Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I
(obiettivi)
Nel perseguire l’obiettivo generale di fornire una solida preparazione di base sugli elementi fondativi della scienza della rappresentazione, i tre corsi del settore si articolano nei primi tre anni integrando gli aspetti teorici ed applicativi.Il corso del primo anno fornisce i metodi e gli strumenti per l’apprendimento delle tecniche tradizionali del Disegno integrandole con quelle informatiche. Fornisce i fondamenti della Geometria descrittiva per la comprensione delle leggi e dei metodi per la rappresentazione e la concezione dello spazio e delle forme architettoniche. Tali strumenti permettono allo studente di affrontare, con adeguati strumenti di conoscenza, le prime esperienze di progettazione.
Canale: 2
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CHIAVONI EMANUELA
(programma)
PROGRAMMA
Supporto alla didattica in uso Website Modalità di frequenza: Facoltativa Modalità di erogazione: Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento: scopo del Corso è di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere, rappresentare e manipolare lo spazio. Il corso intende formare tutte le capacità segnalate nel programma attraverso la sperimentazione di alcune esperienze formative specifiche sull’architettura per comprendere, immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno, delle costruzioni geometriche e degli strumenti informatici . Nelle sue varie e numerose attività progettuali l’architetto si serve di vari modelli sui quali prefigura e verifica l’oggetto che dovrà essere realizzato. Questi modelli possono essere grafici (come una pianta e un prospetto associati, una prospettiva, un’assonometria), oppure informatici (modelli 3D), o, ancora, veri e propri plastici (maquette). La costruzione di uno qualsiasi di questi modelli deve comunque appoggiarsi sulla preventiva capacità di immaginare una forma in tre dimensioni intesa sia come lo spazio che essa delimita ma anche come quello che essa influenza con la sua semplice presenza. E’ necessario conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare consapevolmente la forma immaginata nonché gli strumenti che ne consentono la manipolazione approfondendone le caratteristiche metriche, geometriche e percettive. Se da un lato, dunque, si tenterà di mettere in condizione lo studente di acquisire una sicura manualità nell’uso delle tecniche grafiche più semplici e dirette attraverso un intenso esercizio del disegno architettonico a mano libera (svolto soprattutto all’esterno ed in parte anche in aula) senza tralasciare la rappresentazione a riga e squadra e l’uso del colore attraverso le diverse tecniche tradizionali e digitali, dall’altro ci si sforzerà di sostenere questo percorso attraverso un ciclo parallelo di lezioni sui Fondamenti della Geometria della Rappresentazione che avranno per oggetto il concetto di Modello bidimensionale e tridimensionale, i fondamenti dei Modelli grafici bidimensionali (prospettico, assonometrico, proiezioni ortogonali) ed i principali problemi di intersezione ed appartenenza nei vari modelli. Una parte sarà anche dedicata alla modellazione 3D anche attraverso una serie di esercitazioni in aula. Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici. I materiali da produrre, in generale, sono i seguenti: _Taccuino principale del corso: in questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, le esercitazioni sul disegno a mano libera, prende gli appunti relativi alle lezioni di disegno e di geometria descrittiva e a tutte le esercitazioni che vengono svolte durante il corso. _Taccuino per le elaborazioni legate al colore: in questo album rilegato, formato A4, con carta specifica per l’uso delle tecniche a colori, ciascuno studente svolge tutte le esperienze grafiche proposte nel corso _Taccuino (piccolo) in formato A5 per gli esercizi di “ginnastica grafica”, gli “appunti visivi” e le “riflessioni grafiche” che derivano dai sopralluoghi nelle aree scelte e dalle esperienze dirette. _Tavole in formato A2 (su supporti diversi) relativi all’oggetto studiato. Modello 3D. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Per la parte relativa al Disegno dell’Architettura: M. Docci, D. Maestri, M. Gaiani, Scienza del Disegno, Città Studi 2011 M. Docci, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. Morlacchi, Il libro del Disegno, Gangemi Roma 2008. E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. E. Chiavoni, Matita e acquarello per catturare l'immagine urbana”, in:” Verso un disegno integrato", la tradizione del disegno nell'immagine digitale, Gangemi Roma 2010 E. Chiavoni, “Matera, struttura, forma e colore” in rivista Disegnare, Idee, Immagini, Anno XXI , n.41 / 2010 E. Chiavoni, La città di-segni. Spazi forme e colori. In: Sul disegno dell’architettura: esperienze e riflessioni, Strumenti del Dottorato di ricerca in Scienze della rappresentazione e del rilievo, Roma 2014, Aracne editrice E. Chiavoni, M. Docci, Visione, pensiero, disegni: gli insegnamenti di Francis D.K.Ching . Vision, ideas, drawings, teachings by Francis D.K.Ching in Disegnare, Idee, Immagini, Anno XXIV, n.49 / 2014 E. Chiavoni, L. De Carlo, Scorci urbani. Le cupole di Roma nell’opera di Angelo Marinucci in Disegnare, Idee e Immagini n.51 anno 2015 in Disegnare, Idee, Immagini, Anno XXV, n.51 / 2015, pp 56-67.
Canale: 3
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RIBICHINI LUCA
(programma)
Il corso di Scienza della Rappresentazione integra in un’unica esperienza didattica la Geometria Descrittiva e il Disegno dell’Architettura, discipline che si articolano ciascuna in metodi e tecniche proprie ma che insieme costruiscono una fase fondamentale della formazione degli architetti: la capacità di rappresentare l’organizzazione dello spazio e dell’architettura. Con successivi ed eventuali approfondimenti, l’esperienza delle discipline della rappresentazione prefigura il processo di apprendimento del linguaggio grafico che consente di pensare e rappresentare l’architettura coniugando in modo dialettico conoscenza, osservazione.
![]() - L. Ribichini, Il volto e l’architetto. Presentazione di M. Docci.
(Date degli appelli d'esame)
Ed. Gangemi, Roma 2008, pag 189 ISBN 978-88-492-1487-1 - Mario Docci, Disegno e analisi grafica, ed. Laterza, Bari, 2009.ISBN 978-88-421-0915-0
Canale: 1
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Albisinni Piero
(programma)
Il corso, che si articola nei primi tre anni del CdL, coinvolge in diversa misura i docenti della filiera che, integrando le loro specifiche competenze, contribuiscono ad una più organica formazione nel settore della rappresentazione.
Lo scopo del corso del primo anno è quello di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere e modellare lo spazio. Nelle sue varie e numerose attività progettuali, l’architetto si serve infatti di modelli, sui quali prefigura l’opera che sarà realizzata. Questi modelli possono essere, grafici oppure informatici o, ancora, plastici. Per costruire uno qualsiasi di questi modelli occorre la capacità di immaginare una forma a tre dimensioni e lo spazio che essa delimita; bisogna conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare senza ambiguità la forma immaginata e padroneggiare gli strumenti che permettono di modificarla; ma occorre anche disporre di una sicura manualità nell’uso delle tecniche più semplici e dirette del disegno. Le attività del Corso consistono in lezioni ex cathedra e in esercitazioni in aula o all’aperto. Lo studente dovrà registrare tutte queste attività, in forma di appunti e disegni, in un taccuino al quale si accompagnano gli elaborati grafici che verranno proposti nel corso delle lezioni. Sono inoltre previste prove sugli argomenti teorici di geometria (esoneri) e consegne degli elaborati grafici, per valutare il grado di apprendimento di quanto proposto durante le lezioni. I risultati entreranno a far parte della valutazione finale. L’esame consiste in una prova orale ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare e descrivere le forme dello spazio, avvalendosi del disegno e delle costruzioni geometriche. Il colloquio verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni e verrà esaminato il contenuto del taccuino e degli elaborati grafici proposti durante le lezioni. ![]() Per il disegno dell’architettura
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, Scienza del disegno, ed. Città Studi, Novara, 2012 Per la geometria descrittiva e il CAD R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, Vol. I, ed. Città Studi, Novara 2009
Canale: 4
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CASALE ANDREA
(programma)
Il Corso ha il compito d’indagare il modello nei suoi aspetti tra arte e scienza, tra forma e funzione che è parte portante del progetto di architettura.
La relazione che lega il progettista al modello è un rapporto intelligente, attivo e collaborante dove la forma e la funzione dell’architettura trova la prima dimostrazione di se stessa. Proprio in virtù delle complessità insite nel processo progettuale, diventa indispensabile l’uso di modelli capaci di rappresentare le caratteristiche del fenomeno architettura prima che questa si realizzi. Modelli grafici (schizzo, rappresentazione grafiche codificate), modelli virtuali informatici, prototipi fisici, sono dispositivi indispensabili nelle mani del progettista. ![]() A. Casale - Geometria creativa - Nuovi quaderni di applicazioni della geometria descrittiva, Edizioni Kappa Roma 2010;
(Date degli appelli d'esame)
R. Migliari e AAVV, Geometria descrittiva, De Agostini editore, Milano 2009. Vol. 1 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
98749 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Compito del corso è quello di porre in evidenza e discutere le problematiche, i nodi teorici e progettuali, le principali correnti e i protagonisti della cultura architettonica dei secoli XIX e XX. Nello svolgimento del corso si intende guidare lo studente alla comprensione dei problemi e delle opere dell’architettura nella loro determinazione storica e nell’indivisibile relazione con le altre componenti artistiche, fornendo gli strumenti indispensabili alla conoscenza critica del pensiero architettonico contemporaneo.
Canale: 1
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MURATORE GIORGIO
(programma)
Supporto alla didattica in usoVideoproiettore, impianto amplificazioneModalità di frequenza• FacoltativaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl corso propone una lettura sintetica di alcuni aspetti della cultura architettonica italiana ed internazionale, a partire dalla seconda metà del secolo diciottesimo fino ai giorni nostri per consentire un primo approccio alle problematiche della storia dell’architettura contemporanea.ProgrammaLa cultura dell'Encyclopedie: Boullée, Ledoux. Londra, Parigi, Berlino, Barcellona; Londra; Parigi: Haussmann, Labrouste, Alphand, Hittorf; Berlino: Schinkel; Utopie sociali ed utopie urbane; Problemi economici e sociali: gli spazi della residenza per le classi subalterne. Architettura e Arti Decorative: da Wedgwood a Morris; Le grandi Esposizioni Universali, da Paxton a Eiffel; Ruskin, Viollet-le-Duc, Boito, Rubbiani; Barcellona e la scuola catalana: Gaudì; Muthesius e la cultura inglese; Mackintosh, Darmstadt, l'Esposizione di Torino del 1902; Raimondo D'Aronco; La nascita del Werkbund; Storicismo e funzionalismo nella cultura tedesca del Novecento; Le nuove tecnologie edilizie; da Taut a Behrens, da Gropius ad Hilberseimer; I miti del macchinismo: dal futurismo al razionalismo; La mitologia metropolitana ed il modello americano, la Scuola di Chicago, Richardson, Sullivan, Wrigth;: Vienna, da Wagner ad Hoffmann, da Olbrich a Loos; Il caso Olanda, la scuola di Amsterdam e quella di Rotterdam; Berlage; Oud; Mies van der Rohe; Avanguardie figurative ed avanguardie sociali; La Bauhaus; Germania di Weimar e Russia sovietica; L'ipotesi novecentista e la cultura della nuova città borghese: Garnier, Sauvage e Mallet-Stevens; I CIAM; Le Corbusier; Futurismo e neo-futurismo; il Novecento: Muzio; Piacentini; Ponti; Libera; Terragni; Il Fascismo: l'urbanistica, l'architettura; La Triennale di Milano; Le città di nuova fondazione; Torino, Milano, Roma; Le riviste, i concorsi, le trasformazioni della città; Il dopoguerra: Foschini e l'INA-Casa; Moretti; Pier Luigi Nervi e le nuove tecnologie; Gardella, Albini, BBPR, Figini e Pollini; Dall'INA-Casa alle Olimpiadi; L'Architettura italiana degli anni sessanta e settanta; Rogers e Rossi; Stirling; Kahn; Post-Moderno e neo-avanguardie; Tendenze internazionali.Modalità di esameL’esame è individuale e orale e consiste in un colloquio sugli argomenti trattati a lezione e sviluppati nei testi suggeriti in bibliografia.
![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
L. BENEVOLO, Storia dell' architettura moderna, Laterza, Bari, 196O. K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna , 1982. S. GIEDION, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli, Milano, 1954. M. TAFURI, F. DAL CO', Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976. B. ZEVI, Storia dell' architettura moderna, Einaudi, Torino, 195O.
Canale: 2
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BARUCCI CLEMENTINA
(programma)
I. Dal neoclassicismo all’eclettismo storicistico
- Illuminismo e Neoclassicismo. L’archeologia e la riscoperta dell’antico. Il grand tour, l’ambiente romano e Piranesi. - La tradizione razionalista in Francia da Laugier a Ledoux. Parigi in età napoleonica. L’École Polytecnique e l’insegnamento di Durand. - Classicismo e pittoresco in Gran Bretagna, da Adam a Soane. Il Nuovo Mondo. - Tra classico e romantico, Schinkel a Berlino, Klenze a Monaco. - Nascita della città industriale e nuove ipotesi urbane. L’architettura del ferro e le Esposizioni universali. - L’eclettismo storicistico nel secolo XIX. La questione dello ‘stile nazionale’ e le nuove capitali: Parigi, Vienna, Barcellona, Berlino, Roma. - Gothic Revival e neo medievalismo internazionale. Il movimento Arts and Crafts, Ruskin e Morris. La garden city. II. Dall’Art Nouveau alle Avanguardie - La città americana. La Scuola di Chicago e l’origine del grattacielo L. H. Sullivan. L’architettura organica’ di F.L. Wright. - Il rinnovamento dei linguaggi architettonici tra XIX e XX secolo. Il razionalismo strutturale; l’Art Nouveau in Belgio e in Francia. - Vienna: la Secessione e Otto Wagner. La Künsterkolonie di Darmstadt. - L’Esposizione torinese del 1902. il liberty e l’architettura italiana del primo Novecento. - La Scuola di Glasgow. Il modernismo catalano. - Berlage e la Scuola di Amsterdam. - Razionalismo classico e tecnica del cemento armato in A. Perret e T. Garnier. Adolf Loos. - Artigianato e industria: il Deutscher Werkbund e l’esposizione di Colonia del 1914. - Avanguardie artistiche e architettura. Futurismo, De Stijl, Espressionismo, Costruttivismo. III. L’architettura tra le due guerre mondiali - W. Gropius e la vicenda del Bauhaus. - Architettura in Russia tra le due guerre, da Tatlin a Jofan. - Tendenze dell’architettura tedesca fra tradizione e modernità. . La Nuova Oggettività. - L’architettura di Mies van der Rohe, costruzione e astrazione. - I congressi CIAM. L’abitazione economica e il quartiere. Il Weissenhof di Stoccarda. - Le Corbusier, architettura e nuove ipotesi urbane. - Architettura americana tra le due guerre mondiali. La mostra The International Style. - L’architettura in Italia tra le due guerre mondiali. Novecento e razionalismo. - Classicismi negli anni Trenta: Italia, Russia, Germania. - L’architettura scandinava. Asplund e Aalto. IV. L’architettura del secondo Novecento - La ricostruzione postbellica in Europa. Il confronto con l’eredità del Movimento Moderno. - L’Italia del dopoguerra. Dal neorealismo al neolibety. - La seconda produzione dei ‘maestri’: Gropius, Mies, Le Corbusier, Wright, Scharoun. - Louis Kahn, la riscoperta della geometria e della storia. - Conclusione dei CIAM, il Team X, il new brutalism e gli Smithson. De Carlo. - Utopia tecnologica e neoavanguardie. Archigram, Friedman, Superstudio e Archizoom. - Stirling. - Aldo Rossi, l’architettura della città. - Neo razionalismo. I Five Architects di New York. - Il superamento del Movimento Moderno. Robert Venturi. - Revival storicistico e Postmodern. La Biennale di Venezia del 1980. Gehry. - L’architettura iberica: Siza, Moneo. - L’High Tech, Foster, Rogers, Piano, Calatrava. - Deconstructivist Architecture: Hadid, Coop Himmelblau, Libestind, Gehry, Libeskind, Tschumi, Koolhaas. - Tendenze recenti. Architettura nell’età della globalizzazione. ![]() D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 2008 e ed. sgg., capitolo 8 Il Classicismo nel XVIII secolo e capitolo 9 Il XIX secolo.
(Date degli appelli d'esame)
K. FRAMPTON, Storia dell' architettura moderna (1980), Zanichelli, Bologna 1982 e ed. sgg. W. J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, Londra 2006.
Canale: 3
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PORTOGHESI TUZI STEFANIA
(programma)
Il corso si propone di fornire elementi conoscitivi e strumenti critici per la comprensione dei processi architettonici ed urbanistici tra la fine del XIX secolo e il XX secolo. Particolare attenzione sarà data all’analisi del panorama architettonico e culturale europeo e d’oltre oceano.
Ad ogni argomento oggetto del programma è dedicata una parte di informazioni generali volte a inquadrare i differenti momenti storici oggetto dell’insegnamento e il dibattito teorico e culturale all’interno del quale essi si inseriscono. Nel corso delle lezioni verrà quindi condotta un’analisi dei contesti urbani, tecnologici, costruttivi e delle condizioni economiche, politiche, sociali e culturali, ciò permetterà agli studenti di collocare lo studio dell'architettura in una cosciente prospettiva storica e metodologica. Alle lezioni generali di inquadramento dei fenomeni architettonici oggetto del programma verranno poi affiancate lezioni specifiche sugli architetti e sulle loro opere. Argomenti del programma Argomenti delle lezioni sono: Dalle trasformazioni culturali dell’architettura neoclassica alla Rivoluzione Industriale; William Morris e il Movimento Arts and Crafts; Mackintosh e la scuola di Glasgow; Art Nouveau in Europa (Horta, Guimard, Gaudí, Van de Velde); Il Liberty italiano; Otto Wagner e la Secessione viennese; Sullivan e la Chiacago School; Wright e l’architettura organica; Le avanguardie architettoniche (Espressionismo, De Stijl, Futurismo, Costruttivismo); Loos, Behrens e il Protorazionalismo; Gropius e il Bauhaus. Nasce una nuova concezione dell’abitare; La Nuova Oggettività in Europa; Mies van der Rohe; Le Corbusier e il rinnovamento dell’architettura; il Razionalismo in Italia; Asplund e il classicismo scandinavo; Aalto, Saarinen e l’architettura organica europea; Luis Kahn; Buckminster Fuller e Philip Johnson; L’International Style; Il nuovo brutalismo; Regionalismo critico; Postmoderno, Decostruttivismo, Minimalismo; l’architettura nell’epoca della globalizzazione. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008. M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1988. Nel corso dell’anno verranno fornite bibliografie specifiche sugli argomenti trattati nelle lezioni.
Canale: 4
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GRECO ANTONELLA
(programma)
Il programma è rivolto agli studenti del primo semestre del primo anno che hanno avuto solo sporadici rapporti col tema preso in esame. La prima necessità del corso di Storia dell’Architettura contemporanea sarà quella di decifrare il significato di alcune categorie storiografiche usuali quali: antico, moderno, contemporaneo. Quest’ultima accezione è quella che più necessita di indagine, visto che gli studenti si trovano davanti a definizioni di “moderno” (movimento moderno, “modernità”. Arte moderna etc.) e di “postmoderno” che il più delle volte si sovrappongono al significato che noi attribuiamo alla nozione di “contemporaneo”. Un corso che vada a ritroso, cominciando con il contemporaneo e collocando la storia dell’architettura medievale , quella “moderna” e quella “antica”,agli anni successivi, può evidentemente generare perplessità. Prima cura del programma sarà quindi stabilire un’effettiva nozione di “contemporaneo” al di là delle categorie storiografiche usuali, e far comprendere agli studenti la differenza tra contemporaneità e modernità. I temi affrontati partiranno quindi dal panorama contemporaneo attuale, anche usufruendo del testo a nostra disposizione che è la città di Roma, dove si sovrappongono gli esempi più importanti di tali categorie, per poi risalire alla formazione della metropoli nel XIX secolo e via via avvicinarsi alla nascita del movimento moderno, alla sua crisi. Scopo del corso è anche quello di ricostruire i contesti storico culturali dei fenomeni presi in considerazione e analizzare architetti e architetture esemplari di tali fenomeni. I temi affrontati dal corso riguarderanno principalmente il XIX e il XX sec., con particolare alle loro trasformazioni strutturali : -Formazione delle metropoli europee (Londra,Parigi, Berlino,Barcellona) -Formazione della metropoli americana -Architettura e arti decorative, Ruskin, Morris -La scuola di Chicago -Formazione e affermazione di F.Ll.Wright: prairie houses, Robie house, Taliesin -Vienna e la secessione - La Kunstkolonie di Darmstadt -Werkbund ed esposizione di Colonia -Adolf Loos -Le avanguardie storiche dei primi anni del Novecento -Rivoluzione russa e arte di propaganda, costruttivisti suprematisti -Espressionismo e neue sachlicheit -Vienna Rossa -I grandi concorsi, Berlin Alexanderplatz, Chicago Tribune -Mies Van der Rohe, Gropius, Taut -De Stijl e Bauhaus -Le Corbusier, il tempo dell’Esprit noveau, gli anni tra le due guerre -L’esposizione universale di Parigi, 1925 - Costruire, abitare: il Weissenhof di Stoccarda,1927 -I CIAM - Wright , le Usonian houses e le case californiane, Taliesin west -Gli anni tra le due guerre in Italia. Razionalismo e novecento: Libera, Terragni, Ponti, Piacentini -Riviste e grandi esposizioni in epoca fascista: “Architettura “ di Piacentini, “Domus” di Ponti, “Casabella” di Pagano -Città di nuova fondazione nell’agro pontino -Roma Il Foro Italico -esposizioni universali, Parigi 1937, New York 1939 -Roma, E.42 -Moretti, Libera,Ridolfi -Neorealismo e dopoguerra in Italia: “Comunità” e progetto olivettiano -Roma i nuovi quartieri del dopoguerra - “Casabella-Continuità” di E.N.Rogers -Alvar Aalto e la sua influenza sull’architettura italiana -Le Corbusier, ricostruzione in Francia, Notre dame du Haut, Chandigar -Roma, Tiburtino, Tuscolano, Villaggio olimpico - Crisi del movimento moderno:Louis Kahn e la sua influenza sull’architettura italiana -L’epoca postmoderna: il postmoderno come linguaggio; il nomadismo culturale; la trasformazione delle metropoli;digitalizzazione e nuovi monumenti; Il museo come espressione di contemporaneità; archistar e nuovi monumenti; la trasformazione dell’architetto in “regista” del progetto. Nell’esame si terrà specialmente conto del rapporto che intercorre tra la Storia dell’architettura e le discipline affini nel periodo preso in esame, con particolare riguardo al concetto di interdisciplinarietà. Sarà compito della docenza fornire volta per volta la bibliografia specifica sugli argomenti presi in esame. l'insegnamento comprenderà lezioni frontali e sopralluoghi e utilizzerà anche metodi non tradizionali come video e docufilm. Poiché la contemporaneità è in continua trasormazione e in divenire- e come tale non è considerata dai manuali di storia, è assolutamente necessaria la presenza degli studenti nei primi mesi di lezione. ![]() William J.R. Curtis, "L'architettura moderna dal 1900", Phaidon London New York 2012
(Date degli appelli d'esame)
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8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | ITA | |
1007334 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA I
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre alla logica e teoria degli insiemi; elementi di algebra lineare; elementi di geometria analitica nel piano; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, applicazioni, calcolo integrale.
Canale: 2
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BIRINDELLI ISABELLA
(programma)
1. Preliminari
Cenni di logica delle proposizioni. Gli insiemi: operazioni e relative proprietà (l'unione, l'intersezione). Gli insiemi numerici. I naturali, gli interi, i razionali, i reali. Gli intervalli dell'asse reale, insiemi aperti e chiusi. Coordinate cartesiane di punti del piano e dello spazio. 2. Spazi vettoriali Definizione di spazio vettoriale, esempi geometrici, fisici e analitici (spazio vettoriale dei polinomi) Somma di due vettori e prodotto per uno scalare: definizione e loro interpretazione geometrica e fisica etc... Componenti di vettori del piano e dello spazio. Somma di vettori e prodotto di un vettore per uno scalare in termini delle loro coordinate. Combinazione lineare tra vettori. Dipendenza ed indipendenza lineare. Norma di un vettore: definizione e proprietà. Versori. Prodotto scalare: definizione geometrica e proprietà. Caratterizzazione del prodotto scalare in termini delle componenti dei vettori. Ortogonalità. Prodotto vettoriale: definizione geometrica e sue proprietà. 3. Algebra lineare Equazioni lineari. Sistemi lineari. Equivalenza di sistemi, matrici, equivalenza per righe di matrici. Matrici ridotte, matrici triangolari. Rango di una matrice. Compatibilità e incopatibilità di un sistema lineare. Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi omogenei. Dimensione delle soluzioni di un sistema omogeneo. Discussione di sistemi dipendenti da parametri. Determinante di una matrice quadrata. Minori di una matrice. Definizione di rango usando i determinanti. Invarianza del determinante rispetto a operazioni tra righe e tra colonne. Il determinante di matrici triangolari. Rango di una matrice e dipendenza e indipendenza lineare dei vettori righe e dei vettori colonna. Base e dimensione di uno spazio vettoriale. Le basi canoniche di E2 ed E3. Cambiamenti di riferimento. Cambiamenti di coordinate nel piano e nello spazio. Cambiamenti di coordinate ortonormali (rotazioni e traslazioni). Prodotto tra matrici (righe per colonne). Notazioni matriciali per i cambiamenti di riferimento. Matrice del cambiamento di riferimento. Matrice trasposta, matrice identità e matrice inversa. Trasformazioni lineari (esempi: omotetie, rotazioni, trasformazioni diagonali). Autovalori e autovettori. 4. Geometria analitica del piano e dello spazio Equazione cartesiana ed equazioni parametriche di una retta del piano. Vettore direzione di una retta: coefficiente angolare e parametri direttori. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra rette del piano. Individuazione dell'angolo tra due rette attraverso il prodotto scalare. Fascio di rette per un punto. Coniche: circonferenza, ellisse, iperbole e parabola. Equazione parametriche di una retta dello spazio. Equazione cartesiana di un piano, fasci di piani ed equazioni cartesiane della retta nello spazio. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra piani e rette. 5. Funzioni Definizione di funzione e esempi. Funzioni reali di variabile reale. Dominio e immagine di una funzione. Il grafico. Monotonia e stretta monotonia di una funzione: crescenza e decrescenza. Funzioni limitate e funzioni illimitate. Massimi e minimi relativi e assoluti, cenni sull'estremo superiore e l'estremo inferiore. Funzioni composte. Funzioni iniettive. Funzioni inverse. Alcune funzioni elementari, grafico e loro proprietà: il modulo, le funzioni trigonometriche, potenze, esponenziali e logaritmi, il numero di Nepero. Grafici ottenuti "manipolando" le funzioni elementari (traslazioni, riflessioni e composizione di funzioni elementari). Funzioni pari e funzioni dispari. La composizione di funzioni monotone è monotona. 6. Elementi di Calcolo Definizione di limite (al finito e all'infinito). Limite destro e sinistro. Criterio del confronto (con dimostrazione). Proprietà dei limiti: limite della somma, del prodotto e del rapporto. Forme indeterminate. Calcolo di alcuni limiti notevoli. Funzioni continue: definizione e proprietà. Somma, prodotto e rapporto di funzioni continue. Composizione di funzioni continue e inverse di funzioni continue. Discontinuità di una funzione e loro classificazione. Teoremi sulle funzioni continue (loro interpretazione, esempi e controesempi, senza dimostrazione): di esistenza degli zeri. Retta tangente al grafico in un punto. Definizione di derivata. Derivate di ordine superiore. Proprietà delle derivate. Calcolo della derivata delle funzioni elementari. La derivata di una funzione composta e la derivata dell'inversa. Punti di non derivabilità (punti angolosi e cuspidi). La derivata in un punto di massimo o di minimo. Derivata e monotonia. Uso delle derivate seconde per lo studio della concavità di una funzione. Studio completo del grafico di una funzione. Definizione di integrale definito e di funzione integrabile. Proprietà dell'integrale definito: additività rispetto all'intervallo, linearità, confronto tra integrali. Integrabilità delle funzioni continue. Funzioni primitive e integrali indefiniti. Caratterizzazione delle primitive di una funzione tramite la funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale (con cenni di dimostrazione). Metodi di integrazione per parti e per sostituzione. Calcolo delle aree. ![]() G. Crasta e A. Malusa: Matematica 1, teoria ed esercizi.. Ed. Pitagora.
(Date degli appelli d'esame)
M. Bertsch: Istituzioni di matematica. Ed. Bollati Boringhieri. P. Marcellini, C. Sbordone: Esercitazioni di matematica, vol. I, II. Ed. Liguori
Canale: 1
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CAPUZZO DOLCETTA ITALO
(programma)
Geometria del piano e dello spazio, Algebra Lineare: equazioni di rette e piani, sistemi di equazioni lineari, matrici e loro determinanti, nozioni metriche elementari.
Funzioni: limiti e continuita' Calcolo differenziale: derivate e applicazioni Calcolo integrale: primitive, integrali definiti e applicazioni al calcolo di aree e volumi ![]() Elementi di matematica
(Date degli appelli d'esame)
Autori: Sbordone Carlo; Marcellini Paolo Liguori Editore Esercizi di Matematica Autori: Salsa Sandro; Squellati Annamaria Zanichelli
Canale: 3
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CAPITANELLI RAFFAELA
(programma)
Logica e teoria degli insiemi; elementi di algebra lineare; elementi di geometria analitica nel piano; calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale: limiti, funzioni continue, derivate, applicazioni, calcolo integrale.
(Date degli appelli d'esame)
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8 | MAT/05 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026526 -
DIRITTO URBANISTICO
(obiettivi)
Il Corso tratta le principali fonti normative e la giurisprudenza, con attenzione soprattutto al contesto europeo. La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di “casi”. Introduzione alle normative comunitarie e nazionali in materia edilizia, urbanistica e ambientale.
Canale: 3
Canale: 1
Canale: 2
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Durano Giuseppe
(programma)
Il corso di diritto urbanistico affronta le seguenti tematiche:
Nozioni generali Nozioni di base del diritto amministrativo per lo studio delle funzioni urbanistiche L’articolazione dei poteri pubblici in materia di governo del territorio: Stato, regioni, enti locali, il Titolo V ed il “governo del territorio” Le funzioni urbanistiche Concetto di pianificazione territoriale e tipologie di piano in rapporto alla soddisfazione degli interessi Efficacia della pianificazione sul diritto di proprietà Diritto di proprietà e vincoli urbanistici: la giurisprudenza costituzionale Contenuto minimo del diritto di proprietà secondo la giurisprudenza CEDU I cosiddetti vincoli morfologici o ricognitivi e le “tutele parallele” Il piano urbanistico comunale Procedimento e contenuti Lo sdoppiamento del PRG in piano strutturale e piano operativo nella legislazione regionale La perequazione ed il superamento dello zoning: i comparti e le zone miste Il fondamento giuridico dell’urbanistica consensuale: gli accordi (art.11 l.241/90) La gestione del PRG Piani attuativi e moduli convenzionali Programmi integrati d’intervento Opere di urbanizzazione e principio di concorrenza: la sent. Corte di Giustizia sez. VI 12 luglio 2001 Gli strumenti innovativi nell’urbanistica Gli accordi I “diritti edificatori” natura giuridica, circolazione e tutela Il confronto concorrenziale La perequazione Il piano Casa (l.133/08) Le cosiddette tutele parallele: i piani di settore ed effetti sulla proprietà piano di bacino (L.d.legsl.152/06) piano paesistico (D. Legsl.42/004 e succ.int.) piano dei parchi (L.391/94) Testo Unico sull’Edilizia Il controllo dell’attività edilizia: permesso di costruire, denuncia d’inizio dell’attività. Semplificazione e liberalizzazione: SCIA e titoli abilitativi semplificati ![]() P. Urbani- S. Civitareale Matteucci, Diritto Urbanistico, Organizzazione e Rapporti, Quinta edizione - Giappichelli. Torino 2013;
(Date degli appelli d'esame)
E' consigliato l'acquisto di un codice aggiornato (ed. 2016) contenente la legislazione in materia di "Urbanistica ed Edilizia". |
6 | IUS/10 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1044139 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un edificio di piccole dimensioni a prevalente destinazione residenziale. Sono indagate le questioni tipologiche, spaziali e di linguaggio, inerenti al tema oggetto dell’esercitazione, al fine di far acquisire allo studente gli strumenti di base del progetto di architettura. Il Laboratorio costituisce il luogo di applicazione e verifica delle conoscenze acquisite dallo studente durante il suo svolgimento e durante la frequentazione dei corsi del primo e secondo semestre.
Canale: 1
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BRUSCHI ANDREA
(programma)
La residenza rappresenta la componente di base per la conformazione della città secondo i parametri tipici di ogni momento storico, quella che ne struttura il tessuto e i vuoti significativi. Lo studio del rapporto fra edificio e contesto è il momento nel quale il progetto entra in contatto con la sua natura più pubblica e civile rivelandosi atto sociale e collettivo.
Il progetto di un edificio nel cuore di Roma rappresenta la realizzazione di un tassello delicato per la costruzione della città e, sul piano didattico, il momento chiave nel quale il sistema di regole che definisce l’assetto urbano diviene l’elemento essenziale di confronto e il principio di una scelta progettuale consapevole. Attraverso il confronto con la città e con le sue regole il progetto di architettura stabilisce un dialogo complesso che investe la relazione fra interno e esterno del fabbricato e struttura il senso della nuova costruzione all’interno della compagine urbana. Conoscere le regole dello spazio urbano e confrontarvisi attraverso il progetto, fare reagire edificio e luogo, rappresenta un passo essenziale per la comprensione della città antica e contemporanea e delle sue complessità e stratificazioni. Sulla base di queste sintetiche considerazioni il Laboratorio di Progettazione architettonica 1 indaga le potenzialità della relazione fra la casa contemporanea e la città tradizionale mettendo a confronto il tema della residenza con la complessità dello spazio urbano consolidato, alla ricerca di un sistema di coerenze fra cellula e tessuto, dimensione privata e dimensione pubblica del progetto con l’obiettivo di organizzare un rapporto costruttivo fra le regole della città e i contenuti disciplinari del progetto della residenza. ![]() B. Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961;
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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Battistacci Rossana
(programma)
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1B a.a. 2016-17
Prof. Rossana Battistacci Programma La casa unifamiliare Il laboratorio di progettazione architettonica del primo anno ha due obiettivi prioritari: il primo è quello d’ introdurre lo studente nel complesso mondo dell’architettura e delle sue implicazioni teoriche intorno al tema della trasformazione che il suo fare implica basandosi dialetticamente tra procedimento creativo e ragionamento scientifico; il secondo è relativo al prodotto progettuale come risultato di un percorso inventivo aperto ma non casuale e/o arbitrario, al tempo stesso libero ma non privo di regole e soprattutto consapevole. Per condurre lo studente-architetto nel suo primo esercizio progettuale è stato scelto come tema d’anno quello della casa unifamiliare. Questo argomento pur complesso - i maestri dell’architettura hanno fondato su questo tema le loro teorie - consentirà di fondare al meglio il processo di apprendimento che ha come oggetto l’architettura. La casa unifamiliare pur presentando problemi quantitativi di facile gestione, ha in se sia gli elementi tecnici e formali della costruzione dello spazio che quelli più simbolici dell’abitare. A partire da concetti elementari, ma fortemente strutturanti, riguardanti la funzione, la tecnologia e quindi la forma, (utilitas, firmitas, venustas), il lavoro didattico sarà impostato attraverso esercitazioni successive e tappe di avvicinamento affinché sia affrontato il difficile passaggio da ciò che si pensa a ciò che si può fare… (F.Purini, conferenza del 30.05.2005) Ciascuno studente affronterà lo studio di una abitazione per narrare e illustrare le teorie espresse attraverso la loro opera da alcuni dei maestri dell’architettura moderna italiana e non: G.Ponti, L.Cosenza, Figini-Pollini, Terragni, Marescotti, Ridolfi, Libera, De Renzi, ecc. e Le Corbusier, Mies, L.Khan, A.Aalto,T. Ando, K.Sejima, A.Siza, A.Campo Baeza, ecc. A tal fine sarà dedicato un tempo congruo alla lettura di ‘modelli compositivi’ basilari: casa chiusa, casa aperta, casa centrica, casa policentrica, casa lunga, casa alta, casa bassa, ecc. presenti nelle le opere dei maestri e da queste letture lo studente proverà a definire alcune idee strumento per rendere visibile e realizzabile quell’idea che ciascuno insegue davanti ad un tema progettuale. L’esercitazione proposta dal laboratorio muoverà da schemi formali semplificati per meglio approfondire i rapporti fondamentali che sottostanno a qualsiasi atto progettuale come quello con il sito, il rapporto tra forma e funzione, tra forma e tecnologia, tra forma e programma progettuale. Le case unifamiliari da progettare hanno quindi come riferimento più schemi morfologici a scelta: la casa quadrata e/o centrica, la casa a sviluppo lineare, la casa alta, la casa policentrica, ecc. da interpretare nella consapevolezza delle leggi che governano questi tipi spaziali. L’esercizio progettuale richiesto, individuale, seguito dal corpo docente sarà sviluppato attraverso schizzi, disegni e plastici di studio alle scale opportune, in aula. Sono previste almeno due consegne intermedie commentate collettivamente. Esercitazioni diverse, eseguite in aula e a casa, accompagneranno le diverse fasi della progettazione. Esame L’esame finale, da programmare entro la conclusione della sessione estiva, luglio 2017, prevede la discussione sul progetto, sulle esercitazioni e sugli argomenti (caratteri distributivi, tipologici, morfologici,) trattati nel corso del laboratorio. Sono richieste almeno 5 tavole, tematiche, formato A2, con i seguenti elaborati: • Concept, riferimenti, programma progettuale • planimetria 1:500/200, ambientazione • Piante, prospetti e sezioni 1:100 • Viste tridimensionali, assonometrie, prospettive • Indicazioni di materiali e dettagli costruttivi 1:50 • Plastici di studio, plastico finale In sede d’esame è prevista la discussione su uno dei testi indicati di seguito. ![]() Le Corbusier………………. Verso una architettura, Longanesi Editore
(Date degli appelli d'esame)
Gio Ponti …………………… Amate l’architettura, Rizzoli Ed. Vicenza 2008 Carlos Martì Aris……….. Le variazioni dell’identità Ludovico Quadroni ……. Progettare un edificio Inaki Abalos………………. Il buon abitare, Christian Marinotti Edizioni Francesco Cellini …………. Manualetto, Cittàstudi Edizioni, 2007 Torino
Canale: 3
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TOPPETTI FABRIZIO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
L’obiettivo del laboratorio è avvicinare le problematiche complesse del progetto a partire da una esperienza guidata su un tema di dimensioni modeste e che contenga seppure in misura semplificata le variabili che concorrono alla formazione del quadro di riferimento del progetto di architettura. In sintesi lo studente dovrà acquisire: gli strumenti base per la comprensione e la gestione del processo progettuale, la capacità di gestire e controllare gli spazi dell’abitazione e l’aggregazione di più unità. Programma Tema Il laboratorio propone come prima esperienza progettuale una riflessione critica sul tema dell’abitare nel tempo presente. Il tema applicativo principale del corso è il progetto per una unità di abitazione orizzontale al quartiere Quadraro a Roma. È un tema di lavoro di ridotte dimensioni su una situazione reale con problemi e vincoli concreti, che potrà essere trattato con attenzione al contesto di riferimento ma soprattutto per le opportunità di generalizzarne i risultati per condizioni sufficientemente tipizzabili. Il tema dovrà essere svolto con attenzione alle problematiche distributive strutturali e costruttive e alle tematiche compositive di aggregazione dei volumi nello spazio e di orientamento rispetto al luogo reale. Lo svolgimento del corso tenderà ad incoraggiare il massimo scambio tra lezioni teoriche, approfondimenti tematici di carattere applicativo, e il lavoro degli studenti. Il programma prevede oltre allo svolgimento del tema principale, consegne intermedie tutte finalizzate, direttamente e indirettamente all’avvicinamento al progetto finale. Articolazione del laboratorio Il programma delle lezioni sarà articolato nel modo seguente: Lezioni di introduzione sul ruolo dell’architetto e sul panorama dell’architettura contemporanea con particolare attenzione alle esperienze europee; Inquadramento teorico del tema con particolare attenzione alla declinazione del rapporto tra l’abitare tradizionale, l’abitare proprio del movimento moderno e quello contemporaneo; Lezioni su exempla orientate alla lettura e alla individuazione di progetti e realizzazioni (dal moderno al contemporaneo) che possano costituire un riferimento utile nella esercitazione progettuale; A partire dai progetti degli studenti mediante verifiche collettive e individuali saranno individuati temi critici che costituiranno l’oggetto di comunicazioni mirate. Modalità di esame Per sostenere l’esame finale preliminarmente si svolgerà una prova scritta che verterà sulla verifica delle letture con particolare riferimento al testo base. La presentazione finale del progetto sarà sintetizzata in tavole che dovranno contenere disegni di inquadramento, volumetrie, piante prospetti e sezioni (scale comprese tra 1:500, inquadramento, 1:200 progetto completo, 1:50 alloggio e stralcio relativo di un prospetto e una sezione); due plastici uno complessivo (scala 1:200) uno parziale (scala 1:50) secondo le indicazioni fornite dalla docenza; Una relazione descrittiva di massimo 2 cartelle. La valutazione finale è costituita da una media ponderata delle valutazioni parziali. ![]() Si richiede la conoscenza di almeno una storia dell’architettura contemporanea.
(Date degli appelli d'esame)
Si consiglia la lettura di Zevi B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 1948. Il testo base obbligatorio dal punto di vista metodologico è: Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano 1977. Dal punto di vista operativo si rimanda all’uso dei vari manuali dell’architetto e si consiglia la lettura di: Cellini F., Manualetto, CittàStudi, Torino 1991. Nel programma esteso è disponibile una selezione ulteriore di testi e riviste da consultare.
Canale: 4
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GIOVANNELLI ANNA
(programma)
Supporto alla didattica in uso
e-learning Il Laboratorio di Progettazione Architettonica è l’ambito didattico entro il quale lo studente apprende progressivamente gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica finalizzata allo studio del progetto di organismi architettonici di dimensioni contenute, situati in precisi contesti di riferimento Programma Il Laboratorio si articola in una prima fase di lettura delle forme dell’architettura, in cui si procede con un’analisi critica di esperienze affini al tema progettuale che verrà affrontato nel Laboratorio, ovvero il progetto dell’abitazione unifamiliare, alla cui definizione concorrono insegnamenti di carattere teorico ed applicativo che affrontano gli aspetti tipologici, spaziali e formali proposti dal tema. Il docente terrà lezioni che introdurranno i temi del progetto mediante l’analisi di opere che saranno poi il supporto e il riferimento per le esercitazioni della proposta progettuale. Scelte tra le opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea e finalizzate ad una sintesi comparativa dei procedimenti compositivi, alcune esperienze ritenute paradigmatiche rappresentano la prima fase di studio, in cui lo studente elabora l’analisi degli organismi architettonici per ricomporli in una sintesi interpretativa declinata secondo alcuni temi progettuali. La sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio mediante un percorso parallelo tra lo studio di opere di architettura e l’esercizio compositivo. Nella fase successiva lo studente dovrà affrontare il progetto di tre case in tre luoghi differenti con lo studio di spazi minimi dell’abitare dotati di caratteri formali e funzionali tali da consentire una riflessione sulle qualità dello spazio interno. Il progetto delle tre abitazioni situate ciascuna in un luogo specifico dovrà affrontare, oltre ai temi della composizione di forme e spazi, i caratteri tipologici dell’interno debitamente configurato nei suoi elementi distributivi fino alla definizione del rapporto tra interno ed esterno, ovvero al rapporto con il luogo. Modalità di esame Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente a mano con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale. In tutta la sua durata il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dell’applicazione, verifica e confronto dell’esercizio del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di seminario didattico. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Le Corbusier Verso un'architettura, Longanesi, Milano 1973. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di V. Pizzigoni, Einaudi, Torino 2010 Quaroni, L. Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Rogers, E. N. Gli elementi fondamentali del fenomeno architettonico, Guida ed, Milano, 1980 Rowe, C., La matematica della villa ideale, Zanichelli, Bologna 1990 Moretti, L., Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n. 7 Roma, 1953 e in Bucci, F. e Mulazzani, M., Luigi Moretti. Opere e scritti, Electa, Milano, 2000 Giovannelli, A., Laboratori di Architettura. Conoscenza e pratica del progetto, Maggioli editore, 2008
Canale: 6
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NENCINI DINA
(programma)
Programma sintetico
Il tema progettuale che svolgeremo nel laboratorio è il progetto di un piccolo edificio residenziale e servizi. Riflettendo sulle trasformazioni dell’abitare contemporaneo individueremo i caratteri di permanenza e di modificazione. gli aspetti affrontati saranno suddivisi in altrettante lezioni: l’edificio, il suo insediamento, la struttura, le caratteristiche formali, tipologiche e funzionali, il ruolo della luce, del peso, della materia nel progetto. Inoltre il tema sarà affrontato per consentire allo studente di iniziare a elaborare i propri strumenti progettuali oltre che rispondere esclusivamente al tema specifico assegnato. L’obbiettivo sarà di far acquisire allo studente gli strumenti necessari alla strutturazione del pensiero sul comporre a partire dalle tecniche d’invenzione fino alla determinazione delle scelte progettuali più complesse, attraverso esercitazioni che nella loro successione configureranno le tappe iniziali del percorso di costruzione di una personale scrittura. Sarà dato molto spazio alla discussione collettiva degli elaborati prodotti dallo studente. Gli studenti dovranno confrontarsi direttamente con l’esercizio progettuale arrivando a definire nelle scale adeguate l’edificio secondo il tema proposto dal corso e parallelamente si eserciteranno nella riflessione critica su testi e saggi segnalati dalla docenza. Svolgimento del corso Le esercitazioni si svolgeranno in aula, per poi essere concluse a casa. Si tratta di esercitazioni grafiche e di lettura di architetture e testi. A queste si alterneranno le lezioni teoriche del docente. Le esercitazioni si concluderanno all’inizio di aprile. Il laboratorio proseguirà con l’elaborazione del progetto di una casa. Verranno date indicazioni precise relative al formato e alle tecniche degli elaborati d’esame. Quaderno di viaggio Lo studente dovrà dotarsi di un quaderno di viaggio – un quaderno a fogli bianchi o quadrettati, dove disegnare ciò che immagina, ridisegnare ciò che vede e annotare le proprie riflessioni durante tutto il periodo del corso. Strumenti necessari è necessario dotarsi da subito di strumenti di disegno per poter eseguire le esercitazioni in aula (matite, “parallelografo” 80cm, squadre 45° - 60°, cartoncini non squadrati A3 e A2, cartellina rigida per contenere i disegni) ![]() F.Purini, Comporre l’architettura, Laterza Bari 2000
(Date degli appelli d'esame)
F. Purini, Una lezione sul disegno, Gangemi editore
Canale: 5
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TRASI NICOLETTA
(programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO:
Finalità del Laboratorio è condurre gli studenti alla concezione e redazione di un progetto architettonico completo. Edificio residenziale plurifamiliare sul lungomare di Ostia Tema del progetto sarà un piccolo organismo architettonico inserito nel paesaggio del lungomare di Ostia: un organismo plurifamiliare di fronte al mare. Tre livelli di riflessione: l’organismo architettonico, il paesaggio, il risparmio energetico. 1) l’organismo architettonico La casa plurifamiliare da progettare sarà distribuita su tre piani (piano terra + 2) ed avrà copertura piana. Essa sarà composta da due alloggi duplex (ovvero a due livelli) da mq. 90 ciascuno (per famiglia di 4 persone) e da due alloggi simplex (ovvero a un livello) da mq. 50 ciascuno (per 2 persone). La palazzina sarà costituita da tre volumi adiacenti: un volume sarà quello contenente il corpo scala e ascensore, nonché gli spazi comuni destinati agli utenti e sarà l’ “elemento bioclimatico” del progetto ed esso sarà posto “tra” gli altri due volumi. Gli altri due volumi conterranno i due simplex e i due duplex aggregati secondo varie possibilità. Nella prima fase progettuale sarà molto importante lavorare contemporaneamente con le piante e le sezioni (attraverso il disegno bidimensionale) e con i volumi (attraverso plastichetti di studio in cartoncino fatti man mano che il progetto si evolve) per verificare il progetto nello spazio. Le superfici minime indicativamente sono: bagno (mq. 3,50), camera letto singola (9 mq), camera letto doppia (14 mq), cucina (5 mq), soggiorno pranzo (14 mq). E’ opportuno che tutti i locali degli alloggi, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli, siano dotati di illuminazione naturale diretta, adeguata alla destinazione d’uso. Per ogni locale di abitazione, la superficie finestrata non potrà essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento. L’altezza interna utile dei vani di abitazione non può essere inferiore a mt 2,70, con esclusione dei corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli, per i quali può essere di mt. 2,40. Eventuali balconi coperti (logge) o scoperti, eventuali patii interni alla casa, non rientrano nei 90 e 50 mq di superficie prevista. La palazzina avrà il suo fronte principale sul lungomare, così come il tessuto edilizio adiacente. 2) il paesaggio Il lotto scelto si trova sul Lungomare di Ostia all’interno di un’area trapezoidale tra Via delle Isole Sanguinarie e via San Fiorenzo. Tale area contiene vari edifici e un solo lotto ancora libero, che è quello scelto da noi. Si tratta di un lotto rettangolare con il lato lungo, sulla S.S. 601, di circa 58 m e i due lati corti di circa 28 m (vedere file OSTIA 2.jpg). Sulla destra e sulla sinistra del nostro lotto, sono presenti due importanti palazzine di Adalberto Libera (in azzurro), magnifici esempi del Razionalismo italiano. La superficie totale del lotto da progettare (in rosso) è di circa 1600 mq e il terreno è pianeggiante. Per il posizionamento della nuova palazzina, occorrerà prendere in considerazione l’orientamento del sole naturalmente, ma anche rispettare i distacchi tra il nuovo volume progettato e le strade esistenti e gli edifici esistenti. L’accesso carrabile sarà largo minimo m 3,50; l’accesso pedonale sarà largo minimo m 1,50. Andrà progettato lo ‘spazio aperto’ attorno alla palazzina, con materiali vegetali e minerali e andrà progettata anche la recinzione del lotto; l’area libera attorno al nuovo edificio sarà la pertinenza dei 4 alloggi che quindi dovranno avere libero accesso a tali spazi. L’entrata pedonale al lotto e alla palazzina sarà sul Lungomare, mentre l’accesso carrabile sarà posizionato sulla strada laterale di destra, che è anche l’unico accesso carrabile agli edifici retrostanti. Particolare attenzione andrà posta al paesaggio: la vista del mare di fronte, la vegetazione tipica di Ostia, nonché i “materiali” minerali tipici delle architetture antiche e moderne di Ostia, ecc… tutti elementi che si ritroveranno, in qualche modo, nel progetto del giardino “vegetale e minerale” da realizzare attorno all’edificio. Questo micro-paesaggio dovrà essere in stretta relazione con la maglia formale dell’organismo architettonico. 3) il risparmio energetico Questa palazzina sarà dotata di un sistema passivo ovvero di una “serra bioclimatica” che sarà il volume posto al centro tra i due volumi residenziali, realizzata in aderenza ai volumi da riscaldare e che, come già detto, conterrà il corpo scala e l’ascensore nonché eventuali spazi comuni. Il volume della serra bioclimatica deve essere almeno 15% del volume adiacente che va a scaldare o a raffreddare. Nel Lazio si può arrivare fino al 30% (LEGGE REGIONALE 13 agosto 2011, n. 10). Il volume serra deve avere tre lati vetrati. Essa deve essere esposta verso sud. La consapevolezza della varietà e complessità dei processi che conducono alla definizione del progetto, in particolare il rapporto col luogo e il rapporto forma-funzione, avrà in questa prova compositiva una grande importanza. In tal senso il progetto sarà inteso come applicazione pratica e verifica individuale di una serie di riflessioni a carattere teorico. Nella convinzione che teoria e pratica non siano, nel progetto architettonico, due elementi scindibili, le LEZIONI EX CATHEDRA fatte dal corpo docente e da “ospiti” invitati, e il TIROCINIO PROGETTUALE IN AULA procederanno in parallelo. Il tirocinio progettuale in aula consisterà nell’Attività di laboratorio ovvero nel portare avanti il progetto (individuale e non di gruppo) della palazzina, seguiti dal corpo docente con revisioni bi-settimanali. Gli studenti saranno divisi in 4 seminari e ciascun gruppo farà riferimento ad un assistenti. Inoltre sono previste 4 CONSEGNE obbligatorie : 1-CONSEGNA ESERCITAZIONE sulla casa di Rietveld : 14 e 16 marzo 2- PRIMA CONSEGNA PROGETTO : il giardino e il rapporto tra il volume della palazzina e il contesto : 11 e 13 aprile 3 - SECONDA CONSEGNA PROGETTO: 9 e 11 maggio : piante degli alloggi e sezioni 4 - TERZA CONSEGNA PROGETTO : 6 e 8 giugno : prospetti, renderings, plastico 1:100 Le consegne consistono in una presentazione, da parte dello studente, delle tavole stampate, in cui saranno presenti tutte le riflessioni progettuali svolte sino a quel momento e il plastico di studio; sia la Esercitazione che le tre consegne saranno oggetto di un giudizio (voto) del corpo docente. Esse sono obbligatorie e costituiscono una parte del giudizio di esame. ![]() TESTI OBBLIGATORI (per esame finale):
(Date degli appelli d'esame)
- Nicoletta Trasi (a cura di), Introduzione al progetto di architettura. Didattica e ricerca, Kappa edizioni, Roma, marzo 2012. - Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Mazzotta editore, Milano 1977 TESTI CONSIGLIATI elencati in ordine cronologico (sceglierne uno tra questi per avere 1 CFU): • Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino, (1964), 2004 • C.Norberg Schulz, Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa, 1979 • V.Bordini, A.Terranova, P.Angeletti, Fondamenti di composizione architettonica, NIS editore, Roma, 1989 • Nicoletta Trasi, André Wogenscky. Les raisons profondes de la forme, Le Moniteur, Paris, 2000 • Marcello Pazzaglini, Abitare l’architettura, edizioni Diagonale, Roma, 2002 • Nicoletta Trasi, Oscar Niemeyer. Permanence et invention, Le Moniteur, Paris, 2007 Si consiglia inoltre sul sito di Ostia : - M.R.Guarini, (catalogo a cura di), Lungomare di Roma, Capitolina service edizioni, Roma 2005 - Rivista “Urbanistica” Considerazioni sul Nuovo Piano di Roma, Roberto Pallottini, n.219 del 2008 Si consiglia inoltre sul tema della palazzina : - Metamorfosi n. 18-19 del 1993 “Case e luoghi” - Metamorfosi n. 8 del 1987: ”Dal ‘villino’ alla ‘palazzina’. Roma 1920-1940” - Parametro n. 189 /marzo aprile 1992 : “L’abitazione collettiva nella città moderna” - P.O.Rossi, Roma. Guida all'architettura moderna. 1909-2011, nuova edizione, Laterza, Roma - Bari 2012 Esempi contemporanei: - Saranno consigliati testi durante il Corso |
12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1007336 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I
(obiettivi)
Il corso introduce alla disciplina della Progettazione Tecnologica dell’Architettura che si sviluppa su un percorso di studi articolato in insegnamenti monodisciplinari e laboratori di progettazione tecnologica e ambientale. La complessità del processo edilizio, ordinato da norme e procedure finalizzate al controllo della qualità del progetto e della costruzione, rappresenta lo scenario di riferimento per lo studio delle tecniche costruttive. L’analisi della vicenda storica della costruzione dell’architettura conduce alla comprensione della dinamica dell’innovazione e alla consapevolezza delle scelte, in relazione alla singolarità del progetto. L’approccio esigenziale-prestazionale, i principi del “ciclo di vita” e le nozioni di fattibilità tecnica ed economica orientano specifiche esercitazioni progettuali sull’impiego di materiali ed elementi costruttivi che caratterizzano sistemi, tecniche e procedimenti della costruzione dell’architettura.
