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Lingua
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1049595 -
DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA II
(obiettivi)
Obiettivi formativi generali Obiettivo generale del corso è presentare alcuni dei temi centrali per lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive della lingua italiana nella scuola primaria e promuoverne applicazioni consapevoli ed efficaci nella didattica, alla luce dei modelli teorici dell’educazione linguistica e secondo l’orientamento delle indicazioni nazionali.
Obiettivi specifici - Risultati di apprendimento atteso (secondo i descrittori di Dublino):
Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare la conoscenza e la comprensione dei contenuti proposti dal corso, con particolare attenzione alle relative applicazioni didattiche nella scuola primaria, secondo quanto previsto dalle “Indicazioni nazionali della scuola primaria e dell’infanzia” 2012.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di descrivere l’italiano contemporaneo nei suoi aspetti di variabilità, di riconoscere, individuare e ideare strategie didattiche adeguate e specifiche attività per l’insegnamento dell’italiano nella scuola primaria.
Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di muoversi liberamente e autonomamente tra problemi e temi legati alla educazione linguistica, di ragionare criticamente sull’efficacia di concrete attività didattiche (proprie o altrui).
Abilità comunicative Lo studente dovrà saper comunicare con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti appresi, padroneggiando la terminologia tecnica della disciplina.
Capacità di apprendimento Al termine del corso lo studente dovrà saper utilizzare e reperire gli strumenti per arricchire ed aggiornare le proprie conoscenze e competenze in questa disciplina, costantemente ed in modo autonomo, in relazione ai propri interessi e alle esigenze della didattica in contesto reale.
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CANTONI PAOLA
( programma)
Il corso si propone di offrire un quadro approfondito del repertorio linguistico italiano contemporaneo e di ragionare sui temi più rilevanti per la didattica dell’italiano nella scuola primaria (parlato e scritto, lingua e dialetto, italiano regionale, registri e sottocodici, standard, neostandard, sub standard). A partire dalla riflessione sulla variabilità sociolinguistica si stimolerà negli studenti l’individuazione autonoma dei principali aspetti di cui tenere conto nella didattica, proponendo spunti concreti per attività in classe e promuovendone l’applicazione consapevole. Nella seconda parte del corso si traccerà una storia dell’educazione linguistica in Italia, con maggiore attenzione per alcune figure di particolare rilievo (studiosi e maestri: don Lorenzo Milani, Tullio De Mauro, Bruno Ciari, Mario Lodi) e per alcuni testi (il Giscel e le “Dieci Tesi”), e si esamineranno criticamente le indicazioni nazionali. La riflessione sui modelli teorici intende stimolare applicazioni consapevoli ed efficaci dei principi didattici acquisiti, orientati sulla base delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Nella terza parte del corso e nel laboratorio si esamineranno alcuni temi centrali dell’educazione linguistica: la riflessione sulla lingua, le abilità linguistiche ricettive e produttive (parlare, ascoltare, leggere, scrivere), la nozione di errore, i concetti di norma e uso, la competenza linguistica e la competenza comunicativa. Si avvierà poi una ricognizione dell’insegnamento della lingua italiana nel curricolo, individuandone temi e attività e cercando di ancorarli alle diverse fasi della scuola primaria. Il laboratorio sarà l’occasione per ragionare su alcune pratiche didattiche proposte e per stimolare gli studenti ad elaborare autonomamente attività, percorsi, proposte didattiche nella scuola primaria.
a) M. G. Lo Duca, Lingua italiana ed educazione linguistica. Tra storia, ricerca e didattica, nuova edizione, Roma, Carocci, 2015. b) D. Bertocchi, Ravizza, L. Rovida, Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento dell’italiano, Napoli, Edises, 2013. c) conoscenza dei seguenti testi reperibili anche sui siti on line: - “Dieci tesi GISCEL per l’educazione linguistica democratica”; - “Programmi per la scuola elementare del 1985”; - “Indicazioni nazionali per i licei” 2010; - “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione” 2012.
