma è pertanto diviso in tre parti: 1) lineamenti generali di geografia umana (fisica, demografica, economica, socio-culturale) del mondo arabo attuale (8 ore); 2) inquadramento analitico delle fasi, dei processi e degli eventi principali della storia contemporanea del mondo arabo (25 ore); 3) esercitazioni e casi studio tematici per argomento e per paese (15 ore: 2 paesi da 2 regioni diverse del mondo arabo).
Parte 1: Laura Guazzone Introduzione al mondo arabo contemporaneo, Roma, ed. Nuova Cultura - La Sapienza Orientale, 2007, pp. 15-48. Parte 2: Laura Guazzone “Introduzione” e “Il Mondo arabo contemporaneo: uno sguardo d’insieme”, pp. 1-88, in L. Guazzone Storia del mondo arabo contemporaneo. I paesi arabi dall’Impero ottomano ad oggi, Milano, Mondadori, 2016. Laura Guazzone Schede di storia del sistema regionale arabo. Dispense a. a. 2018-2019 (online sulla pagina web del corso, piattaforma e-learning http://elearning2.uniroma1.it/). Parte 3: due capitoli paese a scelta da: Laura Guazzone Storia del mondo arabo contemporaneo. I paesi arabi dall’Impero ottomano ad oggi, Milano, Mondadori, 2016.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-OR/10
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36
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12
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Attività formative di base
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ITA |
10589149 -
STORIA DELL'INDIA B
(obiettivi)
Obiettivi generali Il corso offre agli studenti un quadro della storia indiana, comprendente i principali eventi politici e le trasformazioni socio-economiche e culturali, dal 2500 a.C. al V sec. d.C.
Obiettivi specifici Il corso condurrà gli studenti a conoscere i principali eventi storici e ai temi e dibattiti relativi alla storia dell’India antica. La lettura di testi primari e secondari formerà negli studenti la capacità di analizzare e interpretare i dati storici. Gli studenti svilupperanno capacità di scrittura, comunicazione, analisi e critica.
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DAS GUPTA SANJUKTA
( programma)
Argomento: I principali sviluppi politici, socio-economici e culturali nel subcontinente indiano dal 2500 aC al V sec. dC. Articolazione della didattica frontale: 1) Uso delle fonti letterarie e archeologiche, 4 ore; 2) La civiltà di Harappa, 10 ore (le fasi della civiltà harappana, modi di sussistenza, reti commerciali, pratiche religiose e funerarie, le classi dominanti, la scrittura harappana, teorie del declino); 3) L’India ai tempi del corpus vedico, 4 ore (gli Indo-Arya, la cultura materiale, la gerarchia dei varna, religione, emergere della monarchia); 4) Centri urbani e movimenti religiosi eterodossi, 8 ore (i mahajanapada, varie strutture politiche, gli Ajivika, il Buddhismo antico, il Jainismo antico); 5) L’impero Maurya, 10 ore (la dinastia Maurya, natura e struttura dell’impero Maurya, Ashoka e il Dhamma, l’economia Maurya, il declino); 6) Interazioni, commercio e cultura: dal 200 aC al 300 dC, 4 ore (gli Shunga, gli Indo-Greci, gli Shaka-Pahlava, i Kushana, i Satavahana, l’estremo sud, cambiamenti sociali e culturali); 7) Estetica e Impero: 300-600 dC, 8 hours (la dinastia Gupta dynasty, i Vakataka del Deccan, struttura amministrativa, proprietà terriera, aspetti della struttura sociale, un’ “età classica dell’arte”?)
Upinder Singh, A History of Ancient and Early Medieval India: from the Stone Age till the 12th century, Delhi: Pearson Longman, 2008, cap. 1, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-OR/17
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36
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12
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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1027024 -
LETTERATURA PERSIANA B
(obiettivi)
Obiettivi generali: presentazione generale della storia della letteratura persiana, dei diversi generi poetici e delle forme espressive della letteratura classica. Obiettivi specifici: alla fine del corso lo studente (1) acquisisce un panorama della storia della letteratura persiana, con particolare riferimento alla letteratura contemporanea; (2) sa riconoscere i diversi generi formali della poesia persiana e sa interpretarne le principali immagini; (3) sa elaborare un giudizio su diversi testi letterari, anche attraverso la conoscenza della bibliografia di base sull’argomento; (4) sa spiegare ad altri le principali caratteristiche della letteratura persiana, anche sulla base delle discussioni e delle letture svolte in classe; (5) è in grado di proseguire lo studio autonomamente anche in base a istruzioni sull’ideazione di programmi di ricerca.