Canale: 1
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MORLACCHI MARIA
(programma)
Facoltà di Architettura Corso di ”Tecnologia dell’Architettura 1” (CdL magistrale a ciclo unico Architettura U.E., I° anno) Prof. Arch. Maria Morlacchi - canale A (da A a Car) A.A. 2016 - 2017 Inquadramento del corso La collocazione del corso di “Tecnologia dell’Architettura 1” al primo anno del percorso formativo degli studenti iscritti al Corso di Laurea a ciclo unico Architettura U.E., rappresenta l’iniziale approccio alle discipline dell’area della “Tecnologia dell’Architettura”: la prima opportunità, quindi, di entrare in rapporto con la fase della progettazione secondo una logica finalizzata a garantire il controllo della qualità tecnica e morfologica del progetto alle varie scale e sotto una pluralità di ottiche monitorando nel contempo le fasi della realizzazione e gestione di un intervento edilizio. In un contesto operativo sempre più complesso, la conoscenza delle procedure, delle normative, del ruolo degli operatori e degli strumenti che intervengono durante l’intero processo edilizio rappresentano il quadro di riferimento che consente di valutare criticamente i materiali e sistemi costruttivi analizzati durante il corso che pertanto non è finalizzato all’individuazione di soluzioni tecniche già predefinite, bensì all’analisi e all’interpretazione delle esigenze da soddisfare e delle possibili soluzioni che le prestazioni dei singoli materiali offrono e che possono variare in relazione alle caratteristiche dell’intervento e del contesto in cui esso sarà inserito; soluzioni in grado comunque di garantire la adeguata corrispondenza tra esigenze e prestazioni relativamente agli aspetti della qualità architettonica, tecnica ed energetico - ambientale, rispettando i tempi ed i costi programmati. Obiettivi Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio. Obiettivo specifico è far acquisire allo studente le conoscenze di base in termini di requisiti e prestazioni dei singoli materiali, dei componenti e degli elementi tecnici edilizi ed impiantistici di un edificio, finalizzandole al controllo della qualità del prodotto architettonico ottenuto attraverso la selezione delle soluzioni più adeguate analizzate ognuna durante le fasi del processo edilizio, in modo da realizzare fra quest’ultime quei necessari raccordi che garantiscono una trasmissione corretta, consapevole e non acritica dell’informazione tecnica ed ambientale. Il tipo di lavoro proposto è connotato pertanto da una “metodologia operativa” che è utilizzabile per qualunque intervento, (edificazione ex novo, riqualificazione, in contesti economici, sociali e ambientali diversi, ecc). E’ una metodologia che in genere viene adottata in sedi professionali (sia private che di Pubbliche Amministrazioni) e che fornisce quindi allo studente i primi strumenti logici per operare correttamente nel mondo del lavoro. Contenuti Nel Corso saranno affrontate le questioni connesse alla definizione delle scelte tecnologiche appropriate al processo di costruzione edilizia che costituisce il tema d’anno, attraverso lo studio dei particolari costruttivi e del loro comportamento in opera mediante la definizione grafica dei nodi più significativi: attacco a terra, coperture, solai, tamponamenti e infissi. Gli argomenti trattati nelle comunicazioni di carattere generale riguarderanno, pertanto: • l'organizzazione strutturale dell'organismo architettonico; • la suddivisione dell'organismo architettonico nei suoi componenti; • le tecniche costruttive, i materiali, gli elementi e i componenti costruttivi e le loro prestazioni. La direttrice didattica, di tipo analitico scompositivo, sarà articolata secondo un percorso che, partendo dallo studio dell’edificio, perviene a quello delle tecnologie realizzative attraverso l’analisi degli elementi componenti, collocando lo studio delle caratteristiche proprie e di impiego dei materiali da costruzione in relazione al ruolo loro attribuito nella concretizzazione dell’idea progettuale. In riferimento a quanto sopra, l’iter didattico del Corso sarà il seguente: 1. Descrizione delle caratteristiche dei materiali e degli elementi costruttivi di base in rapporto ai problemi di stabilità, protezione e isolamento che i componenti edilizi sono chiamati a risolvere, mediante l’analisi delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico nel suo complesso, gli elementi componenti e gli aspetti del contesto circostante (geofisico, socioeconomico, produttivo). 1. Definizione dell’edificio inteso come un insieme organizzato di parti dotate di caratteristiche sistemiche interagenti tra loro. 2. Studio delle relazioni tra “forma architettonica” e “tecnica costruttiva”. 3. Valutazione e scelta tra le soluzioni alternative corrispondenti ad ogni problema costruttivo e, in genere, progettuale Il programma didattico sarà quindi diretto alla guida, alla conoscenza, e alla scelta appropriata delle tecnologie, dei materiali e degli elementi costruttivi, mediante la descrizione tecnica dei parametri che li individuano, dal punto di vista: • delle caratteristiche e proprietà (prove sperimentali); • del rapporto requisiti/prestazioni; • delle tecniche di lavorazione e costruzione, tradizionali e industrializzate; • delle possibilità di reperimento e dei costi; • del tipo di immagine architettonica ottenibile. I “moduli didattici” in cui si articolerà il Corso saranno quindi: “Cultura tecnologica della progettazione”: a) Approccio sistemico esigenziale b) Elementi di progettazione c) Efficienza energetica e sostenibilità d) Sistema ambientale sistema tecnologico e) Principi costruttivi e tecniche di produzione nella evoluzione storica Attraverso l’analisi di esempi di progettazione di edifici realizzati - recenti e anche storici - si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto con riferimento al trasferimento tecnologico nei confronti della industria e delle piccole e medie imprese; in tale ricerca si privilegia l’interesse per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente. “Processo edilizio”: a)Progettare per l'ambiente costruito b)Processo edilizio e ciclo di vita c)Operatori e strumenti per la gestione del progetto d) Sviluppo del processo progettuale In questo modulo si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti e dell’imprenditoria (costruttori, produttori, ecc.) sottolineando le cause delle criticità che fra essi potrebbero insorgere; si illustrano poi sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio; si definiscono le connotazioni di un “progetto preliminare” (e/o studio di fattibilità); si delineano infine le prime indicazioni progettuali. “Materiali e progettazione degli elementi costruttivi”: a) Materiali da costruzione b) Principi costruttivi degli elementi tecnici c) Strutture di fondazione (UNI8290) d) Strutture di elevazione (continue e puntiformi) (UNI8290) e) Chiusure (orizzontali, verticali e inclinate) (UNI8290) f) Partizioni interne (orizzontali, verticali e inclinate) (UNI8290) Il modulo si svolgerà con una specifica attenzione alla qualità e prestazioni dei materiali e dei componenti proponendo una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per studiare qualunque tipo di materiale, e che ne analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo, sottolineando la assoluta necessità di utilizzare una informazione tecnica corretta, affidabile, validata da certificazioni di qualità sia tecnica che ambientale. Modalità di svolgimento del Corso: Attività applicative ed esperienze sul campo Durante il Corso sono previste attività di carattere teorico-pratico: valutazioni finalizzate a verificare la preparazione teorica dello studente ed esercitazioni, da effettuare durante il semestre, ove possibili anche visite in cantiere. La valutazione di tutte le attività concorrerà al voto finale d’esame. Esercitazione: Lettura in chiave tecnologica di un intervento edilizio Il tema dell’anno, costituito dall’analisi e dalla scomposizione analitica e tecnologica dell'architettura di un edificio, si svilupperà attraverso lo svolgimento di un’esercitazione che, utilizzando una metodologia illustrata e sperimentata nel Corso, ne individuerà gli elementi costruttivi principali, valutando, per ciascuno di essi, il corretto impiego dei materiali e delle tecnologie (rispetto a parametri di giudizio prefissati) nonché la possibilità e l'opportunità di varianti alternative rispetto alle soluzioni analizzate. L’ esercitazione è finalizzata a definire il contesto delle scelte progettuali volte ad analizzare un organismo edilizio rispetto alle fasi, agli operatori, alle attività, alle modalità, ai tempi, ai costi e alle procedure caratterizzanti il Processo Edilizio; con l’obiettivo di consolidare le nozioni acquisite attraverso un esempio concreto. La scelta dell’edificio dovrà essere concordata con la docenza. Esperienze sul campo casi di studio prodotti e produttori e/o indagini di mercato Indagine di mercato riferita a 2 materiali utilizzati nel progetto dell’intervento edilizio analizzato. Partendo dai dettagli studiati nell’intervento edilizio assegnato e dalle relative specifiche tecniche, ogni studente dovrà individuare 2 materiali che dovranno essere studiati attraverso un’indagine di mercato tra le aziende produttrici. Per ognuno di questi 2 prodotti dovrà essere elaborata una scheda in formato A4 contenente la raccolta, selezione e sistematizzazione delle informazioni tecniche desunte da depliant e/o opuscoli informativi che dovranno essere allegati in copia al proprio elaborato. Modalità di esame L’esame consiste in un colloquio individuale atto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati attraverso l’illustrazione della esercitazione svolta. L’iscrizione all’appello di esami si effettua attraverso la consegna degli elaborati costituenti l’esercitazione (10 giorni prima dello svolgimento della prova orale). Gli studenti non ammessi alla prova orale o riprovati, non potranno sostenere l’esame all’appello successivo. ![]() Riferimenti bibliografici
(Date degli appelli d'esame)
Manuali - Neufert, E., (1999), Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano. - Manuale dell’Architetto Libri - Arbizzani E., (2008), Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli Editore. - Mutti A., Provenzani D.,(1989), Tecniche costruttive per l’architettura, Kappa, Roma. - Petrignani A., (1994), Tecnologie dell'architettura, Gorlich, De Agostini, Novara. - Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. - Sinopoli N., (1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. - Wienke U., (2000), Manuale di Bioedilizia, DEI, Roma. - Salvadori M., Heller R., Le strutture in architettura, Etas 1969 e successive ristampe - Morlacchi, M., Tecnologia dell’Architettura – Un metodo e la sua applicazione –, Edizioni Kappa, Roma, maggio 2006 - Morlacchi, M., Trenta ore di tecnologia dell’architettura, Edizioni Kappa, Roma, 1998 Ulteriore bibliografia specifica sarà indicata durante lo svolgimento delle lezioni.
Canale: 2
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SFERRA ADRIANA SCARLET
(programma)
OBIETTIVI DELL'INSEGNAMENTO
Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio. il corso si articola in tre moduli didattici. - programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio. PROGRAMMA il corso si articola in tre moduli didattici. - programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio. - progettazione alle varie scale: attraverso l’analisi di edifici realizzati si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto, per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente. - definizione della qualità e delle prestazioni dei materiali e dei componenti: si illustra una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per qualunque tipo di materiale, (anche per quelli innovativi, più recenti) e che analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo. MODALITA' DI ESAME La prova d’esame finale è orale e individuale e consiste nella verifica dell’apprendimento degli argomenti del programma e dei testi indicati nei riferimenti bibliografici. Al voto finale concorrono anche i risultati conseguiti nelle valutazioni intermedie e nelle attività previste dal corso. ![]() - Manuale dell’Architetto
(Date degli appelli d'esame)
- Sferra A. S. (2016), Processo Edilizio & Sostenibilità Ambientale. Comunicare con la didattica, Franco Angeli Editore, Milano.
Canale: 3
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D'OLIMPIO DOMENICO
(programma)
INQUADRAMENTO DEL CORSO
La collocazione del corso di “Tecnologia dell’Architettura 1” al primo anno del percorso formativo degli studenti iscritti al Corso di Laurea a ciclo unico Architettura U.E., rappresenta l’iniziale approccio alle discipline dell’area della “Tecnologia dell’Architettura”: la prima opportunità quindi di entrare in rapporto con la fase della progettazione secondo una logica finalizzata a garantire il controllo della qualità tecnica e morfologica del progetto alle varie scale e sotto una pluralità di ottiche monitorando nel contempo le fasi della realizzazione e gestione di un intervento edilizio. In un contesto operativo sempre più complesso, la conoscenza delle procedure, delle normative, del ruolo degli operatori e degli strumenti che intervengono durante l’intero processo edilizio rappresentano il quadro di riferimento che consente criticamente di valutare i materiali e sistemi costruttivi analizzati durante il corso che pertanto non è finalizzato all’individuazione di soluzioni tecniche già predefinite, bensì all’analisi e all’interpretazione delle esigenze da soddisfare e delle possibili soluzioni che le prestazioni dei singoli materiali offrono e che possono variare in relazione alle caratteristiche dell’intervento e del contesto in cui esso sarà inserito; soluzioni in grado comunque di garantire la adeguata corrispondenza tra esigenze e prestazioni relativamente agli aspetti della qualità architettonica, tecnica ed energetico - ambientale, rispettando i tempi ed i costi programmati. FINALITA' Obiettivo generale del corso è quindi formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio. Obiettivo specifico è far acquisire allo studente le conoscenze di base in termini di requisiti e prestazioni dei singoli materiali, dei componenti e degli elementi tecnici edilizi ed impiantistici di un edificio, finalizzandole al controllo della qualità del prodotto architettonico ottenuto attraverso la selezione delle soluzioni più adeguate analizzate ognuna durante le fasi del processo edilizio, in modo da realizzare fra quest’ultime quei necessari raccordi che garantiscono una trasmissione corretta, consapevole e non acritica dell’informazione tecnica ed ambientale. CONTENUTI DEL CORSO Il corso si articola in tre ambiti tematici: a) Approccio sistemico esigenziale (definizioni, riferimenti UNI). b) Elementi di progettazione (La proposta progettuale preliminare: rapporto tra contesto e progetto: aspetti culturali, storici, politico-amministrativi, economici, tecnologici e ambientali; il controllo della qualità, dei costi e dei tempi preventivati, esempi) c) Efficienza energetica e sostenibilità (definizioni, riferimenti normativi, esempi) “Cultura tecnologica della progettazione” d) Sistema ambientale sistema tecnologico (definizioni, classificazione, riferimenti UNI) e) Principi costruttivi e tecniche di produzione nella evoluzione storica (definizioni, esempi) “Processo edilizio” a)Progettare per l'ambiente costruito (interventi sul costruito, interventi ex novo, esempi) b)Processo edilizio e ciclo di vita (definizioni, fasi, operatori, normativa, procedure) c)Operatori e strumenti per la gestione del progetto (competenze specialistiche, approccio interdisciplinare, strumenti di modellizzazione del progetto) d) Sviluppo del processo progettuale (il ruolo della committenza, le fasi della progettazione) “Materiali e progettazione degli elementi costruttivi” a) Materiali da costruzione (pietre, laterizi, malte calcestruzzi, acciai, cls armati, legnami, vetro, materie plastiche:definizioni, classificazione, proprietà, impieghi in edilizia, certificazioni della qualità) b) Principi costruttivi degli elementi tecnici (requisiti e prestazioni: meccaniche, fisiche, tecniche, tecnologiche; modalità di posa in opera) c) Strutture di fondazione (UNI8290) d) Strutture di elevazione (continue e puntiformi) (UNI8290) e) Chiusure (orizzontali, verticali e inclinate) (UNI8290) f) Partizioni interne (orizzontali, verticali e inclinate) (UNI8290) MODALITA' DI SVOLGIMENTO DEL CORSO: ATTIVITA' APPLICATIVE ESERCITAZIONE Durante il Corso è prevista una esercitazione, finalizzata alla definizione tecnico-progettuale di un organismo edilizio, in rapporto alle specifiche fasi e tecniche costruttive; con l’obiettivo di consolidare le nozioni acquisite attraverso un esempio concreto di riferimento.. Dovrà essere svolta singolarmente, avvalendosi di un format fornito dal Corso ed elaborata su tavole in formato A3 che verranno revisionate e consegnate secondo scadenze comunicate durante le lezioni. Ai fini dell’esame finale si ritiene indispensabile la partecipazione a tutte le attività svolte nel semestre, la conoscenza delle relative modalità di svolgimento, nonché delle regole alle quali attenersi per la predisposizione e la consegna degli elaborati. MODALITA' DI ESAME La prova d’esame è orale e individuale. Consisterà nella verifica dell’apprendimento degli argomenti oggetto del programma del corso delle lezioni, degli estratti dai testi e da riviste indicate nei riferimenti bibliografici. Il voto conseguito nella prova orale, farà media con le valutazioni precedentemente conseguite nelle attività previste dal Corso. ![]() RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
(Date degli appelli d'esame)
MANUALI - Neufert, E., (1999), Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano. - Manuale dell’Architetto LIBRI - Arbizzani E., (2008), Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli Editore. - Mutti A., Provenzani D.,(1989), Tecniche costruttive per l’architettura, Kappa, Roma. - Petrignani A., (1994), Tecnologie dell'architettura, Gorlich, De Agostini, Novara. - Reid, E., (1980), Capire gli edifici. Un approccio multidisciplinare, Zanichelli, Bologna. - Sinopoli N., (1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. - Wienke U., (2000), Manuale di Bioedilizia, DEI, Roma.
Canale: 4
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VILLANI TERESA
(programma)
Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” la oggettiva complessità di “come costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni fra le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione ed esercizio.
Il corso si articola in tre moduli didattici. - programmazione e processo edilizio: si definisce il ruolo della committenza, dei progettisti, dell’imprenditoria; si illustrano sinteticamente le procedure tecnico-amministrative e le normative che si seguono all’interno del processo edilizio. - progettazione tecnologica alle varie scale: attraverso l’analisi di edifici realizzati si stimola l’interesse ad una costante ricerca per l’innovazione di processo e di prodotto, per una elevata qualità edilizia, certificata, ed ottenuta, attraverso un corretto utilizzo della informazione tecnica e nel rispetto delle vigenti normative, con un approccio esigenziale - prestazionale che favorisca il risparmio energetico e tuteli l’ambiente. - definizione della qualità e delle prestazioni dei materiali e dei componenti: si illustra una metodologia di lavoro che può essere utilizzata per qualunque tipo di materiale, (anche per quelli innovativi, più recenti) e che analizza le proprietà, le caratteristiche, le tecniche esecutive ed il comportamento nel tempo. ![]() AA.VV., (2003-2006), Quaderni del Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano. - I materiali tradizionali (2003) I materiali e i manufatti in conglomerati cementizi (2004) Le strutture (2003) Le chiusure verticali (2003) Le chiusure orizzontali (2006) Le partizioni (2003) Sinopoli N.,(1997), La tecnologia invisibile, Franco Angeli, Milano. |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025854 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
Il Corso fornisce le conoscenze dei processi fisici fondamentali che caratterizzano i vari aspetti dell’azione reciproca tra uomo e ambiente, quali la gestione dell’energia, il controllo dell’inquinamento e del comfort termico, acustico e visivo coinvolgendo l’intero sistema percettivo. Il corso ha prevalente carattere teorico.
Canale: 2
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BISEGNA FABIO
(programma)
Trasmissione del calore per conduzione, convezione, irraggiamento. Problemi complessi di scambio termico.
Termodinamica. Principi della termodinamica. Energia interna, temperatura, entropia. Processi reversibili ed irreversibili. Termodinamica dei gas ideali. Sistemi a più componenti e più fasi. Macchine frigorifere e pompe di calore. Termodinamica dei sistemi aperti. Perdite di carico. Circuiti idraulici. Termodinamica dell'aria umida. Diagrammi psicrometrici e applicazioni. Elementi di meccanica dei fluidi. Elementi di impianti di riscaldamento e condizionamento dell'aria. Caratteristiche energetiche degli edifici. ![]() Testi di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
-collana di 4 volumi che riguarda tutti gli aspetti della Fisica Tecnica del Prof. Italo Barducci, ESA, 1985, -collana di 3 volumi che riguarda gli argomenti della Fisica Tecnica Ambientale del Prof G. Moncada Lo Giudice e altri, Casa Editrice Ambrosiana, 1995.
Canale: 1
-
CUMO FABRIZIO
(programma)
Lo scopo di questo corso è quello di fornire agli studenti le basi per la comprensione delle leggi fisiche e dei fenomeni che regolano il comportamento di un edificio, con un focus particolare sulla trasmissione di calore e sulle proprietà e trasformazione di miscele aria-vapore. Al termine del corso, lo studente avrà acquisito gli strumenti chiave per affrontare lo studio delle problematiche applicative rilevanti e le necessarie conoscenze fisiche e tecnici che consentano a lui / lei di interagire adeguatamente con gli operatori commerciali in questo settore, per quanto riguarda la problemi legati al progetto architettonico. Le caratteristiche del corso 4 parti: energia e sostenibilità ambientale, trasmissione del calore, psicrometria e elementi di base di acustica e meccanica leggera, con particolare attenzione sui seguenti punti: il benessere e il risparmio energetico nella progettazione di edifici; risparmio di regolamenti nel settore dell'edilizia energetico; il comportamento dell'involucro edilizio; clima e il benessere ambientale; il fabbisogno energetico di un edificio; l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili; misure di risparmio energetico.
![]() Sistemi tecnologici per edifici a energia quasi zero
(Date degli appelli d'esame)
Esculapio Editore F. Cumo, U.Di Matteo, V. Sforzini
Canale: 3
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Burattini Chiara
(programma)
PROGRAMMA DEL CORSO DI FISICA TECNICA AMBIENTALE
(Date degli appelli d'esame)
Il corso è finalizzato all'apprendimento dei fenomeni fisici alla base della Fisica Tecnica e a come essi agiscano sull'edificio; fondamentale sarà la comprensione di come gli aspetti della termoigrometria, l'acustica e l'illuminazione debbano essere progettati al fine di raggiungere il benessere all'interno dell'edificio ed il risparmio energetico. Durante il corso saranno trattati i seguenti argomenti. Termodinamica Generalità: le grandezze fisiche e le unità di misura; i sistemi termodinamici, le trasformazioni termodinamiche e l'equilibrio termodinamico; il principio zero della termodinamica. Il primo principio della termodinamica: le forme di energia; il trasferimento di energia sotto forma di calore e sotto forma di lavoro; sistemi chiusi; sistemi aperti. Il secondo principio della termodinamica: il teorema di Clausius; il teorema di Kelvin Plank; le macchine frigorifere e le pompe di calore; il ciclo di Carnot; i teoremi di Carnot. L'entropia: la variazione di entropia per le sostanze pure; le trasformazioni isoentropiche; I diagrammi che coinvolgono l’entropia; le relazioni T ds. Termoigrometria Le sostanze pure: le trasformazioni con cambiamento di fase delle sostanze pure; i diagrammi di stato; l’equazione di stato dei gas perfetti. Le miscele di gas e vapore: aria secca e aria atmosferica; umidità assoluta e umidità relativa; la temperatura di rugiada; la temperatura di saturazione adiabatica e la temperatura di bulbo umido; il diagramma psicrometrico; Il benessere termoigrometrico e il condizionamento dell’aria. La trasmissione del calore La conduzione: L’equazione di Fourier; la conduzione termica stazionaria nelle pareti piane. La resistenza termica; la trasmittanza; la conduzione in pareti piane multistrato. La convezione: la convezione naturale e forzata; l'equazione del moto; i parametri adimensionali; flussi laminari e flussi turbolenti; la convezione su lastre piane. L'irraggiamento: lo spettro elettromagnetico, la leggi del corpo nero (Stefan-Boltzman, Planck, Wien; Kirchhoff; i corpi grigi; il fattore di vista. L'adduzione: il fenomeno dell'adduzione; l'adduzione su pareti verticali. Illuminotecnica Il fenomeno della visione: la luce; l'occhio; il coefficiente di visibilità; le curve di visibilità. Le grandezze fotometriche: il flusso luminoso; l'intensità luminosa; l'illuminamento; la luminanza. Colore e colorimetria: generalità; tono, saturazione, luminosità; le leggi di Grassmann; il sistema CIE xyz; il sitema CIE lab; il sitema Munsell; la temperatura di colore; la resa cromatica. Le sorgenti artificiali: le sorgenti ad incandescenza; le sorgenti a scarica di gas; i LED. Gli apparecchi luminosi: le funzioni; descrizione e classificazione. L'illuminazione naturale: le sorgenti di luce naturale; il fattore di luce diurna; principi di progettazione con la luce naturale. L'illuminazione artificiale: il benessere visivo; la progettazione degli spazi interni; il metodo del flusso totale; l'abbagliamento. Acustica Introduzione: il suono; l'orecchio. Le grandezze psicoacustiche: la scala dB; l'analisi in frequenza; i coefficienti acustici. Il suono in campo aperto: le sorgenti acustiche; la propagazione del suono; effetti di attenuazione sonora. Acustica degli ambienti chiusi: isolamento acustico ad assorbimento acustico; la riverberazione; la formula di Sabine; campo sonoro riverberante e semiriverberante. Progettazione acustica: il rumore; il potere fonoisolante; materiali fonoisolanti; materiali fonoassorbenti. |
8 | ING-IND/11 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
AAF1100 -
LINGUA INGLESE
(obiettivi)
Lingua inglese con particolare riferimento al linguaggio tecnico in architettura
-
DORE MARGHERITA
(programma)
Il corso si propone di consolidare le conoscenze indicate nel livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue – Consiglio d’Europa (es., PET). Il corso consente agli studenti di acquisire le conoscenze lessico-grammaticali necessarie per la comprensione di testi generici in lingua inglese e di testi autentici in lingua inglese provenienti dall’area specifica di Architettura senza l’uso del vocabolario.
Programma Nelle lezioni saranno approfonditi i relativi aspetti dell’uso dell’inglese in ambiti specifici. Convenzionalmente si farà riferimento all’inglese britannico. Saranno assegnate letture dedicate a temi della storia dell’architettura e ad approfondimenti, anche personalizzati, di terminologia tecnica. Tra i temi di maggiore interesse che saranno trattati si segnalano: - L’inglese nel mondo tecnico e delle professioni nel mondo - Architettura e composizione architettonica - Pratica della progettazione: linguaggio tecnico nei software e nella produzione scientifica - La rappresentazione dell’architettura - Storia, critica e restauro architettonico - Interior design, Exhibit design - Urbanistica e territorio – Town planning - Ambiente e paesaggio – Landscape design - Sostenibilità e ecologia ![]() Career Paths-Architecture- V.Evans-J.Dooley- D.Cook Express Publishing ISBN 978-1-4715-1623-8
(Date degli appelli d'esame)
Grammar 3 –V.Evans-J.Dooley Student’s book Express Publishing Dizionari: Italiano/Inglese-Inglese/Italiano Ed Zanichelli. Balboni – Dizionario tecnico dell’edilizia e dell’architettura ISBN88-203-3530-1 Hoepli editore |
2 | 25 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1025928 -
MECCANICA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Il Corso introduce i concetti e le procedure fondamentali della Meccanica che sono alla base del comportamento strutturale sia delle costruzioni storiche che delle nuove tipologie strutturali oggi in uso. In tale ambito si fa riferimento essenzialmente a sistemi modellabili come corpi rigidi, affrontando le principali strutture elementari che formano parti di opere architettoniche più complesse. Vengono peraltro introdotti anche i principali concetti relativi ai sistemi di travi deformabili, ponendo particolare attenzione alle problematiche della progettazione e della verifica strutturale.
Canale: 1
-
BERNARDINI DAVIDE
(programma)
Introduzione all'analisi strutturale.
La fase di modellazione (geometria della struttura, le azioni interne, modellazione dell’ambiente e dei materiali). La fase di calcolo (statica, cinematica e legame costitutivo). La fase di interpretazione (Verifica e progetto per resistenza e deformabilità). I concetti di base della cinematica. Cinematica del singolo punto materiale. Velocità, accelerazione. Moto rettilineo. Rotazione, Velocità e accelerazione angolare.Cenni sulla cinematica dei modelli discreti e continui tridimensionali. Campo di spostamento. Gradiente di deformazione e di spostamento.Cinematica dei modelli monodimensionali. Ipotesi cinematiche per la determinazione del comportamento delle sezioni. Trave deformabile ed indeformabile a taglio.Cinematica dei movimenti rigidi. Formula dello spostamento rigido finito e infinitesimo. Gradi di libertà e parametri di spostamento. Traslazione e rotazione. Centro di rotazione.I vincoli e la congruenza esternaLa modellazione dei vincoli.Il problema cinematico esterno. Condizioni di vincolo ed equazioni di congruenza. Metodo analitico e metodo grafico per la determinazione degli spostamenti rigidi delle strutture isostatiche. Le equazioni di congruenza in forma compatta. Classificazione cinematica delle strutture.Le deformazioni e la congruenza interna nelle traviLe deformazioni nelle travi. Le deformazioni termiche. Le equazioni di congruenza interna. La trave indeformabile a taglio.Il problema cinematico interno nelle travi. Calcolo degli spostamenti prodotti dalle variazioni di temperature nelle travi isostatiche. I concetti di base della dinamica e della statica. Dinamica del singolo punto materiale. Le leggi di Newton. Cause di traslazione e rotazione.Cenni sulla dinamica dei modelli discreti e dei continui tridimensionali. Il terzo principio della dinamica. Le forze interne. Le leggi di Eulero. Sforzi e tensioni.Forze e momenti. I sistemi di forze. Equilibrio nelle strutture deformabili. I piccoli spostamenti. Momento di una forza rispetto ad un punto. Forza e momento risultante di un sistema di forze. Il trasporto del momento risultante. Equivalenza e riduzione dei sistemi di forze. Sistemi di forze ripartite.Le reazioni vincolari e l’equilibrio esternoReazioni esterne ed interne. Il problema statico esterno. Numero di soluzioni in funzione del tipo di struttura. I diagrammi di corpo libero. Il metodo canonico e quello della ricerca delle equazioni per il calcolo delle reazioni vincolari di strutture isostatiche. Le equazioni di equilibrio esterno in forma compatta. Dualità con il problema cinematico esterno. Le reazioni vincolari nelle strutture iperstatiche.Le sollecitazioni e l’equilibrio interno nelle traviDefinizione degli sforzi e delle sollecitazioni nelle travi. Carichi ripartiti e concentrati nelle travi. L’equilibrio interno. Il segno delle sollecitazioni. Il problema statico interno. I diagrammi delle sollecitazioni. Il metodo delle sezioni generiche e quello dell’equilibrio dei tratti per il calcolo delle sollecitazioni nelle strutture isostatiche. Il comportamento meccanico dei materiali. Prove sperimentali per la determinazione della risposta dei materiali. Comportamenti tipici: elasticità, plasticità, viscosità. Rigidezza, limite elastico, resistenza, duttilità. Cenni sui materiali più comuni: acciaio, calcestruzzo, muratura, legno.Il legame costitutivo nelle travi. Cenni al problema di de Saint-Venant. Legame costitutivo assiale. Legame costitutivo flessionale. Legame costitutivo tangenziale. Dualità tra statica e cinematica. Dualità tra i problemi esterni. Energia, lavoro e potenza. Teorema dei lavori virtuali per le travi. Calcolo delle reazioni vincolari in strutture isostatiche. Formula generale dello spostamento per il calcolo di singole componenti di spostamento per travi isostatiche. Il problema strutturale nelle travi. Il metodo degli spostamenti: soluzione generale, condizioni al contorno, problema assiale e trasversale. L’effetto delle deformazioni termiche e della deformabilità a taglio. Cenni al metodo degli elementi finiti. Il metodo delle forze per strutture iperstatiche ed isostatiche. Verifica e progetto. Le incertezze nell’analisi strutturale. Metodi di analisi strutturale. Valori caratteristici delle resistenze e dei carichi. La resistenza assiale e flessionale delle travi. La verifica di resistenza. La verifica di deformabilità. Progetto per resistenza. Progetto per deformabilità. Travi isostatiche. Comportamento strutturale di schemi statici tipici: travi semplici, arco a tre cerniere, portale isostatico. Confronto tra i diagrammi delle sollecitazioni e gli spostamenti notevoli. L’effetto dei cedimenti vincolari e delle variazioni termiche. Travi iperstatiche. La ridondanza statica. Applicazioni del metodo delle forze. Scelta del sistema principale. Calcolo dell’incognita iperstatica. Strutture più volte iperstatiche. Utilizzo del teorema dei lavori virtuali. L’influenza delle diverse sollecitazioni. Effetto dei cedimenti vincolari. Effetto delle variazioni di temperatura. La dipendenza delle sollecitazioni dai rapporti di rigidezza. Schemi strutturali tipici. Le strutture reticolari. Definizione del modello di asta. Punto di vista continuo e punto di vista discreto. Cinematica e statica delle strutture reticolari. Problema strutturale per le strutture reticolari. Teorema dei lavori virtuali. Calcolo di sollecitazioni e componenti di spostamento. Schemi statici tipici. Sezioni di Ritter. ![]() Davide Bernardini
(Date degli appelli d'esame)
“Introduzione alla meccanica delle strutture. Teoria ed esercizi” Città Studi Edizioni, 2012
Canale: 2
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ROMEO FRANCESCO
(programma)
Richiami di algebra lineare
Vettori liberi e vettori applicati. Sistemi di equazioni lineari. Algebra delle matrici. Introduzione alla meccanica Breve inquadramento storico. Introduzione all'analisi e alla progettazione strutturale. Problema mecca- nico e modello matematico. Elementi di meccanica newtoniana. Unità di misura e analisi dimensionale. Configurazione e spostamento. Azioni meccaniche su un corpo: forze e coppie di contatto, distribuite e concentrate, forze a distanza. Momento rispetto ad un polo. Risultante e momento risultante di un sistema di forze. Operazioni sulle forze. Equivalenza fra sistemi di forze. Asse centrale. Lavoro meccanico. Cinematica dei sistemi rigidi Cinematica del punto materiale e dei sistemi di punti. Modello di corpo rigido. Parametri lagran- giani. Cinematica del corpo rigido libero: spostamento rigido e rotazioni rigide infinitesime. Vincoli: caratterizzazione cinematica, cedimenti vincolari. Equazioni di vincolo. Sistemi articolati di corpi ri- gidi vincolati: classificazione cinematica. Il problema cinematico: determinazione della configurazione variata del sistema per effetto di cedimenti vincolari. Analisi cinematica di semplici sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico. Statica dei sistemi rigidi Equilibrio del punto materiale e del corpo rigido libero (nel piano e nello spazio). Equazioni cardinali della statica. Vincoli: caratterizzazione statica, reazioni. Sistemi articolati di corpi rigidi: classifica- zione statica. Sistemi isostatici, iperstatici, labili. Equazioni di equilibrio: globali, di sconnessione, ai nodi. Il problema statico: determinazione delle reazioni vincolari esterne ed interne per effetto di carichi applicati. Metodi strategici di soluzione di sistemi di equazioni di equilibrio. Il ruolo delle simmetrie nelle procedure di soluzione 'intelligenti' del problema statico. Analisi statica di sistemi rigidi nel piano: procedimento analitico e grafico. Principio dei lavori virtuali per i corpi rigidi Lavoro virtuale. Dualità statica-cinematica: il teorema dei lavori virtuali. Il principio dei lavori virtuali (PLV): teoremi degli spostamenti virtuali e delle forze virtuali. Risoluzione di un problema cinematico (statico) con procedimento statico (cinematico). Sistemi discreti: strutture reticolari e sistemi rigidi con deformabilità concentrate Strutture reticolari isostatiche. Il problema statico per strutture reticolari rigide: metodo dell'equilibrio dei nodi, metodo delle sezioni di Ritter. Sistemi discreti come paradigma dell'analisi strutturale. Sistemi iperstatici: limiti del modello di corpo rigido. L'asta come organo deformabile elementare: caratteriz- zazione cinematica e statica su base sperimentale. Sistemi di corpi rigidi finiti o puntiformi (strutture reticolari) con deformabilità concentrate: equazioni di congruenza delle aste, equazioni di equilibrio dei corpi (finiti o puntiformi), legame costitutivo (elastico lineare) per le aste. Il problema elastico linea- re. Metodo degli spostamenti: formulazione diretta, equazioni di equilibrio in termini di spostamento, matrice di rigidezza. Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di con- gruenza in termini di incognite iperstatiche, matrice di flessibilità. Lavoro virtuale esterno ed interno. Il PLV per sistemi discreti deformabili e i teoremi conseguenti. Formula generale dello spostamento per sistemi discreti: calcolo di spostamenti in sistemi isostatici ed esplicitazione di equazioni di congruenza in sistemi iperstatici. Cenni agli aspetti energetici. La trave come sistema continuo monodimensionale La trave rettilinea come continuo monodimensionale dotato di struttura locale rigida. Caratterizzazio- ne cinematica e statica del vincolo di continuità. Analisi locale della deformazione in 3D: misure di deformazione per l'elemento infinitesimo (concio) di trave. Equazioni di congruenza interna, condizioni al contorno (condizioni cinematiche di vincolo). Analisi locale della sollecitazione in 3D: azioni interne (caratteristiche di sollecitazione) per l'elemento infinitesimo di trave. Equazioni indefinite di equilibrio, condizioni di salto (carichi concentrati), condizioni al contorno (condizioni statiche di vincolo). La- voro reale. Relazione costitutiva locale per materiale elastico lineare isotropo e sezione doppiamente simmetrica. Il problema elastico lineare. Lavoro virtuale interno per la trave deformabile. Dualità statica-cinematica. Il principio dei lavori virtuali per le travi deformabili: teoremi degli spostamenti virtuali e delle forze virtuali. Formula generale dello spostamento per sistemi di travi: effetto di forze attive, cedimenti vincolari, deformazioni impresse di origine termica. Sistemi di travi isostatici Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione in 2D con procedimento diretto e per integrazione delle equazioni differenziali di equilibrio. Cenni sulle applicazioni in 3D. Calcolo di grandezze cinematiche della sezione (spostamento, rotazione) con la formula generale dello spostamento. Equazione differen- ziale del 2°ordine della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata. Sistemi di travi iperstatici Metodo delle forze: formulazione diretta, incognite iperstatiche, equazioni di congruenza in termini di incognite iperstatiche, matrice di flessibilità. Esplicitazione delle equazioni di congruenza con la for- mula generale dello spostamento. Equazioni di Muller-Breslau. Calcolo di grandezze cinematiche della sezione. Equazione differenziale della linea elastica: applicazioni per il calcolo della deformata. ![]() Bernardini, Introduzione alla meccanica delle strutture, CittàStudiEdizioni, 2012.
(Date degli appelli d'esame)
Guagenti, Buccino, Garavaglia, Novati, Statica. Fondamenti di meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2009. Comi, Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003. Luongo, Paolone, Meccanica delle strutture, Masson, 1997.
Canale: 3
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FAVATA ANTONINO
(programma)
Richiami di algebra lineare
Spazio ambiente. Spazi vettoriali di dimensione finita. Operazioni tra vettori. Prodotto scalare. Prodotto vettoriale. Rappresentazione in una base ortonormale. Prodotto misto. Sistemi di forze e coppie Nozione di forza. Momento di una forza rispetto ad un polo. Formula di trasporto. Sistemi di forze, risultante, momento risultante. Operazioni elementari sulle forze e coppie. Asse centrale. Cinematica e statica del corpo rigido Definizione di corpo rigido. Cinematica del corpo rigido. Posizione assoluta e relativa. Velocità assoluta e relativa. Formula di rappresentazione dei campi di velocita` rigide. Campi di spostamento infinitesimo. Vincoli esterni piani (triplo: incastro; doppi: cerniera, incastro scorrevole/pattino/glifo/ manicotto/doppio pendolo; semplici: carrello/pendolo, pattino–manicotto/doppio–doppio pendolo), caratterizzazione cinematica e statica di corpi rigidi. Statica del corpo rigido: equazioni cardinali. Potenza associata a sistemi di forze e coppie. Principio delle potenze. Il problema cinematico e statico Problema cinematico e classificazione cinematica: sistema cinematicamente determinato (o isocinematico), indeterminato (o labile), impossibile (o ipoci- nematico), degenere. Problema statico e classificazione statica: sistema staticamente determinato (o isostatico), indeterminato (o iperstatico), impossibile (o ipostatico), degenere. Calcolo di reazioni vincolari di corpi isostatici (statica grafica, equazioni cardinali, principio delle potenze). Dualità statico–cinematica. Sistemi di corpi rigidi Vincoli interni. Metodo delle equazioni ausiliarie per l’imposizione di condizioni di equilibrio parziale: calcolo di reazioni vincolari di sistemi isostatici. Catene cinematiche ad un parametro. Centro d’istantanea rotazione, proprietà. Centri di rotazione relativa. Primo e secondo teorema di allineamento dei centri. Diagrammi delle velocità/spostamenti infinitesimi. Metodo delle potenze per il calcolo delle reazioni vincolari di sistemi di corpi rigidi isostatici. Travi piane ad asse rettilineo La trave: geometria, cinematica, carichi applicati, azioni interne. Caratteristiche della sollecitazione. Equazioni differenziali di equilibrio. Travature. Travature reticolari rigide. Travature reticolari rigide piane, metodo degli equilibri nodali e metodo delle sezioni di Ritter. Teoria delle travature elastiche Elementi di teoria tecnica della trave. Deformazioni assiali, di origine meccanica e termica. Travi elastiche inflesse. Equazione della linea elastica. Principio dei lavori virtuali per le strutture reticolari e per le travi inflesse. Risoluzione di strutture iperstatiche mediante il metodo delle forze. ![]() 1) P. Podio-Guidugli, Lezioni di Statica, Aracne, 2014.
(Date degli appelli d'esame)
2) P. Podio-Guidugli, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Aracne, 2012. 3) A. Luongo, A. Paolone, Meccanica delle strutture. Sistemi rigidi ad elasticità concentrata, Masson, 1997. 3) D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni - Meccanica delle strutture, CISU, 2009.
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CAPECCHI DANILO
(programma)
Richiami di algebra lineare
Spazio ambiente. Spazi vettoriali di dimensione finita. Operazioni tra vettori. Prodotto scalare. Prodotto vettoriale. Rappresentazione in una base ortonormale. Prodotto misto. Sistemi di forze e coppie Nozione di forza. Momento di una forza rispetto ad un polo. Formula di trasporto. Sistemi di forze, risultante, momento risultante. Operazioni elementari sulle forze e coppie. Asse centrale. Cinematica e statica del corpo rigido Definizione di corpo rigido. Cinematica del corpo rigido. Posizione assoluta e relativa. Velocità assoluta e relativa. Formula di rappresentazione dei campi di velocita` rigide. Campi di spostamento infinitesimo. Vincoli esterni piani (triplo: incastro; doppi: cerniera, incastro scorrevole/pattino/glifo/ manicotto/doppio pendolo; semplici: carrello/pendolo, pattino–manicotto/doppio–doppio pendolo), caratterizzazione cinematica e statica di corpi rigidi. Statica del corpo rigido: equazioni cardinali. Potenza associata a sistemi di forze e coppie. Principio delle potenze. Il problema cinematico e statico Problema cinematico e classificazione cinematica: sistema cinematicamente determinato (o isocinematico), indeterminato (o labile), impossibile (o ipoci- nematico), degenere. Problema statico e classificazione statica: sistema staticamente determinato (o isostatico), indeterminato (o iperstatico), impossibile (o ipostatico), degenere. Calcolo di reazioni vincolari di corpi isostatici (statica grafica, equazioni cardinali, principio delle potenze). Dualità statico–cinematica. Sistemi di corpi rigidi Vincoli interni. Metodo delle equazioni ausiliarie per l’imposizione di condizioni di equilibrio parziale: calcolo di reazioni vincolari di sistemi isostatici. Catene cinematiche ad un parametro. Centro d’istantanea rotazione, proprietà. Centri di rotazione relativa. Primo e secondo teorema di allineamento dei centri. Diagrammi delle velocità/spostamenti infinitesimi. Metodo delle potenze per il calcolo delle reazioni vincolari di sistemi di corpi rigidi isostatici. Travi piane ad asse rettilineo La trave: geometria, cinematica, carichi applicati, azioni interne. Caratteristiche della sollecitazione. Equazioni differenziali di equilibrio. Travature. Travature reticolari rigide. Travature reticolari rigide piane, metodo degli equilibri nodali e metodo delle sezioni di Ritter. Teoria delle travature elastiche Elementi di teoria tecnica della trave. Deformazioni assiali, di origine meccanica e termica. Travi elastiche inflesse. Equazione della linea elastica. Principio dei lavori virtuali per le strutture reticolari e per le travi inflesse. Risoluzione di strutture iperstatiche mediante il metodo delle forze. ![]() 1) P. Podio-Guidugli, Lezioni di Statica, Aracne, 2014.
2) P. Podio-Guidugli, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Aracne, 2012. 3) A. Luongo, A. Paolone, Meccanica delle strutture. Sistemi rigidi ad elasticità concentrata, Masson, 1997. 3) D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau, Esercizi di Scienza delle Costruzioni - Meccanica delle strutture, CISU, 2009. |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025933 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA I
(obiettivi)
Il corso fornisce la prima conoscenza della disciplina e la capacità di riconoscere e rappresentare la struttura e i cambiamenti della città e del territorio in relazione alle dinamiche economiche sociali e tecnologiche, evidenziandone le relazioni con l’evoluzione disciplinare. L’obiettivo formativo si concretizza nell’elaborazione di un percorso di indagine, valutazione e definizione di indirizzi progettuali strategici di una realtà urbana o territoriale.
Canale: 1
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GALASSI ANTONELLA
(programma)
Il corso fornisce la prima conoscenza della disciplina e la capacità di riconoscere e rappresentare la struttura e i cambiamenti della città e del territorio in relazione alle dinamiche economiche sociali e tecnologiche, evidenziandone le relazioni con l’evoluzione disciplinare. L’obiettivo formativo si concretizza nell’elaborazione di un percorso di indagine, valutazione e definizione di indirizzi progettuali strategici di una realtà urbana o territoriale.
Il Corso si propone di far acquisire: - conoscenze fondamentali su contenuti e metodi della disciplina (i saperi urbanistici), con lezioni teoriche di base, - nozioni elementari sugli strumenti del fare (le pratiche urbanistiche), con la sperimentazione delle capacità tecnico-operative acquisite sulla conoscenza in un quartiere romano. - le competenze di base per intervenire in un ambito urbano/quartiere, con riferimento all’evoluzione del dibattito culturale, del quadro istituzionale e normativo, delle tecniche operative; - un metodo per costruire un ragionamento interpretativo che consenta di passare dalla conoscenza delle componenti, dei problemi e della domanda di un territorio, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento e alla scelta del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo; - un linguaggio tecnico; - la capacità di fare una sperimentazione progettuale per orientare le trasformazioni in atto, in coerenza con le proposte progettuali allo studio e definire direttive compatibili con i caratteri dei luoghi, la domanda dei cittadini, degli amministratori e degli operatori. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il Corso si articola in lezioni ed esercitazioni. Nelle lezioni lo studente verrà messo nelle condizioni di: - comprendere un metodo per costruire un ragionamento interpretativo di conoscenza - valutazione - piano - acquisire e prendere dimestichezza con il progetto di urbanistica alla scala urbana anche in riferimento a diverse tematiche caratterizzanti la città contemporanea. Le lezioni forniscono, pertanto una preparazione utile per passare dalla fase della conoscenza alle fasi della interpretazione/valutazione e proposta progettuale. Il ciclo di lezioni riguarda: - Il dibattito culturale-disciplinare: Evoluzione del concetto di città/quartiere - La pianificazione urbana: competenze e strumenti; - La conoscenza e la valutazione alla scala urbana/di quartiere: categorie della descrizione; valutazione dei problemi; domanda di trasformazione espressa da cittadini, amministratori ed operatori; - Contenuti e requisiti del progetto urbanistico alla scala urbana/di quartiere: strumenti e tecniche di intervento, direttive. Nelle esercitazioni, gli studenti, singolarmente o riuniti in piccoli gruppi di lavoro, applicheranno le diverse conoscenze a una parte di un quartiere romano, sperimentando la loro capacità di interpretare e rappresentare i caratteri e le criticità del territorio contemporaneo al fine di valutare questioni, problemi, preoccupazioni, esigenze ed eventuali risposte/soluzioni, obiettivi, strategie, scenari possibili di tutela degli spazi aperti, organizzazione infrastrutturale, riassetto funzionale, disegno morfologico del costruito e dei vuoti urbani. L'ESAME L’esame riguarda la verifica (individuale) dell’acquisizione del linguaggio tecnico e della capacità di valutazione dei problemi ai fini della costruzione del ragionamento formativo del piano (problemi, obiettivi, strategie, azioni di piano, interventi). ![]() Si consiglia la lettura dei seguenti testi:
(Date degli appelli d'esame)
- Bianchetti C. (2011), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, Roma (parti consigliate a lezione). - Bianchi G., Galassi A. (2015), Un lessico per la nuova urbanistica, in DIID 60, Rdesignpress, Roma. - Choay F. (2008), Del destino della città, Alinea, Firenze (parti consigliate a lezione). - Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma (parti consigliate a lezione). - Galassi A. (2013) La strada: da spazio di mobilità a luogo di identità e relazioni, in Baiani S, Cristallo V, Santangelo S., Lectures#1 design, pianificazione, tecnologia dell'architettura Rdesignpress, Roma. - Mattogno C. (2008), Ventuno parole per l'urbanistica, Carocci, Roma (parti consigliate a lezione). - Mazza L., Janin Rivolin U., Gaeta L. (2014), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Milano (parti consigliate a lezione). - Secchi B. (2000), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma. - Secchi B. (2005), La città del ventesimo secolo, Laterza, Roma. - Secchi B. (2014), La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma. - Viganò P. (1999), La città elementare, Skira, Milano (parti consigliate a lezione). - Viganò P. (2010), I territori dell’urbanistica – Il progetto come produttore di conoscenza, Officina, Roma (parti consigliate a lezione).
Canale: 2
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MONARDO BRUNO
(programma)
Il Corso è organizzato in una parte istituzionale e una parte applicata, da sviluppare attraverso una esercitazione a carattere progettuale.
La parte istituzionale si svolge sotto forma di lezioni frontali, comunicazioni e discussioni in aula con lo sviluppo dei seguenti temi: • inquadramento e concetti generali del Progetto urbanistico: identità, obiettivi, ruolo, materiali, soggetti-attori, istituzioni, intrecci ed implicazioni interdisciplinari, competenze tradizionali ed emergenti; • evoluzione della forma del progetto urbanistico moderno in Italia, confronti con i modelli culturali europei e approfondimenti alla luce degli orizzonti prospettici in base alla domanda dei nuovi stili di vita di civitas, polis e urbs; • metodologia, tecniche e strumenti per la progettazione urbanistica alle diverse scale; elementi di tecnica urbanistica di base e integrata per la conoscenza, valutazione dei fenomeni insediativi e la formazione, attuazione e gestione degli strumenti urbanistici generali e attuativi. Oggetto della parte applicata sarà la redazione di un meta-progetto urbanistico (supportato da uno studio analitico-ricognitivo) su un ambito urbano caratterizzato da fenomeni di criticità fisico-spaziale, infrastrutturale, sociale e ambientale. L’esercitazione si concretizzerà in un documento in formato A3, frutto del lavoro individuale o di un piccolo gruppo, composto da testi e elaborati cartografici, ove sarà sintetizzato l’approccio metodologico seguito e le fasi del percorso ciclico tra analisi e progetto, mettendo in luce le tematiche salienti che hanno condotto alla scelta dei criteri e alla formulazione e giustificazione delle proposte di trasformazione. La valutazione finale in sede d’esame sarà rigorosamente individuale. ![]() Avarello P. (2000, ed.), Il piano comunale. Evoluzione e tendenze, Il Sole 24Ore;
(Date degli appelli d'esame)
Carta M. (2013), Reimagining Urbanism, List Lab; Colarossi P., Latini A. P. (2008, eds.), La progettazione urbana, 3 vol., Il Sole24Ore; Gabellini P.(2001), Tecniche urbanistiche, Carocci Editore; Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi Edizioni; Monardo B. (2010, ed.), La città liquida, Maggioli Editore
Canale: 3
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PIZZO BARBARA
(programma)
L'obiettivo del corso è quello di capire i perché e i come dell'urbanistica.
L’urbanistica, nel tempo, ha cercato di dare risposta ai problemi che le configurazioni o strutturazioni socio-spaziali hanno determinato nei diversi contesti (geografici, socio-economici, politici e culturali): essa stessa ha contribuito, in modo positivo o negativo alla loro realizzazione. Ha fatto questo ricorrendo ad una molteplicità di punti di vista, di approcci, modelli, metodi e strumenti. Il corso si propone di insegnare a ragionare su lo stile o il modello più adatto a risolvere i problemi di un contesto dato e su quali siano le modalità più efficaci per applicarlo (Mazza 1987). Il corso si struttura in blocchi di lezioni frontali e di approfondimenti di tipo seminariale, che verranno portati avanti in parallelo, e da una esercitazione pratica. - Un primo blocco teorico, in cui si forniranno i fondamenti dell’urbanistica a partire dalle teorie della pianificazione (perché e cosa); - Un secondo blocco in cui si presenterà l’urbanistica attraverso gli strumenti: piani, programmi, progetti, politiche, interventi e azioni, ecc. (come e chi); - Un terzo blocco in cui si presenteranno i lineamenti di una storia dell’urbanistica in Italia, in cui si evidenzierà il nesso tra sistema di pianificazione, sistema di governo e assetto socio-istituzionale, con opportuni esempi e riferimenti ad altri paesi, principalmente europei. L’esercitazione, condotta parzialmente in aula, con la guida e la partecipazione attiva della docenza, consiste nell’applicare ad un contesto il percorso metodologico proposto dal corso. 1. Leggere e interpretare un contesto territoriale e i fenomeni che attualmente lo attraversano e lo connotano (situazione attuale, interpretata dinamicamente e a diverse scale); 2. a. Leggere e interpretare criticamente, attraverso un approccio storico, le trasformazioni che lo hanno interessato, provando a connettere degli ‘effetti’ a delle ‘cause’, e 2. b. Leggere e interpretare criticamente la storia urbanistica, ovvero i metodi e gli strumenti di pianificazione che lo hanno interessato, in riferimento al particolare contesto socio-economico e politico-culturale (analisi storica, interpretata diacronicamente, e a diverse scale); 3. a. Individuare, data una certa situazione di contesto, e attraverso un’interpretazione per scenari, quale strumento di pianificazione si ritiene più utile per perseguire la direzione prescelta, e per affrontare e risolvere un problema (singolo o complesso) individuato nella fase conoscitiva come ‘nodale’ per il contesto, e 3. b. Individuare quali analisi specialistiche, quali approfondimenti sono necessari, in un approccio ‘per problemi’, superando la concezione che vuole tutte le analisi settoriali come preliminari a qualsiasi interpretazione e decisione sul contesto. L’esercitazione potrà essere condotta in piccoli gruppi (max. 3-4 persone). La verifica rispetto all’acquisizione delle conoscenze e competenze è individuale. L’esame consiste nella discussione a partire dall’esercitazione fatta, dei temi trattati. Durante l’anno, oltre alla consegna intermedia, è prevista una breve esercitazione scritta che concorrerà alla valutazione finale. ![]() Il corso, e la bibliografia, sono pensati per dar conto della ricchezza e la molteplicità degli approcci che caratterizzano la disciplina urbanistica, anche per permettere a ciascuno studente di lavorare all’interno del filone che più lo interessa.