(Date degli appelli d'esame)
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7
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L-FIL-LET/12
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48
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1049597 -
IL LINGUAGGIO DELLA CHIMICA
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione Il percorso formativo del corso non mira a fornire le basi far apprendere ai futuri maestri la Chimica nella sua struttura concettuale, ma, dopo aver rivisto alcuni concetti di base, far sperimentare una via praticabile per contribuire, insieme alle altre aree disciplinari, al raggiungimento degli obiettivi proposti dalle Indicazioni nazionali 2012 della scuola primaria e dell’infanzia. Conoscenza e capacità di comprensione applicata Particolare attenzione si darà alla “padronanza di tecniche di indagine”, alle pratiche di tipo osservativo che riguardano la manipolazione della materia, e all’integrazione costante tra il fare e il pensare. Ci si concentrerà sulla attività pratica di laboratorio come possibile punto di svolta nella relazione insegnamento-apprendimento. Lo studente svilupperà competenze necessarie per l’apprendimento di nuovi argomenti scientifici, di interesse generale per un insegnante, per mezzo di manuali specializzati e risorse disponibili on line. Autonomia di giudizio Al termine del corso lo studente deve essere in grado di saper scegliere in modo autonomo programmi ed esperienze pratiche e formative utili ai fini della trasmissione del metodo scientifico applicato all’osservazione dei fenomeni legati alla struttura della materia. Lo studente sarà capace di autovalutare in piena autonomia le proprie competenze didattiche-educative nel campo della chimica. Abilità comunicative Al termine lo studente deve essere in grado di illustrare con chiarezza e in maniera adeguata informazioni relative alle situazioni educative e didattiche relative al campo della chimica e facilmente osservabili nella vita di tutti i giorni usando mezzi di comunicazione “classici” e multimediali. Capacità di apprendimento Lo studente deve avere come obiettivi la comprensione in autonomia del metodo scientifico che passa attraverso l’osservazione fenomenologica di situazioni che vedono coinvolta la chimica. Inoltre ci si aspetta che lo studente acquisti abilità di apprendimento in team per la realizzazione di progetti collettivi.
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STORIE DI MOLECOLE
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione Il percorso formativo del corso non mira a fornire le basi far apprendere ai futuri maestri la Chimica nella sua struttura concettuale, ma, dopo aver rivisto alcuni concetti di base, far sperimentare una via praticabile per contribuire, insieme alle altre aree disciplinari, al raggiungimento degli obiettivi proposti dalle Indicazioni nazionali 2012 della scuola primaria e dell’infanzia. Conoscenza e capacità di comprensione applicata Particolare attenzione si darà alla “padronanza di tecniche di indagine”, alle pratiche di tipo osservativo che riguardano la manipolazione della materia, e all’integrazione costante tra il fare e il pensare. Ci si concentrerà sulla attività pratica di laboratorio come possibile punto di svolta nella relazione insegnamento-apprendimento. Lo studente svilupperà competenze necessarie per l’apprendimento di nuovi argomenti scientifici, di interesse generale per un insegnante, per mezzo di manuali specializzati e risorse disponibili on line. Autonomia di giudizio Al termine del corso lo studente deve essere in grado di saper scegliere in modo autonomo programmi ed esperienze pratiche e formative utili ai fini della trasmissione del metodo scientifico applicato all’osservazione dei fenomeni legati alla struttura della materia. Lo studente sarà capace di autovalutare in piena autonomia le proprie competenze didattiche-educative nel campo della chimica. Abilità comunicative Al termine lo studente deve essere in grado di illustrare con chiarezza e in maniera adeguata informazioni relative alle situazioni educative e didattiche relative al campo della chimica e facilmente osservabili nella vita di tutti i giorni usando mezzi di comunicazione “classici” e multimediali. Capacità di apprendimento Lo studente deve avere come obiettivi la comprensione in autonomia del metodo scientifico che passa attraverso l’osservazione fenomenologica di situazioni che vedono coinvolta la chimica. Inoltre ci si aspetta che lo studente acquisti abilità di apprendimento in team per la realizzazione di progetti collettivi.