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ORSATTI PAOLA
( programma)
Panorama della storia della letteratura persiana, dalle origini al XV secolo. Durante il corso saranno letti brani antologici, in prosa e in poesia, appartenenti a periodi e a scuole poetiche diverse.
Fotocopie dei testi distribuiti durante il corso e disponibili in forma di dispensa e in pdf. A. Bausani, La letteratura neopersiana, Roma, Nuova Cultura, 2011 (La Sapienza Orientale – ristampe), cap. I, pp. 157-204, cap. III, pp. 239-305, cap. IV (con particolare riferimento ai poeti Farrokhi, ‘Onsori, Manucehri, Sana’i, ‘Attar, Rumi, Sa’di, Hafez); cap. VI (solo Ferdowsi e Nezami).
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-OR/15
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36
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055398 -
ISLAMISTICA
(obiettivi)
Conoscenze Questo corso si propone di trasmettere allo studente una conoscenza di base dell’Islam come religione e come tradizione intellettuale, a partire dai suoi testi fondanti, introducendolo allo studio delle principali correnti di pensiero e branche del sapere religioso appartenenti a questa tradizione nel loro sviluppo storico dall’epoca medievale a quella contemporanea.
Capacità Il corso si prefigge di coltivare nello studente le seguenti capacità: - Sapersi districare tra i precetti legali, gli obblighi rituali, le dottrine teologiche, i principi etici, le esperienze spirituali e mistiche dell’Islam classico imparando a distinguere i rispettivi ambiti e i relativi saperi religiosi, pur senza trascurare i nessi trasversali tra di essi. - Saper analizzare passi del Corano in traduzione italiana identificandone tratti caratteristici sul piano contenutistico e stilistico, collocandoli nei diversi periodi in cui si articola la scansione cronologica tradizionale del testo e indicando almeno qualcuna delle interpretazioni a cui si sono prestati. - Saper guardare al fenomeno religioso in genere, e nella fattispecie a quello islamico, col metodo delle scienze umane, quali che siano i propri personali convincimenti, coniugando empatia e spirito critico, ricorso ad un linguaggio neutro e capacità di comprensione dall’interno delle categorie proprie della tradizione studiata. - Saper decostruire con spirito critico alcune rappresentazioni semplicistiche ed essenzialistiche dell’Islam (quale che ne sia l’orientamento o il giudizio di valore) veicolate da attori diversi, mettendole in prospettiva storica. - Saper cogliere il carattere storico dei fenomeni religiosi studiati, nella loro genesi e nel loro sviluppo, interrogandone di volta in volta i rapporti con i diversi contesti in cui sono stati elaborati e con i cambiamenti attraversati dalle società musulmane. - Sapersi servire in maniera appropriata di alcuni elementi della terminologia tecnica propria degli studi storico-religiosi, e in particolare dell’islamistica, senza trascurare una più generale cura della proprietà di linguaggio, dal punto di vista sia lessicale che sintattico. - Saper proseguire lo studio in forma autonoma (e sentirsi motivato a farlo), sia attraverso strumenti bibliografici suggeriti dal docente, sia a partire dall’illustrazione, nel corso delle lezioni, di alcuni esempi di questioni storico-religiose aperte.