(Date degli appelli d'esame)
La bibliografia generale è suddivisa in blocchi. Ogni studente è sollecitato a scegliere un testo per ciascuno dei 3 blocchi principali. I libri su Roma sono consigliati a tutti. Tali letture saranno discusse nel colloquio d’esame. Si consiglia di concordare i testi con il docente. Nel corso una specifica lezione è dedicata alla presentazione dei libri in bibliografia. La bibliografia contiene libri in italiano e versioni italiane di saggi stranieri. Le versioni originali degli stessi libri, e altri saggi in diverse lingue (principalmente inglese, tedesco e francese) sono suggeriti durante il corso, a chi fosse interessato. La prova finale è in italiano. I volumi seguenti costituiscono riferimento fondamentale per il corso: Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Pianificazione spaziale e governo del territorio. Torino: Città Studi Moini G. (2013). Interpretare l'azione pubblica. Teorie, metodi e strumenti. Roma: Carocci ed. Introduzioni/Storie Benevolo L. (1963), Le origini dell’urbanistica moderna. Roma-Bari: Laterza Astengo G. (1966), voce: “Urbanistica” in EUA Sica P. (1984), Storia dell’urbanistica. Roma-Bari: Laterza, (4 voll.) Mazza L. (1987), Dispense del corso di Teoria dell’urbanistica. Torino: Celid Salzano E. (1998), Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma. Roma-Bari: Laterza Secchi B. (2001), Prima lezione di urbanistica. Roma-Bari: Laterza Tosi M.C. (ed.) (2006), Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica? Roma: Meltemi Di Biagi P. (2009), I classici dell’urbanistica moderna. Roma: Donzelli Riferimenti/Interpretazioni Bianchetti C. (2010), Il novecento è davvero finito. Roma: Donzelli Bianchetti C. (2008), Urbanistica e sfera pubblica. Roma: Donzelli Cremaschi M. (ed.) (2008), Tracce di quartieri. Milano: Franco Angeli Secchi B. (2005), La città nel ventesimo secolo. Roma-Bari: Laterza Sandercock L. (2004) Verso Cosmopolis. Città multiculturali e pianificazione urbana. Bari: Dedalo Magnaghi A. (2000), Il progetto locale. Torino: Bollati Boringhieri Balducci A. (1991), Disegnare il futuro. Bologna: Mulino Ferraro G. (1990), La città nell'incertezza e la retorica del piano. Milano: Franco Angeli Friedman J. (1993), Pianificazione e dominio pubblico. Dalla conoscenza all’azione. Bari: Dedalo 1987 Le tecniche urbanistiche, gli strumenti e i metodi, e il tema dell’innovazione Gabellini P. (2001), Tecniche urbanistiche. Roma: Carocci Palermo P.C. (2001), Prove di innovazione. Nuove forme ed esperienze di governo del territorio in Italia. Milano: Franco Angeli /Diap Magnaghi A. (ed.) (2001), Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche. Firenze: Alinea Mazza L. (1997), Le trasformazioni del piano. Milano: Angeli Nigro G. (ed.) (1997), Urbanistica innovazione possibile. Roma: Gangemi Lanzani A. (1996), Immagini del territorio e idee di piano. 1943-1963: dagli approcci generalizzanti all' interpretazione dei contesti locali. Milano: Franco Angeli + su Roma Insolera I. (1962), Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970. Torino: Einaudi (Nuova edizione ampliata con la collaborazione di P. Berdini, 2011, Roma Moderna. Da Napoleone al XXI secolo. Torino: Einaudi) D'Albergo E., Moini G. (2015). Il regime dell'Urbe. Politica, economia e potere a Roma. Roma: Carocci ed. Cerasa G. (ed.)(2005), Roma fuori le mura. Roma: La Biblioteca di Repubblica - anche disponibile sul web: http://roma.repubblica.it/speciali/cittafuorilemura
Canale: 4
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Rubeo Francesco
(programma)
Programma del Corso di
PROGETTAZIONE URBANISTICA I con laboratorio progettuale Prof. Francesco Rubeo OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso ha l’obiettivo di conferire formazione mentale di base, sensibilità culturale e preparazione tecnica specifica nei seguenti campi: - conoscenze fondamentali su contenuti e metodi della disciplina (i saperi urbanistici), con lezioni teoriche di base, - nozioni elementari sugli strumenti del fare (le pratiche urbanistiche), con la sperimentazione delle capacità tecnico-operative acquisite sulla conoscenza in un quartiere romano. - lo sviluppo di una piena padronanza del lessico e degli strumenti di base della Tecnica urbanistica per l’Ingegneria, della conoscenza della legislazione e della strumentazione urbanistica (dalla dimensione territoriale e ambientale alla scala locale e attuativa), della capacità di interpretare le indicazioni e prescrizioni dei Piani urbanistici e di impostare l’elaborazione progettuale di Piani urbanistici attuativila formazione della capacità di redigere analisi dello spazio urbano e dei tessuti edilizi della città, come momento conoscitivo propedeutico all’elaborazione di progetti e di piani / programmi urbanistici di diverso tipo; - le competenze di base per intervenire in un ambito urbano/quartiere, con riferimento all’evoluzione del dibattito culturale, del quadro istituzionale e normativo, delle tecniche operative; - un metodo per costruire un ragionamento interpretativo che consenta di passare dalla conoscenza delle componenti, dei problemi e della domanda di un territorio, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento e alla scelta del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo; - un linguaggio tecnico; - la capacità di fare una sperimentazione progettuale per orientare le trasformazioni in atto, in coerenza con le proposte progettuali allo studio e definire direttive compatibili con i caratteri dei luoghi, la domanda dei cittadini, degli amministratori e degli operatori. ARTICOLAZIONE DEI TEMI, DELLE LEZIONI E DELLE ESERCITAZIONI Il ciclo di lezioni è suddiviso sulla base di gruppi omogenei di temi didattici, coerentemente con gli obiettivi del Corso. Fase Uno. Lettura e analisi dei sistemi del territorio - Introduzione all’Urbanistica e al Corso di lezioni. - Le forme dell’urbanesimo in Europa e nel mondo. - Cenni su alcuni temi chiave: rendita urbana, città pubblica e città “privata”, questione ambientale e sostenibilità, aspettative e bisogni sociali - Brevi cenni storici su alcuni casi chiave dell’urbanistica europea: Parigi di Haussmann, il Ring di Vienna, Barcellona di Cerdà, le Garden City di Howard, la Citè Industrielle di Garnier - Lessico urbanistico di base o lessico disciplinare o lessico morfologico - Leggere il territorio, l’organizzazione per sistemi: o Sistema socioeconomico, o Sistema ambientale e paesaggistico, o Sistema relazionale, o Sistema insediativo: lettura funzionale e morfologica - Le componenti morfologiche del territorio e della città: tipologia degli insediamenti e dei tessuti urbani. tipologia degli spazi urbani ed elementi costituitivi: la strada, la piazza, le aree aperte tipologie ed elementi costitutivi dei sistemi edificati: tipi edilizi, caratteri base, aggregazioni - Sistema relazionale: l’analisi delle reti infrastrutturali, principio di omologia tra reti e attrezzature - Sistema insediativo: l’analisi morfologica della città. L’approccio analitico basato sulla percezione visiva e sulla psicologia della forma urbana: riferimenti principali, metodi, esperienze. L’approccio analitico di carattere tipo-morfologico: riferimenti principali, metodi, esperienze. - Sistema insediativo: o edifici e sistema delle funzioni: private e pubbliche o analisi del patrimonio edilizio, tipologia, dimensioni, stato o dimensioni e parametri di lettura. - Sistema ambientale: l’analisi dell’ambiente e del paesaggio. - Sistema socioeconomico: l’analisi della popolazione. Fabbisogni urbanistici. Fase Due. Gli strumenti tecnici della disciplina urbanistica - Soggetti, attori e risorse delle trasformazioni territoriali e urbane. - I due “livelli” della pianificazione territoriale e urbanistica. - Strutturazione e caratteri del corpus legislativo in materia di Governo del territorio e di Urbanistica. - Soggetti e livelli della Pianificazione territoriale e urbanistica. Quadro delle tipologie degli strumenti di pianificazione. - Leggere un piano: o documenti base: relazione, azzonamento (funzionale e morfologico), NTA o parametri e indici urbanistici e ambientali, o Zone territoriali omogenee; standard urbanistici e ambientali. - Il concetto di pianificazione strategica - Il concetto di Valutazione nella Tecnica urbanistica. - Pianificazione d’Area vasta, cenni: Piano Territoriale di Coordinamento. Pianificazione ambientale, Piano paesaggistico. Piano di Assetto Idrogeologico. - Pianificazione comunale generale. Cenni. Il Piano urbanistico comunale. Quadro normativo di riferimento e contenuti. Procedure di formazione. Zonizzazione funzionale e morfologica Concetto di attuazione diretta e indiretta Quadro dei caratteri regionali della Pianificazione comunale generale. Piano Strutturale, Piano Operativo, Regolamento urbanistico / edilizio. Il concetto di Perequazione urbanistica. - Attuazione indiretta e pianificazione attuativa convenzionale, cenni (obiettivi e contenuti di massima): Piano Particolareggiato di Esecuzione, Lottizzazione convenzionata, Piano per l’Edilizia Economica, Popolare e Piano di Recupero. - Urbanistica concertata, cenni, Programmi complessi, il concetto di Partenariato Pubblico-Provato, cenni: Programmi Integrati di Intervento, Società di Trasformazione Urbana. Finanza di Progetto applicata all’Urbanistica - Leggere e rappresentare il territorio e la città: Legende e simbologie dei piani territoriali Legende e simbologie dei piani comunali Legende, simbologie, rappresentazioni e suggestioni dei progetti urbani Schemi strutturali e schemi di assetto Zonizzazione. Rappresentazione planimetrica. Planivolumetria. Rappresentazioni 3D Fase Tre. Elementi di progettazione urbanistica - Caratteri, contenuti e operazioni fondamentali del Progetto urbano. - Elementi di Storia della Progettazione urbanistica. Modelli e riferimenti del Progetto urbano nell’Urbanistica contemporanea. Illustrazione di casi esemplificativi. - Introduzione all’Estetica urbana e al Progetto urbano sostenibile. - I concetti di Sito, Struttura urbana, Centralità. - I concetti di Rete rossa e di Rete verde. Elementi costitutivi di base e caratteri delle strade urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle piazze urbane. - Elementi costitutivi di base e caratteri delle aree verdi urbane. Il Laboratorio progettuale verte sullo svolgimento delle analisi urbanistiche su un quartiere della periferia romana, e sull’impostazione di uno schema di assetto generale, capace di interpretare alcuni obiettivi di rigenerazione urbana maturati dagli studenti sulla base delle analisi effettuate. ![]() RIFERIMENTI DI BASE
(Date degli appelli d'esame)
- Appunti delle Lezioni, materiali didattici e illustrativi distribuiti dal Docente; - Autori vari: Voce “Urbanistica” del Manuale di Ingegneria civile e ambientale (diretta da Elio Piroddi), Zanichelli ESAC, Bologna, 2006; - Autori vari (a cura di Claudia Mattogno): Ventuno parole per l’urbanistica, Carocci editore, Roma 2008; - Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001. - Galassi A. La strada: da spazio di mobilità a luogo di identità e relazioni, in Baiani S, Cristallo V, Santangelo S., Lectures#1 design, pianificazione, tecnologia dell'architettura Rdesignpress, Roma, 2013. - Secchi B. (2000), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma, 2000 |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1020340 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICA II
(obiettivi)
Il corso completa le conoscenze del corso di “Istituzioni di matematica I” attraverso lo studio dei seguenti argomenti: il calcolo differenziale e integrale per funzioni di più variabili reali; il calcolo integrale per funzioni di più variabili reali; le equazioni differenziali ordinarie; curve, superfici; e campi vettoriali.
Canale: 1
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ANSINI NADIA
(programma)
Curve regolari.
Definizione di curve parametriche regolari, chiuse, semplici, lunghezza di una curva. Rappresentazione geometrica. Integrale di una funzione ristretta ad una curva ed applicazioni fisiche: calcolo del baricentro, massa totale, momento d’inerzia. Funzioni di più variabili reali. Funzioni reali di più variabili reali: linee di livello, dominio e grafico. Topologia in R2: intorni, aperti, limiti e continuità. Derivate parziali, gradiente, derivate direzionali. Differenziabilità, caratterizzazione delle derivate direzionali per le funzioni differenziabili. Equazione cartesiana del piano tangente. Legami tra continuità, esistenza delle derivate parziali, delle derivate direzionali e differenziabilità. Teorema del differenziale. Derivazione delle funzioni composte. Derivate parziali di ordine superiore,Teorema di Schwartz per le derivate seconde miste. Integrali multipli. Definizione di integrale doppio e triplo. Domini normali e formule di riduzione. Cambiamento di coordinate negli integrali doppi e negli integrali tripli. Calcolo delle aree e dei volumi. Interpretazioni fisiche negli integrali doppi e tripli: calcolo del baricentro, massa totale, momento d’inerzia. Equazioni differenziali. Problema di Cauchy. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili e lineari: Teorema di esistenza ed unicità per il problema di Cauchy. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti: caratterizzazione dell’integrale generale, Teorema di esistenza ed unicità per il problema di Cauchy, equazioni omogenee e non omogenee. Campi vettoriali. Definizione, campo gravitazionale, campi conservativi, campi irrotazionali e campi solenoidali. Integrale dei campi lungo le curve. Circuitazione. Integrale di un campo conservativo lunga la curva e caratterizzazione dei campi conservativi. Calcolo del potenziale di un campo conservativo. Teorema di Gauss Green nel piano. ![]() M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa: Analisi Matematica 1 e 2, Ed. Zanichelli.
(Date degli appelli d'esame)
G. Crasta, A. Malusa: Matematica 1 e 2, teoria ed esercizi. Ed. Pitagora. N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone: Elementi di analisi matematica due, Ed. Liguori.
Canale: 2
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PETITTA FRANCESCO
(programma)
Programma sintetico: Curve. Funzioni di più variabili. Ottimizzazione. Equazioni differenziali. Calcolo integrale per funzioni di più variabili. Campi vettoriali.Programma dettagliato e costantemente aggiornato sul sito web docente (http://www.sbai.uniroma1.it/~francesco.petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica.html)
![]() Bibliografia TESTI CONSIGLIATI: • Crasta, Malusa: Matematica 2. Pitagora Ed. • Sito del docente: http://www.sbai.uniroma1.it/~francesco. petitta/Homepage_Francesco_Petitta/Didattica.html Altri Testi Utili: • Fusco, Marcellini, Sbordone, Elementi di analisi matematica 2. Versione semplificata per i nuovi corsi di laurea, Liguori Ed. • Bramanti, Pagani, Salsa: Matematica, calcolo infinitesimale e algebra lineare. Zanichelli Ed. • Marcellini, Sbordone: Esercitazioni di matematica, vol. 2, parte I e II. Liguori Ed. |
6 | MAT/05 | 75 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1026599 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
(obiettivi)
Il corso affronta in due specifiche sezioni l’Antichità, dall’architettura ellenica a quella romana, tardoantica e paleocristiana, e il Medioevo, dall’architettura carolingia a quella tardogotica. Scopo del corso di fornire dati di conoscenza generale analizzando le più significative opere e il contesto in cui sono inserite e, allo stesso tempo, di offrire allo studente gli strumenti critici e i metodi analitici necessari allo studio e alla conoscenza degli argomenti trattati.
Canale: 1
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CIMBOLLI SPAGNESI PIERO
(programma)
Il corso è organizzato in due sezioni specifiche:
1. L'architettura dell'Antichità (Grecia arcaica e classica; i regni ellenistici; Roma repubblicana; l'impero romano; il tardo-antico, compreso il paleocristiano); 2. l'architettura del Medioevo (il protobizantino; l'impero carolingio; Europa e Italia romaniche; Europa e Italia gotiche). ![]() Architettura greca
(Date degli appelli d'esame)
GRUBEN, G. 1962. L’architettura dei templi e santuari greci. In BERVE, H., GRUBEN, G., HIRMER, H. 1962. I templi greci. Firenze; 109-312. Architettura romana CREMA, L. 1959. L'architettura romana [Enciclopedia classica, sez. III, Archeologia e storia dell'arte classica, vol. XII, Archeologia (Arte romana), tomo I], Torino. CREMA, L. (1960) 2009. Significato dell’architettura romana, presentazione di P. Spagnesi. 2ª ed. Roma: Kappa. Architettura medievale Voci dell'Enciclopedia Universale dell'Arte: Tardoantico (vol. XIII, coll. 583-620); Bizantino (vol. II, coll. 623-656); Carolingio (vol. III, coll. 145-169); Ottoniano (vol. X, coll. 307-317); Romanico (vol. XI, coll. 697-760); Gotico (vol. VI, coll. 306-388); Brunelleschi, Filippo (vol. II, coll. 811-827).
Canale: 2
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MANNINO NATALINA
(programma)
Storia dell'Architettura Antica e Medievale
8 CFU Obiettivi dell’insegnamento Primo obiettivo del corso è fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e comprensione dei diversi periodi storici attraverso l’analisi dei valori culturali e architettonici che li caratterizzano e lo studio di esempi e personalità artistiche significativi. Scopo finale è portare lo studente ad acquisire una metodologia di lettura critica ‘oggettiva’, utile ad analizzare l’architettura e i suoi ‘prodotti’ appartenenti a qualsiasi contesto culturale o cronologico. Il Programma è articolato in due parti aventi didatticamente lo steso ‘peso’: I. ARCHITETTURA ANTICA, II. ARCHITETTURA MEDIEVALE. Programma sintetico. I. ARCHITETTURA ANTICA: I.1. - ARCHITETTURA GRECA. Ambiti territoriali e cronologici. Premesse statico-costruttive. Ordini architettonici. Lessico e sintassi, proporzionamenti, logiche costruttive e formali. Correzioni ottico-percettive dei templi. Notazioni di carattere tecnico-costruttivo e tecnologico. Lavorazione dei materiali e tecniche esecutive. Architettura greca arcaica: origini dell’architettura religiosa templare e architettura domestica. Architettura greca classica e tardo-classica: architettura religiosa e civile pubblica: santuari, templi, teatri ecc. Città greca: impianti di matrice ippodamica e di tipo ‘organico’. ARCHITETTURA ELLENISTICA. Interventi a scala ‘territoriale’ e urbanistica. Architetture religiose, civili pubbliche e private. GEOMETRIA E NOZIONI INTUITIVE DELLA STATICA DELLE STRUTTURE VOLTATE (volte e cupole). I. 2 - ARCHITETTURA ROMANA: Architettura tardo-repubblicana. Innovazioni statiche e tecnico-costruttive, linguistiche e formali. Architettura religiosa: nuove tipologie templari. Urbanistica e architettura civile pubblica: curie, basiliche, teatri ecc. La città romana. Architettura romana imperiale, augustea, giulio-claudia, flavia, traianea, adrianea: architettura religiosa e civile pubblica: fori imperiali, terme, anfiteatri ecc.; architettura civile domestica. Architettura e urbanistica tardo-romane: le capitali della Tetrarchia; innovazioni del linguaggio architettonico. ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA in Occidente e nel vicino Oriente. Basiliche, martyria, battisteri. ARCHITETTURA BIZANTINA. Architettura religiosa in Italia e nel vicino Oriente. II. ARCHITETTURA MEDIEVALE: ARCHITETTURA PREROMANICA (carolingia, ottoniana): architettura religiosa nord-europea. ARCHITETTURA ROMANICA in EUROPA (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Italia) . Architettura religiosa: Tipologie più significative, declinazioni regionali più importanti. Architettura cistercense. ARCHITETTURA GOTICA: Architettura gotica in Europa. Primo Gotico, Gotico maturo, Gotico rayonnant. Architettura degli Ordini mendicanti. Architettura del Duecento e Trecento in Italia. Le grandi cattedrali e basiliche italiane del periodo.Cenni sulla cupola di S. Maria del Fiore a Firenze. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Illustrazione dell’utilità dello studio della disciplina, degli obiettivi formativi, delle modalità di studio da adottare, datazione schematica dei diversi periodi storico-architettonici presi in esame dall’insegnamento e breve illustrazione degli stessi: 2 ore Architettura antica (e tardoantica, inclusa l’architettura bizantina): c. 48 ore Architettura medievale: c. 50 ore. Il programma nella sua versione integrale, completa di bibliografia di base e di approfondimento (nonché di indicazioni relative a siti web dove reperire immagini dei monumenti oggetto di studio) è molto dettagliato. Oltre che per facilitare la comprensione dello sviluppo dell’insegnamento, la scelta di descrivere compiutamente i suoi contenuti è motivata dal voler fornire un utile riferimento per lo studio anche agli studenti non frequentanti. È reperibile nella sede della Facoltà di Architettura di via Gramsci 53 o nel sito e-learning della Docente nella piattaforma moodle d'Ateneo. ![]() Bibliografia di base:
(Date degli appelli d'esame)
G. ROCCO, Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995. C. BOZZONI., V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’architettura del mondo antico, Bari 2006. H. BERVE.- G. GRUBEN, I templi greci, Firenze 1961. R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Bari 2009. G. ZANDER, Nozioni elementari sugli archi e le volte. Loro forma geometrica. Rappresentazione grafica. Criteri intuitivi di stabilità. Nomenclatura, da Appunti del corso di Storia dell’Architettura I dell’a.a.1985-86.
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ROCA DE AMICIS AUGUSTO
(programma)
I 3 crediti formativi si inseriscono nell'ambito del programma della prof. Natalina Mannino (5 crediti) nell'intervallo di tempo compreso tra la Grecia arcaica e la Roma imperiale.
Sommario degli argomenti: ARCHITETTURA GRECA Cenni sulle civiltà minoica e micenea. I Palazzi di Cnosso e Festo; Tirinto e Micene (porta dei Leoni, Tesoro di Atreo). Il mègaron. L’origine del tempio in età geometrica e protoarcaica: la tomba-heroon di Lefkandì, i modelli fittili (Argo, Perachora, ecc.), il tempio di Priniàs, il tempio di Apollo a Thermon. Caratteri costruttivi: il sistema trilitico e il sistema ad arco. Gli ordini architettonici: le origini e gli elementi costitutivi. Il tempio: le tipologie in rapporto al numero e alla disposizione delle colonne, le correzioni ottiche, il conflitto angolare, il ruolo del colore. Santuari e templi greci dall’architettura arcaica all’età classica: I Santuari Panellenici (Olimpia e Delfi); i templi di Hera e di Zeus a Olimpia, l’Heraion di Samo, l’Artemision di Efeso, il santuario di Aphaia a Egina, il tempio di Apollo e il Tesoro degli Ateniesi a Delfi. La Magna Grecia (i templi di Hera I, di Athena e di Hera II a Paestum) e la Sicilia (l’Apollonion di Siracusa, il tempio di Segesta, i templi C e G a Selinunte, l’Olympieion ad Agrigento). Il Telesterion di Eleusi e le sue diverse fasi costruttive. Atene: la risistemazione periclea dell’Acropoli, il Partenone, i Propilei, il tempio di Athena Nike, l’Eretteo. Il tempio di Athena ed Efesto ad Atene, il tempio di Apollo a Bassae, il tempio di Athena Alea a Tegea, il tempio di Athena Polias a Priene. Le tholoi di Delfi e di Epidauro. I teatri e gli altri edifici civili (bouleuteria, pritanea, stoai, ecc.); L’urbanistica e l’architettura residenziale (Priene, Mileto). Architettura dell’Ellenismo: il Mausoleo di Alicarnasso, il Didymaion presso Mileto, il tempio di Artemide Leucophryene a Magnesia sul Meandro. Pergamo (il tèmenos di Athena, l’altare di Zeus). I Santuari di Athena a Lindos e di Asklepio a Coo. ARCHITETTURA ROMANA Le origini dell’architettura romana: L’eredità italica e l’influsso ellenistico. Le tecniche costruttive romane in rapporto alle nuove possibilità spaziali derivanti dall’uso dell’opus cementicium. Cenni sulla geometria e sul comportamento statico di volte, cupole, ecc. L’architettura di età repubblicana: i Santuari laziali della fine del II sec. a. C.: il Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, il Santuario di Ercole a Tivoli, il Santuario di Giove Anxur a Terracina. Caratteristiche dei templi di tipo etrusco-italico: il tempio di Giove Capitolino a Roma. I templi di Largo Argentina e del Foro Boario (di Ercole Olivario, cosiddetto “di Vesta”, e di Portuno, cosiddetto “della Fortuna Virile”). Il Foro (Cosa, Pompei) e gli edifici pubblici e utilitari: le basiliche (di Pompei, basilica Emilia e basilica Giulia nel Foro Romano), la porticus Aemilia, il Tabularium. Gli edifici per lo spettacolo e per il tempo libero: i teatri, gli anfiteatri, le terme. Il Foro Romano e i suoi monumenti principali. L’urbanistica e l’architettura residenziale romana: Pompei e Ostia Antica. L’architettura di età imperiale. Il classicismo augusteo: il Foro di Cesare e il Foro di Augusto; il teatro di Marcello; l’Ara Pacis. Da Claudio a Nerva: porta Maggiore a Roma; Domus Transitoria; Domus Aurea; Domus Augustana; Domus Flavia; arco di Tito; anfiteatro Flavio; Foro di Nerva o Transitorio; Templum Pacis di Vespasiano. L’età di Traiano: il Foro di Traiano e il complesso dei Mercati Traianei. L’età di Adriano: il Pantheon, il Tempio di Venere e Roma, Villa Adriana a Tivoli. ![]() ROCCO G., Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995.
BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V, ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006. BERVE H.- GRUBEN G., I templi greci, Firenze 1961. BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medievale, Bari 2009.
Canale: 3
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PASQUALI SUSANNA
(programma)
Programma
Nel corso è presentata la storia dell'architettura e dell'arte in Occidente, nel periodo compreso dagli inizi al 1300 ca. Per l'architettura, è convenzionalmente assunto quale inizio il primo uso di tecniche di lavorazione della pietra; quale termine, le maggiori costruzioni che precedono il Rinascimento. Nelle settimane del semestre sono presentati i seguenti argomenti: 1. Egitto, dall'Antico al Nuovo Regno; 2. Grecia, sec. VI aC-V aC; 3. Grecia, sec. V- II aC; 4. Grecia e Roma; 5. Casa e città nel mondo romano; 6. Roma, sec. I aC-I dC; 7. Impero Romano sec. I-III; 8. Impero Romano e Chiesa, sec. IV-IX; 9. Architettura arabo-mussulmana e sua eredità in Europa occidentale; 10. Architettura Romanica in Europa; 11. Architettura Gotica in Europa;12. Città e architetture in Italia, sec. XIII-XIV.Modalità di esame Dato l'elevato numero degli iscritti, circa 120, il corso prevede solo lezioni ex cathedra. Ogni settimana sono previste quattro distinte lezioni, ciascuna di due ore; ogni lezione è incentrata su un edificio significativo, del quale vengono presentati e analizzati con attenzione le forme, le tecniche utilizzate per costruirlo, la documentazione archeologica e storica conservata. ![]() Architettura antica
(Date degli appelli d'esame)
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Dalla Preistoria all'arte romana, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Corrado Bozzoni, Vittorio Franchetti Pardo, Giorgio Ortolani, Alessandro Viscogliosi, L'architettura del mondo antico, Edizioni Laterza, 2006, capitoli relativi agli argomenti trattati. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, I, Il Dorico, Napoli, Liguori Editore, 1997, per i soli argomenti trattati nel corso. - Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, II, Lo Jonico, Napoli, Liguori Editore, 2003, per i soli argomenti trattati nel corso. - (gli studenti già in possesso del testo H. Berve, G. Gruben, I templi greci, Sansoni 1962, sono consigliati di farne uso). Architettura medievale - Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), Il Medioevo, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010, capitoli relativi agli argomenti trattati.
Canale: 4
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VILLA GUGLIELMO
(programma)
Descrizione
il Corso propone una rassegna della storia dell'architettura europea dall'inizio della civiltà greca (VIII secolo aC) attraverso il periodo ellenistico, romano e paleocristiano e il medioevo, fino all'alba del Rinascimento nella Firenze dell'inizio del XIV secolo d.C. Il Corso si concentrerà successivamente e gradualmente sulle varie età e sugli edifici più significativi che caratterizzano ciascuno di questi periodo. Sarà diviso cronologicamente e preceduto da una Introduzione generale alla storia dell'architettura e dalla definizione dei concetti di spazio, cultura architettonica, istituzioni e relazioni sociali, mecenati e artisti. Coontenuti Le origini della cultura mediterranea, Egetto e Creta – La civiltà micenea – Dal medioevo greco all’arcaismo – Le origini del tempio greco e gli ordini architettonici – I grandi tempi arcaici. L’età classica: Olympia, Paestum, Atene – L’Acropoli e il Partenone – Pericle, Mensicle, Callicrate e Ictino. L’Ellenismo: Alessandria e la pianificazione urbana greca. Ippodamo e Dinocrate – Pergamo – La ricostruzione dei templi arcaici: Efeso, Sardis, Mileto – I grandi santuari: Pergamo, Coos, Rodi. L’architettura romana: Roma e i Tarquini – L’influenza ellenistica - Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta – I grandi complessi del Lazio repubblicano – Le applicazione degli ordini architettonici alle strutture ad archi (il motivo del tabularium) L’architettura dei Dittatori: i1 Teatro di Pompeo, i fori di Cesare e di Augusto come prototipi dei Fori imperiali – L’ordine Corinzio – Baia e le prime grandi cupole di età augustea – Claudio ed il bugnato rustico – Nerone e la Domus Aurea – I Flavi: il Colosseo, Rabirio – Traiano e Apollodoro di Damasco – L’età di Adriano – Dai Severi a Diocleziano – Massenzio e Costantino – Archi e mausolei – Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo. Architettura tardo antica e paleocristiana: Arte cristiana e arte pagana – Roma e le prime basiliche – Tra oriente e occidente: triconchi e tetraconchi, edifici ecclesiastici di ambito siriano – Ravenna: Teodorico e Giustiniano – Costantinopoli: Santa Sofia. Dal VII al X secolo: La Spagna visigotica e l’Italia longobarda – Architettura Araba e Omayade – L’architettura carolingia: Aquisgrana, Sangallo e l’influenza benedettina – il Westwerk – La crisi del Sacro Romano Impero – La rinascita ottoniana: Spira, Worms, Mainz, Tours, Cluny II. Architettura romanica: Il concetto di Romanico in Europa – Francia: Borgogna, Provenza, Loira, Poitou, Perigord, Alvernia, Normandia e Inghilterra Normanna – Le chiese sul Camino de Santiago – La crisi dell’ordine benedettino – Bernardo di Chiaravalle e l’architettura cistercense – L’Italia settentrionale: L’area lombarda ed Emiliana, Venezia – La Toscana – Roma e la rinascenza del XII secolo – Montecassino – I Normanni nell’Italia meridionale e in Sicilia: la Puglia, Cefalù e Monreale. L’architettura gotica: Origine e limiti del concetto di gotico: Definizioni, concezioni spaziali e sistemi strutturali - L'abate Suger, la ricostruzione dell’abbaziale di St-Denis e l'avvento del gotico nell'Ile-de- France: Saint Denis, Parigi, Chartres, Reims – Il Gotico tedesco: la cattedrale di Colonia – L’Inghilterra: Canterbury, Lincoln, Londra L’Italia nel XIII e XIV secolo: L’influenza dei nuovi ordini religiosi: Francescani e Domenicani – Federico II – Le cattedrali dell’Italia centrale: Orvieto, Siena, Firenze e Perugia – Venezia – L’Emilia e la Lombardia – Arnolfo di Cambio – Roma – Napoli e il Regno meridionale. L'Europa nel XIV e nel XV e la fine dell’arte gotica: Il tardogotico europeo – La cultura fiorentina verso l'esito rinascimentale: tradizione, culto dell'antico, classicismo e Umanesimo. ![]() Per la preparazione dell’esame si consiglia la lettura delle voci relative alle tematiche trattate nel corso delle seguenti opere di consultazione generale:
(Date degli appelli d'esame)
Enciclopedia Universale dell'Arte; Dizionario di Architettura e Urbanistica; l’Enciclopedia dell’Arte Medioevale; Architettura e urbanistica dell’età antica: H. BERVE, G. GRUBEN, H. HIRMER, I templi greci, Firenze 1962 R. KRAUTHEIMER, Early Christian and Byzantine Architecture, Harmondsworth 1965; ed. italiana aggiornata, Architettura paleocristiana e bizantina, Torino 1986 R. MARTIN, Architettura greca, Milano 1972 J.B. WARD PERKINS, Architettura romana, Milano 1974 C. MANGO, Architettura Bizantina, Milano 1977 E. GRECO, M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo greco, Roma-Bari 1983 H. LAUTER, Die Architektur des Hellenismus, Darmstadt 1986, ed. italiana L’architettura ellenistica, Milano 1999 P. GROS, M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari 1988 G. ROCCO, Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Roma 1995 P. GROS, L' architecture romaine, 1. Les monuments publics, Paris 1996, ed. italiana L' architettura romana. Dagli inizi del III secolo a. C. alla fine dell'alto impero. I monumenti pubblici, Milano 2001 C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. Viscogliosi, L’architettura del mondo antico, Roma-Bari 2006. Architettura e urbanistica del Medioevo: L. GRODEKI, L'architecture ottonienne, Paris 1958 J.K. CONANT, Carolingian and Romanesque Architecture, Harmondswoth 1959 (1974) E. GUIDONI, Arte e urbanistica in Toscana 1000-1315, Roma 1970 H.E. KUBACH, L'architettura romanica, Milano 1972 L. GRODECKI, Architettura gotica, Milano 1976 E. GUIDONI, Storia dell’urbanistica. Il Duecento, Roma-Bari 1989 E. GUIDONI, Storia dell’urbanistica. Il Medioevo, Roma-Bari 1991 R. TOMAN, a cura di, Il Romanico, Colonia 1996 R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medioevale, Bari 1997.
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RICCI MAURIZIO
(programma)
Storia dell’architettura antica e medievale
(Prof. Guglielmo Villa) Modulo: Teoria e storia egli ordini architettonici dall’antica Grecia a Brunelleschi (prof. Maurizio Ricci) 1. Introduzione e problemi di metodo 2. L’ordine dorico 3. L’ordine ionico 4. La comparsa del capitello corinzio in Grecia e lo sviluppo dell’ordine corinzio nell’architettura romana 5. L’ordine composito. Le tuscanicae dispositiones 6. Esercitazione I 7. Il De architectura di Vitruvio 8. La dissoluzione degli ordini architettonici e la loro sopravvivenza nell’architettura tardo-antica e paleocristiana 9. La dissoluzione degli ordini architettonici e la loro sopravvivenza nell’architettura medievale 10. Da Arnolfo a Giotto. Verso un’architettura “prospettica e sintattica” 11. Teoria e pratica degli ordini architettonici in Brunelleschi 12. Esercitazione II ![]() Testi fondamentali:
ROCCO, Giorgio, Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Università degli Studi di Roma, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia dell'Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici, s.d. BRUSCHI, Arnaldo, Strutture, Elementi e tipi edilizi, in Enciclopedia Universale dell'Arte, vol. XIII, Venezia-Roma 1965, in particolare coll. 211-230. |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1044140 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un servizio pubblico in un area urbana. Sono indagate le questioni tipologiche, spaziali, di linguaggio e quelle relative alle relazioni tra edificio e contesto, con attenzione alla sostenibilità - energetica, sociale e ambientale - delle scelte progettuali. Si richiede allo studente di elaborare un progetto, esito di scelte architettoniche consapevoli e motivate, supportate dalle conoscenze acquisite durante l’iter formativo.
Canale: 1
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POSOCCO PISANA
(programma)
OBIETTIVI
Il corso si prefigge un duplice obiettivo. Alla scala urbana stimola lo studente a leggere il contesto e a trovare ragioni e modi per inserire un nuovo edificio che sappia interagire con il sito dato. Alla scala più prettamente architettonica richiede dallo studente consapevolezza degli aspetti funzionali e figurativi di un edificio pubblico, ed un’elaborazione approfondita degli spazi interni in particolare nella della sezione degli spazi pubblici e di rappresentanza. PROGRAMMA Si prevede la progettazione di un complesso destinato a servizi per gli studenti della Facoltà di Architettura, la Casa dello Studente. L’area, a forma di rettangolo, si affaccia su via Masaccio; verso est confina con un immobile che offre un muro cieco, mentre dal lato ovest si trova in adiacenza con l’area del Maxxi, e con una zona destinata a parcheggio. La scelta di un luogo così prossimo alle varie sedi della Facoltà di Architettura permette, facilita e suggerisce una conoscenza diretta e vari sopralluoghi, sia conoscitivi sia di verifica. Il progetto dovrà prevedere i seguenti spazi: una sala mensa (per 500 studenti circa) comprensivo di servizi igienici, 500 mq cucina con depositi e celle, 150 mq un bar, che fa riferimento ad i servizi della cucina, 80 mq spogliatoi e servizi igienici per inservienti, 100 mq ingresso, spazi connettivi etc, 100 mq sala polifunzionale, servizi inclusi, 700/800 mq per un totale di 1700 mq circa la sala polifunzionale è destinata ai seguenti usi: sala studio, sala per feste, spazio espositivo gli spazi esterni devono essere organizzati in modo da -permettere comodamente la sosta e il carico/scarico -permettere la sosta di alcune auto (a raso o in un garage coperto) -offrire uno spazio all’aperto per la ristorazione e/o per lo studio (a piano terra o in quota) MODALITA' D'ESAME Il corso si organizzerà con attività impostate e svolte in aula dallo studente e successivamente sviluppate ed approfondite individualmente. Esso prevede esercitazioni su argomenti specifici, attività guidate dal gruppo docente, sopralluoghi nell’area progetto, oltre la verifica e discussione degli elaborati via via prodotti dal singolo studente. Le esercitazioni pratiche saranno opportunamente integrate da lezioni teoriche finalizzate all'acquisizione dei principi teorici e delle tecniche di base necessarie. Oltre alle esercitazioni intermedie, consegnate alle scadenze prestabilite durante il corso, all’esame dovranno essere presentati: - gli elaborati di analisi del contesto - gli elaborati progettuali: piante, sezioni, prospetti; plastico/i ed eventuali viste 3D; schema strutturale; dettagli. - una relazione descrittiva del progetto - il taccuino di studio e appunti di lavoro: schizzi, materiali e plastici di studio e preparatori in genere Rappresentazioni a scala urbana 1:1000 e 1:500 Rappresentazione dell’edificio 1:200 e 1:100 Approfondimento di spazio/sezione/elemento significativo 1:20 Maggiori dettagli verranno dati durante lo svolgimento del corso. ![]() R.Palma e C.Ravagnati, Atlante di progettazione architettonica, Cittàstudi, Milano 2014
(Date degli appelli d'esame)
F. Lambertucci, M. Meriggi, C. Pallini, L.M. Pezzetti, P. Posocco, Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari 1996 Le Corbusier, Vers une architecture, 1923; Longanesi 2003 Nel corso delle lezioni saranno sempre comunicati i riferimenti bibliografici degli esempi di architetture illustrati a supporto delle lezioni stesse
Canale: 2
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REALE LUCA
(programma)
Tema di progetto è un centro polifunzionale che unisce la funzione residenziale di accoglienza di rifugiati a spazi e servizi di supporto agli stessi ospiti della struttura, e in parte agli abitanti dei due quartieri. Un centro aperto alla città, dunque, che ha come obiettivo l’accoglienza temporanea, ma anche l'integrazione nel contesto urbano di richiedenti asilo e rifugiati.
![]() Testi e riferimenti bibliografici
(Date degli appelli d'esame)
Bibliografia generale L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1984 I. Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Garzanti, 1988 A. Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992 A. Siza, Scritti di architettura, Electa, Milano 1997 A. Rossi, Autobiografia scientifica, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1999 L. I. Khan, Architettura è. Gli scritti, a cura di M. Bonaiuti, Electa, Milano 2002 H. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, Franco Angeli, Milano 2003 P. Zumthor, Pensare architettura, Electa, Milano 2003 A. de Botton, Architettura e felicità, Guanda, Parma 2006 L. Reale, La Residenza Collettiva, SE Sistemi Editoriali, Napoli 2015 Bibliografia specifica sul tema di progetto Avishai Margalit, The Decent Society, Harvard University Press, Cambridge MA, 1998 Corrado Bonifazi, L'Italia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna, 2013 Marco Accorinti, Centri di accoglienza: varietà tipologica e dibattito collegato, in: la Rivista delle Politiche Sociali / Italian Journal of Social Policy, 2-3/2015 web http://data.unhcr.org/mediterranean/regional.php http://www.ilpost.it/2015/12/31/lanno-dei-migranti-in-numeri/ riviste boundaries n. 2 - Architectures for Emergencies Lotus 158 / 2015 – People in motion Manualistica M. Ridolfi, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946 AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963 F. Cellini, Manualetto, Cittàstudi 1991 E. Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996 H. Engel, Atlante delle Strutture, UTET, Torino 2001 G. Arie (a cura), Quaderni del manuale di progettazione edilizia - l'edilizia residenziale. Collana Tipologie, HOEPLI 2002 L. Zevi (a cura di), Il nuovissimo manuale dell'architetto, Mancosu Editore, Roma 2003 sull’housing Christian Schittich (a cura di), In Detail. High-Density Housing. Concepts, Planning, Construction, Birkhäuser, Basel 2004 J. Mozas, A., Fernandez Per, DENSIDAD / DENSITY, nueva vivienda colectiva / new collecting housing, a+t, Vitoria-Gasteiz 2004 A.F. Per, J. Mozas, J. Arpa, Dbook - density, data, diagrams, dwellings, a+t, Vitoria-Gasteiz 2007 L. Gelsomino , O. Marinoni, Territori europei dell'abitare. 1990-2010, Compositori, Bologna, 2009 P. Ebner, M. Kuntscher, U. Wietzorrek, Typology + : Innovative Residential Architecture, Birkhäuser, Basel 2010 B. Leupen, H. Mooij, Housing Design. A Manual, NAI 2011 G. Corbellini, Housing is back in town. Breve guida all'abitazione collettiva, LetteraVentidue, 2012 B. Melotto, O. S. Pierini, Housing primer. Le forme della residenza nella città contemporanea, Maggioli, Milano 2012 “Lotus”, n. 120 / 2004, Urban housing; “Lotus” n. 132 / 2007, Housing differentiation; “Lotus”, n. 147 / 2011, New Urban housing I; “Lotus”, n. 148 / 2011, New Urban housing II; per approfondire K. Lynch, L’immagine della città, Marsilio, Venezia 1984 M. De Benedetti, A. Pracchi, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 A. Rossi, L’architettura della città (1966), Città Studi Edizioni, Torino 1995 L. Quaroni, Il progetto per la città. Dieci Lezioni, Kappa, Roma 1996 L. Reale, Densità, città, residenza. Tecniche di densificazione e strategie antisprawl, Gangemi, Roma 2008 P. O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-2011, Laterza, Roma-Bari 2012 Si consiglia inoltre la lettura e la consultazione delle seguenti riviste di architettura: a+t, a+u, Area, Casabella, Detail, L’Industria delle Costruzioni, El croquis, Lotus International, 2G
Canale: 3
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CRICONIA ALESSANDRA
(programma)
Il Laboratorio di Progettazione architettonica 2 intende avviare lo studente alla comprensione dei processi della progettazione architettonica attraverso un’esperienza di studio “sul campo”, allo scopo di affinare gli strumenti di una progettazione calata nel contesto reale della città che tenga conto delle componenti fisiche e sociali esistenti.
A tale scopo, il Laboratorio prende spunto da una tematica emergente, la città multietnica, e dalla necessità di prevedere dei nuovi luoghi di incontro e di integrazione alla scala del quartiere e propone il tema della Casa di Quartiere, un centro civico della convivenza e di aggregazione multietnica e multiculturale sull’esempio delle Case di Quartiere torinesi in tre aree libere di Torpignattara, uno dei quartieri della periferia storica romana dove vivono diverse comunità di immigrati, peruviani, rumeni, filippini, cinesi, nordafricani e bengalesi. Basato sulla metodologia del service design centrata sulla conoscenza etnografica del contesto (sopralluoghi, campagna fotografica e interviste) e sullo studio storico e tipo-morfologico di Tor Pignattara, la Casa di Quartiere articola un programma di funzioni culturali e di intrattenimento per sviluppare un progetto human-centered di “spazi comuni di qualità e densi di attività” dove le persone si incontrano per fare delle attività e sviluppare le proprie capacità secondo il principio della learning community. Tale modello si ispira alle nuove direttive europee degli spazi educativi e prevede laboratori per attività pratiche; aule seminariali e aule attrezzate per l’apprendimento delle lingue; una biblioteca/emeroteca interculturale con sala lettura; una sala conferenze e di proiezione; una caffetteria-mensa; consultorio e servizio sanitario; spazi aperti e giardini, differenziati, a seconda delle attività, in: spazi individuali o di gruppo; Spazi dell’esplorazione (ambienti laboratoriali e dell’outdoor education, considerando lo spazio naturale come ambiente di apprendimento); Spazi informali (per parlare, riposarsi, ascoltare musica, etc.); Spazi agorà-piazza (luoghi di incontro di tutta la comunità). Lo sviluppo architettonico della Casa di Quartiere è preceduto dalla formulazione di un Piano idea redatto in gruppo, per la definizione di un programma di riqualificazione e valorizzazione del quartiere con percorsi pedonali e piste ciclabili e collegamenti tra i luoghi notevoli del quartiere (cinema, scuole, servizi, parchi e giardini). Una grande attenzione è riservata all’integrazione tra gli spazi aperti e gli spazi chiusi e al progetto dei giardini e dei patii. ![]() Riviste
(Date degli appelli d'esame)
- a+t : Public (n.35/36, 2011). - a+t : Strategy Space (n.37, 2011) e Strategy and Tactics (n.38, 2011). - a+t : Reclaim Reuse Recycle (n. 39/40, 2012). Volumi - Ludovico Quaroni, Progettare un edificio, Mazzotta ed. 1977. - Herman Hertzberger, Lezioni di architettura, a cura di Michele Furnari, Laterza ed, Roma-Bari 1996. - Alessandra Criconia, Antonino Terranova (a cura di), La qualità dell’urbano, Meltemi ed, Roma 2010. - Jan Gehl, Cities for People, Island Press 2010. - Aldo Cibic, Rethinking Happiness, Corraini ed 2010. - S.M.U.R., Roma città autoprodotta. Ricerca urbana e linguaggi artistici, Manifestolibri, Roma 2014.
Canale: 4
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SCATENA DONATELLA
(programma)
Nel Laboratorio di progettazione architettonica II il tema da sviluppare come progetto d’esame è un servizio di carattere urbano: la biblioteca.
La biblioteca di quartiere si pone nel palinsesto attuale della città come macchina del sapere e come potente luogo di aggregazione al punto tale da poter essere definita nuova piazza cittadina. Oltre a fornire un servizio culturale, oggi essa propone molteplici attività che la rendono luogo fortemente identitario rispetto all’area urbana in cui si inserisce. La scelta di progettare una biblioteca si sviluppa, quindi, a partire da un'attenta riflessione degli scenari urbani europei, all’interno dei quali sono stati avviati programmi nazionali di investimento, riprogettazione e diffusione degli istituti bibliotecari (Regno Unito, Spagna, Francia, Germania). Per cominciare, nel 2000 il Consiglio Europeo di Lisbona ha individuato come fondamento della strategia di sviluppo dell'Unione l'investimento e il rafforzamento della ricerca, della cultura e della creatività, attività divenute ormai motori di coesione sociale, di crescita del mercato del lavoro e dello sviluppo sostenibile. Nella società contemporanea tali beni immateriali assumono sempre maggiore valore nella competizione tra città, per attrarre gli abitanti-utenti e rafforzare il capitale sociale. Inoltre, la progressiva scomparsa nelle metropoli di luoghi di aggregazione soppiantati dai centri commerciali ai quali viene delegata la gestione del tempo libero del cittadino, ha fatto aumentare la richiesta di luoghi terzi dove poter avere occasione di incontro e scambio sociale e culturale. La biblioteca contemporanea, infine, secondo le Linee Guida IFLA/UNESCO 2001, sarà una vera e propria infrastruttura della conoscenza, radicata sul territorio come centro di documentazione ed informazione locale, laboratorio di formazione, luogo di aggregazione sociale, catalizzatore di vita urbana. Aperta 24 ore su 24, almeno virtualmente, “non sarà soltanto per tutti, ma per ciascuno”, centrata su una forte personalizzazione dei servizi e promuoverà l'accesso a tutti i media, favorendo l'acquisizione di competenze relative alle nuove tecnologie. Sarà luogo di incontro e socializzazione volto a mettere in comune le varie competenze individuali puntando alla cooperazione tra personale specializzato ed esperti dilettanti (prosumers), sarà insomma il luogo della conoscenza e delle informazioni, ma anche della memoria, dell'immaginazione, della narrazione delle vicende umane e dove libri ed eventi culturali saranno presenti in eguale misura. Tornando all’esercitazione per l’esame finale, l’edificio che lo studente dovrà progettare durante le ore di Laboratorio deve essere di circa 2000 mq e dovrà essere posto in un ambito territoriale che presenta una forte carenza di spazi bibliotecari (1300 mq contro i 4900 richiesti) e collettivi in generale. Il corso, inoltre, tenterà di condurre lo studente ad una riflessione sulle modalità di interazione dell’edificio con il contesto, attraverso un’approfondita e puntuale analisi del quartiere e attraverso lo studio dell’attacco a terra, affinché l’edificio possa dialogare con l’immediato intorno. Aldilà del risultato formale, obiettivo del Corso è quello di fornire un valido metodo di approccio al territorio. In questo senso la metodologia sarà basata sullo studio del territorio, sulle tracce stratificate nel tempo e sulla memoria storica del luogo, con particolare attenzione alla creazione di spazi in costante dialogo con l’elemento naturale. In particolare, la biblioteca da progettare per il corso si pone come struttura nevralgica nel V Municipio di Roma e la posizione dell’area di progetto è scelta in un punto nodale, in prossimità della fermata PIGNETO della nuova metro C e della zona pedonale; ciò favorisce la progettazione di un edificio in grado di legarsi al contesto e riqualificare il quartiere grazie agli spazi esterni e all’apertura verso l’ambiente circostante. Tali nuovi spazi pubblici raccolgono la profonda vocazione di socialità del quartiere, come indica il testo della Consultazione preventiva finalizzata alla formazione dello Schema di Assetto preliminare (SAP) “nel Quadrante Prenestino - Casilino è in corso un processo di forte incremento delle attività ludico-ricreative, che tuttavia si inserisce in una zona, il Pigneto, fortemente carente di spazi collettivi e di verde pubblico”. Prima di affrontare il progetto della biblioteca di quartiere agli studenti sarà richiesto un esercizio ex-tempore su una piccola edicola temporanea che abbia come dimensioni massime 4x4x4 m., da considerarsi una sorta di piccola biblioteca all’aperto. La finalità è quella di realizzare uno spazio utilizzabile dalla comunità per eventi legati alla cultura (readings, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri) sulla scia di esperimenti già in atto sullo spazio pubblico degli ultimi anni e che sempre maggiormente trovano nella realtà della piccola dimensione un valido elemento di creazione di luoghi vitali. Ogni studente sarà libero di pensare sia la forma della sua temporary library, sia il materiale con cui costruirla, sia la collocazione dentro il Pigneto, ma questo inserimento sarà coordinato sul un disegno di masterplan generale, affinché tutte le edicole formino una rete di relazioni nel quartiere. L’esercitazione sarà propedeutica alla progettazione della biblioteca vera e propria. ![]() D. Scatena, Gli spazi collettivi come strumenti per ricucire i conflitti tra natura e architettura (in Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, a cura di A.M. Ippolito), Milan, Franco Angeli, 2013
(Date degli appelli d'esame)
M. Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, San Marino, Maggioli Editore, 2009. K. Lynch, L’immagine della città, Venice, Marsilio, 2006. C. Norberg Schulz, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Rome, Electa, 1979.
Canale: 5
Canale: 6
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12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1026590 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE II
(obiettivi)
Il corso offre gli strumenti di analisi e interpretazione dello spazio architettonico; il disegno per l'analisi del costruito o di un modello interpretativo del reale; l'utilizzo della geometria descrittiva come strumento critico indispensabile per la comprensione, oltre che per la rappresentazione dello spazio e delle forme architettoniche; la conoscenza dei principi e la loro applicazione alla modellazione informatica per la restituzione virtuale delle architetture esistenti e di progetto.
Canale: 1
Canale: 2
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BIANCHINI CARLO
(programma)
Scopo del Corso è dotare lo studente degli strumenti necessari per leggere, rappresentare, manipolare lo “spazio”. A partire dai fondamenti geometrici dei vari modelli, grafici e digitali, utilizzati dall’architetto per prefigurare e verificare gli oggetti da realizzare, lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore nel campo della Geometria della Rappresentazione, della Modellazione e del Disegno. Verranno introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo.Programma Geometria della Rappresentazione – Dopo alcuni richiami ai fondamenti, il Corso affronta l’intersezione tra gli elementi geometrici fondamentali (rette, piani e più genericamente linee, superfici) e la determinazione della vera forma (di un segmento, di una sezione piana, di una linea piana, di una superficie sviluppabile) contemporaneamente nei vari modelli inserendo anche alcune applicazioni dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro.Nella successiva parte del Corso si passa, con l’ausilio dei modelli grafici ed informatici, allo studio delle superfici che ricorrono in architettura (di traslazione, di rivoluzione, di rototraslazione e le rigate) illustrando problemi connessi con il disegno delle volte e delle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea. Disegno dell’Architettura - Vengono approfonditi alcuni argomenti teorici legati a: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, l’analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero ed il disegno tecnico (realizzazione di piante, prospetti e sezioni), il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno (rappresentazione a matita e a china), teoria e tecnica del colore (matite, pennarelli, acquarello), disegno ed elaborazione grafica digitale.Rilievo dell’Architettura - Vengono introdotti alcuni concetti fondamentali circa il rilievo architettonico.Alle parti teoriche si affiancherà l’analisi di un oggetto architettonico (mediante piante, prospetti, sezioni, assonometrie, prospettive) a mano libera, con disegni tecnici (a matita e a china), con elaborati di sintesi manuali e digitali (anche a colori) ed infine con il modello CAD 3D.Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale e grafica ed è volto a verificare la capacità del candidato di immaginare, descrivere e manipolare le forme dello spazio servendosi delle proprie conoscenze geometriche nonché degli strumenti grafici ed informatici.Gli elaborati da produrre, in generale, sono i seguenti:Taccuino – In questo album rilegato, formato A4, ciascuno studente svolge gli ex tempore, prende gli appunti relativi alle lezioni ed esercitazioni.Tavole – Elaborati in formato A2 relativi all’oggetto studiato.Modello 3D
![]() M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa.
Canale: 3
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IPPOLITO ALFONSO
(programma)
L’insegnamento dovrà garantire allo studente la capacità di padroneggiare i diversi modi e metodi della rappresentazione dell’architettura. Pertanto lo studente utilizzerà i modelli rappresentativi in tutte le loro varianti con l’intento di poter controllare e verificare l’oggetto che dovrà essere realizzato. I modelli utilizzati saranno: bidimensionali, come pianta e prospetto, sezione, prospettiva, assonometria; tridimensionali, come modelli informatici (modelli 3D) o plastici (maquette).
Il corso è concepito e strutturato come fondamento delle discipline della rappresentazione e di tutte le altre in cui il disegno è mezzo espressivo e comunicativo del pensiero visivo in Architettura. Nel corso lo studente è chiamato a cimentarsi con problemi di livello superiore sia nel campo della Geometria della Rappresentazione e della Modellazione che in quello del Disegno tradizionale ed informatico. Verranno altresì introdotti i fondamenti teorici ed operativi dei procedimenti di Rilievo. Geometria della Rappresentazione Si tratterà di Geometria della Rappresentazione, dell’Omologia ed infine la Teoria delle Ombre e del Chiaroscuro. Si studieranno le superfici che ricorrono in architettura spaziando dalle volte alle superfici libere dell’architettura moderna e contemporanea, per mezzo dei modelli grafici e degli strumenti di modellazione informatica 3D. Disegno dell’architettura Si affronteranno: la percezione visiva, le norme grafiche per la rappresentazione, le scale metriche, cenni di analisi grafica, la rappresentazione architettonica attraverso il disegno dal vero, la rappresentazione dell’architettura attraverso il disegno tecnico, il disegno finalizzato al progetto, le principali tecniche di disegno, teoria e tecnica del colore. Verranno inoltre affrontati concetti di rilievo dell’architettura, la maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo secondo anno di introdurre alcuni dei concetti fondanti delle attività di Rilievo. I percorsi formativi seguiranno tematiche dedicate: lezioni frontali ed esercitazioni, tenute dal docente in aula o all’aperto, sul Disegno manuale (disegno a mano libera e disegno a riga e squadra), sui Fondamenti e Applicazioni di Geometria della Rappresentazione e sulla rappresentazione e modellazione Digitale. Modalità di esame Lo studente sarà tenuto a registrare tutte le esperienze su un taccuino(album formato A4) mediante disegni e appunti. Sono inoltre previste consegne che, con cadenza generalmente settimanale, consentiranno ai docenti di valutare i progressi di ciascuno studente. • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di elaborati grafici ![]() M. DOCCI – D. MAESTRI, Scienza del Disegno, UTET 2001
(Date degli appelli d'esame)
M. DOCCI, Teoria e Tecnica del Disegno, Laterza 1996 M. MORLACCHI, Il libro del Disegno, Roma 2008, Gangemi editore M. DOCCI - R. MIGLIARI, Scienza della Rappresentazione, Roma 1992, e successive ristampe. R. MIGLIARI, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, ed. Kappa. R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi 2009. L. RIBICHINI, Recondite armonie a Ronchamp, Ed. Gangemi Editore, Roma 2013.
Canale: 4
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VALENTI GRAZIANO MARIO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Finalità del corso è incrementare le capacità critiche, logiche e operative dello studente nell'attività progettuale della forma dell'architettura. Trattandosi di un corso afferente l’area del ‘Disegno’ il progetto affronterà prevalentemente problematiche di geometria descrittiva e comunicazione visiva. Approfondendo lo studio delle forme primarie, la loro genesi costruttiva e le possibili aggregazioni\relazioni costruibili fra di esse, l’allievo accrescerà il proprio senso critico nella lettura e nella composizione della forma. Programma La geometria descrittiva è sempre stata in costante evoluzione. Negli ultimi anni in modo particolare, a seguito dell’introduzione delle tecnologie digitali, si è notevolmente ampliata negli strumenti e negli obiettivi. Di prevalente importanza, nella formazione odierna dell’architetto è assimilare quei concetti invarianti della disciplina, che transitano indenni ad ogni trasformazione e costituiscono le fondamenta critiche operative dello studente nella creazione e nella rappresentazione della forma. Argomenti delle lezioni. Le lezioni si articolano sui seguenti temi principali caratteristici dell’area disciplinare del Disegno e nel particolare del processo di rinnovamento della geometria descrittiva: • Geometria (30 ore) • Modellazione 3D (20 ore) • Modellazione parametrica (10 ore) • Building Information Modeling (10 ore) • Rendering (10 ore) • Rapid prototyping (10 ore) • Comunicazione visiva (10 ore) Gli argomenti sono affrontati in modo critico più che semplicemente pratico, ciò significa che all'insegnamento esaustivo delle funzionalità di un singolo software\tecnologia, si preferisce fornire all'allievo le capacità critiche per comprendere le problematiche applicative della tecnologia digitale alla immaginazione e alla comunicazione del progetto. Gli argomenti sono dunque esposti all'interno di un impianto logico e organico che li vede fortemente connessi l’uno all'altro. ![]() R. Migliari, Geometria descrittiva, Volume II, CittàStudi, Torino 2009
(Date degli appelli d'esame)
G.M.Valenti “de.form.are \ de.form.ing” designpress Roma , II edizione 2010 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
1044141 -
TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA II
(obiettivi)
Il corso fornisce le conoscenze scientifiche e tecniche per il controllo delle problematiche inerenti la costruzione dell’architettura, in riferimento alle diverse tipologie edilizie, tramite l’approfondimento sistematico di casi di studio rappresentativi di modalità e procedimenti tradizionali, innovativi e sperimentali. La conoscenza dei metodi, degli strumenti e delle tecniche della costruzione tecnologicamente evoluta orientano specifiche esercitazioni progettuali sull’impiego di sistemi, tecniche costruttive, componenti e prodotti industriali da costruzione, e sulla progettazione di assemblaggi in opera. Il corso fornisce competenze tecniche per gestire lo sviluppo del progetto edilizio inteso come “processo progettuale”.
Canale: 1
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ARBIZZANI EUGENIO
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Il corso fornisce agli studenti un bagaglio di informazioni sistematizzate sui problemi posti dalla costruzione di un edificio, con particolare riferimento alla relazione operativa fra progettazione e momento esecutivo. Gli studenti apprenderanno cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione e sugli assemblaggi in opera. Inoltre acquisiranno la consapevolezza del progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Programma Il corso è articolato in tre aree tematiche: a) lezioni di carattere generale sul processo edilizio e sulle tecniche di sviluppo della progettazione esecutiva; b) lezioni tematiche sull’ approccio prestazionale, sulle tecniche ed i sistemi costruttivi, sui prodotti ed i componenti e sui sistemi di assemblaggio; c) spazi di esercitazione su progetti da sviluppare a livello esecutivo. La prima area tematica affronta alcuni argomenti di inquadramento del processo edilizio: - la definizione del sistema edilizio e la scomposizione del sistema tecnologico; - la classificazione delle fasi e degli operatori del processo di costruzione; - lo sviluppo del progetto, dal preliminare, al definitivo, all’esecutivo; - l’affidamento dei lavori, la manutenzione e la gestione degli edifici. La seconda area tematica approfondisce principi, le caratteristiche e i dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in: - fondazioni e strutture portanti; - partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali; - chiusure verticali: opache e trasparenti; - coperture piane ed elementi di finitura. In questo ambito sono previsti una serie di seminari di approfondimento su componenti e sistemi costruttivi industrializzati, mediante l’incontro con tecnici di aziende produttrici. La terza area tematica riguarda “la progettazione esecutiva di un edificio”. Ogni studente dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni - in forma esclusivamente individuale - una simulazione dello sviluppo di un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire da un progetto preliminare di un edificio di semplice organizzazione planimetrica. Il corso inoltre prevede la acquisizione di due crediti formativi mediante lo svolgimento di esperienze pratiche in cantiere, presso il CEFME-CTP di Pomezia. Durante le tre giornate di cantiere gli studenti svilupperanno i temi della sicurezza in progetto e in cantiere e lavoreranno sul campo alla realizzazione di manufatti edilizi con il supporto di istruttori qualificati Modalità di esame Il candidato deve consegnare alla prova orale le tavole sviluppate durante le esercitazioni e il catalogo tecnologico. Lo svolgimento della prova di esame finale prevede lo sviluppo di un ex-tempore in aula e da una prova orale sui contenuti didattici e sull’esercitazione. • Prova scritta • Prova orale ![]() Bibliografia essenziale
(Date degli appelli d'esame)
- Arbizzani Eugenio, “Tecnica e tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2015. - Arbizzani Eugenio, “Il progetto per costruire – 50 progetti per 10 processi”, Maggioli editore, 2012. - AA. VV., “Manuale di progettazione edilizia”, volume 4, Hoepli, 1995.
Canale: 2
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GIOFRE' FRANCESCA
(programma)
Dopo avere assimilato al primo anno le conoscenze di base nel corso di "Tecnologia I", nel corso di Tecnologia dell'Architettura II gli studenti apprendono cognizioni sui sistemi e sulle tecniche costruttive, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione. Acquisiscono inoltre la consapevolezza del progetto di architettura come “processo progettuale”, caratterizzato da sequenze, ruoli degli operatori e metodologie. Al termine del corso gli allievi dovranno avere raggiunto una preparazione generale sui sistemi costruttivi, sui componenti e sui prodotti industriali da costruzione; dovranno inoltre essere in grado di analizzare un progetto esecutivo nelle sue tecniche costruttive ed avere gli strumenti per elaborare un progetto esecutivo architettonico; dovranno, infine, conoscere le principali fasi, procedure e strumenti operativi del processo edilizio.
Il corso è articolato in tre aree tematiche: lezioni teoriche sul processo edilizio, sull’approccio prestazionale e sullo sviluppo dei livelli di progettazione; lezioni tematiche su tecniche e sistemi costruttivi, prodotti e componenti, sistemi di assemblaggio; spazi di esercitazione che mirano alla elaborazione di porzioni di progetto esecutivo. La prima area tematica affronta alcuni argomenti teorici di inquadramento del processo edilizio: - la definizione del processo edilizio - la classificazione delle fasi e degli operatori del processo di progettazione e costruzione - le fasi della progettazione sino all’affidamento dei lavori, la manutenzione e la gestione degli edifici - il sistema ambientale e il sistema tecnologico - l’approccio prestazionale. La seconda area tematica approfondisce principi, caratteristiche e dettagli esecutivi delle tecniche di costruzione e dei sistemi industrializzati di produzione edilizia, articolati in: - fondazioni e strutture portanti; - partizioni orizzontali e sistemi di collegamento verticali; - coperture piane e inclinate; - chiusure verticali; - elementi di finitura. La terza area, infine, si articola in esercitazioni riguardanti la “progettazione tecnologica” di un edificio. Ogni studente, individualmente o max 2 persone, dovrà sviluppare nel corso delle esercitazioni un progetto architettonico esecutivo e uno studio dettagliato dei particolari costruttivi, a partire dal progetto svolto nel laboratorio di progettazione architettonica I o, in alternativa, fornito dal corpo docente. Le tavole di esercitazione devono essere revisionate durante il corso in modo tale da consentire al docente di verificare l’effettiva attività progettuale svolta. Agli studenti è richiesta la redazione un “catalogo tecnologico” (composto da: schede tecniche dei sistemi – prodotti – materiali – soluzioni scelte per il progetto, sistemi di montaggio e schemi di posa, specifiche di prestazione, certificati, ecc..) ed uno stralcio di computo metrico estimativo del modello tecnologico di parete perimetrale verticale adottata. Il Corso prevede il Tirocinio di cantiere 2 CFU obbligatori, l'attività è svolta in collaborazione con il CEFMECTP di Roma e Provincia. ![]() - Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli, 2015
(Date degli appelli d'esame)
- AA.VV., Manuali di progettazione edilizia, Tecnologie: requisiti, soluzioni, esecuzione, prestazioni, Milano - Casini M., Costruire per l’Ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009
Canale: 3
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CASINI MARCO
(programma)
Il corso intende offrire una conoscenza di base relativamente ai seguenti principali argomenti:
- Studio della forma e dell’orientamento degli edifici, del posizionamento e dimensionamento delle aperture, della distribuzione degli spazi interni al fine di ottimizzare il rapporto con il contesto ambientale e favorire aspetti quali il soleggiamento, l’illuminazione e la ventilazione naturali, l’efficienza energetica e il clima acustico. - Studio delle soluzioni tecniche e tecnologiche finalizzate ad ottimizzare le prestazioni dei diversi elementi costituenti l’involucro edilizio (coperture, pareti perimetrali verticali, solai a terra, chiusure trasparenti) con particolare riferimento alle caratteristiche termo igrometriche e acustiche. - Studio dei materiali e dei prodotti edilizi al fine di ottimizzare le prestazioni dell’organismo edilizio e di ridurne al contempo gli impatti sull’ambiente derivanti dall’utilizzo di risorse naturali e dallo smaltimento dei rifiuti. - Studio dell’integrazione tra edificio e impianti tecnologici al fine di ridurre i consumi energetici utilizzando quanto più possibile fonti di energia rinnovabile (solare termico, solare fotovoltaico, eolico, geotermia, pompe di calore). ![]() Casini M., Smart Buildings, Advanced Materials and Nanotechnology to Improve Energy-Efficiency and Environmental Performance, Woodhead Publishing, Cambridge, 2016.
(Date degli appelli d'esame)
Casini M., Efficienza e Certificazione energetica degli edifici: i nuovi requisiti, DEI, Roma, 2015 Casini M., Smart Building, DEI, Roma, 2014. Casini M., Progettare l'efficienza degli edifici: i nuovi requisiti, DEI, Roma, 2012 Casini M., Costruire l’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano, 2009.
Canale: 4
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MANCUSO EUGENIO
(programma)
Programma
Obiettivo specifico del corso è quello d'incrementare la consapevolezza dello studente al secondo anno sugli strumenti di governo del progetto nelle varie fasi del suo sviluppo e di fornire un preciso quadro di riferimento di processo all’interno del quale sarà possibile ipotizzare e configurare diversi modelli organizzativi in rapporto a possibili scenari attuativi. I contenuti generali del corso seguono un itinerario concettuale che mira a trasferire quelle conoscenze del sapere tecnico necessarie ad un ‘operatore del progetto di architettura’ secondo un profilo formativo in grado di: a - confrontarsi con diversi saperi; b - governare la complessità delle conoscenze tecniche; c - assumere scelte decisionali orientate verso una maggiore efficienza delle azioni operative; d - proporre modelli di comportamento flessibili in rapporto alla variabilità dei contesti processuali e produttivi. La finalità è quella di ricostruire il percorso seguito dal progettista dalla formulazione delle esigenze della committenza nella fase di programmazione dell’intervento alla loro trasposizione in scelte tecniche ed istruzioni operative nel progetto esecutivo. ![]() - AA. VV., “Manuale di progettazione edilizia”, volume 4, Hoepli, 1995.
(Date degli appelli d'esame)
- Arbizzani Eugenio, “Tecnica e tecnologia dei sistemi edilizi”, Maggioli Editore, Milano, 2015. |
10 | ICAR/12 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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1025639 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Il corso presenta una trattazione unitaria del comportamento meccanico dei solidi deformabili modellati come continuo di Cauchy, basata sulla modellazione della cinematica, della statica, e del comportamento elastico dei materiali. Lo studio viene specializzato alla teoria tecnica della trave, presentando i concetti e le tecniche operative per l’analisi dello stato tensionale, la determinazione della resistenza e deformabilità, l’analisi di stabilità. Vengono discusse, in termini progettuali, le procedure di calcolo automatico di edifici costituiti da sistemi di travi deformabili, e le problematiche generali di progettazione e verifica in campo elastico.
Canale: 1
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MASIANI RENATO
(programma)
Programma
Il programma si articola nelle seguenti parti. 1. La trave elastica monodimensionale Modellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave. • La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo. ![]() Testo di base Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Corradi dell'Acqua L., "Meccanica delle Strutture, Vol. 1 e 2, McGraw-Hill, Milano, 1992. Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004.
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LIBERATORE LAURA
(programma)
Il programma si articola nelle seguenti parti.
1. La trave elastica monodimensionale Modellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave. • La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo ![]() Testo di base
Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per approfondimenti Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004.
Canale: 3
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CAPECCHI DANILO
(programma)
-Tipologie strutturali. Elementi sollecitazioni prevalentemente assiali e con sollecitazioni prevalentemente flessionali.
--Elementi inflessi. Mensola in Galilei. Mensola di Navier. La trave piana elastica. Cenni sulla trave piana plastica. --Analisi della tensione. La tensione secondo Cauchy. Equazioni di equilibrio. Il problema statico. Tensioni principali. Stato di tensione piano. Sollecitazione di taglio nelle sezioni rettangolari. --Analisi della deformazione. Tensore della deformazione. Deformazioni principali. Equazioni di congruenza. Stato piano di deformazione. --Il legame tensioni-deformazioni. Il caso monodimensionale. Legge di Hooke generalizzata. La soluzione del problema elastico. Legame costitutivo forza spostamento. --La trave prismatica. Il problema di Saint Venant. Sollecitazione di pressione e flessione. Sollecitazione di taglio. Sezioni simmetriche. Taglio agente lungo un asse che non è di simmetria. Centro di taglio. Taglio deviato. Sollecitazione di torsione. Sezione circolare. Cenni sulla sezione generica. Sezioni cave a parete sottile. Sezione rettangolare. Sezioni composte. Torsione plastica. Analogie. --Teoremi energetici nell'analisi strutturale. Il teorema dei lavori. Calcolo degli spostamenti. Formula generale dello spostamento. Teorema di reciprocità. Teorema di unicità della soluzione elastica. Energia potenziale. Sistemi continui. Energia potenziale totale di un continuo tridimensionale. Energia potenziale totale di un sistema di travi piane. --Calcolo automatico dei telai. Considerazioni generali. Metodo delle forze. Metodo degli spostamenti. Metodi approssimati di calcolo. Calcolo automatico dei telai con il metodo degli spostamenti. Matrice di rigidezza di un trave. Matrice di rigidezza del telaio. --Stabilità dell'equilibrio elastico. Sistemi discreti. Instabilità per diramazione stabile. Aste con imperfezioni. La trave caricata di punta. ![]() D. Capecchi, Elementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007.
(Date degli appelli d'esame)
D. Capecchi, Complementi di Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 2007. D. Capecchi e D. Rauso, Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica del continuo e solido di Saint Venant, CISU, Roma, 2008. D. Capecchi, D. Rauso, A. Pau,Esercizi di Scienza delle Costruzioni. Meccanica delle strutture, CISU, Roma, 2008.
Canale: 2
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LIBERATORE LAURA
(programma)
Il programma si articola nelle seguenti parti.
1. La trave elastica monodimensionale Modellazione della geometria, dei vincoli e delle azioni. Cinematica: spostamenti rigidi, analisi della deformazione, misure di deformazione, equazioni di congruenza, condizioni cinematiche al contorno. Statica: azioni interne, analisi locale della tensione, equazioni di equilibrio, condizioni statiche al contorno. Il legame costitutivo: la prova uniassiale, materiali fragili e materiali duttili. Legame costitutivo: comportamento assiale, comportamento flessionale. Metodi per la soluzione del problema elastico. 2. Meccanica dei solidi Analisi della deformazione: spostamenti e deformazioni, componenti della deformazione, equazioni di congruenza. Analisi della tensione: il concetto di tensione in un punto, componenti della tensione, equazioni indefinite di equilibrio, tensioni e direzioni principali, classificazione degli stati di tensione semplici. Legame costitutivo: materiali elastici, omogeneità, anisotropia, isotropia, elasticità lineare. Soluzione del problema elastico. 3. Il problema di De Saint Venant Il solido prismatico di De Saint Venant. Sollecitazioni semplici e composte in una trave. Il postulato di De Saint Venant. Formulazione semi-inversa del problema della trave. • La pressoflessione. Ipotesi sul campo di deformazione, campo di tensione, formula di Navier, asse neutro, piano di flessione, piano di sollecitazione, flessione retta e flessione deviata. Nocciolo centrale di inerzia. Pressoflessione nei materiali non reagenti a trazione • Torsione. La sezione circolare: soluzione di Coulomb, campo di spostamento, di deformazione e di tensione. Sezione circolare cava. Sezione cava sottile: soluzione di Bredt. Cenno al caso delle sezioni rettangolari, rettangolari sottili e composte. • Taglio. Taglio e flessione: tensione tangenziale media, teoria approssimata di Jourawsky. Taglio e torsione: centro di taglio. 4. Cenni alla stabilità dell'equilibrio elastico La qualità dell'equilibrio. Definizioni: equilibrio stabile, indifferente, instabile. L'asta di Eulero: carico critico, snellezza, iperbole di Eulero, effetto delle condizioni di vincolo ![]() Testo di base
(Date degli appelli d'esame)
Casini P., Vasta M. “Scienza delle Costruzioni” CittàStudiEdizioni, Novara, 2011. Per gli esercizi Viola E. “Esercitazioni si Scienza delle costruzioni. Strutture iperstatiche e verifiche di resistenza” Vol 2. Pitagora Editrice, Bologna, 1985. Per approfondimenti Schodek D.L. “Strutture”, Pàtron Editore, Bologna, 2004. |
8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1044142 -
PROGETTAZIONE URBANISTICA II
(obiettivi)
Il corso fornisce una disamina del nuovo profilo dei problemi urbani della città contemporanea e i conseguenti nuovi indirizzi della disciplina in ambito nazionale e internazionale, in termini di componenti, di strategie spaziali e di sequenza di costruzione del piano. Ciò al fine di individuare i principi, le azioni e i percorsi della pianificazione per effettuare il riordino funzionale, formale e ambientale della città e dei territori metropolitani.L’obiettivo formativo si concretizza nel padroneggiare gli indirizzi complessi delle nuove forme di pianificazione e di progettazione contemporanea.
Canale: 1
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SANTANGELO SAVERIO
(programma)
Saverio Santangelo
Progettazione urbanistica II a.a. 2016-17 CFU 8 Programma / Contenuti principali del corso Le grandi città, e Roma in particolare, da diversi anni devono fronteggiare problemi crescenti di qualità urbana, segnatamente nelle loro aree più periferiche. Oggi, approvata nel 2014 la legge nazionale n. 56 sulle “città metropolitane”, si dovrebbe poter disporre di uno strumento in più e più adeguato sia per migliorare il quadro di vita nelle parti di città più svantaggiate che per un migliore uso delle risorse, siano esse naturali che territoriali. Il corso di Progettazione urbanistica II 2016-17, Gruppo “A”: lettere “A - Da”, sviluppando ulteriormente il lavoro didattico svolto nei tre precedenti anni accademici sugli interventi di Edilizia residenziale sociale nel Comune di Roma, intende affrontare il tema della rigenerazione urbana appunto nelle aree a forte presenza di “città pubblica” più periferiche del Comune di Roma. Tali aree, oltre a presentare carenze significative di qualità complessiva, e in alcuni casi gravi problemi di vivibilità, sembrano poi avere comunque alcune suscettibilità di sviluppo urbano, che vanno valutate e incluse nei progetti di miglioramento della qualità urbana complessiva. Il programma del corso è articolato in due parti. Nella prima parte – attraverso lezioni frontali –, saranno trattati elementi della disciplina urbanistica, sia d’ordine generale che operativi, adeguati alla collocazione dell’insegnamento nel corso di laurea e con particolare riferimento al tema d’anno. Tra i quali: quadro disciplinare e normativo generale e attuativo; aspetti urbanistici da considerare alla scala metropolitana; il ruolo attuale del soggetto pubblico in tema di welfare abitativo; la previsione anche di operatori privati nell’attuazione di politiche e programmi; gli strumenti disponibili per la pubblica amministrazione e gli operatori pubblici di settore; l’esigenza di soddisfare requisiti di sostenibilità degli interventi; attività economiche innovative anche di ridotta dimensione che possono essere introdotte nei progetti di trasformazione urbana. La seconda parte – attraverso lezioni frontali e revisioni delle attività svolte dagli studenti –, è dedicata all’analisi delle aree oggetto di esercitazione nel territorio del Comune di Roma; all’esplicitazione degli obiettivi urbanistici generali e specifici da perseguire (a partire dalla conoscenza del contesto d’intervento, e considerando il quadro normativo di riferimento); ed alla messa a punto di un progetto urbanistico di riqualificazione e rigenerazione urbana centrato su alcune realizzazioni di Edilizia residenziale sociale oggi caratterizzate da degrado urbanistico e sociale. ![]() Testi - Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
Testi di orientamento e per una rassegna delle problematiche urbanistiche generali e inerenti il tema d’anno: F. Indovina, Governare la città con l’urbanistica, Maggioli Editore, 2012; S. Santangelo, Edilizia sociale e urbanistica. Carocci Editore, 2014; Laboratorio Città Pubblica, Città pubbliche. Linee guida per la riqualificazione urbana; Bruno Mondadori, 2009. Ulteriori indicazioni, anche attinenti testi e materiali documentali utili per le esercitazioni, saranno fornite durante lo svolgimento del corso.
Canale: 2
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DONVITO GIACINTO
(programma)
Il Corso si propone di contribuire alla formazione dello studente sotto il profilo culturale, metodologico e tecnico, sostenendolo nella costruzione di un percorso progettuale consapevole della molteplicità degli orientamenti e degli apporti che, fin dalla sua costituzione come disciplina autonoma, hanno caratterizzato l’urbanistica e la sua collocazione nel processo di produzione e trasformazione della città e del territorio. Un percorso progettuale che utilizzi indagini e descrizioni come materiali per la costruzione di valutazioni critiche e di risposte propositive coerenti.
Le questioni affrontate dal Corso tendono: da un lato a fornire alcuni lineamenti del quadro teorico e strumentale della disciplina urbanistica, nella sua evoluzione e nelle sue principali, recenti tendenze in Italia, anche in confronto con esperienze significative di altri contesti europei; dall’altro a definire i temi, l’articolazione, i contenuti e le modalità di costruzione di una proposta progettuale, rispetto ad un ambito spaziale prescelto. A questo scopo, agli studenti sarà richiesto di procedere ad una lettura critica per sistemi, dei caratteri e delle trasformazioni di uno specifico contesto, a seguito della quale potranno esprimere una sintesi valutativa intesa come snodo per l’individuazione dei principali contenuti propositivi delle loro elaborazioni, esposti nella forma ed al livello di definizione propri di uno schema direttore. Gli argomenti delle lezioni riguarderanno: le principali tendenze attuali della pianificazione e progettazione urbanistica in Italia ed il confronto con altri paesi europei: approcci, leggi, regole, strumenti e loro forme, competenze, attori; la costruzione del progetto: a) la lettura critica dei caratteri e delle trasformazioni del contesto urbano e territoriale attraverso i parametri fisico-naturalistici, storici, insediativi, socio-economici e funzionali. Fonti, modalità, strumenti, tecniche, rappresentazione; b) le valutazioni nel rapporto tra analisi, descrizione/interpretazione e proposta progettuale: contenuti, modalità di elaborazione, risultati possibili; c) gli esiti progettuali, in termini di obiettivi, strategie, azioni; d) elementi per la comprensione e l’utilizzo del linguaggio urbanistico: le rappresentazioni, le norme e il loro reciproco rapporto ![]() Calzolari V., Storia e natura come sistema, Argos, Roma, 1999.
(Date degli appelli d'esame)
Donvito G., L'innovazione nel progetto urbano in Europa, in Pianificazione, Design, Tecnologia dellì'Architettura, Lectures n.2, R designpress, Roma, 2014. Gaeta L., Janin Rvolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013. Falini P.E., Progetto urbano in Francia, in Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.110-111, Kappa, Roma, 2003. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Urbani P., Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà ed interessi pubblici, Bollati Boringhieri, Torino, 2011.
Canale: 3
-
Mari Mariano
(programma)
Programma
Il corso teorico fornirà i concetti di base dello studio del territorio e permetterà di indagare singolarmente gli elementi che costituiscono “il territorio come sistema complesso” e di dotarsi delle conoscenze culturali e disciplinari. A) Nell’ambito delle lezioni teoriche si tratteranno : 1. Studio degli ambiti fisici del territorio con riferimento diretto a quello oggetto del tema d’anno; 2. Studio dei processi insediativi e della formazione della struttura urbana; 3. Studio dei processi di urbanizzazione a scala locale; 4. Studio dei processi pianificatori e delle caratteristiche reticolari dello sviluppo, i fenomeni di terziarizzazione; 5. I problemi attuali dello sviluppo urbano : la qualità della vita, il consumo del suolo, del paesaggio e dell’ambiente, il recupero delle aree degradate e periferiche. 6. La Sostenibilità – procedure di VIA e VAS 7. Leggi e norme urbanistiche dell’ultimo decennio. Programmi Complessi: PRUST, Contratti di Quartiere, PRINT, Piano di Recupero Urbano, Piano Casa, Edilizia Sociale. B) Lezioni monografiche tratteranno: 1. La pianificazione di settore e i programmi complessi 2. I SIT, sistemi informativi territoriali 3. Le leggi urbanistica della Regione Lazio, con riferimenti a quelle della Calabria, Toscana, Veneto. C) Esercitazioni – Urbanistica contrattata e Copianificazione L’area oggetto di studi, analisi e proposte sarà compresa nel territorio della Regione Lazio. In quest’area, a fronte dei contributi già esistenti a livello documentale e di conoscenze, saranno elaborati studi e grafici che dovranno apportare: a) la conoscenza del territorio b) la conoscenza socio-economica della popolazione e delle attività insediate nel territorio la conoscenza dello stato della pianificazione Modalità di esame • Valutazione di un progetto L’esame individuale consisterà nella discussione del progetto finale elaborato e nella valutazione delle premesse tecniche e culturali alla base dello stesso. • Prova orale Dovrà dimostrarsi adeguata padronanza degli ambiti culturali della pianificazione e di norme progettuali tecniche e attuative. • Prova scritta Si terranno più prove scritte con funzione di esercitazione, l’ultima con valore di accertamento delle conoscenze culturali e normative sarà costituita da n. 6 quesiti su n. 12 proposti ai quali fornire risposte di tipo critico basati sulla erogazione di didattica tematico/normativa. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- CAMPOS VENUTI OLIVA, Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Bari 1965. - G. Nigro (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazioni, Gangemi, Roma 1999. - MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, Programma di Riqualificazione Urbana art.2L.179/92,Inu, RM1997. - MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, Programma di recupero urbano art.11 L493/93. Bando di Confronto Concorrenziale ( Del C.C. n. 41 del 24/12/95. Comune di Roma. Dipartimento politiche del territorio. Programma elaborato da : Ufficio per le periferie U-O n. 5. Consulenza scientifica: DPTU/DAU. Filmografia - Nanni Moretti – Caro Diario - 1993 - Francesco Rosi - Le mani sulla città - 1963 - Ettore Scola - C’eravamo tanto amati – 1974 - Ettore Scola - Brutti sporchi e cattivi - 1976. - Mathieu Kassovitz - L’odio - 1995 Siti Web www.google.com/maps - www.livesearch.com - www.bing.com/maps http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1086400,00.html in relazione a: Cetto La Qualunque 01 marzo 2008 www.report.it in relazione a: - CARA MADUNINA di Bernardo Iovene, In onda domenica 18 11 2007 - I RE DI ROMA di Paolo Mondani in onda il 04/05/2008 - ''LA VIA DEL MATTONE'' di Bernardo Iovene in onda 11/10/2009.
Canale: 4
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Cialdea Donatella
(programma)
Il Corso ha l’obiettivo di fornire le nozioni generali sull’assetto della città contemporanea e sui principi della sua ricomposizione spaziale. Sarà approfondita la storia degli strumenti di pianificazione urbanistica e dei relativi strumenti di progettazione e attuazione, attraverso l’elaborazione di un percorso di indagine su una realtà urbana o territoriale.
L’obiettivo formativo è quello di sviluppare una conoscenza operativa degli studenti: partendo dall’analisi dei nuovi indirizzi della disciplina in ambito nazionale e internazionale, sarà affrontato il tema delle sequenze della costruzione di un piano. Il Corso si propone di contribuire alla formazione dello studente con lo scopo di renderlo consapevole degli orientamenti tradizionali ed innovativi dell’urbanistica, ponendo costantemente l’attenzione sui rapporti tra l’ambito urbano e il contesto territoriale più ampio. Vengono in prima istanza affrontati i principi dell’urbanistica. Si fornisce un quadro generale dell’evoluzione della pianificazione urbanistica in Italia e in Europa dall’ottocento ad oggi, fino alle innovazioni dei piani “strutturali” e dei “programmi complessi”. Sono analizzati i provvedimenti legislativi e gli strumenti tecnici anche attraverso le esperienze di alcune città europee e delle maggiori città italiane. L’obiettivo è quello di fornire allo studente una capacità critica dei caratteri e delle trasformazioni del contesto urbano e territoriale attraverso la disamina delle norme e la conoscenza della modalità di rappresentazione del territorio. Saranno presentati alcuni casi di studio finalizzati alla redazione da parte degli studenti di una applicazione pratica che riguarderà la costruzione di un piano. Contestualmente, gli studenti approfondiranno una situazione territoriale a scelta, ovvero analizzeranno dettagliatamente un ambito di studio, con riferimento a destinazioni d’uso, consistenza edilizia, analisi socio-demografica, disciplina vigente di piano. ![]() Appunti dalle lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
Per consultazione alcune parti scelte dei seguenti testi: Benevolo L., Il tracollo dell’urbanistica italiana, Laterza, Bari, 2012 Campos Venuti G., Città senza cultura. Intervista sull’urbanistica. Laterza, Bari, 2010. Cerasoli M., Cenni di legislazione urbanistica. Livelli di governo e strumenti di Pianificazione Urbana e Territoriale. Roma, Aracne Editrice, 2008 Cialdea D., Disegno del territorio. Aspetti urbanistici, paesaggistici e produttivi, Ripalimosani, Arti Grafiche La Regione, 2007. Gabellini P. Fare urbanistica, Carocci, Roma, 2010. Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale. Città studi edizioni, Milano, 2013. Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive. La Cecla F., Contro l’urbanistica, Einaudi, Torino, 2014. Ricci L. (a cura di), Piano locale e… Nuove regole, nuovi strumenti, nuovi meccanismi attuativi, Franco Angeli, Milano, 2009. Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, 2000. Secchi B., La città del ventesimo secolo, Laterza, Bari, 2011. |
10 | ICAR/21 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1026591 -
SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE III
(obiettivi)
Il corso offre gli strumenti teorici e operativi per il rilievo architettonico, urbano e dell’ambiente costruito in genere, attraverso l’illustrazione delle metodologie di acquisizione dei dati metrici, le procedure e tecniche di restituzione grafica, di modellazione e di analisi morfologica e tematica per la documentazione del costruito, il restauro ed il recupero edilizio.
Canale: 1
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CARLEVARIS ANNA LAURA
(programma)
Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente architetto - che ha già acquisito le competenze essenziali per la rappresentazione a mano libera e digitale dell’architettura e del contesto urbano - gli strumenti necessari alla acquiizione dei dati metrici e morfologici del patrimonio esistente e la restituzione dei dati per via grafica bi e tridimensionale.
Il corso mira a individuare e sviluppare, all'interno della formazione acquisita dagli studenti, quelle conoscenze che possono contribuire al delicato compito di approccio al patrimonio storico e alle stratificazioni dell’ambito urbano (conoscenze geometriche di base, tecniche grafiche tradizionali e non, storia dell’architettura, etc.) per mettere a fuoco l’interdisciplinarietà tra le diverse componenti del bagaglio cultuale dell’architetto. Il rilievo di un edificio è un’operazione da affrontare a partire dalla consapevolezza del suo specifico valore storico-architettonico e da un’accurata indagine storico-critica. In seconda istanza, poiché rilevare significa scegliere quegli elementi che meglio restituiscono il significato dell’opera, è necessario operare un'adeguata schematizzazione geometrico-architettonica dell’architettura per poter poi procedere alla acquisizione metrica di elementi significativi opportunamente selezionati. Infine si passa alla fase operativa di acquisizione metrica non prima di aver acquisito le tecniche di rilevamento e le necessarie teorie della misura. L’intero processo, inoltre, è proposto allo studente come una significativa occasione per rivedere e selezionare, dal punto di vista grafico, le diverse modalità di rappresentazione per scegliere, di volta in volta, gli strumenti e i modi opportuni per registrare su carta lo stato di avanzamento del progetto di rilievo e la sua documentazione. Lo studente è tenuto a presentare, al momento dell’esame, i seguenti elaborati: A_ Taccuino di lavoro che riporta lezioni e esercitazioni in aula, nonché eidotipi, ecc. B_ Esercitazioni svolte durante il semestre e collegate ai temi delle lezioni, applicate ai primi approcci al rilevamento a vista e al rilevamento diretto di oggetti semplici. B_Elaborati relativi al Tema d’anno, scelto dagli studenti stessi in un ambito di proposte avanzate dall'insegnante. In generale, si ritiene opportuno che gli studenti, organizzati in gruppi composti da tre persone, lavorino su soggetti non troppo distanti né dal unto di vista storico-architettonico e morfologico, né dal punto di vista logistico, in modo da condurre l'esperienza in maniera collettiva. L’esercitazione dovrà descrivere: - storia dell’edificio e del contesto urbano; - eidotipi di piante, sezioni, prospetti; -elaborati relativi all'acquisizione delle misure tramite rilievo diretto e indiretto; - integrazioni del rilievo mediante fotogrammetria, fotomodellazione, etc; - restituzione dell’analisi storica, architettonica, metrico-proporzionale di piante e alzati; - eventuali elaborati desunti dal modello tridimensionale dell’oggetto rilevato; - presentazione power point o tavola di sintesi che racconti gli aspetti operativi e le scelte metodologiche, nonché gli apparati documentari raccolti. ![]() - Riccardo Migliari, Il disegno degli ordini e il rilievo dell’architettura classica: Cinque pezzi facili, in Disegnare. Idee, immagini, n. 2, 1991, pp. 49-66;
(Date degli appelli d'esame)
- Mario Docci, Diego Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Roma-Bari 1994; nuova edizione: Laterza, Roma-Bari 2009; - Leonardo Paris, Il problema inverso della prospettiva, Edizioni Kappa, Roma 2000; - Malvina Borgherini, Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia 2005; - Livio De Luca, La fotomodellazione architettonica. Rilievo, modellazione, rappresentazione di edifici a partire da fotografie, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2011; - Leonardo Paris, Dal problema inverso della prospettiva al raddrizzamento fotografico, Aracne, Roma, 2014. Altri testi sono suggeriti di volta in volta agli studenti.
Canale: 3
Canale: 4
-
IPPOLITI ELENA
(programma)
Obiettivo formativo generale
- Conoscere e saper applicare teorie, metodologie, procedure e tecniche per condurre una lettura consapevole e un'analisi critica di un organismo architettonico o urbano attraverso il rilievo architettonico o urbano. Obiettivi formativi specifici - Controllare il modello mentale dello spazio esistente attraverso le operazioni di selezione, misurazione e rappresentazione. - Sperimentare diverse modalità per la lettura e l'analisi di un organismo architettonico o urbano alle diverse scale, attraverso la metodologia del rilievo, in quanto "pratica intellettuale" in grado di fornire risultati rigorosi non solo in senso metrico-dimensionale, ma anche in quello logico-analitico. - Saper condurre una lettura di un organismo architettonico o urbano, nel suo insieme e delle singole parti, attraverso una continua e sistematica tematizzazione grafica. - Conoscere e saper applicare le principali teorie, metodologie, procedure e tecniche per l'acquisizione dei dati metrico-geometrici nel campo del rilievo architettonico o urbano. - Conoscere e saper applicare le principali teorie, metodologie, procedure e tecniche per la restituzione grafica e la modellazione nel campo del rilievo architettonico o urbano. Argomenti delle lezioni I principali temi delle lezioni sono organizzati in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. Questi sono di seguito elencati. - Introduzione alla disciplina del rilievo. Il rilievo come pratica intellettuale di conoscenza scientifica specifica. Lo studio operativo di un organismo architettonico o urbano, delle sue parti e dei suoi elementi. Il rilievo tematico. - Rilevare. La prima fase del rilievo: l'acquisizione dei dati. Dall'acquisizione dei dati alla rappresentazione dell'informazione. - La pratica del rilievo. Prima fase: comprendere e progettare. Seconda fase: misurare. Terza fase: rappresentare. Quarta fase: leggere criticamente. - Misurare. Misura e proporzione. Misurare come operazione critica: la discretizzazione. La misura e l'errore. L'errore di graficismo. - Metodi e tecniche per il rilevamento della forma e della dimensione. Il metodo diretto, il metodo topografico e il metodo fotogrammetrico: riferimenti teorici general, gli strumenti di misura, il prelievo delle misure, l'inquadramento del rilievo. Nuove tecnologie e l’integrazione dei metodi. - La rappresentazione del rilievo. Le rappresentazioni convenzionali: considerazioni generali. Le rappresentazioni convenzionali: dalla geometria alla morfologia. Le rappresentazioni convenzionali: le carte tematiche. Le rappresentazioni non convenzionali: immagini e testi. I materiali fotografici. Materiali cartografici ed iconografici storici. - Rilevamento, censimento, catalogazione e classificazione. - Note sulla storia del rilevamento architettonico e urbano. - Cenni sulla rappresentazione cartografica storica. Supporto alla didattica in uso: La piattaforma di e-learning della Sapienza, http://elearning2.uniroma1.it/ Per eventuali contatti: elena.ippoliti@uniroma1.it ![]() Testi adottati
(Date degli appelli d'esame)
- Docci Mario, Diego Maestri (1994 e sg). Il rilevamento architettonico e urbano, 2 voll., Laterza, Roma-Bari 1994 ed edizioni successive. - Ippoliti Elena (2000). Rilevare. Comprendere. Misurare. Rappresentare. Roma, Kappa, Roma, 2000. - Jean Paul Saint Aubin (1999). Il rilievo e la rappresentazione dell’architettura, edizione italiana a cura di Laura BARATIN, Moretti & Vitali Editori, Bergamo, 1999.
Canale: 2
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DOCCI MARIO
(programma)
Programma del Corso.
Scopo del Corso è di dotare lo studente di tutti quegli strumenti che gli consentano di leggere, rappresentare, analizzare un elemento architettonico nei suoi vari aspetti (metrici, strutturali, formali, etc.) secondo un approccio quanto più possibile controllato scientificamente. Dopo aver acquisito durante i primi due anni i fondamenti e le abilità necessarie per costruire e manipolare vari modelli (geometrici, grafici e informatici) di un oggetto architettonico, lo studente è chiamato a cimentarsi con i problemi connessi con il rilievo e la rappresentazione di un edificio dell’architettura storica. Su di esso ciascuno dovrà sperimentare le varie tecniche grafiche e informatiche acquisite, così come applicare, in forma controllata, i vari procedimenti di rilevamento. Geometria della Rappresentazione – In quest’ambito disciplinare il Corso intende fornire allo studente gli strumenti per l’approfondimento delle specifiche tematiche inerenti il rilievo dell’architettura. In particolare si concentrerà sulla modellazione 3D e sull’analisi delle superfici che ricorrono in architettura. Disegno dell’Architettura - Verranno anche qui ripresi ed approfonditi alcuni argomenti teorici già affrontati durante i primi due anni di corso. A questa parte teorica si affiancheranno alcune attività di tipo applicativo che costituiranno il necessario supporto nell’avanzamento del lavoro di rilievo. Rilievo dell’Architettura - La maggiore consapevolezza teorica ed abilità pratica dello studente consente in questo terzo anno di affrontare i problemi tipici del Rilievo architettonico e urbano. Questa disciplina ha in questi ultimi tempi guadagnato un ruolo di prima fila tanto nella cultura storico-architettonica che nella formazione e nella pratica professionale dell’architetto sotto la spinta di molteplici fattori: le crescenti esigenze di tutela del patrimonio architettonico; la sempre più riconosciuta validità formativa della disciplina; il crescente interesse per il rinnovamento e la riqualificazione dei centri storici e dell’ambiente urbano. Sembra importante ribadire che con il termine Rilievo non indica soltanto la semplice operazione di misurazione e restituzione grafica di un manufatto, ma al contrario quel complesso di operazioni che attraverso l’osservazione, l’analisi e la rappresentazione di tutte le componenti dell’architettura (da quelle dimensionali a quelle geometriche, da quelle strutturali a quelle costruttive) consentono di cogliere l’intima essenza dell’elemento architettonico o urbano oggetto di studio. Il rilievo assume, in questa ottica, il ruolo di disciplina scientifica a carattere conoscitivo/formativo capace di penetrare all’interno di questa complessa realtà, divenendo lo strumento base per tutte quelle operazioni di “lettura” e di “trascrizione grafica” rivolte al patrimonio architettonico, siano esse orientate verso la conoscenza storica, la documentazione ed anche, verso le operazioni di conservazione e di restauro. Da un punto di vista teorico si procederà pertanto all’integrazione delle conoscenze già maturate a proposito al rilievo a vista con quanto necessario per l’impostazione di un rilievo scientificamente corretto. L’attenzione sarà in particolare concentrata sull’impostazione di un progetto di rilievo, sulla differenza tra rilievo diretto e strumentale, sui problemi relativi al rilievo planimetrico e altimetrico (costruzione e controllo delle poligonali, trilaterazioni e triangolazioni, intersezione in avanti). Per quanto attiene invece alla parte applicativa, essa verterà sul rilievo a vista completo di un edificio e all’impostazione del relativo progetto del rilievo. In questo quadro rientra pertanto la realizzazione di un certo numero di elaborati grafici ed informatici, che rispecchiano il percorso formativo dello studente e testimoniano il conseguimento degli obiettivi prefissati. Come già per l’anno passato, tuttavia, questi elaborati devono essere intesi come la sintesi di varie attività (lezioni ex cathedra, al computer, esercitazioni in aula o all’aperto); lo studente dovrà inoltre proseguire la registrazione di tutte queste esperienze, in forma di appunti e disegni, sul suo personale Taccuino (possibilmente utilizzando quello dello scorso anno) che dovrà essere tenuto aggiornato e in ordine per essere mostrato nel caso i docenti ne facciano richiesta. In questo quadro vanno inseriti gli argomenti che saranno affrontati in questa parte del corso: La storia del rilevamento architettonico Verrà analizzato il ruolo svolto dal Rilevamento nel nostro passato per indagare il variare dei concetti, delle metodologie e delle strumentazioni. L’analisi storica partirà dall’antichità classica per proseguire attraverso il Medioevo ed il Rinascimento fino ad arrivare ai grandi rilevatori dell’Ottocento. Verranno presi in esame alcuni esempi significativi della storia del Rilevamento Urbano: Forma Urbis Romae, Pianta di Imola di Leonardo da Vinci, il Rilievo di Roma, etc... Saranno trattati anche: Elementi di Storia della Cartografia, Metrologia antica, relazione tra le antiche unità di misura. Metodologia del rilevamento La teoria della misura, le precisioni e le norme da osservare nella ripresa delle misure. Il Rilevamento diretto: problemi generali, gli strumenti e le tecniche di impiego, le metodologie tradizionali. Rilevamento strumentale e fotogrammetrico: gli strumenti e le tecniche di impiego e le metodologie. Le nuove tecnologie di rilevamento: scansione 3D, Image Based Modelling (IBM). Il Rilevamento urbano: problematiche generali e metodologie. Il Rilevamento finalizzato al Restauro ed al consolidamento. Le tecniche di rappresentazione grafica del rilevamento Convenzioni grafiche, simbologie e norme di rappresentazione Le scale di rappresentazione ed i loro contenuti Le Carte tematiche per il rilevamento architettonico: datazioni, stato fessurativo, materiali, stato di conservazione delle superfici. Elementi di catalogazione secondo le norme dell’I.C.C.D. Elaborati richiesti allo studente. Il tema di esame deve essere stabilito entro il primo mese del Corso. E’ consentita la scelta dello stesso tema a max. tre studenti, ciascuno dei quali dovrà dimostrare l’apporto individuale all’impostazione ed allo sviluppo del lavoro. Temi e casi particolari dovranno essere concordati con la docenza. Gli elaborati richiesti saranno come di consueto di tre tipi: il Taccuino, le Tavole ed i Modelli Informatici. Il Taccuino – Esso consiste come è noto in un album del tipo a fogli bianchi, rilegato, formato A4 (29,7x21) o simile, nel quale ciascuno studente svolge gli ex tempore (come le esercitazioni in aula o all’esterno), prende gli appunti delle lezioni illustrandoli a riga e squadra o preferibilmente a mano libera con i disegni realizzati dal docente alla lavagna o al computer ed infine raccoglie gli esercizi che saranno assegnati durante le lezioni. Sul taccuino dovranno anche essere riportati gli appunti relativi alle esercitazioni sugli strumenti di rilevamento che si svolgeranno all’esterno Per ovvie ragioni di continuità, è preferibile che lo studente prosegua nell’utilizzo dell’album del secondo anno di corso. Le Tavole – Al Taccuino si accompagnano come accennato alcuni elaborati in formato libero (preferibilmente nei formati UNI) realizzati preferibilmente al CAD che dovranno illustrare il lavoro di rilievo dell’organismo architettonico scelto, dimostrando il livello di consapevolezza grafica raggiunto dallo studente e la sua capacità di rappresentare elementi di varia complessità. In questa fase gli studenti possono come detto riunirsi in gruppi (max. tre componenti) sia per lo svolgimento delle operazioni di rilevamento che per quelle di elaborazione e rappresentazione. Le prime tavole dovranno illustrare il contesto architettonico nel quale si trova l’edificio e il suo sviluppo storico; successivamente dovrà essere rappresentato il rilievo geometrico (in scala da definire a secondo delle dimensioni dell’organismo prescelto) ed il rilievo architettonico che invece dovrà obbligatoriamente essere graficizzato in pianta, prospetto e sezioni alla scala 1:50. Dovranno infine essere prodotti alcuni elaborati di dettaglio (uno per ogni componente del gruppo di lavoro) alle scale 1:20, 1:10. E’ necessario infine realizzare una prova di colore su un prospetto o su un dettaglio architettonico dell’organismo prescelto (un elaborato per ogni studente). I Modelli Informatici – Parte integrante degli elaborati d’esame saranno i modelli informatici dell’organismo scelto come tema dell’anno. Essi dovranno dimostrare la capacità dello studente di comprendere, sintetizzare, costruire e manipolare le sue qualità spaziali. Tali modelli dovranno essere concepiti sia per un utilizzo puramente a video che in funzione di un’uscita su carta. Anche in questa fase il lavoro può essere svolto in gruppo secondo le modalità illustrate nel punto precedente. Scadenza di consegna del lavoro dell’anno La consegna degli elaborati richiesti per la prova d’esame dovrà essere effettuata almeno una settimana prima della data d’appello. Sono previste verifiche periodiche, programmate dalla docenza; Gli elaborati richiesti per le stesse costituiranno parte integrante dei materiali finali presentati alla prova d’esame. La totale mancata presentazione alle scadenze stabilite degli elaborati parziali sarà motivo di non ammissione agli appelli d’esame dell’A.A. di frequenza. Pagina Facebook del Corso E’ attiva all’indirizzo https://www.facebook.com/sdrcorsob?fref=nf la pagina del corso. Questa costituisce da tempo un canale privilegiato di comunicazione tra i docenti e gli studenti nel quale si trovano i programmi, gli argomenti delle lezioni ed il relativo calendario, l’elenco degli elaborati necessari per l’esame ed altre informazioni utili. Sulla pagina, inoltre, vengono pubblicate tutte le comunicazioni (date degli esami, orari di ricevimento, etc.) come pure gli avvisi e le eventuali variazioni dell’attività didattica (appuntamenti, etc.). Si raccomanda pertanto di visitare la pagina con regolarità. Esame. Per poter sostenere l’esame è evidentemente necessario che lo studente abbia già sostenuto con successo l’esame di Scienza della Rappresentazione 2. Ciò premesso, l’esame verte sulla verifica degli elaborati prodotti; lo svolgimento dell’esame prevede inoltre una parte orale individuale che riguarderà sia gli argomenti delle lezioni che la conoscenza dei testi consigliati. Ricevimenti. I docenti e i loro collaboratori ricevono gli studenti secondo le modalità pubblicate sul sito del corso ogni settimana durante il secondo semestre. Durante questi incontri saranno esaminati gli elaborati prodotti e saranno forniti tutti i consigli e i chiarimenti necessari per migliorare la qualità del lavoro. Si prenderà nota, inoltre, del progresso dell’iter formativo di ogni studente. ![]() Testi consigliati.
(Date degli appelli d'esame)
M. Docci e D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Bari 1993 M. Docci e D.Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Bari 2009 (Nuova Edizione) M. Docci, Strumenti didattici per il rilievo, corso di strumenti e metodi per il rilevamento dell’architettura, Gangemi Roma 2000. M. Docci, D. Maestri, M.Gaiani, Scienza del Disegno, Città Studi 2011. Altri testi di consultazione: E. Chiavoni, Il disegno di Oratori romani, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Scienza della Rappresentazione nella concezione di Guarino Guarini, Gangemi Roma 2008. C. Bianchini, La Documentazione dei teatri antichi del Mediterraneo, Gangemi Roma 2012 L. Ribichini, Il volto e l’architetto, Gangemi Roma 2008. M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Bari 1985 M. Fondelli, Manuale di Topografia, 3voll.,Bari 1991 R. Migliari, Il disegno degli ordini e l’architettura classica: cinque pezzi facili”, in “Disegnare, Idee, Immagini”, II2, Roma 1991 C. Cundari, Fotogrammetria architettonica, Roma 1983 M. Cigola, Proposta di simbologia grafica per il Rilevamento architettonico e urbano, Roma 1988 L. Corvaja, Architettura-Disegno & Geometria” Roma 1995 M.Carpiceci, “La fotografia per l’architettura e l’ambiente”, Fratelli Palombi Editori, 1997 M. Carpiceci,”Il rilevamento dello spazio architettonico”, Kappa edizioni, Roma 2000 E. Chiavoni, Marina Docci, “Mole da olio e mole da grano tra paesaggio agrario e archeologia industriale. Il sistema dei frantoi e dei mulini ad acqua nell’Alto Lazio: conoscenza e valorizzazione”, Aracne, editrice Roma 2014 |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
98751 -
STORIA DELL' ARCHITETTURA MODERNA
(obiettivi)
Il corso è finalizzato all’acquisizione delle conoscenze storiche e critiche riguardanti il rapporto tra città e territorio con particolare riferimento a temi e figure della tradizione europea.H
Canale: 1
-
ROCA DE AMICIS AUGUSTO
(programma)
Obiettivo principale del corso è la lettura dell’opera architettonica nella sua individualità: caratteri e tendenze generali, differenti scuole interpretative, corrispondenze con il contesto storico, mutamenti di concezione, verranno volta per volta evidenziati per via di deduzione dal costante esercizio di analisi delle singole opere. Il corso si incentra sullo svolgersi dell’architettura in Italia, con particolare riferimento a Roma, nel periodo compreso tra l’esordio romano di Donato Bramante e le proposte di Giovanni Battista Piranesi, ossia nell’arco di tempo compreso tra il XVI secolo e la seconda metà del XVIII. Verranno inoltre indicati alcuni riferimenti essenziali relativi all’architettura del Quattrocento per completare il panorama di un periodo in cui gli ordini architettonici, la spazialità derivata dalla prospettiva, il processo continuo di rielaborazione creativa dei modelli antichi rivestono un ruolo fondante nella progettazione.
Sommario degli argomenti: Il Cinquecento A - Lezioni 1. Introduzione generale, criteri e scelte del corso. Bramante da Milano a Roma. Opere: Santa Maria presso San Satiro e tribuna di Santa Maria delle Grazie a Milano; tempietto di San Pietro in Montorio; chiostro di Santa Maria della Pace; cortile del Belvedere. 2. La fabbrica di San Pietro: progetti e significati. Opere: progetti di Bramante, Raffaello e Peruzzi per San Pietro. 3. Progetti e sperimentazioni nell'architettura sacra del primo Cinquecento. Opere: i progetti di Peruzzi per il Duomo di Carpi e per San Domenico a Siena. I progetti per San Giovanni dei Fiorentini: Sansovino, Peruzzi, Sangallo. 4. Il tema del palazzo tra Roma e l'Italia settentrionale. Opere: Palazzo Caprini di Bramante; Giulio Romano, palazzo Maccarani a Roma, palazzo Thiene a Vicenza; Jacopo Sansovino, palazzo Gaddi a Roma, palazzo Corner a Venezia; Michele Sanmicheli, palazzo Bevilacqua a Verona; Palladio, palazzo Porto, palazzo Valmarana, palazzo Chiericati a Vicenza. Alessi, palazzo Marino a Milano. Opere pubbliche: Sansovino, la Libreria Marciana a Venezia; Palladio; la Basilica e la Loggia del Capitanio a Vicenza. 5. Regola e licenza: il problema del Manierismo in architettura. Opere: Raffaello, Palazzo Branconio dell'Aquila; Giulio Romano, Palazzo Te; Michelangelo, Biblioteca Laurenziana a Firenze. 6. Antonio da Sangallo il Giovane. Opere: Palazzo Baldassini, Palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, la facciata di Santo Spirito in Saxia, i progetti e il modello per San Pietro. 7. Michelangelo a San Pietro. La tarda attività romana di Michelangelo. Opere: il San Pietro michelangiolesco; i progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, la cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, i lavori a Santa Maria degli Angeli. 8. Il michelangiolismo, esiti e dissensi. Del Duca e Ligorio. Opere: Giacomo Del Duca, Tomba Savelli in San Giovanni in Laterano, porta S. Giovanni, sistema cupolare in S. Maria di Loreto, Santa Maria in Trivio, palazzo Cornaro; Pirro Ligorio, Villa d'Este a Tivoli, Casino di Pio V in Vaticano. Palazzo Spada e i suoi architetti. 9. L'architettura dei Gesuiti e l'architettura sacra dopo la metà del Cinquecento. Opere: le chiese di Padre Tristano; Il Gesù a Roma di Vignola, il Redentore a Venezia di Palladio, Santi Paolo e Barnaba a Milano di Alessi, San Fedele a Milano di Tibaldi. 10. Sintetismo e magnificenza a Roma alla fine del secolo. Opere: Giacomo Della Porta, Madonna dei Monti e San Paolo alle Tre fontane; Domenico Fontana, palazzo Lateranense, Scala Santa, Mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore; Martino Longhi il Vecchio, palazzo Cesi in Borgo, cappella Altemps in Santa Maria in Trastevere; Francesco da Volterra, San Giacomo degli Incurabili, cappella Caetani in Santa Pudenziana. B - Lezioni con visite guidate 1. Bramante e Raffaello: il coro di Santa Maria del Popolo e la cappella Chigi. Altre opere trattate: villa Madama di Raffaello. 2. La Farnesina di Peruzzi e la villa rinascimentale. 3. Peruzzi, palazzo Massimo alle Colonne; Sangallo, palazzo Regis, Palazzo Farnese e le aggiunte di Michelangelo. 4. Michelangelo, il Campidoglio. 5. Vignola, Villa Giulia e Sant'Andrea sulla Flaminia. Altre opere trattate: Palazzo Farnese a Caprarola, Sant'Anna dei Palafrenieri. 6. Il Collegio Romano. Della Porta, palazzo Maffei e palazzo Crescenzi-Serlupi, facciata del Gesù. Il Seicento A - Lezioni 1. Il primo Seicento a Roma e in Italia. Opere: Maderno, completamento di San Pietro; palazzo Borghese e il contributo di Ponzio; San Sebastiano fuori le mura di Ponzio. Milano: San Giuseppe e il palazzo di Brera di Richino; Bologna, San Salvatore di Magenta. I palazzi di Genova e il palazzo dell'Università di Bartolomeo Bianco. 2. Gianlorenzo Bernini. Opere: Facciata di Santa Bibiana, baldacchino di San Pietro, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, Palazzo Ludovisi, i progetti per il palazzo del Louvre a Parigi. 3. Bernini (II). Opere: San Tommaso a Castel Gandolfo, l'Assunta di Ariccia, Sant'Andrea al Quirinale, il colonnato di San Pietro, la Scala Regia, la Cattedra di San Pietro. 4. Francesco Borromini. Opere: San Carlo alle Quattro fontane, Sant'Ivo alla Sapienza, Oratorio dei Filippini, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori. 5. Borromini (II). Opere: Palazzo Carpegna, Sant'Agnese a piazza Navona, il completamento di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 6. Pietro da Cortona. Opere: Santi Luca e Martina, il primo progetto e la realizzazione, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata, cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino. 7. Cortona (II). Tendenze minoritarie barocche nella seconda metà del Seicento romano. Opere: Cortona, volta di palazzo Barberini, soffitti di Palazzo Pitti, volta di Santa Maria in Vallicella, volta e architettura della cupola dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso; Gherardi, cappella di Santa Cecilia in San Carlo ai Catinari. Pozzo, lavori a Sant'Ignazio, progetto per la chiesa degli Inglesi, San Francesco Saverio a Trento, la Jesuitenkirche a Vienna. 8. La seconda generazione del Seicento romano: autonomia e resistenze al Barocco. Opere: Carlo Rainaldi, chiese in piazza del Popolo; Carlo Fontana, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetti di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Giovanni Antonio De Rossi: Palazzo D'Aste, cappella Lancellotti in San Giovanni in Laterano. 9. Fanzago a Napoli. Longhena a Venezia. Opere: Fanzago, il linguaggio decorativo nella Certosa di San Martino, la chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo e la facciata della chiesa della Sapienza a Napoli. Longhena, la chiesa della Salute a Venezia. 10. Guarino Guarini. Opere: progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, San Lorenzo, cappella della Sindone e palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano a Vicenza. B - Lezioni con visite guidate 1. Fontana del Tritone, Santa Susanna, facciata; palazzo Barberini; cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria. 2. Sant'Andrea al Quirinale; San Carlo alle Quattro fontane, tiburio e campanile di Sant'Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide. 3. Piazza Navona, fontana dei Fiumi, Sant'Agnese in Agone; Santa Maria della Pace e palazzo Gambirasi; Sant'Ivo alla Sapienza; Chiesa Nuova, interno; Casa dei Filippini. 4. Facciata di S. Maria in via Lata; facciata di San Marcello; Palazzo D'Aste; Santa Maria in Campitelli. Il Settecento A - Lezioni 1. Il Settecento romano: il borrominismo e la corrente "arcadica". Opere: Giuseppe Sardi, la chiesa del Rosario a Marino; Filippo Raguzzini, l'ospedale di San Gallicano; Gabriele Valvassori, facciata di palazzo Doria al Corso, Santa Maria della Luce. Progetti della corrente "arcadica". 2. Il ruolo delle accademie e dei concorsi. Juvarra a Roma. Galilei e il concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano. Opere: Juvarra: progetti di villa per tre dignitari e di chiesa a pianta centrale; cappella Antamoro in San Girolamo della Carità; Vittone, progetto per una città portuale e gli altri progetti in concorso. Vanvitelli e il porto di Ancona. La facciata di San Giovanni in Laterano di Galilei in rapporto agli altri progetti. 3. Juvarra e Vittone in Piemonte. Opere: Juvarra, Basilica e convento di Superga, Venaria Reale e la sua cappella, Palazzo Madama, San Filippo Neri e il Carmine a Torino, complesso di Stupinigi; Vittone, Santuario di Valinotto, Santa Maria di Piazza a Torino. 4. Vanvitelli e Fuga a Napoli. Opere: Vanvitelli, l'Annunziata e la chiesa dei Padri della Missione a Napoli; la Reggia di Caserta; Fuga, l'albergo dei Poveri e le grandi opere pubbliche del Settecento napoletano. 5. Piranesi e la cultura architettonica europea nella seconda metà del Settecento B - Lezioni con visite guidate 1. Interventi urbani nella Roma del Settecento: la scalinata di Piazza di Spagna, il porto di Ripetta, piazza Sant'Ignazio. 2. Ferdinando Fuga, il palazzo della Consulta. Nicola Salvi e il concorso per la fontana di Trevi. Altre opere trattate: Fuga, Santa Maria dell'Orazione e Morte; Salvi, Santa Maria in Gradi a Viterbo. 3. Tre grandi interventi settecenteschi nelle basiliche romane: Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme. ![]() Testi di base:
(Date degli appelli d'esame)
S. Benedetti, G. Zander, L'arte in Roma nel secolo XVI. L'architettura, Bologna, Cappelli, 1990 (ai fini del programma d’esame si vedano in particolare le pp. 61-85; 89-93; 111-130; 134-153; 157-162; 177- 187; 201-205; 232-245; 264-287; 290-296; 333-338). W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano, Rizzoli 1997. R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 2
-
BENEDETTI SIMONA
(programma)
- Supporto alla didattica in uso: Elearning2 con moodle2
- Modalità di frequenza: Facoltativa - Modalità di erogazione:Tradizionale Obiettivi e finalità formative: Il corso si propone di ricostruire le principali linee di sviluppo della storia dell’architettura e della città dal primo Rinascimento al tardo Barocco settecentesco, attraverso l’analisi delle opere e degli architetti maggiormente significativi nelle diverse aree geografiche italiane, con particolare riferimento ai principali centri culturali nei diversi periodi storici in esame (Firenze, Roma, Venezia, Milano, Genova, Napoli ecc).Si considera fondamentale la conoscenza delle opere architettoniche oggetto del programma, favorita anche da un esercizio di analisi grafica, e visite guidate delle architetture paradigmatiche degli architetti interpreti di ogni periodo storico esaminato. Articolazione dell’attività didattica e contenuti del programma del corso: Il corso si articolerà in lezioni teoriche in aula, esercizi di analisi grafica, visite guidate (per gli organismi architettonici di Roma e dintorni), eventuale partecipazione a convegni e/o conferenze che si riterranno utili per approfondimenti contestuali al programma del corso.Si elencano di seguito gli argomenti nodali, cui si farà riferimento nelle lezioni, per i singoli periodi storici trattati. L’architettura dell’Umanesimo e del Primo Rinascimento Il ritorno alla tradizione classica attraverso lo studio dell’antico, il ruolo dell’architetto, il ruolo della committenza, il metodo della prospettiva, l’importanza del progetto, la trattatistica, l’uso degli ordini architettonici, gli impianti centrali e longitudinali, il palazzo rinascimentale.Opere, tipologie e caratteri architettonici dei principali interpreti. L’architettura del Cinquecento L’opera dei maestri del Cinquecento e le tendenze principali individuabili nella fioritura architettonica: Classicismo, Manierismo, Sintetismo. Il lessico ‘bramantesco’ dell’antico e nelle opere del ‘500. La tipologia del palazzo, della villa, dell’edificio sacro nella Roma post-tridentina. Le personalità più significative e le loro opere. Storia di due cantieri a scala urbana: S. Pietro in Vaticano, piazza del Campidoglio. Architettura Barocca - Seicento Caratteri principali dell’architettura barocca: le complesse geometrie spaziali e l’osmosi tra spazio interno-spazio esterno, il tema della meraviglia e dello stupore, la fusione delle arti nell’opera architettonica, l’immagine complessiva dell’architettura come sovrapposizione di molteplici elementi linguistico-formativi. I maestri e le loro opere. Architettura tardo- barocca L’opera di Carlo Fontana il ruolo dell’Accademia di S. Luca e la nascita dell’architettura dell’Arcadia, i concorsi Clementini, il concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Tipologie assistenziali e pubbliche. Opere architettoniche a scala urbana a Roma: Porto di Ripetta, Piazza di Spagna, Piazza di S. Ignazio, Ospedale di S. Gallicano, Fontana di Trevi, Palazzo della Consulta a Roma. Altri architetti e opere con riferimenti a Napoli e Caserta. Modalità della prova d’esame: prova orale con schizzi grafici. L’esame consiste in un colloquio orale, nel quale si dovrà dimostrare di aver acquisito un metodo d’approccio alle problematiche storico-architettoniche (oggetto delle lezioni teoriche), dimostrando la conoscenza specifica dei singoli organismi architettonici (con l’ausilio di schizzi e disegni esplicativi). Sono suggeriti ulteriori approfondimenti su opere specifiche o problematiche generali delle quali si indicano contributi aggiuntivi forniti sulla piattaforma elearning 2. Sarà necessario dimostrare la conoscenza diretta delle architetture e dei complessi monumentali romani oggetto del programma e dei sopralluoghi previsti dal corso. Bibliografia: *L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997.*G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001. *R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992.Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali.Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici con elearning2 ![]() Bibliography:
(Date degli appelli d'esame)
*L.H. Heydenreich, Il primo rinascimento. Arte italiana 1400-1460, Milano, Rizzoli, 1979 (Parte dedicata all’architettura). *A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 38-112 *H.Burns, Leon Battista Alberti, in: Storia dell’Architettura italiana- Il Quattrocento, Milano 1998, pp. 114-164.*G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘400 – Topografia e Urbanistica da Bonifacio IX ad Alessandro VI, vol. I, Città di Castello (PG) 2004Sa. Benedetti - G. Zander, L’Arte in Roma nel XVI secolo- L’Architettura, Cappelli, Bologna 2003. *W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Haward, Milano 1997. *G. Simoncini, Roma. Le trasformazioni urbane nel ‘500 - Topografia e Urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, vol. I, Città di Castello (PG) 2008; vol. II, Città di Castello (PG) 2011. Si. Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio a Roma, Roma 2001.*R. Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993. *P. Portoghesi, Roma Barocca, Bari 1992. Sa. Benedetti, L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano, Roma 1997. *Testi fondamentali.Ulteriori indicazioni bibliografiche e articoli saranno distribuiti durante il corso per un maggiore approfondimento su temi specifici con elearning2
Canale: 3
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RICCI MAURIZIO
(programma)
Programma del corso:
Il Quattrocento A – Lezioni 1. Introduzione al corso. Finalità e metodi. Il Rinascimento nella critica storica 2. Brunelleschi e la nuova architettura “prospettica e sintattica”. Michelozzo Opere: Cupola di Santa Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, Sacrestia Vecchia in San Lorenzo, San Lorenzo, Cappella Pazzi in Santa Croce, Santo Spirito, Rotonda degli Angeli, Palazzo di Parte Guelfa, tribune morte e lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore; Michelozzo, Palazzo Medici, Rotonda della SS. Annunziata 3. Alberti e l’Antico Opere: il De re aedificatoria; Rimini, Tempio Malatestiano; Firenze, Palazzo Rucellai, facciata di Santa Maria Novella, Cappella Rucellai in San Pancrazio; Mantova, San Sebastiano, Sant’Andrea 4. Roma da Niccolò V (1447-1455) ad Alessandro VI (1492-1503) Opere: progetto di Niccolò V per San Pietro; San Giacomo degli Spagnoli; Loggia delle Benedizioni in San Pietro; Palazzo Venezia, Palazzetto e chiesa di San Marco; Santa Maria del Popolo; Ospedale di Santo Spirito; Sant’Agostino; Santa Maria della Pace; Belvedere di Innocenzo VIII; San Pietro in Montorio; Palazzo della Cancelleria 5. Firenze e la Toscana nella seconda metà del Quattrocento Opere: Firenze, Palazzo Pitti, Palazzo Strozzi, Sacrestia di Santo Spirito, Palazzo Gondi, Palazzo Scala, San Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a Caiano, Villa Medici; Cortona, Madonna del Calcinaio 6. I “centri del Rinascimento”. Pienza. Siena. Urbino Opere: Pienza, cattedrale e Palazzo Piccolomini; Siena, Palazzo e Loggia Piccolomini, Palazzo Spannocchi, Cappella di Piazza, Villa Chigi alle Volte; Urbino, Palazzo Ducale, Duomo, San Bernardino 7. Milano e Bramante. I progetti architettonici di Leonardo Opere: Milano, Cappella Portinari, Ospedale Maggiore; Bergamo, Cappella Colleoni; Milano, Santa Maria presso San Satiro; tribuna di Santa Maria delle Grazie; la canonica e chiostri di Sant’Ambrogio; Pavia, cattedrale; i progetti di Leonardo per chiese a pianta centrale B – Lezioni con visite guidate Il Cinquecento A – Lezioni 8. Bramante a Roma Opere: chiostro e convento di Santa Maria della Pace; Palazzo del cardinal Adriano Castellesi da Corneto (Giraud-Torlonia); Cortile del Belvedere; coro di Santa Maria del Popolo; Palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio; SS. Celso e Giuliano; tempietto di San Pietro in Montorio; Palazzo Caprini 9. San Pietro: progetti ed esecuzione Opere: progetti di Bramante, Raffaello, Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane 10. La cerchia di Bramante: Raffaello e Baldassarre Peruzzi Opere: Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, Palazzo Alberini, Palazzo Branconio dell’Aquila, Villa Madama; Villa Chigi in Via della Lungara, Cappella Ghisilardi in San Domenico a Bologna, Palazzo Massimo alle Colonne 11. Giulio Romano e Antonio da Sangallo il Giovane Opere: Roma, Casa di Giulio Romano; Villa Lante al Gianicolo; Palazzo Stati Maccarani; Palazzo Adimari Salviati; Mantova, Palazzo Te; Duomo; Casa di Giulio Romano; Vicenza, Palazzo Thiene Roma, Palazzo Baldassini; Palazzo Farnese; Santa Maria di Monserrato; Santo Spirito in Sassia 12. Il Veneto. Falconetto, Sanmicheli e Sansovino Opere: Padova, Loggia e Odeon Cornaro; Luvigliano, Villa dei Vescovi; Verona, Palazzo Bevilacqua, Palazzo Canossa, Porta Nuova, Porta Palio, Madonna di Campagna, Cappella Pellegrini in San Bernardino; Venezia, Palazzo Grimani, Libreria Marciana, Loggia del campanile di piazza San Marco, Zecca, Palazzo Corner 13. Michelangelo architetto Opere: Firenze, Sacrestia Nuova in San Lorenzo, Biblioteca Laurenziana; Roma, il Campidoglio, aggiunte a Palazzo Farnese, San Pietro, progetti per San Giovanni dei Fiorentini, Porta Pia, Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli 14. Palladio Opere: Villa Godi a Lonedo; Vicenza, Palazzo Iseppo Porto, Basilica, Palazzo Chiericati, Palazzo Valmarana, Loggia del Capitanio, Teatro Olimpico; Villa La Rotonda; Villa Barbaro a Maser; Venezia, San Giorgio Maggiore, Redentore; I Quattro Libri 15. Vignola Opere: Bologna, progetti per San Petronio, Palazzo Bocchi, Portico dei Banchi, Porta Pia; Roma, Villa Giulia e chiesa di Sant’Andrea in Via Flaminia, facciata di Santa Maria dell’Orto, chiesa del Gesù, Sant’Anna dei Palafrenieri; Caprarola, Palazzo Farnese; Piacenza, Palazzo Farnese; la Regola delli cinque ordini e Le due regole della prospettiva pratica 16. Roma nel secondo Cinquecento Opere: Casino di Pio IV in Vaticano, Villa d’Este a Tivoli; facciata del Gesù, Madonna dei Monti, San Paolo alle Tre Fontane, Palazzo Maffei Marescotti; Palazzo del Quirinale, San Salvatore in Lauro; Palazzo Lateranense, Mostra dell'Acqua Felice, Cappella Sistina in Santa Maria Maggiore; San Giacomo degli Incurabili B – Lezioni con visite guidate Il Seicento A – Lezioni 17. Il primo Seicento a Roma e in Italia Opere: Roma, completamento di San Pietro, facciata di Santa Susanna, Palazzo Barberini, Palazzo Borghese; Milano, San Giuseppe, Palazzo di Brera; Bologna, San Salvatore; Genova, Palazzo dell’Università 18. Gian Lorenzo Bernini Opere: Facciata di Santa Bibiana; baldacchino di San Pietro, fontana del Tritone, Cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria; Palazzo Ludovisi; Palazzo Chigi-Odescalchi; progetti per il Palazzo del Louvre a Parigi; San Tommaso a Castel Gandolfo; l’Assunta di Ariccia, Sant’Andrea al Quirinale; il colonnato di San Pietro; fontana dei Fiumi in Piazza Navona 19. Francesco Borromini Opere: San Carlo alle Quattro Fontane; Oratorio dei Filippini; Sant’Ivo alla Sapienza; Sant’Agnese in Agone; San Giovanni in Laterano; Santa Maria dei Sette Dolori; Palazzo Carpegna; completamento di Sant’Andrea delle Fratte; Palazzo di Propaganda Fide 20. Pietro da Cortona Opere: SS. Luca e Martina; Villa Sacchetti al Pigneto; Santa Maria della Pace; Santa Maria in Via Lata; SS. Ambrogio e Carlo al Corso 21. Roma e gli architetti della seconda generazione: Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi Opere: chiese in piazza del Popolo, Santa Maria in Campitelli; facciata di San Marcello al Corso, completamento di Palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetto di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa entro il Colosseo; Palazzo D’Aste 22. Il Barocco fuori di Roma: Napoli e Venezia. Guarino Guarini Opere: Napoli, certosa di San Martino, San Giuseppe a Pontecorvo; Venezia, Santa Maria della Salute; Guarino Guarini, progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona, San Lorenzo, Cappella della Sindone, Palazzo Carignano a Torino, progetto per San Gaetano a Vicenza B – Lezioni con visite guidate Il Settecento A – Lezioni 23. Roma nel primo Settecento: il borrominismo, la corrente “arcadica”, i grandi concorsi Opere: il porto di Ripetta; la scalinata di piazza di Spagna; l’ospedale di San Gallicano, la piazza di Sant’Ignazio; la chiesa del Rosario a Marino; la facciata di Palazzo Doria al Corso; progetti della corrente “arcadica”; la facciata di San Giovanni in Laterano, progetti e realizzazione; Santa Maria Maggiore; Santa Croce in Gerusalemme 24. Filippo Juvarra e Bernardo Vittone in Piemonte Opere: Basilica di Superga, Palazzo Madama, Chiesa del Carmine a Torino, complesso di Stupinigi; Santuario di Vallinotto; Santa Maria di Piazza a Torino 25. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionale Opere: Reggia di Caserta, chiesa dell’Annunziata a Napoli; Palazzo della Consulta e Santa Maria dell’Orazione e Morte a Roma, Albergo dei Poveri a Napoli; Roma, Fontana di Trevi B – Lezioni con visite guidate ![]() Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano, Electa, 1998 (ai fini del programma d’esame si vedano in particolare le pp. 38-199; 272-433).
(Date degli appelli d'esame)
W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, introduzione di D. Howard, Milano, Rizzoli, 1997. R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1993.
Canale: 4
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AZZARO BARTOLOMEO
(programma)
Il Corso si articola secondo due specifiche modalità. La prima è costituita dalle lezioni, la seconda dalle esercitazioni, finalizzate a fornire conoscenze di base sugli elementi del lessico architettonico e degli organismi architettonici. Il corso prevede lezioni in aula e lezioni sul campo che hanno l’intento di favorire una conoscenza ed una lettura storico – critica diretta dell’opera architettonica e dell’ambiente urbano.
Indice sintetico dei principali argomenti: Temi del Rinascimento italiano. La ricerca architettonica nel Rinascimento Il concetto di Rinascimento. Il “ritorno all’antico” come piattaforma delle manifestazioni artistiche e letterarie dell’umanesimo italiano attraverso l’opera di Filippo Brunelleschi e di Leon Battista Alberti. L’Architettura del XVI secolo. Architettura del primo Cinquecento. Donato Bramante: Prospettiva Prevedari, S. Maria presso S. Satiro, Tribuna di S. Maria delle Grazie a Milano, Chiostro di S. Maria della Pace, il Belvedere Vaticano, progetti e opere in S. Pietro in Vaticano, S. Pietro in Montorio, Palazzo Caprini, Coro in S. Maria del Popolo, S. Celso in Banchi. Raffaello: Palazzo Jacopo da Brescia, Villa Madama, Palazzo Branconio dell’Aquila, Cappella Chigi in S. Maria del Popolo, progetti e opere in S. Pietro. Giulio Romano: Palazzo Maccarani, Palazzo Te a Mantova. Baldassarre Peruzzi: Duomo di Carpi, progetti per S. Pietro in Vaticano, progetto per S. Giovanni dei Fiorentini, tomba di Adriano VI in S. Maria dell’Anima, Palazzo Massimo alle Colonne. Antonio da Sangallo il Giovane: Palazzo Baldassini, Palazzo Farnese, S. Maria in Monserrato, progetti e opere in S. Pietro, la Zecca, Palazzo Regis; S. Spirito in Saxia, Sala Regia, Casa di Sangallo in Via Giulia, Porta S. Spirito. Opere di Michelangelo e sua influenza a Roma. Michelangelo Buonarroti: Biblioteca Laurenziana, Cappella Medici a Firenze, opere in Campidoglio, progetti e opere in S. Pietro, lavori in Palazzo Farnese, Cappella Sforza in S. Maria Maggiore, progetti per S. Giovanni dei Fiorentini, S. Maria degli Angeli, Porta Pia. Giacomo Del Duca: Tabernacolo Farnese, Tomba Savelli in San Giovanni in Laterano, S. Maria di Loreto, S. Maria in Trivio, Palazzo Cornaro, Giardino Grande della Villa Farnese a Caprarola, Villa Mattei. La Controriforma cattolica e l’architettura del secondo Cinquecento. Le architetture delle Confraternite e il ruolo dei nuovi ordini ecclesiastici. Nanni di Baccio Bigio: Palazzo Salviati alla Lungara, Palazzo di Sangallo, Palazzo Ruspoli, Casino di Pio IV. Jacopo Barozzi da Vignola: S. Andrea in Via Flaminia, Villa Giulia, Palazzo Farnese a Caprarola, la Chiesa del Gesù, S. Anna dei Palafrenieri in Vaticano. Valeriano e Tristano: il Collegio romano, Chiesa dell’Annunziata di Roma, Chiesa di S. Rocco a Lisbona. Pirro Logorio: Palazzo Lancellotti, Villa d’Este a Tivoli, Casino di Pio V in Vaticano. Martino Longhi il Vecchio: Torre in Campidoglio, S. Maria degli Schiavoni. Guidetto Guidetti: S. Caterina dei Funari. La seconda metà del XVI secolo - Il Piano Sistino di Roma. Giacomo della Porta: la Chiesa del Gesù, il Palazzo della Sapienza, Palazzo Crescenzi Serlupi, Palazzo Maffei Marescotti, Palazzo Giustini Piombino, S. Maria Scala Coeli, progetti e opere in S. Pietro, S. Paolo alla Tre Fontane, Chiesa della Madonna dei Monti. Domenico Fontana: trasporto dell’obelisco in Piazza S. Pietro, Palazzo del Laterano, edificio della Scala Santa, Mostra dell’Acqua Felice, Cappella Sistina in S. Maria Maggiore. Francesco da Volterra: San Giacomo degli Incurabili, Cappella Caetani in Santa Pudenziana. L’Architettura del XVII secolo. La transizione al Barocco. Ottavio Mascherino: San Salvatore in Lauro. Carlo Maderno: completamento di San Pietro, Palazzo Borghese, Chiesa di Santa Susanna. Flaminio Ponzio: San Sebastiano fuori le mura. Il Barocco : poetica e formatività. Gianlorenzo Bernini: Baldacchino in S. Pietro; Altare della Cattedra in S. Pietro; Cappella Cornaro in S. Maria della Vittoria, Cappella Raymondi in S. Pietro in Montorio, Fontana del Tritone, Fontana dei Fiumi, facciata di S. Bibiana, San Tommaso a Castel Gandolfo, Chiesa dell’Assunta all’Ariccia, Sant’Andrea al Quirinale, Palazzo Ludovisi, progetti per il Palazzo del Louvre a Parigi, Palazzo Chigi Odescalchi, Colonnato di S. Pietro, Scala Regia, Palazzo Barberini. Francesco Borromini: S. Carlino alle Quattro Fontane, Sant’Ivo alla Sapienza, S. Agnese in Agone a Piazza Navona, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori, Oratorio dei Filippini, Palazzo Carpegna, Palazzo di Propaganda Fide, opere in S. Andrea delle Fratte. Pietro da Cortona: Villa Sacchetti al Pigneto, Chiesa SS. Luca e Martina, Chiesa di S. Maria della Pace, S. Maria in via Lata, decorazioni di Palazzo Pitti, volte in S. Maria in Vallicella; volta e cupola di SS. Carlo e Ambrogio al Corso, cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino. Ricerche e sviluppi della seconda generazione del Barocco. Carlo Rainaldi: S. Maria in Campitelli, chiese in S. Maria del Popolo, facciata di S. Andrea della Valle, facciata posteriore di S. Maria Maggiore, Palazzo Pamphili in Piazza Navona. Giovan Antonio de Rossi: Palazzo Altieri, Palazzo d’Aste – Buonaparte, Cappella Ludovisi in S. Giovanni in Laterano. Carlo Fontana: Chiesa di S. Rita in Campidoglio, facciata di S. Marcello al Corso, Collegio e Chiesa dei Gesuiti a Loyola, progetto di una Chiesa entro il Colosseo, il complesso del San Michele, il Carcere delle Donne, la Cappella Cybo in S. Maria del Popolo, Palazzo Ludovisi in Monte Citorio e l’area circostante. Guarino Guarini: progetto di S. Maria della Provvidenza a Lisbona, S. Maria Ettinga a Praga, Cappella della Sacra Sindone, Palazzo Carignano, Chiesa di S. Lorenzo a Torino, Chiesa di San Gaetano a Vicenza. Il XVIII secolo: il ruolo della Accademia di S. Luca, l’architettura dell’Arcadia e il persistere di esperienze barocche. Filippo Juvarra: progetto per la Villa per tre dignitari, cappella Antamoro in S. Girolamo della Carità, Basilica e convento di Superga, Venaria Reale, il complesso di Stupinigi, Palazzo Madama, S. Filippo Neri, la Chiesa del Carmine, le facciate di S. Cristina e S. Carlo a Torino; Giuseppe Sardi: la chiesa del S.S. Rosario a Marino; Galilei: esiti del Concorso Clementino per la facciata di S. Giovanni in Laterano; Vanvitelli: la Reggia di Caserta, il Lazzaretto di Ancona; Ferdinando Fuga: facciata di S. Maria Maggiore, Palazzo della Consulta, Chiesa dell’Orazione e Morte; Nicola Salvi: la Fontana di Trevi; Francesco De Sanctis: Scalinata di Piazza di Spagna; Filippo Raguzzini: Piazza S. Ignazio; Gabriele Valvassori: Palazzo Doria Pamphili; ![]() Testi di carattere generale R. WITTKOVER, Principi architettonici nell'età dell'Umanesimo, Torino 1967 W. LOTZ, Architetture in Italia. 1500 – 1600, Milano, 1997 S. BENEDETTI–G. ZANDER, L’arte a Roma nel XVI secolo: L’Architettura, Bologna 1990. R. WITTKOVER, Arte e architettura in Italia 1600 – 1750, Einaudi, Torino Testi consigliati A. CHASTEL, I centri del Rinascimento. 1460 – 1500, Milano 1965. Antonio da Sangallo il giovane. La vita e l'opera (Atti del XXII Congresso di Storia dell'architettura), Roma 1986, pp. 157-174. W. LOTZ, L'architettura del Rinascimento, Milano 1997. A. BRUSCHI, Bramante, Bari 1998. (ed. riveduta) S. BENEDETTI, L’Officina Architettonica; tra autonomia ed eteronomia, in “Storia dell’Architettura”, I, 1, 1974 S. BENEDETTI, Architettura e Riforma cattolica nell’Italia del Cinquecento, due voll., Roma 1975. S. BENEDETTI, La sperimentazione di Baldassarre Peruzzi: il Duomo di Carpi, in Baldassarre Peruzzi. Pittura, scena e architettura nel Cinquecento, Roma 1987, pp. 65-69. S. BENEDETTI, Fuori dal Classicismo. Sintetismo, Tipologia, Ragione nell’architettura del Cinquecento, Roma, II Edizione 1993. S. BENEDETTI, Letture di Architettura. Saggi sul Cinquecento romano, Roma 1988. J. S. ACKERMAN, L’Architettura di Michelangelo, Torino 1968. J. S. ACKERMAN, Palladio, Torino 1972. S. BENEDETTI, Giacomo Del Duca e l’Architettura del Cinquecento, Roma 1973. L. MARCUCCI, Francesco da Volterra, Roma 1991. S. BENEDETTI, L’architettura a Roma nel tempo della transizione, in Dopo Sisto V, La transizione al Barocco, Roma 1997, pp. 161-179. P. PORTOGHESI, Francesco Borromini, Milano, 1990 P. PORTOGHESI, Roma barocca, Bari, 1997. S. BENEDETTI, Il falso dilemma classicismo–barocco nell’architettura di Gian Lorenzo Bernini, nel volume Immagini del Barocco, Bernini e la cultura del Seicento, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1983, pp. 71-92. S. BENEDETTI, Architettura come metafora: Pietro da Cortona stuccatore, Bari 1980. H. HAGER, voce Carlo Fontana in Dizionario Biografico degli Italiani. G. SPAGNESI, Giovanni Antonio De Rossi architetto romano, Roma 1964. G. GRITELLA, Juvarra. L’architettura, 2 voll., Modena 1992. AA. VV. Guarino Guarini e l’internazionalità del barocco, “Atti del Convegno dell’Accademia delle Scienze di Torino (1970), Torino 1972. P. PORTOGHESI, voce Guarino Guarini in Enciclopedia Universale dell’Arte. E. KIEVEN, Il ruolo del disegno: il concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano, in In urbe Architectus (cat. della mostra), Roma 1991, pp. 78-123. G. DE ANGELIS D’OSSAT, L'opera del Vanvitelli in Ancona, in Id., Realtà dell'architettura, Roma 1992, II, pp. 1315-1330. A. SCHIAVO, La fontana di Trevi e le altre opere di Nicola Salvi, Roma 1956. G. DE ANGELIS, L'opera del Vanvitelli in Ancona, in Id., Realtà dell'architettura, Roma 1992, II, pp. A. ROCA DE AMICIS, La "rappresentazione in funzione": Filippo Raguzzini e l'ospedale di S. Gallicano a Roma, in "Palladio", 10, 1992, pp. 55-68. S. BENEDETTI, L’Architettura dell’Arcadia nel ‘700, Roma 1997.
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BENEDETTI SIMONA
(programma)
Corso di Storia dell’architettura moderna -Prof. Bartolomeo Azzaro
Prof.ssa Simona Benedetti – modulo di 3 CFU Si riporta di seguito il programma del corso completo di cui è titolare Bartolomeo Azzaro, si specifica che le lezioni tenute dalla prof. Simona Benedetti per l'A.A. 2016 -2017 riguarderanno argomenti riferiti al primo Rinascimento italiano fiorentino, all'architettura italiana del XVI secolo, all'architettura del Barocco, all'architettura del Settecento. Gli argomenti trattati ogni settimana verranno concordati col titolare e seguiranno lo sviluppo sequenziale degli argomenti. Indice sintetico dei principali argomenti: Temi del Rinascimento italiano La ricerca architettonica nel Rinascimento Il concetto di Rinascimento. Il “ritorno all’antico” come piattaforma delle manifestazioni artistiche e letterarie dell’umanesimo italiano attraverso l’opera di Filippo Brunelleschi e di Leon Battista Alberti. L’Architettura del XVI secolo Architettura del primo Cinquecento. Donato Bramante: Prospettiva Prevedari, S. Maria presso S. Satiro, Tribuna di S. Maria delle Grazie a Milano, Chiostro di S. Maria della Pace, il Belvedere Vaticano, progetti e opere in S. Pietro in Vaticano, S. Pietro in Montorio, Palazzo Caprini, Coro in S. Maria del Popolo, S. Celso in Banchi. Raffaello: Palazzo Jacopo da Brescia, Villa Madama, Palazzo Branconio dell’Aquila, Cappella Chigi in S. Maria del Popolo, progetti e opere in S. Pietro. Giulio Romano: Palazzo Maccarani, Palazzo Te a Mantova. Baldassarre Peruzzi: Duomo di Carpi, progetti per S. Pietro in Vaticano, progetto per S. Giovanni dei Fiorentini, tomba di Adriano VI in S. Maria dell’Anima, Palazzo Massimo alle Colonne. Antonio da Sangallo il Giovane: Palazzo Baldassini, Palazzo Farnese, S. Maria in Monserrato, progetti e opere in S. Pietro, la Zecca, Palazzo Regis; S. Spirito in Saxia, Sala Regia, Casa di Sangallo in Via Giulia, Porta S. Spirito. Opere di Michelangelo e sua influenza a Roma. Michelangelo Buonarroti: Biblioteca Laurenziana, Cappella Medici a Firenze, opere in Campidoglio, progetti e opere in S. Pietro, lavori in Palazzo Farnese, Cappella Sforza in S. Maria Maggiore, progetti per S. Giovanni dei Fiorentini, S. Maria degli Angeli, Porta Pia. Giacomo Del Duca: Tabernacolo Farnese, Tomba Savelli in San Giovanni in Laterano, S. Maria di Loreto, S. Maria in Trivio, Palazzo Cornaro, Giardino Grande della Villa Farnese a Caprarola, Villa Mattei. La Controriforma cattolica e l’architettura del secondo Cinquecento. Le architetture delle Confraternite e il ruolo dei nuovi ordini ecclesiastici. Nanni di Baccio Bigio: Palazzo Salviati alla Lungara, Palazzo di Sangallo, Palazzo Ruspoli, Casino di Pio IV. Jacopo Barozzi da Vignola: S. Andrea in Via Flaminia, Villa Giulia, Palazzo Farnese a Caprarola, la Chiesa del Gesù, S. Anna dei Palafrenieri in Vaticano. Valeriano e Tristano: il Collegio romano, Chiesa dell’Annunziata di Roma, Chiesa di S. Rocco a Lisbona. Pirro Logorio: Palazzo Lancellotti, Villa d’Este a Tivoli, Casino di Pio V in Vaticano. Martino Longhi il Vecchio: Torre in Campidoglio, S. Maria degli Schiavoni. Guidetto Guidetti: S. Caterina dei Funari. La seconda metà del XVI secolo - Il Piano Sistino di Roma. Giacomo della Porta: la Chiesa del Gesù, il Palazzo della Sapienza, Palazzo Crescenzi Serlupi, Palazzo Maffei Marescotti, Palazzo Giustini Piombino, S. Maria Scala Coeli, progetti e opere in S. Pietro, S. Paolo alla Tre Fontane, Chiesa della Madonna dei Monti. Domenico Fontana: trasporto dell’obelisco in Piazza S. Pietro, Palazzo del Laterano, edificio della Scala Santa, Mostra dell’Acqua Felice, Cappella Sistina in S. Maria Maggiore. Francesco da Volterra: San Giacomo degli Incurabili, Cappella Caetani in Santa Pudenziana. L’Architettura del XVII secolo La transizione al Barocco. Ottavio Mascherino: San Salvatore in Lauro. Carlo Maderno: completamento di San Pietro, Palazzo Borghese, Chiesa di Santa Susanna. Flaminio Ponzio: San Sebastiano fuori le mura. Il Barocco : poetica e formatività. Gianlorenzo Bernini: Baldacchino in S. Pietro; Altare della Cattedra in S. Pietro; Cappella Cornaro in S. Maria della Vittoria, Cappella Raymondi in S. Pietro in Montorio, Fontana del Tritone, Fontana dei Fiumi, facciata di S. Bibiana, San Tommaso a Castel Gandolfo, Chiesa dell’Assunta all’Ariccia, Sant’Andrea al Quirinale, Palazzo Ludovisi, progetti per il Palazzo del Louvre a Parigi, Palazzo Chigi Odescalchi, Colonnato di S. Pietro, Scala Regia, Palazzo Barberini. Francesco Borromini: S. Carlino alle Quattro Fontane, Sant’Ivo alla Sapienza, S. Agnese in Agone a Piazza Navona, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori, Oratorio dei Filippini, Palazzo Carpegna, Palazzo di Propaganda Fide, opere in S. Andrea delle Fratte. Pietro da Cortona: Villa Sacchetti al Pigneto, Chiesa SS. Luca e Martina, Chiesa di S. Maria della Pace, S. Maria in via Lata, decorazioni di Palazzo Pitti, volte in S. Maria in Vallicella; volta e cupola di SS. Carlo e Ambrogio al Corso, cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino. Ricerche e sviluppi della seconda generazione del Barocco. Carlo Rainaldi: S. Maria in Campitelli, chiese in S. Maria del Popolo, facciata di S. Andrea della Valle, facciata posteriore di S. Maria Maggiore, Palazzo Pamphili in Piazza Navona. Giovan Antonio de Rossi: Palazzo Altieri, Palazzo d’Aste – Buonaparte, Cappella Ludovisi in S. Giovanni in Laterano. Carlo Fontana: Chiesa di S. Rita in Campidoglio, facciata di S. Marcello al Corso, Collegio e Chiesa dei Gesuiti a Loyola, progetto di una Chiesa entro il Colosseo, il complesso del San Michele, il Carcere delle Donne, la Cappella Cybo in S. Maria del Popolo, Palazzo Ludovisi in Monte Citorio e l’area circostante. Guarino Guarini: progetto di S. Maria della Provvidenza a Lisbona, S. Maria Ettinga a Praga, Cappella della Sacra Sindone, Palazzo Carignano, Chiesa di S. Lorenzo a Torino, Chiesa di San Gaetano a Vicenza. Il XVIII secolo: il ruolo della Accademia di S. Luca, l’architettura dell’Arcadia e il persistere di esperienze barocche. Filippo Juvarra: progetto per la Villa per tre dignitari, cappella Antamoro in S. Girolamo della Carità, Basilica e convento di Superga, Venaria Reale, il complesso di Stupinigi, Palazzo Madama, S. Filippo Neri, la Chiesa del Carmine, le facciate di S. Cristina e S. Carlo a Torino; Giuseppe Sardi: la chiesa del S.S. Rosario a Marino; Galilei: esiti del Concorso Clementino per la facciata di S. Giovanni in Laterano; Vanvitelli: la Reggia di Caserta, il Lazzaretto di Ancona; Ferdinando Fuga: facciata di S. Maria Maggiore, Palazzo della Consulta, Chiesa dell’Orazione e Morte; Nicola Salvi: la Fontana di Trevi; Francesco De Sanctis: Scalinata di Piazza di Spagna; Filippo Raguzzini: Piazza S. Ignazio; Gabriele Valvassori: Palazzo Doria Pamphili. ![]() Testi di carattere generale R. WITTKOVER, Principi architettonici nell'età dell'Umanesimo, Torino 1967 W. LOTZ, Architetture in Italia. 1500 – 1600, Milano, 1997 S. BENEDETTI–G. ZANDER, L’arte a Roma nel XVI secolo: L’Architettura, Bologna 1990. R. WITTKOVER, Arte e architettura in Italia 1600 – 1750, Einaudi, Torino |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||
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1044143 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III
(obiettivi)
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un complesso residenziale di medie dimensioni integrato allo spazio aperto e al contesto ambientale. Il laboratorio integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e della analisi della città e del territorio. Si richiede allo studente di elaborare il progetto come sintesi degli aspetti morfologici, distributivi, tecnologico-costruttivi includendo nelle soluzioni architettoniche un certo grado di sperimentazione.
Canale: 1
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ZAMMERINI MASSIMO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Dropbox (www.mzblog.it) Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Tema del Laboratorio IL PROGETTO DELL’EDIFICIO COMPLESSO Due porte residenziali tra natura e città monumentale EUR. Roma. Residenze a schiera con servizi lungo un sistema asse/piazza Obiettivi formativi Il Laboratorio del terzo anno si colloca rispetto al corso di studi quinquennale in una fase centrale della formazione. Dopo le esperienze dei due anni precedenti, il tema dell’edificio complesso apre verso una nuova consapevolezza rispetto a: - i rapporti di scala tipici di uno spazio multifunzionale a destinazione residenziale e pubblica; - il rapporto interno/esterno ed edificio/contesto, che si carica dei significati esprimibili da un’emergenza architettonica, ubicata all’interno della città consolidata. Obiettivo del Laboratorio è la piena acquisizione delle teorie e delle tecniche che congiuntamente concorrono alla costruzione dell’idea progettuale dell’edificio complesso. Contenuti Il corso affronta l’inserimento di un nuovo intervento nel contesto storicizzato dell’EUR. Pertanto sarà oggetto di prioritario interesse l’approfondimento del disegno urbano del quartiere, la struttura e i tracciati, le emergenze architettoniche e monumentali, il sistema del verde progettato. Il quartiere nel suo insieme, con le stratificazioni successive alla sua realizzazione come E42, verrà assunto come tema di studio rispetto al quale la proposta progettuale dovrà stabilire connessioni significative. Il Laboratorio propone il tema della progettazione di due complessi gemelli di edifici a destinazione residenziale. Il progetto si pone come sintesi formale delle diverse componenti del progetto di architettura: studio delle funzioni, criteri distributivi, superamento delle barriere architettoniche, idea strutturale, soluzioni impiantistiche e illuminotecniche, gestione, fruizione e manutenzione. L’area prescelta per il progetto è costituita da due lotti posizionati sul lato destro e sinistro di via Cristoforo Colombo con accessi principali su via delle Tre Fontane. I due complessi si dovranno porre come nuove “porte” di accesso dal centro di Roma al quartiere EUR, in stretta relazione anche con l’intervento di Luigi Moretti. Il tema residenziale e l’ubicazione collocano l’esperienza formativa all’interno di una riflessione che comprende il rapporto tra natura e città moderna monumentale. Il progetto dovrà interpretare il tema della “chiarezza” compositiva espressa dall’impianto monumentale del quartiere EUR, dal punto di vista dell’impianto, della morfologia, dei caratteri cromatici e dell’uso dei materiali. Il laboratorio è articolato in un ciclo di lezioni di carattere teorico e tecnico sui temi oggetto d’esame, su opere di architettura riferibili al panorama storico e alla produzione contemporanea italiana e straniera, seminari di lavoro in aula, e alcuni interventi tematici di docenti ospiti. Sono previste due verifiche programmate, con valutazione dello stato di avanzamento dei progetti. L’esame si svolge attraverso un colloquio, che potrà essere sostenuto come esonero, che dimostri la conoscenza degli argomenti trattati a lezione e almeno dei tre testi indicati nella bibliografia, e la presentazione del progetto. La progettazione in Laboratorio inizierà il secondo giorno di lezione, giovedì 3 marzo. Criteri compositivi dell’intervento Il progetto, redatto alle scale comprese tra 1:2000 e 1: 10 dovrà prevedere: Un complesso di edifici residenziali che sviluppi lo schema allegato (file dwg) fornito dal Laboratorio. I due complessi, gemelli e specchiati simmetricamente rispetto all’asse di via Cristoforo Colombo, inseriti in un ambiente con caratteristiche di elevato pregio naturalistico e architettonico, si sviluppano su due lotti di terreno di forma rettangolare con unico accesso su via delle Tre Fontane. Gli edifici residenziali saranno disposti lungo una direttrice Est/Ovest prospicente un giardino delimitato da una chiusura permeabile alla vista sul lato Sud. Lungo il lato Sud si trova l’accesso pedonale al parco e agli ingressi degli alloggi sul lato dei soggiorni. L’ingresso carrabile al complesso è ubicato a breve distanza dall’ingresso pedonale e da questo parte una strada di accesso ai garage delle unità abitative. Gli alloggi di tipo A, B e C, più avanti descritti, hanno due giardini privati, uno sul lato rivolto verso il parco a Sud con accesso pedonale e uno con l’accesso carrabile a Nord. Il complesso prevede alloggi di diverso taglio, secondo la tipologia a schiera integrata da una corte/patio interna a cielo aperto. Gli alloggi di tipo D ed E, di dimensioni più piccole, sono disposti su un solo livello. Il complesso sarà progettato in pianta tenendo conto delle direttrici ortogonali del quartiere. In particolare l’asse Est-Ovest dovrà generare il principio compositivo del nuovo intervento, realizzando all’altezza dell’accesso da via delle Tre Fontane uno spazio piazza pedonale ben riconoscibile. Sulla piazza dovrà essere prevista la realizzazione di un piccolo edificio di altezza maggiore rispetto alle residenze, destinato ad ospitare una caffetteria con una libreria, e uno spazio flessibile che possa accogliere manifestazioni come riunioni, piccole esposizioni e mostre, concepito come luogo di incontro e di scambio. Questo “oggetto architettonico” dovrà costituire, anche la sera, un elemento di visibilità ed evitare al complesso edilizio un eccessivo effetto di isolamento dal quartiere. La dimensione di questo edificio sarà commisurata alla logica progettuale dell’intero complesso. Particolare cura dovrà essere posta nella progettazione dei quattro margini dell’area: Il margine Nord dovrà prevedere una vegetazione fitta per attenuare i rumori delle macchine e isolare visivamente il complesso dalla vista della strada di grande scorrimento; Il margine Sud dovrà essere il più aperto possibile per favorire dalle case la bella vista sulla collina verde dell’Eur; Il margine verso via Cristoforo Colombo presenterà soluzioni di “testata cieca” del profilo dell’intero complesso arretrato rispetto al filo stradale, ma dovrà essere studiato un elemento terminale del percorso pedonale di accesso ai giardini interni, che faccia da punto di fuga visivo, realizzando un piccolo elemento architettonico come una fontana, un sistema di sedute ecc.; Il margine verso la grande curva definita dal percorso carrabile è da intendersi come sfondo naturalistico della piazza dove insiste la caffetteria. Durante il corso delle lezioni verranno analizzate le opere di diversi autori che abbiano come oggetto prioritariamente complessi di residenze. Tra questi le architetture di Tadao Ando, Atelier 5, Marcel Breuer, Alberto Campo Baeza, Louis Kahn, Le Corbusier, Richard Meier, Ludwig Mies van der Rohe, Richard Neutra, Alvaro Siza, Eduardo Souto de Moura, Frank Loyd Wright e altri. Gli studenti saranno chiamati in aula a descrivere dettagliatamente un’opera tra gli autori studiati. Tipologia e dimensionamento delle residenze L’unità residenziale è di tipo a schiera, su due livelli, con fronti vetrati sui lati Sud e Nord. Secondo la tipologia a schiera, il muro divisorio tra una residenza e l’altra è in comune. Gli alloggi sono di dimensioni diverse, con metrature interne nette comprese tra 220 e 60 mq., in modo da rispondere ad esigenze abitative diverse. Tutti gli alloggi saranno dotati di uno o più spazi esterni, giardini e/o terrazze e di almeno un posto auto. Gli alloggi di tipo A, i più grandi, sono dotati anche di uno studio con ingresso indipendente e di un patio interno. Alloggi di tipo “A” a schiera/patio su due livelli con studio Superfice interna netta di riferimento 220 mq + patio + garage Livello terra: Giardino d’ingresso sul lato Nord, passo carrabile, garage per due auto, locale studio con bagno dotato di ingresso indipendente e collegamento interno con la casa. Patio interno vetrato, soggiorno con zona pranzo collegato direttamente con il giardino ubicato a Sud, un bagno, una cucina, ripostiglio, giardino a Sud con piccola piscina. Livello 1: Tre camere da letto (una matrimoniale con bagno e due doppie), un bagno, un ripostiglio ed eventuali terrazze. Alloggi di tipo “B” a schiera su due livelli Superfice interna netta di riferimento 180 mq + garage. Livello terra: Giardino d’ingresso sul lato Nord, passo carrabile, garage per un’auto. Soggiorno con zona pranzo collegato direttamente con il giardino ubicato a Sud, un bagno, una cucina, ripostiglio, giardino. Livello 1: tre camere da letto, due bagni, un ripostiglio ed eventuali terrazze. Alloggi di tipo “C” a schiera su due livelli Superfice interna netta massima 160 mq + garage. Livello terra: Giardino d’ingresso sul lato Nord, passo carrabile, garage per un’auto. Soggiorno con zona pranzo collegato direttamente con il giardino ubicato a Sud, un bagno, una cucina, ripostiglio, giardino. Livello 1: due camere da letto, un bagno, un ripostiglio ed eventuali terrazze. Alloggi di tipo “D” a schiera su un solo livello. Superfice interna netta massima 80 mq. + terrazza. Soggiorno con zona pranzo collegato con una terrazza o giardino a sud, una camera da letto, cucina, un bagno, ripostiglio. Alloggi di tipo “E” a schiera su un solo livello. Superfice interna netta massima 60 mq. + terrazza. Soggiorno con zona pranzo e angolo cottura collegato con una terrazza, una camera da letto, un bagno, Gli alloggi di tipo D ed E sono dotati ognuno di un box auto singolo posto al piano terra. La dimensione netta di un posto auto à di mt. 5 x 2,5. VERIFICHE Martedì 5 aprile La prima verifica prevede elaborati disegnati esclusivamente a mano su carta lucida da schizzi. planimetria completa scala 1:2000 planovolumetria d'insieme e prospetti di studio in scala 1:500 piante, prospetti Sud e Nord con le ombre, e sezioni di almeno un alloggio in scala 1.200 assonometria d'insieme 1:500 plastico di studio 1:500 Giovedì 19 maggio La scenda verifica prevede elaborati disegnati a mano o al computer, a scelta dello studente. Residenze in pianta, prospetti con le ombre e sezioni in scala 1:100 Un alloggio in scala 1:50 Progetto della caffetteria alle scale appropriate Viste tridimensionali del progetto secondo i punti di vista stabiliti Aggiornamento degli elaborati precedenti Approfondimento del progetto di un bagno alla scala esecutiva (1:20/1:10) TAVOLE ED ELABORATI D’ESAME Tutti gli elaborati d’esame dovranno essere consegnati al momento dell’’esame raccolti in un CD o DVD. I rendering dovranno essere salvati in formato tif con risoluzione 300 dpi, con base minima di cm. 21 Formato delle tavole: A1 orizzontale su fondo bianco prive di squadratura e con intestazione e scritte come da layout fornito dal corso. - Una tavola riassuntiva per esposizione impaginata con layout fornito dal corso in formato A1 verticale - Planovolumetria e profili in scala 1:500 - Piante dei vari livelli in scala 1:200 - Sezioni e prospetti con le ombre in scala 1: 200 - Approfondimento in scala 1:100 e 1:50 in pianta, prospetto e sezione. - Inserimento assonometrico del progetto nel contesto secondo le angolazioni indicate. - Inserimento prospettico del progetto nel contesto secondo i punti di vista predefiniti – rendering dei fotoinserimenti in formato tif 300 DPI base minima cm. 21 - plastico in scala 1:500 • Prova orale • Valutazione di un progetto ![]() Testi fondamentali
(Date degli appelli d'esame)
- Carlos Martì Arìs, Silenzi eloquenti, Borghes, Mies van der Rohe, Ozu, Rothko, Oteiza, Christian Marinotti Edizioni, Milano 2002. - Massimo Zammerini, Edifici per abitare, Edilstampa, Roma 2004. - Massimo Zammerini (a cura di), Il mito del bianco in architettura, Quodlibet, Macerata 2014. Testi consigliati - Alessandra Muntoni, Roma tra le due guerre 1919 – 1944, architettura, modelli urbani, linguaggi della modernità, Edizioni Kappa, Roma 2010. - Una guida all’architettura moderna dell’EUR, Fondazione Bruno Zevi. - Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010. - Paola Veronica Dell’Aira, La casa doppia: un tema formativo, AU Architettura Università Officina 7, Officina Edizioni, Roma 2014. - Massimo Zammerini, La casa flessibile, in: Architettura & Ambiente, n. 20/2009, Palombi & Partner, Roma 2009. - Massimo Zammerini, La casa contemporanea, in: Architettura & Ambiente - Allegato, n. 20/2009, Palombi & Partner, Roma 2009, pp. 50-61. - Massimo Zammerini, Permanenza e Flessibilità. Struttura e Distribuzione, in: Vedute – Rivista d’indagini e riflessioni sull’architettura e sulla città contemporanea, n° 0, a cura di D. Nencini, Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Architettura e Costruzione Ar¬_Cos, Editore Quodlibet, 2009, pp. 138-142. - Massimo Zammerini, Il linguaggio astratto nella residenza urbana contemporanea, in: Architettura & Ambiente, n. 22/2010, Palombi & Partner, Roma 2010.
Canale: 2
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MANDOLESI DOMIZIA
(programma)
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA 3
a. a. 2016-2017 - Prof. Domizia Mandolesi - canale B Tema e obiettivi Il laboratorio propone il progetto di un complesso residenziale con servizi da collocare in una a scelta tra tre aree individuate nella città di Roma: Corso Francia, quartiere delle Vittorie, San Lorenzo. Le aree in oggetto permettono di affrontare le diverse problematiche connesse alla trasformazione in un contesto consolidato, con approfondimenti dalla scala urbana a quella architettonica. In particolare, si intende raggiungere due obiettivi principali: riqualificare le aree attraverso una progettazione attenta ad un corretto inserimento delle nuove costruzioni nel tessuto urbano circostante; studiare e proporre nuovi modelli di abitazioni adeguati alle dinamiche e agli stili di vita contemporanei. Organizzazione Il lavoro in aula sarà organizzato in esercitazioni pratiche e lezioni sui temi inerenti il progetto degli edifici residenziali, del linguaggio architettonico e del rapporto tra ideazione e realizzazione. La progettazione è divisa in due fasi. Prima fase: • rilievo e analisi del contesto urbano e dell'area di progetto scelta; • analisi di esempi di riferimento sul tema della residenza; • messa a punto dell'idea progettuale relativa all'intera area attraverso schemi, ideogrammi, schizzi di studio. Sono richiesti: un masterplan e il plastico alle scala 1: 500, planimetria e profili, una breve relazione. Seconda fase: • studio degli edifici residenziali, dei tipi di alloggi e delle loro aggregazioni con plastici e disegni alle scale 1:200, 1:100, 1:50, 1/20; • elaborazioni di dettaglio come verifica delle scelte di linguaggio. Sono richiesti: plastico 1:200, piante, sezioni, prospetti, viste 3D. ll percorso progettuale sarà seguito in aula dai docenti; sono previsti tre stati di avanzamento con verifiche di gruppo dello sviluppo del progetto. Esame finale L'esame consisterà nella presentazione degli elaborati di analisi e di tutti i materiali grafici (schemi, planimetria, piante, prospetti, sezioni, dettagli, viste tridimensionali) necessari a illustrare in modo esauriente la proposta progettuale. Il colloquio d’esame si baserà sull’illustrazione della soluzione progettuale e sul libro indicato nella bibliografia. Il programma di lavoro, la cartografia di base, gli approfondimenti bibliografici così come tutte le altre comunicazioni saranno disponibili sul sito e-learning Programma funzionale e dati quantitativi A) Corso Francia: lotto mq 4300 (c.a.); superficie edificabile: 50% max B) Quartiere delle Vittorie: mq 7000 (c.a.); superficie edificabile: 50 % max C) San Lorenzo: lotto mq 1600 (c.a.); superficie edificabile: 70%max ![]() Bibliografia di base (Il primo libro sarà oggetto del colloquio d'esame) - Herman Hertzberger, "Lezioni di architettura", Laterza - Bruno Munari, "Arte come mestiere", Laterza 2008 - D. Mandolesi, "Per una poetica dello spazio. Architettura, Forma, Materiali", Edilstampa 2016
Canale: 3
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SALIMEI GUENDALINA
(programma)
PROGRAMMA DEL LABORATORIO
1) Contenuti disciplinari dell'insegnamento L’obiettivo del corso è quello di stimolare il senso estetico e critico dello studente attraverso l’uso di nozioni e strumenti in grado di facilitare il processo di comprensione di un’opera architettonica nella sua dimensione plurisensica e multidisciplinare. Il corso ha il fine di educare lo studente ad integrare le parti di un’opera architettonica secondo un sistema di relazioni non soltanto compositivo, ma cognitivo. Lo studente dovrà imparare a leggere il territorio nella sua dimensione architettonica, storica e sociale, al fine di sviluppare progetti integrati che tengano conto delle istanze proveniente dal basso. In dettaglio si intende porre l’attenzione sul progetto di architettura anche come messaggio consapevole ed espressione poetica, sul rapporto tra l’opera ed il luogo in cui si interviene, tra la memoria storica e la lettura interpretativa della morfologia urbana e territoriale, tra l’astrazione delle strutture formali e la costruttività dell’architettura e questo tenendo presenti le continue interpolazioni tra le diverse necessità; più in generale tra la storicità delle motivazioni e la soggettività delle scelte del progettista nelle varie culture del progetto nella condizione attuale. 2) Strumenti di insegnamento (teorici, operativi, istituzionali, monografici) L’attività del corso seguirà le fasi previste dal laboratorio facendo particolare attenzione a che il progetto finale sia il risultato ultimo di un processo attento all’analisi del rapporto “forma/contenuto”, “storia/innovazione”; e tra il ricorso a modelli tipologici di riferimento ed il loro superamento con le nuove esigenze sopravvenute, tra l’uso dei materiali e le loro prestazioni, e riesca, attraverso tutta una serie di variabili, a fare interagire questi fattori con la concezione base del progetto. 3) Fasi di svolgimento e organizzazione Il lavoro si svolge fondamentalmente in aula e segue le fasi previste dal laboratorio. Da un lato si conduce un lavoro di analisi e di lettura di progetti ed esperienze concrete, teso a chiarire con la comparazione di esempi diversi, i caratteri formali delle opere in esame e la loro attitudine a fornire materiale per una nuova progettazione architettonica, dall’altro si segue lo sviluppo della proposta progettuale e la continua verifica dell’ipotesi scelta. Lezioni, illustrazioni di opere architettoniche ed esercitazioni seminariali saranno di supporto allo svolgimento del tema prescelto. Il materiale iconografico come pure un’accurata bibliografia verrà consegnata contestualmente agli esempi proposti, così come negli incontri seminariali verrà suggerita una traccia del lavoro da eseguire attraverso la proposta di alcuni temi progettuali sui quali ragionare. 4) Verifiche didattiche e modalità di esame L’esame verterà sull’illustrazione, attraverso tavole grafiche e una parte orale in cui si mostrerà il lavoro svolto, la conoscenza e l’acquisizione di alcuni testi scelti dallo studente e così come concordato con il docente responsabile del laboratorio; particolare attenzione dovrà essere posta al metodo progettuale scelto e alle risposte di questo in termini costruttivi sempre tenendo bene a mente i riferimenti culturali adottati nel corso dello svolgimento del progetto. 5) Tema Il tema prescelto è la progettazione di un centro culturale per le tre religioni monoteistiche in zona Montespaccato a Roma Per centro culturale per le tre religioni monoteistiche, non si intende, come si fa spesso -erroneamente- un inter-religioso, vale a dire un luogo dove tutti le religioni trovino asilo, con la compresenza di simbologie da esse derivate e la attuazione dei diversi culti, quanto piuttosto un luogo dove ciascuno possa esercitare la propria fede quale che essa sia (in questo caso si è preferito limitarsi alle tre religioni monoteistiche). Come si esprime in architettura un tale luogo? Evitando spazi promiscui, poiché i luoghi che possono essere usati da tutte le religioni simultaneamente non esistono e dove esistono sono luoghi del silenzio e della riflessione (cosa buona e bella ma che non corrisponde ad alcun culto). In architettura è possibile progettare spazi che possano servire a tutte le funzioni salvo il culto, che è differenziato e tale rimane; non ci soluzioni che possano aiutare a risolvere il problema della diversità irriducibile dei luoghi di culto. In luoghi aperti, come la piazza di Assisi, i religiosi delle diverse religioni hanno pregato ciascuno a modo suo. Ma era solo una piazza. Per il resto le religioni possono fare moltissimo insieme nel campo della cultura, dell'arte dell'assistenza nelle sue varie forme; ed è lo scenario che si ipotizza nel progetto del nostro laboratorio; condividere il medesimo luogo di culto -invece- è una forzatura inutile. Le diverse religioni vogliono esistere in pace e avere spazi autonomi per i loro culti e per altre necessità, cosa che raramente avviene. Promuovono incontri tra di loro, quando lo fanno ma non pensano minimamente a luoghi di culto condivisi. Solo alcuni enti pubblici pensano di dare vita a spazi interreligiosi, non le religioni stesse. PROGRAMMA EDILIZIO 1 Luoghi di culto per le tre religioni monoteistiche 2 Centro culturale 3 Foresteria con servizio di mensa 4 Parco 5 Auditorium 6 Spazi di relazione - Connettivi ![]() Paolo Portoghesi Natura e Architettura. Abitare la terra, Kappa Roma 2005 Franco Purini Comporre l’architettura, Laterza Franco Purini L’architettura didattica, Gangemi 2002 Herman Hertzberger Lezioni di architettura, Laterza Bari 1996 Norberg- Schultz Christian Genius Loci- Paesaggio ambientale architettura, Electa, Milano, 1992 Quaroni Ludovico Progettare un edificio, Gangemi, Milano Rossi Aldo L’Architettura della Città , Clup, Milano 1983 Rossi Aldo Scritti scelti sull’architettura e la città ,Clup, Milano 1975 Rossi P.O La Costruzione del progetto architettonico, Laterza Venturi Robert Complessità e contraddizioni nell’architettura,Dedalo, Bari 1991 Antologia di testi su scritti di Peter Eisemann, Kappa scritti di Toyo Ito, Kappa scritti di Steven Holl, Kappa scritti di Rem Koolhaas, Kappa BIBLIOGRAFIA SPECIALISTICA - PIVA A. (red.), La città multietnica: lo spazio sacro, Padova, Marsilio, 1995 (fotocopie) - AA.VV., La mostra “Città di pietra”, Architetture per “Progetto Sud” alla 10° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia 2006, Aion, Firenze, 2007, Bari, Punta Perotti, pp.24-83 (scansioni) - RAFFONE S., La casa di Abramo. Aula di preghiera e centro di incontro cristiano e islamico a Napoli, Napoli CLEAN, 2007 (scansioni) - CASCIANI S., “Lumen Center: the church of any God” in “Domus”, 2009/926, pp.44-47 (scansioni) - HUMANITAS, 2013/6 “Spazi e luoghi sacri” (scansioni) - LA FRANCA CERASI CASSUTO, “Architettura judaica in Italia: ebraismo, sito, memoria dei luoghi”, Flaccovio editore, 1994 (scansioni) - JOHN D. HOAG, Architettura islamica, Mondadori Electa, 1973 (scansioni) - LUDOVICO MICARA , Architetture e Spazi dell'Islam, Carucci, 1985 (scansioni) - HOFFMANN-AXTHELM DIETER, Das Haus der drei Religionen. Bet-und Lehrhaus Berlin, Dom Publishers, 2013 (consultato) SITOGRAFIA - http://hicarquitectura.com/2012/03/ivanna-sanjuan-centro-interreligioso-en-el-raval-barcelona/ - http://www.interculturatorino.it/glossary/dialogo-interreligioso/ - http://www.reset.it/reset-doc/berlin-petriplatz-quando-il-dialogo-interreligioso-incontra-larchitettura - http://www.thema.es/progetto-per-un-tempio-interreligioso/ - http://www.chiesacattolica.it/documenti/2007/01/00012356_dossier_statistico_immigrazione_2006_cari.html
Canale: 4
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LAMBERTUCCI FILIPPO
(programma)
Supporto alla didattica in uso
Moodle su e-learning 2: LABORATORIO PROGETTAZIONE IIID LAMBERTUCCI 15_16 Modalità di frequenza • Obbligatoria Modalità di erogazione • Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il laboratorio vuole indirizzare gli studenti alla formazione di una coscienza dello spazio che tenga conto della complessità dei parametri che lo configurano, attribuendo particolare rilievo agli aspetti del controllo della misura e della sequenza intesi come aspetti primari della progettazione e della comprensione di uno spazio tanto logico quanto fisico che precede la formazione dei linguaggi. Nella individuazione e nella scelta di questi ultimi gli studenti saranno accompagnati nella comprensione dei contenuti e dei caratteri di quelli prescelti, sollecitandone la messa a fuoco delle relative grammatiche e sintassi. Programma Il tema di esercitazione consiste nella progettazione di un insediamento residenziale di medie proporzioni in un quartiere semi-centrale della città di Roma; l’articolazione del programma funzionale permette di integrare vari livelli di progettazione, dalla scala urbana di raccordo con gli spazi del quartiere, della scala urbana più prossima del rapporto tra gli edifici e gli spazi che essi generano, fino alle scale più approfondite dell'edificio e dell'alloggio, con particolare attenzione alla qualità dello spazio dell'abitare, sia collettivo che individuale. Al tempo stesso ci si dovrà confrontare con modalità di approccio allo spazio di natura diversa, da quella funzionale e urbana, a quella più complessa dell’indagine sui valori qualitativi dello spazio abitativo, sia sul piano sociale e simbolico sia su quello normativo e prestazionale. Si ritiene il tema particolarmente esemplificativo di un programma completo di progettazione complessa; le diverse parti di cui è costituito, infatti, costringeranno ad una riflessione sulle interazioni tra questioni di forma, di programma, di scala, di aderenza funzionale, di rispetto normativo che si dovranno misurare sul terreno della residenza, dell'attrezzatura collettiva, del disegno urbano, del linguaggio formale, dei valori spaziali interni, degli spazi collettivi e pubblici. ![]() La bibliografia completa e specifica sarà fornita sulla piattaforma e-learning 2;
(Date degli appelli d'esame)
qui vengono riportate solo i riferimenti di base. Aris C.M., Silenzi eloquenti, Milano, 2002 Aris C.M., Le variazioni dell’identità - Il tipo in architettura, Milano, 2002 Hertzberger H., Lezioni di architettura, Bari 1996 Lambertucci F., Meriggi M., Pallini C., Pezzetti L.M., Posocco P., Cinque interventi sulla composizione architettonica, Libraccio, Milano, 2010 F. Lambertucci, Esplorazioni spaziali, Macerata, 2013 L. Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in Spazio n°7, 1952/53 Palma R., Ravagnati C., Atlante di progettazione architettonica, CittàStudi, 2014. M. Pierrot, Storia delle camere, Sellerio, Palermo, 2011 L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. C. Rowe, La matematica della villa ideale, Bologna, 1990 B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Torino 1948 e segg.
Canale: 5
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DE CESARIS ALESSANDRA
(programma)
Programma Il progetto del Laboratorio ha come tema principale il rapporto tra edificio e contesto ambientale tra spazio costruito e spazio vuoto e integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici della progettazione delle aree verdi e dell’analisi della città e del territorio. Il corso si articola in due fasi che si svolgono in parallelo. La prima attraverso l’esposizione di casi studio realizzati, con proiezione di immagini e approfondimenti sulle tecniche di ideazione e progettazione di edifici non solo riferiti al tema scelto per l’esercitazione progettuale; è finalizzata alla acquisizione di conoscenze nel campo della progettazione architettonica con particolare riferimento al dibattito contemporaneo. La seconda è riservata al lavoro di progettazione in aula e/o di revisione dei prodotti degli studenti. In una prima fase del Laboratorio gli studenti potranno lavorare in gruppo ed elaborare una prima idea comune, mentre la seconda fase del lavoro è strettamente individuale Durante lo svolgimento del Laboratorio sono previste alcune consegne e revisioni collettive - oggetto di valutazione da parte della docenza - che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti. Modalità di esame • Prova orale • Valutazione di un progetto L'esame, da svolgere nella sessione estiva, verterà sulla illustrazione del lavoro attraverso: -6-8 tavole grafiche formato A2 (rapp. 1:1.000, 1:500, 1:200, 1:100); -modelli di studio (rapp. 1:500, 1:200; -relazione illustrativa con definizione e descrizione del concept, in formato A4 max 10 pagine comprensive di testo e schizzi e/o schemi e del riepilogo dei dati dimensionali del programma edilizio; -un cd con le tavole in formato jpg, foto del plastico e la relazione illustrativa in formato pdf. Lo studente dovrà inoltre aver letto ed approfondito almeno uno dei libri sulla progettazione architettonica consigliati nella bibliografia. La discussione sugli argomenti trattati in questi/o volumi/e (a scelta dello studente) è parte integrante dell'esame. Bibliografia sulla progettazione: H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996; R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005. L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; A. Saggio, Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, Carocci 2010; R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). sulla residenza, oltre agli esempi della bibliografia: E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. Sul progetto degli spazi aperti A. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012 ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
sulla progettazione: H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, Laterza, 1996; R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005. L. Quaroni, Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977; P. O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996; A. Saggio, Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, Carocci 2010; R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). sulla residenza, oltre agli esempi della bibliografia: E. Lapierre, 18m2 Habitat étudiant projets d’avenir, Édition du Pavillon de l’Arsenal, Paris 2013. Sul progetto degli spazi aperti A. De Cesaris, Il progetto del suolo sottosuolo, Gangemi, 2012
Canale: 6
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PARTENOPE RENATO
(programma)
A.A. 2016-17 COGNOME Nome e-mail Prof. PARTENOPE RENATO renato.partenope@uniroma.it, Collaboratori architetti: Giada Domenici, Monica Manicone, Sara Petrolati, Pietro Zampetti, Laura Zerella Insegnamento CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA - 15893 LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III (codice 1035676) (Modulo) - Canale : 6 Semestre : 2 Crediti 12 Ore di lezione 125 Attività formativa Supporto alla didattica in uso Attività di assistenza di collaboratori - revisioni. Modalità di frequenza Obbligatoria Modalità di erogazione Tradizionale Obiettivi dell’insegnamento Il Laboratorio di Progettazione Architettonica III vuole indicare una metodologia capace di cogliere gli aspetti operativi della progettazione con una particolare attenzione volta alla comprensione della forma dello spazio attraverso le modalità analitiche della rappresentazione. La “pianta”, la “sezione”, il “prospetto” saranno interpretati come l’espressione e la comunicazione dell’identità della forma dell'architettura oltre che un sistema organizzato di convenzioni rappresentative, storicamente consolidate, capaci di anticipare e di rendere consistente il complesso mondo di materiali che compongono lo spazio dell’architettura. Programma Il programma è centrato, dal punto di vista teorico, sul rapporto esistente tra Storia e Progetto nell'esperienza dell'architettura. Rapporto che si pone nel dibattito e nella riflessione culturale, oltre che nella pratica operativa delle trasformazioni urbane delle città italiane, in una forma contraddittoria e di difficile comprensione. Per indagare il rapporto tra Storia e Progetto, sarà affrontato criticamente il contributo teorico che la cultura architettonica italiana ha prodotto nell'ambito degli studi tipologici e morfologici dell'architettura e della città. Si ricorrerà alla dimensione intermedia di questo "pensiero" per identificare le categorie espressive specifiche della nostra disciplina e indicare così quegli elementi che archetipicamente la definiscono e che non possono essere alterati o manipolati oltre ogni limite per aderire alla dimensione vincente contemporanea dell'architettura/spettacolo. Un pensiero complesso, quello tipologico e pieno di insidie ma anche pieno di avventure essendo la tipologia, almeno nella nostra interpretazione il campo più avanzato e sperimentale della ricerca architettonica. Una particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti legati alla rappresentazione, espressione e comunicazione dei valori dell'architettura anche al di là delle finalità meramente operative stabilite dai disegni di progetto. Il Disegno, e quello autografo in particolare, sarà nell'esperienza didattica proposta, il modo specifico per materializzare il pensiero dell'architettura e anche il modo per opporsi a quel fenomeno di regressione della mano che caratterizza la nostra epoca e caratterizza in particolare gli studi che riguardano l'architettura. L'area del progetto sarà il fronte a mare dell'Isola Sacra di Fiumicino. Modalità di esame La valutazione sarà effettuata sui contenuti e sulla qualità degli elaborati prodotti dentro e fuori gli orari di Laboratorio. Si valuteranno le attività pratiche svolte e documentate (disegni, schizzi, plastici di studio, ecc.) e la conoscenza acquisita delle tematiche teoriche affrontate nelle lezioni e nello studio dei libri consigliati. - Prova orale - Valutazione del progetto Bibliografia - Gregotti, Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991. - Jameson, Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989. - Partenope, Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009. - Purini, Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008. - Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990. Altre indicazioni bibliografiche saranno suggerite durante l’esperienza del Laboratorio. ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
- Gregotti, Vittorio, Dentro l’Architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991. - Jameson, Fredric, Il postmoderno, o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989. - Partenope, Renato, La casa è la città, Iiriti ed., Reggio Calabria 2009. - Purini, Franco, La misura italiana dell’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2008. - Valery Paul, Tre dialoghi (Eupalinos o l'Architetto), Einaudi, Milano, 1990. Altre indicazioni bibliografiche saranno suggerite durante l’esperienza del Laboratorio. |
12 | ICAR/14 | 150 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1044247 -
ELEMENTI DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza di base dei principali elementi e dei caratteri stilistici e costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico. Tali acquisizioni saranno più direttamente applicate allo specifico organismo architettonico scelto come tema di esercitazione. Inoltre, in connessione ai fondamenti della tutela, saranno affrontati alcuni temi di contenuto teorico, propedeutici alle questioni pratiche del restauro. Tali temi, anche se nell’ambito del Corso saranno trattati in veste teorica come contributo alla conoscenza, troveranno poi puntuale applicazione nel successivo Laboratorio di Restauro, nell’ambito del quale sarà guidato e definito il vero e proprio progetto dell’intervento.
Canale: 1
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DAL MAS ROBERTA MARIA
(programma)
Programma
Il corso si pone l’obbiettivo di stimolare negli studenti nella lettura del monumento allo stato attuale per individuare le fasi del suo processo di trasformazione e i suoi valori storici. Il corso si articola in lezioni (analisi diretta dell’edificio, sopralluogo e rilievo; indagine storica e identificazione delle fasi di modifica; caratteri costruttivi; degrado delle strutture e dei materiali) e in sopralluoghi in significativi complessi monumentali a Roma. Modalità di esame L’esame prevede un’esercitazione su un monumento di piccole dimensioni (con elaborati in numero adeguato per la comprensione dello spazio architettonico e il riconoscimento dei valori storici) e un orale sugli argomenti delle lezioni. ![]() MINNUCCI, G., Gli elementi costruttivi nell’edilizia, 3 voll., Roma 1945.
(Date degli appelli d'esame)
ZANDER, G., Appunti, Università degli Studi di Roma «La Sapienza», Facoltà di Architettura, A.A. 1985-1986, pp. 35-50. BRUSCHI, A. Architettura come processo e trasformazione. Problemi metodologici e critici, in Architettura: processualità e trasformazione, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma Castel Sant’Angelo, 24-27 novembre 1999, a cura di M. Caperna e G. Spagnesi, Roma 2002, pp. 29-32. DAL MAS, R. M., Progettazione ed esecuzione, in Restauro architettonico e impianti, a cura di G. Carbonara, Vol. III, Torino 2001, pp. 21-228. Roma – Chiesa di S. Francesca Romana di C. Manfredi e M. Montemurro, Università di Roma «La Sapienza», Materiali per la storia e il restauro dell’architettura, Laboratorio di Restauro Architettonico - Prof. G. Spagnesi, Scheda per le Esercitazioni n. 7 - A.A. 2001-2002. DAL MAS, R. M., Valore del monumento e progetto in tre edifici bellunesi. Collegio dei Gesuiti, “Crepadona”, Villa Doglioni-Dalmas, in «Dolomiti», 4, 2009, pp. 43-51; DAL MAS, R. M., SPAGNESI, G., Roma: dalla Casa di Raffaello al palazzo dei Convertendi, nei «Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura», a cura del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Roma «La Sapienza» Nuova Serie, Fascicolo 53, 2010, numero monografico; in particolare pp. 5-24, pp. 47-50; pp. 65-75.
Canale: 2
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SETTE MARIA PIERA
(programma)
Il Corso intende fornire i riferimenti di base per l'analisi degli elementi costruttivi e delle componenti del linguaggio architettonico. Particolare attenzione verrà riservata agli aspetti conoscitivi, all'analisi storica e alla comprensione critica del 'testo' architettonico considerato. Il Corso - collocato al terzo anno e articolato attraverso lezioni, esercitazioni e sopralluoghi – dopo aver delineato un profilo generale in merito agli strumenti e ai metodi della conoscenza, facendo riferimento alle attuali correnti di pensiero, illustrerà i princìpi generali del restauro connessi ad un concetto di tutela vasto e diversificato. Gli argomenti delle lezioni verteranno su: - lineamenti di storia e teoria del restauro; - terminologia di base; - ampliamento del campo del restauro; - architetture, città, territorio; - ambiente e paesaggio; - fenomeni di degrado e metodi d'intervento; - fondamenti della tutela: leggi, carte, raccomandazioni; - linee guida dell'intervento. ![]() Le fonti bibliografiche saranno utilmente segnalate durante il corso;
(Date degli appelli d'esame)
per approfondimenti si suggerisce la consultazione di periodici specializzati.
Canale: 3
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SANTOPUOLI NICOLA
(programma)
Supporto alla didattica in uso:
web pages: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/santopuoli-nicola; http://elearning2.uniroma1.it/ Il corso si propone di fornire i criteri metodologici e gli strumenti operativi per la comprensione storica e la lettura del manufatto edilizio così pure per il riconoscimento delle diverse cause di degrado e dissesto dei materiali lapidei naturali e artificiali impiegati nell’architettura storica. Il processo di costruzione e di trasformazione degli edifici storici sarà affrontato all’interno del corso approfondendo in particolare il tema del cantiere (materiali da costruzione, tecniche costruttive delle murature, strutture orizzontali, volte e coperture, malte, intonaci, coloriture e finiture). Il tema d’esame dovrà riguardare lo studio d'un edificio storico che presenti problemi di conservazione e garantisca la possibilità di condurre, in modo efficace, gli approfondimenti necessari. Sintesi degli argomenti: • Richiami sui principi teorici e metodologici della conservazione con cenni sulle vicende storiche del restauro. La cultura del restauro e i diversi orientamenti di metodo. • Lettura diretta dell’edificio storico e rilevamento per il restauro. • Materiali storici da costruzione, tecniche costruttive e sistema strutturale. • Il cantiere dell’edilizia storica (fondazioni, pareti (murature verticali), orizzontamenti e volte. • Progetto delle indagini scientifiche: prediagnosi, progetto diagnostico, saggi e campionamenti. • Analisi visiva e fotointerpretazione per lo studio dei materiali e del degrado delle superfici architettoniche. Redazione delle tavole tematiche (normative e lessici). • Rilievo del colore, indagini multispettrali e scansione laser 3D per l’analisi dell’architettura (cenni). • Catalogazione dei “monumenti”: schede, ICCD, metodologie e standard (cenni). ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
• G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997; • voce Restauro, in "Enciclopedia Universale dell'Arte", vol. XI, Venezia-Roma, 1963, coll. 322-353. • G. CARBONARA, Restauro dei monumenti, Guida agli elaborati grafici, Napoli 1999; • S.A. CURUNI, Guida allo studio diretto dell’edificio storico. Appunti di anatomia dell’architettura per l’intervento di restauro, Pisa 2009; • BRUSCHI Arnaldo, Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in *Lineamenti di storia dell'architettura, Roma, 1978, pp.13-29.
Canale: 4
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SALVO SIMONA MARIA CARMELA
(programma)
Il corso si propone di garantire competenze nello studio storico-critico, nell'analisi visiva e grafica e nel riconoscimento delle valenze storiche, architettoniche e spaziali dei monumenti, in vista dell'elaborazione di un progetto di restauro. Tale studio consta di un’approfondita indagine delle fabbriche storiche, volta alla disamina delle componenti espressive del linguaggio architettonico di un edificio scelto come caso di studio e riguarda anche aspetti specifici, ad esempio il carattere tipologico, il linguaggio architettonico, il profilo del suo autore, le strutture, la funzionalità, la costruzione i materiale costitutivi, l’assetto attuale.
Il corso si articola in lezioni di tipo tradizionale che illustrano le tematiche generali relative alla storia e alla teoria del restauro, con particolare attenzione alle specificità che presentano gli edifici storici del Novecento, e ad alcuni casi di studio di particolare interesse. L’attività consiste altresì nello sviluppo di un’esercitazione monografica condotta su di un edificio - o su parti significative di un complesso architettonico - che presentino problemi di conservazione. Il tema monografico viene concordato insieme al docente all’inizio del corso ed entro tempi prestabiliti. Le elaborazioni grafiche sono soggette a revisione da parte del docente, con discussione, durante il corso. Le lezioni riguardano, in particolare, la terminologia di base impiegata nell’ambito del restauro, la metodologia d'indagine mirata alla conservazione di un edificio storico, la comprensione delle sue valenze storico-estetiche, l’organizzazione delle ricerche storiche e archivistiche e documentarie, iconografiche e bibliografiche (con cenni alla tecnica di catalogazione e schedatura dei testi e delle fonti consultate), l’elaborazione del rilievo quale strumento di conoscenza, l'analisi diretta e indiretta. Particolare attenzione è rivolta allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi delle opere architettoniche; a tal riguardo, le lezioni riguardano (anche con riferimento alla manualistica storica) gli aspetti tecnico-costruttivi, dal cantiere alla realizzazione delle opere (materiali da costruzione, ponteggi, tecniche costruttive dei muri in elevato, strutture orizzontali, coperture, finiture ecc.). Gli studenti sono incoraggiati a prendere in considerazioni edifici del XX secolo di riconosciuto valore storico, di qualsiasi tipologia, condizione e funzione. Gli elaborati prodotti dagli studenti sono sottoposti a revisione continuativamente durante il semestre e in sede di revisione anche dopo la fine del corso; al termine del percorso, in sede d’esame sono valutati sia i risultati ottenuti durante le esercitazioni sia la preparazione sui temi trattati durante le lezioni sia i contenuti nella bibliografia di base. Gli elaborati di esercitazione richiesti, calibrati sulla natura specifica del tema prescelto, dovranno essere presentati su tavole in formato UNI A1 (cm 59,4 x 84,1). Gli elaborati vanno consegnati al docente in copia, formato A3, e in formato digitale in sede d’esame. L'iscrizione all'esame è subordinata all'esito positivo d'una revisione conclusiva del lavoro svolta da parte del docente. La discussione dell'esame avviene sulle tavole in formato A1, numerate progressivamente con le opportune indicazioni relative al corso, docente, i nomi degli studenti per esteso, anno accademico, tema di studio, argomento della singola tavola. L’esame verterà altresì sugli argomenti trattati durante il corso. ![]() Carbonara G., Avvicinamento al restauro, Liguori Napoli 1997, Parti I, II, II.
(Date degli appelli d'esame)
Carbonara G., Trattato di Restauro Architettonico, volume I, sezione C - La materia degli antichi edifici (C. Varagnoli); volume II, sezione G - Analisi degli antichi edifici (G. Carbonara). Brandi C., Teoria del Restauro, Einaudi, Torino 1963.
Canale: 6
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DONATELLI ADALGISA
(programma)
All’interno del corso, oltre a un nucleo introduttivo alla disciplina del restauro, verrà dato spazio allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi della fabbrica (attraverso lezioni in grado di fornire un panorama dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate nelle costruzioni storiche) e alla comprensione di metodi e strumenti per la conoscenza del costruito storico. Le esercitazioni interesseranno lo studio di un monumento, o di una sua parte significativa, che presenti problemi di conservazione e che consenta la possibilità di un rilievo diretto, la lettura storico-critica, le analisi inerenti il degrado delle superfici e dei dissesti di natura statica.
Le lezioni saranno così articolate: - nucleo introduttivo alla disciplina del restauro (10 ore): • la terminologia di base; • i nessi fra la conoscenza della fabbrica e il progetto di restauro; • introduzione alla metodologia d’indagine per la conoscenza della fabbrica. - metodi e strumenti per la conoscenza nel restauro (30 ore): • la ricerca archivistico-documentaria, iconografica e bibliografica; • l’impiego del rilievo come strumento di conoscenza; • l’indagine visiva e la restituzione grafica degli apparecchi murari; • le indagini dirette ‘tematiche’ (studio degli allineamenti e degli spessori murari, analisi geometriche e metrologico-proporzionali; lettura tipologica e figurativa della fabbrica volta a identificare il contesto culturale a cui l’edificio si ispira - nonché all’individuazione di trasformazioni realizzate in epoche storiche diverse - e a comprendere i rapporti della fabbrica con il suo contesto storico-geografico, contribuendo a interpretare e meglio evidenziare aspetti costruttivi significativi); • sintesi storico-critica delle fasi costruttive di un edificio storico. - caratteri costruttivi ed espressivi di una fabbrica storica (35 ore): • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali naturali; • tecnologie e tecniche costruttive delle murature antiche: lessico, generalità su materiali artificiali (laterizi); • le strutture murarie; • l’organismo architettonico: fondazioni; • l’organismo architettonico: elevati e dettagli costruttivi; • intonaci e rivestimenti nell’edilizia storica; • le strutture lignee negli edifici storici: solai e coperture; • le strutture ad arco e a volta negli edifici storici ![]() Bibliografia
(Date degli appelli d'esame)
G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino, 1996; vol. II, pp. 3-192; pp. 261-288; pp. 297-418; pp. 419-586; G. CARBONARA (diretto da), Atlante del Restauro, Utet, Torino, 2004; D. FIORANI, Restauro Architettonico e Strumento Informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli, 2004.
Canale: 5
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ACCORSI MARIA LETIZIA
(programma)
Il Corso riguarda la specificazione dei problemi della conservazione riferiti al particolare ambito dei monumenti architettonici.
In particolare esso si propone di fornire un quadro generale in merito agli strumenti e ai metodi della conoscenza, ai principi generali del restauro, all’impostazione del progetto di conservazione, all’elaborazione del programma di manutenzione. Gli argomenti delle lezioni, raggruppate in tre cicli, saranno i seguenti: 1) Lineamenti di storia e teoria del restauro (20 ore) - La terminologia di base - Il restauro inteso come architettura sulle preesistenze - La nascita del restauro modernamente inteso - Il restauro in Francia: il concetto di unità di stile e il restauro concepito come restituzione stilistica - Il mondo inglese e le teorie di John Ruskin - La vicenda italiana: il restauro storico; il restauro filologico; il restauro scientifico; i problemi del restauro nel dopoguerra; dal dopoguerra al dibattito attuale: la posizione centrale detta anche critico conservativa, la pura conservazione, l’ipermanutenzione-ripristino - Strumenti della tutela: le leggi, le carte, le raccomandazioni; la catalogazione dei monumenti. 2) La conoscenza dell’oggetto e il riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare (30 ore) - La conoscenza come premessa indispensabile di ogni azione conservativa: i principali metodi e strumenti della conoscenza; la ricerca bibliografica e la ricerca archivistica; l’esame diretto dell’opera e il rilievo; il percorso conoscitivo contestuale alla cantierizzazione: il contributo fondamentale che il momento operativo offre alla comprensione dell’opera; il disegno come strumento per indagare e descrivere la complessità dell’organismo architettonico; sintesi della ricerca filologica. - I caratteri costruttivi dell’edilizia storica. 3) Dalla comprensione dell’opera al progetto: l’impiego delle conoscenze acquisite nella definizione delle linee guida dell’intervento (15 ore) - Alcuni problemi di restauro: la rimozione delle aggiunte; la reintegrazione delle lacune. - Il progetto di restauro, casi esemplificativi Esperienza applicativa: le conoscenze acquisite troveranno riscontro applicativo nello svolgimento di un’esercitazione pratica su un tema a scelta dello studente, da concordare con la docenza (10 ore) Durante il Corso, oltre alle revisioni, saranno previste delle consegne intermedie dei lavori svolti. ![]() Carbonara G., Introduzione, in Restauro Architettonico, vol. I, pp. 3-16, Torino 1997.
(Date degli appelli d'esame)
Sette M. P., Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2001. Esposito D., Carte, documenti e leggi, in Restauro architettonico, a cura di Giovanni Carbonara, Torino 1996, vol. IV, pp. 409-452 Carbonara G., Analisi degli antichi edifici, in Restauro architettonico, a cura di Giovanni Carbonara, Torino 1996, vol. II, pp. 419-519 De Cesaris F., Gli elementi costruttivi tradizionali, in Restauro Architettonico, vol. II, pp. 3-184; 261-288, Torino 1997 Bertoldi M., I pavimenti, in Restauro Architettonico, vol. II, pp. 239-254, Torino 1997 |
6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||
1044248 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA
(obiettivi)
Il Laboratorio affronta ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto di architettura, che verranno approfonditi nell’ambito del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare il laboratorio affronta la progettazione di un edificio di media dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento , e nel quadro dei processi di industrializzazione progettuale e produttiva. L’elaborazione progettuale - che si avvale anche di strumenti di simulazione bioclimatica - è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive.
Canale: 1
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BATTISTI ALESSANDRA
(programma)
Il Laboratorio introduce ai temi dell’efficienza ecologica ed energetica del progetto architettonico, propri del percorso di studio “tecnologico ambientale”. In particolare affronta la progettazione di un edificio di medio-piccola dimensione definendo criteri, metodi e strumenti orientati alla concezione integrata delle soluzioni tipologiche, strutturali e tecnologiche nell’ottica del comfort bioclimatico, dell'efficacia ecologica e della sostenibilità ambientale dell’intervento. L’elaborazione progettuale è organizzata per livelli di definizione progressivamente mirati all’approfondimento esecutivo delle soluzioni tecnologiche e costruttive.
Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre. Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate. ![]() BATTISTI A., Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze 2012.
(Date degli appelli d'esame)
BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008. TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica. / Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2014.
Canale: 2
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CANGELLI ELIANA
(programma)
Obiettivo primario del Corso è fornire le conoscenze necessarie al controllo tecnologico e ambientale del processo progettuale, costruttivo e gestionale dell’architettura, evidenziando la dialettica tra impostazione ambientale del progetto, scelte tecniche e finalità espressive dell’architettura, attraverso l’approfondimento e l’applicazione di metodi, strumenti e tecniche di "progetto integrato", inteso come processo progettuale unitario capace di gestire i molti specialismi del progetto contemporaneo.
Il corso approfondisce i contenuti della Cultura Tecnologica della Progettazione e specificamente dell’area didattico formativa della Tecnologia dell’Architettura, area di conoscenze relative ai principi teorici e alle pratiche operative necessarie a controllare gli aspetti più propriamente tecnici e costruttivi dei sistemi edilizi. I contenuti scientifico disciplinari riguardano le teorie, gli strumenti e i metodi rivolti a un'architettura sperimentale alle diverse scale, fondata sull'evoluzione degli usi insediativi, della concezione costruttiva e ambientale, nonché delle tecniche di trasformazione e manutenzione dell'ambiente costruito con esplicito riferimento agli approcci progettuali e alle strategie utili ad equilibrare il complesso rapporto tra uomo, ambiente e tecnologia. Al termine del corso gli studenti dovranno avere acquisito la capacità di controllo del progetto dalla fase iniziale a quella di definizione delle soluzioni costruttive con riferimento all’intero ciclo di vita dell’edificio, e dovranno aver affinato le conoscenze di base, che derivano dai precedenti corsi di tecnologia dell’architettura, utili alla comprensione della stretta interdipendenza tra struttura e forma, materia e figurazione, per poter governare il rapporto tra attività ideativa e realizzativa dell’architettura secondo criteri di sostenibilità ambientale. Strumentale al raggiungimento degli obiettivi formativi del corso, è l’individuazione di un tema di progettazione tecnologica e ambientale da sviluppare secondo criteri di sostenibilità ambientale sociale ed economica, sino alla scala del dettaglio tecnologico. L’esame si svolge attraverso una discussione orale dei materiali prodotti dagli studenti sul tema d’anno. Nel corso del semestre sono previsti almeno tre momenti di confronto collegiale tra docenza e studenti [Critique], nel corso dei quali gli studenti sono chiamati a mostrare lo stato d’avanzamento del loro lavoro. Le Critique prevedono una valutazione che sarà considerata in fase di svolgimento dell’esame finale. Tutte le informazioni, materiali e documentazioni relative al corso sono disponibili sul sito e-learning 2 della Sapienza http://elearning2.uniroma1.it al quale si può accedere online previa iscrizione al corso. ![]() El khouli S., John V., Zeumer M., Sustainable Construction Techniques, Detail Green Books, Munchen, 2015
(Date degli appelli d'esame)
Koolhaas R. et alt., Elements, Marsilio editore, 2014 Hammann R., Creative Engineering, Architecture, and Technology, DOM Publishers, 2013 Voss K., Musall E., Net Zero Energy Buildings, Detail Green books, 2013 Duany S., Coyle A., Sustainable and Resilient Communities, John Wiley & Sons, 2011 Mc Leod V., Encyclopedia of Detail in contemporary Residential Architecture, Laurence King Publishing, 2010. Druot F., Lacaton A. & Vassal J. P., PLUS - Les grands ensembles de logements, Editorial Gustavo Gili SL, Barcelona, 2007 Schittich C., Architettura Solare, Detail, 2006 Dierna, Orlandi, Buone pratiche per il quartiere ecologico, Alinea, 2005 Cangelli E., Paolella A., Il progetto ambientale degli edifici, Edizioni ALINEA, Firenze, 2001 Marocco M., Orlandi F., Qualità del comfort ambientale, Edizioni Librerie Dedalo, Roma, 2000
Canale: 3
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IMBRIGHI GIAMPAOLO
(programma)
Il Laboratorio ha come tema generale l’approfondimento progettuale degli aspetti strutturali e costruttivi di un manufatto architettonico. L’attività teorica e pratica delle discipline del laboratorio è volta alla comprensione del processo di costruzione delle forme architettoniche in particolare attraverso il comportamento statico delle struttura e l’uso di materiali innovativi, con particolare riguardo a quelli volti al risparmio energetico.
Il Laboratorio di Progettazione Tecnologica è organizzato in una parte costituita da lezioni teoriche sui processi di trasformazione e sulle proprietà dei componenti della costruzione e da una parte di tipo operativo basata sull'applicazione di più tecnologie costruttive, connesse all'impiego di diversi materiali - verificandone la qualità anche attraverso verifiche su proprietà statiche, durabilità e costi - a parti specifiche e alla globalità e complessità dell'organismo architettonico nelle più rappresentative tipologie fondamentali. In questa ottica il corso tende ad integrare il livello delle conoscenze di base sui materiali da costruzione e sulle tecniche, sul comportamento statico degli stessi, con la consapevolezza dei ruoli e dei comportamenti dei sistemi costruttivi, indagati sia nella loro specificità tecnologica che nella sostanziale incidenza sulle soluzioni morfologiche e formali dell'Architettura. Finalità principale del Laboratorio è quella di consentire la conoscenza della tecnologia dei sistemi costruttivi e della processualità di realizzazione dei procedimenti di trasformazione del reale quali componenti essenziale dell'intervento modificativo dell'uomo sull'ambiente, e ciò dalla scala propria dell'opera architettonica a quella della trasformazione territoriale, includendo quindi le inerenze, dirette ed indirette, sulla progettazione degli stessi sistemi costruttivi. A questa opera di progressivo riconoscimento, sempre meno approssimato, del ruolo della materia nella evoluzione ambientale, si intende pervenire attraverso due stadi essenziali di lavoro: il primo di approfondimento della conoscenza tecnologica dei materiali, attraverso, il loro processo di trasformazione, le loro caratteristiche prestazionali ultime e la capacità di adattamento alle diverse tipologie dei sistemi costruttivi presenti sul mercato; un secondo momento, più proprio della progettazione dei sistemi costruttivi, finalizzato all'accertamento del fenomeno di ricostituzione ambientale, affidato alla tecnologia realizzativa; perseguendo così sia la comprensione del contributo statico della materia del costruire, sia leggendo la componente del linguaggio espressivo dei componenti realizzati, sia ancora con la verifica del ruolo delle tecnologie complesse ed innovative nel loro dialogo con l'opera architettonica e in ultimo con l'ambiente che li ricomprende. Obiettivo del Corso sarà quindi quello di formare, o sviluppare, attraverso le lezioni e gli argomenti seminariali, una capacità critica nello studente, scaturente proprio dalla possibilità di discernere il grado di appropriatezza tecnologica dell'uso delle tecniche e del processo formativo della fase progettuale con particolare attenzione all’innovazione dei materiali e del processo edilizio, che vede nella esecutività del progetto la fase più propria di verifica delle scelte tecnologiche. ![]() • IMBRIGHI G. Tecno-Ecologie per l’Architettura. Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-7890-578-8, pagg. 315, Roma, 2004.
(Date degli appelli d'esame)
• IMBRIGHI G. Architettura, Progetto e Costruzione. Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-6514-101-4, pagg. 237, Roma, 2009. • IMBRIGHI G. - I Materiali dell'Architettura, Innovazione e Tradizione - Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-6514-151-9, pagg. 283, Roma, 2012 • CRESCENZI T., IMBRIGHI G. – La progettazione tecnologica per il Patrimonio Architettonico - Kappa Edizioni, ISBN: 978-88-6514-152-5, pagg. 92, Roma, 2012 • PURINI F. - Il Padiglione Italiano: dal progetto alla costruzione - Cangemi Editore, ISBN: 978-88-492-1934-0, Roma, 2010.
Canale: 4
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PARIS SPARTACO
(programma)
1. Ogni laboratorio potrà essere praticato da un massimo di 60 studenti. Questi saranno ripartiti in parti uguali fra cinque laboratori (A, B, C, D ed E) secondo una suddivisione fornita dalla segreteria didattica che verrà comunicata prima dell’inizio del semestre.
In base all'ordinamento, gli studenti hanno l’obbligo della frequenza e di partecipazione alle attività di laboratorio (lezioni ed esercitazioni). Le presenze verranno controllate attraverso l’apposizione di firma in entrata ed uscita. Il Laboratorio sarà articolato in lezioni di tipo frontale, esercitazioni in classe, verifiche/esercitazioni, colloqui e verifica finale. In particolare il Laboratorio articolerà le sue lezioni su: 8 temi-chiave della progettazione tecnologica contemporanea, ognuno dei quali verrà sviluppato con lezioni di tipo frontale tenute dal docente, e 8 lezioni di tipo plenario di approfondimento tematico a cui parteciperanno, oltre che i 5 docenti insieme, diverse figure tra specialisti appartenenti al mondo produttivo o del mercato, e docenti/progettisti di statura internazionale. Dunque in totale: 8 lezioni frontali erogate all'interno del laboratorio e 8 lezioni plenarie rivolte ai cinque laboratori riuniti in aula magna. 2. Il tema applicativo attiene alla riqualificazione architettonica e ambientale di un edificio di edilizia residenziale pubblica a Roma . Lo scopo del lavoro di Laboratorio proposto è quello di verificare la possibilità di un riqualificazione, densificazione e retrofitting energetico del complesso residenziale, secondo una concezione innovativa della cultura dell’abitare, e una rivisitazione del modo di fruire e usare il quartiere verso un concetto evoluto di mix funzionale, con un’apertura compiuta al concetto di organismo autonomo. Gli interventi di riqualificazione saranno caratterizzati dalla progettazione tecnologica ambientale di moduli abitativi di densificazione urbana secondo le tre possibili modalità progettuali dell’ addizione, della sostituzione e dell’intrusione, l’approccio è quello della processualità naturale, che prende a riferimento in forma analogica il ciclo ecologico, a cominciare dal riciclo di qualsiasi materiale organico, acqua compresa, e applica tecnologie capaci di interagire con l’ambiente climatico esterno e con in quadro esigenziale interno dei suoi utenti, per rendere efficiente e sostenibile la riqualificazione urbana. 3. Materiale didattico esercitazioni ed elaborati richiesti La docenza fornirà tutto il materiale didattico ai fini della predisposizione degli elaborati di esame sotto forma di dispense cartacee e file digitalizzati. Si procederà durante il corso del semestre ad elaborazioni intermedie. Le elaborazioni riguarderanno la definizione del modulo sostenibile da inserire, come detto, secondo le tre modalità progettuali dell’addizione, della sostituzione e dell’intrusione e da realizzare con sistemi costruttivi in tecnologie a secco/ibride, da scegliere tra quelle del legno, acciaio, CLS prefabbricato e elementi compositi. Le esercitazioni in aula riguarderanno attività di progettazione sul tema applicativo. Esse prevedono 3 esercitazioni con attività di assistenza da parte dei docenti; e queste saranno strutturate in modo tale da costituire le fasi di avanzamento nell'elaborazione del progetto finale. Durante le esercitazioni gli studenti dovranno svolgere in aula il lavoro previsto, quindi ogni studente avrà con sé gli strumenti per disegnare, carta da schizzo, matite e pennarelli, e con l'assistenza dei docenti gli studenti dovranno svolgere, anche con il proprio computer portatile, il lavoro di impostazione delle tavole da elaborare ai fini della consegna intermedia e dell’esame finale. Questa organizzazione del lavoro è finalizzata a far sì che il progetto venga sviluppato e portato a conclusione entro i tempi definiti del Laboratorio, entro giugno. La prima esercitazione dovrà essere svolta singolarmente. Le altre due esercitazioni con assistenza docenti potranno essere svolte in gruppo (min 2 max 3 componenti). Ai fini dell’espletamento della prova d’esame sono richiesti 4 elaborati grafici, redatti in formato A1 orizzontale (cm 84 larghezza x 59,4 altezza), in bianco e nero e/o a colori, che con contenuti e modalità indicati dai docenti relativi allo sviluppo del progetto dalla concezione alla costruzione. 4. Modalità di esame L'accesso all'esame è subordinato al superamento della frequenza prevista per il Laboratorio, secondo le modalità spiegate dalla docenza.: Oggetto di valutazione in sede di esame finale sono: - l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina ; - i risultati conseguiti dalle elaborazioni progettuali durante il percorso didattico ![]() BAGNATO V., PARIS S., Architettura e Tecnologia. Lectures, RDesign Press,
(Date degli appelli d'esame)
Roma 2010 BECCU M., PARIS S., lnvolucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma 2008 DEPLAZES A. Constructing Architecure- Materials processes structures. A handbook, Birkhauser, 2005 PARIS S., Design and Technolog. Lectures, List, 2013 PERRIS R., Architettura e Design. Complementi di Tecnologia per un nuovo manuale dell’architetto, Gangemi, Roma, 2015 TUCCI F., Atlante dei sistemi tecnologici per l’architettura bioclimatica./Atlas of technological systems for bioclimatic architecture. Alinea Editrice, Firenze 2012
Canale: 5
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TUCCI FABRIZIO
(programma)
Nel Laboratorio si affronta l’approfondimento progettuale degli aspetti costruttivi di un medio-piccolo manufatto architettonico. L’attività del Laboratorio è volta alla comprensione e la sperimentazione progettuale del processo di costruzione delle forme architettoniche, in modo particolare attraverso il corretto impiego dei sistemi tecnologici, dei componenti e materiali innovativi, e delle tecniche di risparmio energetico, di miglioramento del comfort bioclimatico e di ottimizzazione dei caratteri bioecologici.
Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; per questo le attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) sono integrate e sincroniche durante il semestre. Le conoscenze (il sapere) riguardano i sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Il tema dell’esercitazione progettuale (il saper fare) è una casa unifamiliare su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale dai punti di vista energetico e bioclimatico. Particolare attenzione viene posta alle specificità del contesto geografico mediterraneo, per una corretta e adeguata progettazione volta alla complessiva sostenibilità ambientale, anche attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio sia dal punto di vista morfologico che delle soluzioni tecnologiche adottate. ![]() Battisti, A. (2012), Technologies for Small Buildings, Alinea Editrice, Firenze;
(Date degli appelli d'esame)
Campioli, A., Lavagna, M. (2013), Tecniche e architettura, CittàStudi, Novara; Tucci F. (2014), Involucro, Clima, Energia. Qualità bioclimatica ed efficienza energetica in architettura nel progetto tecnologico ambientale della pelle degli edifici, Altralinea, Firenze; Zambelli, E. (2004), Ristrutturazione e trasformazione del costruito. Tecnologie per la rifunzionalizzazione e la riorganizzazione architettonica degli spazi, Il Sole 24 Ore, Milano.
Canale: 6
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CIVIERO PAOLO
(programma)
Il Laboratorio sarà articolato in lezioni di tipo frontale, esercitazioni in classe, verifiche/esercitazioni, colloqui e verifica finale.
Le lezioni frontali e i seminari tematici saranno incentrati sui sistemi costruttivi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e alla sostenibilità del progetto contemporaneo, andando ad approfondire e a consolidare alcuni aspetti della Tecnologia dell’Architettura già parzialmente acquisiti dagli studenti nel corso del primo e secondo anno. Le lezioni saranno articolate sui temi-chiave della progettazione tecnologica contemporanea con riferimento alle nuove realizzazioni e alla riqualificazione; ogni tema sarà affrontato con lezioni di tipo frontale tenute dal docente a supporto dello svolgimento del tema progettuale e a illustrazione delle metodologie e casi studio significativi relativi ad esperienze progettuali in ambito nazionale ed internazionale. L’articolazione dei temi oggetto delle lezioni frontali erogate saranno infatti di carattere strumentale ed operativo, e avranno in oggetto la trattazione e l’approfondimento di contenuti specifici secondo le seguenti aree tematiche: - L’edificio come sistema e modalità di rappresentazione; - La presentazione dell’esercitazione progettuale. - La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; - Principi di sostenibilità ambientale; - L’integrazione di sistemi bioclimatici attivi e passivi; - L’integrazione di soluzioni smart e apparati di produzione energetica da fonti rinnovabili; - L’innovazione ed evoluzione dei sistemi costruttivi a secco e ibridi; - L’innovazione ed evoluzione dell’involucro architettonico contemporaneo (chiusure verticali e orizzontali, trasparenti e opache). Le lezioni frontali saranno affiancate da ulteriori lezioni plenarie di approfondimento tematico, coordinate con i corsi paralleli, e che prevedono la partecipazione di diverse figure tra specialisti appartenenti al mondo produttivo e delle imprese, e docenti/progettisti di statura internazionale. Le Lezioni plenarie si svolgeranno a laboratori congiunti, saranno concordate con gli altri docenti e riguarderanno contributi riferibili alla Cultura tecnologica ambientale della Progettazione con particolare riferimento a: - Esperienze e politiche di riqualificazione; - Innovazione tecnologica negli interventi di riqualificazione; - Aspetti di innovazione ed evoluzione nell'impiego dei materiali tradizionali e non (laterizio, cemento, legno, vetro, materiali e isolanti innovativi). L’esercitazione progettuale sarà anch’essa coordinata con i canali paralleli e, in coerenza con le attuali prerogative del progetto contemporaneo, avranno come oggetto lo sviluppo di un intervento di riqualificazione residenziale su un lotto di contenute dimensioni, con caratteri di sperimentazione tecnologica e di innovazione prestazionale attraverso distinti punti di vista: ecologico, energetico, bioclimatico e sociale. L'accesso all'esame è subordinato all'ottenimento dell'attestato di frequenza che verrà concesso in relazione: - alla presenza dello studente alle attività didattiche contemplate nel corso (presenza superiore al 70% del monte ore complessivo). Inoltre l'accesso all'esame è subordinato: - al livello del lavoro svolto nelle esercitazioni (ex tempore); - allo stato di consegna secondo calendario delle esercitazioni; - conoscenza delle tematiche trattate. Nel caso in cui le soglie di superamento delle presenze e del lavoro svolto non vengano raggiunte lo studente dovrà rifrequentare l’A.A. successivo. ![]() Arbizzani E. (2015). Tecnica e Tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli Editore, Rimini.
(Date degli appelli d'esame)
Campioli, A., Lavagna, M. (2013). Tecniche e architettura, Città Studi, Novara. Civiero P. (2017). Tecnologie per la riqualificazione. Maggioli Editore, Rimini. Civiero P. (2015). Rappresentazione grafica del progetto esecutivo. In: Arbizzani E. (ed.), Tecnica e tecnologia dei sistemi edilizi, Maggioli Editore, Rimini. Civiero P. (2012). “Sistemi costruttivi industrializzati per l’edilizia residenziale: il sistema CCCabita”. Techne. Journal of Technology for Architecture and Environment. Vol. n.4/2012, pp. 355-365, FUP, Firenze. Paris, S., Beccu, M. (2008). Involucro architettonico contemporaneo, tra linguaggio e costruzione, Rdesign Press, Roma. Persiani S., Battisti A. (2015). Componenti Innovativi in Argilla per l'Architettura Sostenibile: Elementi Massivi a Prestazioni Migliorate. p. 1-167, EAI. Tatano, V., Rossetti M. (2013). Schermature solari. Evoluzione, progettazione e soluzioni tecniche, Maggioli Editore, Rimini. Tucci F. (2014), Involucro, Clima, Energia. Qualità bioclimatica ed efficienza energetica in architettura nel progetto tecnologico ambientale della pelle degli edifici, Altralinea, Firenze. |
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ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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LABORATORIO DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le nozioni basilari di teoria e di storia del restauro, garantire competenze di rilevamento analitico, d'indagine storica e costruttiva dell'architettura, di lettura e diagnosi dei fenomeni di degrado, d'intervento conservativo; informare sugli aspetti normativi, compresi quelli di catalogazione; esercitare alla stesura degli elaborati di progetto per il restauro.