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DALLA CORT ANTONELLA
( programma)
Introduzione al corso. La chimica nella vita di tutti i giorni. Breve storia della chimica. La composizione della materia dal macro al micro. Sistemi macroscopici: cenni sugli stati di aggregazione della materia. I cambiamenti di stato. Struttura atomica e proprietà periodiche degli elementi. La tavola periodica: un approccio interattivo. Quantificare la materia: definizione della quantità chimica e della sua unità di misura, la mole; definizione della costante di Avogadro. Il legame chimico: dagli atomi alle molecole. Le proprietà delle molecole in base alla loro composizione atomica. Le formule delle molecole, la disposizione spaziale. Dal concetto di trasformazione della materia osservabile nella vita quotidiana alla sua razionalizzazione dal punto di vista chimico (reazioni di ossido-riduzione, reazioni acido-base). Oltre le molecole, dalla chimica alla biologia. Durante il corso verrà mostrato quanto sia facile ideare semplici esperimenti da realizzare in aula per accompagnare le spiegazioni teoriche e per creare coinvolgenti percorsi didattici.
“Chimica! Leggere e scrivere il libro della natura”, V. Balzani e M.Venturi, Scienza express edizioni 2012 “Metodi e strumenti per l’ insegnamento e l’apprendimento della chimica”, L. Cipolla, EdiSES 2015.
(Date degli appelli d'esame)
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2
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CHIM/06
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16
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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STORIE DI ATOMI
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione Il percorso formativo del corso non mira a fornire le basi far apprendere ai futuri maestri la Chimica nella sua struttura concettuale, ma, dopo aver rivisto alcuni concetti di base, far sperimentare una via praticabile per contribuire, insieme alle altre aree disciplinari, al raggiungimento degli obiettivi proposti dalle Indicazioni nazionali 2012 della scuola primaria e dell’infanzia. Conoscenza e capacità di comprensione applicata Particolare attenzione si darà alla “padronanza di tecniche di indagine”, alle pratiche di tipo osservativo che riguardano la manipolazione della materia, e all’integrazione costante tra il fare e il pensare. Ci si concentrerà sulla attività pratica di laboratorio come possibile punto di svolta nella relazione insegnamento-apprendimento. Lo studente svilupperà competenze necessarie per l’apprendimento di nuovi argomenti scientifici, di interesse generale per un insegnante, per mezzo di manuali specializzati e risorse disponibili on line. Autonomia di giudizio Al termine del corso lo studente deve essere in grado di saper scegliere in modo autonomo programmi ed esperienze pratiche e formative utili ai fini della trasmissione del metodo scientifico applicato all’osservazione dei fenomeni legati alla struttura della materia. Lo studente sarà capace di autovalutare in piena autonomia le proprie competenze didattiche-educative nel campo della chimica. Abilità comunicative Al termine lo studente deve essere in grado di illustrare con chiarezza e in maniera adeguata informazioni relative alle situazioni educative e didattiche relative al campo della chimica e facilmente osservabili nella vita di tutti i giorni usando mezzi di comunicazione “classici” e multimediali. Capacità di apprendimento Lo studente deve avere come obiettivi la comprensione in autonomia del metodo scientifico che passa attraverso l’osservazione fenomenologica di situazioni che vedono coinvolta la chimica. Inoltre ci si aspetta che lo studente acquisti abilità di apprendimento in team per la realizzazione di progetti collettivi.
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MORETTI GIULIANO
( programma)
Introduzione al corso. La chimica nella vita di tutti i giorni. Breve storia della chimica. La composizione della materia dal macro al micro. Sistemi macroscopici: cenni sugli stati di aggregazione della materia. I cambiamenti di stato. Struttura atomica e proprietà periodiche degli elementi. La tavola periodica: un approccio interattivo. Quantificare la materia: definizione della quantità chimica e della sua unità di misura, la mole; definizione della costante di Avogadro. Il legame chimico: dagli atomi alle molecole. Le proprietà delle molecole in base alla loro composizione atomica. Le formule delle molecole, la disposizione spaziale. Dal concetto di trasformazione della materia osservabile nella vita quotidiana alla sua razionalizzazione dal punto di vista chimico (reazioni di ossido-riduzione, reazioni acido-base). Oltre le molecole, dalla chimica alla biologia. Durante il corso verrà mostrato quanto sia facile ideare semplici esperimenti da realizzare in aula per accompagnare le spiegazioni teoriche e per creare coinvolgenti percorsi didattici.
1 METODI e STRUMENTI per l'INSEGNAMENTO e l'APPENDIMENTO della CHIMICA, L. Cipolla, Edises S.r.l. Napoli, 2015 2 CHIMICA! leggere e scrivere il libro della natura, V. Balzan e M. Venturi, Scienza e Express edizioni, Trieste, 2012
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CHIM/03
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16
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1049584 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
(obiettivi)
Al termine del corso gli studenti conosceranno la letteratura per l’infanzia nelle sue diverse forme e nei suoi diversi generi; conosceranno le principali tecniche e modalità di lettura ad alta voce, di animazione della lettura, di conduzione di gruppi di lettura e di costruzione di attività laboratoriali basate sulla lettura e sulla scrittura; riconosceranno la lettura come attività fondamentale per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini; saranno in grado di progettare attività di promozione della lettura basati su interessi, capacità e bisogni informativi dei bambini; sapranno valutare, scegliere e utilizzare le opere letterarie contemporanee e classiche per i bambini in funzione della costruzione di percorsi educativi adatti alle diverse fasce di età, ai diversi contesti culturali, ai diversi bisogni formativi dei singoli e dei gruppi.
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9
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M-PED/02
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64
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1049675 -
EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE
(obiettivi)
L'OBIETTIVO INTENDE DARE GLI STRUMENTI ESSENZIALI DI LETTURA DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO E DELLA SUA EVOLUZIONE, DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA E DEL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO, INSISTENDO SULLA SPECIFICITA' VISIVA E SULLA NECESSITA' DI UN'ANALISI STORICO-SOCIALE IN AGGIUNTA ALL'ANALISI NARRATIVO-LETTERARIA DEI TESTI FILMICI. Mettere in grado di presentare il tema dell’opera d’arte dal punto di vista del significato, dello stile, del contesto in cui è stata realizzata, stimolando a trovare collegamenti con l’esperienza presente e possibili meccanismi di ri-creazione.
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LINGUAGGI DELL'ARTE
(obiettivi)
Che cosa è un’immagine, come si produce, perché è importante: l’obiettivo del corso è presentare un nucleo di temi, di linguaggi e di tecniche artistiche in modo da avvicinare i bambini alla natura, ai significati e agli usi relazionali delle immagini, come strumenti di espressione e di comunicazione. Le competenze acquisite riguarderanno la capacità di stimolare nei bambini l’attitudine all’osservazione della varietà delle forme naturali e artificiali, dei colori nei loro effetti sulle emozioni e dello spazio nelle sue modulazioni; sarà inoltre stimolata e indirizzata l’espressione personale e incoraggiato il confronto con le creazioni degli altri. Le competenze trasversali acquisite riguarderanno da un lato le capacità di collaborare a letture di immagini, sulla base di spunti narrativi ed evocativi, e dall’altro la capacità di produrre e trasformare immagini e oggetti, sulla base di spunti creativi, sorti sia dall’osservazione dell’ambiente circostante sia da esempi proposti. Queste attività consentiranno di applicare nel concreto teorie e pratiche della creatività, fra cui, a titolo di esempio, quelle di Bruno Munari. Gli studenti e le studentesse saranno incoraggiati a progettare - singolarmente o in gruppo - simulazioni di attività su temi di volta in volta approfonditi: il colore, lo spazio, le materie, i dettagli, tenendo conto dello sviluppo progressivo di competenze e capacità da parte dei bambini. Grazie all’approfondimento degli aspetti teorici e pratici del tema - questi attuati anche attraverso la partecipazione a visite esterne in musei e in laboratori di didattica museale - studenti e studentesse saranno in grado di proseguire lo studio in modo autonomo, progettando percorsi didattici originali e ragionati.