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ZAPPA FRANCESCO
( programma)
Il corso introdurrà lo studente allo studio scientifico dell’Islam come religione e come tradizione intellettuale. Un primo ciclo di lezioni sarà dedicato ai caratteri testuali, dottrinali, contenutistici e stilistici dei testi fondanti dell’Islam (il Corano e il corpus dei detti attribuiti al Profeta, o hadith). Il cuore delle lezioni successive passerà in rassegna le diverse branche del sapere religioso islamico classico: diritto, teologia, mistica e spiritualità, esegesi coranica e scienze coraniche ausiliarie, scienze della Tradizione profetica, con qualche cenno sui saperi profani (filosofia e scienze naturali). Di tali discipline verranno illustrate la metodologia, le problematiche e le principali correnti e scuole di pensiero sorte, in seno a ciascuna di esse, in ambito sunnita in epoca classica, per poi passare ad illustrare le dottrine dei diversi rami dello sciismo e del kharigismo. L’ultima parte del corso sarà dedicata alle principali tendenze del pensiero islamico contemporaneo dal periodo coloniale ad oggi e alle principali trasformazioni intervenute, nello stesso periodo, nella religiosità delle popolazioni musulmane. A queste lezioni teoriche se ne alterneranno altre dedicate alla lettura e all’analisi (contenutistica e stilistica) di passi scelti del Corano in traduzione italiana. Ciascuno degli aspetti dell’Islam sopra menzionati verrà studiato in rapporto con i vari contesti storici in cui si collocano, rispettivamente, le sue origini e i suoi successivi sviluppi. Anche per questo, alcune lezioni saranno dedicate al completamento del programma di storia della civiltà islamica, limitatamente al periodo storico che non si è fatto in tempo a coprire durante il relativo corso dello scorso anno (XVI-XIX sec.). La ripartizione oraria del programma (includendo sia lezioni che esercitazioni) è così stimata: - Introduzione al Corano e alla Tradizione profetica (8h) - Diritto (4h) - Teologia (4h) - Mistica e spiritualità (4h) - Scienze coraniche e scienze della Tradizione profetica (4h) - Dottrine sciite e kharigite (4h) - Completamento del programma di storia della civiltà islamica (4h) - L’Islam contemporaneo (4h) - Letture commentate di passi coranici (12h, distribuite lungo tutto l’arco del corso dopo l’introduzione al Corano)
Per gli studenti frequentanti: - Appunti delle lezioni (presi dallo studente). Chi perdesse qualche lezione avrà cura di procurarsi i relativi appunti presso i colleghi. Chi ne perdesse più di un terzo farà meglio a preparare il programma per non frequentanti. - Islām, a cura di G.FILORAMO, Roma-Bari, Laterza, 1999 (o edizioni successive): o Parte II: “L’islām sunnita nel periodo classico (VII-XVI secolo)”, a cura di Alberto VENTURA o Parte III: “L’islām della transizione (XVII-XVIII secolo)”, a cura di Alberto VENTURA o Parte V: “Confessioni scismatiche, eterodossie e nuove religioni sorte nell’islām”, a cura di Alberto VENTURA - Il Corano, in entrambe le seguenti edizioni (studiare l’introduzione del curatore, più il testo e il commento delle sure e dei versetti esaminati durante il corso – la lista definitiva sarà precisata sulla piattaforma e-learning): o traduzione, introduzione e commento a cura di A. BAUSANI, Firenze, Sansoni 1955, poi Milano, Rizzoli (BUR), ristampe successive o traduzione di Ida ZILIO GRANDI, introduzione e commento a cura di Alberto VENTURA, Milano, Mondadori, 2010 (integralmente e gratuitamente accessibile on line all'indirizzo https://arca.unive.it/retrieve/handle/10278/22716/22947/IL%20CORANO.pdf ) - Pier Giovanni DONINI, Il mondo musulmano. Breve storia dal Cinquecento a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2003 (la lista dei capitoli da preparare in vista dell’esame sarà precisata a lezione, oltre che sulla bacheca elettronica del docente e sulla piattaforma e-learning) - Capitoli scelti da Le religioni e il mondo moderno, a cura di Giovanni FILORAMO, vol. III, Islam, a cura di Roberto TOTTOLI, Torino, Einaudi, 2009 (la lista dei capitoli da preparare in vista dell’esame sarà precisata a lezione, oltre che sulla bacheca elettronica del docente e sulla piattaforma e-learning; si invitano gli studenti ad attendere tale precisazione prima di procedere a un eventuale acquisto, dato il costo elevato del volume) - Ulteriori supporti didattici verranno forniti durante il corso e resi disponibili gratuitamente tramite la piattaforma e-learning, nel rispetto delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, insieme alla lista delle sure e dei versetti del Corano da preparare. Per eventuali integrazioni e aggiornamenti della bibliografia, si invita a far riferimento alla bacheca elettronica del docente: http://francescozappa.site.uniroma1.it/insegnamenti
Per gli studenti non frequentanti: In aggiunta a quanto indicato per gli studenti frequentanti (v. sopra), e in sostituzione degli appunti delle lezioni, chi non frequenta preparerà inoltre: Alessandro BAUSANI, L’islam. Una religione, un'etica, una prassi politica, Milano, Garzanti, 1980 o ed. successiva (il testo è disponibile anche in versione e-book; preferire le edizioni più recenti, con l’appendice a cura di Stefano Allievi; lettura facoltativa per gli studenti frequentanti).