Canale: 1
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CAPERNA MAURIZIO
(programma)
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – “Sapienza” – Università di Roma, Corso di Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico
LABORATORIO DI RESTAURO CORSO A - ANNO ACCADEMICO 2016-2017 Prof. MAURIZIO CAPERNA maurizio.caperna@uniroma1.it E-LEARNING: http://elearning2.uniroma1.it/course/view.php?id=1881 ________________________________________________________________________________ 1. FINALITÀ DEL LABORATORIO Il Laboratorio intende fornire un quadro generale degli aspetti teorici, metodologici e operativi inerenti la conservazione e il restauro dei beni architettonici. 2. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Il corso è articolato in una serie di lezioni riguardanti le finalità precipue del restauro e i criteri d’intervento sulle preesistenze, le problematiche di ordine conservativo, l’inquadramento storico della disciplina. L’attività didattica di Laboratorio ad integrazione delle lezioni sarà incentrata su argomenti di carattere applicativo e su esercitazioni pratiche. Argomenti delle lezioni: - ambito del restauro e problematiche generali (definizioni e campo di applicazione); - componenti fondamentali della processualità del restauro: conoscenza, conservazione, apporto critico-creativo; - metodologia progettuale nel restauro; - momenti applicativi: a) strumenti e metodi per l’indagine storica sulle preesistenze; b) il disegno ai fini del restauro; - l’edilizia storica e i processi di degrado; - teoria e storia del restauro, dal XVIII secolo al dibattito attuale; - l’ampliamento del campo disciplinare, dal monumento ai centri storici, al territorio; - il rapporto fra antico e nuovo; - cenni di normativa. Tema applicativo Lo svolgimento del tema applicativo, concordato con il docente, sarà articolato in esercitazioni in aula e in consegne, e sottoposto a verifiche, ai fini dell’ottenimento della firma di frequenza. Esso dovrà mirare, in sintesi: - alla conoscenza storica e all’analisi costruttiva delle opere oggetto di studio; - al riconoscimento del valore manifestato dalla loro realtà attuale e all’individuazione dei modi con cui garantirne la conservazione e il rivelamento; - alla messa a punto di una conseguente proposta progettuale. In particolare, le fasi applicative riguarderanno nel loro complesso: a) un accurato rilievo diretto del monumento, accompagnato da un corredo di ragionati appunti grafici e da un’idonea documentazione fotografica; b) un esame dell’organismo dal punto di vista della concezione architettonica e delle specificità statiche e costruttive, nonché dei caratteri stilistici; c) un’indagine storica, svolta attraverso le fonti, la bibliografia e la documentazione accessibile, tesa all’individuazione del processo di trasformazione avvenuto nel monumento, dalla fondazione sino al presente; d) una sintesi storico-critica; e) un’analisi dei problemi di degrado; f) l’individuazione dei nodi riguardanti il restauro dell’opera; g) una proposta complessiva e particolareggiata d’intervento. Scadenze Il tema d’esercitazione sarà concordato entro una settimana dall’inizio del Laboratorio. Il calendario relativo alle esercitazioni in aula, alle consegne e alle verifiche del lavoro svolto verrà illustrato nel corso del Laboratorio. L’assolvimento di tali impegni, oltre alla frequentazione del ciclo di lezioni, sarà valutato ai fini dell’ottenimento individuale dell’attestato di frequenza, unitamente ad una verifica conclusiva del lavoro svolto. ![]() - C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963 (con successive riedizioni)
(Date degli appelli d'esame)
- M.P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2001. - M. CAPERNA, Dal Laboratorio di Restauro Architettonico. Esperienze didattiche su alcuni monumenti romani, Roma 2003 - M. CAPERNA (a cura di), Guida alle esercitazioni nel Laboratorio di Restauro architettonico, Roma 2012
Canale: 2
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TURCO MARIA GRAZIA
(programma)
Il Laboratorio di restauro, la cui frequenza è obbligatoria, è articolato in lezioni ed esercitazioni pratiche svolte in aula. Le lezioni riguardano i seguenti temi: attuali orientamenti del restauro; profilo storico del restauro; metodi e strumenti della conoscenza; interventi di conservazioni su materiali e strutture; elementi normativi; cenni sui materiali e le tecniche costruttive storiche; problemi diagnostici, tecnologici e progettuali del consolidamento; le valutazioni nel progetto di restauro; interventi ‘innovativi’ sulle preesistenze.
Il Laboratorio non prevede un tema applicativo determinato, ma gli argomenti delle esercitazioni dovranno essere liberamente proposti dagli studenti. Le tematiche selezionate devono interessare temi di restauro e valorizzazione dell’edilizia storica e concreti problemi conservativi; in particolare la scelta dovrà ricadere su testi architettonici di elevata qualità. L’esercitazione deve giungere, attraverso appunti grafici e fotografici e il rilievo alla comprensione e all’individuazione dei caratteri tipologici, distributivi, funzionali e strutturali (materiali, tecniche e particolarità costruttive) dell’opera oggetto di studio, delle sue specifiche problematiche e delle possibili soluzioni progettuali. Gli elaborati devono essere eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee a identificare l’oggetto di studio. L’esame, rigorosamente individuale, verterà in una prova orale sugli argomenti oggetto delle lezioni e nella presentazione e discussione delle esercitazioni svolte nell’ambito del Laboratorio. ![]() - C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 (2° ed.).
(Date degli appelli d'esame)
- G. MIARELLI MARIANI, Centri storici, note sul tema, Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma 1987. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001. - M. P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001.
Canale: 3
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BELLANCA CALOGERO
(programma)
L’obiettivo sarà quello di far emergere e maturare fra gli allievi le problematiche relative allo studio dell’organismo architettonico e giungere attraverso un percorso storico-critico, in parte avviato all’interno del corso di Elementi di Restauro, al progetto di Restauro, che prevede l’attenta analisi dello stato attuale e le relative proposte degli interventi. Ogni settimana sarà affrontato un singolo argomento specifico per arrivare alla stesura di un vero e proprio progetto di restauro anche con la redazione di un computo metrico estimativo.
Si richiamano alcuni concetti base, ricollegandosi alle definizioni di restauro ed alla terminologia. Le tendenze attuali del Restauro: fondamento teorico del restauro, le più recenti posizioni, il restauro critico, il restauro critico-conservativo, la pura conservazione, la manutenzione-ripristino. La stagione del restauro filologico-scientifico da Corrado Ricci e Camillo Boito agli anni trenta-quaranta del Novecento con particolare riferimento a Roma. Una riflessione sul contesto culturale di Alois Riegl (1857-1905) e di Cesare Brandi (1906-1988). Questi due personaggi hanno lasciato una forte eredità nel modo di intendere la conservazione e il restauro. Il restauro archeologico: la riflessione su alcuni siti archeologici comprenderà aree urbane o preesistenze sparse nel territorio; tematiche relative alla protezione di siti, alla vulnerabilità, prevedibilità e carte del rischio quindi alla loro fruizione e alcune linee guida per la soluzione degli impianti tecnologici. Analisi dello stato attuale e interventi con esemplificazioni dei difetti della realtà architettonica: i degradi dei materiali e alcuni dissesti della struttura, indagini preliminari per la conoscenza, lettura analitica dei degradi dei materiali, il lessico NORMAL, genesi e processualità, esemplificazioni di alcuni casi di interventi. I dissesti e relativi interventi di consolidamento: fondazioni, strutture in elevazione, tema dell’arco e le volte, solai, coperture. Una particolare attenzione si rivolge alle opere provvisionali e alle puntellature da realizzare nei cantieri e nei casi di emergenza sismica. l tema dell’umidità: cause e rimedi. Adattamenti e criteri di museologia e museografia: si insiste sul concetto di restauro inteso come interpretazione critica; progetto museale: teorie e realizzazioni attraverso la lettura di alcuni episodi italiani ed europei. L’adeguamento liturgico. L’intervento nella città storica: i centri storici tra conservazione e innovazione. ![]() Il programma dettagliato presenterà alcuni suggerimenti bibliografici di approfondimento per ogni lezione.
(Date degli appelli d'esame)
Alcuni testi per la preparazione di base sono: G.CARBONARA, Avvicinamento al Restauro, Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997. C.BRANDI, Teoria del Restauro, Roma 1963, e successive ristampe. G.CARBONARA, Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici. Napoli 1990. C. BELLANCA (a cura di) Una didattica per il restauro, I, Roma 2008. C.BELLANCA e O.MURATORE, Una didattica per il restauro II, Esperienze a San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, Firenze 2009.
Canale: 4
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DOCCI MARINA
(programma)
1_Finalità del Laboratorio
Il Laboratorio intende fornire le basi culturali, concettuali e metodologiche per operare sulle preesistenze, presentando un quadro generale dei molteplici e differenziati temi concernenti la tutela e la conservazione dei beni architettonici. Il Corso rappresenta, oltre che il naturale proseguimento delle conoscenze acquisite e maturate nelle esperienze didattiche degli anni precedenti, in particolare nel corso di Elementi di Restauro, l'introduzione alle attività composite che caratterizzano il restauro, nel suo carattere inequivocabilmente progettuale. Il laboratorio è articolato in una serie di lezioni frontali seguite da esercitazioni e attività progettuali in aula da svolgersi su un tema (edificio o complesso di edifici) a scelta dello studente. 2_Principali argomenti delle lezioni - ambito del restauro e problematiche generali (definizioni e campo di applicazione); - problemi e tendenze attuali del restauro architettonico; - lineamenti storici del restauro dall’età premoderna alle soglie del XXI secolo; - metodi e strumenti della conoscenza; - cenni ed avvertenze relative ai materiali e al loro stato di conservazione; - aspetti e tecniche della conservazione; - principali riferimenti normativi; - aspetti “innovativi” del restauro; il rapporto “antico-nuovo”. 3_Tema applicativo d’anno: Il tema oggetto della proposta-progetto sarà, di norma, lo stesso scelto dallo studente durante il corso di Elementi di Restauro. Nel caso in cui sia necessario/opportuno scegliere un nuovo organismo architettonico da approfondire, esso dovrà comunque essere di dimensioni contenute, in modo da poter essere ragionevolmente svolto nella durata del corso con il rigore e l'approfondimento necessari, dovrà altresì presentare dei problemi di restauro e garantire la possibilità di un libero accesso. Le esercitazioni e le attività progettuali in aula hanno lo scopo di guidare lo studente nella redazione della proposta-progetto di restauro sul tema scelto. La prima parte del semestre sarà dedicata a effettuare o ad approfondire (laddove iniziate durante il corso di Elementi di Restauro) le analisi conoscitive dell’organismo architettonico, mentre la seconda parte sarà principalmente riservata alla messa a punto della proposta progettuale, in stretta correlazione con le analisi condotte. La proposta-progetto non potrà infatti prescindere dall'esecuzione di un’accurata analisi conoscitiva dell’organismo architettonico e da un dettagliato rilievo diretto dello stato di fatto. Gli elaborati grafici dovranno in particolare illustrare con il dovuto approfondimento: • rilievo dello stato di fatto, nel complesso e in alcuni dettagli significativi, con particolare riguardo all’analisi delle murature e dei dettagli costruttivi, accompagnato da appunti grafici e da idonea documentazione fotografica; • indagine storica, svolta attraverso le fonti, la bibliografia e la documentazione accessibile, al fine di definire le fasi costruttive e trasformative dell’organismo architettonico fino ai nostri gironi; • analisi e valutazione degli aspetti legati al degrado dei materiali, compreso il censimento delle patologie dei materiali e delle eventuali situazioni di precarietà statica (mappatura del degrado); • individuazione delle principali criticità e potenzialità, delle finalità e di tutti gli aspetti da prendere in considerazione nel restauro dell’opera; • proposta complessiva che affronti e definisca al contempo sia le principali operazioni/interventi di carattere conservativo, quanto eventuali aspetti “innovativi” insiti nella proposta/progetto di restauro. In sintesi, l’esercitazione sarà fondata su una preliminare lettura del testo architettonico che dovrà essere principalmente mirata a definire un metodo d’intervento rigorosamente connesso con il patrimonio storico e concettuale della disciplina. 4_Elaborati richiesti: La proposta-progetto sarà rappresentata su tavole del formato più adatto a descrivere il tema prescelto che dovranno contenere, oltre a una sintetica relazione con relativa bibliografia essenziale, i grafici eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee ad identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio, l’intervento e le operazioni proposte, il tutto corredato da un’adeguata documentazione fotografica concernente lo ‘stato di fatto’. I contenuti dettagliati delle singole tavole saranno definiti in aula con gli studenti. 5_Supporti alla didattica: Le lezioni e le esercitazioni in aula saranno integrate e coadiuvate da materiale didattico (bibliografia, testi, norme, documenti mostrati durante le lezioni, link utili) messo a disposizione degli studenti sulla piattaforma Moodle di e-learning2. La medesima piattaforma sarà altresì utilizzata per la consegna delle esercitazioni e per tutte le comunicazioni. ![]() Bibliografia di base:
(Date degli appelli d'esame)
C. BRANDI, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 1977 2 M.P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di Gaetano Miarelli Mariani, Torino 2001
Canale: 5
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CARUNCHIO TANCREDI
(programma)
Corso di Laurea Magistrale in Architettura
(Date degli appelli d'esame)
Facoltà di Architettura della Sapienza - Università di Roma LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO “E” Prof. Arch. Tancredi CARUNCHIO Anno Accademico 2016/2017 FINALITA’ Il Laboratorio si occupa degli interventi progettuali sul costruito preesistente, che si intende sempre coinvolto in un processo di trasformazione non ancora definitivamente compiuto. Si presta, dunque, particolare attenzione alla progettazione di possibili future trasformazioni, nell’ambito delle quali siano tenute in particolare considerazione i caratteri costruttivi e le caratteristiche specifiche dell’organismo architettonico con particolare riguardo alla conservazione della memoria storica ed alla sua istanza estetica. In questa ottica appare emergere, in tutto il suo significato, il ruolo del Restauro come disciplina di sintesi del sapere dell’Architetto, laddove vengono a convergere, nel progetto, tutte le acquisizioni dei Corsi già frequentati negli anni precedenti con particolare attenzione ai problemi statico-strutturali dell’edificio.La progettazione è finalizzata al raggiungimento di un esito nel quale, premessa la verifica statica e il consolidamento, pur emergendo le finalità della conservazione, si introduca una progettazione architettonicamente compatibile, che “modernamente” si innesti sulla preesistenza. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO La disciplina fondamentale è il Restauro Architettonico insieme al Consolidamento STRUTTURA DIDATTICA La frequenza è obbligatoria e verrà verificata con la firma sull’apposito registro. E’ obbligatorio l’acquisto e lo studio dei volumi di testo. Il progetto sarà elaborato da ogni studente a titolo personale anche se in gruppo. I temi per l’esercitazione progettuale saranno proposti dai gruppi. Altri temi potranno essere proposti dal Professore responsabile del Laboratorio. I temi potranno avere esiti in Tesi di Laurea. I temi verranno adeguatamente illustrati nei loro specifici caratteri e, a quanto già noto da eventuali precedenti ricerche, verranno aggiunte le osservazioni e gli approfondimenti ritenuti necessari dai docenti del Laboratorio con sopralluoghi ed incontri a ciò dedicati. Durante le lezioni in aula verranno richiamati i temi relativi alla disciplina del Restauro, quali la Teoria e la Storia del Restauro, gli Strumenti e i metodi di analisi dell’architettura, i materiali e i caratteri costruttivi dell’architettura storica. Per quanto concerne il lavoro di progettazione, esso si svolgerà prevalentemente in aula con il supporto diretto ed il costante confronto con i docenti, che ne cureranno i più diversi aspetti, di volta in volta aprendo “finestre” sulle discipline necessarie alla soluzioni delle problematiche che emergono ed alla redazione degli elaborati. E’ proposta la realizzazione in aula di modelli in scala con l’uso dei materiali più appropriati. Non si dovrà procedere alla redazione dei disegni di progetto con sistemi informatici se non dopo aver avuto il benestare dei docenti, a seguito dei confronti sulle idee progettuali proposte con schizzi a matita a mano libera. Né sarà consentito procedere alle revisioni senza aver prima ragionato sugli elaborati grafici a matita, che dovranno essere sempre a portata di mano durante le revisioni dei lavori; essi saranno discussi solo se in accurata redazione definitiva. MODALITA’ DI ESAME Attraverso lo svolgimento di verifiche relative alla Teoria e Storia del Restauro, al Consolidamento e ai caratteri costruttivi dell’architettura storica, saranno svolte verifiche periodiche sulla preparazione individuale e sull’avanzamento dei lavori. Si richiede, dunque, una buona preparazione teorica ed un’ottima conoscenza dell’organismo architettonico, che sarà dimostrata attraverso la consuetudine di trarre note e schizzi a mano libera dal vero. Il mancato lavoro potrebbe portare ad un risultato finale del tutto negativo con conseguente ripetizione dell’annualità. STRUMENTI OPERATIVI Oltre agli strumenti correnti, ogni studente dovrà obbligatoriamente munirsi di: Il volume di T. Carunchio, Progetti di restauro architettonico e dei monumenti, Roma 2007; Il volume di T. Carunchio, Dal restauro alla conservazione, Roma 1997; Il volume di T. Carunchio, Indagine sullo stato di conservazione dell’organismo architettonico, Roma 2014 (I volumi si trovano presso la Libreria Kappa); Un taccuino in A4 per le note e gli schizzi a mano libera. L’occorrente per un rilievo diretto, un elmetto da cantiere giallo, un paio di scarpe da cantiere, La verifica finale (esame) si svolgerà su base strettamente individuale laddove, oltre alla presentazione delle tavole nei formati standard, che saranno decisi in corso d’opera, ogni singolo studente dovrà dimostrare di aver personalmente approfondito ed essersi reso padrone dei contenuti del proprio progetto. prof. arch. Tancredi CARUNCHIO COLLABORATORI Dott. Ing. Fabio FRASCA Libero professionista, già Professore a contratto presso la Facoltà di Architettura “L. Quaroni”. Dott. Arch. Serena VOLTERRA Specialista in Restauro Dottore Phd in Restauro Dott. Arch. Giuseppe GRIECO Dottore Phd in Restauro Dott. Arch. Simone FERRANTI Libero professionista BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE CONSIGLIATA: VITRUVIO (M. Vitruvio Pollione), De architectura libri decem, Traduzione di G. Florian, Pisa 1978. A. PALLADIO, I Quattro Libri dell’Architettura, Ed. in fac-simile (1570), Hoepli Milano 1968 C. BRANDI, Teoria del restauro, (1963) Torino 1977. G. KUBLER, La forma del tempo, (1972) Torino 1976. J. LE GOFF, F. MAIELLO, Intervista sulla storia, Roma-Bari 1982. G. CIMBOLLI SPAGNESI, Una storia per gli architetti, Roma 1989. G. STRAPPA, L'unità dell'organismo architettonico, Bari 1995. M.P. SETTE, Restauro architettonico a Roma nell’Ottocento, Roma 2007. PUBBLICAZIONI RACCOMANDATE DEL TITOLARE DEL LABORATORIO T. CARUNCHIO, Indagini conoscitive sul Teatro Olimpico di Vicenza, in L. Puppi (a cura di), Il Teatro Olimpico, Milano 1991, pp. 129-139. T. CARUNCHIO, La pulitura delle superfici dell'architettura - Momento propedeutico o finalità dell'intervento?, in Atti del Convegno "Scienza e Beni Culturali - La pulitura delle superfici dell'architettura", Padova 1995, pp. 19-32. T. CARUNCHIO, La lacuna fra intero e totale, in Atti del Convegno "Scienza e Beni Culturali - Lacune in architettura", Padova 1997, pp. 1-10. T. CARUNCHIO, La conservazione dell'architettura antica e moderna - Differenze problematiche nell'identità di metodo, in "Metamorfosi", 33, 1997, pp. 79-80. T. CARUNCHIO, La Villa Lante al Gianicolo, l’architettura e i suoi restauri, in T. Carunchio, S. Örmä (a cura di), Villa Lante al Gianicolo – Storia della fabbrica e cronaca degli abitatori, pp. 23-76, Roma 2005. T. CARUNCHIO, Vecchie città ed edilizia nuova. Appunti da una rilettura, in M.P. Sette (a cura di), Gustavo Giovannoni, Roma 2005, pp. 173-178. T. CARUNCHIO, Conservazione, Restauro e Progetto dei giardini, in M.P. Sette (a cura di), Saggi in memoria di Gaetano Miarelli Mariani, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura (2007). T. CARUNCHIO, Composizione e Storia nel progetto di restauro, in Atti del Convegno “Antico e Nuovo - Architettura e Architetture”, IUAV – Venezia 2004, Venezia 2008 T. CARUNCHIO, Murature a faccia vista e intonaci - riflessioni ed indicazioni per nuove valutazioni, in Atti del Convegno “Materiali e tecniche – Esperienze di restauro a confronto”, Nepi 29/11/2008, Vetralla 2012. T. CARUNCHIO, La cultura della città nel mondo contemporaneo, in “Le Forme e la Storia – Figure di città”, n.s. V, 2012, 2 (2013). T. CARUNCHIO, Indagine sullo stato di conservazione dell’organismo architettonico, Kappa Roma 2014. T. CARUNCHIO, Interventi per il recupero e il restauro del patrimonio architettonico, Kappa Roma 2016.
Canale: 6
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FIORANI DONATELLA
(programma)
Descrizione sintetica degli argomenti delle lezioni: - problemi generali (lessico e campi di applicazione); - questioni teoriche (ambito del restauro - monumenti, centri storici, territorio, architettura moderna, archeologia, rapporto fra il restauro in architettura e nelle altre arti figurative; conservazione e progettazione, panoramica internazionale); - storia del restauro: dall’approccio ‘empirico’ alla preesistenza al dibattito attuale; - degrado delle superfici e delle strutture e tecniche d’intervento; - norme generali e carte del restauro. ![]() - Teoria e storia della conservazione:
(Date degli appelli d'esame)
• C. Brandi, Teoria del restauro, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1963; Einaudi, Torino, 1977. • M. P. Sette, Profilo storico, in Trattato di restauro architettonico, a cura di G. Carbonara, Torino, U.T.E.T., 1996, vol. I, pp. 109-299 o anche Eadem, Il Restauro in Architettura, UTET, Torino, 2001 (capitoli segnalati nel corso delle lezioni) - Tecniche di restauro • D. Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie per il restauro, Carocci, Roma, 2009. • S.F. Musso, Tecniche di restauro, Utet, Torino, 2013. |
10 | ICAR/19 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1035681 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso fornisce le molteplici conoscenze progettuali per la riqualificazione spaziale della città contemporanea, attraverso l’uso innovativo, rispetto al Movimento moderno, dei “materiali” urbani nella loro riarticolazione formale e funzionale. E ciò, per creare una struttura urbana sostenibile: socialmente articolata nell’offerta abitativa, funzionalmente mista, basata sulla riconfigurazione del rapporto tra architettura, spazio pubblico e spazi verdi, compatta per ricomporre gli equilibri ambientali. Questo al fine di consentire agli studenti di giungere ad una esperienza completa di progettazione urbanistica, definita, sia nei caratteri della composizione spaziale, che nel processo di quantificazione, che infine nell’apparato normativo e realizzativo. Esperienza rivolta alla riqualificazione di un ambito urbano o metropolitano o di una intera città di dimensioni medie e in relazione ad obiettivi di qualità, bellezza, efficienza, sicurezza, sviluppo e sostenibilità ambientale.
Canale:
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RICCI LAURA
(programma)
Gli obiettivi del corso e la sperimentazione
Il corso si propone di fornire, attraverso un’intensa attività di sperimentazione, gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione del progetto urbano, inteso come procedura finalizzata alla definizione progettuale e alla messa in coerenza di interventi di rilievo urbano, con riferimento a contesti delicati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Questo sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante l’individuazione del contributo dei soggetti e degli operatori coinvolti. L’esercitazione: il processo di pianificazione e la struttura metodologica di riferimento Tema del corso è la riqualificazione della periferia attraverso la sperimentazione, oggetto dell’esercitazione, di un processo di pianificazione che introduce, in una logica iterativa e interscalare, utilizzando una struttura metodologica di riferimento, un percorso scandito da livelli e fasi di approfondimento successivi. L’area di intervento riguarda il settore sud-ovest del territorio comunale di Roma, con particolare riferimento al Municipio VI. La struttura metodologica configura un processo a tre livelli, cui corrispondono differenti scale di lettura e strumenti di intervento: 1. Livello (21 ore): Schema direttore, 2. Livello (83 ore): Piano locale, 3. Livello (21 ore): Programma integrato. L’iter metodologico assume, per ciascun livello, una articolazione teorica in quattro fasi fortemente interattive: approfondimento conoscitivo, interpretazione-valutazione, esplicitazione degli obiettivi, progetto (individuazione e messa in coerenza di strategie e di azioni per il perseguimento degli obiettivi). ![]() Libro di testo
(Date degli appelli d'esame)
L. Ricci, “Roma. Il Nuovo Piano per una nuova Città”, in L. Ricci (a cura di), Piano locale e… Nuove regole, nuovi strumenti, nuovi meccanismi attuativi, Franco Angeli, Milano, 2009. Bibliografia L. Ricci, a cura di, Il nuovo Piano di Roma, Urbanistica 116, numero monografico, gennaio-giugno 2001. L. Ricci, Diffusione insediativa, Territorio, Paesaggio. Un progetto per il governo delle trasformazioni territoriali contemporanee, Carocci, 2005. G. Campos Venuti, XXI Congresso INU, La nuova legge urbanistica. I principi e le regole. Documento preliminare. Prime riflessioni e proposte, in Urbanistica Informazioni, n.141/1995.
Canale: Nuovo canale 2
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BIANCHI GIOVANNA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
1. consolidare gli aspetti culturali, metodologici e tecnici del progetto urbanistico come modalità specifica di interrogare, descrivere, concettualizzare, prefigurare e riorganizzare la realtà; 2. adottare un approccio sperimentale, pragmatico e incrementale di accompagnamento al piano, per costruire strategie articolate e contestualizzate nei processi di produzione dello spazio alla scala locale; 3. favorire un ragionamento progettuale integrato (contenuti morfologici e funzionali, sostenibilità e fattibilità sociale e tecnico-istituzionale, tecniche operative); 4. costruire e stratificare un sapere tecnico. Programma sintetico Il laboratorio propone come tema progettuale il ripensamento dello spazio del quotidiano quale occasione di rigenerazione della città contemporanea, rispondendo alla domanda di “buon abitare” in un’ottica multiscalare, il che comporta lavorare sulle prestazioni di prossimità del singolo tassello insediativo e, contemporaneamente, lavorare sulle relazioni funzionali e ambientali tra i singoli tasselli. Agli studenti è richiesto di elaborare uno strumento regolativo di natura programmatica (masterplan) con contenuti di esplorazione del campo di opportunità praticabili, di guida e di prefigurazione al fine di fornire una cornice di senso alle future trasformazioni urbane concentrate e diffuse, consentendone la costruzione graduale delle scelte. In tal senso, il masterplan ha caratteri di multiscalarità e di multi-operabilità; “mette in ordine” dispositivi descrittivo-interpretativi e tecnico-progettuali, costruiti in modo tecnicamente e localmente pertinente, diversamente combinati e selettivamente attivabili (contenuti specifici in funzione dei caratteri del luogo, del quartiere di contesto, degli obiettivi e delle prestazioni di progetto). Il masterplan, inoltre, delinea un percorso che lascia margini interpretativi e propositivi all’interno di un sistema di decisioni dove il soggetto pubblico stabilisce i temi rilevanti di scala urbana e, per alcune aree o questioni nodali, definisce le prestazioni dimensionali e morfologico-funzionali da soddisfare. L’attività degli studenti, che lavorano in aula in modalità di workshop, è supportata da una serie di contributi, finalizzati alle specificità richieste dal tema progettuale e dell’esercizio proposto, di natura sia disciplinare (teorica e tecnica) e sia metodologico-applicativa. Supporto alla didattica in uso PC e videoproiettore; messa a disposizione di materiali di carattere documentativo, bibliografico, normativo e manualistico nonché delle lezioni sulla piattaforma Moodle di e-learning Sapienza ![]() Bianchi G. (2010), (a cura). Progettare la qualità nella città di tutti i giorni, Orienta Edizioni, Roma
(Date degli appelli d'esame)
Bianchi G. (2014). “Sapere tecnico e progetto urbanistico per la città contemporanea” in AA.VV. Lectures # 2, Rdesignpress, Roma Bianchi G. (2014). “Costruire il piano per momenti diversi nel tempo e nello spazio: documenti preliminari alla progettazione e masterplans”, in AA.VV., Atti della XVII Conferenza Nazionale SIU – Società Italiana degli Urbanisti, L’urbanistica italiana nel mondo. Milano, 15-16 Maggio 2014, Planum Publisher, Roma-Milano Di Giovanni A. (2010). Spazi comuni, Carocci, Roma Gabellini P. (2010). Fare urbanistica, Carocci, Roma Mareggi M., Merlini C. (2014). “Il ‘rumore di fondo’ è una cosa seria”, Urbanistica 152, INU Edizioni, Roma Palazzo D. (2008). Urban Design, Mondadori, Milano Oliva F. (2014). “L’urbanistica italiana e la città europea”, Urbanistica 152, INU Edizioni, Roma Secchi B. (2013). La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari Selicato F. (2010). Rotondo F., Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano
Canale: Nuovo canale 3
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ZEVI SERGIO FABIO
(programma)
Il corso fornisce gli elementi teorico operativi e procedurali per la costruzione di un progetto di trasformazione del territorio urbano-metropolitano. Il Laboratorio sperimenta l’elaborazione di uno strumento urbanistico finalizzato a prefigurare la struttura formale e organizzativa di un contesto urbano e territoriale specifico di area vasta. Le discipline del Laboratorio affrontano i problemi di metodo, tecnici e normativi relativi alla progettazione urbanistica integrata con il progetto del verde urbano anche in relazione alla domanda sociale e agli esiti spaziali degli interventi proposti, in un'ottica di sviluppo sostenibile.
![]() bibliografia di riferimento:
(Date degli appelli d'esame)
AA.VV. Disegnare i paesaggi costruiti, Franco Angeli, Milano 2003 Amendola G., Scenari della città nel futuro prossimo venturo. Laterza, Roma-Bari, 2000. Avarello P., Il piano comunale. Evoluzione e tendenze. Il Sole 24 ore, Milano 2000. Camagni R., (a cura di), Economia e pianificazione della città sostenibile. Bologna, Il Mulino, 1996. Caravaggi L, Imbroglini C. Paesaggi del Molise, Istruzioni per l’uso, Officina, Roma, 2008. Carbonara L., Le analisi urbanistiche. Riferimenti e metodi. NIS, 1992. Chaline C., La regeneration urbaine. Puf, 1999. Clementi A. (a cura di) Interpretazioni di paesaggio – studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002 Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001 Lanzani A. Paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003 Macchi Cassia C., Il progetto del territorio urbano. Milano, Franco Angeli, 1998. Mumford L., La città nella storia, Milano, Bompiani, 1977. Nigro G., (a cura di), Piani regolatori generali di ultima generazione. Roma, Gangemi, 1999. Oliva F., (a cura di), Piani regolatori sostenibili, in Urbanistica, n. 112, pp. 47-62. Inu, 1999. Zevi S.,Occhipinti G., Idee e piani per il territorio romano. Un contributo dell'Archivio Luigi Piccinato. Roma, Gangemi 2016. AA.VV., Roma, città e piani, parte 1°, in Urbanistica, numero monografico n. 27, Inu, 1959. AA.VV., Roma, città e piani, parte 2°, in Urbanistica, numero monografico n. 28/29, Inu, 1959. AA.VV., Aggiornamenti sul piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 40, Inu, 1964. AA.VV., Roma, la ricerca del piano, in Urbanistica, n. 84, pp. 30-101, Inu, 1986. AA.VV., Il processo di pianificazione a Roma, in Urbanistica, n. 106, pp. 116-167, Inu, 1996. AA.VV., Il nuovo piano di Roma, in Urbanistica, numero monografico n. 116, Inu, 2001. Insolera I., Roma moderna, un secolo di cronaca urbanistica. Einaudi, Torino, 1971 ed edizioni successive.
Canale: Nuovo canale 5
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Belfiore Emanuela
(programma)
FACOLTA’ Dl ARCHITETTURA
PROGRAMMA DEL LABORATORIO DI URBANISTICA CORSO D (Corso di Laurea Magistrale in Architettura UE, quarto anno, 10 CFU ) Ore totali in aula 125: lezioni teoriche 50, esercitazione progettuale 75 a a. 2016-2017 Prof. Arch. Emanuela Belfiore Assistente senior: PdD Paola Nicoletta Imbesi Assistente junior: Dott.ssa Francesca Romana Luciani Obiettivi e finalità formative L’obiettivo principale del Laboratorio è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per la riorganizzazione e la riqualificazione della città contemporanea. Ciò al fine di sviluppare negli studenti l'attitudine a confrontarsi con una realtà urbana complessa ed in evoluzione e per fornire soluzioni nuove alla composizione dei “materiali” della città, soluzioni capaci di garantire qualità funzionale e formale e operatività rispetto alle economie e ai soggetti del processo di costruzione degli insediamenti. Queste tematiche e in particolare quella della costruzione e ricostruzione della forma dello spazio fisico - delle relazioni tra forma complessiva e singole parti, tra regole e interventi, tra materiali urbani e loro strategie di integrazione - sono oggetto del corso teorico. Organizzazione dell'attività didattica Il Laboratorio si articola in due momenti fondamentali: corso teorico e progettazione in aula (svolta dagli studenti in gruppi da uno a tre , che collaborano tra di loro su un comune tema di indagine, e in équipe di cinque gruppi- per l’intero corpus delle analisi-). L’organizzazione del Laboratorio prevede una stretta relazione tra il corso teorico, volto all’acquisizione della conoscenza e dell’ elaborazione critica degli obiettivi e degli strumenti del fare urbanistico e la fase progettuale, volta alla valutazione del contesto urbano e alla sua progettazione spaziale( funzionale e formale) Corso teorico Il corso teorico si incentrerà su tre questioni fondamentali. La prima riguarderà l’analisi dei problemi della città contemporanea, attraverso l’esplorazione dei suoi caratteri spaziali, funzionali e ambientali, dei fattori della sua crisi e delle sue modalità di trasformazione. La seconda avrà per oggetto l’esame delle differenti strategie di recupero e di riqualificazione della città e del territorio, viste attraverso l’organizzazione dei differenti “materiali urbani”, in quanto componenti della struttura e della forma urbana. La terza, infine, riguarderà le politiche di ricomposizione spaziale della città contemporanea basate, su strategie di integrazione, di rete e di diversificazione formale. In particolare gli argomenti trattati seguiranno il seguente iter logico : Problemi innovativi della progettazione spaziale della città contemporanea ● I caratteri dominanti e i paesaggi della città contemporanea: un quadro dei fattori della sua crisi. ● L’urbanistica del riordino della città nella modernità e nella post modernità: dall’urbanistica delle trasformazioni a quella del rinnovo a quella attuale della riqualificazione. Obiettivi spaziali -funzionali e formali - strategie e tecniche. ● Lo spazio della modernità : lo spazio aperto, caratteri, fattori di crisi e linee di intervento ● Gli indirizzi attuali della trasformazione e della riqualificazione della città contemporanea. I caratteri, funzionali, formali e tecnici dei “materiali urbani“ e la loro composizione in un sistema unitario ● Le strade, come luogo urbano e struttura funzionale: regole organizzative. ● Le residenze: il loro rapporto con lo spazio pubblico, le modalità di formazione di tessuti. urbani e i loro codici compositivi. ● Le grandi attrezzature e i servizi : elementi polari, strutture lineari e complessi areali. ● Le strategie di organizzazione dei servizi: dal cuore della città al sistema delle centralità e le nuove modalità di integrazione funzionale. ● Il verde e la città: la stagione del verde come luogo urbano. ● Il verde: dalle aree verdi del Movimento moderno alla ripresa del verde come luogo urbano. I nuovi principi compositivi dei parchi urbani e le nuove tipologie verdi dagli anni ‘80 ad oggi. ● Il verde: la ricomposizione degli equilibri ambientali, dalle “aree libere” (il paesaggio in città) alla “trama verde”. Il problema della forma e della qualità urbana nelle strategie dei piani e dei progetti urbani contemporanei e il loro dimensionamento ● Il recupero della storia e la riflessione sulle componenti localistico-contestuali del progetto urbano. Il concetto di città compatta e le nuove politiche di densificazione. ● La progettazione integrata dei ‘materiali urbani’ in nuove tipologie urbanistiche: la costruzione di mix funzionali e l’elaborazione di forme urbane complesse. ● Lo spazio pubblico nella storia e la sua scomparsa nella città contemporanea: pratiche sociali, forme attuali e caratteri dei “non luoghi.” ● Lo spazio pubblico: nuovi tipi e la costruzione di un sistema di luoghi come una rete di usi e di legami all’interno della città frantumata attuale. ● Quantificazione, normativa tecnica e procedure di attuazione del piano. Esercitazione progettuale L'esercitazione progettuale avrà come tema un approccio innovativo all'elaborazione di un "Preliminare" di Piano Regolatore Generale per la riqualificazione e la riorganizzazione funzionale di una città del Lazio: Sora. Il progetto dovrà fornire una risposta ai problemi della città contemporanea in un'ottica di riqualificazione formale ed ambientale-strutturale, dove il momento creativo di costruzione dello spazio e il momento scientifico di riorganizzazione delle funzioni si fondono in un progetto "fisico" urbanistico come punto di arrivo dell'intero processo di piano: quello in cui la progettualità coglie, circoscrive e disegna i caratteri fisici e strutturali di uno spazio di vita e di relazioni dalla "micro" scala locale a quella dell’insieme della città. L'esercitazione progettuale si articolerà in tre tappe. La prima ( prima consegna) è legata al processo di indagine e di rilevamento della struttura urbana e si incentra su quattro campi principali: ● il territorio e l'ambiente (componenti geomorfologiche, paesaggistiche e ambientali, uso del suolo e indirizzi della pianificazione paesaggistica preordinata); ● la forma urbana: impianto di insieme (evoluzione, struttura, emergenze, spazi pubblici e verde, vuoti urbani, valutati secondo le potenzialità d’uso); struttura dei tessuti urbani (tipi, regole, stato di completezza); ● la struttura funzionale (localizzazione, gerarchia e quantificazione dei servizi, delle strutture produttive e del sistema della mobilità e dei trasporti); ● la città e i piani (evoluzione ed efficacia dei piani nella costruzione della città). La seconda tappa ( tutta elaborata in aula in ex-tempore ) è focalizzata: - da un lato alla costruzione - con opportune tecniche grafiche - di una mappatura (Sintesi critica) delle problematiche funzionali, ambientali e formali della città, dei caratteri specifici, ora definiti ora aperti, dei tessuti urbani e della consistenza e delle carenze del sistema degli spazi pubblici, della rete mobilità e del sistema dei servizi; - dall’altro alla definizione di obiettivi strategici di riorganizzazione della città (Schema del Preliminare di piano), che, sull’assunto generale del ricompattamento e della rifunzionalizzazione policentrica della città, individui e graficizzi aree, punti e linee portanti delle politiche di organizzazione dei diversi “materiali” urbani e delinei una prima ipotesi spaziale della loro ricomposizione di insieme . La terza tappa (il progetto che rappresenta l’approdo finale del Corso) avrà come oggetto l'individuazione delle regole di organizzazione funzionale e formale dei tessuti urbani, sia nuovi che di completamento e di ristrutturazione, nonché la formalizzazione degli elementi strategici portanti della struttura urbana e degli spazi pubblici, basati su tessuti tessuti tessuti una quantificazione del piano rispetto alla popolazione, alla residenza, ai servizi pubblici e a quelli privati (Zonizzazione funzionale e Disegno di piano). Essa dovrà prevedere, secondo una modalità di integrazione non solo funzionale ma anche tipologica dei “materiali” urbani, la costruzione di un nuovo assetto di prospettiva, definito dalla messa in atto di una rinnovata pratica compositiva della città, fondato su: ● la localizzazione di “centralità” (urbane e locali) connesse a sistema con assi urbani o corridoi multifunzionali, ● la costruzione di una sistema di spazi pubblici (“trama grigia”) che innervi, connettendo i servizi pubblici e privati, i tessuti residenziali e sia generatrice di nuove pratiche sociali ● la realizzazione di un sistema continuo di spazi verdi (“trama verde”) costituito da diverse tipologie del verde, come luogo urbano (parchi urbani, parchi fluviali, giardini, square, viali alberati, avenues, passeggiate verdi, ecc.) e come sistema ecologico (colate e corridoi ambientali, integrato e complementare al sistema degli spazi pubblici, ● la riqualificazione delle aree residenziali, attraverso la densificazione di quelle del Movimento moderno e attraverso interventi di sistemazioni degli spazi collettivi e del verde pubblico di prossimità, interrelati al sistema degli spazi pubblici urbani. Gli elaborati di analisi saranno redatti in scala 1:25000 e 1:10000, quelli di progetto in scala 1:10000 e 1:5000, con schizzi planimetrici e tridimensionali di approfondimento a scale appropriate. L'organizzazione del Laboratorio si farà carico di fornire in parte agli studenti il materiale cartografico, quello sulla pianificazione vigente e quello relativo a talune conoscenze e indagini di base. Modalità dell’ esame L’esame è individuale e consiste in una verifica delle conoscenze innovative del progetto urbanistico impartite nel corso teorico con il supporto della bibliografia di base, esposte con specifica cognizione nella presentazione del percorso di analisi e progettazione; nonché nel giudizio qualitativo sulla struttura compositivo -funzionale del progetto di Piano ![]() E. Belfiore, La progettazione del vuoto - dello spazio collettivo e degli spazi verdi - come elemento di ricomposizione della città attuale, in R. Cassetti, G. Spagnesi, Roma contemporanea. Storia e progetto, Gangemi 2006
(Date degli appelli d'esame)
E.Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma 2005, (cap. IX, Il verde come piano libero, cap. X La quantificazione del verde e l’introduzione del concetto di standard; cap. XI I nuovi valori della cultura ecologica, cap. XII Il verde come connettivo delle strutture insediative: la trama verde; cap XIII La riscoperta del parco come luogo urbano). E. Belfiore, Il rimodellamento dello spazio urbano. Arte e tecnica della trasformazione, Gangemi 2001, ( cap. 2, La comprensione dei caratteri dei tipi di spazio urbano; cap. 3, Principi e archetipi della trasformazione della città cap. 8 La trasformazione dello spazio chiuso in età moderna; cap. 9 Lo spazio aperto e i fattori della sua crisi, cap.10 le trasformazioni dello spazio aperto, cap. 11 le esperienze di rimodellamento dello spazio aperto) R. Cassetti, I nuovi paradigmi dell’urbanistica. L’Idea di città della terza ondata, Gangemi 2016 R. Cassetti, La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano (2° edizione riveduta), Gangemi 2014 R. Cassetti, Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana (4 edizioni), Gangemi 2008
Canale: Nuovo canale 6
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10 | ICAR/21 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
1025857 -
IMPIANTI TECNICI
(obiettivi)
Il corso offre le soluzioni tecniche per il comfort abitativo nell'edilizia. Benessere termico-acustico e visivo, trasmittanza delle pareti; isolamento; ponti termici; intercapedini. Impianti di climatizzazione: caratteristiche energetiche degli edifici; carichi termici estivi ed invernali; schemi funzionali; filtrazione dell'aria; moto dei fluidi; tubazioni per la distribuzione dell'acqua.
Canale:
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DE SANTOLI LIVIO
(programma)
1. Analisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energetico
2. Le caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizio 3. Benessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impianto 4. Richiami: le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misura 5. Carichi termici invernali ed estivi - Fabbisogno di energia primaria 6. Gli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizie. Classificazione (Sistemi a tutt’aria a portata costante, Sistemi a tutt’aria a portata variabile, Sistemi misti aria-acqua) 7. Il diagramma psicrometrico 8. Moto dei fluidi (Tubazioni per la distribuzione dell’acqua, Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria, Esempio di dimensionamento dei sistemi a tutt’aria e ad aria-acqua) 9. Centrali e sottocentrali termiche e frigorifere - Schemi funzionali, Criteri di progettazione e manutenzione 10. Filtrazione dell’aria - Caratteristiche dei sistemi filtranti, criteri di scelta ed applicazioni 11. Impianti ad energie rinnovabili 12. Acustica: grandezze fondamentali, acustica dei suoni desiderati e indesiderati 13. Illuminotecnica: grandezze fondamentali, progettazione illuminotecnica di un ambiente interno. ![]() Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999
(Date degli appelli d'esame)
Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013.
Canale: Nuovo canale 2
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MANCINI FRANCESCO
(programma)
1. Analisi della normativa vigente nell’ambito del risparmio energetico
2. Le caratteristiche termofisiche dell’involucro edilizio 3. Benessere e risparmio energetico nella progettazione degli edifici Il clima - L'uomo - L'involucro - L'impianto 4. Richiami: le grandezze fisico-tecniche: unità di misura e tecniche di misura 5. Carichi termici invernali ed estivi - Fabbisogno di energia primaria 6. Gli impianti di Climatizzazione e le tipologie edilizie. Classificazione (Sistemi a tutt’aria a portata costante, Sistemi a tutt’aria a portata variabile, Sistemi misti aria-acqua) 7. Il diagramma psicrometrico 8. Moto dei fluidi (Tubazioni per la distribuzione dell’acqua, Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria, Esempio di dimensionamento dei sistemi a tutt’aria e ad aria-acqua) 9. Centrali e sottocentrali termiche e frigorifere - Schemi funzionali, Criteri di progettazione e manutenzione 10. Filtrazione dell’aria - Caratteristiche dei sistemi filtranti, criteri di scelta ed applicazioni 11. Impianti ad energie rinnovabili 12. Acustica: grandezze fondamentali, acustica dei suoni desiderati e indesiderati 13. Illuminotecnica: grandezze fondamentali, progettazione illuminotecnica di un ambiente interno. ![]() TESTI DI RIFERIMENTO - REFERENCE BOOKS
(Date degli appelli d'esame)
Benessere termico, acustico, luminoso (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), CEA editrice, 1999 Progettazione di impianti tecnici (G. Moncada lo Giudice, L. de Santoli), Masson, 1995 Le Comunità dell’energia (L. de Santoli), Quod Libet, 2011 Territorio Zero (L. de Santoli, Angelo Consoli), Minimum Fax, 2013.
Canale: Nuovo canale 3
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8 | ING-IND/11 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1022854 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(obiettivi)
Interpretazione del comportamento di una struttura portante (verifica di sicurezza) secondo i metodi previsti dalla normativa tecnica e i più noti criteri diriferimento.Sviluppo di progetto strutturale (relazione di calcolo ed elaborati grafici); manufatto in calcestruzzo.
Canale:
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SORRENTINO LUIGI
(programma)
Il corso di 150 ore (12 CFU) in genere è articolato in circa 14 settimane, ciascuna comprendente due lezioni, per un totale di 27 lezioni da 5.5 ore l’una. Durante tutto il corso, le lezioni teoriche vengono alternate alle esercitazioni.
L’insegnamento prevede i seguenti blocchi di lezioni teoriche ed applicazioni pratiche: Lezioni teoriche in cui vengono trattati i modelli di calcolo di capacità (R) propri delle strutture in cemento armato. Tali argomenti sono il fondamento delle formule analitiche di normativa. La loro conoscenza è fondamentale per applicare le formule e le prescrizioni di norma con consapevolezza e senso critico. Le esercitazioni svolte in parallelo a questo primo blocco di lezioni teoriche hanno come obiettivi: 1) applicazione di verifiche di sezioni sollecitate a taglio, flessione, presso-flessione, per la combinazione fondamentale dei carichi, 2) implementazione di tali formule in un foglio di calcolo Excel®. Tali formule, predisposte in forma tabellare lasciando chiaramente evidenti i parametri di input e output calcolati in automatico dal foglio, saranno anche ri-utilizzati successivamente, a mo’ di “programmino”, per il dimensionamento degli elementi strutturali nel caso di combinazione sismica dei carichi. Infatti, nella pratica professionale, spesso la relazione di calcolo è assemblata copiando ed incollando tali tabelle in un documento Word®. Lezioni teoriche inerenti la valutazione dell’azione sismica ed i metodi di Analisi a) Statica Equivalente (ASE) e b) Dinamica Modale con Spettro (ADMS). Per questo secondo metodo di analisi, vengono fornite le nozioni minime per poter affrontare con la necessaria consapevolezza i relativi calcoli rinviando a corsi specialistici per approfondimenti analitici più dettagliati. Le esercitazioni svolte in parallelo a questo secondo blocco di lezioni hanno come obiettivo ultimo il progetto degli stessi elementi strutturali progettati nel corso del blocco precedente (1-2 travi, 1-2 pilastri, più 1-2 nodi), nel caso di combinazione sismica dei carichi. La ASE è applicata eseguendo la maggior parte dei calcoli mediante un foglio Excel®. Il modello di calcolo del telaio è realizzato agli EF, mediante il CDS®, oppure mediante altri software commerciali quale ad esempio il SAP2000®. Sarà applicato il progetto in gerarchia delle resistenze per ottenere le domande (S) mentre le capacità (R) locali di sezione saranno valutate ri-utilizzando gli stessi fogli di calcolo già predisposti nel corso del primo blocco di lezioni teorico-pratiche. La ADMS sarà necessariamente svolta mediante software commerciale, nella fattispecie il CDS® offerto dalla STS. Esercitazioni pratiche, di riepilogo e mirate a produrre gli elaborati da presentare e discutere all’esame. Durante tutto il ciclo di lezioni si cerca di stimolare lo studio e lo sviluppo di senso critico ponendo domande di riepilogo e che richiamino concetti esposti in lezioni precedenti. Lezione 1. Introduzione al corso, contenuti, modalità e libri di testo consigliati. I carichi e loro combinazioni. Variabili aleatorie, con riferimento sia ai carichi che alle caratteristiche meccaniche dei materiali, distribuzione normale (o Gaussiana) della densità di probabilità, valori caratteristici. Lezione 2. Completamento delle combinazioni di carichi e caratteristiche meccaniche dei materiali costitutivi acciaio e calcestruzzo. Lezione 3. Inizio presso-flessione. Comportamento trave elastica omogenea isotropa inflessa. Comportamento trave inflessa omogenea isotropa con materiale costitutivo elasto-plastico perfetto. I campi di rottura di una sezione in c.a. presso-inflessa. Equazioni di congruenza, equilibrio, curva di interazione N-M. Corrispondenza biunivoca tra punti della curva N-M e diagrammi delle deformazioni corrispondenti a possibili scenari di incipiente collasso. Flessione come un caso particolare della presso-flessione. Lezione 4. (Esercitazione - E) Introduzione ad Excel®, calcolo della curva di interazione N-M della sezione trasversale di un pilastro. Definizione dei gruppi ed assegnazione del progetto da svolgere, così che tutte le esercitazioni riguarderanno sostanzialmente il loro edificio. Lezione 5. Il taglio nel cemento armato partendo dall'andamento delle isostatiche che si generano in una trave semplicemente appoggiata e soggetta ad un carico uniformemente distribuito nel regime elastico. Elementi in c.a. a) non armati ed b) armati a taglio: meccanismi resistenti e modelli di calcolo della capacità allo stato limite ultimo. Lezione 6. (E) Esercitazione - Progetto del solaio: 1) analisi dei carichi, 2) linee di influenza, 3) combinazione dei carichi, 4) valutazione delle sollecitazioni con schemi semplificati da manualistica, 5) progetto dell’armatura in ottemperanza alle prescrizioni del Cap. 4.1 della normativa vigente. Lezione 7. Elementi di Sismologia. Misure strumentali dei terremoti. Pericolosità sismica italiana. Introduzione ai concetti di Periodo di Riferimento (V_R), Probabilità di Eccedenza (P_(V_R )), Periodo di Ritorno (T_R), e loro relazioni. Lezione 8.(E) Continuazione con il progetto del solaio-tipo dell’edificio di ciascun gruppo di studenti. Lezione 9. Cenni di Dinamica dei sistemi ad un grado di libertà (SDOF) - Oscillazioni libere e forzate. Introduzione ai concetti di massa, rigidezza, resistenza, smorzamento viscoso, smorzamento critico, risonanza, coefficiente di smorzamento viscoso di Norma. Lezione 10. (E) Esercitazione - Progetto di una (due) travata(e): 1) Analisi dei carichi, 2) Modello statico semplificato, 3) Combinazione dei carichi, 4) Valutazione delle caratteristiche di sollecitazione, 5) Progetto delle armature a flessione e taglio in ottemperanza al Cap. 4.1. della normativa vigente. Lezione 11. Rappresentazione della risposta elastica all’azione sismica. Duttilità di materiale, di sezione, di elemento e di struttura. Rappresentazione della risposta elasto-plastica all’azione sismica. Fattore di comportamento. Lezione 12. (E) Implementazione delle formule di norma per il calcolo dello spettro elastico e di progetto in pseudo-accelerazione, in un foglio di calcolo Excel®. Tale esercitazione è propedeutica alle successive che riguarderanno l’applicazione dell’analisi statica equivalente per giungere a definire le azioni statiche che riguardano il telaio di interesse che sarà progettato applicando la gerarchia delle resistenze. Lezione 13. Cenni di dinamica dei MDOF: introduzione (qualitativa) ai modi di vibrare, risposta sismica dei sistemi a più gradi di libertà come combinazione lineare delle forme modali. Cenni al metodo agli elementi finiti, tipi di elementi finiti (frame, shell), discretizzazione della struttura. Tale lezione ha lo scopo di fornire agli studenti le nozioni minime necessarie per poter affrontare con sufficiente consapevolezza il progetto del loro edificio mediante il CDS®. Dettagli numerici esulano dagli scopi del presente corso e saranno affrontati in corsi specialistici. Lezione 14. (E) Progetto dei pilastri per soli carichi verticali: 1) analisi dei carichi, 2) pre-dimensionamento, 3) progetto dell'armatura in ottemperanza alla Normativa Vigente Cap.4.1. Revisione/continuazione delle esercitazioni precedenti. Lezione 15. Le NTC, il capitolo 7 dedicato alle nuove costruzioni in zona sismica. Strutture regolari e irregolari. Metodi di analisi. Lezione 16. (E) Introduzione al software commerciale CDS® agli Elementi Finiti: Implementazione della struttura, problematiche inerenti la continuità nei nodi, la modellazione degli elementi trave-pilastro (frame), delle pareti (shell), delle scale (soletta rampante o trave a ginocchio), solai infinitamente rigidi nel loro piano. A ciascun gruppo di studenti viene fornita una chiavetta hardware per l’utilizzo, a tempo limitato, della versione completa del software CDS®, offerto dalla ditta produttrice di software STS. Lezione 17. Analisi statica equivalente. Progetto di un telaio con Gerarchia delle Resistenze ai sensi del Capitolo 7 delle NTC2018. Parte 1. L’obiettivo è quello di progettare un solo telaio che conterrà la(le) travata(e) già progettata(e) (Lezione 10E) per i soli carichi verticali ed uno o due pilastri già pre-dimensionati ed armati per i soli carichi verticali (Lezione 14E). Questo dovrà stimolare il confronto tra le disposizioni di armature ottenute nei due casi e la necessità di uniformarle affinché siano tali da soddisfare entrambe le condizioni di carico, ovvero assenza e presenza di azione sismica. Sarà anche obiettivo applicare il Capacity Design su uno o due nodi del telaio. Lezione 18. (E) Valutazione delle azioni sismiche orizzontali statiche equivalenti ai sensi del punto 7.3.3.2 delle NTC2018, valutazione delle azioni da applicarsi ai nodi del singolo telaio selezionato. Tali calcoli sono eseguiti mediante un foglio Excel®. Le azioni nodali saranno successivamente applicate ad un modello agli EF del telaio, al fine di ottenere le sollecitazioni taglianti necessarie per innescare il progetto in gerarchia delle resistenze. Tale modello agli EF potrà essere realizzato con CDS® oppure con qualsiasi altro software agli EF, quale ad esempio il SAP2000®. Lezione 19. Analisi statica equivalente. Progetto di un telaio con Gerarchia delle Resistenze ai sensi del Capitolo 7 delle NTC2018. Parte 2: completamento. Duttilità di materiale, di sezione, di elemento, di struttura. Cerniere plastiche. Diagramma momento curvatura. Dettagli costruttivi in ottemperanza alle prescrizioni di norma. Lezioni 20-27. (E) Revisione e completamento del lavoro di gruppo e/o delle esercitazioni precedenti. Redazione degli elaborati per l’esame. ![]() La materia è molto formativa e sancisce un po’ il passaggio dallo status di studente a quello di professionista chiamato a redigere il progetto esecutivo di un edificio in cemento armato ai sensi della normativa tecnica cogente. Tale fine ultimo potrebbe richiedere, nella pratica professionale, di dover consultare a) diversi testi, b) la normativa tecnica, ed c) il manuale del/dei software impiegati. In quest’ottica, sebbene vengano indicati dei testi per chi volesse approfondire gli argomenti trattati a lezione, è fondamentale seguire il corso e fare riferimento alle dispense del docente che costituiscono, in tal senso, un utile sintesi. Lo studente viene guidato nell’apprendere a consultare i testi e/o la normativa tecnica in modo mirato.
Testi adottati 1. Dispense del docente. 2. E. Cosenza, G. Manfredi, M. Pecce, Strutture in Cemento Armato – Basi della Progettazione, Hoepli Editore, Milano. 3. Emanuele Filiberto Radogna, (1998), “Tecnica delle costruzioni – 2. Costruzioni composte acciaio-calcestruzzo – cemento armato – cemento armato precompresso”, Editoriale Masson, Milano. 4. Emanuele Filiberto Radogna, (1997), “Tecnica delle costruzioni – 3. Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta”, Editoriale Masson, Milano. 5. Andea Cinuzzi, Sergio Gaudiano, (2003), “Tecniche di progettazione per strutture di edifici in cemento armato”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano. 6. ANIDIS (Associazione Nazionale Italiana Di Ingegneria Sismica) - SSN: Commentario al D.M. 16.1.1996 e alla Circ. n.65/AA.GG. del 10.4.1997 del Ministero LL.PP. 7. Ray W. Clough, Joseph Penzien, Dynamics of Structures, 3rd Edition, Computers & Structures Inc., 1995 University Avenue, Berkley, CA. 8. T. Paulay, M.J.N. Priestley, Seismic Design of Reinforced Concrete and Masonry Buildings, John Wiley & Sons Inc., New York. Normativa Tecnica 9. NTC2018 – DM 17 Gennaio 2018 - Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni». Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n°42 del 20 febbraio 2018. 10. Circolare n°617 del 2 febbraio 2009, Istruzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, (in attesa che venga pubblicata la nuova versione). 11. UNIEN 1992-1-1. Eurocode 2: design of concrete structures–Part1-1:general rules and rules for buildings. CEN European Committee for Standardization; December 2004. 12. UNI EN 1998-1. Eurocode 8 – design of structures for earthquake resistance – part 1: general rules, seismic actions and rules for buildings. CEN European Committee for Standardization; March 2005. Le dispense del docente (1) presentano le prescrizioni di norma ed i fondamenti teorici alla base delle formule analitiche reperibili in normativa. I testi (2,3,4) sono molto utili per approfondire gli argomenti teorici riguardanti le strutture in cemento armato, sebbene le prescrizioni ivi riportate non siano attualizzate ai sensi delle NTC2018. Il testo (5) è molto utile per la fase applicativa, perché presenta a) modelli di calcolo semplificati per i vari elementi strutturali, oltre ad utili indicazioni sulla b) disposizione delle armature e c) i dettagli costruttivi. Il testo (6) è utile perché riporta efficaci indicazioni per la modellazione agli elementi finiti di edifici in cemento armato. I testi (7,8) potrebbero essere utili per approfondire alcuni argomenti di dinamica delle strutture. Tali argomenti verranno introdotti a lezione puntando soprattutto sugli aspetti fisico-meccanici strettamente necessari alla comprensione della definizione dell’azione sismica e della dinamica delle strutture ad uno e più gradi di libertà. Tali argomenti saranno ripresi ed approfonditi in corsi specialistici di costruzioni in zona sismica. La Normativa Tecnica (9,10) sarà consultata ed utilizzata limitatamente ai capitoli 2,3, 4.1, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4. La Normativa Tecnica (11,12) potrebbe essere consultata per approfondimenti su formule che dovessero risultare non abbastanza chiare sulla Normativa italiana (9,10) che rimane quella di riferimento.
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BIANCO VINCENZO
(programma)
Argomenti trattati:
1. Introduzione. Rischio sismico; 2. Sismologia, Misure oggettive di severità dei terremoti; 3. Le azioni sulle Costruzioni; 4. Materiali: calcestruzzo ed acciaio; 5. Flessione semplice; 6. Presso-Flessione; 7. Taglio; 8. Dinamica dell’Oscillatore elementare; 9. Oscillatori SDOF e MDOF; 10. Rappresentazione della risposta elastica all’azione sismica; 11. Rappresentazione della risposta elastoplastica all’azione sismica; 12. Spettri elastici e di progetto secondo le NTC-2008; 13. Analisi dinamica modale con spettro di progetto; 14. Isolamento alla base. Tecnologia ed esempi applicativi; 15. Modellazione strutturale con Software agli Elementi Finiti. ![]() Testi consigliati:
(Date degli appelli d'esame)
1. K. Chopra, Dynamics of Structures: Theory and Applications to Earthquake Engineering, 5th Edition, Prentice Hall, Englewood Cliffs, New Jersey, 2017. 2. Ray W. Clough, Joseph Penzien, Dynamics of Structures, 3rd Edition, Computers & Structures Inc., 1995 University Avenue, Berkley, CA. 3. ANIDIS (Associazione Nazionale Italiana Di Ingegneria Sismica) - SSN: Commentario al D.M. 16.1.1996 e alla Circ. n.65/AA.GG. del 10.4.1997 del Ministero LL.PP. 4. E. Cosenza, G. Manfredi, M. Pecce, Strutture in Cemento Armato – Basi della Progettazione, Hoepli Editore, Milano. 5. T. Paulay, M.J.N. Priestley, Seismic Design of Reinforced Concrete and Masonry Buildings, John Wiley & Sons Inc., New York. Normativa Tecnica: 1. NTC 2008 – DM 14 Gennaio 2008. Nuove norme tecniche per le costruzioni. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4 febbraio 2008, n. 29; 2008. 2. Circolare n°617 del 2 febbraio 2009, Istruzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008. 3. UNIEN 1992-1-1. Eurocode 2: design of concrete structures–Part1-1:general rules and rules for buildings. CEN European Committee for Standardization; December 2004. 4. UNI EN 1998-1. Eurocode 8 – design of structures for earthquake resistance – part 1: general rules, seismic actions and rules for buildings. CEN European Committee for Standardization; March 2005.
Canale: Nuovo canale 2
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LIBERATORE DOMENICO
(programma)
Supporto alla didattica in uso: Videoproiezione delle lezioni.
Obiettivi dell’insegnamento: Il Laboratorio si propone di fornire la comprensione della funzione e del comportamento della struttura nella costruzione. Esso si articola nella trattazione delle azioni sulle costruzioni, dei comportamenti che ne conseguono, delle verifiche di sicurezza, dei metodi per la progettazione e la realizzazione delle strutture. Programma: Materiali per uso strutturale: calcestruzzo e acciaio.Sicurezza e prestazioni attese di un’opera strutturale.Azioni sulle costruzioni: peso proprio, carichi permanenti non strutturali, carichi variabili, azione sismica, azioni del vento, azioni della neve, azioni della temperatura, azioni eccezionali.Strutture in calcestruzzo armato: analisi strutturale, valutazione della sicurezza, stati limite ultimi (sforzo normale, flessione, taglio, torsione), stati limite di esercizio, dettagli costruttivi. Cenni sulle strutture in calcestruzzo armato precompresso.Strutture in acciaio: stati limite ultimi (trazione, compressione, flessione, taglio, torsione, sollecitazioni composte), stabilità delle membrature, stati limite di esercizio, unioni bullonate, unioni saldate.Elementi di progettazione strutturale in zona sismica. Esercitazione: progettazione strutturale di un edificio di civile abitazione (analisi dei carichi, predimensionamento, analisi, verifica solai, travi, pilastri, fondazioni). ![]() Mezzina, M., Raffaele, D., Vitone, A. (a cura di), Teoria e pratica delle costruzioni in cemento armato, Vol. 1 – Dalla concezione strutturale alle verifiche agli stati limite, CittàStudi Edizioni, Novara, 2007.
(Date degli appelli d'esame)
Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), D.M. 14/01/2008, www.cslp.it Circolare 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, www.cslp.it Dispense del corso in formato pdf disponibili sul sito elearning.uniroma1.it
Canale: Nuovo canale 3
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FRANCHIN PAOLO
(programma)
Il corso si compone di due parti. La prima parte consiste di lezioni frontali ed esempi svolti dal docente, sui temi dell’analisi dello stato di deformazione e sollecitazione di strutture reali. Lo svolgimento dettagliato è riferito essenzialmente alle strutture in “calcestruzzo strutturale”, termine col quale si indica oggi l’insieme di cemento armato e precompresso, di gran lunga le più frequenti in Italia. Lezioni su temi supplementari, quali ad esempio le costruzioni in legno e in acciaio, possono essere svolte anche in funzione del tempo a disposizione e degli interessi specifici degli studenti in relazione ai progetti svolti. La seconda parte è quella progettuale, durante la quale gli studenti, in gruppi di 3 – 5 persone ciascuno, sviluppano il progetto di una struttura, che devono portare a termine entro la prima sessione utile di esami (giugno). Il tema viene concordato con gli studenti su una base architettonica, eventualmente corrispondente ad un proprio progetto compositivo, di cui già dispongono, in modo da affrontare direttamente l’esame della struttura. Gli elaborati sono in numero variabile tra le 10 e le 15 tavole, comprensive di quelle relative all’analisi della struttura e le verifiche di sicurezza svolte. Si richiede che gli studenti elaborino con continuità il lavoro di progettazione, entro il termine temporale del Laboratorio.
![]() Dispense del corso; Decreto Ministero Infrastrutture del 14/1/2008 e Circolare applicativa delle Norme tecniche, Decreto Ministero Infrastrutture del 2/2/2009 (è disponibile una versione integrata di Norme e Circolare presso la libreria del Genio Civile DEI, via Nomentana); Testi aggiuntivi: W. Zalewski & E. Allen, Shaping Structures: Statics, Wiley, 1998; M. Millais, Building Structures, EF&N Spon, 1997; A. Muttoni, J. Schwartz & B. Thurliman, Design of concrete structures using stress fields, Birkhauser; D.L. Schodek & M. Bechthold, Structures 6th edition, Prentice Hall, 2007
(Date degli appelli d'esame)
Canale: Nuovo canale 4
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LIOTTA MARC'ANTONIO
(programma)
PARTE TEORICA
Nella parte iniziale si svolge il corso -corrispondente alla materia della Tecnica delle Costruzioni- con lezioni teoriche ed esercitazioni applicative. Con le prime, si completa la preparazione di base per l’analisi dello stato di deformazione e sollecitazione di strutture reali; nelle applicazioni si affrontano poi esempi elementari di calcolo delle sollecitazioni e di verifica della sicurezza, con discussione di soluzioni alternative. Non potendosi approfondire la trattazione relativa alle strutture fatte di ogni materiale (muratura, acciaio, cemento armato, legno, alluminio, ecc.), lo svolgimento dettagliato è riferito essenzialmente alle strutture in “calcestruzzo strutturale” termine col quale si indica oggi l’insieme di cemento armato e precompresso; ciò in quanto queste sono di gran lunga le più frequenti in Italia ed offrono i maggiori spunti di peculiarità nell’analisi del loro comportamento. Il programma si articola sulle seguenti linee: - identificazione della struttura portante in una costruzione - modelli di rappresentazione delle azioni (statiche e sismiche), dei materiali e della struttura - requisiti di sicurezza - normativa tecnica - proprietà dei materiali strutturali - criteri e procedimenti di verifica della sicurezza - analisi di elementi in calcestruzzo strutturale - strutture di fondazione e di contenimento - tipologie strutturali più significative ed esempi. Sono illustrati altresì, mediante proiezioni e grafici, sistemi e procedimenti costruttivi. PROGETTO Gli studenti, in gruppi di massimo 3 persone ciascuno, dopo circa un mese dall’inizio del Laboratorio iniziano lo sviluppo di un progetto guidato di una struttura. Il tema viene scelto dagli studenti su una base architettonica, eventualmente corrispondente ad un proprio progetto compositivo, di cui già dispongono, in modo da affrontare direttamente l’esame della struttura. Il progetto consiste di un insieme di elaborati grafici (tavole di carpenteria e armatura in numero variabile intorno a 10) e in una relazione di calcolo dettagliata. Si richiede che gli studenti elaborino con continuità il lavoro di progettazione, entro il termine temporale del Laboratorio. L’assistenza del docente si estende per la durata dell’anno solare di frequenza (ottobre-ottobre). ![]() Diapositive e dispense fornite dal docente
(Date degli appelli d'esame)
Canale: Nuovo canale 5
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LUPOI ALESSIO
(programma)
RICHIAMI DI STATICA E SCIENZA DELLE COSTRUZIONI.
Risoluzione di schemi statici notevoli: travi in semplice appoggio e mensole. Tensioni e deformazioni. Legami costitutivi dei materiali. INTRODUZIONE ALLE COSTRUZIONI, NUOVE ED ESISTENTI Tipologie costruttive: Calcestruzzo, Acciaio, Legno. Metodi di progetto: Metodo semiprobabilistico agli stati limite. Aleatorietà delle resistenze e dei carichi. Coefficienti parziali di sicurezza dei materiali e delle azioni. Azioni: Carichi sulle costruzioni. Descrizione delle azioni gravitazionali, neve, vento e azione sismica. Combinazioni dei carichi. ELEMENTI DI ANALISI STRUTTURALE Analisi statica per carichi gravitazionali. Analisi statica lineare per azioni sismiche. Primi elementi di dinamica: l’oscillatore semplice. Analisi modale (dinamica lineare). Analisi sismica con spettro di risposta. Codici di calcolo agli elementi finiti. Calcolo delle sollecitazioni sugli elementi strutturali. Instabilità di aste compresse: metodo ω. ELEMENTI DI PROGETTAZIONE Analisi tipologica degli elementi strutturali resistenti: solai, travi, pilastri, pareti e setti. Analisi dei carichi e dimensionamento degli elementi strutturali resistenti. Definizione dell’organismo strutturale resistente. Rigidezza strutturale. Studio della risposta di telai piani in funzione della configurazione degli elementi strutturali resistenti. Studio della risposta di edifici a telai ed edifici misti telai/pareti. Regole di progettazione sismica di edifici in c.a. (regolarità in pianta ed in altezza). TEORIA DEL CEMENTO ARMATO Analisi sezionale: Comportamento sperimentale e meccanismi di rottura e duttilità. Flessione e Pressoflessione: Rottura bilanciata, fragile e duttile. Calcolo del momento ultimo. Progetto delle armature e verifica di resistenza. Dominio di interazione. Taglio: Calcolo delle tensioni tangenziali. Forza di scorrimento. Traliccio di Ritter-Morsch: armature per il taglio. Duttilità: concetto di cerniere plastica, curve Momento-rotazione e Forza-spostamento. INTERVENTI SULLE STRUTTURE ESISTENTI Rinforzo di travi e pilastri in c.a.. Rinforzi su elementi murari. ![]() Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/1/2008) e Circolare Esplicativa C.S.LL.PP. (n.617/2009)
(Date degli appelli d'esame)
• Capitoli 1 e 2. Principi generali e metodo di progettazione • Capitolo 3. Analisi dei carichi • Capitolo 4. Progettazione edifici in c.a. per carichi gravitazionali (par. 4.1, • Capitolo 7. Progettazione in zona sismica (par.) 7.1, 7.2, 7.3, 7.4 Schodek. Strutture. Patron Editore, 2004. • Capitolo 1. Strutture: una panoramica. • Capitolo 2. Principi di meccanica • Capitolo 3. Analisi dei carichi (e distribuzione nelle strutture) • Capitolo 6. Flessione nelle travi (par. 6.1 e 6.2) • Capitolo 9. Telai a Nodi Rigidi. (par. 9.1, 9.2, 9.3.2, 9.3.3 • Capitolo 13. Moduli e griglie strutturali: disposizione generali di progetto • Capitolo 14. Sistemi strutturali: progetto per carichi laterali • Capitolo 15. Sistemi strutturali: approcci costruttivi. Giangreco. Tecnica delle Costruzioni. • Cap. 9. La sicurezza strutturale Cosenza, Manfredi, Pecce. Strutture in cemento armato. Hoepli Editore. • Capitolo 1. Sicurezza e affidabilità strutturale (par. 1.1 e 1.5) • Capitolo 2. Materiali da Costruzione. • Capitolo 5. Il Taglio (par. 6.5 escluso) Walther. Progettare in calcestruzzo armato. Hoepli editore. • Capitolo 3. Generalità sulla Flessione Nunziata. Teoria e Pratica delle strutture in c.a.. Dario Flaccovio Editore. Vol. 1. La Tecnica e la Statica (2001) • Cap. 4. Statica del cemento Armato. (Sforzo Normale e Flessione, fino a par. 4.3.3. Pressoflessione, par. 4.6) Vol. 2. Solai, Scale, Travi, Pilastri, Fondazioni. Metodo agli stati limite (EC2). Esempi pratici applicativi (2004) • Capp. 1 (solai), 2 (scale), 3 (travi), 4 (pilastri): elementi utili alla progettazione. Pinto. Elementi di Ingegneria Sismica. (dispense) Giuffré. La Duttilità strutturale. (dispense) • Introduzione. Sezioni 1 e 2. Franchin. Analisi Matriciale dei Telai. (dispense) • Matrice di rigidezza di un’asta. (par.6.2.2.3 e 6.2.2.4)
Canale: Nuovo canale 6
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PAGNONI TOMMASO
(programma)
Cenni di affidabilità strutturale
Aleatorietà delle azioni e delle resistenze; istogramma delle frequenze; curva gaussiana; stimatori di media, deviazione, e frattile per la distribuzione gaussiana; valori caratteristici. Ripasso concetti generali di analisi strutturale e funzionamento di strutture semplici Tensione e deformazione; legami costitutivi: determinazione sperimentale per calcestruzzo e acciaio; equazioni di equilibrio; sistemi di forze equivalenti, riduzione di un sistema di forze ad un punto; definizione e calcolo delle azioni interne N, T, M; funzionamento di schemi strutturali semplici: mensola, trave appoggiata, trave Gerber, arco a tre cerniere, fune soggetti a carichi uniformi, strutture reticolari. Cenni sul metodo degli Elementi Finiti Sperimentazioni numeriche su telai e strutture reticolari. Progettazione di strutture in cemento armato Il calcestruzzo: composizione e legame costitutivo; progettazione e verifica in flessione semplice, pressoflessione e taglio con il metodo degli stati limite. Progetto strutturale esecutivo di un edificio in cemento armato A partire da un tema assegnato, il progetto viene realizzato in gruppi di 3 studenti, e si svolge durante tutto il corso. Sono previste revisioni periodiche ed è richiesta la stesura di una relazione di calcolo dettagliata corredata da tavole illustranti il progetto esecutivo della struttura. Progettazione, realizzazione e collaudo di modelli sperimentali in piccola scala Gli studenti sono incoraggiati a cimentarsi in specifiche attività di modellazione sperimentale volte a stimolarne l’interesse, la creatività e a rafforzarne l’apprendimento teorico. ![]() Norme tecniche vigenti
(Date degli appelli d'esame)
Materiale distribuito durante il corso Renato Giannini, Appunti di Tecnica delle Costruzioni, disponibile su internet |
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ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1035682 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV
(obiettivi)
Il Laboratorio affronta il progetto di un edificio approfondendo gli aspetti relativi alla conformazione dello spazio in relazione alla sua vivibilità e costruzione. A tale scopo le discipline del Laboratorio approfondiscono, a scala ravvicinata, i problemi relativi alla progettazione architettonica in relazione con il progetto degli impianti e con l’uso di tecnologie ambientali volte al risparmio energetico. Il progetto viene elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale:
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IPPOLITO ACHILLE
(programma)
Per fare in modo che lo studente possa confrontarsi direttamente e praticamente con temi attuali, concreti, e realizzabili, in un rapporto diretto con la realtà politico-amministrativa ed imprenditoriale, il tema specifico scaturisce dall’attività di ricerca scientifica operativa e si inserisce nel parco agricolo-urbano di Casal del Marmo, nel XIV Municipio del Comune di Roma, progettando una fascia di servizi terziari.
Il corso è suddiviso in due fasi propedeutiche tra loro. La prima si basa soprattutto su lezioni teoriche supportate da verifiche in aula attraverso ex-tempore ed esercitazioni. Sarà approfondito il tema del paesaggio. Saranno delineati i criteri necessari per valutare le componenti naturali ed antropiche attraverso un processo metodologico di lettura critico-conoscitiva che consenta di comprendere le leggi del divenire della realtà alle diverse scale, dalla più elementare del giardino, agli spazi del verde pubblico urbano, alle costituzioni di ambiti territoriali. La seconda si basa sul lavoro di progettazione nel laboratorio in aula, suffragato da brevi lezioni teoriche atte a fornire informazioni e nozioni relativamente al tema progettuale. Nel rapporto con il paesaggio urbano, prima di iniziare l’iter progettuale è necessaria una ricerca per approfondire l'analisi conoscitiva dei sistemi e del contesto in cui si inserisce l’area ed il tema. È necessario anche approfondire le tematiche sugli aspetti formali, intesi come espressione dei diversi linguaggi architettonici del panorama contemporaneo, inserendosi nel dibattito internazionale più ampio ed attuale, ponendo particolare attenzione alla riqualificazione ed alla trasformazione della città, in un preciso ambito operativo e in stretto rapporto con l'espressione linguistica. ![]() • libro di testo:
(Date degli appelli d'esame)
- IPPOLITO A. M., Il paesaggio urbano contemporaneo. Letture e prospettive, Milano 2013 • altre pubblicazioni base e di riferimento - IPPOLITO A. M., l’Archinatura, Milano 2010 - IPPOLITO A. M., Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze 2006 - ZAGARI F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Melfi 2013
Canale: Nuovo canale 2
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CHERUBINI ROBERTO
(programma)
Progetto di un sistema di edifici ecocompatibili per la infrastrutturazione e la definizione architettonica di un'area fortemente compromessa sul litorale urbano di Ladispoli, Roma
![]() Roberto A. Cherubini, CSIAA Docks Reloaded, Palombi editori, Roma 2007
(Date degli appelli d'esame)
Roberto A. Cherubini, AW_across waters, Orienta, Roma 2012
Canale: Nuovo canale 3
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SAGGIO ANTONINO
(programma)
Questo Laboratorio di progettazione ha lo scopo di coinvolgere gli studenti nella progettazione di un edificio di media complessità inserito in un vuoto urbano della città di Roma. La particolarità del Laboratorio consiste nel rapporto che si instaura tra il programma, l’area di progetto, i previsti occupanti e l’insieme di aspetti teorici e pratici della progettazione architettonica e urbana che vengono affrontati in questo corso.
Il programma del progetto ricade nel grande ambito della Mixité. Propone di conseguenza una combinazione di attività diverse organizzate a partire da una forte idea d’uso, una driving force che motiva il progetto e la sua necessità nella città di contemporanea nei termini generali, e nell’area di progetto in particolare. Ogni studente sceglierà un’area specifica per il proprio progetto in un Vuoto urbano - “Urban Void” - localizzato nel settore nord della capitale lungo le aree interessate dal Fiume Tevere già pre-scelte dalla docenza. In questa area svilupperà il proprio programma in stretto rapporto con la docenza, ma anche con un promoter o cliente virtuale. Il corso si organizzerà in cicli tematici successivi che dalla scelta dell’area al programma ai concetti spaziali, distributivi ed espressivi vedrà sempre una o più lezione teoriche, revisioni personali e collettive e consegne progressive. Il complesso intreccio delle prassi promosse dal corso di appoggeranno al sito, alle mappe google V, da un blog del corso v. e anche all’insieme di blog di ciascuno studente in una fitta rete di condivisone necessaria ad affrontare una esercitazione progettuale oggi. Il corso prevede un pre esame alla fine di giugno ( 24 giugno 2016) e si chiude con una unica sessione di esame il 21 e 22 Luglio 2016 In sintesi i progetti redatti in questo laboratorio, già ampiamente pubblicati su carta (vedi Bibliografia) e sul Web, intendono promuovere la realizzazione di micro architetture che si basano su sei caratteristiche chiave: - la creazione di programmi d’uso innovativi basati sul concetto di “Mixité” - la valorizzazione di ambiti abbandonati o sotto utilizzati della città - lo studio di nuovi approcci dal punto di vista bioclimatico e ambientale - l’utilizzazione dell’informatica nella diffusione e co-responsabilizzazione del progetto - l’attivazione di rapporti concreti con possibili partner del progetto considerati come attori irrinunciabili nel contesto sociale ed economico della città - il contributo ad un ruolo professionale del progettista quale portatore di un ruolo “Pro-Active” nella società contemporanea. Naturalmente la forza dei circa Quattrocento progetti realizzati sino ad oggi con questa impostazione non risiede nei singoli aspetti sopra elencati, ma nel loro intreccio sinergico che è la caratteristica peculiare di ogni sforzo nell’ambito disciplinare della Progettazione architettonica e urbana. Aspetti teorici Nella didattica della progettazione riteniamo centrale lo sforzo di colmare la separazione tra una fase analitica (le conoscenze) e una fase sintetica (la progettazione). Il rischio è avere da una parte la settorializzazione dei contributi specialistici, quasi fino alla loro stessa ineffettualità nello sviluppo delle decisioni, e dall'altra una «aura» del momento progettuale. scopo del corso è al contrario rendere gli studenti consapevoli degli strumenti, delle tecniche, dei concetti e dei "ferri del mestiere" del fare progettuale. Da questo punto di vista il corso si tenta di porre dentro la categoria della “strumentalità” progettuale. una strumentalità che lega sempre il momento teorico agli effettivi strumenti progettuali per affrontare gli argomenti proposti. A tale fine anche i contributi dei moduli di Impianti e di Igiene edilizia e Ambientale verranno a fare parte integrante della strutturazioni del Laboratorio in un continuo ciclo di approfondimento e verifica. Il metodo di conduzione del Laboratorio è basato su una filosofia didattica di origine deweyiana la cui base consiste nel tentativo di non scindere la fase di Analisi (cioè la trasmissione di una serie di conoscenze e problematiche legate al tema) dalla fase di Sintesi (cioè l'elaborazione del progetto). Il metodo di Ipotesi-verifica lega le decisioni progettuali alle analisi lungo tutto il periodo del corso e in tutto il processo progettuale: la raccolta di nuove in formazioni (cioè le lezioni ex cathedra, i seminari, le letture, le visite eccetera) sono strutturate in cicli tematici successivi in rapporto al maturarsi e approfondirsi delle ipotesi progettuali. Le informazioni creano così un momento di verifica, un «test», per le ipotesi progettuali mano a mano formulate e impongono modifiche e affinamenti successivi del progetto. Deriva da questa impostazione il fatto che il corso risulti diviso in diversi cicli tematici. Ogni ciclo si compone di una o più lezioni ex-cathedra, revisioni individuali, un seminario collettivo con la presentazioni di ipotesi progettuali. I cicli fondamentali sono i seguenti: 1. La città e i vuoti urbani 2. Il luogo 3. Il programma d'uso, il concetto di Mixité e il promoter 4. L'articolazione degli spazi e dei volumi la Scacchiera di progetto 5. Il Sistema costruttivo e ambientale - cenni - 6. Il Sistema distributivo e la conquista del centro 7. Il Sistema espressivo e le cinque categorie della visione 8. La Sintesi progettuale Aspetti organizzativi L'obbligo di frequenza da parte degli studenti sarà controllato. L'uso del calcolatore elettronico portatile è considerato strumento di particolare utilità all'interno di questo corso e per le sue particolari modalità si consiglia l'uso del programma Sketch up, che ha una versione light scaricabile gratuitamente. http://it.sketchup.com/. Allo stesso tempo la creazione di un blog individuale è richiesto come strumento di rapporti con gli altri studenti, di consegna e di approfondimento del progetto. Si consiglia la creazione attraverso https://www.blogger.com/ Modalità d'esame Nel laboratorio vi è obbligo di frequenza e si accede all'esame finale avendo presentato e superato ciascuno degli otto cicli sopra indicati. Pre esame 24 giugno 2016 Sessione unica di esame finale 21 e 22 Luglio 2016 I materiali per sostenere l'esame sono: 1. Un portfolio dettagliato che contiene la sintesi delle lezioni, delle letture, degli studi e delle ipotesi progettuali redatte in ciascun ciclo didattico. 2. Una serie di elaborati grafici, di cui sarà oltre dettagliato il contenuto, e che sintetizzano insieme a un plastico la proposta progettuale e i principali aspetti della proposta 3. Un blog attivo e funzionante come elemento di presentazione discussione approfondimento Lo studente dovrà rivelare una sufficiente padronanza del materiale presentato nel laboratorio e il l'elaborazione di una proposta progettuale adeguata agli obiettivi. Bibliografia La bibliografia specifica a ciascun ciclo sarà fornita contestualmente allo svolgersi dell'attività didattica. I seguenti volumi sono ausili e supporti fondamentali per un efficace sviluppo delle tematiche progettuali del corso *"Tevere cavo una infrastruttura di nuova generazione per Roma tra passato e futuro" a cura di Antonino Saggio, Gaetano de Francesco, Itools-Lulu.com 2016 in biblioteca, libreria e LinkEpub * “Urban Green Line” una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro", Lulu.com 2edizione 2014 in biblioteca, libreria e LinkEpub * UrbanVoids, UrbanVoids™ Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma, lulu com 2010 LinkEpub * Antonino Saggio &Scanner@Nitro, "Roma a_venire, progetti per una citta dell'informazione e della storia vita", Aracne editori, Roma 2009 anche http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/roma/ LinkEpub * Antonino Saggio, Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica, Carocci, Roma 2010 Link epub * Antonino Saggio, Progettare La residenza, Lulu edizioni 2013 a stampa e o in Biblioteca LinkEpub ![]() *"Tevere cavo una infrastruttura di nuova generazione per Roma tra passato e futuro" a cura di Antonino Saggio, Gaetano de Francesco, Itools-Lulu.com 2016 in biblioteca, libreria e LinkEpub
(Date degli appelli d'esame)
* “Urban Green Line” una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro", Lulu.com 2edizione 2014 in biblioteca, libreria e LinkEpub * UrbanVoids, UrbanVoids™ Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma, lulu com 2010 LinkEpub * Antonino Saggio &Scanner@Nitro, "Roma a_venire, progetti per una citta dell'informazione e della storia vita", Aracne editori, Roma 2009 anche http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/roma/ LinkEpub * Antonino Saggio, Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica, Carocci, Roma 2010 Link epub * Antonino Saggio, Progettare La residenza, Lulu edizioni 2013 a stampa e o in Biblioteca LinkEpub
Canale: Nuovo canale 4
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BELIBANI ROSALBA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento
Il progetto d’architettura ha il compito di risolvere la complessità e la relazione tra diversi ordini di problemi; è la risposta concreta all’esigenza di nuovi spazi e funzioni per migliorare la qualità dell’abitare e dell’ambiente naturale e urbano, con la responsabilità di un uso parsimonioso del suolo. La città contemporanea offre molte occasioni per progetti sostenibili di nuovi edifici, che concentrino le attività e diano qualità allo spazio aperto e costruito: nuove inclusioni recuperano le smagliature, cellule di diversa natura rimarginano tessuti consolidati, riempiono il tessuto urbano, rinnovandolo. Queste impollinazioni restituiscono alla collettività parti di città abbandonate e impropriamente utilizzate, rigenerano quartieri e strade con nuova linfa e attivano energie inedite. Le aree marginali, interstiziali, disomogenee e abbandonate, presenti nelle nostre città, divengono valori, occasioni, luoghi nei quali innescare processi di nuova espressività urbana, specialmente in aree periferiche. L’esperienza progettuale dello studente è indirizzata verso: - l’analisi del rapporto tra progetto e luogo; - l’analisi delle tecniche del procedimento compositivo, mettendo in luce la complessità del processo progettuale dove l’abilità pratica e la teoria si nutrono reciprocamente; - l’attenzione a tutti gli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale del progetto che orientano la soluzione architettonica; - l’alfabetizzazione ecologica quale principio centrale dell’educazione al progetto ecologico. Programma Si richiede un progetto urbano che preveda il progetto di un nuovo edificio dedicato alle residenze e ai servizi in un tessuto consolidato della città e un master plan che preveda un piano di riqualificazione dell'intera area di progetto. L’edificio ha il compito di ricostruire il tessuto urbano costruendo una promenade verso la corte, una struttura architettonica contemporanea e tecnologicamente avanzata. L’edificio deve rappresentare un polo attrattivo per le varie realtà del quartiere periferico e, come incubatore di attività, ospiterà in continuo avvicendamento, un dinamico mixitè funzionale quali attività private, imprese giovanili e strutture commerciali, servizi e spazi collettivi. Il laboratorio è organizzato in lezioni, esercitazioni e attività progettuali in aula e durante il suo svolgimento sono previste continue revisioni che consentiranno di verificare lo stato d’avanzamento dei singoli progetti e tre consegne. - La prima consegna, un plastico di lavoro 1:500 e una tavola formato A2, conclude una fase di lavoro incentrata sulla lettura del contesto, del tessuto edilizio e del rapporto tipo/morfologico. Il progetto, attraverso il confronto con la situazione planimetrica dell’area, deve definire il rapporto tra gli elementi di permanenza della struttura urbana e un’autonoma ricerca progettuale di scelte volumetriche e architettoniche. - La seconda parte del Laboratorio riguarda lo sviluppo del progetto di massima: si definiscono i caratteri dell’edificio, le funzioni, l’impianto e l’innovazione tipologica, l’organizzazione degli spazi collettivi, le varianti spaziali e quantitative con attenzione al carattere flessibile dell’impianto tipologico e al sistema strutturale congruente. È previsto un plastico di lavoro 1:200 e una tavola formato A1. - La terza e ultima fase riguarda la progettazione esecutiva dell’edificio e della corte con la scelta dei materiali adatti al linguaggio. Lo studente dovrà tenere un album di studio dove raccogliere ragionamenti, riflessioni, schizzi, suggestioni, immagini, riferimenti ad altri progetti o espliciti riferimenti teorici. La verifica finale prevede la consegna di un plastico definitivo comprensivo della corte a scala 1:200 e due tavole A1. Per la definizione di un master plan e delle strategie di intervento globali, è previsto un lavoro di gruppo e la produzione di una tavola A1. Modalità d'esame Il Laboratorio prevede per la verifica dell’avanzamento dei lavori tre consegne intermedie che, insieme alla verifica della presenza, effettuata giornalmente con la firma, permettono di confermare la presenza attiva dello studente nel Laboratorio e la sua ammissione all’esame. L’attività termina con una valutazione finale basata sulle esercitazioni prodotte durante il Laboratorio, sulla presentazione finale e sulla discussione del progetto, considerato come momento di un percorso di conoscenza, e sulla discussione orale dei temi trattati nel testo proposto. Il progetto, definito in ogni sua parte, dovrà essere presentato alle scale opportune, in 4 o 5 tavole formato A1 e descritto in un plastico in scala 1:200. Gli elaborati grafici, corredati di una relazione descrittiva delle scelte progettuali, prevedono: - planimetrie generali e profili 1:200; - una planimetria generale con la corte, progettata nelle sue componenti 1:200; - piante di tutti i piani, sezioni e prospetti 1:200; - almeno due piante rappresentate 1:100; - un dettaglio architettonico 1:50; - render, assonometrie e rappresentazioni tridimensionali; - proposta dei materiali, di una palette dei colori e delle essenze utilizzate nella corte; - modello volumetrico 1:200. ![]() Marco Vitruvio Pollione, De Architectura. Libri X, trad. di Franca Bossalino, Edizioni Kappa, 2002
(Date degli appelli d'esame)
H. Hertzberger, Lezioni di Architettura, LaTerza, 1996 L. Quaroni, Progettare un edificio (otto lezioni di Architettura), Gangemi, 1977 P. Gregory, 7+1 Lezioni di Architettura, Prospettive, Roma 2014 A. de Botton, Architettura e Felicità, Guanda, 2006 Gilles Clément, Manifesto del Terzo paesaggio, Quodlibet, 2005 Kevin Lynch, L'immagine della città, Marsilio, 2001 Bill Bryson, Breve Storia della Vita privata, TEA, 2012
Canale: Nuovo canale 5
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FERRETTI LAURA VALERIA
(programma)
Il laboratorio ha come finalità la progettazione di un vuoto urbano nel centro storico di Roma indirizzando gli studenti all’approfondimento delle tecniche di analisi e intervento sul tessuto urbano. Obiettivo del corso è di condurre lo studente al controllo della forma architettonica in relazione allo spazio urbano che la circonda e che essa stessa determina.
Programma del corso Il corso ha come tema la progettazione della Città della Moda e del Design di Roma destinata alla didattica, alla sperimentazione, alla produzione e promozione della moda Prêt-à-porter e la progettazione degli spazi pubblici e di uso pubblico all’interno dell’area. La dimensione dell’area e la funzione proposta presuppongono non la costruzione di un singolo manufatto ma la progettazione di un sistema di architetture e spazi pubblici integrati ed in continuità con il tessuto esistente tali da costituire un vero e proprio brano di città che si confronti con il tessuto storico e con il tema dell’isolato. Condizione imprescindibile è la permeabilità urbana dell’intervento e la connessione con il sistema degli spazi pubblici circostanti anche attraverso una loro ridefinizione e riqualificazione. La Città della Moda dovrà essere immaginata come un luogo aperto al pubblico e alla città. Le funzioni e le attività previste sono studi/atelier e spazi per il co-working, uno spazio espositivo permanente e spazi espositivi temporanei, una sala per spettacoli e musica, una foresteria, spazi per eventi e passerelle al chiuso e all’aperto, aule per la didattica, luoghi per la sosta e la ristorazione, una biblioteca specializzata e una libreria, uffici per la gestione della Città della Moda. Altre funzioni a scelta dello studente potranno essere inserite. Il costruito dovrà non essere inferiore ai 20.000 mq. Lo spazio non costruito dovrà essere immaginato come sempre fruibile anche ai cittadini. Organizzazione del Corso L’organizzazione del laboratorio è basata su lezioni e attività in aula. Le lezioni hanno l’obiettivo di introdurre al tema del corso attraverso l’approfondimento delle questioni legate al rapporto tra architettura e contesto, l’individuazione di una metodologia progettuale, la presentazione di esperienze italiane ed europee di progettazione e realizzazione di interventi in contesti consolidati o di architetture particolarmente significative ai fini del tema del corso. L’attività in aula sarà divisa in due fasi. La prima fase, che si svolgerà parallelamente alle lezioni, è finalizzata al lavoro di analisi del sito di progetto e sarà preceduta da un sopralluogo guidato sull’area. Al termine di questa parte del lavoro gli studenti saranno chiamati a illustrare in aula l’esito dell’analisi e la proposta di progetto. L’esito di questa fase sarà l’individuazione e la scelta dello schema progettuale. La seconda fase è destinata all’approfondimento e alla definizione progettuale dello schema individuato e prevede anch’essa una giornata di presentazione dei singoli progetti. Prova d’esame La prova d’esame consisterà nell’illustrazione delle tavole di progetto e nella discussione delle scelte e delle motivazioni progettuali. Il lavoro potrà essere svolto anche in gruppi di due studenti ma verrà valutato individualmente. Gli elaborati richiesti sono: - Tre tavole nel formato 84x59,4 tav. 1 – analisi dell’area finalizzata alla esplicitazione delle scelte progettuali; schema progettuale e sintesi scritta della costruzione logica del progetto; planimetria scala 1:1000 con inserimento del progetto e definizione delle relazioni con l’intorno; riferimenti utilizzati; tav. 2 – planovolumetria 1:500 estesa all’intorno, vista dall’alto dell’intervento e viste degli spazi pubblici tav. 3 – piante e sezioni con quote e misure in scala 1:200 ed eventuali dettagli. Tutti i disegni dovranno essere estesi all’intorno dell’area di progetto e nelle tavole 2 e 3 lo spazio aperto – pubblico o semi pubblico dovrà essere progettato e rappresentato. - plastico in scala 1:500 esteso all’intorno; - una cartella di relazione sulle motivazioni progettuali; - un album di raccolta degli schizzi di progetto. ![]() Bibliografia essenziale
(Date degli appelli d'esame)
Ajmonino A., Mosco V. P. – “Spazi pubblici contemporanei: architettura a volume zero” – Skira, Milano 2005 Ferretti L.V. "L'architettura del Progetto Urbano. Procedure e strumenti per la costruzione del paesaggio urbano" , Franco Angeli Ed. 2012 (consultabile da novembre) Gehl J., Gemzoe L. - “New urban spaces”, 2002 Ippolito A.M. “Il parco urbano contemporaneo: notomia e riflessioni”, Alinea, Roma, 2006 Mariano C. (2012), “Progettare e gestire lo spazio pubblico”, Editore Aracne Roma, 2012 Mattogno C. (a cura di) “Idee di spazio, lo spazio nelle idee - Metropoli contemporanee e spazi pubblici” - Franco Angeli 2002 Reale L. “Densità, città, residenza. Tecniche di densificazione e strategie anti-sprawl” Gangemi, Roma, 2008.
Canale: Nuovo canale 6
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VALENTIN NILDA MARIA
(programma)
Tema del corso:
(Date degli appelli d'esame)
PREESISTENZA E INNOVAZIONE – RIQUALIFICAZIONE E PROGETTO DI UN CENTRO CULTURALE E CASSA DELLO STUDENTE NELL’AREA DELL’EX STABILIMENTO MIRA LANZA A ROMA. La finalità del corso è quella di sensibilizzare lo studente sulle problematiche della riqualificazione della preesistenza nei contesti più o meno urbanizzati della città attraverso interventi di restauro, riuso, sostituzione o addizione dei manufatti esistenti. Particolare attenzione viene posta anche alla progettazione degli spazi aperti. Il corso, in particolare, propone la riqualificazione e valorizzazione dell’area dismessa dell’ex complesso industriale Mira Lanza, storica azienda italiana produttrice di candele, saponi e detersivi, quale esempio di archeologia industriale, e oggi in totale stato di degrado. L’obiettivo è avviare il recupero e il riuso degli edifici abbandonati proponendo sia una serie di attività residenziali e culturali, che lo sviluppo di un nuovo parco urbano che possa integrare l’area con la città. Il luogo dell’intervento, localizzato nella zona Ostiense-Marconi, fa parte della vecchia area industriale a sud del centro storico di Roma che negli anni venne inglobata dalla crescita della città. L’area è caratterizzata dalla presenza di una serie di edifici dismessi di fine ‘800 - inizio ‘900 quali gli ex Mercati Generali, la Centrale Montemartini, il Gasometro, l’Italgas, tra tante altre strutture, distribuite su entrambe le sponde del fiume Tevere. In tutta questa zona è stato avviato nel 1995 lo sviluppo del progetto urbano “Ostiense-Marconi” riguardante sia la realizzazione di una parte del parco Tevere Sud che il recupero e riuso di alcuni vecchi stabilimenti industriali, nonché la costruzione di nuovi edifici che introducono in questa zona nuovi servizi pubblici, attività terziarie, attività culturali e attrezzature universitarie quali il Rettorato, la Facoltà di Architettura e la Facoltà di Giurisprudenza della Università di Roma Tre. L’area di progetto, situata sul Lungotevere Vittorio Gassman, tra il Ponte della Industria e il Ponte della Scienza nel Quartiere Portuense, è circondata da una zona residenziale compatta nonché da una serie di strutture terziarie, ricettive e religiose di quartiere. Il settore, in particolare, si riconosce per la presenza non solo degli stabilimenti abbandonati dell’ex Mira Lanza e dell’attuale Teatro India, che occupa dal 1999 l’ex Saponificio della vecchia industria, ma anche da una estesa zona a verde dove recentemente stati rinvenuti importanti reperti archeologici. Tutto lo stabilimento, attivo a Roma tra il 1918 al 1955, è un singolare esempio di archeologia industriale da studiare e analizzare al fine di individuare le strategie di recupero e nuova costruzione all’interno di un dialogo tra preesistenza e innovazione. La visione che si ha di quest’area è quella di presentarsi come un vuoto urbano abbandonato da parte delle istituzioni. Infatti non si sono mai stati intrapresi interventi di trasformazione e di riqualificazione che potessero avere una funzione di rilancio urbano della zona. Tra le proposte per questa zona si ricorda il progetto per la Casa dello Studente del 2013, fermato dopo il ritrovamento di reperti archeologici, nonché diversi progetti per il Parco Papareschi. Nel periodo 2014-15 è stata avviata una progettazione partecipata con i cittadini del quartiere organizzata dal Municipio Roma XI “Arvalia – Portuense”. Le varie iniziative non hanno prodotto finora soluzioni soddisfacenti e sostenibili per le necessità del quartiere e dei cittadini. Gli obiettivi del corso consistono pertanto nello sviluppo di un progetto unitario a scala urbana che possa offrire non solo nuovi spazi residenziali per studenti e aree per attività sociali e culturali, ma anche nuovi spazi a verde mancanti nel quartiere. Il nuovo intervento dovrà essere analizzato secondo due scale di approfondimento: • La scala urbana che prevede la riqualificazione e l’integrazione di un’area dismessa e lo sviluppo di un parco urbano all’interno di un contesto contraddistinto da un tessuto residenziale compatto e dalla presenza del fiume Tevere e dei reperti archeologici. • La scala architettonica per quanto riguarda il recupero e il riuso di alcuni edifici esistenti nonché la progettazione di nuove strutture inerenti le nuove funzioni. Procedure e modalità di svolgimento del laboratorio All'interno di questa tematica generale si terranno lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali mirate ad approfondire lo sviluppo e la gestione di un progetto complesso. - Si analizzeranno le trasformazioni urbanistiche, storiche e di riqualificazione della zona in questione. - Verranno esaminati progetti di riqualificazione di aree dismesse in Italia e all’estero. - Verrà approfondito il progetto del giardino e dei parchi in tutte le sue scale. - Si approfondirà il concetto di valorizzazione delle strutture archeologiche per permetterne l’integrazione all’interno del tessuto urbano. Saranno previste delle consegne intermedie di elaborati al fine di permettere allo studente di ideare e costruire gradualmente un progetto complesso secondo almeno dieci parametri quali: - il rapporto del progetto nel contesto; - l’organizzazione degli spazi funzionali e loro dimensioni; - la costruzione dei nuovi volumi; - le geometrie generatrici e ordinatrici del progetto; - il sistema degli accessi, i percorsi connettivi e distributivi interni ed esterni; - le spazialità interne ed esterne del progetto; - lo sviluppo e la valorizzazione degli spazi aperti; - i sistemi costruttivi; - la sostenibilità ambientale e sociale; - il linguaggio dell’architettura contemporanea. In sintesi, Il corso si propone come obiettivo l’acquisizione da parte dello studente delle conoscenze necessarie all’elaborazione del progetto di architettura alle varie scale d’intervento - dall’inserimento nel luogo, alla dimensione architettonica, a quella del dettaglio, - attraverso lo sviluppo di una metodologia progettuale che lo abiliti a operare un’autentica ricerca sulle relazioni che connettono le procedure dall’ideazione-sperimentazione architettonica a quelle costruttive. Modalità di svolgimento degli esami L’esame sarà individuale e consisterà nell’elaborazione di una serie di tavole formato A1 nelle quali verranno approfonditi, oltre al tema del progetto, l’inquadramento territoriale, quello storico e lo sviluppo dell’idea progettuale. Testi e riferimenti bibliografici I documenti dell’area e i materiali grafici, saranno disponibili all’interno del corso. Lo stesso vale per la bibliografia di riferimento. |
10 | ICAR/14 | 125 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo studente dovrà sostenere un insegnamento per un minimo di 8 cfu. - - A SCELTA DELLO STUDENTE |
8 | 100 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1035700 -
METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE ECONOMICA
(obiettivi)
La disciplina si prefigge l’inquadramento generale delle fondamentali tematiche della scienza della valutazione, prospettandone i più recenti sviluppi teorico-metodologici con ampi riferimenti internazionali. Rientrano nelle nozioni innovative le risposte che, negli ultimi decenni, la disciplina ha dato alle questioni poste dall’economia della cultura e dell’ambiente, dai principi dello sviluppo sostenibile, dai fattori di complessità dei grandi progetti d’intervento, dalla globalizzazione e dall’inefficienza dei mercati immobiliari. Nello specifico, la disciplina fornisce gli strumenti teorico-metodologici per tre ambiti operativi: a) la valutazione di beni immobiliari, sviluppata con procedimenti scientifici ed estesa alle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali; b) la valutazione di fattibilità dei progetti complessi, eseguita durante l’elaborazione progettuale e nella fase ideativa/preliminare, quest’ultima vista come momento di valenza strategica rispetto alla strutturazione complessiva del progetto e alla relativa attuazione; c) la valutazione nel management dei processi della produzione insediativa: dalla progettazione dell’intervento, all’esecuzione dei lavori, all'esercizio delle opere. L’insegnamento della materia si compone di quattro aree tematiche: a) Principi di economia e metodologia della valutazione: si trattano nozioni di micro e macroeconomia nonché i fondamenti di metodologia della valutazione necessari per la formulazione di giudizi di valore e giudizi di scelta; b) Valutazione dei beni immobiliari: si affrontano le valutazioni per operare nel settore dei beni esclusivi e inclusivi nonché gli strumenti finanziari che ne strutturano l’investimento; c) Metodi e tecniche di valutazione di progetti, piani e programmi: sono esposti metodi e tecniche di valutazione nell’attività di progettazione, pianificazione e programmazione, evidenziando le relative problematiche applicative; d) La valutazione nel management dei processi di produzione insediativi: sono riguardate le attività di gestione connesse all’intero processo di produzione insediativa, individuando nodi decisionali e procedure di valutazione per operare scelte razionali nelle fasi di progettazione dell’intervento, realizzazione dei lavori ed esercizio delle opere.
Canale:
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CAMPO ORAZIO
(programma)
FONDAMENTI DI ECONOMIA
• Principi di economia L’economia come momento fondante nella formazione dell’architetto. Le teorie economiche; I bisogni, l’utilità e i beni economici; Il progetto come riposta ai bisogni individuali e collettivi della società. La produzione e i fattori del processo produttivo; La produttività; Il prezzo dei fattori e il costo di produzione; La teoria della rendita e la rendita urbana; Il mercato e le sue forme; Il mercato dell’edilizia abitativa; La centralità del piano di intervento e delle scelte economiche da intraprendere per soddisfare i bisogni, espressi dal committente, e mettere in atto il processo produttivo per realizzare il bene: investimento (individuale, imprenditoriale, pubblico) e la scelta fra investimenti alternativi • Elementi di macroeconomia Il sistema economico e il reddito nazionale; Funzione degli interventi di trasformazione insediativa nel sistema economico, e le sue correlazioni con il reddito nazionale. Lavoro, credito e progresso tecnico nei processi produttivi; Investimenti privati e pubblici, investimento sociale; Interventi dello Stato, programmazione economica, processi di sviluppo urbano e territoriale TEORIA E METODOLOGIA ESTIMATIVA • Principi dell’estimo Il principio di dipendenza del valore dallo scopo della stima; Unicità del metodo estimativo basato sulla comparazione; La previsione nel giudizio di stima; il prezzo quale fondamento del giudizio di stima; La teoria dell’ordinarietà. • Procedimenti di stima diretti (sintetici) e indiretti (analitici) • Mercato immobiliare, mercato delle costruzioni e le relative fonti informative • Elementi di matematica finanziaria • Criteri di stima Stima del valore di mercato; Stima del costo di costruzione; Stima del valore di trasformazione e valutazione di fattibilità del progetto; Stima del valore di surrogazione; Stima del valore complementare ESTIMO ED ECONOMIA TERRITORIALE • Razionalizzazione delle scelte del progetto per una trasformazione insediativa di qualità Il documento preliminare alla progettazione, I diversi livelli del progetto come momenti di approfondimento di scelte già delineate, la progettazione come momento di sintesi del ciclo del progetto/intervento e di valutazione del suo ciclo di vita economico. Processi decisionali e complessità del progetto; La realizzazione del progetto; Gestione in fase di esercizio del progetto. • Realizzazione delle opere pubbliche/private Attuazione interventi edilizi; Programmazione triennale e annuale; Catasto, limiti al diritto di proprietà ed Esproprio per pubblica utilità; La concessione e l'autorizzazione edilizia; Appalti pubblici, Direzione dei lavori e collaudo delle opere (Dlgs 163/2006 e ssm), Il contributo straordinario; • Metodologie per la valutazione della convenienza del progetto Teoria della soglia, Studi di fattibilità (SDF); Analisi costi ricavi; Analisi costi benefici (ACB), Analisi multicriteri (AMC) ![]() Di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma
(Date degli appelli d'esame)
Forte F., De Rossi B. (1974), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano
Canale: 2
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BATTISTI FABRIZIO
(programma)
Contenuti
1. Principi di economia L’economia come momento fondante nella formazione dell’architetto. Le teorie economiche. I bisogni, l’utilità e i beni economici. Il progetto come riposta ai bisogni individuali e collettivi della società. La produzione e i fattori del processo produttivo. La produttività. Il prezzo dei fattori e il costo di produzione. La teoria della rendita e la rendita urbana. Il mercato e le sue forme. Il mercato dell’edilizia abitativa. La centralità del piano di intervento e delle scelte economiche da intraprendere per soddisfare i bisogni, espressi dal committente, e mettere in atto il processo produttivo per realizzare il bene: investimento (individuale, imprenditoriale, pubblico) e la scelta fra investimenti alternativi. 2. Elementi di macroeconomia (cenni) Il sistema economico e il reddito nazionale. Funzione degli interventi di trasformazione insediativa nel sistema economico, e le sue correlazioni con il reddito nazionale. Lavoro, credito e progresso tecnico nei processi produttivi. Investimenti privati e pubblici ed investimento sociale. Interventi dello Stato: programmazione economica. Processi di sviluppo urbano e territoriale. 3. Principi dell’estimo Il principio di dipendenza del valore dallo scopo della stima. Unicità del metodo estimativo basato sulla comparazione. La previsione nel giudizio di stima. il prezzo quale fondamento del giudizio di stima. La teoria dell’ordinarietà. 4. Mercato immobiliare, mercato delle costruzioni e le relative fonti informative 5. Elementi di matematica finanziaria e statistica 6. Criteri di stima Valore di mercato. Valore di costo. Valore di trasformazione (e valutazione di fattibilità del progetto). Valore di surrogazione. Valore complementare. Cenni sugli altri criteri negli Standard Internazionali di Valutazione. 7. Procedimenti di stima diretti (sintetici) e indiretti (analitici) 8. Razionalizzazione delle opere pubbliche/private Programmazione, progettazione, autorizzazione, affidamento dei lavori, esecuzione dei lavori, collaudo, accatastamento, gestione di un’opera pubblica e privata (rif. normativi per OO. pubbliche: D.P.R. n. 207/2010 e D.Lgs. n. 50/2016; per OO. private: D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.). I principali soggetti operanti all’interno del processo produttivo: Responsabile Unico del Procedimento, Progettista, Direttore dei Lavori, Responsabile della Sicurezza (in fase di progettazione ed esecuzione), Collaudatore, Stazione Appaltante, Appaltatore. 9. L’Espropriazione per Pubblica Utilità Cenni storici. Evoluzione normativa. T.U. in materia di espropri. Sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, recenti Sentenze della Corte Costituzionale (2007 e 2011) e conseguenti aggiornamenti normativi. 10. Sistemi di finanziamento degli interventi (cenni) Finanziamenti pubblici (europei, nazionali, regionali e locali). Partenariato pubblico privato (PPP) nelle trasformazioni insediative: “tradizionale” e “di tipo negoziale”. 11. Metodologie per la valutazione della convenienza del progetto Il Piano finanziario dell’opera e gli indicatori di rendimento. Analisi costi ricavi. Studio di fattibilità. Teoria della soglia. Cost Volume Profit Analysis. Analisi costi-benefici. Analisi multi-criteriale. 12. Attività professionale estimativo-valutativa in ambito giudiziario e stragiudiziale (cenni) Il Consulente Tecnico d’Ufficio nel procedimento civile quale ausiliario del Giudice: funzioni e finalità. Il Consulente Tecnico di Parte. Il Perito d’Ufficio nel Procedimento Penale. L’Arbitrato. 13. Norme professionali e deontologiche (cenni) Ordinamento professionale. Codice deontologico. Profili giuridici della responsabilità professionale. ![]() Bibliografia:
(Date degli appelli d'esame)
Forte C., De Rossi B. (1979), Principi di economia ed estimo, Etas, Milano Di Paola L. (2007), L’architetto e la produzione insediativa, Edizioni Kappa, Roma |
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ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Lo studente dovrà sostenere un insegnamento per un minimo di 8 cfu. - - A SCELTA DELLO STUDENTE |
8 | 100 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1226 -
ALTRE - VIAGGI DI ISTRUZIONE, CONVEGNI, SEMINARI
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BELIBANI ROSALBA
(programma)
AAF1148 - ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
Sono richiesti 2 CFU per un totale di 50 ore. La formazione si integra offrendo attività complementari (conferenze, seminari, workshop, concorsi per studenti, viaggi dei studio ed esposizioni) per facilitare un maggior confronto tra studenti, docenti e studiosi ed operatori esterni. ![]() Non sono consigliati testi
(Date degli appelli d'esame)
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2 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1016 -
PROVA FINALE
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18 | 216 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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