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4
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L-ART/03
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32
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
(obiettivi)
Obiettivi specifici - Risultati di apprendimento atteso (secondo i descrittori di Dublino):
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la comprensione dei concetti previsti dal corso, con particolare attenzione alle relative applicazioni didattiche nella scuola.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di esporre i concetti fondamentali del cinema in quanto linguaggio autonomo, e il suo corretto uso all'interno dell'attività didattica nella scuola primaria e dell'infanzia. Lo studente svilupperà inoltre le capacità di osservazione e analisi delle produzioni orali e scritte degli alunni.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di utilizzare le metodologie apprese per la produzione autonoma e la valutazione di esercitazioni, laboratori e lezioni frontali.
Abilità comunicative
Lo studente saprà comunicare con chiarezza e proprietà di linguaggio le proprie idee e saper utilizzare la terminologia tecnica della disciplina, e scegliere e utilizzare in maniera propria i materiali eudiovisivi all'interno dell'attività didattica.
Capacità di apprendimento
Al termine del corso lo studente dovrà saper utilizzare e reperire gli strumenti per aggiornare ed approfondire costantemente ed in modo autonomo le conoscenze e le competenze professionali nell’ambito disciplinare.
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MORREALE EMILIANO
( programma)
Il corso propone elementi di base del lingaggio cinematografico, analisi della rappresentazione dell'infanzia nella storia del cinema e una serie di spunti metodologici per l'insegnamento del cinema nelle scuole, attraverso esercitazioni in classe e laboratori.
Bibliografia frequentanti: L. Galasco- M. Oddenino- F. Paraboschi, Spiegare il cinema ai bambini (ed. Dino Audino) A. Bergala, L'ipotesi cinema (ed. Cineteca di Bologna) E. Morreale, Bambino, in Lessico del cinema italiano, a cura di R. De Gaetano, vol. 1 (ed. Mimesis) E. Morreale, Cinema d'autore anni sessanta (ed. Il Castoro)
Bibliografia non frequentanti: L. Galasco- M. Oddenino- F. Paraboschi, Spiegare il cinema ai bambini (ed. Dino Audino) A. Bergala, L'ipotesi cinema (ed. Cineteca di Bologna) E. Morreale, Cinema d'autore anni sessanta (ed. Il Castoro) E. Morreale, Bambino, in Lessico del cinema italiano, a cura di R. De Gaetano, vol. 1 (ed. Mimesis) V. Buccheri, Il film (ed. Carocci) P. Mereghetti, 100 capolavori da far vedere ai vostri figli (ed. Baldini e Castoldi) Lumière! (dvd)
Filmografia frequentanti e non frequentanti: R. Rossellini, Roma città aperta (dvd) F. Fellini, La dolce vita (dvd) V. De Sica, Ladri di biciclette (dvd) V. De Seta, Diario di un maestro (dvd) M. Cousin, Storia del cinema: un'odissea (puntate 1-2) (dvd) M. Cousin, I bambini e il cinema (dvd)
Inoltre durante il corso saranno caricate delle dispense e materiali didattici su e-learning
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/06
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32
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1049625 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA
(obiettivi)
Il corso intende far acquisire agli studenti le conoscenze teoriche e le abilità pratiche utili alla progettazione di interventi e alla conduzione di ricerche svolte con metodi e tecniche di tipo qualitativo e quantitativo, in particolare attraverso laboratori concernenti specifici fenomeni di interesse pedagogico. L'obiettivo dei laboratori è quello di fornire gli strumenti metodologici e critici utili al comprendere temi e problemi relativi alla metodologia della ricerca nelle scienze dell’educazione; esso consentirà di apprendere ad interpretare informazioni e saper riflettere sui problemi relativi all’ambito di studio, dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di possedere capacità critica e autocritica. Lo studente sarà inoltre messo in grado di comprendere il processo logico sottostante una ricerca e di operazionalizzare i costrutti studiati in variabili, di applicare in modo ragionato, attraverso attività didattiche guidate, le metodologie della ricerca utili ad uno svolgimento più consapevole del mestiere di insegnante, sviluppando abilità sia critiche sia creative attraverso l’ideazione di percorsi di ricerca e di interventi basati su risultati di ricerca; avrà modo di sviluppare competenze strumentali (scrittura, espressione orale, osservazione, produzione di strumenti di ricerca, ricerca di informazioni) e svilupperà, con il loro uso, le sue capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso; sarà messo in condizione di migliorare le sue capacità a relazionarsi con gli altri, identificarsi nel proprio ruolo lavorativo e saper lavorare in gruppo in modo attivo e costruttivo. Al termine del percorso laboratoriale e di studio, lo studente sarà in grado, di conoscere le principali procedure di indagine scientifica, di tradurre e articolare operativamente degli interrogativi di ricerca, di determinare la validità e affidabilità di uno strumento, di utilizzare criticamente gli strumenti di misura in campo pedagogico e di valutare e progettare semplici percorsi di ricerca per rispondere a domande di ricerca specifiche. Inoltre, lo studente sarà stato introdotto alle interazioni tra le tematiche delle materie che concorrono alla definizione di un processo di ricerca in ambito pedagogico e questo gli consentirà di proseguire gli studi con un maggiore grado di autonomia e discernimento. Infine, lo studente acquisirà autonomia di giudizio relative all’analisi di modelli teorici e procedure di ricerca adottati in pedagogia; svilupperà le sue capacità di problematizzazione e osservazione non ingenua dei fenomeni pedagogici.
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RUBAT DU MERAC EMILIANE ELIZABETH MARIE
( programma)
Il corso si propone di affrontare i temi inerenti alla ricerca in campo educativo e scolastico, di promuovere l'acquisizione di strumenti concettuali e procedurali e stimolare l'interesse per il profilo dell’insegnante-ricercatore e l’approccio di ricerca-formazione come strumento di dialogo tra scuola e università. Durante il corso verranno esaminati i principali strumenti teorici e metodologici utilizzati dalla ricerca quantitativa e qualitativa in campo pedagogico, con particolare riguardo ai quadri teorici alla base dello sperimentalismo educativo e alla relazione tra qualità e quantità nella ricerca empirica. Inoltre, si intende condurre gli studenti all’acquisizione dei fondamenti teorico-metodologici della disciplina attraverso diversi laboratori che permetteranno l’esplorazione concreta e la messa in pratica di più approcci metodologici e modi di analizzare la realtà e di riflettere sui dati raccolti. I laboratori riguarderanno: la ricerca bibliografica e le sue implicazioni nella definizione del disegno di ricerca; la costruzione e taratura di questionari, la narrazione autobiografica come metodo e progetto educativo, le specificità metodologiche e gli obiettivi del brainstorming, focus group e colloquio di gruppo; il processo di creatività collettiva e l’analisi delle dinamiche di gruppo; il metodo dell'analisi testuale con riflessioni sulle difficoltà di una valutazione oggettiva; l’insegnamento delle strategie di lettura e la loro valutazione basata sull’uso di strumenti tarati. Inoltre, nell’applicare a specifici ambiti i diversi metodi di ricerca studiati, gli studenti dovranno saper individuare e descrivere le diverse fasi della ricerca: definizione dei problemi ed esame delle caratteristiche del contesto analizzato, scelta del quadro teorico di riferimento, operazionalizzazione dei concetti, formulazione delle ipotesi, scelta o costruzione e validazione di uno strumento di rilevazione, analisi dei dati, confronto dei risultati con la letteratura di riferimento. I laboratori saranno svolti, per la maggior parte, in collaborazione con ricercatori specializzati nell’uso delle metodologie studiate e avranno come principali obiettivi lo sviluppo delle capacità di osservazione, riflessione critica, progettazione, uso delle conoscenze pregresse e collaborazione attiva all’interno del proprio gruppo e con l’insieme degli studenti del corso.
P. Lucisano, A. Salerni, Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci 2003. Solo capitolo 3 G. Domenici, P. Lucisano e V. Biasci, La ricerca empirica in educazione. Elementi introduttivi, Armando 2017. Solo capitoli 2 e 3. F. Lucidi, F. Alivernini e A. Pedon, Metodologia della ricerca qualitativa, il Mulino 2008. Solo capitoli 3 e 5. V. L. Zammuner, I focus Group, il Mulino 2003 (pagine selezionate: 9-20, 23-29, 50-62, 105-121, 137-140, 144-155, 189-203, 229-237, 253-263). Sarà inoltre distribuito del materiale integrativo durante le lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
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LUCISANO PIETRO
( programma)
Il corso si propone di affrontare i temi inerenti alla ricerca in campo educativo e scolastico, di promuovere l'acquisizione di strumenti concettuali e procedurali e stimolare l'interesse per il profilo dell’insegnante-ricercatore e l’approccio di ricerca-formazione come strumento di dialogo tra scuola e università. Durante il corso verranno esaminati i principali strumenti teorici e metodologici utilizzati dalla ricerca quantitativa e qualitativa in campo pedagogico, con particolare riguardo ai quadri teorici alla base dello sperimentalismo educativo e alla relazione tra qualità e quantità nella ricerca empirica. Inoltre, si intende condurre gli studenti all’acquisizione dei fondamenti teorico-metodologici della disciplina attraverso diversi laboratori che permetteranno l’esplorazione concreta e la messa in pratica di più approcci metodologici e modi di analizzare la realtà e di riflettere sui dati raccolti. I laboratori riguarderanno: la ricerca bibliografica e le sue implicazioni nella definizione del disegno di ricerca; la costruzione e taratura di questionari, la narrazione autobiografica come metodo e progetto educativo, le specificità metodologiche e gli obiettivi del brainstorming, focus group e colloquio di gruppo; il processo di creatività collettiva e l’analisi delle dinamiche di gruppo; il metodo dell'analisi testuale con riflessioni sulle difficoltà di una valutazione oggettiva; l’insegnamento delle strategie di lettura e la loro valutazione basata sull’uso di strumenti tarati. Inoltre, nell’applicare a specifici ambiti i diversi metodi di ricerca studiati, gli studenti dovranno saper individuare e descrivere le diverse fasi della ricerca: definizione dei problemi ed esame delle caratteristiche del contesto analizzato, scelta del quadro teorico di riferimento, operazionalizzazione dei concetti, formulazione delle ipotesi, scelta o costruzione e validazione di uno strumento di rilevazione, analisi dei dati, confronto dei risultati con la letteratura di riferimento. I laboratori saranno svolti, per la maggior parte, in collaborazione con ricercatori specializzati nell’uso delle metodologie studiate e avranno come principali obiettivi lo sviluppo delle capacità di osservazione, riflessione critica, progettazione, uso delle conoscenze pregresse e collaborazione attiva all’interno del proprio gruppo e con l’insieme degli studenti del corso.
P. Lucisano, A. Salerni, Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci 2003. Solo capitolo 3 G. Domenici, P. Lucisano e V. Biasci, La ricerca empirica in educazione. Elementi introduttivi, Armando 2017. Solo capitoli 2 e 3. F. Lucidi, F. Alivernini e A. Pedon, Metodologia della ricerca qualitativa, il Mulino 2008. Solo capitoli 3 e 5. V. L. Zammuner, I focus Group, il Mulino 2003 (pagine selezionate: 9-20, 23-29, 50-62, 105-121, 137-140, 144-155, 189-203, 229-237, 253-263). Sarà inoltre distribuito del materiale integrativo durante le lezioni.
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M-PED/01
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Attività formative di base
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