Nota per la preparazione del programma d’esame: I supporti didattici caricati nella piattaforma e-learning saranno suddivisi in sezioni tematiche. Si consiglia soprattutto agli studenti non frequentanti di preparare gli argomenti in programma nell’ordine in cui sono menzionati nella sezione “programma dell’insegnamento”. Sarà bene in particolare iniziare dalle introduzioni alle due versioni italiane del Corano consigliate, quindi passare ai primi 6 capitoli della parte II del manuale di Filoramo-Ventura (fino a “la Sunna” inclusa). Passare quindi ai capitoli successivi del medesimo manuale e alternarli liberamente con la lettura dei passi del Corano selezionati. Tali passi vanno studiati facendo costante riferimento al commento del curatore della versione italiana prescelta, oltre che ai materiali integrativi presenti nella relativa sezione della piattaforma e-learning (in particolare alcune voci del Dizionario del Corano a cura di Mohamed Ali Amir-Moezzi, edizione italiana a cura di Ida Zilio-Grandi, Milano, Mondadori, 2007). Gli altri argomenti possono essere affrontati nell’ordine in cui sono trattati nei libri di testo, integrandoli via via con i materiali presenti nelle relative sezioni tematiche della piattaforma e-learning. Si consiglia di fare costantemente riferimento a un manuale di storia della civiltà islamica, specie se ci si accorge di non cogliere i riferimenti ai contesti storici in cui si collocano i fenomeni trattati. Per facilitare l’apprendimento e il ripasso finale, gli schemi riassuntivi di alcune lezioni saranno forniti in un’apposita sezione della piattaforma e-learning (soprattutto laddove queste si discostano dal modo in cui gli stessi argomenti sono trattati nei manuali).
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-OR/10
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36
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12
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
730404 -
GLOTTOLOGIA II
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo.
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CIANCAGLINI CLAUDIA ANGELA
( programma)
Linguistica cognitiva, teoria delle categorie, teoria dei prototipi, categorie noetiche e categorie linguistiche (Aristotele, Rosch, Berlin e Kay, Wittgenstein); fuzzy sets; classificatori e quantificatori; classificatori e generi grammaticali; origine e impiego dei classificatori nelle lingue dell'Australia, dell'Africa e dell'Estremo Oriente
- G. Lakoff, Women, Fire, and Dangerous Things, Chicago 1987, 1-154 - F. Ungerer - H. J. Schmid, An Introduction to Cognitive Linguistics, Harlow, United Kingdom 19992 (1st edition 1996), capp. I - VI - R. Dirven, Cognitive Linguistics, in K. Malmkjaer (ed.), The Linguistics Encyclopedia, London - New York 2010 3 (1st ed. 1992), pp. 76-82 (in fotocopia) - J. Myers, Rules vs. Analogy in Mandarin Classifier Selection, “Language and Linguistics” 1.2 (2000), 187-209
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-LIN/01
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36
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-
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12
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1024013 -
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II
(obiettivi)
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite.
Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue.
Canale: 1
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MORBIDUCCI MARINA
( programma)
Poiché, come esplicitato negli obiettivi, il corso opzionale di Inglese 2 mira a consolidare e completare, sul piano della competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2, secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework, a livello linguistico verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Pertanto, al secondo anno, verrà posta sempre maggiore attenzione all’avanzamento delle quattro abilità (reading, writing, speaking, listening), coadiuvate da un rafforzamento del critical thinking e un’ampliata consapevolezza anche di questioni stilistiche e idiomatiche. Per quanto concerne la mera competenza linguistica, sarà completato il corso B2, grazie al testo in adozione "Keynote" (Upper intermediate), che prevede il raggiungimento di tale livello. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Nelle unità del coursebook suddetto, intitolate “Innovation and technology”, “Balance”, “Creative thinking”, “Connections”, “Resources”, “Change”, aspetti grammaticali, di pronuncia, di comprensione del testo ed espressione delle proprie opinioni, sia per iscritto che nel parlato, verranno ampliati. Nell’ambito dell’inglese accademico (EAP), speech acts come “convincing”, “supporting arguments”, “expressing opinions”, e aspetti pragmatici, argomentativi e comunicativi come ““identiying problems and solutions”, “asking significant questions”, nonché competenza in presentation skills and critical thinking, verranno parimenti trattati e sviluppati.
Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes, 1995), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni di tipo traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. Per realizzare tale programma ci si avvarrà del libro di testo di Jeremy Munday, nella sua quarta edizione. Questa ultima edizione del 2016 amplia alcuni aspetti interlinguistici, e potenzia le risorse online, come ad esempio le video clip dell’autore stesso che introducono e sintetizzano i contenuti di ogni capitolo, e anche l’interactive timeline, per approfondimenti ipertestuali. Vengono anche presentati percorsi di ricerca, espansioni bibliografiche, e utili suggerimenti user-friendly and adaptive, infine anche occasioni di esercitazioni tramite multiple choice tasks per la verifica individuali dell’apprendimento in itinere. Il testo di Jeremy Munday sarà coperto per intero, nei suoi dodici capitoli: “Main issues of translation studies”, “Translation theory before the twentieth century”, “Equivalence and equivalent effect”, “Studying translation product and process”, “Functional theories of translation”, “Discourse and Register analysis approaches”, “Systems theories”, “Cultural and ideological turns”, “The role of the translator: visibility, ethics, and sociology”, “Philosophical approaches to translation”, “New directions from the new media”, “Research and commentary projects”. I testi da tradurre verranno selezionati second i criteri della differenza stilistica, discorsiva, e genere testuale, con prevalenza di testi letterari nell’ottica comparativistica.
Per la parte linguistica nel lettorato:
Helen Stephenson, Lewis Lansford, Paul Dummett, Keynote, Upper intermediate, Units 7-12, Cengage Learning, National Geographic, Andover, Hampshire, UK, 2015.
Per la parte di Translation Studies:
Jeremy Munday, Introducing Translation Studies: Theories and applications, Taylor and Francis, Abingdon, Oxfordshire, UK, 4th edition, 2016
Introducing Translation Studies is a textbook which offers a full-rounded perspective covering the theories and concepts that make up the field of translation studies. The fourth edition, fully revised, provides an accessible up-to-date, as well as detailed guide to the theoretical landscape. Each theory is applied to a wide range of languages, including Bengali, Chinese, English, French, German, Italian, Punjabi, Portuguese and Spanish. A broad spectrum of texts is analysed, including the Bible, Buddhist sutras, Beowulf, the fiction of Garcia Marquez and Proust, European Union and UNESCO documents, a range of contemporary films, a travel brochure, a children's cookery book and the translations of Harry Potter. Each chapter comprises an introduction outlining the translation theory or theories, illustrative texts with translations, case studies, a chapter summary and discussion points and exercises. In the fourth edition, there are new features, such as new material to keep up with developments in research and practice, including the sociology of translation, multilingual cities, translation in the digital age and specialized, audiovisual and machine, in-chapter activities with links to online materials and articles to encourage independent research, together with an extensive updated companion website with video introductions and journal articles to accompany each chapter. For the students, specifically, there are online exercises, an interactive timeline, weblinks, and powerpoint slides made available by the lecturer.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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ROCCA ALFREDO
( programma)
Lezioni di analisi del testo adottato durante il corso: "Introducing Translation Studies" di Jeremy Munday (Routledge, 2016)
Esercitazioni pratiche di traduzione di testi su diversi aspetti della comunicazione:
Tradurre l'autobiografia, tradurre per il giornalismo, tradurre dialoghi cinematografici, tradurre gli aforismi, tradurre il romanzo, tradurre la canzone
J. Munday -"Introducing Translation Studies""Introducing Translation Studies" (Routledge, 2016)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-LIN/12
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36
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12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1015318 -
Antropologia culturale
(obiettivi)
in applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi delle Discipline demoetnoantropologiche; propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca demoetnoantropologici; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze demoetnoantropologiche (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri settori disciplinari: storia, letteratura, cinema, teatro, arte, beni culturali, medicina, economia, giurisprudenza, politica, religioni ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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6
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M-DEA/01
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36
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12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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AAF1142 -
ABILITA' INFORMATICHE
(obiettivi)
l corso fornisce gli strumenti per comprendere e utilizzare i sistemi informatici di base (utilizzo di computer e periferiche, di software per elaborazione testi, fogli elettronici, presentazioni e archiviazione, e condivisione dati.
Canale: 1
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MAGGI MAURO
( programma)
Conoscenze e competenze operative per la realizzazione di documenti elettronici, fogli di calcolo, posta elettronica, presentazioni, database, pagine ipertestuali. Nozioni di sicurezza.
Non previsti.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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CASTELLUCCI PAOLA
( programma)
Il Movimento Open Access: dalla nascita dei repository al concetto di open science e cittadinanza scientifica. Testo di riferimento su cui avverrà una verifica scritta mediante breve test: P. CASTELLUCCI, Carte del nuovo mondo. Banche dati e open access, Bologna, Il Mulino, 2017.
P. CASTELLUCCI, Carte del nuovo mondo. Banche dati e open access, Bologna, Il Mulino, 2017.
(Date degli appelli d'esame)
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8
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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36
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12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |